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Riserva naturale Duna Feniglia - Wikipedia 24.10.09 19.

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Riserva naturale Duna Feniglia


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Aree naturali protette in Italia
La Riserva naturale Duna Feniglia è una area naturale Riserva naturale
protetta statale istituita nel 1971. Duna Feniglia

Indice

1 Posizione geografica
2 Storia ed evoluzione
3 Clima
4 Flora e vegetazione
5 Fauna
6 Visite e servizi dell'area
7 Voci correlate
8 Collegamenti esterni
9 Altri progetti

Posizione geografica
La Feniglia, situata nel comune di Orbetello, in provincia di Tipo di area: Riserva Statale
Grosseto, è un tombolo ovvero una striscia di sabbia
Codifica
compresa tra la collina di Ansedonia ad oriente, ed il Monte EUAP0123
EUAP:
Argentario a occidente. Essa si sviluppa per circa 6 km di
lunghezza per una superficie totale di 474 ettari. Da Regioni: Toscana
Orbetello, la duna Feniglia è raggiungibile mediante la diga
granducale, mentre da Ansedonia è accessibile percorrendo Province: Grosseto
la strada statale Aurelia e poi imboccando la strada Comuni: Orbetello
comunale che da questa deriva. La riserva è percorsa da una
Provvedimenti
strada non asfaltata percorribile a piedi, in bicicletta (è D.M. 26.07.1971
istitutivi:
chiusa al traffico urbano), costruita tra il 1928 ed il 1940;
ulteriori strade la incrociano perpendicolarmente, a Superficie a
474 ha
terra:
intervalli di circa 1 km, alcune hanno fondo naturale altre
artificiale. L'utilizzo pratico di tale strade concorre a Gestore: Corpo Forestale dello Stato
dividere la foresta in comparti, oltre ad essere utilizzate dai
visitatori come uscite a mare sulla spiaggia omonima.

Storia ed evoluzione
Nel 1610 il celeberrimo pittore Michelangelo Merisi da
Caravaggio, detto il Caravaggio, giunse da Napoli sbarcando
prima a Palo e poi a Porto Ercole; in fuga per i noti problemi
con la legge, egli si rifugiò tra i malsani acquitrini e i tomboli
di cespugli della Feniglia e vi trovò la morte, seguita per
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di cespugli della Feniglia e vi trovò la morte, seguita per


stenti e febbri malariche. Una stele commemorativa è stata
posta, su iniziativa della Società Storica Maremmana, poco
distante dalla odierna postazione del Corpo Forestale, luogo
del presunto ritrovamento del moribondo Caravaggio.

Fino a tutto il 1700, la Feniglia era completamente ricoperta


di boschi con prevalenza delle specie tipiche della macchia
Vista dall'Ansedonia
mediterranea.

Il Comune di Orbetello nel 1804, a quel tempo proprietario dei terreni, procedette con la vendita della
Feniglia a privati che ne avviarono l'utilizzo intensivo e spropositato come sede di pascoli e fonte di
legname. Tale disordinato sfruttamento del territorio portò alla deforestazione: la sparizione della
vegetazione lasciò la duna scoperta e, priva di ripari montuosi, ebbe inizio un veloce processo di erosione
soprattutto a causa del clima, dei venti e dell'azione antropica. Sotto l'azione del libeccio, le sabbie
cominciarono a muoversi verso sud-est, cioè dal mare verso la laguna che inizò ad interrarsi creando
specchi d'acqua ed acquitrini favorendo le condizioni per la malaria. Al tempo la laguna era risorsa primaria
per Orbetello, grazie alle sue risorse per l'industria della pesca. Le condizioni favorevoli alla malaria,
inoltre, preoccuparono fortemente l'amministrazione comunale. Un primo rimedio consistette nella
costruzione di canali di sbocco per la laguna verso il mare.

Nel 1910 si intervenne con espropri , la Feniglia divenne Demanio Forestale e si procedette al
rimboschimento del territorio: furono seminati diverse specie: il pino marittimo, il pino domestico e alcune
specie erbacee adatte. Tali interventi hanno portato,nell'arco di 50 anni, alla creazione di un bosco di circa
460 ettari di estensione, di cui 320 ettari di pineta di pino domestico e 124 di pineta di protezione, mentre la
rimanenza è costituita da latifoglie e piccoli terreni ancora da rimboschire.

Nel 1971, su Decreto del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, la duna Feniglia fu dichiarata Riserva
Forestale di Protezione in virtù delle importanti funzioni che essa svolge.

Clima
Il clima della Feniglia è tipicamente mediterraneo, con inverni molto miti ed estati calde e molto secche. Le
precipitazioni si concentrano nei mesi autunnali, mentre le estati sono molto aride.

Flora e vegetazione
La duna Feniglia è suddivisa in tre strisce di vegetazione che si prolungano,
parallele, dal mare fin verso l'interno, sulla laguna. La prima costituisce la
fascia di protezione, ha un'estensione di 94 ettari ed si affaccia direttamente
sul mare, costituita da vegetazione tipicamente litoranea; la seconda striscia
si estende per 320 ha, prevalentemente occupata da una foresta di pino
domestico adulto; la terza, coperta da pino domestico e latifoglie, ha una
superficie di 60 ha ed ha sbocco sulla laguna di Orbetello. La prima fascia è
la più interessante per la varietà di flora presente: in questa sono presenti
specie xerofite come l'eringio, il giglio marino, l’elicriso, l'ammofila, il
ginepro coccolone, il pino marittimo, i tamerici, l'erica, il lentisco, la fillirea,
il Trifoglio della sabbia, il rosmarino, la salsapariglia, l'asparago. La seconda
striscia è molto importante per la silvicoltura: viene effettuate la raccolta di
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striscia è molto importante per la silvicoltura: viene effettuate la raccolta di


semi di pino domestico (pinoli), destinati alla riproduzione ed all'industria Esemplare di sughera
alimentare e la raccolta di resina di pino mediante processo di resinazione.
Frequenti, inoltre: il leccio, la sughera e sporadici sono il frassino, l'orniello,
l'olmo campestre, l'alloro). Nella terza fascia sono presenti radi pini
domestici e la vegetazione è più scarsa a causa delle variazioni di livello
della laguna.

Fauna
La scarsa diversificazione di specie animali nelle riserva è dovuta alla Frutto del ginepro
relativamente recente costituzione della foresta. Il cinghiale è stato coccolone
allontanato per motivi di rimboschimento (provocava danni ai giovani pini
piantati). Il daino è presenza fondamentale per la riserva: introdotto negli
anni '50, con alcuni esemplari provenienti dalla Tenuta Presidenziale di Castelporziano, la loro principale
funzione per la foresta è porre un limite al diffondersi di latifoglie invadenti. I numerosissimi esemplari di
daino sono visibili nei pressi della installazione del Corpo Forestale, dal lato di Ansedonia. La fauna
autoctona è costituita da tasso, volpe, faina, donnola, puzzola. Questi animali, per via delle loro aitudini
prevalentemente notturne, sono osservabili solo a seguito di appostamenti mirati.

Tra gli uccelli: il picchio verde, l’upupa, la tortora, il merlo, la ghiandaia, il cuculo. Nelle zone umide sono
presenti specie particolarmente interessanti: l’airone cenerino, la garzetta, l’alzavola, il fischione, il germano
reale, la marzaiola, la folaga, il porciglione, la pettegola, la pantana, il totano moro, i piovanelli e la pittima
reale.

Visite e servizi dell'area


L'accesso è libero a piedi ed in bicicletta ed è agevolato da una strada camionabile che percorre la riserva
in tutta la sua lunghezza di circa 6 km. Lungo la strada sono presenti, ad intervalli di circa 1 km, pietre
miliari e pannelli informativi che indicano le uscita a mare che portano verso la spiaggia. Il personale della
Forestale effettua visite guidate per comitive (dall’Ufficio Amministrazione Gestione Tel. 0566 40019).
All'interno della riserva, dal lato laguna, sono presenti alcuni osservatori ornitologici, un percorso
naturalistico per non vedenti ed un percorso ginnico. Nella riserva sono state eseguite ricerche nel campo
della selvicoltura e della patologia vegetale forestale, sulla geomorfologia costiera, oltre che tesi di laurea
su argomenti forestali.

Voci correlate
Aree naturali protette della Toscana
Elenco delle riserve naturali statali italiane
Argentario
Tombolo della Giannella
Laguna di Orbetello
Orbetello
Forte delle Saline

Collegamenti esterni
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La Riserva sul sito del WWF (http://www.wwf.it/client/render.aspx?root=1353&content=0)


La pineta della Feniglia in Bicicletta (http://www.argentario-almanacco.it/203_Pineta/203_it.html)

Altri progetti

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Categorie: Orbetello | Aree naturali protette della provincia di Grosseto | Coste della provincia di Grosseto |
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Ultima modifica per la pagina: 02:34, 28 apr 2009.


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