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* L’ASSISTENTE SOCIALE TRA


“ARTE E SCIENZA”


Maria Teresa Zini


Croas Abruzzo
Teramo 11 ottobre 2018
Il Servizio Sociale é una professione basata sulla
pratica e una disciplina accademica che promuove
il cambiamento sociale e lo sviluppo, la coesione e
l'emancipazione sociale, nonchè la liberazione delle
persone. Principi di giustizia sociale, diritti umani,
responsabilità collettiva e rispetto delle diversità: sono
fondamentali per il servizio sociale.
Sostenuto dalle teorie del servizio sociale, delle
scienze sociali, umanistiche e dai saperi indigeni,
il Servizio Sociale coinvolge persone e strutture per
affrontare le sfide della vita e per migliorare il
benessere.

* Servizio Sociale: nuova


definizione
*“ … … . . . . . . . . . . p r o m u o v e r e
e sostenere un
cambiamento in una situazione che un
individuo, una famiglia, un gruppo, una
comunità avverte come problematica e
desidera modificare”

* Obiettivo del processo di


aiuto è

Fondamenti teorici della
professione

I riferimenti metodologici

I riferimenti teorici

I riferimenti deontologici
* 

LA METODOLOGIA

E’ UNO SCHEMA CONCETTUALE E DEVE


DIVENI R E UNA FOR MA MENTIS CHE
L’OPERATORE UTILIZZA SEMPRE
QUALUNQUE SIA IL TIPO DI INTERVENTO
CHE DEVE FARE, CON QUALUNQUE
INTERLOCUTORE, SIA ESSO PERSONA,
FAMIGLIA, UN GRUPPO, UNA COMUNITA’E
QUALUNQUE SIA IL SUO OBIETTIVO.

(M. DAL PRA PONTICELLI)


* LAMETODOLOGIA DEVE TROVARE UN
IMPRESCINDIBILE COMPLEMENTO DALLA
SCELTA DI UN MODELLO TEORICO DI
RIFERIMENTO PER LA PRATICA, CHE
CONSENTA DI SVILUPPARE LE VARIE FASI
SECONDO UN APPROCCIO DEFINITO E
SCIENTIFICO.

* Metodologia e Modello
La decodifica della domanda
I DIVERSI CONTESTI RELAZIONALI

INFORMATIVO
CONSULENZIALE
ASSISTENZIALE
CONTROLLO
VALUTATIVO
1. fase conoscitiva/descrittiva
2. fase valutativa/decisionale (assessment)
3. fase attuativa che prevede in itinere dei
momenti di verifica del progetto
4. fase di verifica al termine dell’intervento
5. fase di conclusione dell’intervento.

* METODOLOGIA

processo logico e cronologico
* In Italia si sviluppano diversi
modelli

Rapporto tra metologia e modello teorico


di riferimento
* con riferimento alle basi teoriche della
psicoanalisi (Milana e Pittaluga)

* con riferimento al problem solving, il


modello unitario centrato sul compito
(Ferrario)

* il modello cognitivo-umanistico (Dal Pra


Ponticelli)

* LE BASI TEORICHE


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* con riferimento alle teorie sistemiche, il
modello sistemico- relazionale (Campanini-
Luppi, Lerma, Mazza), un modello olistico
unitario applicabile alla tridimensionalità
del servizio sociale italiano (Campanini)
* con riferimento al concetto di rete, diversi
approcci (Ferrario, Sanicola, Folgheraiter)
* il modello comportamentista (Cigno) non ha
avuto in Italia uno sviluppo significativo

* Basi teoriche

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VARIABILI VARIABILI VARIABILI
POLITICHE ECONOMICHE CULTURALI
! ! !

organizzazione fam.estesa
servizio ass. sociale utente
"➔ famiglia

altri amici
servizi

volontari scuola
lavoro

AMABIENTE SOCIALE

AMBIENTE SOCIALE
maria teresa zini università di parma
*In relazione alla persona/utente

*In relazione alla situazione


affrontata

*Teorizzazione della pratica

* ASPETTI DEONTOLOGICI
* LA SCHEDA
TRIGENERAZIONALE

ARCHITETTURA DELLA SCHEDA


REDIGERE UNA RELAZIONE
* INVIANTE./ SEGNALANTE RACCOLTA DELLA STORIA
FAMILIARE
*  DATI ANAGRAFICI DEL PARTNER e DELLA PARTNER
* CONOSCENZA DEL "CICLO VITALE DELLA FAMIGLIA” LA
COMPOSIZIONE DELLE FAMIGLIE D'ORIGINE PATERNA E
MATERNA
* LA STORIA DEL PARTNER E DELLA PARTNER
* STORIA DELLA COPPIA
* IL RUOLO MATERNO PASSAGGIO DAL RUOLO CONIUGALE A
QUELLO GENITORIALE
* IL RUOLO PATERNO
* I FIGLI - ALTRI CONVIVENTI
*

* VERSO UN MODELLO OPERATIVO: LA SCHEDA


TRIGENERAZIONALE

* L'USO DEL GENOGRAMMMA:
“La vita la si comprende guardando all’indietro.
La si vive guardando in avanti”(S.Kierkegaard)

LO STRUMENTO DELL'ECOMAPPA CHE


RAPPRESENTA "LA MAPPA DEI SISTEMI
SIGNIFICATIVI COINVOLTI NELLA CONDIZIONE
DI DISAGIO E NEI TENTATIVI DI RISOLUZIONE”

* Strumenti per l’assistente sociale


* NON SOLO ENTRARE IN UNA CASA E
OSSERVARE LO STATO DEGLI AMBIENTI,
MA SIGNIFICA ANCHE PERCEPIRNE LE
ATMOSFERE, OSSERVARE LA
DISPOSIZIONE DELLE STANZE E GLI
ARREDI, ASCOLTARE LE EMOZIONI CHE
LA CASA SUSCITA, LE SENSAZIONI, LE
RÊVERIES CHE INDUCE.

* LA VISITA DOMICILIARE E LE
ATMOSFERE PERCEPITE
LA RELAZIONE È UN TESTO:
- sintetico
- preciso
- chiaro
- oggettivo

* SCRIVERE UNA RELAZIONE


si ricollega all’attendibilità della fonte e alla
possibilità di ricostruzione del processo di
produzione del dato. Quest’ultimo aspetto è
particolarmente complesso nel Servizio
Sociale poichè si riferisce a diverse discipline.

* L’Attendibilità del dato



* Intestazione
*Oggetto: dati
anagrafici….motivazione per cui
si scrive

* STRUTTURA DELLA RELAZIONE


La premessa descrive il mandato istituzionale
che motiva lo svoglimento dell'inchiesta,
dettagliando gli inteventi che ha fatto
l'assistente sociale, eventualmente
connettendo informazioni pregresse relative alla
presa in carico.

* Premessa

* Nella parte descrittiva devono essere
evidenziate le informazioni relative alla
situazione del sistema familiare oggetto della
valutazione.
* Spazioimportante va dedicato alla storia del
nucleo specificando gli eventi critici, I
problemi e I tentativi di soluzione tentati

* Parte descrittiva -
argomentativa
* Laparte conclusiva della relazione
contiene le osservazioni sul minore e sulla
qualità delle relazioni coi genitori .
* L’assistente sociale formula l’assessment
sulla situazione. Dove richiesto può esprimere
un parere ed in alcuni casi delle indicazioni
o proposte.

* Parte conclusiva
*DESCRITTIVA, IMPEGNERÀ L'ASSISTENTE
SOCIALE AD EVIDENZIARE LA MODALITÀ
NARRATIVA ATTRAVERSO CUI LA
FAMIGLIA SI È RACCONTATA, COGLIENDO,
IN PARTICOLARE, LA VARIETÀ DEI
SENTIMENTI MANIFESTATI.

* LA PARTE CONCLUSIVA
* Comprensibilità di quanto è scritto nella relazione richiesta
* Scrittura e linguaggio comprensibili a chi legge o ascolta
* Descrizione chiara del metodo seguito per esprimere i
pareri motivati
* Fatti descritti, argomentati e, dove possibile, connessi a
teoria di riferimento
* Percorso logico comprensibile
* Dalla relazione deve emergere la ricerca della massima
obiettività possibile!

* Comprensibilità e obiettività nel


redigere la relazione al TM/TO
* Lerma M. “Metodi e tecniche del processo di aiuto”,
Astrolabio, Roma , 1992
* Campanini A,” L’intervento sistemico” , Carocci
Faber, Roma, 2002, 10a ed. 2014
* Zini M. T, Miodini S,” Il colloquio di aiuto”, Carocci ,
Roma,1997 10a ed. 2013
* Watzlawick P, Beavin J, et altri “La pragmatica
della comunicazione umana2, Astrolabio, Roma ,1974
* Fargion S, “Il metodo del Servizio Sociale”
Caroccifaber 2013

* Bibliografia

maria teresa zini università di parma


"Chi smette di fare
formazione è come se
fermasse l'orologio per
risparmiare tempo!"
(adattata da Henry Ford)
* GRAZIE PER L’ATTENZIONE e…buon lavoro con il
vostro kit di attrezzi professionali!!!!!!

maria teresa zini università di parma

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