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s73
t
NUOVO TRATTATO
Di qualjìvoglìa sorte
DI VERNICI
Comunemente dette
DELLA CHINA
Formate secondo , che si pratica in Francia y
in Inghilterra , ed in altre parti dell'
Europa .
Trutte da molti Autori Chjficl , e moderni Professori di quelle $
ton un modo affli! fatile , e particolare in fino ad ora non
mai ritrovato da niuno persciogliere perfettamente
La Gomma Copale
Per servirsene per le Vernici con lo spirito di Vino*
scoperto dall'Autore del presente Libro.
E di pìi
Li modi per dorare , ed inargentare sì a fuoco , che
in quaisivoglia altra maniera-, e con altri
vantaggiosi rari , sicuri , ed approvati
segreti
Esposto il tutto dal Capitano
ANGELO MARIA ALBERTO GUIDOTTI
BOLOGNESE
Dedicato al Nobil Uomo Signor Conte
MARIO MAGG.RE SCARSELLI
Colonnello d'un Terzo delle Milizie di Bologna3e Capitano
della Compagnia Colonnella di detto Terzo .
NOBILISSIMO SIGNORE.
Dilettante di Vernici.
.\
6
getti dilettanti , e professori . E ficcome in fè
tutte le vernici Jbno buone , e non pojjòno riu
scire eattive giammai , per chi le sa maneg
giare , non essendovi differenza dall' una all'
altra , Jòlo che una è formata con lo spirito ,
e V altra olio/a ; una è pia dura , e l" altra
più tenera; una più luciday e V altra meno;
così col variare ne rie/ce qualcK una di vo-
fìro gusto . Per ciò non vorrei , che il dilet
tante , che desidera operare intorno alle det
te y senza avere pratica , e sorta s perdesse
a" animo , se veda , che la prima , la seconda ,
e la terza volta non ci riesca a tutta perfe
zione , perchè operando y s quelle noti gli pia
cessero , gli piacerà la quarta , o la quinta ,
e non bisogna foraggiarsi y e rifarsi dallo
spendere ; perchè quelle che non sono venute a
tutta perfezione servono a qualche cosa ancor
effe . Devefi avvertire , che sarebbe necessario
un Fornello , perciocché quello vi faciliterà lo
scioglimento delle Gomme , e se non le potefìe
seiogliere affatto , ne ricavarete almeno mag
giore , e più forte tintura . E soprattutto bi
sogna , che lo spirito di Vinosa sstemmato af
fatto , e servitevi del Sale di Tartaro , che
molto vi potrà giovare : Che le Gomme , Re-
sne , Spiriti , ed Ogli fieno perfetti , puri , esn-
ceri, perchè sè non saranno tali nulla potrete
ope-
operare . Osservate bene , che ilsàggiolo, o al
tro vajò di vetro ove voletefare le Vernici con
lospirito di Vino , Jìa ajsaì grande , acciò posti
dentr effò circolare loJpirito , e che ilfuoco]**
moderato , acciò non crepi il vaso . Verfine bijb\
gna armarsi di una buona pazienza , e non ave,
refretta , perchè il tempofa venire ogni cosa a
perfezione , e bisogna lasciare riposare le verni
ci prima di porle in opera , che sèmpre ver-
ranno di miglior gusto .
Vi ho posti altri segreti per dorare , ed inar
gentare in varie maniere Q intendèndomisèmpre
di non parlare con professori , masolamente con
dilettanti , e curiosi di sapere ) le quali ho io
vedute riuscire perfettamente ; e specialmente
quelle di dorare , ed inargentare a fòglia, che
è una delle cose , che smancano nella nostra Cit
tà , e che consómma facilità Ji puole esercita
re . Ritrovarete due metalli de' quali chi nefar
rà uso resterà molto contento . Per fine avrete
diversi altrisegreti tutti ancor essisinceri e si
curi , sì nellì medicinali , che in altre materie ;
E sopra tutto prevaletevi della polvere per le
febbri, e della radica per il male de denti .
Havvi il modo di pulire li denti , e ciò esatto
fé mai vi ritrovaste in campagna , o lungi dà
dentisti, o cavadenti vi potiateservire da voi,
essendo quelli li veri segreti , che loro tengo-
A4 no .
s
no . V' ha quello ancora di colorire V oropel
le per Jino ad ora da noi non praticato , dell'
imbiancare le tele , pulire li quadri f la pel'
le per li rosàri, ed altri parecchi' persperi
mentare i quali non v' è pericolo , che gettiate al
vento li vojlri danari . La polvere daschioppo
è rara, la pajìa da dare alti Tesi, provata
chef avreteJò , che rejlarete contento ; e la biz-
sarta di candire un fiore sarà restare chiunque
sa, che non abbiavi/lo il presente libro. Gli
altri segreti , potrannosrvire in campagna , o
in altre congiunture , nelle quali non vogliate
spendere molto , ed avere il vostro intento . Ag
gradite di buona voglia il mio buon cuore ,
mentre vi ho fuelate molte cose , che a me era
no molto care; e vi prego a compatire , e per
donare tutti gli errori , ne quali v incontrasse
leggendo questo libro , cheforfè nonfaranno po
shi , e vivete felici.
LI-
■■9
LIBRO PRIMO.
TRATTATO DI VERNICI
Delle Gomme*
.
IO
tome a suo luogo fi descriverai perchè ciò è uno
sbaglio grave , e si deve avere in considerazione,
che le Gomme s' hanno a sciogliere con ingre
dienti acquosi della qual specie è so spirito di Vi
no", e simili, o pure? che tendano all'olioso;
e le Resine con ingredienti resinosi , secondo la
scuola del Sig. Dott. Giuseppe Monti Bottanico
famoso , ed altri autori , come abbasso si dimo
strerà .
Mod$
«a
Dell'altre Gomme I
DellQ
20 I
Dell'Olio cotto.
*
25
doti unicamente della loro, Vernice cavata dalla
Gomma, o sia Retina , che stila dalla corteccia ,
fenduta che sia, dell'Arbore simile al Terebinto ,
da loro chiamato Ci, come asserisce il P. Marti
no Martini nel suo Atlante Cinese , la quale è
per lo più di color fosco , e tale Resina la incor
porano con varj colori , ma i più pregiati sono il
giallo , che s' accosta all' oro , ed il nero . Fanno
poi certi baisi rilievi con polvere di mattoni cotti fi
nitima impastata con detta loro vernice , che poi
indorano , e ne coloriscono pochi . Volendo noi
imitare questi basti rilievi, e non avendo la loro
vernice , si potrà farli intagliare in legno , op
pure in altra maniera a beneplacito di chi opera >
ed incolarli con colla forte , che a tale oggetto se
ne dimostreranno alcune, con dargli poi il mor
dente , e poscia dorarli con soglia d' oro , avver
tendo però, che sia bene asciutta la vernice , se
al restante del lavoro ne t'osse stata data , altri
menti si attaccherebbe l'oro. Li lavori poi di
Piante , Uccelli , Farfalle , e simili , devonsi fare
con ottoae in polvere . Avvertendo bene , che detta
polvere distemperata con acqua di Gomma non si
può dire col pennello sopra le vernici; ma bisogna
servirsi del mordente, che è cosa diinciliflima .
Altri Mordenti,
Mor~
28
Mordente air uso rf' Inghilterra per mettere
V oro sopra la Carta .
AD un' onzia di Gomma arabica non molto li
quida renduta , si unisce tanto di miele, che
non giunga a superarla > perchè non si asciutte
rebbe , che difficilmente , come si secherebbe trop
po se il miele sosse poco, indi, servata ugua
glianza nella dose, si unisce alla mistura fumo di
rasa, o terra gialla di Roma ben fina, o Biacca
quando se ne vuol servire perl' argento C la quale fa
che si secchi anche più presto) . Se poi tale inverni-
catura li seccasse oltre il dovere , onde non prendes
se T oro ; in tal caso alitandole sopra lo riceverà otti
mamente.
De Colori.
Inchìofìro Jòpraffino .
C Per
Ver fare V Azzurro dì 'Berlino l
S Angue di Bue , che non solo sia stato scosso ,
et agitato nell'atto, che dalle vene dell'ani
male scannato sgorga fuori per impedire, che
dall' aria non si coagoli , ma passato ancora per
tela chiara onde sottilizzare si possa ; e si pone o
' in un vaso di terra ben vernicato > o in un altro
di ' rame stagnato a seccare , adoperandosi , che I
il calore del fuoco a tal vopo preparato sia me* 1
diocre , perchè se sosse violento , potrebbe spoglia
re il sangue del suo sale volatile, dal quale si
vuol , che dipenda il colore . Gli altri ingredien
ti poi , che van con esso , sono li seguenti . Sale
cavato dalla cenere comune , seccato a qualunque
grado di fuoco, e ben guardato dall'aria umida ,
<*nde non si sciolga ; et Allume di rocca. Il mo
do di fabbricarlo è il seguente.
Si preade una libbra del sale di cenere , et un'
altra del sangue preparato come sopra , e ridotti
in sottil polvere , si mettono insieme a fonderti ,
e a calcinarsi in un crogiuolo di ferro, o in al
tro somigliante vaso in mezzo a gran fuoco di
fornello , avvertendo che qualunque sia il reci
piente , esser dee capace di maggior quantità , on
de restar vi possa un terzo di vano . Quando la
fusione comincia a tarsi , bisogna con una spato
la di ferro andar mescolando la mistura, e proc-
curare , che non si attacchi alle pareti del vaso;
nè crescendo il fuoco , e con violenza bollendo ,
s' alzi alla sua bocca , e fuor d' esso si spanda .
"Così si dovrà contmuare ad operare, finchè il'
tutto non si veda ridotto, come stagno fuso, e
Calcinato.
Compiuta in tal modo la calcinazion della ma*
te--
erìa, deesi cava* dal fuoco con una tanaglia il
aso , e versar la fuiìone sopra un piatto di. fer.
a , rompendo in pezzetti colla stessa tanaglia i
orpi calcinati insieme , i quali riposti in un vaso
i terra, s' hanno a guardare dall' aria .
Ciò fatto lì prenderanno libbre quattro di Allu-
tie di rocca, e si porranno in un vaso di rame,
versatevi sopra libbre quattordici d' acqua comu-
e , o di pioggia , si metterà al fuoco , e sopr'
To si lascierà stare , finchè l'Allume sia ben di-
iolto nell'acqua. Ottenuto un tal fine si teltre-
a 1' acqua alluminosa , e perchè venga chiarissi-
ia nel feltrarla , si porrà tra due pezze un foglio
i carta sugante , e si farà che la colatura gron-
i in un vaso di terra ben ver nicato , e pulito .
Fatta quest' operazione si prenderanno libbre
re di sangue col sale calcinato come sopra , e si
orranno in un vaso di rame versandoli addosso
bbre nove di acqua comune , o di pioggia , op-
ure di fonte , che meglio sarebbe , e si faranno
jllire , aifinchè n' esali il sale volatile . Appresso
feltrerà la decozione calda com' è con mag-
or diligenza ancora di quella, che si usò nel
Itrare l'acqua alluminosa, la quale dee essere
ata preparata prima di far la bollitura della
uteria calcinata, e riposta in un vaso di terra
en vernicato . Per proseguire 1' operazione , si
ari mano ad un vaso di rame , che sia capace
i cento libbre d' acqua almeno, e in esso si ver*
:rà prima l'acqua alluminosa , che sia calda , indi ,
)pra questa, l'altre in cui fu bollita la materia
ilei nata , avvertendo di rimuovere la mistura
»n una spattola di legno , onde la schiuma , che
:nne dalla union delle materie alla . superficie
ditata dalla effervescenza delle particole allumi-
.-. C 2 nose
«ose e falìne, fi scemi, e svanisca. Svanita eh
sia , si copre , e così coperta si lascia per ore de
dici almeno quietare , e raffreddare la mistura del
acque unite , affinchè le agitate particelle in, isti
to di quiete si precipitino , e saccian sedimento
per aver il quale meno imperfetto sembra , eh
si potesse cessata 1' effervescenza , e in conseguer
za svanita la schiuma , feltrare la materia . Pe
far la filtrazione bene , si deve adoperare un par
ho lino , che non abbia peli , affinchè la materi
più grossa , che resta ad esso attaccata nel passai
|,io dell' acqua , facilmente si distacchi . La sp<
zie di pasta bianchiccia, e un poco cerulea, eh
fi caverà dalla pezza , si dovrà porre di nuov
nel 'vaso di rame , cui si verseranno sopra libbi
14 d' acqua comune , nella quale fieno state scio
te libbre quattro di Allume di rocca servendo
nello scioglierla dello Itesso metodo , che nell
prima s' è tenuto • Nel versare che fi farà 1' acqu
alluminosa sopra 1' accennata pasta, bisogna p<
unir bene le materie , mescolare con un legno
e rimuover l'acqua d' attorno, nè da tafopei
desistere, finchè 1' eccitata schiuma , che dalla so
za delle particole tumultuanti viene alla superi
eie dell'acqua determinata, non trovisi distrutta
Ottenuto un tal fine, si dee lasciare in quiete .
materia per dodici ore almeno , passate le qu
li , s' ha a levar 1' acqua chiara decantandola , pro
curando di usare ogni diligenza , che con et
non esca niente di fondo • Anzi consigliano ale
ni il feltrarla, acciocchè niente di colore si perd;
Se 1' acqua nel passare conduce seco del torchine
si dovrà di nuovo ripassare , per aver maggi1
quantità di colore. lì' quale riuscirà molto b<
lo , e perfètto , se la descritta operazione fi rep
«he
cherà per là terza volta. E se pure non bello»
ma bellissimo si volesse, potrannosi adoperare al*
tre libbre 4 di Allume sciolta in 14 d' acqua co*
mune, e così rifacendo l'operazione più volte
descritta , fi avrà .
Terminata dunque 1' ultima delle operazioni
testè dette , si dovrà con destrezza colare 1' acqua ,
e sopra il colore che. resterà nel fondo del vaso
tornare a versare libbre 18 d'acqua piovana, o
di fonte chiarissima, affine ,di purgare il colore,
per la qual cosa si darà mano ad una spattola di
legno, e si rimenerà la materia fin tanto che sia
ben bene mescolata. Si lascierà poi in quiete, e
fatta la precipitazion del colore , si separerà dall*
acqua destramente decantandola , e colandola .
Tali lozioni fi possono replicare tre o quattro
volte , e secondo il bisogno .
Si vuol notare , che per conoscere se 1' opera
tion sia venuta perfetta ; non sol 1' acqua, ma il
colore medesimo ester dee di sapor dolce , impe
rocchè un tal sapore mostra chiaramente , che 1*
Allume di rocca è del tutto perduto ; e così ha
da eifere , perchè , se ve ne solfe qualche porzion
rimasta , il colore non potrebbe dirsi di tutta la
perfèzion , che si cerca .
Se mai avvenisse, come non di rado avviene >
che il colore tendesse qualche poco ai bianco >
1' accorto operatore dee cessare dall' operare, per
chè non solo non potrebbe giovargli ; ma perde
rebbe il tempo tirando innanzi ad operare.
Levato poi il colore dal fondo del vaso , si sten
derà sopra una carta pulitissima distesa sopra uno,
o più piatti grandi al bisogno , e si riporrà all'
ombra , e non al sole , o al fuoco , perchè ti
secchi .
QS La
38
La defcritta operazione come ogn* un vede
jnolto fporca, faticofa e rincrefcevole ; il perc
. non difperi , chi in efla non è perito , fe a
prime o feconde prove non ci riefce. Il tempi
la deftrezza , e la pazienza famio Г uomo ma
firo in ogni più ardua cofa .
AU
A3
Altro color rojjà .
Mo-
Alodo dì fare una hellìjjìma macchia
di Tartaruca .
Dàlia Porporina.
o
LA porporina si macina con un dito in una sco
della , entro cui sia orina chiara, o lisciva
vergine. Macinata che sia,si lascia precipitare a ton
do, decantando poi con destrezza o l'orina , ola li
sciva adoperata . Ciò fatto , si replica 1' cperazicn,
medesima , finchè il fluido usato sia chiaro addive
nuto ; in appresso si cola per pezza , e colato ,
si unisce alla materia che reita sulla pezza Zaffe
rano , sciogliendo in apprelso la mistura con
acqua di gomma. Serve questa Porporina così pre
parata per dare naturalezza a qualche lavoro»
quando vogliasi, che inaiti il Bronzo,
De Sbruffi .
A
53
A fare uri altra Colla, che attacca lì Vetri,
le Porcellane , le Majoliche , le Offa ,
e simili.
D 3 AU
54
Altva .
Altra .
/
55
nuovo,' e ben vetriato, che contenga tanto d,
acqua , che sia a proporzione della Colla, e Zuc
chero , ma in abbondanza per la coccitura , e
callo , che deve fare ; nell' acqua suddetta si poti
ne ad ammollire la Colla spezzata in minuti pezzetti
per sin , che sarà bene inumidita , e dopo se gli pon
ile il Zucchero , dopo ciò si saccia ogni cosa bollire ,
finchè la materia sia callata due terzi , e vedasi ri
dotta a buona consistenza, levandogli continuata
mente tutta la schiuma , che farà con un cucchiaro .
Ciò fatto formarete pezzetti di detta Colla , come
Caramelle , e se ne serve per tenerla in bocca ,
tanto , che venga ben umida come sciolta per
darla alla carta , ad effetto di unirla. In cambio
della Caravella, si puole servire delle budelle
dello Sturione cotte disfatte nel Zuccaro suddetto*
Modo di adoperarla.
Altra Vernice .
ftp
Vernice Persiana , o Araba.
Altra Vernice.
Altra simile .
A-
[Altra Vernice .
Vernice o/cura.
PRendesi Spaltro del più lucido , e del pi
bello , che si possa avere , si riduce in fotti
polvere , e lì pone in una pignatta nuova vitni
ta a sciorfi a forza di fuoco lento in acqua <
Ragia, la quale deve avanzare sopra. lo Spalti
un dito in circa , sempre mescolando 1' una ,
71
l'altro > finché restino insieme perfettamente in*
corporati . Avvertasi però , che se la Vernice non
iscorrelse bene , se le deve aggiugnere nuovamen
te acqua di Ragia in quella quantità , che si ve
de abbisognare . Ciò fatto, si cola , e si conser
va lungamente in un vaso, ma che sia ben
chiuso .
Altra Vernice.
Ahra Vernice,
QUefta fi fa col porre nell' Olio cotto la Vej
nice d'Ambra i e colГ incorporar dopo
■~ uno , e Г altra con Gomma Lacea ,
Gomma Arabica difciolte prima nella Tremer
tina .
Al-
Altra Vernici'.
Vernice chiara .
Vernice bianca .
Vernice da Oro .
i Trementina onzie otto, Aloè Succo-
trino dramme due, Zucchero fino, cioè candito
un'onzia.'Sì l'Aloè, che il Zucchero, si devo
no di per se pestare sottilmente. Poscia si pren-
de 1' Al oè, e s'infonde il primo nell'Olio ben
caldo; indi vi s' aggiugne il Zucchero.
Altra Vernice .
Vernice lujìra .
76
mentina di Venezia onzie dodici ; Gomma Lac
ca in tavolette sottilmente polverizzata onzie
tre, ed a forza di fuoco lento, s' ha a far scio
gliere la Gomma testè detta nella Trementina.
I)isciolta che sia, e bene colla medesima incor
porata , si dee versare nel vaso dell' Olio cotto .
Dopo questa seconda operazione , si prenda un
onzia d' Olio di Lino, ed una mezza d' Ambta,
o Carabe ridotta in polvere fina , ed uniti in un
vaso di vetro , si pongano sopra carboni accesi
coperti di cenere calda, e per gradi di fuoco ,
il faccian bollire. Quando l'Ambra è sciolta,
s' uniscono insieme cotelte due composizioni calde
mescolandole bene con ispattola di legno. Com
piuto a questo , si leva il vaso dal fuoco , ed ag-
giugnesi alla materia tre onzie di Terebinto ado
perandosi , che a forza di rimescolare la massa,
s' incorpori bene colla medesima. Quando ì' unio
ne è fatta , si cola per pezza , e si conserva in
un vaso di vetro. Per rendere ancor più perfetta
la descritta Vernice, le si può aggiugnere tre on'
zie di Gomma Copale, la quale ( per le Vernici
oliose ) si fa disciogliere nello Spirito , e nell'Olio
di Spiga, o di Ab'ezzo . Ci è chi asserisce , che
la Gomma Lacca si sciolga colla Ragia di Pino,
ma ci sono molti classici Autori , che fon di pa-
xere , che non si possa sciogliere , se non se , eoa
Mestrui acquosi , o collo Spirito di Vino perfetto)
e da ogni flemma spogliato .
I Ter
\
decantata di Am-
bra , quantunque nella sua composizione
- non ce n' entri come si mostrò , quando
s' insegnò di farla , si fa nel modo seguente . Si
prende una porzione di Gomma Copale ridotta in
polvere , ed un poco d' Olio cotto per far dell*
una , e dell' altro quell' uso , che or ora si dirà .
Si scalda poi una sufficiente quantità di Vernice
d Ambra, e in essa s'infonde la Gomma Copa
le polverizzata, ed a lento fuoco si -fa discioglie
re. Disciolta, che sia, se le aggiugne l'Olio
cotto , non molto denso nella circostanza di do
ver render la Vernice obbediente al pennello >
e fi fa cuocere sopra il fuoco. In vece della Gom
ma Copale , si può usare quella d' Olivo .
Avvertasi , che quel metallo , che fi vuol co
prire colla Vernice , deve prima estere pulito col
la Pomice asciutta, o bagnata che sia, e se lo
Tuoi lucido, brunito , o lustrato ; indi scaldasi sópra
ilfuoco, e fatto tiepido, se gli dà sopra una ma
no di Vernice , la quale vuol estere più oliosa
della seconda mano, che se gli deve dare; que
sta si mette sopra carboni accesi in un trepiedi ,
od altro simile arnese a cuocere , osservando , che
questa, prima mano non venga troppo cotta; po
co dopo si leva dal fuoco , e se gli dà la secon
da mano ; cui fatto , si deve pigliare collo
linimento indicato dal chiarissimo Padre Bonan*
ni segnato a calce del libro Fig. 3 , e così in*
verniciato colla seconda mano, se gli dà il nera
col
7»
eoi fumo di qualche cosa di resinoso , come sareb
be per modo di esempio Torcia da vento, oppu
re con Pece greca avvolta in carta , o candela
di sevo, o altro simile, che faccia affai fumo,
perchè non solo ajuta col calore a spianare , e ad
uguagliare la Vernice, ma le dà un bellissimo
nero , e molto lustro . Ciò fatto , si pone di nuo
vo sopra il fuoco, e colà si lascia, finche la Ver
nice sia vicina ad effere cotta , locchè si conosce
rà toccandola con un piccolo frusto di legno in
un luogo, che non possa restar offeso; il quale
se non verrà della Vernice spogliato , segno è ,
che la cottura è perfezionata; ed allora si leva
dal fuoco, e di per se raffreddare si lascia. Un
altra nota, che indica, la Vernice essere cotta,
e rassodata , è la diminuzione, e cessazion del
fumo, che da principio s'alzava dalla superficie
del metallo inverniciato .
Lo strumento indicato dal Padre Bonanni è
composto di quattro verghe di ferro unite in
A , le quali nelle loro estremità B. C. D. E. sono
dentate nella parte interiore a guisa di lima gros
sa, e nella parte esteriore I. O. dentate in ma
niera tale , che 1' inserito anello I. O. resti colà
fermo, e .stringa, le quattro verghe in modo, che
li denti f^Jjppfergbe B. C. D. £. abbraccino la
lastra F, non possa cadere , ne smuoversi;
anzi venga sottenuta , e rassodata, per poterla
maneggiare comunque si voglia. Tale industrio
so strumento serve ancora per que' Rami , a i
quali vogliasi dar la Vernice da intagliare, come
appresso si dirà. , ,.- . •
f . » . . • . . - i ;
Ver-
79
Vernice da usarsi per qui" Rami , the voglionjì
intagliare ad acqua forte.
Vernice lustra.
4k
«7
Ver
Vernice da usare sopra le Carte Jìampate
che sembra Talco .
4h.
Altra simile I
Vernice da Rampare.
Q 3 Deff
103
v
Dell ' applicazione dell 1 Amalgama ;
Al»
io6
Altro modo di colorire V Oro, e l 'Argento ,
vale a dire a oro e bianco.
Pulimento da Oro.
T Ripolo fino , e di bel colore oncie i , Zolfo
in canna mezz' oncia, Antimonio un quar
to. Si macina ogni cosa insieme ben bene con
aceto forte , ed incorporate che fieao tutte cole
tte
lop
fte cóle, fi fanno in pallotole, o in altra forma ,
e si conservano .- Si adopera sopra l'Oro con ace
to serte , e stecchetti .
Saldatura di Oro .
C Arati 20 d'Oro fino, carati 5 Rame , Arse
nico un grano , ed Argento carati 5 . Si pon
gono in un crogiuolo l'Argento , ed il Rame;
fusi che fieno insieme , si unisce alla fusione 1' O-
ro , e 1' Arsenico , e quando anch' essi coll' altre
cose fon fusi, e bene incorporati , la saldatura è
satta .
Inargentatura a fuoco .
ARgento di Francia bruciato senza polvere, e
ben netto , un ottavo ; Acqua forte da parti
re un quarto ; Sale Armoniaco bianchissimo un
ottavo; Sublimato carati quattro; prendesi l'ot
tavo d' Argento bruciato , ed il quarto d' oncia
d'Acqua forte da partire, ed unito l'uno all' ali
tra , si pone in un gropetto di vetro capace , e
fossi scaldare al fuoco , finchè 1' argento sia sciol
to. Appresso questo , si piglia un pignatto con.
acqua chiara e tresca , in cui s' infonde un po
co di sale , o salina bianca, e dietro a questo,
si versa nel pignatto il fuso argento colf acqua
tòrte , e si pone sul fuoco a bollir leggermente ,
sic da qu«llo si rimuove , finché J' argento non
siasi unito in uno, o più globetti. Quando que
sto sia accaduto , si leva dal fuoco , si decanta
l'acqua con destrezza, acciò resiino nel pignatto
gli accennati argentei globetti , i quali si fanno
cadere in un piatto , ed ivi si lasciano posare ,
onde n' esca da essi tutta 1' acqua che contengo
no, la quale deesi pur essa decantare, per aver
agio di tornar a versare nuov' acqua calda un po
salata sopra loro per dolcificare l'argento, il qual
si dolcificherà ancor meglio, e perderà tutto 1' o-
dorè dell'acqua forte, se si tornerà a fare per la
seconda volta bollire.
Ridotto a tale stato l'argento, devi poi piglia
re un vaso di rame , o in sua vece , una pignat
ta nuova, e in essa porre un boccale d'acqua di
pioggia, o di fonte, con entro Tartaro di Botte
di Bologna libbre una, Sale bianco mezza libbra,
C metterla al fuoco a bollire, e quando bolle , in
fondervi dentro un po di Rame, oppure cinque ,
o sei mezzi bajocchi ( s' intende sempre , quando
il vaso non sia di rame ) lasciandoli ivi stare a
bollire per un poco. Appresso , s' ha a preparare
la imbianchitura d' argento rimasta nel piatto , e
unire ad essa carati 20 di Sale Armoniaco, altri
20 di Sai Gemma , se di questo vuoi far uso, non
essendo egli necessario, mentre tant' e tanto sen
za esso vien bene il lavoro; altri 20 di Sale co
mune bianco, o di Salina, che sarà migliore ; e
finalmente carati 4 di Sublimato , le quali cose
tutte ridurrai in sottiliffima polvere , mancinan-
dola ancora , se 1' uopo il richiegga ; nel che fa
re , andrai spruzzando la materia con acqua pu
ra e limpida > onde con ciò la composizione posta
rendersi al pennello obbediente , e addivenire li
quida come salsa. Fat-
lit
t . Fatto questo, devi poi prendere quel Metallo,
Ifia Ottone , o sia Rame , che vuoi inargentare ,
e porlo sul fuoco a diventar rosso , e quando lo
sarà , lo devi levare , e tosto infonderlo nella
pignatta, o vaso di rame che sia , che avrai la
sciata sul fuoco , e nella materia che contiene *
far che bolla per un pezzetto , per poscia bollito
che abbia, levarlo suora con tutt' altro, che con
ferro. Levato, riafondilo in acqua fredda pulita,
senza rimuovere giammai il bianchimento dal
fuoco , affine di averlo sempre pronto all' uopo.
Dovrai poi levare il pezzo, o li pezzi, che inar- /
gentare si vogliono dell' acqua , e quando Io avrai ,
o li avrai diligentemente puliti colla bruschia di
ottone , con un pennello se gli distenderà sopra
1' imbianchitura d' argento da per tutto ugual
mente , e così invernicati , si porranno sul fuoco
di carbone ad isfumare , per indi tuffarli nel bian
chimento che farà sul fuoco preparato , guardan
do che niuna porzion di ferro tocchi lo stesso , dal
quale quasi subito levati , si getteranno in acqua
chiara , per indi , tratti da quella , pulirli colla
bruschia accennata, come si fece di prima. Fat
to questo , si asciugherà il lavoro con pezza bianca
e ben pulita , e tornerassi ad inargentare , reite
rando le descritte operazioni 4, 5, 6", ed anche
7 volte , mentre , caricandolo assai d' argento ,
sembra, che non sia così facile, che l' inargenta
tura si scrosti , o scrostandosi , che il metallo si
manifesti , e poi anche , perchè il lavoro riesce
più bianco , e di maggior durata , L' ultima vol
ta che si farà 1' operazione , tosto che levarai il
pezzo , o li pezzi dal fuoco , si dovrà , o dovran
no tuffare nel bianchimento simile al primo,
:oil' aggiunta però dell' Alume di Rocca; e trat-
112
to , o tratti da quello , si potranno nell' acqil
fredda , si puliranno colla menzionata bruschial
ed asciuttati , se li darà una nuova mano d'inap
gentatura , facendo il pezzo , e li pezzi sfumafe
come sopra . Poi s' impronterà Tartaro di Botte
sottilmente pjsstjp e stacciato, nel quale s'intin
gerà là. 'mano , che dovrà essere stata prima ba:
gnata ih acqua netta , , e si fregherà bene il lavo:
ro inargentato., finchè 1' uopo ii ricerchi . Quan
do avrete questa diligenza fatta per 1' ultima voljj
ta , si porrà , o porranno i lavori nel bianchirne^
so, che farà ftatp levato dal fuoco, e più volte io.
questa forma operando , scaldarete 1' uno , o i puf!
lavori , e così li .tufferete nel bianchimento ala
jninoso , tergendoli col tartaro , e lavandoli con
acqua pulita , non-che asciuttandoli eoa pezza netj
ta , e da qualunque untuosità purgandoli , per in-
di , scaldati sopra li;, carboni accesi , acciò si sec
chino bene , brunirli in que' luoghi , che saran
da brunire, jt' d' avvertire , che per questa ope
razione , sono migliori ad assai li vasi grandi di
rame , che que di terra, mentre ne' primi s'in
fonde meglio nel bianchimento il metallo caldo,
Che s' inargenta
Avvertimento .
PEr inargentare il Tombacco, Primcisbeccoec.
s' ha a contenere nel modo che segue Ogni
volta che avrete data a cotesti metalli la mano
d'inargentatura, li dovrete far sfumare, ed ap
presso fregarli col tartaro crivellato fino , e cosi
pulirli con esso: deve però ogni lavoro essere Ha
to prima colla bruschia ripassato. Non è neceflà
rio di porre cotesti metalli nel bianchimento : ii
^utto il resto poi , si adopera come si fa sull'Ottone
h Del modo d" inargentare a secco , detto
volgarmente a Bofima .
Saidatura d'Argento.
Rgento fino colato un' oncia ; Ottone vergi»
t ne di banda in laftra fottile mezz' oncia .
'«o che farà Г Argento, fi pone Г Ottone a
ierfi nel crogiuolo, cui fi unifce un carato di
enico. S'incorpora bene ogni cofa infierne,
1 fi leva dal fuoco .
íí 2 л Sal-
1X5
Saldatura d'Argento jìn&l
H 3 A /*-
ii8
H 4 Smal-
I20
Smalto fino da porre JÒpra ogni
Metallo.
Negro finto .
Umo di Ragia calcinato, Mastice in lagrima,
J7 ed Olio di spiga sciolti insieme , ed uniti a
forza di fuoco. Raffreddata questa mescolanza,
fi riduce colla macina in polvere sottilissima, e
quando1 si vuole adoperare , si distempera con
Òlio di spiga .
Medicinali .
1.
Lio di Olivo del più vecchio che aver si
possa , nel quale per tre volte succeffiva-
^-.A mente si fa bollire fino al totale disecca-
mento la pianta dell' Ipericon senza spogliarla da*
fiori , foglie , e seme ec. Fatta questa decozione >
fi prende la Consolida maggiore co' di lei fiori ,
e raffi nuova decolazion come sopra. Compiuto
a questo ancora, si scelgono due Vipere delle più
belle , ben purgate , e spogliate della pelle , ed
efenterate , si tagliano in pezzi , e nell' Olio si
pongono,.il quale non più che oncie 15 esser dee -
Quest'Olio poi messo al fuoco, si fa bollire fino
alla consumazione della carne viperina , cui fat
ta, si prende un' oncia di Vitriolo Romano ru-
bificato , due di Bollo Armeno Orientale, due di
Ritargirio d'oro, le quali cose in sottile , ed im-
palpabil polvere ridotte , si pongono in un sac
chetto di tela, e si fanno nuovamente bollire fi
no al consumamento della quarta parte a fuoco
lento , con andar la matèria , in cui bollono , qual
che fiata mescolando , proccurando che non tra
monti nel bollire. Terminata questa seconda bol
litura, si lascia riposare nella pignatta , e raffred
data la materia che sia , si pone in un vetro , c
ft conserva.
Modo
3122
Modo di operare col detto
Balsamo .
\
sterco di Vacca lattante , ed in esta fi lascia sta
re pel corso d'ore 24. Levisi poscia, e ti mond
in acqua calda pura; cui fatto, distendasi alla m-
giada per cinque o sei notti , e nel giorno ai so
le , a quando a quando d' acqua chiara spruzzan
dola » Dopo averla così preparata , si metta in
buccata, fuor di cui, si rimetta alla rugiada , e
non passeranno otto o dieci giorni , che la Tela
farà bianchissima addivenuta. Avvertasi che più
bella, e più perfètta riuscirà nella Primavera.
I
In tre modi poi fi dà 1' acqua sorte , segnati
oli' ago che fieno i Rami , ai quali vuoisi prima
,ver data la vernice. Uno è di porre il Rame
n una cassetta da tre sole sponde , colocata in
naniera che abbia una proporzionata pendenza
lilla parte che non ha sponda , ad effetto che
acqua forte, che si dee andar versando sopra il
lame coli liberamente nel recipiente , che ad essa
ì vuole avere sottoposto . Tale versamento devefl
ontinuare , finchè scorgiate gli segni nel Rame
atti essere a vostro piacimento scavati , la qual
osa rilevarete dalle prove che farete con cera da
iotte, nella quale resteranno le tracce della loro
«rotondità, compressa che sia stata sul Rame,
''altro modo consiste nell' aver pronta altra Cas
etta da ogni parte spondata , bene impaniata di
>ece nelle commessure , ad effetto che per essa
Acqua sorte non trapeli, avente sotto due piedi
emisferici, vale a dire, a mezza luna; ed in es-
i> collocato che siasi il Rame, ch'esser dee ter
nato con chiodi perchè non si muova , si versa
ul Rame l'Acqua sorte , la quale non ha ad ol-
repafsare in altezza la metà della sponda, indi
6 si dà moto , affinchè per esso 1' Acqua sorte
corra ondeggiando sul Rame , il qual moto di
^dotazione continuare pur esso si. vuole , finchè
segni in sul Rame restino come si vogliono pro-
andati . La prova accennata poco sopra, servirà
farne conoscere l'acquistata profondità. Questi
ue metodi sono di felice esito e sbrigativi, e
>no quelli , de' quali comunemente ne tanno ufo
' Incisori da Rami , e forse è più adoperato il
"imo. Con tatto ciò è bene eh' io avverta, che
on sono senza un qualunque difetto; il qual è,
ile le marginature de' segni pajono fatte da man
1 4 poco
*3<* . ,>.-,-
poco ferma , e tremante ; e perciò se sonp per
1' una parte comodi , sono per l'altra incomodi.
Il terzo modo di dare 1' acqua forte , parmi il
più bello, il più comodo, ed è quello, che uni
camente in Francia si costuma. Si prende Cera
preparata con Trementina , e Terra rossa incor
porati insieme , e con tale ferma materia fi ar
gina d' attorno il Rame, cui volete dar l'Acqva
forte , all' altezza di due buone dita almeno , prcc-
curando che il fondo dell' arginatura non lasci
uscire alcuna goccia del fluido . in sul Rame vet.
fato. Ciò fatto , fi prende v. g. una libbra dell'
acqua, suddetta , passata nuovamente per pezza,
con un' altra libbra d' acqua comune pulita , si
uniscono insieme, e poi si versa lopra, ed ivi 5
lascia per io , o n ore , nè da quello fi leva , se
non nel caso di voler fare le prov.e indicate di
sopra . Se i segni del Rame saranno profonda
ti a bastanza , lavarete tosto il Rame con ac
qua naturale , e lo spogliarete così d' ogni vesti
gio dell' acqua ; se non lo saranno , lo tornerete
all' acqua forte anche per un poco , lavandolo in
seguito come s'è insegnato. Vuoisi avvertire , che
prima di dar V acqua forte a qualunque sia Ra
me , bisogna difender le parti , che non fossero
state intonacate di vernice col sevo disteso grotto
sopra le medesime.
set
14°
' ' N
Ver far Polvere da Schioppo.
144 -
quale, inghiottite che 1' abbia., divien stupido, e
teila come morto .
---|,
14^
bifognare, onde il Rofoglio venga di gufto •
fetto, la quale fuol ragguagliarfi alla mifura
lo fpirito adoperato . In oltre è ancor ben
"fapere, che Г odore del fior degli agrumi; fi
. crefcere, e piùiorte rendere, colГ infondere г
acqna nella quale s' infïifero i fiori , le fee
fottili del frutto della fteffa pianta.
Quando poi fi farà dolcificato il Rofoglio
Zucchero, fi dee paffare una, o piiî volte
bambagia in falda, accio maggiormente fid
rifichi , ed il vafo, che a tale uopo vuolfi adc
rare fari di Peltro , o di Latta , tarto nella
ma, che fta difegnata in fondo del libro alls
gura n. 4. , proccurando che il tubo , per cui
colare il Rofoglio derivi in un gran fiafco ai
te nel fondo un buco atto a ricevefe una <
nella come fta fegnato alla lettera D, pe:
quale potfafi cavare il Rofoglio fenzá movet
iiafco .
La defcrizione di dettb vafo è la feguente
Vafo di Peltro, o di Latta, che fi riempie di
foglio. В Tubo fotto del vafo riempiuto di b
bagia in falda ben comprefla pella quale
paffando ftillaisfi '1 Rofoglio , e chiarificarfi
Coperchio del medefímo vafo, accio non iív
fca lo ípirito . IX Fiafco , o recipiente nel q
gronda il Rofoglio fat to chiaro.
OPERAZIONE.
SCegliete quel fiore, che a voi piace, ma cht
fi addatti ai buon guito , e che fia comeíH
bile come per efempio UGafofano. Quefto nor.
si ti maovi del suo naturai stelo , né dal proprio
vaso ove naturalmente , e senz3 alcuno artificio
fiorì - E quando è bene fiorito , con un gentil
pennello , date sulle lue soglie con destrezza , ed
ugualianza chiaro ci' uovo. Ciò fatto, diasi ma
no alla polvere di Zucchero bianco candito , o
colorato secondo la natura del fiore , che artifi
ciosamente candir volete , proccurando che prima
di usarla , sia stata passata per istaccio di seta fi
nissimo , aftinchè li attacchi presto e bene , e con
questa si aspergono diligentemente le foglie ba
gnate dal bianco dell' Uovo , finche 1' uopo il ri
cerchi . E perchè non di rado , una sol mano di
chiara non basta , si replica, usando cautela', che
non pregiudichi alla vivacità del fiore. L' aspers-
sion della polvere , si fa al Sole , onde presto si
rasciughino le foglie , che si sono caricate della
medesima. Tra gli fiori atti a tal cosa, sembra*
che quelli degli agrumi , fieno i migliori , e più
a proposito per secondare il buon gusto . Ma sic*
come non si possono portare i vasi sulle tavole i
così si fanno Bocchetti , o Parti legate con fetue-
cie di seta; canditi alla maniera insegnata. Sap
piasi che riescono più aggradevoli quelle foglie *
che hanno del morello , le quali trovanti vicine!
al fiore del Limone, Cedrato, o Cedro, che
le altre «
Conserva dì Cedro.
Spumette di Cioccolato.
Biscottini .
Bi-
Biscottini di Cioccolato,
Sorbetto di Limone.
s
\6o
collatura poi , aggiunta che se le sia una libbra
di Zucchero fioretto fino e netto , nient' altro
convien fare , che ricolarla le v' ha il bisogno,
indi posta nella Sorbettiera come sopra farla ge
lare. Se piace, fi può dare odore al sorbetto col*
la scorza di limoni, o con altr' acqua odorosa.
Sorbetto di Mandorle .
Sorbetto di Fragole .
0/.
Offelle alla Milaneje .
Vaßa /rolla .
L 2 Pa-
X64
Tasta per coprir le Spongate.
. FINE.
X6$
TAVOLA
...
Dì tutto ciò lì contiene nel presente
Libro .
Libro primo .
Trattato di Vernici 9
Velie Gomme tvi
Avvertimento ivi
Della Comma Lacca 10
Modo di purgare detta Gemma 11
Modo di sciogliere la Comma Lacca iz
Dell' altre Gomme 13
Delle Refine, e specialmente della Copale 13
Modo di sciogliere la medesima 15
Dell' Ambra , 0 Carabe 18
Dello spirito di Vino 20
Dell'Olio cotto ivi
Del modo dì fare V Olio di Trementina 24
Modo di preparare la Pece Greca , levando
ad essa la pinguedine , che contiene in se ivi
Del modo di ornare con figure , fogliami d'oro
&c. , e baffi rilievi alla Chinese 25
ìlodo d'attaccar V oro sopra qualsivoglia co
sa , c/0(? ferri * marmi , tf/,fhe sopra
Vernici , e dtpintt a Olio 26
Mordentetche serve per rilievi,*fi attacca so
pra il marmo, ferro, ottone, ed altri metalli 27
L l Ah
166 s
Altro Mordente eccellente « pag. 27
Altri Mordenti 1 tvi
Mordente all' uso d' Inghilterra per mettere
l'oro sopra le Carta 28
De' Colori ivi
Inchiostro soprafino - go
Modo di fare ti Carmino ji
Modi dt fare il Carmino insegnato dal P. Bo-
ntwni , che volgarmente fi chiama Carmino
matto .-'--',«. |2
Modo di fare la Lacca fina servendosi degli
avanci restati nelV operazione del Carmino 53
Per fare l'Azzurro dt Berlino 34
Modo di fare un bellissimo Verde 38
Modo , che tengono a Monpellier di Francia:
per fare il Verde Rame fino 39
Colore di Bronzo fintile al vero 41
Per dare alla Lacca un color bellissimo ivi
Altro color rojso 42
A fare un bel campo rosso , come fanno in
Francia , ed in Inghilterra ivi
Modo di fare una bellissima macchia di lar-
taruca
Velia Porporina
Ter imitare il Lapis Lazuli 'W
Ver imitare il Porfido 1 44
De' Sbruffi ivi
Modo dt pulire , e lustrare le vernici ivi
Del modo che s'ba a tenere per cuocere le Ver-
nici . . 46
Gradi del Fuoco 51
Modo di fare il Loto detto della Sapienza . ivi
Per fare un altro Loto perfettissimo molto ne»
cefi
гбу
ceßkrio nelle operazioni delle Vernici pag. ivi
loto i o Colla per Ii Lambicehi 52
A fare um'altra Colla , cbe au леса Ii Vetri9
le Porcelane , le Majoli cbe, le OJfat
e fimili 53
Akra Colla. , о S/wсо
Altra ivi
Colla di ferro ttnacifpma ivi
Altra Colla per ufo delia Carta quaitdo è
flracciata 55
Colla detta da bocea per incollare la Carta
fer taglio , 55
Modo di adoperarla 56
Dille Vernici i» particolare , e del modo di
manipolarle 57
Di quilla délia China ivi
Delia Vernice del Giappotte \, 60
Vemce fatta in Europa fimile molto a (fuella
delia China , e del Giappone perfettijjtma 61
Afare la Vernice d"' Ambra teflè accennata 64
Altra Vernice ivi
Vernice Perfiana, 0 Araha 65
Vernice riferita dal P. Gioanni Zaban nel
Tomo 3. dell7 ocebio artificíale 6%
Altra Vernice dello fießo Autore 66
Vernice per velare le Pttture ivi
Altra Vernice confimile ivi
Altra Vernice di gran lucido per dare fopra
U Quadri 6f
Altra Vernice bellifpma . ivi
Altra Vernice ivi
Vernite belltfjtma oltramontana per coprire
L 4 fon-
i6B
fondi oscuri pag. 6i
Altrct simile ivi
Altra Vernice '6j
Vernice d' Ambra , o Carabe ivi
Altra Vernice conjimile dt Crifioforo Love
Marley ' ivi
Altra Vernice suddttta hi
Vernice delta da Coramaro per tingere la
Felle inargentata dt color dell' oro 7°
Vernice oscura s tvt
Altra Vernice conjimile piu perfetta , ma piu
lunga ad asciuttarfi 7l,
Altra Vernice W
Altra Vernice di minor fatica 72
Altra Vernice «"
Altra Vernice 7J.
Vernice chiara M
Altra Vernice cbiara, e Seccante ivi
Vernici defcritte dal Pomet fenza la quantitd'
delle dose , e senza il tnododi operare W
Vernice bianca 'w
Altra del suddetto oleosa - 74
Altra pure del suddetto doratd W
Altra d, altro Autore
Vernice da oro {v>
Vernice chiara come Vetro
Altra Vernice 7J.
Vernice lustra «»(
Vernice chiamata Chinese ivi
Vernice st'matijjima , la quale dicanorefiffere
al martello , non cbe al fuoco scaldand-da :77
Vernice da usarfi per que' Kami > cbe vogltonji
intagliare ad acqua forte 19
i6$
il modo poi di dare una tal Pernice sopra li
Rami <? questo - pag. 79
Vernice tenera , comoda per l' uso de' Kamt
da incidersi 8o
Altra Vernice dura per uso de' Rami da in
tagliare 81
Vernice da usarsi per intagliare il Ferro ivi
Vernice di color d' oro da dare sopra Metalli ivi
Altra Jimile Vernice 8i
Altra simile ivi
Altra, simile ivi
Altra consimile ivi
Vernice , chefi dd sopra V oro di Germania ,
e che si conserva benìssimo 83
Altra detta ivi
Altra consimile * ma di maggior perfezione 84
Vernice bellissima , che ft pratica in Francia »
Ginevra , ed Inghilterra per darla sopra
Orologi , e Metalli 84
Vernice del P. Tamart Gesuita 85
Vernice Turcbesca del P. Àdelberto Tilkouski
Gesuita 8j
Vernice del P. Pomet senza le Dosi 86
Vernile lustra ivi
Altra simile dì poca spesa ivi
Vernice denominata della China ivi
Altra Vernice bellissima 87
Vernice da dare sopra lavori , ornati dì Cat* '
te intagliate t e colorite ivi
Vernice di Gomma Cupule sicura 88
Altra Vernice di Gomma Cupale 8<j>
Vernice di belltjsimo lucido ivi
Vernice lustra t * dura della China go
Ver.
Vermce fina di Sandracca pag. 9©
Vernice da usare sopra le Carte stampate >
che sembra Talea '. 91
Altra Vernice fimtle voi
Altra simile , gz
Vernice della China ivi
Vernice del ReverendiJJÌmo P. Bertoccbi Mi»
nor Conventuale ivi
Vernice da dare sopra li Fiori di Carta 93
Vernice lustra , che sembra Cristallo . g\
Altra simile 94
Verntce dì Gio': Daniele Gesserò per guardare
gì' Insetti dalla putredine '94
Vernice da darsi sopra un velat che diverrà
.lucido come un cristallo ivi
Altra Vernice simile , ma frangibile 95
Vernice di Gomma Lacca ivi
Modo di sciogliere /' Ambra , 0 sia Carabc 96
Vernite per Carta da impanare 97
Vernice da stampare 97
Libro secondo.
li.
173
Libro terzo.
\
Atqua Vita di Vifciola pa¿. íóz
Offelle alia Müanefe 165
Tafia frolla ivt
Spongate fine ivi
Tafta per coprir le /pongate 164
Ter fare le Scattole dt Carta ivt.
ViditD. TauUusJofepbus Scatl Cler.ReguI.S. Pauli , & in
Ecclejia Metropol. Bonon. Fcenhentiar. pro Eminentifs.^
ßc Revere.ndijs. Dom. D.Vincentio Cardinali Malvetio
Arehiepifiopo Bononia , Ö* S. R. I. Principe .