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La zona del Roero vicino alle Langhe e occupa la riva sinistra del fiume Tanaro.
I terreni : un antico fondale marino e sono composti d’arenarie, argille e sabbie.
Terreni soffici, drenanti e poveri, che costituiscono un habitat ideale per la coltivazione della vite. Si
tratta di un terroir molto vocato per la produzione sia di vini bianchi, che rossi eleganti con
caratteristiche note floreali, fruttate e minerali.
Giallo paglierino fiori, erba, frutta bianca, gusto pieno, acidulo, con retrogusto di
mandorla amara
Il profilo olfattivo è intenso di grande eleganza, fiori, frutta bianca e nuances tropicali.
Al palato ha un bouquet ricco, pieno, morbido, piacevolmente fruttato e con acidità moderata.
Alcune aziende producono versioni spumantizzate, sia con metodo Charmat che con Metodo
Classico.
Il Roero Arneis Docg va servito a una temperatura di 8/10 °C
Dosio Rosé
Fresco e fruttato, con sentori di pompelmo, ciliegia e lampone
Il Freisa (16/18 °C) è un vitigno a bacca rossa autoctono della zona dell’Astigiano, ma anche a
Cuneo, Alessandria e nella zona di Casale Monferrato, ma sulle colline attorno ad Asti, che ne
rappresentano la zona classica e più vocata, si esprime al meglio delle sue qualità.
Rosso granato, non particolarmente intenso.
Rosa, violetta, lampone e piccoli frutti rossi.
Al palato è armonioso ed equilibrato, con piacevole aroma fruttato, fine trama tannica e buona
freschezza.
Barolo Langhe – a sud di Alba - 38 mesi, di cui almeno 18 mesi in botte Riserva
62 mesi di cui 18 in legno.
“re dei vini e vino dei re”
11 comuni delle Langhe in cui è prodotto, poco a sud della città di Alba, delle condizioni pedo-
climatiche uniche, tanto che riesce ad elevarsi al di sopra delle altre produzioni di Nebbiolo e ha
preso il nome di uno di questi comuni: Barolo, appunto. I vini che hanno ereditato il nome dal
comune di provenienza si contano sulle dita di una mano: il fratello Barbaresco, il Soave, Bardolino
Cherasco, Verduno, Roddi, La Morra, Grinzane Cavour, Castiglione Falletto, Diano d’Alba, Barolo,
Novello, Serralunga d’Alba e Monforte d’Alba
Per citare qualche vigneto Gran Cru, i Baroli provenienti da Bussia (Monforte d’Alba),Villero
(Castiglione Falletto) e Cannubi
Rubino trasparente, che vira verso l’aranciato mano a mano che aumentano gli anni.
Bouquet così etereo, pieno di piccoli frutti rossi come lamponi e ribes nero, ciliegie
sotto spirito, fiori appassiti, lacca, spezie, cuoio, pepe verde, anice, noce moscata
e liquirizia,
territorio quasi esclusivamente calcareo, che si estende tutto intorno alla città di Alba ed è
attraversato dal fiume Tanaro.
Il Barbaresco deriva anch’esso al 100% da Nebbiolo coltivato esclusivamente nei 4 comuni
DOCG , Barbaresco, Neive e Treiso, Alba
Erbaluce di Caluso Passito o Caluso Passito DOCG
L’Erbaluce è un vitigno a bacca bianca Autoctono che si è sviluppato e adattato al territorio e al
terreno morenico, morena dell’età quaternaria. Il terreno è sabbioso e sassoso (ciottoli provenienti
dal massiccio del Monte Bianco), pertanto ricca di minerali che danno al vino una importante
acidità e sapidità
dolcezza con una buona acidità e sapidità date dal terreno morenico
cristallino, giallo ambrato con riflessi dorati
aggrumato, sentori di vaniglia e tabacco
pur trattandosi di un vino Passito rimane fresco e sapido, con sentori di mandorla e confettura di
albicocca e frutta disidratata. E 'un vino di corpo, lungo, armonico complesso
vino da meditazione, ottimo con dolci in particolare con paste secche, formaggi stagionati
Parmigiano o Grana, formaggi erborinati come Castelmagno, Blu del Monviso, Roquefort