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ASTI CPO
N. 67
Anno XXXI n. 4 - dicembre 2015 - Sped. a. p. - art. 2 - comma 20/c, Legge 662/96 - Filiale di Asti - Organo ufficiale del Centro Librario Sodalitium -
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Direttore Responsabile don Francesco Ricossa
Autorizz. Tribunale di Ivrea n. 116 del 24-2-84 In copertina: Il torchio mistico. Dipinto di Angelo
Stampa: - Alma Tipografica Villanova M.vì. CN
Questo numero della rivista
Mainardi detto il Chiaveghino (1550-1617). Chiesa
è stato chiuso in redazione il 2/12/2015 di S. Agostino a Cremona.Vedi articolo pag. 42.
Sommario
Editoriale pag. 2
Papa, Papato e Sede vacante, in un testo di Sant’Antonino e nel pensiero
di Padre Guérard des Lauriers pag. 4
Le dimissioni del Papa pag. 24
Notizie dal Grand’Oriente (e dintorni) pag. 25
Ezra Pound e la Teosofia pag. 29
COMUNICATI DI SODALITIUM
Sulla consacrazione episcopale conferita da Mons. Williamson pag. 35
La fine di un equivoco: riflessioni sulla “Fraternità San Pio X”... pag. 36
“Radio Spada”: un parere e un consiglio pag. 38
Ai membri dell’Istituto Mater Boni Consilii, e a tutti i suoi amici: in memoriam pag. 40
Un impostore pag. 41
Il Torchio Mistico e il Preziosissimo Sangue di Gesù pag. 42
RECENSIONI pag. 46
Vita dell’Istituto pag. 50
T
rent’anni. Il 18 dicembre 1985, quat- cerdoti lasciavano la Fraternità
tro (allora) giovanissimi sacerdoti la-
sciavano la Fraternità San Pio X, la San Pio X, la società fondata da
società fondata da Mons. Lefebvre. Chi Mons. Lefebvre. Per andare do-
partiva dal Priorato San Carlo di Montalen- ve? Neppure bene lo sapevamo,
ghe, vicino a Torino; chi lasciava il Priorato
San Pio X di Albano Laziale, vicino a Ro- se non che volevamo andare
ma; chi abbandonava la chiesa parigina di dove Dio voleva, e seguire la
Saint-Nicolas du Chardonnet… Per andare Sua volontà. Non avevamo una
dove? Non lo sapevamo neppure, se non
che volevamo andare dove Dio voleva, e casa ...
seguire la Sua volontà. Non avevamo una
casa (ci accolse, a Torino, l’appartamento
della nonna di uno di noi); a ben vedere se: Sodalitium ). Venne il Natale, e cele-
non avevamo neppure un altare dove cele- brammo la Messa di mezzanotte in una ca-
brare con sicurezza (dati i tentativi fatti, an- sa privata.
che in tribunale, contro il proprietario del Come non ringraziare quei fedeli che
locale che ci ospitava, di allontanarci dalla ebbero fiducia in noi, che ci aiutarono, che
cappella di Via Verdi); per un breve mo- ci sostennero allora? Come non ricordare
mento fummo privati pure della rivista che chi ci portava da mangiare, chi offriva dei
avevamo fondato poco prima (sì, quella che mobili, chi regalava qualcosa. Il n. 10 di So-
state leggendo, e che torna nelle vostre ca- dalitium, il primo dopo la fondazione del
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L
poi una “Importante intervista” a Mons. a mattina dell’11 febbraio 2013, co-
Guérard des Lauriers, che è molto più di me a tutti noto, Benedetto XVI an-
una semplice intervista. Dopo aver spiegato nunciò in Concistoro la sua “rinun-
nei dettagli la sua posizione teologica sulla cia al ministero di Vescovo di Roma, Suc-
situazione dell’autorità nella Chiesa e sulla cessore di San Pietro ” precisando che la
necessità di continuare la ‘Missio’ che Cri- Sede sarebbe stata effettivamente vacante
sto ha ricevuto dal Padre, in primis perpe- a partire dal 28 febbraio, alle ore 20; il suc-
tuando l’offerta del Sacrificio, l’ Oblatio cessivo 13 marzo Jorge Mario Bergoglio è
munda, che verrebbe meno senza il sacer- stato eletto al posto di Joseph Ratzinger,
dozio, Mons. Guérard concluse con delle presentandosi al mondo come nuovo “Ve-
parole ancor oggi toccanti sul nostro Istitu- scovo di Roma ”. Il nostro parere – per
to, che si concludevano così: “ L’Istituto quel che può valere – lo abbiamo espresso
‘Mater Boni Consilii’ è concepito e nato nel- in due comunicati, dell’11 febbraio, nel
la Carità della Verità. Dominus incipit. Ipse quale prevedevamo che “la notte sarebbe
perficiat”. stata ancor più fonda”, e del 15 marzo, nel
Sì, il Signore iniziò quest’opera; non tut- quale constatavamo, con l’elezione di Ber-
ti hanno perseverato, nessuno è certo di goglio, la realizzazione del fin troppo facile
perseverare senza il suo aiuto, e senza l’aiu- pronostico. In queste righe non intendo
to della Madonna del Buon Consiglio. E al- soffermarmi particolarmente sull’azione –
lora “Ipse perficiat”: porti Egli a termine e non posso dire il governo – di Jorge Mario
compimento ciò che con la Sua grazia volle Bergoglio, che è sotto gli occhi di tutti,
iniziare. quanto, ancora una volta, su cosa sia, nella
Chiesa, il Sommo Pontefice, soprattutto at-
traverso il processo mediante il quale un
uomo, che non è nato Successore di Pietro
e Vicario di Cristo, lo diventa, o cessa di
esserlo, o trova un ostacolo per diventarlo.
Tratterò, insomma, ancora una volta,
dell’elezione al Sommo Pontificato, tema
che la nostra rivista ha già affrontato da al-
tri punti di vista, nel passato (1). La rinun-
cia di Joseph Ratzinger, infatti, può aiutare
a capire, con un esempio concreto, come
una cosa è l’uomo eletto al papato, altra
cosa il papato stesso, e come il legame ac-
Il numero 13 di cidentale tra tale persona e il papato di-
Sodalitium, penda anche (non solo) da un atto umano
con la famosa
intervista a elicitato dall’umana volontà: se Benedetto
Mons. Guérard XVI fosse stato Papa (2), infatti, egli sareb-
des Lauriers be stato tale fino alle ore 20 del 28 feb-
braio 2013, e l’istante successivo – per un
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17) ma anche quello materiale: la designa- dremo) un aspetto formale (distinzione che
zione e l’elezione (Tu es Petrus, Mt 16, 18). d’altronde esiste analogicamente per tutti
gli enti creati).
I successori di Pietro sono invece designati Nell’aspetto materiale del papato, quin-
dalla Chiesa di, vi è l’elezione del Pontefice da parte di
un collegio di elettori, e questa elezione ha
Gli altri Papi, dopo san Pietro, non sono lo scopo di determinare chi, tra i tanti che
designati immediatamente da Cristo, ma potrebbero essere designati, risulti canoni-
mediatamente, dalla Chiesa; e poiché camente eletto al papato. Nell’articolo
l’Apostolo Pietro – per disposizione della sull’elezione del Papa, pubblicato nel n. 55
divina Provvidenza (Lamentabili, prop. 56, di Sodalitium, ricordavo chi ha il diritto di
DS 3456; cf Vaticano I, Pastor æternus DS far parte di detto collegio di elettori e chi
3050) – pose la sua sede a Roma, dalla non lo ha (8), ma la questione per ora non ci
Chiesa Romana. Al solo Papa, successore interessa. Ci interessa invece far notare che
di Pietro, spetta stabilire le modalità di detta elezione si compie mediante degli atti
questa canonica designazione. L’antico uso umani, liberi e volontari, degli elettori.
della Chiesa prevede che il Vescovo, in Sempre nel medesimo articolo rammentavo
questo caso il Vescovo di Roma, sia desi- che – contrariamente a quel che comune-
gnato dal clero diocesano e dai Vescovi cir- mente si crede – gli elettori, benché dotati
cumvicini: i cardinali, ai quali dal 1059 spet- di grazie particolari, non godono di infalli-
ta in esclusiva l’elezione del Papa (7), rap- bile assistenza divina, per cui la loro elezio-
presentano difatti i tre ordini del clero ro- ne può essere invalida, dubbia, o, natural-
mano: cardinali diaconi, cardinali presbiteri mente, valida, ma non necessariamente, di
e cardinali vescovi. I laici (popolo, impera- fatto, del migliore soggetto (p. 28). Gli elet-
tore ecc.) hanno avuto canonicamente solo tori, insomma, come dimostra la storia dei
un ruolo consultivo, non deliberativo (cf Conclavi, scelgono il loro candidato con –
Sodalitium , n. 55, pp. 21-23). Passiamo lo ripeto – un libero atto della loro umana
quindi a parlare dell’elezione o designazio- volontà, sottomesso a tutte le vicissitudini,
ne al papato. contingenze, imperfezioni e difettosità di
un atto umano.
L’aspetto materiale del papato: l’elezione L’elezione canonica fa, dell’eletto, la
persona designata a essere Papa: egli – e so-
Poiché abbiamo scelto di citare sant’An- lo lui, a esclusione di chiunque altro – ha da
tonino, vediamo cosa scrive al proposito il questa elezione l’aspetto materiale del pa-
Vescovo domenicano: “… illud quod est in pato, è ‘papa’, benché solo materialiter (9).
papatu materiale, quia papa mortuo potest L’elezione, però, come si sa, non è anco-
collegium per electionem personam determi- ra sufficiente. È necessaria ancora, da parte
nare ad papatum, ut sit talis vel talis”; “… si dell’eletto, la canonica accettazione
nomine papatus intelligimus personæ elec- dell’elezione.
tionem et determinationem, quod est in pa-
patu materiale…”; “…quantum ad personæ L’accettazione dell’elezione
electionem et determinationem, quod est
tamquam quid materiale”… Vale a dire: La persona eletta, infatti, non è ancora –
“ciò che nel papato è (l’aspetto) materiale, formalmente – Papa, ma è solo la persona
poiché, morto il Papa, il collegio (dei cardi- designata ad esserlo. Lo ricorda ancora il
nali) può mediante l’elezione determinare cardinal Gaetano: “bisogna premettere tre
tale o tale persona al papato”; “se col termi- punti: in primo luogo: nel Papa vi sono tre
ne ‘papato’ si intende l’elezione e la determi- elementi, il papato, la persona che è Papa,
nazione della persona, il che, nel papato, co- per esempio Pietro, e l’unione di questi due
stituisce l’(aspetto) materiale”; “… quanto elementi cioè il papato in Pietro e da questa
all’elezione e determinazione della persona, unione risulta Pietro Papa. In secondo luogo:
che è come l’(aspetto) materiale”. riconoscendo e applicando ogni causa all’ef-
Padre Guérard des Lauriers non ha fetto che le è proprio, troviamo che il papato
quindi “inventato” la distinzione – nel pa- proviene immediatamente da Dio, Pietro
pato – tra un aspetto materiale e (come ve- proviene da suo padre, ecc.; ma l’unione del
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zione” (è questo l’aspetto materiale che vie- da comunicazione che procede da Cristo al-
ne dall’uomo) “ottiene per diritto divino la la Chiesa: anche l’Autorità nella Chiesa, da
pienezza della suprema potestà di giurisdi- questo punto di vista, è formalmente costi-
zione” (ed è questo l’aspetto formale del tuita da una Comunicazione che proviene
papato): “iure divino”, non “iure humano” ad essa dal suo Capo, che è Cristo; infatti,
o ecclesiastico. La Chiesa, come vedremo, “nulla sussiste nella Chiesa che in relazione
come pure il collegio degli elettori, non ha a Cristo, che ne è il Capo” (p. 44) (15). Que-
il supremo potere ecclesiastico che spetta al sta Comunicazione è diversa dalla prece-
Papa, e pertanto non può neppure comuni- dente, ma è anch’essa attestata dalla Sacra
carglielo; esso risiede in Cristo, Capo della Scrittura: “Ed ecco, io sono con voi, tutti i
Chiesa, il quale è l’unico che può comuni- giorni, sino alla fine dei tempi” (Mt 28, 20).
carlo a Pietro. Gesù “è con” i suoi apostoli – ed eminente-
mente col loro capo San Pietro – “tutti i
In cosa consista formalmente il papato se- giorni”, abitualmente, quotidianamente, nel
condo Padre Guérard des Lauriers (il suo compimento della loro missione che è quel-
aspetto formale) la che Cristo stesso ha ricevuto dal Padre:
“ogni potere è stato dato a me in cielo e in
Per il codice di diritto canonico, come terra. Andate dunque, ammaestrate tutte le
appena detto, il Papa è tale in quanto riceve genti, battezzandole nel nome del Padre e
da Dio “la pienezza della suprema potestà del Figliolo e dello Spirito Santo, insegnan-
di giurisdizione”. La Chiesa, e l’Autorità do loro a osservare tutto quanto vi ho co-
nella Chiesa, sono qui presentati principal- mandato” (Mt 28, 19); “chi crederà e sarà
mente in quanto la Chiesa militante è un battezzato, sarà salvo; chi invece non crede-
“collettivo umano”, una società visibile e rà sarà condannato” (Lc 16, 16). “San Mar-
perfetta. Aderiamo, ovviamente, a questa co (16, 20) – nota Padre Guérard – confer-
proposizione che non è solo un dato giuridi- ma questo ‘essere con’, post factum: ‘quelli
co, ma anche di Fede. Un dato di Fede che poi andarono (dopo l’Ascensione) e predi-
può però essere ulteriormente approfondi- carono ovunque, il Signore lavorante con es-
to. Lo faremo seguendo il teologo domeni- si (tou kuriou sunergountos: il Signore es-
cano L.-M. Guérard des Lauriers (13). Egli sendo in unità d’atto con loro)…”. Per que-
ricorda, come già Pio XII nella sua enciclica sto il Signore può dire in tutta verità: “Chi
Mystici Corporis, che la Chiesa è principal- ascolta voi, ascolta me” (Lc 10,16). Ciò che
mente, in quanto oggetto di fede, “Corpo costituisce in atto il Papa come capo della
Mistico di Cristo” (14). Di questo corpo, Cri- Chiesa è “l’essere con” che è stato promes-
sto è il Capo. Il capo governa il corpo: ne so da Cristo. “Cristo ha parlato al presente:
segue – e non dobbiamo mai dimenticarlo – ‘Io sono con!’, con coloro dai quali esige che
che “il governo divino è esercitato, nella siano con lui: ‘chi non è con me è contro di
Chiesa, da Cristo, che è il Capo della Chie- me’. È lo stesso ‘essere con’ che, per natura,
sa” (Cahiers de Cassiciacum, n. 1, p. 47) esige la reciprocità” (p. 37).
[d’ora innanzi abbreviato C.d.C. nell’artico- Cristo è quindi sempre presente nel Suo
lo]. In questo Suo corpo che è la Chiesa, Corpo che è la Chiesa: nelle membra, co-
Cristo, in quanto Capo, comunica a tutte le municando loro la vita della grazia, o alme-
sue membra la sua Vita divina, la vita so- no il dono sovrannaturale della Fede; nel
vrannaturale della grazia: chi riceve questa capo visibile, nell’Autorità, comunicando
vita divina, e non pone ostacolo a questa ad essa il suo “essere con” in maniera abi-
comunicazione, diviene “membro di Cristo, tuale e quotidiana (16). Cristo santifica, co-
e ‘figlio nel Figlio’” (p. 47), ovvero figlio me Sacerdote, governa, come Re, e insegna,
adottivo di Dio nel Figlio unigenito e natu- come Profeta, Maestro e Dottore, “assieme
rale che è Gesù Cristo. “Questa Comunica- all’Autorità”: chi ascolta voi ascolta me, chi
zione è, di per sé, quella della Vita divina. accoglie voi accoglie me, chi disprezza voi
Essa può, in generale temporaneamente, ri- disprezza me. E questo non solo in modo
dursi alla Comunicazione che ‘l’Autore del- straordinario, quando ad esempio è eserci-
la Fede’ fa della grazia della Fede. Chi ha la tato il carisma dell’infallibilità, ma abitual-
Fede, anche morta, resta membro della mente e quotidianamente, trattandosi di
Chiesa” (p. 45, nota 36). Ma vi è una secon- uno stato (“sono con voi”) abituale (17).
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“E la sottomissione religiosa e teologale, gendo dai morti, ormai non muore più”. È
che è dovuta all’Autorità nel collettivo Chie- l’unione tra l’elemento materiale e quello
sa e solo in esso (18) è fondato formaliter sul formale, tuttavia, che “muore” alla morte
fatto che l’Autorità è supposta ricevere abi- del Papa: “ma se col nome di ‘potestà papale’
tualmente la Comunicazione d’‘essere con’ intendiamo l’attuale esercizio, che è un qual-
che procede da Cristo. È a Cristo stesso, cosa di materiale e formale nel papato, allora
che, nell’Autorità, si rivolge la sottomissio- l’attuale esercizio muore effettivamente quan-
ne; poiché Cristo ‘è con’ l’Autorità: ‘Chi vi do muore il Papa, perché, morto il Papa, non
ascolta, mi ascolta’ (Lc 10, 16). Questo sup- rimane da un lato l’attuale esercizio del pote-
pone, beninteso, lo ripetiamo, che l’Autorità re papale nel collegio se non nella misura in
riceva abitualmente la comunicazione d’‘es- cui è stato stabilito dai suoi predecessori, e
sere con’, che sola costituisce formaliter neppure rimane, secondo questa modalità, in
l’Autorità” (C.d.C., pp. 46-47). Cristo, poiché ordinariamente, dopo la sua
risurrezione, Cristo non esercita tale potere se
Il papato durante la Sede vacante. La non mediante il Papa; infatti, benché Cristo
Chiesa durante la Sede vacante sia la porta, egli ha costituito suoi ostiarii Pie-
tro e i suoi successori, mediante i quali si apre
Abbiamo finora esaminato come si fa il e si chiude la porta che permette di accedere a
Papa, e quale sia nel papato l’aspetto mate- lui.” E Sant’Antonino riassume e conclude:
riale, e quale quello formale. Prima di trat- “La potestà della Chiesa non muore, quindi,
tare dell’accettazione dell’elezione, e della quando muore il Papa, quanto alla giurisdi-
comunicazione, da parte di Cristo, Capo zione, che ne è come l’elemento formale, ma
della Chiesa, della sua presenza (essere rimane in Cristo; e non muore neppure quan-
con) al Papa, vediamo quanto accade, inve- to all’elezione e alla determinazione della
ce, in periodo di Sede vacante. È quanto si persona, che ne è come l’elemento materiale,
chiede esplicitamente sant’Antonino, sem- ma rimane nel collegio dei cardinali, ma
pre seguendo le tracce di Agostino Trionfo. muore quanto all’attuale esercizio della sua
Il Santo Dottore opera una triplice di- giurisdizione, perché morto il Papa la Chie-
stinzione, per quel che riguarda la “pote- sa è vacante (Ecclesia vacat) ed è privata
stas” del Papa: vi è l’elemento materiale dell’esercizio di tale potestà (et privatur ad-
(l’elezione e la determinazione dell’eletto), ministrationis talis potestatis)”. La Chiesa è –
l’elemento formale (la giurisdizione e l’auto- secondo le parole di Padre Guérard – in
rità) e l’elemento sia materiale che formale: “stato di privazione” dell’autorità.
l’attuale esercizio della giurisdizione da par- Facciamo un esempio: il 9 ottobre
te dell’eletto. Ora, spiega sant’Antonino, 1958, morì Papa Pio XII. In quel giorno, la
morto il Papa (o dopo la sua rinuncia, o co- Chiesa passò – senza mutare la sua essen-
munque in periodo di Sede vacante) non za voluta da Cristo stessa – da uno stato
“muore” l’elemento formale, né quello ma- all’altro: il mattino di quel giorno essa era
teriale, ma “muore”, per così dire, governata da Pio XII, la sera era priva del
quell’unione dell’elemento formale e mate- suo Pastore (viduata Pastore). Con questo
riale che consiste nell’esercizio attuale della cambiamento, era cambiata anche la pote-
giurisdizione. Mi spiego. Durante la Sede stà papale? Gli elementi che erano uniti
vacante l’elemento materiale – l’elezione e nella persona di Pio XII erano ora separa-
la determinazione del soggetto che occupi la ti. L’autorità propria a Pio XII – la sua
Sede – non “muore”, non scompare cioè, ma giurisdizione e, soprattutto, l’abbiamo vi-
persiste nella sua radice nel “collegio” (un sto, “l’essere con” lui di Cristo – non era
ente morale) che può eleggere il Papa: nor- più in lui, giacché era morto, ma era per
malmente il collegio dei cardinali (il collegio così dire sempre vivente in Cristo, Capo
dei cardinali come radice prossima, la Chie- della Chiesa, suo mistico Corpo, per poter
sa come radice remota). Neppure “muore” essere data a un suo legittimo successore.
o scompare l’elemento formale: “se col ter- La designazione della sua persona al papa-
mine ‘autorità papale’ intendiamo la sua au- to, compiuta dal conclave del 1939, non
torità e giurisdizione, che ne è come l’elemen- aveva ora, sopraggiunta la morte, più al-
to formale, tale potere non muore mai, per- cun effetto; ma in radice rimaneva questo
ché sempre rimane in Cristo, il quale, risor- elemento materiale nel collegio dei cardi-
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nali. Quei porporati, che nel 1939 avevano durante il periodo in cui la Sede è occupa-
eletto il cardinal Pacelli, designando lui a ta, come ora, ma l’eletto non riceve da
preferenza di qualunque altro, assieme Cristo l’Autorità, vale quanto scrive Padre
agli altri porporati ‘creati’ nel frattempo Guérard: “se Cristo non esercita più la Co-
da Pio XII, potevano ora e dovevano eleg- municazione d’‘essere con’ che costituisce
gere un altro al suo posto. Ma né il colle- formaliter l’Autorità, non ne segue che Cri-
gio dei cardinali, né il corpo episcopale, né sto non regga più la Chiesa militante. La
la Chiesa rimasta vedova del suo Pastore regge provvisoriamente altrimenti che me-
supremo sulla terra, aveva quella sera diante l’Autorità: ‘essendo con’ i suoi mem-
l’esercizio della giurisdizione papale. Que- bri che ‘sono con’ Lui…” (C.d.C., n. 1, p.
sta “actualis administratio” poteva senza 57). Abbiamo visto infatti che anche per
dubbio ‘risorgere’ nella persona del legitti- Sant’Antonino durante la normale Sede
mo successore di Pio XII, ma per il mo- vacante Cristo regge la Chiesa in maniera
mento era – secondo le parole di Sant’An- diversa da come la regge “ordinariamen-
tonino – come ‘morta’ assieme al Papa de- te” (ovverosia: mediante il Papa). Cristo
funto. Infatti, benché durante la Sede va- regge sempre la Chiesa militante: “ordina-
cante chi aveva la giurisdizione normal- riamente” mediante l’Autorità del Papa,
mente la conserva ( 19), tuttavia nessuno provvisoriamente senza di essa, ma in mo-
gode della giurisdizione e dell’autorità do tale che la modalità ordinaria possa es-
propria al Sommo Pontefice. Nessuno ha il sere ristabilita. Le considerazioni esposte
primato di giurisdizione su tutta la Chiesa: in questo capitoletto, rispondono a mio
né il collegio dei cardinali, né il corpo epi- parere esaurientemente ad alcune obiezio-
scopale, né il concilio ecumenico, che non ni sollevate recentemente alla Tesi, che ri-
può neppure essere convocato senza il Ro- prendono per l’essenziale quelle sollevate
mano Pontefice (20). Nessuno, né il colle- da don Cantoni nel 1980 (22).
gio dei cardinali, né il corpo episcopale, né
il concilio, né il Camerlengo, gode di quel- Cristo comunica il suo “essere con”, la sua
la suprema autorità papale propria della presenza, all’eletto che accetta realmente
costituzione monarchica (e non collegiale) l’elezione
della Chiesa. Nessuno gode neppure del
carisma dell’infallibilità: né il collegio dei Torniamo all’elezione del Papa. Abbia-
cardinali, né il corpo episcopale: né disper- mo visto che l’elemento materiale consiste
so nel mondo, né riunito in Concilio, giac- nell’elezione e designazione di tale soggetto
ché a detto corpo manca il capo che è il al papato da parte degli elettori; abbiamo vi-
Romano Pontefice. Similmente manca il sto che l’elemento formale consiste invece
supremo legislatore ecclesiastico, che è nella comunicazione dell’‘essere con’ da par-
sempre il Romano Pontefice, che regola la te di Cristo all’eletto del conclave (con tutto
disciplina ecclesiastica e il culto della quello che ne consegue: assistenza, primato
Chiesa. L’esistenza o meno del potere di di giurisdizione, infallibilità); abbiamo visto
giurisdizione o di magistero nel corpo epi- anche che affinché l’eletto divenga effettiva-
scopale è ininfluente, da questo punto di mente Papa, occorre però che egli accetti
vista, beninteso! Abbiamo ampiamente l’elezione canonica della sua persona (can.
sviluppato la questione nel n. 56 di Sodali- 209; Pio XII, Vacantis Apostolicæ Sedis nn.
tium (pp. 22-24). All’indefettibilità della 100 e 101). La cosa è chiara, e apparente-
Chiesa ( 21), quindi, non è assolutamente mente lo è fin troppo. Infatti, se ammettia-
necessario il permanere della giurisdizione mo ad esempio che Paolo VI fu canonica-
ordinaria o del potere di magistero mente eletto, non ci dovrebbe essere alcun
nell’episcopato subalterno (benché tale dubbio sul fatto che egli accettò effettiva-
permanenza sia, ovviamente, utilissima), mente l’elezione, e divenne pertanto Som-
ma solo ed esclusivamente il permanere di mo Pontefice, ricevendo da Cristo la comu-
un corpo elettorale che possa designare un nicazione del Suo ‘essere con’.
vero e legittimo Romano Pontefice (giac- Ordinariamente, in effetti, nessuno si
ché “l’essere con”, permane in Cristo). pone il quesito sull’accettazione data
Durante il periodo di Sede vacante ordi- dall’eletto, se essa ha avuto esteriormente
naria (ad es. alla morte del Papa), come luogo; ci si preoccupa al massimo (e questo
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è però già indicativo) che il rituale “accet- L’essenza dell’autorità temporale: procura-
to” sia pronunciato senza alcuna ombra di re il bene comune
ambiguità. Così, ad esempio, quando fu
eletto il Cardinal Sarto – che doveva dive- Nella società temporale, l’autorità è ne-
nire il grande San Pio X – egli rispose alla cessaria per realizzare il fine di detta società:
domanda del cardinale Camerlengo con le il bene comune temporale. L’autorità, per
seguenti parole: “ accepto in crucem ”, in essere tale, deve avere la volontà di realizza-
quanto il papato gli si parava innanzi come re il fine della società stessa, il bene comune.
una terribile croce sulla quale essere immo- Tale intenzione deve essere oggettiva – ri-
lato. Il Camerlengo – non soddisfatto della guarda cioè gli atti da porre per realizzare
risposta, che pure era affermativa – insistet- detto fine e non l’intenzione soggettiva che
te allora per essere assolutamente certo la anima – dev’essere reale – ovvero realiz-
dell’accettazione. Il diritto, che io sappia, zare di fatto, almeno per l’essenziale, il bene
non richiede altro che l’esterna accettazio- comune – e deve essere stabile, e quindi abi-
ne. Ma il diritto non abolisce però, né può tuale, perché è stabilmente che deve gover-
farlo, la natura delle cose. L’accettazione, nare la società. “L’autorità, definita dalla sua
pertanto, conserva la sua natura di atto funzione propria di assicurare l’unità d’azio-
umano, e come tale dev’essere considerata. ne dei membri (della società) in vista del bene
comune, è formalmente costituita dalla rela-
Cosa significa accettare realmente l’elezione zione specifica che il capo ha col bene comu-
ne. Questa relazione ha per fondamento pro-
Accettare l’elezione è pertanto un atto prio l’intenzione abituale, oggettiva e reale di
umano, un atto di intelligenza e di volontà, procurare detto bene comune” (B. LUCIEN,
con il quale l’eletto volontariamente accet- La situation actuelle de l’Autorité dans l’Égli-
ta il papato, il che include la conoscenza di se. La Thèse de Cassiciacum. Documents de
cosa sia il papato e la volontà di svolgere Catholicité, 1985, pp. 34-35). Insomma, l’au-
quel ruolo. Una persona priva dell’uso di torità è in relazione al bene comune da rea-
ragione, ad esempio, sarebbe incapace di lizzare, ed il fondamento di questa relazione
accettare l’elezione e il pontificato, in è l’intenzione (oggettiva, reale, abituale) di
quanto incapace di un atto umano, e quindi realizzarlo; di sorta che l’autorità che non ha
anche di comprendere cosa implichi la sua detta intenzione non è l’autorità, o cessa di
accettazione. Quando l’eletto del conclave esserlo. Il diritto a comandare, e il dovere di
accetta la sua elezione a Sommo Pontefice, obbedire, presuppongono necessariamente
accettando l’elezione, accetta anche e fa che l’autorità sia per essenza relativa alla
suo il ruolo e la funzione del Sommo Pon- realizzazione del bene comune (ib. p. 39).
tefice, che è indipendente dalla sua volontà,
ma si trova nella natura delle cose. Chi ac- L’autorità nello Stato e l’autorità nella
cetta il papato accetta di fare il papa, di Chiesa: analogia, similitudini, differenze
realizzare il fine di questo ufficio, che non
spetta a lui inventare, ma è determinato da Tra la società temporale e la Chiesa, tra
Dio. Spieghiamoci meglio. l’autorità temporale e il Papa, vi è una analo-
gia (ovvero: qualcosa di simile e, ancor più,
Bergoglio, nel gennaio 2014, ha invitato in Vaticano qualcosa di diverso). Anche la Chiesa è una
una delegazione di rabbini argentini a cui ha
offerto un pranzo rigorosamente kosher società, e anche in essa l’Autorità è necessa-
riamente in relazione al fine di questa società
divinamente fondata. Da un punto di vista
umano, “la Chiesa è un collettivo umano, nel
senso che è composta di esseri umani che, per
grazia e libera scelta, hanno un Fine comune.
Questo Fine, che può essere chiamato Bene
divino, è la Gloria di Dio realizzata nella san-
tificazione dei membri che lo compongono.
La Chiesa comporta un’Autorità, divinamente
istituita in vista del Bene divino la cui realizza-
zione è affidata alla Chiesa. Questa autorità è
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ramificata in tre poteri; si esercita in due ma- a volte obbedirle (ad esempio pagando le –
niere: ordinario, straordinario; è costituita da giuste – tasse); non è il caso dell’Autorità del
un insieme gerarchico di persone consacrate” Papa, dove “l’essere con” assicura abitual-
(C.d.C. pp. 42-43). Fin qui, le dissimilitudini mente la divina assistenza.
tra Chiesa e Stato sono già visibili, tuttavia Il Papa deve voler realizzare quel bene
“da questo punto di vista” la Chiesa è ancora divino che è il fine della Chiesa. Una condi-
“simile a ogni collettivo umano”, particolar- zione necessaria non realizzata è un ostaco-
mente nel fatto che “la relazione tra l’Autori- lo alla comunicazione dell’Autorità all’elet-
tà e il Fine-Bene è il fondamento e la norma di to del Conclave.
tutte le ordinazioni che emanano dall’Autori- Torniamo a noi. Abbiamo detto che
tà”. Se l’Autorità realizza il fine, deve essere l’eletto deve accettare l’elezione a Sommo
obbedita; se l’Autorità non realizza il fine, Pontefice: deve accettare il Sommo Pontifi-
perde la sua ragion d’essere. Di fatto, nota cato. Condizione sine qua non, assolutamen-
Padre Guérard, si sono comportati così “i fe- te necessaria di questa accettazione è allora
deli, i sacerdoti, il vescovo rimasti fedeli alla l’intenzione oggettiva, reale e abituale di
Tradizione” non sottomettendosi più, e persi- procurare il Fine-Bene della Chiesa. Qual-
no facendo resistenza, a una “autorità” che cuno obietterà che tale condizione non si ri-
non realizzava più il fine e il bene della Chie- trova nei manuali di teologia o diritto cano-
sa (p. 44). Un ex-confratello ha fatto notare nico. Si ritrova però nella natura delle cose.
che l’argomento può essere però utilizzato L’accettazione è un atto umano. Ogni atto
per giungere alla conclusione opposta: a volta umano ha un oggetto conoscibile dall’intel-
è necessario obbedire a un governo che in letto, su cui si porta la volontà. Il Sommo
tanti punti non realizza il bene comune, non Pontificato è finalizzato alla realizzazione di
fosse altro per assicurare l’ordine pubblico ed quel fine della Chiesa, il Bene divino, asse-
evitare l’anarchia. Gli abbiamo già risposto gnatoli da Cristo stesso. Dopo aver ricorda-
(Sodalitium, n. 62, pp. 24-31). C’è una diffe- to il rapporto tra l’atto di fede e gli argo-
renza capitale tra l’Autorità nella Chiesa e menti di credibilità (“la Fede richiede la giu-
nello Stato. Nella Chiesa, società sovrannatu- stificazione razionale che d’altra parte tra-
rale, l’Autorità è costituita dall’“essere con”: scende. Nessuna ragione fonda la Fede; ma
dal fatto che Gesù è con la Chiesa, è con non si deve credere senza ragioni”). Padre
l’Autorità, è con il Papa, cosa che non si può Guérard spiega: “Che Cristo eserciti nei con-
dire dell’autorità temporale, anche consacra- fronti dell’Autorità la Comunicazione che la
ta. Nella Chiesa, l’intenzione di realizzare il costituisce formaliter l’Autorità, che sia neces-
bene comune non è l’essenza dell’Autorità, sario conseguentemente essere sottomesso a
ma ne è una condizione necessaria. Nella questa Autorità, è oggetto di Fede. Ma porre
Chiesa, ripetiamolo, l’“essere con” è l’essen- questo atto di Fede richiede che sia ragione-
za dell’autorità, mentre l’intenzione di realiz- volmente fondato. Non si può credere che
zare il bene comune non è l’essenza ma la Cristo eserciti la Comunicazione che costitui-
condizione sine qua non e il segno del fatto sce l’Autorità, che se quest’ultima realizza la
che Cristo è con l’Autorità; si cadrebbe in un condizione affinché possa esercitarsi questa
pericoloso naturalismo se si riducesse la Comunicazione. E il segno, che possiamo os-
Chiesa al suo aspetto naturale di collettivo servare, che l’Autorità realizza questa condi-
umano, nel quale la legittimità dell’autorità zione, consiste nel fatto che essa ha abitual-
dipende solo dal proposito effettivo che essa mente il proposito di realizzare il Bene divi-
deve avere di realizzare il bene comune, con- no. Si può, anzi si deve applicare all’Autorità
fondendo la realtà dell’Autorità propria alla quanto osservava Leone XIII: ‘Non si può
Chiesa con ciò che ne è solo una condizione giudicare dell’intenzione, che per natura è in-
seppur necessaria (cf C.d.C. pp. 57-64). Poi- terna; ma si deve portare un giudizio nella mi-
ché l’autorità temporale non governa – come sura in cui si manifesta esteriormente’. Così,
quella della Chiesa – “con Cristo”, si capisce per ogni oggetto di Fede, in particolare per
che possa essere ancora legittima malgrado la l’esistenza dell’Autorità, l’atto di credere deve
constatazione di gravissime deficienze, e che essere sottinteso dai segni di credibilità che
si possa a volte resistere all’autorità (ad d’altra parte deve trascendere” (C.d.C. p. 63).
esempio rifiutando la ‘legge’ sull’aborto, o ai In altre parole. Normalmente, i fedeli
tempi del paganesimo, i sacrifici idolatrici), e non hanno alcun bisogno di constatare se
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sa’, esistono materialiter come ‘soggetti’ già L’intenzione necessaria nei sacramenti,
prima della Comunicazione che procede da o altri eventuali ostacoli, ed il caso del con-
Cristo; ma sono formaliter membri della senso matrimoniale in particolare. Don
Chiesa o Autorità della Chiesa soltanto in Bernard Lucien e don Hervé Belmont,
virtù e nell’Atto di Comunicazione che com’è noto, hanno presentato un’altra inte-
esercita il Capo della Chiesa. ressante analogia fondata sul consenso ma-
È possibile che un essere umano rifiuti trimoniale (25). L’argomento, come vedremo
la Comunicazione della Vita che procede ancora una volta, è particolarmente calzan-
da Cristo. Ciò è possibile perché, osserva il te, giacché il sacramento del matrimonio (e
Concilio di Trento: ‘benché Cristo sia mor- anche il matrimonio naturale) è costituito
to per tutti (2 Cor 5, 15), ricevono il frutto da un atto umano, il consenso degli sposi,
della Sua morte solo coloro ai quali il meri- come da un atto umano è costituita l’accet-
to della Sua Passione è comunicato’ (De tazione dell’elezione. A ben vedere, comun-
Justificatione, capitolo 3; Denz. 1523). E se que, l’argomento vale per tutti i sacramenti.
un essere umano rifiuta la Comunicazione È risaputo che il sacramento agisce ex opere
che procede dal Capo della Chiesa, non è operato, ovvero per il fatto stesso di porne
in alcun modo membro della Chiesa, ben- gli elementi, materia e forma, per l’azione
ché non sia impossibile che lo divenga. Si- stessa di Cristo, autore della grazia e istitu-
milmente, l’‘autorità’ che rifiutasse la Co- tore dei sacramenti. Questo non impedisce
municazione dell’‘essere con’ che procede però il fatto che i sacramenti possano essere
dal Capo della Chiesa, non sarebbe in alcun invalidi, oppure in parte inefficaci, a causa
modo Autorità della Chiesa. Potrebbe es- di un ostacolo (obex) posto dall’uomo. Tra
serlo materialiter, a titolo di ‘soggetto’ che questi ostacoli occorre segnalare l’intenzio-
non è impossibile che diventi l’Autorità; ma ne, o meglio l’assenza di una vera intenzio-
questo ‘soggetto’, privo di ciò che costitui- ne, non solo nel ministro che conferisce il
sce formaliter nella Chiesa l’Autorità, non sacramento, ma anche nel soggetto che lo
avrebbe nella Chiesa alcuna Autorità. riceve, oppure, ad esempio, l’attaccamento
L’analogia che abbiamo indicato concerne al peccato in colui che riceve il sacramento.
degli stati. Essere membro della Chiesa è Chi riceve il sacramento del battesimo in
uno stato; essere Autorità nella Chiesa è maniera apparentemente regolare, ma aves-
uno stato. La Comunicazione di Vita o di se un’esplicita intenzione di non ricevere as-
‘essere con’ che procede da Cristo compor- solutamente il sacramento, lo riceverebbe
ta, quanto alla recezione in ciascuno dei invalidamente (non sarebbe validamente
‘soggetti’ rispettivamente interessati e che battezzato, e non riceverebbe la grazia san-
possono sempre rifiutarla, un primo istante; tificante, e neppure il carattere battesima-
ma, una volta inaugurata, essa è abituale le). Chi invece viene battezzato, e ha l’in-
nel ‘soggetto’ che ne è il termine, come è tenzione di ricevere il battesimo, conservan-
permanente in Cristo che ne è il principio” do però l’attaccamento al peccato (ponendo
(C.d.C., n. 1, pp. 44-45) (24). quindi volontariamente un obex, un ostaco-
In parole semplici, si diventa membri lo) riceverebbe il carattere battesimale, ma
della Chiesa, Corpo Mistico, ricevendo da non la grazia santificante (un accenno anche
Cristo la grazia (o almeno la Fede); è possi- nei C.d.C., n. 1, p. 24). Nel sacramento di
bile però da parte dell’uomo porre un osta- penitenza, la mancanza di sufficiente dolore
colo alla ricezione della grazia o della fede; (attrizione) nel penitente, invalida il sacra-
analogicamente, l’eletto del Conclave può mento (in quanto gli atti del penitente van-
porre un ostacolo alla comunicazione no a costituire la quasi-materia del sacra-
dell’‘essere con’ che costituisce l’Autorità mento). L’esempio più calzante è però quel-
nella Chiesa. E come la Scrittura afferma lo del matrimonio, che è causato precisa-
che ‘Cristo è morto per tutti’ e tuttavia non mente dal consenso dei contraenti. Il con-
tutti si salvano ricevendo la grazia, così pu- senso deve essere esterno, ma non è suffi-
re sta scritto ‘io sarò con voi’, ma la comu- ciente che sia solo esterno: un vizio di con-
nicazione di questo ‘essere con’ può essere senso, anche interno, anche solo in uno dei
ostacolata dall’uomo (cf C.d.C. p. 56 e, sui contraenti, rende invalido il consenso e per-
rapporti tra l’atto di Cristo e il consenso tanto lo stesso matrimonio. La situazione
dell’uomo, pp. 50-51). degli sposi putativi, tuttavia, non è la mede-
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sima dopo il consenso matrimoniale, seppur sa, l’eletto del Conclave è normalmente
solo apparente e invalido. Se, realmente e considerato Sommo Pontefice, e così pure i
davanti a Dio, essi non sono sposati (per cui due sposi sono considerati coniugi legittimi.
– se sono consci del fatto – non possono Tuttavia, è possibile che il consenso matri-
considerarsi sposati e non possono, in co- moniale sia nullo, davanti a Dio e alla co-
scienza, esercitare l’atto coniugale, oggetto scienza dei coniugi che ne fossero a cono-
del contratto) tuttavia giuridicamente e da- scenza, a causa di un vizio nel consenso o di
vanti alla Chiesa essi sono ancora conside- un impedimento canonico, che rappresenta-
rati uniti dal vincolo coniugale (in virtù del no un ostacolo a che il consenso abbia il suo
consenso esteriormente prestato davanti ai effetto e la sua validità; in particolare, se
testimoni) fino a che detto vincolo sia cano- l’intenzione dei contraenti non si porta in
nicamente dichiarato nullo dalla legittima qualche modo sull’oggetto del contratto
autorità ecclesiastica. Non solo. Il consenso matrimoniale, ma su qualcosa che ne altera
esteriore, benché invalidato da vizio di con- la sostanza. Analogamente, l’eletto del
senso o da un impedimento dirimente, ha Conclave può “viziare” il suo consenso e
tuttavia delle conseguenze. Prima di tutto, porre un ostacolo alla recezione dell’‘essere
come detto, i coniugi putativi sono giuridi- con’ da parte di Cristo, non avendo l’inten-
camente tenuti a rispettare il vincolo coniu- zione oggettiva e abituale di realizzare il be-
gale fino a dichiarazione giuridica di nullità: ne/fine della Chiesa. Ne segue che, come gli
un eventuale nuovo matrimonio sarebbe in- sposi putativi non sono realmente sposati,
valido per questo motivo. In seguito, la pro- così il “papa” materialiter, non è veramente
le nata durante l’unione solo apparente e e formalmente Papa, non è l’Autorità, non
giuridica dei due coniugi putativi è conside- è “con Cristo” nel dirigere la Chiesa. Gli
rata legittima, come se fosse nata in un ma- sposi putativi però non si trovano nella me-
trimonio valido. Infine, se è possibile rimuo- desima condizione nella quale si trovavano
vere l’ostacolo che aveva reso nullo il con- prima del consenso esteriormente, benché
senso (un vizio di consenso di uno degli spo- invalidamente, espresso davanti alla Chiesa:
si o di entrambi, o un impedimento dispen- non possono validamente contrarre nuove
sabile dalla Chiesa o che comunque può nozze finché non è dichiarata la nullità del
cessare) i due sposi putativi possono conva- precedente vincolo, ad esempio; la loro pro-
lidare il loro matrimonio, una volta rimosso le è legittima; in certi casi è possibile, to-
l’ostacolo, a volte anche solo rinnovando il gliendo l’ostacolo, rendere valido il consen-
consenso, questa volta validamente, anche so ed il coniugio. Similmente, l’eletto del
senza ulteriori cerimonie esteriori (can. Conclave che ha solo esteriormente e non
1036 § 2). Le similitudini con il caso che veramente dato il suo consenso all’elezione
stiamo esaminando balzano immediatamen- non si trova però nello stato in cui si trova-
te agli occhi del lettore. va prima del Conclave (quando non era sta-
L’eletto del Conclave deve dare il suo to eletto) e prima dell’accettazione (quando
assenso esterno all’elezione fatta della sua era solo l’eletto senza aver ancora accetta-
persona al pontificato; così i coniugi devono to). Egli è Pontefice “putativo” o “papa”
esprimere esternamente il loro consenso al materialiter; la sede è da lui occupata e non
contratto matrimoniale. Normalmente, la può essere occupata da altri fino a che l’ele-
constatazione canonica dell’avvenuto con- zione non sia stata dichiarata nulla dalla
senso è sufficiente, e nessuno la pone in Chiesa. Alcuni atti giuridici indispensabili
dubbio. Giuridicamente, davanti alla Chie- per la vita della Chiesa possono avere effet-
to giuridico (o di per sé, o per supplenza di
Cristo Capo della Chiesa) (26). Ed infine, in
certi casi egli può rendere valida la sua ac-
Bergoglio cettazione dell’elezione, a condizione di to-
bacia le ma- gliere l’ostacolo da lui posto precedente-
ni di alcuni
ebrei depor-
mente viziando il suo consenso (sempre che
tati durante sia per natura possibile toglierlo). Certo, le
la 2° guerra analogie sono solo analogie (nelle quali le
mondiale differenze tra gli analogati sono maggiori
che le somiglianze) ma bisogna ammettere
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che questo esempio è veramente persuasivo to canonico (meglio sarebbe dire nelle Co-
e di facile comprensione. stituzioni Apostoliche riguardanti l’elezione
L’intenzione di accettare la consacrazio- del Papa, giacché il diritto canonico, inteso
ne episcopale per l’eletto del Conclave. In- come Codice, non tratta della questione) o
vano i canonisti cercherebbero nelle Costi- negli autori classici. Quanto al diritto, abbia-
tuzioni Apostoliche sull’elezione del Papa mo già dato l’esempio tratto dal discorso di
un accenno a questa ‘condizione’ per la vali- Pio XII al congresso dei laici. Quanto agli
dità dell’elezione; nessuna ne fa menzione, autori “classici”, facciamo ancora una volta
neppure quella di Pio XII. Eppure, lo stesso notare che la situazione del tutto nuova nel-
Pio XII, in un discorso più volte citato ai lai- la quale ci troviamo impone un approccio
ci cattolici (27) ebbe modo di spiegare che se teologico diverso da quello – ad esempio –
un laico fosse eletto al Sommo Pontificato, della “ipotesi del Papa eretico”: se ne era ac-
diventerebbe immediatamente il Sommo corto lo stesso Vidigal da Silveira (28) che fu
Pontefice, con giurisdizione universale, nel tra i primi a riportare in auge gli studi teolo-
momento stesso della sua accettazione gici al riguardo e che è ancor oggi continua-
dell’elezione, prima ancora di ricevere l’or- mente citato e saccheggiato dai suoi epigoni;
dinazione sacerdotale e la consacrazione la teologia e la storia della teologia sono due
episcopale (ricordiamolo contro coloro che scienze diverse (e la teologia consiste a volte
scrivono che la Tesi sarebbe oggi sorpassata almeno nel riflettere e non solo nel ripetere,
se si ipotizza che Ratzinger non era valida- ricordava Padre Guérard des Lauriers,
mente consacrato e Bergoglio validamente C.d.C., n. 1 p. 30). Tanto basti per confutare,
ordinato; cf Sodalitium n. 63, pp. 46 ss). Tut- ancora una volta, il volontarismo, filosofico
tavia, precisò Pio XII, nell’accettare l’elezio- e teologico (29).
ne, detto laico avrebbe dovuto avere neces- Facciamo infine notare anche che prima
sariamente l’intenzione di ricevere la consa- del diritto positivo, e delle autorità teologi-
crazione episcopale (non dice Pio XII che che, vi è la metafisica dell’essere:
deve ricevere la consacrazione, ma che deve “Cristo non esercita più la Comunica-
avere l’intenzione di ricevere la consacrazio- zione d’‘essere con’ nei confronti di tale
ne), perché il Papa è il Vescovo di Roma, e ‘soggetto’ che occupa la Sede dell’Autorità,
dev’esserlo, normalmente, sia quanto al po- ma che non soddisfa alle condizioni neces-
tere di giurisdizione sia quanto al potere sarie e sufficienti per ricevere da Cristo ciò
d’ordine. Essere privo del potere d’ordine che, formaliter, lo costituirebbe come Au-
non lo priva del Pontificato; ma avere un’in- torità. La ‘Comunicazione’ è per natura un
tenzione contraria al Pontificato (ad esem- atto comune a colui che comunica e a colui
pio avendo l’intenzione che il Pontefice sia che riceve. Dio, che è ‘Colui che è’ (Es. 3,
un laico e non un Vescovo) vizia il suo con- 14) non può fare che le leggi dell’essere
senso e pertanto impedisce all’eletto solo non siano. Se è impossibile che, per qualun-
apparentemente consenziente di essere for- que motivo, la Comunicazione sia ricevuta,
malmente l’Autorità. A maggior ragione, allora essa non è esercitata. Bisogna accet-
l’intenzione abituale e oggettiva di non vole- tarlo, o confutarlo” (p. 56).
re il fine/bene della Chiesa, cioè ciò per cui
egli dovrebbe essere l’Autorità, vizia il con- La prova della Tesi (argomenti non pro-
senso all’elezione e impedisce la Comunica- banti, prova induttiva, prove deduttive)
zione da parte di Cristo dell’‘essere con’ che
costituisce formalmente l’Autorità nella La maggior parte dei cosiddetti “sede-
Chiesa. vacantisti” pensano poter dimostrare con
certezza la vacanza della Sede Apostolica
Conclusione: Dio stesso non può fare che con vari argomenti; tra i principali l’ipotesi
un “soggetto” non atto a ricevere la Comu- teologica del “Papa eretico”, oppure quello
nicazione dell’‘essere con’ (e quindi tratto dalla Bolla “Cum ex apostolatus” di
dell’Autorità) possa riceverla (finché per- Papa Paolo IV, oppure infine dalle misure
mane l’ostacolo che lo rende inabile) contro gli eretici previste dal codice di dirit-
to canonico (can. 188, 4° e can. 2314 § 1),
Qualcuno obietterà che quanto detto che riprendono d’altra parte, in buona par-
sull’elezione del Papa non si ritrova nel dirit- te, la suddetta Bolla carafiana.
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e alla sottomissione dei membri della socie- traddizione che ha valore non solo nell’or-
tà. E questo quali che siano i MOTIVI sog- dine naturale ma nell’ordine il cui principio
gettivi per i quali l’‘autorità’ agisce così, che permanente è il Verbo Incarnato (cf nota
non spetta ai privati giudicare e che posso- 20 dei C.d.C.). Se quindi, abitualmente,
no essere anche – soggettivamente – pieni l’‘autorità’ non compie le funzioni che sono
di buone intenzioni, Deus scit. Quanto det- proprie all’Autorità, ne segue che l’ autori-
to vale per ogni autorità, anche quella tem- tà’ non è l’Autorità; poiché, se l’‘autorità’
porale dello Stato, e quindi varrà anche per fosse l’Autorità, dovrebbe, in virtù dell’‘es-
l’autorità spirituale: la grazia non sopprime sere con’ promessogli, compiere abitual-
la natura, ma la perfeziona. L’autorità della mente le funzioni che sono proprie all’Au-
Chiesa, infatti, gode di una assistenza divi- torità…”. Tutti i cosiddetti “tradizionalisti”
na della quale non gode l’autorità tempora- (intesi come cattolici che si oppongono al
le, anzi è costituita dal fatto di ‘essere con’ Vaticano II e alla nuova liturgia) nei fatti,
Gesù Cristo, Capo della Chiesa: di fare con incluso Mons. Lefebvre, hanno agito e agi-
Lui una sola cosa, moralmente parlando, scono come se l’‘autorità’ non fosse l’Auto-
nel governare, santificare, insegnare la rità, giacché – da Paolo VI in poi – non era
Chiesa, e condurla così al suo fine ultimo più assicurato ai fedeli e alla Chiesa né la
che è la gloria di Dio e la realizzazione del- dottrina, né la Messa, né i sacramenti, né la
la ‘missione’ affidata dal Padre a Gesù Cri- disciplina, né la difesa dall’eresia e dagli
sto della salvezza delle anime mediante eretici. Ecône – constatava Padre Guérard
l’insegnamento della Verità rivelata, la ce- – sussistendo, testimonia concretamente di
lebrazione del Sacrificio, l’amministrazione ciò che noi affermiamo intellegibilmente”.
dei sacramenti, la pratica della vita cristia- Concludendo però, ‘profeticamente’ che
na. Mentre l’autorità temporale – che pur “se Mons. Lefebvre rifiuta di ammettere che
deriva da Dio la sua autorità – non gode l’‘autorità’ non è l’Autorità, ne seguirà pri-
dell’‘essere con’ promesso da Cristo alla ma o poi inesorabilmente che Ecône sarà
Chiesa, e può quindi eventualmente assicu- svuotato o amalgamato” (33).
rare un minimo di bene comune assieme a Si noti come l’argomento induttivo in
gravissime viziosità, per cui i sudditi sono questione (l’unico esposto da Padre Gué-
autorizzati e tenuti a non obbedire alle leg- rard des Lauriers nelle prima versione dat-
gi ingiuste: è meglio obbedire a Dio che tiloscritta della Tesi – non ancora ‘di Cassi-
agli uomini. Al contrario, l’Autorità nella ciacum’ – datata 26 marzo 1978) sia in sé
Chiesa ‘è con’ Gesù Cristo, e Gesù Cristo stesso probante indipendentemente da tut-
‘è con’ essa, in maniera abituale e quotidia- te le discussioni (successive) sull’infallibilità
na, per cui abitualmente e quotidianamente del magistero, ed anche alle diatribe relati-
essa realizza il bene/fine della Chiesa, la ve ad eventuali “momenti di debolezza ac-
Missione affidata dal Padre a Cristo, e da cidentali” (ma non abituali) da parte del
Cristo alla Chiesa (Come il Padre ha man- Papa (34).
dato me, così io mando voi: andate, inse- Nella versione definitiva della Tesi,
gnate, battezzate…). Non è impossibile, pubblicata nel n. 1 dei Cahiers de Cassicia-
che per un atto determinato, fatto salvo il cum (maggio 1979), è stato aggiunto un
Magistero straordinario, l’Autorità possa “Avviso” a guisa d’introduzione (datato 11
presentare delle difettuosità (32); non è pos- febbraio 1979) nel quale si sviluppa un al-
sibile invece che l’Autorità che è una sola tro argomento che si fonda sull’opposizione
cosa con Cristo possa non assicurare abi- di contraddizione tra il magistero della
tualmente il Bene della Chiesa. “Quanto Chiesa sulla libertà religiosa (ad esempio,
esponiamo è, d’altra parte, un dato eviden- ma non solo, nell’enciclica Quanta Cura di
te, ovverosia che nella Chiesa l’Autorità è papa Pio IX) e quello della dichiarazione
divinamente istituita, e che in definitiva è conciliare Dignitatis humanæ personæ
esercitata, benché mediatamente, da Colui “promulgata” il 7 dicembre 1965. Detta di-
che è la Verità. È impossibile che, nella chiarazione avrebbe dovuto essere garanti-
Chiesa, ABITUALMENTE, l’Autorità ta, se non dall’infallibilità del magistero so-
non compia le funzioni che sono proprie lenne della Chiesa al quale appartiene nor-
all’Autorità. Una tale ipotesi è contraddit- malmente un Concilio, almeno all’infallibi-
toria, contraria a quel principio di non-con- lità del magistero ordinario universale (35).
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4) Si tratta di Patricio Shaw, che ringraziamo. Molto più discusso è il punto dell’intervento degli elet-
5) Tommaso de Vio, detto Gaetano (1468-1533), tori non più per unire il papato a tale persona, ma per
domenicano, generale dell’Ordine (1508), cardinale separare il papato da tale persona, nel caso di eresia –
(1517), scrisse nel 1511 il suo De auctoritate Papæ et come dottore privato – del Papa. Per Gaetano tale in-
Concilii (ultima edizione del 1936, presso l’Angelicum tervento è possibile e necessario (Papa hæreticus de-
di Roma). Un’ampia citazione del cap. XX nel De pa- ponendus est: il Papa eretico deve essere deposto); per
patu materiali di don Donald J. Sanborn, edito dal no- Bellarmino ciò non è possibile, né necessario, giacché
stro Centro Librario. Giovanni di San Tommaso Papa hæreticus depositus est: il Papa eretico è deposto
(1589-1644), domenicano portoghese, tratta della que- per il fatto stesso, da Dio. Non per questo Bellarmino
stione nel suo Cursus Theologicus; Tractatus de aucto- esclude ogni intervento del corpo elettorale o della
ritate Summi Pontificis, disp. II. Chiesa docente, giacché ad esso (essa) spetta sia con-
6) “Tu sei il Cristo, tu sei il Figlio del Dio vivente” statare l’eresia, sia constatare la deposizione.
(Mt. 16, 16). San Pietro, divinamente assistito, confes- 12) Per essere ancora più esatti occorre fare una
sò, a nome di tutta la Chiesa, la Fede nella messianici- ulteriore precisazione. Nel caso attuale, l’eletto del
tà (Tu sei il Cristo) e la divinità di Gesù (tu sei il Figlio Conclave ha esteriormente accettato, ma non real-
del Dio vivente). Si noti come Caifa, capo del Sine- mente. Il caso si situa quindi come “a mezza strada”
drio, condannerà a morte Nostro Signore come be- tra quello di chi accetta (realmente) e quello di chi an-
stemmiatore proprio per i medesimi motivi: “Ti scon- cora non ha accettato. Chi accetta ponendo un ostaco-
giuro, in nome del Dio vivente, di dirci se tu sei il Cri- lo che condiziona tale accettazione è, come vedremo,
sto, il Figlio di Dio” (Mt. 26, 63). Il Sinedrio dei Giu- papa materialiter, ma la sua situazione è in parte diver-
dei si oppone quindi alla Chiesa, come Pietro a Caifa, sa da quella di colui che non ha ancora accettato.
e come Dio Padre, che rivela a Pietro la divinità di 13) M.-L. GUÉRARD DES LAURIERS o.p., Le Siège
Gesù, si oppone al Padre della Menzogna per cui par- Apostolique est-il vacant? (Lex orandi, Lex credendi)
teggiano Caifa e i Giudei (cf Gv. 18, 14). in Cahiers de Cassiciacum, n. 1, maggio 1979. La prima
7) Cf AGOSTINO PARRAVICINI BAGLIANI, Morte ed versione inedita del testo è datata 26 marzo 1978.
elezione del Papa. Norme, riti e conflitti. Il Medioevo. 14) Si tratta di una definizione primordiale, rispet-
Viella editore, 2013, pp. 19 ss. to a quella bellarminiana ripresa dal catechismo: “La
8) Nell’articolo in questione – a cui rimando – ri- Chiesa militante non può essere definita adeguatamente
cordavo sia le disposizioni canoniche attualmente in come l’insieme dei fedeli sottomessi al Papa. Essa è,
vigore, sia quanto è previsto, dai teologi, in casi straor- primordialmente, il Corpo Mistico di Cristo; è compo-
dinari. In particolare ricordavo come i laici non posso- sta dai membri di Cristo che ancora sono pellegrini in
no eleggere il Papa (pp. 21-23), e neppure i Vescovi questa terra. Essere sottomessi al Papa è normalmente
privi di giurisdizione (pp. 20-21). Com’è ben noto, al- una condizione necessaria per essere, in questa terra,
meno dal 1179, solo i cardinali sono gli elettori del Pa- membro di Cristo. Ma essere membro di Cristo non è
pa. “In questo modo – scrivevo – si mantiene in fondo COSTITUITO da ciò che ne è solamente la condizio-
la più antica tradizione ecclesiatica; che vuole che il Ve- ne. Essere membro di Cristo vuol dire ricevere la co-
scovo sia eletto dal suo clero e dai Vescovi circostanti. I municazione di Vita che procede da Cristo” (P. GUÉ-
Cardinali infatti sono i membri principali del Clero ro- RARD DES LAURIERS, op. cit., p. 58).
mano (diaconi e sacerdoti), uniti ai Vescovi delle dioce- 15) Una prospettiva in parte simile – solo riguardo
si limitrofe, dette suburbicarie (anch’essi Cardinali)” a questo aspetto, beninteso – l’ho ritrovata in un arti-
(p. 23). Solo in caso straordinario (se, ad esempio, non colo di Mons. Antonio Livi a proposito della polemica
ci fossero più cardinali) il collegio degli elettori sareb- tra Palmaro e Cascioli sull’attuale occupante della Se-
be da cercare nella Chiesa universale stessa, ovvero de Apostolica: “Va ricordato, innanzitutto, che per tutti
nel Concilio generale (imperfetto, perché privo di Pa- noi cattolici, la principale (e talvolta unica) ragione per
pa) (p. 19) che include gli ordinari e non i vescovi tito- cui dobbiamo interessarci delle parole e dei gesti del
lari, o comunque privi di giurisdizione (can. 223 del Papa è perché egli è a capo della Chiesa di Cristo per
codice pio-benedettino) (p. 20). volontà espressa di Cristo stesso, come sappiamo per
9) Questo, almeno, nel caso in cui l’elezione è sta- fede. È dunque l’adesione convinta al dogma del Cor-
ta canonicamente valida. Cosa pensare di una elezione po Mistico ciò che giustifica l’obbedienza incondizio-
canonicamente invalida o dubbia (come potrebbe es- nata alle direttive pastorali del Papa e motiva l’unione
sere per un difetto negli elettori, un difetto nell’eletto, affettiva ed effettiva con lui, quella devozione che face-
o un difetto nell’elezione)? In questo caso la persona va dire a santa Caterina da Siena, nel Trecento, che il
invalidamente o dubbiosamente designata non potreb- Papa è «il dolce Cristo in terra» (il che non le impediva
be validamente accettare l’elezione, se nel frattempo di recarsi ad Avignone per rimproverarlo di non risie-
non si fossa rimediato al vizio dell’elezione stessa; fin- dere a Roma). (…) Quello che il P apa fa e dice
ché però l’elezione invalida o dubbia non è dichiarata nell’esercizio del ministero petrino deve interessare tutti
tale da chi ha il diritto e il dovere di farlo (ovvero dal- i fedeli (…) sempre e solo per un motivo di fede: perché
la Chiesa, e in particolare dallo stesso collegio eletto- Cristo stesso lo ha voluto come Pastore della Chiesa
rale) la persona così designata resta in un certo senso universale, ossia perché in modo eminente egli è davve-
tale, e quindi può essere ancora considerata l’occupan- ro il “Vicario di Cristo”. Ciò significa che il Papa –
te materiale della Sede. chiunque egli sia in un dato momento della storia – non
10) De comparatione…, c. XX, cit. in SANBORN, interessa tanto come personalità umana o come “priva-
De papatu materiali, Centro Librario Sodalitium, Ver- to dottore”, cioè come semplice teologo, quanto invece
rua Savoia, 2002, pp. 98-101. come supremo garante della verità divina affidata alla
11) Ibidem, p. 101. È evidente a tutti, almeno do- Chiesa dall’unico Maestro, che è Cristo. Insomma (…),
po la famigerata rinuncia di Celestino V, che il Papa il Papa interessa relativamente, cioè interessa solo in
può, con un suo atto di volontà, rinunciare al papato. relazione a Cristo, dal quale riceve l’autorità di «pasce-
22
re le sue pecorelle» nel suo Nome; solo in relazione a so alla negazione dell’enciclica da parte delle confe-
Cristo, la cui Parola egli deve custodire, interpretare e renze episcopali. Oggi, la situazione, nelle parole e nei
annunciare al mondo, «senza aggiungere e senza toglie- fatti, e ben più grave e più chiara di allora!
re alcunché»; solo in relazione a Cristo, del quale il pri- 24) Nella nota 36 Padre Guérard precisa che, per
mo Papa, san Pietro, disse che «non ci è stato dato al- essere membri della Chiesa, la Comunicazione in que-
cun altro Nome sotto il Cielo nel quale possiamo essere stione è normalmente quella della Vita divina, la gra-
salvati»; (…)” A. LIVI, Obbedienza al Papa, solo in re- zia santificante, ma che temporaneamente può ridursi
lazione a Cristo, in La nuova bussola quotidiana, 18 alla Comunicazione della Fede: “Chi ha la Fede, an-
gennaio 2014. Quello che mi ha interessato è il ricor- che morta, permane membro della Chiesa”. L’analo-
dare che l’Autorità nella Chiesa è relazione a Cristo gia è ripresa, approfondita e applicata alla situazione
Capo della Chiesa. attuale della Chiesa alle pagine 50-51 e 56, che sono
16) Questa comunicazione – da parte di Cristo anche un mirabile riassunto del trattato della grazia.
all’Autorità – è da parte dell’Autorità, una “relazio- Padre Guérard spiega anche – più profondamente di
ne” a Cristo. Nella distinzione della grazia (gratis data quanto io stesso non abbia fatto rispondendo a don
o gratum faciens, sia attuale che abituale) l’ “essere Paladino (F. RICOSSA, Don Paladino e la “Tesi di Cas-
con” “è del tipo carisma” (gratia gratis data) “e non siciacum”. Risposta al libro: “Petrus es tu?” pp 9-10 e
del tipo ‘grazia attuale’” (C.d.C., pp. 48-49). nota 19) – il rapporto tra la Comunicazione divina e
17) L’intenzione oggettiva di procurare il bene/fi- l’assenso umano, sia nell’infusione della Grazia (giu-
ne della Chiesa dev’essere abituale, come abituale, da stificazione) sia, analogicamente, nella Comunicazione
parte di Cristo, è l’‘essere con’ l’Autorità. L’‘essere dell’Autorità nella Chiesa.
con’ è invece attuale, e non solo abituale, quando 25) B. LUCIEN, La situation actuelle de l’Autorité
l’Autorità governa e insegna in atto, ed in particolar dans l’Église. La Thèse de Cassiciacum. Documents de
modo quando esercita il suo magistero infallibile. Catholicité, 1985, p. 61, nota 69. H. BELMONT, L’exer-
18) Solo nella Chiesa. Infatti, le altre società uma- cice quotidien de la Foi dans la crise de l’Église, chez
ne, anche perfette, come lo Stato, sono essenzialmen- l’Auteur Bordeaux 1984, p. 25.
te naturali, e non sovrannaturali, come la Chiesa, e in 26) Si tratta di un punto particolarmente impor-
esse l’Autorità non gode dell’essere con da parte di tante. La principale applicazione si trova, a mio pare-
Cristo! Abbiamo già notato su Sodalitium (n. 62 p. 24- re, nella possibilità che conservano ancor oggi i ‘cardi-
31) il grave errore a cui può condurre la confusione nali’ creati dal ‘papa materialiter’ di eleggere il Papa.
tra l’autorità nella Chiesa e l’autorità nello Stato, 27) Allocuzione al secondo congresso mondiale
quando tra le due società vi è solo analogia, e non dell’apostolato dei laici, 5 ottobre 1957. Il merito di
univocità, citando proprio i Cahiers de Cassiciacum, aver trovato questo esempio va ancora a don Lucien,
n. 1, pp. 90-99. Questo errore è favorito da un natura- op. cit., p. 59, nota 65.
lismo di fondo proprio a certe correnti teologiche non 28) ARNALDO XAVIER VIDIGAL DA SILVEIRA, La
tomiste. nouvelle messe de Paul VI: qu’en penser?, Diffusion de
19) Per quanto riguarda gli uffici e le facoltà du- la Pensée Française, 1975, pp. 215-216, ove l’autore
rante la Sede Apostolica Vacante (quali uffici cessino auspica nuovi studi sulla questione del “Papa eretico”
e quali no, quali atti possano essere esercitati e quali che facciano uscire dalla stagnazione e dai dubbi a
no) si veda la Costituzione Apostolica Vacantis Apo- proposito delle varie ipotesi al riguardo. Dopo la pub-
stolicæ Sedis di Pio XII (8 dicembre 1945) pubblicata blicazione della Tesi di Padre Guérard des Lauriers
tra i documenti del codice di diritto canonico: Titolo I. nei Cahiers de Cassiciacum, Padre Georges Vinson,
De Sede Apostolica vacante Capitolo I: De potestate S. nella sua Simple Lettre scrisse che i lavori di Padre
Collegii Cardinalium Sede Apostolica vacante; Capito- Guérard avevano esaudito e colmato i desideri e i voti
lo III: De nonnullis peculiaribus officiis, Sede Apostoli- espressi da Vidigal da Silveira.
ca vacante; Capitolo IV: De Sacris Romanis Congrega- 29) Cf Cahiers de Cassiciacum, n. 1, pp. 30-31, 76-
tionibus et Tribunalibus eorumque facultatitibus Sede 77. Volontarismo, storicismo e giuridismo sono tre op-
Apostolica vacante. zioni intellettuali erronee tra loro collegate che hanno
20) Un Concilio riunito durante la Sede vacante causato profondi danni in filosofia e teologia, e che so-
non è concilio ecumenico, ma è definito “concilio ge- no ancor oggi un ostacolo, anche per tante menti pe-
nerale imperfetto”. raltro bene intenzionate, per comprendere quale sia
21) Sull’indefettibilità della Chiesa, si veda quanto realmente, la situazione attuale dell’Autorità nella
già scritto su Sodalitium, n. 56, pp. 20-21. Chiesa.
22) D ON P IERO C ANTONI , Réflexions à propos 30) B. LUCIEN, op. cit. All’argomento del “papa
d’une thèse récente sur la situation actuelle de l’Église, eretico” sono dedicati i capitoli VI e VII (pp. 63-92);
Ecône, maggio-giugno 1988; DON CURZIO NITOGLIA, all’argomento canonico il capitolo VIII (pp. 85-92); al-
La Tesi di Cassicìacum: il Papato materiale. Per un di- la Bolla di Paolo IV il capitolo IX (pp. 93-96). Il volu-
battito sereno, pubblicato sul sito dell’autore e dell’edi- me, scritto con la supervisione di Mons. Guérard des
tore Effedieffe. Vedi anche la nota 33 del presente Lauriers, non è ancora stato tradotto in italiano.
articolo. 31) Vedi anche C.d.C., n. 1, pp. 78 ss.
23) Padre Guérard propone vari esempi: la dottri- 32) C.d.C., n. 1, p. 52, ove viene esaminato, tra
na sulla collegialità di Lumen Gentium ‘corretta’ dalla l’altro, il caso controverso di Papa Onorio, a proposito
cosiddetta ‘nota prævia’ (eccole parole rassicuranti ri- del quale Padre Guérard conclude: “L’inavvertenza, e
maste lettera morta); il Novus Ordo Missæ corretto persino la disinvoltura d’Onorio I, sempre che sia stata
dai discorsi rassicuranti del 19 e 26 novembre 1969, ri- veramente tale, fu solo occasionale; essa non ha escluso
masti lettera morta; le parole sul mantenimento del la- il proposito abituale di servire il Bene-Fine affidato alla
tino nella liturgia, smentite dai fatti; le parole di Hu- Chiesa. Questa mancanza, se ci fu, non ha privato
manæ vitæ , mentre nei fatti Paolo VI dava libero cor- Onorio I della Comunicazione d’‘essere con’ che, pro-
23
cedendo da Cristo, lo costituì Papa formaliter durante sa). In un argomento ad hominem, Padre Guérard ri-
tutto il suo Pontificato. Mentre i comportamenti defi- spose tra l’altro (C.d.C. n. 6, maggio 1981, pp. 111-112,
cienti di Paolo VI sono molteplici e convergenti. È solo 116-117) che tutti coloro che si opponevano al Vatica-
questo accumulo che permette, e che disgraziatamente no II e alla riforma liturgica erano costretti ad ammet-
esige, di concludere che l’attuale occupante della sede tere che la Chiesa oggi ‘è sempre con’ Cristo, ma lo è
apostolica non ha il proposito abituale di realizzare il in maniera diversa di come lo era prima del Vaticano
Bene-Fine affidato alla Chiesa. Per cui ne segue che, a II. Se don Cantoni voleva essere coerente, doveva ne-
differenza di Onorio, non è Papa formaliter” (C.d.C., gare questa posizione comune a tutti gli oppositori
n. 1, p. 53, nota 43). Si noti come la prova della Tesi della dottrina conciliare e della nuova liturgia, e con-
mantenga tutta la sua validità a prescindere da tanti seguentemente lasciare la Fraternità San Pio X. Fu
argomenti discussi in questi anni, quale l’ipotesi teolo- quello che, coerentemente, don Cantoni fece, accet-
gica del Papa eretico (l’esempio di Onorio è stato in- tando il Concilio in toto e la nuova liturgia.
vocato, fa notare Padre Guérard, sia dai difensori che 34) Cf Cahiers de Cassiciacum, n, 1, pp. 51-55.
dagli accusatori di Paolo VI), o anche la possibilità o 35) Don Bernard Lucien ha poi approfondito le
meno di errori non solo nel governo ma anche nei testi varie parti di questa argomentazione nei seguenti vo-
del magistero ecclesiastico del Papa. Che alcuni ponte- lumi: L’infaillibilité du magistère ordinaire et universel
fici abbiano governato la Chiesa meglio di altri, o di- de l’Église, Documents de Catholicité, Bruxelles,1984,
versamente dai loro predecessori, nessuno ne dubita e Grégoire XVI, Pie IX et Vatican II. Études sur la li-
né lo contesta; solo, a volte, gli storici giudicano diver- berté religieuse dans la doctrine catholique, Forts dans
samente il pontificato dell’uno o dell’altro pontefice, la Foi, Tours, 1990. Dopo aver abbandonato la Tesi
essendo essi certo meno infallibili del Papa! A propo- (da lui correttamente esposta in La Situation actuelle
sito della possibilità di errori nel magistero autentico de l’Autorité dans l’Église. La Thèse de Cassiciacum,
(ufficiale) della Chiesa (e quindi del suo Capo), come 1985) nel 1992, don Lucien ha scritto ancora degli stu-
pure nelle leggi e nella disciplina ecclesiastica (liturgia, di pregevoli sul magistero, tra i quali Les degrés d’au-
diritto canonico, canonizzazioni, approvazioni di ordi- torité du Magistère, La Nef, 2007, utili anche per chi,
ni religiosi), e a proposito dell’estensione dell’infallibi- come noi, non condivide la decisione presa dall’autore
lità definita dal Concilio Vaticano (DS 3074 per quel appunto nel 1992. Su Sodalitium sono stati pubblicati
che riguarda il magistero solenne del Papa, DS 3011 nel corso degli anni numerosi articoli, specie di don
per qual che riguarda il magistero solenne o ordinario Giuseppe Murro, sull’argomento.
della Chiesa) si è molto discusso. ‘Padre’ indiscusso – 36) Questo non significa, ovviamente, che la disci-
a volte citato, a volte no, ma sempre saccheggiato di plina o la liturgia della Chiesa non sia riformabile, o
prima o seconda mano – di quanti difendono la possi- che ogni canone del diritto o rubrica liturgica esprima
bilità di errori nei documenti del magistero papale e una verità di fede. Significa tuttavia che la Chiesa, nel-
nei testi liturgici della Chiesa è l’autore brasiliano Ar- le sue leggi come nel culto, non può approvare o solo
naldo Xavier Vidigal da Silveira (ad esempio, nel suo permettere qualcosa di nocivo alla fede o alla morale e
libro ‘La messe de Paul VI, qu’en penser?’ e nell’arti- alla vita cristiana. Se la riforma liturgica (del messale,
colo ‘Vi può essere errore nei documenti del Magiste- del pontificale come del rituale dei sacramenti) e quel-
ro?’ pubblicato da Catolicismo n. 223, luglio 1969, tra- la canonica venissero dalla Chiesa, e quindi dal Papa,
dotto da Cristianità, n. 10, p. 11 marzo-aprile 1975, ed saremmo garantiti della loro santità e conformità con
infine pubblicato recentemente da Radio Spada). A la fede e la morale cristiana; non ci sarebbe alcun mo-
Vidigal da Silveira si sono rifatti recentemente anche tivo per astenersi dall’abbracciare dette riforme, obbe-
don Nitoglia, tornato così alle origini, e lo storico Ro- dendo semplicemente all’Autorità. I vari argomenti,
berto De Mattei nel suo ‘Apologia della Tradizione’, naturalmente, si implicano e corroborano l’un l’altro.
vero atto d’accusa nei confronti di quasi tutti i Papi 37) L’intervista è stata ripubblicata nel volume Il
della storia. Noi dissentiamo totalmente da questa cor- problema dell’Autorità e dell’Episcopato nella Chiesa,
rente ‘fallibilista’ (da Silveira non può citare un solo Centro Librario Sodalitium, Verrua Savoia, 2005. Il
documento del magistero a sostegno della sua tesi); punto in questione è trattato a pag. 35.
ciononostante facciamo notare che anche in questo ca- 38) È questa l’espressione corretta per descrivere
so la Tesi rimane dimostrata, giacché si fonda su di l’attuale situazione della Chiesa. Ci sembra meno cor-
una assenza abituale, duratura, convergente d’inten- retto spiegare l’attuale situazione con la categoria
zione di realizzare efficacemente il fine e il bene della “Chiesa Cattolica eclissata” e “Chiesa Conciliare”.
Chiesa, e non in mancanze – se mai ci sono state – epi-
sodiche, che non hanno compromesso la realizzazione
del bene e del fine della Chiesa.
33) La reazione della Fraternità alla pubblicazione
dei Cahiers de Cassiciacum fu, almeno nella produzio- La Cattedra
ne intellettuale, inesistente; nella pratica, fu di rottura di san Pietro
totale con Padre Guérard. Unica eccezione: don Piero
Cantoni, allora professore al seminario di Ecône, che
obiettò alla Tesi sostenendo che se Cristo aveva priva-
to non solo il Papa, ma tutti i vescovi in comunione
con lui, dell’essere con’, si realizzava l’inammissibile
ipotesi di una “Chiesa Vacante” e la mancata realizza-
zione della divina promessa “sarò con voi fino alla fine
dei tempi”. L’obiezione non è poca cosa, anche se non
è irrisolvibile (vedi ad esempio Sodalitium n. 56, pp.
20-30 per quel che riguarda l’indefettibilità della Chie-
24
R
icordando la figura di don Luigi Vil-
la, fondatore e direttore della rivista l’elezione, ma ad accettarla, confidando
Chiesa viva, in occasione della sua nell’aiuto di Dio. Invece, il codice di diritto
morte (novembre 2012), Sodalitium aveva canonico promulgato da Benedetto XV, al
già avuto modo di precisare ai propri lettori canone 221, stipula: “nel caso di rinuncia
quali fossero, a nostro parere, pregi e difet- del Romano Pontefice, per la validità della
ti, luci ed ombre della rivista cattolica bre- medesima rinuncia non è necessaria l’accet-
sciana fondata nel lontano 1971. tazione dei Cardinali o di chiunque altro”.
Dopo la scomparsa di don Villa, pur- Quindi, il Romano Pontefice può rinuncia-
troppo, gli aspetti a nostro parere criticabili re al pontificato.
di questa rivista non sono diminuiti, ma au- Coerentemente con il proprio errore,
mentati. invece, Chiesa viva nega la validità della ri-
Siamo però rimasti veramente stupiti nuncia al papato di San Celestino V (affer-
nel leggere – nel numero 473 di luglio-ago- mando falsamente che in seguito fu barba-
sto 2014 – un articolo a firma di “Un alto ramente ucciso) e nega la validità dell’ele-
prelato” così intitolato: L’“antipapa” “sedi- zione del suo successore, Bonifacio VIII,
cente Papa Francesco”! nel 1294, facendo proprie le calunnie di Fi-
Secondo l’anonimo articolista, quindi, lippo IV, Re di Francia, e degli eretici me-
Jorge Mario Bergoglio sarebbe un “sedi- dioevali detti fraticelli e spirituali.
cente Papa”, anzi, un “antipapa”: una bella Se poi ci si chiede a chi giovino afferma-
novità per Chiesa viva, che non ha mai se- zioni così strampalate e infondate, e altre
guito il cosiddetto sedevacantismo, ed ha dello stesso conio, l’unica risposta possibile
sempre riconosciuto la legittimità degli oc- è: ai modernisti. Infatti, esse gettano ingiu-
cupanti della Sede Apostolica dopo il Con- stamente, sui difensori della Tradizione
cilio Vaticano II. della Chiesa, il discredito e il ridicolo.
Ma perché, secondo Chiesa viva, il “se- Ai fedeli disorientati, Sodalitium ricorda
dicente papa Francesco” sarebbe un “anti- che – con la propria rinuncia – Joseph Rat-
papa”? zinger non è più neppure l’eletto del Con-
Perché – sempre secondo Chiesa viva – clave; che al suo posto è stato eletto Jorge
le “dimissioni di S.S. Benedetto XVI sono Bergoglio; e che Jorge Bergoglio, esatta-
‘res nullius’ (sic) e quindi l’elezione del car- mente come Joseph Ratzinger prima di lui,
dinale Jorge Mario Bergoglio S.J. è non so- non può essere formalmente Papa – per cui
lo illecita ma nulla”. Gesù Cristo Nostro Signore, Capo della
Lasciando da parte gli strafalcioni di la- Chiesa, non è con lui nel vivificarla e gover-
tino, ci sembra di capire che a Chiesa viva narla – in quanto, oggettivamente e abitual-
non si è diventati sedevacantisti, ma si pen- mente non ha l’intenzione di procurare il fi-
sa che il legittimo Pontefice sia “Sua Santi- ne e di realizzare il bene della Chiesa.
tà” Benedetto XVI, (come se Joseph Rat- In questa nostra nota critica non c’è ma-
zinger non fosse modernista quanto Jorge levolenza alcuna per chi, come noi, si sforza
Bergoglio). di amare la Chiesa e combattere il moder-
Ma c’è di peggio. Perché, secondo Chie- nismo; e ci auguriamo che tutti i buoni cat-
sa viva, le dimissioni di Benedetto XVI sa- tolici restino uniti nella carità e nella verità
rebbero invalide? Semplicemente, perché per continuare la buona battaglia (con un
Chiesa viva nega che un Papa possa valida- po’ di prudenza in più).
mente rinunciare al papato. A sostegno di
quest’affermazione, l’“alto prelato” cita il Sodalitium
n. 99 della Constitutio de Sede Apostolica
Vacante promulgata da Papa Pio XII, dove
si direbbe che “il Romano Pontefice NON
può dimettersi”. Peccato che la Costituzio-
ne Vacantis Apostolicæ Sedis al n. 99 non
25
I
nteressanti genealogie, dal Risorgimen- febbraio 1883, fu iniziato massone nella log-
to fino ai nostri giorni, attraverso le co- gia “Giovanni Bovio” di Napoli il 20 giugno
lonne dei Templi massonici. Non è pas- 1911, all’obbedienza del Grande Oriente
sato inosservato il libro di Alfredo Capone d’Italia (matricola 36.019). “Oltre che avvo-
su Giovanni Amendola (1882-1926) (Saler- cato, Giovanni Napolitano (1883-1955) fu
no editrice), non fosse altro perché la pre- poeta di fama e saggista apprezzato. La cosa
sentazione è dovuta all’illustre penna non deve stupire affatto. Anche il padre di
dell’allora presidente della repubblica italia- Giorgio Amendola, Giovanni, fu massone
na, Giorgio Napolitano. Napolitano è legato attivo e quotizzante, sia pure a fasi alterne:
ad Amendola non solo dal fatto che Giorgio con maggiore assiduità nei momenti della
Amendola (1907-1980), figlio di Giovanni, persecuzione totalitaria”. “Va aggiunto che
sia stato, nelle fila del Partito Comunista, il nell’Appendice a Malaparte, Vite e leggende
suo maestro, ma anche dal fatto che anche di Maurizio Serra (Ed. Marsilio, Premio Ac-
Napolitano, come Giorgio Amendola, ebbe qui Storia 2013), Giorgio Napolitano ricorda
un padre liberale iniziato alla Massoneria. i suoi incontri giovanili a Capri con Curzio
Ecco quanto scrivono al proposito Luigi Malaparte, “un comunista quasi dichiarato”.
Pruneti e Aldo Alessandro Mola, nella pa- Subito dopo lo sbarco a Napoli (27 marzo
gina internet del Pruneti: «“Fu massone il 1944) – ricorda Napolitano – Palmiro To-
padre di Giorgio Napolitano?” È l’interro- gliatti “si precipitò a trovarlo”. Pochi sanno
gativo sollevato a margine del recente libro che anche Kurt Suckert (“Malaparte”, ap-
di Ferruccio Pinotti e Stefano Santachiara, ‘I punto) fu iniziato alla Gran Loggia d’Italia
panni sporchi della sinistra’ (Chiarelettere), dopo la vittoria del Listone fascista nelle ele-
che ha riattizzato le chiacchiere sulla presun- zioni del 6 aprile 1924 e pochi giorni prima
ta iniziazione massonica del presidente della dell’assassinio di Giacomo Matteotti. Entrò
Repubblica. Qualcuno aggiunge che, se il 28 maggio 1924 nella loggia “Nazionale”,
Giorgio Napolitano non risulta “fratello” da direttamente all’obbedienza del gran maestro
alcun documento, di sicuro lo fu suo padre, Raoul Palermi (speculare all’altrettanto fa-
Giovanni, ma non precisa come e quando. mosa “Propaganda massonica”). “La docu-
Il prof. Luigi Pruneti, Gran maestro della mentazione – concludono Pruneti e Mola –
Gran Loggia d’Italia, ne ha parlato con il dimostra che tanta parte della nostra storia è
fluita anche tra le colonne dei templi, ove
Giorgio Amendola e Giorgio Napolitano tanti italiani di valore si sono formati ai prin-
cipi della libertà e della tolleranza”. Roma,
21 novembre 2013”.
Mi perdonerà il lettore la lunga ma do-
cumentata citazione; e noti, il lettore, che
sia Napolitano che Amendola (i figli, non i
padri) appartennero, nel PCI, a quella cor-
rente, detta “migliorista”, che più si avvici-
nava alla tradizione laica liberale o social-
democratica (malgrado la responsabilità di
Amendola nell’attentato di via Rasella) e
che portò alla fine del PCI.
26
27, 28, 42, 60), frequentazioni confermate, esoterica (Gurdjieff, Uspenskij) e le sue
approvate e difese dall’altro segretario di vantate origini caldee, pitagoriche, neopla-
nunziatura di Roncalli, dal 1947 al 1951, toniche, cabalistiche (ovvero, per chi cono-
Mons. Bruno Heim (1911-2003) (cf il con- sce un po’ queste cose, tutto il ‘mondo’ de-
fronto tra Mons. Heim e il dott. C. A. gli esoteristi e dei massoni).
Agnoli su Controrivoluzione, nn. 67-68, lu- Nella chiesa della Misericordia di Tori-
glio 2000, pp. 28-28). Anche Mons. Heim, no, dove viene celebrato il “rito straordina-
vicino alla famiglia reale inglese e appassio- rio”, l’Arciconfraternita della Misericordia
nato di araldica, potrebbe essere scambiato e l’ARS hanno collaborato, nel 2013, a una
per un prelato “conservatore”, quale certa- serie di incontri sul tema “Donna e Sacro”,
mente era il card. Oddi, vicino all’Opus Dei conclusi con un concerto il 1° ottobre nella
e, politicamente, a Silvio Berlusconi. Sia chiesa della Arciconfraternita. Musica e re-
Oddi che Heim rimasero sempre molto le- citazione hanno presentato al pubblico –
gati al loro antico amico il Nunzio Roncalli: tutti assieme – testi di autori cattolici, come
fu il cardinal Roncalli a consacrare Oddi Santa Teresa d’Avila e Sant’Ildegarda, di
Vescovo nel 1953, con il titolo di Mesem- eretiche come Margherita Porete, di Simo-
bria, già appartenuto al Roncalli e che, do- ne Weil, della tradizione non cristiana (su-
po Oddi, passerà al segretario di Giovanni fismo, buddismo tibetano, taoismo). ARS
XXIII, Loris Capovilla. Peccato che il card. sta per Associazione Ricerche Spirituali di
Oddi non ci sia più, e non possa raccontare Torino. Il Presidente dell’Associazione è
maggiori dettagli sul clima che si respirava Maurizio Barracano, che non ci stupiamo
alla nunziatura di Parigi ai tempi del nuovo di trovare apprezzato oratore al primo
“santo” conciliare, Angelo Giuseppe Ron- Convegno Nazionale di Studi Alchemici te-
calli… nutosi il 25 ottobre 2008 nel castello di Pa-
vone (Ivrea) su iniziativa del Grand’Orien-
Tra i cattolici “Ecclesia Dei” te d’Italia (cf Erasmo , rivista del
Grand’Oriente d’Italia, n. 19-20, 15-30 no-
Messa “in rito straordinario” e comunio- vembre 2008, p. 5).
ne con l’“Ordinario” del luogo: è la ricetta
dei cattolici “Ecclesia Dei” o “Summorum Grande notizia: Franco Cardini è un profano!
Pontificum”. Anche in questo ambiente,
non mancano, qua e là, infiltrazioni esoteri- Da non credere! Il Prof. Franco Cardini,
che. Nel “Centre Saint-Paul” di Parigi, ad a quanto pare, è un profano. Ci dà l’inatte-
esempio, diretto da un sacerdote del Istituto sa notizia il sito ufficiale del Grand’Oriente
del Buon Pastore, una certa Valérie Maillot d’Italia nel seguente comunicato dell’8 ot-
ha tenuto, il 7 e l’8 marzo 2014, dei corsi (a tobre 2013 intitolato “Onorificenza ‘Galileo
pagamento) di “Iniziazione all’Enneagram- Galilei’ a Franco Cardini”: “Il Gran Mae-
ma”. Fu l’esoterista Pyotr Uspenskij (cf l’ar- stro, Gustavo Raffi, ha concesso la ‘Galileo
ticolo su Ezra Pound in questo numero) a Galilei’ al prof. Franco Cardini. La conse-
divulgare il metodo dell’Enneagramma nel gna della prestigiosa onorificenza è avvenu-
suo Frammenti di un insegnamento scono- ta al termine della presentazione del libro
sciuto, nel solco del suo maestro, Georges ‘Metamorfosi del Graal’, di Francesco Zam-
Gurdjieff (1872-1949). In italiano, sono le bon, che si è tenuta il 7 ottobre al Teatro il
edizioni massoniche Atanòr che hanno pub- Vascello, a Roma, a cura del Servizio Bi-
blicato “Studi sull’Enneagramma” di J. blioteca del Grande Oriente”.
Bennet. In ambiente cristiano, durante la Questa la motivazione del riconosci-
crisi degli anni ’60, dei gesuiti statunitensi mento assegnato allo storico, e da lui accet-
incominciano a diffondere l’Enneagramma, tato, assistendo alla cerimonia:
adulterando così la vita spirituale dei catto- “La memoria è radice per vivere il pre-
lici. Valérie Maillot – ad esempio – diffonde sente e costruire il futuro. Franco Cardini ha
la pratica dell’Enneagramma nelle comuni- creato ponti all’incontro delle differenze, fa-
tà religiose contemplative. Nel sito della cendo conoscere con studi profondi la storia
Maillot, un articolo del padre gesuita Ba- profonda di quelle Cattedrali di pietra e sa-
denhauser cerca di giustificare la pratica pienza che nell’Età di Mezzo videro l’Uomo
dell’Enneagramma malgrado la sua origine lottare alla ricerca di senso. Accademico in-
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gnificativo: Ni Maîtres, ni Dieux (né padro- sidente Hollande: “Se – com’è il mio caso –
ni, né Dèi). Suoi padrini politici: Stéphane si crede nella Repubblica, a un certo punto
Fouks, del Crif, e Alain Bauer, già gran bisogna passare dalla Massoneria” (nume-
Maestro del Grand’Oriente di Francia. Per rosi video al seguente indirizzo:
completare il quadro si veda l’incredibile (o http://www.losai.eu/hollande-dichiarazioni-
fin troppo credibile) dichiarazione del pre- incredibili-massoneria-video/).
B
asta uno sguardo. La nobile figura
del poeta Ezra Pound impone rispet- rispetto le sue catene, e l’uomo
to a chi ne mira i tratti. Ancor più che rimase fedele pur sapendo
meritano rispetto le sue catene. Il poeta che
cantò la bellezza dell’Italia del medioevo e di andare incontro alla umana
del rinascimento, e che condannò l’usura, sconfitta, non può che suscitare
l’uomo che rimase fedele pur sapendo di istintiva ammirazione.
andare incontro alla umana sconfitta, non
può che suscitare istintiva ammirazione. Ma è doveroso mettere in guar-
Proprio per questo ho pensato fosse mio dia i cattolici affinché il rispetto
dovere mettere in guardia i cattolici fedeli per l’uomo non si tramuti in
alla tradizione, affinché il rispetto per l’uo-
mo non si tramuti in adesione al pensiero di adesione al pensiero di Ezra
Ezra Pound. Pound.
Il militante cattolico ha da essere cattoli-
co: né liberale, né socialista. E se alcuni – in
materia economica – sono tentati dai principi ha una collana “poundiana”. E gli autori
del liberalismo, altri non evitano gli errori sono entrambi estimatori di Ezra Pound,
del socialismo, anche quando si illudono di tanto che il volume di Gallese si onora di
seguire una “terza via” che non è, però, quel- una prefazione di Giano Accame, e quello
la segnalata dal magistero della Chiesa (che di Colombo di una introduzione di Mary de
non è terza, ma ben precedente le altre due). Rachewiltz, la figlia del poeta. Quanto ri-
Tra costoro, sono moltissimi coloro che si ri- sulta dai due volumi citati, particolarmente
fanno esplicitamente o implicitamente, diret- da quello di Gallese, non viene quindi da
tamente o indirettamente, al pensiero, o al fonti ostili al cattolicesimo, e neppure da
nome di Ezra Pound. Non è mia intenzione, fonti ostili a Pound. Eppure, è evidente il
in questa sede, esaminare questo pensiero. debito culturale che Pound ha nei confronti
Mi limiterò esclusivamente a informare i no- del movimento Teosofico del colonnello
stri lettori sugli ambienti nei quali questo Olcott e di Madame Blavatski, e quindi con
pensiero trovò la sua origine culturale, in il mondo massonico e occultistico. Da qui il
modo tale che dalla fonte si possa meglio va- titolo del nostro articolo.
lutare il corso d’acqua dal quale dovremmo – La religione di Pound
secondo alcuni – abbeverarci.
A questo scopo, mi farà da guida il volu- Ezra Pound non è mai stato cattolico.
me di Luca Gallese, Le origini del Fascismo Nato negli Stati Uniti, il 30 ottobre 1885, da
di Ez ra P ound (Edizioni Ares, Milano, famiglia protestante (“una stirpe di pionieri,
2005), che può essere completato da Il Dio puritani e quaccheri” Colombo, p. 17), ma-
di Ezra Pound. Cattolicesimo & religioni dre presbiteriana, padre quacchero per mo-
del mistero (Edizioni Ares, Milano, 2011), tivi sociali attivo nella chiesa battista (p.
di Andrea Colombo. La casa editrice Ares 127), Pound morì a Venezia il 1 novembre
è, come si usa dire, “vicina all’Opus Dei”, e 1972 senza aderire ad alcuna confessione
30
I due Bergson
tone e di Nietzsche – di tutta la sua vita” Mansfield, anche lei famosa scrittrice, co-
(Gallesi, p. 117). Negli stessi anni stringe nobbe Crowley – sperimentando le sue dro-
amicizia con A. J. Penty († 1937) e Hol- ghe – come attesta John Symonds (Aleister
broock Jackson, anche loro teosofi e sociali- Crowley. La Bestia 666. Ed. Mediterranee,
sti. I tre fondano il Leeds Art Club, che ospi- p. 258), ma, soprattutto, seguì il Mago Gurd-
ta contemporaneamente la Fabian Society e jieff, morendo nel 1928 al Priorato di Avon,
la Società Teosofica (p. 77). È Jackson che presso Fontainebleau, sede del suo Istituto
introduce Orage al pensiero di Nietzsche, per lo sviluppo armonioso dell’Uomo nel
mentre Penty sogna di un ritorno alle Gilde 1928. Anche Orage, dopo l’esperienza di
e alle corporazioni medioevali, che interes- The New Age, divenne a lungo discepolo di-
sano i Teosofi (e i massoni, che delle antiche chiarato ed entusiasta di Gurdjieff (1872-
corporazioni si dicono eredi) (pp. 7 e 118). 1949), conosciuto tramite il già citato Piotr
Nel 1906, a Londra, Penty e Orage fondano D. Ouspensky (cf Paul Beekman Taylor,
la Guild Restoration League e nel 1907, Ora- Gurdjieff e Orage, Fratelli in Elisio, ed. Me-
ge con Jackson, fonda il Fabian Arts Group. diterranee), trasferendosi appositamente in
È il momento il cui i due nietzschiani, Jack- Francia. “Pound aveva una buona opinione
son e Orage, rilevano il giornale socialista di Gurdjieff, che sarebbe diventato il Mae-
The New Age. I finanziatori sono lo scrittore stro spirituale di Orage” (p. 129). Gianfran-
George Bernard Shaw e il banchiere Lewis co De Turris, nell’introduzione italiana al li-
Fallace, anche lui affiliato alla Società Teo- bro di Taylor (p. 10), scrive: “Orage, attra-
sofica. Non è l’unico: collaborano altri teo- verso le teorie del Credito Sociale del Mag-
sofi come Florence Farr (1860-1917, adepta giore Douglas, fu una specie di cerniera tra le
della Golden Dawn dal 1890 al seguito di idee economiche di Pound e l’esoterismo di
Yeats), P. D. Ouspensky (corrispondente Gurdjieff. (…) Taylor dimostra come in
dalla Russia e dal 1915 discepolo di Gurd- quell’ambiente intellettuale fossero assai dif-
jieff), L. Haden Guest, “Beatrice Hastings” fuse la ricerca di una ‘terza via’ economica e
(Emily Haig 1879-1943), amante di Modi- la propensione all’esoterismo…”. Non a ca-
gliani e di Katherine Mansfield, ma anche di so, ancora ai nostri giorni, il giornalista e
Orage, del quale denuncerà in seguito le saggista Maurizio Blondet, che attualizza il
pratiche di magia nera (pp. 128-129) e la sua pensiero di Pound, non nasconde il ruolo
dipendenza da Aleister Crowley. La stessa degli scritti di Ouspensky e Gurdjieff nella
Katherine Mansfield scrisse su The New sua “conversione” (Gurgjieff e la luna). Co-
Age: per lei Orage è colui che le “insegnò a sì, dalla Teosofia a Gurdjieff, tutta la vita e il
scrivere e a pensare” e “le mostrò cosa si do- pensiero di Orage passarono sotto la stella
veva fare e cosa andava evitato” (p. 161). La dell’esoterismo e dell’occultismo. Pound col-
laborò alla rivista di Orage, The New Age,
Henri Bergson per dieci anni, dal 1911 al 1921, pubblican-
dovi quasi 300 articoli (p. 159).
La teosofa
esoteriche dei Cantos (Edizioni Mediterra- Madame Blavatsky
nee, 1998, introduzione di Luca Gallesi) :
“Anche se Pound non sarà stato interessato,
qualcun altro, il cui nome è strettamente le-
gato a quello di Pound e Orage, era attratto
dalla forma di occultismo di Mitrinovic. Mi platonica e allo gnosticismo, nonché alle an-
riferisco al Maggiore Douglas. Quando, tiche religioni misteriche; ma fin dall’inizio
all’inizio degli anni Trenta, Mitrinovic fon- si orientò verso le religioni orientali, diffon-
dò il movimento New Britain (“impegnato dendo la mania per l’India ed il Tibet. Ol-
per una società funzionale, gilde, credito so- cott e Blavatsky si dissero buddisti ma, co-
ciale, sistema assistenziale, una federazione me ricorda la Besant, ‘Il vincolo d’unione
europea, il triplice Commonwealth di Ru- tra i membri della Società Teosofica non è
dolph Steiner, e una restaurazione del Cri- una credenza comune, bensì una comune ri-
stianesimo”) il Maggiore Douglas era una cerca della verità” (sembra il programma
delle persone coinvolte” (p. 123, nota 99). Il della ratzingeriana riunione di Assisi ‘pelle-
riferimento è all’esoterista bosniaco Deme- grini della verità’!). Importante, nella Teo-
trio Mitrinovic (1887-1953), anche lui, tra sofia, il ruolo femminile e l’impronta anglo-
l’altro, collaboratore di The New Age. indiana. L’idea di fondo è quella dell’unità
esoterica di tutte le religioni, appannaggio
La Società Teosofica degli iniziati. Questa, almeno, la facciata. La
realtà, la si trova, ad esempio, in queste pa-
A questo punto, per chi non ha la mini- role della Blavatsky: “Il grande Ingannato-
ma idea di cosa sia la Società Teosofica che re” non è il “tanto calunniato Satana” ma “il
abbiamo visto apparire ovunque nell’am- Demiurgo antropomorfizzato, il Creatore
biente frequentato da Pound è inevitabile del Cielo e della Terra ” (cit. da Roberto
dire due parole sulla suddetta. La Società Hack – il padre teosofo di Margherita Hack
Teosofica fu fondata a New York, nel 1875, – Le origine del movimento Teosofico, Trie-
da 17 soci fondatori, tutti legati in qualche ste, 1971, pp. 216-217).
modo alla Massoneria e agli studi esoterici.
Tra di essi due statunitensi, il primo presi- Teosofia, Fascismo e Antifascismo
dente della Società , il colonnello Henri
Steel Olcott (1832-1907) e William Quan L’adesione di Ezra Pound al Fascismo è
Judge (1851-1896), e la nobildonna russa successiva alle sue frequentazioni negli am-
Helena Petrovna von Hahn, nota – dal no- bienti teosofici. A prima vista, potrebbe
me del marito – col nome di Madame Bla- sembrare contraddittorio il sostegno al Fa-
vatsky (1831-1891). Alla guida della sezione scismo da parte di chi ha frequentato così
esoterica, succede alla Blavatsky, nel 1891, da vicino gli ambienti esoterici.
l’inglese Annie Besant (1847-1933) che, alla Mussolini, in effetti, sostenne prima l’in-
morte di Olcott, divenne secondo presiden- compatibilità tra l’appartenenza alla Masso-
te della Società. La “papessa” dei Teosofi, neria e quella al Partito Socialista. In segui-
Annie Besant, era stata membro della Fa- to, nel 1923, il Gran Consiglio del Fascismo –
bian Society, ed è uno dei principali espo- sulla spinta dei Nazionalisti – decretò l’in-
nenti del movimento femminista. Dalla So- compatibilità tra l’appartenenza alla Masso-
cietà Teosofica si separò il presidente della neria e quella al Partito Fascista. Nel 1925 la
sezione tedesca, Rudolf Steiner (1861- legge sulle Associazioni (che proibiva le so-
1925), fondatore dell’Antroposofia. La Teo- cietà segrete) portò di fatto alla dissoluzione
sofia si richiama nel nome alla filosofia neo- delle due principali obbedienze massoniche:
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Comunicati dell’Istituto
Mater Boni Consilii
nostri giorni – chiaramente esso non esi- sempre fatto, della legittimità e dell’autori-
ste. Quale sarebbe la necessità di confes- tà dei modernisti che almeno dal 1965 oc-
sarsi ai sacerdoti della Fraternità San Pio cupano la Sede Apostolica. Alcuni, che
X se, per essa, la Chiesa ha un Papa, dei pur si dicono ‘sedevacantisti’, temono che
Vescovi diocesani, dei sacramenti e una si faccia l’‘accordo’ tra la Fraternità e J.M.
messa assolutamente validi, anche se Bergoglio, accordo rappresentato come
amministrati secondo il nuovo rito (e per- una trappola. Noi ci auguriamo invece che
sino leciti, secondo la rivista Sì sì no no)? finalmente cessi l’equivoco, e che i catto-
Quale necessità, se comunque tali sacra- lici che ingenuamente si erano fidati di
menti, incluso quello della Penitenza (o – guide prive di vista, sappiano finalmente
come viene chiamato ora – della Riconci- aprire gli occhi, abbandonando definitiva-
liazione) sono amministrati da sacerdoti mente un’opera che non ha mai avuto il
tutti validamente ordinati, in comunione coraggio di dire fino in fondo la Verità.
col Papa, e si possono comunque ottene-
re nel rito antico dai sacerdoti Ecclesia 3 settembre 2015, festa di san Pio X,
Dei-Summorum Pontificum o da altri sa- a 30 anni dalla nostra uscita dalla
cerdoti benevoli? Se si risponde che tali Fraternità San Pio X (dicembre 1985)
sacerdoti sono eretici o non professano
integralmente la fede cattolica, com’è che
la Fraternità li accoglie spesso nelle sue
case, li fa celebrare ai propri altari (anche
se ordinati col nuovo rito e celebranti abi- “Radio Spada”: un parere e
tualmente detto nuovo rito)? È evidente un consiglio
che, stante l’attuale situazione, dal punto
di vista della Fraternità San Pio X non sus- Numerosi fedeli ci hanno chiesto informa-
siste alcuno stato di necessità che sia co- zioni e valutazioni su “Radio Spada”.
sì grave da giustificare, nei sacerdoti della “Radio Spada” si presenta come un
Fraternità stessa, una giurisdizione suppli- “sito di controinformazione” cattolico (dal
ta, tanto più che Bergoglio concede loro 2012) e una casa editrice (dal 2013); di
la giurisdizione delegata senza che nep- fatto è qualche cosa di più, giacché si
pure la debbano chiedere (in apparenza, parla di uno “spirito radiospadista”, e di
almeno). Ci possiamo legittimamente una “visione e missione” di Radio Spada,
chiedere allora: in virtù di quali principi che è infatti una associazione alla quale si
confessano e confesseranno i sacerdoti può aderire diventando Soci mediante
della Fraternità? Di uno stato di necessità tesseramento a pagamento.
che per essi stessi non ha più motivo di L’Istituto “Mater Boni Consilii” non
sussistere? O in virtù dei poteri accordati avrebbe motivo di occuparsi e preoccu-
dall’occupante della Sede Apostolica? E parsi delle attività di “Radio Spada” (in va-
per realizzare quale missione essi confes- ri casi anche degne di approvazione) più
sano, celebrano, amministrano i sacra- di quanto non lo faccia per numerosissimi
menti: quella che Gesù Cristo ha affidato altri siti o case editrici nati in questi ultimi
alla Chiesa (‘chi crederà sarà salvo, chi anni nel variegato mondo “tradizionalista”,
non crederà sarà condannato’) o quella se non fosse per una peculiarità di “Radio
che ha per Capo J. M. Bergoglio (che pre- Spada”. L’associazione in questione con-
dica il dialogo interreligioso e l’ecumeni- ta infatti, tra i fondatori e i più attivi colla-
smo: anche chi non crederà sarà salvo)? boratori, numerosi amici che notoriamente
Una simile domanda dovrebbe porre agli condividono la posizione dell’Istituto “Ma-
sventurati penitenti dei sacerdoti della ter Boni Consilii” sulla situazione attuale
Fraternità (e simili) penosi dubbi e tormen- dell’Autorità nella Chiesa (Tesi detta di
ti di coscienza… “Cassiciacum”, di Mons. M.-L. Guérard
Per chi ha occhi per vedere e orecchie des Lauriers o.p.). Questa collaborazione
per udire, dovrebbero essere sempre più ha fatto credere a molti, e fa credere an-
chiare le conseguenze logiche e inelutta- cora ad alcuni, che possa esistere, tra
bili dell’‘una cum’ – ovverosia del ricono- “Radio Spada” e il nostro Istituto, una
scere – come la Fraternità San Pio X ha qualche collaborazione o amicizia o iden-
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seguirsi di abbandoni, un vero martirio casione di dire alcune parole sul fenomeno
morale, vissuto in una grande povertà, sot- delle consacrazioni e delle ordinazioni ille-
tomessi a una damnatio memoriæ che ve- cite (o invalide) nel mondo detto dei ‘vesco-
niva non solo dai nemici ma anche da chi vi vaganti’ e delle ‘piccole chiese’, e di met-
avrebbe dovuto o era stato amico. Mons. tere in guardia le anime da questo pericolo.
Benigni fu la bestia nera del modernismo, È a tutti noto che fin dal settembre 1986,
il collaboratore di san Pio X nel combattere il nostro Istituto ha fatto propria la tesi teo-
con ogni mezzo la cloaca di tutte le eresie; logica del teologo domenicano M.-L. Gué-
Mons. Guérard des Lauriers affrontò prima rard des Lauriers, sia per quel che riguarda
la nouvelle théologie, figlia ed erede del la situazione attuale dell’autorità nella Chie-
modernismo, e poi il modernismo trionfan- sa (vacanza formale della Sede Apostolica),
te al Vaticano II: stessi nemici, stessa bat- sia per qual che riguarda la liceità di consa-
taglia. Inimitabile lo stile di entrambi, la lo- crazioni episcopali – pur senza il necessario
ro franchezza di parola, anche nella pole- mandato romano – nella situazione di estre-
mica e l’ironia verso i nemici interni ed ma necessità nella quale la vacanza formale
esterni della Chiesa, e dei falsi amici, della Sede Apostolica e la riforma liturgica
all’esempio di Cristo (cf Summa Theolo- (del messale, del rituale e del pontificale ro-
giæ, III, q. 42, a. 2). L’uno e l’altro lavoraro- mano) pone la Chiesa e le anime.
no incessantemente, senza risparmiarsi fi- Questo non significa però che la gravità
no agli ultimi giorni di vita. Il loro program- della situazione e la mancanza dell’Autori-
ma fu quello di san Pio X : “restaurare tut- tà renda tutto lecito, e che si possano am-
to in Cristo”. Mons. Benigni, da storico, e ministrare i sacramenti, e prima di tutto gli
militante controrivoluzionario, denunciò il Ordini Sacri, in maniera ingiustificata, e
secolare lavoro dei nemici di Cristo e della spesso persino scismatica (*).
Chiesa, in primis della Sinagoga. Mons. Fin dall’inizio, quindi, il nostro Istituto
Guérard des Lauriers, sulle tracce di san ha preso come regola di non accettare nelle
Domenico e di san Tommaso, fedele alla proprie fila, di non conferire gli Ordini Sa-
sua vocazione di frate predicatore, denun- cri, e di non permettere la celebrazione del-
ciò nel volontarismo l’errore intellettuale la Messa e l’amministrazione dei sacramen-
che indebolì e infiacchì – fin dall’autunno ti nei propri luoghi di culto, a quanti hanno
del medioevo – il pensiero cattolico. L’uno ricevuto gli Ordini in maniera dubbia o co-
e l’altro sono stati fedeli servitori di Colui munque illecita e, con il presente comuni-
che è Via, Verità e Vita. Li abbiamo voluti cato, invitiamo i battezzati a comportarsi
ricordare così. nello stesso modo, evitando di ricevere i sa-
cramenti da ministri ordinati in maniera
Verrua Savoia, 27 febbraio 2015 dubbia o illecita, nell’attesa che – con il ri-
stabilimento di una legittima Autorità – la
situazione canonica di queste persone sia
decisa appunto dall’Autorità ecclesiastica.
Un impostore
Nota
*) Molti “vescovi vaganti” hanno ricevuto diretta-
mente o indirettamente gli ordini sacri da ‘vescovi’ ap-
C i è stato segnalato che uno sconosciuto
(almeno a noi) pretende aver ricevuto
la consacrazione episcopale da Mons.
partenenti a vere e proprie ‘chiese’ scismatiche, di cui
diamo qui una lista non esaustiva:
Chiesa Giansenista di Olanda. Unione di Utrecht
Geert Stuyver, dell’Istituto ‘Mater Boni Chiesa Vecchio-Cattolica
Consilii’. Si tratta di un impostore. Chiesa Gallicana
Mons. Stuyver, infatti, ha finora più volte Chiesa Cattolica Liberale di Francia
Santa Chiesa Celtica
conferito il sacerdozio, ma non ha mai confe- Chiesa Cattolica Ortodossa di Francia
rito ad alcuno la consacrazione episcopale. Chiesa Cattolica Latina (di Tolosa)
Questo episodio, che di per sé non meri- Chiesa Cattolica Apostolica Palmariana
terebbe grande rilievo (se non fosse per il Chiesa Cattolica Apostolica del Brasile
Comunità Ecclesiale Cattolica di Francia
carattere calunnioso della falsa informazio- A questa lista bisogna aggiungere i ‘conclavisti’ di-
ne, e per le conseguenze sacrileghe di una chiaratisi “Papi”, e coloro che millantano consacrazio-
consacrazione mai avvenuta) ci porge l’oc- ni mai avvenute.
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dalitium. L’arte fa parte della cultura dei care la salvezza abbatte i suoi nemici, il mi-
popoli e la pittura classica è stata sovente sterioso guerriero e vincitore prende lui
ispirata dalla fede, e la fede, a sua volta, ha stesso la parola e descrive la sua propria
trovato la sua espressione e rappresentazio- natura. Egli parla (è il Verbo di Dio) con
ne in immagini nei dipinti che troviamo giustizia (Cristo è giudice) e viene per di-
nelle nostre chiese. La pala d’altare del fendere e salvare cioè per procurare la sal-
Mainardi, detto il Chiaveghino, si trova nel- vezza dopo aver ristabilito la giustizia della
la chiesa di s. Agostino a Cremona sul fon- vittoria sui suoi nemici. Si capisce chiara-
do dell’abside ma nell’iconografia cattolica mente che qui si tratta del servo di Jahvé
se ne trovano molti altre in diversi luoghi. (cioè il Messia che è Cristo). Nel versetto 4
Nel libro di Isaia (63, 3) si leggono que- si parla di “giorno della vendetta, e dell’an-
ste parole: “ Torcular calcavi solus. Et no di redenzione” a significare che il tempo
aspersus est sanguis eorum super vestimenta della vendetta (contro i nemici) è di un
mea”. (Ho pigiato nel tino da solo e del mio giorno mentre il tempo della misericordia
popolo nessuno era con me. Li ho pigiati di Dio, della grazia e della redenzione è di
con sdegno, li ho calpestati con ira. Il loro un anno quindi ben più lungo del castigo.
sangue è sprizzato sulle mie vesti e mi sono Arriviamo così al versetto che ci interes-
macchiato tutti gli abiti). Qual’è il significa- sa di più il 3, a cui possiamo dare più sensi.
to di queste parole e a chi si applicano? Senso letterale: il guerriero risponde
Si sa che nella Sacra Scrittura vi sono usando l’immagine che gli è suggerita dal
molti simboli e molti sensi; vi è anche un suo interlocutore, il profeta: la pigiatura
senso allegorico detto “tipico” che indica la dell’uva nel tino; essa corrisponde alla
realtà che deve venire; cosicché l’Antico “messe” cioè al giudizio di Dio. La ven-
Testamento è spesso figura del Nuovo e an- demmia era abbondante ed Egli era solo a
nuncia il compimento perfetto delle profe- pigiare nel tino ed ecco perché le sue vesti
zie in Cristo Nostro Signore. sono così schizzate di rosso. Il Messia basta
Le parole del versetto di Isaia si applica- da solo a vendicarsi dei suoi nemici, egli ha
no a Gesù Cristo ovviamente, ma vediamo compiuto l’opera della redenzione da solo,
come. In questo capitolo di Isaia si descrive nessuna nazione è venuta in suo aiuto,
l’opera compiuta da Jahvé contro Edom, l’unico aiuto era nel Signore.
cioè contro i suoi nemici, per far risaltare Senso allegorico: è l’interpretazione cri-
l’opera della salvezza ai credenti. Nei primi stiana che viene data a questo passaggio. In
due versetti ( Chi è costui che viene da questo senso, secondo s. Agostino, si parla
Edom, da Bozra con le vesti tinte di rosso? della Passione di Cristo nella quale il san-
Costui, splendido nella sua veste, che avan- gue suo è stato asperso sopra la sua veste
za nella pienezza della sua forza? “Io, che cioè la sua carne. Così si applica al Signore
parlo con giustizia, e vengo per difendere e il passaggio della Genesi (49, 11) lava nel
salvare”. Perché rossa è la tua veste e i tuoi vino la veste e nel sangue dell’uva il suo
abiti come quelli di chi pigia nel tino?), si manto, che è un senso indiretto adattato a
svolge un dialogo tra il profeta e un guer- questo passaggio. La Passione fu il torchio
riero che ritorna vittorioso dal combatti- di Cristo, nella quale è stato sparso il suo
mento: questo eroe è il Messia che per re- sangue e allo stesso modo nel torchio i de-
43
mere un ruolo sempre più importante al • Il colpo di lancia: Giov. 19, 31-37. Era
Preziosissimo Sangue e fu anche all’origine il giorno della Preparazione e i Giudei, per-
dell’ufficio della festa del Corpus Domini, ché i corpi non rimanessero in croce durante
composto da s. Tommaso d’Aquino. il sabato (era infatti un giorno solenne quel
Reliquie insigni che diedero luogo a fe- sabato), chiesero a Pilato che fossero loro
ste liturgiche dedicate si annoverano a spezzate le gambe e fossero portati via. Ven-
Mantova, a Venezia, a Bruges (Belgio) e a nero dunque i soldati e spezzarono le gam-
Fécamp (Francia, nella Seine-Maritime). be al primo e poi all’altro che era stato cro-
La prima concessione di una festa propria è cifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù
del 1582 alla diocesi di Valencia in Spagna, e vedendo che era già morto, non gli spezza-
e in seguito le concessioni si moltiplicarono rono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il
in tutto l’orbe cattolico. A Roma la devo- fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e
zione era praticata nella basilica di s. Nicola acqua.
in Carcere, dove risiedeva la confraternita Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua
del “Preziosissimo Sangue” istituita nel testimonianza è vera e egli sa che dice il ve-
XVIII sec. Come già detto l’apostolo più ro, perché anche voi crediate. Questo infatti
zelante e il propagatore di questa devozio- avvenne perché si adempisse la Scrittura:
ne fu certamente s. Gaspare del Bufalo nel Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro
primo trentennio del diciannovesimo seco- passo della Scrittura dice ancora: Volgeran-
lo che ottenne di poterla celebrare nelle ca- no lo sguardo a colui che hanno trafitto.
se della sua congregazione la prima dome- • Epistola di s. Giovanni (I Giov. 5, 6):
nica di luglio. Papa Pio IX, esiliato a Gaeta, Questi è quegli ch’è venuto con l’acqua e col
su suggerimento del superiore dei Missio- sangue, Gesù Cristo: e non con l’acqua sola-
nari del Preziossimo Sangue (la congrega- mente, ma con l’acqua e col sangue.
zione di s. Gaspare), fece voto di estendere
la festa a tutto la Chiesa qualora avesse po-
tuto rientrare a Roma; fu esaudito e col de- Bibliografia
creto Redempti sumus del 10 agosto 1849 • http://it.cathopedia.org/wiki/Tor-
stabilì la festa alla prima domenica di luglio chio_mistico
con rito doppio di seconda classe per tutta • Cornelio a Lapide, Commentaria in
la Chiesa. S. Pio X la fissò al 1° luglio e Pio Scripturam Sacram, tomus undecimus in
XI la elevò al rito di 1° classe. Isaiam prophetam, col 732.
• La Sacra Bibbia commentata da P. M.
Il Sangue di Gesù nel Vangelo Sales e G. Girotti o.p., Il libro di Isaia, Lice
Torino 1942.
Vorrei finire questo articoletto con alcu- • Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano
ni testi del Nuovo Testamento (quindi testi 1953.
rivelati) dove si fa riferimento diretto al
Sangue del Signore Gesù sparso per la no- Note
stra salvezza, per eccitare il nostro amore 1) Ne ha sparso il sangue non nel senso fisico poi-
verso Gesù e il rispetto e la devozione per ché il demonio non ha un vero sangue che Cristo ha
il suo Preziosissimo Sangue. potuto spargere, o che ha trafitto le genti, ma nel sen-
so che come nella vittoria degli uomini vi è molto
spargimento di sangue; così allo stesso modo vuole al-
• Sul Monte degli Ulivi: Luca 22, 39-44. ludervi Isaia che si indirizzava ai giudei carnali che
Uscito se ne andò, come al solito, al monte de- aspettavano, ed aspettano, un Messia temporale come
gli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giun- Davide potente e bellicoso che propagava il suo regno
to sul luogo, disse loro: “Pregate, per non en- con lo spargimento del sangue dei suoi nemici (Corne-
lio a Lapide).
trare in tentazione”. Poi si allontanò da loro 2) Homil. 13 in Ezech. lib. 2, hom. 1, n. 9. ML 76-942.
quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pre- 3) Esposizione sul Salmo 55, cap. 4.
gava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo 4) Esposizione sul Salmo 83, cap. 1.
calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua 5) http://it.cathopedia.org/wiki/Torchio_mistico
volontà”. Gli apparve allora un angelo dal
cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pre-
gava più intensamente; e il suo sudore diventò
come gocce di sangue che cadevano a terra.
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verso, è in realtà il Geova della Cabala rebbe una distinzione essenziale tra le rivo-
(cap. IX). La forza del libro di Preuss consi- luzioni comunista e giacobina da un lato, e
ste nel fatto che esso si fonda esclusivamen- le rivoluzioni liberali del 1688 (in Inghilter-
te su delle fonti massoniche, quali Pike e ra) e del 1776 (negli Stati Uniti). Il passag-
Mackey, che ancor oggi fanno autorità nel- gio ideologico dal cattolicesimo controri-
le logge americane. voluzionario e antiliberale al pensiero libe-
rale anglosassone si compie passando da
Perché ristampare il libro di Preuss? de Maistre a Edmund Burke, entrambi cri-
tici della Rivoluzione francese, ma entram-
Il lettore del ventunesimo secolo si chie- bi passati attraverso le logge... Da Burke al
derà senza dubbio se vale la pena di ristam- pensiero liberal-conservatore anglosassone
pare un’opera risalente al principio del se- il passo è breve, anzi non è neppure da
colo scorso: non ha forse perso di attualità? fare.
Noi pensiamo, al contrario, che il libro Si sarà stupiti, allora, di vedere elogiati
di Preuss sia ben più attuale nel 2014 che contemporaneamente il Medio Evo e Ro-
nel 1908, quando fu dato alle stampe la pri- nald Reagan, San Tommaso e Locke, Leo-
ma volta. Da allora, gli Stati Uniti (che, ri- ne XIII (poco) e Adam Smith (molto), la
cordiamolo, sono la “Massoneria al gover- difesa della tradizione, della famiglia e del-
no”) hanno vinto due guerre mondiali e, la proprietà, e quella della libertà religiosa
dopo il 1989, con il crollo dell’Unione So- e del liberalismo economico. Non mancano
vietica, sono diventati la più grande poten- infine gli inquietanti contatti tra alcuni di
za mondiale. L’America governa il mondo. questi cattolici “controrivoluzionari” ed
Ma, per utilizzare un’espressione di Henri esponenti della massoneria di “destra”.
Coston, qui gouverne l’Amérique? Ecco al- L’opera di Arthur Preuss, che sottolinea
lora che il libro di Preuss diventa indispen- come la differenza innegabile che esiste tra
sabile per conoscere e capire la religione la Massoneria anglosassone e quella latina
massonica che informa del proprio pensie- è solo accidentale e non sostanziale, è per-
ro le istituzioni e i principi degli Stati Uniti. tanto estremamente attuale per mettere in
Vi è poi un altro motivo che ci ha spinto guardia, oggi come ieri, dalle infiltrazioni
a pubblicare lo studio fondamentale di massoniche nella Chiesa e negli ambienti
Preuss sulla Massoneria americana. Il libe- cattolici, anche in quelli più vicini alla dife-
ralismo è senza dubbio l’espressione esso- sa della tradizione.
terica e politica della Massoneria anglosas-
sone. La statua della Libertà, che accoglie il Sodalitium
visitatore che arriva negli Stati Uniti, ricor- Arthur Preuss
da a tutti il “culto della Libertà” che vige in Saggio sulla Massoneria Americana
quel paese: libertà di pensiero, di coscienza, Centro Librario Sodalitium,
di religione... Questa mentalità ha finito Verrua Savoia 2014, pag. 344, €18,00
per influenzare, inevitabilmente, anche una
buona parte dei cattolici di quel paese; già
nel 1899 Leone XIII condannò, nell’encicli-
ca Testem benevolentiæ , l’americanismo.
Eppure questa misura non fu sufficiente,
poiché dobbiamo ad un religioso america-
no, Padre John Courtney Murrey, l’elabo-
razione della dottrina sulla libertà religiosa,
definita dal Concilio Vaticano II nella di-
chiarazione Dignitatis humanæ .
Stupisce pertanto che dei cattolici che si
definiscono “controrivoluzionari”, non esi-
tino, in questi ultimi anni, a propagandare
la scuola cattolico-liberale o conservatrice
americana (che annovera pensatori quali
Kirk, Novak, Neuhaus) come loro modello
di pensiero. Secondo questa scuola vi sa-
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• Convegno Albertariano del 2014 • Modena: Giornata per la Regalità Sociale 2015
• S. Messa a Filighera (PV) nel 2013 • la torta e ...
• Giornata a Colle don Bosco 2015 • il vino del decennale
da sul tema: “Chiesa e Stato: separazione, Relatore don Francesco Ricossa. 2 gli inter-
subordinazione o indifferenza”. venti: “Maria antitesi di Satana: lo sviluppo
- 2014, il 13° (15/11): “La Tesi di Cassi- omogeneo del dogma mariano ai tempi di
ciacum ieri e oggi. La Chiesa ai tempi di Jor- Pio XII (e negli scritti di padre Guérard des
ge Mario Bergoglio”. Relatore don France- Lauriers)” e “La Mater Boni Consilii: l’au-
sco Ricossa. 3 gli interventi: “La Tesi ieri: la silio di Maria contro il modernismo, nei 30
genesi le ragioni di una posizione teologica”; anni dell’Istituto”.
“La Tesi oggi: la situazione del ‘vescovo di • Le registrazioni audio e video delle
Roma’ J.M. Bergoglio”; tavola rotonda “Le conferenze sono su internet. Per informa-
obiezioni alla Tesi di Cassiciacum”. zioni inviate una mail a
- 2015, il 14° (14/11): “Ipsa conteret. Ella audio.albertario@gmail.com. I video sono
ti schiaccerà il capo (Gn 3, 15): Il ruolo di su: http://gloria.tv/?user=178763&langua
Maria Santissima nella difesa della fede”. ge=o9CtE7uatTg
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Pellegrinaggi
• Pellegrinaggio in • Pellegrinaggio
Terra Santa 2014: Osimo-Loreto 2015
Betlemme (“Qui il Ver-
bo si è fatto carne”)
• La Via Dolorosa nei
vicoli di Gerusalemme
• I pellegrini in riva la
lago di Tiberiade
• Orta s. Giulio
• I fedeli parigini a
Issoudun (N.S. del
S. Cuore)
PELLEGRINAGGI
• Pellegrinaggi organizzati dall’oratorio
di Parigi:
- 8-9/06/2014, a Bruges (Belgio) con la
venerazione delle reliquie del Sangue Santo.
- 14-21/09/2014, a Parigi venerazione
delle reliquie dei martiri di settembre del
convento dei Carmelitani (116 vescovi e
preti refrattari trucidati dai rivoluzionari
• Colonia s.
nel 1792).
- 29/10-1/11/2014, a Roma con una tren- Luigi Gonza-
tina di pellegrini francesi e belgi (e una ita- ga di Raveau
liana). 2015
- 24-25/05/2015, a Torino per l’Ostensio- • Recita dei
ne della Santa Sindone. bambini
- 7/11/2015, a Issoudun (N.-D. du Sacré- italiani
Cœur) e a Neuvy-Saint-Sépulchre con una
settantina di fedeli in ringraziamento per i
10 anni di apostolato a Parigi.
• 6/06/2014 si è svolto un pellegrinaggio • Pellegrinaggio di l’Osier. L’8 maggio
a Riese Pio X sui luoghi del Santo pontefi- si svolge l’annuale pellegrinaggio a N.-D.
ce nel centenario dalla sua morte. Una de l’Osier in Francia. I temi trattati nelle
trentina i pellegrini dalle regioni limitrofe. conferenze svolte alla vigilia sono stati:
• Pellegrinaggio Nazionale Osimo-Lo- - nel 2013: “313 Editto di Milano. In hoc
reto: 3 le edizioni da annoverare con sem- signo vinces: dal paganesimo al cristianesi-
pre crescente numero di pellegrini: 11-12 mo. Il miracolo di l’Osier: dal protestantesi-
maggio 2013, 17-18 maggio 2014, 16-17 mo al cattolicesimo”.
maggio 2015. - nel 2014: “150 anni del Sillabo di Pio
• Organizzati dall’oratorio di Pescara: il IX: conferma del messaggio di N.-D. de
27/04/2013, il 22 /03/2014 e il 21/03/2015 alla l’Osier”.
Scala Santa di Campli (TE); il 7/09/2013, il - nel 2015: “Il messaggio di l’Osier e la
13/09/2014 e il 12/09/2015 al Volto Santo di dottrina cattolica sul protestantesimo: dopo
Manoppello (PE); il 21/06/2014 all’Eremo 50 anni entrambe sono cancellate”.
di san Domenico a Villalago (AQ); il • Pellegrinaggio a Saint Joseph de Coti-
25/04/2015 all’Eremo di san Venanzio a gnac: nel Var (Francia meridionale): edi-
Raiano (AQ). zioni 2013, 2014 et 2015.
• 29/11/2015, pellegrinaggio organizzato • Segnaliamo a Bologna gli abituali pel-
dall’oratorio di Rimini, alla basilica del Mira- legrinaggi all’Osservanza nel mese marzo, a
colo eucaristico di Bagno di Romagna (FC). San Luca-Bologna nel mese di ottobre, e a
• P ellegrinaggio in Terra Santa, 20- Bocca di Rio nel mese di agosto.
28/10/2014. Una trentina di pellegrini italia-
ni accompagnati da 3 sacerdoti (don Caran- Esercizi Spirituali
dino, don Giugni e don Le Gal) hanno visi- La predicazione degli esercizi spirituali
tato i luoghi santi dalla Galilea alla Giudea. di Sant’Ignazio, secondo il metodo di Padre
• P ellegrinaggi regionali organizzati Vallet è un attività che occupa spesso i sa-
dall’Oratorio di Milano. - 12/10/2013 all’ab- cerdoti dell’Istituto sia in Italia che in Fran-
bazia di Chiaravalle vicino a Milano. - cia. Nel 2013 sono stati dati 10 turni in
4/10/2014 al s. Monte di Varese. - 3/10/2015 Francia (Raveau e Serre-Nerpol) e 4 in Ita-
al Sacro Monte di Orta s. Giulio (NO) e lia (Verrua). Nel 2014 sono stati dati 8 turni
all’isola di s. Giulio. in Francia (Raveau e Serre-Nerpol) e 4 in
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Italia (Verrua). Nel 2015 sono stati dati 9 dove s. Bernardo predicò la 2° Crociata. È
turni in Francia (Raveau e Serre-Nerpol) e stata invece un’edizione molto soleggiata.
4 in Italia (Verrua). • Colonia estiva B. Imelda Lambertini
Delle giornate di ritiro per la perseve- organizzata dalle suore dell’I.M.B.C. a Ver-
ranza si sono svolte inoltre a Serre-Nerpol rua per le bambine e le ragazze. 3 edizioni
il 4 marzo 2013, il 6 aprile 2014 e il 15 mar- dal 2013 al 2015 con un sempre crescente
zo 2015; ed a Raveau il primo novembre di numero di partecipanti.
ogni anno, come ormai è di tradizione. • I campeggi estivi con le suore di Cristo
Re, con l’assistenza dei sacerdoti dell’Istitu-
Campeggi e attività estive campi e Crociata to, si sono svolti nel 2013 a Molines nel
Eucaristica Delfinato; nel 2014 a Massello nella Val
• Colonia s. Luigi Gonzaga a Raveau in Chisone; nel 2015 a Bardonecchia.
Francia durante il mese di luglio. • Campeggio per i ragazzi in montagna.
- 2013: 23 bambini dei quali 2 spagnoli, 4 Si svolge ogni anno nella Alpi francesi per i
italiani e (novità) 1 americano. Don Steen- ragazzi a partire da 14 anni. 2013 a Pellafol
bergen è stato promosso cappellano per la nell’l’Isère. 2014 a Champagny-en-Vanoise
prima volta. Sono state visitate Paray-le- in Savoia. 2015 a Moulins-Vieux nell’Isère.
Monial (rivelazioni del S. Cuore) e le mi- • Segnaliamo anche 3 edizioni del cam-
niere di carbone di La Machine (molto ap- po per ragazzini a Dendermonde in Belgio
prezzate dai bambini, e non solo…!). durante l’estate.
- 2014: battuto il record di affluenza per
il numero dei bambini (tra cui 2 spagnoli, 3 Nuovi e vecchi oratori dell’Istituto
italiani, 2 belgi e 3 americani). È stata visi- In diverse città in questi ultimi anni
tata la cattedrale di Bourges (con la “scala- l’Istituto ha aperto dei nuovi oratori per la
ta” dei 400 gradini per arrivare in cima al celebrazione della s. Messa domenicale
campanile). È stata un’edizione molto pio- permettendo così di consolidare l’apostola-
vosa… to dei suoi sacerdoti.
- 2015: si è trattato del 25° campo fatto a • A Milano, dopo 15 anni che si affitta-
Raveau (Deo gratias) con un ulteriore re- va un locale in zona sud, finalmente, nel
cord di presenze di ragazzini (tra cui 1 spa- maggio del 2013, grazie anche al generoso
gnolo, 4 italiani, 3 belgi e 4 americani). Gita aiuto di molti fedeli ambrosiani abbiamo
al Vezelay, alla basilica di s. Maddalena da potuto comprare un locale in via della Tor-
DEFUNTI
- 25/11/2011 a Lecco funerali di Maria
Semplici munita dei sacramenti.
Anno 2013
- 19/02/2013 Gina Selber ved. Stenico
aveva ricevuto i sacramenti da don Ugoli-
no. - 5/04/2013 Enrico Garancini.
18/04/2013 Madeleine Marly, munita dei sa-
cramenti. - 31/03/2013 Françoise Guérard
des Lauriers (nipote di Mons. Guérard),
re 38, (zona viale Monza). Qui, dopo i ne- deceduta all’eta di 85 anni à Parigi, aveva
cessari lavori di ristrutturazione, si è trasfe- ricevuto i sacramenti con grande pietà nei
rito lo storico “oratorio S. Ambrogio”. Il tre mesi precedenti la sua morte. Funerali
locale, più grande del precedente, com- celebrati nella chiesa parrochiale di Chan-
prende una cappella artisticamente decora- zeau (Maine-et-Loire) e sepolta nella cap-
ta con accesso diretto dalla strada, una sa- pella funeraria familiale. Notiamo che la fa-
crestia, servizi e possibilità di ospitare il sa- miglia des Lauriers aveva comprato la chie-
cerdote. La prima messa è stata celebrata il sa messa in vendita dai rivoluzionari e
1° settembre ma l’inaugurazione ufficiale è l’aveva in seguito restituita – gratuitamente
avvenuta il 1° novembre 2013 con una mes- – alla diocesi dopo la Revoluzione. -
sa solenne (presenti don Giugni, don Ri- 6/05/2013 Marie-Laure Le Gal (madre di
cossa e don Carandino). don Jocelyn e don Thomas), dopo una lun-
• Potenza e Bari. Mentre andiamo in ga malattia e munita dei sacramenti della
stampa si stanno preparando le inaugura- Chiesa. I funerali si sono svolti, l’11 maggio
zioni dell’oratorio San Lorenzo Martire di nella cappella Notre-Dame des Dons vicino
Potenza e della cappella San Michele Ar- a Nantes, celebrati da don Thomas Le Gal
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MISTERI E SEGRETI
DEL B’NAÏ B’RITH
à
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Sodalitium
augura a tutti i suoi lettori e
fedeli
un Santo Natale.