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Contenuti

Dubai, The Place to Be 6


Il settore delle Costruzioni 6
Dubai Expo 2020 e non solo 9
Dubai Plan 2021 12
138.5 miliardi di progetti 12

Opportunità Professionali 13

Dubai, Capitale del Design 20X0 - Il progetto d3 14


d3 Fase 1. Costruzione di Spazi per la Creatività 16
d3 Fase 2. Sviluppo di una Comunità Creativa 18
d3 Fase 3. Accoglienza e Intrattenimento 20

Professionisti a Dubai 21
Intervista a Michela Celi - Director Strategy, d3

Approfondimento 26
Opus Building, primo progetto firmato Zaha Hadid

Da non perdere 30
Eventi fieristici del settore in programma per settembre 2017

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Bibliografia

Nel Prossimo Numero


Fare Business a Dubai
Bluewaters Island, un’isola nella città

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“ Costruiremo una città
dedicata al supporto degli imprenditori. ”
Sheikh Mohammed bin Rashid al Maktoum
vice presidente degli Emirati Arabi Uniti, primo ministro ed Emiro di Dubai

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Dubai, The Place To Be

Il settore delle costruzioni

3.773 progetti attivi 400 miliardi $ valore incremento previsto


solo a Dubai dei progetti attivi del 6,5% fino al 2019

Terza industria più importante negli Emirati Arabi Uniti - dopo quella petrolifera e il commercio - il
settore delle costruzioni conta un totale di circa 6000 aziende, la maggior parte delle quali con sede
a Dubai o Abu Dhabi. Un settore in continua crescita che - si prevede - registrerà un incremento medio
del 6.5 % fino al 2019, importante salto in avanti rispetto al 3,5% annuo registrato tra il 2010 ed il 2014
(fonte: Ken Research).
A livello regionale, il mercato principale è rappresentato dall’emirato di Dubai. Secondo i dati forniti
dal MEED, nei primi sei mesi del 2016 il 44% di contratti aggiudicati nel settore costruzioni dell’area
GCC sono tutti relativi a Dubai. Considerando anche gli altri sei emirati la percentuale sale a 58%.
Inoltre, secondo le più recenti indagini svolte da BNC (Business News for Construction), attualmente

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a Dubai ci sono circa 3773 progetti in corso d’opera. Progetti dal valore approssimativo di oltre 400
miliardi di dollari.

Fonte: BNC Project Intelligence Database

Edilizia
L’edilizia in particolare rappresenta il principale traino all’espansione del settore nell’emirato, con un
valore totale di 319 miliardi di dollari e
circa il 77% di tutti i progetti in corso a
Dubai. La categoria comprende unità
commerciali e residenziali, scuole, ospedali
e alberghi, strutture ricreative, edifici
religiosi, centri commerciali e aree urbane
a uso misto.

Trasporti
Le autorità locali stanno investendo pesantemente anche nell’ammodernamento e ampliamento dei
trasporti. Sebbene infatti solo il 5% dei progetti rientrino in questa categoria, il loro valore economico
equivale al 15% del totale. Dei 187 progetti per i trasporti , 10 sono mega progetti dal valore di 1 miliardo
di dollari ciascuno, che combinati arrivano a un totale di 47.8 miliardi di dollari.
Tra i vari progetti relativi ai trasporti di Dubai, il più recente e sofisticato è quello per l’espansione della

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metropolitana, assegnato a un consorzio francese, spagnolo e turco, con un budget previsto di 2.9
miliardi di dollari. L’obiettivo è quello di estendere l’attuale linea rossa fino al sito che ospiterà l’Expo
del 2020.

Infrastrutture
Per finire, se all’interno del settore costruzioni consideriamo la categoria delle infrastrutture, i progetti
attualmente in corso sono circa 213. Questa categoria si suddivide a sua volta in 5 gruppi: aviazione,
infrastrutture di base (rete fognaria, sistema di drenaggio, ecc.), marine, sistema ferroviario e strade.
La stima del valore totale di questi progetti è di 63.7 miliardi di dollari - ovvero circa il 15% del valore

dei progetti in corso.


Da notare come, all’interno della di questa
categoria, 9 dei 10 progetti di altro livello
sono relativi all’aviazione e al sistema
ferroviario, per un totale di 46.9 miliardi,
il 74% del valore dei progetti per le
infrastratutture di Dubai.

I driver della crescita


Quello delle costruzioni è un settore destinato a continuare a crescere a ritmi più che sostenuti; basti
guardare la rapidità con cui aumenta la popolazione di Dubai, che oggi conta circa 2.8 milioni
di persone, ma che si prevede arrivi a 3.4 milioni per il 2020 e 5.2 milioni per il 2030.
Crescita che porterà alla necessità di espandere la capacità infrastrutturale della città, con la costruzione
di nuove strade, nuovi edifici residenziali e di servizi, capaci di assicurare uno sviluppo armonico della
metropoli.

Oltre al sempre maggior numero di residenti, un grande impatto nello sviluppo urbano è dato anche
dal numero di viaggiatori che - per business o per piacere - soggiornano temporaneamente a Dubai.
Solo l’anno scorso Dubai ha accolto 14.2 milioni di visitatori, che in occasione dell’Expo 2020 si stima
possano arrivare a 20 milioni.
Un flusso di persone e di merci che dovranno essere accolte, alloggiate e a cui dovrà essere consentito
di spostarsi in modo efficiente attraverso aeroporti, magazzini, porti, ecc.

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Expo 2020 e non solo

La preparazione del DUBAI EXPO 2020 rappresenta un altro importante catalizzatore


per la crescita nel settore delle costruzioni.
Nel 2013, dopo l’aggiudicazione dell’evento, Dubai annunciò di aver bisogno di più di
40 miliardi di dollari per implementare le infrastrutture, di cui circa 10 sarebbero stati
allocati al miglioramento e ampliamento dei trasporti.
A dicembre 2015 Dubai ha approvato il budget per il 2016 con un incremento della
spesa per investimenti in infrastrutture del 12%.

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I progetti collaterali
Insieme - e grazie - ai preparativi per Expo 2020, molti altri sono i progetti in corso a Dubai, fra cui spicca
il potenziamento del nuovo aeroporto internazionale “Al Maktoum International Airport”, all’interno
del nuovo quartiere residenziale, commerciale e industriale “Dubai South” che si estenderà su un’area
di oltre 145 km².

Al Maktoum International Airport - The Masterplan

Crediti: Dubai Airports (2017)

Nel mese di giugno 2016 è stata inoltre annunciata l’aggiudicazione della gara per 2.9 miliardi di
dollari per l’estensione della metropolitana di Dubai, con la realizzazione della terza linea - di circa
15 km - che collegherà il centro di Dubai al sito di Expo 2020. Una linea diretta di connessione che
corre lungo tutta la città.

Infine, il progetto ferroviario nazionale “Etihad Rail”, consegnerà al Paese una rete di trasporto su
rotaia con direttrici est-ovest per il trasporto passeggeri ad alta velocità e nord-sud per il trasporto
merci dalle aree di estrazione ai porti di sbocco.

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Una volta completata, la rete ferroviaria nazionale si estenderà per 1200 km con una capacità prevista
di 16 milioni di passeggeri per una estensione totale nell’area GCC* di 2177 km.

*Il Consiglio di Cooperazione del Golfo (Gulf Cooperation Council - GCC) è un’organizzazione internazionale regionale
che riunisce sei stati del golfo Persico: Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar.

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Dubai Plan 2021
E dopo Expo 2020?
Abbracciando appieno le tematiche dell’Expo - Mobilità, Sostenibilità, Connettività - Dubai ha
delineato un ambizioso piano di crescita sostenibile che coinvolge i settori ad "alto potenziale".
Piano che comprende la costruzione di una competitiva economia Knowledge-based e la
progettazione di una Smart City, che si basa su soluzioni high-tech per l’automazione e
computerizzazione dei processi.
Il settore delle costruzioni naturalmente ha un ruolo da protagonista nella realizzazione di ciò che
le autorità locali immaginano per lo sviluppo della città e dell’intero Emirato.

138.5 miliardi di Progetti

Ciascuno di questi progetti vale più di 1 miliardo di dollari e ha un valore combinato di circa 138.5
miliardi di USD. Insieme costituiscono il 34% del totale valore (stimato) dei progetti in corso a Dubai.
Interessante notare che 8 su 11 progetti sono Mixed Use Urban Development Projects - progetti di
sviluppo urbano per uso misto.

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Opportunità Professionali

Grazie ai notevoli piani di sviluppo previsti dal Governo emiratino per migliorare ed ampliare le
infrastrutture - a maggior ragione dopo l'attribuzione dell'EXPO 2020 a Dubai - e con l'annuncio
della realizzazione del nuovo aeroporto internazionale di Dubai, le prospettive per le nostre imprese
di acquisire commesse per la realizzazione di opere civili, sia nel settore pubblico che privato,
rimangono elevate.
Le medio-grandi imprese italiane, con pregressa esperienza internazionale, partono sicuramente
con un importante vantaggio competitivo, ma c’è spazio anche per le PMI come fornitori settoriali
o sub-contractor.

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GIu 2013 AGO 2013 SET 2013 APR 2015 OTT 2015 APR 2016 OTT 2016 2019 2021

Sheikh Mohammed
annuncia la creazione 1a edizione della 2a edizione della
Il d3 svela Dubai Design Week
del Dubai Design Week
il Masterplan con 15K visitatori
del progetto Lancio del Dubai
Lancio del MENA Institute of Design
100 business Design Outlook 2015 and Innovation
partner ottengono
(DIDI)
la licenza per operare Lancio del MENA
all’interno del d3 Design Education Completamento
Report della Fase 2
Sheikh Mohammed Lancio ufficiale del progetto d3
istituisce il Dubai Design del d3 con oltre 220 Il d3 ospita
and Fashion Council aziende presenti la 7ma stagione del
(DDFC) Fashion Forward Completamento
Evento “Meet d3”
della Fase 3
100 designer espositori
e conclusione del
30K visitatori
progetto

Dubai, Capitale del Design 20X0 - Il progetto d3

Lanciato ufficialmente nell’aprile 2015 - con un evento che ha coinvolto 100 designer, 220 aziende
e oltre 30K visitatori - il Dubai Design District gioca un ruolo fondamentale nella visione di Sheikh
Mohammed bin Rashid Al Maktoum di trasformare Dubai in un modello economico basato
sull’innovazione.
Il progetto occupa uno spazio che si estende dal Dubai Creek, in una delle principali Zone Franche
di Dubai (zone che offrono particolari vantaggi fiscali a investitori e imprenditori stranieri - vedi
Destinazione Emirati Arabi Uniti No. 03), per un totale di oltre 185 mila m2 di superficie fino a ora
costruita.
In soli due anni - benchè ancora nella sua prima fase di sviluppo - il d3 è già diventato un vero e proprio
punto di riferimento per la crescente comunità di creativi provenienti da tutto il mondo. Il progetto
ha un duplice obiettivo, da una parte coinvolgere, ispirare e attivare talenti emergenti, dall’altra
offire una piattaforma di visibilità a livello globale per artisti e designer che operano nella Regione.


I dottori salvano vite costruendo una vita sana,
i designer salvano vite costruendo una vita che vale la pensa di essere vissuta. ”
Mark W Perrett, architectural designer

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Attualmente, il distretto di Dubai dedicato al design ospita oltre 415 aziende, più di 6.000 professionisti
e creativi - che si prevede aumentino del 150% entro il 2019 - e quattro importanti eventi: Downtown
Design e Dubai Deign Week, Fashion Forward e Sole DXB.

d3 Masterplan progettato da Woods Bagot

Un ecosistema in evoluzione
Dal punto di vista progettuale, il piano di sviluppo per il d3 è suddiviso in 3 macro-fasi.

FASE 1. Creative Office & Retail FASE 2. Creative Community FASE 3. Waterfront

COSTRUZIONI DI SPAZI SVILUPPO DI UNA ACCOGLIENZA E


PER LA CREATIVITÀ COMUNITÀ CREATIVA INTRATTENIMENTO
Inaugurazione nel 2015 Completamento previsto nel 2019 Completamento previsto nel 2021

- 10.000 creativi e professionisti - 6.000 artigiani, designer e artisti - La nuova meta a Dubai per chi
- 11 edifici con uffici creativi e spazi - Ecosistema di uffici creativi, studi è alla ricerca di alberghi, unità
commerciali e laboratori modulari, boutique e residenziali e intrattenimento

- 3 zone ognuna con una distinta negozi, spazi per eventi destinati a - Design Hotel, corredati da attività
personalità designer emergenti e professionisti e spazi per il tempo libero
affermati - 1.8 km di passeggiata lungo il
- Fashion Boutique, Concept Store,
ristoranti, bar e locali - Progetto firmato Foster + Partners Creek che ospita ristornati, locali,
negozi e spazi per l’intrattenimento
- 186 mila m² di superficie costruita

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d3 FASE 1. Costruzione di Spazi per la Creatività

La prima tappa del progetto d3 ha portato alla costruzione di 11 edifici nel cuore di Dubai, in una
delle zone più frenetiche della città, sia dal punto di vista di sviluppo urbano che di business.
I 186 mila m² di superficie costruita ospitano oltre 111 mila m2 di uffici, spazi di co-working, atelier
e showroom - attrezzati per le esigenze di designer e creativi - e circa 20 mila m2 di spazi commerciali,
tra negozi, ristoranti, ecc.

Di particolare interesse è la suddivisione degli edifici in tre zone, o blocchi, che si distinguono per finalità,
ma soprattutto per un diverso uso dei materiali, della luce e degli spazi.

Il blocco Sud, punto di accesso al d3, è caratterizzato dall’utilizzo di materiali grezzi che
rappresentano il potenziale ancora inespresso, all’inizio del processo creativo.

d3 South Il confine tra rustico e raffinato si fa più


sfumato, per trasmettere il concetto
di innovazione nella sua forma più
autentica e pura.

In questa zona si trova l’edificio più


altro del d3 (“soli” 13 piani) che offre
da un lato una vista esclusiva sullo
skyline di Dubai e dall’altro un punto
di vista privilegiato sul futuro sviluppo
del distretto.

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Il nucleo centrale del d3 è progettato
d3 Core
come spazio ideale per eventi ed
esposizioni di artisti locali.
Il vetro utilizzato nell’atrio degli edifici
cattura e amplifica la luce naturale,
spingendola verso il cuore della struttura
per dare la sensazione di maggior spazio
e di costante connessione con il mondo
esterno.
Da notare, infine, la giustapposizione e il
contrasto armonico tra il legno naturale
lavorato solo con metodi artigianali e
materiali appositamente fabbricati con
l’uso di tecniche moderne. Una metafora
della commistione tra rurale e urbano,

d3 North
dove - secondo i principi della Rubanisation - i confini tra
naturale e artificiale sfumano per creare un unico spazio.
Casa ideale per brand di lusso locali,
regionali e internazionali, il blocco Nord
è situato proprio di fronte al Creek, area
che - a completamento della terza fase -
ospiterà raffinati hotel di design, concept
store unici nel loro genere e ristoranti che
offrono vere e proprie esprienze culinarie.
Gli edifici in questa zona sono caraterizzati
da finiture sofisticate e materiali lussuosi,
all’altezza dei brand che “abiteranno”
questi spazi.
I protagonisti sono ottone, argento e noce
scuro che, combinati insieme, evocano
immagini di esclusive case di alta moda.
sin dal Medioevo.

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d3 FASE 2. Sviluppo di una Comunità Creativa

Progettata dal pluripremiato studio di architettura Foster + Partners, la Creative Community del d3
sarà il vero cuore del Dubai Design District. Un ambiente unico e vibrante che diventerà una nuova
casa per più di 6.000 creativi, designer e artisti.
L’area, di oltre 90 mila m2, ospiterà spazi di lavoro flessibili e modulari, pensati per adattarsi alle
esigenze di talenti emergenti e di affermati professionisti, laboratori, atelier, boutique e vari spazi
commerciali.
Il piano prevede la realizzazione di 370 unità in cemento. Strutture semplici e minimaliste - in
controtendenza rispetto agli ambiziosi edifici ricchi di dettagli tipici della Regione - progettate per
incoraggiare la personalizzazione da parte dei designer e degli artisti e per ricreare l’atmosfera in
stile “industrial” tipica degli Art District di tutto il mondo.

“ Uno degli obiettivi nel creare una community così è di facilitare l’incontro e l’interazione
tra le persone, e proprio per questo sono fondamentali gli spazi commerciali, i ristoranti e i
locali, luoghi di incontro per una comunità che non solo lavora, ma vive all’interno del d3. ”
Gerard Evenden, a capo di Studio 5 e Senior Executive presso Foster + Partners

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Le aree esterne giocano un ruolo importantissimo nella visione degli archittetti di dare vita a una
comunità di persone, prima ancora che a un progetto urbano.
I tre grandi cortili, che rimandano alle piazzette tipiche delle città europee, rappresenteranno
un’interessante sorpresa nel panorama di Dubai, tipicamente caratterizzato da strutture pensate
per essere vissute all’interno.

La particolarità climatica della


Regione non è stata sottovalutata
e, proprio per questo, gli spazi
aperti saranno dotati di sofisticati
sistemi di ombreggiatura, che
andranno a creare un vero e proprio
corridoio completamente protetto
dal sole.
Tale soluzione permetterà di
abbassare significativamente le
temperature, garantendo vivibilità
e risparmio energetico.

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d3 FASE 3. Accoglienza e Intrattenimento

Sviluppata lungo le sponde del Dubai Creek - braccio di acqua salata che dal mare entra nel cuore
della città vecchia - la promenade di 1.8 km sarà il fiore all’occhiello del Dubai Design District.
Al suo completamento, previsto per il 2019, l’area ospiterà alberghi di design, boutique e spazi
commerciali di vario genere, ristoranti, locali moderni e raffianti, oltre a una spettacolare passeggiata
arricchita da eventi e attività che si susseguiranno per tutto l’anno.

d3 Waterfront Masterplan

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Professionisti a Dubai
Intervista a...
MICHELA CELI
Executive Director of Strategy
e Market Development
per il Dubai Design District

Raccontaci l’inizo della tua esperienza lavorativa


negli Emirati Arabi Uniti.

Sono arrivata a Dubai nel 2008 e, con il mio background


in management consulting, ho lavorato principalmente
nel settore Media & Telecomunicazioni.
Nel 2010 sono entrata a far parte di TECOM Group Dubai
- piattaforma strategica che ha l’obiettivo di facilitare lo
sviluppo economico e imprenditoriale della città, creando
nuove opportunità di crescita - dove inzialmente mi sono
occupata di Information Technology Strategy.
Tappa importante nel mio percorso professionale è stata il 2013, quando sono iniziati i lavori per la
creazione del Dubai Design District e sono entrata a far parte del team incaricato di definire la strategia
per lo sviluppo del settore del design a Dubai, partendo da fashion, architettura e interior design.
Parola chiave del progetto: Innovazione.

Parlaci del progetto d3.

Il progetto Dubai Design District - o d3 - nasce nel giugno 2013 e, insieme alla candidatura di Dubai
per l’Expo del 2020, fa parte delle iniziative volute direttamente da Sua Altezza Sheikh Mohammed
bin Rashid Al Maktoum per trasformare Dubai in una capitale del design di livello internazionale.
L’obiettivo è la realizzazione di un hub per aziende - locali, regionali e internazionali - che operano
nel mondo della moda, del design e dell’innovazione, in grado di promuovere lo sviluppo del settore
e favorire la crescita di talenti.

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Per raggiungere questo scopo, a livello strategico abbiamo lavorato su tre principali fronti.

Favorire l’incontro
Creare un ambiente tra talenti attraverso Offrire
favorevole piattaforme ed eventi strumenti di
all’imprenditoria relativi al design formazione

Per favorire gli imprenditori stranieri, il Dubai Design Disctrict è abilitato come una Free Zone,
ovvero una delle zone franche della città dove i professionisti che vogliono aprire una società
o una fliliale della propria attività possono usufruire di particolari vantaggi fiscali e commerciali.
Inoltre, anche le aziende che hanno sede in mainland Dubai possono avere il loro head quarter
all’interno del distretto - un’eccezione dovuta innanzitutto alla natura del settore che ha una forte
componente retail, e che pertanto richiede un quadro giuridico di diritto emiratino. d3 al momento
è l’unica authority che offre la dualità delle licenze sotto la stessa sede legale*.

Per facilitare e incoraggiare l’incontro tra designer ci siamo concentrati sull’organizzazione


di numerosi eventi d’interesse per il settore, promossi grazie a sponsorship di vario tipo e
al coinvolgimento di professionsiti, media e giornalisti regionali e internazionali.
Uno dei primi eventi supportati da d3 è stato Fashion Forward, di fatto la settimana della moda di
Dubai e piattaforma dalla quale vengono lanciati designer regionali, provenienti in particolare dagli
Emirati, dal Libano e dall’Arabia Saudita. Nel 2015, insieme ad Art Dubai Group abbiamo inaugurato
la prima edizione della Dubai Design Week, importante vetrina per brand internazionali, regionali
e locali. Infine, abbiamo lanciato e continuiamo a organizzare incontri, seminari e iniziative con i
nostri partner, per promuovere il design a livello B2B e B2C.

Per incentivare la formazione, realizziamo inoltre report periodici che offrono maggiori
informazioni sul settore del design a livello regionale - come il MENA Design Outlook,
che si può scaricare dal sito - e lavoriamo per costruire le basi della Design Education.
A questo scopo, strumento fondamentale sarà il DIDI - Dubai Institute Design Innovation - che si
prevede diventi operativo dal 2018 durante la Fase 2 del progetto d3.

* Maggiori dettagli sulle diverse forme societarie e sulle differenze tra zona franca e mainland Dubai nella prossima
uscita (No. 03) di Destinazione Emirati Arabi Uniti.

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Per finire, non sono da sottovalutare le numerose possibilità offerte dal lavorare accanto a grandi
istituti di architettura a livello internazionale, tra cui:

Foster + Partners che si stanno occupando della progettazione della Creative Community,
cuore della Fase 2 del d3, e del padiglione Mobility per l’Expo 2020.

che hanno scelto il distretto come base per la loro sede centrale,
per essere vicini ad altri studi di architettura, fornitori, showroom, ecc. già di base al d3.

SANTIAGO CALATRAVA che sta disegnando il padiglione degli Emirati Arabi


Uniti per l’Expo 2020 e lavorando al progetto per la realizzazione della torre più alta del mondo (1km),
sul Dubai Creek Harbour.

5 + design studio di architettura con sede in California che sta lavorando ai vari masterplan
per l’ulteriore sviluppo della città.

Eight Inc. che ha lavorato a livello internazionale con Google, Facebook e Apple per la
realizzazione di uffici e punti vendita.

Cosa rende d3 la destinazione ideale per le aziende che lavorano nel settore del Design?

Oltre al fatto di essere una Free Zone, un altro importante vantaggio offerto dal d3 è quello di trovarsi
all’interno di un ecosistema settoriale, dove le aziende possono entrare facilmente in contatto con
entità complementari alla loro attività.

Per esempio, una realtà interessante è Finasi, azienda italo-egiziana che oltre a occuparsi di fit-out
per uffici, unità residenziali e spazi commerciali, rappresenta anche brand internazionali e brand
italiani come Dada, Molteni&C e Colombini Casa.

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Finasi ha voluto essere all’interno del d3 per un duplice motivo: essere a contatto con i fornitori -
per la sua attività di fit-out - e poter interagire direttamente con architetti e interior designer
potenzialmente interessati ai prodotti dei brand che rappresenta.
Infine, Finasi ha scelto ancora una volta il d3 per la sede dello showroom dedicato ad Armani Casa,
di cui è distributore ufficiale. Scelta che conferma ulteriormente il distretto come indirizzo di prestigio
e lussuoso che ospita sia brand emergenti, sia brand consolidati di altissimo livello e qualità.

Ci puoi nominare altre aziende italiane che hanno scelto il d3 come base qui a Dubai?

Tra le aziende che hanno deciso di aprire un proprio branch in d3, oltre a Finasi posso citare Artemide,
Punto It General Trading, Ritmo Furniture Trading - Manager Partner Beatrice Forte - Interior Lab,
Materia Italian Details di Lara del Chiaro e Massimo Musso.

Quali pensi possano essere le opportunità per architetti e ingegneri italiani a Dubai?
Cosa possono trovare nel d3 come spunto per iniziare una nuova avventura?

Il d3 è il place to be per il Design a Dubai, un po’ come la Silicon Valley negli USA fu, ed è tuttora, per
il settore IT. Far parte della stessa Community, frequentare gli stessi eventi e vivere lo stesso spazio
permette ai professionisti di entrare in contatto con realtà già strutturate qui a Dubai - studi di
architettura, urbanistica, ingegneria, ecc. - e accedere più facilmente al mercato.

Inoltre, dall’incontro possono nascere nuove collaborazioni, iniziative comuni e confronti.

All’interno del distretto ci sono diversi uffici, negozi e showroom che cercano architetti e designer per
progettare i loro spazi commerciali, suggerire concept innovativi o occuparsi dell’arredamento degli
interni. Lo stesso progetto di sviluppo del d3 è una continua fonte di opportunità per i professionisti.
Attualmente stiamo lavorando alla seconda fase, ma a seguire - con l’inizio dei lavori per la Waterfront
Promenade - si prevede la costruzione di numerosi boutique hotel, nuovi uffici, negozi, ecc. a cui la
Community del d3 è invitata a collaborare.

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Infine, non dimentichiamo che ci stiamo avvicinando all’Expo del 2020 e sono stati investiti oltre 40
miliardi di dollari per prepare la città all’afflusso di visitatori, potenziando le infrastrutture e creando
nuovi spazi per l’accoglienza - come si può notare dai molti cantieri sparsi per tutta Dubai.

Il ruolo del d3 è quello di facilitatore, offriamo a professionisti e aziende gli strumenti per costituire
il loro quadro giuridico - permesso di soggiorno e licenza commerciale - e, di conseguenza, poter
operare a livello locale. Avere una presenza a Dubai è infatti un requisito fondamentale per
lavorare con clienti o su progetti negli Emirati. Proprio per permettere anche a start-up e realtà
più piccole di cimentarsi in questo mercato, siamo sul punto di lanciare una proposta di spazio
co-working con costi di set-up agevolati.
Infine, un’oppotuntità da non perdere per i professionisti italiani che stanno pensando di espandere
il proprio business a Dubai è il Downtown Design, dal 14 al 17 Novembre 2017, in partnership con il
Dubai Design District. Quattro giorni dedicati a creazioni dal design originale e innovativo, con materiali
all’avanguardia, ad opera di artisti e creativi provenienti da tutto il mondo.

Il d3 rilascia licenze per i liberi professionisti, i cosiddetti “freelance visa”?

Sì li rilasciamo. Come per tutte le zone franche di Dubai sono richiesti vari documenti e prerequisiti.
Richiediamo profilo, esperienza lavorativa e referenze del professionista, e ovviamente un Business
Plan. Infine, secondo la nostra regolamentazione, chi ottiene tale status è autorizzato a prestare i
propri servizi esclusivamente alle aziende e non ai privati (B2B).

Maggiori informazioni e dettagli su come aprire la propria attività negli UAE


nel prossimo numero di Destinazione Emirati Arabi.

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Approfondimento
Una Nuova Icona per Dubai
Il primo progetto a Dubai di Zaha Hadid, regina, dama, first lady dell'architettura mondiale, sarà
un'opera d'arte all’altezza - e forse più ambiziosa - delle sue già pluripremiate strutture e aggiungerà
qualcosa di unico alla collezione di edifici prestigiosi della città.
Una visita alla Business Bay di Dubai ha il sapore di un viaggio di ritorno al futuro, verso una città
che ricorda i giorni prima della crisi finanaziaria del 2008, iperattiva e in continuo fermento. Nell’aria
riecheggiano i suoni delle numerose opere in costruzione e dei cantieri tra la Sheikh Zayed Road e
il Burj Khalifa, pieni di lavoratori, camion e gru.

Vicino all'epicentro di questo boomtown sorge un


edificio futuristico, un cubo di vetro con un grande
vuoto amorfo al centro, che si inserisce perfettamente
in un paesaggio urbano caratterizzato dalle più
disparate strutture architettoniche.
Una volta terminato, l'Opus - ultimo progetto di
Omniyat Properties - sarà il primo progetto della
Zaha Hadid Architects costruito a Dubai. Lo stesso studio che ha ideato e disegnato il ponte
Sheikh Zayed di Abu Dhabi, il Centro Acquatico di Londra e il MAXXI - Museo Nazionale delle Arti
del XXI secolo - di Roma.

La struttura si compone di due torri


di vetro collegate da una base di quattro
piani e, a un'altezza di 71 metri, da un
ponte di acciaio e vetro asimmetrico.
I tre piani del ponte, con i suoi 38 metri
di larghezza e quasi 1.000 tonnellate,
e il vuoto di otto piani dell'edificio sono
rivestiti da una tripla vetrata composta
da 4.500 pannelli blu notte.

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Vista la complessità strutturale dell’edificio, molti dei pannelli sono stati progettati e realizzati con
una curvatura a doppia direzione, il che significa che ogni pannello è unico. Realizzati in vetro dalla
Cina, con telai in alluminio dalla Danimarca, i pannelli più grandi arrivano a pesare fino a 800 kg
ciascuno.

L’Opus avrà 56 mila m² di spazio per uffici, un bar sul tetto e una discoteca nel seminterrato, 12
ristoranti e il ME Dubai, hotel boutique a cinque stelle con “solo” 93 camere e 60 appartamenti.

Primo ME by Melia Hotels nel Medio


Oriente, ME Dubai entrerà a far parte
dell’esclusiva lista di alberghi appartenenti
al gruppo spagnolo che vanta avamposti
su Londra, Madrid, Maiorca, Milano, Miami,
Ibiza, Cancun e Cabo San Lucas.
L'hotel ospiterà una hall e un atrio centrale
con piani mezzanini che si aprono come i
petali di un gigantesco fiore.

Nonostante l'apertura dell'albergo non sia prevista prima dell'estate dell'anno prossimo, per Stefan
Viard - direttore generale del ME Dubai - ogni elemento delle suite e della struttura dell’hotel è già
una realtà.

“ Trattandosi di Zaha Hadid, tutto è curvato e talvolta il design rischia di sacrificare


la funzionalità. Il mio ruolo è quello di trovare il giusto equilibrio.
Da un punto di vista operativo cerchiamo di guardare al design degli elementi comuni,
come gli armadi e le stanze da bagno, per assicurarci che siano standardizzati il più possibile.
A causa della forma dell'edificio, abbiamo solo 93 camere, ma di 68 tipologie diverse. ”
Stefan Viard, nuovo direttore generale del ME Dubai

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Infine, due elementi che caratterizzeranno ulteriormente la struttura saranno una scultorea
Porte-Cochere in acciaio e un'installazione su misura, asimmetrica e in alluminio chiamata Crest,
progettata dagli architetti per l'hotel e originariamente esposta al Festival del Design di Londra
nel 2014.

L'edificio e la scultura sono frutto di una lunga collaborazione tra il direttore esecutivo nonché
fondatore di Omniyat, Mahdi Amjad, e Zaha Hadid, architetto e designer irachena naturalizzata
britannica scomparsa nel 2016 all'età di 65 anni.
E proprio per commemorare l’incredibile professionista e amica, nell’ottobre dello scorso anno
Amjad ha istituito in suo onore il “Zaha Hadid - Omniyat Fellowship Fund”, una borsa di studio alla
Harvard Graduate School of Design per supportare tanti studenti di architettura nel Medio Oriente.

“ Nel fondare Omniyat nel 2005 sono stato motivato dal mio desiderio di realizzare edifici
prestigiosi e creativi, senza compromessi. Mi ritengo estremamente fortunato ad aver avuto
il privilegio di lavorare per dieci anni con la mia cara amica e mentore Zaha Hadid,
durante la creazione dell'Opus. ”
Mahdi Amjad, direttore esecutivo e fondatore di Omniyat

Hadid, una delle capofila e massime esponenti della corrente


decostruttivista, ha vinto innumerevoli premi per il suo contributo
all'architettura, tra cui il premio Pritzker nel 2004 e la Medaglia
d'Oro dal RIBA nel 2016 - prima donna a riceverla.
Negli ultimi dieci anni sono stati realizzati tanti dei suoi progetti
visionari, dall’Opera House nella provincia di Guangzhou in Cina, al
Dongdaemun Design Plaza in Corea del Sud e il Messner Mountain

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(MMM) sul Plan de Corones, al margine del più spettacolare altopiano panoramico dell'Alto Adige.
Inizialmente commissionato da Omniyat nel 2008, il progetto da AED 2,5 miliardi per la realizzazione
dell’Opus sarebbe dovuto essere completato alla fine del 2009.

“ Quando ho conosciuto Zaha Hadid, l'obiettivo era di creare un’opera d'arte a Dubai,
una commessa importante, considerato che eravamo nel settore da soli due anni.
Avevamo programmato di affidare a Zaha Hadid il nostro progetto più piccolo, ma le cose
si sono evolute in modo del tutto diverso e siamo finiti con assegnarle il progetto più grande.
Da allora è stato un viaggio straordinario. ”
Dopo la crisi finanziaria globale, Omniyat decise di sospendere il progetto tra il 2009 e il 2011,
approfittando di questa pausa per rivederne il concept. Nonostante la sua immagine esterna sia
rimasta invariata, l'edificio attuale è il risultato di tre anni di ulteriore sviluppo progettuale.

“ Abbiamo convertito un edificio per uffici e qualche negozio, in un lifestyle hotel unico
e primo nel suo genere qui a Dubai, e questo ci rende molto orgogliosi. ”
Mahdi Amjad

Nonostante i rischi di ritardi o di salti di bilancio, Amjad insiste sul fatto che lavorare con architetti
di grande fama è fondamentale per il modello di business di Omniyat e rivela che quest'anno verrà
annunciata un'altra importante collaborazione con la Foster & Partners di Dubai.

“ Lavorare con architetti di altissimo livello presenta una serie di sfide, ma i risultati
per la città, per gli investitori e per gli azionisti sono decisamente più grandi delle sfide. ”
Mahdi Amjad

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Da non perdere
Eventi Fieristici - sett 2017

11-13 Settembre 2017 - Dubai World Trade Centre


www.cityscapeglobal.com
Cityscape Global è il più grande e influente evento di networking sullo sviluppo immobiliare dei mercati
emergenti. Una fiera dedicata al settore del Real Estate a cui partecipano investitori, costruttori,
architetti e designer, autorità governative e vari professionisti coinvolti nello sviluppo immobiliare.
Nel 2016 ha ospitato 272 espositori, più di 38 mila partecipanti da 86 diversi paesi.

18-20 Settembre 2017 - Dubai World Trade Centre


www.thehotelshow.com
The Hotel Show Dubai è il più grande - a livello regionale - e prestigioso evento fieristico dedicato al
settore dell’Hospitality in Medio Oriente, Africa e Asia. La fiera, giunta alla sua 18esima edizione, è
un’occasione di incontro e di aggiornamento sulle ultime novità, idee e tendenze per dirigenti,
proprietari, responsabili degli appalti, ingengenri, designer e architetti, e vari operatori del settore.

23-27 Settembre 2017 - Dubai World Trade Centre / Padiglioni 6, 7 & 8


www.windowsdoorsandfacadeevent.com
Benchè ancora “giovane”, il Windows, Doors and Facades Show sta già diventando un punto di
riferimento per aziende e professionisti che lavorano nel settore delle costruzioni in Medio Oriente.
La seconda edizione di questo evento conta già oltre 1000 prodotti innovativi, più di 300 espositori
internazionali e un programma di formazione che comprende workshop che garantiscono crediti
CPD - e conferenze di alto livello.

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25-27 Settembre 2017 - Dubai World Trade Centre
www.theoutdoorshow.ae
The Big 5 Outdoor Design & Build Show è un evento fieristico ormai consolidato per professionisti
specializzati nello sviluppo urbano e infrastrutturale. La fiera si incentra in particolare sugli spazi a
uso pubblico e gli spazi verdi, inclusi parchi, strutture per la sanità e l’istruzione, infrastrutture e
grandi progetti residenziali.
Con oltre 8000 partecipanti nel 2016, tra cui i principali studi di architettura e di progettazione del
paesaggio della Regione, l’evento è un’importante occasione di incontro per professionisti da tutto
il mondo.

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Bibliografia

www.bncnetwork.net
Business News for Construction, Project Intelligence Database

www.dsc.gov.ae/en-us

www.dubaiasitusedtobe.com

www.gulfnews.com/business/sectors/construction

www.tradingeconomics.com

www.ice.gov.it

www.designmena.com/insight/studio-head-at-foster-partners-explains-how-
d3s-creative-community-will-bring-designers-together

www.dubaidesigndistrict.com

www.thenational.ae/uae
Articolo di Nich Leech - 08/05/2017 - The Opus di Zaha Hadid

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Nel prossimo No. di
Destinazione
E mirati A rabi U niti
Fare Business a Dubai
Indicazioni pratiche su come aprire una società a Dubai
e i contatti per una consulenza personalizzata,
gratuita e senza impegno.

Bluewaters Island
Un’isola nella città, a 500 metri dalla costa
di Jumeriah Beach Residence & Dubai Marina, che ospieterà -
tra le altre cose - la ruota panoramica più grande del mondo.

Kelmer Middle East LLC

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