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S C U O L A S E C O N D A R I A

G R A D O
Grazia Bellano Westphal
Patricia Ghezzi
D I S E C O N D O

R ÈS
L M A H E
A C
P PO d’élève
N
E on métier
M

Schede che guidano lo studente


a riflettere sulle proprie attitudini
e sul metodo di studio.
MON MÉTIER D’ÉLÈVE (A) léchis
Je réf re de trav
ailler
niè
a ma
sur m

Comment ça marche dans ma tête?


Il cervello umano è dotato di due emisferi, ognuno dei quali ha delle funzioni specifiche. Facendo questo test, scoprirò qual è il mio
emisfero dominante e, di conseguenza, quali sono le mie forze e le mie debolezze.

1
Quando qualcuno mi presenta una persona, mi ricordo
più facilmente...
a. il viso.
b. il nome.

Quando devo spiegare qualcosa di complesso, mi

2
esprimo utilizzando...
a. degli esempi e delle analogie.
b. dettagli precisi, dati, cifre.

Quando ripenso a un film che mi è piaciuto, mi vengono

3
in mente...
a. i personaggi, i paesaggi, le atmosfere.
b. le frasi pronunciate, i dettagli.

RISULTATO DEL TEST


Quando ascolto la nuova canzone del mio cantante
Riservato agli studenti delle classi che adottano: G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Palmarès en poche, Lang Edizioni

4
preferito... Se ho una maggioranza di a significa che
a. mi lascio trascinare dalla musica e dalle sensazioni che utilizzo di preferenza l’emisfero destro.
suscita in me.
Questa parte del cervello controlla la percezione spaziale e il pensiero creativo.
b. cerco di comprendere il testo della canzone. Ciò significa che tendo a considerare le cose nel loro insieme piuttosto che
analizzare i dettagli. Ho buone capacità di sintesi e riesco a cogliere e a
Ho appena saputo che ho vinto un terno al Lotto... comunicare emozioni. Ricorro spesso a delle rappresentazioni visive

5
a. urlo di gioia e corro a raccontarlo ai miei familiari e ai (illustrazioni, schemi, tracce...). Per utilizzare pienamente le mie capacità
devo allenare le mie facoltà logiche e sforzarmi di essere realista.
miei amici.
b. resto in silenzio e rifletto su questa nuova situazione.
Se ho una maggioranza di b significa che
G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Mon métier d’élève © Pearson Italia S.p.A.

utilizzo di preferenza l’emisfero sinistro.


In matematica, sono più a mio agio...

6
Questa parte del cervello è analitica e funziona in maniera sequenziale e
a. in geometria.
razionale. Controlla inoltre il linguaggio. Ciò significa che ho una certa facilità a
b. in algebra. effettuare analisi e ad apprendere i dettagli e che ho una certa preferenza per
i discorsi logici. Per utilizzare pienamente le mie capacità, devo allenare
le mie facoltà emozionali e la mia immaginazione.

7
Per imparare come si scrive una parola di una lingua Se il numero delle risposte a è più o meno
straniera... equivalente a quello delle risposte b
a. fotografo mentalmente la trascrizione della parola. significa che utilizzo i due emisferi quasi
b. scandisco la parola, lettera per lettera, e la pronuncio nella stessa misura.
a voce alta o bassa.
Questo equilibrio può rivelarsi molto vantaggioso, perché posso fare appello
a facoltà di ragionamento analitico oppure all’immaginazione e alla fantasia,
Mi è più facile redigere...

8
a seconda del momento. Se da una parte sto attento/a ai dettagli e so essere
a. una storia immaginaria. preciso/a, so anche utilizzare schemi, figure, tracce... Pur riuscendo a
b. un resoconto, una ricetta di cucina, delle istruzioni. cavarmela in diverse situazioni, posso avere difficoltà a scegliere l’emisfero
da cui lasciarmi dominare. Per utilizzare pienamente le mie capacità, devo
cercare di allenare l’insieme delle facoltà di cui dispongo naturalmente.

2
MON MÉTIER D’ÉLÈVE (B) s le p
oint
Je fai es progrès
.
sur m

Où j’en suis?
COMPRÉHENSION DE L’ORAL

1
In classe, quanto capisco di un esercizio di ascolto?
a. Tutto.
b. Più della metà.
c. Meno della metà.

2
Se ho avuto l’occasione di sentir parlare francese fuori dal contesto scolastico, quanto ho capito?
a. Più della metà.
b. Quasi la metà.
c. Nulla o quasi nulla.

3
La mia capacità di capire un dialogo orale è migliorata nel corso delle étapes 1, 2, 3, 4, 5 e 6?
a. Sì, molto.
b. Sì, un po’.
c. No.

4
Applico le strategie che sono indicate a pagina 67?
a. Sì, regolarmente.
b. Di tanto in tanto.
c. No, mai.

5
Che cosa trovo più difficile comprendere in un ascolto?
Riservato agli studenti delle classi che adottano: G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Palmarès en poche, Lang Edizioni

a. L’argomento principale.
b. Il ruolo dei personaggi.
c. I dettagli.
d. Altro: ..........................................................................................................

6
Quando non capisco il senso di un’espressione riesco a indovinarlo?
a. Sì, spesso.
b. Qualche volta.
c. Mai.

7
G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Mon métier d’élève © Pearson Italia S.p.A.

Come valuto globalmente il lavoro che ho svolto in queste tre étapes?


a. Buono.
b. Sufficiente.
c. Insufficiente.

8
Nel corso di queste étapes, i voti che ho conseguito nella comprensione orale riflettono il mio impegno e la mia applicazione?
a. Sì.
b. In parte.
c. No.

9
Che cosa devo fare per migliorare la mia capacità di comprendere un ascolto? (Sono possibili più risposte)
a. Lavorare più regolarmente, a casa, con il CD audio.
b. Partecipare di più in classe.
c. Fare più esercizi di fonetica e di pronuncia.
d. Fare più esercizi per rinforzare e arricchire il mio vocabolario.
e. Sfruttare le opportunità di ascolto in francese (televisione, film in versione originale, canzoni ecc.).
f. Applicare con regolarità le strategie che mi sono consigliate.
g. Altro: ....................................................................................................................................................................................................................

3
C MON MÉTIER D’ÉLÈVE (C)
léchis
s
Je réf de trav
ur ma m
ailler
.
anièr
e

Quelle est ma force de travail?


MON DEGRÉ DE TÉNACITÉ
Riesco a seguire il piano di lavoro e di ripasso che mi sono

1
fissato/a.
a. quasi sempre + +
b. spesso +
c. raramente –
d. mai – –

2
Mantengo le scelte fatte in partenza anche se incontro
difficoltà.
a. quasi sempre + + c. raramente –
b. spesso + d. mai – –

3
Anche se non vedo subito i risultati del mio lavoro, riesco
a mantenere vivo e costante il mio impegno.
a. quasi sempre + + c. raramente –
b. spesso + d. mai – – RISULTATO DEL TEST

Sommando i + e i – il risultato è
MA CAPACITÉ DE CONCENTRATION 앮 positivo 앮 negativo.

1
Una o due letture mi permettono di capire l’enunciato
La ténacité è la capacità di persistere in un progetto.
di un problema. Se il mio risultato è positivo, significa che sono piuttosto tenace. Posso
a. quasi sempre + + c. raramente – quindi lanciarmi con fiducia in attività complesse, sapendo che posso
b. spesso + d. mai – – portarle a termine.
Riservato agli studenti delle classi che adottano: G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Palmarès en poche, Lang Edizioni

Se il mio risultato è negativo, significa che sono poco costante. Per

2
I rumori e le conversazioni intorno a me mi distraggono dal migliorare, devo capire che cosa mi impedisce di applicarmi con continuità
mio lavoro. nel mio lavoro (ho difficoltà nelle mie relazioni con gli altri? ho scarsa fiducia
a. quasi sempre + + c. raramente – in me stesso/a?).
b. spesso + d. mai – –
La concentration è la capacità di mantenere viva l’attenzione.

3
Quando ho svolto un compito scritto, riesco a trovare tutti Se il mio risultato è positivo, significa che sono piuttosto concentrato/a.
gli errori di ortografia e di grammatica che ho fatto Posso quindi organizzare con facilità il mio lavoro e persino guadagnare
rileggendolo attentamente. tempo per potermi dedicare ad altre attività.
a. quasi sempre + + c. raramente – Se il mio risultato è negativo, significa che mi lascio distrarre facilmente.
G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Mon métier d’élève © Pearson Italia S.p.A.

b. spesso + d. mai – – Devo trovare che cosa mi impedisce di concentrarmi (la mancanza di
motivazione, l’ansia, la stanchezza...) e prendere qualche semplice abitudine:
– cominciare a lavorare entro i trenta secondi che seguono il momento
MON ÉNERGIE in cui mi siedo alla scrivania;
Quando ho un compito da fare, mi metto subito al lavoro – preparare solo il materiale necessario allo svolgimento del compito;

1
con la precisa intenzione di svolgerlo bene e subito.
a. quasi sempre + +
b. spesso +
c. raramente –
d. mai – –
– avere un posto preciso, ordinato e ben illuminato dove lavorare;
– evitare distrazioni visive;
– tenere basso il volume se ho l’abitudine di lavorare ascoltando musica.

2
Sono generalmente pronto/a a fare uno sforzo L’énergie è la forza, l’efficacia che si ha nella vita in generale e che viene
supplementare se mi sembra giustificato (per esempio impiegata anche negli studi.
una ricerca facoltativa). Se il mio risultato è positivo, significa che ho una buona energia. Devo
a. quasi sempre + + c. raramente – quindi utilizzarla al meglio perché mi permette, per esempio, di recuperare
b. spesso + d. mai – – sensibilmente voti non soddisfacenti o di fare un importante lavoro di ripasso
prima di un’ interrogazione o di un esame.

3
Sono più a mio agio quando ho qualcosa da fare piuttosto
che nulla.
a. quasi sempre + +
b. spesso +
c. raramente –
d. mai – –
Se il mio risultato è negativo, significa che ho tendenza a essere svogliato/a.
Devo quindi chiedermi se sono in grado di impiegare più energia in altri campi
(sport, relazioni con gli amici, musica...) che negli studi. Forse è arrivato il
momento di risparmiare un po’ di forze per investirle sul fronte della scuola!

4
D MON MÉTIER D’ÉLÈVE (D) s le p
oint
Je fai es progrès
sur m
.

Où j’en suis?
PRODUCTION ORALE - INTERACTION

1
In classe, i compagni e l’insegnante capiscono quello che dico quando mi esprimo in francese?
a. Sì, quasi sempre. b. Talvolta. c. No, mai.

Se ho avuto modo di incontrare persone di madrelingua francese, sono riuscito/a a esprimermi

2 adeguatamente, anche se in modo semplice e breve?


a. Sì, completamente. b. Sì, ma con un po’ di disagio. c. No.

3
La mia capacità di esprimermi oralmente in francese è migliorata nel corso
delle étapes di questo Parcours?
a. Sì, molto. b. Sì, un po’. c. No.

4
Applico le strategie che sono indicate alle pp. 133 e 145?
a. Sì, regolarmente. b. Di tanto in tanto. c. No, mai.

Che cosa trovo più difficile quando mi esprimo o interagisco oralmente in francese?

5
a. Trovare le parole e le espressioni adeguate.
b. Applicare correttamente le regole grammaticali.
Riservato agli studenti delle classi che adottano: G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Palmarès en poche, Lang Edizioni

c. La pronuncia e l’intonazione.

Che cosa faccio quando non riesco a esprimermi perché non trovo le parole adatte? (Sono possibili più risposte)

6
a. Cerco un sinonimo o una parola che ha un significato simile.
b. Mimo, faccio dei gesti.
c. Pronuncio la parola equivalente nella mia lingua con l’accento francese.
d. Uso delle parole passe-partout, come chose o truc.
e. Chiedo aiuto al mio interlocutore ponendo domande come «Comment ça se dit?», «Comment ça s’appelle?»
f. Rinuncio a esprimermi.
G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Mon métier d’élève © Pearson Italia S.p.A.

7 Come valuto globalmente il lavoro che ho svolto in queste due étapes?


a. Buono. b. Sufficiente. c. Insufficiente.

Nel corso di queste étapes, i voti che ho conseguito nella produzione / interazione orale riflettono il mio impegno e la mia ap-

8
plicazione?
a. Sì. b. In parte. c. No.

Che cosa devo fare per migliorare la mia capacità di esprimermi oralmente? (Sono possibili più risposte)

9
a. Vincere la mia timidezza e avere meno paura di fare errori.
b. Analizzare meglio le consegne prima di recitare il dialogo.
c. Fare più esercizi di fonetica e pronuncia.
d. Imparare a utilizzare formule che permettono di gestire la comunicazione, come «Tu sais», «Eh bien», «N’est-ce pas?»
e. Fare più esercizi per rinforzare e arricchire il mio vocabolario.
f. Sfruttare di più le opportunità di parlare francese, in classe e fuori dalla scuola.
g. Applicare con regolarità le strategie che mi sono consigliate.

5
E MON MÉTIER D’ÉLÈVE (E) léchis
Je réf re de trav
a ma
niè
ailler

sur m

Je sais bien gérer mon temps?


Il cervello umano è dotato di due emisferi, ognuno dei quali ha delle funzioni specifiche. Facendo questo test, scoprirò qual è
il mio emisfero dominante e, di conseguenza, quali sono le mie forze e le mie debolezze.

1 9
Ho una lista di «cose da fare», classificate in base Individuo con anticipo i periodi meno carichi di impegni
alla loro importanza. Mi occupo inizialmente di studio e li utilizzo per recuperare o anticipare una
delle cose più urgenti. parte del lavoro, con lo scopo di alleggerire i periodi
a. sempre + + c. raramente – più intensi.
b. spesso + d. mai – – a. sempre + + c. raramente –
b. spesso + d. mai – –

2
La mia scrivania è organizzata in modo che io possa
trovare facilmente il materiale e i documenti di cui Ogni giorno, mi riservo un momento preciso
posso aver bisogno.
a. sempre + +
b. spesso +
c. raramente –
d. mai – – 10 per consultare la posta elettronica e la segreteria
del mio cellulare. Non interrompo lo studio per farlo.
a. sempre + +
b. spesso +
c. raramente –
d. mai – –

3
Conosco le fasce orarie in cui rendo di più
intellettualmente e, quando posso, mi organizzo
per studiare in quei momenti.
a. sempre + + c. raramente –
b. spesso + d. mai – –

4
Riservato agli studenti delle classi che adottano: G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Palmarès en poche, Lang Edizioni

Quando inizio a svolgere un compito ho un’idea


abbastanza precisa del tempo che mi occorrerà
per portarlo a termine.
a. sempre + + c. raramente –
b. spesso + d. mai – –

SOLUZIONE DEL TEST

5
Conosco il mio «tempo di concentrazione», cioè quanti
minuti riesco a rimanere concentrato/a quando svolgo
un’attività intellettuale impegnativa. Sommando i + e i – il risultato è
a. sempre + + c. raramente – 앮 positivo 앮 negativo.
b. spesso + d. mai – –
G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Mon métier d’élève © Pearson Italia S.p.A.

Se il mio risultato è positivo, significa che riesco a gestire


sufficientemente bene il mio tempo. È una capacità molto utile nella vita in

6
In generale, ogni insegnante precisa all’inizio dell’anno generale e negli studi in particolare. Non mi resta che affinarla e potenziarla,
scolastico quali sono le sue esigenze e le sue scadenze organizzando il mio lavoro in base a obiettivi precisi e approfondendo
in materia di compiti in classe, interrogazioni… la conoscenza di me stesso/a, cioè dei miei ritmi, dei miei punti forti
Ho chiaro l’insieme dei calendari delle varie discipline. e delle mie debolezze.
a. sempre + + c. raramente –
b. spesso + d. mai – –
Se il mio risultato è negativo, significa che non gestisco bene il mio tempo.

7
Per imparare a organizzarmi meglio, posso seguire queste semplici regole:
Se devo presentare una relazione fra un mese, pianifico – definire gli obiettivi e stabilire le priorità;
il mio lavoro su più settimane e rispetto i ritmi – sapere esattamente che cosa chiedono e si aspettano gli insegnanti da me;
che mi sono dato/a. – pianificare le attività, frammentando un lavoro lungo e difficile in piccoli cicli;
a. sempre + + c. raramente – – riflettere sulla maniera in cui «funziono», per scoprire quali sono le fasce
b. spesso + d. mai – – orarie più favorevoli allo studio per me e quanto tempo riesco a stare
concentrato/a su un problema difficile;

8
Svolgo le attività del tempo libero in determinate fasce – evitare di fare due cose alla volta, perché c’è il rischio di fare errori
orarie, che riesco a rispettare. e di non portare a termine nessuna delle due attività;
a. sempre + + c. raramente – – evitare di rimandare il lavoro all’ultimo momento: non è vero che si lavora
meglio quando si è sotto pressione.
b. spesso + d. mai – –

6
F MON MÉTIER D’ÉLÈVE (F) s le p
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Je fai es progrè
sur m
s

Où j’en suis?
Lecture – Compréhension des écrits

1 6
In classe, quanto capisco di un testo scritto Come valuto globalmente il lavoro che ho svolto
in francese? in queste due étapes?
a. Tutto. a. Buono.
b. Più della metà.
b. Sufficiente.
c. Meno della metà.
c. Insufficiente.

2 7
Quando leggo un breve articolo di giornale, delle
istruzioni o una lettera in francese, fuori dal contesto Nel corso di queste étapes, i voti che ho conseguito
scolastico, quanto capisco di quel che è scritto? nella comprensione scritta riflettono il mio impegno
a. Più della metà. e la mia applicazione?
b. Quasi la metà.
a. Sì.
c. Quasi nulla.
b. In parte.
c. No.

3
La mia capacità di capire un testo scritto in francese
è migliorata nel corso delle étapes di questo percorso?

8
a. Sì, molto. Che cosa devo fare per migliorare la mia capacità
b. Sì, un po’. di comprendere un testo scritto?
c. No. (Sono possibili più risposte)
Riservato agli studenti delle classi che adottano: G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Palmarès en poche, Lang Edizioni

a. Porre più attenzione ai diversi elementi che

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Che cosa trovo più difficile quando leggo un testo
compongono il documento: titoli, fotografie, didascalie...
in francese?
a. Identificare il tipo di documento. b. Analizzare meglio le consegne.
b. Comprendere il senso globale. c. Applicare con regolarità le strategie che mi vengono
c. Comprendere le idee principali. consigliate.
d. Comprendere i dettagli. d. Non scoraggiarmi davanti a parole sconosciute,
e. Altro: ....................................................................... ma tentare di scoprirne il significato.
e. Cercare di sfruttare tutte le occasioni di leggere

5
Quando non capisco il senso di un’espressione
in francese che mi si presentano.
o di una parola, riesco a indovinarlo?
f. Adottare un atteggiamento più attivo nei riguardi
G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Mon métier d’élève © Pearson Italia S.p.A.

a. Sì, spesso.
b. Qualche volta. del testo, mettendo a frutto quel che so già.
c. Mai. g. Altro: ................................................................................

7
G MON MÉTIER D’ÉLÈVE (G) léchis
Je réf re de trav
a ma
niè
ailler

sur m

Je sais travailler avec les autres?


ITÉ
MON DEGRÉ DE SOCIABIL

Attribuisco uno, due, tre + oppure uno, due, tre – a ognuna di queste affermazioni.

sono non sono


d’accordo d’accordo
+++ –––
1 In generale, partecipo a lavori di gruppo con soddisfazione.
2 Non mi è mai capitato di essere al centro di un conflitto o di esserne responsabile.
3 Mi è già capitato di essere stato/a scelto/a come responsabile di un gruppo (rappresentante di classe,
capitano di una squadra...).
4 So instaurare rapporti di fiducia efficaci (i compagni mi prestano volentieri del materiale perché sanno
che lo restituirò in buono stato, i miei genitori mi affidano i miei fratelli minori...).

Sommando i + e i – il risultato è 앮 positivo 앮 negativo.

MON OUVERTURE D’ESPRIT

Attribuisco uno, due, tre + oppure uno, due, tre – a ognuna di queste affermazioni.
Riservato agli studenti delle classi che adottano: G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Palmarès en poche, Lang Edizioni

sono non sono


d’accordo d’accordo
+++ –––
1 Ho l’abitudine di mettere in discussione le opinioni degli insegnanti o dei compagni.
2 Cerco sempre di sapere più degli altri, di informarmi più velocemente degli altri.
3 Mi piace discutere di tutti gli argomenti, confrontare il mio punto di vista con quello degli altri.
4 So adattare il mio comportamento alle circostanze.

Sommando i + e i – il risultato è 앮 positivo 앮 negativo.


G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Mon métier d’élève © Pearson Italia S.p.A.

La sociabilité è la capacità di avere relazioni umane pacifiche e cordiali.


Se il mio risultato è positivo, sono piuttosto socievole e so condurre rapporti o negoziazioni
con abilità e tatto. So tessere rapporti di amicizia e di collaborazione che possono arricchire
notevolmente le mie conoscenze in tanti settori.
Se il mio risultato è negativo, sono piuttosto solitario/a. Devo imparare a fare il primo passo
verso gli altri e, quando mi sembra che il mio comportamento crei situazioni di disagio, devo
parlare chiaramente e tranquillamente con i miei interlocutori di quello che non va.
Ciò migliorerà la qualità della mia vita e renderà più proficuo e piacevole il lavoro in classe.

L’ouverture d’esprit è quella tendenza della personalità che spinge a informarsi, a voler
apprendere cose nuove senza pregiudizi.
Se il mio risultato è positivo, ho una buona dose di curiosità. Negli studi, devo imparare a
usarla in modo efficace, cercando di andare sempre un po’ più al di là di quello che esigono
gli insegnanti.
Se il mio risultato è negativo, significa che sono un po’ ripiegato/a su me stesso/a.
Per vincere la mia pigrizia, devo identificare le materie che mi interessano di più, delimitare
il mio campo di azione e approfondirlo, per esempio facendo una ricerca su un argomento
che mi sta a cuore.

8
H MON MÉTIER D’ÉLÈVE (H) s le p
oint
Je fai es progrè
sur m
s

Où j’en suis?
Écriture – Production écrite

1
In classe, i compagni e l’insegnante capiscono quello che
scrivo in francese?
a. Sì, quasi sempre.
b. Talvolta.
c. No, mai.
7
Nel corso di queste étapes, i voti che ho conseguito
nella produzione scritta riflettono il mio impegno
e la mia applicazione?
a. Sì.
b. In parte.
c. No.

2
Se ho avuto modo di scrivere lettere, messaggi o testi di

8
altro genere fuori dal contesto scolastico, sono riuscito/a Che cosa devo fare per migliorare la mia produzione
a esprimermi adeguatamente, anche se in modo scritta in francese? (Sono possibili più risposte ).
semplice e breve? a. Fare un lavoro più accurato prima di passare
a. Sì, completamente. alla redazione vera e propria: analizzare meglio
b. Sì, ma con un po’ di disagio. le consegne, raccogliere le idee, elaborare una traccia...
c. No. b. Fare più esercizi per rinforzare e arricchire
il mio vocabolario.

3
La mia capacità di produrre testi scritti in francese c. Rafforzare la padronanza delle regole grammaticali.
è migliorata nel corso delle étapes di questo Parcours? d. Imparare a utilizzare correttamente i connettori.
a. Sì, molto. e. Fare una rilettura più accurata.
b. Sì, un po’. f. Altro: ........................................................................................
Riservato agli studenti delle classi che adottano: G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Palmarès en poche, Lang Edizioni

c. No.

4
Che cosa trovo più difficile quando redigo un testo
in francese? (Sono possibili più risposte ).
a. Trovare le parole e le espressioni adeguate.
b. Applicare correttamente le regole grammaticali.
c. L’ortografia delle parole.
d. Comprendere e seguire le consegne.
e. Trovare delle idee da sviluppare.
G. Bellano Westphal, P. Ghezzi, Mon métier d’élève © Pearson Italia S.p.A.

f. Altro: ........................................................................................

5
Che cosa faccio quando non riesco a esprimermi perché
non trovo le parole adatte? (Sono possibili più risposte ).
a. Cerco un sinonimo o una parola che ha un significato
simile.
b. Uso delle parole passe-partout, come chose o truc.
c. Consulto il dizionario o chiedo aiuto all’insegnante.
d. Modifico l’idea che voglio esprimere in funzione
del vocabolario che conosco.
e. Rinuncio a esprimermi.
f. Altro: ........................................................................................

6
Come valuto globalmente il lavoro che ho svolto
in queste due étapes?
a. Buono.
b. Sufficiente.
c. Insufficiente.

9
Anna Fresco
direction éditoriale
Maria Teresa Pierini
coordination éditoriale
Andrea Garetto, Cristina Nobili
rédaction
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contrôle de la qualité

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de la ponctuation italienne.
Les lettres majuscules sont accentuées en accord avec
les tendances actuelles de l’édition française.

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