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ESTETICA
DEGLI AVANZI
A. Anzani
17/09/2018
Immagine di R. Pane
1
Abitare, così come respirare,
interagire con le persone, produrre cultura,
è una delle forme in cui si sviluppa
il nostro modo di essere nel mondo.
2
3
Da un punto di vista antropologico, i luoghi che hanno memoria
possiedono la qualità di farci sentire in intimità con loro.
MEMORIA
(Marchino, 2011)
Il corpo, luogo della memoria individuale, può essere sede di piacere
ma anche di blocchi e di sofferenza.
Allo stesso modo la città, luogo della memoria collettiva,
può essere sede di attrazione utopica ma anche di spaesamento.
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IDENTITA’
G
I
A
IDENTITÀ
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Ground Zero di New York
Il vuoto come icona della
distruzione
(E. Morezzi) 14
DOME DI HIROSHIMA
15
16
Il centro antico di Varsavia
17
LA RICOSTRUZIONE
DEL PONTE DI
MOSTAR
18
La vivibilità dello spazio
si fonda non solo su aspetti razionali e funzionali,
ma anche su valori e significati
che permettono alle persone
di sentire un legame di appartenenza con i luoghi
e di riconoscerli,
includendoli nelle proprie mappe interiori.
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La cultura del progetto
si trova di fronte alla sfida formidabile
di intervenire in contesti esistenti,
caratterizzati da stratificazioni storiche significative.
La pratica del riuso, inizialmente adottata per preservare dalla demolizione
edifici storicamente rilevanti, si presenta oggi non solo come un’alternativa
sostenibile nell’attuale società consumistica, ma anche come
un’occasione per valorizzare le potenzialità di edifici esistenti, ancora in
grado di raccontarci delle storie.
Questo approccio va incontro anche alla
necessità, imprescindibile nelle città post-
industriali, di ridefinire un nuovo equilibrio tra
uso del territorio e benessere psico-fisico,
mettendo un freno al consumo di suolo, di
energia, di patrimonio edificato e naturale.
Per intervenire sugli
edifici esistenti
occorre saper
applicare una
dimensione
«progettuale» della
memoria e nel
contempo proporre
modelli innovativi,
come richiede la
nostra natura
biologica fortemente
connessa con il nostro
incessante processo
evolutivo.
Il progetto: passato e futuro
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Il progetto sull’esistente
dovrebbe cogliere
la forza rivoluzionaria del passato (P. Pasolini)
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Progettare con l’esistente richiede di considerare
ciò che la storia ufficiale dell’architettura
ha spesso trascurato o rimosso,
esplorando le possibilità, la realtà negata,
il non convenzionale, le fratture, le ferite, le pie(a)ghe.
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La frattura è il varco che introduce il senso della storia
tramite un punto vulnerabile, permette di vedere ciò che è
accaduto rendendosi conto delle sue conseguenze, per far
emergere ciò che può ancora accadere.
È per questo che dare nuova vita agli spazi ha un significato etico.
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TRANSDISCIPLINARITA’
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RESTAURO, IMPOSSIBILE DISCIPLINA
ANTINOMIE
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BELLEZZA e IDENTITA’
«Di fatto le architetture antiche si presentano ai nostri occhi come la somma degli
infiniti interventi di generazioni di committenti, abitanti, architetti; si tratta di
architetture figlie di molti autori, spesso sconosciuti. Tutto ciò ha generato in
questi edifici un grande valore, una rara bellezza difficilmente catalogabile e
dettata spesso dal caso o dalla contingenza: il nostro fine ultimo è quello di
conservare e restituire tale ricchezza, non solo in termini di patrimonio
documentario ma anche in termini di combinazione estetica.» Massimo Carmassi
Per contro le nuove architetture aspirano a una certa continuità con la storia, non
tanto in termini stilistici, quanto per la filosofia costruttiva e la sintassi compositiva,
dominate da una aspirazione alla lunga durata e dalla disponibilità a consentire la
trasformazione dell'uso delle opere nel tempo, senza che queste perdano la loro
identità.
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BELLEZZA
BELLEZZA
(…) proprio in questo modo sono costruite le vite
umane. Sono costruite come una composizione
musicale. L'uomo, spinto dal senso della bellezza,
trasforma un avvenimento casuale (...) in un motivo
che va poi a inscrivere nella composizione della sua
vita. Ad esso ritorna, lo ripete, lo varia, lo sviluppa, lo
traspone, come fa il compositore con i temi della sua
sonata. (...) L'uomo senza saperlo compone la
propria vita secondo le leggi della bellezza persino
nei momenti di più profondo smarrimento.
Non si può quindi rimproverare al romanzo di essere
affascinato dai misteriosi incontri di coincidenze (...),
ma si può a ragione rimproverare all'uomo di essere
cieco davanti a simili coincidenze nella vita di ogni
giorno, e di privare così la propria vita della sua
dimensione di bellezza."
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L'insostenibile leggerezza dell'essere, M. Kundera, 1984
I valori psicologici
(R. Pane)
LA CITTÀ INVISIBILE
(M. Pignatelli).
L’ANIMA DEI LUOGHI
2004
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L’intima qualità di un luogo è dovuta sia alla percezione del clima e
della geografia, sia all’IMMAGINAZIONE:
per questo è necessario stare a lungo in un luogo, perché
l’immaginazione possa rispondere.
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Immaginazione, narrazione, pensiero onirico e produzione
artistica sono radicati nello stesso terreno, sono diverse
manifestazioni di CREATIVITÀ
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