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La Venexiana
Claudio Cavina, director
ROSSANA BERTINI soprano
VALENTINA COLADONATO soprano
NADIA RAGNI soprano
CLAUDIO CAVINA countertenor
GIUSEPPE MALETTO tenor
SANDRO NAGLIA tenor
DANIELE CARNOVICH bass
GABRIELE PALOMBA lute
FRANCO PAVAN lute

Recorded at Chiesa della B.V. Maria del Monte Carmelo al Colletto, Roletto, Italy, in April 2002
Engineered by Davide Ficco
Edited by Sigrid Lee
Produced by Sigrid Lee & La Venexiana
Executive producer: Carlos Céster

Un particolare ringraziamento a Don Lorenzo Rivoiro per la cortese ospitalità

Design: Carlos Céster


Booklet co-ordination: María Díaz
Translations: Will Power, Pierre Mamou, Pedro Elías, Bernd Neureuther
On the cover: Tintoretto (1518-1594), Mercurio e le grazie (detail)
Palazzo Ducale, Venezia. Photo scala, Florence
Texts, translations, design © 2003 Glossa Music, S. L.

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Giaches de Wert (1535-1596)
i. La Gerusalemme Liberata (Torquato Tasso)

1 Sovente, allor che su gli estivi ardori (viii° Libro) 6:31


2 Giunto alla tomba, ove al suo spirto vivo (vii°Libro) 5:39
3 Usciva omai dal molle e fresco grembo (viii° Libro) 2:03
4 Vezzosi augelli infra le verdi fronde (viii° Libro) 2:33
5 Forsennata gridava: –O tu che porte (viii°Libro) 1:41
6 Qual musico gentil, prima che chiara (viii° Libro) 11:48
7 Misera non credea ch’a gli occhi miei (viii°Libro) 4:16
8 Giunto alla tomba (instrumental version) 4:50

ii. Il Pastor Fido (Battista Guarini)

9 Cruda Amarilli (xi° Libro) 9:28


10 O primavera gioventù dell’anno (xi° Libro) 2:26
11 Ah, dolente partita (xi° Libro) 2:50
12 Udite lagrimosi spirti d’averno (xi°Libro) 4:28

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Italiano

Giaches de Wert protettori ed il Duca Vincenzo, che succederà al


padre Guglielmo alla reggenza del Ducato nel 1587,
La Gerusalemme Liberata
intercederà per la sua liberazione dal carcere): in
effetti queste erano due tra le più splendide corti
i del nord Italia, i cui Duchi reggenti munifici
Fictio rhetorica musicaque poita mecenati erano favorevoli a tutti i tipi di arti
(Dante Alighieri, De vulgari eloquentia) creative.
Esistevano come già detto copie «autografe»
… diedi di piglio al divin Tasso, come poeta che esprime della Gerusalemme messe in circolazione già dal
con ogni proprietà, et naturalezza con le sue orationi 1575: questo spiega il perché già nel 1581 uno dei
quelle passioni, che tende a voler descrivere. musicisti legati alla corte di Mantova, Giaches de
(Claudio Monteverdi, prefazione all’Ottavo Libro Wert, pubblicherà all’interno del proprio Settimo
di Madrigali, 1638) Libro di Madrigali, una duina tratta dal xiiº Canto
della Gerusalemme, Giunto alla tomba. Il poeta a cui
Nel 1581 esce la prima stampa della Gerusalemme i compositori avevano attinto maggiormente per i
Liberata di Torquato Tasso, dedicata al Duca propri madrigali era stato Petrarca; Ariosto si era
Alfonso ii d’Este. Lunga e difficile era stata la da poco affacciato alla ribalta con il successo
stesura di quest’opera, iniziata nel lontano 1559 col dell’Orlando furioso, ma furono Tasso e la sua poesia
titolo Goffredo (Tasso aveva allora solamente 15 a dare inizio a quel cambiamento che in pochi anni
anni!), più volte lasciata e ripresa, ultimata solo nel porterà alla nascita ed all’affermazione della
1575. Correzioni e stesure si successero negli anni, Seconda pratica, di cui Guarini e lo stesso Tasso
seguirono polemiche e difese al poema, lo stesso saranno eletti a portabandiera.
Tasso pubblicò un’Apologia in difesa alla Giaches de Wert era disceso dalle Fiandre in
Gerusalemme: amata ed odiata la Gerusalemme fece Italia sin dalla fanciullezza in qualità di cantore al
subito parlare di sé negli ambienti letterari servizio della corte di Maria di Cardona ad Avellino
dell’epoca e diverse copie vennero messe in e successivamente presso il Conte Alfonso
circolazione prima della sua stampa. Gonzaga a Novellara. Lo troviamo poi a Parma,
All’epoca Tasso era da tempo legato sia alla membro della Cappella Farnese, il cui maestro di
corte di Ferrara (la dedica della Gerusalemme ne è cappella era all’epoca Cipriano de Rore. Wert
chiara testimonianza) che a quella di Mantova arrivò a Mantova alla fine del 1564, assunto quale
(Scipione Gonzaga era stato uno dei suoi principali maestro di Cappella della Chiesa di S. Barbara, la

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cui costr uzione voluta dal Duca Guglielmo Wert bene si acclimatò in questo ambiente
Gonzaga, era appena stata ultimata. Mai incarico stimolante e molte delle sue composizioni furono
fu più osteggiato: gelosie e rivendicazioni ispirate al celebre trio femminile ferrarese. Il
ostacolarono fin dall’inizio il povero fiammingo e rapporto tra Wert e la Corte Estense iniziato già
si conclusero solo alcuni anni più tardi con negli anni ’60, incoraggiato dai Duchi di Mantova
l’adulterio tra la moglie di Wert ed Agostino e Ferrara, vide il suo apogeo con la tresca amorosa
Bonvicino, membro della cappella di Corte. tra il compositore e Tarquinia Molza, dama d’onore
Nonostante questo «incidente» che comportò di Margherita Gonzaga e membro del celeberrimo
l’esilio da Mantova della consorte, Giaches Concerto delle Dame. Questa relazione, non consona
continuò la propria mansione di maestro di ad una nobile Dama quale era la Molza, venne
cappella a corte. In questo periodo Wert venne a smascherata e troncata per ordine di Alfonso ii
contatto con l’ambiente musicale ferrarese, forse dopo pochi anni.
il più moderno ed innovativo dell’epoca: il Duca
Guglielmo Gonzaga infatti era sì munifico ed
illuminato, ma all’antica e Mantova fino all’avvento ii
di Vincenzo nel 1587 subì il suo conservatorismo. Era la notte e non prendean riposo…
Ferrara, al contrario, era al culmine dell’ascesa
culturale ed il suo Concerto delle Dame era invidiato ... Jaches Vuert venen anch’egli in detta professione
ed ammirato da tutto il mondo. Queste due Corti altrotanto singolare; perché essendo maestro di cappella
interagivano tra loro e frequenti erano le visite e di Guglielmo, serenissimo duca di Mantova, facendo
gli interscambi di musicisti e letterati. Vincenzo detto duca profession di musico, e componendo molte cose,
Giustiniani così scrive nel suo Discorso sopra la lo tenea sueggiato sì, nelle cose de sudetti contrapunti,
musica: «... così ciascun autore… procurò che bene spesso come dice il proverbio, li facea sudar il
d’avanzarsi nel modo di comporre a più voci, e fronte...
particolarmente Giaches Wert in Mantova, il (L. Zacconi, Prattica di musica, 1622)
Luzzasco in Ferrara. Quali erano sopraintendenti
di tutte le musiche di quei Duchi… et era gran I madrigali di Wert si sviluppano attraverso diversi
competenza fra quelle dame di Mantova e di decenni ed i suoi 12 libri composti tra il 1558 ed il
Ferrara, che facevano a gara, non solo quanto al 1595 (il Dodicesimo Libro uscì postumo nel 1608!)
metallo et alla dispositione delle voci, ma rivelano un compositore attento alle «nuove»
nell’ornamento di esquisiti passaggi.» tendenze italiane, ma sempre legato ad una

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Italiano

tradizione musicale fiamminga ben consolidata Queste mie rime, sparte


negli anni. sotto dolci misure,
Caratteristica principale delle composizioni raccolto hai tu ne le vergate carte,
di Wert è il recitato omoritmico. Questo stile e coi tuoi dolci modi
compositivo verrà utilizzato presto anche da un purghi le voglie impure,
altro compositore attivo alla corte mantovana, quel ove il mio stil talora
Monteverdi che ben presto ne diverrà maestro ne la tua voce e ne l’altrui s’onora;
incontrastato, e servirà da modello ad un giovane e più, quando le lodi
nobile palermitano, Sigismondo d’India, salito al del bel Vincenzo, e i pregi
nord per cercar fortuna. Nella declamazione di canti degli avi gloriosi egregi.
Wert troviamo un effetto «parlato» molto vicino (T. Tasso: Ad un Musico, che avea posto in musica alcuni
al recitar cantando che si svilupperà di lì a poco: madrigali)
questo artificio espressivo sarà largamente
utilizzato dal compositore fiammingo, a discapito Il nome di Wert verrà inoltre incluso da Tasso nel
del lo stile cromatico impiegato con più Dialogo La Cavalletta, per illustrare qual’era
parsimonia. il proprio pensiero circa la «moderna musica»:
Nel Settimo Libro del 1581 Wert utilizza per la «… dunque lascierem da parte tutta quella musica
prima volta uno stralcio dalla Gerusalemme Liberata, la qual degenerando è divenuta molle ed
il lamento di Tancredi sulla tomba di Clorinda. effeminata, e pregheremo lo Striggio e Iacches e ’l
Seguirà pochi anni più tardi un vero e proprio ciclo, Lucciasco e alcuno altro eccelente maestro di
inserito nell’Ottavo Libro pubblicato nel 1586 e musica eccelente che voglia richiamarla a quella
dedicato al Duca Alfonso ii: Wert musica in questa gravità da la quale traviando è spesso traboccata.»
occasione le vicende di due eroine protagoniste L’Ottavo Libro di Wert rimane il monumento
della Gerusalemme, Erminia ed Armida, ulteriore principe alla Gerusalemme (contiene 7 stanze dal
omaggio a Margherita d’Este ed al suo Concerto delle xviº Canto e che forma, come scrive Carol
Dame. Sicuramente le vicende epiche della McClintock nel suo libro su Wert, «una sequenza
Gerusalemme ben si intonavano allo stile declamato tale da poter essere considerata una singola azione
del compositore fiammingo e probabilmente Tasso drammatica») insieme col Terzo Libro
ebbe ben a gradire questa particolare attenzione monteverdiano stampato di lì a pochi anni (con le
se, come appare evidente in un documento due terzine Vattene pur crudel e Vivrò fra i miei
dell’epoca, dedicò al compositore una propria ode: tormenti Monteverdi rese omaggio sia all’opera di

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Italiano

Tasso che allo stile compositivo di Wert). tomba che si distacca dagli altri madrigali inclusi in
Come si deduce dal carteggio tra il Duca questa raccolta (a pochi anni dall’edizione di Wert
Vincenzo e Giaches de Wert parte di questo Ottavo seguì la versione del medesimo madrigale
Libro era stato composto già due anni prima della composta da Luca Marenzio, stampata nel Quarto
sua messa in stampa: «Giaches de Wert. Magnifico Libro del 1584).
Mio carissimo mi farete servitio gratissimo L’Ottavo Libro, come la dedicatoria
mandandomi quanto prima una copia della musica chiaramente ci indica, è interamente ferrarese ed
fatta da voi sopra le stanze del Tasso che improntato sullo stile delle Dame: anche qui il duo-
cominciano ‘Qual musico gentil ch’al canto snodi’, trio acuto si distacca dalle altre parti armoniche.
et amo qualche altro madrigale novo de’ vostri se Descrittive e pastorali appaiono Usciva omai e
ne havete et quanto maggior sarà il numero delle Vezzosi augelli, scritte con volatine e diminuzioni
compositioni vostre che m’inviarete, più ve ne tipiche della scrittura per le Tre Dame. Sovente allor
resterò obligato per mostrarvemi grato in qual si anticipa il Piagne e sospira del Quarto Libro
voglia nostra occasione. Intanto conservatevi sano. monteverdiano con le sue figure declamate sulle
Dal Poggio li 6 di novembre 1584. Per farvi piacere. parole E in rileggendo poi le proprie note e gli spunti
Il Principe di Mantova.» A una decina di giorni di cromatici sul le parole spargea di pianto
distanza Wert inviò la sua risposta: «Mando a (Monteverdi utilizzerà per la sua composizione a
Vostra Altezza le stanze del Tasso con alcune altre differenza di Wert il testo della Gerusalemme
compositioni mie, come s’è degnata comandarmi Conquistata). La quintina Qual musico gentil
e poi che mi favorisce tanto da volersi servire delle (Gerusalemme xvi, 43-47) precede di alcuni anni la
mie opere, non mancherò di mandarne a Vostra terzina monteverdiana Vattene pur crudel
Altezza» (15 novembre 1584). (Gerusalemme xvi, 59- 63): entrambe narrano le
Già nel Settimo Libro si era evidenziata vicende di Armida abbandonata da Rinaldo e «per
l’influenza che le Dame di Ferrara più o meno meglio comprendere il testo» utilizzano il
involontariamente imponevano alle composizioni declamato omofonico. Il breve ma intenso
di Wert: facile è osservare come questi madrigali madrigale Forsennata gridava che traduce in musica
presentino un duo o trio acuto ben più importante il grido di Armida completa la serie tassiana. Misera
delle parti destinate alle voci maschili, e come non credea narra il pianto di Erminia di fronte al
inizino a comparire, accanto allo stile declamato cadavere di Tancredi e si presenta come un dramma
tanto caro a Wert, melismi e fioriture tipici dello a se stante dall’inconfondibile sapore teatrale.
stile ferrarese. Un tipico esempio ne è Giunto alla

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Italiano

iii Leonora de’ Medici nel 1584. Questo tentativo


Se t’è la vita destra, non usar la sinistra… fallì, ma l’opera venne rappresentata l’anno
successivo a Torino per celebrare il matrimonio di
Ho incaricato di nuovo ad Isachino ebreo il lavoro del Carlo Emanuele di Savoia. Vincenzo Gonzaga
balletto della Cieca… Restano anchora a far sentire le fece di tutto per portare a corte questo dramma
musiche loro ordinate Messere Giaches, et Rovigo… pastorale: celebre il tentativo del 1592 in cui
(Lettera di A. Chieppio al Duca Vincenzo Francesco Rovigo e Giaches de Wert vennero
Gonzaga, 1591) incaricati di musicare gli intermedi. Ancora una
volta il tentativo fallì, e si dovette attendere il
Guarini segue la strada aperta dal Tasso e in 1598, data della prima mantovana.
pochissimi anni si impone quale poeta preferito Il madrigale di apertura dell’Undicesimo Libro
dai compositori dell’epoca. I suoi contatti con la di Giaches de Wert, Ah dolente partita, musicato un
Corte di Ferrara iniziati fin dal 1580, con l’incarico anno più tardi anche da Marenzio, è ugualmente
di ambasciatore del Duca, si rafforzano quando la collocato da Monteverdi ad introduzione al
figlia Anna entra a far parte stabilmente del proprio Quarto Libro del 1603 (questo ed altri
c elebre trio delle Dame come cantante e madrigali furono ascoltati già nel 1595 e furono
suonatrice di liuto. Giaches de Wert adegua i parte della celeberrima disputa tra Artusi e lo
propri madrigali a questo nuovo stile poetico: il stesso Monteverdi), e vidente oma ggio al
Pastor fido, la cui rappresentazione fu tanto voluta compositore fiammingo. O Primavera, testo caro
dal Duca Vincenzo, fece da modello e base per i alle Dame ed al Luzzaschi (compare a voce sola
futuri libri di Wert: il suo Undicesimo Libro di nelle Musiche a 1, 2, 3 soprani), era già stato incluso
Madrigali, pubblicato nel 1595, si presenta come nel Terzo Libro di Madrigali del 1592 dal giovane
una raccolta di testi guariniani, probabilmente Monteverdi, da poco giunto alla corte mantovana:
composti in occasione della rappresentazione la composizione di Wert si presenta in forma di
mantovana del Pastor fido nel 1592, purtroppo non variazioni su tema, non dissimile alle tanto comuni
andata in porto. Vincenzo Gonzaga si era Partite sopra i bassi di Ruggiero o Romanesca e precede
interessato alla realizzazione scenica del Pastor fido in concetto e stile la quintina monteverdiana Ecco
fin da quando l’opera non era ancora stata Silvio del Quinto Libro di Madrigali del 1607, scritta
completata dal Guarini: ne richiese infatti una sempre sui testi del Pastor fido; O dolcezze amarissime
copia per poterla mettere in scena in occasione ed Udite lagrimosi spirti compaiono nel coe vo
dei festeggiamenti del proprio matrimonio con Settimo Libro di Luca Marenzio; Cruda Amarilli, la

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Italiano

cui discesa cromatica sulle parole I mi morrò segue chiusura del Museo; c’è invece chi si attarda in una
in modo esemplare gli stilemi della Seconda pratica, sala, su pochi quadri, soffermandosi sui particolari,
verrà utilizzata dopo poco anche da Monteverdi non preoccupandosi del tempo e dell’ora di
quale apertura del Quinto Libro di Madrigali, per chiusura. E pazienza se non riuscirà a vedere tutto
affermare il proprio cammino compositivo, tutto in un’unica visita... Un ringraziamento particolare
rivolto all’affermazione della Seconda pratica. Il va a Glenn Watkins, Anthony Newcomb, Iain
percorso del madrigale è straordinario e cercare e Fenlon per il loro prezioso aiuto.
trovare affinità tra madrigali scritti sullo stesso
testo poetico da diversi compositori è avvincente
e stimolante... v
Postfazione

iv In un villaggio africano, quando un cantastorie arriva


Commento alla registrazione alla fine del suo racconto, appoggia il palmo di una
mano sulla terra e dice: «Poso qui la mia storia.» E
L’ordine dei madrigali di questa registrazione aggiunge: «Così forse qualcuno, un giorno, potrà
rispetta la successione della Gerusalemme e del riprenderla.»
Pastor fido. Abbiamo utilizzato le versioni originali (P. Brook, Threads of time)
a stampa dell’Ottavo ed Undicesimo Libro di
Madrigali di Giaches de Wert, trascrivendole noi Volevo mandarti qualcosa, oltre alle parole. Così ho
stessi in partitura. La cosa che maggiormente è messo la mia voce in questa gabbia che canta. Una
emersa è stata come la musica a stampata utilizzi gabbia che è un uccello. Te la regalo. Ma voglio anche
valori grandi (semibrevi, minime) e non come oggi chiederti una cosa, Mario, che tu solo puoi fare. Tutti
si usa comunemente valori dimezzati. Questo gli altri miei amici non saprebbero da che parte
permette all’esecutore moderno una visione cominciare, o penserebbero che sono un ridicolo vecchio
musicale ed un respiro del tutto nuovi: un’apertura rincitrullito. Voglio che tu vada a passeggiare con questo
ottica che induce ad un tactus ben diverso da quello registratore per Isla Negra, e che mi incida tutti i suoni
che crome e semicrome istintivamente potrebbero e i rumori che incontri. Ho disperatamente bisogno
suggerire. E’ come quando si entra in un museo: anche solo del fantasma di casa mia. La mia salute non
c’è chi vuol vedere tutte le opere esposte e cerca di è buona. Mi manca il mare. Mi mancano gli uccelli.
far più in fretta che può, altrimenti rischia la Mandami i suoni di casa mia. Entra nel giardino e

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Italiano

lascia suonare le campane. Prima incidi il rintocco delle vi


campane piccole, quando le muove il vento, e poi tira la Dedica
fune della campana più grande, cinque, sei volte.
Campana, la mia campana! Non c’è nulla che suoni Questo disco è dedicato a Rodolfo, appena giunto
come la parola c ampana, se l’a ppendiamo in un qui da noi: spero che un giorno ascoltando la poesia
campanile accanto al mare. E vai fino agli scogli, e contenuta in questo disco possa dire solamente:
incidimi il frangersi delle onde. E se senti i gabbiani, «Grazie papà».
incidili. E se senti il silenzio delle stelle siderali, incidilo.
(Antonio Skármeta, Il postino di Neruda) Claudio Cavina

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English

Giaches de Wert enough from the dedication of Jerusalem), as well


as with that of Mantua (Scipione Gonzaga was one
La Gerusalemme Liberata
of Tasso’s principal protectors, and Duke
Vincenzo, who succeeded his father Guglielmo at
i the head of the Duchy in 1587, interceded on the
Fictio rhetorica musicaque poita poet’s behalf when the latter was incarcerated). In
(Dante Alighieri, De vulgari eloquentia) fact, the courts of both Ferrara and Mantua were
two of the most splendid in northern Italy, and
I entrusted myself to the divine Tasso, the poet whose their reigning dukes, both magnificent patrons,
words appropriately and straightforwardly express the bestowed their favours on the creative arts.
feelings he wishes to describe. There exist, as we have already mentioned,
(Claudio Monteverdi, preface to the Eighth Book “autograph” copies of Jerusalem which began
of Madrigals, 1638) circulating in 1575. This explains how as early as
1581 one of the musicians linked to the court of
The first edition of Torquato Tasso’s Jerusalem Mantua, Giaches de Wert, was able to publish, in
Delivered, dedicated to Duke Alfonso ii d’Este, his Seventh Book of Madrigals, Giunto alla tomba, a
dates from 1581. Work on the epic poem, which double octave [Italian octave: strophe of eight
was long and fraught with difficulties, began in 1559 hendecasyllabic verses, the first six in alternating
(Tasso was just a lad of 15) under the title Goffredo. rhyme] from the 12th Canto of Jerusalem. The most
After years of intermittent struggles, the text was sought-after poet, when it came to composers
completed in 1575. Corrections and revised drafts about to write madrigals, was usually Petrarch;
followed suit, and in their wake a wave of Ariosto was just beginning to make his appearance
controversy for and against the poem; Tasso on the scene thanks to the success of Orlando
himself published an Apologia in defence of Furioso. But it was Tasso –and his poetry– who was
Jerusalem. Both loved and hated, Jerusalem the real force behind the change that, a few years
Delivered was immediately catapulted to fame in later, gave birth and confirmed the Seconda pratica;
literary circles of the time, and a number of copies Guarini and Tasso were elected its standard-
began circulating even before it was officially bearers.
published. While still a child, Giaches de Wert travelled
During this period, Tasso had a long-standing from Flanders to Italy to join the court of Maria
relationship with the court of Ferrara (this is clear di Cardona in Avellino as singer before moving on

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English

to the service of Count Alfonso Gonzaga in Giustiniani wrote: “So each composer endeavours
Novellara. We later find him in Parma, as a member to gain the lead in the manner of writing for more
of the Farnese cappella, whose maestro di cappella voices, particularly Wert in Mantua and Luzzasco
was then Cipriano de Rore. Wert arrives in Mantua in Ferrara. They dictate all the music-making in
at the end of 1564 assuming the post of maestro di these two duchies, and there is great rivalry
cappella in the Church of Santa Barbara, which had between the singing ladies of Mantua and those of
just been completed under the orders of Guglielmo Ferrara, as they compete not only in matters of
Gonzaga. Rarely had a new post provoked such timbre and quality of the voices, but also with
hostility: from the moment he landed in his new regard to the ornamentation of exquisite phrases.”
position, the poor Fleming had to endure a series Wert perfectly adapts to this stimulating
of obstacles due to an endless string of jealousies environment, and many of his compositions find
and demands which led, a few years later, to the their inspiration in Ferrara’s celebrated female trio.
adulterous relationship between his wife and The relationship between Wert and the court of
Agostini Bonvicino, a member of the court Este, which had begun in the 1560s, encouraged
cappella. In spite of this “incident”, which resulted by the dukes of both Mantua and Ferrara, reaches
in his wife’s exile from Mantua, Giaches held on its zenith in the amorous intrigue involving the
to his post as maestro di cappella at the court. During composer and Tarquinia Molza, lady-in-waiting to
this period, Wert came into contact with the Margherita Gonzaga, and member of the famous
musical scene at Ferrara, perhaps the most modern Concerto delle Dame. This secret relationship, not
and innovative of the time. Duke Guglielmo at all fitting of the noble position of a lady like
Gonza ga was, for al l intents and purposes, Tarquinia Molza, is discovered a few years later and
magnificent and enlightened, yet his taste was halted by order of Alfonso ii.
antiquated. As a result, Mantua suffered the
consequences of his conservatism until he was ii
succeeded by Vincenzo in 1587. On the other hand, It was night...
the cultural splendour of Ferrara was at its height,
and its Concerto delle Dame was the source of ... and neither Jaches Vuert nor the others, of so singular
everyone’s envy and admiration. The two courts profession, were allowed to rest; being the maestro di
influenced one another, and visits by and cappella of Guglielmo, that most serene Duke of Mantua,
interchanges of musicians and literary figures was a musician and composer of many works himself, the
frequent. In his Discorso sopra la musica, Vincenzo Duke had him on such a tight leash, when it came to the

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English

already-mentioned contentions, that very often, as the published in 1586 and dedicated to Duke Alfonso
saying goes, he was made to sweat blood. ii, includes a complete cycle based on the poetic
(L. Zacconi, Prattica di musica, 1622) work: on this occasion, Wert portrays in music the
vicissitudes of the two heroines, the protagonists
Wert’s madrigals span various decades, and his of Jerusalem, Erminia and Armida, as an homage
twelve books, written between 1558 and 1595 (the to Margherita d’Este and her Concerto delle Dame.
Twelfth Book is a posthumous edition from 1608!), To be sure, the epic ups and downs of Jerusalem
reveal a composer attentive to the “new” Italian are perfectly in line with the declamatory style of
tendencies, yet without ever ha ving severed the Flemish composer. Tasso was undoubtedly
himself from the Flemish musical tradition in appreciative of this particular detail for, as is
which his art had been grounded year after year. demonstrated in a document of the period, he
The principal characteristic of Wert’s dedicated an ode to the composer:
compositions is the homorhythmic recitative. This
compositional style would soon be used by another These my rhymes, disperse,
composer working at the Mantua cour t: in sweet rhythms
Monte verdi, who would soon become an you have gathered on your manuscript paper,
incontrovertible master. Monteverdi would also and with your sweet modes
serve as a model for a young noble from Palermo, all impurities erase
Sigismondo d’India, who embarked on a journey and so at times my style
to the north of Italy in search of fortune. Wert’s is honoured by your voice and that of others;
use of declamation gives rise to the parlato and further still, when you celebrate
(speaking) effect, very similar to the recitar cantando the excellent merits of the lovely Vincenzo,
(sung recitation), and which develops from this the song of the glorious birds is heard.
declamation as a starting point: this expressive (T. Tasso: Ad un Musico, che avea posto in musica alcuni
mechanism is very often used by the Flemish madrigali)
composer, in detriment to the chromatic style
which he employs more parsimoniously. Tasso also included Wert’s name in his Dialogo La
In the Seventh Book of 1581, Wert utilises a Cavalletta, to illustrate what he considered the true
fragment of Jerusalem Delivered for the first time: ideas of modern music: “Let us leave to one side
Tancredi’s lament by the tomb of Clorinda. all that music that from so much degeneration has
Appearing a few years later, the Eighth Book, become soft and effeminate, and let us entreat

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English

Strig gio, Iacches, Luzzasco and a few other sending Your Highness the strophes by Tasso
excellent masters of music to cause its return to along with a few other compositions of mine, just
that solemnity from which it has departed and of as your Highness was good enough to request; and
which it has lost sight.” since Your Highness honours me by this request,
Wert’s Eighth Book is the principal monument their dispatching will be my absolute priority”
erected in honour of Jerusalem (it contains 7 (November 15th, 1584).
strophes of the 16th Canto which form, according The Seventh Book already shows signs of the
to Carol McClintock in his book on Wert, “a obvious influence that the Singing Ladies of
sequence that can be seen as continuous dramatic Ferrara imposed, more or less involuntarily, upon
action”), together with Monteverdi’s Third Book, Wert’s compositions: it is clear that these
published a few years later (with the two tercets madrigals contain duos –and trios– for high voices
Vattene pur crudel and Vivrò fra i miei tormenti, of considerably more importance than the parts
Monteverdi pays homage as much to Tasso’s work written for men’s voices. There also appear, besides
as to Wert’s compositional style). the declamator y style so dear to Wert, the
From the correspondence between Duke melismas and ornaments characteristic of the
Vincenzo and Giaches de Wert, one can deduce Ferrara style. Giunto alla tomba is a typical example
that a part of this Eighth Book dates from two that stands out from the rest of the madrigals
years before its publication: “Giaches de Wert. included in this collection (a few years after Wert’s
My Magnificent and Dear Sir, I would be most edition, Luca Marenzio composed a madrigal on
grateful if you would do me the favour of sending the same text which appeared in Wert’s Fourth Book
me a s soon as possible the music you have of 1584).
composed for the strophes of Tasso which begin The Eighth Book, as is clearly indicated in the
with ‘Qual musico gentil ch’al canto snodi’, and I dedication, was written entirely with Ferrara in
would also like to receive other new madrigals of mind and grounded in the style of the Ladies: here
yours, if you have any; and the more compositions as well, the high duos and trios are in marked
of yours you send me, the greater will be my contrast to the other parts. Usciva omai and Vezzosi
gratitude, which I shall be pleased to demonstrate augelli are descriptive and pastoral-like, and include
on any occasion. In the meantime, take good care embellishments and variations typical of the
of yourself. From Poggio, the 6th of November writing for the Singing Ladies. Sovente allor
1584. For your delight. The Prince of Mantua.” presages Piagne e sospira from Monteverdi’s Fourth
About ten days later, Wert responds: “I am Book, with its declaimed figures on the words E in

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English

rileggendo poi le propie note and the chromaticism of 1580, when he served as the duke’s ambassador,
used for the words found throughout referring to is further fuelled when his daughter Anna becomes
weeping (in contrast to Wert, Monteverdi uses the a permanent member of the famous Concerto delle
text of Jerusalem Conquered in his composition). Dame, singing and playing the lute. Giaches de
The five strophes which comprise Qual musico gentil Wert adapts his madrigals to this new poetic style:
(Jerusalem xvi, 43-47) precede Monteverdi’s tercet Il pastor fido, which Duke Vincenzo so wanted to
Vattene pur crudel (Jerusalem xvi, 59- 63) by a few have represented, served as model and basis for
years: both poems recount the vicissitudes of Wert’s future books; his Eleventh Book of Madrigals,
Armida who has been abandoned by Rinaldo, and published in 1595, is in fact a collection of texts by
“to better understand the text”, resort to Guarini. These were probably composed for the
homophonic declamation. The fleeting yet intense Mantua production of Il pastor fido three years
madrigal Forsennata gridava, which translates the earlier; a production which, unfortunately, never
cry of Armida into music, completes the series saw the light. Vincenzo Gonzaga had taken an
based on Tasso. Misera non credea tells of Erminia’s interest in bringing to the stage Il pastor fido even
lament before the corpse of Tancredi, revealing before Guarini had finished it: he had requested a
both a dramatic presentation and an copy so as to produce it in celebration of his
unquestionable theatrical flavour. wedding to Leonora de’ Medici in 1584. The plan
failed, but the work was produced in Turin the
iii following year to celebrate the wedding of Carlo
Se t’è la vita destra, non usar la sinistra Emanuele di Sa voia. Vincenzo Gonza ga was
determined to bring this pastoral drama to the
I have again commissioned Isachino the Jew for the task court: his second attempt in 1592 is famous, for he
of the Cieca ballet... We have yet to hear the music commissioned Francesco Rovigo and Giaches de
commissioned from Messrs. Gaches and Rovigo. Wert to write music for the intermissions. Once
(Letter from A. Chieppio to Duke Vincenzo more the plan failed, and it was not until the year
Gonzaga, 1591) of 1598 that the work was premiered in Mantua.
The opening madrigal of the Eleventh Book of
Guarini follows the trail blazed by Tasso, and in Giaches de Wert, Ah dolente partita, which would
only a few years becomes the preferred poet of the also be set to music a year later by Marenzio, is
composers of the time. His relationship with the like wise positioned as an introduction in
court of Ferrara, which dates from the final months Monteverdi’s Fourth Book of 1603 (this and other

16
English

madrigals were already interpreted in 1595, and are iv


part of the notorious dispute between Artusi and Note on the recording
Monteverdi himself), an evident tribute to the
Flemish composer. O primavera, a text which the The ordering of the madrigals on this recording
Ladies and Luzzaschi held dear (it appears in the respects that of Jerusalem and Il pastor fido. We have
solo voice part in the Musiche a 1, 2, 3 soprani), had used the original published versions of the Eighth
already been included in the Third Book of Madrigals and Eleventh Books of Madrigals by Giaches de Wert,
of 1592 by a youthful Monteverdi, having recently and have transcribed them to modern notation.
joined the court of Mantua: Wert’s composition is One of the prominent features of the printed
in the form of variations on a theme, not very music are the long note values (semibreves,
different from the rather common Partite sopra i minims), which differ significantly from the
bassi di Ruggiero or Romanesca, and conceptually and shorter values used today. Having preserved these
stylistically presage Monteverdi’s quintet Ecco longer values in our transcription, the modern
Silvio, from the Fifth Book of Madrigals of 1607, this interpreter is proffered new perspectives on the
last based throughout on texts from Il pastor fido. music’s phrasing: a dilated view which implies a
O dolcezze amarissimi and Udite lagrimosi spirti tactus quite at variance with that suggested by
appear contemporaneously in the Seventh Book by quavers and semiquavers. It is similar to what
Luca Marenzio. Cruda amarilli, which includes a happens upon entering a museum: some visitors
chromatic descent on the words I mi morrò, is a want to see all the works exhibited, and they try
fine example of the stylistic procedures typical of to do so as quickly as possible and before closing
the Seconda pratica. We find this text used again, time; by contrast, there are others that spend all
somewhat later, as the opening of the Fifth Book of their time in one wing, concentrating on only a few
Madrigals by Monteverdi, to confirm his own paintings, taking in the details, unconscious of the
c ompositional stance dedicated to the passing of the hours and closing time. Let us
consolidation of the Seconda pratica. The evolution therefore take our time, and not hope to see
of the madrigal is an extraordinar y phenomenon, everything in one visit... We are particularly
and searching for and finding affinities between grateful to Glenn Watkins, Anthony Newcomb
madrigals by different composers based on the and Iain Fenlon for their invaluable help.
same poetic text is a captivating and stimulating
enterprise. Claudio Cavina

17
Français

Giaches de Wert anciens aussi bien avec la cour de Ferrare (ce que
la dédicace de la Jérusalem reflète clairement)
La Gerusalemme Liberata
qu’avec celle de Mantoue (Scipion Gonzague fut
l’un des principaux protecteurs du Tasse, et le duc
i Vincent, qui succède à son père Guillaume à la tête
Fictio rhetorica musicaque poita du duché en 1587, intercède en faveur de la
(Dante Alighieri, De vulgari eloquentia) libération du poète au moment de son
emprisonnement) : Ferrare et Mantoue comptent
Je m’adressai au divin Tasse, le poète dont les paroles en effet parmi les cours les plus splendides de
expriment de la manière la plus appropriée et naturelle l’Italie du Nord, et leurs ducs, magnifiques
les passions qu’il entend décrire. mécènes, favorisent les arts créatifs sous toutes
(Claudio Monteverdi, préface du viiie Livre de leurs formes.
Madrigaux, 1638) Des copies «autographes» de la Jérusalem
circulent donc, nous l’avons signalé plus haut, à
La première édition de la Jérusalem délivrée du partir de 1575 ; ce qui explique que, dès 1581, l’un
Tasse, dédiée au duc Alphonse ii d’Este, date des musiciens liés à la cour de Mantoue, Giaches
de 1581. L’élaboration de l’œuvre est longue et de Wert, publie, dans son viie Livre de Madrigaux,
difficile ; elle commence à émerger au cours de la Giunto alla tomba, une double octave [ndt. Octave
lointaine année de 1559, sous le titre de Goffredo italienne : strophe de huit vers hendécasyllabes, les
(Le Tasse a à peine quinze ans), puis après avoir six premiers en rimes croisées] provenant du Chant
été souvent abandonnée et reprise, elle ne se xii de la Jérusalem. Le poète le plus souvent sollicité
termine qu’en 1575. Les corrections succèdent aux par les compositeurs au moment d’écrire des
brouillons des années durant, et puis vient le temps madrigaux était Pétrarque ; l’Arioste arrive aussi à
des polémiques et des défenses du poème ; Le Tasse se situer au premier plan grâce au succès de son
doit même publier une Apologie en défense de la Orlando furioso, mais c’est Le Tasse –et sa poésie–
Jérusalem. Aimée, haïe, la Jérusalem fait qui est à l’origine de ce changement qui, en
immédiatement parler d’elle dans les cercles quelques années, provoque la naissance, et la
littéraires de l’époque et de nombreuses copies de confirmation, de la «Seconde Pratique», dont
l’œuvre circulent bien avant la publication du livre Guarini et Le Tasse seront les enseignes.
proprement dit. Giaches de Wert se rend de Flandres en Italie,
À l’époque, Le Tasse entretenait des liens déjà étant encore enfant, pour faire partie des chanteurs

18
Français

de la cour de Marie de Cardona à Avellino avant Vincent Giustiniani écrit dans son Discorso sopra
de passer au service du comte Alphonse Gonzague la musica : «C’est ainsi que chaque auteur tente
à Novellara. Nous le retrouvons un peu plus tard à d’avancer dans la manière de composer pour plus
Parme, à la chapelle Farnese, dont le maître de de voix, et particulièrement Giaches Wert à
chapelle était alors Cyprien de Rore. Wert arrive à Mantoue, et Luzzasco à Ferrare. Ce sont les
Mantoue vers la fin de l’année 1564, pour occuper surintendants de toutes les musiques de ces ducs,
le poste de maître de chapelle de l’église de Santa et la concurrence est grande entre les Dames de
Barbara, dont la construction, ordonnée par le duc Mantoue et celles de Ferrare, qui sont rivales non
Guillaume Gonzague, vient de se terminer. Peu de seulement en beauté de timbre et de voix, mais
nominations ont provoqué tant d’hostilité : dès la encore dans l’art d’ornementer les phrases
prise de possession de sa charge, le pauvre Flamand exquises.»
doit faire face à une série d’obstacles créés par Wert s’adapte parfaitement à ce climat
d’innombrables jalousies et revendications, qui stimulant et un grand nombre de ses compositions
débouchent, quelques années plus tard, sur sont créées sous l’inspiration du célèbre trio
l’adultère de la femme de Wert avec Agostino féminin de Ferrare. La relation entre Wert et la
Bonvicino, membre de la chapelle de la cour. cour d’Este, qui date des années 1560, encouragée
Malgré cet «incident» qui implique l’exil de par les ducs de Mantoue et de Ferrare, atteint son
Mantoue de son épouse, Giaches continue à son apogée au moment de l’intrigue amoureuse entre
poste de maître de chapelle à la cour. À cette le compositeur et Tarquinia Molza, dame
époque, Wert entre en contact avec le monde d’honneur de Marguerite Gonzague et membre du
musical de Ferrare, sans doute le plus moderne et célébrissime Concert des Dames. Cette relation
innovateur de l’époque : le duc Guillaume secrète, impropre à la noble condition d’une dame
Gonzague est, de tout point de vue, magnifique et comme Tarquinia Molza, est éventée et doit se
illustré, mais son goût est daté, et Mantoue souffre terminer par ordre de Alphonse ii, quelques
de son conservatisme jusqu’en 1587, année où années plus tard.
Vincent succède à son père. Ferrare, par contre,
se trouve au plus haut de sa splendeur culturelle, ii
et son Concert des Dames provoque l’envie et C’était la nuit et il n’y avait pas de repos...
l’admiration de tous. Ces deux cours s’influencent
mutuellement, et les visites et les échanges de ... pour Jaches Vuert ni pour les autres qui exerçaient
musiciens et hommes de lettres sont fréquents. aussi cette profession si particulière ; car étant maître de

19
Français

chapelle de Guillaume, sérénissime duc de Mantoue, le Dans le viie Livre de 1581, Wert utilise pour la
dit duc, qui exerçait aussi la profession de musicien et première fois un extrait de la Jérusalem délivrée, la
composait de nombreuses œuvres, le maintenait tant lamentation de Tancredi sur la tombe de Clorinda.
attelé à la tâche des dits contrepoints que, bien souvent, Quelques années plus tard, le viiie Livre publié en
comme le dit le proverbe, il lui faisait suer la casaque. 1586 et dédié au duc Alphonse ii inclut un vrai cycle
(L. Zacconi, Prattica di musica, 1622) de l’œuvre poétique : à cette occasion, Wert met
en musique les vicissitudes de deux héroïnes de la
L’histoire des madrigaux de Wert se déroule au long Jérusalem, Erminia et Armida, nouvel hommage à
de plusieurs décennies et ses 12 livres écrits entre Marguerite d’Este et à son Concert des Dames. Il est
1558 et 1595 (le xiie Livre est une édition posthume bien certain que les vicissitudes épiques de la
de 1608) révèlent un compositeur attentif aux Jérusalem sont en parfaite affinité avec le style
«nouvelles» tendances italiennes, tout en étant déclamé du compositeur flamand, et il semble
toujours lié à une tradition musicale flamande bien évident, d’après un document de l’époque, que Le
consolidée au fil des ans. Tasse ait voulu remercier cette attention
La caractéristique principale des particulière de Wert en lui dédiant cette ode :
compositions de Wert peut être considérée
comme le récitatif homorythmique. Ce style de Ces rimes, les miennes, si dispersées,
composition sera bientôt utilisé par un autre tu les as recueillies en de doux rythmes
compositeur travaillant à la cour de Mantoue, sur les portées de tes cahiers,
Monte verdi, et qui ne tardera pas à être et avec tes doux modes
considéré comme un maître incontestable, et tu effaces toute impureté,
sera, entre autres, le modèle d’un jeune noble de et c’est ainsi que parfois mon style,
Palerme, Sigismondo d’India, qui entreprend un dans ta voix et dans celle des autres, est honoré ;
voyage en Italie du Nord à la recherche de la et plus encore, quand tu célèbres
fortune. Dans la déclamation de Wert, il existe les mérites excellents de Vincent le Beau,
un effet parlato très proche du recitar cantando qui on y entend résonner le chant des glorieux oiseaux.
naît de cette déclamation, se développe et se (T. Le Tasse, À un musicien qui mit en musique certains
convertit en un artifice expressif auquel le madrigaux)
compositeur flamand recourt amplement aux
dépens du style chromatique employé avec plus Le nom de Wert est, de plus, inclus par Le Tasse
de parcimonie. dans son Dialogo La Cavalletta, pour illustrer les

20
Français

vraies idées sur la musique moderne : «Nous occasion. En attendant, prenez bien soin de vous.
laisserons donc de côté toute cette musique qui a À Poggio, le 6 novembre 1584. Pour vous faire
dégénéré au point de devenir molle et efféminée, plaisir. Le Prince de Mantoue.» Une dizaine de
et nous prions Striggio, Iacches, Luzzasco et autres jours plus tard, Wert envoie sa réponse : «J’envoie
excellents maîtres de musique excellente de bien à Votre Altesse les strophes du Tasse avec quelques
vouloir la faire revenir à la gravité dont elle s’est autres de mes compositions, suivant ce que Votre
dévié au point de se perdre souvent.» Altesse a eu la bonté de me commander et puisqu’
Le viiie Livre de Wert est le monument le plus Elle me favorise tant en voulant se servir de mes
important dressé en honneur de la Jérusalem (il œuvres, les envoyer à Votre Altesse sera mon
contient 7 strophes du Chant xvi qui forment, premier souci» (15 novembre 1584).
suivant Carol McClintock dans son livre sur Wert, Le viie Livre révèle déjà l’influence évidente
«une séquence que l’on peut considérer comme une que les Dames de Ferrare, plus ou moins
seule action dramatique») aux côtés du iiie Livre volontairement, exercent sur les compositions de
de Monteverdi publié quelques années plus tard Wert : il n’est pas difficile de remarquer que ces
(avec ses deux tercets Vattene pur crudel et Vivrò fra madrigaux contiennent un duo –ou trio– aigu bien
i miei tormenti, Monte verdi rend hommage à plus important que les parties destinées aux voix
l’œuvre du Tasse tout autant qu’au style musical masculines, et que des ornements et autres
de Wert). fioritures caractéristiques du style de Ferrare
On peut déduire de la correspondance entre commencent à apparaître aux côtés du style
le duc Vincent et Giaches de Wert, qu’une partie déclamé si cher à Wert. Giunto alla tomba est un
de ce viiie Livre a été composée deux ans avant sa exemple typique qui se différencie des autres
publication : «Giaches de Wert. Mon magnifique madrigaux de cette collection (quelques années
et très cher ami, faites-moi la faveur si agréable de après l’édition de Wert, Luca Marenzio compose
m’envoyer le plus tôt possible une copie de la un madrigal sur le même texte dans son ive Livre
musique écrite par vous sur les strophes du Tasse de 1584).
qui commencent par les vers ‘Qual musico gentil Le viiie Livre, comme sa dédicace l’indique
ch’al canto snodi’, et j’aimerais aussi tout autre clairement, s’inscrit entièrement dans le style de
madrigal nouveau de votre main, si vous en avez Ferrare et épouse exactement celui des Dames :
composé, et plus le nombre de vos compositions ici aussi, le duo-trio aigu tranche sur les autres
que vous m’enverrez sera élevé, plus je vous serai parties harmoniques. Usciva omai et Vezzosi augelli
obligé et vous démontrerai ma gratitude en toute sont des œuvres descriptives et pastorales, écrites

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Français

avec des fioritures et variations typiques de Guarini suit la voie ouverte par Le Tasse et
l’écriture des Trois Dames. Sovente allor annonce s’impose, en très peu d’années, comme le poète
le Piagne e sospira du ive Livre de Monteverdi avec préféré des compositeurs de l’époque. Sa relation
ses traits déclamés sur les paroles E in rileggendo avec la cour de Ferrare, qui date des derniers mois
poi le proprie note et les chromatismes sur les paroles de 1580 –il était ambassadeur du duc– devient
qui, tout au long du poème, se réfèrent aux pleurs encore plus forte quand sa fille Anna est admise
(au contraire de Wert, Monteverdi utilisera dans en tant que membre permanent du célèbre Trio des
sa composition le texte de la Jérusalem conquise). Dames, dans lequel elle chante et joue du luth.
Les cinq strophes qui forment Qual musico gentil Giaches de Wert adapte ses madrigaux à ce
(Jérusalem xvi, 43-47) précèdent de quelques nouveau style poétique : le Pastor fido, dont la
années le tercet de Monteverdi Vattene pur crudel représentation a été tant souhaitée par le duc
(Jérusalem xvi, 59- 63) : les deux poèmes relatent Vincent, sert de modèle et de base aux futurs livres
les vicissitudes de Armida abandonnée par Rinaldo de Wert ; son xie Livre de Madrigaux, publié en 1595,
et pour «qu’on comprenne mieux le texte», utilisent est une collection de textes de Guarini,
la déclamation homophonique. Le madrigal probablement composés à l’occasion de la
Forsennata gridava, bref et intense, traduit en représentation prévue à Mantoue du Pastor fido
musique le cri de Armida, et complète la série trois ans aupara vant ; représentation qui,
consacrée au Tasse. Misera non credea exprime la malheureusement, n’a pas pu avoir lieu. Vincent
plainte de Erminia face au cadavre de Tancredi et Gonzague souhaite que le Pastor fido soit présenté
se présente comme un drame, de par l’évidence de sur scène bien avant que Guarini ait terminé
son parfum théâtral. d’écrire l’œuvre : le duc demande une copie pour
pouvoir la représenter au théâtre à l’occasion de la
iii célébration de son propre mariage avec Eléonore
Si ta vie va en ligne droite, n’utilise pas la de Médicis en 1584. La tentative échoue mais
gauche l’œuvre est finalement interprétée l’année suivante
à Turin pour célébrer le mariage de Charles
J’ai de nouveau demandé à Isachino le Juif de se charger Emmanuel de Savoie. Vincent Gonzague s’obstine
du ballet de la Cieca... Il faut encore entendre les musiques dans son idée de faire jouer ce drame pastoral à la
commandées aux maîtres Giaches et Rovigo. cour : sa tentative de 1592 est célèbre ; en cette
(Lettre de A. Chieppio au duc Vincent Gonzague, occasion, il charge Francesco Rovigo et Giaches
1591) de Wert de composer les intermèdes. Une fois de

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Français

plus, la tentative échoue, et il faut attendre l’année consacrée à la consolidation de la «Seconde


1598, date de la première à Mantoue. Pratique». Le parcours du madrigal est
Le madrigal d’ouverture du xie Livre de extraordinaire, et le fait de rechercher, et trouver,
Giaches de Wert, Ah dolente partita, lui aussi mis les affinités entre madrigaux écrits sur le même
en musique un an plus tard par Marenzio, est poème par des compositeurs différents est une
également choisi par Monteverdi comme entreprise aussi captivante que stimulante.
introduction à son ive Livre de 1603 (cette œuvre,
entre autres madrigaux, est interprétée dès 1595, iv
et fait partie de la célébrissime dispute entre Artusi Commentaire à propos de l’enregistrement
et Monteverdi), et constitue un évident hommage
au compositeur flamand. O Primavera, poème cher L’ordre des madrigaux de cet enregistrement
aux Dames et à Luzzaschi (il apparaît à voix seule respecte celui de la Jérusalem et du Pastor fido. Nous
dans les Musiche a 1, 2, 3 soprani), était déjà inclus avons utilisé les versions originales publiées du
dans le iiie Livre de Madrigaux de 1592 du jeune viiie et du xie Livre de Madrigaux de Giaches de
Monteverdi, qui venait de s’incorporer à la cour Wert, et nous les avons transcrites en partition. Il
de Mantoue : la composition de Wert se présente ressort principalement de cette opération que les
sous forme de variations sur un thème, qui ne sont valeurs longues (ronde, blanche) de la musique
pas très éloignées des habituelles Partite sopra i bassi imprimée tranchent sur les valeurs brèves qui
di Ruggiero ou Romanesca et annonce, en concept s’utilisent généralement dans l’actualité. Le fait de
et en style, le poème en cinq vers, Ecco Silvio, du ve conserver dans notre transcription ces valeurs
Livre composé en 1607 par Monteverdi, toujours longues, permet à l’interprète moderne d’avoir une
sur des textes du Pastor fido ; O dolcezze amarissime vision musicale et un phrasé complètement
et Udite lagrimosi spirti apparaissent dans l’ouvrage nouveaux : une ouverture optique qui implique un
contemporain de Luca Marenzio, son viie Livre de tactus plutôt différent de celui qui pourrait être
Madrigaux; Cr uda Amarilli, dont les traits suggéré par un système de croches et doubles
chromatiques descendants, sur les paroles I mi croches. C’est un phénomène assez similaire à celui
morrò, suivent d’une façon exemplaire les procédés qui se produit en allant au musée : certains veulent
stylistiques typiques de la «Seconde Pratique», est voir toutes les œuvres exposées et essaient de le
aussi utilisé, peu après, par Monteverdi comme faire le plus rapidement possible avant que le
introduction du ve Livre de Madrigaux, affirmant musée ne ferme ses portes ; et au contraire, d’autres
ainsi sa propre voie musicale complètement visiteurs prennent tout leur temps, s’attardent dans

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Français

une salle, s’intéressent à quelques tableaux, ensuite tire sur la corde de la plus grande cloche, cinq
examinent certains détails, sans se préoccuper du fois, six fois. Cloche, ma cloche ! Il n’y a rien qui sonne
temps qui passe ou de l’heure de fermeture. Et comme le mot cloche, si on la suspend à un clocher en bord
que faire, si on ne peut pas tout voir en une seule de mer. Et va jusqu’aux rochers, et enregistre le bruit des
visite ? Nous remercions tout particulièrement vagues quand elles se brisent. Et si tu entends les mouettes,
Glenn Watkins, Anthony Newcomb, Iain Fenlon enregistre-les. Et si tu entends le silence des étoiles
pour leur aide précieuse. sidérales, enregistre-le.
(Antonio Skármeta, Le facteur de Neruda)
v
Postface vi
Dédicace
En Afrique, dans un village, lorsque le conteur termine
sa chantefable, il appuie la paume d ’une main sur la terre Ce disque est dédié à Rodolfo, qui vient de se
en disant : «Je pose ici mon histoire», et il ajoute : «Peut- joindre à nous : j’espère qu’un jour, en écoutant
être qu’ainsi, quelqu’un, un jour, pourra la reprendre.» la poésie contenue dans ce disque, il dira
(P. Brook, Threads of time) simplement : «Merci papa».

Je voulais t’envoyer quelque chose, en plus des paroles. Claudio Cavina


J’ai donc mis ma voix dans cette cage qui chante. Une
cage qui est un oiseau. Je t’en fais cadeau. Mais je veux
aussi te demander quelque chose, Mario, que toi seul peux
accomplir. Tous mes autres amis ne sauraient que faire,
ou me prendraient pour un vieux gâteux et ridicule. Je
voudrais que tu te promènes dans l’Ile Noire avec ce
magnétophone, et que tu enregistres tous les sons et les
bruits que tu peux trouver. J’ai désespérément besoin ne
serait-ce que du fantasme de ma maison. Ma santé n’est
pas fameuse. La mer me manque. Les oiseaux me
manquent. Envoie-moi les sons de ma maison. Entre dans
le jardin et laisse sonner les cloches. Enregistre d’abord ce
tintement des petites cloches quand le vent les agite, et

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Español

Giaches de Wert como con la de Mantua (Scipione Gonzaga fue uno


de los principales protectores de Tasso, y el duque
La Gerusalemme Liberata
Vincenzo, que toma la sucesión de su padre
Guglielmo a la cabeza del ducado en 1587, intercede
i para liberar al poeta encarcelado): de hecho,
Fictio rhetorica musicaque poita Ferrara y Mantua son dos de las más espléndidas
(Dante Alighieri, De vulgari eloquentia) cortes de la Italia del norte, y sus duques regentes,
magníficos mecenas, favorecen toda clase de artes
Me encomendé al divino Tasso, el poeta cuyas palabras creativas.
expresan con absoluta propiedad y naturalidad las Existen, como ya señalamos, copia s
pasiones que quiere describir. «autógrafas» de la Jerusalén que circulan a partir de
(Claudio Monteverdi, prefacio del Octavo Libro de 1575, lo que explica que ya en 1581 uno de los
Madrigales, 1638) músicos ligados a la corte de Mantua, Giaches de
Wert, incluya, en su Séptimo Libro de Madrigales, la
La primera edición de la Jerusalén liberada de doble octava Giunto alla tomba, que pertenece al
Torquato Tasso, dedicada al duque Alfonso ii de Canto xii de la Jerusalén [ndt. Octava italiana:
Este, data de 1581. La elaboración de la obra, larga estrofa de ocho versos endecasílabos, los primeros
y difícil, empieza en el lejano año de 1559, con el seis con rima alternada]. El poeta utilizado más a
título de Goffredo (Tasso no tiene más de 15 años); menudo por los compositores a la hora de
a menudo abandonada y reanudada, no queda componer madrigales solía ser Petrarca; Ariosto
finalizada antes de 1575. Correcciones y borradores acaba por asomarse al proscenio con el éxito de
se suceden año tras año, a lo que siguen las Orlando furioso, pero es Tasso –y su poesía– quien
polémicas y las defensas del poema; el propio Tasso impulsa aquel cambio que, al cabo de pocos años,
publica una Apología en defensa de la Jerusalén. provoca el nacimiento y la confirmación de la
Amada y odiada, la Jerusalén es inmediatamente «Segunda práctica»; y Guarini y el propio Tasso son
célebre en los ambientes literarios de la época y elegidos como sus portaestandartes.
numerosas copias empiezan a circular antes de la Giaches de Wert viaja desde Flandes a Italia,
publicación del libro. siendo un muchacho, para ingresar como
En esta época, Tasso tiene una relación, ya cantante de la corte de María de Cardona en
antigua, tanto con la cor te de Ferrara (la Avellino, antes de pasar al servicio del conde
dedicatoria de la Jerusalén lo refleja claramente) Alfonso Gonzaga en Novellara. Lo encontramos

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Español

después en Parma, como miembro de la Cappella modo de componer para más voces, y
Farnese, cuyo maestro de capilla era entonces particularmente Giaches Wert en Mantua, y
Cipriano de Rore. Wert llega a Mantua a finales Luzzasco en Ferrara. Son los superintendentes de
de 1564, con el cargo de maestro de capilla de la todas las músicas de estos duques, y grande es la
Iglesia de Santa Bárbara, cuya edificación, rivalidad entre las Damas de Mantua y las de
decidida por el duque Guglielmo Gonzaga, acaba Ferrara, que compiten no solo en cuestión de
de realizarse. Pocas nominaciones provocaron timbre y de calidad de la s voces, sino en la
tantas hostilidades: desde la toma de posesión de ornamentación de exquisitas frases.»
su cargo, el pobre flamenco ha de bregar con una Wert se aclimata perfectamente a este
serie de obstáculos creados por un sinfín de celos ambiente estimulante, y muchas de sus
y reivindicaciones que desembocan, algunos años composiciones encuentran su inspiración en el
más tarde, en el adulterio de la esposa de Wert célebre trío femenino de Ferrara. La relación entre
con Agostino Bonvicino, miembro de la capilla Wert y la corte de Este, empezada en los años 60,
de la corte. A pesar de este «incidente», que alentada por los duques de Mantua y de Ferrara,
implica el exilio de Mantua de la consorte, alcanza su apogeo con la intriga amorosa entre el
Giaches sigue en su puesto de maestro de capilla compositor y Tarquinia Molza, dama de honor de
en la corte. En esta época, Wert entra en Margherita Gonzaga y miembro del celebérrimo
contacto con el ambiente musical de Ferrara, Concierto de las Damas. Esta relación secreta, en
quizá el más moderno e innovador de la época: el nada conforme a una dama de noble condición
duque Guglielmo Gonzaga es, a todos los como Tarquinia Molza, sale a la luz y ha de
efectos, magnífico e ilustrado, pero tiene un romperse por orden de Alfonso ii, algunos años
gusto anticuado, y Mantua sufre su más tarde.
conservadurismo hasta 1587, cuando le sucede
Vincenzo. Ferrara, en cambio, se encuentra en el ii
apogeo de su resplandor cultural, y su Concierto de Era de noche y no descansaban...
las Damas provoca la envidia y la admiración de
todos. Estas dos cortes interactúan ... ni Jaches Vuert ni los otros, quienes tenían también
constantemente, y las visitas y los intercambios dicha profesión tan particular; siendo maestro de capilla
de músicos y literatos son frecuentes. Vincenzo de Guglielmo, serenísimo duque de Mantua, y haciendo
Giustiniani escribe en su Discurso sobre la música: dicho duque profesión de músico, y componiendo muchas
«Es así como cada autor procura adelantarse en el cosas, lo tenía tan sujeto, en las cosas de los susodichos

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Español

contrapuntos, que muy a menudo, como reza el refrán, le en 1586 y dedicado al duque Alfonso ii, incluye un
hacía sudar la gota gorda. verdadero ciclo de la obra poética de Tasso: en esta
(L. Zacconi, Prattica di musica, 1622) ocasión, Wert pone en música las vicisitudes de dos
heroínas protagonistas de la Jerusalén, Erminia y
La historia de los madrigales de Wert se desarrolla Armida, en un ulterior homenaje a Margherita de
a lo largo de varios decenios y sus doce libros Este y a su Concierto de las Damas. A buen seguro,
escritos entre 1558 y 1595 (el Duodécimo Libro es una las vicisitudes épicas de la Jerusalén son
edición póstuma de 1608) revelan a un compositor perfectamente afines con el estilo declamado del
atento a las «nuevas» tendencias italianas, pero compositor flamenco, y probablemente Tasso
siempre ligado a una tradición musical flamenca tiene a bien agradecer esta atención particular
bien consolidada año tras año. pues, como lo demuestra un documento de la
La característica principal de las época, dedica al compositor una oda:
c omposiciones de Wer t es el recitado
homorítmico. Este estilo compositivo será pronto Estas rimas mías, dispersas,
utilizado también por otro compositor que trabaja en dulces ritmos
en la corte de Mantua, Monteverdi, que no tarda tú has recogido en tu papel pautado,
en convertirse en un maestro incontestable. y con tus dulces modos
Monteverdi será también el modelo para un joven toda impureza borras,
noble palermitano, Sigismondo d’India, que y así a veces mi estilo
emprende viaje al norte de Italia en pos de fortuna. en tu voz y en la de otros es honrado;
En la declamación de Wert, encontramos un efecto y más aún, cuando celebras
parlato muy cercano al «recitar cantando», que nace los méritos excelentes del hermoso Vincenzo,
y se desarrolla tomando esta declamación como suena el canto de las aves gloriosas.
punto de partida: este artificio expresivo es (T. Tasso: A un Músico que puso música a algunos
largamente utilizado por el compositor flamenco, madrigales)
en perjuicio del estilo cromático empleado con más
parsimonia. El nombre de Wert es además incluido por Tasso
En el Séptimo Libro de 1581, Wert utiliza por en Dialogo La Cavalletta, para ilustrar sus
primera vez un fragmento de la Jerusalén liberada, verdaderas ideas sobre la «música moderna»:
el lamento de Tancredi sobre la tumba de Clorinda. «Dejemos pues a un lado toda esa música que, al
Algunos años más tarde, el Octavo Libro, publicado degenerar tanto, se ha vuelto blanda y afeminada,

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Español

y roguemos a Striggio, a Iacches, a Luzzasco y a composiciones mías, tal como Su Alteza se dignó
algún otro excelente maestro de música excelente encargarme y pues que me favorece tanto al querer
que quiera hacerla volver a aquella gravedad de la servirse de mis obras, enviarlas a Su Alteza será mi
que se alejó tanto que la perdió de vista.» absoluta prioridad» (15 de noviembre de 1584).
El Octavo Libro de Wert es el monumento El Séptimo Libro muestra ya la evidente
principal elevado en honor de la Jerusalén (contiene influencia que las Damas de Ferrara, más o menos
7 estrofas del Canto xvi que forman, según escribe involuntariamente, imponen a las composiciones
Carol McClintock en su libro sobre Wert, «una de Wert: es fácil observar que estos madrigales
secuencia que puede ser considerada como una contienen un dúo –o trío– agudo bastante más
única acción dramática») junto con el Tercer Libro importante que las partes destinadas a las voces
monteverdiano editado pocos años después (con masculinas, y que, junto con el estilo declamado
los dos tercetos Vattene pur crudel y Vivrò fra i miei tan caro a Wer t, empiezan a aparecer unos
tormenti, Monteverdi rinde homenaje tanto a la melismas y ornamentos característicos del estilo
obra de Tasso como al estilo compositivo de Wert). de Ferrara. Giunto alla tomba es un típico ejemplo
Se deduce de la correspondencia entre el que destaca sobre los demás madrigales incluidos
duque Vincenzo y Giaches de Wert que una parte en esta colección (poco tiempo después de la
de este Octavo Libro ya existía dos años antes de su edición de Wert, Luca Marenzio compone un
publicación: «Giaches de Wert. Magnífico mío y madrigal sobre el mismo texto en su Cuarto Libro
tan caro, hágame el gratísimo favor de enviarme de 1584).
cuanto antes una copia de la música hecha por vos El Octavo Libro, como indica claramente la
sobre las estrofas de Tasso que empiezan con ‘Qual dedicatoria, es enteramente ferrarés y plasmado
musico gentil ch’al canto snodi’, y me gustaría sobre el estilo de las Damas: aquí también, el dúo-
también cualquier otro madrigal nuevo de los trío a gudo destaca sobre las demás partes
suyos, si tenéis algunos, y cuanto más elevado sea armónicas. Descriptivos y pastorales son Usciva
el número de las composiciones que me enviéis, omai y Vezzosi augelli, escritos con florituras y
más seré su obligado para demostrarle mi gratitud variaciones típicas de la escritura para las tres
en cualquier ocasión. Mientras tanto, cúrese en Damas. Sovente allor anuncia el Piagne e sospira del
salud. Desde Poggio, el 6 de noviembre de 1584. Cuarto Libro monte verdiano con sus figuras
Para su deleite. El Príncipe de Mantua.» Unos diez declamadas sobre las palabras E in rileggendo poi le
días más tarde, Wert envía su respuesta: «Mando a proprie note y los cromatismos sobre las palabras
Su Alteza las estrofas de Tasso con algunas otras esparcidas referidas al llanto (a diferencia de Wert,

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Español

Monteverdi utilizará en su composición el texto trío de las Damas, para cantar y tocar el laúd.
de la Jerusalén Conquistada). Las cinco estrofas que Giaches de Wert adecúa sus madrigales a este
forman Qual musico gentil (Jerusalén xvi, 43-47) nuevo estilo poético: el Pastor fido, cuya
precede en algunos años el terceto monteverdiano representación fue tan deseada por el duque
Vattene pur crudel (Jerusalén xvi, 59- 63): ambos Vincenzo, sirve de modelo y base a los futuros
poema s cuentan las vicisitudes de Armida libros de Wert; su Undécimo Libro de Madrigales,
abandonada por Rinaldo y, «para que se entienda publicado en 1595, es una colección de textos de
mejor el texto», recurren al declamado Guarini, probablemente compuestos con motivo
homofónico. El breve pero intenso madrigal de la representación en Mantua del Pastor fido tres
Forsennata gridava, que traduce en música el grito años antes, representación que, desgraciadamente,
de Armida, completa la serie sobre Tasso. Misera no llega a realizarse. Vincenzo Gonzaga se interesa
non credea narra el llanto de Erminia frente al por la realización escénica del Pastor fido antes de
cadáver de Tancredi y se presenta como un drama, que la obra fuese acabada por Guarini: pide de
teniendo en cuenta su inconfundible sabor teatral. hecho una copia para poder representarla en el
teatro con motivo de la celebración de su propio
iii matrimonio con Leonora de Médicis en 1584. Falla
Si derecha va tu vida, no uses la izquierda el intento, pero la obra se interpreta al año
siguiente en Turín para celebrar el matrimonio de
He encargado de nuevo a Isachino el Ebreo la tarea del Carlo Emanuele de Saboya. Vincenzo Gonzaga se
ballet de la Cieca... Queda todavía por hacer oír las empeña en llevar este drama pastoral a la corte: su
músicas encargadas a los señores Giaches y Rovigo. intento de 1592 es célebre, pues encarga a
(Carta de A. Chieppio al duque Vincenzo Gonzaga, Francesco Rovigo y a Giaches de Wert musicar los
1591) intermedios. Una vez más, falla el intento, y se ha
de esperar hasta el año 1598, fecha del estreno en
Guarini sigue la vía abierta por Ta sso, y en Mantua.
poquísimos años se impone como el poeta El madrigal que abre el Undécimo Libro de
preferido por los compositores de la época. Sus Giaches de Wert, Ah dolente partita, también puesto
contactos con la corte de Ferrara, que datan de los en música un año más tarde por Marenzio, es
últimos meses de 1580, teniendo el cargo de igualmente colocado por Monteverdi como
embajador del duque, se refuerzan cuando su hija introducción a su Cuarto Libro de 1603 (éste y otros
Anna ingresa como miembro estable en el célebre madrigales se interpretan ya en 1595 y son parte de

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la celebérrima disputa entre Artusi y el propio iv


Monte verdi), en un evidente homenaje al Comentario sobre la grabación
compositor flamenco. O Primavera, texto querido
por las Damas y por Luzzaschi (aparece a voz sola El orden de los madrigales de esta grabación
en las Musiche a 1, 2, 3 soprani), estaba ya incluido respeta la sucesión de los textos en la Jerusalén y en
en el Tercer Libro de Madrigales de 1592 del joven el Pastor fido. Hemos utilizado las ediciones
Monteverdi, recién incorporado a la corte de originales del Octavo y del Undécimo Libro de
Mantua: la composición de Wert se presenta en Giaches de Wert, y las hemos transcrito a partitura.
forma de variaciones sobre un tema, no muy Destacan ante todo los valores largos (semibreves,
alejadas de las tan usuales Partite sopra i bassi di mínimas) de la música impresa, en comparación
Ruggiero o Romanesca, y anuncia, en concepto y con los valores breves que se usan normalmente
estilo, el quinteto monteverdiano Ecco Silvio del hoy día. El haber conser vado en nuestra
Quinto Libro de 1607, compuesta siempre sobre transcripción estos valores largos permite que el
textos del Pastor fido; O dolcezze amarissime y Udite intérprete moderno tenga una visión de la música
lagrimosi spirti aparecen en el coetáneo Séptimo y del fraseo completamente nuevos: una apertura
Libro de Luca Marenzio; Cruda Amarilli, cuyo óptica que implica un tactus bastante distinto de
descenso cromático sobre las palabras I mi morrò lo que las corcheas y semicorcheas puedan sugerir.
sigue, en modo ejemplar, los procedimientos Ocurre algo similar al entrar en un museo: unos
estilísticos típicos de la «Segunda práctica», es quieren ver todas las obras expuestas e intentan
utilizado poco después, también por Monteverdi, hacerlo lo más rápidamente posible antes de la hora
como inicio del Quinto Libro de Madrigales, para de cierre; en cambio otros toman todo su tiempo
afirmar su propio camino compositivo quedándose en una sala, se fijan en pocos cuadros,
completamente dedicado a la consolidación del se detienen en detalles, sin preocuparse del tiempo
nuevo estilo. El recorrido del madrigal es que pasa o del horario de cierre. Y tomémoslo con
extraordinario, y buscar y encontrar afinidades calma, aunque no lleguemos a ver todo en una sola
entre madrigales escritos sobre el mismo texto visita... Agradecemos en particular a Glenn
poético por diferentes compositores cautiva y Watkins, Anthony Newcomb e Iain Fenlon su
estimula... preciosa ayuda.

Claudio Cavina

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Giaches de Wert literarischen Zirkeln der Epoche, und so sind


schon vor Veröffentlichung des Buches zahlreiche
La Gerusalemme Liberata
Kopien in Umlauf.
Zu jener Zeit pflegt Tasso bereits seit langem
i Kontakt zu den Höfen in Ferrara (die Widmung
Fictio rhetorica musicaque poita im Befreiten Jerusalem belegt dies) und Mantua
(Dante Aligheri, De vulgari eloquentia) (Scipione Gonzaga ist einer der wichtigsten
Gönner Tassos und Herzog Vincenzo, der seinen
Ich vertraute mich dem göttlichen Tasso an, jenem Vater Guglielmo an der Spitze des Herzogtums
Dichter, der aufs Treffendste und mit größter ablöst, vermittelt um die Befreiung des
Natürlichkeit die Leidenschaften ausdrückt, die er eingekerkerten Dichters zu erreichen).
beschreiben will. Unzweifelhaft gehören Ferrara und Mantua zu den
(Claudio Monteverdi, Vorwort zum Achten prächtigsten Höfen Norditaliens, und ihre
Madrigalbuch, 1638) Herzöge, vorzügliche Mäzene, fördern die
kreativen Künste jeglicher Natur.
1581 erscheint die erste Ausgabe von Torquato Wir haben bereits darauf verwiesen, dass von
Tassos Befreitem Jerusalem, die dem Herzog Alfonso 1575 an „handgeschriebene“ Kopien des Befreiten
ii d’Este gewidmet ist. Lange und schwierig ist das Jerusalem in Umlauf sind, was erklärt, dass schon
Zustandekommen dieses Werkes, das im weit 1581 einer der Musiker des Hofes von Mantua,
zurückliegenden Jahr 1559 (Tasso war damals erst Giaches de Wert, in seinem Siebten Madrigalbuch,
15 Jahre alt) unter dem Titel Goffredo begonnen Giunto alla tomba, ein aus zwei Stanzen bestehendes
worden war. Wiederholt unterbrochen und stets Gedicht aus dem 12. Cantus des Befreiten Jerusalem,
neu in Angriff genommen, wird es erst 1575 zu veröffentlichen konnte. [Anm. des Übersetzers:
einem vorläufigen Abschluss gebracht. In den Stanze –italienische Oktave–: aus Italien
folgenden Jahren kommt es dann immer wieder zu stammende Strophenform aus acht Endecasillabo-
Korrekturen und neuen Entwürfen, einhergehend Versen mit durchweg weiblichen Kadenzen und
mit das Gedicht betreffenden polemischen dem Reimschema abababcc]. Petrarca ist in der
Auseinandersetzungen. Tasso selbst verfasst eine Regel der von den Madrigalisten am häufigsten
Apologie zur Verteidigung des Befreiten Jerusalem. benutzte Dichter, und auch Ariost rückt mit dem
Gleichermaßen geliebt und gehasst erlangt das Erfolg seines Orlando furioso ins Zentrum der
Gedicht unverzüglich Berühmtheit in den Aufmerksamkeit, doch es ist Tasso mit seiner

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Dichtkunst, der innerhalb weniger Jahre jenen er neuerungsfreudigste der Epoche. Der
Wechsel anstößt, der schließlich das Aufkommen zweifelsohne vorzügliche und gebildete Herzog
und die allgemeine Anerkennung der Seconda Guglielmo Gonzaga hat demgegenüber einen eher
pratica bewirkt, zu deren Fahnenträger Guarini altmodischen Geschmack; ein Konservativismus,
und Tasso selbst gekürt werden. dem Mantua bis 1587 verhaften bleibt, als
Noch Jüngling bricht Giaches de Wert von Guglielmo von Vincenzo abgelöst wird. Ferrara
Flandern Richtung Italien auf, um als Sänger in den jedoch befindet sich auf einem kulturellen
Hof von Maria de Cardona in Avellino einzutreten, Höhepunkt und sein Konzert der Damen ruft allseits
bevor er dann beim Grafen Alfonso Gonzaga in Neid und Bewunderung hervor. Diese beiden
Novellara in Stellung kommt. Später treffen wir Höfe stehen in intensivem Austausch von
ihn in Parma wieder als Mitglied der Kapelle von Musikern und Literaten miteinander. Vincenzo
Farnese, deren Kapellmeister zu jener Zeit Giustiniani schreibt etwa in seiner Abhandlung über
Cipriano de Rore ist. Ende 1564 kommt Wert nach die Musik: „So kommt es, dass jeder Komponist den
Mantua, wo er das Amt des Kapellmeisters der anderen bei der Komposition der mehrstimmigen
Santa Barbara Kirche übernimmt, deren von Musik zu überwinden trachtet, was besonders auf
Guglielmo Gonzaga beschlossene Errichtung Giaches de Wert in Mantua und Luzzasco in
gerade zu ihrem Abschluss gekommen war. Es gab Ferrara zutrifft. Beide sind die Leitfiguren aller
wohl wenige Ernennungen, die derart zahlreiche Musik dieser Herzogtümer und groß ist auch die
Feindseligkeiten nach sich zogen: Von Beginn Rivalität zwischen den Damen aus Mantua und
seiner Amtsübernahme an werden dem armen jenen aus Ferrara, die miteinander konkurrieren,
Flamen Hindernisse in den Weg gelegt, Früchte nicht nur, was Klangfarbe und Qualität der
nicht enden wollender Eifersüchteleien und Stimmen angeht, sondern auch bezüglich der
Anspruchsforder ungen, die einige Jahre Or namentierung vor trefflicher Passa gen.”
später auch damit zu tun hatten, dass Werts Wert fühlt sich auf Anhieb wohl in diesem
Gemahlin ihn mit Agostino Bonvicino, ein stimulierenden Ambiente, und viele seiner
Mitglied der Hofkapelle, betrügen sollte. Trotz Kompositionen finden ihre Inspiration bei dem
dieses Zwischenfalles, der das Exil der Gattin berühmten Frauentrio aus Ferrara. Das Verhältnis
aus Mantua zur Folge hat, bleibt Giaches de zwischen Wert und dem Hof D’Este, das schon in
Wert als Kapellmeister im Amt. Zu dieser Zeit den sechziger Jahren des Jahrhunderts begonnen
kommt er auch in Kontakt zur Musikwelt in hatte und von den Herzögen Mantuas und Ferraras
Ferrara, vielleicht die modernste und gefördert wurde, erreicht seinen Höhepunkt in der

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Deutsch

Liebschaft des Komponisten mit Tarquinia Molza, Jahren in ihm eher noch mehr verfestigt.
Ehrendame von Margherita Gonzaga und Mitglied Das w esentliche Charakteristikum der
des berühmt en Konzertes der Damen. Dieses Wert’schen Komposition ist da s
geheime Verhältnis, das mitnichten einer homorhythmische Rezitativ. Dieser
Edeldame wie Tarquinia Molza entspricht, gerät Kompositionsstil sollte bald auch von einem
ans Licht der Öffentlichkeit und muss einige Jahre anderen Komponisten des Hofes von Mantua
später auf Anordnung von Alfonso ii aufgelöst verwendet werden, der rasch zum unbestreitbaren
werden. Meister avanziert, Monteverdi. Dieser ist bald
auch Vorbild eines adligen Jüngling aus Palermo,
ii den die Suche nach seinem Glück Richtung
Es war Nacht und sie kamen nicht zur Norden führt, Sigismondo d’India. Im
Ruhe... musikalischen Vortrag Werts stößt man auf ein
„gesprochenes“ (parlato) Element, das dem sich
... weder Iaches Vuert noch die anderen, die ebenfalls bald von diesem Vorbild aus entwickelnden
jenen besonderen Beruf ausübten. Er war Kapellmeister gesungenen Vortrag (recitar cantando) schon sehr
von Guglielmo, der vorzügliche Herzog von Mantua, nahe steht. Dieses Werkzeug musikalischen
und da dieser Herzog den Beruf des Musikers ausübte Ausdrucks sollte dann von dem flämischen
und vieles komponierte, hatte er ihn so sehr eingespannt Komponisten sehr umfassend eingesetzt werden,
in die Dinge der oben genannten Kontrapunkte, dass er wodurch der chromatische, bedachtere Stil mehr
sehr häufig auch noch den letzten Tropfen Schweiß aus in den Hintergrund tritt.
ihm herausholte. Im Siebten Buch von 1581 verwendet Wert
(L. Zacconi, Prattica di musica, 1622) erstmalig ein Fragment des Befreiten Jerusalem, das
Klagelied Tancredis über dem Grabe Clorindas.
Die Madrigale Werts entwickeln sich über Dem folgt einige Jahre später ein ganzer, diesem
mehrere Jahrzehnte hinweg und seine zwölf dichterischen Werk gewidmeter, Zyklus, der jetzt
zwischen 1558 und 1595 komponierten Bücher –das in das Achte Buch, Herzog Alfonso ii gewidmet,
Zwölfte Buch ist eine posthume Ausgabe von 1608– integriert ist. Hier bringt Wer t nun die
lassen einen Komponisten erkennen, der Schicksalsschläge der beiden Protagonistinnen,
aufmerksam die „neuen“ italienischen Tendenzen Erminia und Armida, zum Ausdruck in einer
verfolgt, der jedoch auch immer der flämischen letzten Hommage an Margherita d’Este und ihr
Musiktradition verbunden bleibt, die sich mit den Konzert der Damen. Zweifelsohne stehen die

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Deutsch

epischen Wechselfälle im Befreiten Jerusalem in Schwere zurückzuführen, von der sie sich so weit
bestem Einklang zu dem deklamatorischen Stil der entfernte, bis sie sie gänzlich aus den Augen verlor.”
flämischen Komponisten, und aller Das Achte Buch Werts ist zusammen mit
Wahrscheinlichkeit nach steht Tasso dieser Monteverdis Drittem Buch, das einige Jahre später
besonderen Aufmerksamkeit sehr dankbar erscheint, die bedeutendste Musikschöpfung zu
gegenüber, belegt doch ein Zeitdokument, dass er Ehren des Befreiten Jerusalem. Das Werk Werts
Wert eine Ode widmet: enthält sieben Strophen des 16. Cantus, die, wie
Carol McClintock in ihrem Buch über den
Diese meine, verstreuten Reime, Komponisten schreibt, „eine Sequenz darstellen,
in süßen Rhythmen, welche man als eine einheitliche dramatische
du hast sie aufgesammelt auf deinem Notenpapier Handlung verstehen kann”. Monte verdi
und in deiner süßen Art schließlich huldigt mit den beiden Terzetten
tilgst du alle Unreinheit, Vattene pur crudel und Vivrò fra i miei tormenti
und manchmal wird so mein Stil, sowohl Tassos Werk als auch dem
in deiner und andrer Stimmen geehrt, Kompositionsstil Werts.
mehr noch, wenn du feierst, Aus dem Briefwechsel zwischen Herzog
des schönen Vincenzo herausragende Verdienste, Vincenzo und Giaches de Wert lässt sich
erklingt der Gesang der glorreichen Vögel. schließen, dass ein Teil dieses Achten Buches schon
(T. Tasso: Einem Musiker, der zu einigen Madrigalen zwei Jahre vor seiner Veröffentlichung entstanden
Musik komponierte) ist: „Giaches de Wert. Mein Liebster und Teuerster,
tut mir den großen Gefallen, mir so bald wie
Der Name Werts wird von Tasso außerdem in den möglich eine Kopie zu senden von jener Musik,
Dialogo La Cavalletta aufgenommen, um zu die Ihr über die Strophen Tassos komponiertet und
veranschaulichen, worin seine wahren die beginnnen mit ‘Qual musico gentil ch’al canto
Vorstellungen hinsichtlich moderner Musik snodi’, auch über jedes weitere Eurer Madrigale,
bestehen: „Wenden wir uns also ab von dieser solltet Ihr wieder welche haben, würde ich mich
Musik, die immer mehr entartete und sehr freuen, und umso mehr Eurer Kompositionen
verweichlicht und weibisch wurde, und bitten wir Ihr mir sendet, umso mehr werde ich in Eurer
so vorzügliche Meister vorzüglicher Musik wie Schuld stehen, Euch bei nächster Gelegenheit
Striggio, Iacches, Luzzasco und den ein oder einen Beweis dieser Dankbarkeit zu geben. Bis
anderen mehr, sie wieder zu jener ernsthaften dahin, bleiben Sie gesund. Poggio, 6. November,

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1584. Zu Ihrem Vergnügen. Der Prinz von hohe Duo bzw. Trio ab von den anderen
Mantua.“ Etwa zehn Tage später sendet Wert sein Harmoniestimmen. Bei Usciva omai und Vezzosi
Antwortschreiben: „Ich schicke Eurer Hoheit die augelli handelt es sich um deskriptive
Strophen Tassos zusammen mit einigen anderen Pastoralstücke, komponiert mit
meiner Kompositionen, so wie Eure Hoheit sich Ausschmückungen und Variationen, die ganz dem
die Ehre gab, dies zu wünschen, und da es mich so Stil der drei Damen entsprechen. Sovente allor
sehr begünstigt, dass Sie sich meiner Werke verweist mit seinen über den Worten E in
bedienen wollen, werde ich sie Eurer Hoheit stets rileggendo poi le propie note vorgetragenen Figuren
unverzüglich zusenden“ (15. November 1584). und der Chromatik über den sich verstreut auf
Schon im Siebten Buch ist der Einfluss das Leid beziehenden Worten schon auf Piagne e
offenkundig, den die Damen aus Ferrara teils mehr sospira aus Monte verdis Viertem Buch . (Im
teils weniger ungewollt auf die Kompositionen Gegensatz zu Wert geht Monteverdi bei seinen
Werts ausüben. So ist recht augenfällig, dass in Kompositionen vom Text des Eroberten Jerusalem
diesen Madrigalen den Duos oder Trios für hohe aus.) Die fünf Strophen von Qual musico gentil
Stimmen eine deutlich größere Bedeutung (Jerusalem, xvi, 43-47) geht dem Terzett
zukommt als den Männerstimmen, und wie neben Monteverdis Vattene pur crudel (Jerusalem, xvi, 59-
dem von Wert so sehr geschätzten 63) einige Jahre voraus. Beide Gedichte erzählen
deklamatorischen Stil allmählich auch von den Schicksalsschlägen der von Rinaldo
Lieblicheres und für den Stil Ferraras verlassenen Armida, und „damit man den Text
charakteristische Ausschmückungen in besser verstehe“ entscheiden sie sich für den
Erscheinung treten. Giunto alla tomba ist hierfür homophonen Vortrag. Das kurze doch intensive
ein typisches Beispiel, das sich klar abhebt von den Madrigal Forsennata gridava, das den Schrei der
anderen Madrigalen der Sammlung. (Wenige Jahre Armida musikalisch ausdrückt, beendet die Reihe
nach der Veröffentlichung Werts komponiert auch der Stücke, die über Texten Tassos komponiert
Luca Marenzio ein Madrigal über den gleichen wurden. Misera non credea berichtet vom Klagen
Text, das in seinem Vierten Buch von 1584 der Erminia angesichts des toten Tancredi und
erscheint.) trägt deutlich dramatische Züge, was durch die
Das Achte Buch ist, worauf schon die unverkennbar theatralische Darstellung
Widmung unzweideutig verweist, durch und unterstrichen wird.
durch Ferrara verpflichtet und ganz dem Stil der
Damen nachempfunden. Auch hier hebt sich das

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iii schon für die Bühnendarstellung des Pastor fido, als


Wenn rechtens läuft das Leben, der Linken Guarini das Werk noch nicht beendet hatte. So
keinen Nutzen geben bittet er etwa um eine Kopie des Werkes, um es
im Rahmen seiner eigenen Vermählung mit
Ich habe Isachino den Hebräer erneut mit dem Ballet Leonora de Médicis 1584 im Theater aufführen zu
der Cieca beauftragt... Es bleiben noch zu hören die bei lassen. Dieser Versuch schlägt fehl, doch wird das
den Herren Giaches und Rovigo in Auftrag gegebenen Werk im folgenden Jahr anlässlich der
Musikstücke. Feierlichkeiten der Hochzeit von Carlo Emanuele
(Brief von A. Chieppo an Herzog Vincenzo von Savoyen aufgeführt. Vincenzo Gonzaga setzt
Gonzaga, 1591) alles daran, dieses Hirtendrama an den Hof zu
holen. Bekannt ist etwa sein Versuch von 1592, als
Guarini schlägt den von Tasso bereits geebneten er Francesco Rovigo beauftragt, die Musik zu den
Weg ein, und innerhalb weniger Jahre setzt er sich Zwischenspielen zu komponieren. Ein weiteres
als von den Komponisten der Epoche bevorzugter Mal scheitert der Versuch, und man muss warten
Dichter durch. Seine Kontakte zu dem Hof von bis 1598, das Jahr der Uraufführung in Mantua.
Ferrara, die er in den letzten Monaten des Jahres Das Eröffnungsmadrigal des Elften Buches von
1580 zu knüpfen begonnen hatte, als der Herzog Giaches de Wert, Ah dolente partita, ein Gedicht,
das Amt des Botschafters innehatte, intensivieren da s ebenfalls ein Jahr später von Marenzio
sich, als seine Tochter Anna als Sängerin und musikalisch bearbeitet wird, wird auch von
Lautenspielerin festes Mitglied des berühmten Monteverdi zur Einführung seines Vierten Buches
Trios der Damen wird. Giaches de Wert passt seine von 1603 eingesetzt, was eine offenkundige
Madrigale diesem neuen Dichtungsstil an. Pastor Huldigung an den flämischen Künstler ist. (Dieses
fido, nach dessen musikalischer Darstellung es und andere Madrigale werden bereits 1595
Herzog Vincenzo so sehr verlangte, dient den interpretiert und sind u.a. Gegenstand des
zukünftigen Büchern Werts als Vorbild und berühmten Streites zwischen Artusi und
Grundlage. Sein Elftes Madrigalbuch vereinigt eine Monteverdi.) O Primavera, ein den Damen wie
Sammlung von Texten Guarinis. Wert komponiert auch Luzzaschi wichtiger Text –er erscheint als
diese Stücke wahrscheinlich anlässlich der drei Solostimme in den Musiche a 1, 2, 3 soprani– wurde
Jahre vorher geplanten doch dann leider nicht schon 1592 in das Dritte Madrigalbuch des jungen
zustande gekommenen Aufführung des Pastor fido Monteverdi aufgenommen, der gerade am Hof in
in Mantua. Vincenzo Gonzaga interessiert sich Anstellung gekommen war. Die Komposition

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Werts stellt Variationen über ein Thema dar, die Originalversionen aus dem Achten und Elften
den sehr verbreiteten Stücken Partite sopra i bassi Madrigalbuch von Giaches de Wert verwendet und
de Ruggiero oder Romanesca nicht unähnlich sind, sie in Notenschrift übertragen. Auffällig sind
und in Konzeption und Stil kündigt es bereits insbesondere die langen Notenwerte, wie sie im
Monteverdis Quintett Ecco Silvio aus dem Fünften Original notiert sind, die sich deutlich
Madrigalbuch von 1607 an, das durchweg über Texte unterscheiden von den kurzen heutzutage
aus dem Pastor fido komponiert ist. O dolcezze üblicherweise gebrauchten Notenwerten. Die
amarissime und Udite lagrimosi spirti erscheinen Tatsache, dass wir bei unserer Bearbeitung diese
auch in dem zeitgleich veröffentlichten Siebten langen Notenwer te übernommen haben,
Buch Luca Marenzios. Cruda Amarilli, dessen ermöglicht dem modernen Interpreten eine
chromatischer Abstieg über den Worten I mi morrò vollkommen neue Sichtweise der Musik und gibt
auf beispielhafte Weise dem stilistischen Vorgehen ihm neue Möglichkeiten der Phrasierung. Eine
entspricht, wie es für die Seconda pratica optische Darstellungsform der Eröffnung, die eine
charakteristisch ist, wird wenig später von Interpretation bedingt, die deutlich von dem
Monteverdi als Eröffnung des Fünften abweicht, was die Achtel- und Sechzehntelnoten
Madrigalbuches eingesetzt, um seinen eigenen zunächst nahezulegen scheinen. Etwas
kompositorischen Weg zu unterstreichen, der Vergleichbares kann im Museum beobachtet
gänzlich dieser Seconda pratica gewidmet ist. werden: Einige wollen alle ausgestellten Werke
Außergewöhlich sind die Stationen des Madrigals, sehen und versuchen dies möglichst schnell vor
und da s Suchen und Finden von Torschluss zu bewerkstelligen, andere jedoch
Übereinstimmungen zwischen verschiedenen widmen ihre ganze Zeit einem einzigen Saal,
über den gleichen Text von verschieden konzentrieren sich auf wenige Bilder, verweilen bei
Komponisten geschaffenen Madrigalen ist Einzelheiten und kümmern sich nicht um
packend und stimulierend. verstreichende Zeit oder Öffnungszeiten. Also
Geduld, wir müssen nicht alles beim ersten Besuch
iv erkennen... Besonderer Dank geht an Glenn
Kommentar zur Aufnahme Watkins, Anthony Newcomb und Iain Fenlon für
ihre wertvolle Unterstützung.
Die Reihenfolge der Madrigale auf dieser
Aufnahme trägt der Abfolge im Befreiten Jerusalem Claudio Cavina
und im Pastor fido Rechnung. Wir haben die

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01 Sovente, allor che su gli estivi ardori 01 Sovente, allor
(Erminia, vii, 19) (Erminia, vii, 19)

Sovente, allor che su gli estivi ardori Often, at the hour of summer passions / when the lambs
giacean le pecorelle a l’ombra assise, reposed protected by the shade, / on the bark of the laurel
ne la scorza de’ faggi e de gli allori and beech trees / she engraved her beloved’s name a
segnò l’amato nome in mille guise, thousand ways, / and of her strange and unfortunate loves
e de’ suoi strani ed infelici amori / she inscribed their bitter story upon a thousand plants, /
gli aspri successi in mille piante incise, and when rereading what she had written with her own
e in rileggendo poi le proprie note hand / she watered her cheeks with lovely tears.
rigò di belle lagrime le gote.

Indi dicea piangendo: –In voi serbate And weeping, she forthwith said: Keep within you / this
questa dolente istoria, amiche piante; sorrowful story, friendly flora; / so that beneath your
perché se fia ch’a le vostr’ombre grate pleasant shade, / no faithful lover may ever repose /
giamai soggiorni alcun fedele amante, without sweet compassion awakening in his heart / for my
senta svegliarsi al cor dolce pietate so numerous and varied misfortunes, / saying: “Ah,
de le sventure mie sì varie e tante, desserts to unjust and cruel / did Fortune and Love
e dica: “Ah troppo ingiusta empia mercede bestow upon so great a faith!”
diè Fortuna ed Amore a sì gran fede!”

02 Giunto alla tomba, ove al suo spirto vivo 02 Giunto alla tomba
(Tancredi, xii, 96) (Tancredi, xii, 96)

Giunto alla tomba, ove al suo spirto vivo Before the tomb, painful prison to which / her living
dolorosa prigione il Ciel prescrisse, spirit heaven had sent, / pallid, cold, mute, and bereft /
pallido, freddo, muto, e quasi privo of nearly all movement, he fixed his gaze upon the
di movimento, al marmo gli occhi affisse. marble. / At last, shedding a river of tears, / he uttered a
Al fin, sgorgando un lagrimoso rivo, languid, “Poor me!” and said, / “Oh beloved and honoured
in un languido: –oimè!– proruppe, e disse: stone, / within you is my flame and without, my lament.
–O sasso amato ed onorato tanto,
che dentro hai le mie fiamme e fuori il pianto.

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01 Sovente, allor 01 Sovente, allor 01 Sovente, allor
(Erminia, vii, 19) (Erminia, vii, 19) (Erminia, vii, 19)

Souvent, à l’heure des ardeurs A menudo, a la hora de los estivales Oft, zur Stunde der sommerlichen
estivales / où les brebis se protègent ardores / yacían las ovejitas Glut / ruhten die Schäfchen, vom
en se reposant à l’ombre, / dans protegidas por la sombra, / en la Schatten geschützt, / in die Rinde der
l’écorce des hêtres et des lauriers / corteza de los laureles y de las hayas / Lorbeerbäume und der Buchen /
elle gravait de mille façons le nom apuntaba el nombre amado de mil ritzte auf tausend Weisen er den
aimé, / et de ses étranges et maneras, / y de sus extraños y geliebten Namen ein, / und von
malheureuses amours / elle inscrivait desdichados amores / los ásperos seinen seltsamen und unglücklichen
sur mille plantes les âpres sucesos en mil plantas inscribía, / y al Liebschaften / schrieb er in tausend
évènements, / et en relisant les volver a leer las frases por su propia Pflanzen ein die rauhen
phrases écrites de sa propre main, / mano escritas / regó con bellas Geschehnisse, / und als er wieder
elle arrose ses joues de belles larmes. lágrimas sus mejillas. dann las die eignen Worte / vergoss er
schöne Tränen auf seine Wangen.
Et sans tarder, elle dit en pleurant : Y sin tardar dijo llorando: -En vos
– Soyez / les confidentes de cette guardad / esta doliente historia, Und ohne Zögern sagte er weinend:
dolente histoire, plantes aimables ; / plantas amigas; / a fin de que, bajo „Für euch behaltet / diese
ainsi, sous votre ombre agréable, / vuestra grata sombra, / jamás ningún schmerzensvolle Geschichte ihr
aucun amant fidèle ne pourra jamais fiel amante pueda reposar / sin sentir Pflanzen, ihr Freundinnen, / damit
se reposer / sans sentir son cœur que se despierta en su corazón una unter eurem angenehmen Schatten /
compatir tendrement / dulce piedad / por las desdichas mías nie mehr ein treu Liebender Ruhe
à mes malheurs si nombreux et variés, tan varias y numerosas, / diciendo: finde, / ohne zu fühlen, wie in seinem
/ en disant: «Ah, c’est un trop injuste “¡Ah demasiado injusta y cruel paga / Herzen erwacht ein süßes Erbarmen /
et cruel payement / que Fortune et dieron Fortuna y Amor a una fe tan für meine Schicksalsschläge, / und er
Amour ont donné à un si grand grande!” sage: O, zu ungerecht und grausam /
engagement !» vergolten Fortuna und Amor einen so
großen Glauben!”

02 Giunto alla tomba 02 Giunto alla tomba 02 Giunto alla tomba


(Tancredi, xii, 96) (Tancredi, xii, 96) (Tancredi, xii, 96)

À côté de la tombe où, à son esprit Junto a la tumba, donde a su espíritu Neben dem Grabe, wo seinem
vivant / le ciel a prescrit une vivo / dolorosa prisión el cielo lebendigen Geiste / schmerzensvolle
douloureuse prison, / pâle, froid, prescribió, / pálido, frío, mudo, y casi Gefangenschaft der Himmel
muet, et presque privé / de privado / de movimiento, en el verschrieb, / blass, kalt, stumm und
mouvement, il fixe son regard sur le mármol fijó la mirada. / Al final, fast beraubt / jeglicher Bewegung,
marbre. / Puis enfin, versant un derramando un río de lágrimas, / en blickt starr er auf den Marmor. /
torrent de larmes, / il profère un un lánguido: –¡aymé!– prorrumpió, y Schließlich, Tränen endlos
languide : –Pauvre de moi !– et dit : / – dijo: / –O piedra amada y tan vergießend, / stieß ein klagendes

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Non di morte sei tu, ma di vivaci “You are not of death made, rather a refuge / of living
ceneri albergo, ove è riposto Amore; ashes, where Love hides; / and how I do feel the flames I
e ben sento io da te l’usate faci, know so well, / less sweet indeed, yet just as lethal to my
men dolci sì, ma non men calde al core. heart. / Ah! Take my sighs, and these kisses, take them, /
Deh! Prendi i miei sospiri, e questi baci I have soaked them in a painful humour; / and at least, as
prendi ch’io ba gno di doglioso umore; I myself cannot, give them / to the beloved remains you
e dalli tu, poi ch’io non posso, almeno hold within your depths.”
a le amate reliquie c’hai nel seno.

03 Usciva omai dal molle e fresco grembo 03 Usciva omai


(Notte, xiv, 1) (Notte, xiv, 1)

Usciva omai dal molle e fresco grembo Leaving now the soft and cool arms / of its great mother,
de la gran madre sua la notte oscura, the dark night / carried gentle breezes and a great well /
aure lievi portando e largo nembo of its precious and pure dew; / and removing the moist
di sua rugiada preziosa e pura; trimmings from the veil, / it scattered little flowers and
e scotendo del vel l’umido lembo, leaves, / and the gusts of wind, beating their wings, /
ne spargeva i fioretti e la verdura, cradled the sleep of mortals.
e i venticelli, dibattendo l’ali,
lusingavano il sonno de’ mortali.

04 Vezzosi augelli infra le verdi fronde 04 Vezzosi augelli


(Armida, xvi, 12) (Armida, xvi, 12)

Vezzosi augelli infra le verdi fronde Enchanting little birds that in the verdant wood /
temprano a prova lascivette note; compete with exquisite tones; / murmuring, the breeze
mormora l’aura, e fa le foglie e l’onde makes the foliage / and waters sing with the accents that
garrir che variamente ella percote. its breath modulates. / When the birds are silent, the

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Ô pierre aimée et tant honorée, / honrada, / que dentro están las mis „ach, ich Ärmster“ er aus und sprach
en ton intérieur sont mes flammes et llamas y fuera el llanto. sodann: / „O geliebter und verehrter
à l’extérieur les sanglots. Stein, / in dir ist meine Glut und hier
No estás hecho de muerte, mas eres draußen ist mein Klagen.
Non, tu n’es pas faite de mort, mais refugio / de vivas cenizas, donde se
tu protèges / des cendres vives où se esconde Amor; / y bien siento yo las Nicht bist aus Tod du gemacht, doch
cache Amour ; / et je sens bien les llamas que tanto conozco, / menos bist du Zuflucht / lebendiger Asche,
flammes que je connais tant, / elles dulces sí, mas al corazón no menos wo Amor sich versteckt, / und
sont moins douces, oui, mais non ardientes. / ¡Ay! Coge mis suspiros, y deutlich spür ich die mir so vertraute
moins ardentes au cœur. / Las ! estos besos, cógelos, / los he Glut, / weniger süß gewiss, doch
Prends mes soupirs, et ces baisers, impregnado de doliente humor; / y nicht weniger glühend dem Herzen. /
prends-les, / ils sont imprégnés d’une por lo menos, pues yo ya no puedo, Ach! Nimm mein Seufzen und diese
humeur dolente ; / et puisque je ne dáselos / a las amadas reliquias que Küsse, / mit meines Körpers
peux le faire, donne-les au moins / aux tienes en el seno. schmerzendem Saft hab’ ich sie
restes aimés que tu gardes en ton getränkt, / und gib wenigstens du sie,
sein. da ich es nicht kann, / den geliebten
Reliquien, die sind in deiner Brust.”

03 Usciva omai 03 Usciva omai 03 Usciva omai


(Notte, xiv, 1) (Notte, xiv, 1) (Notte, xiv, 1)

C’était alors que du giron frais et Salía ahora del mullido y fresco Gerade kam er heraus aus dem
moelleux / de sa grande mère, se regazo / de su gran madre la noche aufgelockerten und frischen Schoß /
levait la nuit obscure / en portant des oscura, / llevando brisas ligeras y seiner großen Mutter, der dunklen
brises légères et de grandes nuées / de grandes nubes / de su rocío precioso y Nacht, / leichte Brisen bringend und
sa précieuse et pure rosée ; / et puro; / y despegando del velo la große Wolkenschar / von seinem
soulevant le bord humide de son húmeda orla, / esparcía las florecillas kostbaren und reinen Tau, / und
voile, / parsemait les petites fleurs et y las hojas, / y los vientecillos, abhebend vom Schleier den feuchten
les feuilles, / et les brises légères, dans batiendo las alas, / mecían el sueño de Saum / verstreute er die Blümchen
un ébrouement d’ailes, / berçaient le los mortales. und die Blätter, / und, die Flügel
sommeil des mortels. schwingend, wog der zarte Wind /
den Schlaf der Sterblichen.

04 Vezzosi augelli 04 Vezzosi augelli 04 Vezzosi augelli


(Armida, xvi, 12) (Armida, xvi, 12) (Armida, xvi, 12)

Charmants oiseaux dans le vert Encantadores pajarillos en el verde Zauberhafte Vöglein, im grünen
bocage / vous rivalisez de délicieuses boscaje / competís en deliciosas Wäldchen / überbietet ihr in
notes ; / en murmurant, la brise fait notas; / murmurando, la brisa hace köstlichen Tönen euch, / murmelnd
chanter le feuillage / et les eaux avec cantar el follaje / y las aguas con lässt die Brise singen das Laub / und

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Quando taccion gli augelli alto risponde, breeze answers loudly, / when the birds sing, sweeter still
quando cantan gli augei più lieve scote; does it murmur; / by chance or by artifice, at times it
sia caso od arte, or accompagna, ed ora accompanies, and at others / mingles its music with their
alterna i versi lor la musica òra. verses.

05 Forsennata gridava: –O tu che porte 05 Forsennata gridava


(Armida, xvi, 40) (Armida, xvi, 40)

Forsennata gridava: –O tu che porte Enraged, she cried, “Oh, you who take from me / one half
parte teco di me, parte ne lassi, of my life, and leave the other half, / take with you what is
o prendi l’una o rendi l’altra, o morte left over or return to me the other, / or slay both parts at
dà insieme ad ambe: arresta, arresta i passi, once: halt, halt your stride, / hear at least the last words
sol che ti sian le voci ultime porte; which my lips pronounce; / I mean not the kisses, for
non dico i baci, altra più degna avrassi another, more worthy, will obtain them / from you. Why
quelli da te. Che temi, empio, se resti? do you fear staying, cruel one? / You may forever shun me,
Potrai negar, poi che fuggir potesti. since from me you have already flown.”

06 Qual musico gentil, prima che chiara 06 Qual musico gentil, prima che chiara
(Armida, xvi, 43-47) (Armida, xvi, 43-47)

Qual musico gentil, prima che chiara Like a gracious musician, who before launching, / clear
altamente la voce al canto snodi, and high, the voice in song, / prepares the spirit for
a l’armonia gli animi altrui prepara harmony / with its sweet compositions in soft tones, / so
con dolci ricercate in bassi modi, that the voice, despite its bitter sorrow, / and calling upon
così costei, che ne la doglia amara all its resources and all its artifices, / begins by
già tutte non oblia l’arti e le frodi, transforming a brief sigh into song / so as to prepare the
fa di sospir breve concento in prima soul to receive the sung words.
per dispor l’alma in cui le voci imprima
Thus she began: “Do not expect me to entreat you, / cruel
Poi cominciò: –Non aspettar ch’io preghi, one, as a lover should. / Yes, we were lovers for a time; but

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des accents que son souffle module. / acentos que su soplo modula. / die Gewässer in Klängen von ihrem
Quand se taisent les oiseaux, la brise Cuando callan los pajarillos, alto la Hauch geformt. / Wenn die Vöglein
répond à haute voix, / et quand ils brisa contesta, / cuando cantan los schweigen, antwortet laut die Brise, /
chantent, elle murmure encore plus pajarillos, ella con más dulzura wenn die Vöglein singen, murmelt
doucement ; / par art ou par hasard, murmura; / por azar o por arte, ahora noch süßer sie. / Sei es Zufall oder
elle les accompagne à présent, / et los acompaña, y ahora / a sus versos Kunst, jetzt begleitet sie sie, / Jetzt
enlace leurs vers à sa musique. entrelaza su música. verbindet sie die Verse mit ihrer
Musik.

05 Forsennata gridava 05 Forsennata gridava 05 Forsennata gridava


(Armida, xvi, 40) (Armida, xvi, 40) (Armida, xvi, 40)

Hors d’elle, elle criait : –Ô, toi qui Fuera de sí, gritaba: –Oh, tú que me Außer sich schrie sie: „O du, der du
emportes / la moitié de ma vie, et me quitas / la mitad de mi vida, y otra mir nimmst / die eine Hälfte meines
laisses l’autre moitié, / emporte celle mitad dejas, / llévate la que queda o Lebens, und die andre lässt du mir, /
qui reste ou rends-moi l’autre, / ou devuelve la otra, o da muerte / a nimm auch diese oder gib zurück die
donne la mort à toutes deux à la fois: ambas a la vez: detén, detén los pasos, andre, oder gib Tod / beiden zu
arrête, arrête-toi, / écoute au moins / oye por lo menos las últimas gleicher Zeit: Halt an, halt an die
les dernières paroles qui sortent de palabras que pronuncia mi boca; / no Schritte, / höre wenigstens meines
mes lèvres ; / je ne parle pas des digo los besos, pues otra, más digna, Mundes letzte Worte. / Nicht von
baisers, non, une autre, plus digne los obtendrá / de ti. ¿Qué temes, den Küssen spreche ich, denn eine
que moi, / les obtiendra de toi. Que impío, al quedarte? / Podrás siempre andre, würdigere, wird sie bekommen
crains-tu, cruel, en restant ? / Tu rechazarme, ya que de mí pudiste / von dir. Was fürchtest du, herzloser,
pourras toujours me repousser, huir. wenn du bleibst? / Immer wirst du
puisque tu as déjà su me fuir. mich zurückweisen können, konntest
du doch fliehen vor mir.”

06 Qual musico gentil 06 Qual musico gentil 06 Qual musico gentil


(Armida, xvi, 43-47) (Armida, xvi, 43-47) (Armida, xvi, 43-47)

Comme un musicien exquis, avant Cual músico gentil, antes de que, Wie ein anmutiger Musiker, bevor
que, claire / et haute, s’envole la voix clara / y alta, despegue la voz para el sie, klar / und hoch, die Stimme zum
au chant, / prépare à l’harmonie les canto, / prepara a la armonía los Gesang erhebt, / stimmt auf
esprits / grâce à de douces ánimos / con dulces composiciones Harmonie sie die Gemüter ein / mit
compositions en tons suaves, / ainsi en suaves tonos, / así esa voz, que süßen Kompositionen in sanften
cette voix, qui malgré la douleur pese al dolor amargo / no se olvida de Tönen. / So beginnt diese Stimme,
amère / n’oublie un seul tour ni un todas las artimañas y todos los die trotz des bittren Schmerzes /
seul artifice, / convertit un bref soupir artificios, / empieza por convertir un nicht vergisst all die Kniffe, all die
en un harmonieux accord / afin de breve suspiro en un concento / a fin Kunstfertigkeit, / einen Seufzer zu
disposer l’âme à recevoir les paroles de disponer el alma a recibir las verwandeln in harmonischen Gesang,

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crudel, te, come amante deve. if you this deny, / and its memory still pains you, / listen at
Tai fummo un tempo; or se tal esser neghi, least to your enemy; the entreaties / of an enemy may at
e di ciò la memoria anco t’è greve, times reach the other. / And what I desire is such that you
come nemico almeno ascolta: i preghi may still bestow upon me / and not therewith refrain
d’un nemico talor l’altro riceve. from scorning me.
Ben quel ch’io chieggio è tal che darlo puoi
e integri conservar gli sdegni tuoi. “If you despise me, and in so doing take pleasure, / I will
not deny you this: take what pleasure you can. / Fair it
Se m’odii, e in ciò diletto alcun tu senti, seems to you, and so it is. I too have detested / the
non te ‘n vengo a privar: godi pur d’esso. Christian nation, I deny it not, and I have detested you. /
Giusto a te pare, e siasi. Anch’io le genti I was born a pagan, and made use of many strategies / so
cristiane odiai, no’l nego, odiai te stesso. as to overthrow your empire; / I pursued you, captured
Nacqui pagana, usai vari argomenti you, and swept you far away / from your armies to an
che per me fosse il vostro imperio oppresso; unknown and strange land.
te perseguii, te presi, e te lontano
da l’arme trassi in loco ignoto e strano. “To this I added that which most / shame causes you and
thereby increased your injury: / I deceived you, seduced
Aggiungi a questo ancor quel ch’a maggiore you with the false look of love; / impious flattery, indeed,
onta tu rechi ed a maggior tuo danno: harmless deceit, / to let one’s virginal flower be taken, /
t’inganni, t’allettai nel nostro amore; and transform her charms into tyranny, / charms which to
empia lusinga certo, iniquo inganno, a thousand former loves / as a prize were denied, and
lasciarsi còrre il virginal suo fiore, offered as virtue to a new lover.
far de le sue bellezze altrui tiranno,
quelle ch’a mille antichi in premio sono “Of all my dissembling, this is the most / grave among all
negate, offrire a novo amante in dono! my transgressions and the cause / of your departure and
distancing / from this refuge of yours, once so dear to you.
Sia questa pur tra le mie frodi, e vaglia / Go then, cross the seas, battle, suffer, / destroy our faith;
sì di tante mie colpe in te il difetto I myself shall cheer you on. / But, what am I saying? Our
che tu quinci ti parta e non ti caglia faith? Oh, it is no longer mine! / Faithful, I am faithful
di questo albergo tuo già sì diletto. only to you, my cruel idol.”
Vattene, passa il mar, pugna, travaglia,
struggi la fede nostra: anch’io t’affretto.
Che dico nostra? Ah non più mia! Fedele
sono a te solo, idolo mio crudele.

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chantées. palabras cantadas. / um zu öffnen den gesungnen
Worten die Seele.
Elle commença alors: –N’attends pas Luego empezó: –No esperes que te
de moi que je supplie, / cruel, comme ruegue, / cruel, como debe hacerlo un Dann begann sie: „Erwarte nicht,
le ferait une amante. / Oui, amants, amante. / Sí, amantes fuimos un dass ich dich bitte, / Grausamer, wie
nous l’avons été un temps ; mais si tu tiempo; mas si lo niegas, / y de ello el es ein Liebender tun muss. / Ja,
le nies, / et que le souvenir de ce recuerdo todavía te duele, / a tu Liebende waren wir dereinst, doch
temps te blesse encore, / considère- enemigo por lo menos escucha: los wenn du es verneinst / und die
moi ton ennemi mais au moins, ruegos / de un enemigo a veces Erinnerung daran dir noch schmerze,
écoute : / les implorations d’un pueden alcanzar al otro. / Y lo que / so hör an zumindest deinen Feind:
ennemi peuvent parfois toucher deseo es tal que bien puedes dármelo Die Bitten / eines Feindes können
l’autre. / Et ce que je veux, tu peux / sin por ello dejar de despreciarme. zuweilen den andren erreichen, / und
bien me le donner / sans pour autant worum ich bitte ist so, dass wohl du
cesser de me mépriser. Si me odias, y en ello algún deleite es mir geben kannst, / ohne deshalb
sientes, / no te privaré de ello: goza de aufzugeben, dein Verachten gegen
Si tu me hais, et que tu en tires ello pues. / Justo te parece, y así es. Yo mich.
quelque délice, / je ne t’en priverai también he odiado / a las naciones
pas : jouis en donc. / Cela te semble cristianas, no lo niego, y te he odiado. Wenn du mich hasst und irgendeinen
juste, et c’est ainsi. Moi aussi j’ai haï / / Nací pagana, utilicé varios Genuss dabei empfindest, / entledige
les nations chrétiennes, je ne le nie argumentos / para poder vencer dich dessen nicht: Genieß es also. /
pas, et je t’ai haï. / Je suis née païenne, vuestro imperio; / te perseguí, te Gerecht erscheint es dir, und so ist
j’ai utilisé de nombreux moyens / apresé, y te arrastré lejos / de las es. Auch ich habe gehasst / die
pour pouvoir vaincre votre empire ; / armas, hasta un lugar desconocido y Christenmenschen, nicht streit ich es
je t’ai poursuivi, je t’ai pris, je t’ai extraño. ab, selbst dich habe ich gehasst. / Als
entraîné loin / des armes, jusqu’à ce Heidin war ich geboren, verschiedene
lieu inconnu et étrange. Añade a esto lo que mayor / Argumente benutzte ich, / um
vergüenza te causa y aumenta tu besiegen zu können euer Reich. / Ich
Ajoute à cela ce qui te cause / le plus daño: / te engañé, te seduje con un verfolgte dich, nahm dich gefangen
de honte et augmenta ton mal : / je rostro fingiendo amor; / impía lisonja, und schleifte dich weg / von den
t’ai trompé, je t’ai séduit feignant es cierto, inicuo engaño, / dejarse Waffen, bis zu einem unbekannten
l’amour ; / cruel mensonge, c’est vrai, coger su flor virginal, / y convertir sus und wunderlichen Ort.
injuste tromperie, / se laisser prendre encantos en un tirano, / encantos que
sa fleur virginale, / et convertir ses a mil antiguos amantes fueron Füg dem hinzu, was größte / Scham
charmes en un tyran, / charmes negados / como premio, y ofrecidos dir verursacht und mehrt dein Leid: /
refusés comme prix à mille anciens como virtuoso don a amante nuevo. Ich betrog dich, ich verführte dich
amants / et offerts comme don mit Liebe heuchelndem Gesicht, /
vertueux à un amant nouveau. Sea pues ésta entre mis fraudes la que grausame Schmeichelei, gewiss,
más / importante es de tantas culpas ruchloser Betrug, / sich nehmen
Que ce soit donc, de tous mes délits, mías y el defecto / por el que te lassend die jüngfräuliche Blüte, / und
le plus grave, / de tant de fautes le separas y alejas / de este refugio tuyo, ihre Liebreize zum Tyrannen

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07 Misera non credea ch’a gli occhi miei 07 Misera non credea
(Erminia, xix, 106-107) (Erminia, xix, 106-107)

Misera non credea ch’a gli occhi miei Wretched, I never thought my eyes could / one day see
potessi in alcun tempo esser noioso. you as the source of my sorrow. / Now, I would willingly
Or cieca farmi volentier torrei accept blindness / so as not to see you, and to look at you
per non vederti, e riguardar non oso. I dare not. / Woe is me, of the lights that once were so
Oimè, de’ lumi già sì dolci e rei sweet and cruel / where has the flame gone? Where is the
ov’è la fiamma? Ov’è il bel raggio ascoso? beauteous hidden ray? / Where has the lovely vermilion
De le fiorite guancie il bel vermiglio from the flowery visage / gone? Where the serene
ov’è fuggito? Ov’è il seren del ciglio? countenance?

Ma che? Squallido e scuro anco mi piaci. And so? Squalid and darkened, you please me still. /
Anima bella, se quinci entro gire, Beautiful soul, if somehow through the cobwebs / my
s’odi il mio pianto, a le mie voglie audaci lament be heard, my audacious desires ask / forgiveness
perdona il furto e’l temerario ardire: for their stolen and fearless ardour: / from the pallid lips
da le pallide labbra i freddi baci, cold kisses, / I hoped would be warm, I am ready to steal;
che più caldi sperai, vuo’ pur rapire; / and return to him a part of that which death has taken
parte torrò di sue ragioni a morte, away, / by kissing these lips, lifeless and faded.

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défaut / pour lequel tu te sépares de antaño tan dilecto. / Vete pues, surca machend, / Liebreize die vorher
moi et t’éloignes / de ce refuge, le los mares, lucha, sufre, / destruye verweigert wurden tausend
tien, qui t’était auparavant si cher. / nuestra fe; yo misma te animaré a Liebenden / als Preis, nun dargeboten
Va donc, franchis les mers, lutte, ello. / Mas ¿qué estoy diciendo? als tugendhafte Gabe an den neuen
efforce-toi, / détruis notre foi ; je ¿Nuestra? ¡Ay, no es ya mía! Fiel, / sólo Geliebten.
t’encouragerai à le faire. / Que dis-je ? te soy fiel a ti, mi ídolo cruel.
Notre foi ? Ah, ce n’est plus la Sei dies also unter meinen
mienne ! Fidèle, / je ne le suis plus Betrügereien die wichtigste, / der
qu’à toi, mon idole cruelle. Grund meiner so großen Schuld und
der Fehler / wegen dessen du dich
trennst und entfernst / von dieser
deiner Zufluchtsstätte, die einst dir
so genüsslich war. / geh also,
durchpflüge die Meere, kämpfe,
leide, / zerstör unseren Glauben, ich
selbst werde dich dazu ermutigen. /
Doch, was sag’ ich da? Unseren? Ach,
es ist nicht mehr der meinige! / Treu,
treu bin ich nur dir, mein grausames
Idol.”

07 Misera non credea 07 Misera non credea 07 Misera non credea


(Erminia, xix, 106-107) (Erminia, xix, 106-107) (Erminia, xix, 106-107)

Misérable, je ne croyais pas que mes Mísera, no pensé que mis ojos Ich Unglückliche, nicht dachte ich,
yeux / puissent un jour te voir comme pudiesen / alguna vez verte como dass meine Augen einst / dich sehen
une source de souffrance. / fuente de mi tristeza. / Ahora, könnten als Quell meiner Traurigkeit.
Maintenant, j’accepterais volontiers aceptaría de buena gana volverme / Gewiss würde ich jetzt einwilligen
de devenir aveugle / pour ne plus te ciega / para no verte, y a mirarte no in mein Erblinden, / um dich nicht zu
voir, et je n’ose pas te regarder. / me atrevo. / Ay de mí, de las luces sehen, dich anzuschauen wage ich
Pauvre de moi, des yeux autrefois si otrora tan dulces y crueles, / ¿dónde nicht. / Ach ich Ärmste, von den einst
doux et cruels / où est la flamme ? Où está la llama? ¿Dónde el bello rayo so süßen und grausamen Augen / wo
est caché le beau rayon ? / Des joues escondido? / ¿De las floridas mejillas ist das Feuer? Wo das schöne, das
fleuries le beau vermillon / où a-t-il el bello bermellón / adónde huyó? versteckte Leuchten? / Von den
fui ? Où est le visage serein ? ¿Dónde el sereno rostro? erblühten Wangen, wohin floh /
der schöne Zinnober? Wohin das
Mais quoi ? Même défait et obscur, tu ¿Y qué? Escuálido y oscuro, todavía heitre Antlitz?
continues à me plaire. / Belle âme, si à me gustas. / Alma bella, si por ello
travers les rets / on entend mes entre redes / se oye mi llanto, a mis Doch was? Abgemagert und dunkel,
pleurs, à mes audacieux désirs / audaces deseos / perdona el hurto y el gefällst du mir noch. / Schöne Seele,

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baciando queste labbra essangui e smorte.

09 O primavera gioventù dell’anno 09 O primavera


(Pastor Fido: iii, i, 1-44) (Pastor Fido: iii, i, 1-44)

O primavera gioventù dell’anno, Oh Spring, youthful season of the year, /


bella madre de’ fiori, lovely mother of the flowers, /
d’erbe novelle e di novelli amori, of the new grass, of new loves, /
tu torni ben, ma teco you indeed return, yet with you /
non tornano i sereni the serene and fortunate days /
e fortunati dì delle mie gioie; of my happiness do not return; /
tu torni ben, tu torni, you do indeed return, you return, /
ma teco altro non torna yet with you returns only the /
che del perduto mio caro tesoro sad and painful memory of my /
la rimembranza misera e dolente. lost and beloved treasure. /
Tu quella sei, tu quella You are she, you are she /
ch’eri pur dianzi si vezzosa e bella; whom only yesterday was so graceful and lovely; /
ma non son io già quel ch’un tempo fui yet I am no longer looked upon /
sì caro agli occhi altrui. with the same love as in days gone by. /
O dolcezze amarissime d’Amore, Oh bitter sweets of Love, /
quanto è più duro perdervi che mai it is much worse to have lost you /
non v’haver o trovate o possedute! than not to have known or held you at all. /
Come saria l’amar felice stato, How happy would I have been in loving you /
se ‘l già goduto ben non si perdesse; had the joy not been lost; /
o, quando egli si perde, oh, when that is lost, /
ogni memoria ancora every last trace of that /
del dileguato ben si dileguasse. which has disappeared disappears. /
Ma, se le mie speranze oggi non sono, Yet, should these my hopes not be today /
com’è l’usato lor, di fragil vetro, what they were before, as fragile crystal, /
o se maggior del vero or whether beyond reality, this hope /
non fa la speme il desiar soverchio, gives my desires a reasonable semblance, /

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pardonne le rapt et la téméraire temerario ardor: / de los pálidos wenn man also zwischen Netzen /
ardeur : / sur les lèvres pâles je vais labios los fríos besos, / que esperaba mein Klagen hört, meinem gewagten
recueillir / les froids baisers, que más cálidos, me dispongo a robar; / y Verlangen / vergib den Raub und die
j’espérais plus chauds ; / et veux devolver una parte de lo que le quitó verwegene Glut: / Von den blassen
rendre une partie de ce qu’a quitté la la muerte, / besando estos labios Lippen die kalten Küsse, / die ich
mort, / en baisant ces lèvres exangües y descoloridos. wärmer erhoffte, zu rauben schicke
exsangues et décolorées. ich mich an, / um zurückzugeben
etwas von dem, was wegnahm der
Tod, / küssend diese blutleeren und
farblosen Lippen.

09 O primavera 09 O primavera 09 O primavera


(Pastor Fido: iii, i, 1-44) (Pastor Fido: iii, i, 1-44) (Pastor Fido: iii, i, 1-44)

Ô Printemps, jeunesse de l’année, / Oh Primavera, juventud del año, / O Frühling, des Jahres Jugend, /
mère belle des fleurs, / de l’herbe bella madre de las flores, / de la hierba schöne Mutter der Blumen, / frischer
nouvelle et des nouveaux amours, / tu nueva y de los nuevos amores, / tú Gräser und neuer Liebschaften, /
reviens, mais avec toi / les jours bien vuelves, mas contigo / no wohl kehrst du zurück, doch kehren
sereins et fortunés / de mes joies ne vuelven los serenos / y afortunados mit dir / nicht zurück die heitren /
reviennent pas ; / tu reviens, oui, tu días de mis gozos; / tú bien vuelves, tú und glückerfüllten Tage meiner
reviens, / mais avec toi ne revient / vuelves, / mas contigo no vuelve / sino Freuden. / Wohl kehrst du zurück,
que le triste et dolent souvenir / de de mi caro tesoro perdido / el kehrst zurück, / doch kehrt mit dir
mon cher trésor à jamais perdu. / Tu recuerdo desdichado y doliente. / Tú nur zurück / meines teuren, meines
es bien celle, oui, celle / qui était hier eres aquella, tú, aquella / que ayer era verlorenen Schatzes / unglückliche
si gracieuse et belle ; / mais moi, je ne tan agraciada y bella; / mas yo ya no und schmerzende Erinnerung. / Du
suis plus celui que j’étais, / si cher aux soy el que antaño era / tan caro a bist noch jene, du, jene, / die gestern
yeux d’autrui. / Ô très amères otros ojos. / Oh dulzuras so anmutig und schön war, / doch bin
douceurs d’Amour, / il est encore bien amarguísimas de Amor, / es todavía ich nicht mehr, der ich ehedem / so
plus cruel de vous avoir perdues / que mucho más cruel haberos perdido / teuer andren Augen war. / O bitterste
de ne vous avoir jamais connues ou que no haberos jamás conocido o Süße Amors, / viel grausamer noch ist
possédées. / Il aurait été si doux de poseído. / Cuán feliz hubiera sido el es, euch verloren zu haben, / als je
vous aimer, / si la jouissance ne se amaros, / si lo gozado no se perdiese; / euch gekannt oder besessen zu
perdait pas ; / oh, une fois la oh, cuando eso se pierde, / pudiera haben. / Wie beglückend wäre es
jouissance perdue, / il serait si bon toda última traza / de lo desvanecido gewesen, euch zu lieben, / wenn sich
que tout souvenir / de ce qui s’est desvanecerse. / Mas, si las mis nicht das Genossene verliere, / oder,
estompé s’estompât. / Mais, si mes esperanzas hoy no son, / como lo verliert es sich, / wenn auch die letzte
espoirs, aujourd’hui, ne sont plus, / fueron antaño, de frágil vidrio, / o si Erinnerung / des Entschwundenen
comme ils le furent alors, fragiles más que la realidad, la esperanza / entschwände. / Doch, wenn meine
comme du verre, / ou si, plus que la permite que el deseo no sea excesivo, Hoffnungen heute nicht sind, / wie
réalité, l’espérance / permet que le / luego veré aquella / que es el sol de sie waren ehedem, aus brüchigem

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qui pur vedrò colei then I will see her, /
ch’è ‘l sol degli occhi miei; she that is the sun of these my eyes; /
e s’altri non m’inganna, and if others deceive me not, /
qui pur vedrolla al suon de’ miei sospiri I will thus see her, upon hearing my sighs, /
fermar il piè fugace. detain her parting steps. /
Qui pur da le dolcezze Thus from the sweetness /
di quel bel volto avrà soave cibo of that lovely face, will my avid eyes /
nel suo lungo digiun l’avida vista: obtain soothing nourishment for its long fast: /
qui pur vedrò quell’empia thus will I behold her, cruel, /
girar inverso me le luci altere, turn her proud eyes upon me, /
se non dolci, almen fere, if not sweetly, then fiercely, /
e, se non carche d’amorosa gioia, and if not with joyous love, /
sì crude almen, ch’io moira. cruel at least, though I should die. /
Oh lungamente sospirato invano Oh, let come that fortunate day, /
avventuroso dì, se, dopo tanti so long awaited, and in vain, /
foschi giorni di pianti, if, after so many endless tearful days, /
tu mi concedi, Amor, di veder oggi you concede, Love, that /
ne’ begli occhi di lei those lovely eyes reflect /
girar sereno il sol degli occhi miei! the serene sun of these my eyes.

10 Ah, dolente partita! 10 Ah, dolente partita!


(Pastor Fido: iii - 4, 498-505) (Pastor Fido: iii - 4, 498-505)

Ah, dolente partita! O sorrowful parting! /


Ah, fin de la mia vita! O end of my life! /
Da te parto e non moro? I leave you, but why do I not die? /
E pur i’ provo Yet I note /
la pena de la morte. the pain of death /
E sento nel partire and feel upon our parting /
un vivace morire a lively death /
che dà vita al dolore, that gives life to sorrow /
per far che moia immortalmente il core. so that the heart may die immortally.

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désir ne soit pas excessif, / je pourrai los mis ojos; / y si otros no me Glas, / oder, wenn mehr als die
voir celle / qui est le soleil de mes engañan, / así pues la veré, al sonido Realität die Hoffnung / erlaubt, dass
yeux ; / et si d’autres ne me trompent de mis suspiros, / parar el pie fugaz. / nicht übermäßig sei das Verlangen, /
pas, / je pourrai, au son de mes Así pues de la dulzura / de aquella dann werde ich jene sehen, / die die
soupirs, / la voir arrêter son pied bella cara, obtendrá la ávida vista / Sonne meiner Augen ist. / Und wenn
fuyant. / Ainsi donc, de la douceur / suave alimento durante su largo andere mich nicht betrügen, / werde
de ce beau visage, la vue avide ayuno: / así pues veré aquella cruel / ich sie also sehen zum Klang meiner
obtiendra / une suave nourriture au dirigir hacia mí los ojos altaneros, / si Seufzer / den flüchtigen Fuß
cours de son long jeûne : / ainsi donc, no dulces, al menos fieros, / y si no anhalten. / So wird also von der Süße /
je verrai cette cruelle / diriger vers cargados de amorosa alegría, / sí jenes schönen Angesichtes der
moi les yeux altiers, / s’ils ne sont crueles por lo menos, aunque me begierige Blick bekommen / sanfte
doux, qu’ils soient au moins féroces, / muera. / Oh, que llegue el afortunado Nahrung, während seines langen
et s’ils ne sont chargés d’amoureuse día, / tan largamente deseado, y en Fastens. / So werde ich also sehen
joie, / qu’ils soient au moins cruels ; et vano, / si, después de tantos tristes jenes grausame / Herblicken zu mir
que j’en meure. / Oh, que le jour días de llanto, / me concedes, Amor, der hochmütigen Augen, / wenn nicht
fortuné arrive, / si longuement et el poder ver hoy / en sus bellos ojos süß, wenigstens wild, / wenn nicht
vainement désiré, / si, après tant de reflejarse / el sereno sol de los ojos erfüllt von liebreicher Freude, /
tristes journées passées à pleurer, / tu míos. wenigstens grausam, auch wenn ich
me concèdes, Amour, de pouvoir voir sterbe. / O, so lang ersehnter, /
/ aujourd’hui dans ses si beaux yeux / glückseliger Tag, an dem, Amor, /
se refléter le soleil serein des miens. nach so vielen Tagen des Klagens, / du
es mir gewährst, heute / in ihren
schönen Augen sich spiegeln zu sehen
/ die heitre Sonne meiner Augen.

10 Ah, dolente partita! 10 Ah, dolente partita! 10 Ah, dolente partita!


(Pastor Fido: iii - 4, 498-505) (Pastor Fido: iii - 4, 498-505) (Pastor Fido: iii - 4, 498-505)

Ah, dolent départ ! / Ah, fin de ma ¡Ah, doliente partida! / ¡Ah, fin de la Ach, schmerzvoller Abschied! / Ach,
vie ! / De toi je m’éloigne et je ne vida mía! / De ti me alejo ¿y no meines Lebens Ende! / Von dir
meurs ? / Je ressens cependant / la muero? / Sin embargo noto / la pena entferne ich mich, und ich sterbe
peine de la mort / et éprouve dans le de la muerte / y siento en la partida / nicht? / Dennoch spüre ich / das Leid
départ / une sensation si vive de la una sensación tan vivaz de la muerte / des Todes, / und ich fühle imAbschied
mort / qu’elle donne vie à la douleur / que al dolor da vida / para que el / so lebhaft den Tod, / der dem
pour que meurt d’une façon corazón inmortalmente muera. Schmerz das Leben gibt, / damit das
immortelle le cœur. Herz unsterblich sterbe.

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11 Udite lagrimosi 11 Udite lagrimosi
(Pastor Fido: iii - 6, 814-826) (Pastor Fido: iii - 6, 814-826)

Udite lagrimosi, Hear, o weeping /


spirti d’Averno, udite infernal spirits, hear /
nova sorte di pena e di tormento. a new tale of torment and woe. /
Mirate crudo affetto See what cruel emotion /
in sembiante pietoso: in such a pious countenance: /
la mia donna, crudel più dell’Inferno, my lady, more cruel than hell, /
perch’una sola morte could not will out with a single death /
non può far satia la sua ingorda voglia to satisfy her avid desire /
(e la mia vita è quasi (and my life is almost /
una perpetua morte), a perpetual death), /
mi comanda ch’io viva, commands that my life /
perché la vita mia be the nest /
di mille morti il dì ricetto sia. of a thousand deaths each day.

12 Cruda Amarilli 12 Cruda Amarilli


(Pastor Fido: i, 2 - 272-287) (Pastor Fido: i, 2 - 272-287)

Cruda Amarilli, Cruel Amaryllis, /


che col nome ancora your name yet teaches one /
d’amar, ahi lasso! amaramente insegni; to love, ah, bitterly; /
Amarilli, del candido ligustro Amaryllis, more ingenuous and more beautiful /
più candida e più bella, than the candour of henna /
ma dell’aspido sordo yet more unhearing and more ferocious /
e più sorda e più fèra e più fugace, and more fleeting than the deaf asp, /
poi che col dir t’offendo, since speaking I offend, /
i’ mi morrò tacendo; I shall pine away in silence; /
ma grideran per me le piagge e i monti yet the shores and the mountains /
e questa selva, a cui and these woods will raise their cry for me, /
sì spesso il tuo bel nome whom so often they taught to repeat /
di risonar insegno. the echo of your lovely name. /
Per me piangendo i fonti For me the fountains will weep /
e mormorando i venti, and the winds will murmur, /
diranno i miei lamenti. as they tell of these my laments.

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11 Udite lagrimosi 11 Udite lagrimosi 11 Udite lagrimosi
(Pastor Fido: iii - 6, 814-826) (Pastor Fido: iii - 6, 814- 826) (Pastor Fido: iii - 6, 814-826)

Écoutez, larmoyants / esprits Oíd, lagrimosos / espíritus infernales, Hört, verweinte, / höllische Geister,
infernaux, écoutez / cette nouvelle oíd / una nueva suerte de pena y de hört / eine neue Art des Leidens und
sorte de peine et de tourment. / tormento. / Mirad el cruel afecto / der Folter. / Schaut das grausame
Voyez le cruel sentiment / et pieux con apariencia piadosa: / la dueña Leiden / mit erbarmungsvollem
apparemment : / mon amante, plus mía, más cruel que el infierno, / no Anschein: / Meine Herrin, grausamer
que l’enfer cruelle, / ne peut par une pudiendo con una sola muerte / als die Hölle, / konnte mit einem
seule mort / satisfaire son avide désir satisfacer su ávido deseo / (y la vida einzigen Tod / nicht befriedigen ihr
/ (et ma vie n’est quasiment / mía es casi / una perpetua muerte) / gieriges Verlangen, / (und mein Leben
qu’une mort perpétuelle) / et elle manda que yo viva, / para que la vida ist fast / ein fortdauernder Tod) /
ordonne que je vive / afin que ma vie / mía / sea el nido de mil muertes cada und befiehlt deshalb, dass ich lebe, /
souffre mille morts chaque jour. día. damit mein Leben / jeden Tag das
Nest von tausend Toden sei..

12 Cruda Amarilli 12 Cruda Amarilli 12 Cruda Amarilli


(Pastor Fido: i, 2 - 272-287) (Pastor Fido: i, 2 - 272-287) (Pastor Fido: i, 2 - 272-287)

Cruelle Amarilli / de par ton nom tu Cruel Amarilli, / con tu nombre Grausame Amarilli / mit deinem
enseignes encore / à aimer, hélas, avec todavía enseñas / a amar, aymé, Namen lehrst du noch / zu lieben, ich
tant d’amertume ; / Amarilli, plus amargamente; / Amarilli, más cándida Unglücklicher!, bitter zu lieben. /
blanche et plus belle / que le blanc y más bella / que el cándido ligustro / Amarilli, aufrichtiger und schöner /
troène / mais plus sourde et plus pero más sorda y más fiera / y más als der arglose Linguster, / doch
féroce / et plus fugace que le sourd fugaz que el áspid sordo, / ya que con gefühlloser und wilder / und
aspic, / puisque mon dire t’offense, / el decir te ofendo, / me moriré flüchtiger als die geräuschlose Natter,
je mourrai en me taisant ; / mais pour callando; / mas gritarán por mí las / da meine Worte dich beleidigen, /
moi, pleureront les plages / et les playas / y los montes y esta selva, a werde ich schweigend sterben. /
monts et cette forêt, à qui / si souvent quien / tan a menudo enseño a repetir Mehr werden für mich schreien die
j’enseigne à répéter / l’écho de ton / el eco de tu bello nombre. / Por mí Ufer, / die Berge und dieser Wald, den
beau nom. / Pour moi, les sources en llorando las fuentes / y murmurando / so oft ich lehrte, zu wiederholen /
pleurant / et les vents en murmurant, los vientos, / dirán los mis lamentos. das Echo deines schönen Namens. /
/ diront mes peines. Für mich weinend die Quellen / und
murmelnd die Lüfte / werden sie
Kunde geben von meinem Klagen.

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