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OTTOBRE 2018
10 Le Nostre Sentenze
12 Diritto Civile
13 Assicurazioni, Locazioni,
Responsabilità Civile
15 Osservatorio sulla
Cassazione
La Corte Costituzionale interviene sul 17 Il Punto Su
regime del licenziamento illegittimo
nel jobs act: maggiore discrezionalità 20 Biblioteca T&P
del giudice nella determinazione
dell'indennità, fermi i limiti massimi e 22 Rassegna stampa
minimi. & Eventi
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della retribuzione globale di fatto ed essere e 36 mensilità e questa dovrebbe rappresentare,
quantificata sulla base della mera anzianità di quindi, la “forbice” entro cui il Giudice
servizio maturata dal lavoratore: 2 mensilità per dovrà individuare l’indennizzo in ipotesi di
ogni anno di anzianità, senza discrezionalità licenziamento illegittimo.
del Giudice nell’adattare l’indennizzo alle
peculiarità del caso concreto. Venendo meno il meccanismo di computo
legato all’anzianità, pare dunque ampliarsi
Il comunicato ha evidenziato che "la previsione la discrezionalità del giudice il quale, nei
di un'indennità crescente in ragione della sola limiti massimi e minimi, potrà determinare
anzianità di servizio del lavoratore è, secondo l'indennità risarcitoria tenendo conto non solo
la Corte, contraria ai principi di ragionevolezza e semplicemente della retribuzione percepita e
e di uguaglianza e contrasta con il diritto e la dell'anzianità di servizio maturata, bensì anche
tutela del lavoro sanciti dagli articoli 4 e 35 di altre circostanze, dedotte eventualmente
della Costituzione". dalle parti, capaci di incidere in aumento o in
diminuzione sull'importo da assegnare.
Il comunicato precisa, quindi, che tutte le altre
questioni di legittimità relative alla disciplina Le motivazioni, in corso di pubblicazione,
dei licenziamenti sono state dichiarate, invece, saranno sicuramente illuminanti per
"inammissibili o infondate" e la sentenza "sarà comprendere il ragionamento seguito dalla
depositata nelle prossime settimane". Corte Costituzionale e il perimetro in cui la
stessa è intervenuta.
Da notare che la questione di legittimità era
stata sollevata dal Tribunale del Lavoro di In attesa, si apre sin da subito il tema degli
Roma, non tanto per la tendenziale eliminazione effetti e della portata di tale sentenza sotto il
della reintegrazione tra le tutele previste dal profilo strettamente giuridico, considerato che
jobs act in ipotesi di licenziamento, ma proprio una simile pronuncia si limita ad espungere
per le problematiche legate al meccanismo di una parte della norma senza naturalmente poter
quantificazione dell’indennizzo. equipararsi ad un intervento normativo.
La pronuncia di illegittimità costituzionale
In particolare, secondo il Tribunale remittente, comporta, infatti, non già l'abrogazione bensì
il contrasto con la Costituzione non veniva la disapplicazione della stessa, con conseguenti
ravvisato nell'eliminazione della reintegrazione ripercussioni sul “regime transitorio”.
– per altro, mantenuta nei casi più gravi - in La questione non è di poco conto e comporta la
favore dell’indennizzo economico, "quanto in necessità di chiedersi quali siano gli effetti di
ragione della disciplina concreta dell'indennità tale caducazione sui licenziamenti già irrogati e
risarcitoria, destinata a sostituire il risarcimento sui contenziosi pendenti, e quale sia il perimetro
in forma specifica, e della sua quantificazione". di applicazione temporale.
Dalla lettura del comunicato non sembra che la Naturalmente il Legislatore, nel frattempo, potrà
Corte sia, invece, intervenuta sui limiti massimi valutare di riformulare la norma, rendendola in
e minimi, originariamente previsti dalla linea col dettato costituzionale.
normativa e recentemente rivisti dalla Legge di
conversione del decreto Dignità. Attualmente, i
limiti minimo e massimo dell’indennizzo sono 6
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(il licenziamento) poiché il lavoratore è tenuto
non solo a fornire la prestazione richiesta, ma
anche a non porre in essere, fuori dell'ambito
lavorativo, comportamenti tali da ledere gli
interessi morali e materiali del datore di lavoro
o da compromettere il rapporto fiduciario,
comportamenti il cui apprezzamento in concreto
è rimesso al giudice di merito.
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riconducibili a quelle per le quali (maltrattamenti)
era stato condannato penalmente;
- le condotte private, e di cui alla sentenza
penale, non risultavano, pertanto, incompatibili
con il ruolo ricoperto dal dipendente per ragioni
di servizio;
- il giudizio prognostico sulla correttezza
e adeguatezza del comportamento futuro del
dipendente non poteva condurre a ritenere che il
lavoratore avrebbe reiterato comportamenti
quali quelli per i quali era stato condannato,
comportamenti che, pertanto, non erano idonei L'esecuzione di un ordine
a riversarsi sul piano del rapporto di lavoro e illegittimo impartito dal
quindi a compromettere la fiducia del datore superiore gerarchico: rilevanza
nel corretto futuro svolgimento del contratto di disciplinare ed applicabilità
lavoro da parte del dipendente;
- doveva escludersi nella specie anche
dell'art. 51 del codice penale
un danno all’immagine, affermato dalla società
Di Antonio Cazzella
quale conseguenza della eco mediatica che
aveva accompagnato la vicenda al suo inizio
Con la recente sentenza n. 23600 del 28 settembre
e nei momenti successivi, data la portata
2018 la Corte di Cassazione si è nuovamente
esclusivamente locale delle notizie di stampa e la
pronunciata su un tema che, nell’ambito delle
genericità dei riferimenti, in esse contenuti, alla
concrete vicende di un rapporto di lavoro,
identità del datore di lavoro, al ruolo ricoperto e
può presentare varie sfaccettature, ovvero la
al luogo in cui egli svolgeva, al tempo dei fatti,
rilevanza, ai fini disciplinari, del comportamento
la propria attività lavorativa.
di un lavoratore che esegue un ordine illegittimo
del superiore gerarchico.
Pertanto, a leggere la sentenza, si deve
Nella fattispecie esaminata, era stato richiesto
concludere che il disvalore della condotta tenuta
ad un dipendente di simulare l’esecuzione ex
dal dipendente nella propria vita privata, per
novo di alcuni lavori, con contabilizzazione
quanto (oltre a costituire un reato) la condotta
degli stessi nel sistema informatico, poiché,
possa essere ritenuta socialmente e moralmente
in mancanza di tale stratagemma, non sarebbe
odiosa, in assenza di ulteriori elementi (quelli
stato possibile inserire, nelle cartografie e nel
valorizzati in motivazione) non può giustificare
patrimonio aziendale, alcuni metri lineari di
la decisione del datore di non voler proseguire
tubature installate negli anni precedenti; tale
nel rapporto di lavoro.
operazione di simulazione dei lavori aveva
anche comportato il pagamento degli importi in
A parere di chi scrive, nel caso in esame siamo
favore delle ditte indicate come appaltatrici (che
a di poco border line tra il diritto/dovere del
non erano quelle che avevano eseguito i lavori),
Giudice di apprezzare la reale sussistenza
con emissione delle relative fatture, e tali somme
della giusta causa di licenziamento ed il diritto
erano state detratte da quanto dovuto a tali ditte
costituzionale del datore di lavoro all’autonomia
per altri lavori effettivamente eseguiti.
imprenditoriale.
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La Corte di merito ha ritenuto il licenziamento illegittimo impartito dal superiore gerarchico
illegittimo, in quanto il dipendente aveva deve tener conto del grado di divergenza
eseguito un ordine del superiore, necessario al dell’ordine rispetto ai principi dell’ordinamento
fine di aggiornare la cartografia ed il patrimonio e del carattere palese, o meno, di tale illegittimità.
aziendale ed ha quindi escluso, in tale contesto, Si tratta, evidentemente, di valutazioni da
l’intenzione di ledere gli interessi aziendali effettuare caso per caso.
nonché l’esistenza di altri profili di negligenza
a carico del lavoratore. Infatti, con sentenza n. 23878 del 2 ottobre
2018, la Suprema Corte, a distanza di pochi
La Suprema Corte ha riformato la decisione, giorni dalla precedente pronuncia, ha esaminato
rilevando, in primo luogo, che la Corte territoriale una fattispecie di licenziamento disciplinare
non aveva tenuto conto che l’ordine impartito intimato ad un lavoratore che, attenendosi alle
dal superiore comportava, pacificamente, la disposizioni impartite dal superiore gerarchico
violazione delle procedure interne, in quanto (nel caso di specie, l’Area Manager, che pure
diretto a far apparire nel sistema informatico, era stato licenziato unitamente al Direttore
come realizzati in quel momento, lavori di Vendite), aveva posto in essere comportamenti
posizionamento di tubature, in realtà eseguiti scorretti, in violazione delle procedure aziendali,
anni prima ad opera di altre ditte, e per i quali al fine di indurre la clientela a stipulare contratti
erano già stati effettuati i pagamenti. di fornitura di servizi.
La Suprema Corte ha, altresì, precisato che la La Suprema Corte ha confermato la decisione
mancanza di una procedura alternativa, che della Corte di merito, che aveva ritenuto
consentisse l’aggiornamento della cartografia, illegittimo il licenziamento, fondando tale
non valeva a rendere automaticamente legittimo statuizione sulla “estrema diffusività della
uno stratagemma attuato per aggirare le rigidità irregolare pratica commerciale, sulle pressioni
del sistema, essendo “certamente ipotizzabile effettuate in via gerarchica sul venditore … sulla
l’attuazione di interventi migliorativi sulle diffusa consapevolezza nell’ambito aziendale
procedure in uso ed anzi esigibile dai dipendenti, ed in capo ai massimi vertici della società di
in adempimento del dovere di diligenza e tali prassi irregolari finalizzate all’incremento
fedeltà, la segnalazione di inefficienze o limiti di fatturato”.
del sistema stesso”.
In questa situazione, la Suprema Corte ha
In particolare, la Suprema Corte ha rilevato rilevato che, fermo restando il disvalore del
che l’esecuzione di un ordine illegittimo del comportamento addebitato al dipendente,
superiore non è sufficiente ad escludere la appare “difficilmente configurabile la lesione
configurabilità di una giusta causa di recesso, dell’elemento fiduciario e la stessa ipotizzabilità
non trovando applicazione nel rapporto di lavoro del grave inadempimento soggettivo da parte
l’art. 51 cod. pen., che esclude la punibilità del del dipendente per essersi attenuto a specifiche
comportamento illegittimo, anche se costituente direttive e pressioni dei superiori in un sistema
reato, attuato per adempiere un ordine della lavorativo talmente pervaso da tali pratiche
pubblica autorità. irregolari da rendere difficilmente immaginabile
Pertanto, la Suprema Corte ha affermato che la per il lavoratore, anche in considerazione del
valutazione di sussumibilità, o meno, nell’art. ruolo rivestito, la possibilità di rifiutare di
2119 cod. civ. dell’esecuzione di un ordine adeguarvisi”.
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In particolare, la Suprema Corte ha evidenziato reindustrializzazione del sito produttivo iii) il
che, alla condotta addebitata al dipendente, non trattamento di CIGS sia richiesto quale sostegno
poteva attribuirsi – per le ragioni sopra illustrate al reddito dei lavoratori in esubero coinvolti in
- la medesima gravità di quella posta in essere specifici percorsi di politica attiva presentati
dal superiore gerarchico, ritenendo quindi dalla Regione nei cui territori sono dislocate le
dirimente, al fine di escludere la giusta causa di unità produttive in cessazione.
recesso, il complessivo contesto aziendale in cui
aveva operato il lavoratore. Il Ministero, con la circolare in epigrafe,
specifica le modalità operative per fruire del
suddetto intervento nelle ipotesi sopra indicate;
in particolare l’impresa deve stipulare uno
specifico accordo con le parti sociali presso il
Ministero del Lavoro che dovrà avere ad oggetto:
i) il piano delle sospensioni dei lavoratori
ricollegabile “nei tempi e nelle modalità” alla
prospettata cessione di attività ovvero al piano
di reindustrializzazione ovvero al programma
di politiche attive regionale”; ii) il piano di
trasferimento e/ o riassorbimento dei lavoratori
sospesi.
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politiche attive regionali. organizzazione, indispensabile ai fini della
La circolare specifica altresì che, stante la valutazione o analisi del rischio e dunque
particolarità dell’intervento in oggetto, la preliminare rispetto a tale attività.
suddetta istanza non sarà sottoposta alle norme
procedimentali previste, negli altri casi di CIGS, In caso di richiesta, il Registro deve essere
dall’art. 25 n. 148/2015 (che prevede, tra l’altro, messo a disposizione dell’Autorità Garante
che la domanda di CIGS deve essere presentata che, sul proprio sito, ha messo a disposizione le
all’INPS entro 7 giorni dalla conclusione della istruzioni sulla sua compilazione e tenuta.
procedura di consultazione sindacale).
Qui di seguito, le principali indicazioni del
Garante.
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alcune misure di semplificazione, potendo genetici, dati relativi a condanne penali o reati,
circoscrivere l’obbligo di redazione del registro ecc.);
alle sole specifiche attività di trattamento sopra • nel campo “categorie di destinatari
individuate (es. ove il trattamento delle categorie a cui i dati sono stati o saranno comunicati”
particolari di dati si riferisca a quelli inerenti andranno riportati, anche semplicemente per
un solo lavoratore dipendente, il registro potrà categoria di appartenenza, gli altri titolari cui
essere predisposto e mantenuto esclusivamente siano comunicati i dati (es. enti previdenziali cui
con riferimento a tale limitata tipologia di debbano essere trasmessi i dati dei dipendenti
trattamento). per adempiere agli obblighi contributivi) nonché
gli eventuali altri soggetti ai quali – in qualità di
Al di fuori dei casi di tenuta obbligatoria del responsabili e sub-responsabili del trattamento–
Registro, anche alla luce del considerando 82 siano trasmessi i dati da parte del titolare;
del Regolamento, il Garante ne raccomanda • nel campo “trasferimenti di dati personali
la redazione a tutti i titolari e responsabili del verso un paese terzo o un’organizzazione
trattamento, in quanto strumento che, fornendo internazionale” andrà riportata l’informazione
piena contezza del tipo di trattamenti svolti, relativa ai suddetti trasferimenti unitamente
contribuisce a meglio attuare, con modalità all’indicazione relativa al Paese/i terzo/i cui i
semplici e accessibili a tutti, il principio di dati sono trasferiti e alle “garanzie” adottate ai
accountability e, al contempo, ad agevolare in sensi del capo V del Regolamento (es. decisioni
maniera dialogante e collaborativa l’attività di di adeguatezza, norme vincolanti d’impresa,
controllo del Garante stesso. clausole contrattuali tipo, ecc.);
• nel campo “termini ultimi previsti
■ Quali informazioni deve contenere: per la cancellazione delle diverse categorie
il Regolamento individua dettagliatamente le di dati” dovranno essere individuati i tempi
informazioni che devono essere contenute nel di cancellazione per tipologia e finalità di
registro delle attività di trattamento del titolare trattamento. Ove non sia possibile stabilire
e in quello del responsabile. a priori un termine massimo, i tempi di
Con riferimento ai contenuti si rappresenta conservazione potranno essere specificati
quanto segue: mediante il riferimento a criteri (es. norme di
• nel campo “finalità del trattamento” oltre legge, prassi settoriali) indicativi degli stessi (es.
alla precipua indicazione delle stesse, distinta “in caso di contenzioso, i dati saranno cancellati
per tipologie di trattamento (es. trattamento dei al termine dello stesso”);
dati dei dipendenti per la gestione del rapporto • nel campo “descrizione generale
di lavoro; trattamento dei dati di contatto dei delle misure di sicurezza” andranno indicate
fornitori per la gestione degli ordini), sarebbe le misure tecnico-organizzative adottate dal
opportuno indicare anche la base giuridica dello titolare ai sensi dell’art. 32 del Regolamento
stesso; tenendo presente che l’elenco ivi riportato
• nel campo “descrizione delle categorie costituisce una lista aperta e non esaustiva,
di interessati e delle categorie di dati personali” essendo rimessa al titolare la valutazione finale
andranno specificate sia le tipologie di interessati relativa al livello di sicurezza adeguato, caso
(es. clienti, fornitori, dipendenti) sia quelle di per caso, ai rischi presentati dalle attività di
dati personali oggetto di trattamento (es. dati trattamento concretamente poste in essere.
anagrafici, dati sanitari, dati biometrici, dati
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■ Informazioni ulteriori: può essere indicazione e di continuo aggiornamento dei
riportata nel registro qualsiasi altra informazione nominativi degli stessi nonché di correlazione
che il titolare o il responsabile ritengano utile delle categorie di trattamenti svolti per ognuno
indicare (ad es. le modalità di raccolta del di essi risulti eccessivamente difficoltosa, il
consenso, le eventuali valutazioni di impatto registro del responsabile potrebbe riportare il
effettuate, l’indicazione di eventuali “referenti rinvio, ad es., a schede o banche dati anagrafiche
interni” individuati dal titolare in merito ad dei clienti (titolari del trattamento), contenenti la
alcune tipologie di trattamento ecc.). descrizione dei servizi forniti agli stessi, ferma
restando la necessità che comunque tali schede
■ Quali sono le modalità di riportino tutte le indicazioni richieste dall’art.
conservazione e di aggiornamento: il 30, par. 2;
registro deve essere mantenuto costantemente • con riferimento alla “descrizione delle
aggiornato poiché il suo contenuto deve sempre categorie di trattamenti effettuati” è possibile
corrispondere all’effettività dei trattamenti posti far riferimento a quanto contenuto nel contratto
in essere. Qualsiasi cambiamento, in particolare di designazione a responsabile che, ai sensi
in ordine alle modalità, finalità, categorie dell’art. 28 del Regolamento, deve individuare,
di dati, categorie di interessati, deve essere in particolare, la natura e la finalità del
immediatamente inserito nel Registro, dando trattamento, il tipo di dati personali e le categorie
conto delle modifiche sopravvenute. di interessati oggetto del trattamento, nonché la
Il Registro può essere compilato sia in formato durata di quest’ultimo.
cartaceo che elettronico ma deve in ogni caso • in caso di sub-responsabile, parimenti,
recare, in maniera verificabile, la data della il registro delle attività di trattamento svolte
sua prima istituzione (o la data della prima da quest’ultimo potrà specificatamente far
creazione di ogni singola scheda per tipologia riferimento ai contenuti del contratto stipulato
di trattamento) unitamente a quella dell’ultimo tra lo stesso e il responsabile ai sensi dell’art. 28,
aggiornamento. paragrafi 2 e 4 del Regolamento.
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Nello specifico, la sentenza ha ribadito il
Le nostre sentenze principio, già affermato dalla Corte d’Appello
di Genova, oggetto di impugnazione, secondo
cui il dirigente che invoca il pagamento
della retribuzione variabile deve allegare e
dimostrare a) quali sono i contenuti del sistema
di incentivazione e, dunque, b) i concreti
parametri a cui fare riferimento per poter
valutare, almeno in termini probabilistici,
che egli avrebbe potuto maturare il diritto al
pagamento del bonus rivendicato, se gli fossero
stati assegnati obiettivi coerenti con tale sistema
di incentivazione.
LA SENTENZA DEL MESE
Al riguardo, il principio di diritto affermato
1 Gli oneri probatori che dalla Cassazione è il seguente: “il dirigente
che invoca il pagamento del bonus deve fornire
incombono sul dirigente che
adeguata allegazione e prova degli elementi
invoca il pagamento della che, seppur in via presuntiva, avrebbero potuto
retribuzione variabile. consentire non soltanto la individuazione degli
obiettivi cui ricollegare la retribuzione pretesa,
(Corte di Cassazione, sentenza 28 settembre 2018 ma anche e soprattutto le circostanze dirette a
n. 23607) rappresentare il possibile raggiungimento degli
stessi da parte del medesimo.
Causa seguita da Tommaso Targa
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avrebbe diritto, per ciò solo, al pagamento circa due mesi (tenuto conto che, nel restando
del bonus in base al principio generale ex art. periodo, il dipendente si era assentato dal
1359 cod. civ. secondo cui “La condizione si lavoro per malattia) e, in tale lasso temporale, il
considera avverata qualora sia mancata per dipendente si era addirittura rifiutato di svolgere
causa imputabile alla parte che aveva interesse alcune delle attività proprie del nuovo ruolo
contrario all'avveramento di essa”. assegnatogli.
In proposito, il Tribunale ha affermato
che lo svolgimento, da parte del lavoratore,
unicamente per un breve periodo, soltanto di
alcune delle nuove mansioni che gli erano state
assegnate impediva qualsiasi valutazione circa
la lamentata dequalificazione.
Fermo restando quanto sopra, è stato
altresì osservato che, nella fattispecie in esame,
difettava anche il periculum in mora, poiché
il preteso danno alla professionalità era stato
dedotto solo genericamente e, in ogni caso,
stante la sua natura patrimoniale, era sempre
risarcibile per equivalente e, quindi, non
giustificava il ricorso al procedimento ex art.
700 cod. proc. civ..
2 Lo svolgimento, da parte
del lavoratore, unicamente
per un breve periodo di solo
alcune delle nuove mansioni
preclude al Giudicante ogni
valutazione circa il lamentato
demansionamento
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Secondo le intese raggiunte, le società
beneficiarie subentravano “…., in tutto
DIRITTO CIVILE il patrimonio attivo e passivo alle stesse
rispettivamente assegnato per effetto della
scissione in tutte le ragioni, i crediti, le azioni e
diritti così come in tutti i contratti, le obbligazioni
e le passività pertinenti ai beni trasferiti, quali
risultanti dai progetti di scissione, in continuità
di valori contabili”.
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patrimoniale non determina l’applicazione
della regola suppletiva di responsabilità per il ASSICURAZIONI, LOCAZIONI,
passivo di cui al terzo comma dello stesso art. RESPONSABILITA' CIVILE
2504 “octies” cod. civ., la quale è destinata
ad entrare in gioco allorchè la destinazione
dell’elemento del passivo non sia desumibile dal
progetto, e non già, semplicemente, per il fatto
che esso non figuri tra gli elementi esattamente
descritti (Cass. 24 aprile 2003, n. 6526)”.
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dal 2001 al 2007, e successivamente nel 2012 e di riuscire a ottenere una copertura assicurativa
nel 2013, l’attrice si era sottoposta a numerosi il più possibile aderente a tali esigenze e, in
interventi chirurgici, tutti in nesso causale con generale, mirando a collocarne i rischi nella
le lesioni subite nel sinistro occorso nel 1999. Il maniera e alle condizioni più convenienti per
Tribunale ha, quindi, affermato che il termine di lui.
prescrizione non può che decorrere da quando
l’evento lesivo si è verificato, ovvero da quando L'attività del broker si sviluppa nei tre principali
si sono verificate tutte le conseguenze lesive momenti della fisiologia negoziale: "un'attività di
fino alla stabilizzazione dei postumi permanenti. studio volta ad individuare la soluzione consona
Nel caso di specie, a giugno 2013 (data della alle esigenze dell'assicurando, la contrattazione
richiesta risarcitoria) i postumi non potevano con la compagnia per conto del cliente al fine di
ancora ritenersi stabilizzati sicché non poteva pervenire alla stipula del contratto e l'assistenza
decorrere il termine di prescrizione dell’attrice all'assicurato per tutta la durata della polizza",
per fare valere i propri diritti nei confronti sotto il profilo della gestione ed esecuzione del
dell’assicurazione. contratto.
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Newsletter
Per valutare la correttezza del comportamento
assunto dall'assicurato in rapporto agli obblighi OSSERVATORIO SULLA
informativi cui era tenuto nello stipulare la CASSAZIONE
polizza "vita", il giudice deve porre la sua
attenzione sugli elementi denotanti le condizioni
di salute presenti al tempo della sottoscrizione A cura di Stefano Beretta e Antonio Cazzella
della polizza, già noti o conoscibili da parte
dell'assicurato in base a un criterio di ordinaria di
diligenza, senza tener conto di quanto accaduto
ex post se non in termini di ulteriore elemento di
riscontro circa il collegamento logico-temporale
con lo stato pregresso di salute.
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Newsletter
inattività, computabile, consiste nella differente Con sentenza n. 23338 del 27 settembre 2018
condizione in cui si trova il lavoratore, il quale, la Suprema Corte ha escluso la sussistenza di
nel primo caso può disporre liberamente di sé un motivo illecito o, comunque, di un intento
stesso per un certo periodo di tempo (anche discriminatorio riguardo il licenziamento
se costretto a rimanere nella sede del lavoro o intimato ad una dipendente, affetta da una grave
subire qualche limitazione), mentre nel secondo patologia, al suo rientro in servizio al termine
caso, pur rimanendo inoperoso, è obbligato di una lunga assenza, in quanto: a) il datore
a tenere costantemente disponibile la propria di lavoro aveva effettivamente dimostrato
forza lavoro per ogni eventuale necessità. l’esistenza delle ragioni organizzative (che
Nella fattispecie in esame, la Suprema Corte comportavano la riduzione dell’organico
ha evidenziato, ai fini del giudizio di rinvio, del reparto amministrazione, composto da
che la prestazione deve essere remunerata in due unità), consistente in notevoli perdite
misura corrispondente al tempo complessivo di economiche consolidate negli anni; b) non
messa a disposizione delle energie lavorative sussisteva il motivo illecito determinante
occorrenti per lo svolgimento dei compiti più ovvero la discriminatorietà del recesso, in
strettamente operativi (sostituzione lampade quanto la dipendente non aveva fornito elementi
e lavori di piccola manutenzione); inoltre, la fattuali idonei a dimostrare la discriminazione
circostanza che l’automezzo di servizio si trovi (nel caso di specie, la dipendente aveva dedotto
nell’immediata disponibilità del lavoratore la prevedibilità di future assenze dal lavoro per
(che, quindi, non ha necessità di passare a cicli di terapie, l’addestramento della collega non
ritirarlo presso la sede dell’azienda) non licenziata in vista della riduzione di personale,
rileva al fine di escludere la fondatezza della il differimento del suo rientro in servizio dalla
domanda, in quanto ciò dimostra che l’inizio malattia motivato con una derattizzazione mai
della prestazione avviene proprio con il mettersi attuata, la sollecitazione al prolungamento
alla guida dell’automezzo. dell’assenza per malattia).
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gravità e concordanza di significato – la è costituito dall’art. 18, comma quarto, nel caso
natura discriminatoria del recesso, in quanto in cui la non corrispondenza tra gravità della
dimostrative di una scelta che sarebbe stata condotta e la sanzione adottata risulti dalle
operata, con i medesimi parametri, nei confronti previsioni dei contratti collettivi ovvero dei
di qualsiasi lavoratore privo del fattore di codici disciplinari applicabili, che per la stessa
rischio. prevedano una sanzione conservativa; al di fuori
di tale ipotesi, la sproporzione tra la condotta e la
sanzione espulsiva rientra nelle “altre ipotesi”,
per le quali l’art. 18, comma quinto, prevede la
tutela indennitaria c.d. “forte”.
IL PUNTO SU
Licenziamento disciplinare: il
giudizio di proporzionalità e gli
oneri probatori del lavoratore
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Newsletter
di capitali) che si concentrato nella ricerca e esito di una istruttoria prefallimentare, che
realizzazione di prodotti/servizi innovativi, ha coinvolto una società iscritta alla sezione
incentivando la crescita sostenibile, lo sviluppo speciale del Registro delle Imprese, quale
tecnologico, la nuova imprenditorialità ed start up innovativa ed oggetto di istanza di
occupazione, in particolare di quella giovanile fallimento.
(attraverso le cd start up innovative). In
Italia, in base a recente report elaborato a La resistente, nell’ambito di detto procedimento,
livello ministeriale e con il coinvolgimento aveva sostenuto che la formale iscrizione nel
di Infocamere, risultano presenti circa 8.900 registro speciale ed il periodico aggiornamento
società iscritte alla Sezione speciale del dei requisiti secondo la disciplina di cui alla
Registro delle Imprese riservato alle start normativa (art. 25 D.L. 179/2012) avrebbero
up innovative, con un complessivo capitale avuto natura costitutiva, precludendo quindi
sociale di oltre 499 milioni di euro (in media al Tribunale in sede prefallimentare – una
56 mila euro ad impresa). Il 70% delle stesse volta verificata la formale iscrizione nella
forniscono servizi alle imprese. La normativa predetta sezione ed i successivi aggiornamenti
in materia e, nel caso in esame, l’art. 25 del – di procedere ad ulteriori accertamenti sulla
D.L 179/2012 riporta i requisiti e condizioni sussistenza o meno dei requisiti richiesti per
per poter accedere a detto registro. essere considerata una start up innovativa.
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Newsletter
pari o superiore al 15% del maggior valore tra della società che, pur essendo una società
costo e valore della produzione. Infine, aveva commerciale, sarebbe sottratta al fallimento
disposto accertamenti sulla titolarità ( anche sulla base della mera dichiarazione del legale
quale depositaria o licenziataria ) di almeno di rappresentante, a scapito delle ragioni dei
almeno un diritto di privativa industriale. creditori.
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Newsletter
BIBLIOTECA T&P
Benvenuti al lavoro
A cura della Redazione Biblioteca
“Ambire a un posto di lavoro” è al giorno d’oggi un’aspirazione legittima quanto complessa, viste
la difficoltà generale e la disoccupazione diffuse in molti Paesi. Ma al significato primo di questa
affermazione (‘desiderare un’occupazione stabile’) soggiace anche un secondo significato: il ‘posto’ di
lavoro non è solo un impiego, ma anche un ‘luogo’ in cui svolgere le proprie mansioni, in cui interagire
con colleghi, collaboratori o clienti, in cui esprimersi e riconoscersi.
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Newsletter
un caffè; il meeting si fa in treno, nel salottino
preposto, per sfruttare il tempo del viaggio; il
lavoro si svolge dalla propria cucina postando un
contenuto su un canale social. Luoghi perlopiù
ben attrezzati, ben arredati, piacevoli, comodi,
che suppliscono peraltro spesso alla mancanza
di disponibilità, da parte degli interessati, di una
sede che sia adeguata, per dimensioni e standard,
alle esigenze del business. Il che, come si vede, fa
sì che il fenomeno non sia limitato a un territorio
per così dire privato, ma interessi - e in un certo
senso condizioni (se non addirittura plasmi) - lo
stesso tessuto urbano e sociale e gli investimenti
a questo connessi.
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Rassegna Stampa
Le Fonti Legal: Settembre 2018
L'applicazione del GDPR nella gestione del rapporto di lavoro
Damiana Lesce
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Rassegna Stampa
Diritto24 - Il Sole 24 Ore: 12/10/2018
Privacy, il registro dei trattamenti. Le istruzioni del garante
Damiana Lesce, Paola Lonigro e Valeria De Lucia
YouTube: 17/10/2018
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23
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01 ottobre 2018
Avvocato dell’Anno Pubblico Impiego - Angelo Di Gioia
Studio dell’Anno Contenzioso
CONVEGNO – IL TRASFERIMENTO DI
AZIENDA: PROBLEMI ATTUALI
03 ottobre 2018
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