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NISE, Federico Cavann@ in Genova "workshop" 2017
ABARTH OT 2000 SPORT SPIDER 1965
Pilota: Hans HERMANN
1° assoluto e di classe
Gara in salita al Mont Ventoux (Francia), 6 giugno 1965
Elaborazione modello per edicole, scala 1/43
Agosto 2017
Questione di decal (2)
La classifica Per la stagione agonistica 1965, ABARTH sviluppò due nuove vetture
Primo classificato: sport, la FIAT ABARTH OT 1600 Sport Spider e la FIAT ABARTH OT 2000
Hans Hermann, Sport Spider, dotate di motore posteriore a sbalzo e di telaio in lamiera
Abarth OT 2000 scatolata; per contenere i costi e semplificarne la realizzazione furono
Sport Spider. utilizzati di diversi componenti di derivazione SIMCA. Il richiamo del nome
FIAT era formale, in quanto solo alcuni componenti delle sospensioni
Secondo erano di tale origine. Queste vetture erano dotate di una carrozzeria
Gerhard Mitter su estremamente aerodinamica disegnata in ABARTH e costruita, in
Porsche 904 vetroresina, da SIBONA e BASANO, a TORINO.
Prototipo V6. Nonostante l’impiego del pianale FIAT 850, e l’utilizzo di parti di
produzione, i costi della vettura furono impegnativi per ABARTH, e questa
Terzo classificato: fu una delle principali ragioni della breve vita del progetto Sport Spider OT.
Leo Cella, Abarth Le vetture si dimostrarono competitive fin dal loro debutto avvenuto alla
OT 2000 Sport TARGA FLORIO, dove la OT 1600 guidata da Hans HERMANN e Leo
Spider. CELLA fu sesta assoluta e prima di classe. Nei mesi seguenti, le vetture
ottennero diversi successi in corse in salita; HERMANN al volante della
Anche con OT 2000 fu 1° assoluto alla BOLZANOMENDOLA, valevole per il
motore 1000 Campionato Mondiale Costruttori, e 3° assoluto nel Campionato Europeo
Per la gara in della Montagna, avendo vinto al MONT VENTOUX, il 2° posto alla
salita di Cesana TRENTO BONDONE ed il 3° alla CESANASESTRIÈRE.
Sestriere la vettura
fu dotata di un
motore di 1000 cc.
Poco 1/43
Questa vettura, a
livello di modelli in
scala 1/43, non ha
avuto un grande
successo e solo
EQUIPE TRON ne
ha realizzato una
versione identica a
quella qui
proposta.
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Hermann al volante di una Abarth OT Spider Sport e, vicino a lui, Abarth in persona!
La ABARTH nel 1965 presentò un altro modello che avrebbe avuto un
ottima carriera agonistica: la FIAT ABARTH OT 1300, un coupé che
adottava la struttura costruttiva delle Sport OT 1600 e OT 2000, ma era
dotata di una carrozzeria chiusa assai simile a quella delle due Sport. Il
1965 si concluse per ABARTH con una nuova sessione di record sulla
pista di MONZA, con vetture monoposto e derivate dalle Sport OT; in
questo caso si trattò di record di accelerazione, sui 400 m., 500 m. e km.
con partenza da fermo.
Successivamente alla stagione ’65, le OT 1600 e 2000 furono cedute a
piloti privati che riuscirono a renderle ancora vincenti in varie competizioni.
All’inizio del 1966, ABARTH decise di cambiare strategie progettuali e
presentò la Sport 1000 SP, con telaio a traliccio tubolare e motore
centrale, che fu costruita fino al 1968 in 50 esemplari ma questa è tutta
un’altra, incredibile, storia.
Il modello qui elaborato appartiene alla collezione prodotta da
HACHETTE.
Nell’insieme appare gradevole ma difetta di qualche misura fuori scala e
di un abitacolo non molto fedele all’originale.
Oltre all’abitacolo, la modifica maggiore riguarda i fanali anteriori e i
numeri di gara.
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Galleria racecar
pista
Galleria racecar
rally
Galleria racecar
competizioni
varie
Documentazione
racecar
La vettura durante la corsa, si noti che i numeri di gara hanno un “font” diverso da quello da me
utilizzato; purtroppo non sempre quanto è disponibile sul mercato coincide esattamente con le
specifiche particolarità di un modello come questo (Copyright sconosciuto).
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Nelle foto sopra, si può notare la palpebra originale che si fissa alla
scocca tramite un perno trasparente. A differenza di quanto realizzato su
un modello con una fanalatura simile, una ABARTH SIMCA 1300
GT, ho provato a utilizzare le palpebre originali. Ho rimosso il perno e ho
ripulito la palpebra utilizzando carta smeriglia e paste abrasive per ridare
lucidità alla plastica. Il fissaggio alla scocca l’ho ottenuto con della vernice
trasparente tipo smalto (quella acrilica non dà la medesima tenuta). Il
risultato, tutto sommato, non è male… Che ne dite?
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Per elaborare gli interni ho dovuto modificare i sedili, riducendo le singole
sedute. Sostituito il volante e la leva cambio.
La versione della OT Sport Spider utilizzata per i record di velocità (Copyright sconosciuto).
Ho migliorato altri dettagli come il radiatore anteriore, dipinto in nero
opaco e poi rifinito con grafite; rifinito anche il parabrezza con l’aggiunta
Immagini, nomi di prodotti, marchi, sono: tutelati dai rispettivi copyright se registrati o non scaduti, del tergicristallo fotoinciso e la colorazione dei supporti laterali (erano
fanno riferimento e solo ai loro legittimi proprietari. verniciati in rosso).
Sono qui pubblicati a solo titolo di informazione non costituendo profitto di sorta in tale contesto. I cerchioni, di loro, sono molto belli ma si possono rendere ancora più
realistici utilizzando del nero (colore a olio) per riempire le profondità.
Per finire, ho aggiunto i numeri di gara e la targa.
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