Ceci est une copie numérique d’un ouvrage conservé depuis des générations dans les rayonnages d’une bibliothèque avant d’être numérisé avec
précaution par Google dans le cadre d’un projet visant à permettre aux internautes de découvrir l’ensemble du patrimoine littéraire mondial en
ligne.
Ce livre étant relativement ancien, il n’est plus protégé par la loi sur les droits d’auteur et appartient à présent au domaine public. L’expression
“appartenir au domaine public” signifie que le livre en question n’a jamais été soumis aux droits d’auteur ou que ses droits légaux sont arrivés à
expiration. Les conditions requises pour qu’un livre tombe dans le domaine public peuvent varier d’un pays à l’autre. Les livres libres de droit sont
autant de liens avec le passé. Ils sont les témoins de la richesse de notre histoire, de notre patrimoine culturel et de la connaissance humaine et sont
trop souvent difficilement accessibles au public.
Les notes de bas de page et autres annotations en marge du texte présentes dans le volume original sont reprises dans ce fichier, comme un souvenir
du long chemin parcouru par l’ouvrage depuis la maison d’édition en passant par la bibliothèque pour finalement se retrouver entre vos mains.
Consignes d’utilisation
Google est fier de travailler en partenariat avec des bibliothèques à la numérisation des ouvrages appartenant au domaine public et de les rendre
ainsi accessibles à tous. Ces livres sont en effet la propriété de tous et de toutes et nous sommes tout simplement les gardiens de ce patrimoine.
Il s’agit toutefois d’un projet coûteux. Par conséquent et en vue de poursuivre la diffusion de ces ressources inépuisables, nous avons pris les
dispositions nécessaires afin de prévenir les éventuels abus auxquels pourraient se livrer des sites marchands tiers, notamment en instaurant des
contraintes techniques relatives aux requêtes automatisées.
Nous vous demandons également de:
+ Ne pas utiliser les fichiers à des fins commerciales Nous avons conçu le programme Google Recherche de Livres à l’usage des particuliers.
Nous vous demandons donc d’utiliser uniquement ces fichiers à des fins personnelles. Ils ne sauraient en effet être employés dans un
quelconque but commercial.
+ Ne pas procéder à des requêtes automatisées N’envoyez aucune requête automatisée quelle qu’elle soit au système Google. Si vous effectuez
des recherches concernant les logiciels de traduction, la reconnaissance optique de caractères ou tout autre domaine nécessitant de disposer
d’importantes quantités de texte, n’hésitez pas à nous contacter. Nous encourageons pour la réalisation de ce type de travaux l’utilisation des
ouvrages et documents appartenant au domaine public et serions heureux de vous être utile.
+ Ne pas supprimer l’attribution Le filigrane Google contenu dans chaque fichier est indispensable pour informer les internautes de notre projet
et leur permettre d’accéder à davantage de documents par l’intermédiaire du Programme Google Recherche de Livres. Ne le supprimez en
aucun cas.
+ Rester dans la légalité Quelle que soit l’utilisation que vous comptez faire des fichiers, n’oubliez pas qu’il est de votre responsabilité de
veiller à respecter la loi. Si un ouvrage appartient au domaine public américain, n’en déduisez pas pour autant qu’il en va de même dans
les autres pays. La durée légale des droits d’auteur d’un livre varie d’un pays à l’autre. Nous ne sommes donc pas en mesure de répertorier
les ouvrages dont l’utilisation est autorisée et ceux dont elle ne l’est pas. Ne croyez pas que le simple fait d’afficher un livre sur Google
Recherche de Livres signifie que celui-ci peut être utilisé de quelque façon que ce soit dans le monde entier. La condamnation à laquelle vous
vous exposeriez en cas de violation des droits d’auteur peut être sévère.
En favorisant la recherche et l’accès à un nombre croissant de livres disponibles dans de nombreuses langues, dont le frano̧ais, Google souhaite
contribuer à promouvoir la diversité culturelle grâce à Google Recherche de Livres. En effet, le Programme Google Recherche de Livres permet
aux internautes de découvrir le patrimoine littéraire mondial, tout en aidant les auteurs et les éditeurs à élargir leur public. Vous pouvez effectuer
des recherches en ligne dans le texte intégral de cet ouvrage à l’adresse http://books.google.com
Informazioni su questo libro
Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni è stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google
nell’ambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo.
Ha sopravvissuto abbastanza per non essere più protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio è
un libro che non è mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico
dominio può variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono l’anello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico,
culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire.
Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio
percorso dal libro, dall’editore originale alla biblioteca, per giungere fino a te.
Google è orgoglioso di essere il partner delle biblioteche per digitalizzare i materiali di pubblico dominio e renderli universalmente disponibili.
I libri di pubblico dominio appartengono al pubblico e noi ne siamo solamente i custodi. Tuttavia questo lavoro è oneroso, pertanto, per poter
continuare ad offrire questo servizio abbiamo preso alcune iniziative per impedire l’utilizzo illecito da parte di soggetti commerciali, compresa
l’imposizione di restrizioni sull’invio di query automatizzate.
Inoltre ti chiediamo di:
+ Non fare un uso commerciale di questi file Abbiamo concepito Google Ricerca Libri per l’uso da parte dei singoli utenti privati e ti chiediamo
di utilizzare questi file per uso personale e non a fini commerciali.
+ Non inviare query automatizzate Non inviare a Google query automatizzate di alcun tipo. Se stai effettuando delle ricerche nel campo della
traduzione automatica, del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) o in altri campi dove necessiti di utilizzare grandi quantità di testo, ti
invitiamo a contattarci. Incoraggiamo l’uso dei materiali di pubblico dominio per questi scopi e potremmo esserti di aiuto.
+ Conserva la filigrana La "filigrana" (watermark) di Google che compare in ciascun file è essenziale per informare gli utenti su questo progetto
e aiutarli a trovare materiali aggiuntivi tramite Google Ricerca Libri. Non rimuoverla.
+ Fanne un uso legale Indipendentemente dall’utilizzo che ne farai, ricordati che è tua responsabilità accertati di farne un uso legale. Non
dare per scontato che, poiché un libro è di pubblico dominio per gli utenti degli Stati Uniti, sia di pubblico dominio anche per gli utenti di
altri paesi. I criteri che stabiliscono se un libro è protetto da copyright variano da Paese a Paese e non possiamo offrire indicazioni se un
determinato uso del libro è consentito. Non dare per scontato che poiché un libro compare in Google Ricerca Libri ciò significhi che può
essere utilizzato in qualsiasi modo e in qualsiasi Paese del mondo. Le sanzioni per le violazioni del copyright possono essere molto severe.
La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. Google Ricerca Libri aiuta
i lettori a scoprire i libri di tutto il mondo e consente ad autori ed editori di raggiungere un pubblico più ampio. Puoi effettuare una ricerca sul Web
nell’intero testo di questo libro da http://books.google.com
pr
61.538 B
s
------ |- --_
;=== == ;
~~~~ ~~
/+ .
-i.
Asię&έχ棤¤
Difciplinæ Mathematicae log
Qui cupitis rerum varias çognofcere caufâ,
Diféite nos* cun&um hac Patet una uia
------
-
r
INv ENTI o N E D E NIcolo TARTAGLIA
Briſciano intitolata Scientia Nouadiuiſain V.libri,Nel primo
di quali ſe dimoſtra theoricamente, la natura, 8 effetti
de'corpi egualmente graui, in lidui contrarijmoti
che in eſſi puo accadere, & de loro con
trarij effetti.
uſin lo terzo ſe inſegna una noua prattica di miſurare con l'aſpetto, le altezze,
distantie, ypothumiſale, ci orizontale delle coſe apparente, giontoui ancora
latheorica, cioè la ragione & cauſa di tal operare.
e In lo quarto ſe darà la proportione del'ordine del creſcer, è callar che in ogni
pezzo di arteglierianelli ſuoi tiri, alzandolo ouer abbaſſandolo, ſopra il pian de
l'orizonte, º ſimilmente ogni mortaro, ancora ſe inſegnerà il modo di trouar
tutte le detteuarietà, ouer quantità de tiri in ogni pezzo de artiglieria, ouer
mortaro mediante la notitia di un tiro ſolo. Anchora ſi moſtrerà il modo come ſi
debbia gouernar un bombardiero quando deſidera di battere ouer di percote
rein qualche luogo apparente. -
rar con ragione & non a caſo) delle quali l'una ſenza l'altra quaſi niente gio i ſi
ua. (Dico nelli tiri lontani ) La prima è che groſſo modo ſappia conoſcere etin i lati
ueſtigare (con l'aſpetto) la distantia del luoco douegli occorre di tirare. Laſe
conda è che ſappia la quantità d'i tiri della ſua artiglieria, ſecondo le ſue uarie i ti
eleuationi, le qualcoſe ſapendo non errarà de molto nelli ſuoi tiri, ma mancan iritº
doui una di quelle non può tirar (in conto alcuno) con ragione, ma ſolamente a litº
diſcrettione, etſe per caſo percote al primo colpo nel luoco, ouer appreſſo al luo º
codeue deſidera, è piu preſto per ſorte che per ſcientia (dico pur nelli tiri lon ºt,
tani.) Perilche Signor Illuſtriſſimo) trouai un nuouo modo da inuestigar ſotto
breuità le altezze, profondità, larghezze, diſtantie)pothumiſale, ouer dia litti
metrale, etancora le orizontale delle coſe apparente, non in tutto come coſa ºa
nuoua; perche in uero Euclide nella ſua perſpettiua ſotto breuità theoricamen lº hti
te in parte, ne l'inſegna, ſimilmente Giouanni Stoflerino, Orontio, Pietro Lom, i
bardo, et molti altri hanno dato a tal materie norma, chi con il Sole, chi con uni
ſpecchio, chi con il quadrante, chi con lo astrolabio, chi con due virgule, chi ci
un baſtone (intitolato baculo de Iacob) et in molti altri uari modi. Ma io di
co(Signor Clariſſimo) che trouai un nuouomodo iſpediente, e preſto,et facile da
capire a cadauno (et amen errori ſuggetto de qualunque altro) da inuestigare
le dette diſtantie, ilquale daniun altro è ſtato poſto, maſſime delle diſtantie )po
thumiſale, ouer diametrale, ancora delleorizontale, leguali inuero ſono le piu
neceſſarie al bombardiero de tutte le altre ſorte di dimenſioni, perche no è mol
to neceſſario a ſapere la altezza d'una coſa perpendicolarmente elettata ſopra
all'orizonte, nè ancora la profondità d'una coſa profonda, nè ancorala larghez:
za d'una coſalata. Ma ſolamentele dette distantiaypothumiſale, etorizon
tale gli ſono molto al propoſito, come nel quarto libro (a Voſtra Illuſtriſſima
- - -- - Signoria)
signoria) ſi farà manifeſto. Oltra di questo per curioſità, mi meſſe a ſcorre
reliuari modi oſſeruato da nostri antichi Naturali, º ancor da moderni nel
le compoſitioni de fuochi, 6 fra i naturali inueitigai la natura di quelle gom
me, bitumi, graſſi, olei,ſali, acque ſtillate, º altri ſimplici minerali, e non
minerali dalla natura prodotti, 6 da l'arte fabricati, componenti quelli, º co
ſequentemente trouai il modo di componere molte altre uarie, ci diuerſe ſpecie
de fuochi non ſolamente alla difenſione de ogni murata terra utiliſſimi, ma an
chora in molte altre occorrentie molto al propoſito. Per le qual coſe haueua
deliberato deregolar l'arte de bombardieri, 6 tirarla a quella ſottilità, che foſ
ſe poſſibile di tirare (mediante alcune particolareſperientie) perche inuero (co
me dice Aristotile nel ſettimo della Phyſica testo vigeſimo) dalla iperitia del
particolare, pigliamo la ſcientia vniuerſale. Ma poi fra me penſando un gior
no, mi parue coſa biaſmeuole, vituperoſa, e crudele, di degna di non poca pu
nitione appreſſo a Iddio, 6 allihuominiauoler studiare di aſſottigliare taleſ
ſercitio dannoſo al proſſimo, anzi deſtruttore della ſpecie humana, 6 maſſime
de Christiani in lor continue guerre. Perilche non ſolamente poſpoſi total
mente ilſtudio di tal materia & atteſi a studiar in altro, ma ancor ſtrazzai,6
abbruſciai ogni calculatione, di ſcrittura da me notata, che di tal materia par
laſſe. Et molto midolſi, é auergognai del tempo circa a tal coſa ſpeſo,º quel
le particolarità, che nella memoria mi reſtorno (contra mia uolontà) iſcritte,
mai ho uoluto paleſare ad alcuno, nè per amicitia, nè per premio (quantunque
ſia ſtato da molti richieſto) perche inſegnandolemiparea di far naufragio,e grâ
de errore. Ma horuedendo il lupo deſideroſo deintrar nel noſtro armento, zº
accordato inſieme alla difeſa ogni noſtro paſtore non mi parlicito al preſente di
tenere tal coſe occulte, anci ho deliberato di publicarle parte inſcritto, di par
te in uiua uoce a ogni Christiano, accioche cadauno ſia meglio atto ſinel offende
re,come nel difenderſi da quello. Et molto mi doglio uedendo il biſogno che tal
studioallhora abbandonai, perche ſon certo che hauendo ſeguito fin'hora, harei
trouato coſe di maggior ualore, come ſpero in breue ancora di trouare. Ma per
che il preſente è certo (è al tempo breue) il futuro è dubbioſo, voglio iſpedire
prima quello che al preſente mi trouo, & per mandar tal coſa in parte a eſecu
tione ho compoſto impreſſala preſente operina, la quale ſi come ogni fiume natu
ralmente ccrca di accostarſe, 3 unirſi col mare, coſi eſſa conoſcendo Vostra Il
luſtriſſima D. S. eſſer la ſomma fra mortali de ogni bella virtù) ricerca di ac
coſtarſi, ci unirſi con eſſa amplitudine. Però ſi come lo abbondante mare, il
quale non ha di acqua biſogno non ſi ſdegna di riceuer un piccol fiume, coſi ſpero
che Vostra D.S. non ſi ſdegnarà di accettarla, accioche li peritiſſimi bombar
dieri di questo nostro Illuſtriſſimo Dominio ſuggetti a Voſtra sublimità, oltra il
ſuo ottimo, di prattical ingegno, ſiano meglio di ragion iſtrutti, é atti a eſegui
reli mandati di quella. Et ſe in queſti tre libri non ſatisfaccio plenariamente
- «A Voſtra
-
- . ,
Vofira Eccellentiſſima Signoria inſieme con li predetti ſuoi peritiſſimi bombar
dieri, ſperoin breue con la prattica del quarto, di quinto libro, non già in ſtam
pa (per piu riſpetti) ma ben a pena, oueruiua uoce di ſatisfarin parte Voſtra
Sublimità inſieme con quelli, alla cui gratia da infimo, 3 humiliſſimo Seruitore
diuotamente mi raccomando.
e- -
coM1N
-
COMINCIA IL PRIMO
LIBRO DELLA NOVA scIENTIA DI
Nico Lo TARTAGLIA BRisCIANo,
dalle diffinitioni, ouer dalle deſcrittionidelli prin
- cipi per ſe noti delle coſe premeſſe, - -
DIFFINITIONE PRIMA.
ORPO egualmente graue è detto quello, che ſecondo la
C grauità della materia, è la figura di quella è atto a non pati
re ſenſibilmente la oppoſition dell'aere inalcun ſuo moto.
i G N. 1 corpo(come uolenoli naturali)ò che egli è ſemplice è
i che egli è composto, li ſemplici ſono cinque, cioè, terra, ac
qua, aere, fuoco, di cielo. Tutti gli altri dicono eſſer com
poſti dalli predetti, di queſti taliſmo libuomini, li anima
- - ſi li, le piante, le pietre, li ſette metalli. Et ogni altra ſpe
SiS e 3" cie di corpo. Delli detti cinque corpi ſemplici, quattro ſo
no detti elementali, cioè la terra, l'acqua, l'aere, e il fuoco. L'altro è chia
mato quinta eſſentia, cioè il cielo. Delli detti quattro elementali (come vuol
Auicenna in la ſeconda dottrina della prima fen, del ſuo primo libro) dui ſono
leui, i duigraui. Li leui ſono il fuoco, e l'aere. Li graui ſono la terra, ci l’ac
qua, ma Auerrois ſopra il quarto del cielo, 6 mondo, (teste 29.) ruolchetut
tili detti corpi in li ſuoi luoghi babbinoalcunagrauità, eccetto che il fuoco, e
tiam alcuna leuità eccetto che la terra. Onde ſeguiria che l'aere nel proprio
luoco participaſſe di grauità. Per ilche ſeguita che ogni corpo composto di 4.
elementi in aerei" di grauità. Niente dimeno per corpo egualmente
graue in questo luoco ſe intende ſolamente quello che ſecondo la grauità della
materia, º la forma di quella è atto a non patire ſenſibilmente la oppoſitione
dell'aere in alcun ſuo moto ſecondo la materia, cioè che ſia di ferro, ouer di
piombo, ouer dipietra, ouer di altra materia ſimile in grauità. Secondo la
forma, cioè chelſia unito di tal qualità, che'l ſia atto a non patire ſenſibilmen
- e - de "
A 2ſuo ri
te(peruigor della forma) la detta oppoſition dell'aere inalcun fra
- - - L I B R. 0
de fra le figure,ouerforme de corpi, la forma cunea, ouer Pyramidale ſaria la
prima, che ſariapiu atta a temere meno la detta oppoſition dell'aere di qualſi
º glia altra forma, domente che con arte la foſſe conſeruata che la uertice, ouer
acutezza di quella ſempre procedeſſe auanti contra l'impeto del detto aere.
Ma perche ſe la non fuſe conſeruata, come è detto, non ſegueria il propoſito,
per non eſſer egualmente graue. Porremo la figura ouerformaſpherica ſenza
altra conditione eſſerla piu atta a patire meno la detta oppoſitione dell'aere in
ognifi di moto di qualſiuoglia altra forma per eſſer piu agile al moto da tut
te le bande, 6 egualmente graue di qual ſi uoglia altra,
Diffinitione II.
Diffinitione VII.
Diffinitione X.
Difinitione XI.
Lo effetto d'un corpo egualmente graue, ſi dice la offenſionc,
ouer percuſſione, ouer il buco che in ogni moto cauſa in un re
ſiſtente.
Diffinitione X II.
Diffinitione XIII.
i
-
Suppoſitione prima.
El ſi ſuppone che il corpo egualmente graue (in ogni mouimen
to) uada piuueloce, douefa, ouer faria (per commune ſententia)
rmaggior effetto in un reſiſtente.
Suppoſitione II. ..: o
Suppoſitlone III.
El ſeſuppone doue che i corpi egualmente graui, ſimili &egua
li, fariano (per communeſententia) eguali effetti in reſiſtenti ſimi
li, paſſerebbono pertai iſtanti, ouer luoghi di egual velocità.
Suppoſitione IIII.
Ma douefariano inegualeffetti ſi ſuppone, che quelli paſſarcb
bono deineguali uelocità, 8 che quello, che faria maggior effetto
paſſaria piu veloce. -
-
-
-
suppoſtione V.
Li effetti dei corpi egualmente graui ſimili & eguali fatti nelli ul
" iſtanti di lor motiuiolenti in reſiſtenti ſimili, ſe ſuppongono eſº
cr eguali. - -
-
gie
- z.
Commune
- -
- L I B R. 0 -
--
- .-
Terza.
Quarto.
Sſempio ſelfoſſe le tre diuerſe altezze a.b. c. in retta linea, come di ſotto
appare, º che dalla altezzaa. per caſo caſcaſſe da ſe un corpo egua lmen
tegraue, ſenza dubbio quello talcorpo, non trouando reſistentia andaria di nº
tonaturale fininterra facendo il viazzo ſuoalla ſimilitudine della linea e.fg.
bordico che il mouimento di quello tal corpo ſaria di tal conditione che quanto
piu elſe andaſſe allontanando dal ſuo principio (cioè dalo iſtante, ouerponto
d.) ouer appropinquandoal ſuo fine (cioè allo iſtante, ouer pontog, tanto piu
andaria veloce. Perche il detto corpo in tal mouimento (per la prima i
me Jen
- e R. F M o. 5
na ſententia)faria maggior effetto in un reſiſtente, ilqual foſſe fuor dall'altez
zac, che dalla altezza b. seguitaria adunque, che il detto corpo (per la pri.
ma ſuppoſitione) andariapiu veloce per lo ſpacio e.f che per lo ſpacio d. e. si
milmente perche lo detto corpo (per la detta prima communa ſententia) faria
maggior effetto in un reſistente, che foſſe nel ponto g. cheſelfoſſe alla altezza
c. Seguiria adunque (per la medema prima ſuppoſitione) che lo detto corpo an
dariapiu ueloce per lo ſpaciof g. che per lo ſpatio e f & ſe paſſar poteſſe il p5
tog. cioè che la terra gli andaſſe cedendoloco, come fa l'aere,andaria continua
mente augumentando in uelocità, fin al centro del mondo, poi in eſſo centro ſeri
poſaria (per comune ſententia de Philoſophi) ſi che quando lo detto corpo fuſi
fe propinquo al detto centro, uerria a eſſer di moto piu uelociſſimo, che in alci
paſſato ſpacio foſſe stato che è il propoſito. Questomedemoſi uerifica ancora
a cadauno che uada uerſo un luogo deſtato che quanto piu ſi uà approſſimando
al detto luogo, tanto piu ſe uà allegrando, e piu ſe sforza di caminare, come
apparin un peregrino, che uenga da alcun luogo lontano che quando è propin
quo al ſuo paeſe, ſe sforza naturalmente al caminara piu potere tanto piu quan
to piu uien di lontani paeſi, però il corpograue fa il medemo andando uef, il
ſuo proprio nido, che è il centro del mondo, ci quando piu uien di lontano in eſ
ſo centro, tantopiu (giungendo a quello) andaria ueloce.
Ncor che la opinione demolti ſia che ſe foſſe un forame che penetraſſe
A diametralmente tutta la terra, di che per quello fuſe laſciato andar
un corpo egualmente graue, come di ſopra è ſtato detto, che quel tal corpogion
tofuſſe al centro del mondo immediate iui ſi fermaria, la qual openione, dicono
eſſeruera che coſi immediate che ui fuſeagiontoui ſe gli fermaſſe, anci per la
grandeuelocità che in quello ſi trouaſſe,ſaria sforzato a paſſare di moto uiolen
ite molto, e molto oltra il detto centro ſcorrendo uerſo il cielo del nostro ſubter
raneo emiſperio, dipoi ritornaria di note naturale uerſo il medemo centro, 3
gionto aqnellolopaſaria ancor per le medeſime ragioni di moto uiolente uer
sſo di noi. Etpur di nuouaritornaria pur di moto naturale uerſo il medeſimo
centro, é pur di nuouolo paſaria di moto uiolente, 6 dipoi ritornaria di mo
to naturale, di coſi andaria un tempo paſſando di moto uiolente, é ritornan
do di motonaturaleſminuendoſi continuamente in lui la uelocità, finalmen a - --
te ſi fermaria poi nel detto centro. . .
Terilche egli è coſa manifesta che dal moto naturale ſi cauſa il uiolente, ci
non èconuerſo, cioè che dal miolente giamai nien cauſato il naturale, anzi ſi
cauſa per ſe.
-- - -- --'- -- - º
e
s e .
- - - -
- - -
. . .
::
- - -- - - - - - -
-
i» - -:i- e - - - - - . - -
. .. . . . . . . -.
. -
º
- - -. s. - - - -
o a i - - B Correla
- ---
º -
- r»
- - tº -
- . . .
27 . . .
= SS -,
- = RS - º . -
- – ss -
-= S - - ---
. -
-
- -
-
- - - - - - -a - e- - -- - -
-
-
a - - -
- -
-
-
- e - - - - - - - - - s i :
- Correlario Primo.
Correlario Secondo i
. Ancora è manifeſto qualmente un corpo egualmente grene
di moto naturale non può paſſare perdui diuerſi iſtanti, di egual
uelocità. - - -
-
Propo
º e R 1 M o º
Propoſitione IL , . . . .
- -
-
-
pil "g".
I Millſ II
º
º
ſi
i
---
NS
SS
È
|
alezza b. quanto è l'altezza cara lezza de che pa caſo dall'altezza d.ca
ſtaſie un corpo egualmente grane, a un'altro ne caſcaſſe dall'altra ºi
- B 2. qual
e, B R: o
liquai corpi fuſeno ſimili, º eguali. E noto che quellitai corpi and:riano di
moto naturale in terra, 3 li tranſiti loro ſiriano retti, e perpendicolari alla ter
ra, cioè alla ſimilitudine delle due linee g.f & i. e. Hordico che questi tai corpi
ſe partiriano dal ſuo principio (cioè l'uno dallo iſtante, ouerpontog & l'altro
dilo iſtante puerponto i.) di egualuelocità, magiongendo al fine di tali mout
menti,cioè ali dui iſtantie & fºuello che veniſſe dall'altezzaaandaria più ne
loce de l'altro, perche quello haueria tranſito per più longo ſpacio ilquale è il ſpa
cioaf. Perche l'altezza b.è tanto lontana dall'altezza a quanto che è l'altez.
za d, dall'altezza e.( dal preſuppoſto) adunque il corpo ebe cadeſſe dall'altex )
za, a percotendo in uno reſiſtente, che fiſſe fuora dall'altezza b. el non fariain
quello maggior effetto, (per la ſeconda commune ſentenza) di quello chefaria
quello, che cadeſſe dall'altezza c.ſopra d'un altro ſimile che fuſſefnora dell'al
tezza d'onde (per la terza ſuppoſitione) li detti doi corpi andaranno,l'uno per
l'altezza bin ponto hº l'altro per l'altezzad, in ponto K, di egual uelocità,
delche ( per la ſeconda ſuppoſitione)li detti dai corpiandariano l'uno il pacio
g.h.& l'altro il pacioi.K.in tempi eguali. Adunque li detti doi corpi ſe parti
tiano dal principio de'lor mouimenti (cioè l'uno dalo iſtante g & l'altro da lo
istante i.) di egual uelotità che è il primo propoſito, Et perche il corpo,cheue
niſſe dall'altezza a faria maggior effetto in un reſiſtente, che fuſſein lo iſtante
f. (per la terza commune ſentenza) di quello che faria quello che ueniſſe dall'
altezza c.in un'altroſimile che foſſe in ponto e Onde (per la prima ſuppoſitio
ne) lo detto corpo che uerria dall'altezza a.giongendo al fin del ſuo mouimento
( cioè allo iſtante,ouer pontof ) anderia più ueloce di quello che uerria dall'al
tezza c.giongendo al ſuo fine, cioè allo istante,ouerponto e che è il ſecondo pro
poſito. A dimoſtrar il medeſimo ſecondo propoſito per un'altro modo, di tutta
la linea,ouer tranſitogfmaggiore,ne taglieremo (per la terza del primodi Eu
clide) la parte gm.egualal tranſito,ouer linea i e minore, é perche tutti li cor
pi egualmente graui ſimili, di eguali dal principio delli loro mouimenti natura
li, ſe parteno di egual uelocità (come di ſopra fu dimostrato) il corpo adunque
che ſi partiſſe dall'altezza a. andaria tanto ueloce per lo ſpacio g.m.quanto fa
ria quello, che ſi partiſſe dall'altezza c.per lo ſbaciog.m.quanto faria quello che
ſi partiſſe dall'altezza ciper lo ſpacioi, e cioè ambidui tranſiriano in tºpi egua
li.Et perche lo detto corpo,che ſi partiſſe dal altezza a. (per la precedente pro
poſitione) anderia più ueloce per lo ſpaciomfiche per lo ſpaciog.m. (per comu
ne ſcienza) anderia ancora più ueloce per lo detto ſpacio m.f che l'altro per lo
ſpacioi.e.che è il medeſimo ſecondo propoſito. . -
Propoſitione. III. . - v
7 x
T R 1 M o. 7
do dal ſuo principio, ouerpropinquando al ſuo fine, nel molo
uiolento tanto più anderà pigro e tardo.
T. Sſempi gratia, ſe'l fuſſe una poſſanza mouente in ponto a che tirare uo
E leſſe,ouer doueſſe un corpo egualmente graue uiolentemente per aere,
che tutto il tiro che far poteſſe,ouer doueſ e la detta poſſanza, coeſo corpo fuſ
ſe tutta la linea a.b. Dico che quello tal corpo quanto più il sandaſſe allontanan
do dal ſuo principio (cioè da lo iſtante a.) ouer approſſimando al ſuo fine (cioè
alloiſtanteb.) tantopiù s'anderiaalentando di uelocità,laqual coſa ſe dimostre
rà in questo modo. Diuideremo tutta la detta linea, ouer tranſito a b. in più
ſpati,ci ſianob.c. cdade.efgh,6 ha. Hor perche il detto corpo (per la quarta
commune ſentenza)faria maggior effetto in un reſiſtente eſſendo quello in pon
toc.che non faria eſſendo in pontob. delche (per la prima ſuppoſitione) lo det
B
I
è| m
to corpoanderia più ueloce per lo punto c. che per lo pontob & ſimilmente per
lo ſpacio d.che per lo ſpacio d. che per lo ſpacio ch. coſi per le medeſime ragioni
lo detto corpo anderiapiù ueloce per lo ſpacio ed che perloſpacio dc. & per lo
ſpaciofe.che per lo ſpaciogf che per lo ſpacio ed é per lo ſpaciogf che per lo
ſpaciofe. o per lo ſpacio hg che per lo ſpaciagf & per lo ſpacioab, che per lo
ſpacio hg. & ſe più auanti fuſſe il principio di tal moto uiolente, tanto più nelli
ſeguentiſpacianderia veloce che è il propoſito. Queſto medeſimo ſe uerifica in
cadauno che ſia uiolentemente menato verſo a un luoco da eſſo odiato,che quan
topiù ſe uaapproſſimando al detto luoco,tanto piu ſe ua attristando in la mente,
ci piu cerca di andar tardigando.
- - Cer
º- e -
l
º
Corrolario Primo. ,
- :-
Corrolario II.
Propoſitione. III.
Tutti i corpi egualmente graui ſimili, 8 egualigiongendo al
fine del lormoti uiolenti anderanno di egual uelocità, ma dal
principio di tali mouimenti, quello che hauerà a paſſare per più
longo ſpacio ſe partirà più ueloce.
Sſempigratia ſelfuſe due poſſanze mouente diſſimile, di ineguale l'una
in pontoa.e l'altra in ponto c.che tirar doueſſeno doi corpi egualmete gra
c P-R 1 M o. S
ui ſimili di eguali uiolentemente per aere, º che tutto il tiro, che far doueſi
nole ditte due poſtanze con eſſi corpi l'uno foſſe la linea a.b. & l'altro la linea
i c.d.Dico queſti doi corpigiongendo al fine di queſti doilor mouimenti uiolenti,
scioè l'uno allo istante,ouerponto b.& l'altro allo istante, ouer ponto d. anda
riano di egualuelocità. Ma dal principio di tali loro mouimenti, cioè, l'uno da
lo iſtante a.6 l'altro dall'istante c. ſi partiranno di inegual uelocità, perche
quello, che doueria paſſare per lo tranſito,ouerſpacio ab. (per eſſer piu longo
dell'altro)ſe partirà piu ueloce dall'iſtante a che non farà l'altro da lo istante
c.laqualcoſa ſi dimoſtrarà in queſto modo. Perche ſe li detti doi corpi trouaſſino
alcun reſistente in doi iſtanti d.6 b.li quali fuſino ſimili & eguali in reſisten
tia, fariano in eſſidoi effetti (per la quinta ſuppoſitione) eguali;onde (per la ter
tia ſuppoſitione) andariano di egual uelocità, che è il primo propoſito a dimo
ſtrar il ſecondo dal tranſito, ouer linea a b. maggiore ne ſegaremo con la imagi
natione la parte b K. egual al tranſito, ouer linea cd. minore, º perche li detti
doi corpigiongendo alli dui istanti d.3 b.andariano di egual velocità ( come di
ſopra è ſtato dimoſtrato) haueriano tranſito di egual velocità ſpaci egualmen
te diſtanti dalli predetti doi luoghi, ouer iſtanti b. & d. (per la ſeconda ſuppo
ſitione.) Adunque li detti doi corpi tranſiriano di egual velocità l'uno per lo
ſpacio Kb.partiale, é l'altra per lo ſpacio cd. totale, cioè, paſſiriano quegli
in tempi eguali. Etperche quanto piu un corpograue (nel moto hialente) ſè an .
darà allontanando dal ſuo principio (per la terza propoſitione) tanto piu anda
rà pigro e tardo. Adunque il corpo che ueniſſe i" a andariapiu ueloce
per lo ſpacio a K. che per alcun luogo di ſpacio K b. partiale, ſeguita adunque
(per commune ſententia) che il corpo che ueniſſe dall'iſtante a.andaria piu ua
loce per lo ſpacioa.K.che non andarial'altro in alcun luogo diſpacio e d.totale,
sil corpo adunque, cheueniſſe dal ponto, ouer iſtantea, ſi parteria più seloce di
eſſo iſtante a, chenon faria quello che ſe partiſſe dall'istinte c. di eſſo istaire
c.che è il ſecondo propoſito. - - -
- P. a ae V.
- ropoſitione V.
tr... , ti , i 22. -
Niun corpo egualmente graue, può andare per alcun ſºciº di
empo,ouer di luogo di moto naturale, cuiolente inſieme miſto.
- - º - - -s l -
r E"
Lrare un corpo egualmentegaue tiolentemete per aereº betuttoiltraſi
to, " detto corpo di quella ſpinto fºſſe tutta la linea ab.c.d.ef.
Dico che il detto corpo non paſſarà parte alcuna di tal ſuo tranſito di moto uio:
lento, naturale inſieme miſto, ma paſarà per quello, ouer totalmente di mº:
touiolentepuro,ouer parte di motouiolentepiro, a parte di moto naturale
t,
- - - -- - , - puro,
r L 1 e R o
puro, 3 questo iſtante, che terminerà il moto uiolente, quel medeſimo ſarà prin
eipio del moto naturale, º ſe poſſibilfoſſe(per l'auerſario) che quello poteſſe paſ'
ſare alcuna parte di moto violente, é naturale inſieme miſtoponiamo che quella
ſia la parte c.d. Seguiria adunque che il detto corpo paſſando dal ponte calpare
- -
Propoſitione VI.
Ogni reſiſtentemenuerrà offeſo, da un corpo egualmente gra
ueeiettouiolentemete per aere,in queliſtante che diſtingueiſmo
touiolente dal naturale, che in ogn'altro luoco. -
- -
i gio . - -
. .-- -
- - - --
. -
. - -
-
-
-
. . i rº 1 - 2 D
-
- i
-
, r.
- - - -
- - º i -
A e ci ºv , - - - - - --
-
– -
5ti i :: : . E . -
- - A - - i. - -
-, ... . . . . . . . . .. - ---- - - - - e -
il
- via- . - - - - - :- C-1
-C ( -
l A º
- ,
e F -
i. I c coM 1 N
s E C O N D O L I BRO
DELLA NovA SCIENTIA
DI NIcolo TARTAGLIA
B R E S . C I A N o.
-
Diffinitione prima.
M Ouimentoretto di corpi egualmente graui è quello, che fan
Vº no da un loco,aun'altro rettamente,cioè per retta linea.
come ſaria a mouerſi dal ponto a al ponto b ſecondo che giace la linea ab.
Diffinitione II. s.
Mouimento curuo di corpi egualmente graui è quello, che fan
noda uno luoco a un'altro curuamente, cioè per curua linea.
comeſariaamouerſi dalponto c. alponto d.ſi come ſta la linea c d.
. . v -
º
- -
-
- t
- - - - - - -
- - - -
. . . . . .
-
. . -
. -
. . .
-- r . . . . .
e -º CA -
a
-y. . ) º Diffinitione
s e e o N D o. 1c
Diffinitione III.
Mouimento in parte retto, e in parte curuo di corpi egualmente
graui, è quello, che fanno da uno luoco, a un'altro parte rettamen
te, & parte citruamente, cioè per linea in parte retta, e in parte
CllIlla, -
i i
A.
--
!
, , a G
- - a º I i
Diffinitione II II. -
- C 2 Diffi
.0 a E I B R o è
Diffinitione VI. - -
Diffinitione XIIII.
La diſtantia d'un tranſito,ouer motouiolente d'un corpo egual
mente graue, ſe piglia per quello interuallo,che è per retta linea dal
principio al fine di tal moto uiolente.
lº Suppoſitione Frima.
Tuttili tranſitiouer mouimenti naturali de corpi egualmente
graui ſono fra loro, S&anchora alla perpendicolar dell'orizonte e
quidiſtanti
Benche dui tranſiti, ouer moti naturali de corpi egualmente graui, mai
A poſciamo eſſerfraloro,ne anchora alla perpendicolar dell'orizonte perfet
tamente equidiſtanti. Perche ſe la terra gli andaſſe cedendo loco, ſi come fa l'ae
re,ſenza dubbio concorreriano inſieme nel centro del mondo (per la ultima diffi
nitione del primo de Euclide)non ſariano com'ho detto equidiſtanti. Nientedi
meno per eſſererror inſenſibile in un poco ſpacioli ſupponemo tutti equidiſtanti
fra loro, º anchora alla perpendicolar dell'orizonte.
a"
Ogni tranſito,oller moto uiolente decorpi egualmente graui che -
» . . . . i
- Suppoſitione IIII. . . . . . .
Lo effetto piu lontano dal ſuo principio, che far poſſa un corpo
egualmente graue di motouiolente ſopra a qualunque piano, ouer
ſopra a qualunqueretta linea, è quello che termina preciſamente in
eſſo
ſimapiano,ouerin eſſalinea(eſſendoeietto ouer tirato da una mede
poſſanza mouente. º , a - A
- - vo . . . . . . . - - - e- - - -- .- - - -- - - -
:º
- , a - e e i : e . .. .
e sa è- -o va v - -
. . . - - -- - - -
-
v
. . . . . . . . . . . . . .
ti - - -
i l in
i cº i -,
- - -
-
1 ºa - , - - -
»
- - -
.
- i
-
- è ...
.) ... A
-
e sva vArt. ;
e AV a
3 , , AV A -
-, 'º 22 - - -e
--- - a2 - e, a v.)
A - -
quello che è il detto pontofsimilmente ancora tirando una linea dal dettoponº
to a al ponto K.(termine del moto uiolente, air) qua la ſia a K n. dico che il
detto corpo b in altro diuerſo modo tirato dalla medema poſſanza mai potria ag
giongere al dettoponto K. come per eſempio apparnelli altri dui tiri ſuperiori
che ciaſcaduno ſegan la detta linea a Kn. di motonaturale nelli dui ponti o. &
p.che cadauno di loro è piu propinquo al pontoa di quello cheè il detto ponto K.
e questo è quello che uolemoinferire. -
e- -
- ºs
º Propoſitione Prima.
Li quattro angoli d'ogni quadrilatero rettilineo ſono eguali a
quattro angoli retti i v,
Iail quadrilatero abed, dico tutti li ſuoi quattro angoli tolti inſieme ſono
S eguali a quattro angoli retti. Perche protratto lo diametro db. ſarà diuiſo
induitriangoli, 3 litriangoli di cadauno de detti triangoli (per la ſeconda par
te della 32.del 1.di Euclide) ſono eguali a duiangoli retti,onde tutti li 6.ango
lide detti dai triangoli ſono eguali a quattro angoli retti, º percheli detti 6.
angoli di detti 2 triangoli ſono eguali alli 4.angoli del detto puddrilatero,eſem
pigratial'angolo abd.deltriangoloab d.gionto con l'angolo di c.del triangolo
db c.ſe aguagliano a tutto langoload c.del quadrilatero, ºſimilmente li altri
dui,che terminano
drilatero,º cioèd.ſeagualian
ponto
li altrialdui, a tuttoquelli
l'angolo a.3 oc.ſono l'angoload c.del de - -a-
ondeilpropoſito è manifeſto,
ll t
º
4 -
. . S : se sº iº
N º . . e o
- - -
a 'e' - -
io :::
-, e sº
- º -
º - -
a o
-
-
s - -
r e A
- -
-
-
- - '. - -
-
,
-
- - --
- -
sì º -
a º, - - - -
s. . . .
ºss º e
- - º i e
s - , º
- - -
i
-
- -
l .. - - s
s . c o N o e. 13
Propoſitione IL
Se dal centro d'un cerchio ſaran protratte due linee fino alla circò
ferenza, tal proportione hauerà tutta la circonferenza dal cerchio a
l'arco, che interchiudon ledette due linee qual hauerà quattro an
goli rettia l'angolo contenuto dalle dette due linee ſopra il centro.
- -
- º,
Iail cerchio a b cil centro del quale ſia il ponto d & dal centro d.ſian pro
tratte le due linee da 3 db. Dico che tal proportione ha tutta la circonfe
renza del detto cerchio a l'archoa b.che interchiude le dette due linee, qual ha )
-
uattro angoli retti,al'angolo ad b. Perche protrarrò una delle dette due linee
º" alla circonferenza, ſia a d fino in e onde(per la ultima del ſetto de Eucli
de)la proportione de l'arco e ba l'arcoba.èſi come l'angolo e db a l'angolo ed
ba.l'angolo b da 6 (per la 18.del quinto de Euclide) congionto delli detti dui
il
archi e b.& b a.(cioè tutto l'arco e b a l'arcoba. ſarà ſi come il congionto
delli dui angoli e db.& b da al'angolo b da 3 perche l'arco e ba è la mitade
della circonferenza di tutto il cerchio,dº il congiunto dellidui angoli e db. & b
da.(per la decimaterza del primo de Euclide)è eguale a dui angoli retti,ſegui
ta adimque che ſi come è la mità della circonferenza del detto cerchio al detto
arcoba.coſi ſarà dui angoli retti a l'angolo b da. & perche tutta la circonferen
za del cerchio alla mitade di quella(cioè al'arco e ba) è ſicome quattro angoli
retti. A due angoli retti dunque(per la uiceſimaſeconda delquinto d'Euclide) ſi
come tuttala circonferenza del detto cerchio a l'arco ab. coſi ſaran quattro an
goli rettia l'angolob da che è il propoſito.
- n Propoſi
Propoſitione III.
Se due linee rette congiunte angolarmente contingerāno un cere
chio,3 produtta una di quelle dalla badadoue è l'angolo,tal propor
tione hauerà la circonferenza del cerchio al'arco che interchiuderā
no, qual haueranno quattro angoli retti a l'angolo exterior cauſato
dalla linea protratta. -
Iano le due linee a b.& b c.congionte angolarmente in ponto b.le quali con
tingano il cerchio defg.inli dui ponti d & foº ſia protratta una di quelle
dalla banda uerſo b.& ſia la fb protratta fino in ponto h.Dico che tal proportio
ne hauerà la circonferenza del cerchio a l'arco de figual ha quattro angoli ret
ti a l'angolo d b h. Perche del centro del detto cerchio(qual pongo ſia K ) tirole
due linee K d.& fonde(per la prima propoſitione di queſto) li quattro angoli
del quadrilatero bd Kf ſono eguali a quattro angoli retti, 3 perche cadauno
delli dui angoli K db. & Kfb. (perlo correlario della decimaguinta del terzo
de Euclide)è retto. Seguita adomque che li altri dui inſieme(cioè l'angolo d b f.
- ci l'an
-
4G
& l'angoloff d.)ſiano ancora loro eguali a dui angoli retti,º per la decimater
za del primo deEuclide(li dui angoli dbf3 dbh ſono ſimilmente eguali a dui
angoli retti,onde(perlaprima concettine del primo de Euclide) li dui angoli
life abb.ſono eguali allidui angolidbfa a Kfletando dunque com
mnemente dal'una el'altra parte lo angolo d'ºf reſtarà(per la terza concet
tione del primo de Euclide)l'angolo d b b. eguale a lan olod Kfonde(per la ſet
tima propoſitione del quintode ºi a cadauno de loro
nueranno una medema proportione, 3 talproportione 4ºlha quattrº angoli
reti al'angolo di f talhauerà la circºnferenza del cerchio a l'arco def.A-
donque(per la 11 del 5 de Euclide) tal proportione hauerà la circonferenza
ai, io, l'arco def. qual hauerà quattro angºli retti 4l'angolo eſteriore
db h.che è il propoſito,
- Propoſitione IIII,
Seil tranſito ouer motouiolente d'un corpo egualmente graue
» D 2 ſarà
ſarà per il piano dell'orizonte,la parte curua di quello ſarà la quarta
parte della circonferenza del cerchio donde deriua.
Q Ia il ſemidiametro del pian dell'orizonte la linea ab.& la perpendicolar
S dell'orizonte la linea cadº il tranſito uiolente d'un corpo egualmente gra
ue la linea a ef la parte curua del quale ſia l'arco e fa la partefg ſia il tranſi
to fatto di moto naturale. Dico che la detta parte curua ef eſſer la quarta parte
della circonferenza del cerchio dondederiua. Perche produrrò il traſitonatura
legfuerſo il ſemidiametro dell'orizonte talmente che concorra con quello in
ponto h.º perche il tranſitofgh è equidistante (per la prima fi di
" alla perpendicolar cad.l'angolo adunque fha.(per la prima parte del
uigeſimanona del primo de Euclide)farà eguale a l'angolo ha c.ilqual è retto,
adunque l'angolofh b.esteriore(per la decimaterza del primo de Euclide ) ſa
rà retto,onde quattro angoli retti uengono a eſſer quadrupli al detto angolo eſte
riore per il che la circonferenza del cerchio donde deriuala detta parte curua,
ef(per la terza propoſitione di questo)uien a eſſer quadrupla al detto arco e f.
adunque il detto arco e fuien a eſſer il quarto della circonferenza del cerchio
donde deriua, che è il propoſito. - -
-
s E c o N D o. I5
e, Propoſitione V.
“Seil tranſito, ouer motouiolente d'un corpo egualmente graue
ſarà elleuato ſopra al'orizonte, la parte curua di quello ſarà maggio
re della quarta parte della circonferenza del cerchio donde deriua,&
quanto piu ſarà eleuato, tanto piu farà maggiore de la quarta parte
de detta circonferenza,S&tamen mai potrà eſſer la mitade di eſſa cir -
conferenza. -
- Propoſitione VI. - a
ilcheil dettoaree e fºper la detta ſeconda parte della decima del quinto de Eu
clide)andarà continuamente ſminuendo in parte minore d'un quarto della cir
conferenza del corpo donde deriuerà,che per il ſecondo propoſito. º
Propoſitione VII.
Tutti li tranſiti,ouer motiuiolenti de corpi egualmente graui, ſi
grandi come piccioli egualmente eleuati ſopra al'orizonte, ouere
gualmente obliqui, ouer ſiano per il pian de l'orizonte,ſono fra lor
ſimili, 8 conſequentemente proportionali, Sc ſimilmente le di
ſtantieloro.
S fa il ſemidiametro del pian del'orizonte la lineaab.& la perpendicolare de
l'orizonte la linea cad.& li tranſiti di dui
diuerſi corpi egualmente graui,
egualmente eleuati ſopra a l'orizonte,le due linee ae dg & ahi K. di quali le
due parti a ef& ahi ſianli tranſiti fatti di moto uiolente, le due parti fg.
& i K. ſianli tranſiti fatti di moto naturale, le due partia e 6 a h. ſiano le
lorparti rette,lequal partirette (per eſſer quegli egualmente eleuati ) forma
rono inſieme una fol rettitudine, cioè una ſol linea, laqual ſarà la linea a e h.
ci dal ponto a. ſia tutta la linea a f & quella protratta & continuata diretta
mente di neceſſità anderà per il ponto i perche quando le parti rette detranſi
ti,ouer motiuiolenti ſi compongano inſieme,ancora le loro distanze ſi compone
ranno inſieme (aliter ſeguiria inconuenienti aſſai) Hor dico che il tranſito aef.
(fatto di moto uiolente)è ſimile al tranſito a ehi.(pur fatto di moto uiolente)
ci conſequentemente proportionale, º ſimilmente la distanza a falla distanza
ai. Perche produrrà lilor tranſitinaturali, e la lor commune parte retta a eh.
fin atanto che concorrano inſiemein lidui pontilm.& produrrò li detti tranſi
ti naturali fininno (constituendoli dui angoli esteriori el n.6 l mo)é duce
rò le due corde ef & hi alle lor parti curue. Et perche li dui tranſiti naturali
gn & Ko.(per la prima ſuppoſitione di questo) ſono equidiſtanti, adunque l'an
golo eln.(per la ſeconda parte della 29.ael 1. de Euclide ſarà egualeal'ango
lo l mo; onde(per la ſeconda parte della 7.del 5. de Euclide)quattro angoli retti
haueran una medema proportione a cadaun di loro, di ſimilmente la circonfe
renza de cadauno di due cerchi donde deriuanoli dui archi e f & hi. alli detti
dui archi(cadauno al ſuo relatiuo)per la terza propoſitione di questo, haueran
no una medema proportione,per laqual coſa l'arco e f uien a eſſer ſimile a l'ar
coh iº ſimilmente la portion p.alla portion q.onde conſtituendo ſopra cadau
no dedetti archi un'angolo quaiſiano e pf& hqili quai dui angoli (per il con
uerſo delle due ultime diffinitioni del terzo de Euclide) ſaranno fra loro eguali,
per laqual coſa l'angolo fea.(per la 31 delterzo de Euclide) ſarà eguale a l'an
goloibe.onde(per la uigeſimaottaua del 1.de Euclide) la corda ef ſarà equidi
- - - -
- mate
- -- - s e c o N o 6. ry
fiante alla corda ibe.onde per la qual coſa l'angolo e fa ſarà eguale(per la ſe
conda parte della uigeſimaottaua del 1 de Euclide) a l'angolo fih. adunque il
triangolo a ef ſarà equiangolo al triangolo ahi & conſequentemente ſimile,
ende talproportione è della parte retta ae alla parte retta ah qual è dalla cor
daa falla cordahid della diſtanza a falla diſtanza ai & dal'arco e fa bar
cohi che è il propoſito, º per li medemi modi e uieſe dimoſtrerà talſimilitudi
ne in li tranſiti,ouer moti uiolenti che fuſſeno egualmente obliqui ſotto a l'eri
zonte,ouer per il piano del'orizonte perche ſempre li dui angoli eſteriori ſaran
noſempre eguali, 3 li archi,ouer parte curue di quegli ſempre ſaranno ſimile,
perche le parti egualmente tolte da circonferenze de cerchi ſono ſimile, 3 ar
guendo, come diſopra è stato fatto ſe approuarà eſſer tal proportione della par
teretta de l'uno alla parte retta de l'altro, qual è della distanza de l'uno alla
diſtanza de l'altro, è del'arco a l'arco, e per la premutata proportionalità
ſe dimostrerà eſſer tal proportione della parte retta de l'uno
E
º" del
modem,0
- º t 1 e R, oi ?
medemo,ouer alla parte curua del medemo, qual ſarà della parte retta dell'al
tro alla distanza, ouer alla parte curua di quello iſteſo che ſarà il propoſito.
, Se una medema, Rropoſit ione VII
zº mouente eietItarà; ouer tirarà corpi-
i
-- -
-
|-
·|-
--
-
p ,
--
|-
·
|-|-
-
|-
|-|-
. . . . . . 3 R e 6, N b 8 26
eſſer la radice quadrata de 2eo (per la penultima del 1. de Euclide) e ſi
milmente l'altro lato a o.bor uolendo ſaper per numero la quantità della ret
ta a bprimamente del centrop.duceremo le due lineep lo po. procedere
mo per algebra,ponendo che il ſemidiametro del cerchio ſia una coſa, per
che il detto ſemidiametro uien a eſſerla perpendicolar del triangolo plo.
(ſopra la baſa l'o.)& ſimilmente del triangolo apl.(ſopra labaſa al.) &
ſimilmente del triangolo a p o (ſopra la baſa a o.)le quai perpendicolare ſono
pip hºp m.hor trouaremo l'area de cadauno di detti tre triangoli ( per la
ſua regola)multiplicando la perpendicolare contra la mità della baſa, ouer
lamità della perpendicolar citra a tutta la baſa,onde multiplicandop i.(che
è posto eſſer una coſa) ſia la mità di l o.che è Io, farà 1o. coſe per l'area,
del triangolo pl o.laqual faluaremo da parte, da poi multiplicaremo la per
pendicolare ph.che è pur una coſa fa la mità deal che ſarà Radice 5ono
uenirà Radice de 5o. cenſi, per l'area del triangolo a pl laqual poneremo
da canto a preſſo dell'altra che ſaluaſſemo, da poi trouaremo ſimilmente l'a-
rea dell'altre triangolo a po.la quale ſarà pur la Radice de 5o.cenſiſi come
fu dell'altro perche le baſe ſono eguale, cioè che cadauna è Radice 2oo. hor
ſumaremo inſieme queste tre aree, faranno in ſuma radice 2oo cenſi piu
Io.coſe, 6 questa ſuma ſarà eguale a l'area de tutto il triangolo a lo.laqual
è 1oo.onde leuando quella radice e 29o.cenſi, º reſtorando le parti º re
cando a un cenſo,haueremo uno cenſo piu 2o.coſe eguala 1oo.onde ſeguen
do il capitolo trouamo la coſa ualer Radice 2oo.men 1o.º tanto fu lo ſemi
diametro del cerchio, cioè la linea phouer piouer pm.& perche la lineaah.
è eguale alla linea hp.come di ſopra fu dimoſtrato, ſeguita adunque che la
detta linea a h, ſia anchorlei Radice 2oo. nen io. ilqual reſiduoſaria circa
4.1.y.onde la detta retta a b. ueneria a eſſer circa a quattro uolte tanto, e
un ſettimo della retta a e che è il propoſito. -
. - e
- A - -
Correlario, -
- Ne D E I S E c o N D o L 1 B R 0,
-
C O M I N C I A I L T E R Z O
LIBRO DELLA NOV A SCIENTIA DI
N I COLO TAR TAGLI A BRESCIANO.
r
-
rFIMo EssEMrro c
o
º v2', EssEMPro, c
-- A. Si
3
º–fº –S - a.
5- A- -
a ,4 essEMPIo c
a -
se della circonferenza del detto cerchio, dirò che il detta angolo c. in conto al
suno non è retto, e conſequentemente la detta ſquara a non eſſerginita, nº.
-
-
- - Propoſitione III. \ - - - , - - - - -
- - - a -. - - e - - - -
- - - - - si -
i " . . . . . .. . -
-
-
-
º
- -
-- -
ip - -
.- -
º
- - -
º
- i
i
-
- - rc -
-
-
-
e
- - --- -
-
--
-
-
-
-
-
-- -
-- - - - - - - - - - - -
- si -
-
- - º - - i e is i fi i! ! - 2 ,
-
- -
-
v- - - -
-
- - º
-
-
- . -
- -
:
-
-e
- -
- -
- -
-
-
le - -
- -
E,
- -
- -
-
-
- - - º -
- - -
s s
-
-
-
- ".
- -- -
i
- , - -.
-
- , -
- a - - - -
- -
pa
e
v, - -
-
- - i - -
-
s- -
-
-
º .
r E R z o - 22
quella poi dalpontobal pontod tirolalineabd & quella diuido in due parti
eguali inponto e ilqual ponto e faccio centro,o ſopra di quello deſcriuounſe
micerchio, ſecondo la quantità della linea e b, ouer ed. qual ſia b fg d fatto
questo guardo diligentemente, ſe la detta circonferenzabfgdandaſſe appon
to per il ponto c.la qual coſa, eſſendo coſi, dirò che il detto angolo c. per la 3o.
del terzo di Euclide,è perfettamente retto, º conſequentemente la data ſqua:
3a " giuſta, ma ſe la detta circonferenza andaſſe quanto piu diſopra,ouer
di ſotto dal detto ponto c.dirò abſolutamente,che ſe il detto angolo c. non è ret -
.
?
-
-
i - i º,
- - -
A a.
rz
-
- - - - -- - -
la detta linea lg è preciſamente cinque miſure, oner apriture del detto mio
compaſſo,la qualcoſa eſſendo coſi, dirò che il detto angolo c.per la ultima del
primo di Euclide,è perfettamente retto, º conſequentemente la ſquara a.eſ.
ſer giuſta, ma ſe la detta linea lgſarà piu oner manco de cinque apriture del
- - F 2 detto
-
-
E f B R o
dettomio compaſſa dirà abſolutamente che il detto angolo c. non eſſer vetto, e
conſequentementela ſquara a non eſſer giusta che è il propoſito, a
-
Propoſitione V.
Minoglio certificare in marcia eundato quadrangolo equila
tero, è perfetto quadro. - - -
-
Propoſitionev I. -
Iglio una lamina di alcun metallo ben piana groſſa una bona costa di col
tello, ouer una tauoletta di alcun legno ſodo e ben ſecco groſſa almenun
dedogroſſo, º con una rega,6 ſquadra giuſta, ne cauo della detta lamina,
euer tauoletta una ſquadra alla ſimilitudine della infraſtritta ab c. def che
babbia interchiuſo uno pſettiſſimo quadro alla ſimilitudine del quadro, eghi.
et luntano una coſta di cortello,nel circa da li dui latigh & hi tiro tre linee
luntane l'una dall'altra un dedo groſſo,uel circa equidiſtante alli detti duila
tigh & hi & cadauna di quelle due che ſono propinque ali detti duilatihg.
&i, i diuidoin 12 parti eguali & dall'angolo e a cadauno delli detti 12.e 12.
diuiſioni,ouer pòti,tiro le linee diuideteli ſpaci, che interchiude le tre, e tre li
nee equidiſtatiallidui latigh et biin 12 ſpaci eguali,et coſi barà capita la fi
gura gnomonica K bl.diuiſa i 12.e 12 parti eguali,laqual figura dalli antichi
è chiamata ſcala altimetria,e la parte le detta ombraretta, etla parte h K è
chiamata ombra uerſa, et la lineah e cioè il diametro del quadro, è detta li
nca del'ombramedia,et ladiuiſione 1.del'ombr retta, ſe chiama il 1. ponte
r
o l
- d - º
i" z - 7 | ,
i Se.
Si
i? -
C a - ba -
“ri |E
-- r
S. - -
z-g- SE
della
- - f, I B R: o - - -
Oltra di questo biſogna notare, che quanto piu ſarà maggiore questo iſtro
mento,tanto piu ſarà atto a dar la coſa piu giuſta, 6 in uero il quadrato.gh
i e non uoria eſſer men di una ſpanna per lato,talmente che cadaunodelli det
ti 12.6 12. pòti della ombra retta, di uerſa ſe poſſino diuidere in altre. 12.
6 12. parti ſecondo il medeſimo modo,le quai parti ſe chiamariano minuti,
tal che il detto quadrouerria a eſſer poi 144. minuti per fazza,li quali ſerui
ranno molto piu pontalmente, é ſottilmente di quellofaria ſolamente con le
12 prime diuiſioni. - -
- Propoſitione VII.
Voglio leuarun ſpacioterreo, S&conoſcerſe quello è perfetto
piano.
Sia
24
Ia " la lineai ab.EDicoRche2uoglioliuella,
o.
il detto ſpacio, cº
certificarme ſe egliè perfetto piano, appoſto un pito in qualche coſa elle
uata perpendicolarmète ſopra il pian delorizonte, ci ſia il ponto c. dapoi pi
- T E R 2 o, ay
demolato e fſeguita, per la prima comuna ſententiadelr. di Euclide che la
partial altezza a fſia eguale alla diffantia,ouer linea ch. & perche loreſi
duo fb,di talaltezza,è eguale per la detta trigeſimaquarta del 1. di Eucli
de, alla linea e c.ſegnita adunque, per la ſeconda comuna ſententia del 1. di
Euclide, che la quantità b e giunta con la quantità, ceta'ſuma ſarà eguale a
tutta l'altezza.ab.che è il primo propoſito. Et perche ſi come il lato gi alla
togh diametro del quadro, coſi è il lato.e fouer.cb.altato. ea.& perche illa
togi.è incommenſurabile, per la ſettima del decimo di Euclide, al diametro
gh ancora il lato fe.ouer.cb,per la decima del decimo di Euclide, ſarà incom
menſurabile al lato.ea.6 perche il diametro.gh.è doppio in potentia (per la
penultima del 1.di Euclide,allato.gi.ancora il lato ea ſarà doppio in poten
tiaallato.efouer.cb quadro adunque il lato.e fouer.c b. qualho poſto eſſer
paſſa. 353.fa 1246o9.6 lo indoppio fa. 249218. & di questo indoppiame
topiglio la propinqua radice quadrata laqual ſarà circa 499.217 989eſimi
dipaſſa & paſſa. 499.217.439eſimi, uel circa,dirò che ſarà la distitia ypo
thumiſale,ouer diametrale.ea.che è il ſecondo propoſito. Ma ſe p caſo il piano
terreo b d.nonfuſe perfetto piano, come la maggiorparte delle molte accade
pigliarò il ponto doue ſegarà il pian delorizonte tal altezza a b. liuelando
col mioiſiromento ſi comein la propoſitione precedente fu fatto, qual ponga
ſia il ponto.fpoi cerco con induſtria di miſurare la linea. e f ouer una equidi
fiante a quella, 6 a quella quantità non gliagiongo piu la quantità. e c. ma
ben in luoco di quellagliagiongo la quantità.fb. & tanto quanto ſarà talſu
ma,tanto dirò che ſia la detta altezza a b.eſſempi gratia ſe la linea.effiſſe,
come diſoprafu ſuppoſto paſſa 353.6 che la linea.fbfuſe paſſa. 3 e mezzo
io giongerò li detti paſſa 3 e mezzo con li paſſa 353.farà paſſa 356. e mez.
zo e paſſa. 356. e mezzo dirò che ſia la detta altezza a b. & coſi procedaria
quando che la linea fbfuſe menor della linea.ec.cioè, ſe la faſe folum paſſa
igiongeriapaſſa.1.con li detti paſsa. 53 faria paſſa. 3 54. e tanto direi che
fuſſe la detta altezza.a b perche in tal caſo il lato ef è uguale alla partial al
tezzaaf come di ſopra fu dimostrato, e però gionteuila quantità fl.mi da
rà total altezza.ab.che è il propoſito.
- Propoſitione IX. -
º º
- T E R 2 o. 26
re del mio occhio a terra, come ancora nella precedente fu fatto, e queſta co
ſa in la pratica de numeri conchiuderò coſi, multiplicarò il numero di paſſa,
ouer altra miſura, che è dalli miei pedi al ponto.b.per 12.6 quella multi
plicatione partirò per il numero di ponti del'ombra retta donde cade il per
pendicolo del mio istrom ento & quello che uenirà al detto partimento, gli ag
piongerò la quantità della perpendicolare del mio occhio a terra,eſempi gra
tia,poniamo che il perpendicolo del mio iſtromento mi cada ſopra il nonopò
to della ombra retta, come diſotto appare in figura, 6 pono che dal ponto.c.
ſia paſſa 236. 6 che dal mio occhio a terra, cioè dal ponto.e. al ponto, c.ſia
paſſa.2.multiplicaro li detti paſſa.256 per 12.cioè per li dodeci ponti, ouer
diuiſioni del lato del quadro,ouer de cadauna ombra,farà.3o72. & queſto
3o72 partirò per 9.cioè per il numero di ponti de l'ombra retta doue cade il
piombinoouerperpendicolo nel mio iſtromento,neuenirà 341. e un terzo,
& a queſto.341.e un terzo gli aggiongerò paſſa.2.cioè la quantità de.e c.fa
rà.343.eun terzo è paſſa: 343. è un terzo conchiuderò che ſia la detta al
tezza.ab. Perche dalocchio mio, cioè dal ponto. e. ducoſi come nella prece
dente,la linea.efequidistante al piano,ouer linea.cb.& produco il perpendi
colo del mio iſtromento fin a tanto, che quel concorra con la linea uiſuale, e a.
in ponto h.& produco ſimilmente lo lato della ombraretta, cioè la linea par
tial.gi fin a tanto che concorra ancora lei con la detta linea uiſuale.ea. in pò
to.K.cauſando il triangolo ggh,6 perche l'angolo gf h.è eguale per later
za petitione del 1.di Euclide,a l'angolo e fa, perche l'uno e l'altro parretto,
e, ſimilmente l'angolo Khg è eguale per la ſeconda parte della 26.delpri
mo di Euclide,a l'angolo e affonde per la ſeconda parte della trigeſimaſecon
da del 1 di Euclide, l'angolo Kgh.uerria a reſtareguale al'angolo.ef per la
qualcoſa il triangolo gf huerria a eſſere equiangolo al triangolo e afº di
ſequentemente ſimile, 6 delati proportionali, per la quarta del ſeſto di Eu
clide, º percheil triangolo gil per la ſeconda del ſeſto di Euclide,uiena eſ
fer ſimile altriangolo.gg. h. A dunque il detto triangolo gil. per la nigeſima
del ſeſto di Euclide,uien a eſser ſimile al medemo triangolo.e a f e conſequen
temente delati proportionali perilche tal proportione ha il lato. e f. al latof
a qual ha il lato giallato il 6 perche il lato glal lato.li. è come 9, a 12.
cioè come è li ponti,ouer diuiſioni della parte.gi. della ombra retta,a tutto il
lato.il del quadrato,ilqual lato i luiene a eſſer tanto quanto le 12. diuiſioni,
ouer ponti di tutta la ombra retta, e però uolendo trovarla quantità de af,
occulta mediante la notitia de.ef.ilqual è ſuppoſto eſſer paſſa. 256. per la c
uidentia della uigeſima del ſettimo di Euclide,multiplico lidetti paſſa 256.
per 12 fa.3o72.& questo 3o72 partiſco per 9.neuien 341.e un terzo, co
me ancora in principio fu fatto, 3 tanto dirò che ſia la partial altezza a fet
perche il reſiduo fb.di tal altezza è eguale per la trigeſimaquarta deli, di
- - G 2 Eti- -
- - - - -- -- - - - - - ,
E I B R e
quadro,ne uenirà 291 e doiterzi & a questo 291 . e doi terzi gligiongerà
2.cioè li paſſa che bauemo ſuppoſto che ſia dal ponto eal ponto couer dalpà
tofal ponto b farà.293. edoi mezzi & paſſa 293. e doiterzi conchiuderò -
che ſia la detta altezza a b perche dal occhio mio cioè dal ponto educopur,
ſi come nella precedente,la linea.efequidiſtante al piano, ouer linea.cb.eſsè
doperfettopiano il ſpacio terreo. c b. ouer la duco ſecondo l'ordine del piano
delorizonte, cioè perpendicolarmente ſopra lalinea.ab.inpontof ancor pro
duco il lato della ombra retta, cioè la linea:in fin atanto che concorra co il per
endicolo in pontog.cauſando il triangolo il gilgual triangolo il g. per le me
deme ragioni & argumenti adutti nella demoſtrationedella precedente, -
ma parte della ſeconda del ſeſto di Euclide,uien a eſſer ſimileal detto triango
lo.gil.onde per la uigeſima delſesto di Euclide il detto triangoletto.go p. iº --
. . .. .. .. t 1 a R o - -- - -
deſitone è illata dallatooneypothmiti profeillato e fallassi
arrypothumiſa,ea.& percheillato.lgallato onerypothumiſalp per la pe
nultima del 1.di Euclide,e come 12.alla radice quadrata di 244.onde per tre
aar lo lato,ouerypothumiſa ea occulta, per la euidentia della 2o del 7. di
Euclide,multiplico lolato.e fcioè paſſa 35o. ſia la radice quadrata di 244.
ſarà radice quadrata. 2989ooco loqual partiſco per 12 neuien radice qua
drata.2o7569.e 4.noni, laqual ſarà circa 454 e doiterzi, e paſſa 455. e dei
terzi uel circa dirò che ſia la diſtantia rpothumiſtale, ouer diametrale.a e -
che è il ſecondo propoſito. Ancora per la penultima del 1.di Euclide. topotea
trouarla detta "pothumiſta. e a. multiplicando il lato e finſe, che faria
122 5oo ſimilmente il lato fa in ſe che faria 75o69.e4.nomi,gito ci 12s.
5oofaria 2o, 569 e 4.noni,e la radice de 27o569.e4 noni, laqualſarie
circa 455. e 4.noni,e paſſa circa 455. e 2 terzi, diria che fuſſe la dettaypo
thumiſta e a, ſi come che ancora per l'altra uia fu determinato che è il pre
poſito, º ſe per caſo il piano terreo nonfuſe piano, ouer che il perpendicolo
caſcaſſe ſopra alcuna parte di ponto,ouer dediuiſione, procederia ſi come neº
la precedente, e per conoſcer meglio le dette parti oner frattioni diuiderò ca
daunponto, ouer diviſione, ſi dell'ombra retta, come della uerſa (come diſo
pra p:ancor
detto) in altre dodeci parti, 6 cadauna di quelle chiamaremo
minuto: la qual diuiſione mi ſarà molto accommoda per trouar le dette altez.
ze, & ancora le diſtantie)pothumiſale & orizontale ſenza mouermi dalluo
co doue me ritrouo.
Propoſitione X. -
º º
-–, -
-- a detta
-
p= . L 1 B R o º
d'etta altezza a b. Ma per eſſer queſta alquanto piu difficile del i
le altre la noglio reſſemplificare un'altrauolta, é variamente del ſºpradetto i
eſempio, horponiamo di nuouo che nella prima ſtatione, qualapongo ſia doueº
ilponto c, il perpendicolo del mio istromento mi cada ſopra il decimopito del
l'ombra uerſa, come di ſotto appar in diſegno, 9 in la ſeconda ſtatione, qua
la pongoſia quelli dou ei pontou, mi cada ſopra lo ottauopöto della detta om
brauerſa, come diſotto appar in figlira, º che dal ponto c.alponto u.ſiapie º
di 285. & che dal occhio mio a terra, cioè dal ponto e, al ponto c, ouer dal
pontox.alponto u.ſiapiedi 4 partor2 (cioè le 12.diuiſione de cadauna omi
bra) per io, cioè per li e ponti che ſega il " nella prima ſtationè
neuien i quinto, qualſeruo, poi partoſimilmente il medemo. 12. per 8 cioè
per i ponti cheſega il detto perpendicolo nella ſeconda ſtatione, neuien 1,e
nezo, & da questo 1, emezoneſotro quel 1. quinto, che fuſeruatoreſta ti
trenteſimo,
a e
e per
.
tº
. .
3. ". 28; (cioelaquantità
. . . di . . e haA
. piedi, - se
-
s-
-
e i -
-
-
-
-
* A A e º -. -
e- º º º
- a a - -
a - " -
- : º A. - , ,
-
. . . r" , a , a ºv : .. . . . .a si -- - - - - 3, “3
an, º - , i s ..: . a -, fº º
- - - - - - mln
º è º i i
- e, sessº, º e ' s .
3 a ovest t . . cº -
. .
- - - -
º scº “ , A sº ºº º e s s , e
ºsa so iº
-
-
sia un -
2
- . - - - - -- - -
- º , e,- - - -,
ºtt iº , - -- . . -
- - - - - - -
- - - -- -
- - - - - ti - -
s. - - - - -- - - -
- - - -
- - I or est e st -
sor .
-A ,a isº ova “oi,
s: º c “.s a - º -
- e
º Run- e º ſi
sº e
s., 5 t, º - tas - Sºlº
t o- - -
- è º, i E-T
-iº A\ Eff º -
-
- - - - . - -
-
- -
- - - - ; -----
- , a a5 a - -
-
- - e
º,
- -
º 2, al e=
- - - -
- -
- -
-
- -
- -eE
=l .. -
“i e è? l - = = - - - - -
- º º pºt -- : se F
- -
5 –isſi -e EL
. a-ta- - -
A . . . ai Tg -
=ef -
e -
- - . -
- -
la. -
sº 3"vº - -
lº - - -
saº
11 -
a E HE -
FA e i ts -
i.lº T - r- ---
º -
E R 2 o. 3&
è dal ponto e al pontou.neuien 95o & a questo 95o gli aggiongo 4 cioè
gli piedi 4 che hauemo ſupposto che ſia dal ponto e al ponto e ouer al ponto
io al ponto 11 farà in ſumma 954 piedi e 954 conchiudo che ſia l'altezza
della coſa i" cioè la linea che è dal pontoa al ponto b, occulto den
tro dalla globoſità t. Etper dimoſtrar questo dalocchio dalla 2, ſtatione, cioè
dal pontor. al occhio della 1, cioè al ponto e. duco la linea y e & quella pro
“duco con la mente fin a tanto che la concorra con la linea a b. dentro della glo
boſità tin ponto fiſi come nella " , il qualpontof per eſſer occulto al oc
ºbio corporalelo conſiderarò con l'occhio mentale, º perche il triangolo a e,
". ragioni aſſignate nella precedente, è ſimile al triangololpq, della pri
-
, º e 2 . - , L l . p R. a ' . . . .
che il frondopropoſito Et percheillato è quanto illato afº in quin
i piu ſome diſpiaproniperilche piglio il quinto dellato i depie
di 95o, cheſono piedi 19o. & li ſummo con li detti piedi 95o fanno piedi
ai o tinto contbudoſſer la diſtanza orizontale cioè la linea efoieri
linea e h.che è il terza propoſito Et per limedemi modi, e uie procederia nella
ſeconda statine quando deſideraſſe di ſapere la quantità della ypothumiſa
raoter della distanza orizontale rfuero è, che per altre tiepiu file iº
patria trouacled tte distanze pothamiſſile, ſimilmente tutte le alieri
meſtritioni le qualuie ſiriano molto al propoſito per quelli che non ſaniota
di arene pratica de numeri, ma per eſſer difficile a dichiarirlein ſcrittura,
le slo. Biſogna notare per queste ſorte de operationi dove ſi procede con die
poſitioni che la perpendicolare del mio occhio a terra nella più i"
tione ſarà alquanto minore di quella della statione piu lontana, i maſſime "
ſendo il detto ſtronento fiſſo in qualche coſa stabile, quantunque tal dife
"
tanto eſorto " la perpendicolare che ſarà di pianii
di
a attaccato il piombino per inſino a terra ſi in luna come inl'altra station,
il gialpironcino in aeſſeri centrodialisiromento, e congi indili
to ſtro intogirabile in qualche coſa che stia in piedi, come ſono li lucernari,
elſi debbe congegnare dall'altra banda di talisiromento un pirone fermo a
i dirimpetto del pironcino del piombino talmente che taliſtroneitouenghiagi
i"alquanto di i" ier ritornar " al noſtro propoſito, ſe
per ſorteiofuſe purtanto appreſo della detta altezza, che il perpendicolo
miº ". ombraretta,uederò medeſimamente quanti ponti gli hi
rà il dato perpendicolo di detta ombra retta, di procederò al contrario del
precedente modo, cioè io partirò li detti pontitagliati dal detto perpendicolo,
per la delºualpa timento neceſſariamente neuerirà ſempre in ritogli
º rottoſeriarò da banda, dapò ſegnarò illoce nel qual ſarò itato i dipi
metirarà alquanta rettamente in drio, quer che andarò.alquanto piuinanti
del detto luoco,tone fu fatto nell'altra ſopradetta operatione, un'altrauol
tain la ſeconda statione cercarò di nouo dii" quartier
i ticea per i detti frami del detto iſtromento, di dapoi uardarò diligent
mente ſopra quanti ponti della detta ombra retta caderi"dei"
sºlidali politidino gli partirà per i dildºdimento retºriº
e menº acuirà un rito, a questo talrottolo iº di quell'altro primº
"
varò quel primo di queſto ſecondo, eſſendo maggiore, 6 queſto re
tante ſeriarò da i" miſurarò ilſpacio, che è fra la prina, 3 ſe
conda ſtatione,con che miſura meparerà,3 il numero di i miſure,
- par
3 . 4. i- - --- --
aggiongola perpendicolare, he ſarà dal centro del mio ſtrométo a terra, i"
la quel posto doue sta attaccato il perpendicolo, º tal ſumma conchiuder
che ſia l'altezza della detta coſa apparente. Eſempigratia,ſe nella prima ps
ſitione,ouer statione,il perpendio'o,ouer piombinomi caſcaſſe ſopra lo terza
ponto della ombra rettaliopatiriali detti 3 ponti per 12 lato del quadro, º
mene ueneria un quarto, e questo quarto ſeruaria da banda, é da
poi ſegnarò il luoco domeſon i" nel detto piano retta
mente ſotto dove cade il piombino dell'istroimento. Dºpoime tiraria alquanto
in dio, un'altra uolta in questo ſecodo fuoco certaria la detta ſumità, ouer
i" traguardo del detto iſtrumento, di dapoi guardaria ſopra a
guanti ponti della detta ombra retta caderia e detto mio piombino, ſe per
caſo quel caſcaſſe ſºpra il 4 pontoio partiria il detto a periz & meneue
ineria un terzo "i terzo , ne cauaria quel quare
to che daprimaf ſalitat ,º me ne ii . Dapoi miſuraria
igienici ripina e ſi fini
ponto ſignato nel piano nelluoto doueriguardauailponto piombino nella pri
ma operationesagiº i" nella ſeconda, qual ſpacio pongo
per eſempiº che fiºriſi si partiri queſti paſsº per quel duodecimo,
"i 6.º a questo 96gli aggiongerò quanto ſarà dalpironci
ino del detto mio i; in terra qualpongo che ue ſia i paſſogin
geria al detti paſſa 96.4uel paſſo 13 farà 97 paſa, paſſa 97.conchiude
ieghefſe i"extab.&lauerità di "
i fra per li medeſimi modieuie che fu fatto della prima parte, cioè per la ſimi
litudine di triangoli, deliſuoi lati proportionali. In queſte ſorti di comen
i ſurationi, dove biſogna operare con due poſitioni,ouer in dui colpi,egliè neceſ.
rio a eſſer molto diligente in queſto che quella coſa doue ſarà "
noſtro, " oco,co
i me che ſtaſeua preciſamente nel primo perche non staſendo coſtereciſº, no
i" ". i
poco errore cauſarebberº
il nºſtro iſromento omerton un'altro eſitato in quella coſa.
s . l .
v----c.:--- v
Propoſitione XI, -
-
...
- . . . .. . .. . . . - a
s Miuogliofabricare un altro iſtromento che mi ſcrua comoda
menteaiuueſtigare con l'aſpetto le diſtanze orizontale, º ancora
leypothumidale delle coſe apparente. . . .
vi t. si i" . . . - - . . . o º. - s. -- - -
igi i una lamina di rame,ºter di ottone ben fitani groſſa circa a una co
x-sei aſta di coltello, 7 di quella ne cauo un quadro piugiuſto che ſiapoſſibile,
- - per
------ L 1. B. 6. - - - - -
per gli modidati nella quinta propoſitione di questo, nel detto quadrato i
ne diſegno un'altro alquanto minor del primo, talmente che li quattro lati di
gueſto ſecondo quadro ſiano egualmente distanti delli latidel primo,
6 que
ſi faccio per laſarui quel poco interuallo per mettere linumeri delle dimiſio
mi de cadauno lato del detto quadro, ouer istromento, º in queſto ſecondº
"gline diſegno uno altro terzo quadro tanto menor del ſecondo, che li
ti di queſto terzo ſiano egualmète diſtanti delli lati del ſecondo circa a quat
tro cofie di cortello & piu, e manco ſecondo la grandezza, ouer piccolezza
del primo quadrato, 6 queſto ſecondo interuallo lo i mettere le i
ni di lati del detto iſtromento, º fatto questo diuido cadauno lato di queſti
tre quadrati in due parti eguali, o dal centro di tal quadro a " di
quelle diuiſioni tiro una linea retta, per eſſer meglio inteſo ſia i primo qua
dro abc dconlialtri dui quadrati inſcritti come nella ſequente figura appa
re, & le linee che uengono dal centro k del detto quadro alla mità di ciaſcun
lato ſiano le due linee e fºrgh.le quali due linee uengano a diuidere ciaſca
dun lato di questi tre quadrati in due parti eguali io dico che questo istro
mentononuorria eſſer men di una ſpannali ſ", per lato.ilche eſsen
do ogni mità del lato del 2 quadrato uol eſſer diuiſo in 12 parti, leguali 12.
parti ſe chiamano ponti,talche cadaun lato del detto 3. quadrato uerria a eſº
ſer diuiſò in 24 pòti, cioè 12.in unamità,3 12 nell'altra mità,6 tutte que
ite i 2.6 12 ponti cominciano a numerar dalla mità di ciaſcun latà,andan
douerſo l'angolo ſia da una banda come dall'altra, º per eſſer più pronto a
numerar li detti ponti in quel interuallo, che fra lì lati del primo & ſecondo
quadro gli ſi mette il numero a ciaſcadun ponto cioè 1.2.3.4.5.57.8.9:rò.
i 1.& i 2.6 il primo ponto in luna e l'altra mità, principianella mità del
lato,cioè doue che le due linee ghº è fſeganoli lati del detto ſecondo qua
drato, il 12 ponto di l'una º l'altramità uien a fenire nelli quattro angoli
del detto 3 quadrato, acciochetai 12 2, diuiſioni per è " fia
nopiu ehidente, ſe diuide tutto quel patio che è fali lati del ſecondo, è ier
i": con lineettetheuenghino dal centro K del quadro cadauna
di quelle 12 e 3.diuiſioni già fatte in ciaſcun lato del ſecondo quadrato Et
oltra di queſto ci ſcaduno di queſti 12 o 12.ponti de ciaſcun lato ſi debbe
diuidere ancora in altre 12 parti eguali,le quali ſe chiamano minuti, º farli
euidenti con lineette tirate dal centro k come fu detto di ponti, di fatto que
ſto a cadaunº latº "detto ſecondo quadrato atrrà a eſſer diuiſo in 283 mi
inuti, cioè i 44 inidahimità dellato, i 443iel'altra mia. Ma perche
questa coſi miniitaliſione non ſi può mandara eſecutine in tin "
piccolo, nondimenoer eſſermi " tepongo in figura ſotto lo ſcritto
quadretto del qualegnimità del lato del ſecondo è diuiſo ſolamente in 6 par
ii, maper accordarſi con quello che ſe ha adire » ſupponeremo che ciaſca
a
i.
- - i
, , 7 E R 2 o. - - . .33
duno di queſti uala per doiponti. El numero di detti ponti per la ſtrettezza,
del pacio non ui ſe ſono potuti accommodar,ma baſta a ſaper che doue i;
il primo ponto dal euerſò bſe gli pone iº doue finiſſe il ſecondo uiſiglimet
te2. & coſi ſ" n in 12.ilqual 12 ponto uiena terminare nel
dngolo b del ſecondo quadrato,il medeſimo ſi debbe fare nell'altra mità uerſo
a cioè nel fin del primo ponto dal e.uerſo a metterui 1.& in fin del ſecondo 2.
& toſi andarprocedendo per fin in 12.ilqual 12. uien a fenire nel angolo a.
del ſecondo quadrato, di tutto ſito che ſe è detto del lato a b, del detto ſecondo
i" intender,etfar inli altri tre lati a c.edet db.del detto ſeci
di quadrato,cioè principiara numerarali ponti di mezo, cioè gfh, del detto
ſecondo quadrato, 3 fenir nelli angoli abc d.& biſogna auuertire, come diſo
pra fu detto, che li detti numeri di ponti uogliono eſſer poſti in quelli inter
alli cheſono fra li lati del primo quadro, º quelli del ſecondo oltra diqueſta
dº
, "
una dioptra, ouertraſguardo il qual traſguardo, uolendo far de un
zo ſolo elſi debbe tuor quella lamina di ottone,ouer dirame piana,a tiran
ela, con una rega giuſtiſſima, una linea rettalonga quanto è il diametra
del quadrato dell'itiromento,qualin questo caſo ſaria quanto che è dala al di
gi dal bal c.6 queſta i linea ſuppono che ſia la retta l m. & queſta ſia
iſa in due parti eguali inponton º ad angoli retti con un'altra rettali,
hea, a quella eguale lagual pongo ſia la op & ſopra il ponton faccio un cir:
toletto piccolo, º " eguale a quello ne ſia deſcritto in cadau.
ma eſtremità di queſte due linee,cioè ſopra li pontilm op.a di questa figura
talarne fuora luattro brazza in croce perfetta, ma talmente che il corpo de
i"zza,ſia al contrario del noſtro i C07
-
" . . . .
-
. .
- - -
. . -
. .
º a: a - º - .
º a A X
vs. i Q.
-
as's A
-.
Vs, o Nºks - la
º eſa. º - a An - º so ,
i Ava º otto to V os) sy
-
,- I - - - - -
ZL
ea - - -
est a o cao, 2 orgiasti sºlº º i
eiva - - M4
z 1 2 R 6 -
sia biſºgna uſar diligenza, he quelli lati che paſſano per il centron, ſiana,
rettamente tagliati, liquali latiuingono a eſſerle prime due linee tirate nei
principio, cioè la " & op. Fatto queſto biſogna aſſettare nel centro di
cadauno di quelli quattro cerchi l m op.una ponta alla ſimilitudine della pon
taq.òueramente una laminetta con uno buſtino alla ſimilitudine della lami
netta r.the oppoſitamente ſe incontrino per traguardar le coſe. Et dopò que
ſto biſºgna con un pironcino impironare il cetron della dioptra, oaertraſguar,
do " il centro K. del nostro istromento, talmente che la detta dioptra ſia
girabile ſºpra il detto centro K.onde eſſendo ben fatta, 3 aſſettata li effetti
Iſuoi ſaranno di taſſorte che ogniuolta che ſia girata,talmente che la linealm.
della diptra,caſ hipreciſamente ſopra la linea e fidelisiromento neceſſaria
mente l'altra linea op.della detta dioptra caſarà preciſamente ſopra la linea
gh del detto istromento, º quando che coſi stia taldicptra,la ſe ripoſarà resº
tamente ſpra il notiroilromento ſimilmetetaldioptra ſe diria ripoſarſerº
tamente ſopra del detto ſtromento, quando che la linea l m. di tal di pirati,
ſtaſſe preciſamente ſopra la lineagh dell'iſtromento, ilche eſſendo l'altra li
neapo della detta dioptra,ueneria a caſcar ſopra la linea e fidel detto istro
mento,et queſto taliſtromento per operarlo,biſºgna dall'altra bada congegnar
ui di poterlo accommodare in cima d'un bastone alto almen tre piedi, ilqual
baſtone per operarlo alla foreſta, biſogna che da l'altro capo habbia un ferra
appontito di poterlo piantarin terra, ma per ºperarlo in luochi doue non ſip
teſſe piantare " potria far a tal lasione unpie alla ſimilitudine di
qaelilucernali che ſi coſtumino per ficcarle lucerne il nolendo cheial iſtrº
mentone ſerua comodamente,non " mente per inuſigare ana diſtanza ori
zontale, ma ancora leypothumiſa e,ouer diametrale, cioè di ſotto in ſuse dia:
metralmente,ouer disusoingiuso pur)pothumiſilmente. Bisogna congegnar
taliſiromento in la cima di quel baſtone, come son duipoli talmente che leuan
dolo dalla parte dananti,la parte di drio ſiuenghi ad abbaſſari -
S" prima ilponto a ſituato nel piano dell'orizonte, dico che egliº poſſibile a
conſiderare, ouer conoſcere quanto ſia da me distante, et per inueitigar
queſto piglio il mio fabricatoistromento,et lo pianto rettamente, cioè perpen l
G.
i g.
i : º
i e' - e
e - - i
5 di i
i E r e R e
tipiſſime pareri dal detto luoco primo, a queſto diſcoſtamento lo poſſo far
da qualbanda mi pare,cioè,ouer uerſo le due bacchette giapiantate,ouer dal
la parte conuerſa, ma per al preſente me uoglio diſcoſtar andandouerſo le due
bacchette, cioè uerſo lidui ponti gf & tal diſcoſtamento pongo che ſia paſſa
15, nel qual loco pianto de nouo il detto mioistromento, ma talmente che ſia
nella medeſima linea, che ne dinotarà le dette due bacchette, ilche facilmente
ſe conoſcerà traſguardando, 3 incontrando le due ponte, ouerbuſi d e della
retta dioptra con le dette due bacchette,ſi come fu fatto nel primo loco, et fat
to queſto,egliè coſa chiara che ſtate la detta dioptra retta ſopra del detto iſtro
mento,in questo ſecondo luogo, a guardando per le due ponte, ouer buſib c.
non ſi potrà uedere il ponto a. anzi ſarà forza, uolendolo uedere perle dette
due ponte,ouer buſi il detto ponto a.a obliquare,ouer torzere la detta dioptra,
ſenza mouer l'iſtromento, con la ponta, ouer buſò c. uerſo il detto a come che
nella figura del 2 luoco appare, di fatto questo guardo diligentemente quan
to ſe ſia diſcoſtata la linea bc.della dioptra dalla ſua rettitudine, cioè dal pòta
b.& queſto lo conoſcerò per uigordiponti, di minuti già deſcritti nel lato del
2 quadro,cioè quàtinereſtarāno diſcoperti ſrah.& i horponiamo che dal bal
i ſiano 4 ponti, cioè de quelli che ciaſcadunamità del 2. quadratone è 12 di
rò per la regola uolgarmente detta del 3 ſequattroponti me ne da 12. per la
mità del lato che me darà quelli 15. paſſa che hauemo ſuppoſto che ſia dallo
co,doue ſe piantò prima lo iſtromento al luoco,doue ſe piantò alla 2 uolta,onde
multiplicarò quelli 15 paſſa per 12 farà 18o. & questo partirò per 4.me
neuenirà 45. & paſſa 45. conchiuderò che ſia dal luoco, doue che prima ſe
piantò l'istrumento al ponto a. C. coſi ſe per ſorte ogni ponto foſſe diuiſo in
12 minuti, 3 che per ſorte dal ponto h.al pontoi. fuſſe,poniamo caſo minu
ti 8 io direi ſe minuti 8.mi da minuti 144 cioè la mità del lato del quadro,
che mi darà paſſa 15, onde multiplicaria li detti paſſa 15. fiali detti minuti
144faria 2i 6o.& quaſto partiria per li 8 minuti,ne aeniria paſſa 27o.&
paſſa 27o.conchiuderia che fuſſe dal detto luoco, doue che ſe piantòprima il
detto noſtro istromento per final detto pontoa & coſi procederia nelle altre
ſimilehor per dimostrar la cauſa di tal noſtra operatione per abbreuiar il di
re nel centro dell'iſtromento della prima poſitione intenderemo un K. & nel
cêtro di ſillo della 2.poſitione intenderemo un n. & arguiremo in ſto modo,
pche la linea l h è equidiſti e alla linea Ka.l'angolohni, del triago etto h n i.
ſarà eguale,p la 29 del ridi Euclide, all'angolo a del triagolona K.peſeralter
nig ſimilmite l'angolo K.del triangolon a Kè eguale all'angoloh, del trian
fatto nºi per eſſer l'uno el'altro retto, onde per la 32 del 1. di Euclide,li
tetti dui triangoli K a n.6 bn i ſaranno equiangoli, 3 conſequentemente
perla 4 del 6 di Euclide, ſaranno delati proportionali,onde la proportione del
lato hi, al laton h, ſarà, come quella del lato Kn. al lato Ka, ci perche nel
, - principio
- T E R 2 o. 34
principio fu ſuppoſto che ilillato hi fiſſe punti 4 & illatohn. uiena eſſer
ponti 12 per eſſeregualalamità dellato del quadro,et il lato n Kfu ſuppoſto
eſſer paſſa 15.onde per ritrouarillato Ka.incognito per la euidenza della
16.del 6.di Euclide, multiplico il lato Kn.cioè paſſa 15 per il lato b n. cioè p
onti 12 fa 18o ct questo parto per il lato bi. cioè per li 4 ponti che miſco
prela dioptra dal preſuppoſito, meneuiene 45. et paſſa 45. diremo che ſia il
lato K a.come che in principio fu determinato,e coſi ſe procederia quando che
il ponto a fuſe piu in alto,ouer piu baſſo dell'orizonte alzando,ouer abbaſſan
do la parte dauanti dell'iſtromento,ſtante però ſempre il baſtone doue ſarà ſit
toperpendicolare all'orizonte,ſi in monte come in piano, et ſimilmente le due
bacchette che ſe piantaranno ſi debbono ſempre piantar perpendicolarmente,
ettaibacchette uogliono eſſerrettiſſime,et la traſmutatione che ſe farà dal 1.
al2.loco con l'iſtromento, biſogna che ſia egualmente diſtante dal piano dell'
orizonte, Oltra di queſto biſogna conſiderardiligentemente, e minutamente
lipoti et minuti,et parte di minuto, che laſſarà ſcoperti la dioptra, cioè la qui
tità de hi.perche ogni picciolo errore, che ſi faceſſe in li detti minuti cauſaria
no errore moltoeuidente nella concluſione perche tai ponti,ouer minuti uen
gono a eſſer partitore,et ogni minimo errore che ſi faccia nel partitore, non
poco fa uariarloauenimento,
1 L F 1 N E.
I N V E N E TI A, Appreſſo CamilloCaſtelli, 1 ss 3.
|-
|
|-·•-|-|-
·A
-·-
*
*|-
|-!|-· •••• •••----• . *:••**،«).·!”·...··
• .--.*|-·--------~~ |--··|-,
-,
• ...-- ,|-|-|-- *** |-
*…*..*_-' ~|-- … -|- ! ·|-|-----|-
---------|- |-|-|-,, |-|- |-|-----
|-|-
-- - - |-, !* »-- - -- ---- |-… --
-----|-·|-
„ ! …----------|------+
|------
…
،·|-----|-·----!·|- ·|×--------
��~~ ~~* *· · |-|-|-
-* * .---- ^^
«…,
.ae …
!----|-|-|-----·|- ,,~-
--· · --
|-|-!|-
-
|--
----
•… , , !-- »-----
|-
|- -.*
----|-
|-|-
· · ·
-%----|- -|-· *
·- * *-·-------- -|-
-
~* -••|-|-|-|-|-
-… º- -· -
-- • •|-|-|-----|- |-|-|-
-*,
·|-
- -
,... - z.- -|-
… .”- -.*¿.**
- ----- * .|-
|-·** ----·- -----|-
- -|-- |-*|-•• • •|-|-----
••• • • • • •|-- .
|-----• • • • ----|-|-|--
----|-|--|-
·----|-|-, ,|-·
*º’ *|- √|-... |-|-|-|-|-|-
----·|-----·----|-|-
------------|-|-|-|-|-
|-|-· |- · ·|-
|-|---------
-|-·----
| --… ···|-__*
• !!!• ----!… --
·|-|-
|-|-----
••----|-|-|-
*|-|-----|-|-|---------|- …-|-|- - - -
|--|-|-- -
---------|- ·*----
· *|-----… *|-|- |-|-|-|-|--
-----|-----------
√. |-|-∞
·· |-|-|-|-
|-|-|-·×|-|-
-·*.|- -----|-
··- -----· ~);* *- --|-
·-|-|-
|-|-|-|--••-|-
|-· ·· · · -·
|----- …
*:|--- ----|-. ----… *|-|-· :
- ----- - |--
#~----… |-
|--
*·- -|-
----|-|-
|-|-|-·
|-|-|-+
-
→
|-|-
|-|-----
|-· · · ·----|-|-----
|-|-·|-|-
- …·· *|-
… --·
·+*----·|--
*|-----
!rº----|-
----·|-·|-·
----|-|- *·|- ----…
•»·
-·|-|-
|--|-|-----
… --|-|- ----|-·|-|-
|-|-|-
------------|- ·
|-•
-
--------|-
,|-|-·
|- ----|-|-----
*{ · -|-
… • •|-
|-,
|-----
~ !-· |-·
*:·*|-·----|-|-|-
|-·----|-|-|-
·----|-|-|-|-
|-|-|- --------
&^-·|-·|-|-|-
·
|-·|-|-•
|-|-|-
|-
|-|-|- ··
* -|-·|-|- |------
|-|-|-
- -->|-|-
|--
*|-
€. * * ·* …|- * …|-
|-|-|- |-
|- |-----
·----|-:
|-
|- |-
|-|-
-,|-|-·: |-
·· |-
----* .|- |-|-·-
|-|-|-
|-••|×
|-*,|-
|-
|-|-
• .|- |-|-
|-
|- |-
|-
-|-
|-
----•, , - -
|-
·
• . .
----
|-
+|-
|-** ... . |-
· ,-- |-
|-|-
-
|-·
---- ··
|-|-
-*…*
----
|-+
'-',|-|-
----
*|-; ----
·|-
|-----•|-|-
-*
►|-|-|- ·* ,
|-|-·
·º º
|-----|-·
·• •|-
- \----, ·|-
!
|-|---------
|-|-
|-
·
|-
,,
•
�~
„S
*$
!S
·
– !
|-:-----
|-ºq
·
|
|-|
|-|| 4|
|-+•
|-}• •
|
|-
|•
|-{|
-
--. |%|-
~);} »|-
·|-
- - - --
•
--
--
-
|------★ → ← → ·
I L PR I M O L I B R o
D E L LI Q V E SITI,
ET 1Nv EN r1oN1 D 1veRsE
DE NICO LO TART A GLI A,
s O PRA GL I TIR I D E LLE ARTI GLI E RIE,
ºra i TRI svoi va i11 Acci DENTI.
-
I 333
QyEsITo PRIMo FATTO DALL'ILLvsTRrss.
signor Franceſco Maria Duca Eccellentiſsimo di Vrbino.
- L'anno. M. D. XXXVIII. - a r :- a
· I N V E N E TI A.
a e , e º - - - - - -
a º -
r
-- --
. -
.
-
. . i
º -
-
-
I
-- -
i t-, º ra -s - e
- sa -
s: i .
* * * º
; e
- - -
2 !
i 2
-
º . . . . . . .
A s ci o º a cadauna di queſte tai parti,ouero pontiuuol eſſer anchora diui
ſa in altre dodici parti eguali, con il medeſimo ordine, legual diuiſioni non ho uolu
to tirare in queſta figura piccola, perche generarebbemocòfuſione, ma in una ſqua
dra di comune grandezza,coſi,come ho detto,uuol eſſer diuſa,tal che tutto il det
to quadrate e.fi.g.kueniraà eſſer diuiſo in 144 parti eguali,lequal parti chia- .
emeremo minuti, º queſti minuti ſi ſegnano con liniete alquato piu corte di quelle
i delli ponti, perche ſono poi piu facili da eſſer numerati per mezzo dei ponti(con
e maggior linee depinte)per ſapergia che ogni pontocòtiene 12 minuti. Fatto que
“ſto biſogna ficcare un pironcino di ferro, ouero di ottone preciſamente in ponto.h.
(centro del quadrante)é à quel talpironcino attaccarui uno perpendicolo gira
bile, cioè uno fil di ſeta(ò d'altro) con uno piombino da capo alla ſimilitudine del
perpendicolo.h.g.d.& coſi con taliſtrumento habbiamo conſiderato tutte le uarie
“poſitioni,ouero eleuationi, che occorrer poſſa in qualſiuoglia perzo di artiglieria.
Et la prima poſitione di cadauno pezzo s'intende quando, che quello è aliuello,
cioè talmente aſſettato,che ponendouila gamba piu longa della detta noſtra ſqua
dra in bocca diſteſa rettamente per il fondo del uacuo della canna, il perpendicolo
caſchi preciſamente ſopra il lato.h.fk del quadrante, come di ſotto appare nella
prima figura. Et ſimilmente uno pezzo s'intende eſſereleuato un ponto quando
che quello ſia talmente aſſettato, che ponendouila detta gamba piu longa della
detta noſtra ſquadra in bocca diſteſa rettamente per il fondo del uacuo della can-,
na(come prima)il perpendicolocaſchi preciſamente ſu la diuiſione del primo pon
to,come diſotto appar nella ſeconda figura: Etcoſi un pezzo s'intende eſſere ele
uato due ponti, quando che il detto perpendicolo caſchi preciſamente ſopra la di
uiſione del detto ſecondo ponto, º coſì al terzo quando caſcara ſopra la diuiſion
del terzo, il medeſimo s'intende del quarto, quinto, º ſeſto. Et quando che uno
pezzo è eleuato al ſeſto ponto (cioè come diſotto appare nella terza figura)s'in tende
s .
- P R I M. O. 6
tende alla maggiore eleuatione, che eleuarſi poſſa.(Dico un pezzo d'artigliaria,
perche li mortari poi ſi poſſono eleuare in tutti li altri ſeguenti perfinal duodeci
moponto.) Et queſto che habbiamo detto dei ponti, ſe debbe anchora intendere
dei minuti,cioè,che quando, che unopezzo ſia talmente elenato, che il perpen
dicolo caſchi preciſamente ſopra la diuſione del primo minuto, cioè ſopra la duode
cima parte del primo ponto, tal pezzo s'intende eſſer eleuato uno minuto, gr
quando caſchera ſopra alli due minuti, s'intendera eſſere eleuato duoi minuti,
il medeſimo s'intendera de tutti li altri, per fin alla maggior eleuatione, cioè
alla eleuatione delſeſto ponto, ouero ſettantadue minuti, come nella detta ter
zafigura appare: Li altri minuti che ſeguita perfino in capo, ſono per le eleua
uationi di mortari,
Pezzo aliuellato.
B i Tezzo
L I B : R. O, e - e
D V ca. Ma ditemi un poco per qualuerſo credete uoi che una artegliaria
fara maggior effetto,ouer paſſata nella coſa doue ſe tira,tirandoui con quel
la aliuellata,ouereleuata dauanti. N, A uoler riſoluere queſto queſito ſenza re
prenſione, egli è neceſſario, che uoſtra Eccellentia, me proponga tal queſitoper
eſempio,ouer figura,con la quantita della diſtantia di talartegliaria, e la qua
lita del luoco doue ſe tira.s. D. Pongo per eſempio, che il mioccorreſſe di far bat
tere una fortezza che fuſſe in cima di una colina,auer monticello, alto paſſa.6o.
ci che lontano paſſa. Ioo.da quella tal colina, cuer monticello, uifuſſe un'al
tra colina, ouer monticello, alto alla egualita di detta fortezza, cioè pur paſ
ſa.6o (come di ſotto appare in figura) & poniamo che ſopra la cima di queſto
ſecondo monticello, uiſe poteſſe stare commodamente con la artegliaria d bat
tere queſta tal fortezza, la quale artegliaria in tal luoco ueneria à tirare in
quella retto tramite, cioè con la detta artegliaria aliuellata(come di ſotto appa
rein figura) & poniamo anchora che tal fortezza, ſi poteſſe commodamente bat
tere fiando con la artigliaria nel piano (cioè stando da banda nel pie del detto
ſecondo monticello in quella medeſima diſtantia) cioè stando lontano dal pie del
monte, doue è la fortezza pur paſſa.1oo.nel qual luoco, la detta artegliaria
uerria à tirare in quella stando molto eleuata dauanti, cioè tiraria in quella di
ſotto in ſuſo(come di ſotto appare in figura.) Hor ue adimando, in qualluccopen
ſati che tale artegliaria faria maggiore effetto, ouer paſſata in detta fortezza,
( V
-- - - P R I M O. 7
cioè ftando in cima del detto monticello, ouer stando iui da banda nel pie di quel
lo. N. Senza dubbio,che stando nel piano, cioè nel pie del monte,faria maggio
re effetto,ouer paſſata in detta fortezza, di quello farla stando nella ſommita del
monte. S. D. Etiogiudicarei, e giudico eſſer tutto al contrario, perche quelle
che tiraranno dalla ſommita del monte ſaranno molto piu propinque alle mura
glie di quella tal fortezza, di quello che ſaranno quelle che tiraranno dal pie del
monte, é quando che la coſa doue ſi tira è piu propinqua alla artegliaria, per
ragion naturale, la balla douria far maggiore effetto in lei. N. Q uando che
un'artegliaria tiraſſe egualmente per ogni uerſo ſegueria quello, che dice uoſtra
Eccellentia. Ma per efficace ragioni ritrouo tutto all'oppoſito, cioè che ogni ſorte
di artegliaria neceſſariamente tirara manco per linea retta, stante aliuellata di
quellofaria in qualunque altro modo aſſettata,o per dir meglio, che ogni ſorte di
artegliaria neceſſariamente tirara piu per linea retta stante alquanto eleuàta
dauanti di quellofara stante quella d luello, º quanto piu stara eleuata tanto
piu tirara per retta linea, il medeſimo ſi debbe intendere eſſendo abbaſſata, cioè
che molto piu tirara per linea retta stante quella alquanto abbaſſata dauanti, di
quellofara stante à liuello, º quanto piu stara "ſata, tanto piu tirara per
linea retta. S. D. Q ueſto che uoi dite, me pare una coſa molto strania da crede
re,cioè a dire, che una medeſima quantita,è poſſanza dipoluere, debbia ſpinge
re piu urgoroſamente una medeſima grauità di balla, per un uerſo,che per un'al
tro,è però haueriatà caro,che uoi meaſſignaſti la ragione, è cauſa di queſta uoſtra
opinione. N. La ragion di queſto lo dimoſtramo (per li accidenti accadenti nelli
ſuoi tiri)nell'ultima propoſitione del ſecondo libro della uoſtra nuoua ſcientia,ue
roè, che in tal dimoſtratione, non ſe aſſegna la cauſa propinqua di taleffetto, la
qualcoſa in talluoco pretermeſſi, per non faſtidir uoſtra Eccellentia, perche tal
cauſa propinqua, ſe dimoſtra con la ſcientia di peſi,la quale è una ſcientia di non
poca ſpeculatione, per eſſer quella ſubalternata, ſi dalla Geometria, come dalla
natural Filoſophia. Ma quando non ſia graue à quella l'aſcoltarmi, io mi sfor
zaro di dimoſtrarla al preſente. S. D. Seguitati pur, ma ſotto breuita. N, Per
dimoſtrar queſta coſa rettamente ſono aſtretto uolendo eſſere inteſo è mandare
auanti la diffinitione di alcuni termini opportuni, etiam alcune ſuppoſitioni,come
ſi coſtuma in ciaſcuna ſcientia, & perche tutte le coſe meglio ſi apprendono per
eſempio,che per parole. Pongo per eſempio la libra, ouer bilanza.a.b.con lidoi
brazzi.a.c.& c.b.eguali, e il centro, ſopra del qualleigira,ſia il detto ponto.c.
e nell'eſtremita di detti due brazziſiano congiunti due corpi egualmente gra
ui,liquali nominaremo dalle medeſime lettere, cioè.a.&.b.liqnali due corpi, per
eſſere eguali in grauità,dal preſuppoſto, é appeſi in longhezze eguali, cioè d gli
detti due brazzi.a.c.&.cb.della propoſta libra, qual ſono sta ſuppoſti eſſere
egualmente longhi,per la prima petitione adutta da Archimede, nel libro che fa
del centro della grauita, quelli inclinaranno egualmente, cioè che staranno in
equilibra, come diſotto appare in figura. --- - - a
-.
t Anchora
1. I B R O -
Suppoſitione ſeconda.
Et il diſcender d'un corpo graue, ſi ſuppone eſſer tanto piu obliquo, quanto c
nel ſuo diſcender capiſſe manco del diretto,in medeſima quantita, cioè che capiſſe
manco parte della linea della direttione, ouer di un'altra è quella equidiſtante,in
la medeſima quantita, cioè in medeſima quantita di circunferentia del cerchio do
uegia,ouer ua,cº queſto nella figuration ſeguente meglio s'intendera.
S Vppoſte adunque le ſopradette ſuppoſitione, adduco queſta propoſitione, º di
co che ogni librato peſo partendoſi dal ſito,ouer luoco della equalita, quel ſi fa
piu leue, 3 tanto piu, quanto piu ſara lontano dal detto luoco della equalita.
Et per eſempio di queſta propoſitione ſia la libra.a.b.(della figura precedente)
girabile ſopra il detto centro.c.con li due medeſimi corpi.a.gr.b.(eguali)appeſi,
ouer cagiunti alle due eſtremita di ambedue librazzi della detta libra, z stiano
nel medeſimo ſito della equalita(come diſopra fu ſuppoſto)hor dico,cheremouen
do l'uno, º l'altro de detti corpi dal detto ſito della equalita(cioè arbaſſandone
uno, º eleuando l'altro)l'uno, è l'altro de quelli ſara fatto piu leue ſecondo il luo
co, tanto piu leui,quato che piu ſaranno allontanati dal detto luoco della equa
lita. Et per dimoſtrar queſto ſia arbaſſato il corpo.a.(della detta figura preceden
te)per finalponto.u.(come nella ſottoſcritta figura appare,)é l'altro ſuo oppo
ſito(cioè il corpo.b.)uerra deſſerſi eleuato per inſin al ponto.i.ci ſia diuiſo l'uno,
- e l'altro
- p R 1 M o. - 9
e l'altro di due archi.au.e .ib in quante parti ſi uoglia, eguale bor poniamo
l'uno, è l'altro in tre parti eguali in lipontilm.e qſ & dalli trepontin.liſta
e notirate le tre linee.n.o.l.m.&.i.kequidiſtante al diametro.b.alequale ſegara
no la linea.e.fdella direttione nelli tre ponti, z.yx.ſimilmente dalli tre ponti.
q.s.u.ſiano tirate le tre linee. q p.s.r.&.u.t.pur equidiſtante alla medeſima li
nea.a.b.li quali ſegarano la medeſima linea della direttione nelli treponti, e
2.33. onde per queſte coſe coſi eſpoſte ueniremo ad bauer diuiſo tutto il decen
ſo. a. u fatto dal detto corpo. a.nel diſcender in ponto.u.in tre decenſi, ouer parti
eguali,li quali ſono.aq.q.s.&.s.u. Et ſimilmente tutto il decenſo i.b.qualfaria
il detto corpo.b.nel diſcendere,ouer ritornare al ſuo primo luoco(cioè in ponto.b.)
uerra à eſſer diuiſo in tre decenſi, ouer in tre parti eguali, li quali ſono i l.l.n.
cr.n.b.& cadauno de queſti tre, di tre partiali decenſi capiſſe una parte della li
nea della direttione, cioè il decenſo dal. a.al.q.piglia, ouer capiſſe dalla linea della
direttione la parte.c, 6 lo decenſo.q.s.piglia, oucr capiſſe la parte.gr.3.6 lo
decenſo.s.u.capiſſe la parte 2.33 % perche la parte.c.e è maggiore della par
te. & o (come facilmete geometricamete ſi puo prouare)onde(per la ſecoda ſup
poſitione)il decenſo,q.s.uerra a eſſer piu obliquo del deceſo.a.q.onde piu leue ſara
il detto corpo.a.(per la ſuppoſitione)stante quello in ponto,q.di quello ſara, stan
te quello in ponto.a.Similmente perche la parte o 2.(della linea della direttio
ne) è minore della parte cº .2.il decenſo.s.u. (per la medeſima ſeconda ſuppoſi
tione ſara piu obliquo del decenſo.q.s & conſeguentemente) per la prima ſuppo
ſitione piu leue ſara il detto corpo a ſtante quello in pontos.di quello ſara stante
in ponto.q. Et tutto queſto, é per li medeſimi modi ſi dimoſtrara nell'oppoſita
parte del corpo.b.cioè che il decenſo di quello dal ponto.i.al ponto.l.è piu obliquo
di quello, che è dal ponto.lal ponto.n.(per la detta ſeconda ſuppoſitione)perche
la parte.r.y.che capiſſe della linea della direttione, è minore della parte y.z on
de per la detta prima ſuppoſitione piu leue ſara il detto corpo stante quello in pon
toli.di quello ſara stante quello in pontolº per le medeſime ragioni piu leueſa
raſtante quello in ponto.l.di quello ſara stante in ponto.n.6 ſimilmente piu leue
ſara stante in ponton.di quello ſara tante in ponto.b.(ſito della equalita) che è
il propoſito. . . . - i - . . .
- e 2- S. Dv e A. Che uolete inferir per queſto N,
Voglio inferir queſto, che ogni artigliaria eſſendo
º aliuellata,la s'intende eſſer nel ſito della equalita,
A & la ballatirata da quella, in tal ſito uſciſſe del
pezzo piugraue, che in qualunque altro modo ele
º uata,ouerſeparata da quel ſito della equalita(per
ſe le ragioni di ſopra adutte)è però in tal ſito la balla
ua con piu difficultà, º molto piu preſto comincia
- a declinar al baſſo, cioè uerſo terra, º in maggior
-
almen.5o: N. Non ſolamentela non tirarali detti paſſa. 5o per linea perfetta
mente retta, ma la non tirara un paſſoſolo.S. B. Egli è una pazzia lauoſtra. Ne
da ragione è quella che acquieta l'intelletto delli huomini,perche quella, ne diſcer
neil uero dal falſo. S.D. Egli è il uero. N. Dapoi adunque che la opinione di uo
fira Eccellentia è che la balla tirata da tal colobrina aliuellata, debbia andare
una parte del ſuo paſſaggio,ouer moto uioléte per linea retta, º il reſtate poi per
linea curua stante che queſto fuſſe il uero, uoria ſapere da quella, qual è la cauſa.
propria che talballa uada coſi per linea retta,in quella parte, doue che quella ſup
pone che uada coſtrettamente, e quale ſia medeſimaméte la cauſa che lei uada
coſi per linea curua, in quella parte,doue ſuppone uoſtra Eccellètia che uada coſi
curuaméte. S. D. La grandiſſima uelocita che ſi ritroua nel moto di talballa, nel
uſcir della bocca del pezzo, è la propria cauſa che talballa per un poco di tempo,
euer ſpaciouada rettamente per aere, ma dapoi mancando alquanto in quella il
uigore, º la uelocita, comincia poi ad alentarſi e ad abbaſſarſi ſucceſſiuamente
uerſo terra, é coſi ua continuando per finche percuote ſopra quella. N. Certa
mente uoſtra Eccellentia non potea riſponder meglio di quello ha riſpoſto, cioè d.
dire che la gran uelocita è la propria cauſa, di riduril moto di talballa(ſi poſſibil
è)alla rettitudine, º ſimilmente, il mancar della uelocita in quella,è la propria
cauſa di farla tendere & declinare nel ſuo moto curuaméteuerſo terra, e quan
to piu ua mancando in quella la detta uelocita, tanto piu famaggiore la ſua decli
natione,ouer curuita, e tutto queſto procede,perche ogni corpograue ſpinto uio
lentemente per aere, quanto piu uaueloce, tanto piuin tal moto ſi fa men graue,
è però ua piu rettamente per aere,perche lo aere piu facilmente ſoſtenta un corpo
quanto piuegli è leue,tamen nel far di ſuoi effetti in tal moto aſſumme molto mag
giorgrauita della ſua propria,è però quanto piu un corpo graue uaueloce(nelmo
touiolente)tanto maggior effetto fa in ogni reſiſtente. Similmente quanto piu ua
mancando in quellola uelocita, tanto piu in tal moto gli ua creſcendo la grauita,
la qual grauita,continuamente lo ua ſtimulando, º tirando uerſo terra. Ma nel
faraeſuoi effetti in tal moto aſſummemaggior lenita,ouer minorgrauita, è però
fa minorefetto. S.D. Q ueſto uoſtro diſcorſo non me diſpiace, è però i",
TN. Dico adiique che da queſte coſe dette,et per ragion naturale approbate, naſce
queſta cocluſione,che doue è maggior uelocita nella balla tirata uiolentemete per
aere,in quella è manco grauita, o econuerſo, cioè che doue che in quella è minor
delocita iuiè maggior grauita in quella.S.D. Egli è il uero, Nivanchordico,che
doue che in quella è maggiorgrauita, iui è maggior ſtimulatione di quella in tira
rela detta balla uerſo il centro del mondo,cioè uerſò la terra.S.D. Egli è coſa cre
dibile. N.Hor per cºcluder il noſtro propoſito,ſupponeremo che tutto il paſſaggio,
duerutaggio che debbiafar, ouer che habbia fatto la balla tirata dalla ſopradetta
colobrina ſia tutta la linea.a.b.c.d.& ſi poſſibilè che in quello ſia alcuna parte
che ſia perfettamente retta, poniamo che quella ſia tutta la parte.ab.la qualſia
diuiſa in due parti eguali in pentose e perche la balla paſſara piu ueloce per il
ſpacio ae (per la terza propoſitione del primo, della noſtra nuova fº"
- , 9 , quello
r . L 1, B : R. O
quellofara per il ſacio e.b.Adunque la detta balla andara piurettamente, per
le ragioni di ſopra addutte per il ſpacio.a e di quellofara per il pacio.e.b.onde la
linea.a.eſaria piu retta della e.b.la qualcoſa è impoſſibile,perche ſi tutta la a,b,
è ſuppoſta eſſer perfettamente retta, la meta di quella non puol eſſer me piume
men retta dell'altra meta, ci ſi pur l'una meta ſara piuretta dell'altra ſeguita
neceſſariamente quell'altra meta non eſſerretta, è però ſeguita de neceſſita, la
parte.e.b.non eſſer perfettamente retta i
- - - - - -
-
- - - - -- -
ci - - B º
s -HE AF
- - t ) . . . . . . . . . . .
dare alcuna minima parte del ſuo moto per linea perfettamè
teretta,ch'è il propoſito. S. D. Voi hauetiben difeſa la uo
ſtra ragione, queſto baſta per hoggi, come ſia ritornato da
Teſaro uoro che ſi faccia l'eſperitia di qſte uoſtre inuentioni. N a
. A 2 uſi e
- L I B : R : Or -
- è
a V E SMartinengo
II o I ICauallier
I I FAT T9 DAL
de Rodi a ,
- - s . . . . .
P Riore. Tirando un pezzo di artegliaria due uolte l'una dietro l'altra, è una
I medeſima eleuatione, di uerſo uno medeſimo luoco, etcargato ſempreegual
mente, domandoſi queſti due tiri ſaranno eguali. N, Senza dubbio ſaranno in
eguali,perche tirara piu lontanoalla ſeconda uolta che alla prima, P. Perchera
gione. N. Per due ragioni,la prima è queſta, che al primo tiro la halla ritrouera
l'aerequieto, 3 nel ſecondo la ritrouera non ſolamente tutto comoſſo dalla balla
tirata dal primotiro, ma anchora molto tendente,ouer ſcorrente uerſo al luoco do
ue ſi tira. Et perche egli è piufacile a muouere età a penetrare una coſa gia com
moſſa & penetrata,che una che ſtia ripoſata º quieta.Seguita che la balla tira
ta alla ſecoda uolta (per ritrouare men oſtacolo nel ſuo moto della prima)andera
molto piu lontano di quella tirata alla prima uolta. La ſeconda ragione è queſta,
che al primo tiro la poluere poſta nel pezzo, ſpeſſe uolte ritroua la canna alquan
to humida, maſſime quando che quel tal pezzo non fuſſe stato tiratogia alquanti
giorni, per laqualcoſa, la detta polueremo bruſcieratoſi preſto, come faria trouan
dotalluoco arido, º alquanto caldo d'una calidita temperata: laquel calidita,
ſuga alquanto la poluere d'ogni humidita che in leifuſſe: ilche la fa piu preſta, è
potente nell'abbruſciar, º pertanto non operera coſi uigoroſamente nel primo,
tiro,come faranelſecondo ſi che anchora per queſta ſeconda ragione alla ſeconda
uolta doueria tirar piu lontano che alla prima. P. Queſte uoſire ragioni molto
mi piacono, é uoglio che baſti per queſta ſera, a
º º- - .
- . i i -
º ,
- oyEsIT O, V. FATTo s DAL M ED ESIMO.
ei
s:zzi tg:
aVH =
- - -
- =1
-
D i il ſecondo
º L I B R O
Il ſecondo propoſito(cioe,che ſe la mira dauanti ſarapiu alta,che quella di die
tro, che ſimilmente la botta ſempre dara piu baſſa del ſegno, º in ogni uerſo, 6
molto piu baſſo di quellofaria con le mire eguali, º queſto ſenza altra dimoſtra
tione è manifeſto, come per la figura ſottoſcritta ſenſibilmente ſi uede, è però ſo
pra di cio non diro altro, ſaluo che queſti due eſempi, quantunque ſiano dati nel
tirar aliueloſi debbe intendere il medeſimo ſuccedere in ogni altro uerſo.
a i , - - -
e º - - A : - -
si - a i - s
WAS5
-
E ºiE
2 - - -
i!"artefuſe
-
p R 1 M o. I6
º -serremezº e
, - e «A -- q ueſito
P R I M o. 17
Q yESITO X. FATTO DAL MEDESIMO.
D Riore. Fin qua mi haueti fatto chiaro, donde procede la cauſa, quando che gamo
tirando de mira è uno ſegno alle uolte da in brocca,alle uolte di ſopra, º alle
molte di ſotto del detto ſegno,hor uoria ſapere da che procede, che alcune uolte da
molto coſtero dal detto ſegno tolto di mira. N. Queſto puo procedere per due cau
ſe,l'una è per le mire,le qual alle uolte l'una, ouer ambedue non ſera preciſamen
te nella mezzara del pezzo, cioe nel mezzo della parte ſuperiore del pezzo, per
ilche talpezzo è sforzato a percuotere coſtero,perche ſe la mira di dietro ſera fuo
ra del detto ponto di mezzo: poniamo uerſo la noſtra man deſtra, etiam il detto
pezzo dara coſtero alla medeſima banda deſtra del ſegno, che ſi tuol de mira, º
ſi la detta mira di dietro ſera fuora delponto di mezzo, ci uerſo la man ſiniſtra,
etiam il detto pezzo percuotera coſter5, & uerſo la medeſima parte ſiniſtra. P:
A me pare,che doueria eſſer al contrario di quello che haueti detto, cioe che ſe la
mira di dietro ſia fuora delponto di mezzo, º uerſo la banda deſtra, che il detto
pezzº ueria tirar coſterouerſo la banda ſiniſtra. N.'Non Signore,anzi egli è,co
me habbiamo detto, é accioche quella per ragione ne ſia certa, poniamo eſempi
gratia,il ſottoſcritto pezzo, che la mira di dietro.c ſia alquanto fuora del ponto di
mezzo, 9 uerſo man deſtra, º che la mira.d.dinanzi ſia iuſtamente nel ponto
di mezzo, º il ſegno incontrato,ouer tolto di mira con le dette due mire poniamo
ſia il ponto.e.ilqual ponto.e.egli è neceſſario, che ſia diſcrepante, ouer diſcoſto dal
utaggio, che debbe farla balla, é uerſo la banda ſiniſtra, come di ſotto in figura
appare, ſupponendo che la linea fg ſia il uiaggio, ch leue far la balla. Eſſendo
adunque il ſegno.e.diſcoſto a banda ſiniſtra deluiaggio, che deue far la balla, ſe
guita cheluiaggio che deuefar la detta balla paſſi diſcoſto dal detto ſegno, º uer
ſola banda deſtra di quello,come nel ſottoſcritto eſempio ſi puouedere, º molto
piu ſeguiria tal effetto ſi la mira.d.dinanzi fuſſe anchoraleifuora del detto ponto
di mezzo, ma uerſo l'altra banda, cioeuerſo la banda ſiniſtra. -
-
- . -
a L I B : R O
tirara coſtero, perche ſiben le mireſono nelli ponti del mezzo del ſuperiormettal
lonò ſono ſopra la mezzaria del foro, º per queſta cauſa da coſtero,onde per re
mediar à talinconueniente, egli è neceſſario con induſtria ritrouare doue batte la
mezzaria del foroſi di dietro come dinanzi, ci iuiaſſettarui le mire: & leueraſſi
talinconueniente il detto pezzo, per trouar la mezzaria del dettoforo,li bombar
dieri coſtumanod retrouarla(per quanto ho inteſo da alcuni)con due liſte, ouer
cantinelle egualmente larghe, º rettiſſime,º una ne caſciano nel pezzoretta
mente per ilfondo della canna, e l'altra di fuora ſopra il pezzo, ci incontrano
una parte di quella di ſopra ilpezzo con quella parte, che auanzafuora della boc
ca del pezzo di quella,che ua per dentro il pezzo, ci coſi doue batte il mezzo di
quella di fuora ſopra il pezzzoſi di dietro, come dinanzi ui pongono l'una,o l'al
tra mira,il qual modo per eſſer aſſai ſpediente, é di poco artificio, non è da biaſi
mare, quantunque per altre uie ſi potriano inueſtigare. P. Non ſi potria trouare
il modo di aggiuſtarle dette mire ſenza altra induſtria di dette liſte, maſolaméte
nel tirar continuamente il pezzo.'N,Si potria ſi,cioe ſe il pezzo deſſe coſtero,po
miamo uerſo la banda deſtra delſegno, ſpingido la mira di dietro alquato uerſo la
parte ſiniſtra, º ſi percaſo lui percoteſſe coſterouerſo la banda ſiniſtra del ſegno,
ſpingere alquato la detta mira di dietro uerſo la banda deſtra,et coſi andar facen
dotato che ſi ritroui il perfetto luoco di talmira,et ritrouato che ſia,far intalluo
co un ſegno ſtabile(ſi talmira fuſſe coſa mobile)accioche un'altra uolta non ſi hab
bia cauſa è ricercartalluoco.P. Vi ho inteſo beniſſimo, 6 baſta per queſta ſera.
Q VESITO. XI. FATTO DAL MEDESIMO.
P Riore. Perche cauſa un pezzo di arteglieria quanto è piu longo di canna, tan
º topiu tira lontano. N: Q ueſtauoſtra propoſitione non è generale, cioe che
quanto piu è longo di canna un pezzo tanto piu tiri lontano. Anzi è da credere,
e da tener per fermo, che ogni ſpecie di pezzo, ui ſia una ſua certa, º determi
nata longhezza,coſi debitamente proportionata alla poluere, & balla che porta
quel tal pezzo, la quale ogni uolta che ſia preterita (in qual modo ſi uoglia) tal
pezzo ſempre debbia tirar manco,è pertanto dico, chi poteſſe hauer perfetta co
gnitione di queſta ſua proportionata longhezza in ogni ſpecie di pezzo no accade
ria à fare pezzi longhi, e pezzi corti di canna (ſaluo per neceſſità)perche ogni
uolta che una ſpecie di pezzo fuſſe fatto piu longo di quella ſua proportionata lon
ghezzi, ouer piu corto talpezzo ſempre tiraria manco(dico con una medeſima
quantita di poluere. P.Credo che uoi diciati il uero,perche uedo che a tutte le ſpe
cie de canoni, º altri pezzi corti, per tirarli ordinariamente ui danno di poluere
li due terzi di quello, che peſa la balla. Ma a tutte le ſpecie di colobrine, per eſſer
pezzi piu longhi di canna d cadauna ordinariamente per tirarla ui danno li qua
itro quinti di quello peſa la balla, º tutto queſto credo che facciano, perche dan
doli ſolamente li due terzi, come ſi coſtuma daralli canoni forſi che la non tiraria
tanto, come fanno li canoni. Ne Q ueſto è una coſa certamente,che io non ſapena,
i - & eſſendo
v
P R I O M. 18
e eſſendo coſi ho molto à caro hauerla inteſa. P. Anzi queſta è una coſa, che è
notiſſima ad ogni minimo bombardiero. N. Credo, che eſſendo coſi ui debba eſſer
nota d cadauno di loro. Ma io non ſo che materia ſia queſta, º molto mimarani
glio di Principi, che fanno gettartai pezzi con uno diffetto tanto euidente per uo
ler poi medicar quel tal effetto con ſuo gran diſcºmodo, di ſpeſa. P.Maſi ben que
ſte colobrine ui ſi da piu poluere di quello, che ſi fa alli canoni, tirano poi anchora
piu di quello fanno li canoni.'N Ne ha mai fatto far eſperientia uoſtra Signoria
di queſto. P.Io nò ho mai fatto far queſta eſperientia, nondimeno io ho per fermo,
che ſia coſi,perche etiam tutti li bombardieri hanno umiuerſalmente queſta opinio
ne, & non puo eſſer altraméte, perche eſſendo la colobrina piu longa di canna del
canone, 6 dandoli poi anchor piu poluere di quello ſi fa al canone, il non puo eſſer
altrameute,che la non tiri aſſai piu di quello che fa il canone, 6 la ſpeſano è tan
togrande, come uoi la fati, perche in uno canone da libre.2oo di balla ui ſi da or
dinariamente per tirarlo libre. 13.onze.4.di poluere, & alla colobrina pur da
libre.2o.di balla uiſi da ordinariamete per tirarla libre; 16.dipoluere, che ſaria
ſolamente libre.2.onze.3.de piu, ſi che queſta ſpeſa de libre.2.onze.8.depoluere
depiu è una miſeria. Ne ſono uoglio affermare, che la colobrina debbia tirar piu,
euer meno del ſuo canone per non eſſer tal coſa molto chiara, per nºi hauerſi perfet
ta notitia della ſua proportionata longhezza(detta di ſopra) ma ſi egli è il uero,
che la colobrina cargandola ſolamente con tanta poluere, quanta ſi da al ſuo ca
none,la non tiri tanto quanto fa il ſuo canone, io ſon certiſſimo che è uoler che la
tiri preciſamete tanto, quanto fa il ſuo canone, egli è neceſſario a porui dentro piu
poluere di quello ſi fa al canone, 6 tanto piupoluere ui uora,quato maggior ſera
la differentia di due tiri fatti con egual quantita di poluere, e pertanto concludo
che potria eſſer facilmente, che tirando la ſopra detta colobrina da.2o.con la pol
uere che ordinariamente ui ſi da de piu del canone, che quella talpoluere non ſera
forſi ſufficiente a farla arriuare à quel ſegno, che tira il canone,uero è che potria
eſſer anchora che da quelli primi, che determinarono, che ui ſi doueſſe dare li detti
quattro quinti di quello,che peſa la balla, ui la proportionarono forſi talméte con
la eſperientia, che la tiraſſe tanto, quanto fa il ſuo canone, e forſi piu,ma tal coſa
non ſi potria affermare,ne negare ſenza qualche particolar eſperietia,nondimeno
ſia come ſi uoglia ſi la detta colobrina,con la medeſima poluere,che ſi da al cano
ne non tira tanto, quanto fa il ſuo canone. Egli è un erroreuidentiſſimo, º è una
coſa rediculeſa, a dir poi diuoler rimediare è talerrore con dire: metteremo,ouer
daremo alquanto piu quantita di poluere alla dettacolobrina, accioche la tiri tan
to, quato fa detto ſuo canone,ouer piu di quello, laqual poluere,che ui ſi da di piu,
che la deſſe medeſimamente al detto canone forſi che tiraria molto piu della detta
colobrina.Circa alla ſpeſa,che ui ua depiu,qual ucſtra Signoria dice eſſer una mi
ſeria. Dico eſſer molto maggior di quello,che uoſtra Signoria ſi penſa percheſino
me inganno,facendoſi le dette colobrine piu longhe delli canoni,la ragion uole,che
ſi facciano anchor piu groſſe dimettallo. Ilche eſſendo,ui intra molto piu mettal
lo,che in uno canone, conſeguentemete debbono eſſermolto piugraue deliſuoi
» E i Call0ills
: : E I B : R: O- - - -
Colobrina da libre. 16.di balla di ferro di longhezza di piedi. 7.è mezo, uol di
e mettallolibre, 175o, 3 per condurla caualli para. 4.in.5. - -
s' - s a - - - - Vm Canon
-. - - p R 1 M o. 19
Vn cdnon da libre.2o.dilonghezza piedi uol dimettallo libre 5 -
per condurlo buoi para. 6. - -
Altre pur da libre. 1oo. longhe ſolamente piedi. 8. è mezo, che uol dimettallo,:
libre.45oo, º per condurle buoi para. 9. s . .. .
TN.Le ſopra annotate libre ſono alla ſottile,ouer alla groſſa, e ſimilmente lipie
di ſono piedi alla miſura di Venetia, ouer maggiore, ouer minore di quella. P.Le
libre credo ſiano tutte alla ſottile, delli piedi non uel ſaprei dire, ma perche queſta
nota mi fu data a Barletta,potria eſſer che fuſſero piedi è miſura di quelle bande,
pur credo ſiano eguali d queſti. N, Hor non importa hauer la coſa tanto perſotti-º
lè,ma mi baſta bauer inteſo che in un canone da.5o.longo piedi. 8.è mezo, uol di
mettallolibre 4ooo. Et le colobrine pur da.5o.ui n'è una forte longa piedi. 12. -
che uol dimettallo libre.66oo.che ſaria libre.26oo.dimettallo piu del canone,
& queſtauol para.5.di buoi di piu di quello uol il canone, e li detti,5:para de
buoi credo uorranno.5.huomini che li gouerni, borguardatiſi queſto importa è
longo andare, oltra la ſpeſa della poluere che uol dipiu à ogni colpo che la ſiti
ra, P.La importa sì in una, ma molto piu importa in molte,cº certamente ſi fuſe
ſano neuorriaueder l'eſperientia per eſſer coſa molto importante ,
- gueſito
- L I B R O
Q yESITO. XII. FATTO DAL MEDESIMO.
Riore. Hierſera fu aſſai diſputato qualmente à ogni arteglieria l'eſſer troppo
longa di canna, º etia l'eſſer troppo corta nuoce alli tiri di quella, hor uorria
ſapere di quata longhezza ſi potria con ragion naturale determinare che doueſſe
eſſer la ſua canna, d douer eſſer debitamente proportionata alla ſua conueniente
miſura di poluere, & balla.'N. La ſua longhezza uorria eſſer tanta che in quello
iſtante che tutta la poluere compiſſe di eſſer riſolta in fuoco, in quel medeſimo la
balla ſi ritroui eſſer peruenuta preciſamente nell'eſtremita della canna, cioe pre
ciſamente alla bocca del pezzo, perche in tal iſtante tutta la uirtu eſpulſiua della
poluere uiene à operare nella balla nel colmo della ſua furia, ouer poſſanza, 3
dapoi che taluirtu ha operato nella detta balla, la detta balla non ritrouacoſa al
cuna,che ti impediſca,ouer che gli interrompa il moto eccetto che l'aere,è però deb
be andar piu in tal longhezza, che ſi tal canna fuſſe piu longa, ouer piu corta,
perche ſi la canna fuſſe piu corta,la balla uſciſte della bocca del pezzo innazi che
ſia compita di eſſer riſolta in fuoco tutta la poluere, è però tutta la urtu eſpulſiua
della poluere non uiene à operare nella balla, anzi parte di quella reſta uana, º
puo accadere facilmente, che molta poluere uſciſca ſana fuora del pezzo inſieme
con la balla,cioe poluere non tocca dal fuoco. Ma quando poi che la detta canna
fuſſe piu longa, in quel ſtante che compiſſe da eſſer riſolta in fuoco tutta lapolue
re, la balla in quel medeſimo non ſi trouacoſi preciſamente alla bocca del pezzo,
ma alquanto piu in dentro, è pertanto la detta balla nel colmo della ſua uelocita,
ſcorrendo per quella poca parte di canna che ui reſtaua à compire, la detta canna,
grandemente ui interrompe il ſuo moto, perche ogni uolta che un corpo immobile
tocchi alcun corpo che ſi muoua ſempre ui interrompe il moto, º tato piu, quanto,
che maggior parte, ouer per maggior tempo ua toccando quello. P. Viho inteſo
beniſſimo, di queſte uoſtre ragioni mi piaccono molto, neuoglio che procediamo in
altro per queſta ſera. - -
che tutta la detta poluere ſia compita di riſoluerſi in fuoco,è però quella parte de
uigore, che ſera cauſato da quella tal parte di poluere di piu, dapoi che ſera uſcita
la balla della bocca del pezzo ſera fruſta è uana,è però tal pezzo non doueriati
rar piu, per talpoluere dataui de piu(reſtado il uigor di quella in tutto uano è fru
ſto) anzi doueria tirare ſolamente ſecondo il ſolito. N. Q uel uigore uentoſo, che
generera quella parte di poluere dataui de piu (dopo che la balla ſera uſcita dal
la bocca del pezzo) a benche lui non potra operare nella detta balla mentre che
quella ſera dentro della canna del pezzo, il non reſtera però di operare in quella,
dopo che ſera uſcita dalla bocca del pezzº, cioe in aere, perche tutto quel uento
che uien cauſato dalla poluere nella detta canna ſempre ſeguita per alquatouni
tamente la balla, anchor che la balla ſia uſcita per alquanto fuora della bocca del
pezzo, è però ui augmenta alquanto il moto, uero è che taluigor uentoſo non ope
rera tanto nel ſpingere la detta balla(per trouarla coſi fuora della detta canna)
come ſeria ſi la trouaſſe dentro nella canna, cioe che tal ſuo operare non ſera pro
portionale à quella quantita di poluere poſtain di piu, anzi ſera molto lontano di
tal proportione.T. Io non intendo queſto operar proportionale.'N, operar propor
tionale s'intende in queſto modo, poniamo eſſempigratia che queſto noſtro canon
da libreuenti, tirandolo d una data eleuattone con li due terzi poluere di quello
peſa la balla,tiri paſſa. 1ooo.tirandolo poi con tantapoluerequato peſa la balla,
la qual poluere ueneria à eſſere un tanto è mezo di quello era prima(cioedalli
due terzi)bordico, che ſi queſta poluere che uifuſſe aggiunta di piu operaſſe pro
portionalméte nella balla,talpezzo doueria tirare alla medeſima eleuatione pre
ciſamente paſſa. 15oo.cioe un tato è mezo di quello fece con li due terzi poluere.
Etio dico,che il pezzo in ſimil caſo non ſolamente il no tirariali detti paſſa. 5oo.
de piu, ma forſi che il non tiraria manco la meta di piu,cioe paſſa.25o. Ma ſuppo
miamo che lui tiraſſe li detti paſſa.25o.di piu (che in ſumma ſeria paſſa. 125o.)
Anchora dico, che tiraſſe il medeſimo canone co un'altro terzo di poluere di piu,
cioe con tanta poluere quanto peſa la balla, º un terzo piu, che ſeria quattroter
zi queſto ſecondo terzo non accreſceria il detto tiro tanto quanto fece il primo ter
zo, cioechel non accreſcera quelli paſſa.25o.che fu ſuppoſto che faceſſe il primo
terzo, ma creſceria molto manco di detti paſſa.25o.& ſimilmente,che ui aggiun
g ſe anchora un'altro terzo dipoluere di piu queſt'altro terzo accreſceria pur il
tiro, ma molto manco di quello hauera fatto il ſecodo terzo, che fu aggiunto,ſi che
ogni accreſcimento dipoluere anderia per fin d un certo termine ſempre accreſcen
da alquanto il tiro, ma tal creſcere anderia ſempre ſminuendo del ſuo anciano per
fiº al detto termine, ma da quel termine in ſuſo che ui aggiungeſſe piu poluere nà
faria accreſcere piu il detto tiro, anzi potra eſſer tanto l'accreſcimento della pol
uere che non ſolamentela non fari, creſcere, ma faria calare aſſai il detto tiro.
Tº. Voi diceti una coſa,che no mi conſona molto,cioe à dire che ui ſi potria aggiun
gere,ouer accreſcerui tanta poluere oltra a un certo termine,che ma ſolamente la
nó farla accreſcere il tiro a tal pezzo, ma che lo faria calare, la qual coſa mi pare
molto fuora di ragione. Ne. Anzi è ragioneuole per commun prouerbio:qual dice, º
- ( 23
a - L I B R O
che ogni ſuperchiorompe il coperchio, º per chiarire ben queſto dubbio biſogna ue
niralli eſtremi. Et per tanto dico,che chi cargaſſe queſto tal pezzo con tanta pol
uerequatopuo tener la canna,laſciandoutſolaméte nell'eſtremita di detta canna
tanto di uacuo quanto è il diametro della balla,cioe tanto che ui ſi poteſſe mettere
la balla è pena, 3 tirarlo poi in tal modo cargato, adimando d uoſtra Signoria,
ſi quella crede,che quello tirarla piu,ouer meno di quellofaria è cargarlo ſecondo,
l'ordinario, cioe con due terzi poluere di quello peſa la balla.Tº. Io credo che chi il
tiraſſe in tal modo cargato che tal pezzo creperia, 6 che ueramente il ſuperchio,
di detta poluere, romperia il coperchio(come dice il uoſtro prouerbio)cioeche rom
peria il detto pezzo. Ne'Ngn uoglio ſtare a diſputare che in un tal caſo,tal pezzo
doueſſe ragioneuolmente crepare, ouer non crepare, perche longa ſeria tal diſpu
ta, ma ſupponiamo pur, che talpezzo non crepaſſe, P. In queſto caſo che gli po
neſſe una balla che un entraſſe talmenteſtretta, che fuſſe neceſſario a farla entrar.
per forza di mazzate. Io tengo perfermo che tiraria molto lontano. Ne In tutte,
le coſe che ſono ſtate dette, gº che ſi hanno da dire,circa alle coſe dei tiri dell'arte
glierie,ſempre ſi ſuppone(nò ſpecificando altro)che le balle ſiano,eguali ſi ingran.
dezza, come di peſo,etiam che ſiano egualmente rotonde,perche ciaſcuno di queſti,
accidenti fanno uariarli tiri. E pertanto in queſto noſtro caſo dico, che ſi debbe iu,
tendere, che la balla che ſi ha da tirare con la canna piena di poluere ſia di quella
medeſima qualita di peſo, miſura, di rotondita, che quella che ſi ha datirare ſe
condo l'ordinario, cioe con li due terzi poluere di quello peſa la balla. P.Tºiglian
dola per il modo che uoi diceti, in effetto la coſa è dubbioſa.'N, Ngn ui è dubbio
alcuno, anzi è coſa certa che tirandola con la canna piena di poluere tirara molto,
e molto manco di quellofaria c5 lapoluere ordinaria. P.Terche ragione. N.La
ragion è queſta, che ogni poluere(perfina che la ſia)abbruſcia in tempo, cioe che,
prima abbruſcia quella che ſi ritroua nel luoco doueui ſi da fuoco, di quella che è
alquanto remota dal detto luoco, º quella, che è piu propinqua al detto luoco ſi
abbruſcia alquanto innanzi di quella,che ui è men propinqua,ouer che ui è piu re -
P Riore. Q ual è la cauſa che con un ſchioppo ſi tira piu rettamente, ci piu lon
I tano de mira,che non ſi fa con un archibuſ, & tamen l'archbuſofara mag
gior effetto, ouer paſſata in un comun tramite del ſchioppo.'N. Q ueſto procede,
che le balle delli archibuſi debbono eſſer forſi piu groſſe di quelle di ſchioppi, º la
grauita della balla offende aſſai piu della uelocita di quella,eſempi gratta eſſen
do un ſobioppo, che tiri di lontano retto tramite paſſa 4oo,con una balla di peſo,
di mezza onza,cº un archibuſo, che retto tramite tiriſolamente paſſa.3oo.ma
con una balla, che peſi un'onza, bordico, che in un tramite di. Ioo.ouer. 15o.
paſſa, l'archibuſofara maggior paſſata del ſchioppo, quantunque in tal luoco la
balla del ſchioppo uada piu ueloce per le ragioniadutte nella quarta propoſitione
del primo libro della noſtra noua ſcientia,di quella del archibuſo. Et però eſſendo,
come dice uoſtra Signoria, di ragione la balla dell'archibuſo debbe eſſer piu groſſe,
che quelle de ſchioppi. P.Senza dubbio, che gli archibuſi portano generalmente
maggior
/
- P R I M O. 22
maggior balla deſchioppi, uero è, che ſono alcune ſorte di ſchioppi, che portanº
balle alla egualita di alcuni archibuſi. N. Ma quando fuſſe un ſchioppo, che por
taſſe tanta balla, quanto che faceſſe un archibuſo, e che tal ſchioppo tiraſſe piº
rettamente,ouer piu lontano di mira,di quello tal archibuſo, ſenza dubbio in di
ſtantie eguale, ilſchioppo fara maggiorpaſſata de l'archibuſo.P. Q ueſto è coſa
ragioneuole, é baſta per queſta ſera. - s
e
- - -
- ..
o
.
yEsITO.
. »
XIX FATTO DAL MEDESIMO. -
-
- - -
ci Ino
A. las
| - 9 o
della linea.e.& pertanto cocluderemo eſſer molto piu groſſo il mettallo diſopra,
che di ſotto in tal pezzo, di tanto piu groſſo, quanto che la linea.fſera piu longa
della linea.e.& con talordine,è modoſi de procedere dalla banda deſtra, et dalla
ſiniſtra etia in tutte l'altre parte, ouer bande attorno attorno di tal pezzo notado
ſempre le dette diſtantie per linee, º con tal linee ſi conoſcera minutamente la
groſſezza, º ſottigliezza del mettallo attorno attorno del foro dital pezzo,etia
per qualuerſo,ouer banda penderanno li ſuoi tiri per le ragioni, per innazi dette,
che è il propoſito..A. Q ueſto uoſtro modo è molto eſpediente, º mipiace aſſai.
Q yESITO. XXIIII. FATTO DAL MEDESIMO.
A Lberghetto. Vn'altro dubbio ui uoglio addimandare. Accadete una uolta,
che prouandoſi alcuni pezzi a lio,un di detti pezzi dopo alcuni tiri nel diſcar
garſi,andete con la teſta dinanzi in terra,cioe con la bocca, º ſubito che tal pez
zo fu giunto con la detta bocca in terra(doue era molta ſabbia,ouer ſabbione)ttro
gran quantita della detta ſabbia dentro da ſi,cioe dentro dal foro della canna,hor
ui addimando la cauſa dital effetto.'N, Vn caſo ſimil a queſto, etia alquanto piu
fantaſtico, mifu ricercato da un Bombardiero(come appare in queſto al.2 1.queſi
to)il qual,ſi come nel uoſtro, il pezzo tirogran quantita di ſabbia dentro dal ua
cuo della canna, nel ſuo,tal pezzo ui tiro dentro un cagnolino, coſa aſſai ridicolo
ſa,è però queſto uoſtro dubbio il riſolueremo, ſi come riſolueſimo quello, cioe che
per
P R I M. O. 27
per tirar il pezzo,tal pezzo neceſſariamente ſi ſcalda, e ſubito che il ſia alquan
to caldo, ſubito ſi fa alquanto attrattiuo alla ſimilitudine d'una uentoſa, è tanto
piu quanto piu ſi troua caldo, è però non è marauiglia ſi tal pezzo traſſe tal ſab
bia dentro da ſe..A. Q ueſtauoſtra ragion molto mi conſona.
Q V E S IT O. xxv. F A TT O D A VN
Schioppetero, & etiam Bombardiero.
Chioppetiero. Hauendo io un ſchioppo con la ſua mira tanto ben acconcia, che
tirando d un ſegno poſto in piano, in una certa mia conueniente diſtantia quaſi
la maggior parte delle uolte,da preciſamente in brocca, cioe nella coſa tolta de mi
ra per picciola che la ſia. Vi addimandoſi talmira coſi ben acconcia miſeruira d
tirare a un ſegno,ò altra picciola coſa,che ſia poſta in alto, in quella medeſima di
ſtantia.'N, Egli è coſa chiara,che talmiranò uiſeruiracoſi preciſamente tirando
all'alta, 3 in quella medeſima diſtantia.S. Ma perche ragione. N.La ragione è
queſta,ſe tirando un piano in quella uoſtra commune diſtantia uoi date la maggior
parte preciſamente in brocca, neceſſariamente in quella tal diſtantia, & in tal luo
co,uiſi congiunge,ouer concorre la uoſtra linea uſuale,ò per cotingentia,ouer per
interſecatione, con il paſſaggio, oueruiaggio qual debbe farla balla. Et perche
nelli tirieleuati,la balla ua molto piu per linea retta,ouer lineamen curua di quel
louanelli tiriſatti in piano,cioe con il pezzo,ouer ſchioppo aliuellato, come fu di
ſputato ſopra al ſecondo queſito, è perche quanto che piu rettamente ſi eſtende il
paſſaggio,ouer uiaggio, qual debbe far la balla(tirando all'alta)di quellofaceua
tirando in piano,tanto piu preſto uien à côcorrere,età interſecarſi, il detto paſſag
gio, ouerniaggio, con la detta linea uiſuale, di quello faceua tirando in piano.
Facendoſi adunque talinterſecatione piu propinqua(per tirar coſi in alto)la coſa
a chi ſi tira uien à reſtare oltra a talinterſecatione(per eſſer quella nella medeſi
ma prima diſtantia)gº eſſendo fuora di talinterſecatione è impoſſibile a dar pre
ciſamente in brocca per ragion delle mire.S. Io non intendo troppo bene queſte uo
ſtre ragioni, ne mancouoglio che ui affaticati a darmele ad intendere,perche cre
do,che uoi ui hauereſti difficulta,ma concludetemi pur ſe tirando d tal ſegno poſto
in alto, º nella medeſima prima diſtantia io daro piu alto, ouer piu baſſo di tal
ſegno. N. Concludo che uoi dareti piu alto,perche ogni uolta che la linea uſuale ſi
interſeca con il paſſaggio,oueruiaggio qual debbe far la balla, che la coſa,ouer
ſegno d che ſi tira ſia oltra a talinterſecatione,ſempre la balla percuotera alquan
to diſopra del ſegno, º tanto piu alto quanto che il detto ſegno, ſera piu lontano
dalla detta interſecatione.S. Certamente uoi haueti detto la uerita, 6 ſappiati
che io ho morto alli miei giorni 2ooo.uccelli(dico di piccioli) cº la mia longa
eſperientia mi ha fatto chiaro di quello che uoi mi haueti detto, è però ogni uota
che mi occorre a tirare ad alcun uccello che ſia ſopra a qualche albero nella mia
conſueta diſtantia,io toglio ſempre la mira alli piedi di taluccello, ma eſſendo tal
uccello in piano,io toglio la mira preciſamente nel corpo di taluccello, ilche facen
dorare uolte tiro in fallo.
glueſito
L I B R O
Q yESITO. XXVI. FATTO DAL MEDESIMO.
S", Anchora uiuoglio adimandarui un'altro paſſo, qual è queſto.
Si con il detto mio ſchioppo uoglio tirare a un ſegno poſto al baſſo, ma pur nella
medeſima diſtantia(detta diſopra)ui adimandoſi talmia mira miſeruira, ſi co
me fa in piano,cioeſe io daro in brocca, ouer diſopra,ouer di ſotto dal detto ſegno.
TN.Senza dubbio che talmira non uiſeruiria in quella medeſima diſtantia,per le
medeſime ragioni dette diſopra,mauoi dareti pur anchora piu alto del ſegno, che
diſopra dal detto ſegno.S. Voi dite pur anchor la uerita, perche ogni uolta che io
tiro d alcun uccello che ſia in qualche baſſura,ouer diſmontata,la longa eſperien
tia mi ha fatto cauto che ſempre piglio la mira pur nelli piedi di detto uccello, co
me faccio anchora à quelli che ſono all'alta, cioe ſopra a qualche albero,ouer tor
re, & coſi facendo rare uolte tiro in fallo. N. Io ho molto accaro, che la uoſtra
longa eſperientia ui habbia dato buona teſtimonianza, di quello che con ragioni
naturale, ui ho concluſo.
i Q i VESITO.
- tra
XXVIII. FATTO DAL MEDESIMO.
- - : - t - - - º
do tiro ſi dara preciſamente in brocca,cioe nel detto ſegno tolto de mira, maſi per
ſorte il detto ſegno ſera traſportato oltra la detta interſecatione neceſſariamente
la detta ſeconda botta daradiſopra dal ſegno, º tanto piu daradiſopra quanto
che piu oltra la detta interſecatione ſera traſportato detto ſegno, per find un certo
termine(come infine del precedente queſito anchorfu detto) ma ſi ta detta mira
dinanziſera pur alquato piu baſſa di quella di dietro, ma che tal ſua baſſezza ſia
tanto poca,chenò ſia atta di cidure la noſtra linea uiſuale tanto baſſa che ſi poſſa
congiungere con il uiaggio,ouer paſſagio, qual debbefarla balla,anchora in que
ſto caſo in ogni traſportatione del detto ſegno, la botta dara pur diſotto dal ſegno,
uero è,che talſeconda botta potria dar diſopra, º anchor diſotto della prima, 6
anchora in quella medeſima,perche ſi la prima poſition del ſegno ſera per ſorte nel
luoco doue che la linea uiſuale paſſa piu propinquo al paſſaggio, ouer uiaggio qual
debbe far la balla(come ſi dimoſtra nel 8.queſito)traſportando poi il detto ſegno
oltra al detto luoco ſenza dubbio la ſeconda botta ſera piu baſſa della prima, il
medeſimo ſeguiria quando, che la poſitione del ſegno ſuſſe oltra al detto luoco.
Ma quado che la detta prima poſitione del ſegno fuſi di qua da talluoco(piu pro
pinquo traſportado poi il detto ſegno piu appreſo d tal luoco, la detta ſeràda botta
ſera diſopra della prima, ma pur ſera diſotto dal ſegno, cioeſtra fra la prima bot
ta, & il ſegno. Ma quando tal ſegno fuſſe traſportato di la di talluoco propinquo
potria eſſrtanto poco dila che pur la detta ſeconda botta ſera fra la prima, e il
ſegno, º potria eſſer anchortato dila che la detta ſecoda botta daradiſotto della
prima, º potria anchor eſſer coſi proportionalméte di la,che la detta ſeconda bot
ta daria preciſamente nettuoco della prima, o tutto queſto, chi ben conſiderera,
la figuratione del.8 queſito,ſera manifeſto. Ma quando che la mira dinanzi ha
ueſſe per ſorte la ſua debita º comueniente baſſezza riſpetto a quella di dietro,la
qualcoſa accade rare uolte,cioe che la linea uſuale andaſſe preciſamente àtocca
re,ma non ſegare,il paſſaggio,ouerutaggio: qual debbe far la balla. Et che in un
e - e ſimil
"p R I M O. . -- 29
ſimil caſo alcun ſchioppetiero, ouer bombardiero tiraſſe de mira ad alcun ſegno,
& che per uigore delle dette due mire & non per ſuo difetto, lui deſſe diſotto dat
ſegno, per le coſe dette & dimoſtrate nel 9.queſito,puo occorrer che tal ſegno ſia
di qua etiam di la dal toccamento delle dette due linee, perche coſi eſſendo di qua,
come di la dataltoccamento ſempre dara diſotto dal ſegno, come ſopra alla figu
ra del detto. 9 Q ueſito facilmente ſi apprende, uero è, che quando talprima bot
ta fuſſe molto baſſa,ſeria da giudicare che talſegno fuſſe di la dal detto toccamen
to,perche eſſendo di qua tal botta, non puo eſſer molto baſſa,per le ragioni adutte
nel detto. 9.queſito,ſi tal ſegno adunque ſera di la dal detto toccameto, et traſpor
tando poi tal ſegno anchor piu in la,cioe piu lontano dal detto toccamento ſenza
dubbio la ſecoda botta ſera molto piu baſſa della prima. Ma quando che tal ſegno
fuſſe di qua dal detto toccamento, traſportandolo poi piu in la, puo occorrere che
tal ſegno in tal ſeconda poſitione,ſia anchor di qua dal detto toccamento, ci puo
accadere, che ſia nel proprio toccamento, º puo eſſer anchor che ſia di la da tal
toccamento. Se ilſegno adunque in tal ſeconda poſitione ſera di qua dal toccamen
to,la ſecoda botta ſera diſopra della prima, uero è, che ſera pur diſotto dal ſegno,
cioe ſera fra il ſegno, e la prima botta. Ma ſe il detto ſegno in tal ſeconda poſitio
ne ſera per ſorte nelponto del detto toccameto, la detta ſecoda botta dara preciſa
mente in brocca. Ma ſe il detto ſegno in tal ſeconda poſitione ſera di la dal detto
toccamento, puo eſſer tanto di la, che la detta ſeconda botta ſera piu baſſa della
prima º puo eſſer anchora coſi poco di la dataltoccamento, che la detta ſeconda
botta ſera diſopra della prima, ma pur diſotto dal ſegno, cioe fra ilſegno è la pri
mabotta,º puo eſſer anchora coſi proportionalmente dila, che la detta ſeconda
botta dara preciſamete nel luoco della prima.s. Q ueſte uoſtre ragioni certaméte
m'ingraſſano,et queſto procede perche le comincio a intedere,è per queſto mio in
tendere, quado che mi credeua di por fine à mei Q ueſiti,le uoſtre argumentationi
m'inducono nuoue chimere nella mente mia, ouer nuoui dubbi deadimandarui,
ma dubito de non farui faſtidio. N.Seguitati pur, che non mi fatti faſtidio alcuno.
s Q V ESITO. XXIX. FATTO DAL MEDESIMO.
to , -
è Ai io ho
- - P R I O M. 31
io ho uifo molti, che con un medeſimo ſchioppo, in una non molto longa diſtantia
tirando di continuo è un ſegno hauer dato talhora molto diſopra dal ſegno, ci tal
hora molto diſotto & tal hora molto coſtero, e talora nel proprio ſegno, è per
tanto uiadimando la cauſa di queſto inconueniente,il qual mi pare eſſer molto di
ſcordante à tutte le uoſtre ragioniadutte in tutte le uoſtre argumétationi, N.Biſo
gna ſapere, che tutti gli errori occorrenti nel tirar di ſchioppo, alcuni ponno eſſer
cauſati ſolamente dalle mire, e alcuni altri ſolamente per difetto da colui che
tira,é alcuni altri per difetto dell'uno, º dell'altro,cioe dalle mire, gº da colui
che tira. Gli errori adunque,delli quali nelle precedete noſtre argumentationi hab
biamo parlato,ſono quelli che ſolamente dalle mire ponno eſſer cauſati,nò interpo
nendoui alcun minimo difetto di colui, che tira(come piu uolte alli ſuoi luochi è
stato detto)perche gli errori che procedono ſimplicemete dalle due mire hanno in
fe regola è miſura, come alli ſuoi luochi è stato detto, ma quelli che ſimplicemente
procedono per difetto di colui che tira, non hanno in ſe alcun ordine,ouer regolari
ta,perche la maggior parte di talerrori, procedono per cauſa di qualche moumen
to,che ha fatto con il ſchioppo colui che tira,dopo che ha preſa la mira, ouer nel di
ſcargar del ſchioppo,perche ogni minimo moto fatto in quel iſtante, che ſi diſcarga
il detto ſchioppo puo cauſargrande errore al luoco,ouer al ſegno doue ſi tira de mi
ra, & tanto piu quanto piutal ſegno ſera lontano, º perche tal mouimento del
ſchioppo(qualpuo occorrer,per il menar del fiato,ouer per il batter del polſo,ouer
per tremar della mano)non ha inſeregolarita alcuna, è pertanto quando che il
ſegno fuſe ben preciſamente nel pontodoue cicorre la linea uſuale con il uiaggio
qual doueria far la balla(nel qualluoco alla ragion delle mire lui doueria dar pre
ciſamente in brocca)nondimeno quel tal,mouendo il ſchioppo lui è ſuggetto è erra
re in tutti i uerſi, cioech'egli èfuggetto ſi à dar diſopra, come diſotto dal ſegno, ºr
coſi anchora d dar coſteroſi dalla banda deſtra, come dalla ſiniſtra,uero è,ch'egli
è etià ſuggetto è darper ſorte in brocca, º tutti queſti medeſimi accidenti gli puo
accaſcare quado che il ſegno fuſe di qua,ouer di la di talcócorſo, uero è, che quan
do il detto ſegno fuſſe dila datal concorſo, gli errori ſi cauſano maggiori(per la
gran diſtantia)di quelfariano eſſendo di qua,per eſſer piu propinquo,perche inue
ro quanto piu il ſegno è propinquo a colui che tira,tanto piu ogni ſpecie di errore ſi
ſminuiſſe in lui, è però tanto piu ſi è ſuggetto a darmi dentro, onerà far piu bella
botta,come fu detto nel precedente Q ueſito, º a tutti queſti medeſimi acciden
ti, anchora è ſuggetto quando che nelle mire fuſſe qualche diffetto, cioe che per il
mouimento del detto ſchioppo lui è ſuggetto a darſi diſopra, come diſotto del ſe
gno, & eliam coſtero. Anchora egli è ſuggetto a dar preciſamente in brocca,per
che quel moto del ſchioppo, potria per forte eſertal che medicaria il difetto delle
mire, & daria in brocca,uero è,che non ſeria per ſuo ſapere, ma ſolamente per ſor
tes. Non piu,che ui ho inteſo beniſſimo, 3 queſta uoſtra argumentatione, mi ha
certamente da ogni mio ſcropoloſo dubbio rettamente chiarito. N
-
- - - - -
P Riore. Q ualcredeti poi che andera piu lontano, è la detta balla di piombo,
ouer diferro,tirate pur con una ſteſſa arteglieria, 6 d una ſteſſa eleuatione,
ma ciaſcaduna con la ſua poluere ordinaria, cioe con li due terzi di quello peſa cia
ſcaduna balla perſe. N. Nelli tiri baſſi,cioe aliuellati,ouer poco eleuatinò uſera
grau differentia, ma nelli tiri molto eleuati, come ſeria a dire alla eleuatione del
terzo,quarto, quinto, et ſeſto ponto,la balla di piombo andera aſſai piu lontano di
quella di ferro, e tutto queſto procedera per le ragioni adutte nel precedente
g ueſito. P. lo haueuain animo di uoleruiadimandare, quando che cadauna di
dette balle fuſſe tirata con li due terzi poluere di quel peſa la balla di ferro, qual
ſeria andata piu lontano, ma per le ragion diſopra adutte comprehendo che la
balla di ferro anderia piu lontano. Ne Coſi è. -
-- -
Q yESITO. III. FATTO DAL MEDESIMO.
- s, -
P Riore. Q ualcredete poi che andera piu lontano, e quato una balla di ferro,
ouer una di pietra pur tirate con una ſteſſa arteglieria, º è una ſteſſa eleua
tione, º con egual quantita dipoluere, cioe con li due terzi poluere di quello peſa
la balla di ferro.N.Senza alcun dubbio la ragion ne dimoſtra che nelli tiri baſſi,
& nella maggior parte delli eleuati,la balla di pietra andera piu lontano di quel
la diferro. P. Et quanto andera piu lontano. N. Nelli tiri baſſi(poniamo dal ſito
della egualita, per fin alla eleuation di un ſol ponto)la balla di pietra andera piu'
lontano, circa à un quarto piu di quello ſera andata, ouer che anderia la balla di
ferro,cº innanzi piu che manco, ma poi nelli tiri piu eleuati,non creſceria tanto,
e tanto meno quanto piu ſaranno eleuati, e talmente andera ſcemando che
alla eleuatione del quarto pontouiſera pochiſſima differentia,cioe che à taleleua
tione andera quaſi tanto lontano la balla di ferro quanto quella di pietra, ma
alla eleuatione del quinto, ſeſto ponto la balla di ferro andera poi alquanto piu
lontano di quella di pietra, e tutto queſto procede per le ragioni adutte ſopra il
primo Q ueſito.P.Certamente le ſono coſe belle da conſiderare.
Q V ESITO. I III. FATTO DAL MEDESIMO.
P Riore. Q ualcredete poi che andera anchora piu lontano, è la detta balla di
ferro,ò quella di pietra,pur tirate con una ſteſſa arteglieria, i d una ſteſſa
eleuatione, ma ci la ſua poluere ordinaria, cioe tirandola balla di ferro con li due
terzi,
IL I B R O
terzi,poluere di quello peſa la balla,º quella di pietra con un terzo di quello pe
ſa la medeſima balla di pietra. N. La determination di queſto non è molto facile
per iluariar della proportione del peſo di cadauna balla alla ſua poluere, nondi
meno concludo che la balla diferro andera piu lontano di quella di pietra tn ogni
eleuatione,uero è,che quanto piu il tiro ſera eleuato, tanto piu andera piu lonta
nola detta balla di ferroproportionalmente di quella di pietra, º econuerſo,cioe
che quanto piu il tiro s'accoſtera al ſito della egualita ui occorrera minor differen
tia. P. Comprehendo adunque che quelli primi che determinarono che alla balla
di pietraui ſi doueſſe dar ſolamante il terzo poluere,di quello peſa la balla, il fer
ro,perche forſi con l'eſperientia trouero quello che uoi diceti,cioe che ſi agguaglia
ua à quella di ferro,
Q yESITO. V. FATTO DAL MEDESIMO.
P Riore. Q ualteneti che faramaggior effetto,ouer paſſata(in una egual diſtan
tia)una balla di piombo, ouer di ferro tirate con una ſteſſa arteglieria, º a
una iſteſſa eleuatione, º prima con egual quatita di poluere, cioe con li due terzi
di quello peſa la balla di piombo, º dopo con la ſua poluere ordinaria. N. Diſo
º
pra nel primo Q ueſito concluſo che la balla di ferroin ogni eleuatione andera
piu lontano di quella di piombo(eſſendo però ambedue tirateci quella detta egual
quantita di poluere)è però ſi la coſa doue ſi tira fuſe tanto lontano che la balla di
piombonò ui poteſſe arriuare,& che quella di ferroui arriuaſſe cadauno ſaprafar
queſto gindicio ſenza che io il dica, ma ſi la detta coſa doue ſi tira ſera in una di
ſtantia coueniente a l'uno, è l'altro tiro, º che la detta coſa no ſia di tal durezza
che ſia atta a maccare la balla di piombo, ſenza dubbio la balla di piombo fara
molto maggior effetto, ouer paſſata di quelfara la balla di ferro, per cauſa della
ſua maggiorgrauita, perche moltopiu opera la grauita che la uelocita(come ſo
pra al. 16. Q ueſito del primo anchor fu detto)uero è, che quando la detta coſa do
ue ſi tira fuſe di tal durezza che fuſſe atta a maccar la detta balla di piombo, ui
ſeria da dubitare, che la balla di ferro doueſſe penetrar alquanto piu di quella di
piombo,uero è, che ſe ben la balla di piombono penetraſſe tanto quanto quella di
ferro,il non reſtera ch'ella non conquaſſi molto piu la detta coſa percoſſa di quelfa
ra la detta balla di ferro, per cauſa della ſua maggior grauita, º tutto queſto che
ſi è detto di talhalle tirate,con la detta egual quantita di poluere meglio ſi ueriſi
cara tirandole con la ſua poluere ordinaria, cioe con li due terzi di quello che peſa
cadauna balla perſe,cioe che nelle coſe che no ſiano atte per ſua durezza è mac
care la balla di piombo molto piu ſera di maggior effetto, ouer paſſata la detta
balla di piombo di quella di ferro, di quello era tiradole cadauna cò la ſopra detta
egual quatita di poluere, 6 ſimilméte in quelle coſe, che per la ſua durezza ſiano
atte à maccar la balla di piombo, quantunque forſi la balla di ferro potria eſſer
che penetraſſe alquato piu,nondimeno molto maggior botta, 9 conquaſſamento
fara la balla di piombo di quella di ferro. P. Egli è coſa,che aſſai mi conſona.
- - - q ueſito
s e c o N D o. ss
oyESITo, vI FATTo DAL MEDESIMo.
P Riore. Q ualcredeti poi che fara maggior effetto,ouer paſſata(in egual diſtan
tia)una balla di ferro,ouer di pietra,tirate câ una ſteſſa arteglieria,º è una
ſteſſa eleuatione, e prima con egual quantita di poluere, cioe con lidue terzi di
uello peſa la balla di ferro, º dopo con la ſua poluere ordinaria. N. In queſta
ui è alcun dubbio,che la balla di ferro fara molto maggior effetto,ouer paſſa
ta, & in ogni qualita di materia,di quellofara la balla di pietra, domente che la
coſa doue ſi tira non fuſſe tanto lontana, che la balla di ferro non ui poteſſe arri
uare, e che quella di pietra ui arriuaſſe(come fu detto anchora ſopra la balla
di piombo, º di ferro nel precedente Q ueſito)é ſi adunque la balla di ferro
fara maggior effetto, ouer paſſata, della balla di pietra tirandole ambedue con
quella egual quantita di poluere, molto maggior effetto, ouer paſſata farala poi
tirandole ambedue con la ſua poluere ordinaria, cioe la balla di ferro con li due
terzi di quello peſa la detta balla, º quella di pietra con un ſol terzo di quello
peſa detta balla di pietra. P. Io ho ſempre tenuto, che coſi fuſe, come uoi hauete
detto, e determinato. -
Q V E SI TO. X. F A TT O D A L SI GN O R
Ferante Aueroldo gentilhuomo Briſciano.
S lo so aF 1 R A N T E Egli è una balla,che per diametro è.5.ditta uiadiman
do come faro io d ritrouare quanto che ſia il diametro di un'altra balla che ſia
doppia è queſta. N. Voi doueti cubar quelli cinque ditta di diametro, il qual
cubo ſera.125.6 queſto. 125.uoi lo adoppiareti, fara 25o.& la radice cuba di
queſto.25o ſera il diametro di quella ſeconda balla(doppia alla prima)la qual
radice cuba di.25o.cauandola per il modo, che ui ho moſtrato uoi trouareti, che
la ſera alquanto piu di ſei ditta, cioeui auanzara.34.rotti.S.F.Come mi debbio
gouernare con quello.34.che mi auanza per formar il conueniente rotto da ac
compagnarcon quelli ſei ditta.'N, Labona regola di formar il rotto di quel reſi
duo, che auanza nell'eſtratione della radice cuba(nelli numeri non cubi) per fin
d queſta horamai ho ritrouato in alcun Autore, che dital materia habbia trat
tato, che l'hahbiarettameute inteſa, º queſto procede(ſi non m'inganno) per
che il retto modo da cauar la detta radice cuba, dalla maggior parte è inteſo, non
dico inteſo, che quelli tali non la ſappiano cauare, ouer che le regole da lor poſte,
non ſeruino per cauarla, ma uoglio dire, che talſue regole non procedeno per la
uera, º retta uia naturale, perche ſe queſti tali procedeſſero per la ſua retta
uia nel cauar la detta radice cuba, º che intendeſſero poi la cauſa di tal ſuo
operare, facile ui ſeria ad aſſignare con ragione la uera regola da formar il ſuo
rotto,nelli reſidui reſtanti nel ſuo operare.S.F. La retta uia da cauare la dettara
dice cuba, non egli è quella, che uoi mi haueti moſtrata. Ne Q uella propria.
S.F. Dopo che uoi mi baueti moſtrata tal regola,uoi mimoſtrareti pur anchora il
modo da formar rettamente il detto rotto. Ne Per al preſente uoi hareti pa
e I j tientia,
. - . . L ſ: B R., O. -
tientia, ma ben ui prometto, che in breue con alcune altre coſe inſieme ue le faro
uedere à uoi, & alli altri Signor Ferante Non potendo far altro haropatientia
perfin d quel tempo. t
- º -. - - -- g
- :
ſottoſcritto
iqleſto
balladarotuli.
una
di
ſerialire.27.onze.9
che
Io
èudiametro
n
terzº. i
ſottoſcritto
uleſto
èig
diametro
rotuli.
da
balla
una
di ;
ſerialire.ºo.onze.6.è
11.che
due
terzi
è
aS.
ſottoſcritto
Queſto
èil
diametro
rotuli.
da
balla
una
di
ſerialire.
33.onze.4.
12.che
ueſto
ſottoſcritto
èlg
del
meta
a
una
di
diametro
18.che
ſerialire.5o.
rotuli.
da
balla
TI
i
ueſto
ſottoſcritto
èlq
meta
a
balladarotuli.36.che
una
di
diametro
del
1oo.
ſerialire,
I
i
ueſto
g
ſottoſcritto
èlmeta
a
una
di
diametro
del
rotuli.45.che
da
balla
125.
lire.
ſeria l
ueſto
ſottoſcritto
èlq
meta
a
diametro
del
una
di
ſerialire.2oo.
rotuli.72.che
da
balla
-
A e
Se
- - -- - - - ---
ſeriamo
perrot
terzo
uè33unanonzeulo
9dballad
dipurèil
ſottoſcr
uaeſto arotul
lire.ºsiro,
diamet
itto
terzo.
ſeriali
che
rotuli.
da
balla
diuna
diamet re.22.onze.2
ln oro8itto
ièſottoſcr
èuqueſt
–a
che
rotuli
terzo.
un
ſeriali
da
balla
della
diamet
ièſottoſcrre.19.o
itto nze.5.è
ugleſto ro
16.onz
ſeriali
6,che
rotuli,
da
balla
una
di
diamet
ièſottoſcre.8.
ro
itto
ugleſto re. i
terzi.
due
1o.è
13.onz
ſerialir
rotuli.
da
balla
una
di
diamet
ièſottoſcr e.
5.che
ro
itto
u2leſto e,
r
terzo.
un
1.è
4.cheſe
rotuli
da
balla
diuna
diamet
ièſottoſcr rialire.11.onze.
itto
ugleſto ro
ſeriali
rotuli.
da
diamet
ièſottoſcrre.8.on
3.che
itto ze.4.
ugleſto ro
I
balla
diterzi.
due
ſeriali
rotuli.
da
unal
diamet
ièſottoſc re.5.onze.6.è
2.che
ro
ritto
ugeſto
ti
una
di terzo.
un
9.è
ſeriali
1.che
rotuli.
diamet
ièſottoſcr
uq re.2.on
itto ze.
leſto ro º
| -
1.
lire.
da
balla
una
di
diamet
ièſottoſc ro
uqleſto ritto
4.onze
mezo,c
1.è
ballada
una
di
diamet
ièſottoſcr,2.
rotuli.alire
ro
itto ,
È uqleſto heſeri
T
L 1 B R o s E c o N D o. -
V Fro è,che tutte le balle gettate in una medeſima forma non ſeranno preci
ſamente d'un medeſimo peſo,perche in una il mettallo ui ſi congella alle uol
te piu fiſſo, ouer piu poroſo che nell'altra per molte cauſe, le qual non uoglio al
preſente starà narrarle, ma ſolamente me apparſo di aduertirui, accio che ſi la
noſtra determinatione, non ui riſpondeſſe coſi preciſamente, come habbiamo de
terminato, che quella non ſe ne debbia ſcandalizzare, perche tutte le coſe ope
rate in materia,mai ponno eſſer fatte coſi uere è preciſe, che ſempre le non poſſano
eſſere piu uere, º piu preciſe.
A Ncbora uoſtra Signoria aduertiſca, che ſe il detto diametro a me manda
tofu di una balla di ferro(come mi haueti ſcritto) tutti li noſtri ſi debbono
intendere ſolamente ſoprahalle di ferro, º non di piombo, ma uolendoli etiam
adattare alle balle di piombo, biſogna augumentarui il ſuo peſo per la ſua meta,
cioe ſe il detto diametro è di balla di ferro, º che quella peſi, come dettirotuli. 9.
(ouerlire.25.) dico che un'altra di piombo gettata in quella medeſima forma
peſera, circa è un tanto è mezo, cioe rotuli. 13 è mezo, ouer lire.37. è meza,
perche il piombo,al ferro in grauita sta quaſi in ſeſquialtera proportione, i coſi
ſi debbe intendere in tutti gli altri. Et che ne uoleſſe farne far di pietra commune
ſopra la miſura di alcun di detti diametri, talballa peſera circa la quarta parte
di quello peſeria quella di piombo, cioe che la proportione della pietra marmo
rina al piombo in ponderoſita è quaſi ſubquadrupla, é con il ferro è quaſi come
da. 15.d.38.per la qual notitia ſi potra trouar la grauita di qual ſi uoglia balla,
ſopra qualſiuoglia diametro aſſignato, º accio che meglio quella il poſſa tener
in memoria qua diſotto ui ho notata la detta lor proportione diſtintamente.
Il piombo al ferro è quaſi come 3o.à.19.cioe quaſi ſeſquialtera.
Il piombo al pietra marmorina è quaſi come 4.d. 1.
ll ferro alla pietra è quaſi come 38.à.15.
Il fine delſecondo Libro.
L I B R o T E R zo
soPRA DEL SALNITRIO,
ET DELLE VARIE COM POSITIONI
della poluere delle arteglierie, 8 della proprietà, ouer particolar
officio, che ha cadauno di ſuoi tre materiali in tal
º i e compoſitione, & altre particolarita.
a
R 1 o Re. Non è da marauigliarſi,che gli antiqui non ha
ueſſero notitia del ſalnitrio, qual a noi moderni è fatto tan
to famigliare.'N, Anzi la notitia di tal ſimplice è anti
ºsi quiſſima, perche il ſi uede tutti li antiqui Phyſici,ouerna
- turali farne mentione, uero è che alcuni ( º moſſime
-
A
5 " º Auicenna)l'hanno chiamata, Baurach, perche coſi in lin
ze - - - - - -- -
- K º Q. ueſitO
-
- L I B R O
o yEsIT o v. FATTO DAL MEDESIMO.
P Riore. Hierſera noi aſſignaſti la cauſa, perche la poluere ſi compone coſi dº
quelli tre materiali, º che officio ha cadauno di detti materiall, in tal compo
ſitione,horui adimando,chi fu inuentor di talpoluere, etcon che ragione fu deter
minata da quello,la proportione della quantita di cadauno materiale conneniente
d tal compoſitione. N,che fuſſe inuentor di queſta poluere, º dell'arteglieria fra
il uulgo è parto, per autorita del Cornazano, qual dice, che fu trouata à caſo da
un Todeſco.Alchimiſta, ma io ſon di opinione, che di tal compoſitione Archimede
Siracuſano(Philoſopho, º Mathematico peritiſſimo) ne fuſſe inuentore(o di
queſta medeſima opinione è il cômentator di Vitruuio ſopra il. 1.libro à carte. 8.)
perche di lui ſi troua in molti luochi in ſcritto(come narra Valturio nel 1o.libro
dere militare)qualméte lui trouo una certa ſpecie di machina di ferro,con la qual
lui traheua uerſo l'eſercito terreſto ſaſſi di grandiſſimo peſo, è grandezza,e con
un incredibil ſuono, la qual coſa ne da ad intendere, che fuſſe una machina ſimile
è un'arteglieria, ma che tiraſſe balle di pietra groſſiſſime, come che anchora non è
molto tempo, che fra moderni ſi coſtumaua, maſſime per quel incredibilſuono,
che nel tirarla ui occorre,il qual ſuono,in altra ſorte di machina da tirar, d menº
pare, che ui ſi poſſa cauſare, ſaluo che in una ſimile à l'arteglieria, uero è, che d
quel tempo io tengo,che fuſſero molto difforme, º piu diſconze di quelle, che alli º
preſenti tempi ſi coſtuma,perche ſempre le prime inuentioni tenero del ruſtico, ma
con il tempo ſi uanno megliorando, per eſſer coſa facile aggiungere alle coſe troua
te, º il medeſimo dico della poluere,cioe, che al principio, che la futrouata(è da
Archimede, ouer da chi ſi uoglia)egli è da credere,che in quel tempo la noſtcom
poneſſe con talordine è proportione,come che al preſente ſi coſtuma,anzi giudico,
che da quel tempo in qua ſi ſia uariato l'ordine da componerla quaſi infiniti modi,
e cheſia il nero, io ho ritrouatoſopra alcuni libri non molto antiqui certi modi,
e ordini da componerla, molto differenti dalli piu moderni. P. Ditemi un poco,
che proportion oſſeruamo,et oſſeruauano.'N, lobo ritrouato in alcuni piu antiqui
libri, che duoler far poluere di bombarda uoleuano, che ſi pigliaſſe di cadauno di
ſopra detti tre materiali parte eguale,cioe tanto dell'uno,quanto dell'altro. Et al
cuni altri dopo uoleuano che ſi pigliaſſe parte. 3.di ſalnitrio, 6 parte.2.di ſolfere,
c: parte.2.di carbone. Alcuni altri poiuoleuano, che per far la detta poluere di
bombarda ſi toglieſſe lire.ro,di ſalnitrio, 6 lire.3.di ſoifere,e: lire.3.di carbone.
Et alcuni altri uoleuano,che ſi pigliaſſe lire. 12.di ſalnitrio, é lire.3.di ſolfere,
ci lire.2.di carboue. Altri uoleuano che ſi toglieſſe parte. 9.di ſalnitrio,cº par
te. 2.di ſoifere, èparte. 3.di carbone, 3 alcuni altri piu moderni per farla per
ſchioppi uoleuano, che ſi pigliaſſe parte. 4.diſalnitrio, ci parte una di ſoifere, 3
parte. I.di carbone: alcuni altri ban detto, che per far poluere groſſa ſi doueſſe pi
giare parte.2o.di ſalnitrio, 3 parte.3.di ſolfere, & parte. Io, di carbon, & per
farla alquato piu fina per ſchioppi hanno detto, che ſi doueſſè tuore parte. Ioo di
pilnitrio, e parte. Io di ſolfere, & parte. 36.di carbone, altri dicono che per far
polutre
T E R : Z O 39
polueregroſſa che ſi debbiatuor parte. Ioo.di ſalnitrio, di parte.2o.diſolfere,
e parte. 37.di carbone. Et per farla fina parte.o ſalnitrio,parte.3 ſolfere,et par
te.6.di fior di mirochea(cioe hanno tentato di farla ſenza carbone,anchor che tal
berba à meſsa incognita, perche tal nome di herba mai ho potuto ritrouare,ne in
le Pandete,nein Auicenna, ne in alcun herbolario)alcuni altripiu moderni,poi
hanno detto, che per farlapoluergroſſa ſi debba pigliarſalnitrio parte. 2 ſolfare
parte. I carbon di faliceparte. 1. Et perfar quella di archibuſi dicono che ſi deb
bia pigliarſalnitrio parte. 3.carboni de rami di ſalicegiouani, parte. 1.ſolfere par
te. 1. Età far la poluere fina di ſchioppo dicono, che ſi debbia pigliarſalnitrioraffi
nato piu uolte parte.5 ſolfere parte I.carbone di uerghette di Auellane, ouer no
cellegiouine di un'anno parte. 1.alcuni altri dicono, che pfar poluer groſſa, che ſi
debbiatuor parte 3 di ſalnitrio raffinato, e parte. 1.diſolfere, & parte.z.dicar
bon di ſalice, º per farla poliere mezana dicono, che ſi debbia pigliar parte. Io.
di ſalnitrio raffinato, º parte.2.diſolfere, & parte.3.di carbon di ſalice, º per
farla fina de archibuſi dicono, che ſi debbia pigliar parte. Io.di ſalnitrioraffinato
ſolfer parte. 1.carbon di uerghe dinoſela curate pur parte. 1. Et per farla miglio
re,cioep ſchioppo,uogliono che ſi toglia parte. 7.diſalnitrio raffinato ſolfere par
te 3 carbone pur di uerghe dinoſela curate parte 4.alcuni altri dicono, che per
farla piu gagliarda che ſi debbiatuore ſalnitrioraffinato lire.7 ſolferelire.1.car
bon di uergha dinoſela curate lire.I.altri per farla molto migliore uoleno che ſi
togliaſalnitrio raffinato parte.8 ſolfere parte. 1. carbon di uerghe dinoſela gio
uene,et curate parte. 1.alcuni per farla piu forte hanno uoluto aggiungere dell'ar
gétouiuo,alcuni acqua deuitta,alcuni ſalarmoniaco, alcuni canfora, alcuni farla
con carboni di torſi di uerzi, alcuni co carbone di giunchi,ouer di tela di lino bruc
ciata, alcuni hano tentato a farla in uari colori ſenza carboni,cioebianca, roſſa,
biaua, ponendoui alcuni fiori di herbe ſecche in poluere che faceuano l'officio del
carbone, º chi uidauano quel tal colore,le qualcoſe, duolerle deſcriuere à una
per una ſi haueria da dire perfin è diman da mattina, etaccio che quella poſſa ue
dere la differentia, che ſia fra queſti modi liuoglio deſcriuere qua ſotto è uno per
uno diſtintamente ſecondo che diſopra gli ho recitati, º di molti altri non recita
ti per piu breuita. I
ftati ordinati, anzi credo che ſiano stati alcuni, che per non uoler far, come face
uanogli altri (per moſtrar di ſaperpiu di loro) ſenza altra ragione hanno tioluto
formarnuoui ordini,cioe creſcendo il carbone, º ſminuendo il ſolfere, altri in cre
ſcere ilſolfere, & ſminuire il carbone, altri uariandotutti tre li detti materiali in
certe ſtranie proportioni,accio che para con maggior ſapientia, º ſottilita ritro
uato.P. Egli è queſto,ſi come ſono anchora quelli compoſitori, che non ſanno dire,
ne fare, ſi non quello, che hanno detto,ouer fatto gli altri, ma perche ſi uergogna
no alle uolte apparere che habbiano imparato,ouer tolto da quellitali ſi sforzano
di uariar alquanto il modo,ouer il parlare.N.Coſi è preciſo. P. Q ueſto ragiona
mento è stato molto longo, è però uoglio che facciamo fine.
Q VESITO. VI. FATTO DAL MEDESIMO.
P Riore. Hierſera uoi dimoſtraſti in quanti modi (da non molto tempoin qua)
A è stato uariato l'ordine,ouer la proportione della quantita di tre materiali nel
cóponere la poluere,horuiadimando, qual diſopra notati ordini (ſi di piu antichi,
come di piu moderni)giudicati eſſer migliore,cioe che ne dia piu perfetta, et piuga
gliarda, ouer potente poluere. N. Senza dubbio quella poluere ſi degiudicareſſer
piugagliarda, ci potente che contien maggior parte di ſalnitrio,dico maggior par
te riſpetto al tutto. Eſempigratia,il primo ordine diſopra annotati,cioe quello da
neſi tuol dicadaunomateriale parte una, talcópoſitione uenira à tener un terzo
ſalnitrio cºrli due terzi fra ſolfere è carbone, ci il ſecondo conſeguente à quello,
cioe quello doueſi tuolſalnitrio parte.3. ſolfere parte. 2.è carbone parte.2.uene
ria à tenerli tre ſettimi ſalnitrio, d li quattro ſettimi fra ſolfere, è carbone, º
perche li tre ſettimi è maggiorparte de un terzo, è però diremo che la poluere del
detto ſecondo ordineſera piu gagliarda, è potente di quella del primo ordine, ſi
milmente la poluere del terzo ordine ſera piu potéte di quella del ſecondo, perche
quella del detto terzo ordine tien licinque ottau ſalnitrio,li qual cinque ottau ſo -
no molto maggior parte di tre ſettimi, e il quartouien à tener li dodici. 17.eſi
mi ſalnitrio,o perche dodici. 17.eſimi è maggior de cinque ottaui, è però dire
mo,che la poluere del detto quarto ordine è piu gagliarda di quella del terzo, ci
il quinto ordine uien à tenerli nuoue. 14.eſimi ſalnitrio, e perche linuoue. 14.
eſimi è minor parte di dodeci. 17.eſimi diremo che la poluer del detto quinto orº
dine eſſer peggiore,ouer men potente di quella del quarto, º il ſeſto ordine uien à
tenerli due terzi ſalnitrio, et perche li due terzi è maggior della nuoue. 14.eſimi,
diremo che la poluere del ſeſto ordine eſſer migliore,'ouer piu potente di quella del
quinto, ci con tal modo procedendo in tutti gli altri conſeguenti ordini(a che non
intendera l'operar, o cognition di rotti)con facilita conoſcera qual ordineſia mi
gliore,ouer peggiore,cioe qual politere ſera piu gagliarda è potente, ci econuerſo,
intendendo però in una ſteſſa ſorte di ſalnitrio, e coſi ſi potra far comparatione
di quelle groſſe, oner di arteglierie alle altre ſueſimile, e coſi delle fine, ouer di
ſchioppo, all'altre ſue ſimile, perche ſeria coſa longa è uoler dareſempio è " li
- apra
- T E R Z O. - - - 41
ſapradetti ordini è uno per uno.P.concludetemi almanco di tuttili ſopra notati
ordini qual ſera la piu gagliarda è potente di tutte le altre.N: Q uella del 16.
sordine ſera la piupotente, é gagliarda di tuttele ſopranotate(cioe qnella doue
“ſi tolſalnitrio raffinato piu uolte parte. Io ſolfere parte. 1.carbon di uerghe de
noſelagiouene è curate parte. 1. A queſta ſera la piupotete per due cauſe. La pri
ma è, perche talpoluereuien à tenerli cinque ſeſti ſalnitrio, il qual cinque ſeſti è
maggior di qualſiuoglia parte occorrente in qualſiuoglia delli altri ſopra notati
ordini. La ſeconda cauſa è, che talſalnitrio ua raffinato piuuolte, che il fa piu
perfetto etiam un concorre piu perfetto carbone,perche in effetto quanto piu il car
bone è di materialeue,è dolce, egli è piu atto driceuere, é mantenere piu facili.
mente il fuoco, è però tanto piu è perfetto per eſſer piu atto, é diſpoſto a far con
celerita l'officio ſuo.P. Q ueſtauoſtra opinione mi conſona molto, ma mi reſta un
dubbio di adimandarui, ma per eſſer tardi lo uoglio laſciar à diman daſera. -º
, - - o - - -
- - - - - -
Ieronimo. Dopo che fui partito da uoi hieri, io andai ſubito in larſenale, ºr
andai è ritrouar l'amico, º lo pregai dinouo,che ſi lui haueua altra ragione
di quella,che lui mi haneua detta,che non mi lauoleſſe cellare, che dicio ſempre
gli ne reſteria obligatiſſimo, lui mi giuro, che non ſapeua altra ragione di quella,
che gia mi haueua detta,cioe, che la ſi ingraniua per augumentarla in uirtu, &
poſſanza,cioe per farla piu gagliarda, º potente, é io gli diſſi quello,che mior
dinaſti, cioe ſe il non ſeria buono è ingranire anchora la poluere delle artegliere,
cioelagroſſa, per farla anchor lei piu gagliarda,è potente di quello che la è,lui mi
riſpoſe, che ſi anderia è pericolo di far crepparli pezzi, di coſi miriſolſe.N.Voi
gli doueui pur riſpondere,che ſi potriano poi cargare talpezzi con manco poluere
del ſolito, ci tanto ſeria auanzato, oueramente ponerui dentro alquanto manco
ſalnitrio delſolito.H.Io non ho hauuto tanto auiſo di ſaperui far talriſpoſta, ma
che credeti,tutti queſti che fanno poluere,uanno facendo ſecondo, che hanno uiſto
far ali altri,ouer ſecondo,che gli è stato inſegnato, º non ſi curano di cercare, ne
manco di ſapere la cauſa delle coſe, che loro fanno,cioe à che fin li facciano. Etuoi
dir di me,che anchorami ho fatto della polueregroſſa,è fina, º quando ne face
ua diſina,iola ingraniua anchorami, anchor che non ſapeſſe, neanchorſo à che
fine la ſi ingraniſcha, º queſtofaceua, perchebaueua uiſto che tutti li altri coſi
faceuano. N. Credo, che ſia,come uoi diceti. H. Digratia ditemila uoſtra opinione
circa d queſta coſa. N.Hauendoui quaſi promeſſo di diruela, egli è il douer ch'io
ui attenda, pertanto dico,che dopo,che hieri ui partiſti da me, ho conſiderato
ſopra di talcoſa, º in effetto ho ritrouato,che ſolamente la neceſſita, ouer com
modita ha induttogli buonini è inueſtigar il modo di ingranire la detta poluere
di ſchioppo, é di archibuſo, e non quella di arteglieria, perche la detta poluere
granita è molto piu corrente,dela non granità alla ſimilitudine, che ſeria uno pu
gno di fruméto, di un pugno di farina, cioe ponendo ſopra una tauola piana un pu
gno difrumento, º ſeparatamente un pugno di farina, º inclinando poi alquan
to da una banda la detta tauola, ſenza dubbio piu facilmente correra il detto
frumento zoſo della dettatauola,di quellofara la detta farina, ma tal fer, roa
L i dra
- . f, I B :R -O
ſtera attaccata, ci piu immobile, ci ſi pur anchora lei uiſcorreſſe per la molta
dependentia di tal tauola,la ui ſcorrera quaſi tutta in un colpo, º il frumento ui
ſcorrera è parte a parte,cioe piu diſgregatamente.H.E ui ho inteſo beniſſimo, ma
che mi gioua quella ſua ſcorrentia. N. Ma non ſapeti, che uolendo portar un
ſchioppo, ouer un archibuſo per ſtruirſene alli biſogni, egli è neceſſario anchora
portarſi dietro della poluere, per poterlo cargar ad ogni ſuo piacere, º che tal
poluere ſi porta nelle fiaſche, º per cargarli con miſura in quelle tal fiaſche ui ſi
fa uſcire,come ſapeti,un certo canoncino atto a riceuere tanta poluere, quantaui,
ſi conuiene à cargare quel tal ſchioppo, ouer archibuſo con un certo ingegno dare
chiuderlo poi di dentro uia, quando che è pieno, accioche talpoluere non poſſa uſci
refora del canoncino, di ritornar nella fiaſcha.H.Io ſo tutte queſte particolari
ta,ſi che non accade che uoi me le dicate.N.Anchorcheſo, che uoi le ſapetime
glio di me,ue le houolute dire,accioche meglio m'intendiati per l'auenire. Et per
tanto concludo,che ſi la poluere,che ſi mette nelle dette fiaſche, non ſuſſegranita,
con difficulta ſi potria fare impire quel tal canoncino, perche nel ruoltarla fia
ſchaper far impire quel tal canoncino la poluere che fuſſe nella detta fiaſcha,ca
ſcheria quaſi tutta in un tratto ſopra alla intrata di tal canoncino, chiudendo,
ouerreſſerando in quello quaſi tutto quello aere, che in quello ſi trouaſſe,per eſſer
uodo,il qual aereueneria a impedire l'ingreſſo alla poluere,talmente, che talca
noncino la maggior parte delle uolte ſi troueria quaſi uacuo,ouer molto ſcemo,la
qualcoſa non ui occorrera coſi,ſi la detta poluere ſera granita,perche talpoluere
granita ſccorrera nel detto canoncino piu diſgregatamente (comefu detto del frui
mento, º della farina)la qual diſgregatione dara adito a quello aere,che ſi ritro
uera nel detto canoncino da poter uſcire, º di intrare nella fiaſcha è impire quel
loco che occupaua quella poluere, che intrara nel detto canoncino, è però il detto
canoncino la maggior parte delle uolte ſi trouera pieno, comeſi conuiene, e coſi
per queſta cauſali huomini ſono stati aſtretti è inuiſtigar il modo deingranire la
detta poluere di ſchioppo, º di archibuſo, 6 no quella di arteglieria, perche nel
le arteglierie ui ſi mette la poluere con una caſſa, come ſapeti, º con quella la
ui ſi porta per fin nel fondo della ſua canna, º però non importa che talpoluere
ſia ſcorrente, è non ſcorrente, anzi ſeria coſa ſuperflua a ingranire quella dell'ar
teglierie, ma piu, che per ineſcar quel buſetto doue ſi da il fuoco alli ſchioppi, dr.
alli archibuſi ſi coſtuma portar,come ſapetti,un fiaſchettino piccolino pieno di pol
uer finiſſima, la qual poluere ſi per ſorte non fuſſe minutamente granita, la non
uoria, ne potria uſcire di quel talbuſo coſi piccolino, per le ragioni diſopra dette,è
però fu neceſſario a farla minutamente granita, la qual coſa non accade nell'ar
teglierie, perche, per quanto ho inteſo, uoi ue la metteti con la mano. H. Egli è
coſi, º certamente queſte uoſtre ragioni ſono l'euangelio, ne mai haria penſato,
che per ſimilcauſa ui ſi li deſſe talgrana, º queſta coſa la ho accaro piu di dieci
ſcudi, º però di queſto ue ne ringratiograndamente, - -
L I B R O Q V A R T O
- vr
SOPRA LO RD IN A R
D E LL E s c H I E R E,
'ouer eſſerciti in battaglia ſotto varie & diuerſe forme, 8 del modo .
di far caminar quelli, con altre varie particolarita.
i tre - - - - - - - -
i Q y Es ITO PR I M o F A TT C, D A L
º . . Conte Hieronimo da Piagnano. - -
-
- - Fianco
, L I B R o
. . . . . . . Fianco . . .
- - • - e .-- - “. - • • - conte Hie
- . A ronimo ui ho
- - - • . • o e e o e - inteſo beniſſi
- - - • o - ) . i -i 4 i e mo in quan
- - -- - - - s .• e - e - s - si to à queſto,
- e - e «.. - - - - - - - ma quando,
- e - - e o o o o o che tal nume
- - - º, i º . l' 4 - - - ro de Fanti
- - - e e e º - e º nonfuſe coſi
. . . . . . . . . . . quadrato, co
- Fianco - me ſeria ſe
fuſſero.2oo Fanti,la radice di quali,ſe nº m'inganno, ſeria. 14.ma auazeria.4.
Fanti, bor come doueria fare in tal caſo.N. In queſto caſo uoi ne douereſti pur
mettere. 14 per fila, º ueneria pur la detta battaglia quadra di gente, ſi come
la precedente, cioe ſera di 14 file à Fanti, 14 per fila, uero è, che uiauanzera,
quelli Fanti 4 fuora di tal ordinanza,li quali il Sargente li aſſetta doue à luipa
re,fuora di talordinanza, ouer che li poneforſi nella coda di talordinanza.c.H.
Anchor queſta parte ho inteſa beniſſimo, ma ſe il fuſſe ungrande eſercito, che mi
occorreſſe di mettere pur in forma quadra di gente, come doueria procedere. N.
Ter il medeſimo modo, eſempigratia, poniamo che taleſercito ſia de Fanti.
35ooò dice che di queſti 35ooo. Fantiuoi ne doueti cauar la radice quadrata,
per l'ordine che ui ho inſegnato, e trouareti quella eſſer 187.cº auanzeraFan
ti.3 1.è per tanto ſe douera mettere Fanti.187.per fila, 6 taleſercito uerra in
forma quadra di gente,cioeuenira di 187 file à Fanti. 187 per fila, uero è, che
ui auanzera quelli Fanti.3 1.detti diſopra, li quali il Sargente li accommoda do
ueli pare, ma io tengo che talreſidui ſempre lipongano nella coda di taleſſerci
toc.H.coſi credo anchoraio. t -
- co
-
-
-
-
- e
-
-
-
e
-
e
-
o e
I e
-
-
-
e
- - - -
- e -
-
e -
-
e
-
e
-
-
-
e
-
e
-
-
- -- - - - - -
e - e sº
co
-
- - - - - - - - - - d' - - - - - - - - b - - - - - - - - - º
0 e e e e e e e • e oo . • • • • • • e e 00 • • o • • • e e O
0 • • , e se e e e e » 00 o - e - fa. - • oo e o - o • o o - e 0
0 e e o o - o 0 e e 00 e e - e s e e - e 00 o e e o o e - o - e
-
-
-
0, . - • • -0
- -
d e • • • • • • • • -o
-
e
-
e
e
-
-
e e
-
a - - - . oº-- - -
e - - - - - - - -0
-
sº
0 - - - - - - - - - -0 - oº. e - e e • • • - »0 È,
Q • • • • e ». • • • • 0 - º - e e e - e º e 0- - - - - - - - - -0 º
• • • • • • • e e -0
- - - -
-
-
. . .. . . - - - - -- --,
e , - - - - - M4
o v A R T o.
o. . . . . . . . . . o Ma quando che nel partitº
o . . . . . . . . . . o la detta radice auanzaſſe.2.co
0 • • - • • • • • • . • 0 me ſeria, quado che li fantifuſſe
o . . . . . . . . . .. o ro 121.la radice di quali è 1 r.
Èo . . . . . . . . . . o S il qual.11. partendolo per tre,
Èo . . . . . . . . . . o $ neuien tre, é auanza.2.(co
o . . . . . . . . . . o me habbiamo detto) dico che in
o . . . . . . . . . . o queſto caſo, é in altri ſimili io
o . . . . . . . . . . o faria caminar. I 1 file(cioetan
0 - - o te quanto è la radice) à.4 fanti
per pi,e alire i rile d.3 fani per fila e altri. I 1 file pur à 4 fanti per fila,
- come di ſotto appar in figura con li ſuoi. 22.archibuſieri oltra li detti fanti. 12 1.
li quali fanti ogni uolta che ſi uoleſſero ridure in battaglia quadra di gente ſi r
º ºo . . . . . . . . . . oº º
o . . . . . . . . . . oo - - oº . . . . . . . . . . º
º0 e o • • • • • • • • 0 • • • • • • • • • • 0 - - - - - - - - - - 0 º
- M queſti
- - - I; I B R O ' '
queſti talfanti ſaranno pur il treppio della radice,cioeil treppio di ſettantaſei,che
ſeria. 28.º perche tutta queſta fila de file ua diuiſa ſempre in tre parte(come
diſopra fu detto,etiam fatto)à ſettantaſei file per parte(cioe tanto quanto è la no
ſtraradice)hordico,che la prima, e la mitima di queſte tre parte,fi debbono far
caminarà uinticinque fanti per fila,cioe quanto che è il terzo della noſtra radice,
e perche il ne auanzo uno(come diſopra appare)dico che quel tal t. ſi debbe
mettere ſempre nella ſeconda parte, cioe in quella di mezo, cioe facendo caminar
quelli della detta ſeconda parte è.26.fanti per fila,talmente,che la prima, º la
ultima parte della gran fila delle file,ſeranno d.25.fanti per fila, 3 la ſeconda
parte ſera de fanti.26 per fila, º il medeſimo ſi debbe fare in ogni altra radice,
che partita per.3.ui auanzi ſolamente. 1.ma quando l'ananzaſſez.ſeguita tutto
al contrario, cioe', che la prima, é la ultima parte uuol eſſer di unofante di piu,
di quello ſera il terzo della noſtra radice, come eſempigratiaſeli detti fantifuſſe
ro.28og.la ſua radice ſera. 53.la qual partita per tre,ne uien. 17.6 auanza.2.
è per tanto dico, che tal fanti ſe ne formera file. 159.(cioe il treppio di.53.)le
qual file. 159.diuidendole pur in tre parte, ne uenira.53 per parte, cioe il numero
della radice,et la prima, et terza parte uol eſſer di unofante di piu del terzo della
noſtra radice,cioeuoleno eſſer defanti. 18.per fila, º la ſeconda parte,cioe la par
te di mezo, uol eſſerſimplicemente il terzo della noſtra radice, cioe defanti. 17.
per fila talmente, che di tutte le 159.file,le prime.53.file, º coſi le ultime. 53.
file uoranno eſſer defanti, r8 per fila, e le 53 file, dimezouoranno eſſerſola
mente defanti, 17 per fila. Et in quella che nel partire la radice per.3.auanza
ſolamente unoua al contrario di queſti, cioe, che la prima, º terza parte della
dettagram fila delle file, noleno ſempre tanti fanti per fila, quanto ſera la terza
te integra della noſtra radice, º la parte di mezo, cioe la ſeconda uorra uno
fante di piu del detto terzo della noſtra radice. Et perche mai puo ananzar piu
che uno, ouer due, è partire la detta noſtra radice per.3.le dette noſtre regole ui
ſatisferanno in ogni quantita defanti,ſi quadrata,ouer non quadrata,perche co
me diſopra fu detto, nelle quantita, ouer numeri non quadrati, ſempre ſi piglia la
radice propinqua di quel tal numero, º di quella ſe ne ferue, come diſopra è stato
detto,cº di quello reſiduo, ouer ſuperfluo defanti, che ſuperchiaſſero il quadrato
di talradice il Sargente li aſſetta ſecondo il ſuo parere, eſempigratia, ſe li detti
fantifuſſero quattromillia,il qual numero non è quadrato, nondimeno dico, che
di quello ſi debbia canar la ſua radice propinqua, la qual ſera.63.(uero è, che
auanzerafanti 3 r.)é di talradice ſeruirſene ſecondo il ſuo uolere, eſempigra
tia,uolendoli di ſubito mettere in battaglia quadra di gente,ſine douerta mettere
ſeſſantatrefanti per fila,e talbattaglia uemira quadra di gente, come nel prin
cipio fu detto, uero è, che ui ananzeria fora di tal ordinanza quelli fanti 3 1'li
quali il sargente li aſſettera ſecondo il ſuo nolere, ſimilmente uolendo mettere li
detti fanti quattromille incaminoſidie purtore la detta ſua radice propinqua,la
qual, come detto è ſeſſantatre, la qual partendola per tre, ne nien.2.1.3 non
ananza coſa alcuna, è pertanto gli detti fanti ſi debbono far caminare è fan
º a ti.2 I
Q V A R T O. 46
ti.21 per fila, º partire le dette file in tre parte a 63 file per parte, uero è, che
la ultima parte uerra a eſſer di 64 file, º anchor. 1o fanti di piu(per quelli fan
ti 3 I.che auanzorno in principio,li quali(come è detto)reſteranno fuora dell'or
dinanza, ſecondo il parere del Sargente, º per il medeſimo modo ſi procederia,
quando che la radice di tal numero non quadrato non riceueſſe la perfetta diui
ſion per tre, cioe ſi auanzaſſe uno, procedere, come diſopra diſi, cioe dar uno
fante di piu per fila alla parte di mezo, º alle altre due parte, cioe alla prima,
& alla terza porui ſolamente tanti fanti per fila, quanto ſera la terza parte del
la noſtra radice,º quando auanzaſſe.2 procedere al contrario, cioe dar unofan
te per fila di piu alla prima, 6 alla terza parte, 6 alla ſeconda porui ſolamente
tanti fanti per fila quanto ſerail terzo della noſtra radice, º quelli fanti che fuſ
ſero auanzati nel cauar della radice in principio,aſſettarli, come diſopra è ftato
detto C.H.Non procediati piu oltra, che ui hointeſo beniſſimo.
ſpalla a ſpalla uol che occupi piedi. 3.come diſopra è detto, io procederia in queſto
modo multiplicarei quella quantita defanti, che deſideraſſe di metter in batta
glia, per il quadrato di ſette, cioe per.49 & quel produtto parteria per 2 r. &
quanto fuſſe la radice di tal aduenimento, tantifanti metteria in cadauna fila
per teſta, eſempi gratta, ſe il fuſſe fanti. 36oo.li quali deſideraſſi di mettere in
battaglia quadra di terreno, º non digete,io multiplicaria li detti fanti. 36oo.
per il quadrato de.7.cioe per.49.fariano. 1764oo.cº queſto produttolo parte
riaper.21.del qual partimento neueneria.84oo & di queſto aduenimento ne
caueria la radice, la qualſeria.91.(uero èche auanzeria. I 19) º defanti. 9 r.
faria le file per teſta, uero è che la maggior parte delle uolte nella coda ui reſtera
una fila nicòpita,cioe imperfetta,perche li numeri rare uolte ne feruano preciſa
mente ſecondo il noſtro intento, ſi come anchora occorre nel fare le battaglie qua
dre di gente, cioe, che la maggior parte delle uolte ne ananza qualche fante di
piu, tamen una fila di piu ouer dimanco, non fa error troppo apparente.S.Doue
cauati quel 21.con il qualuoi partite quella uoſtra multiplicatione. Nelo ima
gino una battaglia de tre file d fanti.7.per fila, la qual battaglia ſeria quadra di
terreno,perche le tre file in longo uorranno piedi. 21.di terreno(à piedi.7 per fila
fra dinanzi, º di dietro con quel piede,che occupa ogni fila, ſimilmente lifan
ti7.in larghezza uorranno medeſimamente piedi. 21. di terreno a piedi. 3.per
fante,ondeſi tal battaglia occupa piedi.2 r.di terreno in ogni uerſo la ſera quadra
di terreno, º tutta talbattaglia contenera fanti.2 1.6 queſti fanti. 21.mene
ſeruoper partitore nella ſopraſcritta mia operatione.S.Sta beniſſimo. -
e
e
e
s
e
e
s
si
e'
s
er
s
-
ſ ;; e
u e ; . . .
i" gratta ſe gli propoſti
fanti da far il cuneo fuſero. 12 o.di
. . . . co che ui auanzera.2o. fanti fuora
della ordinanza del cuneo, cioe tanti
quanti che, 12o eccede il 1oo.(maggior numero quadrato contenuto da quello)
che ſeria pur.2o.ma ſe gli detti fanti fuſſero.123.ui auanzeria ſolamente fan
ti.2.perche il maggior numero quadrato contenuto da 123. ſeria. 12 1. è pe
rò 123.auanza il detto. 12 1. nel detto. 2. º queſto medeſimo ſi debbe inten
dere in ogni gran numero. P. E ui ho inteſo beniſſimo, d mi baſta aſſai per
riſera- a neſtº -
L 1 B R o
QyEsIT.o. vI. FATTO DAL MEDESIMo.
P Riore. Come ſi potria formarquella figura chiamata la forfice,la qual uſaua
I no gli antichi peropponere alla forma cunea.'N, Laforfice ſi conſtituiſſe con
due forme cunee congiunte per tuorla detta figura cunea in mezo, P. Datime un
eſempio figurale, º in piccol numero. N.L'eſempio di queſta luoglio adurenel
medeſimo numero defanti. 1oo.cò che fu fatto il cuneo, accioche quella poſſa far
giudicio,ſeilfuſſe due eſerciti eguali di quantita defanti, º che l'unoformaſſe il .
cuneo,cº l'altro la forfice,qual di loro haueria auataggio,dico adunque che eſſen
dofanti. 1oo.º uolendo di quelli formarla forſice, li ſi debbono diuidere in due
parti eguali, che neueneria.5o p parte, 6 di cadauna di queſte parti ſe ne debbe
- formar un cuneo,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ſecondo il modo di
e e - e o • e o e o se - • - - - - - - - - - - ſopra detto, ci con
e e s . - - - - - - - e - e e e - - - º giungerli inſieme,
- - e º - e s e “ . . . . . . . come diſopra appa
- . » » • • • • - - - - - - re in figura con le
. . . fronte . . . ſue ponte uerſo del
t e a o . linimici,cioeuerſo
fonte . .. fronte del cuneo per torlo
e se e sº e in mezo, 6 biſo
- - - - - - - - - - gna notare qual
• • • « e » • • - - i"
• - - - - - - - - - - - i tione di qu fli due
a • a s • • • • - - - - - - cunei,ui auanzera
- - - - - - - - - - - - - - - un fante per ca
e e - e s e e s e o s e s e o e s dauno di loro fuo
e • • • • • • a s e - e s • • • • • • ra dell'ordinanza,
perche ilnumero.5o non è numero quadrato, º auanza ilmaggior numero
quadrato contenuto da quello(qual è.49.) per un fante ſolo, cioe fra tutti due ui
auanzeria due fanti,come diſopra appare in figura. . -
detta forfice.
- s . q ueſito
. . .. o v A R T o 43
q yesITo. v I È FATTO DAL MEDESIMo.
D Riore. Ben quando ſi ordinaſſe un eſercito in forma cuna, º che linimicinò
haueſſero l'arte di ſaper farla forfice, che auantaggio ſi potria giudicarper
quella ſorte figura, maſſime hauendo tanta gente l'una parte quanto l'altra. N.
g uado che la citraria parte uoleſſe opponerſi à tal figura cunea, con una forma
quadra di terreno,come al preſente ſi coſtuma, a tutte le ragion del mºdoreſtera
-
-
:- : º - rotto è ſpezzato. P. Per
che ragion. NG La ragion
ue la diro,ſia eſempigra
tia fanti. 1oo, in forma
cunea,et altrifanti. 1oo.
;
e -
;
; | in forma quadra di terre
no all'oppoſition del det
i -
s;: i
-
to cuneo, come di ſottoap
pare in figura, º perche
l'ordine del ferir del cu
I neo,èqueſto che tutti quel
li che tirano di alcuna ſor
I teiſtrumento, come ſono
- - - - - e arteglierie,archibuſi,dar
di archi, ouer baleſtre, tutti debbono tendere i tirare, º aferire ſolamente in
quel luoco doue ua à inferire la ponta del cuueo, cioe in ponto a onde lifantiche
in quel luoco ſi ritroueranno,uiſera neceſſario, è d morire, ouerà dar luoco alla
ponta del detto cuneo, per la grande moltitudine delle archibuſate, º frizzate
tutte in quel ſolo luocotirate, intrando adunque dentro la ponta del detto cuneo
in tal luoco,continuamente anderapreforando,º penetrando tutta quella ordi
nanza da banda, à banda,perche tutti archibuſieri, 3 arcieri che reſtano di fuo
ra,non debbono ceſſar di tirare in quel iſteſſo luoco, e non altroue, la qualcoſa
facendo egli è impoſſibile che non ui ſia dato luoco al detto tuneo da penetrare, or
penetrato che ſia taleſercito è rotto ſenza alcun rimedio. P. Q ueſta coſa è chia
ra,che ſe il detto cuneo penetra tutta la detta ordinanza quella ſenza dubbiore
ſtarotta,è fracaſſata,º è quaſi impoſſibile che non gli uenga ad "
, perche
tutta la poſſanza & uirtu di quel tal cuneo uien à operare in quel luoco ſolo, è
però egli è quaſi impoſſibile che in quel talluoco ui poſſano durare anchor, che
fuſſero molto piu in tal ordinanza, di quelli che fuſſero nel detto cuneo, perche tal
luoco non puo eſſer ſoccorſo d'alcuno di quelli di tal ordinanza, perche ſe quelli
che ſono uerſo.b.oueruerſo.c.uoleſſerouenire à dar ſoccorſo a quel talluoco,ſeria
forza d diſordinarſi, º diſordinati che fuſſero, incorreriano nel medeſimo ſcan
dalo,cioe reſterianorottitotalmente, ci reſtandonel ſuo luocola ſua uirtu, ouer
poſſanza, reſta quaſi morta, perche niun di loro la puo moſtrare per ualente che
ſia, & bor comprehendo di quanta importantia ſia queſta forma cunea,è chi non
ui ſapeſſi,
L I B , R O -
ueſta forma di battaglia,ſecondo la qualita del ſuo nome,d me pare che debbia
i dentata, ſi come è la ſega con che ſi coſtuma ſegarli traui, è pertanto uo
lendoridure una quantita defanti, ouer un eſercito in talforma, biſogna conſi
derare due coſe, l'una di quanti denti ſi uol far queſta Serra, ouer ſiga, & ſi ol
tra tal denti uiſiuol altra ordinanza da ſoſtentar quelli denti,ouer non. P. Dati
me un eſempio in figura ſopra quello che uoleti inferire, ma in poco numero de
fanti, perche meglio apprehendero la coſa. N, Poniamo che li ſanti delli quali ſi
uol formare li puri denti della detta Serra ſiano. Ioo.hor queſti. Ioo.fanti ſi
debbono diuidere nel numero delli denti che ſi uol dar à queſta Serra, 3 dica
dauna di quelle parti formarne un cuneo, per la regola data nel 5. Q ueſito, º
- i" talcunei,cògiungerli in diretto, ſecodo che fu fatto di quelli due nel formar
a forfice,eſempigratia, poniamo, che delli detti fanti. Ioo.ſiuoglia far quattro
denti di una Serra,dico, che li detti fanti. Ioo.li ſi debbono partire in quattro par
ti,del qual partimento neuenira fanti.25.per parte,hor di cadauna di queſte par
ti ſe ne debbe formar un cuneo ſecodo l'ordine dato nel detto 5. Q ueſito,et queſti
.
quattro cunei congiungerli in diretto, come di ſotto appar in figura, di queſto è in
quanto al fardelli puridenti, ma ſi per caſo ſi uoleſſe mettere un'altra ordinanza
dietro alli detti quattro denti, biſogneria prima determinare de quantifanti tal
ordinaza ſi uora fare, º quella cauarla da perſe,et del reſto formarli denti, 6
e .. o - o
e • •
-
- .. e o e e - e - e o
- - . . --
- e - -
º • • • - e o e e e e o • -
e e s e e
- : --- - - - -
e se e e e s e ... e e o e o e e - - e - - - - - s e - e e o e
di dietro di detti denti ponerui quella quantita defanti, che prima fu cauata, 3
ordinarli a tanti fanti per fila, quanti fanti ſi trouera direttamente in longo eſſer
in tutte le baſe delli denti formati, eſempigratia, poniamo che ſianofanti.244.
& che defanti. 1oo di quelli ſi uglia fare quattro denti di una ſerra, o delli
altri 144.ſiuoglia fare una ordinaza per ſuſtetar li detti quattro denti, dico che
redutti li fanti cento in quattro denti, come diſopra fu detto, conſeguentemente
dietro d quelli ui ſi debbe aſſettar quelli cento quarantaquattro fanti à fanti tren
taſei per fila, perche in tutte quattro le baſe de detti quattro denti ui ſono fanti
trentaſei, come nella ſottoſcritta figura appar, º coſi con tal modo, º ordine ſi
potra ordinare,ſe fuſſero bene cento milia fanti deſtinguendo,come diſopra ſefat
to in quel poco numero. P.Vi ho inteſo beniſſimo, 3 baſta per queſta ſera.
-a
- fronte
-
- - - - -
-- -- -
- -- - - -
- -- - -
- - - i - - e fr0mte - - - - -
-
- --
-
v
- - e
-
- -
- - - - e, - - e e
-
- n -
e - e a e e e - e - - - e o -
e e e - e o - - e e e e e - e e e e e e s - e e e
- a º
- v
o e - e o e - e e e o e o o se e e e e e e , s e 4- e - - - - -
e e e e e e s e s e e e e e - e se e e e s • a se e s e , e o s e e a o -e e
e • • • • • • • • • • • • • • • « • • • • • • • • • • • • e. a º a a a e
s e • - - - - - - - - - - - - - - - - e e e o o a s e se e s e e -e e • •
- t -
-
- - - - -
e o « e o s e o- e s e o e o e e ,e s • e o o o e a o e s e s e o o e a e
• • -- - - - - - - - - a » » « e » • • • •
e • - - - - - - - - - • • • • • • • • • º
- - - -- - - - - - - - • - - - e e « e » e e o o •
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
» - - - - - - - - - - - - - • • • • « « « a º • • • • • • • • • * * *
• • ai « o, a e - • • • • • • • • • « e » e o o e - e o o o • a a º • •
• • • • • • • • • • • • • • a º • e - a o • • • • • • • • • • • • • •
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
e • • • • • - - e - - - - - - - - e s
-
-.
Q vEsITo. XI. FATTO DAL MEDESIMO.
- - . . --
e e e • • • • o e º i
- - - - -
- e -
detti uerſi, º che non ſi trouaſſe hauer compagno nella conſueta diſtantia innan
zi di ſe,che quel debbia con gran preſtezza proceder, ouer caminar tanto retta
mente innanzi, che ritroui un compagno nella conſueta diſtantia innanzi diſe,
delle qualcoſe eſſendo tutti ben informati, º amaeſtrati, in un batter d'occhioſi
potra eſequire quello ricerca Voſtra Signoria,cioeuolendo traſmutar un eſerci
a o che ſia in forma quadra di gente, in una forma cunea, 3 uolendo che l'angolo
deſtro della fronte reſti la ponta della detta forma cunea, dico che facendo uoltar
con il ſuono, ouer con uoce, tutti li fanti di tal eſercito con la faccia in quel uerſo,
che è fra la fronte, º ilfianco deſtro, e ſubito uoltati che ſiano, oſſeruandoca
dauno l'ordine detto diſopra, cioe che tutti quelli che nºi ſi troueranno hauer.com
pagno nella conſueta diſtantia innanzi di ſe,procedinorettamente innanzi tanto
che neritrouano uno, la qual coſa eſequida, ſi trouera eſſer trasformata la detta
forma quadrata di gate in una forma cunea,et la ponta di tal figura cuneauerra
a eſſerlo detto angolo deſtro della fronte della prima figura.Triore. Q ueſtauo
ſtra regola mi par molto belliſſima,è preſta, ma non la ho ben capita, è però ui pre
Ago che mi dati un eſempio in figura, ma ſopratutto in poco numero, perche la
Fronte mipar molto difficile da intendere. N. La non
a b c d e è coſi difficile, come la pare, º che il ſia il ue
- ro, ſia eſempigratia fanti.25. in forma qua
f g . b i k dra di gente, come di ſopra apparin figura, é
- s . per eſſer meglio inteſo me apparſo di formartal
l m a o p figura con.25 lettere del noſtro alphabeto, bor
suolendo traſmutar talfigura quadrata di gen
q r ſ t u te, in una figura cunea, primamente gli faccio
uoltar tutti con la faccia in quel uerſo che è fra
x y z & 2 la fronte, º quel fianco dotte mi pare di uoler
conſtituire la ponta del cuneo, eſſi mpi gratia
uolendo che la ponta di tal figura cunea ſia l'angolo.e faro che tutti ſi uoltano con
2, la faccia per quel uerſo ch'è fra
- dº e e - e ºe la fronte, e il fianco deſtro,cioe
- - - uerſo l'angolo.e.la qual coſa eſe
dº & gº f quidata figura uerra à star,co
me qui ſotto appar, nella qual
sº ti - o do figurati ſi uede che ui ſono mol
- ti fanti che no hanno compagno
3e - A” ſº - - nella coueta diſtantia innanzi
- diſe, uero che hanno ben compa
-- Lº fº & fo gnorettaméte innazi dife, ma
molto piu lontano del ſolito,cioe
il doppio del ſolito, come appar al.f.ilqualbarettamente innanzi di ſe il b.ma la
diſtantia che è dal detto faldetto.b.è il doppio della diſtantia conſueta, onde ſe
le fuorra oſſernare li precetti di ſopra adutti, ſubito che hauerauoltato la faccia
uergo
- ' - o V A R T o. 52
uerſo taluerſo immediate ſi andera ad approſſimarſi al detto.b.nella caſueta di -
ſtantia,il che facedoſi cacciera fra.a. &.g.uero è,che il detto.g,no reſtera nel ſuo
luoco preſente, ma ſi trasferira appreſſo al c.tn diſtantia còſueta,et nel luoco doue
prima era il g.ui côueneria uenir.l.tal che le fſi trouera fra a.&.l.cº coſì ſi tut
ti gli altri procederano innaziſecódo il detto ordine,cioeperfina che trouano com
pagno in diſtantia conſueta innanzi di ſela.h.ſi andera ad approſſimarſi al.d.ey
lo m.ſeguitera la detta.h. & il.q ſeguitera dietro al detto m:tutti perfina alla ci
ſueta diſtatia, º coſi lo i ſi approſſimera al.e.gº loan ſeguiteralo.i.A lo.rſegui
teralo.n.z lo.x.ſeguitera il detto.r.tutti per finalla coſueta diſtantia ſimilmete
lo.o ſi approſſimira al.k & loſ ſeguitera lo 0.6.y, ſeguitera.ſpurperfinà di
ſtantia conſueta, 3 coſi.t.ſi approſſimera al.p.&.z ſeguitera.t.pur perfin alla
conſueta diſtantia, & ſimilmente, o ſi approſſimera al.u pur nella detta conſue
ta diſtantia, la qual coſa oſſeruata tal ordinanza quadra di gente ſi ſera traſmu
tata in una ordinanza cunea,come di ſotto appare in figura, la ponta di tal fi
gura uerra a eſſer l'angolo.e º con tal ordine ſi procederia ſitaleſſircitofuſe
ben de. 1ooooo.fanti,pur che li detti fanti ſiano ben auertiti, di amaeſtrati di
quanto diſopra è stato detto, ſi del ſaperſi moltar, come del caminar. P. Q ueſta
è una bella inuentione, º di molta importantia, perche riducendo coſi all'impro
uiſo un eſercito in forma cunea,egli èquaſi impoſſibile che linimici poſſano, ouer
ſappiano formarli forfceda opponerai talmente che ſe ueneria ad hauergrande
- - - - - º auantaggio, come ſi uerifico
. - e o e º èº "ſºlº"
che a me pare che una batta
º
--
-
-
I
-
-
ſe
dº
e
-
2,
d
-
e
,
- -
f.
v -
glia cunea ſia ſempre atta è
ſufficiente àromper ogni al
tra battaglia in forma qua
p de o dra di terreno, come che al
e - , a ſº A si preſente ſi coſtuma, anchor
- - e - che quella fuſſe di gete, ouer
- - de fanti un tanto è mezo di
e', º fº d . piu domente, che quelli del
e la forma cunea ſiano ben
e - - iſtrutti del modo del ferire
n o º o (detto nel.7. Q ueſito.)
- - º e ,
cio conoſcero quanto ualeti, perche nelle infirmita, che ſono giudicate incurabile,
ſi conoſce la ſufficientia del medico.'N Io certamente ui penſero, ma molto piu
con diligentia, quando preſentiro approſſimarſi il biſogno.
Il fine del quarto Libro,
o Libro
L IS BO PRA
R o ILQ MVE TT
INE R,T o
ovER TvoR RETTAMENTE
in diſegno con il boſſolo, liſciti , Paeſi, 8 ſimi mente le piante delle
citta con il modo di ſaper fabricar il detto boſſolo, 8 in diuerſi .
modi,la cui ſcientia da Ptolomeo è detta Chorografia. :
ditte, qual uenghi a far à modo di una ſcatolina attorno al detto centro della det
ta prima lama circolare, talmente che ſia concentrica con quella, º nel centro
poi ui ſi de far aſſettar una ponta alta circa per la meta della detta ſcatolina, è
queſta ponta è per metterutſuſo la lancetta acconcia con la calamita, alla ſimili
tudine di quelle, che hanno quel horologietti,che uengono de Alamagna, ma al
quanto piu granda, º nel fondo di queſta ſcatola ui ſi deſegnar una linea quaſi
alla ſimilitudine della lancetta che uada da Tramontana uerſo Oſtrorettamen
te, accio che ſi poſſa conoſcere quado che il boſſolo ſia ben aſſettato(perche i boſ
ſolo s'intende eſſer ben aſſettato, quando che la pon - ,
--
Si ys
- tal gras
! . . . - o v r N T o. 55
talgrandezza che ui poſſa entrare ſazzatamente quell'altra armilla, ucr ſcato
lina del ſopraſcritto noſtro ſtrumento, º che quelli due,ouer quattro bracci,cioe.
c.d.e.fg.h.&.i.k ſiano talmente fabricati che dall'una, º l'altra banda dimo
ſtrinogiuſtaméte tigradi ſopra la prima lama circolaregia ſignati, º li due prin
cipali, ioe.c.d.&.ef.uol eſſer di tanta longhezza che dall'una, cº l'altra banda
uſciſcano alquanto fuora del cerchio della noſtra prima lama circolare, º nella
eſtremita dell'uno, o l'altro di queſti due bracci uiſiſalda le ſopradette due la
mette,ouer figure quadrangole in alto eleuate di tal altezza che ſopra auanzano
l'altezza della ſcatoleta del noſtro boſſolo, 6 talmente larghe, che facendoli un
buſettino in mezo di cadauna di quelle, cioe in quella parte che ſoperchia di ſopra
del detto boſſolo,un rettamente oppoſito all'altro, talmente che riſ;uardando per
li detti due buſettini la noſtra linea uſuale tranſiſta preciſamente ſopra al centrº
del cerchio del detto noſtro ſtrumento, é dopo tal dioptra ſi debbe con diligentia
incaſſare ſopra al detto noſtro boſſolo, cioe ſopra d quella armilla, ouer ſcatoleta,
che interchiude il detto boſſolo,ilche facendo il detto noſtro ſtrumento ſtara preci
ſaméte,come di ſotto apparin figura,et la doptra,
ouer riſguardo, ſera girabile, cioe che la ſi potra ,
girar per ogni uerſo attorno attorno, º per quelli
due buſettini, che ſerano in quelle due lamette qui
drangole in alto eleuate, ſi potra riſºuardar con
un'occhioli ſegni, 3 termini, che ſtuorra uedere,
come per l'ausnire per eſempio ſi moſtrera,uero è,
che in luoco di quelli due buſettini a me piace, 6
mi par anchora piu ſpediente due pontine acute, co
me di ſopra diſi.T. Q ueſta forma di ſtrumento
molto mi piace, dimane parlaremo poi del modo di
operarlo.
Q VESITO. II. FATTO DAL MEDESIMO.
T Raiano. Horuorria che ſottobreuitami dichiaraſti il modo di operar l'iſtru
i mento,che hierim'inſignaſti à far.'N. Peruoler operar taliſtrumento a uo
ler metter in diſegno qualche ſcito, ouer paeſe, biſogna hauer un baſtone longo,
circa piedi tre, o che talbaſtone in un di capi habbia un ferro appontito, per po
terlo piantare in terra, º dall'altro capo untondo di legno alla grandezza del
l'iſtrumento con un poco di oro, che ſia atto a tener taliſtrumtoircaſſato, 6 fer
mo in cima di quel tal baſtone, come di ſotto apparin figura, º che taloro ſia
tanto baſſo che il non impediſca il poter girar la dioptra in ogni uerſo.T. Non ſi
potria far ſaldar un canon di bandabuſo ſotto a tal ſtruméto per ficar dentro tal
baſtone,ouer una ponta da poterlo piantar in cima di tal baſtone, facendo prima
un buſo nella cima di tal baſtone. Ne L'uno è l'altro di queſti, daria impedimento
per mettertal diſegno in carta, come alliſuoiluochi ſi potra giudicare.T.Segui
tati. Ne Inteſo adunque tutte queſte coſe biſogna notar, che per metter in
- -
igno
Mn 2 il0,
L I B R O -,
unſcito,ouer un paeſe, ſi puo procederin due modi,l'uno è
º
a star in mezo,cioe dentro dal detto ſcito, ouer paeſe con
( il detto ſtrumento piantato, fermo è stabile, 6 l'alrro è
andar attorno, attorno per la circumferentia di tal ſcito,
ouer paeſe.T.Q ual è meglio di queſti due modi. NgCerta
mente piu giuſto, ouer men fallace riuſcira tal diſegno d
star fermo è fiſſo nel mezo, cioe dentro dital ſcito, ouer
luoco,perche in ogni traſmutatione che ſi fa del detto boſſo
lo nel traſportarlo da un luoco in un'altro ſempre s'incor
re in qualche poco di error, cº perche à tuor in diſegno un
luoco, ouer ſcito andando per la circumferentia di quello ſi
fa molte traſmutationi,del dettoboſſolo,come per l'auenire ſi potrauedere,è però
delli molti pochi errori ſe ne uien à cauſar poi la maggior parte delle uolte, in fine
un maggior.T. Moſtratime adunque quello che de star dentro in mezo, perche
l'altro eſſendo coſi fallace non me ne curo. N.Anzi è neceſſario, che uoi intendia
ti l'uno è l'altro modo,perche no ſempre ſi puo tuor in diſegno un ſcito, ouer paeſe
d star dentro nel detto ſcito,perche ſpeſſe uolte uſi troua dell arbori, monticelli,
caſamenti, º altre coſe, che impediſcono il poterueder tutti li termini di talſcito,
alcuna fiata per la grandezza ſua non ſi potra eſequire taleffetto a star coſi fer
monelmezo anchor che non uifuſſe arbori,ne altri impediméti, come che uoleſſe
metter in diſegno un grandiſſimo paeſe, che per la ſua grandezza in alcun luoco
dentro di quello non ſi poteſſe ueder tutti li ſuoi termini, è però quantunque il mo
do di quel tuor in diſegno d star dentro di talſcito, ouer luoco ſia piugiuſto, ouer
men fallace dell'altro,nodimeno l'altro è poi piu generale,perche con quello ſi puo
operar, ſinelli paeſi grandi, come nelli piccoli,o con arbori,monti, e caſamenti,
come eſſendo piani, é con queſto talſi puol tuor in diſegno, non ſolamente le pian
te delle citta, ma anchora tutto il territorio di quelle, o ſimilmete Iſole, Prouin
cie, & altre coſe ſimile.T..Adunque me li dichiarareti ambedue, tamen comin
ciatemi prima a dichiarire quel primo modo,cioe à star dentro nel mezo di talſci
to,ouer paeſe, º dopo me dichiarareti l'altro. N..Accio che meglio m'intendiati,
ſupponeremo che il ſia un paeſetto di cinque faccie,ouerlati,alla ſimilitudine del
la ſottoſcritta figura.a.b.c.d.e.& che ſia di tal qualita,che stando dentro in me
zo,ouer circa al mezo di quella, º che facendo poi piantar una bacchetta in ca
dauno di quelli cinque angoli, ouer cantoni che tal bacchette ſi poſſano uedere à
una per una,bordico, che à uoler metter rettamente in diſegno ſopra a unfoglio
di carta un'altra figura ſimile alla propria.a.b.c.d.e.tlſi debbe far piantar una
bacchettina per ciaſcadun delli detti cinque angoli, ouer cantoni.a.b.c.d.e.& do
poil ſi debbe intrare nel detto ſcito, ouer loco, o andar nel mezo di quello, ouer
circa al mezo(perche piu è manco del mezonò importa, 3 iui piantarui quelba
ſtone con il detto noſtro boſſolo in cima, 3 dopo che ſera piantato biſognerator
zerlo, º fermarlo talmente, che il detto boſſolo stia ben aſſettato,cioe,che la len
guella della calamita stia giuſta ſecondo il ſuo ordine, comefu detto difrºi,
- Cloe
- Q V I Nr T, O. 56
che la ponta di detta lenguela,ouer lancetta guardirettaméte uerſo la Tramon
tana del detto ſtrumento, il che ſi conoſce facilmente per mezo di quella linea,che
ua da Tramontana all'oſtro diſotto della detta lenguella,ouer incetta di CO
me ſi coſtuma in aſſettar quelli borologietti, che uien di A lemagna, quando hi
ſaper quante bore ſono,con il ſole, e dopo che taliſtrumento ſera talmente aſſet
tato, il ſi degrarla dioptra, ouerriguardo del detto ſtrumento , talmente che
cignando con un occhio per quelli due buſetti della detta dioptra (ſi tal dioptra
hauera detti buſetti)che il ſiueda una di quelle.5.bacchette piatate, oueramen
teſi la detta dioptra non bauerali detti due buſetti, ma che haueſſe quelle due
pontine acute, come diſopra fu detto, le qual due pontine à me pareno molto piu
accommode che li buſi,lſi deguardaruna di dette bacchette, di uoltar tanto la
detta dioptra, che la linea uſuale incontri con le dette due pontine di detta dio
ptra, º con quella bacchetta che ſiguardera, é fatto queſto il ſi de annotare ſo
pra una policetta, perqualgrado(di quelli. 36oſiſeranno. 36o.oueramente di
quelle 72 parte ſe il detto ſtrumento ſera diuſo in 72 partiàgradi.s per parte,
paſſera la detta linea uſuale(il qualgrado la dioptra il fara manifeſto) & per
eſſer impoſſibile a dar in un piccol patio perfetto eſempio in figura a queſta ma
teria ſi sforzaremo al men con parole di ſupplire a quello,cheno ſi puo dar in figu
ra, bor poniamo che d riguardar quella bacchetta poſta in ponto.a.la noſtra li
nea uſuale paſſi alli,3 gradi di Siroccouerſo oſtro, fatto queſto il ſi de miſurari
ouer far miſurar quanto è dal piede del noſtro iſtrumento alla detta bacchetta po
ſtainponto.ahorponiamo che uiſiap ſ . - - -
ſa.54 bordico, che di tutto queſto ſe ne s -
| l lill l
; e di. 1oo paſſa alquanto longa, 6 uolendola
piccola,ſi fara la detta ſcala alquanto curta,
& biſogna notare, che quantunque io habbia
tirate quelle.25. linee nel noſtro diſegno tut
tº apparente, e l'haggio fatto accio che piu
eudentemente ſi ueda il modo di proceder,
perche le dette. 25.linee ſono relatiue à quel
li 25.interualli, che ſono dal piede del noſtro
iſtrumento è cadauna bacchetta piantata nel
contorno del noſtro ſcito, ouer paeſe, le qual
bacchette, ſe non m'inganno,ſono pur.25.ta
men in fatto proprio non uoleno eſſer tirate
apparente (come diſºpra nell'altro diſegno fu
anchor detto)perche guaſtano la figura deſi
- gnata, ma ſolamente quelle del contorno uo
leno eſſer tirate apparente, perche quelle ſono che ne rappreſentano la figura,
& queſte tal, che uoleno eſſer tirate, non le houoleſtetirar, ma ſolamente un ho
annotato li ponti fermi, accio meglio
ſi apprenda il modo operatiuo, li quali
ponti fermi, che li congiungera con
una linea retta, ouercurua, conueſſa,
ouer concaua,ſecondo il biſogno, ſi ue
dera rappreſentarſi una figuretta ſi
mile a quella del noſtro ſcito,ouer pae
ſe.T.Anchora queſta parte l'ho inte
ſa beniſſimo, 3 uoglio che baſti per
hoggi.