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-Nr.

ill
B E B e7 l. Il 5
Z
****-**---- - - - ---- → →----
VOCABOLARIO

MILANESE – ITALIANO.
VOCABOLARIO

MILANESE – ITALIANO

DI

FRANCESCO CHERUBINI.

VOLUME QUARTO.
R-Z

MILANO
DALL'IMP. REGIA stAMPERIA

1843.
VOC A B O LA RIO
MILANESE-ITALIANO / C/637
//5 C5
/ '37
v, A
RAB RAB

lì. l'edi Èrra. Mangià rabbia. Arrovellare.


Rabàrbor. Rabarbaro. Reobarbaro. Ra Morì de la rabbia. Morirsi di rab
barbero. Reubarbero. Ribarbero. La bia. Aver l'animo pregno e pieno di
radica del Rheum palmatum L. stizza. Avvampare o Scoppiardi rabbia.
Rabbadàn od anche Rabbadan del trenta Rabbia de can o de no dì. Rabbia
pari. Badanajo(Pan. Poet. II, 1x, 12). canina. Rovello. Rovella.
Chiassata. Romorìo. Baccano. Diavoleto. Smangiass de la rabbia. Mangiarsi il
– I Provenzali chiamano Roumadan il cuore dalla saetta (Pan). Popparsi di
chiasso che ſanno i gatti di notte, e rabbia (T. G.). Rodersi dalla rabbia.
i Turchi hanno il loro Ramadan, in Vegnì la rabbia. Montare a stizza.
cui non è poco il trambusto: ecco due Ràbbia. . . . . Il punto più veloce del
voci affini col nostro Rabbadan del l'acqua fiumana; quello che i Lat. di
trenta pari, il quale però di vero al cevano Rigor aquae. È voce che sen
lude al tumulto che in alcune discus tesi verso il Comasco. -

sioni nasceva forse nel nostro Corpo Ràbbia de fregg. Stridori.


decurionale in cui sedevano già trenta Ràbbia de nev. Nevischio.
coppie di decurioni. Ràbbia in di dent. V. in Dént.
Rabbia. Rabbia. Rasmo; e dottr. Idro Rabbiàa. Arrabbiato. Stizzito.
fobia. D'estaa ghe ven la rabbia in Aria rabbiada, Fregg rabbiaa. Aria
di can. Nei grandi caldi avviene lo ar frizzantissima, Freddura grande.
rabbiamento dei cani. Rabbiaa o Dannaa come on scin.
Rabbia. Rabbia. Stizza. Arrapinato. Pien di rabbia il core.
Ciappà rabbia. Pigliare sdegno di Tutto arrovellato.
checchessia. Arrabbiarsi. Stizzire. Stiz Respond de rabbiaa. Rispondere ar
zare – Ninient che te ghe ſaghet rovellatam.º o arrabbiat.º o rabbiosam.º
ciappà rabbia, l'è fada. Ogni poco Rabbiàa. . . . . Aggiunto dell'aceto as
che tu lo faccia stizzare, ella è ita. sai forte, d'ogni liquore acetoso, e
Fa marsci (o Fà marsci el fidegh o d'ogni vivanda acetata assai fortigna.
el polmon) de la rabbia. Far arrapi Rabbiadèll. ) Arrabbiatello. Arrabbiatel
nare uno. Arrovellare alcuno. Rabbiadin. 5 laccio. Arrabbiatellucciac
Fà rabbia. Fare rabbia(“tosc. – T. cio. Rabbiosetto. Arrabbiatelluccio. ,
G.). Muovere o Sospingere a rabbia. Rabbiadon. Arrabbiatissimo. Arrabbiosis
Far arrabbiare o stizzare. Fare stomaco. simo. Arrovellatissimo. Tutto stizza.
Gh'hoo ona rabbia ch'el copparev. Rabbiadònna. Tutta stizza.
Mi ha sospinto a tal rabbia che lo Rabbiàscia. Rovello. Rovella. Gran rabbia.
di nºtarlazzerel. Rabbiòtta. Rabbietta o Rabbiuccia(*tosc.).
Giornada de garzon e rabbia de Rabbiolina.
patron. V. in Patrón. Rabbin. Rabbino degli Ebrei.
I ol. II . M 240035 l
RAB ( 2 ) RAC
fabbin. Garoso. Cruccioso. Scorrubbioso. Rabottèll che anche dicesi Balossètt. Mon
Piatitore. Arrapinato. nelluccio(“tosc.). Bricconcello. Furfan
Rabbinna. Rabbiosa. Stizzosa. Rabottèlla. Bricconcella. (tello.
Rabbios. Rabbioso. Stizzoso, e alla latina Rabottellin. Bricconcelluzzo?
Räbido. Rabottin. T. de Falegn., Ebanisti, ecc....
Rabbids. Ad. di Làtt. P. Sp. di pialla dentata a denti minutis
Rabbiosa(La).... Così dicesi dal nostro simi di cui si servono per le impial
volgo l'Acquavite, che pure in gergo lacciature. È il Rdcloir dei Francesi.
Rabottóm che anche dicesi Balossòn. Mo
esso nomina per La Raccàgna o El
Rosoli di poveritt – Noi conosciamo nellaccio(“tosc.) – Furfantone. Birbone
l'Acquavite di Francia, l'A. di Modena, – In genere di galanteria indica Fur
le A. con essenza d'anaci, di caffè, baccio. Furbacchiotto.
di menta, di pepe, ecc., ed oltracciò Rabottònna. Furbacchiotta. Forosozza.
Acquavitta amara. Acquavite amara. Rabòzz. Lo stesso che Rabbòj. V.
Acquavitta ſorta o sgresgia detta Fass leccà el cuu del rabozz. An
anche Rosoli de truppa. Acquavite di dare al diavolo. -

Ràcca o Raccòn o Racchètta de sares...


vinaccia – Veggasi altresì Verdolin, ecc.
Rabbios6n. Rabbiosaccio. Stizzosaccio Salcio grosso così nominato perchè
(*tosc.). allevato ad arco(arch racch ) sulla
Rabbòj. Baconero. Farfarello. Barbariccia. pianta, per lo più se ne fa uso spac
Nomi ideali che si danno al demonio. candolo per lo lungo in due.
Rabèll. v. cont. per Rebèll. V. Ràcca dicono alcuni per Timonscinna (d'a-
Rabèsch, ecc. per Rebèsch, ecc. V. ratro). V.
Rabicàn e Rabicanàa. V. in Mantèll. Raccàgna gergo per Acquavitta. V. in
Rabòtt che anche dicesi Balòss o Barabba. Rabbiosa.
Piazzajuolo(*tosc. – poem. aut. pis.). Raccanà. gergo. . . . Bere acquavite.
Baroncio, Monello, e più volgarmente Raccanatt. gergo. . . . . Acquavitaro.
Strascino. Così diconsi quei ragazzi su Ràcch per Ràcca de sares. V.
dici sformati che si vedono birboneg Ràcch. Arac. Aracca. Liquore spiritoso
giare per la città. Anche i Fiamminghi e assai mordace che si trae per in
li dicono Rabowts. cisione dall'albero del caccao. Si usa

Rabòtt e derivati in senso di Scapisc. V. ne punch. Anche i Franc. lo dicono


Arack.
Rabòtt. T. de Faleg. Pialletto. E più pro
priamente il ferro stesso del pialletto. Ràcch. Rack o Arrack. Araky. Altro
alcool simile al rhum che si trae dal
Rabòtt. T. dei Faleg. Pialla dentata a
denti larghi. riso fatto fermentare o dal sugo del
fabòtt. Franzesismo de Gett. di caratt. palmizio distillato.
Pialletto. V. Pianin. Racchetta. V. Palètta sig. 5.”
Racchètta. Dim. di Ràcca de sares. V.
liabòtt (in senso vezzegg.). Rabacchio.
Rabacchino. Rabacchuuolo. Monello. Ràccola che anche scrivesi Racquela. Li
Rabòtta. Monella(“tosc. – T. G.). tigio. Disputa. Taccolo. Piato. Chiasso.
Rabottà. Bricconeggiare. Birboneggiare. Trimpellina. Guajo. Chiaito.
Furfanteggiare. Ràccola. s. f che si applica fra noi an
fiabottà. Piallare colla pialla dentata. che a maschio. Litigiosa – Litigioso.
Dal ſr Raboter. -
Raccolà e Racquelà. Taccolare. Piatire.
Rabottàda che anche dicesi Balossàda. Contendere.
Bricconata. Baronata. Bricconeria – Raccolón. Litigiosissimo.
Monelleria. Azione da baroncio Raccòlt. V. Regoeùj sust.
Raccòlta. Raccolta. Collezione.
Rabottadùra. . . . . I segni che lascia la
pialla dentata(el raiolt); quelli che Fà raccolta. Raccogliere.
i Fr. dicono Bretturcs. Raccoltinna. Raccoltina(Targ. At. Ac. Cim.
fiabottaja che anche dicesi Balossàja. Ciur III, 549).
Raccoltin. . . . . Ricolto ubertosissimo,
maglia. Gentaglia. Ciurma.
Rabottàsc. Lo stesso che Rabotton. V. Raccomanda. Raccomandare.
RAD (3) RAF
Besogna fall raccomandà in di pre barbicarsi. Metter radice. Far buona
degh. P. in Prèdega. radicazione.
Raccomandà in di sò orazion, in la La radis del maa. La radice, L'o-
messa, ecc. Raccomandare a Dio nelle rigine, La cagione del male.
orazioni, nella messa, ecc. Per fà guari on dent besogna met
Raccomanda ona lettera. Raccoman tegh i radis al sò. V. in S6.
dare una lettera(“volg. ital.). Pientà i radis in d'ona cà o in
Raccomandass a tucc.... Supplicar d'on locugh. Abbarbicarsi in un luogo.
tutti a suo pro. Se recommander d Prendre racine en un lieu dicono i Fr.
tous les saints et saintes du paradis. Podè minga pientà radis in d'on
Raccomandàa. Raccomandato. sit. Non potere abbarbicarsi in un luogo.
haccomandàda (Lèttera). Lettera racco Radis con taccaa i lott. Barba col
mandata(“volg. ital.). zoccolo o col pane o col mozzo.
Raccomandazion. Raccomandazione. Rac Radis matronna. Fittone.
comandagione. Raccomandamento. Rac Strappà-sù i radis. Sradicare. Era
comandigia. Raccomando. dicare. Sbarbare. Sbarbicare. Metter
Raccon de sares. V. in Ràcca. la scure alla radice.
Rachitegh. Rachitico. (cone. Tornà a fà radis. Ribarbare.
Radà. Radere – el coo. Zucconare. Far zuc Radìs. Controcatena? Catena morta? Lo
Radà i capei. T. de Capp. Accappare. stesso che Fond de cavriada. V. in Fónd.
Radaa. Raso. Radis. T. matem. Radice – Radis cubi
Radàda. Radimento(Min.). (ecc. V. ca. Radice cuba o cubica – Radis qua
Radega, Radega. Lo stesso che Zàccara, drada. Radice quadra o quadrata.
Radètt. v. cont. Radicchio. Radis. T. di Mascalc. Tuello. Nell' un
Radica. Radica. Radice parl. di radici ghie de solipedi.
adoperate per farne scatole, od altri Radis de canna. Barbocchj di canna. Radice
lavori. Per lo più sotto questa voce di canna montana(Targ. Istit. II, 52).
intendesi la radice della scopa arbo Radis di cavej, di dent, ecc. Radice
rea (erica arboreaL.). de' capegli, dei denti, ecc.
Radica scherzosa. Iladice scherzosa Radisà. Radicare. (cato,
(Targ. Istit. lII, 551). Radica la quale Radisàa che i cont, dicono Arisàa. Radi
nelle sue venature presenta rabesca Radisàmm. Sterpame.
mi o grottesche o figure qualunque. Radisàscia. Radicione.
Radica. Radica? Sp. di tabacco, è la Radisètta. Radicetta. Radicella. Barbetta,
costola della ſoglia polverizzata. Barbicola. Barbicella. Barbolina.
Radical. Ad. d'òmid. V. Radisètta per Bastonàggia o Remigol. V.
Radis che i cont. dicono Aris. Radice. Radisinna. Radicetta.
Barba. Radica. (dice. Radisòn. Radicione(Vas. I, 46). Ra
Andà a la radis. ſig. Farsi dalla ra Radisònna. º dicone(Caro Am. past. 5 –
Andà in malora o StrappassoStrappà quì fig.). Barbicone.
de ramm e de radis. Andare o Man Radisonna majestra. Fittagnola(Paol.
dare a fuoco e fiamma o in fondo. op. II, 2o7 che la dà per v. cont,
Lasciar in checchessia le polpe e l'os tosc.). Fittone. Perno.
sa. Rovinare di strafinefatto. Andare i Raſet dicono in alcune parti dell'Alto
o Mandare in rovina e in precipizio. Milanese per Rapa lunga. V, in Ràva,
Canever di radis. Capellamento. Ca Rafètt. V. in Tajatriſfol.
pellature – Coronna di radis..... La Ràff – O de riff o de raff. V. Riſf.
parte superiore delle radici che è a Ràffa (Giugà o Fà a la). Fare a ruffa
contatto del tronco della pianta. Vari raffa o a ruffola raffola. Essere molti
botanici la dicono Collare o Colletto. intorno ad una medesima cosa, ed
El moron l'ha de sentì i canever ognuno cercare con gran prestezza e
di radis. V. in Morón. senz'ordine e modo di pigliarne il più
Fà radis o Pientà i radis. Radica che può - Il Cinelli dice che la voce Raf
re, Barlare. Far barba o radice. Ab fa valeva già un certo punto di dadi,
RAG ( 4) RAG
– Una varietà di questo giuoco è quella Ràggia. T. d'Agr. Treggia. Treggione.
che si fa dai nostri fanciulli quando uno Civea. Civeo. Brenna. Specie di vei
di essi mostra agli altri, o vero an colo rustico senza ruote, per uso di
che getta per aria checchessia gri portar paglia, legne, ecc., facendolo
dando Ciribibì, e gli altri tutti a gara tirare strasciconi dai buoi o simili.
rispondono Dammel a mi, e fanno a Ràggia. Ruspa(Gior. agr. IX, 85). Arnese
chi più presto può impadronirsi di che si usa per raccogliere e trasportare
quella tal cosa. I Siciliani hanno questa la terra da colmare campi o far argini
specie di giuoco in cui il fanciullo nelle risaje e nelle marcite. È trapezoi
che mostra ad alta mano il dono grida deo, con orlature alte da tre lati, e col
Ciuciuleu, e degli altri ognuno fa a quarto lato spaso e senza orlatura, il
gara a rispondere primo Jeu per ot quale strascicato contro terra riceve la
tenerlo – V. anche Ciribibì. terra stessa finchè la ruspa non è colma.
Raffà. Arraffare. Arraffiare. Arranfiare. Dal mezzo degli orli laterali sorgono
Ràffegh. Ragna. (nàa, ecc. due caviglie nelle quali sono infisse
Raffinà, Raffinàa, ecc. V. Reffinà, Reffi due catenelle che congiungendosi in
Raffinadór. Raffinatore. un anello posto alla loro estremità por
Rafinaria. Raffineria(Targ. At. Ac. Cim. gono modo di aggiogarvi i buoi che
III, 227) – Il Molossi cita anche qual la debbono tirare. Un manico cilin
voce toscana Raffinatoio nel sig. di drico e ritorto, fermato nel mezzo
Macchina per raffinare. del fondo della ruspa stessa con una
Raffinazion. Raffinamento. staffa, porge modo al contadino di
Rafreddàa, Rafreddòr, ecc. dicono le guidarla secondo il bisogno. Se ne può
persone civili per Infreggiàa, Infreg vedere la figura nella Memoria sulle
giò, ecc. V. marcite dell'avv. Berra(Ann. d'agric.
Ràg. . . . . Ferro nel torchio da zecca agosto 1811) – I Mantovani lo chia
che fa lavorare il portapezzi. mano Traza o Ruza.

Ragàzz. Bracco. Gerghi equival. a Birro. Raggià. Ragghiare. Ragliare. Raitare; e


Ràgg. Ragghio. Raglio. La voce dell'asino scherz. Fare gli accordi del Commen
– Raglio d'asino non arriva in cielo. dator di Monte Asinajo(Doni Zuc. 159).
Ràgg. Raggio; e alla latina Radio. Raggià come on asen. Asineggiare.
Ragg di stell. Capillizio. Irradiazione. Raggiàda. Raglio. Ragghio. Il ragliare.
Trà ragg. Raggiare. Raggiadinna(Dagli ona). Mettere un raglio.
Tutt a ragg. Raggiato. Raggiante. Ragià. v. a. del Var. Mil. Piagnucolare.
Raggioso. Radiato. Ragionà. Ragionare. V. in Resonà.
Vess on ragg. . . . . Essere cosa Ragionàa. Ragionato.
straordinaria, insolita, fuor dell'usato, Ragionatt. Ragioniere. Calcolatore. Abba
insperata. S'el le fa l'è on ragg. Gli chista. Abbachiere. Aritmetico. Arim
è un caso se lo fa. metico. Computista.
Ràgg. V. Ràsgia. Passà ragionatt. Passare a ragioniere.
Ràgg (el). T. d'Oref., Argent., ecc. La Ragionàtta. Abachiera. Abbachiera scherz.
Raggiera. Negli ostensori secondo il – ed anche per Moglie di abachiere.
rito romano è quel tondo di raggi, Ragionattaria. Computisteria. La residen
quel cerchio raggiato o raggiante che za del computista.
circonda tutta la scatola. - Ragionattèll... Ragionier di poche tavole.
Ràgg (Fà on). T. di Zecca. . . . . Così Ragionattòn.... Ragioniere di gran conto.
dicono i battinzecca quel mancamento Ragionévol. Ragionevole (Gior. Georg.
ne tondini per cui si screpolano a 1859 p. 524). Equo. Discreto. Che è
foggia di stella; il francese S'etoiler. secondo ragione ed onestà. Sia ragio
Raggèss o Raggièss. v. a. Chiasso. Romo nevol! Muoviti a ragione! Prezzi ra
re. V. Smergèss. Il Mag. Fal. Fil disse gionevol. Prezzo ragionevole. A sto
Nun donn semm par el pù, mond besogna vess ragionevol o be
In temp contrari comè el nost d'adess, sogna pagass de reson. In questo mon
Domà bonn de trà sgar e fà raggiess, do bisogna andare secondo ragione,
RAG ( 5 ) RAM
Ragn. Ragno. Ragnuolo. Ragnolo. Ragna Ragninoeò. Ragnateluccio. Ragnateluzzo.
telo. L'Aranea domestica L. – Dante Ragnolino.
(Purg. 12) usò anche Ragna e con pro Ragnòn Ragnaccio (*tosc.). Ragnolone
prietà somma parlando d'Aracne. (Fortig.),
Ragn d'acqua. . . . . Sp. d'insetto Ragò. Ragù. Guazzetto. Manicaretto. In
acquatico che è la Nepa linearis Lin. tingolo – Ragò de polaria. Intingolo
Ragn de campagna. Falangio. Ragno di pollame. Cibreo – Ragò de robba
falangio. L'Aranea clavipes degli en frusta.Ammorsellato. Capperottato. Cap
tom.; ha gambe assai lunghe e sottili. pillottata (dal francese Capilotade).
Ragn de la fortunna. . . . Il nostro Ragolzà, ecc. Vedi Regolzà, ecc.
volgo ha per buon augurio il trovarsi Ragondèlla. V. Regondèlla.
addosso un ragno, e spec. se falangio. Ragottin. Intingoletto. Un picciol ragù.
Ragn del botton o del cuu gross. Raguàgli. Ragguaglio.
Ragno nero. Ragno delle caverne. L'A- Raguaglià. Ragguagliare.
ranea diadema degli entomologi. Raguagliàa. Ragguagliato.
Ragn. . . . . . Complesso di bracciuoli Raja. Raggio. Circondario. Distretto. La
che dai quattro angoli del fondo delle tempesta l'ha ciappaa-dent Casaa e
lampane da strade, da cortili, ecc. tutta quella raja. La grandine imper
partono a far quasi piramide rovescia versò in Casate e in tutti i suoi dintorni.
e sostenerne lo scodellino (el busse Rallegrà. Rallegrare.
rott) e la maniglia. Rallegràss. Arrallegrarsi(Gher. Voc. ci
Ragn. . . . . . chiamano alcuni anche tando Jacopone da Todi). Rallegrarsi.
Quei quattro bracciuoli che nell'in Allegrarsi.
terno delle lampade da strada, da cor Rallegràss. Felicitare alcuno. Congratu
tili, ecc. reggono sollalzato il lumino. larsi o Rallegrarsi con alcuno.
Ragn. . . . . Sp. di spillone spanto che Me rallegri tant, ironic. Me ne ral
usavasi altre volte dalle donne per legro pure ironico.
tener sollevato il velo da capegli. Ralenòn? T. de Carroz. . . . , il tedesco
Ragnéra. Ragnatela. Ragnatelo. Ragna. Stöſſeſ.
Ragno. Tela che fabbrica il ragno. Ràma. Rama. Il fusto che sorge sul ramo.
Fà-giò i ragner. Diragnare?(Min. – – I frutti nascono sulle rame non
quì fig.). Nettare dai ragnateli – e in sui rami(“ſior. – Meini in Tomm. Sin.
gergo quel medesimo che i Romani di a Rama).
cono Scopare, e i Fiorentini Spolverare, Ona rama de fior. Un ramello di fiori.
come nota il canonico Antonmaria Sal Ràma. gergo. . . . Squadriglia di birri.
vini nel suo Discorso accademico 26.” Ramàa. Ramato. Ramoso.
Ragner per i taj. V. in Tàj. Ramàa (Cord). Corde ramate (Licht.) da
Vegni-sù i ragner sul bus del cuu. istrumenti.
Farsi i ragnateli al cocchiume per ana Ramàda. Rete. Intrecciatura di fil di fer
logia al Farsi i ragnateli alla serra ro, di rame e simili, usata come ri
tura che leggesi nei Canti carnasc. paro o per crivellar terra, sabbione
(parte 1.”, pag. 1 o5). Far vita stretta; e simili.
quello che i Latini con più decenza Ramadìnna. Graticciata o Reticella di fer
e non minor brio dicevano Araneantes ro, ottone, rame.
fauces habere – Il ragnatelo vi farà la Ramadinna. T. de Confettieri. . . . . Il
rete disse in pari senso Lor.Med.can. 15. francese Clayon.
Vess ona ragnera. . . . . . Esser ma Ramàsc. Ramaccio. Peggior. di Ramo.
grissimo, allampanato, lanternuto. Ramàsc. . . . . Rame di mala qualità.
Ragnéra. fig. Tela di ragno(Alleg. 252). Ramàsg. Voce franzese fattasi comunis
Lenzuolo o simile logoro, liso. sima fra noi per indicare Damasca
Ragnerinna. Ragnateluccio. Ragnateluzzo. tura imitante la ramificazione di certe
Ragnin. Ragnuolo. Ragnatello. piante.
Ragninna chiamano alcuni del contado I ramasg del giazz sui veder. . .
quello che altri dicono Marminna. V. Quella ſogliatura in cui si rapprendono
RAM ( 6) RAM
sulle vetriate per forza di gran freddo Raminna. Ramino? Specie di orcio di rame
esterno gli umori natanti nell'ambiente ansato con beccuccio e coperchio in
d'una stanza. cui si tiene continuo di faccia al fuoco
Mussolinna a ramasg. . . . . Mussolo l'acqua da chi la vuole avere ognor
damascato a fogliami. pronta a suo bisogno. I barbieri vi
Stoffa a ramasg. . . . Stoffa dama vengono alla casa col ramino alla mano
scata a fogliami. per accaldarvi in due minuti l'acqua
Ramée. Ramajo(Rosini – Bandi Leop. – e servirvi. È la Bouilloire od anche
Molos. El.). Ramiere. Chi lavora il la Coquemar de Fr. e l'Inde dei Prov.
rame in utensili, arnesi, suppellettili. Raminna. Ad. di Càrta. V.
Ramée de gesa. . . . . Chi lavora can Ràmm. Ramo.
dellieri, croci, turiboli, lampane ed Ramm che s'intortìa. Vetta. Viticcio.
altri sim. arnesi da chiesa in rame che Ramm de frut. Iiamo da frutto(Gior.
poi si suole inargentare. (sera. V. agr. VI, 162 – Trinci Agr. I, 167 –
Ramenghinna. Ad. di Parascioeüla o Pàs Targ. Agr. III, 1 15). È pieghevole ed
Raméra. ... La moglie del ramiere o La ha gli occhi vicini e gonfi.
Donna che ha bottega di lavori di tamm fals. Ramo falso(Targ. Agr.
rame. V. in Ziléra. III, i 15). Ramo di falso legno(Trinci
Raméra idiot. comune per Laméra. V. Agr. I, 167). Nasce sul vecchio, ma
Ramerón. . . . . . Curiosa proprietà ab e senza vigore.
biamo nel nostro dialetto di nominar Ramm matron. Ramo da legno(Giorn.
per accrescitivo gl'individui se grandi agr. VI, 162). Ramo madornale che il
e grossi, dal mestiere che esercitano, Trinci franceseggiando (Agr. I, 167)
sempre però con qualche riguardo al chiamò anche Brancamadre. Il com
ritmo, giacchè diciamo Rameron, Pre plesso di questi rami forma l'ossatura
stineron e non Invedrieron, ecc. della pianta.
Ramètt. Rametto. Ramicello. Ramicino. Ramm salvadegh. Bastardume – Il
Maa del ramett. . . . . Malattia del Targ.(Agr. III, I 15) chiama questi ra
gelso quando è pianta adulta. Consiste mi storti o storpiati o di brutto aspetto,
nella morte d'un ramo e della radice Ramm secch. Seccajone (Last. Op.
corrispondente rimanendo vivo il re II, 154).
sto della pianta la quale però in breve Ramm smorbi. Succhione. Poppajone.
si va ammalando anche in tutti gli Lattajone, Lattajolo. Lattajuolo. Iiamo
altri rami e perisce. ingordo. È diritto, lungo, a occhi di
Ramètt. Fil di ferro. Passaperla. stanti, e se ne va tutto in ramitelli
Ramett cott.... Fil di ferro bollito, ſogliuti e infruttiferi se non s'ajuta
Ramett crud.... Fil di ferro crudo. colla potatura. Nella vite questa spe
Ramett vestii. . . . . Fil di ferro ri cie di ramo dicesi Tralcio pampa
coperto di tela lina o altro. najo o pampinario.
Ramètt... Tessuto di fili di ferro da tener in Ramm staa insedii. Rimettiticcio. Ri
sesto le cuffie e i cappellini donneschi. messiticcio. (162.
Ramètt. Rametto. Picciola incisione in ra Ramm.... Forconale(Gior. Agr. VI,
Ramettin. Ramuscoletto. (me. Pien de ramm. Ramoso. Ramoruto.
Ramettin. . . . . Fil di ferro sottilissimo. Trà-foeura i ramm. Ramificare.
Ramettin.... Picciolis.º incisione in rame. Ràmm. Fame – Come il ferro fuso di
Ramin. . . . . . I fabbricatori del cacio cesi Ferraccio(ghisa), così il Rame di
lodigiano chiamano così una specie prima fusione dicesi Ramaccio – Il
di catino di rame assai fondo, labiato, rame ci viene in banda, in filo, in
della capacità d'un terzo di brenta lastre, in pani, in ruotoli (V. Bàl
circa, e con diametro pari in ogni la), in verghe(Tar. fir.) – La scoria
sua parte, del quale fanno uso per che il rame lascia nel fondersi dicesi
travasare il latte ed il siero. Se ne Difrige – La scaglia che ne scappa
può vedere la figura nella tavola an via allorchè il calderajo lo rinfocola
nessa al Caseificio di Luigi Cattaneo, per lavorarlo si denomina Ramina,
PAM ( 7) RAM
l'amm brusaa. Ferretto di Spagna. cordoni per così dire, formati di cor
Rame abbruciato collo zolfo. renti più o men grossi conficcativi
Ramm de Germania. Rame d'Alema sopra onde servire di rattenitivo; e
gna peloso(Biring. Pirot. 27 e 69 retro). questi chiamansi fra noi con proprio
Ramin inargentaa o indoraa in lama nome Fermapè.
o lametta o lustritt. Rame inargentato Rampà. V. Rampegà – Rampare nei
o dorato in lama, in lustrini – Rame diz. ital. significa soltanto Ferire colla
tratto – Rame sodo(Tar. fir.). rampa, cioè colla zampa.
Ramm in granna. Rame granulato? Rampàda. Pettata. Grande ed aspra sa
Ramm rott. Rame rotto da rifon lita, così detta dall'affanno del petto
dere(Tar. fr.). che si patisce a salirla – Rampata
- El maj del ramm. V. Màj. ne'diz. ital. vale Zampata.
On pan de ramm. Un pane di rame Rampàl. Grappino. Rampicone da affer
(Targ. Viag. II, 297). rare il ghiaccio.
Savè o Spuzzà de ramm. Tener ra Rampàr diciamo alcune volte i Bastioni
me. Puzzar di rame; e ſig. Saper di che ricingono tutta la nostra città.
rame, cioè Costare assai, o vero Do Rampéga. Ad. d'Èrba. V.
ver pagare ciò che si bramerebbe Rampegà che anche si dice Rampà. Ar
avere a ufo. rampicare. Rampicare. Erpicare. Iner
Ramm (El). Rameria(Min.). I Rami. Con picare. Inerpicarsi. Inarpicare – Ag
questo nome noi denotiamo altresì tut graticciarsi – Ripire – Aggavignarsi.
to il complesso degli utensili da cucina Raggavignarsi – Avviticchiarsi – Ap
od altri di rame che si ritrovino in piccarsi. Appicciarsi.
una casa. L è ona cusinna ben a l'or Rampegà sui veder o su per i specc.
den con fior de ramm. È una cucina fig. Attaccarsi agli specchi(Targ Valdis.
ben fornita con di molti e bei rami, II, 628). Attaccarsi alle funi del cielo.
come direbbesi con buon numero d'ar Appiccarsi o Attaccarsi ai rasoi. Si di
genti o di stagni. Lustrà el ramm. ce d'uno che necessitato s'appiglia a
Arrenare e polire i rami. qualunque cosa, o buona o rea, ch'ei
Ramm. Rame(Alb. enc. in Rametto). In pensi che possa aiutarlo; appigliarsi
cisione. Intaglio. Cartina. agli ultimi e più pericolosi rimedi.
Stampador in ramm. V, inStampadór. Insegnà a la gatta a rampegà. V. in
Ramm.... Usato al plurale avrebbe anche Gàtta,
per noi dell'ambiguo come riuscì per Rampegà su per i piant. V. in Piànta.
quel calderajo di cui dice il Domenichi Rampegà. fig. . . . . Cogliere ogni minimo
nelle Facezie (pag. 582), che invitato motivo di scusarsi o di cavillare.
a sè da M. Paolo dell'Ottonajo per Rampegà. fig. Cavillare. Sofisticare.
comperar rami rotti a buon patto, itovi Rampegada. . . . . L'atto del rampicare.
lo trovò nell'orto ove l'Ottonajo mo Rampegadinna (Dagh ona). . . . Dovere
strògli assai rami d'alberi rotti dalla inerpicarsi, mettersi a salire un'erta.
gragnuola, e il rimandò colla burla. Rampeghin. fig. Pretesto. Trovatello. Co
Ramdin. . . . . Gran ramo. loretto. V. Partii.
Ramós. Ramoso. Flamoruto. Rampeghin per Rampinàtte Rampinètt. V.
fiampa. Erta. Rampeghin.Rampichino maggiore; e dottr.
Rampa. Cordonata. Piano inclinato a fog Cèrzia. Uccelletto che s'arrampica su
gia di scala simile all'erta nell'alza gli alberi, nelle fenditure dei quali
to; ma dove quella è liscia, questa va in cerca d'uovicini e di crisalidi
ha tanti filaretti di pietre traverse d'insetti. È la Certhia familiarisL.
che risaltano a foggia di gradini. Rampeghin de mur. Cerzia mura
Rampa. . . . . Piano inclinato come il jola. Picchio murajolo. Specie d'uc
suddetto che i muratori fanno con cello che è la Certhia muraria L.
travi ed assi per servirsene a salire Rampeghin. Fior garofano repente? Ram
di piano in piano alla fabbrica che pichino?
stanno ergendo. Ha più o meno spessi Rampegon (A). Rampicando.
RAM (8) RAM
Rampèlla ) che altri dicono Grampèlla Rampin. T. de' Pizzicag. . . . . Il com
Rampèttola º ... Il manico dell'erpice. plesso di due così dette rest.
Rampln. Rampino. Arpino. Uncino. Ap Rampin. T. de Setajuoli. . . . L'uncino
piccagnolo. Raffio – Gancio se fermo. di ferro inserito nel torcitoio (tornell)
Faa a rampin. Uncinato. Auncinato. da accavigliare le matassine in tra
Mett as e rampin. fig. V. in Asa e fusole.
ag. – Talvolta anche Commetter male Rampin. T. de'Torniai.... Sp. di ferro
o Essere una mala bietta. con cui il torniajo viene scorniciando
Stecca de rampin. V. Stècca. i suoi lavori, come il falegname scor
Taccà-sù a on rampin. Agganciare micia i suoi colle pialle e cogl incor
(Zanob. Diz.). satoi. È quello che i Franc. chiamano
Rampin che anche diciamo Rampon. Con Crochet, ed è di più spezie, cioè:
trafforte. Ferro che serve a tenere Rampin a lumaga. . . . . È il Cro
fortemente serrate le porte o le finestre. chet à volute fr.
Rampin. La curva della falce. Il Sinus Rampint tond e guzz. . . . . . È il
falcis dei Latini. Per es. El seghezz de Crochet rond-aigu fr.
forment el gh'ha pussee pocch rampin Rampin mezz tond. . . . . È il Cro
che nè quell de l'erba. Il segolo da gra chet rond-camus fr.
no è meno falcato della falce da fieno. Rampin drizz. . . . . È il Crochet à
Rampin. Ganghero. Fil di ferro adunco droite fr.
con due piegature da piè, simili al Rampin sinester. . . . . È il Crochet
calcagno delle forbici, che serve per a gauche fr.
affibbiare in vece di bottone. Rampin de bacchett. T. de'Tessit.... No
Asett e rampin. È lo stesso che me degli 'uncinetti dei licciaroli.
Sciampa de gainna. V. in Sciàmpa. Rampin del vaeven. T. de Setajuoli. . . .
Rampin per Podiroeü. V. Il gancio del vaevieni de'naspi da
Rampin. fig. Appicco. Pretesto. Coloretto. trattura,

Taccass a tutt i rampin o Ciappà Rampin de pajee. Lo stesso che Fèrr de


tutt i rampin.... Qualche volta e in pajee. V.
senso lato si potrà corrispondervi an Rampin de torg. Torcitoio (“tosc.).
che con Attaccarsi agli specchi(Targ. Rampin. add. ſig. Ladro. Dalle man
Valdisciev. II, 628), cioè ad argo rampine?
mentazioni poco sussistenti. Rampin o Rampinént. Ad. di Cavàll. V.
Toeiù-sù o Ciappà on rampin. Pi nell'Appendice al vol. II.
gliar l'eccezione del petrosemolo. Pi Rampinà. fig. Pretestare. Cavillare. Ap
gliare un pretesto. pigliarsi ai rasoi.
Rampin per scarpa. T. de Fabb. e Car Rampinàa che anche dicesi Rampinént.
roz. Gancio da scarpa. Uncinato. Auncinato. Fatto a uncino.
Rampin. T. de Frenai. Rampino(Alb. enc. Coi zanch rampinaa a focusgia de forcella
in Barbazzale). Quello in cui si va a (Gar. Batr.).
fermare da una banda il barbazzale Rampinass. Auncinarsi. Torcersi a mo”
dietro la barbozza del cavallo. d'uncino. -

Rampin de coja. T. de Macell. . . . Sp. Rampinàss. Contorcersi. Quel rivolgere


d'uncino fatto come un C bislungo a di membra che si fa talora per dolore.
cui s'appende quella grascia che il bec Rampinàtt. Cavilloso. Cavillatore.
cajo dice coja. Rampinént. Uncinato. V. Rampinàa.
Rampin. T. d'Orolog. Ganci o Gancetti E quij did rampinent de gallinascia.
della catena. -
(Ceva Mss.).
Rampin de la lumaga. Gancio da pi Rampinént. Ad. di Cavàll. V. nell'App.
ramide. Uncinetto ricurvo che unisce al vol. II.
alla piramide la catena dell'oriuolo. Rampinéra. Rampini o Graffi (“tosc. –
Rampin del tambor. Gancio da tam Tom. Sin. in Gancio p. 284). Lòpporo
buro. Uncinetto tondiccio che unisce (“lucch. Zanob. Diz.). Afferratoio Fer
al tamburo la catena dell'oriuolo. rari Voc, bolog.). Uncini da ripescº
RAM (9) RAN
le secchie(“fior.). Graffio(*aret.). Gan Rampin che altri dicono anche Ranfiòn.
cio di ferro per lo più a quattro aste, Rampicone. Rampone. Gran palo ar
ma piccolo e simile ad un'ancora di mato di graffio uncinato che usano i
nave, per uso di pescar secchi o simili barcajuoli per fermare le barche.
che siano cascati in un pozzo. I Napo Rampin. Contrafforte. V. Rampin sig. 2.”
letani chiamano questo strumento Vor Rampon Bandella Spranga di lama di ferro
para; i Mantovani El Lov; i Fr., se da conficcar nelle imposte d'usci o fine
condo l'Acad., Graſfe: i Provenzali stre, che ha in una dell'estremità un
Cerquopeus o Sarquo pous (che mal anello il quale si mette nell'ago del
non si tradurrebbe in italiano con Cer l'arpione che ha da regger l'imposta.
cainpozzo); e iTedeschi Brunnenhacken, Rampón. Rebbio. Punta di una forca.
dal che poi il Diz. Cast. e Flat. lo Ramp6n. Merlettino. Merlatura? (Firenz.
voltò in italiano per Uncino da pozzo. Op. II, i 6). Punto a spina? Sp. di
ll Forcellini alla voce Harpago (unci lavoro di merli. La Griffe dei Fr.
quibus quippiam ex puteis extrahitur) Rampón. T. Agr. V. in Rómp e Rompon.
contrappone, non so con quale auto Arà de rampon. Riscuotere (Lastri
rità, Rampicone. Op.). Arare ad un solco solo.
Tirà-foeura i paroll con la rampi Rampon. T. de Manisc. V. Fèrr a ram
nera. Cavar di bocca le parole colle pon in Fèrr. Sp. di ferro da ghiaccio
tanaglie (Alb. enc. in Tanaglia). per le bestie da soma.
Rampinéra. Ganci (Zanob. Diz.). Uncini Ramponà. ... Ferrare co ferri da ghiac
(“fior.). Specie di arnese del tutto cio (rampon) una bestia somaja. Ta
uguale al precedente, ma per uso luni fra noi dicono anche Mettegh i
d'appiccarvi polli. carnaggi e simili, ciod de giaz:
il quale si alloga per ciò bene spesso Ramùscia. . . . Specie di rete.
nelle guardavivande. Ran ràn. . . . Voci imitative del tornire
Rampinètt. Uncinello(*tosc.). Rampinetto dei gatti o del suono del contrabbasso
(Vallisnieri ). che si usano nei dett.
Rampinètt Uncinello “tosc.). Gangherello Raul ran, l'amalaa porta el san P.
da abiti donneschi. V, anche Rampin in Amalàa.
sig. 4.” lan ran, quell che no femm incoeu
Rampinètt. . . . È l'estremità libera del ſaremm doman. V. in Domàn.
manico della lucerna a mano (de la Rana. V. Rànna.

lumn) la quale si biforca in due ferri, Ranà che anche dicesi Ravanà. Sonar le
l'uno aguzzo ma diritto, l'altro aun campane? Sgambettare. Quel muoversi
cinato; il primo serve a conficcare e menar di gambe che fanno i bam
la lucerna in un buco o in un fesso hini a giacere in su d'un letto, sur
qualunque, allorchè non le si trova un prato o simile. Corrisponde al
pronto l'appiccagnolo; del secondo francese Gambiller.
si fa uso per appiccarla a chiodi, Ranàscia. Ranocchione.
gangheri o simili. Rànc. s. m. T. Milit. Rancio.
hampinètt dicono i contadini dell'Alto Rane ad. dicono quegli che vogliono af
Milanese quel ferro che altri chiamano fettare cultura per liànsc. V.
hanpin o Rescioeü o Podiroetà. Ron Rancà. Abbrancare. Ghermire – Nei diz.
cola. Potatojo da vite. ital. Rancare vale zoppicare.
Rampinettàda. Pennatata(“lucch.). Colpo Rancà. Lavorare a mazza e stanga.
di pennato o di potatojo. Rancà verso il Pavese per Strappà-via. V.
hampinetton. v. dell'A. M Roncone, Ron Rancér. T. Milit. Ranciere. Quello tra i
colone. Falcione. soldati che per turno deve apparec
Rampinna. Ad. d'Acqua. I chiare e scodellare il rancio.
"ampia in . . . . Grande uncino, lanclò o Renclò o Sanclò(Brùgna). Susina
hampoeüsgen e Rampeisger. Raperon liegina Claudia? (Targ. Diz.).
solo. Raperonzo. Erba nota che è la R incuràss. Voce antica italiana (Rincu
Campanula rapunculus dei bot. rarsi) viva tuttora fra i contadini e -

l ol. II , '2
IRAN ( 1o ) IRAN
spec. nell'Alto Milan. in sig. di Dolersi, Personna d'alto rango. Personaggio.
Rammaricarsi. Persona di alto paraggio o di gran
Randevò. Convegno. Posta. Appuntamen portata. -

to. Ritrovo. Il fr. Rendez-vous (recate Personna de basso rango. Persona


vi, siate al tal luogo per la tal ora). di poca portata.
Dà randevò o vero Dà l'apponta Personna de rango. Persona di con
ment a vun. Restare in appuntamento dizione. -

con uno(Nelli Serv. padr. III. 6). Dare Rangògn. Lamento. Brontolamento. La
l'appuntamento a uno(id. ivi III, 2o). gnanza. Querimonia.
Dar la ferma o la posta. Per es. i)ove Rangognà. Arrangolare, lufonchiare. Im
è data la ferma º bufonchiare. Contendere. Brontolare.
Ranée. Ranajuolo? Pigliatore e Venditor Rangognòn. Brontolone. Bufonchino. Co
di rane. lui che brontola sempre.
Ranèlla. Raperella. Ghiera. Viera. Ro Rangognònna. Brontolona.
tella o cerchietto che serve a tener Rangol. Voce contad. brianzuola sinonima
in assetto la punta d'un bastone, di una del nostro Rangognòn. l .
vite o d'altro arnese qualunque. Ràngol. Rangolo. liangola. Guajo. Disgu
Ranèlla. T. di Cart. Lo stesso che Ban sto. Impiccio. Contesa.
corin. V. Adess ognun gh ha rangoi in dei coo.
Ranèlla. T. de Fabbri. Renella?(“lucch.). (Mag. Cons. Men.
Nome di quelle rotelle di ferro che Rangón. s. m. pl T. de Carrai. Stanghe,
servono a tener in sesto la vite di Quelle che ne carri si stendono dal
una morsa, nell'allargarla o strignerla l'uno all'altro scannello.
che si fa. La francese Rondelle, ri Rangón. T. de Carrozz. ... Ferro mol
portata dall'Encyclopédie nella tavola leggiante che in certe carrozze acca
55 del Serrurier. (cadùra. valcia la molla diritta, è quasi sempre
Imboccadura a rancll. V. in limboc più stretto della molla medesima, e ne
Ranellà. T. di Zecca. . . . . Strofinare ajuta il giuoco per la pressione che
colla rena una moneta o una medaglia. riceve dal carro o dal cassino.
Ranètta. Ranocchietto. Ranocchietta. Ita Moll a rangon. V. in Mòlla.
nocchiella. Ranella. Ranuzza. Rangotan per Orangotàn. V.
Ranètta. V. Ranna de san Giovann in Ranin. fianuzza, Ranocchietto, Ranoc
Ranna. chietta. Ranella. Ranocchiella.
Rànf. Granchio. Indormentimento. Ritira Ranin, ſig. Cecino. Naccherino. Bambinello.
mento dei muscoli. Raninna. Erba anitrina.
Avegh el ranſ in di man. Aver ag Ranna. Rana. Ilanocchio. Ranocchia. Ila
granchiate le mani – e figurat. Aver il nella; in gergo Gridalto; scherz. Mu
granchio alla scarsella, cioè Essere sica acquaiuola. La liana esculenta L.
a V a 1'O, (chire. il cui embrione dicesi Girino (botta
Saltà el ranſ. Aggranchiare. In gran ranna o cozzon o mazzacò) – Alcuni
Ranſignà, ecc. V. Reſignà, ccc. confondono le varie specie di Rana
Ranfión per Rampon de barca. V, buſo che i nostri contadini chiamano
Rangià e Rangià-sù. Iiaffazzonare. Bagaggej, Paibbi, Pissacan, ecc. colle
Rangiàa e Rangiato. Azzimato. Raffazzo rane, ma a torto. Si veggano le voci,
nato. Assestato. Accomodato. Dal fr. Ranna de praa che in alcune parti
Arrange, (bclo, si dice Fràa o Saltatràa, in altre con
Rangiàss, Azzimarsi. Raffazzonarsi, Parsi nome equivoco Pissacan. Rana bruna
l'ango. Grado. Stato. Condizione, ed an de' prati. La ſtana temporaria dei na
che fra i non puristi Rango (di cui turalisti.
s'ha esempio nei bandi tosc.-Mol. El ), Ranna de san Giovann o de la Ma
Dal francese Rang. donna. Rana verde acquaiuola. Sp. di
Del primm rango. Di prima riga. ranocchio non cantajuolo che ha i
Di primo ordine. Di prima portata. piedi posteriori palmati, cd è la ſicura
Pcl primo cerchio, aquattca de naturalisti,
RAN ( I1 ) RAN
Ranna sampéder che secondo i vari Ciappà el ransc o Deventà o Vegni
paesi del contado è detta Nanastrell, ransc. Irrancidire.
Verdaccola. Rànna de la Madonna, Savè de ransc. Sentir di vieto.
fanetta, Ranna de san Giovann, Ran Ranscètt. . . . . Un po' di rancidume.
ua martinna, Marmòtta, e perfino con Rauscì. v. a. del I ar. Invietire. Diven
voce equivoca Bagaggèll. Raganella. tar rancido. Dal lat. Rancesco.
hanuzza tutta verdegaja superiormente Rantega. Ansare – Rantolare? – Arran
e tutta un zigrino biancogrigio per di tolare? – Russare – Ratire – Ster
sotto. È la frana arborea dei natural. tire – Tornire parl. del gatto.
Biott come ona ranna. V. in Biòtt. Rantegà per Rangogna. V.
Ciappà rann. Pigliar rane. Ràntegh. Stei tore. iiusso – Ribollio.
Ciappa i ranu al boccon. Pigliarle Ràntegh. Rantolo. Ranto. Asma. Ansa
rane a mazzacchera o al boccone. mento frequente e molesto con riso
Cossa farav la ranna se la gli avess nante stridor del petto.
la coa? Domeneddio seppe quel che fece Ràntegh. Lo stesso che Rangògn o Rògn. V.
a non far i denti alle rane. La ranocchia Ràntegh. ſig. Ticchio. Pretensione.
non morale perch'ella non ha denti. Rantegh. Rancore.
A cattiva vacca natura dà corte corna. Ranteghént. Iiantoloso. Che ha rantolo.
La mosca tira il calcio ch'ella può. Ranteghètt e Ranteghin. . . . . Un po'
Fà la ranna. V. in Nodà. di rantolo.
Lecc di rann... Nell'A. Mil. chiamano Rànza. Falce fienaja o fienale. Ferro ta
così quel panno sucido che si genera gliente, e fermo a quartabuono in un
sulle acque stagnanti nei punti del manico di legno lungo quasi due me
maggior ristagno o sotto le conſerve. tri, col quale si falciano l'erbe da fieno,
Quell di rann. Ranajuolo. I Toscani lo dicono anche assai comun.°
fanna dicono in qualche parte del con Falce frullana, e a mio avviso per
tado per Ranèlla. V., e specialmente chè nel falciare produce un suono
per la Ralla superiore d'un fusolo da simile al frullare d'uno stormo d'uc
infrantojo d'olio. celli che di subito si sollevi nell'aria,
Ranna che altri dicono Birlo, altri Grin Manegh. Manico = Magnocura in scinna.
gaja. Frullo(Zan. Diz.). Specie di palco Manovella – Magnocura o Manuella a mitaa.

voto con un foro da un lato il quale, Presacchio? = Chignocu. Bietta = (Eucc. Occhio
aggirato, romoreggia come un che = Costa. Costola = Taj. Filo - Ponta. Punta,
russi forte – ll Ronflement du diable Rànza o Ranzin. fig.... Chiamasi così da
dei Fr. ha affinità con questo trastullo. noi per traslato la Morte perchè viene
Giugà a la ranna. Giocare al frullo figurata con una gran falce fienale alle
(Zan. Diz.). Arrotare la specie di paléo mani. Perciò alla nostra Banza mal non
così detta, od anche Preso un mezzo corrisponderebbe il titolo (che il Brac
guscio di noce, il cui vano si cuopre ciolini diede nelle sue Rime a Libiti
con un pezzo di pergamena fermatavi na) di Segatrice delle umane vite.
sopra, e fattovi passare un filo di cri Ranzà. Frullanare (Gior. agr. tosc. X, 276
ne, e questo avvolto sopra un piom e pass. – per errore, parmi, è stam
ibino (oss de pizz), si fa così girare pato Frullonare – Zanob. Dz.). Fal
dal ſanciullo che lo tiene in mano, ciare. Recidere l'erbe colla ſalce frul
e nel vibrarsi per l'aria rende un lana(ranza).
suono quasi simile al gracidar della Ranzàda (con z dolce). . . . Colpo di falce
rana, dal che ha preso il nome. frullana, un taglio, una menata di
fanin. Ianocchione(Capor. Vit. Mecen.). falce frullana, una frullanata se mi è
Ranoncol che il volgo dice Noréncol o lecito dirlo.
Naróncol. Ranuncolo, ſianoncolo. Ranzàda (con z dura). v. ant. degli Statuti
fansc o Rànc. sost. m. Term. Mil. Rancio. degli Offellari milanesi p. 1 o Aranciata.
ll pasto de soldati. Ranzador. Frullano(“pis. – Zanob. Diz.),
fansc. add. Rancido. Vieto – in forza Chi lavora colla falce frullana(ranza),
di sust, Rancidita, Rancidume, ſianzadór, Lo stesso che Ranzin sig. 1. V.
RAP ( i2 ) RA R .
Ranzadór-spazzin. T. de Vetrai. . . . Sp. Rapolla mi si assicura che dicano alcuni
di grisatoio di ferro, non però den per Raspollare. V. Spigorà.
tato, e ricurvo a mo' di zanna, col Rapòrt. Relazione. Rapporto. Connessione.
quale si spazzano dai frantumi de've Avegh raport. ſig. Averci connessione.
tri, ecc. le incanalature delle imposte, Rapòrt. Rapporto. Riporto. Rapportazio
Ranzadùra. Frullanatura(Gior. Georg. II, ne. Relazione. Riſerto. Referto.
225). Il lavoro che si fa colla falce Fa raport. Far riferto. Riferire.
frullana (ranza). Rapòrt. T. aritm. . . Confronto di rela
Ranzàj. Rosume. Rosura. Avanzuglio – zione geometrica o aritmetica fra due
V. anche Vanzatisc. numeri. Rapporto cognito, incognito,
Ranzètt. Falcastro ? Picciola falce ſrul crescente, decrescente.
lana che si adopera negli ericeti per Rapòrt. avv. P. Intuitù, Quò, ecc.
tagliare l'erica (el brugh). Raportà. Itiferire.
Ranzètt dicono altresì vari del contado e Raportà. Spiare.
spec. in Brianza quello che altri chia Raportàa. Di riporto.
mano Scodegadór o Zappa de brugh. V. Raportàda. Ad. di Manètta, ecc. V.
Ranzètt voce forestiera per Raspin. V. Raportin. Relazioncella.
Ranzin. T. de Vetr. Grisatojo. Topo. Raportin. . . . . Ogni ornato di metallo
Ferro col quale si vanno rodendo i inciso o sculto o di gitto che si ap
vetri per ridurli ai destinati contorni. picchi per abbellimento sovra altri
Ranzin disse il Maggi per la Rànza o la lavori di metallo quali sarebbero ma
Comàa ranzonna fig., cioè per la Mor niglie, bocchette, scudetti e simili.
te. I . Raportón. . . . . Relazione magistrale ,
Ranzòtt per Ranzètt sig. 1. V. importante, grave, egregia.
Ràoch. Ilàuco. Itòco. Che ha raucedine. Raportón. Rapportatore. Spia. Spiatore.
Raòsta. Ai agosta. Il Cancer locusta L. Raporta raporton el diavolte sprega
Rapà. T. dei Mac. di Tab., ed anche dei l
nel coldiron. . . . . Iniquo rapporta
Confett:, ecc. Rapare. Grattare (Last. tore vanne al diavolo, così dicono i
Op. IV, 152). nostri contadini i quali pure hanno le
Rapà on limon o el cedraa o sim.... spie per la peggio feccia del mondo.
Grattare o Grattugiare un limone, il Ràpp (Avegh del). Allappare
cedrato e sim. – Dal fr. Raper. Rapp (Spiret de V. in Spiret.
Rapàa e Rapé. Rapè. V. in Tabàcch. Rapresentà. Rappresentare.
Rapéga T. di Agr. Erpice. Strumento Rapresentànt. s. m. Rappresentante?
rurale notissimo. Fra noi si distingue Rapresentazion. Rappresentazione.
la Rapega dall'Erpes propriamente Ràr. s. m. Raro. Rarezza. Rarità. I adore.
detto per aver quest'ultimo i denti Vessegh el spess e el rar. V. Spèss.
di ferro, e il primo in vece di le Rar. ad. Raro. Rado. Infrequente.
gno; ma il Dizionario italiano in Er Andagh pussee de rar in d'on sit.
pice non fa distinzione alcuna. Diradare (º tosc. – T. G.) le visite, ecc.
Rapegì. Erpicare. Lavorare coll'erpice. De rar. Di rado. Radamente. Rare
Chiara ben rapega o arpega ben... o Rade volte. Raramente. Fà pussce de
Chi ben ara ben erpica, la buona rar ona cossa. Diradare checchessia.
aratura agevola il ben erpicare – e Rar come i mosch bianch o come
al ſig. Chi ben vive ben muore. i campanin in di sces. Più raro che
Rapeghètta.... Picciol erpice. V. anche mosca bianca. Raro come la fenice o
Erpesin. come i corvi bianchi.
Rapelina. T. de Frutt.... Sp. di Tavola Ràr. Rado. Raro. Contrario di ſitto, denso.
di giunchi da stendervi i fruttami. Putost rar. Rado anzi che no. Iia
Ràpid. Ripido. Erto. IRepente. Ratto. detto. Iiaretto,
Rapinna(De). Di rapina – Di preda. Uccel Tila rara, Petten rar, ec. V. Tila, ec.
di rapina è il falco, pesce di preda Ràra. Arara. Arara rossa del Brasile. Sp.
è il luccio – Acqua de rapinna. Vedi di pappagallo grosso quanto un fagiano
Acqua rampinna. che è il Psittacus macao L.
RAS ( 13 ) RAS
raramént. Raramente. Radamente. Di Bindell rasaa, Garza rasada, Pann
rado. Rade volte. rasaa. Nastro rasato, Garza rasata,
Rarin. Fadetto. Raretto. Contr. di Fitto, Panno rasato(*tosc. – Mol. El.).
Rarin. . . . . Poco denso – Dilùto. Carta rasada. Carta rasata(Mol. El.).
Rarissem. Rarissimo. Radissimo. Tafflà rasaa. V. in Taſſtà.
Rarissimamént. Radissimamente. Rasàa. Cimato. Agg. di Panno.
Raritàa. Rarità. Ras cètt. T. de Formai. . . . . . Ferro
Raroeüla. Filondente? Canovaccio? Sp. col quale si raschiano le forme da
di tela rozza e radissima che si ado scarpe o da stivali. È detto Racloir o
pera specialmente per farvi i punti Gratteau dai Francesi.
scritti. I Francesi la dicono Canevas. Ràscia (Fa). Far ressa.
Raròtt. Rado anzi che no. Ras cià. T. de Formai..... Raschiare col
Ràs. s. m. Raso. Stoffa nota. raschio (ras'cett) le forme da scarpe, ec.
Ras doppi.... Raso a doppia maglia Ras ciador. T. di Zecca. . . . . Macchi
e assai fine : il Satin reduit dei Fr. netta colla quale s'aggiustano i pia
Ras fioraa, operaa, rigaa.... Raso strini (tondin) da coniarsi. È il Coli
affiorato, a opera, vergato. ſichet de Francesi.
Bas turch..... Sp. di raso molto so Rasètt. . . . . Sorta di stoffa sottilissima
do; il Satin plein de Francesi. lavorata a foggia del raso, e detta
Ras velutaa. Raso vellutato. Raso Petit satin o Satinade dai Francesi.
imitante il velluto. Ràsgia. Razzo. Razzo matto. Salterello.
Avegh la pell come on ras o Vess Sorta di fuoco lavorato d'artifizio.
on ras fettiv. Aver carni di seta(Barg. Rasgia per Ràsa. V.
Pellegr.) – Vedi anche in Pèll. Ràsgia T. de'carr. Razza. Razzo. Razzuo
fàs. Fagia. Umor viscoso ch'esce dal lo. Faggio. Quel bracciuolo che, par
pino e da altrettali alberi resinosi. tendosi dal mezzo della ruota ov'è
Fumin de ras. Negrofumo. impostato, regge e collega il cerchio
Ras. add. Pieno. Zeppo – Traboccante. esteriore. Le sue parti sono:
V. Aràs – Pien ras o aras. Pienissimo. Pè o Pientàa o Pientadùra o Cóccora. Dente.
Arcipieno. Straboccante. Pienzeppo. Ugna = Penera o Petturinna. Zampa? = Ra
Rasa e Rasgia. met. Ragia. Finzione. Astu sgia. Fazza = Spinna. Spina = Spall o
zia. Frode. Inganno. Spallaa. . . . .
Rasa. V. in Acqua. Rasgia a guzza o svelta. . . . . La
Rasà. Scolmare. Radere. Levare alle mi- | razza a costola.
sure il colmo che sopravanza al piano Rasgia campanada o goſſa o bottoru
della loro bocca. da o a offella.... La razza accampanata
Rasà. Abboccare. Rabboccare. o con un po' d'uzza nel mezzo.
Rasà i vassej. Dar la piena alle botti Rasgia mezza tonda. . . . . La razza
o Iriempire le botti(Gior. agr. I, 559). l tondiccia. (to.
Rasà on foss..... Empiere un fosso. Rasgia tonda.... La razza tonda affat
Rasà. T. de Cappellai. Accappare. Strap Cav o Scav di rasg. Cavetto?
par dalle pelli il pelo che si vuole Rasida. Ad. di Förma (formaggia). V.
feltrare per farne cappelli. L'Arracher Rasidùra. V. Förma rasìda.
o Planer de Francesi. Rasoeiù. I . Ràsol.
Rasà o Rasà-sù. T. de Fornaciai. Rab Rasceùra o Raseiùra. T. de Cappellai. . . .
boccare la fornace. Quella donna che strappa o taglia via
Rasa-sù con la steccola i quadrej. dalle pelli quel pelo che feltrato ha da
Spianare i mattoni; il francese Parer. riuscire cappello. I Francesi la dicono
Rasàa. Scolmato. Raso. Pareggiato. Arracheuse o Planeuse; e se il lavoro
Rasàa. Rabboccato. ch'ella suol fare è fatto da uomo, lo
Rasàa. Rasato(“fior. – Giorn. Georg. XVI, dicono Arracheur.
2 44). Ad. di stoſa a cui sia stato dato Ràsol. Barbatella. La Viviradir dei La
il lustro del raso, che imiti il raso; tini – il magliuolo è quello che noi
stoffa che i Franc. direbbero satinee. diciamo Mulètta. V.
RAS ( 14 ) RAS
I rasol han de sentì i campann. - - -
dalle botti la gromma. Vi sono Raschie
Proverbio contadinesco col quale si a filo radente liscio, e a filo dentato.
denota la necessità che i magliuoli Raspa a man. Rasiera corta.
delle viti trapiantati si debbano tene Raspa cont el manegh. Rasiera lunga.
re a fior di terra per farli prosperare. Raspa cont i dent o Raspinna den
Ràsol e Rasoeü o più propriamente Mu tada. Fasiera dentata. Grattugia.
lètta. Magliuolo. Sermento il quale si Ràspa per Cortèlla. V.
spicca dalla vite per piantarlo. Ràspa. Nome nostro volgare per Ghi
Pè del rasol. Calcio(Targ. Viag. X, gliottinna. V. Andà a la raspa o a la
362?) = . . . . Croce o Crocetta(Trinci Vedra. IV. in Védra.
Agr. I, 24 e 26). Raspà. Raspare. Lavorar di raspa.
Rasp in gola. Allappatura? Raspà. Raschiare. Rastiare. Levar la su
Ràspa. T. delle Arti. Raspa. Sp. di lima perficie di checchessia con ferro o
con intaccature assai rade, e più larga con altro strumento radente.
nel codolo che nella testa, colla quale Raspà-giò. Raschiare.
si raspano i lavori di legno, e talora Maspà in gola o Raspà la lengua.
anche que di marmo o di ferro; la Allappare. Dicesi di certi corpi i quali
Rape à bois dei Fr. È di varie specie, danno un sapore agro-legnoso.
più o meno ruvide come Raspà i vassej. Sgrumare le botti
Raspa a coa de ratto anche assoluta (Gior. Georg. I, 522). Levare il taso
mente Coa de ratt. Raspa da strafori? dalle botti.
Raspa de fond. . . . . Raspa per Raspà-sù. Ribruscolare(“ſior. – Meini
dare nei fondi. in Tomm. Sin. alla voce). Raggranella
Raspa de saradura... Raspa da toppe. re. Raggruzzolare. Ammassare, e si dice,
Raspa de sass? . . . . Raspa da più che d'ogni altra cosa, di danaro.
marmorini e simili. Raspà-via. Abradere.
Raspa drizza. Raspa retta. Raspà. Ruspare. Razzolare de polli.
Raspa grossa. Ingordina. Scuffina. Raspà. Fazzare de cavalli.
Raspa che leva molto legno per volta. Raspà. T. de Conciat. Scarnare. Consu
Raspa ingenuggiada. . . . . Raspa mar le pelli dalla parte della carne.
col codolo ripiegato in isquadra per Raspà. T. de Formai... . Raspare colla
servirsene in quelle parti di un lavoro raspa di ferro il legno asciato e ripu
ove non si potrebbe raspare colla lito da farsene forme per iscarpe, ec.
raspa retta. (tonda. Raspà. T. de Fornaciai.... Col raschio
Raspa mezza tonda. Raspa mezza (raspin) radere e appianar bene lo
Raspa quadra. . . . . . Raspa qua spazzo (era) da lavorarvi i mattoni, ec.
drella; la Raipe quarrelette de Franc. Raspà. ſig. Arraspare(Sold. Sat. p. 19).
Ràspa. . . . . Pelle di squadro (squalus Rubacchiare. Raspare. Sgraffignare.
squatina) che i falegnami adoprano Raspàa. Raspato.
per polire il legno. Raspacànn. T. d'Armajuoli. Raschiacan
Ràspa. T. dei Cartol., Leg. di libri, ecc. ne. Ripulitoſo (Diz. artig.). Verga di
Ferro da scarnire. È di forma ellit ferro con cui si ripulisce l'anima delle
tica e forato nel centro. canne de fucili, delle pistole e sim.
Ràspa che anche dicesi Raspiroeüla. T. Raspàda. Raschiata(*ſior.).
de Forn. Radimadia. Raschiatoio. Ra Raspàda. ſig. . . . Vincita ragguardevole
spa. Ferro col quale si rade la pasta in giuoco.
che rimane attaccata alla madia. Raspàda. Rubacchiamento.
Ràspa. T. di Mascalcia. Seghetta. Raspadinna. Raschiatina(“fior.).
Ràspa. T. dei Tintori. Orciglia. Orcella. Raspadùra. Raspatura(“tosc. – T. G. –
Roccella. Raspa. Erba che tigne in Min.). Raschiatura; e alla fior. Ra
color porporino o colombino. stiatura. Il raschiare.
Raspa o Rasparocùla o Raspinna. T. de' Raspadùra. Raditura. Raschiatura. La ma
Vinattieri e Bottai. Rasiera. Raschia. teria che si spicca via dalla cosa che
Arnese di ferro col quale si raschia via si viene radendo.
RAS ( 15 ) R AT
Raspaisc. v. cont. br. Raschiatura. che lo Spadafora nella sua Prosodia
Raspant. gergo. . . . Pollo. voltò in Scacanidio.
Raspa ing. . . . . Lama di coltello colla Raspuscin. Cuccioletto.
quale il maniscalco raschia l'unghie Raspusción. Cucciolotto.
alle bestie che ferra. Rassègna. Rassegna.
Basparoeila. Lo stesso che Ràspa (da Ispettor ai rassegn. Rassegnatore
botti). P. (Sacch. Nov. 158). Commessario alle
Raspaùsc. V. Raspajùsc. mostre(Mach. Art. Guer).
Raspegón. v. a. del Var. Mignatta delle Passà in rassegna. Passare a rasse
borse altrui. V. Sanguètta. gna(Grass. Diz.). Rassegnare i soldati.
Raspetta. T. d'Armajuoli V. Raspin. Rassegnà. Rassegnare. Ghe rassegni i
l'aspetta. T. d'Intagl. in legno. . . . Pic mee dover. Le presento i miei doveri.
ciola raspa. Rassegnà el post. Risegnare la carica.
Raspin.T. d'Agr. Sarchio. Sarchiello. Stru Rassegnàa. Rassegnato.
mento atto a svellere le piante nocive. Rassegnàss. Rassegnarsi.
Raspin o Raspètta. T. d'Armajuoli. Ra Rassegnass a la volontaa del Signor.
f
spino. Ferro di cui si fa uso per la Acconciare la mente o l'anima nel pia
vorare nella sbacchettatura delle armi cer di Dio.
da fuoco. De raspini ve n'ha di tomai Rassegnazion. Rassegnazione.
e di piatti. Rasùra. T. de Conciat. Scarnitura(“ſior.).
Raspin che alcuni con voce forestiera di - Quella carne che si stacca o scarnisce
cono anche Ranzètt. T. de Fornaciai... dalle pelli conciate,
Raschiatoio di ferro confitto in un Ràta. Rata. -

paletto, col quale si va lisciando il Ratafià. Ratafia(Targ. Ist. III, 262). Ama
terreno dove il fornaciajo alloga i suoi rasco(Alb. bass. in Ratafia). Sorta di li
lavori. quore di varie specie, come d'anaci,
Raspin che altri dicono alla fr. Grattoâr. cedrati, ciliege, cotogne, ecc.
T. d'Orefici. . . . Sp. di lima trian Rataplan plan plan. Tappatà? Voci imi
golare d'acciaio a denti quasi piani tanti il suono del tamburo.
colla quale si raschiano i lavori d'oro Ratatoja. Marame. Scegliticcio. Avanzumi.
e d'argento. Avanzugli.
Raspin de vial o de fà-sù la polver. Ratèlla che anche dicesi Rattèlla e Re
Raschiatore(Gior. agr. VIII, 84). Rasta, siamént Riotta. Gara. Litigio. Piato.
e alla fior. Rastia. Contesa. Cavillo.
Raspin per Sgarzin. V. Ratèlla per Ratellàtt. V.
Raspinàda. Rastiata. Ratellà che anche dicesi Rattellà e Resia.
Raspinna per Palètta V. anche in Ghiàra. Riottare. Piatire. Litigare. Contendere.
Raspinna (di vassej). Rasiera. Leticare. Accapigliarsi. Cavillare – Star
taspinna dentada. Grattugia. punta a punta – Anche gl'Ingl. hanno
Raspiroetila . . . . . Pianta che infesta il verbo To rattle in senso di Beffare
la segale, simile ad una gramigna altrui clamorosamente, gridar dietro.
elevata. Ratellaria. Litigiosità. V. Ratèlla.
l'aspiroeüla. Radimadia. r . Raspa. liatellàtt che anche dicesi Rattellàtt, Re
Baspiroeila per Velùgora. V. siàtt e Ratèlla. Piatitore. Contenditore.
Raspin. v. cont. per Baspegón. V. Accattabrighe. Cavillatore. Pizzica qui
Raspiùsc. Avanzuglio. stioni, e aggettivamente Cavilloso. Con
Raspùsc. Conciatura. tenzioso. Rissoso. Riottoso. Garoso. Li
Raspiùsc. Cucciolo. Forasiepe. Decimo. Ra tigioso – Cecco Angiolieri in un suo
gazzetto scriato, gracile, poco ve sonetto usò in questo medesimo senso
gnente. Begolardo, voce non reg. dai dizion.
L'ultem raspusc. Rimasuglio. L'ul Ratellón. Garosaccio.
timo parto in senso peggiorativo. I Rati(Sub spe). T. degli Uffizi. . . . Fatto
Veneziani lo dicono Scoasaco o Ras in via interina e con isperanza che
saura de l'albuòl, i Siciliani (acanidio l abbia ad essere ratificato.
RAT ( 16 ) RAT
Ratifica. Ratificazione. Ratificamento. Coa de ratt (altra). Piumino. Coda di
Ratificà. Ratificare. lepre. Erba ch'è l'Alopecurus agrestis L.
Ratinà. Rattinare (con voce franzese ha Coa de ratt chiamano nel Lodigiano
il Targ. Istit. II, 82). Accotonare. il Paleino (Anthoxanthum odoratum)
Ratinàa. Acccotonato. che nel Milanese viene detto Pajànna. V.
Ratinadùra. Accotonatura. Coa de ratt per Coetta de praa, V.
Ratinna che alcuni chiamano anche Ro Coa de ratt. Lima da straforo. È
vèrs. Rovescio. Saja rovescia. Sorta di tonda nel corpo, aguzza in punta ,
panno lano che ha il pelo lungo da sottile, fina – Itaspa da strafori.
rovescio, detto Ratine anche dai Fr. Dì adree el patèr o la coronna di
Ratin6n. . . . . Specie di saja rovescia ratt. Dir cose fuori della messa.
più grossolana della ratinna. Fà corr i ratt o Fà scappà i ratt.
Ràtt. Topo. Sorcio. Sorice. Sorco. Sorce. fig. Sgomberare. V. Spazza – ed anche
Sorgo. Ratto – Sotto questo semplice . . . . Metter fuoco, incendiare.
nome di Ratt noi intendiamo per eccel Fà la mort di rall. . . . . Rimanere
lenta il Topo casalingo, il MusrattusL alla schiaccia; morire schiacciato.
Ratt bianch. Topo salvatico. Varietà Ghe pò ballà dent i ratt. E vi si
del Mus sylvaticus L. tutta bianca e può giocare o tirar di spadone. Dicesi
spesso cogli occhi rossigni. d'alcun luogo spogliato di masserizie.
Ratt d'acqua. Topo acquajuolo. Topo In vitta de ratt. . . . A dì de nati.
che abita nelle bucherattole dc fossi. Il Trappola di ratt. V. Trappola.
Musamphibius L. – Il Mus decumanus Vecc come on ratt. Più antico del
di Pallas, che pure è fra i topi anfibi, brodetto. Vecchissimo, antichissimo.
è quello che da noi dicesi Ratton de la Vessegh dent el coanell del ratt....
fossa del Castell o di cantarann, e Si dice scherz. dell'esservi nella zup
dai Tosc. Sorcia o Topo di fogna per pa di riso alcuna frattaglia di pollo o
chè fa sua dimora nelle fogne. qualche pezzuolo di cotenna di lardo.
Ratt de campagna che alcuni dicono Vess on ratt in bocca al gatt. Re
Riottin. Topo terragnolo (Targ. Viag. stare in bocca della gatta il topo
IV, 295). Il Mus arvalis L. (Buonar. Tanc. III, 1).
l'att o Ratton de colmegna. Topo Via la gatta balla i ratt. V. in Gàtta.
tettajuolo “fior. – Savi). Specie di topo Ràtta. Erta.
che per l'ordinario nidifica ne comi Ràtta o Rata. Ilata.
gnoli delle case; il Mastectorum Savi A ratta prozion. Alla rata di . . .
Ratt de montagna. Mizzero (“pist.). (Sod. Colt.). Per rata. 1 rata. A o In o
Topo alpino. Alla proporzione. Per parte: e con un
Ratt musurign dicono ne contorni idiotismo da schivarsi se pur non fosse
di Soma il Museràgn. l . da burla Per errata – A lira e solalo.
Ratt nisciorin. V. Nisciorin. Ràtta. Sorcia( tosc. – Mol. El.). Topo fem
Ratt orbin dicono in alcune parti Rattàsc. 7'opaccio “tosc.). (mina.
del contado per Museràgn. V. Rattèlla, Rattellà, Rattellàtt, ecc. V. Ra
Ratt sgolavò dicono alcuni del con tèlla, Ratella, ecc. (scranne.
tado verso ouest-sud la Tegnoeüra. V. Rattér. Vecchiumi. Sferre vecchie. Ci
Ratt tappon che altri dicono Topin, Rattéra. Sorciaja Topaja. Nido di topi –
Trapón, Topa, Tip6n. Talpa. Talpe. e ſig Stamberga. Topaja Casa da piat
Moriggioeu. Topolino. Sorcio. Il Mus tole o da calabroni. Casaccia rovinata.
musculus de naturalisti. -
Rattéra sul Verbano per Smiròld. V.
– Bon de ratt. . . . Dicesi del gatto Rattin. s. m. Topino (“tosc.) Topolino.
buon cacciatore di topi. Rattin fig. Topino('tosc. – T. G.). Per
Cold come on ratto come on roment, soncino, ficchino – Cecino. Naccherino.
Caldo come un fegatello(“tosc. – T. G.). Ragazzetto, e si dice per vezzo.
Coa de ratt. Fleo pratense. Coda di Rattin. Ad. di Cavàll. V. in Mantèll.
topo. Erba detta Phleun nodosum dal Rattin. Ad. di Pél. l .
Targ. Tozz. lìattinoci. Topolino. Dim. di Topo.
RAV ( 17) RAV
fattén. Topone(*tosc. – T. G) Sorcione. Sempi come ona rava. Più grosso
Topaccio. Acc. di Topo. che l'acqua de'maccheroni. Dolcione.
Ration de colmegna(al positivo). V. Tegni la rava in gora a queighedun.
in Ratt – al fig. Topo tettajuolo(*tosc. Aver un calcio in gola ad alcuno. Aver
– T. G.). Uomo dato a vita solinga. cagione di rimproverargli o rinfac
Ratton de colmegna ed anche sempli ciargli checchessia.
cemente Ratton. scherz. Fratacchione. Vess ona rava. fig. Esser un gnocco.
Ratton di cantarann. Topo di fogna. Aver poco di quel che il bue ha troppo.
V. in Ratt. Ravàda..... Una scorpacciata di rape.
Vedè a corr i ratton. Allampanar Ravàgn. i Vernio. Aggiunto d'una
dalla fame. Patir gran fame. Ravagnàsch. specie di lino, forse cosi
Ratton. fig. Topone(“tosc. – T. G.). Uom denominato fra noi dalla terra di Ra
soppiattone. vagnasco ove si sarà coltivata a pre
Rattin. fig. scherz. per Laico, converso. ferenza.
Ratt-tappon. V. in Ràtt. Ravanà. Ruzzare. Gambettare.
Rava. Rapa. Pianta e radice nota; la Ravanèj. s. m.pl. T. de Macell. ... Quel
Brassica rapa dei bot. – P. anche le po' d'unghie o di pelli traenti
Bojòcch, Ravisc o Ravizz, ecc. – Dal all'unghia che i macellai lasciano at
molto ingrassar la terra che fa la rapa i taccate alle pelli delle gambe delle
Toscani hanno tratto il traslato Grasso bestie macellate.
arrapato. Ravanèll dicono parecchie persone del
Rava longa che fra noi altri dicono contado per Rcmolazzin. V.
Rafètt, e tutti quando è cotta Bojòcch. Ravanèll. Cecino. Naccherino. Ragazzetto
Rapo (“san. – aret. – Nelli L'Astr. vegnente e grazioso, ed anche Frügolo
Il, 5). Rapa lunga. La Brassica rapa e Frugolino se non istà mai fermo.
radice oblonga dei botanici. Ravanèll. v. a. del Var. Mil. Imprudente.
Rava redonda o de Comm. . . . Noi Malaccorto. Malcauto. Incauto.
confondiamo sotto questo unico nome Ravanellin. Cecino. Cittolino.
la Rapa schiacciata e la Rapa tonda, Ravanellòtt. Ravanello venuto per l'asciut
cioè la B. rapa radice compressa e la to. Ragazzotto.
B. rapa radice globosa dei bot. Ravarin che in Brianza dicono Lavarin,
- A San Simon se strappa la rava e a Soma Ravarign. Cardellino. Carde
el ravon. V. in Simón. rino Carderugio. Cardello (Savi). Cal
De la rava a la fava. V. in Fàva. derugio. Uccello noto che è la Frin
Dottor del rava. Medicastro. V. gilla carduelis L.
in Dottor. -
Ravarin dicono alcuni anche l'uccello
Fà corr vun a rav. Pigliare uno a Sgarzorin. V.
rapate, cioè a colpi di rape scaglia Ravarin per Lavarin. V.
tegli contro. Ravarinna... La femmina del cardellino.
Fà rava. Far radice parlandosi di Ravàs. Ad. di Pòmm. V.
piante radicacee come sono il rapac Ravedèss. Ravvedersi.
cione e sim. Ravedàu. Ravveduto.
Maa de la rava. V. in Màa. Ravée. Rapuglio. Luogo seminato a rape
Oh verz e rav! Oh porta del cielo! – Villaravee in Brianza ci testimonia
Esclamazione di maraviglia che noi ch'esiste anche fra noi il riscontro
traemmo dal cavolrapa radice ammi del Rapuglio toscano.
rabile pel suo ibridismo. Ravée. Mangiarape – I Ravee de Villa
Rava cucca. Rapa tigliosa, legnosa. si dicono scherzevolmente dai Brian
Rave ravotti . . . . gridano per le zuoli gli uomini di Villaraverio.
vie i nostri erbajuoli per annunziarsi Ravètta, e al pl. I Ravitt. Raperella.
venditori di grosse e massicce rape. lìavètta. Semenza di rape.
Ai Piemontesi invece la voce Ravòtt Ravetton per Ravisciön. V.
rappresenta il diminutivo. Ravin. s. m. Raperella. Picciola rapa –
Reson del rava. V. in Reson. Radicella di colsat.
Vol. II”. )
RAV ( 18) RAZ
Ravioeli. . . . Anche nel rispetto della masticare e rigettare il masticato che
cucina noi ci facciamo stranieri l'un | fanno talora i cavalli per indisposizione. e -

l'altro ad ogni palmo di terra del Ravisc che altresì diconsi Ravizz, ed an- a
fortunatissimo nostro stivale. Ravioli, che al sing. Raviscia o Ravizza. Rapini . -
Bocconotti, Agnellotti, Cappelletti, Tor- . ("livorn.). Ravazzuoli(Sacch. Nov. II, -
telli, Frittelle, Gnocchi e altrettali rap- | 5). Le Ravici. I Ravacciuoli(Cresc. Agric. a º

presentativi di pastumi col ripieno so- Il, 12 ove parla d'usanza nostra mi- - nr.
no voci comuni a tutte le terre italia- lanese). Broccoli, tallonzoli o foglie di -

me, ma di valore equivoco di terra in rapa che si cuocono nel brodo per
terra, cosicchè tu abituato a confor- farne una minestra che dicesi Raviscia. -

tarti lo stomaco co ravioli milanesi, Rapucciata (Nov. aut. san I, 96). e

ti trovi a far fisonomia di ramarro | Ravisc. Navone, Napo. V. Navón. ,

coi ravioli fiorentini; e i tuoi tortelli | Ravisc salvadegh. Cardamindo. Nasturzio


milanesi trovi cangiati in frittelle a indiano. Il Cardamine pratensis de'bot,
Firenze, frittelle che ti si voltano a Raviscètta. Lo stesso che Gradisèlla. V.
Venezia in tutt'altro. Di qui la mi Raviscia. V. in Ravisc. -

rabile confusione che trovasi nei diz. Raviscioeü. Rapicella(“pis.). Pianta detta
italiani anche in riguardo a queste da Pavesi Landrètà. Il Bunias erucagoL,
voci, e la difficoltà di assegnare cor Ravisciön o Ravizzón. Navone selvatico.
rispondenti esatti al nostro vernacolo. Napo silvestre. Rapaccione o Ravizzone
Noi abbiamo (così il Targ. Tozz in Brassica napus). -

Ravioeu de ſa in menestra. . . . . Pianta nota e detta Navette dai Fr.


Pezzetti di pasta semplice di grano Bosch de raviscion. Frasca di fusti : le º

a ed anche di pasta d'uovo, con un ri- secchi di rapaccione pci bachi da seta,
pienuzzo insalato di midollo di manzo, (Euli de ra viscion. Olio di rapac- º -
di pollo pesto o di carne vitellina trita. cione (secondo il Targ. Toz.). Specie
regalato di cannella, cacio grattato, d'olio detto IIuile de navette dai Fr.
cervellata, uva passa, pinocchi e sim, Ravizz, Ravizza, Ravizzón. Lo stesso che -.
- Il pastello è foggiato a lunetta o a Ravisc, Raviscia, Ravisciön. V. -
coricino e coll'orlo tutto smerlato. Si | Ravón. V. in Simón. -
-

cuoce nel brodo di manzo o di cap Ravòtti. Accr. di Rava al pl. V. in Rava, -

pone il quale diventa sempre più ricco Raziocini. Viaziocinio.


del sugo che trapela dal pastume Razi(in. Razione.
Ravioeu de fà rostì. . . . Pastelli si Razion de fen. Proſenda.
mili a un di presso ai gia detti, ma Ràzza. Razza. Voce dispregiativa per
fatti di pasta d'uovo o di pasta reale, Progenie, schiatta, stirpe,
più ricchi di dolciumi, fritti nel bur- Capiocu o Cavagnolitt o Zestitt de
ro, e talora anche col ripieno di carne razza de canalin. Appajatoi,
vitellina o di pollo arrostita e trita. Cavall o sim. de razza. Stallone, º
Con questi nostri Raciuoli sono affini Emissario.
sì ma non identici gli Agnellotti dei Fann de tutt i razz. Lo stesso che
diz. italiani, i Bocconotti de Marchi Fann de sott e doss. V. in Sòtt.
giani, e con qualche varietà nel ri Fa razza. Figliare.
pieno anche i Tortelletti de Fiorentini L'è mei che s'en perda anca la
– Quelli che i diz. ital. ed i Fiorentini razza. On se ne spenga il seme come
chiamano Ravioli sono i nostri Malfatt. de'cani gialli ! (canerini.
– Specie di Raviaeu sono anche quei Mett in razza i canalin. Appajare i
pastelli che noi diciamo Capellett e Razza busserinna! Oh diavolaccio'
che i Fiorentini chiamano Micchi. Razza de can (detto per improperio
Andà in fumm de ravioeu. Svanire. ad uomo). Bagaglione. Mascalzone.
Convertirsi in polvere. Andare in fumo. Razza de cavaj. Puledraja(Targ.ſiag.
Batezzaa con l'acqua di ravioeu o III, 16o) – A tempo del cessato re
di bojocch o di spinàsc. V. in Spinàsc. gno d'Italia avevamo fra Monza e Mi
Raianº i), T. di Mascalcia..... Quel lano la Puledraja alla Felucca.
RE ( 19 ) , RE
Razza stria o Razza bolgironna o Razza le pronunzie facendo ricorso ai riman
schiscia. Razza budellona(P. poet. cort. di per semplificare la cosa. Se però ad
IlI,7o).Razzaccia sgherra.Trista razzina onta d'ogni mio buon volere il lettore
Vess tutt d'ona razza. Essere sur non trova alcuna voce sotto l'iniziale
una stessa data, della stessa cornatura, Re, la cerchi in Ri e così inversa
d'un pelo stesso. Esser tutti d'una mente, e la voce o nell'una sede o
fatta – V. anche in Pasta. nell'altra gli starà pronta.
Vess de bonna o de cativa razza. Ré. T. music. Iie.
Esser di buona o ai cattiva razza. Es Rè. Rè, e poet. Rege. Sire.
ser buono o cattivo di nidio. Andà de re che anche dicesi Andà
Vess de bonna razza. Esser prolifica. de pappa. Andare a vantaggio o di
Razza. Maniera. Modo. Procedere. Che rondone o in poppa o a seconda. An
razza de trattà l'è quest? Qual pro dar benissimo.
cedere è questo? I Re Mag o vero l Trii Re. I Magi.
razzà. Allignare. Provare. Barbicare. Ap I Re Magi.
pigliarsi. I enire innanzi. Metter radi Re assolutt. Ite assoluto (Lalli En.
ce, metter piede. trav. I, 29).
Razzà in d'on sit. Metter radice in Re de coronna. Ile di corona(Lalli
alcun luogo. En. trav. I, 14).
Razzàa. Altignato. Re del Ciel. Re de Regi. Re Celeste.
Razzalà. Binacciajare. Re d'ogni rege V. Signor.
Razzalà. fig. parl. di danari Rinferruz Rè. fig. Itè. Chi sorpassa tutti in eccel
zare(Caro Let ined. II, 52-). lenza di checchessia.
Razzalàss e Razzalass-sù. Rincavallarsi. El re di mincion. Arcicotale. Arci
Rimpannucciarsi. Rimettersi in danari. gocciolone. Arcigranellone.
Essere rinferrato – ed anche Mi El re di omen. Re de galantuomini
gliorare stato di salute. (Fag. Rim. II, 197, e l.). V. in Omm.
Razzapàja. Marmaglia Canaglia. Pleba Rè. Miatto. Dicesi al giuoco dei rulli (di
glia. Ciurmaglia. Ciurma. Geldra. Mol oss) quel rullo che non ha numero,
titudine di gente vile. Rè. T. di Giuoco fle(Pan. - Casti Re Teod.).
Razzaschiscia. Sorta d'esclamazione simile Carta rappresentante un Re di corona.
a Sangua d'on biss. V. -- Si usa pure ogni seme ha una di tali carte.
aggettivamente per es. Ah destin raz Giugà a ſant, dama e re che stoppa.
zaschiscia. Ahi destin barbaro, o sim. V. in Dàma.
Rº come particella reduplicativa è di poco Re de baston. Re di bastoni – Fà
uso nel nostro dialetto. V. in Relégg corr el re de baston. fig. Giocar di
– Come semplice iniziale, anch'essa va bastone. Mandare a Legnaga o a Quer
soggetta in parte a quella duplicità di ceto o al Pino o in Perticaia o a
pronunzia che in questo proposito si Castagneto.
osserva per così dire infinita nella lin Re de copp. fig. scherz. Re di scac
gua illustre nazionale. Anche tra noi chi (Pr. fior. IV, 111, 81). Re di fan
chi pronunzia Respond e chi Rispond, faluche (Lalli En. trav. 1, 29).
chi Rebellion e chi Ribellion e simili. Re de danee. Re d'oro – ſig. V.
La nostra plebe dice volentieri Re Bò d” or.

càmm, Remirà. ecc.; le persone colte Re de foss. V. Redefèss.


Ricà mm, Rimirà, ecc. Secondo che le Re de fossin. V. Redefossìn.
voci sono più comuni fra la prima o Re de quai. Re di quaglie. Uccello
fra le seconde io le cerrò registrando noto che è il Rallus crea L.
per Re o per Ri, non senza però avver lie de sceso Re di usi che anche di
tire che mi sarà impossibile distinguere ciamo Reatin o Riottin. Scricciolo. Scric
in ogni caso appuntino; oltre di che, cio, Forasiepe. Re di macchia. Regillo.
per giovare a chi dalla varia pronun Feillo, e con voce lombarda, ma re
zia fosse indotto a varia ricerca nelle gistrata dall'Alb. enc., Reatino. Specie
sedi alfabetiche, spesso registrerò ambe d'uccello piccolissimo. V. Riottin,
REB (2o) REB
Re di avi. Re delle api(Cresc. Agr. Rebàtt. Ribattere.
IX, 98). Ape madre. L'Apum rea L. Pont a rebatt. V. Rebattidùra.
Reàa. T. de'Macell. V. Riàa. Rebatt indree. Rimbalzare.
Reàl. Reale. Regio. Regale. Rebàtt. Ribadire. Ritorcere la punta d'un
Reàl. Reale. Vero. Effettivo. ferro e ribatterla inverso il suo capo
Reàl per Riàl. V. e nella materia confitta, onde non
Reàl. Ad. di Càccia. V. possa allentare e stringa più forte.
Reàl. V. in Càrta vol. I a pag. 258 col 1.” Rebatt on ciod. Ribadire un chiodo.
Realin. V. in Carta come sopra. Rebàtt. Ribadire. Rispondere per le rime
Realista. Realista. Regalista. Chi parteg o alle rime. Ribatter le ragioni, ed
gia pei Re. anche assolutamente Ribattere.
Realizzà. Ridursi in danari. Arrecarsi in Rebàtt (i or). . . . . Il Diz. ha Batter
contanti. Vendere il suo e farne danaro. l'ore per sonar l'ore all'oriuolo; non
Realizzà i cambial, i capitaj e sim. parrebbe quindi mal detto Ribatter
Realizzare (Zanon Crez. rinc. III, 3). l'ore, quantunque in questo senso non
Riscuotere le cambiali, i capitali e sim. registrato, ma pure volgare toscano.
Realizzass. Avverarsi. Effettuarsi. Rebàtt. Rimboccare. Far la costura alla
Realmént. Realmente. Effettivamente. tela, ai panni ecc.(Alb. enc. in Costura).
Realtàa. Realtà. Realità. Rebàtt. Detrarre. Sbattere. Dibattere.
In realtaa. Realmente. In effetto. Rebàtt. neut. assoluto. Ricalcare la stessa
Realtàa per Rialtàa. V. via, e poet. Ripeter l'orme(Caro). Ri
Reattìn. V. Riottin. tornare per la medesima via già per
Reàzza o Redàzza. Rezza. Traversaria. corsa. El postion el rebatt adrittura.
Sp. di rete da pesca. Il postiglione, corta la posta, rifà la
Reazzinna. Rezzuola. Sp. di rete pesca via senza scavalcare.
reccia di maglia ſittissima. Rebàtt.T. agr. assolut. Ritrebbiare?(*ſior.).
Reàzz scur. V. Redacquée. V. Rebatt el pajoeu in Pajoeü.
Rebàlta. Ribalta. Catcratta. Bòtola – Ha Rebàtt. T. delle Risaje. Vigliare il riso º
il Caditoio che la chiude. Risottoporre a una seconda trebbia
Rebàlta. . . . . Sportello da trumò. tura il riso scappato alla prima e
Rebàlta. Palchicciuolo o Palchistuolo da rimasto nelle paglie rammucchiatesi
botteghe. dai lati dell'aja per rivederle.
Rcbàlta. Tettuccio. Tettoja. Rebattadór. T. dei Manisc.... Strumento
Rebàlta. Ribalta di tavolino(*tosc. – T. col quale si scompagina la ribaditura
G.). Asse mobile a mo' di manganella del ferro vecchio per riferrarle bestie.
da coro della quale a un bisogno si Rebattadùra. Ribaditura.
fa tavolino. Rebattadùra. Battente. V. Battùda.
Rebalta. Lumini(“fior.). Fila di lumi che Rebattadùra ) che anche dicesi Pont a
sta sul dinanzi del palco scenico per Rebattidura | rebatt. Costura. Costura
rischiarare la scena e gli attori, e che spianata(*tosc.). Il Ribattuto (Cecchi
si fa abbassare o si vela con un'as Prov. 58). Quel punto che si fa per or
serella quando la scena deve rappre lare o rimboccar la tela, i panni, e
sentar notte, sim. – od anche la Rimboccatura stessa.
Rebaltà. attivo. Dar la balta a checches Rebattin. . . . . Lastrina di ribaditura
sia(“tosc. – Poem. aut. pis.). Ribal che si sostituisce ai dadi (balett) per
tare(Diz. Bol.). fermare spine o simili ne vari lavori
Rebaltà. neutro. Dar la balta(*ſior.) V. allorchè il fermo deve riuscire acce
in Stravaccà. (càda. cato e la spina non è a vite. Le così
Rebaltàda. Bàlta (“fior.). V. in Stravac fra noi chiamate olivette, che collegano
Rebambì. Rimbambire. quarto con quarto(gacell) di ruota, si
Rebambii. Rimbambito. Rinfantocciato. sogliono spesso fermare col rebattin.
Rebasà. Ribaciare. El l'ha basaa e reba Rebattin. Risposta. Ribattimento. Confu
saa. Lo baciò e ribaciò. tazione – Trovà el rebattin. Ribattere
Rebàss, Rebassà, ecc. P. Ribàss, ecc. il chiodo – Rendere i coltellini.
REB ( 21 ) REE

Rebattin. Rispondiero. Un che non lascia Rebellàda (Fà). Far bottino o preda. Bot
chiodo che non lo ribatta. tinare. Predare – Il Bal. (Ger.) disse
Rebatton. Voce che s'usa in Color ch'hin solet a andà in voltion,
A rebatton d'acqua. V. in Battirón. Tant par vedè de fà quai rebellada,
A rebatton de sò. Sotto la sferza del Mennen breu, vacch e pegor a monton.
sole. A solatio. Al riverbero del sole.
Rebellàda (Fà). Ribellarsi. Ammutinarsi.
– Prendere una solinata o una solata.
Far sedizione – ll Bal. (Ger.) disse
Mett a rebatton de sò. Assolinare.
Somenand lid e racquel per l'armada,
Rebattùu. Ribattuto. Ripercosso.
Rebattuu. Ribadito. Ch'eren già a termen de fà rebellada.
Battuu e rebattuu. Detto e ridetto. Rebellàss. Ribellarsi. Ammutinarsi.
Rebattùu. Ad. di Ris. V. Rebellàss. Riaversi. Rizzarsi a panca. V.
Rebeccà. Rimbeccare. Stare a tu per tu. Rebeccàss.
Rispondere. Ripetere. Ribadire. Rispon Rebellàss e Rebellass-sù. Riaversi. Riz
dere per le rime. Anche i Provenz. zarsi a panca. V. Rebeccàss.
usano Rebecar in questo senso. Rebelléri. I . Rebellòtt.
Rebeccàss che anche dicesi Rebellàss o Rebellion. Ribellione.

Rebellass-sù – Piaversi. Rifarsi. Riz A rebellion. In confusione. Sossopra.


A viluppo. Avviluppatamente. Alla me
zarsi a panca. Rimpannucciarsi. Sboz
zacchirsi. Rimettersi in buon essere, scolata. Alla rinfusa. In disordine.
in buono stato, sì di beni, come di Rebellòtt. Chiasso. Baccano. Bordello.
salute. Dal fr. Se rebequer. Rebellòtt. Lo stesso che Sfragèll. V.
Rebecchin. tibechino – oggidì è voce Rebescàa. Rabescato.
affatto morta fra noi nel suo signifi Rebèsch. Rabesco. Arabesco – On pla
cato positivo di quella Picciola ribeca, ſon tutt a rabesch. Uno stojato a rabe
schi o a rabescami o a rabesconi o
di quel chitarrino che alcuni vogliono
scarabillassero sotto questo nome an rabescato.
che i nostri antichi. Ho detto vogliono, Rebléra (Maa de la). Mal di madre?
perchè non abbiamo altra testimo Reboccà. T. de Murat. Arricciare. P. in
nianza ch'io sappia di questo se non Stabilì.
sc il loro volere che ne faccia fede Reboccàa. T. de Mur. Arricciato.
la bella insegna alzata pochi anni sono Reboccadinna (Dagh ona). Dare un po'
dall'osteria del Rebecchino, e rap d'arriccio ad un muro. -

presentante una donna in atto di suo Reboccadùra. T. de Murat. Arricciato.


nare il ribechino, la quale insegna è Arriccio. V. in Stabili.
mera fantasia, giacchè quell'osteria Rebolin. voce contad. . . . . Merenduccia
fu sempre detta anche nelle Gride del che si dà ai battitori del grano lì
15oo Osteria del Robecchino, o per intorno a vespro.
chè vi si vendesse a preferenza il vin Rcbomb. Rimbombo.
di Robecco, o perchè l'oste primo fosse Rebombà. IRimbombare.
un da Robecco. Reborgnà Rimbeſerare('aret. - Voc. aret.
Rebèll. Ribelle. – Il Redi diceva non sapere quello che
Ela robba de rebell? che anche di tal voce aretina volesse propriamente
cesi Coss'ela robba robada? Oh, ch'è significare. Non credo peccar di pro
roba di rubello? Espressione famigliare sunzione se, dopo avere letto i testi
che s'usa dire quando uno strapazza del Gorello ch'egli adduce nel suo
qualche roba e mandala male. Voc, m'induco ad assicurare che la
Rebell. Lo stesso che Sfragèll e Bordèll. V. voce è sinonima del nostro Reborgnà).
A rebell. A ribello. A bizzeffe, V. Rifigliare. Il riſar della marcia o puzza
Aveghen de fà lecc ai cavaj in Lècc. che fanno le ferite o gli enfiati quando
Rebellada (Fà). Fare a gara. pajono guariti.
E poru l'è tant el numer de costor, senza fà trà ammò sangu e reborgnà
Ci e fan tucc rehella da I piagh antigh, gh'è i noruv da dagh
Per toruss el pan de bocca. (Ba). Rim.) remedi. (Bal. Ger. )
REC (22 ) REC
Reborgnà, v. cont. br. Rimettere il tallo. Recalchin. T. de Coronai. Tortiglione.
Ritallire. Filo di metallo attortigliato a spire
Rebori. V. Reborsa. fittissime il quale mette in mezzo i
Rebórsa (Andà a la). T. di Cac. Ripulire. paternostri nei rosari.
Andar per la seconda volta a dar Recamadór, Recamin ecc. ecc. V. Rica
sotto o sia a far levare un volatile, madór, Ricamln , ecc. ecc.
una lepre, ecc. – I cani che fanno Recàpit. Recapito. Ricapito.
questo ufficio diconsi Cani da ripulita. Recàpit. Recapito(Bandi leop. – Mol. El.).
Rebùff. v. cont. brianz. Raffica. Folata Documento. Scrittura – Avere i suoi
di vento. Nodo o Ritroso di vento. documenti.
Rebuffaa. Rabbuffato. Scompigliato – V. Recapità. Recapitare. Ricapitare.
anche Strabuffàa. Recascià. Riscoppiare(Lastri Op. III, 286).
Rebuffada. Rabbuffamento. Scompiglio. Rispuntare(Gior. agr. X, 278). Ripul
Rebuffass. Rabbaruffarsi. Rabbuffarsi. lulare. Rigermogliare. Rimettere,
Scompigliarsi. Disordinarsi i capegli. Recasciàa. Rigermogliato.
Rebuga voce cont. Rinfrinzellare. Rat Recasciàda. Rigermogliamento.
tacconare. Raffazzonare abiti sdrusci Recattén che anche dicesi Revendiroeù.
ti. V, anche Repudurà. Treccone. Rivendugliolo. Barullo. Ri
Rebùj. Ribollire. venditore di frutti, legumi e simili – -
Rebùj. s. m. Le contadine chiamano così Dallo spagnuolo Regaton.
il secondo liscivio. V. in Lessiva. Fà el recatton. Treccare. Esercitare
Rebùj. Ribolliticcio(Targ. Viag II, 588) – la treccheria.
Questa voce può servire per indicare Recattònna che anche dicesi Revendiroeiù
ogni oggetto originato da ribollitura. la. Trecca. Treccola. Rivendugliola che
Rebuscà. v. a. del Var. Mil. Ricuperare. vende frutti, legumi, erbe e simili.
Riavere. Recavà, ecc. V. Ricavà, ecc.
Rebùtt. T. d'Agric. Rimessiticcio. Rimet Rècc. V. Rég. -

titiccio. Ramo nuovo rimesso sul fusto Recént. V. Rizzónt e Vin.


vecchio – ed anche Rimesso. Bastar Rechèccia. T. de Battil. Scacciata. Car
done. Poppajone. Succhione – nella tapecora dove si mette l'oro per bat
vite Femminella – Ramo pampinario terlo – Checcin dicesi fra noi un al
– da piede. Sterpo. Fruscone. tra particolare qualità di scacciata.
Rebuttà. T. Agr. . . . Rivoltare i letami Reciamà. Richiamare.
perchè non si risecchino o abbrucino. Reciamìn. V. Reciàmm sig. 5.”
l'ebuttà. Ributtare. Reciàmm. T. degli Stamp. Chiamata. Quel
Rebuttà per Recascià. V. la parola che altre volte si usava met
Rebuttàa. Ributtato – Urtato. tere a piè di pagina, richiamatrice
Rebuttamént. Accapellamento. Urto. della prima voce della pagina seguente.
Rebuttàss. Arrabattarsi. Accapellarsi – Reciàmm. . . . . Quel segno che si fa
Riurtati urtarsi. Fare agli urtoni. nello scritto per accennare il luogo
Rebuttonà. Riurtare. (diva. dove si ha a riportare un'aggiunta o
Recaggiùda. v. cont. br. Ricaduta. Iieci correzione o annotazione.
Recaggiùn. v. c. Ricaduto. Riammalatosi. Reciàmm o Reciòcch o Reciocchin o Re
Recalcà. T. delle Arti. Ricalcare? ciamin o Bottin. Tocchino ?(Alb. emc.
Recalcà on busserott... Ristringere, far in Chiama, ancorchè i vi stia quasi
rientrare un ferro, il ted. Statuden. per la causa anzi che per l'effetto).
Recalcadór. T. delle Arti. È lo stesso Quell'ultima rintoccata o quella filat
che Calcador o Trador. V. tera di rintocchi che si suonano al
Recalchin che altri dicono Spontirocò ed momento stesso dell'entrar messa o º
.
altri impropriamente Lucidin.... Spe sim., al cui suono i contadini, soliti è

cie d'ago col quale si spunta un di crocchiare in attesa fuor di chiesa,


segno per ricalcarlo sovr'altra carta s'affoltano per entrarvi – I Provenzali ,
e ricopiarvelo. Va unito ai tiralinee chiamano Rebailhet questo rintocchino.
negli astucci da compassi. Reciàmm. T. Mus.... Segno del da capo.
REC (23 ) RED
Recipp. T. Idr. Andirivieni? Rivo o Reclutà. Reclutare. Assoldare.
fosso che dopo alcun corso si perde Reclutér. . . . . Chi va in recluta, chi
per qualche tratto di strada, e po arrola nuovi soldati in luogo dei man
scia ricompare e continua il suo corso. cati; il fr. Embaucheur.
Recidiv. Recidivo. Ricidivo. Reclùtta. Recluta.
Recidiva. Recidiva. Fà di reclutt. Far gente di recluta.
Reciòcch che anche dicesi Rcciocchin, Recoeùs. Ricocere(Biring. Pirotec. pass.).
Vantaggino(“fior.). Ripicco(Vocab. ve Ricuocere. Rincuocere(Alb. enc. ). Ri
nez. e bresc.). Giunta che si dà sopra mettere al fuoco i lavori di metallo per
una chicchera di caffè, di cioccolata condurli a perfezione. Recoeus l'azzal,
o simili; la quale, trattandosi d'altra el lotton, ecc. Ricuocere l'acciaio, l'ot
roba, si direbbe semplicemente Giunta tone, ecc. Recoeus i laster e i tondin.
o Vantaggio. Il ted. Staigt5. Rincuocere le lamine e i piastrini da
Reciòcch.Gridata. Rabbuffo. V. Felipp met. monete nella padella di rame da ciò.
Reciòcch per Rcciàmm sig. 5. V. Recognizión. Riconoscimento. Gratifica
Reciocchin. . . . . Un po' di vantaggi zione. Iticompensa.
no, un ripicchino. Recognossùu. Riconosciuto. Raffigurato.
Reciocchin per Reciàmm sig. 5. V. Reconciliàss. Riconciliarsi.
Récipe. V. Rézipe. Reconóss. Raffigurare.
Recipient. Recipiente. Ogni vaso o sim. Recondiss. Ricambiare – Guiderdonare,
atto a contenere checchessia – I prin Reconscià. Riconciare. V. Regiustà.
cipali recipienti o invogli di droghe e Reconsègna. Riconsegna(“tosc. – T. G.).
merci ecc. usati in commercio sono Recopià. Ricopiare.
Baila. Balla – Balletta. Balletta? – Ballott. Recórr. V. Ricorr.
Bari. Barile. (Ballaccia. tecòtt. sust. T. de Filandieri. Bozzolacci
Botta o Fust. Botte. Cassa tonda. (Gior Georg 1858, p. 54 e seg. – Gior,
Coll. Collo – Collett ... – Collettin..... agr. VII, 47) Gusci o spoglie di boz
Fanno. . . . . . . Pellicola; serve pel muschio. zoli rimasti a fondo nelle caldaje dopo
Fard. Fardo. E d'erba.
Fardett . . . . . . . . . . . Picciol fardo.
trattane tutta la seta possibile, capi
morti di trattura.
Feec o Fese....... Cassa quadrilunga. Recòtt. Ricotto. Rincotto.
Fust. Borte.
Panié ... Per le bottiglie. E di erbe marittime. Reculà o Dà indree. Dar piega. Esser
Repallina o Repellinna.... Corba da agrumi. in piega. Piegare. Dare addietro.
Itoll. Rollo? Vacchetta ch'è invoglio ai ta Recuntà. Rinoverare. Ricontare.
bacchi in foglia. Recuntà. Itinarrare. (versi.
sacch. Sacco. E di tela canapina. Recuperà Ricuperare – Recuperàss. Ria
Scafass. Scafasso. Per le gomme. Recùra. T. de Pett. Pianettone. Ricurone?
Zuron. Surrone. E di pelle. Per la cannella,ec.
Strumento addentato a scaletta con
Reciproca. s. f. Reciprocazione. Recipro cui si riuniscono i denti del pettine
camento. Ricambio. e tiransi a pulimento.
Reciprocamént, e scherz. Reciporcamént. Réd. f. e m, Ona red e On red. Una Rete,
Reciprocamente. Un Rete; e poet. Lino(Salv. opp. 257).
Reciproch. Reciproco. Coa. Verta. = Maggia. Maglia = Arma
Recita. T. Teatr. Recita(Alb. enc.). dura. Armadura (i due panni esteriori della ra
Recita. Recitare le lezioni e sim. gna) = Coo de sora o Corda majestra. Mae
stra = Coo de sott. Maestruzza = Cordin
Recità. T. Tcatr. Recitare.
o Filett. Filetti da affilettare – Borsa. Sacco –
Recitàda. Recitazione. Recitamento.
Ast? Staggi(i bastoni che alzan la rete) =
Recitadinna di lezion. . . . . Un po' di Anej. Campanelle – Pedesin. Cocuzzolo. Pel
recita di lezioni, licina =... Il Ritroso –... Il Filaccione=...
Recitant. Recitante d'opere dramatiche. La Sferzina =... La Spilorcia o lo Spilorcio.
Recitativ. T. Mus. Recitativo – Recita
Oltre alle reti che sono per ispeci
tiv obligaa. Recitativo obbligato(Licht.). ficare qui sotto ed alle già specificate
Reclamà, Reclàmm. V. Riclamà, ecc. nel Vocab.(Vedi Antàna e Antanèlla,
Reclusion. Reclusione ? Balanza, Baltravèll o Bertavèll, Bottéra,
RED ( 24) RED
Covertón, Covètta, Covettòn, Guàa, Fà i bors ai red. Appannare.
Guàda, Guadinn, Guaveroeiù, Linàa, Fà red. Tesser le reti.
Linaroeù, Mapp, Oltràna o Voltran, Ingarbiass i red. Impigliarsi le reti.
Pendént, Perseghéra, Ràffegh, Ramù Lassà andà i red in l'acqua. Calare
scia, Regàgna, Rozzoeiù, Strùsa, Tre le reti nell'acqua.
màcc, Treimaggin, ecc.) parecchie Ligà i ret conti cordin o cont i
altre si leggono registrate ne' dizio filett. Affilettare le reti. (soja.
nari italiani come, per es., il Bucine, Maggia corenta di red. Maglia scor
lo Spigone, il Bucinetto, la Callajuo Mett-giò el red. fig. Tendere il laccio.
la, la Cesta, la Degagna, la Manai Mett-giò i red. Tender le reti.
de, il Diluvio, l'Erpicatojo, la Gab Montà i red. Armare le reti.
bia, la Gradella, lo Sciabichello, la Tirà-sù i red. Ribattere le pareti o
Graticcia, la Lungagnola, la Nassa, le ajuole. Ricaricarle.
il Vegosso o la Negossa, la Pantera, Tirà-sù i red. Appannare la ragna.
la Cerchiaja, la Parete, la Paretella Tirà-sù i red. Salparle reti (da pesca).
o il Paretello, la Rezza, la Ritrecine, Vess tropp tirada ona red. Avere
la Rivale, la Peza, la Sciabica, la poco panno(“tosc. – Savj Ornit. II, 59).
Scorticaria o Scorticatoria o Rezzuola, Réd. s. m. La Rete. Intrecciatura a mo'
la Traversaria, la Saltatoja, lo Sfero di rete, fatta con funicelle o trinelle
ne, il Grifo, ecc. – Lavatecca e Spaza o simili, la quale si raccomanda co'suoi
sono canestri per riporvi il pesce. capi ai quattro angoli del ciclo delle
Red bastarda. . . . Ragna mezzana carrozze a oggetto di dare modo a
da uccellini e da tordi. collocarvi quegli oggetti leggieri che
Red ciara. . . . . Specie di rete così si vogliano maneschi. È ferma al cielo
detta perchè è rada e a maglie lar con ganci, grani d'ottone e uncinelli.
ghe. La usiamo a pescar le trote. Réd o Fönd. T. de' Par. Rete? Reticella
Red ciara con la cova spessa. . . . di seta sulla quale si cuciono tutti i
Rete simile alla suddetta ma colla capegli d'una parrucca. La Coiffe de'Fr.
verta a maglie fitte. Réd. V. Litta sig. 2.”
Red d'acquee o d'acquedo (Grid. Réd (Fà). V. Fa ared in Aréd.
mil.). V. Redacquée. Redà. Ridare. Voce che usiamo soltanto
Red de ciappà lodol. Reti aperte o nella frase Daj e redaj. Dalle e dalle.
da lodole. Redà. Far prò.
Cord. Maestre – . . . .. Aste = . . . . . Ca Redabil dicono in Gorgonzola e nei con
vicchio – . . .. Nasina =.... Riscontri. Ven Redàbol º
torni quella specie di rastrello
ti = .. .. Traito =.... Forbici = ... Ma
sdentato che altrove è detto Cip pa. V.
nicchia = . . . . . Riscontrino(Savi Orn. II, 58). Redabol voce forestiera per Roàbbi. V.
Red de uselanda per Antàna. V. Redacquée che anche dicesi Reazz scur.
Red dordera... Ragna da tordi e sim. . . . . . Sp. di picciola rete colla quale
Red guada de pescà. Cogolaria. i pescatori dei nostri laghi sogliono
Red introja o Rin. Il Giacchio. pescare in vicinanza di quel congegni
Red sgolatrina per Antàna. I . da pesca che chiamano Legnee. V. E
Red spessa. . . . . Rete a maglie fitte. a maglia larga e senza sacche; si usa
Red usellinna. . . . . Ragna di ma per la pesca degli agoni, e si cala in
glie fitte per uccellini assai piccioli. acqua con sugheri e sassi.
Red. . . . . Maglioni (Zan. Diz.). Reti Redàda. Retata. Una gettata di rete.
di maglia assai larga per la caccia Redada. Giacchiata.
di chiurli, pivieri, e sim. Redàda. ſig. Presa.
- Carta de red. V. in Carta. Redàscia. Retaccia(Retacce vecchie da
Cascià-giò i red. Calar le reti. far torce. Tar. fior.).
Dà-dent in di red.Percuotere nelle reti. Redator. Compilatore.
Dà in di red. Dar nelle ragne o nelle Redazion. Compilazione. Disteso.
reti. Rimanervi preso. Redefoss. . . . . Oggi di chiamiamo Re
Desfa i bors ai red. Spannarc. deſòss quel canale che principia ſuor
RED (25) RED
di Porta Nuova, rade le mura di lì ſino lettori, ma ei sono quasi che inevita
alle Porte Orientale, Tosa, Romana, bili alla penna dei poveri vocabolaristi.
poi costeggia da sinistra la Via postale Redicùll. V. Ridicùll.
romana fino alla Gambalojta, alla Ram Redig. Compilare. Stendere. Comporre.
pina ed al Lambro in cui sbocca. Dal francese Rediger.
Redàzza o Reazza. . . . Gran rete. Redimm. Redimere.
èddit. Rendita – Ritratto – Frutto. Redin. Reticella. Reticino. Picciola rete.
Rédena, e per lo più al pl. I Réden. Re Redin assolut. o vero Redin de nott. La
dina. Redine. Le Redine – Falsaredine. Rete (Pan.). Cuffiotto. Scuffiotto (Caro
Tirà i reden. ſig. Frenare. In frenare. Lett. – Casa Galat.). Reticina(Gozzi
Raffrenare. Affrenare. Capit. in lode del tuppè). Reticella?
Trà i reden in sul coll. fig. Lasciar Cuffiotto fatto a rete che si mette in
le briglie in sul collo ad uno. capo la notte – Il suo fondo s'è di
liedengòtt. Pastrano. Dall'ing. Reding-cout. que lunghi direbbesi Culaja (Firenz.
aedengòtt. . . . Sp. d'abito donnesco con Op. II, 6o).
sarrocchino(pellegrinna) a più baveri. Redin che alcuno chiama anche Ciappa
Redengott a sciall. . . . . L'abito di parpàj.... Specie di forbiciotto colle
cui sopra in forma di scialle. aste terminanti a reticella nella quale
Redentor. Redentore. rimangono prigioniere le farfalle alle
Redenziòn. Voce usata nella frase mani degli entomologi.
No gh'è redenzion che altrimenti Redin. . . . . Reticina che si fa col reſe
direbbesi anche No gh è de fà o de e ad ago per rammendare un buco
ſaghen (tratto dal Novessegh defaghen là dove manchi affatto la stoffa. I Fr.
che usiamo al giuoco delle bocce). No la dicono Vivelle o Rosette.
gh è nè là nè lee, o No gh'è nè Redinn. Paretelle. Reti da paretajo.
santi nè madonna. Senza redenzione Redinna. Rezza. -

(Magal. Op. 555). Non c'è via. Non Rediroeù. Retajuolo.


c'è modo. Non c'è verso. Non ci è Rcdità. Ereditare. V. Eredità.
scampo. Non ci è redenzione. Frasi con Redità insemma. Consuccedere.
cui si vuol denotare essere giocoforza Reditàa. Redità (*aret.). V. Ereditàa.
di far checchessia a un dato modo e Reditàri. Ereditario.
non altrimenti. Reditarcella che anche dicesi Ereditinna
Redequàj. Gallinella terrestre o scopajola o Reditinna. Erede. Realitiera. Reda
(Zanob. Diz.). Iie di quaglie("pis). Re trice. Reda – Erede presuntiva.
Quaglione(“fior.). Savi Ornit in Rallus Re di usij. P. in Rè.
Cre.E',
Redobbià. Raddoppiare. Addoppiare.
Redescèr o Spàrta o Spartizion. T. dei Redobbiaa. Raddoppiato. Addoppiato.
Parrucch. . . . . . Quella dirizzatura Redin. Retone. Gran rete da pesca.
(scheſa) artifiziale che si ſa colla seta Redónd e cont. Regond. Rotondo. Ritondo.
di color carnicino nclle parrucche Tondo. Anche gli Sp. dicono Redond.
o simili capellature posticce. Sparta Redondà. Ridondare – L'usiamo nelle
perchè è partizione de capegli; Re sole frasi di Redondà in ben o in maa.
descer perchè i Franzesi la dicono Redondin. Randello.
une Raie de chair, cioè una striscio Redondinètt. Randelletto.
lina imitante la vera carne. Rcdóppi. T. di G. di Bigl. Rimbalzo? Com
Redì. Ridire. L'hoo ditt e reditt milla binazione per cui, dato alla propria
voeult. Mille volte l'ho detto e ridetto. biglia un colpo fortissimo, essa fa due
Redibis. ... . Il nostro volgo dice idiot. o più volte ritorno alla stessa matto
On dibis redibis ogni specie d'ambage Redoppià. V. Redobbià. (nella.
stroppiando il notissimo Ibis redibis Redòss. Iiialzo. Rialto di terra..... E seva
non ecc. de profetastri del Lazio – settaa-giò – In su on redoss.... (Grossi Rim.).
Anche nei dizionari i rimandi da voce A redoss. A ridosso. Addosso – Ri
a voce si possono denominare tanti Di vagh a redoss. Soprapprendere. Corre
bis redibis, tanti andirivieni nojosi pei all'improvviso,
Vol. I V. 4
REF (26) REF
A redoss. A ridosso. A bisdosso. A Andà a referì a ona cossa. Alludere
bardosso. Sul cavallo nudo. a checchessia.
Mett a redoss. Mettere a ridosso. So Andà a referì in d' on sit. Rispon
prapporre – V. Soradòss. (mento. dere o Riuscire in un luogo.
Redrizz. Ripiego. Compenso. Provvedi Reſert. Riferta. Itiferto.
Redrizz che anche dicesi Mioria o Miglio Reſèss. T. de Faleg. Legname rifesso,
ria. Acconcime. Ristaurazione. Accon cioè segato per lo lungo, detto dai
ciamento. Itiparatura. Restaurazione. Francesi Bois de refend. V. in Tràv.
Si dice di quelle accomodature che Refèss. v. ſig. del Var. Sopragguadagno.
si fanno nelle case ed altre fabbriche. Refettòri. Refettorio.
Redrizz. . . . . Dicesi per ironia al fatto Quell che tend al refettori. Refet
di chi ci rompe stoviglie o ci manda torajo (Targ. At. Ac. Cim. III, 585).
a male checchessia – Fà on bell re Rèſf Refe. Accia. Filo ritorto in più doppi
drizz. ironic. . . . . Fare un guasto. per servirsene a cucire, far calze, ecc.
Redù o Ridù per ghitara, per violin, ecc. Reſi a duu coo, a trii coo. Iefe a
Ridurre per chitarra, ecc. (Licht. Diz.). due, tre capi o fili. -

Refà. Rifare. Far di nuovo. Refl de canov. Refe canapino.


Iloo coppaa on omm ch'el rèffen minga Reſ de Caravagg. . . . . liefe assai
in trenta. (Porta Rim. I, 76). bianco ma di poca sustanza.
Refa i codegh cont el foeugh. T. dei Reſf de color. Reſe tinto(Tar. fir.).
Caciajuoli..... Far liquefare le croste Reff minga purgaa. Iieſe crudo(Tar.
d'ambe le facce di una forma di cacio fir.). (lingo.
lodigiano per mezzo del calor delle Reff nostran. Reſe nostrale o casa
brage sottoposte a poca distanza. Reff purgaa. Refe cotto(Tar. ſir.).
Refàa. Itifatto. -
Reif sbiancaa. liefe curato(Tar. ſir.).
Nobil refaa. Nobiluccio ricardato. Reſſ sgresg. Refe non curato.
Vilan reſaa. Villan rifatto. - Fà-giò reif. Dipanare. Aggomitolare.
Rcſaccià, ecc. V. Rinfaccià, ecc. Gomitolare.
Reſass. Itinnalzarsi. Rifarsi. Migliorare L'è vegnuu on fil de reſſ. Egli è
condizione o stato – Nobilitarsi. de Carnesecchi(Monos. 429). È lanter
Refàss. Rivalersi. Ricattarsi. Riscuotersi. nuto, allampanato. Tien l'anima coi
Fare a farsela – T. di Giuoco. Rivincere denti. Pare una mummia o una morte.
il perduto. Iiiscuotersi. Ricattarsi. ſii Quell del reif. V. in Quèll.
scattarsi. Rompere la malia – leſass di Sta-li a fà-giò reſi o a fa-giò ſil. ſig.
dann. Ilisarcirsi. Indennizzarsi. fifarsi. che anche dicesi Stà-li a fà crusca ai
Refasssora la brocca. Soprappigliare. gaijnn. Star a spulciare il gatto(Saccenti
Ricattarsi a misura colma. Iiime II, 152). Farsi il seggiolino di
Refassà. Riſasciare. ferro(“fior. – Mol. El.). Star pulcelloni.
Reſend. Rifendere. Fendere assi. Dicesi delle giovani che si stanno di
Refendin. T. de Falegn. Gattuccio? maritarsi oltre al convenevole.
Refendiroeiù. º Sp. di sega che serve per Tirà el reſl. ſig. Tirar i panni. Mo
rifendere assi o simili. Corrisponde rire. V in Cagaràtt.
alla Scie à refendre dell'Encyclopédie. Tirà el reſl. fig. Piantarla labarda.
Referàtt.T. degli Uffizi. Referto. Rapporto. V. in Roeuda fig. – Il Bal (Rim.) disse
Foeuj de reſeratt... Foglio di referto. Tiri el reſt dai amis e dai parent,
E ſinna a Garbagnaa da on president.
Referendari. Referendario. Spia.
Referéndum(Ad.). T. degli Uff. . . . Da Rèſf Zombamento. V. Buratton fig.
riferirsi in pieno consiglio. Reſfreggi. V. Refreggi.
Referént o Consilier referent. Relatore. Reficc. Sotta fitto. La voce Refice vive
ancora tra i mezzadri dell'Alto Mil.
Consiglier relatore.
In città è morta, ma ha lasciato me
Referì. Riferire. Referire.
Referi. Denunziare. moria di sè nel tuttor vivo Reſiccio.
V. in Refittò. (tore.
Referi. T. degli Uffizi. Far referto.
Referimént. Riferimento. Avegh a reſicc. Essere il sottafi:ta
REF ( 27) REF
Dà a reſicc on loeugh. Sotta fittare Refittò e Reficció. . . . . . Quegli che
un podere. prende ad affitto dal proprietario una
Teu a refice. Prendere in sottaſitto. casa la quale sottaflitta poscia tutta o
Reficció. V. Refittó. in parte ad altri. È detto Principal
Refign. Spiegazzatura(“fior.). Lo stesso locataire dai Francesi e Sublocatore
che Rescii. V. – Fà milla reſign. fig. dai nostri giureconsulti. L'uso dei
Lo stesso che Refignà-sù el nas. V. Toscani, e la natura della lingua vor
Refignà o Ranfignà, e ant. Rinfignà. Aggrin rebbero ch'ei si dicesse Sottaffittatore,
zare. Affaldare. Increspare. V. Rescià. ancorchè l'Alb. enc. definisca questa
Reſignà, o secondo il Var. Mil. Rinfi voce per altro modo.
gnà-sù el nas. Raggrinzare o Arricciare Retiziàa. Reficiato.
il naso. Torcere il muso – Lo stesso Refiziamént. Reficiamento(Min.).
Paron dice che Rinfignà proviene da Refiziàss. Rifocillarsi. Ristorarsi. Ilicrearsi
Ringo-is o da Resimus, simus de Lat. col cibo. Reficiarsi? Reſiziarsi?
Reſignà el nas su tutteoss o Fà Reſolà. . . . . Rigualcare.
milla refign. Puzzare i fiori di mela Refolà o Tornà a follà. Rituffarc Trinci
rancio. Far le boccucce(Pan. Viag I, Agric. I, 75) le vinacce nel mosto
61). Far dello schifo. Fare il dilicato coll'ammostatojo.
in qualunque genere di cose. Refolia. º Ad. di Panno. Fitto. V. in Pànn.
Reſolé.
Refilà e Refirà. Raffilare. Affilare.
Refilà i ass. . . . . Piallarle di fino. Refónd. Rifondere.
Reſilà i vign. Rinnovare la vigna. Refónd. . . . . Voce del Var. Mil. da lui
Con nuovi allievi rimettere le viti spiegata nel seguente modo enimma
vecchie o Ristorare i filari dei capi tico Battere e ripercuotere, essendo
di vite mancanti o intristiti. prima percosso.
Refilà. T. de Librai. Tondare o Riton Reforzàss. V. Rinforzàss.
dare o Raffilare(“fior.). Tagliare o Ton Reſòss. Propagginazione. Propaggina
dere(Gh. Voc. cit. il Volpi). mento.
Reſilà e Refirà. Appiccicare. V. Poggià. Moron de refoss. V. in Morón.
Refilà i soldi. Snocciolare i quattrini. Refossà. Infrasconare(Gagl. Diz. agr.?)
Refilà on bon felipp a vun. Affuso Propagginare a capogatto.
lare altrui un mal rimbrotto (Pataffio). Refossà. Rimettere o Rimondare o Pur
Refirà on sgiaffon, on pugn. Appic gare o Raffondare i fossi o le fosse.
cicare o Accoccare uno schiaffo, ecc. Ripulire le fosse, gore e sim. cavan
Reſirà on tibi. V. in Tibi. done ogni imbratto o colmatura.
Tornà a refilagh a vun on sgiaſf, Rcfossadùra. Propagginamento a capo
on scud, ecc. Raffibbiare ad alcuno gatto.
uno schiaffo, uno scudo, ecc. Refossìn. . . . . . Acqua di circa tre once
Refilàda. Raffilatura. Il raffilare. che si trae dal Naviglio interno della
Refilada. Subbisso. Copia. (Carta. nostra città per la bocca Fornara presso
Reſiladùr. s. f.pl. Tondature(Alb. enc. in il sostegno di Viarenna.
Refilighela. Appiccicargliela. Dare senza Refrattàri. Refrattario. Contumace – La
badar più che tanto al ricambio. coscrizione ha resa volgare fra noi
Refilàghi. Rifilare(“tosc. – T. G.). Ap anche questa voce in sig. di Coscritto
piccicar delle busse. che si sottrae illegalmente all'obbligo
Refile. s. m. Zombamento. V. Burattòn fig. del servigio militare.
Refinà. Raffinare. Affinare. Refreggi e Refreggi. Raffreddare. Rifred
Reſinàa. Raffinato. dare. Freddare. -

Refinadór. Raffinatore. Refrescà. V. Rinfrescà.


Reſinadùra. Raffinamento. Raffinatura. Refrescà. neutr. Posare e dar da man
Reſinaria. Raffineria(Min.). giare alle bestie vetturine.
Reſirà, ecc. V. Refilà, ecc. Refrescà. T. de Fab. di Carroz. . . . . Ri
ºtittà. Sottaſfittare, Aſſittare ad un altro mettere in nuovo i cuscini e gli stra
il da noi preso ad affitto. puntini delle carrozze.
REF ( 23) REG
Refrescà. T. degl'Imbiancat..... Ricac paggine di vite che si fa sotterrando
ciar di bianco, ec. alle pareti sulle quali il tronco della vite e tirando fuori
la prima imbiancatura, cc. è smontata. vari tralci che diventano altrettante
Refrescà. T. de Sellai. . . . . Rimetter viti per tutta la lunghezza del tronco
la borra ne cuscini vecchi e sim. il quale dopo tre anni si recide.
Refrescà. T. de Tintori. Ritignere, rin Règ. s. m. (e in contado Rècc – forse
novare lo stesso colore alle stoffe che da Rete). T. de Macell. , Pizzic., ecc. . .
l'hanno smarrito; il fr. Rafriichir. La Grascia che investe le budelle
Refrescàda. . . . . . Una ritinta. delle bestie bovine, porcine, ec. – Fà
Refrescàss. Refrigerarsi? Toeiù quejcoss giò el reg. . . . Digrassar le budelle.
de refrescass. . . . . Prendere alcun Rég. Ad di Làor. V.
rimedio refrigerativo. Regaccée. V. in Bölch. (pcsca.
Refrèsch. Resta. Posa. Posatura. Posata Regàgna. Lo Strascino. Sp. di rete da
delle bestie vetturine. Regalà. Regalare – Regalàa. Regalato.
Refrèsch e Rinfrèsch. Stallaggio. Quel Regalia che anche direbbesi Provècc. Ri
che si paga all'osteria per l'alloggio gaglia. Quello che si guadagna oltre
delle bestie. la pattuita provvisione – e Ripresa
Refrèsch o Rinfrèsch. Rinfresco. Rinfre Quel più che si ricava dalle posses
scamento. Imbandigione di dolci, be sioni oltre il raccolto principale.
vande e sim. Regalia. Gentilezza. Amorevolezza. Pic
Refrèsch. Asciolvere. Gh” è cl refresch. ciol dono, segno di amore.
E' v'è un po' d'asciolvere. E dicesi di Regalètt. ) Presentino(Dedicatº delle Let
quel parco mangiare che il padrone Regalin. ( tere dell'Allegri fatta dal
dà al contadino allorchè gli reca der Ricoperto alle Prop. Salviati – Manni
rate di villa. Vegl. IV, 62). Presentazzo (Borghini
Refùd. Rifiuto. (òstia, Fèrr. Don. cost. I, 5). Regaletto (“tosc. –
Ostia de refud, Ferr de reſud. V. in T. G.). Regaluccio. Donuzzo. Doniz
Refùd. T. di Giuoco. Rifiuto, e forse zolo; e alla lat. Munusculo.
anche Faglio. Il non rispondere del Regàll. Regalo. Dono. Presente – Quello
seme giocato, tuttochè se n'abbia in da godersi in brigata dicesi Sovvallo.
mano, (futare. El m'ha faa on regall o on regalon.
Refudà. Rifiutare. Ricusare, e antic. Re Ho per onore, per somma grazia, per
Reſudà. T. di Giuoco. Fagliare. Non regalo la di lei visita. Così per gen
avere o Mostrar di non avere del se tilezza dice il visitato al visitante.
me di cui si giuoca. V. anche in Refùd. Regall a faraost. V. Fara6st.
Dovè refudà. Essere soprafagliato Regall de Natal. Ceppo. V. in Sciòcch.
(Alb. enc. in Andar sotto). Regall del spos. V. in Spds.
Refudàa. Rifiutato. Regall di re Mag. Befana. Mancia
Robba reſudada. Rifiuto. che si dà per l'Epifania ai ragazzi.
Refudàda. T. di Giuoco..... Il fagliare. Regàll. Regale? Sp. d'istromento musico.
Reſudadinna (Dagh ona). . . . . Ricorrere La Crecelle o Bombarde dei Francesi,
a un po' di faglio. la Schnarre dei Tedeschi.
Refugiàa. Refugiato. Regalòn. Gran dono. Presente magnifico,
Refugiàss. Refugiarsi. Ricoverarsi(Min.). sontuoso, ricco – V. anche in Regàll.
Refùgium peccatorum. .. . . Noi volgia Regàtta. Regata. Gara delle barche per
mo questo latinismo a significare ogni arrivare al termine prefisso. La costu
Scegliticcio, ogni Maramc di roba. manza è veneziana, come è la voce
Reſùs. Rifiuto. che fra noi ha dato luogo alla frase
Reſùs. T. di St. Refuso. Lettera che si è Fà a regatta. Far a gara. Gareggiare.
scambiata per un'altra nel comporre. Regént. Reggente. L'Abaa regent. L'Abate
Corrisponde al fr. Coquille ed all'ingl. reggente, -

A litteral fault – V. anche in Fèsc. Regénza. Reggenza. Reggimento. Governo


Refùsa che altri dicono Reſoss ed altri – Voce fattasi popolare tra noi per la
Retràcc. Mergo. Capogatto. Quella pro Reggenza che ci governò nell'anno 1814
REG (29 ) REC
Regg. Reggere – Sofferire. Comportare. Regiradorón. Bindolone.
Podè pù regg. Non poter più reg Regiràtt. Raggiratore. Bindolo.
gere con alcuno. Regiràtta. Raggiratrice.
Reggia. V. Résgia – Ferr de reggia. V. Regirètt. Rigiretto(Guadag. Poes. I, 1o2).
Ferr de cavall in Fèrr. Register. Registro – Fare o Prender regi
Regheràj con ant. ortog. per Regoeùj. V. stro, Tener registro di... (Bandi tosc).
Reghignàtta. Ringhiosa? Così noi epite Register per Copoàr. V.
tiamo la Morte Register. s. m.pl. T. de Falegn.... Le
Ma sent pocu reghignatta marcadetta. (Dal. Rim.). squadre sulle quali scivolano le cas
– Preso assolutamente vale Donna che sette de'canterani, dei tavolini e sim.
mostra i denti. La nostra voce proviene Metto Tegni o Vess in register... Te
dal bergam. Righign e Reghignà(Nitrito, nere o Essere in appunto, in assetto.
Nitrire, nel quale atto il cavallo mo Register. T. d'Organ. Registro. Ciascuna
stra i denti) o dall'italiano Digrignare. di quelle righe della tavola di mezzo
Reghoeùi con ortog ant. per Regoeüj. V. del somiere d'un organo che rispon
Regimént. T. Milit. Reggimento. dono alle diverse voci o file di voci.
Ghe n'è di regiment. Vi sono a reg Register a man. Registri a mano.
gimenti e battaglioni(Magal. Op.227) – Gl'indici dei registri che sono dai
J'en ai un regiment dice anche il Fr. due lati della tastiera dell'organo, e
Reginna. Regina. Reina. mossi dall'organista mutano le voci.
Acqua de la Reginna. Acqua della Mudà register. fig. Mutar registro.
Regina(Fag. Mar. alla moda II, 55o – Register. T. d'Orolog. Registro. Quella
Amor non op. a cas. Il , 22). parte d'un oriuolo che serve ad ac
Fennela sta reginna di finezz. Fa celerarne o ritardarne il moto.
teci questo favore arcisquisito. Rosetta. Mostrino = Spirali. Spirale = Pont.
Forcella. Guida.
Pari ona reginna... Aver sembianza
di reina ; aver portamento regale. Register. T. di St. Registro. La disposi
Reginna di avi. Maestra(“v. c. tosc.). zione delle forme del torchio per cui
Reginna martirum ma minga con le righe e le facce stampate da una
ſessorum. Prima martire che confes banda del foglio s'incontrino esatta
sore(Monos. p. 424). mente con quelle dell'altra.
Stà de reginna. Stare come una pa Vess in register o Vess foeura de re
polina(Nelli Serv. padr. I, I 1). gister. Essere o Non essere in registro.
Reginna. T. di G. di carte. Donna. Reginna Register del telar. T. di St. Squadre
de quader. Donna di mattoni (Pan.). (Alb. bass. in Cornières e Cantonnières).
Reginna.T. di G. di scacchi Regina. Donna. squadrette di ferro infisse nei quattro
Reginna. T. de Trombai. . . . Chiave la angoli della cassa d'un torchio da
più parte d'ottone che si adatta alle stampa, nelle quali si assicura il telaio.
fontane, ai bagni, alle botti e sim. Register.T. de'Torn. s. m.pl... Quelli che
per regolare l'uscita dei fluidi, s'a- tengono in guida l'albero del tornio.
pre e chiude come il Robinett. V. Registrà. Registrare (stare.
Reginna. Ad. di Brùgna. V. Registrà. T. delle Arti. Assestare. Aggiu
Regiontàa. . . . . Unito di nuovo. Registrà. T. de'Lib. e Leg. di libri. Col
Regir. Rigiro(Targ. At. Ac. Cim. III, 579 lazionare. Rivedere le segnature e i
– Nov. aut. fior. p. 589). Raggiro. fogli d'un libro sciolto per ricono
Conoss el regir. Conoscerla longia scere se vi sia difetto. (lettere.
(Cecchi Stiava I, 2). Registrà. T. di Gett. di car. Registrar le
Regir in senso men tristo. Rigiro(in Pr. Registràa. Registrato. Notato.
fior. IV. 1, I 19). Registràa (Teguì). . . . Fra gli artigiani
Regirà. Raggirare – Savè ſà a regiral vale Tener ben combaciate e ben as
la. Saper di barca menare. sette le parti dei lavori.
Regirà da (Dagh ona). Abbindolatura. Registràda(Dagh ona). Registrare.
Regirador. Rigiratore(Tomm. Sin. p.859). Registradór. V. Registrànt.
hegiradorèll. Rigiratorello (ivi). Registradùra. Archivio.
REG ( 3o ) REG
. Registradùra. Registratura. Il complesso Avegh minga de regola. Non aver
dei registri d'un organo. regola(“tosc. – T. G.).
Registrànt o Registrador. Archivista. In man de la gent de servizzi gh'a-
Registrin. . . . Registro breve, compen veva minga de regola, e per quell hoo
dioso o di poco momento – Tegnì on tolt miee. Per non aver un governo
registrin. Tenere un po' di registro. com' io vorrei stando a mano di ser
Registrön. . . . Gran registro. vitori io ho tolto moglie(Gelli Sporta).
Reginstà. Raggiustare. Riaggiustare. La regola l'è quella che manten el
Regiustàa. Raggiustato. convent. Chi si misura la dura.
Regiustàda. Racconciamento. Mettegh regola. Trovarci sesto. Pi
Regiustadùra. Racconciatura. Raggiusta gliarci sesto.
Règn. Regno. (mento. Per lonna regola. A cautela.
Regnà. Regnare – Chi no sa fing no sa Regola del tre. Regola delle tre cose
regnà. Chi non sa simulare non sa re (Bart. Mis. 18, 19 e pass.). Regola
gnare(Buoni Prov. lI, 7 ). del tre. Regola aurea.
Regnà. fig. Allignare. Originare. È usato Senza regola. Sregolato.
anche dai Prov. con ugual forza di sig. Servì o Bozzarà in regola. Servir
El regnarà minga in quella cà. Co dall'amico ironic.
lui non farà durata in quella casa. Stà a la regola. Servar regola.
Regnà i vermen. Fomentare i bachi. Tegni in regola. Tenere in regola
Regnà malinconia. Generare malin (“tosc. – T. G.) o a filetto o a stecchetto.
conia; e per estens. Fomentare la malin Toeiù miee per avegh regola. Tor
conia. Essere fomite alla malinconia – moglie per aver governo(Buon. Tanc.).
Regnà miseria, frecc, ecc. Indurre mi Tutt i regol gh han la soa ecezion.
seria, freddo, ecc. – Regnà pures, V. in Ecezion.
bordòcch, ecc. Allignar pulci, ecc. Vess in regola o in pienna regola....
Te me la règnet. Tu mi stucchi. Tu Fr. per sè medesima santa, la quale però
mi vieni a uggia. Tu mi noi. nelle bocche venali o malcuranti del
Regneccàa ed anche Regnaccàa. Rannic ben pubblico e del giusto diventa un
chiato. Raggruzzolato. Raggricchiato. veleno corruttore d'ogni sociale onestà.
Ristretto in sè stesso, ed è proprio Régola (negl'infrantoi da olio). V. Me
dell'uomo che ha raccolte insieme le nant-e-Servitòr.
membra per freddo o malessere, Regolà. Regolare. Dar regola. Ristrignere
Vess regneccaa. Essere stucco(“tosc.). sotto regola.
Régno. Regno, Reame, e ant. Regname. Regolà el formaj. Soggiornare il ca
Regoeüj. s. m. che le persone civili di cio(Last. Op., II, 172 e altrove).
cono Racòlt o Novèll. Raccolta. Ricol Regolà i besti. Governar le bestie
ta. Ricolto. Vendemmia(generico). (Last. Op. II, 192 e altrove).
Regoeüj. verbo. Raccogliere. Ricogliere. Savess regolà in del mangià, in del
Regoeuj l'impossibel. Stramoggiare. parlà e sim. Mettersi misura nel man
Itégol che anche diconsi Córs, I sò coss, giare, nel parlare, ecc.
i sò, robb. Superfluità delle femmine Regolaa. Regolato.
(Cresc. Agr. 1, 4). Mestrui. Purghe. Regoladór. T. Idr. Regolatoſo(Targ. Viag.
Menstrui. Fiori. Sangui. Tempi. Men I, 291). Regolatore.
struazioni. Ricorsi. Calende. Calendi. Regoladór. T. d'Organ. Compressore?
Régol d'antimoni. Regolo d'antimonio. Regolador.T. d'Orolog. Regolatore? Nome
Régola. Regola. comune al pendolo, allo spirale e al
A regola. m. avv. Considerata, o bilanciere degli orologi.
Ponderata o Calcolata bene ogni cosa. Regoladór di fonzion. Ramarro. Chi cura
Avuto riguardo a. Regolandoci su tale che la processione vada con ordine.
o tale altro elemento di giudizio. A Regolament. Regolamento.
regola cl dovarav vegnì. Di ragione Regolar. Regolare.
egli avrebbe a venire. A ragion co Regolaritàa. Regolarità.
mune è da dirsi ch ci sia per venire. Regolarizzà. Regolare. Aggiustare.
REC ( 31 ) REL
Regolarmént. Regolarmente. Regondin. Querciuolo tondo(Tarif fior.).
Regolàss. Tenere una regola nel man Pedagnuolo. Parl. di legne da ardere.
giare e sim. (“tosc.). Regordànza. Ricordanza.
Regolècc. Ilaccolto. Ordinato. Accentrato. Regordàss. Ricordarsi. Risovvenirsi.
Andà-via regolecc.Camminarraccolti. Regrèss. T. Legale. Regresso – Aver re
Mont regolecc, Casaa spantegaa. Mon Relass. Addentellato. (gresso.
te raccolto, Casate disperso. Relativ. Relativo.
Regolètta. Regoletta. Regoluzza. Relativamént. Relativamente.
Regolizia (Sciora). Monna schifa 'l poco. Relatór. Relatore. Informatore.
Donna che artatamente faccia la mo Relaziòn. Relazione. Rapporto.
desta e la contegnosa. Relazion. Conoscenza. Amicizia. Pien de
Regolizzi. Liquirizia. Regolizia. Legorizia relazion... Che ha di molte conoscenze.
(Targ. Viag VI, 548). La Glycyrrhiza Relégg. Rileggere – In generale il nostro
echinata dei bot. dialetto non usa fare verbi duplicativi
Regolizzi. Ligorizia. Logorizia. Dolce ra coll'aggiunta delle particelle iniziali
dice. Erba che trovasi nell'Alto Mil. ri, re, ris, res ai verbi positivi. A for
Essa è la Liquiritia officinalis de bot. marli usa il verbo Tornd coll'altro
Baston de regolizzi. . . . . Cannello verbo positivo. Mangià, Tornd a man
di sugo di liquerizia. (zia. già; Bev, Torna a bev, ecc. Il Porta
Legn de regolizzi. Radici di liqueri però ha usato(Rim. ined. p. 9) anche
Sugh de regolizzi. Sugo di liquerizia Releggiuu Riletto, e senza offesa delle
(Targ. Istit. III, 1 o 5) o di ligorizia nostre orecchie. L'han leggiuu tante vocult
(Tar. fir.). Religà. Iiilegare. (e releggiuu.
Regòlz. Rincalzo. Ogni coacervazione di Religada. Ad. d'Anta. Intavolata?
terra che si faccia da piede a vegetabili. Religión. Religione.
Regolzà e Ragolzà. Rimboccare. Arrove Fond de religion. . . . Fondo pecu
sciare l'estremità o la bocca d'alcuna niario cumulato con ritratti beneficiari
cosa, come sacca, lenzuola e sim. o sim. e destinato ad usi religiosi.
Regolzà i manegh. Sbracciarsi. Rim Omm de religion. Uom religioso.
boccar le maniche. Senza religion. Irreligioso.
Regolzà. Succignere. Succingere. Legare Religiós. s. m. Religioso.
sotto la cintura i vestimenti per te Religiós. add. Religioso. Pio.
nerli alti da terra. Reliquàa. Reliquato (Gher. Voc. amm. –
Regolzà. T. d'Agric. Incolmare(Cresc.). Bandi leop. Mol. El.). Resto. Residuo.
Fincalzare. Rammontare la terra dat Reliqui. Reliquie (Grazzini Arzigogolo V,
torno al piè dei vegetabili perchè si sc. ult.). Rilievi. Rifreddi.
rafforzino, si propaghino maggiormen Vegnii doman a mangià i reliqui.
te e vengano prosperando. Per es. Re Siate domani con noi ai rifreddi.
golzà i verz e i pomm de terra. Rin Reliquia. Reliquia; e ant. Reliqua.
calzare i cavoli e le patate. Fà basà i reliqui. . . . . Dar a ba
Regolzàda e Regolzadùra. T. d'Agric. ciare le reliquie de santi.
Rincalzamento. Rincalzatura. L'Atto di Fonzion di reliqui. . . Processione
rincalzare, e la Terra che rincalza. in cui si portano a pubblica mostra
Regónd id cont. per Regocùj(raccorre). V. e venerazione le reliquie anche insi
Regónd. Voce cont. reg. dal Var. Mil., gni dei santi.
usata anche dal Maggi(Int. Bar. Birb.), Mett-ſoeura ona reliquia... Esporre
e tuttora viva nell'Alto Mil. per Tondo. una reliquia alla pubblica veneraz.º
Regondèlla o Ragondèlla o Erba regon Mostrà ona robba come se la fuss
della Piattella de'muri o Erba piat ona reliquia. Mostrare una cosa per
tella(Targ. Ist. in Anthirrinum cimba limbicco o per un ſesso o buco di grat
laria che è il nome botanico di questa tugia. Mostrar checchessia con diſi
pianta). Cimbalària (Min.). coltà o di rado o per somma grazia.
Regondin o Redondin che anticamente Tegni come s'el fuss ona reliquia,
dicevasi Reméngh. Randello. Bastone. Tener checchessia come una reliquia
v -

REM (32 ) REM


(Ambra Furto II, 7) – Dicesi di cosa Remédi. fig. Iiimedio. Remedio.
che altri abbia in gran pregio e di Gh'è remedi a tutteoss, focura che
cui faccia carestia a tutti. En faire a l'oss del coll.... Dettato che si usa
une relique dicono anche i Francesi. per racconsolare altrui in occasione di
Reliquiari. Reliquiere. Reliquiario. Custo disgrazie, ed è in certo modo un ram
dia da reliquie – Cassett o Tavo memorare quel peggio che sarebbe
lett. . . . . Quella specie di reliquieri potuto accadere. (diabile.
che ha figura di cassoletta bislunga, e Vessegh pù remedi. Essere irrene
che mettesi sugli altari fra candelabri Remedià. Rimediare.
e candelabri o fra busti e busti. I robb besogna remediagh a bonora.
Reliquiètta. . . . Picciola reliquia. Ogni mal fresco agevolmente si sana –
Rèlla che ant. dicevasi anche Passarèlla. Chi non tura bucolino tura bucone.
Lippa, ed Are buse tra i Fiorentini. Remediabel. Rimediabile.
Giugà a la rella che anche dicesi Giu Reméngh. v. a. Randello. V. Regondin.
gà a la passarella. Giocare ad arè busè Anche gli Aretini lo dicono Ramengolo.
(V. l'Alb. enc. in Lippa), e fors'an Remèrsa. s. f. Mergo? Specie di Propag
che Giocare alla lippa, o forse meglio gine di vite che i più dicono Retràcc. V.
Giocare a mazzascudo (che l'Alb. enc. Remersà. Così in alcuni luoghi dicono il
però spiega diversamente) – I Napole Retrà (V.) d'altri paesi dell'A. M.
tani chiamano questo giuoco Mazza e Remètt e Remèttes. V. Rimètt e lìimèttes.
piuzo – Questo giuoco si fa con due Remètt. T. d'Agric. . . . Far due, tre
mazzette, una appuntata da due capi vendemmie.
che fra noi è detta Itella e in toscano Remètt. T. de Conciatori. Sfossare("ſior.).
Lippa, e l'altra assai più lunga detta Estrarre le cuoia da un'impastatura
fra noi Matrigin e dai Toscani Mazza, vecchia per infossarle in una nuova.
e con quest'ultima si fa balzare in Remett a vun ona robba. Rimettere in
aria la prima. I vari colpi che dan altrui il giudicare di checchessia.
nosi alla lippa sono chiamati dai fan Remigol (che il cav. Re chiama nell'Ort.
ciulli briantini Polenta, e il colpo fi dir. Rimigol e i Brianz. dicono Ron
nale e decisivo Polenton. Il giuoco va zón, altri Stobbion, altri Radisètta,
dalle due fino alle venti polente, cioè ed altri Bastonaggia altra). Pastinaca
dai due fino ai venti colpi. silvestre. ll Daucus carota 3 de bot.
Reloeùri. Relògg e Relògi. Voci cont. per Remirà. V. Rimira.
Orelògg. V. (Prodr. 181. Remiss. ad. Posticcio.
Relùmm. T. Pittor. Lume di lume(Targ. Remiss. partic. Iiavutosi. El s è remiss.
Remà. Remare – Remà a tutt remà. Re S è riavuto.
mare a voga arrancata. Remìssa. Rimessa. Stanza dove si ripone
Remada. Remata. cocchio o carrozza.
Remadinna. Dim. vez. di Remàda. V. Remissa ed anche Rimessin o Remissin.
Remaridàss disse il Maggi Intern. II, 221; Finta? Fintino? (Zanob. Diz.). Ricciaja.
ma non è modo nostrale. Noi diciamo Remissa. Ad. di Pezza. V.
Tornà a toeü marì o Tornà a maridass. Remissèll. Gomitolo. Ghiomo. -

Remaroeüla. Scalmo. Scarmo. Nome di tutte Fà-giò on remissell. Sgomitolare.


quelle Cavicchie o forcelle e di quei Fass-sù in d'on remissell. Raggomi
legni forati che sono piantati nelle tolarsi. Rattorzolarsi. Acchiocciolarsi.
bordature delle barche per servire Fà-sù on remissell. Aggomitolare.
di punto d'appoggio ai remi. Gomitolare.
Remédi. Rimedio. Fàrmaco. Medicamen Tegni a man i guggiad e trà-via i
to. Medicina. remissej. V. in Guggiada.
Remedi che opera sossenn. Farmaco Remissellin. Gomitolino(“tosc. – Tom. G.).
attivo – Remedi de donnett.... Rime Remissin. V. Remissa.
diucci – e talora anche Rimedj casa Remissión. Rimessione. Remissione. Con
linghi o semplici. dono. Perdono. Senza remission. Senza
Remedi universal. Panacea medica. rimessione(Caro Mattac. 1).
REM (33 ) REM
Fà la remission. Condonare. Renolazzin bianch. . . Ravanello di scorza
No vessegh remission. . . . Dover bianca – Rennolazzin morett. . . . Ra
vanello di scorza moretta – Remolaz
essere a un tale modo e non altrimenti.
zin ross. ... Ravanello di scorza rossa.
Remitàgg per Romitàgg. V.
Remitta. Eremita. Romito. Romita. Ana Remolazzitt. s. m. pl. Radicine(“tosc. -
coreta; e ant. Remito. T. G.). Le Novelline. -

Andà a fà el remitta o Mettes a ſa Avegh daa i remolazzitt a vum.


el remitta. Inromitarsi – Fà el re gergo.... Aver dichiarato reo alcuno.
mitta. Anacoretizzare. Remòll. Didiacciamento. Struggimento del
Rèmin. Remo – Le sue parti Sono ghiaccio e della neve, il dighiacciare.
Coo o Manegh. Giglione. Girone. Manico Remollà. Dighiacciare. Dimofare. Lo scio
= Coa o Para. Pala. gliersi che fa il ghiaccio o la neve.
– I remi cavati d'un solo e mede Remollàda. V. Remolà da
simo palone diconsi da molti de no Remondà. ſig. Purgare. Risanare. Mon
stri barcajuoli Palètt o Parètt – Chi dare. Rimondare. -

fa i remi dicesi Remajo. Remondà. T. d'Agric. Risarchiare.


Remodernà. Rimodernare. Remondà. T. de Librai. Ritondare. Raf
Remodernàa. Rimodernato. filare. Pareggiare con istrumenti ta
Remognà. T. d'Agric. Ripulire (le viti) glienti i libri.
per la seconda volta. Remondà. T. degli Ostiai. . . . Levare
Remolada o Remollada. Emolliente? Spe alle cialde da ostie la raſſilatura schiz
zata ſuor delle ſorme.
cie di empiastro fatto con crusca e
vin bollito da applicare sulle mem Remondinna (Aria). È sorella germana
bra oſſese da qualche contusione. dell'Aria cristallina del Pandolfini(Gov.
Remolàzz che i nostri contadini chiamano Fam 47). Aria sottile, purissima.
per isch. Salamm de proeusa. Ravano. Remondòr in genere. Tondature. Raffi
Ramolaccio. Armoraccio. Radice nota. lature. Quello che si lieva nel raffilare.
Remolazz bastard o carpogn o verso il Remondir. T. de Cartol., Lib., cc. Tri
Pavese scarponz o bastardell. Ravano cioli di carta (Targ. Agr. V. 96, 98).
stopposo, bucherato o tarlato. Trucioli o Iritagli di carta (Tar. fir.).
Renolazz legitem o garantii..... Ravano Tondature. Iia filature della carta.
di polpa soda. Remondir. T. de Mac., Pizz. Mondature.
Renolazz bianch. Ranolaccio bianco. Remondòra. T. degli Ostiai.... Quella po'
Ravano di scorza bianca. Il Raphanus di pasta che schizza fuor delle forme
sativus radice alba di Targ. da far ostie, che ha del bruciaticcio,
Remolazz mas'c o moro. Itamolaccio e che si suol dare per cibo a polli,
nero. Il Raphanus sativus radice subni porci, ecc. insieme col tritello o sim.
gra di Targ. Ravano di corteccia mo Remónta. T. de Calz.... Il riscappinare.
retta, di polpa dura, con una linea Fà la remonta. V. Remontà.
nerastra, legnosa, filamentosa, che Remónta. T. dei Conciat. Rimonta?
va dal capo alla coda di tale radice. Remónta. T. Milit. Rimonta.
È il più acre, ardente, piccante. Remontà. T. degli Artig. Rimontarc.
Remolazz quarantin. . . . Si semina Remontà. T. de Calz. Scappinare. Itiscap
là verso il febbraio e si raccoglie sul pinare. Rimettere agli stivali, ecc. le
finir d'aprile. suole, il tomajo, ecc.
Remolazz ross. Ramolaccio rosso. Il Remontà. T. Milit. Rimontare.
Raphanus sativus radice sub rubra di Remontadùra.... Il Raccomodage dei Fr.
Targ. (dal vajuolo. Remontoàr che altri dicono Cadenazzoli,
Remolazz carpogn. fig.... T'armato altri Fermacadènn.T. d'Or. Remontorio.
Remolàzz. fig. Re de'ravanelli(Pac. II, 47). Remonzà. Rimondare. (zaùsc.
femolazzin. Radicetta(“tosc. – poem. aut. Remonzàj. Rimasugli. Avanzugli. V. Van
pis). Ravanello. Il Raphanus sativus Rèmora. Ieriora(Gh). Intoppo – Indugio
parvus di Targ. – Remolazzin besient. – Riparo.
Radcetta che ha proprio il fuoco(ivi). Mettegh remora. . . . Metterci sesto.
l'ol. II”. 5
REN ( 34 ) REP
Remòrs. v. a. Morta di fiume. per solito le frasi Fà de nauv, Fà de
Remusción (A). Lo stesso che A mestu capp, ecc. La voce è però vivissima
Renà-giò per Runà. V. (rón. V. nelle bocche del contadini, e spec. nel
Renard croasé. ... Così chiamano alcuni detto di Renovà la lunna. V. in Lùnna.
con nome francese la pelliccia che si Réns. Renso. Rensa. Sorta di tela lina.
trae dalla volpe crociata americana – Tila de rens. Tela di Rensa. Tela
R. uso martora... La pelliccia che si trae rensa (Cellini Or. p. 276).
dalla volpe comune, e ritinta. (Min. Renscia. v. dell'Alto Mil. Ronciglio? Pota
Rénd. Rendere – Rend cunt. Render conto tojo da vite che ha seno o becco minore
Rénd. Ricambiare. Rimeritare – Dio ghe del Rampin. V. È la Roncee de'Friulani.
le renda. Dio gliene renda il merito Renscioeü. Lo stesso che Rescioeü. V.
(*tosc. – T. G.) – El Signor te le renda. Rensciòtt. Ronca.
Dio te ne cangi o te ne rimeriti. Réo. Reo.
Rénd. Rimandare. Rigettare per Vomitare. Reobàrbor. Rabarbaro. V. Rabàrbor.
Rénd. Fruttare – Rend sossenn. Esser Reolzoeù. T. de Fornac. . . . . Nome di
guadagnevole, fruttuoso, di grand'utile. quelle turate che si fanno con molti
Réndes. Arrendersi. Darsi. - mattoni crudi alle bocche delle for
Réndes. Arrendersi. Rendersi. Piegarsi. naci dall'estremo fino al loro mezzo
Robba che se rend. Roba arrende onde rattenere il calore del fuoco nella
Rcndéver. Arrendevole. (vole. fornace dopo averlo bene avvivato
Rendicunt. Reddizione di conto (Bandi col così detto brascon.
ant. – Mol. El.). Rendimento di conti. Fà-sù i reolzoeu. Far la tura alle
Presentazione di conti. Conto reso. bocche?
Réndita. Rendita – I negozianti chiamano Reottìn. V. Riottin.
Réndita le Carte fruttifere dello stato. Reottin. Sovranetto (Così parlar solea
Renegà. Rinegare – Renegà la fed. Darsi sott'Ilione Di Grecia ai sovranetti Aga
alle streghe o al diavolo. Disperarsi. mennone – Rime Poeta pisano).
Renegàa e Reneghént. Rinnegato. Repallina o Repellina. . . . . Voce che
Rénga. . . . . Ne'tempi bassi denotava leggesi nel Daz. Merc. ed è sinonima
l'Arringo, cioè il pubblico parlamento, di Corba. Forse da Rapallo, Rapal
ed anche la Campana che lo intimava. lina, vedendosi nominata per limoni,
Sonà la renga. Sonare a parlamento. aranci e simili agrumi provegnenti a
Réngh. Aringa. Pesce noto che è la Clu noi dal Genovesato.

pea harengus degl'ittiologi. Reparà, Reparaziòn, ecc. V. Riparà, ecc.


Rengh de laccett. Pesce di latte. Repassà. T. de Cioccolat. V. in Passà.
Aringa di latte. Aringa maschio. Repassà. T. de Tint. . . . . Maneggiare,
No vari on coo de rengh. Non valer voltare e rivoltare le pezze che si vo
un'acca, un lupino, un frullo, un gliono tignere nelle caldaje.
bagattino, una patacca. Vi in Stràscia. Repentali (Mett a). Mettere a repentaglio.
Rènn, ed anche fra gl'idioti I Renn de Repertòri. Repertorio.
la vitta. Le Reni, I Reni; al singolare Repertoriètt. Picciol repertorio.
llll Rene; e scherz. il Renajo(Fag. Am. Repetizión, ecc. V. Ripetiziòn, ecc.
non op. a caso III, 5) – I Toscani Repettà. v. del Var. Mil. Brillare. Trar
dicono anche volg. Le Rene. de' piedi – Dal lat. freq. Repto, dice
Dolor de renn. Dolor di reni il qua lo stesso Par., ma (soggiunge coll'or
le, s'è grave assai, diciamo Derendra V. dinaria sua chiarezza) è proprio delle
Rènna. Arena. Anfiteatro. Incoeu gh'è la anguille nel loro frequente moto.
Renna. Oggi è spettacolo nell'Arena. Repettà. Ribattere. Rispondere. V. Rebec
Renénzia. Rinunzia. cà. Dal lat. Repedo, od anche dall'ant.
Rcmonzià. Rinunziare. Renonziare. ital. Repetio o Repitio.
Renonzià i arma a san Giorg, Chi Vorè vess semper l'ultem a repettà,
renonzia, ec. V. in Arma, Coppin, ec. Forbici, l'è sempre quella. Anche i Fr.
Renovà. Rinnovare – Noi non usiamo dicono Vouloir toujours étre le dernier
quasi mai questo verbo, e sostituiamo a repliquero a donner quelque coup.
REP (35 ) REQ
Repettàda. ) Nasata. Sgarbo. Dispetto. Replicàa. Replicato.
Repettòn. Ripulsa o negativa data a Replicatamént. Replicatamente.
chicchessia ccn maniera sgarbata. I diz. Repolii. Ad. di Pàj. V.
it. hanno Ripetio per disputa, contesa. Repoliss. Il Mudare dei polli.
Repettòn, Repettònna usano alcuni per Repòrte Reportà. T. aritm. V. Ripòrt, ecc.
Indispettito, lndispettita. Reportà. T. de Ricam. . . . . Rimettere
Repèzz (in genere). Rappezzatura. Ripez sopra un lavoro in grande e comples
zatura. Rappezzamento. Ripezzamento. sivo i ricami già eseguiti partitamente.
Repèzz. Acconcime di fabbrica. Repossà, ecc. V. Ripossà, ecc.
Repèzz. T. di Stamp. Rappezzo(“tosc. – Repostilli(Raib. Strad. ferr.). Ripostiglio.
Tom. Sin. p. 551 e 8o4). Tipi che si Representàss. Presentarsi.
fondono isolatamente per supplirne la Repriménda. Reprimenda(“tosc. – Poem.
deficienza eventuale nel corpo d'un aut. pis. II, 214). Gridata. Lo stesso
dato carattere. che Felipp. V. – Dal fr. Reprimande.
Repezzà. Rappezzare. Ripezzare. tèps..... Specie di stoffa di seta vergata.
Repezzàa. Rappezzato. Ripezzato. (1.° Repùblega–blica. Republica. Repubblica.
Repezzadùra. Rappezzatura. V. Repèzz sig. Republican Republicano. Repubblicano.
Repià. Ripigliare. Riprendere. Ann republican. Anno repubblicano.
Repiàn. Caposcala(Pan. Poet. II, vi. 17). Incominciava coll'equinozio d'autun
Riposo(Moroz. Cas. cont. p. 24). Piane no; tale denominazione ebbero fra noi
rottolo in oa caposcala(“tosc. – T. G.). gli anni che corsero dal 1796 al 18o5.
Pianeròttolo. Ripiano. Quello spazio Repudulà. ) Rimpedulare. Rifare i pe
ch'è in capo alle scale degli edifizj. Repudurà. I duli alle calze – i talloni
Repiàn. . . . . l muratori, gli scarpel e le staffe Risprangare.
lini e chi ha a fare con essi chiamano Repudurà on mur. Fare un rimpello.
così anche quel Lastrone di pietra Repugnà. Ributtare. Nauseare – Ne'diz.
che basti da sè solo a formar piane ital. Ripugnare vale Ostare.
rottolo da scale. Repugnànza. Repugnanza. Contrarietà.
Repiàn dicono spesso gl'idioti per Pluteo Requàder. T. de Faleg. Spranghe. Legni
o Palchetto d'armadio o sim. che vanno a traverso di una porta
Repianin. Pianerottolino? e si uniscono ai battitoi (ai battud).
Rc-piàss. Riaversi. Riscuotersi. Requattà. Ricoprire.
Repicch. T. di Giuoco di Big. Rimpallo Requattadùra. Ricoperta.
(“ſior.). Così chiamasi una certa com Rèqui (Stà). Star cheto o tranquillo o
binazione per cui la biglia d'un gio quieto. Posare – Stare fermo o fer
catore, dopo d'aver dato in quella mino parlando con fanciulli – Non
dell'avversario, venga, nel girare, nojare parlando con brancicatori.
ad incontrarsi novamente con essa, e Requià. Quietare. Posare. Requiare.
per l'urto a deviare dond'era diretta. Rèquiem, Requièmm, Requieppòss Requie.
Repicch. T. del Giuoco del Picchetto. Requisì. Pigliare (a vide per avventura
Ripicco – Dar ripicco. Nell'accusare » pigliare bestie, cioè muli e asini,
i punti noverare oltre 29, e in luogo » come si fa spesso in tempo di guerra
di 5o soggiungere 1oo e contare 1oo » per mandare fuori certa vittuaglia. n
punti. (pinzamento. Sacchetti Nov. 145). Taglieggiare. Co
Repienèzza. Ripienezza. Replezione. Fim mandare. Chiamare a pubblico servi
Repientà. Traspiantare – Ripiantare. gio chi o che che sia.
Repientàa. Traspiantato – Ripiantato. Requisì. scherz. e fig. Caparrare. Per es.
Repientàss. Itifare o Ristabilir la casa. Sont già requisii de Togn per sto
Rimettere gli averi malandati. viaggett. Già son caparrato da Anto
Repientiroeü. Ad. di Vérz. V. nio per questo viaggetto.
Repleziòn. Replezione. (Bis. Requisì per Coscriv. V.
Rèplica. T. Teatr. Replica? - V. anche in iequisii. Lo stesso che Coscritt. V.
Replicà. Replicare – Iterare – fteiterare Requisitòria. T. forense. Requisitòria.
– e famig. Raffibbiare o Raccoccarc. Commissione rogatoria.
a
-
RES (36 ) RES
Requisitt. Requisito. pure una scheggia che s'incontri sulla
Requisiziòn. Comandata. Comandato. Tol superficie di checchessia.
ta. Fà la requisizion di cavaj. Far Reschigni per Sgognà. V.
tolta di cavalli. | | Reschignon. Spelacchiato. Così direbbesi
Requisiziòn per Coscriziòn. V. un uccello o simile tutto spelato.
Résa. Resa. Arrendimento. Per es. La resa Reschignòn fig. per Darusción. V.
del Castell. La Resa del Castello. | Reschignòtt..... Granata spelata e di
Resanà (parl. di case, ecc.). Rinsanicare. cui non sia rimasto che il mozzicone.
Rèsca. Lisca. Nome generico delle spine Reschin e Reschinna. Lischino (“tosc.).
dei pesci – Spina o Resta chiamasi l'os Lischetta.
so del pesce dal capo alla coda. Spun Rescià. Rannicchiare. Raggruzzolare. Ag
toni diconsi le spine grosse ed acute gricchiare. Il Ferrari vuole che questa
dei lucci e d'altri pesci. Ferro dicesi voce Rescià provenga ab ericiis qui,
lo Spuntone caudale delle ferracce. ut ait Plinius, se in pilam ricinant! !
Andà-giò o Mandà-giò ona resca. Rescià i cavij. Arricciare i capegli
Ingoiare una lisca. per subitano spavento di checchessia
Avegh la resca in gora. fig. Aver o per istizza.
l'osso in gola (T. G.). Far saccaja. Resciass-sù in d'on gropp che anche
Toeiù-via i resch. Diliscare. direbbesi Fass-sù tutt in d'on rescii.
Rèsca. Lisca. Quella materia legnosa che Rannicchiarsi. Aggomitolarsi. Raggric
cade dal lino o dalla canapa quando chiarsi. Raggruzzolarsi. Raggrupparsi.
si maciulla, si pettina e si scotola. Raggruppar le membra per freddo o
Rèsca. Loppa. Lolla. Pula. Guscio. Gluma per altro accidente.
del grano – Con sossenn resca. Puloso. Rescià-sù. Raggruzzare.
Rescà o Rescà-giò. T. degli Ortonai. Ra Sentiss a rescià-sù i busecch. Rab
schiare. Col raschiatoio (rescador) le brividire. Raccapricciare. Rimescolare.
vare tutto quello stagno che per cagion Sentirsi rimescolare. Risentire quel tur
della saldatura rimase in sulle lastre bamento che produce nel sangue una
d'ottone da farne cornici e guernizioni. improvvisa cagion di spavento.
Rescadór. T. degli Ottonai. Raschiatoio? Rescià che anche dicesi Refignà o Rinfi
Strumento d'acciaio manicato, che ha gnà. Aggrinzare. Affaldare. Increspare.
tre o quattro fili taglienti a mo' di Stazzonare. Brancicare. Spiegazzare. Al
stocco, col quale si abrade dalle lamine lucignolare. Gualcire. Sgualcire. Con
di ferro lastrate d'ottone o simile lo ciar male checchessia, farne come un
stagno rimastovi nel saldare. cencio, e dicesi di cose manevoli,
Rescadorin. T. degli Ott. Picciol raschia come tela, drappo, carta e simili. V.
tojo. (tojo. anche Strafojà.
Rescadorin. T. degli Ott. Gran raschia Resciàa. Aggi icchiato.
Rescaldà, ccc. V. Reseolda, ecc. Resciàa-sù. Aggrovigliato.
Rescàscia. Liscaccia(*tose). Resciént. Raggrinzato Spiegazzato.
Rescassà. Ricancellare. Cancellar novam.º Rescij che anche dicesi Refign. Un grin
Rescattà. Riscattare. Ricuperare. Ricat zello(Zanob.Diz.). Spiegazzatura(“fior.).
tare. Racquistare. Riavere. V. Rescià.
Rescernii. T. di Cart. . . . Sp. di carta. Fass-sù tutt in d'on rescii. V. Re
Reschée, che altri dicono Scajàsc. Va sciass-sù in d'on gropp in Rescià.
gliatura ? Il mucchio delle ariste e Rescioeü. Ricciolino – Viticcio. V. Cavrio:ù.
delle loppe che lascia in sull'aja il Rescioeiù. Falcinello. Pennato. Roncola.
frumento stato vi battuto – Fra noi V. Podiroeò. -

acquista il nome di Roment quando se Rescifin o Resciòtt. Frati, ed anche con


ne fa debbio appiccandovi il fuoco. idiotismo nostro poco ben tradotto
Reschètta. Lo stesso che Reschin. V. Riccioni(Gior. Georg. II, 517). V. in
Reschign. Scabrosità – La voce Reschign Cavalér.
mi pare originata da chefa (scheggia); Res ciòss che nell'Alto Mil. dicono In
e di fatto per essa noi intendiamo còss. Sito. Tanfo. Riscaldamento,
RES (37) RES
Savè de rescioss. Saper di sito acuto No è ben resegà i corna ai boeu.
o grosso(“tosc.). Sentir di serbo. V. in Bocò. -

Resciòtt. V. in Resción. Resegà a la franzesa... Segare facen


Rescoeüdes. Ajutarsi. do uno solo dall'alto lavorar la sega.
Rescoeudes. Darsi il cambio. Resegà-foeura.... Ricavare segando.
Rescoeudes. . . . . Nei monti di Nava e Resegà-giò..... Segare di continuo
in qualche altra parte della Brianza e di molto.
questa voce è usata in significato Resegà in del cavalett a la roman
quasi di Ricattarsi, Stare alle riscos na. . . . Segare nel sergente.
se, Riscuotersi, Ricambiarsi Colassù Resegà in la smorsa. . . . Segare
se io non posso uscir di casa per non in morsa.
avere chi vi si fermi in luogo mio, Resegà-via..... Levar via segando.
poss minga resca idem con vun di mee Resegà. fig. Contrariare. V. Resià.
de cà, cioè non posso avere un ri Resegà. v. ant. per Ris cià. V.
cambio. Resegàda. . . . Colpo o tratto di sega;
Rescoeüdes dicono pure sui monti di Nava una segata?
per Scoeüdes. Per es. Rescoeudes la Resegadìnna. . . . Una segatina?
famm. Saziar la fame. Resegadùra. Segamento.
Rescoldà, Rescoldàa, ecc. V. Riscaldà, ecc. Resegaùsc. v. cont. per Resegùsc. V.
Rescritt. s. m. Rescritto. Reseghètta. Seghetta. Dim. di Sega.
Resega. Sega ; e alla latina Serra. Reseghètta V. Gringa.
Resega a archett. Sega ad archetto. Reseghètta. T. di Orol. Rastrellino del
È armata ad archetto, e l'usano gli colisse(Alb. enc. in Forcella) o Guida.
orologiai. Pezzo dell'oriuolo, così detto dalla sua
Resega a cortell. Segaccio. Sega a forma, che sta in un semicircolo di
coltello (Strat.). metallo detto il colisse, o più italia
Resega a peccenett. V. Peccenètt. namente l' incanalatura del rastrello,
Resega de cavall o de resegott. Se e che serve ad accorciare o allungare
gone. Sega senza telajo, in luogo del il registro. È la Crémaillere o l'Arrét
quale ha due manichetti, o vero un dei Francesi. -

manico detto fra noi Cavretta e in Reseghètta. . . . Listerella di legno in


italiano Maniglia o Capitello, della tagliata a sega la quale porge modo
quale si fa uso per recidere a tra di cangiare a piacere la posizione dei
verso il legname e per farne toppe palchetti mobili d'una scansia.
o rocchi. Reseghètta. Dentiera(Diz. Artig.). Ferro
Resega de man. Sega da mano. Le dentato o fatto a scaletta che si pone
sue parti sono: in alcun lavoro per adattarvi in mag
Drasciccu. Braccia? – Stanghetta o Stasget giore o minore distanza ciò che deve
ta o Travers. Traversa? = Corda. Funi fare resistenza o ritardare lo sforzo
cella addoppiata ? = Battiroeu o Tapella di checchessia. Talora si potrà chia
o Tirant. Stecca ? = Lama. Lama – mare coi diz. italiani Contrafforte. È
Magneur o Migneur o Bignocur o Sal la fr. Cremaillère.
dalama. Capitelli ? Barbozzal a reseghetta. V. in Bar
Resega de refend. V. Refendiroeò. bozzàl nell'Appendice al vol. 1.”
Resega de voltà. V. Voltin. Reseghin. Seghetta. Picciola sega.
Resegà. Segare Il Resecare dei Latini. Reseghin. T. di Giuoco. Terziglio(*rom.).
Chi no resega no rosega e vero Chi Fà on reseghin. Giocare una par
no resega no fa ass. Chi non s'arri tita alle minchiate in terziglio.
schia non guadagna. Chi non s'arri Resegon. Segone, Sega grande – Noi tra
stia non acquista. Chi non s'arristia sportiamo altresì la parola Resegon a
non perde e non acquista. Chi non denotare quella Catena di monti che
s'avventura non ha ventura. Porco pe. soprastanno al lago di Lecco, e che
ritoso non mangia pera matura(Monos. per le molte loro punte presentano
P 279). Chi non risica non acquista. in complesso la figura d'una gran sega.
RES ( 38 ) RES
Resegòtt. Segator d'assi(Lor. Med. Canz. Resentéri. Lo stesso che Resentin. V.
74). Segatore – I nostri contadini IResentin. Bucato – Questa voce però si
chiamano comunemente Trentin questi usa più comunem.º da noi ne seg. dett.
squadratori nomadi che vengono a Fà on resentin o Resentà. fig. Far
loro nell'invernata, abbenchè siano le repulisti. Far netto, Consumar ogni
più volte montanari del Piacentino o cosa, lasciar pulita ogni cosa.
del Parmigiano o genti di Lunigiana. Fà on resentin. ſig. Pigliar la gra
Cordass come i resegott. fig. Star nata. Licenziare, scacciare tutta la ser
punta a punta. Lo stesso che Vess vitù o tutt'i ministri.
semper sott. V. in Sòtt – Bello è il volg. Resenzià idiotismo scherzevole per Li
fior. riferito dal Zanoni(Gel. Crezia in zenzià. Congedare. Lo scherzo nasce
fine affatto). Far come i segatori, tu dalla qualche simiglianza della voce
a mene, e io a tene parl. di coniugi con Resentà (risciacquare).
che se le restituiscano in piena pace. Résg. Reggere.
Resegòtt. ſig. Pizzicaquistioni. Accatta Resg de l'òrghen chiama il Giulini(Me
brighe. Piatitore. Garoso. Litigioso. morie X, 455) gli Sportelli dell'organo.
Riottoso. V. Resios – D'un di questi Resg in costa.... Nome delle regge che
tali i Fr. dicono che Il fait des pro raffermano i fondi delle carrozze.
cès sur la pointe d'une aiguille, sur Résgia. T. di Ferriera.... Nome collet
des choses de neant. tivo di quella specie di ferri che i
Resegùsc. Segatura. Quelfa parte delle Toscani dicono Reggetta, Reggettina e
gno che ne cade ridotta quasi in pol Reggettone – La Resgia fra noi si spe
vere, allorchè si viene segando. cifica in
Resegùsc. fig. che anche dicesi Terrùsc Resgia cavall o Resgia de cavall.
o Foffa. Tabaccaccio. Spiaggia da cavallo(“tosc.). Fra noi
Resentà. Sciacquare. Risciacquare. Lavare si suddistingue dal numero dodici al
o pulir con acqua leggermente – Il numero venti.
Ferrari (e con lui il Fontana) trae Resgia d'asnin o fittada. . . . Va
l'origine di questa voce dal lat. Re dal numero ventidue al quaranta.
cèntare che vale rinnovare, ecc. È il Resgia fris. . . . . Va dal numero
Refrescar dei Provenzali. diciotto al quaranta.
Resentà-foeura. .. . . Risciacquare. Quader piatt.... Reggettone largo
Resentà-giò... Risciacquar di molto. un'oncia del braccio nostrale, e gros
Resentà i pagn.... Con acqua lim so mezza. Va dal numero quattordici
pida ripulire i pannilini già lavati. al quaranta.
Resentà. fig. Far netto. Far repulisti. V. Resgió. Maestro di casa, e sincop. Mae
in Resentin. stro(Gior. agr. III, 21 o). Il Capoccia
Resentada. Risciacquata(“fior.). Quel leg (ivi – Zanob. Diz. – Rosini Luisa
giere e mezzano ripulimento che si Strozzi pag. 8). Il Capoccio(Malenotti .
fa d'un bicchiere o sim. con acqua. Padron contadino). È il capo della fa
Resentadinna(Dagh ona). Dare una ri miglia contadinesca, o per meglio dire
sciacquatina(“tosc). quegli che ne amministra le faccen
Resentadùra. Sciacquatura. Risciacqua de. La sola differenza tra il Capoccia
tura. L'acqua in cui si è sciacquata e il Resgió è questa che dove il pri
alcuna cosa. mo, a detta del Rosini, è per lo più
Resentadura de biccer. fig. Cerbo smogliato, il secondo è per lo più
neca. Vino delle centuna botti. V. Fot ammogliato. C'è il suo bene e il suo
tiggia. male in ambedue. Il primo avrà meno
Resentaria dicono con istroppiatura delle occasioni di parzialeggiare e più di
men brutte alcuni del volgo per Dis sciupare fuor casa; il secondo a ro
senteria. V. Cagarèlla, Diaréa, Frùst. vescio – La nostra voce Resgió pare
Resentéra(Avegh a che ſà a). Lo stesso corruzione dell'italiano Reggitore -
che Avegh a che fà a Novéghen. V. Il Rosini ha anche la voce Capocciato
Novéglen. per la dignità del Capoccia(resgid),
RES (39 ) RES

Resgiò e Resgiò de cà. fig. Il Padrone. Resistìi e Resistòu. Resistito.

Resgión. Accr. di Résgia. V. Resó. Rasojo. Arnese notissimo – Reso


Resgióra. Padrona. Massaja. Nel conta de tai dolz. Rasojo dolce o che leva
do questa voee denota quella fra le bene – pien de dent. Rasojo addentato.
donne d'una famiglia che ha maggiore Resolà. T. de Calz. . . . Rifar le suole
autorità dell'altre, e che fa, come ai calzari. Il Semeler dei Provenzali.
suol dirsi, le minestre. Resòlt. Risolto. Risoluto. (solut.º
La resgiora di camp sicch.... Pa Resolàtt. Risoluto. Cont on fà resolutt. Ri
drona di poca vaglia. Resòlves. Risolversi.
Resgiorà. . . . Far da capo, far le mi Resón. Ragione.
nestre, menar la danza, comandare. Andà a dà reson a vun o a dà re
Resguàrd. Riguardo. son a cà de vun. m. br. . . . Andare
Resguàrd per Risguàrd (T. de'Libr). V. a pranzo da alcuno, così detto perchè
Rcsguàrdo sia a.... Riguardo a... gli scroccatori di pranzi non sanno
Resìa. Eresia; e ant. Resìa. mai dare il torto a chi li pasce; e
Mett i resi in del credo. Intorbidar perciò il Dizionario ha che Bocca unta
quel che è chiaro(Caro Let. in. III, 79). non disse mai male; proverbio italiano
Trovà di resi; finna in del patèr. ch'esso spiega però in modo non sem
V. Patèr. pre conforme al vero.
Resià che anche dicesi Resegà. Persegui A reson de duu scud al cent. A
tare. Contrariare – Contrastare da un ragione o A ragguaglio di due scudi
soldo a dodici danari. il cento.
Resià, Resiamént, Resiàtt, ecc. Lo stesso A reson de mond. A ragion di mon
che Ratellà, ecc. do(Lasca Spirit. I, 5). -

Residént. Oratore stanziale (Mach. Op. Avegh milla reson o Avegh on carr
VII, 2 14 e altrove). Residente. de reson o Avegh tutt i reson de fà,
Residénza. Residenza. dì, ecc. Aver mille ragioni di fare,
Residov. Residuo. Resto. Restanza. Rima dire, ecc. (Caro Let. ined. I, 294).
men2d, Avere cento sacchi di ragione(Pan. Poet.
Residua. Residuare. I, xxiv, 12). Aver di là da ragione.
Residuaa. Residuato. Avegh reson. Aver ragione. Guarda
tesignà e Resignà-via. Rosicchiare. Rosec ti se no gh'hoo reson. Or vedi un
chiare. Rosicare. Leggermente rodere. po'tu se la ragione non sia dal canto
Resignàa. Rosicchiato. Roso. Rosicato. mio(Caro Lett. fam. II, 55).
Resignàda. Rosicchiata (“fior.). Avegh reson de pretend. Aver di
Resignadinna. . . . Un po' di roditura. ritto o azione a pretendere.
Resignadùra. Rosicchiamento. Rosicatura. Che mincionna d'ona reson! Oh ra
Rodimento. Roditura. gionaccia' (Fag. Ciapo tutore I, 5).
Resignavò dicono alcuni Bottai del con Con tutta reson. A ragione. A gran
tado per Ginadór. V. ragione. A buona ragione. A diritta
Resignón. Rosicchiatore. ragione. Meritamente. A buona equità.
Resij dicono alcuni contad. per Carùspi A giusto diritto.
(in ambi i sig. di Pomo d'Adamo e Dà di reson magher o Cuntalla fiac
di Torso). V. ca. Dar delle ragionacce(Nelli).
Resinna. Ragia, e latinamente Resina. Dagh on poo de reson a vun e on
Resiòcch. V. Resi)tt. poo a l'olter. Dar sua ragione a
Resiós. Discordioso. Discordatore. Discor ciascuno; fam. Dare un colpo al cer
diatore. Discordevole. Litigioso. Ris chio e l'altro alla botte.
soso. Garoso. Riottoso. De reson. Di ragione (Magal. Let.
Resiòtt. Beccalite. V. Resegòtt fig. scient. 9.”, I, 126). Secondo ogni ap
Resipola che i contadini dicono Maisàsc. parenza ragionevole – P. es. De reson
Risipola. Erisipela. -
dovarev regordamen perchè l'è staa
Resist. Resistere. jer sira. Di ragione me n'avrei a ri
Resisténza. Resistenza. cordare perchè seguì ier sera (e in
RES RES
(4e) Savè la soa reson. Lo stesso che
questa frase del Magalotti ecco una
nuova conferma dell'esattezza di quel Savè la soa man drizza. V. in Màn.
l'acuta dottrina che il Gherardini(Voci Resón. T. de Vetturali. Menera. Randel
II, 627) ha messo in campo rispetto lo. Bilia, e più comunemente Bilie.
al diverso uso dei tempi gramaticali Baston corto, piegato in arco, che
passato remoto e passato prossimo). serve per istrignere e serrar ben le
De reson del tal. Di ragion del tale funi colle quali si legano le some, ecc.
('tosc. – T. G.). Di proprietà o di Resonà. Favellare. Quell bagajell el co
ritto del tale. -
menza a resonà. Quel bimbo incomin
Fass ona reson. . . . Capacitarsi, cia a favellare – I contadini usano la
rassegnarsi, veder secondo ragione voce anche parlando di uomini fatti.
ogni evento, ogni sciagura o simile. Resonà. Iagionare – Resonàa. Ilagionato.
Fà varì i sò reson. . . . Far valere Resonàda(Ona bonna). Una chiacchierata.
le proprie ragioni in giustizia o sim. Resonadór. Ragionatore.
Gh'è tutta la reson. È ben ragione. Resonadóra. Ragionatrice.
La reson del becchee (e talora vi Resonàsc. . . . Noi usiamo Resonasc in
s'aggiunge che a toeò la carna ghe sig. vezz. a rovescio di quel che porta
voeur i danee). La ragion sovrana è la desinenza; diciamo d'un ragazzino
quella de quattrini. gentile che narra altrui le cose sue o
La reson di reson. La ragion so che favella mezzanamente ch'el cunta
vrana(Pros. fior. II, v, 61). sù i sò resonasc. L'ital. Ragionacce è
L'etaa de la reson. Anni di o della spreg., e veggasi in Reson strasciaa.
discrezione (e sono il quattordicesimo Resonètt. . . . I parlari sufficientemente
pei maschi, il dodicesimo per le fem.). assennati dei fanciulletti.
No gh'è reson che tegna. Non c'è Resonètta. Ragionetta(Borgh. Lett. 62.”
che dire. Zucche! Finocchi! Non si in Pr. fior. IV, Iv, 55). Ragioncella
tiene ragione di quanto dici. Non c'è (Fiorenz. Oper. II, 225). Ragioncina.
pancia che tenga. Non v' ha risposta. Resonònna. Ragion bella e buona.
Non v'ha giustificazione o ragione che Resoràda. . . . . Colpo di rasoio.
basti. E vale non ti meno buono quanto Resorin. Rasoino (Fag. Rime. I .).
adduci a scusa, in prova, a discolpa. Respèss(cioè Ré spess)..... Rete di ma
Ombra dereson. Scintilla di ragione. glie ſitte. Si cala in acqua con sugheri e
Ona gran reson. Motivone? Respètt. Rispetto. V, anche Rispètt. (sassi.
Rend reson. Rendere ragione (Salv. Con pocch respett parland. Con sop
Disc. acc. III, 227). Rendere o Fare portazione. Modo di chiedere scusa o
giustizia. -
licenza avanti di nominare cosa schiſa.
Reson bej e bonn. Ragioni germane. Portà respett al can per el patron
Reson che paga. Ragion appagante Respettà. Rispettare. (V. in Portà.
o soddisfacente – Pagarsi di ragione. Chi vocur vess respettaa l'ha de
Reson del Gipponatt. Lo respettà.... Chi vuol rispetto rispetti.
Reson de Madonna Marcolfa. ( stes Respettaa. Rispettato
so che Rcson strasciaa. V. più sotto. Respettoriis. Rispè o Rcspè? (Alb. enc.).
Reson de Stat. Ragion di Stato(*Tac. Voce evidentemente francese che tro
Dav. Post. 456 – post. 1, lib. II) vasi in varie poesie milanesi dal 177o
Reson imbrojada. dottr. Paralogismo. al 178o e in quel torno. Il Parini nel
Reson inversa. Ragion inversa(Tagli suo Discorso III (vol. 4. pag. 84 ediz.
ni Let. citato dall'Alb. enc. in Inverso). mil. del Reina) ci fa conoscere che la
Reson senza gius. Ragionacce(Nelli Respectueuse, ch'ei nomina anche One
Vecch. Riv. 1, 15). stina o Modestina, era un velo traspa
Reson strasciaa che anche diconsi rente assai grande che ricopria e non
Reson magher, o fiacch, o del Rava, ricopria quasi tutto il corpo della don
o del Tajanna, o del tecch, o de dà na. Ancora oggigiorno lo vediamo svo
via a on sold al sacch. Ragioni frivole, lazzare pendente dal diadema delle
magre, del venerdi(Monos p. 4o5). regine teatrali.
RES ( 41 ) RES
Respettór. v. bassa. Ispettore. Respónd e Rispénd. Riscrivere.
hespettés. Rispettoso. Respónd per Stà inanz. V. in Stà.
Respiciént..... Guida che si manda alle Respónd. T. di Giuoco. Rispondere (Fag.
caserme de finanzieri per ispezione. Av. pun. III, 16). Il contrario di Re
Respinà. Ricardare il lino e sim. (zione. ſudà. V.
Respir. Respiro. Respiramento. Respira Responsabel. Risponsabile. Mallevadore.
Avegh el mancament de respir. Am Responsabilitàa. Risponsabilità. L'esser
basciare. mallevadore.
Mancament de respiro de fiaa. Am Su la mia responsabilitaa. A rifar
bascia. V. anche in Fiàa. (fiato. mio. A rifar sia di mio.
Me manca el respir. Mi si mozza il Responsàl. Risponsabile.
Toeù el respir. Mozzare il fiato. Sof Respòsta. V. Rispòsta.
Respir. Spiraglio. (fogare. Ressentì (Fass). Risentirsi. Me son faa
Respir. Un soprattieni(Pan. Poet. II, xvi, ressenti. Mi sono risentito.
14). Comporto. Dilazione al pagamen Ressentiss. Sentirsi di far checchessia.
to. Respiro. -
Per es. Se me ressentiroo de fall. Se
A respir. A termine(Sacch. Nov. 155). mi gradirà o piacerà farlo. Me ressenti
Pei tempi. Dà a respir. Dare pei tempi. minga de bev. Non mi sento di bere.
Fare abilità. Dare agio al pagare. È di Ressumàda. V. Rossumàda.
verso dal Dare a credito. Il primo ha Rèst. Resto.
il braccio della legge per la riscos Che del rest. Del resto.
sione; il secondo no; il primo corre Dagh el sò rest. Zombare. Dare le
fra mercanti e mercanti; il secondo frutta di frate Alberigo.
fra mercanti e privati. Il primo in Dà indree el rest. Dare il suo resto.
clude idea di usura e possibilità di Di el rest de la parpoeura. V. in
sconto lecito; il secondo no. Parpoeùra.
Respirà. Respirare. Rispirare. El rest moneda. Il resto spiccioli.
Podè minga respirà. Anelare se lie On quei poo de rest. Un resticciuolo.
ve. Ambasciare se grave. Rèsta. Sottrazione (“ fior. – Pac. Aritm.).
Respirà. Rifiatare. Respirare. Ristorarsi. Rèsta. Coppia?
Posare alquanto dalle fatiche. Resta de cervelaa, de codeghitt,
Respond e Rispºnd. Rispondere. de grass bianch, de luganega, delu
Chi mal intend pesg rispond. . . . ganeghin. Rocchiata? Rocchio? Bina
Chi male intende peggio risponde, tura di cotichini, ecc. pendenti da
dettato che fa riscontro a quell'altro uncino. Due Rest fanno un Rampin. La
Chi è ben interrogato risponde bene, nostra Resta è la francese Bande.
e da esser sempre presente ai maestri Resta de pan. Piccia.
per aver cura di farsi ben intendere, Restà. T. Arit. Sottrarre. Levar un nu
o in caso diverso usare pazienza. mero dall'altro(Pac. Aritm. 24).
Domandà l'è lezzit e respond l'è Restà. Restare. Rimanere. Avanzare.
cortesia. V. in Domandà. Fà restà servii. V. in Servii.
Respond a ton. Rispondere a tuono. Ghe resta el pù. Rimane il più ; e
Respond come on sbirr. Rispondere ſam. Non siamo all'insalata.
a piè e a cavallo(Fag. Am. non op. a Restà a bocca succia. Rimanere a
caso I, 4 ). secco o nelle secche o sulle secche di
Respond de trionf. Ribadire. Rendere Barberia o a bocca asciutta. V. anche
i coltellini o pan per focaccia. Riscuo in Böcca.
tersi. Rispondere di rimbecco. Ritor Restà bosard. Toccare una mentita.
nare in sul suo. Rifiorire. Restà camuff, imporaa, ecc. V. Ca
Respond minga a ton. Non rispon mùſf, Imporàa, ecc. -

dere a tuono; e fam. Dar cartacce. Restà confus. Restar confuso. Ri


Vun che respond semper. Un ri manere attonito, sbalordito,
spondiero. Uno che non lascia chiodo Restà con tanto de nas, cont i man
che non lo ribatta. pienn de mosch, ec. V. in Nàs, Màn, ec.
Vol. IV, 6
RES (42 ) RES
Restà-dent. . . . . Rimaner entro. Restàgh. Perderci la vita. Restagh sul più
Restà de papié mascé. Restar di sale. bell. . . . . Morirci sul meglio.
(Pan. Poet. I, x, 17). Restànza. T. Aritm. Residuo. Resto. Avan
Restà-giò... Rimanervi. Restà-giò el zo. Partita residuata. Restanza ativa.
sporch. Rimanervi il sudicio. (ciato. Resto attivo. Credito residuo – R. pas
Restà-giò. Rimanere al disotto o sca siva. Resto passivo. Debito residuo.
Restà in botta. Restar morto sul Restàr somàr. V. in Somàr.
sfatto – V. anche Bòtta. Restàvor. Restauramento. Restaurazione.
Restà in camisa. Rimanere in giub Restàvor (Fà el). Frase contad. . . . Il
bone, e per est, in gonna o in farsetto. dar di penna a parte dei debiti o a
Restà in credit, Restar avere oa avere tutti nel bilanciar le partite ai con
Restà-indree. Restare indietro. Non tadini, o facciasi per equità in occa
progredire. sione di grandini e sim., o facciasi
Restà indree de pader e mader o per cortesia padronale qualunque.
Restà indree de piscinin. Rimanere Restèll. Rastrello. Cancello. Steccato che
orfano. si ſa innanzi alle porte per guardia;
Restà intes. Rimanere ass. P. e. Siamo un uscio fatto di stecconi,
rimasti di ritrovarci. Concertarsi. Fare Restèll. T. d'Ag. Rastrello. Rastro. Stru
appuntamento – ed anche Indettare. mento dentato di ferro o di legno,
Restà-li. Impuntare. Venir meno la con cui si sceverano i sassi dalla ter
memoria nel dire, recitare, ecc. ra, la paglia dalle biade e simili.
Restà-lì sul colp. Morir di subito. Vess de quijde Scinisell che peschen
Restà mincionaa. Restare l'uccello. la lunna cont el restell. V. in Lùnna.
Rimanere scaciato o smaccato. Restèll. Rasta. Rastia da viali.
Restà-sott. Andar di sotto o al di Restèll. I Mercanti. I Mercatanti (Lippi
sotto. Restà sott a on falliment. Restare Malm, IX, 1o). I contadini chiamano
al fallimento, così le tre stelle del Cingolo d'Orione.
Restà-sù. Rimanerci. Restèll. T. de Funajuoli. . . . Nome di
Restà. Rimanere(Bibb. Caland. lI, 8). Con quelle specie di rastrelli confitti in
oenire. Rimaner d'accordo. Restare di terra per la punta del manico, de'
(Lasca Spir. IV, 5). Come sii restaa? quali ne sono posti parecchi a com
A che siete rimasti? (Salv. Granc. Il , petente distanza per tener divisi fra”
1). Restà in quell. Rimanere così. Rè loro rebbi i vari fili o legnuoli che
stem in quest. Restiamo cosi. si stanno torcendo per farne spago
Restà. Stupire – Guadagnoli nel Bue usa o fune. È il Rateau dei Fr., ed ha
Restare in questo medesimo significato. Gambon Asa? = Gassa. Traverso? = Ca
Rèsti. Stupisco. Non so comprendere. viggiocu. Rebbi?
Mi maraviglio. Oh come mai ! Restèll. T. de Macel. . . . Ne vitelli è
Restà-lì. Allibire. Maravigliare. il complesso delle vertebre spinali.
Restà. Arrestare. Menarne prigione. Restèll. Cancello di ferro. Consta di
Restà. Essere. Trovarsi. Per es. El resta Tondin. Bastoni = Trevers. Traverse =
a la drizza. È a diritta. El resta-lì de Lazz. Legature – Lanz. Lance = Rebesch.
fianch a nun. Trovasi da lato a noi. Rabeschi – . . . . Bottoni – . . . . Bottoncini =

Restàa. Restato. - - - - - - l’asi d'ottone, cc. = Mantovanna


Restabili. Rintonacare, Restèll. ſig..... Quella tela per così dire
Restabiliss, ecc. V. Ristabiliss, ecc. che le guardie del buon governo so
Restàgh. Rimanerci. Esserci colto. gliono fare di tempo in tempo in Piazza
Restagh come on salamm. Restarci Castello per dare la stretta ai baronci
come un broccolo (Pan. Civ. 34). e ai borsajuoli che vi si annidano.
Restàgh. Guadagnare. Il concepire parl. Caccia a restell. Tela. Caccia cor.º
di bestie, e fra noi anche parl. delle al volg. fr. Chasse au traque. V. Cascin.
nostre femmine Incignersi. Ingravidare. Restèll. fig. Rastrello della sanità(Targ.
Tornà a restagh. Rincignere(Maestro Viag. IV, 5). Chiusura ai confini di
Aldobr. cit. da Tac. Dav. Post. p. 631). luoghi sospetti di peste,
RES (43 ) RET
Restellà. T. d'Agric. Rastrellare. Adope Restituìi. Restituito. Reso.
rare il rastro o vero il rastrello. Restituiziòn e Restituziòn. Restituzione.
Restellàda. Cancellata. Chiusura di can Restóbbi. . . . . I nostri diz. ital. regi
celli, inferriata. Restellada de legn. Stec strano Ristoppio in un significato e
conato(Targ. Viag. VI, 52 e altrove). Ristoppiare in due che a me sembra
Restellàda. Rastrellata. Il rastrellare. rono tre indovinelli. Quarto indovi
Restellàda. . . . . Colpo di rastro. nello mi parve anche il Seminare sul
Restelléra. Rastrelliera. ristoppio usato da qualche scrittore
Restelléra. fig. scherz. . . . . Dentiera. agrario toscano. La voce però accusa
Restelléra o Carr per domà cavajo Carr di per sè l'oggetto per cui fu creata.
a l'inglesa.... Sp. di carro bislungo, Se nel medesimo campo io semino
coi lati a rastrelliera e con sedili due volte di seguito il grano, dopo
scoperti a cui s'aggiogano i cavalli il primo raccolto mi trovo il campo
che si vogliono domare. tramutato in uno Stoppiaro (gh hoo i
Restellètt. Cancellino(“tosc. – Tom. G.). stobbi); dopo il secondo lo stesso
Restellètt. Rastrellino. Picciol rastro. campo mi riesce un Ristoppio(restób
Restellètt. T. de Fab. e Carroz. V. in bi); se mai erro, mi si perdoni il
Spongignéra. quinto indovinello.
Restellètt. T. de'Tessit. . . . Ordigno di Restobbià. Ringranare.
che si servono per maneggiare l'or Restón. Resta, e per lo più al pl. Reste.
dito (per tirà-sù). Tumoretti che vengono talora nei
Restellin per Restellinna (da segatori di piedi ai cavalli.
Restellin. Rastrellatore. (erba. V. Restréng. Ristringere. Restrignere. Re
Restellinna. Rastrellatrice di fieno. Nei stringere. Ristrignere.
lavori agrari le rastrellature d'ogni Restréng. Scemare(“ſior.). Rastremare?
genere sono le più volte affidate alle Ristrignere ? Così dicono le donne il
donne; lo stesso accade pei fieni, scemare le maglie nelle calze secondo
ramo agrario principalissimo nelle il bisogno della loro configurazione.
campagne del Basso Milanese. Restrénges. Ridursi. Ristrignersi. Limi
Restellinna. . . . . Rastrelletto di legno tarsi – e assol. Ristringere o Rifor
tutt'al più tridentato col quale i con mare o Scemare le spese. Ristringersi
tadini ammassano e buttan da banda nello spendere.
l'erba che stanno segando, e riparano sè Restrénges. Rientrare. Raccortarsi parl. di
stessi dal rimbalzo dei colpi di segolo. panni – Rinfoderarsi parl. di legnami.
Restellinna per Scalètta(da maschere). V. Restrengiùu. Ristretto.
Restelló. . . . . Spigolator di fieno; quel Restriziòn dicono fra noi alcuni nelle
contadino che dopo levato tutto il frasi Restrizion mental, Senza restri
fieno del prato dai fienajuoli va ri Resuscità. Risuscitare. Rivivere. (zion.
spigolando il rimasto. Resuscità de mort a vitta. V. in
Restellón. Cancellone. Gran cancello. Mòrt vol. III, pag. 145.
Restellón de rigà.T.cont. Rigatore(Giorn. Resuscità. T. di Giuoco. V. Giugà a
agr. V, 127 e IX, 156). Sp. di rigatoio donna salta in Dònna, Giugà al bi
agrario consistente in un gran rastro gliard in Bigliàrd, ecc.
di legno tridentato e manicato che si Resuscitàa. Risuscitato. Redivivo.
adopera per segnare le linee nelle Rét. V. Réd.
quali s'ha da seminare il granoturco. Retàj. Ritaglio di panni, tele, ecc.
Restìn. Restio. Aggiunto che si dà alle Retaj de carta. V. Remondùr – de
bestie da cavalcare e da soma quando pell. V. Coiritt – de temp. V. in Témp
hanno il vizio di non voler passare – de vestii. V. in Vestii.
avanti – e dicesi per traslato anche Retàj. T. de'Murat., Archit., ecc. Rise
delle Persone caparbie, contrarievoli. ga. Quella parte che negli edifizi si
Fà el restin che in contado dicono sporge più avanti allorchè si diminui
Pientàss. Fare il restìo. sce la grossezza della muraglia. Nei
Restitui. Ilestituire. Rendere. ponti è detto anche Banchina.
RET (44 ) RET
Retàj. T. degli Ostiai. . . . . Que ritagli Batt la retirada. fig. Ritirarsi. Re
che rimangono della cialda onde sono cedere. Ritirarsi da checchessia – Ta
uscite le ostie da messa e i comuni lora vale Sottrarsi. V. Bàttesela –
chini. Sono per lo più reticolati, e si Talora anche Segregarsi. Ritirarsi dal
usano da ciambellai per involgervi mondo. (dio.
mandorlati, torrone, ecc. L'ultema retirada. L'estremo rime
Retajà. Ritagliare. Ritrinciare. L'ultema retirada de la fera. Lo
Retajà. T. de Mur. Dar risega – I Fr. Scorcio ultimo della fiera.
dicono Donner du fruit. Sonà la retirada. V. in Sonà.
Retajn. Scamuzzolo – Sfregacciolo – Retiràda. Retrocamera ? Ne teatri è no
Scampoletto. Scampoluzzo – Pezzetto. me di quei camerini che ogni casino
Retàrd. Ritardo. Ritardamento. Indugio. o palchetto ha da tergo per appar
Retardà. Ritardare. Tardare. Indugiare. tarvisi all'occorrenza.
Reteccià. Rintegolare (Francios. Voc. in Retiràda. Ritirata. V. Càmer.
Trastejar). Riandare embrici e tegoli Retiràss. Ritirarsi.
d'un tetto per bene raccomodarli. Retiràss. Rientrare delle tele. Il Se gri
Reteccin. Conciatetti ? Quegli che fa peler de Francesi.
professione di ricoprire i tetti degli Retoccà. Ritoccare, e scherz. Rifriggere
edifizi con tegole, ardesie, ecc. Il – Rifiorire. Ridipingere
Couvreur de Francesi. Retòrega. Eloquenza –- Avegh ona gran
Retègn. Ritegno – Andà de retegn. Ava retorega. Esser gran parlatore. Avere
reggiare. Economizzare. Avarizzare. la lingua in balia.
Retegnì, Retegnùu. V. Ritegni, Ritegnùu. Retòrega. . . . . Il libro contenente i
Retenùda che anche dicesi Calcagnocù. precetti di rettorica.
T. de Carroz. Gancio del bandellone; Retòrega. . . . . La classe di rettorica.
il Fersenblech dei Tedeschi. Retòregh. Rettorico.
Retenùda o Ritenùda. T. de Carrozz Retórna. V. Ritórno.
Paletta de rotelloni. Ferro che entra Retòrta dicono vari artigiani, e special
ne denti dei rotelloni delle carrozze mente gli Ottonai, per Panoeùra se è
perchè non diano indietro. di metallo. V. -

Retenùda o Férmo. T. de Carroz... Fermo Retrà. T. agr. Propagginare a capogatto.


che si mette da un lato ai predellini Interrare una vite vecchia per rin
(basellin) delle carrozze sotto agli oc novarla.
chi per reggere in equilibrio le seconde Retràcc che anche diconsi Popolànn e
montate (pedad) quando sono aperte. Refòss. V.
Retenziòn d'orinna. V. in Orinna. Rétro. Retro – Somma retro. Somma re
Retir. Ritiro. tro(volg. ital.). Il già sommato, la re
Retirà. Ritirare. trosomma.
Retirà. v. n. assol. T. de Murat. e simili. Retrodàtt – Vess el retrodatt che nel
Rientrare. Dare indentro. On murl'è l'alto contado dicono anche Vess el
semper mej ch'el retira che nè ch'el fioeu de la mal madregna. Essere il
strapiomba. Una parete è men male figliuolo della mala matrigna. Si dice
che scemi anzichè cresca di filo. di chi essendo rimaso senza porzion
Retiràa. Ritirato – Fà vitta retirada. Me propria di eredità viene poi per con
nar vita solinga, appartata, ritirata. tribuzione di ciascuno de coeredi a
Retiràda. T. Mil. Ritirata. Suono di tam conseguire una porzione maggiore di
buri o di trombe che richiama all'en ognun d'essi.
trar della notte ai quartieri i soldati Retrós (Fà el). Fare il ritroso. Riscontro
che ne son fuori a diporto. di buona lingua nell'A. M.
Retiràda. T. de Collegi, ecc... . Suono Retrùcch. V. in Trùcch.
di campanello che avvisa ora di son Rettàngol. Rettangolo.
no alle camerate. Rettangolin. Rettangoletto.
A l'ultema retirada ſaremm inscì. Retteoeur. . . . . Specie di foglia d'in
Al peggio andare faremo così. venzione pel disegno.
REV ( 45 ) REZ
Reversàl. s. f. T. Finanz. Il Reversale
Rettifica. Rettificazione. La rettifica di
list..... La rettificazione delle Liste (Bandi ant. – Mol. El). Attestazione
di coscrizione. dell'arrivo della merce addaziata alla

Rettificà. Rettificare. sua destinazione, che si presenta dal


Rettificàa. Rettificato. mercante alle dogane per loro quiete.
Rettifil. Dirittura – Dirizzatura. Revestii. s. m. pl. . . . . Nome collettivo
Rettifilà. Addirizzare. Allineare? con cui il nostro popolo indica il
diacono e il suddiacono assistenti al
Rettor. Rettore.
Rettor de la Colombetta... . Il Ret celebrante che officia abbigliato pon
tificalmente. Dal latino Induti.
tore dell'Ospedale così detto della Co
Revisión. Revisione. Oſſizzi de revision.
lombetta, intorno al quale veggansi le
Mem. del Giul. I, 89, VIII, 418 e 549. Uffizio di censura dei libri.
Revisòr. Revisore. Riveditore.
Rettor magnifegh. .. . Nome esclu
sivo dei Rettori d'università. Revisòr. Revisore. Censore.

Rettrà. Rassomigliare. Il Bal.(Rime) disse Revist. Rivisto.


N'ho scernii vuma con sù el mè ritratt ; Revista. Rivista. Veduta. Dagh ona revista.
Ghe rettri pocch de tant temp a sta part. Dare un'occhiatina-Fare una scacciata.
Rèuma. Reuma – V. anche Romatismo. Revista. T. Milit. Rivista. Rassegna.
Reumàtegh. Reumatico. Passà in revista. Passare a rassegna.
Reussi. Riuscire. Riescire. Venir fatto. Révoca. Rivocagione. Rivocazione. Rivoca
Sortire, e comic. Andar diritto il sol Revocà. Rivocare. Revocare. (mento.
co. Cavar buon viso da checchessia. Revocà. scherz. Recere. Rendere.
Ghe sont reussii. Ne son riuscito. Revocàa. Revocato. Rivocato.

Speri de reussigh. Spero di riuscire Revoltà. Rivoltare. Rivolgere. Rivertere.


a buon fine o a bene. (stigare. Trasvòlvere. Stravogliere. Volta e re
Revangà. Rivangare. Rinvangare. Rinve volta. Volta e rivolta.
Revànsc. Rivincita. Rivinta. La fr. Revanche. Revoltà el stomegh. V. in Stòmegh.
In revansc. A corrispondenza. Revoltà in ponta. Auncinare.
Revardà. Rivedere. Revoltà. fig. Fare stomaco. Disgustare.
Revedèss. Rivedersi. Muovere a noia.
A revedess. A ben rivederci. Revoltàa. Rivolto. Rivoltato.
Revegnì. Rinvenire. Rivenire. Riaversi. Revoltàa. Ad. di Stòmegh. Sdegnato.
Revoltàss. Ribellarsi. Rivoltarsi.
Ritornare in sè. Ricuperare gli spiriti.
Revoltass come on biss. Rivoltarsi
Revegni. Rinvenire. Si dice dell'ammollirsi
le cose secche e del rigonfiarsi le passe, come un galletto (“tosc. - Tom. Giunte).
Revoltass contra vun. Rivoltarsi ad
messe che siano in acqua o in brodo,
e fra noi anche al calor del fuoco. alcuno.
Revoltià. Voltolare. Avvoltolare.
Revegnùu. Rivenuto. Riavutosi.
Revegnùu (Pan) Pane ripreso dal forno. Revoltià el stomegh. Sconvolgere
Revendiroeiù. Rivendugliolo. V. Recattón. lo stomaco. V. anche in Stòmegh.
Revendiroeùla. Rivendugliola. V. Recat.” Revoluzion. Rivoluzione (“volg.). Quello
Revendò. Scannaporci. Fra i nostri piz che i nostri antenati dicevano Bipi
zicagnoli ha il senso specifico di chi gliar lo Stato.
Ona mezza revoluzion. Un subbu
tiene macello di porci e non solo
venditorio di carni porcine. V. Mazzò. glio. Un leva leva. Un serra serra,
Reveréndo. Reverendo. Revoluzionari. Rivoluzionario(“volg.).
Reveri. Riverire. Salutare. Revulsiòn i dicono fra noi i soli Medici
lieversàl. s. f. T. degli Uffizi. Controb Revulsiv . ( per Revulsione, Revulsivo.
bligo? Contrascritta? Chi fa un paga Rezappà. Rizappare. Quella zappatura
mento ad una cassa ne descrive di che si fa al granoturco dopo il Piccà. V.
suo pugno le circostanze in una re Rèzita. Recita – Rezità. Recitare.
Rezzént. Ad. di Vin. V.
versal che consegna al cassiere; que
sti poi stacca il mandato e la ricevu Rézzipe. Recipe.
ta che vi si riferiscono. Rezzoeòla. Rezzuola. Specie di rete.
RIB ( 46 ) RIC
Ri. Particella o intensiva o duplicativa Ribellion. V. Rebellion.
per cui incominciano assai vocaboli Ribes. Ribes. Uva de' frati.
anche nel nostro dialetto. Si veggano Ribes bianch. Ribes bianco o perlato.
le cose fatte osservare in Re. Ribes de focuja smaggiada. Ribes a
Riàa. v. cont. s. m. Rivo. Rìo. Rivolo; foglie brizzolate.
e ant. Riale. V. Ronsgèll. Ribes negher. Ribes nero.
Riàa. Stillicidio – Troscia. Ribes ross. Ribes rosso o comune.
Riàa. . . . Quel canaletto che nelle stalle Ribes spinos. Uva spina.
divide dall'andito la vera stallia delle Ribi voce contad. per Rivi. V.
bestie, e nel quale si raccoglie il sugo. Ribòtta. Gozzoviglia. Stravizzo – Lattata.
Riàa o Reaa. Spigolo(“tosc. – Gior. agr. Ribottà. Stravizzare. Gozzovigliare.
VII, 446). Pesce? La sommità delle Ribrèzz. Ripugnanza.
due spalle nel bue, che i Fr. dicono Ributtà. Ributtare.
Garrot. Nei cavalli è detto Garrese, Ributtànt. Ributtante.
Sommità delle spalle, Croce, e latina Ricadùda. Ricadimento d'infermità. Ri
mente da Vegezio Mercurius, cascata. Recidiva. Ricaduta. (càmm.
Riaa descaregaa. . . . . I Macellai Ricamà e Recanà. Ricamare. V. in Ri
chiamano così quello degli spigoli Ricamàa. Ricamato. Ricamaa a balett... Ri
(riaa) che lasciano scusso d'ossi a camato a palloncini – fig. sch. Pottinic
paragone del suo riscontro. Ricamadòr. Ricamatore. (ciato,
Riàl o Real. Leale. (gnanimo. Ricamadòra. Ricamatrice.
Riàlo Real. Liberale. Largo. Generoso. Ma Ricamadùra. Ricamamento. Ricamatura.
Rialmént Realmente cioè lealmente(Borgh. Ricamin o Recamin. Ricametto (Aret. Tal.
Raf. Am. fur. III, 5). III, 12 ). (Pónt.
Rialtàa. Ingenuità. Schiettezza. Ricàmm o Recàmm. Ricamo. V. anche in
Mi voo con la rialtaa. Io sono schiet Ricamm a sgior. Ricamo di traforo
to. Io non v'inganno. Il mio labbro o di straforo.
non ismentisce il vero. Ricamm a tambor che più com. di
Riànna. Il rigo dell'acqua(Salv. in Pr. cesi Ricamm a cadenin. Ricamo a ca
ſior. IV, 1, 155). Stroscia. Troscia. tenella. Si ſa colla seta o col filo di
La riga che fa l'acqua correndo in lana o di cotone. È la Brodure en
terra o su checchessia – La nostra chainette dei Francesi.
Rianna è una bella e poetica allun Ricamm in bianch. . . . . Ricamo
gatura di Rio, Rivo, Rivana. fatto col filo di cotone crudo o torto.
Rianna de la gronda. Il Piovitojo. Ricamm in lama. . . . Ricamo fatto
Lo Stillicidio. La Rinne dei Tedeschi. colla lama d'oro o d'argento. V. Làma.
Riànna. Stròscia. Diciamo anche d'ogni Ricamm in lana. ... Ricamo in lana
liquido qualunque che proceda a modo torta, fine, filata, di Francia, tinta.
del rigo dell'acqua. Ricamm in or o in argento in ver
Riàtt. Reato – Dà i riatt. Accusare. niglia. Ricamo di riccio. Ricamo col
Riazzin. Rete da ripa o da riva. Rete filo d'oro o sim. (niglia.
ripale o rivale(Cresc. Agr. X, 56 e Ricamm in sceniglia. Ricamo in ci
38 , XI, 52 ). Ricamm in seda. . . . Ricamo fatto
Riazzoeü. T. di Caccia. Rezza? Bucine? Sor colla seta colorata.
ta di reticino che si usa per prendere Ricamm intraversaa. Ricamo di ric
le quaglie. È il Riaf dei Provenz e cio sopra riccio.
l'Epervier dei Francesi le cui corde Ricamm passaa o Ricamm in pas
dicono Nerfs. saa. ... La Brodure en passe dei Fr.
Ribàlta, ecc. V. Rebàlta, ecc. Cossin de ricamm. V. Borlón.
Ribàss o Rebàss. Ribasso. Sbasso. Telar de ricamm. V. in Telàr.
Ribàss per Scùnt. V. Ricàpit, ecc. V. Recàpit, ecc.
Ribassà o Rebassà. Calare. Minorare. Di Ricàv. Fruttato(Lastri Op. V, 112, 146).
minuire. Scemare il prezzo. Retratto (Gior. agr. pass). Prodotto.
Ribàtt. V. Rebàtt. Ritratto,
RIC (47) RIC
Ricavà. Ricavare. Ritrarre. Trarre. Cavare. Ricevi)da. Ricevuta. Quitanza. Quetanza.
Ricava. Ricavare. Ricopiare. Metti sul liber de la ricevuda. Fare
Ricavàa. Ritratto. Ricavato. andati i danari(Lasca Spir. V, 1). Es
Ricavàa. s. m. T. di Cartolai. . . . Carta sere un debito fogno o infognito.
che dalla sua natural dimensione si Te podet ſagh la ricevuda. Gli puoi
riduce ritagliandola a succedaneo d'al dare la benedica. E vale Abbi la tal
tra carta di minor misura della quale cosa per bella e perduta – Talora
Ricch. V. Sciór. (si abbia difetto. Ingojala, cioè Abbiti le busse o la
A la ricca. Alla larga (Gh. loc.). ingiuria e statti cheto.
Scialacquatamente. Abbondantemente. A Ricevudinna. . . . Ricevuta alla breve.
bizzeffe. A ciocca – Con larga mano. Ricevùu. Ricevuto. (Liber.
Con ampia mano – Alla ricca. Ric Miss in sul liber di ricevuu. V. in
camente. (Póver. Riciamin e Riciàmm. V. Reciamin , ecc.
Falla a la ricca pover nun. V. in Ricièsta. V. Ricèsta.
Ricch Epulon. Un Epulone. Chi si Ricin. Ricino. V. in (Büli. (mento.
compiace nelle molte e squisite vivande? Riclamà. Reclamare. Richiamarsi. Far la
Ricch.ad. di abito, Agiato. Dovizioso. Van Riclàmm. Reclamo. Ilichiamo. Reclama
taggioso. Comodo intorno alla persona. zione. Querela.
Ricchezza. Ricchezza. Andà-sù de riclamm, Vegnì-via de
hicchèzza. . . . . Laparte agiata di un riclamm. Querelarsi, Ilichiamarsi.
abito. La ricchezza di manegh.... Il Ricola. Ruchetta. Ruca. Eruca. Erba nota,
largo delle maniche. Riconoss, ecc. V. Reconóss, ecc.
Riccón. Riccone. Riccaccio. Ricco in fondo Ricòrd. Ricordo,
o sfondato o sfondolato o senza fondo. Ricordin. Ricordino(Nelli L'Astr. III, 9).
Ricéd. Richiedere. Ricórr o Recórr. Ripassare.
Ricént. V. Rizént. Recórr on tecc. Rintegolare un tetto,
Ricèsta. Richiesta. Questa voce è da noi V. Reteccià. Ripassare tutti gli embrici
usata nella sola frase Vess lì a la ri o i tegolini d'un tetto per cambiare i
cesta de vun. Essere a posta altrui. guasti, aggiugnere i mancanti, rin
Ricettòr o Ricevitor de dogana. Maestro novare i correntini rotti, ecc. Nelle
(Sacch. Nov. 146). Veditore. Ricevitore. Let. Vesp. p. 27 trovo Ricorrerle navi
Ricettoria. Ricevitoria. in sig. di esaminarle per riattarle.
Ricév e Rizév e Rezév. Ricevere. Pren Ricórr. Riscorrere. Rileggere, rivedere,
dere ciò che ci viene dato. Ricórr. Ricorrere. Invocare l'autorità pub
Te me ricevet? fig. M'intendi? Ca a tutela del proprio interesse.
pisci il mio dire? Ricorrént.T. degli Uffizi. Ricorrente part.
Ricev. Ammettere a sè. pres. del verbo Ricorrere sig. 5° usato
El ricev nissun. Non ammette persona. a modo di sustantivo.
Ricev. Accogliere. El m'ha ricevuu fregg Ricorrénza. Tornata.
fregg. Mi accolse freddamente. Le ac Ricórs. Ricorso. Rappresentanza. Memo
coglienze furono fredde. Trovai fred riale. Domanda.
do accoglimento. Dà-sù on ricors che i montanari
Ricev.... Parl. di danari, merci, bian dicono Dà-dent on ricorso sim. . . .
cherie, bucati, ecc. ha forza non di Porgere, presentare un ricorso.
semplicemente prenderli da chi ve li Ricorsin. . . . . Breve ricorso.
da, ma altresì di pigliarli in consegna ri Ricòver. Ricovero. (verato.
conoscendo prima quanti e quali siano. Ricoverà. Ricoverare – Ricoveràa. Rico
Riceviment. Accoglienza. Ilicevimento, Ricoverass. Ilicoverarsi. Ricovrarsi.
Riceviment a cort. Ammissione? Ri Ricreazion. Ricreazione. Ricrio. Sollazzo.
cevimento a corte ? Ricreo. Ricreamento.
Sala de riceviment. V. in Sàla. Ricreazion. Ricreazione. Tempo che si
Ricevitòr. V. Ricettòr. spende nel ricrearsi, e Luogo dove si
Ricevitor del lott. Botteghino. ricrcano collegiali, scolari e sim.(“tosc.
Nicevitoria del lott. Prenditoria(“tosc.T.G. – Meini in Tomm. Sin. alla voce).
R1D (48 ) RID
Ricreazionètta. Ricreazioncella. Pissass in di colzon del rid. Scom
Rid. Ridere – Fiorire in bocca il riso. pisciarsi dal ridere.
Avegh vouja de rid. Essere in zurro. Rid adree. Irridere. Deridere.
Chi rid in venerdì piang in sabet. Rid a mezza bocca. Sorridere –
V. in Venerdì. Sogghignare.
Cont on certo rid sforzaa. Con un Rid a cretta o a macca. Ridere a
ghigno annacquaticcio (Allegri p. 21 o). credenza (Mat. Franz. nelle Rime del
Con un ridere forzato(“tosc. – T. G.). Berni III, 95). Ridere agli angioli. Ri
Con un riso annacquato – e per in dere senza saper di che.
tensione Con un riso sardonico. Rid che passa minga i coraj. Ridere
Creppà o Morì o S'cioppà del rid e sforzato, dispettoso, sardonico. V. an
Rid a creppa panscia o a pù non poss. che più sopra Cont on certo rid, ecc.
Sbellicarsi dalle risa. Rompersi a ride Rid de asen. Ridere squaccherata
re. Scoppiare o Crepare o Screpazzare mente o squacqueratamente.
dalle risa. Morir dalle risa. Sganasciar Rid de rabbiaa. Ghignare.
si o Smascellarsi o Sgangasciar dalle Rid d'offellee. V. in Offellec.
risa o per le risa. Ridere sgangherata Rid in galesch. Ridere alla tedesca
mente, all' abbandonata, a scroscio. o amaramente, cioè piangere.
Farsi una sgangherata di mascelle. Ri Rid lù de per lù come on inatt.
dere a risa scarrucolate. Ridere a più Far le risa grasse da sè a sè.
potere. Disfarsi per le risa o dalle risa. Rid per nagotta. Aver sempre le risa
De rid. Per baja. L'hoo faa de rid. in sommo (Alb. enc. in Mattacchione
Lo feci per baja, da burla, per gioco. cit. l'Aretino).
El farav rid i pollin o i sass. Fa Rid sottvia. Ridere sotto vento(Sacc.
rebbe ridere le telline, i ranocchi, i Rim. II, 142).
piè del letto, il pianto. Rid su la faccia. Ridere in bocca
Fà bocca de rid. Far bocca da ri altrui(Nelli All. di Ved. I, 1).
dere(Nelli Vec. Riv. 1, 1). Robb de fà rid i capon o i pollin.
Fà rid la gent. Far belle le piazze. V più addietro El ſarav, ecc.
Fà vegnì de rid. Concitare il riso. Scioppà del rid. V. più addietro
Fass rid adree. Farsi beffare. Crepà del rid.
Fortel fa rid, adasi el ſa taccà lit di S'gionfon de rid. V. in S gionfòn.
ciamo del peto. V. in Pètt vol. III, p. 25o. Tegnì sald el venter del rid. Regger
Gh'è minga de rid o Gh'è nient le coste dal ridere(“tosc.-poem.aut.pis.)
de rid o Gh'è pocch de rid. E non Toeiù o Ciappà in rid. Pigliare in
c'è grascia(Cecchi Stiava III, 4 e ite giuoco – Fare dosso da buffone.
ratamente). Non c'è da ridere(Zanob. Trà tutteoss in rid. Essere uno scor
Diz.). Non v'è sfoggi. Espressione fa bellato(“tosc. – T. G.). Mettere ogni
migliare che s'usa ironicamente per cosa in baja, in canzona, in fanferina.
dire Non è gran fatto, non v'è gran Tralla in rid o in garavanna. Man
cosa, ed anche per dire Siamo lì lì a darla in burla.
quel medesimo – ed altresì nel sig. di Vessegh pocch de rid. Aver poco
Non è impresa da pigliare a gabbo. chiaro con molto oscuro (Ariosto Orl.
Ghe ridi adree. Io l'ho come bere un sfur. XLII, 18) – Vedi anche più ad
uovo o come succiare un uovo fresco. dietro Gh'è minga de rid.
Hin robb de rid. Sono cose da re Vun che rid semper. Ridone(Cant.
carsele in baja(Aun. Decam. 79). carn. II, 4o9). Ridanciano(“pis). Ridi
lloo riduu tant che me doriva el tore. Risanciano. Sghignapappole.
coo o el venter. Risi tanto che mi do Rid. Ragnare. Si dice degli abiti logori
levano gli occhi e il petto. che lasciano vedere ciò che v'è sotto.
Mettes a rid. Mettersi a ridere. En Rid che altri dicono semplicemente Dervì
trare nelle risa. la bocca. Far bocca da ridere le scarpe
Mori del rid. V. sopra Crepa del rid. (Pan. Poet. I, xviii, 8). Stivali che
Per rid. Per gioco. Giochcvolmente, aprono certe bocche(“tosc. – Tom. G.).
RIF ( 49 ) RIG
Ridada. Risata. Riso, e per intensione Mett a la riſſa. Mettere alla riffa
Sganasciata di risa (Magal. Op. 5So). (Fag. Rime II, 1 o6 1o7 e. l.). – Chi
Risaccio e Risataccia(“tosc. – T. G.). mett a la riffa. Mettitore (ivi).
Ridént. Ridente. Vorell de riffa. fig. Volerlo a forza.
Cont on fà rident. Con un risetto. Riflèss. Riflesso v. d. u. Considerazione.
Ridicol. Ridicolo. Ridicoloso. Ridevole, e Riſlèss. Riflesso. Reflesso. Rimbalzo di
di tir. Risimovente. Risifico. Riseccitante. Riflessin. Considerazioncella. (luce.
Mett in ridicol. Sfatare. Mettere in Riflessin de ciar. Tenue reflesso.
novelle o in canzona. Cuculiare. Riflession. Riflessione-Riflessiv. Riflessivo.
Ridicolagin. Ridicolosaggine. Riflètt. Riflettere. Gh'hoo minga riflettu
Ridicill o Redicàll. Borsa o Sacchetto sù. Non ci ho fatta considerazione.
(*tosc. – Mol. El.). Borsetta che le Senza riflettegh. Irriflessivamente.
donne portano in mano, con entro il Riflùss. Riflusso.
fazzoletto, i danari, ecc. È voce dataci Fluss e rifluss che anche diciamo
dai Francesi. Ona fonzion. Audirivieni(Fag. Cicisb.
Ridoi che anche diconsi Bennitt o Brènn. scons. I, 5). Flusso e riflusso(Goldoni).
s. m. pl. Ridoli(Min.). I lati a rastrel Rifºnd. Rifondere(Bandi ant. tosc. – Mol.
liera d'un carro. El.). Rintegrare. Rimborsare.
Ridºtt. Ridotto. Ridutto. Redutto. Raddotto Rif6rma. Riforma. Riformagione. Rifor
Ridott. ag. p. Ridotto. (– Bisca. mazione. Riformamento. -

Ridi. Ridurre. Riducere. -


Riformà. Riformare-Riformàa. Riformato.
Ridù per ghitara ona canzon. Mette Riformadòr. Riformatore.
quel
re una canzone in sulla chitarra, a Rifrescà, ecc. V. Refrescà, ecc.
modo che il Caro(Am. past. 12o) disse Rifusión. Rimborso. Rifacimento. Ristoro.
Metter una canzone in sulla zampogna. Rintegrazione.
Ridida. Risata. Riga. Linea. Riga.
Ridudinna. Risatina(Nelli L'Astr. II, 6). Omm de prima riga. Uomo di prima
Ridàssa fa el.... Condursi a fare il.... riga (Magal. in Targ. At. Acad. Cim. I,
Riferi. Riferire. 5oo – Nelli Serv. padr. I, 7).
Rifºrma. Argine. Fermo. Ostacolo. Fer Penell de riga. P. in Penèll.
mata. Rattegno. Riga de mull o Rigamulegna. T. di
Rifermà. Fermare. Ritardare. Trattenere Manisc. . . . Striscia di pel nero che
– Il Rifermare dei diz. ital. vale sol hanno in sul dorso dalla criniera in
tanto per Confermare o Fortificare, e sino alla coda i cavalli mantellati isa
fors'anche per Fermar di nuovo. bella con crini e piè neri, striscia così
Rifermà. Rifermare. Confermare. Ricon detta perchè simile a quella che so
durre per nuova ferma, riconfermare gliono avere i muli.
ad alcun servigio. Riga. Riga. Verso. Linea.
Riférmo. v. cont..... Quella specie di Fà stà o Tegni in riga. fig. Far fila
chiave che si fa per di sopra al coc re. Tenere in filetto. Far arare diritto.
chiume delle botti di vin vergine (vin Lettera de dò righ. T. di Stamp.....
sforzaa) perchè il tappo con che si Lettera majuscola più grande il dop
tura non balzi via per la veemenza pio per appunto delle majuscole or
della fermentazione. -
dinarie d'un dato carattere, detta Let
Ritf. Voce usata nel dettato O de riff o de tre de deur points dai Francesi.
raff. O di cicnci o di cianci(“tosc – Riga bianca che altri dicono Rigada.
T. G.). O nell' un modo o nell'altro. T. di Stamp... . . Riga di quadrati o
A marcio dispetto. Sforzatamente. di quadratini che si frammette nello
Riffa. Lotto(Pros. fior. IV, 1, 82). Riffa. stampato e che nella stampa lascia
De riffa. fig. A giocoforza. spazio bianco – Per eccellenza poi
Fà la riffa o Fà ona riffa. fig. Fare la Riga bianca di testa e di fondo
un tiro, un dispetto. d'ogni pagina che chiudono le righe
Fà ona riffa. Arrifare una cosa(Fag. stampate e nelle quali stanno le se
Rime II, 1o6 e. l.). gnature di pagina, volume e foglio.
Vol. IV, 7
RIG (5o) RIG
Stà in riga. Regger la linea. Con sbattendes, righignand (i cavalli), raspand
durla diritta – fig. Lo stesso che Stà la terra. (Bal. Ger. )
Righin. Lineuzza. ,
a la grella. V. in Grèlla.
Riga. Falsariga. Foglio rigato o lineato Righin.T. di Stamp. Riga o Linea o Verso
di nero che si pone sotto quello dove corto. Quella riga non compiuta che
si scrive per fare le righe diritte. capita in fine di un periodo a cui
Riga. Regolo. -
succede un a capo – Linea rotta o
Riga. . . . Parte del naspo del filatoio. corta chiamasi anche quella che si
Riga. Stria. Scanalatura nella pietra da forma colla sola prima parola del
ripassare il cioccolatte. discorso, lasciando in bianco il ri
Riga. T. Mus. Rigo. V. in Spàzzi. manente della riga.
Rigà. Rigare. Righino:ù. . . . . Brevissima lineuzza.
Rigà..... I lavoratori del cacio lodigiano Righiroeti (in genere). Segnatoio. Ferro
chiamano così l'ondulare che fa la ad una o a più punte col quale vari
panaretta in alcune stagioni dell'anno artigiani segnano o punti o linee sui
loro lavori.
allorchè il latte quagliato sta per as
Rigàa. Rigato. (sodarsi. Righiroeù (in ispecie) che anche dicesi
Rigàa. Ad. di Zucchin. V. Marcapónt. T. de Calzol. . . . Ferro
Rigàda. s. f. per Riga bianca. V. in Riga. scanalato col quale si marcano i suoli
Rigàda. s. ſ. . . . . Colpo di regolo. delle scarpe e simili – ed anche Quel
Rigàda. Ad. di Cànna, Carta, Tila, ecc. V. ferro con cui i calzolai ſormano le
Rigadin. Rigatino(“roman. – tosc. – Gior. cuciture all'inglese nelle scarpe, ecc.
agr. tosc. 184o p. 158). Vergatino(*tosc. Righiroeü (in ispecie). T. de Falegnami.
– T. G. in Vergato). Panno o Drappo Graffietto. Strumento che serve a se
rigato o a bastoncini. Tela o Tessuto gnar le grossezze nei legni, ecc.
di filo e cotone listato – Se è a liste Cava . . = Chignocu. Bietta = Pont. Punte.
incrocicchiate dicesi Staccino(*tosc. – Righiraeò (in ispecie). T. de Sellai. Se
T. G. in Vergato). gnatojo. Strumento di ferro con gruc
Rigadór. . . . . Chi fa professione di ri cetta per far righi diritti al cuoio.
gare la carta con acquerello o sim. Questi segnatoi sono di più specie,
Petten de rigador. Rigatojo? Il Re cioè: Righiroeu a dò, tre, quatter righ. Se

gloir dei Francesi. gnatojo a due, tre, quattro righe.


Righiroeu a pont che anche dicesi Marcapónt.
Rigadùra. . . . . La forma delle righe Segnatoio. Punta da segnare – Segna il punto
– ed anche il Rigare. sui cuoi, e talvolta anche la granitura per
Rigaverdùra. T. de Cuoc. e Coltell. Spa bellezza. E il fr. Fermoir – E diverso dal
da? specie di coltello che in parte del Sbusapont. V.
filo è o scanalato a zigzag o seghet Righiroeu a vit. Segnatoio a vite.
tato, e col quale tagliansi a forma Righiroeù per Rugaroeù. V.
stellare o foliacea le carote, le barba Rigi o Riged. idiot. per Ricin. V.
bietole, ecc. onde farne ornato alla Rigodón. Rigadón (Min.). Rigodone. Il
mensa e specialmente a certe vivan provenzale Rigaudoun.
de. È diverso dal Cavaverdùra. V. Rigol. Lo stesso che Borlén. V.
Rigettà. Recere. Rigettare. Rigón. Regolone(“fior. – Il regolone della
Righètt. T. de Manisc. . . . . Specie di meridiana del Duomo di Firenze).
mazzuolo quasi simile al Tajett (V.), Rigón. T. de Sarti. Regolo, Triangolo o
di taglio smussato, col quale si segnano simile di legno, il quale si mette a
le strie (i rigadur) nei ferri da ca contrasto delle costure nello spianarle.
vallo e la scanalatura lungo via tutto Rigór. Rigore. Rigidezza. Rigidità.
il di dentro del ferro all'inglese. A rigor. A stretto dritto – Secondo
Righetta. Lineuzza – per l'irètt. V. ragione.
Righètta. Regoletto. A tutt rigor. Per tutti i rigori del
Righettinna Lineuzza – Picciol regoletto. mondo(Car. Let in. I, 195).
Righignà, e anticamente secondo il Var. In del rigor del cald. A maggiori
Mil. Ronscignà. Nitrire. Annitrire. bollori della state o del giorno.
R IL (51 ) PIM
In del rigor del fregg. Negli stri Rilassàa. Sfibrato.
dori. Al sido. Rilassànt. Rilassante.
Rigorismo. Rigorismo. Rilév.T. delle Belle Arti. Rilievo – Rilievo
Rigorista. Rigorista. basso. Rilievo mezzo. Rilievo schiaccia
Rigoròn (A). Rotolone. Ruzzoloni. Roto to. Rilievo tondo(Vas. 52, 26o, 54 1).
lando. È termine del giuoco delle Rilév (Fà el san Giovann de). Vin Giovànn.
pallottole o bocce, e i" Mandà Rilev. Nota. Osservazione.
ona boggia a rigoron o Dagh de ri Rilevà. Notare. Far osservare.
geron quando, in luogo di lanciarla, Rilevà. . . . Sbarazzare altrui di robe
si fa rotolare pianamente sul terreno od altro facendone compra in istaglio
fino alla meta. o all'ingrosso,
Rigorós. Rigoroso. Rigido. Rilevà on negozzi, ecc. . . . Sotten
Putost rigoros. Rigidetto. trare ad alcuno in un negozio, in
Rigorosamént. Rigorosamente. una bottega, ecc. -

Rigorosamént. Al più. Tutt'al più. Il più Rilevàa. Rilevato.


Rigorosèll. Rigidetto. (il più. Rilevànt. Rilevante. -

Rigorositàa. Rigorosità. Rilevatàri. Rilevatore? Chi sottentra per


Riguàrd. Riguardo. Risguardo. Ragguardo altri a rilevare un negozio, un fon
Abbia minga riguard a mi. Non daco, una merce, ecc.
guardare a me. Rima. Rima.
Avegh di riguard. Stare in riguardo. Fà di bej rimm. Rimeggiare.
Aversi riguardo. -

Rispond per i rimm. Rispondere alle


Avegh minga de riguard. Darla nel prirne. -

mezzo. Far d'ogni campo strada. Rima. fig. Pazzia. Mattia. -

No avegh riguard per nissun. Non Aveghen ona rima o Avegh on poo
riserbare alcuno; e comic. Gittare il de rima o Avegh de la rimma o Avegh
giacchio tondo. ona rima de matt. Patir di girelle(Fag.
Per tutt i bon riguard. A buona Ast. bal. III, 18). Aver un ramo di
cautela. A buon essere. A buon riguar pazzo o di pazzia. Aver una vena di
do. Per buon rispetto. Rima (Maa de). V. in Màa. (pazzo.
Riguardà. Riguardare. Risguardare. Rimà. Rimare.
Riguardàa. Cauto. Riguardato. Considera Rimàa. Rimato.
to; fra noi quasi esclusivamente usato Rimandà. Rimandare.
parlandosi di salute. L'è semper andaa Rimanént. Rimanente – Il verbo Rima
riguardaa. Sempre stette in conside nere traducesi da noi con Restà. V.
razione. Stà riguardaa. Aversi cura. Rimanénza. Rimanenza.
Rilass. Rilascio. Rimessione. Rimarcà. Notare. Considerare. Ponderare.
Rilass. Profluvio di sangue. Osservare – Si osservi però che anche
Rilàss. Emorragia uterina. Quella che i Rimarco, Rimarchevole, Rimarcabile
Venez. e i Bolog chiamano Mal de stanno in alcuni diz. italiani.
santa Marta. Rimarcàa. Osservato. Notato.
Rilàss..... Flusso eccessivo di mestrui, Rimàri. Rimario.
che corrisponde precisamente al fran Rimariètt. . . . Picciol rimario.
cese Perte o Menorrhagie. Rimbors. Rimborso. Rimborsamento. Rim
Rilàss per Slàss de terra. Frana. Smot borsazione.
tamento. Ammottamento. Rimborsà. Rimborsare.
Rilass per Ribàss. V. (patura. Rimborsàa. Rimborsato.
Rilàss de mur. Screpolo. Screpolatura. Cre Rimédi, Rimedià, ecc. V. Remédi, Re
Rilassà. Emettere. medià, ecc. (nota.
Rilassà ona fed. Dare una fede. Rimes o Rùmes. Romice. Rombice. Erba
Rilassà. Rilassare. Dimettere. Rimèssa. Rimessa da carrozze – All'accr.
Rilassà. Sfibrare. Rilassare. I verdur ri Rimessone(“tosc. – T. G.).
lassen. Le verzure rilassano. Copp de rimessa. . . . . Reggiſini
Rilassà. Mandar libero. Scarcerare. menti da rimessa fatto a mo' di basto.
RIN (52 ) RIN
Rimèssa. T. Merc. Rimessa di danari per Chi no pensa a la mattinna
lettere di cambio o sim. A la sira se rincura. (Maggi Int. II, 3o 1 e pass.).
Rimessin. T. de Par. Ricciaja. V. Remissa. Rinfaccià. Rinfacciare. Raffacciare. But
Rimètt. Rimettere – V. anche Remètt. tar in faccia o in occhio.
Rimett in temp. V. Témp. Rinfacciàda. Rinfacciamento. Raffaccia
Rimett i trezz, i cavij, ecc. . . . Far Rinſignà. V. Refignà. (mento.
ricorso a trecce, a capelli, ec. posticci. Rinfòrz. Rinforzo.
Rimètt. Rigettare. Recere. Piatt de rinforz. V. in Piàtt.
Rimètt. T. Merc. e Cambiario. Rimettere. Rinforzà. Rinforzare.
Rimètt. T. di Zecca. . . . . Rifornire il Rinforzàa. Rinforzato.
crogiuolo di nuovo metallo. Rinforzàss. Rinforzarsi.
Rimèttes. Ricuperarsi. Rimettersi in salute. Rinfrescà. Rinfrescare – Refrigerare.
Rimèttes. Ritornare(Gelli Sporta V, ult). Rinfrescà la memoria. Rifrescare.
Riaversi dall'ira Rammemorare – on quader. Ristau

Rimèttes. Rapportarsi. Cedere della pro rare. Rifiorire. (Rinfrescante.


pria opinione. Su quest me rimetti. Rinfrescànt, Rinfrescativ. Refrigerativo.
Di questo mi rapporto. Rinfrèsch. Gelato, Sorbetto.
Rimèttes a vun. Rimettersi in alcuno. Rinfrèsch. V. Refrèsch.
Rimettàu. Rimesso. Ringhéra o Lingbéra. Ballatoio. Balco
Rimigol scrive il cav. Re nell'Ortol. di nata. Andare fuori delle facciate inter
roz. quello che noi diciamo Remìgol. V. ne di un edifizio od esterne con ispon
Rimirà e Remirà. Rimirare. de dattorno, che serve per passare per
Rimìss. V. Remìss. di fuori da una ad altra abitazione,
Rimma V. Rima. o per girare attorno all'edifizio, o per
Rimodernà. Ammodernare. dar luogo agli abitatori di ricrearsi
Rimòrd. Rimordere. Sentiss a rimord la all'aria aperta o goderla veduta delle
conscenza. Sentire i rimorsi della co strade – Ne'diz. ital. Ringhiera vale
scienza – e ſig. scherz. Aver la pic soltanto per luogo dove si aringa
chierella, cioè Aver fame. pubblicamente; il Milizia però usa
Rimòrs. Rimorso. Rimordimento; e ant. Ringhiera in senso affine al nostro.
Rimorsione. (plimento. Ringhéra. Sponda. Parapetto a inferriata
R impiàzz. Surrogamento. Sostituzione. Sup che si fa a ballatoi, alle scale, e sim.
Rimpiazzà. Rimpiazzare v. d. u. Surro Tondin. Bastoni = Trevers. Traverse =
Zanch. Zanche.
gare. Sostituire. Supplire.
Rimpiazzàa. Rimpiazzato. v. d. u. Ringherin o Lingherin. Dim. di Ringhé
Rimplàzz. v. oggidì scaduta d'uso. . . . Ringrazià. Ringraziare. (ra. V.
Esistono nei nostri archivi i Capitoli Digh ch'el ringrazi come se l'avess
dell'Impresa generale del rimplazzo. ricevuu. Digli che io l'ho per ricevuto
Rimpròver. Rimprovero. (Sacchetti Nov. 59.”). -

Rimproverà. Rimproverare. Ringraziand el Signor o Graziand el


Rimproveràa. Rimproverato. Signor. Grazie a Dio. La Dio mercè.
Rinàss. Finascere. El s'è sentii a rinass. Savè minga chi ringrazià. Non saper
Parve che tutto risuscitasse. chi ringraziare di ... (Rim. aut. pis.).
Rincapellà. Rincappellare il vino. Sia ringraziaa Barbagiove. O sia rin
Rincròss. Rincrescere. graziato il manico della mestola. Lo
A la veggia ghe rincressa morì per dice chi viene a capo di checchessia
chè ne imparavuna tucci di V.Vèggia. che gli dava briga o noja.
Fass rincress. Essere rincrescioso. Sia ringraziaa el Signor. Sia ringra
Rincressimént. Rincrescimento. ziato l'Angelo e Tobbia e la sua com
Rincressùu. partic. Rincresciuto. pagnia(Lasca Spir. IV, 2). scherz. Sia
Rincuràss. Rancurarsi – Il Davanzati, se ringraziato il manico delle mestole
rivivesse, gongolerebbe udendo tut come dice il Fag. (Pod. Spil. III, II), o
tora ne nostri colli questa voce (V. la vero Sia ringraziato chi fece il manico
sua post. 28.º al 6.º libro di Tacito). alle mestole come dicono volg. i Tosc.
RIP ( 53 ) RIS
Ringraziàa. Ringraziato. Rificcare in cupola ogni cosa. Raccorre
Ringraziamént. Ringraziamento. i bioccoli. Rificcare. Rinvesciare. Riſi
Rinozerónt. Rinoceronte. lare. Ridire le cose che si sono udite
Rinónzia. Rinunzia.
da altri – Chi ha questo mal vezzo
Rinonzià. Rinunziare. dicesi Rinvesciardo; e se donna Rin
Rión. Rione. Una delle parti in cui è vesciarda o Rinvesciardina.
divisa la città – . .. Commissariato di Ripòrt T. aritm. Importo – talora Ri
buon governo del rione. Ciamà al rion. ferimento.
Chiamare al buon governo del rione. Riportà. T. aritm. per Importà. V.
Riòtt de cavellinna. v. a. Daz. Merc. . . .
Riportà i partid al master. Raggua
Forse Rotella di sinighella(frisèll). gliare le scritture.
Riottin in alcune parti del contado detto Riportà. Riportare.
Zeriàtt, Re de scés, Re di usìj, Reot Riportà on ricamm. Rapportare.
tin. Reattin, Fratin, Centròp, Tren Riportàss a vun. Riportarsi ad alcuno.
tin. Scricciolo. Scriccio. Forasiepe. Re Ripòss. Riposo.
di macchia. Regillo. Reillo, e con voce Ripossà o Ponsà. Posare. Riposare. Re
lombarda, ma registrata dall'Alb. enc., quiare. Rifinare. Aver requie.
Reatino. Specie d'uccello piccolissimo Lassà ripossà on teren. Lasciar stare
che è la Motacilla trogloditesL. sodo. Maggesare.
Riottin de la coronna che altri dico Ripossà sora vun. Riposarsi sopra
no (Eucc de bò o Moneghin o Stellin. uno in alcuna cosa.
Fiorrancino. Arancino. Uccello che è la Ripossà per Dormì. V.
Motacilla regulusL. – Sotto lo stesso Ripossàda. Riposo. Posata. Dagh ona
nome noi confondiamo anche la Mo bonna ripossada. Riposarsi. Darsi ri
tacilla regulus ignicapillus di Savi. poso.
Riottin per Trici. V. – per Nisciorin. V. Ripossàss. Disistancarsi.
Ripàr. Riparo – Cinto da erniosi. Riprénd. T. di Lastratori...... Con altro
Riparà. Riparare. saldatoio confermare la lastratura,
Riparàa. Riparato. Saldador de riprend. V. in Saldadór.
Riparazion. Risarcimenti(Gigl. Reg. 578). Riprensión. T. de'Manisc. . . . . Specie
Acconcime(Gior. Georg. XII, 155). d'artritide nel cavallo.

Ripart. Reparto. V. Spartizion. Ripugnà. V. Repugnà.


Riparti. Ripartire. V. Scomparti. Riputaziòn. Iliputazione.
Ripartii. Ripartito. V. Scompartii. Ris. Riso. L'Oryza sativa L.
Ripetidir. Ripetitore. Sottomaestro. Ris bianch. . . Riso bianchiccio, sfa
Ripetiziòn o Orelògg a ripetiziòn. Oriuolo rinacciole, cottojo, e meno stimato
a ripetizione. perchè soggettissimo a fermentare.
Ripetizion (ona). gergo. Tincone. Ris de la Chinna. Riso secco o della
Ripetizion. T. scolastico. Ripetizione? Cina. L'Oryza sativa terrestris dei bot.
Ripètt. Ripetere – Ripettàu. Ripetuto. Ris de scuma. . . . . Il riso fiore,
Ripiegà. Ripiegare. Rimediare. il riso migliore sgusciato che sia.
Ripiégh. Ripiego. Spediente. Compenso. Ris giazzoeu.... Riso che, per avere
Vess pien de ripiegh. Aver man patito dalla nebbia mentre la spiga
tello ad ogni acqua. era tuttavia in latte, si sfarina tutto
Ripién. T. di Fab. d'organi. . . . . Nome al brillarlo e non dà granella.
proprio d'ognuna di quelle canne che Ris morett..... Riso di color bianco
sono il duplo di altre di pari tuono, naturale, serbatoio, di cottura diffi
e che servono ai ripieni così come le cile, non farinoso, di frattura levigata,
Canne dette di ritornello. che è assai reputato, e creduto più
Ripòrt. Iapporto. Relazione. atto d'ogni altra specie di riso a reg
Mett-giò el riport. Fare il referto. gere nelle lunghe navigazioni. Il riso
Prezzi de riport. V. in Prèzzi. ostigliese è di questa fatta.
Riportà. Rapportare. Riportare. Riferire. Ris rebattuu. Vigliatura di riso. V, in
- scherz. Rifischiare(*tosc. – T. Sin). Rebatt.
RIS (54 ) RIS
Ris ross. . . . . Riso così detto per Ris e rav. Zuppa di riso e rape.
avere il granello o in tutto o in parte Ris e remolazz. Zuppa di riso e ravani.
di color rossigno. (III, 2 15. Ris e scisger. Zuppa di riso e ceci.
Ris e scisger e verz. Zuppa di riso, ceci e cavoli
. Ris usual. Riso mercantile(Last. Op. Ris e seller. Zuppa di riso e sedani.
Mezzagrànna o Pistin. Mezzo riso. Ris e sparg. Zuppa di riso e asparagi.
Rottame(Last. Op. III, 2 15). Vedi an e tomates. Zuppa di riso e pomidoro.
che la voce.
e verz. Zuppa di riso e cavoli.
Risinna. Farinaccio(Last. Op.III, 2 15). Ris e verzett. Zuppa di riso e tallonzoli di
Risón. Riso di prima sorte o Cola cavolo.

tura non ispogliata(Last Op. III, 216). Ris e zucch. Zuppa di riso e zucche.
- Fevera di ris o Fevera del Bass o Ris a la piladora.... Riso condito
Fevera de la Bassa. . . .. Febbre en a un di presso come quello che speci
demica nelle risaje del Basso Milanese. fichiamo in cagnon, detto a la piladora
Fittavol de ris fittavol de paradis perchè in uso fra i brillatori del riso.
o pure Praa e ris fittavol de paradis... Ris a mezza cottura. . . . Riso che
Prati e risaje si sogliono tra noi affit dà al dente. - -

tare a danaro, e per ordinario sono Ris e Risott comodaa. . . . . Riso


fonte di ricchezza al fittajuolo. cotto nel burro fritto.
Pila del ris e Pilà el ris. V. Pila e Pilà. Ris consc dicono i contad. brianz.
Praa e ris fittavol de paradis.V.sopra. il nostro Ris comodaa. V., con questa
Ris buttaa-giò fittavol in pee. . . . . differenza che dove noi adoperiamo
Proverbio contadinesco il quale si al butirro, essi adoperano strutto.
lega per denotare che quando la spiga Ris giald. Lo stesso che Risòtt. V.
del riso è penzola per essere soprac Ris in barbottin. Riso rifritto? Ri
carica di granella, allora il coltivatore lievo di riso cotto che si rifrigge nel
si rizza a panca e arricchisce. burro colla cipollina e col cacio.
Ris. Zuppa di riso. Incoeu gh'è ris. Oggi Ris in broeud o Ris lu de per lu
abbiamo zuppa di riso – Fra noi il riso o Ris sòl o Ris pur o Ris in camisa.
in zuppa si suol maritare con erbaggi Riso in brodo. Quella zuppa di soli
e legumi e carnaggi di più specie. risi in brodo che i Valtellini dicono
Soggiungo qui alla breve questi mari La Menestra lutera.
tamenti per dare notizia di usanze che Ris in cagnon o Ris in padella o
si possono dire quasi esclusivamente Ris a la lodesanna. . . . . Riso cotto
nostre – Veggasi anche in Risòtt. da prima in acqua insalata, colato, e
Ris e basgiann. Zuppa di riso e fave. quindi condito con burro, aglio, ac
Ris e busecca. Zuppa di riso. e pasto. ciughe, cacio, fungherelli, ecc.
e coradella. Zuppa di riso e polmone. Ris in cagnon. met. . . . . . Un im
Ris e cornaggitt. Zuppa di riso e bubbolini.
c erb. Zuppa di riso e biete da erbucce.
polminato, un interriato.
Ris masaraa. . . . Riso stracotto.
Ris e erbion. Zuppa di riso e piselli.
Ris e erborinn. Zuppa di riso e prezzemolo. - Fà on ris e fasoeu. fig. Andare a
Ris e fasceu. Zuppa di riso e fagiuoli. brodetto. Avviluppar la Spagna.
Ris e fasceu de polaster. Zuppa di riso e Mett-sù el ris. . . . . Mettere a fuoco
granelli. Zuppa di riso e fave capponiche. il riso – e in gergo Metter sù (rime
Ris e fasceu e verz. Zuppa di riso, fagiuoli aut. pis). Dar nella chintana(Sacchetti).
e cavoli. (nestrón.
Essere ai ferri.
Ris e fasceu gambus seller e carotol. V. Me Mondà el ris. Mondare il riso.
Ris e fava. Zuppa di riso e fava. Pastizz de ris.... Pasticcino di riso.
Ris e gambus. Zuppa di riso e cavoli cappucci.
Ris e fasoeu o Ris e verz. fig. Guaz
Ris e lacc. Zuppa di riso e latte.
zabuglio. Buglione. Brodetto. Babilonia.
e
lantigg. Zuppa di riso e lenti.
c lovertis. Zuppa di riso e luppoli. Confusione, imbroglio – ed anche
e
meregold. Zuppa di riso e biete. Tumulto di molta gente in disordine.
Ris e navon. Zuppa di riso e navoni. Ris e fasoeu minestra de fioeu, ris e
e pomm de terra. Zuppa di riso e patate. basgiann (o broeud e lasagn) menestra
e
ramn. Zuppa di riso e rane. de tosann.... Allusione sch ai due sessi.
RIS (55) RIS
Tortej de ris. V. in Tortèll. Ris'ciòss per Res'ciòss. V.
Vantà el ris. Sventare il riso. Riscónter. Risposta.
Ris usano alcuni assolut. per Campo col Riscónter. T. di Stamp. Riscontro(*fior.).
tivato a riso, per Risaja. Andà a caccia Confronto delle correzioni fatte sulla
in di ris. Andare a caccia nelle risaje. prova per vedere se furono eseguite
Risàlt, ecc. V. Rissàlt, ecc. dallo stampatore, e preso assoluta
Ris c. Rischio. Risico. Zara. Pericolo. mente s'intende l'Ultima prova di tor
Andà a on bell ris'c o a on gran chio che si dà al correttore, detta
ris'c. Arrischiare una gran posta(Var Tierce dai Fr. e Second revise dagl'Ing.
chi St. lib. X). Correre un gran rischio. Riscontrà. Rispondere per iscritto.
Andà a ris'c(in senso non cattivo). Riscontrà. T. di Stamp. Tenere a riscon
Risicare di. Andare a rischio di – tro(Zanob. Diz. in A riscontro).
Vo a ristio anch'io di doventar qual Riscontràa. Riscontrato.
cosa (Buonar. Tancia IV, 2 ). Riscontràda. l (Dagh ona). Collazio
A tutt ris'c e pericol. In accollo. Riscontradinna. nare. Fare una colla
A schiena(Bandi tosc. – Mol. El.). zione alla breve.
Risc. Riccio. Riscontrin. V. Scontrin.
Fà-foeura i castegn di risc o sem Risée. . . . . Venditor di riso.
plicemente Fà-foeura i risc. Diricciare. Risenti, ecc. V. Ressentì, ecc.
Riscald. Riscaldamento. (dato. Riséra. Risaja. Campo coltivato a riso –
Riscaldà. Riscaldare – Riscaldàa. Riscal Il terreno destinato alle sementa del
Riscaldada. Ad. di Menèstra, Tèsta, ecc. V. riso, e che perciò viene innondato
Riscaldament. Riscaldamento. ad arte nell'invernata, è detto fra
Riscéra. s. f. Ricciaja. Il mucchio dei noi Ris a marscida o Marscida de ris.
ricci da castagne; e il Luogo ove Risera aratoria. Risaja aratia.
stanno ammassati i ricci delle casta Risera a vicenda. V. vol. II, pag.
gne perchè rinvengano e siano più 169, col. prima in fine.
facili a diricciare. Risera de zappa. Risaja di valle.
Ris cià che anticamente fu detto anche Risera stabil. V come sopra col.
Resegà. Rischiare. Arrischiare. Risi seconda in principio.
care. Arrisicare, e alla fior. Arristiare. Riséra. . . . . Venditrice di riso, o Moglie
La ris'cia de vess propri inscì. Ri del venditor di riso.
sica ch'ella sia così per appunto. Risèrva. Riserva. Riserba.
Ris cet minga. Leva o Guarda la A riserva che ... Eccetto che...
gamba. Abbi l'occhio. El sò colp de riserva.... Ciò che
Ris cià la pell, Ris'cià la forca, e sim. si serba per rispetto.
Risicar la pelle. Risicar un capestro. Tegni de riserva. Serbar per rispetto
Ris cialla. Correrla. (Pulci Morg. V, 55). (Riserbarsi.
Riscia e Risciolà. v. del contado. Acciot Riservà. Riservare. Riserbare. Riservàss.
Riscià per Rescià. V. (tolare. Riservàa. Itiservato. Riserbato.
Risciadin e Riscin. Selciatore. Riservatamént. Riservatamente.
Riscioeü. V. Rescioeü. Riservatèzza. Riservatezza.
Risciol. s. m. voce dell'alto contado. Risguàrd o Resguard. T. de'Leg. di lib.
Ciottolato(Alleg. p. 257). Selciato. Sel Riguardo(Volpi Gaet. Avv.). Guardia,
ciatura. Acciottolato. e secondo il Voc. ven. Riguardia. È
Risciola. Acciottolare. Selciare. il nome di quel foglio o di quel fogli
Risciolaa. Acciottolato. Selciato. bianchi che si sogliono mettere in
Risción. . . . . Nelle fornaci da calce si capo e in fine di ciascun libro tra le
chiama così la Coperta che si fa alla facce di stampa e il cartone. Talora,
volta propriamente detta, cioè al vol se i fogli sono due, quello che tocca .
tone fatto coi sassi da calcinarsi; è immediatamente il frontispizio è bian
una specie di seconda volta. co, e quello prima è di carta colorata,
Ris ciós. Arrischievole. Arrischiato. Arri marmorizzata, marezzata, ecc. I Fran
sichevole. Avventato. Zaroso. cesi chiamano questi fogli Gardes.
RIS (56) RIS
Risin. º Farinaccio(Last. Op. III, 2 15). Risott cont i fonsg. Riso cofungherelli.
Risinna. Riso che non presenta il gra Risott con la luganega. Riso e salsiccia.
nello intiero, ma soli frantumi di gra Risòtt. fig. Le Macche(*ſior. – Mol. El).
nella ancora più minuti che non siano Così chiamansi le Persone pagate per
quelli dell'altro riso detto fra noi Mez applaudire ne teatri o simili, quelle
zagranna. V. È imbrattato di miglio e che Svetonio (nella Vita di Nerone cap.
d'altri semi, e se ne fa uso per pa 2o.”) chiama Laudicoeni, Bombi, Imbri
scere i polli e per far polvere di cipri. ces, Testa, e che i Fr. dicono Cla
Risiroeü(in genere).... Coltivatore di risi. queurs. Le comparse teatrali che in
Risiroeü(in ispecie)... Chi attende a pur sul palco sono Astati, Triarii, Veliti,
gare i risi in erba –...Venditor di riso. Falangiarii, usciti del palco ed entrati
Risiós, ecc. Lo stesso che Resids, ecc. V. in piccionaja o in platea si fanno Ri
Risma. Risma, e idiotic. Lisma. sòtt, e perciò anche in arme da noi
Mezza risma. Mezza risma - Quart de sono detti Magnarisi.
risma. Quarto di risma - Quinterna. Risottàda. . . . Una scorpacciata di riso
Quinterno = Quinternett. Quinternetto cotto come noi diciamo in risott.
= Foeuj. Foglio = Sfojazz. Riguardie? Risottèll.... Un po' di riso cotto in risott.
Risma moccia. ... Risma di soli 45o Rispàrmi. Risparmio – Cassa de rispar
o vero di soli 48o fogli – pienna.... mi. Cassa di risparmio (Gior. Georg.
Risma di 5oo fogli. II, 568 – Gior. agr. pass.). V. in Càssa.
Rismà. T. degli St. ... Così dicono i tor Risparmia. Risparmiare. Sparagnare.
colieri lo stampar molte risme di carta. Risparmiagh a vun ona strada o on
Risòlt. Risoluto. (moso. viagg. Toglier gita(Fir. Trin. III, 4).
Risolètto(On fà). Con piglio fermo, ani Risparmiùa. Risparmiato. Sparagnato.
Risoluziòn. Risoluzione. Risolutezza. Risparmiòtt. Risparmiuccio.
Risolvènt. Ad. di Pölver. V. Rispètt. Rispetto.
Risòlves. Determinarsi. Risolversi. Con rispett parland. Con sanità si
Risolvùu. Risoluto. ricordi(Alleg. 125). Con sopportazione.
Risón che verso il Novarese dicesi Gra I miei rispetti. Il mio rispetto.
nón. Riso greggio (Last. Op. III, 2 Io). Perd el rispett a vun. Levare il ri
Risone(id. ivi 2 15). Riso loppato. Riso spetto ad uno(“tosc. – T. G.).
vestito o col guscio. Rispettuman. I rispetti umani(Magal.
Rison piscinin. Vermicolaria. Erba detta Op. 2o6).
Sedum acre dai botanici. Rispettà. Rispettare. Avere in rispetto.
Risórg. Risorgere. Besogna rispettà per vess rispet
Risórsa. Ancora di rispetto(Gh. Voc. in Ri taa. Chi vuole rispetto lo usi?
spetto)– Rincalzo. Rinfranco. Via. Ter Rispettàa. Rispettato.
mine. Spediente. Partito. Compenso. Ri Rispettàbel. Rispettabile. Spettabile – Co
piego. Mezzo - In alcuni casi si può an spicuo. Riguardevole. Ragguardevole.
che tradurre colla voce toscana Ripresa Ona somma rispettabil. Una somma co
(Nelli V, 154 – Gior. agr. passim.). Risplénd. V. Splendori. (spicua.
Risòtt che anche diciamo Ris giald. . . . Rispond, ecc. V. Respond, ecc. .
Soffritto che tu abbia nel burro alquan Risporchée per Risporscèll. V.
to midollo di manzo e una cipollina Risporchée. . . . I contadini dell'A. M.
trita, vi metti il riso; un po' abrostito chiamano così que ricci di castagne
ch'ei sia, tu lo innondi di buon bro che tondeggiano molto e ne quali si
do, indi lo regali di cervellata e di trovano quattro, cinque, sei castagne
cacio lodigiano grattato, lo lasci così cantonute, trigone, non tondeggianti
cuocere e beversi tutto il brodo, do nè trine come trovansi ne ricci ordi
po di che lo ingialli con una prese nari che sono bislunghetti, piatti per
rella di zafferano, e lo servi Risott. di sotto e per così dire emisferici.
Risott cont i triſfol. Riso co'tartufetti. Risporscèll che in contado dicono anche
Risott cont i rann e i cov de gamber. Riso Risporchée o Risporchino Resporchin
con polpicine di rane e code di gamberi. o Riscioeü. Riccio. Spinoso. Porcospino.
RIS (57) RIT
Porcospinoso. L'Erinaceus de sistem. Ristrètt. ad. Ristretto. Corto.
Se ne indicano due varietà come nei Ristrètt.Ad di Broeüd, Mànz. Stretto. Corto.
tassi, l'una a muso porcino, l'altra a Decozion ristretta. Decotto stretto
muso canino; la prima dicesi dai con (Gior. Georg. XIV, 181 ).
tadini Risporchee; la seconda Risc-càn. Fà coeus in ristrett. Grillettare?
Pari on risporscell. Sembrare un gra Ristrètt. ſig. Bisognoso. In istrettezza.
ticcio. Essere un viso di stecco – Vess Ristrettèzza. Strettezza. Bisogno.
deventaa on risporscell. Esserdiventato Ristrettin. . . . . Breve compendio.
come graticcio(Lor. de'Medici Nenc. da Risùlta o Post de risultà. s. f. T. degli
Rispòsta. Risposta. (Barb st. 1 o. Uſſitj.... La carica che risulta ultima
Botta e risposta. A botta risposta – vacante per la promozione in serie
Ribadire. Rimbeccare. Rendere i col alle cariche maggiori.
tellini. Rifiorire. Riscuotersi. Risultà. Risultare!
Non tutt i cavaj hin de posta, e Risultàa. partic. Risultato.
non tutt i paroll meriten risposta. V. Risultàa. s. m. Risultamento. Resultato
Rispostàscia. Rispostaccia. (in Paròlla. (Cocchi) Risultato(Algar. – Cesari).
Rissa. Rissa. (che Risalto. Riuscimento. Frutto. Esito. Successo.
Rissàlt. Spicco. L'ab. Colombo usò an Effetto. Conchiusione.
Rissaltà. Spiccare. Risaltare. Campeggiare. In ultem risultaa. In conchiusione.
Fà rissaltà. Far apparire checches Risuscità, ecc. V. Resuscità, ecc.
sia. Far risaltare. Risveglia. Ravvivare. Suscitare.Risvegliare.
Ristabilii. Rimesso in salute. Risvòlt. Rivolta. – Risvoltà. Rivoltare.
Ristabiliss. Rimettersi in salute. Ritàrd. Ritardo. -

Ristagn. Ristagno. Ristagnamento. Ritardà. Ritardare – Ritardàa. Ritardato.


Ristampa. Ristampa. (stampato. Ritègn. V. Retègn.
Ristampà. Ristampare – Ristampàa. Ri Ritegnì o Retegni. Ritenere. (tenere.
Ristòr. Ristoro – Ristora. Ristorare – Ritegni. Tener a mente o a memoria. Ri
Sentiss a ristora. Sentirsi rinascere. Ritegni. Stimare. Riputare. Credere. Mi
Ristoraa. Ristorato. ritegneva ch'el vegniss. Reputava che
Ristòtel. Aristotile. Il Pan. nel Poet. I, (Pe/llS.Se, -

1x, 15 fa dire Ristotile in bocca di Ritegni. Tenere. Aver per fermo. Aver per
istrioni – El dis Ristòtel, ecc. V. in certo. Tenere per fermo. Riten che
Aristòtel e in Platòn. l'è insci. Abbi per certo o Tieni pure
Ristréng. V. Restréng. ch'ella è così. Pensa pure che la è a
Ristrètt s. m. Rastrematura? nelle calze. questo modo. Fa ragione che l'è cosi.
Ristrètt. s. m. Sunto? Stratto? Vocabolo so Ritegnùda. Ritenimento. Ritenuta.
lenne in tutte quelle scuole nelle quali Ritegnùu. Ritenuto.
il semplice esponente del rapporto in Ritentiv. Ritentivo. Memore.
Ritentiva. Ritenitiva.
cui sono fra loro le pagine testuali
ed i giorni scolastici costituisce in Ritenùda(in genere). Ritenitoſo.
nervi ed ossa il maestro o la cattedra Ritenùda(in ispecie) o Retenùda. T. dei
se così meglio piace. Il Ristrett è un Carrozz. Paletta de rotelloni. Ferro
Indice delle letture d'un maestro che che entra ne' denti del rotellone per
si trasmuta in effetto mercantile e chè non dia indietro. (falco.
girabile con vita vincolata alla vita Ritenùda. Ritenzione. Sbattimento. Diſ
cattedratica del maestro; si crea di Ritir. Serbo. Chiostro – Cascià in d'on
per sè unico testo per la pluralità di ritir. Chiudere fra quattro mura –
quanti scolari ei sarà per avere; è Mett in d'on ritir. Mettere in serbo.
loro mentore, anzi aio, in occasion Ritir. Riposo. In ritir. T. Milit. In riposo,
degli esami, e si fa escluditore dal ma soggetto ad essere richiamato al
santuario delle scienze di chiunque, servigio in caso di bisogno.
nou le amando in semplicissimo ri Ritirà. Iiitirare – T. Merc. Arritirare. Ri
stretto, non sa ricorrere per esse a tirare il danaro – Ritirà i dance di
questo loro industrioso procaccino. ficc. Arritirare le pigioni. Riscuoterle.
Pol. IV. - 8
RIV - (58 ) RIV
Ritiràa. Ritirato – Rattratto. Riva che anche dicesi Rivon. Cisale. Ci
Ritiràda. V. Retiràda. glione. Quel terreno rilevato sulla fossa
Ritirass. Rientrare il panno, la tela e sim. che soprasta al campo, e si fa per
Rito. Rito. -
sostenere la terra, onde il suolo di
Ritoccà. Ritoccare.
venga o stia piano e non sia rovinato
Ritócch. Ritoccatura. Il ritoccare colla dall'acqua – Ciglionare dicesi del
penna le lettere mal formate. fare i ciglioni.
Ritornà dicono alcuni per Torna. V. Riva. Sponda. Proda. L'orlo del letto.
Ritórna. Ritorno. Riva. v. brianz. Erta. In riva. Erto.
Fà. el ball del ritorna. Far come le Riva de la molta. Lo stesso che Moltée. V.
donne novelle la ritornata(Monos.415). Rivà. Arrivare. Giungere. Pervenire.
Tornar addietro. Fare come le spose. El caldel riva a tanti grad. Il caldo
Far le ritornate. Fare il ritornello Fag. arriva a tanti gradi(“tosc.).
Rime, I, 569 ). El Signor el riva de per tutt. V.
Ritórna. s. m. T. de Vetturini. Un Ri in Signor.
meno. La Voiture de renvoi dei Fr.
L'è minga a corr, l'è a rivà a
Cavall de ritorna. Cavallo di ritorno
temp. V. in Córr. (t'are.
(Bracciol. Sch. Dei IV, 15). Cavallo Rivà adoss. Sopravvenire. Soprarri
di rimeno. Il Cheval de renvoi dei Fr. Rivà a fà. Lasciarsi andar a fare.
Ritornèll. T. Mus. Ritornello.
Rivà ai genocucc o sim. Dare alle
Ritornèll o Cann de ritornell... Così chia ginocchia o sim.
mansi negli organi le dodici canne più Rivà a l'anta, Rivà el sò Sanmar
piccine che servono a replicare il tin, ecc. V. Anta, Sanmartin, ecc.
suono delle altre canne. Rivà a oreggia. Venire ad orecchio
Ritórno. s. m. o Bollètta de ritorno. T. o alle orecchie.
di Finanza. Bulletta di ritorno? Rivà o Andà a riva. Approdare. Ar
Ritrà. Ritrarre. Cavare. ripare. -

Ritràtt. Ritratto. Rivà-dent. Soprentrare.


Bravo per fa ritratt. ſig. Buon di Rivà finna a. Arrivare fino a. (gna.
pintor delle fralezze umane. Riva-foeura. Soprarrivare in campa
Fass fà el ritratt. Farsi ritrarre. Rivà-giò... Arrivare in città dall'A.M.
Toei-giò el ritratt. Ritrarre; e ſig. Rivà-li. Sopraggiungere. Giugnere
Imitare. Copiare. Ricopiare. nella presenza d'alcuno.
Vess tutt el sò ritratt. Non ne per Rivà-sù. . . . Arrivare in collina –
dere un capello Fag. Cicisb. scons. Il, 2). o in città se dal Basso Milanese – o
Non ne perdere una virgola(Fag. Ast. in casa se dalla via.
bal. II, 17). Essere simigliantissimo. Riva tard a paccià. Arrivar tardi
Ritrattà. Ritrattare. Retrattare. al pacchio, e scherz. Trovare il dia
Ritrattà. idiot. Ritrarre. Fass ritrattà. Far vol nel catino. Il Passer maitre de Fr.
Ritrattàss. Disdirsi. (si ritrarre. S'el riva a ſail. Se arriva a farlo
Ritrattazion. Ritrattazione. Ritrattamento. (“tosc. – T. G.).
Ricantazione. Palino:lia.
Riva. T. di Stamp Compiere l'arrivatura
Ritrattin. Iiitrattino.
(Zanob. Diz.). Finir di comporre quella
Ritrovato. Noi usiamo questa voce sol parte di un originale che va a finire
tanto nel senso ironico di Trovato e precisamente a quel punto d'onde un
d'Inventiva sciocca o maligna, Anca altro ne ha principiata l'altra parte.
quest l'è on bell ritrovato ! Oh vedi
Rivàgh o Rivàgh minga. fig. Arrivare o
Rituàl. Rituale. (trovatello ! Non arrivare una cosa o ad una co
Riv di conter. Redole(Gior.agr. 184o p.46). sa - Arrivare un senso. El mè coo (o
Riva. Itiva – Anda a riva a riva a adrce sim.) el ghe riva minga. Il mio inten
a la riva. Andar proda proda(Allegr. dimento non v'arriva, non afferra. Non
2o2). Andar riva riva – A riva a riva comprendo. Non ci arrivo(Mon. 77 ).
o A voeur a vocur. Itasente. A livello Rivàgh minga. Non arrivare. Esser corto
– In riva in riva. Iiasente. (Allegr. p. 223 ).
RIV ( 59 ) RIZ
Rivàgh no. . . . . Non esser da tanto; Piov. Arl. p. 65). Aver rivolto le ra
non aver quattrini che bastino a com gioni dal canto suo (ivi, p. 67). Aver
perare checchessia. la veste rivolta(ivi) – On lui a donne
Rivajoeiù. Ripetta. un soufflet(Roux Dict.) dicono i Fr.
Rivàl. Rivale – Rivalitàa. Rivalità. Rivoltà, ecc. P. Revoltà, ecc.
Rivàlsa. T. merc. Ricambio(Bandi tosc. Rivoluziòn. Rivoluzione.
ant. – Mol. El.). Seconda cambiale Rivoluzionari. s. m. . . . . Chi prende
con cui il possessore si rimborsa del parte attiva in una rivoluzione – add.
capitale di una prima protestata, delle . . . . Pertinente a rivoluzione.
spese di protesto e del cambio ite Rivon.T. d'Agric. Ciglione. Cisale. V.Riva.
rato. Il Codice di commercio del ces Fà i rivon a on camp. Ciglionare
sato Regno d'Italia la diceva Rivalsa. un campo.
Rivàna. Erta a greppi. Rivón. T. de'Fornac... Quel monte in cui
Rivangà. fig. Rivangare. Rintracciare cose si ammassa la terra che scavata, imba
vecchie e oramai passate in dimenticº gnata e lavorata colla marra è ridotta
Rivàss per Inciappàss. V. pasta terrea(mòlta) da farne mattoni.
Rivedè o Revedè. Rivedere. Rivòn de molta. . . . . Dicesi anche la
Rivediìu. Rivisto. Veduu e riveduu. Vi stessa terra allorche è disposta in sullo
sto e rivisto. spazzo(era) così come ella vienvi tras
Rivèll. s. m. . . . Ripa a perpendicolo. portata da una carretta dopo l'altra,
Rivént. v. brianz. Erto. e in quella striscia che formano vie
Rivera Riviera. La Rivera de Lecch. La via le singole carrettate.
Riviera di Lecco. Rivés. v. cont. Erto. V. Rivént.
Rivèrber. Rivèrbero. Dicesi quello dei Rizètta. Ricetta – Rizettà. Ricettare.
lampioni, de fanali, delle lanterne, ecc. Rizettàri. Ricettario.
Riverénza. Riverenza. Rizettin. . . . . Breve ricetta.
Con riverenza parland.Con riverenza. Rizz o Risc. s. m. Riccio. -

La troppa confidenza la fa perd la Fà-sù i rizz. Fare i ricci.


riverenza. La troppa famigliarità fa Gir de rizz. . . . . Serie circolare
dispregiamento – V. anche Confidénza. di ricci.
Riverénza. Riverenza(“fior.). Inchino, Rizz a canellon. V. Canellòn – Rizz
Fà ona riverenza pissatoria. Strisciar a la Ninon o a la bambinna. .... Ricci
la riverenza(7an. Crez. rinc. II, 6). alla Ninon – a la Vallièr... Ricci alla
Riveri. Riverire – Riverìi. Riverito. Vallière – a la papigliott, a vapor, ec.
Riverito. Servo suo. Modo di salutare. Rizz a tirabuscion. Lucignolo – A
Rivètt. s. m. Ripetta. Rivetta. ricci e lucignoli(Caro Let. fam.).
Rivètta. Fivetta – v. cont. Picciola erta. Rizz. Voluta. Nelle colonne joniche è
Rivi. Capecchio. Quella materia grossa quella specie di riccio che vedesi mi
e liscosa che si trae dalla prima pet quattro lati del capitello, nelle co
tinatura del lino e della canapa avanti rintie quel medesimo dai lati e ne'cen
alla stoppa. (chiare. tri del capitello,
Netà el lin(o sim.) del rivi. Scapec Rizz. T. delle Arti. . . . . Ogni risvolta
Omm de rivi. V. in Stràsc. che faccia riccio in sè stessa. El rizz
Rivòlta. Nome proprio di paese ch'entra di moll de caroccia. La voluta delle
nelle frasi figurate seg. molle. El rizz di cosson de carrin. La
Andà a Rivolta. . . . Dicesi di un voluta dei coscialetti del carrino.
vestito che cominciando ad essere al Rizz. T. de Carroz. . . . . Quel po' di
quanto logoro sul suo ritto, si fa rivol riccio in che termina per ornamento
tare dal sarto, onde appaia quasi nuovo. la coda del carro delle carrozze.
Mandà a Rivolta. Voltar la ragione Rizz. T. degli Strum. Riccio(Diz. mus.).
dal canto suo. Rivoltare un sajo o sim. Quella parte estrema del manico de
(Cecchi Prov. p. 5o). gli strumenti da arco che riesce per
Vess andaa a Rivolta. Aversi recate di sopra a bischeri e accartocciata.
le ragioni dal canto proprio (Facez. Il Rouleau du sommier de Fr.
RIZI ( 6o) ROB
Rizz. Trüciolo. Briciolo. Sottil falda che Rizzolà. V. Riscià.
trae la pialla in ripulire il legname. Rizzolin. Riccioluto(“tosc. – T. G.). Ricciu
Rizz a la candila. . . . . Ricciolino tello. Ricciutino. Personcina ricciuta.
che talora si viene formando nel som Rizzolin. T. de' Pastai. V. Gianchètt.
mo della candela; fra noi è detto pre Rizzón. . . . . Gran riccio.
sagio di regalo ch'è per esser fatto a Rizzon. Gran voluta.
colui verso il quale sia vòlto. Rizzon del lecc de dedree. Le gran
Rizz del fil. Grovigliuolo. volute del letto da piede delle carrozze.
Rizzo Risc. add. Riccio. Ricciuto. Crespo. Roàbbi che altri dicono Garàbbi o Re
Rizz e Rizzin. v. cont. Parlandosi di Pane dàbol. T. de'Mattonai, Fornac., ecc.
di granturco è lo stesso che Piént. V. . . . . . Specie di rastro di legno senza
Rizza. sost. Voce usata nei seguenti dettati: denti col quale i fornaciai rispianano
Cinquantà la rizza. Lellarla. Nin lo spazzo dell'aja da spianarvi i mat
narla. È lo stesso che Menà la gamba. toni non istato spianato affatto dal
V. in Gàmba. (stizza. raschiatoio (raspin). Consiste in una
Fà montà la rizza. Far montare la assicella grossa mezz'oncia nostrale,
Romp la rizza. V. in Rómp. larga quattrº once, lunga dalle quin
Stà minga lì a cinquantà la rizza. dici alle diciotto once e riquadrata
Non istare a dire al cul vienne. a mo' di regolo con un lungo bastone
Rizza. Ad. di Confitùra. Griccia(Scappi per manico. È quello che i Francesi
Op. p. 215 e p. 22o verso). chiamano Ruable o Rouable.
Rizza. Ad. di Cótta. Arroccettata(“tosc.). Roàbbi. Piombino. Strumento col quale si
Pieghettata. ripuliscono le latrine, le fogne, ecc.
Rizza. Ad. di Indivia, Séda, ecc. V. Roabbià o Garabbià. . . . . Col rastro
Rizzà. Arricciare. detto roabbi appianare lo spazzo(era)
Pedrioeu de rizzà. V. in Pedrio à. da lavorarvi i mattoni.
Rizzass el fil. Aggrovigliarsi. Ròb. T. degli Spez. Rob. Robbo.
Rizzà. Pieghettare. Arroccettare. Robà che anche dicesi Anda a Grattasoeuj o
Rizzà. Selciare. Lastricare. Ciottolare. Ac a Robarello in cà Sgraffignàna, Grippà,
ciottolare. Insiniciare. Inseliciare. Sgraffignà, Sgriffà, Gattà, Gattonà, Ra
Tornà a rizzà i strad. Rilastricare spà, Fà el gnao o el gatt. Rubare. Sgraffi
(Targ. Prodr. Cor. Tosc. p. 175). gnare. Furare. Lavorar di mano. Invo
Rizzàa. ad. Arricciato. lare. Trafugare. Raspare. Arpagonare.
Rizzàa. Arroccettato(“tosc.). Pieghettato. Porre cinque e levar sei. Dar ceffoni.
Rizzàa. Selciato. Cor l'agresto. Colleppolare su Leppar
Rizzàa. s. m. V. Rizzadùra(selciato). via. Leppar sù. Auncicare. Imbolare.
Rizzàda. Selciatura. Bestemmiar con le mani. Menar le mani.
Rizzadin. V. Risciadin. Alzare i mazzi. Sgaraffare. Scaraffare.
Rizzadùra. Arricciatura. Andare in o Venir di Levante. Far
Rizzadùra. Pieghettatura. vento. Rastrellare. Strafugare. Trasfu
Rizzadùra. Selciato. Seliciato. Pavimento gare. Alleppare; antic. Furtare. Tri
o strada coperta con selici o ciottoli. baldare. Trabaldare. Robare(Vite SS.
Rizz de dàma. Riccio madama. Riccio di PP. I, 1) – Depredare – Predare –
dama o di madama. Il fiore del Li Truffare – Derubare. Dirubare – Il ru
lium calcedonicumLin. bar de sarti dicesi sch, Far la bandiera.
Rizzént. Ad. di Vin. V. Chi robba des, domanden-via quat
Rizzin. Ricciolo(Pan.). Dim. di Riccio. ter gh' en resta ses. Rubar si può,
Rizzin. Ricciutello. basta rubar di molto(Pan.). S'impic
Rizzin. V. Risciadin. cano i ladroncelli o i ladrucci e non i
Rizzinoeü. Ricciolino. Dim. di Ricciolo. ladroni, o vero e i ladroni si onorano.
Rizzitt. Brùcioli. V. Buscàj. Chi non ruba non ha roba – V. an
Rizzoeiù. Ciòttolo. Ciotto. Sasso di fiume che in Sés.
bislungo e rotondo da ciottolar le vie. Chi robba va in preson. Chi ruba
Rizzoeiù. V. Risciadin. è impiccato(Fag. Non bisog. I, 1o).
ROB ( 61 ) ROB
El robarav in su l'altar. Ruberebbe Andà a Robarell. Andare in Levante.
il fumo alle stiacciate unte(Pan. Viag. Essere intinto in pece rubajola. V. Robà.
Barb. I, 115). Sparecchierebbe gli al Robarizzi e Robalizzi. Ruberia. Rubagione.
tari(Compar. Pellegr. IV, 11). Anche Rubamento. Furto. Ladroneccio. Ladro
i Fr. dicono Ilen prendrait sur l'autel. neggio. Latrocinio. Involo. Involio. Im
Il en prend par où il peut. Il volerait bolio; e ant. Rubatura. Trabalderia.
fusques à l'autel. (Gàtta. Robàscia. Robaccia. V. anche Robàja.
Insegnà a la gatta a robà el lard. V. in Robattà. Rubacchiare – Alleppare.
L'hoo minga robada, scior. . . . . Robattàda. Rubacchiamento.
Non posso darvi questa merce per si Ròbb. Arnese(Gher. Voc. cit. Dante e
poco. Il faudrait que je l'eusse de Petr.). Coso. Negozio – I Lucchesi
robee dicono anche i Francesi. hanno anche il verbo Cosare, come
Per robà l'è faa a posta. Ruberebbe i Mantovani dal loro Bagaj per coso
con l'alito(Machiav.). hanno tratto il verbo Bagajar.
Parì robba robada. V. in Ròbba. On certo robb. Un certo coso,
Robà el coeur.... Far innamorare. Quij robb. Gli amici(Dati in Pros.
Robà ellesign al barbee o el lard a la fior. III, 1, 159). Il lat. Testes.
gatta. . . . Tòrre destramente a persona Robb che se infilza i stamp de taccà
avveduta ciò che ad essa pure è caro. foeura. Appiccagnolo di canna rifessa.
Robà in cà di sbirr. fig. Mangiare Robb de fà bianch. V. Brasciorin.
il cacio nella trappola – Andare a Ròbb. fig. Mestrui. V. Régol. La gh'ha
rubare a casa del ladro. i sò robb. E mestruata.
Robà in di pollee. Sgallinare i pollai? Ròbba. Roba. V. anche in Còssa.
Robà ona tosa. Rapire una fanciulla. A robba fada. A cosa fatta(Mach.
Commettere un ratto. Op. IX, 576).
Robà per portà a cà nagott. . . . Ru Avegh robba a balocch. Star bene
bare cose utili o necessarie al deru di roba. Essere benestante.
bato e da nulla al rubatore. Bej robb! Belle valenterie!
Vess comè a roball in su l'altar. . . . Cosse l'è sta robba? Che c'è di rotto?
Rubare a chi men si dovrebbe, come (Gher. Voc. in Rotto). -

a pupilli, a poveri, a imbecilli e sim. Creppa panza putost che robba


Voo minga a la strada a robà. V. in vanza. . . . . . Si dice parlando dei
Stràda. ghiottoni, dei divoratori esimj.
Robà ed anche Menà-dent dicono le donne Di on poo ona robba. Dimmi una cosa
il Cucire disegualmente
e i sarti. . . . . a me(Fir. Trin. III, 6).
uno dei due teli per es. d'un lenzuolo, Di robba de ciod o de cà del diavol.
sicchè all'estremo l'un de'teli divanzi Dir roba da chiodi(Fag. Rim. II, 258).
alcun po' l'altro. (chia. Dì robba de focugh o Dì perarij o
Robà. fig. Imburchiare. Andare alla bur Di picch-e-pander. Dire cose fuor della
Robà ona sonada, ona canzon. Rubare messa(Vasari 799). giata.
una canzone – Plagiare. V. Imbroccà. Dì-sù robba brodosa. Fare una bia
Robàa. Rubato. Fà i robb de cà. Far la masserizia
Robacoeür. Rubacuori. della casa.
Robàja. Cosaccia(Caro Apol. So). Robac Fà i sò robb. Acconciarsi dell'anima
cia – Cibacci. – ed anche Far testamento.
Robalizzi. V. Robarizzi. Fà ona robba santa. Far santamente
Robamestée. Guastalarte. (Redi Op. VI, 174), cioè ottimamente,
Robaparadis. Colomba? Buon diavolaccio opportunissimamente. -

più grosso che l'acqua de'maccheroni; Fà robba. Far roba. Far mobile.
persona incapace di peccare per un Guarda on poo come l'è sta robba.
tantin più che non occorra di bontà Guarda come sia la bisogna.
da natura, sempliciaccio. Hin manca robb de dì. . . . Le son
Robarèll. Nome d'una terricciuola prossi cose di ragione, le sono cose che vanno
ma a Varese il quale entra nella fr. fig. pe' suoi piedi.
ROB ( 62 ) ROB
I robb de cà. Le masserizie. Quanta robba per on sold! Ammanna
I robb de cantinna. Gli utensili di ch'io lego. Dicesi a chi sballa miracoli.
cantina. Robba che trà-lócch. Cosa mirabile.
I robb de cusinna. Le stoviglie. Robba de bon acquist. Roba di buon
I robb d'estaa. I panni della state. acquisto.
I robb d'inverna. I panni del verno. Robba de comun robba de nissun.
I robb finn. Le cose belle(Fag. Rime V. in Comun.
I, 261). Le gioie, gli ori, gli argenti Robba de mal acquist. Roba di mal
delle donne. acquisto. (Stòlla.
I robb vecc de cà. Vecchiumi.
Robba de stolla robba che gola. V. in
La robba bella o privilegiada la se Robba dolza. Dolciume.
ten guarnada o minga in mostra. . . . Robba dolza. ſig. Dolcitudine(Boccac.
Ogni cosa bella e buona si suol tenere G. VIII, nov. 1 o). Piaceri di Venere.
riguardata. Piasegh la robba dolza. Amar la dolci
La robba bonna l'è mai pagada tudine. Spend in robba dolza. Spendere
assee. Roba buona non fu mai cara in dolcitudine. (Consèj.
(Aret. Tal. V, 8). Robba fada no ghe vocur consej. V. in
La robba di olter la menna-via la Robba finna. ironic. Robaccia –
soa. Quel che vien di ruffa in raffa Bella roba. Buona roba.
se ne va di buffa in baffa. Robba insaccada..... Salami e sim.
La robba la va e la ven. La roba Robba mangiativa. I Commestibili.
viene e va(Mach. Clizia lI, 5). Le Cibarie.
La robba l'è minga de chi le fa, Robba matta o falsa. . . . . Ori o
l'è de chi le god. Chi fa la roba non Argenti o Giojelli falsi.
la gode(Doni Zuc. 54 verso). La roba Robba morta. Affare rassegato(Pan.
non è di chi la fa, ma di chi la gode. Civ.). Cosa fredda, senza brio, sen
La robba per vess assee l'ha de z'allegria. L'è stada ona robba morta
vanzà.... Della roba ci bisogna ab morta. Fu un affare rassegato, e di che
bondare a voler che la basti. tinta ! (Zan. Rag. vana I, 1). Le furon
L'è minga sta robba. Non è roba nozze coi funghi? Fu un fuoco freddo?
da bulletta. Dicesi delle cose cattive, Robba salada. . . . . Nome collettivo
o vecchie, o scadenti. di salami e salumi.
L'è robba de ciod. . . . . Esclama Robb de l'alter mond. fig. Cose del
zione con cui si dimostra cruccio, rab l'altro mondo.
bia vedendo una tal cosa dirsi o farsi Robb de color. . . . . per opposi
a rovescio di quello che altri vorrebbe. zione a Robe bianche.
L è robba de fann di scenn o di Robb de magott. Cose di poca levata.
quader. V. in Quàder. Cose che non vagliono un fico o un zero.
L'è robba de mangiall. V. in Mangià. Robb de prenzipiant. Imparaticci.
L'è robba de rid. Ella è da ridere. Robb gross. Cose di gran levata –
Mett i robb in grand. Esagerare. Cose grandi. Cosacce. Sfarzi.
Magnificare. (case? Robb vecc. V. in Témp e Veggiàd.
Oh che robb! Le son cose che pajon Se i robb van inscì. . . . Girando
Ona robba a la voculta. A cosa a cosa. le cose a questo modo(Vas. pag. 9oo)...
A cosa per cosa. A una cosa per volta. Tanta robba. Un monte di roba.
Parì robba de nissun o del diavol. Trà-adre e la robba. Vendere la roba
Sembrar roba di rubello ? per un tozzo di pane. Adess la robba
Parì robba robada. . . . Dicesi al la tran adree. Le si danno per il capo.
lorquando checchessia ci cade di mano Voreva di ona robba. Io volevo pur
iteratamente. (Canz. Io4" dire non so che(Lasca Sibilla I, 1).
Pocca robba. Poca robiccia(Lor. Med. Ròbba. . . . . Nel Daz. Merc. pag. 177.
Quand la robba l'è bonna la va sono nominate le Robbe buone, R. non
via prest. La buona mercatanzia trova buone, R. minime, R. todesche grosse,
presto ricapito(Monos. pag. 217). R, todesche sottili.
ROB (68 ) ROC
Ròbbia. Robbia. Pianta nota la cui ra latte caprino che oltrepassa le tre
dice serve ai tintori. È la Garance de' once di peso, e la quale altri Sviz
Francesi – La robbia secca e macinata zeri ticinesi dicono Formaggin gross
è detta comunemente Robbia; quella o Formaggin cosi in questo caso come
in radici tal quale s'ha dal terreno s'ella sia minore delle tre once.
si chiama più particolarmente Alizzari. Robiolin.
Robbioeüla e deriv. V. Robioeüla, ecc. Robiorin. Raveggioletto.
Robbiòn. T. de Tint. e Conc. Scuòtano. Robioritt de Lecch. Cacio battezzato?
Scòtano. Còtino. Specie di legno giallo (Gior. agr. V, 548). Nome di certe
da tinta. caciuole quadre di latte pecorino e
Robèrt. Roberto. Nome usato in Dann la vaccino che ci vengono dalla Valsa
proeuva come Robert. V. in Proeüva. sina per la via di Lecco – Ed anche
Robètt. Arnesuccio – Cosetto. Caciuole quasi coniche di latte caprino.
Robètt. ſig. Cosctto. Pocolino. Sottilino. Robioritt de Montaveggia. . . . Ca
Robètta. Robetta. Robina. Robuccia(“tosc. ciuole di latte vaccino a girelletta che
– T. G.). si fanno sui colli di Montavecchia.
Avegh de la bella robetta. Aver fon Tajee di robbioritt, Quacciroeü. V.
di, mobili, quattrini più che mediocre Tajée e Quacciroeù.
mente. - Robùst. Robusto.
I mee robett. Le mie cosette (Caro Robustèzza. Robustezza.
Let. ined. II, 525). I miei affarucci. Rócca. Conocchia. Rocca. Arnese notis
Robett de cà. Masseriziuole. Baz simo di cui si fa uso per filare.
zicature – Affarucci domestici. Canna. Canna? – Botta. Ventre – Fé
Robètta. Una bella cosetta (Pananti nel rol. Fessi? = Canitt o Bacchitt. Gretole.
Corrier delle Dame milanese del 18 I 1 Caregà la rocca. Arroccare. Inconoc
p. 419) parlandosi di scritture, poe chiare – Appennecchiare – I primi
sie, e simili. (grina. due verbi sono generici stando alla
Robètta. Una Mingherlina. Sottilina. Ma filosofia della lingua; il terzo speci
Robètta. T. de Tagliap., Murat., Magaz. fico. S'arrocca e s'inconocchia ogni
di pietrami. Marmètta? La pietra di volta che si mette sulla rocca o sulla
Beola quando il pezzo di essa non conocchia qualunque cosa che si vo
oltrepassa in misura quadrata le nove glia filare; s'appennecchia arroccando
once nostrali, e si usa per lastricare pennecchi (panisej) – Però il Meini(in
luoghi praticati da soli pedoni. Tomm. Sin. p. 52) crede generico Ar
Robettin. Cosettino. roccare, ed assevera vive in Toscana
Robettinna. Cosellina. Robiccia. Iobic e specifiche le voci Inconocchiare per
ciòla(*tosc.). arroccare i lucignoli del lino, e Ap
Robinètt e Robinettin. V. Rubinètt sig. 2.” pennecchiare per arroccare i pennec
Robioeüla o Robioeüra. Cacio forte?(Targ. chi di stoppa – Hoo caregaa la rocca.
Viag. II, 452). Raviggiuolo. Raveg Ho fatta la conocchia. Ho inconocchiato
giuolo. Caciuola fatta per lo più col (“tosc.) – Io sono d'avviso che i testi
latte di pecora, di capra, e talora addotti dalla Crusca nella voce Conoc
anche di vacca, o con più d'uno di chia non diano modo a cavarne quella
tai latti commisti. spiegazione ch'essa ne ha dato, ma
Robioeüla. fig. Teglione(“tosc. – T. G.). sì bene che s'abbiano a intendere
Pare un fungo annebbiato (id.). Cap alla seguente maniera: Caregà la roc
pellaccio tondo con tesa assai larga. ca. Far la conocchia. Ordire la conoc
Robioeüla. Pane di vallonea. Quella che chia. Avè fornii la rocca. Avere sco
i Fr. chiamano Motte à briiler – Quel nocchiato. Avere tratta la conocchia.
l'operajo che viene formando cosiffatti Se colgo male mi si perdoni.
Filà con la rocca. Filare in rocca
pani è detto dai Fr. Motteur.
Robioeüra. V. Robioeüla. – poet. Trarre alla rocca la chioma.
Robioeira. . . . . I Luganesi chiamano Trar la chioma alla conocchia.

così propriamente quella Caciuola di Fornì la rocca. Sconocchiare,


ROC (64) ROC
Marià (cioè Maridà) la rocca o Fagh Rocchéra. Sinon. di Fantèsca o Sèrva
sù el fiocch. V. Fiòcch sig. 5.” (reggiconocchia). V.
Pari ona rocca vestida o vero Pari Rocchètt. T. de Setajuoli, Filatori, ecc.
ona fusella. Avere il corpo come una Itocchetto – Rocchella. Il Rocchetto
canna(“tosc. – Tom. G.). Sembrare un milanese è solido dal foro longitudi
lucerniere vestito. Essere secco e lun nale in ſuora, ed ha le prominenze dei
go, e dicesi specialmente delle donne. due capi nascenti insensibilmente dal
Quand fioriss el cornaa la rocca la centro all'estremità. È diverso in ciò
perd la bontaa.... Il corniolo fiorisce dalla Rocchella la quale consiste in
al marzo, epoca in cui l'abbreviarsi una specie di fusolo tutto pari avente
delle notti e l'aprirsi della primave a due capi le due rotelline sporgenti
ra rubano alla rocca i guadagni. e talora anche rimessiticce.
Vess comè la rocca e cl fus (C'est Rocchètt. Accappatoio. Pannolino a cap
saint Roch et son chien o vero C'est pa, raccrespato da capo, che cuopre
sainte Geneviève et saint Marceau di tutta o parte della persona, e serve
cono i Francesi). V. in Fùs. come soppravveste per non insudi
Rocca. T. de Funajuoli. Asta. Quel ba ciare i panni nel pettinarsi – Più
stone su cui tengono inastata la ca grande si usa qual camiciotto all'uscir
napa per filarla in legnuoli da fune. dal bagno.
Anche i Fr. lo dicono Quenouille. Rocchètt. Roccetto. Veste clericale nota.
Lavorà a rocca. Filare all'asta, di Rocchètt. T. di Stamp. Mastio o Manico
verso dal Filare alla cintola, cioè (“fior). Così dicesi quella mezza palla
colla canapa avvolta intorno al corpo. di legno con una impugnatura, ch'è
Roccàda. Roccata, e con voce non ben come l'anima del mazzo da stampa.
certa Conocchia. Rocchètt. Lo stesso che Capioeü. v. – In
Feni la roccada. Sconocchiare. (ca. un testo del Galileo(che l'Alb. enc. ri
Roccada. Roccata. Percossa data colla roc porta in Fuso e che i Diz. di Bologna
Roccadin che altri dicono Pettenùzz e e di Padova omisero non so perchè)
altri Firisèll grosso de terza e quarta leggesi un Rocchetto che parrebbe qua
man. Sinighella. Sirighella. Seta infima si essere il nome di ciascuno di que”
che si trae dai bacacci. cilindretti onde consta quella specie
Roccadin. . . . Specie di stoffa nota, di rocchetto meccanico che fra noi è
Roccàtt. v. cont, ... ... Il fabbricator di detta più particolarº Lanterna o Lan
rocche o conocchie. ternin o Capiocù. V. quest'ultima voce.
Ròcch. Rocco. Nome proprio usato nelle Rocchètt. .. . . I parrucchieri chiamano
frasi seguenti: così que Cilindretti sui quali avvol
Ajutt san Rocch. Domine aiutami! gono i capegli da tessere. Forse i Bil
Tel digh mi Rocch. . . . . Specie boquets dei Franc.
di esclamazione che vale t'assicuro Rocchètt per Pignon. V.
io, t'accerto io, figurati, pensati, ecc. Rocchètt. Fuso? Nel trapano è quella spe
Vess comè san Rocch e el sò ca cie di verricello per cui passa l'anima
gnoeu. Dov'è la buca è il granchio. di ferro, e che gli serve come guida.
Esser come la chiave e il materozzo Rocchètt. T. de'Fabbr. di carroz.... Sp.
lo. Dicesi proverbialmente di due che di rocchetto di legno che si riveste
vadano sempre insieme. di cuoio il quale si pone ne' giuochi
Ròcch (Lùmm de). V. in Lùmm. del mantice da calesse. Ha una rosetta
Rocchèll. Rocchetto? del filatoio che pie di cuoio e un dado a guernizione.
no di seta ed inastato sul fuso manda Rocchètta. Rocchetta. Dim. o vez. di Rócca.
il filo dalla rotella alla staggetta. Foeugh e rocchetta, e intant se sa
Rocchell insellaa dicono in alcuni betta..... Colla rocchetta alla cintola,
paesi dell'A. M. le incannatore per e colla paletta alla mano per cercar
quello che altre dicono una Ruzella. V. di fuoco, le donnicciuole di città e di
Rocchèlla. Rocchella? È simile al Roc contado si ſanno via ad usciolare,
chetto colla differenza ivi detta. oziare, susurrare.
ROC (65) ROC
La rocchetta l'è ona mort secret
legga il Riposo del Borghini da p. 149
ta- . . . Il continuo scialivare per la a 155 del vol. 1. edizion dei Classici,
filatura in rocca leva la prima forza l'Uccelliera dell'Olina da p. 1o5 a 1 1 o
alla digestione e a lungo andare dan dell'edizion milanese che io cito, le
neggia nella salute; perciò le contadi Cacce del Raimondi da pag. 255 a 264
ne chiamano la rocca un lento veleno. dell'edizion veneziana Locatelli 1785,
Rocchètta dice qualcuno per Torretta. V. e l'Ornitologia toscana.del Savi (I, 88
Rocchetton. V. in Nós.
e 2 12). - Soggiungo varie parti di
Rocchetton dicono alcuni per Bòtt de questa specie d'uccellage:
giugà ai nos. V. in Bòtt. Tond de dent. Tondi interni? = Tond de
Rocchetton o anche Canon. T. degli Ot focura. Tondi esterni? Sott-tond. Mezzitondi
tonai. . . . . Il rocchetto da mantice (Borghini) = Galer o Sigaler o Cigaler. Cer
di calesse quando è d'ottone o sim. chiate? = Gabanott de canton. Bertesche (Bor
focchin. Rocchetta. È propriamente quel ghini) = Gabanin o Zippadora. Casino del
toccatoio (Borghini) – Gabanott o Tabiott. Ca
la Rocchetta gentile che s'impianta panna o Capanno – Spionera. Spiraglio della
in un tavolino e in cui filano le si
capanna? = Spalera del tond. Spalliera? =
gnorine sostituendo l'acqua alla scia Spalera de la passada. Controspalliera? = Sbo
liva – V. anche Portarocchin. radora. Scacciatoia? = Passada..... ll filare
Ròccol. Ragnaja. Ristretto a più andari ragnaia = Campanna. Contrarete?
dei pali della
di piante silvestri, attorniato da altis - Veggansi anche Criccadór, Leva
simi panni di quelle reti di maglia gioeügh, Stelin, Usellànda, ecc. ecc.
fitta che diconsi ragne, il quale si Fà andà el roccol. . . . . Non la
fa per lo più sui colli e sui monti sciare oziosa la ragnaja, uccellarvi.
onde siamo circondati per aver ricca Mett-sù el roccol. . . . . Montare
preda d'uccelli e specialmente di tor le reti nella ragnaja.
di. Suol essere le più volte di forma Omm del roccol per Uselladór o
ellittica, ha piante silvestri anche nel Roccoladór sig. 2.° V.
mezzo, ed ha il capanno dell'uccel Tirà a roccol. fig. V. sotto Roccolà.
latore assai alto – I non pratici con Ròccol o Fiòcch. Rosta. Corona. Palco
fondono sotto questa voce anche quel degli alberi – V. in Roccolaa.
l'altre specie di uccellari da tordi che Roccolà o vero Tirà a roccol. fig. Alletta
i pratici suddistinguono fra noi coi no re - Invescare – Irretire. Uccellare. In
mi di Bressanèlla e Girai. Però si vuol frascare. Accalappiare. Ingalappiare.
osservare che la nostra Bressanèlla è Roccolà ben. Formarsi un bel palco. Span
sì una Ragnaja, ma diversa dal Roc dere la chioma in sfera(Targ. Ist. 2o9).
col in questo che suol essere di forma Roccolàa. v. dell'A. Mil. Coi rami a trep
quadra, non ha piante silvestri nel piede od opposti o tricòtomi(Targ. Lez.
mezzo, ha capanno da uccellatore bas agr. III, 25 – Soder. Arbori, ec. 212).
so, ed ha bertesche ai quattro angoli. Agg. di piante che hanno corona o
Il Giraeu poi, oltre all'essere assai meno palco (ròccol) ben ordinato e rotondo.
esteso delle due specie di ragnaja an Roccolàda. Uccellagione. Irretimento.
zidette (ròccole bressanèlla), ha questa Roccoladór. Uccellatore? Colui che fa
massima diversità che in sul ristretto caccia nell'uccellare da tordi – Chi
di piante silvestri onde si compone serve per mestiere in tal uccellare –
si uccella a palmone e non a rete; e fig Uccellatore. Allettatore – al fem.
questo è da tradursi col Boschetto o Uccellatrice.
colla Frasconaja dei Toscani – Tutte Roccolètt. fig. Biscazza. Il fr. Coupe-gorge.
e tre poi queste nostre Uselland si pos Roccolin. Dim. di Ròccol. V.
sono genericamente tradurre col nome Roclò, Ferrajuolo a roclò. Sp. di ferra
collettivo di Uccellatoio o Uccellaia o juolo da viaggio a due costure, un terzo
Uccellare da tordi(Targ. Viag. I, 138) – più stretto de ſerrajuoli comuni. Dal
Chi volesse impazzare un pochin più romanzo Roqueluro dal fr.Roque-laure.
che io non abbia risicato per cavar Rococò. Grottesca. Grotteschina – Ogni
un vero di queste varietà d'uccellari arnese, ogni utensile, ogni abito, ogni
Vol. IV. 9
ROD (66) R(EU
mobile che colle sue forme rammenti veda la figura nella tavola annessa al
un vecchiume di genere horrominesco Caseificio di Luigi Cattaneo.
o capriccioso è oggidì battezzato A la Rodèlla. T. degli Speronai. Spronella.
rococò (forse dall'Orocou mentovato Rodèlla. T. de Cuoc. Fetta di coscia di
dalle Tar. fir. ). vitello (Alb. bass. in Rouelle) confor
Rococò. V. in Lègn, vol. II, pag. 561. mata a rotella. Camangiare notissimo.
Ròda. T. degli Scult., Marmor., ecc... . Rodèlla de luganega. . . . . Rotella di
Nome che si dà in Viggiù ed anche salsiccia addugliata.
fra noi a quella specie di arenaria du Rodellin. Rolelletta. Girelletta.
ra, ferrigna onde si fa uso per arrotare Rodellón. Rotellone.
i marmi, o sia dar loro il pulimen Rodengòtt. V. Redengòtt.
to. È succedaneo della terra di piatti Rodésim. T. degli Or. Ruoteggio. Rotismo.
da forbire che i Fr. dicono Rabat. Il complesso delle ruote d'un oriuolo.
Rodà. Rosicchiare. Rddere. Rodin. Ruotino. Ruotina. Dim. di Ruota.
Rodà. fig. Importunare. Nojare. Molestare. Rodin de la vit san fèn. T. d'Orolog.
Rodà od anche Roeudà. Ruttare. Eruttare; Chiavistello del tamburo.
e scherz. Sventolare per le parti di so Rodin che anche dicesi Stèrza o Gir de
pra. Fare de rutti. sterza. Ruotino di ferro della volticel
Rodà. fig. Appoggiarla labarda. Lo stesso la. È fermato con viti nei quarticini
che Tirà la roeuda. V. in Roeüdasig. 1.” (gavellitt) e nel traversone anteriore
Rodà. T. degli Scultori. . . . Arrotar le (sest denanz) del carro delle carrozze.
pietre, polirle colla roda. Il Rabattre Ha i Cov. Sporti?
o Polir con terra di piatti de' Fr. Rodin. Ruotini(Tar. fior.). Le ruote an
Rodàa. Roso. Corroso. teriori o vogliam dire del carrino nel
Rodabusècch. Impronto. Uggioso. Nojoso. carro delle carrozze a quattro ruote,
Importuno. Molesto – Strimpellamento, le quali per solito hanno il diametro
Rodànna (Fà la). Far ruota o rota. Bril minore d'un terzo o d'un quarto delle
lar l'ali. L'aggirarsi circolarmente in ruote posteriori. Le loro parti veg
alto che fa l'uccello di rapina librato gansi in Roeüd.
in sull'ali allorchè, veduta preda in Rodinoeü. Rotellina. Rotelletta.
terra, la sta agguatando per poi piom Rodón. Rotone. Gran ruota.
bare a involarla. Rodón. Rotane che fatto girare dall'acqua,
Fà la rodanna per Fà la roeuda. V. da un uomo o da un cavallo dà il
in Roeüda sig. 1.” moto a un filatoio. Consta di
Rodàss. Rodersi. Logorarsi. Ibicesi dei Fond. Fondo? = Travers. Traverse? =
panni e sim. Sbarrada. Sbarra? = Croser. Crociate?
Ròdegh de busecch. V. Rodabusècch. Rodón. Ritrecine. Rotone da mulini.
Rodeghée che altri dicono Ludreghée. Rodón. Accr. di Roeud. Itutto grave.
T. de Mugn. . . . . Quella specie di Rodón. Scroccone. Parassito.
cassone che sta sopra al farinajo (pol Roeüd che i cont. dicono Róit e il Var.
por) del mulino per uso di raccoglier Mil. scrisse Rouit. Rutto.
vi le crusche, i rosumi, i rifiuti della Trà di roeud. Ruttare.
macinatura. Roeüda (in genere). Ruota. Cerchio.
Rodèlla. Rotella – Girella. Fà la roeuda dicono alcuni per Fà
Fà-sù a rodella. Addugliare. la sciora. V. in Scióra.
Rodèlla. . . . . Girella di legno del dia Fà la roeuda. Fare la ruota (Savi
metro di 25 centimetri, confitta in un Ornit. II, 154). Quel continuo aggi
bastone lungo tanto quant'è alta la rarsi che fa il gallo intorno alle gal
caldaja da cacio lodigiano dall'imo line o il piccion maschio intorno alla
fondo sino al sommo arco del manico. femina covante.
Con essa si fa la prima rottura del Fà la roeuda o la rodanna. Rotare
coagulo del cacio e si tramesta il pa capriolando o facendo capriola(“tosc.
stume nella caldaja. E pei caciai quel – Tomm. Sin. in Rivoltolone). Certo ro
lo che l'ammostatojo pei vinai. Se ne teare che fanno i contadinelli poche
R(EU (67) R (EU
miglia più sù che Milano verso l'Alto Vess l'ultema roeuda del carr. fig.
Milanese sia per giuoco, sia per bu Esser dassezzo. Esser l'ultimo, il meno
scarsi alcun quattrino da viaggiatori considerato in checchessia.
seguendone velocissimamente le car Vorè cercà cinqu roeud in d'on carr
rozze a furia di capriole, cioè d'aggi che anche dicesi Vorè cercà cinqu pee
rarsi a mo' di ruota capovolti colle al loff Far nascere o cercar cinque
mani in terra e cogli arti ripiegati in piedi al montone, tredici in dispari,
arco pure a terra. il nodo nel giunco, l'aspro nel liscio,
Festin de roeuda. V. in Festìn. il pel nelle uova. Non si contentar del
In roeuda. In giro. In circonferenza. conveniente e mettere la difficoltà do
Menà la roeuda. V. sotto Tirà, ecc. v” ella non è.
Santa Caterinna a la roeuda l'è oma Roeüda. T. de Campan. Ruota. Quella
gran santa. fig. e scherz. È dolce cosa delle campane diversa dalle ruote da
il vivere alle spalle altrui. carro nell'interno ove in luogo di
Sto mond l'è ona roeuda, chi va razzi e di mozzo ha una specie di
sù e chi va-giò che i cont. dicono Chi grata assai larga. Le sue parti sono
casca e chi leva. Il ben va dietro al Gavei. Quarti = Ciavell..... = Pianch...
male, il male al bene(Crud. Rime). Il = Fermaj. Fermaruota? -

mondo è fatto a scale, chi le scende Roeüda. T. de Filatoiai. . . . . Ne' filatoi


e chi le sale. La fortuna fa de'sali è quella Rotella che dà il moto alla
scendi. stella e quindi allo stellin e quindi ai
Tirà la rouda che anche dicesi Tirà naspi d'un filatoio. Ha Reuda..... =
Tromba o Trombetta... = Bozzonella. Bozzello?
el reſf o Imprestà-via la pell o Anda a
santa Caterinna a la roeuda o Vess Roeiùda. T. de Funajuoli. . . . . Quel Ro
devott de santa Caterinna a la roeuda tone raccomandato a un ceppo (scepp)
o Menà la roeuda o Pientà la labarda che dà il moto alle girelle torcitrici
o Rodà. Posar la picca, cioè l'alabarda di spaghi e funi. È il Rouet de' Fr.
(Allegri Calendimag.). Appoggiare la Roeüda o Stèlla o Crós. T. dei Litogr.
labarda. Sciovernarsi. Fare il parasito e degli Stamp. in rame. Crociera? Nei
o il cavalier del dente. Andar a man torchi calcografici e litografici è quel
giare a ufo. gran Manubrio a ruota, a croce o a
Roeüda. T. de Carrai. Ruota in genere raggiera che dà moto al carro.
– In ispecie poi noi chiamiamo Roeiùda. T. Mecc. Ruota. V. Capioeü , Scùd.
Roeud assolut. o Roeud dedree.... Le Roeuda dentada. Ruota dentata.
ruote posteriori della carrozza, as Roeuda a pal o a paletto a palet
sai più grandi delle anteriori che no ton. Ruota a pale o ad ali(Alb. enc. in
miniamo Rodin (ruotini) – La Ruota si Ala) – Consta di pale od ali, quarti,
divide nelle seguenti parti principali, perni od aguigli, razze, balzuoli, not
le cui parti minori si ricerchino alle tola, ed ha albero o fuso per assile.
respettive sedi alfabetiche: Roeuda a segg. Ruota a cassette o
Testa. Mozzo = Rasg. Razze = Gavej. Quarti a pozzetti.
= Sercion. Cerchi o Tarengh. Tarenghi(Diz. art.) Roeüda. T. d'Orolog. Ruota. Nell'oriuolo
Roeud stopp o pienn. Ruote piene ne sono molte, e si specificano per
(Diz. artig.). Ruote tutte d'un pezzo, Roeuda coronna. Ruota a corona. Corona.
cioè senza razze nè quarti e col solo Imbocca nella serpentina, ed è annoverata
foro nel centro per dare passo all'as fra i secondi mobili degli oriuoli da tasca.
sile. Servono a due estremi meccanici, Racuda de la lumaga Ruota di piramide.
Roeuda del register. Ruota del registro?
ai carrucci da bambini, e alle car Rocuda de mezz o del centro o Gran mo
rette da marmi.
jènn. Ruota media.
Menà el cuu i roeud. . . . Quello Roeuda de sparti. V. Spartidéra.
smuoversi o quell'oscillare che fa una Roeuda de . . . . Ruota dei riscontri(Alb.
ruota per allargatura difettosa del va enc. in Paletta). Ha le Alett. Palette.

no del mozzo, o per difetto del fusolo Renda di minuti. Ruota del minuto.
Roeuda di or. Ruota dell'ore.
d'assile, o per mal impianto.
-

R(EU (68) R(EU


Roeuda serpa. Ruota serpentina. Serpentina. È Fresch come ona roeusa parl. d'uo
così detta perchè ha i denti fatti a serpi mo. Fresco(Vite SS. PP. I, 9).
cella; in essa in bocca la corona. (ruota?
Segonda roeuda o Picola mojènn. Seconda
Roeusa stravargada o stravalgada.
Rosa fiorita – e se ha perduto parte
Roeüda. T. de'Tessit per sibiètta. V. delle foglie Rosa spicciolata.
Roeüda. T. de Torniai. Ruota o Rotone
Se saran roeus fioriran. fig. S'ella
del tornio che dà moto alla
sarà rosa ella dovrà fiorire avanti a
Roeüda del mandrin. ... Rotella di fer
giugno(Cecchi Pellegr. II, 6 in Prov.
raccio o di ottone che fa muovere il
tosc. p. 77). Se l'è rosa la fiorirà
così detto Mandrin; i Fr. la chiamano (Doni Zucca p. 59 verso). Se saran
Roeudà. V. Rodà. (Touret.
rose le fioriranno(Pan. Poet II, xv,
Roeùs. Ad. di Pòmm. V.
18). S ella è rosa ella fiorirà; s'ella
Roeùsa. Rosajo. La pianta della rosa. è spina ella pugnerà. L'esito ſarà co
Roeüsa o Ròsa. Rosa. Rosa comune. Fiore noscere la cosa.
notissimo del rosajo, di cui si novera Roeüsa. . . . . Quel ristretto di capelli
no, oltre alle più comuni fra noi che o di peli che veggansi circolarmente
sono per ispecificare, infinite varie ravvolti intorno a sè stessi in senso
tà, come Rosa angiola o carnicina, a bottoni,
inverso dai capelli o dal pelo restan
a bottoni grande, a bottoni piccola, a bottoni
te. Nelle bestie bovine è spesso nel
scempia, a righe detta anche Brache di lanzo, bel mezzo del filo delle schiene. Nei
brizzolata, damas, d'orto, della granduches cavalli dicesi Remolino.
sa, di Borgogna, di due colori, di cento fo .
glie, di cento foglie minore, di cimice, di Roeusa in sul coll. Spada romana.
Gerico, di macchia o lustra, domnaschina, dom Roeiùsa... Questa voce in alcune bocche
maschina salvatica, doppia, flos in fiore, gial contadinesche suona Cerchio. Dicendo
la, gialla doppia, in calice, incarnata, mag poi che una tale cosa la gh'ha ona
gese, moschetta o muschiata, mistica, nera, spanna de rausa, il contadino intende
prolifera, rigata, salvatica, senza spine, ecc. dire ch'ella ha una spanna di diametro.
Roeusa bianca. Rosa bianca – Roeusa
Roeüsa. . . . Bollo a questo modo (O) col
bianca doppia. Rosa bianca doppia. quale i nostri pizzicagnoli, ecc. soglio
Roeusa de la Chinna. Rosa della no bollare quelle forme di cacio che
China – Roeusa de la Chinna doppia. già comperate da essi rimangono per
Rosa della China doppia. loro conto nelle formaggiare – Raeusa
Roeusa de la teppa. Rosa borraccina dicesi anche il segno che tale bollo
(Targ. Ist. n. 752). Varietà della Rosa lascia impresso nelle forme del cacio.
centifolia detta Rosa muscosa da Per Roeüsa. T. de Giojell. Rosetta. Sorta d'a-
soon perchè ricoperta di quel musco nello detto Rose anche da Franc. per
che i Toscani dicono volg. Borraccina. essere i diamanti disposti in giro a
Roeusa del Bengall. Rosa sempre flo foggia de petali della rosa.
rida. La Rosa bengalensis di Persoon. Roeusa. T. de'Macell. . . . . Parte dello
Roeusa del cocò. v. cont. dell'Alto scannello (cossin) del bove macellato.
Mil. Rosa canina. Quella i cui calici Roeüsa. T. de Macell. Pizzicag., ecc.
nudi si dicono da noi Grattacùu. V. Ceppo? Il girello esterno, l'elice del
Roeusa de mes. Rosa d'ogni mese. l'orecchio del bue, del porco o sim.
La Rosa semper florens de botanici. La Circedda dei Siciliani.

Roeusa d'Olanda. Rosa d'Olanda. La Roeüsa. T. di Meccan. e delle Risaje. . . .


Rosa ma rima o semper florens dei bot. Ruota in un brillatoio da riso che ha
Roeusa marinna. Irosa dommaschi nove denti, ed è quella stessa che -

na. La Rosa moschata dei bot. quando è sdentata e fatta al maglio, -


-

Roeusa scarlattinna. Rosa vermiglia noi chiamiamo Muson o Pignattin. -

o porporina. Roeusa. T. degli Ottonai. Rosetta? Nome


- El sass de la roeusa. V. in Sass. dei vari tondini da guernizioni di car
Fresch comè ona roeusa. Fresco come rozze o sim. Si specificano per
una rosa (V. il testo del Boccaccio citato Roeusa a cocarda..... Rosetta a nappone.
dall'Alb. enc. in Rosa). Freschissimo. Rocusa a cordon. . . . . Rosetta a cordonata.
ROF ( 69 ) ROG
Roeusa a feson. . . . . . Rosetta a spicchioni Roffianà-sù. Dare o Fare occhio a chec
o spicchiuta. (salomone. chessia. Arruffianare. Raffazzonarchec
Roeusa a gropp salomon. . . . Rosetta a modo chessia onde farlo apparir migliore.
Roeusa bottoruda. . . . . . Rosetta convessa.. Roffianass-sù. Impottinicciarsi.
Roeusa lavorada...... Rosetta lavorata. Roffianèll. Ruffianello? – e fig. Moiniere.
Roeusa mezza tonda.... Rosetta mezza tonda.
Roffianèlla. Ruffianella – e fig. Lusinghie
ra. Furbacchiola.
Roeùsa. T. de'Parrucch. . . . . Quel cer
chielletto di capegli che forma cocuz Roffiànna. s. f. Monna Apollonia. Fasser
zolo alla parrucca – ed anche la vizii. Messetta. Pollastriera. Ruffiana.
Chierca di color carnicino sul quale Roffianón. Ruffianaccio – fig. Dirittone.
Roffianònna. Ruffianaccia – Furbaccia.
sono impiantati que” capegli.
Roeüsa. T. degli Strumentai. Rosa. Ro Rogà, Rogàa. T. Notar. Rogare, Rogato.
Rogànt. Arrogante. (temente.
setta. Apertura tonda di vari strumenti
da pizzico ornata con rabeschi, che si Rogantà e Rogantà-sù. Trattare arrogan
fa onde il suono spicchi e rimbombi. Rogantamént. Arrogantemente. (75.
Rogantèll. Arrogantuzzo(Magal. Lett. dil.
Roeùsa. Ad. d'Uga. V.
Roeusà. . . . . Bollare il cacio col bollo Rogantón. Arrogantone (Compar. Ladro
detto roeusa. V. V, 5). Arrogantaccio.
Roffiàn. Arruffamatasse (Nelli Com. II, Rogànza. Arroganza.
255). Ruffiano. Lenone. Pollastriere – Rogaziòn. Rogazioni. V. Latanàj.
Questa voce e le sue derivate soglionsi Róghera. Lo stesso che Rögor. V.
anche fra noi evitare nel senso posi Rógia e Róggia. V. Rónsgia. -
tivo da ogni persona morigerata; nel Róggia che altri dicono Rósio o Roggiòn.
Robbia. La Rubia tinctorumL.
senso fig. l'uso ce le imbocca inno
Rogioeü o Roggio è. . V. Rosgioeü,
centi. Che raffianell d'on bagaj dicono
spesso per vezzo ai loro bimbi le ba
Rogiorin o Roggiorin. ". Ro

lie, le contadine e le donnette volga Rogiorón o Roggiorón. 2 sgioròn.


ri. Te see on gran rofianell ve! dice Rògit. T. Notar. Rògito.
talora qualche bocca gentile per non Rògn. Tàccolo. Piato. Disputa – ed an
dire aperto mangiami màngiami. Te che Lagna. Lagnanza. Querela.
mo'; el l'ha roſianaa-sù minga mal Avegh di rogn con vun. Venire in
sto piattº dice il padrone acconten grossezza con alcuno(Mach Op.IX,584).
tato dal cuoco nella gola e nel bor Chi no vour rogn.staga a cà soa.
sellino. L'è rofianaa-sù polito sto vestii Non entri tra rocca e fuso chi non
sclamano fra loro assai comunemente vuole esser filato(Aret. Tal. I, 1o).
le nostre donne. El gh'ha certi rofia Togn pela rogn, pela figh, capi
narij che se po' minga digh de no di tani di formigh. V. in Tògn.
ciamo noi parlando di chi a forza di Rògna. Rogna. Scabbia. Malattia nota –
muine e di destrezza ci sa trarre al Una specie di rogna minutissima di
voler suo – Tutti modi che l'uso fa cevasi prop. Lazzarina dagli antichi.
scevri d'ogni ombra di tristizia. Cercà rogna de grattà. Cercar di fri
Fà el roffian. Arruffianare. Portar gnuccio – Chi cerca rogna, rogna trova.
polli(dal franz. Poulet). Pettinarsi al Chi gh'ha de la rogna se le gratta.
l'insù(cioè Arruffarsi). Tener l'oche Quasi lo stesso che Chi gh'ha de fà
in pastura. Tirare il calesse. Tener ghe pensa. V. in Fà.
donne da conio. Tenere o Prestare a Ciappà o Toeü-sù la rogna. Con
vettura. Fare il mezzano. trarre la rogna. Diventar rognoso.
Roffianada. V. Roffianaria. Dagh foeura la rogna. Manifestarse
Roffianamént. Ruffianamento. (bra. gli la rogna – Tornà a dà-ſoeura la
Roffianaria. Vezzo. Muina. Lusinga. Illèce rogna. Rifiorire la rogna.
Roffianaria. Ruffiania. Ruffianeccio. Ruf No gh'è rogna o vero No gh'è ro
fianesmo. Ruffianesimo. Ruffianezza. gna che tegna. Non c'è pancia che
Roffianàsc. Ruffianaccio(“tosc. – T. G.). tenga. Ella è così per appunto, non
c'è che ridire – V. anche in Reson.
Roffianàscia. Ruffianaccia. -
ROG (7o) ROL
Rògna. v. dell'A. M... Erba scandente che Rogorón.
fa le coccole rosse. Forse una Scabiosa. Rogorònna. º Quercione. Gran quercia.
Rognà che anche dicesi Rognì. Ringhia Ròj e Ròia per Porscèll e Troeuja. V.
re. Dicesi delle bestie e de cani sin Ròi e Rojàa. v. cont. per Lòj e Lojàa. V.
golarmente quando digrignano i denti Róit e Roità. Voci contadinesche dell'A.
e mostrano di voler mordere. Mil per Roeüd(rutto) e Rodà(ruttare). V.
Rognà. Grugnire. È proprio del porco. Rolà. T. moderno di St. ... Inchiostrare
Rognà. met. Brontolare. Borbottare. Bu la forma da stampa coi cilindri cosid
fonchiare. (fiare: detti rolò. Una volta dicevasi Batt, per
Rognà Fiottare. Lagnarsi. Bronfiare.Stron chè s'inchiostrava battendo coi mazzi.
Rognètta. Rognetta. Rognuzza. Roladór. . . . Quello fra i due lavoranti
Rognètta. T. de'Manisc. Curasnetta. Ferro al torchio da stampa che inchiostra
ricurvo e tagliente in cima con cui la forma col rullo.
nettasi nell'interno il piè del cavallo Rolètt. T. de Cappell. Rolletto(Alb. enc.
o si scarna a solchi. Il Cure-pied o la in Follare). Bastone. Sp. di cilindro
Renette de Francesi. – L' Incastro è con cui si preme il feltro per con
il Rogne-pied di questi ultimi. densarne il pelo.
Rognettinna. Una rognetta minuta. Rolètta. Rollina(“tosc.). Ruota posta a
Rognì. V. Rognà. giacere sur un banco da giuoco. Ha
Rognin. Bufonchiello. Bufonchino. Fan in sè trentotto caselline, due delle
ciulletto querulo, lamentatore. quali segnate con zeri l'uno rosso l'al
Rogninna. Bufonchiella. tro nero, e le rimanenti noverate dal
Rognón. Arnione. Argnone, e nell'uso numero 1 al 56. Fatta girare questa
anche Rognone – I macellai chiamano ruota con una spinta data al suo as
Rognonata tutta quella parte che con se, le si aggira intorno con moto in
tiene il rognone, e dicesi per lo più verso una pallottoletta d'avorio la
quand'è staccata dall'animale. quale va a morire in una delle dette
Avegh i rognon dur o gross. fig. caselline, e dà vinta la posta a quei
Esser ricco sordo o sfondato. Aver giocatori che la mandarono su quella
grosso rognone – Com. si dice allu data casellina.
dendo a chi più di tutti ha modo a Giugà a la roletta. Fare alla rollina
sopportare tutta una spesa. L'avoir (“fior). Giocare al giuoco di cui sopra
bon dos dei Francesi. che anche i Fr. dicono Roulette.
Grassa de rognon. V. in Gràssa. Ròll. Ruolo – Il ruolo del soldati dice
Rognón. fig. Brontolone. V. Rangognón. vasi ant. in Siena Lo Straccetto.
Rognón. fig. Midollo. Il meglio di chec Ròll. Ròlo. Ruolo. Cinque o sei vacchette
chessia. V, anche Popocù fig. insieme; ventidue di questi ruoli di
Rognonin. . . . . Arnioncello, rognonetto. consi un Pacco di pelli di vacchetta.
Rognós. Rognoso – Ad. di Fritàda. V. Ròll. . . . . Vacchetta che serve d'in
Rógola ) che anche dicesi Róghera. Rovere. voglio ai tabacchi in foglia.
º
Rógor Rovero. Quercia. Querce. Pianta
Rögora º detta Quercus robur da bot. –
Rollmàn. T. Milit. . . . . Maniera partico
lare di sonar il tamburo che consiste
V. Luzzin, Legnàzz, Scèrr, Giànda, ecc. nell'acceleratissimo movimento alter
Borlin de rogor. Galla. Gallozza. nativo delle bacchette ognuna delle
Gallozzola quercina – Le più grosse quali batte per turno due colpi la
galle diconsi Gallozze coronate. volta oscillando(roulant). ll Grassi(Diz.
Ottober e Cocober l' è el mes che mil. in Battere) chiama Battere l'avviso
se pertega i rogher. V. in Settémber. il Battre le roulement dei Fr. che si
Rogorée e Rogorèja. Querceto. Rovereto fa nel modo da me spiegato.
– Se è di cerri Cerreta(“tosc.). Ròlo. V. Ciòcca.
Rogorètta. Querciòla(“tosc. – Last. Prov. Rolò. Rollò(“lucch.). Specie di scrivania,
V, 265). Querciuola. Querciuolo. la cui moda ci è venuta in un col
Rogorettinna. Quercioletto. (V. Rogorée. nome dalla Francia, e così detta per
Rogoriv... Piantato a roveri.Bosch rogoriv. chè si apre e chiude per davanti con
ROM (71 ) ROM
un'asse imbarcata o con più assicelle ventaruole o di fraschette. Gente senza
collegate insieme, le quali per mezzo stabilità, senza parola, senza fede.
di certe incanalature si rotolano per Romànna. Ad. di Mèssa. V.
così dire entro la medesima scrivania. A la romanna. Secondo il rito della
Rolò o Borlòn. T. de'Litografi.... Rullo chiesa romana.
di flanella e pelle per distribuire la tinta. Sonà a la romanna. Sonar le cam
Rolò. T. di Stamp. Rullo. Cilindro di pane a distesa, non a rintocchi come
legno nel torchio da stampa su cui usasi per lo più all'ambrosiana.
si aggira il carro del torchio stesso. Cavalett a la romanna. T. di Fa
Rolò. T. di Stamp. . . . . Pezzo di le legn. Piedica. Pietiche. V. Cavalètt.
gno cilindrico ricoperto anche a più Falla a la romanna. Mettere a sovvallo
doppi di un pannolano con cui il (Meini in Tom. Sin. a Mancia). Pagare
compositore tira la prova della sua a lira e soldo. Pagarsi da ciascuno la
composizione, senza far uso del tor propria quota per un pranzo o sim.;
chio. Forse non sarebbe mal detto il fr. Faire un repas di pique-nique.
Cilindro o Rullo per le bozze – Que Pobbia romanna dicono i cont. del
sto strumento è detto volgarmente l'A. M.per Pobbia pignera. V, in Póbbia..
Rouleau anche dagli stampatori franc. Tenda a la romanna. V. in Ténda.
Rolò che alcuni dicono anche Cilinder. Romànz. Romanzo. Ramanzo.
T. di Stamp. . . . Cilindro composto Fà o Scriv di romanz.Romanzeggiare.
di melassa e colla, ed inastato, che La soa vitta l'è on romanz. La sua
s'adopera per inchiostrare le forme. È vita è un romanzo?
di recente invenzione, e fu sostituito Romanz storegh. Romanzo istorico
con ottimo accorgimento ai mazzi. (*volg.). Misto di vero storico e di
Rolò (A). Girevole. A girella? Rullante? verisimile, e teatro tutt'ad un tempo
Ruzzolante? A curro. A rotolo. A rullo. di scene pubbliche e di scene pri
Camber a rolò. Camere o Camerine vate, di gesta grandiose e di azioni
a rullo? (rullo? famigliari. Genere nuovo di scrittura
Fibbi a rolò. T. de Carroz. Fibbie a che nella famiglia romanzesca tiene
Rolorin. Dim. di Rolò(scrivania). V. per alcuni riguardi quel luogo che
Ròma. V. Ròmma. tengono nella drammatica la tragicom
Romàn, Ad. di Azzalin, Bròccol, Cantà, media, il dramma storico e il dramma
Ciòd, Cópp, ecc. V. sentimentale. (manziere.
Romanàda.... Pranzo o cena o stravizzo Scritor de romanz. Romanziere. Ra
fatti da più persone, in cui ciascuno Romànza. T. Music. Romanza(Diz. mus).
paga il suo scotto. V. in Romànna. Romanzèsch. Romanzesco.
Romanàtt. . . . . Nome volgare di quel Romanzètt. Romanzetto. Romanzuccio.
timpano a corda piana e a lati se Romanzettin. Breve romanzuccio.
micircolari o curvi o troncati o fra Romanzinètta. Sermoncino. Toccatina
stagliati che il cattivo gusto di alcuni (“tosc. – T. G.).
architetti ha introdotto in luogo del Romanzinna, che anche dicesi Ona Filà
vero timpano. I Veneziani lo dicono da Ramanzina. V. Felipp fig.
Remenato – Alcuni confondono sotto Romatismi che anche diconsi Freggiùr.
questo nome anche gli Acroteri; ma Doglie di freddure(Galil. Lett. 2o nov.°
fra noi i più li dicono Pedestaj o Pi 1657 al Micanzio). Romatismi(idiot.
laster o Piramid secondo forme. fior. – Zan. Rag. civ. III, 2). Sentimi.
Romanin. Burattinajo. Giocatore di bu Romént.... Vari contadini chiamano così
rattini. Colui che rappresenta com il Monte delle pule del grano allorchè
media co burattini. v hanno appiccato fuoco per ridurlo
Baracca de romanin. Castello da bu in cenere – Dal romanzo Rumient.
rattini. V. Baràcca. Cold come on roment. V. in Ratt.
Romanitt. s. m. pl. Burattini. V. Magattèj. Romentà o Inromentà o Indormentà-sù el
Ona baracca de romanitt o Ona ma foeugh. Velare il fuoco(Castigl. Corteg.
nega de romanitt. fig. Una mano di I , 22 I ). Coprire il fuoco(Burchiello
ROM (72 ) ROM
son). Metter cenere sulle braci onde Oh Romma santa
si conservino a nuovo bisogno, E el campanin del Domm,
Che ciocca malarbetta
Romentée. l Monte di ceneri - e in gene
Romentéri. rale Monzicchio. Monte. On Gh ha mai sto pover omm! Canti
romentee de cadaver. Un monte di ca lena scherz.º che vi taccia di briaco.
daveri. Tutt'el paes l'era on romen Promett Romma e tomma. Promet
tee. Tutto il paese era in ceneri. ter mari e monti, Roma e toma.
Ròmm. Ronne. Il segno RGresponsorio). Strada de Romma. V. in Strada.
Descusilla-giò del comm al romm. T'andaree minga a Romma a pen
Scuotere il sacco pei pellicini. Dire al titt. Ti saprà d'aglio(Pauli). Non an
trui senza ritegno tutto quello che s'ha drai al prete per la penitenza (Barg.
nell'animo. V. anche in Gòss, Intr. Pellegr. III, 5 – Lippi Malm. XI,
Ròmma o Ròma. Roma. Nome della città 2o). Non andrai impunito. Presto ne
già tempo trionfale che noi usiamo pagherai il fio. I Fr. direbbero Vous
ne seguenti dettati: n'en porterez pas le peché en terre.
Andà a Romma senza vedè el pap Tondin de Romma. V. in Tondin.
pa. V. in Pappa. Tutt'i strad mennen a Romma. Per
Chi gh'ha lengua in bocca va finna più strade si va a Roma.
a Romma. E si va a domandita sino a Rómp. Rompere.
Roma(Ambra Cofan. II, 1). E si va do A romp teraglia l'è desgrazia; ve
mandando infino a Roma(Cecchi Inc. V, der, legria. Romper vetri è una disgra
6); nob. Scorta non manca a peregrin zia(Guadag. Poes. I, 15o).
che ha lingua(Guarini Past. Fido V, 1). Chi romp paga... – Qui casse les
Dà d'intend Romma per tomma. Mo vers les pay e dicono i Francesi.
strare d'essere stato a Roma: vender Cont el tropp tirà se romp. Chi
carote per raperonzoli(Caro Let.fam. troppo tira la corda si strappa.
I, 95). Romp degiun Sdigiunarsi(Magal. Op.
El capiss Romma per tomma. Egli p. 24). V. anche in Degiùn.
intende che è un recere(Ambra Cofan. Romp el coll a la robba, a ona
IV, 8). È sordissimo. tosa.Affogare la roba, una fanciulla.
El menarav on orb a Romma V. )rb. Romp el discors. Interrompere.
Fà vedè el pù bell de Romma. Mo Romp el disnà e sim. V. in Disnà.
strare il bel di Roma o il Culiseo. Romp el giazz. ſig. V. in Giàzz.
Gh'era ona veulta on omm e ona donna Romp el muso, el sogn, ecc. V. in
Che andaven a Romma; Mùso, Sògn, ecc. (uno.
Gh'è saltaa ona mosca in del cuu, lìomp i brasc. Fiaccar le braccia a
Hin borlaa giò tutt e duu: Romp i cantarej. Rompere i gattoni
Hoo de cuntalla ?
Romp i coller. ſig. V. Còller.
Questa cantilena si va da noi ripetendo Romp i corni. fig. Fiaccar le corna
più volte coi fanciulletti allorchè ne a uno. Dar sulle corna a uno.
tempestano perchè narriamo loro qual Romp i oss. V. in Oss.
che fola o novelletta, e noi non ne Romp i squell. V. in Squèlla.
abbiamo di pronte alla memoria o vo Romp l'anima o Toeiù o Seccà l'ani
gliamo farli un po' ammattire. A un ma. Girar o Seccar l'anima(“tosc. –
bisogno si potrebbe tradurre con que T. G.). Nojare. Tempestare. Sobillare.
st'altra cantilena toscana: Petuzzo va'n È qualche cosa più che
sul tettuzzo a corre il cavoluzzo. Dice Romp o Seccà i orghen o la cavagna
Peluzzo Non vogl ire. E io dirò alla o la torta o i scatol o la zuccoria o
mazza che ti dia. Mazza, dai a Pe i ball o i balauster o la ghitarra o la
tuzzo che non vuol ire in sul tettuzzo devozion o el coo o el gerla o i min
a córre il cavoluzzo. E così da capo cion o la gloria o la scuffia o la rizza
(Fag. Rime VI, 52 note). e simili. Rompere la devozione ad al
La cusinna a Milan, la cort a Rom cuno(Manni I egl. tosc. III. . . .) Rom
ma. V, in Milàn. pere la tasca(Pan. Civ. 19).
RON (73 ) RON
Rompere o Torre il capo altrui. Torre Roncà per Ronfà. V.
gli orecchi. Infracidare. Roncàa. Inciglionato(“tosc. colligiano).
Romp torta. V. in Torta. Roncàja e com. al pl. Roncàj. Vigneti a
Rómp. T. d'Agr. Rompere. Fendere. Dis ripiani(Gior. agr. tosc. del 184o p. 156).
sodare. Romper la terra o i campi. Molti ronch continuati, lunga serie di
Rómp. T. d'Agr. . . . . Dare la prima vigne in poggio.
trebbiatura al vigliuolo (pajaeu). Roncàja. Roncone.
Romp. Scompletare( tosc. – T. G. voce che Roncàsc.... Vigna in poggio trasandata.
mi sembra assai meno ragionata che non sia Roncàsc. Voce dei paesi del contado pros
la nostra. Fatto può essere e non essere; Fare simi alla Valtellina sinonima di Per
no. Le cose già esistenti possono essere così nice bianca? Starna a petto bianco.
perfette e complete, come imperfette e incom Roncàsgen. Fusaggine. Silio. Berretta di
Plete, ma io non posso sperfezionare e scom prete. Evònimo. Alberetto sempreverde
Pletare perchè non posso fare e disfare in un il cui frutto è detto da alcuni fra noi
identico tempo come indicano questi due verbi).
Pignàtt – E l'Evonymus europaeus L.
El m'ha rott on Machiavelli.... Mi ha
Roncàsgen. Frangola. Alno nero (Font.
perduto un volume o più del Mach. Diz. econ. in Frangula). Frutice noto.
Römp. parl. di cavalli.... Mutare i latta Rónch. Colle inciglionato (“toscano col
juoli. L'ha rott... Ha mutato i lattajuoli. ligiano). Scassata (“lucch.). Vigna in
fompaball. Lo stesso che Seccabàll. V. poggio a differenza della semplice Vi
Rompacòll(A). A rompicollo. gna che è vigna in piano. V, anche più
fompacòll. V. in Lègn (carrozza) vol. II, sotto – Montaigne(ne suoi Viaggi ediz.
pag. 561. parigina 1774, tom. 2, p. 298 e tom. 3,
liompacòll. Giogo. Pezzo attaccato al ti p. 86) descrive le scassate così: a Nel
mone nei legni all'inglese che i cavalli » Lucchese coltivano le montagne insi
vanno alternativamente allungando e m no alla cima in forma di scaloni m, e
accorciando di mano in mano che così pure le descrive il Targ ne ſiag.
s'innoltrano nel cammino. I, 128, quando dice che «nei colli del
Rompaccio. Rompicapo. Persona o Briga m Valdarno i dirupi di tufo sono colti
assai importuna e molesta. m vati a vigne con viti a filari in piani
Rom paminción. Lo stesso che Seccabàll. V. » sovrapposti a foggia di scalinate » –
Rompana. V. Rómpich. Nella vigna in poggio si osservano
Rompatorta o Romptórta. Guastamestieri. Contra o Sia. Piano? = Riva o Sealin. Ripa?
Guastafeste. Guastalarte – Talora an A ronch. A terrazze o A gradini o
che i così detti Facheur dei Francesi, anche Alla lucchese (Gior. agr. tosc.
gli Homines aliis supervacui di Seneca II, 144). A ripiani(Lastri Op. V, 29).
(De Tranq. III in princ.) sono Rompa Chi somenna el ſormentin di ronch
torta per chi ha occupazioni. mett el vin sul granee. V. in Vin.
Rimpela. Rompere assol. Venire a rot Metta ronch. Inciglionare(“tosc.col.).
tura. Rompere l'amicizia(Casa Lett. 17, Pientà el ronch. fig. Lo stesso che
28). Rompersi con alcuno(Castigl. Cor Ciappà ronchett. V.
tig. I, 148). Romperla(Cecchi Servig.I, 1). Vin de ronch. V. in Vin.
Rómpich o Rompana dicono sul Varesino Ronchètt. Poggiolo o Colletto o Collicino
l'òppi (acero campestre). V. inciglionato o vero con vigne a terrazzi
Rompimént. T. Teatr..... Tutte quelle o a gradini o a ripiani o a scassata.
tele isolate che insieme col telone di Ciappà ronchett o Pientà el ronch.
prospetto vengono a comporre quella fig. Legar l'asino. Addormentarsi.
sp. di scene che noi diciamo soffittaa. Ronchetta. . . . . Registro questa voce
Rompon (Arà a). V. in Rómp (fendere) sulla fede del cav. Re il quale nel
suo Ort. dirozzato dice che così chia
e in Rampòn.
Romptorta. V. Rompatórta. mano nel Milanese l'Andar pe fossi a
Ròna per Scercaria. V. mieter erbucce per farne letame, io
Ronà. , v. cont. Noverare. Dall'ital. Rau però non l'ho udita mai.
Ronae. nare o dal bresc. o berg. Romnà. Ronchettin. . . . . Vignuzza in poggio.
i ol. I/ . 1 o
RON (74) ROS
Rònd. s. f. T. de'Callig. e degli Stamp.... Rondón. Rondone. Sp. di grossa rondine
Carattere francese tondo Per le , tutta nera, dalla gola in fuori che è
Rónda. Ronda. Guardia che si ſa da una bianca. Ci arriva dopo le rondini,
pattuglia passeggiando e visitando le e ci lascia prima di esse. È l'Hirundo
sentinelle – Fà la ronda. Far la ron apusL. o il Cypselus murarius d'altri
da. Andare in ronda – Dà in la ron ornitologi.
da Dar nella ronda come ant. Dar Rondón. fig. Lo stesso che Moscon fig. V.
Rondonin.
Rónda. fig. L'aliare. (nel bargello.
Fà la ronda intorno a on sit. Arare Rondoninna.
º V. Rondenìn.

Rondorin. Piazzetta tonda ?


in sù e in giù (Gher. Voc. 1, 827).
Aggirarsi intorno ad un luogo. Aliare; Rónfa. Russo. Il russare – Ronfa nei diz.
e sch. Abbajare intorno ad un luogo. ital. è una specie di giuoco.
Rondà. v. a.(Bando 5o gennaio 1679 Mel Rónſa. met. Triga. Cabala. Trama.
Che se i mee s'accorgessen de la ronfa.
gar). Far la ronda. Andare in ronda.
Rondanin. V. Rondenin. (Bal. Ger.)
Róndena. Rondine. Uccello notissimo che Ronſà che alcuni dicono anche Roncà.
molti fra noi chiamano anche Usell Russare. Quel romoreggiare che si fa
nell'alitar dormendo – In Toscana al
de la Madonna o perchè viene a noi
alla Madonna di marzo e ci lascia a cuni dicono Ronfiare, e il Salvini usò
quella di settembre, o perchè è opi anche Ronfare – Il russare dei gatti
nion popolare che la rondine indichi chiamasi più propriamente Tornire.
Ronfa come on vioron. Russar da
pace sotto quei tetti ove nidifica.
A coa de rondena T. de Faleg. ecc. zappatore(Aret. Tal. Prol.). Forte sof
A coda di rondine. Così chiamansi fiare e russare – Souffler des pois
quelle calettature o simili lavori di dicono i Francesi.
legno che nell'estremità si dilatano Ronfada. Russo. Il russare.
a simiglianza di coda di rondine. Ronfadinna. Lieve russo.
Lima a coa de rondena. V. Lima. Ronscinà. v. a. Nitrire. V. Righignà.
Caga pussee on bò che cent ron Ronsgèll. in gen. Rio – in isp. Gorello
den. Tanto caca un bue quanto cento – ed anche Troscia. Rio. Quell'acqua
che corre nel bel mezzo delle vie.
uccellini(Monos. 249). Vale più un colpo
di maestro che due di manovale – Ou Rónsgia che anche scrivesi Rósgia e Róg
tant cago un buou que cent dindoulettos gia. Regghia("aret. – Voc. aret.). Gora.
dicono anche i Provenzali, come di Fosso per cui scorre l'acqua tratta per
arte dai fontini o dal vero corso d'alcun
cono gli Spag. Mas caga un buer che
cien golondrinas. fiume, o raccoltavi dai fossati che scen
Rondena d'acqua. V. Dardanèll. dono da monti. Si fa in servigio della
Rondena de campagna. Rondine co irrigazione delle campagne o per dare
mune o domestica (Savi). L'Hirundo moto a mulini, cartiere, gualchiere e
rusticaL. Ha il cul bigio. sim. – Rosgia deriva forse dallo spag.
Rondena de cittaa. Balestruccio. L'Hi Arrojo – Bernardo Tasso in una sua
rundo urbica L. Ha il cul bianco. Lettera all'Idiaquez(Venezia... p. 424)
Rondena de montagna. Rondine mon scrisse Roza – Questi siſſatti fossi che
tana. L'Hirundo rupestrisL. servono ai mulini diconsi volgarmente
Róndena. sch. Ronda. (dinino. dai Fiorentini Beringoli.
Rondenin. Rondinella. Rondinetta. Ron Ronsgin. Gorello. Dim. di Gora.
Rondò. Piazza tonda o girifonda? Nei Ronsginètt. Goricino(*tosc. – Tom. G.).
giardini, a capo de viali e d'altri Ronzón (v. d'alcuni cont.). Moscione.
luoghi consimili, è quella piazza cir Ronzon chiamano vari Brianzuoli la Pa
stinaca silvestre che noi diciamo Re
colare che si suol praticare come posa
e raddotto di chi passeggia per essi. Ròsa. V. Roeüsa. (migol. V.
Rondò. T. Music. Rondò (Licht.). Dal fr. Ròsa. . . . Sp. di malattia del riso.
Ròsa. Ad. di Pòmm, Uga, ecc. V.
Rondeau – Rondò conti cadenn. Ron
Rosaa. Aosato – Ad. di Asée e Mcl. V.
dò colle catene(Pan. Poet. I, 1v, 7). l
ROS (75) ROS
Rosada. Rugiada. – V. anche Sguàzz. erba contro gl'incomodi puerperali,
Avegh-sù la rosada. Esser rugiado verminosi, febbrili diedero forse ori
so, e poet. ròrido. gine alle molte idee superstiziose che
Andà a ciappà la rosada. Spaziarsi su i contadini nutrono anche oggigiorno
per la rugiada(Boccaccio) – Tre volte in riguardo di questo mazzo, se pure
fra l'anno, cioè a 24 di giugno, a 29 non la riconobbero, per naturale af
dello stesso mese, e a 25 di luglio, il no finità colle visitatrici del Noce di Be
stro popolo ha per costume di vagare a nevento, dalle noci che sole tra i
bel diletto fuor di città ai primissimi frutti avevano privilegio d'entrare in
albori per godersi, come suol dire, la tal mazzo a compagnia con quell'erbe
frescura della rugiada mattutina. Ul No gh'è frut che sia capazz
timo rimasuglio di memoria così delle Come i nos de entrà in del mazz,
Feste alla Fortuna Forte (nelle quali i Quell tal mazz de San Giovann
servi e gli artigiani di Roma celebra Che se guarna per tutt l'ann(Bal. Rim. I, 81).
vano romorosi conviti sul Tebro in Dell'andare per questa rugiada la not
navi coronate di fiori) come delle te di san Giovanni leggesi una curiosa
Quirinali e delle Furinali della stessa maniera nella ventesimasesta delle Fa
Roma, questa costumanza esiste tut cezie di M. Poncino della Torre(Cre
tora fra noi sotto nome di Anda a mona, Draconi, 1585, p. 4o); ma
ciappà la rosada de san Giovann, de niera oggidì meritamente fuor d'uso
san Peder, de san Cristoffen, delle – Anche fra i terrazzani di Sala e
quali rugiade le ultime due nei prati della Tremezzina sul Lago di Como
vicini alle chiese suburbane di San celebravasi già questa notte con una
Pietro in Sala e di San Cristoforo, romorosa gita lacustre fra sacra e
quella prima nelle campagne prossime profana all'Isola Comacina, del che
alla città qualunque siano. Dirò qui si veggano le Lettere Lariane del cav.
più a lungo di questa come più ge G. B. Giovio a pag. 1 17. Il singolare
neralmente osservata. Comparatico di san Giovanni che tut
Nella pienezza del solstizio, e nel tora fiorisce in Sardegna ha pure fra
giorno in cui la Chiesa celebra la fe tellanza col nostro uso, come l'hanno
sta della Natività di San Giovanni maggiore quell'Olio di san Giovanni
Battista, e che solo aveva anticamente che i Corsi sogliono medicare colle
comune colla Pasqua di Natale il privi erbe còlte in questa notte, e quel Flo
legio delle tre messe, gran parte della rilegio che già tempo si faceva an
nostra gioventù popolaresca d'ambi che in Francia per poi a sommi peri
i sessi suole a primi albori, e nelle coli di salute employer toutes les her
bellissime nostre praterie suburbane bes de la Saint-Jean come dice il Roux
su per la rugiada spaziarsi, e far pre (Dict. in Herbe) – Chi oltre alle cose
da dei fiori arvensi e dell'erbe onde da me quì dette bramasse maggiori e
e s'ammantano. A di alto poi questi curiose notizie su questa notte, sulle
nuovi Sangiovanniti si radducono tutti memorie singolari di stregonerie, di
lieti e festanti in città riportando seco filtri amorosi, di speranze matrimo
ciascuno la preda, e con essa a mo' di niali che di essa conservano quasi
trionfo anche un gran mazzo di matri tutte le genti d'Europa, e sulle costu
caria fiorita. Questo mazzo, che dicia manze alle quali diedero luogo, legga
mo di San Giovanni, si conserva poi il Corrier delle Dame milanese del 26
come rimedio casalingo di tutti quei giugno e del 24 luglio 1824.
maluzzi da pannicelli caldi che sor On poo de rosada. Una rugiadella.
vengano tra l'anno in famiglia. Fino a Rosàri. Rosario – El rosari intregh de
tutto il secolo passato lo stesso mazzo quindes desenn.... Il rosario intiero
componevasi con altre erbe di molte, – La terza part del rosari che anche
fra le quali era anche l'artemisia vol dicesi assolut. La terza part.. . . . Un
gare detta per questo Erba San Gio terzo di rosario.
vanni. Le supposte virtù di questa Rosàri. gergo. . . . . Catena.
-
ROS ( 76 ) - ROS
Rosaltà. T. de Fornac., Matton., ecc. ... Rosegà. fig. Contrariare. Nojare.
Lo screpolare radiatamente (s'étoiler Rosegàa. Roso – Corroso – Rosicato.
de Fr.) che fanno dopo cotti que' Rosicchiato – fig. Contrariato.
mattoni che non furono spianati bene Rosegacoeùr. Lo stesso che Tossegacoeür.V.
e la cui pasta riuscì nocchiorosa. Rosegadàra. Roditura. Rodimento. Rosi
Rosbiſf. Sbiffe (Cuoc. ital. mod.). Carne Rosegamént. Rodimento. (catura.
di manzo arrostita alla gratella. Dal Roseghin. fig. Rodimento.
l'ingl. Rost-beaf. Rosètta per Rosin. V.
Ròsc in genere. Interame. Frattaglia. Rosètta. Cocciuola? Picciolissima enſa
Tutte le interiora dell'animale. tura che viene a piedi per troppo
Ròsc in ispecie. Corata; con v. ant. la sudar che si faccia, e talvolta anche
Corlaja; il cuore, il fegato, la cora pei geloni. Il sicil. Rosula. V. Fiàcca.
tella, il polmone e gli arnioni delle Rosètta. . . . Certa gratellina di ferro o
bestie macellate che i beccai e i pizzi di latta traforata per cui si spia senza
cagnoli sogliono appendere tutti uniti essere veduti. Altre volte fra noi era
a mostra fuor delle botteghe. Il sicil. usata particolarmente ne collegi, nei
Ficatali; il napol. Campanaro de puor conventi e alle porte da strada –
co; la fr. Fressure. Nella bella Statistica di Roma di Mon
Ròsc. Stormo. Folata. Branco d'uccelli. signor Moricliini trovo che gl' Igno
Dal romanzo Roscha (schiera). rantelli di quella gran città usano an
Ròsc. Branco. Gregge. Armento. cora oggigiorno cosiffatti spiatoi.
Ròsc che altri in cont. dicono anche Fiocch, Rosètta in alcuni paesi verso il Comasco
Fiocchètt e Mazzètt. Penzolo. Comples per Scercaria. V.
so di più grappoli d'uva che soglionsi Rosètta o Ruzellin. Spronaja.
appiccare al palco per serbarli. Rosètta. Ruota(Nov. aut. san. I, 1 o8).
Ròsc. ſig. Stormo. Frotta. Folata – Croc Rosètta o Rosetta del register. T. d'Oro
chio. Capannella. Capannello. Rigoletto log. Mostrino. Picciolo quadrante degli
di persone discorrenti fra loro in luogo oriuoli da tasca che segna il registro.
pubblico. Rosètta. Rosetta ? Chiamasi in genere
Ròsc. Il pene con l'altre appartenenze dagli artigiani ogni Tondino di me
(Sacch. Nov. I 16). Masserizia. tallo imitante in qualche modo la rosa
Porca de rosc. V. Pòrca. fiorita il quale serva di abbellimento
Roscé. T. degli Or. . . . . Ruota a denti ai lavori. Sartore e cuffiaje hanno esse
Roscètt. Crocchietto. (curvi. pure le loro Rosette di stoffa o di na
Roscettin... Frotterella –... Penzolino. stro colle quali adornano le cuffie e
Rosciàda. Rovescio d'acqua. Scossa d'ac le vesti donnesche.
qua. Folata d'acqua. Pioggia grande Rosètta. Borchia. V. in Mòrs.
e repentina ma di poca durata. Se Rosètta. V. Pomponin.
condo il Landino Croscia – Acquaz Rosètta. V. in Rocchètt.
zone. Pioggia grande ma continuata e Rosètta o Fortèzza. T. de Carrozz. e
che può cagionare innondazione – Sell... Pelle che raſſerma gli ucchielli
Il romore che ſanno dicesi Scroscio. da tende, cortine, ecc. nelle carrozze.
Rosciàda de gent. v. cont. per Ròsc. Frotta. Rosètta. T. de Ciambel. . . . Dolce in
Rosciàda de tempest. v. cont. Folata di figura di rosa.
gragnuole. Rosètta per Ranèlla. V.
Rosciadèlla. , Scosserella o Scossetta o Rosètta de diamant. T. de Giojell. Ro
Rosciadinna. Scossettina di pioggia setta con diamanti(Redi Op. V, no8).
(*tosc. – T. G.). -
Rosetta di diamanti(ivi a 15).
Rosciadònna. Sfuriata o Scossone di piog Rosettinna. Rosellina.
gia(*tosc. – Tom, Giunte). Rósgia, ecc. per Rónsgia, ecc. V.
Rosegà. Rosicare. Rodere. Rosicchiare. Rosgia. Robbia. Pianta le cui radici sono
Rosecchiare. - adoperate dai tintori per tignere in
Chi no resega no rosega o no fa rosso la lana, il che viene detto da
ass. V. iu Assai essi Arrobbiare o Dar di robbia.
ROS (77 ) ROS

Rosgiocò. Tritello. Cruschello. Sembolello. Rosoli maraschin. Rosolio di mara


Crusca più minuta ch'esce per la se schino(“fior.).
conda stacciata – I Tedeschi dicono Rosoli oli dè Flora. Rosolio di Flora.
Rocke o Röggebrodt il pan di tritello. Rosoli Vespetrò. Rosolio giallo di
Pan de rosgioeu. Pan di tritello – coriandoli(“fior.). È fatto con colandri,
Pan con dent del rosgioeu. Pane in finocchio, angelica, zucchero, spirito
ferrigno o tritelloso. e cedrato rapato.
Rosgión. . . . . Gran gora. - In Firenze s'ode nominare altresì
Rosolio rossetto di finocchio. R. carmino d'a-
Rosgiorin. Spolvero. Prima farina.
Rosgioròn. Accr dispr. di Rosgioeù. nici. R. corallino di calamo. R. giallo chiaro
d'appio. R. giallo scuro di cardamomo. R. bi
Rosimél. Ossimele. Liquore composto d'a-
gio d'assenzio. R. chiarello d'amaranto. R. ver
ceto, mele ed acqua.
Rosin. Rosetta. Rosellina – Fra Rosin e
decanna di spigonardo. R. cilestrino di mag
giorana. R. cocciniglia di visciole e d'amarine.
Rosètta noi facciamo qualche diversità. R. di caccao, di cioccolata, di noci verdi, di
La prima voce ne rappresenta la rosa cotogni, di moscato, di mirto, di caracca,
piccina che è in sullo sbocciare, la d'alloro, di cocomero, d'uva spina, di pere,
seconda la rosa piccina già sbocciata. di bergamotto, di moscadellone, di cipolletta,
Rosin del caprizzi. . . . Specie di di mela paradisa, di chiaravilla e d'albicocca.
rosa assai piccina. R. d'Ippocrate. R. acqua di Giunone. R. rosso
Rosinoeü. Rosellina. vivacissimo di ciliegie. R. nero di ruta. R.
bianco di gelsomini. R. cremisi di timo. R.
Rosipola. Risipola. (rinus officinalis L.
verdemare di ramerino. R. pavonazzetto di
Rosmarin o Usmarìn. Ramerino. Il Rosma
Rosòli. Rosolio – Al dim. Rosolino.
giunco odoroso. R. di fiamma di fuoco. R. di
cinque frutti – Fssenza di mille fiori –
Rosoli acqua d'or. Acqua dorata? Mille odori – Fior d'arancio – E fra noi
Rosoli brulé. . . . . . Rosolio fatto
Rosoli o Elisir de longa vitta, Ganes, Latt
col zucchero abbrostito (brule). de veggia, Latt verginal, Rosoli de Turin,
Rosoli d'alchermes. Alchermes. de Piadena, Odoros, Oli de Vener, ecc. ecc.
Rosoli de cafè. Rosolio di caffè (fior.). Rosón. Rosone. Specie di guernizione di
Rosoli de canella o assol. Canellin. metallo così detta perchè fatta a rosa.
Rosolio vermiglio di cannella(“fior.). Róss. Rosso.
Rosoli de cedraa. Rosolio di cedrato. Che trà del ross. Rossigno. Rosseg
Rosoli de chinna. Rosolio di china? giante. Rossiccio.
Rosoli de fambros. Rosolio sangui Ciappà del ross. Rossicare. Rosseg
gno di lampone(*fior.). giare. -

Rosoli de gandoll de persegh. Roso Ciel rosso vento acqua. V. in Vént.


lio di noccioli di pesca(poem. aut. pis.). Deventà ross. Diventar rosso – Ar
Rosoli de garofol o assol. Garofolin. rossare – Arrubigliare – Arrubinare
Rosolio di garofani o di garofanetti. - Invermigliare Quando voi ar
-

Rosoli de limon. Rosolio di limoni? rossate improvvisamente vi si può


Rosoli de magioster. Rosolio incar dire col Fag. (Avaro punito I, 4) Bi
natino di fragole (“fior.). sogna ch'egli abbia a correre il palio;
Rosoli de melissa. Rosolio verde di v'avete messo i tappeti.
melissa. Deventà ross come on gamber. Met
Rosoli de menta. Rosolio persichino tere i tappeti(Pros fior. III, II, 152).
di menta (“fior.). Diventar rosso peggio d'un tacchino
Rosoli de rosa. Rosolio di rose? (Pananti nel Corrier delle Dame mi
Rosoli de truppa. Lo stesso che Acqua lanese del 1811, pag. 417).
vitta forta. V. in Rabbiosa. El giald el manten, el ross el va
Rosoli de vaniglia. Rosolio turchino e el ven. . . . . Gl'interriati sogliono
di vainiglia(“fior.). (ginepro. rispondere a chi dispregia quel loro
Rosoli de zenever. Rosolio scuro di coloraccio che il rosso è labile, lo
Rosoli de zinamomm. Rosolio di ci smortore no; e forse il detto nacque
namomo(*fior.). tra caciai ai quali lo zafferano con
Rosoli di poveritt per Acquavitta. V. serva il cacio, il rossetto non sempre.
ROS “ 78 ) ROS
Fà ross. T. degli Arg., Oref., Dor. Rossètta. Mozzetta. Sp. di Veste prelatizia.
Incuocere. Mettere a fuoco i metalli Rossignocù. Rusignuolo. Rosignuolo. Usi
per renderli duttili, e specialmente gnuolo. Lusignuolo. Luscignuolo. Acre
Metterli a fuoco allogati nella ſer dula. La Motacilla luscinia L. – Del
raccia. V. Ferràzza. l'usignuolo dicono i contadini che
Fà vegnì ross. V. Roventà. Se nol ven ai duu o ai trii (d'april),
O che l'è mort o che l'è ferii.
Fà vegnì ross come ona brasa de
foeugh. Far diventar il viso come una Rossignocù. T. di Mascalc. . . Specie di
ciliegia marchiana(Nelli Facc. I, 5). male che viene nella coda al cavallo.
L'è mej deventà ross che smort. Rossignolin. Rosignoluzzo(Fir. Op.VI, 142).
E meglio arrossire che impallidire(Mo Rossin. Rossino. Rossetto.
nos. 555). Rossin. Ad. di Fönsg. V.
Ross come ona brasca de foeugh, Rossin. Rossola ordinaria. Sp. di fungo
come on gamber, come on gall, come che è l'Agaricus rosaceus di Persoon.
on polon. Acceso o Infocato in viso. Rossin. Porcinello. Albarello. Arbatrello.
Rosso come il verzino. E se gli accen Specie di fungo mangereccio che è il
derebbe il zolfanello. Il Fort. nel Ric. ha Boletus aurantiacus di Bulliard, varietà
si fece come un peperon le gote, cioè diveu del Boletus scaber di Fries.
tò rosso come un peperone di Spagna. Rossinna. Ad. di Càrta suga. Rossiccia.
Ross come ona roeusa. Vermiglio rosa Rossór. Rossore.
– Guance di rosa. Rossumàda ed anche Ressumàda. Brodet
Ross come on galbee o come on to. Cordiale. Pappa d'uova dibattute
pett o come el zaffran. scherz. . . . . col brodo o col vino o colla limonea.
Impolminato, interriato. Rossumadinna. . . . . Brodettino.
Ross scarlatt. Vermiglio. Rossùmm. Rosso d'uovo.
Ross scur. Rosso cupo. Omm de bon rossumm. ſig. Uomo
Te vegnet ross. La bugia ti corre di buon cordovano o di buon nerbo o
su pel naso. Dicesi a chi dà colore ben impastato, cioè forte, vigoroso,
di aver detta cosa non vera. ben complessionato.
Vegnì ross. Arrossare. Arrossire. Rossùmm. gergo. . . . Ricamo d'oro.
Far colore. Diventar rosso. Rossùmm. Anima. La parte più interna
Ross d'oeuv. Rosso d'uovo. del legno degli alberi la quale viene
Róssa (La). . . . La tavola di cui sotto. subito dopo l'alburno (biumm).
Giugà a la rossa e la negra che an Rossùsc. Rossaccio? Coloraccio rossastro.
che dicesi Giugà al trenta e quaranta. Ròst. Arrosto.
Fare alla rossa e la nera(fior). Specie Andà a rost. T. di Giuoco. Essere
di giuoco di sorte che si fa, come la il pigiato(Lip. Malm. VII, 9o note). Es
rollina, sopra una tavola in cui sono sere quello fra i giocatori su cui ri
segnati i colori rosso e nero, e vince cada la perdita di tutto il giuoco.
quel giocatore che ha mandato la po Anda a rost brusch. T. di G. di Bigl.
sta sul colore che dà il banco. . . . . Perdere tutte le tre partite di un
Rossàsc. . . . Coloraccio rossastro. così detto zuccherin fatte al bigliardo.
Rossàsc. V. in S'cioppiroeül. Andà a rost dolz. T. di G. di Bigl.
Rosséra. Ad. di Castègna e Uga. V. . . . . Vincere tutte le tre partite di
Rosséra. Rossola (buona di gambo lungo un così detto zuccherin al bigliardo.
Micheli). Specie di fungo mangereccio Bagnà o Sbroffà el rost. Pillottare
notissimo, detto in alcuni luoghi verso l'arrosto.
il Lodigiano Colombina rossa o Rossett. Carta de rost. V. in Càrta.
È l'Agaricus ruber di Schaeffer. Chi le vocur a less, e chi le vorur
Rossètt.... Materia colla quale i nostri ca a rost. V. in Lèss. (Rosti.
Coeus a rost. at. Cucinare arrosto. V.
ciai tingono in rosso la corteccia delle
forme del cacio lodigiano già in serbo. Coeus a rost. neut. ſig... Trovarsi a
Rossètt per Bellètt. V. un fuoco o ad un sole troppo forte il
Rossètta dicono alcuni per Bianchètta. V. quale, non che riscaldare, arrostisca.
ROS ( 79 ) ROT
L'è pussee la salsa ch'el rost. fig. Il Rostin. fig.... Persona dappoco, di po
giunco costa più della carne(Gior. agr. ca fede, o di poca stima.
IV, 441). È più la salsa che la lam Rostinètt. Dim. di Rostin. V. (da. V.
preda. È più la giunta che la derrata. Rostiscianàda. Lo stesso che Sciavattinà
Manch fumm e pussee rost. fig. Rostisciànna. Carne giostrata o rifritta?
Manco fumo e più brace. Camangiare fatto con sangue di porco,
Mett el rost in sul sped. Infilzare cipolle e carni rifritte – Nei diz. ital.
l'arrosto. Arrosticciana vale braciuola arrosto.
Omm de metta less e a rost. Uomo Rostisciànna. gerg. Macello. Strage.
di tutta botta. V. in Omm. Rostisciànna. fig. Guazzabuglio. Garbuglio.
On poo de fumm e on poo de rost. Rostizzér. Rosticciere. Volgiarrosti?(“fior).
Onore con danno al diavol l'accomanno. Chi attende a cucinar gli arrosti nelle
Per mi, mettimm a less e a rost cucine dei grandi. -

come vorii violter. Ponetemi a lesso Rostón. Acc. di Ròst met. e pos. V.
o arrosto come vi piace(Nelli Serve al Rotàmm. V. Rottàmm.
forno II, 14). (rato. Rotinna. Uso. Metodo. Ordine. Andamento.
Rost cott al sped. Arrosto girato. Gi Modo pratico e consueto di procedere
Rost de covin. . . . Arrosto di coda negli affari. La Routine o Le Trantran
di vitello e della carne aggiacente – des affaires dei Francesi
de la ciav. . . . della carne prossima Rotoeüri e Rotòri. Crepacuore. Contrac
alla così detta ciao – de mezz. . . . cuore – Ne'diz. Rottorio sig. cauterio.
della carne prossima alla lombata – Ròtol. Ruòtolo.
de rognon. . . . Arrosto della carne Fà-sù in d'on rotol. Arrotolare.
di vitello che circonda l'arnione. Ferr de rotol. V. in Fèrr.
Rost negaa. Soffogato (Diz. ven. in Rotolà-sù. Arrotolare.
Soſfegar la carne). Rotolìn. Rotoletto.
Voltà el rost. Girare l'arrosto. Rotolón. . . . . Gran ruotolo.
Ròst. fig. Pedina. Donna di mal affare. Rotónd. Tondo. Rotondo.
Ròst.... Individuo che riesce male nel pro Rotònda. s. f. Rotonda(“volg. ital.). Tem
prio mestiere, o che lo strapazza. Si pio o Palagio di corpo tondo. Per es.
applica spec. alle persone di teatro. La Rotonda de San Sebastian, La
Mett per i man on rost. V. in Spéd. Rotonda d'Inverigh. -

On rost d'on'opera(così teatrale co Rotondà. Rotondare. Ritondare – Ro


me letteraria). Operaccia? tondare il proprio possesso(Gior. agr.
On rost d'on vestii. Un vestitaccio. tosc. 184o p. 18) – V. anche in Fondi.
Rostà..... Sulle rive del Verbano vale il Rotòri. V. Rotoeùri.
Venir raccostando i pedoni degli alberi Ròtt. Rotto.
scivolati per le tracciù nel lago, onde Andà minga a cercà chi l'ha rotta.
averli pronti per collegarli in zattere. Non rimestarla(Dav. Tac. Ann. II, 27).
Rostàda. Lo stesso che Sciavattinàda. V. Non cercare tanti cinque soldi (Pros.
Rostajoeù (Som. Men. 1776 p. 28). V. fior. III, II, 22). Non entrar ne'criminali.
Rostinètt. Di rott, Giornada rotta. Giorno rotto,
Rosti. Arrostire. Fare o Cucinare arrosto. cioè dissestato, turbato(“tosc. – T. G.).
Rosti. fig. Gabbare. Truffare. Corbellare. Pioeuv a ciel rott. V. in Pioeüv.
Friggere. Bubbolare. Frodare. Rostire? Vei! l'è rott el peston o l'è rott
Il Rostir dei Portoghesi. la boteglia. . . . diciamo noi scherz.
Rostida. Arrostitura – Fà ona rostida o per asserire ch'e' son voti.
ona rostidinna. Fare un po' d'arrosto. Ròtta. V. Rottùra.
Rostii. Arrostito. Andà in rotta. Venire alle rotte(Fag.
Rostii. fig. Bubbolato. Trappolato. Truf Pod. spil. II, 7). Venire in iscrezia.
fato. Pregiudicato. Crucciarsi con uno. (rompicollo.
Vess bell e rostii. Aver bello e fritto A rotta de coll. A fiacca collo. A
(Allegri p. 5o). Dagh dcnt a rotta de coll. Rompere
Rostin. Arrostino(Pan. Poet. I, xxv, 17). il collo a far chec.” (Fag. Rime III, 158).
ROV (8o) RUB
Vess in rotta con vun. Essere in Roversà. fig. Stomacare – El me roversa.
cisma con uno(“fior. volg. e cont. – Mi stomaca – Sentiss a roversà. Stoma
Meini in Tomm. Sin. p. 67o col. 2.”). Roversà. T. contad. Solcare. (carsi.
Ròtta. T. Idr. Rotta – Presa d'una rotta. Roversàa. Arrovesciato – T. cont. Solcato.
Ròtta de Po, de Tesin, ecc. Rotta Roversin. . . . Così dicono i nostri alunni
del Po, del Ticino, ecc. dell'Accademia Braidense la seconda
Ròtta. T. de Vet. . . . . La messa dei lezione del quadri d'ornato, ed anche
denti ne cavalli. in genere ogni Foglia rovescia del
Prima r)tta, Segonda ròtta. Primo capitello corintio. –

morso? Secondo morso? Roversò. ? Voce usata in qualche parte


Rottà. Sgranocchiare. Masticare biscotto, Roversòr. ) del contado. Coltrina (Gior.
pan secco, o checchessia altro di du Georg. XV, 264). Specie d'aratro –
ro e sgretoloso. ed anche per Massa d'araa. V.
Rottàmm. Pezzame(Vas. 69). Rottame – Ròzz. Rozza. Brenna. Chinea. Cavallaccio.
Erammento. Ròzz per Mastrànsc. V.
El rottamm di fabrich. Gli scarichi Rozzètt per Mastranscin. V.
delle fabbriche(Targ. Istit. II, 5o2 ). Rozzin. Rozzetta.
Fasciume. Sfasciume. Maceria. Muric Rozzinètt. Rozzettaccia.
cia. Macia. Rozzoeü. . . . Rete che si usa sul Lario
Rótti. T. Aritm. Rotti. Frazioni. soltanto per la pesca degli agoni. Si
Rottùra. Rompimento. Rottura. manda in acqua con sugheri e sassi.
In rottura. T. de Murat. . . . Vale Rozzón. Cavallaccio da mugnajo di mon
non posto, fatto, cavato o incastrato tagna(Allegr. p. 187). Rozzaccia.
nel murare stesso, ma si bene rom Rù. v. cont. per Rùff. V.
pendo al bisogno il già murato. Rubàn. T. di Manif. di Tabacco..., Nome
Volt in rottura. V. in Vòlt. che si dà a quella foglia di tabacco la
Rottura. Scasso. Guasto di cassa o altro. quale arrotolata sul pien (V.) compie
Fà rottura. Scassare. il cigarro (la zigara) e ne forma per
Rottàra..... Nelle Cave di Viganò si così dire la corteccia.
dice così il Fesso perpendicolare mag Rùbb. . . . . Peso nostrale che si divide
giore del cagnacu nell'arenaria. in 25 libbre sottili (lirett). È la ven
Rouit. V. Roeüd. tesima parte della Soma, e la quarta
Rovéd (Mag. Int. II, 5o2). Rovo. hoveto. del Quintal vecchio nostrali – ll Rub
Rovéd senza spin. Rogo di sant'Antonio bio dei diz. ital. è una certa misura
(Targ. Istit. II, 457). di biade – Credo che al nostro Rubb
Rovéda. v. contad. Rovo. Rovo di mac corrisponda l'Arroba degli Spagnuoli.
chia. Il Rubus idaeusL. che dà le more. Rubin. Rubino. Gioja nota.
Roventà che anche si dice Fà vegni ross Rubinàda.... Filare o Piantata di robinie.
e impropr. Scaldà. Roventare. Infoca Rubinètt. Rubinetto. Rubinuzzo.
re. Arroventare. Far divenire rovente Rubinètt o Robinètt. Chiave. L'Episto
come di fuoco. mium dei Latini, o sia Ordigno di me
Roventàa. Roventato. Rovente. Arroven tallo che si adatta ad un acquajo, ad
tato. Arroventito. una fontana o simile per dar la via
Róver. V. Rógora. all'acqua, o per tenerla rinchiusa,
Rovèrs. T. di Stamp. . . . Tipo, lettera, secondo che se ne gira quel pezzo che
carattere messo a rovescio nella com dicesi propriamente Chiave, e ch'entra
posizione. È detto Bloque da Francesi. perpendicolarmente nel Bocciuolo (che
V. anche Voltàa. -
è il tubo o la canna ond esce l'acqua)
Rovèrs. T. Merc. Rovescio. Lo stesso che fermato alla fontana da un capo che
tattìnna. V. (vèrs. chiamasi la Madre – La nostra voce Ru
Rovèrs. Rovescio. Rivescio. Riverso. P . In binett è un pretto franzesismo, Robinet.
A rovers. A o Da rovescio – Caporo Rubinètta.... Pianticella di robinia, di
Roversà per Inversà. V. (vescio. gaggia, di gleditsia.
Roversà i oeucc. Stralunare gli occhi, Rubinettin o Robinettin. Chiavetta.
RUF (81 ) RUF
Rubinna. Robinia. Falsagaggia. La Robi Rùfa per Ruètta. V.
nia pseudoacacia L. – I contadini e il Rùfa in alcune parti dell'A. Mil. per
volgo confondono fra noi sotto questo Tèppa. V.
unico nome rubinna tutte le Robinie Fa rufa. fr. cont. fig. Far roba o
e le Gleditzie. quattrini.
Rubinna. Gaggia. Gaggio. Gaggia odoro Rufaa (Vess). v. cont. . . . Essere ridotto
sa. Pianta che è l'Acacia farnesiana a buon concime l'impatto delle bestie.
de'bot. – Ed anche la Gaggia arborea. Rùff e Rùd o Rù. Spazzatura. Scoviglia.
Rùbrica e Rubricca. Trovarello(Pac. Arit. Immondizia che si spazza via colla
2o i verso in fine). Alfabeto. Stratto. scopa.
Repertorio. Quadernetto in cui per or Bon de fà ruſſal posit.). Atto a far
dine alfabetico si scrivono i richiami letame – Vess bon de fà ruffe nagott
nominali delle cose contenute ne re olter, al ſig. vale Dappoco. Venuto al
gistri ai quali va annesso. – La Ru mondo sol per far letame(Cr. in Leta
brica dei diz. ital. è un Indice più me testo ultimo).
lato e non semplicemente nominale. Lassà o Pientà (o simili) in del can
Rubricà. Registrare nello stratto – e in ton del ruff. Lasciar nel dimenticatoio
senso più largo Porre a rubrica. o nel cesso. Tener a vile. Disprezzare.
Rubricàa. ... . I cartolai chiamano così Quand se gh'ha ona robba la par
un libro quando è disposto in via ruſ. . . . Le cose possedute si
d'alfabeto e corredato delle lettere hanno in picciolo pregio. Quidquid
alfabetiche a segnacolo. domi est vile est(Seneca De Ben. III, 5)
Rubricca. V. Rùbrica. perchè Nulli ad aliena respicienti sua
Rubrichètta. . . . Picciolo stratto. placent(id. De Ira III, 51 ).
Rùd, Rudée, ecc. V. Rùff, Ruée, ecc. Trà in del ruff. Buttare nelle spaz
Ruée e Rudée. Letamajuolo (Burch. Son. zature (*tosc. – T. G.).
1 i6 e 2o3). Spazzaturajo(“tosc. – Tomm. Trovà de fà fagott anch in del ruff.
Sin. p. 477). Paladino. Chi raccoglie V. in Fagòtt.
ogni specie di concio in città. Vessegh el ruſſ a quartee. Essere
fuéra. Letamajo.Mondezzaſo. Sterquilinio. tutto un imbratto, tutto spazzatura.
Luogo dove si ammassano spazzature Vessegh per on ruff. Esser macco
e letami. Questa nostra voce proviene d'una cosa. Esserne grande abbon
o dal gr. Pito;(loja) o dal lat. Rudetum danza e a vil pregio.
o Ruderatum che vale quanto Rovi Rùffo cont.Rù.Concio.Letame. VinIngràss.
naccio, essendo che tra i rovinacci Buì el rulf.... Fermentare il concio.
si suol mettere per ordinario la spaz Dagh anmò del ruſſ. Riconcimare.
zatura. Già tempo questi letamai al Ml'avii minga trovaa in su ona meda
logati nelle cantine incensavano in Mi de ruff o in su ona ruera. V. in Ruéra.
lano le sovrastanti logge e le prossime Ona meda de ruff. Un monte di letame.
cucine dei ricchi. La legge 8 gennaio Ruſi caloros. Letame attivo.
181 1 del cessato Governo italiano fece Ruff fregg, Letame poco attivo.
scomparire quel sucidume. Voltà el ruff. Ritagliare(Gior, Georg.
M'avii minga trovaa su ona ruera VI, 569). Rivoltarlo, sovvoltarlo.
o in su ona meda de ruff. Non credere Rùff. Sucidume. Loja. Porcheria.
ch'io sia la spazzatura della strada Pien de ruff sui did. Tutto roccia
(Pan. Poet. I, vi, 5). Che cred'ella? tra le dita – Tutto roccioso in pelle
che si sia mèstoli?(“tosc. – Tom. Giunte). (* fior.).
Vi date ad intendere d'avermi trovata Rùff. Forfora. V. Perscimm.
Rullald
su una seggiola? (Nicc. Mart. Let. 57 re ua Sinonimi di Zovàld, Zovàlda
Ruffalda Zovaldón. V. 5
tro). Credete vo' d'avermi trovato per
la via? (Fag. Rime II, 1 o4 e. l.). Io Rullaldon ovalaon r.
non sono già una merda o una foglia Rufiian )
, ȼ
Ruflianà dicono i contadini per Roſſian,
di porro o una ghiarabaldana. (gine. Roiliana, ccc.
-

Ruetta. Forfora. Forforaccio. Forforag l huilien


l ol. Il .
RUG (82 ) RUS
Rùga o Erba ruga. Ruta. Erba notissima. istà fisso a una parte del dito, ma va
L'erba ruga tutti maa je destruga. mutando sempre luogo e aggirandosi
Chi vuol toccar cicuta si freghi pria per tutto quanto è lungo il dito finchè
con ruta – Teriaca del contadini fu non si giunga ad estirparne la radice.
detta da Cesare la ricetta mitridatica Rugaroeùla. Ad. d' Èrba. V.
contro la peste, cioè venti foglie di ru Rugattà. Frugacchiare. Frugolare. Fre
ta, due noci vecchie e tre fichi secchi. quentativo di Frugare.
Rugà. Frugare, e volgar. anche Rugare. Rugattàda. Frugacchiamento.
Dal romanzo Rugar. Rugatton (A). modo avv. Frugone. Fru
No è semper san el rugà in di avi. gando. (gattà. V.
V in Avi. (cercare uno. Andà a rugatton. Lo stesso che Ru
Rugà adoss. Frugare o Cercare o Ri Rùgh. Voce usata nella seguente frase
Rugà el foeugh. Stuzzicare o Sbraciare Dà el rugh. Avviare(Fag. Mar, alla
o Cercare il fuoco. (dere. moda II, 7). Mettere alla porta(poem.
Rugagh dent. fig. Esaminare. Rive aut. pis.). Dar le pere (“tosc. – T. G.).
Rugà in di pures o in di strasc. Dare lo sfratto o l'ambio o il cencio o lo
V. in Pures. sbalzo. Dare o Porre il lembo o il lem
Rugà i viscer o i visser. Sentirsi un buccio in mano ad alcuno – Scasare.
certo razzolio. Pungere o Toccare il Ruina. Rovinare – Ruinaa. Rovinato.
cuore. Commuovere, toccar vivamente. Ruinna o Ruvinna. Ruina. Rovina.
Rugà-sù. Tramenare. Tramestare. El gioeugh o sim. l'è la soa ruinna.
Sentiss a rugà finna in di ong di Il giuoco è il suo boja (Tomm. Sin.
pee. V. in Ongia. nota in Manigoldo).
Vess on gust comè a rugà in del Vess la soa ultima ruinna. Rovinare
cuu cont on bacchett. . . . Suol dirsi di strafinefatto.
in modo basso quando altri ci ſa cosa Ruìnna scherz. per Ruée. V.
colla quale egli intenda piacerne, e in Rumà o Fà rumm.... Minacciar burrasca.
quella vece ne rechi noja o dispiacere. Rumàda. . . . . Così chiamasi sui nostri
Rugà. T. di Caccia. Cercare. Rugà dopo laghi quel vento che è foriero di un
la tes. Ripulire. Rugà on ris. Cercare temporale, d'una burrasca.
una risaja(“tosc. – Savi Ornit.). Rumegà. Iluminare. Rugumare. Numare.
Rugà o Rugà-sù. T. di Zecca. . . . Tra Rùmes. V. Rimes.
menare nel crogiuolo l'oro o l'argento Rumià. v. cont. Ruminare. El rumia o
già ſusi. El rumgna. Atumina.
Rugàda. Frugata – e anche Sbraciamen Rùmm. Rum(*volg.).
to, Sbraciata, cioè Allargamento della Rum giamaich. Rum della Giamaica.
brace accesa, fatto ad oggetto che Rùmm si usa anche nelle frasi seguenti
renda caldo maggiore. Sonà rumm. Sonare a mal tempo.
Dagh ona rugada al pajasc o Rugà-sù Vess sonaa rumin. net. È simile
i foeuj. Dare una rumata alle foglie del all'altro Vess fornii Brera. V. Bréra.
letto per sollevarle (frase che il Tom. Rumores ſuge(re). Far lepre vecchia. Far
nelle Giunte mette innanzi come tosca da lepre vecchia. Lasciargli altri nelle
na, ma che mi pare sospetta). peste.
Rugàda.T. di Zecc.... L'atto di tramenare Runà e Runà-giò. Franare. Smottare.
nel crogiuolo l'argento e l'oro fuso. Rùsc. Soggolo? (Rosini Sig. di Monza cap.
Rugadinna. . . . . Frugatina. XV).Collare(T.Sin. p. 49). Dal fr. Ruche.
Rugaroeù o Righiroeù. . . . . Così chia Rùsca. Scorza. Corteccia (parlandosi d'al
masi nel Basso Milanese quel contadino beri). Baccello. Buccia (parlandosi di
che ha cura delle minime rigazioni legumi). Pelle. Buccia (parlandosi di
d'acqua nelle risaje, de rigagnoli mini frutti), Peluja (parlandosi di castagne).
mi di esse, e al tempo stesso delle così Rùsca. Polvere di concia (così l'Alb. bass,
dette tese da selvaggiume acquatico. in Tan ). Corteccia di rovere o di
Rugaroeüla. Mal del cosso? Malore che è cerro macinata colla quale si conciano
una specie di panereccio il quale non i cuoi,
RUS (83) RUZ
Rusca. gergo. Divisa. Assisa, e special Rùstegh. Ad. di Scèpp. V.
mente la militare. Rusteghèzza. Rusticità. -

Rùsca bergamasca. Corteccia d'abete. Rustegón che anche dicesi Brugnòn, Re


Rusca de ferr. Scoria del ferro. schignón, Darusción, Ors, Rusgenön,
Rùsca de ramm. Ramina. Sàgher, Salvadegon. Zoticaccio. Zoti
Rùsca di armandol, di niscioeul, ec. Ròccia. conaccio. Zoticone. Cotennone. Alpestro.
Ruscà. Faticare. -

Coticone. Satiro. Scorzone. Crojo. Co


Ruschètta e Ruschin. Scorzetta. stolone. Rusticaccio. Rusticone(“tosc. –
Rùsgen. sost. Ruggine. (rugginirsi. T. G.). Scortese, strano, stravagante,
Ciappà el rusgen. Arrugginire. Ir intrattabile; non corrente nè gentile.
Color de rusgen. Color roggio. Rustegònna. Donna alpestra. Zoticona,
Rùsgen. sost. ſig. Ruggine. Dissapore. Odio. Rustegòtt. Salvaticotto.
Rùsgen. add. Rugginoso – Roggio. Ruvà, ecc. idiot, contad. per Rivà, ccc.
Rùsgen. Ad. di Pér, Pòmm, ecc. V. Rùvid. Ruvido.
Rusgenént. Rugginente. Rugginoso. Fà perd el ruvid. Disruvidire.
Rusgenön. fig. Zoticone. V. Rustegon. Ruvinna , ecc. V. Ruìnna, ecc.
Rusgi. Ruggire. Rùz. v. a. V. Rùzz. (sciconi.
Rusgi. Crosciare. Dicesi del romore che Ruzà. Strascinare. Trascinare. Tirare stra
fa l'acqua cadendo. Ruzà. Franare. Smottare. (Stràscico.
Rusgi. Sfriggolare. Dicesi di quel romo Ruzàda. Strascinamento. Strascinatura.
retto che fanno le vivande allorchè Ruzàda per Rusginàda. V.
vanno friggendo – Grillare e Gril Ruzàda. . . . . A Baveno e sulle costiere
lettare dicesi del romore che fanno i del Lago Maggiore è a un di presso
liquidi nel primo principio del bollire. pei marmi quel medesimo che la Voga
Rùsgin. V. Rùsgen. o il Tracciù per le legne.
Rusginàda o Ruzàda o Srusginàda. v. Ruzadinna. . . . . . Un po' di strascico.
dell'A. Mil. Frana. Franatura. Rosa. Ruzàss. Ruticarsi. Muoversi a stento. Ru
Motta.. Smottatura. (polli. zass attorna. Uscire di casa a stento –
Ruspà. Razzolare. Il raspare che fanno i foeura del lecc. Cavarsi a fatica di letto.
Ruspànda. g. . . . . La gallina. Ruzèlla. Carrucola. Girella scanalata di
Ruspant. s. m.pl. di gergo. . . . I polli. metallo, incassata per lo più in una
Rùss o Rùssa. s. f. Lo stesso che Valza la rotella di legno, colla quale si agevola
russa. V. in Vàlz. il movimento delle funi o dei canapi
Rùssa. Ad. di Montàgna, Tila, ecc. V. con che si collano i pesi. Appiccata
Rustegamént. Rusticamente. Villanamente. a un ferro sovra i pozzi serve comu
Rustegà-sù. Lo stesso che Cascià-sù. V. nemente per attigner acqua – Dal lat.
Rustegh, parlando di persone. Ruvido. Rotula si è fatto Rutella, Ruzella dice
Rustico. Salvatico. Burbero. I Rusteghi il Ferrari. (rellajo.
del Goldoni sono il prototipo di questa Chi fabrica o Chi vend i ruzell. Gi
specie di persone ruvide, croje, strane. Del temp che tiraven-sù i colzon
Rustegh. Rozzo parlandosi di lavori. con la ruzella o Del temp de Carlo U.
A la rustega. T. di Lib. Alla rustica. Quando usavansi le calze a carrucola
Rùstegh. Rustico. Villano. - (Cecchi Incantesimi Iv, 5, e intende
Parì el rustegh induvin. Essere un parlar de tempi in cui, regnando
rusticone o un costolone. Il nostro mo Carlo V, fu assediata Firenze 152 o).
do ha origine da una poco bella figura Stampato nell'uno(Fag. Rime III, 12o).
che sta in fronte ad un lunario inti Usava l'Anno Santo(Pan. Poet. XX, 16).
tolato Il Rustico indovino che ogni Si usavano a tempo del re Pipino(Pan.
anno viene tra noi alla luce. Viag. Barb. II, 152). Esser dal tempo
Rustega progenia. V. in Progenia. di Bartolomeo(Salv. Granc. II, 4). Cose
Rustegh come ona sprella. Più aspro dal tempo antico quando si ballava
d'un tribolo(Bib. Caland. III, 15). co guanti e col fazzoletto (Barg. Intr.
Rùstegh. T. Archit. Rustico. Pellegr. II, 6). Di antichissima data.
Rùstegh. s. m. pl. T. Archit. Rustici. Ruzèlla. T. de Tess. Ditola.
SA A (84) SAA
Ruzèlla. . . . . Nome di gergo fra le in Ruzellin de l'assaa..... Girello che
cannatore e le torcitrici di seta. Chia si alloga tra la sala e la testatura del
mano così quel rocchetto su cui la guscio di essa.
. seta sia incannata non pari nè bottac Ruzellin de pescioeu de molla o Lastra a
ciuola come si deve, ma più presto spinna. Girello del T della molla. Ha
molle e verso i due capi, cosicchè lasci Cartell. Piastre Bus per la vit e
nel mezzo una specie di canale simile a per el zenton. . . . e Polez con bal
quello che è nella carrucola(ruzella). la. . . . - Dent. Dente e Retenuda con
Ruzellà. T. de Calz.... Segnare i talloni rizz. Paletta.
delle scarpe col cosiddetto ruzellin. Ruzellón. Puleggione(Gior. Georg. XVI,
Ruzellin. Carrucoletta. Carrucolina. p. 152). Gran carrucola, carrucolone.
Ruzellin. . . . . . Carrucolina la quale | Ruzellón. T. de Carroz. Rotellone. Nome
regge in ogni voltina da filatoio la di que due girelloni a rotelle dentate
cigna che gira in ogni valico. che veggonsi congegnati nelle braccia
Ruzellin. . . . . Nei torchi litografici è di dietro di varie carrozze per uso
quella Rotella con una funicina che di reggere e fermare i cignoni.
ferma il pirrone (cortell). Menera. Subbiello = Tappa o Car
Ruzellin. T. de Calz. . . . . Ferro con tella o Retenuda. Paletta e Brascioeu.
una rotellina dentata mobile il quale, Bracciuoli – Pollez. Ago - Spin. Spi
corrisposto da un altro ferro detto ne = . . . Camere E . . . Pernio = . . .
Mader, segna sui talloni delle scarpe o Gancio.

degli stivali una spighetta o dentatura. Ruzellón. fig. per Andeghée e Longhi
Ruzellin o Rodellin di raviou. . . . . . gnàn. V.
Snerlatojo da agnellotti(raviaeu) simi Ruzon. v. a. del Var. Chiassone(“tosc.).
gliante ad una spronella. Ruzzante - Mal avveduto. Avventato – Si
Ruzellin. Stelletta ? Rotellina dentata e veda anche la singolare etimologia che
mobile che si adatta al compasso per di questa parola dà lo stesso Var. Mil.
segnar linee punteggiate. Rùzz. Ruzzo. -

Ruzellin. T. de'Carroz. Piatto. Piattino. Rùzz. ſig. Albagia – Menà del ruzz o
Girello. Cerchietto di ferro che met Menà bulia. Menar romore. Far chiasso.
tesi al bisogno fra il mozzo e la sala. Ruzzà. Chiassare – Far calca.

S
S. Vedi Èssa – Per st. Zitto. Bussera de la saa. V. Bùssera.
S per Sì dicono com. i contadini brianzuoli. Ciappà el saa. Pigliare il sale. Ri
S dinanzi a vocale per Se. V. maner penetrati dal sale gli oggetti
Sàa che facciamo quasi sempre femminile messi in salamoja o in sale. La Crusca
La Sàa. Il Sale – V. Salinna, Salon. registra la frase soltanto al figurato,
Saa finna. Salina bianca (Neri Art. ma ben si vede che il figurato ſu
vetr. 81). Sale bianco. figlio al positivo.
Saa grossa. Sale marino o nero o El saal'è tutteoss per i be. Pecora
grosso(Neri Art. vetr. 81). salata pecora sanata(Gior. Georg. X,
Saa in pan. . . . . Sale raffinato e 515). Prov. pastorizio che denota l'uti
conformato a picciolo pan di zucchero. lità del dar sale al gregge pecorino.
- Andà a tocù saa e portà a cà E poeu gh'han miss-sù la saa e
pever. V. in Péver. l'asce e l'oli d'oliva, e la panzanega
Besogna mangiagh insemma duu stee l'è bella e fenida. V. in Panzanega.
de saa prima de conoss vun. Bisogna El voeur fà vegni bon marcaa la saa...
mangiar molte moggia di sale prima S usa parl. di chi si gratta il sedere.
ch'un si conosca – Pour bien connaitre Fà de locch o de mincion o sim.
un homme il faut avoir mange un muid per no pagà la saa. Far lo gnorri per
de sel avec lui dicono anche i Franc. non pagargabella(RosiniSig. di Monza).
SAA (85) SAB
Fare il gonzo per non pagar gabella Cossin de la saa. Fusolo. Nome di
(Fortig. Ricc. V, 78). Fare la gatta ciascuno dei due capi dell'assile ter
morta. Fare il gattone. Far la gatta minanti in verme.
di Masino che chiudeva gli occhi per Cossin a bescottin...... È a mandorla.
non veder passare i topi. Fare le viste Cossin a canalin. .... E accanalato per
di non vedere o udire, simulare. mantenere la sugna al fusolo della sala.
Grev come el sass de la saa. Piom - Saa o Assaa ottangola. . . . . Assile
boso. Peso che spiomba. ottangolare; sala ottagona.
Guagua pesta la saa. V. Quà quà. Saao Assaa piatta..... Sala piatta.
La Gabella de la saa. La Cànova Saa o Assaa tonda. . . . Sala tonda.
del sale(“tosc.) a cui attende il Cano Saa de legn. Sala di legno. Ha i soli
vajo del sale. -
fusoli di ferro che noi diciamo Assalin.
Mett in saa. Insalare. Lo diciamo - Avegh la banda la saa. . . . Tor
spec. del cacio, delle carni porcine, ecc. teggiar l'assile.
Pan de saa. . . . Pan di sale. Sàa o Assàa. Sala o Asse o Assile de ruo
Pestà la saa. . . . Tritare il sale. tini. Ha le stesse parti come l'Assile
Quell che vend la saa al menuder. delle ruote. V. in Sàa sig. 5.°
Salajolo(*tosc.). Sabadiglia. Sabadiglia. Sabatiglia. Polvere
Senza mettegh-sù nè pever nè saa. medicinale del Veratrum Sabadilla.
V. in Péver. - Sabadìnna. Sabatinºa – Fare la sabatina.
Sfrosador de saa. V. in Sfrosador. Aspettar a cenare subito dopo la mez
Trà-via la saa..... è anche fra i no zanotte del sabbato per poter man
stri superstiziosi mal augurio graviss.” giare carni.
Sàa diverso dal cibario. V. Sàl. Sabajón che alcuni dicono anche Zaba
Sàa che comunemente dicesi anche Assàa. jón. Zabajone. Zabaglione. Zambajone
Assile. Sala. In genere l'asse delle (*fior). Zambaglione(“Scap. Op. p. 49).
ruote comprendente sala, fusoli e Ginestrata(“romano – Scappi ivi). Can
vermi – e in ispecie il Mezzo o il diero. Specie di cordiale che si fa con
Forte dell'assile non compresi i fusoli tuorli d'uova, zucchero e vin generoso
e i vermi – Nell'Assile si considerano dibattuti insieme e dimenati continuo
Saa. Sala (il corpo di mezzo) = Cossin. al calore del fuoco sin che il zambajone
Fusoli (i due capi) = Vermen. Vermi è montato. I Fr. lo dicono volgarmente
( spire dei fusoli). Creme au vin o Créme bachique.
Corp d'assaa o Corp de saa. Guscio Sabajón. gergo. . . . . Cacca.
della sala(*tosc.). Grosso ascialone Sàbbia. Sabbia. Arena. Rena – V'è la
squadrato sotto di cui è incassata e fer Rena di lido, la Rena di fiume e la
mata la sala di ferro delle ruote. Serve Rena di cava o fossile la quale è di
a darle sicurezza. I carri delle car tre colori, cioè biancastra, bianca, e
rozze a quattro ruote hanno due sale e nera(Targ. Viag pass.) – Una specie
due gusci di sala, uno de'quali è detto di sabbia è detta Rena alima, cioè
Corp d'assaa denanz. Guscio del spoglia affatto di fango.
l'assile dei ruotini. Dividesi in Sabbia de basell.... Quella rena che
Tocch del piastron. Corpo? = Sciam si trae dallo strato di passaggio fra
pett o Scarpett. . . . . . – Testadur. la terra vegetale e la ghiaja. È sab
Testate? ed ha nel corpo il foro pel bia morta aſfatto.
mastio, è abbracciato colla sala per
Sabbia dolza. Arena dolce (Soder.
mezzo di ghiere e staffe(ver e bragon),
ed ha superiormente il . . . . . (pia Colt. viti 42).
stron) per fermezza e minore attrito Sabbia grassa. Rena grassa(Neri Art.
della volticella (sterza) – l'altro vet. 57 – Cr. in Sabbione).
Corp d'assaa dedree. Ascialone? Sabbia morta. Sabbion morto (Redi
Guscio della sala delle ruote. Ins. 5). La rena imbrattata di parti
Dividesi in Tocch di cav di cos arenose o calcarie.

son e de cova. Corpo? = Sciampett Sabbia paltanna. .... Rena mista di


o scarpett. . . . . - Testadur, Testate. fango, d'argilla, cc. È di pessima sorta,
SAB (86) SAB
Sabbia tajada. . . . . Rena mista di Disnà maa i sò sabet. Fare vita stret
più specie. ta. Stentare. Stiracchiar le milze. Vi
Sabbia viva. Rena di fiume. Rena spo vere stentatamente, grettamente.
glia d'ogni parte argillosa o calcaria. El dì de la poveretta. . . . . Fra i
Sàbbia. Polvere(Alb. enc. in Polverino). contadini è un gergo denotante il Sa
Rena preparata, o vero Limatura d'ot bato, e si menziona in quel signifi
tone o simili che si getta sullo scritto cato che noi diciamo No gh'è sabet
fresco onde non si sgorbii. In Firenze senza sol, ecc. V. più sotto.
è detta Polvere da scritto se fine, Sab El Signor el speccia minga el sabet
bia se grossa, Polverino o Lustrino se a pagà. Il giudizio di Dio può indu
limatura metallica(“tosc. – T. Sin.561). giare ma non preterire (Gio. Villani
Sabbia negra. Polvere nera da scritto Stor. VI, 12o). La balestra del ciel
(Targ. Viag. II, 15o). scocca improvviso. Domeneddio non
Secretari de la sabbia o del sab paga il sabato.
biin. . . . . Segretario di nessuna dot Fà i pont de sabet. V. in Pönt.
trina, e non atto ad altro fuorchè No gh'è sabet senza sol, no gh'è don
a mettere la polvere sugli scritti. ma senza amor, no gh'è praa senz'erba,
Sàbbia ! Corbezzoli ! Esclam. e no gh'è camisa senza merda. Tutte
Sabbià. . ... Spargere il sabbione sulle le donne hanno i lor bachi Buon. Fiera
strade. III, 4). Non fu sabato senza sole come
Sabbià. Arrenare. Sabbià el stamp o el donna senza amore(Nelli Serve al for.
moeud di quadrej. Arrenare la forma III, 5).
de mattoni, cioè dimenarla nella rena Parì che s'abbia faa el sabet. . . .
di fiume per rasciugarla sì che la pa Aver piena la tasca di monetaglia di
sta non vi s'appiastricci e impegoli con rame come l'hanno i nostri accattoni
danno de lavori. del sabato. s:

Sabbià. Impolverare(“fior. – Tom. Sin. Sabet nè! Alle calende greche! Il


p. 561). Mettere la polvere sullo scrit di di San Mai. Domani. Dicesi ironi
to; il Bestreuen de Tedeschi. camente per non mai.
Sabbiàa. Arrenato – Insabbionato. Sabet sant. Sabato santo – Il non
Sabbià da º (Dagh ona). . . . . Im mangiare la mattina di questo sabato
Sabbiadinna polverare lo scritto. santo fino a che non suonino le cam
Sabbiée. v. cont. Renajo. pane delle chiese è detto Fare il di
Sabbiètta. Renella. Reniccio. Renischio, giuno delle campane(Fag. Rime I, I 16).
e alla fior. Renistio. Rena minuta. Speccia pocch, torna sabet. A quarti
Sabbiètta. Renella. Saburra. Sedimento come fa la luna.
arenoso nelle orine e negli escrementi. Sabètta che anche dicesi Sposètta o Don
Sabbiettimna. Renuzza. nètta de lobbia o Baltròcca o Tarlèsca.
Sabbiin o Sabin. Arenajuolo(“liv. – Za Cimbràccola(*ſior.). Ciana(id.). Struscia
nob. Diz.). Polverino. Vaso foracchiato o Trusiana(“tosc. – T. G.). Bonnic
in cui si tiene la polvere per mettere ciuola. Pettegola. Gia. Gea. Donnuccia.
sullo scritto. (in Tèrra. Donnacchera. Donnaccina. Crelia. Ber
Sabbinna. Ad. di Tèrra. V. Terra magra ghinella. Ciammengola. Zambracca; e
Sabbioeü. Nome che lungo le rive del con voce antica Femmina garrissaja
Ticino si dà a quel fungo che da noi o garrissaria – La voce Sabètta in
è detto Pradiroeü. V. sieme co suoi derivati si pronuncia da
Sabbion. Renone(Gior. agr. I, 176). Sab noi con s dolce.
bione. Rena grossa. Sabetta del Teragg. Crelia. Gea. Una
Sabbionée. Renajuolo. Renajolo. Colui di Camaldoli direbbero i Fiorentini.
che lavora a raccorre o condur sabbia. V. Terràgg.
Sabbids. Sabbioso – Sabbionoso. Sabètta per Sabettòn. V.
Sàbet. Sabato. Sabbato. Sabettà che anche dicesi Baltroccà o Tar
Chi rid in venerdì piang in sabet. lescà. Pettegoleggiare. Treccolare. Fare
V. in Venerdì. la donnicciuola o la zambracca.
SAC (87) SAC
Sabettàda ed anche Sabettaria. Cianata Cont el coo in del sacch. All'av
(“tosc. – T. G.). Pettegolezzo(“fior). ventata(Gher. Voc. cit. il Segni). A
Azione da donnicciuola. capo sventato – Con piè secco.
Sabettàja o Baltroccaria. Cianume(“tosc. – Cord de sacch. Comandole(“fior.).
T. G.). Quantità di donnicciuole. Quelle funi che servono a legare per
Sabettamént. Cianàta. Cianume. l'altezza i sacchi pieni.
Sabettaria. Il donneto (Gir. Barg. Pelle Corsa in di sacch. Palio de sacchi.
grina I, 1). Cianume(“tosc. – T. G.); Desligà el sacch di magattej. . . . .
e con voce antica Garrissa. Sguinzagliar per così dire molti ra
Sabettàscia che anche dicesi Sabettònna. gazzi ad un tratto.
Ceccaccia o Cianaccia o Ciandma(“tosc. – Dò nos in d'on sacch e dò donn in
T. G.). Zambraccaccia. Pettegolaccia. d'ona cà fan on gran ciass. V. in Nds.
Sabettimna. l Cianina o Cianuccia(“tosc. Fà come el dottor Isacch ch'el
Sabetto ura. – T. G.). Berghinelluzza. strasciava i camis per giustà i sacch.
Sabettòn che anche dicesi Sabètta o Don V. in Isàcch.
nètta. Cianone(“tosc. – T. G). Ghian Fà i robb cont el coo in del sacch.
dajone. Uomo che parli o agisca qual Fare alla cieca, alla balorda, a caso,
donnicciuola. V. anche Donnetta. a bardosso, a brace, a stampa, a oc
Sabettònna. Trusianona o Cianona(“tosc. chio e croce, a babboccio, a bambera,
– T. G.). V. Sabettàscia. a vanvera, al bacchio. Infilargli aghi
Sabiglié. V. Desabiglié. al bujo. Operare al bujo o a occhi
Sabin. V. Sabbiin. - chiusi o a man chiuse.
Sabinna. Sabina. Savina. Vegetabile noto. Fà sacch de gatt.. ... Fare perdita.
Sabino. V. in Màgo. Fil de sacch... Cordellina non torta
Sàbo. v. c. dell'A. Mil. per Sàbet. V. che si usa a cucire e legare le sacca.
Sabò. V. Sciabò. Impienì a sacch. Murare a cassetta.
Sacca (Fà). ... Nel cucito si dice quel La prim'acqua d'agost la portavia on
mancamento per cui fra punto e punto sacch de pures e on sacch de mosch. La
esista alcun po di saccaja. prima acqua d'agosto affresca il bosco
Saccàda. v. cont. Pieno un sacco. (Voc. piac. Sup. senza addurne auto
Saccagnin dicono alcuni per Arlecchin. V. rità). Alla prima acqua d'agosto po
Saccarèlla per Zaccarèlla. V. ver uom ti conosco(Lastri Prov.). Alle
Sacch. Sacco; al pl. I Sacchi e Le Sacca. prime piogge d'agosto addio caldo.
Bocca. Bocca = Cuu. Fondo = Pizz Largh come on sacch. V. in Làrgh.
o Cantonscitt. Pellicini. Lassà-giò el sacch. Sgravarsi. V.
A fà on dominee ghe voeur on sacch Parturì.

de danee; ma quand el dominee l'è Mangià cont el coo in del sacch.


faa, el sacch l'è bell'e guadagnaa... A Mangiare col capo nel sacco o nella
far uno prete la costa, ma il rimborso madia. -

è certo e sollecito. Metto Cascià in del sacch. Insaccare.


Andà-là cont el coo in del sacch. Mett in d'on sacch. fig. Mettere in
Procedere, Agire, Vivere alla cieca. An sacco o in un calcetto. Stringere e
dar colla testa nel sacco. Infilargli aghi convincere altrui con gli argomenti
al bujo, cioè Fare senza considerazio in forma che ei non abbia o non sap
ne; ed anche Imbarcarsi o Porsi in ga pia che rispondere.
lea senza biscotto, cioè Mettersi alle No se po di trentun fin che no l'è
imprese senza i debiti provvedimenti. in del sacch. Non dir quattro se tu
Andassen conti banderin del sacch. non l'hai nel sacco.
Andarne colle trombe nel sacco. On sacch vouj nol pò stà in pee o
Andà-via in d'on sacch e tornà a vero On sacch nol pò stà in pee se no
cà in d'ona valis o in d'on baull. l'è pien. Chi troppo mangia la pancia
Andar giovenco e tornar bue. gli duole, e chi non mangia lavorar
Crompà gatta in sacch. Comperar non puole(Monos 514). O di paglia o
gatta in sacco. di fieno il corpo ha a csser pieno('tosc.
SAC (88) SAC
– Last. Prov. V, 271). Un sacco vuoto Sacchéra. Voce usata nella frase
non può star ritto(Lastri Op. III, 518). Fà sacchera. Far saccaja o sacco.
La bocca ne porta le gambe. E vale L'adunarsi e fermarsi le materie in
che per via di mangiare si manten alcuna parte del corpo, come quando
gono le forze. le ferite saldate e non guarite rifann
Pientà-lì socch e sacch e fusella. occultamente marcia. -

V. in Fusèlla sig. 1.” Fà sacchera. Far borsa o bolge.


Portà duu sacch, vun de toeiù-sù, Sacchètt. Sacchetto. Saccuccio. Saccòlo.
e l'olter de dann. . . . . Modo di dire Sacchetta, e alla latina Sacculo.
con cui si suol denotare l'equa di Lassà-giò el sacchett. Disgravidare.
stribuzione ch' esser dovrebbe nelle Il Vuider le paguet dei Francesi.
cose del mondo, e il reciproco compa-. Svojà el sacchett. fig. È lo stesso
timento che aver ci dovremmo fra noi. che Squaquarà. V.
Sacch de forment (considerato per Sacchètt. Gabbia. Quel tessuto di corde
misura). Moggio. Conta otto staja; il o maglie che s'adatta al capo del giu
Sacco toscano conta sole tre staga. menti con dentro il fieno, acciò an
Sacch de la lavandera o Sacch di che nell'andare possano cibarsi.
pagn. . . . Il sacco del bucato. Sacchètt di bissett. . . . . dicevano i
Sacch de moeusg. . . . . Sacco della nostri vecchi una Sacchetta in cui so
tenuta d'otto staja nostrali. levano tenere buon numero di quelle
Sacch d'oss. Ossaccia senza polpe. monete milanesi de Visconti che dice
Si dice per ischerzo di Esseri sover vansi Bissett o Cinqu sold de la bissa
chiamente magri. Comperar un cavallo per pagare ai lavoranti le ore di la
per un sacco d'ossa(Pac. XXV, 74). voro eccedenti la giornata comune.
Santa Caterinna la porta on sacch Sacchètta o Bissàcca. Borsa fior.). Quel
de farinna. V. in Caterinna. sacchetto in cui i ragazzi portano seco
Tila de sacch. V. in Tila. i libri a scuola.
Toeiù-foeura del sacch. Disaccare. Sacchettin. Saccarello. Sacchettina. Sac
Tornà indree conti piv in del sacch. chettino. Sacconcello.
V. in Piva. Sacchettinocò. Saccoletto (Biring. Pir. 54).
Vess come a curà on sacch de pures. Sacchetton. V. in Càrta.
V. in Piùres. Saccòcc o Bórs. s. f. pl. Borse. Scarselle?
Voregh on sacch de danee. Montare Quelle sacchette coperchiate (con patta)
un pozzo di quattrini(Allegr. p. 161). che si fanno nell'interno degli spor
Sàcch. Sacca di rete. telli delle carrozze per allogarvi pic
Sàcch. Sacca. Gonfiore. cioli oggetti che vogliansi avere im
Che fa sacch. Saccato(Targ Ist.III, 12). mediate alla mano. Talora hanno
Sàcch de la piva. Calza. Chignogu. Tassellelli? = Lista o Cuu.
Sàcch de nott o de viagg. Sacca da Fondo ? - -

viaggio (“tosc. – Tom. Sin. p. 568). Saccoccia. Tasca. Saccoccia. Saccuccia.


Sacchetta da viaggio tosc. – Mol. El). Andà adree al mur cont i man in
Sacco o Bisaccia da viaggio(Alb. bass. saccoccia . . . . . Essere in terra di
in Sac). Quella specie di sacco per lo ladri, e convenire aver occhio con
più di grosso pannolano e colla bocca tinuo alle robe sue.
a guaina in cui mettonsi le robe da Avegh in saccoccia, ſig. Aver nel
notte per viaggio. carniere o in pugno o nella manica.
Sacchégg. Saccheggio. Sacco. Saccheggia Avere in propria balia.
mento, e ant. Saccomanno – Fig. Sciupìo. Aveghi-lì in saccoccia i lacrim, i
Saccheggia o Fà sacchegg. Saccheggiare. dolore simili. È affine al Cavarsi della
Mandare o Mettere o Porre a sacco. scarsella (per alcun suo disegno) le la
Dare o Fare il sacco; e ant. Saccoman grime, ecc. del Caro(Let ined. II, 159).
nare – Fig. Sciupare. Avegh-li ona robba in saccoccia. Aver
Saccheggiàa. Saccheggiato. checchessia a cintola(Dav. Post, a Tac.
Vess saccheggiaa. Andare a sacco, p. 634 per induzione),
SAC (89 ) SAE
Compass de saccoccia. . . . . Com Sacrificà. Sacrificare. Sagrificare.
passo da tasca, tascabile, compassetto. Sacrificà del sò. Consumar del pro
Fà saccoccia. . . . . . Dicesi degli prio – Sacrificà el temp o la vitta.
abiti allorchè per essere male tagliati, Sacrificare il tempo o la vita.
indosso che tu gli abbia ti fanno qua Sacrificàa. Sacrificato. Sagrificato.
e là sgonfi e pieghe notabilmente gran Stà o Vess lì sacrificaa. . . . . Star
di e deformi. Il Faire poche de Fr. legato al lavoro. V. anche in Càn.
Giontagh de saccoccia. Rimetterci Sacrifizzi. Sacrifizio. Sagrifizio. Sacrificio.
del suo. Rimetterci di capitale. Sagrificio. Sacrificazione Sacrificamento.
No savè quant se ghe n'abbia in Fà on sacrifizzi. Sagrificare chec
saccoccia. Aver una battisoffia o batti chessia o Far sagrifizio di una cosa
soffiola o una sgangheratissima paura. a qualcheduno. Privarsi di checches
Aver le budella in un paniere o in un sia per amor d'altri; rinunziare a
catino. Aver gran timore. checchessia di vantaggioso, spende
Stà conti oli sant in saccoccia. V. Ôli. re, dare, cedere ciò che duole.
Saccòccia de scossaa. T. de'Man. Ferriera. Sacrilég. s. m. Sacrilegio.
Saccocciàda. Tascata(*tosc.). Quanto può Sacrilegh. ad. Sacrilego.
capire in una tasca. Lengua sacrilega. V. in Léngua.
Saccocciàscia. Tascaccia(Cec. Stiav. III, 4). Sacrinà per Segrinà, V.
Saccoccin. Taschina. Dim. di Tasca. – Sàcris (Andà in). Entrare in sacris, cioè
Taschino se ne calzoni(“tosc. – T. G.). conseguire il suddiaconato.
Saccoccinoeü. Taschettina(“tosc.). Sacro. Sacro. Sagro. Sacra Majstaa, Loeugh
Saccocciòn e Saccocciònna. Tascone. sacro. Sacra Maestà, Luogo sacro.
Saccoccitt. s. m.pl. che altri dicono an Sàcro. fig. Inconcusso. Indubitato. Certo.
che Borsètt. T. de Carrozz. Taschini. Incontrastabile.
Quelle scarselline che si veggono po Sacro. Ad. d'òss. V.
ste in alto nelle fiancate interne delle Sacrosànt. Sagrosanto. Sacrosanto.
carrozze o nei mantici che ne tengano Sacrosant. fig. Indubbio. Certo.
luogo per uso di riporvi ed avervi Saètta e più bass. Sajètta. Saetta, Folgore.
maneschi la scatola, il ventaglio, la Fulmine; e per antifrasi La benedetta
pipa, il portafogli, ecc. (“fior. - Monos. 95). La saetta l'è dada
Saccocciòtt. Tascoccia(Min. cit. il Caro), giò in gesa. La saetta cadde in chiesa.
Saccòn. Saccaccio. Saètta o Sajètta. Saetta. Dardo. Strale.
Sacconin. Sacconaccio. Quadrello; e latin. Jacolo.
Saccorotto. Sacco rotto(*fior. – Rim. aut. Andà come ona saetta. Andar come
pis.). Esclam. d'impazienza. un razzo, come un lampo, come un
Sacerdòtt, ecc. V. Sazerdòtt, ecc. fulmine, come un saettone, come se si
Sacquaccià. V. Saguaccià. avesse il fuoco al culo o i birri dietro.
Sacramént Sacramento. Sagramento. Saètta. ſig. (detto a donna) Saetta(“tosc.).
Domandà quanthin i sett sacrament. Saètta o Sajètta. Puntone. Dalla Saetta dei
Domandare se san Cristofano era nano geom. diciamo così ogni Traversa diago
(Serdonati Proverbj). Chieder ragione nale posta a fortezza nei lavori di legno.
di cose chiarissime da sè. Saètta o Sajètta. Razza. Monachetto. Mo
Sacramént (Esclam. bassissima). Deddina' nachino.Nome proprio di que legni che
Sacramentà. Sacramentare. Sagramentare. servono a calzare i puntoni(brasciau)
Amministrare, dare i sacramenti. del cavalletto (de la cavriada) da tetto.
Sacramentà. v. b. Giurare. Fare giura Saètta o Sajètta. . . . . . L'asta tronca di
mento; ant. Fare saramento. quella specie di zangola che diciamo
Sacramentà. v. b. Sagrare. Bestemmiare. Borliroei (V.) la quale, mossa da due
Sacramentaa. Sacramentato. manubri che ha fitti in sè, fa aggirare
Sacramentari. T. Eccl. Sacramentario. il bastone della zangola e rappigliare
Sacrari. Sacrario. il fior di latte in burro.
Sacreſizzi. V. Sacrifizzi. Saètta o Sajètta. T. delle Arti fabbrili.
Sacrenòn. Lo stesso che Giuradiànna. V. Saetta, e al dim. Saettuzza. Nome di
l'ol. IV. I 2
SAG (9o) SAJ
quelle punte d'acciajo che s'adattano Sàgoma. Sàcoma. Sagoma. Modano. Mo
ai trapani per eseguire aggiustata dello. Modine. Forma. Pezzo di Legno
mente incavi e fori nel legno o nel o di Metallo che rappresenta il pro
metallo. Hanno il piè quadro, e la filo d'un lavoro – Centine, Garbi, Ca
punta di più forme, onde si specificano libratoi, Verificatoi sono sagome – Bella
per Saette a punta, a sgorbia, a tre sagoma. Bella forma. Su sta sagoma.
punte, piatte, a grano d'orzo, a lin Su questa forma. Su questo andare.
gua di carpione, a cilindro, a botto Sàgoma. ironic. Arfasatto. Ona sagoma
ne, coniche, ecc. – V. anche Mèccia, d'on omm, Ona certa sagoma. Un certo
Svasadòra, ecc. coso. Un certo viso. -

Saètta o Sajètta. T. degli Ottonai ... Sp. Sagomàa. Membrettato.


di brunitoſo. Medon sagomaa. Scalini?
Saètta o Sajètta. T. de'Faleg Saetta. Ferro Sagomadùra. Modanatura.
da scorniciare. Sagomètta. Membretto. Sagometta?
Saettón che altri dicono Saàtt o Mòll Sagori, Sagorii. v. c. per Savorì, Savorii, ec.
de boifett. Molle dei mantici. Lieve ? Sagrì. Zigrino. Sagri. V. Segrì.
Ferri fermi nei perni (pignon) degli Sagrificà, Sagrifizzi, ecc. V. Sacrificà, ecc
arconcelli (arch) dei mantici de'calessi, Sagrinà, Sagrinamént V. Segrina, ecc.
i quali hanno più snodature (compass Saguaccià. Guazzare. Diguazzare. Scia
o aeucc a compass) per tendere o but guattare. Dibatter liquidi in vasi.
tar giù i mantici stessi. Saguaccià. Sciacquare. Risciacquare.
Sagàtis. . . . . Specie di stoffa. Saguacciàa. Diguazzato – Sciacquato.
Sagg. s. Saggio. Prova – Al dim. Saggetto. Saguacciada. Sciacquata.
Dà al sagg. Dare a saggio. Saguacciadinna. Sciacquatina.
Vend o Comprà al sagg. Vendere o Saguaggià. Sciaguattare.
Comprare a prova (*tosc. – T. G.). Sàja. Saja. Specie di stoffa nota di più
Sàgg. ad. Sazio. Saziato – e ſig. Stucco, specie – Fra noi è mendo comunis
Ristucco. Stuccato. Stufo. Stufato. Vess simo nello scrivere italiano il metter
stuff e sagg che anche dicesi Vess sagg Saglia in vece di Saja; si eviti.
comè ontappon. Essere stucco e ristucco. I Saj o i Sajarii. Ilovesciami. Nome
Saggévera per Seggévera. V. collettivo delle saje rovesce(Targ. At.
Saggià. Assaggiare. Saggiare. Gustare. Ac. Cim. III, 227).
Tornà a saggia. Risaggiare (Paol. Saja carmelitanna. Saja carmelitana.
Op. II, 8o). Saja castorada. . . . Specie di saja
Saggia. Prelibare. Antigustare. Far saggio. forse così chiamata perchè fatta alla
Far la credenza. foggia del panno detto Castorino.
Saggià. T. di zecca e Oref. Saggiare. As Saja mattarazzinna. . .. Sp. di saja
saggiare. Cimentare. Provare. così detta perchè assai dozzinale e fatta
Saggia. Sluccare Stufare. in sull'andar delle tele da materasse.
Saggiàda. Assaggiatura(Sacch. Nov. 177). Saja nobil. Saja lingia? assai ſine,
Saggiadinna. . . . . Un po' di saggio. Saja pannada. Saja feltrata. Specie
Saggiadór. V. Assaggiadór. di saja che rassembra panno.
Sàgher. Lo stesso che Picch (contadino).V. Saja scalon o scialon. Saja di Cha
Sagher. Tanghero. V. Rustegon. lons (Tar. fir.). -

Sagóll. Satollo. Satollato. Sazio. Saziato; Saja staminna che anche dicesi Sta
alla lat. Sàtoro. Saturo. mètta. Saja stamettata.
Pret e poi hin mai sagoj. V. in Prét. Sonovi altresì le Saje arcimperiali,
Sagollà, Satollare. Saziare. le Saje di Segovia, le Saje a spina
Quij gaijnn che va per ca se sa gualcite, le Saje della Principessa o
gollen che nol se sa. V. in Gaijnna. di Francia, quelle della Regina, di
Sagollaa e Sagòll. Satollo. Bergamo, di Signoria bianche d'In
Sagollàss. Satollarsi. Torsi una satolla ghilterra, le rovesce, le scotte, le so
di cliccchessia. date scarlatte o sia gli Scarlattini e i
Sàgom, s. f. pl, Le Modanature. Sajoni (Tar, ſir).
SAL (9 ) SAL
Sajètta. T. Merc. V. Scòtt. Sala del bigliard. . . . . Salotto pri
Sajètta. V. Saètta. vato dove si gioca al bigliardo.
Sajòcc dicono i contad. verso il Cre Sala del caffè. . . . . Salotto dove i
Sajòttol masco ed anche alcuni Brian convitati, usciti dalla sala del pranzo,
Sajòttola ) zuoli prossimi al Bergamasco si adunano a prendere il caffè.
il Grillo vero che noi chiamiamo Gri Sala de riceviment. . . . . Sala de
P. ed anche quel grillo che noi dicia stinata a ricever le visite.
mo Saltamartin. V. Sala umida.... Nelle fabbriche d'ar
Sajùtter che in contado dicesi anche San mi da fuoco è quella dove si mettono
giùtt o Sangùtt. Singhiozzo. Singulto. all'ultima prova dell'umidità le canne.
Singozzo. Fà di sajutter o Avegh i Sàla. T. di Cart.... Nelle cartiere è quel
sajutter. Singhiozzare. Singhiozzire. la Sala in cui si dispongono in quin
Singozzare. Singultare. Singhiottire. terni e risme i fogli. La Salle dei Fr.
Sajutterin. Singhiozzino(“tosc. – T. G). Lavorant de sala.... Que lavoranti
Saina. Rezza. Specie di rete. d'una cartiera che attendono a dis
Sainéra per Zainéra. V. porre in quinterni e risme la carta;
Sairà(El). Il fr. Caira, ca ira, ecc. Can i Fr. chiamano Salleran l'uomo, Sal
zone repubblicana francese notissima. lerante la donna. -

Sàl diciamo noi soltanto in Salamoniach, Salà. Insalare. Salare. Insalinare – Saleg
Sal d'Inghilterra, Sal d'acetosella, Sal giare. Insaleggiare. Aspergere di sale.
duobus, Sal de Modena, Sal mirabil Salà-giò...Metter in sale o in salamoja.
e altri simili sali medicinali. Tornà a salà. Risalare(Nelli Vil. IlI. 5).
Sala. Sala, e alla lat. Aula. Salà metaf che anche dicesi Salà-giò
Menà per le belle sale che anche di o Mett sul bari de l'asee o Mett a
ciamo Menà per i camer. Menar d'oggi dormì on sogn. Mandare alla banda.
in domane e di domane nell'altro (In Metterda parte. Non pensar più a chec
gann. I, 1). Dar la lunga o Tenere chessia, non potersene più servire,
a cresima(Varchi Ercol. I, 176). Dar farlo per ito. Te podet salall-giò. Puoi
canzone. Tenere a bocca dolce (Rim. chiuder bottega(“tosc.)
aut. pis. IV, 12). Menare altrui per Salà sossenn, pocch, ecc. . . . lo diciamo
ingannevoli parole(Cr. in Ingannevole). anche dell'aspergere checchessia di
Pascer di finocchio. Darfinocchio. In più o meno zucchero che di fatto è sale.
finocchiare. Menare il can per l'aja. Salàa a mo' di s. o On Piatt de salaa. Salato.
Andar per viole. Tener in pastura. Dar Salàa. ad. Salato. -

pasto – V. anche in Strasciaria. Coss et mangiaa ? on ratt salaa ? o


Ona robba in sala e l'oltra in stalla. sim. Hai tu mangiato salsiccioni? Di
fig. V. in Stàlla. -
cesi a chi arrabbia dalla sete nè mai
Sala a fumé che altri dicono ancor è sazio di bere. Mi viene una sete tanto
più alla francese Tabagia. . . . . Sa grande che par ch'abbia mangiato sal
lotto riservato a chi pipa. siccioni disse il Berni (Rime II, 7).
Sala a mansgé. Salotto da pranzarvi. Falla pagà carna salada. V. in Càrna.
Sala bleu, Sala gialda, Sala oransg, Salaa come ona brisa. Soprassalato.
e simili. . . . I grandi sogliono avere Amaro di sale. Salato eccessivamente.
più sale di ricevimento; e svariarle Salàa. Salato(*tosc.) per Troppo salato.
coll'addobbar ciascuna di esse con tap Saladór. Salatoio? Nome di quelle Ta
pezzerie, cortinaggi, mobiglie di un vole di legno, grosse dai 12 ai 14
solo colore in ciascuna, e vario in centimetri e larghe 8o, di cui per so
tutte. Di qui i modi accennati. lito ne sono tre o quattro nella stanza
Sala de ball.... Sala da ballo – de con così detta nelle nostre cascine formali
versazion.... Sala da veglia o da conv.º Casera del saa, sulle quali s'insalano
Sala de disciplinna. . . . . La pri le forme del cacio lodigiano. Ogni ta
gione disciplinare dei soldati. vola siffatta è quadrilunga, appoggiata
Sala de gioeugh. . . . . Sala privata a quattro peducci, alta da terra non
da giuoco di carte. più che tre o quattr’once, e rigirata
SAL ( 92 ) SAL
s
da un orletto e presso questo da un carni e delle ootenne che vestono la
canaletto in cui passa il sale che si testa del maiale.
scioglie e sovrabbonda ai caci. Di lì Salamm d'occa. Salame d'oca (Tar.
per un foro posto in angolo il sale ſir.). È fatto colle carni d'oca molto
stesso cola in un bacinetto sottostante ben aromatizzate. Ci viene squisitis
a questo salatojo – Un arnese simile simo da Mantova.
è detto dai pizzicagnoli Saló, e serve Salamm nostran o usual o casarengh.
per insalare i lardoni – Alcuni hanno .... Quel salame d'infima qualità che
pure introdotto i salatoi di marmo. i Bolognesi chiamano Mezzo salame.
Salamansgé. Salotto. Dal fr.Salle-d manger. m Andà-là come on salamm. Stramaz
Salamelècch. Salamalecche. Salamelecche. zare. Dar un bello stramazzone in terra.
Salamalecha. Salutazione e riverenza Borlagh-dent come on salamm. Ca
piallona. Fà di gran salamelecch. Fare scarvi come una pera cotta(Pan. Civ.2 1).
di molti salamelecche, di molte saluta On salamm in d'on piatt de majo
zioni. Tutt salamelecch. Piallone. L'è lega. . Un zugo in tutta gala.
ona dèdica tutta salamelecch. È una Pari on salamm mal insaccaa.... Si
dedicatoria molto piallona. applica a persona malfatta della per
Salaméra. v. scherz. V. Cervelléra. sona, od anche malvestita, mal acconcia.
Salamin. . . . . Picciol salame. Salamm fa salamm. Chi pratica collo
Salamin. fig. Scimunitello. zoppo, impara a zoppicare.
Salamino Salamitt a uso d'ost.... Spe Salàmm. Un cocomero (Fag. Rime II, 58
cie di salsicciuoli tozzotti che soglionsi ed. lucch.). V. Badée.
mangiare l'inverno coi cavoli. Salàmm. Ad. d'Erba. V.
Salaminna. Ad. d'Èrba. V. Salamón. . . . . Salame grosso.
Salamitt.. ... Nome di due Rotoletti fatti Salamón. Agg. di Grópp. V.
di cenci a ſoggia di salsicciuoli che le Salamón. fig. Corbellonaccio. V. in Badée.
contadine cuciono sull'alie estreme de' Salàri, e bass. Selàri. Salario; e antic.
lor busti sì che formino una specie di Salaro – Stipendio – Paga – Soldo,
rialzo che rigira le reni e i fianchi, e per una singolare commutazione
e servono a sorreggere le gonnelle che d'idee anche Onorario.
v'accavalcian sopra. Nell'A. M. sono Salarià e Selarià. Salariare. Soldare. Sti
detti Luganeghitt. In qualche modo pendiare. Provvisionare. Dar salario.
Semi-cercini. Salariàa, e bass. Selariàa. Salariato. Sti
Salàmm. Salame. Ha Pell. Pelle' Budele? = pendiato. Provvisionato.
Red. Legatura” Ammagliatura? = Cuu. Culatta. Vess salariaa. Stare a salario.
Salamm cott. . . . . Salame cotto. Salarinna. Ad. di Stacchètta. V.
Salamm crud. . . . . Salame crudo. Sàlas. V. Sàres.
Salamm de fidegh che anche dicesi Salbrunèll. Salprunella. Sal prunella.
Mortadèlla. . . . . Salame in cui en Saleràot. Salcraut. Sal craut. I Toscani
tra per la più parte il fegato porcino. dicono più comunemente Cavoli salati.
Salamm dé figh.. ... Così chiamansi Sald. s. m. L'Appunto. L'ultimo residuo
impropriamente quelle Tavolette qua di debito che si paga per saldare un
drate, un po' più grandi d'un boglio COnlo,

di cioccolata, che sono fatte con fichi Sàld. s. m. Saldo. Saldamento delle ra
secchi appastati insieme e regalati con gioni. Fà el sald. Fare il saldo.
qualche aroma, le quali s'imbandiscono Fagh-sott el sald. . . . . Per iscritto
come frutte quaresimali. dichiarare saldato un conto.
Salamm de pess. Salsicciotto di tonno Sàld. add. Saldo. Sodo. Fermo.
(RediOp.V.2 16), d'anguilla,di luccio,ec. Sald in gamb. Saldo! – Saldi!
Salamm de proeusa. V. in Remolàzz. Tegnì sald o Tegnì in sald. Tener
Salamm de Vares, de Veronna, ecc. fermo. Tener forte. Reggere.
. . . . Salame di Varese, di Verona, ecc. Tegnì sald. Tenere in mano il danaro.
Salamm de testa . . . . Salame com Saldà. T. de Fabbrif. Saldare. Risaldare;
posto in gran parte di quelle po' di dot. Afferruminare – Rammarginare.
SAL (93) SAL

Saldà. Saldare. Pareggiare. Salin. Saliera. Vasetto in cui si mette in


Saldà el cunt. Saldare il conto. tavola il sale, il latino Salinum.
Saldà on vassell. fr. contad. per Rasà Salin del pever. . . . . Tra noi il pepe
(abboccare, rabboccare). V. acciaccato o polverizzato si mette in
Saldàa. Saldato. Risaldato – Saldo. Pa tavola in un vasetto simile alla saliera,
ri. Saldato ag. di Conto – Rabboccato. e perciò lo diciamo idioticamente El
Saldacùnt. T. Mercant. . . . . Quello dei salin del pever – Un vaso simile o
registri mercantili sul quale si fa me fatto a cono col capo sforacchiato a
moria del pareggio delle partite. mo' di spandicannella è detto Pepa
Saldadór. Saldatojo. Ha Codolo e Manico. juola dal Rosini (Signora di Monza
Saldador de riprendo Saldadorguzz. cap. XIV, S Anguillotto, ecc.) e anche
.... Saldatojo da cornici di carrozze. il Diz. ven. lo chiama così in Salin
Saldadorin.... Picciol saldatoio. (dare. dal pevare; ma questa voce riesce am
Saldadùra. Saldamento. Saldatura. Il sal bigua perchè già consacrata a rappre
Saldadùra. Saldatura. Il punto saldato. sentare il macinello da pepe(masnin).
Saldadùra. Saldatura. Risaldatura. Mate Salinbròcch. v. cont. dell'A. Mil.... Ogni
ria con cui saldare. Il Diz. artig. spe zuppa eccessivamente brodosa e di
cifica le saldature in forti, cioè dut brodo troppo scipito.
tili e malleabili, e dolci, cioè fusili, Salinna. Salamoja.
vetrine, che non reggono a martello. Salisì. T. Merc.. .. Sorta di stoffa leg
Saldadùra. T. d'Oref. Granaglia – Sal giera detta Espagnolette dai Francesi.
datura di terzo dicesi quella che ha Saliva. Saliva. Siliva. Scialiva – Sbavaz
due parti d'argento ed una di rame, zatura parlandosi di filatrici.
di ottavo quella d'un'oncia d'argento Mandà-giò la saliva o Corr la saliva
e d'un ottavo d'oncia di rame. per i dent o per bocca. Venir l'acqua
Saldalàma che più volgarmente dicesi Ma o l'acquolina alla bocca o sull'ugola
gnoeòra. . . . Nome di quelle due Ca Salivà. Salivare. Scialivare.
vigliette di legno con una capocchia Salivàda. . . . . L'atto del salivare.
pure di legno, le quali conficcate in Salivaziòn. Salivazione, e dottr. Ptialismo.
un foro ch'è a capo de'bracciuoli Salivéra che alcuni dicono Giugarèll.....
d'una sega, ne tengono ferma e a suo specie di fiocchetto di ferro che si fa
luogo la lama.
pendere dalla imboccatura di alcuni
Saldàss. Saldarsi. Consolidarsi. Rammar morsi per rinfrescar la bocca al ca
ginarsi le piaghe. vallo. Consta di
Sàldo.av.cont. Sempre. Continuo.Continua Anell. Campanella? = Telarin. Tela
mente – Saldo drizz. Sempre a diritto. retto? – Cadenell (per lo più quattro).
Salènna.... Sp. di pesce lariense, forse Catenuzze?
il Cyprinus nasus di qualche ittiologo. Sàlma. Salmo.
Saléra (v. ant. degli Statuti de'Merc. mil. Tutt i salma fenissen in gloria. fig.
p. 64). Magazzino del sale. Canova del Ogni salmo torna in gloria. La lingua
sale. Nel 158o era in Piazza Mercanti. batte dove il dente duole. -

Sàles. V. Sàres. Salmatràcch. s. m. . . . . Disadatto della


Salètta. Saletta. Picciola sala. persona e del vestire, sciatto, scia
Salettin. Salottino.Salottuccio(“tosc.-T.G.). mannato.

Salgèmma. Salgemma. Salgemmo. Salmì. Salmì (“volg. ital.). Tocchetto di


Salì. Voce che usiamo radissime volte, salvaggina, o sia Selvaggiume appez
e alla quale sostituiamo Montà, Ram zato e condito con salse di varia spe
pegà, Andà-sù, ecc. V. cie, nelle quali però entrano come
Salida. Salita. Salire – Ascendimento. primo ingrediente le frattaglie trite
Ascensione. Salimento – Montata. Er dello stesso selvaggiume.
ta – Piaggia – Salida dolza. Salita Salmistràa.... Ag. di ciò che sia allogato
soave (Dante Purg. 4). Salida rapida. in un vaso e cosperso di sal comune,
Salita erta, repente. -
suolo per suolo – Lengua de Zurigh
Salidèlla. Salituccia(“tosc.). salmistrada. Lingua di Zurigo insalata.
SAL (94) SAL
Salmitria. idiotic. ) Salnitro.Mitro.Afro Sàlt. T. Music. Salto (Diz. mus). Passo da
"? nitro, e dottr. Ni un tuono all'altro per gradi staccati.
salniter o salnitri. trato di potassa – Salt de terza, de quarta, de quinta,
Salnitro nativo, greggio, di raccolta, di de sesta, de settima, de ottava. Salti
produzione, di seconda o di terza cotta. di terza, di quarta, ecc. (Diz. mus.).
Salnitrée. Salnitrajo (Diz. art.). Propr. Chi Saltà e bass. Soltà. Saltare.
dalle terre nitrose o dalle fioriture Fà saltà di bottegli. Dare la stura
de muri ricava il salnitro; ed anche a varie bottiglie. Fare un simposio.
Salnitrajo di muro Chi raccoglie le Fà saltà el denanz dedree. Far tra
dette fioriture, e Salnitrajo da fondi salire alcuno per sùbito spavento.
Chi raccoglie le terre nitrose. Fà saltà i danee e ass. Faj saltà. Dar
Saló. V. Saladór e Navasciòtt. fondo ai danari. Dissipare. Consumare.
Salón. Salone. Sala assai grande. Fà saltà la paja. V. in Pàja.
Salón. Sal nero o grosso o marino(Neri Fà saltà-via. Far trasalire.
Art. Vetr. 81). Saletta. Sp. di sale Fà saltà vum. fig. Scalzare uno. Dare
d'infima qualità. alle buche – e talvolta Far entrare in
Salonin. Saloncino(Gigli Sor. III, 4). campo. Mettere in campo. Far parlare
Salòtt. Salotto. Salottino.Salottuccio(“tosc.) o agire altri per sè.
Sàls, ecc. V. Sàlz, ecc. Giugà a salta salta. . . . . Sp. di
Sàlsa, ecc. V. Sàlza, ecc. giuoco in cui più fanciulli fanno a
Salsamentàri. Pizzicagnolo. rincorrersi e scavalcarsi l'un l'altro.
Salsizzón, ecc. V. Salzizzón, ecc. In esso dicono Salta salta carimaa – Ona
Salt e bass. Sòlt. Salto. guggia e on didaa – Ona guggia de cusì –
A salt. Saltellone. Saltelloni. Balzel Salta salta come on grì.
lone. Balzelloni. A salti – A salti a No podè nè saltà nè corr. Non po
salti. Di salto in salto. Per salti – e ter nè andar nè stare(Monos. p. 164).
ſig. Interpolatamente. O mangia sta menestra o salta sta
Avè faa on bell salt. fig. Aver fatto fenestra. V. in Fenèstra.
un bel salto (Fag. Rime II, 298 e l.). Saltà adoss. Saltar addosso. (tare.
Buttass in d'on pozz per fà on bell Saltà adree. Rimproverare. Rimbrot
solt. Tirare a suoi eolombi. V. in Zàppa. Saltà come on gri o come on sal
Dà el salt o Dagh el salt. ſig. Cavare tamartin. V. in Saltamartin.
i calcetti. Dare alle buche. Scalzare uno. Saltà-dent. Balzar dentro.
Tentare alcuno di checchessia. (Nodà. Soltà de vall in corbella. V. in Vàll.
Fà el salt mortal o la tomma. V. in Saltà el foss. fig. Scalzar uno. Dare
Fà on gran salt o on salt mortal. alle buche – ed anche Far lepre vec
fig. Fare un gran salto(“tosc.). Passare chia, dare gangheri e gangherelli.
da grado minore a grado maggiore Saltà-foeura. Balzar fuora.
sorvolando ogni grado intermedio. Saltà-giò. Balzar giù.
Salt mortal. Salto mortale. Saltà-giò d'ona fenestra. Saltare da
Trà on salt. Prendere o Dare un salto. una finestra (Se è vero, come dice il
Sàlt. T. di Cavallerizzi. Salto. Tom. nelle Giunte, che Saltare da
I salti del cavallo sono Corvetta. Cor una finestra valga nel parlar vivo di
vettare. Capannone. Salto del montone. Toscana il Buttarsene giù, è da dire
Sàlt. T. Idraul. Salto? La caduta che fa che questo parlar vivo ha bisogno di
l'acqua d'un canale o d'un fiume da un briglia, perchè e v'è una bella diversità
livello superiore ad uno inferiore o fra quel che noi diciamo Saltà-giò e
naturº o per mezzo di manufatti da ciò. quello che Trass-giò d'ona fenestra).
Salt de gatt.T. Idr. Botte sotterranea. Saltà indree. Dare un salto indietro.
Chiavica. Tromba sotterranea. Canale Saltà l'estro o el tintillo, la bolgira,
che per artefatta strada sotterranea, la mosca al nas. V. in Èstro, Tintillo,
come per un sifone, traversa al di Bélgira, Mósca.
sotto di un altro canale, restituendo Saltà-lì. Balzare in campo.
poi l'acqua allo stesso livello di prima. Saltà-sù. Interloquire – Prorompere.
SAL SAL
(95)
Saltà-sù o Saltà-sù pesg che nè on la ghe passa. . . . . Presto piglia fuoco,
biss. Rispondere con orgoglio, con al ma presto si calma.
terigia. Insurgere. Insorgere. Saltainbrùgna (Giugà a). Sp. di giuoco
Saltà-via. Scavalcare. consistente nel far a saltarsi in groppa
Saltà-via. Saltare. Omettere. Lasciar l'un l'altro fra due o più fanciulli. È
di mezzo o da parte leggendo un passo, giuoco sim. a quelli detti Cheval-fondu,
narrando una circostanza, e simili. Coupe-léte e Saut de mouton da Fr.
Saltà-via. T. degli St. Lasciare. Fare Salta-in-fiòmba. Lenone.
un lasciato o una lasciatura. V. Pèss. Saltalaformàggia. V. Saltaformàggia.
Saltà-via. Trasalire. Riscuotersi dal Saltamàrt sulle costiere del Lago Mag
timore. Il fr. Tresaillir – Talora Riscuo giore chiamano così il Saltamartin. V.
tersi dal sonno, il fr.Seveilleren sursaut. Saltamartin e sec. paesi del cont. Martin,
Saltà-via. Balzare. Saltà-via on bot Sajòcc, Sajòttola, Saltamàrt, ecc. Caval
ton, on ongia, ona schea. Staccarsi letta. Locusta. Grillo verde. Grillocen
un bottone, un'ugna. Balzar via una tauro. Ragnolocusta. Cavalletta verde
scheggia. (“fior.) – Il Saltamartino de diz. ital.
Saltà-via on foss. Saltare un fosso. vale solo per altri oggetti – Noi in città
Saltà-via que; orden. Ordinarsi per confondiamo sotto al nome generico
salto dicono i preti. di Saltamartin tutti i grilli, dall'acheta
Set dannaa? salta la mura. P .in Mùra. campestre in fuori. In campagna di
Saltà. Salteggiare. Ballonzare. stinguono le specie co nomi seguenti:
Saltà e Saltà a la strada. Assaltare. Margaritta. Saltabecca? Il Gryllus viridissimus.
Saltaa. T. di Cucina. Grillettato? Martinin. Saltangreppola(“aret. – Redi Voc.
Saltàa o Assaltàa o Agrèss. Assaltato. aret.). Il Grillo piccino.
Saltàda. Salto – fig.... Cavata di calcetti. Saltanartin...... Il Gryllus caeruleus.
Saltamartin6n o Martin6n o Marsinón. ... Il
Saltadinna. Legger salto. Balzerello. Gryllus grossus degli entomologi. Ha le co
Saltadór. Funambolo. Saltatore.
sce rosse internamente – Notisi però che i
Cavall de saltador. Cavallo saltarizzo.
grilli e le locuste hanno livree diverse nella
Saltador de corda. Funambolo. Bal stessa specie secondo le diverse età, e di quì
latore sul canapo. Ballerino da corda. forse nasce l'incerta nomenclatura.

Acròbata – de strada. Aggressore. As Giugà a saltamartin. Giocare a ur


sassino. Ladrone – Grassatore. tamartino? (Don. Zuc.). Sp. di giuoco
Saltadóra. Funambola. fanciullesco che ritengo quasi simile
Salta-foeùra o Salta-adòss. T. de Murat. all'altro così detto Saltainbrùgna. V.
Contrammuro. Il franc. Contrefruit. Saltà come on saltamartin. Salterel
Saltaformàggia (Giugà a). Giocare a sa lare. Salticchiare. Saltabeccare. Salta
lincerbio? Sp. di giuoco fanciul.” che bellare. Fare spessi ma brevi salti.
si ſa cosi: Due si mettono a sedere Saltamartin dicono alcuni del contado
in terra dirimpetto l'un l'altro, e coi quell'insetto acquatico che i più chia
piè contro ora più ora meno alti od mano Campée sig. 5. V.
allargati, e gli altri fanno a saltarli Saltamartin. Saltamartino. Sp. di balocco
via, e chi de saltatori incappa a toc quasi sim. all'Omètt o Semprin-pée.V.
carli perde, e va a sedersi egli stesso Saltamént. Assassinamento.
in luogo del toccato che riprende il Saltarèll. Saltetto. Salterello,
suo posto fra gli altri giocatori. Andà a saltarej. Andar balzelloni o
Saltafoss. . . . . Sp. di calesso leggeris saltacchione o saltellone o saltelloni.
simo a quattro ruote e da caccia. Una Saltarèll. Saliscendo. Saliscendi. Spran
commedia sanese del 1581, stata ristam ghetta che, fermata da un capo all'im
pata nel 1658, è intitolata Il Saltafosso. posta di porte o vetrate, entra dall'altro
Saltafraa dicono verso il Lodigiano per nel monachetto (cambretta) e le chiude
Ranna de praa. V. in Rànna. così che ſa d'uopo sollevarla per aprire.
Saltàgh. Toccare la fantasia, il ticchio, Vi sono Saliscendi a doccia, a pollice,
il capriccio. Se la ghe salta. Se gli salta amazzacavallo, a manubrio, a coda,ecc.
il ticchio – Prest la ghe salta, e prest V, anche Alzapè.
-

SAL (96 ) SAL


Saltarèll. Salterello. V. Martellètt. La salut e poeu pù. Chi è sano è
Saltarèll.... Specie di nottolino di ferro ricco. Chi ha la sanità è ricco e non
incassato nelle gelosie per da piede lo sa. Sanità e libertà vaglion più d'una
che serve a tenerle ferme allorchè città. La maggior ricchezza che sia è la
sono aperte. Vi si osservano sanità(Monos. 225). (nità ?
Cartella. Piastra? = Rampin. Gancio? Spuzzà la salut. Pigliar briga collasa
= Oggiolin. Farfalla(“tosc.). Anelletto? Vess in tòcch de salut. Aver dato in
Saltascià. Salterellare. Saltabellare. Sal cattiva o in mala sanità. Essere infermic
ticchiare. Saltabeccare – Ballonzare. cio, cagionoso, mal temperato a sanità.
Saltéri. Salterio. Saltero. Ognaccordo – | Salùte. Dio vi salvi. Dio v'ajuti. Maniere
e se ha dieci corde Decaccordo. di dire che s'usano con chi starnutisce.
Saltin. Saltetto. Salterello. Saltellino. Sàlv. ad. Salvo; alla lat. Incolume.
Saltinètt. Saltettino(*tosc. – T. G.). Alle A man salva. A man salva(Nelli All.
Saltinoeü. ) volte anche il Saltòn di cui di Ved. I, 2). A salvamano. A salva
sotto. mento. -

Saltimpànza. . . . . . Specie di dolce. L'è nanch salv in gesa. Non lo cam


Salta-salta (Giugà a). V. in Saltà. perebbe l'uovo dell'Ascensione(Salv.
Saltòn. Saltaccio(“tosc. – poem. aut. pis). Granch. II, 5). V. anche in Salvà.
Fa on bell salton, detto a bimbi. Mett in salv. Mettere in serbo. Ria
Fai un bel saltettino. -
porre. Serbare.
Saltuàri. Interpolato. Rivà san e salv. Giungere sano e salvo.
Saltuariament. Per salto. Salva la veritaa. Salvo il vero.
Saludà. Salutare. Sàlva. Salva. Ona salva de canonad. Una
Lassà de saludà vun. . . . . Lasciar salva di cannonate. Ona salva de pett.
detto ad uno che saluti alcun altro. Un solenne sbombardare.
El m'ha lassaa de saludall. . . . M'ha ll Sàlva. Serbo.
imposto di salutarla. Fà a salva. T. di Giuoco. Fare a
Saludà cont el coo. Fare un capo salvo o a salvare. Pattuire con un al
chino o una capata. tro del giuoco di non esigere scam
Salù del neº o Salùdemel tant. Salu bievolmente il danaro della vincita.
talo da parte mia – e ironic. Addio Uga de salva. V. in Uga.
fave, e bass. Al cul l'avrai. Salvà. Salvare. Serbare.
Salùmm. Salumi(“tosc.). Collettivo di pe | Salvà. Salvare – Salvàss. Salvarsi.
sci salati, acciughe, sardine, caviale | Salvà. Salvare(Crescenzi Agr. V, 6).
e simili cibi magri in salamoja – Per Chi se pò salvà se salva. Chi ha
ciò diciamo Salumiere chi vende siffatta spago aggomitoli. Chi è in peccato,
merce – I Salsumi o Salumi dei diz. scampi fuggendo.
ital. non sono ricevuti fra noi nella Ne salva pu nissun. La salute stessa
generica significazione di Salati che non ci potre' salvare(Cecchi Dote IV, 1).
in quelli è loro assegnata. Esagerazione viziosa nell'italiano, ma
Salùt. s. m. Saluto. Salutazione. Salutare. che talora potrebbe fare al bisogno.
Levà el salut o Negà el salut. Tener Pretension de salvass senza merit.
favella ad uno. Cessar di salutare uno. V. in Pretension.
Salut. s. f. Sanità, e lat. Valetudine. Salvà la cavra e i verz. V. in Vérz.
A la soa salut. Alla sua salute – Bere Salvà la panscia per i figh. V. in
alla salute di alcuno (“tosc. – T. G.). Figh.
Avegh minga salut de trà-via. Tro Salvand el mè. Sal mi sia. Parole
varsi in poca sanità – Nulla est mihi di buon augurio che si dicono nel
salus dataria dicevano i Latini. ragionare di qualche mala ventura.
Avegh ona salut de ferr. Avere sa Salvand la grazia de Dio. Salvando
nità erculea. la grazia di Dio(T. G.). E dicesi di
Ciappà salut. Raccattar di salute. cibarie che si abbiano per cattive.
Fà ben a la salut. Essere salutifero Salva salva. Alla larga sgabelli. Si
o salutare o salutevole o salubre. usa dire per allontanarsi da pericoli.
SAL (97 ) SAL
Salvà vum. Dar salute ad alcuno. Salvand. Salvo. Eccetto. Salvand el bat
Difendere. Trarre dal pericolo. tesem, l'è ona bestia. Salvo il batte
Vatta salva. Guarda la gamba. Vale simo, è una bestia( tosc.)
non t'arrischiare, abbi l'occhio. Salvareginna. Salveregina. Orazion nota.
Salvàa. Salvato. Salvareginna.fig.Cavallaccio. Rozza. L'Ha
Salvacondott. Salvocondotto. (Venez. ridelle dei Fr. -

Salvadanée. Salvadanajo. La Musina dei Salvaziòn. Salvazione. Salvagione. La salu


Salvàdega Satrapa(Fag. Cav. par. I, 15). te eterna dell'anima. Anda in locugh de
Salvàdega. Ad. di Erba, Tèrra, Piànta. V. salvazion. Venire a salvazione. Andare
Salvàdegh e Selvàdegh. sust. masc. Sal a salvamento – Andare a franchigia.
vaggina. Salvaggiume. Salvaticina. Sel Sàlvo che. Salvochè. Salvo che. Fuorchè. .
vaggina – in qualche caso Cacciagione, Sàlz. Fiammasalsa. Erpete – Eritema –
e alla lat. Venagione. Tutte le specie In generale il nostro popolo nomina
d'animali che si pigliano in caccia, per Salz quasi tutte le efflorescenze
buone a mangiare. cutanee le quali il medico specifica
Salvàdegh. ad. Silvestre. Salvaggio. Sel per più nomi diversi.
vereccio. Salvatico (Boccacc. Decam. Salza. Salsa. Salsamento.
Nov. 98) – ed anche Disabitato. Ro Salza bianca. Salsa bianca. V. sotto.
mito. Solitario. Salvatico. Salza cont i scigoll. Salsa con le
Avegh del salvadegh. Sentire o Sa cipolle (id. ivi). -

per di salvatico. Lo diciamo comune Salza de craot.... Salsa di cavoli salati.


mente del brodo. Salza de cornaa.... Salsa di cornie.
Deventà salvadegh. Inselvatichire. Salza de caper. Salsa di capperi. Le
Salvàdegli. Camporeccio. Contrario di bocce de'capperi conce con sale e aceto.
Ortolano o sativo o ortense. Salza de ciapetti chiamano alcuni per
Salvadegon. Salvaticaccio(Ingann. iI, 5 – eufemismo la Salza de grattacuu. Salsa
Cr. 1692 pref).Salvaticone.Salvaticonac di grattaculi(“tosc. – Targ. Ist. II, 454).
cio. Salvatichissimo. V. anche Rustegon. Salza de limon o Salza bianca. Salsa
Salvadegòtt. Salvaticotto. Salvatichetto. bianca (Tan. Econ. 554 – Alleg. 1 o6).
Salvaticuccio. Salvatichino. Salza de salmi. . . . . Salsa da sal
-

Salvadegùmm. Bastardume nelle piante. vaggiume. V. anche Salmi.


Salvadegùsc. Salvaticume? Salza de tomates. Salsa di pomidoro.
Salvador. Salvadore. Salvatore. Nome pr. Salza d'inciod. Salsa d'acciughe.
Vess de la compagnia de san Sal Salza dolz e brusch...Salsa agrodolce.
vador. V. in Compagnia. -
Salza genovesa. Salsa alla genovese.
Vorè fa stà el Domm in san Sal Salza picant. . . . . Salsa piccante.
vador. V. in Dòmm. -

Salza verda. Salsa verde Alleg. 1 o6 –


Salvaguardia. Salvaguardia. Scappi Op. p. 15 e pass.) Sp. di salsa di
Salvamént. Salvamento. varie qualità (Tamara Econ. 1 o6 e 1 o7)
Rivà a salvament. Arrivare a salvo o fatta col sugo di erbe crude; la Sauce
salvamente o a salvamento - alla meta. verte fr.: noi però intendiamo anche
Salvàn che i Br. dicono El Léntegh. La più comunemente quella fatta col prez
Fantasima; e dottr. 1:fialte. Incubo. In zemolo intriso in olio ed aceto, a cui
comodo per cui talvolta fra il sonno e talora s'aggiugne la tritatura d'aglietto
la veglia ci sembra essere oppressi da o di cipollina, cioè la l’inaigrette de Fr.
grave peso, il che ci rende impotenti al – Fagh-sù la salza. . . . . Farci un
moto. In alcuni luoghi d'Italia è detto po' di salsa; acconciare colla salsa.
Pesarolo. La nostra voce trae ſorse La famm l'è ona gran salza. Appe- .
l'origine dai Silvani dei Lat. dei quali, tito non vuol salsa. A ogni gran sete
come dei Fauni, fu detto improbos sape ogni acqua è buona.
erstitisse mulieribus. Il Caro(Lct.fam. L'è pussee la salza ch'el rost. V. Ròst.
II, 415) dice che i Silvani erano della Salzà per Bolgira (barare). V.
stessa forma degl'Incubi; e Servio che Salzapariglia. Salsapariglia. Salsa. Lo
volg. si dicevano Incubi o Incubones. Smilaa salsaparilla dei botanici.
l ol. IV. i5
SAN (98) SAN
Salzéra. Vaso per le salse (Alb. bass. in Ranran, l'amalaa porta el san. V. Ràn.
Saucière). Vaso in cui mettonsi le salse San come on corno. Saldo come un
che si pongono in tavola – ln sulla pesce(“tosc. – T. G.). Sano come una
mensa Fruttiera, Saliera, Confettiera lasca. Più sano che un pesce. Verde
tengono pur sovente compagnia alla come una lasca.
Salsiera; e perchè non la volere se San de la soa vitta. V. in Vitta.
co nei dizionari italiani? San e despost. Ben disposto della
Salzètta. Saporetto. Salsa gustosa, persona – Gagliardo. Robusto.
Salzettinna. º
guazzetto. San e salv. Sano e salvo.
Salzizzón. Salsiccione? Fra noi è salame Stà san. Va o Sta sano. Modo di
crudo infarcito nel budello così detto. congedare altrui. -

Salzizzonin. Dim. di Salzizzón. V. Sàn. Sano. Salutare. Salutifero. Salubre.


Salzós. Salsugginoso(vedi il primo testo Aria sanna. Aere salubre o saluti
addotto dalla Cr. in questa voce). Che fero, e accr. saluberrimo.
induce salsedine. Per es. Vin salsos. Piatt san. Cibo salubre, sano.
V. in Vin – ed anche Salace. Sit san. Luogo salubre.
Sambiòcch. V. Scimbiòcch. Sàn. Voce usata nella frase antica San
Sambrùcca che nel contado dicono an sia a sò lough. Così a suo luogo.
che Alzètta o Fiòlda o Fioldinna. Ba Sàn. Sano. Intero.
sta. Ritreppio. Sessitura. Doppia. Quella Piatt san. Piatto intero, cioè non
filza di punti radi che si fa da piedi rotto o magagnato.
o nel mezzo delle vesti per farle di Sàn. San. V. Sànt.
venir più corte o per allungarle con Sàn. Ad. di Làtt. V.
isdrucire detti punti a misura del bi Sàna. Ad. di Fórma(ſormaggia). V.
sogno. Il provenz Hausset. Sanà (i animaj). Sanare o Castrare.
Sambùgh. Sambuco. Il Sambucus nigra L. Sanà. T. degli Uff. Sanare(Mol. El.).
Acqua de sambugh. Acqua sambu Sanàbil. Rimediabile.
cata – Fior de sambugh. V. Panigàda Sanatòdos. s. m. Panacea.
– Oli de sambugh. Olio sambuchino Sanatòria. s. f. Rescritto sanatorio – Il
o sambucino. Mol. El. registra anche Sanatoria.
Sambùgh de montagna. Sambuco mon Sanatòria. Ad. d'Èrba. V.
tano. Il Sambucus racemosa L. Sanbiòcch. V. Scimbiòcch.
Sambùgh doppi o matt. Pallon di mag Sancarlin. Zingarlino (Gagl. Voc. agr.).
gio. Pallon di neve. Maggio. Il Vibur Sp. di Cacio che sogliono fabbricar
num opulus d'alcuni bot., il Sambu nel Comasco.
cus aquatica d'altri. Sancolombàn. V. in Uga.
Sambùgh salvadegh. Ebbio. Sambuchella. Sanculòtt. . . . Propr. Sbraculato, senza
Sambuco erbaceo o salvatico. Il Sam brache, sbracato. Nome sotto cui fu
bucus ebulus L. rono conosciuti anche fra noi dopo
Saminà. Esaminare, il 1795 tutti que bagaglioni che se
Samparègl. Senza pari(Gh. Enc.). V. guirono in Italia l'esercito francese.
Samparèll. ;
Zamparell. Sànder. l Sandalo rosso. Legno tintorio
Sampéder. Ad. di Pér, Pòmm, ecc. V. Sandol. e da impiallacciature che si
Sàn. Sano. Contr. d'Ammalato. ha dal Pterocarpus santalinusL.
A lavorà pocch se sta san. La poca Sandràcca. Sandaraca, Sandracca. Spe
fatica è sana. cie di gomma nota. (monie.
Cerca destà san voi! Sla sano. Modo Sanſassòn (Ala). Alla buona. Senza ciri
di salutare altrui nel congedarsene. Sanfoin. Lupinella. Lupino selvatico. Lu
Chi va pian va san, chi va fort pinello. Edisaro. Feno sano. Fieno
va a la mort. Chi va pian va ratto. maremmano. Sanofieno. Erba detta an
Pian piano si va sano. che dai Francesi Sainfouin. L'Onobry
Fà san. V. Sanà sig. 1.” chis italica dei botanici.
Quand s'è san, tutteoss è bon. Ai Sanfò gna. Scacciapensieri. V. Zanfòrgna,
sani tutte le cose son sane, Sangall. V. in Tia,
SAN ( 99 ) SAN
Sangerman. Ad di Pér. V. El bon vinel fa bon sangu. V. in Vin.
Sangiacom. Ad. di Pér, Pòmm, Pèrsegh. V. El ghe l'ha in del sangu. Lo ha nelle
Sangiovann. Ad. di Nos, Pomm, ecc. V. ossa. E così fatto da natura. Lo ha per
Sangrùtt dicono alcuni per Sajùtter. V. abito; e scherz. È di tal cornatura.
Sangu. Sangue. El sangu l'è minga acqua o vero
Al primm sangu. Al primo sangue El sangu el sporg. Le carni tirano
(Dav. cit. dal Gr.-Fag. Rime V, 274 e. l.). (Machiav. Mandrag. III, 3). Il sangue
A l'ultem sangu. A guerra finita(Mo tira. V. in Acqua.
nig. Serv. nob. lI, 55). All'ultimo sangue. El sò sangu. Il proprio sangue. I
A morte(Fag. Rim. V, 274 e. l.). consanguinei – Il sangue proprio. I
Andà a sangu. Andare a sangue, a propri averi, il suo.
cuore, a genio, all'animo. Dar nel Fà sangu. Sanguificare – Venir al
l'umore. sangue – Andare a sangue. Farsangue.
Andà el sangu al coo. Andare il san Fà sangu sul sò. Far sangue. Aver
gue alla testa dall'ira(“tosc. – T. G.). mero e misto imperio.
Andà in tant sangu. Dar la vita. Far. Gelà el sangu in divenn. Agghiac
consolazione o utilità grande – Toc ciare il sangue nelle vene.
car l'ugola parlandosi di cibi. Indolzì el sangu. Dolcificare il san
Andà sangu. Andar del corpo sangue. gue(“tosc. – Tom. Giunte).
Andà sottsora el sangu. Farsi al I sangu hin minga tutt instess. I
trui tutto cercone il sangue(Noz. di Maca sangui non sono tutti a un modo.
V, 5). Rimescolarsi. Lavorà o Fà i robb cont el sangu
Andà tutt a sangu. Andare o An a la gora. V. in Lavorà e in Góra.
darne il sangue a catinelle. Moeuv el sangu. Rinfrancare il san
A sangu cald. A sangue caldo. Nel gue (Pasta Diz. med.), ravvivarlo con
bollore della passione. una tenue sanguigna o col moto, ecc.
A sangu fregg. A sangue freddo – O merda o sangu. V. in Mèrda.
A senno posato – Coppà a sangu fregg. Pagarev mitaa del mè sangu. Pa
Trucidare a sangue freddo. gherei un occhio l'avere, l'ottenere, ecc.
Avegh bon sangu con vun. Aversan Restà senza sangu adoss. Restare o
gue ad alcuno (Castigl. Cortig. I, 151 ). Rimaner senza sangue. Perdere il san
Avegh el sangu che buj o Avegh el gue. Non rimaner sangue addosso.
sangu in di cavij. V. più sotto. Sangu bleù. Il divino antiquissimo
Avegh minga bon sangu con vun. sangue (Parini). Sangue nobilissimo;
Avere il sangue guasto con alcuno(Fag. sanguen diis oriundum. Avegh el sangu
I, 178). Non avere a sangue alcuno. bleu. Venire dalla o Essere della costo
A vess dolz de sangu no se fa mai la d'Adamo. Esser d'antichiss.º nobiltà.
guadagn. Chi pecora si fa, il lupo se Sangu de dragh. Sangue di drago (in
la mangia, ed anche Chi è troppo scru lagrima, in pasta, da maniscº Tar. fir.).
poloso non fa mai ricchezza. (dia. Sangu denas. Sangue dal naso; dottr.
Bon sangu. fig. Buon sangue. Concor Epistassi.
Buì el sangu in di venn o Avegh el Fà vegni-giò sangu denas. Far uscir sangue
sangu in di cavij o Avegh el sangu dal naso(Nelli All. di Ved. I, 1 e 2).
che buj. fig. Bollire il sangue. Patì el sangu de nas. . . . . Esser facile
Caggià o Scaggià el sangu adoss. a far sangue per le narici.
Agghiacciar il sangue nelle vene. V. an Vegni-giò sangu de nas. Far sangue per
le narici.
che più sotto Restà senza sangu, ecc.
Cavà sangu. Cavar sangue. Trarre o Sangu de porscell. Dolce. Dolcia.
Scemare o Torre o Tirare o Trarsangue Sangu de puvion o Sanguin. fig. . . .
- Fass cavà sangu.Cavarsi sangue – Tor Sangue debole, scolorito. Avegh on
nà a fass cavà sangu. Ricavarsi sangue. sangu de puvion. Essere di gentile
Cavà tutt'el sangu. Dissanguare. sanguinità.
Ciappà a sangu fregg. Cogliere uno Sangu de scimes. Lo stesso che Coeur
ad animo riposato. de scimes. V. in Coeur.
SAN ( Ico) SAN
Sangu fregg. Sangue freddo(T. G.) Sangue della luna! (Cini Des. e sper.
Sangu gross. . . . Sangue polputo. I, 1. Sangue del nico mio! Corpo del
Sbocch o Sgorgh de sangu. Sbocco mondo o del diavolo. V. Dinna.
di sangue(“tosc. – T. G.). Un trabocco Sanguanà. Sanguignare (Mach.). Sangui
di sangue – Noi usiamo quelle due nare. Versar sangue.
voci solo parlando di emorragie per Sanguanàa. Insanguinato.
bocca. I Toscani usano Trabocco an Sanguanèlla. V. Sanguinèlla.
che per le emorragie uterine ed altre. Sanguanént. Sanguinolento. Sanguinolen
Scaldass minga el sangu o Ciappas te. Sanguinoso. Insanguinato.
sela minga calda. Pigliarsela consolata. Sanguanin. Fungo lapacendro buono che
'Pigliarla a un quattrin la calata. goccia liquore color di zafferano del
Sentiss a dà ona man in del sangu. Micheli). Sp.. di fungo mangereccio
Sentirsi dare un balzo o un tuffo al che vegeta ne' piueti dell'A. M. e che
cuore(*tosc.). Sentirsi rimescolare. Sen è detto Agarico delizioso da Linneo.
tirsi dar una stoccata al cuore. Sanguaninna! Cospetto. V. in Sàngua e
Smenuì el sangu. Scemar sangue in Dinna.
(Cresc. Agr. IX, 14 e altrove). Sanguanin! Corpo del mondo o del dia
Stà semper li cont el sangu scag volo. V. Dinna.
giaa o sottsora. Star sempre a sangue Sanguanon de bia. V. in Sàngua e
rimescolato (“tosc. – T. G.). in Dinna.
Sudà sangu. fig. Sudar sangue. Sanguanònna. V come sopra.
Tirà-sù sangu. Aver un trabocco di Sanguàsc. Sanguaccio.
sangue. - Sangubiòcch. V. Scimbiòcch.
Toeiù el sangu. Dissanguare – Toeü el Sàngu de dragh. V. in Dragh.
sangu a on porscell, a on puj ec... Dis Sàngue de bacco o debacco baecon. V.
sanguare un majale, un pollo e sim. per in Sàngua e in Dinna.
far del sangue migliacci, torte, fritture. Sanguètta. Sanguisuga. Mignatta. Sansu
Trà sangu. Sanguignare(Mach. Cliz. ga – Di questo verme noi conosciamo
1V, 2) Sanguinare. Dicesi delle carni due specie: l'Hirudo medicinalis L.
non ben cotte affatto; una braciuola che diciamo propriamente Sanguètta,
di manzo all'inglese deve sanguignare. e la Hirudo octoculata che specifichia
Trass tutt'a sangu che anche dicesi mo per Scisciàttora. V. – Dei due
Pari on becchee. Sanguinare. Ai tempi dischi che ha la sanguisuga quello
rom. dei battuti Disciplinarsi a sangue. del capo è detto Capula, quello della
Trà-sù sangu, V. sopra Tirà-sù, ec. coda Cotila.
Vess de bell sangu... . Essere ver Taccà i sanguett a vun. Cacciar le
miglio, rubicondo, latte e sangue. mignatte a uno(Targ. At. Ac. Cim. Ill,
Vess senza sangu. Essere esangue – 4o8). Attaccarle (ivi 41 1).
Essere pallidissimo. Sanguètta fig., e anticamente secondo il
Vorè cavà sangu d'on mur. Voler Var, mil. Raspegón. Segavene. Sega
trarre o cavare dalla rapa sangue. vine. Mignatta delle borse altrui. Sas
Voler tirar sangue da un sasso. sello. Persona che sempre tirannizza
Sàngu. Sangue. Stirpe. Famiglia. (gue. altrui pel suo interesse.
Prenzip del sangu. Principe del san Sanguettà. Cacciar le mignatte a uno.
Sàngua ! o Sanguanin o Sanguaninna! o Sanguettàda. . . . . Una cacciata di mi
Sanguanònna! o Sanguanon de bia! o gnatte.
Sangua de bio! o de di de nocc! ) Sangue Sanguin. sust. m. V. Sangu de puvion
Sangua de fraa de legn! di un in Sàngu.
Sangua de mi ! Turco Sanguin. ad. Sanguigno. Sanguineo.
Sangua de quell can ! nero Sanguinàri. Sanguigno(Burch. Son. p. 2o9).
Sangua d'on biss! (Fag. Deccaro(Targ. in At. Ac. Cim. II, 1, 51).
Sangua d'on can barbin ! Un ve Noi lo diciamo esclusivamente di mc
Sangua d'on corno! rO alm. dico tutto flebotomia.
Sangua d'on orinari cusii! II, 14). Sanguinàzz. V. Busecchin.
SAN ( 1oi ) SAN

Sanguinèlla o Sanguanèlla o Sanguinètt Sanmartinna. Ad. d' Ùga. F.

o Sanguininna. Sanguine. Rinsanguine. Sanmichée. Sgomberatura(Fag. Cav. parig.


Arbusto che è il Cornus sanguineaL. II, 17). Fà sanmichee. Tramutare.
Sanguinèlla detta anche Sanguanèlla, Er Sanparèll. V. Zamparèll.
bajaroeüla o brugaroeüla o rugaroeùla Sanpéder. Ad. di Èrba, Pòmm, ecc. V.
o Covètta. Sanguinella, Sanguinaria, Sanquintin. V. Quintin.
capriola. La Digitaria sanguinalis dei Redù o Trà in sanquintin. Mettere
bot. colla quale i ragazzi, ficcandosela alcuno in un guscio di noce(Caro Let.
nelle narici e premendo le alie del ined. II, 194). Ridurlo a zero.
naso, promuovono per ischerzo l'epi Vess redutt in san quintin. Esser

stassi. Nel contado quando fanno tale ridotto all'un via uno o all'un vi uno

giochetto sogliono dire Erba bruga (Pan. Poet. II, vi , 55).


raeula ven-giò sangu a pissaroeula. Sansessìa o vero Sia che sansessìa. A

Sanguinètt. Sanguine. l V. Sanguinella ogni patto. A ogni costo. Sia che san
Sanguininna. v. c. br. sig. 1.° sessia intercede pro nobis. Sia che
sanguinosòra dicesi in alcune parti dell'A. vuole, lasciamo ire.
Mil. per Pissasàngu. V. Sanson(on). Un Mastaccone. Un Bastracone.
sangùtt dicono alcuni per Sajùtter. V. Pari on Sanson. Aver forze erculee.
Sanjàcom. Ad. di Pèrsegh, Pér, Peritt. V. Vess minga on Sanson, ma tirà-là...
Sanisc. Voce usata in San sanisc. Sanissimo. Avere una mezzana salute.
Sanitàa. Sanità. Noi usiamo questa voce Sansossì (dal fr. Sans-souci). Spensierato.
nei soli sig. forensi di Apatista. Indifferente.
Comess de sanitaa che il volgo dice Sànt. s. m. Santo.
Lanziàn. V. A dispett di sant. V. in Dispètt.
Ofizzi de sanitaa. Ufficio sanitario. Avegh on bon sant in paradis. Aver
Sanitàri. Sanitario. Ofizzi sanitari, Co qualche santo o qualche buon santo in
mission sanitaria, ecc. paradiso. Aver qualche gagliardo pro
Sanmàrch. Per saetta (Pan. Poet. I, xxv III, lettore, (Dio.
5). A terra cavolini! Quando ad alcu Chi ama Dio ama i socu sant. V. in
no è convenuto adattarsi a cosa che Dà el sant. Intonare. Domandare
ei non voleva il volgo suole dirgli dalla lontana. Toccare un tasto. V. Sas
fra noi San March l'è ona bella gesa sàda – S usa anche per Dar conve
od anche semplicemente San March. gno o posta, e per Temperar la ce
Per esempio si dirà: Gh'eel andaa tera con altri, cioè esser con esso
poeü?... Sanmarch. V'andò poi egli?... d'accordo.
Certo, forza fu che ei ci andasse o De chi e doman on quei sant pro
gli convenne andarci a marcia forza. vedarà. Cavami d'oggi e mettimi in
I Lucchesi direbbero in questo stesso domane.
caso ſig. Arancio per amor, limon per El dì de tutt i sant. Ognissanti, e
forza; il quale traslato proviene dal anticamente Tusanti.
l'uso positivo di poco premere gli El farav perd la pascenza a on sant.
aranci agri se l'aranciata non ha da V. in Pascénza. (Diàvol.
tornare amara anzichè agrodolce, e di Fà el diavol per deventà sant. V. in
moltissimo premere i limoni se la limo Gh è on sant per i ciocch e per i
nea ha da riuscire di buona fatta – bagaj. . . . . . I fanciulli e i briachi
Pare che la nostra frase abbia origine campano da mille pericoli ch'e' non
da quanto accadde fra Papa Alessandro par vero, e perciò noi diciamo che
III e Federigo II Imperatore, intorno essi hanno un santo in ajuto. L'a on
a che veggansi le storie del tempo. dieou per leis ibrougnos, un per leis
Sanmartin. San Martino. enfans, dicono anche i Provenzali.
Fà sanmartin. Sgomberare. Far tra I sant moderna hin come el corna;
mute coloniche. dur, stort e bus. . . . . Bacchettoneria
Vegnì el sò sanmartin. ... Giugner e inumanità, ignoranza, vanità vanno
la sua ora, ridursi il nodo al pettine. di conserva.
SAN ( 1o2 ) SAN
La gesa granda e pocoh i sant. V. in Sàntal inter. Oh santa! e cont. Oh santo
Gésa. E s'usa dire altresì quando taluno linna ! Santi numi del ciel, che dite mai!
vuol isfoggiare oltre le proprie forze. Santa-Bambinna (ona)... Rametto rappre
Lassa stà i sant. Scherza coi fanti e sentante la Santissima Vergine in fasce.
lascia stare i santi. Santabàrbora. Santa Barbera nelle navi.
On quej sant me juttarà. Qualche Santacròs. Santa Croce.
santo ci darà di mano(Aret. Tal. III, 8). Santacros. ſig. Un subisso. Un nuvolo – On
Qualche santo ci aiuterà. Cosa fatta santa cros de gent. Un mondo di gente.
capo ha. Il tempo ci darà consiglio. Santagustin. T. di Stamp. Silvio. Sorta di
Sant in gesa e diavol in cà. . . . I carattere da stampa, ch'è di mezzo
santinfizza sono sempre intolleranti, fra il testo d'Aldo e il testo; è detto
e perciò insopportabili in famiglia. anche dai Francesi Saint Augustin.
Son minga on sant de fà miracol. Santamargaritta(Pèrsegh.). Pesca lugliola.
V. in Miràcol. Santarèll. Mezzosanto (Lasca Cena III,
Tirà-giò i sant. Strizzare i limoni Nov. 8 in fine.) Santarello. Santerello.
davanti ai santi(“tosc. – poem. aut. Santarèlla. Santina.
pis.). Per parer buoni fare intorno alle Santasantòrum. Coro. Santassanctorum.
immagini dei santi il collo torto; fare Odeo. Il Propiziatorio dell'Antico Te
il graffiasanti. Stà in gesa a tirà-giò stamento. Vorè entrà in santa santo
i sant. Grattare i piedi alle dipinture. rum. Volersi ficcare.
Dicesi di que beghini che escono Sànti. Voce che usiamo così in
sempre ultimi di chiesa. I Fr. direb Di santi. Danari. V. Danée.
bero che Ils balayent l'église. No gh'è nè santi nè madonna. Non ci
Tutt i sant vocuren la soa candila. è redenzione. È giocoforza che... Non
V. in Candila. c'è riparo – V. anche Redenziòn.
Vess on sant o on santomm. Es Santificà la festa. Santificar la festa.
sere un santo, cioè uomo dabbene. Santificetur. Voce usata nella frase
Vorè andà in gesa a despett di sant. Vess on santificetur. Essere madon
Ficcarsi. Intromettersi prosontuosa na Verdiana che pare il santusse (Cec
mente, e in luoghi dove ci sia vietato chi Ass. I, 2). Essere una schifa 'l po
l'ingresso o dove uno sia mal veduto. co, una monna onesta. Artatamente
Vorè stà in paradis a despett di fare la modesta e la contegnosa – Es
sant. V. in Paradis. sere uno spigolistro parl. d'uomo.
Sànt. agg. Santo. Santissem. s. m. Il Santissimo Sagramento.
Anima santa. Anima santa pos. e ſig. On poo per la gesa e on poo per el
Legn sant. Legno santo. santissem se tira-là benissem. V. in
Mangià on boccon in santa pas. Santissima. Eucaristia. (Gésa.
Mangiar un boccone in santa pace(“tos.). Fà la Santissima. Comunicarsi.
No vedè quella sant'ora. Non veder Santitàa. Santità. Santimònia. -

l'ora. Parer un'ora mille. La santitaa la consist minga in di


Per Santa Coronna. Per l'amor di smorfi nè in di pagn. La santità
Dio. Senza pagamento, senza mercede. - - - - - - - - . non sta nel manto,
Il nostro Luogo Pio di Santa Corona Nè in portar cappellacci da graziani,
somministra gratuitamente medici e La mappa al mento e il coroncione a canto;
La santità comincia dalle mani. . . .
medicine agli ammalati poveri della
città; di qui il nostro dettato. cioe Dall'opre.... non dai vestiti strani.
Santa donna. Santa donna. (Fag. Rime II, 22 3, e. l.)
Santa Sed. Santa Sede. Santitàa. Santità. Soa Santitaa. Sua San
Santo Pader. Santo Padre. tità. Il Papa.
Tutta la santa nocc. Tutta la notte Santòcc. Santinfizza. Ipòcrita. Graffia
quanto ella è lunga(Mag. Let.sc. II, 165). santi. Picchiapetto. Torcicollo. V. Beàt.
Tutt el santo di. Tutto il nato di. Santocciarìa, Santocchieria. Ipocrisia.
Tutto lo intero dì. Santo-ciòd. Santo Chiodo che si venera
Sànt. Ad. di Vin. V. nella nostra Metropolitana.
SAR (1 o3 ) SAR
Santolinna (Oh). Esclam, cont. simile alla simile le merci o le persone in tem
nostra Oh santa! V. po di contagio o di guerra.
Sant-Omèr, San-Vincénz. V, in Tabàcch. Sarà la bocca, la porta, la stalla. Chiu
Santuàri. Santuario. der la bocca. Serrar l'uscio, la stalla.
Santus che i cont. dicono El Santùss. ... Sarà oeucc. V. in CEùcc.
Al Santus. ... . Al Sanctus della Messa. Sarà on vassell. . . . . Fare che una
Sànzara. Salicchia(“lucch.). Ossalida. botte stia immota sui sedili calzando
Sanzarèlla. Osàlida. Acetosella. Erba la dai lati con quattro biette le quali
Sànzera. nota. diciamo saraj. -

Sanziòn. Sanzione. Ratificazione. Sarass-giò el temp. Chiudersi il tempo


Sanziona. Sanzionare(Mol. El.). Sancire. (Lasca Cena introd.).
Sàor o Sàur o Sàvor. Sauro. Soro. Saro. Sarass-sù. Serrarsi in casa, in chio
V. in Mantèll de cavall (color di terra Sarà-sù. Chiudere. Serrare. (stro.
gialla bruciata). Sarà-sù. Conchiudere,
Sapientòn. Il sapientissimo de savj. Sarà-sù bottega. Serrare il traffico
Sapientòn. ironic. Saccentone. Pesamondi. (Lippi Malm. I, 82).
Sapientònna. Dottoressa. Salamistra. Arci Sarà-sù in busiroeula. Socchiudere.
fanfana. Salamona. Saputoma. Rabbattere.
Sapienza. Sapienza. Sarà-sù i oeucc. Serrar gli occhi.
Balsem de sapienza. Balsamo di sa Turarsi gli occhi.
pienza(Fag. Av. pun. III, 7). Sarà-sù i stroppaj. . . . . Conchiu
Dent de la sapienza. V. in Dént. dere, terminare, definire.
Sapoeür. T. Mil. Zappatore. Guastatore. Sarà-sù la lettera. Finire, Chiudere,
Marrajuolo. Dal fr. Sapeur. Serrar la lettera, ed anche Ripiegarla.
Saponària che le donnicciuole dicono an Sigillarla. Serrarla.
che Savonada o Savonètta. Saponaria. Sarà-sù la soeula. V. in Soeüla.
Saponaja. Erba che s'usa per lavarlero Sarà-sù tutt'intorna. Cignere. Cir
be di colore gelosò perchè non ismonti. concignere. Circondare. Circumcignere.
Sarà. Chiudere. Serrare. Rinserrare.
Avè saraa-sù. Aver chiuso bottega. Sarà tra la porta e la pusterla. Strin
Avere terminato di fare checchessia, gere fra l'uscio e il muro.
come le femmine di figliare e sim. Sarà-via. Serrare. Riporre. Mettere
Chi ben sara ben derva che altri in serbo sotto chiave.

dicono Chi ben liga ben desliga. Chi Tornà a sarà-sù. Riserrare.
ben serra ben trova. La buona cura Sarà. Rammarginare. Ammarginare. Sal
caccia la mala ventura. dare. Cicatrizzare. Rimarginare.
Sarà-adoss. Serrare il basto o i panni Sarà (parl. di cavalli). Pareggiare il dente.
addosso altrui. Serrarsi addosso o at Avè saraa o Avè saraa-su. Aver serrato
torno a checchessia. Incalzare. o pareggiato il dente(Nel. Am.dis. II, 1o).
Sarà-adree a vun. Perseguitare. Sarà. m. b. Salare. Insalare. V. Salà.
Sarà a la vitta. Serrare alla vita. Sàra o Sarra.... Sp. di gora o tura o rac
Sarà certi numer al lott. Accecare o colta d'acqua, fatta nelle avvallature
Escludere alcuni dati numeri al lotto? montane o presso alle fiumare che
Sarà-dent. Racchiudere. Rinchiudere. sboccano ne laghi, nella quale raccol
Inchiudere. gonsi le legne tagliate ne'monti, affin
Sarà-foeura. Escludere. Serrar fuora chè data l'uscita all'acque, queste tras
d'alcun luogo – in sig. di Stoppà-sù. V. portino seco al basso le legne stesse.
Saragh adoss a vun. Fare un serra Saràa. Serrato. Chiuso.
serra? ad uno(Guad. Poes. Naso st. 51). Anda saraa. Camminare chiusamente.
Sarà-giò. Socchiudere. Dormi saraa. V. in Dormi.
Sarà i oeucc per Morì. V. Parlà franzes saraa. . . . . Parlar
Sarà i pagn adoss a vun. V. in Pàgn. il francese o simile così sveltamente
Sarà i pass. Negar pratica. Non am che riesca difficile intendere a chi non
mettere in una città, in un porto o ne sia peritissimo alla volta sua.
SAR ( 104 ) SAR

Saraa-giò. Chiuso. Serrato, Rinserrato. Saradura a scrocchett. Serratura a


Saraa-giò o Saraa in del stomegh. sdrucciolo o a colpo.
Infreddato grave. Costipato forte. Saradurinna. Toppetta. Dim. di Toppa.
Vess saraa-giò. Far culaja. Parlan Sarafila. T. Mil. Serrafila. L'opposto del
dosi di tempo, dicesi quando l'aria Capofila.
è tutta nuvoli e minaccia pioggia. Saràgli. Serraglio.
Saràa v. cont. per Salàa. V. Saràj. Calzatoja? Nome di quelle biette
Saràa. Ad. di Ciàr, Tròtt, ecc. V. di legno colle quali si calza la botte
Saràcca e Saràcch. Salacca. Pesce noto sui sedili perchè vi stia immota. Ar
che è lo Sparus Sargus L. – Le Tar. tefatti di proposito sono a mo' di pri
ſir. scrivono anche Saracca – Il Pan. smi triangolari di legno; asciati alla
(Av. I, 62) nomina Salaccai que” che buona sono tappi o biette d'ogni fog
vendono le salacche. gia; talora anche le schegge di pietra
Saracch d'Inghilterra. Salacche di o simili ne sogliono tenere le veci.
Inghilterra. – de Spagna. S di Spagna. Saràja. . . . Ne' torcolari da vino a pie
Tirà saracch. Sagrare. Sagramen tra sono così chiamati que” cunei che
tare. Bestemmiare. si ficcano l'uno sopra e l'altro sotto al
Saràcca. fig. che anche dicesi Sardèlla. cappello nelle cave dei ritti (vergen)
Staffilata. Spalmata. onde reggere il lavoro del torcolare.
Saràcca. gergo. Lo stesso che Mèlla. V. Saràja. Serraglio d'archi.
Saràcch. s. m. per Saràcca. V. Saramànegh. . . . . Ag. di Coltello da
Saraccònna. Salaccone(“tosc.). serrare o a molla o da tasca, cioè
Saràda. . . . . Nelle balze o sia ne coper che ha la lama mobile e da potersi
toni (scerp o cascad) delle cassette dei riserrar nel manico; la Jambette o il
cocchi da parata è quel rigiro di gal Couteau à charnière de Francesi.
lone o di guernizione che sta fra il Saramént Serrame. Serratura. Ciò che
passamano del sedere e la vera calata, tiene serrati usci, casse, e sim. –
come per cornicione di quest'ultima. Serramento ne' diz. ital. vale l'azion
Saràda o Sarada de l'involt. T. de For del serrare, la Conclusio dei Latini.
naciai. Serraglio? Quello strato di Saramént. s. m.pl. Impostami(Gior. Georg.
matton crudi che nella fornace è di VIII, 2o5 – Gior. agr. I, 179 – Bandi
mezzo fra gli addentellati (dentad) e Leop. 1777 – Mol. El.). Imposte. Così
il cavaliere (cavall). È ordinato esso diconsi gli usci, le persiane, le ve
pure a mo di addentellato, ma con triate, ecc.
più larghi intervalli. Saramént. Intasamento. Intasatura di naso.
Saradùra (in genere). Serrame. Serratura. Sarament de gola o in gola, desto
Saradùra (in ispecie). Tóppa. Sorta di megh. Costipazione –Ansima-Ambascia.
serratura fatta di piastra di ferro con Sarànda. V. Serànda. -

ingegni (contracc) corrispondenti a Sarànt – Come sarani a di? Vale a dire?


quelli della chiave, la quale per aprire (*tosc. – T. G.). Modo di chiedere.
e serrare si volge fra quegli ordigni. Sarasàra. Un serra serra. Un leva leva.
Le sue parti sono Un bolli bolli. Dicesi quando alcuna
Cadenazzoeu. Stanghetta - Cartella. gran quantità di popolo adunata in
Piastra = Bochetta. Scudetto. Bocchetta qualche luogo si sia partita in un
= Entrada o Bus. Feritoia = Asett. Pie subito e velocemente e a sbaraglio.
gatelli – Molla. Molla – Spina. Ago - Sarcàsmo. Sarcasmo. Ironia amara.
Mostacc. Piastra a cassetta (Palastre Sardèlla.Sardella(“fior.).Sardina(“sanese).
dei Fr.)= Capellett. Coperchio. Cassetta Sarda. Pesce: è la Clupea Sprattus L. –
= . . . . Contrammolla – . . . . Fermo Sardella de fiumm. Scarabina. La Clu
della stanghetta - Contramostacc..... pea alosa parvula Poll. – S. de lagh.
Saradura a bolzon. rin Maggètta. Sardena. La Clupea alosa minor Poll.
Saradura a maggetta. so
Sardella. fig. Un sacco di mestoli(“tosc.).
Saradura a ona mandada, a dè man Donna magra.
dad. Toppa ad una o a due mandate, Sardèlla. ſig. Palmata. Spalmata. Staffilata.
SAR ( 1o5 ) SAR
Sardellìuna..... La sardella mezzana che - Boschett de sares. Salciaja. Salceto.
i Veneziani dicono Palaziola, e la mi Salicale.
nima detta anche da essi Sardellina. Capell de sares. Cappelli di trucio
Sardellin. v. cont. per Saracca. V. lo?(Tar. fir) Cappello fatto con trec
Sardin dicono alcuni il Tarlis gross. V. cia di salcio.
Sarègn. V. Serègn. Dà el sares. . . . . Fermar col sal
Sàres. Salcio. Salice. Salce. Albero di più cio la vite – Dà el sares al capiocu...
specie, come Salcio duro da far ceste, Legar fra loro i quattro pali del così
Salcio empolese, fragile o gentile o san detto capiau. I tralci tendoni stanno
Giovanni.Salcio diacciolo o diacciato,ec. fuori per di sopra questo salcio.
Sares bergamasch. V. sotto Sares ross. Vioron de sares. V. in Viorón.
Sares bottinna. Salicone. Saligastro. Sareséra. Salciaja(Last. Op. I, 7o). Salceto
Salcio bianco. Salcione. Salcio da perti – Un terreno a vetrici(gorin) dicesi Ve
che. Vetricione. Salcio perticale. Salcio triciaja(Last. Op. I, 7o). (cio.
lombardo. Il Salix alba L. Salcio che si Saresètt. Vetta. Salciolo. Vermena di sal
coltiva ne'piani bassi per sostegno delle Saresètt e com. al pl. Saresìtt. Salterello.
viti, e per ricavarne pertiche, legname Razzo. Cilindruolo di polvere artificia
per catini(baslott), scodelle, arnie, ecc. ta, che si manda in aria per allegria.
Verso il Novarese è detto Galba. Andà come on saresett. Andar come
Sares de sceppa. Salci da ceppaja. un razzo(Salite le scale come un razzo,
sares de vit. Torchio - o Biaccone mi feci ecc. Mag. Let. sc. XX, p. 565).
da collegar pali – Vette da legarle Saresett a bissa. Raganella. Razzo
matto.
viti(Giorn. agr. VII, 15).
Sares gabba. Salcio arenario. Saresètt. fig. Serpentello. Ragazzo vispo
Sares giald o Stroppéra. Salcio da all'eccesso. V. anche Diavolètt.
legare o Salcio giallo o Salcio san Gio Saresettin. Razzetto(Biring. Pir. 166 retro).
vanni o Salcio greco. Specie di salcio Saresinna in qualche parte del contado
che si pianta lungo le fosse, vicino per Saresètt sig. 1 ° V.
all'acqua, e si coltiva a capitozza, Sargént. Sergente (Gr. Diz. mil.). Sottuf
per tagliarne i virgulti che rifessi ser fiziale nelle fanterie che ha grado di
vono per legar le viti, per farne cer mezzo fra il sottotenente e il caporale.
chj di botti o simili, e per farne ce Sargent maggior. Sergente di com
ste, graticci, ecc. È il Salix vitellinaL. pagnia o Sergente maggiore(Gr. Diz.).
Sares gora che anche diciamo sem Quello dei quattro sergenti d'una com
plicemente Gorin. Vetrice. Vimine. Vin pagnia di ſanti che ha la cura supe
co. Vitrice. Vetrice panierina. Vinco riore nelle cose di quartiere, di vestia
da far panieri. È il Salix viminalisL. rio, di pulizia, ecc. – Nelle milizie
Sares matt. Salicastro. Salice salvat.” del cessato esercito italiano il sergente
Sares negher. Salcio nero. Il Salix aveva per distintivo un gallon d'oro
ripariaL. a schiancio sulle maniche dell'abito;
Sares piangent e verso il Comasco il sergente maggiore due – Nelle an
Sares piangiorento dela Chinna. Salcio tiche milizie italiane il Sergente era
che piove. Salcio davidalico o di Babi grado di stato maggiore.
lonia o orientale o piangente o penden Sarizz che anche dicesi Serizz, Scerìzz,
te. Ha rami fragilissimi, sottili, penduli. Scerisc. Selce. Selice. Gneiss. Gnesio.
Sares ross. Salcio rosso. Il Salix Gneis, Pietra ch'è un quarzo argilloso
purpurea o monandraL. È da panieri. stratificato colla mica argentina.
Gabba, Gabbetta, Gabbettinna.... Così Sarizz. Granito nero, e propr. quello a
chiamansi, secondo la loro maggiore o grana picciola e in pezzi erratici.
minor grossezza, le capitozze di salci, Sarizzètta o Scerizzètta o Scrizzètta. . .
cioè i salci scapezzati o tagliati a corona. Granitello a grana più picciola.
Gatton o Migna... Sp. di salcio sal Sarón che anche scriv. Serón o Séro. Siero.
vatico che primo mette le gemme (det Saronatt Devisiero(Pr fior. IV, 11, 122).
te da nostri cont. Minitt) in febbrajo. Sarònn. Ad. di Lègn, V.
Vol. IV. 14
SAS ( Io6 ) SAS
Sàrt. Sarto. Sartore. Sass mort. Lo stesso che Marsciùra. V.
Parolla de sart. V. in Paròlla. Sass viv. Pietra viva.
Sart de donna. . . . Sarto che la - Andà a trà di sass in l'Ada. V. Ada.
vora soltanto di vesti donnesche – Batt el sass. fig. Battere il chiodo
de militar.... che lavora soli abiti mi o il ferro.
litari – d'omm.... che lavora soli El farav inamorà i sass. Farebbe
vestimenti da uomo – de teater. . . . innamorare un cuor di marmo (Pecor.
che lavora di soli abbigliamenti per II, 5o5).
gli attori teatrali. El farav pietaa ai sass. Farebbe in
Sàrta. Sarta. La moglie del sarto o Co tenerir le pietre(Car. Let in. I, 2 15).
lei che taglia e cuce abiti da donna. El mangiarav i sass. E' divorerebbe
Sartàgna. Lodola o Allodola di prato le pietre(Monos. pag. 154).
Sartàgnera. º minore? Calandrella ? Uc Eren robb de fà piang i sass. Cose
cello che è l'Alauda calandrella L. che ne piangevan le pietre (Dav. V.
L'Alb. enc. registra anche Fratagna. più sotto). Il latino Lapides mehercle
Sartagnin. Allodolino minore? Il piccino omnes flere ac lamentari coegisset.
della sartagna, Grev come el sass de la saa. V. in Sàa.
Sartàgnola per Sartàgna. V. Ona meda de sass. V. in Méda e
Sartin. V. Sartiroeü. in Quadrettà.
Sartìnna. Sartina(*tosc. – T. G.). Sar Mèttegh-sù on sass. Porre piedi a
tora. La fattorina della sarta; ragazza checchessia (Sacch. Nov. 16o), cioè met
che lavora alla sarta per prezzo e per terlo in tacere, passarlo sotto silenzio,
imparare il mestiero. non ne parlare più – Talvolta Abbu
Sartiroeü o Sartin, Sartino(“fior. – Zanon. fare checchessia.
Rag. vana I, 1). Sartuccio(T. G.). Sar Mettèmegh-sù on sass. Mettavisi su il
torello(Min.). Sarto che rappezza, a un piè per sempre. Questa cosa sia dimen
dipresso è al sarto quello che il cia ticata o sepolta, non se ne parli più.
battino al calzolajo. Ghe s'è miss-sù on sass. Andò sotto.
Sartón. . . . Sarto di molte faccende, Mett in meda i sass de fà mur per
Sartoria.... Bottega del sarto – Nei teatri quadrettaj. Scandigliare.
Stanzone in cui lavorano i sarti. Oli de sass. V. in Òli.
Sarzì. Rinacciare(“fir. Mol. El.). V. Insarzì. Piang anca i sass. Piangon le pietre
Sarzi o Giontà tra carna e pell. T. (Tac. Dav. Ann. II, p. 74).
dei Sellai, Carroz., Valigiai, ecc. . . . . Restà de sass. Restar di sale (Pan.
Annestare pelle con pelle in modo Poet. I, X, 25). Sassificare. Impietrare.
che il nerbo, cioè la faccia superiore Sass de la Roeusa. . . . Dicesi ge
delle due pelli, sembri intatto e l'an neralmente del luogo di convegno
nestatura non appaja punto. de baronci di piazza e del ladrucci.
Sarzidùra, Sarzii. V. Insarzidùra, ecc. Sass de l'uss o Sass de la Roeusa.
Sàss. Sasso. Magio. Pastore. Boto. Figura insensata,
Sass argentin. V. Argentin, o Persona buona a nulla, che non sap
Sass de colcinna. Pietra calcare o pia o non voglia operare e lavorare.
calcarea o calcaria o da calcina. Al Sass de quadrettà. . . . Sassi o Pie
bazzano. Alberese o Sasso da calcina tre da scandigliare.
(Targ. Viag. III, 2). Sassi da far cal Sass nud. Sasso nudo(Fabbroni Me
cina (Tar, fir.). moria sulla stima dei fondi, p. 21).
Sass de mur. Sassi da far muri(ivi). Trà el sass. fig. Toccare un tasto.
Sass de gess. Sassi da far gesso(ivi). Entrare in qualche proposito con bre
Sass de la lunna, ... Sp. di pietra cal vità e destrezza. -

caria biancastra. Si veda in luogo a Vess de quij del sass de la Roeu


Crippa, a Lomaniga, a Pianetta in Br. sa. Essere un monello, un tagliabor
Sass de marmor. Pietra marmoreccia se, un baroncio.
(Soder. Colt. vit. 166). Vess on sass. ſig. . . . . Esser fred
Sass ferr, v. br...Sp. di pietra duriss. do, sasseo, statuino, marmoreo,
SAS ( 1o7) SAV
Vess on sass cont ona preia. . . . Sassinà. Rovinare. Guastare. Sciupare.
Essere due ostinati a un modo; o Es Sassinàa o Tutt sassinaa. Malconcio. Male
sere ambedue fermi reciprocamente acconcio. Fracassato – Assassinato.
in contrario sentire. (tolo. Sassinamént. Guasto. Sciupo – Assassina
Sass. Ghiajotto(“fior. – Rim.aut. pis). Ciòt Sàssola. V. Palòtt. (mento.
Batt i sass d'on sit, d' ona con Sassón. Sassone. Sassaccio.
trada e simili. . . . . Passare e ripas Sassós. Sassoso.
sar continuo per alcun luogo, aliar Satanàss. Satan. Satana. Satanasso. Sa
vi di continuo. - tenasso. Nabisso. Uomo o Fanciullo
Sàss. T. de Calzolai. Marmotta. fiero, indiavolato.
Sàss o Pedestàll di cros, di baston de Satèn..... Voce francese d'origine che
balducchin e simili. Base? fra noi, in luogo del suo naturale si
Sassàda. Sassata. gnificato di Raso, ha usurpato quello
Dà ona sassada in di veder. fig. Dar di specie di Stoffa di lana fine e lucida
una cinghiata, un bottone, una fiancata, più del brunell e del merinos, onde
una botta. Sbottonare. Sbottoneggiare. si fanno calzari, calzoni, ecc.; così
Fà corra sassad vun. Fare la sassa detta perchè lustra quasi come raso.
iuola dietro ad alcuno. Assassare uno. Satèn grò. . . . . La stoffa suddetta
Fass corr a sass. Fare a sassi o alle assai fitta e forte.
sassate. Sàtir. Sàtiro. Rozzo, salvatico.
Sassad o simili delira. Sassate delle Sàtira. Satira.
sei, di peso, traboccanti, di libbra. Satiregh. Satirico.
Trà la soa sassada. fig. Gettare il Satirizzà. Satirizzare. Satireggiare.
dado. Satirón. Satiraccio.
Sassàda. fig. Fiancata Cin Sàtrap. Sornione. Soppiattone. V. Morgnon
!
Sassàda in di veder. fig. ghiata. Botta o – ed anche Misantropo.
Bottone o Frizzo o Motto diretto altrui. Satùrna che anche dicesi Sotturna. Sa
Sassafràss. Sassafras. Sassafrasso. Sasso turnino. Maninconico. Il Sombre de'Fr.
Sassàsc. Sassaccio(Min.) (frasso. Satùrno (Estratt de. Estratto di saturno?
Sassée. v. c. dell'A. M. Sasseto. Petraja. Sàur. Sauro. V. Sàor.
Sassaja. Saùs o Savùs. Segugio. V. in Càn.
Sasséj. V. Giugà a squelloeu in Squelloeü. Savè. Sapere; e ant. Savere.
Sàsser. ? Gotazzuola. Gotazza a mano. Anca quell che cagava in lecc el
Sàssera. " Votazzuola. Pala della quale diseva ch'el saveva coss'el fava. Sa
si servono i barcajuoli per cavar l'ac pevamcelo dicevano anche que di Ca
qua de navicelli. praja.
Sassètt. Sassatello. Sassetto. Sassicello. Avè de savè. Dover sapere. T ee
Sassello. Sassuolo. Dim. di Sasso. de savè che.... Devi sapere che....
Giugà a sassett. . . . . Giuoco che Chi no sa fà no sa comandà... Chi
si fa lasciando cadere un sassolino non sa fare non sa comandare.
sopra una moneta, e apponendosi a Creden tucc de savenn. . . . Ognuno
indovinare il lato da cui rimarrà vol presume d'aver senno e cognizioni e
ta nel colpo ricevuto. - dottrina, ma in fatto poi Ognuno va
Giugà ai sassitt o al sassett. Giocare col suo senno al mercato, e là si vede
a ripiglino? Spezie di giuoco che con a mostra quanto sia.
siste nel mandare in aria, e ripigliare El le sa a la longa. Egli se la sa.
colla parte della mano opposta alla È putta scodata.
palma (e ciò con certe determinate Elle sa anca quell che passa o anch'el
leggi e a un tempo stesso) un sasso e Bigia o el Migia capellee. V. in Migia.
una moneta che vi si è messa sopra. Elvoreva saveghenminga delevà-sù.
Sassettin. Sassettino. Sassolino. Di levarsi era niente.
Sassettinoeiù. Sassolinetto. Fà de savenn. Fare il saputo, il
Sassin. Ad. di Fiör, V. saccente e simili.
Sassin de strada. V. Saltadór de strada. Fà savè. Farassapere. Far intendere.
SAV ( 1 o8) SAV.
Fin chi el soo anmì. Fin costi lo alfabeto ogni partita (Monos. p. 43).
so anch'io(Fag. Rim. II, 1oo, e l.). Sapersela. Saperla lunga (Pan. Poet.
L'è on bell savè. . . . Come fai tu, II, xxx1, 1o). Sapere a quanti dì è
Come fa egli a saperlo? Qual ragione san Biagio. Saper navigare ad ogni
per dire o credere a questo modo? vento. Saper dove il diavolo tien la
Le sa el Signor. Va sappilo tu(Fag. coda. Sapere il suo conto. Essere ac
Am. esp. II, 5). . corto, sottile, avveduto. En savoir
Le sa nissun come la sia, via de lu. long dicono anche i Francesi.
Il diritto vero non lo sa ch'egli solo. Savella polit. Saper che n'è d'una
Lu el ne sa sossenn. ironic. Ap cosa. Saperne il vero.
punto sa molto egli. Che sa egli? Savell del tal. Risaperlo dal tale.
No savè cosse ſà o cosse di o cosse Savè menà la barca. V. in Bàrca.
pensà. Non sapere che si fare o che Savè-minga o Savè nò. Ignorare.
si dire o che se ne pensare. Savè minga coss'el sia. Non sapere
No savè cosse fagh. Non saper che se sia carne o pesce.
farci. Non ci trovar rimedio. Savè minga di de nò. . . . . Non
No savè fà che a sbragià. Non sapere saper negare altrui checchessia.
far altro o Non saper altro che gridare. Savenn di barch. V. in Bàrca.
No savell gnanch l'aria.... Restar Savenn manch de primma. Saperne
cosa segretissima; rimanere abbujato. men che mai(Fag. Rime II, 2o5 e. l.).
No savè nè perchè nè percomm. Savè ona cossa de bon canal. Sa
Non sapere nè che nè come, o nè per per checchessia di buon luogo.
chè nè come. -
Savess pù. Venire a non si sapere.
No savenn nè in ne nos nè in duu S'el savess mò! Eh se sapesse!
cas che anche dicesi No savenn nè in Se po' mai savè. Non si può mai
buss nè in bass, o No savè dì quat risapere(Salv. Spin. V, 2). Frase di
ter paroll in cros. Sapere o Aver im dubbiezza, esprimente esitanza, pos
parato due h. Avere studiato in Buem sibilità di accadere, reticenza, non
me. V. anche in Nòs. sapere che cosa possa intervenire.
No voreghen savè. Non ne voler Se pò mai savè nagott. Non si sa
sapere (T. G.). -
da qua a là un fatto.
No vorè saveghen olter o pù. Non Se pò minga saveghen de tuttooss.
ne voler più sapere (“tosc.). Torsi giù Ogni bue non sa di lettera.
da checchessia. Non voler più la gat Se sa mai. A cautela. Per ogni buon
ta. Non ne voler altro. Levarsi da tap Conto.

peto. Non ne voler più caccia. Non vo Se te savesset ! Se tu sapessi !


ler più avere che fare in checchessia. Soo mì quell ch'el me costa. Io so
Savè a fondo a mennadid. Sapere quel ch'e' mi costa.
a fondo o a dentro o a menadito. Soo nanch mi. Non so. Non so che
Savè el fatt sò. V. in Fàtt. mi fare o che mi dire.
Savè fà. Saper fare. L'ha savuu fà Tant en soo come en saveva. Tanto
tant ch'el l'ha ottegnuu. Seppe tanto me ne so quantº io me ne sapeva(Salv.
fare che l'ottenne. Granch. IV, 2 – Borgh. Don. cost. III,
Savè fà a viv. Saper vivere. 2). Tanto me lo so come prima (Cini
Savè finna i minim pitt cagaa. Sa Des. e Sp. II, 1o).
pere se altri faccia uno sputacchio(Fag. Tant en soo mi come t'en see tì.
Am. e fort. III, 5). Saper fin le pisciaje Dilla a me, e io il dirò a te (Sacch.
degli abissi (Pan. Civ. 42). Nov. 2oo).
Savè la lezion. Sapere (cioè aver a Te la set minga polit. Tu non la º
mente) la lezione. sai per bene. Tu non la sai diritta.
Savè la soa man drizza che anche Te savaree giusta on bell nagott.
dicesi Savè cossa gh'è de noeuv, Savè Appunto non ne saprai verbo.
quant hin i or, Savella tutta, Savella Te see coss' hoo de ditt? o vero
longa o Savella a la longa. Aver per Voeutt che te la disa? Sai com'è ?
SAV ( Io9 ) SAV
Savè. Sapere. Aver sapore. - Sapere. Aver Fabrica de savon. Saponeria.
odore. Odorare. Sentire. Olezzare. Olire. Savon bianch. Sapon molle (da panni
Savè de bon. Saper buono. e da seta – Tar. fir.) in grossi dadi.
Savè de brus, de cuti, de magolc, Savon de Comm. Sapone molle nero.
de misciorin. V. Brùs, Cùu, Magòlc, ecc. (Tar. fir). È in grossi dadi. -

Savè de magott o No savè nè de tì Savon de Comm. fig. Soja. Quadra.


nè de mì. Saper di nulla(“tosc. – T. G.). Adulazione. El gh'ha del gran savon
Dicesi di cose inodore o insipide – e de Comm. L'è molto piallone.
ſig. Essere roba sciapa (Pan. Poet. II, Savon de Genova o Savon dur. Sapon
xxiv, 12). Non aver nè timor nè tepo sodo o in scatole o Saponetta(Tar. fir.).
re, e dicesi di cose sciocche, insulse. Savonàda. Saponata. Soluzione di sapone
Savè de pasta, de salvadegh, de in acqua calda o fredda. La Sabounetto
vin, ec. Sentir di pasta, di salvatico, ec. dei Provenzali.
Savè. Sentire o Tenere di... Sto vassell el Savonàda. fig. Saponata. Adulazione.
sa de muſfa. Questa botte sente di muffa. Savonàda per Saponaria. V. (6.
savènn de.... Pizzicar di.... Savonàsc. Saponaccio(Barg. Intr. Pel. III,
Sàvi. s. m.... Sifone ricurvo di legno che Savonàtt. Saponajo – e fig. Adulatore.
mettesi nell'imbottatojo (pidria) per Piallone. Piaggiatore.
servir di guida nell'imbottare il vino. Savonètta. Palla di sapone(Targ. Toz.
Sàvi. ad. Savio. -
Istit. III, 424). Preparato saponaceo
Sia savi, Sta savi, Stee savi. Sta appallottolato di cui si fa uso per
buono. State buoni parl. a ragazzi. isgrassare gli abiti e per levar le mac
Sia savia che te see inscì bella. Sta chie, detto Savonette anche dai Franc.
buona mia cara e bellina, si sente dire Savonètta. Palla di sapone muschiato
talora, come si ode rispondere Bella (Tass. Secch. III, 57, nota). Saponetto
on corno. E tu sei una frittella o frit moscado(Barg. Intron. Pellegr. III, 6).
tellina o frittelluzza(Lasca Gelos. III, 1). Vasetto di sapon moscato (Fac. Arl. 78).
Voregh o Andagh i savi e i matt. Saponetto. Sapone gentile e odoroso.
Esserci che ugnere. Per es. Gh'è an Savonètta per Saponària. V.
daa i savi e i matt. E ci volle del buono. Savonètta. . . . . Sp. di Orologio da tasca
Ci fu che ugnere – V. anche in Màtt. colla cassa bivalve che cela e castello
Sàvia. Ad. d'Èrba. V. e quadrante.
Savièzza. Posatezza. Quietezza.
Savii! Sapete! Savonìn. (i
Savonètta. ) Cuojovecchio(Mich. in Targ.
VI, 479). Terra sa
Savòjatona). Una doppia di Savoja. Mez Savoninna. ponacea? Sostanza pietrosa,
za-Savòja. Mezza doppia di Savoja. così detta dal suo carattere esterno al
Savojard. . . . . Dolce fatto con pasta quanto saponaceo, che trovasi nelle
d'uovo e rapato di limone. nostre cave fra gli strati dell'arenaria
Savón. Sapone. (saponaceo. (molera). Essa è talvolta un calcario
Avegh (ona cossa) del savon. Essere marnoso compatto di grana fina, ter
Ball de savon. Bolle di sapone. rosa, di frattura concoidea; tal altra
Dagh el savon. fig. Stropicciar le un'argilla calcarifera, giallognola, com
rene a uno (Bini in Rim. burl. I, 326). patta, morbida e untuosa al tatto; tal
Dar la soja, la quadra, la carne volta per fine un'argilla schistosa. È te
dell'allodola, l'allodola, la trave, gnente e viscosa maneggiata fra mano;
caccabaldole, moine, roselline. Ugne sfatta nell'acqua l'ugne, la colora, e le
re gli stivali o le carrucole. Lisciar dà al tatto le stesse qualità che rico
la coda. Insaponare. Sojare. Andare nosconsi nell'acqua insaponata, tranne
a compiacenza, a piacenza, ai versi. che il colore di essa trae al giallastro o
Dagh-sù el savon. Insaponare. al bigio sporco. Mi pare che corrispon
Desfa la barba senza savon. fig. Fare da alla specie 25.º delle pietre a base
una risciacquata, un rabbuffo (V. Fe d'allumina di Blumenbach che il ch.
lipp ); ed anche Dare un rivellino o Malacarne denomina Sapon montano.
delle busse. Zombare, V. Buratton. Savoninna. Ad. di Tèrra, V.
SBA ( I 1o ) SBA
Sàvor. V. Sàor. nella torre a Vinacciano(Sacchetti Not'.
Savór. Sapore; e ant. Savore. 51). Sbevazzare. Sbombettare. Pecchiare.
A savor. A giudicio del sapore. Zizzollare. Cioncare. Imbottare. Tra
De mezz savor. Di mezzo sapore. bere. Bere con larga mano Bombettare.
Mandà-giò el savor. Assaporare – Strabere. Trincare. Attuffarsi nel vino –
e fig. Stare a denti secchi. Alcuni fra noi dicono anche Scoccorà
Mett in savor Careggiare. Far saper con voce tolta a imprestito ai Luc
buono. Far avere in gran conto una co chesi, ai Pistojesi ecc. Il Fortig. nel
sa, fare che sia molto stimata. – Tal cant. xxviii, ott. 94 del suo Ricciard.
volta Inuzzolire. Mettere in uzzolo. In - ha Scoccatura in questo significato.
durre in altrui bramosia di alcuna cosa. Sbagasción che anche dicesi Bagón, Sur
Savè de tutt i savor. Essere sapo ba, Ciocchée. Trincone. Cinciglione.
ritissimo o saporosissimo. Gorgione. Pecchione. Beone. Succiabeo
Savoràsc. Saporaccio(“tosc.). ne. Cioncatore. Moscione. Trinca. Trin
Savorì ed anche Sagori. Saporare. As catore. Imbriacone.
saporare. Assavorare; e anticamente Sbàgg. Sbadiglio. Sbaviglio. L'atto dello
Savorare di checchessia. sbadigliare.
Savorì elvin. Farci lo scoppietto con A Natal on sbagg d'on gall. San
le labbia (“tosc. – poem. aut. pis). Tomè, cresce il di quanto il gallo alza
Fare lo scrocchetto. (rosità. il piè “fior. e pisano). V. Natàl e Luzia.
Savoridèzza. v. c. br. Saporitezza. Sapo Sbàgg. Specolo. Specillo. Strumento che
Savoridin. Saporitino – Noi lo usiamo si usa per tener a forza dilatate le
comunemente per Alquanto salato. due parti componenti alcun membro
Savorii ed anche Sagorii. Saporito. Sapo di un corpo. – Questo strumento, detto
roso – Insaporato, e ant. Savoroso. Sa Baillon dai Fr., viene chiamato italiana
vorevole. Savorii come ona niscioeula. mente Sbarra quando mettesi in bocca
Saporitissimo – Noi lo usiamo anche per altrui ad eſſetto d'impedirgli il parlare.
Salato. Sta menestra l'è on poo savori Sbàgg. T. de Manisc. Specolo? Sp. di
da. Questa zuppa è un po' troppo salata. morsa (moraja) che a forza tiene di
Savorin. Saporetto(Magal. Op. 55o e pass.). latata la bocca al cavallo.
Saporino(*tosc.). Sbagga l'inglesa.... Lo stesso termi
Savùs. V. Saùs. nante in due grandi alie semilunate.
Savùu. Saputo. Partic. pass. di Sapere. Sbàgg. T. de Murat. . . . . Trave che
Sazerdòtt. Sacerdote. puntasi fra casa e casa dall'un lato
Sazià. Saziare. Sbramare Empire. all'altro d'una via in alto o a mezzo
Sazietàa. Sazietà. per sostenere una parte di casa che
Sàzzi o Cascàmm . . . I nostri Fornai minacci rovina. E puntello orizzontale,
chiamano così tutti i rifiuti del bu diverso dal diagonale che diciam Pönta.
ratto, tutto ciò che non è pretta ſa Sbàgg..... Quella parte della così detta
rina. Codette, tritelli, semole(rosgio maccagnina che serve a tenere le ruo
rin, rosgioei, crusca) sono Cascamm te ferme nelle scese. Usa ne'carretti.
o Sazzi – V. anche in Farìnna. Sbaggià. Sbadigliare. Sbavigliare. Sbadac
Sàzzi. Sazio. L'è mai sazzi. È insaziabile. chiare – Al freq. Sbadigliacciare.
Non l'empirebbe Arno con la piena. Sbaggià. . . . Secondo che le molle da
Sbàcch (A). A sbacco. A ribocco. V. Cavàll. carrozze hanno più o men vano tra
Sbacioccà. . . . Il tentennar delle ruote foglia e foglia noi diciamo che i Moll
d'un carro che non serrino bene colla hin sbaggiaa sossenn o pocch.
sala; quello che i carrozzai dicono Me Sbaggià el carrett o Sbaggià i roeud....
nrì el cuu i roeud – ed anche . . . . Il Fermar le ruote col così detto Sbagg.
tentennare d'altri oggetti che non com Sbaggià on mur. . . . Appuntellare un
bacino esattamente coi loro riscontri. In Ulro,

Sbagascià che anche dicesi Bagà, Boſſà, Sbaggiàda. Sbadiglio. Sbaviglio. Sbadi
Bagascià, Scudellà, Sciscià, Caraſfà, ecc. gliamento. Sbavigliamento.
Tracannare a guerra rotta. Ritrovarsi Sbaggiadinna. Breve sbadiglio.
SIB A ( 11 1 ) SBA
Sbagli. Sbaglio. V. Fàll. i pezzi del legname con somma facilità.
Ciappà in sbagli. Prendere in fallo. È forse l'Emportepièce dei Fr. I fale
Sbaglià. Sbagliare. V. Fallà. gnami ne fanno uso specialmente per
Se no sbagli, l'ha ditt inscì. Se la me ripulire quella scorniciatura che si
moria mi serve, disse così(“tosc.-T. G.). raggira intorno ai fondi (fodrinn).
Sbagola che altri dicono anche Spàdola Sbancà che i cont. dicono Sbulà. Sban
o Sbagora. T. d'Agr. Scòtola. Strumento care(Alb. bass. in Débanquer). Sbusare
di legno o di ferro a guisa di coltello, uno. Vincersi dal giocatore tutto il
ma senza taglio, col quale si scuote danaro che il banchiere ha messo sul
e batte il lino avanti che si pettini giuoco, ciò che anticamente si sarebbe
per farne cader la lisca. detto Disertare uno.
Sbagolà ed anche Spadolà o Sbagorà. T. Sbancà on predicator, on professor
d'Agr. Scotolare. Battere colla scotola e simili. Sviare l'udienza ad un pre
il lino per diliscarlo. dicatore, ad un professore, e sim.
Sbagora, ecc. -V. Sbàgola, ecc. Sbandàa. Sviato. Discolo. V. Desaviàa.
Sbagoràa. Ad. di Cópp e di Quadrèll. sbandass. Sviarsi. Scorrere la cavallina.
V. in Quadrèll. Sbandàss. Sbandare. Sbandarsi.
Sbagutti. Sbigottire – Sbaguttii. Sbigottito. Sbanfà e Banfà. Ansare. Respirar con af
Sbairà. V. Slottà. Sbanfada. Ansata. (ſanno.
Sbajrà che verso il Comasco e altrove Sbàr. Sparo.
dicono Sbadirà come Badira per Bajra. Sbàra. Sbarra.
Spalare. Tramenar terra col badile. Sbara di scal. Appoggiamento.
Sbalanzà. Sbilanciare. Sbara di strad. Sbarra. Sbarro.
Sballà. Dileſſiare. V. Mori e Cagaràtt – Fà la sbara o la sbarada a la sposa.
Lo Sballare dei diz. ital. vale Disfar Fare un serraglio alla sposa. Impedir
le balle o Narrar cose oltre il vero. la via nel di delle nozze alla sposa
Sballàa. Spallato. Spacciato. On affare novella in sul primo suo uscire di casa,
sballaa. Un affare spallato, cioè rovi sia per baja, sia per averne i con
noso o di esito disperato. ſetti. Usa anche nel nostro contado; ivi
Sbalordi. V. Trà locch in Lócch. (dito. la gioventù del paese suol ciò fare o
Sbalordii. Sbalordito. Stordito. Imbalor asserragliando il passo aſſollati o im
Sbalordimént. Sbalordimento. pedendolo con filze di fiori e verdure
Sbalòss, Sbalossà per Scalòss, Scalossà. V. attraversanti la via a breve altezza. In
Sbalossént..... Agg. di persone, caval Corsica dicesi Fare la travata o la spal
li, ecc. che per troppa magrezza mo lera alla sposa,
strino tutte l'ossa. Un Sacco di mestoli. Sbàra. Serraglio.
Gh'è cert rozz sbalossent de vicciurin (Bal.). Sbarà. Sparare.
Sbàlz. Sbalzo. Balzo. Rimbalzo. Ribalzo. Sbarà. Sbarrare. Abbarrare. Tramezzar
Andà a sbalz.Camminare saltacchioni. con isbarra. Asscrragliare i passi. Stan
Andà a sbalz. fig. Essere lunatico. gare. Sprangare.
A sbalz. A salti – A colpo d'occhio. Sharàda. Barricata.
De sbalz. Di balzo. Di rimbalzo. Sbaràda. v. br. Serraglio. V. in Sbàra.
De sbalz. T. di Giuoco. Di balzo. Sbaràda..... Quella specie di barricata
Lavorà a sbalz. Lavorare a scosse. d'un rotone da filatoio che posa sulle
Sbalzà. Sbalzare. Balzare. Ribalzare. Rim traverse e crociere, e a cui s'appoggia
balzare. Risultare – Sobbalzare. l'uomo che v'è dentro a dargli moto.
Sbalzà-foeura.Balzarfuora-Scoprirsi. Sbaràglia (Ala). Alla scoperta. Al sereno,
Sbalzà-foeura di man. Stolzare. cioè a cielo scoperto, all'aria aperta.
Sbalzà-sù. Balzar in piede. - Talora Senza che sia riparato, Espo
Sbalzà vun. fig. Sbalzare alcuno sto a manomessione e ruba – A sba
d'impiego – Togliere la volta – Fu raglio ne diz. ital. vale in conquasso.
rar le mosse. Sbarattà. Sbarrare. Spalancare – Ne'diz.
Sbalzador. , T. de Fal.... Strumento così ital. Sbarattare vale disunire mettendo
Sbalzadóra. detto dallo sbalzar via che fa in confusione - Dal gr. axxpàrro (Var.).
SBA ( i 12 ) SBA
Sbaravésg. v. cont. per Sparavée fig. V. Sbarozzà. v. oont. Diguazzare. Agitarsi.
Sbarazzà. Sbarazzare. Spacciare. Sgom Per es. Quell vassell el sbarozza. Quella
brare. – Sbarazzàa. Sbarazzato. botte si sbatte o si dibatte sul carro.
Sbarazzàss. Sbarazzarsi. Sgabellarsi di Sbaruffada. Baruffo. Baruffa.
checchessia. -

Sbaruffass. Abbaruffarsi.
Sbarbà. Radere. Sbarbare. Disbarbare. Sbaruffént. Abbaruſato. Arruffato.
Sbarbàa. Raso. Sbarbato. Sbasi. Transire. Morirsi. Basire – Dicesi
Sbarbàj (Lassà el). Abbarbagliare. anche per Isvenire.
Sbarbarizzà. Sbarbare. Disbarbare. Radere. Sbasii. Spossato. Languido. Lasso.
Boeugna ogni duu o trii di sbarbarizzass. Faccia sbasida. Viso abbattuto o Spa
Sbarbatèll: Sbarbatello. (Bal. Rim.). ruto in viso. (Pucc sbasii. Occhi sbattuti.
Sbarbattà. Ricrearsi. Sbassà. Sbassare. Abbassare. Dassare.
Sbarcà. Sbarcare. – Sbarcàa. Sbarcato. Sbassà i umor. V. in Umór.
Sbàrch. Sbarco. Sbassass la vista. V. in Vista.
Sbarètta de cadrega. Barretta. Sbassàa. Sbassato. Abbassato.
Sbarlà e più com. Sbarlàss-foeura. Spet Sbassada. Sbassamento. Abbassamento.
torarsi. Sciorinarsi. Scoprirsi il petto. Sbassadinna.... Un po' di sbassamento.
Sbarlàa e Sbarlàa-foeura. Scollato. Scollac Sbassàss. Abbassarsi a fare checchessia.
ciato. Spettorato. Sciorinato. Scarron Sbassàss. Umiliarsi. L'ha mai voruu sbas
nella Gigantomachia lo dice Debraille. sass. Non si volle mai abbassare.
Andà attorna sbarlaa-foeura. Portare Sbassass-giò. Chinarsi.
slacciato il seno. Girare spettorata Sbataggià. Sbatacchiare. Sbattagliare.
mente, cioè col petto scoperto. Sbàtt. Sbattere. Dibattere.
Sbarlaſſaa-foeura. V. Sbarlàa. El vent el sbatt i antin. Il vento
Sbarlàss-foeura. Spettorarsi. Sciorinarsi. dibatte le impannate(Alleg. 122).
Sbarlèſſi. Sbarleffe. Sberleffe. Sberleffo. No gh'è de sbatt. È inconcusso.
Sbarloeüggia. V. Sbarloggiòn. Quell'usell el va adree a sbatt in
Sbarloggia che anche dicesi Barloggià. capia. Quell'uccello si strabatte nella
Allucciare. Occhiare. Avvisare. Sbilur gabbia(Pan. Civ.).
ciare. Sguaraguardare. Sguaraguatare. Sbatt-contra. Abbatacchiare. Sbac
Sbarloggiàda. Occhiata. Guardata. chiare checchessia sul viso altrui.
Sbarloggiòn che anche dicesi Doggiòn, Sbatt-foeura. Sbattere. Sobbattere.
Sbarloeüggia, Barloeüggia e Barloggiòn. Sbatt-giò. Abbattere.
Occhieggiatore? – Spiatore. – Talvolta Sbatti al. Starnazzar le ali. Sbatac
pcr improperio Guerciaccio. chiare o Sbattere le ali – Aleggiare.
Sbarluscà. Sbalestrar gli occhi. Essere Aliare.
uno sbilurcio(*aret. – Redi Voc. aret). Sbatt i dent. Battere i denti dal
Sbarlusént che anche dicesi Barlusént. freddo.
Rilucente. Splendente. Ilisplendente. Lu Sbatt i dent:fig. per Paccià. V.
cente. Dilucciante. Lucciante. Micante, Sbatt i gelosii. neut. Sbattersi. Di
Sbarlusì che anche dicesi Barlusi. Luccica menarsi le persiane dal vento.
re. Rilucere. Lucere. Risplendere. Splen Sbatt i man. Far battimani. Ap
dere Lampare. Lampeggiare. Lustrare. plaudire.
Sbarnaffiàa. v. a. del Var. Mil. Percosse. Sbatt i pagn. Scamatare i panni per
Sbarón. T. de Carrozz. . . . . Sedile in levarne la polvere. -

luogo di serpe con anima e arcatura Sbatt i pagn, la tila, el fil (le la
di ferro, ricoperto di cuoio e panno, vandaje). Abbacchiare i panni, la tela,
e coll'interno, o sia col posto ove è il filo (Pauli Mod. tosc. 194-5).
il sedere, addobbato di strapuntino e Sbatt la bocca in del mangià. Sbat
munito di cuscino e calata(patta). tere il dente – Grufolare.
Cossin de sbaron. Cuscino di serpe? Sbatt la lanna. Divettar la lana.
Sbaronin. Dim. dello Sbaròn di cui sopra. Sbatt on cossin de penna. Spiumac
Sbarozza, Sbarozzàda, ecc. Voci contad. ciare. Sprimacciare.
per Scalossà, Scalossàda, ecc. Sbatt-via, Scagliare o Gettar via. .
SBE ( I 13 ) SBI
Sbatt vun per terra. Abbacchiare Sbergnà. Beffare. Sbeffare. Sbertare.
o Sbatacchiare uno sul suolo. Scoccoveggiare, ed anche Sprezzare.
T ee pari a sbatt. Ta puoi scuotere, Sbergnadór. Beffatore. Scherniano, ed
cioè dire e far ciò che vuoi, tu puoi anche Sprezzatore.
fare ogni sforzo, ma tutto sarà invano. Sbèrla. Gotata. Guanciata. Mostaccione.
Sbàtt. fig. Sbattere. Pacchiare. Dare il Manrovescio. Rovescione. Sberleffe?
portante ai denti. V. Sgagnà. Sberlón e Sberlòtt. Acc. di Sbèrla. V.
Sbàtt. Frullare. Sbatt el ciccolatt. Frul Sberlusì. V. Sbarlusi.
lar la cioccolata. Sberti. Smaltire. Spacciare. Esitare,
Sbattimént. Battito. Sberti. Accoppare. Ammazzare. Uccidere.
Sbattiroeſ. T. de'Ciambel. . .. Sbattitoja Freddare. Mandar cogli angioli a cena
da biscotti o altri dolci simili. o tra più. Mandar al cassone. Manda
sbattuda. Sbattuta. Sbattimento. Sbattito. re a far ridere le piattole.
Ona sbattuda d'al. Una sbattuta d'ali. Sbertii. Accoppato.
Ona sbattuda de man. Un battimano. Sbesascént che anche dicesi Besascént.
Sbattudinna. Un lieve sbattimento. Cencioso. Stracciato. Sbrandellato.
Sbattuu. Abbattuto. Sbattuto. Dibattuto. Sbianca. Cura. Luogo ove s'imbiancano
Cera sbattuda. Cera smorta, abbat le tele – ed anche l'Atto del curarle.
tuta. GEucc sbattuu. Occhi abbattuti o Dà la tila a la sbianca. Dar a cu
sbattuti, cioè languidi. rare i panni. Dà la sbianca. Curare.
Sbattuu de cera. Con cera abbattuta. Purgar dalla bozzima ed imbianchire
Sbauscént. Bavoso. V. Bauscént. i pannilini rozzi.
Sbauscià. Imbavare. Scombavare. Imbrat Sbiànca. T. de' Cerajuoli. Biancheggio.
tare di bava. (vazzatura. L'imbianchimento delle cere.
Sbausciàda. Sbavatura. Sbavanento. Sba Sbianca. Bianchimento. Composto che
Sbausción. . . . . Chi scombava. s'adopera per bianchire l'argento.
Sbavazzàssela. Sbajoccarsela(“tosc.- Rim. Sbiànca. s. ſ. T. di Zecca. Bianchimento.
aut. pis.). Gavazzare. Stare in barba di L'azione di bianchire le monete –
micio. Sguazzare. V in Goghètta(Fà). Noi colla voce Sbianca intendiamo an
Sbavèzz.T. di St. Doppieggiatura. Difetto che quella sp. d'Officina di una zecca
d'impressione per cui le medesime nella quale si attende solo a bianchire.
parole o le linee sono doppiamente Sbiancà. v. a. Imbiancare. Imbianchire.
impresse l'una accosto all'altra. Bianchire. Scialbare. Dar di bianco a
Sbavezzà. T. di Stamp. Doppieggiare. checchessia – L'italiano neutro Sbian
Sbèſi. Sbeffo (Nelli Serv. padr, II, 15). care vale impallidire, scolorarsi, dive
Sbeffeggiamento. Beffeggiamento. nir di colore che tende al bianco.
Fass sbeff. Beffarsi di checchessia. Sbiancà. T. di Zecca. Bianchire. Rendere
Sbeffa. Sbeffare. Beffare. Sberleffare. bianchi i piastrini (tondin) da coniar
Sbetiaa. Sbeffato. Beffato. si. È lo Amatir de Francesi.
Sbeffard. Sbeffeggiatore. Beffatore. Sbiancàa. T. di Zecca. Bianchito (Ors.
Sbèrgna. Voce procedente o dal lat. Sper Mon. 261 e passim).
nere o dal ſr. Berner, o dallo spag. Ber Sbiancàda. Imbiancatura. Imbiancamento.
nia (pannolano di più colori e dozzina Sbiancadinna. . . . Lieve imbiancatura.
le) o dall'ital. Bernia(qual che si voglia) Sbiancadòr.... Quell'operajo d'una zec
o Sbernia, e usata nelle ſrasi seguenti: ca il quale accudisce a bianchire i
Fà sbergna. Beffare. Sbeffare. Scher piastrini(tondin) da coniarsi.
nire. Il Mag. (Cons. Men) disse Come? Sbiancadùra. Imbiancatura.
el vost Meneghin - Fa sbergna al padronscin ? Sbianchi. T. de'Cuochi.... Dar un bol
Guardà de sbergna. Guardar con lore a polli o sim., indi rasciuttarli,
occhio sprezzante. Fors'anche il Guar ungerli di burro, e poi rimetterli a
dar di berfia usato dal Burchiello, e cuocere, per farne bianchiss.“ le carni.
avventurato dai diz. ital. come Guar Sbianchin. Imbianchino(Pan. Poet. II, xr,
star di soppiatto. (gliato. 9). Imbiancatore. Maestro di dare il
Mangià dc sbergna. Mangiare da svo bianco alle muraglie.
l ol. IV. i9
SBI ( i 14 ) SBI
Sbianchinna.... La moglie dell'imbianca Sbiòcch. ad. Meschino. Gretto. Gramo.
Sbiancò per Sbianchin. V. (tore. Sbioccòn. Miserissimo.
Sbiassàda fig. che anche dicesi Ona Ma Sbiottà. Nudare. Ignudare. Snudare. Dis
joccàda. Mangiata fig. nudare. Denudare. Dinudare.
Sbiassegà. Denticchiare. Sbocconcellare. Sbiottà che i contad. brianz. dicono Sbulà.
Sbiavàa. Sbiadito? Sbiadato? Dilavato. Sbusare. Vincere altrui tutto il suo
Sbiavato? Smorto. – Al dim. Sbiadatello? danaro al giuoco.
Ciel sbiavaa. Aria abbacinata. Sbiottàa. Scusso. Biotto. Denudato.
Cinq e vott sbiavaa. fig. V. in Vòtt. Sbirr o Ciappaciàppa. Birro. Zaffo. Sa
Color sbiavaa. Colore languido(Mich. tellite. Donzello. Famiglio. Famigliare.
in Targ. IViag. VI, 475). Colore sbiadato. Sbirro. Berroviere, anticam Sgheriglio.
Danee sbiavaa. Moneta sbolzonata? Sgariglio; e in gergo Ciffero (Cecchi
Moneta che per frequenti attriti ha Sciamiti IV, 2). Azzuffino (Cecchi Spi
quasi che perduto l'impronto. rito IV, 7 – in Prov. p. 122). Il marito
Só sbiavaa. Sole annacquato. d'Olimpia (Fag. Pod. spil. II, 9). Arfa
Sbiavàss. Sbiadare ? (“Targ. Viag. I, 119). satto(Nelli Itl. lI, 11). Marrabiso (Tas
Sbièss. s. m. . . . Specie di guarnizione. soni Secch. I, 14). Speziale(Fir. Trin.
Sbièss. ad. Sbieco. Sbiescio. Sghembo. Ob IV, 2). Bracco. Che ciuffa pei calzoni.
bliquo. Bieco. – Al dispr. Uno Sbirracchiuolo.
Guardà in sbiess. fig. Guardar di Avegh on ſà de sbirr. Avere lo sbirro
traverso o bicco. – Sbiecare. Guar scritto in fronte o Essere sbirracchiuo
dare a sbieco. lo (“tosc. – T. G.). Avere dello sbirro.
In sbiess. Per taglio (Redi Op. VI, Fint come la canna d'on sbirr. Tin
257). A sghimbescio. A schiancio. In to in chermisi.
tralice. A sbieco. In isbieco. Sbicca Giugà a sbirr e lader che anche di
mente. A sbiescio.
cesi da alcuni Giugà ai servitor. Gio
In sbiess. A canna. A flauto(Lastri care a birri e ladri. Giuoco che si fa
Op. 1, 244 e 522) parlandosi di tagli da molti fanciulli insieme, parte dei
di rami d'alberi o simili. quali sotto nome di birri danno la
Sbiggià. È lo stesso che Bigià. V. caccia agli altri che si dicono ladri,
sbiggiador. È lo stesso che Bigiaddr. V. e questi, toccando bomba (a toccà
Sbignà Fumarsela(“tosc. – Pan. Poet. II, segnº, chè così chiamano il luogo di
26 e 52 – Zan. Ritr. fig. I, 5). Mucciarsi. chiarato immune, o dicendo spida cioè
Dar de'piè in terra. Svignare. Rastiare. tregua, non possono esser presi.
Sgambar via. Rastiar via. Spulezzare. l sbirr che anche dicevamo scherz.
Nettare. Mucciare. Calcagnare. Sbiel L onorata fameja. La Sbirreria. La
tare. Leppare – antic. Schippire. Sbirraglia.
sbignada. (Dagh ona). Svignare. Sona Mangià de sbirro Boccon de sbirr.
Sbignadinna. re una fuga a viola a gam Lo stesso che Boccon de pover omm.
Sbignàssela. V. Sbigna. (ba. V. in Boccòn.
Sbilanciàss. . . .. Spendere più che non Mangià de sbirr. Mangiar coll'im
portino i propri averi, cosicchè allo buto, cioè in fretta e male.
stretto dei conti il bilancio non batta, lobà a cà di sbirr. Mangiar il ca
e il debito sia tale che ti levi d'equi cio nella trappola. Fare alcun delitto
librio nelle sustanze.
in un luogo ove non può fuggirsi il
Sbilidri. Galluzzare. Galloriare. Ringal castigo. V. anche in Robà.
luzzarsi – nell'A. M. Garrire piangendo. Scrocch come la pistolla d'on sbirr.
Sbilz. Zampillo – Spillo. Tinto in chermisì.
Sbilzà Zampillare. Sgorgarc – Spillare. Sbirr. Scintilla. Favilla.
Sbilzà-focura e Sbilaa-sù. Spicciare. Sbirr. Monachine. Scintille di fuoco che
Sbilzà-via. Schizzar via.
nell'incenerirsi la carta a poco a poco
Sbiòcch. s. m. Scannato (*iosc.). Gnudo si spengono. - Favolesca e Falavesca
bruco(Zanon. Crez. rinc. ll 1, 4)- Trito sono le stesse scintille ascese in alto.
ne. Uomo trito. Bretto. Sbricio.
º anche Moueshinna.
SBO ( i 15 ) SBO
Sbirra che anche dicesi Sbirrèssa. Sgherra Sbolgirà, Sbolgiràdo, Sbolgirénto, Sbol
(Lippi Malm. III, 42). Bargello(*tosc. girattà, ecc. Lo stesso che Bozzarà, Boz
–T. G.). Un falcaccio(“tosc.-T. G.). Don zaràdo, Bolgiràdo, Bolgirattà, ecc. V.
ma ardita, impavida, avventata, brava. Sbolsà. Tossicchiare(“tosc.). Tossire. Pa
Sbirra (A la). Alla sgherra(Cecchi Mogl. tir di bolso o di bolsaggine.
III, 4). Alla sbricca. Sbondoni. Scocchiumare. Levare il coe
Sbirrà-via. Svignare. Sbiettare. Schippire. chiume alla botte.
Sbirràsc. Sbirraccio(*tosc. – T. G.). Sborà o Borì o Sbori. T. di Cacc. Scac
Sbirrént. Ad. d'OEùcc. V. ciare(Savi Ornit. I, 89). Bussare(Buon.
Sbirrèssa (Maggi Interm. II, 218). Sgherra. Tanc. IV, 1) per la ragnaja. Spaventar
P. Sbirra. gli uccelli per cacciarli nelle reti.
Sbirrin. Scintilluzza. Scintilletta. È diversa Sboradór. Lo stesso che Boridór. V.
dalla Lughéra (lojòla). V. Sboradóra. T. di Cacc. . . . . Finestrino
Sbizarì. Sbizzarrire. Sbizzarrirsi. arcuato che è per di sopra allo spia
Sblùsc. Scusso. Brullo. tojo del capanno degli uccellari, don
Sblùsc che altrimenti dicesi anche Böſf! de l'uccellatore scaglia i randelli(bo
Interjezione (che le più volte s'accom ridor) sugli uccelli per isbarattarli e
pagna col gesto di sventolar per ta farli dare nella ragna.
glio la mano destra contro la bocca) Sboradora. T. di Caccia. . . . . Fil di
indicante lo sfumare, l'andare in nulla. ferro messo pel lungo dell'uccellare
Andà a sblusc. Ridursi al verde. (bressanella) cui sono appiccati stracci
Vess a sblusc. T. de Giocat. Essere neri e campanelle, il quale mosso
al verde o scusso o sbusato. Avere dall'uccellatore serve a sbarattare gli
perduto tutto il danaro al giuoco. uccelli e farli dare nella ragna.
Sblùscia. Cica. Acca. Punto. Nulla. Sboradùra. Sperma Seme. Genitura.
Sbluscià disse il Porta per Bàttessela. V. Sbordà. T. de Guantai. . . . . . È così
Sboccà o Sboccà-foeura. Sboccare. Metter detto l'Appianare e assottigliare la
foce o capo. Far capo. Sbucare. pelle ritagliata per fare il guanto. Ciò
Sboccàa. Sboccato. Dicesi del cavallo av si fa col Cortell senza fil. V. Questa
vezzatosi incurante di freno. operazione è detta dai Franc. Doler.
Sboccàa. fig. Sboccato. Largaccio di boc Sbordegascént disse il Grossi per Suci
ca. Lubrico. Cronaca scorretta. Che è do, Sporco.
come l'orciuol de poveri. Sbordonà. v. a. del Var. Mil. Mandar
l'arlà sboccaa. Sboccare. Parlare li fuori con impeto.
cenziosamente o sboccatamente. Sborgnà. Sborniare(“tosc. – poem. aut.
Sboccascèe. Linguacciuto –- Boccuto. pis.). Sbilurciare (id. ivi). Sbirciare
Sboccasciàa. Sboccato. Ag. di Cavàll. V. – Forse da Bornio.
Sboccasciaménto Parlà sboccasciaa. Sboc Sborgnagh minga. Non ci tirare(Fag.
camenti. Parlare sboccato. Amor non op. a caso lI, 18). Non
Sbocch. Sbocco. Sboccatura. vederci.
Sbocch de sangu. V. in Sàngu. Sborgnagh pocch. Baluginare(“tosc.
Sbóifera, Sboſferàda (Bellati Iiime) per – Tom. G.). Tirar poco di mira. Aver
Bolgira, Bolgiràda. V. cattiva vista.
Sboggià. T. de'Muratori. Bucare. Forare. Sborgnagh polit. Tirar molto di
Pertugiare. mira. Aver buona vista.
Sboggiàa o Sboggiàa di varoeul. Pizzicato Sborgnàda. Sborniata(“tosc. – poem. aut.
dal vajuolo(“tosc. – T. G.). Butterato. pis.). Guardata. Occhiata,
Tarmato, e anticamente Butteroso. Sborì. V. Sborà.
Segnato dal vajuolo. Sbori-dent. Irrompere. Entrare a furia.
Sboggiadón, Sboggiadònna. Acc. di Sbog Sborì. Prorompere. Scoppiare. Sbottare.
giàa. V. (juolo. El temporal l'ha cominciaa a sborì.(Bir. D. Per.).
Sboggiadùra. Bittero. Segnatura del va Sborida. T. di Caccia. Scacciata.
Sbolforüu. v. a. per Boſſiott. V. sboridor. T. di Cacc. È lo stesso che
Sbolgiettà. v. a. Tramenare, Mantrugiare. Boridór. V.
SBR ( i 16 ) SBR
Sbórs. Sborso. Sborsamento. Sborsatura. Dagh ona sbragiada. Sbraitare.
Disborso. Sbragiadinna. Gridetto. Una gridatina
Sborsà. Sborsare. Disborsare. Sbragiamént. V. Sbragiàda.
Sbórsa. Ad. di Forma(formaggia). V. Sbragión. Gridatore. Schiamazzatore.
Sborsàa. Sborsato. Sbragiònna. . . . Schiamazzatrice.
Sboscionà. V. Desboscionà. - Sbranà. Sbranare. Dilaniare.
Sbottasciàa. Spaccato(*fior. – T. G.). È Sbrancà.... Levar dal manipolo del lino
aggiunto di linguaggio e vale spiat i manipoluzzi(biraeu) per cardarlo.
tellato, pretto, sputato, maniato. Per Sbréga. P. Sbregón, Sbregònna.
es. El parla milanes sbottasciaa. E' Sbréga. Dissoluto. Scapestrato. Discolo.
parla milanese spaccato, cioè il mi – Forse dal provenz. Bregos(labbra)
lanese del volgo, il pretto milanese. e Debregar (tagliarsi, lacerarsi le
Parla fiorentino o sim. spaccato(“tosc.). labbra cadendo).
Parlà sbottasciaa. Dire a lettere gros Sbréga(A la), V. in Sbregón.
se (Sacch. Nov. 158). Sbregà. Sciupare. V. Trasà - Dicesi anche
Sbottì. Prorompere. Esplodere. Sbottare? da alcuni per Schiantare, Stracciare.
Sbottifiàa. Bºffice. Bofficione. V. Boffiòtt. Sbregón e Sbregònna o Sbréga.... Per
Sbottonà. V. Desbottonà. sona che siegua il bel mondo sì nel
Sbòzz o Abòzz. Sbozzo. Abbozzo. vestire come negli atti e ne'modi sem
Fà in sbozz. Adombrare. Schizzare. pre però più nella parte licenziosa
Schiccherare il disegno. Fare un poco che nella gentile, il che dicesi fra
d'imbrattatura o d'imbratto o d'ab noi Anda a la sbrega. V. Stoccòn.
bozzaticcio. Sbregònna (o Sbréga). Bandiera. Sbre
In sbozz. In nube(Caro Let.in. II,545). gaccia. Donna sciamannata o vile o
Sbozzà. Sbozzare. Abbozzare. Sbrenzùu per Sbris. V. (sgherra
Sbozzàda. Abbozzatura. Sbozzatura. Sboz Sbresigà per Scarligà. V.
Sbozzadinna. Abbozzaticcio. (zamento. Sbriàa. Sbrigliato.
Sbozzaràdo. Lo stesso che Bolgiràdo. V. Sbriàda. Sbrigliata. Sbrigliatura.
Sbozzètt. Bozzetto. Sbriadinna. Sbrigliatina.
Sbragà e Sbragagnà. V. Sbragalà. Sbrigàss. Sbrigarsi.
Sbragalà ed anche Sbragà, Sbragagnà, Sbrinz. s. m. Sbrinzo. V. in Formàj.
Sbragascià. Raitare. Arrangolare. Ilan Sbris che anche dicesi Sbrisòcch, Sbrìtt,
golare. Sbraitare. Aprir la gola gri e secondo il Var. Mil. Sbrenzùu. Gret
dando forzat.“- Forse dal gr. Bxuxax3o. to. Milzo. Meschino, Sbricio.
Sbragalàda. Sbraitata(“tosc.). Sbris come l'ass de picch. Più po
Sbragalismo disse il Porta per amor di vero che la cota(Sacch. Nov. 151). V. Ass.
rima il Raitare. Sbrisarìa. Grettezza. Gretteria. Grettitu
Sbragalòn. Gridatore. dine. Miseria – Ed anche Cenceria.
Sbragascià. V. Sbragalà. Sbrisòcch. Lo stesso che Sbris. V.
Sbragià. Gridare. Clamare. Esclamare. Sbriss e Sbrissin. Minuzzolo. Tantino.
Dar delle grida. Dar grida. Schiamaz Sbrissegà o Sbrissigà. v. d'alcune parti
zare. Alzar la voce o i mazzi; alla fior. del contado per Scarligà. V.
Stiamazzare; anticamente Scramare. Sbritt. Lo stesso che Sbris. V.
El sbragia ch'el par ch'el coppen, A on pover sbritt
E grida che par castrato. Mugghia El la da par miee. ( Bir. D. Per.)
come un bue. Sbroccà. Sbrancare. Potar le branche o
Lassa ch'el sbragia. Lascialo grac i rami degli alberi.
chiare a sua posta. Sbroccà. Brucare i rami. Sbroccolare.
Sbragià come on strascee. Gridare Sbrodolà e Sbrondolà. Andare in broda.
quanto se n'ha nella gola o in testa. Riuscir brodoloso – Parlandosi di can
Gridare a testa. Gridare fortissimo. dele o torce Colare. Gocciolare. Dar
Sbragiàda e Sbragiamént. Gridata. Grido. colaticci.
Gridamento. Gridio. Gridore. Schia Sbroeüsger. Greggio. Rozzo – V. anche
mazzìo.
Scottadéo.
SBR ( 117 ) SBU.
Sbroeüsger. Secco. Asciutto. Gretto – Sbrondolà. V. Sbrodolà.
Rozzo. Greggio – Malcondito. Scipito. Sbrontà per Sbrottà. V.
Sbròff che anche direbbesi Sbroffàda e Sbròscera. T. de'Calzol. Piantastecchi
Sbroffadùra. Sbruffo. Spruzzo. Spruz Sbròsciora. (Pan. Poet. I, xx1, 29). Le
zolo. Sprazzo. Aspersione. sina grossa? Sorta di lesina adattata
Sbròff metaf. Uno sbruffo di quattrini a fare i buchi ne quali debbonsi ficcare
(*fior. – Zan. Rag. vana, III, 4 – le cavigliette o bullettine di legno
Sacc. Rime I, o2). L'ugner le mani. (biroeu) per le scarpe e sim. – Forse
Palmata. Ingoffo. Imbeccata. Danari la voce Sbroscera deriva dal fr. Broche.
usati a corrompere altrui nei pub sbroscin. º T. de Calz. Dim di Sbrò
blici e privati negozi. Sbrosgètta. º scera. V
Sbroffà. Spruzzare. Sbruffare. Spruffare. Sbrottà. Voce usata nelle frasi No gh'è
Inacquare. Spruzzolare. Leggermente nissun che sbrotta. Niun fiata. No
bagnare, o si faccia colla bocca soc sbrottà. Non batter parola. Star cheto
chiusa mandando fuori il liquore che com' olio. Non rispondere, non favel
vi si ha dentro, o vero colle dita bagna lare, zittire. No sbrotta ve”. Non fiata
te, o con ispazzole, granatini o sim. ne'. Se fiati guai a te. Non ne fiatare ve”.
Sbroffada. Spruzzata. Sbruffo. Dagh ona Sbudella, Sbudellàda, Sbudellàss. V.
sbroffada d'acqua. Dargli una spruz Sbusecca, Sbuseccàda, Sbuseccàss.
zata d'acqua(Trinci Agr. 1, 2o7). Sbuffa. Sbuffare.
Sbroffada. Nembo. Subita pioggia che Sbulà dicono i cont. dell'Alto Milan, per
non piglia gran paese. Sbancà. V.
Sbroffadij. Ronchi. Bitorzoli. Bernocco Sbulà. V. a. del Var. Mil. equivalente a
li – ed anche Grumi. Grumetti. Svignà. V.
Ma in quella soa polenta mal menada Sbùlla. Voce usata nella frase
Pae via che l' è consciada, Trà de sbulla. Lo stesso che Trà
Se cognoss minga tanti sbroſfadij (Br. Bad.) de scagn. V. in Scàgn.
Sbroffadinna. Spruzzetto – Scosserella di Sbusà. Forare. Bucare. Traforare. Per
pioggia. tugiare. Bucherare – Nei diz. ital.
Sbrolladùra. Spruzzo. V. Sbròff. Sbusare vale vincere altrui tutti i suoi
Sbroffolént.Bernoccoluto. Bitorzoluto. Ron denari.
chiuto. Ronchioso. Sbernoccoluto. Che no se pò sbusà. Inforabile(Pros.
Sbrojà. Scottare. Il ted. Briihen. fior. III, 1, 4).
Sbrojà el porscell. Abbruciare il Sbusapont. T. de Sellai. . . . . Ferro,
porco. Scottarlo per dipelarlo. diverso dal Marcapont, col quale si
Sbrojà on tavol per nettall. . . . Ri fa la via a punti nel cuoio.
lavare un tavolino con acqua bollente. Sbusàss. Bucarsi.
Sbrojà o Fà trà on buj. Fermare. Rifa Sbusass – (de bozzoli) Sfarfallare
re. Dare alle carni una lieve cottura – (de legnami) Gorgogliare. Inton
perchè si conservino – . . . . Scottare chiare. Intarlare – (delle pelli e dei
con acqua bollente le carni state in panni) Intignare. Intignarsi – (del
serbo sul ghiaccio per farle più sane. grano) Intonchiarsi.
Sbrojada. Scottatura? Toeiù-sù ona sbro Sbusattà. Foracchiare. Sforacchiare.
jada. Riscaldarsi a una lieta. Sbusattàa. Bucherato. Sforacchiato. Fo
Sbrojadinna. Una leggier scottatura. racchiato. Bucherellato – e se natu
Sbrojadùra. Scottatura. Sboglientamento. ralmente Spugnoso.
Sbrojént che anche dicesi Bojént o Bujént. Sbuseccà. Sbudellare.
Bollente. Imboglientato. Bogliente. Sbuseccàa. Sbudellato.
Sbrojón. Caldaccio. Caldana. Caldura. Sbuseccàda.
Sbrojón secondo il Var. Mil. valeva anche
anticamente Imbroglione – Oggi di in Sbuseccàss. Sbudellarsi – Far sangue.
Brianza vale Sboglientamento. Scottatura Sbusiroeü (in genere). Foratojo.
Sbroncà. Borbottare. Rampognare. Gri Sbusi oeiù. T. de'Pizzicagnoli.... Specie
dare. Sgridare. di cepperello con manico in cui sono
SCA ( I 18 ) SCA
infitti parecchi aghi grossotti di ferro Scafass. Scafasso. Involto da gomme e
o di ottone disposti quasi a quel modo incensi.
che i denti dello scardasso. È adope Scaſſin. Voce forestiera usata nelle nostre
rato dai pizzicagnoli per isforacchiare caciaje nelle frasi Forma de scaflin,
i salami, a fine che, pe” vari sfiatatoj Odor de scaſſin. V. Förma(formaggia).
che lascia in essi, trapeli l'aria rimasta Scagascià. Scacazzare.
rinserrata all'atto dell'infarcirli, co Scagasciàda. Scacazzamento. Scacazzio.
me anche perchè nel cuocere il savore Scagazzètt e Scagazzin per Stocchin. I .
li venga in ogni parte investendo. Scàgg che anche dicesi S'cèss. Tema.
Sbuttonà. Urtare. Paura. Timore. Batticuore. Battisoffiola.
Sbuttonàss. Fare agli urtoni. Scaggià. Lo stesso che Caggià. V.
Scàbbi. Gesso(Varch. Suoc. III, 4). Chiaro. Scaggià el sangu in divenn. Gelar
Siroppo di cantina. Gerghi per Vino. il sangue nelle vene.
Scabbià. Soffiare. Bere vino. V. in Bév. Scaggià. Intimorire. Impaurire. V. Stremi.
Scabrioeü. v. cont. per Cavriocà. V. Scaggiàa. Intimorito. Impaurito, ed an
Scabrós. Scabroso. Noi usiamo la voce che Intirizzito.
soltanto al fig. On afare scabros. Un Scàgn. Seggiola. Scranna. Sedia, e ant.
affare intrigato, difficile, scabroso. Seggiolo. L'Alb. enc. registra anche
Scàcc. V. Scàgg. Scagno, ma come voce di dialetto ita
Scaccà. Scaccare? Scaccheggiare? liano usata dal Bardi, scrittor toscano.
Scaccàa. Scaccato. Scaccheggiato. Andà-giò descagn. Cader dallo stac
Scaccàa. Addentellato. Fatto a sega. cio ad uno (Pan. Poet. I, xxiii, 5o).
Scàcch. Scacchi. Giuoco noto - e Nome col Uscir di grazia ad alcuno.
lettivo de pezzi che servono al giuoco. Andà-giò de scagn per Andà-giò
Giugà a scacch. Giocare a scacchi. de moda. V. in Mòda.
Giuoco che si fa sullo scacchiere (su la Mi gh'hoo famm – Mangia on scagn
dama), con piccole figure d'avorio o Ei scagn l'è dur – Mangia el mur
di legno, rappresentanti due cose di El mur l'è fatt – Mangia on ratt
El ratt el corr – Mangia l'amor
verse, divise in due parti, sedici per
parte, l'una d'un colore, e l'altra d'un L'amor la tacca – Mangia la cacca
La cacca la spuzza – Mangela tutta.
altro. I termini di questo giuoco sono:
Cavallo o Cavaliere, Alfiere o Delfino Dialogo poco gentile che corre tra
o Dalfino, Regina o Donna, Rocco, fanciulli allorchè dicono d'aver fame.
Re, Pedina (e tutti questi sono i nomi Montà in scagn. fig. Venire in ascen
de vari pezzi che si vanno movendo dente, in auge, in istato,
sullo scacchiero), Arroccare, Scacco Quand la merda la monta in scagn
matto, Tavola, Stallo, Far tavola, o che la spuzza o che la fa dagn.
Tavolare, Intavolare, Mattare. Abbondanza è vicina d' arroganza.
Scàcch. Scacco. Ogni quadrelletto dello Claudiano disse Asperius nihil est hu
scacchiere. Faa a scacch. Scaccato. mili cum surgit in altum – V. anche
Scaccheggiato. Fatto a scacchi. in Mèrda e in Vilàn.
Scacchmàtt. Scaccomatto. Scacco matto. Quell tirà-mai sù el cuu del scagn
Dà scacchmatt. Dare lo scacco o el ve farà minga ben. Tanto sizio vi
scaccomatto pos. e fig. farà male( tosc. – Mol. El.).
Toeiù-sù scacchmatt. Avere o Ricevere San Giovann l'ha persel scagn. Chi
lo scacco o lo scaccomatto pos. e fig. va a Prato perde il lato ("ſior.). V.
Scàd. Scadere il tempo del pagamento. anche in Giovànn.
Scadént. Scadente. Robba scadenta. Roba Trà de scagn ) che anche dicesi
deteriore, inferiore. Trà-giò de scagn º Trà de sbulla.
Scadénza. T. Mercant. Risposta(Caro Lett. Mettere a sedere. Scavalcare. Scaval
ined. III, 58, 59 e altrove). Pagà i lare. Sbalzare. Dare il gambetto. Far
scadenz. Pagarle risposte – Scadenza. cadere di grazia o di posto alcuno,
Scadùu. Scaduto. ciò che, parlandosi di matrimoni, di
Scafàl. V. Scanzia. rebbesi Dar la gambata o la stincata.
SCA ( i 19 ) SCA
Scagn. v. cont. Deschetto. Sgabellotto Scagnell. . . . I selciatori e lastricatori
rotondo sorretto da tre piedi. di strade danno questo nome generico
Scàgn. T. d'Agr.... Parlandosi di letami a quel sederino sul quale posano le
diciamo così ogni Massetta d'un brac natiche lavorando, specificandolo poi
cio quadro. talora per Capèll e Piumasciaeiù. V.
Scagn. T. de' Caciai. .. . . Sgabellotto ro Scagnèll per Sedér. V. -

tondo e tripedato, alto e largo centim. Scagnèll. T. d'Agric. Orletto Orliccio.


ottanta e col posatoio grosso centim. V. in insed.
quindici, sul quale i nostri caciai posa Scagnèll. T. di Bil... Quel posatoio che
no la forma del cacio lodigiano, levata si suole allogare sotto a quello de'gu
che l'hanno di sul salatoio, per ivi ri sci d'una bilancia in cui stanno i pesi.
pulirla e darle buon sesto coi coltelli Scagnèll. T. de' Carrai. Scannello(Giorn.
da ciò. Cattaneo (nel Caseificio) lo Georg. XIV, 254). Ne'carri corrispon
chiama Desco o Scranno. de alla volticella (rodin de sterza)
Scagn. T. di Cart. Predella? Specie di delle carrozze. Ha
Cossonitt. Coscialetti = Mas'c. Chiavarda.
banco a piano inclinato sul quale il
levadore(levadin) posa i fogli di carta Scagnèll. T. de Macel. Scannello. Uno
di mano in mano che si separano dai dei tagli del culaccio (de la culatta) di
feltri. Questo banco, che i Francesi bove che è il più vicino alla coscia.
chiamano Selle du leveur, è quel me Scagnèll. T. di Mascalc., Cavalleriz. Cu
desimo che l'Alb. enc. in Levadore laccio? Quello che i Fr. dicono Le haut
chiama Ponidore o Predola; ma io defesse nel cavallo – per Scagnocù. V.
credo con errore, chè il primo è il Scagnèll. T. di Pell.... Cuoio di culaccio?
nome dell'operajo detto Ponavó(Cou Scagnèll. T. di Strum. Ponticello. Quel
cheur fr.), e il secondo avrebbe ad legnetto che tiene attaccate o sollalzate
essere Predella. le corde negli strumenti da corde.
Scàgn. T. de Fornac. . . . . . Serie di Scagnellin. Predellina. Predellino. Pre
delletto. Deschettino.
mattoni disposti un filare per ritto e
l'altro a giacere, per base e soprar Giugà a porta-porta scagnellin che
co della bocca della fornace. anche dicesi Portà a scagnell e dai
Scagnée. Seggiolajo(“fior. – Francios. in contadini Portà in pepiss. Portare a
Sillero). V. Cadreghée. predelline o a predellucce. Si dice
quando due, intrecciate fra loro le
Scagnell. Deschetto. Predella. Sgabello.
Sp. di sedile che si regge su tre piedi. mani, portano un terzo che vi si
Scagnell. Scranna. Ciscranna. Fra i con mette a sedere, e di questo ultimo
tadini è Sgabello a sedil tondo in cui dicesi Andare a predellucce o Essere
sono incastrati tre piuoli sui quali si portato a predelline.
regge. In varie parti di Toscana coi Scagnéra. . . . . Moglie di Seggiolajo, o
nomi da me riferiti s'intende l'eguale Donna che ha fabbrica di seggiole.
sgabello ma col sedile consistente in Scaguin e al pl. Scagnitt. Scrannuccia
un ciocco incavato a mo' di poltrona. (“tosc. – T. G.). Seggiolina. Seggiolino.
Portà a scagnell. Portar a predel Scagnocù o Scagnèll. T. di Mascalcia. So
line o a predellucce. V. in Scagnellin. prosso. Malore che viene per lo più
Scagnell del nas. Gobbo del naso nelle gambe alle bestie da soma; la
Fusee dei Francesi.
(Alleg. 61). Gobba. La parte più pro
minente del dorso del naso; e tal Scagnin. Seggiolone.
volta anche semplicemente Dorso(Fi Scagnòn. T. de Caciai. . . . . . Tavola
renz. Op. II, 2o2). quadrilunga sorretta da quattro gam
Scagnell de sciavattin. Trespolo. be alte da tre metri e più, collegate
Predellino. Scabello. Scanno. Panchet da moltissime traverse perchè faccia
ta. Panchettino (Sei nomi fiorentini, no scala a chi, aggirandola per le ſor
per quanto dice un Lombardo, tutti maggiare, v'ha a salire sopra per ivi
sinonimi di Bischetto da ciabattini). ungere e ripulire di tempo in tempo
Nas a scagnell de sciavattin. V.in Nas. le forme del cacio lodigiano.
SCA ( 12o) SC A
Scaja. Scappia(Targ. Viag II, 5o9 e pass.). Scala fratinua.... Sp. di scala coperta
Scaglia(Alleg. 24o) – Sverza. e riturata intorno intorno d'assiti.
Scajà. Rinverzare. Mettere scaglie ne muri Scala incassada. Scala a cassetta.
per ben collegare e assodar le pietre Scala in pee. Scala ripida o erta.
onde si compongono. Il fr. Bloquer. Scala minga in pee. Scala a sdrajo.
Scajà. n. ass. v. dell'A. Mil. Scheggiarsi. Scala orba. Scala cieca, senza lume.
Scajàsc. Loppa. Lolla. Pagliaccio. Quello Scala secretta. Scala segreta.
che resta ventolato che sia il grano - Andà-giò de la scala. Scendere la scala.
già trebbiato. V. Reschée. Borlà-giò de tutta la scala. Tombo
Scajètta. v. cont. Scaglietta(Targ. Viag. I, lare tutta quanta la scala.
194). Scappiola(idem IV, 5 e 55 ove Fà fa la scala in d on salt. Far tom
descrive in modo da non lasciar dub bolare a precipizio tutta quanta la scala.
bio alla corrispondenza). Scagliòla. Fà la scala in d'on salt. Precipitar
Scajoeùla. V. Scajoeüra. della scala.
Scajoeüra. Scagliola (Magal. Op. 374). Fà la scala o Andà-sù e giò de la
Scagliuolo. Sorta di pietra lamellare. scala. Ascendere e Discendere la scala.
Scajoeüra. Scagliuola. Seme di certa gra Vegni a la contra in scimma de la
migna, ch'è cibo ai canerini. scala. Farsi incontro in capo di scala.
Scajoeüra. Scaglietta? Tabaccaccio. Farsi in capo di scala.
Scajoeüra. Scandella. Orzola. Orzo gala Vess ona scala mai pù fenida o Vcss
tico. V. Scandèlla. -
la scala del paradis. Essere una lun
Scajoeüra...Sostanza di cui servonsi i ſab.' ghissima scalona. -

di fiori finti per colorarle rose di pezza. Scala de man. Scala da mano o portatile o
Scajoeüra (Lùster a). V. in Lùster. a piuoli (e ant. a piroli). Ha Codeghetto
Scajón. Scaglione. Brasc ostasg. Stili. Staggi = Basei. Piuoli. Scalini.
Caregà a scajon. V, in Caregà. Andà-sù per scala e giò per corda.
Scajonin. Scaglioncino. V. in Còrda.
Scàla e bass. Scàra. Scala; e in gergo Fati Scala a cavall. V. Scalacavàll.
cosa – Le parti della scala stabile sono: Scala a pertega. V. Scalapèrtega.
Scala de corda. Scala di corda.
Basell. Scaglione. Grado. Gradino. Scalino
= Pedanna, Pedata – Primm basei. Invito Scala de dà l'assalt. Scala murale.
e Anema. Anima – Ripres. Rami o Bran Scala de pomm. V. Scalapèrtega.
che = Corrent. Stipiti = Sbarra. Appog Scala de seda. Scala di seta.
giatojo = Murell. Spalletta - Repian. Ri Scala. T. di Diseg. Scala. Fagh la scala.
posi. Ripiani. Pianerottoli. Scaleggiare? Scala de riduzion. Scala
Scala a cordon. Cordonata. Scala di riduzione.
a bastoni. Scala a cordonata. In scala. Gradatamente. A scala.
Scala a lumaga. La Chiòcciola as Scala. T. Mus. Scala. Successione gradata
solut.(Barg. Intr. Pelleg. IV, 1). Scala di suoni rappresentata da note ascen
a chiocciola o a lumaca. Scala lumaca denti o discendenti sul rigo. Fà la sca
e assol. Lumaca(Barg. Pelleg. III, 5). - la... Sonare o Cantare le note in iscala
Alcune sono con anima, altre senza. d'ottave per esercizio di mano o di vo
Scala a padiglion. Padiglione. ce. - Scala diatonica o semitonica, ecc.
Scala a repian. Scala a ripiani. Scàla per Scalètta(da maschere). l .
Scala a vunna, dò, tre ripres. Sca Scàla. fig. Scala. Fà la soa scala. Fare la
la a una o più branche(Targ. Prodr. sua carovana o scala(Cr. in Scala S 5.)
Cor. tosc. pag. 178). Scala. Diminuire a scaletta(Gior. Georg.
Scala comoda comè.Scala agiatissima. IV,2o7). Digradare? Scontare a scaletta.
Scala de strabalz... Quella scala che Scalabràcch. v. a. Bravo. Guascone. –

veggasi all'esterno d'una muraglia sen Scalabrino? Il Mag. (Mancom.) disse


z'appoggio di mensole e sicura delle Pur per reputazion – Anni ſoo el scalabracch
sole parti di ciascun scaglione murate. Par finna a bestemma e toe di tabacch;
Scala drizza. Scala distesa, non a Ma quand se tratta poeu de sbudellass,
chiocciola o a branche, ma tutta retta. La marascia ha pagura de infreggiass.
SCA ( 12 i ) SCA
Scalacavàll. Scaleo(Gior. Geor. IV, 414 Sculacciare debba riscaldare il culo al
– Gior. agr. III, 644). Specie di scala bimbo, ai Veneziani pare il contrario, e
assai larga da piede e che si viene lo dicono Refrescar el culo a on putelo.
via via rastremando verso la cima. Scaldà el lett. Scaldare il letto.
Alcuni di siffatti scalei constano di due Scaldà i banch o i scagn. fig. Accu
scale pari contrapposte l'una all'al lattar le panche – E in proposito di
tra, collegate per da capo, e rafforzate simili acculattapanche gli artigiani av
nel mezzo da due tiranti di ferro; tal veduti sogliono dire che La bottega non
volta hanno anche le girelle da piede vuole alloggio, proverbio da aversi pre
e un po' di posatoio da capo. Altri sente anche per rispetto dei Scalda
sono una semplice scala con un ram scàgn di cui più sotto in Scaldabànch.
pante mobile per di dietro il qua Scaldà i corni. Riscaldare, e dicesi
le serve ad essa di appoggio. Questi del vino che riscalda il capo altrui.
ultimi sono detti Scaloni dall'Alb. enc. Scaldà i ferr. fig. Riscaldare i ferri.
– Scalei e Scaloni si piantano nel Scaldà in lett. . . . . Col caldanino
bel mezzo di qualunque luogo, per riscaldare altrui il letto.
uso singolarmente di ripulire e accen Scaldà i orecc a vun... Far bere mol
dere lumiere, lampane, ecc. – L'Alb. to alcuno, Metterlo in ardenza col vino.
enc. registra Scaleo dicendo che è Scaldà on caldar d'acqua. . . . . Far
voce inusitata equivalente a scala; ma riscaldare una caldajata d'acqua.
l'autorità del Giornale de' Georgofili Scaldà-sù. Riscaldar per bene.
da me più sopra arrecata e l'uso Scaldà vun fig. Scaldeggiare. Riscal
volgare fiorentino provano altramente. dare. Sollevare. Accalorare. Accaldare.
Scalapèrtega. . . . Specie di scala che Scaldabànch che anche diciamo scalda
alcuni chiamano anche Scala de pomm, cadrégh o Scaldascàgn. Frustamattoni.
la quale consiste in un palone o in Perdigiorni. Pancacciere. Chi giornal
un'alta e soda staggia attraversata da mente va in una casa o in una bottega
piuoli a guisa di rastrello. Corrispon e non vi spende mai un soldo, o non
de precisamente all'Echelier de Fr. vi porta utile alcuno – Nelle librerie
Scalàr (Interèss). . . . . . Censo che si direbbesi Scioperalibrai. – Le nostre
paga di mano in mano che viene donne chiamano Scaldascagn anche
scadendo, merito semplice. que rifrustacase i quali le vanno pa
Scalàscia. Scalaccia. scendo con isperanze maritali che non
Scalàss. Degnarsi. Abbassarsi. Calare a. si realizzano mai.
Scalcagnà (i scarp.) Rincalcagnare (“tosc. Scaldacadrégh. V. Scaldabànch.
– T. G.). V. anche Trà-giò in Trà. Scaldada. Scaldata('tosc. – Rosini sig.
Scalcagnà. met. Conculcare. Spregiare. di Monza – T. G.). Un caldo.
Sprezzare. Dispregiare. Disprezzare. Scaldadinna. Scaldatina(“tosc. – Rosini
Scalcare – Lo Scalcagnare dei diz. Sig. di Monza – T. G.). Un caldo.
ital. vale soltanto Pestare altrui le Dagh ona scaldadinna. Scalducciare
calcagna o il calcagno delle scarpe. (*tosc. – T. G.). Dar un caldo.
Scalcagnàa. Scalcagnato – e ſig. Con Scaldalett e Scoldalètt. Caldano. Scal
culcato. Dispregiato. daletto. Arnese notissimo. Ha Fondo,
Scalcasciàtt. V. Scarcasciàtt. (dàss. Manico e Coperchio a occhi.
Scaldà e Scoldà. Scal.lare – V. anche Scal A san Giusepp se tacca-sù el scal
Scaldà el coo. ſig. Scaldare. dalett. . . . Coll'aprirsi della prima
Scaldà el cuu a on bagaj.... Infinite vera si dà congedo al caldano.
maraviglie ci si presentano ogni volta Scaldalettin Caldanino. Caldanuzzo.
che consideriamo nei linguaggi la loro Scaldaletton. . . . Gran caldano.
parte sustanziale. Non è mirabil cosa Scaldamént. Riscaldo, (mento.
per esempio il vedere due popoli con Scaldamént de coo. Riscaldo. Riscalda
cepire ed esprimere una medesima Scaldarinà. v. cont. Scodellare.
idea in modi onninamente opposti? A Scaldascàgn. V. Scaldabàuch.
noi p. es. sembra, com'è di fatto, che lo Scaldass. Scaldarsi. Riscaldarsi.
-
1 o?. IV. I )
SCA ( 122 ) SCA
De già ohe la cà la brusa, scaldem mani intrecciate, delle spalle, e a un
mes anca nun, o vero Quand la cà la bisogno anche della testa.
brusa vuj scoldamm anca mi. V. in Cà. Giugà de scaletta. V. Giugà a ta
Scaldass-dent in d'ona cossa. Essere rocch in Taròcch.
punto o infervorito. Avere il pugniticcio. In scaletta. Gradatamente. A scala.
Pugnersi. Intabaccarsi. Imbertonarsi. Scalètta che altri dicono Restellinna o
Scaldass el coo. ſig. . . . Prendere Scàla o Scalètt volant o Saresètt o
una scesa di testa, veder torto per Sfrónza o Foresètta de legn. Scala
animo troppo riscaldato o infervorito. (*fior. – Fag. Rime III, i 19). Com
Scaldassela o Scaldass el fidegh, la plesso di listerelle di legno ripiegate
pissa e sim. Riscaldarsi. Pigliar fuoco. a una, le quali, smosse con forza, si
Scandolezzarsi. spiegano in una più o men lunga spe
Scaldass i ſerr. fig. V. in Fèrr. cie di scala a doppio zigzag, della quale
Scaldass per nagotta. Pigliar fuoco si servono le maschere per porgere
per nonnulla. da terreno fiori, aranci e simili a chi
Scaldass-sù. Darsi un buon caldo – è affacciato a palchetti, finestre, bal
e talora Rifocillarsi tutto. (ciare. coni – Il sicil. Canceddi ne ha qual
Scaldàss. Riscaldarsi. Intronfiarsi. Imbron che somiglianza - Il Salvini ne ſa estesa
Scaldàss. Riscaldarsi le biade, le farine, descrizione (Annot. Fiera Buon. p. 458
i caci, le frutte, ecc. – Scaldass l'uga. col. 2), e dice che in Firenze se ne
. . . . Principiar a fermentare l'uva. servono i mascherati da Amorini, fra
Scaldatòri. Scaldatoio. Nel collegi, ne' noi è usato come un Porgifiori da
conventi, ne monasteri è quel salotto chi è mascherato qual Giardiniere.
comune in cui è il cammino. Scalètta. v. dell'A. Mil. V. in Èrba.
Scaldiglia. I . in Cassètta. Scalettà Degradare. Digradare. Dimi
Scaldin. Scaldavivande. Vaso di ferro a nuire o scorciar de gradi o per gradi.
treppiede e scoperto nel quale si mette Scalettà. T. de Parrucc. . . . Tagliare
fuoco per tener calde le vivande nei i capegli digradatamente, a scala. L'E-
piattelli o per riscaldare i letti posato chancrer dei Francesi.
che sia nel prete. Il Pan. (Poet. I, Scalettàa(Cavij).... Capegli tagliati a scala.
xxxII, 3) usa Scalelino, ma in senso Scalettin. Dim. di Scalètta. V.
del nostro Marì o della nostra Cassetta, Fà ſa i scalettitt o la scaletta ai usej.
e così pure è riferito dal Meini in T.Sin. V. in Scaletta sig. 1.”
Scaldinàsc o Scaldinon... Grande scaldin. Scàlf (in genere) . . . . Ogni taglio arte
Scaldinètt. . . . . Picciolo scaldin. fatto non retto e non circolare, ogni
Scaléno. Ad. di Triàngol. V. taglio diagonale, allunato, cimbiſorme,
Scalètt.... Breve scala da mano a piuo a svolta – Dà on scalf. . . . . Dare
li; e spcc. Breve scala da mano che in un taglio per isghembo, a scancio.
luogo di piuoli ha pedatine di legno. Scalf Tiglio. Scollo. Apertura o sparo
Scalètt.... Tra i ſabbricatori del cacio da collo delle camicie da donna.
lodigiano fa da reggicolatoio. È una Scàlf. T. de'Maceli.... Quello dei tagli
specie di scaletta a piuoli di soli due d'un bove macellato che resta tra la
gradi che posano in piano sulle piatto cannella (oss bus) e il travers.
le per appoggiarvi il colatoio dal latte. Scalfà. . . . Tagliare angolarmente o a
Scalètta. Scaletta. Scalina. Dim. di Scala. schisa o a scaſa. V. anche Scàlf.
Erba scaletta o scaretta. V. in Erba. Scalfaa. Ad. di Lègn. V. vol. II, 1, 561.
Fà la scaletta. Fare i saliscendi Scalfada. . . . . Una tagliata per ischisa.
(Pros. ſior. III, 11, 9). Fare la scalina Scalfadinna. . . . . Un po' di taglio a
(“tosc. – T. G.). Montar un uccellino schimbescio, o cimbiforme o allunato.
co suoi piedini dall'un dito all'altro Scalfadùra.... Taglio in ischisa.
della mano d'una persona. – Ed Scalfaròtt. Scarpa di feltrali(*fior). Scal
anche Ajutare il compagno a scalare ferotto? (Galil. Op. XIII, 274). Pantò
alcun muro o sim. appoggiandovi il fole di cimossa('tosc.). Sp. di scarpa
tergo e faccindogli scala delle proprie o tutta tessuta di vivagni o con suolo

l
SC A ( I23 ) SCA
di cuoio e tomajo tessuto di cimossa, Scalmanòzz per Scalmànna sig 2. V.
e spesso con un po' di pelliccia per Scalmanòzz od anche Scòccia o Caldàn
fodera. S'usa l'inverno per maggior na. Caluria. Grave caldura per cui
difesa dal freddo per lo più in casa, il grano invizzisce e non fa seme.
talvolta anche fuori. (fanciulli. Scalògna. Ad. di Scigólla. V.
Scalfarottin.... Scarpetta di feltrali per Scalón. s. m. Scalone – per Scarón. V.
Scalfin. Pedule. Calzetto. Scappino. Quella Scalòn. Ad di Sàja. V.
parte della calza che calza il piè. Scalòrgna. Misera. Esosa. – Dal nap. Sca
Scalin. Scalino. Scaglione. Scalone – V. luorcio – Epit. che fu dato alla Morte.
anche Basèll. Scalorgna, sbalossenta, orba, spolpada.(Tan.)
Avegh i ann de la bajla e poeu i Scalòss o Scalossàda o Sbalòss. Sbilancio
scalin del Domm. Avere tanti anni e ne(Pan. Poet. I, xv 111, 65). Trabalzo.
coda(“tosc. – Tom. Giunte). V. an Scalossà che anche dicesi Sbalossà o Toeü
che in Bàila e in Ann. sù on scaloss. Trabalzare. Strabalzare.
Giugà al scalin. Quasi lo stesso che Concussare. Sbattere. Quest'ultimo,
Giugà a ginnagiànna. V. secondo i testi, pare il più proprio
I primm scalin. Invito. Que primi per denotare quegli urti che si risen
gradi o gradini, talora anche a svolta, tono in carrozza passando per una
che accennano una scala. strada rotta o disuguale. Il Cahoter
Scalin di altar... Sp. di gradinata che de Francesi, il lat. Succussare.
sovrasta alla mensa degli altari, sugli Scalossàda e Scalossamént. Trabalzo.
scaglioni della quale si mettono in gra Concussione.
dazione alzata candellieri, reliquiarii, Scalossént. Concussivo? Ag. di Strada che
fiorami, ecc. È la Scalunera dei Sicil. per esser diseguale fa trabalzare chi
Scalin fals. Scalini a piè d'oca?, la percorre in vettura; – ed anche
stretti da un capo, larghi dall'altro. aggiunto di Vettura che per mala con
Scalin. T. d'Agr. . . . Nome di quei mon dizione produca lo stesso incomodo.
ticelli di riso che si formano sull'aja Scalòtt.... Scala tozza, a stili quasi equi
dopo ch'e fu ventilato. distanti per tutta la sua estensione, o
Scalin. T. de Carrai. Ridoli. Cosce. Quei a scalini men radi che nelle scale co
lati d'un carro o d'un biroccio che muni. S'usa nelle cantine e nelle tinaje,
sono fatti a rastrelliera. (Scalera. e forse è anch'essa lo Scaleo de' Fior.
Scalinàda. Gradinata. Scalea. Scalinata. Scàlv.... il taglio delle ramature minori
Scalmanàa. Strafelato(*tosc. – T. G.). degli alberi. Vend el scalv d'on bosch.
Scarmanato. Accaldato. Acceso. In ... Vendere le legne della diramatura.
fiammato. Rinfocolato. Avvampato. Tra Scalvà. T. d'Agr. Diramare(Last. Op. I,
felato. Affannato. Scalmato. 525). Tagliare le ramature minori de
Scalmanàa. Affannato. Accorato. gli alberi per farne fascine; spogliar
Scalmanàss. Strafelarsi(Fag. Iiim I, 155). le piante di quel che noi diciamo la
Affannarsi. Accendersi. Infervorirsi. Faeuja, e che nell'A. Mil. si dice la
Avvampare. (Affannarsi. Piuma, e trarne Vettoni, Frasconi e
Scalmanàss. Accorarsi. Pigliarsi a petto. Fascine. È diverso dal Gabà.
Scalmanént. Strafelato (“tosc.). Ne diz. Scalvàa. Diramato ? -

ital. questa voce ha sig. sol. di Coster Scalvàda e Scalvadùra.... Il taglio delle
Scalmania. V. Scalmànna. (nato. ramature minori degli alberi.
Scalmànna che anche dicesi Scalmanòzz. Scàlz che anche dicesi Càlz. Calcio. Il
Trafelamento? – ed anche Scalmana piè dell'archibuso, della pistola, e sim.
o Scarmana, cioè Malessere cagionato Scàlz. T. de' Caciai. . . . . La circonfe
dal raffreddarsi immediatamente do renza della forma di cacio lodigiano.
po essersi molto riscaldato nel cor Scalzà. Ricalcitrare. Tirar calci. Scal
rere o in altri esercizi faticosi. ciare. Scalcheggiare. Sparare. Il dare
Scalmànna. Affanno. Piass scalmanna de dei piedi all'aria delle bestie da soma.
quejcoss. Frase del Var. Mil. Pigliarsi Scalzà come on mull. Tirar calci a
a cuore o a petto checchessia. coppia. Menarcalci in coppia o infrotta.
SC A ( 124) SCA
Scalzà. Dimergolare. Scalficcare? Tirare lavoro, fa bottino di scamott, cioé
a sè circolarm.º un chiodo confitto nel usurpa que ritagli a suo pro. I sart
legno, per trarnelo più comodamente. ghe dan i scamott ai calzolar per fà
Scalzà la terra. Scalzare. i strivalitt de donna. . . . . . Spesso la
Scalzacàn. Scalzacane. Scalzagatto. Ma bandiera del sarto si volta in calzari
scalzone. Guidone. Pelapiedi. Sbricio. donneschi fra le mani del calzolajo.
Tritone. Bruco. Rastiapavimenti. Spol Scamottà. Furacchiare. Trafurare. - Dal
veramura. Scannapidocchi. Spulcialetti, fr. Escamoter. (leria.
Scalzàda. Calcio. – V. anche Scalzà. Scamottàda-dinna. Traforeria. Trafurel
Dà di scalzad. Dar de calci, e in Scamottoeür. Trafurello. Trafurellino.
gergo Mandare a Calcinaja. Scàmp. Scampo. No gh'è pù scamp. Non
Dà di scalzad al fen, e sim. Scalciare v'ha scampo – Di quì non s'esce.
il fieno o sim.(T. G.). Scampà. Campare. Vivere.
Scalzadór. Scalzatoio. Ferro da scalzare i Chi fa a sò moeud scampa des agn
denti. de pù. V, in Moeüd.
Scàmbi. Cambio. Scambio. Scambiamento. Pù che vecc se po'minga scampà.
In scambi. In quello scambio. V. In Egli è vecchio e ci può star due ore
scàmbi. Andà in scambi de vun. Andare (Lasca Gelos. I, 2). Più che vecchio
in iscambio o in persona di uno. Scam non si può campare(“tosc. – Tom. G.).
biare alcuno. Scampà vecc come on ratt. V. Vècc.
Scambiànta. . . . . Quella donna nelle fi Scampàa. Campato. Vissuto.
lande che scambia la trattora da seta, Scampagnà. Scampagnare(“tosc. – T. G.).
cioè che le sottentra quando per breve Scampagnàda. Scampagnata(*tosc.-T.G.).
ora si allontana dall'opera. La lingua Scampanà. Scampanare. Sbattagliare –
ci somministra la voce Scambio nel pari Tempellare – Alla romana si sbatta
sig. maschile; non così pel femminile. glia, all'ambrosiana si tempella.
Scamòffi. s. m. Brutto ceffo. – Scanfardo. Scampanada e Scampanamént. Scampana
Scamòffi. s. m.pl. Smorfie. Lezi. Smancerie. ta. Scampanìo. – Alle volte la Scampa
Smagi. Attucci. Cacherie. Leziosaggini. nata è Tempellata o Tempello; alle volte
Scamòffia. Leziosa. Smancerosa. Smorfiosa. Tintinno o Tintinnìo o Tintinnamento.
Smanzerosa. Smanierosa. Mormierosa. Scampanellàda..... Suon di campanella.
Scanfarda. – Scagnarda. (tòffia. Scampanellamént ( Porta Rime, p. 65).
Scamòffia. T. di Giuoco. Cartaccia, V.Scar Lo scampanellare.
Scamoſiètta. Dim di Scamòfia nel 1. sig.V. Scanchinà. Tentennare. Traballare. Bar
Scamoffiin. Leziosetto. collare. – Sgangherare.
Scamoffidin. Leziosaccio. Scanchinà. metaf. Tremare il terreno sotto
Scamoffiònna. Leziosaccia. fig. Non essere ben appoggiato(Vettori
Scamón. T. de Calzol. Taccone. Pezzo di nelle Opere di Machiav. VII, 42 ).
suolo che s'appicca alle scarpe rotte. Balenare. Dicesi di chi non è ben fermo
Scamón. T. de Faleg. Copponi. Pezzi di in istato, di un mercante che perde
legno che cascano nel riquadrare, ecc. di credito, di un cortigiano che co
Scamón. T. de'Macell. Groppa di culaccio. mincia a decadere di grazia, e sim.
Scamón. T. dei Sarti per Scamòtt. V. Scanchinà. ſig. Vacillare. Ondeggiare.
Seamón. met. Allettajuolo. Se no scanchinen de la santa leg. (Gar, Tob.).
Scamon. Furbacchiotto. V. Scapusciòtt. Scanchinàa. Allentato – Scassinato.
Scamonéa. Scamonea. Droga che si usa Scanchinàda. Tentennata.
come purgante. Si trae dal Convolvulus Scanchinamént. Barcollamento. Tentennio.
Scammonia L.; la migliore è quella Scandàgli. Scandaglio. – Fà i sò scan
d'Aleppo, inferiore quella di Smirne, dagli. Scandagliare. Fare i suoi conti.
infima quella di Mompellieri che si Scandalizzà. Scandalizzare. Scandaleggia
trae in vece dalla Periploca graca L. re. Scandalezzare. Scandolezzare.
Scamòtt. . . . . Allorchè il Sarto fa la Ch'el se scandalizza minga s'el me
bandiera, eioè non rende ai commet ved a rid. Non guardi che io rida.
tenti i ritagli di stoffa avanzatigli nel Scandalos. Scandaloso. Scandoloso.
SCA ( 125 ) SCA
Scandalosa. Ad. di Crònega. V. Scannapalpée. Mozzorecchio. Cavalocchio,
Scandèlla. Scandella. Orzo galatico o sal Legulejo.
vatico o di Galazia. Orzòla. L'Hor Scannapèss (A). A spina, Romboidalmente.
deum distichum L. Paviment a scannapess. Mattonato a
Scandescénza. Escandescenza. Escande spina(Targ. Viag. III, 157).
scenzia. Scandescenzia. Scannapèss. s. m. T. de Fornaciai. . . .
Andà in scandescenza. Andare in Quello strato di matton crudi che si
escandescenza. Venire in iscandescenzia. dispone a spinapesce sovra gli adden
Scàndol. Scandalo. Scandalezzo. Scandolo. tellati (dentad) della fornace, che ne
Dà scandol. Dare o Fare scandalo. ricopre la catena, e che ſa sopravvolta
Scandalezzare. Essere pietra di scandalo alla sezione inferiore e base alla se
Scanellà. Scanalare. Accanalare. Striare. zione superiore della fornace stessa.
Scannellare. Fare lo scannellato. Caregà a scannapess. V. Caregà.
Scanellàa. Scanalato. Accanalato. Striato. Scannapetascioeü. . . . . Nome scherze
Scanelladùra. Scanalatura. Scanellatura. vole che si applica ai fattorini de piz
Stria. Scannellato. Scannellamento. zicagnoli, perchè hanno per ufficio
Scangèll. T. di Stamp..... Quello scaffa il ripulire i ventri (petascioeu) e le
letto vicino al torchio su cui i torco budelle dei porci che il ministro o
lieri posano la carta stampata e quella lavoratore di bottega viene sparando.
da stamparsi, e ne cui palchetti ri Scannin che veramente pronunziamo Sca
pongono i loro utensili. La voce è nin. Sgozzino(*fior. – Zan. Cr. rinc.
probabilmente veneziana, Scanzell, pag. 255). Coltello di lama stretta e
Scànna. Un cicisbeo da quattro alla cra cuspidata del quale si fa uso special
zia(Fag.) Dicesi per ischerzo d'un che mente per iscannare i polli.
voglia fare il damerino, e sia gretto Scannin. T, de Castagnai. Lo stesso che
e povero, singolarmente negli abiti. Canin. V.
Scannà. Digozzare. Sgozzare. Scannare. Scannòn, Convalle. Ne colli di Brianza
On corno che t'incoronna o che te diconsi Scannon o Vaj quelle specie
scanna. V. in Incoronà. d'incanalature che dividono l'un col
Scannà che anche dicesi Castrà on gioeugh. le dall'altro, e per le quali le acque
de cart o Scannà i cart o el mazz. . . . dalla vetta de'colli decorrono alla
Levare alcuni tarocchi o alcune carte, china. Sono affini alle Sovende o Vo
tante per palo o seme, ciò che si fa ghe o Tracciù, V. in Vöga.
in vari giuochi, come al tarocco in Scannon. . . . . Voce propria delle nostre
terziglio, a calabresella, ecc. V. Màzz. risaje, e vale quel Taglio che suol farsi
Scannà. Castrare. Sparare. Intaccare i ne luoghi più bassi delle porche da
marroni, onde, messi a fuoco, non riso, allorchè vuolsi che ne scoli l'ac
iscoppino. qua più presto che non conceda il
Scannàa. Scannato. Sgozzato. Digozzato. vano dei così detti bocchei (V.), e sal
Scannàa. Strozzato. On vestii scannaa. vare altresì a questi integra la loro
Un abito strozzato. Un saltamindosso, forma che da maggior quantità d'acqua
Un abito fatto a miseria. per essi scorrente verrebbe guasta.
Scannaa in di quart. Gretto. Misero. Scàns. Scansamento.
Scannàda. Ad. di Piàna. V. A scans. A risparmio. A scansamen
Scannadùra. T. de'Macell. . . . Quella to. A evitazione. A scans d'error. A
carne del collo in cui venne fatto il scanso d'equivoci(“tosc. – Rim. aut.
taglio per iscannare le bestie bovine. pis. – Atti Accad. Cr. I, 2 15 – T. G.).
I Fr. chiamano le Scannature (giacchè A Cansare. A cessare.

i tagli sono due) les Bouts saigneux. Scansà che in Brianza dicono Cansà. Scan
Anche i Sicil, le dicono Scannature. sare. Cansare. Evitare – anche Eludere.
Scannadùra. T. de Sellai. Femminella. Scanscètta. Gruccetta. Dim. di Gruccia.
Ogni taglio a spacco che si faccia nel Scanscètta. T. de'Fornai. . . . . Specie di
cuoio per dare passo a un aſſibbia gruccetta che si adopera a smuovere
glio qualunque. i panetti nel forno o sulla madia.
SC A ( 126) SCA
Scànscia. Schiaccia? Gruccia. Stampella. Scapóll. º Scappata. Scappatina. Scap
Bastone che serve agli storpiati per Scapólla. patella. Sboccata. Scapiglia
reggersi, detto anche dagli Spag.Cango. tura. Pazziuola di prima gioventù; leg
Andà cont i scansc. Camminare a gerezza da scapolo – ed anche Stra
stampelle. Ifalcione. Marrone. Errore. Scerpellone.
Prestin di scansc. . . . Nome d'un Scapollà. T. de Formai. . . . Asciare o
nostro forno assai antico (Forno delle digrossar coll'asce (detta fra noi fol
stampelle) al quale i Promessi Sposi del cètt) il legno onde s'ha a cavare la
l'ill. Manzoni hanno dato rinomanza forma da scarpa o da stivale. Il fr.
anche fuor di paese. Esisteva ed esiste Ebaucher les formes.
tuttora in quella prima via che mette Scaponà. Fare una scapponata, una man
dal Duomo a Porta Orientale. Scappà. Scappare. (giata di capponi.
Scansciàda. . . . Colpo di stampella. De chi no se scappa. Di quì non
Scanscin che anche dicesi Raspusc, Scin si può uscire(Fag. Mar. mod. III, 9).
diroeü, Scimeliscioeü. Omicciattolo. Tri Falla scappa(cioè la pazienza). Farla
stanzuolo. Afatuccio. Stronzolino.stri uscire a uno(Dav. Tac. Ann. II, 24).
folo. Sparutino. Forasiepe. Scricciolo, Lì busognava vedej a scappà! Oh
Scanscinna. Tristanzuola. Sparutella. quivi era la fuggita !(Sacch. Nov. 64.").
Scanscinoeü. Scriccioletto. Cazzatello. Scappà come el diavol. Fuggir come
Scansciön. Sciancato? Arrancato? un lampo(“tosc.).
Scansciònna. Stampellone. Stampella assai Scappà de bocca. Sdrucciolar dalla
Scansciònna. Sciancata. (grande. bocca. Scappar a dire. Scappar detto.
Scansii e in Brianza Scassii. Scarmo. Al Scappà-dent. Irrompere.
lampanato. Scarzo. Scappà derid. Non poter tenere le risa
Scansii e Scassii. Affossato. Si dice delle Scappà el só. V. in S6. (lare.
bestie bovine assai incavate nelle ossa Scappà-foeura. Scapolarsene. Scapo
deretane, il che si vede specialmente Scappà-foeura. Schizzare. (no.
nelle vacche prossime al parto – Scappà-foeura di man.Scappar di ma
De” cavalli dicesi Voto o Sbulimo. Scappà-giò. Scadere? Cadere?
Scantinà per Scanchinà fig. v. Scappà indree. Darla addietro.
Scantón. Festone(Alb.enc.). Smerlo Smer Scappà la pascenza. Scappare la pa
latura(“fior.). Dente? Dentello? Intaglio? zienza – Scappato di pazienza.
Scanton a cadenin.... Smerlatura a catenella. Scappà on pè. Scivolare.Sdrucciolare.
Scanton a guzzett.... Smerlatura a punterelle. Scappà-sù. Sorsaltare? Alzare n.
Scanton a scestin.... Smerlatura a crestella.
Scappà-via. Fuggire, e scherz. Sonare
Scanton doppi. . . . Smerlatura doppia. una fuga a viola a gamba. V. Svignà
Scantonà. Scantonare. Smussare. Vess bravo per scappà. Essere dalle
Scantonà. Smerlare(*fior). Fare le smer buone calcagna(Tac. Dav. Vit. Agr. 68).
lature. – L'ital. Scantonare vale sfug Esser bravo come un lampo.
gire i cantoni o levarli. Scappà. Scattare.
Scantonàa. Scantonato. Smussato. Smusso. Scappà on vestii. . . . Difettare un abito
Che ha il canto tagliato. per troppo dare alle reni le falde.
Scantonàa. Fatto a dentelli? Smerlato? Scappàa. Scappato.
Scantonàda. Smusso. Scantonatura. Scappàda. Scappata – Gita. Viaggetto. Cor
Scantonin. Dim. di Scanton. V. sa; ed anche Scappata col testo del Sal
Scanzia. Scansia. Scaffale. Ciscranno? vini rip. dall'Alb. enc. al S 5.° della
Ass o Division. Palchetti = Fond. Fondo = voce Scappata da lui err.º interpretato.
Schenal. Dossale = Stramezz. Tramezze – Scappàda(A la). Di volo. Andà de scap
Capell. Cappello.
pada. Andare a briglia sciolta. Andare
Scanziètta. Dim. di Scanzia. V. – ed an a tutta carriera, a tutta briglia, di
che Scarabattola. Scarabattolo. tutta carriera (parlando di cavalli).
Scapellàda. Scappellata. Cappellata – Sber Scappadinna. Giterella – Scappadinna de
rettata - Fagh ona scapellada a vun. nascondon. fig. Ciambellina alla nasco
Scappellarsi ad uno. sta(Zan. Crez. rinc. III, 4). Scappatella.
SCA ( 127 ) SCA
Scappador. Corridore. Veloce (cavallo). Scarabòcc.Scarabocchio-fig.Abbozzaticcio.
Scappadóra. Ad. di Cavàlla. Veloce. – Scaraboccià e Scaraboccià-giò. Scaraboc
Talvolta lo prendiamo anche per sost. chiare. Schiccherare. Scombiccherare –
– L'italiano ha Corridore per atto al fig. Schicchirillare(Dav. in Pr. fir. IV,
corso, agile, ma non esiste il femm. III, 12o) Componicchiare-Arrocchiare.
Scappadóra(Ala). Di scappata? Di volo? Scarabocciàa. Scarabocchiato.
Scappàgh. Levarla liscia con alcuno(Zan. Scarabocciàda. Schiccheratura. Schicche
Itag. civ. I, 1 ). -
ramento. Sgorbio. Scarabocchio.
Scappamént.T. d'Or. Scappamento. Mec Scarabocción. Scarabocchino. Scaraboo
canismo regol.° del moto d'un oriuolo. chiatore (Alb. enc.).
Scappament a ancora, Scappamento ad a-cora Scaraffà. V. Sbagascià – Nei diz. ital.
Il fr. Echappement à ancre. Ha Roeuda.
Scaraffare vale rapire.
Ruota. = Ancora. Ancora.
Scaramàzza. Scaramazza. Ad. di Perla, e
Scappament a cilinder... Scappanento a cilin
dro. Ha Cilinder. Cilindro? = Rocuda. Ruota.
vale bernoccoluta, non ben tonda.
Scappament a serpa.... Ha Asta del temp.... Scaranzia. Schinanzia. Scheranzia. Squi
= Roeuda serpa. Ruota serpentina. nanzia. Sprimanzia. Scremenzia. Spre
Scappamenta stella.... Ha Stella.... =Rolò.... manzia. Schienanzia. Angina. Malattia
Scappanent a virgull.... Ha Roeuda. Ruota. delle fauci notissima.
= Virgull. . . . . Scaràsc dicono alcuni, e specialmente i
Portà in scappament.... Assestare Lariensi, per Folción. Accetta?
i pezzi dell'oriuolo collo scappamento. Scaravàsg. Scarafaggio. Scarabone. Lo
Scapparàtt Bugigattola. V. Tanabùs. Scarabaeus pilularius degli entomologi.
Scapparatt. Scarabattola. Stipetto a cri Ballett di scaravasg. Palle di sca
stalli in cui si conservano quelle mi rafaggi (Calderone Sonetto tra quelli
scee che la rarità, la ricchezza o il del Burchiello 255).
lavoro rende care o preziose. Il nostro Brutto scaravasg. Brutto ceffo.
è un pretto spagnolismo, Escaparrates. Scarbonti. Abbronzare. V. Gremmà.
Scappatòria. Scappatoia.Sutterfugio.Fuga. Scarbonti. Carbonizzare – per Panì. V.
Scappatoria de ciall. Fuga più che Scarbontii. Abbronzato – Carbonizzato
miserabile(Galileo Let. 5o gennajo 1657 – Imporrito.
al Micanzio). Scarcà. Sornacchiare. Scaracchiare. Espet
Scapùsc. Scappuccio. Inciampata. Toeü-sù torare. Scatarrare – Jach dicesi il suono
on scapusc. Lo stesso che Scapuscià. V. che si fa espettorando – V Smargajà.
Scapisc. met. Scuriscione. Scapestrato, Scarcàda. Scatarrata.
Discolo. Scapigliato – Meno intensivº Scarcasciàtt che altri dicono Piacquaràn,
Monello. Fà el scapusc. Darsi alla Scalcasciàtt, Spiatterlàn o Tettavàcch.
scapigliatura. Vivere alla scapestrata. Succhiacapre. Succiacapre. Calcabotto.
Scapùsc. T. de Macel.... La pelle della Uccello che è il Caprimulgus europaeusL.
testa bovina, il cappuccio del bove. Scàrch. Scaràcchio.
Scapuscell e Scapuscètt. Monelluzzo. Li Scardàss. Lo stesso che Scarzón. V.
cenziosetto. Discoletto. Scàrdol. v. br. ? Scalbatra. Scardova.
Scapuscèlla e Scapuscètta. Monellina. Scàrdola. v. com. º Lasca. Scardone. Scar
Scapùscia. Scurisciona? – Monella? Scàrdova. Si Specie di pesce
Scapuscià. Scappucciare. Inciampicare. che è il Cyprinus brama L.
Incesparc. Cespicare. Ciampicare. In Scardovètta. Brigliola(Alb. enc. in Scàr
cespicare – fig. Intoppare. Inciampare. Scàrega.T. Mil. Scarica. Sparata (dova.
Scapusciàda. Scappuccio. Inciampata - Scaregà. V. Descaregà.
ſig. Sdrucciolatura. Scappatella. Scaregabarì. Scaricabarili.
Scapusción-sciòtt.Scapigliatone(Fag. Rim. Fà a scaregabari. Fare a scaricaba
IV, 2 1 1). Scapestrataccio. Scuriscione. rili. Rimuovere da sè la colpa di chec
Scàr. s. m. pl. T. de Carrai. . . . Il te chessia – Fare a scaricalasino. But
lajo a piuoli sul letto del carro. tar la colpa addosso altrui.
Scara dice l'infimissima plebe per Scala. V. Giugà a scarcgabari che altri dicono
Scarabattola. Scarabattola, Giugà a descaregabari o a campanon
SCA ( 128 ) SC A
o a stravaccacônca. Giooare a scarica Imprunare un amarasco, cioè Fasciare
barili. Spezie di giuoco fanciullesco co' pruni il tronco d'una pianta di
che si fa tra due soli i quali, voltesi marasche onde impedire altrui di sa
le spalle l'un l'altro, e intrigate scam lirvi su a coglierne i frutti.
bievolmente le braccia, si vanno al Scarionàa. Imprunato.
zando a vicenda. Scarionàda. s. f. Imprunata. Prunata –
Scaregadór o Scargavò o Soradór o Sfio Pruname.

radór. T. de'Mugnai. Rifiuto – I nostri Scarionass. . . . . Pugnersi co pruni.


idraulici chiamano così anche ne'so Scarionént. Spinoso. Prunoso.
stegni il Rifiuto o Diversivo a fior d'ac Scarionin. Pruneggiuolo.
qua o Sfioratore. Scarlàtt. Scarlatto. Scarlattino.
Scàrega-l'asen(Giugà a). V. in Campanón. Ross come on scarlatt. Rosso come
Scàregh. Sdebitamento. Caregh e scaregh. scarlatto(“tosc. – T. G). V. anche Ross.
Addebitamento e Sdebitamento. Scarlattént. Lo stesso che Invernighént. V.
Scarètta. Scaletta. Scarlattinna. s. f. Scarlattina. Specie di
Scarètta. Ad. d'Èrba. V. (ga. V. febbre maligna.
Scarettòn. Lo stesso che Vènna salvade Scarlattinna. Ad. di Roeusa. V.
Scaréza dicono in alcune parti del con Scarlésgia. V. Scarloeüsgia.
tado per S'cènna(pezzo da catasta). V. Scarliga che anche scrivesi Scherliga.
Scargavò. V. Scaregadór. Sdrùcciolo. Striscia fatta sul ghiaccio
Scarin. s. m. pl. Lo stesso che Scàr. V. per isdrucciolarvisi(così nell'Alb.bass.
Scarinz. Barbariccia. Baconero. Farfa in Glissoire).
rello. Belzebù. Nomi ideali di diavoli. Scarliga. Lo stesso che Lecchètt. V.
Scarinzia. Carintia. Nome di provincia Toeù-sù la scarliga. met. Pigliare il
che noi usiamo nelle frasi seguenti: pendio, il malvezzo.
Boeu de la Scarinzia. Bove della Ca Scarligà che i cont dicono Schittigà, Scat
rintia – fig. per isch. V. in Baderón. tigà, Schiligà e Scherligà. Sdruccio
Stà in pee per la Scarinzia. Starcisi lare. Scivolare, e con voce latina Là
appiccato per la cera. Essere in puntelli. bere. In alcuni luoghi d'Italia dicesi
Stare in tentenne. Reggersi a mala pena. anche Glisciare, nel Perugino Sdru
Scariòn.... Nome di quelle due travette scicare, nell'Aretino Sdrucchiare e
che in piano inclinato vanno paral Strugiolare – Andà a scarligà cont i
lele dalla base alla cima d'una scala, ferr o Patinà. Fare il ballo in sul diac
e sulle quali posano gli scaglioni. Le cio(“fior. – Lastri Op. V, 154).
Erte dei Veneziani. Scarligàda. Sdrucciolo. Sdrucciolamento.
Scariòn. Broncone? Grosso palo da so Scarligadinna. . . . Sdrucciolino.
stentar le viti a pergola. Corrisponde Scarlighént. Sdrucciolante. Sdruccioloso.
al Palon de Brianz. e al Sald in pee dei Sdrucciolente. Lubrico. Làbile; e cont.
Cremonesi. È il ritto maggiore nelle Làbole.
pergole al quale s'appoggiano le così Scarlighètta.LoSdrucciolino(CaroCom.24).
dette banche e le traverse. Fa la scarlighetta. Fare a sdruccio
Scarion chiamano anche nell'A. Mil. quello lino. Giocare o Fare a sdrucciolare.
che noi diciamo Lazzarin salvadegh. V. Scarnà. Scarnare. Scarnire.
Scariòn. . . . I cont. dell'A. M. lo usano Scarnovalà. Scarnascialare. Carnascia
altresì tanto per un solo Ramo spinoso lare. Scarnovalare.
quanto per un Mucchio di spini o di Scarloeüsgia o Scarlésgia e verso il Pavese
rami spinosi. Cravéra. Scarlea. Sclarea. Scarleggia.
On sit tutt a scarion. Prunajo. Pru Erba moscadella. Trippa madama. Er
naja. Pruneto. Spineto. Spinajo. basan Giovanni. Scanderona. Gallitrico.
Toeü-via i scarion o la scarionada. La Salvia Sclarea de botanici.
Sprunare. Disprunare. Scaroccià. Scarrozzare. Far trottate in
Scarionà. v. cont. Imprunare. Difendere carrozza, correre in carrozza.
checchessia con una cerchiata di pruni Scaroccià i busecch o el venter.
(scarion) – Scarionò ona marenna. Gorgogliare il corpo.
SCA ( 129 ) SCA
Scarocciada. Carrozzata. Cocchiata. Avegh i scarp giò dedree. Aver le
Scarón. Fittone. Sterpo - per Sculén. V. scarpe a cacajuola, a cianta, a sop
Scarón. T. delle Caciaje. . . . . Specie pelletto, a pianta. -

di scansia a molti palchetti di legno Aveghnanca scarp in pè. Essere uno


di pioppo sostenuti alla grossa da più scalzo o uno scalzacane o un tritone.
travicelli verticali collegati, sui quali Bonna scarpa. Buona spesa. Lo stesso
palchetti posano le forme del cacio che Bonna limoeusna. V. in Limocòsna.
lodigiano. Nelle formaggiare delle ca Cuntà come la socula di scarp (att.)
scine formali le scansie sono per solito fig. Avere chicchessia in opinione di
a sei piani, in quelle de negozianti stoppa(Alleg. 2o4). Stimarchi o che che
giungono anche ai sedici; nelle bot sia una paglia(Berni Orl. in. LXII, 55).
teghe de'caciajuoli sono a più o men Cuntà come la socula di sò scarp o di
numero di piani secondo che il luo sò sciavatt (neut.). Essere papa sei nelle
go concede. I palchetti, ognun dei minchiate(Pan. Poet. II, Xxiv, 57). con
quali cape tre forme, incominciano tar quanto uno zero cancellato(id. ivi
a dieci centimetri dal pavimento e 1 t). Contare una zeta (id. Il , xi, 5o).
aggiungono fin quasi alla soffitta. I sciavattin gh'han semper rott i
Scaron o Scarion o Scalòn.. .. . Castelli scarp. . . . . D'ordinario gli artefici
delle tavole da bachi da seta. I Sici sono mal provveduti per sè stessi di
liani li dicono Indari o Annani di quegli oggetti dei quali sono manifat
cannizzi di vermi di sita, cioè Andari tori per gli altri.
di tavole da bachi da seta. L'è mej frustà di scarp che nè di
Scaronàda... ... Complesso o Filarata di lenzoeu. V. in Lenzo-ù.
que castelli che diciamo scaron. Montà la scarpa. T. de'Calzol. Montar
Scarós. Dilicato. Geloso. Difficile a ma la scarpa (“fior.).
neggiarsi. Per es. La penna d'occal'è Scarp che van adattaa al pè. Scarpe
scarosa. La piuma d'oca è gelosa. – La che si affanno al piede.
nostra voce o è stroncatura di Scabroso, Scarp comod. Scarpe agiate.
o procede dallo spagnuolo di cui sotto. Scarp de ball. Calcetti o Scarpettine
Scaros. Fisicoso. Scrupoloso. Tenero. An da ballo (col suolo assai stretto),
che gli Spag. dicono in questo senso Scarp de benisode sposa. V. in Benis.
Hascherozo – I Sanesi, al dire del Scarp de primm portà. . . . . Scar
Bargagli nel Turamino, chiamano Sca pini di prima messa.
reggio quel senso disgustoso che pro Scarp largh de ballagh dent. Scarpe
va chi teme il solletico nell'essere agiate che ballino in piede altrui Fag.
solleticato. Rime II, 598 e. l.).
Scarp. s. m. Schianto. P. Scarpºn. Scarp scalcagnaa.Scarpe scalcagnate.
Scarpa. Scarpa – Calcetto – Calzare – Scarp, Zibrett, Pantofol cont el le
(i . anche Scarpin). gnazz. Scarpe, Pianelle, Mule suve
Pè. Calcetto = Tonera. Tomajo = Soeu'a. rate o sugherate.
Suolo = Tallon. Calcagno. Calcagnino = Guar Se po'minga tegnì el pè in dò scarp.
den. Forte di suolo. Guardione = Sottpè. Non bisogna correr dietro a due lepri;
Piantelletta (tra suolo e fodera). Tramezza.
Tramezzo. Tramezzato = Cava. Fiosso. Fiocco
e parl. d'amori Chi due bocche bacia,
= Oreggia. Bocchetta – Fond. Solettatura =
l'una convien che gli puta.
Quart o Ciapp. Quarti – Il Tommaseo (Sinon. Tegni el pè in dò scarp. fig. Tenere
in Tacco) dice che nel parlare odierno toscano il piede in due staffe.
il Sottpè chiamasi suoletta, la Sucula il Suolo Tegni el pè in tanti scarp. Tenere
d. sotto, che i Ciapp diconsi Quartieri, i Orecc il piè in mille staffe(Mach. op. VI, 29o).
Orecchie, e vorrebbe che quest'unità moderna Trà-foeura scarp e colzett. V.Colzètta.
venisse sostituita anche nelle seritture all'unita
Vanzassi pee foeura di scarp. Avan
antica di cui sopra. zare i piè fuor del letto (Alb. enc. in
Avè de nass con sù scarp e colzett. Avanzare). Rimanersi senz'avanzo.
. . . . . Dicesi scherz. di parti troppo Vess gnanca degn de lazzaghi scamp
lenti a venir in luce. -
o Portà gnanch adree i scarp o i
f al II . 17
SCA ( 13o ) SCA
pciavatt a vun. Esser ragazzino ad uno Scarpetta. T. de Carrozz. scarpa? Quella
(Nov. aut. san. II, 75). Non esser degno specie di ci rovescio o in cui vanno a
di sciogliere la coreggia del calzare terminare le colonne davanti di quelle
ad alcuno. Il Dignum non esse alicui carrozze che non hanno nè vere fian
praestare matellam de Latini. cate anteriori nè spallette che ne ten
Scàrpa. Scarpa. Congegno che serve a gano luogo, come vedesi in alcune
rattenere il girar d'una ruota di carro manze (bastardell) e in altri legni.
o vettura per rallentarne il corso nelle Scarpètta per Sciampetta(di corp d'as
discese. Nelle Scarpe di ferro si osservano saa). V. Sciampètt.
le Alie con gli occhi, la Coda con l'occhio, il Scarpettinna. Scarpettina Scarpettino.
Fondo, la Sola, la Catena coll'anello – Nelle Scarpiàtter. )Scerpellone. V. Scarpònfig.
Catene usate a pari fine si osservano il Teni Scarpiàttola. Fà ona scarpiattola. Dare
tojo, lo Scatto, e la Campanella di ritegnº. Scarpiàttora. ) in cenci o in ceci o in
Scàrpa. T. di Murat., ecc. Scarpa. Pen budella – Fare una carriera (così la
dio di muro, argine, fosso, ecc. – Cr., ma forse deve dire scarriera).
Imbasamento o Basamento a scarpa. Scarpignàa. Scarmigliato. Scompigliato.
Scàrpa. Panchina. Banchina delle strade. Arruffato.
Scarpà. Schiantare e alla fior. Stiantare. Scarpin. Scarpina o Scarpuccia(“tosc.).
Scerpare – Scarpà la pell in del pelà. Calcetto. Scarpetta. Scarpino.
Storticare(Fag. L'Ast. bal. III, 4). Scarpitt de primm mett... Scarpette
Scarpà ona niada. V. in Niàda. di prima messa, da bimbi d'un anno.
Scarpass-giò la tegna. V. in Tègna. Scarpitt. v. cont per Scarpiattol. V.
scarpà. T. d'Agr. Diveltare. Scassare(Tr. Scarpón che anche dicesi Scàrp o Scarpiàt
Agr. I, 196). Dissodare. Fare una scas ter. Tana("tosc. – Tom. G.). Straccio.
sata o uno scasso. Scarpà bosch. Dibo Schianto. Sdrucito. – Ne'diz. italiani
scare(Lastri Op. V, 21 e Targ Viag. l, Scarpone vale soltanto scarpa grande
6 e pass.)-Sterpare monti (Lastri ivi) – – Le nostre voci Scarp, Scarpà, Scar
Scarpà on praa. Diveltare un prato – pon sono d'origine romanza.
ona sces. Sterpare una siepe - ona bru D'on boeucc fà on scarpon o D'on
ghera e fagh dent on ronch. Dissodare bus ſà ona fenestra. Lo stesso che Fà
uno scopeto e farne una vigna a ripiani. d'ona brossola on bugnon. V. Bròssola.
Scarpacavij(Fà a). Fare a capegli. Acca Fà boeucc e scarpon. fig. Imbottar
pigliarsi. V. in Cavèll. (dato. sopra la feccia. V. anche in Boeücc.
Scarpàda. Scassata. Divelto. Luogo disso Scarpòn. fig. che dicesi anche Scarpiat
Scarpàda. Scasso (Targ. Prodr. Corog. ter. Marrone. Strafalcione. Erroraccio.
tosc., p. 12o – Giorn. agr. tosc. 184o, Scerpellone.
p. 45). L'atto di dissodare. Per no ſà ch'el fass on quaj scar
Scarpagòss (Dagh denta). Gridare a quan pon. Acciocchè non facesse qualche
to se n' ha nella gola o nella strozza. sdrucito di ec.(Mach. Op. VI, 126).
Scarpascés. Monello. – Sbandato. Scape Scarpòn. Scarpone(Caro Am. I, 2). Scar
strato. Discolo. V. Rahòtt. ll Maggi disse pettone. Scarpettona. Grande scarpa.
Foo el bacchetton, ma sont on scarpasces, Scarpon de caccia. Scarpettone da
E al pu gran forfanton farev la polt. caccia?
Scarpàscia. Scarpaccia. Scarpettaccia. Scarpon o Scàrpa. T. de'Manisc. . . .
Scarpàzza. Erbolato. Erbato. V. in Tórta. Sp. di scarpa con suolo di cuoio e
Scarpètta. Scarpetta. Dim. di Scarpa, tomajo di pelle onde si veste il piè
Fà quij bej scarpett. Affibbiarsi le del cavallo quando è infermo. Si al
scarpette (Alleg. 219). Far mazzo dei laccia alla gamba con cigne o coreg
suoi salci. Spulezzare. V. Tondà. giuole o vero con punta e passante.
Scarpètta..... Vaso cimbiforme di majo Scarponér dicono verso il Pavese per Car
lica, di terraglia o di porcellana nel pògn(ag. di Remolàzz). Casso. Voto.
quale si fa acqua dalle donne gravemen Scarpònna. V. Scarpon.
te ammalate. È lo Scaphium de'Lat men Scarpòtt. Scarponcelli, cioè scarpe gros
tovato da Giovenale nella satira sesta. sette e grandi(*tosc. – T. G.).
SCA ( 13 I ) SCA
Scàrs. Scarso,
Scartàda. . . . L'atto dello scartà (V.)
A la scarsa. ... Così dicono i con dei mattonieri.
tadini a quella paga giornaliera che Scartadinna(On'altra). . . . Un'altra me
si dia loro in solo numerario e sen scolata di carte.
z'aggiunta di cibaria qualunque. Scartadùra. . . . . Quella tanta creta che
Dò lira scars. Due libbre scarse(T. G.). il mattoniere leva da banda perchè
On poo scars. Scarsetto. soverchia la forma.
Pesà, Mesurà e sim. scars. ... Andare Scartàgg o Scartón. Scardasso. Cardo.
scarso nel pesare, nel misurare, ecc. Nome di que due strumenti a denti
Tropp scars. Scarsissimo. di fil di ferro acuminati, coi quali si
Scarseggià. Scarseggiare. Avere scarsità raffina la lana, la bambagia e simili.
di checchessia – Scarseggiare. Par Cardi aperti o piazzati, Cardi serrati,
cheggiare. Fare scarsità di checchessia. Cardi dirozzati – Il cardo fine è da
Scarsèlla. Scarsella – accr. Scarsellona. noi detto.Spinazz. V.
Scarsellone – dim. Scarsellino – V. Ass de scartagg. Tavolelle? Assi
Saccòccia. celle da scardassi.
Scarsin. Scarso anzi che no. Scarsetto. Scartàggia. s. f.... I parrucchieri danno
Scarsitàa. Scarsità. Scarsezza. Scarso. questo nome a quella specie di Scar
Scàrt. Scarto. Rifiuto. Sceltume. Marame. dassetto col quale ravviano e ripu
Sceglitura. Robba de scart, l scart e liscono que” capegli da tessere che
sim. La Sceglitura. riescono i più corti dopo le antece
Scàrt. T. di Fab. La Molla? Tutta quella denti ravviature. È quello che i Fr.
parte delle molli da fuoco che molleg chiamano Carde di degager.
gia; è larga, a mo' di foglia di alloro, e Scartaggin. Pettinator di lana. Ciompo.
termina dove incominciano i due ton Battilano. Cardatore. Scardassiere. Di
Scàrt.T. di Giuoco. Scarto. (dini. vettino. Chi esercita l'arte dello scar
Scàrt. T. di Zecca. . . . Nome di quelle dassare.
monete che vennero sbolzonate o sia Scartaggin. Stracciatore (Gior. Georg.
ritagliate colle forbici perchè scarse XIII, 151). Stracciajuolo. Chi fa mestiere
o altramente difettose, e ciò per non di stracciare sinighelle e falloppe per
le lasciare più spenderecce. farne filaticcio o materia da imbottire.
Scartà. Mescolar le carte. Far le carte. Scartapazz. Scartafaccio. Scartabello.
Scartà Bagatt. fig. Dare la stura al Scartàri. Cartolare. Quadernaccio.
truogolo(Zanon. Rag.civ. II, 4) Abbassar Scartàzza che altri più comunemente di
visiera(Mach. Op. 1X, 156). Dire altrui cono Beccàsc..... Quel ferro confitto
il padre del porro. Sciorre i bracchi. dalla banda destra del torchio litogra
Dire altrui il fatto suo senza riguardi. fico il quale ferma il pirrone(portacor
Scartà. Scartare. Rifiutare; e fam. Metter tell) allorchè fu calato per imprimere.
nel chiappolo. Scarteggià. Scardassare Cardare. Raffinar
Scartà. T. di Zecca. Sbolzonare. V. Scàrt. la lana, la bambagia e sim. cogli scar
Scartà el quadrell. T. de' Fornac. Spia dassi – Stracciare le sinighelle, ecc.
nare il mattone nella forma, cioè con Scarteggiàa. Cardato. Scardassato.
ambe le mani riunite in piano ap Scarteggiàda. Cardata. Cardatura. Scar
pianarne la pasta e non vi lasciare dassata.
difetto o crescenza; levare a mano Scarteggiadinna. Cardatina. Un po' di
dalla forma de'quadrucci o de'tegoli scardassatura.
quella pasta che è di soverchio. Scarteggiadùra. Cardatura.
Scarta o Spiattarà-foeura el ferr. T. dei Scarteggin. V. Scartaggin.
Fab.... Distendere, spianare il ferro. scartinà. T. de'Cap.... Ripulire le pelli e
Scartabellà. Scartabellare. Squadernare. farne uscir bene il pelo. Il fr. Decatir.
Sciorinar libri. Rovigliare. Razzolare. Scartòffia che anche dicesi Scamòffia. T.
Scartabellàda. Scartabellata. di Giuoco. Cartaccia. Carta d'infimo
Scartàda. T. di G.... Mescolata di carte. valore nel giuoco.
Scartàda. Scartata. Scartamento. Rifiuto. Scartón lo stesso che Scartàgg. V.
SCA ( 132 ) SC A
Scartòzz. Cartoccio - Fà-sù in d'on Scassàa. Cancellato. Cassato.
scartozz. Accartocciare. Incartocciare. Scassàda. Cancellatura.
Scartozz de pever mal ligaa. Buona Scassàda.T. d'Agr. Scassata(“lucch.). Scar
pelle(*tosc. – Guad. Rim.). Buona spesa. so(“aret.-Redi Voc.ar.). Divelto. Pastino.
Malbigatto. V. Limoeüsna. Scassadinna. . . . . Una cancellaturina.
Scartòzz. Cartoccio. Ripiegatura circolare Scassadùra. Cassatura. Cancellatura.
in alcun lavoro di ferro. Buj on scar Scassii per Scansii. V.
tozz. Dare la tempera a cartoccio. Scassin. Sfregato jo? (Min.). Con voce
Scartòzz. T. de Razzai. Razzo matto. bresciana si comincia a chiamare così
Scartòzz. s. m. pl. V. Foeüj e Spolòtt. anche nelle nostre scuole quel Roto
Scartòzz de moneda. Cartoccio di moneta letto di cintolo di pelone onde si fa
di rame. Fra noi ogni cartoccio con uso per cancellare lo scritto col gesso
teneva già cento soldi milanesi, cioè o colle steatiti sulle lavagne.
il valore di cinque lire. Oggidì sono Scastrà. T. de Giojell. ... Levar del ca
usciti d'uso. L'Ors. (Mon. pag. x1x) no stone, Scastonare se mi lece dirlo.
mina i Cartocci sigillati di crazie cor Scàtola. Scatola. - (tola.
renti in Firenze nel secolo scorso. A letter de scatola. A lettere di sca
Il Molossi (citando un bando tosc. del Rompiscatolo i squell. V. in Squèlla.
1579) registra la voce Campione nel Scatola de barba. ... Scatoletta in
significato di un Cartoccio di quat cui sono il saponetto e il pennellino
trini per lire 55 di piccioli che ser dalla barba.
viva di riscontro nella pesatura di Scatola de capej o Cartonéra o Ca
molte monete simili. pelléra. Cappelliera. Scatola di cartone
On quattrin men in d'on scartozz. in forma di cappello, divisa in tesa e
Un frullo. Un nulla. Una cosa da nulla. testiera, da serbarvi i cappelli – E di
Scartozzàda. Pieno un cartoccio. pari forma si hanno pure di grosso cuo
Scartozzèll o Scartozzellin o Scartozzètt jo con alcune cigne per fermarle agli
o Scartozzin. Cartoccino. -

imperiali o al tergo o alle fiancate delle


Scartozzìn fig. che anche dicesi Scartoz carrozze da viaggio. Queste sono divise
zin d'erba bonna. Attillatuzzo. Lindo. in Coverc... = Cassa.... – Lista. .. = Cros.
Uscito allor allora dello scatolino. V. Crociera =, ... Inginocchiature della crociera.
anche Bombonìn. Scatola de madamin. . . . Grande
Scartozzén. . . . . Gran cartoccio. scatola di cartone in cui le modiste
Scarzón o Scardàss. Cardo da garzare e le crestaje portano dalla bottega
o cardare. Dissaco. Labbro di Venere. alle case le vesti, le cuffie, ecc.
Scassà. Espungere. Spungere. Dar di pen Scàtola per eccellenza o Scatola del ta
na. Scancellare. Cancellare. Cassare. bacch. Tabacchiera.
Fregare. Dar di frego – Scassare nei Dagh la scatola. . . . Fra i nostri
diz. ital. vale soltanto cavar di cassa, contadini il dare una tabacchierina
o rovinare, o diveltare. alla innamorata è segno d'impalma
Scassà i pont di colzett. . . . . di tura e ferma promessa di nozze. Altri
cono le nostre donne quando fanno sostituiscono un fazzoletto, e lo di
il primo giro(torna) delle calze. cono El panett de la parolla.
Scassà i segn d'apis con la gomma Scatola a baull. . . . . Tabacchiera
elastega. Sgommare (così ha il Lam in figura di forzierino.
bruschini nella Guida Educ. 1859, Scatola a magazzino a duu fond o
p. 167 – ma parmi voce malsicura). doppia. . . . . Tabacchiera grande e
Scassà on pens. . . . Con lodevoli a due o più tramezze.
diporti torsi alla pena d'un pensum già Scatola de papié mascé. Tabacchiera
inflitto – o vero eseguirlo. (tenza. di cartapesta(Tar, fir.).
Scassà ona sentenza. Cassare una sen Scatola de Pavia che quand l'è
Scassà vun. Dimettere. Licenziare. voeuja la se trà-via. Scatola di Carta
Scassà. T. de Litografi. V. in Prèja. gine(Fag. Rim. II, 274). Un cartoccino
Scassà. T. d'Agr. Diveltare. Pastinare. in luogo di scatola.
SCA ( 133 ) SCA
Scàtola o Scatolètta de contraboffett. T. Scavà.... Così dicono le donne lo Andar
de'Carrozz. Cassetta(Alb. enc. in Con levando il rotto da una calza o da un
trammantice). pedule per rinnovarlo. E ciò fanno
Scàtola che anche si dice Stàmpa o Tòl dividendo con uno spillo i punti del
la. T. de Cioccolat. . . . . Vaselletto rotto da quei del sano e intromettendo
quadrilungo di latta nel quale a mo' in questi ultimi i ferri da calze per
di getto si adagia la pasta calda da poi eseguire la rimpedulatura. Questo
cioccolata per cavarnela, freddata che far che una maglia entri nell'altra
sia, conformata in boglio. dai calzajuoli è detto Scavalcare.
Scàtola o Scatolètta. T. de Fabbriferrai. Scavàa. Scavato.
Cassetta? Lavoro a cassetta. Scavàda. Scavazione. Scavamento; – e
Scàtola. Scatola. Negli ostensori è il ser fig. Scalzamento.
batoio a cristalli dell'ostia. Scavadinna. . . . . Un po' di scavo; –
Scàtola(A). T. delle Arti. . . . Dicesi di e fig. . . . Una cavatina di calcetti.
ogni lavoro che abbia fondo e co Scavalcà. Accavalcare.
perchio quasi a mo' di scatola. Scavalcà. fig. Scavalcare. Discavalcare.
Basellin a scatola. P. in Pedàda. Scavallare. Soppiantare. Dare il gom
Lampionin a scatola. . . . Lampion bito. V. Fà ona cavaletta in Cavalètta.
cino che incassa in un telajo come Scavàlch. Callaja. Quell'apertura che
roba in iscatola. chiera ? si fa nelle siepi per poter entrare
Scatolàscia. Scatolaccia? – Brutta tabac ne campi, la quale si tiene turata
Scatolée. Scatolajo. cogli spini o con altro riparo,
Scatoléra. Scatolaja? Moglie di scatolajo Scavamént. ) Scavamento. Scavatura. Sca
o Donna che traffica di scatole. Scavazion. º vazione. Escavazione.
Scatolètta. Scatoletta. Scavèzz. Svelto. Sciolto. Non tozzo, non
Scatoletta del sigill. Salimbacca. aggravato di carni o sim. Vitta sca
scatolètta. T. di Fabbr. V. Scàtola sig. 5.” vezza. Vita fine, gentile, svelta.
Scatolettinna. . . . . Picciola scatoletta. Scavèzz. Tronco. Cionco.
Scatolin. Scatolina. Scatoluccia(*tosc. – Peston scavezz. Pistone. Arma nota,
T. G.). Scatoletta. Scatolino. Scavèzz. Ad. di Pés. V.
El par semper che la vegna foeura Scavezzà. Scavezzare.
d'on scatolin. Par sempre uscita dallo Scavezzàa. Scavezzato. Scapezzato.
scatolino(Pan. Poet. II, xxIII, 1). Di Scavezzón. Scavezzone. Nome collettivo di
cesi di persona sempre linda, attillata, polveri, rottami, stacciature ed altri
galante – Anche i Fr. dicono il sem avanzugli di cannella, di china e sim.
ble toujours que cette femme sorte d'une Scavezzon. Cinnamòmo silvestre. Foglio
boète(Roux Dict.). (serbo. indo. Malabatro. Corteccia simile alla
Sarass-sù in d'on scatolin. Stare in cannella ma più grossolana e in cilin
Tirà-foeura el scatolin di zerimoni. druoli più grossi le cui lamine sono
V. in Zerimònia. (II, 3. rilevate quanto un cartoncino e di
Scatolin. Tabacchierina(Nelli All. di Ved. color rosso cupo; è meno aromatica
Scatolòn. Scatolone. Scatolona. e olezzante della cannella, ma ha un
Dottor scatolon. Dottoraccio. sapore più bruciante. È la Canelle
Scàttera. v. b. Scatola. portugaise dei Francesi, detta in com
Scattigà. V. Scarligà. mercio Cannelloni di Lisbona perchè
Scattivà bella v. cont. per Smalvezzà o dal Brasile fa sealo a quel porto.
Smalizià. V – Il Lambruschini usò Scavià. Scarmigliare. Scapigliare.
Scattivare in senso di Rinettar dalle Scaviàa. V. Descaviàa. (pigliato.
parti cattive la paglia. Scaviòn. Scarmigliato. Scapigliato. Scom
Scàv. Scavo. V. Scavamént. (fosse. Scazzocùla. T. de'Mur. . . . . Specie di
Scavà. Scavare. Scavà i foss. Rimettere le stile meno lungo delle abetelle(antenn)
Scavà. fig. Dare alle buche. Sottrarre o che si suol porre a mezza campata
Cavar di boeca. Scalzare. Cavare i fra abetella e abetella per sempre più
ealcetti. Scovare, V. anche Tirà-ſoeura. concatenare il ponte e sublimarlo,
SCE ( 134 ) SCE
aggiugnendosene l'uno all'altro, od parete e secondanti la struttura della
anche servendo come allungatori delle loro pianta reale, un po' più in iscor
medesime abetelle. cio però che non voglia la prospet
Scèſ (dal fr. Chef). Capo. Proto. Prin tiva. Chiuse da lati e per di sopra,
cipale. L'è chi el sceſf. È qui il mae perchè senza scene (quint) e senza
stro, il padron di bottega. panni, danno più apparenza del vero.
Per ballà l'è sceſf. È il prior dei Scenari soffittaa. . . . Scena compo
balli(Fag. Rim.). sta di un telone di prospetto e d'altre
Vess sceff. Seder nel colmo di una tele congiunte coi telari a mo' di soſ
arte o sim.(Caro Rim. 1 o6). Tenere il fitta o sim.
primato. Essere il caffo, cioè l'unico, Scenàri. Sceneggiatura. Distribuzione
che non ha pari, esimio. morale delle scene – Per Tabellin. V.
Sceleràgin. Scelleraggine. Scellerataggine. Scenàri. fig. Scena. Oh che scenari! Oli
Scelleratezza. Scellerità. Sceleraggine. bell'intriso ! V. in Scènna.
Scèner.
Scelerataggine. Sceleratezza. Scelerità ;
e lat. Scelo. (tamente.
Scéndera o Scéndra. ºCenere. V. Zèner.

Sceleratamént. Scelleratamente. Scelera Andà in scendera. Incenerire.


Robba fada sceleratament. Roba Brusà de la legna per fa de la
fatta alla peggio o a scatafascio. scendra. V. in Lègna.
Sceleràto. Scellerato. Scelesto. Malvagio. Trà-sù scendera. Incenerare.
Detto di persona. Scenderàda che i nostri Tariffanti chia
Sceleràto. Pessimo. Scellerato. Detto di mano Zèner recotta. Ceneraccio. Quella
cosa. L'è deventaa quejcoss de sce cenere che ha già servito al bucato
lerato. È diventato qualcosa di scelle – Cenerume. Quella cenere che avanza
rato(Zanon. Rag. van. I, 1). dalle operazioni delle arti se ha in
Scèlt. Scelto. Robba scelta, Truppa scelta. sè altre materie o arse o distrutte.
Il fiore delle robe, delle milizie, ecc. S'accosta al nostro volgare la voce
Sceltissem. Sceltissimo-Ad. di Tabàcch. V. aretina Cendarata(Voc. aret.).
Scemisa e Scemisètta. Camicia. Camiciuo Scenderée. . . . . Il luogo dove s'am
la. Voci prette francesi. Qualcuno monta la cenere levata dal focolare
chiama Scemisètta quella donnesca, e per farne serbo. Uso contadinesco.
Camisètta quella da uomo di cui sotto. Scenderént. Cenerulento.
Scemisètta o Mezzacamisa o Scemisa. La Scendiroeüla. V. Scindiroeula.
Mezza camicia (Poem. aut. pis.). Cami Scenètta fig. Scenetta.
cina (“tosc. – Tom. G.), e con voce Sceniglia. Ciniglia. Seta vellutata che
poco usata Capezzale. serve per ricami di riporto, guerni
Scemisètta. Baverina (“tosc. – Mol. El. – zioni e fiori finti. Tale seta si trae da
Tom. Sin.). Colletto di velo, di mus listerelle di nastri tagliuzzati, sfilac
solo, di batista o d'altra tela fina che ciati dai lati e nelle sfilacciature riem
copre in gran parte il petto, e dal piuti di altra seta, poi torti, e pas
collo si rivescia sulle spalle. È quello sati al mulinello per fare che sulla
che i Francesi chiamano Collerette. superficie loro ne nasca quell'arric
Scémpi. Scenata – Scenetta. Fann di ciatura che li fa apparire vellutati e
scempi o vero Fann on scempi. Farne pelosi come un bruco, dal cui nome
le risa grasse. francese per appunto (chenille) tras
Scémpi. Lo stesso che Sguàzz. V. sero anch'essi la denominazione.
Scenà. Cenare. V. Zenà. Scenin o Zenin. Cenetta. Dim. di Cena.
Avè scenaa. fig. Aver bruciato l'al Scènna o Zènna. Cena. V. Zènna.
loggiamento o baciato il chiavistello. Scènna. Scena. Scenario. Tela.
Non essere più ammesso in alcun luogo. Scenna praticabil. T. di Pitt. teatr.
Scenàri. Scena. Scenario. Comprende Quint. Lo stesso che Praticàbil. V.
Scene = e Scenari. Telone? Scènna. fig. Scenata(“fior. – Zan. Gelos.
Scenari parapettaa..... Scene for Crez. I, 3). Scena(Pan. Poet. I, xxvi, 6).
mate con soli telari uniti a ſoggia di Che scena! Mi fece una scena(T. G.).
SCE ( 135 ) SCE
- Avè goduu ona bella scenna o on Daghela in la scenna o in del
bell colp o on bell quader o ona goeubb. Dare stroppio. Darla nera o
bella comedia. Essersi trovato a un contraria. Dare alle gambe.
bel lazzo. Aver goduto un bel lazzo. De bonna s'cenna. Di buona schie
Colp de scenna. Colpo di scena na(“tosc. – T. G.), che regge al lavoro.
(Pan. Poet. I, Iv, 15). Dormì o Stà in s'cenna. Giacer re
Comenzà la scenna. fig. Incominciar supino, cioè sulle reni, colla pancia
la scena. insù, supino, supinamente. -

Fenì la scenna. fig. Finire la com Fà s'cenna. Far cotenna. El formaj


media. -

de granna el fa s'cenna. Il mangiar


Oh che bella scenna. Oh bello in cacio lodigiano ci rende atanti della
triso ! (Buon. Tancia II, 2). persona. -

Ona gran scenna. Una grande scena. Falli con la borsa in la s'cenna.
Una scenaccia(Pan. Viag. Barb. I, 7o). Fallir col sacchetto (”tosc. – Mol. El.).
Mudass la scenna. fig. Mutarsi la Lavorà de s'cenna. V. sopra Dagh
scena. Mutarsi la faccia degli affari. de s'cenna. -

Robb de fann di scenn o de fann Lavoreri de s'cenna. Lavoro di schie


di quader. V. in Quàder. na(“tosc. – T. G.). Opera che richiede
Saltà in scenna o Comparì in scen braccia e pazienza più che mente. È
na. fig. Venire o Comparire in iscena. l'opposto di Lavoreri de coo. Finna i
Scenna mal organizzada. Intrigo. legg dan per forment secch che i di
S cènna che anche diciamo Schènna.Schie zionari hin lavoreri de s'cenna; e pur
na. Tergo. Dorso. Dosso. fallen anca lor: a faj (minga a copiaj)
Andà a fass trà l'oss in la s'cenna. gh'è la soa part de s'cenna l'è vera,
P. in Oss. -
ma gh'è anca pussee la soa part de coo.
A s'cenna de mull. A comignolo Mett o Pondà o Pettà o Pientà la
(Soder. Coltiv. Viti, pag. 228 – Fon s'cenna al mur. Mettersi alla dura.
tana Diz. rust.). A schiena d'asino Pontare o Puntare i piedi al muro.
(Targ. Toz. Viag. – Lastri Op. I, 122). Appuntare i piedi al muro. Mettere o
A basto rovescio? A schiena. Il Tur Puntellare i piedi al muro. Stare duro
nella sua ostinazione.
binato lapide stratus de'Latini. – Cor
nis a s'cenna de mull. Cornice arcata. Nodà in scenna. Notare in sulle

Ornamento aggettato che circonda rene (Canti carn. I, 257).


uno specchio, un quadro o altro. S'cenna drizza. Dorso spianato e
A s'cenna de mull, de bò, e sim. diritto o uguale.
Per ischiena di mulo, di buoi, ecc. Soliagh la s'cenna a vun. ſig. Spia
nar le costure. Bastonare.
(Pros. fior. IV, III, 1o7). Portato sulla
schiena di muli, ecc. Voltà la s”cenna. Voltare il dosso.
Aveghela in la scenna. Averla bian Dare il tergo.
ca, cioè contraria, sfavorevole. S' cènnastrappada. T. de Cappell... . Il
Avegh la s'cenna al mur. Essere su pelo della schiena della lepre o del
un caval grosso. Essere sul sicuro. castoro strappato.
S' cènna tajada. T. de'Cappell. . . . . Il
Avegh l'oss in la s'cenna. V. in Oss.
Avegh on pal in la s'cenna V. in Pàl. pelo di cui sopra ritagliato.
Bassà la s'cenna. Piegare il dorso. Nei quarti delle ruote
Cavalcà a s'cenna biotta. V. Cavalca. (gavej) è quella loro parte su cui s'in
Cont el firon de la scenna. Coll'arco chiodano i cerchioni. (sig. 2.”
della schiena. S” cènna. Pezzo da catasta. V. Schènna
Dagh de s'cenna. Dargli di zona S”cennàda. v. cont. . . . . . . Colpo di
(“fior. – Zan. Crez. rinc. p. 225). La s'cenna (pezzo da catasta).
S” cennàda. v. cont. Schienata (“fior.).
vorare di nervo o a mazza e stanga.
Spogliarsi in camicia ed in capelli. Colpo nella schiena.
Spogliarsi in capelli. Sudare i capelli. S” ccnnètta. Schienina. Schienine(tosc. –
Mettercisi coll'arco dell' osso. T. G.). Dim. e vezz. di Schiena.
SCE ( 136 ) SCE
S cennon. Schienaccia(Alb. enc. in Cota ScePP gialdin. Pietra da calce gial
lone). Schienone(*tosc. – T. G.), Avegh lognola(id. ivi).
on gran s'cennon. Essere schienuto. ScePp gentil. . . . . Quel macigno
Scensgèi. . . . . Verso il Comasco sono il cui impasto sembra omogeneo, e
così chiamate quelle verghe colle quali che ha granella di tale finezza da
si fa sostegno e ricinto alla paglia de' potersi scambiare con un'arenaria di
capanni. grossa grana.
Scénten. Centina. Scepp mezzan. . . . . Quel macigno
Medon de scenten. Quartucci (così le cui masse sono picciole sì ma be
detti dai quarti delle ruote)? nissimo distinguibili a occhio nudo
Scénten. T. de' Bastai. . . . . Quell'ar anche a discreta distanza.
catura che ricopre gli arcioni del Scepp rustegh. . . . . Quel macigno
basto. Il Courbet de Francesi. o sia quella puddinga poligenica le
Scénten che altri dicono Travèrs de ciel. cui parti sono masse arrotondate di
T. de Carrozz. Archi. Regoli dell'in due, tre od anche più pollici, e nella
telajatura del cielo delle carrozze. quale il cemento non riempie esatta
Scentenà. Centinare. mente gl'interstizi fra massa e massa.
Scentenàa. Centinato. Scèpp. Cespo. Cesto. Cumulo di molti
Scentigliòn. V. Sciantigliòn. figliuoli sur una sola radice di fru
S'cèpp dicono in alcune parti del con tice o d'erba, lo stesso che Ceppata
tado per Cattafigh. V. - per Scèppa. V. (sceppada) negli alberi. Per es. On bell
Scèpp che anche dicesi Scèppa o Sciòcch. scepp de rosmarin. Un bel cesto di ra
Mozzo. Mozzatura. Ceppo. Cicogna. Ar merino - Scepp d'erba. Cespo erboso.
matura di legname in cui sono incas S'cèpp. Fesso. Screpolato.
sate le trecce d'una campana. Alle Scèppa. Ceppa (Gior. agr. 1, 59, brutta
campane picciole la cicogna è poca voce però). Ceppaja. Barbicaja. Quella
cosa; alle grandi è grande, e merita parte del ceppo o pedale d'un albero
che se ne accennino le parti: queste a cui sono appiccate le radici – ed
consistono per lo più in anche Ceppo. Pedale.
sceppa propriamente detta Mozzo (il ciocco Scèppa. T. de' Tint..... Nome di quei
onde pende la campana) = Ganassón (le fian ciocchi armati di falci colle quali i tin
cate che mettono in mezzo il ciocco). . . . . c
tori fanno in pezzi i legni da tintura.
Capell (l'architrave ch'è di mezzo fra 'l mozzo
e il uracigno). . . . . = Contrapes (sassone che
Scèppa. Lo stesso che Sciòcch(desco). V.
serve per contrappeso). . . . . = staff. Grappe Scèppa (de campann). V. Scèpp sig. 2.”
(spranghe che collegano sasso e mozzo). . . . . : Scèppa per Dormion. V.
Tirant. Puntoni (che rafforzano il congegno) = S cèppa. s. f. Schiappa, e alla fior. Stiap
Pollez. Bilichi. A muovere poi questa pa. Scheggia di legno.
cicogna suolsi fare uso della ruota di S cèppa. fig. Lo stesso che Pescioeü. V.
cui vedi in Roeüda de campann. Quello che i Fr. dicono Unc Masette.
Scèpp. . . . . Il ceppo della ruota da S cèppa. Ad. di Madervid, Vös, ecc. V.
funajoli; è il Rouet dei Francesi. Sceppà.Cestire. Accestire. Far cesto(scepp).
Scèpp. Cèppo. Stipite delle casate. Ceppare registrò il Gagl, nel suo Voc.
Scèpp o Cèpp. Pietra da calcina (Targ. S'ceppà. Schiappare. Fare schegge d'al
Viag. V, 274). cun legno, (panare.
Scèpp. Breccia(Targ. Viag pass.). S'ceppà el coo, S ceppà i orecc. Stim
Scèpp. Macigno, Pietra macigna. Pietra S'ceppacazzùu. Voce che si usa nelle
di cui si fanno conci per gli edifici. seguenti frasi:
Marogna de scepp. . . . . Breccia A s ceppacazzuu. A bandiera spie
grossissima e dozzinalissima che si ado gata(Allegr. p. 1 12). A tutto transito
pera nelle fondamenta delle case, ecc. (Car. Lct. in. I, 1 1). A guerra rotta.
Scepp argentin. Pietra da calce Dagh dent a s ceppacazzuu. Far
piombina(Targ. Viag. V, 279). checchessia di nervo o con tutti i nervi.
Scepp bianchett. Pietra da calce Lavorare a mazza e stanga. Dargli
sbiancata(id, ivi), Alberese. Albazzano. di zona (V in S'cènna),
SCE ( 137 ) SCE
Dagh dent a s'ceppacazzuu. Darne SceppèttoSceppin... Picciol cesto o cespo.
da ritto e da mancino(Lor. de Medici S ceppin. V. S ceppalègna. – Noi di
Simposio canto 2.”, terz. 34). cevamo anche S'ceppin una Maschera
Fa i robb a s ceppacazzuu. Far col vestita alla foggia dei taglialegne.
maglio. Abborracciare. Acciarpare. S ceppin. fig. Ciabattino. Acciarpatore.
Mangià a s ceppacazzuu. Mangiare Ciarpone. Chi fa le cose malamente.
a scarpellanaso o coll'imbuto. Man S ceppin parl. di giuoco vale Pescioeü. V.
giare all'infretta e senza che la cosa S ceppin. Strimpellatore. Pestatore. Dicesi
che si mangia sia ben conciata. per ischerzo di un cattivo sonatore.
Sceppàda. Ceppaja. Cerpata. Complesso S ceppinà. Strimpellare. Trimpellare.
di più pedagnuoli di pianta che scap Suonar malamente uno strumento.
pano fuori subito sopra terra da un S ceppinàda o S ciappinàda. Asciata.
medesimo ceppo. Colpo di scure.
Tegnì a sceppada. Tenere a ceppaja. S ceppinàda... Mascherata di genti tra
Toeù foeura i sceppad o meglio i vestite da taglialegne. I cosi masche
sccpp. Sfittonare. Sterpare i fittoni. rati uomini, donne e fanciulli usavano
Sceppàda. Pedagnolo di porrina. Piede l'abito de montanari genovesi ringen
di castagno salvatico. tilito con mille nastri e pellicce e
Sceppàda. Madiata (Zan. Diz.). Zattera. pennacchietti e fronzoli di più specie.
Fo fero. Legnami o travi collegati in Percorse le vie della città fermavansi
sieme per poterli condurre pei fiumi poi a cerchio in alcuna piazza a cu
o canali a seconda – Il Daz. Merc. as cinarvi una brava pulenda di farina
segna alle nostre madiate la lunghezza di gran turco. Questa specie di ma
di braccia quarantadue nostrali. scherata cessò affatto verso l'anno 181o.
Paron de sceppada. Foderatore. Co S ceppinada. Strimpellata. Strimpella
lui che guida pei fiumi i ſodcri. mento.

S'ceppàda. Spaccata? S ceppinada per Sciavattinàda. V.


S ceppadinna. Spaccatina? S ceppinna. . . . . La moglie del taglia
S'ceppadora. T. de Panierai. Spacche legne – o Donna mascherata per tale.
rello. Spacchino. Ferro di cui si ser S ceppinòn. . . . Ciarponaccio.
vono per ispaccare le bacchette e i Sceppön. . . . Gran cespo.
virgulti con cui tessono le paniere. S'céra. Schiera. In s'cera. A schiere.
S'ceppadùra. Fenditura. Fendimento. S ceràa. Schierato – S ceràss. Schierarsi.
S'ceppadùra. Spezzatura. Lo spaccar le Scercaria o Rosètta. V. Corüzola.
legne. Tant de s'ceppadura. Sceréa. v. br. Cerbaja. Cerreto.
S ceppalègna che anche dicesi S'ceppa Scerisc, Sceriscètta. V. Sarìzz, Sarizzètta.
ligna, S'ciappin o S ceppin, Spacca Scerizz. V. Sarizz.
legne(*tosc. – T. Sin.). Colui che Scèrna. T. dei Tessit. Scorsato.
viene in città a fare in pezzi le legne Scèrna. Scelta – Nel Gior. agr.(VI, 174)
grosse. - Il Taglialegne è più propriº leggesi anche Sceglitura. – A scerna.
colui che taglia le legne e le spacca A scelta, e comic. A strappabecco. Fà
alla grossa nei boschi, il Boschiroeü. V. la scerna. Fare scelta.
S'ceppasse S ceppass in duu. Fendersi. Scerni e bass. Sciarni. Scegliere. Scerne
Spaccarsi. re, e antic. Ciausire. – Ne'diz. ital.
Scernire vale soltanto discernere.
sceppèll. Cepperello. I nostri pastai chia
mano Sceppell de la vit de l'argen Andà adree a scernì. Cernecchiare –
quel mozzo in cui ella s'aggira. E scerna che te scerna. Cerni e cernec
sceppellin. T. de Funajoli. . . . . Cep Scerni-foeura. Trascegliere. (chia.
perello di legno, in figura di cono Scernì i vit. V. in Vit. -

tronco con tre o quattro scanalature, Scerni. T. de Cioccol. Mondare il cacao.


del quale fa uso il funajo per attorcere Scernida. s. f. Scelta.
in uno tre o quattro legnuoli di corda Scernidinna (Dagh ona). . . . . Fare un
da farne le funi. Parmi il fr. Sabot. po' di scelta.
scopp ra. v. dell'A. M. Cava di macigni. Scernii. Scelto. - Scernii-focura. Trascelto.
Vol I/ . IS
SCE (138) SCE
Scèrpa. T. de Carr. Serpe. Così chiamasi Bosch de scerr o Sceréa. Cerbaja.
la cassetta delle carrozze quando vi Cerreto.

seggono i servitori in luogo del coc Scerrón. Cerracchione. Gran cerro.


chiere. Così i diz. ital. Comunemente pe Scérse. v. cont. per Sérc. V.
rò si suol prendere per ogni Cassetta da Scerscèi che altri dicono Sérc o Sercè;
carrozza allorchè sia per qualunque d Scérsc o Arscionàa. Cerchi(Alb. enc.
modo isolata dal cassino (scocca), ab in Copertino), Que cerchi o mobili o
bia bracciuoli, appoggiatoi e sederino infissi piegati a guisa d'arco che veg
così pel cocchiere come per un altra gonsi nei navicelli dei nostri laghi,
persona. È sempre diversa dalla Scèrpa sui quali stendesi il copertino (la co
propriamente detta o Cascada, ed è verta) che vi fa capanno. Alcuni sono
una cosa istessa col Scerpin. V. di semplici mazze nobili, e questi pro
Scèrpa che anche, prendendo una parte priamente diconsi scerscèj; altri di
per il tutto, diciamo Cascàda. Cassetta correntini riſessi e arcati, e di consi
con copertone da città o da parata. più propriamente Scersc.
Il sedile del cocchiere ne legni da S'cervellass. Scaparsi(“tosc.). Discervel
parata, sempre separato dalla cassa larsi. Fare eccessivi sforzi di mento
(scocca), isolato, senza appoggi, assai intorno a checchessia.
elevato, e con una balza ricca, deco Scervis. V. Cervis.
rata talora anche colle cifre o cogli Scés. Siepe. Miacchia. – La siepe tenuta
stemmi del padrone, la quale cala a bassa dicesi Cesale; la fatta di fra
ricoprire quasi tutto il suo piantato. sche, Fratta, la mal fatta o mal tenuta,
Le sue parti sono: Siepaglia.
Telar. Telajo? = Cascada. Balza o A sant'Agnesa corr la luserta per
Copertone e in questa si distinguono le se la scesa. V. in Lusèrta e ag. Fors'an
guenti parti dall'alto al basso: Lavorin. Passa che il proverbio invalse come traslato
mano = Sarada..... - Fioccon. Fiocconi dopo che la vittoria di Desio diede
= Quadraa o Ovaa. . . . . - Piegh o Canon. la nostra patria in braccio ai Visconti
. . . . . – Pan de zuccher. . . . . - Pont de
nel di 2 1 gennajo 1277.
Spagna sempi o agroPP. . . . E Franza. Frange. On pajes dove se liga i sces cont
– Cascadinn. . . . . . = Lazz o Capett. . . . .
el cervellaa. Un paese in cui ci farebbe
Casson denanz. Basamento di serpe? il sale. V, anche in Cervellàa.
Quella specie di cassa quadrilunga Quand la lunna la va col mes, el
che vedesi di fronte in varie carroz fa frut anca i sces. V. in Lùnna sig. 2.”
ze, e la quale serve di base alle serpi Rar come i campanin in di sces.
o alle cassette da cocchiere allorchè Iiaro come i corvi bianchi. V. in Ràr.
sono inerenti al cassino(scocca), Re de sces. V. in Biottin.
Scèrpa.... Gergo finanz.” per Mercanzia. Sces de spin secch. Fratta.
Scèrpa de veder? Cervelliera di vetro. Sces morta, l Siepe morta(Targ.Istit.
Scerpin. T. de Carrozz. Serpe? Sces secca º Il, 52) Sepe secca
Consta di Sbaron (con Matarazzin, Stra ("Gior. agr. X, 49). -

puntino. Cossin. Cuscino. Patta. Calata ). . . . . Sces verda. l ... Siepe viva, d'al
= Canon de la frusta. . . . - Lista Sces viva, º
beretti vegetanti,
(con mantovanna). . . . - Socchetta . . . Scondes in la sces. Insieparsi.
= Scossaa, . . . - Rizz.... = Assa de Scés. Siepe(Gior, Geor. lI, 5o7 e 5o8).
coccer o Scimasetta. . . . - Zett. . . . Siepicina(“tosc.). Nel bosco dei bachi
Scerpin per Sciarpin. V. da seta chiamasi così quel Frascato
Scerpin. Dim. di Scèrpa. V. che si pone dietro il bosco rasente il
Scèrr. Cerro. Albero noto che ha la fo muro il quale da terra va alla soffitta.
glia secca più bianchiccia del rovere Scésa, V. Scés. (ta.
ed ha legno più forte di esso, il Quer Scesada ed anche Cesàda Assito. Tramez
cus cerrus L. – Un luogo pien di cerri Scesett o Scesitt per Scés sig. 2, V.
diccsi Cerruto; la galla del cerro Cer Scesetta. Sieperella? Siepicina(“tosc.),
retta; un picciolo cerro Cerretto. S'cesò. V. Scesù.
SCE ( 139 ) SCH
Sceson (in genere). Siepone. Scèsta, scestin per Zèsta, Zestin, ecc. V.
Sceson (in ispecie) Sepdle (Pecor. 217). Scestin. . . . . Così dicono le nostre donne
Così chiamasi fra noi quel Siepone quella parte della guernizione ripor
che non è tale se non se per la folta tata sur un lenzuolo, una federa od al
de rami delle piante, ma ch'è fatto tra lingeria qualunque, la quale forma
di piante alte e non di frutici o pruni come un orletto che rigira da capo
come per solito sono le siepi – Il ta tutta la guernizione stessa in quel
glio de sepali(sceson) è per lo più di punto dov'essa è cucita e fermata.
ragion colonica e mantiene il focolare Talvolta quest'orletto è ricucito esso
de mezzadri – Forse è il Cesale della pure e fermato, e tal altra lasciasi
Tancia del Buonarroti spiegato dal staccato sì che penda o ripieghi. Esso
Cisale del traduttore del Crescenzi. è una vera cresta di guernizioni.
Anche nella lettera scient. 1o.º del Ma Scestinn. Crestine di polli(”tosc. – T. G)
galotti il largo Cisale di querce che Scestònna. . . . . Gran cresta.
ivi mentova (p. 16o) esistente nella sua S'cesù che altri chiamano anche Covèrc,
Villa di Lonchio, se io non erro, è S'cesò, Prèja, Us'cioeü, Ciusón. T. de'
il nostro milanese Sceson de rover. Fornai. Lastrone. Chiusino. Quella la
Scesſin. . . . . Aggregato di nubi o folta stra o di ferro o di pietra che chiude
nebbia che si solleva a mediocre al la bocca del forno.
tezza all'orizzonte. Quand gh'è el sce S'cètt. Schietto.
son a la Bassa, prest gh'emm acqua Nett e s'cett. Schiettamente. Netta
dicono i colligiani del nostro contado mente. Alla distesa. Alla buona ed alla
allorchè vedono annebbiato o annu schietta.
volato l'orizzonte da est-sud a sud Vegni-via s'cett. Procedere a grembo
ouest. Lo Strat chiama questo Sceson aperto o con apertura. Andare schietto.
con voce veneziana Calata e con un S'cètta. Voce forestiera che si sente tal
franzesismo Banco dell'orizzonte. volta anche fra noi per Tósa. V.
S'cesonò. Lo stesso che Sesond. V. Scètter o Scèttro. Scettro.
S cesóra. Cesoja. Forbicione. S'cettèzza. Schiettezza. Ingenuità. Candore.
S'cesoràda. . . . Colpo di cesoia; taglio Scéves. Seveso. Nome di un fiume che
di forbicione – e fig. Bottone. Tagliata. passa per la maggior parte della no
V. in Foresettàda. stra città sotterraneo o interno fra
S'cèss che anche fumalam.” scritto S'cièss. case e case. Dal raccogliere che esso
Commozione. Commovimento. Concita fa tutte le immondizie, è passato a de
mento. Commovizione. Commovitura. notare fig. Cloaca. Fogna. Parte di
Mett s'cess. Toccare il cuore. Muo esso fiume chiamavasi già Canossa.
vere a compassione. El par on sceves. fig. È una cloa
Oh che s'cess. ir. Oh che appetito! ca, una fogna.
Fr. del Var, che la trae dal greco oxeuot;. Scevrón (dal fr. Chevrons). T. Mil. Sca
S cèss in senso di Scàcc. V. (lire. glioni (Gras. Diz. mil.). Listoni trian
S'cessì e S'ciessì. Commuovere. Imbieto golari che vedevansi sovrapposti alla
S'cessiss o Sentiss s” cess. Commuo manica sinistra della divisa dei mili
versi; ant. Entrare in pietanza, tari del cessato esercito italiano a se
Scèsta. Cresta. Quella caruncula rossa a gnale della loro anzianità. Ogni sca
merluzzi che hanno sopra il capo i glione denotava un quinquennio di
galli, le galline e alcun altro uccello. milizia e valeva un soprassoldo a chi
Gli ornitologi la chiamano Caruncula n'era fregiato.
per distinguerla dalla cresta mobile Schèja. Scheggia. Scaglia. Squama.
piumata come è quella della bubbola Schej del ferr, Scaglie.
e sim. Noi la diciamo Scesta esclusi Schei del ramm. Ramina.
vamente quando è nel corpo vivo; Schèja.... Pezzuolo di dente rotto, uscito
staccata o cucinata la diciamo indif o cavato che rimanga tuttavia nell'al
ferentemente Scesta o Cresta. veolo. Il Chicot dei Fr. (tesa.
Con la scesta. Crestuto. Crestoso. Schèja. Dirizzatura. Scriminatura. V. Vèr
SCH ( 14o ) SCH
Scheia a la Puritanna. Fantasia (Voc. Schenàl. T. de Sart. . . . . La parte di
aret.) – drizza. Dirizzatura – storta. un panciotto che cuopre la schiena.
Scriminatura a sghembo. Schenàl. T. de Tess. Spranga. Astone.
Scheià. Scheggiare. Schenalin. . . . . Negli sportelli delle
Scheiàa. Scheggiato. carrozze è quel Parapetto o Risalto
Schejàda. Ad. di Vös. V. d'asse che sovrasta all'orlettatura di
Scheiass.Scheggiarsi. Rompersi in ischegge. mezzo(brasciau) della cassa(scocca) e
Schejassi ong. Scheggiarsi le ugne(T. G.). sul cui battente talora riposa il telaio
del cristallo allorchè è affatto alzato
". Scheggiuola. Scheggiuzza.
per escludere l'aria esterna.
si . Dim. di Scheggia.
Schenalin de speggera. Costola di faccia?
Schejón. Scaglioni Denti del cavallo. Schènna per S'cènna(schiena). V.
Sehejònna. Scheggione. Schènna o S cènna. Pezzo di catasta(Fag.
Schejós. Scheggioso. Scaglioso. Conte di Bucot. I, 7). Stecca. Pezzo da
Schèlcia dicono in alcune parti del con catasta. Ognuno di que legni da bru
tado per Scivéra, V. ciare che si hanno da un grosso ramo
Schèlter. Scheletro. Scheretro. Carrame. d'albero spaccato per lo mezzo o ri
Deventaa on schelter. Scheletrito fesso in quattro – ed anche. . . . -
(*tosc. – T. G.). Scheletrizzato. Nome collettivo delle legne così rifesse.
Schèlter. fig. Scheletro(T. G.). Un sacco Ona meda de schenn de rogor. Una
di mestoli(º tosc.). Persona magrissima, catasta di querce spaccata (Gior. agr.
Schelterin. l Scheletrino – e fig. Decimo. del 184o p. 171 per errore 271).
Scheltrin. ) Nece. Schenna ladinna. . . . Le legne da
Schenàl (in genere). Dossale. Tergo. catasta tratte dalle ramora e lisce –
Schenàl. Spalliera. Appoggiatoio di seg matronna. ... . Quelle tratte dal pe
giole. dale e bernoccolute.
Schenàl d'on liber usò il Balestrieri per Schennètta (Dim. di Schènna per Pezzo
quello che dai Legatori è detto Còrp. V. da catasta). Querciuolo rifesso.
Schenàl. T. de Carrozz Fondo. Dosso? Scherliga, Scherligà, ecc. V. Scarliga,
Tergo? In genere è nelle carrozze Scarligà, ecc.
quella loro parte deretana che viene Schèrma. Scherma.
messa in mezzo dalle due fiancate po Majester de scherma. Maestro di
steriori. Se ne veggano le parti in Scòc scherma. Schermidore. Schermitore.
ca e nelle respettive sedi alfabetiehe. Tirà de scherma. Schermire. Scher
Schenal o Fodrinna del schemal. mare. Giocare di spada. Fare schermi
Fondo di sopra. In ispecie è quel ta. Fare assalto.
fondo (fodrinna) che dalla cima della Schèrpa. V. Schirpa.
culatta (fodrinna tonda) giunge sino Schèrz. Scherzo. Burla.
al cielo della carrozza. In esso vedesi Brutt scherz. Scherzo. Cattivo scher
quel foro che chiamiamo Speggin. V. zo. Mal gioco, e in genere Mal tiro.
Schenal de boſſett. Tergo? La parte Fà on scherz. ... Parl. di legnami
posteriore del mantiee da calessi tutta sta per Imbiecare genericº V. in Gittàss.
di cuoio che sta in luogo del fondo Scherz de ciall. Scherzo sciocco
di sopra di quelle carrozze che hanno Scherz che spong. Una burla di pepe.
cielo stabile. Scherz che sta minga ben (in affari
Schenal de sott. Culatta. La parte erotici). Druderia. -

inferiore di dietro della cassa di una Scherz de man. Scherzamenti delle


CalºroZZa» mani – Scherz de man l'è scherz
Camber de schenal. Grappe del fon de vilan. V. in Gioeügh.
do di sopra Camber d'imperial. Grap Scherz de natura. Bizzarria – Mostro.
pe dell'imperiale. Camber di cordon Scherz de vilan. Crocchio.
de schenal. Grappe de fiocconi. Toeù in scherz. Pigliare a gabbo
Sehenàl. T. de Macel. Schienale. Spinal Schèrz. . . . . Sp. di fiore.
midollo. Scherzà. Scherzare. Folleggiare.
SCH ( I 41 ) SCII
Scherza. Scherzare. Non far da senno. Schif. . . . Barchetta senza cerchi.
Soo ben ch'el scherza. La mi bur Schisc. Schiacciato, e alla ſior. Stiacciato.
la. Ella mi fa celia. Nas schisc. Naso spiaccicato(“tosc. –
Scherzà. . . . . Svolgere alquanto. T. G.). V. in Nàs.
Scherzàa.... Svolto – Pendente – Sghem Vess schisc. Esser piatto – fig. . . .
Scherzànt. Scherzante. (bato. Esser voto, aver l'epa vota, aver fame.
Scherzètt. Scherzetto. Schiscètt. Guscetti. Falloppe. Bozzoli non
Scherzós. Scherzoso – Vezzoso. Miss a compiuti. Sinighelle in generale(Giorn.
la pastorella e scherzosa. Abbigliata Georg. XIII, 151 ). Stracciati o car
alla pastorale in modo assai vezzoso. dati danno il filaticcio. I Messinesi li
Schiccherà. Spippolare – Sfibbiare – chiamano Fanfulicchi.
Sciorinare. Per es. Schiccherà on so Firisell de schiscett. Filaticcio di
nett. Sciorinare o Scoccolare un so sinighelle. Il fr. Cafignon pessimamente
netto – Ne” diz. ital. Schiccherare vale tradotto nell'Alb. bass. App.
tutt'altro. (ratura. Schiscètta(Giugà ala). . . . I ragazzi di
Schiccheràda. Schiccheramento. Schicche cono così il Fare a raddossarsi in ogni
Schigàsc. Schizzate d'uccelli. Cacherelli fila di banco scolare contro scolare.
di merli, tordi e simili. Schiscètta altrimenti detta Chicchera. Sot
Schigàscia. Pollina. Sterco dei polli. tobraccino. Schiaccina(“lucch. fior.).
Schigàscia. s. m. Scacazzatore. Specie di cappelluccio a nicchio, lu
Schigascià. Scacazzare. strante e stiacciato, che altre volte si
Schigasciàda. Scacazzio. usava portare sempre sotto al braccio.
Schigascin. fig. Presontuosello. Saccen Oggidì non si vede che alle mani di
tuzzo. Saputello. Dottoruccio. chi calca il palcoscenico in figura di
Schigattà. Scachizzare(“tosc. – T. G.). vecchio imparruccato.
SchignàffaeSchignàtta.Smorfiosa.Leziosa. Schìscia. Amante.
Schiligà, Schiligoeüla ecc. V. Scarligà, ecc. Schiscià. Premere – Pigiare – Spremere.
Schinca. Stinco. Fusolo. Canna. Fucil mag Chi schiscia l'uga. Pigiatore.
giore Trafusolo; anat. Tibia. Osso del Schiscià i ordin. V. in Ordin. º

la gamba ch'è dal ginocchio al collo Schiscià la coa. met. Stuzzicare. Ir


r
del piede – Stinco. Cannone ne'cavalli. ritare. Commuovere. V. anche Cóa.
Schincada. Stincata. Stincatura. Schiscià l'oeucc. Far d'occhio ad
Schinchinà. V. Scanchinà. alcuno(Caro Let. fam. I, 56). Strizzar
Schinchinàss scherz. per Inchinarsi. l'occhio(Poem. aut. pis. XI, 15). Far
Schiribizzi. Ghiribizzo. Gricciolo. Capric occhiolino. Ammiccare. Dar d'occhio
cio. Arzigogolo. Un Citri. Schiribizzo. col chiuderlo; accennar coll'occhio.
Schirlà. Lo stesso che Sliſſà. V. Schiscià l'uga. Pigiar l'uva.
Schirpa che alcuni dicono anche Schèr Schiscià on limon. Strizzare o Spre
pa. Corredo(Gior. Georg. IV, 227). Le mere un limone.
Donamenta (Nov. Aut. san II, 71). Le Schiscià. Schiacciare. Schisciass on did.
Dönora. Il complesso degli abiti, delle Schiacciarsi un dito – El schisciarev
lingerie, degli arnesi che si danno alla de la rabbia che gh'hoo. Lo scoscerei
sposa quand'ella se ne va a marito e come un galletto(“tosc. – T. G.) per
che formano parte di dote – Schirpa rabbia – Te schisci ve”. Ti stritolo
dal lat. barbaro Scerfa. (*tosc. – T. G.). Modo di minacciare.
Schirpa. Corredo di collegiali. Schiscià. fig. Slazzerare. Snocciolare. Par
Schirpa. Corredino. Ad uso de'bambini. landosi di danari, vale metterli fuora.
Comprende Fass. Fasce = Pattej. Pannicelli Schiscià di soldi in man a vun. Dar
= Pattonn. ... = Pattonitt. Culaccini? = Or
l'ingoffo o l'imbeccata o la palmata.
lett.... = Scuffiin. Cuffino = Cossin. Cuscino Schisciàa. Schiacciato – La nostra voce
= Camisoritt. Camiciuole = Vestinn. Vestic
ciuole = Fustagnitt.... = Covertiracu. Coltri procede dal romanzo degli Svizzeri
confinanti Sguitschau.
cella – Prepontin. Strapuntino e Gipponitt. Schisciàda. Schiacciata. Schiacciamento
Farsettini = Agnuss. Breve = Tettiroen. Co
rallo. Zanna. Schiacciatura.
SCII ( i 42 ) SC i
Schiseiadinna. Schiacciatina(ºfior.). Striz Schizzignoso. - Fà el schizzignos su
zatina (Pan. Poet. I, xxII, 26). tuscoss. Essere schizzinosissimo. Puz
Schiscialinón e Spremmalimón. Pera. Ma zare i fiori di melarancio. - Fà la
tricina. Specie di strettoino con cui schizzignosa. Essere una monna tene
si spremono i limoni. rina, una monna schifa 'l poco, una
Schiscialimón. fig. Piagnone. Belone. monna scocca 'l fuso. D'una donna
Schisciamicchitt. Scannapagnotte(Cell. Vi siffatta dicesi Oh vedi che la mosca
ta II, 157. – Compar. Pellegr. V, 4). la guarda e la lattuga la punge.
Scannapane. Sparapane. Spianator di Scià prepos. che le persone civili mutano
pani. Gran mangiatore di pane, ed è fra noi volentieri in Cià o Zà, e ciò
fra noi titolo scherz. che si dà agli quasi sempre, da que casi in fuori nei
alunni dei seminari. quali formi un tutto con alcun verbo,
Schiscianós. . . . Strumento che s'ado chè allora anch'esse ritengono Scià,
pera per frangere le noci, le noc dicendo, pognam caso, Da-scià, Ven
ciuole e sim. E il Cassenoisette dei Fr. scià e non mai Dà-cià, Ven-cià, Dà-zà, ec.
Schisciattà. Schiacciare; e fior. Stiacciare. o sostituendo Chì. Dà chi, ecc.
Schisciattàda. Schiacciamento. De scià. Di quà.
Schisciöm. Camuso. On scià e là (in forza di sost.). Un
Schittigà. V. Scarligà – Schittigà come rompicollo. Uno scavezzacollo. Uno
on oli. . . . . Scivolare come olio. scapestrataccio. Un sciaguratone.
Schivà. Schivare. Schifare. Scansare. Sfug Ona scià e là (in forza di sost.). Buo
gire. Se po'minga schivalla. È inevi na roba. Donna da conio. V. Sguànsgia.
tabile. È ineluttabile. Scià ballemm in quatter. . . . Dicesi
Schivàa. Schivato. Schifato. Scansato. per tacciar alcuno copertamente di
Schivaſadigh. Scansardo. Fuggifatiche. nano; e l'equivoco nasce dalla frase
Schifanoja. Pigro, poltrone. che pronunziata svelta suono Sciaba
Schivi. Schifo. Mett schivi. Essere schifoso. lèmm del che vedi in Sciabel sig. 5.”
Schivia. Schifiltosa. Schifa'l poco. Lezio Vess de scià. Essere di qua, cioè
sa. Schiva. al mondo(Caro Let. ined. I , i 9o).
Schiviaria. Schifezza. Laidezza. Sporcizia. Vess pussee de là che descia. V. Là.
Schiviètt. Schifiltoso. Ritrosetto. Sciabalada e Sciablàda.... Colpo di scia
Sehiviètta. Schifiltosa. Ritrosetta. bola – e fig. Sciabolata('tosc. - T. G.).
Schivioeü. Ritrosetto. Che fa dello schifo. Azione o parola avventurata a casaccio
Schivićs. Schifoso. Sciabalà-sù. Sciabolare (*tosc.) – e fig.
Schivićs. Schifo. Schifante – Fà el schi Fare a sciabolate.
vios. Far del vezzoso o dello schifo. Sciabalént. Bilioso.Bilenco.V.Sciabalónfig.
schizz. Schizzo. Abbozzo. Abbozzaticcio. Sciabalin. Scimitarra o Storta,
Imbratto. Sceda. Sciabalón. Sciabolone (“tosc. – T. G.).
Schizzà-giò. Schizzare. Abbozzare. Disc Gran sciabola.
gnare alla grossa. Sciabalón. ſig. che anche dicesi Sciaba
Schizzà i rotti. T. Aritm. Schisare i rotti. lòtt, Anedòtt, Quanquàn, Padella, Pa
Schizzàa, Schizzato. Abbozzato. dellin, Padellin del fidegh, Padellon,
Schizzètt. Schizzetto. Bozzetto. Padellòtt, Porta trionfanta, Frisa, Nan
Schizzètt. Schizzatojo. Schizzetto. Vi si os padella. Il Balia(*tosc. – Chi? Quell
servano Canna, Cannello e Stantuffo, sciabalon ?... Sì propri quell. Chi?...
Schizzett de balon. Gonfiatoio. Sibbene quel bilia. Fag. Cont. di Bu
Schizzettà. Schizzettare(Nelli All. di Ved. cot. III, 14). Caramogio. Nanerottolo.
I, 7). Schizzare – Injettare, Bilenco. Sbilenco. Nanerello. Sganghe
Schizzettàda. Schizzettata. Schizzettatura rato. E questi tali, per certo mendo
– Injezione. che hanno di scilinguare alcune let
Schizzettin. Schizzettino(“tosc. – T. G.). tere dell'alfabeto, sono anche detti
Schizzettinoci. Picciolissimo Schizzettino. Bisciòle, Borbigi o Bòbbic.
Schizzignos. Schizzinoso. Schivo. Schifo. Scialbalònna. Nana.
Schifiltoso. Ritroso. ll Magal. usò anche Sciabalott. Nano – V. sopra Sciabalin.
SCI ( 143 ) SCI
Sciabel. s. m. Sciabola. V. anche Sciàbla. Mezz-sciall. . . . . Mezzo scialle.
Sciabel. s. m. T. de Matton. . . . Ferro Sciall de vell. Velo da collo (Sagr.).
da appezzar l'argilla per farne i mat Sciàlo. Scialo. Fà di sciali. Scialare. Fare
toni; la Serpette de Francesi. scialo u scialamento o profusione,
Sciabel. s. m. pl. fig. Gambe torte (Fag. Scialò. Scalogno. Aglio di Spagna. Ci
Fim. II, 515 e. l.). Bilie. polla d'Egitto. L'Allium ascalonicum L.
Avegh i sciabel. Aver le bilie(Fag. Scialon. Ad. di Sàja. V.
C di Buc.II, 11). Averle gambe che fanno Scialón. . . . . Gran scialle.
7 7 (sette sette) Pan. Poet. 1, xxxvii, 21). Sciàmbla (In). In compagnia. Insieme.
Menài sciabel.Menar le seste. Correre. Di conserva.Mi suona l'Ensemble dei Fr.
Slongà i sciabel. Allungar le bilie. Sciambrì. Gazzone(Zanob. Diz.) V. Gàrza.
Specie di gran borsa
Sciabeltàsca. .. . . Sciamoà. V. in Colór,
quadrata con ornati, cifre o stemma Sciàmpa. Zampa,
pengigliante dalla cintura ai polpacci Drovà la sciampa del gatt per tirà
delle gambe, in cui gli usseri ripon foeura i castegn de la bornis o del
gono il moccichino, le carte, ecc. feugh. V. in Bornìs e in Gatt.
Sciàbla o Sciàbola. s. f Sciabola. Sciabla. Menà i sciamp. Menar le mani.
– Propr. parl. noi diciamo Sciabella Sciampa de gaijnna o de gatt, Piè
sciabola corta e quasi diritta o a mo' di gallina(Firenz. Oper. VI, 152). Gan
di daga dei ſanti, e Sciabla o Sciabo gheri(Fag. Ast, bal. III, 6). Lo stesso
la quella lunga e arcata de'cavalieri – Fagiuoli nelle Differenze aggiustate
Le parti principali della Sciabola sono (tom. III, p. 255) ha: Pajon uncini (quei
Fender. Fodero = Montura. Fornimento = caratteri) da stadera di strascino, e
Lama Lama, le cui parti minori si veg nell'Amante esperimentato (at, I, sc. 1)
gano in Spàda. ſa dire a Ciapo: Egghi è uno scritto
Sciablàda, Sciablin. V. Sciabalada, ecc. fatto co' graffi e cogghi oncini – è un
Sciabò o Sabò. Zoccolo. Dal fr. Sabot. i contadino fiorentino che parla, e an
Sciabràcca e Sciabracchin. V. Valdràp che altrove ſa dire: E son uncini da
pa e Covertinn. ripescar le secchie. Carattere cattivis
Scialalla. Scialare ass. Per es. Scialare simo, scrittura pessima, inintelligi
in bere, nel vestire(*tosc. – Tom. G.). bile; gl'inglesi Pot-hooks and han
Scialàppa e idiotic. o sch. Cilàppa. Scia gers – Il Balestrieri nella prima nota
lappa. Sciarappa. Jalappa. Polvere me al canto X del Tasso osserva giudi
dicinale del Convolvolus JalapaL. ziosamente aver noi ritenuto in que
Scialacquà. Scialacquare. sta nostra frase la maniera latina, ci -
Scialètt. Scialletto (“tosc. – T. G.). tando Plauto, nel Pseudolo, ove dice:
Scialettin. Sciallettino('tosc. – Tom. G.). An obsecro hercle habent quoque gal
Sciali.... Sp. di stoffa di seta e lana della line manus? Nam has guiden gallina
quale si fanno scialli,abiti donneschi,ec. scripsit - Con sta penna ſoo ona sciam
Scialin. Sciallino(“tosc. – Toni. Giunte). pa de gaijuna o de gatt. Questa penna
Sciàll. Scialle(“tosc. – Guadag. Poes. I, sgraffia e non rende(Fag. Ing. lod. ll,9).
95 – Pan. Poet. II, xx111, 41). Sciallo Sciampaa ( Restà). Frase dell'Alto Mil.
(*tosc.). Sp. di gran fazzoletto quadrato Rimanere scaciato. Trovarsi pentito
di seta, di lana o di cotone a ricami, di alcuna compera o vendita, o in
affiorato, damascato, a colori, che le e genere d'alcun fatto proprio.
donne portano ripiegato a triangolo e Sciampada. Zampata. Colpo di zampa.
secondo che loro gira il cervello in qua Sciampàda. Manata (“tosc. – Meini in
si tutte le forme trigone conosciute dai Tomas Sin- a Pugno).
geometri, sì però che il vertice del trian Sciampagn e Sciampagnin. V, in Vin.
golo riesca sempre in sulle schiene. Sciampauna. V. in Comàa.
Coll a sciall..... Colletto a ſoggia di Sciampàscia o Sciampònna. Zampaccia
scialle - Corp a sciall... Imbusto a mo' (l'an. Poel. Il , xxxIII, 52).
di scialle – Gilé a sciall. . . . Corpetto Sciampètt. Peduccio. V. Pescioeü.
a partite sovrapposte a guisa di scialle. Sciampètt. V. Zampètt.
SCI ( 144 ) SCI
Sciampètt. s. ſ. pl. che altri dicono Scar Sciarà(Porta Iiim. ined. p. 14). Schiarare.
pètt. . . . . Nome di quelle quattro Sciarabàn. V. in Lègn vol. II, pag. 561,
orecchielle nelle quali finiscono i due col. 2.º in fine – Carlo Mele nelle
gusci delle sale (corp d'assaa) delle sue Rimembranze dei Bagni di Lucca
carrozze e che fanno, per così dire, (Iride nap. 1856 p. 137) li dice Carri
tettoja alla culatta dei mozzi delle ruo a panche; forse li sentì chiamare cosi
te, impedendo anche alla sugna ch'e- a Lucca – Nel Giorn. Commerc. di
sce di quella di spandersi per di sopra. Firenze furono stampati Sciaraba ! !
Sciampin. Zampino. Zampetto. Zampetta – Sciarabanèll e Sciarabanin. E, come sopra.
Manina. Sciarabattànna. Cerbottana. Mazza vota a
Dà el sciampin. Far santà. Dicesi guisa di canna per la quale a forza di
dei fanciullini, dei camini e sim. allor fiato si spigne fuori pallottole di ter
chè si ſa che ci porgano la manina ra; è strumento da tirare agli uccelli.
o il zampetto per modo di saluto. Sciaracoté. V. in Lègn vol. II, pag. 561,
Mettegh on sciampin..... Entrare col. 2.º in fine. -

per qualche modo in checchessia, Sciarada. . . . Specie d'indovinello per


averci qualche parte, intromettersi in sillabe. Se ne pone a tema un voca
checchessia. - - - - - bolo taciuto il quale diviso per sillabe
Toccà-sù el sciampin. Dare una contenga in ognuna o in più di esse
strettarella di mano (“tosc.). . . sillabe alcun significato perfetto; e
Sciampin. Brancuccia. Branchino. copertamente accennati quei parziali
Mettegh adoss el sciampin. Mettere significati si domanda quale abbia ad
il branchino addosso. Adunghiare. essere il vocabolo intiero ricercato.
Sciampin. l v. del Basso Mil.... Fer Dal franc. Charade o dal romanzo
Sciampinon. ruzzo che si adopera per Scharada o dallo svizzero Scharrig
iscorticare le rane. -
(diſlicile). Co nostri antichi si direbbe
Sciampirolitt. . . . . Zampinetti, zampet forse Mottetto, cioè picciol motto, mot
tini; picciole manine o manuzze. tozzo, giuoco di parole come quello
Sciampònna. V. Sciampàscia. che riporta il Voc. Ver. in Abbecè. Il
Sciàn per Mosciàn. V. Gàtt. Morri Voc. romag. registra Sciarada.
S'ciànca, S'ciancón, S'ciancònna, ecc. Sciaradista. . . . . Scrittore o Collettore
È lo stesso che stòcca, Stoccon, ecc. di sciarade. - -

S ciancà o S'cincà. Cioncare. Troncare. Sciaradista. . . . Libro contenente sciara


Spezzare. Rompere. de. V. Sciaràda. Abbiamo sotto questo
S'ciancon. T. de Macell. . . . . . Uno titolo un almanacco che esce già da
- dei tagli del bove, - - - -
15 anni in Milano coi tipi del Silvestri.
Scianfòrgna. v. a. I”. Zanfòrgna. Sciarbàttera,Sciarbàttola, Sciarbàttra Cia
Sciànna ed anche Mosciànna. Micia. Gatta. na.Crelia Bandiera Genga.Trecca.Trec
Sciantiglion. s. m. pl. Pizzi (“tosc. – T. G. Sciarbattrà. Pettegoleggiare. (cola.
– id. Sin. in Basette). Mosche? Quei S'ciarì. Schiarire. -

peli che molti si lasciano crescere S'ciari. T. de Cappellai. Sfioccare.


dalle parti laterali del viso, detti vol S'ciarìgh pocch. Tirarci o Pederci poco.
garmente Favoris dai Francesi. Un S'ciariss. Schiarare. Divenir chiaro.
opuscolista in una sua Lettera sull'uti S'ciariss. Serenarsi. Chiarirsi il tempo.
lità di questa specie di peli stampata Sciariss. Allimpidire. Chiarirsi. Schia
dal Bettoni in Brescia del 1826 li chia rirsi i liquori. - -

a mò Cintiglioni svisando il fr. Echan Sciaritt. Corna. Il Tanzi (Poes.) scrisse:


tillons in un modo curioso. si ghe vocur olter che gratta i sciaritt.
Sciantigliòn dicono anche alcuni alla Sciarìzz, ecc. per Sarizz, ecc. V.
franzese per Mostra, Saggio. Sciarlòtta. Melata? Pasticcino di mele -

S'ciappagiànd chiamano sulle costiere del o di pere cotte addobbate con zuc
Lago Maggiore il Frison. V. chero, droghe e pezzuoli di cedrato
S'ciappin. S ciappinàda, ecc. V. S cep ed abbrostite in una specie di cassa
pin, S ceppinada - ccc. di pan lorenese burrato,
SCI ( 145 ) SCI
Sciarlottin. s. m. , Dim della Sciarlòtt E sei(Salv. Granchio I, 4). E dodici!
Sciarlottinna. s. f. l di cui addietro. (“tosc. - Tom. Giunte) Canzone! Spe
Sciarnì, ecc. V. Scerni, ecc. (gliore. cie d'esclamazione interruttiva usata
Sciarò. Chiarore. Lustrore. Luccichìo. Ba quando altri non risponde a propo
Sciàrpa. Ciarpa. Pezzo di stoffa finissima sito o si ostina in sentire diverso.
lungo ben due scialli che le donne Fà el sciatt. Far lo gnorri. Star
indossano a modo di stola in luogo cheto, fare a chetichella, zittire.
di scialle o di mantiglia. In la padella l'è bon anca on sciatt...
Sciàrpa. Ciarpa. Sciarpa. Balza affiorata, Fritte o arrostite tornano buone an
allistata, o a opera ed a colori che che le vivande di loro natura cattive.
si fa da un lembo solo dello scialle Sciàtt. add. Tozzo. Agg. di cosa o per
per ornamento. . sona che abbia grossezza o larghezza
Sciàrpa. Sciarpa o Ciarpa(Gr. Diz. Mil). soverchia rispetto alla sua altezza –
Fascia di seta intessuta d'oro o d'ar Ne diz. ital. Sciatto vale incolto, scia
gento portata in cintura o a tracolla mannato - Talora anche Bozzacchiuto.
dagli uffiziali delle milizie. Sciattell. Botticella (con o ed e aperti).
Sciarpètta e Sciarpin. Ciarpetta. Rospetto. Picciola botta(parvus bufo).
Sciarpin. gergo. Nicchio (“fior). Cappel Sciattèll. Ad. di Figh. V.
da prete, V. Lùmm fig. Sciattéra Nido di rospi. Pantano. Palude.
S'ciàssach. ) Fitto. Serrato – v. cont. Sciattin e Sciattinoeiù. Rospetto. Botticella.
S'ciàsser. º Compatto. Ad. di panno Sciattòn. Rospaccio – fig. anche parl. di
o simile, contrario di Rado. – Saraa donna dicesi Pare una botta(*tosc.).
s'ciasser. ... Chiuso, serrato bene. Sciatton. Arrotino. Ingordo che vuole
Sciassé. T. di Ballo. Passo scacciato(Alb. tutto per sè.
enc. nella seconda di queste voci). Sciatton. . . . Sp. di crescione.
Passo in iscacciato. S'ciàv. Schiavo.
Sciatoglia. Busta da viaggio. Cassetta da Sont minga s'ciav d'on sold o sim.
viaggio? Stipetto contenente gli uten .... Non ho difficoltà a spendere, non
sili più necessari per iscrivere, pet mi manca l'animo di spendere e sim.
tinarsi, radersi, tutti in picciola for Vuj minga ſamm sciav. . . . Non
ma e comodo a portarsi per viaggio. voglio doni perchè non voglio obbli
Dal ted. Schatulle – . . . . Stipetto garmi. Qui prends'engage dicono i Fr.
galante cogli utensili necessari per S'ciàva. Ad di Uga. V.
cucire, ricamare, ecc. Sciavàtt e più com. Sciavàtta. Ciabatta.
Sciàtt. sost. m. Rospo – Dotta. Anfibio Bellezza tiranna splendor di mee
noto – La voce Sciatt, secondo il Fer sciavatt ... Dicesi per celia mista di
rari, proviene da cyatho, poculo tu rabbia a chi si crede fior di beltà.
mente et ventricosol! – Noi sotto il no Cuntà vum come i sciavatt desmiss.
me di Sciàtt intendiamo così il maschio V. Stimà più innanzi.
come la femmina della Rana bufol.; i Dà la sciavatta. Dare il soatto o il
Toscani (secondo il Tomm. ne. Sinon. sovatto (Maggi Fals. Fil. 1 o4, i 15).
p. 9o) chiamano propriamente tospo Nelle prigioni l'ultimo che arriva o
il maschio, Botta la femmina. - Non deve pagare una buon'entrata ai com
è raro il vedere negli stagni nuotare prigionieri o ricevere da essi tanti col
le botte con un rospetto sulla schiena pi di ciabatta in sul sedere quanti
il quale sì forte s’attiene colle zampe ordina il più anziano de'carcerati che
alla pancia della notatrice che non è essi chiamano il podestà.
sassata o frugone che ne lo possa di Giugà a la sciavatta. . . . Specie di
staccare. Questo gruppo di rospi ma giuoco che si fa da più persone le
dre e figli è quello che in alcuni paesi quali standosi coccoloni in cerchio si
del nostro contado dicesi Cavalètta. vanno passando pel vano ch'è tra le
Avegh la pell de sciatt. V. in Pèll. cosce e le gambe una ciabatta, e uno
E daj che l'è on sciatt. E sette ! che sta in mezzo dee procurare d'in
(Salv. Spina II, 8 – Fag. Pod. spil. 1). dovinare dov'ella è, e finchè non dà
Vol. IV. 19
SCI ( 146 ) SCI
nel segno, viene battuto colla stessa | Sciavattin. ſig. Ciabattino(Vas. 58). Catti
ciabatta dagli altri giocatori. (gire. vo artefice. Il fr. Massan o Vrai Macon.
Molà i sciavatt. Menar le seste. Fug- | Sc iavattin. . . . . Sp. di Crostaceo che
Negher come on sciavatt. Vero pau vive nelle acque stagnanti e infesta
roso(Sacch. Nov. 156). V. in Négher. le risaje e i prati marcitoi. È di due
On bordell in sciavatta. Trambusto specie, cioè a carena dorsale prolun
grande. Chiassata. Diavoleto. gata a spina e con una lamina fra le
Portagh nanch adree i sciavatt. Non setole della coda, e a carena dorsale
valere le scarpette vecchie d'uno(Bib. mozza e senza lamine fra le dettese
Caland. III, 12 ). Non valer le co tole. Il primo, meno frequente, è il
perte del libro d'altri(Targ-At Acad. Monocolo apodo di Lin.; il secondo
Cim. III, 144). Non esser nemmeno le è l'Apodo cancriforme di Bosc o il
scarpacce d'un tale ("tosc. - Rim aut. Monocolo apodo del Fabricio. Di que
pis.). Essere di gran lunga inferiore sto ultimo vedasi la figura nel Gené
in bellezza, sapere, ricchezze, ecc. Insetti nocivi all'agricoltura – Nel
Stà in sciavatta, Vess in sciavatta. Pavese è detto Coppètta, e nella Lu
Stare o Essere in pianelle. mellina Tanon.
Stimà o Cuntà tant come i ultem scia- ll Sciavattinàda che anche dicesi Sciavattà
vati che s'è desmiss. Reputar uno ser da, Sceppinada o Boisàda. Rattoppa
Nichilo(Machiav. Op. V, 1 o 4). Far quel mento da ciabattino (Vas. 58), opera
conto d'uno che delle scarpe vecchie d'artefice qualunque malcondotta, mal
(Bibb. Caland. III, 5). Stimar checches eseguita. Parl. di pitture, disegni e
sia come i fichi a cena(Fag. Rime IV, simili la nostra Sciavattinada si traduce
515) o il cavolo a merenda. Stimar uno talora anche per Bambocci o Fantocci,
meno che il litame(Burch.). Stimar uno Fà ona sciavattinada. Acciabattare
come il terzo piede. Non reputare un checchessia (Targ. Viag. III, 148),
cavolo. Aver uno per le due coppe. Sciavattinètt. Ciabattinuccio (Pan. Poet,
Sciavàtta. Crelia. Gea. -per Sguànsgia. V. I , xxi, 17).
Sciavàtta. fig.... Boccaccia – o Limbello. | Sciavattinètta. . . . Ciabattinuccia.
Linguaccia. Menà lasciavatta. Sparlare. | Sc iavattinna. . . . . Donna di ciabattino.
Sciavattà. Scarpinare. Pedovare, ed au- | Sc iavattoedra. Cianuzza(“tosc.).
che Andare a zonzo. V. in Stràsa. Sc iavattin,Sciavattònna. Lo stesso che
Sciavattàda. . . . Colpo di ciabatta. Struson, Strusònna. V.
Sciavattàda per Sciavattinàda. V. S'ciavin o S'ciavinna.... I nostri fattojani
Sciavattàda. Camminata. Gita. Andata. chiamano così quel pannolano assai
Sciavattamént.) Zonzo. rozzo nel quale involgono i semi olei
Sciavattée. Ciabattiere? Chi gira per città feri(el paston) per metterli nella forma
a comperar ciabatte da rivendere poi entro cui li sottopongono alla pressio
ai ciabattini. ne del torchio onde estrarne l'olio. I
Sciavattin. Ciabattiere. Ciabattajo. Ciabat Toscani usano invece metterli per ciò
tino. Ciaba, e ant. Zabattiero. in una specie di corbicina tonda fatta
Avegh el nas a scagnell de scia di corda d'erba detta stramba intrec
vattin. V. in Nàs. ciata a maglie come le reti con una
Fà el sciavattin. Fare la lunediana. bocca nel mezzo sopra e sotto, la qua
A Firenze dicono anche la Lunigiana le bocca serrano con canapetti di pelo.
ed hanno in proposito i dett. seguenti: Fra questi Canapetti e la Gabbia(chè
Chi non fa la lunigiana è figliuolo di ... . così dicono i dizion. quella corbicina
il venerdì de beccai º che altri Toscani chiamano anche Fie
ll Sabato degli Ebrei, scolo o Buscola), eccovi, o lettori
La Domenica de Cristiani, milanesi, il corrispondente al nostro
E il Lunedì dei Battilani.
S'ciavin che fa l'officio delle sporte
Fà el sciavattin. V. in Nodà. dei Genovesi e dei Calabresi – i pic
I sciavattin gh han semper rott i cini si potrebbero dire Gabbiuzzi col
scarp. V. in Scarpa. Paoletti ( Op. 1, 554).
SCI (147) SCI
S'ciavimna. Schiavina. Saltimbarco. Nelle Prose fior. III, II, 114 questi
S'ciavinna. Schiavina Carpita. Copertac insetti sono specificati per Cicala ce
cia di lana rozza e villosa, nerina Cicala spinetta. Cicala bertuc
S'ciàvo. Addio. V. Ciàvo. cia Cicala palaja o cannajuola.
E s'ciavo. Eccetera – Talora Quand canta la scigada de settem
E s'ciavo sciori. Addio fave, Buona her no toeu robba de revender. V. in
E s'ciavo suo. " pagliericcio. Settémber.
E s'ciavo suria. lA Dio riveggo. A Scigalin. Cicalino(Doni Zucca p.89verso).
babboriveggoli. Ella è ita. Scigalòn. Cicalaccia(Doni ivi).
S'ciavo sur mascher. V. in Màschera. Scigalòtt. ... La Cicala femmina sprov
S'ciavón, Schiavone. Dalmatino. Illirico. Scigalottin. " veduta di quell'organismo
S'ciavón. Ad. di Vin. V. nell'addome che rende stridulo il ma
Scibàccol. V. Lagànna. Scigàss. V. Sciccàss. (schio.
Scibeliscioeü. V. Scimeliscioeü. Scighéra. Nebbia. Annebbiamento.
Scibignosò.... Insetto che mi parve lo Impastaa de scighera. V.Nibbiàa fig.
Stenocorus alni dello Scopoli, La soighera la lassa el temp come
Sciccàss. Inalbare. Intorbidire del vino – l'era. . . . . Allo sparir delle nebbie
Ragnare. Rannugolarsi l'aere-Razzare. d'ordinario torniamo a rivedere la
Scicch. Abbacinato (Soder. Colt. p. 194). temperie che avevamo prima dell'an
Albo. Dicesi del vino torbidiccio – nebbiamento. V. in Nèbbia.
I Toscani applicano la voce anche Scighéra. Alone. Cintura. Quella ghirlan
all'olio di fondi fini allorchè è torbo. da di lume non suo che vedesi talvolta
Deventà scicch. Girare in torbo intorno alla luna. V. Sérc sig. 5.”
(Gior. Georg. VIII, 222). Scigheràa. Annebbiato.
Sciccolàtt,ecc. Voci cont, per Ciccolàtt, ecc. Scigherént. v. cont. Annebbiaticcio. Per es.
Scièn. T. degli ottonai. . . . sp. d'in Lunna scigherenta. Luna torbida.
cassatojo per gli ottoni. Scigherètta, Scigherin e Scigherinna. Neb
Sciéndera, ecc. V. e scrivi Scéndera, ecc. biolina(Targ. Prodr. Cor. tosc. p. 184 –
Sciendiroeù. V. e scrivi Scindiroeù. id. Viag III, 27). Nebbiarella. V Neb
S'cièss, ecc. V. e scrivi S'cèss, ecc. Scigherón. Nebbione. (biètta.
Scièsta, Sciestin (cesta) ecc. V. e scrivi Scighèzz. Segolo. V. Seghèzz.
Zèsta, Zestin, ecc. Batt-foeura el seghezz. Rinsegolare.
Scièsta, Sciestin (cresta) ecc. V. e scrivi Scighezzà. Segare a falciolo(Gior Geor.
Scèsta, Scestin, ecc. XV, 268).
Sciffon. Portaorinale(“tosc. – Rim. aut. Scighezzàda. . . . . Colpo di segolo.
pis). Orinaliera. Scaſſalino di più for Scighezzocù o Cadenazzocò. Giuntoje(Gior.
me che è ripostiglio dell'orinale e agr. tosc. II, 261). Ferri che attac
spesso anche del pitale. candosi alle ancole (tapp o palett) ab
Sciffonéra o Ciffonéra. . . . . Mobile di bracciano il collo del bue aggiogato.
moderna invenzione. È una specie di Scignà. v. cont. dell'Alto Mil. Far ca
canterano assai alto o per meglio dir polino. Traguardare per qualche foro.
quadrilungo in piede, diviso in molte Scignoccà. Lo stesso che Visorà. V.
cassette tutte con anelli e scudetto, le Scigò o Sgigò per Gigò. V.
quali però s'aprono all'aprirsi di una Scigognocula. V. Zigognoula.
sola di esse o di una chiavetta per lato. Scigolètta. V. Scigollètta. -

Sciffonin. Dim. di Sciffon. V. Scigólla. Cipolla. L'Allium coepa dei bot.


Scigà e Scigàa. V. Scigàda. Si hanno le cipolle malige, savonesi,
Scigàa v. a. Abbagliato. Accecato. Lunna vernine, porraje, ecc. Per le molte
scigada. Luna torbida, annebbiata. varietà qui non ispecificate veggasi il
Temp scigaa. Tempo ragnato. V. an Re(ortol diroz. II, 145 e segg.). Fra
che Scicch. noi sono conosciute com.° le seguenti:
Scigàda o Scigà o Scigàa o Scigàla. Cicala, Scigolla bianca o firentinna. ... Si
e poet. Cicada. Prop. è il maschio stridu semina verso il settembre d'un anno,
lo della Cicada plebeja degl'insettologi. e si raccoglie nel giugno dell'altro.
- SCI ( I 48 ) SCI
scigolla de Comm. Cipollone. Scigollin. fig. Naccherino. Cecino. Bam
Scigolla nostranna.... Larga, piat boccino. On scigollin d'ona donna
ta, bassotta. Si semina a mezzo il Uno scricciolo di donna. On scigollin
febbrajo e si ripianta in maggio, ma d'on bagaj. Un bamberòttolo.
tura tra luglio e agosto. Scigollònna. Cipollone(*tosc. – T. G.).
Scigolla romanna..... Larga, alta, Scigollòtt. Cipollone. Cipolla porraja.
colma; si semina e ripianta, e matura Scigòtt. v. a. del Var. Mil. Fetta. Dal
come la nostrale. Scissum de'Lat. dice lo stesso Varon.
Scigolla scalogna. Cipolla scialò. Sciguètt che anche scrivesi Civètt. Lat
- Doppi come i scigoll de Comm. Più tone(Gior, Georg. II, 52 – V, 261).
doppio che una cipolla. Lattonzolo – Lattona(Paol. Pens. Agr.).
Palpaa come i scigoll. V. in Palpàa. Cordesco(“lucch.-Lor.Med. canz. 49").
Polpett de scigollo Scigoll repienn... Bestia bovina da un anno indietro.
Le cipolle acconce col ripieno. Sciguètta. Civetta. La Strix ulula L.
Scigólla. Bulbo. Cipolla di narcisi o di Chi va a caccia con la sciguetta.
jacinti (Alb. enc. in Jacinto) e simili. Civettante(Pan. Civ. 28).
Scigólla. Cipolla. Gerghi per testa. V Cóo. Dà la metta ai sciguett. Lo stesso
Scigólla. gergo. . . . . L'orologio. che Dà la metta semplicemente. V. Mètta.
Scigolla. T. de Parrucch. Cipollotto. An Dal loff a la sciguetta gh'è pocca
nodatura di capegli dietro la collot metta, o Tra el loff e la sciguetta
tola chiusi in un borsellino con un gh'è pocch de dà la metta. V. in Lóff.
cappietto di nastro. Pari ona sciguetta in sul palett. Ci
Scigólla . . . . Lucernuzza di vetro così vettare. Far la civetta.
detta dalla sua forma simile a quella Sciguettarìa. Civetteria.
d'una cipolla, la quale s'inasta in un Sciguettàscia. Civettaecia(Pan. Civ. 25).
candelliere per un po' di gambo in Sciguettin. Civettino(Fag. Rime II, I 12 el.).
cui finisce. È la Violo o Vilheto dei Sciguettinna. Civettina (ivi). Civettuccia.
Provenzali, la Veilleuse dei Francesi. Civettuola(“tosc. – Tom. Giunte).
Scigolla nel contado per Ventriglio. V. in Sciguettismo. Civettismo(T. G.). Civetteria.
Perdée. -

Sciguettoeüra. Civettuòla.
Scigólla. T. d'Orolog. e delle Arti. Cac Seiguettón. pos. e fig. Civettone.
cianfuori. Mezzamela. Fungo o Mezzo Sciguettón che anche scrivesi Civettòn.
fungo. Strumento di più grandezze Birracchio. Vitello dal primo al se
in figura di mezza palla che si usa condo anno d'età. Il Paoletti (Pens.
per addirizzar la cassa degli oriuoli Agric.) lo chiama Soprannino; il Giorn.
da tasca ed altri lavori tondeggianti, Georg. II, 222 Sopranno; le Tariffe
Scigólla salvadega o matta. Voce del firentine lo dicono, se non erro, Vi
l'Alto Mil. . . . . Specie d'erba. tello mosso, lo Scappi(Op. p. 12 verso)
Scigollàda. Cipollata. lo dice Animale di mezza età?
Scigollàtt. V. la Prefazione a p. Xxxrrrr. Scila, ecc. V. Zila, ecc.
Scigollètt. s. f. pl. . . . . I nostri fab Scilòria. Aratro. Aratolo; e ant. Arato –
bri chiamano così quelle pallottoline Noi chiamiamo propriamente Scilòria
schiacciate di ferro, d'ottone, ecc. l'Aratro con un orecchio solo, e Arda
che, parte per ornamento, parte per quello che ne ha due – Anche i
aiuto di base, sogliono sottoporre alle Piemontesi dicono quel primo Sloira
traverse dei cancelli o delle grate da – Soggiungo le parti di questo re
balconate e da ballatoi (ringher). si degli strumenti rurali nominandole in
potrebbero forse dire Bottoni o Bol genere, ancorchè non tutte si ritro
toncini. V. Alb. enc. in Cancello. vino in tutte le specie d'aratri:
Scigollètta. Cipollina. Cipolletta. Cipol Timon o Timonscinna o Timosinna
lina novellina. o Tiracca o Racca. Timone. Regolatore
Scigollètta. Nodo. Negli ostensori è quella (con Cadenna. Catena? Caviggioeula. Caviglia? e
modanatura da piede che tiene il mezzo Rampon. . . . .) = Burett o Gambin o Gam
fra la gola e la goletta della loro pianta. biroeu. Bura. Bure. Treccia (con Braga
SCI ( 149 ) SCI
. . . . . . e Gamber o Gambra o Cambra o Fa Scima e Scimma. Cima – Apice – Ciulmine –
neggia. Manecchia) = Dentaa. Dentale e Comignolo-Vetta. Giogo. Vertice. Cresta
Manegh o streva o Stiva. Striva. Stre dei monti-Pinacolo. Pinnacolo-Sommità
golo. Stegola (con Pontal. . . . . e Chignocn o De scima. Vettajuolo(Alleg. 51).
Manegh. Manicciuolo) = Massa o Mazza. Vo In scima di briccol. V. in Briccola.
mere (con Chignocu o Vima o Vidon. Fermavo In scima in scima e cont. In scima
mere? Bns. Vomeraja o alla fiorentina Bomberaja in scimetta o In scima scimenta. In
e con Tappetta...... = il Vomero ha le ale, cima in cima. In cocca in cocca.
diritta e sinistra) = Oreggia o Oreggion. Piant de scima. Alberi da cima(Bandi
Orecchia. Orecchio (ha Petto e Spigoli) = leop. – Mol. El.). Piante d'alto fusto.
Oreggin . . . . (è collocato fuor del ceppo Scima del coo. Cucuzzo. Cucuzzolo.
a sinistra) = Cortell o Colter o Tajador. – del nas. Moccolo – di erb. Pipita.
Coltro. Coltella pei riscontri. Coltellaccio Vettuccia. Cima. Broccolo.
= Teniggia o Tendéa. Scheletro. Pròfime Scima d'omm. Uomo di pezza o dei
Temperatoia (con Chignocu. Bietta) = Mar primi della pezza, di vaglia, di conto.
telett.... = Orbisin o Orbisou. Gomea. Scima. Cappelletto (“fior. – Zan. Rag.
Gomera? = Sciocch o Pè. Ceppo(con.... vana p. 84). Quella parte della soletta
Tallone) = Braga. Tirante = . . . . Gan da calze che abbraccia il piede.
cio (fr. Frion) = Petto = . . . . Sostegno Scimà. Cimare. Dicimare.
(con sua.... Scarpa) = . . . Sprone - Ma Scimà el latt..... Spannare il latte.
schio = ... Vangheggia o Vangheggiola. Scimà i al. Tarpare le ali.
- Molte sono le specie d'aratri usate Scimà. Cimare il panno.
in Italia. Tra queste le più note sono Scimà. Spuntare capelli, unghie e sim.
L'Aratro-coltro Ridolfi. Se ne può vedere la Scimàda. . . . . . Ad. di Bestia bovina
figura a pag. 93 del Giornale de Georg. per
l'anno 1827.
che abbia pezze di colore diverso da
L'Aratro-carro del Borri descritto in un libro quello dominante in sulla pelle.
apposito così intitolato. E il Pio del Bresciani. Scimadór. Cimatore di panni.
L'Aratro da seme come lo chiama il Lastri Scimadùra. Cimatura – Tosatura.
(Op. I, 122) o vero l'Aratro per seminare o Scimadùra. T. de Lanajuoli. Cimata. Ci
sementino o anche assol. il Sementino (come lo matura. Il cimare i panni – ed an
nomina il Giornale agrario toscano II, 47, II, che Cimatura o Borra o Borraccia che
34 e altrove ed il Giorn. Georg. III, 21 1). si leva a panni cimandoli.
Picciolo aratro che si usa per imporre e per Scimaria. T. de Forn. Farinajo. Buratte
la seminagione. ria, ed anche Buratto. Tutte voci del
La Coltrina così nominata nel Giornale de'
Georgofili (XV, 64); la quale mi pare il Ro
l'uso per indicare quella stanza d'un
versor di alcuni paesi del nostro contado. forno (prestin) nella quale si ripongo
Il Perticajo, così nominato nel Giornale de' no e si abburattano le farine, dove
mai le farine si serbassero in una
Georgofili (V, 25 e XV, 264), il quale ha car
rino e sterzo, ha doppia stegola, ed ha il stanza e s'abburattassero in un'altra,
vomere a pala. Farinajo indicherebbe quella, Burat
Chi fabbrica gli aratri è detto Ara teria questa.
tolajo a pag. 155 del vol. VII del Scimàsa. T. Archit. Cimasa.
Giornale agrario toscano. Scimasètta. . . . . Picciola Cimasa. Nella
Scilòster. Cero. Cerotto. Ceròttolo. Can pedana delle traverse di parata per es.
delotto di cera assai grosso. si osservano scimasetta (cimasetta) e
Sciloster pasqual. Cero. Cero pa legnazz (sugheri). -

squale. Quel cero grosso quanto un Scimbeliscioeü. V. Scimeliscioeü.


braccio, ed altissimo che solennemente Scimbia. Scimmia. Bertuccia. Scimia.
si benedice il sabato santo e sta ina Fà la scimbia. Scimiare. Scimmiottare
stato da un lato dell'altar maggiore delle (“tosc. – T. G.). Far la scimia. Imitare,
chiese da Pasqua insino all'Ascensione. e per lo più in modo da esserne deriso.
Scilòster. fig. Fuseragnolo. V. Pertegòn Fà ona scimbia o la trista. V. Trista.
– Fig. per Cero, Boto. Magio. V. Badée. Scimbiàda. Scimieria.
Scilter. Volto. - Seimbiètta. Bertuccino, V. Scimbioeü.
SCI ( 15o ) SCI
Scimbiòcch o Sambiòcch. Succhio. L'u- Scimes d'acqua o de foss. . . . Sp. di
mido radicale delle piante. Umore pro Insetto che è il Cimex lacustris L.
prio delle piante le quali per virtù Scimes salvadegh che i contadini del
di quello cominciano a muovere, ge l'A. Mil. dicono Vèggia. . . . . Nome
nerando le foglie e i fiori; e quindi comune a quegl'insetti che diconsi Ci
Avegh dent el scimbiocch. Essere in mici di campagna o Bupresti, e sono il
succhio dicesi quando l'umore vien Cimex prasinus ed il Cimex rufipesL.
alla corteccia delle piante, e rendela Scimeséra. Cimiciajo. Luogo pien di ci
agevole ad essere staccata dal legno. mici.
La nostra voce pare grave corruzione Scimeséra. . . . Stuoja che si pone a
di Sangue bianco. capo d'un letto per tenerlo mondo
Scimbiòcch. fig. Lavaceci. Intronato. Sba dalle cimici come quelle che abban
lordito. V. Badée. Il Bal. Rim. disse donano volentieri il letto per la stuoia.
Quest l'è visquer, quell scimbiocch È quella che i Fr. dicono Punaisière.
Comè el pess ch'abbia avuu el cocch. Scimeséra(Erba). . . . Specie di romice.
Scimbioeü. Scimmiottino. Monnino. Mon Scimeson. Cimicione.

nosino. Bertuccino; fra gli Aretini Mo Scimètta. Cimetta – V. anche in Scima.

nicchio, tra i Fior. Chiappino. Scimià. Scimmiare. Imitare.


Trotta trotta scimbioeu Scimià. gergo. Trincare.
Che doman faremm fasoeu, Scimin. Cimetta.
Posdoman faremm basgiann Scimin. Cappelletto(Zan. Rag. van. II, 5).
Per fa stà alegr i nosttosann. Cantile Scimion. V. Zimion.
na scherzevole colla quale eccitiamo Scimiòtt. V. Scimbiòtt.
i bimbi a zampettare. Scimiottà. Scimmiare.
Scimbión. Scimmione. Monnone. Scimiroeü. Leccapioppo? Uccello che fre
Scimbión. fig. Monnerino(Sold. Sat., p. 5). quenta specialmente le cime dei sag
Imitatore vile e dappoco. ginali. V. Alètta e Alinna.
Scimbiòtt. Scimmione. Scimiotto. Scimmiot Scimiroeü. ) . . . . Sulle costiere verba
to(“tosc. – T. G.). Scimio – e fig. Cef Scimiròra. º nensi è sinonimo di Vet
fautte. Figura da cembali. Uom brutto. tarella, ramo vettajuolo.
Scimbiottèll. Scimmiottino. Scimitoeòri. Sotterratorio (Firenz. Oper.
Scimée. T. de Falegnami. . . . . Specie IV, 7o). Cimiterio. Cimitero. Luogo
di pialla con cui si fanno le cimase ? sagrato dove si seppelliscono i morti.
Scimee di cov de rondena. . . . . Scimm. T. de Cappel. Pelo vano.
Piallone per far le code di rondine. Scimma. V. Scima.
Scimee longh. . . . . Piallon lungo. Scimó o Somò. T. de Fornai. Cernitore.
Scimée. fig. La Cipolla. V. Cóo. Abburattatore. Colui che cerne o ab
Scimeliscioeò ed anche Scibeliscioeü e buratta la farina. Se a far questo uſ
Scimbeliscioeü. Un tristanzuolo alto un ficio viene destinata una donna, di
sommesso. Scriatello. Decimo. Nece. cesi Abburattaja.
Sciméra. Cimatora. Donna che cima panni. Scimón. Cimone. V. Pizz sig. 2.”
Che vaga al pont ? Son fors ona scimera ? Scimiss. Barbe. Que fili che sfioccano
( Mag. Cons. Men. ) dai libri stampati.
Scimeria. V. Scimaria. Scimóssa. Cimossa – Vivagno dicesi poi
Scimerin. T. dei Faleg. . . . . Pialletto propriamente la cimossa della tela, e
da picciole cimase? Cintolo quella del panno.
Scimes. La Cimice – al pl. Le Cimici. Andà o Vess sui scimoss. Vedersi
Insetto noto che è il Cimex lectulariusL. checchessia all'uscio. Esser sull'orlo
Coeur de scimes o Sangu de scimes. o lì lì o ad un pelo. Essere in pro
Impietosissimo(Vas. 924). Spietatissimo. cinto di checchessia.
– Qualcuno l'usa anche per Avaraccio. Clai sui scimoss. Quì sulle porte
Piende scimes. Incimicito(“tosc.T.G.). (Cecchi Dote II, 5). Qui alle grillande
Sangu de scimcs. V. sopra Coeur (Voc. aret.). Nei pressi(*tosc.) parlan
de scimcs. dosi di poderi vicini alla città.
SCI ( 151 ) SCI
In sui scimoss. Nei pressi(*tosc). Nel Scinisèll. Nome proprio di paese usato
dintorno. Nelle vicinanze. nella frase Vess de quij de Scinisell
Stà in di scimoss. Star nelle vici che peschen la lunna cont el restell.
nanze, ne' pressi. V. in Linna – V. anche la Prefa
Vess o Stà semper taccaa ai sci zione a pag. xxxv III.
moss. Stare alle costole o tra i piedi. Scinivèlla o Zinivèlla. Cervello. Al pl. I
Vess sui scimoss. Esser sulle porte. Scinivèj o Scinivij. Le Cervella.
Esserci due dita. Esserci quattro passi Caeuses i scinivej. . . . Star molto
(Monos. 156). Essere in su le viscere al sol cocente; Cocirisi li corna a lu
(Caro Let ined. I, 185 parmi con poca soli direbbero i Siciliani,
felicità sebbene ivi sia con assoluta Scinquènna. V. Cinquènna,
corrispondenza alla nostra frase). Scinscilà. Cincilla? Pelliccia preziosa che
Vess sui scimoss. Essere alla porta si trae del vespertilio spectrum (tar
coi sassi. siero??) animaletto peruviano,
Viv sui scimoss. fig. Viver di lima Scinsgèll. T. cont. . . . Nome di quei
tura. Fare vita stretta. Vivere pove pali o di quelle pertiche che si met
ramente, meschinamente. tono nelle siepi o ritti o trasversali
Scimossàda. Ad. di Càrta, e dicesi a fine di reggerle e collegarle. La voce
Ben scimossada. . . . quella che ha pare corruzione di Cinghia, Cignella,
barbe lisce, pulite, belle. Cinghiella.
Mal seimossada.... quella che ha Scinsgellà. v. cont. . . . Stribuire nelle
barbe zazzerute, sudice, diſettose. siepi i scinsgèj(V.) per reggerle e colº
Scimossón. . . . Sp. di stoffa. legarle.
Scimostón. Zingone (G. Georg. V, 216). Sciò sciò. Sciò. Voce colla quale si di
Tronconcione(*tosc. – T. G.). Stroncone scacciano i polli. Dal fr. Chou chou.
(id.) Tronco. Troncone. Mozzicone. Moz Sciòcca. V. Scèppa e Sciòcch.
zo. Quel che rimane della cosa mozza Sciòcca de galoſer. Un cespo di garo
o troncata o arsiccia. V. anche Mócc. fani o come dicono i Fior. di viole.
Scimostón per Zimión. V. Sciòceh. Ciocco. Ceppo. Toppo.
Scimostonin. Stronconcione(*tosc. – T. G.). Andà sui beatissem sciocch. Man
Scimòzz. La Cipolla. Gerghi per C6o. V. tare in furia. Entrare in fisima.
Schn. Forse sincope di Moscin. V. Dannàa Dormi come on sciocch. V. in Dormi.
o Negher come on scin. V. in Négher. I tapp hin compagn del sciocch.
S'cinca. Fila. Filare. V. in Tàppa.
S cinca. Ad. di Vitta. V. Sciocch de lira. Ceppi spietati(Mo
Seincà.Schiantare.Scavezzare.V. S'ciancà. roz. Cas. Conlad. p. 67).
S cincàss. Schiantarsi. Sciocch de Natal. . .. Si chiama
S'cinch. v. cont, per Scavèzz. V. così fra noi un ciocco o ceppo dei
S'cinch. v. c. dell'A. M. Storto di spalle. più grossi che mettesi da banda per
L'è s'cinca. Ha una spalla schiancia. ardere il dì di Natale. Anche in molti
Scindiroeò e Scendiroeù secondo il Varon villaggi di Provenza si mette tuttora
Mil. Nece. Lo stesso che Scanscin. V. sul fuoco questo ciocco con ceria ce
Scindiroeò. Cova 'l fuoco. Che sta a rimonia, e lo chiamano il Cacho-fuech
i covare o a guardar il o vero Lou Kalignau o Lou Kalandan.
fuoco o la cenere – La Cendrillon Ceppo dicesi anche in Toscana, ma con
de Fr. che fu detta a nostri giorni la differenza di valore. Battere o Ardere
Covacenere o la Cenerentola. Il Fa il Ceppo vale colà il battere e ardere
giuoli però nel Traditor fedele (sce quel tronco che i contadini intagliano
na 5.") scrive La Cenerognola. Anche rozzamente in figura d'animale e ador
i Sicil. dicono Cinniredda. mano di frasche e di frutti, nel quale
Scines. . . . . Sin verso la fine del se danno ad intendere ai loro figli che
colo passato era il nome con gui il riseda il vero Ceppo, cioè uno Spirito
formajo chiamava il proprio ministro che va intorno a rubare galanterie o
di banco. Ora Bancher. V. robe da mangiare, e pregato da loro
SCI ( 152 ) SCI
con certe cantilene curiose e rozza Sciocchitt. T. degli Strumentai.... Nome
mente rimate che dicono l'Avemmaria di que cepperelli di legno che nel
del Ceppo, e battuto ed arso, dona ventre degli strumenti da arco sono
poi loro tutto ciò che ha in sè. Cor incollati a fortezza uno verso il ma
rere il ceppo vale appo i medesimi nico, uno verso la cordiera, e due
contadinelli toscani il fare tutta la per banda verso le esse. Servono come
già detta faccenda – Vedasi anche su contrafforti pel manico, pel bottoncino
questa istoria del Ciocco di Natale la della codetta, ecc. che ivi s'incastrano.
voce Treffeau nel Dizionario proven Scioccòn. Scioccone. -

zale, la Raccolta Milanese, la Storia Scioccòn. Gran ciocco. Ceppo spietato.


di Milano del Verri edita da Custodi Sciocconcin. Sciocconaccio.
nel t. IV.”, la Memoria storica del Sciòlt. Sciolto. Disinvolto.
Daverio su questa usanza che serbasi Scioltèzza. Scioltezza. Scioltura.
manoscritta nella lib. Bellati (Q. 1, 5o) Sciomes. v. cont. per Sòmes. V.
ora giacente nell'Ambrosiana, e il Mu S'cionfa. Gonfiare.
ratori nella Diss. 59, tom. V, Antiq. Sciónsg che anche dicesi Sonsgià e Scion
Ital. medii aevi e tom. III delle Diss. sgià, e ant. Petengà. Battere. Percuo
sulle Antichità italiane, p. 298. tere. Picchiare. Pifferare. Zombare.
Terra de sciocch. V. in Tèrra. Scionsgètta, Valeriana ceciarello. Galli
Sciòcch. Ceppo. Quello su cui si deca nelle. Erba ch'è la Valeriana locusta
pitano i malfattori. de botanici – I Pavesi la chiamano Gal
Sciòcch che anche si dice Sciòcca. Ceppo. linett; i Lodigiani Scionsgetta come noi.
Quel ciocco sul quale posa l'incudine. Sciónsgia o Söngia o Sönsgia. Sugna.
Sciòcch. Toppo (“tosc. – T. G.). Quel Frassugno.
ciocco sul quale si taglia e si pesta On pan de scionsgia o Ona scion
la carne in cucina. -

sgia. Un sugnaccio.
Sciòcch o Pè de la sciloria. T. d'Agr. Ong vun cont on poo de scionsgia
Ceppo(Gior Georg 1827, p. 95) con de bosch. V. in Bastón.
Tallone(Gior. Georg. XV, 262). - Sciousgia de bosch. Sugo di cer
Sciòcch. T. de Becc. Desco. Complesso racchio(“pist. - Cini Des. e Sper. I, 9).
di grossi ciocchi sui quali si taglia Scionsgià. Lo stesso che Sciónsg. V.
la carne alla beccheria. -
Scionsgin e Sgionsgin e Sonsgin che al
Sciòcch. T. de'Campanai. Mozzo. Moz cuni dicono anche Formentin. Cicer
zatura. Ceppo. Cicogna. Lo stesso che bita Sonco. Grispignolo. Erba nota da
Scèpp. V. -
insalata.
Sciòcch. T. de' Gitt di carat. Registro. Scionsginètt. Cicerbitina(Fir. Op. VI, 142).
V. Copoar. Scionsgiùda.... Unzione fatta colla sugna.
Sciòcch. T. de Pizzic. Desco? Ciocco Scionsgiùda e Sonsgiùda. fig. Carpiccio.
sul quale tritansi le carni per farne Picchierella. V. Burattin ſig.
salsiccia. S'ciòpp. Scoppio. V. S'cioppon.
Sciòcch. Sciocco. Ignorante. S'ciòpp. Archibuso. Archibugio. Fucile.
Sciocchètt. Ciocchetto. Cepperello. Cep Schioppo. Scoppio. Scoppietto. Moschet
patello. Dim. di Ciocco. to Moschetta, alla fior. Stioppo.
Vestii on bell sciocchett ch'el paron Incassadura. Cassa (le cui parti minori
bell'omett. I panni rifanno le stanghe. sono Fust. Fusto = lucava. Incasso = Bus de
Sciocchètt.... Il sedile del picchiapietre. la bacchetta. Sbacchettatura = Calz o Scala.
Sciocchètt. . . . . Nome arbitrario dato Calcio – Impugnadura. Impugnatura). Can

dagli allievi della nostra Accademia na. Canna (vedine le parti in Canna e agg.
braidense alla 7.º lezione del quadri. Balin o Mira, Mira = Bottonin. Bottone =
Sciocchètt. T. de Pizzic. . . . Ciocchetto Facc o Faccett. Lati = Camera. Camera -
Coa del vidon. Codetta del vitone) = Azzalin.
sul quale si tagliano le carni, le ossa,ecc.
Sciocchètt d'ona campanella. Bilico pei Piastra (vedine le parti alla voce) = Guarni
zion. Fornimenti (e sono Sottman. Guar
mozzi d'una campanella.
damacchie – Cartella. Cartella – Draghett.
Sciocchèzza. Sciocchezza,
SCI ( 153 ) SCI
Contraecarsella – Fassett. Bocchini. Fascette Stare coll'arco teso per corre il destro
suddistinte in Granatiera, Cappuerina e Mez ( Borgh. Raf. Am. fur, dedica). Stare
za cappuccina = Bocchetton. Bocchetta - Cu all'erta, in punto, pronto,
pola. Coccia. Piastra del calcio - Moll. Molle Trattà de s'ciopp. Lo stesso che
= Vid. Viti) = Bacchetta. Bacchetta Trattà de s'cioppettee. V. in trattà.
( vedine le parti alla voce ) = Bajonetta. S'ciòpp. T. de'Confett . . . . Dolce in
Bajonetta ( vedine le parti alla voce ) = fig. di fuciletto regalato di rosolio.
Zenta. Cigna. S'ciòpp, scherz, ... Canna da serviziali.
s'ciopp a aria.... Fucile a vento. S'ciòpp. Facile a levarsi in barca - Che
S'ciopp a cavalett. Archibuso da for sa d'aceto che pare un'insalata(Pauli
cella (Biring. Pirotec. pag. 8o). p. 1 1 1). Pronto agli sdegni e all'ire.
S'ciopp de culatta. Archibugio di cu S'ciòpp. . . . . Figuratamente dicesi a
latta(Grida milanese 2o novembre 1612 persona così accorta, destra ed anche
che lo dice dannoso per la caccia). doppia che sia cosa tutta piena di
S'ciopp de caccia. Fucile da caccia. pericolo l'aver che fare con essa. Agli
S'ciopp de dò cann. . . . . Fucile uomini di traffico rappresenta il com
con due canne. inerciante di dubbia fede e incerto
S'ciopp de monizion. . . . Fucile pagatore.
da fanti militari, S'ciòpp fig. ed anche S'cioppettàda. Mar
- A caregall tropp se creppa el s'ciopp. rone. Strafalcione. Erroraccio.
fig. Il soperchio rompe il coperchio. S'cioppà. Scoppiare – Schiattare. Recer
Aveghi lì pront come on s'ciopp. l'anima.
Aver mantello per ogni acqua o un Creppa s'cioppa, fa ona bella botta.
guento per ogni piaga – ed anche Crepa, schiatta. Sbonzola.
Avere checchessia in contanti. L'è tant grass ch'el voeur s'eioppà.
Bassà el s'ciopp. Spianare il fucile È grasso che scoppia o schiatta.
per isparare – in altro significato De S'cioppà o S'cionſa del rid. V. Rid.
por l'arme, arrendersi. S'cioppa minga i fasoeu. Non casca il
Cacciador de s'ciopp. Cacciator di pan dell'asse(Fag. Non bisog. in am.
fucile(Savi Orn. II, 314). corr. a fur. III, 19). Non ci è poi
Caregà el s'ciopp. Caricare il fucile. cagione di aver tanta fretta.
Dedree di s'ciopp e denanz di muj... S'cioppà. Scoppiettare. Crepitare. Cro
Si corre pericolo della vita stando in sciare. Fare scoppietti, far romore,
nanzi a una bocca d'arme da fuoco, e si dice propriamente delle leghe che
e di calci stando alla coda dei muli. fanno tal effetto abbruciando.
Fint come la canna d'on s'ciopp. S'cioppàa. Scoppiato. Crepato. Schiappato.
Più doppio d'una cipolla. S'cioppada. Scoppiata – Crepata.
Lontan on tir de s'ciopp. Ad un S'cioppadinna. Scoppietto.
trar d'archibugio (Giovanelli Stor di S'cioppamént. Scoppiamento. Scoppiatura.
Volterra in Targ. Viag. II, 592). Di S'cioppètt. Scoppietto.
stante com'è il portare d'un archibuso? S'cioppètt. Scoppietto. Pezzo di ramo di
Mett paura cout el s'ciopp vouj. sambuco nel quale, cavatane l'attina,
fig. Bravare a credenza. Fare degli s'introduce una bacchetta con due
scoppietti colle fave fresche. stoppacci di carta masticata, due coc
Montà el s'ciopp. Armare o Montare cole d'alloro o simili per fare scoppi.
lo schioppo o il cane(Gr. Diz. – Diz. art.) S'ciotpètta. Moschetta, Carabina. Schiop
On cadenazz d'on s'ciopp. . . . Un petto. (Fucilare.
archibugio di mala condizione, scas S'cioppettà. Schioppettare. Archibugiare.
sinato, guasto, roso dalla ruggine e S'cioppettà. T. di Giuoco. Errare.
dal tempo. S'cioppettà l'aria. . . . . Suol dirsi di
Sbassà el s'ciopp. Spianare il fucile qualunque cosa che nel suo genere
per isparare. sia bellissima, eccellente. Per es. L'ha
Stà li cont el s ciopp a la ganassa miss-sù on vestii che s'cioppetta l'aria
o Stà semper ccnt cl s'ciopp montaa. o che ghe fuma l'anima. Egli ha
Vol. II”. 20
SCI ( 154 ) SC1

indossato un abito de più belli, depiù Caro quell scior! ironic. . . Ma bene
nobili, de più ricchi – Si usa anche signorino! garbato quel signore !
in senso ironico o scherzevole. Dagh del scior a vun. Dar del o
S'cioppettàda. Archibusata. Archibugiata. di signore a uno (Cecchi Servig, IV,
Fucilata. Colpo di fucile. 1o – Leop. Rime 75).
Avegh daa ona s'cioppettada a la Deventà scior. Arricchire.
pressa. V. in Prèssa. (viziale. Deventà scior in sogn.... Sognarsi
d'arricchire.
s'cioppettàda. met. Erroraccio - sch. Ser
S'cioppettadazza. Acc. di S'cioppettàda. E ciavo sciori. E servitor padroni
V. Piaserón. (Fag. Forz. Rag. III, 1o).
S'cioppettée. Scoppiettiere. Schioppettiere. Ehi scior! Eh padron mio galante!
Scoppettiere. Archibugiere. Fuciliere. Fà el scior. Fare il Signore(“tosc.T.G.).
Tirator di archibugio. Non far nulla; vivere senza lavorare.
Avegh ona grazia de s'cioppettee. Fà i sciori. . . . . Specie di giuoco
Essere malgrazioso o sgarbato. fanciullesco in cui perfino i contadi
s'cioppettée. fig. È lo stesso che Buttalà. V. nelli e nel parlare e nel gestire e nel
Trattà de s'cioppettee. V. in Trattà. camminare si danno ad imitare le ma
S'cioppetton.Archibusone(Targ At Ac.Cim. niere signorili, e lo sanno fare bene
e subito e senza maestri.
III, 75). Archibuso da posta o da muro.
S'cioppiroeü. Ad. di Cavalér. V. Falla de scior. Agire signorilmente.
S'cioppiroeül che nel contado e spec. in Lor sciori. Lor signori(Menzini ci
Brianza dicono anche Sciresoeül, e tat. dal Gh. Voc.).
verso il Pavese Rossàsc. Ravaglione. Passassela de scior. Sbarbarla bene.
Rovaglione. Vajuolo selvatico. Malattia Scior de caroccia. . . . . . Signore
notissima; è la Verolette dei Fr., il che ha carrozza.
Scior de cà soa. Ricco di casa sua
Morviglione o Morbiglione de Roma
gnuoli, le Varole salvadeghe dei Venez. (“tosc. – T.G.). Che ha molto bene di che
S'cioppiroeüla. Sbullettatura. V. Calcini vivere degli averi propri e paterni.
S'cioppitt. Ad. di Cavalér. V. (roeù. Scior de Noveghen. Signore con la
S'cioppon ed anche S'ciòpp. Scoppio. paglia nelle scarpe (T. G.). Prossima a
Dà foeura in d'on s'cioppon de Milano è la terricciuola di Novegro che
rid o vero Dà-sù on s'cioppon o on mutiamo in Noveghen(non ne avere)
s gionſon de rid. Schioccare una ri per dare luogo allo scherzo.
sata(Poem. aut. pis. XXIV, 75). pare Scior di mee ball o Scior de pe
in uno scoppio di risa. V. in lid. rucca o de la bozzera o de mezza ca
Fonsg cocch s'cioppon. Palla d'uo roccia. Signor di maggio.
volo (Targ. Istit. III, 528). L'uovolo Sont on scior. Sono a cavallo. Sono
ben uscito della volva. (fuoco. in buon innanzi della cosa a cui
S'cioppon de feugh. Scoppio di debbo accudire.
S'cioppon de rid. Scroscio o Croscio Vanzass de ſa el scior.) Venire in ista
di risa. Romore che fa colui che smo Vanzass scior. to. Guadagnar
deratamente ride. tanto da poter vivere senza lavorare.
S'cioppön. . . . . . Specie di garofano Vegni-giò come on scior. Caderci
(dianthus caryophyllus ), così detto come una pera cotta(Guad. Rim. Il ,
dallo scoppiare che ſanno i suoi per 58) – Calare agli accordi,
tali fuor d' una banda del calice. Viva nun e porchi i sciori.... Co
Gallofers cioppon de quij pu avert. sì dice talvolta la plebaglia cittadi
fig. V. in Gallòſer. nesca per naturale invidia dello stato
S'cioppòn de lira. Marroni. Erroracci. signorile, del quale essa non vede che
Sciopponin. Din. di S'cioppon sig. 2.” i vantaggi senza conoscerne i pesi
infiniti.
Sciór. Signore.
Avegh on fà de scior. Aver vista Scióra. Signora.
signorile o signorevole. Avere signori Dagli de la sciora. Dare della o di si.
lità. Trattare signorilmente. gnora(buon Zancia IV, 1-Lcop Rimc89)
S Cl ( 155 ) SCI
Fà la sciora.... Vivere signorilm.° negozio fatto in compagnia con molti -
Fà la sciora. Oziare parl. di dorme. Pigliare a soccio è l'Assumere il soccio.
Fà la sciora. Far rota. Si dice dei Dà ona vacca a sciosco a mezz. Dare
pavoni, dei polli d'India ed altri si una vacca a soccita.

mili uccelli quando e distendono le Fà a sciosc. fig. Accozzari pentolini.


penne della coda a mo' di semicerchio, Fare a combutta. Far tarisca. Mettere
così come fanno anche le pavonesse in combutta. Accomunare le vivande.
colla picciola loro coda. Il cessare Morta la vacca, persel sciosc. Morta
dal Fa la sciora fu descritto dal Brac la vacca, disfatta la soccita, parlando
ciolini(Sch. falsi Dei VII, 1 15) così: di ogni cosa che cessi per cessar d'altre.
Confuso allor, delle dorate penne Sciòss. Crocchio.
Il tumido pavon strinse la rota. Sciossé. T. d'Orolog. Rocchetto per la
Scióra. . . . . Spezie d'insetto chiamato ruota del minuto. V. in Quadratùra.
dai naturalisti Manthos – Sotto questo S'ciòssera. Piastrella. Sasso sferico e
nome corre anche la Plojaria – In piatto di cui si servono i ragazzi nei
alcuni luoghi di Brianza chiamano così loro giuochi.
anche la Guggella (Libellula grandis). S'ciossera de piomb. Chiosa.
Scioraria. Fasto. Lusso signorile, e per lo Scióstra. . . . . Magazzino di legne da
più in chi l'ostenta nol potendo – ardere o da costruzione, ed anche di
Talvolta potrebbe tradursi per Mes mattoni, tegole, calce e ogni altro si
seràtico. mile materiale da fabbrica. – La voce
Scioràzz. Signoraccio. Acc. di Signore. Sciostra proviene da Claustra-Chiostra,
Sciorètt. Signoretto – Sciorètta.Signorina. dice il Ferrari. Gli Stat. Mil.(cap. 422.")
Sciorin. Signorino. la chiamano Soste. Anche in Toscana
Sciorinna. Signorina.Dim. gen.di Signora. chiamano volgarmente Chiostra la corte
Sciorinna. Signorina(“tosc-T.G).La giovin rustica murata ove ripararsi legne,
padrona di casa, per lo più fanciulla. robe, ecc. Veggansi il Morozzi Case de'
S'ciorlì. . . . dicono alcuni lo Stridere contadini, e il Fagiuoli nelle Rime
della quaglia covaticcia. piac. VI, 255 che però dice Chiostro.
Sciorón. Signorone(“tosc.). Signorazzo. Sciostra de material. Magazzino di
Sciorònna. Signorona(Nelli.Al. di Ved.II,5). mercanzie fabbrili (Alb. enc. in Fab
Scioronón. Signorazzaccio. brile). - - -

Sciorscèll(dal lat. Surculus). Bacchettuz Sciostrà. v. cont. br. . . . . Sommini


za. Virgulto – Tizzoncello – Per strare altrui checchessia come se se
Tocchellin fig. V. n'avesse magazzino (sciostra). El m'ha
Sciorscèlla in senso di Mèlla. V. sciostraa tutt'inverna dicono i mezza
Sciòsc. Sòccita. Soccio. Accomandita di dri brianz. allorchè i padroni per le
bestiame che si dà altrui perchè il gragnuole precedute, recandosi una
custodisca e governi a mezzo guada mano al petto, somministrarono loro
gno e mezza perdita. – Soccio si chia di che vivere insino al novello.
ma poi egualmente il Bestiame che Sciostrée. . Il proprietario del
si dà m soccio, e Quegli che così lo magazzino detto sciostra.
piglia; questo ultimo è anche detto Soc Sciostree de ass. . . . . Chi ha ma
cidario ne' bandi ant. tosc.(Mol. El.). – gazzino d'asse da vendere.
Dare a soccio o Assocciare è il Dare Sciostree de legna. . . . . Chi ha
altrui bestiame da custodirsi a mezzo magazzino di legne da ardere venali.
guadagno e mezza perdita. – Dare Sciostree dematerial.... Chi ha ma
a soccio a capo salvo è il Dare bestie gazzino di calce, quadrelli, rena, ecc.
a soccio col patto che morendone al per farne traffico. Una grida del 1675
cuna, colui che le tiene dee in quello ne lascia conoscere che ant. fra noi
scambio metterne un'altra egualmente erano detti Sostrari anche i Grana
buona, e questa soccita è anche detta juoli o i cosiddetti Postee odierni.
Soccio di ferro dal Mol. (El). – Dis Sciostree deprei. Pietrajo(Alb. enc.
far la soccita vale Por fine a un in Lumachella. – Targ. Viag I, 92).
SCI ( 150 ) SCI
Sciostréra . . . . La Moglie del così detto maggese, martellina, morajola, mo
sciostree, o la Donna che ha sciostra. rajola di Pomino, morajola mezzana,
Sciòtt. Stronzo. Stronzolo, moscadella, masoadella bianca dell'Al
Sciòtt. met. Vale quanto Tananàn. V. bizzi, moscadellona, montacchiese,
Sciàtta de nev. Nevajo. V, Levàa sig. 1.° napoletana appuntata, poponcina, pri
Saiottèll ed anche Stronzèll. Stronzolino. maticcia, san Gemignano, san Giovan
Sciottèll. met. Cecino. Bamberòttolo. ni, serotina, spillabuco, susina, ton
ficiottin. Atronzolina. della, succaja (Targ. Diz, bot.).
Beiottón. . . . . Grosso stronzo. Sciresa bianca. Ciliegia bianca o
Seiovàttera per Pettegàscia. P. biancona. Frutto del Prunus cerasus
Scipàri. Sipario. Il Magal. con voce og - cerasa alba dulci de pomologi.
gldi ambigua lo chiamò Proscenio. Sciresa de carna. Ciriegia lustrina,
Alzà el scipari. fig. Alzare il velo. duracine. Testa di morto.
Svelare. Disvelare. Rivelare, Scireson negher. Ciliege turche o
Sclra. Cera. V. Zila. napoletane(“fior.) o agerotte, biscioli
Avegh i man de scira. Aver le mani ne, bisciolone. Il frutto del Prunus
di lolla – V. anche in Màn. cerasus agriotta dei pomologi,
Fà scira. Far cera(“lucch.). Levare Arbaroeula o Sciresoeula o Galbin
dalle torce quelle lagrimette di cera na. Ciliegia a pigna o a grappoli. Il
che ne colano; lo Spizzolare dei Napolet. frutto del Prunus cerasus avium – ed
Scira de Venezzia a uso sev. Cera anche la Ciliegia salvatica, frutto del
non manca, Ma va prima a Segovia a Prunus cerasus sylvestris,
farsi bianca(Pac. Iv, 67). Impoll. Ciliegia duraeine bastarda.
Stà in pee per la scira. V, in Cavèll, Sgalfion o Galfion. Ciriege marchia
Schra. met. Malfranzese. Mal franzese. ne. Il frutto del Prunus cerasus du
Malgallico. Morbogallico, e ant. Il male racina oblonga dei pomologi.
di san Giob (Manni Pegl. I, 169). - Cinqu e cinq des, ti la merda e mi
Portà-via de la scira. Venire Baron i scires. . . . Scherzo villanesco che

di Francia (Berni hime II, 313). Gua si volge altrui nel dargli una palmata.
dagnarsi del mal franzese. Giugà ai picoll descires. V. Picóll.
Schra fig. per Ciòcca. V. I desgrazzi e i paroll hin come i
Scirà. v. dell'Alto Mil. per Sbagascià. V. scires, che adree a vunna ghen ven
Scirée. P. Zilée – Il Porta(Poes. II, 71) des. Far come le ciriege che si tira
tradusse anche Cirreo per Scirée. no dietro l'una l'altra (Var. Erc. I ,
Scirés. s. f. pl. Incòtto. Vacche. Lividori 188 – Magal.). Andar come le ciriege
che vengono negli arti inferiori a chi (Salv. Granc.V, 5). V. Desgràzia, Taccà.
cova il fuoco. Il Domenichi(Facezie L'amis sciresa. Quell' amico (Caro
575) li chiama Razzi e anche Rossi del Apol. 68 – Fag. Com. III, 122). Dicesi
fuoco, e dicendo subito dopo che i per denotare in modo coperto un
Fiorentini le chiamano volgarmente suggettaccio di già noto ai discorrenti
Vacche, pare che accenni questa essere – Ecco gli amici dice il Fag.(fime
voce dello stil basso, e quelle prime IV, cap. 1o.”) parlando di ladri che
essere le voci dello stil nobile italiano. si vedono all'atto. Il bell'amico(Sacch.
Scirésa. Ciriegio. Ciliegio. L'albero che Nov. 167). L'amico (id. passim). Il
produce le ciliege, il Prunus cerasusL. compare. Dicesi famigº per denotar un
Scirésa. Ciliegia, cerasa. Il frutto del tale di cui s'è fatta anteced.° parola.
ciliegio, di cui, oltre alle sotto de L'hoo cognossuu sciresa. L'ho cono
scritte, si conoscono in Toscana le sciuto fico (Ros. Sig. di Mon. II, 19).
specie dette Ciliegia acquajuola, al L'ho veduto in basso stato, e corri
pina, arpina. buondi, canina, del fior sponde al francese Je l'ai vu poirier.
doppio, di picciblo folioso, di monta Quell che tacca el picoll ai scires...
gna o di montagna salvatica, di noc Domeneddio, il Sommo Creatore.
ciolo mangiabile, duracina, duracine Scirésa. V. Bài in Mantèll.
morajuola, fratacchiona o frataja, Seirésa. Agg. di Brùgna. V, nell'App.
SCI ( 157 ) SCI
Sciresée. Ciregeto. Luogo piantato a cirio Sciróssa. Matton pesto (Magal. Let scient.
ge. In Brianza lungi un miglio da Lo XIX, pag. 55o). Polvere di matton per
maniga è una terretta di questo nome. sto (Magal. id. II, 4 1 - Biring. Pirotec.
Sciresìnna. Ciliegina(ºtosc.). 56). Cirossa (Caporali Cap. del Pe
Sciresoeò. Dim. di Scirésa(albero). V. dante). Polvere di mattoni. Corrisponde
Vit a sciresoeu. V. in Vlt. precisamente al ted. Ziegelmehl.
Scirescello e dell'A.MperS'cioppiroeül.V. Sciròtt ed anche Ziròtt. Cerotto.
Sciresoeira. Ciliegina(“tosc), e specif. Ci No gh'è scirott. Non v'ha rimedio.
liegia tondella. (résa. Pezza de scirott. Piastrello.
Sciresón. Ac. di Scirésa. V. Piaserón e Sci Sciròtt. Scioperone. Infingardo.
Scirìn. V. Zilin. Sciròtt. Freddoloso. V. Inscirottàa.
Scirioeüra. v. bassa e cont. per Zerioeula.V. Sciròtt per Scirón sig. o.° V.
S'cirla. v. cont. Schiera. Fila. Scirpia ehe anche dicesi Scirpién. Ti
Scirlin. Rabacchiuolo – Pover scirlitt gnamico. V. Lesnén - I Napoletani
Scirloeò. d'usej. Poveri uccellini. dicono Scirpia in senso di vecchia
Scirlorin. Rabacchioletto. strega, e il Voc. nap. adduce una
sciro. Scirro. Specie di tumore. singolare etimologia di questa voce.
Sciroccàa. Ad. di Témp. V. Scirpià. Avarizzare. Aver del taccagno.
Sciròcch. Scirocco. Sirocco, Vento di Scirpiàda che anche dicesi Pioggiàda. Pi
sud-est. docchieria. Taccagneria. Grettezza.
Sciroeü. Garzuolo. Grimolo. Le foglie di Scirpiànna (Vess de). Essere una lesina.
dentro congiunte insieme del cesto V. Lesnén e Tegnón.
dell'erbe, come cavolo, lattuga, ecc. Scirpiarla. Lesina. Risparmio eccessivo.
Lattuga de sciroeu. V. in Lattuga. Scirpiòn. V. Scirpia.
Ona verza ben streccia de sciroeu. Scirpiòn. Magrone(Facea.Piov.Arl.p.149).
P. in Vérza. Sciscià. Succiare. Suggere. Succhiare,
Sciroeò. . . . Difetto nel cacio lodigiano Podè sciscià i did. V. in Did.
che il Cattaneo nella sua bella Memo Sciscia bobò. V. Scisciabobd.
ria sul Caseificio chiama Scirro. È una Sciscià-foeura. . . . . Estrarre suc
porzione di cacio putrescente, di co ciando, smugnere, il lat. Ersugere.
lore verdognolo sbiadato, che trovasi Sciscià-sù. Suggersi checchessia.
nell'interno di quelle forme di cacio Sciscià-via. . . . Astergere succian
lodigiano che per difetto di latte, di do; il lat. Desugere.
spurgo o di cottura si rimasero acqui Seiscià. fig. Pecchiare. Pocciare. Trincare.
dose. V. Sbagascià – Andà a sciscià. An
Sciroeò. T. de'Fornai. Rinfresco. Ritocco. dare a pocciare. Andar a sollazzarsi
Il primo lievito che si è rinfrescato. col fiasco alla taverna. -

– Il Ritocco rinnovato si chiama La Sciscià. Poppare ( Non è come poppar con


Sconcia. fette e succiola Fag. Rime IV, cap. 14).
Sciroeò. met. Lo stesso che Scanscin. V. Biasciare(Bracciol. Sch. fal. dei VIII,
Scirolin. V. Scirorin. 29). Il rimenarsi per bocca un con
Scirolón. Broccolone (Fag. La Virtù vince fetto, una castagna, una radicina di
l'av. scena quinta). liquerizia o simili per succiarne a
Scirón. Pellicello. Acaro. Insetto che i poco a poco la parte zuccherina e
Fr. pure chiamano Ciron. struggerli senza masticarli.
Scirónfig che anche dicesi Sciròtt. Chio Sciscià i figh. Poppare i fichi(Fic. 5o).
do. Debito. Scisciàa. Succiato.
Taccà on sciron a vun. Mettere un Scisciaa di strii. V. in Stria.
chiodino(Zanon. Ritr. fig. lII, 4). Con Scisciabobó eh ! Tu non se' oca e bec
trarre debito con alcuno. No gh'è cheresti. E ti pare uno zucchero di
bottega dove no l'abbia taceaa on tre cotte eh ! (mento.
quai sciron. Non c'è bottega dov'egli Scisciàda. Succio. Succiamento. Succhia
non abbia messo un chiodino (“fior.). Scisciàda. fig. Bevuta.
Scirorin o Scirolin. Grumoletto. Scisciadinna. Un lieve succio.
SCI ( 158 ) SCI
Scisciadìnna. fig. Bevutina. – Dagh on'ol Scisciorin. Scriatello. Sconciaturina.
tra scisciadinna. Ribere un colpettino. Scisger. Cece. Dal latino Cicer.
Sciscialàcc. v. del Basso Mil.
Scisciàttola. v. dell'Alto Mil.
º Vincibosco. Scisger bianch. Ceci bianco-gialli.
Scisger rossitt. Ceci rossi-scuri. Scisger
Abbracciabosco. Madreselva. I suoi fiori negher. Ceci neri(Targ. Ist. III, 94).
sono detti in Toscana Manine della Scisgerfranz. Ceci franti o infranti.
Madonna. Essa è la Lonicera Capri - Andà in broeud de scisger. Non ca
folium Lin, il Periclimeno del Mattioli; pire in sè stesso. Non capire nella
l'Honey-suckle o Wood-bind degl'In pelle. Venire in dolcezza. Andare in vi
glesi – Però la Scisciattola di Brianza sibilio. Stritolarsi. Andare in succhio,
mi parve più particolarmente quella in broda, in brodetto, in broda di suc
Specie di Madreselva che l'Alb. enc. ciole. Imbietolire.
ci descrive sotto al nome di Manso Broeud de scisger. V. in Broeüd.
rino(Lonicera etrusca). Ivi è comune Calà on scisger. met. Essere a un ca
nei boschi e lungo le siepi; fiorisce pello, a un pelo, imminente, rasente.
a primi di maggio, è di grato odore Color de scisger. Ceciato.
anche fra 'l giorno, non sulla sera Fà el compaa scisger. Accomodarsi
soltanto come dice il Targioni. I fan alle battute. Secondare l'altrui dire
ciulli ne vanno in cerca per succiarne senza pensare o intendere più innan
i fiori dolcigni – Nelle vicinanze di zi, come faceva Compaa Scisger il
Milano chiamasi da qualcuno (mi si quale allorchè Compaa Alberton di
dice) anche Fior de pissa. ceva Femm i deputaa, rispondeva Si
Scisciàttora. Sanguisuga de'cavalli. L'Hi femm i deputaa.
rudo octoculata de naturalisti. Omettin di scisger. V. in Omettin.
Sciscioeü. Assiuolo. Chiù. Ucccllo non Scisger e buell. Scorporato quasi
molto dissimile dalla civetta, e spesso uscito ad un corpo con alcuno o uscito
confuso con essa dai contadinelli del del corpo d'alcuno e tutta roba sua
l'Alto Mil., benchè assai bastino a spe (Caro Let. ined. II, 21).
eificarnelo que'due ciuffetti di penne Stà per on scisger a fà, dì, ecc. Es
in figura di cornetti che ha sul capo. ser a un pelo di fare, dire, ecc.
È la Strir scops degli ornitologi. Vess el scisger di socu buej. V. in
Sciscioeü. met. Decimo. Nece. Sparutino. Buèll.
Scriato. Screato. Affamatuzzo. Mal as Vess scisger e buell. Aver tenero
settato. Di maghera presenza. Di poca il budello per alcuno. V. anche in Buèll.
carne. Di piccola forma. Venuto su Scisger. Cacherello pecorino. Pillacchera.
a stento. Sconciatura. Sconciaturella. Scisgèrcia o Sisèrcia. Cicerchia – Al dim.
Sconciaturina. Persona scriata, graci Cicerchiòla(“tosc. – Last. Op. V, 265).
le, poco vegnente. V. anche Scanscin. Sp. di legume notissimo nei nostri colli
Sciscioeiù che più comunemente dicesi Cic e ignoto nella nostra pianura. È il La
ción de la mamma. Uomo da succiole. thyrus sativusL. Mangiate in zuppa co
Fantoccio. Baggianaccio. Nuovo pesce. me i ceci le cicerchie non pare che
l . anche Badée. si meritino quella taccia di malefiche
Sciscion. Succiatore, e dottr. Psillo. la quale viene data loro se panizzate.
Scisción che alcuni dicono anche Tetti Scisgerin. Cecino.
roeiù. Poppatoio. Strumento di vetro Scisgióra. V. S'cesòra.
o d'argento che si adopera per ca Scisgiorà. Lo stesso che Foresettà. V.
vare il latte dalle poppe delle donne Scisgioràda. Lo stesso che Foresettada. V.
quando non allattano, o quando ne Scisma. Scisma. - Scismàtegh. Scismatico.
hanno soverchia abbondanza. Scistèrna che i contadini brianz. dicono
Scisciön. Succio. Rosa. Sangue che vie anche Scitèrna o Citèrma. Fogna. Cloaca.
ne in pelle e rosseggia a guisa di Chiavica. Smaltitoſo – La Cisterna dei
rosa, tiratovi da bacio o simile, diz. ital. vale ricetto o pozzo d'acqua.
Scisciön. Bordone, Pennina d'uccello pic (Rucc. Smaltitoio? = Coverc. Chiu
ma di sangue. sino ? - Bocca. Bocca ?
SCO ( 159 ) SCO
Scisternin. Chiavichetta. Chiavichina? Ci Scòcca. T. de Carroz. Cassa. Cassino. Gu
sternetta. Bottino. Fognòlo(Gior. Georg. scio. Quella parte della carrozza che
XIV, 148) per corrispondenza a Fo posa sulle cigne o sulle stanghe e nella
gnone (scisterna o scisternon). -
quale siede chi si fa scarrozzare – Le
Scitèrna. v. cont. per Scistèrna. V. parti del cassino si veggano nel vol. II
Sciumà. v. cont. Dicimare. a pagg. 356 e 557, e solo vi si aggiun
S'ciùpp (Bal. Rim.), Galuppo. Scalzacane. gano le seguenti da me in quella sede
Sciùr e Sciùri. v.cont. per Scióre Scióri. V. non abbastanza bene specificate:
Sciùsc. v. verbanense. Conno. Natura. Fodrinna tonda. Fondo abbarcato? Culatta?
Scivéra che a Treviglio dicono Slissa e Nome generico d'ambedue que fondi tondeg
nell'Alto Varesino Schèlcia. Civeo. Ci gianti che costituiscono le facce di sotto ante
riore e posteriore della cassa delle carrozze.
vea. Treggia. Barella. È diversa dalla Fodrimna tonda o abass. Culatta. Per eccel
barella prop. detta in questo che ha lenza i carrozzai con questi due nomi inten
il piano di piuoli e non d'assi. In dono il fondo della faccia sottana posteriore
Brianza è fatta di stecconi attraversati del cassino delle carrozze.
da piuoli. Pare quella che anche i Fodrinna tonda de denanz. Culatta anteriore?
Venez. dicono Civiera e i Fr. Civière. Scoccà. Altalenare. Fare all'altalena.
Sclamà. Sclamare. Esclamare. Scoccà. Burlare. Celiare. Scoccoveggiare.
Sclàmm. Esclamazione. Sclamazione. Scoccàda. . . . . L'atto dell'altalenare.
Scóa, Scoin, Scoasc, ecc. V. Scova, Sco Scoccàda. Celia. Burla. Baja.
vin, Scovàsc, ecc. Scòcch. v. a. del Var. Mil. Insolente.
Scoajùsc. l v. cont. Scopatura. Spazza Scòcch. Corbelleria. Inezia. Miseria. Frul
Scoaùsc. ) lura. lo. Villà. Il Mag. Cons. Men. disse
Scobbià. Scoppiare. Far uscire di coppia. I coss de fass onor i stimen scocch.

Scobbià. Sguinzagliare i cani. Scòcch o Scòcca. Involtura (Mach. Op.


Scòcca e secondo parti del contado Chin VII, 195). Giarda. Fiocco. Astuzia. In
còsta, Biscòcca, Balenga, ecc. Cana ganno. Malizia. Arte. Fraude. Ragia.
piendola(Coltellini Cical. in Pr. fior. III, Scocchée. Cassajo. Chi fa le casse (i
II, 22 usando una voce napoletana e scocch) delle carrozze.
romana). Altalena. Trastullo noto. L'Al Scocchée. met. Motteggiatore. Burlatore.
talena è variamente denominata in Bajone. Celiatore – Derisore.
ogni paese d'Italia, ed io ne ho già da Scocchéra. Bajona. Che fa celia.
7o sinonimi nelle mie schede per la Scocchètta. Cassino (Tar. fir.). Picciola
Dialettologia italiana – Pei sinonimi cassa (scocca) da birbe, calessini e
toscani si leggano le pag. XII e XIII nota simili carrozzette.
della Prefazione di questo Vocabolario Scocchètta. Giannetto? Specie di cavallo
– In Brianza la nostra Scòcca è detta di picciola statura, a un di presso
assai comunemente Listròcca, voce che l'Achetta dei Sardi.
il Pulci cambiò di suo capo in Lidoca Scòccia. Scotta. Latte acquoso e magris
dicendo che così chiamasi a Milano simo che rimane in fondo alla caldaja
l'Altalena(Nov. aut. fior. p. 64). tratta che ne sia la forma del cacio
Giugà a la scocca o a scoccà. Fare lodigiano. E una specie di latticello
all'altalena. Altalenare. Seduti colle (laccett) del quale si fa poi ricotta
gambe ciondoloni sopra una tavola (mascarpa). Cattaneo lo definisce per
posta tra due funi pendenti da alto quella parte liquida del latte che rima
dare o far dare moto alle funi per ne dopo estrattane la ricotta coll'agra.
ondeggiare in più o men largo semi Scòccia proviene dal romanzo Scotchia.
cerchio – Altalena o Biciàncole si Scòccia o Scoeüggia. Dado. Galletto. Quella
dice pure a quel giuoco che fanno parte d'una morsa che serve a strigner
due fanciulli attraversando legno so ne le guance aggirandosi in sulla vite.
pra legno, e postisi l'uno da un capo, Scòccia per Tabaccàsc, per Scalmanòzz,
e l'altro dall'altro facendo a sollal e per S giàcca e Fottiggia. V.
zarsi in su e in giù a vicenda, Scocorà dicono alcuni con voce forcstiera
Scòcca fig. per Scocch, V. pcr Sbagascià. Bere. Zufolare.
S C (E ( 16o ) SCCE
Scodegà. Scotennare. Levar via la cotenna. Scoeuggia. T. de'Leg. di lib.... Arnese
Scodegà. T. d'Agric. Scotennare. Scoticare con cui si tengono uniti i coreggiuoli
(così nel Voc. agronomico del Gagliar in cui si cuciono i fogli di un libro.
do). Svestire un prato del suo feltro Scoeüggia per Scòccia e Scocùccia. V.
o della carta dell'erba che altri dica. Scoeùj. Scòglio.
Scodegadór.T. d'Agr. Marra scopajuola? Scoeùla e bass. Scocòra. Scuola.
(“tosc.). Scotennatojo(Gagl.). Strumen Scoeula de cardeghin de boeucc o
to di ferro a guisa di zappa per uso Scoeula de la maestra.... Scoletta con
di scotennare, detto Ecobue dai Franc. dotta da qualche donnaccina che ab
e Zappa de brugh da alcuni fra noi. bada più alla custodia che ad altro dei
Scodegadùra. Scotennato. Quella parte bimbi da che e' sono di ritorno dalla
del grasso che si spicca dal poreo balia fino a che non danno nelle mani
insieme colla cotenna. del pedagogo. A queste scolette, per
Scodegadùra. T. di Agr. Scotennatura? chè le più erano conformate sull'an
Il feltro che si leva da un prato. dare di quella che descrive Gasparo
Scódescia voce bresciana (scodès) che Gozzi in una sua Novelletta(Op. X, i 14)
sentesi in alcune parti del contado si vennero di fresco sostituendo anche
per Fèllora o Tàppa (da panieri), V. tra noi i così detti Asili infantili.
Scodiroeù. Libro dello scosso. Quinternetto Scoeula del soldaa, de pluton, de
dello scosso. Comun.° è il Quaderno battajon. Scuola del soldato, del drap
dell'Esattore delle imposte prediali. pello, del battaglione (Gras. Diz. mil.).
Scodàda. T. dell'Arti. . . . . Quel vano Scoeula Normal, e idiotic. Scoeula
ormal o ormala.... Così chiamaronsi
di una porta, d'una finestra o simile
per cui s'abbia campo a far uscire, nel 1788, e così continuano inolti a
benchè a fatica, mobili, imposte, ecc. chiamare anche oggidì quelle Scuole
Scodùu. Scosso. Riscosso. Participio pas il cui maestro è pagato dal comune
sato di Scaid ne'suoi diversi signif. V. perchè insegni gratuitamente e coi
Scocùccia o Scoeùggia. . . . . La travetta metodi approvati dal governo. Oggidi
superiore d'uno strettojo da olio o tali Scuole diconsi propriamente Ele
da vino nella quale giace la madrevi mentari, e il nome di Normale è ri
te; il Sommier superieur dei Franzesi. servato a quella scuola regia d'ogni
Scoeüd. Riscuotere. Scuotere. città capoluogo di governo la quale
Scoeüd. met. Lo stesso che Cattà-sù. V. è norma a tutte le altre comunali e
Scoeüd. Ritirare. de' capoluoghi di provincia.
Scoeula Tecnica . . . . Scuola desti
Drovà carna salada per scopud la set.
V. in Càtna. nata alla speciale istruzione di chi
Scoeud-foeura i oeuv (fr. a. del Var. intende dedicarsi alle arti ed al com
Mil.). Far nascere il pulcin dall'uovo. mercio. Fu aperta per disposizione l
Scoeud la set, Scocud la famm. Dis sovrana nell'anno 1841. n
Scoeul Calcli. . . . Nome dei due an
setare, Sfamare,
Scoeud on'anta d'on uss. Sganghe tichi ginnasj milanesi ravvivati nel
secolo 15, da Bartolomeo Calchi col
rare. Cavar di gangheri. – Scaud più
particolº significa altresì Adoperarsi le proprie sostanze – Oggi dì riuniti
destramente per far uscire da una nel Collegio Calchi-Taeggi cui Gio.
porta, da una finestra o da un vano Ambrogio Taeggi legò i propri averi
qualunque un mobile, un'imposta, nel 1549.
Scoeul Canobiam. . . . . Esistevano
un'asse o simile che per le sue di
mensioni non vi possa passare che a nella contrada detta anche oggidì della
gran fatica. Canobiana. Furono istituite nel 1554
Scoeudes i butti. Sbramarsi. Cavarsi da Paolo Canobio, e vi s'insegnava
dialettica e filosofia.
la fame. Sfamarsi. Torsi una satolla.
Scoeul de caritaa.... Scuole elemen
Scoeudes o Toeuss on caprizzi, on
petitt. Levarsi o Cavarsi un capriccio tari per le fanciulle mantenute da va
(“tosc. – T. G). Scapricciarsi (id.). rie famiglie nobili del paese,
SCO ( 161 ) SCO
Scoeul de la sira. . . . Scuole mot l'arte o dalla natura, interni quelli che senza
turne istituitesi da alcuni anni in qua condotto apparente alla superficie della terra,
per l'istruzione elementare gratuita pure formandosi tramezzo alle vene e ai pori
della terra danno adito alle acque piovane che
dei fanciulli artigiani.
Scoeul Grass. . . . . Scuole di la hanno ricettato di andar a trapelare per le ripe
dei fiumi e per gli argini de'canali più prossimi,
tinità istituite nel secolo 15.º da
e riversarsi ne'canali medesimi; supposti final
Tommaso de Grassi. Esistevano nella
mente quel fossati di canipi i quali, non avendo
contrada ora detta de Ratti a destra comunicazione con iscoli esterni, nè operando
entrando da Piazza Mercanti. a guisa d'interni, accolgono per breve tempo
Scoeul Maronn. . . . Scuole di gra le acque piovane, e di poi per filtrazione le
matica e d'aritmetica istituite da Gio. ridonano ai campi in cui sono. Divide poi gli
Scoli esterni in iseavati dalla natura, come fiu
Battista Maroni nel 1665 per cinquanta
mi, torrenti e simili, e in iscavati dall'arte
fanciulli poveri e affidate in origine
come acquidotti, canali, gore, ecc., ed in mae
ai PP. Predicatori di S. Eustorgio.
Scoeul Palatinn. . . . . Esistevano in stri cioè riceventi altri scoli, e in secondari
cioè influenti nei primi; dal che poi ritrae
Piazza de'Mercanti là dov'è oggidi l'altra suddivisione di questi in Scoli immediati
la statua d'Ausonio; furono istituite o influenti nello scolo maestro senza uopo d'altri
i

da Giovanni Maria Visconte. Nel 1745 canali, ed in mediati cioè influenti in altri scoli
vennero unite al Ginnasio di Brera. prima di passar nel principale. Gli scoli esterni
Scoeul Taverna. . . . . . Furono così poi suddivide in incassati entro terra, ed in
chiamate dal loro fondatore Stefano iscavati in parte sopra terra e quindi arginati.
Taverna. Esistevano in origine là dove Seòla dicono le persone colte perscoeula. V.
surse dappoi la Biblioteca Ambrosiana, Scolà. Scolare – sgrondare.
e quindi nella contrada di S. Maria Scolà i nivoj. V. in Nivol.
Fulcorina. Vi s'insegnava il leggere, Scolàa. Scolato. -

lo scrivere, la grammatica e l'ari Scolabottègli. . . . . Tavola o Panca con


tmetica. Cessarono nell'anno 1778 all'a- molti ſori a quinconce nei quali si
prirsi delle Scuole così dette Normali. ficcano pel collo le bottiglie da vino
- Bigià scocula. V. Bigià. dopo risciacquate per liberarle da
Quand vu andavev a scoeula, mi ogni residuo d'acqua,
vegneva giamò a cà. fig. Quando il Scolabrént. V. Sbagasción.
tuo diavol nacque, il mio andava già Scolàda. Scolata ?
alla panca. Scoladisc o anche Part. Colostre. V. Lac
Vess ona bonna scoeula. iron. Essere ción – Alcuni intendono anche per
un mal bigatto, una buona pelle. queste voci quella Infiammazione ed
Vess sott a ona bonna scocula. . . . enfiatura delle mamme per eccesso di
Avere un buon insegnatore, e s'in latte onde vanno prese una diecina
tende per lo più in sinistra parte. di giorni prima del parto quelle vac
Scoeüla Confraternità. Congregazione di che giovani che abbondano di latte
persone adunantisi per opere spirituali. ed hanno mamme carnose.
Sceùla.... Per questa voce senza più i Scoladizz. culaccino centellino abbeve
nostri campagnuoli intendono quella Scoladizzi. Mrato. Abbeveraticcio, Avanzu
festiva della dottrina cristiana, e il glio di liquore nel fondo del bicchiere.
popolo così di città come di contado Scoladizzi. Smaltitoio di fogne.
intende altresì per essa voce le Con Scoladizzi. Colatura. Colaticcio.
fraternità del Santissimo. Scolador. Colatojo. Scolatojo - Gorna. Co
Scoeüra. V. Scoeòla. latejo per l'acqua piovana negli edifizj.
Sceiria. Scoria. Litarglrio. Ghetta. Scoladór. T. Agr. Bracciòli(Gagl. Diz.).
Scoin, Scoinètt. V. Scovin, Scovinètt. Scolador de l'insalatta. Seotitoio.
Scól. Scolo – Sgrondo (“tosc. – Gior. Scoladùra. Colatura. Scolatura.
Georg. II, 266 e pass.) – Scolatojo. Scolaorzoeò. V. Abaaghice.
Scol.T. idr. Canale di scolo. Il Bevilacqua di Scolàr. Scolare. Scolajo. Discepolo.
stingue gli Scoli in esterni, interni e supposti. Falla descolar. Scolareggiare. Dare in
Chiana esterni quelli scavati sulla terra o dal atti scolareschi. Trattare alla scolastica.
ol, 1 t . 2. I
SCO ( 162 ) SCO
Vess scolar de vun. Udire da al Scolòdra. v. br. Scampapigione (Giorn.
cuno(Sacch. Nov. 4o."). Essergli scolare. agr. II, 54 e 555). Grillaja. Seccag
Scolàr. Laudese. Confratello. Fratello. gine. Dal gr. 2xiAvdpo;(illiberale, ste
Uomo descritto in compagnie spirituali rile) o dallo sp. Colodro che vale cal
secolari – Fare le fratellanze. zare di poco valore, zoccolo di legno.
Scolàr o Scolaritt. Agg. di Faso è. V. Scolpì. Scolpire.
Scolàra. Discepola. Scolara (oggidì volg. Scolpii. Scolpito. Sculto.
ital.) – Consorella di confraternità. Scólta dicono nel contado e spec. in
Scolarèsca. Scolaresca. Brianza per Bada, Ascolta; quello che
Scolarin. Scolarino. Scolaretto. noi cittadini diciamo Dà a trà. V.
Scolàstegh. Scolastico. Scolzonéra per Scolcionéra. V.
Scolazion. Scolazione. Scolagione. Blen Scombàtt. Quistionare. Disputare. Con
norrea. Blennorragia – Gonorrea. tendere, (stato.
Scolción. Bordone. Nome di quelle penne Scombattùu. Disputato. Conteso. Contra
che non del tutto spuntate fuori si Scommèssa. Scommessa.
scorgono dentro alla pelle degli uccelli. Scommètt. Scommettere. -

Scolción. Calugine. Peluria. Bordoni. Peli Cosse ghe scommettem che l'è insci.
vani che spuntano sulla faccia ai gio Quanto ci ha di buono ch'ella è così?
vanetti. Scommettarev quell che se sia. Mi
Scolción. Sterpacchi(“tosc. – Tomm. Sin. giocherei qualsisia bella cosa che....
p. 561 nota 4). Capelli corti, radi, irti. (Pr. fior. IV, 1, 125). Scommctterci
Con giò i scolcion. Irto di capegli. tutto il mio.
Scolcion che recascia. Rimessiticci Scommèttegh. Scommettere. Scommetterei
di crini. che.... (*tosc. – T. G.). Scommettegh
Scolcidin. . . . Penna da scrivere tron el coo, i oeucc del coo, el nas o i. . . .
ca, mozza, spiumata, sul finire. (sole parti del nostro corpo che noi
Scolción per Pajoccòn. V. Milanesi sogliamo scommettere). Gio
Scolción. Brocchi ? Avanzi delle paglie carsi qualsisia bella cosa che . . .
che si falciano per cibo delle vacche Scommiss. Scommesso. -

dopo segato il grano. Scompaginass. Scompaginarsi. Noi lo usia


Scolcionà. Scozzonare. mo nei soli significati di Turbarsi o
Scolcionént. Irto di capegli. Scomodarsi.
Scolcionént. Spelacchiato. Scompagna. V. Descompagnà. (rire.
Scolcionént. Broccuto. Broccoso. Che ha Scomparì e Scompari-via. Sparire. Dispa
peli corti, grossi, irti come i bordoni Scomparì. Ammortire. Esser dispariscente.
(scolcion) degli uccelli che mudano. Scomparì. Sfigurare. Screditarsi.
Scolcionéra. Scorzonera. Chiamiamo così Scompars. Scomparito.
tanto la Scorzonera hispanica I. come Scompàrt. Partimento. Scompartimento
la Scorzonera humilis L. detta italia (Baldin. Voc. Dis.).
namente Scorzonera di Boemia. Scomparti. Compartire. Distribuire. Ri
Scolcionin. Bordoncino(“tosc.). partire. Scompartire. -

Scoldà, ecc. V. Scaldà, ecc. Scompiaséver che le persone colte dicono


Scoldabànch, ecc. V. Scaldabànch, ecc. Scompiacént. Scompiacente?
Scolètt... Nome gen. delle Scuole minori. Scompilli. Scompiglio.
Scolètta. Scoletta. Scuola da poco. Scompònn. Scomporre. Discomporre.
Seolètta. met. Dirittura. V. Lecchètt. Scomúnega. Scomunica. Scomunicazione.
Scolin de l'oli. . . . . Vasellino per lo Scomunicagione. Scomunicamento. Ana
più di vetro, in cui scola l'oliaccio tema – Assolv de la scomunica. Ri
d'una lampada, d'una lucerna, ecc. comunicare? – Parì quell che porta
Scolin de pippa. . . . . Pallino o vasel la scomunega ai Ebrej. . . . . Essere
lino invitato nel fondo del cammi un arfasatto, una sconciatura, un cef
netto d'una pipa nel quale scola ogni fautte, una figura da cembalo.
parte olcosa del tabacco che si viene Scomúnica. V. Scominega. (zato.
in essa funando. Scomunicàa. Scomunicato – Anatematis
SCO ( 163 ) SCO
Faccia de scomunicaa. Faccia da Sont la cavra del Giambell
scomunicato. Senza coo e senza pell,
Sconcèrt. Sconcerto – Sconcertamento – Gh'hoo on corna guzz guzz,
Sconcio. E se vegni-giò tel casci in del canaruzz.
Sconcertà. Sconcertare. Sont la Cavra del Giambell,
Sconcertàa. Sconcertato. Senza corna e senza pell;
Sconconlégher ) (Giugà a). V. Giugà a Se la pell me monta in coo
Sconconlégor º
scondes in Scéndes. Saltaroo-foeura e te mangiaroo.
Sconcordànza. Sconcordanza.
Set cavra ?
Scónd. Celare. Nascondere. Occultare. Se sont cavra ? Sì che sont cavra.
Ascondere, e anticamente Scondere. Gh' et i corna ?
Scond-dent. Innascondere. Impiatta
Scond-sott. Soppiattare. (re.
Scond-via. Appiattare. Impiattare.
; se gh'hoo i corna ? si che ghi hò.
. Dove ghi et ?
R. Dove ghi hò ? In scima del cò.
Rimpiattare. Rappiattare. Giugà a scondes. fig. . . . Non si
Scónd. fig. Mettere sotterra. Abbujare. lasciar trovare – ed anche Non si
Scondalégor (Giugà a). V. in Scéndes. rincontrare – V. anche in S6.
Scóndes. Nascondersi. Soppiattarsi. Ap Scondes appos a ona pianta dema
piattarsi. Impiattarsi. Rappiattarsi, e gioster. Ascondersi dopo il dito.
ant. Latitare. Scondersi(Vite SS.PP. I, 1). Scondiroeüla (Giugà a). V. in Scéndes.
Scondùda. Ad. di Faccia. V.
Vatt a scond o Vatt on poo a scond -

Sconduu. Nascosto – Ad. di Pöls. V.


o Vatt a scond in la merda o Te po
det andà a scond o Cascet in d'on Sconfià o Sonfià el nas. Soffiarsi il naso.
condutt. Vatti a riporre. Va, ficcati Sconfond. Negare – Dare una mentita?
in un forno o in un cesso. Dicesi a Sbugiardare? – ed anche Confondere.
chi si dee vergognare di checchessia, Attutire. Mettere in un calcetto – Scon

o agl'inferiori nel paragone. fondere nei diz. ital. vale disordinare.


Giugà a scondes(che anche dicesi Sconfonduu. part. pas. di Sconfond. V.
Giugà a sconconlegher o a sconconle Scongiùr. Scongiuro – Esorcismo - Scon
gor o a scondalegor o a scondiroeula). giurà. Scongiurare. Congiurare-Esorciz
Fare al giuoco del rimpiattino(Fortig. Sconquàss. Conquasso. Sconquasso. (zare.
Ricc. XXII, 86. Frase romanesca). Fare Sconquassà. Sconquassare. Conquassare.
alle rimpiattarelle("ſior. – Rim. poet. Scassinare. Stampanare.
pis.). Fare a capo a nascondere o ni Sconquassàa. Sconquassato. Conquassa
scondere. Fare a nasconnarella (fr. fanc. to – Fracassato – Rovinato.
Mag. Let. scient.2o). Giuoco fanciullesco Sconquassàda - samént. Sconquassamento.
che si fa in più modi, ma specialmen Scontrin. . . . Segnale che si dà altrui
te come siegue: Uno si rincantuccia per riscontrare alcuna cosa ; riscon
cogli occhi turati, e più altri si na tro, riprova – V. anche Tesserin.
scondono, e nascosti mettono un certo Scontrin per Spinin. V.
lor grido. Colui che avea gli occhi Scontrista. T. degli Uffizi. Riscontratore.
serrati, esce e va cercando dei na Scopàzz. Scapezzone.L'Alb. enc.reg. anche
scosti, e trovandone uno, resta libe Scopazzone. Colpo che si dà nel capo a
rato. Il trovato perde un premio e mano aperta - Collata - Spiumacciata.
subentra al primo nel cercare i na Dà on bon scopazza on lavoreri....
scosti, e così continuano finchè a tutti Dare una buona spinta, mandare in
sia toccata la loro, dopo di che si nanzi un buon tratto un dato lavoro.
distribuiscono i premi come suol farsi Scopàzz. . . . Pezzetto di pelle con una
nel giuoco degli spropositi. In questa maglietta ed un bottoncino che s'apre
sp. di giuoco talvolta uno fra molti e serra a piacere, il quale mettesi in
s'imbacucca di soppiatto dagli altri cima al manico della frusta, per uso
giocatori, ed uscito di nascondiglio di cangiarne il cordone a un bisogno.
viene incontro a giocatori fra i quali Scopazzà. Scapezzare.
si tiene uno de tre dialoghi seguenti: Scopazzagàtt. Torzone. V in Fràa.
SCO ( 164 ) SCO
Scopazzinna dal coprir la coppa(collot Scopell de ſil. Scarpello da taglio
tola) dicono alcune contadine quel sottile.
mezzo fazzoletto da collo che le più Scopell de imbocca i saradur. Scar
altre nominano Mantellinna. V. pello a becco di civetta raddoppiato
Scopazzòn. Scapezzone. V. Scopàzz. per incassare i ferri. Il fr. Empenoir.
Dà on scopazzon a ona robba. . . Scopell de mur. Scarpellone da mu
Levarne parte notevole. Te gh'ee daa ratore. Non ha codolo e solo capocchia.
on gran scopazzon a sta formaggia.... Scopell d'oggioeu. T. de Sarti. Se
Tu l'hai scemata di molto questa for gno. Ferro da tagliare ucchielli. Fra
ma di cacio, gran scemo o gran vòto noi è fatto come una sp. di palettino
tu v'hai fatto. (bernazzau) senz'orli e affilato da capo.
Toeù-sù on scopazzon. Toccare o Ve n'ha di più larghezze a fine di se
Ricevere una picchiata. Riportar grave gnare gli ucchielli di varia grandezza.
danno, perdere molto danaro, sca Scopell guzz, Scarpello augnato.
pitarci di molto in checchessia. º
Scopell ingenuggiaa. Scarpello tor
Scopazzùu. Add, che si usa nella se Scopell stort. to. Gli arma
guente frase: juoli ne hanno di più specie.
Grand e gross e scopazzuu. Gran Scopell strecc. Scalpello tagliaferro?
de grande d'ammazzare (Doni Zucca, Scopèll per Cortèlla di form. V.
p. 2oo). Ribaldone (Fag. Gen. cor. I, 5). Scopèll. T. de' Gitt di carat. V. Sco
Grande e grosso(Magal. Let. scient.). pelloeiù.
Grande come un birro (Salviati Gran Scopellà. Scarpellinare. Scarpellare. La
chio III, 5). Il Boccaccio usa altresì vorare collo scarpello,
in significato affine ma nobile, Grande Scopellà-sù. Scapezzare. V Coponà.
e fornito, cioè adulto e perfetto. Bab Scopellin. º Scalpellino.Scarpellino, Scar
busco. Grande e impiccatoio (Lippi Scopelloeil. pelletto. Scalpelletto. Dim. di
Malmantile II, 2 I laddove parlando Scalpello.
di Floriano e Amadigi di Belpome, Scopello è o Scopèll. T. dei Gitt. di
divenuti già adulti, dice che, caratt. Liscino. Coltellino da rinettar
Vedendosi già grandi impiccatoi, le lettere.
Ed a soldi tenuti bassi bassi, Scopellòn. Scarpellone.
Ostico gli pareva, ecc. ). Scopellòtt. Scarpello da digrossare?
Scopèll. Scalpello, Scarpello. Strumento di Scopellòtt. Scappellotto.
ferro tagliente in cima, col quale si la Dà di scopellott. Scappellottare(“tosc.
vorano le pietre, i legni, i metalli. Va – Tom. Giunte).
rie sono le sorte degli scarpelli, come Scopellòtt. fig. Picchiata? Danno, per
Scarpello a scarpa con taglio ingordo. dita, scapito.
Scarpello a colpo, ecc. Le loro parti sono Scopèrt. Scoperto – Scopèrta. Scoperta.
comunemente Coa. Codolo = Manegh. Scòpola. Scappellotto. Colpo dato nella
Manico = Vera. Ghiera - Ongia. Scarpa, parte deretana del capo colla mano
Scopell a sgianfrèn quader. Scar aperta,
pello in isquadra. Sp. di scalpello non A l'ora de la scopola. . . . . Nei
tagliente da fabbriferrai. nostri Teatri quando la rappresenta
Scopell a sgianfrèn tond. Scalpello zione è oltre i tre quarti o in quel torno
tondo. Sp. di scalpello non tagliente si suol chiudere ogni sera la dispensa
da fabbriferrai. de biglietti d'ingresso, e si lascia sino
Scopell a sgorbia. Scarpello a doccia. alla fine spalancato lo sportello che
Scopell de duu, trii, ecc. pont (e prima vietava l'entrare a chi non
così fino ai 1 o punti ). . . . Scarpello avea biglietto. A tale ora chiunque ha
il cui taglio è largo due, tre, ecc. pazienza d'aspettarla entra spettatore
punti del braccio nostrale. in teatro senza pagare nè punto nè

Scopell de ferrec. Scarpello da banco poco. Quello spazio di tempo in cui


de magnani. Non ha codolo e solo ha ciò succede è quello che da noi si
Testa. Capocchia. chiama l'Ora de la seopola.
SCO ( 165 ) SCO
Dagh ona bella scopola a la cas Vess color di scorensg. Essere li
setta, al borsin, ecc. Far le fiche vido, interriato.
alla cassetta. Dar ceffoni alla tasca. Scorensgià. Scoreggiare. Spetezzare. Trul
Passà a l'ora de la scopola. Passar lare. Sbombardare. Buffare. Far vento.
per bardotto? Sonar le trombe.
Rivà a l'ora de la scopola. met. Ar Scorensgiàtt. ? Coreggiero. Che ha in uso
rivar tardi; e secondo casi Trovare il Scorensgión. º di trar coregge.
diavolo nel catino. Giungere al calar Scorént. Intorsato (“fior.). Aggiunto di
delle tende, -

panno, tela o simile talmente inzup


Toeü-sù ona scopola. fig. Toccarne. pato di acqua o d'altro liquido, che
Toccare una picchiata. Riportarne dan sgrondi a rotta.
no, scapito, perdita. Scoriée. V. Scuriàtt.
Scopolà-sù. Scappellottare(“tosc. – T. G.). Scorlacdo che alcuni scrissero anche
Dare degli scappellotti o scapezzoni. Scrollacóo. Scapestrato. Rompicollo.
Scopolinna . . . . Leggere scappellotto. Scuriscione. Persona atta a far capitar
Scòpp. T. de'Pellicc. . Pelliccia male altrui.
tratta dalla marmotta comune (mar Scorléra e anche più comunemente Cor
motta alpina Lin.). léra. Maglia ("fior.). Per es. Guarda
Scopponà-sù. Scappellottare. Scapezzare. che in quella colzetta te gh'ee ona
Scoprì o Scovri. Scoprire. scorlera. Bada che in quella calza tu
Scopriss on maa a vun. Dare in fuori hai una maglia, e per sintassi fig.
un male ad alcuno. s'intende una maglia scappata. V.
Scorà. Colare. Scolare, anche Corléra.
Scorà. Sgrondare(“tosc.) Farcolare. Scorà Scorlì. Scuotere.
el boccaa. Votar ben bene il boccale. Scorlì-foeura.... L'Ercutere de Lat.
Scoràda de boccaa. Votatura di boccale. Scorligh-sù el coo. Scuotere la testa.
Sgocciolo. Sgocciolatura. Accennare malcontento o riprovazio
Scoraggi. Scoraggire(“tosc. – T. G.). ne o rifiuto.
Scoraggimént Scoraggimento(id.). Scorlì-giò. Scuotere da dosso.
Scorajùsc. V. Scoràsc. Scorlì-giò i bott. Scuoter le busse.
Scòrba. Crina (*tosc.). Corba – Sporta. Scoterle come i cani. Far dosso da
Scòrba. Fiamma. Paniera da vetture. buffone. Vale comportar busse, rim
Scorbàtt. Corvo. Uccello, il Corvus corarL. brotti ecc., non farne caso, ed avervi
Scorbàtt. met, che anche dicesi Bordòcch fatto il callo. Per es. E non l'ha a briga
e Pedòcca. Piattola(“fior.). Modi bassi tocche che l'ha scosse – Scuoter le
dell'infima plebe per prete. gridate (Nelli All. di Ved. I, 7).
Scorbattèll. Corbacchino. Corbicino. Scorlì-sù. Succussare. Sottoscuotere.
Scorbattin. Corvetto. Scorlì-sù i spall. V. in Spàlla.
Scorbattòn. Corbacchione. Corbaccio. Scorlì. fig. Scuotere il pelliccione.
Corbacchiotto – gerg.... Pretacchione. Scorlìda. Scossa – Crollata – Dagh ona
Scorbètta. Corbello – Sportella. scorlida. met. Scuotere il pelliccione.
Scorbettinna. Corbellino. Corbelletto. Dim. Scorlidinna. Scossetta – Crollatella. Dagh
di Corbello. ona scorlidinna. Dare una scossetta co
Scorbin. Corbellino. me i cani – e fig. Fa come i cani, dà
Scorbón. Corbellone. Accr. di Còrba. una scossa(“tosc.). Pensieri a monte.
Scorbòtt. Cestotta(Caro Matt. 8). Scorniggià. v. cont. Cornare. Scorneg
Scorbùtt. Scorbuto. Questa voce però da giare. Ferir colle corna, Tirar per lato
noi non è in uso così sola; s'accom una cornata scotendo il capo.
pagna sempre con Mia. V. Scorniggià a l'aria. Tragettare le
Scorengioeül. V. Corengioeül. corna in voto. -

Scorénsgia. Coreggia. Peto. Scorobbièssa. . . . . Voce comasca e tutta


Lassà andà ona scorensgia o Mollà propria degli abitanti di Sala e della
ona scorensgia. Trullare. Spetezzare. Tremezzina. Indica la barca ammira
Sventolare. Tirare una coreggia. glia di quelle che nella festività di
SCO ( 166 ) SCO
S. Gio. Battista conduceva il così detto Toeiù-sù la scorsa. Farsi addietro
Capitano alla celebrazione del così per prender corso (Berni Orl. inn.
detto Mistero nell'Isola Comacina. Veg XXXVII,26), e nobil. Pigliar del campo
gansi le Lettere Lariane di Gio. Bat (Salv. in Pr. fior. IV, 11, 135).
tista Giovio alla pag. 1 17. Scorsètta. Breve corsa – Giterella.
Scoronà. v. cont. dell'A. Mil. Scoronciare. Scòrta. Scorta. Custodia. Guardia.
Scorpaccià. Scorpare. Sventrare. Fare Scòrta. Riservo. Avanzo.
delle scorpacciate o corpacciate. Fass on poo de scorta. Far gruzzo
Scorpacciàda. Scorpacciata. Corpacciata. lo. Raggruzzolare. Munirsi. Procaccia
Scorpacción. Diluvione. V. Lùdria fig. re. Fà scorta de ſormenton, devin, ecc.
Scorpion. Scorpione. Lo Scorpio euro Far riservo di granturco, di vino, ec.
paeusL. – (Euli de scorpion. V. in Oli. Scorta de danee. Scorta di danaro
Scorpion. gerg. Fiscale. Attuario. Notajo. (Band. ant. tosc. – Mol. El.).
Scorpion. gerg. Abbondanziere. Grasciere. Scòrta. T. d'Agric. Scorta (Gagl. Voc.).
Scorpion. gerg. Curiale. Quella quantità di bestie, semenze,
Scorpionin. Scorpioncino. paglie, fieni, legne ed altro che il
Scórs per Córs de quadrej. V. in Qua padrone del podere dà al fittajuolo.
drèll. Noi distinguiamo le scorte in
Scórsa. Corsa. Fà ona scorsa. Dare una Scort mort. Stime morte(Gior. agr. I,
corsa infino in un luogo. 515 – G. Georg. XI, 22 e seguenti). Le
A tutta scorsa. A tutto corso(Ariost. sementi, le legne, le paglie, i fieni, ecc.
Fur. XXII, 15). A corso pieno (Berni Scort viv. Stime vive(Gior. Agr. Il I,
Orl. inn. LXIV, 5o). A tutta carriera. 514). I bestiami, il pollame, ecc.
A tutta briglia. Scortà. Scortare. Scorgere. Convogliare.
De scorsa che anche diresi De ga Scortàa. Scortato. Convogliato.
lopp e contad. De caminénden o co Scortàa e Ben scortàa. Fornito. Ben mu
rénden. Di corsa. A corsa. nito, ben provvisto.
Scórsa. Il correre il palio – Il cavallo Ben scortaa de danee, de gioj, de
da corsa dicesi Barbero o Barbaro; il pagn. Ben fornito a danari, a gioie,
luogo ond' e si muove chiamasi Le a panni. Ben provvisto. Ben assortito.
Mosse; il primo suo muoversi Scappa Scortàss. Munirsi. Approvecciarsi.
ta; il luogo ove dee fermarsi Ripara Scortegà. Scoiare. Dipellare. Scorticare.
ta; le pallottole a punte che postegli Va de mezz tant quell che ten co
sulle groppe l'incitano al corso di me quell che scortéga. V. in Mèzz.
consi Perette (risc, castegno ur, ball). Scortegà. fig. Pelare. Scorticare. Smit
Scorsa di barch. Regatta; e dottr. gnere. Succiare. Disertare.
Naumachia. Scortegàda. Scorticamento.
Scorsa di bigh. . . . Il correre il Scortegadinna. . . . . Un po' di scorti
palio nelle bighe. Catura.

Scorsa di fantin a cavallo a pè... Scortegadór. Scorticatore.


Il correre il palio a cavallo o a piede. Scortegadùra. Scorticatura. Scorticamento.
Scorsa di nan. Il palio de sacchi. – Sbucciatura.
Scórsa. Corsa (Caro Let. Neg. I, 161). Scortegàss. Sbucciarsi (le carni).
Breve lettura. Dagh ona scorsa. Dare Scorteghin. T. de Macel. Scortichino.
a checchessia una lestissima letturina Coltello da scorticare.
a corsa d'occhio (Alleg. 56). Scorrere Scortellà. Sfacciare(Biring. Pirotec.). Af
un libro. Dare una letturina a corso facciare? Riquadrare. Asciare. Accon
d'occhio. ciare. Sgrossare, digrossare, portar
Dà vari scors. Riscorrere un libro. via coll'asce i pezzi più grossi di un
Scórsa. Rincorsa. Quel dare indietro che pezzo di legno per renderlo pari. Cor
altri fa per saltare o lanciarsi con risponde quasi al Debillarder de Franc
maggior impeto e leggerezza. Scortisia. v. a. del Var. Mil. Accortezza.
Podè toeü-sù la scorsa. Potersi rin Scorüsc e Scorajùsc. Colaticcio. Colatura
correre (Cini Des. e Sp. III, 9). Scorusc de zila. V. in Zila.
SCO ( 167) SCO
Scòrza. Scorza. Buccia. Buceio. Corteccia. Scòssa. Riscossione. Esazione.
Bulla. Pula. Loppa – Derla. Mallo – Focui Dà in scossa. Dare in esazione.
o Spolott Glume. Cartocci – Gea. Cria. Pe Scòssa per Secudón usiamo soltanto in
luja – Gussa. Guscio – Pell. Fiocine – Scossa elettrica.Scossa elettrica(v. it.).
Risc. Riccio – Sgausc. Baccello. Siliqua. Ga Scossa de teremott. Scossa di tre
gliuolo – . . . . Cova. Covo – . . . Coc
cia. Coccio – . . . Follicolo. Follicola. Fulli muoto(volg. ital.), e distinguesi in on
colo – ... Roccia – .. . Tacchia. Bruciolo.
dulatoria e sussultoria.
Scossàa. Grembiale. Grembiule. Pannuc
Robba fada per forza no la var ona
cia. Pancella. Zinale. Zinnale. Guar
scorza. Per forza non è buono altro
che l'aceto(“tosc. – Tom. Giunte). davesti che le donne si cingono o
Scòrza o Scorza d'albor. . . . . Specie per riparar da ogni bruttura le vesti
di tela colorata lucida e incartonata, dalla cintola a piedi, o per galante
Scorzà. Scorzare. ria dalla cintola a poco sotto le gi.
Scorzètta. Scorzetta. On capiler con la nocchia. Al primo scopo fannosi di
scorzetta.... Un'acqua acconcia di ca tele cotonine o sim.; al secondo di
pelvenere con una scorzetta di limone. mussolo, di seta, ecc. Simile l'usano
Scorzètta. T. de Confett. . . . . Scorza gli artisti, ma più corto e di più
di agrumi candita e confetta. La Scor grossa e durevole materia, e viene
zetta nostrale è fatta per lo più di detto più propriamente Sparalembo –
quella specie di limone che dicesi pon La nostra voce proviene dal romanzo
cino dal Targ. Toz. nel suo Diz. bot. – Scossal – V'è anche una specie di
Le più sottili, cioè le sole pelurie d'a- scossaa dozzinalissimo che diciamo
grumi candite, son quelle che i Fr. Sguandarin. V. – Le parti de grem
chiaman Zestes; le altre diconle Galans. biuli sono: Fassetta Serra? = Bindej o As e
Scorzètta. . . . Specie di tela colorata. rampin. Nastrini. Allacciatoie o Gangherelli –
Saccoccit. Taschini = Frabalà. Falbala.
Scorzettinna.Bucciolina(Pr. fir. IV, 111,54).
Scorzón.... Uno de budelli del bue. Ghe se alza el scossaa. Ha le gon
Scorzonéra. Scorzonera. V. Scolcionéra. nelle alzate(Rim. ant. pis.). Modo che
Scòss. Grembo, e latinamente Gremio. si usa per copertº indicare incinta la
Quella parte del corpo umano dal donna a cui si riferisce il nostro dire.
bellico quasi infino al ginocchio, in In cà gh'è semper maa se la donna
quanto o piegata o sedendo ella è porta i colzon, l' omm el scossaa.
acconcia a ricevere checchessia. An V. in Dònna.
che i Tedeschi dicono Schooss. Scossàa. T. de Carroz. Parafango. Grem
Scòss. Grembiata. Quanto cape in grem bialino da calesso. Quella sp. di ribalta
bo. On scoss de fasoeu. Una grembiata di cuoio che s'alza e s'abbassa per co
di fagiuoli – Grembiata è spiegata per prire le gambe di chi è in calesso. Ha
Grembialata nei diz. it., ma a torto, Alett Alie? = Lenguett. Cojetti = Ro

perchè se fatto grembo della veste o sett. . . . . - Corensgioeul. Coreggiuole.


della sottana, l'empite di fagiuoli, voi Scossàa de scerpin. Parafango di serpe.
ne avete sì una grembiata, ma non Scossàa... . Davanzale del desco da ma
una grembialata. cellai che rigira internamente il banco.
Scòss. Soglia. Limitare. Soglio. Sogliare, Scossàa. T. dei Manisc. Sparalembo con
e anticamente Coltellate di marmo. tasche e cerniera.
Pietra che è base alle porte e sulla Scossalinna. T. de Car. Sp. di grembiale
quale posano gli stipiti. da cassetta, il Compère dei Fr. Fodrinna.
Scòss. Davanzale. Parapetto. Soglia. Cor Fondo = As con spinna. Bandelle e spina.
nice di pietra o di cotto su cui posano Scossalinna. V. Scossarinna.
gli stipiti della finestra, e ch'esce in Scossalòn. T. de Carrozz. Copricassa da
ſuora della facciata della casa. salvaroba.
Scòss. Parapetto. Sponda. Scossaràda. Grembialata. Grembiulata
Scòss. Riscosso. Esatto. (“tosc. - T. G.) ed ambig. Grembiata.
Scoss e non scoss. In o Per accollo.
Tanto quanto può capir nel grembia
A schiena(Bandi leop. – Mol. El.). le pieno un grembiale di checchessia.
SCO ( 168 ) SCO
Scossarin. Grembialino. Grembiulino. Zi Scottadinna. Lieve scottamento.
nalino. Dim. e vez. di Grembiale. Scottadùra o sust. on Scottàa. Scottatura
Scossarinètt. Grembiuluccio(“tosc. – T. G.). Scottamento – dottr. Ambustione.
Scossarinna o Scossalinna. T. delle Sar Scottént Bollente. Bogliente./ Sbroeüsger.
tore. . . . . Specie di guernizione che Scottént. Rovente.
dall'imo petto d'una veste da ballo Scottént. Caustico; e ant. Arsivo.
scende per dinanzi a gherone sino Scottér. T. delle Ferriere. Sciuga? Luogo
alla falda estrema tutta laccetti, gale, dove si butta la scea, cioè la massa
trine, ricami, fiori finti e simili. del ferro fuso, a freddare.
Scossarinna. T. degli Stuojai. . . . . Nome Scóva o Scda. Scopa. Granata.
di que'Pezzi di stuoia arrotondati che Manegh. Manico = Barbis. Chioma.
dal quadro del pavimenti delle stanze Benedì con la scova. Benedire col
si distende in quel più di pavimento manico della granata(Fag. Rime I, 557).
che rasenta i balconi, i terrazzini, Dar due sprimacciate col manico della
le finestre e le loro strombature. granata (Fag. Ast. bal. II, 1 ). Benedir
Scossarón. Grembiulone(“tosc. – T. G.). colle perliche(Fag. Gen. corr. III, 12).
Scossètt. Grembiatina. Eel chì tutt sto mercaa de scov?...
Scossùra che altri dicono Marèlla. Vetta. Tanto chiasso per si picciola cosa!
Calocchia. Il bastone appiccato al ma Fà on mercaa di scov.... Mettere
... nico o pedale del coreggiato (de la ver a romore per un nonnulla.
ga) per mezzo della gombina (capell) e Pagà con la scova. Dar bastoni in
d'altri cojetti (guarnizion e lasciareu). vece di danaro.
Scòtt che anche dicesi Sajètta. Scoto. Sa | Parì el mercaa di scov. Essere una
jetta. Sp. di drappo spinato di stame. chiucchiurlaja donnesca.
Scott leonaa. Sajetta affiammata. Picciuraa de Michelangiol Bonna sco
Scottà. Scottare. va. Dipinto colla scopa(Magal. Op. 4o3).
El scotta. E pela. Scova de indevià. V., in Lndevià.
La ghe scotta. Lo stesso che La ghe Scova nocuva scova ben la cà. Gra
brusa e simili nel senso met. F. Brusà. nata nuova scopa ben tre giorni(Rim.
Pian barbee che l'acqua la scotta. poet- pis.). Granata nuova spazza bene
P , in Acqua. tre giorni(Zanob. Diz.). Fattor nuovo,
Scottà i cavej. Riprendere i capelli tre di buono. La granata nuova spaz
col ferro (“tosc. – T. G.). za bene la casa. I Provenzali dicono
Scottàa. Scottato. Escoubo novo fa beau-four.
Chi è staa scottaa de l'acqua colda Scóva. Rimedio presentaneo, efficacissimo
se guarda de la freggia. V. in Acqua. che opera di presente, che spazza di
Restà scottaa. fig. Rimanere scotto subito il male. La china per la fever
(º tosc. – T. G.). Rimaner tinto o scottato. l'è ona scova. V. anche Tocchesàna.
Portarne stracciato il petto e i panni. Scovà o Scoa. Scopare. Spazzare. (va.
Scottàa. Ad. di Gàtt, Càn. V. Scova nocuva scova ben la cà. V. Scò
Scottàa in f di sust. m. V. Scottadùra. Lassà indree i peccaa in del scovà...
Scottàda. Scottatura. Scotlamento. Nello spazzare lasciar qua e là alcun
Scottadéo (A). In sul fiore("lucch. – frase residuo di spazzatura. Cosiffatti resi
buona se osservisi ai testi che abbia dui sono detti dai Francesi Temoins.
mo nel dizion. sotto Essere in fiore, Scovà el ſorment. Vigliare. V. ln
Fiore del vestiti, ecc.). Bollente. Bo devià e Duvià.
gliente. V. Sbroeüsger. Iovente(Vedi i Scovà-fueura. Scopare traendo ſuora.
diz. ital. nella voce Roventino) = Emm Scovà-giò. Scopare dall'alto in basso.
pacciaa ona bonna rostiscianna a scot Scovà-sù. Scopare affatto e cumu
tadeo. S'è mangiato un buon roven lando le spazzature.
tino, vale a dire un migliaccio recato Scovà-via. Scopare. Spazzare. To
in tavola rovente, cioè quasi rubens gliere via spazzando.
ab igne dice il Salvini (An. Fier) – La Scovà. Frustare. Scopare. Punire i mal
frase è d'orig. venez. A scotta dito(deo), fattori colla sferza data in pubblico.
SCO ( 169 ) SCR
Scovàa. Scopato. Spazzato. Scovin. . . . Così chiamasi dai contadini
Scovàa. Scopato. Frustato. il fioro del grano turco.
Scovàda o Scoada. Scopata (“fior.). Scovìn de piuma. Spazzola di canna di
Dagh ona scovada. Scopare. padule. Spazzola fatta colle pannoc
Scovàda. v. c. Granatata. Colpo di scopa. chie immature dell'Arundo phragmi
Scovadinna. Spazzatina(“tosc. – T. G.). tes L. che usiamo per ispolverare i
Scopatina(*fior.). Dim. di Scopata. mobili, levare i ragnateli, ecc. ecc.
Scovadùra. Spazzatura. Immondizia che Scovin doppi. Granata doppia(“tosc. –
si toglie via spazzando – Scopatura Tom. Giunte), cioè a fascetti doppi.
ne'diz. ital. è l'atto di scopare. Scovinà. Pescare(“tosc. V. in Séda). Bat
Scovaggiòn. v. cont. Codone. tere i bozzoli da seta con un granatino
Scóva salvadega. Scabbiosa. Erba così o simile onde trarne il capo de'fili.
detta in alcune campagne vicine a Pavia. Scovinàda. Granatata(Varchi – Meini in
Scovàsc o Scoàsc. T. de'Forn. Spazza Tom. Sin. a Setolino). Colpo di granata.
tojo Fag. Iiim. V. Ciambella ja). Spegna Scovinée. Granatajo. Venditor di granate.
tojo (Gior. Georg. XV, 275). Spazza Scovinètt. Granatetta. Granatello(Bir. Pir.
forno. Spazzatoio. Arnese per ispaz 6o). Granatino. Granatina. Granatuzza.
zare il forno, detto Ecouvillon dai Fr. Scovinètt. Pannocchia di setole(Scap. 45).
“Scovàsc. Strascico. Il lembo deretano Scovinètt di ferree. Granatino. Aspergolo
delle vesti che si strascichi per terra. per bagnare il ſerro nella fucina.
Scovàscia. Granataccia(*tosc. – T. G.). Scovinètt. . . . Specie di pennacchietto
Scóv bianch. Scopària. Belvedere. Vegeta di cirri che il pollo d'India maschio
bile che è il Chenopodium scopariaL. ha sul petto e precisamente sotto ai
Scovèrt. Scoperto. -
coralli. Il Pinceau toupet de' Fr., il
Scovètta che anche scrivesi Scoºtta. Sag Plucon de' Piemontesi.
ginella. Sainella. Specie d'erba notis Scovinon. Granatone("ſior. – Relaz. Ca
sima – Il Targ. Toz. ad Holcus lana vallette in Toscana 1716 – Nelli Al
tus (ch'è la nostra Scovetta) contrap lievi di vedove III, 1o).
pone il volgare Sagginella salvatica. Scovinóni. . . . gridano per città i nostri
Scovètta. Spazzola. Piccola granata di filo granatai per vendere la loro merce.
di saggina colla quale si nettano i panni. Scovri. Scoprire.
Scovètta di pagn che altri dicono anche Scovridór. T. de Giojell. . . . Ferruzzo
Brùstia o Striggia. Spazzoletta. Spruz che si adopera nell'incastonare, detto
zetto. Quel granatino col quale si spruz Pointe double a decouvrir dall'Encycl.
zano d'acqua le biancherie per disporle Seòzia. T. Geogr. che usiamo in Fil de
alla stiratura. Scozia. . . . e Legn de Scozia. . . . .
Scovin. Granata. Scopa. Le sue parti Scatola de legn de Scozia. . . . .
sono dette in italiano Chioma e Ma Scòzia. T. Archit. Scozia.
nico o Bastone. (Per la voce Chioma Scozzésa. . . . . Stoſa a quadrelli di
veggasi il testo del Buonarroti addot colori vari e vivacissimi.
to dalla Crusca nella voce Pigionale) Scraventà. v. dell'A. Mil. Reccre.
Benedì cont el manegh del scovin Screanzàa.Screanzato. Malcreato. Impolito.
o de la scova. V. in Scòva. Scredità o Descredità. Screditare – Svilire.
El par che l'abbia mangiaa el ma Scriba. Scriba. In man de scribi e fari
negh del scovin. IIa Palinuro nelle reni. sei. In male mani. In pessime mani.
Podè andà a Paris a vend i scovin. Scribaccià. Scombiccherare. Scrivacchiare.
Poter andare a fare le scope a Nuo Scrivicchiare. Scrivucchiare (“tosc.).
voli?(Fag. Rim. VI, 248) Scribacciàda. Scombiccheratura?
Quell di scovin. Il Granatajo(Fag. Scricciatt che anche dicesi Scricciuràtt.
Amor non vuol avar. in versi I, 5 ). Scrivano – Scrittore, e per lo più in
Scovin vestii. Lucerniere vestito. Un sig. disp. Scribacchino. Impiastrafogli.
sacco di mestoli. Donna magrissima. Scricciùra. V. Scrittura.
Scovin e al pl. Scovitt. Equiseto arvense Scricciuràtt. V. Scricciàtt.
minore. Specie di asperella. Scrign. Scrigno.
J ol. I . 22
SCR ( 17o ) SCR
Scrima. Scrima. Scherma. Scriv sedierz. si usa ne'modi seg.
Perd la scrima. Perdere la scrima Andà a scrivona lettera. . . . . An
o la scherma. Confondersi. - dar a scaricare il ventre. V. in Lèttera.
Scrìtt. Scritto. Andà a scriv. Toccar a uno sonare
Scrittér. Scrivano – Scrittore vuolsi og il cembalo con le scodelle (Piov. Arl.
gidi riservato agli autori. Fac. pag. 1o). Andare a rigovernare
Scrittòri. . . . . Quella parte d'un banco le stoviglie,
da scuole su la quale si scrive. Parì d'avè d'andà a scriv o a la
Scrittùra. Scrittura. Carattere. conca. scherz. Essere sucido, sporco,
Asen de natura che no conoss la sciatto, male in arnese.
soa scrittura. Re degli asini. Asinaccio. Scriv.... I Litografi dicono così il se
Asinone. Persona ignorantissima, e più gnare sulla pietra ciò di che inten
ordinariamente si dice per ischerzo a dono tirar poi le copie.
chi trova difficoltà perfino nel leggere Incioster de scriv. V. in Inciòster.
i propri scritti – Il est bien dne de Scrivania. Scrivania.
nature; il nesauroit lire son écriture. Scrivànt per Scricciàtt. V.
Che scrittura! . . . Suol dirsi figu Scrivùu. Scritto.
ratamente allorchè si addita maravi Scrizz. Scricchio. Scricchiolata. Cigola
gliando la terribile dentatura di lupi, mento, Cigolio – Crepito. Crepolio.
cani e altre simili bestie. Scrizz. Sgretolio. Sgretolamento.
Vess indree de scrittura. Sfondarsi Scrizz. fig. Scherzo. – Fà on brutt scrizz
poco(Pan. Poet. I, xx, 18). Non isfon o Fà on scrizz a vun. Far mal giuoco.
dar troppo in checchessia(Guadag. Ili Far un brutto scherzo. Far un tiro.
me I, 55). Essere indietro parecchie Scrizzà. Stridere – La nostra voce viene
usanze. Essere indietro un'usanza. Es dal romanzo Scriziar.
ser addietro. Saper poco, non aver Scrizzà i dent. Stropicciare l'uno
tutta la cognizione di checchessia – con l'altro dente(Berni Orl.inn. XXIII,
Talvolta anche Essere allo scuro di 52). Dirugginare o Digrignare i denti.
checchessia(Nelli Vecchi Riv. Il, 5). Scrizza. Scricchiolare. Sgricchiolare. Ci
Scrittùra e Scricciùra. Scritta. Istromen golare – Scrosciare – Sgrigiolare.
to, patto scritto, o simile. Scricchiare? Scrizzà la ciav in la sa
Fà scrittura. Fare scritta o patto. radura. Rugghiare. (denti.
Scrittura privada. Scritta privata. Scrizzà. Sgranocchiare. Scrosciare fra i
Scritturà. T. Teatr. Scritturare. Scrizzada. Scricchiolata. Scricchio.
Scritturàa. Scritturato. Scrizzàda. Scrosciata. Sgretolio.
Scritturàl. Scrivano. Scritturale. Scrizzadinna. Dim. vez. di Scrizzàda. V.
Scritturazion. Lo Scritturato (Ban. leop. Scróa. V. Scróva.
Mol.). Copia. Scrittura. Copiatura. Spes Scroccà. Scattare. Scoccare. Sgrillettare.
de scritturazion. Spese di scritturato. Lo scappare che fanno le cose tese da
Scritturinna. Scrittino (“tosc. – Tom. G.). quelle che le ritengono, come negli
Occhi di pulce. Scritto minuto. scatti degli archi, oriuoli e simili.
Scriv. Scrivere. Scroccà. Andare a scrocco, a sovvallo,
Scriv-dent. Inscrivere. a isonne, a scrocchio, a grato, a ber
Scriv-foeura. . . . Scrivere di città tolotto. Vivere o Campare o Mangiare
a chi sta in campagna. a scrocco. Godere a macca. Andare in
Scriv-giò. . . . Scrivere di molto. groppa. Scroccare. Il latino Parasitari.
Scriv indree. Rispondere. Riscontrare. Scrocca. Scroccare in altro senso per es.
Scriv in l'acqua. Seminar nella rena. Scroccarsi la fama(T. G). Scroccar mil
Scriv sott. . . . . Scrivere in calce. le onori alla barba d'alcuno (Fag. III,
Scriv-sù. Inscrivere – Scriverci. Scroccàda. Scroccamento. A22 1.
Scriv-via... Scrivere in lontan paese. Scroccada. Scatto. Scrocco.
Avegh ona pell che se ghe pò scriv Scroccada. Mangeria – Scrocchio usura.
sù. . . . . Aver pelle candida e liscia. Scroccaria. Furberia. Accortezza. Scal
Tornà a scriv. Riscrivere. tritezza. Destrezza.
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Scroccarla. Scroccheria frode(Tom. Giun.). medica nostrale o sia la ventiquattre
Scròcch. Furbo. Accorto. Scaltrito. sima della liretta sig. .” V.
Dà a trà come el pappa ai scrocch. Scrùpol e idiot. Scròper. Scrupolo. Scru
V. in Pàppa. pulo. Vana apprensione ed ansio timo
Giugà de scrocch. Destreggiare. Far re che sia male o peccato dove non è.
la furbescamente. Avegh scrupol a fà, dì, ecc. Farsi
Scrocch come la pistolla d'on sbirr. scrupolo di checchessia. Farsi coscienza.
V. in Sbirr.
Dà in di scrupol. Abbandonarsi agli
Scrocchètt. V, in Saradùra. scrupoli.
Scrocchin per Passarin (grilletto). V. Fà andà-via i scrupol. Assicurare
Scroccon. Scrocconaccio ("tosc. – T. G.). uno in coscienza.
Furbaccio. Scaltritaccio. Dirittaccio. Fassen minga scrupol de robà. Ru
Dirittone, Astutaccio – Lo Scroccone bare a man salva.
dei diz. ital. vale parassito. Ghe voeur minga tanti scrupol. Non
Scroccòuna. Dirittona. occorre scrupoleggiare o scrupolizzare.
Scròfola e Scrofolós. V. in Maghèlla. Così dicesi senza disonestà da chi
Scrollacóo. Lo stesso che Scorlacóo. V. vuol tacciare altrui di troppo minu
Scrosér per Crosér. V. zioso negli affari, e così inonestamente
Scrostà. Scrostare. Levar la crosta. dai largacci di coscienza quando vo
Scrostàa o Descrostàa. Scortecciato(“tosc.). gliono orpellare il mal fare.
Dicesi parlando di piatti, scodelle, ecc. Mettegh scrupol a vun de queicoss.
Scrostadùra. Scrostatura(Tom. Giunte). Fare scrupolo di coscienza ad uno
Scrostàss. Scanicare. Si dice propriamente perchè faccia o dica ecc. Fare o Met
parl. dei muri, degl'intonicati – ed tere coscienza ad uno.
anche Scrostarsi de' piatti, vaselli, ecc. Pien de scrupol. Tutto scrupoli.
Scrottà. v. cont. Chiocciare, e con voce Scrupol de beatocch. Lo scrupolo
sanese Abbioccare. Quel vociare (crot del tarlo, che dopo mangiato il cro
crot crot) che fa la gallina covaticcia. cifisso non volle mangiare il chiodo
Il Glocitare de' Latini. (“tosc. – T. G.).
Scróva. Scrofa. Scroffa. Troja, e propr. Scrupol de ciall. Scrupolettucciaccio.
la Troja vecchia – per ingiuria di Scrupol de conscienza. Scrupolo di
cesi anche a Donna. coscienza (Serdon.).
Scrovàscia. Scrofaccia. Se pò fall senza scrupol. E si può
Scrovellà. . . . . Lasciare che il vino di fare senza scrupolo veruno.
stretta deponga in alcun tinozzo le Vuj minga che t'en faghet scrupol,
fecce prima d'imbottarlo. Non voglio che tu ne gravi più la con
Scrovón. Animalaccio. Porconaccio. scienza tua che non bisogni.
Scròzzol. s. f. pl. Trampoli. Due bastoni Scrupolos. Scrupoloso. Scrupuloso.
lunghi nel mezzo dei quali è confitto Vess scrupolos come ona tattinna.
un legnetto sul quale chi gli adopera Essere più scrupoloso d'una monaca
posa il piede, e servono per passar ac (Fag. Rime V, 75 ed. lucch.).
que o fanghi senza immollarsi o infan Vess tutt'olter che scrupolos. Non
garsi. I Veneziani li chiamano Zan esser così facile a scrupoleggiare.
che, e perciò al Domenichi, stato tanti Avere la coscienza al tutto rasa di
anni a Venezia, scapparono così detti scrupoli. Non essere scrupoloso o trop
(in Rim. Ber. II, 35o), ed il Vasari(nelle po scrupoloso circa checchessia. Non
Vite VI, 66) disse i trampoli chia scrupoleggiare.
marsi altrove che in Toscana Zanche. Scrupolositàa. Scrupolosità, -

Andà conti scrozzol. Andare a grucce. Scrusciaa-giò. Raccosciato. Coccoloni.


Scròzzola de la sella. Archetto, e con Scrusciàss-giò. Raccosciarsi. Acquattarsi.
voce ant. Placca o Pracca. Accosciarsi. Accacchiarsi. Accoccolarsi.
Scrùpol o anche impropr. Danée. T. de Sedersi in sulle calcagna.
gli Spez. Scrupolo. Scrupulo; e ant. Scrusciass-giò quand l'è tajaa el
Scròpolo. La terza parte della dramma ſen o segaa el praa. V. in Praa.
SCU ( i 72 ) SCU
Scrusción (In). Coccolone. Coccoloni. A un legno in terra diritto, in cima del
sedere sulle calcagna. quale è inserto un altro di mediocro
Scrutinà. V. Scrutinià. lunghezza per traverso, e sulla parte
Scrutini. Scrutinio. Scruttino. Squittino. posteriore si pone una palla di legno
Scrutiniº. Scrutinare. Scrutare. Caratare. o simile. Di poi uno del giocatori sta
Bilicare. Fare scrutinio.Investigarmin.° al giuoco per cacciar la palla, e l'altro
Scrutinià finnael quattrin.Squartarlozero. si scosta per prenderla col cappello
Scù. V. Scuscià. aperto. Ora, per cacciarla, fa mestieri
Scuccà. Verbo usato nelle frasi Avè scuc ch'egli con un altro legno percota
caa badinna o vaninna, ed anche sem la parte anteriore di quello ch'è in
plicementeAvè scuccaa. Lo stesso che crocicchiato, sopra la parte poste
Avè sonaa el zucchell. V. in Zucchèll. riore del quale posa la detta palla.
Scùd. Scudo. – Abbiamo gli Scudi dal Ma prima che ciò faccia, avvisa il
l'aquila, dal re, dalle due arme, ob compagno, e gli dice Scudegugn; il
ses, di Mantova, di Genova, ecc. dei compagno risponde Panera, e subito
quali veggansi gli scrittori monetarii battendo il colpo, la palla pel mo
e spec. il Zanetti (Stampe e MSS. nel vimento del legno va per aria, e il
Gabinetto numismatico in Brera). giocatore la percote col legno che
Scud de Franza che alcuno chiama ha in mano e la caccia dove più gli
anche Fioròn con voce forestiera. pare. Ora, se quello che ha detto
Scud del sò. Scudo di sole (Mach. Panera prende col cappello la palla
Op. V, 1 16). Ducato di sole (Targ. mentr'è per aria, o mentre va per
Piag. IV, 5o6). terra balzando, quell'altro non misu
- Cambià o Barattà i scud a tre lira ra altrimenti la distanza che ha fatto
l'un. V. in lira. la palla volando col legno stesso con
Mezz-scud. Mezzo scudo. cui la gettò, e mutano i luoghi; ma
Scùd. Scudo. Pavese. Palvese. Rotella. Tar se non la piglia di balzo o per aria,
ga. Targone. Brocchiere. Le imbrac e solamente la ritiene, allora misura
ciature dello scudo si dicono Guigge. la distanza, e se è tanta che sia al nu
Scùd. T. de Fab. d'organi. . . . Quel mero di cento lunghezze dal legno, o
po' di smusso che forma le due lab più o meno secondo che sarà da loro
bra della bocca delle canne da organo statuito, vince, e se non gli arriva,
onde l'aria che n'esce non divaghi, vanno seguendo sinchè uno vi giun
ma ripercota il bisogno. ga, e qual primo arriva, quello è
Scùd. T. di Meccan. . . . . Ruota o den vincitore. » – In qualche parte della
tata o liscia la quale ingrani in un campagna milanese sussiste ancora
lanternino o smuova altra ruota. – questo giuoco col solo cambiamento
Ne' filatoi, negli strettoi e simili mac che in vece di Panera(come ha il Var.
chine è detta così quella Ruota che Mil.) dicono Caga-giò.
mossa dai rotoni dà moto ai fusoli della Scudella e bass.Squèlla. Scodella – Scudel
macchina, e così per es. quella ruota la de legn.Scodella di legno(“tosc.T.G.).
piana interna d'un mulino che riceve L'è propri ona seudella. È scodella
il moto dal rotone esterno e ingranan scodellissima(Magal. op. 595).
do nella cariota fa muovere la macine. Scudella. Trincare. Pocciare. V.Sbagascià.
Scudària. Scuderia. Ha Gruppia. Mangiatoia Scudellàda. -

=Restellera. Rastrelliera=Post. Posta-Cologn. Scudelladinna. !


V. Sbagasciàda.
Colonnini(“tosc.) = Stangh. Battifianchi(“tosc.). Scudelléra(Bissa). Gongola. V. Bissa.
Scudàsc. Ducatoni (Compar. Ladro I, 4). Scudellin. Scodellino.
Scudacci(Par. Rime III, 122). Anej a scudellin.... Anelli concavi.
Scudegùgn panéra (Giugà a) ... Spe Scudellin. T. de Carroz. . . . . Quel co
cie di giuoco che si usava antica verchio di metallo o d'osso che per
mente nella nostra città, per quanto ornato ricopre il dado con cui è ſer
leggesi nel Var, mil. (in Schutighugn) mata nell'interno dello sportello della
che ce lo descrive così: a Si pianta carrozza la spina della maniglia,
SCU ( 173 ) SCU
Scudellin o Pollin. T. de'Macell... Quel Cassa di scuffi. T. de Carrozzai....
pezzo di spigolo che sta fra coppa e Cassetta quadrata d'asse ricoperta di
collo. V. in Còll. cuoio, con cinte e fermi, che si ap
Scudellinna. Pisside scarlattina. Fungo picca per lo più al fondo di sopra
che è la Peziza calyculus dei micologi. (schenal) delle carrozze da viaggio
Scudér. Scudiere. per uso di riporvi le cuffie.
Scudin. vez. Monetina. Il Monig. (Serva Coo de scuffi. V. in Cóo.
nob. I , 16) ha Dobletta. Romp la scuffia. V. in Rómp.
Scudin. . . . . Negl'incannatoi de fila Seccass la scuffia. V. in Seccàss.
toi è il rotino subalterno alla ruota Scùffia. gerg. Donna da bordello. Bal
di mezzo detta Scud. V. dracca. Donna da conio.
Scudinètt. vezz. Monetina. Scùffia.... Cappuccio di pelle onde si co
Scùffi de vent (voce dei nostri laghi nota pre la testa de cavalli e delle bestie
però anche in città). Refolo. Trefolo. da soma per riparo dalle intemperie.
Scùffia. Scuffia. Cuffia – Cresta. Copertura Scùffia per Ciòcca. V. (gascià.
del capo di più fogge che usano le Scuffià ed anche Ciarì. Trincare. V. Sba
donne, comunemente fatta di trina, Scuffiàzza. Cuffiaccia – fig. Vecchiaccia.
di mussolo, ecc. Oggi dì a Firenze è Scuſliéra. Scuffiara. Crestaja.
chiamata Berretta per quanto dice il Scuffierìnna. Crestaiuccia (“tosc.).
Neri(Tomm. Sin. in Cuffia); certo con Scuffiètta. Crestina (“tosc. – Guad. Rime
voce poco accetta pel resto d'Italia. I, 78). Cuffina. Dim. di Cuſſia.
Le sue parti sono: Cuu. Testiera? o pure Scuffiin. Cuffietta. Cuffia da bambini.
Ciapp. Quartieri? - Fesa o Lista... = Fas Scuffiinna. T. de Pettin. Fora. Strumento
setta. Serra? = Armadura de ramett. Gabbia =
per pareggiare il pettine da parruc
Gall. Galani = Codinn o Cov. Bendoni.
chieri dalla parte del rado – Anche
Scuffia a canon. Cuffia a cannoncini. i diz. ital. hanno Scuffina o Scoffina
Scuffia a dò ciapp o a tre ciapp. Serra per raspa o lima da legno.
teste. Cuffia colla testiera a quartieri. Scuffiòn. Cuffione. Scuffione.
Scuffia a la Malibran, alaSevigné, ecc. Scuffiòtt. Cuffiotto. Scuffiotto.
. . . . Cuffie di moda nominale. Scuffiòtt. fig. Scapezzone.
Scuffia a la montagnera. Cuffia alla Scultòr. Statuario. Statuista. Scultore.
montanina. (lanesca. Scultùra. Scultura. Statuaria.
Scuffia a la paisanna. Cuffia alla vil Scùma. V. Scùmma.
Scuffia a la todesca. Una tedesca Scumà. neut. Schiumare. Spumare. Spu
(“tosc. – Rim. poet. pis. I, 227). meggiare. Fare o generare schiuma.
Scuffia cont i cov. Cuffia a bendoni Scumà. att. Schiumare. Levar via la
(Cant. Carn. I, 18). schiuma.
Scuffia de bon comand. Cuffia tonda Scumà el bell e el bon o el mej.
da comodo(“tosc. – Rim. poet.pis.I, 227). Sfiorare(Magal. Op. 585). Sfiorire(Cr.).
Scuffia de nott. Cuffia della notte Sfiorare neut. assol.(Magal. Let. scient.).
(Casa Galat. 84). Trascegliere il fiore, cioè il meglio di
Scuffia de portà contel vell. Cuffia checchessia, aver fior di roba – fa
a testiera (Canti Carn. I, 18). mig. Cavar l'occhio della pignatta(Caro
Scuffia paré. Cresta. Cuffia di gala Let.fam. II, 12). Trarre o Cavargli
con fiori, galani, ecc., la quale non occhi alla pentola. Trarne il miglior
ammette velo. brodo o i migliori bocconi al positivo,
Scuffia senza codinn. Cuffia tonda e Sceglier per sè il meglio al figurato.
(Canti Carn. I, 18). Scumà i cavaler. . . . . Diradare i
- Aveghen pien la scuffia. Esserne bachi da seta serbando i migliori e
pieno(stucco od offeso -“tosc. – T. G.). scartando gl'infimi.
Cassa di scuffi o Scatolon di scuffi... Scumalàrd. Pappalardo. Ghiottone. Cic
Cassetta di cartone o d'assicelle sottili cialardone.
coperte di tela cerata in cui le crestaje Scumaroeùla per Palètta sig. 5.” V.
mandano le cuffie alle loro avventore, Scumètta. Spumetta. Schiumetta.
SCU ( 174 ) SCU
Scumètta.Spumetta Dim.di Schiuma(dolce). Vegnì scur. Farsi bujo. Annottare.
Scumètta. Schizzinoso. Permaloso. V. an Abbujarsi. Annottarsi. Farsi notte.
che Nasètta. Vej l'è scur!... Sclamasi così per
Scumètta. Buona pelle. V. Tòmm fig. far venire i lumi.
Scumiroeula per Palètta sig. 5.° V. Verd scur. Verde scuro(“tosc. –
Scùmma o Scùma. Schiuma. Spuma. T. G.). E così anche d'altri colori.
Bonna scumma. met. Buona lana o Vess al scur. fig. Esser all'oscuro o
lanetta. Lana fina. Persona scaltra, ma al bujo di checchessia. Ignorare.
liziosa. V. anche Tòmm fig. Vess scur. Esser bujo.
Chi venga la pruma guadagna la Scùr. T. dell'Arti del Diseg. Scuro.
scuma. V. in Prùmm. Ciar e scur. Chiaroscuro.
Fà-sù la scumma. Spumeggiare. Dà de scur. Abbrunare. Abbrunire.
Scùmma. T. de'Confet. Spumino. Spuma Annerire. Far bruno.
alla veneziana. Spumetta. Spumetta alla Vessegh on poo de ciar e scur. ſig.
cavaliera (“fior.). Pastina. Spumiglia Esserci mistero sotto – Esserci qual
(Min.). Sp. di dolce che è quasi tutto che nuberella fig.
zucchero – Scumm d'armandol. . . . Scùr. s. m. Imposte che servono a chiude
Spumino di mandorle. re finestre, balconi, terrazzini e sim. -
Scùmma de mar. Spuma di mare. Sp. di L'unione del legnami che formano l'im
terra bianchissima da pipe. poste dicesi Impostatura o Impostami.
Scumòzz. Schiuma. Spuma, e propr. Am Ant scur. Impannate.
masso di schiuma – Tirà-sù tanto Scùra. Ad. di Faccia. V.
scumozz. Schiumare la bocca. Farsi Scuraccià e Scurattà. Sculacciare.
schiumante la bocca. Fare schiuma per Scuracciàda e Scurattàda. Sculacciata.
Scunt. Sconto. (la bocca. Sculaccione. Percossa che si dà scu
Cassa de scunt. Cassa di sconto(T. G). lacciando.
Scuntà. Scontare. Scuracciàda e Scurattàda. Culata. Culat
Chi scunta i cambial. Scontista(“ſior.- tata. Percossa nel culo in cadendo
Zanon Crez. rinc. p. 18o). Toeü-sù ona scurattada. Toccare una
Scuntà i cambial. . . . . Scontar le culata. Dare in terra una culattata.
cambiali; per un dato utile pagarne Scurattà. Sculacciare. (Culare.
il valsente in luogo del real debitore. Fà scurattà. Culattare. Acculattare.
Scuntà on debit in tanti disnà o sim. Scurattà la preja. fig. Battere il culo
Scontar un debito in tanti pranzi o sim. in sul lastrone. Infilar le pentole. In
(T. G.). filare. Fare il latino pei deponenti. Dar
Scùr. Oscuro. Scuro; e intens. Bujo, Fujo. del culo in terra o in sul lastrone o in
Privo di luce. sul petrone. Fallire; dichiararsi fallito.
Andà a dormi al scur. V. in Dormì. Scurattàda. Sculacciata.
Deventà scur. Imbigiare. Scurètt. Oscuretto – Scurettin. Bigiccio.
Fà scur. Far bujo. Fare oscuro. Scurì. Oscurare. Abbujare. Scurare.
Torre il lume. -
Scuriss la vista. V. in Vista.
Mandà a dormì al scur. fig. Tener uno Vedè robb che fà scuri l'aria. Ve
al bujo o all'oscuro di checchessia. Non der cose che non vedon lume(Pan. Poet.
dare soddisfazione altrui di checches I, xx1, i 1). V. anche in Aria.
sia, lasciare altrui ignaro delle cose – Scurì o Fondà. T. di Tint. Incupire. Dare
ed anche Aggirare o Abbindolare. o aggiungere qualche droga che sia ca
Scur come in bocca al loff. Bujo pace di rendere più cupo un colore. -
affatto. V. in Lóſf. ll suo contrario è Schiarire.
Stampà al scur. fig. Stampare alla Scuriàda. Frusta. Ferza. Sferza. Stru
macchia. mento notissimo col quale si battono
Vanzass d'andà a dormì al seur. le bestie vetturine se pigre al corso.
fig. Avanzare i piè fuor del letto. Non – Dante usò anche Scuriata e Scuria
ſare nessun guadagno, non mettere da – La nostra voce in origine è forse
nulla in avanzo, tratta dalla spagnuola Zurriago.
SCU (175) SCU
Covin o Straforzin o Battuda o S'giacchin o Per scurtalla o Per andà per la pù
sigecchin. Mozzone. Frustino? = Manòpola o curta. A farla corta. A farla breve.
Mazzoccora. . . . . . . – Scopazz . . . . . Scurtà i colzon o el socchin.... Dare
Canon de la scuriada o de la frusta altrui un nuovo fratellino o una nuova
. . . . . Cannello di latta o di cuoio sorellina. T han scurtaa el socchin.
fermato da diritta alla serpe delle car Tu se'caduta del capisteo(Vocab. aret.).
rozze per allogarvi a bandiera la fru Scurtà i ong. fig. Tarpar le ali. In
sta allorchè il cocchiere non l'ha in debolire alcuno, togliergli le forze.
pugno. Consta di Canon. Canna? = Cura Scurtà la strada. V. in Stràda.
scell. Fondo = Gamber. Staffe? = Corensgioeul. Scurtass el pann. Rientrare. Raccor
Coregge? = Lenguetta. Dracciuolo. tarsi. Rinfoderarsi. Ritirarsi.
Fà s'giaccà la seuriada. Far chioc Scurtass i dì o i giornad. Accortar
care la frusta. si o Abbreviarsi i giorni.
Scuriadàda. Frustata (“fior.). Sferzata. Scurtass la vitta. V. in Vitta.
Scuriadée. Frustajo(“fior.).Chi fa le fruste. Scurtàa. Scorciato. Accorciato. Raccorcio.
Scuriadéra. . . . La moglie del frustajo, Scurtàda. Scortamento. Scorciamento. Ac
o Donna che ha bottega di frustajo. corciamento. Accorciatura. Raccorcia
Scuriadin. Frustino ? mento. Abbreviamento.
Scuriadònna. Frustone. Accr. di Frusta. Scurtadìnna. Diminut. di Scurtàda. V.
Scuriàtt e Scoriée secondo il Var. Mil. Scurtatòri. Scorciatoia. Tragetto. Tra
Battuto. Scopatore. Disciplinante. Disci ghetto. Tragitto. Trafitto. Via più corta.
plinato. Flagellante. Scùs (Scusato). Voce usata nella frase
Scuriée. Voce usata nella frase Vess scus de ſà, de dì, e sim. In
Fà el boja scuriee o el boja e el tralasciare. Lasciare. Tralasciare. Far
scuriee. Esser l'asino. Esser aggravato senza. Non aver a fare – Abbiamo
di fatiche, durar fatiche da asino, ed altresì l'ital. Scusare per risparmiare
anche Far come il Podestà di Siniga checchessia servendo in sua vece,
glia, cioè comandare e far da sè. come vedesi in quel testo che dice:
Scurii. Oscurato – Incupito. Se l'uova dei pavoni alle galline si
Scurin. Scuriccio (Targ. Viag. IV, 44). pongano, scusa le madri dal covare;
Scurino(“tosc. – T. G.). Oscuretto? e che noi tradurremmo Se se mett-sott
Scuriss. Oscurarsi. ai gaijnni aeuv di pavonn, i pavonn
Scuritàa. Oscurità. lin scus de covaj lor.
Scuroeü. Sepolcro(*fior.). Quel sepolcro Scùsa. Scusa. Scusamento; e ant. Scusanza.
che si fa per le chiese nella settimana Scusata. Scusazione.
santa per figurare il tumulo di Gesù Fà scusa. Fare scusa.
Cristo. – Tenebre si dicono quando Ona strascia d'ona scusa. Una certa
nella stessa settimana per divota rap escusazioncella di niun valore.
presentazione alla fine dell'ufficio, Vess senza scusa. Essere inescusabile.
spenti i lumi, si batte con bacchette Essere indegno di scusa.
o altro sulle panche per far romore. Scùsa. Pretesto. Afferratoio. Scusa.
Scuroeiù. . . . . Chiesuola o Cappelletta Armà di scus. Mettere in campo o
sotterranea che vedesi in molte chiese in mezzo delle scuse. Ricorrere a mille
o sotto l'ara massima o sotto quella scuse. Allegare delle scuse.
largura che le sta dinanzi, in cui per Con la scusa de ... Sotto scusa di
lo più si conservano i corpi santi. . . . Con la scusa di . . .
Potrebbesi nominare Confessione se Chi vour coppà el sò can troeuva
contenente corpi santi di martiri. la scusa. V. in Càn.
Scuròtt. Oscuriccio. Scuretto. Buiccio. Scu Ciami o Domandi scusa. Chieggo
Scùrt. T. di Dis. Scorcio. (riccio. scusa. Mi vi scuso – Si usa anche ironic.
Scurtà. Scortare. Scorciare. Accorciare. Domà scus! Sono tutti pretesti.
Accortare. Raccortare. Raccorciare. Ab El gh'ha semper lì pronta la soa scusa.
breviare, e presso gli artisti Scorcire Egli ha più fasci che un altro ritortole.
e Scortire(“tosc. – T. G.). Ogni maa el vocur la soa scusa.V.Màa.
SCU ( 176 ) SEC
Ogni mort la vocur la sua scusa.... Scuscià e Parlà scù. v. a. del Var. Mit.
Sempre si suole allegare alcun motivo, Parlare schietto e proprio.
o vero o falso ch'e'sia,della morte altrui. Scuzón. v. a. del Var. Mil. Accorto. Inten
Tegni bon ona scusa. Accettare o Sdegnà. Sdegnare. (dente.
Ricevere o Ammettere una scusa. Sdentàa. Sdentato. - Chi per essere sden
Tirà-sù discus. Pretestare. Scusarsi. tato appena si sente parlare e sembra
Allegare scuse. che sibili dicesi Biòscio.
Vess pien de scus. Aver più fasci Sderlà dicono alcuni per Derlà. V.
che altri ritortole. Essere il Pretesta. Sdùgg. v. cont. dell'Alto Mil. Urto che
Scùsa. T. delle Scuole.... Biglietto scritto ti sduce o deduce di luogo.
dai parenti con cui lo scolare rende Se. Se,
ragione alla scuola del motivo per cui El se e el ma hin el patrimoni
ne fu per alcun tempo assente. Portà la di mincion. Chi la guarda in ogni
scusa.... Portare il biglietto di scusa. piuma non fa mai il letto. Il soverchio
Scusà. Scusare. Escusare. Scagionare. dubitare non lascia mai bene operare.
Imbrojassin del scusass. Intrefolarsi Ma se l'è inutel! Ma se non serve!
(Sacch. Nov. 199). ("tosc. – T. G.).
Vess giust come a dì scusémm. Non Se anca. Pognamo pure che Pogna
se ne far nulla. Dare in nulla o in mo caso che. Quand'anche.
nonnulla. L'è come di scusémm. Non Sc de nò. Altrimenti. Se nò. Se non.
ne sarà nulla. Non se ne farà nulla. Se non che. Se de nò tiri. Se non, tiro.
Scusà. Scusare. Essere una cosa suſſi Se non alter. Se non altro(*tosc. –
cientemente idonea per checchessia; T. G). Non foss'altro.
ed anche Poter servire ad un fine in Se. Se. Caso che – Se se se; se mia
mancanza di ciò che è il suo vero caso. mader l'era mè pader mi sera minga
Iloo scusaa..... Cioè ho mangiato chi. Oh s'e' cadessino i cieli! (Ambra
quanto basta per potere ſar senza Bern. I, 2). Se il nonno non moriva ei
d'un vero desinare. sarebbe vivo. Se il ciel rovinasse, si pi
Scusà compaa. Farsi o Esser compare. glierebbon tanti uccelli(Monos. 1o 1) – Au
Scusà-là. . . . El pò scusà-là o El cas que Lucas n'etit qu'un aeil, sa fem
ſaroo scusà-là annò on poo. Può tirare me aurait épouse un borgne dicono i Fr.
innanzi o Può servire anco un po'. Sè! Eh ! Specie d'esclamazione.
Varrommcne ancora dell'altro. Se usasi anche a questo modo: Se l'è
Scusà-là. Campacchiare. mai grand, Se l'è mai bell, Se l'è
Scusà per el buffon. Servir per zim mai bon e simili. Oh come grande,
bello. Scusar zimbello. come bello, come buono ch'egli è.
Scusà per vun. Scusare uno(Borgh. Sè. pron Sè. Fà causa de sè. Far da sè
Don. cost. Ill, 1). – Esser cosa a parte.
Scusà o Scusà senza o Scusà inscì o Mett Se pronome. Ci. Per es. Se vedem. Ci
a nomm scusà inscì. Far senza. Far vediamo. Se vedaremm. Ci vedremo.
senza di una cosa. Far senza di chec Se. Si. Per es. Se vedche. Si vede che.
chessia. Passarsi per forza di checches Seàtega e Scàtica. Sciàtica.
sia. Appiccar la voglia all'arpione. Pas Sebastiàn Sebastiano. Bastiano. Nome pr.
sarsi d'una cosa. A san Sebastian dò or in man. V.
Sonna mezzai; chi ha disnaa scusa in Ora e in Luzia.
inscì. . . . . Motto scherz., che si usa A san Sebastian la vioeula in man
al sonare di mezzodì, il quale prova o vero San Sebastian el porta la viceula
che ne tempi andati anche in città il in nran..... Prov. de nostri colligiani
popolo soleva desinare fra le 11 ore e ai quali in sullo scorcio di gennajo co
le 12, come fanno tuttavia i campa mincia a farsi vedere qualche fiore.
Scusàa. Escuso. Scusato. (gnuoli. Sebastianòn. . . . . Pittor buflone.
Scusàlbil. Mezzano. Discreto. Sècca. Zecca. Insetto in ſesto ai majali.
Scusattà e Scusattà là. Essere comporte Sècca. Ad. di Mèssa, Quadèrna, Quin
vole. Non csscrc il peggio andare tinna, Toss, ecc. V.
r

SEC ( 177 ) SEC


Seccà. Seccare(neutro-Crcse. Agr. VI, 12o). Sècch che i cont. dicono Sicch. Secco.
Fà seccà i fonsg, i figh, i veggitt Mollaghen quatter secch come mi
e sim. Seccare fichi, funghi, pesche e scioeur. V. in Quatter.
sim. – Tali robe così seccate diconsi Per martin secch. V. in Pér.
collettivamente Seccumi. Pientà a onor de san Benedett, se
L'è robba che secca e che va-via. nol tegnarà verd el tegnarà secch....
E cosa naturale e che passa via tosto Si dice per ischerzo nel fare qualche
(Varc. Suoc. IV, 2). piantagione del cui buon esito non si
Secca. Seccare. Nojare. Importunare. abbia molta speranza.
Seccà i mincion. V. in Minción. Secch come on ciod. Secco come
Seccàa. Secco. Seccato – Importunato. un chiodo (Gher. Voc. cit. il Fortig.).
Seccaball che anche dicesi Secca perděe, Sèche comme bresil o comme une al
Seccastrivàj, Seccaminción, Seccàda, lumette dicono i Francesi.
Seccapippa, Seccacoeür. Una lima(“tosc. Secch de focura ma verd de dent.
– Tom. G.). Cauterio(ivi). Frangicipola Perdesecco(Soder. Colt. Vit. 45).
(Nelli Ser. al for. II, 6). Succhiello Sècch. Ad. di Bescòtt, Mùr, Tèrno, Tir. V.
(“tosc. – T. G.). Seccatura(id.). Secca Secchin. Secchino. Seccherellino(“tosc. –
fistole. Seccaggine. Rompicapo. Secca T. G.). Secchereccio. Secchericcio. Si
tore. Mignatta. Zecca. Mosca culaja. usa anche in f di sust. per es.
Increscioso. Importuno. Appiccaticcio. Secchitt de la polenta.... I secche
Seccacoeür. V. Seccabàll. relli di pulenda onde rimane incro
Seccada. Seccaggine, Seccheria; e bass. stato il pajuolo; diversi dai Lasagn. V.
col Pan. (Poet. II, xxiv) Seccagnata. Secchitt de pan. Seccherelli o Sec
Seccada de ball. Fradiciume (Firenz. cherellini di pane(“tosc. – T. G.).
Luc. 1, 2). Seccata (T. G.). Secèss (Per). Per secesso.
Seccàda. Lo stesso che Seccabàll. V. Sècol che pronunciamo Sèccol. Secolo.
Seccadór per Seccavò. V. L'è on secol che no se vedem. È
Seccador. Seccatore. Seccatura (T. G.). un secolo che non ci vediamo.
Seccadéra. Seccatrice. Vess al secol o al mond. Essere o
Seccadùra. Seccaggine. Importunità. Stare al secolo. Non si far religioso.
Seccaminción. V. Seccabàll. Vess indree on secol. Esser aldie
Seccànt. Seccante. Seccagginoso. tro o indreto cento usanze(Nicc. Mart.
Secca perdée e Seccapippa. V. Seccaball. Lett. 4o retro). Essere addreto sette
Seccarèlla. V. Zaccarèlla. usanze. Una volta le sette usanze du
Seccass. Nojarsi. ravano un secolo, oggidì un mese.
Seccastrivaj. V. Seccabàll. Secolar. Secolare. Che vive al secolo.
Seccavò o vero Seccadór. Metato. Secca Secóndom lunam o Secondoin Birgom.
tojo. Quella camera in cui si fanno A quarti di luna. A capriccio. Secondo
prosciugare le castagne. A metà del che la gli frulla.
l'altezza viene divisa in due stanzini: Secrestia. oagrestia. Sacrestia.
in mezzo allo stanzino inferiore tiensi Entrà in secrestia. Entrare in sa
il fuoco, nel superiore (detto con pro grestia. Considerare la cosa in sagre
prio nome toscano Canniccio perchè stia. Far giudizio di checchessia atte
ha il pavimento formato da quantità mendosi ai soli dettami del cattolici
di canne rotonde o quadrate, dispo smo. E a rovescio Esaminare una cosa
ste alquanto rade, che si dicono Ca sfuori di sagrestia, Scostarsi a un biso
selle) stanno sparse le castagne per gno da que dettami, e giudicarne se
modo che non cadano e possano ri condo la sola ragione umana. Le frasi
cevere il calore che dal di sotto le italiane che ho addotte sono del Vas.
investe – I nomi di Metalaccio e Me Vit. I, I 1, e del Monti Prop. 1, 11, i 14.
tatello dati ad alcuni paesi nella Valle Secrestia di mess.... Nel nostro Duo
del Cardoso in Toscana provano che mo chiamasi così la Sagrestia aquilonare
nella lingua parlata si hanno anche Secretari. Segretario. Secretario. - All'accr.
tali dispreg. e dimin. di Metato. Segretarione (Alleg. p. 129).
Irol. II .
SEC (178) SED
secretari aulich. Segretario aulico – de go Secrètt.s. f.pl.LeSegrete. Quelle parti della
verno. S. di governo – de Stat. S. di Stato messa che il sacerdote dice sotto voce.
– di ordin. S. degli ordini – general. S. ge Secrètt. add. Segreto. Secreto.
nerale – onorari. S onorario - particolar. In secrett. Alla segreta o secreta.
S. privato. (biin. Secretamente. Di o Al o In secreto.
secretari de la sabbia o del sabbiin. V. Sab
Segreto. Parlà in secrette a la longa.
Secretari. ſig. Segretario(Salv. Granc. I, 2). Essere in ragionamenti serrati.
Quegli cui confidiamo i nostri segreti. Secrett comè. Segreto quanto il pesce
Secretària. Segretessa. Segretaria. Donna (Barg. Intr. Pellegr. III, 7) Secretis
cui si confidano i propri segreti. simo. Segretissimo.
Secretaria o Secrettaria. Segreteria. Stà secrett. Andare secreta o segreta
Secretèr. Segreteria(Giorn. Georg. XVI, una cosa. Te me promettet de stà se
259). Mobile entro cui si conservano crett? Prometti d'essermi segreto?
le scritture, i danari, ecc. Tra i mo Vess secrett come el tron. Tenere i
bili è, insieme col Trumò, più che segreti come il paniere o il vaglio l'ac
anfibio essendo stipo, armadietto, cas gita. Essere segreto come un dado. Non
settone a chiusini e scrivania tutt'in saper tenere il segreto – Secret com
un tempo. È quadrilungo e alto più me un coup de canon dicono i Francesi.
che un metro e mezzo, e della sua ri Secrètta. T. de Fab. d'Org. Secreta a
balta si fa tavolino per iscrivere – vento? Congegno di valvole motrici
Il Diz. ha Segretaria per ripostiglio, e delle canne che si pone in una parte
Segreteria per cassetta da scritture. di faccia del somiere ricoperto da
Secretèzza. Segretezza. (greto. un'assicina detta fra noi Portella.
Secrètt. s. m. Segreto. Secreto; cont. Sa Secrettà. T. de Cappellai. . . . Conciare
El secrett del comun. Il segreto delle le pelli di lepre alla prima, cioè fre
sette comari. – Fann on secrett. 7 ener garne e rifregarne il pelo colla concia
segreto. Farne un arcano. – Secrett che d'uso per disporle al lavoro de'cap
fa per el barbee. Lo stesso che Pez pelli. Anche i Fr. dicono Secréterle poil.
zoeu che fa per el pattee. V. in Pattée. Secrettamént. Segretamente. Secretamente.
Verament! coss'eel? on secrett de Secretaria. Segreteria.
Stat? Che vuoi tu tener segreti! Secrista. s. m. Sagrestano – I diz. re
Secrètt. s. m. Segreto(Giorn. comm. ſir.) gistrano Sagrista nel solo significato
Nelle arti ſabbrili dicesi così ogni In speciale di Sagrestano della Cappella
g gno o Congegno il quale divieti a pontificia.
chi nol sa l'uso di serrami o sim. Secrista. s. f. Sagrestana (fra monache).
Saradura contel secrett. Toppa col Secudi e Succudi. Scuotere, e ant. Scos
sare o Batassare. Dal lat. Secutere o
segreto. Toppa in cui sia tale congegno
il quale divieti l'aprirne il serrame col dallo spag. Sacudir, o dal romanzo
la chiave a chi non sa per quale modo Sacculer.
ne debba usare –... anche il Piastrino Secudida. Scossa. Scotimento – V. an
esterno che tura la feritoia del serrame. Secudóm. ;che Scòssa.
Sccrètt. s. m. Chiusino. Ripostiglio se Séd. Sete. V. Sét.
Séda. Seta. Filo che si trae dai bozzoli dei
greto. Nome generico di tutti quegli
stipetti, que'ripostigli, que cassettini bachi da seta – Della seta si fanno

che si allogano nelle scrivanie, nei aspate o scagni, faldelle, traſusole,


canterani, nelle carrozze, ecc. per matasse e matassine per poscia met
modo che non sia facile avvedersi terla in commercio – La lavoratura ,
della loro esistenza, e perciò tornino e preparazione della seta si dice Se
atti a custodirvi danari, scritture od tificio – La seta si specifica con ogni
altri oggetti che si brami sottrarre al Stl0 aCCeSS01'10 In

l'altrui rapacità o curiosità. In del Bava. Filaccia. Seta filacciosa(Gior. Georg.


cumò gh'era i sò secrett. Il canterano XIII, 132 ). Primo sfilacciamento(ivi 134). Fi
aveva i chiusini. laccio (Voc. Sicil. in Capicciola ). Quelle po
che braccia di filo serico dozzinale e senza
Secrètt. Segreto. Ricetta segreta.
SED ( 179 ) SED
vnerbo che si traggono dopo la pelatura(pe Spelaia. Pelatura(Gior. Georg. XIII, 1 32).
laja) e avanti il primo filo perfetto del boz Quella prima lanuggine in cui s'inviluppa il
zolo, e le quali buttansi nella sinighella(strusa) baco da seta per fare il bozzolo, le prime
o dei quali si fa legaccia(bander) alle matasse. fila del tessuto del bozzoli.

Falòppa. . . . Seta che si trae dalle falloppe. Strazza. Sbrocco. Sbroccatura. Quella specie
di Rifiuto che si ha dalla seta nello sbroc
Fil bon. Bava (Gior. Georg. XIII, 132 ). Il
filo di seta perfetta, il cui principio dicesi carla, cioè nel ripulirla da ogni sbrocco o su
Capo di bava (ivi). diciume appiccatovisi nella trattura; il che si
Firisell de galetta real. Filaticcio di bozzoli fa nel cavarla del guindolo così nel fa-sù i coo
di seme, o di bozzoli sfarfallati. Fiore. come nel dipanarla ecc. ecc. Anche i Francesi
la dicono Estrasse o Cardasse.
Firisell de schiscett o Segondin. Filaticcio
Strazza . . . . . diciamo anche la seta tratta
di palla. Seta che si cava da bozzoli incompiuti
o difettosi. da una stoffa serica stata sfilacciata e pettinata
Firisell gross o de terza e quarta nan. V. per farne ovatta o simili.
Strusa o Stroeusa. Rimondatura di bozzoli
più sotto Roccadin.
Manetta. Manetta. Quell'ultima grossa pe . (Magal. Let scient.). Sbavatura. Bavella. Quel
latura che si cava dal bozzolo prima di tirarlo. filo che la trattora leva col granatino dai
Pettenuzz. V, più sotto Roccadin. bozzoli posti nella caldaja prima che rav
Recott. Bozzolacci(Gior. Georg. del 1838, viato il capo ne tragga la vera seta.
pag. 54 e segg.). Strusa grassa. Sinighella bozzoluta (Gior
Roccadin o Pettenuzz o Firisell gross o de Georg. XII1, 135). Gruppi di filaccia di seta
terza e quarta man o Terzirocù. Sinighella. commista con pezzuoli di bozzolo.
Sirighella. La seta infima che si trae dai ba Terzirceu. V. più sopra Roccadin.
cacci – Vi sono le Sin ghelle a stiacciata, le Tortiglia. Seta da impuntire.
Sinighelle a coda, e le Sinighelle a nastro. - Assortì la seda. . . . . Preparar le
Seda cativa o Ris e fasteu. Capitone. Seta sete ben assortite pei diversi lavori
di filo diseguale. ne quali si hanno da usare.
Seda cruda. Sera cruda.
Seda de cusì. Setino(“fior. – Gior. Geor. xvi,
Binà la seda. Addoppiar la seta.
243). Frisetto (voce veneziana). Seta da cucire. Unire due fili di seta già tratta in uno.
Seda de galetton. Doppi di seta. Seta soda. Cavà seda per Torg la seda. V. sotto.
Terzanella. Seta soda di doppi. Seta di doppi Cavà seda per Filà seda. V.
(Tar. fir). La seta forte che si trae dai boz Dagh el zoſfregh a la seda. Solfo
zoli doppi (dobbion ). rare la seta.
Seda d'oggi eu. Seta da impunture(Redi Os Fà andà su l'aspa la seda. Inaspa
serv. ana'. verri, p. 24). re o Annaspare la seta.
Seda fatta...... Seta poco torta. Fà-giò seda, ed anche assolutamente
Seda ferrada. . . . . Filo di metallo qualun
Fà-giò. Incannare. Accannellare. Av
que rivestito di seta attorcigliatavi dattorno.
Seda filatoiada.... Seta stata lavorata al fila. volgere la seta sui cannoni o rocchetti
– E altresì Stracannare o Trascanna
toio; dicesi per opposizione a quella greggia.
Seda fossa. Catarzo. Scatarzo. Seta che non re. Trasportare in parti eguali sovra
si può nè filare nè torcere. un determinato numero di rocchetti
Seda gropporosa. Seta broccosa. la seta che rimane sovra alcuni di
Seda in organzin. Seta di orsoio (Tar. fir.). essi – Al sost. Stracannatura.
Orsojo. Organzino. Seta soda stata torta due Fà la tòrta. Parla torta(Gior.agr. II,
volte al filatoio, la quale serve per ordire. 295). Dar la tòrta al filo all'uscir
Seda in pel. Pelo. Specie di orsoio che è
trama assai torta.
de bozzoli (Giorn. agr. XIII, 5o4).
Torcere le bave di seta nel trarle.
Seda in trama o Seda trama. Seta in trama
Fà seda. Trarre la seta dai bozzoli.
(Tar. fir.). Trama. Seta cruda che serve per
Filà seda. Tirare o Trarre la seta.
tessere ed anche per ricamare.
Seda rizza. . . . . Seta troppo torta. Filà de tre, de quatter galett. Tirar
Seda sgresgia. Seta greggia. Quella non an la seta a tre, quattro bave. Filà de
cora lavorata nel filatoio. cinqu noeuv e vunna frusta. Tirar la
Seda torta. Vergola. Seta addoppiata e torta. seta a croce a cinque bave e una pel
Seda... Seta indrappata(lavorata per i drappi). le (Gior. Georg. XV, 295-294).
Seta telara per telai (Gior. Geor. XVI, 13o).
Immazzettà la seda.... Ammazzare
Segondin. Codetta ? (“tosc.). La peninfima
qualità di filaticcio (frisell).
le matassine di seta per imballarla.
SED ( 18o ) SED
Incannà la seda. Incannare la seta. Il Sedàzz. Staccio. Specie di vaglio fine
Fare i cannoni. in cui è un panno simile alla stami
Indevenà la seda.Scannellare. V.Binà. gna e fatto di crini di cavallo, che
Mercant de seda. Setajuolo. serve per cernitoio. Noi abbiamo a
Mondà seda. . . . Ripulire la seta comune cogli Spagnuoli e coi sardi
da residui di filo uscenti da capi rat le voci sedazz, Sedazzà, ecc.
taccatisi nel torcerla. Passaa per i sett cribbi o per i sett
Provinà la seda..... Passare la seta sedazz. V, in Cribbi.
al provino per ben valutarne il tiglio. Sedazz cont i sò tamborin. Staccio
Quattà de seda. Insetare. a tamburlano – Sedazz del brocud.
Scovinà o Tirà-sù la strusa. Pescare Passabrodo(Cuoco macer. p. 79).
(Giorn. Georg. XIII, 152). Raccogliere | Sedàzz. gergo. Il Sedere. V. Cùu.
col granatino alla caldaia la lanuggine | Sedazzà. Stacciare. Tamigiare. Separare
in cui è inviluppato il bozzolo. collo staccio il fine dal grosso.
Snervà la seda. Sbacare. Snervare il Sedazzàda. Stacciata. Quella quantità di
(Giorn. Georg. XIII, 155). Levar trop checchessia che si mette in una sola
pa bava (fil bon) alla seta colla cottura. volta nello staccio.
Stoff de seda. Seterie. Sedazzàda. Stacciata? L'atto di stacciare.
Trà seda. Trarre la seta(Gior. Georg. Dà ona sedazzada. Stacciare.
XIII, 154). Cavar la seta dai bozzoli Sedazzadùra. Stacciatura.
alla caldaja – E dai Toscani dicesi | Sedazzée. Stacciajo. Chi fa e vende stacci.
Trarre alla calabrese (ivi p. 156) il Sedazzin. Staccino(*tosc. – T. G.). Se
cavarla con meno purezza, e Trarre tacciuolo. Staccetto. Stacciuolo.
alla fossombrona(ivi) il cavarla più Sedazzin de colà. Cola.
netta come usano a Fossombrone. Sedazzon. . . . . Grande staccio.
Torg la seda. Accavigliare la seta. | Sedée. . .. . Ne'basti è il posatoio; l'E-
Torcere la seta alla caviglia. Avvol chelette du bat dei Francesi.
gere la seta sul cavigliatoio per farle | Se de nò. Altrimenti. Se non che – Ven,
prendere maggior lucentezza. se de nò te mandi a toeü. Vieni vie
- Veggansi altresì per rispetto a que ni, se non che mando a prenderti(Caro
sto principalissimo fonte della nostra Let. I, 127). O vieni, o io mando a
ricchezza nazionale le voci Cavalér, levarti. Vieni, o mando per te – V. Sé.
Cóo, Filànda, Galètta, Molin de seda, i Sedentari. Sedentario.
Morón, ecc. – Moltissime altre cose Guardi sedentàri e anche assolut.
potrei quì dire intorno alle parti, agli I Sedentari, On Sedentàri. . . . . Gli
strumenti, agli operatori, alle opera Stationarii Milites dei Latini.
zioni della bigattiera, della filanda Lavoreri sedentari. . . . . Lavoro
e del filatoio; ma il raffronto eco che porta sizio, che si fa sedendo.
nomico della presente edizione mi con- l Sedentaria. Ad. di Vitta. V.
siglia a sopprimere gran parte di ciò i Sedér. T. de Carrozzai. Sedere. (si divide
che io aveva in proposito allestito. in Piazz. Luoghi.) Quell'asse d'un cas
Séda. Seta per Drappi di seta. Vestida sino da carrozza ricoperta da uno o
in seda. Abbigliata in seta. più cuscini, e con coperta cadente
Séda Fibra. Filo. Tiglio del lino. (patta), sulla quale seggono quelli che
Lin fort de sed. Lino di buon tiglio. vi stanno dentro. Nelle carrozze a
Lin longh de sed. Lino di filo lungo. due luoghi è unica, in quelle a quat
Séda d'India. Lino o Seta d' India. Pelu tro, bina: in quelle a più, multipla.
ria de frutti dell'Asclepias fruticosaL. È retta da due banchette. Consta di
Sedàgn. iT. de Pesc. Lenza. Complesso di Cassett.... Le cassette interne che
Sedàgna. setole annodate insieme alle sono base ai sederi nelle carrozze e
quali si applica l'amo per pigliare i pesci giovano come ripostigli. Hanno
Sedàgna. Ad. di Càrta. V. Antinna o Coverc. Coperchio? = As. Ban
Sedàn. Al. di Pànn. V. delline? = Lenguetta. Cojetto? = Sa
Sedarinna. Aal. di Càrta. f . radura. Tolpa = Telar. Telajo?
SED . ( 181 ) SEC.
Cossin. Cuscini da levare e porre. Sedà. Sedurre. Seducere. -

Cuscini che ricoprono le cassette, Sedutta. Tornata. Sessione, e alla fr. Se


sono impuntiti e per lo più infioccati di duta(“tosc. – T. G.) d'accademie, ecc.
scatarzo o seta floscia. Si specificano in Fà sedutta. Far sessione.
Dessoravia. ... = List.... = Fond o Cuu. Portà in sedutta. Far sessione di
. . . . - Nervettin sott. . . . - Cadenin dessora. checchessia.
Sedéra. Trattrice(Gior. Georg. XIII, 15o – Vessegh sedutta. Esservi sessione.
Gior. Agr. V, 227). Setajuola. Maestra Vess in sedutta. Essere in sessione.
di trarre seta al fornello delle filande. Sedùtta. T. di G. . . Tutto quel tratto
Sèdes. Sedici. non interrotto di tempo in cui alcuno
Quell di sedes. Sedicesimo. Sedècimo. segga a tavolino venale da giuoco.
Sestodecimo. Decinosesto. Pagà la sedutta. . . . . Pagare un
Quij sedes de l'ann passaa... La tanto al padrone d'un tavolino venale
storiella del musico, debitore delle da giuoco per quel tempo che vi se
sedici lire al contadino che gliele rin demmo giocando.
facciava sentendolo cantare il Quise Sée, Sét, ecc. uscite del verbo Vèss. V.
des ad derteram ecc., è notoria. Noi Segadór, Ad. di Giùgn. V. in Vöst.
mettiamo in campo il dettato se vo Seganda che anche dicesi Medànda o Se
gliamo accennar alcuno per indebitato. garia. Tagliatura delle messi(“tosc. –
Sèdes gergo per Cùu. V. T. G). Tempo di messura (V. Cr. in
Sédia per Seggiola noi usiamo soltanto Falciuola). Mietitura. Segatura. Il tem
in Sedia chiusa. . . . . Quella seggiola po del segare – L'opera del segare.
nelle platee dei nostri teatri il cui Andà in seganda. Andar a segare.
sedere mobile è fermo a chiave sul Salvà el vin per la seganda o per la
dossale allorchè non vi sede chi ne medanda. Serbare il vino alla segatura.
ha il possesso. Di questa specie di Segarìa. V. Segànda.
seggiole parla il Parini(Op. III, 17o) Seggée. Portasecchie? Ciocco o Asse o
dicendo che la Satira Sgabellotto su quali le famiglie con
Ben ride dello sparmio lungo e grave tadinesche, spec.º quelle della Brian
De la moglier del Gisca reſajuolo za, collocano le secchie piene d'acqua.
Sol per comprar d'un seggiolin la chiave. Saltà-sù sul seggee. Dettato equiva
Sédia. Calesso. Specie di vettura da lente al Saltà-giò de pollee. V. in Pollée.
persone, a due ruote, il cui cassino Saltà-giò del seggee. . . . . Nella
(scocca) giace su due lunghe stanghe campagna, e specialmente nell'Alto
le quali brandiscono posate sulla grop Milanese dicesi della ragazza d'una
pa di un cavallo – L'Alb. enc. regi casa che immediatamente tien dietro
stra anche Sedia come voce dell'uso per ragion d'età a una giovanetta
per qualunque legno da viaggiare. maggiore promessa sposa allorchè, per
Sediàtt. Calessante (Giorn. Agr. VII, 17o). gli sponsali di questa, entra ella in
Sedicei e Sediolin. Calessetto. Calessino. suo luogo, e sta in carriera da ma
Sediòtt . . . . Calessaccio. | rito. Il rispetto all'anzianità rigoro
Sédol. Setole. Crepacci. Scoppiature o samente osservato nelle famiglie cam
fessure che si producono nelle mani, pagnuole anche nei riguardi spose
nelle labbra, nelle palpebre, e spe recci dà vita a questo dettato, come
cialmente ne capezzoli delle poppe. anche perchè quando le fanciulle tro
Andà tutta sedol. Insetolire(Zanob. Diz.). vansi a questo stadio della loro vita
Sédol. Setole. Sorta di malore che viene lasciano di cacciar i pulcini pe campi e
nei piedi de cavalli. pensano ad attigner acqua colle secchie
Sédola. Setola. Propriamente quel pelo Seggèll. Secchiello. (ai fontini.
sodo e irto che ha sul filo della schiena Seggèll. Cantinetta. Cantimplora. Vaso
il porco, e si trasporta anche ad ogni nel quale si pongono le bocce del vino
altro simil pelo come il crine cavallino. per rinfrescarle con ghiaccio dattorno.
Sedolètt. Lo stesso che Sédol nei caval Seggèlla...Sp. di secchiuolo che va sommi
Sedótt. Sedotto. (li, V. nistrando acqua alla cote dell'arrotino.
SEC, ( 182 ) SEG
seggètta. Cantero. Predella.Seggetta. Sella. latte che deve servire alla fabbrica
Sp. di sedia per uso d'andar del corpo. zione del cacio lodigiano.
Il vaso ch'è in essa dicesi Pitale. Sèggia. . . . . Nome di quelle due carte
Seggètta. gerg. Cappellaccio sfondato. nel giuoco di cucù figurato nelle quali
Seggettinna. Predellina? è dipinta la secchia.
Seggévera. . . . . Campana che si suona Sèggia. Secchiata. Quanto tiene una sec
di quaresima nella nostra metropoli chia – Al dim. Secchiatina.
tana, ed è il tocco di compieta. È così Sèggia. Bardassa. V. Seggion fig.
detto perchè a tale ora i manovali Seggiàda. Secchiata. Un secchio.
della Fabbrica raccolgono e lavano Seggin o Sèggia de molg. Secchio. Vaso
le secchie per andarsene a casa. conico di legno, capace d'un sesto
Sèggia. Secchia. Secchio, e dottr. Idria. di brenta, stretto di fondo più che di
Vaso cupo a doghe di legno per uso bocca, nel quale si raccoglie il latte
di attignere e serbare acqua. Quando che si trae dalle vacche.
è di rame si chiama da noi Sidèlla. V. Seggiòn. Secchione. Gran secchio.
– Anche i Bigonciuoli sono specie Seggion di pagn..... Mastellone del
di secchie – Le sue parti sono bucato. – Cavall del seggion. ... Sp. di
Dovett. Dogherelle - Cuu. Fondo = Orecc. capra, sorretta da tre peducci e alta
Orecchie - Manegh. Manico con orecchio e poco più di mezzo metro, sulla quale
campanella e Sere. Cerchi. (dèlla. le donne di campagna posano il ma
Barattà la sidella in la seggia. V. Si stellone del bucato per aver agio a
Dà on pè in la seggia. Abbassar sottrarne l'acqua per la cannella se
visiera(Macchiav. Op. IX, 156). Man condo che loro occorre. -

dar giù la buffa o Mandare al palio Seggiòn per Tinòn. V.


checchessia. Non usar più riguardi, Seggiòn.... Il Secchione de fabbricatori
mandar al diavolo ogni convenienza. di cacio lodigiano è un mastellone alto
Dà on pè in la seggia a l'onor, al 65 centimetri, del diametro di 7o cen
mond e sim. Dar un addio all'onore, timetri, e capace di circa due brente,
al mondo. Mandare in bando l'ono in cui si trasportano da luogo a luo
re. Dare de calci al mondo(Ces. Cr.). go del cason il latte ed il siero.
Lassà-giò la seggia. Calar la sec Seggiòn fig. che anche dicesi Sèggia. Bar
chia. Mandar la secchia nel pozzo - ſig. dassa. Bagascione. Cinedo. Zanzero.
Sgocciolare il barletto o l'orciuolo. Sver Seggion per Caviggion o Fortunin. V.
tare. Sborrare. Schiodare. Sgorgare. Con Seggionée. Mastella jo(“tosc) Bottajo. Que
fessare il cacio. Ridire quanto si è gli che fa o racconcia le botti, i tini,
detto e fatto a chi ce ne domanda. i secchioni, le bigonce e simili.
Portà la seggia. fig. Portare il cor Seggionèll. . . . . Nome dato a capric
bellino. Fare il manovale (maguttell). cio dagli allievi della nostra Accad"
Roeuda a segg. V. in Roeüda. alla terza lezione del disegno d'ornato.
Segg di pomper. Bugliuoli. Secchie Seggionèll intajaa. . . . . . Nome della
di cuoio per uso di contener l'acqua da quinta lezione di detto disegno.
gettar sul fuoco in occasion d'incendi. Seggionéra. . . . La moglie del bottaio
Seggia de molg. V. Seggin. (ciuolo. o la Donna che ha bottega di bottajo.
Seggia di magutt. Bigoncia. Bigon Seggionin. Secchiello. Il Cuvier de Fr.
Vegni-giò l'acqua a secc. Piovere a Seggiònna. Bagasciona.
mazza stanga(Fag. Rime I, 161), a sec Seggionòn. Accr. di Seggiòn ne vari suoi
chie, a flagello, a bigonce, a ciel dirotto. Seggionscèll. Secchiello. (sig.
Sèggia. Secchio. In alcune parti del Mila Ségher (la). V. Ségra.
nese è misura summultipla della bren Seghèzz. Falce. Ferro da segar l'erba.
ta, cioè la sua sesta parte. V. Minna. Manegh. Manico = Strada..... = Ram

Sèggia. Secchio. Mastello accampanato il sinus falcis de Latini.


capace di un terzo di brenta, e se Seghezz de biava. Segolo. V. Messóra.
gnato colle suddivisioni dodicesime di – d'erba... Breve segolo da segar erba
brenta. Se ne fa uso per misurare il Azzal de seghezz. V, in Azzàl.
SEG ( 183 ) SEG

Seghèzz.T. d'Agr.Segone. Pennato. Segolo. Sègn. . . . . Nastro cucito nel capitello


Falce. Strumento di ferro adunco e di testa de libri di mole ordinaria,
tagliente col quale si potano le viti e o raccomandato a un bruco ne'mes
gli alberi. – V. anche Podiroeù, Ram sali o altri libri voluminosi. Serve a
pin, Rampinètt, Rampinetton. segnare quella pagina d'un libro da
Seghezzà. Segare. Falciare. cui uno vuole rifarsi a leggere sì tosto
Seghezzàda. . . . . Colpo di segolo. che gli occorra. I Franc, lo chiamano
Seghezzin. Falciuola. Signet o Tourne-feuillet. – Il Volpi
Seghezzin. . . . . Mietitore, ſalciatore, accenna altre specie di segni o segnali
chi lavora col segolo(seghezz). che altri usa a tal uopo ne libri.
Seghezzùu. Falcato. Fatto a falce; ag Sègn. Bersaglio – Segno – Dai Lucchesi
giunto di qualunque cosa che abbia l'ho sentito dire Il Punto in bianco.
la figura di luna crescente, e fra noi Dà in del segn. ſig. Ferire o Toc
si usa, parlando di capponi o simili, care il segno. Dar nel segno. Imber
come aggiunto della coda quand'è ciare. Dar nel brocco. Imbroccare. Lo
rigogliosa e rivolta all'in su. stesso che Boggià giust. V.
Segill, Segillà, ecc. V. Sigill, Sigillà, ccc. Tirà a segn. Tirare al bersaglio. Trar
Ségla. V. Ségra. re o Tirare a segno. Drizzare in segno.
Sègn. Segno – Segnale – Talora Indizio. Sègn. T. dei Tessit. Passino. Quel segno
A segn che. A segno che, che fa l'orditora a ogni giro dell'or
Lassà el segn. Lasciare il segno co ditojo. Fra noi tira per solito cinque brac
me le lumache(Pan. Poet. II, xxv, 54). cia, e quattro di questi passini formano un
ruotolo(on cavezz) di tela.
Lasciar la traccia, le vestigie.
Lassagh el segn. Far le stringhe Sègn. . . . . Nel lavoro delle calze a
sulle spalle a uno – ed anche fig.... ſerri è misura convenzionale che no
O del mangiare o dei quattrini pren vera dieci giri di maglie (torna) o
dersi tanta parte che vi si vegga di cinque giri doppi(canettin); misura
stinta e grande diffalta. che verso i polpacci suol essere rap
Perd el segn, Trovà el segn, Vess presentata da un filo, di color diverso
a segn.... Nella lettura Perder d'oc da quello onde è fatta la calza, acca
chio, o Rinvenire, o Non perdere di vi valciato a una maglia ogni dieci giri.
sta quel punto ove si ha a continuarla. Sègn. Tocco. Quel sonar che fa la campa
Passà el segn. Eccedere. Trapassare ma per chiamar a messa, bened.º, ecc.
i limiti dell'onesto. Levà-sù al primm segn del Domm.
Per tal segn che. Per tal segnale Alzarsi assai per tempo, di buon mattino.
che(Fir. Trin. IV, 6). In prova di che. Sègn. La Bomba(Mon. Ved. II, 51). Cam
Podè battes e toeü-via el segno po franco (Magal. Let. scient.). Luogo
l'insegna. È quasi simile all'altro Net d'immunità nel giuoco del birri e la
tass la bocca. V. in Bócca. dri e in altri più giuochi fanciulleschi.
Portà el segn. Portarne il segno – Toccà segn. Toccar bomba.
Portarne stracciato il petto e i panni. Tornà a segn. ſig. Ritornare al segno
Restà per segn. Rimanere come per (Varchi Ercol. II,527).Tornare a bomba,
uno endice. Ritornare sulla callaja.
Segn de pobbia. Cattivo segno. Sègn (el). . . . . Privilegio concesso già
Segn di taj. Cicatrice – di varoeul. tempo fra noi agl'Impiegati regi il
Sègn. Micino. Tantino. (Bùtteri. quale consisteva nel non potere essi
Aveghen nanch on segn(che i Br. venir licenziati dalle case nelle quali
dicono on sister) de mangià insemma abitassero a pigione qualora pagassero
al pan. Non avere neppure un micino un congruo fitto, non recassero danni,
di companatico. Non ne aver cica, non e inabitassero da persone oneste. Il
ombra, punto, nulla. (cino. privilegio moveva da una ducale di
Dann nanca on segn. Non ne darmi Filippo Maria Visconti del 5 ottobre
Sègn. Pronostico. Segno. Presagio. Vess 1 444 conservatasi in vigore dai go
segn d'acqua. Pronosticare pioggia. verni successivi fino al 1796. Se ne
SEG ( 184 ) SEC
vegga notizia nelle Memoria ecc. del Vess a segn. Essere a bomba; e ſig.
Giulini(XII, 552). – In Toscana l'Uf Essere a tiro, a portata, ecc.
fizio del segno corrisponde in vece al Segnà. Segnare.
nostro Offizzi del boll di pes e misur. Segnà-foeura i fopp di vit o di mo
Sègn. Soprassegno. Soprassegnale. Marca. ron, on mur, on tavolaa e sim... De
Sègn. Crepunde. – Parlando di trovatelli terminare i termini di scavo delle for
diciamo Mettegh-dent el segn a on melle da gelsi, viti, ecc., i termini entro
bagaj. Metter le crepunde a un bam i quali debba sorgere un muro, ecc.
bino nelle fasce onde poterlo quando Segna. Segnare. Benedire.
che sia riconoscere, Segnà el temp. V. in Témp.
Sègn. Macchia. Livido. Lividore – Ros Segnàa. Segnato. Il Margue dei Fr.
sore. Rossoretto, Segnàa. Distinto.
Sègn de la santa cros. Segno della santa L'è segnaa. V. in Segnàto.
croce(Sacch. Nov.). Segno del cristiano. Segnaa a did. Segnato a dito.
Fà segn de cros. Far segno di croce. Segnàa. Segnato. Benedetto.
Fassen segn de cros. V. in Crós. Vess staa ben segnaa. Essersi se
Sègn. Insegna. Segn de speziee. V. in Spe gnato a buona mano. Te see staa ben
Llee,
segnaa. Tu ti sei segnato bene questa
Sègn(Fagh el). T. di Stamp. Fare segno. Ri mattina. Dicesi quando alcuno campa
piegare un foglio di carta ogni tante ma da disgrazie o incontra fortuna; e suc
mi per noverare la carta da stamparsi. cedendo il rovescio dicesi Tu ti sei
Sègn bianch. Calcino (volg. ital.). Malore segnato a mala mano. Te see staa ben
per cui il baco da seta indura come segnaa a toeiù quella miee. Io ti so dir
calce e ne assume il colore. È il Blanc che tu hai digiunato la vigilia di santa
dei Francesi, ed è mal mortale. Caterina a tdr la moglie che hai tolta.
Sègn negher... Malor mortale ne bachi Vess staa mal segnaa. Non s'essere
da seta che riconoscesi a certe mac segnato a buona mano(Assetta I, 7). Te
chie nericce che lor vengono in pelle. see staa mal segnaa. Tu ti segnasti ci

Sègn ross..... Malore ne bachi da seta mala mano. (viarje sim.


per cui il baco diventa rossaccio e in Segnàcol. Bruco. Segnale da messali, bre
tristisce, è la Brilure o la Rouge fr. Segnadùra. T. di St. Registro(così in Si
Sègn. Cenno. gnature nell'Alb. bass. forse in modo
Fà segn. Dare cenno. Accennare. ellittico per non dire segno del regi
Far cenno. Far segno. Dar segno. stro). Numero o lettera o asterisco che
Fà segn a vun. Accennare ad alcuno ponsi in fondo alla prima pagina di
(Nella ediz. che io posseggo e cito delle ciascun foglio di stampa ed anche alla
Vite de' SS. PP. I, 7 sta Accennare nona e ad altre per servir di norma
alcuno, ma certo con modo equivoco). ai legatori nel metter insieme i vari
Fà segn de nò o de sì. Accennar fogli di un volume – Registro chiama
di no o di sì. vano gli antichi il complesso di queste
Fà segn de tasè. P. in Tasè. lettere che solevano additare nell'ul
Fass segn. Accennarsi. tima pagina del libro.
Sègn. Punto determinato. Segnadùra. Firma. Segnadura del pas
Foeura de segn o Foeura de moeud. A saport. Risegna(Targ. Viag. IV, 3).
gran segno. Al sommo segno. Eccessiv.º Segnàl. Segnale. -

Mett a segn i pedinn. T. de Giuo Segnaroeüla. Segnatoio. Strumento di va


chi di scacchiera. Impostare i pezzi rie forme che serve per imprimere
sullo scacchiere. sulle materie che si adoperano qual
Passà el segn. Lo stesso che Passà che segno che dia norma nel lavorarle.
la stacchetta. V. in Stacchètta. Segnartella..... Arnese di legno, largo
Tirà a segn. Tirare a segno (Tass. 12 centimetri e lungo 5o, manicato e
Secch. III, 5o nota). Condurre a bene, colla base tutta a scanalature incrocic
a termine, a compimento, ed anche as chiate per islieco, di cui i lavoratori
solutamente Condurre. del cacio lodigiano si servono per
SEG ( 185 ) SEC
gremire le facce delle forme di quel compugnare per terze o seste o con
cacio allorchè le assodano colla scotta arpeggi il principale.
calda o col fuoco. Se ne può vedere Segónd mort. T. d'Orolog. Secondo. Mi
la forma nella tavola annessa al Ca nuto secondo. Minuto secondo vero.
seificio di Luigi Cattaneo. Segúnd viv, T. degli Or.... Minuto terzo.
Segnaroeùla. T. de' Burrai. . . . . Il ri Segónd. s. m. . . Padrino fra i duellanti.
gatoio dei pani di butirro. Segónd. avv. Secondo(*tosc.-T.G.). Modo
Segnàss. Segnarsi. ellittico equivalente a Secondo casi,
Savè nanca fa a segnass. Essere un secondo circostanze, secondo idec, ecc.
tronco. Non saper quanti piedi s'en Segond mi o Al mè cunt de mi.
trino in uno stivale. Secondo me(Varchi Suoc. IV, 5 – Caro
Segnass del stupor. Farsi il segno Apolog. 187). A senso mio(Sacc. Itin.
della santa croce per meraviglia(Sacch. II, 29). A mio avviso. A miei conti.
Nov. 147."). Segond lu, Segond lor. Appo lui. A
Segnatamént. Segnatamente. suo giudizio. A loro parere.
Segnàto usiamo soltanto nel modo Vun Segonda. Seconda.
di mila seguati. .. . . Persona che da Andà in segonda..... Propr. Rifarsi
natura ha nel corpo alcun grave di per la seconda volta dal medesimo piat
ſetto. Guerci, zoppi, nani, gobbi, oc to; riportare sul proprio piattello una
chitorti, ecc. sono segnati. seconda porzione d'una medesima vi
Vardet di mila seguati. Ogni mal vanda servita in sulla mensa. E così
credi di persona che sia da Dio segnata diciamo, se ghiotti di quella o dubi
(Assetta III, 5). Legno nodoso e torto tosi di meglio per dappoi, Andi in
convien che fumi(Buoni Prov. I1, 226). terza, in quarta, in quinta il rimangiar
Non fu mai guercio di malizia netto. ne per la terza, quarta, quinta volta.
Segnètt e Segnin. Segnetto. Segnuzzo. – Talvolta lo trasferiamo anche a de
Seguin. . . . . Nel lavoro delle calze a notare iterazioni d'altra specie.
mano è nome del Segn allorchè no Dormì de la segonda. Dormir la
vera meno di dieci giri di maglie. cenerina(“ tosc. – Tom. Sin.). Dicesi
Segónd. ad. num. ord. Secondo. – V. an della seconda muta dei bachi da seta.
che Segonda sig. 1.” La segonda de cambi. . . . Secon
da lettera di cambio.
De segonda man. Di seconda mano
(Pam.). (pari. La segonda de cambi. ſig. La se
Gh'è mai staa el segond. Non ebbe conda di cambio (Fag. (icisb. scons.
Giugà a prima e segouda. Lo stesso III, 5, Ciapo tutore I, 5). Frase che si
che Giugà al faraon. V. in Faraòn. usa per denotare una disgrazia, una
Segonda firma. T. di Lotto.... Quel percossa, una gridata iterata senza
socio o miuistro d'un botteghino (lot che quegli cui tocca abbia neppur
tiraeu) che ha facoltà assentita dai su tempo di riscuotersi dalla prima.
periori di firmar le polizze. Segónda che anche dicesi Segondinua.
Segonda mice. Seconda moglie(“tosc.) Secondina. Capoparto. Panno. Seconda;
Segoud fin. V. in Fin. e dott. Placenta. Nome delle membrane
Segond lett. Secondo letto. Seconde nelle quali sta involto il feto nell'utero.
nozze(*tosc. – T. G.). Segónda ... Così chiamasi quella tra le
Segond inari. Secondo marito(“tosc.). elassi d'un ginnasio che tiene il mezzo
Segond nodar. V. in Nodàr. fra la gramatica e l'umanità, e che
Segond part. . . . . Nome complessi alcuni dicono anche Umanità minore,
vo di que'Comici, Cantanti, iallerini e così pure quella Classe d'una Scuola
che disimpegnano le parti secondarie elementare che sta di mezzo fra la clas
della rappresentazione teatrale. se prima maggiore e la classe terza.
Segond. s. m.... Secondo tocco di campane. Segoulà. Secondare. Assecondare..Andare
Segond. s. m. T. Music. Secondo. alla voglia d'uno o alla seconda o
Fà de segond o Fà el segond. Fare alle seconde – Piaggiare. Andare alle
il secondo. Secondare (Diz. Mus.). Ac belle, a verso, a versi, a placebo –
I ſol. II . 2i
SEG ( 186 ) SEC,
Tenere il tenore o il fermo – liman Il contadino dell'A. Mil. dirige que
darsela o Rimettersela l'un l'altro. sto lagno alla segala perchè nel colle
Segondàri. Secondario – Secondario a... tardeggia il frutto che pure, a giu
(Dante Convito 124). dicarne dall'altezza, lascerebbe spe
Segondariamént. Secondariamente. rare più primaticcio.
Segondèll dicono alcuni per Rosgiorin. V. Segraa. Sagrato. Sacrato. Area esterna
Segondin. Guardiòlo(Ros. Sig. di Monza). attenente alle chiese che a tempi an
Custode in secondo delle carceri, vi dati dava salvigia, asilo, franchigia
cecarceriere, sottocarceriere. Corri a chi vi rifuggiva.
sponde al Guichetier de Francesi ed al La malba de segraa no la ſa nè
Turn-key ovvero Door-keeper degl'In ben nè maa. V. in Malba.

glesi – L'Alberti bass. traduce il Segretari, Segretèr, ecc. I . Secretàri, ecc.


Guichetier per Servitor del carceriere. Segri. Zigrino. Sagri. È la pelle ruvida e
Segondin. s. m. . . . La peninfima qua granulosa dei pesci cani, e nel sagri
lità di firisèll. V. più fine quella della liaia sephen.
Segondiuna per Segonda (placenta). V. Conciata e raſſinata serve per formar
Segondinna.... Quella semente da bachi buste, coperte di libri e simili.
da seta che si ha dall'accoppiatura di Segriggioedia. l Santoreggia domestica
farfalle già stanche e mal fecondate. Segriggioeura º o Erba acciuga o Erba
Produce spesso i bruchi (gattinn). acciugaja (Targ. Ist. in Satureja hor
Segondista. Secondano? Scolare che stu tensis). L'Alamanni la disse anche
dia umanità minore ne ginnasi, o poet alla latina Satureja. – Noi chia
Alunno della seconda classe element.“ miamo altresì comunemente per questo

Segondogènit. Secondogenito. nome la Satureja thymiſolia dei botan.


Segóndom, ecc. per Secondom. V. Segriggio tra salvadega. Coniella o Pe
Ségra che anche dicesi Ségla e Ségher. verella o Savoreggia o Santoreggia o

Segale, e coi Canti Carn, anche Se Erba acciuga o acciugaja (Targ. Ist.
gola. Specie di biada nota che è il in Satureja montana).
seme della Secale cereale L. Segrinà o Sagrinà. T. dei Cesellat. Gra
A san Barnabà segra e me in terra nire. Far la grana, dar la grana ai
lavori d'oreficeria.
va. A san Bernabà la falce al pra. A
san Bernabà il più lungo di della sta Ferr de segrinà. V. Segrinadór.
(Monos. p. 576). Entro i primi undici Segrina o Sagrinà ſig. Arrabbiare come
giorni del giugno i ricolti della se un picchio sur un mandorlo Mon. 56).
gala e del miglio sono compiuti. A Schiacciare. ſiagunare. Rodere i chia
sant Barnabeou la segue souerto de vistelli o il freno. Aver grand'ira e
sa peou dicono anche i Provenzali. non poterla sfogare a suo modo. Forse
iorment paltin, e la segra polverin. dal romanzo Schagrinar.
. . . Prov. dc nostri contadini piani Segrinada. Ad. di Carta. V.
giani i quali pretendono che il grano Segrinador che anche dicesi Ferr de se
torni bene seminato per tempo umido, -grinà. T. de Cesellat. Ferro da velare.
e la segala per sceco. In Toscana la Granitoſo. Specie di cesello che serve
pensano diversamente, e dicono Le per granire i lavori di oro od argento.
fave nel motaccio, il gran nel polve Segrinament. Rovello. Arrovellatura.
raccio o vero Chi semina nella polvere Segù. Scure. Scura. Secure. Arnese no
faccia i granai di rovere (Last. Prov.). tissimo. Noi intendiamo Scure per ec.
Magg de stagion segra e ſormenton. cellenza l'Accetta o sia la scure da
V. in Magg. boscajuoli o da legnajuoli. In gene
Paja de segra. Paglia di segale rale però la voce Scure comprende
(Targ. Istit. Il , 6 ). anche la Mannaja (manera), la Pic
Segra speronua Segale cornula(Targ. cozza e il Piccozzino, la Scare da car
ivi). L'Ergot dei Francesi. radori e da squadratori, e ſin anco
Segra segna longhignanna, la sta l'.!zza o Accia che è la Scure inastata

noeuv mes per la campagna. . . .l degli antichi soldati, dalla qual Azza
SEL ( 187 ) SEL
per avventura (e non forse dalle Acce diviso in Truschin Burello di dietro.
di filo come vuole il Giulini) ebbero Catino = Band. Bande o Liste o Fasce
nome la Pusterla e il Borgo delle Azze = Cavalott. Burello davanti = Muson.
ch'esistevano già tempo non lungi Ponticello? = Piaster. .. . = Camber di
dalla Porta Giovia oltre il Pontevetro. staffi. Grappe da staffili = Cambra de
Seguént.Agguagliato. Pari. Fil seguent, Reff la groppera. Grappa da groppiera -
seguent, Tila seguenta. Filo agguaglia Gionta. . . . - Imbrazzadura. . . . .
to, Refe agguagliato, Tela ben tessuta. Sella a l’ussàra. Sella all'ussera(Gr.).
Andà-via seguent. Procedere seguita Sella armada.... Sp. di sella arcuata.
Seguii. Seguito. Accaduto. (mente. Sella conti arson. Sella arcionata.
Séguit. Continuazione – In seguit. Suc Sella de donna. . . . . Specie di
cessivamente. Poscia. Dopo. De seguit. sella che serve per le donne negli
Di seguito. Seguitamente. esercizi d'equitazione Ha Fust. Fusto.
Séguit. Seguito. Seguitamento. Comitiva. = Imbottidura. Bardella e Pomé. . . . .
Seguità. Seguitare. Continuare. Seguire. Sella de truppa....Sella da militari.
Segùj. v. cont. per Sagòll. V. - Chi no pò batt el cavall, batt la
Segurà. Assicurare. sella. Si dà al basto non potendo dare
Segurin o Sigurin. Scurcino('aret. - Voc. all'asino(Var. Erc. I, 81.) – V. Cavàll.
aret). Accetta. Piccozzino. V. in Segú. Con sù la sella. Sellato – Mettegh-sù
Segusáda. . . . . Colpo di scure(segu). la sella al cavall. Sellare il cavallo.
Sèja. Ascella. V. Sèlla sig. 2.” Porre la sella al cavallo. Insellare ?
Selari. Salario – Selariètt, Selariòn. ... – Toeü-giò la sella. Disellare.
Tenue salario, Gran salario. Sèlla che il volgo infimo e i contadini di
Selarià. Salariare. – Selariàa. Salariato. cono anche Sèja. Ascella. Ditello, e com.
Sélena. v. com.... Sp. di pesce di lago, al pl. Ditella o Ditelle. Il concavo del
se ne fa pesca a primavera innoltrata. l'appiccatura del braccio colla spalla.
Sèlla. Sella. Vi si osservano Avegh sott sella. Aver sotto alle
Scrozzola. Archetto; e ant. Placca o ascelle o alle ditelle – fig. Aver in ma
Pracca (la gruccia della sella) = Fust. Fu nica o nel carniere o in tasca. Esser
sto (le cui parti sono Arson o Cavallitt. Ar certo, essere sicuro di checchessia.
cioni i quali si specificano in anteriore e po Sellaria. . . . Bottega dove si fanno le
steriore = Cavalott o Basta. Burello davanti
selle, o Luogo dove si tengono in serbo.
= Truschin o Contrabasta. Burello di dietro.
Sellàscia. Sellaccia.
Catino = Band. Bande o Liste o Fasce =
Paletta. Paletta – Muson o Pomm. Pomo =
Sellée. Sellajo.
Pontisell. Ponticello = Guzz di arson. Punte Sèller. Selino (Soder. Orti e giar. 51).
degli arcioni = Contrafort. Randello = Le Sedano; e dottr. Appio (Sod. ivi). L'A-
gnazz o Covert. Sugheri = Inbottidura. Bar pium dulce di Tournefort.
Seller de Pavia o Selleron o Seller
della) = Covert. Coperte. Ale – Cava
lett. Sedile. Seggio co Giunchi e colle Al rava. Sedani rapini(Targ. Ist. II, 251).
lacciature - Covertinn.... = Cossin. Cu
Specie di sedano che ha la radice
scinetto. = Fondinn. Fonde con Coverc. più grossa e carnosa del comune.
Cappelletto - Zenta. Cigna co' suoi riscontri Ona mazza de seller. Un mazzo di
= Sottgroppera Codone della groppie sedani? – Ona pianta de seller. Un
ra = .... Falso-seggio = Fibbi. Fibbie gambo di sedano.
= Portavalis. Portavaligia co' suoi riscontri Sèller.Spallaccio(“fior.) di paggi,servi,ecc.
= Sorazenta. Sopraccigna - Staff Staffe Selléra. . . . . La moglie del sellaio o
– Staffi. Staffili = Camber a rolò o con Donna che ha bottega di selle.
Selleràtt. . . . . Venditor di sedani.
capetta.... i fr. Crampons de courroi.
Sella a la dragonna. Sella alla dra Sellerin. . . . . Sedanino, picciol gambo
di sedano.
gona(Grassi Diz. mil.) o alla scudiera
(“tosc.)? Sella pei cavalieri montati Sellerin. . . . . Sellaio di poche tavole
Sellerinna. Ad. di Stacchètta. V.
da dragone. Ha due Palett. Arcioni.
Sella a la reala.... Sella alla reale. Selleritt.... Sp. di confetti così chiamati
Sella a l'inglesa.... Ha il Fust Fusto dalla figura che hanno di sedanini.
SEL ( 188 ) SEM
Sellerón. V. in Sèller. Semiminima. T. Mus. Semiminima.
Sellin. Sellino. Dim. di Sella. Seminàri. Seminario.
Sellin. Sellino (Capponi in Tommas. Sin. Seminari del lott.... Semin.° del lotto
a Sella). Parte del finimento d'un ca Seminari general.... Seminario che
vallo che ha figura di sella. l'imp. Giuseppe II volle eretto in Pavia
Sellòn. Sellone. per l'educazione del clero lombardo.
Sellón. . . . . Sporto di legno annesso Seminari grand. . . . Il Seminario
alla colonnetta d'un filatoio. S'in maggiore diocesano nella nostra città.
terna alquanto in esso per reggere Seminarista. Seminarista.
una mensoletta (gattell) la quale ha Seminéri. V. Somenéri.
da capo il perno del naspo. Semitón. T. Mus. . . . . Così chiamano
Sellón. T. de Carrozz. . . . Sp. di basto alcuni fra noi quella Nota che i Fran
sul quale si fa posare la cinghia del ca cesi dicono Note sensible, ed i Te
vallo aggiogato al così detto Carrettin. deschi Leit-ton, cioè quella che fa un
Selmàna v. cont. per Settimànna. V. mezzo tuono sopra alla tonica. Semi
Selón. . . . . Una delle malattie del riso tuono ne'diz. ital. vale soltanto mezzo
per la quale così lo stelo come la spiga tuono in generale, o sia il Demi-ton
si contraggono e avvizziscono; larga dei Fr., e il Mittel-ton dei Tedeschi.
annaffiatura vi dà rimedio. Sèmm. Uscita del verbo Savè. Sappiamo.
Sélva. v. dell'A. Mil. Castagneto. Selva Sèmm. Siamo. Uscita del verbo Vèss. V.
castagnata. Selva di castagni. Bosco Sèmm de melon.T.de'Pastai.Semini(“tosc.).
castagnato; talora Marroneto; e col Sp. di pasta così detta dalla sua forma
l'uso toscano anche assol. Selva. Te simile a quella dei semi di popone
gh'ee on listin de bosch e nanch che diciamo gandolitt de melon. Semm
on'ombra de selva. Tu possiedi una de melon bianch. Semini comuni. Semm
striscia di bosco, ma non hai selva, de melon giald. Semini zafferanati.
non hai pur ombra di castagneto. Sèmma. Ora. Tantosto. Dal lat. Semel
Selvàdegh, ecc. V. Salvàdegh, ecc. dice il Var. Mil. Semma vum, semma
Selvàggi (I). r Selvaggi. l'olter. Or l'uno, or l'altro. Una volta
Selvaroeò. v.br. Ravviatore(*tosc. – Giorn. l'uno, una volta l'altro.
agr. 184o, n.° 242). Chi ravvia le ca Semmsànt. Semesanto. Semenzina – Pol
stagne cascherecce e le raccoglie. vere di santonico. I fiori e i semi del
Selvaroeùla..... Donna pagata per rac l'Artemisia judaica, dell'A. contra e
cogliere le castagne cadute da sè nei dell'A.santonica de'bot. che polveriz
castagneti(in di selo). È voce de monti zati s'adoprano come vermifughi.
briantei prossimi al lago di Lecco. Semmsànt. Pizzicata col semesanto? Sp.
Selvètt. v. br..... Boschetto di castagni. di confetti così chiamati dall'esservi
Selvettin.v.br.... Boschettino di castagni. commisto il semesanto, onde porgerli
Semàda. Orzata. Lattata. Bevanda fatta ingannevol vermifugo ai fanciulli. -
co” semi di varie piante stemperati Sèmola o Sèmmola (dal lat. Simila). Fior di
con acqua e passati per istamigna. farina - La tosc. Semola è sin di crusca.
Semada d'armandol.. ... Lattata di Pan de semola. V. in Pàn.
mandorle – de gandolitt de melon... La Semolètta o Semolinna. Semolino. Semo
vera orzata fatta di soli semi di popone. lello. Sp. di pasta tutta granellini finis
Semada d'altri semi diciamo anche simi della quale si fanno zuppe per
noi comunemente Lattàda. V. ammalati e bambini.
Tazzin de semada.... Barattolo di Sémper. Sempre,
pasta da orzata. Semper chè. Con questo che.
Sembiòech. F. Seimbiòcch. (stre. Semper semper. Sempre mai. Mai
Semèster. Sesteria(Bandi ant. tosc.). Seme sempre. Per sempremai. Ogni sempre
semestrat. semestrale. (“fir.). Sempre sempre(T, Sin.).
Semibrév. T. Mus. Semibreve. Sempervérd. Sempreverde,
Semicròma. T. Mus. Semicròma. Semperviv. Semprevivo. Sopravvivolo. Il
Semi-frèddi(Mantècea de V. in Mantèoca. Sempervivum tectorum dei botanici.
SEMI ( 189 ) SEN
Vess on copp de semperviv. . . . Vi Sempr-in-pée che più com. diciamo Omett
vere eterno, eampare lunga età, esser cont el piomb e ambig. Saltamartin.
vegeto e prosperoso in vecchia età. Missirizio secondo i diz., e meglio Mi
Sémpi. Scempio. Contrario di Doppio. sirizzi col Gh. Voc. in quanto al modo
Deventà sempi i fior. Scempiare di scriverlo l en rappresentante la spe
neut. (Targ. Viag. I, 581 ). cialità di questo balocco (o ch'ei sia
Sémpi. Scipito. Sciocco. Insipido. Dolce volante o ch'ei sia saltamartino), che
di sale, non salato, mancante di sale. è quella di rizzarsi sempre e da sè per
Sempi come ona rava. fig. Più sem quel po' di piombo che ha da piede.
plice dell'acqua di pozzo che la non Sén. Seno. Usiamo la voce in pochi modi,
sa di nulla(Nelli Serv. al for. I, 9) – come Meft in sen, Mett i man in sen,
V. anche in Ràva. Andà-giò per el sen, Taei-faeura del
Sémpi. fig. Scempio. Scempiato. Scimu sen, ecc. – Del resto vedi in Stòmegh.
nito. Sciocco. Goffo. Besso. Gazzolone. Tirass la bissa in sen. Allevarsi la
Montone. Castrone. Ghiozzo. V. Badée. serpe in seno. Nutrirsi la biscia in seno
Fà de sempi. Fare il calandrino o (Mon. 98) E di chi lo fa si suol dire
il Grasso legnajuolo. che Chi s'allieva la serpe in seno è
Sempià. Scempiare. Sdoppiare. pagato di veleno (id. ivi).
Sempiaès. v. a. Scempio. Scimunito. Senaa. I v. c.senata(“tosc.-T.G.). Quan
Sempietàa v. ant. Scempiaggine. Senàda. " ta roba cape in seno; pieno un
Sempitèrna. ad. Sempiterno. seno. On senaa de pomm. Pieno il seno
Sempitèrna. s. m. . . . . Molti fra noi di mele. Pieno il grembo di mele.
chiamano così i Perpetuini o Soprav Senapismo. Senapismo. Sinapismo; e dot
vivoli rossi, cioè il fiore della Gom trinalmente Epispastico.
phrena globosa dei bot. che altri di Senàt. Senato – Decrett del senat. Sena
cono Amarànt V., e più specialmente toconsulto(se pienamente legale). De
i Zolfini o Perpetuini gialli o Soprav creto del senato(se non appieno tale).
vivoli gialli, cioè i fiori dei due Gna Senàt. v. scherz. Senato(Pan. Poet. I, xxix,
falii orientale e dioico dei botanici. 6 e 28). Seno di donna.
Sempitèrna. s. f . . . . Specie di tela Senatúr. Senatore,
colorata di vario disegno e assai forte. Senatòri. Ad. di Còr. V.
Semplicemént. Semplicemente. Solo. Sol Senàvra. Senapa. Senape. Pianta, il cui
Sempliciòtt. V. Sempliziàn. (tanto. seme si dice pure Senapa, che è la Si
Semplicissim. Semplicissimo. napis nigraL. – Commista col mosto
Semplicitàa. Semplicità. Semplicezza. cotto chiamasi Mostarda; con aceto o
Semplificà.Semplicizzare(Ban. L.-Mol.El.). altre sostanze calde od acri Senapismo.
Semplificàa. Semplicizzato. (cizzare. Senavra bianca. . . . . La Sinapis
Semplificazion. . . . . Il fatto del sempli alba di alcuni botanici.
Sémpliz. Semplice – Missa sempliz. Abbi Senàvra. I Pazzarelli. I Matli. Luogo dove
gliata alla semplice, senz'affettazione. si custodiscono i pazzi. Il nome di siffat
Sémpliz Ad di Benefizzi, Soldàa, ecc. V. ti luoghi varia secondo i diversi paesi.
Sempliziàn o vero Inocent come l'acqua Quello che noi diciamo Anda a la Se
o Sempliciòtt. Più semplice dell'acqua navra, i Fior. direbbero Andare a san
del pozzo che la non sa di nulla (Nelli Bonifazio o al Canto alla mela, i Ve
Serve al forno 1, 9 ). Sempliciano nez. Andar a san Servolo, i Parigini Al
(Fag. Mar alla moda II, 1). Sempli ler aux petites maisons, ecc., perchè
cino(“tosc. – T. G.). Sempliciotto. Sem così sono denominate le case destinate
pliciaccio. Semplicione. Semplicello. Sem pei pazzi presso quelle diverse genti.
plicetto. Uomo inesperto, soro, senza A la Senavra. Nei matti(*tosc.). Feni
malizia - e talora anche Tondo di pelo. a la Senavra, Mett a la Senavra. Fi
Cont on fa de semplizian. Così alla nir ne matti, Mettere nei matti.
semplice (Lasca Nov. p. 124). Senàvra. Pazzaccio. Pazzacchione. Paz
Semplizitaa. Ingenuità. Semplicità – so zacone. Matto spolpato o di sette cotte.
rezza. Inesperienza, Senavràda. Pazzia. Mattia. Pſ. Mattàda.
SEN ( 19o ) SEN
Senavrètta. Casa de pazzi (privata). Segond el temp ch'el fa a la Sen
Séneca svenato. Seneca svenato(“tosc – T. sia elle fa compagn quaranta di od an
G.). Persona magrissima e pallidissima. che Se pioeuv el dì de la Sensia pianv
Seniór. Seniore. Anziano d'età, antico quaranta di ... Prognostico nostrale
d'anni. È voce di relaz° con Junior. V. a cui si potrebbe contrapporre il tosc.
Sènna. Sena – Sena di Levante – Sena in Terzo di aprilante quaranta di durante.
sfoglie – Senna nostrale o falsa – Il Sensibil. Sensitivo. Sensibile. Sensivo.
frantume della Sena dicesi Garbello Sensibil. Notabile. Gravoso.
di sena o Sena minuta (Tar. fir.). Sensibilitàa. Sensibilità.
Séns. Senso. Sensimént. v. cont. per Prediale.
Bon sens. Buon senso. Sensitiva. Ad. d'Erba. V.
Fà sens o Fà sensazion. Far colpo. Sentée e Sentér. Sentiero. Sentiere, stra
In sens invers. A rovescio. All'op detta. Calle; e latin. Semita. Semitiero.
posto. Dal lato opposto. Andà per i sentee. Battere i sentieri.
Sens comun. Giudicio commune(Salv. Fallà el sentee. Sbagliar sentiero.
Pr. II, 124). Senso o Senno o Senti Fallar la via o la strada pos. e fig.
mento comune. Mett sul sentee. Avviare. Metter in via.
Sensàa. v. nob. Sensato. Di buon senso. Vess sul bon sentee. Essere per la
Sensàl o Mediator o Marossée. Sensale. buona via o anche ass. per la buona.
Mezzano mercantile. I Sanesi dicono Senténza e Sentenzia. Sentenza. – Al
Sensaro. Il Lasca(Arzigog. II, 6) chiamò dim. Sentenzuccia(T. G.).
il sensale scherz. Serfacci contratti. L'è mej on magher giustament che
Sensal o Marossee de cà..... Mez ona grassa sentenza. E meglio un ma
zano di appigionar case. gro accordo che una grassa vittoria
Sensal de cambi... Agente di cambio. (Mach. Op. IV, 296). È meglio un ma
Sensal de cambi. . . . . Chi incetta gro accordo che una grassa sentenza
sostituti o cambi militari. I Parmigiani (Lasca Strega V, 1 ).
con proprissimo nome lo chiamano Motivà ona sentenza. V. Motivà.
Fà-pell – de cavaj. Cozzone – de Sentenza d'asen o de can. Senten
drogh..... Mezzano di drogherie – ziaccia (Dati Lep. 85). Sentenzaccia
de fem. . . . . Mezzano di fieni – de (T. G.) Sentenza tra capo e collo(id.).
gran. . . . . Mezzano di granaglie. Sentenza da Pilato, cioè data alla peg
Sensal de l'ea o del lella. Sensa gio(Pananti nel Corriere delle Dame
luccio(“tosc.). Sensaluzzo. Mil. del 181 1, p. 42o). Sentenza data
Sensal de matrimoni. Matrimonia jo. all'abbacchiata o coll'asce; e se ingiu
Fà el sensal de matrimoni. Fare il sta o venale Borniòla.
mestiere dello ammogliatore. Sentenza d'asenno va in ciel.V.Asen.
Sensal o Marossee di gioven de bot Sentenza de o In sentenza de... A co
tega. . . . . Acconciatore di ministri sto o A risico o A pericolo di... Peres. In
o fattorini di bottega. sentenza de coppamm vuj andagh. Do
Sensala o Marosséra. Sensala (“tosc.). vessi anche rimettervi la vita o Sanco ne
Sensala o Marossera de bajla. . . . dovesse andare la vita o A costo di mori
Mezzana di balie, procaccina di balie. re vo'andarvi – L'it. Insentenza o Insen
Sensala o Marossera de donn deser tenzia vale in conchiusione, in sostanza.
vizzi.Sensala di serve(Nel.Ser.pad.I, 11). Sentenza demort. Sentenza di morte?
Sensaria. Senserìa. -
Sentenza senza i motiv. Giudizio
Sensazion (Fà). Far colpo. pettorale.
Sénsia. Ascensione, e con voci equivoche Spuà sentenz. Sputar sentenze. Af
e da schivarsi Assensione o Assenso. fettare gravità di dottrina – Essere il
Nome del giorno in cui ricorre la sentenzioso. Essere un sentenziosaccio
festività della salita di Nostro Signore (T. G.). Discorrendo dare sentenze
al cielo – I diz. ital. però registrano temerarie o insolenti – Voilà Mon
Sensa soltanto per quella fiera di Ve sieur qui a prononce sa sentence (cioè
mezia che comincia il di dell'Ascensione. detto male) usano anche i Francesi.
SEN ( 191 ) SEN
Tra-adree ona sentenza. Imprecar a sommo studio o con ogni ricercatez
male altrui. El par che m'abbien traa za o appunto appunto o a pennello o a
adree ona sentenza. Non me ne va penna e calamajo o colle seste.
una buona? Gran fato ch'è il mio ! Morì con tutt i sò sentiment. Ren
Sentenzia. Sentenziare – Condannare. dere l'anima con buon conoscimento.
Sentenziàa. Sentenziato – Condannato. Portà-ſueura o Tirà-foeura de senti
Sentér. Sentiere. V. Sentée. ment. Torre di sentimento (º tosc. –
Seuti. Sentire. Provar senso – Sent come poem. aut. pis.) Rompere il capo.
el sà de bon. Senti come olezza soave. Vess de sentiment. Esser d'avviso o
Sent come l'è bon. Senti come buono, di sentimento. Sentirla a un dato modo.
Gusta come è buono. Sent come l'è Sentimental. Sentimentale ? Il tedesco
fregg. Senti come è freddo, tocca. Empfindlich. -

Dove glie n'è s'en sent. Chi n'ha Faccia sentimental. V. in Fàccia.
ne versa(Cini Des. e Sp. III, 6). Fà el sentimental. Affettar sensibilità.
Sentì el cald. Sentire il caldo per Sentimentin.Sentimentuzzo – per Penserin.
sone, vini, ecc.(“tosc. – T. G.). V. – Il Maggi disse eleg.° Certi sentimen
Sentiss quejcossa. Pretendere. Sentir titt de narisinn Garbate o aggraziate narici.
molto di sè. El se sent quei coss. Pre Sentinella Sentinella – Vedetta. Veletta.
tende nel fil rosso. Vuol avere il cinto Ascolta se in alto o a cavallo presso
lin rosso o essere della prima bussola. al nemico. - Scolta o Ascolta, e dottr.
Senti. Sentire. Udire. Escùbiese notturne, e dicesi anche fig.
Come le sent lù ? Come la sente Far la scolta – Sentinella morta. Sen
egli? (“tosc. T. G.). Quale giudizio ne tinella perduta (Cr. in Fante). Senti
fa egliº quale impressione gli fa? nella morta (Fag. Rim, IV, 18o).
Fà brutt senti. Fare un sentire molto Fà sentinella. Fare la sentinella.
stentato e forzato (Redi Op. V, 129). Sentinn. Sentirne (Lasca Spir. IV, 1). Aver
Fass senti. Farsi sentire (“tosc. – ne utile – cd anche in senso cattivo.
T. G.). Dir l'animo suo vivamente, . . . L'ha de sentinn fin ch'el scam
con forza. Per es. La m'ha a sentire. pa. Se ne risentirà finchè avrà vita.
Robb che s'è mai sentii. Cose inu Sentirei Sentieruolo. Viòttolo – Andare.
dite o inaudite. Sentirolin. . . . . Viottoletto, viazzòlo.
Sentì de foeuravia. Intendere una Sentór (in genere). Sentore. Sentimento.
cosa di ſuora via(Caro Let ined. 11, 176). Tornà in sò sentor. Ricuperare l'uso
Sentighen minga. Non ne voler sona dei sensi. Ritornare in sè. Tornare ai
ta. Non ci s'adattare. De st'oreggiano sensi(Gh. Voc.) – Vess in sentor o in
ghe senti. Non ne vo' sapere. sò sentor. Essere in buon senno, in sè.
Senti. Sentire per Assaggiare”tosc.-T.G.). Sentór. Sentore; e met. Fummo.
Sentì (parl. di fieni). . . Sentire l'asso Avegh sentor d'ona cossa. Aver fum
latio e seccarsi. mo di checchessia. Averne sentore. Sen
Senti. in f. di sust. m. Sentire. tirne bucinare. Sentirne un minimo che.
Senti de quei coss dicono i cont. dell'A. Sentorii e Sentoriv. Sentacchioso. Sen
Mil. per Sentire, Olezzare. V. Savè. tacchio. D'acuto sentire.
Sentii. Sentito. Udito. Inteso. Sentùu. Sentito – Udito.
Vess beu sentii. . . . . In qualche Sénza. Senza, e ant. Sanza e Sàn.
caso Aver l'orecchio d'alcuno e per lo Chi è primm no va senza. V.in Primm.
più de potenti(Caro Let. ined. I, 127). Giovannin senza. V, in Giovannin.
Vess mal sentii. Aver inala voce in Scusà senza. V. in Scusà.
Sentiment. Sentimento. (capitolo? Senza che. Senza che. Senzachè.
Dà minga sentiment. Non dare se Senza cuntà i... A non contare i...
gno di vita. Non far sentimento. Senza dubbi, Senza fall, Senza fin.
Foeura de sentiment. Tratto de'sensi Senza dubbio, Senza fallo, Senza fine.
(Berni Orl. In. LIV, 14). Senza lu se fa nient. Egli è quel
Mettegh i cinqu sentimento i cinqu che dà le mosse ai tremuoti.
sentiment del corp. Pare checchessia Senz'olter. Senz'altro. Di certo,
SEQ ( 192 ) SER
Senza-caritaa.. . . . . None che alcuni Séra o Séva o S'era. Uscita del v. Vèss V.
danno verso il Bergamasco a una spe Seràda. T. Teatr. Benefizio (Pan. Poet. II,
cie di Solo (sediolin) perchè angusto 1v, 2o e pass.). Serata (“tosc.).
e senza sottopiede ha cera egoistica Seràgli. Serraglio di fiere, ecc.
agli scarpinatori. V. anche in Lègn Tabacch del Seragli. V, in Tabàcch.
sig. 2. pag. 362 la voce Sedioeü. Seràja. Serraglio. Pietra tagliata a cuneo
Senza-cùu. Sgroppato. che si mette nel mezzo degli archi.
Senzàla per Zenzàla. V. Serànda. . . . . Serrame di ferro che
Senzigà. Lo stesso che Insigà. V. serve a turar la bocca del fumajuolo
Séola. T. degli St. Setola. Spazzola di se d'un camminetto verso il focolare.
tole – Dà-sù la seola su ona forma. Sérc. Cerchio. Circolo Cinghio – Cerchia;
Setolare una forma. Ripulirla colla al pl. Cerchj e Cerchia – In serc. A cerco.
lisciva a forza di setola. – Mezz-serc. Semicerchio. Semicircolo.
Separà. Separare – Separàa. Separato. Sérc dicevamo anche noi antic. per Circo
Separazion. Separazione. Separamento. o Cerchio (come tradusse il Davanzati in
Usiamo la voce solo in Sto sangu l'ha Tac. Ann. II, 38), testimonio Santa Maria
ſua ona bella (o sim.) separazion. Que Madalenna al Serc. oggidì Arènna. V.
sto sangue ha fatto buona secrezione. Sérc. Cerchj delle botti.
Sepelli. Seppellire. V. Sotterrà – e fig. Serc de testa. . . . . I cerchi che
Seppellire. Abbujare checchessia ſig. stanno dalle testate nelle botti, i Cercles
Sepellii. Sepolto. V. Sotterràa. du jable de Fr., di cui alcuni sono detti
Sepolcher. Sepolcro – Avello – Tumulo Sommiers, altri Taluts, altri Souscolets.
Tomba; e poet. Il freddo sasso. Il Serc de mezz.... Que cerchi che
duro sasso. Il freddo marmo che rac stanno verso l'uzza nelle botti, i
chiude le ceneri d'alcuno. Cercles du bouge de Fr., dei quali il
Pari o Vess on sepolcher. Essere più vicino al cocchiume dicesi da essi
una sepoltura. Dicesi delle case tetre. Premier en bouge.
Sepoltò e Sepoltor per Sotterrò. V. - Anda-giò i serc. ſig. Sentir che l'oriuo
Sepoltàra. Sepoltura. Sepultura. Sotterra lo è ito giù (Monos. 216). Analare altrui
tojo – V. anche Carnée. (in Aria. i gamberi per il paniere “pistoiese-Cin.
Aria de filidura aria dc sepoltura. V. Des. e Sp. I, 1). Sentir sonare la lun
Incoeu in figura e doman in sepoltu ga. Avere un appetito che scanna. Aver
ra. L'Homo bulla dei Lat. V. in Figàra. l'arme di Siena o la picchierella o le
Sèppi. Seppia. La Saepia officinalis L. famigliole. Essere scannato dalla fame.
Dagh de seppia. Seppiare(“tosc.). Veder la fame in aria.
Oss de seppi. Ossicino della seppia. Dà la campanna a on scrc. Darquat
Sequèlla (In). In sequela. tro ripicchiature ai cerchiº (Cini Des.
Sequénza. Serie. Fila. – Questa voce Se e Sp. II, ro). Ripicchiare i cerchi ?
quenza io non l'ho mai udita se non (ivi IV, 4). Ribadire un cerchio su
da qualche prete che riducea mila botte o tino a segno che, dal non po
nese il latino Sequentia e l'italiano Se tere per l'azza del vaso andar più ol
guenza. Pure si legge usata dal Porta: tre, sentasi il cerchio stesso rimandare
S'céremi sott'ai cucc tutt in sequenza. la mazza verso chi ve la batte sù.
Sequèster. Sequestro. Staggina. Staggi Dà la campanna a on serc. .
mento. Sequestrazione. Andagh adoss Rendere accampanato un cerchio per
cont on bon sequester o Mett-sù el forza di martellate assottigliandone
sequester. Andare sopra a checchessia così una delle due camere che riesca
(Cecchi Dote in versi I, 1). Staggire. meno corpacciuta dell'altra e quindi
Sequestrà. Sequestrare. Staggire. più pronta ad investire il corpo uz
Sequestràa. Sequestrato – fig. Confinato in zato su cui deve andare.
casa, in villa, in letto. Sequestraa di Dà ona botta al serc e l'oltra al
acqu. Trattenuto o Impedito dalle acque. vassell. V. in Vassèll.
Sequestratàri. . . . Depositario degli og Tirà-sù i serc. Imboccare i cerchi;
getti sequestrati. e fig. Rifocillarsi.
SER ( 193 ) SER
Scrc. Alone. Cinto. Quella ghirlanda di per antifrasi Astutissimo, perchè il de
lume non suo che vedesi talvolta in stro Ottone seppe in Seregno prepa
torno alla luna o ad altro pianeta per rarsi la vittoria come già dissi.
la refrazione de raggi loro nell'aria T'andaree minga a morì a Saregn
vaporosa o in qualche nuvoletta sottile dicono comunemº nel contado per quel
frapposta tra quelli ed i nostri occhi. lo che noi in città diciamo Tº andaree
El serc arent l'acqua lontan, el minga a Romma a pentitt. V. in Ròmma.
serc lontan l'acqua arent; o vero Serc Serén. Sereno.
vesin acqua lontanna, Serc lontan A la serenna. A scoperto(Cresc. Agr.
acqua vesinna. Cerchio lontano acqua III, 296). Alla serenata. Alla scoperta.
vicina(“cont. tosc. – Last.). Al sereno. A cielo scoperto. A ciel sereno.
Sérc. V. Arscionàa. Dopo el nivol ven el seren. V. Nivol.
Sérc per Véra. V. L'è on seren stellaa. Egli è un se
Sérc. T. de'Pastai. Ghirlanda. Ciambella. reno che smaglia. Dicesi quando di
Cerchiello di fune che tiene fermata notte il cielo è chiarissimo.
la forma delle paste nella campana. Serenàda (Che)! Che bel sereno! Gran
Sérc. . . . . Nome che alcuni danno a serenata !
quel circuito del fondo, cioè della ma Serenàda. Serenata. Cocchiata.
cina orizzontale degl'infrantoi da olio Fà ona serenada con mocuja e ber
in cui si va aggirando il coperchio nazz. Fare una scampanata. Fare una
cioè la macina verticale. serenata colle tabelle. V. Moeüja sig. 1 °
Sérc. . . . . Cerchio di legno col quale Serenàda. ſig. . . . . Il votamento de'
i fattojai misurano i semi oleiferi stati pozzi neri e dei cessi.
riscaldati, per non ne mettere sotto al Screnèlla. Lilla. Lillac. Arbusto che ſa
torchio più o meno del dovere. bellissimi fiori. È il Lilas dei Fr. e la
Sérc. ſig. Spranghetta. Avegh el serc al Srringa vulgaris e la persica dei bot.
coo. Avere la spranghetta. Essere spran Serénga. V. Siringa.
ghettato(T.S. in Brillo). V. anche Sfrison. Serenin dicono vari contadini per Tur
Sercètt. Cerchiello. Cerchietto. chino o Cilestrino. V. Celèst. -

Sercettin. Cerchiellino. Cerchiettino. Serènna. s. ſ. Sirena. Cantà come ona se


Sercià e Sercià-sù. Accerchiare. Circon renna. Cantare come donna innamorata.
dare. Attorniare. Cerchiare. Cignere. Serènna. Ad. di Gótta. V.
Serciaria.T. di Fer... Nome collettivo del Séri. Serio. Grave. Sodo. Contegnoso.
le varie specie di cerchioni da ruote. Parlà in sul seri. Parlare in sul grave,
Serciàtt. . . . . Che lavora cerchj. seriam.”, seriosam.”, sul serio, sul sodo.
Serción.Cerchione,e particolarmente al pl. Serietàa. Serietà. Mettes in serietaa, Ingra
Serción. Cerchioni delle ruote. In essi con Serizz. V. Sarizz. (vire.
sideransi Bucucc svasaa =... = Fil. Spigolo. Serizzètta. V. Sarizzètta.
Serción. s. m.pl. T. di Masc.... Corruga Séro. Voce latina che importa Tardi.
mento dell'ugna del piè del cavallo per El segn del sero. Il tocco o il segno
cui vi si formano più cerchi concen della serrata delle classi nelle scuole.
trici, cagione talora d'incastellatura. L'è sonaa el sero. . . . . È dato il
Serciós voce di gergo per Fönsg. V. segno del tardi, e i maestri entrano
Serègn e com. anche Sarègn. Seregno. in classe a far lezione.
Terra del nostro contado, celebre per Séro e Serin. Siero. V. Sarón.
chè in essa l'arcivescovo Ottone Vi Sèrpa. T. d'Orol. Serpentina. V. in Roeüda.
sconti preparò alla cheta e alla sor Sèrpa. . . . . Traversa curva inserta nei
da la sconfitta de'Torriani e la gran castelli d'un filatoio a piano inclinato,
dezza della propria stirpe – Di qui la quale, aggirata dalla pianta, dà il
forse nacquero i dettati seguenti: noto ai bozzelli delle ruote del filatoio.
Bacol de Saregn. Baggeo, perchè i Serpàn. Biscione inglese “tosc). Serpente.
Torriani, lasciatisi cogliere alla sprov Specie di strumento da fiato.
vista e sconfiggere in Desio, passarono Serpént Serpente. Serpe – Cavalier ser
prigionieri a Seregno e più oltre, o pent. scherz. . . . Cavalier servente,
/ ol. II . 25
SER ( 194 ) SER
Vess on serpent. fig. Essere serpento Vun che mett a padron i serv o
so. Esser ferigno. Essere un demonio. Marossee o Marossera di serv. Accon
Serpentin. . . Uno dei pezzi del fagotto. ciatore di fante (Cant. carn. I, 25o).
Serpentin. T. de Razzai. Serpe. Sorta di Sèrva che altri dicono Fantèsca o Roc
salterello che si spicca come ondeg chéra. Reggiconocchia? Nastro addop
giando dai fuochi artifiziati. piato e allacciato sulla spalla manca
Serpentiuna. . . . . Sp. di stoffa, verso l'ascella, ivi adattato per so
Serpentinna. Ad. di Léngua. V. stegno della rocca da filare. È chia
Sèrra. Stufa (così nell'Alb. bass. in Ser mato Massara dai Bresciani, Strivera
re, e volg. in Toscana) nobil. Tepidario o Liardca dai Piemontesi, Picarovilla
(Targ. Toz. Istit. II, 254 e passim.). dai Bergamaschi e da alcuni Brian
Stanzone(“losc.). Luogo coperto in cui zuoli, e Pensiere dai Bolognesi, co
all'inverno rinchiudonsi gli agrumi me si può vedere nei Vocab. bresc.,
ed altre piante che vogliono esser piemont. e bolog., i quali tutti con
guardate dal gelo. trappongono, non so con quale auto
Sèrra. Tura. Chiusura artefatta nell'al rità, la voce italiana Fantesca. – Tal
veo de fiumi attraversanti le Valli volta si usa a pari fine una catenuzza.
svizzere-italiane, ove dalle così dette Servàscia. Fantaccia (Allegr. 2 15). Ser
sovende (V.) vanno a posare e racco vaccia. Fantescaccia. L'Ancilla sucida
gliersi gli alberi recisi nella valle. di Plauto (Miles glor. III, I, 189).
Sèrv. Servo. Usiamo la voce solamente Fà la servascia. . . . . Fare tutti i
in Fraa di Serv Servita e relativi. servigi più vili.
Sèrva. Fante. Serva. Fantesca; nob. Ser Servént o Cavalier servent. Cavalier d'a-
vitrice o Ancella; ant. Meschina. Servètta. Servetta. (more.
Audà-adree ai serv. Infantescare. Servètta. T. Teatr. Servetta(* fior. – Nelli
Coss'eel? dorma ſorsi la serva del Facc. I, 6). Tale suol essere nelle nostre
pret. . . . . Frase che s'usa quando commedie così dette di carattere la Co
altri ne accenna o ne impone di far lombinna, e tale nelle commedie fran
silenzio in momento in cui non ci cesi la Grisette. È la terza donna teatº
sembri necessario. Servettinna. Servicciuola. Servicella. Ser
I serv di pret e di omen soll fan vicina. Fanticella. Ragazzina.
de padronna. La serva d'un pievano in Servi. Servire. Prestar servigio. Essere
pochi anni si fa padrona: il primo famigliare o servitore ad alcuno.
anno dice le galline del prete, il se Andà-via a servì. Acconciarsi per
condo le nostre galline, ed il terzo le servitore o per fante con alcuno.
mie galline (Nelli Serva padr, l, 1). El pan del servì el gh'ha sett crost,
Matt adree ai serv. Fantajo. V. in Pàn.
Parì la serva de Pilatt. Essere una El pan del servì l'è come el vin
svivagnataccia, una sudiciona. del fiasch, ecc. V. in Fiàsch.
Polpett de la serva. . . . Polpette Mett-via a servì. Acconciare con al
dozzinali, ma saporite. cuno per servitore o per fantesca.
Serva de Pilatt. Svivagnataccia - Fra Se pò minga servì a duu patron.
le statue esistenti in quella tra le cap A due signori non si può servire, e
pelle del Santuario della Madonna del dicesi per lo più ſig., del che vedi in
Monte presso Varese nella quale è Signor.
figurato il Giudizio di Pilato se ne Servì come on scior. Servir di coppa
vede una rappresentante una donna e di coltello; e ironic. Accoccarla –
sciamannata che il volgo battezzò per Pettinare uno all'insù – Raccomanda
la Serva di Pilato. Di qui la nostra re di buon inchiostro – Dare altrui
frase – V. anche in Pilatt. il contrappelo o pappa e cena.
Serva di monegh o Tarlèsca. Ser Servì d'amis. Servir dall'amico; e
vente. Servigiana. ironic. Barbarla. Servir uno nel coscetto
Vess fioeu de la serva... Esser trat (Nelli Mogl in calz. lll, 8), come i Na
tato male in confronto del compagno, pol dicono Servì uno a la coscia,
SER ( 195 ) SER
Servi (in genere). Servire. Serviss d'ona robba. Giovarsi o Valersi
Cosse serv? A che pro? o Profittarsi di checchessia.
Fà servì. Porgere. Servita (La Dama). . . . . Essere femminile
In cosse possservilla? In che posso correlativo a quell'essere maschile che
servirla?(“tosc. – T. G.). diciamo Cavalier servente.
Per servili. Per servirla(“tosc.-T.G). Servito. modo ellitt. . . . . Ella è servita.
Serva nagott, Serviva nagott. Non Servitor. Familiare. Servidore. Servo. Ser
occorre , Non occorreva. vitore. Fante. Famiglio – Valletto.
Servì de brazz. Servirdi braccio(T.G.) Donzello – Staffiere.
Servì de buffon. Essere zimbello. Ghe sont bon servitor. Le sono buon
Servì el paes. Servire alla patria. servitore, e dicesi anche ironic.
Ben meritare della patria. Servitor d'anticamera. . . . . Servo
Servi e non gradì l'è ona penna de di anticamera, per distinzione dal Val
morì. . . . . Non è pena maggiore che letto di camera che serve nell'inti

il servire a tale cui tu sia malgradito. mo delle stanze il padrone.


Servi messa. V, in Mèssa. Servitor de piazza. Servitore di piazza
Servì per nagott. Servir gratuitam.” (“fior. – Zanon. Sch. com. nella pre
Serviv pur de mi in longh e in fazione pag. 8, riga 1.”). Cicerone?
largh. Rivaletevi. -
Servitor vecc de cà. Servitor tarlato.
Servì tavola. Servir le tavole. Ser L'è mej vess on magher patron che
vire a mensa. on grass servitor. È meglio esser capo
Servi. Far il cavalier servente o d'amore. di gatta che coda di leone.
Far il bracciere. Far il cavaliere assol. Vess servitor a vun a pè e a ca
Servì. ironic. Servire. Pettinare all'insù. vall. Essere servo a piè e a cavallo
V. Bolgirà e Coppà – Servì de barba (Lippi Malm.). Essere pronto a servir
e de perucca. V, in Perùcca – Servì uno di coppa e coltello.
in del gombed. Disservire. Servire uno Servitor per Portalùmm. V.
nel coscetto (Nelli Mog. III, 58). Servitòr. Servo muto(“tosc.). Reggivivande.
Servilla. fig. bass. Servirla(*tosc. -T. G.). Specie di tavolino a vari piani che si
Servibil. Giovevole. Atto. Opportuno. A tiene a fianco della mensa per avervi
dattato. Usabile. Adoperabile. manesco senza opera servile il vasel
Serviètta. Salvietta. Tovagliolo. Bandinel lame occorrente e per disgombrare
al momento la mensa stessa.
la.Sp. di tovaglietta più lunga che larga
per uso di asciugarsi le mani e sim. Servitór.... Reggicarro soggiacente alla
Serviètta sch. per Servètta o Donzella. V. traversa anteriore d'un carro, il quale,
Servii. Servito – È voce che prova fra dando in terra quando se ne stacca il
noi la necessità del jota; di fatto noi cavallo o sim., giova a regger pari il
scriviamo Servi. Io servo. Servi. Servire. carro e il carico che altrimenti insieme
Servii. Servito. Servii. Servirli. colle stanghe cadrebbero al basso.
Ch'el resta servii. Entri. Servitár o Cascin .... Colui che guida
Fà restà servii. Porgere – Far entrare. dalla stalla alla beccheria i bovini da
Restà servii. Andare innanzi. Entrare. macellarsi.
Restà servii. . . . . Pigliarsi la sua Servitor. T. dei Pitt. teatr... Sp. di cas
parte dal piatto comune. setta portatile con un manico assai lun
Servii come on scior. Servitissimo go nella quale i dipintori scenici hanno
– e ironic. che anche dicesi Servii i colori trasportandola da un punto al
come va o in di gamb denanz o co l'altro della tela che stanno dipingendo.
mifò. Servito nel coscetto. V. in Servi. Servitór (negl'infrantoi da olio). V. Me
Servìss de vun. Servirsi da uno(*tosc. – nànt-e-Servitor.
T. G.), da bottegai. El se serv de mi. Servitoraja. Servidorame.
Si serve da me (“tosc. – T. G.). Servitorasc. Famigliaccio(Cecchi Assiuolo
Serviss de vum per sensal, per dot IV, 1). Servitoraccio(“tosc.).
tor, ecc. Servirsi d'uno per sensale, Servitorèll. Servitorino. Servitorello(Min.).
avvocato, medico, ecc.('tosc. – T. G.) Servitoruccio – Vallettino. Donzelletto,
SER ( 196 ) SES
Servitù e Servitù de cà. Servitù. Fami Tant per fagh servizzi. A fargli o
glia. I Serventi. A farle o A far loro servizio (Magal.
De la servitù se conossel patron... - Let. scient. X, 158) – A dirle buono.
Il padrone imbecille fa il servo fatuo. Servìzzi. Briga. Faccenda. Negozio.Gh'hoo
Servitù.Servitù.Clientela. Attenenza. Avegh on servizzi de spedì. Debbo attendere
servitù con vun. Aver servitù con uno. o dare opera a checchessia. Debbo
Servitù. Servigio. Servimento. sbrigare un servigio.
Fà servitù o Fà ona gran servitù Andà-via on trattin d'on servizzi...
adree a on omm, a ona robba, ecc. Andare per alcun servigio in un dato
Adoperarsi per alcuno o in servizio di luogo e per breve tempo.
alcuno. Adoperarsi intorno a checches Fà on viagg e duu servizzi. V. Viàgg.
Servitù. T. Leg. Servitù. (sia. Servizzi. Benefizio. Utile. Comodo – Fà
Serviziàl. Lo stesso che Levatìv. V. servizzi. Giovare – El m'ha faa on
Bcsogna che l'abbia tolt on servi gran servizzi. Mi ha fatto o Mi ha
zial. . . . . È di mal umore assai. reso un gran servigio.
Dietta e servizi al guariss tutti mal. Servizzi (El sò). Gli agi del corpo.
V. in Màa. Avegh vun in quell servizzi. Avere
Serviziètt. Servizino (Pan. Poet. II, v1, stoppato checchessia (Magliab. in Pr.
18). Serviziuccio. Servigetto minuto. fior. IV, 1, 1oo). Aver uno dove Ta
Serviziever e Servizievol. Servigiale(Gh. fano si cacciò le spezie quando senti
Voc.). Serviziato. Inservigiato. Officioso. i birri(Nelli Vecch. Riv. II, 25).
Servente persona. L'è serviziever comè. Aveghi tucc in quell servizzi. Aver
È servigiato in sommo grado. È servi tutti dentro d'un sacchetto.
gialissimo; e sch. Farebbe servigio in Fà el sò servizzi. Fare gli agi del cor
sino al boja. Il Monti nella Prop.vorreb po. Fare il fatto suo(Minuc. Not. Malm.).
be sostituire Servizievole a Serviziato. Fare i suoi agi. Sollevarsi. Cacare.
Serviziitt. s. m. pl. Comandigioli(Cini Me scappa quell servizzi. Mi scon
Desid. e Sp. III, 6). Fà i serviziitt. caco. Mi scompiscio.
Far le faccenduzze o faccenduole. Servizzi de desert. . . . . Tutta la for
Serviziòn. Servizione (Nelli Serv. al for. nitù de' piatti da frutte, fruttiere, ecc.
III, 14). Servizio a cielo. Servizzi de tavola ed anche assolut. On
Servizzi. Servizio. Servigio. Servizzi. Servizio. Tutto il vasellame
mai. Servi e
A fà servizzi se falla da tavola. On servizzi de porcellanna.
non guardare a cui, e avrai de'mi Il servizio delle porcellane e simili.
gliacci. Chi servizio fa servizio aspetta. Sèrvo. Da noi si usa per lo più nel solo
Ann de servizzi. Anni di servizio dett. sch, o iron. Servo suo o Servo.
(“tosc. – T. G.). Frase degli uffizi. umilissimo. Mi raccomando alla signo
Bass servizzi..... I servigi infimi e ria vostra (Pr. fior. IV, III, 78). Ser
faticosi, lo spazzare, portar legne, vitor padroni(Fag. For. Rag. III, 1o).
attigner acqua e simili. Spes de bass Addio fave. Ella è ita. A rivederci l'
servizzi. . . .. Spese di bassi servigi. (Fag. Rime II, 545 e. l.). Addio(Gher.
Bell servizzi ironic. o Brutt servizzi. Voc.), cioè Actum est. È fritta - A buon
Disservigio. Disservizio. Malmerito. viaggio (Sacc. Rime I, 229). Sia che
Bonna de fà servizzi. Fasservizii. vuole, non ci bado più che tanto.
Donna de servizzi. Fante. V. Sèrva. Servòtta-. . . . Serva di forme rigogliose,
Donna che va-via a fà i servizzi. V. tarchiata, polputa.
in Dònna. Sés. Sei – Quell di ses. Il sesto – Ses.
- El farav manca on servizzi nanch a voeult tant- Sèstuplo.
indorall. E non farebbe piacer col Chi roba des, donanden via quat
pegno. Non darebbe fuoco al cencio. ter, gh'en resta ses. V- in Robà.
Fà el servizzi... Servire nella milizia. Fà i ses con la coa in giò. V. in
Fà i servizzi. Fare i servizi (“tosc.). Cóa – Allonger les ss dicono i Franc.
Gent de servizzi o Personn de ser Sés de la Camera del Comun. . . . . Ma
vizzi. Gente di servizio(“tosc – T. G.). gistratura nostra comunale ch'esisteva
SES ( 197 ) SET
fin dal 15oo, e la quale cessò colla Sèst, Sèsta, Sestin, ecc. V. Zèst, Zèsta, ecc.
istit. della Congregaz.º del Patrimonio. Sèst. Traversone? Ascialone? Scannello?
Sescént Seicento. Secento – s. Il Secento. Nome della traversa anteriore di volti
Sescentisma. Secentismo. cella e della posteriore di coda del carro
Ses-e-desdòtt. .. . Moneta d'argento del delle carrozze, sulle quali traverse so
valore di 6 lire e 18 soldi milanesi. no invitati i T (pesciaeiù) delle molle.
Ses-e-mèzz. . . . . Monetina d'argento; Sest de denanz. Traversone o Scan
il quarto della lira italiana. nello anteriore del carro delle carrozze.
Ses-e-mèzza. . . . . Napoleone d'argento. Serve a ſermarvi di faccia il T delle
Ses-e-quindes. . . . . Moneta d'argento molle davanti, per di sotto i punton
del valore di nove paoli nostrali. cini della bilancella (balanzetta), e da
Sesìn che anche diciamo in gergo Ghicc. tergo gli stremi (oreggion) dei colli
Mezzosoldo. Specie di moneta nota. d'oca. Ha due fori pei due coscialetti
Avegh on sesin de faccia.... Avere (cossonitt) della volticella (sterza), ed
un visuccio, un viso piccino piccino. un foro per dare il passo al maschio,
Ghe voeur on sesin a comenzà e on e per di sotto pure ha fitto in sè un
sold a fenì. Non vuol cenare, e cena lastrone (piastron) per dare gagliardia
per sette. Fa il restìo, e poi vuol d'a- al maschio. Consta di Tocch de la ster
vanzo – Ciechi da Bologna, da Fer ea. - - - - - = Cov. Code = Testadur. Testate.

rara e da Milano, si dà loro un soldo Sest dedree. Traversone posteriore.


perchè incomincino a cantare, e biso In esso sono fermati i T delle molle
gna poi dargliene due perchè si chetino. posteriori; sovr'esso posano colle loro
Ciechi da Milano, un quattrin solo estremità la coda e i cosciali di coda;
perchè e' comincino, e quattro crazie ad esso è raccomandato il montatojo.
perchè e si chetino (Pros. fior. III, II, Legn sui sest. V. in Lègn(carrozza).
58). Fa come la vecchia da Verona; Sèsta. T. Mus. Sesta.
se le dava un quattrino perchè can Sèsta. ... La sesta classe d'una scuola.
tasse, e due perchè restasse (Monos. Scstètt. . . . . Pezzo di musica cantabile
pag. 417, affine all'oraziano – lib. 1.” o sonabile o ballabile in sei persone.
sat. 5.º – Omnibus hoc vicium est can Sestiga.... Cocchio a sei cavalli tutti a un
toribus, ecc.). Come Meino che non sol giogo. È voce introdottasi fra noi
voleva la pappa e mangiò anche il dopo l'erezione dell'Arco del Sempio
mestolino(“tosc. – Tomm. Sin. in Ra ne al quale sovrasta la Pace in sestiga.
majolo). Si fa pregare assai prima di Sestin. s. m. . . . . Monetina nostrale di
fare checchessia, e bisogna poscia rame del valsente di due danari – La
usar mille preghi perchè resti di farlo. sesta parte del soldo nostrale del 1777.
On sesin d'erborinn tre lira. . . . . Sestìnna. Sestina.
Modo ironico che usiamo con chi vuo Sét. Sete – Ars de la set. Assetatissimo.
le roba di molta con pochi quattrini. Avegh la bocca arsa de la set. Aver
Quij quatter sesitt. Que pochi quat asciugaggine o arsione.
trinelli (Firenz. op. II, 6o). Avegh set. Aver sete. Sitire. Assetire.
Sesìn. gergo. Ano. Forame. V. Cùu. Drovà carna salada per scocud la
Sesinètt. Dim. vezzeg. di Sesin. V. set. Cavarsi la sete col prosciutto. V. in
Ses-men-on quattrin. s. m.... Monetina di Càrna. - - (sete.
argento; il quarto della lira lombarda. Fà vegnì o Mett set. Assetare. Indur
Sesond ed anche S'cesonò. T. de For Morì de la set. Affogare o Trafelare o
nai. Fornajo. Quello fra i vari garzoni Morire o Spasimare di sete o dalla sete.
di un forno cui particolare uffizio si Nissun ha tanta set comè l'imbriagh.
è d'informare, il francese Fournier. Al briaco dagli da bere(“tosc. – Mol.
Sessanta de citaa. . . . . I Sessanta De El.). Dettato che si usa per denotare
curioni del nostro Municipio. che l'uomo desidera tanto più di
Sessantènna. Sessantina. quella cosa di cui ha gran copia; che
Sessionè. . . . . Far sessione. quanto più ha danari, tanto più ago
Sèssora, V. Manètta, gua ad arricchire, e sim. – I Lucchesi
SET ( 198 ) SET
sogliono dire Quante più fontane c'è, Settàa. Seduto. A sedere.
più la sete cresce; bel dettato affine Settàa-giò in sul velù. V. in Velù.
per qualche modo al nostro. Son tant fortunaa che me bagnarev
Ona set de can. Soprassete. el cuu anca che fuss settaa. V. in Cùu.
Per scoud la set ghe voeur l'acqua. Settàda. Seduta – Fà la settada. V. in Nodà.
L'acqua della femminella spegne la sete Settàda. Assettamento. Lo sforzo che fa
(Lor. de'Med. Simp. canto 2.º terz. io."). una fabbrica per portarsi al centro.
Alla sete vuol esser acqua d'oro in Seltànta. Setlanta.

oro(Salv. in Redi Op. IV, 544). Settantasètt(On). Storto come una S ma


Scoeud la set a vun. Trarre la sete a juscola (Cellini Vita II, 355).
uno. Scoudes la set. Dissetarsi. Ca Settàss. Sedere, e ambig. Assettarsi. Assen
varsi la sete. Spegner la sete. tarsi? Anche i Provenz. dicono Assetar,
Vegni set. Farsi sete ad alcuno. e gli Spagnuoli Sentarse o Assentarse.
Sét (uscita del verbo Savè). Sai tu. Settass adoss. Sedersi sopra checc.”
Setij. v. a. del Var. Mil. Sottile. Settass-giò. Sedersi.
Sètt. Sette – Pel pl. V. in Quàtter. Settass-giò. fig. Lo stesso che Scu
Giugà al sett in barchett che an rattà la preja. V. in Prèja.
che dicesi Giugà a la barca. . . . Fare Settass-sù. Sedersi sovra checchessia.
con due dadi a un giuoco la cui ta Settass-sù su on canton. Seder per
vola ha dieci caselle noverate per 2, canto(Bracciol. Scher. Dei, XVII, 15).
5, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11 e 12 con Settass a tavola. Impancarsi.
tornanti la figura d'una barca segnata Settass sui calcagn. Accoccolarsi. Es
col 7. Chi coi dadi trae 12 vince tutte sere o Stare coccoloni.
le poste, chi 2 le sole poste delle Tornà a settass. Risedere.
caselle, e chi uno degli altri otto nu - Vatt a setta. Va a siedi. Idiotismo
meri o ne vince la posta o la paga tanto nel dialetto milanese quanto nel
se vota; chi trae 7, paga la posta fiorentino per Vattene a sedere.
convenuta alla barca – Il detto in Settàss. Assettarsi. Dicesi di fabbrica la
Barchètt correggasi come quì. quale col proprio peso va a trovare
I sett Alegrezz. Le sette Allegrezze il suo sodo.
(Caro Lett. ined. III, 56). Settémber. Settembre.
1 sett ann ti jet passaa. . . . . Tu De settember notte di, già el savii
se oggi mai grande e adulto. sottsora him lì. Di settembre la notte e
I sett Indormient. I sette Dormienti il di contende(Mon. p.577 - Last. Prov).
(Nelli Serv. al for III, 2). Quand canta la scigada de settember
Metta la procuva del sett. V. Proeüva. no toeu robba da revender. . . . . Se
Ogni sett ann se muda. Di sette in la settembreccia tiene della natura
sette anni si muta la complessione del della state i frutti sono poco serbatoi.
l'uomo(Raf Borg. Am. far. I, 8). settemberghe fussel semper.... È
O per sett o per dersett. . . . . A mese tutto frutto il settembre.
prezzo rotto. O per sett o per der Settembre settembrin, ecc. V. in Vin.
sett vuj dall via. Io ne vo' pur cavare Settembràn. Settembrino – Castegn set
o cappa o mantello. tembrann. V. in Castègna.
Pan duu, pan trii, ecc.... Cantilena Settembrin. Ad. di Pèrsegh. V.
che usano i fanciulli in luogo del Fare settembrin. Ad. d'Uvàdegh. V, in Uga.
al tocco dei Toscani. V. in Ara belara. Sett-e-mèzz. . . . . Moneta antica mil.
Passaa per i sett cribbi o per i sett E passee i sett e mezz per trè pa, poenr(Maggi
sedazz. V. in Cribbi. Int. II, 166). V. Mezzpaol.
Sett de coeur fig. per Comodin. V. Giugà al sett e mezz. V, Giugà al
Mazza sett, ecc. V. Mazzasètt. vintun in Vintùn.
Sètt. V. in Bordocò. Sett-e-mèzz (donna). Menandàra (Zanob.
Sètt. Strappo(“tosc.). Squarcio. Schianto. Piz.). Arruffamatasse.
Fagh on sett sul muson. Fare un Sett-e-quindes.Crocione Moneta d'argento
sette sul viso, Settij. Voce cont. br. per Suttil. V.
SET ( 199 ) SFA
Sèttim. Settimo (Garz. Piaz. 446). Uffizio Levà-sù o Mettes o Tirass-sù in set
mortuario che si celebra dopo sette ton, o semplic. Tirass in setton. Re
giorni dalla morte. carsi a sedere sul letto(Boc. Nov. –
Fà corp e settima on tratt. V. Còrp. Mann. Vegl. lI, 4). Recarsi a sedere
Sèttim. T. del G. di picchetto.... L'aver (Sacch. Nov. 191). Levarsi a o in sedere.
in mano sette carte tutte seguenti e di Saltà sù in setton. Balzare a mezza
Sèttima. T. Mus. Settima. (trionfo. vita dal capezzale(Redi Op. V, 2o1).
Sèttima. T. Med. . . . Il settimo giorno Trà in setton. ſig. Lo stesso che Trà
dall'accesso della febbre. in tocch. V. Tòcch. - I diz. ital. han
Settimanètta. Dim. e vez. di Settimànna. V. no Porre o Mettere a sedere alcuno
Settimànna. Settimana; ant. Semmana. per levarlo di carica o ministerio.
- Fioeul d'ona settimanna! Corpo di me! Settuagésima. Settuagesima. La terza do
Foeura per la settimanna. Fra setti menica avanti la quaresima, così detta
mana -Simile a Fra notte, fra giorno,ec. perchè da essa domenica a quella in
Rend cunt de selmana o de setti albis corrono settanta giorni.
manna. Rendere la settimana o di set Sév. T. de'Macellai. Sego sodo o in rappe
timana. Rendere conto d'ogni cosa. (Tar. fir.). Nome della Grascia bovina
Settimanna grassa. . . . . L'ultima non buona a condire.
scttimana di carnovale. Sév. Sego. Sevo. Grasso rappreso d'alcuni
Settimanna santa. Settimana santa; animali che serve spºper far candele.
ant. Gran settimana. Settimana penosa, Pien de sev. Segoso(“tosc. – T. G.).
Vess de settimanna. Essere di setti Scira de Venezzia a uso sev. V. Scira.
mana(Fag. Ast. bal. II, 13 – Targ. Sev colaa. Sego strutto.
At. Ac. Cim. III, 586). Sev de incisor. Sego da intagliatore
Settimanòn. . . . . Quella settimana in in acqua forte(Baldin. Diz. dis). Mi
cui entra il dì di Natale o ch'è im stura di sego e d'olio.
mediatamente anteriore al Natale. Smaggià de sev. Insegare(“tosc. –
Settimin. Di sette mesi(Cecchi Stiava II, 2). T. G.) - Insegarsi – Insegato. -
Settimio (“lucch.) Fanciullo nato nel Sevér. Severo. Itigido-Severitàa. Severità.
settimo mese dalla concezione. In al Sevigné. . . . . Ornamento di gioie che
cuni paesi è credenza che guarisca pongonsi in capo le donne.
dalle risipole chi viene segnato e be Sezion T. anat. Dissezione. Fagh la se
nedetto da uno di questi settimi! zion. Sezionare(“tosc. – T. G.).
Settimin.... Pezzo di musica cantabile o Sezionè.T.anat. Sezionare(Sav.Orn.II,529).
sonabile o ballabile in sette persone. Sezionàa. T. anat. Sezionato (“tosc.).
Settin. Strappettino(“tosc. – T. G.) Sfaccendaa. Sfaccendato.
Settinna (Fa). Far ceccia(Rim. aut. pis). Sfacciàa. Sfacciato. Sfrontato. Impudente.
Cecciare o Far ceccia(*lucch.). Voci I diz. ital. registrano anche Affacciato
infantili che valgono quanto Sedere – in questo senso, ma il testo che ad
Ne diz. ital. Settina vale soltanto quan ducono o è errato o dà in altro segno.
tità numerata che arriva a sette. Ciar sfacciaa... Chiaror abbagliante -
Giugà ai settitt.... Usa nell'A. Mil. Color sfacciaa, Color agro(Cel.VitalII,5)
Sett-men-on quattrin. s. m.... Monetina Sfacciadamént Sfrontatamente. Sfaccia
d'argento, oggidi il 4.º di lira italiana. tamente. Impudentemente. – I diz. re
Settin. . . . . Grande strappo. gistrano anche in questo significato
Settòn (In). A sedere sul letto (V. il la voce ambiguissima Affacciatamente.
primo testo portato alla voce Sedere Sfacciadell. Sfacciatello – Arditello –
nella Cr, come anche il Fagiuoli e Licenziosetto.
altri). Mezzo ritto sul letto(Gher. Voc. Sfacciadòn. Sfacciataccio. Sfacciatissimo.
II, 75, col. 2", riga 25). La voce Ac Sfrontatissimo. Impudentissimo.
cubito parlando del costume dei Roma Sfacciataggin.Sfacciataggine.Sfacciatezza.
ni di mangiare a giacere sul triclinio, Sfrontatezza. Impulenza. Sfacciamento.
appoggiati ad un gomito, ha pure Sfachinà. Facchineggiare. Affacchinare.
qualche affinità col nostro In sctton. Affacchinarsi. Esser l'asino. Tirar la
SFE (2oo ) SFI
carretta. Durar fatiche a modo di fac Sfesà. Spicchiare(*ſior.). Dividere ne'suoi
chino. Durar fatiche servili. spicchi un capo d'aglio, una melaran
sfadigà e Sfadigàss. Affaticare. Faticare. cia o simili.
Fatigare – att. Defatigare. Sfettà. Affettare. Sfetteggiare.
Sfadigà per nagott. Durar fatica per I Turch che porten certi sciabalonn
impoverire. Beccarsi i geti. Dare in Che sfettaraven-giò finna i colonn.
un sacco rotto. (Bernardoni El. Spar del Canon p. 25.)
Sfaldón. . . . . Nelle cave d'arenaria di Sfiadàss. Sfiatarsi – Sſiadass per nagotta.
Viganò è il nome che danno al Fesso Sfiatarsi in grida senza prò.
per diagonale nell'arenaria in lavoro. Sfiandrà. Smargiassare.
Sfalzà o Sfalsà o Strafalzà. Dissimigliare. Sfiandràda. Smargiassata. Sfiandronata.
Dipartire. Diversificare. Divariare. Va Rodomontata.
riare. Svariare. Deviare – Tralignare. Sfiandrinna. Lo stesso che Slòlfa. V.
Dischiattare. Stralignare –Trafalsare. Sfiandrón. Sfiandrone. Gradasso.
Trafallare. Sfibbià. Svignare. V. Tondà – Ne'diz.
No ghe n'è vunna che sfalza. Non se ital. Sfibbiare vale slacciare le fibbie.
ne trova una di fallo(Var. Suoc. II, 2). Sfida. Sfida. Disfida. Sfidamento.
Sfalzà de vum. Dirazzare da uno Sfidà. Sfidare. Disfidare.
(Nelli Vecch. Riv. II, 2o). Sſidàa. Sfidato. Disfidato. Invitato a duello.
sfèllora per Fèllora o Tàppa. V. Sfidegà. Sfegatare.
sfénd. Sfendere. Fendere. Sfigurà... Far mala figura, cioè di portarsi
Sfendidùra. Fesso. Fenditura. Sfenditura. male in checchessia, trovarsi in compa
Sfessatura. gnia che disonori, venir meno della sua
Sféra. Sfera. parola, e simili. Lo Sfigurare dei diz.
De primma sfera. Della primaria sfe ital. vale sempl.Disfigurare, Deformare.
ra(Pan. Poet. I, xvii, 15). Di prima riga Sfilà.... Fra noi gl'intarsiatori, gli ebani
Lo usiamo anche in senso di spregio. sti ecc. dicono che un legno sfila allor
Per es. On asen o On porch de primma chè nell'impomiciarlo ch'e fanno per
sfera. Un asinaccio, Un porconaccio. levigarlo, manda fuora alcuni tigli, e
Sfera armillar. Sfera armillare. chiamano Sfiladura il tiglio che n'esce.
Sfera del sè. Spera. Il disco so Sſiladùra. V. Sfilà.
larc. Raggio. Sfilaprà e Sfilozzà. Sfilacciare. Sfilaccica
Sféra. T. d'Orolog. Lancetta. re. Far le filaccica; ed è propriamente
sfera di or o piccola. Lancetta dell'ore. l'uscir che fanno le fila sul taglio o
Sfera di quarto granda. Lancetta del quarti, sullo straccio de panni.
Sfera di minutt. º Lancette minutari diconsi
Sfilapràa. Sfilaccicato. Sfilacciato.
Sfera di segond. da alcuni.
Sfilapràss. Spicciare. V. Spuà-ſoeura.
Sferètta. Sferetta. Sfilaprènt. Sfilacciato. Sfilaccicato. Sfioc
Sferla o Sfèrlo. Squarcio. Sdrucio Schian cato.
to (V. anche Sètt sig. 2.”) – ed altresì Sfilòzz. Lo stesso che Filàpper. V.
Scoscio. Scoscendimento. Sfilòzz. Filaticcio.
Sferlà. Squarciare. Sdruscire. Stracciare. Sfilozzà. Sfilacciare. Sfilaccicare.
Strappare. Sbrandellare. Strambellare. Sfilzón. Sterpo. Sprocco. A un di presso
Per es. Sferla i colzon. Sbrandellare
quel medesimo che il Scimostón. V. Lo
i calzoni – ed anche Schiantare. Sco
usiamo però più particolarmente per
scendere. Per es. Sſerlà-giò ona pianta. quel mozzicone qualunque sporgente
Scoscendere la ramatura d'un albero.
o da terra o da muro o da albero, ecc.
Sferlàda. Strappata. Strappamento. Strac nel quale altri corra pericolo d'infil
ciamento – ed anche Scoscendimento.
zare per così dire alcun suo membro.
Sferlàss. Squarciarsi. Schiantarsi – V. Sfingàrd. . . . . Specie di dolce fatto
anche Ferolòtt.
con noccioli di pesca, pasta d'uovo
Sferlin. Un po' di sdruscito. e zucchero.
Sferlön. Un grande sdruscito – ed an Sfioccàa che per maggior forza d'espres
che Un grande schianto. sione dicesi anche Sfioccaa de lacc.
SFO ( 2o1 ) SFO
Bianco lattato. Bianchissimo, bianco Sfogada. Sfogamento.
al maggior segno. – Lo Sfioccato dei Sfogàss. Sfogarsi. Dirla fuor fuori. Man
diz. italiani vale sfilacciato. dar fuori quello che si ha in petto.
Sliorà. Sfiorire. Si dice d'ogni cosa quan Sſòggio. Sfoggio. Sfarzo. Sfarzaccio. Sfar
do se ne trasceglie il meglio. zosità.
Sfioràda. T. de'Tint. Fiorata. Crespo. Sfoggià e Sfoggialla. Sfoggiare.
Schiuma galleggiante sul vagello quan Sſòglia e Sfòglio e Sfògio. Soglia. Sogliola.
do è riposato. Pesce di mare notissimo, e propria
Sfioradór. V. Scargavó. mente il Pleuronectes solea L., giacchè
Sfiori o Desfiori. Sfiorire. Perder il fiore. a noi non viene nessuno dei tanti altri
Sfiori. Lievitare. Fermentare. Dicesi della pleuronetti conosciuti dalle genti pros
calcina non ispenta (V. Baldin. Diz. sime al mare.
dis. in Sbullettare). Sſognattà, Sfognattòn. V. Fognattà, Fo
Sfioridùra. Sfioritura. gnattòn.
Sfioriss. Sfarinacciarsi. Dicesi della terra, Sſògo. Sfogamento di o del dolore, ed
della calce ecc. allorchè si disfanno anche assol. Sfogamento. Sfogo.
e polverizzano. Asſogo. Frase degli Uffizj. In rispo
Sſlizz. Lo stesso che Flizz. V. sta. A spaccio. A riscontro. Ad esito.
Sfodrà. Sguainare o Sfoderare spade, pu Fà el sò sfogo. Sfogarsi – º are il
gnali, sciabole, ecc. In ogni altro caso debito spurgo.
diciamo Desfodrà. V. Sfogonà..... Guastar il focone alle armi
Sfoeüj (Fà i). Cercare uno(Crusca in Fru da fuoco.
gnuolare sig. 2. – Lasca Cen. II, Sfogonàa. Sfoconato. Ad. d'armc da fuoco
nov. 6.”, pag. 151). Frucar uno (Nelli che ha guasto il focone.
Allicvi di vedove III, 4). Frugare uno Sfogonàa. ſig. Sſondato.Svivagnato. Per es.
(Guadag. Poes. II, 178). Frugare. Ri Bocca sfogonada. Bocca svivagnata,
cercare. Frugacchiare (Alb. bass. in cioè eccedentemente larga.
Fouiller). Frugare indosso(“fior.). Fru Sſojà. Sfogliare.
gar per le tasche e pel vestito ad uno Sfojà liber. Scartabellare.Carteggiare.
per vedere se gli si trova cosa nascosta. Sſojà verz. V. in Vérz.
M'han faa i sſeuj de per tutt. Io Sfojàda. Ad. di Pàsta. V.
fui cercato in ogni manichino, in ogni Sfojada in forza di sust. f. Pasta sfoglia.
luogo fuor che...(Burch. Son.94, p. 19o). (Pan. Viag. Barb. I, 61). Sfogliata.
Sfeiùja. Sfoglia (Magal. Lett. scicnt. II, Sp. di Pasta dolce la quale, cotta che
15a). Sfaldatura, Sfogliame. Sfoglio sia, sembra tutta sfoglie.
V tosc.). Apertura o interna o esterna Sſojadinna. Sfogliatina(“tosc.).
che rimane nel ferro non bene ſub Sfojadór. . . . . . Chi va preparando i
bricato. La Cendrare de Fr. se non ſogli pel Ibollo.
erro. Ferro senza gruppi e senza sfogli. Sfojascià. v. cont. Frugacchiare,
Sfoeùja. . . . . . Sfaldatura che trovasi Sfojattà. V. Sfojazza.
nell'interno di quelle forme stagio Sſojazz. s. m. sing. Quadernaccio (Targ.
nate del cacio lodigiano il cui coagulo At. dc. Cim. lll, 589). Stracciafoglio.
non fu bastevolmente infranto e venne Scartabello. Scartafaccio. Vacchetta.
lasciato maturare di troppo - Talvolta Quaderno che i mercanti tengono per
si potrà tradurre per Bolla o Pulica. semplice ricordo, notandovi le partite
Sfeujass. Sfaldarsi. prima di passarle ai libri maggiori.
Sfoga. Sfogare. Dare esito. Sfojazz. s. m. pl. T. de'Cartai. Involti
De carnovaa besogna lassaj sfogà. da risme.
In carnevale è bene lasciarli sfogare. Sfojazzà. Carteggiare. Guardare a carta
Sfogà la rabbia. Sfogar la collera. per carta un libro.
Sfogà o Svojà el goss. V. in Gòss. Sfojazzà che anche dicesi Sfojattà. Scar
Sfogà la soa passion. Sfogare il do tabellare. Leggere presto, e per lo l'iù
lore. Sfogare il core doloroso – In con poca applicazione. - (fogli.
certi casi Sfojarsi. Sfojazzin. Quadernetto. Picciolo straccia
I Vol. If , 9G
SFO (2o2 ) SFR
Sfojètta. Sfoglietta. Sforzà. Sforzare. Forzare. Costringere.
Sfolcià-giò. Falciare. Sforzà i cart. V. in Carta vol. I,
Sfollà. neut. Calar la folla. Il Rosini p. 256, col. 1.º
usò anche Sfollare. Sforzàa. Sforzato. Forzato.
Sfónd. T. delle Arti del Disegno. Sfondo. A marcia sforzada. V, in Màrcia.
Sfondato – Fà on sfond. Sfondare. On piang sforzaa. Gocciole forza
Sfondà. Sfondare. ticce di lagrime.
Sfondàa (nelle carrozze). V. Lunètta. On rid sforzaa. Un riso forzato o
Sfondrà. Sfondare. Sfondolare. sforzaticcio o contro voglia.
Sfondrà-giò. Affondare. Precipitare. Vin sforzaa. V, in Vin.
Sfundrà per Sbuseccà. V. (bile. Sforzàda. Sforzamento.
Sfondràa. Sfondato. Sfondolato - Insazia Sforzadinna. ... Un po' di sforzamento.
Sfondràa. ſig. Sbonzolato parl. d'erniosi. Sforzànna. V. in Grugnètt.
Sfondràa. Cinedo. Bagascione. Sforzass. Sforzarsi. Fare ogni suo sforzo
Sfondràda. Bagascia. – ed anche Farsi forza per celare
Sfondràda. Sfondamento. l'animo proprio. Sforzarsi.
Sfondradònna(Razza)! Razzaccia sgherra' Sforzerin. Bariletto.
Sfòr. Luce. Apertura. Ogni vano nelle Sforziòri (A) usò il Porta nelle Rim. ined.
fabbº che.
per A forziòri. V.
Sforà. Bucare. Forare.
Sforzósa. Ad. di Spésa. V.
Sforà. Lavorar di straforo. Traforare Sfossà. . . . . Scavar le fosse.
(Alb. bass. in Jour). Sfracasséri. P. Sſrecasséri.
Sſorà. V. in Contornà. Sfragèll che anche dicesi Rebèll o Re
Sſoràa. Forato. Bucato. -

beilòtt. Infinità. Mondo. Subisso. Di


Sforàa. Ad. di Calzètt, Guànt e sim. V. luvio. Nuvolo. Mercato. Marame. Fla
Sſoradìn. Lavoro di cavo. Traforo. Stra gello. Barbaglio. Gran quantità di
foro. Specie di lavoretto o ricamo a checchessia.
trafori. È detto dai Fr. Point à jour e Sfrantója che altri dicono Frantéja, altri
dai Siciliani Crepacori o Inchiaccatu. Francióra, altri Mazza. Maciulla. Gra
Sforadùra. Spiraglio. Foro. Forato. Fo mola. Spezie di cavalletto a quattro
ratura. piè terminante in un'intelaiatura sca
Sforaggiàa. Accaldato. Riscaldato assai, nalata, a un capo della quale è an
che sente gran caldo, rinfocolato. nesso un legno, pure scanalato, il
Sforaggiadùra. Scarmana. Calda. Cal quale entra ne riscontri del telajo,
" dana. e con esso si dirompe il lino e la ca
Sforaggiass. Scarmanarsi. Prendere una napa per nettarli dalla materia le
caldana. gnosa.
Sforladór o Firlaf6rla. T. de Pettinag.... Sfrantojà che anche dicesi Frantojà. Ma
Specie di trapano. ciullare. Gramolare colla maciulla. Di
Sfòrz. Sforzo. rompere il lino o la canapa per net
Fà di sforz. Contorcersi. Divincolarsi. tarli dalla materia legnosa.
Storcersi. Scontorcersi. Sfranzà. Sfrangiare? Levare il cerro, le
Fà di sforz... Oltrepassare il proprio frange, le disuguaglianze d'orlo.
comunal potere in pro di checchessia. Sfranzà i liber. . . . . Ritondare i
Fà i ultem sforz. Fare l'estremo di libri non per intiero e col torcoletto
sua possa. Dare il suo maggiore. (casteleti), ma sibbene levandone sol
Fà on sforz. . . . Sforzarsi, uscir tanto le più gravi ineguaglianze a
del consueto. mano colle cesoie.
Fa on sforz de natura. . . . Uscir Sfrauzaa. Sfrangiato.
del suo naturale, uscir del consueto, Sſranzadùra. Sfrangiatura? Barbe.
uscir del manico. -
Sfrascà. Sfrondare. Sfogliare. Levar le
Fà tutt i sforz. Fare sforzo. Sfor foglie dagli allieri, il che parlandosi di
zarsi. Sbracciarsi. Fare ogni sforzo viti direbbesi più propriamente Spam
possibile. Far le sue lotte, pinare. – Nei diz. italiani Sfrascare
S FIR ( 2o3 ) SFR
vale soltanto quel muoversi che fanno Vin che lassa o che mett on sfris
le frasche per vento o simile. al coo. V. in Vin.
Sfratàzz. Lo stesso che Fratàzz. V. Sfrìs. Boccola. Cerchiello di ferro che
Sfratazzà. Lo stesso che Fratazzà. V. mettesi per saldezza a corpi cilindrici
Sfràzi. v. dell'A. M. Stracotto Agg. del di legno dall'un de loro capi o da
lesso assai ben cotto. ambidue. Ponsi a testate di mazze, di
Sfrecassà. Fracassare. Sfracassare. picchiotti, di mazzeranghe, di ruote,
Sfrecassàa. Sfracassato. Fracassato. di sale, ecc. ecc.
Sfrecassàda. Fracassata. Fracassamento. Sfrisà (in genere). Strofinare – Sfregiare.
Sfracassamento. Fracassatura. Sfrisà. Scalfire. Intaccare la pelle. Pas
Sfrecasséri e Sfracasséri. Fracassio. Gran sare a fior di pelle. Calterire. Fare un
de e continuato fracasso. tagliuzzo nella pelle, nella corteccia
Sfreggi. Freddare. o nella superficie di checchessia, il
Sfreggii. Raffreddato. che potrebbesi fors'anche dire Sfre
Sfreggiss. Raffreddarsi pos. e fig. giare – I Francesi dicono Friser o
Sfregujà. Sminuzzare. Sminuzzolare. Sbri Effleurer. -

ciolare. Amminutare. Sbrizzare. Ridur Sfrisàa. Sfregiato – Scisato – Intaccato.


re in bricioli – Stritolare. Sfrisàda. Strofinata(“tosc.) – Calteritura.
Sfregujà. T. di Vinificazione. Disfare il Sfrisadinna. Strofinatina(*tosc. – T. G.).
pane della vinaccia(Gior. Geor. I, 529). Sfrisadùra. Sfregio. Intaccatura Calleri
Disfare il pane della vinaccia per tor tura.
nare a spremerlo di nuovo(Ridolfi Vin. Sfrison che anche dicesi Balordón. Spran
i tosc. 29). Dirompere le vinacce dopo ghetta. Dolore nel capo, cagionato da
la prima stretta per ricavarne tutto troppo bere vino.
quel residuo di vino che più si possa. Sfrisſin. Froson comune. Uccello che è la
Ne torchietti piccini tiene luogo del Loria coccothraustes degli ornitologi.
Tajà che si fa ne' grandi pel mede Sfrizza. v. cont. Freccia.
simo scopo. Se vi si ripongono nuove Passà-via come ona sfrizza. Trapas
vinacce, si rincappella. sar di volo.
Sfregujaa. Sbriciolato. Sminuzzolato. Sfrónza. Fromba. Fionda. Frombola. Fon
Sfregujada. Sbriciolamento. Stritolatura. da. Scaglia, e ant. Rombola. Strumen
Sfregujamént. Sbriciolamento. to notissimo per iscagliare ciottoli – Il
Sfregujàss. Andar in briciole. Stritolarsi, ciottolo che si scaglia così è detto an
Sfrenaa. Sfrenato, e alla lat. Effrenato. ch'esso Frombola – Lo scagliar sassi
Senza freno. colla fionda dicesi Sfiondare o Sfrom
Sfresùra. T. d'Orolog Incassatura. Piano bolare o Frombolare; il colpo From
o Incavo che si fa negli oriuoli per bolata: lo scagliatore Fromboliere o
collocarvi alcun pezzo o alcuna ruota. Frombatore o Sfronzista.
Dal francese Fraisure. Sfronzón. Pollone.
Sfris. Strofinone(“tosc. – T. G.). Traccia Foeuja de sfronzon. Foglia assai pol
d'alcun corpo strofinatosi sur altro cor lonuta; e dicesi spec. quella dei gelsi
po, e che vi rimanga di colore diverso novellini assai ricca di polloni.
Sfris.Intaccatura.Frego. Scalfittura. Picco Sfronzón, Sfronzònna, ecc. Lo stesso che
lo taglio fatto nella superficie di chec Sgalis, Sgalisa, ecc.
chessia – Anche i Napol. dicono Sfriso. Sfròs. Frodo. Contrabbando. L'atto del
Sfris. Sfregio. Fregio – Frego – Sber frodare (V. Sfrosà); e la cosa che n'è
leffe. Sberleffo – Catenacccio. il soggetto: se il frodo è di poca
Sfris. fig. Sfregio. Frego. Macchia. Diso entità dicesi Froduccio o Contrabban
nore. Smacco. Infamia. Fa on sfris. duccio(*tosc.).
Fare un frego ad uno. Smaccare alcuno. Fà on sfros. Fare un frodo.
Sfris..... Dolor lieve di capo. V, anche Robba de sfros. Merce di contrab
Sfrison. bando.
Avegh el sfris al coo. Essere spran Viv in sui sfros. I ivere di contrab
ghellato('tosc. – T. Sin.). bando.
SFU ( 204 ) SGA
Sſròs. fig. Ciambellina alla nascosta(Zan. il cui capo serve come di pennello.
Com.). Frodo. Ogni azione commessa Questa specie di spolverezzo è la Pon
furtivamente contro l'altrui volere – cette o l'Estompe de Franc.(Acad.franc.).
Amore clandestino – Parto clande Sgabèll. Sgabello. Scabello. Mobile noto,
stino – Trafugone. Sgabèlla. s. f . . . Sgabello alto e largo
De sfros. Furtivamente. assai più dello sgabello comune.
Sfrosà. Frodare. Far frodo. Far con Sgabellàda. . . . . Colpo dato con uno
trabbando? L'importare o esportare sgabello.
furtivamente oggetti sottoposti a ga Sgabellin. Sgabelletto. Sgabellino.
bella fraudando l'erario pubblico del Sgabellin. T. de Carrozz. Sederino. Se
dazio onde furono gravati dalle leg derino mobile. Nome di quel sedere
gi; ed anche l'introdurre furtiva posto di dentro alle casse dei legni
mente in paese o l'estrarne oggetti a due luoghi che è mastiettato per
de quali la legge ha proibita l'im poterlo alzare e abbassare. Ha cartell.
portazione o l'esportazione. Il Tom. Piastrole. Linguette – Vit. Viti = Squadret
ne'Sin. (1579) e il Mol. (che lo co ta. Erre che lo sorregge.
pia nel suo El. a Sfroso) definiscono Sgabellinocò. Picciolo sgabelletto.
e specificano poco felicemente a mio Sgabellón e Sgabellòtt. Sgabellone.
avviso le due voci Frodo e Contrab Sgabellottèll. Sgabelletto.
bando. Si violano i bandi pubblici e Sgagnà che anche dicesi Traccagnà, Sbàtt,
quindi si fa contrabbando in ambi i Sganassà, Sgranà, Sgroffolà, Zaffa, Ziſ
casi come io ho più sopra definito, folà. Scuffiare. Addentare. Rodere. Pac
come si froda nel primo di essi la chiare. Pasteggiare. Dare il portante
gabella, e nel secondo il volere della ai denti. Ugnere il grifo o il dente.
legge – L'Alb. enc. registra anche Ba Sbattere il dente. Toccar col dente.
rattare nel sig. di Frodare; voce am Far ballare i denti. Mangiare. Taf
bigua e disusata. – Dal lat. Fraudare fiare. Alzare il fianco. Far buon fian
scese direttamente l'italiano Frodare, co. Caricar l'orza o la balestra. Caf
e indirettamente per la scala della .fiare. Dare di bocca. Divorare. Far
bassa latinità Fro rare, Frosare, Sfro buona cera. Manicare. Manucare. Man
sare il nostro Sfrosà. ducare. Magnare. Morfire. Piluccare.
Trovà a sfrosà. Cogliere o Prendere Prandere. Sbasoffiare. Sgranocchiare.
o Trovare in frodo. Sparecchiare. Stuzzicare i denti. Strip
Sfrosà. Trafugare. pare. Vorare.
Sfrosàa. Frodato – Trafugato. Sgagnàda e Sgagnadìnna. Lo stesso che
Sfrosadór che anche dicesi Spallon. Fro l'acciàda in ambi i suoi significati. V.
datore. Contrabbandiere. Colui che Sgagnón. Mangione. V. Pacción ed anche
froda le gabelle. Mangiòn in ambi i suoi significati.
Sfrosador de saa. Salajolo(*tosc. – Sgajoſlà. Cavar di tusea.
Pan. Poet. I, x, 29). Sgajósa o Sghejósa. Sagratina. Fame. V.
Sfugattòn (De). Alla sfuggita. A fuggi Ghia – La sgajosa la pò pù de la
fuggi. Alla fuggiasca. Fuggiascamente. morosa. V. in Morósa.
Alla sfuggiasca – ed anche Di sop Sgajumà e Sgaiùmm. Voci dell'A. Mil. per
piatto. Furtivamente. Clandestinamente. Sderlà e Dèrla. V.
Sfumà. Sfumare. Fumeggiare? Digradare. Sgajùsc e Sgajuscià. Voci de paesi pros
Sfumàa. Sfumante? simi al Comasco per Dèrla e Sderlà. V.
Macc sfumaa. Macchie sfumanti di Sgalà v. cont. br. Fendere. Sfendere.
cani, cavalli, ecc. Sgalass. v. cont. br. Schiantarsi.
Sfumadùra. Sfumatura(”tosc.). – Sfuma Sgalass-via. v. cont. Dissestarsi.
mento. Sfumatura. La Nuance de' Fr. Sgalfión detto anche Sgraflión e Galſi in.
Sfumin. Sfumino(lucch.). Spolverezzo. Bot Ciriegia duracine o lustrina. Sorta di
tone di cencio, di cartaccia o di pelle ciliegia di pasta soda, più grossa del
di camoscio in cui si mette il colore l'ordinarie, che a Firenze è chiamata
polverizzato per disegnare con csso, anche Ciriegia pistoiese – V'è una
SG A ( 2o5 ) SGA
specie di Sgalfion che diciamo Impoll, Sgandollàa. Snocciolato.
la quale corrisponde a una ciliegia Sgandollaa sgandollisc (Mag. Cons.
duracine bastarda – Questa voce è a Men. 155). Alla spianacciata. Spiattel
noi provenuta non so come dalla Sviz latamente, e come aggettivo Spianac
zera; chè i soli abitanti, cred'io, del ciato. Spiattellato.
Juras chiamano questa specie di cirie Sgandollisc. Voce che s'usa nella frase
ge Galfions; i Fr. le dicono Bigarreaux. Sgandollaa sgandollisc. V.Sgandollàa.
Sgalis che anche dicesi Sfronzón e Zo Sgangaràa. Sgangherato(“tosc.). Sciancato.
vàld. Spavaldo. Persona che nel por Andà come on sgangaraa. Arrancare.
tamento, nelle parole, negli atti pro V. anche Sgarattàa.
cede sfrontº e con maniere avventate. Sgangassàa ed anche Sgangaràa. Scian
Sgalisa o Sfronzònna e Zovàlda. Spavalda. cato. Sgangherato. Sconcio. Scomposto.
Sgalisà. Civettare. Disadatto. Slogato.
Sgalisàscia. Pegg. di Sgalisa. V. Sganizi. Cavillo. Cavillazione. Sofistiche
Sgalisètta. Dim. e vezz. di Sgalisa. V. ria, ed antic. Cavillità.
Sgalisón e Sgalisònna. Acc. di Sgalis e Sganzèrla. Gambetto. Sp. di uccello noto.
Sgalisa. V. Sganzèrla. Sestone. Sestoni(*tosc. – T. G.).
Sgallà. V. Sgalluscià. Gambe lunghe eccedentemente, tratta
Sgallesgià. V. Galleggià. la metafora da quelle delle seste(com
Sgalluscià e Sgallà. Galluzzare. Ringal pass) – V. anche in Ganzèrra.
luzzarsi. Sgallettare. Far galloria o Sganzèrla che anche dicesi Sgambirla.
mostra di vezzi e di brio per parer Gambuto. Che ha le gambe lunghe.
amabile e spiritoso. Sganzerlon che anche si dice Sgambir
Sgalonà. Scosciare. Guastare o slogar le lón. Acc. di Sganzèrla. V.
cosce. Sgar o Sgarr. Grido. Strillo. Strido. Tºſolo.
Sgambà. Sgambare. Camminar di fretta. Trà-sù on sgar. Mettere un grido.
Voi sgamba. Trama ve”. Mena le seste. Sgarà. V. Sgarì.
Sgambàda. Sgambata(*tosc.). Lunga cam Sgarà per Sgalà. V.
minata pedestre – e in gen. Corsa. Sgaràda. Gridata. Strillata.
Camminata. Sgarattàa. Sgangherato. Andà sgarattaa.
Dagh ona sgambada o ona sgamba Andare a sciacquabarili. Camminare
dinna.Sgambarsi.Menare assai le gambe, a gambe larghe, parendo che con un
Sgamberlàa. . . . . Dicesi del frumento piede vogliasi andare in un luogo, e
rabbaruffato. È diverso dal Traa-giò coll'altro in un altro, e dicesi così per
in d'on lecc (allettato). chè si fa lo stesso moto con la persona
Sgambettà. Scarpinare. Sgambare. Menar che fa uno che sciacqui un barile.
le gambe, correre. – Lo Sgambettare Sgàrbel. V. Scàrp.
dei diz. ital. vale dimenar le gambe, Sgarbellà. Scarpellare? Graffiare. Sgraf
Sgambettàda. Corsa. Camminata. fiare. Sbucciare(Mol. El.). Propriamente
Sgambettista. Voce usata scherzevolmente stracciar la pelle coll'unghie, e dicesi
dal Maggi per Camminatore, Corritore. anche d'altra cosa che stracci la pelle
Ma no passi i coerenz, a simiglianza di graffio.
Che no son gran sgambettista. Sgarbellàa. Graffiato. Sbucciato.
Sgambirla. Lo stesso che sganzèrla, Sgarbellàa che alcuni dicono anche Stra
Sgambirldn. " Sganzerlon. V. pellàa. Sciarpellato. Scerpellino. Ag
Sganassà Scuffiare. Macinare a due pal giunto d'occhio che abbia le palpe
menti. V. Sgagnà – I diz. ital. registrano bre arrovesciate, e chi ha gli occhi
Sganasciare, ma in senso di slogare così fatti dicesi Sciarpellino.
le ganasce o fig. di crepar dalle risa. Sgarbellàda. Sbucciatura(“tosc.). Graffio.
Sganassà. fig. Cór l'agresto. V. Majoccà. Graffiatura. Sgraffio.
Sganassàda. Mangiata. V. Pacciàda – Sgarbelladinna. Graffietto. Graffiatina.
fig. Mangeria. Sgarbelladùra. Graffiatura. Graffio. Sgraf
Sgandollà. Snocciolare. Cavare i noccioli. fio.
Sgandollà. fig. Slazzerare, V. Piccià, Sgarbellass. Sbucciarsi (“tosc), Graffiarsi.
SGA ( 2o6) SG A
Sgarbellass ona gamba o sim. Sbuc Sgarzadinna. . . . . Un po' di raschiata.
ciarsi una gamba (Raf. Borg.Am. fur. Sgarzadór. Cardatore,
II, 2) o simile. Sgarzadùra, Cardatura.
Sgarbezzà. Garbare. Quadrare. Andare Sgarzadùra. T. de Callig. Raschiatura?
a 1'er"S0, -

Sgarzèlla per Garzèlla. V.


Sgarbiòn. Strigatojo? Specie di pettine Sgarzin, Cardatore. Garzatore.
senza manico e con denti grandi e Sgarzin che anche diciamo Raspin, Rastia
radi che si usa per distrigare alla tojo (così l'Alb. bass, in Grattoir).
prima i capegli – Ve n'ha di gran Coltellino da raschiare (così Cast, e
dissimi per servirsene a strigare il Flat. Diz. in Radirmesser). Specie di
crine ai cavalli – È il Deméloir dei Fr. coltelletto che si usa per raschiare
Sgarettàss o Sgarattàss. Scosciarsi. Sgar gli errori o le brutture incorse nelle
rettarsi. Sgangherarsi. scritture. Va spesso a compagnia col
Sgargarizzà. Sgargarizzare. Gargarizzare. temperino,
Sgarì che anche dicesi Sgarà. Gridare. Sgarzoeü. Rampollo. Pollone. Ramusco
Garrire. letto che spunta sui rami delle piante.
Sgari. fig. Fiammeggiare. Essere tagliente Sgarzoeiù per Garzocù de vit. V.
o sfolgorato – Smagliare – con qual Sgarzolà che anche diciamo Sgarzà. T.
che diversità e nob. Folgorare. d'Agric. Spollonare. Ripulir le viti
Color che sgariss. Colore smagliante troncando tutti i falsi polloni – ed an
(Magal. Let scient. 5.º pag. 55). Co che Rompere coll'unghie il capo dei
lore sguajato o che avventa(“tosc. – tralci non destinati a formare la po
T. G.). tatura dell'anno seguente. – V. anche
Varda quella là come la sgariss con Mognà e Brovà.
quell vestii. Vedi abito sguajato che Sgarzorin o Sgarzolin o Sgrazorìgn. Ita
ha indosso colei ! perugiolo? Iiaperino? Lucarino di Pro
Sgarin. Gabbian mugnaio? Sp. d'uccello venza (così nel Gabinetto fisico di
lacustre, piscivoro, grande e leggier Firenze). Uccello detto dai naturalisti
volatore, tutt'ali e piuma. Loaria serinus, e dai Francesi Serin
Sgarisia. Voce usata nella frase de Provence. -

Stà in pee per la sgarisia o per la Sgarzorin, a Soma Sgrazorign, in altri


scira. V. in Pè. luoghi Ravarin(altro). Raperino. Rape
Sgarlà. Scoscendere (Gior. agr. V, 67). rugiolo. Crespolino. Verzolino. Verdoli
Squarciare. Rompere, stracciare, ma no(Savi). La Fringilla serinus di Temm.
non direbbesi che d'alberi, legne e sim. Sgarzorin. ſig. Zerbino. Damerino. Pa
Sgarlà-foeura che anche dicesi Sgrià-foeura rigino. Garzolinco per Giovincello.
la terra. Raschiare. Ruspare. Razzola Sgarzorin. fig. Forosetta. Giovinetta svel
re. Scavare. ta e leggiadra.
Sgarón. Gridatore. Sgarzorinètt. Dim. e vez. di Sgarzorin, V.
Sgarón. fig Tagliacantoni. Spaccamondi. Sgarzottà. V. Sgazzottà.
Gradasso. Squarcione. Spaccamontagne. Sgattonà o Gattonà-via. Scantonarsela.
Sgàrr. V. Sgàr. Svicolare. Andar via di soppiatto.
Sgàrza. Airone cenerino, V. Sgòlgia. Sgaùsc che anche si dice Sgavùsc o Gór
Sgàrza. Ciuffetto(“tosc.). Uccello ch'è l'Ar bia o Sgorbia. Gagliuolo. Baccello.
dea flavescens mas degli ornitologi. Siliqua. Quella specie di guscio in cui
Sgarzà. T. dei Calligr. . . . . Il raschiare nascono il fagiuolo, il pisello e sim.
le brutture incorse nello scritto. Sgaùsc. . . Scorze, gusci, silique votate.
Sgarzà. T. de Pann. Carlare. Cavar Sgaùsc, Code di porri, agli, cipolle.
fuora il pelo ai panni col cardo. Sgaùsc per Raspisc. V. – ed anche lo
Sgarzà. gergo. Battere. Tambussare. diciamo a fanciulla che avendo ancora
Sgarzà per Sgarzolà. V. i lattajuoli si dia l'aria di forosetta.
Sgarzàda. . . . . L'atto del raschiare al Sgauscià. Sbaccellare? Cavar della sili
cun errore o sgorbio negli scritti. qua i legumi,
Sgarzàda. Zombamento. V. Duratton fig. Sgayàsgia. V. Gavàsgia.
SC E ( 2 o7) SGE

Sgavasgià che nel contado dicono Sga nelle stalle a loro lavori sogliono can
vascià o Gavascià. Gavazzare. Sga tare a riprese ed a coro un'assai lunga
nasciarsi, Sbellicarsi, Scompisciarsi, frottola di genere erotico, e varia
Smascellarsi, Scoppiare, Morirc, Cre secondo la varia coltura delle cantrici,
pare dalle risa Ridere a due ganasce o la quale suol però sempre incomin
a scroscio. Sghignazzare. Sgangasciare. ciare così:
Sgavasgiàda. Risata. Gavazzo. Cachinno. L'è chi sgence de la bonna ventura,
Sghignazzata. Sghignazzamento. Sghi E mi no son mariaa nè impromettuda,
Donà che hoo el fazzolett de sugà i cucci,
gnazzto.
De sugà i cucci i quai i hoo bagnati, ecc. ecc.
Sgavasgión. Sghignapdppole. Ridone. Que
gli che ride sgangheratamente. E se gennaio è innoltrato, incomincia
Sgavellàss. . . . Lo smallarsi delle noci all'invece per
El va sgenee de la bonna ventura, ecc.
di per sè per gran maturanza.
Sgaviscia de rava (verso il Comasco). La qual canzone suole poi terminare per
Foglia di rapa. Dà la lunna in sul pajee,
Sgàza. v. brianz ... Specie d'uccello, Bronchemm tucc el va sgenee,
e se non erro Gazzera. El va, el va, el va sgenee.

Sgazzètta. v. contad. brianz. per Gasgètt. Questo Cantar gennaio, mentovato


P. – Al plurale dicono I Sgazzitt. anche in quell'ottimo libro del nostro
Sgazzottà e Sgarzottà. Scherzare. Mot ch. prof. Carlo Ravizza intitolato Il Cu
teggiare. Celiare. Burlare. – Ruzzare. rato di campagna, è per qualche lato
Il nostro Sgazzottà vale spec. quello av un riscontro dei Rispetti de'contadini
venturare che un faccia o detti o fatti toscani, dei quali si troverà a un bi
per tentare il guado in checchessia. sogno una buona raccolta negli anni
Sgazzottàda. Celia. Burla, 184o, 1841, 1842 di quel lunario fio
Sgéa. V. Géa. rentino che va sotto il titolo di Nipote
Sgèmma. v. cont. e br, per Gèmma. V. di Sesto Cajo Baccelli; lunario le cui
Sgenà. V. Sgennà. -
prose del 1859 e del 184o valgono a
Sgenadùra. Incomodo. Molestia. Noja. mio avviso un Perù per la morale del
Sgenàss. Guastarsi – Scomodarsi. popolo – Il Maggi (ne Consej de Me
Sgenée. v. cont. che alcuni dicono anche neghin III, 7) ha il seguente passo:
Vorev fa ben, ma no vorev famm maa....
Sginée o Ginée. Gennaio. Orsù via, faroo insci :
Brusà sgenee o sgimee o ginee.... Di bon mettaroo sott
Costumanza ancora viva ne'colli brian
Coi capuscin per deventà cercott.
tei. L'ultima sera di gennaio giova Barba longa, on bison de sora via,
netti, ragazze e donne, fatto crocchio, Ma sott contra sgenee ben a la via. ...
e preparato una catastella di spini, di Fee del ben i mee anem ;
paglie, di granturcali e sim. o vero Se voli fa dol bè, dee via dol b6,
un fantoccio impagliato, li vengono Diseva on Bergamasch,
Dee-chi la micca e lassaroo-chi ol fiasch.
accerchiando, e fattone falò cantano una
lunghissima loro frottola(vedi più sotto) In questo luogo ognuno vede la figura
indicante miseria in apparenza e pa
la quale va a finire nell'annunziare
a chi gli ode lo spirar di gennajo. sciona in sostanza; ma questa figura
Talora alla baldoria di un poggio fa suppone il positivo del Sgenee, cioè
riscontro quella de poggi vicini, e le della merenda che alcuni sogliono fare
baldorianti vanno avvicendando fra in occasione di questa baldoria sotto
loro i rispetti. la contra, cioè sotto i ripiani a vitame
del colle - Se non erro, le due costu
Cantà sgenee o sginee o ginee. ...
Altra costumanza tuttora viva ne colli manze brianzuole sono probabilmente
un avanzo delle Feste Sementine dei
briantei e precorritrice del Brusd sge
nee di cui sopra. Nel nostro contado Romani o di quelle a Dei Penati o a
specialmente si può dire Gennajo ma Giunone Servatrice che cadevano sugli
trimoniajo: perciò nelle lunghe serate ultimi di gennaio, e delle quali si veg
di quel mese le contadinette raccolte gano i Fasti d'Ovidio(lib. 1, 66o al 7oo),
SG I ( 2o8 ) SC I
Chi mazza on pures de sgenee ne S giàcca. Cerboneca. V. Fottiggia.
mazza on centenee dicono i contadini S giaccà. Scagliare. Buttare. Gittare.
per quello che noi in città diciamo S'giaccà. Strosciare. Dicesi del romore
Chi mazza i marziroeu mazza la ma che fa l'acqua in cadendo.
der e anca i fioeu. V. in Marziroeü. S giaccà. Schioccare. Chioccare. Scoppiare.
Sgenée che anche diciamo Freggée, e per Quel suono che fa il mozzone della
maggior forza d'espress. Impresari del frusta scagliato contraria – Fà s'giaccà
fregg. Freddoso. Freddoloso. Imbascia la scuriada. Far chioccare la frusta.
dore del freddo. Persona freddosissima. S giàcch. V. S giàccheta.
Sgèner. v. contad. e br, per Gèner. V. S giàcch. s. m. . . . . I fanciulli chia
Sgennà. Molestare. Incomodare. Impac mano così un loro balocco il quale
ciare. Nojare. Tediare. Voce francese consiste in un Foglietto di carta ri
(Géner) da una cinquantina d'anni in piegato a triangolo, l'una delle cui
qua introdottasi nel nostro dialetto. parti esce strepitando allo scuoterlo
Sgensgiuàri. V. Sginsgiuàri. ch e fanno. Quello che i Provenzali
Sgèrb o Gèrb o Zèrb o Zèrbid. Sodaglia chiamano Petadou de papier.
(Lastri – Georg. II, 2 15 – Paol. Op. S giacché. Giacche(*tosc.). Servitoretto
I, 4o 1 ). Sodeto(Gior. Georg. IX, I 15). giovane che siegue a cavallo il padro
Terreno sodivo (Gior. Georg. V, 4o). ne allorchè questi va cavalcando per
I . anche Gèrb. diporto. I Toscani lo dicono Cavalcan
Sghècc. Lo stesso che Scàgg. P. te per quanto assevera il Tom. ne' Sin.
Sghejósa. V. Sgajósa. p. I 19 – Dall'inglese Jockey.
Sghèlter. Bezzi. Quattrini. Soldi Danari. S giacché. Carniera (Zanon. Crez. rinc.
Sgherón. v. a. del Var Mil. Tagliacantoni. I, 1). Giacchetta(“tosc. – T. G.). Fiandrot
Sghicc. Timore. V. Scàgg, Spaghètt. to. Giacchetto “ſior. luc.). Sorta d'abito
Sghicción. Pauraccia. V. Spaghettòn. corto, il cui nome ci provenne dall'ing.
Sghiggia. Tema. Paura. Jacket,o dal fr. Jaquette,o dal ted Jacke.
Sghignozzà. Sghignazzare. S giacché a la cacciadora. Cacciato
Sghignozzàda. Sghignazzata. Sghignazza ra(Gher. l’oc.).
mento. Sghignazzio. S giaccherin. Giacchettina(“tosc. – T. G.).
Sghimbià. Svignare. Sbiettare. Spulezza Picciola giacchetta.
re. Nettare. Leppare. V. Tondà. S giàccheta. ... Questa voce pronunciata
Sghimbiada. Spulezzo. Scappata. col primo a svelto imita lo schioccare
Sghimbiadinna. Dim. di Sghimbiàda. V. di checchessia; collo stesso a molto
Sghimbiètt. Ganghero. Gangherello. Quel prolungato indica il battere d'un corpo
la volta che fa la lepre per salvarsi lato su altro corpo lato e con romore
dai cani, e per similitudine il Dare echeggiante, a indicare il quale ultimo
volta addietro, il tornare indietro suono usiamo anche Pacciacciàgh. V.
– La voce ital. Scambietto, denotante S giacchino S'gecchin.Mozzon della frusta
un certo salto che si fa in ballando, Sgiacò o Giacò. T. Milit. Quasco(Mol. El.).
è forse quella che ha dato origine al Berretto di feltro all'ungherese(czako)
nostro Sghimbiett. con frontale, cocuzzolo o imperiale,
Sghirane'contorni di Soma per Scigàda. V. gronda da tergo, allacciatoie di cuo
Sghiràtt che nel Basso Mil. alcuni dicono jo, piastra, nappa, pennacchio open
Lardiroeü ed altri impropriamente Mar nino, nappini, che portano oggidì i sol
torèll, e nell'Alto Mil. Fusèlla o Fu dati di fanteria in luogo di cappello.
sètta. Scoiattolo – Altri chiamano S giàſf. Schiaffo. Guanciata.Ceffata.Gotata.
così il Ghiro. V. Gira. Fà corra s giaff. Schiaffeggiare uno.
Sghisaràda, Sghisaréuto, ecc. Voci cont. Noi facciamo corr a s'giaff chi ci ha
per Bolgiràda, Bolgiràdo, ecc. mosso a mero e grave sdegno; e fac
Sghitarà. Schitarrare. ciamo corr a papinn chi ci muove a
S giacca. gergo. . . . Carrozza. rabbia mista di spregio; prendiamo
S giacca. Scegliticcio. Marame. Pisciagione. il primo a stiaffi e a ceffoni, il se
. Roba infima, di men che buona qualità. condo a ceſſatine.
SG I ( 2o9 ) SGI
Te tirarisset i s'giaſì lontan on mia. Sgianòtt. T. de' Pellicc, . . . . . . Così
Tu caveresti le ceffate di mano alla chiamano il pelo di gatto olandese
pazienza(Compar. Ladro V, 5). che è nero naturale e non ritinto.
S giàffa. Lo stesso che S'giàff. V, Sgiaspé. T. di Leg. di lib. Spruzzato(Alb.
No varì ona s'giaſſa o on'acca. Lo enc. in Foglio cit. Lett. del Redi).
stesso che No varì ona strascia. V. S'gicch s giacch o S gigh s giàgh. Chiocchi
S giaffà-sù. Schiaffeggiare; e con voce chiocch. Ciacch ciacch (Alb. encic. in
latina Colafizzare. Dare schiaffi – Chioccare). Voci imitanti lo scoppi
s
Schiaffar per terra. Schiaffar nel viso della frusta. - - -

a uno i suoi quattrini(T. G.). Sgigò. V. Gigò.


S'giaffà-sù ona cà. .. .. Dare una mano Sgigottà. Spezzare. -

di bianco ad una casa. Sgigottasù. Giga. V. Gigottasù. º


S giaffada. . . . . Un po' di imbiancatura. Sginée. V. Sgenée.
Dà-sù ona s'giaffada de melta. Rin Sginèstra voce cont, per Ginèstra. V.
zaffare. Sginna. Giannina – per Ginna. V.
Sgiaffètt e al pl. S'giaſfitt, Guanciatina. Sginsgiuàri. V. Gingiuàri.
S'giaffin. Schiaffino(T. G.). Guanciatina. Sginsgiuàri che anche fu scritto Sgen
V. Sleppin. sgiuàri, Gingiuàri o Gingivàri, e per
S giaffon. Schiaffone(T. G.). Ceffata. V. maggior forza di espress. Sginsgiuari
Slavién. mostos. fig. Dolcione. Uom dolce di sa
Dà di s'giaffon. met. Dar sulle dita le. Tempione.Scioccone. V, anche Badée.
(Fag. Pod. Spil. III, 5) – Donner un Sgió e Sgiò. Lo stesso che Giò. V.
soufflet dicono anche i Francesi. Sgiò (tratto dall'En joue de Francesi).
Dà on s giaffon. met. Dar cartacee. T. Mil. Impostatevi. Ordine a soldati
Dar ripulsa, negativa, e sim. d'impostarsi per isparare.
No vari on s'giaffon. Lo stesso che S'giónfe S'gionfà per Sgonfi e Sgonfià. V.
No varì ona strascia. V. in Stràscia. S'gionfón de rid. Scroscio di risa.
S'giaffon o sim. delira. Ceffate delle Sgionsgia, Sgionsgin, ecc. ecc. V. Sciin
sei (Firenz. Son. cit. dal Manni Veg. sgia, Scionsgin, ecc. ecc. -

i, 74). Schiaffi potenti. Sgionsgiùu disse il Var. Mil. per Giunto.


Toeù-sù on s'gialfon o Toccagh on Sgiòr (A). A giorno(Targ. Viag. V, 458 –
bell s'giaffon. Ricever cartacce. Gior.Geor. XVI,244). Di cavo. A traſori.
S giaffonòn. Ceffatone. Accr. di Ceffata. Calzett a sgior o sforaa. V. in Cal
S'giàgh. V. Sgicch. zètta.
S gianca, S giancón, S'gianeònna, ecc. Lo Ligaa a sgior o a giorno. Legato a
stesso che Stòcca, Stòcch, Stoccòn, ecc. giorno(Targ. Viag. 257) diamante o sim.
A la s'gianca. Alla milordina(“fior. Pont-a-sgior. V. in Pönt.
– Zanon. Cr. ring. I , 1). - Sgiosgiò. Geggè('lucch.). Sorta di ba
S giandà. Stroncare(Targ. Viag. II, 432). locco fanciullesco, forse così detto
Schiantare. Cioncare. Troncare. Spez dal francese Joujou, di cui vedi sotto.
zare – S'giandass. Spezzarsi. Cioncarsi. Giugà al sgiosgiò. Giocare al geggè.
S'giandón. Cioncamento. -
(“lucch.). Specie di trastullo oggi di
S giandés. Troncativo(Targ. Ist. IH, 523 – meno in amore presso i fanciulli che
ll, 41 – Gior. Georg. X1, 227). Stian non fosse a tempi andati. Si fa con
tereccio. Diacciuolo. Rompevole. Fran una girella di legno intorno a cui
gibilissimo. Per lo più è aggiunto d'al gira una funicella corsoia, la quale
bero soggetto a schiantarsi. Al Porta presa in mano e scossa fa ora ascen
vennero però chiamate S giandos an dere ed ora abbassare la girella stessa.
che le stoviglie di porcellana, di ter S giss. Gremito. Ripieno, folto, denso,
raglia e simili. S'giss. Pretto. Spiattellato. Calzante. Vi
Ferr s'giandos. Ferro in su l'agro. vace. Piccante. Frizzante.
Sgianètt. Giannina. -
Fras sgiss, sbottasciaa e de Porta Lines.
Cros a la sgianett. . . . . Croce da - (Tan. Poes).

picchiapetto; moda donncsca recente. Sgiubbianà. Lo stesso che Giubbianà. V.


Vol. IV, 27
SGO ( 2 Io ) SG O

Sgiubbiànna. Lo stesso che Gibigianna. V. Sgòlgia. Ranocchiaja ? Beccaranocchie.


– per Giubbiànna. V. L'Ardea purpurea L.
Sgnaccolà. Pacchiare. V. Sgagnà. Sgòlgia. v. br. Airone cenerino maggiore.
Sgnaccolàda. Pacchiata. L'Ardea cinerea L. -

Sgnaccoladinna. Mangiatina. Sgòlgia bianca. Airon bianco maggiore.


Sgnèppa. Beccaccino. Sciacora. Uccello Sgarza bianca maggiore. Garza bian
detto anche dai Ted. Schnepfe, e dagli ca. Verginella(Savi Orn.). Uccello che
Ingl. Snipe. È lo Scolopax gallinago L. - è l'Ardea alba L.
Sgneppéra. . . . . Certo congegno che Sgolgin. Tarabugino. Nonnotto(Sav. Or
si aggiugne alle tese per cogliere le nit.). Guacco. L'Ardea minuta L.
sciacore (sgnepp). Sgolgión. v. br. Airon cenerino maggiore.
Sgneppìn. Beccaccino minore (Alb. enc. Sgarza cenerina. Nonna. Uccello che è
in Beccaccino). Sorta d'uccello noto. l'Ardea major cinerea di Temminck.
È lo Scolopax gallinula L. Sgolgidin. Granocchiaja. V. Sgòlgia sig. 2.”
Sgneppón. Coccolone. Croccolone (Sav. Sgòlta. v. cont. Guancia. Gota.
Orn.). Beccaccino maggiore. Uccello Sgoltéra. Gongola. Gonga, Gavine. Tu
noto. È lo Scolopax major L. more che viene altrui nelle gote.
Sgnoccolà. Morfire. Pacchiare. V. Sgagnà. Sgòlza (De). m. av. br. Di violenza. Per
Sgnoccolàss di bon capon o sim. Fare es. Trà on sass de sgolza. Lanciare
una scapponata. - un sasso di tutta forza.
Sgobbà. Sgobbare. Faticare – Sgobbare Sgombettà. Urtar coi gomiti.
sul tavolino parlandosi di lavori se Sgomentass. Sgomentarsi. Sbigottirsi.
dentari (“tosc. – T. G.). Sgondina (Giuga a la). . . . Rozza inri
Voi! el sgoeubba l'omo! Ole! la tazione della maschera cittadinesca
stradina fila! Lo diciamo di chi repu chiamata Sossori (chauve-souris) che
tiamo stretto alla gola dal bisogno se lo usa fra le contadinette dell'Alto Mi
vediamo faticare contro suo costume. lanese. Si fa in due: l'una veste ca
Sgobbàda. . . . . Fatica grave. I nostri rattere di madre, l'altra di figlia,
compositori lo dicono con molta pro rialzata la veste se ne fanno bacucco
prietà dello stare chinati a correggere al capo, e con un bastone operano
le stampe in torchio. sì che la veste dell'una faccia punta
Sgobbadór. Faticatore. Laboriosissimo. contro quella dell'altra, così imbacuc
Sgobbiggent. l Curvo. Chinato, ed anche cate s'agginocchiano e con quelle loro
Sgobbignént. Gobbiccio. V. Toeüss. punte si vanno cozzando pianamente.
Vess tutt sgobbiggent o on gropp. La figlia chiede vari arnesi donneschi,
Essere un arcuccio(“tosc. – Tom. G.) e la madre ne lava lusingando, alla
Sgognà che altri dicono Schigni, altri Re fin fine la figlia baldanzosamente ri
schigni. Far i visacci. Contraffare bur cerca un amante, e allora la madre
levolmente. Guſare. Beffeggiare. Ri incollorita dà del suo legno in quello
trarre a una cosa. Sghignare. della figlia, e così batostandosi fra
Sgolà. v. c. br. per Sgorà. V. loro impongono fine al giuoco. – Non
Sgolàa. Scamiciato(“tosc. – T. G). Spa è il più bel giuoco del mondo nè per
rasciato(“lucch.). Scollato. Sgolato. Scol chi ne fa parte, nè per chi sta a veder
lacciato. Spettorato. Colle vesti poco lo, e que bastoni ne dicono il perchè.
accollate. Vestii sgolaa. . . . . Veste Sgónſi, ad Enfiato. Gonfio. Gonfiato.
che ci lascia scollacciati o spettorati. On poe sgonfi. Enfiaticcio.
Sgolatrà. v. cont. per Sgorattà. V. - Sgónfi. sost, m. Enfiato. Gonfio. E fiatura.
sgolavò o Golàcc o Golàrd. v. c. Volatile. Sgonfio.
Sgolgètta. Airone minore bianco. Garza. Sgonfia. Gonfiare. Enfiare. Empier di
Sgarzetta. Specie di uccello che è l'Ar fiato o di vento checchessia, far ri
dca garzetta degli ornitologi. levare ingrossando; far diventare tur
Sgòlgia che altri dicono Sgarzètta. Ciuſ gido, ingrossare – Nc diz. ital. Sgon
fetto. Sgarza. Uccello che è l'Ardea fio e Sgonfiare valgono per al punto
comata di Gmelin. l'opposto di Gonfio e Gonfiare.
SGO ( 2I1 ) SGO
sgonfià el nas. V. Sonfià. chi l'ha in mano si mette a corsa. Il
Sgonfià i badee o i menus. È lo Mag.(Int. II, 55o) ne fa menzione.
stesso che Romp la bolgira. V. in Rómp. Sgorattà. Volicchiare(“tosc. – T. G.).
Sgonfià. fig. Accoccarla. V. Bolgirà. Svolazzare. Voleggiare, e nello stile
Cosse serva ch'el vegna a sgon pedantesco Volitare.
fiamm ! A che tante muine ! Sgorattà lì adree. Brillare(Pan. Civ.
Sgonfià o Fà andà el mantes. fig Pian 59). Aggirarsi presso alcun luogo, aliarvi.
tar de chiodini(*fir.). Far debiti. Sgorattamént. Svolazzio(“tosc. – T. G).
Sgonfià. T. de'Pell. Lo stesso che Levà. V. Sgòrba, Sgorbètta, Sgorbin, Sgorbón. V.
Sgonfiàda. Gonfiata (Doni Zucca p. 6o). Scòrba, Scorbètta, Scorbin, Scorbón.
Sgonfiadinna. . . . . . Gonfiatina. Sgorbètta. T. de'Calz..... Sp. di cavabul
Sgonfiadór. fig..... Chi suole accoccarla. lette che serve per estrarre le bullette
Sgonfiadùra. met. Gonfiamento. Alterigia. che mai risaltino nell'interno degli
V. Aria sig ſig. stivali.
Sgonfiaimpóll. Il Gonfia. Chi ha gran Sgórbi. s. m.p l. T. de'Costrut. nav. co
gote rigonfie quasi fosse un Gonfia da maschi. Madieri. Coste. Costole. Stami
vetriere – per Sgonfiòn sig. 5.° V. nare. Stamenali, e collo Strat.(Diz. mar.)
Sgonfiamént. Enfiamento – fig. Gravi anche Bracciuoli o Ginocchi o Cap
danza. pezzelle. Que legni incurvati che sono
Sgonfiàss. Enfiarsi. Gonfiarsi. Turgere. come l'ossatura interna delle sponde
Sgonfiàss. met. Gonfiare neut. (Pand. Gov. delle barche. In alcune sp. di barche in
Fam. 51 ). Insuperbirsi. Inorgoglirsi. luogo di quelle staminare curve esi
Invanire. Glorificarsi. stono delle staminare rettilinee che di
Sgonfièzza. Gonfiezza; dott. Edema. Dà ciamo Cagnari, le quali vanno a inca
giò la sgonfiezza. Disenfiarsi. strarsi co madieri che chiamiamo Cagn.
Sgonfión. Sgonfio (Targ. Viag. II, 556). Sgórbia che anche dicesi Górbia. Bac
Gonfio (Caro Lett. fam.). Sbuffo. En cello. Gagliuolo. Siliqua. V. Sgaùsc.
fiatura prodotta dall'aria o fatta ad Toeiù-foeura dela sgorbia. Sbaccellare.
arte nelle vesti e simili. Vestimenti Sgórbia. Sgorbia. Sp. di scalpello fatto
con nobili sgonfi di tela d'oro. a doccia – Quel po' di canaletto che
Sgonfiòn. Soffione. Caraffo?(Soderini Orti ha in sè lasgorbia dicesi Ingorbiatura?
e Giardini). Sgorgo grosso d'acqua in Sgorbia a triangol. Càntera. Sp. di
quelli che si chiamano Scherzi d'acqua. sgorbia col taglio triangolare. (dra?
Sgonfiin. met. Pallonaccio. Gonfiagote. Sgorbia casciada. Sgorbia in isqua
Gonfianugoli. Pallon da vento. Favone. Sgorbia ingenuggiada(per toei-foeura
Spoccia. Soffione. Superbaccio. i fond). Sgorbia a becco di civetta ?
Sgór. Volo – Sgorà. Volare. Sgorbia spansa. Scarpello di mezzo
Sgoràtt. agg. Sventato. Inconsiderato. cerchio a uso di sgorbia. V. Spànsa.
Bambocciad de sta sort anca in l'etaa Sgorbia storta. Sgorbia torta. È usata
La pu sgoratta lu no j'ha mai faa. (Gar. Tob.) specialmente dagli armajuoli.
Sgoràtta. Biroccio con alie. Sp. di ca Lavorà de sgorbia. Sgorbiare(“tosc.).
lessino scoperto a due luoghi e due Sgorbia. Agg. di Tinivèlla. V.
ruote e con alie ai lati della cassa Sgorbià. Sgorbiare (Band. Ant. tosc. in
(scocca). È simile al Curriculo o Veloci Mol. El.) Dare di sgorbia.
fero dai Napoletani. V. anche in Lègn – Sgorbià. Sbaccellare. Levar le fave o
Ne legni di mare uno ve n'ha che ha simili legumi dalla loro siliqua.
nome di Scappavia; questo nome non Sgorbià. gergo. Scuotere il pelliccione.
sarebbe il peggio andare per chi doves Sgorbiètta. Sgorbiolina.
se di forza italianare la nostra Sgoratta. Sgorbiin. . . . . Baccello del rapaccione.
Sgoràtta. s. f. . . . . Sp. di ventaruola Sgorbinna. Siliquetta(Targ. Istit. III, 2,
consistente in una stelletta o in due 7, io, 12 e passim).
dadi di carta mobili sur un baston Sgorbón. . . . . Gran corba.
cello che si viene continuamente ag Sgorgh. Sbocco.
girando nel ſendere l'aria allorchè On sgorgh de sangu. V. in Sàngu.
SGR ( 2 i2 ) SGR
Sgozza. Sgocciolatoio? Quella parte de Sgrazza rara de pineiroeu. Pigna
gli acquai e delle gronde per la quale spargola(Trinci Agr. 55 e altrove).
sgocciola l'acqua. Sgrazza strencia. Grappolo serrato.
Sgràff. s. m. e 8gràffa s. f. Sgraffa. Il Pigna serrata(Trinci Agr. 55 e altr.).
segno - che serve negli scritti e Sgrazza. gergo. Parruccaccia. Propria
nelle stampe a indicare raccolti a una mente quella parrucca malandata, vee
più articoli, chia e arruffata che i Provenzali di
Sgraſſa. Grattare - per sgraffignà, V. rebbero Tignasso.
Sgraffàda. Grattata. Sgràzza. . . . . . Specie d'uccello che
Sgraffètt. . . . . Picciola sgraſſa. forse è la Gazza.
sgraffign. Sgraffio. Graffiatura. Graffio. Sgrazzètta. Grappoletto.
Sgraffignà. Graffiare. Sgraffiare – Nei diz. Sgrazzètta. . . . Specie di uccello,
ital. Sgraffignare vale soltanto rubare. Sgrazzin. Parrucchino. Picciola parrucca.
Sgraffignà. Leppar-via. Lepparsi. V. Robà. Lo diciamo anche di chi porta parrucca.
Sgraffignàda..... Graffiata – fig. Ruberia. Sgrazzón. Parruccone. Parruccaccia.
sgraffignadima..... Graffiatina – fig. Sgrazzònna. Pigna(“lucch.).
Hubacchiamento. Sgrazzorign dicono alcuni del contado
Sgraffignadùra. Grattatura. Graffio. Graf per Sgarzorin(uccello). V.
i fiatura. Sgraffio. Sgrésg. Greggio. Rozzo. Tila sgresgia.
Sgraffignanna. Voce che si usa scherz. nei Tela rozza o greggia,
dett. Andà in cà Sgraffignànna o Andà a Sgrésg. met. Rozzo. Ruvido. Rustico.Zotico.
Sgraſfghanna. Colleppolar-sù. V. Robà. Sgresgià-giò. Dirozzare – Digrossare.
Sgraffignòn. Ladro. V. Gàtt fig. Sgresgin. Rozzetto.
Angiol sgraffignon. Farfarello. Ba Sgresginà. v. d. A. M. Grillettare. Dicesi
conero o Nero Cherubino (come disse delle cose poste a bollire allorchè
Dante). Così chiamasi scherz. un de levano i primi primi bolloretti.
monio – Il nostro volgo chiama anche Sgresginà. v. d. A. M. Franare.
Angioi sgraffignon que ragazzi che ve Sgresginàda. v. dell'A. M. Frana.
stiti da angeli portano o accompagna Sgresginna. Ad. di Tila. V.
no i morticini alla chiesa e al cimite Sgresgiòn. Costolone. Zoticone. Scorzo
ro; e ciò per la naturale tendenza ne. Sornione. Susornione. Sorgnone.
dell'uomo a censurare quella terre Uomo aspro, ruvido e poco inclinato
strità di cui dissi nella prefazione. a far servizi.
Sgraffiòn per Sgalfi(n. V. in Scirésa. Sgresgión scherz. per Pan de mej. Vin Pàn.
Sgranà. Sgranellare. Spicciolare. Stac Sgrià e Sgrià-foeura. . . . . Cavar da un
care dal grappolo gli acini dell'uva. corpo alcuna sua porzione raschiando
sgranà l'uga. V. in Uga. entr'esso circolarmente e quasi sgre
Sgranà.mret.Scuffiare. Diluviare. V.Sgagnà. tolando la parte che se ne vuol cavare.
Sgranàda. ſig. Mangiata. Scorpacciata. Sgrià i nos. Sgusciare o Spogliare in
Sgrandi. Aggrandire. Grandire. Ingran farsettino le noci. Parmi altresì d'aver
dire. Far grande, far divenir grande, udito dire in Toscana Sgarigliare o
Sgrandii. Ingrandito. (accrescere. Sgherigliar le noei. Anche i Proven
Sgrandiss. Ingrandire. zali dicono in questo senso Degruyar
Sgrappà. Spicciolare. Sgrappolare. Levare o Degruillar.
i grappoli. Sgrià, met. Sminuzzare, Sminuzzolare, ed
Sgrassà. Digrassare. Levare il grasso dal anche Snocciolare. Spianare. Spiegare
brodo o sim. od esaminare minutamente una cosa.
Sgrassàa. Digrassato. Al besogna portass
Sgravà e der.voci dello stil colto. Sgravare Del termen de rason finna sui briquel,
Sgravi. voce dello stil colto. Sgracio. E sgrià ben l'artiguel. (Mag. Manc.)
Sgràzza. Grappolo. Grappo Ramicello del Sgrialimón, T. degli Acquacedr. Sgreto
tralcio sul quale sono appiccati gli lalimoni.
acini dell'uva. Spogliato che sia de Sgrilf. Artiglio. Branca. Granfia. Dal ted,
gli acini dicesi Raspo o Graspo, i Greifen.
SGR ( 213 ) SGU
Aveghel in disgriff, Dà in disgriff, Sgrisorà. Rabbrividare. Ribrezzare. Sen
Scappà-foeura di sgrill. fig. Aver nel
l'unghie, Dare nell'unghie, Uscir del
| Sgrisorin o Sgrisor de fregg. Leggier bri
tir ribrezzo, sentir de brividi.

l'unghie, cioè di mano, di balia. vido. Sgretolio. Quei sgrisorin de ſe


Avegh i sgriff. Esser grifagno. ver. Qualche sgretolio di bollor fer
Mettegh adoss i sgriff. Ghermire. mentativo di febbre (Redi Op. III, 2o5).
Abbrancare. Artigliare. Sgrizz che anche dicesi Sgrisolin, Sgriz
Molà i sgriff o i ong. Arrotar l'un zin e Sgrizzinìn. Miccino. Micolino.
ghie? Dicesi di gatti o simili quando Pocolino. Brandello, Minuzzolo. Un
metton fuori gli artigli e sì li vanno menomo che,
come arrotando ad alcun legno o sim. Calà on sgrizz. Essere a un capel
quasi approntandoli per offendere o lo, a un filo. Mancar poco. V. anche
per arrampicarsi. Per ordinario sem in Brùsa. -

bra moto musculare, fratello in origine Sgrizzin e Sgrizzinin. V. Sgrizz.


del nostro Bestirass(protendersi). Sgroffola Sgretolare. Maciullare. Sgranoc
Sgriſf de falchett. Falcole. Unghie chiare. Dicesi metaforicamente del man
grifagne. giare, e singolar, del nangiar pane o
Sgriff. T. de Manisc. . . . Quella po' di altre cose che masticandole sgretolino.
ribaditura che si fa per di sotto al Sgrogni. v. a. del Var. Beffare. Burlare.
ferro da cavallo affinchè agguanti be Sgrossà. Digrossare. Sgrossare.
ne il piè della bestia. V. Fèrr a sgriff Sgrossà-giò ona messa disse il Porta
in Fèrr, per Dire una messa lesta lesta.
Sgriffa, Abbrancare. Artigliare. Ghermire. Sgrossàa-giò. Digrossato. Sgrossato.
Sgriffà. Sgraffignare – Nei diz. italiani Sgrugnattà. Sgrugnare. Dare degli sgru
Sgrifare vale guastare il grifo o il muso. gnoni.
Sgriſſà che anche diciamo Grippà, Gat Sgrugnón. Sgrugno. Sgrugnone. Mascel
tà, Gattonà, Sgraffignà, Robà. Sgraffi lone. Grifone. Sorgozzone. Frugone.
gnare. Furarc. Lavorar di mano. In Punzone. Strecola.
volare. Trafugare. Raspare. Arpago Sguàgn che anche dicesi Sguign e Sgua
nare. Porre cinque e levar sei. Dar gnida. Guajo. Gagnolio. Gagnolamen
ceffoni. Cor l'agresto. Colleppolare. to. Gagnolare. Propriamente quella
Auncicare. Imbolare. Bestemmiar con voce che mandano fuori i cani quando
le mani. Menar le mani. Alzare i maz sono stati percossi,
zi. Trabaldare. Sgaraffare. Scaraffare Sguagnàrt. Miagolone. Miagolatore.
Andare o Venir di Levante. Dirubare. Sguagnì. Guaire. Guattire. Guajolare. Ga
Rubare. Far vento, Rastrellare. Strafu gnolare. Cagnotare. Gannire.
gare. Trasfugare; e con voci antiche Sguagnì. Guattire e Guattire la passata.
Furtare Tribaldare. Trabaldare. Allep ll verso che fa il cane da caccia quan
Sgriffòn. Sgaraffone. La dro. (pare. do sente l'odore della preda(Meini in
Sgrignà. Sgretolare. Sgranocchiare. Tomm. Sin.).
Sgrignàda. Mangiata. Sguagnida. V. Sguàgn.
Sgrignada. Sgrigno(Pan. Poet. I, xII, 9). Sguajàa. Sguajato.
Sgrignozzà. Sghignazzare Ghignare. Sgri Sguajàda. Sguajata.
gnare. V, anche Sghignozzà. Sguàjta. Agguato.
Sgrignozzàda. Sghignazzata. Sghignazza Fà la sguajta a vun. Velettare uno.
mento. Ghignata. Sghignazzio. Sguajtà. Codiare. Agguatare, e antica
Sgrisolin. Pocolino. Miccino. Cichino. Po mente Guaitare. Spiare con diligenza
chino. V. Sgrizz. quello che altri ſa o dove va.
Sgrisor (dal romanzo Sgrischur). Brividi. Sguajtà. Far baco baco(Buonar. Tancia
Brivido. Ribrezzo. Riprezzo, Capriccio di III, 1).
freddo. Gricciolo, Brisciamento. Tremito Sguajtón. Codiatore. Cercatore. Quegli
cagionato dal freddo, dalla febbre, ec. che codia.
Fà vegnì i sgrisor. Far rabbrividire. Sguaitón (In). In agguato. Stà in sguaj
Sgrisor. met. Capricci. Ticchi. , ton. Far capolino. Agguatare.
SCU ( 2i4 ) SGU
Sgualdrinètta. sgualdrinetta (Domenichi Fà-giò on sguazz. Far guazzo o
Facezie 22 retro). Sgualdrinella. guazza o lagume. -

Sgualdrinna. Sgualdrina. Sgualdrinna del Fann di sguazz o di scempi. Lo


foro. Cantoniera. V. in Fòro. stesso che Fann di pell. V. in Pèll.
Sguandarin. Grembiale? Grembiule? Fra Pitturà a sguazz. V, in Pitturà.
noi è propriamente quella Specie di Sguàzz diconsi in Vallemadrera i Fagio
grembiule di tela rozza che sogliono letti che noi chiamiamo Cornitt. V.
portare i cuochi o i guatteri o i fat Sguàzz per Rosàda. V.
torini e i ministri delle botteghe Sguàzza. Guazza(Monig. Pod. di Colog I, 1).
nelle quali si vendono commestibili. Sguazzà. Guazzare. Diguazzare. Guadare.
Il Lippi nel Malm. ha: Sguazzare. Passare a guazzo.
Un guatterino in grembiul bianco. Sguazzà per Sbavazzàss. V.
– I Piemont. chiamano Guandalin il
Sguazzàda Guazzamento. Diguazzamento.
Soggolo delle monache. Sguazzàss. Guazzarsi anatre, oche e sim.
Sguanguànna. Meretrice. Cagnaccia. Sguazzéri.... Gran guazza – Lagume.
Sguanguanònna.Sgualdrinaccia. Lupaccia. Sguazzètt. Guazzetto(brodoso) – Toc
Sguanguaràa. Sgangherato. chetto(se di pesce) – Cibreo(se di
Sguansciàa. v. a. Guanciata. Gotata. frattaglie di polli) – Ammorsellato
Sguànsg. Bocche. Nome di quelle due (se di carne e uova dibattute) –
parti principali della morsa che si Guazzinguàgnolo.
aprono e serrano per agguantar gli Sguèrc. Sghembo. Schiancio. Sbieco.
oggetti da limarsi, lavorarsi, ecc. Andà sguerc a scriv. Non reggerla
Sguansgée. Bagascione. linea – a segnà i fopp. Stianciare.
Sguansgètta. Mimetta(*tosc. – Zanob. Sguercià. Sbiecare, Storcere, fare in modo
Diz.). Sgualdrinella. Meretricola. che checchessia si trovi in isbieco.
Sguànsgia. Guancia. Gota. Sguercià la bocca che altri dicono
Sguànsgia o Vunna de Quij donn. Una anche comunemente Barbettà.T. di Ma
pubblica. Quelle pubbliche(“tosc. -T.G.). scalcia. Gangheggiare. Far le forbici.
Donna da finestra(*tosc. – T. G.). Cial Il torcere la bocca de'cavalli per far
dina(“pist. - Cini Desid. II, 9 e pass.). traboccare l'imboccatura.
Meretrice. Baldracca. Lupa. Bagascia. Sguercià la ponta de la vanga. . . .
Giumenta. Mandracchia. Sgualdrina. Rintuzzare la punta della vanga nel
Buldriana. Mondana. Cantoniera. Fem terreno saSSOSO,
mina mondana, di partito, di mondo, Sguerciàa. Sbiecato – Digrignato.
da conio. Ciccantona. Zimarrina. Lan
Sguerciàda. Imbiecatura.
dra. Briffalda. Giovenca. Lova. Zam Sguggià. Agucchiare – e fig. Lavorare
bracca. Buona roba. Briffarda. Putta. a mazza e stanga. Facchineggiare.
Cortigiana – Chi la mantiene è Berto Sguggiàda. . . . . Un gran lavorar d'ago.
ne; chi l'amoreggia Drudo o Bagascio. Sguign. Guajo. V. Sguàgn. Il Gar. Tob. disse
Fà la sguansgia. Meretricare. E coi sguign(el can) e coi vezz menand la coa.
Sguansgion. Bagascione. Sguinzà. Sbalzare. Balzare.
Sguansgiònna. Sgualdrinaccia. Lupaccia. Sguinzà. Allungar la vita. Tirare il collo
Cagnaccia. Luponaccia. e Soffocare come notò il Parini in
Sguàrd. Guardatura. La gh'ha on gran E se la malnaggia Tanzi Rime.
bell sguard. Ha una pur bella guarda Mort l'ha poduu sguinzann sti duu cademech
tura – Sguardo. Dolce, pudico sguardo. Sguinzà-via. Spulezzare. Lo stesso che
Sguargèlla e Sguargellin dicono verso il Tondà. V. li Mag. Fal. Fil. disse
Comasco per Verzèlla, Verzellin, ecc. Subet ch'el se n'è accort, l'è sguinzaa-via.
Sguasée. Obeso. Corpulento. Grassaccio. Sguinzàa o Sguinzàl. T. de Sellai. Sguan
On sguasce d'ona donna. Una gras cia. Una delle parti di che è compo
Sguàtter. Guattero. Lavascodelle. (saccia. sta la briglia, la quale è una striscia
Sguàzz. Guazzo. Guado. Guazzatoio. Vado. di cuoio, della medesima lunghezza
Sguàzz. Guazzo. della testiera, cui è attaccato il por
Andà-dent in del sguazz. Inguazzarsi. tamorso dalla banda sinistra.
SGU ( 2 15 ) SI

sguinzàa. Sguancia di ferro nel morso. l'Orl. inn. XII, 71) descrive questo
Sguisì. Sbirciare. Alluciare. Guatare, e giuoco dicendo che a Tisbina
anticamente Smiracchiare. Un le teneva in grembo il capo chino,
Sguisigh pocch. Aver cattivi lucci. E sulle spalle la man rivoltava,
Sguisì. Ravvisare dalla lontana. Chi quella gli batteva indovinava;
Sguizzà. Guizzare. e nell'edizione di quel poema procu
Sguizzer. Seizzero. rata dal Rubbi colle stampe del Zatta
Sgurà e Sgurà-giò. Spurare(“aret. – Redi nel 1799 vedesi un rametto in capo
l’oc. aret). Arrenare. Strofinare. Stro al canto che rappresenta il giuoco.
picciare. Tergere, forbire, pulire le Sgùss. Guscio. Sguscio. Sgusciato. Cavetto.
pietre, le stoviglie, le medaglie, i mar Trochilo. Una delle modanature ar
mi, strofinandoli con rena o renella o chitettoniche.
cenere o setolone – I Fr. dicono Ecurer. Sgùss. v. brianz... ... L'involucro dello
Sgurà con la sabbia. Renare(“tosc. – stelo del grano, cioè della paglia.
(T. G.). Sgussà. Sgusciare. Digusciare. Cavare i
Sgurà o Lustrà la vista. V. in Vista. gusci. – Secondo il Varon Mil, vale
Sgurass-giò. Strebbiarsi. Stribbiarsi. anche Mangiare. Pacchiare.
Lisciarsi. Fare il dibuccio. Sgussà el cacao. . . . . Sgusciare il
Sguràda. Strofinata. Stropicciata. cacao; Ecaler le cacao dicono i Fr.
Sguradinna. Strofinatina. Stropicciatella. Sgussà la paja. v. brianz. . . . Levare
Sguradùra. Forbitura. allo stelo del grano la corteccia esterna
Sguralatàzza. Guancial d'oro. Guancialin che a stelo maturo si va staccando
d'oro. anche di per sè.
Giugà a sguralatazza. Giocare o Fare Si. T. Mus. Si.
a guancialino o a guanciale d'oro. Sp. Sì o Sissignor o Scior sì e fra i cont, brian
di giuoco descritto dal Fagiuoli come zuoli S'. avv. d'aſferm. Sì. Maisì, e alla
siegue: lat. Ita – Sissignor che l'era pro
Siccome allora usava in cinque o sei pri lù. Mai sì ch'egli era quel desso.
Fare a guancialin d'oro, giuoco ameno, Andà a dì de sì . . . . Assentirsi
- Più bel del beccalaglio anche direi : sposi in faccia all'ara nuziale.
Un siede, ed un dinanzi in sul terreno
Di de sì. Affermare. Asseverare.
Gli s'inginocchia e gli occhi a chiuder viene,
Perchè si china e pongli il capo in seno.
Fà segn de sì cont el coo. Chinar
Quindi una man rivolta in sulle rene, la testa. Accennar di sì eol capo.
Arriva un altro che gliela percuote, Me par de sì. dubit. Mi pare. Mi
sembra che sì. -

Fra' compagni rimbranca e si trattiene.


Chi siede come giudice, in tai note No di nè sì nè nò. . . . . Non af
Interroga colui : Chi t'ha ferito ? fermare e non negare, non assentire
Ficosecco(ei risponde ) , e la man scuote. nè dissentire.
Il giudice de facto ciò sentito, O che sì o che nò. La si vedrà. La
Gl'impone che si metta in apparecchio vedremo - L'ha a fare, altrimenti. ...
A condurgli davanti l'inquisito. On ann sì e l'olter no, On di sì e
E perchè di giustizia è vero specchio, l'olter no e sim. Di due anni o Di
Acciò il conduca lì da reo, comanda :
due di l'uno. Di terzo in terzo anno.
Va, menamelo qua per un orecchio.
– Fra noi in luogo del dialogo di cui Ogni tre anni. Ad anni o di interpo
ne versi citati diciamo invece siti. Un giorno sì e l'altro no.
Sgura la tazza, – Sgurela ti; O on bell sì che me consola o on
Dagh on pugn, va-via de lì. bell nò che me despera. V. in Nò.
Si veggano anche l'ottava 8o.º del O sì o nò. O dentro o fuora. O guasto
canto 1.º d'un poem aut. pis. e le o fatto.
note alla stanza 45 del 2. cantare del Tant var el sò sì come el mè nò....
Malmantile ov'è fatta distesa spiega Lo diciamo allorchè per difetto di pro
zione di questo giuoco ch è quello ve inrefragabili la cosa non sia chiarita
stesso che vien detto dell'Atturato nei nè dall'affermativa altrui nè dalla ne
Giuoc, dell'Intron. Anche il Berni (nel gativa nostra.
SIB ( 216 ) SIC -

Vess li tra el sì e el nò. Ondeggiare. Sibi de sora. T. dei Tessit. Subbiello. Il


Stare o Ilasentare tra il sì e il no. cilindro minore su cui si viene avvol
Essere o Star fra le due acque. Va gendo la tela intanto che si tesse.
cillare altrui nella mente il sì e il no. Coo del sibbi. Incorsatura. Que'
Stare sospeso tra il sì e il no – An pezzi di filo torto che rimangono dalla
dare a tocca e non tocca. parte del subbiello ed ai quali si rac
Sl, in f. di sust. Il sì. L'affermativa. comanda l'ordito per avviare la tela.
Sì, in modo ironico pronunciato prolun Sibi de sott. T. dei Tessit. Subbiello. Ci
gatamente. Appunto. Sì. Per es. lindro allogato sotto l'ordito quasi
si ehe voeuren dà ei regn (Mag. Int. 11, a 96) a piè del tessitore sul quale si avvolge
Per on musin de taleh! tel digh mi Roech, nuovamente la tela che gli viene man
Appunto ti so dir io ch' e vogliano rimet dando il subbiello superiore.
terci il regno per un viso da scena! Sibièll. T. di Pesca. Vangajuole. Specie
Disi de sì mi! Sì che ella sarà co di rete da pescare ne fossi che tiensi
me dici! Appunto la sarà tale eh! con mano da una o più persone, men
Si (proff, con certa veemenza). Sì. Per es. tre altri frugano con un frugatoio. È
E sì che l'hoo ditt. E sì che il dissi simile alle Guad o Guadinn; ma ha il
(“tosc.). E sì che te set minga pù on cerchio di ferro e il manico di legno.
bagaj. E sì non se tu oggimai fanciullo Sibiètta o Roeüda. T. de'Tessit. Subbiello.
(Bocc. Nov. 99, 42). Sibilla. Sibilla. Voce che usiamo solo
Sia. Uscita del verbo Vèss (essere) usata nel dett. Adess l'ha parlaa la savia
da noi nelle seguenti frasi: Sibilla. Oh la Sibilla ha sputato Fag.Cav.
Come se sia. Comunque sia. Fà come parig. III, 11). L'Oracolo ha parlato.
se sia o come san se sia. Fare alla Sibillón. Giuoco della sibilla(Gher. Voc.
meglio. (glia. cit. il Salvini).
Gent come se sia. Gentuccia. Genta Sibizión (con sdolce). Esibizione. Offerta.
Sia come se sia o Sia come san se Sicch. Voce che s'usa nel dettato Sicch
sia. Sia come si sia(*tosc.). Segua che lacch, ed è lo stesso che l'altro Tra
pub. Avvegna che può. Sia che può. gnacch e petacch. V.
Sia come si voglia. Fà i robb sicch lacch. Far l'ufficio
Vess bon de ſà come se sia. Esser suo così colà. V. in Làcch.
uomo da bosco e da riviera. Sicch. v. cont. per Sècch. V.
Sia Ciglione erboso(Last. Op. V, 61). V. Sicchè? (con e assai prolungata), Sicchè?
Cóntra. I Reggiani dicono Sia la porca. (“tosc. –-T, G.). Così? E così ? Interje
Siamésa. . . . . Specie di stoffa così detta zione che domanda conchiusione – ed
perchè portata la prima volta in Fran anche Modo ammonitivo e di rimbrotto.
cia nel 1686 dalle persone addette Sicóme. Essendo che. Per es. Sicome l'è
all'ambasciata di Siam. lù. Essendo che è lui.
Sibén. Sì. Mai sì. Sì bene. Per appunto. Sicùr. Sicuro, e alla lat. Tuto.
Sì per appunto. Mett al sicurona tosa, ona robba o
Sibi (con s dolce). Esibire. sim. Mettere in serbo una fanciulla.
Sibi o Sibbi. T. Meccanico in genere. l'orre o Mettere in o al sicuro una roba.
Stibbio. Cilindro di legno che serve a Per la pù sicura. Per lo più sicuro.
molti usi, e spcc. come un avvolgitoio Stà sul sicur. Andare alla sicura.
per le tele, pei panni, ecc. in lavoro. Andar sicuro o al sicuro o sul sicuro.
Sibi. T. de'Carroz. Subbiello. Pernio che Sicur. Sicuro. Certo.
gira ne rotelloni del calesso per al Del sicur. Di chiaro. Del chiaro.
lungare o accorciare i cignoni. Alla sicura. Al sicuro. Tel see propi
Sibi. T. de Lanajoli. Subbiello. Cilindro del sicur? Alter chè. Lo sai del chia
sul quale si avvolge il panno a mi ro? Lo sai alla sicura? Lo so di chiaro
sura che vien tessuto. e di certo.
Sibi. T. de'Mangan. Tromba. Cilindro su El sarà sicuron ines. Sarà ben un
cui s'avvolge a mano il drappo che mese. Sicur i hoo leggiuu dò vocult.
si vuol manganare, Ben due volte gli ho letti.
S 10. ( 2 17 ) SIG
Vess sicur. Tener sicuro o per si Sidèll.Secchio. Vaso di rame tondeggiante
curo o per certo. e tutto stagnato così dentro come fuo
Vess sicur come s'è sicur che s'ha ra, di cui facciamo uso per attigner
de morì. Esser più certo di checchessia acqua e serbarla. IIa Cuu. Fondo =
che della morte (Mach. Op. V, 226). Oregg. Orecchie - Manegh. Manico.
Credere checchessia a ventidue soldi per Sidèlla. Secchia, Vaso cupo di rame con
lira(Vett. nelle Op. di Mach. VII, 69). cui s'attigne l'acqua. È accampanato
Esserne certissimo, averne riscontri o a foggia d'idria, stagnato nell'in
più che certi. terno solamente, od anche tondeg
Sicùra. s. f . . . . La contrapporta d'un giante senza stagnatura. Gli Aretini lo
carcere, nell'anditino fra questa e dicono Caldajuolo(Redi Voc. aret.),
la vera porta vigila un guardiano in come Caldarini Mantovani e vari Cir
tanto che il carceriere entra per la cumpadani – Anche i Latini hanno
seconda porta nel carcere, e questo Situla in questo senso, e Sitella o
vigilare dicesi tra noi Fa sicura. Parva situla in quello di urnetta.
Sicùra o Zénta de la sicura. T. de'Car Barattà la sidella in la seggia. fig.
rozzai. . . . . Larga correggia che ad Scambiare o Barattar muschio a gal
doppiata si ferma da un lato in una la. Dare cose elette e buone per ri
staſſa confitta nel traversone anteriore ceverne delle inferiori, il lat. Glauci
del carro delle carrozze, e dall'altro et Diomedis permutatio.
in un'altra staffa fitta nel guscio della Sidellàda. . . . . Pieno un secchio di
sala del carrino. Serve a sempre più quelli che diciamo sidell o sidella. V.
assicurare la congiunzione del carro Sidellascia. Pegg, di idèlla. V,
col carrino. Sidellin. Secchiolina. Picciola secchia di
Sicurà. Assicurare. Sicurare. Securare. rame tondeggiante e stagnata. Lo Spa
Sicurà la dotta. Assicurar la dote. dafora(Pros.) la chiama Caldaina con
Sicurà. Assicurare inerci, robe, case e sim. voce di dialetto equivoca.
Sicuràa. Assicurato. Sicurato. Assecurato. Sidellin de l'acqua santa, Secchiolina
Securato. dall'acqua santa, o assol. Secchiolina.
Sicurador.Assicuratore di navi, merci,ecc. Sidellinètt. ) Secchiolino(“tosc. – T. G.).
Sicuraziòn. Assicurazione. Sidellinoeiù. Secchiolina. (dèll.
Compagnia de sicurazion e anche Sidellón. . . Gran secchio di rame. P. Si
assol. Sicuraziòn. Società d'assicura Siée. . . . . Nell' “lto Mil. e special, in
zione (Bacc.). Brianza è chiamata così quell'alzata di
Sicurèzza. Sicurezza. Sicurtà. Sicurità. terra che forma la cosiddetta contra.
Securità. Sicuranza. Siéro diciamo talvolta per Sarón. V.
Avegh ona sicurezza in man. Aver Sigàla e Sigàr. V. Zigàra.
un sicuro in mano, cioè un pegno. Sighignoril per Cann stort. V. in Cànna.
Carta de sicurezza. Carta di sicu Sighignocala per Sion. V.
rezza (Mol. El ). Bullettino. Certificato Sièlla disse il Maggi (Int. II, 558) per
che il buongoverno rilascia a ogni Sidèlla seguendo l'uso dei contadini
terriere, contenente nome e descri dell'Alto Mil. soliti elidere il d e dire
zione personale, ecc. Sièllin, Sièll, Pajèlla e sim. invece di
Sicurissem. Sicurissimo. Vess sicurissem. Sidellin, Sidèll, Padèlla e sim.
Essere sicurissimo. Essere certissimo. Siènna (Tèrra de). V. in Tèrra(colorante).
Sicùro. V. Sigùra. Sigill o Segill. Sigillo. Suggello.
Sicut. Voce latina che usiamo nei dett. A sigill alzaa. A sigillo volante(Magal.
Sicut in celo.... Usiamo dirlo quan Let. scient. 1o.", p. 158 – Fag. Non
do alcun oggetto ci scappa di mano bisog. ecc III, 9 ).
e dà in terra, e spec. quando sia vaso Quest l'è quell che mett el sigill a
figulino o sim. che vada in cocci. tutt. Questo è il sigillo di tutte(Galil.
Semm chì nun al sicut erat e in Sist. 98). Questo è il complemento.
prenzipi. Siam tornati al sicutera( fior). Romp el segill. fig. Violare o Rom
Siamo da capo alle medesime. pere il segreto.
Pol. II”. 28
SIC, ( 2 18 ) SIG
Sigill de patent, de privileg, ccc. Sigillin. Ceselletto. Cesellino. Diminutivo
Salimbacca se pende in una scatoletta. di Cesello.
Sigill o Boll a secch.... Suggello im Sigillón. Sigillone (Gigli Sorel. V, 16).
mediato sulla carta o sur un piastrello Sign. Cigno.
di carta sovrapposto ad un'ostia, il Sign. idiot. per Oca. Sp. di pellicceria.
quale s'impronta senza alcun letto di Signa. V. Signibbi.
cera od altro. È affine al sic. Nizza. Signàti. V. Segnàto.
Sott a sigill de confession. Sotto Signèlli l o Signa che anche dicesi Oh
suggello di confessione. Sotto suggel Signibbi º Signor! Oh Dio! Buon Dio!
lato silenzio. Specie di esclamazione.
Sigill. Cesello. Strumento per lo più d'ac Significà. Significare. Indicare. Per es. Gra
ciajo, fatto come uno scarpellino, ad zie, el sarà significaa. Grazie; sarà fat
uso d'intagliare. to intendere, sarà significato, avvisato.
Sigill. Chiusino. Lapida. Lapide. Significàa. s. m. Significato.
Sigillà. Sigillare. Suggellare. Significànt. Rilevante. Notabile.
Tornà a sigillà. Risigillare(Car. Let. Signór ed anche Quell là sù, El Patron
ined. I, 226 per errore 126). del mond, El Re del ciel. Dio. Dome
Sigilla. fig. Mettere il sigillo(“Pan. Poet. neddio. Signore. Re celeste. Re dei regi.
I, xxv, 18). Chiudere il mangiare o il Re d'ogni rege – Anche pei dettati
bere con alcun cibo o liquore preliba che riferirò qui sotto, valga ciò che
to. Il Rosini usò anche assol. Sigillare. dissi in Dio.
Hoo sigillaa. fig. Ho suggellato, cioè ” Andà a la bonna del Signor. Andar
ho finito di mangiare e di bere. sene alla buona di messer Domeneddio.
Sigillà el stomegh. Assodar bene o Anima del Signor. Anima di messer
Confortare lo stomaco come sopra. L'e- Domeneddio (Salv. Granc. I , 2 ).
gregio Villa(in Gh. Voc.) cita un testo “Avè trovaa el Signor indormentaa...
del Ficino in cui a questo nostro Si Brutto dettato che usiamo parlando
gillà corrisponde Chiudere lo stomaco. di chi trova il suo vantaggio in chec
Sigillà. Cesellare. Lavorare con cesello chessia per isbadataggine o noncuran
figure d'argento, d'oro, o d'altro me za di quello da cui dipende la cosa.
tallo ridotto in piastre. Besognarav vess el Signor. Biso
Sigillà. Suggellare(Soder. Colt. Vit. I 12). gnerebbe essere più angelo che uomo
Sigillare. Abinare(“aret. -- Redi Voc. (Biring. Pirotec. p. 48) per indovi
ar).Stare a pelo.Combaciare appuntino. narla in checchessia.
El sigilla ben. Combacia appunti Car Signor benedett ! Dio buono !
no – In una cassa che sigilli bene Dio santo ! Esclamazione.
dice anche il Gior. agr. tosc. l, 86. “ Car Signor de marmor come sii
Sigillàa. Suggellato. Sigillato. mai magher e frecc e cattiv de tira
Sigillàa. Cesellato. in lecc. . . Ripicco ironico a chi per
Sigillàda. Sigillamento(Band. ant. tosc. – cose da nulla abbia sempre alla bocca
Mol. El.). Suggellamento. L'atto del l'esclam. Oh car Signor di cui sotto.
suggellare. Come l'è vera che gh'è el Signor. Per
Sigilladinna... Un po' di suggellamento. Dio vero e vivo(Caro Lct. ined. I, 204).
Sigilladór. Cesellatore. Colui che lavora De Signor ghe n'è domà vun. . . .
di cesello. Iddio è giusto giudice.
Sigilladùra.Cesellamento Opera di cesello. Donella al Signor. Itinettetela in Dio –
Sigillàra. s. m. . . . Nome volg. d un al Talvolta equivale a Siedi e sgambetta,
manacco contenente qualche poesia e vedrai tua vendetta.
milanese o semitale che venne in luce El negarav el Signor in su la cros.
tra noi sotto più titoli dal 18o6 al 1815. Direbbe che il biscotto non avesse cro
Fà el sigillara. Fare una lattata sta. Negherebbe il paſuolo in capo. V
(Zanob. Diz.). V. Sigillà sig. 2.” anche in Crós.
sigillin.... Picciol suggello – Marchio El par ch'el veda el Signor a vede
lino(Band tosc, ant. 56o – Mol. El.). quell bagaj, quell pan o sim... Ei lo vede
SIC, ( 2 19 ) SIG
con quella devozione che un vedrebbe Oh car Signor! Oh Dio buono(Fag.
il volto santo (Caro Let. ined. I, 197). Rime V). Signor Iddio'(id. II, 557 e. l.).
Dicesi di chi mostra gran gioia nel Omettin del Signor e in gen. Omm
vedere alcuna cosa desiderata. o Donna o sim. del Signor. Anima di
Elsa el Signor cosse l'ha faa a mett messer Domenedalio(Cecchi Dissim. IV,
insci. Ogni cosa ha fatto il Signore 1o). V. anche in Omettin e in )mm.
con prudenzia(Vite SS. PP. III, 72 ). “ O tutt del Signor o tutt del diavol.
Dicesi per dimostrare giusto l'anda A due signori non si può servire. Chi
mento di checchessia. non è con noi è contro noi. Mode
El Signor el dà la tegna e el ca rati e neutrali non hanno chi sia per
pell de quarcialla. V. in Tègna. loro in questo mondaccio.
El Signor el dis juttet che te iut Pari de vedè el Signor. V. addietro
taroo. A tela ordita Dio manda il filo El par ch'el veda el Signor, ecc.
– V. anche in Juttà. * Parì el Signor di pajsan.V.in Pajsàn.
El Signor el gh'è per tucc. Il giu * Pregà el Signor per la Madonna...
sto Dio vien per tutti(*tosc. – T. G.). Modo scherz. che usiamo con chi
El Signor el ghe ved de per tutt. Per mostra sprofondarsi in preghiere.
tutto vede Iddio(Adim. Son. burch 275). Ringrazià el Signor. Alzar le mani
Dio è per tutto e vede il tutto(Mon.p 152). al cielo. Levare le mani a Dio.
El Signor el lassa fà, ma minga S'el Signor el vorarà insci. Dio
strafà. Domeneddio non paga il sa piacente o concedente o permettente.
bato. Dettato esprimente che il ca Piacendo a Dio.
stigo può differirsi, ma non si toglie. * Signor, compagnee quij ch'è de
El Signor el pò fà tutteoss. Dio può per lor, e quij compagnaa careghej de
fare ogni cosa(Monos. 59 ). bastonaa o vero Signor compagnemm
El Signor el riva de per tutt o el mì, e poeu lassee stà insci. . . . . Così
gh'ha longh i man. . . . . Proverbio dicono le nubili bramose di nozze,
che si suole allegare per denotare le maritate malcontente, e molti sem
l'onnipotenza di Dio e l'impossibilità plicemente per uggia o per ischerzo.
di sottrarsi ai suoi giudizi. Sont minga el Signor, de induvinà.
El Signor el speccia minga el sabet Fammi indovino e ti farò ricco. Io non
a pagà. V. in Sàbet. ho già in corpo la merda di galletto.
“ El Signor el voeur nissun de con Sont minga el Signor mi de podè
tent. Ognuno ha la sua croce. Ognuno fà, dì, ecc. Io non son Domeneddio
ha il suo diavolo all'uscio. ch'io sia per fare, ecc.(Gelli Sporta II,5).
El Signor je mett al mond, e lor se Stà lì a speccià ch'el Signor el le
compagnen. Fatti che sono gli uomini manda bonna. . . . Stare aspettando
s'accompagnano da lor stessi(Doni Zuc che Dio faccia il nostro meglio ; es
ca, p. 11). Dio fa gli uomini, essi si sere rassegnato al proprio avvenire; -
appajano o vero Dio fa gli uomini e e talora Essere sfidato della salute.
poi gli appaja. La gente simile facil “ Te deur el venter? prega el Signor
mente si unisce. ch'el te docura semper. V. in Vénter.
La vestinna del Signor. La gonnel Tentà el Signor. . . . Chiedere cose
lina del Signor nostro(V. l'Alb. enc. fuor del dovere.
in Gonnella e in Cucitura). Vess la cà del Signor. I in Cà.
* Lavora pussee el diavol che nè el Vorè tirà-giò el Signor de la cros.
Signor... Spesso nel mondo il malvagio Essere un santinfizza.
suol avere più potenza e più sorte che Signór per Eucaristia. Comunione. Viatico.
non l'onest'uomo; ma la bisogna va Avè ricevuu el Signor. Avere co
diversamente allo stretto de'conti. municato, anche se per viatico.
Negà el Signor in su la cros. Negare Compagnà el Signor. Accompagnare
il sole di mezzo giorno(Magal. Lett.). il Viatico. -

” No gh'è nè Signor nè Madonna. Portà el Signor o el Patron del


Di quì non s'esce. Pretesti a monte, mond a vum. Recare il Viatico.
SIL ( 22o) SIM
Sonà de portà el Signor Sonare a co Sillabazion. Il sillabare.
mi – Pan. Poet. II, vir,8). Silogisma. Sillogismo.
Signor! Signore' (“tosc. – T. G.). Escla Silvèster. Silvestro. Vess devott de san
nazione di dolore, d'impazienza, ecc. Silvester. Essere un tentennone o piis
Come si fa Signore! lungo che il sabato santo.
Signoria. Mantino o Signoria (“fior. – Silvestrinna ... Sp. di tessuto da cap
Giorn. Georg. XVI, p. 243). Nobiltà. pellini donneschi.
specie di stoffa di seta. Silvi. Silvio. Carattere da stampa che è di
Signorinna chiamano alcuni dell'Alto Mil. mezzo fra il soprassilvio e la lettura.
la Libellula degli entomologi che i più Simbol. Simbolo.
del contado dicono Spösa, e noi in Simil. Simile.
città Guggèlla. V. Ogni simil ama el sò simil. ogni
Sigorà. v. a. del Var. Mil. Zufolare. simile suo simile appetisce (Boccaccio
Sigorèll. v. a. id. Zufolo. Calamo. Avena. Corbaccio, ediz. parm. Amoretti, p. 69).
Sigù. V. Segù. Similitùden. V. Paritàa.
Sigùra. avv. Sicuro(*tosc. – T. G.). Sicura Simitria e idiot. Scimitria. Simetria. Sim
mente. Di sicuro. Sul sicuro. Al certo. metria – Euritmia = In simitria. Si
Certamente. Modo ellittico d'afferma metriato. Simmetriato. Simetrico.
re; è come dire è sicuramente così. Simón. Nome proprio usato in
Trenta nia? ghe saran sigura o vero A san Simon se streppa la rava e el
Ma sigura che ghe saràn. Mai sì ch'e' ravon. Per san Simone la nespola si
ci correranno trenta miglia. ripone(“tosc. – Last. Prov. V, 267). Det
Sigurin. V. Segurin. tato di piana intelligenza allorchè si
Sigurtàa. Sicurtà. Mallevadoria. Malleve pensa a quell'altro che dice: Quando
ria. Pieggeria. Fidejussione. Sodo. Si vedi la nespola, e tu piangi, ch'ella è
curo. Cauzione. Assicurazione del mal l'ultima frutta che tu mangi(“tosc. –
levadore. Last. Prov. V, 265).
Sigurtàa. Mallevadore. Promettitore. Fi Savè fa de Simon e de Giuda. Essere
dejussore. – Mallevadrice (se donna). un tecomeco. Esser tamburino. Portare
Colui o Colei che fa sicurtà. il miele in bocca e il rasoio a cintola.
Sigurtaa paga. Chi vuol sapere quel Simón. Moiniere. Colui che fa moine.
che il suo sia, non faccia malleveria. Fà el simon o el vergnon. Far mille
Chi del suo vuol esser signore, non muine. Lo diciamo anche dei gatti.
entri mallevadore. Chi entra malleva Simón. T. de Ricam.... Sp. di lavoro
dore entra pagatore. Dicesi proverbial reticolato nei ricami.
mente per avvertire altrui a non en Simòna. V. in Torototéla.
trare così facilmente mallevadore per Simonà Vezzeggiare. Lusingare. Careg
lo pericolo che ne sovrasta – Qui giare. Far carezze, vezzi, muine.
repond pare dicono anche i Francesi. Simonaria e per lo più al pl. Simonarij.
Silénzi. Silenzio. Moine. Muine. Vezzi. Specie di carezze
Silénzi. T. d'Oriuolai. . . . Il non sonar proprie specialmente di femmine e di
nulla degli oriuoli. Corrisponde alla fanciulli che vogliano acquistarla gra
Demi-sonnerie de Francesi. zia di colui a cui le fanno. V. anche
Silenzir che anche diciamo Bacchettée, Morgninna e Morgnaria.
dalla bacchetta colla quale ammonisce Simònna. Moiniera.
chi in chiesa ciarla o silentissimo dor Simònna e Battistòcch(Vess). . . . Esser
me in tempo di predica, dottrina, ecc. un bel pajo di baccelloni.
Silenzia io. Simonscèll. . . . . Picciol moiniere.
Sillalba. Sillaba. Simpàtegh. Simpatico.
Sillabà. Sillabare. Sillalicare – Da prima Vess simpategh. Simpatizzare.
si compita, poi si sillaba, poi si legge. Simpàtegh. Ad. d'Inciòster. V.
Sillabàri.... Libro tutto sillabitato, libro Simpatia. Simpatia. (zar con uno.
in cui ogni voce è divisa per sillabe, Avegh simpatia per vun. Simpatiz
e che si usa per insegnar a sillabare. Simulà. Simttlare.
SIN ( 22 i ) SIR
Simulàa. Simulato-Simuladór. Simulatore. Ii Sinister.
Toeò Sinistro.
i robb inInfausto.
sinistra part. Pigliar
Simulazion. Simulazione.
Simultaneamént, Ad un tempo. A un'o- a male o in mala parte o a malizia.
ra – A una. Insiememente. Interpretare sinistramente checchessia.
Simultaneitàa. Simultà. Sinzér, Sinzeritàa. V. Sincér, Sinceritàa.
Simultàni. Simultaneo. Sinzigà. Lo stesso che Inzigà. V.
Sinagòga. Sinagoga. Sinod. Sinodo. -

Pari la sinagoga di Ebrej. Essere la Sinodàl. Sinodale. D'etaa sinodal... - Di


vera sinagoga degli Ebrei (Pan. Poet. cesi di Donne attempate quali voglio
II, xtri, io). Far la sinagoga degli no i decreti sinodali che siano le ser
Ebrei (Pan. Civ. 55). Fare un ghetto o ve dei pievani.
una sinagoga, parlando di persone Sinònem. Sinònimo.
che tutte ad un tratto vogliano dire Sintàssi. Sintassi.
il fatto loro. Sembrar la zolfa degli Sintom. Sintomo.
Ermini parl. di musica disarmonica. Sioeü. Lo stesso che Contrajoeüla. V.
Sinagòga. fig. Chiucchiurlaja. Passerajo. Sión. Sifone(Paol. Op.) Tromba da vino
Sincér e Sinzér. Sincero. Schietto. Veritiero. o da barile. Cannella torta, tubo ri
Chi è sincer cred facilment. Chi non curvo e aspirante che si usa per
è uso a mentire pensa che ognuno dica estrarre tutto quanto il vino o altro
il vero(Ambra Furto II, 7). liquore da una botte, da un barile
Sincer come l'acqua del Lamber. o simili.
V. in Làmber. -
Sipàri. Sipario. Cortina. Tenda che si
Sinceramént. Sinceramente. alza e cala innanzi al palco scenico.
Sinceràss. Sincerarsi(“tosc.T.G.).Venire in Tirà-sù el sipari. fig. Alzare il ve
chiaro di checchessia,venirne ad un ve lo; e si trasporta anche ad altri sig.
Sinceritàa o Sinzeritàa. Sincerità. (ro. fig, notissimi.
La troppa sinzeritaa la menna l'omm Sira.... A noi questa voce rappresenta
a l'ospedaa. V. in Ospedaa. comunemente tutta quella parte di tem
Sincerón. Sincerissimo. po notturno che corre dalla cessazione
Sindacà. Sindacare. Sindicare. de'crepuscoli insino alla mezzanotte,
Sindech. Sindaco. o sia la Serata dei diz. ital. L'inter
Sinédri. Sinedrio, e si usa fig. per Croc stizio crepuscolare fra giorno e notte
chio. Concistoro. Combriccola. Conci è nominato fra noi per Vers sira, In
liabolo – Vess del sinedri. Essere su la sira. I diz. italiani definiscono
della lega, del partito, della setta. la voce Sera per vespro, cioè per
Sine fine dicentes. Sine fine dicente(Doni quello che noi diciamo in città Dopp
Zucca p. 2o9 verso). Senza fine. Infiniti. disnàa o Podisnàa e in campagna La
Sinèster. Sinistro. Manco, e ant. Sinestro. Bass o La Bass'ora, e chiamano Pri
El Brazz sinester. Il Braccio sinistro. ma sera quella parte di giorno con
La Man sinestra. La Sinistra. luce crepuscolare che in campagna
Sinfonia.Sinfonia. Zinfonia-ir.Frastuono. diciamo Bassètt o Sirètta – Più testi
Singiàl. V. in Pòrch. però favoriscono la voce ital. Sera
Singiòzz per Sajùtter. V. come corrispondente alla nostra Sira.
Singiozzà. Singhiozzare. Singozzare. Sin Dà la bonna sira. . . . . Augurar
ghiozzire. Singultare. V. Sajùtter. buona sera. -

Singolàr. Singolare. Singulare. Desira canevasc per tira. V. in Tila.


Singolaritàa. Singolarità. Singularità. Doman de sira. Domanda sera(“tosc.).
Singolarizzàss. Singolarizzarsi. Singulariz Durà di vintidò or o di vintiquattr'or
Singolarmént. Singolarmente, (zarsi. fin sira. . . . Durare quasi che nulla
Sinigaja. Sinigaglia. o nulla.
Dottor de Sinigaja, el mangia fen e Fà vegnì sira. Far sera(Fag. Rime
el caga paja. V. in Dottor. XI, 2 o8 e. l.).
Fà el podestaa de Sinigaja. Fare il Festa de ball in primma sira.Veglion
podestà di Sinigaglia. V, in Scuriée. cino(“tosc.). Quel ballo pubblico che
SIR ( 222 ) SIT
incomincia nella prima parte della roppi di moltissime specie, come Si
sera; per ispecificarlo da quel ballo roppo di fiori di pesco(Targ. Istit. II,
che incomincia a mezza notte e dura 451), Siroppo inglese per la tosse con
fino a giorno che diciamo Festa de vulsiva(Targ. Istit. III, 494), ecc. ecc.
ball a mezza nott, e da quello che Siròpp. fig. ... Sinistro, o Notizia sinistra.
dura sera e notte che diciamo Festa Siroppin. Siroppetto.
de ball tutta nott. Siroppin per antonom. Siroppo di cico
In primma sira.... Nelle prime ore ria semplice – Alcuni intendono an
di notte. che per Siroppìn il Siroppo di Nic
Quand l'è sira i poltron se invien cole o di cicoria composto in cui entra
che i contadini dicono Quand el sò il rabarbaro (Targ. Istit. III, 145 ).
el stramonta, la massera la simpon Siss. Voce infantile per Sesin. V. – e gen.
cia.... Dicesi di chi, dopo avere oziato al pl. I Siss per Danari. V. Ciovitt.
quasi tutto il di, s'aſſolta a lavorare Siss. Anello. Forame. V. Cùu.
verso sera, ed anche di chi s'ado Tremà el siss. Tremar i pippioni.
pera soltanto in sullo scorcio della Fare il cul lappe lappe. Aver una bat
vita e inutilmente perchè Sero sa tisofia o battisoffiola. Avere una sgan
piunt senes o Phriges; Sera parsimo gheratissima paura. -

nia in fundo est. Siss o Zitz. . . . Sp. di tela di cotone


Quand l'è sira l'è-giò el só. V. in S6. e filo assai forte.
Sabet de sira. Sabato sera(“tosc.). Sissignor. Sì. Mai sì.
Tant da fà e mai ven sira. . . . Di Sista. V. Sitta.
cesi per ischerzo a chi si lagna di Sistemà. Ordinare. Porre in ordine. Dar
troppe faccende e non fa mai nulla. sesto. Asscstare – I diz. ital. hanno
Ven sira senza accorges. E si fa soltanto Sistematizzare in senso di far
sera che l'uom non se ne avvede(Salv. sistemi di scienze e sim.
Granc. II, 2). Sistemàa. Assestato. Ordinato. Coordinato.
Vintiquattr'or e poeti l'è sira. Egli Sistemàss. Acconciarsi. Accomodarsi. Ag
ci può star più poco, giustarsi.
Sìra. Ponente. Occidente. Ovest. Sistemàtegh. Sistematico – fig. Ordinato.
Siràda. Serata – V. anche Serida – Ca Regolato – Che serva buon tenore di vita.
tiva sirada. Serataccia. Serata riuscita Sistemazion. Ordinamento.
male al teatro, a veglia e simili. Sistèmma. Sistema. (gola.
Sirètta(Sta). v. c. Presso a sera. V. in Sira. Aveghel per sistemma. Avere per re
Siringa.T. Chir. Siringa. Sciringa.Scilinga. Cambià sistemma. Variar tuono.
Siringa. T. de'Ciambel. Sciringa(“tosc.). Sistèmma de viv. Tenore o Regola di vita.
Seringa(Scappi). Siringa poco dissimile Sistèmma (Oma). I Brianzuoli dicono così
da una canna da aiuti, ma priva del si quello che noi in città diciamo On vizzi,
foncino o cannello, per la quale si schiz on abitudin, on lecchett, ona scarli
zano fuori le paste figurate secondo che ghetta e sim. V.
è figurata la bocca della canna. Sisto. Lo stesso che Cisto. V.
Pasta siringa. Pasta a sciringa(“tosc.). Sit. Sito – Luogo – Spazio.
Pasta che si fa passare per la scirin Andà-foeura de sit. Spostarsi.
ga. Il Molossi la vorrebbe detta Pasta A sit a sit. A luogo a luogo. Quà
siringata. e cola. Qua e là.
Siringà. T. Chir. Siringare. Sciringare. Fà cold in d'on sit dicono i conta
Siroccàa. Ad. di Témp.V. in Siròcch sig. 2.” dini per quello che noi diciamo Tirà
Siròcch. Scirocco. Scilocco. Sirocco, e an aria colda. E v'abbaja la volpe. V. Aria.
tic. Silocco. Vento di sud-est. Mudà sit Mutar sito.
Siròcch e Temp siroccaa.... Noi inten Sit de cà del diavol. Luogo dove il
diamo per queste voci così le vere Sci diavolo non anderebbe per un'anima.
loccate come il Tempo afato in genere. Tegni sit, Tegni tanto sit. Ingom
Siròpp. Siroppo.Sciloppo. Sciroppo – L'A- brar molto lato(Lasca Spirit. II, 1). Te
riosto usò anche Silopo – Si fanno si gni manch sit. Occupare meno spazio
SLA ( 223 ) SLA
Sit. Parte. El becchee el me l'ha daa Slanzàa Svelto. Alto e snello della persona;
in d'on bon sit. Il macellaio mi ha opposto di Tozzo(bozz). Il sicil. Lanzu.
dato un buon taglio. Donna slanzada. Donna svelta, snella.
Sitarèll. Loghicciòlo? Che bell sitarell! Omm slanzaa. Uomo svelto, snello.
Bel loghetto ! Slanzaa. Sciolto. Grande. Pass slanzaa.
Sitàsc. Sitaccio(“tosc.). Logaccio. Gran passo. -

Siti. Star zitto. Slappazùcch o Lappazùcch. Lavaceci.


Sitin. Picciol sito. Loghicciolo? Loghetto. Slargà. Allargare. Slargare.
Sitiv. v. a. Sottile. Minuto. Esile. Sentiss a slargà el coeur. Sentirsi
Al sitiv. Sottilmente. Parcamente. consolare, riconfortare, tornar a nuova
1)e sti donnett aspert(disse il Mag. Fal. Fil.) vita, racconsolare. Riaversi. Allargarsi
Che spenden al sitiv, guarnen in gross. il cuore. Largare il cuore.
Sitivà. v. cont. per Suttiglià. V. Slargà el latt. V. in Làtt.
Sitta. Che tu sia. Tu sii. Sii tu. Per es. Slargà-ſoeura i brasc. Sbarrarsi nelle
Sitta malarbett. Che tu sia maledetto. braccia.
Si usa anche assolutamente e a modo Slargà-foeura on poo pussee. Ral
d'imprecazione Sitta e Che te sitta, largare alquanto.
e vi si sottintende Che te sitta bol Slargà-giò. Spandere. Distendere.
giraa o simili. slargà i al. fig. V. in Ala.
Situà. Situare – Situaa. Situato. Slargà i gamb. Scosciarsi – Allar
Situazion. Situazione. gare le cosce.
Situazion. Giacitura. Posizione. Slargà la man. fig. Largare. Lar
Disegn de situazion.... Disegno to gheggiare. Allargar la mano. Esser
pografico considerato nel rispetto mi largo, liberale, largheggiatore.
litare. Slargacoeùr. s. m..... Cosa qualunque
Situazion. Grado. Stato. Condizione. che ci rallegri, ci racconsoli, ci fac
In bonna o In cativa situazion. In cia obbliare le passate sciagure. La
buono o in cattivo stato. Diffusio animi di Seneca.
Sivé(dal fr. Civet) dicono alcuni cuochi Slargada. Allargamento. Dilatamento.Slar
una sp. di Manicaretto di carne di lepre. gamento.
Sladinà che anche dicesi Ladinà, Slavag Slargadinna. Allargatina(Fag. Am. non
già e Slonzà. Allentare. Lascare. op. a cas. II, 2o).
Sladinàa. Addolcito(Magal. Let. At. II, 2o). Slargadór che anche dicesi Otángol. T.
Sladinàda. . . . . Il fatto dello sladina. degli Orolog. Allargatoio tondo? Slar
Sladinamént. . . . . L'atto dello sladina. gatore tondo?
Sladinàss. Slentarsi ? Stringere meno, Slargàss. Allargarsi.
cedere, riuscir latino o agevole. La mal'erba l'è quella che se slarga
Slanàss. Sbroccare. Dicesi del filo che e cress pussee. V. in Erba.
perde bava – Sfilacciarsi il refe. Slargass-foeura. Rallargarsi.
Slàndra. Landra. Donna di bordello. Slargass-giò. Allargarsi. Dilatarsi.
Slandrà. Meretricare. Slargass in di fianch o in di fold.
Slandrinna. Cornacchiuzza. Meretricola. Itizzarsi a panca. Tornare in sella.
Rimettersi in essere.
Slandrón. Bagascione.
Slandrón in Br. è un Grandaccio poltrone. Slargass in la pell o Slargass la
Slandrònna. Donnaccia da conio. pell. Sgrinzare di corpo. V. in Ganàssa.
Slanternà. V. Doggià. Slargass l'aria. Indolcar l'aere.
Slànz. Slancio. Lancio. Slargassona man. Sconciarsi una
De slanz. Di primo lancio. mano? È affine al Strambass on pè. v.
Slanz.... Perspicacia, acume, prontez Slargass. fig. ... Migliorar condizione, ve
za, slancio di fantasia, d'ingegno, e sim. nire in istato di far più larghe spese.
Slanza. Slanciare. Lanciare. Scagliare, Slargattà. . . . . Frequentativo di Slar
Avventare. Scaraventare. gare; Allargare assai e iteratamente.
Slassass. Slentarsi ?
Slanzà ona proposizion, di paroll
e sim. Avventurare un'idea, un molto. Slavaggià. Invincidire – per Sladinà. V.
SLE (224) SLI

Slavaggià el stomegh. Invincidire lo un Fetton massiccio di pane. È voco


stomaco. Renderlo floscio,molle, debole. e idea affine a questa nostra Slèppa.
Slavaggià. Immollare. Dilavare. Far per Sleppà-sù. Schiaffeggiare; pedant. Cola
dere la propria virtù per dilavamento. fizzare, e scherzevolmente Guastarla
Slavaggiàa. Lascato. Lasco lasco – In musica col cavarne il ceffautte.
vincidito – Dilavato. Sleppin. Ceffatella. Ceſſatina. Guan
Peccato slavaggiato. V. in Peccàa. Sleppinna. ciatina. Mostacciatina. Amica
Slavaggiamént Dilavamento. Sletigà. V. Letigà. (ceffatella.
Slavàsc. Guazzo. V. Lavésg. Sliſſà. T. di Giuoco.... Nel giuoco delle
Slavasciùu. v. a. del Var. Mil. Fatto ombre spagnuole dicesi così il Far
grande in breve tempo – Per Sco casco o cascherone passando per non
pazzùu. V. nominare il palo, e quindi pagando
Slavasgéri. Lagume. la posta – Sliſi e Schirlà dicono al
Slavàzz. Lapazio. Romice. Sorta d'erba cuni anche in altri giuochi per Fa
che è il Rumer lapathiumL. gliare. V. Reſudà.
Slavésg. V. Lavésg. Slifij, v. a. del Var. Mil. Afato.
Slavesgión o Slaveggiòn. Lagume. Guazzo. Slinà. v. a. del Var. Mil. Allungare. Di
V. in Piaseròn. rizzare,
Slàvi de color. Sbiadato. Smorto. Detto Slingeri. Alleggerire.
a persona. Slingerii, Alleggerito. Alleggiato. Ralleg
Slàvii. Svogliato. giato. Sgravato.
Slavii. Sciocco. Sciapo. Scipito. Poco sa Slingeriss. Alleggerirsi. Alleggiarsi. Ral
porito. leggiarsi. Alleviarsi. Sgravarsi.
Slaviòn. Grifone (Dati Lep. 74). Ceffane Slingeriss de pagn..... Indossare
(Nelli All. di Ved, I, 2). Rovescione. meno panni o più leggieri.
Ceffata. Gotata. Guanciata. Guancione. Slipp slàpp o Slippete slàppete.... Voci
Ganascione. Musone. Tempione. Mostac imitanti il suono dell'iterato battere al
cione. Mascellone. Schiaffo, e alla pro cun corpo col palmo e col dosso della
venz. Gaulata. Uno schiaffo sul grifo mano alternativamente.
o grugno, un grande schiaſſo dato col Giugà a slipp e slapp e slappeto
braccio all'indietro e colla parte con rum... Nome d'un giuoco di carte che
vessa della mano. si fa in molte persone. Quel che giuoca
Molà on slavion. Girare un mostac una carta, dice Slipp; se un secondo
cione. Lasciar andare un solenne grifone. la piglia dice Slapp; se un terzo pi
Slègned. Slegnoso(Scapp. Op. p. 28). Ti glia la seconda, dice Slappetorum; e
glioso. Agg. di carne, e dicesi di se v ha il quarto che prenda la terza,
quella sfilacciosa, e che il dente male dice Basilorio. Al prendere le carte di
la può masticare, contrario di frollo. cesi Slappà, perchè ognun che prende
Slègned. fig. Svogliato. Stiracchiato, allappa, lambisce, guadagna.
Tra i cruzzi e tra i seccad de la zittaa Slipp slàpp. . . . Voce corrispondente
Se componn tropp de slegned e inivid. al Dindin dei Provenzali, ed imitante
(Bal. Rim.) il suono del noverar danari. V. Tlin.
Slègnid. V. Slègned. Sliquid. Lèllero. Molliccio.
Slenguascià. Lingueggiare. Chiacchierare, Deventà sliquid. Squagliarsi. Strug
e metaf Sparlare. Sparlacchiare. gersi. Liquefarsi,
Slenguasción, Linguacciuto. Linguato. Lin Slisà. Logorare.
guardo. Maldicente – Licenzioso. Slisà i veder. V, in Véder.
Slénza. Acquazzone. Dirotta, Pioggia stra Slisàss. Diradarsi(“tosc. – T. G.). Ra
hocchevole. V. Slùscia. gnare. Dicesi de panni quando comin
Slèppa. Guanciata.Gotata Ceffata Schiaffo. ciano a esser logori e che sperano.
Fà corr a slepp. V. in S giaff. Slissia. Treggia? Arnese col quale si tras
Slèppa de manz, de lengua, de sa portano gli sfasciumi delle fabbriche.
lamm. . . . Il Tom. ne Sin. dice che Slitta. Slitta.
in Toscana chiamano volgar. Targa Slitta russa. V. Montà gna russa.
SLO ( 225 ) SMIA
Slittà. . . . . Far cammino nella slitta. Slontana. Allontanare. Slontanare.
Slòſſa che anche dicesi Sfiandrinna. Loffa. Slontanàss. Allontanarsi. Slontanarsi. Di
Loffia. Vescia. Vento. Fiato che esali partirsi. Slontàuet minga nén. Non ti
dal podice – V. anche in Pètt. discostare di troppo ve”.
Slòſfa. Vescia (Pauli, 56) parl. di sparo Slénz. Floscio. Snervato. Lonzo.
d'armi da fuoco poco o nulla deto Slónza. Carne di porco, e forse anche
uante. Fà ona sloffa. Fare una vescia Falde o Costereccio.
(Lipp. Malm. II, 61 nole). Slonzà. Rodere. Corrodere – Slembare –
Slòffen(Andà a). Andar a dormire. V. An La nostra voce procede dall'ital. Lonzo
dà. Dal ted. idiot. Schlofen per Schlafen. (snervato, infloscito).
Slòffi.Lonzo. Floscio.Snervato – Lento. Pi Slonzà i oggiou. Rodere gli ucchielli.
Sloffin o Sloſfinna. Vesciuzza? (gro. Slonzà l'ora dell. Slembare l'orlo ?
Sloffin. Svesciatore? Spetezzatore? Slonzàa. Slembato(“tosc.)? Distratto? Agg.
Slogàa. Slogato. Dislogato. di Pezzo di tela che sparate colle mani
Slogadùra. Slogatura. Slogamento. porge i lembi sparati non diritti ma
Slogàss. Slogarsi. Dislogarsi. quasi oudeggianti per lo stiramento
Sloggià. Sloggiare. Diloggiare. de fili sofferto nello sparo.
Slòj. v. cont. br. per Loeiùj fig. V. Slonzàss. Allentarsi. Slembarsi?
Slojàa. v. cont. br. per Lojáa. V. Slottà. Smozzare la terra(Gior. agr. III,
Slongà. Lungare. Allungare. Slungare. Di 74), cioè Rompere i mozzi, le zolle.Voce
dungare. Rallungare. Prolungare. propria spec. delle risaje, e vale l'Ag
Fà slongà el coll. fig. Far allungare guagliar colla zappa o col badile tutte
il collo. Far aspettare o desiderare. le ineguaglianze che rilevano nelle
Slongà el coll. Allungare il collo, e porche della risaja e lo stritolarne le
fam. Fare il collo come una giraffa zolle(lott.). Lo diciamo anche Sbajrà o
per bramosia di cibi o sim. Tappinà; e quando lo stritolio delle
Slongà el coll. gergo. Allungar la zolle scende alla minutezza sonma,
vita. Impiccare. allora sogliamo dirlo Cotturà la terra.
Slongà el pass. Affrettare il cammino. Slotta dura. . . . L'azione dello snoz
Slongà el vin, el broeud, ecc. Al zare la terra. V. – Dicesi da noi Cot
dungare il vino, il brodo, ecc. Diluir tùra se il pareggiar delle zolle ſu mi
li, mescervi acqua – in genere dicesi nutissimo.
anche d'altre cose, per es. Allungare Slovà. Spannocchiare. Estrarre dalle glu
la manteca gialla di fior d'arancio me le spighe del granturco. -

(Magal. Let scient. 18.º p. 516). Slovàzz. Cartocci. V. Foeij de formenton.


Slengà-foeura. Protendere. Slòzza. Ricavo di fossa(Last. Op. II, 1 o) -
Slongà-giò. Protendere. Deposizione grassa delle fosse e dei
slongà i brasc o i pee. Prostendere borratelli(id. V, 53). Pattume commisto
le braccia o i piedi. d'erbacce, di frasche e di fango. Nei
Slongalla. Procrastinare. Prolunga fossati lungo i ciglioni de campi si ha
re; e fam. Appor code a code. slozza. l Mantovani, i Reggiani, ecc.
Slongass-foeura. Allungarsi, e fam. la dicono Sgarbadura, cioè diserbatura.
Incastagnarsi. Crescere di statura. Slozzà. . . . . Ricavare le ſosse.
Slongass-foeura o Slongass-sù tropp Slumagàa. Scombavato.
i piant. Accimare. Sluscètta. Scosserella di pioggia.
Slongass-giò. Prostendersi. Slùscia. Sfuriata o Scossone “lior.).Acquaz
Slongass in lecc. Allungarsi. Disten zone. Dirotta. Una scossa delle buone.
dersi in letto. Slùscia per Liscia sig. 2.° V.
Slongàss. Alzar le mani? Dicesi del me Sluscià. Sbirciare. Scorgere, e anticamente
nar le mani, del battere, e singolar Sguaraguaiare. Sguaraguardare.
mente degl'inferiori verso i superiori. El guarda intorna, e inscì sott'acqua ei sluscia
Varda ben a slongatt ve o No te El sit del camp. . . . (Dal Cer).
slonga ve o Slonga minga i man ve”. Smaccà. Smaccare. Svergognare. Dare o
Tieni le mani a te. Fare un frego a uno.
I ol. II”.
2)
SMA (226) SMA
Smaccàa. Smaccato. Restà smaccaa. Re Smaltin. T. de Drogh. Smaltino o Azzur
stare smaccato o goffo. ro fattizio o Azzurro di Alemagna
Smàcch. Smacco. Smaccamento. Smaccata. (Tar. fir.). Specie di color cilestrino
Smaggètta. Lo stesso che Maggètta. V. da pittori, inveruiciatori, ecc.
Smaggever e Smaggévol. Macchioso(ve Smalvezzà o Scattivà per Smalizià. V.
dasi questa voce nella Crusca e nel Smangià e Smangià-via. Smangiare. Abra
l'Alb enc. al S 1.° ancorchè da essi dere. Rodere. Per es. Smangià el color.
fallacemente definita). Facile o Age Abradere il colore. Scolorare. Sman
vole o Soggetto a macchiarsi (così l'Alb. giass dedent o Smangiass de la rabbia.
bass. in Salissant). Si potrebbe fors'an Arrovellare. Avere il tarlo. Rodersi di
che dire Macchiaticcio, Macchiabile o rabbia.
Macchievole (come insegnevole, ecc.). Smangià. T. di St. . . . . . Allorchè la
Smàggia per Maggia. V. fraschetta del torchio da stampa non
Smaggià. Macchiare. Maculare. Macolare. è tagliata bene, e dà su parte delle
Smaggiàa. Macchiato. Maculato. Macolato. lettere, impedisce che queste possano
Smaggiadùra. Macchia. Macula. Macola. venire stampate. Ecco lo Smangià che
Smaggin per Maggètta sig. 2. l . – ed i Francesi dicono Mordre.
anche Difetto di certi bozzoli di cui Smangiaa. Smangiato. (mente.
veggasi in Galètta. Smaugiascià. . . . . Sganasciare continua
Smaggiòn o Smaggiascia... Gran macchia. Smània. Smania.
Smaggiorà. v. cont. br. Dare scaccomatto. Anda in dismani. Entrare in grande
Porre piede inanzi ad alcuno in giuo smania. Menare smanie. Smaniare.
co; superarlo, privarlo della palma. Avegh la smania de ſà, di, ecc.
Smagri. at e n. Smagrire. Smagrare. Dima Avere la passione, la voglia, il tic
grire. Dimagrare. Dimagherare. Dima chio, il prurito di fare, dire, ecc.
crare. Diventare o Far diventare magro. Smania.ss. Smaniare. Menare smanie.
Smagri la terra. Immagrire la terra Smanios. Smanioso.
(Trinci Agr. I, 8). Sfruttare. Smantellàa. T. de Cozz. Vettur. Manisc.
Smagrida. Smagramento. Smagrimento. .... Aggiunto di Cavallo il cui man
Dimagrimento; e alla lat. Enaciazione. tello sia di malagevole accompagna
Smagrii. Sinagrato. Smagrito. Dimagrato. tura – Ne diz. ital. Smantellato sta
Dimagrito – intens. alla lat. Einaciato. soltanto per diroccato.
Smagrii(terreno). Infiacchito. Sfrattato. Smargàj. Sornacchio. V. Margaj.
Smagriss. Dimagrare. Smagrire. Smargajà.Scatarrare("tosc). Sornacchiare.
Smàj. s. f. pl. o Snàja. T. de Fun. . . . Sornacare. Infardare. Fare jach.
Quel pezzuolo di maglia di ferro che Smargajàda. Scalarrata(Fag. Am. non op.
serve ai funai in luogo di tritolo (strib a caso I, 3).
bia) per lisciare lo spago o la fune. Smargajént.Scarcaglioso(Lasca).Arzigogo
Smalavia. v. a. del Var. Mil. Dissipare. lo. Agg. di persona solita sornacchiare.
Distruggere. Mandar a male. Smargajón. Scarcaglioso.
Smalizià che anche dicesi Sinalvezzà o Smargèss o Smargiass, Smargiassàda, ecc.
Mett in malizia. Mettere la malizia ove V. Sinergèss, Smergessàda, ecc.
non è (Monig. La Ved. I, 4). Scaltrire. Smarginà. . . . . Ritagliar le margini.
Di rozzo e inesperto o innocente fare Smarginàa. . . . . Agg. di libro cui fu
altrui astuto e sagace o maliziato. rono ritagliate le margini.
Smaliziàa. Accivettato. Scozzonato. Amma Smariàzz. Maritaggio. Sposalizio. Ma
liziato. Smaliziato. Scaltrito. si trimonio.

Smaliziass. Involpire. Entrare in malizia. Smarri. Smortire. Smontare. Dicesi delle


Smalt, Sinalto. tinture che non mantengono il fiore
Smaltà. Smaltare – Smaltàa. Smaltato. e la vivezza del lor colore. – Ne' diz.
Smaltadºr. Smaltista. Smaltatore. Al tefice ital. Smarrire vale soltanto perdere.
che lavora di smalti, Smarrì e Smarri-via. Smarrire. Perdere
Smaltadùra. Smaltatura. - Smarrii. Smontato. Spento. (di vista,
Snialti. Smaltire. L itare. Smascherà. fig. Smascherare,
SM [ ( 227 ) SMO
Smazzà. . . . . Cangiare il mazzo delle Sminz. Smilzo. Senza rilievo.
carte colle quali si sta giocando, mu Sminzìn. Magricciuolo. -

tare il mazzo vecchio in un nuovo. Smiròld che sulle costiere del Verbano
Smazzuccà. Dicervellare. Trarre di cer dicono Rattéra, e che altri chiamano
Smazzuccàss. Scaparsi. (vello. Miròld, Milò, Bilò, Scorzón. Biacco
Smazzuccass adree a ona cossa. Sca (“lucch. – Rim. aut. pis.). Saettone?
parsi o Dicervellarsi intorno a chec Sorta di biscia non velenosa, detta
Smèmola per Slèppa. V. (chessia. Coluber milo dagli ofiologi.
Smentì. Smentire – Smentiss. Dimentire Smiroldon. Biaccone(“lucch.).
Smenuì. Sminuire. (sè stesso. Smoccà. Ottundere Spuntare. Smoccass. Ot
Smenuì el sangu. V. in Sàngu. Smoccàa. Ottuso. Spuntato. (tundersi.
Smeràld. Smeraldo. Smoccaroeüla mi si assicura che dicano
Smeraldin. . . . . Picciolo smeraldo. alcuni cont, dell'A. M. per Lusiroeüla. V.
Smercià. Smerciare (“tosc. – T. G. - Bandi Smoccià. Smozzare(*tosc. – Meini in Tom.
leop. - Mol. El). Smaltire. Esitare. Sin. p. 965, col. 2.", riga 4.º). Mozzare.
Smèrcio. Smercio(ivi). Smaltimento. Spac Smozzicare. Mozzicare. Mozzare un cor
Smerdà. Smerdare. (cio. Esito. po per scemargli altezza o lunghezza,
Smerdà el foeuj. Sgocciolare il bar e propr. Dicimare.
letto (V. Squajà), ed anche Sconciar Smoccià i al. Tarpar le ali – i ca
la ballata, cioè guastare un negozio. vej. Dicimare i capegli.
Smerdà el zeder. V. in Zéder. Smoccià on canton. Smussare.
Smerdacamisa. Uguannotto. Carzonastro. Snocciàa. Mozzato – Dicimato.
Giovinastro. Che non ha rasciutti gli Smocciada. Mozzamento.
occhi o Che ha ancora il latte alla boc Smocciadinna.... Un po' di mozzamento.
ca. Non uscito di fanciullo. Lo stesso Smocciadùra. Smozzatura.
che Cisquitt. V. -
Smoeüj. Ranno. V. in Lessiva.
Smerdòn. Merdellone. Merdoso. Cald come on smoeuj o come la
Smèrg. Gemere. pissa. . . . Si dice di vino, d'acqua
Sto vassell el smergo Smerg quei o simile non freschi.
cossa de sto vassell. Questa botte geme. Smoeniv. Smuovere. Smoeuves i sass. Scom
Smergèss che anche si dice Smargiàss, moversi i ciottoli.
e antic. dicevasi Raggièss. Chiasso. Ru Smojà. Imbucatare. Lavare i panni lini
mare. Romore. V. Spuèll – ed an nella conca diguazzandoli nel ranno.
che Smargiasseria. Millanteria. Smojaccà, v. cont per Suppà. V.
Smergessàda che anche dicesi Smargiassà Smojètt. Rannetto. V. in Lessiva.
da per Spuèll. V – Smargiassata. Smar Smòlcia. v. cont. per Mòrcia. V.
giasseria. Rodomontata. Rodomonteria, Smòlg. V. Mòlg.
Smergessée. Casoso. Persona che di ogni Smòlg o Mòlg i soldi. fig. Struggere uno
cosa fa caso. V. anche Spuellée. a quattrini, levargliene di sotto(“tosc.-
Smeri. Smeriglio. Sorta di minerale che T. G.). Mugnere o Smugnere quattrini.
ridotto in polvere serve a pulir le Smolgiùda e Smolgiudinna. pos. e ſig....
pietre dure ed a brunire l'acciajo. L'atto del mugnere.
Smerià. Smerigliare. Smolgiùu. Munto.
Smerij. Smeriglio. V. Smeri. Smolla. Slentare(Giorn. agr. tosc). Lasca
Smèrsa. V. Mèrza. re. Lentare. Mollare,
Smezzà. Dimezzare. Ammezzare. Scom Smollà i botton. Dilacciarsi, e lo dir
mezzare. Bipartire. ciamo sch. di chi lo fa per meglio strip
Smezzàa. Dimezzato. Ammezzato. pare o per avere già piena pinza l'epa.
Smiccià sott'acqua. Guardar sottecchi. Smollà i serc al vassell. Slentare i
Smilz, Smilzin e Smilzinètt. Smilzo. cerchi della botte(*tosc. – T. G.).
Smingol. Mingherlino. Scarzo, Sottilino. Smollass Mollare. Ammollare.
Magrino. Di membra leggiadre e agi Smollass-foeura. Dilacciarsi.
li; anzi magro che no. Smollass. Franare. Smottare. Ammottare.
Smingolin e Smingolinètt. V. Smingol. Sinont. Smontato. Scolorito.
SMO ( 228 ) SMO
Smontà. Smontare. Contr. di Montare. Smorfiètt. s. f. pl. Gestrini. Fichini.
Smontà de cavall. Scavalcare.
Smorfiètta. Lernia. Smorfiosa. Smorfo
Smontà la guardia. Smontare la guar setta. Leziosa. Attosa. Smancerosa.
dia, ed anche assol. Smontare (Bandi Smanzerosa. Smanzierosa. Mormiero
leop. – Mol. El.). sa. Gestrona.
Smontà. Smontare. Scolorire. Smorfidis. Gestro. Gestrone. Gestroso. Fi
Smontàa. Smontato ne' suoi vari sig. chino. Ficone persona (“tosc. – Tom.
Smorbà. Smorbare. Giunte, 918). Smorfioso. Lezioso. Sman
Smorbà i busecch. V. in Busècea. ceroso. Mormieroso. Attoso. Cacheroso.
Smorbàa. Smorbato. Smòrsa. T. delle Arti. Morsa. Ordigno
Smòrbi. Ruzzante. Gajo. Ciancioso. Bajone. di ferro o di legno col quale gli arti
Che ama di far baje, ciance, giuochi. giani stringono e tengono fermo il la
Smòrbi. Rigoglioso. Lussureggiante. Lus voro che hanno alle mani – Le morse
surieggiante. Aggiunto di vegetabili si fermano sui panconi da falegna
che hanno rigoglio, vigore eccessivo. me, sui banchi da fabbriferrai, sui
Smorbià. Ruzzare. Galluzzare. Far baje, deschetti da orefici, sulle panchette
scherzare, giocare. da valigiai, ecc.
Smorbià. Rigogliare. Il lussureggiar delle Smorsa a cavalett. T. de Faleg....
piante. Morsa a cavalletto. Le sue parti sono
Smorbiarla. Morbino(Magal. Op. 267). Cavalett. Cavalletto = Cassa. . .. . –
Smorbietàa. ) Zurlo. Zurro. Ruzzo. Iluz Molla. Molla e Sguansg. Bocche. Ga
Smorbioeü. ) zamento. Gajezza. Allegria. nasce = Vit. Vite e Sciocchett de la
Dà-giò el smorbioeu. Uscire il zurlo vit. Chiocciola della vite e Travers.
o il ruzzo del capo ad alcuno. Cosce = Caviggioeu. . . . . e Mena
Fà dà-giò el smorbioeu. Far uscire rell. Bastone. (Queste parti esistono
il morbino di corpo a uno(Magal. Op. anche nella morsa da pancone).
267). Sbaldanzire. Cavare il ruzzo o Smòrsa per Mòrsa sig. 5. V.
il zurlo del capo ad alcuno. Cavare il Smòrsa. T. de'Murat. Addentellato. Morsa.
ruzzo. Farlo stare a segno e in cervello. Smorsètt. Morsetto. Strumentino simile
Passà el smorbioeu. Uscire il zurlo alla morsa e che si tiene in mano
o il ruzzo del capo ad uno. per lavori sottili. Le sue parti sono
Smorbioeü. . . . . Quell'ascesso che viene Vit. Vite e Tirant. . . . – Testa
talora sul codione ai volatili e che i del tirant. . . . - Baletta del tirant... .
Francesi dicono Bouton. L'Olina(Uc Smorsètta. Lo stesso che Morsètta sig.2."V.
cel. p. 127) descrive questo male, ma Smorsettin. Morsettino?
non ne reca il nome. Smorsettòn. . . . Morsetta grande.
Smorbijn. Ciancione. Ridoso. Risaneiano. Smòrt. Spento (“tose.) Smorto detto di
Bajone. Bajonaccio. Burlone. Che burla persona.
e fa le baje volontieri. - El smort l'è color fort,
Smorbiònna. Bajona. Bajonaccia. El ross el va e el ven,
Smòrfia e per lo più al pl. Smòrfi. Smor El giald el manten così dicono i con
fia. Lezio. Vezzo – Gestri. Fichi – Venie. tadini dell'Alto Mil. – in città dicia
- Invenie – Daddoli – Paroline. Moine. mo in vece El ross el va e el ven,
Eh smort el manten.
Familla smorfi in del mangià. Morfire.
Voregh milla smorfi. Volerci mille Smòrt. Sperto(“tosc. – T. G.) detto di
Smòrfia. sust. Smorfioso. (stoggi. cosa. Giald smort. Giallo spento.
Smòrſia per Smorbietàa. V. Smortin.
Smorfià vum. Smaccare. Smortoetà. º Sparutello.
El m'ha smorfiaa. Mi smaccò. Smortón. Pallidaccio.
Restà smorfiaa. Restarne schiocco Smortòtt. Pallidiccio. Smorto, pallido
(Caro Apol. pag. 2 6). Rimanere sca anzi che no; il lat. Subpallidus.
ciato. Restare smaccato o goffo. Smortùsc. Lividastro(Zanob. Diz.).
Smorfiaria. Smorfia. Sinanceria. Sceda. Smorzà. Spegnere. Ammorzare. Smorzare.
Iezio. Atto. Smorza-giò. Spegnere.
SNI (229 ) SO
Smorzà la polver. . . . Per mezzo Sò, che in alcuni dett. diciamo anche SóI.
di ripetute annaffiature non lasciare Sole, e poet. L'Astro del dì, Febo.
che si levi polvere. A la levada del sé. Di levata? A
Smorzà on mocchett per pizzà ona levata di sole? (Cr. in Levata).
torcia. V. in Tòrcia. A la calada del sò. Alla calata o Al
Smorzàda. Spegnimento. Smorzamento. dichino o Al chino del sole.
Smorzador. T. de Fabb. di cimbali. Smor A la spirada del sò. Al tramonto.
zatore(Diz. mus.). Traversa impannata Insino a basso il sole(Berni Orl. inn.
la quale è come una sordina che dà XXX, Iv, 66).
per lungo su tutte le corde del cim A la voltada del so o Quand volta
balo per ismorzarne la vibrazione e el só. Allorchè il sole dà la volta.
il suono, dal che ne venne il nome Al sbassà del sò (e di quì Bàss e
di pianforte dato ai cimbali ne quali Bassètt). Bassante il sole(Pall. la Villa).
trovansi quegli ordegni che sono volg. Andà-giò o Borlà-giò col sò. Star
detti dai Fr. Etouffoirs, e fra noi Smor ritti per l'appunto(“fior. – Zan. Cr. rinc.
zador, cioè quei due asserelli esterni p. 205). – Stare in pari (Pan. Poet. II,
che compressi o lasciati liberi fanno agi ini, 6). Non poter accozzar la cena
re o lasciano inerte il vero smorzatore. col desinare. Vivere di per dì. Star
Smorzadora. . . . . Alcuni chiamano così terra terra come la porcellana. Viver
quella Pietra che vedesi piantata a ne a pelo. Avere una rendituzza di
barbacane in alcuna parte dello zocco che si viva assai a pelo. Tra el se
lo degli atri o delle corridoje o delle lari e quell crostinett de lassù el va
anticamere de grandi, con entro alcuni apenna giò col sò. Dell'onorario e di
fori circolari ne'quali i servi, dopo ac quella magra rendituzza di lassù ei
compagnati i padroni all'appartamento, ne vive assai a pelo.
ficcano le torce accese per ispegnerle. Andà-giò el sò. Andar sotto il sole.
Smorziroeüla. V. in Mocchiroeüla. Colcarsi o Tramontare il sole.
Smòss. Smosso. – Scommosso. A rebatton de sò. Nei rigori del
Smòtta. Smotta (Manetti Descrizione delle sole(Last. Op. II, 149). Ad un sole
macchine pei trafori modenesi o arte che leva il pezzo(Magal. Let. scient.).
siani ecc. Firenze all'insegna di Dante Avegh fregg el sò. Essere un sole
1855, p. 6). abbacinato.
Smottàss. v. cont. brianz. Ottundersi. Avegh quejcossa al sò. Aver terra
Quello che noi in città diciamo Deventà o della terra al sole(V. l'Alb. enc. in
mocch o Moccàss. V. Cencio e Sole). Posseder beni stabili.
Smusì. V. Smussi. Avost, giò el sò l'è fosch. . . . In
Smùss. s. m. Smusso. agosto si ha poca luce crepuscolare.
Smùss. s. m. Smussatura. Tagliatura(Alb. Battuu del sò. Assolato. Soleggiato.
enc. in Abetella). Quel po' di taglio a Esposto a solatio.
sbieco che si suol fare in cima alle abe Borlà-giò col sò. V. Andà-giò col sò.
telle da formar ponti per fabbriche. Canoccial per guardà el sò. Tele
Smùss. ad. Smusso. Smussato. scopio da sole. Elioscopio.
Smussà. ) Smussare. Tagliar l'angolo o Cascià duu sò(fr. cont. verso il Co
Smussì. il canto di checchessia. masco).... Doman el pioeuv o el ca
Smussàa. Smusso. Smussato. scia duu sò.... E dicesi quando al
Snervà. Snervare. tri fa cosa buona insolito.
Snervàa. Snervato. Ciar come el sò. Chiaro come il so
Snià. Snidare. Snidiare. le(“tosc. – T. G). Chiaro come il vin
Snidollà. Smidollare. Trarre il midollo. vecchio infiascato (Alleg. p. 129). V.
Sninfia. Cacherosa. Leziosa. anche in Ciàr.
La sura sninfia. La signora Rosetta Ciar de matinna (el sò) e ross vers
(“tosc. – Tom. Sin.). Monna Smelia. sira, el fa bell vott dì a la fira. . . .
Sninſiètta. Leziosetta. Un sole puro di levata e fiammato al
Sniollà. V. Snidolla. tramonto sono per noi presagio di
SO ( 23o ) SO
serenità durevole – Rouge au soir, Nè de quell'acqua che no me Iba
-
blanc au matin c'est la journee du gna, nè del sò che no me scotta me
pelerin dicono i Francesi. - n'importa on bell nagotta. Tant'è il
Coeuses al sò. Cuocersi le carni al mal che non mi nuoce quanto è il ben
sole? Abbronzare. che non mi giova. V in Acqua – Ta
Colp de sol. Solinata. Solata – In lora dicesi per indicare la loro sorte
solazione. ai moderati, chè il mondo vuol genti
Consumà come la nev al so. V. in Név. dichiarate e appassionate anzichè fred
Dà o Batt adoss el sò. Ferire il sole de e imparziali.
in alcun luogo. Nivol che par on olter sò. Parélio.
Dà-giò el sò. Tramontare il sole. Pareglio. (bet.
Dove no ghe va el sò ghe va el No gh'è sabet senza sol, ecc. V. in Sà
dottor. . . . . L'abitare luoghi non No mancà a vum ch'el sò quand
soleggiati è malsano. el fa niver. Aver fante e fancella.
El piceuv e el dà el sò, el balla i Aver tuttº i suoi agi.
strij e el servitò, el servitò el butta Oggiada de sò. Occhiata di sole.
in lecc, el balla i strij sul tecc. . . . Orelogg a sò. Oriuolo a sole. Oro
Det cont. brianz. che sogliono met logio solare o gnomonico.
tere in mezzo allorchè piove e soleg Pari on sò o on sòl. Essere un oc
gia ad un tempo; ciò che noi diciamo chio di sole(Fag. Gen. cor. da fig. 1, 1).
L'è la miee del diavol che lava i Per fa guarì on dent besogna met
pagn. V. in Diàvol. tegh i radis al sò. . . . A dente gua
El se ved d'ona part a l'oltra con sto tanaglia.
tra al sò.... Dicesi di chi sia pelle e Per quant or che scalda el sò... .
ossa – Le soleil luit dans son ventre Per quanto è di più pregiato al mondo.
dicono anche i Francesi. Podè apenna anda-giò col sò. V. add.
El sol sui oliv, l'acqua sui ciapp. Podè minga guardà el sò. Patir
V. in Oliva. d'eliofobia. Non reggere a mirar il sole.
Fà el gir del sò. . . . . Gironzare Quand a la sira el sò el se guarda
a rotta – Ed anche usciti di Porta indree, a la mattinna se gh'ha l'ac
Orientale, e toccata Gorla, volgere a qua ai pee o vero Quand el sò el se
sinistra insino a Greco, e di là rien volta-indree, la mattinna l'acqua ai
trare per Porta Nuova in città. pee. Quando il sole insacca in giove,
Fagh dà o Fagh toeü-sù o Fagh non è sabato che piove. Quando il sole
ciappà on'oggiada de sò o Fagh ciap tramonta sotto una bassa striscia di
pà on poo de sò o Dagh on'oggiada nebbioni, la mattina dopo suol piovere.
de sò. Dare un'occhiata di sole a una Quand el sò el tramonta, la mas
cosa. Esporla per breve ora al sole. sera la s'imponta o la s'imponcia.
Fà la mocca al sè. Ballare in campo Dett. contad. equivalente al nostro cit
azzurro o nel paretajo del Nemi. Esser tadinesco Quand l'è sira i poltron
impiccato. s'invien. V. in Poltron.
Fass onor del sé deluj. Farsi onore Quand l'è sira l'è-giò el sò... Così
del sol di luglio o di agosto. Mostrar dice chi pagato a giornata non si af
di oſferire o concedere di proprio fatica più che tanto nell'opere, e così
animo ciò che non si potrebbe anco pure chi campa la vita a pelo di per
volendo diniegare. dì, chi non ſa avanzi.
Giugà a scondes el sò. . . . L'al Quand lus i trii sò. Per un mira
ternarsi finestrate frequenti di sole. colo. Radissime volte.
Jer gh'è staa el sò. Jeri fu sole Quand se moeuv i corp-sant ven
(Gh. Voc. cit. Lor. de Med.). ſoeura el sò. Si vede che fa tempo
La vit la vour el sò. La vite non buono; si vedon viaggiare i corpi santi
vive se non al sole(Cresc. Agr. Il, 8). (Pan. Poet. I, xx, 5). V. in Còrp.
Levà el sò. Levare o Surgere il sole. Savè de che part leva el sò. Saper
Mett al sò. Soleggiare. Assolinare. il conto suo. Sapere il fatto suo.
SO (231 ) SO
Savè gnanch de che part leva el Vess on sò d'acqua. Essere un sole
sò. Non saper mezze le messe. Essere scredente(Pr. fior. IV, 1, 157), cioè che
al bujo d'ogni cosa. scotta troppo e fuor di stagione, e quin
scappà el sò.... Dicesi dell'istan di presagio di cangiamento di tempo.
taneo annubilarsi il sole. Voltà el sò. Dar la volta il sole.
Sfera del sò. Corpo del sole. Disco Sò Suo, e talvolta So posposto e aſfisso
del sole. Disco solare. Spera solare - al nome - Al plur. noi lo decliniamo
La luce che ne viene è anche detta iSaei (suoi, suo, sui) pel maschile, e Sò
Occhio del sole. - (sue, su ) pel femminile – I sau liber,
Sò che scotta. Sole ardente, cocente, I sò doun – Talvolta però usiamo Sò
ardentissimo, che leva il pezzo. in ambi i generi – V. anche Sóa.
Sò d'acqua. . . . Finestrata di sole Avegh del sò. Aver del fatto suo.
annacquato che non lasci sperare bel Aver tenute.
tempo durevole. V. anche più inanzi. Avegh nagott del sò. Essere senza
Sò de genar. . . . Sole che non ha proprio o propio.
ſorza – Soleil de Janvier qui n'a ni Dagh i sò. Dar le sue. Tambussare.
vertu ni force dicono i Francesi. Dà-via del sò. V. più sotto Trà-via, ec.
Sò in leon. fr. cont. Sollione. Del sò se pò fa quell che se voeur...
Sò nett. Sol chiaro, limpido, puro. Ognuno può spendere il suo ad ar
Sò sbiavaa o smort. Sole annac
bitrio, e famigl. Ognun può far della
quato o abbacinato. Solicello (“tosc. – sua pasta gnocchi.
T. G.) – Lou souleou fouscarin de' El sò. Il suo. Il proprio avere, ed
Provenza, il sol foschiccio, a cui, quan anche Il loro(Zanob. Di2.). Il fatto loro.
do è tale, i nostri ragazzi dicono talora Fann di sò o Fann semper vunna
S6 so ven-focura di sò. Far delle sue (cioè debolezze,
Che te daroo ona parpoeura, sciocchezze, e sim.) – Faire des siennes
Ven foeura alegrament
dice lo Scarron nel suo Virgile travesti.
Che te daroo ona possada d'argent.
Eccoti delle sue(Mon. Ser. nob. I, 8).
I Lucchesi hanno una certa loro ſrot Ghe va quei coss del sò? . . . Ri
tola, che soglion dire nel mangiare la picco a chi s'intromette a sproposito
pasimata sullo scorcio della quaresima, nelle cose nostre. - -

la quale incomincia così Giontagh del sò. Mettervi del suo.


Sole sole vieni Scapitarci – Mettervi l'unguento e le
Con quattro palle d'oro, pezze – Non istar in capitale.
D'oro e d'argento, Giontagh del sò. Metter di bocca –
Tre mila e settecento, ecc.
E non fassi insalata che non vi sia
Questa si potrebbe, occorrendo, so della sua erba.
stituire alla nostrale. Perdegh del sò. Scapitarci.
Stà in lecc fin che ven el sò sul Sò de lù, Sò de lee, Sò delor. Di
venter. V. in Vàcca. lui. Di lei. Loro, e in gen. Suo. L'am
Te dà el sò sul baltreschin. La palla biguità del pronome suo nel rispetto
balza dal tuo o in sul tuo tetto. Tieni delle varie persone è levata fra noi
la fortuna pel ciuffetto. con questa iterazione pronominale non
Tendinn del sò. V. in Tendinna. senza buon giudizio, non così giudi
Tucc fan la cort al sò che nass. ziosa può dirsi la pari iterazione che
Tutti adorano il sol nascente. usiamo in Mè de mì, Tò de ti.
Tutt a sò. Tutto assolato(Magal. Let. Stà sul sò. Stare in gota contegna.
scient. I, 168). Star contegnoso, e parlandosi di donne
Vegni-dent el sò in cà. Entrar rag Stare in donna (Fag. Rime I, 77).
gio di sole in casa. Parlandosi di più persone Stare in
Vegni-foeura el sò. Dare il sole? su la loro (Caro Let. ined. I, 246). To
Uscire fuor de nuvoli il sole. nere il grado suo(Lasca Sibilla III, 1).
Vess on sò. Essere un sole o un Stare sul o in sul tirato. Star sulle o
occhio di sole. Essere bellissimo. in sulle sue. Sostenersi.
SOA (232 ) SO C
Toeiù-sù i sò. Avere o Toccar le sue. Soatta o Sovàtta. Sovatto. Sovàttolo. Su
Toccarne. Essere battuto. gatto. Soatto. Specie di cuoio noto.
Trà-via del sò. Sprecare il suo – e Sobattidùra e fra i cont. Sobattùda. Con
fig. che anche diciamo Dà-via del sò... tusione. Ammaccatura. Ammaccamento.
Censurare altri di mancamenti che Solbattidùra che anche dicesi Puida. T.
veggansi anche nel censore. di Mascalcia. . . . La contusione del
Sò (in modo negativo). Sua fava'(Lasca suolo dell'unghia del piede ne'cavalli,
Sibilla I, 1). Per es. Sò pader? sò pa malore che viene loro per essere mal
der on corno. Suo padre?... sua fava. ribadito qualche chiodo de ferri o
Sò (in modo specialmente appropriativo). per battersi l'uno coll'altro i piedi.
Suo(“tosc.). Per es. La soa brava pip Il Voc. venez. lo dice Ribattitura (e
pa. La sua brava pipa. forse anco volea dire Ribaditura) non
Sò. in f. di sust. Il suo uomo(Lasca Sibil. so con quale autorità. Alcuni chia
I, 2). La persona che ſa per sè, che si mano questo male Sparnocchia. Cagio
voleva avere, che si cercava - ed anche na zoppicamento, ed è quello che i
dicesi di cosa Il caso. Il casissimo. Fr. chiamano Solbature.
Avegh a che fà col sò o col bon. Sobattimént. Abbattimento.
Aver che fare col suo uomo, cioè con Sobattùda. v. cont. per Sobattidùra. V.
chi me la farà pagar cara o ne sarà Sobattùda. Ad. di Càrna. V.
contrario. Sobattùu. Sbattuto. Abbattuto.
Vess el sò. Addirsi una cosa ad Restà sobattuu. Rimanere abbattuto.
alcuno(Buonar. Tancia II, 4). L'è el Sobattùu. Ad. di Cavàll . . . . Che pate
sò. V. in Dio. di contusione al suolo dell'ugna del
Vess tutt el sò. Essere tutto il cuore piede. Il francese Solbatu.
d'alcuno(Nelli Serv. padr. II, 1o) – e Sobissà. Sobbissare. Subbissare – El me
ironic.... Avere in uggia o a dispetto. voeur sobissà. Mi vuol morto.
Vess tutt el sò. Essere nel bello a Sòcca o Socchètta che i contadini dicono
fare checchessia(Pan. Poet. II, xv, 19). anche Guarnascioeü o Pedàgn. Sottana.
Sóa. Sua. (Diàvol. Gonnella. Gonna – Dal basso latino
Xocca.
Avegh el diavol de la soa. V. in
Digh la soa. Dare un rabbuffo ad Tirà-sù i socch, Rialzar le gonne –
alcuno – Talvolta Dir la sua, cioè Alzarsi la sottana(“tosc. – T. G.).
dire il proprio sentimento intorno a Sòcca. fig. Cialdina(“pist. – Cini Des. e Sp.
checchessia e quasi sempre censuran II, 9). Cuffia. Ciapperone(V. il testo
do. Digh adree la soa a tucc. Criti portato dall'Alb. enc. in Ciapperone),
care o Beffeggiar tutti. Dicesi per significare una donna.
Tucc gh' han la soa. Ognuno c'è Sòcca. . . . . Così chiamano gli artigiani
per l'ossa e per la pelle. la parte cascante de' fiocchi, i salta
Tutt i can mennen la coa, e tutti leoni che ne vestono l'anima.
matto i mincion vocuren di la soa. Chi Soccàscia. Gonnellone. Acc. di Gonnella.
fa la casa in piazza, o la fa alta o Sòcch. Voce bergamasca o bresciana che
da fa bassa. Ognuno dice la sua. Non vale corda, soga, da noi usata nella
si può soddisfare a tutti. -
frase Pientà-li socch e sacch e fusel
Vess de la soa (e così anche de la la. V. in Fusèlla.
mia, de la toa) . . . . Essere alcuno Socchè. Coso. Negozio. Bordello. Voci
favorevole o parteggiante per altri. che s'usano per denotar una cosa di
Soaré, dal franz. Soirée, che altri dicono cui non si sa o non sovviene all'i-
anche el Tè dansé. Veglia. Il Guadag. stante il nome preciso, o la quale
nella Luna (sestº 23.") scrive pure il non si vuole per appunto nominare.
Soare. On nonsocchè. Un non so che.
I sciori gh'han i Soaré, Socchée. Donnajuolo. V. Donnée.
Ma in fin de l'ascia hin fest de ton , Socchètta. V. Sòcca sig. 2.° e Socchin.
Che disen anca el Tè dansé.
Socchètta. T. de Carroz. Copertone a sot
(L'Amis di Donn lI, 9o). tana? - Copertone a gonnellino? Quella
SO D ( 233 ) S (EU
calata con anima di ferro tutta rico sodo alla macchia o al macchione. Non
perta di cuoio che si fa per finimento si smuovere, non si lasciare svolgere.
e per finto copertone al così detto Sòdo. Composto. Grave. Posato. Serio.
Sbaron d'una serpe da carrozze. È Mettes a parlà sul sodo. Recarsi in
fermata sul così detto Casson con men sul saldo(Caro Rett. Arist. III, 18). Stà
solette di legno o con viti e galletti sodo. Star sul sodo. Fuggire le burle.
o con ferri ricurvi a mo di traversa Sòdo. Modesto. Positivo. Per es. On ve
di parata. -
stii sodo. Un abito modesto.
Socchin e Socchinètt. Guarnello. Guarnel Soeù. s. m. pl. I Genitori – I Parenti -
letto. Gonnellino. Gonnellina. Gonnel I Suoi. Andà a cà di socu. Andare
letta. Gonnelluccia. Sottana corta e alla casa paterna.
stretta. Il Cotteron de Francesi. Soeüder sulle costiere lariensi vale per
Scurtà el socchin. V. in Scurtà. Sughero da reti.
Soccòn. Gonnellone. -
Soeüj. Colatoio. Vaso che pieno di cenere
Soci. Socio. Sozio. Associato. serve per fare il bucato.
Sociabilitàa. . . .. L'esser compagnevo Soeùja. Soglia. Limitare. Soglio, e ant.
le, conversativo. -

Sogliare o Coltellate di marmo. Quella


Societàa. Società. Socialità. pietra che sta per piano in fondo della
Sociévol. Socievole(Rosini-Romani). Socia porta e sulla quale posano i cardini o
bile. Sociale. Compagnevole. Conversa stipiti – Le soglie sono o intavolate
Socórr. Soccorrere. Ajutare. (tivo. o lisce o intaccate – Anche quella
Socórs. Soccorso. Ajuto. Sussidio. Spranga di ferro che mettesi a piè de'
El socors de Pisa. Il soccorso di portoni, e nella quale vengono a bat
Paluello(Tassoni Secch. VIII, 28). Il tere le due imposte, è detta dai fab
Soccorso di Pisa. Arrecar acqua quando liriſerrai Soglia. -

la casa è arsa. Quando son morto fam Soeüja.Soglia” nelle bocche d'irrigazione.
mi un brodetto agli occhi. Soeül. Pavimento. Solajo – Dicesi Ve
Porta soccrs. V. in Pòrta. spajo quel palco alquanto sollevato
Socorüu. Soccorso. Ajutato. Sovvenuto. dal pavimento di pian terreno che
Sòda. Soda.
si fa per difendersi dall'umido, ecc.
sodaa (Vesses). Aver fatto senno. Reſa el socul. Itammattonare una
Serdamént. Sodamente. Compostamente. stanza (Fag. Aver cura ecc. III, 1 i?.
Sodass. Condursi a vita buona. Metter giu Soeul a la venezianna. V. Terràzz.
dizio. Far senno – Nei diz. ital. Sodare Soeül. Strato. Suolo. Soeul de ſigh. Suolo
vale soltanto consolidare o dar sicurtà. di fichi (Lastri Op. III, 144 e 145).
Sodèzza. Compostezza. Modestia. Posatezza. Soeül o Córs. . . . . Ogni letto di qua
Sodisfà. Soddisfare. Satisfare. Sodisfare. drucci, di tegole, d'embrici, ccc. po
Sodisfaa. Soddisfatto. Satisfatto. sto a cuocere nella fornace; quello
Deo grazias sodisfaa. V. in Déo. che i Francesi dicono Champ.
Sodisfacént. Soddisfacente. Satisfattivo. Soeül. ... Così chiamasi la parte piatta
Sodisfass. Scapricciarsi. Scapriccirsi. Sbiz d'un pan grosso. A -

zarrirsi – ed anche Satollarsi. Saziarsi Soeüla. T. de Calzol. Saolo. Quella parte


- ed anche Cuocersi nel suo brodo. della scarpa spettante alla pianta del
Sodisfazion. Soddisfazione. Soddisfaci piede, e non al calcagno, che si posa
mento. Satisfazione. Soddisfattura. in terra. – I Soeul. Le Suole.
Dà sodisfazion. Dare soddisfazione Considerà vun come la socula di
o soddisfacimento – Risgarare alcuno. scarp. Tener uno a vile.
Toeuss ona sodisfazion. Cavarsi un Coramm de socul. Solame(Bandi ant.
capriccio o una voglia – Chiarirsi. tosc. – Mol. El.). º
Vorè sodisfazion. Volere o Preten Cuntà come la socula di sò scarp o
dere soddisfazione o satisfazione, di sciavatt. I . in Scàrpa.
sºlo nel sig. di Fermo noi usiamo sol Mezz-soeul. V. Mezzasoeüla. -

tanto nella fiase Quell che no va in sceula va in


Batt sodo. Insistere – cd anche Star tomera. Ciò che non va in la giunta
I o/ Il . )( )
SOF (234) SOG
entra nella derrata(Aret. Ipocr. p. 494). Soffitt. Soffitta. Soffitto. Il palco delle stan
Quel che non va nelle maniche va ne' ze in quanto si consideri di sottinsù.
Sounee. Travi – Travitt. Correnti. Piane.
gheroni. O per un lato o per l'altro
= Stasgett. Correntini. – Ass. Asse.
il consumo torna quel medesimo.
Soeüla. T. de Faleg. . . . Lamella per lo Ciod de soffitt. V. in Ciòd.
più di legno d'ulivo onde si riveste Vessegh tutt rott i soffitt. Essere
quella parte del ceppo d'una pialla spalcato (Cecchi Dote III, 5).
che ne risulta la faccia levigata. Soffittà. Impalcare. Soffittare – Imbosso
Soeùla. T. di Mascalcia. . . . Suolo del lare è mettere le assicelle ai palchi.
l'unghia del cavallo. Soffittàa. Soffittato – Ad. di Scenari. V.
Sarà su la sceula. T. di Masc... . Fer Soffittadùra. Impalcatura.
Soffittàsc. Palcaccio ?
rare un cavallo per modo che il suolo
Soſſittin. Palchetto. Picciol soffitto.
risalti sul ferro e ne rimanga com
presso, il che induce poi azzoppatura. Soffitton. Soffittone.
Sceiùli, Soeulià, Soeuliin, ecc. V. Sòli, Sofilé dicono alcuni sch per S giàff. V.
Sofflé. Ad. d'Omlètt. V.
Solià, Soliin, ecc.
Toeiù el soculi. Svignare. Sbiettare. Sofistegà. Fisicare. Cavillare. Appuntare
V. Tondà. Il Bal.(Ger.) disse: ogni cosa. Guardare troppo nel sottile.
On bell trà de tacù el soculi a la sordinna. Sofisticare. Sottilizzare. Usar sofismi.
Sofà. Sofà. Lettuccio, Soſistegaria. Sofisterìa.
Fust. Fusto=Ass. Asserelle (Tom.Sin.)=Vit. Sofistegh. Fisicoso. Sofistico. Fantastico.
Viti =Ranell. Raperelle – Baletto Ruzellitt. Cavillatore. Ser Appuntino. Cavilloso.
Girelle = Vas. Vasetti = Spall... = Guid. . . Soffistico.
Sofarin. - . . Picciolo sofà. Soſistegòn. Fisicoso del primi.
Sofarón. . . . Gran sofà. Sofri. Sofferire. Saffrire.
Soſèrt. Sofferto, Sofribel. Soffribile. Soffereoole.
Soffegà. Soffocare. Suffocare. Soffogare, Sóga. v. d'orig. berg. Fune.
Soſſegà el foeugh. Soffocare il fuoco Pientà-lì soga e sacch e ſusella di
(*tosc. – T. G.). cono i Brianzuoli con più giustezza
che noi. V. in Fusèlla.
Soffegà-giò. Affogare.
Va-via che te me soffeghet. Tu mi Sogètt. Soggetto(Caro Let fam. Bassano
sfui nefa o afa, levati di quinci. Le 1732, I, 182 - Pasta Voc. med. – Voc.
vaniti d'attorno che mi dai afa. Nap. cit. il Davanzati).
Soffegà. met Soverchiare. Sopraffare – Cativ sogett. Persona di malaffare.
Quei tali che soverchiano altrui per Che sogett verament! Un sì basso
uso diconsi Appaltoni – El voeur soggetto! Oli vedi gran personaggio !
semper soffegà. È un mangiaragioni. Sogettass. Soggettarsi. Suggettarsi. Assog
Vorè soſfegà vun a ciaccer o sim. gettarsi. El se gh'è sogettaa. Vi si è
Appaltarcolle parole, e assol.Appaltare. sottomesso.
Soſfegà o Soffegà-giò. fig. Tenere in collo, Sogettin ironic. Suggettino. Suggettino
V. Strangoià nel primo sig. di pepe(Fag. I Gen. corr. III, 12).
Soffegàa. Soffocato. Soffogato. Sogetton. Suggettone(Fag. Rime VI, 129).
Soffegamént. Soffocamento. Soggettone(Pan. Poet. I, xxii, 15). Per
Sòffegh. Afa. Vampa affannosa, fastidio sona valente in armi, in dottrina, ecc.
inquietudine provegnente da gravezza - Personaggio. De primi della pezza.
d'aria o da soverchio caldo che ren Soghètt. Funicella.
de difficile la respirazione. Fà soffegh. Soghètt. Capestro. Lacciuolo. Laccio. Fune
Essere afa. strozzatoia.
Sòffegh.T. de Fab. d'org... Coperchio che Mett on soghett al coll. ſig. Dare a
scrve di turacciolo alle canne da organo tortura. Porre alla tortura. Tenere in
quando hanno ad esser turate in testa, croce. Porre a croce. Costrignere alcuno.
Sollegòzz e Solfegùsc. Afaccia. Soghètt met. Gognolino. Capestro. Forca.
Söſlia. Spia. Spione. Soſione. V. Spiòn. Morbetto. Persona maliziosa e quasi
Soffion. T. de Raz... Sp. di grosso razzo. degna di capestro.
SOG ( 235 ) SOG
Sògn, s. m. e f. Sonno. Sonnolenza. Son Parlà in sogn. Barbugliare. Parlare
nolenzia. in sogno; e chi l'ha per abito si dice
Andà attorna in sogn. Esser sonnam Sonniloquo. -

bulo o ambig nottambulo. Perd el sogn. Perdere il sonno(Gh.


Avè faa tutt'on sogn. Aver fatto un Voc. cit. Boccac.). Perdere il dormire
sonno intero(Fag, Am non vuol av. 1, 8). (Min. in Perdere S 25),
Borlà-via del sogn. V. più sotto Pien de sogn. Pien di sonno(Dante),
Crodà del sogn. Podè dormì i sò sogn quiett, Poter
Ciappà sogn. Attaccare il sonno. Pi dormire o tenere il capo in mezzo a o
gliar sonno. Pigliare il sonno, fra due guanciali. Poter vivere sicuro.
Contentà el sogn. Fare una buona Romp el sogn. Rompere il sonno.
dormitona. Schiacciare un sonno, Sogn quiett, Sonno placido, tran
Crodà del sogn. Cascardi o dal sonno. quillo, soave, quieto, riposato.
Lasciare andar giù il capo per sonno. Tornà a ciappà sogn. Rappiccare o
Dà la botta del sogn. Farsi sonno Rattaccare o Ripigliare il sonno,
ad uno. Chiuder gli occhi al sonno. Va on poo a dorma on sogn. Vatti
El primm sogn. Il primo sonno(Fac. a riporre.
Piov. Arl. p. 6o). Vess ciocch del sogn. Essere abbar
Fà de tutt per ciappà sogn. Allet bagliato dal sonno (Sacch. Nov. 159).
tare o Allicere o Conciliare o Cattare Esser ebbro di sonno(Gh. Voc.).
o Provocare o Procurare o Lusingare Vess dur de sogn. Esser solito attuſ
il sonno. farsi nel sonno o dormir nella grossa
Fà di gran sogn. Far sonni come o trovarsi legato in altissimo sonno.
un che bea papaveri nel brodo (Bern. Vess impastaa de sogn. Essere fatto
Rim. I, 89). tutto di sonno(Gigli Sor. I, 2).
Fà i sogn del gatt. fr. cont. dell'A. Vess legger de sogn. Soler addor
Mil. . . . Fare sonni brevi e interrotti, mentarsi di sveglievole o legger sonno,
Fà la nocc tutta in d'on sogn. Dor Esser desto al menomo romore; Avoir
mire tutta notte senza rompere
il sonno. le sommeil leger dicono anche i Fr.
Fà on sogn. Schiacciare un sonno, Vess mort de sogn o Crodà del
ll T. G. registra anche Fare un sonno. sogn. Cascare(T. G). Tracollare. Cascar
Fà perd el sogn. Levare il sonno di sonno o dal sonno. Sentirsi una
(*tosc. – T. G.). gran cascaggine.
In del primm sogn. Sul o In sul Vess robba de morì del sogn. . . .
primo sonno(Manni Vegl. 4, 15). Essere una cosa tutta noia, tutta una
In del pù bon º del sogn. Nel bel linconia, tutta sopore. (ra.
In su la botta ) del dormire. Sògn. s. m. Sogno, pl. Sogni, e ant. Sogno
Mett a dormi on sogn. fig. Metter da Brutt sogn. Sognaccio(”tosc.). Triste
. banda o da parte o nel dimenticatoio. sogno.
Mett sogn. Conciliare il sonno. In Fà on sogn. ſig. Sognar vegliando.
durre sonno. Dare sonno. Assonnare. Paneggiare. Il latino fig. Somniare.
Addormentare. Addormire. Alloppiare. Nanca per sogno Nanch per insogn
Fare sonno. – e fig. Esser narcotico, o Nanch per ombra. V. in Ombra.
soporoso, soporifero, alloppiante. Parì on sogn.... Non se ne poter
Mezz in sogn. Mezzo tra 'l sonno e persuadere, aver checchiº per un sogno.
l'esser desto. Sonnacchioni. Stagh sui sogn. Andar dietro ai sogni.
M'ha ciappaa el sogno la sogn. Mi Toeü-foeura i numer del lott da on
pigliò il sonno. sogn. Ricavare i numeri del lotto da
Morì del sogn o Podè pù del sogn. un sogno (Mol. El).
Morirsi di sonno(Redi op. VI, 72). Sognaccà. Lo stesso che Visorà. V,
Struggersi di dormire. Sognàn e Sognandn. Fagnone. V. Morgnon.
Morì del sogn... Non far faccende. Sognètt. Sonnetto. Dormi o Fà on sognett.
On mestee de morì del sogn. V. in Sfiorare un tantino di sonno(Mont. Prop.
Mestée. l, II, Io2). Dormire un breve sonno.
SOL (236) SOL
Sognettin e Sognin. Sonnellino. Sonnino. l'Alb. enc.), con vocabolo spagnuolo,
Sognin. Fagnone. V. Morgnin. Fè el so usato dal Magal. Sàngria; ant. Signera.
gnin. Far l'indiano, il nescio, lo gnorri. Ordenà on solass. Ordinare il san
Sognon e Sognonón. . . . Assai lungo gue(Fag. Rim. I, 1 1o).
dormire fatto da persona risoluta in Toeù on solass. fr. c. Cavarsi sangue
profondo sonno. (tissimo. Solàss. Rottòrio. Ferita che si fa agli
Sognorént. Sonnolento – accr. Sonnolen alberi, e spec. ai gelsi, per dare uno
Sòja. Soja. sfogo ai loro umori viziati.
Dà la soja. Dar la soja. Sojare. Solàss che più comunemente dicesi Fiàm
Piaggiare. Canzonare. Mettere in can ma. T. de'Manise. Salasso. Stromento
zone. Cuculiare. Corbellare. Proverbiare. da cavar sangue ai cavalli e simili.
sòja mi! che so io! (Fag. Rime V. Car Solàss. fig. . . . . Cavata di quattrini.
novale). So io molto(Cecchi Dote III, Solassà. Cavar sangue. Fare o Trarre o
5). So assai (”tosc.). Tirar sangue. Flebotomare. Floboto
Sojadór. Ingannatore. mare. Sventar la vena; ant. Segnare. La
Sojadór. Adulatore. voce Salassare non è usitata in No
Sojadór. Bajone. Motteggiatore. scana per quanto dice l'Alb. enc.
Sojètta de camin. T. de Murat. . . . ll Solassà. Fare un rottorio a gelsi e sim.
sogliare dei camminetti, lo sporto del Solassà. fig. Frecciare. Cavar di sotto
focolare. quattrini ad uno. Radere.
Soin. v. a. del Var. Mil. Accorto. Furbo. Solassà la borsa. Smugnere la borsa.
Soln. Ranniere. Doglietto che riceve il – el vassell. Scemar la botte.
ranno che cola dal colatoio (saruj). Solassà el teren.... Fare del fossati in una
Soin. T. Idr. Soprassoglio. campagna per dare scolo alle acque.
Sól. Sole. In alcuni dettati usiamo la Solassàa. . . . . Agg. di chi ebbe una
voce. Veggansi in Sò. cavata di sangue.
Sól. fig. Un occhio di sole(Fag. I Gen. Solassàda (Dagh ona). Fare una cavata
cor. dai fig. I, 1). Una gran beltà. di sangue – e fig. Cavar di sotto de'
Sól per Söll. V. quattrini ad uno.
Sòl. Sol. Solle. Una delle note musicali. Solassadinna. . . . . Un po' di sangue,
Solà. Impalcare. Fare il palco, il solajo una cavatina di sangue.
d'una stanza. Solassin. . . . . Tenue cavata di sangue
Solà. Pavimentare. Solassin. T. d'Armajuoli. Saetta da legno.
Solà de pianell. Impianellare – de Solassón. . . . . Copiosa cavata di sangue.
prej. Lastricare – de quadrej. Am Sólch. T. d'Agr. Solco; e ant. Soggo o
mattonare – d'ass. Imbossolare. Solgo; al pl. comun. I Solchi: si hanno
Solà. T. de Calzol. Solettare. Metter la però esempi anche di i Solci, le Solca
soletta o il suolo alla scarpa. – Nè e le Solga. – Assolcatura(Last. Op. I,
la Crusca nè l'Alb. enc. registrano la 5o) dicesi il Fare i solchi – Solco ac
voce Solare in questo sig.; ma l'ul quajo o assol. Acquajo dicesi il Solco
timo in Risolare dice di nuovo solare; trasversale in cui scola l'acqua dei sol
ed ambedue poi hanno l'addiettivo chi longitudinali del campo – Rimet
Solato per risolato. tere il solco(Last. Op. I, 1 19) vale Ri
Solàa. Solato. Risolato. passar coll'aratro sul solco già fatto. –
Solàda. Risolatura. Solco maestro(Gagl. Voc) è detto quel
Soladinna. . . . la sua brava risolatura. solco che divide una porca dall'altra.
Soladùra. T. de' Calz. Solettatura. Tutto Solchètt. Solchetto. Solcello.
ciò che serve di suolo e soletta alla Sòld. Soldo. Aliquota della lira. Fra noi
scarpa – ed anche Risolatura. era il ventesimo della lira nostralc, e
Solamént. Solamente. dividevasi in quattro quattrini o sei
Solàsc. . . . . Sole che leva il pezzo. sestini. La sua metà dicevamo Sesin. V.
Solàscia. Suolaccio(“tosc.) di scarpe. Avegh manca on sold de giudizzi.
Solàss. Cavata di sangue. Salasso(voce che Non avere un quattrino di giudizio
però non è di uso in Toseana sceondo ('tosc. – T. G.). Non aver punto senno
SOL (237) SOL
Calà semper desnoeuv sold a fà ona Andà a soldaa. Andare o Mettersi
lira o Calà semper desnoeuv e mezz al soldo. Entrare nella milizia.
a fà vint sold. Come gli altr'anni, Andà-foeura de soldaa. . . . . Propr.
viene il freddo innanzi i panni(“tosc. oggidì L'uscire degli anni sagri alla
– Tom. G.). Star sempre fra due soldi milizia per coscrizione.
e ventiquattro danari. V. in Lira. Fà soldaa (in gergo). Accoccarla.
Chi te cerca sti cinqu sold? Chi ti Calarla. Aggirare. Abbindolare.
domanda questi cinque soldi? (Monos. Soldaa de cavallaria – Soldaa de ſan
554). Chi ti domanda di questi sette taria. Cavaliere – Fante. Fantaccino.
soldi?(Moniglia Serv. nob. I, 17). Io Soldaa de la pissa. Soldato da chioc
non cerco da te questi cinque soldi ciole o del Tinca, ve ne volevano tren
(Lippi Malm. V, 5o). tasei a cavare una rapa come ha il Cec
Ghe basta i socu cinqu sold. E sa chi nel Serviziale (III, 5). V. in Pissa.
mostrare il viso. E non gli crocchia Soldaa del pappa. . . . Altre volte
il ferro. Dicesi di chi è bravo di sua denotava Soldato di poco valore; og
persona e non teme di alcuna cosa. gidì il dettato non corre più, giacchè
I quattordes sold. . . . . Tesles. i soldati pontifici sono anch'essi de
Mi entri minga in sti cinqu sold. gni del nome.
Io non entro costi io (Ambra Furto Soldaa del treno. V. Carrettiér.
IV, 8). -
Soldaa in vitta. Stanziale?
Pagà lir, sold e danee. Pagare a Soldaa sempi o sempliz. Comune.
lira e soldo. Pagare il lume e i dadi. Soldatino.
Quanta robba per on sold! V. in Tirà-sù i soldaa. Raccoglier milizie,
Ròbba. Soldajoeù. Danajuoli. Danaruzzi(Firenz.
Questa la var on sold! oh questa è Nov. 7.”). El gh'aveva quatter soldajoeu.
coll'ulivo o col manico! Questa è mar Aveva certi suoi danaruzzi.
chiana! Questa è da contar al paese! Soldàra e più com. Fràola. Soldatina("tosc.
Sold de l'emma.... Così chiamavasi – T. G.). Donna di soldati.
già tempo una moneta nostrale di ra A la soldara. Alla militare(Grassi cit.
me, da una M che vi stava impressa. il Segneri). Alla soldata(Gher. Voc. cit.
Spend el sò sold per quell ch'el Jacopone da Todi). Alla soldatesca. Sol
var. Spendere la sua lira per venti datescamente. Alla foggia dei soldati.
soldi. Avere il conto suo. Soldaràsc. Soldataccio. Pegg. di Soldato.
Vari manch on sold. Non valere Soldaràsc per Caporàl fig. V.
un'acca. V. Stràscia e Svérza. Soldarèlla. Erba soldina o Centimorbia
Vess capazz de negà o de renegà (Targ. Istit. in Lisimachia nummula
cinqu sold a l'ost. Neglierebbe un pa ria). Erba quattrina. Quattrinaria. Num
sto all'oste(Fag. Cav. parig. III, 12). molaria.
Negherebbe le cose più certe, i di Soldaria. Soldatesca. Soldateria. Quantità
ritti più certi o sagri, ecc. di soldati; al dispr. Soldataglia.
Vess on sold de formaj. fig. Essere Soldarin.Soldatuzzo. Soldatello. Soldatino.
un piccinaco, uno scricciolo. Soldatuccio.
Voregh on sesin a fall comenzà e I Soldaritt. Sin. di Luchitt. V.
on sold a fall fornì. V. in Sesin. Soldaron. . . . . Gran soldato.
Sòld. Ad. di Fèrr. V. Sòldi. Danari. Quattrini.
Sòlda. Ad. d'Èrba. V. Avegh di soldi. Essere danaroso;
Soldàa. Soldato. Così detto dal soldo che e fam. Trovarsi grasso di danari.
riceve; e di qui i modi ital. Avere a Pettagh-lì i soldi vun sora l'olter.
soldo, Avere soldo, Dare soldo, Fare Snocciolare i danari l'uno sull'altro
l'arte o il mestiere del soldo, Finire (Cecchi Dote I, 1).
il soldo. Prendere al soldo e Uomo di Soldin o Dodesin. v. ant. Soldo.
soldo; tutte frasi ambigue oggidì che Sòldo (in genere). Danaro. Per es. El l'ha
la coscrizione ha dato bando alla mer pagada on bell soldo o on bell prezzi.
ccnarietà militare. L'ha sopi appagata. Corr el soldo . . .
SOL (238) SOL
Essere in alcun luogo vivezza di traf Soliditàa. Solidità. Solidezza.
fichi a danari contanti. Soliètta, s. ſ.... Sp. di panetto liscio.
Sòldo. Stipendio. Soldo. Soliin e Soeuliin. Lisciatoio. Strumento
Solddin. Soldaccio o Pataccone(“tose. – da lisciare,
T. G.). I diz. ital. hanno i soldini; e Solin. Squadrino(“tosc.). Artefice che an
perchè non i soldoni? mattona i pavimenti delle case e si
Solée. Solajo. mili, detto Carreleur da Francesi –
Solée mort. Stanza a tetto. Soffitta. ed anche. . . . Colui che attende a
Solénch. Voce lariense usata in squadrare e arrotare o sia lisciar mat
Mett solench. Atterrire. Incuter timo toni interfregandoli tra loro.
re – Restà solench tutta nocc. Restare Solin venezian. . . . Quello che i
tutta notte in timore. Forse siccome i Veneziani dicono Terrazzier.
luoghi solinghi incutono timore, così Solin. Solicello(“tosc. – Last. Prov. V, 254).
dalla causa la voce trapassò all'effetto. Sòlit o Sòlet. Solito.
Solènne e Solennissem. Noi usiamo queste De solit. Al solito. V. Solitamént.
voci soltanto nel sign. eccles. e in quel On pater e on avemaria sègond el
lo di Grande, Eccessivo, ma solo in solet. La canzon dell'uccellino. V. Ave.
mal senso. Per es. Birbon solenne, Prestinee el solit. Far checchessia
Porco solenne, e simili. Briccon so per un solito(Caro Let. Neg. I, 241).
lenne. Porco solenne. Mincionaria so Vess solit a fà, dì, ecc. Avere in
lenne. Minchioneria babbusca. costume di fare, dire, ecc. Essere so
Solennitàa. Solennità – fig.... Gran sole. lito fare, dire, ecc.
Sòlet. V. Sòlit. Vess o Vess minga solit de andà
Solètt. V. in Sóll. in d'on sit. Usare o Non usare in al
Solètta. Pedule. Quella parte delle calze cun luogo.
che ricopre la pianta de piedi. Solitament. Ordinariamente. Accostuma
Scimin. . . . . = Scimma. Cappelletto = Can tamente. Per solito. Per l'ordinario.
= Calcagn. Cal
nett. - . . » = Pont invers. . . . . Pel o Al solito. Al consueto. Consue
cagnino = Soeula o Sottpè. Suolo. tamente. Di consueto. Per suo solito.
Solettinna. . . . Picciola soletta da calze. Solitario Remitta. Solitario. Romito; poet.
Solettònna. . . . . Gran soletta da calze. Cittadin di bosco(Petr. canz. 57.º –
Solfé. T. de Carroz. e Sell. . . . Spezie Dav. p. 654, p. 18o).
di reggipetto più largo di quello che Solitàri. Ad. di Vèrmen. V.
diciamo Sorafass – Alcuni chiamano Solitària. Ad. di Pàssera. V.
Solfé il Celin. V. Solitèr. Solitario ? Diamante che brilli
Solfégg. Solfeggio. unico in dito, al petto, in capo; dia
Solfeggià. Solfeggiare. mante unico, solo in anello, spillone, ec.
Sòli e Soeüli. Liscio. Lisciato. Levigato. Solitùden. Solitudine.
Pari. – Soli come on daa. Pari quanto Soliv. Solatio. Solitìo. Aprico.
un dado. Soli soli. Liscissimo. Söll. Solo.
Vess solia solia. Non v'essere spina De soll a soll. Da solo a solo. A solo
nè osso. a solo. A quattrº occhi. Solo con solo.
Sòli. Puro. Piano. Non fatto a opera. L'è mei soll che mal compagnaa.
Sòli o Lisc. Semplice(Tar. fior.). Scempio. Meglio solo che male accompagnato
Oggiaa soli o lisc. Occhiali da naso (Poem. aut. pis. IV, 81). Meglio è star
semplici(Tar. ſir.). solo che male accompagnato(Pan. Poet
Sòli. Arrotato. Agg. di pietre cotte pulite. I, XVIII, 75) – V. altresì in Compagnàa.
Sòli (Pàn).... Pane piano, non a cornetti. – Il vaut mieux étre seul qu'en mau
Solià e Soeulià. Lisciare. Ligiare. Levigare. vaise compagnie dicono anche i Fr.
Soliàa. Lisciato. On a soll. T. Mus. Un Solo.
Soliàda e Soeuliàda. Lisciata(“fior.). Soll solett. Tutto solo (Lasca Cena
Soliadinna. Lisciatina(“fior.). III, nov. 1o.", p. 588). Solo nato(Col
Sòlid. Solido. tellino 5 – come Nudo nato). Solo so
Solidàl. Solidale(Mol. El). Solidario. lissimo. Tutto soletto. Solo soletto.
SOM ( 239 ) SOM
Vess soll come on can. Gir solo Somée. T. de Fab. d'org. Somiere(Licht.
come il boja(Fag. Rime V. Canz. rig.). Diz. mts.). Cassa quadrilunga e bas
Esser solo come un cane. setta che dal portavento d'un organo
Sollév. Sollievo. (gare. riceve l'aria esteriore la quale, perco
Sollevà. Sobbillare. Mettere a leva, inzi tendo le valvole che sono in essa,
Sollevà. Sollevare. Solleviare. passa per vari fori orbicolari al piè
Sollevàa. Sollevato. Sentiss tutt sollevaa. delle canne dell'organo, e n'esce mo
Provare grandissimo sollievo. dificata in suoni. I somieri si diver
Sollezitadór. Sollecitatore(Caro Let neg. I, sificano in Somee a tir e in Somce a
95). Mozzorecchi. Menante – ll Fagiuoli vent, secondo che la percussione del
però usa Sollecitatore, e con esso an l'aria esterna dia piuttosto sur assicelle
che l'Alb. bass. in Solliciteur. ſorate che su valvole.
Sòlt, Soltà, ecc. V. Sàlt, Saltà, ecc. Somejà. Somigliare. Simigliare. Assomi
Soltà. v. cont. Schiantarsi. Scavezzarsi. gliare. Assimigliare. Rassomigliare,
I brocch de moron solten per nagotta. Ghe n'è inscì di asen che se so
Fragilissime sono le vette del gelso. meja. V in Asen e aggiugnivi l'italiano
Soltamartin, ecc. V. Saltamartin, ecc. Egli è più d'un asino in mercato(Lasca
Solùbil. Solibile. Il nostro popolo cono Strega IV, 5). E ne va più d'un asino
sce il Cremortarter solubil. al mercato (Voc. piac).
Soluzion. Soluzione. Somejà manch per ferr rott. Non
Sòma. Söma. Carico che si calcola fra noi somigliare alcuno nè anche nelle scarpe
venti rubbi. (Fag. For. Rag. I, 4).
Sòma. v. contad. dell'Alto Mil. Sòma. Il Sonejà ou poo vun. Arieggiare al
carico usuale d'una bestia somaja. cuno. Averci qualche somiglianza.
Somà e Somà-sù. Sommare. Assommare, Somejà tutt sò pader o a sò pader.
Supputare. Raccogliere in una più quan Essere tutto suo padre (Lasca Parent.
Somàa. Sommato. (tità. V, 2). Far ritratto del o dal o al pa
Somaccàa. Ad. di Motón; e vale Pelle dre. Somigliare al o il padre. Tener
montanina ridotta a mo' di sommacco. del padre. Patrizzare.
Somàcch. Sommaco. Sommacco. Cuoio Somejà. Parere. Sembrare; ed anche So
concio colle foglie dell'arbuscello detto migliare (di che vedansi i testi addotti
sommacco(Rhus coriariaL.). (ma. dal Diz. nel S 5. di Simigliare). Per
Somàda.... La carica di una soma, la so es. El me somega minga lù. Non mi
Tutt a somad. Tutto a some. pare che sia quel desso. El me someia
Somàr. Somaro. Somiere. bon mi. E mi simiglia savio uomo.
Restar somar. . . . Sch. di parole, Somejà. Sapere. Per es. Quell pocch boc
tratto dal sottrarre e dal sommare con el m'è somejaa bon comè. Quel
degli aritmetici, che si usa per tac bocconcino mi seppe buono alla bocca
ciare alcuno d'asinità, per dire che di molto. Fà somejà bon el vin. Dar
ad esso impera un astro somarino, buon bere o saporito bere. Rendere
Somaràda. . . . Cavalcata a cavallo di so gustoso il bere.
mari. L'Asnada dei Bologn. – Asineria. Somejànt. Somigliante. Simigliante.
Somarèll. Asinello. Asinetto. Somèlla. T. d'Orefici, Gioiellieri, ecc.
Somàri. Sommario. Bilancette da saggi – Ne'diz. ital. So
Somarià on prozess. T. For. . . . Rac mella è dim. di Soma (peso, carico).
cogliere in sommario gli atti d'un Somenà e fra contadini dell'A. M. Somnà
processo. (mente. o Sonà. Seminare. Sementare.
Somariamént. Sommariamente. Sommata A somenà de marz a giugn l'è el
Somarón. Somarone. Asinone – e per sò diavol o se falla minga. Ogni se
lo più ſig. V. Badée. minatura la quale è fatta quando il
Somass el cervell. Uscir di senno o del sole da ariete va in cancro è perfetta
cervello. Impazzire. V. Màtt. (Cresc. Agr. IlI, 267).
Sonass el vassell. Sccmar la botte. A somenà prestse ſa ben. Chi presto
Somée. Trave; il fr. Sommier. V, in Tràv. semina raccoglie, e chitardi ha doglie.
SOM ( 24o ) SOM
Chi somenna el forment in di ronch Somenéri. Sementa. Il tempo in cui si
mett el vin sul granee. V. in Vin. fa la semina.
Parì vun de quij che somenna. . . . Somenéri. Terreno sementato(Targ. Viag.
Dimenare le braccia camminando. IlI, 5o9). Seminato. Il campo seminato.
Somenà a la bonna de Dio o Trà-via Andà dent per i someneri. Entrare ne'
o Trà-giò la somenza. Seminare a gua seminati. Dar guasto ai seminati. – Tal
sto(Giorn. Agr. XI, 52), è il fr. Semer volta anche Terreno sementabile (Gior.
d la volee – Seminare a minuto (“pra Georg. 1) o seminabile (Giorn. Agr. II,
tese – Gior. Georg. VI, 255), cioè 46o) o seminativo(Lastri Calend. Pec. –
senza solchi e porche, ma tutt'insie Gior. Agr. VI, 182), o alla lat. sativo.
me, a campo andante, a campo aperto. Somennabontémp. Buontempone. Sfaccen
Somenà el forment in l'istess camp dato. Goditor di bel tempo. Chi non fa
dò, tre vocult de seguet. Ringranare nulla, chi si sta sempre colle mani in
(Last. Op. IV, 85). - mano, chi non fa altro che sguazzare.
Somenà. fig. Scanicare (Nesi Ortol.). La Somennadór. Seminatore. Sementatore. -
sciar cadere qua e là porzione di robe Somennadóra. Seminatrice.
qualunque nel portarle da luogo a Soménza.Sementa. Semenza. Semente. Seme.
luogo – V. anche Somenàa sig. 2.° Andà in somenza. Semenzire. Tallire.
Somenà. ſig. Disseminare. Spargere. Cavagn de somenza. . . . Canestre
Somenà la zizzania. Seminar la ziz da sementa; hanno i piedini, sono
zania o la discordia. ellittiche, di verghe, e fitte sì che
Somenàa. Seminato. Sementato – ed anche non perdono seme. -

fig. Seminato(Vas. 2o5). Sparso qua e là. Fà squas nanca la somenza. Appena
Somenàda. Seminamento. riprendere il seme di checchessia(Gior.
Somenadinna. . . . . Un po' di semina. Georg. Vl, 67).
Somenéri. Semina. Seminagione. Semina Restagh manch la somenza. Non ri
mento. Seminazione. Seminatura. L'a- maner per endice?
zion del seminare. Restà per somenza. Rimaner per
Someneri a fond el var pocch. Per endice.
andar scalzo e seminar fondo non Ses somenz, sett somenz. Sei per
arricchì mai uomo del mondo (Last. uno, sette per uno(Targ. Viag. I, 1 o2).
Op. II, 254 e Prov.). De ſorment el dà sessomenz. A grano
Someneri desembrin el var manca la raccolta è sei per uno. A grano fa
trii quattrin. Decembre piglia e non delle sei o delle sette, ecc. (Lastri Op.
rende. E vale che il seme gettato in V, 51). Rende del diciotto e venti per
dicembre o non nasce o nasce a stento. uno(id. ivi 96).
Someneri ſaa abonora el va ben che Somenza crodella. . . . La scmenta
l'inamora. La seminagione anticipata cascaticcia, che cade da sè in terra,
qualche volta inganna, ma la tarda non raccolta dalla pianta per opera
non falla mai che non sia cattiva(Gior. del coltivatore.
Agr. del 184o, p. 128). Presto per Trà-giò la somenza. V. in Somenà.
natura, e tardi per ventura(Last. Prov. Soménza. ſig. Sementa.
I, 16o). Tarda sementa se fa buon Che somenza porca! Razzaccia! Mal
prodotto lo fa per ventura, sollecita seme! Feccia da manigoldi(Monig.).
riesce ben per natura(Lastri Op. II, 16). Soménza. Semc. Sperma. Genitura.
Sementa anticipata spesso fallisce; ri Soménza de cavaler. Seme di bachi da
tardata fallisce sempre(Targ. Disc. Agr. seta – Le granella di questo seme di
tosc. p. 1 o6). Il seminar presto di rado bachi diconsi Ova(Giorn. Georg. II, 492
inganna, ma il tardi sempre(Tan. Econ. e segg). Uova(Giorn. agr. tosc. I, 95
427). Per san Martino sta meglio il e 258) – V. anche Segondinna sig. 2.”
gran nel campo che al mulino(Mol. El.). Per san Giorg la somenza la se
Someneri rar el va ben. Scmenta mett in cold. . . . ln sullo scorcio di
rada non fa vergogna all'aja (Lastri aprile il seme de bachi da seta vuol
Cal. Vang. – Op. II, 17). essere messo in istufa a nascere.
SON ( 241 ) SON
Somenza camozzinna. . . . . Seme di seconda. Accordarsi alle battute. Tal
bozzoli pestellini di colore persichino. sonata tal ballata.
Somenza spagnoletta. . . . . Seme di Andà a tavola a son de campanin.
bozzoli pestellini di color rancio. V. in Tàvola.
Somenza tonda. . . . Seme tondetto. Chi balla senza son balla de min
Somenzàtt. Venditor di sementi. cion. . . . Il ballare alla sorda e sen
Somenzin. Ad. di Pér. V. z'accompagnatura di strumenti non
Somenzinna. Semente di trifoglio comune. val nulla.
Somenzinna per Gialdinna e per Semm El son de quist. Il suono de'quat
Somerin. Travetta. (sant. V. trini, de' fiorini, del pagamento, ecc.
Somerin. T. de'Fab. d'org... Quel medesi Son mutt. Suono torbo(“pist.-Talini
mo che il Somiere, ma piccino e per così Memoria sulla coltivaz. dei cocomeri di
dire di rinforzo dai due lati dell'organo. Pistoia negli Ann. Agr. Re tom. VI).
Somerón . . . Gran trave. Sonà. Sonare.
Sòmes. Sommesso. Quanto misura un pu Campanna che sonna de crepp. . . .
gno col dito grosso sbarrato. Campana che ha il suon ſesso – e fig.
Somissión. Sommessione. Sommissione. Mal indizio. Cattivo segno.
Domandà somission. Chiedere o Do Han sonaa. È sonato('tosc. – T. G.).
mandar mercè. Cioè qualcuno ha sonato il campanel
Sómm. v. cont. per Cima. lo dell'uscio perchè gli sia aperto.
De pè in somm. Di strafinefatto. Remett de sonà. fr. cont. Risonare
Ruinen da pè in somm
a stormo. Ristormeggiare.
On pover desgraziaa (Mag Int. II, 3o 6.). Sonà a la granda. Sonare a doppio.
Sòmm. Scemo. Vassell sòmm. Botte scema. Sonà a s'ceppacazzuu. Sbattagliare.
Sòmm. Pazzo. Matto. Che ha dello scemo. Sonà campanna e martell. Martel
Somma. T. Arit. Somma. Sommato? Il rac lare. Sonare a martello o a stormo.
colto di più quantità in una; addizione. Stormeggiare. Sonar le campane per
In somma di somm. In somma delle chè le genti accorrano in ajuto.
somme. Per final conclusione. Sonà de crepp o de bus. Sonare a
Tirà-sù la somma. Raccorre i nu fesso(“ſior.). Dicesi del suono che ren
meri. Sommare. de un vaso screpolato o fesso.
Sònma. Somma. Molto danaro. Ona som Sonà de crepp. fig. Balenare. Non
ma rispettabel. Una somma cospicua. essere ben fermo in istato, e dicesi co
Sòmma per Sòma. V. sì di un mercante quando il suo cre
Sommà, ecc. V. Somà, ecc. dito comincia a diminuire, come an
Sommarià. V. Somarià. che di un cortigiano che cominci a
Sommarion. La somma delle somme(For cadere di grazia al padrone – Essere
cel. in Summa summarum), e fors'an una conca fessa, cioè avere poca sanità.
che il Sommato dei diz. ital. Sonà de festa. Sonare a gloria o a
Sommètt. . . . . Così diciamo le Somme festa, e ant. Sonare a Dio lodiamo in
incomplesse di poche poste constanti occasione di festività, di esequie di
di poche cifre, o le complesse di fa bambini, ecc.
cile riduzione. Sonà de focugh, de mort, ecc. So
Sommètta. Sommetta o Sommarella(*tosc. nare a fuoco, a morto, ecc.
– T. G.). Alquanta somma. L'ha spes Sonà de foeugh. metaf. Zappare.
ona bella sommetta. Spese una som Strimpellare. Sonar malamente uno
merella (Nip. Bacc. 1841, p. 59). Spese stromento, il che dicesi Pestare se
di bei danajuoli o danajuzzi. parlisi di gravicimbalo.
Sommettinna. Sommettina(Pan, Poet. II, Sonà de portà el Signor. V. in Signor.
VI » 57). Sonà el corno. Cornare. Scorneggiare.
Somò. V. Scimó. Squillare il corno – la tromba. Squillare.
Son. Suono. Sonà i campann a l'ambrosianna.
Andà adree al son. Seguire il suono Sonare a rintocchi. Tempellare – a la
– e ſig. Andare ai versi. Andare a romanna. Sonare a distesa o a doppio.
l’o/. IV. )I
SON ( 242 ) SON
Sonà in pontificaa che altri dicono Caricar l'orza. Ferire in chintana. Ma
Sonà a la granda. Sonare a doppio cinare. Mescolare. Far tavola; e di chi
– Marcher en grand pontificat dicono lo faccia assai parcamente direbbesi
i Fr. con frase simile nell'aggiunto. Macinare a raccolta.
Sonà i orecc. V. in Orèggia. Sonàa. Sonato.
Sonà i sonaj el roll. Sonagliare. Avè sonaa el zucchell. V. in Zucchèll.
Sonà la benedizion. Sonare a Si De vint ann somaa. Di venti anni
gnore(Sacchetti Nov. 192.º). finiti o sonati, cioè compiuti; ed an
Sonà la tromba, la trombetta, ecc. che senza la parola anni, per es. De
V. Trómba, Trombètta, ecc. settantatrii ann sonaa. Di settantatrè
Sonà messa, Sonà predega, ecc. sonati(Magal. Let. scient. XX, p. 545).
Sonare a messa, a predica, ecc. Sonàda. Sonata. Suonata. -

Sonà per el temp. Sonare a tempe Elzifol l'è curt, e la sonada l'è longa.
sta(Fagiuoli Rime IV, 132). Sonare a Ricordati che l'anno è lungo(Mon.2 19).
mal tempo. Fà sonada ai sonador. Portare il ca
Sonà senz'anima. Sonar ciondolone. volo a Legnaia. Portar acqua al mare.
Sonee i campann. V. in Campànna. Portare i frasconi a Vallombrosa. Por
Tal qual el sonarà mi ballaroo(Bal. tare alcuna cosa dove ne sia abbond.”
Rim. IV, 155). Qual sonata, tal bal Sonàda. ſig. Macinio.
lata. Suona, ch'io ballo. Sonadinna. Sonatina (Diz. mus.).
Vess on vioron de gamba, de sonà Sonadér. Sonatore – Toccator di...(Caro).
cont on stanghett. V. in Viorón. Avegh ona ſamm de sonador. Veder
Sonà. T. Mil. Battere. Sonà el tambér, la la fame in aria. Aver la picchierella.
dianna, la generala, la retirada. Bat Bonna sira o Bonna nocc ai sonador.
tere la cassa o il tamburo; Battere la Buona notte pagliericcio. V. in Nòcc.
diana; Battere o Sonare a raccolta; Fa sonada ai sonador. V. in Sonada.
Battere la ritirata. Pagà i sonador. Chiarirsi alle sue
Sonà. Quadrare. Per es. La me sonna spese. Essere condannato nelle spese.
minga ben. Non mi quadra. Non mi Pagare il lume e i dadi – Payer les
va a genio. La mastico male. violons dicono i Francesi.
Sonagh ben o maa ona robba a vun. Quand pias minga el sonador pias
Sonar bene o male checchessia ad uno minga nanch la sonada. A cui non
(“tosc. – T. G.). Saper buono o rio. piace il giullaro non piace la canzona
Piacere o spiacere. (Vedi i testi del Diz. in Giullaro).
Sonà, assol. ſig. Cuocere. Per es. Oli que Sonador de teater... 1 Thymelici lat.
sta sì che la me sonna. Oh questa sì Sonadór. I Bardocci(Doni Zucca p. 159)
che mi cuoce. Davvero che questa io gergo per Navascée. V.
la mastico male. Sonadóra. Sonatrice.
Sonà. Crocchiare parl. di ferri di cavalli. Sonadorèll.... Sonatore di poca vaglia.
Sonà. Appiccicare. Appoggiare. – Sonà Sonadoròn. Finissimo sanatore. Ottimo
di bott e simili. Appiccicar busse, ecc. sonatore. Gran maestro di suono.
Sonaghela. Sonarla a uno. Dirgliela Sonàj. Sonaglio – I Sonagli fatti a mo'
tonda (“tosc. – T. G.). di nespola diconsi Nespole.
Sonaghi. Sonargliele(“tosc. – T. G.). Sonàj. Ampolla(Cresc. Agr. iV, 5o). Gal
Sonare alcuno. Dare un rifrusto. Dare lozza. Bolla.
un rifrustetto di pugna. Quand l'acqua ſa sonaj, torna in
Sonagh on s giall, on pugn o sim. dree, mett-giò i strivaj. V. in Strivall.
Appiccargli uno schiaffo – Appoggiar Sonàj. fig. Sonaglio(Rime poet.pis.). Bag
gli un pugno – e sim. geo. Zugo. V. Badée.
Sonà. gergo. Appiccar l'uncino. Rompere Sonàja. Baggea. Babbaccia. Dabbalea.
o Correre un aringo o una lancia. Ca Sonajà. Sonucchiare('tosc. – T. G.). So
ricar la balestra. Negoziare. Scuotere nar male – Sonagliare ne diz. ital.
il pesco o il pclliccione. Cavalcare. vale il Sonar de' sonagli.
Far pace o la pace. Menar di calcale. Souajera. . . . . Specie di rete,
SOP ( a43) SOP
Sonain.Sonagliuzzo Sonaglietto.Sonaglino. Cont on ſa de soperciant. Con fare
Sonajon- Gran sonaglio – e fig. Bag soperchievole.
gianaccio. V. Badée. Soperciaria. Soperchieria. Superchieria.
Sonajònna. Baggianaccia. Soperchianza. Superchianza – Sopruso.
Sonàmber. Sonnambulo. Sopedà. Conculcare. Calpestare. Scalca
Sonàmber. fig. Girellone. Mezzomatto. re. Calcare. Scalcagnare pos. e fig.
Sonaria che altri dicono Scorraria o Bat Sopedàa. Conculcato. Calpestato.
taria. Soneria da orologi – Sonatojo. Sopedàni. Ag. di Pànn. Suppedaneo? Sp.
Sónch. Sonco. Grispignolo. Cicèrbita. di panno d'infima qualità che serve
Sonèll. Zufolo. V. Zifol. per istendere sui pavimenti delle case,
Sonètt. Sonetto – Sonett con la coa. So delle chiese, ecc.
netto codato (Manni Vegl. III, 127). Sopedàni per Terima. V. -

Sonetto colla coda(Alb. enc. in Coda). Soportà.Sopportare-Soportàa.Sopportato.


Sonetto caudato (id. in Caudato); ant. Soportabel. Sopportabile.
e ambig. Sonetto col ritornello. Quel Sopràn. T. Mus. Soprano.
sonetto che dopo i due terzetti re Mezz sopran. Mezzo soprano(Diz.
golari ha una coda di uno o più ter mus.). Quel che i Fr. dicono Bas dessus.
zetti il cui primo verso è settenario, Sopràn. gergo. Bisunto. Cappon cotto.
gli altri due endecasillabi. Soprèss. Lo stesso che Fèrr de stucch. V.
Fà sonitt. Sonettare. Sonettizzare Soprèss (Ferr de V. in Fèrr.
(Min.). Chi fa sonitt. Sonettante. So Soprèssa (La) dicono i Brianz per
nettista. Sonettatore. Sonettiere. Ferr de sopressa o de sopressà.
Sonettàsc. Sonettaccio (Firenz. Opere VI, Liseia. Saldatora.
152-5). Sonettessa. Soprèssa. Soppressa. Strettojo. Strumento
Sonettin. Sonettino. Sonettuccio. Sonet da soppressare, composto di due assi
tuzzo, e al peg. Sonetterello. Sonettuc tra le quali si pone la cosa che si vuol
ciaccio. Sonettellucciaccio. ben levigare o caricandola o strin
Sonettén. Sonettone (Salvini in Pr. fior. gendola. Mett in sopressa. Soppressa
IV, II, I 18). re. Il Mettre en presse dei Fr.
Sonfià che anche dicesi Sconfià o Sgon Sopressà. Dar la salda. Stirare(Alb. enc.
fià el nas. Soffiare o Soffiarsi il naso. in Insaldatora).
Sónga. Fune. V. Sóga e Còrda. Donna de sopressà. Insaldatora.
Sónga.... Così chiamano in alcune parti Ferr de sopressà. Liscia. Saldatora.
dell'A. Mil. un arnese, formato di due Sopressà i giontur o Rebatt o So
corde parallele, e tenute in sesto da pressà el gallon sui cusidur. V. in
due legni, sul quale trasportano fieno, Sopressàa. Stirato. (Gallon.
legne, paglia, come in sulla treggia. Sopressaa cont el sedes. . . . . Li
Sóngia. Sugna, e ant. Songia. V. Sciónsgia. sciato per forza di sizio. Il Lippi
Sónsg. Giunco. (Malm, VI, 45) ha certi mantili che
Sónsgia. Sugna. V. Sciónsgia. per tutta stiratura erano stati in piega
Sonsgià. Ungere colla sugna; e ſig. Bat stretti infra le chiappe de demoni.
tere. V. Sciónsg. Sopressàa. scherz. Soppresso.
Sonsgin. Cicèrbita. Sonco. Grispignolo. Sopressàda e Sopressadinna (Dagh ona).
Specie di erba nota da insalata. . . . . Dare una stiratina.
Sonsgiùda. V. Scionsgiùda. Sopressàda. scherz. Soppressione.
Sontuos. Sontuoso. Suntuoso. Sopressàda o Galantinna d'animal. Sop
Sonzètta. V. Scionsgètta. pressato. Sorta di salame.
Sopercià. Soperchiare. Superchiare – Far Sopressadóra. Stiratora (“tosc.). Sopres
soprusi. Soprusare. sadora de ſin..... Stiratrice di linge
Soperciàa. . . . Che è soperchiato, cui rie fine, d'abiti, di guernizioni, ecc.
si è fatto sopruso. Sopressadùra. Stiratura.
Soperciant. Soverchiatore. Soperchiatore. Sopresséra per Soppressadóra. V.
Superchiatore.Soperchiante.Superchian Soprimm. Sopprimere conventi, libri,
te- Appaltone se sopraffà colle parole. fraterie ( tosc. – T. G.).
SOR (244 ) SOR
Sòr. Lievito. Sollo. Soffice. Ag. di Pàn. V. Sorà i verz. Darsi tempone o bel
Sòr. Ad. di Fèrr. V. tempo. Godersela, ed anche Grattarsi
Sòr e Pià del sor secondo il Varon Mil. la pancia. Sdonzellarsela. Non far nulla.
valgono Sviato, Sviarsi. Sorà. Girare. Fare alle girelle. Armeg
Sòr. Pazzerello. V. Màtt. giare. Uscir del seminato. Pazziare.
Avegh ona venna del sor. Aver dello | Sorabecch.... Pellicola risecca e seghet
scemo. V. anche in Vènna. tata che portano in sul becco vari uc
Sóra. Sopra. Sovra. Sovresso. Sur. Su. celli, e specialmente i pulcini delle
Andà de sora. Andar sù. Montarsi. galline ai quali serve per rompere il
Salire, ed anche Andare di sopra per guscio dell'uovo onde hanno a schiu
Andare a stanze superiori. Lee chì de dersi. Venuti in luce ch' e siamo, è
sora. Costei si. Quand sont staa de necessario levar loro questo sorabecch
sora. Quando fui sù o si di sopra o che, stato utile da prima, sarebbe
sù da alto, cioè nel piano superiore. malore da poi – Il Salvini scrisse già
Andagh sora. T. Pittor. Andar so che ignorava il significato della parola
pra, cioè passar con colori od acque italiana Salimbecco reg. dai diz come
rello su linee o tinte. voce di perduto significato; io non
Dà-sora. Dare giunta. credo d'essere affatto affatto temerario
Dormì de sora o in sul soree. V. in dicendo che questo Salimbecco sia per
Sorée. appunto questo nostro Sorabècch che
Fà dormi de sora. fig. Mandare a veste il becco del pulcino al suo uscir
dormire al bujo. dell'uovo. E forse è detto Salimbecco
Passagh sora. Compatire. Sorpassa perchè chiama per così dire un gra
re. Non ci far caso. nello di sale, levato ch'ei sia, per
Pont sora. V. in Point. far pronto all'imbeccata il pollo. I
Sott sora. Sottosopra. Sossopra. Soz nostri contadini, pe'quali il sale è oro,
zopra. sostituiscono al sale per quest'uopo
Sott sora. Circa. All'incirca. A un di un granello di frumento o simile.
presso. Tanto quanto. Soracànna. Sopraccanna.
Vessegh minga sora o su una robba. | Soracàssa. Sopraccassa. Seconda cassa
Non avere il capo lì. Non ci si racca degli oriuoli da tasca.
pezzare. Essere altrove(Ambra Cofan. | Soraciél. Sopraccielo.
IV, 8). Non pensarci. Ghe s'era min- | Soracòll. T. de Sellai. Reggipetto(*tosc.
ga sora o si. Io non pensavo costi = Diz. art. in Finimento). Sopraspalla.
(Ambra Furto III, 4). Parte del finimento che pende dalla
Vess sora ona robba. Essere sopra sella e sostiene il pettorale. È il Por
qualche ufficio. Essere il sopracciò. tepoitrail dei Francesi.
Sorà. Sfiatare. Svaporare, ed anche Ge- | Soracovèrta. Sopraccoperta. Sopraccarta
mere. Stillare. Sudare. Trasudare. Tra Coperta di lettera.
pelare – Ne'diz. ital. Sorare è ter- Soracùu.... Sp. d'aſta che nasce sul co
mine di falconeria. dione agli uccelli, il Sovercàl de Berg.
Sorà la venna. Sventare la vena. V. in | Soràda. Sfiatata. Svaporamento.
Solassà. Soradént. Sopraddente. Sopraddenti.
Sorà. Freddarsi. Raffreddarsi. Soradònne. V. Erba majestra sig. 1.”
Sorà. Sorare. Volare a giuoco. Dicesi Soradór. Asolo (Lastri op. II, 158). Sfo
dei falconi quando si lasciano volare gatojo. Sfiatatojo. Apertura fatta per
intorno liberamente. dare sfogo ed esito a checchessia.
Sorà. Asolare. Esilararsi – I Francesi | Soradór. T. de Mugn. Risciacquatoio.
hanno Essorer. – Il Ferrari lo vuole Canale per cui i mugnai danno la via
derivato dal latino Eraurare. all'acqua allorchè non vogliono ma
Andà a sorà on poo. Andare a pi cinare.
gliare un po' di asolo, cioè diverti- | Soradór. Fogna. Coccio. Foro dei vasi da
mento, sollievo. – Pigliar l'anguilla. fiori, agrumi, ecc. per cui si dà uscita
Scappare per un poco dal lavoro, al soverchio umido. Il lat. Deductorium.
SOR (245 ) SOR
Soradór. Sfiatatojo. Sfiato. Nella fornace Soraòng. . . . . Sp. di malore che viene
è il nome di quegli asoli che i Francesi ne' piedi alle bestie bovine.
dicono Eoents o Lumières. Soraòss. in genere. Soprosso.
Soradór. V. Scargavò. - Soraòss. T. de Manisc. Soprosso. Schie
Soradór. . . . . Sp. di sfiatatojo che è nella. Schinella.
nel somiere degli organi. Sorapè. T. de Calzol.... Quel cuoio onde
Soradòss (A). T. di Stamp. A ridosso? Que si rafforza uno stivale nella parte che
sta voce si usa in Tird ona proeuva deve restare a contatto cogli speroni.
a soradoss. . . . Tirar la bozza d'un Sorapè. . . . . Ne'candelieri da chiesa
disteso di stampa stretto colla sola fu e ne'candelabri è quella parte che sta
nicella sul vantaggio o sulla pietra del fra la base e il vaso, e forma per così
torchio, e non imbiettato nel telajo. dire la piantina del primo balaustro
Soraèrba o Sorèrba. Copertojo. Ajuolo. di essi candellieri.
Strascino. Erpicatoio. Specie di rete. Sorapensér. V. in Pensér.
Sorafass de finimento sia Sottpanza largh Sorapónt dicono que dell'Alto Mil. per
de sella. Cigna da sellon di finimento. Gippadùra. V.
Sorafass. Soccodàgnolo. Straccale. Sorapòrt. Sopraornato? Ornato o Riqna
Sorafin. Sopraffine. Sopraffino. Strafine. dratura con dipinti o intagli onde si
Sorafinissem. Sopraffinissimo? fregiano gli usci delle stanze sopra
Soragiónta. Sopraggiunta. l'architrave. -

Soramàn.Angheria. Sopruso.Soprammano. Sorapù. Soprappiù. Sorpiù. De sorapù.


Fà on soraman o Sopercià. Fare per Per giunta, e ironic. Per ristoro.
sona addosso ad uno(Caro Let. II, 4o2). Sorascàrpa. Soprascarpa? Seconda scar
Soramànegh. T. de Sarti da donna. Ma pa che ricopre tutta la prima, ciò
nopole? (mercàa. che non fa il Clàcch. V.
Soramarcàa. Soprammercato. V. Sora Soraschènna. T. de Sell. Sopraschiena.
Soramaròss o meglio Sora maross. Sopras Striscia di cuoio che passa sul dosso
senseria – De sora maross. Per so del cavallo da carrozza e serve a so
prappeso. Per soprassello. Di sopra stenere le tirelle e la catena.
più. Di soprappiù. Di sopra. Di sovrap Sorascritt. Soprascritto. Soprascrizione.
più. Per giunta. Sopra giunta – ironic. Soprascritta. Indirizzo.
E per ristoro. Avegh on bell sorascritt. fig. Aver
Soramarsinna che anche si dice Sortò buona soprascritta. Aver bella cera.
e scherz. Quattastràsc. Soprabito (Pac. Sorasoeüj.Soprassoglio.Sovrassoglio.Coro
III, 6) – V. anche Sortò. nella. I nostri idraulici usano chiamare
Soramercàa. Soprammercato. Inoltre. Di così quell'arginello, alto due piedi e
più. Giunta. Soprappeso. largo tre circa, il quale si pianta sul
Soramitt. T. Eccl. Soprammitto. l'argine dalla banda del fiume allor
Soramontùra dice qualcuno ogni abito chè si teme che sia per tracimarlo.
che un militare indossi sopra la divisa. Soràss-giò. v. cont. Calmarsi. Acchetarsi.
Soranòmm che i cont. dicono Numeràda. Abbonacciarsi.
Soprannome; e ant. Nomignolo. Sorastànt. Sopròmini(Giorn. agr. VI, 88).
De soranomm tal di tal. Sopranno Soprastante(così l'Alb.bass. in Piqueur).
mato. Soprannominato. Cognominato – Nelle fabbriche e simili è la Persona
Nel nostro contado quasi tutti, oltre incaricata di tener la nota de'mura
al nome e al cognome, si trovano af tori, dei tagliapietre, ecc., di segnare
fibbiato un soprannome che nell'uso quando sono assenti, e di vegliare sui
comune suol essere il prediletto. lavori. Il fr. Chasseavant o Piqueur.
Mettegh-sù on soranomm e fra i cont. Soratàj. T. de Sellai. Forte? Ogni cuoio
Taccagh-adree la soa numerada. So sovrapposto ad altro cuoio più largo,
prannomare. Soprannominare; e am il quale serva come pezzo di rinforzo.
biguamente Cognominare. Sorataj de braga.... Forte di bra
Soranùmer. ) pvrannumerario. ca – de pettoral.... Forte di petto –
Soranumeràri. Soprai
-

de soracoll..... Forte di sopraspalla.


SOR (246) SOR
Soratèsta. T. de'Sell. Sopraccapo(*tosc.). Sorbett de ponc... Sorbetto fatto col
Striscia di cuoio che nella briglia passa sugo di limone soprasparsovi il rhum.
sopra la testa del cavallo e si commette Sorbett di poveritt . . . . . Latte
alle sguance. È il fr. Dessus-de-tete. coagulato asperso di confezione di
Soratùtt.Soprattutto. Sopratutto. Anzitutto. marasche.
Sopra d'ogni altro. (schuss. Sorbett moscaa.... Sorbetto fatto con
Soravànz?T. de'Carroz..... Il ted. Ueber capelvenere, uova, limoni e zucchero.
Soravedè. Invigilare. Sopravvedere. Sorbett oves mosco. . . . . Sorbetto
Stà soravedend. Fare un soprattieni. fatto con uova, zucchero ed acqua.
Star a vedere. Stare a osservare, Sorbett romantegh. . . . Così per
Soravént. Sopravvento. Rabbuffo. ischerzo ſu denominato un sorbetto di
Soravént per Improvisàda. V. fior di latte, zucchero, vainiglia, sugo
Soravèsta. Sopravvesta. di lamponi e rhum – o vero con fra
Soravia. V. Dessoravia. gole, fior di latte, zucchero e rhum.
Soravivénza. Sopravvivenza? Noi usiamo Sorbett tropp manteccaa. Sorbetto
la voce in un significato alquanto di troppo serrato(cosi nel Magalotti Let.
verso da quello assegnatole nei diz. scient. lI, 145).
ital. – Fed de soravivenza. Fede di Sorbett tutt-i-frut. .. . Sp. di sor
vita. Attestazione che il tale vive. betto in cui entrano in sugo o in pez
Sorbètt. Sorbetto – V. Arlecchin, ecc. zuoli molte specie di frutte.
Sorbett ben manteccaa. Sorbetto bene - Oltre a tutti i già detti fannosi anche
stretto. V. Manteccà. – Il Zanob. re tra noi i sorbett d'ananass, d'armandol amar,
gistra Mantecato dicendolo Nome che de broccol, de brugn, de canella bianca, deca
in molte parti d'Italia si dà al Sor nella rossa, de ciccolatt, de ciccolatt bianch,
betto, e facendo così poco esattamente de fambros, de gandolitt de melon, de limon,
d'un aggettivo un sinonimo sostantivo. de magioster, de magioster senza magioster,
Sorbett brulé. . . . . Sorbetto fatto de maraschin, de marenn, de marenn bianch,
de mascarpon, de millaſloenr, de persegh, de
collo zucchero abbrostito (brile).
persegh bianch, deportugal, de ribes bianch,
Sorbett classegh... Fu così chiamato de sabajon, de scires senza scires, de scumma
per ischerzo un Sorbetto di pere gnoc de canella, de scumma de rosa, de scumuna de
che, limoni, anaci, zucchero ed acqua, vaniglia, ecc. E altresì vanno a numero
Sorbett d'Almerrin. . . . . Sorbetto
coi sorbetti i
fatto con uova, vin di Malaga, can Latt a la domenicanna. . . . . . . Cioccolatte,
nella e zucchero.
fior di latte e zucchero in gelo.
Sorbett de campagna. T. de'Confet Latt e cafè. . . . . Latte e caffè in gelo.
tieri. . . . Nome di certe lastrine di Latt gelaa. . . . . Latte, zucchero, colandri,
zucchero bicolorate poste in certe cas pistacchi, cannella portoghese, con acqua di
soline scoperte, quadrate, frastagliate, fior d'aranci in gelo.
sulle quali vedesi come una carta di Sorbètt. fig... Brezza, brezzolone-Batosta.
musica. Fannosi con solo zucchero in Il Sorbettàa. Sorbettato. Gelato.
pane tirato di riccio e schiarito con Acqua sorbettada. Acqua sorbettata
sugo di limone. Sono quello che i (Redi). Che l'è acqua sorbettada la tempesta.-
Francesi dicono una gelee. (Bal. Rim.).
Sorbett de l'ongia o de l'ongetta | sorbettée. . . . : Chi attende a fare i
che anche sono gridati per Giustacòri sorbetti – Venditore ambulante di
Consolacòri o Sorbettini o Gelàti. Sor sorbetti.
betti dozzinalissimi che vendonsi per l sorbettéra. Sorbettiera. Vaso nel quale si
le vie ai fanciulletti e alle donnicciuole. mette a congelare il sorbetto. La sor
Sorbett de marzapan a la vaniglia. bettiera ha doccione e fondo a coppa.
. . . . Sorbetto fatto con mandorle dol Duu strivaj che paren dò sorbetter.
ci, vainiglia, limone e capelvenere. . . . . Due stivalacci larghissimi e
Sorbett de pànera. Pappina magra senza garbo.
- Pappina grassa. Sorbetti fatti con Sorbettéra. fig..... L'agglomerarsi della
fior di latte, zucchero e cannella. grandine finchè è tra le nubi.
SOR (247) SOR
Sorbetterinna. . . . Picciola sorbettiera. occhi in fuori che hanno veduta nel
Sorbetterònna. . . . . Gran sorbettiera. l'interno della chiesa e sono chiamati
Sorbettin. Sorbettino(“tosc.). (Eacc del vent – Se la voce non è
Sorbetton. (Porta Rim. ined.)... Grande nata dal lat. Sordeo, giacchè sono un
" o Grandissimo sorbetto. vero ricettacolo d'ogni sozzura di
Sòrbola.... Larva d'una specie di bruco topi, ragni, pipistrelli, terra, polve
che danneggia gli alberi fruttiferi vo re, ecc. ecc., essa è un bel riscontro
tandone di midollo e tronchi e rami. del celebre traslato dantesco, dicen
Sorcij e Sorcelitt (v. cont. procedente doli noi sordi perchè privi aſfatto di
dal lat. Surculus). Stipa. Sterpami. luce – In generale poi si chiama
Sórd che anche diciamo Störno. Sordo. Sordinna da noi quello che i Vene
Deventà sord. Insordire. ziani chiamano Remenato, ed è quel
Fà deventà sord o Insordi. Assor vano che si lascia tra un architrave
dare. Muoversordaggine o sordamento. qualunque e un muro superiore per
Fà el sord. Far prete pelliccia? (Ala impedire che il peso della fabbrica
manni Son.fra i burchiell. 17). Fare graviti sull'architrave stesso a cui si
il sordacchione. Sonar la sordina. Fare sovrammura un arco scemo il cui va
il sordo. Fare le viste di non udire no è la Sordinna. Forse Arco morto.
o di non intendere. -

Sordinna per Limma sorda pos. e fig. V.


Limma sorda. V. in Limma. Sordón che anche dicesi Sord come ona
On poo sord o Dur d'oreggia. Sor tappa, e scherz. Sor-don-Péder. Sor
dastro. daccio (Cecchi Dote III, 5). Sordone
Pader sont balord, dest'oreggia mi (“tosc.). Sordissimo. Sordacchione. Che
sont sord. Dove vai? Le son cipolle pate di sordaggine o sordezza o sor
(Fag. Cont. Bucotondo II, 1). Dicesi dità eccessiva.
a chi risponde a sproposito – ed an Sordònna. Sordona(“tosc.).
che Io non ne vo' sonata. Non ci sento. Sorée. Soffitta. V. Spazzacà.
Non mi accordo al tuo dire. Dormì sul soree o de sora. fig. Es
Set sord? Sei sordo?(*tosc.). Non la sere come il musico Scorda, cogli orec
vuoi intendere? chi di panno(Nelli Vil. I, 17). Essere
Sord come ona tappa o come on sordo - ed anche Vivere al bujo. Igno
tappon. Sordacchione. V. Sordón. rare ciò che accade in casa propria.
Sord e mutt. Sordo e mutolo – V. Partii no m'en dee che de cà mi
anche in Istitutt. stoo in sorce. È fiato gettato, io sono
Sórd. . . . . Dicesi quel luogo che non formicon di sorbo o corbacchion di
risponde al suono. Teater sord. . . . campanile. Io non ne vo' sentir sonata.
Teatro poco sonoro, mal sonoro. Sorée. Granajo. Solajo. -

Sordinna. Sordina. Sordino. Arnese che Soregàtt e Sorgàtt. Sviato. Sventato. In


mettesi agli strumenti per rabbassarne considerato. Scapato. Capo sventato.
il suono. Negli strumenti da corde è Soregattà e secondo il Var. Mil. Sorgattà.
un pezzuolo di legno, d'avorio o di Scorrere la cavallina. Divertirsi. Spas
metallo; negli oboe e nelle chiarine sarsi. Darsi agli spassi.
un viluppetto di bambagia o uno Soregatton. Sventataccio.
spugnino, nelle trombe un tubetto di Sorèlla. Sorella; ant. Sirocchia; e alla
legno, ecc. ecc. – V. anche Smorzadór. latina Soròre.

A la sordinna. Alla sordina(Targ. Dò sorell in d'ona cà, gh'è el dia


At. Accad. Cim. I, 124 – Nell. Suoc. e vol e nol se sa. . . . . Come tra fra
Nuor II, 4). Sordamente. Alla sorda. telli, così anche fra sorelle rade volte
Catellon catellone. esiste scambievole benevolenza.
Sordinna. Arco fognato? Nella nostra Cat Sorella de latt. Sorella collattanea.
tedrale si chiamano così que vani che Sorella drizza. V. in Pàder.
esistono lungo tutte le navate late Sorèlla. ſig. Compagna. Simile. La mia
rali fra la volta interna e il terrazzo scatola la par sorella de la vosta. La
csterno. Sono ciechi affatto, da alcuni mia tabacchiera simiglia la vostra.
SOR ( 2.48 ) SOR
Sorèlla. T. de'Muratori. . . . . Nome di zoni indosso. Il Petrarca disse
quelle Commessure verticali fra mat Levata era a filar la vecchiarella

tone e mattone che si vengano ad Discinta e scalza, e desto avea il carbone.


incontrare appuntino in due o più Soris. Sorriso.
filari di muramento, Sormentii. V. Insormentii.
Sorellànna(Porta Rime ined.). . . . . So Sormontà. Sormontare.
rella d'età attempata. Sormontà. Traboccare. Riboccare – Stra
Sorellàscia. Sorellaccia? ripare - Esondare,
Sorellàstra..... È nome correlativo di Sormontàa. Sormontato.
femmina nata solamente del medesimo Sormontadùra. . . . . Ciò che sormonta.
padre o della medesima madre. La Sorpassà. Sorpassare. Sopravanzare. Di
Sorellastra si specifica per Sorella ute vanzare. Dipassare?
rina e Sorella consanguinea (V, l'Alb. Sorpassà. Tollerare. Passare.Trasandare.
bass. in Saeur e il Cod. Nap.), cioè in Sorpassà che anche dicesi Sarà on oeucc
sorella di madre, e in sorella di padre o Lassà corr. Passarsi. Passarsela leg
e non di madre. V. Fradellàster. germente o tacitamente. Trascorrere.
Sorellinna. Sorelluccia(“tosc.). Sorelletta. Negligere. Non far parola, procedere
Sorelloeü. ! (Min.) Sorellina per vezzo. senza rigore, lasciar fare.
Sorellònna. . . . . Sorella d'alta statura. Chi no sa sorpassà o lassà corr no
Sorenghin. Zotichetto. Tangherello, Salva sa viv. . . . Chi non sa tollerare con
tichetto. Salvaticuzzo. Il Mag.(Bar, Bir) benigna indulgenza le debolezze e i
disse Eh che faremm tutt cosa, difetti del prossimo non sa che sia
L'è mò on poo sorenghia, ben vivere; mal si governa chi non
Besogna andagh adree col pianorin. governa comportabilmente.
Sorèrba. V. Soraèrba. Sorpassàa. Tollerato – Sorpassato –
Sòrg e Sòrg-foeura. Scaturire. Rampollare. Negletto. (chessia.
Sorgàtt. V. Soregàtt. Sorpassàda(Dagh ona). Comportar chec
Sorgattà. v. del Var. Mil. Sviarsi. Sorprénd. Sorprendere.
Sorgént (Acqua). Sorgente. Sorprendént. Sorprendente. Mirabile.
Sorgiùmm. Sorgiva. Rampollo. Vena. Pol Sorprendùu. Sorpreso.
la. Scaturigine. Sorprés. Sorpreso. Restà sorpres. Ilima
Soriàn. Soriano. Persiano. Aggiunto di nere sorpreso, stupito, maravigliato.
color bigio o lionato serpato di nero, Sorprésa. Sorpresa. Sorprendimento.
proprio sing. de gatti. Fà ona sorpresa. Fare una sorpresa.
Vess pesg d'ona gatta sorianna. V. Fà sorpresa. Sorprendere.
in Gàtta. Sórs. Sorso. Sorsata. Succio.
Sorianin. Persianino. A sors a sors. A zinzini. A centellini.
Soriànna(Càrna). Mala carne(“tosc.). Vac Bev a sors a sors, Sorsare. Sorbire.
cina - e lo diciamo anche della carne Sorbecchiare. Sorseggiare.
di vitel grosso e di bove se venduta Sorsètt. Sorsetto. Sorsino.
al prezzo medesimo che la vaccina. Sorsettin. Sorsettino.
Sorimpòst. Ajuti. Balzelli. Decime. Decimi Sorsori dicevano alcuni per Sossori. V.
ni. Sopraddazi. Sopraccolli. Soprasselli. Sòrt. Sorte – A sort. A sorte. A casaccio.
I Bandi toscani le dicono Imposte o I sort hin dò. O guasto o fatto. Di
Imposizioni comunitative, Dazi comu cesi di cosa che sia a repentaglio di
nitativi e anche assol. Dazj. dubbio evento. Pendet dubia fortuna
Sorinténd. Soprintendere. Soprantendere. dicevano i Latini.
Sorintendént Soprintendente. Sopranten Tirà-sù a sort. Estrarre a sorte.
dente. Sòrt. Specie. Qualità.
Sorintendénza. Soprintendenza. Sopran De sort. Di natura. L'è magher de
tendenza. Governo. sort. Di natura è magro - Per istinto.
Soricelira (In). Spogliazzato? In gonna. Fann de tutt'i sort o de tutt i razz,
In gonnelletta. Discinto. Mezzo spo o Fann d'ogni sort o Fann de sott e
gliato e colla sola gonna o co soli cal doss. V. in Sòtt e in Doss.
SOR ( 249 ) SOS
ogni sort de robba. Tutta sorta Robba de fond. . . . . e chiamano
robe(*tosc. – T. G.). così le Merci di propria lavorazione,
Pann de prima sort. Pannofinissimo. e delle quali hanno copia in bottega;
Sòrt o Sòrta. T. de Cascinai. Assorti Robba de sortiment. . . . . e chia
, mento. Tutto quel numero di forme mano così le Merci d'altrui fabbrica,
di cacio che si fanno da pastori o e delle quali hanno assortito ma in
da cascinai in una sola stagione pa poca quantità il proprio traffico.
storizia o casearia. Sortiment de color. Scala di colori.
Sort invernenga. . . . Tutto il cacio Sortò. Soprabito(“tosc. – Pac. III, 6). So
lodigiano vernio, cioè quello stato la pratodos. Sortù. Sp, d'abito da uomo
vorato dall'ottobre all'aprile. che ricinge tutta la persona colle falde
Sort magenga.... Tutto quel cacio sino al ginocchio o più sotto secondo
lodigiano che fu lavorato nella sta che corre la moda. S'indossa per il
gione estiva, cioè dal maggio al set freddo sopra l'abito, e in allora noi
tembre. lo diciamo più specialmente Soramar
Sòrt. T. de Filat. di seta. . . . In Brianza sinna, ed anche solo e senza l'abito
è quella quantità di seta che i filatori sotto, e allora lo diciamo esclusiva
danno in una volta a ridurre in ma mente Sortò.
tasse e addoppiare. Suol essere dalle Sortorèll e Sortorin. Soprabitino o Sopra
sei alle otto libbre. bituccio(“tosc.). (lungo.
Sòrt (In). T. mercant. . . . Senza scelta, Sortorón. . . . . Soprabito assai largo e
buono, mezzano e cattivo. Galla in Sortumà. Scaturire, Rampollare.
sort. Galla naturale. Sortùmm. Uligine. Scaturigine. Polla. Ac
Lavorà in sort. Trafficare all'ingrosso. quitrino. Pollino. Acqua che geme
Sòrta per Sòrt. V. dalla terra per lo ritenimento delle
Se sorta ven. Forse. Fors'anche. A acque piovane.
un bel bisogno. – Se dà il caso. Sortumós. Acquitrinoso. Uliginoso. Acqui
Sortajoeüla. . . . In Brianza è dim. di drinoso. Che ha acquitrino.
Sortdeseda, e consta di circa tre libbre. Sorveglià. Vegliare. Invigilare. Sopra
Sortajoeüra. Dim. di Sòrt de formagg. V. stare. Vigilare. Sopravvegghiare.
Sorti. Uscire. Sortire. Sorvegliaa. Vigilato. Vegliato e spec. dal
Sortì el pan. Lievitare il pane. buongoverno.
Sortì-foeura. Sbocciare. Scoppiare. Sorvegliant. Invigilatore. Soprastante.
Sortida. Sortita. Uscita improvvisa – Pro Sorveglianza. Vigilanza. Soprastanza.
rompimento. Sospénd. Sospendere. Sospend del post.
Sortida. Riuscita (“tosc. – T. G.). Ona Sospendere dalla carica.
cà con dò sortid. Una casa con due Sospendùu. Sospeso.
riuscite. Sospensión. Sospensione.
Sorti la. Uscita (“tosc. – T. G). Tratto Sospensòri. Sospensorio(“fior.). Sp. d'al
inaspettato e per lo più spiacente, nel lacciatura di tela a brachetta che si
quale ultimo senso dicesi anche Usci usa in occasione di procidenze viziose
taccia. L'è vegnuu-focura cont ona dello scroto, o per cautela nel caval
sortida curiosa. Uscì in un discorso care, od anche per mera pulizia.
curioso, Mettegh on sospensori. scherz. So
Sortidór. Assortitore(“tosc. – Gior. Georg. spendere. Tenere in ponte.
XVI, 276). Sospés. Sospeso. Suspeso.
Sortii. Uscito. Ghe s'è sospesi orinn, i sò robb,
L'è sortii. È fuori. È fuori di casa. e sim. Se gli accecarono le orine; le
Sortii. Ag. di Pàn. V. mancarono i mestrui, ecc.
Sortinént. Assortimento. Sortimento. Sor Restà sospes. Stare sospeso o sopra
terìa. Sortita. – V. anche in Liber. – sè o sopra di sè – e fam. Stare fra
Fra i mercanti questa voce ha senso le due acque.
speciale: essi classificano le merci che Tegnì sospes. Tenere in pendente o
s hanno in bottega in in ponte o sospeso.
Vol. IV. J2
SOS SOS
Sospètt. s. m. Sospetto. ſinire il raso della misura, come anche
Avegh on poo de sospett. Prendere ad impugnarla. Dall'ital. ant. Sostare
un po' di pelo(Nelli Serva padr. II, 1 o). fermarsi Sosta per posa, quiete.
Avere sospetticcio. Sósta ho sentito dire da qualche conta
Avegh on sospett de. . . Cader al dino brianzuolo per Scióstra; se la
trui un sospetto su...(“tosc. – T. G.). voce non è un idiotismo di pochi, tras
Chi è in difett è in sospett. V. in piantato in Brianza dal Piemonte ove
Difètt. Sosta vale luogo coperto, spiegherebbe
Dà sospett. Essere sospettevole. Dar assai bene l'etimologia della voce.
sospezione o sospizione o sospetto. Sostantà. Sostentare. Alimentare.

Sospètt. add. Sospetto. Ona personna so Sostantà.Propiare(“tosc.).Sostenere. Per es.


spetta. Persona sospetta. Sostantà ona bosia. Sostenere una bugia.
Sospettà. Sospettare, e ant. Sospecciare Sostantàa. Sostentato – Sostenuto.
Sostantamént. Sostentamento.
e Sospicciare.
Sospettàa. Sospettato. Sostantàss.Sostentarsi(Cresc.V, 4) Nutrirsi.
Sospettòs. Sospettoso. Sospettante. Sostantiv. Sostantivo. Sastantivo.
Sospettoson. Sospettosissimo, e ambig. So Sostànza. Sostanza. Sustanza.
Sospir. Sospiro. (spettissimo. De sostanza. Di sostanza(“tosc.). Su
Sospirà. Sospirare. stanzioso. Broeud de sostanza. Brodo
Chi prima no pensa in ultem so sustanzioso.
spira. Chi tosto giudica tosto si pente Gran aparenza e minga de sostanza.
(Monos. 62). Gran rombazzo e poca lana. Assai pam
Fà sospirà ona robba. Far sospirare pani e poc'uva.
altrui per desiderio di checchessia La sostanza, no gh'è pari, la va tutta
(“tosc. – T. G.). in ſormolari.... Le cose del mondo se
On piasè, a fall sospirà, el var na ne vanno in formole; quello che i Fr.
gotta. V. in Piasè. dicono La forme emporte le fond.
Sospiràa. Sospirato. Senza sostanza. Fiacco. Snervato.

Sospirin. Sospiretto (Caro Let. ined. II, Sostànza. s. f. Stato(Targ. Viag. VI, 28).
7o – Boccac.). Sospirino(“tosc.). Sustanza. Sostanza. Sustanzia. Le Su
Sospiron. Sospirone(“tosc.) – Spesso an stanzic. Le Facultadi. Gli Averi. El gh'ha
che Sospiro assinghiozzato. paricc niera de scud de sostanza. Ha
Sossènn che anche diciamo Bellº e ben. molte migliaia di scudi di stato.
Molto. V. Assossènn – Al dim. Mol Sostanzètta. . . . . Piccioli averi.
tetto(“tosc. – T. G.). Sostanzios. Sustanzioso.
A di sossenn. A fare assai(Magal. Sostanzònna. . . . . Grandi averi.
Sag. 18o – Sacc. Rime I, 5). Sostègn. Sostegno. Sostegn de famiglia.
Sossenn sossenu. Di molto di molto Sostenitore della famiglia.
(“tosc. – T. G.). Sostegni. Sostenere. Reggere. Sorreggere.
Sossori o anche Sursori. . . . Sp. di ma Sostegni o Vorè che la sia propi insci.
schere che con do socch de donna, P opriare o Propiare(“tosc. contad. –
On fazzolett in coo, Meini in Tom. Sin. a Propiare). Affer
E duu cornitt per ari. . . mare, asseverare con insistenza chec
Hin già bej e conclus con pocca spesa.
chessia. El voeur sostegnill, e el sa
Forse vennero così dette dal gran su nagott. E vuol propiare, e non sa bene
surro che solc vano fare coloro che come la cosa è andata.
sott'esse si celavano, e forse dal fr. Sostegniss. Sostenersi.
Chauvesouris. Questa maschera, uscita Sostegnùda. Sostenuta – Ad. di Càrta. V.
d'uso co primi lustri del secolo, con Sostegnùu. Sostenuto. Contegnoso – Stà
sisteva in una specie d'imbacuccatura sostegnuu. Stare in contegno, in sussie
che celava tutta quanta la persona. go, in aria di sostenutezza. Sostenersi.
Sósta. . . . Quella lastra di ferro che Sostegnùu. . . . Che ha corpo, forte –
segna il diametro della bocca d'uno l'ann sostegnuu. Panno sodo.
stajo o d'una mina, e serve così a de Sostenutèzza. Sostenutezza.
SOT (251 ) SOT
Sostituì. Sostituire. Sustituire. Fà-sott a pugn o sim. Fare alle pu
Sostituii. Sostituito. Sustituito. gna e sim.
Sostitùtt. Sostituto. Sustituto. Fà-sott i covert. Rincalzare le co
Sostituzion. Sostituzione. Sustituzione. perte d'un letto(*tosc. – T. G.).
Sòtt, e talora anche Sòtta. Sotto. Di sotto. Fassela sott. Sconcacarsi – Scom
Di sotto a. pisciarsi. Fass sott tuttooss. Scompi
Andà al de sott. Andare al di sotto sciarsi e sconcacarsi. Mandar fuori gli
o a di sotto(Cr. in Andare). Venire al escrementi del corpo senza volizione
di sotto. Ridursi o Condursi sul la – Andar di sotto disse un antico per
strico. Mettere il suo al di sotto. An lo solo scaricare il ventre per la via
dare a fondo. sua naturale.
Andà de sott. Andar sotto. Perdere Gh'è sott cantinna. C'è mistero sotto
molto in giuoco. (Tac. Dav. Ann. II, 21). V. in Cantinna.
Andagh sott. . . . . Entrar sotto a Mandà-sott vun. Far affrontare al
un'asta, a una compera o simili. Voo cuno(Cecchi Servig I, 4).
nanch sott; el costa tropp. Costa trop Mett-sott. Sottoporre. Sopporre.
po; non mi ci accosto pure. Mett-sott on tappell ai gamb d'on ta
Andà sott. Entrar sotto le coperte volin per fall stà franch. Calzare una
del letto(Bocc. Decam. – Man. I egl. tavola perchè non tentenni. (c. 2.”
II, 5 – Pecor. I, 15 ). Pont sott. V. in Pónt vol. III, p. 58o
Andà sott. T. di Giuoco. Andar sotto. Restà sott. Andare al di sotto (Fag.
Andà sott. Sommergersi. Rim. II, 22o). Andare sotto(Varc. Er
Andà sott – Tegni sott. . . . Acco col. 591). Essere succumbente o per
starsi al tribunale di penitenza – Trat dente. Andarne o Restar di mezzo.
tenere a lungo in confessione. Restà sott a on falliment. Restare a
Avegh sott de toeü miee o de toeò un fallimento.
mari. scherz. . . . . Essere da marito. Restà sott de tant. Scapitarci di tanto.
Avegh sott tanti omen. Aver sotto Sott ai ducca vicc. Sotto i duchi no
di sè di molta gente. stri(sim. ai passi di Dante Purg. III,
Casciass sott a la dobbia. . . . Fic Sott via. V. Sottvia. (29 e 52.
carsi sotto le coltri; cntrare in letto, e Stà sott. Stare sotto, cioè soggetto,
ricoprirsi sino a'capelli colle lenzuola. ubbidiente. (terno.
Chi è sott è sott. Chi ha da pensarci Stà o Vess sott a vum. Essere subal
pensi(Nelli Facc. II, 9). Zara a chi tocca. Tajà sott. V. in Tajà.
Zara all'avanzo. A chi tocca suo danno. Tirà sotto in giuoco). Dar pasto.
Dagh sott. Entrare sotto ad uno Vess de sott. Essere disottano.
(Mach. Op. V, 525, VI, 288) per sa Vess de sotta de vun. Essere inſe
perne checchessia. Tentare o Tastare riore ad alcuno.
l'animo d'uno? Scalzare. Dare la corda. Vessegh sott quejcoss. Esserci sotto
Dà sott. Dar nelle mani. P. es. Pensa roba o qualcosa(Fag. Mar. alla mod. II,
minga maa che te me daree sott o 9 – III, 1). Essere merce sospettosa.
che te me borlaree sotto sott ai ong. Vessegh sott vent, Vessegh sott
Non ti dubitare; verrà giorno che tu breva. V. in Vént.
mi darai fra le ugne. Vess semper sott. Essere due volpi
El stà sotta de mi o El stà chi sott. in un sacco. Star punta a punta. Bez
Sta qui sotto(“tosc.), cioè nell'appar zicare. Dicesi di persone che sempre
tamento inferiore a quello di chi parla. garriscano e contendano fra di loro.
Faghen de sott e doss. Fargliene a Vess sott. Esser in azione, in atto.
piedi e a cavallo(Doni Zucca p. i 17). Vess sott al tal majester. Essere sco
Fann de sott e doss che anche di lare del tale maestro. Udire dal tale
ciamo Fann de cott e de cruff, Fann Vess sott man. T. di G. Essere sotto,
de tucc i sort o de tutt i razz. Far cioè nel caso di venir soprafagliato.
d'ogni lana un peso. Far d'ogni erba Vess sott a San Satir, sott a Comm,
un fascio. Fare a lascia podere. V. Dòss. ec... Essere soggetto alla giurisdizione
SOT (252 ) SOT
parrocchiale di san Satiro, civile e Sottoapètta. T. de Sellai.... ogni ciap
diocesana di Como, ecc. pa(capetta) che si trovi come contraf
Vess sott e sora conti gent. Essere forte o doppia ciappa sotto un'altra
a guai o a piati co parenti. ciappa esterna.
Sòtt o Sòtta. Sotto(“tosc. – T. G.). Presso. Sotteapp. Sottocapo? alla foggia di Sot
Vicino. Intorno. El gh'avarà sott a tobibliotecario, Sottocancelliere, ecc.
noranta ann. Avrà forse novant'anni. Sotteàpp. V. in Bölch. -

Saran sta a sott a mila. Saranno stati Sotteàpp. T. degli Stamp. Paragrafo
ben mille. Sott ai fest, Sott a Natal e Sotteasée. . . . Chi è novizzo nell'arte
sim. Presso alle feste, ed anche Sotto di fabbricare il cacio lodigiano e la
alle feste e sim. (come dal S IV di Sotto sta imparando coll'assistere al casee
in Min.). Vess sott ai cinquanta. Rasen nelle operazioni relative.
tare i cinquant'anni. Vess tropp sott. Sottoassér. . . . Vicecassiere.
Esser troppo imminente checchessia. Sottoavalànt. . . . Sottobuttero.
Sottàbit. . . . Nella vestitura da uomo Sottodia. T. de Sell. Fasciacoda. Codone.
è nome collettivo di panciotto, cal Parte della groppiera ch'è tonda e
zoni e calze. Nella vestitura donnesca passa sotto la coda del cavallo.
è una Sottovesta per lo più di seta o Sotteoeigh. Sottocuoco.
di percalle. Nella vestitura teatrale è Sotte(ippa. Sottocoppa.
nome collettivo di tutta quella parte Sotteòscia... Bendella che serve a mante
di vestiario che non ha specialità di nere a suo luogo il cinto da erniosi.
carattere drammatico, e che per solito Sottorespin. . . . . Una delle budelle.
ogni istrione debbe avere del proprio. Sottoliècon. Suddiacono. Sottodiacono.
Sottacqua. V. in Acqua. Sotterrà. Sotterrare. Seppellire. Tumulare.
Sottacquin che altri dicono Pescarèll o El me voeur sotterrà. Mi vuol sep
Pescaròtt. Tuffetto.Smergo.Mergo bian pellire(“tosc. – T. G.), cioè Egli ha ce
co. Monaca bianca. Pesciajola. Mona ra di campare assai più di me. Vorè
chetto (Savi). Uccello noto che è i sotterrà i olter. fig. Voler sotterrare
Mergus albellus L. gli altri(Fag. Gen. cor. I, 1). Aversa
Sottàna (fungo). Lo stesso che Bràsca. V. lute, viso, cera da sopravviver loro.
Sottanèlla. T. de Calzol. Solettatura. Sotterrà. Ricoricare. Ricorcare. Ricoprir
Sottanin. Sottanino(AdimariSat. 2.”, p. 47 l'erbe colla terra per difenderle dal
– Fag. Rime I, 54o). Sottanina(Doni freddo o imbiancarle.
Zucca p. 2o5 verso). Guarnello. Sotta Sotterràa. Sotterrato. Sepolto. Tumulato.
nello. Cintino. Sp. di gonnella più breve Sotterraa inscmma cont on oltcr.
e gentile di quella che diciamo Sòcca. V. Consepolto.
Sottanin a vapor. V. in Vapór. Sotterrada (Indivia). Indivia ricorcata.
Sottaninètt. ) Sottanuccia(“tosc. – T. G.). Sotterràni. Sotterraneo. Noi usiamo la
Sottanino è. V Guarnelletto. voce quasi sempre sustantivamente.
Sottbibliotecàri. Sottobibliotecario. Sotterró. Becchino. Beccamorti. Sotterra
Sottoaldéra. . . . Questa voce, che nelle tore. Seppellitore – Chi fa le fosse
cascine vale Garzone del cascinajo (o per tumulare i cadaveri (il Fossor de'
sottcasee), da noi si trasporta scherz. Lat) dicesi propr. Affossatore.
a denotare un Subalterno qualunque; e Sottſattór. Sottofattore(Gior. agr. I, 495).
di tali sottealdera il nostro volgo suole Sottſoeùja. T. d'Intagl. in legno. . . . .
dire non poche verità rade volte so Quella foglia o specie di foglia che
spettate, non che credute, dai mag nei lavori d'intaglio rimanga sotto
gioringhi agli occhi dei quali non com posta ad altre foglie o ad altri ornati.
pariscono quegli appaltoni(mennapolt) Per es. quella specie di foglietta onde
che agli occhi del popolo. lasciano travedere la cima fra ovolo
Sottbólch. . . . Sottobifolco. ed ovolo da essi è detta Sottfruja.
Sottoalzètta. Sottocalza. Sottfogoràa. . . . . Nei fornelli è quella
Sottoangelér. I ececancelliere. I 'icecan buca sottana nella quale va cadendo
celliere. Sottocancelliere. la cenere; il Cendrier de Francesi.
SOT (253) SOT

Sottgilé. . . . . Sp. di piccolo panciotto Sottmàn.T. d'Archib. Guardamano. Guar


con risvolte a scialle che si porta damacchie. Piastra che ripara il gril
sotto il vero panciotto. letto (passarin) dell'archibugio.
sottgiontino Giontin. T. de'Calz. br.... Capuscinna. Ponticello = Sottguardia. Scudo
(V. Capuscinna e Sottguardia per le loro parti).
sp. di stecca della quale si fa uso in
sieme col capestro per tener fermi Sottmànega. Sottomanica.
Sottmuraziòn. T. Archit. . . . . Il murar
tra loro i vari pezzi componenti la
scarpa in tempo che si vanno cucendo. per di sotto ad alcuna fabbrica in
sottgóla. T. de'Macel Giogaja. Paglio piedi che minacci rovina. Il fr. Sous
dºttºre.
laja. La pelle pendente dal collo de
buoi e delle vacche. Sottoeücc. Sottocchio. Sott'occhio. Sottec
chi. Sottecco. Di sottecco. Di sottecchi.
Sottgola. . . . . l Pizzicagnoli chiamano
Sottomètt. Sottomettere. Sommettere.
così nel majale quella parte della
strozza in cui fanno la scannatura. Lassass sottomett. Cedere. Venire nel

Sottgola. T. de Sellai. Soggòlo. Cuoio l'altrui voglie. Indursi al volere altrui.


che si attacca mediante lo scudicciuolo Sottomèttes. Rimettersi.
Sottomettòu e Sottomiss. Sottomesso.
(bolgia) colla testiera (soratesta), passa
per l'estremità del frontale sotto la Sottopònn. Sottoporre.
gola del cavallo, e s'affibbia insieme Sottopòst. Sottoposto, e antic. Sottoposito.
dalla sinistra. – I Francesi lo direb Semm sottopost tucc a fallà. Tutti
siam di carne o di carne e d'ossa.
bero volgarmente Sousgorge.
Sottgóla. Soggòlo delle monache. Sottoscritt. Sottoscritto.
Sottoscriv. Sottoscrivere.
Sottgronda. Sottogrondale. Quella parte
Sottoscriziòn. Sottoscrizione.
del gocciolatoio della cornice per la
banda di sotto, che si fa incavata Sottpàgn. A soppanno(Manni Vegl. IV, 19
onde l'acqua non si appicchi alle – Boccaccio). Soppanno. Sotto i panni.
membra della cornice o altre, ma ne L'è bianch comè sottpagn. Ha un bian
cessariamente si spicchi e cada. co e candido soppanno(Pecor. I, 55).
Sottguàrdia. Scudo. Negli archibugi entra Sottpànscia o Sottpànza. . . . . . Cigna
a formare il guardamano. Le sue parti forte, per lo più di cuoio, onde s'in
sono Cassetta. Alette reggigrilletto =... Dente cinghiano sotto al ventre i cavalli per
per la maglietta - .... . Foro per la vite del assicurar loro sul dorso la sella o il
ponticello = . . . . . Foro per la vite del vitone finimento, per impedire che la bar
= ..... Maglietta – Taj. Spacco pel gril datura non si sposti, e per tenere i
letto .. .. . = Spacco per la pallina del ponti
tiranti a un tal segno che non pos
cello = ..... = Pedin. Sporto o Peduccio.
sano nè andar troppo in su nè far
Sottimperial. T. de'Cart. V. in Càrta. male al ventre del cavallo. È di due
Sottimpresàri. T. Teatr. Sottimpresario specie: l'una stretta che dicesi Sott
(Pan. Poet. I, 111, 22). panscia strecc, l'altra larga che dicesi
Sottinfermée. Sottinfermiere(Targ. At. Ac. Sottpanscia largh ed anche abusiva
Cim. III, 594). mente Soraſass. Non temo di asseve
Sottinsù. Sottonsù. Sottinsù. rare che quest'ultimo era la Cinghia,
Sottinténd. Sottintendere. Sottontendere. e quel primo la Sopraccinghia dei no
Se sottintend. Èimplicito. Ci s'intende. stri antichi scrittori, abbenchè i diz.
Sottintendiu e Sottintés. Sottinteso. Sot ital. non ispecifichino a dovere queste
tointeso. parole, la vena cinghiaja e le voci
Sottlineà. Virgolare (Vett. nelle Op. del stesse me ne sono testimonio; pure il
Mach. VII, 8o). Rigare (Magal. Let. Diz. art. chiama questa specie di cigne
At. II, 418). Il Sousligner de Franc. (che i Francesi dicono Ventrières e
Sottmaèster. Sottomaestro. Sous-ventrières) col nome di Sottopan
Sottmaèstra. Sottomaestra? cia che sembra aver rilevato dalla
Sottmàn. avv. Sottomano. viva voce dei Toscani odierni.
Sottmàn. s. m. Marachella. Fà on sottman. Sottpanscia de stangh. . . . . Cigna
Far sottomano. Danneggiare furtivamº come sopra pel caval di stanghe.
SOV ( 254 ) SOV
Sottpè. T. de'Calzol. Tramezzato(“fior.). Sovénda. . . . . Così chiamansi in alcune
Falsetto(Zanob. Diz.). Tramezza. Forte delle valli novaresi e svizzere pros
di suolo. Tramezzo, o meglio Cappel sime al Lago maggiore, e specialmente
letto. Striscia di cuoio che si cuce tra nella Valvegezzo, quelle Strade che
il suolo e il tomajo della scarpa. altrove diconsi Broo o Tracciù, nelle
Sottpè dicono alcuni Calzol. per Sorapè. V. valli prossime al Lago di Lugano Ov, e
Sottpòrtegh. Porticale. . in quelle vicine al Lago di Como Vögh.
Sottpriór. Sottopriore. Soppriore. La Sovenda però è alquanto diversa
Sottrà. T. Arit. Sottrarre. dalla semplice Voga e dal Tracciù, in
Sottraendo. T. Aritm. . .. . Quel numero questo che dove le ultime vie sono quasi
che si detrae dal minuendo. affatto naturali e terree, quella prima
Sottrazion. V. Rèsta. viene artificialmente ridotta a una spe
Sottsalzizzon. T. de Pizzic. . . . . Quella cie di via glaciale, ed ecco per qual
codetta di salsiccione che è accessoria modo. Si fa una strada inclinata e
a ciascun salsiccione. più che si può diretta la quale attra
Sottscàla. s. m. Un Sottoscala. Spazio voto versi ogni vallicella, ogni burrone,
che resta sotto le scale – Quello di e ciò profittando del fondo ove puos
principio dicesi Caposcale. (tario. si, e dove no costruendola a foggia
Sottsecretàri. Sottosegretario. Vicesegre d'argine con rami d'alberi, sassi,
Sotts6ra. Sottosopra. Sossopra. Sozzopra. macie e terra sovrappostavi. Nel cuor
Andà sottsora. Andar sossopra. Sos del verno questa strada viene rico
soprare. perta con un alto strato di neve, e
Avegh la cà tutta sottsora. Avere la sulla neve si fa che scorra dell'acqua
casa rabbuffata(Lasca Cena 2 ° nov. 8."). la quale vi si raggeli sì che la strada
Trà sottsora. Porre sossopra. Sosso rassembri tutta un ghiaccio. Sur essa
prare. Mettere a soqquadro – e fig. poi i valligiani spingono i pedali (borr)
Alterare. Commuovere. degli alberi recisi nella valle, e aiu
Vess sottsora. fig. Esser sottosopra tandoli in que punti ove s'arrestano o
coll'animo(“tosc. – T. G.). si sviano, con poca fatica li fanno pre
Sotts6ra ed anche In combutt. Contata cipitar sino al torrente o al fiume che
ogni cosa (Boccac.). Tanto quanto. Per mette foce nel lago e fermar nella serra
adequato. Sottosopra. All'incirca. A un o sera, specie di tura a ciò fatta nel
di presso. Ragguagliatamente – Par fiume stesso, donde poi coll'occasione
lando di annovali, ecc. Di rio in buono. dell'escrescenze di primavera o col
Sottspia. . . . Spia minore che riferisce diserrar la turali fanno giugnere sino
alla vera spia, alla spia principale. al lago sul quale legati in zattere sono
Sottsquàdra. Sottosquadra. Sottosquadro. avviati alla loro destinazione.
Di sottosquadro. Sovenir. Ricordino(“fior). Anclletto o sim.
Sottsquadrà che alcuni dicono Sofittà.... che suol tenersi in memoria di chic
Lavorar di sottosquadro negl'intagli chessia. È detto anche in fr. Souvenir.
in legno e sim. Soventór. . . . . Sovvenitore di danari.
Sott-tàzza o Fondin. . .. . Nella pisside Sovénz. v. cont. Sovente. Soventemente.
è la sottocoppa esterna o sia quel San Sovenz che ven de rari.... Di
tondo in cui riposa la coppa. cesi per ischerzo parlando di cose che
Sott-tenéni. Sottotenente(Gr. Diz. mil.). succedano rade volte. (danari.
Sott-tèrra. V. in Tèrra. Sovenzi 6n. Sovvenzione. Sovvenimento di
Sottùrna. V. Satùrna. (p. 188. Soverdòne. V. Èrba majestra sig. 1.”
Sottvàs. Sottovaso(Lambruschini Let. 1859 Sovernà. v. cont. Cuocere (Alam. Agr.).
Sottvia. Sotto banco (Fag. Ciapo tut. II, Stateggiare('lucch.). Confettarsi ai fred
9). Sottomano. di. Statare. Lasciare inculta una terra
t
Sottvös. V. in Vös. arata o vangata o sfossata o smossa
Sovàtta. Sovatto. Soatto. comunque, onde possa ricuocersi e
Sovegni. Sovvenire. Ilicordare. sentire tutta l'influenza d'aria, sole,
Sovegnùu. Sovvenuto. Ricordato. pioggia, ccc. – ed anche Nella vernata
SPA ( 255 ) SPA
mlzarsi pel gelo la terra e scoprirsi le Spacciadùra. . . . . Disinvoltura di fa
radici al grano – Questa nostra voce vellare e di maniere che spesso ra
Sovernà, se non è contrazione dell'ital. senta i confini della ciurmeria e fa
Svernare, procede forse dall'ant. ital. valere le cose oltre la realtà.
Sciovernarsi di cui si ha un esempio Spacciàss dicono i cont. brianz. alla italia
in Jacopone da Todi(citato dal Gh. Voc) na il nostro Fà prest, Destrigàss e sim.
che ha molta affinità di significato. Spicciarsi. Spacciarsi. Spàccet. Spicciati.
Sovernàa. Ricotto da ghiacci ecc. (Last. Spacciativa. Spicciativa.
Op. IV, 78). Cotto (Davanz.). Spacciugà. Diguazzare. V. Pacciugà, ecc.
Sovertì. Sovvertire. Sedurre. Spaccòn. Mangiacatenacci(Allegr. p. 245).
Sovertii. Sovvertito. Sedotto. Affettatore dell'aria o de'nugoli o sim.
Sovertiment. Sovversione. Seduzione. (V. gli esempi add. dal Vocab.). Cospet
Sovràn. s. m. ) Sovrana (Tar. monet.). taccio. Cospettonaccio. Mangia l'uomo.
Sovrànna. s. f. Moneta d'oro notissima. Spaccone. Smargiasso. Fiandrone. Ta
Fra noi vale oggidì 48 lire milanesi. gliamonte. Divoramonti. Rodomonte.
Sovran doppi.Sovrana doppia da 96lire. Spaccamonte. Spaccamontagne. Squar
Mezz sovran. . . . Mezza sovrana. cione. Gradasso.
Sovràno. Sovrano. Monarca. Re. Spaccòn. Millantator di grandezze. Fà el
Sovrastèrr. v. cont. dell'Alto Mil.... So spaccon. Grandeggiare. Grosseggiare?
pra terra, non sepolto. Spaccònna.... Donna che usa grandigia.
Spàcca. s. m. per Spaccòn. V. (dere. Spàd. T. del G. di Tar. Spade. Quello dei
Spaccà o Spaccà in duu. Spaccare. Fen semi del tarocco che rappresenta spade.
Spaccà. fig. Tagliar gran colpi (Ariosto Spàda e scherz. Ciòd, Durindanna, Fidé
cit. dal Monti). Smargiassare. Sbra la, Sparpajadóra, Spéd. Spada; poet.
ciare. Squarlare. Trasoneggiare. Lan Brando, Acciaro; scherz. Scilacca.
ciar campanili o cantoni. Mangiarsi le Lamma. Lama in cui si osservano Ma
lastre. Fare il fiandrone o lo spaccone. negh. Codolo. Stile = Costa. Costola. Dorso =
Spaccà. ſig. Far del grande. Fare il grande. - - - - - Il Debole – Fals. Il Falso – Taj o
Fil. Filo. Taglio = ..... Fusto. Il Forte era
Grandigiare. Usar grandigia. V. Vàppo. Coa. Tallone = Piatt. Il Piatto = Ponta. Punta
Spaccàa. Spaccato. Fesso. Rifesso. = Incava. Sguscio i Montura o Monta
Spaccàa. s. m. T. d'Archit. Spaccato.
dura. Montatura. Fornimento. Guarni
Spaccada. Spacconata(“tosc. – Pan. Poet.
mento in cui si osservano Pomm. Pome =
II, xv, 18 – poem. aut. pis.). Traso
neria. Millanteria. Vanteria. Spagno Pomellin. Botton del fusto - Cartella. Coccia
e .... Crociera – Guardia. Guardia con . . . .
lata. Vanto. Spampanata – Bravura a Fusto = . . . . Elsa. Elso. Gli Elsi = Impu
vento (Caro Let ined. IlI, 125). gnadura. Impugnatura = . . . . Orecchielle =
Spaccàda. T. de Ballerini Grotteschi. Sottman. Coccia. Guardamano. Cappetta E
Forcata (Alb. bass. in Ouverture). Foeuder. Fodero. Guaina in cui si osser
Spaccadùra. Spaccatura. Spaccamento. vano Bocca. Bocca – Focuder. Fodero = Cu
Spaccalomóndo... Specie di maschera rap sidura. Costura = Fassett. Fascette – Pontal.
presentante un antico paladino che im Puntale con Pomellin. Bottone. Bottoncino =
braccia larghissimo scudo ed ha lun ... Cappa con Pomellin. Bottone - Fiocch
ghis.ºasta in pugno, un don Chisciotte. o Dragonna. Dragona. Cicisbeo.
Spaccalomóndo. Lo Spacca o il Capitan A fil de spada. A filo di spada.
Santella(Fag. Rime II, 21 e. l.). Spac A spada tratta. A spada tratta(Caro
camondo(id. ivi VI, 124). V. Spaccòn. Let. ined. II, 142). A dirittura, aper
Spaccàss. Spaccarsi – Facil a spaccass. tamente, di ſilo.
Scissile se pietra, Fissile se legno. In spada, baston, b. e b. Dicesi sch.
Spàcch. Spacco. Spaccatura. d'uomo vestito in gala ma all'antica.
Insedi a spacch. V. in insed. Maester de spada. ſig. Arciere. Chi
Spaccià. Spacciare. freccia, chi stocca.
Spaccià protezion. . . . . Darsi aria Mett-sott la spada. Cingersi la spada.
di favoreggiatore, di protettore. Montà ona spada. Metter a cavallo
Spaccià. Spicciare. Sbrigare. Stricare, una spada. Montare una lama.
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Spada. . . . . Spada stilettata, cioè Spaghètt. Spaghetto. Spago sottile.
appuntata come stile. Spaghètt. ſig. Pauriccia.
Tirà a voltra o Tirà-foeura la spada. Avegh on poo de spaghett. Avere
Trarre la spada fuori. Sguainare la un po' di spago(*tosc. – T. G.). Tre
spada. Tirar fuori la spada. Cacciar mare i pippioni a uno; nobilm. Essere
mano. Mettere o Cacciar la spada. distretto di paura.
Tirà de spada. Giucar di spada; e ſig. Spaghettòn. Battisòffiola. Pauraccia.
Tener la mano a scodellino(“tosc. – Spaghettono Foſſon.Cacacciano.Spauroso.
Poema e Rime aut. pis.). Essere un Spàgna. Mome geogr. usato da noi ne'se
chiedone(*tosc. – T. G.). Elemosinare. guenti modi: -

Toeugh la spada foeura di man. Dis Grignolò de Spagna. V. in Uga.


armar della spada; e poet.Disbrandare. Pan de Spagna. V. in Pàn.
Spadàda. Spadata. Spadacciata. Panigh de Spagna. V. in Panigh.
Spadàscia. Spadaccia. Pezz de Spagna. gerg. Pezze. Ripez
Spadazzin. Spadaccino in mal senso – zature, e parl. di scarpe Tacconi. Tac
Con Cullu -
Buona spada. Prima spada in buono.
Spadée. Spadajo. Spadaro. Pezza de Spagna o Colonàa. Piastra
Spadèrna o Spajèrna o Spadorèlla. Spa di Spagna. Sp. di moneta d'argento.
derno. Specie di lenza amata, o sia Pont de Spagna. V. Pont vol. III,
Lungo filone alla cui estremità stan pag. 382, col. 1.”
no più ami od aghi di rame ritorti, Zila de Spagna. V. in Zila.
legati insieme e connessi con alcune Spàgna (ona). Una Doppia di Spagna.
corte funicelle. S'usa a pescar tinche, ec. Spagnocò. Spagnuolo.
Spadiglia. T. del G. d'Ombre. La Fulmi La fassinna o el ſocugh di Spagnocu.
nante("ſior.). Spadiglia. L'asso di spade. La fascina degli Spagnuoli("ſior.). Così
Spadin e scherz. El Ciodin. Spadino chiamasi per ischerzo il calor del sole.
('tosc.). Spadetta. Spadaccino. Spadi Spagnoeü. fig. Pidocchio.
na. Spaduccia. Spagnoli. Ad. di Moron. V.
Spadinna. Passacordone. Ago grosso col Spagnocùra (Ala). Spagnolescamente.
quale si passa il cordone da appun Andà-via o Toei lissenza a la spa
tare i cappelli, ecc. V. anche Gugèlla. gnoeura che altri dicono anche Andà
Spadinna. Addirizzatojo Dirizzatoſo. In via a la franzesa. Andarsene insalutato
filacappi. Dirizzacrine. Fusellino. Spa hospite o senza pur salutar l'ospite.
dina. Intrecciatoio. Spadino. Nome di Andarsene senza far motto.
quei Cosetti d'argento conſigurati a Cadenazza la spagnocura. . . . . Sp.
spada con elsa piatta, molti dei quali di catenaccio, forse così detto per es
le contadine ficcano nelle trecce al sercene venuta la moda dalla Spagna.
ternati con altrettanti stuzzicaorecchi Spagnòla(Tabàr a la). V. in Tabar.
per formarsene in sul cocuzzolo una Spagnolètt. . . . . Quel ciuffetto di barba
specie di semiraggiera. che oggidì è moda spagnuola lasciarsi
Spàdola. Spatola. V. Spàtola. crescere ben ſolto dal mezzo del lab
Spàdola per Sbàgola. V. bro inferiore a imo mento. È diverso
Spadolà. Spatolare. dalla Mosca o Moschino o Pizzo che
Spadolà per Sbagolà. V. si dica.
Spadón. Spadone. Spada grande – Spa Spagnoletta. . . . . Specie di pannolano
done a due mani. detto Espagnolette anche dai Francesi.
Spadón. Ad. di Pér. V. Spagnoletta. . . . . Specie di catenaccio
Spadorèlla. Costola? Nei naspi è quel verticale che si usa per chiudere le
l'assicella sulla quale va il filo. vetrate de terrazzini, dei balconi, ecc.
Spadorèlla. Spadèrno. V. Spadèrna. Vi si osservano Fust. Fusto = Manegh.
Spadorèlla per Spazzorèlla. V. Linguetta (con Pomell. Bottoncino - Oggio
Spagh, Spago. litt. Anelli – Rampin. Becchi?)
Tirà el spagh. Tirare lo spago – e Spagnoletta a maggetta. V. in Mag
fig. Tirar le calze. V. Cagaratt. gètta (vol. III, p. 15). Serve a fermare
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mare il serrame nello interno degli Spall da casson. T. de Carroz. . . .
cggetti a quali è applicata. Le due facce laterali del basamento
Spagnoletta a torcion. . . . . Cate di serpe. -

maccio alla spagnuola simile al sud Spàll. s. f pl. T. di Stamp. Cosce. Nome
detto ma col fusto rattorto. dei due ritti laterali del torchio.
Spagnoletta sempia. Spagnoletta sem Spàlla. Spalla. Omero.
plice. Paletta. Scapola = Ponta. Acromio. Capo
dell'omero.
Spaguresg. Spauroso. Pauroso. Spaven
toso. Paventoso. Andà-giò di spall. Spicciar dalle
Spaguresgiòn che anche dicesi Squitton spalle(“tosc. – T. G.), e dicesi delle
o Fiffondin. Cacacciano. Paurosissimo. vesti che ne sdrucciolano giù.
Vess on spaguresgion. Essere un Appos ai spall. Dopo le spalle(Cec
Finimondone della terza cotta, o un chi Dote I, 1). Per di dietro(Salvini).
Penedemo. Essere il Tremola che pi In assenza della persona in discorso.
gliava cattivº augurio fin dal canto del Avegh dò spall de fachin. Essere
rusignuolo(Nelli Fec. Riv. III, 2o). Es spalluto o schienuto.
sere uno spericolato(Targ. At. Ac. Cim. Avegh i spall al mur. ſig. Essere su
III, 131). Temer sempre sciagure. un caval grosso. Essere in porto, si
Spajarda. Zigolo. Zivolo. Zivolo giallo. curo, fuor di periglio.
Gialletto. Uccelletto della specie degli Avegh i spall gross. ſig. . . . Essere
ortolani, che ha il petto e il ventre sempre l'incolpato, essere quello su
gialliccio. È l'Emberiza citrinella o il cui si versano dagli altri tutte le col
Passer flavescens degli ornitologi. pe, essere il Giona, essere il can bigio.
Spajardèlla che alcuni in Brianza dicono Avegh trenta, quaranta o tanti car
Zia o Ziètta. Zigolo muciatto(”Savi). nevaa sui spall. Avere tanti anni al
Credo che la nostra Spajardella sia gallone o in sul gallone (Berni Orl. in.
quell'uccello che Lin. chiama Em XXX, 75 – XLV, 29).
beriza cia. Avegh vun sui spall. Avere alle
Spajàzz in genere. T. delle Arti. Battito spalle alcuno(Vasar. 718). Avere o Te
jo. Sguscio. Ciambella? Scanalatura o nere uno sulle spalle o sulle braccia o
incavatura per lo più circolare a uso addosso. Avere uno sopra di sè, do
d'incastrarvi cristalli, riporti, ecc. ver fargli le spese.
Spajazz. T. degli Orol. Lunetta. Cerchio Dighen-adree appos ai spall. Sonar
interiore della cassa all'inglese che gliele per di dietro(Salv. Ann. Fiera).
regge il vetro degli oriuoli da tasca. Divertiss ai spall de vun. V. in
Spajèrna. V. Spadèrna. Divertiment.
Spajetta. T. de' Pettin. Spadetta. Ferro Pà spalla a vun. Fare spalla. Aju
con cui si pulisce in ultimo da ogni tare, favorire, proteggere, tutelare.
sfregio la costola del pettine. Fregagh i spalla vun. ſig. Stropicciar
Spalancà per Sbarattà. V. le costole a uno (Lipp. Malm. Il I, 68).
Spall. s. f. pl. Spallette (Alb. enc. in Ca ſlitrovare ad uno le congiunture. Ba
micia). Que due listelli in una cami stonarlo.
cia che ricoprono le spalle. Imparà ai spall di olter. Farsi sag
Spàll. s. f. pl. Spallette. Spalle. Stipiti. gio all'altrui spese. Raccorre il conto
Quei due membri d'una porta, d'una proprio all'altrui spese.
finestra o sim. che posano per ritto L'andarà sui sò spall. Egli sarà il
sulla soglia e reggono l'architrave. pigiato. Egli sopporterà questo sca
spall. s. f. pl. Stipiti nelle bocche d'ir pito – Cela ira sur son dos dicono i Fr.
rigazione. Largli de spall. Spalluto. Schicnuto.
Spàll. s. f. pl. T. de'Calzajuoli. . . . Le Me par de sentimm on pes giò di
due cosce del telajetto della gabbia spalla avè faa, ditt, ec. Ora mi paregli
che fa parte del telajo da far calze. essere tutto scarico(Lasca Strega IV, 5).
Spall. s. f. pl. o Spallàa. T. de Carroz. Mett i gamb in spalla. Affi ettarsi a
P. Spalla sig. ultimo. spron battuti.Menar le seste. V. Gàmba.
l’ol. I l . 3 ,
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Mett i spall al mur. fig. Lo stesso Voltà i spall. Dare le reni. Dare i
che Sicurà el partii. V. in Partii sig. 5.” dossi. Dare le spalle. Volgere la faccia.
Parì ch'el voubbia portà Tullo in Spàlla.T. de'Macell.V. Spallètta sig.5 e 6.”
spalla. Essere un bastracone, ma da Spàlla. T. di Stamp. e Fonditori di ca
nulla. Aver cera d'uomo robusto, e ratteri. . . . La distanza che debbono
non esser tale in realtà. avere i tipi quando sono accanto l'uno
Parlà maa de vun appos ai spall. all'altro, detta dai fonditori francesi
Dare la suzzacchera o il cardo o il Approche – Chiamano anche Spalla
mattone a uno. quello che i Francesi dicono Talud
Pesà sui spall. Gravar le spalle. o Corps de la lettre.
Sentissela a corr giò per i spall. Sen Carater contona bella spalla. Ca
tirsela giù per le reni o Sentirsela giù rattere spalleggiato,
pel giubbone(Fag. Sordo fatto sentir Spàlla o Spallàa. T. de Carr. . . . Nelle
per forza II, 5). Sentirsela sdruccio razze delle ruote è il nome di quella
lare per le rene Pan. Poel. I, xii, 25)- parte delle loro testate che va a bat
e parl. di busse Sentirsi pizzicare il tere nella superfizie circolare del moz
fil delle rene malamente(Fag. Un vero zo e nella faccia interna dei quarti,
amore non cura int. III, 9). incastrate che ivi siano le basi e le
Soliagh i spall a vun. Ritrovar ad spine.
uno le congiunture. V. in Buratton fig. Spallà.... Fare la spalla a ferri, legni, ecc.
Tiraa o Strengiuu in di spall. Me Spàlla. Stipite. Stipito.
schino. Gretto. Povero in canna. Spallàa. s. m T. de Carr. V. Spàlla sig. ult.
Tirassel-giò di spall. Levarsi la te Spallàa. add. Spallato.
riaca d'in sullo stomaco(Berni Lett. Spallàda. . . . Percossa nelle spalle.
tom. V). Levarsi dattorno cosa o per Spallada d'acqua dicono vari contadini
sona molesta. per Basgiarada. V.
Tirà-sù i spall. Stringer le spalle Spallàsc. Spallacce.
(Sacch. Nov. 152."). Stringersene le spal Spallàss. Spallarsi. Lussarsi le spalle.
le(id. Nov. 167."). Tirare in sulle spal Spailàzz. T. di Sell. V. Spalliroeù sig. 2.”
le(id. Nov. 52"). Scontorcercisi(Magal. Spallazz. Lo stesso che Capellinnasig 2, V.
op. 195). Scoter le spalle (Serdonati Spalleggià. Spalleggiare.
vers. St. Ind. del Maffei II, 55 ed al Spalleggiaa. Spalleggiato,
trove). Andarsi ristringendo in su le Spallennàa. V. Palennàa.
spalle(Caro Apol. p. 187). Fare spal Spallènna. V. Palènna.
lucce. Dimenarsi nel manico. Con un Spalléra. Spalliera. Fà spallera. Fare ala.
certo rialzare le spalle fare atto di Faa a spallera. A spalliera. Mett in
negare tacitamente checchessia, o mo spallera. Disporre a spalliera. Galan
strarsene ignaro, o accennare di non tomm de spallera. ſig. Furfante. Pen
volerne saper altro – Anche i Fr. in zolo di forca. Gent de spallera. Gente
questo senso dicono Hausserles épaules. fiorita o scelta. Telar de spallera.
Toeù-sù in spalla vun. Levarsi in Mandorlato(Last. Op. II, 1 oG).
collo alcuno(Vite SS. PP. I, 7). Spalléra . . . Specie di lana o simile
Trà appos ai spall. Gittarsi o Met di cui si fanno ordinariamente tap
tere o Buttarsi checchessia dietro alle peti e altrettali lavori.
spalle. Non curare, trasandare. Spalléra per Scardin sig. 2. V.
Vess ai spall de vun. Essere alle Spallerinna. Spallieretta.
spalle d'uno. Essergli dietro. Spallètt. s. f. pl. T. de Carrozzai. . . .
Vess giò di spall. Essere scarico. Que due asserelli semicircolari i quali
Voltagh i spall o Voltagh tanto de formano le facce di lato di quel ri
cuu. Fare specchio delle rene ad uno postiglio semicilindrico che vedesi
(Buon. Fiera IV, lo). Volgere le reni ad da tergo in molte carrozze là dove
uno. l oltargli tanto di rene. Voltargli la culatta (fodrinna tonda) si divide
il renajo. Dare o Volgere o Voltare o dal fondo di sopra(schenal); ripostiglio
Mostrar le spalle – V. anche in Voltà. che noi diciamo Borlon o Garibba. V.
SPA 59
f
( 2 ) SPA
Spallètta. Spalletta, esercito italiano, così dette perchè
Andà o Lavorà de spalletta. Operare ricoprivano le spalle; le Epaulettes
sulla spalla(Alb. bass. in Traverser). dei Fr. I nostri guardafuoco(pompier)
Il camminar d'un cavallo apparigliato le portano ancora oggigiorno.
che vada colle gambe in dentro e colla Spalliroeü. T. di Mascalc. Guidaleschi ai
vita in fuora, appoggiandosi tutto alla due nocchi del petto de cavalli.
gombina (gionghera), per cui sembri Spalliroeü. T. de Sell. Sopraspalla (V.
che ad ogni momento stia per cadere. l'Alb. enc. in Ciappa, in Petto e in Pon
Giugà a portass in spalletta o a por ticello). Quella parte del finimento di
tass in gigioeura. Portare a cavalluc un cavallo da carrozza che pende dalla
cio o a pentole. Far a portare alcuno sella e sostiene il pettorale – V'è anche
sulle spalle con una gamba di quà ed un'altra specie di sopraspalla detta
una di là dal collo, e sovente come Spallazz, non per altro diversa dallo
penitenza dell'esser rimasto perdente Spalliroeu, se non per lo essere messa
in altri giuochi. alquanto più a mezzo del corpo del
Portà in spalletta che i cont. del cavallo.
l'A. Mil. dicono Portà in pepiss o in Spallitt. V. Spallin sig. 1.° e 2.”
gigiocura. Portare a zanchelline(Alleg. Spallón. Frodatore. Contrabbandiere –
p. 41). Portare a cavalluccio o a pentole Salajolo se frodator di sale – La voce
o a pentoline. È quello che i Lodigiani ne venne dall'Oltrepò dove lo Spalla
dicono Portà in pegorina e i Berga rón è chi porta a spalle le merci.
maschi Portà in croppa. – V. sopra. Spallònna. Spallona(“tosc.T.G.) Spallonn.
Spallètta per Spremorèlla. V. Spallacce. Con dò spallonn. Spalluto.
Spallètta.T. d'Arm. Spondella. Parte dello Spalmàda. Spalmata. Palmata, Percossa
scodellino delle armi da fuoco (bassi data colla palma della mano.
nett) la quale i Fr. dicono Garde-feu. Spaltrì (Capej de paja). . . .
Spallètta. T. de Carroz. ... Quelle due Spampanà. Propalare. Divolgare. Propa
liste più o meno larghe le quali in gare. Strombettare. Propalare un se
certe carrozze, come per es. nelle greto, diffondere una notizia quasi
manze (bastardell), tengono luogo di con una specie di vanto – Il Buonar.
fiancate anteriori. Finiscono là dove (Tanc. IV, 1) usò Spampanarsi in sig.
incomincia il Cassone di facciata. affine, ma non identico.
Spallètta. T. de'Macell. Dorso(così l'Alb. Spampanà. Largheggiar in parole,
bass. in Aloyau). Quel pezzo di carne Spampanàda e Spampanamént. Spampa
che si taglia lungo il dosso del manzo. nata. Sparata. Spagnolata. Sbraciata.
Spallètta. T. de' Pizzicag. Spallaccio? Vanto. Millanteria. Sbracio, – Assai
(Burch. Son. 21o). Spalla (“fior.) di parole e poche lance rotte.
porco insalato. Sp. di salame noto, che Spampanadór e Spampanón. Propalatore.
forse è la Spathula o Spatula di Apicio. Spanà o Despanà o Toeü-giò la panera
Spallin o Spallitt de bust, de socca, de o Spanerà. Sfiorare il latte. Spannare
cotta e sim Spallino Spallaccino(“toscº). (“tosc. – Moroz. Cas. cont. cap. 17 in
I Sicil. li dicono Spaddalore. Nelle sot fine). Levare dal latte posato quel panno
tane delle donne fanno quell'ufficio che ne è la crema, il fiore – I diz.
che gli straccali nei calzoni da uomo, ital. registrano soltanto Sburrato per
colla diversità che questi ultimi per privo della parte butirrosa.
lo più s'incrociano, i primi no, chè Spanàa. Sfiorato. Ag. di Latte. V. in Cag
vi si fanno entrare le braccia come Spànd. Spandere. (giàda.
per anella. Nelle cotte da preti sono . Spend e spand. V. in Spénd.
quel medesimo che le Spallette nelle Spaneràa. V. Spanàa.
camicie. Spànna. Spanna. Palmo. Palmo romano
Spallin o Spallitt. T. Milit. Spallette(Pan. maggiore. Misura di quanto slarga una
Avv. I, 9). Spallette che usavansi qual mano sbarrata dalla estremità del mi
distintivo dagli ufficiali, da sottuffi gnolo a quella del pollice.
ziali e dalle truppe scelte nel cessato Alt ona spanna. Piccinaco.
SPA (26o) SPA
Cascià-foeura ona spanna d'oeucc. Spantegà pezzett. V. in Pezzètta.
Sbarrar gli occhi? V. in Eùcc. Spantegà protezion..... Darsi aria
Fà ona spanna de muson. Fare un di protettore, di fautore, d'adjutore.
grugno tanto lungo. V. in Musòn. Spantega-sù. Sopraspargere.
Giugà a spanna. . . . Far a mandare Spantegàa. Spantacato.-Sparso.-Disperso.
la propria moneta più vicina d'una Spantegàa. Spezzato(“tosc. – T. G.). Ag.
spanna a quella dell'avversario. Il di terreno campio non raccolto in po
giuoco si fa in tre modi, cioè dere, ma diviso in varie parti staccate.
Giugà a spanna a mur. Fare alle murelle. Spantegàda. Spandimento. Spargi
(Paol. Op. 1, 87). Fare a meglio al muro. Sca Spantegamént. mento.
gliar la moneta contro un muro, e fare a vicinare Spantegapezzètt. . . . . Avaro che fa del
non meno d'una spanna quella dell'avversario.
Giuga a spanna a terra. . . . . . Gettare la generoso. – Chi grandeggia.
moneta a qualche distanza in piana terra, e
Spantegon. Parabolano. V. Vàppo.
ſar a vicinare come sopra. Sparà. Sparare. Scaricare. Tirare.
Giugà a spannetta..... Gettate le monete Sparà in aria. Tirare all'aria.
come sopra, vincere per prossimanza maggiore Sparà. fig. Spetezzare.
d'una breve spanna misurata con una pagliuca. Sparà. Scoppiettare. El lávor el spara. Il
Largh ona bonna spanna. Largo lauro scoppietta. Carbon che spara.
quanto apre una mano(Cell. Vita III, Carbone che scoppietta. Sparà la fru
16). Spannale. sta. Il chioccare della frusta.
Spannà. . . . . Misurare a spanne. Sparà dicono i contadini dell'A. Mil. per
Spannà e Spannàa per Spanà, ecc. V. Trà. Sparar calci.
Spannètta. Palmo minore. Dim. di Spanna, Sparà. fig. Vantare. Millantare. Darsi
e propr. quella Misura di lunghezza Sparàa. Sparato. (vanto.
che si ha da uno stremo all'altro del Sparacà. v. cont, per Spaecón. V.
l'indice e del pollice distesi a pugno Sparacàcca. Millantatore. V. Spaccòn.
chiuso. Il Furciddu dei Sardi. Sparàda. Sparata. Scarica.
Giugà a spannetta. V. in Spànna. Sparàda o Vappada. Sparata. Vanto.
Spàns. Spanto. Spaso. Sparso. Agg. di Sparadinna ... Breve o poco forte sparata.
vaso o simile di corpo assai compresso Sparadinna. fig. . . . Un po' di vanteria.
e di bocca larghissima. Sparafoeügh.... Acciarino montato sur un
Spànsa. T. degl'Intagl. in legno. Scar calcio, di cui si faceva uso altre volte
pello da digrossare. Ha il taglio largo per aver fuoco da accendere il lume.
da due a quattro centimetri. Sparamént. Sparata.
Spansa racolta. Scarpello da digros Sparapitt. S etezzatore.
sare a doccia. IIa il taglio convesso e Sparavée. Sparviere, e antic. Sparaviere
largo dai due ai quattro centimetri. o Sparavieri. Nome che in genere rap
Spanscià. Spanciare(T. G.). Scorpare. Strip presenta gli uccelli detti astures dagli
pare. – Spansciass del rid. V. in Rid. ornit., e fra noi più com. in ispecie
Spansciàda. Spanciata. Scorpacciata. Cor il Falco nisus L. -

pacciata. – Dagh ona bonna span Vess comè la quaja sott al spara
sciada. Torsi una satolla. Fare una vee. Stare sotto la tacca dello zoccolo

badial corpacciata. – Fa la spansciada. Non osar muoversi nè agire per timore


V. in Nodà – Fà ona spansciada de rid. di alcun superiore che tenga a filo.
Fare le risa grasse. V. in Rid. – Span Sparavée e Sparavésg. Ciarpone. Spantac
sciada de beccafigh. Beccaficata. chio. – È affine allo Sparvierato dei
diz. ital.
Spansètta. T. d'Int. in legno. Scarpello
mezzano da digrossare. Quello che ha Sparavée. fig. Casoso. Miracolajo. Spar
il taglio meno largo di due centimetri. paglione. Chi per poco grida al mira
Spansin. T. d'Intagl. in rame. Scarpel colo, chi fa le meraviglie d'ogni cosa.
letto augnato. Ha il taglio largo cin Sparavée. T. de Murat. Sparviere. Assi
que o tutt'al più sette millimetri. cella quadrata o scantonata, con ma
Spantegà. Disseminare. Spargere. nico fitto per di sotto, ad uso di
Spantegà-giò. Espandere. tenervi la calcina per intonacare.
SPA ( 261 ) SPA
Spàrg. Spàragio. Asparagio. Aspdrago; Spargiùda. . . . . L'atto d'impastare il
e cont. Spaghero. Erba notissima. È pane, il salame, ecc.
l'Asparagus officinalis L. che si coltiva Spargiùu. Intriso – Impastato. Salamm
per mangiarne i talli. Palladio chiama ben spargiuu. Salame ben impastato.
Scope i gambi degli asparagi, ma non Spari. Sparire. Disparire. Involarsi. Dile
si direbbero così che allora quando guarsi.
sono in sul campo come stoppie. Fa sparì. Rubare. Involare. Far vento
Grazios come on sparg de monta alla roba.
gna. V. Rustegòn. (ragi. Fa sparì. Mandare in dileguo.
Mazz de sparg. Mazzo di talli di aspa Sparii. Scomparso.
Mazzitt de sparg. V. Mazzitt. Sparlàfeta (Porta on Striozz). . . . Voce
(Eucc de sparg.... La radice dello imitante il suono d'un corpo che batta
sparagio di seme allorchè è trienne ed su checchessia alla spiaccicata.
atta a piantarsi nella vera sparagiaja. Sparmì. Sparmiare. Risparmiare. Spara
Sparg candiretto Spargitt. Spazzole. Sparmii. Risparmiato. (gnare.
I più sottili fra gli sparagi domestici. Sparnuscént. V. Sperluscént.
Sparg de montagna o Sparg salva Sparón. Sbracia. Millantatore. Uno che
degh. Sparaghelle di monte. Sparaghel spampana i tuoni a dieci a dieci. Spa
la. Sparagio salvatico. Sparagiaja. Spaz ratore. Che fa delle sparate o vanterie.
zole. Pianta perenne e sempre verde, Sparpajà. Sparpagliare.
i cui teneri polloni si mangiano da Sparpajà. Disseminare.
alcuni così come i talli degli sparagi Giugà a sparpaja borla o a la borla.
domestici. Linn. la chiama Corruda. . . . . Slanciare quella specie di paléo
Vegnì-via come on sparg o come che diciamo borla, il quale si fa scattar
on spargiott. Fare il fiocco. Venire via per mezzo d'una funicella che si
in bella crescenza. trae a sè a tutta forza.
Spàrg(in genere). Intridere. Impastare. Sparpajà-foeura. Sparpagliare.
Sparg el butter. Appastare il burro. Sparpajà. . . . . Difetto di certi archibugi.
Spàrg assol. o Sparg el pan. T. de'Forn. Sparpajàa. Sparpagliato. (mento.
Intridere. Impastar il pane. Rimenar la Sparpajada e Sparpajamént. Sparpaglia
pasta da fare il pane. Ridurre la fa Sparpajadóra. Lo stesso che Mèlla. V.
rina in paniccia, indi rimenarla in pa Sparpajón. Sparpaglione.
sta - I fornai o gramolano o intridono. Sparpòset. Sproposito. V. Spropòset.
Spàrg. T. de'Pizzic. Impastare. Incor Spàrs. Sparso.
porar bene bene fra loro i vari ingre Sparsôr. V. Spersör.
dienti che entrano a comporre il sa Spàrt (A). Spartatamente. Spartitamente.
lame, la salsiccia o la cervellata, cioè Appartatamente. A parte.
la carne trita, la grascia, le droghe, Spàrta. Lo stesso che Redescèr. V.
il sale; il che si fa dal pizzicagnolo Spartì. Spartire. Dispartire. Scompartire.
gramolando per così dire l'impasto Dipartire. Compartire.
loro nel truogolo e rimenandolo col Avegh nagotta o nient de sparti con
pugno serrato. vun. Non aver niente da spartire con.
Spàrg o Spartì merda. . . . Dare inavve uno, cioè Non ci avere motivo di contra
dutamente in una meta, dar de piedi rietà(Targ. Viag IV, 1o2). Non essere
nello sterco. o Non aver che fare nulla con alcuno.
Spargéra. Sparagiaja. Luogo piantato di Cosse gh'avii de spartì con miº Che
sparagi. avete voi a dividere con me? (Lasca
Sparges. Spappolarsi. Non si tener bene Sibilla V, 15). Che hai tu da partir
insieme parlando di cose liquescenti meco? (Doni Zucca p. 24). E vale Per
con facilità. chè prendi a disputare, a contende
Spargiòtt. Ac. di Spàrg. V. in Piaserón. Ve re, a litigar meco?
gni-via come on spargiott. V. in Spàrg. Fà ona messizia de sparti coi per
Spargiòtt. Lo stesso che Lésna (capegli). V. tegh. Legarsi in amicizia strettissima.
Spargitt. V. Sparg candirett in Spàrg. Entrare in istretta famigliarità.
SPA ( 262 ) SI' A
Spartì el maa in mezz. Fare un taccio. Spàsmo e Spàsem. Spasmo. Spasimo. Spa
Spartì i cugiaa o vero Spartiss de sima; e ant. Pasmo.
cà o de famiglia. V. Spartiss-foeura. Spasmódegh. Spasmòdico, (mento.
Spartì in mezz. Dimezzare. Rammez Spàss. Svago(“tosc.-T.G.). Spasso. Spassa
zare. Dimidiare. Dipartire. Bipartire. Andà a spass. Andare a spasso; –
Sparti in quatter. Quadripartire. e ſig. Svanire. Risolversi in fumo.
Sparti in ratta prozion. Scompartire. Andà a spass. T. di Ballo. Andar
Ripartire. pian piano. Nella monferrina metà
Sparti in trii. Sterzare. Tripartire. ballo è sollevato, e metà andar pian
Spartì la lanna. Spelazzare. piano. Nella Tancia del Buonar. (V, 7
Spartì la torta. V. in Tórta. è descritto questo Anela a spass così:
Spartì merda che i contadini dell'A. Poi ciascun pigli per mano
Mil. dicono Sparg merda. V. in Spàrg. La sua dama, e andiam pian piano.
Tornà a sparti. Ridividere. Suddi I duu ass mennen a spass. F in Ass.
videre. Mandà a spass. Licenziare. Mandare
Tra mì e là gh'è nient de sparti. a spasso parlandosi di servi e sim.
Ei non ha che divider meco. Restà a spasso in piazza. V. Piàzza.
Spartibel. Spartibile. Partibile. Partevole. Spass che dà el diavol ai sò fioeu.
Spartidòra. T. d'Or. Partitora. Ruota che V, in Diàvol. (spasso.
serve per compartir l'ore del suono. Toeuss spass. Spassarsi. Pigliare
Spartii. Spartito. Ripartito. Diviso. Vess a spass. Stare a spasso(“tosc. – .

On pomm spartii in duu. V. in Pòmm. T. G.). Essere fuor di padrone.


Spartii de la miee. Divorziato – Vun l'è nissun, duu l'è on spass,
Spartida del marì. Divorziata. trii l'è on ſrecass. V. in Vùn.
Spartii. T. di Cartol. ... Agg. che vale Spassàss-via. Spassarsi. Diportarsi.
Senza colla, e dicesi Leon spartii, De Spassatémp. Passatempo.
carus spartii, e simili. V. in Càrta. Spasségg. Spasseggio.
Spartii. s. m. T. Mus. Spartito. Spartimento. Spasseggià. Spasseggiare.
Spartiss. Far divorzio. Separarsi i maritati. Spasseggiàda. Spasseggiata.
Spartiss de tavola. ... Far mensa a Spasseggiadinna. Passeggiatina ( Nelli
parte – de lett.... Far letto a parte. L'Astr II, 6).
Spartiss-foeura o Spartì i cugiaa.... Spasseggiadònna. . . . . Gran passeggiata.
Spartirsi dalla famiglia; uscire della Spasseggin Passeggino(Doni Zucca p.115).
casa avita per fare casa da sè. Spassètt. ? Ricreazioncella. Ricriazion
Spartiss l'inverna de l'estaa o l'e- Spassin. cella, (parte.
staa de l'inverna.. .. . Lo diciamo di Spassionaa. Spassionato. Senz'amor di
quelle temporalate con tuoni spesseg Spassionass. Spassionarsi. Sfogar la pas
gianti e fragorosi che si danno a tempi sione parlando (*tosc. – T. G.).
quasi interstizii fra stagione e stagione. Spassón. . . . . Grande spasso.
Spartiss-cusidùr. )T. de'Calzol.... Ferro Spassós. Trastullevole. Spassevole. Dipor
spartiss-giontadùr. che serve a ben se. Spaterà per Paterà. V. (tevole.
gnare e dividere le costure dei calzari. Spàtol. V. in Guarnizión.
Spartiziòn. Spartizione. Partimento. Parti Spatola o Spàdola. Spatola. Strumento
gione. Spartigione. Ripartigione. Spar di metallo appiattito e coi due capi
timento. – Fà i spartizion. Far le parti. spasi e cuneiformi quasi a mo' di
Far la divisione. codolo di cucchiaio, di cui si ser
Spartizion per Redescèr. V. vono gli speziali, i chirurgi e simili
Spàsem. V. Spàsmo. per distemperare unguenti, mante
Spasimà. Spasimare. che, polpe di vegetabili e simili.
Spasimà per vun. Spasimare per Spàtola. T. de Cartol. . . . . Coltella di
uno. Star male d'alcuno. Esserne per legno di pero assai lunga della quale
dutamente invaghito. si servono per tagliare i fogli.
Spasimànt o El Bèllo. Vago, Patito. So Spatola. T. d'Organai..... Sp. di Stecca
spirante, Amante. Innamorato.
di bosso o d'altro legno ben sodo,
SPA (263) SPA
foggiata da cima a piramide, colla corrisponderebbe l'ital. Picchiotto che
quale premendo entro le canne da l'Alb. enc. definisce mazzapicchio ma
organo il fabbricatore fa in esse que nevole e di ricciatoio. Molti, e spec.
gli smussi che chiama propr. scudi, V. in Brianza, usano di ricciar le castagne
Spatolètta o Spatolinna. Spatoletta. pestandole nel riccio colla costola del
Spattuscént che anche dicesi Pattuscént. sarchio, e sceverandone via via i ricci
Poltiglioso. Motoso. Fangoso. Molliccio. coi rebbi del medesimo. La Spaviggia
Spattuscéri. Imbratto. Intriso. Melma. de Varesini è simile in gran parte ad
Spattuscià che anche dicesi Pattuscià un ammostatojo di quel grossolani, e
(dal romanzo Patichar). Impiastrare. solo ne dissimiglia per l'elasticità del
Imbrodolare. Impoltigliare. Spàzi. V. Spazzi. (manico.
Spattusciàa. Impoltigliato. Imbrodolato. Spazià. T. degli Stamp. Spazieggiare.
Spattusciada Imbratto – Imbrodolatura. Spazzieggiare. Porre gli spazi neces
Spattuscin. Imbrattatorello? sari per separare le parole l'una
Spattusción. Imbratta. Imbrattone. dall'altra nelle stampe.
Spatùll. T. degli Smaltatori. . . . . Spa Spaziàa. T. degli Stamp. Spazieggiato.
tola da smalti. Spaziadùra. T. degli Stamp. Spazieggia
Spaurésg. Lo stesso che Spagurésg. V. tura. Spazzieggiatura. Disposizione de
Spavént. Spavento. Avegh on spavent gli spazi.
de no di. Aver una battisoffiola. Spaziètt o Spàzzi mezzan. T. di Stamp.
Fà spavent. Dare o Mettere spavento. Spazietto? Sp. di spazio che è di mez
Spavént fig. Subisso. Nugolo. Mercato. zo fra lo spaziettino e lo spazio.
Grandissima quantità. V. Sfragèll. Spaziettin o Spàzzi suttil. T. di Stamp.
On spavent de gent. Un barbaglio Spaziettino. Il minimo fra gli spazi.
(Baldov. Lam. st. 32). Un formicajo. Spazios. Spazioso. Ampio. Lato.
On spavent de robba. Un subisso, Spàzz. T. di Pizzic. . . . . Così chiamasi
un nuvolo di roba. quella Tirata di budella già rimonde
Spavént. T. di Mascalcia. Spavento. Spa e insalate che si stende tanto quanto
venio. Sparagagno. stendonsi le braccia d'un uomo sbar
Spavént. Spaventi. V. Bàrber. rate, cioè stese orizzontalmente al suo
Spaventà. Spaventare. corpo. Forse noi lo diciamo Spazz da
Spaventàa. Spaventato. Spazio, perchè allargandosi l'uomo con
- Tutt spaventaa l'ha sbragiaa foeugh. le braccia, come dice il Vasari, apre
Spaventatamente gridò fuoco(Dati Lep. appunto tanto quant'egli è alto, e
75). - di questa sua allargatura traesi la mi
Spaventàcc. Spaventacchio. Caccia sura dello spazio ch'egli occupa nel
Spaventapàsser. !" Cencio che si l'aere da imo a sommo.
mette ne campi sopra una mazza o in Spàzz. . . . . Nel contado chiamasi così
sugli alberi per ispaventare gli uccelli quella Tirata di treccia di paglia da
che non calino a guastare i seminati far cappelli che aggiunge a circa tre
e le frutta – Fatto a mo' di fantoc braccia – Dalle due nozioni di questa
cio dicesi Guardia morta. voce Spazz vedesi chiaro ch'ella è
Spaventàss. Spaventarsi. Paventare, una delle misure primigenie caduta in
Spaventatòri. Lo stesso che Spaventòzz. V. mente all'uomo nello sbarrarsi nelle
Spaventós. Spaventoso. braccia. Corrisponde appuntino alla
Spaventòzz. Spauracchio. Spaventacchio. Passa dei Sardi che il Porru traduce
Cosa che induca altrui falso timore. coll'ital. Bracciata, ma secondo i diz.
Spaviggia. s. f . . . . Specie di ceppo ital. impropriamente. Forse è l'Auna
quadrato, nel cui centro è infitto un di alcuni antichi.
bastoncello elastico e lunghetto, col Spazzà, Spazzare – Votare.
quale i Castagnai dell'Alto Varesino Spazzà bottegh. Dare la spogliazza
sgusciano le castagne già seccate nel alle botteghe e sim. Votarle rubando.
metato. Talora se ne servono anche Spazzà el pè. T. di Mascalc. Pareg
per diricciare, e in questo caso gli giare il piede o l'ugna,
SPA (264) SPA
Spazzà-foeè. T. di Carbonai. Som Spazzamént. s. m. Sgombero. Sgombera
mondare. V. in Carbonéra. tura(*tosc. – T. G.). Il mutar abitazione.
Spazzà on polaster dicono i cont. Spazzapiàtt. Diluvione. Mangione.
dell'Alto Mil. per Nudregà. V. Spazzapignàtt . . . . Guattero.
Spazzà pollee. Scassare pollai (Noz. Spazzapollée. Scopapollai(Doni Zucca, 18).
di Maca II, 4). Sgallinare. Spazzapózz. Votapozzo. Colui che ripu
Spazzà che anche diciamo Fà san Michee. lisce i pozzi.
Sgomberare. Tramutare. Mutarsi o Tra Spazzembabéte(Fà). Far repulisti o il
mutarsi da luogo a luogo. Cambiare repulisti. Dare lo spiano o il guasto.
abitazione. Spazzètta. Spàzzola. Scopetta. Setola. Ar
Fachin che spazza. Sgomberatore. nese notissimo di cui si fa uso per
(*tosc. – T. G.). (dà. V. nettare i panni – È da notarsi che
Spazzà. fig. Svignare. Lo stesso che Ton Setola si chiama propriamente quella
Spazzàa. Spazioso. Ampio. Aperto. Lato. spazzola ch'è fatta colle setole di
Campagna spazzada. Campagna aperta. porco, e Scopetta o Spazzola più pro
Spazzàa. Chiaro. Sereno. Per es. Ciel spaz priamente quella fatta di fil di saggina.
zaa. Ciel chiaro, cioè senza nubi. Spazzetta di pagn. Scopetta da net
Spazzàa. Ilare. Cera spazzada. Cera ilare. tare i panni.
Front spazzada. Fronte aperta. Spazzetta di scarp. Setola da ripulire
Spazzabaslòtt. . . . . Così chiamiamo per le scarpe. – Quella da sfangarle nomi
isch. quei fattorini o giovani di bottega niamo specificatamente Grattafanga. V.
d'un mercante, de'quali i Toscani di Spazzetta del luster. . . . Spazzo
cono che fanno le fiche alla cassetta. letta colla quale si distende il lucido
Spazzabottégh... Ladro votator di botteghe. sulle scarpe e sugli stivali.
Spazzacà detto anche in vari paesi del Spazzetta de testa. . . . . Specie di
Milanese Sorée e Capascée. Soffitta. spazzola tonda con allacciatoia per
Stanza a tetto. Solajo. Quel vano che uso di spazzolarsi la capellatura.
l'arcatura dei tetti d'una casa lascia Spazzètta (Fà). ſig. Spulezzare. V. Tondà.
fra essi e l'impalcatura delle stanze Spazzettà. Spazzolare. Scopettare. Seto
immediat.º inferiori al tetto, e dove si lare. Ripulire i panni od altro colla
sogliono riporre legne, vecchiumi, ecc. spazzola o colla setola. V. in Spazzètta.
Spazzacamin. Spazzacammino. Fumajolajo? Spazzettà. Pescare (Gior. agr.). Con un
Spazzacampàgn. Spazzacampagne. Spaz granatino veder di ravviare i fili dei
zacampagna. Sp. di arme da fuoco. bozzoli galleggianti nella caldaja.
Spazzàda. Sgombero. Spazzettàa. Spazzolato. Setolato. (pis.
Spazzàda. Spiaggiata (Magal. Let scient. Spazzettàda. Setolinata(“tosc. - Rim. aut.
I, 65). Piaggiata (Lastri Op. V, 59). Spazzettadinna. Spazzolatina(“tosc.).
Spiazzo. Curigliana(*pis.). Ogni vasta Spazzettàss-giò. Spazzolarsi(*tosc.).
pianura spoglia d'alberi – dinanzi Spazzettée. Scopettajo. Fabbricatore e
le fortezze Spalto. venditore di scopette e setole da rinet
Spazzadént. Stuzzicadenti. Dentelliere. tare i panni, sfangar le scarpe, ecc.
Spazzadora o Pala granda. Infornapane? Spazzettin. Setolino(se di setole” tosc.).
o Sfornapane? Quella pala che s'ado Spazzoletta. Spazzolino.
pera a sfornare, la quale per essere Spazzettinna Scopettina(“tosc. – T. G.).
assai larga spazza il forno di maggior Spazzolina(id.). Spazzoletta. Spazzolino.
quantità di pani che non possano fare Spazzettòn e Spazzettònna... Spazzolone.
le pale strette. - Spàzzi. Spazio - Largura – Luogo vuoto.
Spazzadùra per Spazzùra. V. Come i spazzi che ſiccia la cittaa
Spazzafoppèll (Giugà a). Giocar alle pal Sui largur di contraa (Mag. Int. II, 34 ).
lottole o alle buche. Lo stesso che Giugà Spàzzi. T. degli Stamp. Spazio. Ciò che
ai foppej. V. in Foppèll. serve a separare le parole nel com
Spazzalimàja che anche dicesi Bernazzin. porre. V. Spazia.
T. d'Oref . . . . Sp. di palettina da Spazzi mezzan e Spazzi suttil. V.
raccogliere le limature. Spaziòtt e Spaziettin.
SPA (265) SPE
Spàzzi. T. Mus. Spazio. Il vano che tro l'agone(sponto n) formino quella specie
vasi fra linea e linea del rigo, cioè di trecciera a corona colla quale rac
di quel complesso di cinque linee colgono i capegli e le trecce presso il
parallele sulle quali o ne cui vani si cocuzzolo – Lo Spazzorecc è talora fatto
segnano le note musicali. servire anche per Dirizzatoio. Addi
No vess nè in riga nè in spazzi. rizzatojo. Dirizzacrine. Discriminale,
Non essere in riga nè in spazio (Cop che gli antiquari dicono Ago crinale.
petta in Berni Rime II, 57). Non es- | Spazzorèlla. . . . Nome di quel pungolo
sere nel rigo nè nello spazio(Pan. Poet. che da cima ha il pungolo e da piede
II, x, 5). Essere incerto, malsicuro, il nettavomere. V. in Palètta sig. 15.”,
malfondato, e come noi diciamo anche il Mondedor dei Friulani.
Vess in aria o Novess nè a pè nè a cavall. Spazzorèlla o Spadorèlla. T. dei Tes
sit. . . . . Arnese ſoracchiato di cui
Spazzin. Spazzino. Chi ha cura o ufficio
di spazzare nei pubblici uffizj. fa uso il tessitore per trasportare i
Spazzin (de minn). V. Spazzoeü sig. 2.” fili dell'ordito dal cannajo sull'or
Spazzir (dal ted. Spazieren). Via. Va via. ditojo. In qualche modo serve altresì
Spazzoeü. Copertoja. Testo. In alcune come misura, essendo che ogni Spaz
parti del contado chiamano così pro zorella fa una pajuola(portada).
priamente il Coperchio della pentola | Spazzùra. T. degli Oref Calia(erronea
e de pentolini quando è di legno. Per mente secondo l'Alb. enc.). Spazzatura
estensione poi lo chiamano così an (esattamente secondo le Nov. del Sac
che allora che è di rame. Sanesi e chetti e le Tar. fior.). Ogni calia che
Aretini lo dicono Copertoja; i Fioren mista alle limature, e ad ogni altro
tini Testo; ma è di terra cotta. imbratto si va raccogliendo nelle bot
Spazzocù o Spazzin de minn. Nettamine teghe degli orefici e si mette in purgo
(così ne Viaggi di Targ. Toz. VII, 297 per ricavarne le parti metalliche di
per riferta del Diz. Artig.). Raspa(Targ. pregio. Il fr. Lavure.
Viag. IV, 32o). Spazzatoio? Verghetta | Spècc. Specchio. Spera, e poeticamente
di ferro, fatta a cucchiaia in una delle Speglio. Specolo. Speculo – Gli Spec
sue estremità, colla quale si cava dal chi sono specificati dal Biring.(Pirotec.
foro che si sta facendo in una pietra 524) in Specchi colonnari, in Specchi
per minarla il tritume cagionato dallo rotondi, in Specchi piramidali, ai quali
scalpello. È la Curette de Francesi. Leonardo da Vinci aggiunge gli Spec
Spazzocù. Caprugg natojo. Per fare le ca chi flessuosi, cioè a superfici nelle
pruggini (i ginn) alle botti i bottai quali alternino il retto, il convesso
e il concavo.
usano due specie di ferri. Chiamano -

il primo Spazzapiù o Ginador o Resi Avè faa nett come on specc. Aver
gnavó, ed il secondo Legoràtt o Le fatto repulisti di roba.
gorin. Ambedue si possono tradurre La lus del specc. Bambola.
coll'italiano Caprugginatojo o Zinna Nett o Luster come on specc. Pu
tojo, non altra differenza esistendo lito o Netto come uno specchio.
tra i due ferri nominati alla milane Rampegà su per i specc. Attaccarsi
se, fuorchè quella della grandezza agli specchi(Targ. Valdiniev. Il, 628).
che è maggiore nel primo, minore Attaccarsi alle funi del cielo. Ricor
nel secondo. Il ferro stesso poi è una rere ad argomenti o a ragioni insus
vera pialla, la cui incassatura ha una sistenti – ed anche Appigliarsi a par
specie di ventre da un lato per adat titi infruttuosi per sola estrema neces
tarsi al caprugginare. sità – L'attaccarsi a cavilli e a ragio
Spazzorècc. Stuzzicaorecchi. Specie d'ago ni non vere ma apparenti noi diciamo
lungo, piatto e colla capocchia a sco Ciappà di rampin Cavillare – e sic
dellino, col quale si nettano gli orecchi. come così i cavilli spesso ritorconsi e
Molti di questi cosetti fatti d'argento tornano in capo a chi li mette in cam
si ſiccano ne capegli le nostre conta po, come gli uncini possono danneg
dine onde insieme cogli spadini e col giare chi vi si appicca, così se altri
A ol'. If . 34
SPE ( 266 ) SPE
ricorresse a questa specie di Rampegà Chi riva prima se speccia. Chi prima
su per i specc, in allora direbbesi At arriva l'altro aspetti(Bib. Calandra).
taccarsi o Appiccarsi ai rasoi. De quell-là no se pò speccià olter.
Specc a tavoletta o a la tavoletta. Da un giardiniere si può aspettar un
. . . . . Specchietto incastrato in un fiore(“tosc. – Tom. Giunte).
asserello o in un cartoncino spiegabile El farev (o simili) sta sira per no
a leggio, talora con busta e talora speccià doman. Per me io ci andrei
scorrevole su due listelli a tacche, di bonissime gambe. Io mi v'arreche
innanzi al quale si può improvvisare rei di buona gana.
la toeletta ovunque un voglia, I vott anni specci pù.... Io sono
Specc panaa. Specchio abbacinato. già entrato negli otto anni.
Vedessela in d'on specc che anche L'è mej speccià nun che nè ſass
dicesi Sentissela a corr. giò per i spall. speccià. Sempre è meglio aspettar le
Sentirsela correr giù per le rene(Zan. vivande, che le vivande aspettino al
Rag. vana p. 1 1 o). Sentirsela sdruccio trui(Firenz. Luc. II, 4).
lar per le rene(Pan. Poet. I, XII, 25). Speccià a conscià i tecc quand el
Sentirsela giù per le reni(Tocc. Let. pioeuv. fig. Ridursi all'olio santo.
crit. 44). Mettersi ad entrata chec Speccia bò ch'erba cressa. Caval,
chessia(Caro Let. neg. III, I 13). Sentir deh non morire, che l'erba ha da ve
sela granire (“tosc.) – Nel Morgante nire. Mentre l'erba cresce, il cavallo
del Pulci (XXVI, 2 1) esiste pure un muor di fame. Mentre che l'erba cre
modo affinissimo a questo nostro Aspet sce, muor il cavallo. Dicesi a chi pro
tarsi, figurarsi, immaginarsi, prevedere mette cose di lontana o poco spera
come certo checchessia. bile effettuazione,
Spècc che altri dicono Telarin di cristaj. Speccia con devozion o cont ansia.
Telajo del cristallo? Quella intelaja Aspettar a gloria. Aspettare a bocca
tura di legno che rinchiude in sè il aperta. Stare a piuolo o a bocca aperta.
cristallo degli sportelli delle carrozze. Fare la lionessa. Far le volte del lione.
Spècc. T. di Carrozz. . . . Nome di veri Speccia mi ! o Speccia speccia! o
specchi che altre volte si usavano Speccia mi ve”, o anche Pèccia mi! o
nell'imposta di faccia delle carrozze Peccia peccia ! Aspetta! Aspetta ve”.
ed anche negli sportelli, e di qui for Modo di minacciare, usato per lo più
se trassero il nome il Tiraspecc e la co fanciulli, allorchè fanno alcun ma
Speggera così detti fra noi anche og le, od anche per ischerzo mostrando
gidi che agli specchi furono sostituiti disposizione di acchiapparli o sim.
i vetri o i cristalli. Speccià ona novitaa. Stare in sen
Speccennà Rabbaruffare. Rabbuffare. tore di qualche notizia. (in Ora.
Speccennàa. Rabbuffato. Scapigliato. Speccia pocch, tre or e mezza. V.
Speccennàda, Accapellatura; e fig. Rab Specciàssela. Mettersi ad entrata chec
buffo. Rammanzo. chessia (Caro).
Dà-via o Toeü-sù ona speccennada. Te pò speccià on pezz. Tu puoi
Dare o Toccare un rabbuffo o una aspettare a gloria.
spellicciatura, Dass ona speccennada Specciàa o Spettàa. Aspettato.
o Speccennass. Accapigliarsi, Acca Special. Speciale. Ona grazia special. Una
pellarsi. Farsi le pellicce. grazia speciale o fiorita.
Speccennàss. Vedi più sopra. Specialinént. Specialmente.
Speccià (dal romanzo Spechiar) od anche Spécie o Spécia. Specie.
Spettà o Peccià. Aspettare. Stare aspet El muda specie. Muta specie(T.G.).V.
tando o in aspetto o in aspettare; e L'è on olter para de manegh in Mànega.
contad. Spettare(Buon. Tancia V, 4). Fà specie. Fare specie o caso. Fare
Chi le fa le speccia. Chi la fa l'a- ammirazione, parere strano - El me fa
spetta; e nob. Chi prende diletto di far minga specie. Non mi fa caso o specie,
frode non si de' lamentars'altri l'in Specifega o Specifica. s. f. Nota specifi
ganna(Petrarca Trionfo d'amore I, 4o). cata. Conto specificato.
SPE ( 267 ) SPE
Specifegà o specificà. Specificare. Spedin. Spiedino(“tosc. ).
Specifegàa o Specificàa. Specificato. Speditór. T. degli Uffizi. . . . Quell'im
Specifegh. Specifico agg. e sust. piegato che accudisce alla parte ma
Specill. T. Chir. Specillo. Specolo. teriale dello spaccio degli atti.
Specillà. T. Chir... Tentare collo specillo. Speditór per Spedizionér. V.
Spècola. Specola. Specula. Spedizion o Offizzi de spedizion... Quel
Speculà. Speculare. Far bottega su chec la sezione d'una Magistratura che ac
chessia. cudisce alla parte materiale dello spac
Speculàa. Speculato? cio degli atti.
speculadór. Speculatore. Industrioso. Pro Vess in spedizion. Essere pronto da
caccino. spedire.
Speculàlla. Assottigliarla. Sottilizzarla. spedizion. T. de Sarti. Opera? Opere?
speculazion. Speculazione. Specolazione. Fornitura? Guarnizione. Sotto questo
L'è ona cativa speculazion. Tristo nome i nostri sarti comprendono tutti
a quel soldo che peggiora la lira. gli oggetti minori accessori nella for
Specunià. Squartar lo zero. Stare sui mi mazione d'un abito, come sarebbero
nimi utili. le guarnizioni, le sete da impuntire, le
Specuniadór Squartapiccioli. Stillino. V. telette da fortezzare, ecc. – I Sicil.
Spezzaquattrin. dicono Lu Ricapitu, i Parmig. la Spesa.
Spéd. Spiedo. Schidione. Schidone. Spie Tra fattura e spedizion el costa
de; alla fior. Stidione. Arnese da cu tant. Tra fattura e opere costa tanto.
cina notissimo – Nello Spiedo s'os Spedizionée o Spedizionér. T. Mercant.
serva la Spranghetta (fr. Brochette), spedizioniere. Chi per professione ac
cioè quella specie di forchetta in cui cudisce alla materiale spedizione di
s'infilza l'arrosto. robe e mercanzie.
Sped doppi. . . . . Sp. di spiedo a Spedón. Spedone; – e anche fig. Una
doppio schidione di cui vedesi la fi grascia delle buone.
gura nell'Op. dello Scappi a p. 9. Spegàsc. Sgorbio. Scarabocchio. Scorbio.
Spéd. Schidionata. On sped de dord. Una | Macchia fatta sul foglio con inchiostro.
schidionata di tordi. Spegàsc. Bambocci. Fantocci. Dipinti fatti
Spéd verso il Comasco per l'Asen dei da chi non sa di pittura nè di disegno.
Brianzuoli. V. Spegàsc. Aborto. Sconciatura.
Spéd. gergo. Scilacca(*tosc.). Spada. Den Fà on spegasc. Abortire. Sconciarsi.
tro quelle scilacche! (Rime poet. pis). Il Casser ses oeufs dei Francesi.
Spéd. fig. Cesso. Soprosso. Aggravio. Ob Spegàsc. fig. Parola sconcia, disonesta.
bligo o cosa qualunque che dia noja, Spegàsc per Spegasción sig. 2. V.
danno, fastidio. Spegascià. Scorbiare (Magal. Op. 585).
Mett per i man on sped o on rost Sgorbiare. Scarabocchiare – Dispin
o on livell. Mettere una grascia per gere. Sdipignere.
le mani (Machiav. Op. IX, 149), cioè Spegasciàa. Scarabocchiato – Sdipinto.
un mal affare, un mal uomo, chec Spegasciàda. Scarabocchiatura.
chessia da non ne sperar bene. Spegasciadinna. Imbratto.
Spedàda. Schidionata, e alla fir. Stidionata. Spegascin. Scarabocchiatore – Impiastra
Spedàda. Colpo di spiedo. tore(V. il testo veron. in Diavolo agg.).
Spedi. Spedire. Inviare. Imbrattamuri (Doni Zucca 89 verso).
Spedì on mandaa. Staccare o Spic Tintore(“tosc.). Imbiancatore.
care un mandato di pagamento. Spegascin. ſig. Pittor da chiocciole o da
Spediént. Speditivo. Sbrigativo. Spiccio. sgabelli,
Spedientamént. Sbrigatamente. Spaccia Spegascin. Dim. di Spegàsc sig. 1. e 2. V.
tamente. Speditamente. Speditivamente. Spegascioeü. T. de'Leg. di lib. Coreg
Spedii. Spedito. Espedito. Sbrigato. Spic giuoli. Quelle strisce di cartapecora
ciato. o simile, tagliate a guisa di nastri,
Spedii o spedii del dottor. Sfidato dal che servono per fermezza nel cucire
medico. Sentenziato. i fogli stampati per formarne libri,
SP E ( 268 ) SPE
Simili coreggiuoli si fanno anche spes Falla vedè in spegginna. Mostrar
se volte di cordicclla o di cuoio, e per limbicco. Uccellare alcuno mo
allora fra noi si chiamano, con nome strando disposizione di volergli dare
tutto loro proprio, Legno ir. checchessia e poi non glielo dando.
Spegasción. Accr di Spegàsc sig. 1. e 2. V. Stà in spegginna e Mett in speg
Spegasción che anche dicesi Spegàsc. ginna. Essere o Stare e Mettere in
Largaccio di bocca. Sboccato. Disone mostra.
sto nel favellare, e di un siffatto dicesi Speggiòn. . . . . Specchio molto grande.
che gli è come l'orciuol de poveri. Spelà. Spelare. Dipelare. Pelare.
Speggée. Specchiajo. Chi ſa o acconcia Spelà. Spellare.
gli specchi. Spelà e Pelà in vari pacsi dell'A. M. di
Speggént. Specchiato. Forbito. – Nett cono il Diglumare il grano turco.
speggent. Netto come uno specchio. Spelàa. Spelato. Spelacchiato – Spellato
Speggéra. T. de Carrozz..... In ispecie – Diglumato.
è tutta la faccia anteriore di sopra Speladùra. Dipelatura(“tosc. – Mol. El.).
della cassa delle carrozze (scocca) in Spelàja. Pelatura(Giorn. Georg. XIII, 152).
cui sono i cristalli di fronte. È contermi Quella specie di lanuggine biancastra
nata dal cielo, dalle fiancate anteriori che investe per così dire il bozzolo
e dal così detto Schenalin. Consta di del baco da seta, ed è come la prima
Telar. Telajo = Veder. Cristalli - Spremorel rada tessitura ch'ei fa per incrisali
la o Spalletta o Stramezza. Tramezza = Manet darsi – Se ne fa uso per imbottire
ton denanz o Tiraspecc. Passamano de'cristalli. strapuntini, per ovatte e sim.
Speggètt (Caccia del). Caccia dello spec Spelament. Dipelatura. -

chietto(*lucch. – Savi Ornit. II, 65). Spellisciàda. Spellicciatura. Busse. V, in


Sp. di caccia che si usa particolarmente Speccennàda – fig. per Felipp. V.
per prendere le allodole, servendosi Spellisciàss-sù. Farsi le pellicce. Battersi.
di uno specchietto il quale riflettendo Spelonca. Spelonca.
i raggi d'un qualche lume sugli uccelli, Spelòrc. Spilorcio.
gli abbaglia e fa radunare a stormi Spelorciàda.... Atto o fatto da spilorcio.
in quel punto ove il cacciatore li può Spelorciaria. Spilorceria. Pidocchieria.
prendere con tutta facilità. Spelorción. Spilorcissimo. Pidocchione?
Speggiàss-dént. Specchiarsi in checches Speluccà. Pelare. Spelare. – Spilluzzicare.
sia. Farsi specchio di checchessia. Speluccaa. Spelato – Spelacchiato.
Speggin. Sperina(Nelli Vec. ttiv. III, 2o). Speluccàda. Pelamento. Pelatura.
Specchietto. Speluccadinna ... Un po' di pelatura
Speggin de dervì e sarà. . . . Sp. Speluccàss. Pelarsi. Piluccarsi. Spelac
di specchietto a cerniera o ad astuccio. Spénd. Spendere. (chiarsi.
Speggin. . . . . Nome di quel foro, per Aveghen pocch de spend. Averne
lo più circolare e munito di un vetro pochi, e sottintendesi quattrini.
o cristallo, che sta in alto nel fondo Chi pù spend manch spend. Le cose
posteriore delle carrozze per dare buone costano meno che le non buone
modo a chi è dentro di avere vista (Pand. Gov. Fam. Io2). Ai sottili ca
all'esterno lungo la via già percorsa. scan le brache(Monos. 5). L'avaro molte
Internamente è ricoperto da uno stra spesso spende più che il largo(Sacch.
puntino penzolo che diciamo Mataraz Nov. 185). Chi più spende meno spende
zin o Cossinett de speggin. (vecchio proverbio toscano dice il To
Speggin de boſfett.... Occhi con gelosie scano Onesti nel Giorn. agr. VIII, 576).
o senza che si veggono nelle fiancate Chi più spende manco spende(Paol. Op
o nelle cortine anteriori dei mantici II, 157). In alcuni casi può dirsi an
da calesso. -

che E val più un colpo di maestro


Spegginètt e Spegginocù.... Specchiolino. che due di manovale, cioè torna meglio
Spegginna. l oce che forse altre volte servirsi delle persone pratiche, ben
valeva fra noi Mostra o Bacheca, og chè la spesa sia maggiore, in altri Bi
gidi soltanto usata nelle frasi sogna guardarsi dalla buona derrata
SPE ( 269 ) SPE
Dove no ghe n'è no s'en pò spend. Vess vun che ghe pias a spend.
Di rapa sangue non si può cavare. Essere spendereccio o spendente.
Faghi spend. Farglieli snocciolare. Spendaccià o Spendascià. Spendere a refe
Gh”hoo sett quattrin de spend V. in doppio(“tosc. – T. G.). Sopraspendere.
In contrada de san Clement, Spendacciàda. Spesaccia. Spesa grande.
San Clement e Clementin,
Mi de spend gh'hoo sett quattrin.
Quat
trim. Spendacción.Spendente(Pandolf. Gov.fam.
5). Sbracalone(Gigl. Reg. 58o). Spen
Guardà minga a spend. Non guar ditore. Spendereccio. Che si diletta di
dare a spese. spendere, ma per lo più si usa iro
L'è mei spend danee in pan che nicamente parlando di chi pecca del
in medesinn o L'è mej frustà di scarp vizio contrario, per es. Che spendac
che di lenzoeu. V. in Lenzoeò. Quello ción! Guata spendente'
che i Siciliani dicono Megghiu lu for Spendascià per Spendaccià. V.
naru che lu spezialu. Spendasción per Spendacción. V.
Lu el spend, e i olter goden.... Le Spendibel. Spendibile. Spend el spendi
più volte si potrà tradurre per I matti bel. Spendere gli occhi del corpo.
fanno le feste, e i savj le godono. Spenditór. Spenditore. Provvisioniere. Chi
Per on petitt se guarda minga a attende a fare la spesa per la casa.
spend. Una voglia non è mai cara. Spendolà. Spenzolare. Pendere. Pengi
Savè fà a spend o Savè spend polit gliare. Penzolare. – Nel Voc. aret. del
i socu danee. Spendere la sua lira per Redi leggesi anche Spendolare.
venti soldi. Spendere vantaggiosamente. Spendoléra(A). Spenzolone. Spenzoloni.
Savè per quant se pò spend vun. Spendùu o Spés. Speso.
Sapere quanto si possa spendere uno Spéns, Spénsa dicono più volentieri che
(Redi Op. V, i 1). Conoscere il trotto Spés, Spésa i contadini dell'Alto Mil.
del suo cavallo(Nelli Vecch. Riv. I, 14). con inflessione propria della latinità
Segond che se guadagna se spend. la quale traspare da per tutto nelle
. . . . Bisogna regolare la spesa col parti montane d'Italia.
guadagno, l'uscita coll'entrata. Spénser.... Giubbetta alla Spencer usata
Spend anmò o Tornà a spend. Ri da alcuni per soprabito da cavalcare
spendere(Pros. fior. II, v, 62). - Corpetto alla Spencer per le donne.
Spend a pocch a pocch. Spendic Spenserin.... Giubbettino alla Spencer.
chiare(“tosc. – T. G.). Spensieràa. Spensierato, Sbracato. Tras
Spend el sò sold per quell ch'el curato. Straccurato – fig. Prodigo, Scia
var. V. in Sòld. lacquatore.
Spend el temp. Spendere il tempo. Spéra (d'orolog) v. brianz. per Sféra. V.
Spend e spand. Spendere e span Spéra. V. in Càrta.
dere (Segneri Quar. xxII, 2 – Sacc. Sperà. Sperare. Fà sperà. Dare intenzione.
Rime). Spender senza ritegno. Spender Chi viv sperand moeur cagand. Chi
gli occhi. Sbraciare. Sbraciare a uscita. vive a speranza muore a stento, o bass.
Spend-giò alegramento a l'ingross. muore cacando(Cr. in Speranza S I).
Sbraciare a uscita. Spendere senza ri No podè sperann pù magott. Essere
tegno, disordinatamente, sconciamente, di perduta speranza.
alla grande. (occhi. Sperà. T. de'Murat. . . . . Lasciare i
Spend i oeucc del coo. Spender gli mattoni a nudo profilando la malta
Spend la parola de vun. V. Paròlla. fra l'uno e l'altro di essi.
Spend l'impossibel.Spendere un mon Speràbel. Sperabile.
do(Cecchi Dote IV, 2). Sopraspendere. Speràda per Speradùra. V.
Spend pocoh e stà ben per on pezz. Speràda per Speronàda (trecciera). V.
. . Lo diciamo per ischerzo di chi Speradùra. T. de Mur. . . . L'intonaco
si fa baron di Francia a buon patto. dato a una muraglia col solo profi
Stà indree de spend. Ristrignersi lare la malta delle commessure fra
nello spendere. Spendere a rilente. Te mattone e mattone.
nere stretta la borsa. Sperànd. V. in Sperà.
SPE
(27o) SP E
Speranza. Speranza; e poet. Speme. Spene. Sperluscià che anche dicesi Spernuscia.
Battajon de la Speranza. V, in Lu Spennacchiaret"tosc.).Spellicciare.Scuo
chìtt.
tere o Cardarla lana. Pifferare. Per
Finna che gh'è fiaa gh'è speranza cuotere, tambussare.
o gh'è vitta. Fin che c'è fiato c'è spe Sperlusciàa. Colla chioma sconcia.
ranza(Fag. Ast. bal. I, 7). Sperlusciàda. Spellicciata.
Lassagh on fil de speranza. Lasciare Sperlusciàss. Starnazzare. Dicesi degli
alcun alito di speranza. uccelli, e spec. de polli, allorchè, di
Speranza dora. Speranzina di mele. battendo le ale e rizzando le penne
N. N. d'oro(Gir. Barg. Pellegr. lI, 3). e la piuma, si voltolano e soffregano
Speranzina. Mio bene. Mio riposo. Mio
per terra, gettandosi molte volte ad
diletto. Mia speranza. Speranza. Bocca dosso il terriccio. Gli uccelli acqua
mia dolce. Cuor mio. Anima mia. Si
tici e que di ripa fanno lo stesso
dice per vezzo ad una persona amata bagnandosi. Sì gli uni che gli altri
– Il Cecchi negl'Incantesimi (at. IV, fanno ciò talora per gioia del calor
sc. II) ha inoltre Coratella del corpo solare, a godere il quale si acquattano
mio, frase che in qualche caso d'iro in sur un lato del corpo dopo fattosi
nia potrebbe tornare a capello. un covo con quel loro starnazzare; e
Stà su quella speranza. Stare alla
talora per torsi da dosso i pollini. In
bada. Stare a speranza o alla speranza
questo ultimo caso si userebbe Spol
di checchessia. – Talora famigl. Con linarsi – In Brianza molti dicono
fortarsi cogli aglietti.
in vece Spollatass o Spollatrass.
Tegnì in speranza. Tenere in o a Sperlusción. . . . . Dicesi di chi suol
speranza; e famigl. Tenere a pastura. essere rabbuffato, irto, scapigliato.
Dar pasto. Dare erba trastulla. Spermacéti. T. Farmac. Sperna ceti. Ce
Spèrges. Lo stesso che Aspèrges. V. tina? Bianco di balena? Il grasso della
Spergiùr.Spergiuro.Spergiuramento. Sper
testa del maschio della balena.
gurazione.
Spergiurà. Spergiurare. Giurare per so Spèrna. T. de Pesc. Spaderno. Sorta di
rete. V. Spajèrna.
stenere il falso. Fra noi però ha forza Spernascià che anche dicesi Starnì e
altresì di Giurare istantemente anche
il vero.
Spernuscià o Sperniscià. Sparnazzare.
Spernicciare. Sparpagliare.Starnazzare.
Sperimént. Sperimento. Sperienza. Espe Sparnicciare. Dicesi propriamente del
rimento.
pollame solito co' piedi spingere in
Sperimentà. Esperimentare. Sperimentare.
Cimentare. Provare. qua e in là le granella che gli sono
Sperimentàa. Sperimentato. Esperimenta date per cibo.
Sperniscià e Spernuscià, V. Spernascià.
to. Esperto. Provato. Versato. Pratico.
Sperón. Sprone. Sperone.
Sperlà. Sperare. Opporre al sole, a un Coll. Collana? Collare? = Collett. Collo?
lume o all'aria una cosa per vedere s= Rosetta o Stelletta o Ruzellin. Stelletta(Alb.
s'ella traspare. Per es. Sperlà i oeuv. enc. in Sprone). Spronella – Gamb. Braccia?
Sperare le uova. = Botton. Forchetta? = Fibbia. Fibbia.
Sperlada o Sperladinna (Dagh ona). ...
A speron battuu. A spron battuti. A
Sperare checchessia; e fig. Squadrare. spron battuto. A tutto corso.
Osservare. Esaminare,
Casciagh i speron in la panscia al
Sperlongà. Sprolungare. Prolungare – An cavall. Serrare il o Serrarsi sul ca
che i Provenzali dicono Esparloungar vallo (Gh. Voc. in Serrare cit. Cirif.
Sperlùsc. E quasi lo stesso che scapùsc. V. Calv.). Tenere gli speroni stretti al
– I Francesi hanno Esperlucet, ter corpo. Dar di sprone. Dare sprone.
mine popolare, per Accorto. Dar degli sproni. Toccar di sproni.
Sperluscént che anche si dice Sparnu Cavalier del speron d'or. Cavaliere
scént. Sgrandinato(Rim. poet. pis). Ar a spron d'oro.
ruffato. Scapigliato. – Talvolta lo usia Cicca berlicca - La forca t'impicca
mo anche in senso di Desbellinàa. V.
Leon - Speron - e el rest?-Induvinna se l'è quest.
SPE ( 271 ) SPE

pi questa cantilena usata già dai fanciulli in (patta) appena ch'ella è tratta della
certi loro giuochi si troverà spiegazione nel caldaja. Ivi poi, circondata dal solo
l'almanacco intitolato La Minee (Milano, cascino (de la fassera) e compressa da
Bravetta , 1 84o).
un peso sovrapposto, resta per alcun
Cont i speron. Speronato. Spronato. tempo a sgrondare, freddare, asso
Piaga che fa el speron. Spronaja. darsi. È orlettata tutt'intorno a oggetto
Sperón. Sprone nel gallo, nelle galline che possa rattenere ogni liquidume.
vecchie, e nel cane, Spés o Spendùu. Speso.
Gaijnna conti speron. fig. Gallina Hin ben spes, Hin mal spes. Sono
vecchia. Donna vecchia, la quale stia bene spesi, Sono male spesi questi anni,
ancora sul galanteggiare. Di questa questi quattrini e sim. in checchessia.
specie di donne alcuni dicono che Spésa. Spesa, e ant. Spesaria. Speseria.
Gallina vecchia fa buon brodo, Andà in dispes o Dà in dispes. Incon
Uga speron de gall. V. in Uga. trar grave spesa – Spesso si usa per
Sperón. s. m. pl. Cornetti. Sproni. Cor ironia volendo denotare il contrario.
nelle. Speroni ne'cavalli. Cavagh i spes. Trarre le spese(Pan.
Sperón. . . . Specie di malore nelle be Poet. I, xxvi, 8). Rifarsi della spesa.
stie bovine. Ricoprirsi della spesa (Magalotti).
Sperón. s. m.pl. Barbe del granturcale. Coprì i spes. Rinfrancare le spese
V. in Melgàsc. (Targ. Viag. IV, 12o). Francare le spese.
Sperón. Saeppolo. Saettolo. Brocco. Broc Dopo pagaa i spes. Ogni cosa o
chello. Sprone. Tralciuzzo che nasce spesa compensata.
sul gambale della vite e si taglia corto Entrà in spesa. Incontrare grave
a due, tre occhi – . ... e Nome di spesa – Fà entrà in spesa. Mettere
que' rametti fruttiferi che nascono alcuno in ispesa di checchessia.
sulla tralciaja (sul bernardon). Fa fa de la spesa. Dare spesa.
Sperón. Sprone. Barbacane trasverso. Fals spes o Spes fals. Le male spese
Speronà. Spronare. Speronare. Dar di (Lasca Strega I, 2). Le spese accesso
sprone. Correggere collo sprone. rie, come quelle di carteggio, posta,
Speronàda che i Berg. dicono Ràggia ed recatura, mance, ecc. che s'incontra
altri fra noi Gir o Girón. La Trec no per la sbrigazione d'alcun affare,
ciera. Intrecciatoio – Fra Speronada Fa spesa. Fare spesa. Comperare.
e Coo d'argent corre questa diversità, Fatten bonn spes. . . . Frase che si
che la prima è numerosissima di spilli, usa per dire altrui Scapricciati pure
stuzzicaorecchi, ecc., il secondo è poco a tua voglia, godi pure di una data
numeroso di siffatte galanterie. La cosa, che ne hai anche per poco,
trecciera si compone di spazzorecc. Stuz ch' ella non ti può durar molto.
zicaorecchi – Spadinn. Spadine.Spadini. Fuselli Impara a soa spesa o Imparà a sò
ni = Sponton o Guggion.Agone=Ball. Bottoni? mal cost. Chiarirsi o Imparare alle
Speronàda. Spronata. Dà ona speronada proprie spese.
al cavall. Dare una spronata al cavallo. Portà minga la spesa. Non portare
Dar di piedi al cavallo. Dar di sproni. o Non francare o Non sopportare la
Speronàsc. Speronaccio (Nov. Aut, san. I, spesa. Non complire. Non tornare. Non
Speronée. Spronajo. (198. tornar conto. Non portare il pregio.
Speronin. . . . . Picciolo sperone. Robba che se gh'ha senza spesa.
Sperònna. Ad. di Castègna. V. Sovvallo.
Sperpòset e der V. Spropòsit e der. Spesa ben ſada. Spesa assegnata o
Spersör. T. de' Caciai. . . . Tavolaccia fatta con assegnatezza.
quadrilunga, larga 75 centimetri, gros Spesa de mati. Spesa sconsigliata,
sa 12 e lunga 18o, con quattro gambe inconsiderata, imprudente.
pochissimo alte da terra, e terminante Spesa de monedazion. Monetaggio.
da un capo in triangolo inclinato, Spesa che occorre per fare la moneta.
sulla quale si posa la forma del cacio Spes de bocca. Spese vittuarie.
lodigiano racchiusa nella tela canapina Spes de mort. Spese funerarie,
SPE (272 ) SPE
Spes menuder. Spese minute. V. in sissimo. Densissimo – Foltissimo. –
Spesètta. V. anche in Broeid.
Spes sforzos o forzos. T. Forense... Vessegh el spess e el rari . . . .
Spese d'immediato disborso, indispen Dicesi bass. allorchè uno s'abbatta in
sabili, d'assoluta necessità, inevitabili. escrementi liquidi e solidi.
Stà in sui spes. Stare sulla sua borsa Spességa. Bracco. Voci che in lingua jana
(Caro Let. fam. III, 558). Stare a spese dattica o furbesca equivalgono a Birro.
o a spesa. Essere sulla spesa. Spessegà. Affrettarsi. V. Pessegà.
Trà-via la spesa. Gettar via la spesa. Spessin. Densarello(Cuoco macer. p. 1 o5).
Toeiù-giò di spes. met. Freddare. Ucci Spettà, ecc. V. Speccià, ecc.
dere. Lo stesso che Fà fregg. V. in Frègg. Spettàcol o Spettàcquel. Spettacolo. –
Vess condanaa in di spes. Essere Questa voce che nell'italiano risveglia
condannato nelle spese o condannato esclusivamente idee tragiche o mara
a rifare o a risarcire tutte le spese. vigliose, fra noi desta non poche volte
Vess in d'on sit sui spes. Dimorare idea del ridicolo.
in alcun luogo a spese. Spettàcol o Brutt spettacol. Coso. Dificio.
Vess pussee la spesa che l'entrada. Bertuccione. Mascherone.
Essere più l'uscita che l'entrata. Spettàcol. Casoso. Miracolajo. Colui che
Spésa. Le Spese. Il Vitto. Gli Alimenti. per poco grida al miracolo, che fa
Con la spesa. Col vitto(Gior. Georg. le maraviglie d'ogni menomo che. Lo
e Agr. tosc. passim), stesso che Casètt. V.
Fà la spesa. Dare le spese. Spesare. Spettacol. ºSubisso. Gran quantità. V.
Fà la spesa o Provéd. Far la prov Spettacoleri. Sfragèll.
vista giornaliera del vitto. Spendere. Spettacolosa. . . . Agg. di Rappresenta
Guadagnass la spesa. Guadagnarsi zione che sia mirabile spettacolo.
il vitto o la tornata di casa? Spettànza. v. dello stil colto. Apparte
Vess-giò di spes o Vess spesaa. nenza. Attenenza. Pertinenza. Giurisdi
Trarne le spese. Averne le spese. zione. Ingerenza.
Spesàa. Spesato. Alimentato. Spettàsc che anche dicesi Spettascée o
Spesàscia. Spesaccia. Spesa mal fatta. Spettascéri Schiacciata. Schiacciamento.
Spesàzza. Spesona(“tosc.). Spesaccia. Spesa Andà in spettasc. Schiacciarsi – An
alla grande. dare in paniccia. – Fracassarsi.
Spesètta. Spesuzza(Caro Let. ined. I, 186). Fà on spettasc. Fare una tagliata.
Spesina(“tosc.). Spesuccia(*tosc.). Spe Fare un'uccisione, una strage.
suola(“tosc.). Spesetta. Speserella. Trà in spettasc. Fare una paniccia
I spesett hin quij che porta-sù, hin (tosc. – T. G.). Fracassare. Nabissare.
quij che porta-via, hin quij che maz – Direbbesi anche per Mandare o
za. Le spese minute per lo continuare Andare in bricioli, in pezzi.
occultamente consumano lo avere. Spettascée e Spettascéri. V. Spettàsc.
Spesettinna. Spesicciuola. – Spesettinn Spettascént. Poltiglioso. In paniccia.
de foeuravia. Spesicciuole traverse(Nip. Spettascià. Spiaccicare(“tosc. – T. G.).
Bacc. 1841, p. 52). Scofacciare. Schiacciare – La nostra
Spesònna per Spesàzza. V. voce o procede da Petàsc (V.), come
Spèss o De spess. avv. Spesso. Frequente Sbottasciàa da Bottàsc, o proviene dal
mente. Spessamente. Spesse volte.Sovente. romanzo Spatatschar. – Anche i Napo
De spess comè. Spessissimo. Spessis letani usano la voce Spetacciare per
simamente. mandare in pezzi.
Spèss. Denso. Spesso. – Folto. Spettasciàa. Spiaccicato (“tosc.). Schiac
La se ſa spessa. . . . . Dett. che fra ciato. Sfocacciato.
noi ha i sig. seg. La matassa s'arruffa, Spettasciàda. ( Schiacciata. Schiaccia
il temporale si fa nero, la cosa incalza, Spettasciamént. ) mento. (ziale.
l'è lunga la storia, ormai la mi viene Speziaria. Spezieria. Bottega dello spe
a uggia, io le veggio per aria. Speziaria. T. de Carrozz. ... Salvarola
Più spess del bracud di gnocch, Spcs che sta da tergo nelle poltroncelle
SPE (273 ) SPI
da viaggio (brancal), così detta perchè Minuti. Spiccioli. Monete di minor va
parte di essa serviva già per riporvi luta, molte delle quali ragguagliano
anche i medicinali. il valsente di una moneta maggiore,
Speziaria per Spèzzi. V. come sono i centesimi e i soldi e le
Speziaria verda. . . . . Chiamiamo mezze lire per rispetto alla lira,
così per ischerzo gli agli e le cipolle. questa rispetto allo scudo, ecc.
Speziaria finna. La Contessa di Ci Spèzz. add. Scompagnato. Per esempio:
villari ed anche assol. La Contessa. Ou tomm spezz. Un volume scompa
Voci di gergo per indicare la m..... gnato. – Il francese Depareille.
Spézie. Specie. Spezie; e ant. Spezia. Spezzà, ec. dicono anche fra noi le persone
Mudà spezie. V. in Spécie. colte per Rómp, S giandà, Sgalà, ecc. V.
Spezie. Speziale. Farmacista(Min.). Spezzàa.Spezzato- in foli sust perSpèzz V.
Acqua e praa, e el spezie e l'è bell A la spezzada. Alla spicciolata.
e faa.... Scherzo comune fra 'l nostro Spezzaquattrin. Stillino (“tosc.). Syuarta
popolo per indicare che nella pro piccioli. Scorticapudocchi. Colui che in
fessione dello speziale la materia pri qualsisia partizione col compagno vuo
ma costa poco, giacchè in gran parte le che sia scompartito a tutto rigore
si compone d'acqua e d'erbe arvensi. ogni minimo che. - :

Cunt o List de speziee. Conti da Spèzzi o Spèzzia. Spezie. Spezierie. Arò


speziale (Alb. bass. in Apothicaire). mati. Mescuglio di aromati in polvere
Conti esagerati, alterati ne prezzi. per uso di condire le vivande.
Dal faree no tocca, dal speziee no Dà el spezzi o la spezzia in bocca
mett in bocca. . . . . . Prov. che si ai asen. Essere come candire una rapa
allega per avvisare altrui dei pericoli (Pan. Avv. I, 7). Far la panata al dia
che si possono correre nelle botteghe volo. Lavare il capo o la schiena all'a-
di un fabbro e di uno speziale. . sino(Pan. Poet. II, xxiv, 19). Conſet
El gioeugh del speziee. V. in Spro tar uno stronzolo. Beneficare chi se ne
pòsit verso il fine. ritrae o chi non fa capitale del beneſi
Gioven de speziee. Spezialino. Gio cio -Talora Correre dietro a chi fugge.
vine di spezieria soggetto al capospe Vessegh-sù el spezzi, che anche di
ziale(Targ. At. Ac. Cim. III, 578 e 4oo). ciamo Vessegh-sù el pever. Saper di
Ministro di spezieria. rame. Costare molto.
Intendesen come on speziee a fà Spezzitt. s. m. pl. Più monete spicciole.
copp. Sapertanto d'un mestiero quanto Spezzitt. s. m.pl. T. di Stamp... I compo
la testuggine del volare (Nelli Vecchi sitori chiamano così i Tipi rappresen
Rivali Ill, 1 o). Avvenirsi come al bue tanti cifre numeriche le quali congiunte
a far santà. Dicesi di chi si pone a fanno risaltare le frazioni sul corpo
far alcuna cosa che non gli si avviene, d'un carattere da stampa. Per es. in
Lista de speziee. Vedi più sopra. 4 quell' 1 e quel 2 sono spezzitt.
Segn de speziee. – V. qui sotto. Spia e comun. Spiòn, che anche dicia
Speziee. fig. . . . . Chi venda troppo mo Luzia, Tromba, Trombetta e nob.
caro le proprie merci; e della bot Confidént. Fiutone(“fior. – Zan. Cr.
tega di costui diciamo ch'essa ha el rinc. III, 5). Argiolino(“tosc. – T. G.).
segn de speziee. - Referendario(Mon. 427). Spione. Spia.
Spezira. . . . . . La moglie dello spe Esploratore. Denunziatore. Delatore.
ziale, o Donna che eserciti la spezie Soffione – Propr. parlando però nel
ria ne' con venti, ecc. – V. in Ziléra. nostro dialetto facciamo spesse volte
Spezierin. . . . . Giovine speziale. distinzione fra Spia e Sion. La prima
Spezierinna.... Giovane donna di speziale. ci rappresenta il vero Delatore, cioè
Spezios. Sappiente. Agg. di Cacio ricco chi spia per riferire o chi riferisce
di principi aromatici, o di cibo assai con animo deliberato le cose vedute
aromatizzato. o udite; il secondo può esser tale, e
Spèzz. s. n. pl. Moneta spezzata (Prose può anche essere un semplice spiatore
fior. cit. dall'Alb. enc. in Poderone). per proprio utile o piacere.
Vol. 1 V. 3,5
SPI (274) SPI
El gh'ha faa la spia. Gli ha fatta de'tegolai(banch di copp), dove posano
la pera o la susina o la marachella. i mozzi di creta da mattoni o da te
Fà la spia. Far la moglie del Taja goli nella forma, e sulla quale l'ope
(Cini Des. e Sp. I, 9). Rifilar la par rajo li va spianando.
lantina. Fare la lionessa. Mangiare Spianadóra. T. de Fornai. . . . . Quella
spinaci. Far la marachella. Soffiare. tavola o quel coperchio della madia
Essere un fiuta fatti. Far l'alchimista. sui quali il foruajo lavora i panetti
Raccórre i bioccoli. Essere spinaciajo. spianando la pasta.
E al vederne se n'avvisa il compagno Spianin per Pianin, V.
dicendogli Sta cheto che gli spiove(Mon. Spianón. T. d'Agric. . . . . Così chiama
427) o vero Egli è un vento che pela. si uno Strumento fatto con più rami
Mettegh ona brava spia al ſianch a di gelso, d'olmo o simile, attaccati ad
vun. Mettere bracchi alla coda d'uno – uno stilo dalla parte grossa, e rite
Appostarla lodola o la starna – Aver nuti per lo mezzo con un legame d'un
buoni bracchi alla coda di alcuno. altro pezzo di legno, il quale si fa ti
Senza spii se fa nagotta. Chi è po rare da uno o due cavalli per ispia
vero di spie è ricco di vituperio. Mi nar le zolle d'un campo.
seria di tutta verità nelle cose di Spiàrda. T. de Fornaciai. . . . . Quello
guerra, e siccome anche la vita è mi spazzo che rimane là dove a tempi
lizia, così non senza verità anche nel andati ſu cavata la terra da fare i
viver civile nel quale l'indifferente lavori di cotto; spazzo sul quale dal
Nosce alios, che Menandro preferiva maggio all'agosto si viene distendendo
al Nosce te ipsum, è spesso tramutato non più alta d'un decimetro la terra
nell'inonesto spiare gli affari altrui o il ferretto che si trae dello scavo
per far bene i propri. attuale affinchè i vi si assolini, si ra
Vess tegnuu per spia. Aver nome sciughi e si renda atta a lavorarsi in
di soffiare(Dati Lep. 81). tegoli. La Spiarda è diversa dall'Era:
spia per Omètt o Lavarin, V. quella è seccatoio della terra da la
Spianà. Spianare – Spianàa. Spianato. vorarsi, questa seccatoio delle terre
Spianàda. Spianamento. Spianatura. già lavorate, ma non ancora cotte.
Spianàda. Spianata. Spianato - Noi però Spiàrda. Mostra. Parata. Il fr. Etalage.
diciamo Spianada anche ciò che non è Mett in spiarda. Mettere in parata
tale realmente, ma che ci sembra tale o in mostra. L'Etaler dei Francesi.
per apparenza ottica veduto d'alto in Spiascia. Spiaccia.
basso. A questa ultima specie di Spia Spiattarà. Spiaccicare(“tosc.). Appiattire.
nada corrisponde la Spiaggiata che Scofacciare. Schiacciare a similitudine
- usa il Magalotti(Let scient. I, 165). di cofaccia o sia di focaccia.
spianàda. T. Agr.....maIl prato che non Spiattaraa.Spiaccicato(“tos.).Spianacciato.
istà sempre tale, che per alcuni Spiattaràda. Spiaccicatura (“tosc.) – e
anni è prato, poi per altri diventa fig. . . . . Cucata.
campo, indi ridiventa prato, chiamasi Spiatterlàn dicono verso Saronno ecc, per
fra noi con questo nome di Spianada Scarcasciàtt. V.
in tutto quel primo anno nel quale Spiàttola per Battiroeüla sig. 1. V.
incomincia ad appratire. Nel Lodigiano Spiàzz. Pianòro(“tosc.). Picciol piano su
dicesi così quel campo che, spogliato monte o tra monti.
dei cereali, distoppiato e adacquato, Spiàzz. Spiazzo(Targ. Viag. II, 528 e 454).
incomincia a inerbarsi e farsi prato Piazza (Gior. Georg. X, 552). Spiaz
per servire poi forse un quadriennio zata (Savi Ornit. Il, 5o e 85). Luogo
º al pascolo de' bovini ed alla casearia. aperto, piano, spazioso, e sgombro
Spianadór.T. d'Arg, Otton., ec. Pianato, o. d'alberi, sterpi e sim. nelle selve,
Spianadóra che alcuni chiamano anche dove si pianta la carbonaja.
strevént o Stravént. T. de Mattonai . Spiazzocù. Piazzetta. Spiazzoeu in di bosch.
Assicella a piano inclinato annessa Disfatticcio dei boschi(Lastri Op. V, 48.
alla capra de mattonieri, o alla tavola
Spicc. Spicciativo. Speditivo. Sbrigativo,
SPI ( 275 ) SPI
L'è la pù spiccia. Quest è la più uscire la spiga della guaina delle fo
spiccia(“tosc. – T. G.), la più spedita. glie per intristimento. (382.
Spiccà in sig. di Spiccare, Tór via, noi I spigh. Lo Spigolame(Gior.agr.XVII,
usiamo solo in Spiccà o Staccà on man Spigh bej e verd. Spighe sincere
daa o on orden. Spiccare o Staccare (“cont.tosc. – Gior. agr. tosc. XIII, 582).
un mandato(Bandi tosc. – Mol. El.). Spiga per Fésa dicono i cont. in quel loro
Spiccà. Brillare. Sfarzeggiare. Spiccare. dettato Vitta dolza, spiga d'aj. Anima
Spicch. Sfarzo. Spicco. mia, spicchio d'aglio (Fir. Trin. III, 5).
Fà on spicch. Fare più del solito. Spiga (In). A spina (*ſior.). Intrecciato.
Superare l'aspettazione; e ſam. Uscir Agg. di stoffe a fila intrecciate.
del manico. - - Fà el valz in spiga. V. in Vàlz.
Fa spicch. Fare scoppio. Dare spicco. Spighètta. V. Forment matt in Formént.
Spiccià. Spicciare. Espedire. Spighètta. Cordellina. Spinetta. Sorta di
Spiccia(Ala). Speditivamente. Alla lesta. nastrino da guernizioni fatto a spina.
Alla presta. Sbrigatamente. Spedita Spighettàa. Lo stesso che In spiga. V.
mente. Spacciatamente. Alla spacciata; Spighettinna. . . . . Picciola spighetta.
e ant. Avaccio. Avacciatamente. . Spighi. v. cont. Spigare; e ant. Spicare.
Spicciàss. Spicciarsi. Spiccet. Spicciati. Fare la spica, la spigatura.
Spiccoli, ecc. V. Spiscini, ecc. Spighii. v. cont. Spigato.
Spiegà. Spiegare. Mettere in piano. Spigor. Spigolo. Canto vivo. L'angolo
Spiegàa. Spiegato. . esterno di un corpo qualunque.
Bell temp spiegaa. Tempo chiaro. Spigor Raspollo. Racimoletto di uva scap
Caratter spiegaa. Carattere aperto. pato dalle mani del vendemmiatore.
Cuore aperto. Viso aperto. Spigorà. Spigolare. Propriamente Anda
Spiegadinna (Dagh ona). Fare una spie re alla busca delle spighe dei cereali
gazioncella – Fare un po' di spiega. scappate alla mano dei mietitori – e
Spiegazion. Spiegazione – La spiegazion per estensione Andare alla busca di
del vangeli. La Spiega. ogni residuo di raccolti agrari qua
Spientà la cà. Disfar la casa. Spicntà lunque – ed anche fig. Spizzicare.
vun. Spiantare o Sbarbare alcuno, Spilluzzicare. Raccogliere quà e là al
Spientàa. Spiantato. cuna parte di maggior cosa qualunque.
Spientadèll. Spiantatello(Nelli Vilup. I. 1). Chi va a spigorà. Buscantino(Gior.
Spientàss. Spiantarsi. Andare in miseria. Agr. VIII, 12 ). Chi va in busca di
Spiéra. V. in Carta. - castagne e di altri prodotti rurali scap
Spiſferà o Spiſſerà-giò. Spippolare. Spiat pati alle mani de'raccoglitori al tempo
tellare. Dire apertamente – Ghe la spif delle raccolte – Spigolatrice(Spolv.).
feri-giò. Gliela spippolo. Gliela spiano. Spigorà. Racimolare. Raspollare. Andare
Spifferada. Bibbiata –... Una sgocciolata di cercando i raspolli. V. anche Grapellà.
barletto, una dichiaraz.º spiattellata. Spigoràa. Spigolato.
Spiga. Spiga. Spica de cereali. Spigoràa. T. de Murat. . . . Agg. di ciò
Picill. Collo della spiga(Trinci Agr. I, 236) che ha spigolo, che ha canto vivo.
= Barbis. Ariste. Reste = Goss. Involucro.
Spigoradùra. Spigolatura (Monti Prop.).
A san Bernardin cascia la spiga el Spigolame(Tar. ſir.). Le robe spigolate.
grand e el penin. . . . . Poco più ol Spigorin. ſig.... Persona avvenente e di
tre la metà di maggio tutto il grano corporatura svelta e magretta.
è spigato, la spigatura è in perfezione. Spigorinètt. Dim. e vez. di Spigorin. V.
A san Giorg la spiga in l'ort e an Spigorinna. Lo stesso che Spigorin detto
che meglio A san Zorz la spiga in esclusivamente di donne.
l'orz. . . . . Sullo scorcio d'aprile Spilà (dal ted. Spielen). Tirarle per gli
ogni cereale viene in bella crescenza. orecchi (Fag. Cont. Bucot. III, 25).
Avegh la spiga in del goss.... Ave Giocare, e più propr.º alla bassetta o
re la spiga tuttora nell'involucro; e ad altro simil giuoco di sorte.
per lo più Avere la spiga incartoc Spiladór (dal ted. Spieler). Giocatorc.
ciata(Gior. Agr. lI, 572), cioè Non Spill(dal ted. Spiel). Giuoco.
SP [ ( 276 ) SPI
Giugà a bon spill.... È come siegue: I spin di rubinn hin velenos comé.
Si descrive un circolo in terra, e più La spina delle robinie fa trafitture di
fanciulli, un po' da lungi, si fanno malagevole guarigione.
a tirarvi dentro una moneta. Chi vi L'è on spin foeura di pee o foeura
coglie vince a dirittura : gli altri d'on oeucc. fig. Gli è uno stecco usci
sono obbligati a sospingere con un tomi d'in su gli occhi – S'étre tire nne
dito la moneta, dicendo Bon spill, e grande epine du pied dicono anche i Fr.
procurando al tempo stesso di man L'ha ciappaa on spin in d'on pè.
darla nel circolo, chi dà in esso, Fu spinato in un piede. Diè del piede
vince; e chi non vi coglie o l'ol in una spina che gli si ficcò in pelle.
trepassa, rimane perdente. No gh'è roeusa senza spin. fig. Ogni
Spillà. Lo stesso che Guggià. P . agio porta seco il suo disagio o vero La
Spilla. Spillone (“tosc.). Spillo (*tosc. – carne non va senz'osso o Non si può
Tom. Sin. p. 5o6). Quello spillo gem cór la rosa senza pugnersi(Monos. 228
mato o d'oro o d'altra materia pre e 5o8). Chi ha capre ha corna. Non si
ziosa che s'usa dagli uomini per ap può pigliarpesci senza immollarsi. Non
puntare i due petti della camicia, si può avere il mele senza le mosche.
dalle donne per appuntare pezzuole, Toù ſoeura on spin d'on did. Trarre
baverine ecc. in sul petto. A Lucca o Cavare una spina da un dito.
lo dicono Spilla e Spilletta – Fra Toeuss on spin foeura di eucc. fig.
Spilla e Guggia dora corre diversità. Levarsi un bruscolo di sugli occhi.
spillàtegh. s m. Spillatico (“tosc.). Voce Vess in sui spin o in dispin. Lo stes
forense che il nostro popolo suol vol so che Vess in di gucc. V. in Gùggia.
tare comun.in on tant per i guggitt. Vess on spin in d'on oeucc o in
Spillón. Spillettone? Spillone (Tar. fir.). d'on pè. fig. Avere lo stecco negli occhi
Spin. Rogo. Pruno. Spino. di checchessia(Magal. Let. scient. XIX,
Spin bianch. Spina alba o bianca. p. 529). Essere checchessia uno stecco
Spin bianco. Pruno bianco. Marruca in su gli occhi ad uno(Segni St. fir.).
bianca. Spin tordellino. Il Mespilus Essere un prun sur un occhio(Fag. Ast.
oaracantha L. bal. 1, 4). Essere un'acuta spina. El
Spin brugnocu. Prugnolo. Vepro. m'era on spin in d'on oeucc. E' m'era
Prunello. Strigniculi. Spino nero. Il un prun sur un occhio, cioè mi riusciva
Prunus spinosa L. importuno, d'inciampo, d'ostacolo.
Spin negher. Spino soldino. Ranno. Spin. T. de'Cascinai. Fiàccola(Gior. Agr.
Spina giudaica. Marruca nera. Piatti tosc. III, 494». Bastone lungo due metri
ni. Plattstrini. Il Rhamnus paliurusL. che da capo ha incassati certi piuoli
Spin ridrizz o de redrizz. Agitoli. alternanti disposti ad angolo retto pel
Inchiodacristi. Corona di spine. Spina lungo di 45 centimetri cirea, il quale si
da corone di crocifissi. ll Lycium eu adopera da cascinai per dirompere il
ropaeum de'bot. caglio nel fabbricare il cacio, onde
Spin. . . . Spina magna o sagina. partire il siero dalla parte caseosa.
Spin. . . . . Spina cervina. Spino La Cannuga de Sardi e la Jova de'
cervino. Il Rhamnus catharticusL. Toscani registrata dall'Alb. enc. sem
- Loeugh pien de spin. Spinajo. Spi brano affini.Spesso i nostri cascinai,
neto. Prunaja. L'Arveda de Bresciani. e specialmente que lodigiani, usano
Spong conti spin. Spinare. a quest'uopo un rampollo di vero
Tirà-via ispin. Disprunare.Sprunare. spino armato de suoi aeulei. Quel pri
Spin. s. m. Spina. Lo stecco pungente mo fu mn raffinamento dell'arte.
degli spini d'ogni genere, della ro Spina. V. Spinna.
binia, ecc. – Pingolo – Acileo. Spinà. Spicciare. Spillare. Trar per lo
Andà-dent on spin in d'on pè. Fic spillo il vin della botte – Lo Spinare
carsi ad alcuno tina spina in un piede. dei diz. it. vale trafiggere con ispine.
Gh'è di gran spin. fig. L'affare è Spinà. Pettinare. Cardare il lino.
spinoso. Vi sono delle spinosità. Spinàa. Pettinato. Cardato.
SPI ( 277 ) SPI
Spinacàrpen. Ad. di Pér. V. si ravviano e ripuliscono i capegli di
Spinàda. Imprunata? La siepe di bian mezzana lunghezza. È quello che i
cospino o sim. Fr. chiamano Carde à tirer di plat.
Spinadór che anche diciamo Spinazzino Spinazzà. T. de Parrucch. . . . Scardas
Spinazzée o Spinascée Pettinatore. Chi sare i capegli per ripulirli e prepa
pettina la canapa, il lino e simili. rarli per la testura, -

spinadùra. Pettinatura di lino, canapa, ec. Spinazzée o Spinascée. . . . . Chi fab


Spinaroeü che altri dicono Mezzin o Fonsg brica i pettini da lino. - e -

magengh. Prugnòlo. Sp. di fungo man Spinazzée o Spinazzin per Spinadór. V.


gereccio che pare l'Agaricus prunulus Spinazzin o Spinascinna. Mezzo-cardo
di Scopoli. In Toscana si nomina Pru (Tar. fir.) Quel pettine serrato o fitto
gnolo di maremma, Prugnolo nostrale da lino per la cui cardatura s hanno
color d'Isabella, Prugnolo nostrale i cavatini (la stoppinna). - - -

color cenerino. È quadripartito in testa; Spinazzòn. T. de Parrucch. . . . Sp. di


fra noi cresce ne' boschi prossimi al scardasso a punte fitte col quale s'in
fiume Lambro. cominciano a ravviare e ripulire i
Spinàsc, Spinascée, Spinascinna. V. Spi capegli di tutta lunghezza da lavorarsi
nàzz, Spinazzée, Spinazzin. in parrucche e sim. È il Carde à pre
Spinazz o Spinàsc Spinacio(Targ.). Spi parer de Francesi.. -

nace, e per lo più al pl. Spindici. La Spinazzon. Straccione. Scapecchiatoio?


Spinacia oleracea L., forse così detta Pettine a denti grossi per iscardassare
dall'avere il seme spinoso. alla grossa la lana, la canapa, e sim.
Spinazz bressan. Spinaci d'Olanda? spinèll dice qualche Maniscalco per Gàll
(Diz. di Bol.). Spinace di foglia larga, e Gallètt. V. -

di costa sottile, di pianta più grossa, Spinèll o Spinèlla. T. de Bott . . . Sp.


e che fa qualche po di grumolo. di Trivella ad asta, tutta di legno
Spinazz nostran. Spinaci comuni. tondo con entro alcune laminette di
Spinazz. . . . . Una nuova specie di ferro, la quale si usa per arrotondare
Spinaci è quella che si ha dalla pianta i buchi delle cannelle nelle botti, nei
detta Tetragonia ea pansa che il Gior. tini, e sim. - -

Georg. VI, 185 dice chiamarsi vol Spinént. Spinoso. Che spina. Prunoso?
garmente in Toscana Spinaci inglesi. Spinéra. Pettinatrice di lino, canapa, ecc.
- A pes de spinasc. V. in Pés. Spinètt.T. de Fab., Car. ecc.... Nome di
Dà el cuu su on spinasc. Dar del quelle Cavigliette ch'entrando nelle
culo in un cavicchio. Prendere a far campanelle(oeucc) del predellini(basel
cose che tornino a danno di chi le fa. lin) ne mastiettano gambe con gambe.
Vess battezzaa con l'acqua di spi Spinètta. Spinetta. Sp. di gravicimbalo
nasc o di rav. V. in Acqua vol. 1. p. 6. a spina o penna – Chi fabbrica le
Spinazz salvadegh che alcuni dicono an spinette dicesi Spinettajo – Spesso
che Erba san Carlo. v. dell'A. Mil. Car le spinette hanno Custodia.
do. La Carlina vulgarisi. gen. 1258. Impennà ona spinetta. Rimpennare
Spinàzz. T. d'Agr. . . . Specie di rastro. una spinetta.
Spinàzz che alcuni dicono anche Spinòn. Spinètta. . . . . Picciola spina di ferro
T. di Linajuoli, ecc. Pettine. Strumento che fa ufficio di chiovo in quelle parti
a punte di ferro col quale si pettina di un lavoro ove il conficcare a chiodi
il lino, la canapa e simili – Collo riesce malagevole o dannoso.
Spinazz si pettina alla grossa e si cava Spinètta. T. de'Manisc. V. Ferr a spi
netta in Fèrr.
la stoppa; collo Spinazzin di fine e si -

hanno i cavatini(stoppinna), collo Spi Spinettinna. Buonaccordo. -

nazzon si pettina la canapa. Nello Spi Spinettòn. T. de Manisc. V. Ferr a spi


nazz si osservano Assa. Asserello e netton in Fèrr.
Dent. Spilloni( tosc)? Spinetton. Spinettonc(Tar. fir.). Spinetta
Spinàzz. T. de Parrucch. . . . Sp. di grande.
scardasso a punte fittissime col quale Sping. Spingere.
SPI ( 278 ) SPI
Sping. Sbirciare. Adocchiare per banda. Spinna. Spina. Ognuna di quelle che i
Sping. Tirar le carte per gli orecchi(Fag. fabbri dicono Spinètt signif 1. V.
Rim. piac. III, 16 e 51). Succhiellare. Spinna. Cresta. La parte più sporgente
Guardar le carte sfogliandole o tiran nel cane delle piastre d'armi da fuoco.
dole su a poco a poco. Spinna. T. de Fabbriſ. Spina. Conio di
Spingàrda. Spingarda. Spingardella. ferro da bucare i metalli infocati. Spina
Spingiùda. Spinta. Spingimento. quadra per fare i buchi quadri – Spina tonda
Spingiùu. Spinto – Sbirciato. pei tondi.
Spinin. Spinuzza. Spinna. T. de'Panierai.... Grossa stecca,
Spinin che anche diciamo Scontrin. Zipo simile a quella del calzolai, di cui si
lo. Legnetto col quale si tura la can servono per lisciare i loro lavori.
nella (spinna) della botte o simili. Spinna de carpen. Ad. di Pér. I .
Spinin. Lo spillo dalle costole Nd'una Spinna ventosa. T. de Chir. Spina ventosa.
botte(Cresc. Agric. I, 555). Quello spillo Spinna. Ad. di Uga. V.
che si fa laterale in alto nella fronte Spinòn. . . . . Spina grande e acutissima.
della botte per ispillarne il vino a Spinón. Spinone(“tosc. – Rim. aut. pis.).
cannella da piede chiusa. Stoffa di seta assai fitta e nervuta.
Spininoeü. Zipoletto. Spinón. . . . Propriamente quella Can
Spinna. Cannella? Legnetto tondo, forato nella più grande delle ordinarie, fra
per il lungo a guisa di bocciuol di i noi dette spinn, che trovasi verso il
canna, che si adatta da piè del tino fondo delle botti assai grandi.
o del fondo anteriore delle botti per Spinòn. . . . Cannella a gomito e grande
attignere il vino, e turasi col zipolo che ponsi al tino per isvinare.
(spinin). – Il Gozzi usò anche Spillo, Spinón. Pettine. V. Spinàzz.
nna erroneamente, Spinós. Ad. di Ribes. V.
Spinna. Ago. Perno. Spina in genere. Spinta. Spinta. Spingimento.
Spinn del morinell. Fusoli del frul Spioggià. Spidocchiare. Nettar da pidoc
lino? I due stremi sottili del frullino chi.
degli sportelli delle carrozze pei quali Spioggiàss. met. Spidocchiarsi. Uscir di
riposa nei ritti(pienton). V.inTiraspècc. mendicume.
Spinna. . . . . Ognuno di que” ferri che Spiòla e Spiòra. Voci brianzuole equiva
servono a collegare la travetta di ma lenti a S ciòssera (piastrella). V.
drevite(scoeuggia) d'uno strettoio da Spion. Spione. V. in Spia. -

olio o da vino co' suoi ritti (vergen). Spiòn (in genere). . . . . Ogni ſoro o
Spinna. Ago. In ispecie è nelle toppe graticcio o congegno donde si possa
(saradur) quel Ferro ch'entra nel buco spiare all'esterno inosservati.
della chiave e la guida agl'ingegni Spión. . . . Foro incatrato nel pavimento
della toppa stessa. della stanza immediatamente sovra
Spinna quadra. Ago quadro – Spinna revolta stante ad una bottega, ad oggetto di
da. Ago a T fermato in piastruola – Spinna sem aver veduta in essa.
pia. Ago scempio – Spinna tonda. Ago tondo. Spión. . . . Così chiamansi nelle gelosie
Negli arpioni è quel Risalto in cui o persiane quei due o tre Regoli di
s'inganghera l'anello della bandella. legno che si lasciano mobili per co
Spinna. Ago. Quel ferro aguto de'candelº modo di chi sta a guardare in istrada
da chiesa in cui s'infigge la candela. non osservato, a differenza degli altri
Spinna. Spina. Nel maschio delle car regoli che tutti son fissi.
rozze è l'aguto di fondo, talora liscio Spión.... Piastretta di ferro sforacchia
e con foro in cui entra la caviglia fer ta che mettesi nelle postierle e simili
matrice(ciavella a moeuja), e talora a per ispiare al di fuori inosservati.
vite su cui s'invita il dado fermatore. Spionà. Codiare uno o gli andamenti di
Spinna. Spagnoletta. uno – Spillare. Rinvergare. Rispiare.
Spinna. Spina? Nelle razze delle ruote Spiona. Spiare; al ſreq. Spieggiare; e
è quella specie di chiavello da capo comic. Mangiare spinaci o Pisciar nel
pel quale s'incastrano nei quarti. cortile. Spiare e riferire altrui lo spiato.
SPI (279) SPI
Spiona(dal romanzo Spinnar). Dar a di Spiringon. . . . . Specie di lacciuolo o
vedere. Spiare. Dare indizio. archetto fatto col virgulto vegeto d'al
I vers slegned, pesant o stravaccaa.... de cun alberetto da siepe inarcato e fer
certi autor Spionen clie se sta mal de mato ad un palicciuolo confitto in terra.
abilitaa. (Art. Poet, 3 r.) Spirit o Spiret. Spirito. Spiro. Spirto.
Spionàa. Spiato. (chella. Coraggio. Animo. Cuore. -

Spionada. Spiagione. Spiamento. Mara Avegh del spiret. Essere spiritoso,


Spionadinna. . . . . Spiagioncella. coraggioso, animoso, valente.
Spionàgg. . . . . Lo spiare. Fà spirit a vun. Incoraggiare. Ina
mlnure.
Spionasc. Spionaccio. Spiaccia. Accr. e -

pegg. di Spia. Fass spiret. Farsi coraggio o cuore.


spioncin. T. degli Occhial. . . . Specie Fatt spiret. Fatti animo.
d'occhiale che ci fa vedere diretta Presenza de spirit. Imperturbabilità.
mente un oggetto mentre noi mostria Intrepidezza. Sangue freddo – ed an
mo di mirare con esso dal lato op che Franchezza. Prontezza.
posto all'oggetto medesimo, il che Spirit de contradizion. Spirito di
contraddizione.
s'ottiene per mezzo di un cristallo
assestato per obbliquo in siffatto oc Spirit vital. Spiriti animali.
chiale. I Francesi lo dicono Jalousie Spirit. Spirito(“tosc. – T. G.). Vivacità.
o Lunettes de jalousie. Spirit. Spirito. Ingegno.
Spiòra per S'ciòssera. V. Spirit o Spiret. T. de'Liquoristi. Spiriti.
Spiòssar. v. a. del Var. Mil Busse. Per Sotto questo nome, e più ancora sotto quello
cosse. Battiture. di Liquor, noi confondiamo acquavite, elisiri,
essenze, liquori spiritosi o forti, quintessenze,
Spiòsser. Meschino. Gretto. Pidocchioso.
rosoli e spiriti. Propriamente però diconsi
Misero. Taccagno.
Falla spiossera o de spiosser. Far Acquaviti i vini stillati.
le nozze co funghi. Fare checchessia Elisiri i liquori spiritosi in cui fu stratta
o stilata la parte medicamentosa di ve
a miseria. Fare le spese con ecce
getabili o droghe.
dente risparmio. Essenze le tinture o gli oli essenziali con
Spiosseràda. Atto taccagnesco. tenenti in sommo grado la parte medi
Spiosseraria. Grettezza. Pidocchieria. Mi camentosa dei semplici onde sono tratti.
seria. Sordidezza. Taccagneria. Tir Liquori spiritosi o forti quelli composti
chieria. Tapinità. di spirito arzente, d'acqua e di zucchero,
Spiosserón. Taccagnone, cui fu aggiunta una sostanza aromatica –
Spiottolètt. V. Giugà a squelloeu in Squel Nei più dozzinali la flegma dell'acquar
Spiovattàa per Piovattàa. V. (loeù. zente supplisce all'acqua.
Spippà. Spippolare. V. Ziſfolà. Quintessenze gli stillati d'olio essenziale
Spira.... Sp. d'insetto che danneggia di vegetabili commisto con alcool purificato.
particolarmente i gelsi. -
Rosoli i liquori anabili fatti per estratto
con acquavite, zucchero e cannella, e
Spirà. Spirare. Esalare l'ultimo fiato. El
coll'aggiunta di una sostanza aromatica
par ch'el spira. V. in Spirindio. tratta per lo più da vegetabili.
Spiràa. Spirato. Spiriti i liquori ignei o infiammabili.
Spiràda. Lo spirare. A la spirada del
só. V. in Só. Spirit de rapp. Spirito di vinello?
Spiràgli o Spiràli. T. d'Orolog. La Spi Spirit de vedrioeu. Spirito di vetriolo
rale. Quella molla che regola il tempo (Tar, fir). -

degli oriuoli, il ſr. Moteur. Spirit de vin. Spirito di vino. Spi


Pont. Guida. Forcella. rito ardente. Acqua arzente. Alcoole.
Spiraziòn. Inspirazione. Lucid a spirit..... Quel lucido col
Spiret. Spirito. V. Spirit. quale si lustrano a specchio (come di
Spirindio (On) o Vun ch'el par semper cono i Toscani) le masserizie di legno.
ch'el spira. Un po' di merda in su Spirit dicono i Chimici, ecc. come Spirit
due fuscellini (Lasca Strega IV, 5). de saa. Acido marino o idroclorico.
Un Tristanzuolo. Uno Scriatello. , Spirit. Fa cuore. Su via. Escl, esortativa.
SPI (28o) SPO

spiritin. Spiritello. Spiritetto. Spiritino Spiurisma. Cuociore.


(Min.). Spiritosetto. Spiziée. v. cont. Speziale. V. Speziee. –
Spiritos. Spiritoso. ſig. Taccagno, ivaro.
Fà el spiritos. Far dello spiritoso – Splanghètta. Asola? Il complesso di quei
Mostrar coraggio. punti per traverso co quali si cuciono
Spiritos. Spiritoso(“tosc. – T. G.). Di i due capi d'un ucchiello o si sal
scorso spiritoso, risposta spiritosa. dano gli spari nelle camice, ecc., af
Spiritſis. Spiritoso(*tosc. – T. G.). Fu finchè non abbiano a sdruscirsi. I Fr.
moso. Agg. di liquore. lo dicono Bride, i Provenz. Brido.
Spiritosaria. Spiritosaggine. Splanghètta. Asola. Nome di quelle spe
Spiritos6n. Spiritosissimo? – Coraggio cie di femminelle di filo, di cotone
SISSlmo, o di seta che le donne usano lungo
Spiritual. Spirituale. gli spari delle vesti per chiuderli ſa
El sò pader spiritual. Direttore. Il cendovi entrare a riscontro i ganghe
solito confessore. relli metallici o i bottoncini.
Fioeu spiritual. Figliuolo spirituale. Spléndid. fig. Munifico. Generoso. Ma
Spiritusànt. Santo Spirito. gnifico. Liberale. Splendido?
Viv de spiritusant. V. in Viv. Splendor. Splendore. Fulgore. Splendi
Spirlà. Lo stesso che Pirlà. V. mento. Splendidità, e ant. Lucore. Spren
Spironàda, ecc. V. Speronàda, ecc. dore.
Spisc. gergo. . . . Piede. Bellezza tiranna splendor di mee
Spiscinì. Rappiccinire. Appiccinire. Ap sciavatt. Occhio di sole abbacinato. V.
piccolire. Impiccolire. Rappicciolire; e in Sciavàtta.
latin. Parvificare. Splendor. ſig. Splendidezza. Liberalità.
Spiscinii. Rappiccinito. Rappicciolito. Munificenza.
Spitt dicono i cont. br. per Spin al pl. – Splendori. Splendere. Risplendere. Ililu
I nostri contadini sono qui migliori cere.

gramatici per natura che non i citta Splendorit(Mag. Interm. II, 256).... Fal
dini. Zarditt, Quattritt, Spitt dicono si splendori, splendoruzzi da nulla,
essi, e noi in città diciamo Giardin, falso lucicchio, orpello.
Quattrin, Spin, ecc. anche al plurale. Splendoriv. Splendente.
Spiumascià el lecc. Spiumacciare o Spri Spliff splaff. . . . Voci imitative espri
macciare il letto. Smuovere e sovvol menti colpi dati di piatto, piattonate.
tare la materassa di piuma per ren Spoeira o Navètta. T. de'Tess. Spuola.
derla più soffice. In città, disusatasi Spola. V. Navisèlla.
la piuma, morì anche la voce, nel con Spoeòla o Spoletta. T. de'Tessit Cannello.
tado è tuttora viva perchè vive an Fà-giò i spoeul. Scannellare.
cora la mala usanza delle materasse Fà i spoeul. Fare i cannelli. Accan
cosiſfatte. nellare.
Spiùmm. T. degli Acquacedr. . . . Spe Speòla(de corda).... A Retajuoli è un
cie di sorbetto notissimo che i Fran vero Spoletto su cui sta la cordicella
cesi chiamano volgarmente Bombe, da far reti. A Pizzicagnoli in vece
dicendo essi Bombe au lait, ecc. rappresenta per lo più un cilindruzzo
Spiumm de ciccolatt. . . . La Bombe di legno sul quale sta la cordicella
au chocolat de Fr. da irretare i salami, le bondiole, ecc.,
Spiùmm. T. de Ciamb. Spumino (“fior). e questa è il vero Spagalora de Si
Specie di Dolce fatto con zucchero e ciliani. Trae origine dal cannello che
chiara d'uovo a mo' di neve, così det sta nella spuola. -

to per essere sollo e quasi spumoso. Spoglià. Fare uno spoglio d' autori, di
Spiùmm. . . . . Altra specie di Dolce libri, di testi.
fatto con mandorle, zucchero, cedrato Spòglio. s. m. Gli Spogli(“tosc. – T. G.).
e chiara d'uovo. Vestiario padronale e biancheria di
Spiurì. Prurire. Prurigginare. Piz dosso che talora il padrone suol le
Spiurisnà. zicare. Mordicare. gare in morte ai propri famigliari.
SPO ( 281 ) SPO
Spolà. Digiunare. V. Spolottà. Dicesi del terreno da pioggia ecces
Spolatinn. V. Masnim sig. 2.” siva ridotto quasi un intriso, una pol
Spolée. . . . Nella bottega del tessitore tiglia sì che non si può lavorare.
si chiama così Quegli che accannella, Spoltiscéri. Poltiglia. Paniccia.
cioè prepara il filo sugli spoletti o Spoltiscià. Impoltigliare? – Impiastrare.
sui cannelli del ripieno. Appiastrare. Porre o distendere em
Spolètt (Canella in).... Così chiamiamo i piastri su checchessia – ed anche In
rottami della cannella. Secondo l'Alb. sudiciare. Imbrodolare.
enc. sarebbero da dirsi Scavezzone, Spoltisciàa. Spappolato.
ma io ritengo errata la definizione Spoltisciàda. Intriso. Paniccia.
ch'egli dà di questa voce della quale Spoltisciàss. Spappolarsi. Sdilinquirsi.
veggasi in Scavezzon, Spoltisciàtt. Vasajo. Vasellaio. Fabbri
Spolètt. Spoletto. cator di vasi; quegli che lavora i
Spolètta. Spoletta (da bomba). Stoppino. vasi al tornio; il Figulus de Latini.
Spolètta. T. Chir. Sopposta. Supposta. Spólver. Spolverezzo. Spolverizzo. Botton
Spolidór. T. de'Ricamat. .. .. Strumento di cencio entro a cui è legata polvere
che s'adopera a far valicare da roc di gesso o di carbone ad uso di spol
chetto a rocchetto il filo d'oro. Verizza l'es

Spolin. T. de Pianet. Teletta. Sorta di Spólver. T. de Ric.... La polvere che


drappo tessuto per lo più con oro o s'usa per ricopiare i disegni spuntati.
con argento. (sim. Spolverin.. ... Quell'arnesetto di latta,
Spolinàa. Brillante? Ag. di Mussolo, velo e fatto a cono con coperchio tutto sfo
Spollinàss. Spollinarsi. Scuotersi i pol racchiato, in cui i ciambellai ed al
lini d'addosso, e dicesi dei polli. tri serbano le spezie, la cannella, il
Spolmonàss. Spolmonarsi a gridare “tosc. zucchero sfarinacciolo per sopraspar
– T. G.). Perdere o Sputare i pol gerli alle paste dolci, alle tartare, ecc.
moni. Te me fee spolmonà. Tu mi fai Spolverinna dice qualcuno anche fra noi
sputare i polmoni. per Polverinna. Spolverina. Sopravve
Spolòtt. v. cont. Sfogli (Att. Georg. II, sta di tela per riparo dalla polvere;
222). Il complesso di tutte le glume oggidì rimasta agli archivisti, agli spe
o sia de'cartocci che vestono la spiga ziali con questo nome; e viva ancora
del grano turco insieme col mozzo fra viaggiatori sotto quello di Blùsc. V.
del gambo. Se ne cavano i ſojett(glume Spolverizza. Spolverizzare. Spolverezzare.
interne) e i scartozz (glume esterne). Spolverizzàa. Spolverizzato. Spolverezzato.
Spolottà. v. dell'A. M. Diglumare. Svol Spomigliin. . . . . Sp. di lustrino doppio.
gere la pannocchia del grano turco Sponcignà. Rattoppare. Pottinicciare.
dalle glume, e preparare i cartocci pei Sponcignàda (Dagh ona). Rinfrinzellare
Spolpà. Spolpare. (sacconi. ("tosc.). Dar quattro punti, fare un
Spolpà. ſig. Spolpare. Smugnere. Levar pottiniccio, un frinzello.
le penne maestre. Spönd. s. f. pl. Bordi. Nelle barche sono
Spolpàa. Spolpato. Spolpo. i lati, le fiancate, per opposizione al
fondo.
Spolpàda. Spolpamento. Orli. Orli = Coverc. Fasciami.
Spolpadinna. Dim. di Spolpàda. V.
Spolpàss. Spolparsi. Spónda. Sponda. Parapetto di ponti, poz
Z1 » eCC
Spoltij. Spoltiglia. Polvere di smeriglio,
di tripoli o simile ridotta in pasta. Sponda de bigliard. Mattonella.
Spoltij. T. degli Arrot. Fanghiglia. Quella Sponda de la barca. Bordo.
poltiglia che resta nel truogolo della Sponda del lecc. Proda. L'orlo,
ruota dell'arrotino. l'estremità del letto.
Spoltisc. Poltiglia. Fanghiglia. Melma. Spónda. metaf. Appoggio. Ajuto, favore
di chicchessia.
Spoltiscént. Poltiglioso – Melmoso. Li
Fà sponda a vun. Far forte ll to
naccioso. Fangoso – Spappolato.
Vess spoltiscent. T. Agr. Spolteg (Mon. Ser. nob. III, 2 ). Fare spalla
giare neut. (Gior. Georg. VIII, 559). ad alcuno. Assisterlo, proteggerlo.
Pol. I V. 36
SPO (282 ) SPO
Spondàss o Spondass su ona cossa Fer se spuntoni con una capocchia a pc
mare il piè su checchessia(Vettori nelle tali pungenti, e in questa seconda
op. di Mach. VII, 94). Fondarsi. Far specie di spuntoni poi specificano la
capitale. Instaffarsi. Farsi cavaliere l Canetta e il Fiocch, chiamando il gambo
sopra una cosa. – Spondass su vum. dello Spuntone pel primo nome, e la
Riposarsi su alcuno. Ormeggiarsi in capocchia pel secondo – La seconda,
su alcuno (Machiav.). o sia il Restelett, è la Spuntiera com
Spondàzza. . . . . Persona autorevolis posta di reggia da piede e di una
sima che vi protegga, fautore di gran filiera di spuntoni a sega.
dissima autorità, fautrice di grandis Spongignocùra che alcuni Lariensi chia
sima possanza, mano Tartigoi o Tarantigoi e vari con
Spondin. T. degli Ortol. Porca. Ajuola. tadini Sponsgioeüra o Spongioeila. Spu
Spóng. pungere Pugnere. El spong co gnolo. Spugnino. Spungino. Trippetto
mè. E pungentissimo o pugnentissimo. (così il Mich. e il Targ. Tozz.). Spu
Spong contel ghiaa. Pungolare. gnola (così l'Alb. bass. in Morille e il
Spong la venna. Sventar la vena. Cast. e Flat. in forkel o Morchel). sp.
Tornà a spong. Ripugnere di fungo odorosissimo ch'è il Phallus
Spóng. Pugnere. Stimolare. Eccitare. esculentus L.
Spóng. Pugnere. Mordicare. Cagionarfitte. Spongignocura d'autun rizza. Pasta
Spóng. fig. Pugnere. Sbottoneggiare. Sbot sciringa terrestre. Sp. di fungo, detto
tonare uno. Trafiggere. Mordere. Mori'le de moine dai Fr., che è l'Hel
Spónga. Spugna. La Spongia oſſicinalis L. vella crispa o mitra dei micologi.
– Il Castiglione(nel Corteg. I, 45) usò Spongigno ura falsa. Fungo canino.
anche Sponga, lombardesimo che mi Sp. di fungo detto Helvella monacella
pare sia da sfuggirsi ancorchè sia sta fetida dai botanici.
to raccolto dai Voc di Bol. e di Pad. Spongigiuón o Spongiòn. Spuntone.
Spremm-focura l'acqua o sim. de la Spongignon. Ago. Aguglione. Acileo. Il
sponga. Premere la spugna. pungolo delle vespe e sim.
Spónga. fig. Uomo che a bere è peggio Spongignºn. V. in Spongignéra e in Bar
delle spugne. - Gozier d'eponge, Boire Spongis nonin. Spuntoncello. (ber.
comme une eponge dicono anche i Fr. Spongioeila in qualche parte dell'Alto
Spongerlin. . . . Specie di grana tintoria. Milanese per Spongigno ura. V.
Sponghin. Spugnettina(“tosc.). Spugnuzza Spongiºn per Spongignon. V.
– Min. reg. anche Spugnetta. Spongiràtt o Spongiaratt che qualche con
Spongiaràtt. Spruneggio. V. Spongiràtt. tadino dice anche impropriamente Bru
Spongignà. Punzecchiare. Punzellare. scón. Strinatopo, tosc.). Pugnitopo. Gal
Spongignént. Pugnereccio. Pungente. Pu linaccia. Spruneggio. Spruneggiolo. Pun
gnente.Pungiglioso. Pugnitivo.'ugnitoſo. gitopo. Iluschio. Altisco. Brusco. Bru
Pungitivo. Pungitoio. Atto a pugnere. scolo. Il Ruscus aculeatus L.
Spongignéra ed anche Spontonera. T. de” Spongiratt per Làvor ross. V.
Fabbrifer. e Carroz. . . . . Spuntiera Sipong iùda. Punta. l'unzione. Puntura. Pun
o Spinata di ferro infissa nella parte gimento. Pugnimento.
anteriore del sottopiede o dello staſ Spongiùda metaf Fiancata Bottone Frizzo.
fone o del T delle molle delle car Spongiudinna. Punturetta. Punzecchiatu
rozze, per impedire altrui di aggrap ra. Punzellamento – met. Punturetta –
parsi al sottopiede e dare quel peso Lieve trafittura – Pugniticcio.
più alla vettura – I nostri artigiani Spongiùu. Punto. Punzecchiato.
distinguono queste Spinate in Spongi Spongis. Spugnoso – Spugnitoso – l c
gnera e Restelet. La prima è la spun spajoso – Celluloso.
tiera ad arco scemo, com; osta di una Pan spongos. V. Pan sòr in Pàn.
reggia per base e di una lastra ar Spºnsg, Sponsgiùda, ecc. v. cont. per
cuata in cui sono confitti gli spuntoni Spong, Spongiùda, ecc. V.
che chiamano Sponton o Spongignon Sponsgiocùra per Spongignocùra. V.
se spuntoni scmilici, Articiocch o Fior Slontà e Spontass per Moccà e Moccass./ .
SPO ( 233 ) SPO
Spontà. Spuntare. Cominciare a sorgere, Spontón abusivamente per Discriminale.
ad apparire, a nascere. Spontòn. . . . . Ago d'oro con capoc
Spontà el canton. Spuntare il canto. chia grande, o tonda o quadra che
Venir uno dal canto, portendersi dal sia, a uso d'appuntare lo sparo da
canto. Apenna ch'el sponta el canton petto delle camice, i fisciù, e sim.
ghe vemm adoss. Appena ch'egli spun Spontón. Spunzone(*tosc.). Ne temperini
ti il canto subito gli saremo addosso è quel Ferro o snodato o fermo che
(Mach. Mandrag V, 9). Varda ch'el sta in fondo al manico col quale si
sponta del canton. Vedilo spuntare di prolunga lo spacco della penna. Tal
là, o la da quel canto. volta ha un filo tagliente da un lato
Spontà el só. Spuntare i raggi del per servirsene a raschiare la piuma,
sole o un raggio di sole. torre via le scabrosità, ecc.
Spontà i dent. Muovere – Il bimbo spontén. T. de Fab. V. in Spongignéra.
muove – Spontà la barba, i corni, ecc. spontòn. T. de Gabell. Fuso. Strumento
Spuntar la barba, le corna e sim. che s'adopra per vedere se ne carri di
Sul spontà de l'aurora. Nella levata fieno o sim ch'entrano alle porte siavi
dell'aurora. frodo.Il ficcare questo fuso nel fieno ecc.
Spontà. Spuntare. Cancellare il ricordo è detto dai nostri gabellieri Forind.
preso di roba venduta o prestata al spontón.T. de'Panierai..... Sp. d'allar
trui; – e per estensione Espungere, gatojo. È una spina grossa di ferro a
cioè Cancellare una nota qualunque, punta ottusa che il panierajo introduce
le voci che si stanno spogliando sui fra stecca e stecca a oggetto di fare
libri, e simili. luogo a quelle altre stecche o schegge
Spontà. Sbarbarla. Spuntare una cosa, che vuol intromettervi per intrecciare
ottenerla non ostante ogni diſcoltà. i suoi lavori. (checchessia.
Spontà. T. de Cappell. Spuntare. Levare Spontonà. Impuntare. Dar di punta in
il pelo vano dalle pelli di lepre. Spontonà. T. di Cacc. . . . . Fallire il
Spontà. T. dei Ricam.. ... Fare la prima colpo o sfiorare l'uccello per impa
via agli occhiolini di ricamo col fu zienza di accertare il tiro.
sellino da ciò; o vero.... Spuntare Spontonàda. Spuntonata.
cogli spilletti un disegno per poscia Spontonadór..... Quel cacciatore che
ricavarlo collo spolverezzo. appena veduto il salvaggiume gli tira
Spontàa. Spuntato – Espunto. addosso, senza accompagnarlo prima
Spontàda. Puntata. alquanto colla mira per accertarsi del
Spontadùra. T. de Cappell. . . . . L'atto tiro; e per conseguenza o nol coglie
dello spuntare, e il pelo spuntato. o lo sfiora a mala pena.
Spontadira. v. a. Daz. Merc. . . . Stacco Spontonéra V. Spongignéra.
di somma. Spontonin. Spuntoncino.
Spontàni. Spontaneo. Spontano. De soa Spopolàa. Deserto. Dipopolato. Spopolato.
spontania volentaa. Spontaneamente. Spopolass. Spopolarsi.
Spontaniamént. Spontaneamente. Sporàtt o Spoàsc. Così chiamano a Bu
Spontiroeù. T. de'Ricam. . .. . Legnuolo sto la Spuola grande.
che ha da capo una punta d'ago colla Sporcà. Sporcare. Illaidire. V. Bordegà.
quale si lucidano i disegni fatti da Parì che l'abbia paura de sporcass
un sol ritto – per Recalchin. I . o de bordegassi man. Fare dello spre
Spontoggio à. . . . . Fusellino d'osso o di gioso. Non voler pur toccare checches
ferro col quale si fa la prima via agli sia per averlo a disdegno.
occhiolini (oggioeu tond). Sporcà el foeuj. V. in Foeüj.
Spontón. Agone. Fusolino d'argento con Vorè nanca sporcass i man con
due bottoni a uliva dai due capi, il vun.... Disdegnare di mettere le mani
quale serve di base alla semicorona di addosso ad alcuno, tenerlo a vile per
spadini e stuzzicorecchi di che le no modo di riputarsi a disonore il batterlo.
stre contadine fansi trecciera in sul capo Sporcà. Far bruttura. Sozzare. Fare i suoi
Ball. Bottoni? – Bacchetta. Fuso? bisogni in letto, in piana terra, in alcun
SPO ( 284 ) SPO
luogo non da ciò. A Milano per im Le si vede il sudicio (“tosc. – T. G.).
pedire di far bruttura (de sporcà) sui È sudicina(“tosc. – T. G.).
muri usano appendervi una filiera di Sporscellentòn. Sudicione.
cartoline le quali meglio che ogni altra Sportin de fà morì i galett. Sportella?
cosa valgono a conseguire l'intento. È quadrilunga e con manico arcuato.
Sporcà(cani, gatti, galline, in casa). Fare Sportinna. Sportola. Sporticciuola. Spor
le sporcizie(*tosc. – T. G.). ticella. – I sportinn. fig. . . . Così di
sporcà. T. de Litografi. V in Prèja. ciamo i fianchi di gatte, cagne e sim.
spórca. Ad. d'Acqua. V. quando sono pregnanti.
Sporcàa. Sporcato. Imbrattato. Sozzato. Spòrtula. Spòrtula – Propina.
Sporcàss. Sporcarsi. Sporcificarsi. Imbrat Spós. Sposo; e alla lat. Sponso.
tarsi. Assozzarsi. Lordarsi. Sozzarsi. Andà a spos. Andar a nozze, alle noz
spórch. Sporco. Lordo. Sudicio. Sucido. ze, a un paio di nozze. Andare ai conviti
Sozzo. Schifo. Lercio. Imbrattato. che si fanno in occasione delle nozze.
Biancaria sporca Panni sucidi. Benis de spos e assol. Benis. . . . I
Falla sporca. Farla sporca(tosc. – confetti nuziali – Benis benis cosi ite
T. G.) – L'è sporca ben. L'è sporca rato equivale ad Allaminée, dove ri
assai. È turpissima – Son cas est sale corri e aggiugni il detto nella Tancia
dicono i Francesi. Fare un grande ocò ad un mogliazzo.
Parlà sporch. Parlare sporco, turpe, Cà del spos o de la sposa. Casa
disonesto, osceno, lascivo. Turpilòguio. sposeresca.
Spórch in f di sust. dicono gli Stamp. Disnà de spos. Le Nozze. Il Banchetto
quel che i Fr. Ordure, cioè ogni Im nuziale – I Reliqui. Le Nozzoline ?
bratto che risalti sull'occhio dei tipi. Fà spos. Sposarsi. Maritarsi.
Sporchètta. Un poco bigerognola(Dav. I robb de spos. Le cose sposerecce
Post. a Tac.) nel sig. di Falla sporca. V. o nozzeresche.
Sporchin.Sudiciccio.Sudicetto. Sporchetto. Lett de spos. Letto sposereccio; e
Sporchin. Lascivetto. Lascivòlo. poet. Talamo.
Sporchisia. Sporcizia. Sucidume. Sudiciu Messa de spos. Messa del congiunto.
me. Lordura. Sporchezza. Bruttura. Quella messa che si celebra nella be
Spòrg. Sporgere. Porgere. nedizione degli sposi. -

El sangu el sporg. Lo stesso che El Pan e nos, vitta de spos o mangià de


sangu l'è minga acqua. V. in Acqua. spos... Det. indicante quanto siano sa
Sporg-focura o in focura. Sportare. porite le noci accompagnate col pane –
Sporgere. Aggettare. I Toscani hanno invece Cacio, pane
Tornà a sporg. Iiiporgere. e pere cibo da cavaliere (Monos. 556).
Spòrg. Dar l'ingoffo. Ugnere la carriuola. Pari de vess a spos. Esser a nozze.
Sporgimént che anche diciamo Tratta Aver gran piacere in checchessia.
mént. . . . . Nome collettivo di tutte Pretend i benis d'on asen che ſaga
quelle gentiligie di confetti, frutti, ge spos. . . . . Esigere gentilezza dove
lati, dolci che si sogliono porgere per non può essere.
ristoro nelle veglie, ne'balli, ec., escluso Regall del spos. Donamento per le
ogni banchettare propriamente detto. nozze. Doni sponsali. Le Arresponsa
Fà sporgiment.... Far venire confet lizie. L'Arra sponsalizia, cone anello,
ti, dolci, gelati e sim. robe ristorative. vezzo, orecchini, smanigli e sim. i
Sporgiùu. Sporto; e ant. Sporgiuto(Vite quali diciamo El stucc de spos se com
SS. PP. 1, 1). presi in una busta.
Spormilion. V. Sponigliin. (cizia. Tavola de spos. Tavola sposalizia.
Sporscellaria. Sudiceria. Sucideria. Spor Vegni-via de spos. I cni, e da un
Sporscellént. Sporco. Sudicio. Sucido. pajo di nozze.
Lordo. Schivo. Zaffardoso. Porcino; ant. Spós per Gugèlla (insetto). V.
Salaco.Salavoso: al dim. Sudicino(T G.). Spósa. Sposa; e alla lat. Sponsa.
Sporscellénta. Ciacca (Nelli All. di Ved. Andà a tocù la lengua i spos. IT. in
I, I 1). L'è sporscellenta minga mal. Léngua. -
SPO ( 285 ) SPR
Anell de sposa. Fede(se in forma di Sposà (parl. di preti). . . . Il Dire la
due mani intrecciate). Anello nuziale. prima messa, o il Fare il primo in
Content come ona sposa. Più con gresso in parrocchia.
tento d'una sposa (Pan. Civ.). Conten Sposàa. Sposato.
tissimo, gioiosissimo. Avè minga sposaa on sit, ona per
Fà la sposa. Far nozze. sonna, ona cossa. Non avere sposato
Fà la sposa. T. Carcer. . . . Met alcuno, ec., cioè Non essere indisso
tere le bove a un condannato. lubilmente avvinto ad un luogo, ad
Fortunada quella sposa che la prim uno, a checchessia.
ma l'è ona tosa. V. in Tósa. Avè sposaa on'opinion. Avere spo
Giugà a la sposa. Fare alle comari. sato un'opinione; e fam. Tirar dietro
Madrinna de la sposa. Prònuba che all'asino suo.
sta allato alla sposa quasi auspice del Sposàda (Dagh oma). Sposare. Fare spo
matrimonio; essere corrispº al Pronubo samento. Finirla con un buon pajo di
nozze.
o Auspice o Paraninfo dello sposo.
Pari ona sposa... . Essere in gran Sposalizzi. Gli Sponsali?(Facciol. in Spon
gala. salia). Le Sponsalizie. Sposalizia. Spo
Piva pivosa, salizio. Le Sposalizie. Lo Sponsalizio.
Fà ballà la sposa, La Sponsalizia. Le Sponsalizie; e ant.
La sposa la vocar minga balli, Lo Sponsalato.
Ciappa un legn e falla trottà. Sposàss. Sposarsi.
Trotta trotta scimbiocu, ecc. (V. Scimbioeu)
Sposètta. Lo stesso che Sabètta. V.
Dicesi per ischerzo ai gozzuti. Sposin e Sposinètt. Sposino(“tosc. – T. G.).
Quand la sposa l'è fada, tucc la Sposinètta. ? Sposina(Fag. Com.). Spo
voeuren. . . . . Dicesi di cose rimaste Sposinna. º succia (*tosc. – T. G.).
vote o giacenti per mancanza d'in Sposa giovane e asciutta di carni.
chiesta, alle quali, dopo spacciate, Sposòtta. Sposona(*tosc. – T. G.).
fiocchino i domandatori. Spòtech. Assoluto. Libero. Indipendente.
Scarp de sposa. . . . Gli scarpini Dispotico. El l'ha lassaa patron spòtech.
da sposa. - Lo ha lasciato padrone libero o assoluto.
Vell de sposa. Velo sponsale. Spotegamént. Assolutamente.
Vestii de sposa. Vesta o Veste nu Sprànga. Spranga. Legno o ferro che si
ziale. Avegh-sù el vestii de sposa. conficca attraverso per tener insieme
Essere vestita nuzialmente (modo da e ben unite le commessure; e somme di
tornar buono in qualche caso). più sorte, come Spranghe a T, Spran
Spósa. Maestra(“v. cont. tosc.). Titoli di ghe inginocchiate, Spranghe di ferro
amichevol saluto a qualunque donna pei fornelli, per gli stipiti delle porte
del contado purchè non fanciulla e o finestre, Spranghe di rame per murar
non vecchia, ancorchè ella non sia senza calce, Spranghe per telajo da
nell'annata sponsalizia. tessitori, Spranghe da caricare, ecc.
Sposà. neut. Sposare (neut. fu usato da Sprangà. Sprangare.
un poeta pisano). Fare nozze. Sprangàa. Sprangato.
Sposà. Sposare a moglie. Congiungersi al Spràngh. T. de Faleg. Fasce. Così chia
cuna per isposa – Sposare a marito. mansi que regoli che calettati in qua
Sposare. dro posano sopra i piedi d'un tavo
Chi se sposa in advent finna a la lino, e reggono il piano che vi si
mort s'en sent. V. in Mòrt. adatta sopra.
Sposà on'openion, on robb, vun, ecc. Sprangh d'assaa. Battitoi(*tosc. –
Sposare un'opinione, un sistema, ecc. Diz. art.). -

(Magal. Let scient. XI, p. 185). Il Caro Spranghètta.Spranghetta.Dim. di Spranga.


(Let ined. II, 6o) ha Avere sposata Spranghètta che anche dicesi Splanghètta.
una briga. Asola. L'orlo delle due estremità del
Sposà on porscell. . . . Inanellare l'ucchiello (oggioru).
il grifo ad un majale. spregà. v. dell'Alto Mil. Trassinare.
SP R ( 286 ) SPR
spregàsc. v. dell'Alto Mil. . . . . Grosso Dagli ona spremuda. Dargli una
legno incavato che i contadini sotto buona strizzata(“tosc.).
pongono a una ruota del carro per ot Spremùda. s. f. Limonea; e propriamente
tenerne nelle calate quel servigio che quella specie di limonea che si fa al
s'ottiene dalla scarpa alle carrozze. momento che un la comanda, a diſ
Spregàsc. s. m.pl. v. cont... Ciabattacce. ferenza delle limonee comuni sempre
Spregascià. v. c. dell'A. M. Trassinare. pronte in quantità nei caffè. Da che
Spregasción. v. cont. . . . . Uno che si vi sono le limonee preparate in sor
strascichi dietro checchessia, e spe bettiera, chi vuole una limonea fatta
cialmente le ciabatte. espressamente per sè e sana doman
Spregitt. V. in Sprésg. (giudizj. da una spremuda.
Spregiudicàa. Spregiudicato. Senza pre Spremudinna. Strizzatina (Pan. Poet. I ,
Spregnaccà. Ponzare. Far forza per man xxII, 26 ).
dar fuori gli escrementi del corpo. Spremùu. Spremuto.
Spregnaccà. Soffriggere(Pan. Poet. I, III, Spremuu-foeura. Espresso.
25). Pigolare. È una specie di Frignà. V. Sprésg. Spiaggia – La ferrareccia di que
Spregnaccà. Stiracchiare. Parlandosi di sto nome si specifica per Spiaggione,
prezzi, vale disputarne con eccessiva Spiaggetta, e Spiaggia anellata.
sottigliezza la maggiore o minor quan Sprésg. Girello. Cerchietto di ferro che
tità. (mento. si mette tra il mozzo e la sala quando
Spregnaccàda. Belata. Belo. Piagnucola il foro del primo si viene allargando
Spregnaccadór. Stillino o Rabbattino Corrisponde alla Boite pour les roues
(“tosc.). Colui che stiracchia il prezzo dell'Encycl.
di checchessia. Sprésg. s. m. pl. T. de'Fabbrifer. e de'
Spregnaccòn. Piagnone. Belone. Carrozz. Bàccole. Boccole. Quell'anime
Sprèlla che in qualche parte del Milanese di ferro colle quali si riveste verso
dicesi anche Barberin o Erba trosa. le due testate l'occhio interno del
Asperella. Setolone. Setola. Coda caval mozzo delle ruote per dargli saldez
lina. Rasperella; e poet. Asprella. Erba za e scemare l'attrito fra l legno del
che si adoperava già tempo a ſorbire mozzo e il ferro del fusolo d'assile –
le stoviglie, e che si usa tuttavia per Talora si usano più piccine e le di
lisciare lavori d'alabastro, d'ebano, ec. ciamo Spresgitt – Spesso poi si sosti
Nome dei due Equiseti jemale ed ar tuisce a ugual fine un'anima intiera
vense dei botanici. di ferro fuso o di bronzo e antic. an
Darusc o Rustegh o Derusc come che di bossolo, e questa diciamo Bùs
ona sprella, o per antifrasi Grazios sola (Bronzina) la quale ha due lin
come ona sprella. Più aspro d'un tri guette che diciamo Oregg, e talora
bolo(Bib. Calandr. III, 15). Ruvido as anche pani che diciamo Vermen.
sai più dell'ortica(Buon. Tancia f.66). Spresgitt. V. in Sprésg. (pregio.
V. Rustegón. Sprèzz. Sprezzo. Spregio. Disprezzo. Dis
Sprèlla per Quattroeusa. V. Con sprezz. Sprezzevolmente. Spre
Sprèlla. i Fregona. Guattera. Fante gevolmente.
Sprellàscia. W scaccia. (re. Sprezzà. Sprezzare.Spregiare. Dispregiare.
Sprèmm. Spremere. Strizzare; ant. Sprieme Chi sprezza ama. E si fa beffe della
Spremm-foeura. porrata o della fava(Cecchi Prov. p.
Spremm-giò.
?Esprimere.
52). Disprezzar finge chi di comprar
Spremmalimón. V. Schiscialimón – fig. brama(Rim. aut. pis.). Chi biasima vuol
Santinfizza. Spigolistro. comprare – Il sicil. Cuaddisìa cuschi
Spremorèlla che altri dicono Spallètta o fia – Talvolta fra noi la persona che
Stremèzza. T. de' Carrozz. . . . Quel sente dirsi Chi sprezza ama risponde
regoletto di legno che serve a tra per dispetto E chi catta-sù caragna
mezzare le due lastre della così detta Sprezzàa. Sprezzato.
specchiera nella faccia delle carrozze. Sprezzadùra. Sprezzatura.
Spremùda. Strizzata(“tosc.)? Spremitura. | Sprezzant. Sprezzante. Spregiante.
SPR (287) SPR
On ſà sprezzant. Maniera spregian ma come in deposito, perchè alla fine
te, superba, orgogliosa, sprezzante. del giuoco va poi con gli altri distri
Spri. V. Espri. buito dal giardiniere, il quale non lo
spròcch. T. d'Orolog. Pulsante (Alb. enc. può però dare a sè medesimo. Questi
in Scaletta). Pernetto che serve a spi premi si domandano Pegni. Tali pegni
gnere la scaletta degli oriuoli a ripe poi sono, da coloro che gli hanno
tizione per farle sonare. Il fr. Poussoir. avuti dal giardiniere, restituiti ai pro
Canon del sprocch. . . . . il can pri padroni purchè facciano una cosa
nello del pulsante. secondo il gusto di colui al quale è
sproporzion. Sproporzione. toccato in sorte ciascun pegno. E que
Sproporzionaa. Sproporzionato. sto dicono Fare la penitenza: non si
Spropòsit o Spropòset che l'infimissimo facendo la quale il pegno resta in ma
volgo dice Sperpòset o Sparpòset. Spro no a colui al quale è toccato – Il
posito. Scompiscione. Svarione. Marro Giuoco degli Spropositi pertanto è lo
ne. Scerpellone – Paradosso. stesso in sostanza che il giuoco del
Ciappà sproposit de lira. Pigliar Mazzolino, se non che dove in questo
equivoci da cavallo(Magal. Let. scient. si finge un giardiniere, in quello i
XI, pag. 242). giocatori s'adattano in qualsivoglia
Di o Fà on sproposit. Dire, Fare, altra cosa, con pigliarsi quei nomi che
Commettere uno sproposito. attengono a quella tal cosa. Per esem
Fà sproposit sora sproposit. Com pio, ſaranno il giuoco sopra il pane:
mettere errori sopra errori; e famigl. il maestro sarà il fornajo, e questi
Imbottar sopra la feccia. -
sarà come quello che nel Mazzolino
Giugà ai sproposit. Fare agli spro fa il giardiniere: uno sarà la farina,
positi. Specie di giuoco simile in so uno l'acqua, uno il forno od altra
stanza all'altro del Mazzolino, che viene cosa attenente al panificio. Il fornajo
descritto come siegue nelle note alle dirà: Questo pane non è buono per
stanze 46.º e 47.º del cantar 2.º del causa della farina: quello che ha il
Malmantile. Più persone s'adunano in nome della farina deve rispondere su
sieme, e si pigliano il nome d'un bito Dalla farina non viene, ma dal
fiore per ciascuna, di questi fiori l'acqua, o da altra cosa attenente al
una di loro, ch'è il giardiniere, com pane, che sia fra le già assegnate ai
pone un mazzo, e poi dice: Questo vari giocatori: e se non risponde pre
mazzo non istà bene per causa della sto, o dà la colpa a qualche cosa il
viola: e colui, che ha preso il nome nome della quale non sia in quell'adu
della viola, dee risponder subito: nanza o non sia attenente al pane,
Dalla viola non viene, ma sibbene dal perde e deposita il pegno: e si fa
giglio o da quell'altro fiore che a nel resto per appunto come nel giuoco
lui verrà nella mente; e se non ri del Mazzolino – A questa spezie di
sponde subito, ovvero se nomina un giuoco appartengono altresì, sebbene
fiore che non sia in quel mazzo, per con qualche modificazione, gli altri
de un premio il quale si dà al giar detti fra noi El giarugh de l'avocatt,
diniere. E così vanno seguitando fino El giorugh de la tavoletta, El giaeugh
a che il giardiniere abbia in mano di proverbi, El gioeugh del majester,
tanti premi da potere alla fine distri El giaugh del speziee, e simili.
buirne almeno uno per ciascheduno Sproposit de cavall o delira. Spro
di quelli che sono nel giuoco; ed il posito da can barbone(Pan. Poet. II,
giardiniere è sottoposto anch'egli alla p. 59o). Spropositaccio. Spropositone.
perdita del premio, perchè se un ſiore Sproposito dell'ottanta o madornale o
darà la colpa a lui, e ch'egli non bestiale o da pigliar colle molle o da
risponda subito, o nomini un fiore cavallo o che nol farebbe un cavallo.
che non sia nel mazzo, perde come Spropòsit (On). Un Subbisso. Un Fiotto.
gli altri, e il suo premio va dato in Un Nugolo. Un Fracasso. Un Flagello.
mano a colui che l'ha fatto errare, Un'Infinita.
SPU ( 288 ) SPU
Cercà o Domandà on sproposet. Chie Spuà o Tra sù. ſig. Darla fuori o fuore.
dere uno sproposito ("tosc.), cioè Tas Svesciare. Sventare. Dir fuora. Cantare.
sare checchessia un prezzo eccessivo. Manifestare, palesare, dirla aperta.
Costà on sproposit. Costare uno spro Spua donch. Dalla fuori. Dilla una
posito, cioè eccessiv.”(“tosc. – T. G). volta. Spiattellatela.
Spropositàa. Spropositato. Spuà e Spuà-ſoeura. Spicciare. Sfilacciare.
Spropositàa. Esorbitante. Disorbitante. Sputare? Dicesi delle stoffe che ridotte
Spropositin. Sproposituccio(“tosc. -T. G.). in abiti si vanno sfilacciando per le
Spropositon. Spropositone. Spropositac orlature o altrove; - ed anche L'uscir
cio. Errorone(tosc. - T. G.). Sproposito delle fila ond'è tessuta una stoffa dal
spropositissimo, l'ordito. Il S'effiler dei Fr.
Spropriàss o Despropriàss. Spropriarsi. Spuàa. Sputato.
Spropiarsi. Spuaa spuisc. Sputato. Tutto miniato.
Spùa o Spùda o Spùva. Sputo. Pretto sputato. Maniato. Puro e pretto.
Mangià pan e spua o Viv de pan e Vivo e vero. Somigliantissimo, che
spua. Mangiarpane e coltello(“fior). Vi pare l'istessa cosa per l'appunto.
vere di limatura. Far vita stretta. Stirac Vess lù spuaa spuisc. Non ne per
chiar le milze. Non aver pan pei sabati. dere una virgola (Fag. Ast. bal. III,
Mantegni a pan e spua. Tenere a 17) o nulla. Essere tutto un tale.
crusca e a cavoli o allo stecchetto. Spuapàn. Sputapane? Noi diciamo per
Taccaa con la spua. pos. e fig. Ap ischerzo che i pesci liscosi, le rane, i
piccato colla cera o colla sciliva. pesciatelli sono Spuapan.
Vessegh taccaa-sù con la spua. Starvi Spuàsc o Spuvàsc. Sputacchio. Sputo; e
attaccato per la sciliva(Magliab. in Pr. ant. Sputaglio – Escreato.
ſior. IV, II, 1 o 1). Essere attaccato con Spuascià. Sputacchiare. Sputar sovente,
la sciliva (Alleg. 159). e poco alla volta.
Spuà o Spudà o Spuvà. Sputare. Spuasción. . . . Chi sputacchia continua
Cassett de spuà. Sputacchiere? Cas mente, uno sputaspesso.
solette piene di segatura o di crusca Spuasenténz. Sputasentenze. Sputasenno.
(i Crachoirs de Fr.) che si tengono da Sputatondo.
piè de letti o de'tavolini per isputarvi Spùd dicono le persone gentili invccc di
dentro e non imbrattare il pavimento. Spuàsc, e tutti nel Spud de sangu.
Chi no la ghe pias, ch'el le spua Sputo sanguigno - Così Spüda e Spudà.
ſoeura. A chi non piace la sputi (Fag. Spuèll e Spuelléri. Chiasso. Romore. Chias
Ast. bal. I, 6 e Pod. spil. 1, 1o). Chi sata - e soventemente Sproloquio
vuol ingrognare ingrogni. Chi lo vuol (“tosc.).
avere per male, si scinga. Così l'inten Fà on spuell de no dì. Fare capo
do, e a chi non piace sputi(Assetta I, I 1). grosso (Varchi Ercol.).
Elspua in faccia. Egli spruzza a vento. Spuèll. Subisso. V. Sfragèll.
La spua de travers.... Lo diciamo Spuellée. Casoso. Lo stesso che Spara
di donna che vogliamo copertamente vée sig. 5. V.
accennare per incinta. Spuelléri. Lo stesso che Spuèll. V.
Mangià ſel e spuà mel. Sputar dolce Spuin. Sputetto. Dim. di Sputo.
e ingoyar amaro. Spuin. Sputacchiera. Vaso da sputarvi
Spuà adosso sù... Il lat. Conspuere. dentro chi è ammalato.
Spuà-foeura. ... Il lat. Erspuere. Spuin. Ad. d'Inguént. V.
Spuà in la menestra. ſig. Darsi del Spuisc. Voce usata nella frase Spuaa
dito nell'occhio. V. in Zàppa. spuisc. V. in Spuàa.
Spuà sentenz. V, in Senténza. Spurgà. Spurgare. Espurgare.
Vess o No vess come a spuà in terra Spurgà. Sfogare malori, piaghe.
che anche dicesi Vess o No vess conne a Spurgàa. Spurgato.
tirà-sù ona presa de tabacch. Essere o Spùrgo. Spurgo. Espurgo. Espurgazione
Von esser come bere un uovo o Von esser Sfogamento.
loppa. Essere o Non essere cosa facile. Fà on spurgo. Espurgarsi.
SPU (289 ) SQU
Spiri. V. Pastàrd. Spuzzà ia salut. Puzzar la salute
Spùva, Spuvà, Spuvàsc, ecc. V. Spùa, ecc. (“tosc. – Meini in Tomm. Sin. a Pus
Spùzza. s. f. Puzzo. Puzza – Al dim. Puz zare). Muover lite alla sanità. Stare
zino, all'acc. Puzzaccio(“tosc. – T. G.). bene e voler pigliare medicine –
Spuzza del diavol. Sitaccio(“tosc.). od anche . . . Troppo strapazzarsi.
Concia di caviale – Leppo. Spuzzà. fig. Cuocere. Scottare. Putire.
Spùzza. fig. Alterigia. Fummo. Muffa. Dispiacere.
Spocchia. Albagia. Orgoglio. La ghe spuzza. La gli coce o scotta.
Spuzzà. Sitare(Targ. Viag II, 4 1 1). Puz- | Spuzzà. mct. Far del grande. Alteggiare.
zare. Putire. Appuzzare. Appuzzolare. | Spuzzarello Spuzzarèlla o Spuzzin. Alno
Allezzare. Saper di lezzo. Gettar lezzo nero. Piutine. Alalerno. Ilatro. Il Rha
o morbo – Impuzzare. Impuzzolare; mnus frangula e il Ilhamnus frangula
e ant. Spuzzare. alaterna dei botanici.
Con pù se ghe ruga-dent, con pù | Spuzzént. Puzzolente. V. Spazzorént.
la spuzza. fig. Più ch'ella si rimesco- | Spuzzètta. ſig. Favetta. Fumosello. Fum
la, e più puzza. mosello. Fumosetto, Fummosello.
Ghe spuzza tusscoss. Gli putono i fiori | Spuzzètta per Spuzzarèll. V.
di melarancio. Ella viene del cencio. | Spuzzin. Spin cercino – per Spuzzarèll. V.
I pagn te spuzzaran minga ve . . . . . Spuzzolent. Puzzolente. V. Spuzzorént.
I panni, il mantello e sim. ti parranno Spuzzón. Spoccia. V. Sgonſión fig.
buoni. Spuzzór. Puzzo. Puzza Putidore, e ant.
Spuzzà come ona cantaranna o conne Puzzura.

el diavol. Puzzar come un avello(“tosc. | Spuzzorént o Spuzzolént o Spuzzént. Puz


– Tom Sin. in Tomba). Fctere. Am zolente. Putente. Puzzoso. Piutido; e ant.
morbare. El spuzza come ona canta Putiglioso. Putolente. Puzzevole.
ranna. Puzza che arrovella. Ammorba | Squader. Traguardo(Fabbroni Teorie Sti
o attosca che pare un avello. Suona ma fondi pag. 19). Strumento geode
il corno. tico che è una specie di bossolo ina
Spuzzà de... Sapere di... Per es. El stato sur una mazza appuntata che si
spuzza de poverett. Sa di povero – conficca nel terreno, in cui sono quat
Sentire il ... . o la .... cioè Correre tro fessi in croce pei quali passando le
prossimo risico di alcun male o ca linee visuali formano nel suo centro
stigo. El spuzza depresou. Sente il car quattro angoli retti per cui mezzo si
cere – Il Machiavello (Op. IX, 586) squadra e misura ogni superficie. I
ha Sentire la calcina nel sig. di Cor dizion. ital. fanno del traguardo una
rer risico d'essere murato vivo, e diottra, e della livella il nostro squa
poco dopo (p. 589) ha Sentire il ſit dro. È una vera tetraottra se mi è
no di mali eſſetti temuti da uno in lecito così dire. -

un altro. In squader o In perfetto squader.


Spuzzà de brugna o demort. Puz Syuadrato esattamente. A squadra.
zar di becchino(Gigli Reg. 579) Essere | Squàdra. Squadra. Norma.
a confitemini. Avviarsi per le poste. Squadra falsa. Syuadra zoppa. Piſe
Spuzzà de letterato o sim. Puzzar rello. Squadra a regoli mobili e in
di letterato o sim.(“tosc. – T. G.). castrantisi l'uno nell'altro a un bi
Spuzzà de scior. Filar del Signore sogno per misurare gli angoli sopra
– Putire o Saper di principe. e sottosquadra, cioè maggiori o mi
Spuzzà de Senavra. Voler aprirsi il nori del retto – Anche i Francesi
valico al canto della Mela (Fag. Rim. dicono Fausse equerre – Il Calan
VI, 46 not.). drino è un altra specie di squadra zop
Spuzzà d'oeuv in ciapp o d'oeuv pa, ma a regoli sovrapposti.
marsc. Puzzar d'uova sode(Targ. Viag. Squadra ferma. . . . . Squadra a
II, 146). regoli fermi.
Spuzzà el fiaa V. in Fiàa. Da la squadra. Sbiecare; e ſig. Lo
Spuzzà i pee. Sonar coi calcetti. stesso che Dà la metta. V, in Mètta.
I col. II . 57
SQU ( 29o ) SQU
Squadra. Squadra. Schiera - Squadra vo quella erre che li sorregge. Ha Cartei
lant de borlandott. Schiera di stradieri. la. Piastrola di sotto e Oggiolin. Anello.
Squàdra. T. Censuario. . . . Classe indi Squadrón. Squadrone. Nel reggimenti di
cante l'ottima, la buona, la mezzana cavalleria è quel medesimo che il
e l'infima qualità dei fondi assogget Battaglione ne reggimenti di fanti.
tati a censimento. Fondi de prima, Squadrón. T. Mil. Spadrone. Sciabolone.
segonda, terza, quarta e unica squa Il Guadagnoli però scrive sempre Squa
dra – Alla metà del secolo scorso de drone nel suo Cadetto militare.
notava altresì le classi dei più facolto Squadronà. Squadronare. Spiegare gli
si, dei mediocri e degl'inſimi assog squadroni, schierarsi a squadroni.
gettati alla tassa del mercimonio. Squadronàa. Squadronato (Fag. Rim. V,
Squadra..... Allorchè un fattorino di 14 e. l.). Schierato per isquadroni.
falegname o d'ebanista è ignorante e Squadronàda. . . . . Colpo di spadrone.
novizio, i lavoranti se lo sogliono ri Squajà. Scoprire. Scovare.
mandare l'un l'altro in cerca della Squa
dra tonda; e questo equivale a una
" Bagatt. !
quajà i altaritt.
v in Altarin.
cambiale garontolesca. Talvolta gli fan Squajaa. Scoperto.
no anche ricercare dello scopell (scal Squajada e Squajadinna. Scoprimento.
pello) che per la sua parentela collo Squajardola dicono alcuni per Spajàrda. l .
scopelòtt (scappellotto) gli frutta quel Squanquanà. Camminar come l'anatre
più. (Nelli Vec. Riv. III, 2o). Arrancare.
Squadrà. Squadrare pietre, legni, ecc. Cioncolare. Andare a sciacquabarili.
Squadrà i trav. Acconciare o Riqua Si dice di quegli zoppi che vanno a
drare le travi. Ripulirle dalle schegge gambe larghe, e pare che vogliano
colla scure e ridurle a grossa quadra con un piede andare in un luogo e
tura. coll'altro in un altro, e dicesi così
Squadrà. T. Agrim Traguardare. in italiano perchè fanno lo stesso moto
Squadrà. Squadrare. Osservare, disami colla persona che fa uno che sciacqui
nare coll'occhio. un barile, e fra noi Squanquanà dal
Squadrà de capp e pè. Andare con l'andar dell'anitre ch'esprimiamo con
gli occhi ad una persona dal capo ai tal voce corrispond.º alla fr. Caneter.
piedi(Arios. Fur. XXIII, 72). Squadrare Squaquarà che anche dicesi Svojà el
dal capo alle piante alcuno. sacchett. Squaccherare. Squacquerare.
Squadrà. ſig. Quadrare. Andare a verso. Svertare. Sgocciolare il barletto o il
La ghe squadra pocch. La non gli barlotto o l'orciuolo. Sbertare. Svesciare.
quadra. Squaquarà. P. Schiccherà.
Squadrà nient aſfatt. Stiacciarla male Squaquarada. Svesciata.
(Pan. Piag. Barb. I, 7o). Squaquarón. Svesciatore. Svescione('tosc.). -

Squadrà ona robba a vun. Andar Uno che non sa tenere il segreto, un
a pelo checchessia ad uno. Quadrare ciarliero.
altrui checchessia. Squaquarònna. Vesciaja. Svesciatrice. Ve
Squadraa. Squadrato. sciona. Donna che ridice tutto quello
Trav squadraa. Trave riquadrato. sa o che sente discorrere.
Squadradùr. Sciàveri. Piallacci. Nome di Squàrc. Scialo. Sfoggio.
quelle quattro ritagliature emisferiche Fà squarc. Fare lo squarcione.
che si ricavano da un tronco d'al Fà squarc con voeuj el stee. V. Stée.
bero nello squadrarlo per trave. Squàrc.T. dei Mur. Vano. Sguancio. Strom
Squadrettà. . . . . Regolare colla squa batura. Squarc d'uss, defenestra, ecc.
druccia. Strombatura d'uscio, di finestra, ccc.
Squadrètta. Squadruccia? Squarcètt. Squarcio(Ariosto Sat. 6.”). Scar
Squadretta de ſil. . . . . Squadruccia tafaccio – Giornaletto – Stratto. Lo
da regolare le filettature. Straccetto? (”san.). (ciarc
Squadrètta. T. de Fab., Carroz., ecc.... Squarcià. T. de Murat. Strombare. Sguan -
Nei sederini mobili delle carrozze è Squarciàa. Strombato,
SQU ( 29 l ) SQU
squarrà-giò. v. c. Irrompere. Precipitare. Vess rott i sguell e stravaccaa el
Rovesciare. Sfondolare. Il lat. Irruere. carro Vess-giò la cà e el tecc. V. in Cà.
Squarta. Squartare – Rinquartare. Squellàda. Piena una scodella.
Vatt a fà squartà. Vatti far friggere. Ho majaa ona squellada de fasoeu.
Squartà. Squarciare. Mangiai piena una scodella di fagiuoli.
Squartàa. Squartato. Squarciato. Squellàscia. . . . . Scodellaccia.
Squartàda. Squartamento. Squartata – Squellée Lutifigolo? Pentolajo.Stovigliajo.
Squarciatura. Squarcio. Squelléra. Stovigliaja (Fag. Pod. spil.).
Squartàss. Squartarsi. Vorè squartass Scanciera. Rastrelliera. V. Peltréra.
del sgari. Gridare a rotta, Squelloeü. Ciotolino. Ciotolina. Ciotoletta.
Squàs e Squàsi. Quasi. Fà squelloeu. Accozzare i pentolini.
Squassouas. Mezzo mezzo.Squassauas V. in Sciòsc.
neghem.Poco meno che non annegammo. Giugà a squelloeu. Fare al rimbal
Squasà per Scarpà praa, sces, ecc. V. zello (“fior.). Fare agli schizzetti(“san.).
Squass. Squasso – Avè tolt-sù on squass. Slanciare a tutta forza e per isbieco
Aver fatto un gran calo – Dà-giò on delle piastrellette o dei sassolini sulla
squass. Fare un gran calo. Darnelle superficie d' alcun acqua viva per
vecchie. Decadere. Intristire – e Andar chè vengano a fare di molti rimbalzi
in rovina. Venire al meno o al basso. nell'andar avanzando sulla superfi
Dà on squass a ona pitanza. Fare cie medesima. È quello stesso giuoco
un buono striscio a una vivanda(Lasca che i Comaschi dicono Giugà ai spiell
Cena III, X, 295). o ai pettol, gli abitanti prossimi ai
Squattarà. Schiacciare – ſig. Squattarà-giò. Laghetti della Brianza e dei contorni
Schiccherare ogni cosa parlando(T. G.). Fà ai pattei, Fà saltà i sassei o i
Squattrinà che anche dicesi Pettà-lì i spiottolett, Giugà ai passarell o Fà i
soldi. Slazzerare o Snocciolare le mo passarell su l'acqua, i Benacensi Zugar
nete. Spender quattrini. I pajsan han a le palettine, i Veneziani Far di pas
de squattrinà manch che sia possibel. sarini o Zugar a caorio o Zugar a le
Anche ai contadini lo sparagno è il piastrele, i Piacentini Fà i pesch, i
primo guadagno – V. altresì Piccià. Parmigiani Zugar ai piapess, i Pro
Squattrinà. Leccheggiar lemme lemme. venzali Faire respail'heto, i Francesi
Incassar danaro a quattrino a quat Faire ricochet, e gl'Inglesi To make
trino o sia a picciole somme alla volta. duks and drakes.
Squèlla. Scodella. Ciotola. Squellocò. T. di Stamp. Piastretta del
Andà-là o Voltà-là comè on fass de dado del pirrone.
squell. Andare o Mandare in un fascio Squellònna e Squellòtt. Ciotolonc.
(Alb. enc. ne testi a Fascio quinto si Squellòtt. fig. Coccia. V. Cartèlla.
gnif) o in un monte. Fare un capitom E a la guardia gh'ban cert squellott de stagh
folo. L'è voltaa-là come on ſass de dent quatter sold de busecca. ( Bal. Rim.).

squell. Si trovò per terra rovescio che Squilibrà. Mettere fuor d'equilibrio. Le
parve un sacco di stabbio(Caro Am past). var d'equilibrio. – Ne'diz. ital. quanti
Bocca a squella. Bocca svivagnata. sono mancano Squilibrare, Disquili
Bocca eccedentemente larga. brare, Disequilibrare.
In d'on fass de squell. In un monte. Squilibràss. Andare fuor d'equilibrio.
Romp i squell. Dar la volta al cor Squilibri. Sbilancio.
bel delle vasa(Assetta I, 7). I conta Squinci (ln). In gala. In parata – I Sic.
dini tengono spesso i loro piattelli in " hanno Disguinciu, per fianco.
un corbello, e sempre poi ne corbelli Squinternà. Squinternare(Min.). Sconquas
portano il mangiare ne campi ove sare. Scombussolare. Disertare.
stanno a lavoro: ecco l'origine del Squinternaa. Sconquassato. Squinternato
dettato che vale Annullare un trattato (Min.). (mento.
o sim. – Dare nelle stoviglie (Buon. Squinternàda. Sconquasso. Sconquassa
Fiera annot. B. 457). Rompere il fu Squinzia. Lo stesso che Tintiminia. V.
scellino, Adirarsi e rompere l'amicizia. Squisii e Squisito. Squisito.
STA ( 292 ) STA
squitt Tema. V. Squitta sig. 2 - segrete: si serbino in petto, si guardi
squitta o Squittarèlla o Squittiroeòla. il silenzio sulle cose dette fra noi.
Squacchera.Squacquera. Sterco liquido. Chi sta ben no se mouva. Chi sta
squitta che anche dicesi Foſſa, Fòll, bene non si rimuta(“tosc. – T. G.).
Fifa, Pommpòmm, Squitt, e Squittàcc. Chi sta bene non si muova. Chi ha
Pauraccia. Battisoffia. Battisoſiola Cu buono in mano non rimescoli.
soffiola. Timor grande. Avegh ona Dove andee a stà ? ſig. Mal t'ap
squitta de no di Filare. Aver filo. poni. Che diamin dite!
Avere una sgangheratissima paura. El dovarav o El pò stà pocch a ve
Squittà. Squaccherare. Squacquerare. Sca gni. Non dovrebbe stare a tornare Fag.
d'azzatre. Ast. bal. II, 16). Non starà molto a ve
Squittà. Schiccherare. E lì el ghe squitta nire(T. G.). Ha poco a stare ch'ei venga.
lì tutta l'istoria. Ed ei gli spiattella El ponto sta che. Il tutto sta che.
o schicchera o sciorina il fatto. El pò stà o vess. Può essere(“tosc.).
Squittàcc. V. Squitta. El sa come el sta. Chi ha coda di
Squittaràda(dal romanzo Squitràda). Sca paglia ha sempre paura che il fuoco
cazzamento. non l'arda – V. anche in Difett.
Squittarèlla. Lo stesso che Squitta sig. 1° V. Fà stà. Fare stare(Magal. Op. 229).
Squitterà. Squaccherare. Squacquerare. Cosse credet? de famm stà? Che credi
Scacazzare – L'ingl. Tosquitter e il di farmi stare? (Cini Des e Sp. X, 8),
romanzo Squitrar. cioè superare, vincere, soggettare.
Squitterà. fig. Squaccherare. Squacquera Fà stà el Domm in sant (Eusoebi o
re. Si ertare. Svesciare. Ridire i segreti. in san Salvador. V. in I)òmm.
Squittireò. Schizzatoio. Sifoncino. Fà stà in l'asee. Mettere in un cal
Squittiroeiù. met. Lo stesso che Cisquitt. V. cetto. Mettere in sacco. Confondere.
Squittiroeula. Lo stesso che Squitta sig. 1 ºrº. Mi par el primm m'impegni de fa sta
Squittirolà. Schizzare. V. Schizzettà. Ei scolaer e 'l master in l'asee. (Brand )
Squittirolàda schizzettata? Fà stà-sù. . . . Involare, rubare al
Squittirolin. Schizzetto, schizzettino. cum che più dell'avuto e pagato. P. es.
Squittón. Cacacciano. V. Spaguresgiòn. El gh'ha faa stà-sù on pomm. Nel com
Squitton. Pauraccia. perar quelle mele ne ha ghermita una
Sragiona... Dire cose disragionate: favel senza pagarla, ne ha furata una.
lare a disragione: uscir del seminato. Ghe stala? Parti egli bene?
Srari. Diradare. Srari i piant. Dibruscare. La ghe sta. È equa. A onesta.
Srarida. Diradatura(*tosc. – Mol. El.). La ghe sta minga o La ghe sta no.
Srarii. Diradato. Non è bene – Disconviene – E inonesta.
Srazzà. Lo stesso che Desrazzà. V. La ghe sta minga in cent lira. La
Sregolàa, Sregolato. Disregolato. Irrego non gli costerà meno che cento lire,
lato. Lassà stà. Non toccare.
Ss. Zi zi. Zitto zitto – sta. Lassa stà de fà quei coss. Restar di
St. Cheti! (Razzi Balia 1, 2); e latin. Si sfare checchessia.
come nota il varchi nell'Ercol. I, 17o. Lassà stà vun. Non inquietare alcuno.
Sta. Questa. Cotesta. Sta. La sta de mi, de ti, de lù, ecc.
Stà. Stare. Permanere in quel modo che Sta a me, a te, ecc. Dipende da me, ecc.
viene specificato dal contesto del dire. L'è stada duu ann senza fà fioeu.
A staghela lì. Se sta lì. Se si fermas Stette due anni senza far figli(T. G.).
se. Per lo meno A far poco. Dico po Mett a stà-via chissessia. Mettere
co. Per es. Ghe voeur duu sold a com in un calcetto chiunque.
prà quella robba... a stagliela-lì. Per Mi stoo a quell ch'el voeur lù. Io
tale compera ci vogliono due soldi, me ne sto al voler suo.
e anco più; e forse non bastano. No podeghen stà-sù pù. Aver colmo
Desogna stà a sto pan. P. in Pàn. il sacco. Dicesi di tristizia o malizia
Che staghen chi tra nun. . . . . Le somma che altri abbia in sè. Essere
cose dette non si propalino ; stiano il caffo degli sciagurati.
STA (293 ) STA
No savè dove stà. Non trovar loco stagh. Capirvi. Avere spazio ba
o luogo. Essere inquietissimo. stante per istarvi.
Per nighe stoo. Son per uno(“tosc. – Stagh. Stare a checchessia. Accor
T. G.). Il mio voto l'avete. darsi in checchessia. Stare al fatto.
Podè mingà stà de no fa, dì, ecc. Stagh. Starci. Besognarà ch'el ghe
Non si poter tenere o rattenere di non staga. Bisognerà che ci stia(Fag. Ast.
fare, dire, ecc. bal. III, 4 – Nelli Mogl. in calz. I, 3).
Podè minga stà-dent. Non vi si poter Stagh. Starci(Magal. Let. scient. XI,
contenere o racchiudere. Non vi capire. p. 17o). Crederla, berla.
Podè minga stagh. Non poter durare Stagb adree a vun. Star dietro o at
le spese(Pecor. II, 85). torno a uno(*tosc. – T. G.). Pressarlo.
Podè minga stà senza de vum. Non Staghen-sù pù. Essere il colmo.
potere stare senza alcun tale(*tosc T.G.). Stagh minga. Non accordarcisi. Non
Se la stassa lee, o sim. Se egli stesse istare a checchessia.
a lei(Alleg. p. 117). Stagh minga. Sconvenirsi. Disdirsi.
Stà a coeur. Star a cuore. Stagh minga a certi coss. Mon allog
Sta a contra. Stare di contro. giare alla prima osteria. Non credere
Stà adoss. Stare addosso. checchessia,
Stà adree al foss. Stare a casa ra Stagh o Stagh minga la soa conve
sente il fosso. -
nienza. Non ci trovare il suo conto.
Stà al tutt o Stà al ben e al maa. Stagh sora. Starci in checchessia (così
Accomodarsi al tutto. -

il Guadag. Poes. I, 74. E i signori ci


Stà a vedè. V, in Vedè, Besogna stanno in certe cose).
poeù stà a vedè se l'è quell..... Bi Stà-giò, Soggiacere. Stare soggetto.
sogna po'poi vedere se gli è quello. Stà inanz. Starne. Restar malleva
Stà cossì. . . . . . . Rimaner celibe, dore. Il Praestare de Latini.
pulcellona. Le nostre giovani dicono stà inanz per vun. Stare del credere
Monega, capuscinna, toei mari, stà ad alcuno(Martell. Let. camb. p. 155).
cossì, noverando a quattro a quattro Stà indu'ee. Star addietro.
le cannucce del proprio ventaglio e Stà indree del spend. Andar ratte
augurando il loro stato futuro da quel nuto nello spendere,
la fra le cannucce che riceve ultima Stà in guardia. T. di Masc. Scrivere.
l'una delle quattro frasi anzidette. V. in Guardia,
Stà decà in . . . Stare a casa in . . . . Stà intorma. Stare attorno.
Abitare in . . . Stare da casa in . . . Stà-li. Esser serbatoio. Bastare. Du
Stà de mincion. Star fresco. rare – stà minga lì. Non reggere.
Stà denanzo Podè stà denanza qua Non bastare. Non essere serbatoio.
lunque galantomm. Poter andare o stare Stà lì de cà. ſig. V. in Cà.
a tavola ritonda. V. anche in Demànz. Stà minga a dì che. . . . Non istare
Stà-dent. Capirvi. a dire che, . . . (*tosc. – T. G.).
Stà de pappa. Stare come un'impe Sta minga per mì de no fall. Non
ratrice (parl. di donne) – V. in Pappa. restare di farlo per riguardo mio.
Stà de vum. Stare al o in o per al Stann foeura. Starsene al largo.
cuno. La stà de là. Sta a lui. Sta in Sta savi. Sta cheto.
lui. Sta per lui. È in sua balia. Di Stà-sott. Soggiacere – fig. Star sog
pende da Rai. getto.
Stà de vun. Stare a uno (Varchi Stà-sott. assol. . . . Star sotto le len
Ercol. 76). Stare in nno. Se fuss staa zuola (stai sott a la dobbia).
de mi respondeva minga. Se a me Stà-sù. Vegliare. Stare alzato la notte.
fosse stato non le rispondeva. Stà-sù. Tenersi sù(Pan. Poet. I, xxxv 11,
Stà dur. Star costante o forte alla 5). Alteggiare (Gh. I ſoc.) – Star sul
stanga(Gh. Voc.). Star duro o alla dura. grave. sul severo, in contegno – Stare
Stà-foeura. Stare di finora o di fiori, in sul suo o in sulle sue.
cioè fuor di città, in campagna, Stà-sù. Non calare alla ragna.
STA ( 294 ) STA
Stà-sù. Reggere. Dirsi. Besogna di comunissimi e simili a quelli degli an
robb che gh'abbien de stà-sù. Biso tichi scrittori italiani Gli fu venuto
gna dire cose che reggano. (Sacch. Nov. 77). L'altra mattina ſu
Stà-sù de prezzi. Star sul tirato. andato(id. 78).
Alzar la mira. Sont staa a Comm. Fui a Como.
Stà-sù drizz. Stare o Recarsi sopra Son staa lì lì per falla. Fui a un pelo
sè o sopra di sè o sulla persona. Star o ad un capello per farlo. (mater.
ritto. Stare sù bello. Stabatmàter s. m. T. Eccl. e Mus. Stabat
Stà-sù l'acqua, Stà-sù la nev. Re Stabbi. Porcile. La stalla grande da ma
star di piovere? Restar di nevicare? jali che in Toscana è detta comun°
Stà su la galantaria. Star sulle ga la Porcareccia(Morozzi Case de'contad.).
lanterie(Pan. Poet. I, II, 5) o sulla vita Stabbièll o Stabbioeù. Castro(Moroz. Cas.
di/lorOSdl,
cont. p. 16). Stanzino(”aret. - Gior. agr.
Stà sul com se de'. Stare in sul mille. IX, 45o). Stabbiuolo. Stalletta da majali.
Stà sul toeü miee. . . . . Essere in Stabbiell per i troeuj. Arla (Moroz.
curro di ammogliarsi, Cas. cont. p. 14). Arella(Lastri Op.).
Stà su ona cossa. Stare sull'intesa Ogni stallino appartato per ciascuna
di checchessia. Essere in carriera di troja nella porcareccia.
checchessia. Intendere a procacciarsi Stabbiellin. Castrino(Mor. Cas. cont. p.55).
checchessia. Stabbioeü. V. Stabbièll.
Stà-sù polito o dritto o drizz o Stàbel e der. V. Stàbil, ecc.
drizz in pee. Stare sù bello(Alleg. p. 59). Stabeli. T. de Murat. V. Stabili.
Stà-via. Stare di fuori o di fuora. Stabelì. T. di Stamp. Impaginare.
Stoo inanz mi. Ve ne sto io di co Stàlbil. add. Stabile.
desto. Ve ne son mallevadore io. Stabil. sost. m. Stabile. Fondo.
Tutt sta ch'el vegna. Punto sta Stabili o Stabelì. . . . Questa voce fra
ch'ei venga. Il tutto sta se verrà. noi ha due significati: generico l'uno,
Vardee on poo come stoo de sto specifico l'altro: Nel sig. generico comprende
brasc. Vedete come sto del braccio o tre operazioni, cioè Rinzaffare, Arricciare e
simili(“tosc. – T. G.). Polire le quali noi specifichiamo come siegue:
Vegnì a stà. Tornare. El scud sviz Imbojaccà. Rinzaffare. Dare una
zer el ven a stà chi de nun vott lira. smaltatura alla grossa di calce, rena
Lo scudo svizzero torna otto lire mil. grossolana e rottami di mattoni alla
Stà. T. di Giuoco. . . . Appajarsi. V. Lètta. muratura per turare i vani rimasti quà
Andà a chi va a stà.... Ne giuochi e là e ridurla a superficie pari, an
è in genere quel preliminare da cui corchè di materie disformi quà e là,
si vede chi debba avere la mano in ciò che i Francesi dicono ottimamente
giuoco per la prima volta, o quali es Ourdir o Hourder; giacchè gli è come
ser debbano le coppie dei giocatori. dare un'orditura per gl'intonachi da
Nel giuoco delle pallottole dicesi del farvi sopra; operazione che male fu
Primo lanciare a un dato punto una compresa sotto il nome d'intonaco
pallottola che ſa ciascun aspirante al da Leon Battista Alberti, dal Baldi
giuoco, per riconoscere con chi s'ab nucci, dall'Alberti enciclopedico e dal
bia ad appajare per comporre una Dizionario d'artiglieria, ecc., giacchè
delle bande contrastanti la partita. gl'intonachi dal più al meno sono
Stà. T. di Giuoco. . . . Non volere altre sempre le Expolitiones dei Latini, e il
più carte, restarsi a quelle che s'hanno. Rinzaffare è sempre una specie di Ru
Ghe stoo. . . . . Non più carte. deratio o sia un principium ea politio
Stoo per duu, per trii, ecc. Sto per nis, non una ea politio. Rinzaffando
uno, ecc. (“tosc. – T. G.). Mi manca si smalta il murato senza punto ri
un punto o più a vincere. pulire o pianeggiare il lavoro; into
Stàa. Stato. macando, sia che s'arricci, sia che
L'è staa mancaa, L'è staa piasuu, c s'intonachi propriamente o si polisca,
sim. Mancò, Piacque. Idiotismi nostrali sempre si ripulisce e pianeggia con
STA (295) STA
cazzuola e nettatoja da prima alla di morale disperata, essere di perduta
grossa, dappoi sottilmente. – A questa speranza.
specie d'intonaco appartiene con qual Stacchètta o Stecchètta... Nell'uve è una
che diversità anche quello che fra noi specie di malattia, sugli acini vedesi
si dice propriamente Speradira. V. un punterello nerastro il quale è segno
Reboccà o Dà la segonda man. Ar di marcigione e di guasto solenne.
ricciare. Dare il primo intonaco (e Stacchètta. . . . . Ne bigliardi è quella
giustamente disse quì primo intonaco vera Bulletta (Mol. El.) che segna i
la Crusca checchè dir si voglia in punti d'appello.
contrario seguendo l'uso troppo largo Stacchètta. . . . . Quel ferruzzo, capoc
ed abusivo della voce intonaco fatto chiuto da una banda e arroncinato
da vari scrittori) a un muro rinzaf dall'altra, per mezzo del quale il ma
fato; il che si fa con ismalto di calce nico della lucerna a mano(de la lumm)
e rena, appianando poscia alla grossa sta congiunto colla stanghetta, ma con
l'intonaco colla cazzuola e colla net giunto per modo da potersi volgere
tatoja (fratazz longh). È ciò che i Fr. per ogni lato che un voglia.
dicono Crépir e i Provenz. Reboucar. Stacchètta.... Nome dell'Agoncino (Cr
La Reboccadura o l'Arricciato è l'Arc prinus agone Scopoli) appena nato. Per
natum di Vitruvio. una grida milanese 14 marzo 1668 ne
Stabili. Polire(*tosc. – Canti carnasc.). fu proibita in ogni tempo la pesca.
Stabilire. Intonacare. Intonicare. Dar Stacchètta. Bottone(Bando leop. 1777 –
d'intonaco o d'intonico. Dare il secon Mol. El.). Segno(“tosc.). Bròcca? Sp. di
do intonaco propriamente detto alla bulletta posta verso la bocca de'fiaschi
corteccia del muro già arricciata, e ciò a denotare il massimo della misura.
con calce e rena fina e ben cribrata, Passà la stacchetta fig. che anche
e ripulirla finissimamente a pialletto dicesi Passà el segn. Passare i termini.
(a fratazzin). È ciò che i Fr. dicono Eccedere o Trapassare i limiti. Uscir
specificamente Enduire o Recrepir. del convenevole.
Nel sig. specifico Stabili od anche Stabilì Stà a la stacchetta. Stare al quia
de fin. Polire. Intonicare vale ciò che (Fag. Rime I, 276). Stare al solco
si è detto immediatamente qui sopra. (Nelli Forest, in pat. I, 16). Stare al
Stabilidùra. T. de Mur. Intonacato. In segno o a segno. Stare a obedienza.
tonicato. Intonaco. Intonico, e antica Tegni a la stacchetta o Fà stà a la
mente Tonico. Coperta liscia e polita stacchetta. Tenere a siepe (Sacchetti
che si fa al muro colla calcina. nov. 124.º in fine) o in tuono. Tener
Descrostà la stabilidura. Stonicare. corto. Legar corto – Tener corto a
Stabilii. Stabilito. – Intonicato. danari – Tener in filetto o a crusca
stabilimént. Stabilimento(Bandi leop. – e cavoli o a stecchetto – Certi gent
Mol. El.). Istituto. Fondazione. besogna tegnija la stacchetta. A cattivo
Stabilitàa. Stabilità; ant. Stabilezza. cane corto legame.
Senza stabilitaa. Instabile. Volubile. Stacchètt de garòfol. Cappelletti di ga
Stabilmént. Stabilmente. rofano (Tar. fir.). I fiori in boccia
Stacchètta. Bulletta. Sp. di chiodino di del Carroplyllus aromaticus L. seccati
varie sorte, detto anche dai Tedeschi che s'usano nella cucina per dar sa
Stackel, e nel dial. romanzo Stacketta. pore a varie vivande.
Il Var. Mil. fa derivare la voce dal Stacchettà, ecc. per Instacchettà, ecc. V.
greco saxò; (quasi spica ferrea!) Veg Stacchettàa. Imbullettato. – Possad stac
gansene le varie specie in Stacchettàmm. chettaa. . . . Posate imbullettate.
Batt stacchett. Batter la borra o la Stacchettàmm. , Bullettame. Nome collet
diana. Tremare per soverchio freddo. Stacchettaria. tivo di tutte le specie
Levativ de broeud de stacchett o de di bullette, cioè le bianche o nere, le
broeud de pelter o d'incioster bujent. bullette da armadure, da alabarde, da
Servizial d'inchiostro(“tosc.). scarpe, da staffe, da once, ecc. Fra noi
Tegni pù i stacchett. . . . Essere il bullettame si specifica come siegue:
STA ( 296 ) STA
Stacchett con testa falsa. . . . Bul- gnolo (Cr. nella voce) = . . . . Voluogo – . . . .
lette scapate, SCnza capocchia. Esse = . . . . Corrente – Cadenna. Catena –
Stacchett de imballador. Bullette da Pian. Coppa o Graca – Nello stilo delle
impannate? Servono, con qualche con stadere due sono le facce riguardo
traddizione nel nome, per gl'impo al segnar de pesi. Nelle stadere da
stami da finestre, ecc. ecc. mano una faccia segna once, l'al
Stacchett o Stacchetton de montà. tra libbre; negli staderoni una faccia
Bullette da montare (“fior.). Bullettone segna libbre, l'altra decine di lib
con capocchia quadra. Se ne servono bre. Pesar da quel primo lato dicesi
Pesa de minor e cont. de meno. Pesar dal lato
i calzolai per montar le scarpe.
Stacchett de scagn. Cocomerini. Co piccolo, pesare da quel secondo dicesi
comeruzzi. Pesa de maggiore cont, de maggio. Pesar dal
Stacchett de mezza verga.... Bul lato grosso. – Parlandosi del pesar che
lette per lavori da fabbrica minori elle fanno, quello che noi diciamo El
delle seguenti primm l'è el cinq, el cinquanta, el
Stacchett de verga. Chiantaruoli? cent, gli scrittori ital, direbbero Questa
(napolet., cioè chiodi piantaruoli). Ser stadera ha la prima tacca sul cinque,
vono per lavori da fabbrica. sul cinquanta, sul cento (Manni Veg.
Stacchett de zòcchera. Bullette da II, 75) o vero In questa stadera la
zoccoli. - prima tacca dice cinque, cinquanta,
Stacchett de zòcchera bozza. Bullette cento, ecc.(Varchi Ercol. I, 145).
da zoccoli tozze e col cappello bugnato. Liber, Scrittur, Carta de stadera o
Stacchett zenerinn o seilerinn o sa de mett su la stadera. Carte da far
larinn. Bullette da stai? Bullette da de'cartocci (Fir. Op. VI, 21o).
ſbarilai? – Il Vocabolario bresciano Offizzi del boll di stader o di pes
italiano del Melchiori a Brochète sala e Im1Sul re 1. segnatori (etose).
rine ſa corrispondere l'italiano Bullette L'Uffizio del segno)
migliarine, senza citarne autorità. Ogni stadera gh'ha el sò bronzin.
Stacchetton. Cappellotti. fig. Maggior porta maggior battitoio.
Stadera a balanza, Stadera a bilancia.
Stacchetton o Ciod de plafon o Pont
longh nostrann. Grucce da stoje? Ser Stadera a pont. . . . Sistema di leve
vono per lo più alle incannicciate da che fa uſicio di pesare le robe volu
impalcature dette fra noi Plafon e minose in sulle carra. Giunto il carro
Stoje tra Fiorentini, sur un tavolato oscillante ma congiunto
Pont longh, Gruccette da stoje? Co da quattro spranghe al sistema di leve
me sopra. suddetto, ne viene bilanciato il peso con
Pont mezzann. Bullette mezzane? Ser una stadera romana, e dal peso com
vono per ogni specie di lavori. plessivo detratto quello del solo carro
Stocchettèll. Sticciuola. Nome di que'due si ha per risultato quello delle robe.
ferrolini che sono a ciascun fuso de' Stadera de man. Stadera a oncini.
valichi del filatoio a oggetto di reggere Stadera grossa. Staderone con catena
e l'Otmallo,
in sesto rocchella e ſuso: l'un d'essi
tiene salda dalla coda la così detta Stadera incantada.... Stadera arrug
cocchetta, l'altro il fuso. ginita o dura, che fa male il suo ufficio.
Stacchettinna. Bullettina – Gruccetta. Staderà e cont, Stajerà. . . . Vendere a
Stacchettòn. V. in Stacchettàmm. minuto, a picciole pesate di stadera.
Stacehettònna. Cappelletto (“volg. tosc.). Staderada e cont, Stajeràda. . . . Quanto
Bullettone. Stacchetton de mantes. Bul tira una stadera – Una pesata di roba
lettone da mantici. in sulla stadera – Percossa data colla
stadera.
Stadéra e cont. Stajéra. Stadera,
Staderàscia. . . . Staderaccia.
Bronzin. Pesino. Romano. Sagoma = Asta.
Stilo. Fusto = Giudes o Pollez. Ago. Lingua. Staderée. Staderajo. Fabbricatore e ven
Bilico. Bilancia = .... Staffa – . . . . Stan ditore di stadere; Bilanciaio se di
ghetta - Rampin. Oncino. Gancio. Appicca bilance.
STA ( 297 ) STA
Staderètta o Staderinna. Staderina. sta specie di montatoi è quella da dirsi
Staderònna. Staderone. Contrammontatojo, ancorchè l'Alb. enc.
Stàffa. Staffa da fermarvi il piè caval definisca questa voce per semplice
cando. Le sue parti sono Fond. Tavola? montatojo; il che essendo contro la
Predellino? = Al. Braccia? Corpo = Bucecc sua propria natura mosse forse Min.
del portastaffa. Occhio? = Talora.... Grata. ad ometterla per la più spiccia.
Avè pers i staff, fig. Essere fuor Staffon sempi. Montatojo. Ha una
de gangheri o fuor del secolo. Non pala sola.
aver più il capo a casa. Staggètta, ecc.
V. Stasgètta, Stàsgia,
El biccer de la staffa. . . . Quel Stàggia, Staggià
Stasgià, Stasgión, ecc.
l'ultima bevuta che si fa prima di Staggion, ecc.
mettersi in viaggio. Le vin de l'etrier Stàgh. V. in Stà.
dicono anche i Francesi. Stagiòn. Stagione.
Perd i staff. Staffeggiare. Perder la A la bella stagion. Alla stagione no
staffa – e fig. Uscir di sè. Perdere vella o nuova. Alla primavera. Alla
le staffe del cervello. stagion dei fiori. Alla dolce stagione.
Staffa a l'antiga. Staffa doppia. De mezza stagion. Di mezza stagione
Staffa a la turca. Staffa semplice. (Alleg. 4o). Di primavera o d'autunno.
Staffa socula. . . . . Staffa a suolo. Derviss la stagion. Aprirsi la sta
Tegni el pè in dò staff o in dò gione(Nic. Mart. Let. 13 retro). Aprirsi
scarp. V. in Pè. il tempo(Pr. fior. IV, III, 89).
Stàffa. T. degli Arm. Castello della noce Magg de stagion segra e formenton.
negli acciarini dell'arme da fuoco. V. in Màgg.
Stà fa o Chignocù. Cogno. Quella parte di Stagion brusca. Stagion severa(Boc
una calza dove le maglie andanti si di cac. Filostr. 84, 12). Stagion fredda.
vidono e cuoprono le noci del piede. Stagion morta. . . . Quel tempo in
5tàffa. . . . . Listella che, accavalciando cui all'artigiano manca il lavoro dcl
il ſiosso del calzare, ferma il panta l'arte sua. (stagione.
lone da piede. Stagion perfida. Stagionaccia. Mala
Stàffa. T. de Par. Lo stesso che Brànca. V. Zucch e melon, ogni cossa a la soa
Staffetta. T. d'Agric. V. Cavallètta. stagion. V. in Frùt e in Melén.
Staffètta. T. di Cart. Stile. Fusello. Il Stagionè. Stagionarsi. Il maturarsi di
pezzo che sta di mezzo fra la leva o molti oggetti dopo colti o fatti.
sia il bocciuolo (paletta) e la stanga Stagionaa. Stagionato.
(gambetta) del mazzo da lavorare nelle Ben stagionaa. In sua stazione (Pr.
pile gli stracci da fare carta. ſior. IV, III, 79) o stagione.
Staſfètta. Staffetta; alla lat. Tabellario. Stagionadùra. Maturamento. Maturazione.
Staſſi. Staffile. Ferza. Sferza. Scoreggia. Stagn. s. m. Stagno – Lo stagno sodo si
Gastigamatti ; alla lat. Ferula. ha in lastre, in pani, in verghe; e si
Staſſi. T. de Sellai. Staffile delle staffe. ha lo stagno calcinato o bruciato, e
Staffilàda. Staffilata. Staffilatura. Scoreg lo stagno rotto da rifondere(Tar. fir.).
giata? – e ſig. Staffilata. Fiancata. Belee destagn. Stagnino(Caro Ap.52).
Bottone. Frecciata. Spuntonata. Motto. El stagn. Lo Stagno. I Stagni. Il
Staſſiladinna. . . . . Staffilatina. vasellame di stagno.
Staffilà-sù. Staffilare. Foeuja de stagno de specc. Foglia.
Staffon. ... Quella parte della calza che Vas de stagn. Stagnata.
serve a coprire il collo del piede. Vasett de stagn. Stagnatuzza.
Staſfón. T. de Fabbrifer. Carroz. ecc. Stàgn. s. m. T. di Stamp. . . . Verga di
Montatojo. Quella lastra di ferro che ferro tozzotta colla quale si assicurano
ha una o più pale (pedad) per dare da un de'lati le righe d'uno stampato
campo ai servitori di montare sul sot per fino che sono mobili sul vantaggio.
topiede (lett de dree) delle carrozze. Stàgn. add. Saldo. Sodo. Duro.
Staffon doppi.... Ha due o tre pale; Ass de stagn. . . . Asse di faggio o
e forse ogni pala d'aggiunta di que di castagno ecc. sode, sane, intatte.
Vol. II . 38
STA ( 298 ) STA

Stàgn. add. Sodo(*tosc. – T. G.). Dicesi le vie piantano banco in sulle ginoc
delle carni – di quelle cotte Verdemezzo. chia. Gli altri diciamo Peltree. V.
Stagnà. Stagnare. Essere stagnante l'ac Stagnemelnàs(Argent). V. in Stagnà.
qua, ridursi in istagno, impaludare. Stagnéra. . . . . La donna dello stagnajo.
Stagnà. Stagnare. Ristagnare - Stagnem el Stagnocù de Venezzia per posta de don
nas(Argént) per denotare scherz. Stagno. zenna. v. a. Daz. Merc. Stagnuolo. Fo
Stagnà. Stagnare(Buonar. Tancia IV, 9). glia di stagno per le lastre da specchi.
Ristagnare – Stagnà el sangu. Sti Staibàgher. V. in Lègn vol. II, pag. 562.
gnere o Stagnare il sangue – Sta Stajéra, Stajerà, Stajeràda dicono i cont.
gnass el vassell. Stagnare la botte. dell'Alto Mil. per Stadéra, ecc. V.
Stagnà. Saldare. Desbattend la stajera in di cavagn.
(Maggi Interm. lI, 3o3.)
Stagnà. Tener duro. Stare alla dura. Non
rivelare checch.º a chi te ne domanda. Stàll. s. m. . . . . Nell'Alto Mil. è il nome
Stagnà e Stangà. Reggere(*tosc.). Mante di quella specie di rozzo cortile che
nere uno sulla data. Accomodarsi alle vedesi inanzi alle case coloniche o da
battute. Tenere il lazzo o il tenore. mezzadri e dinanzi ai tuguri contadi
Andarsi accomodando secondo che uno neschi, dove stallano fra 'l giorno al
favella. Ribadire. Rifiorire. Rimettersela. l'aperto i polli, i conigli, e talora
Ilimandarsela. Rimbeccarsela. Rimpol anche le bestie grosse. È la Basse
pettarsela.Secondare le asserzioni altrui cour de Francesi e l'antica voce Stallo
ancorchè false o volte a beffar alcuno. per Dimora usata dai nostri padri e
Stagnàa. add. Stagnato. viva tuttora nel contado.
Stagnàa o Stagnae. s. m. cont. Pajuolo – Stàll per Stàlla o Stabbiell usiamo in
Fra le tante voci che provano ine Stàll di bè. Pecorile.
vitabile nelle lingue vive un contrasto Stalla. Stalla. Ogni stallo di bestie da
fra la lingua parlata e la lingua filo greggia o da armento, e per eccel
soſica, questa è forse una delle più lenza lo stallo chiuso a mo' di stanza
singolari, chiamandosi Stagnata questo delle bestie bovine – Canili, Conigliere,
vaso di rame che per appunto non Pollai, Pescaje, Glirari, ecc. sono stalli ma
ha in sè neppur l'ombra di stagna non già stalle.
tura. Nel che vanno d'accordo anche Gli stalli chiusi si specificano in
Stallin del cavall. Stalletta del cavallo; Scu
i Mantovani ed altri – Lo Stagnàa di
campagna è il nostro Pajraei, di città. daria di cavai. Scuderia, alla lat. Equile.
Stallin di muj o di asmitt. Stalla de'muli
Stagnàda. Stagnata? Ristagnamento?
o degli asini.
Stagnàda. T. di Tint.... . Nome di quei Stallin de la vacca o Stalla o Stallon di
ferri che pongonsi a mezza caldaja vacch. Stalla delle vacche.
onde impedire l'allenamento di fondo. Stallin di be. Pecorile. Ovile,
Stagnadin. Pajoletto. stallin di caver. Caprile.
Vegni-via contel stagnadin. fig. Stabbiell di porscej. Porcile.
Tornarsene da confessa non assolto – Stalletta. Bovile. Stalla de'buoi.

fors'anche Aver avuto una stagnata. Gli Stalli all'aperto si specificano in


Aver avuto cartacce. Stallon di cavaj. . . . . per un branco di
Stagnadinna(Dagh ona)..... Ristagnare quaranta o cinquanta cavalli.
alla buona – e fig. Ribadire. Rifiorire, Breganinna o Barch o Stalla averta. Man
Stagnadór. T. dell'Arti. Saldatojo. Stru dria (Last. Op. Il , 149). Capannone
per un branco di sessanta o settanta
mento per saldare.
vacche e di venticinque o trenta buoi.
Stagnadùra. Stagnatura(“tosc. – T. G.). . . . . . di caver. Caprareccia per un branco
Stagnadùra. Saldatura. di duecentotrentanove a trecentosessanta
Stagnànt. Stagnante (“tosc. – Mol. El.). capre – Steccaja.
Dicesi com. degli affari e dei traffichi .... di bè. Agghiaccio. Rete. Mandria. Cia
allorchè sono fermi, incagliati, inerti. ciglio per un gregge di dugencinquanta
Stagnée. Stagnaro o Stagna jo (“tosc. – pecore.

T. G.). Stagnatajo. Fra noi si chiamano . . . . di porscej. Porcareccia per un branco


così i soli stagnatai ambulanti che per di 2 3o a 36o bestie porcine.
STA ( 299 ) STA
Fà stalla. . . . . Vegliare la prima troscia che i nostri contadini dicono
parte della notte lavorando o con Riaa, dove stanno a giacere le bestie.
versando nella stalla; il Far Filò dei Stallètta (in genere). Stalletta. Stalluccia.
Mantovani, dei Bolognesi, ecc. Piccola stalla.
Fà stalla de per lor. . . . . Non an Stallètta (in ispecie). . . . . Nome della
dar da altri a stalla o a ſilò. stalla esclusivamente destinata a buoi
Ona robba in sala e l'oltra in stalla. nel Basso Mil., nel Lodigiano, nel Pa
. . . . Dicesi di cose male apparigliate, vese, a differenza dello Stallin e della
abito pomposo e calzatura meschina; Stalletta in genere. V.
posate ricche e vivande poche; let Stallìn. Stalluccia. Stalletta. Stabbiuolo.
tiera sfarzosa e lenzuola sucide, e Dim. di Stalla in genere.
simili. Quello che i Veneziani dicono Stallin. . . . . Con questo nome s'intende
Ona scarpa e on zocolo. – Talvolta esclusivamente la stalla agraria de'ca
si potrà anche voltare nell'it. Come i valli e la piccola scuderia cittadinesca,
polli di mercato, un buono e un cattivo. a differenza dello Stallon e della Stal
Pari ona stalla. met. Esserci come letta e del Barch. V. Ciò nel Basso Mil.,
una stalla in alcun luogo(Cecchi Servig. nel Lodigiano e nel Pavese.
IV, 4 e altrove). Esser luogo sporco, Stallón.. ... Nel Basso Mil., nel Lodig.
tutto imbratti, tutto sudiciume. e nel Pavese è il nome esclusivo del
Scappaa i boeu sarà-sù la stalla. luogo ove stallano le vacche, a diffe
Serrar l'uscio, ricevuto il danno(Pulci renza dello Stallin (scuderia del caval
Morg. XIX, 179 – XXVII, 169). Far li), della Stalletta (stalla de'buoi) e del
come il villan matto, dopo danno far Barch(stalla estiva aperta per le vacche)
patto – V. anche in Boei. Stallon de l'ospedaa. . . . . Corsia delle
Trà-foeura la stalla. Levare la stalla meretrici ammalate di mal franzese.
(Gior. Georg. II, 244 ). Levarne lo La va a ſenì in del stallon. San Giobbe
stabbio e rimettervi nuovo letto. fa vendetta d'ogni cosa(Aret. Tal. II,
Stallà. Stallare. 15), cioè va a finir la vita nella cor
Stallàda. Stallatico? Tutto il disteso del sia di san Giobbe o dei franzesati.
l'impatto o sterno o letto che si fa Stamattinna. Stamattina. Stamane.
alle bestie nelle stalle, così al porvelo Stamègna, ecc. V. Stemègna, ecc.
in istato di frasca o paglia, come al Stamètta (Saja). V.
strarnelo in istato di concio o governo; Stamètta. s. f. Stametto alla milanese(Tarif.
ed anche tutto lo Spazio di tempo in fior.). Mezzalana(Gior. agr. II, 186 e
cui dura in posto il medesimo letto. 184o p. 176). Pannalbagio. Rascetta.
Per lù ghe voeur ona bara de pattuso Fascia. In Toscana è per metà lana
a fà ona stallada. Per ogni stallato gli e per metà canapa. Fra noi è ordita
occorre una carrata d'impatto. La stal colla lana, e tessuta col filo di lino o
lada d'ona settimanna. Lo stallato in di canapa. È drappo casalingo da con
una settimana. tadini. I nostri pianigiani la portano
Stallaisc. v. cont. Stallio che sta in istalla. di color nero o tané; quelli di Monta
Stallàzz. Stalla. Stallaggio. Presepio. Pre vecchia in Brianza, di color verde.
sepe. Dimora delle bestie. Stamin. Filo di stame.
Conduttor de stallazz. Pagliajuolo Staminna per Stamètta sig. 2.” V.
(Cecchi Dissimili IV, 1o). Al stallazz. Staminna. Stamina(Targ. Ist. II, 89). Sta
- Al pagliajuolo(Raz. Bal. I, 5). Tegni migna. Tela di stame o di pel di capra
stallazz.Stallare(Ban.ant.tos.- Mol. El.). a uso di colatoio.
Stallàzz. Stallaggio. Paga dell'alloggio Stàmm. Stame. Filo di stame, cioè di
delle bestie. lana ben torta e mervuta – Chi lo fila
Stallazzée. Pagliajuolo. V. più sopra. o vende o lavora è detto Stamajuolo.
Stallée. Stalliere, e per ischerz. Strac Stàmp (in genere). Stampa - Conio - Tipo
ciabugnoli(Alleg. p. 254). Stallone. – Getto – Madre – Stampo da sellai, da
Stalléra o Staréra. Stallo. Quella parte orologiai, ecc. - Diciamo altresì Con
della stalla, fra la mangiatoia e la trastànmp. . . . ogni Contraggetto.
STA (3cc ) STA
stàmp o Stàmpa.T. de Cioccol. P. Scàtola. Stampa de sfugatton. Stampare alla
Stàmp. s. m. T. de'Confet. . . . . Modello macchia, di nascosto, di frodo, ciò
fatto colla creta o col gesso che serve che i Francesi dicono Marronner.
per formare le varie specie di con Stampà in seda. Stampare o Impri
fetti da rosolio. I Fr. lo dicono Moule. mere in drappo.
Stàmp. T. dei Disegn., Ricam., ecc. Spol Stampà.T. di zec.Torchiare Doni Zue.169).
vero. Foglio bucherato cogli spilletti Coniare o Battere o Stampar moneta
in cui è il disegno che si vuol rica Stampàa. Stampato, e dicesi di libri,
vare spolverizzando. - di stoffe tinte a uno o più colori, ecc.
Stàmp. T. de'Fabbrifer. Madre? Getto? Stampàda. . . . . Lo stampare.
Per es. Stamp per fà i botton di gamb Stampadin. s. m. v. cont. Gonnella di tela
di moeuj. . . . . Getto da bottoni di stampata. Nel contado, e specialmente
molle da fuoco. in Brianza, usano chiamarla vesta pel
Stamp. T. de' Fornac. . . . . Telaretto nome del panno ond'ella è fatta; e
di legno lastrato di ferro superior così dicono Hoo miss l'indianin, el
mente, di cui vedi in Moeüd. rigadin, ol stampadin, la guarnascia
Stamp de ferr di copp. T. de'Fornac. per dire Ho indossata la sottana d'in
. . . . Telajetto quadrilungo di ferro, diana, di tela rigata, di tela stam
che però si rastrema di una mezza pata, di tela canapina. Questo uso è
oncia da piede, di cui vedasi in Moeüd. comune anche alla Toscana come av
Stàmp. T. de'Manise. . . . . Ferro con visa l'Alb. enc. nella voce Guarnello.
cui si segnano nei ferri da cavallo i Stampadinna. Ona bonna stampadinna,
buchi ne quali conficcare i chiodi. e s'ciavo. Stampiamolo per uscirne o
Stàmp. T. de'Manisc. . . . . Il buco stesso che se n'esca una volta.
de ferri da cavallo. Stampador. Stampatore.
Stàmp. T. degli Stagn. Petrelle. Stampador de caratter. Tipotèta.
Stàmp. T. di zecca. Conio. Il Carré de Fr. Stampador de sciaj, de tila, ecc.
Stàmpa. Stampa. Conio. Impronta; – e Stampator di drappi, di tele, ecc.
fig. Qualità. Specie. Stampador de zecca. Coniatore, e
Ghe n'è pù nanch la stampa. Non ant. Battinzecca. Stampatore nella zec
ne è rimasto respice – Natura il fece ca. Lo artefice che lavora di conio
e poi ruppe la stampa. monete, medaglie e simili.
Stampa de mull o bolgironna.V.Mùll. Stampador in ramm. Stampatore di
Stampa porca. Razza malandrina. rami; dottr. Calcografo.
Vess de la stampa veggia. Essere Stampadór per Torcolée. V.
fuor delle stampe ordinarie moderne Slampadóra. ... La Donna che ha stam
(Bern. Orl. innam. XIII, 5). Essere peria, o la Moglie dello stampatore.
della stampa vecchia; il lat. Moribus Stampadorèll. Stampatoruccio(“tose.).
antiquis esse. Stamparella. Stampatella. Stampatello-Ca
Stàmpa. Stampa di libri. Impressione. rattere che imita la stampa. (grafia.
Carta de stampa. Carta da stampare. Stamparia. Stamperia. Stamparia. Tipo
Incioster de stampa. V. in Inciòster. Stampariètta. Stamperiuccia(*tose.).
In stampa. In istamperia. Và-giò in Stampàscia. Stampaccia(Min.).
stampa. Va da basso in istamperia. Stampiglia. Stampiglia(“tosc. – Giorn.
Stampa a man. Bozza. Prova. Quel Georg. X, 26 – Gior. Agr. VII, 124 –
foglio che si tira a mano sulle forme Diz. di Nap.). Marchio di metallo por
per darlo a correggere. tante o per disteso o per abbrevia
Stàmpa. ... I Cenciajuoli chiamano con tura la denominazione di chi ne fa
questo nome gli stracci da carta del uso improntandolo sugli atti con in
l'infima qualità. Nelle cartiere di To chiostro da stampa donde trasse il
scolano questa nostra Stampa si volta nome. È il Timbre dei Francesi.
in Strazz nigher(stracci neri). Stampin. Biglietto. Bullettino. Polizza. Per
Stàmpa. T. de Cioccolattieri. V. Scàtola. es. I stampin del lott. I Biglietti o le
Stampà. Stampare. Polizze del lotto,
STA (3o 1 ) STA
Stampin. Rametto. Piccola figura inta ro, e dall'altro nella macina d'un in
gliata in rame. frantoio da olio e aggirato dall'albero
Stampin. T. de'Botteghini di lotto e de' trae seco in giro la macina stessa. È
Legat. di libri.... Sp. di compositoio assicurato da suoi piegatelli di ferro
manicato nel quale si mette di volta (azzalitt o palitt).
in volta quella intitolazione che oc Stànga. T. de'Forn. Gramola. V. Grèmola.
corre per istamparla o sulle polizze Stanga. T. Meccan. Manovella. Vette. Le
da lotto per segnare l'epoca e il va. Stanga? Sp. di grossissimo bastone
luogo dell'estrazione e il numero del che ficcasi ne buchi degli argani o
botteghino e del registro, o sui car in que delle viti degli strettoi per
tellini de'libri per indicarne il titolo. aggirarli e farli lavorare. Ha Unghia
Stampin. T. de Bottegh. di lotto. . . . e Punta – Col nome di Stanga noi
Stampa in cui sono indicati i cinque denotiamo talora anche le Sottoleve o
numeri usciti benefiziati e i nomi gl'Ipomoclj.
delle cinque figlie povere nubili che Stànga. T. di Stamp. Mazza. Ferro lungo
hanno a godere della dote di lir. 45,89 da due braccia col quale si muove la
concessa fra noi a ciascuna di esse. vite del torcolo da stampa.
Stampin. T. de Ferr. Spina. Conio di Tirà la stanga. . . . Fare il torcolie
ferro col quale bucansi i ferri infocati. re; per differenza dal Battidor che in
Stampin. Stampetta(Magal. Op.528). Ferro chiostra le forme coi mazzi o col rullo.
da calcar impronti. Stànga. T. de Tessit. Stanga da licci.
Stampiroeò. . . . . Nelle cave d'arenaria Stànga. T. de'Torniai.... Parte del tor
di Viganò è il nome di quelle ſen nio. V. Suppòrt.
diture verticali che di natura loro Stànga. T. di Zecca.... Quella leva del
interrompono il filare, e fanno ch'ei torchio da coniare monete che i Fr.
sia come distinto in molti pezzi. chiamano propriamente Fleau. I due
Coeuden a stampiroeu. . . . . Strati capi di essa sono armati d'una mela
d'arenaria non buona a lavorare in che i nostri battinzecca dicono balla.
terrotti a dadi. Stangà. Stangare. Afforzar colla stanga.
Stampiroeu master... Nella cava su Per es.Stangà la porta. Stangar l'uscio.
nominata è lo Stampiroeu detto sopra. Stangà. T. di Giuoc. Stangare(*fior.). Es
Stampitt. Stampini?(*tosc.). Brevi stam ser solito non correre la posta, an
pe, ricapiti (adress), ecc. corchè si abbia buon giuoco in mano.
Stamponàzza e Stampononàzza(Oh)! Cor Stangà per Stagnà sig. 6.° V.
po di bacco! Oh cocoja! V. Càspita. Stanga nen. Reggi padre Zappata
Standàrd. V. Stendàrd. (*fior. – Zanon. Rag. civ. III, 5).
Stànga. Stanga. Pertica. Stangàa. Stangato.
Dà-sù la stanga. Stangare. Mettere Stà stangaa in cà o Tirà la stanga.
la stanga nell'uscio. Mettere la stanga nell'uscio.
Stà o Fà stà a la stanga. Stare o Stangàda. Stangata – e fig. nel giuoco...
Tenere a stecchetto, cioè in dovere. Il non correre la posta ancorchè s'ab
Stanga de l'uss. Stanga dell'uscio. bia buono in mano.
Stanga di strad. Sbarra. Barra. Stàngh. s. f. pl. T. de Cartol.... Nel tor
Stanga di port. Sbarra. colo da tondar carte e libri sono
Tirà la stanga. V. Stangàa. que' due travicelli paralleli entro i
Stànga. T. de Carrozz. . . . Tutto quel quali stringonsi colle viti i libri e le
grosso e lungo pezzo di legname che carte da tondare, e su quali scorre
costituisce la coda (coa drizza) del il torcoletto(castellett).
carro delle carrozze. Ha Stàngh. T. delle Scuderie. Stanghe. Bat
Anej de catelann. Campanelle da.... tifianchi. Quelle stagge mobili che ser
= Rampin per scarpa. Gancio da scarpa. vono a tener separati i cavalli stal
Stànga. T. de Fattojai. Braccio(Gris. Diz. lanti in una medesima scuderia.
X, 169). Quel robusto cilindro di le Stàngh. s. f. pl. Stanghe. Le due par
gno che da un capo è fitto nell'albe ti che per lo lungo concorrono a
STA (3o2 ) STA
formare il quadrato del carro d'una Stanghettinna. Stanghettina(“tosc. T. G.).
carrozza. Alcune sono di legno; al Stangò. T. de Fornai. . . . Propriamente
cune di ferro, alcune per metà di quello fra i vari garzoni di un forno
legno e per metà di ferro. che attende a battere la gramola o
Stangh a la vittura. Stanghe pei legni stanga per gramolare il pane. Forse
alla vetturina? Gramolatore, come leggesi in una
stangh de ferr. Stanghe di ferro. delle nostre gride del 1754.
In queste osservansi Stangón. Stangone. Grande stanga.
Becca. Nocca = Oreggion. Scarpe = Coll. Stangón. met. Avaraccio. V. Lesnin.
Collo = Manegh..... = Spinna. Spina = Stangòn. T. di Giuoco. Stangatore("fior.).
Vermen. Pani = Balla. Dado. Chi avendo buono in mano, pure, per
Hin de mett vun ai stangh e l'ol timore di perdere, non corre la posta.
tr'a balanzin. Dal rotto allo strac Stanòcc. Stanotte. Questa notte.
ciato ci è poca differenza – V. an Stanòpp. V. in Lègn(carrozza), vol. II,
che in Balanzin. pag. 562 in fine.
Legn sui stangh. V, in Lègn(carrozza). Stampée. V. Stimpée.
Stàngh. Stanghe (Tar. fir.) diciamo anche Stantà per Stentà. V.
quelle parti delle Stanghe anzidette che Capì capissi; l'è a intend che stan
si protendono fuor del carro, e met ti. . . . . Dicesi da chi non ne vuol
tono in mezzo il cavallo nei calessini, sentir sonata, da chi non vuole as
nelle sedie, ecc. – V. anche Stanghètt scntire all'altrui detta.
Stanghètt. s. m. Stanghetta. (sig. 5.” Stanti. Invietare. Invictire.
Stanghètt. s. m. Lieva. El comenza a stanti. È sull'invietire.
Vess on vioron de gamba, de sonà Stantii. Invietito. Stantio. Vieto. Aggiunto
cont on stanghett. P. in Viorón. di ciò che per troppo tempo ha per
Stanghètt. s. f. pl. . . . Le due stanghe duto sua perfezione. Per esempio :
d'una poltroncella; il fr. Limons. (Euv stantii. Uova stantie o barlacchie.
Stanghètta. . . . . Palo, che attraversa - Il Caro(Let. ined. II, 278) usò anche
la poppa da bordo a bordo, sul quale Lettere stantite (sic, ma forse error d'anna
si appoggia il picciolo governale così nuense nel manoscritto ambrosiano) per Let
detto parin nelle nostre barche. tere di vecchia data.
Stanghètta. Cursore. Quella parte del Stantiroeü dicono in alcune parti del con
compasso a mute che si può fare tado per Strenciroeti. V.
scorrere lungh'esso per segnare un Stànza. Stanza. -

maggiore o minor cerchio. Pittor de stanz. V, in Pittòr.


Stanghètta. Arpese. È quel regolo di ferro Stanz a canoccial. Fuga di stanze.
che s'infila nell'occhio(oggioeu) delle Stanza a pian terren. Stanza da basso
catene da muro(ciao) come tirante cioè a terreno(Razzi Balia I, 2 ).
imbiettatovi con un euneo. Stanza de la màsera. T. de Fab.
Stanghètta. Scatto. Molla dello scatto? d'amido. Maceratoio ? Stanza dove
nell'acciarino delle armi da fuoco. mettonsi i grani a macerare. (letto.
Le sue parti sono Stanza de lett. Camera. Stanza da
Dent. Becco = Gambetta. Coda e Boeucc Stanza di torber. T. de Conc. Ad
per la vit. Foro per la vite. dobbo. Mortajo. Canale. Luogo dove
Stanghètta. Stanghetta? Quella parte più si tengono in concia le pelli.
o meno arcuata di alcuni morsi che Stanza focura di pee. Stanza appar
ne collega le aste per da basso. tata – ed anche Casino(Monig. Serv.
Stanghètta. Stanghetta. Parte della toppa nob. II, 5) di piacere.
che serve a chiuderla. Stanza orba. Camera cieca.
Stanghètta. T. de Fab., Carrozz. ecc. Stanz mobigliaa. Stanze a camera –
Battente. Quella verga di ferro, spesso Stà in stanza mobigliada. Alloggiare
ricoperta di pelle, che sta orizzontale in istanza a camera(Alleg. 12o).
in cima d'un predellino(basellin), e nel Stanzàscia. Stanzaccia. Stanzettaccia( tosc.
la quale ne batte la montata (pedada). T. G.). Stanzinaccio('tosc. – T. G.).
STA ( 3o3 ) STA
Stanzètta. Stanzina(“tosc. – T. G.). Slan Stasgiaria. . . . . Complesso di staggi.
zuccia(id.). Stanzetta. Stanziuola. Stasgiocù. . . . Picciola staggia.
Stanzià per Loggià. V. Stasgión per Terrée. V.
Stanzìn. Stanzino. Stanzibolo. Stasìra. Stasera. Questa sera.
Stanzinètt. Stanzerella(Vasari 871). Stan Stàt. Stato. Situazione. Condizione. Grado.
zolino(Cr. in Camerètta ). Stanzettina. Essere.
Stanzinuccio. In stat natural. In istato naturale.
Stanzinettinna.Stanzinucciaccia(“tos.T.G.) Vess in bon stat, in cativ stat, e
Stanzònna. Stanzone. simili. Trovarsi in buon essere, in mal
Starera o Starléra. Stalliera? Quell'asse essere e simili.
o quel travicello che fa margine alla Vess in quell stat. Essere in que”
mangiatoia propriamente detta, cioè piedi, cioè incinta(Fag. Suoc. e Nuora
al vase dove ponsi il mangiare alle be II, 1) – Nel Corrier milanese delle Da
stie stalle. Questa voce spiega l'altra me n. 4 del 21 gennaio 1852, p. 27 si
di Starler in senso di busse, percosse. trova un Nel suo stato di tale signific.
Starlattà, Starlatton, ecc. V. Stralattà, Vess in stat de fa, dì, ecc. Essere
Stralatton, ecc. (stonate. in grado o in procinto o in curro.
Starlér. v. a. Botte. Busse. Percosse. Ba Stàt. Entità.
Da-giò starler de lira. Dare come Fassen stat d'ona cossa. Fare stato di
in terra. o su checchessia(Magal. Lett. Bucch. 7).
Starnì. Sparnazzare. Spernicciare. Spar Fare assegnamento sopra checchessia.
pagliare. V. Spernascià. Fà stat. Fare stato(Targ. Viag. III,
Starni per Sternì. V. 55). Fare caso. Rilevare. Importare.
Startàj, Startajà, cc. V. Stretàj, Stretajà, ec. Stàt. Stato(repubblica, regno, ecc.).
Stàsg. T. dei Ricam. Staggi. Le braccia o Andà giò de stat. Andar fuori di
traverse de telai maggiori da ricamo. Stato.

Stàsg o Stasgètt. T. de Tessit. Staggi. I Assistent al Consigli de Stat..... Nel


due pezzi verticali che tengono in cessato Regno d'Italia erano detti As
sesto la cassa del telajo da tessere. sistenti al Consiglio di stato i giovani
Stàsg de scala de man. Stili da scale Iniziati alle Magistrature che assiste
(Targ. Ist. II, 5o9). vano alle sedute del Consiglio di Stato.
Slasgètt. s. f.pl. T. dei Ricam. Staggi. Le Consigli de stat. Consiglio di stato.
traverse o braccia del piccioli telai Consiglier de stat. Consigliere di
da ricamo che servono ad allargare stato. (stato.
e stringere il telajo fermandole con El par on stat. Come fosse caso di
chiavarde nelle colonne. Giò de stat. Fuori di stato (Lippi
Stasgètta. . . . Picciola staggia. Malm. I, 28, 1 note). All'estero.
Stasgètta. . . . . Traversa sovrastante alla Mandà giò destat. Mandar fuori di
così detta Voltinna d'un filatoio, sulla stato(Lippi Malm. I, 28, 1).
quale il filo fa passaggio immediata Omm de stat. Statista. Uomo di stato.
mente al naspo. Ha in sè Vess on afare de stat. fig. Essere
Cambrett.. . . . = Cannetta de cristall. . . . . un affare di stato (Pan. Poet. I, xvii,
Stàsgia Staggia. Staggio. V. Stasgètt. 47), cioè grandissimo, importantissimo.
Stäsgia o Staggia. T. de Faleg. . . . . Cor Stàt. Condizione. Sustanza. Agio famigliare.
rentino, lungo dalle quattro alle sei Fass on stat. Far sorte. Arricchire,
braccia nostrali, del quale il falegna Venire in ricco stato.
me si serve come d'un braccio per Ognidun se fa el sò stat. Ognuno a
misurare alla grossa e alla breve. sè di sua fortuna è fabbro. Dettato
Stasgia. T. de Murat. . . . . Regolo lungo metà vero metà falso; e a chi vi
il doppio o anche tre tanti del . . . . dicesse che io sbaglio fategli sonare
(listell) a uso di allivellare murature, all'orecchie questa sola parola pro
rinzaffi e sim. nelle grandi campate. prietà, e gli chiuderete la bocca.
Stàsgia per Manèggia. V. Stàt. Stato(Band. leop. – Mol. El.), Ruolo.
Stasgia de vit. Cornicello, Specchio. Nota.
STA (3c4) STE
Stat attiv e passiv. Stato attivo e Stècca. Stecca.
passivo(Band. leop. – Mol. El.). Stècca. Stecca di ferro (Zan. Crez. rinc.
Stat d'anim. Stati delle anime(Bandi I, 1). Stecca da fascetta(“tosc. – T. G.).
leop. – Mol. El.). Ruoli degli abi Specie di lama d'osso di balena, d'ac
tanti nelle singole parrocchie. ciajo, ecc. larga ben due dita e lunga
Stat de cassa. Bilancio di cassa. poco più di mezzo braccio, arroton
Toeü-sù el stat di anim. Rilevare lo data da ambo i capi, e rinvolta in
stato dell'anime(Targ.At.Ac. Cim.p.125). carta o in pelle, che le donne entro
Statàri. Ad. di Giudizzi. V. pongono nella fascetta, da mezzo a
Statistega. Statistica (“volg. ital.). imo petto, per tenere in sesto la vita.
Statistegh. Statistico (“volg. ital.). I Fr. la chiamano un Busc; e dicono
Stàt maggior. T. Milit. Stato maggiore. Busquer un corps de jupe l'armare di
Stàtoa o Stàtova. Statua. Statoa a cavall. stecca la fascetta.
Statua o Figura equestre. Statoa a pè. Vess semper in stecca.... Portare
Statua pedestre. (rona. sempre la stecca nella fascetta. Ètre
El merita ona statoa. È degno di co toujours busquee dicono i Francesi.
Fagh ona statoa. Innalzare altrui Stècca. fig. Ingoffo. Boccone. Danaro o
una statua(Fag. Rime II, 297 e. l.). dono dato altrui perchè aiuti un con
Fà la statova. Fare la statua(“tosc. tratto – La Stecca legale diciamo co
– Guad. Rim. II, 67). Starsi immoto. munemente Sensaria. V.
On tocch dc statoa. Torso. Avegh-dent la soa stecca.... Averci
Parì ona statoa. Essere uno stipito. il suo utile, il suo pro, la sua grascia.
Quell che fa i statov. Statuario. Sta Dagh la stecca. Ugnere la carriola
tuista. Scultore. Chi esercita l'arte sta (Guad. Vision. st. 15.”). Dare il sapone
titaria o l'arte dello statuare. (Malm. VI, 2o). Unger le carrucole con
Restà-lì come ona statoa. Impietra unguento di zecca(Cecchi Diam. I, 1).
re. Insassare. Parere impetricato. Stècca o Stecchinna. T. de Bastai. Stecca
Statoàscia o Stato vàscia. Statuaccia. (“tosc.). Ferro diritto, piatto e bicor
Statoètta o Statovètta. Statuina. Sta ne da capo, col quale i bastai ficcano
Statoinna o Stato vinna. º tuetta. la borra ne'basti. È il Rembourroir
Statovón. s. m. Statuone. Colosso. de Fr. – Alcuni di questi ferri fanno
Statuquò. Lo statu quo (“volg. ital.). ufficio dall'un capo di Stecca, e dal
Statùra. Statura. l'altro della seguente
Statùtt. Statuto. -

Stecca de rampin. Cavapelo? Ferro


Daghel ai statutt de Milan. V. Milàn. ricurvo da capo a mo' d'uncino col
Vess ai statutt o ai statutt de Mi quale il bastajo trae la borra da ba
lan.... Essere ben condizionato, legale. sti, dalle collane, ecc. È il Tire-bourre
Stazion. T. Agr. Stato(parl. di piante). Sta de Francesi.
tura – Arbore di mezzana statura. Stècca. T. di Bigl. Stecca(*tosc. – T. G.).
Passà d'ona stazion a l'oltra.... Ve Asticciuola. Specie di mazza da spin
nir crescendo in grossezza una pianta, ger le palle nel giuoco del bigliardo,
cosicchè da palo trapassi in palone, e sonne di più specie, come la Corta,
da palone in tondone(cantir), da ton la Lunga, la Lunghissima, la Mezza,
done in trave. la Stecca da principianti, ecc.
Staziòn. T. Censuario. . . . . Nel nostro Stècca. T. de' Calzol. Stecca. Steccone.
Censimento sono detti Fondi de pri Lustratacchi.
ma stazioni terreni agrari, e Fondi de Stècca. T. de Cartolai. Stecca da tagliare
segonda stazion gli stabili casereschi. i fogli (“tosc. – T. G.). È d'osso o
Stazion. T. Eccles. Stazione – Gesa che d'ebano, fatta a foggia di coltello, e
gh'ha i stazion. Chiesa stazionale. diversa dall'Òss o Pighiroeüla. V.
Staziºn. T. degli Uffizi. Uffizio – Parte. La Stècca o Stèccola. T. de Matton. . . . Le
stazion apaltant. La parte appaltatrice. gnuzzo alquanto augnato col quale il
La stazion che vend. La parte venditrice. mattoniero manda da parte la terra
Stazionari. Stazionario, creta che sopravanza alla forma dal
STE (3o5 ) STE
matton formato, e col quale anche Steccon. T. de Guantai. . . . . Stecca la
rade e sbava il mattone in aja. È detta quale si usa per assestar bene le dita
Plane dai Francesi. de guanti, e si usa anche nel dar loro
Stècca. T. degli Ombrellai. Stecca (Tar. il colore. I Fr. la chiamano Quille.
ſir.). Asticciuola. Nome di ciascuna di Stée e al pl. Stéra Stajo; pl. Staja. L'ot
quelle mazzette sulle quali si regge tava parte del moggio nostrale da gra
la seta o la tela degli ombrelli. naglie equivalente a 46 coppi della
Stècca. T. degli Scultori. Stecco. Quello soma decimale. Si suddivide in
da modellare. Minna. Mina = Quartee. Quarto – Mitaa.
Stècca. T. degli Stamp. Giustezza? Stecca Metadella – Mezzanitaa. Mezza metadella –
detta dai Ted. Aufhebespan quando Quartin. Quartuccio.
serve per appoggio a trasportar le Stée. Stajo. Il continente della misura
righe di stampa dal compositoio nel di cui sopra; in esso veggonsi Ceppeli
vantaggio, e Ablegespan quand'è usata o Cippell. Cepperello? = Sosta o Sciosta. Rasiera?
per lase a più righe da scomporre. A tutti stee. Ad ogni costo. A mar
Stècca. T. de'Sellai. Cavapelo. Ferro per cia forza. Per ogni verso.
uso di trar fuora dai basti, dalle selle Boffà-via on stee de crusca. Ansare
o simili il crine, la borra o altro. a dismisura – e fig. Stare in sul sit
Stecca storta. . . . . Stecca torta di trapo. Aver gran fummo o spoccia o
ferro a mo'd'uncino che si adopera albagia. Andar tronfio o pettoruto.
per imbottire e sborrare i cuscini. Parere il secento.
Stecca tonda che altri dicon lmborró Fà squarc con vocuj el stee. . . . Far
ed altri Imbottiss-sotteoa. Stecca(“tosc.). del grande, fare sciali con pochi o nes
Steccàa e Steccàda. Steccato. Steccata. suni mezzi. Assai pampani e poca uva.
Stecconato. Palancato. Stà a tutt i stee..... Accomodarsi
Fagh ona steccada. Steccare. Stec al tutto.
calare. Circondare di steccato. Trii valaa ſa on stee. V. in Valàa.
Steccàda. Steccheggiata. Colpo di stecca. Stée. Stajo. La nona parte del moggio
Dagh di steccad a vun. Steccheg nostrale da vena.
giare uno. (zianti. Stée. Stajo. Aliquota della brenta; ne è il
Steccàda. Cancello ne' telonj de nego terzo equivalente a 252 coppi della
Stècch. Stecco. Steccadente. Stuzzicadenti. soma decimale, e suddividesi in
Pizzicadenti. Dentelliere. Minna. Mina? = Quartee. Quarto – Boccaa.
Deventà magher come on stecch. Boccale = Zaina. Foglietta – Onz. Once.
Divenire un zolfanello(Pan. Pros. 281) Steſinia in qualche parte dell'ultima fron
o un sacco di mestoli. Fare la carne tiera milanese verso il Novarese per
di storno. (serissimo. Baslètta (tafferia). I .
Duu stecch in cros.... Un fuoco mi Stèll de spad. v. a. Daz. Merc. Stellc o
Pientass-lì tiraa come on stecch. Linguelle per foderi da spade.
Piantarsi in quattro. Stella. Stella; e poet. Astro; esagerata
Tiraa comè on stecch. Intirizzato. mente Occhi del ciclo – Noi intendiamo
Stecchito. Impettito. altresì sotto la voce Stell i Pianeti.
Vess on stecch. Essere stecco o stec Brocch a stella. V. in Bròcca.
chito o ristecchito. El Carr di stell che nel contado di
Stècch. s. m.pl. sch. Fili dei (Pan. Poet. cono anche semplic. El Carr o El Carr
I, xxxvii, 24). Stinchi, non gambe. matt. Il Carro di Boote. Costell.º nota.
Stecchètt Stecchetto – Fuscellino – Tocco. Fà vedè i stell. fig. Far vedere le
Stecchètta per Stacchetta sig. 2. V. colpo che dal
lucciole. Dare altrui tale
Stecchinna. T. de Bastai. Lo stesso che dolore sembri al paziente di vedere
Stècca. V. per l'aria certi bagliori simili alle
Stèccola. T. de'Fornac. Lisciatoio? Sp. di lucciole o a minutissime stelle.
coltella di legno colla quale si lisciano i L'è ona stella che se mocca. fr. cont.
mattoni crudi allorchè sono mezzora E una stella cadente o discorrente –
sciutti. I nostri contadini hanno per uso di
Vol. IV. 39
STE (3o0 ) STE
congedare ogni capra saltante, ogni regoli di legno di varie dimensioni,
fuoco folletto, ogni fuoco fatuo cele che si allogano nel telajo tra le facce
ste colle parole Va che Dio te loggia. di stampa e gli estremi di esso, per te
Pari la stella Dianna. Parer Diana nerle separate e ben assettate e strette.
in fra le stelle (Lor. Med. Canz. 155.º). Stellàa. Stellato. Stellante.
Portà ai stell. Mettere in cielo. Per Stellàa. Stellato o Stellato in fronte parl.
graziosa esagerazione il Magal.(Lett. 9, di cavalli. Il Chiabr. disse Con bianca
I, 157) disse Mettere in cielo empireo. macchia stelleggiato in fronte.
Togliere od Esaltare o Celebrare fino Stellètt. s. f. pl. T. de Pastai. Stellucce o
al cielo. Lodare grandissimamente. Stellette(“tosc.). Specie di paste note.
Prima stella. fig. Maggiorengo. Mag Stellett bianch. Stellucce di pasta
gioringo. Ottimale. bianca – giald. Stellucce di pasta zaf
Stella cometta. Cometa. Giovanni feranata.
Villani (Ist. t. VII, pag. 154 e altrove) Stellètt. T. de Ricam. Stelle? Lustrini da
usò anche Stella cometa e Stella co ricamo in forma di stelle. Tutt a stel
mata, cioè chiomata. lett. Tempestato di stelle. Stelleggiato.
Stella Dianna che i contad. dicono Stellètta. Stelluzza. Stelletta – per Stel
El Stellón. Venere o Lucifero. Pianeta linna. V.
notissimo. Stellètta. Stella. V. Rodèlla. (na. V.
Teater di stell. V. in Teater. Stellin. Stelluzza. Stelletta – per Stellin
Vedè i stell. Veder le stelle del dì Stellin. . . . Rotellina di legno dentata la
(Berni Capit. in lode dell'Ago). Veder quale riceve il moto da un'altra ruota
lucciole grosse come uccelli(Buon. Tanc. pure dentata, fra noi detta Stella, e lo
V, 5) I eder le lucciole o le stelle. comunica ai naspi d'un filatoio i quali
Vedè l'invers di stell. Aver gli oc colla loro paletta sono inseriti in essa.
chi nella collottola. Essere persona sti Stellinn. s. m. pl. . . . . Orfane ricove
pulata. Essere spertissimo, perspicace rate nel Luogo pio della Stella stato
in sommo grado, avvedutissimo. fondato nel 1578 da San Carlo. Di tali
Vegni-foeura i stell. Stellarsi il cielo. orfane, che sono da quattrocencin
Vunna di primm stell de Milan. Uno quanta, quelle censessantaquattro che,
de maggioringhi di Milano. per mala salute o con animo di rima
Stèlla. Destino. Sorte, Fato – Oròscopo. nersi per la vita nell'orfanotrofio, abi
L'è la mia stella. Vuole così il mio tano in Santa Maria di Loreto sono
destino. In tale stella io nacqui. dette dal nostro popolo Ochett, perchè
Stèlla (Loeugh pii de la). V. in Stellinna. abitanti presso al Borgo delle Oche.
Stèlla. T. de'Confett.... Sp. di dolce fatto Stellinna che anche dicesi Stellin o Stel
in forma di stella e regalato di rosolio. lètta o Bolin. T. de Calz. Stella. Specie
Stèlla. T. Meccan. Ruota dentata in genere. di bollo stellato col quale i calzolai im
Stèlla. . . . Ruota di legno dentata nei prontano una stella su que buchi che
filatoi la quale comunica il moto al hanno fatto nel suolo dei calzari le bul
così detto Stellin e quindi ai naspi. lette conficcatevi a fermezza del loro
Stèlla o Crós o Roeüda ne'torchi litogra lavorare, e ciò per racconciare il foro.
fici. V. in Roe è da. Stellionàa. T. For. Stellionato.
Stèlla. T. de Murat. Sbullettatura. V. Cal Stellón. v. cont. Lucifero. Il pianeta di
ciniroetà. Trà-foeura i stell. Sbullettare. Venere ascendente che dicesi Espero
Stèlla. T. d'Orolog. Stella. La partitora o Venere vespertina all'ora della stella,
delle ore negli oriuoli a ripetizione. cioè a vespro.
Stèlla. T. de Razzai. Stella. Specie di Stellònna. . . . Grand'astro.
ſuoco artifiziato che nell'aria si ri Stelon. s. m. Allettajuolo (così sustantiva
solve in figura di stella. mente usa il Caro Let. in versi III, 126).
Stella. T. di Stamp. Asterisco. Stelletta. Richiamo. Uccello vivo, per lo più
ll segno e . della stessa razza di quelli onde si
Stèlla. T. di Stamp. Regoletto. Così chia vuol fare caccia, il quale col canto o,
mansi da noi con voce veneziana que” incitatovi ad arte, collo schiamazzare,
STE (3o7) STE
col pigolare o collo svolazzare gli al Stelón. s. m. . . . . Metaf. diciamo così
letta ad irretirsi o invischiarsi. Gli la Guida dei contrabbandieri pratica
allettajuoli si specificano come siegue: d'ogni viottolo.
Usell de muda o che fa la prima Stelón. s. m. fig. Allettatore. Zimbellatare.
vera. Uccello cantajuolo. Richiamo [Il Fà el stelon. fig. Zimbellare. Allet
Savi (Ornit. II, 6o) lo dice anche as tare. Invischiare. Irretire. Fare il zim
solutam.° Canterello, come Canterella bellatore.
assolutamente chiamasi dalla Crusca la Stelón fra noi è anche aggettivo, dicen
Starna allettajuola]. Quell'uccello che dosi p. es. Aneda stelonna. Anatra al
tratto della muta sverna e cantando lettajuola. – e fig. L'è ona stelonna.
a distesa richiama alle reti gli uccelli È un'allettatrice o adescatrice.
passeggeri. Tali sono i Tordi cantajuoli Stemègna. Carta da impannate(Fag. Ri
che usansi all'uopo negli uccellari. me II, 254, e. l.).
Criccador e con voce bergamasca Stemègna. Impannata. Chiusura di carta
Cioccador. Schiamazzo. Quell'uccello o di lini in luogo di vetriata.
per lo più ingabbiato che, veduta la Stemègna e Stemegnón. Stillino. Rabbat
civetta fatta giocare dall'uccellatore, tino. Agro(*tosc. – Tom. Sin.). Chi la
si dà a schiamazzare, attirando con fila troppo per sottile, chi va sempre
ciò nelle reti gli uccelli passeggeri. dibattendo il prezzo domandatogli
Zipon. Zirlo. Tordo ingabbiato che della merce che vuol comperare, chi
col proprio verso alletta a dar nelle suole stiracchiare il prezzo – Ava
reti i tordi che sono ne' contorni del raccio. V. Lesnán.
l'uccellatoio. Stemegnón. Carta nera(Tar. fir.). Sp, di
Levagioeugh e nell'Alto Mil. con carta da impannate d'infima qualità
voce bergamasca Zàmbel. Endice(Savi Stemegnón. ſig. Zoticone. Cacavincigli.
Ornit. II, 6o). Zimbello. Uccello legato Scorzone (V. Rustegon) – ed anche
in capo a una specie di leva di Avarone, Cotennone. V. Lesnén.
bacchette che il cacciatore sollalza Stemegnonin o Stemegnonzin. V. in Càrta.
a piacere con un filone che giugne Sténd. Stendere usiamo noi soltanto nella
fino a lui, alla quale zimbellata l'en frase Stend el contratto sim. Stendere
dice svolazzando alletta gli uccelli il contratto in carta (“tosc. – T. G.) -
che volteggiano nel dintorno (che In ogni altro sig. diciamo Destend. P .
barbellen) a calar nelle reti – Talora Stendàrd o Standàrd. Stendardo. Sten
anche questo Zimbello è imbracato e dale. Vessillo. Segno. -

legato a un cavicchietto fitto in terra Stendardin. Gagliardetto (Zanob. Diz.).


con una funicella lasca sì che gli la Quel picciolo stendardo con dipinture
scia modo a saltellare e beccare in e ricami che nelle processioni si porta
terra alquanti passi d'attorno, quan inalberato davanti a confraternità, ecc.
do i zimbelli sono così disposti diconsi Stendidòr (in genere). Stenditoio.
propriamente dai Toscani Passeggini Stendidór o Senat. T. di Cart. V. Tendavò.
(Savi Ornit. II, 61). – Che se la leva è Stendidoro Destésa.T. degli Stamp. Span
grande ed ha attaccati tre o quattro ditojo. Luogo destinato a distendervi la
uccelli dicesi nell'Alto Mil. con voce carta stampata perchè vi si asciughi.
bergamasca Zambelon, e in Toscana Stendidór.T. degli Stamp. Spandente. Co
Zimbelliera – In Toscana i piccioni lui che stende la carta nello stenditoio.
attaccati al modo suddetto per richia Stenògraf. Stenografo.
mo nella caccia del piccioni salvatici Stenografia. Stenografia. Steganografia.
diconsi Volantini (Savi ivi), e gli Storni Brachigrafia. Tachigrafia. Arte tiro
Storni accodati o incodati. miana – Logografia.
L'uccello morto e seccato che si mette Stént. Stento. A stent o Con gran stenti.
per zimbello agli uccelli passeggeri A mala fatica. A mala briga. A malo
sulla piazzetta del paretaio si dice stento. A gran briga. Con fatica arci
Stampa(*Savi Orn. II, 267 – Pan. Par). bestiale.
Fa giugà el stelon. Zimbellare. Stentà, Stentare.
STE (3o8 ) STE
El voeur stentà. . . . . E ci vuole che è nelle barche a prua e che ag
trovare gran difficoltà. giugne sino al trasto (bancaa).
Fà stentà i danee o sim. Far sten Sternì che anche scrivesi Starni. Far l'im
tare a quattrini(“tosc. – T. G.). Dare patto. Impattare. Fare lo sterno o il
a stento o con istento o a spizzico. letto delle bestie – L'Alb. enc. non
Stentà a fà, di, ecc Stentar a fare, registra Sterno, ma lo usa nello spie
dire, ecc.(“tosc. – T. G.). gare la voce Impatto. – Sterni dal
Stentà a madurà. Venire a stento. lat. Sternere.
Fà stentà a madurà. Stremenzire. Sternì a danee.... Pagare per avere
Stentà a parlà. Biasciar le parole. lo stallatico d'una stalla.
Stentà a viv. Bistentare. Stiracchiar Sternì a mezz. . . . Provvedere il
le milze. letto a una stalla e partire lo stalla
Stentàa. Stento ad. Contr. di ben pasciuto tico col padrone.
(“tosc. – T. G.). Stèrno o Stèrni. Pagliuolo. Tavolato
Stentàa. Stentato. Scriato. Venuto a stento. mobile che si fa sul fondo delle
Stentadèll. Stentino (”ſior. – Gior. agr. barche.
II, 585). Stèrz per Stèrza sig. 2. V.
Stentadùra. Stentatura. Stentamento. Dà sterz. Dare retta. V. Dà terz in
Stentarèll. Stenterello. Maschera comica Tèrz. -

che parla il dialetto fiorentino spac Stèrz. T. de Carrozz. . . . Sp. di sedia


cato. Chi ne bramasse ampia descri alla quale, levandosi le stanghe, si
zione ricorra all'Elenco Mol. a p. 685. può adattare il carrino a sterzo onde
Stèrcol. v. cont. Sterco. fare così della sedia a due luoghi una
Stereoſeidotipia. . . . . Specie di stampa carrozza a quattro; era molto in uso
stereotipa ricavata colla controstampa nel secolo scorso, e specialmente fra
in una specie di cemento da ciò. i campagnuoli agiati.
Stereòtip. Stereotipo. Stampato con tipi Stèrza (in genere). Sinonimo di Rodin de
sterza. V.
resi immobili dopo composte le pagine
mediante l'impiombatura da rovescio Stèrza (in ispecie) o Stèrz. T. de Car
delle pagine stesse. roz. Volticella (“tosc. – Diz. artig.) –
Stereotipia. Stereotipia. L'arte dello stam Sterzo (così l'Alb. enc. in Sterzare).
pare con pagine tutte d'un pezzo. Chi Quella specie di ruotino che si mette
ne volesse contezza specificata legga orizzontale sulla sala anteriore delle
la Notice sur la Stereotypie di Fede vetture, e in mezzo alla quale passa
rico Schoel stampata a Parigi. il maschio. È la Sassoire de Francesi,
Stérla. Sterile. e serve nel carro delle carrozze a
Stérla. Agg. di donna magra (v. dell'A. facilitare il giro del carrino e la volta
M.). Allampanata. della vettura. Le sue parti sono
Stèrla (Ass de). Assi di faggio o di casta Gir o Rodin. Ruotino di ferro della velti
gno fesse, screpolate, ecc. e danti in cella – Gavij o Gavellitt. Quarticini('tosc.) =
Cossonitt o Ossitt. Coscialetti? = Masc. Maschio
dizio di andar presto soggette a cali
e magagne. = Sterzitt. Quarticini di sotto.
Sterlàa. Fesso. Screpolato parl. di assi. Carr o Legn a mezza sterza o a
Sterlér dicono nell'A. M. e in campagna sterza intrega o a trii quart de ster
per Starlér. V. za. V. in Lègn vol. II, pag. 555,
Sterlinna (Lira). Lira sterlina. col. 2.º
Sternàmm. . . . Roba da far letto alle Mezza sterza dicesi quella specie di
bestie. volticella che obbliga il carrino d'una
Sternètt. Pagliuolo. carrozza a non descrivere più che un
Sternett de la liura. Pagliuolo di quarto di cerchio per lato intorno al
Sul0 asse.
poppa. Quel tavolato d'assi che è da
poppa nelle barche. Stèrza o Paràdega (ne carri). Volticella
Sternett de la proeuva o de poncia. (Alb. enc. in Carretta). Il tondo(*tosc. –
Pagliuolo di prua. Quel tavolato d'assi Diz. art.). lIa i Gavellitt. Quarticini.
STI ( 3o9 ) STI
Sterzà. T. de Cocch. Sterzare(Gior Georg. Ricc. XVI, 87). Lo stimo io se lo legge
XIV, 255). Guidare per modo che il (Fag. Rime II, 3o6 e. l.).
carrino d'una vettura s'aggiri per lato L'hoo semper stimaa cativ. L'ho
e agevoli la voltata, voltar per isterzo. sempre stimato cattivo(“tosc. – T. G.).
Sterzà i boeu o el carr. . . . Fare Stimagh tanti ann a vun. Dare tanti
sì che o i buoi o il tondo del carro anni ad alcuno(Pan. Poet.).
si volgano per lato a sterzo. Stimi mi che te podet fà, ecc. Stupi
Sterzà. Atterzare – Sterzare. sco o Mi maraviglio che tu faccia, ecc.
Sterzitt. T. de Carrozz. Volticelle? Quar Stimà. Stimare. Estimare. Pregiare. Far
ticini di volticella? Quelli che s'aggi conto di checchessia. Avere in pregio
rano sotto la volticella: sono fermati checchessia.Tenerin istima.Apprezzare.
sui cosciali (cosson) con viti e dadi, Stimà on corno o Stimà tant come
ed hanno talora dei rialzetti (alzitt) i sò scarp rott o come i sò sciavatt.
per tenerli sollevati dai cosciali stessi. Non istimare un fagiuol riconcio(Allegr.
Stéven. Stefano. Nome proprio. p. 167). Stimar checchessia come i fichi
Mandà a cà de Steven. Lo stesso a cena (Fag. Rime IV, 515). Non isti
che Fà fregg. V. in Frègg. mare un fico – Ne s'en soucier non plus
Stéven. fig. Stefano. Otro. Pancia. que de ses vieilles bottes dicono i Franc.
Stevenà. . . . . Così dicesi, e partico Stimà. Stimare (Fag. Ast. bal. 1, 6). Fare
larmente nel contado, dell'andare a la stima. V. Perità.
pranzo in casa del genitori le figlie A stimà se fa presto vero Chi stima
maritate coi mariti e coi figli loro il no compra. A chi stima non gli duole
dì di santo Stefano. il corpo (Gior. agr. I, 187) – Chi è
Stevenin. Dim. di Stéven. dell'arte è sospetto.
Pader, fioeu e Stevenin. . . . . Si Stimà. Temere. Aver soggezione. El stim
suol dire vedendo tre tangheri di con ma minga i bott. Le busse se le scuote.
serva, tre fratelli pappamosca insieme. El me stimma no, el m'ha sott gam
Sti. Questi. Codesti. ba. Non mi teme. Di me non ha sog
Stibiàa. Ad. di Tàrtar. V. gezione.
Stilàa. Stile. Stilo. Pratica. Consuetudine. Stimàa. Stimato. Pregiato – Valutato.
El stilaa di ingegnee. La pratica in Stimato.
gegneresca. Così come stilasi fra inge Stimàbel. Stimabile. (matore.
gneri. Giusta lo stile che tengono o Stimadór. Stimatore. Apprezzatore. Esti
sieguono gl'ingegneri. Stimadór. Stimatore(Fag. Ast. bal. I, 6).
Stilàsc. Stilaccio(*tosc. – T. G.). Cattivo V. Perito.
stile – ed anche Stilaccio(“tosc.). Stilo Stimàss. Stimarsi. Reputarsi.
ruggine o grande. Stimàss. Pavoneggiarsi. Pagoneggiarsi.
Stilètt. Pugnaletto. Stiletto – Una specie Stimatissem. Stimatissimo. Voce di com
di stiletto era detta ant. Misericordia. plimento comunissima.
Stilettà e Stilettà-sù. Stilettare. Stimm (A). A giudizio (Cuoco macerº
Stilettàa. Stilettato. 2 16). A vista d'occhio. A calcolo. A
Stilettàda. Stilettata. discrizione. Per istimamento –- Inscì
Sentiss a dà ona stilettada al coeur. a stimm el pò varì tant. Arbitrato a
Essere una trafitta, una trafittura, vista d'occhio(così il Bald. nel Pagn.
una puntura, una ferita al cuore. Sen Dec. fior.) può valere tanto.
tirsi dare una stoccata al cuore. Fà i robb a stimm. Far le cose alla
Still. Pugnale.Stilo. Stiletto, e ant. Trafiere. buona, alla carlona, all'impazzata, a
Still e Moxtill (dal tedesco Still). Zitto. catafascio, alla peggio. Acciabattare.
Sta cheto. Silenzio. Acciarpare. Ciarpare.
Stima. V. Stimma. (stima. Stimma. Stima. Pregio. Stimazione.
Stimà. Reputare. Stimare. Imaginare. Fare Stimma. Stima(Targ. At. Ac. Cim. I, 575 –
El stimi bravo mi s'el le legg o Caro Apol. 166). Valutazione. Perizia.
sim. Chi lo legge è bravo (“tosc. – Stimol e Controstimol. T. Med. Stimolo
Tom. G.). Io stimo chi lo legge(Fortig. e Controstimolo.
STI (31o ) STO
Stincàa. } Intirizzito. Di un pezzo. Pro Stizzosén. Atrabiliare.
Stinch. teso. Intirizzato. Stecchito. Sto. Questo. Questi, e anticamente Esto.
Stinpée (Voce bresciana e bergamasca Stóbbia. Seccia. Stoppia; alla lat. Stipula.
che odesi in alcuni paesi della Brian Quella parte di paglia che rimane in
za). Lucerniere. Piè di legno su cui sul campo, segate che sono le biade.
posa la lucerna. I Stobbi. Stoppiaro. Seccia – V. an
Stipéndi. Stipendio. che Restoibbi.
Stipendià. Stipendiare. Stóbbia. v. dell'A. M. . . . . Il fieno del
Stipendiàa. Stipendiato. trifoglio o di qualche altra erba cre
Stipit per Spàll sig. 2.° V. scente ne' prati dove fu raccolto il
Stipulà. Stipulare. frumento, e che tagliasi a mezzo l'ago
Stipulàa. Stipulato. sto circa.
Stipulazion. Stipulazione. Stobbià. Segare le stoppie.
Stira. T. de Conciat. . . . . Strumento Stobbiàa. Stoppiaro, Seccia. Stoppioni.
col quale si sgrassano e si scarniscono Stobbiòn dicono alcuni per Remigol. V.
le pelli. Debb essere l'Etire o il Cou Stobbiroeü. V. Canònegh.
teate o Fer d detirer dei Francesi. Stobbiroeùla. Segastoppia. Contadina.
Stira d'azzal. . . . . Lo stesso istru Stòcca che anche dicesi Chicchera, S giàn
mento d'acciaio. ca e S giancònna.... Donna che vesta
Stira de veder. . . . . Lo stesso istru con attillatura, con gala, alla moda.
mento di vetro. A la stocca che anche dicesi A la
Stiraccià. Stiracchiare, sbrega, Alas gianca, A las gianconna
Stiracciàa. Stiracchiato. o In chicchera. Attillatamente. Linda
Stiracciadùra. Stiracchiatura. Stiracchia mente. Alla moda.
mento. Stiracchiatezza. Stoccà. Frecciare. Dar la freccia. Richie
Stiramént. Stiramento. Stiratura de nervi dere or questo or quello che ti presti
e sim. danari, e per lo più con animo di
Stiràss. V. Tiràss e Bestiràss. non li rendere.
Stirpa. Stirpe. A noi questa voce ha cera Stoccà (Ferr de ). V. in Goffre.
di spregio. V. Ràzza. Stoccàda. Stoccata. Colpo di stocco – e
Stirvàgen. V. in Lègn (carrozza) vol. II, per estensione anche Colpo di spada
pag. 562, col. 1.º in Staibàgher. e sim.
Stitegaria. Stiticaggine. Stiticheria. Stiti Stoccada. Stoccata(“tosc. – T, G.). Frec
chezza. ciata. Il chiedere danari come in Stoccà.
Stitegh. Stitico; e dottr. Isenterico? Che Dà di stoccad. Frecciare. Dar la
con difficoltà ha il beneficio del corpo. freccia.
Stitegh. fig. Stitico. Difficoltoso. Ritroso. Stoccàda. Zaffata. Fardata. Spuntonata.
Fastidioso. Moroso- Stretto;quasi avaro. Trafittura. Puntatura.
Stitegh (Fà el). Stiticare (Targ. At. Stoccàda che anche dicesi Stoccaria,
Ac. Cim. I, 425). Essere stitico. S gianconada, Chiccherada. Attillatu
Stitegón.... Ritrosissimo, fastidiosissimo. ra. Lindura.
Stiteghèll. Stiticuzzo. Stoccadìnna. Stoccatella.
Stiteghèzza. Stitichezza. Stiticheria. Stiti Stoccador. Arciere. V. Flizzón.
caggine. Stiticità. Stoccadoròn. Accr. di Stoccador. V.
Stiv. Stipite. Spalla. E dicesi specialmente Stoccaria. V. Stoccàda sig. 4.”
degli stipiti di quelle bocche per la Stòcch. Stòcco. Specie di spada tricuspi
dispensa delle acque che nominiamo data che per lo più è inguainata in
magistrali. un bastone.
Stiva o Stréva o Mànegh. Stegola o Ma Stòcch che anche dicesi S giancòn, Scian
niccia(Gior. Georg. 1827, p. 95). Striva. cón e Sbregón. Ganimede. Zerbino.
Stregolo dell'aratro. Ha il manicciuolo Bellimbusto. Profumino. Cacazibetto.
(pontàl ). -
Muffetto. Persona attillata, e che ha
Stizza. Stizza. gran riguardo alla porlatura e alla
Stizzós. Stizzoso. Cruccioso. Cruccccole. pulitezza degli abiti.
STO (31 1 ) STO
Stòcch. T. de Calzol. V. Sbròsciora. Stoſfètta e Stoſſettinma. Dim. e vezz. di Stòſ
Stòcch. T. de' Murat. . . . . Quel legno Stoffinàzz per Strofinàzz. V. (fa. V.
che in occasione di fabbriche si mette Stòich. Uom fantastico – La noncuranza
per traverso fra le abetelle e la casa. degli Stoici per tutti i nonnulla del
Quell'altro legno che serve a conca mondo è battezzata fantasticaggine dal
tenar le abetelle si chiama dai mu più delle genti – De stoich. Alla filo
ratori Traversa da ponte. sofa. Alla filosofica. Stoicamente – e
Stòcch. T. d'Oref. Stecca('lucch.). Sp, di ſam. A brace. A casaccio.
beccatello o di mensoletta che sporge Stoiroeü. Bucellato del pajuolo(*lucch.).
in fuori dal mezzo del tavolello su Cestino? Quella corona, per dir così,
cui lavorano i gioiellieri e gli orefici, e tessuta di sala o d'alga, su cui si po
di cui si servono come di punto d'ap sano i caldai o simili vasi di cucina
poggio per fermarvi gli oggetti che I Napol.
per non insudiciare il tavolino.
stanno lavorando. Il Tasseau dell'Enc. ne fanno colla treccia di code d'agli e
Stòcch. T. degli Usurai. Scrocchio. Scroc li chiamano Cuòsceni – Anche i Bre
co. Specie d'usura. Lo Scrocchio, il sciani chiamano questo arnese Bosolà.
Trabalzo o Barocchio o Baroccolo, il Stoiroeü. fig. e scherz. Collare.
Leccofermo, la Ritrangola o il Ritran L'è ol retratt del messee de sò messee

golo, lo Scrocchio dottato, il Babbo Che cont ol stoiroeu al coll (Bir. D. Per.).
morto, il Mangiamiezzo sono tutte spe Stòlch. Ad. di Terrén. V. in Tèrra.
cie d'usure che lascio nelle tenebre Stólch. v.comasca. Stolco. Fagiano di mon
perchè vere opere demoniache dalle te. Gallo di monte. Il Tetrao tetrix L.
quali campi Iddio ogni fedel cristiano. Stolètta. Stoletta.
Stocchin che anche dicesi Chiccherìn o Stòlla. T. Eccl. Stòla.
Scartozzin. Profumino. Bossolino di ma Provent de stolla bianca. . . . Pro
dreperla. -
venti di battesimi, nozze, ecc.
Stocchinètt. Ganimeduzzo. Profumatuzzo. Provent de stolla negra. . . . Pro
Assettatuzzo. Attillatuzzo. venti di funzioni mortuarie.
Stocchinna. Profumatuzza. Stòlla. Stola. Striscia. Ornamento don
Stoccòn che anche dicesi S giancón e nesco. Con la stolla. Stolato.
Chiccherón, Acc. di Stòcch. V. Stòlla. Palatina. Sorta di pelliccia che
Stoccònna che anche dicesi Chiccherònna portano le donne a mo' di baverina
e S'ciancònna e S. gianconònna. Accr. in tempo d'inverno.
di Stòcca. V. Stolón. T. Eccl. Stolone. Dalmatica?
Stoeüff per Stùſf. V. - Stómbol. Pungetto? Ferruzzo acuto che
Stoeüria. Stuoja. Tessuto di giunchi o di s'infigge nel sommo capo del pungolo
erba sala o di canne palustri. (de la ghiara) per istimolare i buoi.
Stoeüria. Cercine. Ravvolto di panno a La voce Stombol, veneziana in ori
foggia di cerchio usato da chi porta gine, è usata in que paesi del nostro
de'pesi in capo per salvarlo dall'of contado che guardano il Bergamasco.
fesa del peso. Stombolòn (Tirà i). . . . . Nei paesi del
Stòff (prese assol.). Drapperie. Drappi di nostro contado prossimi al Lodigiano
seta o di seta e lana. chiamano così lo Erpicare, e, am
Stòſſa. Stoffa(“fior. – Pan. Poet. XXXII, mucchiate le gramigne e le erbacce,
4). I diz. ital. intendono per questa formar le porche del campo.
voce un drappo di seta o d'altra ma Stomàtegh. Stomacale. Stomachico. Acco
teria più nobile, noi un drappo di stante – Nei diz. ital. Stomatico ha
seta operata esclusivamente. ben altro significato,
. . . . . Stoffe broccatate(“fior. – Stomegà. Stomacare. Fare stomaco o sto
Giorn. Georg. XVI, 244). macaccio o stomacaggine.
La stoffa l'è pocca. Il panno è stretto El me stomega. Mi viene a stomaco.
(Filic. in Pr. ſior. V, 1, 164). Stomegàss. T. di Pastoriz. . . . . Am
Stòſſa. T. de Cappell. . . . . ll pelo da malare i vitellini d'imbarazzo di sto
lavorarne cappelli. maco per troppo succhiar latte.
STO (312 ) STO
Stòmegh. Stòmaco. Viscere notissimo. Fass de bon stomegh. Farsi cuore
Andà el stomegh in acqua. Sdilin o coraggio.
quirsi o Illanguidirsi lo stomaco. Fà stomegh. Far venir male allo sto
Avegh di acid sul stomegh. Avere maco(*tosc. – T. G.). Stomacare. Fare
lo stomaco acetoso. stomaco o stomacaggine. Ributtare, o
Avegh el stomegh andaa. Trovarsi Muovere a uggia.
uno stomaco sgangheratissimo. Fà stomegh de cavall o Fà de quij
Avegh el stomegh desſaa. Cascare stomegh.... Adoperarsi in cose sto
lo stomaco (Leop. Rim. 75). macose, in cose atte ad alterare e
Avegh el stomegh imbrojaa o mal commuovere lo stomaco, per es. me
sabbadaa o invers. Avere lo stomaco dicare piaghe fetenti, ecc.
sdegnato. Avere uno stomacaccio (dice Fà stomegh de cavall. . . . . scherz.
tosc. – il T. G. ma ſorse con errore). in buon senso, cioè Accomodarsi a
Aveghen paricc in sul stomegh o checchessia più che volentieri.
su l'anima. Averne parecchie dozzine Giustà el stomegh. Itimettersi lo
sullo stomaco(Cini Desid. IV, 7). Aver stomaco guasto(*tosc. – T. G.).
ammazzato molte persone. Giustass el stomegh, Giustass tutt
Avegh mingabon stomegh con vun. el stomegh. Acconciarsi lo stomaco(Gh.
Avere lo stomaco guasto con alcuno. Voc. cit. il Tomitano). (tri.
Essere adirato con uno. Impietriss sul stomegh. V. in Impie
Avegh on stomegh de cavall o de Impirottà el stomegh. Appozzare lo
ſerr. Avere un ventre di struzzolo. Avere stomaco(“tosc. – T. G.).
uno stomaco che patisca ogni cosa. Insalatta de fraa, bombon de mo
Avegh que;coss sul stomegh. Por negh fan semper dorì el stomegh. V. in
tare sopra lo stomaco. (machico. Fràa.
Bon per el stomegh. Stomacale. Sto Mangià ona robba de bon stomegh.
Bon stomegh. fig. Buono stomaco, Mangiar checchessia di buon animo,
non curante d'ogni altrui dire. Abbia cioè sicuri della bontà e sincerezza sua.
stomaco da struzzo chi a trangugiar Martin bon stomegh. . . . . Persona
ha del ferro. E dicesi dei cortigiani. che si accomodi facilmente al tutto,
Brusor de stomegh. Fortori di stoma che si adatti a ogni partito –... cd
co(“tosc. – Tom. G.). Ardore di stoma anche Persona che succi ogni ingiuria
co. Incendilo. Acidità di stomaco; dottr. senza darsene pensiero.
Pirosi; e ant. Manicamento di stomaco. Porcarij che pacciughen el stomegli.
Caregass el stomegh. Avvilupparsi ... Imbratti che appozzano lo stomaco.
(Cecchi Assiuolo III, 5). Caricarsi col Revoltà el stomegh. Fare un rivol
cibo(Ambra Furto II, 3). Caricarsi di tolone allo stomaco(*ſior. – Meini in
cibo e anche assol. Caricarsi. Aggra T. Sin. alla voce Rivoltolone). Alzarlo
varsi lo stomaco. stomaco(“tosc. – T. G.). Fare stomacac
Ciapottass o Pacciugassel stomegh.... cio. Commuovere o Alterare lo stomaco.
Imbarazzare lo stomaco con cibi di Sassinà el stomegh. Guastare lo sto
mala condizione. maco(Boccac. Fiam. 9o). (maco.
Debol de stomegh. Di stomaco debole. Stà in sul stomegh. Caricare lo sto
Debolezza de stomegh. Freddezza Stomegh de carta suga o de palpee.
di stomaco. Stomaco debole a smaltire. Stomacuzzo di taffettà senz'acqua(Alle
De bon stomegh. Di buona schiena gri). Stomachino. Stomaco di taffettà
(“tos -T.G.), cioè che regge agl'insulti. (“tosc.) o snervato. Il più ladro sto
Dolor o Mal de stomegh. Mal dello macuzzo del mondo, cioè delolissimo.
stomaco. Stomacaggine. Stomacazione. Stomegh de ferr. Stomaco d'acciaio
El revolta el stomegh. Farebbe sto (Fag. Rime II, 41 e l.). Stomaco ro
Molalcare i canal, bustissimo.
Fà ben al stomegh. Fare buono sto Stomegh de palpee. V, più sopra.
maco. Giovare allo stomaco. Con for Strengiment de stomegh o al sto
tare lo stomaco. Esscre stomachico, megh. Angoscia di stomaco (Boccac.).
STO (313) STO
Sugass el stomegh. . . . . Prosciu Vess ona bonna pezza de stomegli.
garsi i polmoni. V, in Pèzza sig. 1 º
Trà-sottsora el stomegh. Sconvol Stomeghin. Pettino(“tosc. – T. G.). Se
gere lo stomaco. nino(“tosc. – T. G.). Bel seno picciolo.
Vess ſregg de stomegh. Avere stomaco Stomeghin. Stomacuzzo. Stomacuccio,
sfreddo. Patire freddezza di stomaco. Stomeghin. Pittima. Epittima. Medica
Voltiament de stomegh. Rivoltolone mento esterno che vien applicato allo
allo stomaco(“tosc.). stomaco – Ne” diz. ital. Stomachino è
Voltiass el stomegh e trà-sù. Rom termine del macellai, e vale quella
persi lo stomaco a uno. specie di animella che sta attaccata
Voregh on gran stomegh a fà, dì, ecc. alla milza e al fegato.
. . . . Aver ad essere sfrontatissimo, Toeuss-via el stomeghin. Levarsi la
una fronte invetriata per fare, dire, ecc. triaca d'in sullo stomaco(Berni Lett.
Stòmegh. Petto. Seno – Noi usiamo sem tom. V, usandolo però metaf).
pre Stómegh, e non altra voce, per Stomegón. Pettone(“tosc. – T. G.) – Sto
indicare il petto. Se però parliamo di macone (id.). Pettoccio.
entroporre checchessia fra il petto e Stonà. Stonare. Uscir di tuono. (tato.
gli abiti che lo ricoprono o di trarnelo Stonàa. Stonato(“tosc. – T. G.). Sconcer
fuora, allora usiamo esclusivamente la Stonàda. Stonata. Stuono(*tosc.). Stonazio
voce Sen colle preposizioni occorrenti ne? Dagh ona stonada. Stonare.
– Il Gh. Voc. riporta esempio ant. di Stondéra (Andà in). Lo stesso che Andà
in strusa. V. Strùsa.
Stomaco anche in questo significato.
Avegh el pel o tanto de pel sul Stòpp. ad. Stoppato – Murato – Turato.
stomegh. fig. V. in Pél. Q stopp. T. di Stamp. Principi.
Bocca del stomegh. Bocca dello sto Stopp in del nas. Intasato.
maco. Arcale del petto. Sterno. V. an Stòpp. Cieco. Senza riuscita. Dicesi di
che Forcèlla. vicolo o di via che non ha rispon
Cont el stomegh biott. Spettorizzato denza con altri vicoli o vie.
(T. G.) – scherz. e fig. Le reliquie Stòppa. Ad. di Cànna. V.
sono scoperte(Fior. Op. II, 215). Stòppa. s. f. v. br. Tura.
Dà on pugn in del stomegh. Dare Stoppa. s. f Stoppa.
uno stomacorte. Borlon de stoppa Gattone(*aret.).
Mettes ona man al stomegh. Inter Giugà a stoppa. Giocare o Fare a
rogare la propria coscienza. Porsi o chiamare. Fare a stoppa o a stoppare.
Mettersi la mano al petto. Giudicar Omm de stoppa. Uomo di paglia.
d'una cosa come se s'avesse a giu Uomo balordo, insensato.
dicarne per sè stesso. Pari on poresin o Vess imbrojaa co
Quattà-sù el stomegh. Ricoprirsi il me on poresin in la stoppa. V. Poresin.
petto; e scherz. Coprirgli altari(Fior. Stóppa. ſig. Ubbriacatura. V. Ciòcca.
Op. II, 213). Stoppà. Stoppare. Turare.
Pezza del stomegh che i Piemon Stoppà el goss. Rimpinzare. Ingoz
tesi dicono Stomièt. V. in Pèzza. zare - e met. Chiudere o Turar la
Senza stomegh. Spianata come un bocca. Dar l'ingoffo.
uscio(*tosc.).V. anche in Isèpp e Pianin. Stoppà-ſoeura. Escludere. (rare.
Sì se te gh'ee el stomegh denanz.... Stoppà-giò. Turare. Otturare. Rita
Dicesi a chiunque reputiamo debba Stoppà i orecc. Stopparsi gli orecchi.
fare a marciaforza checchessia. Stoppà-sù. Otturare.
Stomegh intregh. Petto teso? Petto Stoppà-sù o Sarà-foeura. Fare la tarata
alto? Nominiamo così quel petto che (Gior agr. I, 518) per le vendemmie.
abbia l'arcale rilevato e quasi colmo. Stoppà-sù che altri dicono anche
Stomcgh rilassaa. Petto floscio o ca Toeü-foeura focugh. T. de Fornac. . . .
scante. Andar turando le bocche della fornace
Toei-sù ona botta in del stomegli. perchè scemi la violenza del fuoco.
2 occare una stomacata. Stoppà-via Turare.
Vol. II 4o
STO ( 314 ) STO
Stoppà. T. di Giuoco. Stoppare('fior). È Carimaa cont el stoppin. Calamajo
combinazione propria del giuochi di a stoppaccio (Acerbi in Gh. Voc.) –
stoppa, cometa e cocconetto. senza. Calamajo a guazzo (id. ivi).
Giugà a fant, dama e re che stoppa. Morisnà el stoppin. Macerare i peli
V. in Dàma. del calamajo (Sacchetti Novella 165.”).
Stoppà. Accecare(Targ. Viag III, 12 e Stoppinna. Cavatini?(“tosc. – Gior. Georg.
passim). Parlandosi di cavità o vani 1859, p. 75). Stoppettina. Dim. di Stop
grandi è quel medesimo che Turare pa, e propriamente la Stoppa più fina,
parlandosi di cavi o fori mezzani e quella che i Siciliani dicono Rizzatura.
piccini – Si usa anche neut, parlando Stoppón per Stopporón. V.
d'acque, polle, ecc. che si sciughino - Stopponà. Tappare (“tosc. – Pan. Poet.
Murare. (cato – Murato. I, xxxv, 51 e pass).
stoppàa. Stoppato.Turato. Riturato- Acce Stopporón che anche si dice Stoppàsc o
Stoppabocùcc. Turabuchi (“fior.). Stoppa Stoppön. Turacciolo. Turaccio. Zaffo.
buchi(Min.). V. Comodin. Tappo. Stoppaccio. Stoppacciolo – Il
Servi de stoppaboeucc. Servir per turacciolo di sughero è da noi detto
ripieno. Esserci come il finocchio nella con particolar nome Boscion. V.
salsiccia. Stopporón. Toppone (“tosc. – T. G.).
Stoppacùu dicono in alcune parti dell'Alto Stopporón met, per Stoppaboeücc. V.
Mil. per Grattacàu. V. Stopporonin. Turacciolino(Fag. Mar. alla
Stoppada. Rituramento. Turamento. mod. II, 55o). Turaccioletto.
Stoppadinna(Dagh ona). Far un po'di tura. Stopporonin. Topponcino. Batuffolo da
Stoppagòss. Ingoffo. Boccone atto a in fermar sangue o da servire per rime
gobbiare o ingubbiare e far chetare dio inzuppato che sia di spiriti o sim.
altrui, come l'ingobbiatura ſa chetare Storà. Stuccare. Nojare. Fare storiare.
i piccini dei volatili. Storà on cavall, on mull, e sim. Stra
Stoppàsc per Stopporön. V. pazzare un cavallo, un mulo. Aſfati
Stoppin. Lucignolo. Luminello. Stoppino. carlo senza discrezione, renderlo inet
Avegli bonna eera, ma cattiv stop to a più oltre far viaggio.
pin. V. in Céra. Storà.... Parmi che stia per ristorare,
Chi ha mangiaa i candir, caga i racconsolare in quel testo Polpett e
stoppin. Chi imbratta, spazzi. Beva la torniaeur che storen el coeur.
feccia chi ha bevuto il vino. Cacar le Storàa. Strapazzato dal viaggio.
lische dopo aver mangiato i pesci. El m'ha storaa. Mi ha fatto stentare
Stoppin de moll degionch. Stoppini o storiare, cioè patire per lo indugio.
perpctui. Storàa. Affannato. Trambasciato.
stoppin. La Bambagia del calamajo(Ma Storàa. Stucco di checchessia – Stuonato. s
chiav. Op. VI, 1 1 1). I Peli del cala Storada. Trambasciamento. Affannamento.
majo (Sacchetti). Stracci (“fior, e così Storas. Storace. La ragia che geme dallo
anche nella traduzione dei Colloqui Styrav officinalis L.
del Vives stampata in Venezia, in 12.”, Storas in cann. Storace calamita
nell'anno 1713). Quella borra di seta (cioè in calami o sia canne) o in la
che si mette nel calamajo inzuppata crima o naturale(Tar. fir.).
d'inchiostro – Il T. G. dice che in Storas liquid. Storace liquida. La ragia
Toscana oggidì si chiama La Spu che cola dal Liquidambar styraciflua
gna – L'Acerbi(in Gh. Voc. a Cala de bot.-V'è altresì la Storace in semola
majo) vuole in vece che si dica Stop e la Storace in pani o in pasta(Tar. fir.).
paccio – Come oggi s'adopera per ciò Storbalùnna. Più lunatico de granchi. Paz
lo scatarzo, così altre volte adopera zo a punti di luna. Lunatico – La no
vasi forse la bambagia, come da quel stra voce avrebbe ad esser romanesca,
terribile detto: Cancellare i debiti con poichè Gherardo de Rossi nella Com
la bambagia del calamajo(Mach.), cioè mcdia in villeggiatura(atto n.”, sc. G.")
spegnere il creditore col veleno, o sia ſa dire a Livio e Consigliarsi con Lu
col vctriuolo ch entra nell'inchiostro. cido, con quello sturba la luna? »
-
STO (315 ) STR
Storcià. Storcere – Attorcigliare. Attor Me va stort tutteoss. M'è detto
cere. Rattorcere.
fracido. Io non fo cosa ch'io voglia
Stordì. Stordire. Robba che stordiss o (Lasca Sib. III, 1 ).
che fa stordi. Cosa che fa stupire, che Stòrt. Ad. di Zecchin. V.
sbalordisce, che fa strabiliare. Stòrt. in f. di sust. m. Bieco. Torto. Storto.
Stordidèll. Sbadatello. Ogni stort el gh'ha el sò drizz.....
Stordidón. Storditaccio. Balordaccio. Ogni medaglia ha il suo ritto.
Stordii. Stordito. Sbadato. Inconsiderato. O per drizz o per stort. O a diritto
Storée. Stuoiajo. Chi tesse stuoie. o a torto.
Stòrg. Storcere. Torcere – Scontorcere. Per stort. Per obbliquo. Obbliqua
Stòrges. Torcersi. Scontorcersi. mente. Per torto.

Storgiùda o Torgiùda. Storta. Torta. Stor Stòrta che anche dicesi Ficca. T. di Ma
cimento. Storcitura. Torcitura. Torci scalcia. Stortilatura. Stortilato. Storti
Storgiudinna. Un po' di storta. (mento. gliato. Storcimento per cui si disten
Storgiùu. Scontorto. Torto. Storticato. dono contro natura i legamenti delle
Legn storgiuu de venna. V. in Vènna. articolazioni d'una bestia da soma.
Stòri. s. f.pl. fig. Istorie, cioè lungagnole Stortà. Torcere. Sbiecare.
(Fag. Av. pun. I, 5). Stortà la bocca. Distorcere la bocca,
Stòria o Istòria. Storia. Istoria. Stortàa. Sbiecato. Torto.
L'è longa sta storia. L'è lunga un Stortacòll. Verticella. Torcicollo. Storto
po' la camicia di Meo (Pan. Poet. II, collo. Specie di uccello che è la Funar
x, 2). Oh la dura la musica(Fag). Oh torquilla L. (tura.
l'è lunga la storia! Stortacòll. Torcicollo per difetto da na
Storia natural. Storia naturale. Stortacòll. fig. Pinzoccherone che fa del
Storièlla. Storiella. Storiuzza. Storietta, pe collo il campanil di Pisa. Capitorzolo.
rò in senso abbietto, come ben avvisa Bacchettone. Torcicollo. V. Beat.
il Monti. Stortàda. Torcimento. Storta. Lo storcere.
Störna. s. m.T. di Giuoco di Lotto. Storno Stortadinna. Dim. di Stortàda. l .
(“fior.). Nome proprio di quelle poliz Stortià. Torcere. Attorcere. Rattorcere.
ze da lotto le quali vennero cancel Stortiass tutt del dolor de venter.
late per isbaglio, ecc. e rattaccate Avere torsioni o storsioni di ventre.
alla madre – ed anche di quelle, ri Stortignà. Torcere. Storcere.
maste al banco per caso o per abban Stortignàn o de Cà Stortignanna. Bilenco.
dono dei commettenti, che si vendono, Sbilenco, ed anche con voce ambigua
dopo finite le giocate, alla ventura. Bilioso.
Stórna per Stornèll. V. Stortignént. Tortiglioso.
Stórna o Störno. ad. Sordo. Accapacciato. Stortin. Stortuccio (“tosc.).
Intronato. Balordo – Ag. di Cavàll. V. Stortio. T. de' Tint. Torcitoio. Ordigno
Stornà. Stornare(Band. ant. tosc. Mol.-El.). col quale si torce la seta, ecc. per
Stornàa. Stornato. liberarla da ogni umidore.
Stornèll o Störna. Stornello. Storno. Uc Stortion. s. m. Tortiglione. La parte torta
cello noto che è lo Sturnus vulgaris L. d'un albero o di checchessia altro.
Stornej taccaa-insemma. Storni ac Stortisia. Tortezza. Stortura.
codati o incodati(Olina Uccel. p. 51). Stortòn. Bistorto. Stortissimo – in f di
Stornelli legati per la coda che si sust. Stortaccio(“tosc.).
fanno servir da zimbelli nella caccia Stràa. V. Stràda.
de loro consimili. Straàlt. Straalto.
Stornèll. Ad. di Cavàll. V. in Mantèll. Straantigh. Traantico.
Stornì. Törre gli orecchi. V. Instornì. Straassée. Bastevolissimo. Sufficientissimo.
Stórno per Stornèllo per Störna sig. 1. V. Straballà. Arciballare. Ballare a stracca.
Stórno. add. V. Stórna ad. Strabàlz. Strabalzamento. Trabalzo?
Stòrt. add. Torto. Storto. Tortuoso. Bicco. Pont de strabalz. V. in Pont.
Ciappalla storta. Prendere la fallace Scala de strabalz. V. in Scàla.
(Mach. Op. VI, 64). Strabalzà. Strabalzare. Trabalzare.
STR -
(316) STR
Strabalzàa. Trabalzato. Stracchin. s. m. Stracchino(Giorn. Georg.
Strabalzón. Strabalzamento. Trabalzo? VII, 1 1 1 nella bellissima relazione del
Strabèll. Arcibello (Alleg.). Trabello. Viaggio agronomico d'Italia del bravo
Strabén.Trabene.Arcibenissimo(Redi Let.). marchese Cosimo Ridolfi). Specie di
Strabenedì. Benedire e ribenedire. Vatt cacio pingue o bianco o gialligno che
on poo a fà strabenedi. Vatti con Dio. si fabbrica tra noi di primavera e
Strabev. Trabere. Strabere. d'autunno col latte non isburrato qua
Strabolgirà. Rovinare di strafinefatto. gliato e serbato nel sale. Secondo
Andà a fass strabolgirà. Andare per epoche di lavorazione, secondo quan
la mala via. tità di caglio e di sale adoperato, e
Vatt a fà strabolgirà. Va alle forche. secondo le varie terre del nostro con
Strabolgiràa. Rovinato di strafinefatto. tado ove si fa distinguesi come siegue:
Strabón. Arcibuono. Soprabbuono. Stra Carsenza. . . . . Lo stracchino fre
buono. Trabuono; ant. Trasbuono – schissimo. Vedi la voce.
Arcibonissimo. Stracchin de dò paner o del viagg.
Straborlà. Allampanar dalla fame – V, più sotto.
Borlà e straborlà. Aver una fame che Stracchin de Gorgonzoeula.... Il più
scanna – V. anche in Borlà. squisito e sappiente fra i nostri stracchi
Strabrùtt. Tralaidissimo – Tralordo – ni, che si fa nell'agro di Gorgonzola.
Bruttissimo. Deformissimo. Stracchin del viagg o de dò pa
Strabuffàa. Rabbuffato. Rabbaruffato. ner..... Specie particolare di strac
Strabuì. Soprabbollire. Bollire a ricorsofo chini nei quali alla parte caseosa so
o a scroscio. vrabbonda quasi la burrosa pel molto
Stracàn. V. in Lègn (carrozza) vol. II, fiore di latte che vi s'impiega. Forse
p. 562, col. 2.º in principio. sono così detti del viagg perchè de
Stracàr. Tracaro.Stracaro.-Arcicarissimo. stinati all'esportazione, o perchè al
Stracaregàa. Sovraccarico(*tosc. – T. G.). tre volte si facevano col latte delle
Tracarco. Stracarco. Stracarico. vacche ritornate dai pascoli montani
Stracàregh. Tracarco. V. sopra. alla pianura e stanche dal viaggio.
Stracattiv. Tracattivo. Tramalvagio. Stracchin d'ona panera.... Specie
Straccà. Straccare. Stancare. Spossare. Es di stracchino con meno fior di latte.
sere stanchevole; alla lat. Lassare. Stracchin erborinaa o cont i erbo
Straccass de ſà, di, ecc. Stancarsi rinn. V. in Erborinn.
di fare, dire, ecc. (“tosc. – T. G.). Stracchin grass.... È fatto col latte
Straccàa. Straccato. Stracco.Stancato. Stan cagliato appena munto, riesce bianco.
co. Lasso. Lassato. Stracchin in l'oli. . . . . Stracchino
Straccàda. Straccamento. Stancamento. stato messo sott'olio.
Stracca dinna. . . . Un po' di stracca. Stracchin magengh. . . . . Lo strac
Toeù-sù ona straccadinna. . . Stan chino che si ſa di primavera.
carsi alquanto, averne quasi a stracca. Stracchin magher. . . . . Quelli che
Stràcch. Stracco. Stanco. Lasso. si ricavano dal latte delle due munte
Lavorà de stracch. Operare a stracca. spannate, riposato che sia, poi caglia
Puttost stracch. Anzi che no strac to, poi zafferanato.
chiccio(Allegri Calendimag). Stanchetto. Stracchin nostran. . . . . Stracchino
Stracch come on asen. Spedato – dozzinale. -

Spedatissimo. Stracchissimo. Stanchis Stracchin quartiroeu. V. Quartiroeü.


simo – Stracch mort. Rifinito. Stracchin. Caciotta. Specie di gelato fatto
Stràcch. Stucco. Ristucco. col fior di latte e in figura di que caci
En sont stracch. Ne sono stucco. che diciamo stracchini. Il Furmaggettu
Stràcch. T. di Stamp. Ad. di Caràtter. dei Siciliani.
Carattere stracco(Mol. El.). Stracchin. fig. Pane della vinaccia(Ridolfi
Stràcch. Ad. di Làtt, Ràmm, ecc. V. Vin. tosc. 29). Tutto quel complesso
Stracchèzza. Stracchezza. Straccaggine. di vinacce (tegàsc) che si leva dai
Stanchezza. Lassezza. Lassitudine. torchio da vino dopo ogni stretta.
STR (317) STR
Stracchin. fig. Vagheggino. Civettino. Es Assassin o Lader o Saltador de stra
sere maschile corrispondente alla fem da (e quì non si dice mai straa nè an
min. Straccagelosie. che dai contadini). Ladro o Assassino
Stracchin. add. Stracchiccio. Stanchetto. di strada(“tosc. – T. G.).
Stracchinàtt. . . . Venditore di stracchini. Bagaj de strada. Ragazzo di strada
Stracchinin. . . . . Picciolo stracchino. (“tosc. – T. G.).
Stracchinon. . . . . Grande stracchino. Besogna semper andà per la strada
Stracercà. . . . . Cercare e ricercare con del carr. Bisogna camminar per le vie
gran cura. maestre(Redi Op. V, 147).
Straciàr. Trachiaro? Di là da chiaro. Borlà-giò per strada. Cader tra via.
Straciócch. Ebbrissimo. Cotto come monna. Cader in via.
Stracióla (Ciola e). Arcicotale(Caro). Cercà la strada a taston. Farsi la
Stracontént. Arcicontento (Cecchi Incant. strada tastone.
V, ult.). Tracontento. Stracontento, Che strada femm? Che via faremo?
Straconvenient. Traconvenevole. Chi lassa la straa veggia per la
Stracôrr. Stracorrere. Tracorrere. Correr noeuva, ingannaa se troeuva. Chi la
molto. scia la via vecchia per la nuova, spesse
Stracórr. Correre. Scorrere parlandosi volte ingannato si ritrova.
di cose lubriche o agevoli a scorrere, Ciappà la straa drizza. Prendere la
o ad essere mandate oltre, spinte ol buona. -

tre. Fà stracorr on anell. Spignere o Ciappà la strada. Entrare o Mettersi


Mandar oltre un anello. in via. Prender la via. Mettersi per
Botton, Gropp de stracorr. Bottone, una strada. Entrare in cammino.
Nodo corsoio o scorsoio o scorritoio. Ciappà la strada de... Farla via di..
Stracórr. T. de Cacc. Far bandiera? Come a trovaj in straa. Come a tro
Stracórs. Tracorso. Stracorso. varli nella strada(Firenz. Nov. 7.°).
Stracòtt. Stracotto. Tracotto. – Cott e Crosera de strada. Crocicchio in ge
stracott. fig. Innamorato fradicio. nere – Bivio o Forca se di due strade
Stracòtt che altrimenti dicesi Fariocù. Sfer – Trivio se di tre – Quadrivio se di
ruzzato. Agg. di mattone assai cotto. quattro.
Stracréd. Arcicredere. De quella strada. Ad un tempo. Con
Stràda o Stràa. Strada. Via. Cammino – temporaneamente. Insiememente.
in gergo Calcosa. Deventà giudes di strad. Esser messo
A mitaa strada. A mezza strada a sedere, cioè disimpiegato(“tosc.T. G.).
(Tas. Gerus. V, 87). Nel mezzo. Direzion di acque strad. . . . . in
Andà a la strada. Darsi o Mettersi parte L'Ufizio dei Viarj o Viali(Bando
o Gettarsi o Ire alla strada. Porsi a leop. 25 gennajo 1775 – Mol. El.).
far l'assassino di strada. El gh'ha la man drizza su la strada.
Andà-giò destraa. Uscir di strada o V. in Màn.
della strada o del cammino pos. e met. Fà l'instessa strada. Andare per un
Andà per la soa strada. Andare alla cammino.
Slla ſºla, Fallà la strada. Sbagliar via. Sba
Andà per la straa o per la strada gliarla via(*tosc. – T. G.). Traviare.
del carr. Andarsene per lo gran cam Errare. Smarrir la via, e ſig. Essere
mino. Tenersi al gran cammino. Cam fuor di strada. Uscir di strada. Ingan
minare o Andar per la pesta, per la narsi a partito. Infilargli aghi al bujo.
battuta, colla corrente, colla comune. Essere in errore.
Seguitar l'uso generale. Fà la strada in d'on pass o Avè
Andà per la straa drizza. Tenere il manch vist la strada. Divorare la stra
diritto cammino – e fig. Entrar per da. Il Chiabrera disse Volare la strada.
l'uscio. Fà ona straa o on viagg e duu ser
Andà-via per la soa strada. Andare vizzi. Fare una via e due servigi.
a suo cammino o pel suo cammino o Fà strada. Far la via. Stradare il
per lo gran cammino. sentiero. Instradare.
STR ( 318 ) STR
Fà strada.... I contadini lo dicono Straa grossa. Strada maestra. Via
delle nubi allorchè si addossano a reale. Gran cammino. Quella che con
strati allistati. La metafora è tratta duce da luogo principale ad altro
dalle strade che i tessitori lasciano ta luogo grande, o Strada postale la più
lora nei tessuti. Quelle nubi così al frequentata relativamente.
listate danno speranza di bel tempo Strada anzanna. . . . Quella strada
ai nostri colligiani. ch'è praticata da un lato d'un fiume,
Giò de strada. Fuor di strada. d'un canale o simile perchè vi possano
Giudes di straa. V. in Giùdes. andare gli alzaja, cioè coloro che a
Insegnà la strada. Insegnar la strada piedi o a cavallo tirano l'alzaja o sia
come fare, ecc.(“tosc. – T. G.). Far quella corda che attaccata ai navicelli
la via altrui. serve a condurli pei fiumi contr'acqua.
La se troeuva minga per strada vè. Strada battuda. Strada battuta o fre
Sì: la tal cosa è loppa ironic., cioè è quentata o trita o calpestata o cammi
cosa di valore, costa troppo(Monig. nata – Andare per la calpestata.
Tac. ed Am. II, 7 nota). Strada carrozzabil. Strada carreg
Lassà in strada. Tener a sedere uno giabile (Gior. Georg. II, 1 14).
(Sacc. Rim. I, 181). Lasciar uno senza Strada che ha faa la Madonna a an
impiego. dà in Egittſfr. brianz.) Via lattea. Ga
Lassà larga la strada. Fare o Dar lassia. V. più sotto Strada de Romma.
via. Dare o Far la via. Strada che tira.... Strada che monta.
L'è la mia strada. È la mia strada Strada comoda. Strada agiata o age
(“tosc. – T. G.). – L'è tutt'ona strada. vole o piana.
L'è tutta strada(*tosc. – id.). Strada comunal. Strada comunitativa
L'ha mesuraa la straa. Egli ha ri o comunale. - Il Paol.(Op. II, 146) chia
fiutato il padre (così il Fagiuoli nelle ma anche traverse questa sp. di strade.
sue commedie). Ha fatto un tombolo, Strada con la sbarra. Strada imbarrata
è caduto in terra a capo innanzi. Strada consortiva. . . . Strada nelle
Mett in strada. Avviare. Fare strada cui spese sono consorti più individui.
Mett ona tosa su ona strada. Affo Strada coverta. T. Milit. Strada co
gare una fanciulla. Maritarla male. perta(Gr. Diz. Mil. cit.Galileo). Galleria.
Mett su la bonna strada. Rivolgere a Strada de circonvalazion.... Quel
diritto cammino. Mettere per la buona magnifico viale suburbano che ricinge
strada. tutta la nostra città più o men ra
Mett vun su ona strada o in strada. sente le mura onde è cinta.
Mettere uno all'uscio o alla porta(Pan. Straa de ferr. Strada a rotaje di
Pros. div. – Rim. aut. pis). Dare il ferro, e più popolarmente ancorchè
cumino o comino o il cencio o l'am meno propriamente Strada di ferro o
bio. Levare gli assegnamenti. Piantare. Strada ferrata. – Su tali strade si
Mettere a sedere. V. anche Lassà, ecc. osservano gli oggetti seguenti che re
Mudà strada. Mutare via; e fig. Mu gistro coi neologismi dell'arte. Prei.
tar verso, .... Dadi normali = Prej.... Dadi secondari
Poggioeu de strada e sim. Finestra e Caviggiocu. Cavicchietti = Cossinitt. Cu
da via(Fag. Gen. cor. II, 2). scinetti di ferro fuso – Guid. Guide. Rotaje
Restà a mitaa strada. Rimanere a = Chignocu. Cunei. Biette = Felter. Pezze
di feltro = Rondò. Piattaforma circolare a
mezza strada; e ſig. Disegnare e non bascule. Alla corsa sulla strada serveno
colorire.
Restà in strada. Rimanere nel mezzo La Machina o El Vapor. Locomotiva. vapore
e i Vagon. Vagoni (v. la voce in Legn). Sulla
d'una strada(Guadagn. Poes. I, 12). prima stanno il Macchinista. Il Macchinista e il
Scurtà la strada. Abbreviar cammino. Foghista. Fochista. (Pesta
Andare alla ricisa.
Strada del carr.Carreggiata. Carraja.
Scurtà la strada a vum. Ammezzar Strada del diavol. Strada da lupi
la via a uno. Andarlo a riscontrare (Pan. Poet. I, xxx, 5) – e talora anche
fra via o a mezza via.
Stra la impraticabile, aspra, erta
STR (319 ) STR
Strada del paradis, Strada del cielo – Tajà la strada. Tagliare la strada
Via di verità e di salute. (strata. a checchessia(Gh. cit. le Let. del Tocci).
Strada de preja viva. Strada sopra Chiudere il cammino.
Strada de Romma o Straa romanna. Tajass la strada a fà, dì, ecc. Serrar
fr. cont. La Via romana(Lippi Malm. si uno la porta a poter fare o dire, ecc.
note). La Striscia bianca(Alleg. 46). Tegnì tutta la strada domà lù. Sem
Via lattea. Galassia. brar dire tutta la strada è mia (Pan.
Strada despersa o focura di pee. Poet. II, xv, 5). Dicesi degli smar
Strada solitaria o solinga o selvaggia giassi e dei pallon da vento.
o inospita. Tirà-foeura de strada. Menare fuor
Strada de travers. Traversa(Paol. di cammino o di strada.
Op. II, 146). Tragetto. Tornà in straa. Ritornare nella via
Strada di pedon. Strada pedonale buona. Rimettersi per la buona strada,
(Giorn. Georg. II, 114). Trà in straa vun. Metter all'uscio.
Strada eterna. ... Strada lunga ol Trà su ona strada vun. V. sopra.
tre misura, interminabil via. Trovà in strada vun. Prendere di
Strada falladiscia o fallaiscia. Via sulla strada uno. Addossarselo e averne
disvievole. Strada che induce di leg cura(*tosc. – T. G.).
gieri a traviare o con bella voce au Vegni anmì per quella strada. Que
tica a forgiare. sta è mia via(Salviati Spina V, 3).
Strada giò de man. Strada fuor di Vegni per oltra strada che per quella
mano – Cansatoja. del carr. . . . Procedere, provenire
Strada in pee. Via ratta, erta, ripida. da vie indirette – V. anche in Càrr.
Strada maestra che anche diciamo Vess a mitaa strada. Aver ammez
Straa grossa. Strada maestra. zata la via(Fortig. Ricc. III, 5).
Strada mai stada battuda. Via non Vess giò de strada. Essere fuori di
più camminata. strada o fuor della buona strada.
Strada morta. Via solinga, infre Vess giudes di strad. Stare a spasso.
quentata, non camminata. Essere senza impiego(“tosc. – T. G.).
Strada postal. Strada postale. Stra Vess in strada de fa, dì, ecc. Es
da corriera? -
sere in via di fare, dire, ecc.
Strada provincial. Strada provin Vess minga la strada del Lella o
ciale (Giorn. Georg. II, I 14). de l'ort o Vess minga pocca strada.
Strada real. Strada regia(Gior. Georg. Non essere la via dell'orto.
II, i 14). Via reale. Strada reale o Vess nanca a mitaa strada. . . . Non
maestra. -
essere a mezza via – ſig. Non essere
Strada scalossenta. Strada scheggiosa all'insalata. Rimanerci molto ancora
o scropulosa – smattonata – fati che fare.
cosa o alpestre – Via tutta rotta. Voltà strada. Torcere la via.
Strada sconduda. Via furtiva. Voo minga a la strada a robà vè.
Strada sotterrania. Strada sotterra V. in Zecchin.
nca – Cunicolo. Galleria. Stràda. fig. Via Maniera. Modo. L'è
Strada storta. Via torta o indiretta. minga quella-lì la strada de giustagh
Via distorta pos. e fig. el coo. Per tale modo non otterrai di
Strada taroccada. Via scabra, sco rimetterlo in cervello.
scesa. Erto ed aspro cammino. Ciappà ona strada de mezz. Pren
Strada tutta in tocch. Via tutta fan dere la via di mezzo o un consiglio
gosa e rotta. Strada affondata, in cui di mezzo – Darla in quel mezzo. Star
si sfonda, in cui si va fino al ginoc di mezzo. Tenere la via di mezzo.
chio o a pancia di cavallo. No savè che strada trovà. Non ri
Strada vicinal. Strada vicinale (Paol. trovar capo nè via di fare checchessia.
Op. Il , 146). Strada de mezz. fig. Via di mezzo.
Tajà-foeura ona strada. Aprire una Strada media. Partito di mezzo fra i
strada(Targ. Viag. VI, 77). due estremi.
STR ( 32o) ST R
Tentà tutt'i strad. Tentare ogni El Signor el lassa fà ma minga stra
mezzo. Non lasciar pietra da muovere. ſà. V. in Signor.
Stràda. ... Così chiamasi dai contadini Straſalàda... Cosa precipitata, mal fatta.
quella soppestatura che è per lo lun Strafalàri che anche dicesi Strafusàri. Av
go del segolo fra la lama e il filo. Il ventato. Uomo inconsiderato, precipi
contadino stesso la fa sul segolo a toso – Gli Spag. hanno Estra filario
forza di martellarlo col così detto per uomo mal in arnese, meschino.
martell de praa. Strafalzà dicono vari contad. per Sfalzà.
Strada (nelle arti). . . . . Stradamento. V. – È una bella voce tolta dal po
Fà la strada a la resega. Allicciare. sitivo Strafalciare, cioè lasciar addie
Dagh la strada ai gavej. . . . . Au tro nel segar colla falce.
gnare i quarti delle ruote. Strafermo. Trafermo.
Strada. T. Teatr. Strada. Interstizio fra Strafiammà. . . . Accr. di Fiammeggiare.
scena e scena (quinta e quinta). Straſin. Strafine. Traperfetto.
Stradàl. . . . Tutto un tratto di via assai Strafój. Ciarpa. Rimbrenciolo. Arnese.
lungo e non interrotto. Bressa l'è sul Strafoj. Un lucignolo. Roba allucignolata.
stradal de Venezzia. Brescia è sulla Strafoj. Ciarpiere, Sparpaglione. Persona
via di Venezia. che ne moti e nelle parole è assai sre
Stradàl. Itinerario. Gh han fissaa el stra Strafºj per Farſojón. V. (golata.
dal. Gli hanno segnato l'itinerario. Strafòj. Tantafera. Frottola.
Stradàscia. Stradaccia (*tosc. – T. G.). Strafojà che altri dicono anche Stroſi
Stradèlla. Stradetta. Stradella. Stradello. gnà. Mantrugiare. Allucignolare. Ag
Vietta. Straduzza. Viuzza. grovigliare. Conciar male checchessia,
Stradellin. Stradellina. Straduccia. farne come un cencio, e dicesi di cose
Stradellinna. Straducolina(T. G.). Viuz manevoli, come tela, drappo, carta, ecc.
zo. Straducola (Targ. Viag.). Stradic Strafojà. Gualcire. Malmenare. Branci
Stradevòtt. Arcidevoto. (ciuola. care. Avvolgere malamente e con pie
Stradì. Ridire. Dì e stradì. Dire e ridire. ghe disordinate i pannilini e le robe
Stradin. Maestro stradino (Giorn. agr. di seta o di lana.
tosc. I, 555). Lavorator di strade (Paol. Strafojà-sù. Rincincignare(“fior.-Mol. El.).
Op). Capomaestro di strade(ivi). Stra Strafojà per Farfojà (dal romanzo Sfar
dajuolo. Colui che lavora intorno alle fugliar). Ciangottare.
strade. – Lastricatore – Selciatore. Strafojàda. . . . . – per Farfojàda. V.
Straditt. Detto e ridetto. Straſojaméat e Strafojaria. Tantafera.
Stradólz. Tradolce. Dolcissimo. Straſojin. . . . . Solito ciangottare.
Stradomandà... Chiedere ripetutamente. Straſojón. Acc. di Straſoj. V.
Stradón. Stradone. Straforàa. Scarmanato Accaldato.
Stradóppi. A più doppi – parl. di fiori Straſorzàda. Ad. di Cordetta. V. Straſorzin.
Stradoppio – ſig. Stradoppio. Fintis Straforzin. Cordicella rinforzata(Cellini
simo. Simulatissimo. Vita Ill, 165 e 164). Funicina rinforzata
Stradossà. T. de Faleg. Ragellare. Ugua (Zan. p.254). Corda rinforzata(Salvini
gliare, pareggiare. in Pr fior. IV, 11, 156 – Fag. Ast. bal.
Stradotàl. è s. m. T. For. Sopraddote. II, 8). Spago rinforzato (Ol. Uc. p. 117).
i Sopraddota. Beni estrado Sverzino? Merlino? Spaghetto? Cordi
tali o sopraddotali. Paraferna. Quella cella minuta e stretta fortemente, det
quantità di robe che la donna porta ta talora anche fra noi Cordetta stra
a marito sopra la dote; giunta di dote forzada, che d'ordinario viene messa
che il Rosini disse anche Gli Stradotali. in cima alle fruste e simili. Corrispon
Stradovà. . . . Il disunirsi delle doghe de al francese Fouet, alla qual voce
di una botte per modo che ne gema l'Alb. bass. contrappone Staſile.
il liquore in essa contenuto. Straforzin per Soghett. V.
Stradùr. Arciduro. Durissimo. Strafrègg. Trafi cddo. Trafreddissimo;
Strafa. Traſare. Strafare. Fare più che ant. Trasfreul.'o.
In0Il COIl V1ene. l Straſusàri. . . . Forse Prccipitato.
STR (32 i ) -
STR
Strafusani. ſig. Sbalestrato. Sbadato. Avven Stralascia. Bagliore.
tato. Scapato. Lo stesso che Strafalàri.V. Stralùscia. Baleno. Lampo.
Strafusària. Stafisagra. Staſisagria. Strofiz Straluscià (corruzione di Stralucere) Lam
zeca. Specie d'erba nota di cui forse peggiare. Lampare. Balenare.
è composto l'unguento che noi chia Straluscià. Straluzzar l'occhio (Sold. Sat.
miamo Strafusari. p. 51). Strabuzzare. Stravolgere gli
Stragàzza o Stregàzza o Stregassera. Gazza occhi aſſisando la vista.
sparviera(Gabinetto di Firenze). Sp. di Stralusciàda. Lampeggiamento.
uccello noto. Lo Spadafora nella Pros. Stramadùr. Strafatto – Mezzo (z dure).
registra Stragazzina in questo signific. Stramaturo.
Stragia. Strage. Stramàja. Stramaglia (Giorn. agr. tosc.
Fà stragia. Far pala di checchessia. VII, 88). Gli Strami.
Far sciupo(Doni Zucca p. 168 ). Stramarcadètt. Maledettissimo.
Stragiudizial. T. For. Estragiudiziale. Stramàss o Fatùtt. . . . Nel Basso Mila
Stragiùst. Tragiusto. nese è nome proprio di quel conta
Straglorios. Traglorioso. dino che l'affittajuolo prende a gior
Stragrànd. Tragrande. Stragrande. nata perchè supplisca a qualunque
Straguardiroeü ed anche Traguardiroeiù. manchi degli altri o braccianti o servi,
T. de Faleg Livella. Traguardo. Stru siano essi bolch, famej, cavalant, paj
mento col quale si traguarda e si ag san, rugareu o simili.
giustano i lavori allo stesso piano. Stramàzz dicono alcuni per Strofinàzz,
Stralattà e Starlattà. Sciupare. Sprecare, ed altri per Zénta de strofinazz. V.
Mandare a male. Guastare. Dissipare. Stràmba per Stràmbo, V.
Spasimare; e idiot. Splacare. Strambà. Travolgere(Sacch. Nov. ao9).
Stralattamént. Sciupio. Stracollare(“fior.). Sconciare. Stravol
Stralattén e Starlatton. Sciupone. Dissi tare. Dicesi di mano, piede, ecc.
pone(*ſior. – T. G.), Sciupatore. Dis Strambàa. Stracollato. Sconciato,
sipatore d'abiti, delle facoltà, ecc. Strambàda per Strambadùra. V.
Stralattònna. Dissipatrice. Strambada. I Stramberia – Matlia.
Stralc. T. Merc. Stralcio. – Mettere in Strambalada.
istralcio, Fare uno stralcio, Fare per Strambadùra o Strambada. Stracollone
istralcio, Andare in istralcio(“tosc. – (Magal.). Stravoltura, ed anche Isvol
T. G.). Dicesi di un negozio che s'ha tura (come in fine della vi Novella
a chiudere e di cui si vanno vendendo della Cena 1.º del Lasca). Storta. Scon
le merci esistenti sino a che siano ciatura di un piede.
tutte spacciate senza più provvederlo Strambalaa. Strampalato - all'accr. Stram
di nuova mercanzia. palatone.
Stralcià. Stralciare – Stralciaa. Stralciato. Strambalada. Strampalateria. Strambezza.
Stralciatari. T. Merc. . . . Quel traffi Strambaria. Stramberia ('tosc. – Rim.
cante che al rompersi d'una società poet. pis.). Stravaganza. Balorderia.
di commercio ne rileva le robe e Svarione. Scappata. Passerotto,
viene con esse continuando il traffico. Fà domà strambarii. Fare arrosti o
Straleccà. Leccare e rileccare. passerotti o bambine.
Straleccàa. V. in Leccàa. Strambass on pè. Sconciarsi un piede.
Stral gg. Straleggere (come dal partic. Slogarselo.
seg.). Leggere e rileggere. Strambéra. Ad. d'Erba V. in Scimesera.
Straleggiùu. Straletto. Strambin. Scioccarello – Matterullo.
Stralinger. Traleggiere. Strambin e Strambinètt Scratello. Lo
Stralòcch. Accapacciatissimo. Intronato. stesso che Scanscin. V.
Siral6ngh. Tralungo. Stralungo. Stràmbo o Stràmba. Imbecille. Fatuto.

Stralùsc. Lampo. Sciocco. Cervel scemo.


Stralusci. v. a. del Var. Mil. Risplendere Strambon. Scioccone - Pazzacchione.
tratto tratto – ed anche Essere alia Strambòtt. Frottola. V. Panzanega.
fiuto come il vetro Per Straluscià. V. Strambucchinna, l'antera. Sp. di rete.
Vol. 1 V. 4
STR (322 ) STR
Stramenà. Armeggiare. Anſanare. Anſa Strangojà e Strangojà-giò. fig. Ingozzare.
neggiare, ed anche Infuriare. Imper Inghiottire. Succiarsi checchessia. Tran
versare – ed anche Battere. Percuo gugiare.
tere – ed anche Sſoggiare – Nei diz. Strangojón. Stranguglioni. Strangoglioni.
italiani Stramenare vale straportare Malattia nota del cavalli.
o far ogni cosa a suo modo. Strangojón. ſig. Stranguglioni, cioè dis
Stramenàa o Stremenàa. Stragrande. Smi piaceri, rabbie, ecc., come da quel
surato. Sfoggiato. Sterminato. testo del Boccaccio che dice : Alle
Stramenadamént. Sfoggiatamente. giovani i buon bocconi e alle vecchie
Stramèzza. Tramezza. Tramezzo. i stranguglioni; testo, per quanto par
Stramezza d'ass. Assito – de cott. mi, non bene o non pienamente spie
Soprammattone. Matton sopra mattone. gato nè dalla Cr. nè dall'Alb. enc.
Stramezzà. Stramezzare. Tramezzare. Mandà-giò i strangojon. Succiarsi
Stramèzza per Spremorèlla. V. checchessia. Soggiacere a checchessia,
Stramezzàa. Tramezzato. Stranezzato. sopportarlo benchè contro voglia.
Stramezzadùra. Tramezzatura(Lastri Cal. Strangolà, ecc. V. Strangorà, ecc.
bosc.).Stramezzamento. Tramezzamento. Strangolaprét. ger. Gnocchi. -

Stramezzètta. Strangolin. . . . . . Nella cavezza è il


Stramezzin.
!Tramezzino('tosc. – T. G). nodo fermatore.
Stramezzitt. T. de Carroz. . . . Ferri che Strangorà. Strangolare. Aorcare.
nelle incassature di sportelli e specchi Strangoràa. Strangolato.
da carrozze fanno sì che gelosie e ve Strangoràa. Arrangolato.
tri vadano ai loro luoghi respettivi. Lavorà strangoraa o contel sangu
Stràmm. Strame. a la gora. V. in Lavorà.
Fà el stramm o Fà stramm ai be Strangorin. Capestro.
sti... Andar a raccogliere il mangime. Mett el strangorin. Mettere la ca
Stramontà. v. c. br. Tramontare il sole. vezza alla gola. Fare il collo nei prezzi.
Quand el sò el stramonta, la mas Strangorin. scherz. Le Braciuole. Il col
sera la s'imponcia. V in Sò. lare chericale.
Stramorti. Stramortire. Tramortire. Strangorin. fig. Obbligo. Cesso. V. Spéd.
Fà stramorti. Fr. di Cucina. Fer Stra: gordin. Voce usata nella frase Man
mare o Rifare le carni. già de strangoron. Mangiar coll'in
Stramortii. Stramortito. Tramortito. buto. V. Strangoja-giò.
Stramùsc. Spellicciatura. Strangossà. Strangosciare. Trambasciarc.
Stramusciàss. Spellicciarsi. Battersi. Strangòssera (Moſla). . . . Vecchia grina
Stramuscìn. Itissoso. Strangòssola per Tringòsna. V.
Stramusciòn. Iiissosaccio. Stràni. Strano.
Stramùzz. v. dell'A. Mil.... Strame che Stranièzz. Stranezze.
si ricava dai castagneti o da boschi. Stranoccià. l'errottare ? l'assar le notti
Stranecessitaa(Vess de). Essere necessa alzato, vegliar le notti.
rissimo. Stranud. Starnuto. Sternuto.
Stranégher. Ti anero. Nerissimo. Stranuda. Stranutire. Starnutarc. Sternu
Stranètt. Tranetto. Nettissimo. tire. – Il romore che si ſa nello starnu
Stranfaj che anche dicesi Menàcc e Me tare è da noi espresso colla voce Ac
nadór. T. di Cartiera. Menatojo. Nome cimm. Eccì.
proprio di que due pezzi di legno Quand stranuda l'amalaa, cascell-via
tondi appesi alla volta in due cam de l'ospedaa. V. in Amalaa.
panelle di ferro co quali ad ogni po Stranudàda. Stranutazione. Starnutazio
sta si mena la pasta nel tino dal la ne. Starnulamento.
vorante. Stranudiglia. Stranutella(“tosc. – T. G.).
Strangojà-giò che anche dicesi Mangià de Starnutatorio. Starnutiglia. Zappart
strangoron. Trangolare(Gh. Voc. cit. glia. Tabacco con entro tal polvere
Jacopone da Todi). Mangiar coll'im che faccia starnutire – ed anche Un
buto. Mangiar in fretta, in malo modo. Nasale, un Errino qualunque.
STR ( 323 ) STR
Si raordinàri. V. Strasordenàri. Strapellàa dicono alcuni per Sgarbella
Strapaciſegh. Trapacifico. ag. d' (Eùcc. V.
Strapagà. Strapagare. Soprappagare. So Strapenàa. V. Strapinàa.
praccomperare.Trapagare.Oltrapagare. Strapensà. Trapensare (Tes. Brun. Lat.
Strapagàa. Strapagato. Soprappagato. Ol p. 152). Sprofondarsi in alcun pensiero.
trapagato. Trapagato. Strapèrd. Straperdere.
straparlà. Farneticare. Freneticare. Tras Straperſètt. Traperfetto.
parlare. Dire cose fuor di proposito, Strapiasè. Piacere al sommo.
vaneggiando, delirando, ed è proprio Strapién. Soprappieno. Riboccante.
de febbricitanti e del maniaci. Strapinàa o Strapenàa. Strambellato?
Straparlà. Straparlare. Strepitare si chec Strapireòv. Strapiovere.
chessia. Parlare a rotta, fare uno spro Strapiomb.T. di Mur... Misurare di quan
loquio. Che par tutt s'en parlava e straparlava. to un muro o sim. esca di perpendicolo.
Strapàss. Trapasso? ( Bal. Ger.) Strapiombà. T. de'Murat. ecc. Uscir di
Strapàzz. Strapazzo. piombo o di perpendicolo.
Robba de strapazz.Cosa da strapazzo. Strapiscinìn. Trapìccolo.
Strapàzz. Strapazzo di salute. Strapizz. Accesissimo.
Strapazzà. Strapazzare. Malmenare. Mal Strapòrt. Trasporto. Trasportamento.
trattare. Straniare. Straziare. Trasportazione.
Strapazzà la robba, la salut, e sim. Straportà. Straportare. Trasportare.
Strapazzare la roba. Strapazzarsi. Stra Strappà o Streppà. Strappare. (chiare.
pazzarsi la salute(“tosc. – T. G.). Andà adree a strappà-via. Strappac
Strapazzà on cavall. Strapazzare un Emm de strappassel via ? Abbiamo
cavallo. Affaticarlo senza discrezione. noi a disperarci per questo?
Strapazzà. Rimproverare. Svillaneggiare. Strappà cà o Strappà la cà. Disfare
Sgridare. Strapazzare. Stralunare. Ram la casa. Mandar a male o in rovina
pognare. o in fin fondo gli averi – ed anche
Strapazzà. Abborracciare. Acciarpare. Ac semplicemente Chiudere la casa, Sgom
ciabattare. Arrocchiare. Strafalciare. berare per trasportarsi altrove.
Strapazzà el mestee. Strapazzare il Strappà el lott. V. in Lòtt.
mestiere. Strappà foeura de bocca on secrett.
Strapazzàa (Eùv). Gli Eufs brouilles de' Strappar di bocca un segreto.
Francesi. V. anche in (BEù v. Strappa-foeura. . . . . Strappar ſuora.
Strapazzàda. Rabbuffo. Gridata. Canata. Strappà-foeura di man. Strappar
dalle mani.
Strapazzàda. Strapazzata ?
Strapazzadinna. . . . . Gridatina. Strappà-giò. . . . . Strappar giù.
Strapazzàss. Strapazzarsi “tosc. – T. G.). Strappà i dent. Cavare i denti, e
Strapazzòn. Strapazzoso.Tracurato. Strac per lo più a mal modo.
curato, Strappà-sù. Estirpare. Svellere.
Strapazzòn. Ciarpiere. Ciarpone. Abbor Strappà-sù i radis. Sbarbare. Sbar
racciatore. bicare. Svellere. Schiantare, e alla ſior.
Strapazzòn. Dissipone. Dissipatore. Sciu Stiantare.
pone. Sciupatore d'abiti, ecc. Strappà-via. . . . Strappar via.
Strapazzòn. Fungo annebbiato (*tosc.). Strappàa. Strappato – c fig. Spiantato.
Fungo malconcio per le piogge o per Strappacà e cont. Trappacà. Sciupone. l'o-
cccesso di maturanza. tacase(Cecchi Assiuolo). Persona che ca
Strapegàss. Strascinarsi. Calarsi. Stra giona spese eccessive ad una famiglia.
scicarsi. Il Gar. (Batr.) disse Strappada. Strappata. Strappamento.Strat
Non ostant Leccacova el se strapega ta. Tratta.
A la nei giò di bricch tant per ciappall. Strappad d'archett. T. dei Sonat. di
Strapellà. Malmenare. Guastare. Rovinare. strumenti da arco..... Dicesi di quel
Strapellàa. Strapanato? (Min. cit. il Bel trar le note dalle minuge che si fa
lini), Sciamannato. Sconcio negli abiti martellandole a così dire coll'arco o
e nella persona, gretto, guitto. adoperando in luogo di questo le dita.
STR (324) STR
Strappadent. Cavadenti. molle. Un pulcin bagnato. Una galli
Strappadinna. Strappatella. Sbrigliatella. na bagnata.
Strappapél. . . . . Specie di pinzette. Onc come el strasc di piatt. Pià
Strappasciòcch. Ciabattino. Guastalarte. unto d'un panello.
Guastamestieri – V, anche Sceppìn fig. On strasc d'on ambo o sim. Un am
No gh'è pesg parchè i art deventen scocch buccio(*tosc. – T. G.). Un ambo misero.
Che lassai pastrugnà dai strappasciocch. Parì de strasc. Essere un cencio
( Mag. Cons. Men. ) molle. Non poter le polizze. Essere de
Strappatà. Strappucchiare(“tosc. – T. G). bolissimo.
Strappazion de cà. V. Streppazi n. Per on strasc de . . . Per la miseria
Strappon che anche dicesi Strèpp, Strèp di . . . . Per on strasc d'on sold, Per
pa o Streppin. Stratta. Strappata. on strasc d'on impiegh, Per on strasc
Strappamento – Strappon de bria. d'ona voculta, ecc. Per un soldo fec
Sbrigliata. Sbrigliatura. Trinciata di cioso, Per la miseria d'un soldo, o
briglia. Sbarbazzata. d'un impiego, Per una volterella, ecc.
Strapregà. Strapregare (Doni Zucca 222 Portà-foeurai strasc. Camparla. Uscir
verso). Pregare e ripregare. Suppli pel rotto della cuffia. Spelagarsi.
care. Esorare. Quell di ferr e strasc e veder rott.
Strapromètt. Arcipromettere Fag. Mar al. Ferravecchio.
mod. lII, 11) – Strapromiss. Arcipro Quij quatter strasc. Que pochi cen
Straricch. Traricco. Straricco. (messo. ci(“tosc. – T. G.). Quij quatter strasc
Straross. Trarosso. -

che gh'hoo in cà. I pochi stracci che


Strasavè. Strasapere. Trasapere. ho in casa. -

Stràsc. Cencio. Straccio. Rugà in di strasc a vun. posit. . . .


- Andà tutt a strasc. Cadere a brani. Frugar tra i cenci di alcuno. V. an
Avegh i man de strasc. Aver le che in Pures.
mani di lolla. V. anche in Man. Rugà in di strasc o in di patti, met.
Avegh i gamb de strasc. V. in Gàmba. Rivedere il pelo. Esaminare minutissi
Avegh on strasc d'on mari. Aver mamente, intimamente.
nno straccio di marito. Stà in di sò strasc. Star ne suoi
Coeur content e strase a l'ari. fr. cont. cenci o ne' suoi panni. Cuocersi nel
Cuor contento non sente povertà o vero suo brodo. - -

non gl'importa di venire a povertà. Strasc de la polver. . . . . Cencio


Dagh on strasc sul muson. Dargli che s'usa per ispolverare ie mobiglie
una cenciata. Strasc del cuu. Pezza lina da nettare
Deventà on strasc. Divenire un cen (Fac. Piov. Arl. p. 81). Pezza(così nella
cio(*tosc. – T. G.) parl. di donna. nota frase Più sporco che le pezze de
Dò strasc de parpeul. Due crazie gli agiamenti). Cencio con cui si for
pocciose(Fortig. Ricc. XV, 1 o4). bisce il sedere dopo essere stati alla
Infolarmaa o Infuriaa come el strasc cameretta. È detto Torchecul dai Fran
di piatt. Un Ceccosuda. Tutto affanna cesi; in suo luogo s'usa talvolta la
to o affaccendato intorno a una cosa. carta, e dicesi Carta da ripulirselo.
I strasc van a la folla o l straschin Strasc di piatt. Strofinaccio. Strofi
qui che va de mezz o L'è semper i nacciolo. Tanto capecchio o stoppa o
strasc che va a bordell o a l'ari. I cencio molle che si possa tener in
cenci e gli stracci vanno all'aria. Le mano per istrofinare le stoviglie quan
mosche si posano sempre addosso ai do si rigovernano. -

cavalli magri. Tirass-foeura di strasc o Portà-foeura


Lassass andà connè on strasc. Ab i strasc. Spelagarsi. Cavarsela. Uscir
bandonarsi sopra checchessia. Lasciarsi d'impaccio. Uscir di checchessia.
cadere con tutto il corpo addosso a Trà-via i strasc. Uscir di cenci. Di
checchessia. -

povero farsi agiato.


On omm faa de strasc che anche Trovass on strasc d' on marì. Tro
dicesi On omm de rivi. Un cenrio carsi un po' di marito. -
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Va de mezz domà i strasc. V. sopra. Strascerón. Accr. di Strascée. V.
Vess consideraa come el strasc di Strascètt. Cencetto.
piatt. Esser tenuto per manco che niente Strascètta. Cenciosetta.
o per meno che fango; e con un modo Stràscia. Straccio.
antico e provinciale Esservi per meno No aveghen ona strascia, Non averne
che l'acqua versata alle tre. straccio.

Stràsc. . . . . I Cenciajuoli che vendono No savenn ona strascia. Non ne sa


i cenci ai Fabbricatori di carta, e così pere uno straccio, un'acca, un bel nulla.
pure questi ultimi li distinguono in No varì ona strascia che anche dicia
Strasc de lin, Strasc de coton, Strasc de mo No varì ona petacca, ona s giaffa,
lanna, ecc. e li specificano come siegue: on s giaffon, on ghicc, on ghell, on
Strasc bianch. . . . . Cenci di lino, di coto corno, ona pippa de tabacch, ona
ne, ecc. I Chiffons blanco dei Francesi. sverza e sim. Non contar una zeta(Pan.
Strasc de stampa o assolut. Stampa. . . . . I Poet. II, x1, 5o). Non valere uno strac
cenci di colore e di lana dell'infima qualità cio, cica, nulla, un bel niente, un'acca,
detti nelle cartiere di Toscolano Strazz nigher
boccicata, buccicata, boccicone, boc
e Chiffins noirs dai Francesi. cata, birracchio, un brano, un brandello.
Strasc fin... ... I cenci di seconda qualità.
Strasc fiorett o sorafin. . . . . l cenci della Nò vedegh ona strascia. Aver cattivi
prima qualità. lucci. – V. anche in Vedègh.
Strascià. Stracciare. Lacerare.
Strasc negher. Lo stesso che Strasc de stam
pa. V. Strascià. . . . . Di chi in luogo di trinciar
Strasc terzòtt o assolut. Terzott. . . . 1 cenci regolatamente polli, arrosti, pesci o
di terza qualità che nelle cartiere di Toscolano altrettali vivande, gli abboccona alla
dicono Brunell suttil.
peggio noi diciamo ch'el strascia on
Stràsc o Mazz de strasc. T. de' Pastai. cappon, on rost e sim. Quello che i
Ciambella. Ghirlanda. Que panni rav Provenzali direbbero Degaurignar.
volti co quali i pastai chiudono la Strascià on capon o on pollin. Sco
campana in cui fanno le paste. sciare un cappone o un gallinaccio
Strascée. Cenciajuolo. Cenciajo. Lanciajo. (Caro An. past.). Divorarsi un cap
Ferravecchio, e anticamente Straccia pone o un pollo d'India.
juolo. Rigattiere di robe molto usate. Strasciàa. Stracciato. Cencioso. Straccione.
I ferravecchi ambulanti gridano per Strasciàa. Stracciato. Lacerato.
Firenze (secondo i Canti carnasc.) Discors strasciaa con foeura i ma
Ferravecchi ferravecchi, negh. Discorsi a grottesche.
Evvi cenci o ranni vecchi!
lìeson strasciaa. V. in Res&n.
Andà in collera pesg che nè on Strasciacantón. . . . . Cattivo guidatore di
strascee. Lo stesso che Andà foeura de vetture – scherz. per Fiaccarée. V.
la grazia de Dio. V. in Dio. Strasciàda. Stracciatura. Stracciamento.
Dà-foeura come on strascee. Fare Ogni lavada l'è ona strasciada. .. .
capo grosso(Varchi Ercol. I, 155). Le biancherie si sciupano molto nel
È mort san Peder, strascee del Pon lavarle.
veder: è mort san Paol, strascee del Strasciamereàa (A). A prezzo o Amer
diavol. . . . . Cantilena che il nostro cato disfatto. A bonissimo mercato –
volgo butta dietro ai cenciajuoli per Anche i Provenz. dicono Estrasso de
ischerno. mercat., e i Piemontesi A strassapatt.
Moccolà come on strascee. V. sopra Dà via a strasciamercaa. Far della
Dà-foeura, ecc. roba ogni mal mercato(Fac. Piov. Arl.
Sbragià comè on strascee. Urlare p. 45).
come uno spazzacammino(*tosc. – Pan. Strasciapàgn. . . . . Dissipatore, sciupa
Poet. I, xxxiv, 13). Gridar come un tore di abiti, che i Piemontesi direb
bruciatajo di mcrcato (Nelli Mogl. in bero Strusafer. V. anche Stralattén.
calz. II, 17) – V. anche in Sbragià. Strasciarla. Cenciaja(Fag. Rime V, car
Vos de strascee. I oce di cornac novale ). Cenceria. Massa di cenci,
chia. l ociaccia. e per estensione sferre vecchie e
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qualunque ammasso di cose vili. Dicesi detta straccio fissata alla panchina –
anche Cenciaja, e per lo più al figu L'Alb. enc. registra Stracciatora per
rato, per cosa di niun pregio e valore. donna che fa questo medesimo uffizio.
Menà vun per strasciaria che altri Strasecolàss. Trasceolare. Strasecolarsi
menti si dice anche Menà per le belle di checchessia. Strabiliarsi. Strabilia
sale o Mandà de vall in corbella. Pa
re. Strabilire. Uscir fuori di sè per
scere d'erba trastulla(Fag. Rim. IV, lo stupore. -

cap. 15.°). Dare o Vendere bossoletti. Strasentì. Riudire. L'hoo sentuu e stra
Pender vesciche per palle grosse. Dar sentuu. L'ho udito e riudito.
pasto o paroline o simili, ed anche Strasenti. Frantendere. Trasentire. Trau
Mandar d'oggi in domane. Tenere a dire. Ingannarsi nel sentire – Lo Stra
loggia, in tempo, a bada, in palaz sentire dei diz. it. vale sentir molto
zo. Talvolta verrà in taglio altresì il o vivamente – Min. però cita esempio
non Dar più lunghe ad alcuno usato
di questo verbo nel nostro sig.
dal Lasca (Strega IV, 5) e non re Strasformàa. Trasformato. Straformato.
gistrato dai diz. ital. Strasì. Assiderare – Riardere - Stritolare.
Strasciaria. Miseria. Frullo. Per ona stra
Strasii. Assiderato. Intirizzito – ll Transi
sciaria de nagott. Per una miseria. de Francesi. -

Strascin. Cencerello. Dim. di Cencio. Strasli. Arido. Adusto. Riarso. Torrido.


Strascin – Fà dent strascin in d'ona L'Estransinat de Provenzali.
robba. Fare strapazzo di checchessia. Strasonà(con s dura). . . . Sonare fuor
Strascinà. Strascinare. Strascicare. Tra
scinare.
di tempo; dicesi delle canne d'organo
prossime a quelle attualmente sonanti
Fass strascinà adree. . . . . . Farsi
strascinar dietro.
che per difetto di movimento de're
gistri suonino fuor del bisogno. An
Strascinàa. Strascinato. Trascinato.
che ne pianforti accade lo strasuono,
Strascinna. Pedina. Donnicciuola.
e nasce da difetto degli smorzatori.
Strascinnavàcca.Astragalo, e da alcuni an-. Strasòra. Ora fuora d'ordine(Ariosto Sup
che Falsa regolizia. Sp. d'erba arvense. positi II, 4). Straora. Ora strana, ora
Strascinòtt. v. cont. per Balabiòtt o Stra ch'è fuor dell'ordine consueto, per es.
sción. V. Disnà de strasora. Desinare a straora.
Strascioeiù. Cencerello. Dim. di Cencio.
D'ora e strasora. A ore spostate
Strascioeü. Brandellino. Limbelluzzo.
(Gior, Georg. VIII, 117). A contrat
Strasciceiù. Cencino o Cenciolino(“tosc. – tempi (Targ. Viag. 1V, 158).
T. G.). Cenciuccio(Pros. fior. IV, III, Strasorden. Disordine. Trasordine.
99) in senso di velo o fazzoletto o Strasordenà o Strasordinà. Disordinare.
altro di poco lustro e piccino. Trasordinare. Uscir dell'ordine do
On strascioeu d'ona camisa o sim. vuto e consueto dando nel troppo o
Un cencio di camicia o sim.
in mangiare o in checchessia altro.
Strascioeüra. Donnaccina. Strasordenàri. Straordinario. Strasordi
Strasción. Cenciaccio. Pegg. di Cencio. nario. Trasordinario.
Strasciòn. Straccione, Cencioso.
Straspeccià. Aspettare a lungo o a gloria.
Se Pezzon no le jutta, Strascion le Strasudà. . . . . Sudar eccessivamente.
porta-via. Meglio toppaccia che bucac Strasudàa. . . . . Sudatissimo.
cia(*tosc. – T. G.). Chi non cuce bu Strasudòr. . . . . Sudor eccessivo.
chino cuce bucone(T. G.). Chi non tura vegnì i strasudor. Andarsene in su
buchino tura bucone. (cher.
dor freddo dalla pena o sim.(Nelli
Strasción (Coeus el zuccher al). V. in Zùc
Mogl. in calz. I, 8).
Strasción (Oli de). V. in Oli. Strasvestii. Travestito. Stravestito.
Strasciònna. Cenciosa. Strasvestiss. Trasvestirsi. Strasvestirsi.
Strasciònna. Strofinaccio. V. Sguànsgia. Stratagèmma. Stratagemma.
Strascionòn. Straccionaccio(“tosc. – T. G.). Stratàj, Stratajà, ecc. V. Stretàj, Stre
Strasciroeù. T. de Cart. .. . . Quell'ope tajà, ecc.
rajo che straccia i cenci colla falce l Stràtt o Stratto per Estràtt al lott. V.
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Stràtt. Coltre Drappo con cui si usa co e di Stagion. V. – On poo stravagant.
prir la bara nel portare i morti alla Stravagantetto.
sepoltura – I diz. italiani registrano Stravaganza. Stravaganza.
Strato per Tappeto o Panno che si Stravalgàa. V. Stravargàa.
distende per terra o altrove in segno Stravanzà. Sopravanzare.
d'onoranza. Stravargà. v. a. del Var. Mil. . . . . Per
Cont el stratt bianch. Colla ghir dere in bontà e in bellezza per troppa
landa(Gigl. D. Pil. sc. ult.). Dicesi fra maturità. Ora non ci è restato che
noi di chi muore nubile o di parto. l'addiettivo
Stravaccà. Rovesciare. Arrovesciare. Ver Stravargàa o Stravalgàa. Sfiorito – Roeusa
sare, stravargada. Rosa sfiorita o spicciolata.
Stravaccà che anche dicesi Rebaltà. Dar – La nostra voce proviene ſorse dal
la balta. Ribaltare. Dar la volta a un l'ital. Stravalicare, varcar l'età, ecc.
calesso, a un carro, ecc. I Fiorentini Stravàs (de sangu o sim.). Stravasamento.
dicono volgarmente Dar la balta in Stravasà. Stravasare? Estravasare.
att. e in neut. La tal carrozza ha dato Stravasàa. Stravasato ?
la balta – Dar la balta a un fiasco. Il Stravascià. Stramazzare. Cadere in terra,
Corsini nel Torracchione c. XIII, st. 2 toccare una culata in terra. – Il Var.
ha detto anche Dar la balta a tutti Mil. vuole che Stravascia provenga dal
i suoi danari. Così avvisa il Marrini lat. Sternere per mezzo del pret. Stravi.
Annot. al Lam. del Cecco da Varlugo Stravasciàda. Stramazzata. Stramazzone.
p. 1 o7. Caduta, percossa in terra.
Stravaccà. met. Uscir del seminato. Tra Stravècc. Stravecchio (“tosc. – T. G.).
viarc. Forviare. Disviarsi. Travecchio (Alb. enc. in Decrepito).
Stravaccàa. Sdrajato. Sdrajone. Traantico.
Stravaccàa. T. di Stamp. Stravacato. Ag. Stravedè. Travedere. Ingannarsi nel ve
di pagina di stampa che viene storta dere. Lo Stravedere dei dizion. ital.
per non essere stata ben assettata. vale veder molto.
Stravaccàa. Ad. di Fiùmm. V. Fà stravedè. Fare mirabilia, e famigl.
Stravaccabari (Giugà a). V. in Campanin. Uscir del manico. Far meravigliare o
Stravaccacónca. V. Giugà a campanon strabiliare. Sbalordire.
in Campanòn. Stravèlla. v. cont. per Stradèlla. V.
Stravaccada che anche dicesi Rebaltàda... Stravént. Buffo. Nodo o Gruppo di vento.
L'atto di dar la volta a un cocchio, Turbo. Turbine. Turbinio. Folata di
a un calesso. Fà ona stravaccada. V. vento. Tſone – Ventipiòvolo – Vento
Rebaltàss. straordinario di traverso.
Stravaccadór. T. Idraul. . . . . Scarica Straventaa. Ad. di Quadrèll. V.
tojo d'acque; sfioratore donde l'acque Stravéra. Stravero. Verissimo.
spagliuo agevolissimamente. Straviàss. Spassarsi. Asolare.
Stravaccapolénta. V. Guant de lattée. Straviv. Voce che si usa nella frase
Stravaccasèggia (A). A josa, a bizzeffe. Viv e straviv. Vivo vivo. Vivissimo.
In gran quantità. V. in Cavàll. Stravòlt. Stravolto.
Stravaccàss. Salrajarsi. Mettersi a gia Stravòlta. Ad. di Fàccia. V.
cere sdraione. Per es. Stravaccass-giò Stravoltà. Stravolgere. Stravoltare.
in sul sofà. Sdraiarsi sul sofà, e nob. Stravoltà i oeucc. V. in (Blùcc.
Abbandonarsi sul sofà. Stravoltàa. Stravoltato. Stravolto.
Stravaccàss. V. Rebaltàss. Stravoltàda. Stravoltura. Stravolgimento.
Stravacchètta. . . . Sp. di rete da uc Stravót. Voce che s'usa nella frase
cellare quaglie, allodole, ecc. Fà vot e stravot. V. in Vöt.
Stravaccin. T. delle Cave d'aren. di Straziòn. Estrazione Alb. bass. in Tirage
Viganò. . . . Parte della cava in cui de lolerie). Tratta? Il cavare a sorte
gli strati dell'arenaria sono per così fra i novanta numeri del lotto que”
dire sdrajoni. cinque i quali hanno ad essere be
Stravagant. Stravagante – Agg. di Témp neſiziati pei giocatori,
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Stràzza. Bozzolacci estratti dalle caldaie Stremi. ad. Debole. Di povero anima.
(Tar. ſior.). Sbrocco. Sbroccatura. Ca Pauroso. Sospettoso.
tarzo. Scatarzo. Borra. Capitone. Seta Stremi (detto di cose). Miscro. Gi ctto.
di rifiuto detta anche dai Francesi Slreino.
Estrasse o Strasse. E da certi candir stremii stremii
Stràzza delanna. Cardatura.Borra di lana. ln di battesem e in di funeral.

Strazza. T. de Giojell. Diamante artifi (Porta Rim. ined. p. 1 n.).


ciale (Alb. bass. in Strass). Composi Stremiss. Riscuotersi (Fag. Am. non vuole
zione che imita il diamante, così chia avariz. in versi I, 4). Iiimescolarsi.
mata dal nome del suo inventore. Sentirsi rimescolare, IIa affinità col
Strében. Zuccherino. Specie di dolce. l'ant. ital. Intremire. Me sont stre
che i Luganesi chiamano Struben. mila. Mi son riscossa.
Strècc. Stretto. – V. anche Strénc. Stremitàa. Estremo. Stremo – D'ona stre
Strecc de quart. ) Tritino mitaa a l'oltra. Da un estremo all'altro.
Strecc o Tiraa in di quartº (Zan. Rag. Stremiziètt. Pauriccia.
van. I, 1). Vestito meschinamente. Stremizios. Pauroso. V. Spagurésg.
Vess a la streccia. Essere in angu Stremizzi. Rimescolamento (Salv. Spina I,
stie. Avere stretta e scarsa fortuna; e 1 ). Paura. Quel tremore che viene
parl. di abitari Abitare strettamente. per qualche accidente inaspettato che
Trovarsi a stretttura. ne cagioni timore, o per uno spa
Strèccia. Chiasso. Vicolo. vento improvviso.
Streccia del lecc. V. Streccioèùra. Toeiù-sù on stremizzi. Prendere i i
Streccioéti. Chiassatello, Chiassetto. Chias mescolamento di checchessia (Ambra
suolo Chiassolino. Chiasserello. Dian. Furto V, 4).
di Chiasso. Strénc che altresì diccsi Strècc. Stretto. –
Scappà-giò per i strecciocu. Schias Anche il volgo di più luoghi di To
suolare('tosc. – T. G.). Darla pe' tra scana dice Strento o Strinto, come
getti o pe' chiassi. Svicolare. Strintu dicono i Sardi.
Streccioèu senza coo. Strada o Stra Casciagh-dent strenc on chignocu.
della cieca. Ronco. Angiporto – Il Cul Mettervi un conio a stretta.
de sac dei Francesi. Vess a la strencia o a la streccia.
Streccioèùra. Lo stesso che Streccioèù. V. V. in Strècc.
Streccioèùra che anche dicesi Strèccia del Vess largh de bocca e strenc de
lecc. Stretta del letto (Gh. Voc. cit. il man. V. in Bocca.
Davila). Stradetta. Tramezza(così trovo Strenciò. T. de Faleg. Sergente. Stru
nel Dizionario d'Antonini alla voce mento che serve a tener fermo il le
Ruelle, e Stradetta o Stradella nelle gname che si vuol unire con colla
comuni grammatiche) – L'Alb. bass. od altro. È di più specie. Oggi di usa
a Ruelle dà soltanto la spiegazione di poco: i banchi così detti alla tedesca
tal voce, cioè Spazio ch'è tra il letto permettono al falegname di fare senza
e il muro. di questo strumento. Anche i Cremo
Strección. . . . Peggiorativo ed accre nesi lo dicono Sargent. Le sue parti
scitivo di Strèccia, vicolaccio. sono V it. Vite = Gattell. . . . = Tirant del
Stregàssera. gattell. . . . - Dent. . . . – Incaster.
s" º V. Stragàzza. Strenció de scagn. . . . . Le sue parti
SOll 0
Stregºn. Dragone. Dragoncello. Targone.
Sorta d'erba nota. Vit. . . . - Travers. . . . = Cambrett.

Stremenàa. V. Stramenàa. Strenciò con la corda. . . . . Ser

Streinì (Fà). Sbigottire. Impaurire – An gente a fune.


che i Provenzali dicono Estrementir. Strenciò con la zenta. . . . . Ser

Fà stremì. met. Rifare le carni. gente a coreggia.


Stremii. Impaurito. Sbigottito. La nostra Strenciò. v. cont. Legame del covone
voce ha aſlinità coll'ant.ital. Intrementito (coeuva). (snon.
Mezz stremii. Mezzo sbigottituccio. Strención. Avarone. Strettissimo. V. Le
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Strención per Förm. V. Streng-sù i busecch (Sentiss a). Rac
Strenciorón d'antiport e gelosii. T. de' capricciare. Rabbrividire.
Faleg.. ... Sergente grande per uscia Stréng. Strettire. Così dicono gli artisti
li, persiane e sim. Le sue parti sono in vece di ristringere ; Strettire una
Gattej. Peducci? = Claignocu. Biette. veste; Strettire la spazieggiatura, ecc.
Strenciós. gergo. . . . Le Fibbie. Strengimént russol. o Strengimént de sto
Strenciroetà. v. cont. Carruccio? Cassetta? megh. V. in Stòmegh.
Arnese in cui pongensi i banbini che Strengiroeü. Saltamindosso. Un abitino
non sanno ancora reggersi in sulle strozzato, etrangle come dicono i Fr.
gambe per assicurarli dalle cadute. Strengiùda o Strensgiùda. Stretta. Stri
È una specie di Còregh (V.) fatto gnitura. Strignimento e in qualche
non di vimini ma di assicelle o di co paese di Toscana Strinta.
lonnini di noce o sim.; ha per base un Strengiuda de man. Stretta di mano
grosso zoccolo, è cilindrico e tutto pa (“tosc. – T. G.).
ri, non già stretto in cima e largo da Strengiudinna. Strettarella(Car. Let ined.
piede come il Coregh. Rassomiglia al l, 218 – qui ſig.). -

Cassott de Mantovani. Le sue parti sono Strengiùu, Stretto, e per idiot.tosc.Strinto.


Pe. Base? = Birlin o Zirlin. ... = Pen Strengiùu-sù. Rannicchiato. Raggruzzolato.
ton. Ritti? = Scere o Torna. Giro? = Strènna. Strenna. Voce venuta in uso
Baslottin e Baslottell. Ciotolino.
anche fra noi da pochi anni in qua nel
Stréng o Strénsg o Streng-sù. Stringere. signif di Libro galante con almanacco
Strignere. destinato a strenna di capo d'anno.
Al streng di gropp. In sullo stri Strénsg, Strensgiùda, ecc. V. Stréng, ecc.
gnere. Penendo alle strette o ai ferri. Strentór. Strettoja? Arnesetto col quale
io stesso che In coo de l'ascia. V. Ascia. si strigne bene quella corda che rat
A streng i gropp se gli ha nissun tiene il cascino (la fassera) intoruo
guadagn. A ridurla a oro o vero A alla forma del cacio appena fatto.
recarla a oro non v'è guadagno. Strentór. T. de Chir. Strettoja. Fascia o
Avegh strengiuu-sù el coeur. Aver legatura. - -

di cuore come una susina annoscina Strepientà. Strapiantare. Traspiantare.


(ristretto dalla passione “tosc. – T. G.). Strèpit ed anche Strèpet. Strepito. Fà di
El temp el streng. Il tempo stringe. strepit. Scontorcersi – Dibattersi.
La cosa stringe. Ci troviamo alle strette Strepità. Strepitare; alla lat. Strepere;
(“tosc. – T. G). (tivo. ant. Strepire o Strepidire; freq. Stre
Robba che streng. Astringente. Stret piteggiare. (lenne.
Sentiss a streng el coeur. Sentirsi Strepitos. Strepitoso – fig. Magnifico. So
tuna stretta al cuore(“tosc. – T. G.). Strèpp. Strappata. Stratta. -

Streng ei corp. Stringere il ventre Strepp de corda. Tratto. Strappata.


e assol, anche Stringere(“tosc. - T. G.). Strappatella di fune.
Ristringere il corpo. Indurre stitichezza. Strèppa. Stratta di nervi, tendini, e sim.
Strenges-sù in di spall. Fare spal Strèppa. Strappata.
tucce o di spallucce – Ristringersi Piant de streppa. V. in Pianta.
nelle spalle. F. anche in Spàlla. Streppà, ecc. V. Strappà, ecc.
Streng i gropp o el gropp. Venir alle Streppazion de cà. Struggimento della
strette. Conchiudere. Serrare il partito. casa. Rovina di casa.
Streng i pagn a vun. Stringere i Streppon. Lo stesso che Strappén. V.
panni addosso a uno(“tosc. – T. G.). Strésa. Nome di paese posto sulla co
Streng-lì. T. contad. Avere o Dare stiera orientale del Lago Maggiore,
la stretta (Gior. Georg. IV, 66). Ser che si usa nelle frasi Mandà o Andà
rare i grani e sim.(ivi t 16). Dicesi dei tra Lesa e Stresa. V. in Lésa.
grani, delle uve ecc. quando per troppo Stresigà. Strascicare. Strascinare.
lunghi seccori si rimangon piccini e Stretàj che anche scrivesi Startaj o Stra
non pervengono a ragionevol volume. taj. Frastaglio. Cincischio. Cincistio.
Streng-sù. Angustare. Ristrigncrc. Trincio. Frastaglia.
l'ol. I/V.
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Stretàj Smerlo (“tosc.). Pari el lecc di strii. . . . . Fssere
Stretàj. T. de Sarli. . . . . Ferro seghet un letto tutto sossopra, -

tato che si adopera a ritagliare le Parì el nid di strii o di passer o


guernizioni a cincischi per le vesti di gasg. . . . Lo diciamo d'una capel
donnesche. lieraccia, d'una capellatura arruffata.
Stretajà che anche scrivesi Startajà o Stra Scisciaa di strii. Scriato. Aſato. Nece.
tajà. Frastagliare. Cincischiare. Cinci Strano. Stranuccio, Scriato. Strinato.
stiare. Incischiare. Trinciare. Tagliuz Strutto. Magro, secco, smunto e di
zare. Intagliuzzare, tagliar disegual mala cera.
mente, Stria. ſig. Strega. Stregaccia. Donna ava
Stretajà-foeura. Smerlare(“tosc.). Ri ra, trista, uggiosa e le più volte vec
tagliare. Tagliare a disegno o a con chia e deforme - ed anche in senso
torni. vezzeg, Iiubacuori. Maliarda.
Stretajàa. Frastagliato – Smerlato. Stria. . . . . Così chiamano i Sartori un
Legn storgiuu o stretajaa de venna. pezzuolo di carta o un cencio batuffo
V. in Vènna. lato su cui mettono del sego, e se
Stretajàda. Lo stesso che Stretàj. V, ne servono per lume nel partirsi di
Stretojadùra. Smerlatura. lottega la notte.
Strètta. T. Teatr. Stretta del finale (Diz. Striamént. Stregheria. V. Striozz.
Mils.). Striaria. Stregheria. Sortilegio – Penta
Strètto usiamo solo in A stretto rigor. colo – Malia – Fatatura. Fatagio
A stretto diritto(“tosc. – T. G.), e in ne. Affaturazione – Animaliamento.
A la stretta. V. A lastreccia in Strècc. Fascinamento. Affascinamento.
Stréva. Stegola. Stiva. Bure. Il manico Striscia. Stregaccia(Lasca Strega II, 2).
dell'aratro. Stregona.
Strevént per Spianadóra. V. - Stribbia. Strisciatoio, Tritolo. Pezzuolo
Strìa (dal romanzo Stria) Strega. Maga. - di lana o di tela nuova per cui si ſa
Fata.Maliarda. Malefica. I ſeneſica Lam passare il filo o il reſe nel dipanarli.
mia.Lamia.Negromantessa. Fattuchiera. L Estribladou dei Provenz. V.Stribbia.
Fattucchiera. Incantatrice. Falsarda. Stribbia. Sgrovigliare e Lisciare il filo o il
A batt i pagu compar la stria. Cosa refe troppo torto col tritolo. Far passare
rammenta per via viene ( Nelli ſecc. il filo o il reſe che si sta dipanando
Riv. III, 17). Cosa ricordata o ragiona per un cenciolano o per un pezzuolo
ta per via va. Il lupo è nella favola. di tela nuova, il filo perchè passando
Dicesi quando ragionando d'uno as per quel ruvidume si spogli d'ogni
sente, e comparisce improv visamente lischetta e di ogni polvere o sudiciu
dove si ragiona di lui. me, il refe perchè perda i grovigliuoli
Bosard come ona siria. Bugiardo o i grumetti e acquisti lustrore – Lo
più d'un epitaffio Nelli Vecch. Iiiv. II, Strilliare o Strebbiare dei diz. ital.
2 ) – V. anche Bosàrd. vale soltanto quel lisciarsi che fanno le
Dà o Borlà in la stria. Dar nel bar donne alla pettiniera.
gello. Dar nel guanto, Andare in bocca Strillbià. T. de Funai.... Lisciarle funi
al lupo, Far sacco o il sacco. Infil cogli strisciatoi o colle maglie (smaj).
zarsi. Capitar nelle mani o forze altrui. l'asson de stribbia. ... Quel mozzo
Fà barilott i strii. Andare in tre di palo a cui raccomandansi le funi o gli
genda o in stregheria o in istriazzo. spaghi allorchè si lisciano (stribbien).
Far congresso o conciliabolo le stre Stribbià per Striggia, V.
ghe, esseri imaginari, come ognun sa, Stricch. T. de Sellai, Filetto. Specie di
ai nostri giorni. Gli aut. chiamavano Camarra (martingala) che fa lo stesso
Strioportus il luogo di questo barilott. uflizio di quella per di sopra alla
Furb comè ona stria. Furbo più di giubba del cavallo tenendogli il capo
un famiglio d'Otto – V. anche Fiola. alto. S infila da un capo nel giogo, e
Pari el coo di strii . . . Essere un dall'altro nelle campanelle delle cigne.
capo tutto sossopra, tutto arruffato. Stricch(Master). I in Master. -
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Striètta eStriettinna.Stregacchiuola(“tos.). Strimed. Meschino. Gretto. Secco. Guitto
Striggia che altri dicono Rascia o scàvria. – ed anche Magro. Smunto. Tisico.
Stregghia. Strebbia. Streglia. Striglia. A falla strimeda. A farla stretta Fi
Cassetta o Telar o Crosera. Cassa? la lastra renz. Op. II, 1 16). A far le nozze co'
sottana = Reseghett: Pettine? il complesso dei funghi. A farla magra.
denti = Res6 o Cavapolver. Coſtetto di calore? Strimedamént. Meschinamente. Gretta
la lamina non dentata e tagliente = Canal o mente. Strettamente. Magramente.
Canalitt.. . . . . = Spond. Aliette ? gli estremi Stringa. Aghetto. Cordella. Cordellina.
delle lamine confitte nella cassa e Battiroen o Cordicella schiacciata o tonda di reſe,
Rebattin. Martelli º le prominenze dai lati = di seta, di filaticcio o simile, intrec
Manegh. Manieo = Coa. Codolo. ciata e con punta da capo come sotto,
Striggia per i besti bovinn. . . . . per uso d'aſfibbiare e legare le vesti
Stregghia areata, dentata, breve: se menta – Stringa, secondo l'Alb. enc., è
non è dentata la diciamo Cavasudor. più propriamente quel pezzo di nastro
Striggia. Screzio Stria – per striggián. V. o quella striscia stretta di cuoio, con
Striggia (Èrba). Strigio? Delle sue radici una punta di ottone od altro metallo
assai robuste e filamentose si fanno per ogni eapo, che serve per allacciare.
scopette e granatini. (Stregliare. Chi fa stringh. Stringajo.
Striggià.Stregghiare.Strebbiare.Strigliare. El primm ann stringh e bindej, el
Striggiàa. Sereziato. Striato. segond fass e pattej V. El primm
Striggiada. Stregghiatura. Lo stregghiave. ann, ece. in Cùu.
Striggiòn o Striggia. Scarpa? Scarpettac Fà stringh. Invizzire. Avvizzare. Av
cia? Pesce vilissimo di lago che è il vizzire. Noi lo diciamo delle foglie del
Crprinus Renciscus dello scopoli. grano turco allorchè per troppo sec
Strigòzz. Brandello. Brano. Cencio.struffo. core inaridiscono. Ho letto in qualche
Striafolo. Pezzo strappato di panno, di libro, che ora non mi sovviene, Ingre
tela o simile, e fra noi propriamente tolire in questo senso, e di fatto le ſo
s'intende Quel brano che, per essere glie s'accartocciano e formano gretola.
lungo e stretto, sia atto anche a servire Fà stringh de la pell o Fà stragia
in qualche modo come legacciolo. de la soa pell. Bistentare. Stare a bi
Strigòzz. Un lucignolo. El mett el fazzo stento. Durar fatiche grandissime.
lett al coll in manera ch'el par on Rocca de fa stringh. Aspo delle cor
strigozz. Della cravatta fa un lucignolo. delline (Fag. Sord. fat. sent. I, 16).
Strigòzz..... Nelle matasse di filo ven Tirà la stringa. ſig. Tirar le cuoia,
dereccio talvolta si ritrova un batuffolo V. Cagaràtt.
di funicella o di cordella o di filo di Stringa. . . . . . Quel corrente che si
stoppa quasi legame o bandolo, ma nel inbietta fra una spalla di finestra e
vero marame da nessun uso messovi quel travicello che appoggiato all'al
solo a malizia per dare maggior peso tra spalla per un capo va coll'altro
alla matassa; ecco il nostro Strigòzz. capo a posare sulle traverse delle an
Strigòez. Spavaldo. V. Zovald. tenne de ponti da fabbrica allorchè
Strigòzza. Spavalda. si fa uso di tali travicelli per soste
Strigozzént. Sbrandellato. nere alcun tavolato fra ponte e ponte.
Strigozzètta. . . . . Spavalduccia. Stringa. . . . . Specie di strettoja fatta
Strigozzin. Pin. di Strigòzz. V. a muraglie che per ventri eccessivi o
Strigozzòn. . . . . Spavaldaccio. (cia. per crepe minacciano di sfasciarsi.
Strigozzònna e Strigozzàscia... Spavaldac Stringà. Strangolare. Strozzare. Freddare
Strillà. Strillare - Fà strillà la gent. Fare – ed anche Intirizzare att. – Lo Strin

stridere. Angariare altri per modo che gare dei dizion. ital. vale ristringere.
ne debba fare scalpore grande. Stringàa ad. di vestito). Strozzato. Misero.
Strimbiaa. Scriato. Affato. Strano - Scriato Stringàa. Strozzato. Restà-li stringaa. In
direbbesi anche d'oggetti materiali, e tirizzare. Restà stringaa o strengiuu-sù
così disse il Dav. parlando di danaro. del sutt. Rimanere stretto dall'alido
Strinbiadell. Scriatello. Stranuccio. (Lastri op.V, 158). Aver avuta la stretta,
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Stringhetta. Puntaluzzo (Aret. Tal. III, Strivàll. Stivale. Le sue parti sono
12). – Aghetto. Stringhetta. Pezzon. Forte di suolo = Trombin. Rivoſe
Stringònna. Aghettone(Fag. Amor non op. = Scarpa. Scarpa (V. Scarpa per le sue parto
a caso lI, 24). = Cann Gamie, e sec. il Tom. Sin. p. 282
Gambali o Trombe “fior.).
Strinz. . . . . Sp. di Pesce del Lago di
Como (Porc. Nob. p. 154). Dubito che Avegh grev i strivaj. Lo stesso che
sia il Crprinus vimba degl'ittiologi, Avegh grev el cuu, cioè ... Essere
o sia la Musella dei Gardesani. lento nell'andare, un santagio, un
Strión (dal romanzo Striun). Strego(“tosc. posapiano – V. anche in Ciu.
– T. G.). Stregone. Maliardo. Incantato Quand l'acqua la fa sonaj, torna
re. Fattucchiero. Negromante. Falsardo. indree, mett-giò i strivai. . . . . Lo
Fato. Prestigiatore. Ammaliatore. Ma spesseggiar delle gallozzole nell'acqua
lefico. Affatturatore. – Nei diz. ital. allorchè piove è indizio che la piog
Strione vale istrione, commediante. gla sta per cessar presto.
Vess on strion. Aver il diavolo nel Strivaja bombé. . . . . Stivali con
l'ampolla. Essere persona furba ed trombe assai convesse.
oltremodo antiveggente – ed anche
| Strivai a la dragonna- Stivali alla
Essere un rubacuori, un maliardo. dragona o alla scudiera(“tosc.). Stivali
Strionàscia. Stregarcia. che i Fr. dicono Bottes à l'écuyère.
Striònna. Stregona(Firenz. Op. IV, 17). Strivai a la Soaroff. Stivali con trom
Strion6n. Stregonaccio(“tosc. – Min. cit. ba a crespe(“fior.).
il Lalli). Strivaj a l'ussàra. . . . Stivali con
Striòzz che anche dicesi Striaria, Instria tromba tesa, ma pieghettati al collo
dùra, Instriamént e Striamént. Stre del piede come s'usano dagli usseri.
gheria. Malia. Fattucchieria. Incanto. Strivaj a mezza gamba.... Stivali che
Malefizio. Incantesimo. Fattura. Indoz non vanno più su che a mezzo la gamba.
zamento. Magia. Fattuchieria. Strego Striva; a trombin. Stivali colle fa
neria. Affaturazione. Affaturamento; e sce o rivolte “fior.).
ant. Fattia. Stregoneccio. Strivaj de tromba o de croppa.
Striscià o Fà el strisciant usiamo anche Ti omboni. Grossi stivali da corrieri, ec.
noi, ma nel solo sig. di Piaggiare, Vess adree a onges i strivaj. Far
Adulare, Usare servilità. fagotto. Prepararsi alla partenza, pos.
Strisciàda. Adulazione. Piaggiamento. e fig. – L'Ugnere gli stivali dei diz.
Strisciànt. Adulatore. Piaggiatore. ital. vale adulare, piaggiare.
Strivalaria. . . . Bottega dove si lavo Strivalön. Stivalone.
rano stivali – Magazzino di stivali. Stròcc. Busse. V. Bòtt, Buràtt, ecc.
Strivalàsc. Stivalaccio. Stroeüsa dicono in Brianza per Strüsa. V.
Strivalee. . . . Fabbricatore e venditore Strofètta. Strofetta.
di stivali, detto Bottier da Francesi. Stròlfa. Strofa. Strofe – Stanza.
Strivalin. Stivalino(*tosc.). Stivaletto. Dim. Strofignà. Strofinare. V. anche Straſojà.
di Stivale – e Stivaletto. Calzerino. Strofinàzz. . . . Ferro quadrato e den
Calzaretto in genere. tato da cima, fitto in testa al cilindro
Strivalitt. Bottini. Stivaletti che fa che mette capo nell'albero del filatoio,
sciano il solo collo del picde. il quale ferro va aggirando il sovatto
Strivalitt. Bolgicchini. Borzacchini. ad esso raccomandato e che dà moto
P'. Cottirno. (caccia. a valichi del filatoio da seta. Per so
Strivalitt de caccia. . . . . Bottini da lito ne sono quattro ad ogni valico.
Strivalitt de donna. . . . . Borzac Stroggià-sù. Tamburare. Tambussare. Bat
chini da donna. tere. Percuotere. Zombare. V. Bòtt.
Strivalitt de pell con soul. Bottaglie. Stròlega. Strologhessa (Min.). Indovina
Strivalitt de pell finna ai genoeucc... trice. Indovira. Divinatrice.
Calzaretti di pelle che aggiungono Strolegà. Strolagare. Strologare. Astro
fino alle ginocchia. (panno. lagare. Astrologare. Far la ventura o
Strivalitt o Chètt. Uosa di tela o di la nativita. Pi, inere.
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Strolegà. fig. Armeggiar col cervello. Lam Streng i stropp. Lo stesso che Sarà
biccarsi o Stillarsi il cervello. Ghiribiz sù i stroppaj. V.
zare. Lambiccare. Abbacare. Mulinare. Stroppa del remm. Frenello.
Stròlegh. Strologo. Astrologo. Astrolago. Stroppàj. Stroppa. Stroppia. Ritorta. Ri
Indovino. Chiromante. Divinatore. tortola. Vinco. Ritorta con che si le
Che ghe pensa on poo i strolegh! gano le fascine, le legne e simili. I
Ci pensi cui vuole. Chi vien dietro Francesi la dicono Un pleron.
serri l'uscio. Sarà-sù i stroppaj. Chiudere. Andar
Creppa el strolegh. Prima cieco che dietro a tutti, e dicesi Chiudere una
indovino (Fag. For rag. II, 2). processione, una schiera, un convoglio.
Stròlegh. Indovino in genere. Stroppàj. Anima. Carta o cencio arro
Stròlegh. fig. Fantastico. Fisimoso. Uo tolato su cui si aggomitola il reſe o
mo singolare, cinico, strano, ruvido. sim.; il Gangaj dei Piemontesi.
Stròll. Schizzo. Sprazzo. Zacchera. Pil Stroppéra. Salcio da legare.
lacchera. Il Sanaz. disse anche Zac Stroppià. v. cont. br. Avvincigliare. Per es.
caro, forse strettovi dalla rima. Le ul I stroppi-en.
time tre voci si riferiscono special Stroppià e der V. Struppià, ecc.
mente agli sprazzi di fango. Strozzà. Strozzare. Strangolare – fig.
Strollà. Indanajare. Chiazzare. Sprazzare. Strozzare un abito, un cibo, un male
Strollà. Impillaccherare. Schizzare. Em in gola, una rabbia(“tosc. – T. G.).
piere di pillacchere o spruzzi di fango Strozzà in cunna.fig.Soffocare in erba.
o simile. Stròzzet. Vatt'impicca. Va alle forche.
Strollà. met. Indettare. Imbeccare. Dar Strozzàa. Strozzato. Strangolato – ſig.
l'imbeccata. Ammaestrare altrui di na Strozzato (“tosc. – T. G.). Dicesi d'a-
scosto di quel che debba dire o fare. bito, e di chi lo porta.
Strollà e Strollà-giò. Infarinare? Diroz Parlà de strozzaa. Parlare strozzato,
zare. Ammaestrare alquanto. cioè stentato e in gola(*tosc. – T. G).
Strollàa. Impillaccherato. Zaccheroso. In Parlar con voce arrantolata.
zaccherato – Indanajato. Chiazzato. Strozzàa. Strozzatoio. Strozzato. Dicesi
Vess strollaa de quajcossa. Avere del collo di certi vasi.
qualche tintura di lettere, di scien Strozzàda. Strozzamento. Strozzatura.
ze, ecc. Essere tinto nello studio delle Strozzadinna. Una brava strozzatura.
lettere, ecc. Esser tinto di lettere, ecc. Strozzadùra. Strozzatura. Strozzamento.
Strolladinna. fig. Un po' d'infarinatura. Strubbià. v. a. del Var. Mil. Battere.
Strolladùra, Zacchera. Pillacchera. Schiz Strubbidin. Voce antica che forse valeva
zo,
quanto l'odierno Fregon. V.
Strolladùra. Impillaccheratura; – fig. In Struccà. Strizzare. Spremere. Registro
farinatura – ed anche Indettatura. questa voce perchè fu usata da Carlo
Strollin. Zaccheruzza. Schizzetto. Porta nel suo Striòzz; ma se non erro
Strollón. Gran zacchera. essa fu nell'esimio poeta una remi
Strönz che anche diciamo Sciòtt. Stron niscenza veneziana, giacchè Strucar è
zolo. Stronzo. voce tutta propria del dialetto veneto,
Dà-dent el nas in d'on stronz. V. e che io non ho mai udito profferire
in Nàs. a nessun Milanese.
Dove se caga se lassa el stronz.... Lo Struccarampon. T. de Giojell. Incassa
diciamo per rabbia a chi per abito tojo. Specie di cesellino augnato che
non ripone mai le robe a loro luoghi. serve per ben incastonare le gioie.
Stronzèll. Stronzoletto. Stronzolino. Struggià. È lo stesso che Struggionà. V.
Stronzèll. fig. Scricciolo. Un po' di merda Struggiòn. s. m. sing. Faticatore. Labo
su due fuscellini. rioso, individuo amante del lavoro, o
Stronzellin. fig. Scriccioletto. vero obbligato a lavorare più che altri.
Stronzón. . . . Grande stronzolo. Vessel struggion de cà. Esser l'a-
Stronzonà. Lo stesso che Struggiona. V. sino. Essere aggravato da fatiche più
Stròppa. Titòrtola. Sprocco. V. Stroppaj. che tutti, durar fatiche da asino,
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Struggiòn. s. m. pl. Fatiche. Facchinag zoli(Magal. Let. scient. XIV, p. 281 ).
gi. Stranguglioni. -
Borra di seta.
Struggiona che anche dicesi Struziàss e Fatton. . . . . Sp. di filaticcio poco
Struggià e Stronzonà. Affacchinare. o nulla torto.
Facchineggiare. Durar fatiche a modo Strusa grassa. . . . Quella che ha
di facchino, struggersi nelle fatiche. in sè oltre alla pelatura anche di
Strùppi. Storpio. Stroppio. molti guscetti o hacacci, e che è ric
Struppià. Storpiare. Stroppiare. ca ancora di buona seta.
Strappià de cortesia. scherz. . . . Strusà. Strisciare. Rasentare. Sfregiare.
Eccedere in complimenti e in cortesie, Radere. Raschiare. Toccar superficial
ciò che i Franc. direbbero Assommer Strusà-dent. Rasentare. (mente.
de complimens, de cadeaur, ecc. Strusà. T. d'Agr. Arramracciare ? Ado
Struppiàa. Storpio. Stroppio. Stroppiato. perar quella rnspa o ramaccia che
Mangià de pitocch e cagà de strup fra noi viene detta Strusa. (nare.
piaa. V. in Pitòcch. Strusà. Strascinare. Strascicare – Trai
Struppiàa. fig. Ristretto. Angustato. Strusà-adree. Strascicarsi dietro.
Struppiàda. s. f. Storpiatura. Storpiamen Strusà-foeura. Strascinar fuori.
to. Stroppiamento. Contrattura. Attrat Strusà-giò. Strascinare abbasso.
tura. Contrazione. Dicesi de nervi e Strusà indree. Strascinar addietro.
de muscoli. Strusà-sù. Strascinare ad alto.
Struppiadèll. Stranaccio. Storpietto. (gine. Strusà-sù. . . . Diſetto in cui danno
Struppiadùra. Stroppiatura. Stroppiatag alcune setajuole (seder); e consiste
Struppiasètt mazzaquattordes. L'Ammaz nello strascicare tanto i bozzolitiga
zasette. Un poeta pis. disse lett) col granatino(cont el scovinett)
Veh lo squarciapagnotte, il mangiatutti, che ne vengano a levare e metter da
Guarda il cacasaette, il gran colosso, parte non la sola borra come dovreb
Lo spacconaccio dai mostacci brutti; bero, ma ben anche la seta.
e altrove Ecco il Bruciapagliacci, il Strusà-via. Strascinar via.
Mangiacastagnacci, il Baffi di sorcio, Strusà. Zonzare. Azzonzare. Andare a
lo Sculacciabambini-V.anche Mazzasètt. zonzo. V. in Strüsa sig. 4.
Strùsa o Strusa de praa. T. d'Agr. La Strusada. Strisciata.
Ruspa(Gior. Georg. VII, 1 15. March. Strusadinna. Strisciatina.
Ridolfi). Ramaccia? Strascino 6agl. Voc. Strusadùra. Strisciata.
agr.). Sp. di Rastrello fatto di rami d'al Strusamént. Strisciamento. Strascinio.
beri intrecciati che si usa per ispianare Strusamentoi scarp-Scarpiccio(Targ
la terra per ispander pari il letame, ec. Piag. VI, 154 e Voc.).
Strùsa. . . . Asticciuola da bigliardo, la Strusàss adree. Strascicarsi dietro alcuno
quale ha per da capo un cepperello o dietro checchessia.
di legname incavato così che abbrac Strusin. T. de' Fornai. . . . In genere
cia la palla. Se ne servono i novizi è nome collettivo di tutti i lavoranti
nel giuoco per non risicar di rom fornai, escluso soltanto quel ministro
pere il panno della tavola. di bottega che sta al banco a riscuo
Strùsa. Erpicatoio? Strascino? Sp. di rete tere il prezzo del pane. S'cesoni, Men
da caccia. inalevaa, Cruschee, Scimo, Piccol sono
Strùsa (In) che anche dicesi A stondera tutti Strusitt.
o In voltion. Soagoloni(Barg. Intr. Pel Strusin. . . . . In ispecie è quel gar
legr. III, 7). A giostroni(Zanon. Rag. zone di fornajo che va per le case a
van. II, 4). A zonzo. Gironi. portare il pane. Forse non sarebbe
Andà in strusa. Giostrare o Farci la mal detto Aiutante, giacchè i fornai
giostra o Andar giostroni per le vie o
Essere un giostrone(“fior. – Meini in
toscani chiamano così i loro fattori o
garzoni di bottega – È da osservarsi
l
Tom. Sin. a Torneamento). Zonzare. che i diz. italiani hanno Strascino in
Strùsa(in genere). Sinighella(Gior. Georg. senso di beccaio che vende la carne
1858, 54 e seg.). Rimondatura di boz per le strade senza tener bottega.
STU (335 ) STU
Struson. Ilandagio, Giròvago, Colui che | El stuaa besogna mangiall cout el
va volentieri vagando senza necessità. cugiaa. . . . Io stracotto vuol essere
Fà el struson de nocc. Andare a tale davvero se si ha a dire squisito.
frugnuolo. Essere un nottolone. Andar Stuàa. net. Stampìta. Seccaggine. Asciu
vagando di notte senza bisogno, gaggine di tedio. V. in Sùccia sig. fig.
Struson(Iu o A.). Strasciconi. Striscione. Stuadin. Stufatino(Gigli Sor, I, 1 – Pan.
Striscioni. A maniera di strascinamento. Poel. I, xxv , i 7), -

Stru 6a.... Sp. di Strascino che si usa Stùcc.Staccio. Astuccio – Busta – Guaina.
per fare la calata nelle nevi. Stucc de cerusia Ferriera,
struson(verso il Comasco) . . . È quella Stucc de compass. . Astuccio
che noi diciamo Strusa de praa. V. da compassi; e propr. Quell'astuccio
Strùtt. V. Gràss bianch. che contiene in sè un compasso con
Struttura. Struttura. tutte le sue mute.
Struziàa. Arrangolato. Slentato. Lavorà Stucc di gioi. ... Busta delle gioie.
struziaa. Lavorare arrangolato. Stucc di oggiaa. Custodia(Tar. fior.).
Struziàss. Struggersi nelle fatiche. Sten Stucc di petten. Pettiniera.
tare. Bistentare. Faticare. Arrabattarsi. Stucc di possad. Busta o Custodia
V. anche Strugionò e Cruziàss. da posate – Dicesi Coltelliera o Col
Sirùzz. Struzzo. Struzzolo. Uccello che è tellesca quella de'coltelli; Forchettiera
lo Struthio camelus L. – Deventà ma quella delle forchette , Cucchiajera
gher come on struzz. Fare un viso di quella de cucchiai - Quel canestrino
mummia. Allampanare. Diventare ma con tramezza che, in vece di busta, fa
gro assaettato. Riuscire un zolfanello. cucchiaiera da un lato e forchettiera
Strùzzi. Travaglio, Fatica. Stento. Disa e coltelliera dall'altro, noi lo diciamo
gio. Pena. - el Zest di possad, e i Toscani Panie
Fagh adree tutti struzzi, . . . Sop rina da posate.
portar ogni disagio per alcuno. Stùcc per Trombin de ganassin. V.
Stùa o Stùva. Stufa. Specie di forno o for Stuccà , ecc. per Instuccà, ecc. V.
nello di più specie. Le sue parti sono Stuccadòr. Stuccatore.
Fornell. Fornello - Us'cioeu. Chiusino - Stuccadùra, Stuccatura.
Scaldin. . . . . . = Cassa d'aria. . . . . . - Pee o Stuccee. Stipetlajo. Guainajo. Cassettajo.
Pescitt o Tedestall. Zoccolo. - Canon. Tubo.
Forzerinajo.Facitor d'astucci o stipetti.
Stùa. T. de Forn, Caldano. Quella stanza Stuccètt e Stuccettin... Picciolo astuccio.
o volticciuola ch'è sopra o dietro il Stùcch. Stucco. Composto di varie ma
forno. È una specie di stufa secca terie tegnenti, per uso d'appiccar
dove si mette il pane a lievitare. insieme checchessia o riturar fessure.
Stùa. T. de Forn. Braciajo. Specie di Stucco bianco da agguagliare, Stucco da
cassetta in cui si mette a spegnersi cesellare, Stucco da far musaico, Stucco
la brace che si cava del forno, da legnajuoli, Stucco da ricommettere
Stùa o Stànza calda. Stufa. Nelle osterie o acconcia e statue(Bald. I ſoc. Dis.).
è quella camera che si tiene sempre Stucch lucid. ... Stucco a specchio.
riscaldata a comodo de concorrenti. Siùcch, Stucco da far figure. Composto
Stùa. Tepidario. V, Sèrra. di gesso, terra, ecc. da modellare.
Stuàa o Stuvàa. Stracotto(Pan, Poat. I , Figurin de stucch. ſig. Angiolin di
xxi, 17). Staſato, Carne di manzo o Lucca. Donna imbellettata o lisciata.
di vacca, stata infusa nel vino, lar Omm de stucch. Magio. Boto. Bel cero.
dellata di chiovi di garofano, spicchi Restà-lì de stucch. Vale quanto Restà
d'aglio e lardelli, e stracotta a fuoco li comè l'omm de preja. V. in Omm.
lento con brodo e grascia. Stùcch. T. de Coltell. Cimento. Mestura
Dann on stuaa o ona succia o ona con che riempionsi i manichi dei col
suppa o Dann iu d'on stuaa. Infra telli a codolo.
ci lare. Torre il capo altrui. Annoja Student. Studente – Dicendo I Student
re. Seccare. Tediare con discorsi lun assolutamente noi intendiamo per ec
ghi, inutili, insulsi. cellenza quelli dell'Università.
STU (336 ) SU
Studentasc. Studentaccio(“tosc.). Stuinètt e Stuinoeü.... Picciolo stufatoio.
Stùdi. Studio. Stuinén. . . . . Grande stufatojo.
Cors di studi. Corso di studi(*tosc. Stuiroeù. V. Stoiroeù.
– Tom. Giunte). Stuista o Stuée. . . . Chi fabbrica o ven
Passà i studi. Fare o Compire gli de stufe di cotto.
studi. Andare allo studio(“tosc. – T. G.). Stuón o Stuònna. . . . . Grande stufa.
Stùdi. Studio(*tosc. – T. G.). Stanza di Stupefaa, e scherz. Stupefiàsch. Stupc
studio d'avvocato, di procuratore, di fatto. Ammirato. Maravigliato.
notajo, ed anche l'avviamento di tale Stupéndi idiotismo per Stipendio.
studio. Per es. Si vende uno studio. Stupéndo. Stupendo. Mirabile.
Gioven de studi. Giovani di studio Stupendonàzzo. Stupendissimo.
(Pananti nel Corriere delle Dame mila Stupi. Stupire. Me stupissi grandement.
nese 181 1, p. 419). Mi maraviglio di voi.
Stùdi.Studio? Parl. di Scultori, Pittori, ecc. Stùpid. Stupido.
è la stanza dove stanno a lavoro. Stupidòn. Faccia di stupido (Pan. Poet.,
Stùdi. Telonio parlandosi di negozianti. I, xxxvii, 16). Stupidone(*tosc.). Stu
Studià. Studiare. Stupii. Stupito. (pidaccio.
Chi tropp studia matt deventa, e Stupor. Stupore.
chi no studia porta la brenta. Chi più Fassen stupor. Mostrarsene stupito.
studia manco studia (Minucci Note Sturbàss. Sturbarsi. Disturbarsi. Turbarsi.
Malm. VII, 1) – V. anche in Brénta. Sturión. Storione. L'Acipenser sturio L.
Studiagh-sora. Studiarvi-sù (Magal. il quale colle sue uova ci dà il cavia
in Targ. At. Accad. Cim. I, 456). le, e col notatojo la colla di pesce.
Studià vum. Farci uno studio su d'una Panscia de sturion. Moronella (*ro
persona. Studiarla per conoscerla(“tosc. man. – Scap. Op. pag. 5). Schenna
– T. G.). de sturion. Schienale (ivi).
Tornà a studià. Ristudiare. Sturionin. Storioncello.
Studiàa. Studiato. Stùva, Stuvàa, Stuvin, ecc. V. Stùa,
Studiattà. Studicchiare (*tosc. – T. G). Stuàa, Stuìn, ecc.
Studiacchiare. Studiazzare. Sù. Su. Sopra – V. anche in Giò.
Studiént. Studiente. Idiotis. per Studént. P. Andagh-sù bella (parlando di don
Studiètt. Studiòlo. Picciolo scrittojo. na). Riderle l'aprile – parl. d'uomini
Studiòs. Studioso. Avere bel tempo – in genere Quand la
Stuée. . . . Chi fabbrica o vende stufe di ghe andava-sù bella. Al suo buon tempo
Stuètta o Stuvètta. Stufetta. (cotto. (Caro En. II, 742). V. anche in Bèlla.
Stùti. Stufo. Stufato. Infastidito. Ristucco. Andà in sù. Ire più alto(Mach. Op.
Stuff e sagg. Stucco e ristucco. l, 164). Crescere prezzo.
Stuffi. Stufare. Stuccare. Ristuccare. Andà-sù. Crescere. Aumentare debiti.
Stullii. Stufo. Stucco. Ristucco. Anda-sù. . . . Continuare a far cre
Stuffiss. Nojarsi. Infastidirsi. Ristuccarsi. denza ad alcuno – E perchè andà-sù
Stuìn. Stufatojo (Scap. Op. p. 15 verso inscì tant? . . . dico io a chi si lagna
e altrove; voce che credo romane d'un mal debitore di somma notabile.
sca o lucchese, giacchè egli la scrive Andà-sù. Trascorrere. Per es. Lassà
Stifatoro, desinenza propria di ambi andà-sù on mes, duu, trii. Lasciar tras
quei dialetti). Stufiera (*tosc. – Mol. correre un mese, due mesi, tre mesi.
El.). Pignatto. Specie di vaso, pro Andà-sù. T. di Giuoco. Perdere la
priamente di terra e con coperchio posta. (dere.
che sigilla appuntino, di cui si fa uso Andà-sù: T. di Giuoco di Bigl. Per
per istuſare le carni. Andà-sù. T. di Giuoco di Bigl. Far
Stuin de ramm. Stufajuola(“tosc. – giuoco. Nel giuoco del bigliardo è
T. G.). Bastardella. quello che ne giuochi di carte direb
Stuinada. . . . . Piena una stufiera. besi Aver la mano.
Stuinée. . . . . Chi vende stufajuole o Andà-sù. Andar insù la spcsa('tosc.
stufiere. – T. G.), Montare a di molto,
SU (337) SUB
Andà-sù con altre frasi dipendenti Pocch sù pocch giò. In quel torno.
veggasi in Andà. Tanto quanto. Dal più al meno.
Andà sù per sù. Andar tapinando. Podè minga andà pussee in sù. Non
Tapinare. Andar ramingo – Perdersi. poter andare più oltre. Non poter cre
Appenna sù el paccia. Di levata o scere di più in gloria, in onori, e sim.
Di prima levata o Subito di levata, Quell là sù. Iddio; e com. Sant'Alto.
mangia(Zan. Rag. vana II, 1). Saltà-sù. V. in Saltà.
A sto mond chi va-sù e chi va-giò Stà-sù assol. o Stà-sù de nocc. Ve
che i cont. dicono Chi casca e chi leva. gliare. Vegghiare. Stare alzato.
Il mondo è fatto a scale, chi le scende Stà-sù. Fare il prezzo alto.
e chi le sale. Stà-sù. Portar broncio.
Aveghela sù con vun. Aver dell'ama Su de. fr. br. Circa. A un di presso.
ro in corpo contro alcuno (Pros. fior. Bene. Da. Even su de vint. Erano
IV, 1, 82). Avere mal fiele contro ad ben venti, circa venti. Da venti erano.
alcuno. Aver in urta uno. Aver il tarlo Su sù. Su su. Suvvia. Ovvia.
con alcuno. Aver in uggia alcuno. Vc Tegniss-sù o Stà-sù. Stare sostenuto
der di mal occhio alcuno. o in sul mille. Far gli occhi grossi.
Avegh-sù. Aver a fuoco un pollo, ec. Far buzzo. Non degnare.
Dà-sù. Sbucare. Mostrarsi. Tirà-sù ne vari suoi sig. V. in Tirà.
Dà-sù. Andar insù il prezzo(“tos.T.G.) Toccà-sù e Toccalla-sù. V. in Toccà.
Dà-sù la vos. V. in Vös. Toeü-sù ne' vari suoi sig. V. in Toeiù.
Dì-sù. V. in Dì. Disii sù. Dite sù Vegni-sù ne vari suoi sig. V. Vegni.
(“tosc. – T. G.). Vessegh-sù el gatt che anche dicesi
Fà stà sù. V. in Robà e Stà. Vessegh minga el piatt. . . . . Frase
Fa-sù el lecc. V. in Lècc. che si usa per denotare impossibilità
Fà-sù on vestii, on pagnin. ... Al di fare od ottenere checchessia.
lestire alla svelta un po di vestituccio. Vess on sù e giò..... Per es. Certi
In sù. Oltre. bastion hin ancamò tutt on sù e giò.
In sù di tre onz. Da più di tre once. In qualche parte le mura sono ancora
In sù. V. Insù. disuguali, aspre, ronchiose, malagevoli.
Lassà andà-sù. Trascorrere con de Vess semper inscì, sù e giò. Stare
ibiti, pagamenti, e sim. fra il letto e il lettuccio.
Là sù. Colassù. Colassuso. Vess sù. Essere a fuoco. Bollire in
Manda-sù on rapport,ec. V. in Mandà. pentola. (bal. l, 2.
Mett-sù. Indossare. Vess sù. Esser in piede (Fag. L'Ast.
Mett-sù. fig. Intizzare. Aizzare. Vess sul pio uv, e sim. . . . Esser
Mett-sù o Menà-sù. Metter prigione. volto alla pioggia o sim. -

Mett-sù. Mettere a fuoco. Mett-sù Subafitt. Sottaſitto.


la carna. Metti a fuoco la carne. Vess Subalittà. Sottaſittare. Sullogare.
sù. Essere a fuoco. L'è-sù el puj? Subaſittuari. V. Reficciò.
E a fuoco il pollo? Subapalt. Subappalto(Mol. El Band. leop).
Mett-sù. T. di Giuoco. Caricare. V. in Subasta. Subasta. Subastazione. Incanto.
Banchfallii. Subastà. Subastare.
Mett-sù i scur. Mettere in gangheri Subastàa. Tronbettato. Venduto alla
gl'impostami. tromba, all'asta, all'incanto.
Mett-sù ona scoeula. Aprire scuola. Subbioeù. T. d'Ag. Bocciuolo. V. Bussolòtt.
Instituire una scuola – bottega. Aprire Subentrà Subentrare. Sottentrare.
o Rizzare o Metter su una bottega. Sùbet o Sùbit. Subito.
Mett-sù ona tosa. Insipillare. Anzipil Chi paga subet paga doppi. Paga
lare. Mettere in succhio una fanciulla. bene colui che paga tosto(Buonar. Fier).
On certo sù e giò. Un oscillare o Subet che. Poichè. Giacchè. Per es.
Un ondeggiar di cose. Subet ch el dis insci, el sarà vera.
On certo sù e giò d'on parlà. Un an Poichè dice così, sarà vero. Subit ch'el
dirivieni di parole. Un parlare ambiguo. voeur insci Quatelo ci la vuole cosi.
l'el. I l . 43
SUC (338) SUD
Subi (con s dura). Subire – Patire. Por Tempesta, quei coss resta; succ.,
tare. Sopportare. Dal francese Subir. dagn per tucc. V. in Tempèsta.
Subi (con s dolce). Esibire. Sùcc. s. m. Secchereccio. Secchericcio.
Sùbit. V. Sùbet. (bitoso. Sùcc o Sutt. ad. Adusto. Segaligno. Scar
Subitàni. Subitaneo. Subito. Subitano. Su mo. Scarico. Sutt de gamba. Di gambe
Sublimàa corosiv. Sublimato corrosivo schiette o asciutte.
(Min.). Solimato. Sùcc. Ad. di Omm, Part, Vin, ecc. V.
Subodorà. Subodorare. Sùcc. T. di Giuoco. Solo. Unico. V. Sblùsc.
Subordinà. T. degli Uff. Rassegnare. Pre Succed. Succedere. Accadere. Ch'el suc
sentare. Sottoporre, ceda quell che vocur succed. V. Sia.
Subordinàa. Subordinato – Sommesso. Succeduu e Succèss. Accaduto. Succeduto.
Subordinatamént. Sommessamente. Succèss. s. m. Successo.
Subordinazion. Subordinazione. Sùccia. s. f. T. ldr. e Agr. . . . Asciu
Subornà. Subornare – Subornàa.Subornato. gamento, rasciugatura.
Sùcc che anche dicesi Sùtt. add. Asciutto. Dà la succia al Navili. . . . Sec
Sciutto. Rasciutto. Secco. care il Naviglio, levar l'acqua al Na
Avegli del sutt. Saper di secco. Di viglio, far rimanere a secco il Naviglio.
cesi di quel vino che nelle botti sce Da la succia ai ris. . . . Levar l'ac
me abbia preso l'odore della parte qua alle risaie quando il riso sta per
del legno che resta asciutta. maturare e ingiallisce. Il che tra noi
Avegh gnanmò sutt el camisoeu. V. si suol fare in sullo scorcio dell'agosto
in Camisocù. chiudendo gli emissari e scanalando
Mangià de succ.... Per opposizione tutti gli arginetti a fine che i vari
al Mangia de bagnaa (cioè minestre, piani (ciapp, stanz) possano sgrondare
zuppe, ecc.) diciamo così il mangia onninamente,

re cibi di sustanza, carnaggi e sim, El temp de la succia. . . . . . Ad


Sult sutt. Secco secco. -
acque levate.
Succ o Sutt come el pan de mejo Sùccia. fig. Tirata. Rimessa. Seccaggine.
vero Sutt come la lisca. Asciutto come Aveghen ona succia per trii mese
l'esca(Pan. Av. I, 99 benchè qui ſig.) passa. Averne una tirata di più che
– ſig. Costolone. Zoticone. tre mesi(Cecchi Dote IV, 2).
Succ succ. .. . Al carnevale i nostri Dann ona succia o Dann in d'ona
fanciulli gridano così a quelle masche succia o Dann on stuaa. V. in Stuàa.
re che non hanno conſetti da scagliare, El me n ha daa ona succia. Ei me
che son arse o asciutte di confetti. ne dette una gran rimessa (Machiav.
Vess al succ. Esser al verde. Op. VII, 215).
Sicc o Sùtt. sost. m, Il Secco (Cecchi Dote Sùccia. Ad. di Gamba, Vàcca , ecc. V.
III, 5). Siccità. Aridità. Seccore. Arsura, Succudi. V. Secudi.
Asciutto. Asciuttore. Seccura. Sucint (In). Succintamente. -

Fa succ. Andare asciutta la stagione. Sudà. Sudare.


No aveghen per el gran sutt. Non Fà sudà vun. Far sudare uno. Dar
ne aver un per medicina. Non aver un gli molto da fare.
becco d'un quattrino, Sudà come ona bestia. Esser tutto
Pati cl succ. Patir l'arsura le cam un'acqua("tosc – T. G.). Esser tutto
pagne e i loro frutti – fig. Esser su lato o sudante. Sudare due, tre ca
bruciato o arso di denaro. mice o sim. Trasudare.
Quand canta el cucch a la matinna Sudà on poo. Sudacchiare.
l'è bagnaa e ala sira l'è succ. Quan Sudà sangu. fig. Sudar sangue ed
do canta il cucco, un ora bagna e acqua. Sudare di bel gennajo.
l'altra è asciutto. Quand e canta il Torna a sudà. Risudare.
botto, rasciuga più in un di ch e non Suda. Sudare(Cresc. Agr. 1, 18) parl. di
piove in otto (Monos 579). Nell'aprile vasi, bicchieri e sim.
innoltrato e nel maggio il piovere va Suda. T. de Caciai. Trasuclare ? Forma
r
a folate e non suol essere durativo, chc suda, l . in Förma (formaggia),
SUD ( 339 ) SU G.
Sudàa. Sudato. Guadagnaa de bon sudor. Sudato
On poo sudaa. Sudaticcio. (“tosc. – T. G.).
Stil sudaa. Stile sudato (T. G.), cioè Quell pocch che gh'hoo l'hoo gua
stentato, troppo limato. dagnaa de bon sudor. Vivo di lima
Sudaa come ona bestia. Sudatissimo. tura e non di rubatura Sacch. Nov. 74.”
Vess sudaa sott a la lengua. V. in verso il fine). La roba l'ho sudata.
Léngua. Sudor fregg. Sudor freddo(Chiabr).
Sudàda. Sudata(“tosc). Sudamento. Sudore freddo gelido,ghiacciato(Pasta).
Dagh ona gran sudada. Fare una Vegni i sudor de la mort. Venire
sudataccia(“tosc. – T. G.). Prendere il sudor della morte.
un grandissimo sudore. Voregh i sudor de la mort. V. in
Sudadinna. Sudatina(*tosc.). Sudorifer. Sudorifico. (Mòrt.
Sudàri. Sudario. Sindone. Sudorin. Sudoretto – Madoretto.
Sudelegà. Suddelegare. Sueffa. Assuefare. Avvezzare.
Sùdit. Suddito – Sudit mist.... Chi per Sueſſaghi tutt a on fioeu. Tenere un
ragion di possessi, di cariche o di fanciullo nella bambagia?
onori è suddito a due o più sovrani. Suelfass-dent. Avvezzarcisi. Assuefar
Sudizión. Suggezione. Subbiezione – Pe cisi. Abituarvisi – Far callo – Ad
ritanza. durarvisi.
Avegh minga sudizion de fà, di, ecc. Suèffet. Assuefatti.
Esser capace di fare, dire, ecc. Aver Sueffàa. Avvezzo(Bracciol. Sch. 1 V, 24).
viso da fare, dire, ecc. Sueſſazion. Abito. Assuefazione.
Avegh sudizion. Aver soggezione Sueflazionascia. Abitaccio(Mag. Let. At. I,
(“tosc. – T. G.). Sù-e-giò. V. in Sù. (224.
Avegh sudizion de nissun. Non temer Suèll.T. de'Carroz. Acciarino. Quel pezzo
grattaticci – anche Non esser secondo di ferro o d'acciaio per lo più ri
ad alcuno. Non istar addietro a persona. torto, che s'infila nella testata de fu
Chi gh'ha sudizion. Peritoso. soli della sala dei carri o delle carroz
Dà sudizion o Mett sudizion. Dare ze a ſine che le ruote non escan di
soggezione(*tosc. – T. G.). posto. È l'Ingl. Linch-pin. Vi sono Ac
El gh'ha nanca sudizion de sò pader. ciarini a esse, a paletta, a rondone,
Non rispetta non teme nè manco il padre. inginocchiati, ecc. – Suell con ranella.
la vocur minga de sudizion. Vuole Acciarino con raperella.
da non suggezione(Mag. Let. sc. IX, 14o). Fibbion a suell. . . . . Fibbie da
Mettes in sudizion. Mettersi in sog carrozze coll'ardiglione munito d'un
gezione(*tosc. – T. G.). fermo detto da noi sucll.
Omm che mett o che dà sudizion Suèll. T. de' Calz. V, Azzalin sig. 5.
o Omm de sudizion. Persona di sog Suellin. . . . . Picciolo acciarino.
gezione(”tosc. – T. G.). Uom conte Suellón. . . . . Grande acciarino.
gnoso, grave, serio. (tarsi. Sufiziént. Sufficente. Sufficiente. Suffiziente.
Patì la sudizion. Esser solito peri Sufragà. Valere. Giovare. Suffragare. Per
Toeuss sudizion. Peritarsi. es. Cossa suffraga mo quest? Che ac
Sudór. Sudore – Madore. casca? A che pro? A che vale questa
Andà tutt in d'on sudor o Andà cosa? A che vi suffraga ciò?
tutt'in d'on'acqua o Avegh ona gotta Sufragàni. Suffraganeo. Soffraganeo.
per cavell. Andar in sudore (Salv. Opp. SuffraggeSufràgi.Suffragio.Suffragazione,
27o). Essere tutto molle di sudore. Stil Sùga. Ad. di Carta. V.
lar dal caldo – V. anche in Sudà. Sugà. Rasciugare. Asciugare. Sciugare.
Avè quistaa ona robba de bon su Rasciuttare, e ant. Asciuttare – Nei
dor. Avere sudato checchessia(Fag. Ing. diz. it. Sugare val suggere o concimare.
lod. III, 1o). Averlo di suo sudore. Sugass i polmon. Sfiatarsi. Seccarsi
Con gran sudori. A grande stento. la gola.
Da indent el sudor. . . . . Rientrare Sugassi polmon con la pippa... . Sec
il sudore, sopprimersi il sudore, carsi i polmoni colla pipa.
SUG ( 34o) SUP
Sugà-sù. Prosciugare. Sugh de limon. Sugo o Premitura
Sugà-sù o Sugà. Accecare neut.(Targ. o Agro di limone. -

Viag. pas.). Esaurirsi. Fontanin che suga Sugh de regolizzi. Sugo di logorizia.
mai. Fonte perenne, che non secca mai. Sugh di fior. Nèttare.
Sugà-sù. V. Insupiss. Sugh di frut. Mucilagine.
Sugà-sù.... Rifinire le derrate, le Sugh d'on discors, d'on liber, ecc.
merci, ec. senza più oltre rifornirsene. Suco. Succo. Sugo. Sugosità. Sunto. Com
Sugà-sù el peston. Dare l'ultimo pendio. Riconto – Smidollare un libro.
sgocciolo al fiasco. Sùgh. ? T. de Cuoc. Sugo. Sustanza.
Sugà-via. Rasciugare. Astergere. Sughillo. ) Sostanza – Sugo di manzo.
Sugàa. Asciugato. Asciutto. Rasciugato. Sugo di pesce. Quello che i Francesi
Sugacoeür. Lo stesso che Tossegacoeür. V. dicono Coulis.
Sugacóo. v. a. Daz. Merc. Sciugatoio? Macaron al sughillo. V. in Macarán.
Specie di velo bambagino da mettere Sugós. Sugoso. Succoso. Sucoso – Mostoso.
in capo le donne. Suiga. v. cont. del Basso Mil. . . . . Forse
Sugàda. Rasciugatura. Il rasciugare. quel Bastone auncinato col quale i cu
Sugadinna. Dim. di Sugàda. V. stodi delle acque d'irrigazione aprono
Sugamàn. Sciugatoio. Asciugatoio. Ban e serrano i caterattini di esse.
dinella. Guardanappa. Guardanappo. Suin. ... . Nei prati marcitoi del Basso
Un pezzo di pannolino lungo circa Milanese chiamasi così quella specie
due braccia per uso di rasciugarsi. di Cuscino d'asse che ponsi ai così
Sugapàgn per Tambor di pagn. V. detti angiolin o ne fossatelli per ob
Sugàss. Fasciugarsi. – Sugass i oeucc. bligar le acque a spagliare non di
Forbirsi gli occhi. Rasciugarsi gli occhi. fuga, ma a poco a poco e secondo
Suggerì. Suggerire. – M'è minga suggerii che con uno o più di questi suin in
de fall. Non mi sovvenne di farlo. tromessi nell'incanalature degli stipiti
Suggerì. T. Teatr. Soffiare. Rammentare. del sostegno si voglia più o men ge
Far da soffietto. V. Suggeridor sig. 2.” nerosa adacquatura. L'ultimo suin,
Suggeridor. Suggeritore in genere – in cioè quello che tocca la soglia, chia
cattivo senso Buriasso. miamo con ispecial nome Tajon. V.
Fà de suggeridor. Far da soffietto. Suizidi. Suicidio.
Suggeridor. T. de'Comici. Rammentatore Sùl. Sul – In Brianza si suol dire Sul
(Alb. enc. in Commedia e ºtosc. – Casaa, sul Montesell, sul Besana per
T. G.). Suggeritore (Alb. bass. in Souſ indicare Su quel di Casate, ecc., cioè
fleur). Soffione (Pan.). Colui che dalla nell'agro, nel territorio di Casate, ecc.
buca del palco scenico rammenta ai Sultàn.... Specie di turbante donnesco.
comici le loro parti. Sultaninna o Sultànna. Ad. di Uga. V.
El bus del suggeridor. La buca del Sultànna. Sultana.
soffione (Pan. Poet. II, x11, 52, ivi Sultàno. Sultano. – Parì el gran sultano.
xIII, 49, e altrove). Essere il Fava, lo Spoccia.
Suggeridòra. Suggeritrice. Sùmmum (Ad o Al). Al più. Tutt'al più.
Suggerii. Suggerito. A fare assai. A rigore.
Suggerimént. Suggerimento. Superà. Superare.
Suggestiva(Interogazion). Interrogazione Superàa. Superato.
suggestiva. Superàbel. Superabile.
Sùgh. Succo. Sugo. Succhio. Suco. Superarbitri. . . . L'ultima visita mili
Che sugh? Qual utile? Qual pro? tare per l'oggetto di cui sotto.
Qual profitto? Arbitrà. . . . Visitare come sotto.
Discors senza sugh. Parlare senza mi Arbitri. . . . . Prima visita medica
dollo, senza sustanza, sciocco, insulso. per riconoscere se altri è abile o no
L'è senza sugh o Gh'è dent nagott. al servigio militare.
Non c'è sugo(“tosc. – T. G.) parlando Superàss. Frenarsi. Contenersi. – Savè su
di discorsi, faccende, piaceri, e sim. perass. V. Fass superiorin Superior ag
È scipito,insulso,insipido, freddo futile. Superazion idiot per Supurazion. V
SUP (341 ) SUP
Supèrb. Superbo. Superiora Superiora di monasteri ec (Ros.).
Deventà superb. Pigliare superbia. Superioritàa. Albagia. Alterezza.
Salire in superbia(*tosc. – T. G.), Mon Superioritàa.T. d'Ufficio Superiorità(Band.
tare in superbia. Insuperbire. Insuper leop. – Mol. El.). Autorità superiore.
birsi. Levarsi o Venire in superbia; Superiormént. avv. . . . Da parte dei su
alla lat. Superbire, periori. Autorizzaa superiorment. . . .
Fà deventà superb. Fare o Mettere Autorizzato da parte dei superiori.
superbia (“tosc. – T. G.). Levare uno Superlativ. Superlativo,
in superbia. Superstiziòn. Superstizione. Superstiziosi
Superb come Luzifer. V. Superbon. tà – per Arlia. V.
Superb minga mal. Superbetto. Su Superstizios. Superstizioso.
perbuzzo. Superbuzzaccio. Superstiziosòn. Superstiziosissimo,
Supèrbia. Superbia. Supi. Sorbire.
Respond con superbia. Rispondere Supì. Assopire.
alla superba. Supii. Sorbito.
Superbiascia. Superbiaccia(*tosc. – T. G.). Supii. Assopito. Sopito.
Superbiètta. Superbiuzza. Superbietta vo Supimént. Sopore.
ce italiana tolta dalla prefazione alle Supin ecc. per Suppin, ecc. V.
Rime del Boccaccio tom. XVI, pag. 8 Supin, T. Gram. Supino.
del cav. Gio. Battista Baldelli. Suplemént. Supplimento. Supplemento.
Superbids. Superbioso(Fag. Rim. II, 194). Suplént. Supplente – per Càmbi sig. 4.” V.
Supèrbo. Squisito. Eccellente Superbo. Suplì. Supplire – e ant. Sopperire.
Magnifico. Per es. Un vestito superbo. Suplii. Supplito.
Una cena superba – Ad. di Vin. V. Sùplica. Supplica.
Superbon. Trasuperbo. Superbiosaccio. Suplicà. Supplicare,
Superbiosettaccio(“tosc. – T. G.). Su Suplicàa. Supplicato.
perbaccio. Superbone. Superbissimo. Più Suplichètta. Breve supplica.
superbo di Capaneo. L'era on super Suplizzi. Supplicio. Supplizio. Vess on su
bon. Non avrebbe detto al granduca: plizzi. Essere una morte, uno stento.
tirati in là (“tosc. – T. G.). Sùppa. Zuppa. Suppa – I nostri conta
Superbonàzz. Superbissimo. dini, e specialmente quelli dell'Alto
Supercià. Soperchiare. Superchiare. Milanese, chiamano Pan maeuj o Pan
Superciànt Soperchiatore. mojaa la zuppa di brodo e pane di
Superciaria Superchieria. Soperchieria. gran turco, Suppa la zuppa di brodo
Superficia. Superficie. Superfizie. e pan di frumento, Panmoijn la zuppa
Superficial. Superficiale. Superfiziale. di pane in vino, Braeud il pane di
Omm superficial. Uomo di poca le gran turco intriso in un po' d'acqua
vatura. Uomo leggiero. Uomo che beve calda concia col burro o col lardo –
a rigagnoli. Variano però le identità di valore ne
Superficialitàa Superficialità. Superfizialità. gli stessi nomi secondo luoghi, il Be
Superficialmént. Superficialmente. Super stazzese per es. intende per Panmoeuj
.fizialmente. Leggermente. Buccia buc la zuppa in vino; ma in generale la
cia. A fior d'acqua. distinzione fatta più sopra domina in
Supèrfol.Soperchio.Soverchio-Superfluità. gran parte del nostro contado ove il
Superior. s. m. Superiore. Sopraccapo. Braeud rappresenta l'acqua cotta dei
Cont i superior besogna semper Maremmani toscani, eccettuatone il
bassà el coo. Al più potente ceda il peperon rosso.
più prudente. Fà la suppa. fig. Lo stesso che Fà
Superior. agg. . . . Di superiore. la pappa. V. in Pappa sig. 5.”
Autorizzazion superior. . . . Auto Imbriagh o Cott comè ona suppa.
rizzazione da parte dei superiori. Ebbro come monna. Marcido come una
Superior. agg. Maggiore di... Superante. monna. Ubbriaco all'ultimo segno –
Fass superior. Farsi un animo supe Anche i Francesi dicono Ivre comme
riore all'oltraggio, al dolore('tosc.T.G.). une soupe.
SUP ( 342 ) SUR
O suppa o pan moeuj, se no hin Suppònn. Supporre. Presupporre. Dare
frasch, hin foeuj o vero Se no l'è suppa, per supposto.
l'è pan bagnaa. È tutta fava. Si dice Fà supponnona cossa. Supporre al
proverbialmente di due cose fra le trui checchessia.
quali non si osservi alcuna differenza; Suppònn. Presumere. Allacciarsela. Aver
ciò che i Fr. direbbero C'est jus vert ou presunzione nelle proprie forze, nel
verjus, Bonnet blanc ou blanc bonnet. proprio sapere; presumere molto di sè.
Suppa e panmoijn. fig. sch. . . . Ca Suppònna o Suppàscia o Suppa de ma
rezze maritali; fuoco freddo. der badessa. Zuppone.
Vun el fa la suppa, e i olter la Supponiu. Supposto.
mangen. fig. Uno leva o scova la lepre, Suppòrt. T. de'Torniai. Gruccia. Appog
ed un altro la piglia. Uno fa i mira giatojo? Quella parte su cui il torniajo
coli, ed un altro ha la cera. Egli ha appoggia i ferri co quali tornisce. Ne'
fatta la panata al diavolo o ha tratto torni da lavori gentili è detta el Sup
di bocca al can la fiera. Dicesi quando port dal franc. Support; ne comuni è
alcuno ha durato fatica in qualche più lungo e dozzinale, ed è chiamato
cosa, ed un altro ne ha il merito. Support fiss. Stanga(Barre o Appuis fr.).
Sùppa. fig. Stampita Seccaggine. Rimessa. Supposiziòn e Suppòst. s. m. Supposto.
Dann ona suppa. E lo stesso che Supposizione. Ipòtesi. Presupposizione.
Dann in don stuaa. V. in Stuàa. Demm per suppost. Diamo per sup
Sùppa.T. de Cappel. Imbastitura(Alb. enc. posto o per ipotesi. Mettiamo caso ipo
in Incrociare). La falda da cappello in tetico. Poniamo il caso. Supponiamo.
cominciata sulla catinella (coldera di Suppòst. add. Supposto. Suppòsito.
fattur); il cappello che non ha ancora Suprèmm. ad. Supremo.
forma vera appena ch'esce di follatura. Suprèmm. s. m.... Tribunal supremo.
Suppà che altri dicono Smojaccà. ... Far Supurà.Suppurare. Venire a suppurazione.
zuppa, mangiar zuppa, imbagnare il Supuràa. Suppurato.
pane nel brodo. (barsi. Supurativ. Suppurativo. Maturativo.
Suppà. Inzupparsi. Ammollare. Abbom Supuraziòn, e idiot. Superaziòn. Suppu
Suppàa e Suppàa-sù. Inzuppato. Abbom razione. Suppuramento. Maturazione.
bato. Sùr.Signore; e fam. Sor(“fior. Rim. aut.pis).
Suppàscia o Suppàzza. V. Suppònna. Sùra. Signora.
Suppéra. Piatto da zuppa(così l'Alb. bass. Sùrba. Tromba. Tromba aspirante che
in Soupière). Zuppiera(“fior.). Vase in serve a vari usi, e particolarmente
cui si porta la zuppa in tavola. per votare le acque stagnanti. Il suo
Manegg de la suppera. fig. . .. . Certi manico dicesi Menatojo.
come Doccionetti di capegli che i nostri Sùrba. fig. Succiabeone. V. Sbagasción.
vecchi usavano portare orizzontali al di Vess ona surba. Far a bere con le
sopra delle orecchie. Forse a questo pevere (Dati Lepid. 15). E' berebbe un
nostro traslato corrispondono le Far cogno di vino(Monos. 28) – V. anche
fecchie riportate dal Bracciolini (Sch. in Tùrch.
de'falsi dei XVI, 51) in questi versi: Surbi e Surbì-sù. Sorbire. Assorbire. As
Chiude il libro il Consiglio (personificato) sòrbere, e per conseguenza anche Sòr
Le far ſecchie di neve a ciascun lato.
bere benchè non registrato dai diz.
Suppin.Zuppino ozuppina(“tos.)Zuppetta. Surbii. Assorbito. Assòrto.
Aveghen anca tropp d'on suppin. Surbuì. Fermentare. Levare in capo.
Voler fare d'una ciriegia due bocconi Surbuì. Ribollire. Subbollire. Sobbollire.
(Bracciolini Sch. de'fal. Dei IV, 5o). Sboglientare.
Mostrare che una ciriegia abbia a far Surbuì. Ribollire(*tosc. – T. G.). Il fer
nodo nella gola, farsi di bocca stretta. mentare del letto de bachi da seta.
Suppinoeiù. Zuppettina(tosc.). Surbuì. T. di Zecca. . . . . Dicesi del
Supponént. Presuntuoso. Suppottiere. metallo qualunque che bollito spugni.
Suppònes. Presumere; fam. Allacciarsela. Surbuidùra. Fermentazione. (tato.
Supponibel. Supponibile. Presumibile. Surbuii. Ribollito - Sboglientato - Fernen
SUT (343) SVA
Surbòj. Ribollio – Fermento. Suttila. Ad. d'Aria, vos, ecc. V. – di
Surbujmént. . . . Difetto del cacio lodi Lira. V. in Lirètta.
giano, ed è quando riesce tutto occhi. Suttiladora. T. di Ferr. Distendino. V.
Suressit. s. m. Il Resurressi. Master, Fèrr, Màj.
Surogà. Surrogare - Surogàa. Surrogato. Suttilià. V. Suttiglià.
Surogazion. Sirroga(Mol.El.)Surrogazione Suttilin. Sottiletto. Sottilino – Sottilotto.
Sursori per Sossori. V. (stità. Suttin. . . . . Asciutto anzi che no. L'è on
Susànna (Casta).... Donna che affetti ca poo suttin. . . . . Ha del secco.
Suscettibel. Suscettivo. Suscettibile. Suzzéd, ecc. V. Succed, ecc.
Suseità. Suscitare. Svaccàa. Immodesto. Scostumato. Svergo
Sùss. Ruzzo. Chiasso. Romore. Fà o Mcnà gnato. L'è tropp svaccaa. È troppo
del suss. Sbaldare. V. in Vàppo. immodesto - ed anche Smodato. Tras
Sussì che i cont. dicono Pasmà. Spirare(“ar. modato.
– Red. Voc. ar.). Ustolare. Ustrolare. Svagàss. Svagarsi. Svagolarsi. -

Far lappe lappe. Fermarsi a guardare Svalisà. Svaligiare – Svalisàa. Svaligiato.


alcuna cosa con vivo desiderio di con Svalisàda. Svaligiamento?
seguirla, come fa uno che avendo fame Svampii. Ad. di Vin. V.
grandissima , stia a vedere uno che Svanì. Svanire. V. Svegni.
mangi, il quale abbia davanti molte Svanii. parlando di persona. Scemo.
vivande. Per es. Quel fanciullo spira. Svanii. parl. d'uovo o sim. Scemo. Evànido.
Forse nelle voci greche Evgexxo(con Svanimént. Svenimento. Sfinimento. Sdi
traho) o Eoaavrx;(convivalis) è da cer linguimento. Deliquio. Sincope. Sincopa.
car l'origine della nostra voce Sussì. Svantagg. Svantaggio. Disavvantaggio. Dis
Sussì. ſig. Agognare. Aspirare; famigl. Uc vantaggio.
cellare a una cosa; nob. Sospirare chec Svantaggià. Disavvantaggiare, (gioso.
chessia o Sospirare a checchessia. Svantaggios. Svantaggioso. Disavvantag
Sussidi. Sussidio – Sussidiàri. Sussidiario. Svaporà. Svaporare. Evaporare.
Sussidiaria. T. Eccl. Annesso. Succursale. Svaporàa. Svaporato. Evaporato.
Chiesa dipendente da una chiesa par Svaporamént. Svaporamento. Svapora
rocchiale, e che le serve come d'ajuto. zione. Evaporamento. Evaporazione.
Sussiégh. Sussiego. Sostenutezza. Svargèll. V. Svergèll.
Sussist. Sussistere - Sussistént. Sussistente. Svargèlla. V. Vergella.
Sussisténza. Sussistenza. Svargellà. Suggellare(Lippi Malm. not.
Sussistii. Sussistito. -

Min.). Svergheggiare. Vergheggiare.


Sussòr. Susurro. Susurrio – Baccano. Sferzare. Flagellare. Voce che ci è
Chiasso – Fracasso. Rombazzo. Fra rimasta unica in città di procedenza
stuono - Chiucchiurlaja – Gargagliata – della famiglia di Verga, Vergella,
Mormorio. Strepito – Pispilloria. Vergellada, voci latine e italiane an
Fà del sussor. Far scalpore o romore. tiche tuttora vivide nei nostri colli.
Vess pussee el sussor ch'el rest. Svargellàa. Suggellato. Flagellato.
Assai parole e poche lance rotte. Svargelladùra. Vergheggiatura (*fior.).
Sùtt e Sùtta per Sücc e Sùccia. V. Quelle righe che restano sulla pelle di
Suttiglià che i cont. dicono Sittivà. As chi venga percosso con isferza o staffile.
sottigliare. Sottigliare. Svariàss e Svariass-via. Svagarsi. Svago
Suttiglièzza. Sottigliezza. larsi. Ricrearsi. Pigliar asolo.
Suttil. Sottile - Suttil come el cartelamm. Svasà. T. delle Arti. Accecare.
Sottilissimo. Tenuissimo. Esile. Svasàa. T. delle Arti. Accecato – Boeucc
Suttil de dova. Di doga sottile – e svasaa. Foro accecato. Nel cerchioni di
ſig. Di mal cordovano. Un Cencio molle. ferro per le ruote delle vetture sono
Suttil de pell. Tenero di . . . Di que buchi incavati in giro nei quali si
temperamento irascibile, geloso, per conficcano i chiodi pari pari al cerchio.
maloso, tenero dell'onor suo, Svasadór o Svasadora. T. delle Arti. Ac
Firà suttil. V. in Filà. cecatoio. Specie di saetta da trapano
legnamec de suttil, V. in Legnamcc, intagliata in punta per piano, per
- --
SV E ( 344 ) SVO
uso d'incavare un foro onde riceva Sverginà. Sverginare. Spulcellare. Dispul
la capocchia d'un chiodo o di una zellare. Disfiorare - e si usa anche al fig.
vite o altro, sicchè spiani e non ri Svergnà dicono alcuni per Sbergnà. V.
salti – Degli accecatoi, che i Francesi Svergnón dicono alcuni persbergnadór.V.
chiamano Fraises o Outils à fraise, ve Svergognà. Svergognare.
ne sono di quadri, di acuti e di tondi. Svèrgol. Bieco. (tamente.
Svasadùra. Buco accecato. Svèrgola (In). A sbieco. Per isbieco. Stor
Svasadùra. Brachetta (Diz. artig.). Parte Svergolà. Sbiecare. Storcere. Stravolgere.
dello scodellino (bassinett) delle armi Svergolàa. Sbiecato. V. Gittàa.
da fuoco che i Fr. chiamano Fraisure. Svergolàss. Lo stesso che Gittàss. V.
Svèglia. Oriuolo di quelli col destatojo Svérza. Straccio. Cica. Nulla. V. Stràscia.
(Lasca Cen. 1° Nov. I. p. 72). Oriuolo No me m'importa ona sverza o on
da notte(Fag. Rime II, 4 e. l.). corno, ona marcadetta, ona bozzarada,
Svèglia. Svegliatoio. Sveglierino. on caracco, on figh secch. Non me
Svegliarin. Sveglietto(Alleg. 1o8). Desta ne cale nè panto nè poco.
tojo. Sveglia. Suono di checchessia in Nol capiss oma sverza. Ei non in
sul mattino per avvertire altrui di le tende fiato fiato fiato.
varsi –... Sp. di Pendolino quadrato No savenn o No intendesen o No
o ottangolare, che serve per oriuolo vari ona sverza. V. in Stràscia.
da notte. Svignà. Svignare.
Svegnì. Svenire – per Vegni-giò ſig. V. Svimer. V. in Légn vol. II, p. 562.
Svegnùu. Sventato. Svind (dal ted. Geschwind). Via. Presto.
Svegnùu. Svenuto. Dimagrato. Svircia. Bacchetta.
Svèlt. Destro. Accorto. Svegliato. Sveglio. Svirgor. v. c. Sbieco. A schiancio. A sghem
Lesta. Presto. Svelt comè. Uomo presto bo. Dicesi di travicelli, correnti, assi.
più che rondine(Ambra Cofan. IV, 15). Svisceràa. Disviscerato(Nelli Serv. alfor.
Svèlt. Ad. di Ciòd. V. l, 5). Sviscerato. Cordiale.
Sveltisia. Destrezza. Svegliatezza. Svisceràss. Sviscerarsi. (tenza.
Svelton. Dirittone. Furbaccio. Svista. Svista. Sbaglio. Abbaglio. Inavver
Faghela a on svelton o a on dritton. Svitt (dal fr. Tout de suite). Via. Presto.
Pelar piccioni di Valdistrulla. Svojà. Votare – Svotare.
Sveltùra. Destrezza. Svegliatezza. Svojà el sacchett. met. Sgocciolare
Svenà. Svenare. (to. V. in Séneca. il barletto. Lo stesso che Squaquarà. V.
Svenàa. Svenato – Pari on Seneca svena Svojà el goss. V. in Gòss.
Svenàss per vun. Dar la vita per alcuno. Svojaa. Votato – Svogliato.
Sventà. Sventare. Svojaborsin. V. in Casin.
Sventàa. Capo svanito(“tosc. – T. G.). Svejada. Votamento. Fà ona svojada. Avc
Svanito. Scapato. Scentato. re scioglimento di corpo(“tosc. - T. G.).
Sventrà. Sventrare. Sbudellare – Sventrà Svojàss. Sciogliersi il corpo(“tosc. -T. G.),
ona pernis. Starnare. V. Nudregà. Avere diarrea – parl. di bachi da seta.
Sventràa. Sventrato. Vòtarsi. Mandare acqua pel sedere.
Sventràda. Portato. Ventrata. Un parto Svojàss o Fà tazza o Ced in mezz. Ar
di porcelletti: une cochonne e dicono rombare(Gior. agr. VIII, 515). V. Git
i Fr. – e noi lo riferiamo anche a tass.
cagne, gatte, ecc. – Nei diz. italiani Svolàzz. T. de Callig. Svolazzi. Que tratti
Si entrata vale soltanto scorpacciata, di penna, per lo più ombreggiati e
Svergà. . . . . Lavorar di coreggiato. fatti a mano alzata, de quali s'ador
Svergèll. T. di Cart. Filato. Trecciuole. nano i caratteri ne frontispizj, ne'
Fili d'ottone onde è tessuta la for prospetti e simili.
ma da fare la carta. Si veggono im Svolàzz. T. Pitt. Svolazzo(“tosc. – T. G.).
pressi ne fogli addossati l'un l'altro nei panneggiamenti e sim. Svolazzetto.
immediatamente pel largo del foglio. Svolazza. Si olazzare, alla lat. l olitare.
l Pr. li chiamano l'ergettes, l'erjurcs, Svolazzada. Svolazzio. Svolazzamento. Si o
Vergearcs. lancato.
T

'I' - Vedi Te sig. 3.”- - Tabacch de fumà. . . . . Trinciato


Tabaccà. Prender tabacco, e se con ec (“tosc. – Meini in T.Sin. p. 965 col. 2.”).
cesso Stabaccare("tosc. – T. Sin.). Tabacch de l'Avanna. Avana che si
Tabaccàda. ... Un'inzufolata di tabacco. specifica in .... Avana d'Olanda(Tar. fir.).
Tabaccadinna.... Un'inzufolatina di tab.” Tabacch del Brasì in corda. Brasile
Tabaccàssela. Soignare. V. Tondà. in corda (Tar. fir). Tabacco del Brasil
Tabàcch. Tabacco. Nicoziana. Erba regi (Redi Op. II, 25). Brasì dolz. . . . .
na. Pianta notissima che è la Nicotiana Tabacch del Levant. . . . .
tabacum dei bot. – Le specie più comuni Tabacch del Moro. . . . .
sono il Tabacco di foglia larga (Taba Tabacch del Seragli. . . .
cum latifolium),e quello di foglia tonda Tabacch de rosa. Tabacco-alla-rosa
(Nicotiana minor o rustica), detto altri (Guadag. Poes. II, 177).
menti Brasile – Dicesi altresì Vangone Tabacch de santa Giustinna. . . .
il Tabacco alto un uomo, di foglia sot Tabacch de Sardegna.... T. sardo.
tile e poco buona, e Spadone quello co Tabacch de secrestia. Crusca. Cru
mune,che ha la foglia crassa,ensiforme. scone. Tabacco cavato dalla parte più
Tabàcch. Tabacco. La ſoglia della pianta grossolana delle ſoglie.
suddetta che, manipolata in più modi, Tabacch de Spagna.... Si specifica in
entra in commercio in bastoni, in ca Son de Spagna. Tabacco di Spagna.
rote, in corda, in costola, in foglia, Siviglia. La Buona Siviglia (Last. Op. IV,
153). Siviglia di Spagna(Tar. fir.).
macinata, pesta, grattata, in farina,
Tabacch de tirà-sù. Tabacco da naso.
trinciata, rapata, in polvigli, in sigari
(Tar. fir.) – V. anche Zigàr. Tabacco da tirar sù come ha il Magal.
Tabacch Albania... Tabacco d'Alba Tabacch fermentaa. Tabacco forzato
Tabacch Canaster. . . . (nia. (Tar. ſir.). Si specifica in
Sceltissem. . . . .
Tabacch Caradà. Caradà. Si specifica in
Carada de lusso, de prima sorte segonda sort. Soraſin. Foglietta sopraffine (Tar. fr.).
Tabacch de boetta Tabacco in car Fin. Puro comune (id.).
tocci. Si distingue in Boetta ciara e Boetta scura. Mezzan. Mazzo forzato (Tar. fir.).
Tabacch de costinna. Tabacco in
Pizzeghin. . . . . -

costola (Tar. ſir.). Tabacch gingé. Inge (Alb. enc.).


Tabacch de foeuja e anche assol. Tabacco jeringe Pr. merc. di Liv.).
Gingé de lusso. . . . . Ingé reſine.
Foeùja. Foglia (Tar. fir.). Foglietta(Alb. Tabacch in baston o in fus. Tabac
enc.) e si specifica in
co in bastoni o in carote, di Parigi, di
Focuja usual. Foglietta ordinaria (Tar. fir.). san Domingo, di san Vincenzio, di
Il tabacco più ordinario che si fabbrica
Strasburgo(Tar. fir.).
colle foglie della terza brucatura annuale. Tabacch in corda. Tabacco in cor
Tabacch... ... Fogliettina (T. G.).
Tabacch.... Foglietta sopraffine(Tar. fir.). da (Tar. fir.).
Tabacch. . . . . . Puro comune (Tar. fir. – Tabacch in granna, Tabacco grana
Alb. enc. in Foglietta). (Targ. Ist. III, I 15). Si specifica in
Tabacch. . . . . . Puro fine(Tar. fir.). Cru - - - - - - Refine(Alb. enc. in Grana).
schetta(Alb. enc. in Foglietta). . . . . . . Grana nera (id. ivi).
Caradà. Carada foglietta. Foglia di Carada. - -Olandina (id. ivi).
- - - -

Monocos. Foglia Monocos. Tabacch nostran. Tabacco nostrale


Salonicch. Foglia di Salonicco. (Redi Op. II, 23).
Tacchia. Foglia di Tacchia.
Tabacch radica..... Si specifica in
Verginia. Foglia di Virginia.
Albania prima sort e segonda sort.....
- - Foglietta alla cappuccina - Fogliet
- - -

Radica masnada. Tabacco macinato(Tar.fir.).


ta alla nobile - Foglietta alla veneziana. Costa. . . . Tabacco tratto da nervi delle fo
Tabacch de ſraa. Caradà foglietta Scaja. Scaglietta e Scaglie..one. (s'ie.
macinato – Crusca. Crusco c. Bergamasch. . . . .
l’ol. I/ ,
TAB ( 346 ) TAB

Tabacch rapé. Rapè (Tar. ſir.). Si Tabaccòn. Tabaccone (Guadag. Poes. II,
specifica in Rapé rapaa. . . . - 176). Tabacchista. Colui che usa pren
Rapé de Paris. Tabacco di Parigi rapato(id.) dere molto tabacco da naso-Tabaccoso
Rapé de Strasburgh. Tabucco di Stras (Mol. El.) se insucidato di tabacco.
burgo rapato(Tar. fir.). Tabaccònna. Tabaccona(“tosc.).
Rapé nontagna. Rape sodo ? (Tar. fir). Tabalò. } Zavali. Un povero zavali. Dag
Rapé san Domingh. Tabacco di san Do
mingo rapato(Tar. fir.).
Tabalòri. º giano. Capo quadro. V. Badee
– Dal romanzo Tabbalori.
Rapé sant'Omèr.... Rapè di Saint-Omer.
Ilapé san Vincenz. Tabacco di san Vin Tabalòria, Babbalea. Baggiana.
cenzio rapato (Tar. fir.). Tabàr. Tabarro. Ferrajuolo. Mantello.
Pastrano – Le differenze che corrono
Tabacch trij. Tabacco grattato(T.fir).
Tabacch trii re ordenari. . . . . fra queste voci e le loro aſſini Gabbano,
Gabbanella, Cappotto, Palandrana, ecc.
Tabacch Verginia. Tabacco di Vir
veggansi nel Tom. Sin. alle voci.
ginia. Si specifica in violett scelt.... .
Uso Inghilterra rizz. . . . . Con sù el tabar. Inſerrajolato,
Verginia natural scajada. . . . . Doppi o ſint come el tabar del
Ponta de Verginia. . . . . diavol. V. in Diàvol.
Natural vero. . . . . Fà on tabar o on fariocu a vun. Ap
Tabacch.... Trinciato, e si specifica piccare o Attaccare o Affibbiare altrui
in Focuja trinciada.Trinciato d Olanda(T. fir.). una campanella, un campanello, una
Trinciato di foglia di Salonicco (id.). zana, un sonaglio, un bottone o bot
Trinciato di foglia di Virginia (id.). toni senza ucchielli. Sbottoneggiare. Dar
m- Andà in tabacch. ſig. . . . Si dice dello di bianco ad uno. Apporre ad uno tal
stritolarsi o dello sfarinarsi delle for cosa che altri lo tenga per reo uomo.
glie qualunque ed anche d'altri oggetti. Mett-sù el tabar. Indossare il ta
Color tabacch. Color tabaccato o di barro – fors'anche Inſerrajolarsi.
mattone. Quel colore che più s'accosta Tabara la Giovanna, a la giraffa, ecc.
al tabacco di Spagna. . . . . Mode varie di tabarri.
Mastegà tabacch o Ciccà. . . . . Ma Tabar a la spagnola. . . . . Talar
sticar tabacco. (bacco. retto alla spagnuola, corto da piede
Mes'cià el tabacch. Sterzare il ta ed elegante.
Tirà-sù del gran tabacch. Inzufolare Tabar a la venezianna... Ferraiuolo
di gran tabacco (“tesc. – Ret. Vulc. alla veneziana con sarrocchino breviss.”
XVI, 5). Stabaccare(“tosc. – T. Sin.). Tira-giò el tabarr. Sferrajolarsi.
Vess come a tirà-sù ona presa de ta Vecc come el tabar del diavol. V.
bacch o a spuà in terra. V. in Tèrra. in Diàvol.
Vari manca ona pippa o oua presa Vess negher come el tabar del dia º
de tabacch. Non valere una scorza di vol. Essere tutto stizza. V. anche in Cópp.
noce. V. anche in Svérza e Stràscia. Tabar (usato oggidì dalle donne). Cap
Tabàcch! Via! Marcia via' l'anne via! potta( tosc.). (rajolaccio.
Tabàcch: . . . . Esclamazione che si usa Tabaràse. Tabarraccio. Mantellaccio. Fer
per avvertire chi parla libertinamente Tabarèll e Tabarellin. Ferrajoluccio(Fag.
eh e vi sono fanciulli o fanciulle al Rin. V). Ferrajoletto. Tabarrino. Man
l'innocenza de quali si disconviene telletto. Mantellino. Mantelluccio. Pa
quel libero favellare. Tabarin per Sgalſión. V. (stranella.
Tabacch de montagna. P. Arnica. Tabarón o Fariolon. Tabarrone(Compar.
Tabacchée. Tabacchino. Tabaccajo. Ven Pellegr. lII, 8). Mantellone.
ditor di tabacco al minuto. Tabarón o Forbesètta. . . . . In alcune
Tabacchént. Tabaccoso (Mol. El.). parti del Basso Milanese è detta così
Tabacchéra. Tabaccaja(“tosc. - T. G.). La una specie di Forfecchia (Foficula dei
moglie del tabaccajo o La Donna che sistem.) la quale infesta le risaje. Si
ha bottega di tabacchino. V. in Ziléra. miglia alla Forlecchia de fichi nella
Tabaccherinna. . . . Giovine tabaccaja. forma, ma è di colore che trae al tané.
Tabacchin. Dim. e vezzeg. di Tabàcch. V. È detta Tabaròn perchè tagliando il
TAB ( 347 ) TA C
riso germogliante, nello andarsene s'av del sentimento generale voluto dal
viluppa nella foglia che ha tagliata e pantomimo. Per consueto ogni atto di
se la strascica dietro così come fa il ballo finisce con un quadro (tablò).
legniperda acquatico (portalègna) de' Tablorèll e Tablorin. Ritrattino.
bruscoli e legnuzzi ne'quali s'involta. Taboeùsg. Fruscio. (buretto.
Tàbbia. . . . .Magagna ne'tegoli e ne' Taborè. Taboretto(“tosc.). Seggiolo, Tam
mattoni corsistente in questo che per Taborè a l'ottomanna che anche
difetto di coesione fra creta e rena assolut. diciamo Ottomànn. . . . . Seg
e si vanno screpolando. giolo altetto che ha un vero cuscino
Tabbià..... Lo screpolarsi di cui sopra. a strapunto o simili, e due finti sot
Tabbiàa.... Agg. di Mattone screpolo. tocuscini di legno che gli sono base.
Tàbc. T. Med. Tabe. Taborè. . . . È anche una specie di stoffa.
Tabèlla. Tabella(Bandi tosc. – Mol. El.). Tàbula rasa (Vess). Essere una tavola
Tavola. Foglio su cui veggasi ridotta rasa(Magal. Let scient. XIX, 547),
a compendio una materia qualunque, cioè un ignorantaccio.
od anche quel Foglio che, diviso per Tabuscià o Tambuscià. Armeggiare(Fag.
finche già intestate, serve per anno L'Am. esper II, 5). Disguizzolare. Ri
tarvi le partite pubbliche o mercantili. frustare. Rovistare. Rifrugare.
Tabella de la lavandera. Tabella Tàcca. Voce usata nelle frasi
della curandaja. De bassa tacca o Bass de tacch. Di
Tabella de qualificazion. T. degli bassa riga(Fort. Ricc. XXX, 17).
Uffizj.... Nota indicante la qualità di De mezza tacca. Di mezza taglia(Dav.
ciascun individuo aspirante ad impiego. Tac. Ann. I, 82). Nè dei primi, nè degli
ultimi in alcun esercizio – ed anche
Tabellàmm. T. degli Stamp. . . . Così
chiamasi una quantità di tavole da . . . . Tra mobile e ignobile.
comporsi e stamparsi, genere di la Tàcca. T. de Fabrif. . . . . Quel punto
voro che cade sotto il nome generico dove ingrana il codino della molla
di Bottelli(fra noi Bagattellamm). d'un catenaccio da toppa o serratura.
Tabellètta e Tabellin. Dim. di Tabèlla. V. Tàcca. T. di Stamp. Intaglio(Alb. bass.
Tabellin dicono alcuni per Buttafeira. V. in Cran). Sp. di scanalatura che tro
Tabellionàa. T. Notarile. Tabellionato. vasi verso l'estremità inferiore d'ogni
Tabellista. . . . . Così chiamasi fra gli tipo, la quale dà modo al compositore
stampatori e tra i calligrafi chi, più di rilevare se la lettera sia sul suo
che in ogni altro ramo dell'arte sua, verso giusto nel compositoio.
prevale nello stendere o nel comporre Taccà (att.). Attaccare. – V. anche Taccàss.
le tavole o tabelle. Ona parola tacca o tira l'oltra. Il
Tabellón. Acc. di Tabèlla. pr. dirfa dire. Dal ſavellare si trae nuova
Tabernàcolo Tabernàcquel. Tabernacolo. materia di favellare, e il pugnere in
Ciborio. La Nicchia del SS. Sagramento. ragionando dà materia di nuova pun
El tabernacol di Ebrei. . . . . Così tura – Talvolta anche semplicemente
diciamo per scherzo l'Asso di coppe Come le ciliege, che l'una tira l'altra
nelle minchiate. (Magal. Let scient. XX, 585).
Parì el tabernacol di Ebrej. . . . Es Taccà-adree el cold, el fregg e sim.
sere un trabiccolo curioso, stravagante. Serrarsi il caldo, il freddo e sim. (Ma
Tabi. v. a. Daz. Merc. Tabi. Sp. di grosso gal. Let. Ateis. II, 58). Farsi incalzanti.
taffettà (seta) marezzato. Taccà balla o balin. Attaccar discorso
Tabiàa fra alcuni Lariensi per Spazzacà.v. (“tosc. – T. G.). V. in Bàlla vol. I, p. 61.
Tablò. Ritratto. Voce pretta fr. Tableau. Taccà baruſſa. Appiccar baruffa. Itis
Tablò. Tavola. Quadro. Prospetto. sare. Abbaruffare – V. anche Barùfia.
Fà tablò. T. di Coreogr. . . . Quel Taecà con la spua. Appiccare con lo
contemporaneo atteggiarsi dei balle sputo o con la scialiva o colla cera.
rini in vari gruppi o in varie po Taccà-dent in quei coss. Appiccarsi
sture isolate che tutte concorrano con in checchessia; – e fig. Toccare un
bell'ordine alla consona espressione rotto di checchessia,
TAC ( 348 ) TAC
Taccà el fregg. Venire una stretta di in Nappe) e Se formarier, ed al Ta
freddo(Targ. Viag I, 527). v. anche dietro. chè 'l capèl al ciò de'Piemontesi.
Taccà ſoeugh. Appiccarsi il fuoco. Taccà-sù la messa, la scoeula, cl
Apprender fuoco, ed anche Accendersi. festin, ecc. Marinare la messa, la
Pigliar fuoco. scuola, ecc. Non vi andare. (care.
Taccà-focura. Affigere. Taccà-foeura Tornà a taccà. Riattaccare. Rappic
i avis. Attaccare (Alb. enc. in Affisso). Tornà a taccà-sott. Rattaccare.
Taccà-foeura sui canton. Appiccar le Taccà (neut.) o Fà presa. Appiccarsi. Ap
polizze su pei cantoni (Gh. Voc.). piccicarsi. L'ha minga taccaa. La pa
Taccà-giò el temp. Serrarsi il tem nia non tenne. C'è ammattonato, le ca
po. Annuvolarsi forte. rote non s'attaccano.
Taccà-giò in la padella, in del cal Taccà come el vesch o come la pesa.
dar e simili. . . . Per scemar d'umido V. in Vèsch e in Pésa.
ingrommarsi alcuna vivanda alla su Taccà. Allegare, e contad. Imporre. El
perſicie del vase in cui sta coeendo. forment l'ha minga taccaa ben. I grani
Taccà-giò.T. degl'Intagl. in legno.... hanno imposto male(Gior. agr. V, 298).
Scalpellare a perpendicolo il legno Allignare. Appiccarsi. – V. anche Tegni.
per torne via pezzi grossi. Taccà come la gremegna. V. in Gre
Taccà in gola. Mordicare la gola. mégna.
Scorticare il palato. Dicesi di cibo o Taccà minga. Non pigliare('tosc.T.G).
bevanda assai disgustosa o di sapore Taceà. Attaccare(“tosc. – Tom. G.). At
aſro o che ha preso il rinforzato, e che taccare i cavalli alla carrozza – Taccà
si dura fatica a inghiottire. el Foenja (modo ellittico). . . . Valersi
Taccà in l'onor. Intaccare nell'ono della vettura del Foglia.
ratezza. Denigrare. Diffamare.Infamare. Taccà assolutamente o vero Taccà-adree
Taccà i pagn. V. in Pàgn. a fà que;coss. Attaccarsi a fare chec
Taccalla con vun. Appiccar lite con chessia, come Taccà a cattà l'uga, a
umo. Aver sciarra con uno. tajà el bosch, ecc. Dar mano alla
Taccà cna brugna al cuu. V. in vendemmia, al taglio del bosco, ecc.
Brùgna vol. I, p. 158, col. 1.”, riga 14.” Taccàa. Attaccato.
Taccà on gel o Taccà-adrce on gel. Ai mont l'è taccaa-giò o vero Hin
Venire una stretta di ghiaccio. Ghiac taccaa-giò i mont. . . . I monti sono
ciare forte e repentinamente. annembati; indizio di prossima varia
Taccà sott. Attaccare. Guernire i ca zione di temperie atmosferica.
valli de fornimenti necessari, e con Avegli la conscienza taccada a on
essi attaccarli alla carrozza in modo ciod. V. in Conscienza.
che possano tirarla. Avegh o Vessegh taccaa nagott. Es
Taccà-sott. Por mano. Dar principio. sere magro assaettato – ed anche Non
Taccà-sù. Appendere. Sospendere. esserci dentro alcun utile o lucro.
Taccà-sù a on ciod. Appiccare a un Taccaa ai cost. A panni.
chiodo. Attaccar checchessia ad un Taccaa con la spua. V. in Spùa.
chiodo, ad un arpione, ad un piuolo. Taccaa o Taccaa-via per el coll. fr.
Taccà-sù el caldar. Porre a fuoco cont. . . . . Che affoga nelle faccende.
(Lasca Spir, II, 4). Taccàa. avverbialmente. A costa. Di co
Taccà-sù cl capell. . . . . Dettato sta. Alla costa. Accosto. Vess taccaa
che usiamo quando l'uomo sposi una de cà. Abitare in due case contigue.
giovane di molto miglior condizione Taccadùra. Attaccatura.
che non è la sua, o una donna che lo Taccalit. Beccalite. Pizzica quistioni.
ſaccia padrone d'una casa ben prov Taccamàcca (Mag. Int. 292). Taccamacca.
vista di tutto il bisognevole, e anche Gomma che si ha dalla Fagara octan
più particolarmente quando allo sposo Taccamént. Attaccamento. (dra L.
venga data stanza nella casa dei ge Taccàss. Attaccarsi. Appigliarsi. Appic
nitori della sposa. Corrisponde al carsi. Appiastrarsi. Appiilottarsi. Ap
frare. Trouver la mappe mise(All. bass. picciarsi. Ai piccicarsi.
TAC (349 ) TAC
Maa che se tacca. V. in Màa. Tàcch. T. de Cappell. . . . Nome gene
On quei coss de taccass. Attacco. Ap rico dei ritagli delle pelli e de'co
picco. gli attori che si danno a concime.
Taccass adree a mangià, a bev, ecc. Tàcch. T. de Fabbrif. Gambetto. Quella
Darsi in sul mangiare, in sul bere, ecc. specie di dentatura che è nella stan
Taccass-adree a vun e per esageraz. ghetta(cadenazzaeu) delle serrature per
Taccass-adree come ona piattola o chè incastrandovi gl'ingegni(contracc)
come l'ergna o la gremegna. Appicci della chiave possa la stanghetta stessa
carsi a uno. Essere una mosca culaja andare innanzi e indietro.
o una lappola. Andare dietro a uno. Tàcch. T. di Stamp. Tacco. Pezzuolo di
Proſferirsegli, e volere a forza esser carta o simile che si pone sul tim
gli seguace. (peggio. pano per riparare a ogni difetto d'im
Taccass al sò pesg. Appigliarsi al pressione. Mett di tacch sul timpen.
Taccass a tusscoss. Attaccarsi a tutto Taccheggiare (Alb. enc. in Tacco).
(Nelli All. di Ved. I, 2). Dare di mano Tàcch. v. a. del Var. Mil. Sciocco.
a ogni cosa per rubare e far quattrini. Tàcch dicono nel contado per Duràs. v.
Taccass a tutt'i rampin. V. in Ram Tacchént. Tegnente. Attaccaticcio. Te
pin sig. 6.” nace. Appiccaticcio. Viscoso.
Taccassa vun o a vunna. Appicci Tàccheta... Voce imitante il romore d'una botta.
carsi ad alcuno. – Invaghirsi di al Tacchètt(Savè de). V. in Tacchin.
cuno. Innamorarsi in uno o in alcuna. Tacchin(dal fr. Taquin). Tirato e Tira
Taccass comè l'ergna. Appiccarsi tino(“fior. – Meini in Tom. Sin. in In
come le mignatte o Attaccarsi come la teressato). Troppo minuzioso rispar
gramigna. Essere appiccaticcio. Essere miatore – e in genere Taccagno, Spi
una lappola. Dicesi di una persona lorcio. Avaro. Stretto.
nojosa da cui si duri fatica a liberarsi. Tacchin. Afrore.
Taccass conti man. Aggrapparsi – Savè de tacchin o de tacchett. Es
Aggraticciarsi. sere lazzo, afro, aspro al gusto. Scor
Taccass de paroll. V. in Paròlla ticare il palato.
vol. III, p. 27o, col. I.”, riga 58.” Tacchitt. T. de Cappell.... Tacconcini
Taccass-insemma. Radunarsi. I ron co quali si rinforzano le parti deboli
den se tacchen-insemma per andà del cappello nella prima sua informat.”
via. Le rondini fanno capo grosso per Tàcch tàcch. Ta ta(Gelli L'Err. II, 5; III,
emigrare. (cicalare. 2; III, 4). Ticch tocch. Toppa top
Taccass sott a cicciarà. Attaccarsi a pa. Ticche tocche. Ticch tacch tocch.
Taccass-sù. Appiccarsi.V.in Impiccà. Voci imitanti il bussare a una porta.
Tàcch.T. de'Caciai..... Allorchè si agita Taccògn o Tancògn per Tontognon. V.
la massa del latte onde si vuol fare il L è on Martin taccogn. Egli è come
cacio lodigiano o colla così detta ro il gatto o come la gatta che mangia
della o, col così detto spin, ed anche e miagola. Egli apporrebbe alla babà.
quando si riversa colla così detta Pa Egli è un brontolone. V. anche Martin.
naraeula, dicesi Dà on tacch; e Tacch Taccognà che alcuni anche dicono Tan
è ognuno di questi riversari o agitari cognà. È lo stesso che Tontognà. V.
che sono movimenti dati al coagulo Taccognàda. Brontolio. Borbottio.
tra l'un periodo di aspetto e l'altro. Taccognin. Bufonchino. Bufonchiello.
Tàcch.T. de Calz. Calcagnino. Parte della Taccognòn. Brontolone. Borbottone.
scarpa che sta sotto al calcagno – Nei Taccognònna. Brontolona. Borbottona.
diz. ital. Tacco sta soltanto per taccone. Taccoin. Taccuino.Almanacco. Lunario. -
Bass de tacch. Di poco parentado Ant. dicevasi Taccuino per Portafogli.
(Mon. Ser. nob. III, 15). Di bassa nascita. Fà taccoin o lunari. fig. Mormorare.
Vess bass de tacch. Essere in fondo. Tagliare i panni o le calze e il giubbone.
Esser basse le acque. Essere per le Fà taccoin. fig. Almanaccare. Fare
fratte. Essere alla macina. Esser po almanacchi. Farde'lunarj. Armeggiare.
vero in canna. Ghiribizzare. Far disegni in aria.
TAC (35o) T AJ
Taccoinàtt. Almanaccajo(Gior. agr. Ix, Tacére. Voce che usiamo così nel dettato
Taccoinée. 462). Storiajo. Venditor Un bel tacere non fu mai scritto. As
ambulante di almanacchi o leggende. sai sa chi sa, ma più sa chi tacer sa.
Taccoinètt. Lunariuccio (Gior. agr. IX, Ascolta, vedi e taci, così in pace viverai.
457 id. XIII, 96 – Bacc. 1841 p. 22). Tacità. Chetare(Caro). Con adeguato com
Lunarietto (Gior. agr. IX, 465). Dia penso o pagamento fare che altri de
rietto (Manni Veg II, 57). sista da ogni suo richiamo, che taccia
Taccoinista. Almanacchista. Lunarista. ogni sua pretesa.
Facitor d'almanacchi. Tacitàa. Chetato. Fatto desistere per
Tàccol. V. in Tàccola significato ultimo. qualsivoglia modo da suoi chiamori.
Tàccola sull'Alto Mil. per Bèrta(uccello). V. Tacitamént. Tacitamente. Implicitamente.
Tàccola. met. Cornacchia. Cornacchione. In modo sottinteso.
Taccolino. Chiacchierone. Tadée per Badée. V.
Tàccola. Gagliuolo. Baccello. Tafanàri. Tafanario. V. Cùu.
Tàccola[che nell'Alto Mil. dicono Arbijn Taff. Taffe.
(arbij pisello, arbion pisellone), i Co Tàff disse il Porta per Taſſi. V.
maschi Arvej del piatt, e altri Artàboj],e Taffeta. Taffe. Tiffete? Espressione di
com. al pl. 1 Tàccol. Piselli teneri con la un atto che si fa presto e con forza.
scorza(Scappi Op. p. 124 verso). Pisello Tàffi. Lo stesso che Pacciatòria. V. – Il
baccellone. Pisello con baccello largo. Salvini nell'Iliade usò Taffio per ban
Il Pisum sativum cortice eduli de'bot. chetto dove si mangi bene.
Taccolà. Gracchiare. Cicalare. Taffiàda. Zaffata; e nob. Effluvio. Dicesi
Taccoladór. Gracchiatore. Taccolino. de liquori e degli odori.
Taccón (in genere). Riempitura. Riempi Taffiada de vin. Fiato. Sbruffo.
mento. Borra. L'atto di mandar fuori per bocca il
Taccón. Toppa. Pezzuolo di panno o si vento cagionato in corpo da soprab
mile che si cuce sulla rottura del ve bondanza di vino bevuto.
stito – Nei diz. ital. Taccone vale Taſſiàda. met. Motto. Botta. Zaffata.
soltanto quel tacco che si rimette alle Fiancata. Bottone. Cinghiata. Fardata.
rotture delle scarpe. Detto pungente.
Taccón. Zeppa(Pan. Poet. 1, xxxvir, no). Dà o Lassà andà ona taffiada. Dare
7'oppa(“tosc. – T. G.). Taccone. Riem un bottone, una cinghiata, una botta.
pitura nei versi. Il francese cheville. Taffiàda. Scorpacciata. Pacchiamento.
Taccón che dicesi anche Pèzza remissa. Taffión.Mangione Pacchione.V.Lùdria fig.
T. de Caciai . . . . Quel Pezzo di Taffidin. v. ant. del Varon Mil. Balordo.
pasta di cacio rammollito dal fuoco Intronato. Sbalordito. – Il Varon lo
e dalla scotta calda col quale si tu deriva dal greco ragò (attonitus).
rano e racconciano i vani e le sfal Taftà. Taffettà. Stoffa di seta leggerissima.
dature originarie o accidentali nelle Taftà rasaa. Taffettà rasato(“fior.).
forme del cacio lodigiano. Tafftà. Drappo inglese(Targ. Istit. Il, 568
Taccón de carna. Tacconcino(Buon. Tan e passim.). Drappo d'Inghilterra da
cia IV, 9). ferite. Sparadrappo. Seta su cui è spal
Tacconà e Taccona-sù. Rattoppare. Rat mata l'ittiocolla o sia la colla di pesce,
tacconare. Rappezzare – Rimendare – e serve per rammarginar le ferite.
Rabberciare – Raffazzonare – Il Taffùs. Lo stesso che Menìsc. V.
francese Rapetasser. Tagàn. V. Tegàn.
Tacconàa. Rattacconato. Rappezzato. Rac Tàglio. Voce che s'usa da noi solo nella
cenciato. – Rabberciato – Rimendato. frase Vend al taglio. Vendere a taglio.
Tacconàda. i Rappezzamento. Rappezza Tàj. Taglio.
Tacconadùra.º tura. – Rimendatura. A taj. fig. A proposito. In taglio.
Tacconée. T. de Sarti.. . . . Quel sarto Al taj. A taglio. Per es. A taglio co
che attende non già a far gli abiti me i cocomeri(Gior. agr. I, 187) – Par
nuovi ma a racconciare e rattacco landosi d'uccelli direbbesi A strappa
nare i vecchi. becco, cioè strappando a scelta quegli
TAJ (351 ) TAJ
uccelletti che un vuole tra i molti in Taja. s. f. Forbici di zecca. Que'ferri
filzati pel becco in un mazzo. l benissimo temperati co quali si rita
Avegh on bell taj d'oeucc. V. (Ilùcc. gliano le lastre e i gettoni da fare
Avegh on bell taj de vitta. Avere moneta. Ciò che i Fr. chiamano Cou
un bel taglio. poir – Nella nostra zecca chiamano
Batt de taj. Dar di penna. Battere Taja anche il luogo dove si lavora
colla penna (pènera) del martello. con siffatte forbici.
Dagh-dent on taj. Dare un taglio; nob. Tàja e com. al pl. I Taj. v. cont. Le Ta
Incidere. – ſig. Stralciare. Stagliare. glie, come sarebbero il testatico(el
Dagh-giò on taj. Dare una tagliata. felipp), le prediali (i tass), ecc.
Fà on taj. Incidere, Taja. Taglia. Per es. Mett-foeura la taja
Ferr de taj. T. de Fab. di fiori per vum. Taglieggiare uno.
finti.... Il Fer a decouper dei Franc. Taja. Taglia. Natura. Per es. L'è de la
On taj de vesti. Uno stacco d'abito mia taia. È della mia taglia.
(Nelli L'Astr. III, 14 e pass.). Un taglio Taja. T. de Cer. Taglia. Il taglialucignoli.
d'abito. (merale. Tàja. T. Mecc. Taglia. Sistema di carru
Taj de la massa de la sciloria. Vo cole di metallo con cui si fanno scorrere
Tajdi bosch. Taglio de'boschi(“tosc.). agevolmente i gran pesi. Nelle taglie
Taj di quint. T. Teatr. . . . Nome osservansi l'Asticolo col dado, le Chiavar -
di quelle filiere di vani che veggonsi dette, i Dadi, le Girelle, le Linguette, le
dai due lati della superficie d'un palco Maniglie e i Tramezzi. – I marinari chia
scenico, nei quali incastrano le basi mano la Taglia per Bozzello – Dicesi
delle scene gradatorie (quint) teatrali. Falcone quel Legno sporgente da al
Tutt i robb vegnen a taj, finna i cun luogo a cui s'attacca la taglia.
ong de perà l'ai, V. in Ongia. Tajà. Tagliare. -

Veguì a tai. Venir a taglio o in ta Tajà a fett. Affettare.


glio o a proposito o a pelo. Attagliare. Tajà a galla de terra o ala terra.
Cadere in taglio. Ricidere o Tagliare fra le due terre
Vend a taj. Dare a taglio. Vendere o tra terra e terra. (pezzi.
a taglio('tosc. – Capponi in Tom. Sin. Tajà a tocch. Appezzare. Tagliare a
pag.964, col 1.º verso il fine). A fette, Tajà come el ved o quell ch'el
dice ivi; ma io crederei anche a prova. ved..... Dicesi di coltelli mal taglienti.
Taj. Taglio. Filo dell'armi taglienti. Tajà come on reso. Stratagliare.
Tai viv. Taglio vivo – nort. Taglio morto Tajà curt. Tagliar corto un discorso
- mott. Taglio bolso o ottuso. (“tosc. – T. G.). Ricidere.
A duu taj. A doppio taglio. Ancìpite. Tajà el fen. Segare il fieno.
Colp de taj. Fendente? Tajà el ſorment. Mietere il grano.
Tàj. T. de Conciat. Scarnituratº fior.). Ta Tajà-foeura. Escludere – Segregare
glio che facciasi in una pelle. – Separare. Disseparare.
Taj. T. del Foro. Rescissione. Annulla Tajà-ſoeura. Isolare.
zione. Sentenza rescissoria. Tajà-foeura. Svicolare? Uscir di via.
Tàj. T. di Giuoco. Taglio(“fior. – Alb. Tajà-foeura ona camisa, on meder,
bass. in Taille). Al giuoco del faraone on vestii. Ritagliare una camicia, un
o simile dicesi così d'ogni volta che panno, un modello, un abito.
quegli che fa il banco termina di dar Taja-foeura per Podà. V.
tutte le carte in tavola, e perciò disse Taja focura a.... Potare a cornettami i
il Maggi (Fals. Filos. III, 1o) Tàj per gelsi (Lastri Op. I, 3o4).
Faraon. V. Taja-fuenra a..... Potare a canna (La
stri Agr. I, 244 e 32 2) o a fauto.
Taj. T. dc Macell. Pezza(Sacch.Nov. 159). Taja-foeura a. . . . . Potare a bicchiere.
Taglio di carne – Tutti i pezzi di Taja-focura a..... Potare a capo (Paol.
carne di manzo, ecc., posti a mostra Op. I, 327.). (V, 62.
sul desco, diconsi Tagli o Pezze. Taja-focura a.. . . Potare a conca(Last. Op.
Taj. T. de Scilai. Spacco – Fcssolo. Taja-feura a... Potar a ombrello(id. I, 204).
Taj per Tass. V. Taja-focura a... l'olare a Paniera(id. ivi).
TAJ (352 ) TAJ
Taja-focura a . . . . . Potare a saeppolo Tajà-sù del pè. Tagliare da piedi
(Paol. Op. 1, 327). (Targ. Viag. IV, 5o8). Tagliar fra le
Tajà-foeura i vit. V. in Vit. due terre. Recidere il fusto delle piante
Tajagh-giò i pagn a vun. fig. Ta rasente al suolo.
gliarla ad alcuno(Sacc. Rim. II, 58). Tajà-sù del pè i bosch. Atterrare i
Tagliare i panni addosso a uno(“tosc. – boschi(Targ. Lez. Agr. IV, 71).
T. G.). Tagliar le calze o il giubbone Tajà-sùo Menà-sù el fen.met.V.in Fén.
o le legne addosso ad alcuno. Dare Tajà sul nocuv, sul vecc, sul gio
addosso ad alcuno. Dirne male. ven. V. in Noeiv, Vècc, Giöven.
Tajà-giò. Tagliare alla grossa. Taja taja, el vestii el ven curt. Il
Tajà-giò. Tagliare a ricisa. corto torna da piede.
Tajà-giò o Moccià. Mutilare. Mozzare. Tajà-via. Risecare. Risegare. Iieci
Tajà-giò a fett. Affettare. Tajà-giò dere. Tagliare staccando una parte
on salamm. Affettare un salame. dal tutto. Tajà-via con la ſolc. Ta
Tajà-giò a l'ingross. Tagliare in di gliare colla falce reciditrice.
grosso; e fig. Esagerare. Iperboleggiare. Tajà-via. Amputare.
Tajà-giò a mocciott. Arrocchiare, Tajà-via el coo. Mozzare il capo.
Tajà-giò a tocch. Appezzare. Tajà-via nett. Tagliar di netto.
Tajà-giò menuder. Tagliuzzare. Tornà a tajà-foeura i vit. Ripotare
Tajà i acqu. Tagliar le acque(“tosc. le viti (Paol. op. 1, 527).
– T. G.). Tajà. Incidere. In causa del maa gh'han
Tajà i cavij. Tondere o Tosare i tajaa el pè. Gli fecero un'incisione
capelli. nel piede per guarire il male – Pare
Tajà i gamb. fig. Troncar le gambe a prima giunta che Tajà cl pè dia
a uno o ad una faccenda ("tosc. – idea d'amputazione; e così la darebbe
T. G.). V. anche in Gàmba. in italiano, ma fra noi Recidere, Am
Tajà in duu, in trii, ecc. Bipartire, putare e simili si traducono per Taja
Tripartire, ecc. (zare ? via, non mai coll'assoluto Tajà.
Tajà in mezz. Intercidere. Ilammez Tajà. T. del Giuoco di Faraone. Ta
Tajà i umor. Tagliargli umori(Cresc. gliare(Brac. Rin. Dial. 15o).
Agr. VI, 25). Tajà. T. del Foro. Cassare. Annullare.
Tajà i vin. Sterzare o Tagliare i vini. Rescindere – Tagliare una sentenza.
Tajà la faccia.... Dicesi del vento Tajà. T. di Giuoco. Fagliare e Sopraffa
o della pioggia che dà al viso e che gliare(“tosc.).
agghiada, ciò che i Fr. direbbero Cin Tajà o Tajà el mazz. T. di Giuoco. Ta
gler o Singler le visage.Gh'è-sù on vent gliare. Fare il banco("ſior, e così l'Alb.
o on'aria che la taja la faccia. Egli è bass. in Tailler). Parlandosi di certi
un vento che pela o che mozza le mani giuochi di carte, come sono il faraone,
o che brucia (Caro Dafne 1 o2). la bassetta, ecc., dicesi di quegli che
Tajà o Pezzigà la lengua. Saltare tien le carte e giuoca contro molti.
agli occhi. Schizzare. Brillare. Dicesi Tajà. T. dei Leg. di lib. Ritondare.
di vin generoso, piccante, salace. Tajàa. Tagliato.
Tajà la strada. V. in Stràda. Tajaa-giò a l'ingross o con la ſolc
Tajà la testa al tor. V. in Tòr. o cont el folcion. Digrossato coll'ascia
Tajà on diamant. Tagliare un dia – V. anche in Fòlc.
mante(“tosc. – T. G.). Vess tajaa in d'on bon quart de
Tajà-sott. Succidere. Soccidere, lunna. Essere tagliato a buona luna.
Tajà-sott. Tagliare fra le due terre. Tajacantón. Tagliacantoni. Sguarcione.
Tajà-sù.liecidere dal suolo una pianta Bravaccio. Rodomonte.
Tajà-sù. Troncare. Smettere. Lascia Tajada. Tagliata. Tagliamento.
re in tronco – Restare. Finire. Tagliare Dagh-dent onatajada. Dare un taglio.
a mezzo il parlare(Monti). Far parente Tajada (La). Piegaja. Quel punto d'un
si. Tagliare il ragionamento. Sostare. campo nel quale riesce sospeso di ina
Troncar un discorso, una pratica, ecc, no in mano il lavoro del vangare.
TAJ (353 ) TAJ
Tajàda. . . . Nei fieni dicesi così ogni Tajapioeùcc. scherz. Tagliapidocchi(Fran
Taglio. cesco Cieco nel Mambriano c. xxv ).
Tajadin. T. de'Past. Tagliolini. Taglia Pettinazzizzere(Doni Com. Barch. p. 24).
telli. Sp. di pasta da minestre. – La gentilezza fa mal viso a questo
Tajadin mezzan, largh, piscinin, nostro bruttissimo epiteto, e nol ſareb
bianch, giald, ecc. . . . Tagliatelli be a quello di Merlan che darebbero
mezzani, larghi, sottili, bianchi, zaſſe a siffatti operai i vispi e garbati Pro
ranati, ecc. (Giunte. venzali, che simigliano i parrucchieri
Tajadin tajadin. V. in Lasàgn nelle imbrattati di polvere di cipri a un
Tajadinna. . . . . Tagliatina. merluzzo infarinato da friggere.
Dagh-dent ona tajadinna. Farci un Tajaraſètt e Tajaràv. V. in Tajatriſfol.
po' di taglio – Darvi un buon taglio. Tajarinna. Sisimbrio anfibio. Specie di
Tajadinna che altri dicono Ricavàa. T. erba nota.
delle Cart. Carta ricernita o estratta? Tajasfris.... Specie di trapano proprio
Tajadór. Tagliatore (“fior.). Quegli che de fabbricatori d'organi, col quale ri
fa il banco o le carte ai giuochi di tagliano i fori de cartoni ch'entrano
faraone o simili. ne' loro lavori.
Tajador dicono alcuni per C6lter. V. Tajàss (in genere). Tagliarsi. Farsi al
Tajadór. . . . . In alcune parti del Mi cun taglio indosso. El s'è tajaa on dit.
lanese e del Lodigiano chiamano così S è tagliato un dito.
il Venditore a minuto del cacio lo Tajass el nas per impiastrass la
digiano. bocca. V. in Nàs. -

Tajadór. . . . I Guantai chiamano così Tajass i gamb lor de per lor. V.


quello che delle pelli taglia fuora le in Zàppa.
varie parti onde s'ha a comporre un Tajàss. Recidersi. Ricidersi parlando di
guanto; un tal uomo non fa che que panni o di stoffe.
sto solo ufficio, e passa i suoi tagli alla Tajastràsc. T. di Cart. Straccio. Strac
così detta Majestra per la cucitura. ciatora. Quella macchina che, mossa
Tajadór o Tajànt. T. de'Macell.... Chi dall'acqua o dall'uomo, taglia i cenci
attende specialmente al taglio delle nelle cartiere. È succeduta alla Falce
carni in un macello. degli antichi fabbricatori di carta che
Tajadór. T. di Zecca. . . . Quell'ope noi dicevamo Folc de tajà i strasc. V.
rajo di una zecca che accudisce a ri Tajatriſfol o Tajaràv il quale i pochi con
tagliare le lastre da cui traggonsi i tadini che lo conoscono chiamano vo
gettoni da coniarsi. lentieri Tajaraſètt o Triarafètt o ellitti
Tajadùra. Tagliatura. camente Rafètt, cioè Affettarape.... As
Tajafilètt.T. de Falegn... Specie di sega. sicella che nel suo mezzo ha un voto
Tajafris ed anche Truschin. . . . Specie con una laminetta tagliente per isghem
di Graffietto a lama. Le sue parti sono bo, lungo la quale si affettano i tartufi,
Cassa. Incassatura? = Cava. Incavo? = ed anche le rape, le carote, e simili.
Chignocu. Bietta = Lama. Lama. Tajàter. Teatro. V. Tcàter.
Tajaléngua. s. m. Frizzo. I Brianzuoli Tajée. Tagliere. Tagliero. Legno piano
sogliono dire de loro vini che gh'han e rotondo a foggia di piattello, sul
on certo tajalengua che pias, ed equi quale tagliansi le vivande.
vale a dire ch'e' sono frizzanti, pic Vess dò personn a on tajee. fig.
canti, generosi, e perciò grati al palato. Essere due ghiotti a un tagliere. Amare
Tajanàs chiamano in alcuni paesi verso o appetire in due una medesima cosa.
il Comasco il Lucano cervo che noi Tajée. T. dc Fattojani. . . . . Nome di
in città nominiamo Cornabò. V. que taglieri circolari di ferro i quali
Tajanna(Reson del). V. in Reson. mettonsi fra pane e pane de semi olei
Tajapàn. . . . ordigno simile a un tri feri che si mandano allo strettojo per
tapaglia, ma gentile e senza piede, col esprimerne l'olio.
quale anticamente si affettava il pan Tajée od anche Tajcc di robbioritt... .
da zuppe nelle nostre cucine. Quell'assicella su cui si posano i ca
Vol. IV, 45
TAJ (354 ) TAL
scini(quacciroei, o facciraeu) da caciuole. de più propriamente alle nostre voci
Serve a dar modo al siero di scolare. Carensgia e Carensgion. V.
Tajée o Capellòn dicono alcuni del con Tajoeüra nel contado per Foinéra. V.
tado le foglie della Ninfea. Tajolón. . . . Gran tagliuola dentata e
Tajée. Carello. Cariello. Tondone di le a punte per le faine.
gno col quale si tura la bocca al cesso. Tajón. . . . Gran taglio. Un taglio ta
Tajént. Tagliente. glissimo.
Tajéra. v. cont. . . . Quella paletta di Tajón. . . . . Nome che si dà a quella fra
ferro sforacchiata e quadrata colla le tavole dalle cateratte fra noi dette
quale i contadini sogliono appezzare Suin che si ficca entro terra non la
la pulenda di granoturco. In città serve sciandola risaltare a fior d'acqua più
a estrarre il pesce dall'olio in cui venne che per un'oncia e mezzo d'altezza.
fritto, e chiamasi perciò Paletta del pess. Essa fa l'ufficio della soglia delle chiuse
Tajerin. Taglieretto. Taglieruzzo. ordinarie. -

Tajètt. Tagliuzzo. Tajón. V. Tejon e Pesciòn.


Tajètt. T. de Calligr. Fesso(Cr. in Tem Tajón. . . . Sp. di malore cui vanno
perato ult. testo). Fesso della penna soggette le vacche. Si appalesa nel
(Alleg. Rim, p. 75). Fenditura. Pro fesso dell'unghia, e per leccarsi che
priamente il taglio della penna da ivi fa la bestia intacca poscia anche la
scrivere – Chiamasi Fendilojo quel lingua, di maniera che le impedisce il
pezzo d'osso, di bossolo o simile su mangiare e la fa oltremodo intristire.
cui si fende la penna. Questa malattia è descritta ma non de
Tajètt del te, delf. Taglio dei ti, degli nominata a pagg. 128 e 15o, tom. 1.”
effe (Monti Prop. II, 1, 252). del Gior. agr. toscano del 1827 – Du
Tajètt. T. d'Incis. Frego. bito sia il Malpizzone.
Tajètt. T. d'Intagl. in legno. . . . Scal Tàl. Tale. Cotale.
pelletto convesso e piccino. El tal di tal. Il tal di tale.
Tajett T. de'Manisc. . . . Mazzuolo di Tal e qual, Pretto sputato – Tal
ferro che ha la penna fatta a taglio è qual è.
onde servirsene per tagliare fuor della Tal e qual e mi. V. in Quàl.
reggia le lastre occorrenti per i ferri Vun di tal. . . . . Il tal dei tali.
da cavallo. È un vero tagliuolo non Tala (La). La Tale.
tato a mazza. Talaps. Liperite. Lepidio. Iberide. Sp. di
Tajètt. s. m. pl. per Sédol. V. Talar. Talare. (fiore.
Tajètt (I). s. m. pl. . . . Macchina nelle Tàlch. Talco. – V ha il Talco greggio,
Fabbriche da tabacco la quale serve il Talco artificiale, e il Talco in fo
per trinciare le foglie di tabacco che glia (Tar. fir.).
ha da manipolarsi rapè. Forse non si Talch. . . . . Lastra d'oro da ricami.
direbbe male Trinciatoſo. Talchè. Talchè.
Tajettin. Tagliettino. Talént. Talento.
Tajò. T. de Fabbrifer. Tagliuolo. Stru Talentin. Talentino(“tosc.).
mento per tagliare il ferro. V” ha il Talenton. Talentaccio (“tosc. – Fag.).
Tagliuolo a calda, quello a freddo, Talento spaccato o sfasciato, e dicesi
quello a mano, e quello da incudine. anche ironicamente.
Tajoeli (Insedia). Innestare a spacco o Taler. Tollero(Trinci Agr. I, 251), Tal
a fessòlo. V, in insed. lero. Moneta d'argento notissima.
Tajocura. Fendente. V. Taloeùra. Tali (dallo spagn. Tahali). Cinturone da
Tajoeura. . . . Rottura che cagionano le portarvi appesa la spada ad armacollo.
ruote sulle strade, tagliandole per Anche i Siciliani hanno Dagali c 7agali.
modo che al passarvi su alcun calesse, E di gran durlindann col sò tali (Lal. Rim.).
cagionano incomodissimi dibattimenti Talian italiano. L'Aretino, il Mauro, il
a chi v'è dentro, la quale i Francesi Villani dissero anche Taliano.
chiamano Orrièrc e alcuni Toscani Le Talianna, tit. di Lira. P.
Rotture – l'italiano Rotaja corrispon Talis f oce lai che usiamo in
TAM (355 ) TAM
Talis et qualis. Vivo e vero. Maniato. chi – Timber. Minugia a doppio = Incorda
”. in Spuisc. -
dura. Cordame = Tirant. Tiranti(Gr. Diz. mil.).
Talis pater, ecc. V. in Fili. Avegh el venter come on tambor.
Talis pagazio talis cantazio. V. Pa- l Avere il corpo tirato come un fondo di
gàzio. tamburo (Cecchi Assiuolo III, 5). Avere
Taloeüra che anche dicesi Tajoeüra, e ant. il ventre teso come un tamburo o gon
dicevasi Teloeira. Fendente. Colpo di fio come un otro.
spada per taglio e per lo dritto. – Fà i robb a tambor battent... ope
Talora vale anche Stramazzone, cioè rare in tutta fretta, di subito, senza
Manrovescio di spada dato d'alto in rifiatare.
basso. Quell che ven per piffer va per
Talón. T. de'Calzol. Calcagno. Calcagni tambor. Quel che vien di ruffa in raffa
no. Parte della scarpa che sta sotto se ne va di buffa in baffa. La bertuc
al calcagno del piede – Ne'diz. ital. cia ne porta via l'acqua. Mal dura il
Tallone vale soltanto il calcagno del mal acquistato.
piè dell'uomo. Sonà el tambor. Toccar tamburo.
Talon. T. de'Coltell. . . . . Ne tempe Toccare il tamburo. Tamburare. Stam
rini e ne coltelli non a codolo è quel burare; e milit. Batter la cassa. Toccar
po'di base che si fa entrare nel ma la cassa. (perato.
nico per assicurarvelo colle bullette. Tambor descordaa. Tamburo stem
Talón. T. degli Orolog. Fermo. Peduccio. Tambor de mazza. Tamburaccio.
Piedino dello spirale. Negli orologi è Tambór. Tamburo (Diz. Mus.) Uno dei
quel Pezzetto per cui è raccomandato registri degli organi,
il capo esteriore dello spirale(spiragli) Tambor. Timpano.
alla cartella(piattinna). Tambór. met. Babbaccio. V. Badée.
Talpa. t. di Mascalcia. Talpa. Testudine. Tambór, T. Archit. Timpano. La parte
Sp. di Malore che viene nel capo ai di fondo dei frontespizi.
cavalli. Tambór che altri dicono Tamborin e gli
Tamarin. Lo stesso che Pizzarèll. V. Orologiai Bariglié. Tamburo. Quel ci
Tamarin e Tamarind. Tamerindo(Pr. fior. lindro in cui è chiusa la molla, e sul
IV, III, 85). Tamarindo. I baccelli e i quale si va ravvolgendo la catena de
i grappoli del Tamarindus indica L. che gli oriuoli. Ha Cuu. Fondo = Fassa, Fa
alcuni chiamano Datteri d'India. scia = Coverc. Coperchio. » ,
Polpa de tamarind. Polpa di tama Tambór. T. dei Ricam. .. . Certo arnese
rindi. del quale servonsi i ricamatori per
Tamarind in grappa. Tamarindo in eseguirvi sopra i loro lavori.
Ricamm a tambor e Ricamà a tam
grappoli.
Tambarlàn. Capocchio. V. Badée. bor. Lo stesso che Ricamà a cadenin.
l’. in Ricàmm e in Ricamà.
De tambarlan. Alla balorda (Lippi
Malm. VI, 14). Scioccamente. Tambór. Tamburo? Ne girarrosti è quel
Tambarlanàda. V. Tamberlanàda. mozzo di cilindro sul quale si va rav
Tambèrla (forse dal reggiano Tampérla) volgendo la catena.
e Tamberlàn. Sciocco. Scimunito. Ca Tambór di pagn. V. Tamborin sig. 5.”
Tamborin. Tamburino. Tamburetto. Tam
pocchio. V. Badée. -

Tamberlanàda e Tambarlanàda. Scimuni burello. Picciol tamburo. .(buro.


Tamborin. Tamburino, Sonator di tam
taggine. Scempiaggine. Goffagginc.
Tambarlanón. Scioccone. V. Badée. Tamborin. . . . . Specie di setaccio noto.
Tàmbel. Timballo. Tamborin. . . . Arnese fatto d'un girello
Tambór. Tamburo. Cassa, e per imita di legno, ricoperto con una cartape
zione Il Tappatà. Istrumento notissi cora ben tirata, di cui si fa uso per
mo le cui parti sono -
mandar in aria la palla, e si adopera
Cassa. Cassa di rame = Pell. Fondi, speci comunemente fra noi in luogo della
ficati in Dessoravia. Pelle del tamburo, e Cuu. mestola (o paletta) che usano d'ordi
Pelle del suono – Sere. Cerchi coi Borucc Oc nario i Toscani al medesimo finc.
TAN (356 ) TAN
Tamborin che anche dicesi Tambor di Tàna. V. Tànna.
pagn. Tamburlano. Trabiccolo. Arnese Tanabùs. Stambugio(“fior.-Zan. Rag. van.
di legno fatto a foggia di tamburo II,5).Chiusino.Biscanto.Bugio.Bugigatto.
per uso di rasciugare la biancheria. Bugigattolo. Stanzinuccio, ripostiglio.
Tamborin. Sgabellino (“tosc. – T. G.). Tanabùs. idiot. Tarabuso. V. Tarabùs.
Tamburetto. Specie di piccolo sedile Tanàn. Tempellone. Tentennone.
detto Tabouret da Francesi. Tananàj. Gargagliata. Chiucchiurlaja.
Gh'è di specc picquel con di cornison, Tananàn che anche dicesi Tandòcca o
Tamborin piatt, tend vecc, e tappee frust. Tandoeüggia. Babbuasso. V. Badée.
Tamborin per Bariglié. V. (Bal. Rim.). Tanascìn. Tamagnino della porta (Alun
Tamborin depolaster Coscina(T.Sin.238). no). Tangoccino(Fag. l'Av. pun. in versi
Tamborin de sedazz. . . . . Sp. di cri I, 2). Piccinàco. Scricciolo d'uomo. Gli
vello senza fori. Illirici hanno Tanasejan per Sottiletto.
Tamborlà. Capitombolare. Tomare. Tom Tanascinna. Piccinàca.
bolare. Mazzaculare. Mazziculare. Tanasción e Tanasciòtt. Tozzo. Tozzotto.
Tamborlàn. Tamburlano. (dée. Tangoccio. Tonfacchiotto.
Deventà on tanasciott. Intozzare.
Tamborlàn. fig. Babbeo. Babbione. V. Ba
Tamborlàn. sch. Lo stesso che Chu. V. Vess on tanasciott (parl. di fabbri
Tamborlanin. Trabiccolino(“tosc. – T. G.). che tozze). Covare.
Tanasia. Tanaceto. Erba nota.
Tamborón. Tamburaccio - Cassa grande
o semplic. Cassa (Diz. Mus.). Il tambu Tancògn, Tancognà, ecc. dicono alcuni
raccio delle bande militari. per Taccògn, Taccognà, ecc. V.
Tamborén. fig. Pisellone. V. Badée. Tandàn. Babbeo. Ignaccone. V. Badée.
Tambuscià. V. Tabuscià. Tandem aliquàndo. Alla fine. Pur una
Tamis. . . . . Specie di stoffa. volta. Allorchè Dio volle.
Tandèmm. Voce latina che s'usa nella
Tàmm che altri dicono Rògna o Erba
rogna. . . . . Sp. d'erba scandente frase Vegni al tandemm. Venire a con
solita attorcigliarsi ai castagni, agli clusione, a mezza lama, all' ergo.
ontani, ecc. Ha le coccole rosse, con Tanderandàn. Babbeo. V. Badée.
fricando le quali insorgono rossori e Tanderandan Luzia Sott a quel cassinotto
Hoo trovaa ona veggia stria
prudori molestissimi nelle carni.
Tammtàmm. . . . . Strumento orientale Che la m'ha robaa el fagotto. Cantilena
che è una specie di cimbalo tutto di scherzevole che si dice allorquando
in alcun che v'è sotto mistero.
metallo il quale martellato rende suono
acutissimo, echeggiante, terrifico. Il Tandòcca. Lo stesso che Tanamàn. V.
nome di questo istrumento passò anche Tandoeüggia. V. Tananàn.
nelle bocche del nostro volgo per opera Tànf. Sito. Tanfo – Tanfata. (tappe.
di quel gran coreografo del Viganò Tànſeta. Tappe - Tanfeta tanfeta. Tippe
che nel ballo della Vestale ne volle
far uso in una marciata funebre. ". {siterello(Targ Piag II,455).
Tampèsta, Tampestà, ecc. V. Tempèsta, Tanfusgnà che anche dicesi Tanfuscià,
Tempestà, ecc. Tranſusgnà, Fognà e Cattafognà. Ar
Tampinà. Nojare. Importunare. meggiare (Fag. Rim. II, 244 – Salvini
Tampón. T. degli Ottonai. . . . Maglio Pros. II, 85). Rimuginare. Rovistiare.
di legno con due bocche piane e grosse, Trambustare. Rovistare. Rifrustare.
tutto ricoperto di cimosse o di stracci, Fruscolare. Rifruscolare. Andar per la
casa trassinando e movendo le masse
per uso di martellare gli ottoni.
Tamponà. T. degli Ottonai. . . . . Mar rizie da luogo a luogo quando si cerca
di checchessia.
tellare col maglio così detto tampon.
Tàn diciamo per amor di ritmo invece Tanſusgnà. Stazzonare.
di Tant allorchè s'incontra con voci Tanſusgnón. Frugatore. (gheraccio.
comincianti per consonante, Tan pocch. Tanganón (Bern. Spar del canon.). Tan
Si poco. Tan ben. Tanto bene. Tan sant. Tanto Tangént. Tangente (“tosc. – Mol. El.).
sartio,
Porzione. Quota. Parte.
TAN (357) TAN
Tànghen.Tanghero. Zotico. Rozzo, Ruvido. Nanch mezz tant. Tanti a un pezzo.
Tànghen. Sussi. Mattoncello. Sorta di Ogni tant. Tratto tratto. Ad ogni qual
giuoco, ed anche lo Strumento da ciò. tratto. Ogni tanto. Interpolatamente.
Giugà al tanghen. Giocare al sussi Ogni tanto tempo. Di quando in quando.
o al mattoncello. Giuoco che si fa per On tant al tocch. V. in Tòcch.
lo più dai ragazzi ponendo in terra Ora tant'è. Ora tant'è (Cini Desid.
per ritto una pietra od anche assai e Sp. 1, 1). Tant'è. Così è. Così vuolsi.
comunemente una pallottola cui dan IIa da stare così. I Toscani(al dire del
no il nome di sussi, sulla quale met Tom. G.) usano Tanto sia per così sia.
tono il danaro convenuto, e poscia O tanto quant. Tanto o quanto.
allontanatisi a una data distanza or - Pagà on tant de fitt. Pagare un
dinatamente tirano una lastra per uno tanto di fitto (“tosc. – T. G.).
in quel sussi, e chi ci coglie e ne fa Per mi tant. Riguardo a me. In
cadere il denaro guadagna quel de quanto a me. Del fatto mio. Per mi tant
naro caduto ch'è più vicino alla sua l'era fada. Del fatto mio ella era ita.
lastra, e quello ch'è più vicino al Per quell lì tant. V. in Quèll.
sussi, vi si ripone sopra, e cosi fin Per st'ann tant l'è inscì. Di questo
che sia finito. anno la cosa va a questo modo.
Tanin e al pl. Tanitt. Tassocane. Bas Saludà tant tant. Salutar tanto tanto
sotto (Blumenbach St. nat, trad. dal (Fag. Rim. V, 9 e l.).
l'egr. Malacarne). Quel Cane che i si Se el fa tant de... Se fa tanto di...
stem. chiamano Canis vertagus, così (Gior. agr. II, 95). Quando egli o Se
detto perchè abilissimo a stanare tassi, egli osasse di....
volpi e sim. È il Basset de Francesi, Se tant me dà tant. Se tanto mi dà
il Dachshund dei Tedeschi, il Tum tanto(Magal. Let. – Nard. 262 – Nelli
bler o Turnspit degl'Inglesi. All. di Ved. I, 2). Se osa tanto –
Tanin e Pover tanin. . . . . Dicesi per S'egli è capace di tanto – A far ra
vezzo a bimbi, a bestioline, ecc. gione da quanto ha fatto o da quanto
Tanin. . . . . Picciola tana. è già accaduto.
Tanén. . . . . Gran tana. Tant come minga. O tanto o quanto.
Tanon. V. Sciavattin(crostaceo). Nè tanto nè quanto. Un cicolino. –
Tànna. Tana. V. in Minga.
Casciass-dent in la tanna. Intanarsi Tant come vott brazza o sim. Una
– Rintanarsi. cosa d'otto braccia(Pros.fior. IV,III,57).
Fagh-dent la tanna. Farci covo. Tant e quant e lu. Al par di lui.
La famm la cascia el loff foeura de Tant te ghe n'ee a fà insci. Tanto
la tanna. V. in Fàmm. t'è il fare così quanto se...
Tanna di topon. Androne. Tre voeult tant. Tre volte tanto
Vegni-foeura de la tanna. Stanarsi. (*tosc. – T. G.).
Uscir di gatto salvatico. Vess a tante tant. T. di Giuoco. . . .
Tànna o Fòppa. Covo. Covàcciolo nel letto. Aver tanti punti eguali ciascuno.
Tànquam diciamo nelle frasi Voeuren inscì tant? A sì alto prezzo
Tanquam non esset. . . . Come se pongono essi tal merce?
ei non vi fosse. (rasa. Tant per Molto. Tanto.
Tanquam tabula rasa. È una tavola Me ralegri tant, El reverissi tant,
Tànsa (In). Soldato a spesa(Botta). Guer El ringrazii tant. Me ne rallegro tan
niziere (Mol. El.). to, La riverisco tanto, Tante grazie
Tant. Tanto. (“tosc. – T. G.).
A dì tant; A fà tant. A dire assai; Tànt. pl. Tante. Tanti.
A fare assai. Daghen a vun tant che sia assee.
Con tant che abbia ditt, pur... Con Dargliene (cioè picchiate) una satolla.
tanto dire non. . . . (“tosc. – T. G.). Dargliene per un pasto.
Per quanto io abbia detto, pure, . . . Dighen tant. . . . . Dirgliene tante.
De tant in tant. Ogni tanto tempo. Faghen tant. . . . . Fargliene tante,
TAP (358 ) TAP
In tanti se fa nagott. In moltitudine | Tàppa. Coppone. Scheggia. Toppa. Stiapr
rade volte si conduce nulla (Machiav. pa. Nome di quelle schegge che i ferri
Op. IX, 595). Quando i pochi non co fanno balzar via dal legno che si squa
gliono fare una cosa, e vogliono diffi dra o si spacca o si mette in opera.
cultarla, la rimettono nella moltitudine I tapp hin compagn del sciocch o
(Mach. op. VII, 544). Tal e qual l'è el sciocch ven-foeura i
Tanti salud. Tanti saluti(“tos.-T.G.). tapp. fig. La scheggia ritrae dal ceppo.
Tànt. Pur pure. Pur via. La buccia ha da somigliare al legno.
Tant e tant. Tanto e tanto (Nelli Sord come ona tappa o come on
Mogl. in calz. I, 8 – id. I, 1o). Tanto tappon. V. in Sórd.
(Magal. – Guadag. Rim. I, 16). Che | Tàppa. Tastiera. Tutta quella parte del
che sia. Ciò non di meno o non ostante. manico degli strumenti da arco sulla
A ogni modo. Tuttavia – Tant e tant quale stanno o si fanno ad arte colla
1'è instess. Tanto gli è quel medesimo. pressione delle dita i tasti dividitori
Tant tant. Po' poi(Fag. L'Av. pan. dell'estensione fonica dello strumento.
I, 1). Pur pure. Tàppa e com. al pl. Tàpp ed anche Ferla
Tantàra. Taratantara. Voci imitative del o Ferolotto Feloròtt. Còstola? Nome
suono della tromba. di quelle stecche larghe e piatte che
fà tantara. fig. Darsi tempone. V. formano per così dire lo scheletro
Goghètta – Dall'allegria che mette il delle ceste, delle gerle e dei canestri,
suono delle trombe dice il Var. Mil. e sulle quali s'intrecciano e aggirano
che provenga questa nostra frase. poi le stecche minori o costoline(tap
Fà tantara. Dar fondo all'avere. pett o ferol o felor) e i vincigli (i
Ridursi sul mattonato. Consumar l'asta bacchetto i gorin). Queste costole in
e il torchio – Il Mag. (Cons. Men.) disse crociate formano il primo fondo delle
Con sta tanta panipara paniere, e parallele l'ossatura delle
No passa on para d'agn ch'enim faa tantara. gerle; e sorgendo verticalmente a di
Tantée.) Taccio. Dagh on tanteo. Stimare screte distanze fra loro giungono fino
Tantéo.) a occhio e croce. Fare un tac all'orlo delle paniere. I vincigli tondi
cio. Stagliare. Fare un conto all'ingros e le costoline larghette e piatte si
so. La voce sembra originaria della vanno aggirando e intrecciando oriz
Sicilia ove chiamano Tanteu quella zontalmente intorno alle costole e fra
che noi diciamo La Distinta di valutt. di loro sino a che dal fondo giunti
Tantin (On). Un tantino. all'orlatura diano compiute la paniera
Tamtinètt (Om). Un tantinetto. o la gerla. Anche le costoline (tappetto
Tànto usiamo nelle frasi felor o ferol) sono bacchette spaccate
L'è tanto temp ch'el disi. È tanto in due. A queste Ferole o Ferolott
che lo dico(“tosc. – T. G.). sono affini Sferla e Sferlass (spacco,
Tanto basta. Tanto basta. spaccarsi); e in tutta questa idiotica
Tanto comè. Tanto tanto(“tosc.). famiglia di voci si riconosce chiara
Tanto ſaa. Fatticcione – Tamanto. mente la maternità della latina Ferula.
On no tanto faa. Un no cubitale. Un Tàppa.T. Milit. Tappa. Fermata. Nome de”
di no a lettere di scatola. Una mega luoghi dove le truppe che ſanno viag
tiva assoluta. gio si fermano intervallatamente ad
Tanto mej. Tanto meglio(“tos.-T.G.). albergo. La Posada degli Spagnuoli. Ri
Tanto pù che. Tanto più che. và a la tappa. Arrivare alla fermata –
Tapèlla, ecc. V. Tappèlla, ecc. Tappa diciamo anche Quella tanta stra
Tapinà per Tampinà. V. da che corre dall'una all'altra fer
Tàpp o Palètt. Ancole(Gior. agr. tosc. II, mata. Fà dò tapp. Fermarsi due volte
261). Chiamansi così quelle Assicelle ad albergo. Far due marcie.
laterali che formano la parte esterna | Tàppa. ſig. Lo stesso che Tappon sig. 1. V.
di quel cerchio che abbraccia il col- | Tàppa. T. de Fornaciai..... Quadruccio
lo d'ogni bue aggiogato. di lamierone che sta in cima del cosi
Tàpp (Tipp e). V. in Tipp. detto Ferr de brascà. V, in Fèrr.
TAP ( 359 ) TAP
Tappa o Tappon. T. de Fornaciai. . . Te moccaroo mi quella tappella.
È quell'asse grossa once una e mezzo, Ti chiuderò io quella bocca. Io tor
e larga circa un braccio quadro che rotti la parola. Io ti darò sulla voce.
s'imperna sul calcio d'una lunga per Tappèlla. Parlantina Vivissima loquacità.
tica per costituire quello strumento Tappèlla. Taccolino. Tattamella. Ciarlo
ch'essi dicono Brascón. V. ne. Tabella. Uno che cicala assai e non
Tappàa o Intappàa (Ben o Mal). Bene o sa perchè. – Ciarlatrice se donna.
Male in o ad arnese. Tappellà. Affettare, Tagliuzzare.
Tappascèll e Tappascellin. Bamberòttolo. Deghi bonn, tappelléghi menuder.
Tappascià. Tafanare(Guadag. Poes. I, 29). Dalli dalli. Zomba zomba.
Spesseggiare i passi (Lalli Eneide trav. Tappellà. Chiacchierare. Cianciare. Ciar
lib. Il, 145 ove dice: lare. Cicalare. Cinguettare. Gracchiare.
Julo, mio figliuolino, alla nan destra Taccolare. Tattamellare. Gracidare.
Mi s'agga vigna spesseggiando i passi). Frappare. Belare. Ciangolare,
Far passi triti. Camminacchiare. Sgam Tappellàda. Cianciamento.
bare. Scarpettare. Zampettare. Far passi Tappelladinna. Ciancerella.
piccioli e frequenti – I Provenzali Tappelloeü. Cianciosello. (pellà.
hanno Trapegear in senso di correre, Tappellocùra.... Arnese da affettare(tap
camminare in qua e in là, e i Pie Tapelloeüra. Cianciosella.
montesi Tapinè precisamente nel senso Tappellón. Battolone (Pan. Poet. II, XI,
del nostro Tappascià. 42). Ciaccia(id. xiv, 1). Ciancione.
Tappasciàda. Camminata. Tappéra. . . . In alcuni luoghi del con
Tappasciadinna. . . . Camminatina tado intendesi per Monte di schegge
Tappascin e Tappascinèll. Bamberòttolo, ritratte dalla tagliatura delle legne.
Tappée. Celone se piano e senza pelo, Tapperàsc... . Tappeto brutto o logoro.
Tappeto se velluto(Cecchi Prov. p. 45), Tapperin, Tappetino(“tosc.).
Tappee a l'arlecchinna. Centone. Tapperón, . . . Gran tappeto.
Tappee battacalcagn. T. de Carrozz. Tappètta. . . . . Breve tappa(viaggio).
... Quel po' di tappeto onde si attap Tappezzà. Tappezzare.
pezza la costola che fa battente per Tappezzàa. Tappezzato. Attappezzato,
da piede allo sportello delle carrozze. Tappezzaa de ragner. Adorno di
Tappee d'erba. T. de'Giard. Tap ragnateli a drappelloni.
peto (Gagl. Voc.). . Tappezzàa. Ad. di Gàtt. V.
Tappée per Tappòn sig. 1. V. Tappezzàda. . . . . Il tappezzare.
Tappèll, e al pl. Tappèj. Scheggiuola. Tappezzadùra..... L'attappezzatura.
Tappèll. Calzatoja. Puntello. Bietta o Tappezzaria. Arazzo, Tappezzeria.
zeppa di legno che serve per calzare Tappez aria de Fiandra. Arazzi di
o puntellare checchessia, alto liccio. Tappezzarii de carta, . . .
Tappella de molin. Battola di mulino Tappezzerie di carta. -

(Pan. Poet. II, xiv, 1o). Da questa Tappezzée. Tappezziere - Arazziere –


Battola, perpetua iteratrice di colpi, Celonajo. Artefice di tappezzerie.
[e non dalla Tabella(Tricchetracch) de' Tappezzéra, Tappezziera. La moglie del
Toscani come è detto nel Libro del tappezziere o Donna che ha traſfico
l'adolescenza p. 589] noi Milanesi ab di tappezzerie. V. in Ziléra,
biamo preso il traslato di Tappèlla per Tappina. V. Slottà.
Chiacchierone, Tabella. Tappón che anche dicesi Tàppa c Tappée.
Tappèlla, Limbello. Voci di gergo de Scempione. Babbione. Asinone. Buac
notanti la lingua. cio. Destione – Questa voce Tappon
Menà ben la tappella. Metter la lin sarebbe mai invalsa fra noi a motivo
gua in molle, Torre la volta alle ci di quel Tapone di cui si ſa tanto beſſe
cale. Ciarlare assai – ed anche Dire il Bellincioni ne suoi sonetti? – Ciò
il fatto suo arditamente. ch'è singolare si è che dove fra noi
"locca quella tappella. Inſrena quel Tappa e Tappon denotano un sem
la lingua. Taci pur una volta. pliciotto, un minchione, le stesse voci
• TAR (36o) TAR
tra i Napol.vagliono un furbaccio-Scri saccano (sussultori)(“tosc. – T. G. in
vo così con due pduesto Tappon per Dimenare) – Si danno anche Tremuoti
chè mi sembra nascere da Tappa; chi vibratori, vertiginosi, e con moto di
lo volesse voce siamese (specie di tam compressione.
buro), lo scriva pure con un p solo Taramott d'on legn.... Un ciocco
a posta sua, e secondi così anche la spietato, disadatto, e che non arde.
pronunzia di questa voce, una delle Taramottón. Accr. di Taramòtt (legn).
molte per le quali mal sappiamo deci Taramòtt e Taramottón (L'è on). Quando
dere se la scrittura debba rappresenta cammina pare un cavallo armato(Cini
re la pronunzia comune o l'etimologia. Desid. II, 5). Dicesi di chi ha l'an
Tappón per Tàppa sig. 7. V. datura oltremodo pesante.
Tappón. Ad. di Ràtt. V. Tarantèlla. Tarantola. Tarantella. Ragno
Tapponàda. Corbelleria. Goffaggine. velenosissimo della Puglia.
Tapponaria. Minchioneria. Asinaggine. Avegh adoss la tarantella. Aver l'ar.
Buaggine. Ignorantaggine. Gofferia. gento vivo addosso. Parere attarantato
Scimunitaggine. o tarantolato – Una delle danze na
Tapponòn. Minchione in chermisi. Arcim.° poletane dicesi La Tarantella.
Tapponscèll. Minchioncello. Tarantigoi. V. Spongignocùra.
Tàra. Tara. Marame. Spazzatura. Mondi Taràntola o Taràncola.... Così dicesi nel
glia –Tara del formaj.... Cacio guasto, Basso Milanese, nel Varesino, ec. la Sa
fracidume di cacio. Tara bianca. .. .. lamandra lacustre, diversa dalla terre
Tara negra. . . . . stre detta Cercaria, Lusascia, Rosascia,
Tàra. Tara. Diffalco. Coruzola in altre parti del contado.
Dà la tara. Tarare. Sbattere. Falci Tarapattàn. Tappatà. Voci imitanti il
diare. Far la falcidia. suono del tamburo.
Dagh la tara. fig. Far la tara(“tosc.). Tarapattàn. fig. Babbione. V. Badée.
Levare ai racconti ciò che non ha Ma focura in longh e in largh l'ha de mostra
apparenza di verità. A quij tarapattan coss'el sa fà. (Bal. Ger.)
Dagh la tara a vum per quell che Taràra Bosin. Tara per uso.
l'è. . . . . Compatire i detti o i fatti Tàrd. avv. Tardi.
altrui donandone la parte cattiva alla Andà al tard. Starfino a tardi(“tosc.).
natura dell'individuo – Tara per uso. Chi tard ariva el malann le loggia.
Tara grossa. Tara da speziali(“tosc.). V. in Malànn.
Tàra. Macchia. Tacca. Vizio. Difetto. Inscì tard? Su quest'ora? fig. (Fag.
El gh'ha de la tara. È magagnato. Gen. cor. I, 1).
L'è senza tara. È immacolato. -
Mej tard che mai. Meglio tardi che
Tarabàccol per Barlafùs. V. mai (volg. ital.). (o accio.
On tarabaccol d'on omm. Un po O tard o tost, o a bonora. O tardi
vero zavali. Dificio. Coso. Sul tard. Tardi. Al tardi. In sull'ora
Tarabàccola. Trabiccolo. Ogni macchina tarda. Vicino all'ora tarda.
stravagante, e particolarmente di le Tard comè. Tardissimo.
gno, sulla quale si salga con qualche Tirà al tard. Protrarre a tardi.
pericolo, ed anche ogni Impianto di Vegnì tard. Farsi tardi. Farsi l'ora
robe o mobili stravaganti e barocchi. tardi.
Tarabàra dicono alcuni per Tiribàra. V. Tàrd aggettivo noi usiamo soltanto nella
Tarabàttol. Carabàttole. V. Barlafùs. frase A la pù tarda. Alla più tardi
Tarabis. Tarabuso. Trabicine. Trom (Magal. Let. At. I, 51). A dir tardi
bone. Cappon di padule. Uccello che (Magal. Let. scient. 113). Al più tardi
è l'Ardea stellaris L. - (*tosc. – T. G.).
Taramòtt. Terremoto. Tremuoto. Tremoto. Tardà. Tardare. Ritardare – Indugiare -
Di taramott ghe n'è de quij che ne Procrastinare.
ſan ninà in lecc, e ghe n'è de quij St'orelogg cl tarda comè.... Que
che fan saltà. V'è de terremoti che st'orologio ha movimento assai tardo.
dimenano (ondulatori), ve n'è che rin Tardùnza. Tardanza. llitardo,
TAR (361 ) TAR
Tardètt. avv. Tardetto. Tarlis. fig.(Porta Rim. ined. p. 16). L'Epa.
Al tardett. A tarduccio (“tosc. – T. G.). Il Ventre.
Un poco tardetto. Tàrlo dicono alcuni per Cajroeù. V.
Tardi noi usiamo soltanto nel dettato Tarlò ſeta.... Voce imitativa del romore
L'è mej tardi che mai. È meglio corta d'un tonfo.
follia che lunga(Sacch. Nov. 15o). Tarluccà. Intoppare. Inciampare. Ciam
Tardià. Ritardare. Tardare. picare. Incespicare. V. anche Topiccà.
Tardiàa. Ritardato. Tardiaa da messee Tarlùcch che anche dicesi Montràcch
Togn. Ritardato da messer Antonio. e Tarlàmm. Tarocco (Monig. Serv. nob.
Tardii. Tardo. Intempestivo per trava II, 28). Persona che nel portamento,
licamento di tempo. negli abiti e nelle maniere abbia una
Tardii. Tardivo. Serotino. Che tarda a certa sciattezza a malmodo.
spuntare, a fiorire, a maturare. Tarlùcch. Tulipano. Scempione. V. Badée.
Tardiv. v. c. Tardivo. Tarluccon o Montruccon. Pataccone(“tosc.
Lodà el tardiv, ma taccass al tem – T. G.).
porìv. V. in Temporiv. Tarnegà per Ternegà. V.
Tardivà (dal romanzo Tardivar). Ritar Taroccà . . . Giocar di tarocchi o trionfi
dare. Tardare. propriamente detti.
Tardòtt. Tardetto, Taroccà. fig. Taroccare. Fiottare. Tencio
Tardottèll. Un poco tardetto. narsi o Tincionarsi(T. Sin.). Bisticciarsi.
Tarèll che i contad. dicono anche Marèll Taroccàa.... Cart de trisett taroccaa....
o vero Giàcol. Randello. Mattero. Ba Sp. di carte da tresette rigate a mo'
stone grosso, tozzo e bernoccoluto di tarocchi e di color bigiccio a ripar
da piede per uso di randellare, strin ti; Cartes tarotees come le dicono i Fr.
ger le some, ecc. – Tarèll è sincope di Taroccàda. . . . . Giocata alle minchiate.
Battarèll(bastone), voce usata nell'Alto Taroccàda. ſig. Fiottio (*ior.). Bisticcia
Mil. spec.º nel giuoco della Naza. V. mento. Quistione.
Tarellàda che i cont. dicono anche Ma Taroccàda. fig. Marrone. Strafalcione.
rellàda. Randellata (Assetta I, 7). Per Taroccàda. Ad di Stràda. V.
cossa data con randello. Taròcch. Tarocco. Gèrmini. Minchiate. No
Tarellòn. Bastonaccio. me di un giuoco notissimo, delle carte
Tarellòtt... . Randello grosso e tozzotto. in genere colle quali si giuoca, e di
Taremòtt, ecc. V. Taramòtt, ecc. quelle fra esse in ispecie(trionfi) che
Tarèngh. Leghe. Dicesi da nostri carrai sono numerate fra noi dall'1 al 2 1.
che ona rauda la gh'ha su i tarengh, Giugà a tarocch. Giocare alle min
quando in luogo di cerchioni sui quarti chiate o a germini o a tarocchi. Giuoco
della ruota stanno messi senza ordine notissimo il quale si fa in più ma
pezzi di lastre, chiovoni e sim. ferraglie. niere, come si vedrà qui sotto. –
Tariffa. Tariffa – La Tariffa di moned. Fra le Minchiate toscane e i Tarocchi
La Tariffa delle monete (“tosc.). nostri però passa questa diversità che
Tariffa. . . . . Valutare per tariffa, as dove noi contiamo nel mazzo 78
segnar prezzo fermo. carte, fra le quali non più di 2 i ta
Tariffaa. Tariffato (Band. tosc. – Mol. rocchi, in Toscana ne hanno inſino
El.). Sottoposto a tariffa. a 97 tra le quali 4o tarocchi, e chia
Tarlacch e Tarlàccheta. V. Tràccheta. mano Trionfi di passo i tarocchi dal
Tarlàmm. Tarocco(Monig.Serv. nob. II,28). 2o in su, Aria i cinque ultimi che
Tarlantànna..... Sp. di droghette gros sono Stella, Luna, Sole, Mondo e
solamo, mezzo lana e mezzo filo, detto Trombe, e Cartacce le 56 carte rimau.
Tiretatine dai Franc. – Bucherame? A entrà. È lo stesso che Giugà a
Tarlèsca o Sposa Tarlesca. Ciana(“fior.). tarocch-ombra. V. più innanzi.
V. Sabètta. A la balocca. . . . . Sp. di giuoco
Tarlesca. Far pispilloria. V. Sabetta. che si fa colle ninchiate in un modo
Tariis. Traccio. Traliccio. Pilondente. quasi simile a quello detto calabragh
Sorta di tela molto rada e lucente. colle carte da tresette. V, in Calabràgh.
I ſol. I, . 46
TAR (362 ) TAR
A ombretta. All'ombre. V. Ombrètta. che trovansi di seguito sotto le carte
A reseghin. In terziglio (“rom.). Sp. alzate. Tali carte poi diconsi rubate
di giuoco che si fa in tre giocatori o rubate in fola. – Carte d'alzata
soli tra i quali, distribuite tutte le min diconsi quelle carte che sono da rubare.
chiate, ciascuno attende a fare da sè Nel nostro giuoco diciamo altresì
solo più punti ch'e può, e quegli Giugà de scaletta. . . . . In vece
che più ne fà, rimane vincitore. di dare le carte di più conto per av
A tarocch-ombra. Alle ombre? Sp. visare il compagno del possesso delle
di giuoco che si fa colle minchiate in restanti, darle a spilluzzico e a rove
quattro, in sei, ed anche in più per scio tradendo così e sè e il compagno.
sone, e nel quale si procede a presso Giugà de curat. V. in Cartinnasig. 1.”
a poco coll'istesse regole come nel Cart de tarocch. Minchiate. Gèrmini.
l'altro dell'ombre spagnuole, fuorchè Tarocchi.
dove per quello si hanno apposite - Giugà a fà el tavolin de tarocch.
carte, in questo si adoperano le min V. in Tavolin.
chiate comuni. Pei termini di questo L è come el matt in di tarocch. E'
giuoco si veda Giugà a l'ombretta in non si fa insalata che non vi sia della
Ombrètta. sua erba. Dicesi di chi suol aver parte
A tarocch scopert. . . . È a un di in ogni cosa, di chi entra per tutto,
presso quel medesimo colle minchiate di chi è in tutte le brigate, e simili.
che è il Trisett scopertOV.) colle carte Porca de tarocch. V. in Pòrca.
da tressette. Tirà a voltra o Tirà-foeura el sò
A vestiss e desvestiss. . . . . Altra tarocch che anche dicesi Scartà Bagatt.
specie di giuoco che si fa in due o ſig. Dare il suo maggiore. Dire quanto
più colle minchiate, così detto per alcuno può e sa dire il più in favore
chè ognuno dei giocatori fa a gara, o disfavore di checchessia.
osservando certe date leggi, per ispo Taròcch che anche dicesi Börra. Pedale.
gliar l'altro di carte, essendo che Toppo. Tronco. Il fusto dell'albero, ap
vince quello che alla fine del giuoco pena reciso, che serve per far fuoco –
ha la propria bazza più numerosa. Anche nella Tariffa daziaria del 1725
In partida. In partita. Il giuoco più trovasi la voce Tarocch in questo senso.
comune che si ſa colle minchiate, in Taròcch in significato di Palpée o Tibi. V.
quattro giocatori, due per parte – Taròcch. fig.... La ganza, l'innamorata.
Talora intendiamo anche per questo Taròcch per Tarlùcch. V.
Giugà in partida il giocare in partita Tarocchin. Dim. vez. di Taròcch. V.
composta di due uomini e due donne; Tarocchista. Minchiatista. Amatore del
la Partie carree dei Fr. – Termini giuoco detto de tarocchi o delle min
di questo giuoco al nostro modo sono chiate – Il Burchiello usò anche Min
Onor, Imperial, Piangin, Bagatt, chiataro(non registrato dai dizion.ital):
Terza o Quarta o Quinta o Sesta mag Poi li condisci con uno scrignuto,
gior, ecc., de quali si troverà la spie E per sal vi tiri entro votacessi,
gazione ai rispettivi loro luoghi. E per agresto minchiatar fra essi.
Nel giuoco delle minchiate toscane Taroccon. Pataccone(“tosc.).
si hanno i termini seguenti: Quando Tartabissà. Tartassare. Malmenare. Mal
uno ha due carte tra le scoperte che trattare. Tempestare.
siano distanti un punto l'una dall'al Tartàja che per isch. diciamo anche Ma
tra, come sarebbe il due e il quattro jester de lengua. Tartaglione. Scilin
di denari, se esce fuori il tre, chia guatore. Che tartaglia. V. Bettegoj.
inasi Far pappoleggio o papoleggio, Tartàja. . . . . Sp. di maschera nota la
e resta vinto il giuoco di posta, an quale tartaglia.
corchè non si fosse acquistata alcuna Tartaja. Frammettere la lingua. Tarta
carta – Rubare è un privilegio di gliare. V. Bettegà.
colui che alza le carte, per cui egli Tartajàda. Tartagliata(*tosc.). Trogliata.
ritiene per sè tutte le carte di conto Balbettamento.
TAR ( 363 ) TAS
Tartajadinna.... Un po'di balbettamento. Veneziani e al Lattarolo delle Marche.
Tartajón. Tartaglione. Troglio. Lingua È diversa della crema(cavollatt): quella
di frullone. V. Bettegoj. mangiasi fredda, e questa anche calda.
Tartàn . . . . Specie di stoffa. La Tartara dei diz. ital. è una sp. di tor
Tartànna. Tartana; e fig. Donnaccia. ta fatta di pappa, mandorle e zucchero.
Tàrtar e Tàrtara. V. Tàrter e Tàrtera. Tartìgoi. V. Spongignocùra.
Tartarin. Tartaretta(Tan. Econ. p. 554). Tartùffol. Tartufi bianchi o di canna.
V. in Tàrtera. Crisantemo. Elenio. Elianto tuberoso.
Tartarùga. Tartaruga. Testuggine. Gón Corona solis. Sorta di pianta nota.
gola. Fra noi è comune soltanto quella Tartùſfol.Baccellone. Scempione. V. Badée.
specie che i sistematici chiamano Te Tascàbil. Tascabile(Targ. At. Ac. Cim. III,
studo orbicularis o lutaria, detta Tar Taschètt per Caschètt. V. (96.
taruga di terra dallo Scappi (Op. p. 128 Tasè. Guardare silenzio(Salvini Disc. ac
verso) – Le valve in cui ella è rac cad.). Tenere silenzio. Tenere il silen
chiusa si dicono Gusci o Cóve – Il zio. Tacere. Tacersi; e alla lat. Silere.
nostro popolo però nomina più comu Ch'el tasa on poo. Mi lasci stare.
nemente Bissa scudellera (V.) l'ani Modo di annunziare altrui che il suo
male, e Tartaruga i suoi gusci lavo detto non va col fatto. -

rati in pettini, scatole e simili. Chi sente tasmanten la pas.... Tal


Tartarùga. Tartaruga. La materia ossea volta Il dir fa dire; tal altra Silen
degusci della testuggine onde si fanno zio sagace apporta la pace(Moniglia).
stecche di ventagli, stipetti, pettini, ec. Lingua susurronis pessima dice l'Eccles.
Tartaruga bionda.... La detta ma Chi tas conferma. Chi tace acconsen
teria quando è tutta di colore gialligno. te, al che altri ripigliano Chi tas dis
Tartarùga. fig. Tempellone. Tentennone. magotta. Chi tace non dice nè sì nè no.
Santagio. Tardo. Pigro. Posapiano. El ſaroo tasè mi. Lo attutirò io. Io
Tartarugàa. Impiallacciato di tartaruga io lo sgarerò.
o Imitante la tartaruga. Testugginato. Fà segn de tasè. Porre il dito alla
Questa ultima voce registrata dai di bocca(Dati Lep. 59). Imporre o accen
zion. ital. soltanto come termine usato nare o indire silenzio a chicchessia.
da' naturalisti qual aggiunto di cosa L'ha bell tasè. Gli sta bene il ta
fatta a guisa di testuggine non sarebbe cere o il silenzio.
ſuor di proposito in alcuni casi per Mett in tasè ona cossa. Involgere
esprimere il nostro Tartarugaa. in silenzio checchessia – e famigl.
Tartarugònna. Testugginone. Farla finita. Non tornare più su quel
Tartassà. Tartassare. Tanfanare. Mal negozio che si trattava o su quel di
menare. Tambussare. Maltrattare. scorso che si faceva.
Tartassàa. Tartassato. Malmenato. Tasè-giò o Tasè-lì. Chetarsi. Tas li
Tartassàda...Malmenio,vagliata,tartassata o Tas tas. Sta sta. Chetati.
Tartassadinna. . . . . Tartassatina. Tasi pù, parli mai.... Modo scherz.
Tàrter o Tàrtar. Tartaro (bianco, e rosso). equival.º a dire V'avete ragione; non
Taso. Gromma di botte – Il popolo dico altro.
nomina comunemente per gromma Vedè e tasè. V. in Vedè.
(croppa de vassell) questa concrezione, Tàss e in qualche luogo del contado Tas
ma la conosce anche sotto il nome di són. Tasso. Quadrupedo noto che è
Tarter ne modi seguenti: l'Ursus melesL. – I tassi sono di due
Tarter emetegh. Tartaro emetico. specie, vale a dire Tasso canino, e
Tarter stibiaa. Tartaro stibiato o Tasso porcino(Targ. Viag. IV, 295), o
antimoniato. vero Tasso cane, e Tasso porco.
Tàrtera e Tàrtaera o Tàrtara o Tartarin. Tàss... Orletto di pelliccia di tasso onde
Lattajuolo. Specie di torta cotta in te fra noi si adorna il frontale della bri
game con tegghia sopra, e composta glia ai soli cavalli delle poste pubbliche.
di latte, zucchero ed uova insieme Tàss. Tasso. Pianta che è il Taxus bac
dibattuti. Corrisponde alla Rosada dei chata L.
TAS (364 ) TAS
Tàss. . . . Sp. d'ancudine portatile. I il cacio quand'è in forma intatto. Pef
Calderottai hanno due specie di Tasso; legrini nella sua Memoria sul casei
cioè il Tasso semplice detto Tas di ficio lo chiama Tenta.
planer dai Fr., e il Tassetto o Tasso Tassèll..., Dicesi anche quel Cilindretto
comune detto Tas à dresser dai Fr. di cacio che si trae della forma colla
Anche gli Orefici hanno queste specie sgorbia detta tassell, e che dopo assag
d'ancudini, e le dicono Tasso tondo, giato si rimette a luogo nella forma.
Tassetto, Tasselletto, e Tassettino ton Tassèll.... Dicesi anche quel Punto della
do(“fior.). I nostri artigiani lo nomina forma di cacio in cui sia stata assag
no anche Tass quader. Gli Armajuoli giata colla sgorbia che diciamo tassell.
hanno il Tasso a forchetta per le canne. Tassèll. Spillo nelle botti o nei tini.
Tàss per Tassòtt. V. Tassèll. Tassetto.Tasso(ancudine) piccino.
Tàssa. Tassa. Imposta che il privato -Tassell redond.Tassettino tondo(“fior.)
paga al pubblico -- Al dimin. Tas Tassellà. Tassellare. Ricoprirle magagne
solina( tesc. – Mol. El.). delle pietre con raperelle (tassei). P.
Calà i tass. Sbassar le tasse(Targ. Tassellà. . . . Assaggiare il cacio colla
Piag. VI, 17). sgorbia detta tassell per esplorare lo
Tassa arti e comercio. Matricola? stato interno della forma.
Tassa di cà. . . . Tassa di otto soldi Tassellà. Spillare tini o botti.
sopra ogni fiorino d'estimo delle case Tassellàa. Tassellato.
che fu imposta la prima volta da Ga Tassellàa. . . . Agg. di forma di cacio
leazzo Maria Visconti in Milano a 24 in cui sia stato introdotto il tassell.
di giugno dell'anno 14o9. Tassellin e Tassello lì. Tasselletto.
Tassa personal. V. Testàtich. Tassètt, Tassetto. Tasso comune da orefici.
Tassa di cavaj. . . . Fu introdotta Tassetto da morsa. Tassetto da incudine.
dal duca Filippo Maria Visconti nel Tassón. V. Tàss sig. 1.”
l'anno 1442 ; carico che pagavano i Tassòtt. Lo stesso che Traccagnòtt. V.
sudditi per l'alloggiamento in allora Tàst. Tasto. Tatto – Anche i Sicil. di
di 125oo cavalli; cessò verso il 176o. cono Tastu.

Imposta che il Giulini sospetta quasi Andà a tast. Andare al o col tasto.
originata dall'antichissima gabella dei Andar tentone o tentoni. Brancolare.
Piedi de cavalli che a tempo di Mat Tàst. Saggio. Assaggio.
teo Visconti esigevasi nel Milanese. Al tast. All'assaggio.
Tàssa. Diffalco. Sbattimento. Tassagione di Capì o Conoss la merda al tast. V.
prezzo ne conti. Fagh la tassa. Sbattere. in Mèrda, -

Tassà. Tassare - Tarare – per Rottà. V. Tast. Tasto dei cimbali e degli organi.
Tassàa. Tassato – Tarato. Toccà on tast. fig. Toccar un tasto.
Tassadòr. Tassatore. Toccà el tast bon. Toccare il tasto
Tassbarbàss. Tassobarbasso. Verbasco. buono.
Pianta notissima. Tastà, Assaggiare. Saggiare. Fare assag
Tassbarbàss salvadegh.Verbasco silvestre. gio o saggio – Ne'diz. italiani Tastare
Tassèll (in gen.). Tassello. Toppa. Rombo. vale soltanto palpare, esercitare il
Insedi a tassell. V. in insed. senso del tasto – Anche i Provenzali
Mettegh on tassell. Tassellare. dicono Tastar, i Sicil. Tastari, gli In
Tassell a coa de rondena. Codetta. glesi To tast, ed i Francesi Tater nel
Tassej de la camisa. Quadrelletti(Alb. sig. di assaggiare.
enc. in Camicia). Pezzettini di tela che Tastàa. Assaggiato. Saggiato.
si soglion mettere a rombo nelle ca Tastabroeid, Biasciaintingoli – V. Fraa
mice sotto le astelle, ed anche altrove. broeuda in Fràa.
Tassèll. Raperella. Pietruzza con che si Taslàda, Assaggio. Assaggiamento, Assag
ricoprono le magagne delle pietre ca giatura. Anche i Sicil. dicono Tastata.
gionate da piriti (marchesetto od altro. Tasta dinna. Saggetto,
Tassèll. T. de Caciai e de Pizzic... Spe Tastadùra. Tastiera. Tastatura. L'ordine,
cie di sgorbia colla quale si assaggia il complesso del tasti.
TAV ( 365 ) TAV
Tastón (A). A giudicio del tatto. Tastone. Tavanèll. Minchioncello.
Tastoni. A tastone. A tentone. Al tasto. Tavànna. Voce che s'usa nella seguente
Brancolando. frase:
Andà a taston. Andare tenton tentoni Oh questa sì che l'è o che la sarav
(Fag. Ing. lod. III, 5); e comic. Farsi tavanna. Oh questa sì ch'è marchiana
lume con le mani(Lasca Nov. I, 5, p. 87). o col manico; cioè singolare, sorpren
Inscì a taston fig. A vanvera. A ca dente, curiosa, ridicola.
saccio. Tavarne. Albarello. Sp. di fungo man
Tastonà ( Grassi In morte di C. Porta 6, 6 ). gerecco che vegeta sotto il pioppo (po
Brancolare. Andar tentone o tastoni. pulus alba Lin). È il Boletus scaber
Tasùu. Taciuto. decipiens di Persoon. La voce è ori
Tàttara. V. Tàttera. ginariamente pavese.
Tattararij. Bazzecolc, Ciarpe. Ciarpami. Tavèlla, Nòttola. Regolo grossotto che
Tattarée. Bagascione, Bordelliere, impernato in una delle imposte da un
Tattaritt. Grilli. Ticchi, Capricci, Voglie. capo inforca il nasello o monachetto
Bizzarrie. Estri. (la cagna) dell'altra imposta, e serra
Tàttega o Tàttica. Tattica(“tosc. -T, G) l'uscio o la finestra. Lo spagn. Tatauilla.
nel solo sig. d'artifizio, accortezza, Dà-sù la tavella, Accavallare la not
maniera, verso. Sim. a Macciavèllega. tola (V. il testo addotto dall'Alb. enc.
V - In senso tristo Tatticaccia(“tosc. in Inanellare),
– T. G.), e chi l'usa Tatticone (id.). Tavèlla. Ambrogetta(Targ. Viag. IV, 11 o).
Tätter, V. Barlafùs. Mezzana. Sorta di mattone da pavi
Tatter e vessigatter. Giammengole. menti. Tiene il mezzo fra il quadruc
Masseriziacce. Ciarpani, cio e il quadrone,
Trii e mezz e mezz tatter. . . . Lo Tavellètta. . . . . Picciola ambrogetta.
usiamo per tacciare copertamente al Tavellin. Nottolina? Quel ferro che sta
cuna donna di meretricio. infisso nell'ultimo anello delle catene
Tàttera che anche scrivesi Tàttara. Lo da buoi, e serve per chiuderle.
stessa che Barlaſs. V. Tavellin. . . . . Beccuccio del serrame
Tàttera. Donna di malaffare, di par degli sportelli delle carrozze il quale,
tito. Baldracca. V. Sguànsgia. entrando nella contraserratura, chiu
Tittica. V. Tàttega. de lo sportello.
Tattinna. Matrona. Mammana. Donna vec Tavellón. Nottolone.
chia che va dietro la padrona in manto Tavellón. Quadrone, Matton grande di
quasi aja e governatrice, o Femmina forma quadra per uso degli ammat
posta al governo delle zitelle. Credo tonati dei forni e sim,
che corrisponda al Chaperon de' Fr. Tavellon de maggia. . . . Specie di
da cui l'ital. Ciapperone, foggia di quadroni composti con due sorta di
cuffia che forse solevano portare simili terre cretacee le quali per loro na
donne – Diciamo anche Tattinna una tura vengono l'una rossa e l'altra
donna sciatta, una genga - come bianca al cuocersi nella fornace, e ſan
pure una santinfizza. V. Beàta. no che i quadroni riescano screziati
Tavàn. Tafano. Insetto noto, ed anche o marezzati,
quello che più particolarmente chia Tavernèlla. Gattice, Albera. Specie d'al
masi Assillo. Estro, il provenz, Tavan. bero noto.
Tavàn. Pidocehio. V. Pioeùcc. Tàvol, Tavolino. Tavola.
Tavàn. met. Zugo. Baggiano. V. Badée. Gamb. Gambe ea Coverc. Piano ea Travers.
Dal greco 63 uſ,5;, diee il Var. Mil. . , ,, E Sajett. . . . . – Traverson, . . . . -
Tavanà. Corbellare. Minchionare. Bur sprangh o Fassa. Fasce = Cassett, Cassetta -
lare. Canzonare. Commediare, Celiare. - - - - Ribalta.
Tavanee o ſee l'amor? Mi corbella Tavola consonn. Sgabellone?(Magal.
te? A che aiuoco giochiam noi? Amore Let.), Tavola che è sorretta non già
ha nome oste. da gambe come le comuni, ma da
Tavanàda. Minchioneria. Corbelleria, mensole o peducci. La fr. Console,
TAV (366 TAV
Tavol a ferr de cavall. . . . . Ta tanti complimenti, ma ognuno dover
vola a ferro di cavallo. servirsi liberamente del bisognevole.
Tavolde gioeugh.Tavolino da giuoco. Portà in tavola. Imbandire.
Tavol de lett. . . . . Tavolino da Quell che ven-via o che vanza de
letto. La fr. Table de nuit. tavola. Rilievi. Rilevi.
Tavol rotond. Tondo(“tosc. – T. G.). Servì tavola. Servire alla mensa. Ser
- Andà sul tavol grand. scherz... Ca vire di coppa, di coltello e di credenza.
dere in terra. Servizzi de tavola. V. in Servizzi.
Tàvola. Tavola. Mensa. Stà conti pee o Mett i pee sotta la
Andà a tavola. Entrare a tavola. tavola. ... Andare a pranzo solenne.
Andà a tavola a son de campanin. Tavola bianca. Seconda mensa. Pos
Banchettare. Far tavola magna – ed pasto. Le Frutte.
anche Andare a tavola apparecchiata Tavola rotonda. La Mensa comune
(Giorn. agr. tosc. VI, 287). Mangiar negli alberghi e sim. (dita.
col capo nel sacco come il cavallo Tegnì tavola averta. Far corte ban
della carretta. Avere chi pensa per Tirà a man i mort a tavola. Ragio
noi – V. altresì in Andà e in Campanin. nar de' morti a tavola. Ricordare i
A tavola! ... Modo d'invitare a en morti a tavola. Dire cose improprie
trare in tavola. al tempo e al luogo.
A tavola besogna minga fass pregà... Vegnì-via de tavola. Uscir di tavola.
Ognuno deve godere dell'imbandito (“tosc. – T. G.). Uscir da tavola.
senza farsene troppo pregare da chi Vorè vegnì vecc a tavola. Aspettarle
lo con vita. pere guaste.
A tavola se ven mai vecc. A tavola Tàvola e com. Tavol de bigatt o de
non s'invecchia. Oh non mai sera quan cavaler. Stoje da bachi(Targ. Ist. II,
do e si gode(Gelli Err. III, 5). 55 – Gior. Georg. IV, 417 rig. se
Despareggià la tavola. Levar le ta stultima) – Il medesimo Gior. Georg.
vole. Sparecchiare. le specifica poi Stoje se fatte di giun
Fà tavola o Fà bonna tavola. Met chi (II, 5o1), e Cannicci se fatte di can
ter tavola o Far tavola. Convitare. ne (II, 5o4). Hanno Codeghett o spond.
Banchettare, e se lautissimamente Far Orli? = Baston o Traversej o Traversitt. Tra
mezze - Cann o Canell. Canne.
tavola magna.
I desgrazzi hin pareggiaa come i Tàvola. T. Agrim. e Cens. . . . Aliquota
tavol di ost. Le disgrazie son sempre della pertica censuaria; 24 tavole fan
apparecchiate. no una pertica. Corrisponde a 2727
In capp de tavola. In testa di ta palmi quadrati della tornatura decim.”
vola(Allegr. p. 26) – In fond de ta Tàvola armonega. T. di Strum. e Mus.
vola. In coda della tavola(Sacchetti). Animella? e col Diz. mus. Tavola ar
La cusinna e la tavola hin ona lima monica. Quell'asse d'abete d'un pian
sorda. V. in Cusinna. forte, d'un'arpa, ecc. che coperchia
Lassass andà su la tavola. Abban la cassa del primo, il corpo della se
donarsi sopra la mensa. conda, ecc., e ne forma una specie di
L'è in tavola. È in tavola(“tosc.-T.G.). CaSSa Sonora,

Mett a tavola. Mettere a tavola. Tàvola e molin. Smerelli. Filetto. Giuoco.


Mett-giò tavola. Metter la tavola o Avegh tavola e molin. Macinare a
le tavole. Apparecchiare. Apprestare due palmenti. Guadagnare nello stesso
la mensa – parl. d'osterie Tavoleg tempo e sulla stessa cosa per due versi
giare(Bandi tosc. – Mol. El.), che è o doppiamente. – Si usa anche sem
il nostro Dà de mangià sul sit. plicemente nel senso di Essere a ca
Mett o Dà in tavola. Imbandire. vallo del fosso.
Menseggiare. Mettere in tavola. Giugà a tavola e molin. Giocare a
Nè a tavola nè in lett no ghe vocur smerelli o a filetto (Alb. enc. in Sme
rispett..... Dettato che si usa per de rello). Specie di giuoco che si fa a
notare che a tavola non si vogliono fare tavoliere, e abbastanza conosciuto.
TAV ( 367 ) TAZ
Pientà tavola e molin. fig... Intavolar Mett o Tirà in tavoletta. . . . Sten
cosa utile per più versi - Talvolta an dere la carta da disegnare sulla ta
che equivale a Entrare nell'un vie uno. voletta da ciò, e fermarvela con pa
Tavolaa. Matton sopra mattone. Sopram sta od altro nella orlettatura.
mattone. Parete che in profondità non Toeù-giò de la tavoletta. . . . Stac
oltrepassa la misura d'un mattone po care dalla tavoletta la carta disegnata.
sato per piano o per coltello – Ne' Tavolètta. T. de Geom. Tavoletta (Bal
diz. ital. Tavolato significa soltanto din. Voc. dis.). Tavola pretoriana per
una parete di tavole od assi, un Assito. levar di pianta.
Tavolàda. Tavolata. Tavolètta. T. Eccles. Cartagloria. Quella
Tavolàsc. Tavolaccia? Tavolotto. cartella posta sull'altare, in cui è
Tavolazz. Pancone. Pancoli e secondo scritto il Gloria in excelsis ed altre
qualche diz. Pancole. Quel tavolato su preci; e dicendosi Le Cartaglorie in
cui dormono i soldati nel corpo di tendonsi ancora le cartelle minori del
guardia, i carcerati nel carcere, ecc. Lavabo e del Vangelo di S. Giovanni.
Tavolètt o Cassètt. T. Eccles. . . . Re Tavolettinn de broeud e sim. . . . . Qua
liquiari in forma di cassetta. druccio di brodo condensato per uso
Tavolètta. Toeletta (“tosc. – Rim. aut. di chi viaggia.
pis.). Tualetta o Tueletta (Fag. Am. e Tavolettinn de color. Pastelli.
fort. I, 2 e 3). Tualette (“tosc.). Te Tavolettinna. T. de'Cioccol.... Boglietto
letta (Parini Op. varianti – Bandet di cioccolata che pesa un'oncia nostrale.
tini). Pettiniera. Apparecchiatoio. To Tavolettinna de cavaler. Stoina (Gior.
letta. Anticamente la Toeletta, come Agr. VIII, 515).
più com. la dicono i Toscani odierni, Tavolin. Tavolino. V. le parti in Tàvol.
significava il Velo che copriva lo Giugà a fà el tavolin de tarocch.
specchio da apparecchiatoio e quel .... Sp. di giuoco o per meglio dire
Tovagliolo sul quale s'apparecchiava di penitenza che s'impone a chi ha
tutto l'occorrente per abbigliarsi e fatto mancamento in altri giuochi.
azzimarsi. Oggidì significa quella spe Consiste nel piegarsi che fa il peni
cie di Tavolino con ispecchio e pet tente in guisa che quattro degli astanti
tiniera innanzi al quale le donne ei possano fingere di giocargli una par
damerini sogliono acconciarsi il capo tita sulla schiena, e quasi fosse un
e azzimarsi la persona o da soli o tavolino, picchiarvi a rotta, e dura a
serviti dalla cameriera o dal parruc seconda del convenuto fra i giocatori.
chiere – E Toeletta dicesi anche il Mettes a tavolin. Stare a tavolino
Complesso delle azzimature alle quali per esaminare seriamente checchessia.
la vera tocletta è santuario. Tavolin a mesola. Sgabellone(Magal.
Fà tavoletta. Far la toeletta (“tosc. Lett). Quello affisso alle pareti o sta
– Rim. aut. pis.). bilmente o mastiettato da rabbassare.
Giugà a la tavoletta V. in Spropòsit. Tavolin con domà ona gamba. Mo
Maschera a la tavoletta.... Sp. di nopòdio.
maschera la quale rappresenta una Tavolinètt. Tavolinuccio. Tavolinetto.
donna vestita come suol essere quan Tavolinettin. . . . Picciolissimo tavolino.
do ſa la toeletta. Tavolon. Tavolone.
Specc a la tavoletta. F in Spècc. Tavolòzza. Tavolozza.
Tavoletta de la matinna. Toeletta Tavolòzza dicono alcuni per Piattelléra. V.
del mattino(*tosc.) – de la sira. Toeletta Tàzz o Càzz. T. de' Tint. Bozzoli. Padel
notturna(Rim. aut. pis.). lette di rame con manico di ferro che
Tavolètta. T. de Cioccol. Pane. Mattone. servono a votare il bagno dalle caldaje.
Scatoletta, e ant. Boglio. V. Böll sig. 5.” Tàzza. Tazza. Benchè la Cr. e l'Alb. en
D'ordinario pesa tre once nostrali. cic. spieghino Tazza per vaso di for
Tavoletta. T. dei Discg. . . . Assicella ma piatta col piede di diverse ma
piana sulla quale stendesi la carta per niere, pure l'uso toscano, e dirò an
disegnare, la fr. Planchette. che i testi stessi citati nei dizionari
TAZ (368 ) TE
suddetti dimostrano che Tazza è detta Tazzinna. Lo stesso che Piattellinna. V.
precisamente nel senso di bicchiere Tazzón. T. de Forn. . . . . Gran tazza
corpacciuto, di bicchiere più grande da tramestar le farine.
degli ordinari, come usa presso di noi. Tazzònna. Tazzone. Gran tazza.
Bev in la tazza de sant'Ambroeus. Te. Ti. La lettera T. – Dalla figura di
Esser corrivo o credulissimo. Bersi con questa lettera gli artefici danno il suo
facilità tutto ciò che viene dato a in nome ad alcune parti delle loro opere,
tendere. Questo nostro dettato leggesi come, per esempio, i Fabbriferrai
nelle Istorie di Matteo Villani (anno chiamano T della molla delle carrozze
1551 – Anniversº di Gio. d'Avignone). quella parte da piede che la ferma
Fà bev in la tazza. Menare a bere. sullo scannello; i Coltellinai dicono T
Dar bere o Dar a bere checchessia. quella vite che unisce la lama del col
Far credere checchessia, dar a inten tello al suo manico senza chiodi, ecc.
dere quello che non è. Te a ta frittada. Te a ta frittata
Fà tazza. V. in Gittàss. (Nelli Vecchi rivali 11I, 22).
Tazza de san Carlon. Tonfano. Te o to, ſinito. V. To.
Tàzza. . . . . Mezzo boccal di vino. Andà Te (nomin.). Tu. Per es. Te see stracch?
a beven ona tazza. Andare alla bet Sei tu stanco?
tola a bere una metadella di vino. Te(dativo). A te. Ti. Per es. Te daroo
Tàzza. Romajolo. Romajuolo. Ramajuolo. on liber. Ti darò un libro. Te voeuj
Ramajolo. Strumento di cucina, di ferro ben. Ti amo.
stagnato, quasi in forma di cucchiaia. Te (accus.). Te. Ti. Per es. Te vedi. Ti
Tàzza. Ramajolata. Per es. Ona tazza de velo. Te vuj tì. Voglio te,
broeud. Una ramajolata di brodo. In te. frase brianz. Per es. E in te
Tàzza. T. Archit. Tazza nelle cupole. semm viv. E così siam vivi.
Tazza. V. in Bùssola. Te si usa nel modo Che te di cui vedi
Tàzza. Coppa? Nelle pissidi è la coppa in Che nel Voc. e nell'App.
internamente dorata nella quale po Tè. The Te. Cià. La fogliuzza arrotolata
sano i comunichini, nei calici il vase. e seccata del Thea bohea (thè bue)
Tazzàda. . . . Colpo dato col ramajolo. e del Thea viridis (thè verde), che
Tazzàscia Tazzone. Grande tazza, per infusa nell'acqua bollente serve per
Tàzzet. Tacito. (chero. bevanda notissima.

Fà la part del tazzet. Aver lasciata Tè Boea. Thè bue(Targ. Istit. II, 475).
la lingua al beccajo. Non battere o Tè dansé. V. Soaré.
Non fare o Non dir parola. Starsi ta Tè Haisson. . . . . Sp. di thè.
citurno o silenzioso, Tè negher. Tè nero(Pasta Diz. med.).
Tazzètta.Tazzetta. Tazzino. Dim. di Tazza. Tè Perla. . . . . Sp. di thè.
Tazzètta. Dim. e vezzeg. di Tàzza Tè Sanlò. . . . .Sp. di thè,
Tazzettinna. | nel sig. 2.
Una mezzetta. Tè svizzer. Thè svizzero (Targ. Ist.
Tazzètta e Tazzettinna. Giracapo. Taz II, 2o). Composto d'erbe fra le quali
zetta. Nome volgare di una specie di predomina la Veronica officinale che
narciso, ci proviene dai Grigioni.
Tazzin. Piattino. Piattello. Tondetto. Pic Tè. Infusion teiforme. Per es. On tè
colo tondo che serve di coppa alle de fior de tei. Un'infusion teiforme
chicchere, ai bicchieri o alle tazze – di fiori di tiglio.
Chiamasi anche Piattino quello in cui, Tè ovvero Tè tè”. Te te. Modo di chia
a un tavolino da giuoco, si mettono mare e allettare i cani.
i danari o i segni. – Il Tazzino ita Tè Te per tieni (Cecchi Servig. IV, 5).
liano è diminutivo di tazza (patera). Tieni. Tenne. Tienne.
Tazzin. Sottovaso(“tosc. – T. G.). Tè. To (Caro Apol. 142).
Tanzin de semada. Barattolo d'orzata. Tè ciappa. To sù.
Tazzinada. v. cont... Piena una scodella. Tè mò se me l'ha fada! a or tdi
Iloo majaa ona tazzinada de lantigg. (togli) se Amor me l'ha bene accoc
Mangiai piena una scodella di lenti. cata» (Poliz. Rim.).
TEA ( 369) TEA
Teàter che l'infimo volgo dice Tajàter o Restà senza teater. Essere senza tea
Tejàter o Tiàter. Teatro. tro(Pan. Poet, II, xvi, 5) o fuori del
Palch. Palco scenico = Troscenni. Proscenio teatro(id. ivi 6). (II, v, 16.
= Palch de proscenni. Palchetti di proscenio – Sart de teater. Sarto teatrº (Pan. Poct.
Orchestra. Orchestra = Platea. Platea = Pal Scenari de teater. Scena teatrale -
chitt o Palch, Palchetti. Casini - Palchitt de e fig. Scenata. Scena. Piazzata,
ritirada. . . . . – Palchetton. .... = Lobbiou. Sonador de teater. Sonatori di teatro.
Piccionaia. (Pan. Poet. II, v1, 4o).
Abonass al teater.Appaltarsi al teatro. Teater a gratis. Teatro gratis (“volg.
Andà a teater. Andare al teatro. ital.).
Andà sul teater. Calcare il teatro. Teater de cartell. Primi Teatroni
Andare sulle scene(Pan. Poet. I, III, 6). (Pan. Poet. I, viii, 21).
Ann de teater. V. in Teatràl. Teater de dilettant. Teatro di di
Avisador de teater. Servitorino(Pan. lettanti(“volg. ital.).
Poet. I, v., 22). Avvisatore. Teater di marionett. Teatrino di
Ballarin de teater. Ballerino di teatro. marionette (Zan. Sch. com. pref). V.
Barettonee de teater. Berrettajo del Marionètt.
teatro. - (II, xx 5. Teater di stell. . . . . Così diciamo
Beliett del teater. Biglietti(Pan. Poet. in gergo il teatruccio da burattini
Bell teater. . . . . Teatro affollato. messo in atto la notte a ciel sereno.
Camarin del teater. Camerino assol. Teater diurno. Teatro diurno(“volg.
(l'an. Poct. II, xx, 1o). ital.).
Canoccial de teater. Spioncino. Teater Grand ... Il maggiore de'no
Cantant de teater. Cantante di teatro. stri teatri, il Teatro alla Scala; la Scala.
Caroccion del teater o Caroccion Teater inluminaa a giorno. Teatro
del peccaa. V. in Peccàa. illuminato a giorno (Zanob. Diz.).
Donna de teater. Donna di teatro Teater Patriott. V. Filodramàtegh.
(Pan. Poet. I, III, 8 e passim). Vessegh el teater o Vessegh minga
Fà teater. Fare uno o più teatri de teater. . . . . Essere o Non essere
(“tosc.-T. G.). Dicesi di cantanti e sim. aperto il teatro, darvisi o no rappre
Gent de teater o Teatrant. Istrioni. Sentazione.

Impresari de teater. Impresario. Vess ona scenna de teater. Essere


Inluminador de teater.Lumajo("ſior). una scena o una scenata('fior.).
Accenditore. Illuminatore. Vestii de teater. Abito da teatro.
Legnamee de teater. Falegname del Voeuren trà-giò o tirà-giò el teater.
teatro(Pan. Poet. I, v. 22 – id. II, v., 16). Gli evviva, i bravo fan cadere il tetto
L'Impresa del teater. L'Impresa (Pan. Poet. II, XXIV, 27). Applaudiscono
assol. (Pan. Poet. I, XXIII, 1o). fino alle stelle – Lo diciamo anche
Machinista de teater. Macchinista del fischiare a rotta,
teatrº (Pan. Poet. I, V, 2 i). (teatro. - Veggansi altresì Compàrsa, Còri, Fi
Matt per el teater. Che va pazzo pel gurànt, Mandafoeüra, Sugeridór, Ta
Mett sul teater. Avviare sul teatro. bellin, Tirascènn, ecc.
Far andare sulle scene. Teàter. fig. Teatro. L'è on teater. L' è
Musega de teater. Musica teatrale una scena. V. Scènna fig.
o teatrica o da teatro. Teatràl. Teatrale. Teatrico.
Pari on figurin de teater. Parer sem Ann teatral o de teater. Anno tea
pre uscito dello scatolino. trale(Gh. Voc.).
Perucchee de teater. Parrucchiere Avegh del teatral. Aver molto teatro
di teatro. (“tosc. – T. G.). Dicesi di predica
Pittor de teater. Pittore scenico. tori, oratori o sim. che nel gestire,
Poetta del teater. Poeta di teatro nel portamento, nel favellare imitino
(Pan). Pocta teatrale (id. I, XXIII, 36: il fare degl' istrioni.
II, XIV, 2 1; xxiv, 43 xxviii, 1). (tro. Fà teatral. Portamento teatrale. Gc
l'ortinar del teater, Portinajo del tea sto aſſett:to.
l'ol. I I .
47
TEC (37o) TEC
Teatràsc. Teatraccio(“tosc. – T. G.). Speccià a conscià i tecc quand el
Teatrin. Teatruccio(“tosc. – T. G.). Tea pioeuv. V. in Pioeùv.
trino – Noi diciamo Teatrin per an Tecc a cavriada. Tetto a cavalletto.
tonomasia il Teatro della Canobiana. V. Cavriàda (cavallettatura).
Teatrinètt. . . . . Picciolo teatrino. Tecc a duu piovent. Tetto a due
Teatrón. Teatrone(“tosc. – T. G.). Teatro pendii. Tetto che piove da due bande.
grande o affollatissimo. Tecc a la todesca. . . . . Tetti co
Tècc. Tetto; al pl. I Tetti, e ant. Le perti con lastre di lavagna o ardesia.
Tèttora – architett. dicesi anche Co Tecca l'italianna. Tetti alla romana
perta o Copertura. (Gior. Georg. XI, 22o). Tetti coperti
Fuga. Tesa o Tratta(Mol. El.) = Piovent. con tegoli o canaletti.
Pendio (id.) = La Colma. Spina (id.). Colmo. Tecc a mezza monta o a traV arinaa
Comignolo = Cavriada. Cavalletto (vedi le parti ... Tetto poco arcato, che piove poco.
nella voce) = Gronda. Gronda. Tecc a pavion. Tetto a capanna
A primm pian sott ai tecc. sch. A (Leon Battista Alberti Archit. I, 1 1).
tetto – In una cameraccia a tetto. Tecc a tutta monta. . . . . Tetto ad
Ciod de tecc. V. in Ciòd. arco acuto, tetto a tutta alzata.
Dagh (a on tecc) el piovent in cort. Tecc che gh'ha pocch piovent o che
Volgere il tetto a piovere in corte. gh ha pocc acqua. Tetto che piove
Desfà el tecc o Desteccià. Smontare il male, che ha poco pendio, con poco
tetto. Desquattà el tecc. Disembriciare. pendio, con poca cadenza.
Donna giovena arent a on vecc, Tecc che gh'ha sossenn piovent.
gh'è fioeu ſinna in sul tecc. V. in Dònna. Tetto a tribuna? Tetto che piove assai.
La Mort la sta in sul tecc, e no Tecc de fuga. Tetto tutto andante.
la guarda nè ai gioven nè ai vecc. Tecc. . . . . Tetto morto.
V. in Mòrt pag. 144 in fine. Vaga la cà e el tecc. Vada il ma
Legora de tecc. V. in Légor. nico ancor dietro alla pala (Assetta
No avegh nè cà nè tecc. Non avere Il, 5). Vada il mondo in carbonata.
nè casa nè tetto nè tattera (Pr. fior. Valane che vuole. Accada che vuole
IV, 111, 48). o che sa – l'. anche in Cà. (tetto.
On'ala de tecc. Ala di tetto (come Vegni-giò del tecc. Discender dal
Ala di muro). Vess giò la cà e el tecc. Essere il
Quand vun l'è desgraziaa, se borla diavolo (Pr. fior. IV, III, 21) – V.
giò on copp del tecc, el ghe dà in anche in Cà.
sul coo a lu. Chi nasce sfortunato se Tècc. fig. Tetto. Coperta. Copertura.
va indietro a cader si rompe il naso Lavorà a tecc. Lavorare al coperto.
(Pan. Poet. I, xxxv, 1o). Allo sgra Mett a tecc. Mettere al coperto.
ziato tempesta il pan nel forno; e di Mett a tecc. ſig. Aggratigliare. Met
cendolo alcuno di sè stesso potria dire tere in chiusa. Chiuder fra quattro
Non feci mai bucato ch' e non piovesse. mura. Mandare alle buiose o in gabbia
E mi muore sempre il bue di quaresima. o in luogo dove si vede il sole a scacchi.
= Proverbj aſini sono pure i seguenti Incarcerare – Mettre di l'ombre dicono
Chi ha a rompere il collo trova la stra i Fr. – V. anche in Preson.
da al buio. Chi ha ad avere la mala Servi per tecc. Far tettoja.
mattina non occorre che si levi tardi. Vess a tecc. Essere al coperto.
Quattà el tecc. Coprire o Integolare Tècc (in gergo). . . . . ll Cappello. Mett
il tctto. sù el tecc. Coprirsi. Mettere in capo.
Recorr i tecc che in qualche parte Tecca. . . . Orefici, Argentieri e sim.
del contado dicono anche Coregg i chiamano così il vero Reliquiario, cioè
tecc. Iiintegolare i tetti, spazzarli, ri la Custodia delle reliquie, la Theca
pulirli e rimediare ai gemitivi. reliquiaria (con cristalli e orlo) – e
Scappà su per i tecc. Fuggire di cosi pure il . . . Serbatoio dell'ostia
tcito in letto. consagrata non attualmente l'osta nel
Sora i tecc. Soprallello avv. l'ostensorio. Questo ha pe Base –
TEC (371 ) TEC,
Crista; Cristalli – Lunetta. Ciambella – Ram Tedéom e Tedeòmm. Teddeo. Tedeo. Sonà
pinett. Gancetto – Cros. Croce – Nei diz. per el Tedeomm. Sonar a Dio lodiamo.
ital. Tecca vale soltanto macoletta. Tedià. Tediare. – Tediòs. Tedioso.
Teccéra o Tecciàda. La Coperta o Il Tegàn o Tagàn. Tignamico. V. Lesnán.
Coperto(“tosc. – Mor. Cas. Cont. p. 66). Tegàsc, s. f pl. Le Vinacce (Usasi anche
Tettoja. Tetto che, sorretto o in tutto volg. La Vinaccia al singolare, come si
o in parte da pilastri, serve a coprire rileva dal Paoletti nella sua Arte di
edifizi aperti o in tutto o in parte, fare il vino II, 95 là dove riporta
come sarebbero capannoni, fienaje, cc. improbando il proverbio La vinaccia è
Teccètt. Tettino. Tettuccio. Picciol tetto. la madre del vino). Il residuo dell'uve
Teccètt. Tettino. Il tettuccio del coc tratto che ne sia il mosto o il vino,
chiere quando è infitto nell'intelaja cioè i gusci che sono le bucce degli
tura di faccia delle carrozze. acini con più o meno grasso secondo
Teccettìn. Tettarello. Picciolissimo tetto. che furono più o meno spressi, i vi
Tècch si usa da noi per Miseria, Frullo, macciuoli, i graspi dell'uve, e gli acini
Inezia. Per es. On guadagn del tecch, immaturi o secchi. Il complesso delle
On impiegh del tecch. Il guadagno del quali cose forma nel tino quella crosta
Tinca(Pan. Poet. II, XXII, 2). Una mi che nominiamo Capèll. Noi le chiamia
seria d'un guadagno o d'un impiego. mo Tegasc con voce d'origine latina,
Un guadagno o un impiego tignoso. In perchè ricoprono (tegunt) il mosto in
pari senso usiamo anche Ea, e diciamo tanto che si viene facendo vino. Di
On guadagnate l'ea, On impiegh de ciamo però anche al singolare Ona
l'ea – Questo nostro Tecch riconosce Tegàscia ogni Graspo o Guscio isolato
forse l'origine dal principato di Teck dal pane della vinaccia, ed On Te
in Germania che fra i tanti e vastis gascioeiù ogni Guscetto isolato o alcun
simi domini imperiali era il minimo. Pezzuolo di graspo; cosicchè anche
Giugà al tecch o ai oeuv. V. in (Eùv. ognuno di quei gusci degli acini delle
Reson del tecch. V. in Resſ n. uve che spolpato a mensa diciamo
Tecchètta... Picciola custodia da reliquie; ona Pell (una buccia), pigiato, ammo
suol esser di più forme e senza piede. stato, bollito nel tino, o spresso ver
Tecch tècch. Ticco tocch. Ticche tocche. gine col torcolare nominiamo ona Te
Imitazione comica del suono che si ſa gascia. Le uve pigiate, ammostate e
nel picchiar all'uscio – V. anche in Zio. non appieno bollite danno mosto; bol
Tecch tècch. . . . . Voce imitante le lite appieno nel tino danno vino, strette
pulsazioni di oriuoli, polsi, ecc. vergini danno mosto, strette dopo la
Tecch-tecch. s. m. . . . . Sp. d'Insetto bollitura danno vino; i loro residui
che forse è l'Orologio de'morti, cioè però in ognuno degli stati già detti
il Ptinus fatidicus degli entomologi. sono da noi chiamati Tegasc (vinacce).
Tcccià. Ricoprir di tetto. Coprire(“tosc.). Stracchin e Stracchinon de tegasc.
Porre il tetto. Pane della vinaccia.
Avè tecciaa o Avè miss el tecc. ſig. Tegasc bagnaa. Vinacce ancora pre
Aver fatto il gruppo (Serdonati Prov.). gne di mosto. – V. anche Vinascioeü.
Tecciàa.... Che ha tetto, coperto: una Tegasc brusaa. Vinacce riarse.
fabbrica finchè non ha il tetto intego Tegasc ch han ciappaa el fort. Vi
lato (o accoppato come dice poco bel nacce inforzate.
lamente l'Alb. enc.) non è tecciada; Tegàscia e Tegascioeü. V, in Tegàsc.
e in Toscana, dove si usano gli em Tègna. Tigna. Male noto.
brici, quando la fabbrica ha avuta Chi gh' ha la tegna se le gratta o
questa copertura dicesi Embriciata. gratta in coo. Chi imbratta spazzi. Chi
Tecciàda. Tettoja. V. Teccéra. l'ha intrigata la strighi, (sire ?
Tecciàmm. Coprime (“tosc.). Ciappà la tegna. Intignare. Intigno
Tecciàsc. . . . . Tetto di mala vista. El Signor el dà la tegna e el capell
Tección. . . . . Tetto grande e brutto. de quattalla o de quarcialla. Iddio
Tècnica. Ag. di Scocula. V. manda il gelo secondo i panni.
TEC, ( 372 ) TEG
Genee e fevree l'è madregna, marz ci è nè . . nè . . che tenga(Magal. Op.
l'è tegna. ... Così dicono i contadini 188). Non è ragion che tenga(Fag. Am.
brianzuoli parlando della neve, per non op. ecc. II, 4) – V. anche in Reson.
denotare che ne'mesi di gennaio e feb No soo chi me tegna o cossa che
brajo s'ella non giova, non fa gran me tegna de no fà, dì, ecc. Non mi
male a seminati, ma che in marzo posso tenere di non fare, dire, ecc.
è loro di grave e irreparabile danno. Non so a ch'io mi tengo (o tenga) che
Melon con sù la tegna. Popone reta io non faccia, dica, ecc. – Anche i Fr.
to. Popone bitorzoluto o bernoccoluto. dicono Je ne sais qui me tient que je
Scarpass-giò la tegna. fig. Fare a ca ne vous fasse, ecc., e il Rosini (Sig.
pelli. Venire a cappellia. V, in Cavèll. di Mon.) disse pure Non so chi mi
Tègna.... Difetto che vedesi talora nel tenga di non fare, ecc. No soo chi
cacio lodigiano stagionato, e ciò per metegna de no coppatt. Non so a che
poca depurazione della materia ca io mi tenga o Non so come io mi tenga
seosa allorchè si stava cocendo. Si che io non ti accoppi. (Acqua.
manifesta alla superficie, e tramuta No tegni pù nè vin nè acqua. V. in
la parte caseosa aderente in una cro No vorè nè tegni nè scortegà. Non
sta che si assomiglia alla tigna animale. voler nè dormire nè far la guardia.
Tègna. Roccia. Sopracrosta del cacio. Podè pù tegnilla. Non la poter ri
Più propriamente però dicesi Vestii tenere. Avere estremo bisogno di de
(V.), riservando la voce per la difet porre il superfluo del ventre. -

tosità di cui sopra. Podè pù tegniss. Non poter più stare


Tègna. fig. Cotenna. Tegnente. V. Lesnòn. alle mosse. Podè pù tegniss del rid.
Deventà tegna o Mettes a fà la te Non poter rattenere le risa. Non po
gna. Darsi alla miseria(Redi Opere V, ter tenersi di non ridere.
95 e 96). Inavarire. Gettarsi all'avaro. Tegnì a battesem. V. in Battésem.
Tègna. . . . . Untume che scorgesi nei Tegnì a bordon. V. in Bordon.
cappellacci vecchi e malandati. Tegni a disnà, a zenna, a dormi e
Tègna dicono vari contadini per Te sim. Tener a desinare, a cena, a
gnoeüra (pipistrello). V. dormire e simili.
Tegnaria. Taccagneria. Spilorceria. Gret Tegni adoss. Indossare – Portare.
tezza. Miseria. Avarizia. 7'irchieria. Tegni a l'ombra, al sò, ecc. Tenere
Tegnént. Tignoso. all'ombra, al sole, ecc.
Tegnì. Tenere. Tegni a man. Tener di mano. V. Màn.
Ch'el tegna-sù. Metta in capo(“tosc.). Tegni a man. Far gonnella. Far
Stia comodo(se non errò il T. G.): famig. gruzzolo. Sparagnare.
Tenga in zucca. Non si levi il cappello. Tegni a man el temp. V. in Témp
El curat de Zilavegna, chi ghe l'ha Tegni annò. Ritenere,
denter se le tegna. V. in Zilavègna. Tegnì bass o cont el coo bass. Te
Faghela tegnì a vun. Farla vedere nere sotto la tacca del zoccolo. Tenere
in candela ad aleuno. Far filare uno. allo stecchetto. Tener soggetto.
Fare star uno al filatoio. Farlo frul Tegnì battuu. Insistere. Incalzare.
lare. Sgarare. Sgarire. Far tener l'olio Tegnì bell. V. in Bèll verso la fine.
a uno. Ghe la fariitegni. Ce gli farete Tegnì bon. V. in Bön pag. 5o.
stare(Magal. Let. scient. VIII, p. ro5). Tegni cald. Tener caldo. Per es.
Ghe l'hoo daa de tegnimcl. Gliel'ho Camiciola che tien caldo.
dato a serbare o a serbo o in serbo Tegni contra. Opporre – . . . Nelle
o in serbanza. arti è il Tenere il martello dietro al
La tegni minga. Non la paro. Non corpo in cui altri conficca chiodi o
la gabello. Non la credo. sim., e ciò per aiutare la ribaditura;
No gh'è ma che tegna. Non vi è il fr. Contre-fenir.
alcun ma. V. in Ma. Tegni conversazion. Tegni casin,
No gh'è reson che tegna che anche Tegni donzenna. Tener conversazione,
diciamo No gh'è mort leva-sù. Non bordello, dozzina. \
TEG ( 373 ) TEG
Tegni corda. Tener di mano, V. in Tegnì sott. Tener sotto – Tenere
Bordón e in Màn. sotto di sè, - - -

Tegni curt vun. Tenere a stecchetto. Tegniss de bon. Tenersi di alcuna co


Tegni de cunt ona robba. Tener sa. Andarme superbo, menarne vanto.
conto di checchessia. Tegniss de cunt, Aversi cura. - Te
Tegnì de vun. Tener con alcuno, gniss de cunt come on scior. Gover
per alcuno o da alcuno. narsi come un paperottolo.
Tegnì dent. Tenere dentro. Tegnissel dent. Ingoiarsi o Sticciarsi
Tegnì dur. Stare alla dura o fermo. o Mandar giù checchessia fig.
Tegni el bascì a la barba a vum. Tegnissel in corp. V. in Còrp.
P più addietro Faghela tegni a vun. Tegniss queicossa. Tenersi d'assai
Tegnì el pè in dò scarp. V. in Scàrpa. Tegniss-sù. Star contegnoso. Stare al
Tegni-foeura. . . . Tener fuora, o tezzoso. Grandeggiare(Nencia da Barbe
allo scoperto, o in campagna. rino st. 14). Tenere maestà. Non s'avvi
Tegni-giò. . . . . Ritenere nello sto lire, non si dara vilipendere – V. anche
maco i cibi o le bevande. El ten-giò Stà-sù in Stà – Tienla sù(Rim. aut. pis.).
pù magott. . . . . Non ammette più nè Tegni-sù. Tenere a bocca dolce(Rim.
cibi nè bevande nè medicine. aut. pis.). Dare erba trastulla.
Tegni-giò. Tener giù. Abbassare. Tegni-sù. Sollevare. Tenere alzato.
Tegni-giò. Tener basso basso? Tegni-sù. Tenersi (Cecchi Dote III,
Tegni-giò i danee... Trattenere parte 5). Allevare bestiami su un podere.
del danaro dovuto. Tarare. Scontare. Tegni-sù o Tegni-sù a preson. Ri
Tegni i eunt, i liber, la cassa. Te tenere in prigione. Sostenere prigione.
ner i conti, i libri, la cassa(“tosc.-T.G.). Tenere in carcere o in prigione. Te
Tegni indree. Fare agresto. Quel ner prigione.
l'avanzare che fa taluno illecitamente Tegni-sù i cart. Tener si, le carte
per sè nello spendere il danaro altrui. pos. e met. – V. anche in Cart.
Tegnì indree. Tener indietro (vas. Tegni-sù i polaster. Stiare i polli.
rit. III, 65). Tenere a dietro o ad Tegni-sù ona tosa... Andare amo
dietro. Non lasciar rigogliare, tener reggiando una fanciulla senza mai ve -
rallentato il progresso nella vita ani nire alle nozze. , -

male o vegetale; non lasciar progre Tegni-via... Tener lungi o in lontan


dire checchessia. Tegni indree i ca Tegnì viv. V. in Viv. (paese.
valer. Tenere indietro i bachi da seta. Tén a man el tò. fig. La padella dice
Tegni indree ona vit. Tenere a die al pajuolo, fatti in là che tu mi tigui.
tro una vite (Soder. e Davanz. pass.). Ten sald. Tieni. Prendi.
Tegnì indree la feuja e sim. Tratte Va de mezz tant quell che ten co
nere la messa del gelsi e sim. (Giorn. me quell che scortega. V. in Mèzz.
Georg. XV, 292). Vorè minga tegnilla. Non la volere
Tegni in sè. Tenere a sè (Car. Let. addosso. Non la volere in sul giubbone.
ined. II, 2 17). Tacere, non palesare. Tegni che anche dicesi Tacca o Razzà.
Tègnel in ti. Tienlo a te. Stia in te. Tenere(Pallad. La Villa XII, 7, p. 276).
Non esca di te. Tiemmelo segreto. Allignare. Appigliarsi. Barbicare. Af
Tegnì in temp vun. V. in Témp. ferrare. Appiccarsi. e,

Tegnì la rava in gora. V. in Ràva. Tegni. Annodare i frutti. Tegnì l'uga.


Tegni la set, la pissa, la cacca, ecc. Allegare le viti. Allegare le uve –
Sopportare la sete, Ritener l'orina, ecc. Al sust. Allegagione (Lastri).
Tegni-li. Ritenere. Tener in serbo. Tegni. Tenere. Esser tenace, tegnente –
Tegni-lì. Tener a freno. Far filare. Tenersi insieme.
Tegni per la dandinna. V. Dandinna. Tegnì o Tegni nò. Tenere o Non tenere.
Tegnì o Fà per duu. Far le veci Avere o Non aver forza, legalità, vigor
di due – Nel giuoco delle pallotto legale. Per es. La scritta non tien piu.
le.... Far per due giocatori uno solo. Togni. Concepire. L'ha minga tegnuu.
Teguì-sora. Tener sopra. Non ha concetto.
TEG (374) TEL
Tegni. Contenere. Comprendere. Capire. Tegnón. Tignosaccio.
Coss'el ten quell peston? Quanto cape Tegnón. Gnucca. Zucca. Capo. Testa.
quel fiasco? Forma del cappello.
Tegni. Tenere. Non versare (Fag. Ciapo Tegnón. met. Tirato(“tosc. – T. G.). Ti
tut. I, 5 – Targ. Viag. VI, 5o). Non gnamico. Lappola. Tirchio. Mignella
lasciar trapelare. La tinna la ten ? Pelanibbi – Nella Rete di Vulc. (XIV,
Tiene il tino? La ten-nò. Versa. 5) in vece di Tirchio è detto Pirchio
Tegnisc. Salcigno. Riscontroso. uno di questi tali che non darebbe
Tegniss. Frenarsi. Rattenersi. – V. al fuoco al cencio o che è l'avarizia ri
tresì in Tegnì. tratta al naturale(Cecchi Mogl. I, 1) –
Tegniss. Tenersi. Ritenersi. Astenersi. V. anche Lesnòn.
Tegnizz. voc. cont. Tegnente. Tegnonòn. Taccagnone. Avaronaccio.
Tegnoeüra che vari contadini dell'Alto Tegnós. Tignoso – Al dim. Tignosuzzo.
Mil. dicono Tègna, que de paesi fini Deventà tegnos. Intignosire.
timi al Pavese e al Verbano Ratta, Tegnùda. Tenuta(*tosc. – T. G.). Com
Mezzaràtta, Rati-volà, que prossimi al plesso di poderi. Tenimento di terra
Lodigiano Ratt sgoladó, e quelli con (Ridolfi in Giorn. agr. 184o p. a 15). -

finanti col Bergamasco Sgrignàpola. Tegnùda. Tenuta. Capacità.


Nottola. Vòttolo. Pipistrello. Vipistrello. Tegnùda. T. Milit. Pulizia. V. Tenùta.
Vispistrello; alla lat. Vespertilio; con Tegnùda. Ag. di Nòtta (musicale). V.
tadin.° Poilpastrello – All'accresc. Pi Tegnudèlla. Picciola Tenuta.
pistrellone (Pan. Poet. I, XIX, 14). Ani Tegnùu. Tenuto. Tegnuu ben. Ben te
mal volatile notturno, chiroptero, cioè nuto parl. di campi, giardini e sim.
colle dita per così dire palmate – Noi (Berni Orl. inn. XLV, 21), ed anche
chiamiamo Tegna ira così il Pipistrello parl. di case(Cocchi Bag. Pis. 471).
topigno(Vespertilio murinus) che è il Tégol.... Questa voce di buona lingua
più comune, come l'orecchiuto(V. au odesi anche nelle bocche de Brian
ritus) e il nasuto a ferro di cavallo zuoli, ma con un valore differente da
(V. Ferrum equinum) – Il Ferrari quello che ha nella lingua scritta. A
vuole che la voce Tegnaeura derivi Montavecchia chiamansi Tegol i cocci
da tigna, contignatio (soffitta, impal o rottami delle vere tegole ivi pure
catura), nome de luoghi ove questo dette Cópp – Cerca di tegol per stoppa
animale suol nidificare – La Tignuola sti gott si tradurrebbe Qua due o tre
dei diz. ital. vale soltanto per tarma, rottami o cocci di tegole; quà due
cioè per la Tinea sarcitellaL. quarti di tegola o due mezze tegole
A la noccva-attorna domà i tegnour. per turar la via all'acqua che trapela
V. in Nòcc. fra queste tegole o fra questi embrici.
A l'ora di tegno ur. Sulla sera. Sul Tèi. Tiglio. Tiglia. Albero noto che è
l'annottarsi. Sull'imbrunire. la Tilia europaea L.
Andà a dormì a l'ora di tegno ur Decozion de fior de tei. Scottatura
o a l'ora di gaijnn. V. in Gaijnna. di tiglio(*tosc. – T. G.).
Vess ona tegno ura. Esser pipistrello Tèja. Filamento della canapa. Tiglio.
(Monos. 218). Essere un piattolon da Tejater. Teatro. V. Teàter.
sepolcri. Uscire soltanto di notte o per Tejón. Tiglia argentea? Albero che è la
Tilia alba de botanici.
timor dei creditori o per altro –
Piattolon da sepolcri esci al sereno. Tejón che anche dicesi Tajón e Pesciòn...
Tegnoeüra nell'Alto Mil. è chiamata da Sp. d'abete diverso dal Pinus picea(pe
parecchi la Sphynx Atropos L. o sia scia), più sodo, e quasi simile alla
la Farfalla testa di morto. rice, onde i bottai ſanno brente, sec -
Tegnoeüra dicono alcuni contadini la chioni, e simili. -

Phalaena granella L. Téla verso il Pavese per Tila. V.


Tegnoeüra. met. Pedina. Baldracca. Don Telàr che i contadini dicono Telée. Telajo.
ma di malaffare, e propriamente quella Telaro. Termine generale degli arti
che vaga di notte in cerca di amanti. giani, e specialmente de legnaiuoli i
TEL ( 375) TEL
quali chiamano così quattro pezzi di Tclar de firisell..... Telai sui quali
legname commessi in quadro. si fabbricano calze di sinighella, di
Telar d'invedriad. Telajo da impannate. cotone, ecc., e vanno dal n.° 14 al
Telar maester. . . . . ll vero telajo. n.° 25 ascendendo in finezza.
Telar a scatola. . . . . Telaio a incastro.
Telar de seda. . . . . Telai sui quali
Contratelar. Contrattelajo? il fr.Contre-chassis.
si fabbricano le calze di seta, e vanno
Mett in telar. Intelajare.
Vessel pur telar. Essere un Tinchi salendo in finezza dal numero 24 fino
al numero 4o.
tinchi(Pan. Poet. I, v., 26) o uno sche
letro - Ètre une anatomie dicono i Fr. Telàr. T. de'Giard. Telai (Soder, Arb.
242). Armadure. Graticolati. Que le
Telàr. Intelajatura. Telar de inlumina gnami incrociati che servono di soste
zion. Biancheria (“pis.).
Telàr.T. de'Tess. Telajo. Le sue parti sono gno alle piante con che si cuoprono
Pienton. Ritti. Panconi = Ciav o Traverson spalliere, pergolati, e simili.
Spall. . . . . - Pienton o Travers.....
o Spond. Traverse – Cassa o Mestee. Cassa –
Calcol o Calcor. Calcole = Calcoritt o Basgeritt. Telar che anche dicesi Banchètt. T. dei
Calcolini = Tempiaa o Tesù o Tesuu o Te Parruc 7 elajo. Congegno da tendervi
sur. Tendella – Lisc. Licci. Licciate = Li i fili di seta sui quali tessere i ca
sciarceu. Licciajuoli = Petten. Pettine = Co Pegli. Il fr. Metier à tresse. Le sue
lognett o Assett del petten. Crestelle – Bac parti Sono Canell.... = Busserott.... -
chetta di coo. Compastojo = Stanghetta. Pan Colognett. Ritti?
chetta. Davanzale? = Sibi. Subbio per l'ordito Telar T. de'Ricam. Telajo, strumento
+ Sibiett. Involgitoio (forandola de' Mantov. su cui si stende la stoffa da ricamarsi.
per la tela già tessuta) =..... Stamajuole o
Traverse superiori - Portalisc cont el ruzellin. ºgett Staggi = Terree o stagion, co
lonne = Biracu. Chiavarde.
- . . . – Restelett. . . . . Tiraordito sul telajo == Telar. T. di Cartiera. Colino.
Bacchett per l'incroseggiadura. . . . . Telàr. T. di Stamp. Telajo. Arnese di
Tclar. T. de Calzet. Telajo. Il complesso ferro nel quale serransi le forme di
della macchina da far calze composta di stampa allogate nel torchio. Vi si veg
Telar. Fusto. Quel telajo di legno in gono le Fessurine che i Fr. dicono Cranu
cui è intelajata la Gabbia. Le sue parti res, e le due Traverse, inferiore l'una, supe
sono Spall. . . . Travers o Pienton... con Ani
riore l'altra, che gl' inglesi dicono The short
na. . . . . Vid. Vite e Fenena. . . . .
Cross e The long Cross. -

Gabbia.... Congegno di ferro, inte Telàr. . . . . Nelle stregghie è l'intelaja


lajato nel fusto di cui sopra, sul quale tura della cassa(cassetta) la quale da
si vengono fabbricando le calze. Le cima ha la crociata(crosera) co' bat
sue parti o aderenti o inerenti sono tenti o martelli sporgenti(battirau),
Pezz gross. . . . . . (che sono le sorreggitrici e da piede il codolo(la coa) fermo
della gabbia) suddistinte in Pezzagrossa. . . . .
e Albor. . . . . = Alzon (che è il ferro solle nel manico con una ghiera.
vatore della gabbia). . . . . – Pandull. ... = Telarasc. . . . . Telajo mal fatto.
Telarin. Telaretto. Telajetto.
Bara a Platinn. . . . . - Bara a lotton. . . . .
= Bara a aghi. . . . . – Liston. . . . . - = Telarin. T. de' Frenai..... Quella Pia
Tirant. . . . . - Ond. . . . . – Mezz-ond. . . . . strettina da cui pendono i quattro
= Polez. . . . . Contrapolez. . . . . – Basscull. mozzi di catenella costituenti ciò che
- . . . – Brosc. . . . . – Ciapperon. . . . . – diciamo la Salivera; piastretta che ha
Talon. . . . . - Cavalett. . . . . – Camell. Cam
da capo un anelluzzo per cui si con
mello = Griglia. Griglia = Pressa. . . . . -
catena colla campanellina annessa alla
Cassa. . . . . - Platinn. . . . . – Guardaplatinn. imboccatura del morso per tale scopo.
- . . . . . - Battent..... = Lunetté...... =
Crosett. . . . . . - Petten. . . . . Darretta. . . .-
Telarón. . . . Gran telaio.
= Alborett. . . . . – Martellitt. . . . . - Cal Telée dicono i cont. per Telàr de tess. v.
cor. Calcole [Chi dovesse parlare di questa mac Telégraf Telegrafo Guad. Rim. 71).
china complicatissima del telaio da calzaiuoli Telegràfich. Telegrafico(Gh. lºoc.).
ricorra al Diz. del Grisellini vol. III, p. 1 o 2 e Telescòpi. Cannocchialone(Targ. At. Acc.
seg., e ne avrà buon aiuto se non di voci ita Cin. I, 247 e passin). Occhialone(ivi);
liane almeno di franzesismi atti a rappresentarne dottr. Telescopio,
anche le minime parti da me qui tralasciatel Tcl, Tc lo,
TEM (376) TEM
Tell o Téll-chi. Ecco. Eccolo, ed anche tempo. Dar tempo al tempo. Pigliare
Vello vello. – V. inoltre la parola Di'. o Tór tempo. -

Teloeüra. V. Taloeüra. Col temp e la paja madura i nespol.


Telòni. Telonia. - Ne'tempi bassi, e an V. in Nèspola.
che nel 15oo, denotava ogni specie Con l'anda del temp. Coll'andar
di gabella, ma specialmente serviva del tempo. In processo di tempo. In
a denotare le tasse mercantili – Og tempo. In spazio di tempo.
gidì lo diciamo per ogni Banco o Ta Cont el temp se giusta tutteoss. Di
volino di studio o di lavoro giorna cosa nasce cosa, e il tempo la gover
Téma. Tema. (liero. na. Cosa fatta capo ha. Chi ha tempo
Temeràvi. Temerario-Ag. di Giudizzi. V. ha vita (Mach. Op. VII, 595). Passa
Temerarietàa. Temerità. un'ora e passine mille. Chi scampa
Tèmm. Pagliuolo di poppa. Specie di di un punto scampa di mille.
stanzino a poppa nelle barche dei Dagh el sò temp. . . . . Dar tempo
nostri laghi per uso di dormirvi. Il che basti, dare un tempo equo.
Tiemo dei Veneziani, Dà manch temp de pissà. Non dar
Tèmma. Tema. Temenza. Omm de tem tempo al tempo. Non dare un riposo
ma o che mett temma. V. in Omm. al mondo.
Tèmol. Temolo. Specie di pesce che Dà temp. Dar tempo (Fag. Ast. bal.
è il Salmo thymallus L. III, 1). Far tempo.
Témp. Tempo. Dà temp on mes. Concedere un mese
A temp. A buona stagione. A tempo. tempo(Pulci Morg. XII, 17).
Al tempo. In tempo. De chi e pocch temp. Di quà da
A temp e locugh. A luogo e tempo, picciol tempo. Di corto. In breve. Di
A luogo e a tempo. A tempo e luogo. prossimo tempo.
A temp pers. A tempo avanzato De li e on gran temp. Poi a buon
(Alleg. p. 188). A tempo rubato(id. 199). tempo. Dopo a buon tempo. Dopo lungo
A tempi scioperati(Magaz. Colt. 71). A tempo. Dopo a molto tempo.
tempi rubacchiati. Il lat.IIoris subsecivis. Démm temp. Tempo e non grazia.
A sò temp. A tempo. A tempi. Al Donna del bon temp. Baldracca.
tempo. Nel tempo. Al suo tempo. Panichina. Donna da conio.
Avegli bon temp. Aver buon tempo, El temp di ſen, de l'uga, di ga
cioè essere sulle baje(Raz. Bal. I, 2). lett, ecc. . . . . A tempo che si rac
Avegh nanca temp de pissà. Non colgono i fieni, le uve, i bozzoli, ccc.
aver tempo di mettersi le mani a bocca El temp el fa i ſacc. Ilona non fu
(Pr. fior. IV, 111, 94). Non avere uno falla in un di.
tant'ozio ch'ei possa pure stuzzicarsi El temp el regocujem sul nost. Il
gli orecchi (Bibb. Caland. I, 1 ). Non tempo è un bene che tanto ne ha il
avere un riposo al mondo (ivi). – V. povero quanto il ricco. Proverbio cont.
anche in Pissà. brianz, il quale mostra come poco si
Avegh minga temp de perd. Non aver valuti dalla maggior parte delle genti
tempo da perdere (Fag. Ast. bal. III, 1). la cosa più preziosa che è il tempo.
Avegh tutt cl temp. Aver tempo I Toscani hanno un modo aſfatto con
e agio. trario, ed è questo Non voler nemmeno
Bigolà el temp. Oziare. Poltrire, consumare il tempo che non è suo per
Bon temp. V. Bontémp. avarizia (Fag. Ing. lod. I, 12).
Chi ha temp no spetta temp. Il El temp el se regocuj sul sò. V. sopra.
tempo non si compra(“tosc. – T. G.). El temp el va che nol se ved. Vas
Chi ha tempo non aspetti tempo. L'in sene il tempo, e l'uom non se n'av
dagio piglia vizio. Chi non fa quan vede (Dante Purg. IV, 3).
d ci può non fa quand'ei vuole. Chi El temp l'è galantomm. Tempo viene
tempo ha c tempo aspetta, tempo perde. chi può aspettarlo. – Riesce meglio
Ciappa temp. Pigliare un tempo (Ma chi il suo tempo aspetta – Il tempo
gal. Esp. 176). Temporeggiare. Dar è galantuomo,
TEMI ( 377 ) TEM
El temp pers el se quista pù. Tempo Mettegh el temp che ghe va. Im
perduto non s'acquista mai(Doni Zucca piegarci il tempo necessario – e iro
p. 18a). Il perder tempo a chi più sa nic. Essere ser Agio da Val di riposo.
più spiace (Redi Op. III, 44). Mettere molto tempo in checchessia.
Fà perd el temp a vum. Scioperare Mincionà el temp. Ingannar l'ora.
o Scioprare uno. Far perdere tempo. Gabbar l'ora o il tempo. Passare il
Foeura de temp. Fuor di tempo. In tempo. Il Tuer le temps de Francesi.
tempestivamente. Contra tempo. Ogni tanto temp. Ogni tanto tempo
Foeura de temp. T. Cont. In tempo (Redi).
rotto (Gior. agr. I, 245). In tronco (id. On moment de temp. Lacuna, Vacuo,
ivi 241). Prima del tempo determinato Voto di tempo. Avanzuglio di tempo.
o assegnato. Come se fa a trovà loeugh Perd temp. Perder tempo.
foeura de temp ? Come trovar podere Perd el temp. Gettare o Perdere il
in tempo rotto? tempo.
Gh'avii bon temp violter o vero Perd minga de temp. Non metter
Te gh'ee bon temp tì . . . . E vale tempo in mezzo. Battere il ferro men
Voi dite cose che non meritano ascol tr egli è caldo.
to, Tu dici una frascheria, Tu parli Prima del temp. Avanti tempo(Caro
fuor di proposito, Le sono baje. Let ined. III, 79). Anzi tempo. In
Gh'è minga temp de perd. Non è nanzi tempo.
tempo da intertenersi o da indugiare Propri a temp o Giust in temp.
o da dar fieno a oche o da stare a Opportunamente. A o In tempo. Tem
por porri o da dire al cul vienne o pestivamente. Più a tempo che l'arrosto.
da baloccare. Retaj de temp. Scampolo di tempo
Gh'è pussee temp che vitta. Tempo (Redi Lett). Avanzuglio di tempo.
viene chi può aspettarlo. Rimett o Restituì in temp. Rimettere
Ghe voeur del temp. È forza che in buon di o in buon giorno(Fag. Am.
ci vada tempo(Bib. Caland.). non op. a cas. III, 19).
Guadagnà el temp. Avanzar tempo. Rivà a temp. Fare a tempo o Arri
Itifarsi delle dotte. vare in tempo(*tosc. – T'. G.). Giugner
In l'istess temp. A un tempo. In un più a tempo che l'arrosto(Cecchi As
tempo. A un'ora. Contemporaneamente. siuolo IV, 2).
In pocch temp. In breve. In brieve Tant per passà el temp. Per gabbare
andare. In breve giro di tempo. o Per ingannare l'ora o il tempo o il dì.
I robb besogna faj intanta che s'è Tegni a man el temp. Utilmente
a temp. Chi non fa quando ei può adoperare il tempo.
non fa quando ei vuole. Tegni a man el temp. scherz.... Lo
L'è minga a corr, l'è a rivà a diciamo delle donne che partoriscono
temp. Non val levare a buon'ora; bi prima che compia l'anno dalle nozze.
sogna aver ventura(Monos. Io9). Nelle Tegni in temp. Tenere a bada, Iti
faccende del mondo bisogna saper tardare. Trattenere. Tenere in tempo.
córre il punto giusto, saper corre il Temp fa. Già. Tempo fa.
tempo – Parlandosi di casi tristi di Trà-via el temp. Dormire o Giocar
rebbesi Chi ha a aver il malanno non gli anni(Gh. Voc. in Anno).
lo può schifar per correre(Cecchi Mogl. Tutt i robb a sò temp. Riesce mc
1, 1). glio chi il suo tempo aspetta (Cant.
Lì adree a quell temp. In su o Fra Carn. I, 67). In chiesa coi santi e al
que tempi. l'osteria co'ſanti o vero e in taverna
Mancà minga temp. Non fuggire o coi ghiotti o coi ghiottoni.
Non mancare tempo. Vanzà del temp. Avanzar tempo al
Mandà-via ſocura de tempo sui duu alcuno.
pec.T. Cont. Mandar via in tronco(Gior. Vanzà temp. Anticipare. Avanzar
Ueorg – Gior. agr. I, 24 I). tempo.
Mangià el temp. Usare il tempo. Vcss a o in temp, Essere a tempo,
I cl. 1 i . 48
TEM (378 ) TEM
Vess coppaa del bon temp. Affogare Vegni sul temp. Venire nel tempo
nella bonaccia. Aver troppo bel tempo. (Brunetto Latini Tes. lib. 5.”, cap.27. ).
Vess del temp. Essere trascorso al L'enire in tempo. Venire innanzi di
cun tempo – Essere buon tempo. L'è tempo (Barberino). Invecchiare,
del temp. È del tempo tosc. – T. G.). Vess in sul temp. Avere del tempo
Vess el temp de fa, di, ecc. Essere o i suoi anni(“tosc. – T. G.). Essere
il tempo di o da o a fare, dire, ecc. di tempo o attempato, cioè in età avan
Vess el temp de fa partii coi lader. zata e tendente alla vecchiezza, e se
. . . . Essere tempo in cui convenga di molto Essere pieno di tempo.
darsi a rubare, a far maccatelle o Temp e anche Ann. Tempo di prigionia,
truflerie. di servizio militare, e sim. (“tosc. –
Vessegh minga temp de perd. Es T. G). P. es. Non ho finito il mio tempo.
sere necessario avanzar tempo, e fam. Témp. Stagione – In marz l'è el sò
Non esser tempo da por porri. temp de bev el torciadegh. La beva
Vessegh temp. Esserci tempo. Gh'è del vino di stretta è nel marzo.
temp. C'è tempo(tosc. – T. G.). Mezz temp. V. Mezztémp.
Vess minga a temp a . . . Non es Témp. Temperie. Aere. Tempo.
sere in tempo a ... (*tosc. – T. G.). Adio bell temp. Addio fave.
Vess pocch temp. Non essere an Anda sutt el temp. Andare asciutto
cora grande tempo. il tempo.
Vess temp traa-via. Essere un co Avegh bella cera el temp. Aver buo
me io v'andai e la non v'era (Allegr. na luchèra il tempo.
p. 2o5). Essere tempo perduto o gettato. Bell temp e bella gent se stufiss
Temp. Eld. Tempo. Secolo. mai. . . . . Bel tempo e bella persona
Al temp di ducca vicc o Del temp piacciono sempre.
de Carlo U. V. in Ruzèlla. -
Brutt temp. Mal tempo. Cattivo
Andà sul temp. Andare innanzi del Cativ temp. tempo. Tempo nero.
tempo. Andare in là con gli anni. Ve Dopo el vent trii di de bell temp.
nir invecchiando. Invecchiare. V. in Vént.

Avegh de temp tant. . . . . Aver El temp el se volta in acqua. Il


tanti anni, essere in età di. . . . tempo si corrompe all' acqua.
L'è del mè temp. Mi è coetaneo. El temp el voeur mudass o fa brutto
L è on temp che no se pò pù fi voltass in brutto, come dice qualche
dass de nissun. Tempi non son da cre contadino, el voeur travaja. Il tempo si
der senza pegno. turba. (tempo.
Omen del temp antigh. Uomini della Fà bell temp o Fà bell. Fare buon
stampa vecchia. Il lat. Homines mori Fà brutt temp o Fa brutt. Far cal
bus antiquis. tivo tempo.
On baga, de pocch temp. Un bimbo Fass brutt el temp. met. Rannuvo
di picciol tempo. lare (Machiav. Cp. V, 5, 5). Farsi il
Sti temp indree. Ne tempi andati o tempo brutto (Berni Orl. in. lll, io).
scorsi o passati o anteriori. Fa temp. Fare mal tempo.
Omm o Donna in sul temp. Uomo Giustassel temp. Dirizzarsi il tempo
o Donna di tempo. (Mach. Op. 6, 79). Mettersi il tempo
Temp cativ. Tempi malagevoli(Salv. al buono (Fag. ium. IV, 32). Raccon
Pros. sacr. 547). carsi o Iiassettarsi il tempo – El temp
Temp era, e temp è che anche di le giustaa. Il tempo è racconcio ivi).
ciano Hin veggiad o robb vecc. Passò Indolziss el temp. Abbonarsi l'acre
stagione Enea che Dido a te penso. (Gh. Voc. che cita Soder. Agr. 5').
Non è più tempo che Berta filava. Al Italdolcare. Indolcare. Addolcare.
lora Berta filava a tre rocche – E Inscuriss ei temp. Rabbruscarsi o
idea vecchia o ricantata.
Rabbuffarsi o Turbarsi o fiabbrussarsi
Vess de l'instess temp. Essere cce o Ravb uzzolarsi il tempo. I cui in
tanco o coi temporanco e sincrono. Ji uscato o caligine: o il teºpo.
TEM ( 379 ) TEM
La scighera la lassa el temp come Temp stabil o che dura. Tempo fat
l'era. v. in Scighéra. to o Tempo a stella dicono i marinai.
L'è brutt o cativ temp. fig. La ma Temp stravagant. Tempo stravagan
rina è gonfia o turbata. Ella gli fumma. tet” tosc. – T. G.).
Mettes-giò el temp. Far culaja. Temp sutt. Tempo asciutto.
Morisnass el temp. Raddolcarsi. Temp umid Tempo piovigginoso.
Mudass el temp. Cambiarsi il tem Vess on temp general. . . . . Essere
po(“tosc. – T. G.). (tempo. tempo uguale per grandissimo tratto
sarass-giò (el temp). Chiudersi il di paese. Il suo contr. è Piovere a paesi.
S'ciariss el temp. Rischiararsi il Témp. T. Music. Tempo. Ritmo – Tempo
tempo (Boccac. Dec. VI, 5). Affinarsi pari, Tempo dispari, Tempo ordinario, Tempo
il tempo. Divenire scarico il tempo. a cappella, Tempo alla breve, Tempo forte,
Segnà o Benedì el temp. Segnare il Tempo debole, Tempo giusto(Licht. Diz. Mus.).
tempo(“tosc. – Zan. Rag van. lI, 5). Andà a temp. Serbare il tempo nel so
S'el temp el permettarà. Tempo mare, nel cantare, ec. – Ballare a tempo.
permettente(abl. assol. – “tosc. – T. G.). Témp. T. degli Orolog. Tempo(Targ. At.
Slargass el temp. V. S'ciariss, ecc. Ac Cim. I, 244). Quella parte d'un
Sonà per el temp.Sonare a maltempo. oriuolo che con uguali vibrazioni ne
Stabeliss el temp.. . . Racconciarsi regola il movimento.
fermamente il tempo. Bacchetta. Asta (con Palett. Palette – Pont.
Temp a mezz a mezz. Tempuccio Punte) = . . . Braccio del tempo (Targ. come
(*tosc. – T. G.). (vernereccio. sopra) = . . . Aletta del braccio del tempo (ivi).
Temp ch'el par d'inverna. Tempo Dagli inanz o indree al temp. . . .
Temp d' acqua. Tempo piovoso o Far accelerare o ritardare il tempo.
piovifero. (neve. Rebattiment del temp. Ribattimento
Temp de fioccà. Tempo nevoso o da del tempo. Difetto di certi oriuoli.
Temp de lader o del diavolo perfid. Tempàa. Attempato. -

Tempo da lupi(Pan. Poet. I, xxxvi, 25). Tempadèll. Attempatuccio(Fag. Gen. I, 1).


Temp dolz. Tempo dolco o dolce. Tempàse. Tempaccio.
Temp e cuu voeuren fà come vocu Témpera. Tempera.
ren lor. M'è di tempo nè di signoria Dagh la tempera. V. Temperà.
non ti dar malinconia. V. in Cùu. Tempera a aria. Tempera all'aria;
Temp gnocch. Tempo grasso(*tosc. la Trempe en l'air dei Francesi.
– Targ. Viag. IV, 254). Tempo umido Tempera a pacchett. Tempera a
e nebbioso, ma senza pioggia. cartoccio o coperta. La Trempe en
Temp imbrojaa. Tempo nubilo, dub paquet dei Francesi.
bio, incerto. Tempera ordenaria. Tempera comu
Temp liber. Tempo che ha buona ne o improvvisa o subitanea. La Trempe
luchera. Tempo sereno o volto senza d la volee dei Francesi.
dubbio al sereno. Temperà. Temperare. Temprare ſerri.
Temp maraa... è detto da vari cont. Dar la tempera.
allorchè corre nebbioso e piovigginoso. Temperà la penna. Temperar la penna.
Temp matt. Stravaganza di tempo. Temperàa. Temprato. Temperato.
Temp mojisc o che pissa. Tempo Temperàda. . . . L'atto del temperare.
piovigginoso. Tempo vòlto alla pioggia. Temperadinna. Dim. vez. di Temperada.V.
Temp moll o umid o mojisc o umi Temperadùra. Temperatura. Tempra.
dasc. Tempo moscione(“tosc. – T. G.). Tempera. Acconciatura di penna.
Tempo grasso(Targ. Viag. VII, 2). Temperamént. Temperamento. Comples
Temp quiett. Calma. Bonaccia. Tem sione. Avegh on temperament de bronz
po calmo. o de ferr. Essere di buon cordovano.
Temp saraa sù. La gran serrazion Temperànza. Temperanza.
del tempo dice Amer. Vesp (Viag. 55). Tempéri. Stemperanza d'aria.
Tempo scuro. Tempéri o Tempoeavi..... Venti piovolo,
Temp sciroccaa. Tempo sciroccale. acquazzone, temporal senza grandine.
TEMI (38o) TEMI
Temperin. Temperino. Temperatoio. Tempestàa. ad. Grandinato. L'uga tem
Manegh. Manico = Lamma. Lama - Spon pestada la var nagotta. L'uva gran
ton. Spunzone (“tosc.). dinata perde pregio. Vigna tempestada.
Temperinàda. Temperinata. Vigna grandinata (Paol. Op. pass.).
Temperinètt. Temperinuccio( tosc.). Vess tempestaa. . . . Aver avuto il
Tempèsta e Tampèsta. Tempesta(Cecchi danno della grandine.
Dote III, 5). Gragnuola. Grandine. Tempestàa de diamant. Biliottato. Gio
La tempesta la menna mai la cala jellato. Tempestato di gioſe.
stria. Grandine non fa carestia (Gior. Tempestàda. Grandinata(“tosc. – T. G.).
agr.). La grandine viene a strisciate, e Tempesta di gragnuola (Cr. in Per).
non fa mai carestia (Alb. in Strisciata). Tempestàda. ſig. Batosta. Sinistro.
Ona tampesta d'on fioeu. Nabisso. Tempestinn. È s. f.pl. Gragnolistio(“fior.);
Fistolo. Facimale. i". il Grèsil dei Francesi.
Tempesta de magg o maggenga. ſig. Tempestònn. . . . . Grosse gragnuole.
. . . Sinistro grave e inaspettato Témpi. Tempio. Templo. Usiamo rade
che sopraggiunga altrui e gli tronchi volte la voce, più comunem. Gésa. V.
sul più bello ogni speranza di bene. Témpia. s. f. Propr. Le Tempie. I Tem
Tempesta de magg la fa affacc. V. in piali, ma noi usiamo la voce solo
Magg. (vescio di sassate. parl. di majali, chè in ogni altro caso
Tempesta de sassad. Diluvio o Ro nominiamo le Tempie per I Pols. Ona
Tempesta sutta. Grandine senz'acqua. botta in d'on pols. Tempiata. Tempione.
Gragnola sonante; ſam.Ceci senza broda. Tempia cont i scisger.... Le Tem
Tempesta, quei coss resta; succ, dagn pie porcine ed anche ogni altra car
per tucc. . . . Il danno dell'asciut ne di majale misaltata e cotta a una
tore supera quello della grandine. coi ceci; vivanda di che noi ci rega
Tempèsta e Tempestinna. Gragnuola. liamo nel giorno de'Morti.
Ghiacciuolo. Ogni grano di grandine. Tempiàa per Tesù. V. (piercllo.
M'è vegnuu ona tempesta in sul coo. Tempiètt. Tempietto – Tempiettin. Tem
Una gragnuola mi percosse nel capo. Tempién. v. a. del Var. Mil. Testone –
A san Vit e Modest l'è pesg l'ac e met. Goffone. V. Badée.
qua che i tempest che anche dicesi Tempoeüri. Tempaccio – Per Vesinèll. V.
S'el pioeuv a san March e a san Gri Témpor. Le Tempora. Le Quattro Tem
goeu l'uga la va tutta in cavrioeu.... pora. Vess tempora. Esser le Tempora.
l'roverbio contadinesco che assevera Temporàl che tempestoso e fierissimo
dannosissima ai frutti della terra, e spe diciamo anche Borasca. Temporale.
cialmente alle uve, la piova giugnolina. Tempesta di venti e tuoni e baleni.
El ven l'acqua ala fin ma coi tem El voeur fà temporal. È per surgere
pest.... Al momento d'ottenere l'intento tempo. È per levarsi mal tempo.
vienc un traverso(Mag. Cons. Men. 172). Gh'è-sù temporal. E's'è levato mal
I tempest lavoren per nagott.... La tempo – e ſig. La marina è turbata
grandine potrebbe pure sparagnarci o gonfiata o gonfiata bene.
le sue visite! Gh'hoo paura ch'el voeubbia fa
Tempèsta. fig. Gragnuola (Magalot. in temporal. Ho paura di tempo.
Targ. At. Ac. Cim. III, 218). Danno, I temporal de nocc fan pocch maa...
sinistro, sciagura grave e inattesa. I temporali notturni rade volte arre
Tempestà. Gragnuolare(“tosc. – T. G.). cano grave danno.
Grandinare – I diz. ital. non regi Temporal con la coa. Temporale
strano Tempestare in questo senso. che fa culaja?
El tempesta mai in dagn de tucc Temporal d'acqua Acquazzone. Ncm
che altri dicono Mors tua vita mea bo. Rovescio d'acqua.
e i Brianz. Desgrazia del can fortunna Vegni-sù temporal. Levarsi maltempo
del loff. A danni mai di tutti non tem Vessegh-sù o in aria temporal. Esser
pesta(Passeroni Cicerone I, xxv III, 65). mal tempo - e ſig. Esser la marina tur
Tempestà. fig.... Danneggiare, guastare. bata o gonfiata. Rabbuffarsi il tempo.
TEN (38 ) TEN
Temporàl (Animaj). Majali tempajoli Tenaja tonda. Tanaglie tonde (Diz.
(Gior. agr. 184o, p. 174). Temporili artig.).
(Tar. fir.). (rale. Tenaja travisora. V. Travis 6ra.
Temporalàda.... Grande e lungo tempo - Stentà a toeü-foeura i ciod con la
Temporalàsc. Fortunale. Tempo fortunale. tenaja. Dimergolare.
Temporale assai fiero, assai burrascoso. Voregh la tenaja per tiragh-foeura
Temporalètt. . . . . Temporale breve e ona parola de bocca a vun. Non po
non tempestoso. ter cavare di bocca ad alcuno pur una
Temporalin..... Fortunale. Burrasca. parola colle tanaglie.
Temporeggià. Temporeggiare. Indugiare. Tenàja. T. de Conc. di pelli.... Lungo
Temporii (in genere). Tempestivo. Prima Ferro col quale si abbrancano e si
ticcio. Agg. di persona che arrivi in traggono le pelli dal calcinajo.
un luogo più presto di quello che al Temàja che anche dicesi Cianfer o Tenà
tri s'aspettasse. Sii staa ben temporii ja de danee o Capèlla de ciod o Crùz
sta sira. Assai a buon'ora giungeste zi. Moneta gobbina(“fior. – Zan. Rag.
questa sera. vana p. 14o). Capi di chiodi. Monetacce
Temporii. Mattutino. Aggiunto di persona o medagliacce(Caro Let. ined. 1, 2o).
che s'alzi presto la mattina – V. an Tenàja. . . . . Di questa voce, come cor
che Bonorìv. rispondente alla Tanaglia delle forti
Temporii. Primaticcio. Precoce. Agg. di ficazioni, ci rimane vestigio nella Porta
Frutto. Tenaja della nostra città, così detta
Temporiv. Tempestivo – Precoce. da una Tanaglia del Castello, che ave
Lodà el tardiv, ma taccass al tem vamo altre volte, la quale vicinava
poriv. Il buon di si conosce da mattina. quella porta. (re.
Témpra. T. Pittor. Tempra. Tempera. Tenajà. Attanagliare(Alleg. 17). Tanaglia
Tenàja. Tanaglia. Strumento notissimo. Tenajàda. Tanagliata. Colpo di tanaglia.
Ganass. Branche. Morsa = ... Bocca della
Tenajètta. Tanagline(“tosc. – T. G.).
morsa = Gamb. Cosce? Aste? = Ciod. Perno?
Tenain. ? Tanaglietta. Dimin. di Tana
Tenaja a bóccola o Tenaja boccola Tenajoeiù. ) glia – I Ramieri sono fra noi
o Tenaja a braga. Arzinga. Specie di quelli che dicono più comunemente
tanaglia usata dagli argentieri e da Tenajaeiù, forse perchè Novaresi in
altri la quale resta come imbracata. gran parte ritengono questa desinenza
Tenaja a copé. Tanaglie a taglio(Cel propria del dialetto novarese. Di Ta
lini). Così dicono gli orologiai quella magliette ve n'ha di piatte e di tonde.
che gli orefici chiamano Tronchesin. V. Tenajón. T. di Ferr. Corvo.
Tenaja a molla. Tanaglie a molla Tenajón. T. d'Otton. . . . Tanaglione.
(“fior. – Cellini). Ten-a-mént (On). s. m. Un tientammente.
Tenaja a vit... Tanaglia a vite, morsa. Tènc. ad. Bruno – Deventà tenc. Abbru
Tenaja che branca ben o On fior nare. Abbrunire. Imbrunare. Imbrunire.
d'ona tenaja. Tanaglia mordace. Ta Ténc. s. m. che anche diciamo generica
naglia squisitissima(Cr. in Mordace). mente Barbis, e in campagna On Mògn.
Tenaja cont el becch. Tanaglie im . . . . Varda che te gh'ee on barbis
bracciatoie. o on tenc o on mogn in su la front.
Tenaja de calzolar. Tanagliozze Bada che tu hai tinta la fronte. Varda
(“fior.). Tanaglia dentata. come l'è mognaa quell bagaj! Oh vedi
Tenaja de ciod. Tanaglie da legna come è tinto quel bimbo'
fuolo o da chiodi (Diz. artig.). Ténca. Tinca. Pesce notissimo che è il
Tenaja de gamb...Tamaglia da cosce. Cyprinus tinca L.
Tenaja de ponta. Tanaglie a punta Ténca. fig.Tincone. Bubbone. Postema nel
(“fior. – Cellini). l'anguinaja cagionata da lue venerea.
Tenaja destesa. T. di Ferriera. Presa. Ténca usiamo altresì nel dettato
Tenaja di cavagnee.... È di legno. El medegh Tenca de sti maa ne
Tenaja quadra.Tanaglie piane(Cell.). guariss minga. Non è mal da biacca,
Tanaglie diritte (Diz, artig.), è male insanabile. È male senza rimedio.
TEN (382 ) TEN
Tencàscia. Tincaccia(“tosc.). Tend per l'anema soa o ai fatt soca.
Tenchètta. Tincolina. Andà a ciappà ten Badar a sè. Non noiare il compagno.
chetto pescaria fig. Vin Pescaria sig.5.” Ténd. Tendere a... un fine(*tosc.-T.G.).
Tenchettinna. Tinchettina(“tosc.). Ténd. Tendere. Stendere.
Tencin. gergo. . . . . Chi accudisce in Donna de tend. V. in Dònna.
città al trasporto del carbone. I Ten Tend i vit. V. in Vit.
citt del Laghett. I Carbonai del Laghetto. Ténda. Tenda. Cortina. Anni sono le ten
Tenció. Tintore – Il tintore si serve nell'arte de da finestre avevano balza e fal
del tignere di parruccelli, bozzoli, tini, va balà (mantovanna e frabalà); oggidi
gelli, caviglie, cavigliatoi, barelle, attizzatoi. hanno balza (padiglion), codine late
Egli fa di buccia, concia i tini, lena o ac rali(cov), frange, nappe, cordoni, ecc.
cencia, allumina, ragguaglia, ammaestra, im e si reggono per tante campanelleſanej)
piuma, incupisce, ingalla, schiarisce. infilate nei ferri fitti in un bastone.
Tenciò. Inet. Bollatore(“tosc.). Gabbato Anej e Ferr de tenda. V. in Anèll
re. Frodatore. Gabbacompagno. Pianta e in Fèrr.
chiodini. V. Scirón fig. Tenda a la romanna. . . . . La tenda
Tención..... Uomo assai bruno di carni. tutta andante e che si cala d'alto in
Tenciònna. . . . . Donna assai bruna di basso, per distinzione da quella a drap
carnagione. L'è ona tencionna. Pare pelloni e a doppi che si stira per banda
una stafajuola (“tosc. -T. G.) – L'è ona Tirà i tend. Abbattere o Calar le tende.
tencionna magronna. È una Tinca(id.). Ténda. Tendale delle barche.
Tencióra. Tintora? La moglie del tin Ténda sui nostri laghi per Vèll. V.
tore, o la Donna che n'esercita l'arte. Ténda. T. di alcuni Carbonai. Paraventa.
Tencioria. Tintoria. Tinta – In Firenze P. in Carbonéra.
esistevano già le Tintorie d'arte mag Tendaria. Cortinaggi. L'aggregato di tutte
giore e le Tintorie di pezza; nelle le tende o cortine d'un appartamento.
prime si tingevano con ingredienti di Tendavò che comunemente dicesi anche
caro prezzo le lane da panni; nelle Senàt o Stendidòr.T. di Cartiera. Span
seconde con ingredienti di minor ditojo. Quello stanzone d'una cartiera
pregio i panni già tessuti. dove si mette a rasciugare la carta così
Tenciòtt. Brunotto. Brunozzo. Bronzotto. incollata come no. Ha tanti scompar
Tencitira. Tintura – e metaf. . . . De timenti che diciamo Cass, formati da
bito. Per es. El tal el gh'ha ona ten Pilastrini che diciamo Tendon, a quali
ciura che va-giò pù. . . . ll tale fa de sono raccomandate le funicelle (i ten
biti immortali, non scioglie mai debito. diroeu) sulle quali si spandono i fogli.
Fà andà-giò la tenciura. Stingere. Tendéa o Teniggia. Profime o Scheletro
Stignere. Lassà la tenciura. . . . Per (Gior. Georg. 1827 p. 95). Manecchia?
dere il colore nel bucato. (Redi Voc. aret). Quel pezzo di legno
Tencón. Tincone. Grossa tinca – Portà che unisce il ceppo dell'aratro colla
via on tencon ſig. V. in Orelògg fig. bure. È una sp. di regolotto ch'en
Ténd. Attendere. Accudire. Badare. Ti, tra per un foro nel dentale dell'ara
tend ai fatt toeu. Tu bada a fatti tuoi. tro, e lo tiene equilibraio col buret
Tend-adree. Tener dietro. Seguitare to. Se è di ferro, viene fermato nel
– Continuare. dentale a vite; se di legno, abietta.
Tend-adree a on lavoreri o Ten Verso il Lodigiano sentesi più che
degh. . . . . Abbadare, aver occhio o altrove questa voce Teniggia; fra noi
attendere di proposito a un lavoro. invece suolsi dire più comunemente
Tend al piatt. . . . . Badar a man Tendéa. ll Pròfime, voce usata in più
giare – e fig. Aver l'occhio ai mochi. luoghi della Toscana, o lo Scheletro,
Badare a ciò che più ci preme la come lo dicono alcuni contadini to
sciando ogni altra cosa da banda, scani, si allunga e si scorcia negli ara
Tend a quei cossa. Attendere.Accudire. tri comuni, e serve così a dar loro la
Tendegh-adree a vun. Tener dietro tempra, cioè a determinare la profon
a uno. Codiarlo. Stare a fianchi a uno, dità del lavoro.
TEN (383 ) TEN
Tenden. Tendine, Tendon. T. Teatr. Tenda(Zan. Sch. com.
Tendénza. Tendenza. Propensione. Incli pref). Tendone. Sipario.
nazione naturale a checchessia. Tendón. T. di Cart ... Nome dei pilastri
Ténder. Tenero – V. anche Tèner. ni dello spanditojo (senat o tendavé).
Tender tender. Tenerone. Teneris Tenduù. Partic. pass. di Ténd. V.
simo – Il nostro dialetto ha questa Tenént. T. Mil. Tenente. Luogotenente.
proprietà di formare gli accrescitivi Ehi sur tenent, per quell'affare femm
anche colla semplice replica del po nient.... Signor mio, non ne sarà nul
sitivo. L'è giald giald, L'è dur dur la, l'avrà bianca, non ne farà nulla.
e sim. È giallissimo. A durissimo. Tèner che la plebe dice Ténder. Tenero.
Tenderin. Tenerino. Tenerello. Teneretto. Cagà tener. Cacar molle.
Teneruccio. Teneruzzo. Tener comè. Tenerissimo.
Tendinètta. Tenduccia (“tosc. – T. G.). Tener come oma gioncada, Tenero
Tendìnn. Tendine(“tosc, – T. G.) da balco come cacio(Mich, in Targ. Viag.VI, 461)
ni. Hanno Ferr.... per reggerle - Oggio - e ironic. Tenerello come una lesina
litt.... = Ruzzellitt.... = Anellitt. Cam (Nelli Serve al forno II, io).
panelline – Ferro Bacchett o Piomb. . . . . per Tèner (parl. di cacio). Molle. Caloscio.
contrappeso - Cordonin. Cordoncino = Bin Che quasi si spappola. -

dell. Nastrino di fortezza = Franzetta. Fran


Tenerèzz. Tenerezze (Dav. Tac.). Carezze,
getta - Pomellin. Pallino, Vezzi; talvolta anche Lezj. Cascaggine.
Tendinn. T. de Carrozz. Cortine? Ten Deslenguà in tenerezz. Andar in te
dine? Hanno Feudra. Fodera = Oggi cu con nerezze(“tosc. – T. G.), Fà i tenerezz.
ltosetta o Fortezza. ... = Lenguett. Linguelle? Far le tenerezze(id.) – Averle tenerez
= e Ferr per sostenerle. Ferro da tendine.
ze(id.). Tutt tenerezz. Tutto tenerezze,
Tendinn de boffett, . . . . I lati del Tutto in tenerezze (id.).
mantice da calesse, non già le cortine. Tenésma. Tenesmo.
Tendinn del sò. Tendine? Parasoli Téng o Ténsg. Tingere. Tignere.
di sportello. Quelle bandinellette di Certa genthin come el carbon, viv
seta che stanno arrotolate all'alto de scotten, e mort tengen. Alcuno e ſa
gli sportelli delle carrozze, e che si come il carbone che o e'cuoce o e' tinge.
calano per impedire ai raggi del sole Tornà a fà teng. Far ritingere o
di penetrarvi. Hanno per fermo, guida ritignere.
ed ornato Cricch o Cricca o Cricchett. . . . . Téng. ſig. Rollare (“tosc. – Tom. Sin. in
= Bacchetta. . . . per tenerle tese = Fiocchin.
Frecciare). Tignere. Frodare, non pa
Fiocchetto - Cordonin. Cordoncino. gare, contrarre debito e non scio
Tendinn denauz de boſſett. Cortine? glierlo mai più.
Tende di pelle annesse ai mantici da Ténges. ass. Tignersi in nero
calesse per rinserrarli e difendersi Tengidùra. Tintura.
così dalle intemperie. Talora hanno Tengiùda. Tinta - e ſig. . . . . Accoc
in sè l'occhio (speggin) per aver vista camento d'un debito,
all'esterno. E sempre poi il ferro che Dà la prima tengiuda. Sottotingere.
le regge e che diciamo Bacchetta con Tengiudinna. ... Un po' di tinta.
Ponta goffa, Puntale mozzo ch'entra negli Anel Tengiùu. Tinto – cd anche Tinto per nero.
litt o Oggiolitt. Campanelle dell'Arch maester. Teniggia. Lo stesso che Tendéa. l .
Arco.... = ed Emma in mezzo. . . .
Tenivella, ecc. V. Tinivella, ecc,
Tendinna. Tendarola. Tenor Tenore. Sposizione letterale o di
Tendiraeu per Tiradór o Palètt de vit, V. parola in parola – e talora anche su
Tendiroeü.T. di Cartiera.... Nome di cia stanzialita. Ristretto. Contesto.
scuna di quelle funicelle sulle quali Tendr. T. Music. Tenore. Cantà de tenor.
si spande la carta nello spanditojo. Tenoreggiare. Primm tenor. Primo te.
Tendò. T. de Tessit. Cagna? Ténsg, ecc. V. Téng, ecc. (norc.
Tendon. Tendone. Gran tenda. Tentà. Tentare. – Attentarc.
Tendon de nivol. Velo di nubi. Tal On diavol tenta l'olter. Il Diavolo
volta Nuvolaglia, Colonna di nuvoli. vuol tentar Lucifero.
TEP (384) TER
Tentà el Signor. V. in Signor. Mett el bambin in la teppa. Nego
Tentà vum. Fare motto ad uno. ziare. Macinare. Scuotere il pesco o
Tornà a tentà. Ritentare. il pelliccione.
Tentàa. Tentato. Pien de teppa o Tutt quattaa de
Tentador. Tentatore. teppa. Muschioso. Muscoso.
Diavol tentador. Diavolo tentennino, Roeusa de la teppa. V. in Roeüsa.
e assolut. Tentennino. Tentatore. Teppa de molera. Verrucaria, e
Tentativ. Tentativo. precisamente la Verrucaria Schraderi
Tentazion. Tentazione. Tentamento. Ten (Targ. Ist. III, 482).
tagione. Teppa di crapp de mort. Musco del
Faccia contra i tentazion del de cranio umano. Usnea. Il Lichen saxa
moni. V. in Fàccia. tilis L.
Vattene via, vattene via, tentazion Terra moventa no fa teppa. Sasso
de l'anima mia. Fantasima, fantasima, che non istà fermo non fa muschio
fatti con Dio. (Monos. 1 1 1). Pietra mossa non fa musco.
Vess contra i tentazion o contra Vegnì la teppa. fig. Montarin sulla
tutt'i tentazion. Quì la facciata sal bica. Entrare in valigia. Adirarsi.
verà il palazzo(Poem. aut. pis. V, 2o). Tèppa, e per lo più al pl. I Tèpp che
Tentazionètta. Tentazioncella. nell'Alto Mil. dicono Códegh o Lòtt.
Tenùda. T. Milit. . . . In gran tenuda. Piota. Zolla di terra erbosa di cui si
In divisa stretta o di gala. ſa verde e si ragguaglia un argine,
Teodolitt. Teodolito(Fabbroni Teorie Sti un muro a secco, e sim.
ma fondi pag. 2o). Specie di traguardo Fà tepp. . . . Levare il feltro(i co
con telescopio. degh) ai prati.
Teòlegh. Teologo. Teppà o Lottà o Inteppà o Quattà de
Teologia. Teologia. tepp. Piotare.
Teologia. Cupolino (“fior.). Berrettino di Teppàda o Lottàda... Una serie di piote.
pelle o di seta, di un quarto di palmo Teppàda. Ad. di Tèrra. V.
di diametro o poco più, col quale i Teràgg. V. Terràgg.
preti cuoprono la chierica. Latina Terée v. cont. per Telàr de tess. V.
mente Soli-Deo. Il Vocab. parmig. ital. Teremòtt, Teremottón, ecc. V. Tara
dice che a Firenze chiamasi Chierica, mòtt, ecc.
in franzese Calotta, e a Napoli e Ro Terén. V. Terrén. -

ma Scazzetta; ma se la prima voce è Teribel o Teribil o Teribol. V. Terribol.


da quanto le seconde, ella tentenna Terima. Suppedaneo. Tavolato o alzato di
troppo, chè i Francesi dicono Calote, assi che serve a dare alzata allo scan
i Napoletani Schizzetta e comic. Chia no di chi deve presedere adunanze,
netta, come la dicono anche i Romani. funzioni, ecc. La voce è spagnuola.
Teologia. Lo stesso che Zenzànega o Ba Qualcuno dice e scrive anche Tarima.
ciocchin de ſraa. V. Baciocchin. Terénca. . . . . Nome di quella specie
Teòrega. Teorica. di ferro in lastre che è superiore
Teoria. Teoria. immediatamente in larghezza e gros
Te o to finito. T a ta frittata(Nelli Dot sezza alla così detta Resgia. V.
tor prez. III, 1o). Terizzia. Itterizia. Gh'è daa-foeura la te
Tèppa che altri del contado dicono Piùma, rizzia.. ... . L'itterizia gli ha dato in
Piuminna, Mominna, Rùfa. Borraccina fuora.
(“tosc. – Targ. Ist. pass.). Musco. Terlina. v. ant. . . . . Sp. di quattrino
Mustio. Moscolo. Muschio. Sp. d'erba antico nostrale. Del 1555 ne correvano
crittogama. – L'Alb. enc. registrò 224 per marco.
l'orracina forse ingannato dal suono Terlis e Terlisètt. . . . . Specie di tela.
prossimo a quello di Borraccina, voce V. Tarlis.
usata da tutti gli scrittori toscani mod. Tèrmen. Termine(tempo) – Termine pe.
Fà vegnì la teppa. Far entrare in rentorio. Termine di piazza. Termine
valigia o in lizza. Far adirare. probatorio. Termine decisorio(Mol. El.).
TER (385) TER
Porta a termen on fioeu. . . . Con Tèrno. T. di G. del Lotto. Terzina(“tosc.
durre a termine il portato. – T. G.). Terno.
Termen trii di. Termine tre di(Gh. Ambo inamora, terno lavora. . . . Un
Poc) In termine di tre di (id.). ambo vinto fa perdere di gran danari.
Vegnì a termen. Venire a termine. Guadagnà on terno al lott. fig. Vin
Tèrmen o Termen divisori. Termine. cere un terno al lotto(*tosc. – T. G.).
Contrassegno di confine che fra noi Aver per tutto caso alcuna cosa ſau
suol essere una grossa pietra messa in stissima. (di rischio.
mezzo dai due pezzi d'un matton di L'è on terno al lott. Gli è un fungo
mezzato(che diciamo Testimòni) o circ.” Terno secch. Terno secco, cioè solo,
da carboni pesti e da gusci d'uovo. senz'ambo nè stratto (“tosc. – T. G.).
Mett-giò i termen. Porre i termini, Vess giust come a giugà on ambo
Confinare. o on terno secch. Equivale a L'è giust
Stà-lì come on termen. Esservi quasi come a di scusemm. V. in Scusà.
un termine a sedere (Allegri Calendi Tèrra. Terra. Il Globo terracqueo. Per
mag.). Far pilastro. Musare. es. Su sta terra. Quaggiù. In terra.
Tèrmen. ſig. Lo stesso che Intrigatòri. V. Tèrra che ant. scrivevasi Taera e che i
Tèrmen. Termine. Dizione. Locuzione. I Brianz. pronunziano Téra, e ne sia te
termen del mestee. I termini dell'arte. stimonio il dett. Fà come quij de Por
Mezz termen. V. Mezztèrmen. chéra, ciappà el scagn e settass in
Tèrmen. ſig. Improperio. téra. Terra. Sostanza elementare del
Dass di termen. Svillaneggiarsi. globo terracqueo.
Dagh di termen o di mal termino Avegh el vizzi de mangià la terra.
vero Di-adree di termen. Improperare. Patir di cissa.
Svillaneggiare. Villaneggiar di parole Tèrra (considerata nel rispetto della produzione
alcuno. agraria). Terra. – V. anche Terrén.
Termenàsc. Terminaccio(“tosc.). Terra baldinna. Terra leggiera Terra
Terminà usiamo rade volte; più com. sottile(Paol. Op. II, 2o5). Specie di terra
Feni o Forni. V. detta Terre franche da Francesi.
Termòmetro. Termòmetro. Terra bassa. Terra bassa(Re). Ter
La balletta del spirito del mercuri. Bottonci reno situato al basso, argilloso, e con
no = Canetta. Cannello. Tubetto = Assetta. ... poco scolo.
Tèrna.T. degli Uffizi. Terna(“tosc.-T. G.). Terra battuda. Ammazzerato. Ter
Mett in terna... Ammettere nella terna. reno ammazzerato.
Tèrna. Terno. V. Tèrno. Terra bianca. .. . . Terra povera di
Ternàri. T. del G. di Bigl.... Perdita che sughi, o argillosa o cretosa ch'ella sia.
si fa quando, non cogliendo la biglia – Ed anche Terra biancana o biancanel
dell'avversario, si caccia la propria la o biancastrella. Terra stipina(“pis).
biglia in una delle buche del bigliardo. Terra nuda, cattiva, sterile.
Ternàri. T. Aritm. . . . . Tre cifre scritte Terra che brusa. Terra carbonchiosa.
di filo. I numeri si dividono in ter Terra che cala. Terra che scema e
nari per imparare a leggerli. rannicchia.
Termega. Scompuzzare. Attoscare. l'er cs. Terra che caminna o che l'lllla,

Odor che ternega. Odor che attosca. Terra soggetta a franare.


Fa ternegà del ſumm. Far affogare Terra che rend. Terra feconda o
nel fumo. fruttifera o ferace o ubertosa.
Termeghént. Attoscante. Terra colda. Terra calda (Re). Ter
Termètt. Ternuccio (“tosc ) al lotto. ra focajola. Terreno caldo o focajolo.
Ternètt. T. de' Pastai. Nastrini? Sp. di Terra coltiva. Terra campìa(Targ.
pasta simile in parte ai tagliatelli, Viag. llI, 4o5). Terra campestre (id.
ma più liscia e più stretta. ivi III, 5). Terra vegetale o seminale.
Ternètta. Trinetta. Merletto – Passa Humus.
nano – Caricllo ? Terra confinada. Terra che s'è ve
Ternettin. Ternuccio ('tosc.) al lotto. nula confettando. Terreno confetto o
I ol IV. 49
TER ( 386 ) TER
ricotto. Terra cotta e trita dal sole o Stim. Fondi p. 3o – id. Agr. p. 15).
dal gelo. Terra dolce. Quella terra leggiere,
Terra con sossenn fond. Terra pro non troppo soda, e di facile lavora
fonda(Re). Terreno fondato. tura, la quale cogl ingrassi viene fer
Terra con sott la torba. Terra cuo tilizzata per modo ch'è molto sciolta
rosa(Re). e penetrabile dalle radici.
Terra cont el colcinell. Terra cal Terra lavorativa per Terra coltiva. P.
cinosa (Fabbroni Agr. 15 - Targ. I iag. Terra lingera. Terra sottile (Lastri
– Trinci Agr. I, 62 e 7o). Op. II, 6). Terriola (id. Op. V, 72).
Terra de brughera.Terrastipina(*pis. Suolo leggieroso(Trinci Agr. 57). Terra
Terra de codega. Terreno sodo. leggiere (Cr. in Terra S III – Gior.agr.
Terra de duu savor o de mezz 184o p. 161 – Fabbroni Agric. 19).
savor Terra di due sapori(Re). Terra Sp. di Terra ottima pe fagiuoli.
ottima la quale è di mezzo fra l'are Terra littosa e in Brianza Lima.
nosa e l'argillosa. Terra bellettosa o melmosa o lazza.
Terra de sciocch. Terra fracidiccia. Terra magra. Terrenello(Redi). Ter
Terriccio di vegetabili cariati o pu reno magro e maninconico.
trefatti e di polveraccio, che si forma Terra magra e tutta a sass. Calestro.
ne buchi de tronchi o delle ceppaje Sp. di terra ottima per le viti.
di piante vecchie, il quale è ottimo Terra masgianna. Terreno . . . . ?
letto ai fiori nei vasi. Terra natta. Terra salemme(“tosc.
Terra dosmestega. Terra domesticata. maremm.). Terra bretta, cioè impro
Terra ferrettosa. V. in Ferrètt, e duttiva, infeconda, sterile.
più innanzi tra le Terre figuline. Terra missa in coltura. Novale. Ma
Terra forta. Terra grossa(Last. Op. gesato – se già di palude Retratto.
lI, 5). Terra pastosa o argillosa (Fab Terra morta. Terra brelta, cioè im
broni Agr. 15). Terreno grosso (Mol. produttiva, senza sali, senz humus -
El.). Terra forte(Gior. agr 184o p. 161. o vero... Terra senza scolo o fredda.
– Fabbroni Agric. 19). Terra compatta Terra movuda o mossa. Terreno
(Re). Terra tenacissima composta d'ar smossiccio – Posticcio.
gilla con più o meno terra vegetale a Terra negra. Terra nera, ben ri
strato profondo e con più o meno cotta e doviziosa di principi seminali,
mistura di sabbia, ma tale che non la più leggiera fra tutte le terre, ed ot
lascia penetrare in sè l'acqua. tinta per gli orti – Far terra nera(Lastr.
Terra ſreggia. Terra frigida o fred Calend. Marem.) dicesi il Rincalzare il
dosa. Terreno freddo. grano raschiando il fondo dei solchi.
Terra fresca. Terra fresca(Re). Ter Terra nocuva. Terra nuova (Re). Gli
ra che è sempre lievemente umidosa. Ortolani chiamano così la terra lasciata
Terra geriva. Terra ghiajosa o sel soda dal ricolto autunnale sino alla
eiosa. Renaccio. Renischio. Rienistio. lavoratura di primavera.
Terra gilia. Terra giglia o gilia. Terra orioeula, Terra sottile(Lastri).
Terragiglia. Mattajone(Targ. Viag. I, Terriuola. Terreno forajolo(Gior. agr.
39 e altrove – Trinci Agr. I, 191). lI, 32 i ). Specie di terra assai sciol
Argilla. Terra argillosa (Re). ta, soliice, sabbiosa, leggiera, renosa
Terra grassa. Terra grassa. Terre o silicea o vero siliceo-calcarea, poco
no polputo. Terra ricca – Taluno pingue, e molto soggetta a inaridirsi.
chiama così anche la Terra argillosa Terra de padumm. Terra paludosa.
e tenaceperchè crassa e tegmente. Terra portada. Terra riportata(Re).
Terra greva. Terra grave o fredda Terra smossiccia.
(Gr. in Terra S III) o greve o pesante Terra rossa. Terra ſerrugginosa Re).
(Re – Mitterpacher). La Terra mammosa dei Napoletani –
Terra ladinna. Terreno sciolto(Lastri La Terra rossa sanguigna è sterilissima,
Calend. del Vangatore). Terra focajola Terra sabbiinna. Tetra sabbiosa o
o castagnina. Terra sciolta (Fabbroni sabbionosa.
TER (387) TER
Terra salvadega. Terra silvestre o Terra de boccaa. Terra bianca da
maninconica. (nacea. orciuoli (Tar. ſir.).
Terra savoninna. . . . . Terra sapo Terra de ſornas. Terra da murar
Terra scavada. Terra gittata o ca fornaci (Tar. ſir.).
vaticcia – Gli Scarichi. Terra de medon. Terra da far mat
Terra smagrida. Terreno smidollato toni (Tar. ſir.). Mattajone.
o infiacchito. Terra de modellà. Terretta o Terra
Terra sortumosa. Terra uliginosa o bigia da modellare (Tar. ſir.).
acquitrinosa o gemitiva. Terra de pipp. Argilla da pipe.
Terra sovernada. Terra cotta o ri Terra de Savonna. Terra di Savona
colta. (Magal.Operet.257). Majolica di Savona.
Terra stòlca. v. br Terra cretosa. Terra de vas. Terra da far vasi
Terra tacchenta, mojscia, fangosa. (Tar. ſir.) – per Terra de sciocch. I .
Motaccio (Lastri Op. V, 75). Terra de veder. Terra vetraria.
Terra teppada. Terra muscosa o mu Terra ſerrettosa. . . . I nostri Forna
schiosa. ciai, che pei loro lavori richiedono più
Terra varolada. . . . . Terra dopo addentro la terra che non gli agricol
lunghi asciuttori bagnata solo alla su tori, distinguono secondo i vari luoghi
perſicie, e quindi mal produttiva. più strati di terra ferrettosa. Verso Lim
Terra vergena. Sodaglia. Terreno biate per es. suddistinguono il Fer
sodo o incolto. Terra novella(Re). retto in Ferrett gris, Ferrett de car
Terra vessigosa. v. br. Terra soffice bon, Ferrett ross, e Ferrett bianch.
(*tosc. – Giorn. agr. 184o, p. 8). La Inel primo e del terzo si valgono a
Terra patris de Latini, spugnosa e far tegoli, del secondo ſanno getto,
feconda. -

e appena l'usano talora in mattoni,


Terra volpatta. fr. br.i Terra argil chiamano col quarto nome quel primo
Terra volpinna. loso-quar strato di terra ferrettosa che si trova
zosa. Terreno leggiero (Mitterpacher). immediate a contatto cella terra ve
Terra composta di molta sabbia e getale (coltura),
ghiaja, e facile a smuoversi e lavorarsi. Terra ſorta o grassa. . . . . Quella
Terra... Terra di molta salsuggine. onde s ha buona pasta per lavori di
Terra. . . . . Terra castagnola o terra cotta. V. Molta e l'astin. – È
tafosa o tufacea. Terreno castagnolo detta Terre grasse o forte anche dai
(Gior. agr. V, 558). Sp. di terra sottile. Franc. – Fra noi alcuni forestieri la
Terra. . . . . . Terra castagnaccia dicono altresì Credon, cioè Cretone.
(“pis. – Gior. Georg. II, 226). Tenace. Terra magra. . . . . Così dicono i
Terra. . . . . Terreno non ispento nostri Fornaciai la terra creta con
(Gior. agr. lI, 574). Terreno bagnato mista con troppa rena, e perciò poco
ma non inzuppato, fra il molle e l'a- atta a lavori di cotto; quella che an
sciutto come si suol dire in Toscana. che i fornaciai ſrancesi dicono 7’erre
Terra. . . . . Terreno spento, cioè maigre o courte, alcuni fra noi Lit
ben inzuppato dall'acqua. ton, ed altri verso i monti Terra bura
Terra. . . . . Terra vetrina(Fabbroni o buretta o sabbiinna.
Agr. 15). Tèrra (nel rispetto dei pittori, dei tintori e sim ).
Terra. . . . . Terreno spotto (Gior. Terre coloranti. Terre tintorie,
agr. VIII, 294). Terra de campann. Nero di terra
Tèrra (considerata nel rispetto de lavori figulini di campana (Borg. Rip. I, 241). La
o tegulini). Terra figula o tegulina. scorza delle forme da campane, da arti
Terra bianca de Vicenza. Terra di glierie e simili che serve per colorire
Vicenza (Tar. ſir.). ai pittori.
Terra cotta. Terra cotta. Terra de Romma o Negher de Rom
Terracréa (br.) o Terra-crèja. Terra ma. Terra nera (Tar. ſir.). Nero di terra.
da pentolai. Creta. Argilla, e idiotic. Terra de Sienna. Terra di Siena?
Argigliat. Terragiglia. Terra colorante in rosso cupo.
TER (333) TER
Terra de Vicenza. . . . . Sp. di terra Terra lennia o lemnia o di Lemno (Tar. fir).
artefatta che serve agl'inverniciatori, – V'ha la bianca, la citrina e la rossa(id.). Terra
di cera (id.). Terra armenia. Terra samia.
agli stuccajuoli, ed anche ai militari
per la pulizia. Tèrra. v. contad. per Podere o Campo.
Terra d'Inghilterra. Terra rossa El gh'ha de la terra tanta. Ha di
d'Inghilterra(Tar. fir.). molti poderi.
Terra d'ocria. Giallo di terra natu Pezza de terra. V. in Pèzza.
rale. Ocra. Ocria. – Della terra ocra Terr a coltura. Terre lavoratie (o
cea v ha la gialligna e la rossigna. campie o camperecce o vignate, ecc. a
Terra d'ombra. Terra d'ombra. differenza da prati).
Terra gialda de Romma. Terra gialla Terra dove gh'è staa-dent l'ann
(Tar. ſir.). Giallo di terra. indree el trefoeuj o sim. Sfatticcio di
Terra gialda in panett. . . . . trefoglio o sim. (Gior. Georg. II, 25o).
Terra gilardinna. . . . . Sp. di terra Tocch de terra spantegaa. Terre
giallina da pittori e da imbiancatori. spezzate (Band. leop. – Mol. El.).
Terra negra. Nero di terra (Borgh. Tèrra. Terra. Suolo. Andà in terra on
Rip. I, 241). Sp. di color nero dozzinale biccer. Cadere in terra un bicchiere.
Terra orianna. Terra oriana(Tar.fir.). Borlà per terra. Cader sul suolo.
Terra rossa. Rilbrica. Argilla ocra Tèrra per Polvere. Per es. Quanta terra
cea rossa. Rosso di terra. Sinopia. Terra ch'el fa! Oh quanta polvere n'esce'
Terra d'alabaster. Terra o Polvere
rossa o sinopica (Targ. Viag.).
Terra rossa in panett. . . . d'alabastro (Tar. fir.).
Terra. . . . Terra rossa di Francia Terra per Föffa (tabacch). I .
detta Zenobita(Prez. Merc. Liv.). - Dalla voce Terra considerata in qua
Terra verda mineral. Terra verde lunque delle specie sovra distinte noi
(Tar, fir.). Verde terra(Borg. Rip. I, traiamo i dettati seguenti che registro
249). Verale di terra. Verdaccio. V'ha qui di filo, e non sotto i significati vari
la ſina, la mediocre e la della voce, per agevolare le ricerche a
Terra verda in panett. . . . . chi non vuole scaparsi in distinzioni.
Terra. .. . . Terra merita. Circuma. Andà a fà terra de boccaa. Lo stesso
Tinge in giallo, ed è anche medicinale. che Andà al cagaratt. V. Cagaràtt.
Tèrra (nel rispetto medicinale, cosmetico, fallo Andà a fond in del vangà o in de
nico, ecc.). - l'arà la terra. Richiedere ben addentro
Terra cattò o cattò. Cacciù. Catciù. la terra.
Cateci. Terra catechi. Cato prepara Andà a quella bella terra. Andare
to. Terra japonica(che un certo Vo a quella bella villa fra Prato e Mon
cabolario voltò assai bravamente in temurlo, cioè, al Barone(Nelli Serva
Terra capponica). Il succo rappigliato padr. III, 2 1 ). Andar limosinando
dell'Acacia catechi, dei botanici. senza impiego, e per estensione An
Terra de cavà i macc. Terra umbrica. dare a Scio, cioè andare in rovina.
Terra de garzà. Terra di purgo o Andà a terra. fig. Andare per o a
fullonica. terra. Cadere in o a terra. Andar ſal
Terra de Sicilia. Terra di Sicilia. lito checchessia.
Ottima per lubricare il corpo. Andà per terra. Andare per terra.
Terra fojada. Terra foliata nitri del Far viaggio per terra.
Conte Palma (Tar. fir.). Terra fojada Andà sott terra. Andar sotterra.
de tarter.... Terra foliata di tartaro. A pian terra. A pian terreno.
Tcrra ſojada mineral. . . . Terra ſo Avegh de la terra. Aver poderi o
liata minerale. tenute, così proprie, come a coltivare.
Terra gamella. v. a. Daz. Merc. Avegh paura che cala la terra sott
Terra gamelia. ai pee. fig. Temere che non venga
Terra sigillada. T. degli Spez, Terra meno il mondo sotto ai piedi (Cr. in
sigillata(o meno propriamente segnata Piede). Aver paura che manchi la terra
o scgnalata). Sono terre sigilº le seg. sotto(Nelli I cech. Riv. II, 2). Temere
TER (389 ) TER
che manchi il terreno. Temere che man Inguarà la terra. Ammannare il ter
chi il terreno sotto ai piedi. Essere in reno(Last. Agr. I, 121 ). Collo spia
saziabile di beni qualunque, non tro nuccio spianare i lembi e gli spigoli
vare mai superſluo, cercar sempre di rimasti dopo la costeggiatura.
più – Anche i Franc. dicono Avoir peur In sta terra chì ghe ven quell che
que terre ne manque(Roux Dict.). se sia. In questo paese ci farebbe il
Bastion de terra. Terrato. (terra. sale. È fertilissima terra.
Borlà-giò per terra. Andarne in piana Lassà andà in terra o Lassà borlà
Borlà in terra. Andar per terra o per terra. Lasciar andare checchessia
in terra o per le terre. (Bocc. Decam. g. 1o, nov. 2.").
Calcà la terra o Pilonà. Chiuggare Lassà andà o borlà-giò o cascà per
– Ammazzerare. -

terra. fig. Fare orecchie di mercante.


Cascià sott terra. fig. Levar di terra. Lasciar dire, e fare il sordo, non dar
Mandare al cassone. retta alle proposizioni altrui, passar
Cercà per mare per terra. Doman sela in leggiadria, non voler intendere
darne Dio e il diavolo (modo basso). una cosa, non ne voler sentire sonata.
Cercare per monti e per valli. Cercare Lassà in terra. T. de Corrieri. La
per ogni dove, fare ogni possibile ri sciar a piede (Cant. Car. I, 47 per induz.).
cerca – Il Lasca nei Parentadi(II, 5) La terra la dis: Dàmmen che t'en
ha: Io non vo che passi questo giorno non possa daroo. Avaro agricoltor non fu mai
trovar Messer Mario ne in cielo ne in terra. ricco(Last. Prov.).
Lavorà la terra. Esercitare la terra.
Chi no gh'è terra de fà ball. E non
Fà lavoreri de terra. Fare di terra.
è terreno da porci vigna. La pania
non tenne – Talora anche nel signi Luj, la terra buj. V. in Lùj.
ficato di In questo panno non c'è ta Mandà a quella bella terra. Man
glio; cioè questa materia non si può dare a quel paese(“tosc. – T. G.).
adattare al desiderio nostro. V. anche in Lésa. (p. 126.
Color de terra. Interriato. Terreo. Molin di terr. V. Molin, vol. III,
Moeuv la terra. Smuovere la terra.
Corr a panscia a terra. V. in Pànscia.
Dà o Mett el cuu per terra. V. Cùu. No stà o No podè stà nè in ciel nè in
Deposit de terra. Interro. Interri terra. Non dare nè in cielo nè in terra.
mento. Interramento – Ricolmo. Ona pertega o sim. de terra. Una
Di robb che no pò stà nè in ciel pertica di terra. V. Pèrtega sig. 5.”
nè in terra. V. in Ciél. Per de terra. V. in Pér.
El dovarav basà la terra dove el Pien de terra. Terroso. p. es. Zuc
mett i pee. V. in Basà. cher pien de terra. Zucchero terroso.
Fà danee o Guadagnà danee come Quattà de terra. Interrare.
terra. Far danari come rena(Pan. Poet. Pomm de terra. V. in Pómm.
II, xxv1, 3). Far danari a palate(Fag.). Regolzà-sù la terra. Rincalzare.
Ficc de la terra. Terratico. Restà in terra. Rimanere in terra ,
Giò per terra. In piana terra. cioè inespedito, non correr le poste
Guadagnà danee come terra.V. sopra. (Mach. Op. VII, 582). È frase de Cor
Imbonì la terra. Domesticare o Fe Scavà terra. Sterrare. (rieri.
condare o Fertilizzare la terra. Sicut in celo et in terra. . . . Lo di
Induriss la terra. Ammozzarsi o Am ciamo sch. allorchè ci cade di mano in
mozzolarsi il terreno. terra alcuna cosa, e specialº se fragile.
In temp de guerra ball come ter Signor vu sii in ciel , mi sont in terra,
ra. .. . Dettato che avvisa assai equi Per amor voster basaroo la terra ,
voche le voci che corrono in tempo Terra sont , e terra tornaroo,
di guerra, perchè la maggior parte E per amor voster la basaroo.
sono bei trovati e sogni dei fanati Sp. di preghiera che i nostri vecchi fa
ci – È proverbio che abbiamo a co cevano dire ai fanciulli con un baciater
mune coi Siciliani: A tempu di guerra ra prima che se n'andassero a letto.
munsogna comu terra. Tajà a galla de terra. V, in Taja.
TER (39o) TER
Terra in pian mezza ingrassada... (come osserva l'erudito Giulini) chia
Dettato che prova l'ottima condizione mavasi fin dai tempi antichi quel ter
agraria delle pianure. rapieno o bastione che in allora cin
Terra moventano fa teppa. V.Tèppa. geva la nostra città, e innanzi a cui
Terra negra fa bon forment. Terra era il fossato o naviglio. Stando a tale
nera buon pan mena, terra bianca to dottrina, la nostra voce Terragg mal
sto stanca(Monos.). Prov. contadine non si tradurrebbe colle italiane Ter
sco di ch. sig. – Fig. lo diciamo anche rapieno, Interriato o Gettata.
parlando di persona che sia brunozza, Terràglia. Terraglia (Gior. Georg. I, 1 o5,
volendo inferirne robustezza. Al quale II, 48 – Baretti lett. 29.º del suo Viag
proposito il nostro contadino colligia gio da Londra a Genova, verso il mez
no che per essere biancastrone si senta zo). Sp. di terra di cui si fanno vesi,
dire per frizzo Terra negra fa forment, piattelli, chicchere, caffettiere, ecc.
Terra bianca fa nient, vi risponde tantosto È inferiore alla porcellana, e migliore
Terra negra fa stallazz, Terra bianca fa palazz. della majolica. Noi abbiamo per ottima
Terra vocuja no paga fitt. . . Così la Terraglia d'Inghilterra e di Fran
dicono gli Ortolani milanesi a chi do cia, e per buona quella di Vicenza.
manda loro perchè amano di seminare Terràglia. . . . . Con questo nome noi
assai fitto nell'orto. denotiamo altresì tutto il complesso
Toccà terra. Tener piè terra. dei vasellami di terraglia che si ritro
Trà a terra. fig. Dare o Mandare o vino in una casa, e diciamo Besogna
Mettere a terra. paeſù mett a laugh la terraglia per
Trà in terra el ſorment e sim. Al dire Bisogna mettere a posto, biso
lettare. Spianare a terra le biade nel gna riporre i vasellami di tale qualità.
campo; eſfetto d'acquazzoni o di venti. Terramòtt. V. Taramòtt.
Trà per terra. Dare o Mandare o Terrapién. Terrapieno.
Mettere a terra. Terràscia. Terraccia. (laggetto.
Vegni-via ben la terra. Andare a Terrascioeüra. Terricciuola. Terretta. Vil
vanga il terreno. Esser di facile coltura. Terràzza. Terrazzo - Loggia – Verone -
Vess la Terra promessa o la Cà de Ecco le distinzioni fra Terrazza, Lin
la Terra promessa. Essere una dogana. ghera, Lobbia, Poggiau.
Vess minga degn de basà la terra Terrazza, Terrazza(Cioni in Tom. Sin –
dov” el mett i pee che anche dicesi Rosini Sig di Mon cap i 1). Altana
Dovarissev basà la terra dov'el mett i scoperta nelle parti alte della casa –
Verone se terrazza scoperta con ispal
pee.... S'applica a chi va debitore lette sporgente fuor delle mura d' una
altrui di gran benefizj, e talvolta si casa, alla quale si ha accesso da una
usa anche nel senso toscano di Non
o piu sta aze,

esser atto a slacciare le scarpe ad al Lingbéra. . . . E nna terrazzetta seoperta,


cuno – V. anche in Basà. con inferriata per parapetto, angusta,
Vess minga terra de fà ball. Non e per lo più dante accesso a diversi
esser terra o terreno da por vigna. appartamenti dalla banda dei cortili.
Non essere terren dolce o tenero. Lobbia. Loggia. Loggiato. Terrazza co
Vess o No vess come a spuà in perta con ispallette, e talvolta anche
colonnata. Per lo più è nell'interno
terra (o come a tirà-sù ona presa de
delle case, e dà accesso alle abitazioni
tabacch, o come a bev-sù on ocuv).
dei popolari.
Essere o Non esser loppa. Poggiri. Terrazzino. Apertura simile alla
Volà adree a terra. Volar terra terra.
finestra, ma aperta fino al pavimento,
Terràgg. Getto. Terrazzo (Mach. Op. X, e talora anche sporgente fuor delle pa
pag. 556 e segg.). Terrato. Sterrato. reti della easa, e per lo più con ve
Scannatura. Cavaticcio. Il Regestum duta nella via.
dei Latini. Così chiamansi nella nostra Terràzza. T. di Cucina. . . . Specie di
città le più fra quelle contrade che stan Posatojo mobile di ferro che corre
mo dietro al naviglio o fossato, lungo lungo via la fila de fornelli d'una
il suo corso. Terragium o Terraggio cucina tra i ſocolari e la parete, sul
TER (391 ) TER
quale si posano gli utensili ed auco le – Giorn. agr. tosc. XIII, 156). Pro
vivande a riscaldare con poca brage verbj contadineschi i quali raccoman
Terrazzètta. Terrazzino, (sotto. dano che al mezzadro s'affitti sem
Terrazzòn. Terrazzone. pre meno quantità di fondi di quella
Terrée che alcuni Ricamatori dicono an ch'ei può lavorare da sè. Corrisponde
che Staggion o Stasgión. Colonne. I al latino adagio Agrum imbecilliorem
due subbielli del telajo traforati dalle esse oportet quam agricolam, e al Lait
testate per infilarvi gli staggi. dato ingentia rura, exiguum colito di
Terrée per Telar. V. Virgilio.
Terremòtt. V. Taramòtt. Scoprì terren. ſig. Scoprir paese.
Terrén o Terén. Terrcno.
Terren de pientà zucch. V. in Zùcca.
Terren che gh'ha sossenn fond. Terren de vin, terren de poverin....
Terreno fondato o polputo. Prov. di ch. sig., a cui ne'diz. ital.
Terren che se fonda-dent. Fitta. trovo soltanto l'opposto: Chi vuol arric
Terren colturaa. Terreno coltivo. chire basta avvitire, cioè mettere un
Terren desfaa per Terra orioeula. terreno a viti – I Toscani hanno mol
V. in Tèrra.
tissimi proverbi contadineschi, che
Terren de s'cenna.... Terra aspra leggonsi anche nei dizionari, i quali
e forte e ferrigna. dalla condizione delle stagioni e simili
Terren de vanga... . I nostri Or ritraggono norme di vita, di coltiva
tolani chiamano così per eccellenza zione, ecc. Tali sono Aprile una coc
il terreno assai fondato, che ha di ciola per die. April piovoso, maggio
molto fondo.
ventoso, anno fruttoso(Monos.). Aprile
Terren dolz. Terra dolce. V. in Tèrra.
or piange, or ride. Terzo di apri
Terren impestaa o immattonaa o lante, quaranta di durante. Quando
matt. Terreno guasto o arrabbiaticcio il giuggiolo si veste, e tu ti spoglia;
(Giorn. agr. II, 57o e segg.). Così di e quando e si spoglia, e tu ti vesti.
cesi la terra quando fu lavorata in Quando il fico serba il fico, mal villan
ore di caldo cocente e mentre che al
serba il panico. Per Santa Reparata
tempo stesso sul terreno riarso e caldo l'oliva è inoliata. La fava nel motac
cadde acqua spruzzola e non atta ad cio, e il frumento nel polveraccio. Chi
inzupparlo. Terra arrabbiata. Quella vuole un buon rapuglio lo semini di
che fu vangata molle o umida o ag luglio. Chi dorme d'agosto dorme a
ghiacciata e che fa contrarre al grano suo costo. Decembre piglia e non ren
quel male che dicesi l'Arrabbiaticcio de. Anno fungato, anno tribolato. Chi
de terreni (Gior. Georg. VIII, 515), fa semina fare senza governo, le racco
ingiallire gli steli del grano, languire glie senza baccelli. San Lorenzo la
e perdere i cereali, ecc. nel meglio gran caldura, sant'Antonio la gran
e nel fiore del loro vegetare. A Piti .freddura, l'una e l'altra poco dura.
gliano e nel Romano prossimo alla Gennaio polverajo empie il granajo o
Toscana dicesi la Calda fredda. vero Polvere di gennaio carica il so
Terren legger. V. Terra lingera in lajo. Babbo di fava e figliuol di lino
Tèrra.
non fu mai buono. Se piove per la
Terren sovernaa. Terreno confetto. Pasqua, la susina s'imborsacchia. Quan
- Cà casca, cens cessa, terren ten. do il sole insacca in giove, non è sa
V. in Cà vol. I, pag. 175, col.2.º in fine. bato che piove. Sott' acqua fame, e
L'omm l'ha de mazzà el terren, min sotto neve pane. Maggio ortolano (cioè
ga el terren l'omm. Il terreno sia un piovoso), assai paglia e poco grano.
poco più debole che il lavoratore Targ. Maggio asciutto, gran per tutto. Se
Disc. Agr. tosc. P. io9). Molta terra, e marzo non marzeggia, april mal pen
terra poca; poca terra, e terra molta sa. Alla luna settembrina sette lune sc
(Last. l'rov.). L'agricoltore debb'essere le inchina. Chi ara l'ulivo addimanda
pttº forte della sua terra (dettato che il frutto gli ulivi un savio da pie, e
il march, Cosimo Ridolfi dice tedesco
un pazzo da capo, ecc. ecc.
TER (392 ) TER
Trovà el terren dur. fig. Trovare Tèrza maggior. T. di Giuoco. . . . Così
il terreno che non sia pastaccio(Cecchi chiamansi nelle minchiate gli ultimi tre
Dote III, 2). -
tarocchi che sono i trionfi maggiori.
Trovà el terren moll o moresin. Tro Tèrza maggior. T. Mus. Terza maggiore
vare il terren tenero (Fag. Mar. alla (Licht. Diz. Mus.).
moda II, 5). Trovare il terreno pa Tèrza minor. T. Mus. Tremituono. Se
staccio (Cecchi Dote III, 2). miditono. Terza minore.
Terrén de candil. T. de Pizzic.... Tutto Tèrza (Tirà in) o Tirà a trappola. T. di
il disteso delle candele fatte a mano Giuoco. Fare il collo ad uno.
che altre volte solea fare in un giorno Tèrza. T. Eccl. Terza (ora canonica).
per prova d'arte un lavorante. V. Tèrza. s. f. assol. o La tèrza dominega del
anche in Candila.
mes... La terza domenica di ogni mese.
Terrén. Terreno – l'ian terren. Terre Tèrza. s. f. Il Terzo(Canti Carn. I, 78).
no. Terragno. Pianterra. La terza parte del braccio, ecc. Equi
Terrèsta. Ad. d'Erba. V. vale a quattr'once del braccio nostrale
Terrèster. Terrestre. Noi usiamo la voce o a centoquarantanove millimetri.
soltanto come agg. di Paradis. V. Tèrza. T. de Coltell. Aria. Quei po' di
Terrètta. Terretta. Terriccio. vano che è tra le due lame delle forbici.
Terrì. Atterrire. (co. Fiero. Tèrza (Dormi de la ). V. in Dormì.
Terribel. Terribile – e fig. Valente. Bra Terzanàscia. Terzanaccia.
Terribol. Turibolo. Turibile. Incensiere; Terzanèlla.Terzanella(CaroLet in. lI,167).
e per idiotismo Terribile. Vaso in cui Terzànna. Terzana. Febbre terzana.
si arde l'incenso per incensare. Le sue Terzauna doppia. Terzana doppia.
parti sono Anina. . . . . . = Cadenell.... Terza-pàrt. V. in Pàrt.
Territòri. Territorio. Terza-persònna. Terza persona. Un terzo.
Terrór. Terrore. Fà terror. Atterrire. Terzaria.Terzeria(Band. tosc. – Mol. El. in
Terrorismo. Terrorismo. Corrisponde al Sesteria).Terziaria(Min. cit. il Pignoria).
lipigliar lo stato delle antiche Repub Terzéra, V. in Tràv.
bliche italiane. Ciod de terzera. V. in Ciòd.
Terrorista. . . . . Chi ama il terrorismo. Terzètt. T. Mus. Terzetto (Pan. Poet. I,
Terrozz de cà. v. c. dell'A. Mil. Scovi 1v, 8). Trio. Composizione musicale
glia. Spazzatura. di tre parti.
Terrùsc. Terriccia. Fior di terra. Terzètt dicono alcuni nel Giuoco del Bi
Terùsc. gergo. . . . Amorazzo. gliardo per El Cùrt. V.
Tèrz (Dà). Dar retta. – E vale altresì Terziari. Pinzochero. Colui che porta
nel senso di Dà ansa. V. in Ansa. abito di religione stando al secolo.
Tèrz. Terzo. Terzin dicono alcuni del contado per
El terz e el quart. Il terzo e il Quartin (quarta parte della metadella
quarto (Cellini Vita I, 125 – Cr in o 64.º parte dello stajo milanese).
Terzo S II). Terzin. Ad. di Cavalér. V. Terziroeò sig.5.”
Fà a terz el vin o sim.... Venire Terzinna. T. Poetico. Terzina. Terzetto.
il contadino in parte del terzo del Ternario.
raccolto. Terziroeù. . . Panconcello. V. in Tràv.
Pientà in terz. Piantare in quinconce. Terziroeü. Ad. di Firisèll, ecc. V.
Tra i duu litigant el terz el god. I Terziroeù o Terzin (Cavaler). Bachi tre
due contrari fan che il terzo goda. Fra voltini(Gior. agr. 1859 e 184o passim).
i due litiganti il terzo gode – e talora Terzini (Gagl. Voc.). Mutano la pelle
in sign. iron. Chi s'intromette, ne tocca. solo tre volte; sono più piccioli due
Tèrz. T. de Fabb. di carta. Cantino. Carta quinti dei comuni, fanno bozzoli pic
di mezzo fra la perfetta e lo scarto. cini dei quali ne vanno seicento per
V. in Càrta. ogni libbra grossa: vanno al bosco in
Terz. s. m. Il terzo tocco. quattro di manco dei comuni, e fanno
Tèrz. V. Cruschée. seta più bella e più finc – i . anche
Tèrza. . . . . Classe terza nelle scuole. in Cavalér.
TES (393) TES
Terziroeü o Terzoli. Ficno scttembrino Tesin Ticino – Cascià Tesin. Maestra
Fieno serotine. Grumereccio (Lastri Op. lare. Soffiare un gagliardo ponente
II, 152). Fieno che tagliasi per la terza foriero di serenità.
volta. V. anche in Quartirocà. Quand s'alza i nivol a la bassa,
Terzoeiù. V. Terziroeü. s'impiss i pozz a volt o a la monta
Terzolàa. ) . . . Aggiunto dei frutti della gna dicono que dell'Alto Milanese al
Terzoràa. I terra, e spec. dell'uve, allor ludendo al soſſiar austro che suole ar
chè parte sono maturi, parte acerbi, e recar loro pioggia; ed in vece Valsasna
parte in sul maturare, e quando l'uva ciara, tutt'el mond l'è scur dicono
è siffatta la diciamo altresì Uga grisa. que del Basso Milanese alludendo alle
Uva brizzolata? – Terzolàa diciamo piogge che suol mandar loro la le
anche i bachi da seta sguagliati. vantiera e l'est-nord che schiarano i
Terzòtt. . . . I Cenciaiuoli chiamano così monti della Valsasina.
quegli Stracci da fare carta che sono Tesòr. Tesoro, e poet. alla lat. Tesauro.
di mezzo tra i fini e gl'infimi. A To Fà tesori. Tesoreggiare. Tesauris
scolano sono detti Brunell suttil. zare. Tesorare. Tesorizzare.
Terzòtta. Ad. di Càrta. V. Parì ch'el gh'abbia el tesor de san
Tés (La). . . . . Palude o Stagno man Carlo. Avere checchessia in altissimo pre
tenuto ad arte ove si dà la caccia gio. Fare grandis” conto di checchessia.
agli uccelli acquatici che ivi capitano Tesòr. Erario. Tesoreria.
adescati da zimbelli della loro specie, Minister del tesor. V. in Minister.
cogliendoli a fucilate sparate lor con Tesòr. Tesoro. Mio tesoro. Mio amore. Per
tro a colpo sicuro da certe siepaglie sona di bellis.º doti e grandem.º amata.
pure artefatte circondanti a semicircolo Tesordie. Tesoriero. Tesoriere, e ant. Te
lo stagno medesimo. Forse le Tes sono Tesorètt. Tesoretto. (sauriere.
lo stesso che le Pantere romagnuole; Tèss. Tessere. Riempiere la tela.
e certo poi sono i così detti Laghi Tèss (El). s. m. T. di Tessit. Il Ripieno.
del Mugello che il Savi (Ornit. Il I, Tèssera. Taglia. Tacca. Legnetto diviso
i 16) descrive così: «Sono questi così per lo lungo in due parti sulle quali
» detti Laghi, vasche per lo più ar a riscontro si fanno certe tacche per
p tificiali in cui l'inverno si tratten memoria e riprova di coloro che danno
m gono le acque piovane, e che or e tolgono robe o opere a credenza.
» dinariamente hanno per diametro Il legno che fa riscontro alla Tessera
» poco più d'un tiro di fucile. Un è detto fra noi Inconter. V. – 1 La
» arginetto che intorno intorno le tini dicono Tessera in questo signi
» congiugne piantato d'una bassa sie ficato, e i diz. ital. hanno Tessera per
m pe, o un capannello fatto sul mar segno, contrassegno semplicemente.
» gine dà al cacciatore tutto il como Fà tessera.... Dare la roba a taglia.
» do per tirare agli uccelli che vi si La Providenza l'inguara i tesser.
m posano attirativi dalle così dette Domeneddio manda il gelo secondo i
» stampe, vale a dire pelli di uccelli panni. Inguarà i tesser. V. in Inguarà.
» imbottite in maniera da imitare Tèssera. . . . . Parte di quella Misura
» l'attitudine di quei che nuotano. » che adoprano gli Orefici per deter
La voce toscana però non sembra pre minare la tirata di lastrina occorrente
feribile per la lingua generale della per formare un anello adattato alla
nazione, perchè troppo ambigua. grandezza delle dita di chi lo com
Tés. Tirato(“tosc. – T. G.). Agg. di Polso. mette. V. in Anelléra.
Tésa. Paretajo. Aja sulla quale si spie Tèssera. fig. Catenaccio. Grande sfregio
gano le paretelle (redinn) per coprire che altri abbia sul viso.
gli uccelli che si posano sul boschet Tesserin. Dim. di Tèssera. V.
to ch'è posto in mezzo di essa – La Tesserin ed anche Scontrin. T. de Tin
Tesa dei diz. ital. vale luogo acconcio tori. Segno? Contrassegno? Quel pez
a tendervi le reti. zuolo di legno o di metallo, contras
Tesètta. Dim. di Tés. V. segnato con numero od altro, che si
Vol. II”. 5o
TES (394) TES
appone agli oggetti che si ricevono Testa calda. . . . Uomo sùbito, im
dal tintore per la tinta, e il cui petuoso, rotto, precipitoso, prono ai
corrispondente si dà per riscontro al partiti estremi, all'ira, allo sdegno.
consegnatore di tali oggetti. Testa de . . . . Cervel di gatta.
Tessidùra. Tessitura. Testura. Testa de ferr. Prestanome(“tosc. –
Tessùu. Tessuto, e poet. Testo. Gior. Georg. IV, 2o5). Testa di ferro
Tèst. Tegghia. Copertojo di terra o di (Stigliani Lett. al Card. Barberini pag.
ferro con che si cuopre il piatto od 56 dell'ediz. rom. 1664 del Bernabò).
il tegame per arrosolar le vivande, Uomo di fieno. Colui che presta ad
volgarmente detto Testo anche dai altri il suo nome per un negozio, un
Lucchesi. Forse dal latino Testa, de traffico, un uffizio e sim. – I Ca
notante vaso o coperchio di creta. gliaritani usano in questo senso Testa
Tèst. Testo. de ferru, i Parmig. Testa d'legn.
Fà test. Far testo. Testa de matt. Testa balzana.
Liber de test. . . . . Libro che fa Testa de moro. Cavezza di moro.
testo nelle Scuole. Cappa di frate. Sp. di colore.
Test de legg. Testo di legge. Testa fredda. . . . . Uomo pacato,
Tèst. T. di Stamp. Testo. Specie di ca posato, grave, riflessivo.
rattere ch'è superiore al silvio. È il Testa quadra o Teston. Testa quadra
Gros Romain de Francesi. (*tosc.). Uomo di gran senno.
Tèsta. Testa. Capo. V. Cóo. Testa riscaldada. Testa riscaldata
A la testa del battajon. Alla testa (“tosc. – T. G.).
del battaglione(Davil. cit. dal Grassi). Testa storta. Cervello strambo.
Andà a la testa. Dare al o nel capo. Testa variabel o Coo variabel. Cer
Andà el parta la testa.... Soggiacere vel vitriuolo(Caro Let. ined. II, 155).
a consegº di parto mortali o graviss.º Vapor a la testa. Fummi. Fummea
Avegh di penser, di matteri o di al capo.
mincionarij per la testa. Aver tanti Vess a la testa di afari, d'on negozzi
pensieri, tante pazzie, tante minchio e sim. Esser alla testa. Esser capo
nerie per la testa(*tosc. – T. G.). Reggere. Governare.
Avegh tanto de testa. Aver fatto il Vess de testa calda. . . . . Essere
capo come un cestone. collerico, impetuoso. Avoir le sang
Bella testa. T. Pitt. Bell'aria di testa. chaud o la tete chaude dicono i Fr.
Bonna testa. Uomo tutto testa e cer- Tèsta. Testa. Persona. On tant a testa.
vella('tosc. – T. G.). Uomo di buona Tanto a testa (”tosc. – T. G.).
testa. (sotto. | Testa per Testàtich. V.
Cald de testa o Testa calda. V. più | Testa. Testata. Unì per i dò test. Atte
Fà testa. Essere compartecipe. Ve stare insieme(Targ. Viag. II, 196).
nire in parte parl. di eredità, scom- | Tèsta. Capocchia. Testa falsa. . . . La
parti, ecc. (capo. capocchia delle bullette smentata.
Gh'è penna la testa. Ciò importa il Tèsta. Titolo. Intitolazione.
Giragh la testa a vun. Spargersi la Tèsta che anche dicesi Bàlla. T. de Fab.
mente ad alcuno. Giravoltare. Dar nelle e Carroz. Capocchia? Il cappello del
girelle. maschio che nelle carrozze serve a
In testa. In faccia. In titolo. congiugnere il carro col carrino.
Mal de testa. Dolor di capo. Testa. T. Agr. . . . . L'estremita del
Mettes in testa. Ficcarsi in testa o tronco della vite vinifera.
nella testa. Tèsta. T. de Bott. Ciuiave?(Boer. Diz.
Mett in testa de vun ona cartella, ecc. ven.). Quella parte delle doghe che
Mettere in persona di uno un luogo di sporta fuor de fondi tuttº in cerchio
monte o sim. (Caro Let. 1, 5o e pas.). a medesimi, quella che rimane ester
Pesa la testa. Accapacciamento. Gra namente dopo la capruggine (ginna).
vezza di capo- Tèsta che anche dicesi Coo. T. de Car
Sulamm de testa. V, in Salamm, rozz. Mozzo. Così chiamasi quel pezzo
TES (395) TES
di legno ch'è nel mezzo di una ruota, per riconoscerne la diversità di lun
e in cui sono fitte le razze. Le sue ghezza.
parti sono Muson (de focura) con l'incassa Tèsta. T. di Stamp. Mozzo della madre
dura del busserott... - - Tocch de la pien vite ? nel torchio da stampa; quello
tadura, Corpo? = Scav o Cava di rasg..... che i Fr. dicono Sommier d'en haut
= Culatta..... = Becucc. Occhio – Vera
e i Tedeschi Oberhalken.
de culatta. .. . - munita di Fris. Cerchi (fr.
Tèsta. T. degli Strum. . . . Ne ſlauti è il
Cordons) = Sfrisitt...... = Vera de muson.
chiera. Fasciatura (fr. Frette) = Bussolott. primo pezzo in cui si figge la linguella.
Anche i Francesi lo chiamano Tete.
Bronzina = Spresg o Spresgitt. Buccole – e
Testà. Attestare. Accozzare l'una testa
le sono quasi che inerenti le parti che con l'altra parlandosi di legnami,
sieguono, cioè Busserott con Plachetta.....
= Lobbia. . . . . e talvolta Calotta. . . . . ) = di ferramenta o simili cose materiali,
Sueli con Ranella. Acciarino = Suellin. . . . . . per congiungerli, saldarli, inchiodarli.
= Fris. . . . . = Razelliu de corp d'assaa.... Se in tale accozzare dispongonsi le
= Lampion. - - - - due testate a maschio e femmina, il
Tèsta. T. de'Cavat.... Nella Cava d'are legnajuolo in allora lo dice Calettare.
naria di Viganò è così detto il Fen Testadùra. Testata di legni in opera.
dente fra saldezza e saldezza. Testadur di corp d'assaa, Testadur
Tèsta de fontanin o anche assolut. Tèsta di sest, ecc. Testate dei gusci delle
T. Idr. Capo d'acqua. Piscina. Cratere. sale delle ruote, Testate degli ascia
Ampio cavo semicircolare, più o men loni, ecc. – Testadur del sest de de
fondo secondo che più o meno fonde nanz .. . Le due facce esteriori delle
trovaronsi le sorgive(l'aves), nel quale testa:e dello scannello o traversone
stanno interrate parecchie tinozze di anteriore del carro delle carrozze.
legno che fanno quel medesimo ufficio Testamént. Testamento.
che l'arche nei pozzi raccogliendo le Fà testament. Far testamento. Testa
vene d'acqua nativa sottostanti, e tra mentare. Testare. (mento.
mandandole al fontino (fontanin), on Tajà el testament. Tagliare il testa
de per esso decorrano ad irrigare le Testament (vecc. e nocuv). La Bibbia. Il
campagne attigue. Testamento vecchio e il Testamento
Tèsta. Testa. Ne mattoni è per bocca Testamentari. Testamentario. (nuovo.
de'nostri Muratori il nome dei due Testànna (in genere). Testata. Testa.
lati stretti, i nostri Fornaciai lo di Testànna (in ispecie). Capopezza (“volg.
cono invece Ponta. tosc.). Testa ? Nei pannilani è quella
Mur d'ona testa, de dò test, ecc. V. estremità loro in cui sogliono essere
in Mùr. le marche e i numeri di fabbrica.
Tèsta. Testata? I nostri Muratori chia Anche i Franc. la chiamano Chef de
mano così nei tegolini (copp) il capo la pièce. Nella vendita a taglio suol
più largo, come Covin il capo più essere l'ultima parte della pezza che
stretto. si vende – L'altro stremo della pezza
Testa.... I Fornaciai dicono così ognuna dicesi da noi comunemente Prenzipi
delle due testate delle cataste di mat de la pezza perchè di lì il pannajuolo
toni le quali chiamano con particolar incomincia a staccare i tagli.
nome Gambètt. V. Testànna. Bandinella.
T èsta. T. Mus. Testa (Diz. Mus.). Nelle Testàrd. Capitoso. Testacciuto. Testiero.
note musicali è quella capocchietta o Caparbio. Testereccio. Ostinato. Capone,
vana o piena che ne determina la Capaccio. Provano. Inteschiato. Di suo
posizione. capo. Di sua testa. Di sua opinione –
Tèsta. T. de Parrucch.... Ne'capegli da Testardo (Ces. Cr. cit. il Segneri). -
tessere è così detta l'estremità che era Anche i Provenzali dicono Testardo.
annessa alla radice. È opposta a Ponta. Testardaria. Caponeria. Caparbietà. Ca
Tirà per testa. T. de Parruc.... Ap Testardisia. parbiaggine. Caparbieria.
pajare capello a capello dalla parte Pervicacia. Ostinazione – Anche i Pro
della radice dopo che si sono disunti venz. dicono Testardiso in pari senso,
TES (396 ) TET
Testardèll. Caponcello. Un po' capone. Tesù ) che altri dicono Tempiàa. T. de'
Testardón. Testardaccio(“tosc.). Capas Tesùr ( Tessit. Tendella. Quel regolo
sone. Caponissimo. Ostinatissimo. Tesùu ) mobile e uncinato dai due capi
Testàtich o La Tèsta. Il Testatico. Pagà col quale il tessitore tiene salda e
la testa. Pagare il testatico. sempre di pari larghezza la tela che
Testator. Testatore. viene tessendo. Il Temple de Francesi.
Testéra. Lettiera. Quell'asse che alcuni Tétro. Tetro. Tetrico. Tenebroso. Bujo.
usano tenere da capo al letto fra il letto Tristo. Cupo. Cà tetra. Casa tenebrosa.
e il muro – I Cartolai chiamano con Faccia tetra o scura. Viso cupo.
questo nome quelle ampie carte fra Tètt (on). Tetta(Tom. Sin. in Mammella).
stagliate e ridotte adattabili alla gran Ogni capezzolo di tetta di vacca, ogni
dezza delle varie lettiere, in mezzo capezzolo di petto (pecc) vaccino. Al
alle quali campeggia qualche imagine pl. i nostri contadini li dicono I Titt.
sacra. I contadini, e specialmente Tètta. Poppa. Mamma. Mammella. Mam
quei del Basso Milanese, usano addob milla. Tetta. Zizza. Poccia. Zinna. Cizza:
barne le loro lettiere. alla lat. Ubero o Uvero parl. di bestie;
Testicol. Testicolo. poet. Pomo; con voce infantile Cioccia.
Testimòni. Testimonio. Testimone – al f. Borin. Capezzolo e ant. Zezzolo.
Testimonia. Scusà per testimoni. Testi Avegh sott ai tett. Avere alle poppe.
moniare. Testificare. Testimoni insem Allattare. Lattare. Dare il latte.
ma. Contestimone(Fag.Ciap. tut. III, 11). Dà de tetta. Dar la poppa(“tosc. –
Testimòni. . . . Nome di que' Due pezzi T. G.). Allattare. Dar le mammelle.
di mattone o di tegolo, o d. Pezzi Tenere a petto.
di carbone pesto che mettono in mez De tetta. Di latte. Agg. di animale
zo i termini o segni di confine. Anche o di persona che ancora piglia il latte.
i Fr. li dicono Temoins. El vin l'è la tetta di vecc. V. in Vin.
Testin. T. di Stamp. Testino. Specie di Fioeu o Popò de tetta. Bambino di
carattere che tiene il mezzo fra la poppa(Diodati Deuter. 52). Bambino lat
nompariglia e il garanoncino, il Petit tante o di latte. Infante che bagna
texte de Francesi. ancor la lingua alla mammella. Fi
Testinna. Testina. Testicciuola. Testino. gliuolo poppante – V. anche Ficcù.
Testolina. Testuccia - per Cozzin fig. V. Lassà i tett. Lasciar la mammella.
Testinna. . . . . Sottoscuffia. Tett lanfann. Poppe flosce, pendenti,
Testinoeiù. . . . . Picciola testolina. rilassate, cascanti, a onde; e per intens.
Testiroeü. . . . . . Così chiamansi nelle sbonzolanti – scherz. Fichi secchi(“tosc.
botti o simili quelle due Doghe che – T. G.). Bariglioni. Bozzacchioni.
si lasciano alquanto più lunghe delle Tett pegorinn. Poppe caprine.
altre, onde, una volta imbastita la Tett spartii. Poppe disgiunte.
botte, servano quai manichi per ismuo Tett taccaa insemma. Poppe raggiunte.
verla più facilmente. I Francesi le Toeiù la tetta o Toeù i tett a on bagaj.
chiamano Oreilles. Svezzare. Divezzare. Levar dal latte.
Testiroeü. Cerchi di testata nelle botti. Vess come ona tetta. Essere man
Testò. Tessitore. Tesserandolo. Testore. miforme (Zan. Diz.).
Calcolajuolo. Tètta. . . . Ognuno di que rilevetti che
Testón per Testa quadra. V. in Tèsta. soglion essere per disotto al fondo delle
Testón. Capone (Lasca Cena 5.º novella pignatte per dare modo a posarle ritte
1o.”). Specie di maschera, grande le ed anco tinte senza pericolo che versino
due, tre volte più d'una testa naturale. o imbrattino. Il Porta disse (On Striozz)
Testón che più com. dicevasi On quaran On pugnattin de biella de tre tett.
tacinqu sold e nell'Alto Mil. Testònna. Tettà. Poppare. Tettare. Ciocciare. Poc
Testone. Moneta d'argento oggidì fuori ciare. Zinnare. Poppare la poppa della
madre.
di corso, valeva tre paoli – al vezz.
Testoncino. (sitrice. A toei-sù a cretta se tetta, e a paga
Testira. Tessitora(*tosc.-Ban. 1578). Tes se creppa. V. in Pagà.
TET (397) TEV
El par ch'el tetta. Pare che tutto di cignale o simile. Questo arnese è
di poppi. detto Child's coral dagl'Inglesi; Chu
Avè tettaa pocch. Essere di poca o pador(che mal non si tradurrebbe Suc
picciola levatura. Aver poca levatura chiatojo) dagli Spagnuoli; Hochet dai
o tessitura. Essere soro o novizio. Francesi (che l'Alb. bass. traduce poi,
Tettagh-dent o Vegnigh grass dent. non so come bene, per Sonaglio); c
Parer proprio d'andare a nozze(Fag. Dentereul dai Piemontesi – Nello Sco
Forz. Rag. I, 6). Pascolarvisi (“tosc. – glio dell'umanità del Valdecio veggo
T. G.). Sagginarsi in checchessia o di usato Corallo in questo senso:
checchessia. Essere nella sua piscina Per il parto poi conviene -

che anche dicesi Ingrassarci, Averci Il taschino votar bene:


Provveder fa di mestieri
piacere, non soffrire di quello in che
altri rimetterebbe la salute. Anche i Fr. Cuna, fasce ed origlieri,
E coralli e piumaccetti.
usano Engraisserde mal avoir, Engrais
ser de malediction – Ghe tetti-dent. Io E questa stessa voce di Corallo pare
mi ci mammolo. È la mia beva. Ci vo che intender si debba come equiva
di gana. Mi va a sangue o a genio. lente al nostro Tettiraeiù in quel passo
Tettà. Fare il linguino (Mol). Boccheg del sonetto 5o.” del così detto Libro di
giare uno come s'ei poppasse. sonetti, o sia Raccolta di centoquaranta
Tettà (altro). Poppare (Caro Com. 5o). sei sonetti di Matteo Franco e Luigi
Succiare frutti come fichi e simili. Pulci citata dalla Crusca, che dice
Tettà. fig. Zinnare(Fir. Op. VI, 275). Ziz Voce spoppata e propio da coralli. -
zolare. Bere molto vino. Dà el tettiroeu in bocca.... Trattare
Tettàda. . . . . Il poppare. alcuno come se ſusse un fanciullino.
Tettadinna. . .. . Un breve poppare. Tettiroeü dicono alcuni per Scisción. V.
Tettapòcch. Lavaceci. Di picciola levatura. Tettitt. v. cont. Capezzoli del petto (pecc)
Tettàscia. Poppaccia. Poccione. Zinnaccia. delle vacche. -

Tettatètt. Testa testa. Per es. Mangiare Tettón. Mammoso (Zan. Diz.). Popputo.
testa testa con uno(Alleg. 68). A bocca Che ha grosse mamme – per Cicción. V.
a bocca(Gh. Voc.). Assolo assolo(Nelli Tetton e Tettònna. Poppona(Nelli Serve
Serv. padr. II, 1o che scrive così a al forno I, 4). Donna popputa o poc
bello studio per rappresentare la pro ciosa – Anche gli Spag. dicono Tetona.
nuncia fiorentina). A solo a solo (Vite Tettón. Succhione? Poppajone?(per ana
SS. PP.). Un téte-à-téte dicono i Franc. logia). Che ama poppare o succiare,
Tettavàcch. Vaccaro. e si dice per vezzo ai bimbi lattanti
Tettavàcch per Scarcasciàtt. V. che poppano molto forte. Le nutrici
Tettéra.... Vaso pel tè, detto Theière dai e le madri dicono per esempio a un
Fr., e Thetière dal Diz. di Trévoux. bambino gran succhiatore Te see on
Tettin (El). La Sizza(T. Sin. in Mammella). gran tetton vè. Tu se pure un gran
Tettinna. Poppellina. Mammelletta. Mam poppajone? – Talora si dice anche
melluccia. Mammellina.Mammilla.Mam per beffa verso chi già grandicello ha
molina. Tettola – Tettinn novellinn. per mendo di fare il linguino.
Acerbe o Crude mammelle. Acerbe poma. Tettònn. Popponi("fior. – Redi Voc aret.).
Tettinma.T. de'Cuochi, Mac. Zinna di vitel Poccioni.
la - Zinna vaccina(Cuoco macer.º p.56). Tettònna. V. Tettòn sig. 2.”
Tettiroeü che alcuni dicono Titiroeü. La Tettùcc(Acqua del). Acqua del Tettuccio.
Zanna(Gig. Reg. 255 – Rim. aut. pis.). Téved. s. m. Tiepidezza. Tepidezza. Tie
Dente. Dentino. Sanna(“fior.). Cosettino pidità. Tepidità. Tiepiditade. Tiepidi
di corallo o simile legato in argento tate. Qualità e stato di ciò ch'è tiepido
che si dà in bocca ai bambini per – Tepore.
aiutare la dentificazione. È detto San Téved. ad. Tiepido. Tepido.
na o Dente in Toscana perchè ivi è Tevedin. Tepiduccio (“tosc.). Tiepidetto.
fatto non già di un rametto di corallo Tepidetto. Si usa anche sostantivamº
come fra noi, ma sì bene d'una sanna qual diminutivo di Téved. Teporetto.
TIL ( 398 ) TIL
Ti (nom.). Tu. Per es. Ti va là. Tu vai là. Brianza, chiamano Pann la Tela ordita
Dà del ti. Dar del tu. Parlare altrui col lino e tessuta con istoppa, Duu
in seconda persona singolare; segno lin o Pann de duu lin la Tela di tutto
di molta confidenza; il fr. Tutorer. lino, Cinov la Tela canapina – V. an
No savè nè de tì nè de mì. Non che Bombasinna, Canevazz, Firisèlla,
dare nè in tinche, nè in ceci Pan. Viag. Palpignànna, Percàll, ecc.
ll, 265). Non aver sapore nè tipore. Scimoss. Vivagni = Franza o Coo. Penero.
No vess nè tì nè mì. Non esser nè Penerata. Cerro. Frangia = Testann. Teste –
Ordidura. Ordito = El Tess o el Tra-dent. Ri
carne nè pesce. Non esser nè uti nè puti
Pell per pell, mejtì che nè mì... Si pieno o Trama - V. anche Cavèzz, Por
dice da chi in una rissa cerca van tàda, ecc.
taggiarsi col ferire primo l'avversa Tila alta. . . . . Tela assai larga.
rio per non ne toccare. Tila Arau. . . . . Tela d'Araud in
Prima ti, e poeiù i toeu, e poeiù i Isvizzera.
olter se te poeu. V. in Toeu. Tila argentinna. . . . . . Specie di
Ti (acc.). Te. Per es. L'è per ti. È per te. tela di colore azzurrigno.
Senza dì nè tì nè mi. Senza dir nè Tila bassa. . . . . Tela stretta.
motto nè totto. Senza dire a Dio nè Tila basseno. Tela di Bassano?
al diavolo. Tila batizza. Tela batista. Tila ba
Ti (compl.) Ti doo. Te li dò. Te le dò. tizza sgresgia. Tela batista rozza o
Ti vedet? Le vedi tu? – Li vedi tu? cruda. Tela batista non curata nè im
Tibè. . . . Sp. di stoffa di lana, seta e biancata. Tila batizza bianca. Tela
cotone. È un merinos finissimo, però batista curata.
inferiore al sciali, che trae il nome Tila bella inguaa.... Tela di fil pari.
dalle lane del Tibet, Tila bottana. Bottana.
Tibi. Voce latina da noi usata nella frase Tila busa grossa.... Traliccio rozzo.
Reſirà o Mandà on tibi che anche Tila canevetta. Tela canapina?
diciamo on palpee o on esibet o on ta Tila casarenga. V. più innanzi Tila
rocch. Mandare un cavalluccio o una fada in cà.
citazione o un monitorio o un precetto. Tila cavallinna.... Sp. di tela di Boe
Refirà on tibi. Fare un rabbuffo. mia, poco dissimile da quella d'Araud.
V. Felipp fig. Tila coramm o crès. Corame. Specie
Tibia. T. Chir, Tibia. di tela detta anche Crès.
Tibilòcch e Tibirlòbel. Martoro. Strumen Tila costanza, Tela di Costanza.
to. Stormento. V. Badée. Tila costanzetta. Specie di tela
Ticc. Tetti. Plurale di Tècc. V. assai fina – L'Alb. enc. registra an
Ticch. T. Chir. Tic doloroso. ch'esso la Costanzina o Tela costan
Ticch tàcch. Tich tach(Fag. Gen. III, 12). zina, ma ne fa una specie di tela or
Ticchètta per Etichètta. V. dinaria ad uso d'intelucciare o for
Ticchetò. In contada alcuni chiamano tificare le vesti nell'interiore.
così la Carùga o Carùgola (V.), ed Tila coton....Tela di filato di cotone.
anche lo Scarabaus melolontha vitis Tila cres. V. sopra Tila coramm.
e lo Scarabaeus stridulus. Tila d'argent. Tocca d'argento. Tc
Tiff tàff. Tiffe taffe. letta.
Tifo. T. Med. Tifo. Tila de canov o Canevàsc. Terzone.
Tigher o Tigra Tigre; e ant. Tigra. Il Tela canapina.
Felis tigris L.-Tigro (il maschio) – Fi Tila de cent o Tila del settanta. ..
grette. Tigrino. Tigrotto il picciol tigro. Tila de coton. Tela bambagina, cioè
Coeur de tighero de scimes. V. Coeür. fatta di fil di bambagia. Cotonina a
Tigher. . . . Pelliccia tratta così della tre fili, Cotonina doppia, Cotonina sem
tigre come della pantera. plice ordinaria, Cotonina semplice da
Tigràa. Tigrato. Indanajato. Biliottato. zambecchi, Cotonina a quadretti bian
Tila che il volgo dice anche Tira. Tela. chi e turchini (Strat. Diz. Mar.).
In campagna, e specialmente nella Tila de gringa. Tela di crine.
TIL (399 ) TIL,
Tila de la reginna. Tela della regina? Tila ortighetta. Tela ortichina(Trinci
Tila de lin che i cont. dicono El Agr. I, 13). Sp. di tela batista rozza,
Duu lin. Tela lina o di lino. e fatta con un certo lino grigiastro,
Tila del settanta. V. Tila de cent. la quale viene detta volgarmente Toile
Tila de pajasc. Sacco. Tela assai d'ortie anche da Francesi.
grossolana. Tila rara. Tela rada – Filondente.
Tila de rens. Tela rensa. V. Réns. Tila rigada. Bordato. Vergato di filo.
Tila de sacch. Carmignolo (Targ. Ist. Tilarovanna. Tela di Rouen o roana
III, 7o). Sacco. Traliccio. (“fior.).
Tila de sedazz. Buratto. Tila russa. . . . . Sp. di tela lina
Tila de stoppa... Tela di tutta stoppa. spigata e forte.
Tila de stoppinna. . . . . Tela tutta Tila sgresgia o sgresginna. Tela
di cavatini. grezza.
Tila d'imballador o Tila de coi o Tila sgresgia. Tela rozza o cruda.
de imballagg. Tela da invoglie o da Tela non curata nè imbiancata.
balle; la Serpilliere de Francesi. Tila solia. Tela alla piana.
Tila d'imperator. Tela da impera Tila spessa o s'ciassera. Tela fitta
tore o stragrande. Specie di tela della o spessa.
maggior larghezza. (gliate. Tila tutta groppitt. Tela broccosa.
Tila disugual.... Tela a fila sgua Tila ulma o olmo. Tela d'Ulma.
Tila d'Olanda. Olandetta (Magal. Op. Tila . . . Tela a tre licci.
514). Tela d'Olanda. - Desira canevasc per tira. Nè donna
Tila d'Olma o Tila Olma. Tela d'Ul nè tela a lume di candela. Chi com
ma. – La Tariffa daziaria del 1787 la pra le mercanzie al bujo ne trova
chiama Tela d'olmo, inducendo chiun spesso delle magagnate(Gir. Barg. Intr.
que in error manifesto. Pell. I, 4). La notte è mal giudicare
Tila d'or. Tocca d'oro. Teletta.
delle gioie disse il Firenz.(op. II, 116)
Tila fada in cà o casarenga. Tela con un modo affine.
di casa (Alh. bass. in Toile de menage), Fà tila. Tessere la tela.
e forse meglio Tela casalinga. Quella Mercant de tila. Mercante di tele o
tela che è tessuta sì dal tessitore, ma di telerie.
nel resto preparata per cura delle Mett-sù o Tirà-sù la tila. Intelajare.
donne di casa, e di più bontà di Imporre la tela.
quella mercantile. Quell de la tila o Quell de la bella
Tila forestera. . . Propr. in genere tila. Telajuolo ambulante.
Tela che viene da paesi lontani; ed Remett la tila sui fenester. fr. cont.
anche in ispecie per Tela costanza. Iimpannare le impannate(Targ. At. Ac.
Tila imprimida. Tela mesticata che Cim. III, 384).
un certo Vocabolario voltò bravamente Vess come la tila de santa Galla.
in masticata. Dett. cont- br. Essere la tela di Pe
Tila in baston.... Sp. di tela spigata, nelope. Entrar nell'un vie uno. Essere
Tila incollada. Bugrane. cosa interminabile.
Tila in dodes... Tela larga 12 once. Tila. v. brianz. per Altèzza. V. – On len
Tila ingommada. Tela gommata. zoeu de dò til. Un lenzuolo a due teli.
Tila in sedes.... Tela larga 16 once. Tila T di Cart. Teletta. Tela di crine
Tila inzilada o inscirada. Tela in che copre la bronzina ed impedisce
cerata o cerata. che il pesto non vada via.
Tila mezzanna. Pannello. V. Tilètta. Tilaria. Teleria.
Tila nostranna... ... Tela nostrale, Tilascia. Telaccia(“fior. – Rim. aut. pis.).
tessuta in paese, Tilàto o Tiràto. Attillato.
Tila operada. Tela alla gremignuola Tilber. Trlburi (Pac. Prol. 49). V. in Lègn
(Zanob. Diz.). Tcla a rinfranto per to (carrozza), vol. II, pag. 562, col. 2.a
vaglie e mantili – Tela a onde – Tiletta Pannello. Teletta. Tela fra grossa
Tcla a spina pesce, e sottile ordita di filo di lino o stoppa.
TIM (4oo) TlM
Tilon. Sipario. Tenda. Nei teatri è quella Caviggia d'aneli. . . . . Caviglia che tra
tela che, distesa dinanzi al palco, cuo passa cosciali e timone per ritegno di questo
pre le scene finchè non si dia prin ultimo. Ha Oggiocu o Finestra. Occhio? = Pat
tinna. Risvola? = Baletta. Dado; ed il Ferr
cipio alla rappresentazione – V. anche
de cavali. Granchio del timone, specie di staſſa
Comodin sig. 5.”
(braga) che collega i cosciali del carrino, e
Timbàll. T. Music. Timballo. Taballo.
serve a tenere in sesta il timone. Nelle car
Timbàll de marzapan. º Sp. di vasi da rozze da viaggio questo Granchio ha un Ram
Timballin. cucina.
pin per la tiradora. Gancio da.....
Timid. Timido.
Andà in caroccia cont el timon de
Timidèzza. Timidezza. Timidità.
dree... Dicesi sch, dell'Andare in barca.
Timidin. Timidetto. - . | Timonàda. . . . . Colpo di timone.
-

Timinèlla. Tecomeco. Appellativo di colui Timonèlla. . . . Quel congegno mobile


che, parlando teco, dice male del tuo che si sostituisce nelle carrozze al
avversario, e così all'incontro. timone allorchè si vogliono tirate da
Timinifàstandocca o quart d'occa.) Serfe un cavallo solo. Consta di un Travers.
Timinifust cuu d'occa. 'docco.
Traversa, dai due stremi della quale sporgono
Ser Mestola. Scempione. V. Badée. le Stanghett. Stanghe, e dal mezzo una Colo
Timm. Timo. Il Thymus vulgaris L. gnetta. Asta? Testata, alla quale sta attaccato
Timm salvadegh. Serpillo. Timo salva il Balanzin. Bilancino che ha Canchen. . . .
tico. Il Thymus serprllum L. o Oggioru . . . . o Alzitt.
Timón per Timonscinna. V. Camber di giongorin de balanzin.... Staffe
di ferro fitte nella bilancia del carrino d'nna
Timón. Timone. Governale. Governo; ant.
carrozza a uso di fermarvi i cuoi de bilancini.
Temone; poet. Temo; alla lat. Gu
bernaculo. Ha .... Fornello = .... Bra- | Timonèlla. Timonella(“tosc. – Rim. aut.
che = ..... Cassa – . . . . . Aguglia. Agu pis.). V. in Lègn, vol. II, pag. 362,
gliotto = ..... Mulinello. col. 2.º – Il conduttore della timo
Chi guarda al timon. Timoniere. Ti nella è detto Timonellante dal Zan
moniero. Timonista. Chi timoneggia la moni(Sch. com. pref. p. 7) e dal Pa
nave, chi governa il timone in barca. nanti (Poet. I, xviii, 79 ).
Timón. T. de Carr. Forca. Il timone del Basellin de timonella. V. in Pedàda.
carro, del biroccio o simile che attra Timonscinna che altri dicono Timón de
versa anche tutto il letto fino alla te la sciloria, Ràcca o Timosinna. Ti
stiera di fondo (piumasciau dedree). mone (Alamanni Coltivazione IV, 9o).
Timón. Timone delle carrozze. Si divide in Il timone che s'attacca alla bure del
Ponta. Cima? = Tocch di resg. Cor l'aratro per aggiogarvi i buoi timo
po? = Calz. Calcio? nieri (Gior. agr. lII, 1o9). Ha
Nella Cima, o sia nello stremo da Cadenna. Catena? = Chigneu. Zeppa? =
capo, sta la Bocchetta. . . . . cioè il Caviggioula. Giovegliche (“aret.) = Gombed.
Svolta – Anell. Campanella.
ferro a cui s'attaccano le gombine.
Della quale Bocchetta noveriamo le | Timor. Timore, e ant. Temore. V. Paùra
specie seguenti: e Tèmma.
Docchetta a l'inglesa. . . . . . che ha uno Timor panich. Timor panico.
sporto lungo che diciamo Coll. . . . il quale Timoràa. Timorato.
sostiene una svolta curva per di sotto che no- Timorèsc. v. cont. Timoroso. Pauroso;
miniamo Nas. . . . .
e ant. Temoroso.
" º" . " º | Timosinna dicono alcuni verso il Lodi
talmente la cima del timone, e ha due A nei
Campanelle dai due stremi per attaccarvi le giano per Timon de la sciloria. V.
Timonscinna.
gombine.
Docchetta de vitturin. . . . . Ha la svolta Timottée. Baggeo. V. Badee.
paralella per di sopra al timone. Timpall. T. de'Tint. . . . . Ordigno, che
Bocchetta snodada. . . . . Bocchetta snodata. ha in sè certe palle di ferro, del quale
Nel Corpo si osservano le Resg. Regge. si servono i tintori per macinare quei
Nel Calcio, che è lo stremo da piede colori che hanno a stemperarsi scusa
grosso e massiccio, si osserva la passar per bollori nessuni.
TIN ( 4o i ) T IN
Timpen. Timpano. Timballo. Talaballo. Tinivella grossa. Guida. Succhiello
Nacchera. Naccaro. assai grande che fa l'uffizio di forare
Timpen. Timpano dell'orecchio. i legnami grossi. (cia.
Timpen. T. di Stamp. Timpano. Quella Spinella... Trivella di legno con lan
parte del torchio da stampa, coperta Tinivellètta. Trivelletto(Biring.
di cartapecora, sulla quale si appun- TinivellinoTenivellin.) Pirotec. p. 42o).
tano i fogli da imprimersi. Consta di Succhiello. Verina. Verigola. Trivel
Timpinell. Timpanello – Pann. Feltri - lino? Si usa con una mano sola. Ab
Ason. Ganozze – Pont. Registri – Oggiocu. biamo i Tinivellitt de verga, i Tini
Ganozze della fraschetta. vellitt franzes e i Tinivellitt todesch.
Mett a la via el timpen. Montare il Quell che fa o che vend itinivellitt.
timpano del torchio da stampa. Succhiellinajo.
Timpen. . . . . Ne'torchi litografici è a Tinivellin a sgorbia. Doccetta?
un dipresso quel medesimo che il tim Tinivellin de ciod. . . . . Succhiel
pano del torchio da stampa. Ha letto da fare la via ai chiodi.
Telar. Telajo = Pell. Pelle – Vid. Vite. Tinivellin de stacchett. Succhiellino.
Timpen (Seccà i). Nojare. Succhielletto per far la via ai chiodini.
Timpinàda. T. di Stamp. . . . . Il com- | Tinivellin o Trivellón. Scandaglio. Fo
plesso di più fogli da imprimersi e raterra. Strumento di ferro che serve
appuntati sul timpano non ad uno ad per far buchi o fori nella terra, ad
uno come al solito ma tutti insieme uso di piantar alberi e simili.
alla volta e rattenuti nel mezzo da | Tinivellón per Tinivella grossa. V.
una funicella. Lavorà a timpinada.... Tinivellòtt. Trivellotto?
Stampare al modo suddetto. Tinna. Tino, e ant. Tinaccio. Tina. – Al
Timpinèll. T. di Stamp. Timpanello. Quel plur. I Tini, le Tina, e ant. le Tinora.
telajo che s'incastra nel timpano. Folà la tinna. V. in Folà sig. 1°
Tinalètt. V. Zamp6gn. Indaquà i tinn. Imbagnare i tini.
Tinèll. Tinetta. Tinello. Picciol tino. Parì de parlà in fond d'ona tinna. Pa
Tinèll. Tinello. Luogo dove mangiano i rere o Avere un calabrone in un fiasco
servi o famigliari nelle case dei signori. o in un orciuolo. Favellare tra denti
– Diconsi Tinellisti i commensali di in guisa da non lasciarsi intendere.
tinello, e Tinellanti coloro che li ser Parlà minga in fond d'ona tinna. Non
vono a mensa. parlare a caso o al vento o al bacchio.
Tinèll per Lobbiòn. V. Tinna a campanna. Tino accam
Tinéra. Tinaja. Luogo o stanza dove panato. La Cave en tinette de Franc.
sono le tine da farvi il vino. Tinna de l'agra. . . . . Mastello di
Tinivèll o Tinivèlla o Tenivèlla. Trivello legno, alto un metro e del diametro
(Biring. Pirotec. 4 19). Trivella. Succhio. di tre quarti di metro, in cui dai fab
Strumento con cui si fora il legno per bricatori del cacio lodigiano si con
fare la strada a chiavarde, chiodi grossi, serva il siero avanzato dalla ricotta.
caviglie, ecc. S'adopera con due mani. Tinna de la scoccia. . . . Mastello di
Ha Ponta. Punta. Cucchiaia = Ferr. Verga. legno del quale si servono i fabbrica
Fusto = Manegh. Manico. tori del cacio lodigiano per raccogliere
Sbusà con la tinivella. Trivellare. il siero che cola dalla forma posata
Succhiare. Succhiellare – contel tini sullo spersor, ed anche per contenere
vellin. Succhiellinare – Dicesi Trivel parte di quella scotta che si estrae dal
latura così il trivellare come ciò che la caldaia al termine delle operazioni.
esce nel trivellare(Biring. Pirotec.419). Tinna d'oli. Tino d'olio.
Tinivella a sgorbia. Doccia. Specie di Vend a latinna. Vendere il vino al
succhiello fatto a doccia per levare tino(Gior. agr. I, 557). Vendere al tino
maggior quantità di legno dal foro assolut (Soder. Colt. Vit. 147). vendere
che si vuol fare con esso – I diz. ital. il vino sotto la svinatura.
registrano soltanto Sgorbia in senso | Tinna.... Vaso conico di legno d'ontano,
di scalpello fatto alla stessa foggia: alto assai e di picciol diametro, che,
Vol. IV. 5i
TIN ( 4o2 ) TIP
coperto o no, mettesi nelle testate dei Tintara(Tintora). Chicchi bichiacchi. V. in
fontini (test de fontanin), per tener Tinton.
raccolte e monde le sorgive. Tintora tintara, in del fallà s'impara.
Tinna. T. di Cartiera. Pila. Vaso in cui Simile a Chi fa falla. V, in Fallà.
si pestano i cenci per renderli atti a Tintillo. Ticchio. Voglia. Avegh el tin
fabbricarne la carta. Questi vasi di tillo de fa ona cossa. Avere il baco o
stinguonsi in Essere tentato di fare checchessia.
Prime pile o Pile a cenci; e queste hanno Tintimìnia che anche diciamo Squinzia o
in fondo una piastra di rame per resistere ai Smòrfia o Smorfi ètta o Snìnſia. Gallu
colpi de mazzi le cui testate sono armate di zia(Aret. Ipocr. p. 497). Spregiosa(Tom).
punte di ferro; Monna Smelia. Lernia. Sninfia. Monna
Seconde pile o Pile a ripesto, Onesta da Campi. Monna schifa'l poco.
Pile a sfiorato; e in queste le testate dei Donna smorfiosa, affettata.
mazzi non hanno punte di ferro. Tintin. Tintin. Tintinno.
Lavorant de tinna. Lavorante (Alb. Tintón tintan o Tintóra tintara. Chicchi
enc. in Ponidore). Quell'operaio che bichiacchi. Chicchi bichicchi. Ciccheri
in una cartiera attende alle pile. È ciaccheri. Cesti e canestri. Chiacchi
detto Ouvreur da Francesi. bichiacchi. L'andò la stette. Locuzioni
Tinna. T. de'Conc. Lo stesso che Tórber.V. esprimenti il dire ora una cosa, ora
Tinna. T, di Ferriera. Arcella. Cassa nella un'altra, senza venire a capo di nulla.
quale entra il vento (l'èra) per con Tintora tintàra. Lo stesso che Tinton
dursi prima al bucolare, indi all'ugello, tintan. V.
e da ultimo al forno, (naccio? Tintùra. T. Medicin. Tintura.
Tinòn. Tinellone(Gior. agr. II, 559), Ti Tintura d'absénzi. Tintura d'assen
Tindin o Seggiòn. T. de'Tint. Tino, Vaso in zio(Targ. Istit, lII, 168).
cui riponsi il bagno per tignere i panni. Tintùra. fig. Tintura(Cocchi Disc. II, 91).
Tint che più comunemente e isolato di Infarinatura, cognizione superficiale.
ciamo Tengiùu. Tinto. Tiògo. . . . . Voce veneziana che molti
Tint in granna. Tinto in grana – usano anche fra noi nel significato di
Siccome grana avanza ogni altro tinto. Biscottato. Squisito. Perfetto. Eccellente.
Tint in guaa. Tinto in guado. Tiòrba. Gironda. Ghironda (L'Alb. bass.
Tintin lanna. Tinto in biòccolo(Gior. registra altresì Viola da orbo in Vielle).
Georg. XVI, 246). Tintilano? Tintilla Strumento musicale, ed è la Sympho
no? Tinto (come dicevasi anticamente nia che vedesi nella Tavola a pag. 9o
dai Fiorentini) d'arte maggiore. Tinto del tomo 2, del Dizionario biblico
prima d'essere impannato. del Calmet – Il Gozzi la chiama Sve
Tint in pezza. Tinto in pezza(“tosc. t
glia (se non erro) nel numero 167 del
– Mol. El.). Tinto dopo impannato. suo Osservatore. – La Tiorba dei diz.
Tinta, T. delle Arti del disegno. Tinta. ital. vale strumento simile al liuto.
Mezza tinta. Mezza tinta. Chi menna la tiorba guadagna on
Penell de tinta. V. in Penèll de tocch de pan, e mi che l'hoo me
bianch. nada no gh'hoo nagott in man. . . . .
Scaldà oma tinta. . . . Avvivare una Dettato a cui ricorre chi si crede mal
tinta. compensato delle proprie fatiche, chi,
Tinta calda.... Tinta viva, risentita. dopo avere lavorato, avanza, come si
Tinta. T. de Cappel. Tinta? Tintura. La suol dire, i piè fuori del letto,
materia colla quale si tingono le lane Tiòrba. fig. che anche diciamo Tobis,
e i peli da ſar cappelli. – Coldera de º
Tiorbón. Balurchio(Nelli Vec. ſiiv.ll1,4),
la tinta. . . . La caldaja dalla tinta. Balusante. Bircio. Corto di vista. Chc
Tinta.T. dei Litogr. e degli St. in rame... la cattivi lucci.
L'inchiostro da stampa litografica o in Tipo. Tipo.
rame, per distinzione da quello col Tipo. Pianta. Diseguo in pianta.
quale si prepara lo scritto o il dise Tipogràſegli. Ag. d'Istitàtt. V.
gno da stamparsi litograficº o in rame, Tipón. V. Ratt tappon in Ratt,
TIR (403 ) TIR
Tipp e tàpp. Toppa toppa. Voci imita Tir. T. de Mur. . . . Ogni sollevamento,
tive dello strepito di percosse o di per mezzo di taglie e cavi, di marmi
colpi iterati. - o altri corpi grossi e pesanti. Il fr.
Tir. Tiro. Il tirare o sia lo sparare armi Guindage. Per es. L'è appaltaa a on
tant al tir.
da fuoco, e il colpo che ne risulta – Tir. T. de Panierai. . . . . Sono così chia
Il Grassi (Diz. mil.) e il Diz. Art. spe
cificano i vari tiri in Tiro a livello o mate tutte quelle vette di stecche o
livellato o parallelo, Tiro cieco, Tiro costiero, di vincigli che dagli orli del fondo
Tiro curvilineo o in arcata, Tiro di briccola d'un canestro s'innalzano alla perife
o di riflesso, Tiro di ficco, Tiro di punto in ria del medesimo. Ogni vinciglio di
bianco, Tiro di rimbalzo, Tiro di striscio, Tiro fondo dà due tir.
di volata o perso o massimo, Tiro elevato, Tiro Tir. T. de Panier..... Ognuna di quel
esatto, Tiro ficcante, Tiro fuori di misura, Tiro le spirali di vinchi che in complesso
inclinato, Tiro in misura, Tiro orizzontale,
vengono a formare il manico trec
Tiro rettilineo, Tiro sotto misura.
ciato di corbelli, panieri e simili.
Andà foeura de tir. T. di Caccia. Tira. v. cont, per Tila. V.
Villeggiare. Tirare in arcata. Tira (Fagh la). Appostare l'allodola o la
A tir. A tiro. Sotto tiro(*tosc. – starna – Far la cilecca, la giarda.
T. G.) parl. d'armi da fuoco – fig. Tirà. Tirare. Trarre, e ant. Traere.
A tiro(id.). All'ordine, in pronto, in Traggere – V. anche Trà.
punto. Chi tira, e chi molla. fig. Chi tira d'una
Fallà el tir. Errar la posta. parte, e chi d'altra(Cr. in Tirare S 98).
On bell tir. Un bel punto (Buon. Chi la vuole a un modo, e chi all'altro.
Tancia p. 98 ediz. fir. 1658). Col tropp tirà se romp. fig. Chi troppo
Veguì a tir. Andare a buono. Venir tira la corda, la spezza o la strappa.
a tiro. Chi troppo s'assottiglia si scavezza.
Vess a tir. Essere nella sua stagione. Chi troppo tira l'arco lo spezza. Il
Vess a tir. Essere a tiro o in punto. soperchio rompe il coperchio.
Essere all'ordine o alle strette. Del temp che tiraven-sù i colzon
Vess a tir on afare. Essere a tiro con la ruzella. V. in Ruzèlla.
il negozio Sacc. Rim. I, 8). E tira che te tira o vero Tira e be
Tir. Tiro (Gras. Diz.). Tutta la carica stira. Tira e ritira.
che s'adopera per fare un tiro. Gh'hoo Fass minga tirà per la marsinna.
anmò chì domà duu tir. Non mi ri Non si far tirare pel vestito. V. sotto.
mangono che due tiri soli. Fass tirà per la marsinna. Farsi
Tir. Tirata. Fuga. A tir d'oeucc. A vista tirar la cappa (Assetta I, 5). Farsi ti
di terra. Per quanto tira l'occhio, a rare pel vestito (Pan. Poet. II, XXII, 5
perdita di vista. nota). Farsi tirar per il ferrajuolo. Tar
Tir. fig. Tiro. Giacchera. Giarda. Natta. dare i pagamenti.
Cilecca. Mal tratto. Fà tirà drizz che anche dicesi Fà
Tir. Lazzo. S'è daa on bell tir. È seguito stà in candira. Tenere a freno, a siepe,
un bel lazzo. a segno, in tuono, in soggezione. Fare
Tir. Tiro. Muta. A tir de quatter. In un stare in ubbidienza, in cervello o a do
tiro a quattro. In una muta a quattro. vere. Far tenere l'olio ad alcuno. Te
A tir de ses. In un tiro a sei. nere sotto la tacca dello zoccolo.
Tir che anche diciamo Tirsècch o Maa Giugà a chi tira pussee fort. Fare
del tir. Tiro. Malattia nota del cavalli. a tira tira.

Maa del tir. fig. Priapismo – Satiriasi. Podè tirassel via. ſig. Potere sputar
Tir secch. Tiro. Il male di cui nel la voglia di checchessia.
tema allorquando il cavallo va dentec Se tira-là o vero Se vivatta. Si campa
chiando la mangiatoia. (*tosc. – T. G.). Si dice della salute,
Tir volant o Tir in aria. .. . Il tiro degli averi, e financo del viver morale.
di cui sopra allorchè la bestia non Tirà a cà on fioeu de bajla. Riprendere
intacca la mangiatoia. un bambino dalla balia( tosc. – T. G.).
TIR -
(404 ) TIR
Tirà-adre e l'uss. Tirare a sè la porta Tirà d'acquarella. Schizzar d'acque
o l'uscio. V. anche più sotto Tirà rella (Caro Let fam. II, 3).
apress l'uss. Tirà de l'aria. V. in Aria sig. 1:
Tirà al... Pendere in o al... Tirare Tirà de la soa. Tirare altrui dal
o Trarre al... parl. di colori. V. in Trà. canto di alcuno(Mach. Op. II, 2o6).
Tirà a la longa. Procrastinare. Ti Tirà de longo. V. in Lóngo.
rare in lungo. Protrarre. Prolungare. Tirà de penna. V. in Pènna.
Dilungare. Menar per lunga. Dare una Tirà de pont. V. in Pönt sig. 17.'
lunga. Mandare in lunga. Tirà de sott. Sottrarre.
Tirà a lucid. . . . . Tirare a poli Tirà de spada. V. in Spàda.
mento a specchio. Tirà drizz. Tener la linea diritta.
Tirà a man o Tirà a voltra. Metter Tirà drizz o Arà drizz. fig. Andar
fuora. – e fig. Mettere a campo. Mettere pel solco. Stare al solco(Nelli Il Forest.
o Porre o Portare in campo. Mettere in patr. I, 16). Arar dritto.
in mezzo. Mettere innanzi. Tirà drizz e s'ciavo. Tirar-cia. Non
Tirà a mazzà. Tirare ad ammazzare ci badare (“tosc. – T. G) – Tirar-via.
(*tosc. – T. G.). Speſtiere senza pensare più là (id.ivi).
Tirà a moeuj. V. in Moelj. Tirà el cadenazz. Tirare il paletto
Tirà a ona cossa. Appetire ad una o il chiavistello per aprire(“tosc.-T.G).
cosa o una cosa. Per es. Tirà al lu Tirà el carr. fig. Tirare la carretta
strissem. Appetire l'illustrissimo – dello scrivere e sim (CaroLet.ined.II,9o).
Agognare. Aspirare. Per es. Tirà a on Tirà el coll. V. in Còll sig. 1.”
impiegh. Aspirare a un impiego. Tirà Tirà el fiaa. Alitare – e fig. Dare
ai donn, ai bombon. Tirare alle don a respiro, a credenza.
ne, alle cose ghiotte(“tosc. – T. G.). Tirà el reff o i colzett o el pann
Tirà ai soldi. Tirare a soldi(Fag. Pod. o la stringa. fig. Tirar le calze o i
spil. II, 7) o ai quattrini o al danaro panni, ed anche assolut. Tirare. Man
– V. anche più innanzi Tiragh. car di vita, morire. V. in Cagaràtt.
Tirà a penitenza. Indurre a peni Tirà el selari o Tirà selari. Tirar
tenza – e fig. Trarre al voler suo. salario (Machiav. Op. V, 8o). Toccar
Indurre. Persuadere. Trarre il filo della danari o stipendio. (vare.
camicia ad alcuno. Indurre chicches Tirà-foeura.Estrarre. Tirar fuori Ca
sia al proprio desiderio. Tirà-ſoeura. T. dei Cocchieri... De
Tirà a perd. V. in Pèrd. viare colla carrozza dalla dirittura
Tirà-apress l'uss. Accostare l'uscio della via per dare il passo a vetture
(“tosc. – T. G.). nelle quali uno s'incontri. (tare.
Tirà aria calda. V, in Aria sig. 1.” Tirà-foeura del birlo. Far impazien
Tirà a roccol. V. in Ròccol. Tirà-foeura di piocucc. Cavar di mi
Tirà a segn. Cogliere. Dar nel punto. seria o Cavar del fango alcuno.
– V. altresì in Sègn sig. 5.” Tirà-foeura el pan. Sfornare.
Tirà a trappola. V. in Tràppola. Tirà-foeura i colzon. Trarre i panni
Tirà a tutteoss. Calarsi o Tirare a di gamba. Trarre le brache ad uno –
un lombrico o a un luì. Tirar l'ajuolo. ed anche Trarsi le brache.
Tirare a pochi. Ricercare o Accettare Tirà-foeura i coo o i merz. Tendere
ogni menomo guadagnuzzo. i capi della vite.
Tirà a tutteoss. Bere d'ogni acqua. Tirà-foeura i cunt. V. in Cùnt.
Bere torbido. Tirà-foeura i tros. Tendere i tralci.
Tirà a voltra. Metter fuori – V più Tirà-foeura la spada, el sciabel e
sopra Tirà a man. sim. Tirar fuori la spada. Mettere la
Tirà bell. Iabbellire – Tiragh bella mano alle armi. Sguainare. Mettere o
ona cossa. Aver aria di checchessia a di Tirare o Cacciar mano alla spada,
ciannove soldi per lira(Doni Zuc. 156). ad un coltello e sim. Sfoderarli.
Tirà cont i dent. Adattacchiare – Tirà-ſoeura vun. ſig.Tirar sù le calze a
V. anche in Dént. uno(*tosc. – T. G.). Dar la corda a uno,
TIR ( 4o5 ) TIR
Cavare i calcetti. Tirar sù alcuno. Farlo Tirà-inanz. Far avanzare. Fare in
dire, fargli palesare l'animo proprio. nanzi. Tira-inanz el scagn. Fai innanzi
Tiragh.Tirarvi(Fag. Am. esper. III,5). la seggiola.
Abboccare a checchessia(“tosc. -T. G.). Tira-inanz. Prolungare. Tirare o Por
Tiragh aria colda. Abbajarvi la volpe tare innanzi i conti, la vita e simili.
in un luogo. Esservi grave pericolo Tirà-indree o Tirà-via. Diminuire.
della vita. Scemare. Calare parlandosi di prezzi.
Tiragh el coll a vun. Tirare il collo. Tirà-indree. Tornare addietro. Ri
Appiccare o strozzare (“tosc. - T. G.). vocare(Gh. Voc.). (Rebàtt.
Tiragh-foeura a vun queicoss. Cavar Tirà-indree. Sbattere. Difalcare. V.
di sotto alcuna cosa ad uno. Tirà-indree. Scansare.
Tirà-giò. Staccare ciò che è appeso. Tirà-indree el cuu. fig. Tirare alla
Spiccare. staffa. Tirarsene indietro. Acconsentire
Tirà-giò. . . . Restar servito d'al malvolontieri alle altrui domande, Ri
cuna porzione di vivanda dal piatto dursi di mala voglia a far checchessia.
comune, Tirà in fir che anche diciamo Tirà
Tirà-giò. Ricopiare. Copiare. in forma o Tirà in su l'oss. Ridurre
Tirà-giò. Sedurre. Infinocchiare. al verde. Ridurre in meschino stato o
Tirà-giò. Tirar dalla sua. al partito più gretto, più miserabile.
Tirà-giò. Tirare di pratica. Tirà-giò – Talora anche Stremare. Rastremare.
on dissegn, ona lettera, on lavorà e Rappiccinire. Menomare.
sim. Tirar giù versi, prose, ecc.(“tosc. Tirà in forma o Tirà-sù. . . . . I
– T. G.). Tirar via di grosso. Calzolai dicono così lo Stendere sulla
Tirà-giò. Rappaciare. Quietare. Bab forma i vari pezzi di pelle vitellina
bonare. (pànna. de quali si compone un calzare.
Tirà-giò a campann doppi. V. Cam Tirà in forma. fig. Vedi sopra Tirà
Tira-giò che te gh'ee reson o che in fir.
t'ee vengiuu. . . . . Via, chetati una Tirà in longh. V. più sopra Tirà a
volta, io te la dò vinta. la longa.
Tirà-giò del birbo a vun..... Dare Tirà in nocuv. Rinnovare. Rimettere
altrui del birbante per la testa. – e famigl. Arruffianare. Rabberciare.
Tirà-giò o Cavà el capell o el ba Raffazzonare.
rettin. Trarsi di capo. Sberrettarsi. Tirà in pee. V. in Pè sig. 7. e in
Tirà-giò el Signor de la cros. V. in Campànna.
Signór. Tirà i stombolon. V. in Stombolón.
Tirà-giò i cresp. V. in Crèspa. Tirà i vit. V. in Vit.
Tirà-giò i scur o l'uss. Cavar di Tirà-là. Protrarre. Procrastinare.
gangheri gl'impostami. Tirà-là. Campacchiarla. Campacchia
Tirà-giò i socch, la vesta, e sim. re. Il Trahere di Celso(Med. lib. 2,
Abbassar le sottane. Calar la vesta. cap. 8, verso il mezzo).
Tirà i colzett. Tirare. V. in Cagaràtt. Tirà la conseguenza. Dedurre o Ti
Tirà i lenzoeu. . . . . Stirare a mano rare la conseguenza.
le lenzuola. Il Detirer du linge dei Fr. Tirà la paga o Tirà paga. Tirare
Tirà i ligamm. . . . . Ridurre alla la paga(“tosc. – T. G.).
mente, ravvivare la memoria di una Tirà la pell in coo. V. in Pèll.
persona assente. Annibal Caro in una Tiralla. Stillarla. Stillare (“tosc.), e
sua lettera, scritta di Roma il 26 otto chi lo fa dicesi Stillino (id.). Far vita
bre 1562 a Mad. Laura Battiferri a Fi stretta.

renze, ha una frase corrispondente a Tiralla adree al mur. V. in Mùr.


capello, se non erro, a questa no Tiralla conti dent. V. in Dént.
stra. Egli dice così: Di voi tengo io Tirà ona cornada, ona sassada, ona
quella memoria che mi detta il merito s'cioppettada, ona stoccada. Menare o
vostro; e l'amor che vi porto me ne Dare una cornata, Dare una sassata,
tira l'orecchio ad ogni ora. Tirare una fucilata, una stoccata.
TIR (4o6) TIR
Tirà on colp. Menare un colpo; e via che fanno due carrozze quando
fig. Tendere una rete. s'incontrano, per darsi reciprocamen
Tirà on pes. Strascinare. Trainare. te il passo senza urti , od anche lo
Strascicare alcun grave. scostarsi dal mezzo della via per av
Tira, paga, e va con Dio..... Bada vicinarsi alle case. (dito.
al fatto tuo, e non entrare in chiac Tirà-sù.T. de Tessit. Maneggiarl'or
chiere; la bottega non vuole alloggi. Tirà-sù a fortunna. Trarre a sorte
Tirà per el vestii. Tirare di dietro. o per sorte.
Tirà per i pee. Tirar fra' piedi – Tirà-sù de bagaj. Tirar sù. Allevare.
ſig. Mentovare. Memorare. Portare in Tirà-sù di scus o di pretest. Alle
campo – fig. Mettere in novelle. gare o Addurre scuse o pretesti; e ant.
Tirà per ponta, Tirà per testa. T. Incastagnarsi di parole.
de" Parrucch. V. in Pönta e in Tèsta. Tirà-sù el coo del lavorà. Levare
Tirà selari. V. addietro Tirà el selari. il capo dal lavoro.
Tirà-sott a giugà. Dar pasto. Allet Tirà-sù el fiaa. Succiare – Dare i
tare. Adescare. tratti. Boccheggiare.
Tirass adoss. Tirarsi addosso. Pro Tirà-sù el ficc. . . . . Così dicesi in
cacciarsi. modo basso quando altri, in luogo
Tirass adree on fioeu. Tirar sù un di soffiarsi il naso, va ritirando in
figlio per l'arte propria, su i mocci. ll fr. Renifler – A chi
Tirass de prezzi. Stiracchiare o Ti pate di questo mendo i Fiorentini so
rare il prezzo. gliono dire per ischerno Tira-sù e
Tirassen foeura. Passarsene da largo. serba a Pasqua (Mol. El.).
Lavarsi le mani di checchessia. Tirà-sù el lott. Estrarre il lotto.
Tirass in d'on canton. Rincantuc Tirà-sù el prezzi. Fare il collo. Stare
ciarsi. in sul tirato.
Tirass indree. Arretrarsi. Farsi ad Tirà-sù i barbis. V. Alzà i barbis
dietro. Tirarsi indietro. in Barbis.
Tirass indree. fig. Tirarsi indietro Tirà-sù i boll. Spianare.
a checchessia. Tirarsene indietro. Sot Tirà-sù i colzon, i colzett. Calzare
trarsene, scansarsene. le brache, le calze.
Tirass in ment. V. Mént. Tirà-sù i cresp. Raccrespare. Fare
Tirass o Mettes la bissa in sen. V. i cannoncini alle vesti, alle camice, ec.
in Bissa e in Sén. Tirà-sù i fodrinn. Montare i fondi.
Tirass per i cavij. Accapigliarsi. Tirà-sù i manegh. V. in Regolzà.
Accapellarsi. Fare a capegli. Pigliarsi Tirà-sù (in amor). Tirar-su(Ambra
a capegli. Far capellia. Bern. III, 2 – Alleg. 125). Infinocchiare.
Tirass-sù. ſingalluzzire. – Azzimarsi. Invaghire. Innamorare. Accendere d'a-
Allindirsi. (Tónd. more. Ammaliare. Affatturare. Affa
Tirass tutta la part sul tond. V. in scinare. Cuocere.
Tirà-sù. Raccogliere. Itaggruzzolare. Tirà-sù i pagn. Accincignare(Alleg.
Rammassare danari, robe, ecc. – Tirà p. 25o). Succignere. Succingere. Allac
sù i dover. Raccogliere i còmpiti. ciare. V. in Regolzà.
Tirà-sù. Trarre. Per es. Chi l'è che Tirà-sù i red. Appannare le reti da
ha de tirà-sù? ... Quell che te voeu tì. caccia – Salpare le reti da pesca.
Chi vogliamo noi che tragga?.. Tragga Tirà-sù i scarp, i strivaj. Tirar sù
chi ti pare (Machiav. Cliz. III, 7). gli stivali (“tosc. – T. G.). Calzarsi
Tirà-sù. V.Tirà in forma più addietro. le scarpe, gli stivali.
Tirà-sù. Tirar su. Alzare. Tirà-sù Tirà-sù i socch. Tirarsi su(“tosc. –
on olter pian. Alzare un nuovo piano. T. G). Alzar le sottane.
Tirà-sù. T. delle Arti. Montare. Ca Tirà-sù la corlera. Scavalcare. Fare
ricare. che una maglia entri nell'altra,
Tirà-sù. T. de Cocchieri.... È quello Tirà-sù la pell sul ciel. T. de Sell.
scostarsi alquanto dal mezzo della Tendere il cuoio sul cielo delle carrozze.
TIR (4 o7) TIR
Tirà-sù la somma. Sommare. Iiacco Tirà. Tirare. Stiracchiare parl. di prezzi.
gliere i numeri. Tirà. Scagliare. Tirare, El gh'ha tiraa
Tirà-sù l'azzalin. Montare il cane. on sass. Gli scagliò o tirò un sasso.
Tirà-sù l'orelogg, el mennarost e Tirà. Tirare parl. d'armi da fuoco. Tira
sim. Montare o Caricare l'oriuolo, il mille passi o Tira a mille passi(“tosc.
girarrosto e simili, -
– T. G.).
Tirà-sù ona presa de tabacch. Pren Tirà, Tirare. Dare vista – Cannocchiale
dere una presa di tabacco. che tira tante miglia (*tosc. - T. G.).
Tirà-sù ona tosa. Invaghire, Infi Tirà. Ilizzare. Dicesi del mazzafrusto – An
nocchiare o Inzipillare una fanciulla. che i Prov. usano in questo sig. Tirar.
Tirà-sù on capell. V. in Capell. Tirà. Indurre. L'han tiraa a fass Cristian.
Tirà-sù on ſioeu. Tirar su(Magal. Let. L'hanno indotto a farsi Cristiano.
sc. XI, 238). Educare. Allevare. Rile Tirà. Tirare. Attirare. Attrarre. La cala
vare. Tirall-sù per dottor, avocati, ec. mitta la tira el ferr. La calamita tira
Tirarlo su per medico, legale e sim. il ferro. I impostor tiren i s'giaff
(“tosc. – T. G.). lontan cent mia. Gl'impostori chiama
Tirà-sù on pizz. Insaldare o Racco no le ceffate di lontan le miglia.
modare un merletto, una trina. Pro Tirà che anche diciamo Surbi-sù o Surbi.
priamente rifare coll'ago i fiori rotti Imbeversi. Inzupparsi. Imbombarsi. Ab
d'un merletto, o farne de nuovi, ciò bombarsi. I quadrej tiren l'acqua. I
che i Francesi direbbero ſemplir du mattoni sorbono l'acqua. El ris l'ha
point ou de la dentelle: essi chiamano tiraa tutt el broeud. Il riso s'è in
anche Remplisseuse quella donna che zuppato tutto nel brodo. -

fa professione di racconciar merletti. Tira, Cuocere, Tirà el zuccher. . . .


Tirà-sù on sospir. Mandar su, Man Tirà, T. di Stamp. Tirare. Stampare, e
dare, Mettere, Emettere, Trarre un so propr. Lavorare al torchio da stampa.
spiro. Dopo avè tiraa-sù on sospiron. Torà a man.... Stampare le bozze
Dopo la tratta d'un sospiro amaro. a mano o col rullo, non col torchio.
Tirà-sù on trav. Collare una trave. Tiràa. Tirato.
Tirà vent. Tirar vento(“tosc. - T.G.). Longh e tiraa. V. in Lóngh.
Tirà-via. Levare. Tiraa a... Cotto a... p. es. Cotto a gras
Tirà-via drizz. Andare tirato, dirit sezza di mele (Sod. Colt. t it. 159 e altr.
tamente, di filo senza dimorarsi per via. Tiraa a la vitta, Attillato. Stretto
Tirà-via i resch. Diliscare. Levarle alla vita.
lische ai pesci. Tiraa a martell. Tratto col martello
Tiret-foeura di pee. Levati di tra' (Crusca in Fonduto).
piedi(“tosc.). Escimi dattorno. Tiraa come on stecch che anche di
Vorè minga tirassel-via o strappas ciamo Tiraa-sù. Impalato. Impettito.
sel via. Non istracciarsi gli occhi per Tiraa cont i dent. Tirato. Stirac
checchessia. Non ce ne aver passione. chiato. Con gli argani. A forza d'argani.
Vorè tirà-giò el teater. Applaudire Tiraa d'acquarella. Schizzato d'ac
fino alle stelle. V. in Tcàter. querella(Caro Let. ſan II, 5).
Tirà. Cavare. Trarre. Tiri manca on sacch Tiraa in di quart. Tritone.
de forment de sta mia scolodra. Da Tiraa-sù on poo. Raffazzonato.
questa mia grillaja io non cavo un Tiraa tiraa o Tiraa tirent. Ben tirato.
sacco di grano. Tiràa. T. di Stamp. Tirato. Stampato.
Tirà. Montare. Strada che tira. V. in Stràda. Fogli tirati o da tirare('tosc. – T. G.).
Tirà. Gettare. Dire. Tirare. Dicesi della Tiràa. Ad. di Cavèll. Spreso (“tosc. –
quantità di peso che può accennare Alf. Voci e modi tosc. 4S). V. in Cavèll.
una stadera o una bilancia. Cosse la Tiraball. T. d'Armajuoli.... Strumento
tira sta stadera? . . . . La tira milla. che serve a cavar le palle dai fucili.
Quanto getta clla questa stadera? . . . Tiraball. T. Chir. Tirapalle, Strumento
Dice mille... – Tirare a meno di tanti che serve ad estrarre le palle rimaste
carati scrisse il Magal. Esper, nelle ferite,
TIR (4o8) TIR
Tirabosción. V. Tirabusciòn. tirante che dall'uncino del granchio
Tirabràsca. T. de Forn. Fruciandolo da (ferr de cavall) va lungo via tutto il
forno? Frugone? Frugatojo? Attizza timone d'una carrozza fino alla sua
tojo. Rastione. Strumento di ferro lun punta fermovi con coreggiuole o staffe
go e ritorto, con manico di legno, col o gasse o ciappe, alla qual punta pren
quale i fornai tirano in un canto del de con sè un bilancino o la bilancia
forno la brace rimastavi sparsa dopo per attaccarvi uno o due cavalli.
bruciate le legne – Anche il Riavolo Tiradùra. T. di Stamp. Tiratura (“tosc.
dell'Alb. enc. pare corrispondente in – T. G.). Il tirare i fogli di stampa;
qualche parte a questo strumento che e dicesi così dell'atto, come del la
viene detto Raible nell'Encyclopédie. voro, come del prezzo – La tiradura
Tirabusciòn che anche diciamo Tirabo la costa tant. La tiratura monta tanto.
sción o Cavabusción. Cavaturàccioli Tirafoeüra o Cardenzin tirafoeüra. Scal
(*tosc.). Cavastoppacciolo(“tosc.). Stu zatore. Scalzator di segreti. Chi cava
racciolo.Tirabussone(Min.). Tirabuscio i calcetti. Chi trae il verme dal naso
ne(Celotti). Ferro a spire, inastato in un altrui. Chi scopre paese o terreno. Chi
manico di legno orizzontale, col quale catechizza. Chi cava la lepre del bo
si traggono a forza dal collo delle bot sco. Chi fa caselle per apporsi. Chi
tiglie i turaccioli che le chiudono. tira o saetta in arcata. Tale che at
Tirabuscion a machina. ... Lo stru tende a cavar la ranocchia dal pan
mento di cui sopra incastrato a leva. tano. Fiscale; e se donna Fiscalessa.
Cavej a tiraboscion. Cincinni? Cer Persona che a modo di fiscal criminale
necchj? Capelli arricciati a lunghe spi sa cavare di bocca altrui un segreto –
re; quelli che anche i Francesi chia Il Maggi, nel Mancomale, scherzando
mano Cheveux frises en tire-bouchon. su di una persona di questa fatta, dice:
Tiracampanin. Passamano da campanelli? E la gh'ha tant el garb
Tiràcca. Carne tirante – Talune dice Da famm cuntà tutteoss, vocura o no vocura,
Tiracca anche la Covazza (V) che è Che no l'e on cassettin, l' è on tirafocura.
l'Aponevrosi degli anatomici. – V. anche in Scavà fig.
Tiraciòd. T. de Fabbriferr. . . . Sp. di Tiragavèj. T. de Carr. Tiraquarti? Ferro
punteruolo d'acciaio lungo un deci col quale si forzano a contatto le te
metro o poco meno, capocchiuto, e con state dei due ultimi quarti d'una ruota
uno stremo circolare nel cui mezzo ſerrata a lastre in pezzi(tarengh) quan
è un po' di cannello. Di questo servonsi do vi s'inchioda l'ultimo pezzo.
i fabbri per battere mediatamente i Tiragliocùr (dal franc. Tirailleur). Fante
chiodi co quali uniscono lamiera con perduto o morto? Tirainnanzi ? Scara
lamiera, onde fare sì che le due la mucciante ? Nome di quei soldati che
miere stiano congiunte pari pari. escono primi dalle file della battaglia
Tiracòll. . . . . . Sorta di panicastrella, e vanno sbandati a incominciare la
erba detta dai botanici Aira canescens. zuffa tirando le prime archibugiate.
Tiràda. Tirata. Lunghezza continuata, Sono i Sagittari e i Veliti degli anti
serie, continuità. chi Romani con armi differenti.
Tiràda. Tratta. Stratta – Colpo. Tiragóra. 7 ormagusto. Bramangiari. Cosa
Tiradìnna. Tiratella(Doni Zucca p. 1o5). che faccia venire il gusto o la voglia
Tiratina(Aret. Talanta prol.). di mangiare.
Tirador che anche dicesi Tendiroetà. T. Tiragóra met. Esca. Ogni oggetto che
d'Agric. Rincontro (Gagl. Voc. agr.). alletti, che faccia invogliare di sè,
Lo stesso che Palètt sig. 2.“ V. ciò che, parlandosi di cose che stia
Tiradór per Torcolée. V. no in mostra per vendersi, vaghe al
Tirador de martell. . . . Chi batte a maz l'occhio e di poca utilità, denotereb
zetta i lavori di piastra d'argento, besi famigliarmente colla frase Trap
di rame e simili. pole da quattrini.
Tiradóra. T. de Carroz. . . . . Cigna, o Tiralini. Tiralinee. Arnese noto. IIa Manegh.
Fune coperta di cuoio, o vero Cuojo a Codolo = Pont. Punte – Vidinna. Vitina.
TIR ( 4c9 ) TIR
Tiramàntcs. Tiramantici o Levamantici Tirànt. Cordiera. Regoletto traforato che
(Diz. Mus.). (zione. sta incollato verso il fondo del co
Tiramént. Tiramento – Tiratezza - Attra perchio degli strumenti da arco, al
Tiramolin. T. de Ciambell. . . . . Mac quale si annodano e raccomandano da
chinetta colla quale si riduce a con piede le corde dello strumento. I diz.
sistenza la pasta da biscotti. ital. fanno la Cordiera sinonima di Ca
T iramòll o Montamòll. T. d'Arm. Tira potasto, ma con errore evidente.
molle(“tosc. – Diz. art.). Ordigno di Tirant. T. de Sellai. Tirella. Nome di
cui si fa uso a comprimere le lamine quelle funi o strisce di cuoio che,
del mollone e della molla della mar raccomandate da un capo per can
tellina d'un fucile per montarle o pancloni e puntale al petto dei fini
smontarle dalla piastra. menti dei cavalli, e dall'altro alle
Tira mòlla(Giugà a) Fare a tira e allenta molle della bilancia o agli stremi dei
(Raf. Borgh. Am..fur. II, 11). Giocare bilancini, servono a tirare le carrozze.
a tira e allenta (Don. Zuc.). Specie di I Traits dei Francesi. Spettano loro
giuoco quasi simile all'altro che viene i cosi detti
detto Giugà a dondon. V. – Talora fig. Fonsg de ferr de balanza. Molle
Fare a tira tira. (cola, per le tirelle. E sono que Ferri a pala
Vess on tira-molla. Esser una carru che s'impiantano nella bilancia del
Tira-mòlla ſig. Tecomeco. carrino per attaccarvi immediate le
Tiranneggiàss. Patirsi la fame, la sete tirelle (tirant) se non si usano bilan
o una voglia regolata qualunque, e ciò cini. Vi si osservano
Pala. . . . – Canetta. ... = Baletta. Dado =
per tirchieria, per avarizia.
Tirannia. Sevizia. Crudeltà. Tirannia? Spinna. Spina = Vermen. Pani della vite.
Tiràuno. fig. Tiranno. Crudelaccio. Bar Tirànt de balanza. s. f. pl. T. de Carr.
baro. Fero. Fiero. Guardie (Alb. enc. in Bilancia). Si spe
Fà i part de tiranno. T. Teatr.... cificano in
Rappresentare sul palco scenico le Tirant a coa d'inguilla. . . . . Guardie
a serpe.
parti di vero tiranno o di chi ha ca
rattere tirannesco. Tirant a forcella. . . . . Guardie biſorcute.
Tirant dritt. . . . . Guardie rette.
Tirànno scherz. per Tirascènn. V.
Tirant piatt. . . . . Guardie piatte.
Tirannòn. Tirannaccio.
Tirànt per Bretèll. V. Tirànt de legn. Guardie. Legni che ser
Tirànt. T. dell'Arti. Tirante (Alb. enc. in vono per assodare il così detto rangon
Bracciuolo sig. 5°). Ogni ſerro che (la molla retta).
serva a tener in tirare due membri Tirànt de portera.... Quella specie di ci
d'alcun lavoro l'un dall'altro distanti. gna, fatta di passamano o di cuoio, che
Talvolta noi nominiamo il tirante an è appiccata da un lato allo sportello
che per Pontèll o Pontellón. delle carrozze, e dall'altro alla colonna
Tirànt. Chiave? Nome di tutti quei pezzi del battente(pienton de fianch), a fine
di ferro o di legno che, abbracciando un di reggerla quand'è aperta, impedire
corpo centrale qualunque, rimangono che oltrepassi il suo punto d'appog
fermati con viti, chiavelli o simili gio, e fare che non dia luogo a scosse
al corpo superiore ed all'inferiore od attriti nocevoli. Questo passamano
sovra e sottoposti a quello centrale, ha di contro la Cassettinna. . . , cioè
e servono a tener collegati a forza una Lastrina di metallo o di osso la
tutti e tre que corpi. Nella cicogna quale si sovrappone a quello stremo
del tirante che si ferma nello spor
da campane p. es. i tre tirant, fermati
per un lato nel cappello e per l'altro tello medesimo ad oggetto di ricoprir.
ne e abbellirne l'inchiodatura.
nelle trecce della campana, tengono
in uno cappello, ceppo e campana. Tirànt che anche diciamo Bastón de ciav.
Tirànt. s. m.pl. T. de Trombai. . . . Ferri Paletto. V. in Ciàv sig. 5.”
Tirànt. . . . Gl'Imbiancatori chiamano
che tengono in sesto il doccione della
tromba. -
così quel Legnuolo che tiene teso alla
l'ol Il . 52
TIR ( 4 io ) TIR
pertica il manico del pennellone da Tiraspècc o Manettén denanz de speg
imbiancare. gera. T. de Carroz. Passamano dei cri
Tirànt. Tirante(*Gior. Georg. XIV, 254). stalli di facciata.
Una delle parti dell'aratro. Tiràss o Bestiràss. Prostendersi. Proten
Tirànt che anche dicesi Battiroeli.... Nel dersi. Allungarsi. Sbarrarsi nelle brac
telajo di una sega è quel Regoletto che, cia. Distender le cuoia. Distendersi e
assicurato nel mezzo della fune, va a stiracchiar le braccia, come ſa chi si
battere sulla traversa del telajo stesso, desta allora allora, o sbadiglia, o dà
e serve per tendere o lascare la sega segno di noja e stanchezza.
– L'Encycl. lo chiama Garrot. Tira-tira (Giugà a). Fare a tira tira.
Tirànt. s. m. pl. Tiranti da tirar sù gli Tirato tiràto (Andà-via). Camminare in
stivali (*tosc. – T. G.). Ganci o Ferri tero o impettito.
da stivali (Mol. El.). Ferri da calzare Tiratùtt. Tiratutti(Licht. Diz, mus.). Spe
gli stivali, detti anche dai Provenzali cie di pedale che ponsi da fianco alla
Tirants, e da Francesi Crochets. registratura dell'organo, e che com
Tirànt. s. m.pl. Tirastivali (“tosc.). Fet presso smuove tutti i registri e pro
tucce di cintolo cucite dai due lati duce il forte.
entro l'imboccatura di uno stivale Tira-us cioeü.T. de Bottai.... Ferro, quasi
per calzarlo più facilmente. Sono det simile al Tirafondi, col quale si mon
te Tirebottes da Francesi. tano e smontano gli sportelli delle botti.
Tiraòr. Tiraloro (“tosc. – Mol. El.). Chi Tiràzza – La Compagnia del Tirazza
tira l'oro o l'argento. o El Tirazza fu per avventura l'ul
Tirapée che nel contado verso il Coma timissimo rimasuglio di tutte quelle
sco e nell'Alto Mil. è detto anche Ca Compagnie di trombetti e d'altri sona
pèster. T. de'Calzolai. Pedale. Striscia tori che per molti secoli esistettero
di cuojo colla quale i calzolai tengono fra noi e in Fiorenza(Domen. Facezie
fermo sulle ginocchia il lavoro. Anche p. 157) e in tutte le altre terre grosse
dai Franc. è detta Tire-pied. d'Italia, le quali in occasione di noz
Tirapée. . . . . Nome di gergo indicante ze, di feste di famiglia, d'onomastici,
uno di que Religiosi che fanno da con d'arrivi di personaggi illustri, ecc.
fortatori ai moribondi negli spedali. accorrevano a fare la trombettata per
Tirapée. . . . . Gergo indicante il Gar averne la mancia. Cessò verso il terzo
zone del boja. lustro del secolo corrente.
Tirapée. Pedissequo. Adulatore, Tirèll o Casèll. Celle. Celline. I buchi
Tirascènn che scherz. diciamo Tiranno. de ſiali delle pecchie.
Quel che tira le scene (Pan. Poet. I, Tirèlla (Erba) scherz. per Sèller. V.
v, 2o) in teatro, Tirént. V. in Tiràa.
Tirascòpol. . . . . Chi uccella a busse Tiraa tircnt. Tiratissimo. Tesissimo,
col suo favellare o co suoi diporti. 1 mi han ligaa i cavii traa tirent
Tir-a sègn, Bersaglio. Berzaglio. Tutt in scima del coo. (Mag. Int. II, 29 1).
Tiras gialf . . . . . Ona faccia de tira Tirètt. Tratto. Tralluzzo.
s giaff. . . . . Un viso antipatico, un Tirètt del 1, del f. ecc. V. in Tajètt.
viso spiacente, cachetico, dispettoso, Tirètt. Cassettino.
che muove a uggia, a rabbia. Tirètt. Titolo.
Tiraspècc che altri dicono anche Ma Tirettin. . . . . l'icciolo cassettino.
netton. Passamano del cristallo. Gal Tiribàccol scherz. per Tabacch. V.
lone, fermo al telajo del cristallo degli Tiribàra che alcuni dicono anche Tara
sportelli delle carrozze, il quale s'im bara. Stampita. Lungaggine – ed anche
pugna per alzare o calare il cristallo Garbuglio. Impiccio. Trappola.
stesso. Ha per ritegno una Tane nudazion de pagn, tanc tiribar e no
Fintinna. . . . . Cordellina di scta, di filatic. vitaa. (Bal. Rim.),
cio o sim. addoppiata, infilata in una ghian Se con sta tiribara 1 è vegnu,
dina corsoia (olivetta), e munita d'un fiocchetto Ghe va la scusa che no l'ha faa lu (Mag. ).
da piede e d' un dado,
Tiribater per Barlafus, V.
TIT ( 41 i ) TIZ
Tirincìu. Abitino strozzato. Un Guar Titol. Ragione. Titolo. L'è on titol giust.
nacchino che non copre il culo. Tira È giusto titolo,
culo. Saltamindosso. Abito troppo me Titol. Titolo. Pretesto. Motivo. Sott, al
schino in tutte le sue proporzioni, titol che l'era matt. Pretestando che
Tiritéra. Filarata – Stampìta. egli era pazzo.
Tirizzà scrisse il Balestrieri per Intizzà. V. Titol. Titolacci (Pan. Poet. I, XIX, I 1).
Tirlindanna.... Sp. di Lenza da pescare Dà di titola vun. Titoleggiare(Nelli
le da noi così dette alborelle(cy prinus Serv. al for. I, 1).
albor Scop.). Consiste in un cordone Dass di titolo de tutt i titol. Darsi
di seta con ami da capo e piombi, e titolacci (Pan. Poet. II, nota 2o.º a
sugli ami ponsi per esca un ciprino p. 5o6). Darne o Darsene infino ai denti.
albore, o la pelle d'un siffatto pesce. Dicesi di due persone che vengano
Tirón. . . . . Gran tiro, sparo esattissimo. insieme ruvidamente a contesa, e si
Tirón (Cunt a) [dal sardo Tironi tirata, bisticcino villanissimamente.
conti di tirata]. Conti d'interesse sopra Portà-via di brutt titol. Toccar di
interesse o d'interesse a capo d'anno. male parole(Nelli Serv. padr. II, 14).
Conti a frutto e rifrutto (Gior. Georg. Titol. T. degli Stampat. ant. . . . Agg.
X, 572) – Ne” diz. ital. Tirone vale di tipo che ha una lineetta sopra capo.
soltanto novizio. Per es. m e n titola . . . . Gli Spa
Tirósa. Treggia. Treggiuolo. Voci di gergo gnuoli scrivono na la sillaba italiana
per Carrozza. Andà in tirosa. Andare gna; quella n era n titola pei nostri
in treggia (Lippi Malm. VIII, 5o note). stampatori del secolo passato.
Tirsècch. T. di Masc. Tiro. Sorta di ma Titol. T. de Setajuoli. Corpo? Il grado
lattia del cavallo che gli fa addentare di finezza della bava serica.
la mangiatoia. Dai Fr. è detta Tic. Titol. T. di zecca. Bontà (Orsini Mon.
Tisànna. Tisana,
p. xLix e passim.). Corpo.(vorrebbe della
Tisegh. Tisico. Etico. moneta tant'essere il corso quant'il corpo, cioè
Deventà tisegh. Dare nel tisico. Dare spendersi per quell'oro o ariento che v'è: Da
in tisico. Cadere in tisica. vanzati Lezione su le monete). Il grado di
Fà deventà tisegh. Intisicare. finezza che ha l'oro o l'argento mo
Remedi che fa ben ai tisegh. Rime netato; il Titre o Aloi o Loi o Carat
dio che vale a tisici. de Fr. – Hoo minga poduu reussi a
Tisegh. fig. Afato – Scriato. conoss de che titol el fuss. Non mi è
Tiseghè ? diciamo per isch. in luogo di riuscito trovare a che bontà fosse co
Cosse gh'è? a chi tossisce a rotta. niato(Ors. Mon. p. XLIX).
Tiseghèzza. Mal del tisico. Mal sottile. Or o argent a titol. Oro o argento
Tisi. Flisi. Ftisia. 7'isichezza. Tisicume; di tutta bontà. (bontà.
e ant. Tisica. Vess de titol scadent. Esser di poca
Tiseghin. è Tisichino (“tosc. – T. G.). Titolaa. Titolato. Che ha titoli, insignito
Tisegoeiù. Tisicuccio. Tisicuzzo. di titoli, di grado, dignità.
Tisegoeüra. Tisicuccia. Tisicuzza. Titolàr. add. Titolare. -

Tisegón o Marsciòn. Tisicaccio (“tosc. – Titolari. Titolario. Il registro dei titolati


T. G.). Impolminato. Accr. di Tisico, e e dei titoli; il Nobiliario degli Spag.
si suol dire altrui per disprezzo. Titolàsc. Titolaccio.
Titin, Titìnna. . . . . Nome di cagnolini. Titólla. Baggeo. V. Badée.
Titiroeiù. V. Tettiroeü. Titolon. Titolone.
Titol. Titolo. Nome di grado o dignità. Titt. pl. di Tètta e di Tètt. V.
Avegh el titol de cont. Essere tito Titta. Batista – Tittin. Batistino.
lato conte. Titubà. Titubare.
Consigli di titol. . . . . Magistratura Tivàn o Tivàni:. V. in Vént.
che accudisce a quanto risguarda le Tizzadòra. T. dell'Arti. Attizzatoio. Stru
titolature di nobiltà. mento per attizzare il fuoco.
Titol che i dotti dicono Epitet. Epiteto. Tizzi. Tizio. Tirà a man Tizzi e Sem
Aggiunto, proni, Mentovare un tale e un tal altro.
TOB ( 412 ) TOC
Tizziroeù. Tizzoncino. Tizzoncello. o Amfisbena – Nei nostri colli hanno
Tizziroeü. Attizzatoio. I Fabbricatori del credenza che questo serpentello s'ap
cacio lodigiano chiamano così quel Ba piatti alla fiorita dell'uva cacciato da
stone lungo di cui si servono per rat quell'odore.
tizzare il fuoco nel fornello ove fanno Tócca. Paragone. Pietra di paragone o
il cacio e obbligare le legne ivi ardenti del paragone. Quella pietra con cui
a mandare sempre viva fiamma. si saggiano i metalli. Assagg a tocca.
Tizziroeò. fig. Attizzatore. Aizzatore. Ten Saggio a paragone.
tennino. Fà el tizzirceu. Adizzare l'a- Tocca. Toccare.
nimo delle genti. Provocare. Attizzare. A chi tocca tocca. A chi Dio la da
Metter legne. Mettere al punto o alle san Pierla benedica(Lasca Strega V,8).
Tizzon. Tizzo. Tizzone. (coltella. A chi tocca tocchi(Cecchi Servig. lII, 5).
Tizzón Pellicini. I Cantoncini di un sacco. Chi te tocca? o Chi te dis goeubb
Tizzonin. Tizzoncello. Tizzoncino. che nol te vegna? Chi ti tocca? Dicesi a
Tlin tlin. . . . . Voci imitative del suono chi non provocato brontola(“tos.-T.G.)
che fanno i danari in cadendo o nel E tocca via. E ritocca - Vedi E daj.
l' essere tramenati. Lassa fà a chi tocca.... Lascia fare
Tò a un di presso come l'articolo neu a me, lasciane il pensiero a me; –
tro greco ro. V. Tò-6-6 a pag. 422. e spesso anche in tuono di minaccia,
Tò si usa nelle frasi e come dicendo Ti punirò io.
Avegh dent el sò tò e pò tò. Aver Mi te la doo; a ti tocca. Io te la
tre pani per coppia. Aver vantaggio do a capo salvo.
grandissimo in checchessia. No me tocchee che no me guastee...
Trovà el sò tò e pò tò. Trovar l'Indie. Lo sogliamo dire alle persone affetta
Tò (con o alquanto prolungato) si usa te, serve della lindura, sninfie.
nella frase Te o to, finito. Il fine co Non toccaberis. fr. burlesca.... Non
rona l'opera. Ella è finita. rubare – Gare di qui 5 touchera di
Tò. Tuo. Per es. Tò pader. Tuo padre. cono i Francesi in senso afline.
Tò in f. di sust. m. Il tuo. Il fatto tuo. Se po nanca toccagh on did. Non
Il tuo acere. gli si può toccare il naso.
Tò tò pst. Tettè. Modo di chiamare Toccà adree. . . . . Susseguire con
Tóa. Tita. (a sè il cane. tinuatamente. Se tocca adree el bell
Toast (Leggesi nell'almanacco intitolato temp. . . . Se continua il bel tempo.
Sont de Carel'a pel 1855 p.42). Brindisi. Toccà ammò. Ritoccare. (tare.
Tobbièll. T. de Lattiv. V. Anema sig. 5.° Toccà a pian pianin. Sottoccare-Ten
Tobbiètta detto da altri Tobbinna o Ca Toccà con man. fig. 7'occar con mano.
pellinna. Bibbola buona. Sp. di fungo Toccà cont el foeugh. . . . Toccare
mangereccio che è l'Agaricus ercoria il cacio lodigiano con un ferro ro
tus di Schaeffer. Vegeta in autunno. vente per medicarlo. (chessia.
V. anche Fonsg de colzetta in Fönsg. Toccà-dent. Dare o Urtare in chec

-
Tobbiètta bianca o Capellinna ... Spe Toccà-dent in d'ona cossa. fig. Dare
cie di fungo che vegeta da giugno a un tocco. Accennare. Toccare di chec
ottobre ne' luoghi aperti e soleggiati. chessia. Dare un cenno di checchessia.
È minutamente descritto dal ch. Vit Toccà el ciel col did. Parer di toc
tadini sotto il nome da lui datogli di care il ciel col dito(Fag. Il Mar. alla
Agaricus leucothites. moda II, 5). Non toccar terra.
Tobbinna. Lo stesso che Tobbietta. P. Toccà el coeur. Toccare o Muovere
Tobelilò. Dolcione. V. Badee. (ba. il cuore, e più intens. Commuovere.
Tobis. Bircio. Tolbisceù. Birciuzzo. P.Tiòr Toccà el pont prenzipad. Toccare il
Tobisoùra. Così chiamasi in varie parti punto principale, e ſam, il tasto grosso.
del contado, e specialmente in Brianza, Toccà-giò. Aggiugnere. Arrivare; ed
quel serpe che nelle nostre campagne alla lat. Pertingere. El ghe toccava
suburbane dicono Orbisoeü(V.) ed al giò finna a mezza gamba. Gli aggiu
tri malamente Verniscei. Anfesibena gnea in fino a mezza gamba.
TOC (413) TOC
Toccà i gaijnn s'han da fà l'oeuv. Toccabùsa(Fà). Dar di cozzo. Cozzarc.
Alle galline il buco sfrueonare Col dito per Dar delle capate.
veder s' uova han da fare (Rim. aut. pis. ). Toccàda. Toccata. Toccare. Toccamento.
Toccà in del sò debol. Titillare. Toccadinna. Teccatina.
Grattar dove pizzica. Dar nell'umore T'occaesana. V. Tocchesànna.
ad alcuno. (viaggio. Toccai. V. in Vin.
Toccà-là. Proseguire. Continuar suo Toccàsc. Pezzaccio.
Toccalla-sù. Impalmarsi di chec Tòcch. Tocco. Pezzo.
chessia (Pecor. I, 227). Promettersi Andà in tocch. Andare in pezzi –
checchessia a vicenda – Toccar la e fig. Andare in rovina, alla consuma,
mano. Salutare affettuosamente, come in fascio, in malora, in chiasso, in
anche Darsi la fede gli sposi o simili. conquasso. Andar a brace o a sbara
Far santa (Buonar. Tancia IV, 4 ). glio. Andar del resto. Sprofondare.
Toccar la mano. Tocchela-sù. Pon si Spiantarsi – e al sust. Spiantazione
la mano(Gelli porta lII, 1). Pon sù (Pros. fior. IV, 11, 1 o2) – Semm andaa
(ivi e V, ult.). Ponla sù (Sacch. Nov. in tocch. Siamo al verde. Di buona
55 – Berni Mogliazzo 5). Tocchèm badia noi siamo a debole cappella.
mela-sù. Ponetela si (Mach. Comed. III, Andà tutt in tocch. Andarne a pezzi.
4). Date sia la mano(Compar. Ladro V,5). Cadere in pezzi. Andare in pezzi. Ca
Dà qua la mano(Nelli All. di Ved. I, 2) dere in frantumi.
– In altro senso Tanto ne va dal mio A tocch. A brani.
al tuo quanto dal tuo al mio – La A tocch a tocch. Di tratto in tratto.
leviam del pari. A tocch a tocch gh'era ona guardia.
Toccà semper quell cantin. fig. Toc Di tratto in tratto v'era una guar
car sempre una corda. dia – A pezzo a pezzo. A pezzi e boc
Toccà-sù. . . . Eccitare le bestie da coni. L'han faa-sù a tocch a tocch.
vettura o da soma ad affrettare il pas L'hanno alzato a pezzo a pezzo,
so, e ciò colle sferzate o colle gri A tocch e boccon. A pezzi e bocconi.
da – Trattandosi di cavalcature di A pezzi a pezzi. A bocconi.
rebbesi Spronare – Parl. di cocchi Ciappà el tocch... . . Voce di gergo
Affrettare i cavalli. Toccare. Tirare finanziario, e vale Pigliar danari dai
innanzi il cocchio. Toccare il cocchio. frodatori per non vedere,
Toccà-sù la man. Dare la palmata. E ticch e tecch e tocch, on sold
Toccà-via. Mettersi la via fra le al tocch, on sesinett al tocch. . . . .
gambe. Correre. Così gridano per le vie i nostri co
Toccà-via. Continuare checchessia. comerai per allettare le genti a com
Toccà-via drizz. Andare tirato(Lasca perare gli spicchi de'cocomeri, de'po
Spir. III, 2 ). poni, ecc. -

Vess come san Tomas, vorè vedè Fà i robb on tant al tocch. Accia
e toccà. V. in Tomàs. battare. Acciarpare. Arramacciare. Ab
Toccà. Toccar in sorte. Succedere ad borracciare. Arrocchiare.
uno. La coronna la ghe tocca a lu. Fà tocch e boccon o Fà tocch e toc
La corona succede a lui(Villani). chej o Fà tocch e tocchitt. Particel
Toccà. neut.T. di Giuoc. di Bigl.... Dicesi lare(Ridolfi in Giorn. agr. tosc. 184o,
dello stare due biglie a contatto l'una p. 214). Far briciole. Far minuzzoli.
con l'altra, o dell'essere una biglia a In tocch. fig. Macinato. Ridotto alla
contatto della mattonella del bigliardo. macina di roba o salute.
Toccà. neut.T. del G. delle Pallottole. ... In tocch come Giòbb. V. in Giòbb.
Essere a contatto, combaciare. L'è on tocch d'ona vergogna che
Toccà. T. Pittor. Toccare. Ritoccare. anche diciamo L'è ona vergogna mar
Toccàa. Toccato. scia. È una gran vergogna. È una
Toccabel. Toccabile. Tangibile. vergognaccia. E un vitupero.
Toccabel e palpabel. Pattano. Evi On bell tocch de strada. Un bel
dente. Palinare. pezzo di strada. Un buon trotto.
TOC ( 414 ) TOC
On tantal tocch. fig. A largo(Machiav. Tocch d'on mincion o Tocch d' on
Op. IX, 264). A un tanto la canna. Alla sonaj e simili. Pezzo d'asino. Capo di
grossa. Grossamente. A occhio e croce. bue. Capo di castrone. Pecorone. Alloc
On tocch de carnascia. fig. Un pezzo caccio. Capo d'assiuolo. Fra noi ha
di carne con gli occhi. Una donnaccia. quasi sempre sentore di sdegno se pro
On tocch de Marcantoni. Un virum nunciato con forza, a chi venisse ap
quem (“latinismo tratto a questa sin plicato remissivamente direbbesi in
golar significazione dal popolo fioren vece italianamente Tua madre ebbe
tino). Una stella(*tosc. – T. G.). Un bel la voglia del cetriuolo(Fag. Com.).
coramvobis. – V. anche in Marcan Tòcch per Mànegh (ne'colli d'oca). V.
tòni. Tòcch de colanna. T. de Sell. Lo stesso
On tocch d' on legn. Un pezzo di che Pettoralitt. V.
bastone(Fortig. Ricc.). Tòcch de la sterza. T. de Carr. . . . ll
Perd i tocch. Cascare a brani. Es corpo di mezzo dello scannello ante
sere tutto sbrandellato, cenciosissimo. riore del carro delle carrozze. È più
Portà-via on tocch de carna. Strap grosso degli stremi di esso che dicia
pare un brano di carne. mo Cov.
Portà-via on tocch dc vestii. Strap Tòcch di resg. . . . . Nel timone è la sua
pare un brano d'abito. tratta di mezzo, così detta perchè
Restà in tocch. Rimanere in piana sprangata di ferro.
terra(Fag. Il Pod. spil. I, 7). Tócch. Tratto. Tocch de penell o de
Tajà a tocch. Appezzare. penna. Tratto di pennello o di penna.
Tocch de carna de coll che anche Tocch. Cenno. Avviso. Dà on tocch. Toc
diciamo del coll de la pezza. Carne care o Fare o Gittare un motto. Dagh
cattiva. Cattivo pezzo di carne. Persona on tocch. Dare altrui una bottarella su
di genio sciagurato e maligno. checchessia(Nelli Serva padr. II, 1 o).
Trà in tocch dicono i cont. per Trà Dare un tocco. Toccare una corda o
a mont. V. in Mónt sig. 1.º in fine. un tasto. Far motlo o cenno.
Trass in tocch. Rovinarsi. Mettersi Tócch. Saggio. Assaggio. -

in fondo. Farfalò. Rompersi il collo. Tócch. Tocco – Avere un tocco. Venire


Ridursi alla miseria. Andare da sua un tocco di apoplessia(“tosc. – T. G.).
posta alla consuma. Tócch (Fà) dicono le balie ai loro allievi
Vess in tocch. Aver fatto ambassi in per avvisarli che daranno del capo in
terra.
fondo. Essere per le fratte o alla maci
na o in fondo. Esser condotto al verde; Tocch. Magagnato. Indozzato. Agg. delle
e ant. Essere fiaccato. frutte prossime a marcigione.
Vess mezz in tocch. Star sulle cigne. Tócch. Etico.
Tòcch. Tozzo di pane. Deventà tocch. Dare in tisico. Dar
Andà a cercà el tocch. Andare pez nel tisico.
zendo o limosinando o all'accattolica. Tocch in del casson. Ito a Bolsena,
Avegh ona robba per on tocch de cioè bolso, etico.
pan. Aver checchessia per un pezzo o Tocch ed anche Töcch in del nomene
per un tozzo di pane. Aver di bazza. patris. Pazzerello. V. Nomenepàtris.
Cercà i tocch. Andar pezzendo. Tocchèll. Pezzuolo. Pezzetto. Scamizzolo,
Chi gh'ha on mestee in man no ghe V. Minùzzi.
cala on tocch de pan. V. in Mestée. Cara la mia tocchell o tocchellinna.
Dà ona legnada e on tocch de pan. Dolce speranza mia. Speranzina mia.
V. in Pàn. Dicesi per vezzo a persona amata.
Per on tocch de pan. Per un pezzo Var pussee on tocchell de cavicc
di pane. V. anche in Pan. che tutta la sapienza de sto mond.
Tocch d'on birbon o d'on canaja. V in Cavicc sig. 5.”
Tocco di furfante (“tosc. –- T. G.). Tocchellìn. Tocchettino(“tosc. – T. G.).
Pezzo di manigoldo, di barone, di bir Pezzolino. Pezzettino.
bone, di ribaldo, Tocchellinna V, in Tocchèll,
T(EU (415 ) T() U
Tocchesànna. Un tocca e sana. Una man Andà a toeü-sù. Andar a trovarc.
del cielo(Buonar. Tancia lII, 15 – Fi (Gli. Voc.). Dicesi di cosa materiale la
renz. Cap. in lode del legno santo). quale si venga vie via rattestando
Tocchetonſòn. Pentolona. Badalona? Don con un'altra.
na assai grassa. Fà a toeummel e dammel. Fare a
Tocchètta. Truccino. Giuoco fanciullesco. fanciullo o a bambini. Non istar nel
Giugà a tocchetta. V. in Gandòlla. concertato, detto così perchè i fanciulli
Tocchètti – Pochetti tocchetti dicono fanno e disfanno i patti a capriccio.
alcuni per quello che più comunemente Fass minga toeü-via. Non parer suo
diciamo Pocch e mondaj. Piacere e fatto. – Non parer pirchio di . . .
non credenza. Pochi ma pronti danari Fass toeli dove comenzen i cavagn.
in pagamento. Farsi avere in cupola, in quel servizio,
Toccòn. Pezzaccio. (tozzo. in tasca.
Toccòtt. . . . . Un buon pezzo, un buon Fass-toeiù-sù. Lasciarsi levare a caval
Tòder. s. m. pl. Gli Amici (Testes). La lo o in barca. Lasciarsi menar pel naso.
voce è siciliana, dicendo i Sicil. To Fasstoeü-via. Chiarire il popolo. Farsi
daru quel verme che abita nel guscio scorgere. Farsi burlare o censurare.
del Nautilio nautilus. Fass toeü-via. Farsi capire. Darsi
di conoscere.
Tider gergo per Pioeùcc. V.
Todescàda. Tedescheria (Dom. Facez. 54). Fass toeù-via per ona parpajoeula
Todèsch. Tedesco. o sim. Parer pirchio d'una crazia o sim.
El par che se parla todesch. È par (Pan. Poet. I, Xxv, 5).
lar tedesco(Fag. Rime IV, 87). Dicesi Giugà a toeummel e dammel. Fare
quando altri non ci dà retta. Io non un bel dentro e fuora(Caro). Fare alla
so se parlo tedesco: vi dico, ecc. (Fag. coreggiuola (id.). – V. anche in Dà.
Pod. Capr. lII, 82). Lassass toeü-sù. È lo stesso che Las
Parli todesch? Favello io greco? sass menà-via. V. in Menà.
(Sacch. Nov. 2 15). Parlo tedesco? (Dati Lù ch'el voeur giust toeussela calda.
Lep. 95). Egli si che si vorrà prendere di queste
Toeu (con ocu prolungato). Tuoi. scese di testa(*tosc. – T. G.).
Prima ti, e poeü i toeu, e poei i Maa che se toeü-sù. Male attaccatic
olter se te poeu. La ordinata carità cio, appiccaticcio, contagioso.
vuole che cominciamo da noi medesimi Maa de toeü e de mett. V. in Màa.
(Segneri Quares. pred. IX.º p. 2."). – No gh'è nè de toeü nè de mett.
Anche i Fr. dicono Charite bien or Ella è a dovere. È perfetta, e non
donnée commence parsoi-meme. – La occorre cambiarvi il menomo che.
carità falla ai tuoi e all'altri se tu puoi No podè nè toeulla nè impattalla. Non
(Gigli Sorel. III, 1 o). Fa del bene a te ne potere levar tratto. Non la poter
c a tuoi, indi agli altri se tu puoi(Tom. vincere nè pattare. -

Sin. in Adagio). Strigne più la camicia Podè minga toeulla con vum. Non
che la gonnella. Più vicino è il dente potersi ricattare con uno (Ol. Uc. p. 62).
che nessun parente – Nel quale pro Non poterla con uno.
posito è però bene ricordarsi altresì Savè minga dove toeiù vun..... Non
che L'obbligo dell'amicizia è mag saper raccapezzare il nome di un tale.
giore di quello dell'affinità, perchè Per es. Me par de conossel, ma soo
la clezione e il giudizio ci dà l'amico, minga dove toeull. . . . . Non mi è
e la fortuna il parente(Tasso Bernar ignoto; ma non mi sovviene per ap
do Let. al Caro). punto chi egli sia – In altro sig. Non
Toeü (con ocu breve). Togliere. Tirre. trovare la via o il verso con alcuno.
Ah! andà a toeli ! Non a un pezzo. Save toeiù vum come el va tolt. Pi
Non a gran pezzo. A pezza. Se se gliare il panno pel verso, (durre.
voress parlà di miracol, andà a toci! Toci a ſicc. 1' cndere in affitto. Con
se feuirav pù. Chi volesse entra ne'ni 'i ocu a mincioua vun. Pigliarsi giud
racoli, a pezza non finirebbe, co o si asse o festa d alcuno,
T(EU (416 ) T(EU
Toeù cont i bonn. Piacevoleggiare. Toeü in norma. Pigliar di mira o
Andar colle buone o colle belle. in urto alcuno.
Toeiù de chì per mett de lì. Sco Toeiù in sbagli. Prendere abbaglio.
prire un altare per ricoprirne un altro. Dare in fallo,
Toeiù de coo per mett de pee. V. Cóo. Toeiù i tett. Levar dalla poppa.
Toeü-dent.T.Arit. Supputare? Toeugh Toeiù la man. Guadagnar la mano –
dent el quint. Supputare il quinto? e fig. Tórre il maneggio – V. in Màn.
Toeü-dent vun a mincionà. Pigliarsi Toeulla o Ciappalla come la ven.
giuoco o spasso o festa d'alcuno – V. in Vegni. (solata.
Beffeggiare uno. Metterlo in movelle. Toeulla con fiacca. Prendersela con
Toeù el borlo. È lo stesso che Toeü Toeulla con vum. Recarsela o Ar
sù el duu de copp o Tondà. V. recarsela da uno.
Toeiù el ciccolatt. Prender la ciocco Toeulla larga.Stare dalla larga. Pren
Toeiù el coeur. V. in Coeur. (lata. dersela a largo.
Toeiù el fiaa. Levar l'alito. Soffogare – Toeiù la vista. V. in Vista.
c fig. Importunare. Nojare, l'enire in Toeiù medesinna. Pigliar medicina.
Toeiù-ſoeura. Cavare. (uggia. Toeù mice. Tòr moglie (Buon. Tanc.
Toeü-foeura. Scegliere. IV, 7). Prender moglie. Accasarsi. Am
Toeti-ſoeura. Estrarre. Per es. Tocù mogliarsi, e sch. Beccar moglie.
ſoeura la fed de batesem. Estrarre la Toeunn-sù o Toeunn-sù quatter. Toc
fede di battesimo, car delle busse. Toccarne. Toeunn-sù
Toeiù-foeura. Discerncre. Distinguere. de benedì on vescov. V. in Vèscov.
Per es. El toeujarev-foeura in milla. Toeù per frutta. . . . . Non curarsi
Lo discernerei anco fra mille personc. gran fatto di checchessia, veder con
Toeiù-ſoeura i fond. T. dell'Arti. . . . indifferenza una cosa, come suol ac
Far risaltare, sbalzare, scavare le parti cadere delle frutte le quali, comechè
incavate del lavoro. l'ultime a comparire alia mensa, sono
Toeiù-ſoeura la menestra. Scodellare considerate accessorie, e della cui
la minestra. mancanza nessuno si darebbe gran
Toeti-foeura oncunt.Estrarre un conto. pena – Talvolta si usa anche nel sig.
Toeiù-foeura on dent. Cavare un dente. di Pigliar le cose a un tanto la canna.
Toeigh i usellitt al nin. . . . Levar Toeiù pù nissun ona cossa a on ol
dal nido gli uccellini, involarli. ter. Per es. Ghi e toeu pù nissun...
Toeiù-giò. Ingollare. Ingoiare. Toei Le busse ſuron sue.
giò ona medesinna. Ingoiare una me Toeiù quei coss. Pigliar medicina.
dicina. (d'infermi. Toeuss adree. Prender seco.
Toeiù-giò. Pigliare. Mangiare parl. Toeuss a pett ona cossa. V. in Pètt
Tocu-giò. ſr.cont. Assottigliare, Toei sig. 2.” - (lata.
giò on legn per ſa ch'el possa andà Toeussela comoda. Pigliarla conso
dent ben in l'invocuja del bai. As Toeussela-giò di spall per mettesela
sottigliare un manico da badile per sul stomegh .. . . Fare a scaricalasino
adattarlo alla gorbia. per rimanere poi il pigiato; e si dice
Toeiù-giò. Staccare. specialmente di chi alloga alla peggio
Toeù-giò. Levar dal fuoco. una figlia per torsi quel peso di dos
Toeü-giò. Togliere alcuna cosa dal so, e gli è forza poscia ripigliarsela
l'esempio. Ricopiare. Imitare. in casa mal maritata.
Toeü-giò di spes. ſig. Freddare. Smal Toeuss on capriz. i. Scapriccirsi.
tire. Far la festa a uno. Levare di so Tocù sù. Ricogliere. Pigliare.
pra alla terra. V. in Frègg. (dello. Toeü-sù. Catturare. Metter prigione.
Toei-giò el meder. Micavare il mo Per es. Jer han tolt su duu lader.
Toeiù-giò la pianta, el disegn, ecc. Jcri misero prigione due ladri.
Levare la pianta, il disegno, ecc. Toeiù-sù. Prender seco. P. es. Toeiù-sù
Toeü-indree ona vit. V. in Indrée. el baston, Toeti-sù la mice, ecc. Pren
Toeiù in ſall. Cogliere in cambio. dere la mazza. Prender seco la moglie.
T(EU ( 4I 7 ) T0) U
Toeù-sù. . . . . Levar da negozio Toeiù-via. Detrarre. Sbattere. Abbat
robe, mercanzie. Toeiù - sù a cretta. tere. Sottrarre. Cavar della somma.
Prendere a o in credenza. Toeü-via a la colzetta.... Ricono
Toeü-sù per Cattà-sù. V. scere immediate il pensare d'alcuno
Toeü-sù per Robà. V. dal suo modo di parlare, o da altro
Toeiù-sù a ballà. Levare al ballo segno esterno.
una(Vas. Vit. 778). Toglier su a ballare Toeù-via vun. Scoprire uno. Como
(Aret. Tal. prol.). scerne i disegni, i fini, le mire.
Toeiù-sù a noll. Törre a nolo. Va a toeü el carimaa. Andate pel
Toeù-sù a pissà. Lo stesso che Avè calamajo. Va a toeü el dottor. Va pel
sott gamba. V. in Gàmba. mcdico.
Toeù-sù del ciall, del porch, e sim. Va a toeuttel dove sel toeujen i occh
Buscarsi un sciocco, ecc. Buscarsi del o vero Va a toeuttel in del sacch.
baggeo, del tristo, ecc. Vatti a far friggere. Va alle forche,
Toeü-sù del maa. Guadagnarsi alcun alla malora, al diavolo – V. in )cca.
male. Vess segond che la se toeu o che
Toeiù-sù di bott. Toccarne. la se ciappa. Essere come l'uom se
Tocù-sù di danee. Prender seco quat l'arreca (Pulci Morgante XVIII, I 18).
trini. Vorè minga toeulla con vum. Non
Toeiù-sù di danee. Mutuare danari. volercene con uno(“tosc. – T. G.).
Toeü-sù di danee a interess. Tórre Toeù. Stimare. Me toeujen per la soa
a interesse. Törre a un tanto l'anno. serva. Mi stimano per la sua servac
Toeù-sù el duu de copp o sempli cia(“tosc. – T. G.).
cemente el duu. V. Tondà. Toeü. Pigliare o Törre moglie o donna.
Toeü-sù el natural de vum, el fa de Ricever marito o moglie. Sposare. Me
vun, e sim. Imparare a conoscere il na nare sposo. Detti assolutamente per
turale d'alcuno. Imitar il fare di uno. prendere in consorte. Vuj che tel
Toeù sui corni. Prendere in odio, toeujet. Vo'che tu 'l pigli(Buonar. Tanc.
in uggia, in dispetto. IV, 2 ). -

Toeü-sù i forestee. Levare il viag El l'ha tolta. La menò in moglie.


giatore. El toeujarev nanca per tutt l'or del
Toeù-sù in brasc. Levare nelle braccia. mond o vero Nanch a ind ramm el
Toeü sul goeubb. V. in Goeübb. toeui minga. Guarda che volessi pi
Toeü-sù ona botta. Toccare un colpo. gliarlo. Nè anche se mi fosse dato
Toei-sù ona fiammada. Darsi una in fricassea o stemperato in un uovo
fiammata(Targ. Viag. VI, 52). a bere o battuto in polpette (Fag. Non
Toeiù-sù on maa. Contrarre un male. bisog. ecc. I , 9).
Toeiù-sù on mur de chi e ... Muo La l'ha tolt. Lo sposò.
vere un muro da... a ... (Mach. Op. Tocuss d'amor. P . in Amór.
X, 555 e altr.). Cominciare e prose Toeiù. Comperarc. Acquistare per danaro.
guire un muro. Toeiù on vestii, Toeiù ona vigna, cec.
Toeiù-sù on stremizzi. V. in Stremizzi. Corpcrare un abito, una vigna, ecc.
Tocù-sù quejcoss. Raccogliere. Ri Va a toetà del salamm. Va comprami
cogliere. del salame.
Toeü-sù tutt i pelucch. Raccorre i Toeiù sù a cretta. Tirre a credenza.
bioccoli. A tocù-sù a cretta se tetta, e a paga
Toeüttel pur foeura del coo. Lcva se creppa. V. in Pagà.
tevene pure il pensier di testa (Nelli Tueti per Assumere. Toeti l'apali. Assu
Serv. padr. II, 14). V. anche in Cóo. mere. Prendere, talalossarsi l'appalto.
Toeutt-foeura di pce. Toglimiti di Toei. Togliere Torre. Rubare. l . Robà.
nanzi. Escimi dattorno. Escimi di tra' Tocà. Prendere in affitto.
picdi Levamiti dagli occhi, L ha tolt Giovann quell lacugh.
Toeü-via Tir via. I cvar via. To Giovanni è quello che ha preso in aſ
gliere. fitto quel podere, - - -

Vol. I l . a
i
TOF ( 418 ) TOL
Toeiù. Credere. Reputare. Per es. Te toeui caccia, desta in essi una grandissima
minga per on matt. Non ti reputo già ansietà di ritrovarle.
un pazzo. Non ti ho già per pazzo. Toſfà. Fiutare. Braccheggiare. Braccare.
Toeü. Levare. Per es. Vegnaroo mì a Toſfà. fig. Donneare. Donneggiare. Co
toeull. Verrò io o Sarò io a levarla. diare donne.
Toeil. Trarre. Mugnere(il latte alle vac Toſſada. Zaffata. Colpo che danno i li
che). Per es. L'è ona tazzinna che quori uscendo in copia e all'improv
gh'hoo toeuccia, Ghe toeuvi on boccaa. viso, e si dice anche degli odori, co
Ne ho tratto una ciotolina di latte, me Zaffata di tabacco e simili – In
Ne mungo un boccale. alcune province della Francia dicono
Toeiù (imperativo). To'. Togli. Piglia. Touffeur in senso di esalazione che
Toeù, ciappa. Togliete su questa colpisce entrando in una stanza cal
suzzacchera o anche semplic. Togliete dissima, questa voce però è rigettata
sù. Prendi questa. To castra o castra dal Dizionario dell'Accademia francese.
mi questa. Tuo danno. Töffela boeus. Le zucche marine. Frase
Toeiù e Toetida dicono i Brianzuoli per che si usa quando non si mena buono
Tòlt e Tòlta, V. ad uno il suo discorso, ed anche tal
Toei (troeu-toeu-toeu). V. Troeü. volta a modo di maraviglia o di esclam.
Toeücc per Tolto dicono i Brianz.; e il Toll in. . . . . Cagnolino.
Maggi usò questo participio in alcuni Toff toff. . . . Voci imitanti il suono di
versi pel pranzo nuziale della sua nuora colpi dati in cose poco dure.
Folli(V'hoo toeucc-foeù d'on bon cepp), Tòga. Toga - All'ac, Togone (“tosc.-T. G.).
ancorchè le edizioni leggendo tugg Tògn. Antonio. Nome proprio.
abbiano indotto in inganno. Togn pela rogn, pela ſigh, capi
Toeiccia. v. cont. Tolta. Participio pass. tani di formigh. . . . Ironia che si
femminile del verbo Teit. applica agli Antonii uggiosi.
Toeùj. v. cont. Tolto. Particip, pass. ma Tògna. Antonia. Nome proprio.
schile del verbo Taei. Fà la togna. Miagolare. Pigolare.
Toeùj. Prendete. Nicchiare. Imprendere malvolontieri a
Toeür. v. brianz. Tronco d'albero. An far qualche cosa; ciò che diciamo an
che questa voce si legge, benchè con che Tontognà o Rangognà. V.
qualche varietà, nel Maggi (Consej de Tognà. Lo stesso che Fà tognon. V.
Meneghin III, 7). Seben Tognàss.) in Tognon.
La pianta adess la fava on poo de gomma, Tognin. Antonietto. Dim. di Antonio.
L'eva annò san el toeurij. Togninna. Antonietta. Dim. di Antonia.
Fà el toeur. Impedalarsi. Far pe Tognitt. . . . . Nome che il nostro po
dale. Ingrossar nel pedale. polo applicò nell'anno 1814 ai soldati
Toeüs e Toeiuss. Chino, e scherz. Con un della Landwehr.
leggio di dietro per ispalle. Tognon (Fa). l'agliarsi. Dimenarsi, come
Andà-giò toeuss. Andar curvo. per iscuoter di dosso le pulci o i pi
Andà-giò on poo toeuss. Andar cur docchi da quelle parti ove altri non
Toeiùss, V. in Toeu. (vetto. si può grattare.
Toeutoeù voce infantile. Busse. Tòla, Tolin, ecc. V. Tòlla, Tollin, ecc.
Toeu-toeü (Fà). fr. infantile. Battere. Tólbor, Tolborént, ecc. V. Torber, Tor
Toeütter. Teutero. Lo usiamo anche ſig. boréut, ecc.
Tòſf. . . . Ordinariamente nome che si Tòlderi per Danée. V.
dà a cani grossi. Tolée. Lallago. Stagnajo. Che ſa lavori di
Fà el toff. Fiutare. Braccare, latta (lolla) – Docciajo se ſa le docce.
Fà el tò f ... Codiare una ragazza. Toléra. . . . . La Moglie del lattajo o
Tóſ. Lenone. Fà el tòſſ. Fare il le docciajo o La Donna che ha bottega
nOne. - di tal arte.
Tóiſa. Fiuto. Usta. Quell'odore che la Tolera. Tollerare. Se pò pù tolerall, E
sciano le fiere dove passano, il quale, ogginai intollerabile.
penetrando nell cdorato dei cani da Toleraa. Tollerato,
TOL ( 419 ) TOM
Toleràbel. Tollerabile. Tòlla... Lastra o scatola scoperta di latta.
Tolipàn. Tulipano. Tulipa. Pianta e Fiore Tolla di anes. T. de Ciambel. . . .
notis.”, e sonne di moltº specie, come Latta da anici – Tolla di bescott.. ..
Parrucchetti, Tromboni, Lanciuole, ec. Latta da biscotti – Tolla di cani
Tolipán. met. Tulipano. V. Badée. mel . . . Asse ricoperta di latta sulla
Tolipifer. Tulipifero (Targ. Istit. in Ly quale si stendono le caramelle (i ca
riodendrum tulipifera). Albero di cui nimel) – Tolla di pastizzitt..... Latta
abbiamo infiniti esemplari nei viali da pasticcini.
che circonvallano la nostra città. Tòlla. T. de Cioccolat. Lo stesso che
Tòlla che anche diciamo Bànda. Ferro Scàtola sig. 4.° V.
stagnato(Tar. fior ). Latta – Anche i Tòlla del castell di inguri. V. in Castèll.
Francesi hanno Tile in questo senso, Tollaléla per Badée. V.
e dicono a vicenda Fer blanc, Fer en Tollin. . . . Vasetto circolare di latta in
feuille o Töle. cui si mette specialmente la teriaca
Avegh el canaruzz fodraa de tol da vendere al minuto.
la.... Inghiottire senza più ogni cibo Tollin. Padellina per candellieri da ta
per bruciante che sia. Corrisponde al vola o per viticci – Anche ne can
francese Avrir la gueule pavee. dellieri d'un pezzo diciamo Tollin il
Avegh la tolla su la faccia. Essere girello che è nel sommo capo.
impudentissimo o una fronte invetriata. Tollin, Vaso del battifuoco.
Fabrica de tolla. Lattiera. Tollitt. gergo. Sonajòli. V. Danée.
Mostacc de tolla o fodraa de tolla. Tòit. Tolto.
I in Fàccia. Tòlto che. Fuorchè. Eccetto che.
Var pussee la tolla che l'argent. Tòma. V. in Natin.
ſig. Il mondo è degl'impronti. Tomada. Capitombolata.
Tòlla. met. Viso da pallottola. Fronte Tomàs. Tommaso.
invetriata o incallita o da meretrice. Vess come san Tomas, vorè vedè
Fà tolla. Fare a visi(Boer. Voc. ven.). e toccà. Essere come san Tommaso,
Specie di passatempo a cui talora si non credere se non sitocca(Pan. Poet.
danno due i quali standosi dirimpetto I, XX, 12 ). Non prestar ſede al santo
si affissano reciprocamente gli occhi se non si vede il miracolo.
dell'uno in que"dell'altro, e si vanno Tomàsc. Tomone(Targ. Att. Accad. Cim.
facendo visacci, e quegli rimane per I, p. 8o e 547).
dente che primo, non potendo più ol Tomasèlla. Tomasella (Scap. Op, p. 175
tre durarla, o ride o volge altrove lo verso). Sp. di polpetta di fegato e
sguardo. I Francesi chiamano questo carne magra di porco involta nella
giuoco Se regarder sans rire(Roux Dict.). rete(gradisella) e addobbata di pinoc
Tòlla assol. o Tòlla de confessionari o chi, uva passa, zucchero, ecc.
scherz. Grattiroeula. Graticcia. Quella Tomàtes. fig. Baggeo. V. Badée.
specie di gratella che sta da lati de' Tomàtesa. Pomidoro. Pianta e frutto no
confessionali. tissimo. Il Solanum Lycopersicum L. –
Tòlla. Padellina. Latta intagliata che Gli Spagnuoli chiamano anch'essi To
nei candelieri da chiesa raccoglie i mate questo frutto, -

colaticci delle cere. Tomates de mett-giò in l'asee. Po


Tòlla e Tollin. . . . Noi diciamo in ge midoro a grappoli. Quella specie di
nere ogni vaso di latta grande o pic Solanum Lycopersicum che fa il frutto
ciolo, quadro o cilindrico, in cui si piccino e a peretta.
tenga in serbo checchessia. Tómba o Tromba o Busseròtt o Bùssera.
Tolla del tabacch.... Vaso di latta . . . . Forse da Strombatura e Tromba.
da serbarvi il tabacco. Il sicil. Lanna. Alcuni asseriscono si dica Tramoggia
Tòlla. Stagnata. Utrello. Otrello. Specie o Tromba anche in Toscana – V.
di vaso corpacciuto, fatto per lo più Bùssera del fen, -

di latta o di stagno e che si adopera Tómba. Tromba. Botte sotterranea. Con


Per conservarvi l'olio. dotto. Acquidoccio. - - - - -
TOM ( 42o) TON
Tömba. Catafalco su cui posa in chiesa Tòmm. Tomo. Volume.
la bara del morto. Tomm spezz. Tomo scompagnato.
Tombelilón (A). Tomboloni. Voltoloni. Tòmm che anche diciamo Bon tòmm e
Tombin.T. d'Archit. idraul. Fogna Trom Bon tomètt o Tòmo. fig. Buona lanuz
ba o Botte sotterranea? Acquidoccio? za. Buona lametta. V. Lavó – Tal
Condotto? Canale chiuso per di sopra volta Pazzo da legare.
con un muro a mezza botte o ad ar On bell tomm. Bel tomo(Pan. Poet.
co, il quale si fa specialmente nel II, xxvI, 21). Uomo strano.
mezzo delle contrade della città, onde On bon tomm. Buon tomo(“tosc. –
vi si raccolgano le acque piovane. T. G.). Cattivo uomo.
Tombinà. Fognare? Fare i condotti ad Tòmma. Tömo. Capitòndolo. Capitombolo.
una strada o simile. Mazzaculo. Tombolo. Mazziculo.

Tombinàa. Fognato? Fagh-dent la tomma. Lo stesso che


Tombinadùra... La fattura de condotti. Andà a Biassonn. V.
Fà la tomma che alcuni contadini
Tómbola o Lottò. Tombola(Gior. Georg.
VIII, I 16). dicono anche Fà la mulera... Rivolto
Sacchetta. ... = Dallett.... Pallottoline col larsi nitrendo per terra asini, muli, ecc.
numero = Cartella.... Cartella con più numeri. Fà ona tomma. Dare un tomo in
Tómbola. . . . sclama chi ha vinto la checchessia. Tomare. Capitombolare
Tombolare. Mazzaculare. Mazziculare.
tombola perchè sono usciti tutti i nu
Cader voltoloni involontariamente.
meri della propria cartella.
Tombón. . . . . Così chiamansi fra noi Fà Romma e tomma. Far Roma e
due grand'archi o voltoni nelle mura toma. Far mari e monti.
della città sotto ai quali scorre il Na Per tropp corr se fa la tomma. fig.
viglio della Martesana. Tombon de San Chi troppo tira la corda, la strappa.
March, Tombon de Viarenna – Forse Trà la tomma. v. cont. Dare un to
la Tomba che accenna Dante nell'In mo. Fare il tomo per bel diletto.
ferno xix, 7 ha affinità di signifi Tòmo. V. Tòmm fig.
cato col nostro Tombon. Tomón. . . . Gran tomo.
Tombón de galett che altri dicono sgor Tomon. Pipistrel vecchio. Formicon di
bón, altri Balin, altri Binòtt.... Corba sorbo. Putta scodata. Gatta di Masino

cilindrica assai alta e coperchiata nella Tomòlt. . . . . Tomo grosso e tozzo.


quale si allogano i bozzoli che hanno Tón. Tuffete. Ton ton. Tuffete tuffete.
ad essere vettureggiati. È simile in Tón. Tuono.
qualche modo a un trabiccolo da ra Bon ton. Buon tono(Guad. Poes. I, 78).
sciugar biancherie(tambor di pagn). Il fare proprio di chi sta sul fiore delle
Tomborlà-giò. Tombolare. Voltolarsi. eleganze e dei modi ben educati.
Tomborlàda. Tombolata. Voltolamento. Dà el ton. Dar l'orme a una società,
Tomborlón (A). Tomboloni. Voltolone. alla sua età, e simili.
Voltoloni. Dass del ton. Stare altezzoso. Stare
Tomborlonà e Tomborlonà-giò. Volto in donna. Usar sicumera.
larsi. Tombolare. Rivoltolarsi. Dass el ton de... Darsi aria di...
Tomèll. v. brianz. Capitomboletto. Dass tropp ton. Imporla troppo alto
Toméra. Tomajo. La parte di sopra della - Intonarla troppo alto – Allacciarsela.
scarpa. Donna de ton. Donna galante.
Quell che no va in sceula va in to El gran ton. La gran maniera(Gh.
mera. V. in Soeula. Voc. cit. il Firenz. e il Salvini).
Tomètt. Volumetto. Grass e in ton come el manegh d'on
Tomètt o Tomètto o Bon tomett. fig. lampion. Magro allampanato. Segrenna.
Buona lanetta o lametta. Lanternuto. Magro assaettato.
Tomettin. . . . . Picciol volumetto. Mettes in ton. Mettersi in gala.
Tomettin. fig. Mala lanuzza. Respond a ton. Rispondere a tono.
Tomètto. V. Tomètt sig. 2.“ Sarta de ton. Sarta di baldacchino
Toninà-giò. v. brianz. Tombolare. (“fior – Zanon Rag. vana p. 85).
TON ( 42 i ) TON
Vess in ton. Essere in carne o in tutti contemporaneamente per dare la
tono. Rilucere il pelo. caccia alle talpe.
Vestii de ton. Abito galante. Tondàda. Tondamento.
Tón. Tonno. Pesce noto – Tonnina, Tonno Tondèll. Semolino. Sp. di tritello fine.
sott'olio, Sorra, Bozzinaglia, Callo, Spi Tondètt e Tondettin. Tondettino(“tosc.).
nello, Mosciame o Mosciama, Naso, ecc. sono Tondin. Piattino. Tondetto. Dim. di Tondo.
nomi delle varie parti del tonno o della tonna Tondin. Piattino. Tazzino da chicchera.
che entrano appezzate ed acconce in commer
cio. Delle quali particolarità chi bramasse no
Tondin. T. di Ferriera. Verga.
tizia specificata legga ciò che io ne ho scritto Tondin gross. Verga grossa.
Tondin. s.m. T. Archit.Tondino.Astragalo.
distesamente per occasione di dar ragguaglio
del Nou Dizionariu universali sardu-italianu Tondin in Brianza equivale al Tond mil.
di Vincenzo Porru nella Biblioteca Italiana Tondin che alcuni dicono Dandolò. Lima
del settembre 1836. tonda. Gl'intagliatori in legno hanno
La carta del ton. sch.... Carta di mu anch'essi il loro Tondin, ma ricurvo,
Tónd. Rotondo. (sica. per limare ne' fori ellittici e simili.
Fà la tonda. Fare il numero tondo? Tondin de Romma..... Lima tonda
Femm la tonda. Facciamo numero sottilissima.
tondo. Tondin. T. degli Orefici, ecc. Ciambella.
La lunna la fa el tond. fr. brianz. Nome di que cerchi che nell'ostenso
La luna fa il tondo(Borgh. Rip. I, 6). rio abbracciano il contorno dell'ostia.
Tirà al tond. Tondeggiare. Tondin che anche dicesi Platìnna. T. di
Tond come la lunna. Tondo. Grosso Zecca. Piastrino. Fedone? (Orsini Zec.
e tondo. Di grossa pasta. Più tondo fior.). Piastrella d'oro, d'argento o
dell'O di Giotto. Tondo di pelo – V. d'altro metallo, tagliata in forma ton
anche Sempliziàn e Badée. da, la quale coniata ha a diventare
Tónd. s. m. Piatto. Tondo. Piattello. Ton moneta o medaglia. Il Flan de Franc.
dino. Quel piatto che si tiene davanti Preparà i tondin. Condurre la moneta.
nel mangiare a tavola. Tondin. ad. Tondetto. Tonderello.
Tirass tutta la part sul tond. fig. Tondinàda. v. brianz. Un piattello pieno
Fare per Santa Maria in casa. Voler di checchessia – I diz. ital. hanno
tutto per sè. - (“fior. Piattellata per colpo di piattello.
Tond de portada. s. m. pl. Passoi Tondinella. T. di Fer. Werga sottile? È
Tónd (El). Il Piatto che si dà alla servitù. distesa a canalin e non al maglio. Serve
Tónda. Ad. di Lùnna. V. – di Fodrinna. per spagnolette, maniglie, ecc.
V. nelle Giunte. -
Tondinella drizza. Verga sottile.
Tondà. Tondare. Attondare. Ritondare. Tondinella piegada. Capivoltino.
Tondà. fig. che anche diciamo Toeiù el bor Tondinètt. Piattellina. Piattellino. Piat
lo, Fott el can, Tondà-via, Tabaccà, To telletta.
vajà, Bàttesela, e sim. Battersela. Scan Tondo rotondo, bazzila senza fondo, ton
tonarsela. Nettare. Nettar il pagliuolo. do non è, induvinna cosse l'è...L'anello.
Sbiettare. Spulezzare. Levar le berze. Tondon. Piattellone. Piattone. Gran piat
Sbrucare. Leppare. Giocar di calca to – Il Tondone dei diz. ital. vale
gna o di spadone. Menar lo spadone soltanto una certa specie di focaccia.
a due gambe. Ingambare. Far bruchi. Tònega. Tònaca. Tonica, e lat. Tiinica.
Darla a gambe. Calcagnare. Arrancare. Tonesèlla. Tonicella. Tonacella. Tona
Scacchiare. Battere il taccone o la cal cello. Dalmatica.
cosa. Scamojare. Dar delle calcagna. Tónfa e Tonſùda che anche diciamo Bu
Voltar le calcagna. Mostrar il calca ràtt, Burattòn, Fottàda, Pestàda, Rèſf,
gno. Rastiar via. Truccar via. Pigliar Sciónsgia, Scionsgiùda. Carpiccio. Ri
l'ambio. Far Marco sfila. Dare o Vol frusto. Dirotta. Rivellino. Zombamento.
gere le spalle. Mettersi in volta. Gio Tonfà e Tonfa-sù. Tonfare(*aret. – Redi
care o Menar delle calcagna. Farsela. Voc. aret.). Tambussare. Tamburare.
Tondà. . . . . Dicesi del Sollevar l'acqua Battere. Percuotere – Dal latino Tun
ne fossi de'prati irrigui e innondarli do dice il Varon Milanes.
TO O ( 422 ) TOP
Tónfeta ed anche Pataton o Patatſinfeta. Tò-0-0. . . . . Verso con cui si scacciano
Taffe. Tuffete. Tiffe taffe. Tuffe tuffe. | i polli d'India o vero s'incitano a
Tinfeta e tonfeta od anche Piùnfeta, fare la ruota o a schiamazzare.
Pónfeta, Pànfeta. Toppa toppa. Tòpa nel contado per Ratt tappon. V. in
Tonfeta giò on pugnon. E dagli un Ràtt. – Alcuni specificano altresì per
pugno. questa voce la Talpa femmina.
Tonfòn. Tonfacchiotto. Topàzz. Topazio. Gioja nota.
Tonflida. Lo stesso che Tönſa. V. Topé. V. Toppè.
Tòni mòll. Cencio molle. Gallina bagnata Topée. Cacciator di talpe.
o Pulcin bagnato. Coso. Cacapensieri. Tòpegh. Topico. Remedi topegh. Rimedio
Tentennone. Badalone. Uom timoroso topico, cioè locale. Sit topegh... Il cesso.
e freddo per ogni verso, un accidio Tòpia. Pergolato. Pergola. Ingraticolato
so, un poltrone, un dappocaccio. di pali, stecconi od altro a foggia di
Tonin bonna grazia... Sulle scene è una palco o volta, su cui si mandano le
sp. di Galante melato e sciocco che viti. – I Latini hanno Topia per tra
parla il dialetto veneziano – e lo di bacca di frondi, e Topiarium opus per
ciamo anche d'ogni Vanesio così fatto. tessitura di frondi – Il Giulini(St. 11,
Toninna. Tarantella. Ventresca del tonno 198) parlando d'un privilegio dato in
messa in salamoja. Pisa al 14 di marzo del 791, in cui
Che toninna! gerg. sch... Qual gala! sta scritto Subtus vites quae topia vo
Fann toninna che anche dicesi Fann cantur, ſa osservare opportunamente
di pell o ona pello vero Fann di scempi che sin d'allora s'usava in Toscana
o di sguazz. Farne delle risate. Fare questa voce Topia nel senso preciso
una favola d'alcuno. Servirsi di alcuno che le diamo noi Milanesi. Altre voci
per deriderlo, per corbellarlo – ed in Pisa si usano anche oggidì (benchè
anche Strassinare. Fare grand'uso di rigettate dai dizionarj) assai simiglianti
checchessia, come di un abito o simile. alle nostre, come Frignare, Mascher
Fà ona toninna. Fare una tagliata, pone, ecc. pei nostri Frignà, Mascar
uno scempio, una strage, un malgover pon, ecc. – Le parti della pergola sono
no. Far ciccioli o polpette e cercellata. Pal in coppa. . . . . . – Scarion. . . . . = Per

Tonista. Gentile. I bon tonista del dì d'in tegh o Perteghett. . . . – Bolzon. . . . – Banch
coeu usen inscì. Li gentili d'oggi ten o Bancal.... = Cantir o Palon o Cologn... .
= Pienton. . . . . - Gattei. . . . .
gono essere gentilezza il., ecc. (Sacch.
Mov. I 14). Persona del bel tuono. El gh'ha la lobbia tutta a topi de vit.
Tonsill. T. Anat. Le Tonsille. Ha un terrazzo tutto pergolato di viti.
Tonsùra. T. Eccl. Tonsura. Topiàa, s. m. Pergoleto (Cresc. Agr. I, 7).
Dà la tonsura. Tonsurare. (ricale. La Pergolaria. Pergolato.
La prima tonsura. La Tonsura che Topiàtt che alcuni dicono anche To
Tonsuràa. T. Eccl. Tonsurato. piée. . ... Così chiamansi coloro che
Tontognà e Tontonà. Bollire(Fag. Mar. lavorano di pergole da viti. Fra noi
alla mod. I, 1). Pigolare. Nicchiare, questo nome non è già dato a quel
Bufonchiare. Bifonchiare. Fiottare. Pia colono che, compiendo qualunque la
tire. Contendere, voro agrario, assesta anco le pergole
Tontognàda. Borbottio. Querimònia. del podere a cui è addetto, ma sib
Tontognon. Pigolone. Querulo. Borbotta bene a vignajuoli speciali, per lo più
tore. Bufonchino. Bufonchione. uomini delle costiere del Lago Mag
Ton tón. Toppa toppa. giore, del Genovesato, ecc. che ven
Tontonà (dal sardo Stontonai). Battaglia gono nel Milanese in alcune stagioni
re. Scampanare. ad eseguire i lavori più faticosi come
Tontonà. Lo stesso che Tontognà. V. i Trentini e i Garfagnini scendono nel
Tóo e To6n... Voci denotanti lo sparo di le risaie del Mantovano per lavorarle
un'arme da fuoco. Il Mag. Rim. disse negli stadi più operosi dell'annata.
Ol recarega e spara, e l'ha in tel coo Topiccà. Dar del picale in checchessia
D'avenn mazzaa darsett, parchè el fa too. (Ariosto Orl. fur, XV, 55). Intoppare
TOP (423 ) TOR

Inciampare. Incespare. Cempennare. Toppè o Topè.T. de'Par. Tupè(Gozzi Ga


Cespicare. Incespicare. Ciampicare. In spare Capit. in lode del tupè). Toppè.
ciampicare. Incespitare; e ant. Ciam Tappè. Quell'adornamento che si fa
pare. – Dal sicil. Truppicari. de capelli tratti all'insù della fronte
Topiccà. fig. Velar l'occhio. Sonnecchiare. all'indietro.
Sonneggiare. Dormicchiare. Dormigliare, Ferr de toppè. V. in Fèrr de rotol,
Topiccàda. Intoppamento. Inciampo. In vol. II, p. 1oS.
ciampata? Topperin. Dim. di Toppè; il fr. Toupillon.
Topiccadinna (Toeù-sù ona). Dare una Topperón. Acc. di Toppè. V.
inciampatella (Caro). Inciampicare. Toppètt.... Bottigliuzza da liquori, della
Topicch. Intoppo. Inciampo. tenuta di cinque o sei bicchierini al più.
Toeiù-sù on topicch. Vale quanto Toppón scrisse il Maggi per Top6n. V.
Topiccà sig. 1. V. Tòr. Toro, e poet. o nob. Tauro.
Topicchèll. Inciampatella(Caro Let. ined. Can de tor. V. in Càn.
II, 167). Menà al tor. Condurre alla monta
Topiccón. Grande inciampo. o cascina da tori(Last. Op. IV, 15).
Tòpico (Al logo). . . . . Al luogo appun Tajà la testa al tor. fig. Dare il tra
tato o convenuto, – e scherz. Al cesso. collo o il tratto alla bilancia. Dar ca
Topiée. V. Topiatt. gione ad alcuna risoluzione, facendo
Topiètta. Pergoletta. Gh'è ona topietta cessare ogni dubbio o incertezza.
che la va a forni in d'on bersò de gius Vess staa al tor. Aver avuto il toro
sumin. E v'è una pergoletta di viti che (Magaz. Coltiv. tosc. p. 49).
va a trovare una cerchiata di gelsomini. Vorè el tor. Venire a toro(Magaz.
Topiettinna. Breve pergoletta. Colt. tosc. p. 49).
Vos de tor. V. in Vös.
Topioeiù. Pergoletta.
Topion. . . . . Grande e lungo pergolato. Vosà come on tor. Gridar uno quan
Topograſegh (Burò). . . . . Uſizio istituito to mai n'ha nella strozza.
dal cessato Governo italiano per levar Tór, Toràzz, Toriòn, ecc. V. Tórr,
di pianta e incidere le Mappe militari. Torràzz, Torrion, ecc. (Torbo.
Tórber o Tórbor o Tölbor. ad. Torbido
Topograſegh (Disegn). Disegno topogra
fico. Törber. s. m. Il Torbido Fag. Rim. II,
Topón voce propria di varie parti del con 157). Cosa imbrogliata.
Tórber. s. m. che anche dicesi Tinna.
talo e sinonima di Ratt tappon (talpa).
Anche il Maggi usò questo vocabolo in T. de Conciat. Troscia. Mortajo. Ca
uno dei suoi Intermezzi (II, 292): maletto in cui tengonsi le pelli am
Pellesiun de toppon doma nassuu. montonate per assavorirle.
– Alcuni specificano per questo no Lavorant de torber. Addobbatore
me la Talpa maschio, il Talpone. ( fior.).
Topón. . . . . Enfiato che si manifesta Stanza di torber.T. de Conciat. Ad
in alcuna faccia della forma del cacio dobbo. Luogo ove sono le trosce da
lodigiano appena tratta della caldaja mettere in concia le pelli.
e adagiata sullo spersor. IIa origine Tórbid. add. Torbo. Torbidiccio. Anneb
da troppo caglio, e trae il nome dal biato. Agg. di liquore non limpido.
suo rassomigliare a que cunicoli che Tórbid. s. m. Torbido (Gh. Voc.). Stato
le talpe sollevano nel campi. Cattaneo di turbolenza.
lo traduce per Talpone; vocabolo che Pescà in del torbid. fig. . . . Cercare
non mi sembra il più appropriato. l'utile proprio nelle turbolenze del
Toponée. Cacciator di talpe. pubblico o nelle traversie del privato.
Toppa. . . . . Sp. d'interjezione che si Vessegh del torbid o di torbid. Es
usa per dare forza al discorso od ap serci del torbo (“tosc. – T. G.).
provazione a qualcosa. Anche i Franc. Torbiroetà. V. in Puvion.
dicono Tope in questo senso. Torbor. V. l'orber.
El tiran, sentend quest, toppa l'andé Torborcnt. Torbido.
A tueulla subet. . . . . . (bal. Cer.). Torborin, ad. Torbidiccio.
TOR ( 424 ) TOR
Torborin(in genere). s. m. . . . Il vino somma pressione per l'allestimento
appena svinato o stretto, e tuttora de fogli di carta già fabbricati.
torbidiccio. Tòrc. i'. de Fab. d'amido. . . . Stret
Torborin(in ispecie). . . . ll vin bianco tojo da amido.
tal quale esce dello strettoio, e non Tòrc. T. de' Legatori di libri. Strettojo.
ancora fermentato. Quello che i Fr. Torchio. Le sue parti sono
chiamano Bourru o Vin bourru. Cassa. Cassa – Stangh. Mazze - Vit. Vite
= Guid. Guide ?
Torborin (in gergo). La Contessa di Ci
villari. Il cessino posto nelle navi Tòrc. T. de Litografi. Torchio litografico.
Dormion. Letto = Spall. Cosce = Pedal.
(navasc).
. . . . . – Cros, Reuda o Stella. Giratoio.
Tòrc. T. d'Agr. Torchio. Torcolo. Tor Stella? = Carr. Carro – Cassetta, Cassa –
colare. Strettojo, e ant. Zaccarale. Preja. Pietra = Timpen. Timpano (con Telar.
Macchina da spremere l'uve. Telajo = Pell. Pelle = Vid. Vite) = Con
Coperchio = Bolzon.
Coverc o Contrus'cera. trapes. Contrappeso – Cilinder. Cilindro =
- - -= Scoss. Piantato dei ritti = Braghee
- - -
Cossinitt. Cuscinetti = Zainer. Cerniere =
del dormion. Staffa o Spranga o Traversa del Ruzellin..... = Zenta. Cigna – Cortell e
diacile = Stanga. Mazza = Vergen. Ritti = Cortella. .. . (ferro che serve come il pirro e
Vid. Vite = Dormion. Diacile? = Scocuggia. ne' torchi tipografici per la pressione. E in
Madrevite = Lecc. Letto – e su questo nestato in un grosso regolo di legno assodato
Us'cera. . . . . . - Preja. Macigno = Albor. con viti e detto Portacortell. . . . che sta con
Fusolo = Bottiggia di vid. . . . . . – Pontej. fitto dalla banda sinistra del torchio e che cala
Puntelli – Masgee, Masgirocu, Sciocch , insieme col cortell sul timpano per operar la
Sciocchett, Calaster primm, segond, terz, quart; pressione) . . . . – Beccasc o Scartazza. . . . . .
... ... e sono le alzatoie che si frappongono - Gropp(con manetta). . . .

tra le vinacce e il coperchio per pareggiare la Tòrc o Tòrc de l'oeuli. T. d'Oliandoli.


pressione di mano in mano che le vinacce si Fattojo. Quel luogo in cui è l'Infrantoio
vanno comprimendo e ristrignendo e abbassando.
(la Frangia o Maeula o Masna) da
Torc de bottiggia. . . . ll torcolare frangere e lo strettoio(Torc) da premere
da vino a viti.
i semi olciferi dai quali si vuol estrar
Torc de preja. . . . Il torcolare da re olio – I Genovesi e i Nizzardi chia
vino in cui la pressione ha luogo per mano i fattoi Gombi; i Napoletani e
l'aggravamento d'un grosso macigno i Siciliani con voce latina Trappeti –
sovrapposto alle uve. Le parti dello Strettoio, cioè della
Dà la preja al torc. . . . Premere macchina che dai noccioli o semi già
una stretta di vino al torcolare con
infranti spreme fuor l'olio, sono:
tale stretta di vite che venga ad ag Vergin. Cosce = Spinn. . . . . - Cam
gravarsi il macigno che le è sottoposto, ber. . . . – Scocuccia o Traverson. . . . –

e per conseguenza a spremersi a tutta Vit o Vidon. Vite – Fond o S'ceppa o Dor
mion. Letto – Stanga. Vette. Leva – Cadenon.
possa la vinaccia – Fig. poi è usato Catena - Piastra mas'cia. Torno ? . . . – Pia
in Brianza per Fare l'estremo di sua
stra femmena. . . . – Masgiveu o Gandola o
possa; – ed anche in genere per Pigna o Pignett. Alzatoſe ? = Cass o F orm o
Strignere e Premere gagliardissima Strencion o Pil. Forme? = Scopell o Cortella
mente checchessia per cavarne fin di form. . . . – Onett. . . . – Mlasgiorin.
l'ultima goccia d'umore.
Tòrc. T. de' Calcogr. Torcolo da rami Le parti dell'Infrantojo si vedano
(Baldin. Voc. Dis.). Le sue parti sono in Frangia, e vi si assiungano Lucerna
Spall. Cosce = Cilinder. Rulli. Curri. Ci e Controlucerna di latta e or. -gr. ll , 338, X,
lindri = Assa. Tavola = Pann. Feltri – 1 o 5 e pass. .
Racuda. Stella i cui Brasc diconsi Prese o Ma
Tòrc. T. de Pettinagnoli. Ceppo. Stret
nichi = Gattei. Lunette. toio con mattonelle di noce, ad uso
Tòrc. T. di Cartiera. . . . Nelle cartiere di addiritsar le ossa da far pettini.
esistono varie specie di strettoi; al Tòrc. T. di Stani' 'o ciao. Tor colo. Le
cuni di gran pressione per la pasta sue parti seu s
da pile, altri di minore per la buona varna- e º – traversa... Sommier
granitura e per l'incollatura; altri di sº se te è - i sassa. Le es il Soua r
TOR ( 425 ) TOR
inferieur (franc.) e Spall. Cosce = Stanga. Torcéra.... Arnese, per lo più di latta
Mazza = Carensg Spade = Pian. Pirrone = verniciata e dorata, che ha figura d'un
Capell. Cappa. Cappello = Morinell. Rullo = tronco di piramide quadrangolare ca
Cros. Coda – Timpen. Timpano = Fraschetta.
povolto, il quale serve alle torce da
Fraschetta – Cricca. Cricca = Register. mano che si usano in chiesa e nelle
Squadre = Timpinell. Timpanello.
processioni come la padellina ai can
Torc a la bettoniana.... Sp. di tor dellieri, cioè per raccogliere i cola
chio a cilindro, sull'andare di quello ticci della cera. Anche i Siciliani lo
chiamano Turcéri.
proposto nel 1786 dal signor Hauy per
Torcètt. Torchietto – Strettoino.
la Stamperia de'Ciechi nati a Parigi,
Torc a la Stanopp. . . . . Torchio Torcètt de stampà. Torcoletto da stampa.
d'invenzione inglese. Torcètt. T. de Battil. Ferri. Strettojo
Torc a vapor. Torchio a vapore. Se armato di ferro per istringere le scac
ne vede la figura nel frontispizio di va ciate(checcin).
rj libri stampati dal Pomba in Torino. Torcètt che anche dicesi semplicemente
Torc de ghisa. ... L'Albion-press Tòrc. T. de Leg. di lib. Torchio. Stret
di Hopkinson, tutto di ferro fuso. Se tojo. Quello in che pongonsi i libri
ne vede esemplare nella stamperia per poterli tondare.
del sig. G. B. Bianchi in Milano. Torcètt (altro) che dicesi anche comune
- Foeuja de torc. . . . La bozza del mente Torcett de cusi. T. de Leg. di
torchio che si dà a correggere al cor lib. Telajo. Quello che s'adopera per
rettore, cucire insieme i quinterni dei libri.
Mett a la via el torc. Montare il Torcètt. T. degli Ottomai. Castelletto.
torchio. Torcètta. Torchietto. Torcetto. Pic. torcia.

Mett in torc. Intelajare(Diz. ven. Torcettin. . . . Picciolo strettoino.


Tòrcia. Torcia. Torchio.
senza citare autorità). Trasportar le
pagine o le forme dal vantaggio o Smorzà on mocchett per pizzà ona
dalle assi sul torchio, onde, disposte torcia. fig. . . . Lasciare un partito di
per ordine di numeri e intelajate, po poco momento per appigliarsi ad un al
terle stampare. tro di maggior vantaggio. In molti casi
Toeù-foeura del tore ed anche asso al nostro dettato si potrà contrapporre
lut. Toeü-foeura. . . . Levar dal tor l'italiano Non ci parrà manco persona
chio le forme già impresse. se tu manchi – parl. di serve Ralla
Tòrc. T. di Zecca. Torchio(Ors. Mon. baralla, un'altra casa non ſulla(Nelli
p. xxii e altrove). Macchina colla Serva padr. l, 11 ) – parl. di debiti
quale oggidì si coniano a vite quelle Turare un buco e far callaja (Mein.
stesse medaglie e monete che altre in T. Sin.).
volte si coniavano comunemente a Torcia de legn. . . . . Ne primi lu
staſſa o a martello. I Fr. la chiamano stri del nostro secolo la frequenza
Balancier. Le sue parti sono: eccessiva delle pubbliche luminare
Fust. Fusolo = Vit. Vite = Stanga. Mazza? suggerì l'economia delle torce finte
(il fr. Balancier) = Ball. Pomi? (le fr. Boules di legno, in testa alle quali o un pan
du balancier) = Quader. . . . – Boett . . . = nello o l'olio tenevano luogo di cera;
Piastron(platinn ) . . . – Moll del quader. . . . di quì il nome.
= Anell. ... del contorno = Portapezz. . . . Torcia de quatter stoppin. Qualcone.
Torcée. Maestro dell'olio(Gior. agr. IX, Torcia de vent. Torcia a vento(Lip.
575). Fattojano. Lavoratore in un fat Malm. III, 29 – Tar. ſir.). Torcia a
tojo(torc d'aeuli); il capofattojano. pugno(Tar. fir.). Fiaccola in forma di
Torcée.... Fabbricator di torce da vento. lunga e grossa torcia, fatta con funi
Torcée. . . . Chi lavora al torcolare da vecchie disfatte o con istoppa ritorta,
vino. V. anche Torció. gessata e impegolata.
Torcéra. Palmento. Celliere. La stanza Tòrcia. . . . In Brianza chiamansi così
o il luogo qualunque in cui sia il tor in gergo i più belli fra i gelsi auulti
colo da vino. che si scelgono per le piantagioni.
I ſol. I V. i
TOR (426 ) TOR
Torcià. Torchiare. Spremere col torchio Torgiùda, ecc. V. Storgiùda, ecc.
(Targ. Ist. III, 2o1). Strignere assol. Torgiùu. Torto.
Tornà a torcià. Ristrignere. Tormént. Tormento.
Torcià.... Spremere, esprimere, strin Chi se sposa d'innamorament creppa
gere le uve o simili col torchio, collo de torment. L'amor comincia con suoni
strettojo; il Pressurer de Francesi. e con canti, E poi finisce con dolori
Torciàda. Stretta di torchio in genere. e pianti(*tosc. – T. G.).
Torciàda. Infrantojata? Stretta di stret Vess el sò torment. Essere il suo
tojo da olio. tormento. Dicesi di persona noiosa,
Torciàda. Stretta di torcolare da vino uggiosa, molesta (“tosc. – T. G.).
(Paol. Op. II, 1o2). Vess on torment. fig. Essere un tor
Vin de la prima torciada. Vino della mento, un fracidume, una morte, uno
prima stretta. sfinimento, un assedio.
Vin dopo sfregujaa o tajaa. Vino Tormént.T. de Carroz. ... Pezzo di cuoio
di seconda, terza, quarta stretta. di riccio o di cuoio bullettato che si
Torciàda. . . . . Una data quantità di ferma sui lati del timone o sui ſini
vinacce da strignere in una sola volta menti o sulle colonne di scuderia per
– Pilata(Gior. agr. IX, 575 e segg.). impedire al cavallo di appoggiarvisi.
La quantità d'ulive che si macina in Torménta. Bufera. Tormenta(Amer. Vesp.
una volta. Viag. 54: leggendo il luogo vedesi es
Torciàdegh che anche diciamo Càspi. Lo sere per appunto quella Tempesta di
Stretto(Paol. Op. II, 75 e pass.). La nevi e di venti congelati che la dice
Premitura (“fior. rust. – Gior. agr. III, Niccolò Martelli Lett. 26 retro, così
62 1 ). Vino del torchio (Alb. bass. in come noi pure la intendiamo).
Copeau). Vino di stretta (Voc. bresc.). Tormenta. att. Tormentare.
Quel vino che s'ottiene premendo col Tormenta. ſig. Tormentare rami, pian
torchio le vinacce che si traggono del te, ecc. (Cresc. Agr. IV, 9); farne mal
tino dopo la svinatura. I Francesi lo governo.
chiamano Vin de copeauac. Tormentà usiamo noi neutro, come per
Torciasc. Torchiaccio. Un cattivo torchio. es. El tormenta comè. Egli ha un gran
Torciascia. Torchiaccio. Cattiva torcia. tormento. Tormentà del dolor de coo.
Torciglia o Tortiglia. Vergola. Seta tor Essere tormentato dal dolor di capo.
ta, grossa e addoppiata a molti capi. Tormentaa. Tormentato.
Colzett de torciglia. Calze di vergola. Tormentos. Tormentoso.
Torciò. Tarcitore. Tórna. Tornio, V. Tórno sig. 4.”
Torciò. Torcoliere Alb. bass. in Pressu Tórna. . . . . Nelle calze a maglia è quel
reur). Quegli che stringe col torcolo Giro di punti che incomincia e finisce
le uve o le vinacce. nella costura (pont invers).
Torcidin. V. Torciònna e Scilòster. Torna o Scérsc del strenciroeu. . . . Il
Torción.... Grande torcolo da stampa. parapetto del carruccio da bambini.
Torción(A). A chiocciola. Rigato a modo Tórna o Torno. liuota. Specie di gran
di chiocciola. V. in Cànna. tamburo di ferro semiaperto per lo
Torciònna e Torción. Cero. V. Scilòster. lungo che serve a dare e ricever robe
Torciòtt. . . . Torchio o Cero tozzotto. da persone rinchiuse in monasteri e
Torcolée. Tiratore, ed anche Torcoliere simili – Anche gli Spagnuoli dicono
(come ha l'Alb. enc. in Tiratore). Torno in questo senso.
Quegli il cui ufficio è di tirare la Torna. . . . Sp. di ruota simile a quella
mazza del torchio da stampa. che è alla porta dei monasteri, la
Tordinna per Dordinna. V. quale si tiene aperta la notte verso la
Torèll. Torello. Toretto. via onde raccogliere i nocentini, i ba
Tòrg. Torcere. Attorcere. Rattorcere. stardelli, gli esposti.
Tòrg. Torcere la seta. Manda al torna. Mandare ai trova
Torgidùra. Torcitura (“tosc. – T. G.). telli. Mandare un fanciullo allo spedale
Il lavoro del torcere. dove s'allevano i bastardelli,
TOR (427) TOR
Tornà. Tornare. Ritornare. Ilivenire; e Torna più. Come disse la botta all'er
poet. Riedere. pice, senza tornata(Mach. Op. IX, 159).
Avegh in nomm torna a cà. V. in Cà. Tornà-sù. Risalire. -

Fà tornà-giò per la gora. V. in Góra. Tornà-via. Ripartire.


Tornà unito con altri verbi si suol tra
Gesù gesù, glie torni pù. Gesù gesù
( Pan. Av. I, 25). Modo con cui altri durre in italiano colla semplice parti
riprova il proprio operato, e assevera cella ri appiccata al verbo corrispon
che non darà mai più in recidive. dente. Per es. Tornà a nass, Tornà a
Stà-chi fin che torni. Statti qui in veng, Tornà a borlà-giò, ecc. Rina
fino alla mia tornata o ritornata o scere, Rivincere, Ricadere, Tornà a
vero in sino a che io torni. piang, Tornà a settass-giò, Tornà a
Tornà a cà. fig. Tornare a bomba o a cusi, ecc. Ripiangere, Risedere, Ricu
proposito o a casa (come nella novella cire, ecc. Abbiamo anche noi alcuni
1 o.º del Firenzuola p. 282). verbi ne' quali la significazione redu
Tornà a dì l'istessa robba. Dare plicativa è indicata dalla particella re
nelle scartate. Ricantare checchessia compenetrata nel verbo così come ac
(come dal partic. Ricantato). cade collari italiana; ma e son pochi;
Tornà al sicut era in prenzippi o nella pluralità è natura del nostro dia
Tornà de capp. Tornare al vomito fig. letto per aggiungere tale significazione
Tornà anmò. Ritornare. ai verbi il ricorrere a questo Tornà.
Tornà bell.... Rifarsi bello il tempo. – Il quale Tornà poi congiunto con
Tornà cunt. Mettere o Porre o Tor aggettivi si volta altresì nel verbo
nar conto. Tornar utile. Tornar bene. italiano corrispondente al dato agget
Tornà de capp. Rifarsi da capo. tivo, appiccatavi da capo la particella
Farsi da capo. Ricominciare, ed anche ri. Per es. Tornà gioven, Tornà verd
Tornare alle medesime. Tornar al vo e sim. Ringiovanire, Rinverdire, ecc.
mito. Tornà. Ripetere checchessia. Per es. Tór
Tornà-dent. Rientrare. negh on poo! Rincappavi un po'!
Tornà dessoravia de l'acqua i negaa. Torna. Tornare in sè. L'è beschiziosa,
Dare i tuffi. la pienta el mull per nagotta; l'è vera:
Tornà-foeura. Uscire. ma la gh'ha de bon che la torna subet.
E permalosa, ma torna tosto in sè.
Tornà-foeura. Ritornare in campagna.
Tornà-giò. Scendere – Riscendere. Tornàa. Torno(*tosc. – T. G.). Tornato.
Tornà-indree. Retrocedere. Tornacòll. Collana. Collare.
Ess barattaa in golié o in tornacoll(Bal. Rim.).
Tornà-indree. fig. Tornare indietro,
Ritrarsi dal fatto o dal detto o dall'im Tornacùnt. Tornaconto (Gior. agr. III,
preso(Salv. Spina V, 9). 554; X, 284 , XV, 258). Il suo conto
Tornà indree on pass. P. es. Besogna o utile o vantaggio.
che torna indree on pass. Tra paren Avegh-dent el sò tornacunt. Es
tesi devo dire che... – Talvolta Torna serci dentro il suo (Vettori nelle Op.
re di sovra(Fr. da Barb. Doc. 552, 19). di Mach. VII, 54).
Torna-indree parolla..... In vari Avegh minga dent el sò tornacunt.
giuochi equivale a dire: Ciò che è Non ci avere la sua (Noz. Mac. Prol.).
ſatto a te, e tu fai al compagno, e Non tornar conto. Non tornar bene.

così ognuno con gli altri. Non giovare.


Tornadùra. Tornatura. Nuova misura su
Tornà in la part. Tornar fra'piedi.
Tornar d'attorno. perficiale decimale la quale si suddi
Tornà in sù. Risalire. vide in cento tavole, ognuna delle
Tornà lì. Ritornare al medesimo luo quali novera cento metri quadrati.
go, e fig. Tornare alle medesime. Tornèll. T. de Setajuoli. . . . Ordigno
Tornà minga cunt. Non tornare assol. nella cui croce da cima è fitta una
Non tornare il conto. Se torna minga ruota dentata con rotino e manubrio,
cunt, se pienta-lì. Se non torna si la quale mossa fa aggirare un uncino
smette('tosc. – T. G.). su cui è raccomandata la matassima di
TOR (428) TOR
seta allor allora cavata dal naspo e I Torobbi o Poeüla o Toròbbia. Bubbola
che si vuol intrecciare a trafusola. maggiore o mezzana. Mazza da tam
Tornèll. T. dei Tintori. . . . . Nome di buro. Alberetta? Parasole? Sp. di fungo
quei cilindri che servono per ripassar mangereccio che suol avere un anello
le pezze nelle caldaje. Ve ne sono di mobile due o tre dita sotto al cap
varie grandezze correlative all'am pello, il quale è bianco sopra e rosso
piezza maggiore o minore delle caldaie. sotto. È l'Agaricus procerus di Schoeſ
Tornèll dicono alcuni per Zappèll sig. 1. V. fer, detto da altri fra noi Fonsg de
Tornèll. Barbera da pozzo. Torno da poz la gamba longa o Pollinna o Tobbia,
zo. Girella. Cilindro di legno che s'in e Parasol o Nez de chat dai Fr.
figge nei due stipiti di un pozzo per Torón. Torrone. Mandorlato. Confezione
agevolare il modo d'attigner l'acqua. di mandorle, miele e albume ridotta
Tornell del pozz. fig. Tonfacchiotto. a candidezza e consistenza sodissima.
Tomboletto. Dalle materie o dalle essenze diverse
Tornèll. Tribolo(Gagl. Voc.). Cilindro che che vi si commischiano per variarne
tirato da un cavallo serve al primo di il sapore si specifica per Toron pi
rompere del pagliuolo del grano. stacch , Toron ciccolatt, ecc. ecc.
Tornéra (Màder). V, in Màder sig. 5.” Tavolett o Tavolettinn de toron...
Tornichè. T. di Chirurg... Strettojo col Mandorlato in panetti o in panellini.
quale si sospende la circolazione del Toron de Cremonna. Torrone di Cre
sangue in quel membro che si vuol am mona. Toron de Benevent. Torrone
pntare. L'Alb. fr. ital. ediz. mil. scrive di Benevento(“fior.). Simili al torron
con maravigliosa licenza Tornichetto. comune, ma in panetti più grossi e
Tornindrée... Certo difetto nel filo lino. men grandi, ne quali è sostituito lo
Tornioeüra. . . . Polpetta di lombata di zucchero al miele. -

porco fatta a rotella. Il Bal. Rim. disse Toron in tocch. . . . . Mandorlato


Dove gh'è mai di simel torniocur, in pezzi grossi.
Torónda (dal lat. Torunda). Stuello. Tasta.
O sia polpett de lomber faa in rodella?
Tórno. v. dell'A. M. per Alzapè. V. Toronghell. v. brianz. Tombolo.
Tórno (Fà el). . . . Così dicono le Di- | Toronin. T. di Pasticc. Torroncino al
panatrici di seta allorchè nel dipanare l'indiana(“fior.).
il filo s'aggira a mo' di vortice fra l Torototéla. . . . . Rozzissimo strumento
l'aspo e il filatoio (firell). musicale consistente in una sola corda
Toirno. Lo stesso che Torna. V. di budello raccomandata ai due capi
Tórno. Tornio. Torno. Le sue parti sono: d'un lungo bastone, e tesa a qualche
Mandrin. Coppaja = Roeuda del mandrin.
distanza da esso per mezzo d'una
Fuota della coppaja = Popoeu. Zoccoli e Con vescica gonfia d'aria che verso la
trappunto” (vedine le parti alla voce) = sup cima le serve a così dire di tavola
port. Grucce ? Appoggiatoio = Ponta del cen
ter. . . . . = Bancal. Cosce? = Albor. Fu armonica. Se ne trae il suono con
so = Roeuda de l'albor. Ruota del fuso = una specie d'arco rozzo al pari dello
Genocucc. . . . . – Cilcora. Calcola = (Eucc strumento. Questa sorta di mono
de la calcora. . . . – Pell o Corda. Cuoio o cordo è quella stessa vescica domi
Fune = Register. Guide = Popoeu a ce. Lu nata da una corda alla quale i Bar
nette =... Castelletto = Vidón... = Pedala. bareschi danno il nome d'Arabebbah,
Pedale = Corda o Mascaresc del mandrin... =
e su cui sogliono intonare i preludi
Stanga. Mazza = Pertega. Pertica o Arco = dei loro canti erotici; arabebbah che
Cossinitt. Ralline.
alle mani de' Menestrieri, de Trova
Torno a mandrin. Tornio a coppaja.
Torno a . . . . Tornio a fermo.
tori, de Rapsodi antichi si tramutò
Torno a . . . . Tornio da far le punte. poi nella libeba a tre corde, loro
strumento favorito. Anche tra noi
Torno a . . . . Tornio a piede.
Torno a roenda. Tornio a ruota. fin verso il quarto lustro del secolo
Torno oval. . . . . attuale questo Torototela fu lo stru
Tornoeür. Brio. Lindura. Assettatura. Ga mento prediletto di quegl'idioti che
Tòro. T. Archit. Toro. (lanteria. formavano le delizie del nostro volgo
TOR (429 ) TOR
con certi loro improvvisi ne' quali Tòrr. Torre – Munir di torri dicesi Tor
per tutta poesia non si udiva che una riare. Smunito di torri dicesi Storriato.
tempesta di rime storpiate allusive De torr. Torrajuolo.
alle persone che ne formavano l'udi Franch come ona torr. Un Pala
torio, e terminanti nel perpetuo in dino. Invitto e franco.
tercalare Torototela torototà. Queste Giugà a la torr. . . . Sp. di giuoco
rime avevano qualche parentado coi quasi simile all'altro detto della Bis
Dù o trì pavl d' mortadela, Tic e sotta(V.), se non che in questo il vaso
dai la Zerudèla dei Bolognesi; e chi ond escono i numeri benefiziati ha
bramasse averne maggiore contezza figura di torre.
non ha che a leggere la Raccolta In fond de torr. In un fondo di
pubblicatane in Venezia nell'anno torre (Cecchi Servig. IV, 5).
1855 coi tipi d'Antonio Ballinzatera La guardia de la torr. Torrigiano
sotto il titolo del Torototella in ma – Torriere?
schera. Nel frontispizio di tale Rac Pari ona torr, Torreggiare.
colta si vedrà ad un tempo l'effigie Pien de torr. Torrito. Turrito.
di uno de'cosiffatti Improvvisatori Torr de Babilonia. fig. Torre di
plebei, dal nome dello strumento de Babelle. Babelle. Confusione – Tour
nominati anch'essi dal nostro volgo de Babilone dicono anche i Francesi.
Torototela o Quell del Torototela, i Tòrr (La). T. del G. degli Scacchi. Rocco.
quali in tutta gala indossavano l'abito Torràscia. Torraccia. Torraccio. Tor
corto alla bergamasca detto Gavar racchione.

dina dal paese di Gavardo, e s'impar Torràzz. Torrazzo (Caro). El Torrazz de


ruccavano con una zazzera di foglie Cremonna. Il Torrazzo di Cremona.
di zucca. La quale vestitura, unita a Torrént. Torrente – All'accr, dispr. Tor
quella tavola armonica che accennai, rentaccio – Al dim. Torrentello.
fu quella per avventura che suggerì Torrent d'acqua. Un rovescio di piova.
al Burchiello ciò ch'egli disse del mo Torresèlla. Torricella. Torricciuola. Tor
maccordo in quel sonetto che incomin retta. Questa ultima voce è più comune
ciaper Piramo s'invaghì d'un fuseragnolo. anche fra noi, usavasi però anche la .
Questo strumento è quello che i Par prima, come ne fanno fede vari paesi
migiani chiamano la Vssiga o il Bor del nostro contado così denominati
don o l'Arenga o la Rana, alcuni Ve anche oggidì. -

neziani la Zucca, i Sardi la Ribebba, Torrètta del Castell e assol. Torrètta.


e fors'anche quello che i Romagnuoli Maschio. Rocchetta.
dicono pure Turututella, e che i no Torrètta de Porta Romanna(Bal. Rime IV,
stri antichi nominavano Tromba ma 15o ). Il Maschio dell'Arco Romano.
rina o Violitromba o Timpanischiza, Torrettinna. Torrucciaccia.
non molto diversa dall'antico mono Torriàn. Torrajuolo. Agg. di Colombo
cordo monacale – il nostro Toroto che sta per le torri.
tela non doveva essere ignoto nè an Torrin. Iocca. Fumajuolo. Fummajolo.
che ai Toscani, e ne ho indizio così Fummajuolo. Fumacchio. Torretta.
nel loro Torototò del frullone, e nella Rocca del cammino ch esce dal tetto,
14o.º delle Canzoni a ballo di Lorenzo e per la quale esala il fumo.
de' Medici, come più ancora in quelle Torrin de la campanna. Campanile a vela.
parole che Fuligno(nella Moglie del Torrión. Torracchione. Torraccia. Tor
Cecchi II, 2 ) butta dietro per rabbia rione. Torrazzo.
a Cambio: Tutt a torrion. Torrionato.
Gonfia torottela, vecchio stregone, leggi, ecc. Vess on torrion o on torrion del
Però da trent'anni a questa parte Castell. fig. Essere un paladino, un
tutta questa musica e questa poesia bastracone, cioè forzuto.
vescicosa è affatto spenta fra noi, e Torrionin. Torrioncello. Torrioncino.
oggidì appena è chi si ricordi ch'essa Tòrt. Torto. Contr. di Ragione.
abbia avuto vita. | Avegli tort. Avere il torto.
TOR (43o) TOR
Avegh tort de là de tort o Avegh Vess in tanti a spartì la torta... -
tutt i tort. Avere il torto marcio(Alb. Essere in molti a condividere chec
enc. in Marcio) – A gran torto(Bocc.). chessia – Il ra bien de gens à parta
Dà tort a vun. Dare il torto a uno. ger le gateau dicono anche i Francesi.
Tòrt o Intòrt. Torto. Vis de torta. V. in Vis.
Ch'el me faga minga tort. Non mi Torta. T. de Fil. di seta. Torta (Gior.
cambii (Cellini Vita). Dicesi dai vendi agr. lI, 295). ll torcere che si ſa delle
tori ai compratori. bave di seta all'atto del trarle della
Fagh torta nissun. Non fare torto ad caldaja, e ciò per renderle lisce, lu
alcuno. Non torcere un pelo ad alcuno. centi, consistenti. In alcune filande
Fà on gran tort. Fare un eccellen ciò si ſa con macchinette adattate, in
tissimo torto (Doni Zucca p. 22 verso). altre a mano dalle maestre unendo
Tòrt idiot per Tòlt. Tolto. due bave sul pollice e strisciandovi
Tórta. Torta. – Una specie di torta è sopra coll'indice – ed anche... Lo
anche quella che noi diciamo Scar Incrocicchiamento dei capi di seta che
pazza, il Re Erbaccione, i Reggiani passano per la trafila.
Scarpazzon, e il Tanara Torta alla Andà-giò o Scappà-giò la torta. Tras
bolognese. correre la torta. Fà la torta. Torcere.
Menà la torta. fig. Menar la danza. Dar la torta. Torta curta. Torta bre
Far le carte. Maneggiare, guidare un ve. Torta longa. Torta lunga.
affare. Tòrta.T. di Mus..... È quella parte dei
Ona gran torta. ſig. Un grande in corni da caccia che forma tortuosità.
triso. Una gran zuppa. Tortàscia. Tortaccia (Vas. Vit. 486).
Ona torta, per granda che la sia, Tortèj e bass. Tortij. V. in Tortèll sig. 1.
a spartilla in tanti la va in nagott. ... Tortelàtt. Tortellajo (Zan. Rag. vana I,
Le sostanze, gli averi, per quanto lar I, pag. 52).
ghi e ricchi, se hanno a ripartirsi fra Tortèll. Tortello?(“fior. – Zan. Rag. vana
molti sfumano in nulla. I, 1, pag. 48 e 49). Pezzo di focaccia
On chignocu de torta. Un quartuccio fritta? (“lucch.). Frittello. Tortelletto
di torta(“fior.). (Mol. El.).
Romp o Imbrojà la torta. Rompere Tortei de ris.... Frittelli di pasta di riso.
l'uovo nel paniere. Rompere o Guastar Tortei d'ocuv.. . . Frittelli di pasta d'uovo.
l'uovo in bocca. Guastare i disegni Tortei ordenari... Frittelli di pasta comune.
ad alcuno, e specialmente se presso Tortellin e Tortellón. Dim. e Accr. di Tor
alla conchiusione. tèll. V.
Romp la torta o la festa in sul pù Tortéra. Tortiera(“tosc. – Mol. El.). Teg
bell. Rompere ad alcuno il filo al fin ghia. Teglia. Vaso di rame piano e
della trafusola (Pauli 191). Guastar stagnato di dentro, nel quale si cuo
l'uova nel paniere. Guastar la coda cono torte, migliacci e simili cose. È
al fagiano. Guastar la festa. detto Tourtière anche dai Francesi.
Romp torta diciamo anche sempli Tortiglia. V. Torciglia.
cemente per Guastare un affare , una Tortij. Grovigliuoli della seta.
veglia, una compagnia o simili, riu Tortin (in genere). Tortino. Tortellina.
scire importuno o noioso, guastar Tortelletta. Picciola Torta.
l' uovo in bocca. Tortin(in ispecie). Migliaccio. Sp. di torta,
Soo quell che disi quand disi torta. fatta col sangue del porco o d'altro ani
So quel che dico quando dico torta male, ben disfatto e fritto in padella.
(Pulci Morg. – Lippi Malm. I, 19). Tortinètt. Tortellina. Tortelletta.
So quel che dico quando dico zuppa. Tortinna.
Spartì la torta. fig. Dividere il bot Tortioeù. Grovigliuolo. Ritorcimento che
tino, l'eredità e sim. ſa in sè il filo quando è troppo torto.
Torta de lacc. Latteruolo. Tortioeù. T. de'Tessit. Incorsatura. Nome
Torta d'erb. V. Scarpàzza. di quei Pezzi di filo torto che riman
Torta sfojada. Sfogliata. gono dalla parte del subbiello, ed ai
TOS (43 i ) TOS
quali si raccomanda l'ordito per av Tosanètt. Pl. di Tosètta. V.
viare la tela. Tosànn. pl. Fanciulle. Zitelle. Giovani.
Tortion. Legno avvitolato. I tosamn besogna maridaj prest, min
Tortorèlla. Tortora. Tortore. Tortorella. ga tegnij-li a fà crusca. Le ragazze
Tortola. La Columba Turtur L. son come i cavalli: se non si danno
Color tortorella. . . . . Colore cene via da giovani perdono la loro ven
rino ceciato, color isabella tendente tura (Nelli Serv. padr. II, 13).
al carnicino – ed anche il Cenerino I tosann hin minga mercanzia de
piombato – e altresì il Cenerino-vi lassass vegnì veggia in cà. Quanto
nato – chè tutti questi colori veg più si tiene o sta la carne in casa tanto
gonsi nelle varie specie di tortore. più invieta. – V. anche sopra.
Fà el vers de la tortorella. Gemere. Ris e fasoeu minestra de fioeu, ris e
Tortorellinna. Tortorella. Tortolella. basgiann minestra de tosann. V. in Ris.
Tós che ant. dicevamo anche Toson. Fan Tosàscia. Cittona. Fanciullona.
ciullo. Ragazzo. Zitello – Dal lat. Toscaneggià. Toscaneggiare. Toscania
Tonsus, dice il Var. Mil. zare. Toscanizare. Affettare toscanità
o toscanesimo.
Tostosott fioeu d'on bigolott. . . .
Scherzo che si rivolge ai garzonotti. Tosètt. V. Tosin. -

Tósa che al pl. fa I Tosànn, e al dim. pl. I Tosètta. Zitella. Fanciulletta. Ragazzetta.
Tosanètt. Fanciulla. Ragazza. Giovane. Ragazzina. Pulzelletta. Puttella. Pulzel
Donzella. Giovinetta. Zitella. Pulcella. lina Pulcelletta. Cittola.
Pulzella. Citta. – I diz. ital. registrano tosettinna !Dimin. di
Tosètta. Cittolella.
altresì Tosa, Tosino, Tosetta come Tosettinoeiù.
voci lombarde – V. anche Tosànn. Tosin e Tosètt. Fanciullino. Ragazzino.
Fà ona tosa. fig. Fare una bambina, Fagazzuccio. Ragazzetto. Cittino. Cittolo.
cioè un errore. Toson. Giovinotto – V. anche Tds.
Fortunada quella sposa che la prim Toson. . . . . Quella borra di montone
ma l'è ona tosa. . . . . L'avere nel che i Fr. chiamano Bourre blanche.
primo parto una bimba torna utile Tosón d'or. Toson d'oro.
alla madre perchè presto avrà in essa Tosonaria. v. a. Fanciullaggine. Ragaz
un ajuto nelle faccende domestiche. zata – Per Bardassaria. V.
Tosonista. Tosonista.
Logà ona tosa. Allogare (cioè ma
Tosòtt. Garzonotto.
ritare) una fanciulla.
Ona tosa de cà comè. Una fanciulla Tosquigno e Tosquin scherz. per Toscano.
Töss. Tosse.
molto faccendevole(Min.citando il Caro).
Se fa la corta la mader per la tosa. Ampio Strèpit de toss. Nodi di tosse
Chi vuole la figlia accarezzi la mam (Pan. Poet. IV, XIII, 15),
ma(Fag. Trad. fed. I, che per errore Anca i pures gh'han la toss. v. in
Pùres.
riporta il proverbio a rovescio - Gua - -

dag. Rime II, 57). A ogni moment me ciappa la toss.


Tosa fada. Ragazza al maritaggio Ad ogni istante un ſiero nodo mi prende
già matura. Zitella o Fanciulla o Gio di tosse(“tosc. – Ret. Vulc. XVI, 29).
vane da marito – Fanciulla viripotente. L'amor, la famm e la toss hin tre
Tosa madura. Pulcellona. coss che se fa cognoss. V. in Amor.
Tosà. Tosare. Tondere. Ona toss de can. Un Tossicone(“tosc.
Fass tosà. Farsi tondere. Farsi ton - T. G.). Gran tosse.
dere o zucconare. Toss asninna. Tosse coccolina. Sp.
Tornà a tosà. Ritosare. di tosse violenta che i nostri medici
Tosà i danee. Tosare o Stronzar le mo dicono comunemente Tosse ſerina, i
nele. Francesi Coqueluche, e i Tedeschi E
Tosàa. Tosato. Tosone. Tonduto. Zuccona selshuste - Alcuni la chiamano Tosse
to – Moneta stronzata o stremata. cavallina; e qualcuno (se pur non in
Tosada. Tosalura. Tosamento. Ton tese bubbolarmi) mi asseverò che a
Tosadura. ditura – Zucconatura, Lucca dicasi l'osse bubbolina,
TOS (432 ) TOT
Toss cagninna dicono in varie parti Tossètta. Tosserella - I Francesi la chia
del contado quella che noi in città mano Tour de renard qui mène au
denominiamo Toss asninna. V. sopra. terrier (Roux Dict.).
Toss convulsiva. Tosse convulsiva Tossettinna. Tossolina(Gelli Err. II, 1).
(Pasta Diz. med.). Mal del castrone. Tossettina o Tossicina(“tosc. – T. G.).
Toss de gatàr. Tosse catarrale(Pasta). – Al pegg. Tossettaccia(“tosc. – T. G).
Toss de sals.... Tosse procedente Tossi. Tossire.
da salsuggine. Tossin. Tossolina. – V. più sopra.
Toss d'infreggiò. Tosse coccolina; Tòst. Abbrostito. A

e assol. La Coccolina. Fà ciappà el tost. Rosolare.


Toss secca. Tosse secca o etica(Cresc. Tostà. Tostare (Gh. Voc. cit. il Salv. e i
Agr. VI, 74). due Targ.). Abbrostire. Abbronzare.
Tossàscia. Tossaccia(*tosc. – T. G.). Abbrustolire. Abbrustolare. Abbruciac
Tossegà. Attoscare. Intossicare. chiare.
Tossegà. Avvelenire(Veneno inficeri ali Tostà el cacao. Arrostire il cacao.
quid). Rendere velenoso checchessia Anche i Fr. dicono Bruiler o Rdtir le
per servirsene ad avvelenare altrui. Calcato,

Tossegà. met. Amareggiare. Tostà el cafè. Tostare il caffè (Redi


Tossegà el coeur. Nojare. Fastidire. cià dall'Alb. enc. in Caffè). Abbrusto
Non dar pace, lire il caffè, e meno volg. Tostarlo
Tossegagh el gust a vun. Amareg (Tom. Sin. p. 12). Abbrostire il caffè.
giare il piacere. Tostàa. Tostato(Gh. Voc. cit. il Salv., il
Tossegà quell pocch boccon. Ama Magal., il Targ. e la Cr. in Caffettiera).
reggiare il pranzo, la cena, ecc. Ciappà el tostaa. Rosolarsi.
Tossegà. fig. Importunare. Seccare. In Tostàda. Abbrostitura.
quietare. Molestare. Tempestare. Tostadinna (Dagh oma). Tosticchiare(Targ.
Tossegacoeür che anche diciamo Rosega Viag. V1, 66 e altrove).
coeür o Sugacoeür. Rompicapo. Secca Tostadura. Tostatura(Gh. Voc. cit. il Re
tore. Importuno. Persona molestissima. di, il Targ., l'Alg.). L'usa anche il
Tòssegh. Tossico. Savj nel Giorn. agr. IX, 2 16.
Amar come el tossegh. Amaro più Tostin. Tamburino(“fior.). Strumento ci
che assenzio(Nelli Mogl. in calz. II, 1). lindrico di ferro nel quale si abbro
V. anche in Amàr. stisce il caffè – Anche i Vocabolari
Andà in tant tossegh. Gustare tanto piem. e ven. registrano l'ital. Tam
tossico (Dav. Tac. Ann. II, 15) parlan burino in questo senso, e Tamburetto
dosi di cibi amareggiati da disgusti. lo chiama pure il Fontana nell'arti
Bon de fà tossegh. Tristo e di mala colo Caffè del suo Diz. econ. rust.
cticina. Tutt'altro che buono. Per es. Totàl. s. m. Totalità.
Oh ! lu l'è bon. . . . Alter che ! sont Totàl. add. Totale.
bon de fa tossegh. Ella è buona.... In total. In tutto. In pieno.
Oh davvero per cauterio. La somma total. Il sommato generale.
Tòssegh. fig. Importuno. Seccatore. In Totalizzà. Supputare. Unizzare. Unificare.
crescioso. Uggioso. Totalmént. Totalmente.
Tòssegh. Vincetossico. Erba nota. Vess minga totalment quell. Non
Tòssegh. Stramònio. La Datura stramo essere per appunto quello.
nium de botanici. Totò. s. m. Il Tettè (Magal. Lett. scient.
Tòssegh. fig. Tossico (Grassi). Un cibo XI, p. 18o – Fag. Rime III, 165).
qualunque se amarissimo. Voci infantili designanti il cane.
Tòssegh per Nàss. V. -
Tò tò. Tettè. Voci da chiamare a sè il cane.
Tosseghin (Mag. Int. II, 25o). Noja. Ama To toff to téff.. . . Voci imitanti il cal
rore. Rancore, pestio de'cavalli.
Tossegos. Tossicoso. Attoscante. I clenoso. Totorà. v. dell'A. M. . . . ll frugar che
Tossèll. v. de Barcajuoli verbanensi... . fanno le anitre nel fango per trovarvi
Antenna da barca, | cibo – e fig. Biascicare. ll Mangiare
TRA ( 433 ) TRA
quasi ruminando e rimenandosi con Avegh minga salut de tra-via V.
tinuo per bocca il cibo. in Salùt.
Totorin, Tottin, Tottinna.... Voci infantili Basellin de trà-dcnt. V. in Pedàda.
equivalenti a Cagnolino, Cagnolina. Ch el staga nanch lì a trà-via cl
Tovàja. Tovaglia. coo. La non si scapi(*tosc. – T. G.).
Mett-giò tovaja. Tavoleggiare (Band. Dà a trà. Dare fantasia o mente o
tosc. – Mol. El.). Menseggiare? retta. Badare. Dare effetto. Abbadarc.
Tovajà e Tovajà-via. Svignare. Sbiettare. Dà a trà a vum. Ascoltare uno (Dante
Nettare il pagliuolo. V. Tondà. Purg. Ill, 27). Badare al dire d'alcuno;
Tovajaria. .. .. . Telerie da tovaglie, e nob. Raccogliere le parole d'uno.
mantili e simili. Obbedire all'altrui insinuazione.
Tovajàscia. Tovagliaccia. Di vocult a dà a trà ai matt la s'in
Tovajètta. Tovaglina o Tovagliuccia duvinna. V. in Màtt, vol. III, p. 7o.
(“tosc. – T. G.). Tovagliuola. Tovaglio Fà trà on buj. Scottare(“tosc. – T. G.).
la. Tovaglietta. Trà-abass. Deprimere. Scilire.
Tovajoeù. Tovagliuolo. V. Tovajètta. Trà-adoss. Versare addosso ad al
Mett-giò tovajoeu. ... Merendare. cuno checchessia.
Tovajònna. Tovaglione. Trà-adoss la colpa. Ad lossare. Ap
Tovist.... Albinos di coniglio. (Intra. porre. Mettere addosso. Incolpare. Im
Trà o In trà, preposiz. Tra. Fra. Infra. putare. Appettare. Versar la colpa ad
Tra de mì, Tra de lor, Tra de là. dosso ad altri. Porre aldosso a uno
Mcco medesimo, Secoloro,Seco medesimo la colpa; e comic. Rovesciar la broda
Tra de num. Fra noi. Tra de nun addosso a uno.
hin nanch robb de dì. Fra noi sono Trà-adree. Scagliar dietro.
parole inutili. Trà-adree la robba per nagotta.
Trà de nun emm ditt inscì. In cuor Dare per un tozzo di pane. V. in Ròbba.
nostro dicemmo così. Trà-adree ona sentenza. Imprecare.
Trà. Parte. Fra. Tra che sont mezz in El par che m'abbien traa-adree ona
tocch e tra che sont gmecch, pari sentenza. . . . È mia mala sorte, è
rabbiaa pussee de quell che no sia. mia fatalità, è mio ſatal destino che
Tra per malsania e tra per la mat abbia ad essere, a fare, e sim.
tana vi sembro più arrabbiato che io Trà a l'ari el bast o Trà el bast
non sia davvero. (chie. a l'ari. Scorrere la cavallina. Saltar
Trà (Dà a). Ascoltare. Dare ascolto o orec la granata. Rompere o Strappar la
Trà. sust. m. Voce usata nella frase: cavezza. Scavallare. Darsi alla licenza,
El bell trà. Il bello. Il destro. Il co alla mala vita.
modo. La congiuntura. Il proposito. Trà a l'ari i strasc per Spazzà. V.
Al bell primm trà. Al primo buon Trà a pezz e boccon. Mandare o
proposito. Fare in pezzi – V. anche in Tòcch.
Quand ven el bell trà o Se ve ven Trà-attorna. Sperperare.
el bell trà. Se vi vien bene(Caro Let. Trà-attorna. Divolgare. Disseminare.
fam. II, 17). A buona occasionc(Redi Far correr voce – e se in mala parte
Imbociare.
Op. VI, 255). A buon proposito (Casa
Let. Caraſ. 88). Trà balord. Sbalordire.
Savè minga conoss el bell trà. Non Trà bauscia o bava de per tutt. Sba
conoscere il bello o il destro o l'im vare. Scombavare.
beccata onde altri ci sia cortese. Trà-contra. Scagliar contro.
Trà. Tirare. Trarre. Trà crusca in di oeucc. Infinocchia
A trà-giò ona granna de mej la va re. P. in (Eù cc p. 19o, col. 2.º in fine.
minga in terra. V. in Mèj. Trà de balla o de part. V. in Balla.
Aveghen minga de trà-via. Non ne Trà de monta. V. in Mónta.
avere da gettar via(Fag. Mar, alla mod. Trà-dent. Buttar dentro – Tirarc.
Ii, 7). Essere scarso a danari, avere Scagliare. Tragh-dent ona s'cioppet
a mala pena lo stretto bisogno. tada. Colpire con una schioppettata.
l ol . I . ºo
TRA ( 434 ) TRA
Trà-dent. T. d'Agric. Seminare a Trà-giò. Indebolire. Far dimagra
guasto(“tosc. – Gior. agr. XI, 32). re. El lett el trà-giò, I purgant tran
Trà-dent. T. delle Set.... Gettare giò. Il decàbito infiacchisce. I purganti
i bozzoli nella caldaja, e sedersi a siterº allo,

trarre. Tra-giò. Fare scomparire. Sto sciall


Trà-dent. T. dei Tessit. Riempir la el tra-giò el vestii. Questo scialle to
tela. Tessere – El trà-dent. Il tessuto. glie appariscenza alla veste.
Trà de scagn o de sbulla. V. in Tra-giò. V. in Uss.
Scàgn sig. 1. in fine. Trà-giò. T. d'Agric. Seminare; e
Trà el buj. Levare il bollore. Co nob. Affidare al terreno.
minciar a bollire. Trà-giò. T. de Fienajuoli. . . . Span
Tra foeugh. Scintillare. Sfavillare. dere il fieno già segato perchè si ra
Mandar fuoco – e fig. Gettar fuoco sciughi bene.
e fiamma dall'ira. Trà-giò. T. de Macell., Pizzic., ecc.
Tra-feura. Slossarsi di checchessia. Appezzare. L Assommer de Francesi.
Cavarsi checchessia. Trà-foeura la ca Tra-giò dc cavall. Mettere a terra
misa. Scamiciarsi – i colz. Scalzarsi uno da cavallo(Gh. Voc. cit. Bocc. De
- i guant. Cavarsi i guanti. cam. IX, 4, 8). (cuno.
Tra-foeura. Buttare. Mandar fuora. Trà-giò de post vun. Far cadere al
Rimettere. Sto mur el tra-ſoeura el sal Trà-giò d'impiegh. Deporre.
niter. Questo muro butta nitro. Tra-giò i pagn. Sciupar gli abiti.
Trà-foeura. Digrossare. Dirozzare. Tra-giò i scarp che più comunemente
Quand el sarà traa foeura de sti primm diciamo Scalcaguà. . . . Propriamente
scolett el passaremm inanz. Levato che il far prendere una cattiva piega a
sarà da primi digrossamenti lo met quella fascia della scarpa che abbrac
teremo a studi maggiori. cia il tallone del piede, ciò che i Fran
Trà-ſoeura. Scozzonare. Ingentilire. cesi direbbero Eculer le soulier.
Dirozzare. Dirugginare. Addestrare. Am Trà-giò per la gesa. V. in Gésa.
maestrare. Tra-giò vun. . . . Sprezzare uno –
Trà-ſoeura i manegh de la gippa, ed anche Dirne male.
Sfoderare('tosc. -T.Sin.) V. in Manega. Tra i limon in del pozz. V. in Limén.
Trà-foeura la pasta del ciccolatt. . . . Trà in aria. Sollevare(Fag. L'Ast.
Rimenare la pasta da cioccolata. bal. I, 4).
Trà-foeura la stalla. V. in Stalla. Tra in aria(Giugà a). Giocar a santi
Trà-foeura ona bottega, on pog e cappelletto. V. anche in Aria,
gioeu, on uss, ona ſenestra. Sdrucire T rà in camisa. V. in Camisa
le finestre (Targ. Viag. VI, 56). Inca Trà-indree. Buttare addietro.
vare in muri già esistenti il vano Tra-indree. Ammorbare. Attoscare.
d'una finestra, d'un uscio e sim. Allezzare.
Trà-foeura on cunt. Addebitare. Dare Tra-indree el boſſett. Buttar giù il
debito di tanto ad alcuno. mantice(Alb. enc. in Lieve). Ripiegare
Tragh-dent. Fare un abbacchio. Com il mantice.
putare alla grossa. Tra in moneda. V. in Monéda.
Tragh-dent.Scagliare o Sparare in... Tra-insemma danee, omen, ecc. Rac
Tragh-giò al can on oss. Trarre un coglier danari, truppe, ecc.
osso al cane. Trà in tocch. V. in Tocch.
Trà-giò. Abbattere. Tirar giù. Man Tra-intorna. Divulgare. Spargere
dar giù. fama. Far correr voce.
Tra-giò. Mettere in terra(Gio. Vil Trà-là i paroll. Sbalestrare.
lani). Trarre a terra. Atterrare. Man Tra-la sul sofa. Buttare sul sofà.
dar giù. Smantellare. Abbattere. Diroc Tra-li assol. Distendere. Ammazzare.
care. Sfasciare edifizj. Butlere o Porre o Posar uno sulle lastre,
Trà-giò. ſig. Mettere in terra(Dav. Tralla in garavanna o in rid. V. ia
Tuc, dun, I, 5). Svilire Deprimere, i Garavà una,
TRA (435) TRA
Trall-là o Tralla-là. . . . . I Fab Trass-ſoeura. Soestirsi. Spogliarsi.
bricatori di cacio lodigiano dicono Trass-ſoeura. Spenzolarsi.
così il lavorare alla cieca il cacio, Trass-giò. Abbiosciarsi. Abbando
impiegando gran dose di caglio, ri narsi. Avvilirsi.
scaldando di molto il latte, e pro Trass-giò. Indebolirsi. Per es. Vuj
lungando i periodi d'aspetto per modo pù stà in lecc; vui minga tramm-giò.
da lasciar digerire la quagliata nel Non voglio altro giacermi in letto,
siero. I Caciai imperiti o sbadati s'ap non mi vo' troppo infiacchire.
pigliano a questo metodo, o per me Trass-giò. Umiliarsi. Per es. Ona
glio dire a questo nessun metodo, col tosa de coo no l'ha nè de tegniss-sù
quale procacciano di mantenere buon tropp nè de trass-giò tropp. Una fan
viso al cacio da essi lavorato finchè ciulla assestata non debb'essere nè
l'hanno essi in governo, nulla cu troppo altezzosa nè troppo famigliare.
rando che furor delle mani loro sca Trass-giò del tecc. Gittarsi dal tetto
piti in peso fino al trentacinque per in piana terra.
cento a confronto del cacio manipolato Trass in del coo. Ridursi alla mente.
a dovere. Questo Trall-là somiglia alla Rammermorare.
furiale imperizia colla quale i conta Trass-là. Gitarsi. Sdrajarsi. Appan
dini vendemmiatori svinano il terzo di ciollarsi. Abbiosciarsi.
per dare acidità e serbo al vino fino Trass tutt a sangu. Gocciolar san
al momento dello spaccio. gue per ogni parte (Firenz. Rag. An.).
Trà l'ultem pett. Andare a babbori Trass-via. Scialacquarsi? (Gh. Voc).
veggoli. V. in Cagaràtt. (gare. Trass-via. Strabiliare.
Trà marscia, sangu, ec. Gettare. Sfo Trass-via. Scagliarsi – Arrotarsi.
Trà matt e Trass matt. 7 in Màtt. Divincolarsi. Versarsi. Scontorcersi. Di
Trà on buj. fig. Uscir del seminato. cesi di chi ſavellando o aringando
v, in Bºj. tutto si scontorce nella persona.
Trà on salt. Spiccare un salto. Trass via. Sciare neut. Sviarsi. Darsi
Trà on sgar, on ziſfol. Mettere o al mal oprare, torcere dal diritto cam
Mandare un grido o un fischio. minn, cessar di operare virtuosamente.
Trà on stranud. Mettere uno sternuto. trass-via. Buttarsi via. sbracciarsi
Trà-sora. Sopraspargere. a checchessìa(“tosc. – Tom. Sin.).
Trà sottsora. Mettere o Mandar sos Trass-via. Darsi alla Vencre raga.
sopra o sozzopra. Rifrustare. Trambu Trass-via con vum o con vunna. Sciu
stare. Rovistare. parsi con uno o con una.
Trass adoss la marsinna o Cascias. Trass-via cont i brasc. Armeggiar
sela-sù a la pesg. Metter l'abito a bar colle braccia.
dosso(Tac. Dav. Perd. El. 55). Trass via minga mal. Essere una
Trass a l'acqua. Lanciare il palo. sciupatella (“tosc.).
par le vele ai venti. Tentar la sorte. Trà-sù. Dar di stomaco(“tosc. -T.G.).
Trass ammalaa. Fingersi o Farsi am P'omitare. Recere. Gomire. Rimandare,
malato. Diciamo pure Trass mort, e in gergo plebejo Fivedere i conti.
Trass ciocch in senso consimile. Trà-sù. fig. Recere. Restituire, ren
Trass a tutt. . . . . Appigliarsi a dere l'usurpato. Faj trà-sù. Far cac
quanto capita. ciar fuora le lische del pesce man
Trass biott. Spogliarsi nudo (Vite giato(Nelli Vecch. Riv. iI, 25). Fare sì
SS. PP. p. 116). che altri renda l'usurpato. Ti traree
Trass de conscenza. V. in Conscénza. sù. Tu gli recerai (Monos. p. 161).
Trass-foeura. fig. che anche dicesi Trà-sù. fig. Dirla fuor fuora. Tra-sù
Trass a l'acqua e Trà-foeura i ma vin. Parla. Or oltre dalla fuore. Dalla
negh de la gippa. Dirizzarsi. Adde una volta fuori. Dilla fuor fuori.
strarsi. Snighittirsi. Uscir del manico. Trà-sù anca i busccch o i teucc.
Farsi vivo. Uscir di gatta morta o di Sputar il cuore e gli occhi(Manni l’egl.
gatto salvatico. III, 4o). -
TRA (436 ) TRA
Trà-sù l'anima. Iecere il cuore(Fag. Trà. Tirare o Trarre alla sorte o al tocco.
Ing. lod. lI, 5). Recere l'anima(Caro Trà. T. Merc. Trarre.
Apol. 15o). Trà di cambial. Trarre lettere di
Trà-sù on sgar, on sospir, ecc. Met cambio. M'han traa di cambial. Mi
tere un grido, un sospiro, ecc. sono state tratte lettere di cambio (Raf.
T'rà su ona strada. V. in Stràda. Borgh. Am. fur. III, 5).
Trà-via. Gettar via(Cecchi Dote I, 1). Trà o Trà seda che molti con minore pro
- Scialacquare – Scacazzare. Dissipare. prietà dicono anche Filà seda. T. de'
Trà-via. Trar via. Gettar via. Setajuoli. Trarre o Tirar la seta.
Trà-via. Sciupare. Trà al o del. Pizzicar di . . . (Magal.).
Trà-via o Trà-giò o Trà-dent dicono Sfumare in ... (Mich. in Viag. Targ.
spesso i contadini per Somenà par VI, 454). Verd che trà al giald. Verde
lando però esclusivamente di cereali. che sfuma in giallo.
Trà-via el collarin. Schericarsi. El trà pussee al bianch che a tut
Trà-via el coo. Scaparsi (Pan. Poet. t'olter. Pizzica più di bianco (o sim.)
X, 6). Pigliarsi gran fastidio. che d'altro (Magal. Op. 45).
Trà-via el fatt sò. Mandar male il Trà del bleu, del ross, del verd.
suo – e fig. Misurar gli altri colla Pendere al turchino, al rosso, al ver
sua canna. Censurare altrui d'nn men de. Trà del scur. Dar nel bigio. Tirare
do esistente anche nel censore. o Tendere o Volgere o Pendere al bi
Trà-via el ſiaa. Gridare a vuoto(Dante gio. Nereggiare.
Inf. X, 8). Parlare a vuoto (ivi 3 1). Trà del giald. Tendere al giallo(“tosc.
Trà-via el temp, la salut, i paroll, – T. G.). Tirare al giallo (Vas. Vit.
la fadiga, i danee. Buttar via tempo, 26). Pendere in giallo (ivi 51). Gial
salute, parole, fatica, danari (“tosc. leggiare (ivi 28). Tirare in color giallo
mod. – Tom. G.). (ivi, 27). El trà del giald. Trà in
Trà-via elvin, el latt, ec. Dar la volta giallo (ivi). Tràn del giald. Traggono
al vino, al latte, ecc. Il Buon. (Tancia in giallo (ivi 29). -

IV, 1) disse Trà a vun. Arieggiare. Accostarsi a uno.


Sol m'è restato qui il tegame in mano, Avcrci somiglianza.
E dato ho per la via la volta al macco. Trabaccola. V. Tarabàccola.
Trà-via i brasc. Gettar via le mani Traballà. Traballare.
o sim. (Pandolf. Gov. fam. pag. 176). Traballàda. Traballata.
Trà-via la miseria. Snighittirsi. Sgran Trabànt. Trabante (Salvini). Alabardiere.
chiarsi. Spoltrirsi. Spoltrarsi. Lanzo. Lanzichenecca. Lanzichenecco.
Trà-via la vergogna. V. in Vergògna. Lanzichinet. Lancenech.
Var pussee vun a trà-via che cin Trabattèll o Trebattèll. . . . . Specie di
quanta a tegni a man. . . . . A far ponte ambulante o volante che si dica.
gli averi e ci vuole tempo assai e fa È di due sorta. Talora consiste in
tica grande, a sciuparli basta un dì. un ponticello sostenuto da stili rin
Vorè trà-via el coo. Volersi sbat ſorzati da varie traverse che portato
tezzare. Scaparsi. in sui ponti stabili d'un muramento,
Trà. Sprangar calci. Scalciare. Scalcheg serve, raddotto qua e là pe ponti stessi
giare. Tirar calci. Ricalcitrare. Cavall a ſorza di braccia, a far pervenire i
che trà. Cavallo che scalcia. Sparacalci. lavoratori a quelle parti per giugnere
Trà de man e de pee. Dibattersi alle quali converrebbe innalzare un
colle mani e co' piedi. piano di ponte o incomodo o spen
Trà. Scoccare. Discoccare. dioso. Tal altra consiste in un egual
Trà. Sparare. Scaricare un'arma da fuoco. ponticello sostenuto da quattro stili
Trà a l'orba. Tirare a vanvera. concatenati da traverse, e affidato da
Trà. Risolvere (con voce dottr. aritm.); piede ad alcune ruote per mezzo delle
e fam. Buttare. Besogna trà i lir in quali e si viene avanzando o ritraendo
sold. Bisogna risolvere o buttar le lire al pari d'una vettura. Questo serve
in soldi.
a tagliare le alberate eccelse ne viali,
TRA (437 ) TRA
agli accenditori negli edifizi in caso delle paretelle, il quale tirato a sè
di luminarie, a lavoranti e macchi dall'uccellatore fa rivoltare le pare
nisti teatrali, ecc. ecc. telle stesse su gli uccelli.
Trabattin. . . . . specie di crivello col Traccà. T. del Giuoco di Primiera. . . .
quale, brillato che sia il riso, si sce Fermare, arrestare.
vera dai rottami detti fra noi Risinna. Traccagnà. Scuffiare. Diluviare. V.S gagnà.
Trabescà. Voce antica del Var. Milanes, Traccagnòtt che anche diciamo Tàss o
ch'egli vuol derivata dal greco rºznio, Tassòtto Tanasciòtt. Tarcagnotto(*tosc.
e simile al nostro Tripillà. V. – Og - T. G.). Fatticciotto. Fatticcio. Attic
gidi ai Brianz. sta per Mestare.Trescare. ciato – Tozzotto. Tangoccio. Tonfac
Imbertescare. chiotto. Inquartato. Tomboletto.
Trabisſinda. Nome di città usato fra noi Fass-sù on traccagnott. Intozzare.
nelle frasi: Traccheta. . . . . Voce imitante il suono
Avegh quejcoss de trabisonda. Aver che si sente quando altri chiude a
di sovvallo. chiave un uscio, una cassa o simile,
Savè detrabisonda. Sapere per cer Noi abbiamo molte voci sull'andare
bottana, cioè per via terza, indiretta. di questa, fra cui le principali so
Vegnuu al mond de trabisonda. no: Tacch tacch, Tecch tecch, Tocch
D'undici once. Bastardo. tocch, Tarlacch o Tarlaccheta, Ciaff
Trabuccà o Trebuccà. Traboccare. o Ciaffeta, Pataton, Pataton/eta, Ton
Trabuccà. Tavolare. feta, Taccheta, Paffeta, Ponfeta,
Trabuccàda o Trebuccàda. Tavolatura. Tracch, Traach, Paff, Sgigh sgiagh,
Trabuccàda. Computo o Misura o Pesata Slipp slapp, Slinfeta, Zonfeta, ecc.
in di grosso. Molte voci di simil natura si trovano
Trabuccadór. Tavolatore. anche ne' dizionari italiani, come, per
Trabuccànt. Traboccante. esempio, Ticche tocche, Tuffete, Tiffe
Trabùcch. Trabucco? Misura agrimenso tafe, Tuppete tappete, Tintin, T 'ricche
ria nostrale che si divide in sei piedi tracche o Trich trach, Chiocch chiocch,
(pee), e corrisponde a braccia mila Chiacch ciaccli, Cri cri, Cricch o Cric
nesi comuni 4, once 4, punti 8 se che, ecc.
condo il Cristiani e secondo la Ridu Tràccia. Traccia. Orma. Pedata.
zione delle misure di lunghezza della Andà in traccia. Andare in traccia.
Città e dello Stato di Milano stampata Fra noi è frase usata rade volte e
dal Marelli nel 1781 in Milano. Forse soltanto dalle persone colte.
è il Tricubitum lat. e il Passino tosca Tràccia. Strada. Radore. Chiarella. Certo
no. – Il Doppio trabucco è da noi mancamento nelle stoffe e nei panni;
detto Gettada, ed è 8 braccia, 9 once la Schiaranzana dei Veneziani.
e 4 punti nostrali. Tràccia. s. f. T. delle Scuole. . . . L'im
Fà i pass longh on trabucch. . . . bastitura del componimenti.
Fare passi lunghissimi. Tracciù. Così diconsi sul Lago maggiore
Trabucchèll e Trebucchèll. Trabocchetto. quelle che sul Lago di Como chiamansi
Trabocchello. Insidia, trappola. – Fra Vogh. l .
noi chiamansi Trabucchi anche certi Tràcco (Giugà al). . . . . Specie di pri
calappi che tendonsi agli uccelli nelle miera che si fa come siegue in cinque
frasconaje o sia ne' boschetti da noi persone: A quattro giocatori si distri
detti roccol – Petragnola (Redi Voc. buiscono quattro carte per uno, e al
aret.). Trabocco – Trabiccolo. Berte quinto cinque; questi gira la sua quinta
sca – Schiaccia, e alla fior. Stiaccia. carta agli altri, e ognuno procura di
Pientà o Mett-sott on trabucchell. combinare con quella o primiera o
Tendere un'insidia. frussi, e fatto ciò, grida Tracco; e
Trabucchèll. T. d'Uccell. . . . . Sp. di alla fine del giro chi ha miglior frussi
Gabbia detta Trabocchetto dall'Olina. o primiera risulta vincitore.
Tràcc. T. di Caccia. . . . . Quel legno Trachéa. Voce dottrinale non ignota an
a cui sono raccomandate le funicine che al volgo. Trachca. Aspcrateria.
TRA ( 438 ) TRA
Aspera arteria. Canna del polmone o Traſfegh. Traffico per lavoro (Monig.
dei polmoni o del fiato. Serva nob. I, 2) – Per Regir. V.
Tracòll. Tracollo. Traffeghin. Procaccino. Faccendiere.
Toeiù-sù on tracoll. Dare un crollo. Traſfeta. . . . . Voce indicante colpo di
Fare un gran calo. Tracollare fig. cosa che si chiuda con forza.
Tracòlla. Tracolla. Traſila. V. Trefila.
Tradì. Tradire. Si usa anche fig. Tradire Trafila. fig. Scala. Progressione di regola.
uomo, patria, città, causa parte, af Falla andà per la soa trafila.... Far
fetto. Tradire traducendo, declinando, procedere checchessia per le vie rego
compendiando, giudicando, difendendo lari.
(“tosc. – T. G.). Trafòj, ecc. V. Trefoeùj, ecc.
El tradirav anca sò pader. V. in Tragédia. Tragedia – e fig. Tragedia.
Pàder. (la fede. Caso lugubre, miserando, lagrimevole,
Tradi su la bonna fed. Tradire sotto deplorabile.
Tradii. Tradito. Traghètt. Lo stesso che Vigna fig. V.
Tradimént. Tradimento. Tradigione – Pientà on bell traghett. Trovare una
Fellonia, bella vigna, ed anche Mettere una
A tradiment. A o Per tradimento. Per cannella, cioè mettere un'usanza.
tradigione. Proditoriamente. Tràgich. Voce usata da noi quasi unica
Mangiapan a tradiment. Mangiapane mente come ag. di Fatt. Una Tragedia.
a tradimento. Traguardiroeiù. V. Straguardiroeu.
Traditér. Traditore. Proditore – Fellone. Tràina o Trainanà. Traino. Camminare
De traditor. Traditorescamente. Alla che è un di mezzo fra l'ambio e il
traditora. galoppo, e che l'Alb. enc. in Traino
El gatt l'è traditor, El vin l'è tradi chiama anche Andar d'anchetta o a
tor. Il gatto, il vino ti fanno de'brutti spalletta. I cavalli così andanti di consi
scherzi allorchè meno tel pensi. Ubini, voce che i nostri poeti roman
Mett on ciod de traditor. Conficcare zieri trassero dal provenzale Oouben,
un chiodo a schiancio e, come dicono e che i diz. ital. definirono poco bene.
i Bolognesi, a stragualzon. V. in Ciòd. Andà de trainanà. Andar di traino.
Traditòra. Traditora. Traditrice. Prodi Trainanài (Andà de). Andare giò giò.
trice. Tràjer. Trajero. Moneta tedesca (Dreyer)
Traditorén (Mag. Fals. fil. II, 8o – 91). che ebbe corso anche fra noi per
Traditoraccio. mezzo paolo.
Traditorònna. Traditorissima (Aret. Tal. Tralassà. Tralasciare. Il nostro popolo
I, 15) – Traditoraccia (id. II, 1). dice però più volentieri Lassa stà. V.
Tradóra. T. de Setajuoli. Trattora (Alb. Tràma. Trama. Le fila da riempiere la
enc. in Guscetto). Quella donna che in tela di seta.
una filanda attende a cavare la seta Tramàgg, ecc. V. Tremágg, ecc.
dai bozzoli. Tramandà. Tramandare.
Tradótt. Volgarizzato. Tradotto (zare. Tramèss. T. Post. . . . . Piego, pacchetto,
Tradù. Tradurre. Traslatare. Volgariz involtino.
Tornà a tradù. Ritraslatare(An. De Tràmm. Babbaccio. V. Baltràmm e Badée.
cam. proemio pag. 7, riga penult). Tramoeüggia per Tremoeüggia. V.
Tradù. Trasferire. Tramónt. Tramonto. Tramontamento.
Tradutòr. Traduttore. Traslatore. Tramontà. Tramontare.
Traduzion. Traduzione. Versione. Tramontàa. Tramontato. Tramonto.
Traduzionètta. Traduzioncella(Magal. Lett. Tramontànna. Stella polare. -

dilett. p. 12 1). Perd la tramontanna. Perder la bus


Traént. T. Camb. Traente. sola, la scherma, la scrima – Fà perd
Traffegà. Trafficare(“tosc. – Zan. Ritr. la tramontanna. Cavar di scherma.
fig. I, 1). Lavorare. Darsi dattorno. Tramontànna. Tramontana. Nord. Set
Traſfegà per cè. Trafficar per casa tentrione.
("fior – Zan. Rag. van. p. 51). Vent de tramontanna. V. in Vént
TRA ( 439 ) TRA
i rancia che anche dicesi Contornatòj. Transii (dal fr. Transi). Assiderato. Inti
T. di Zecca. La Taglia? Quella mac rizzito.
china che serve a fare il cordone Transilli. Utensili.
(contorno) alle monete. Dal fr. Tranche Transità. Tragittare. Transitare.
di ugual sig.” – Anche gli Orefici hanno Transitiv. T. Gram. Transitivo.
una macchina quasi simile per ta Transitòri. Transitorio.
gliare le piastre occorrenti pei loro Transónt. s. m. Sunto. Transunto.
lavori. Trantràn. . . . Voce denotante il corso
Trancià. T. di Zecca. . . . . . Fare il ordinario del negozj, delle faccende,
cordone (contorna) alle monete colla del vivere – Anche i Fr. ed i Provenz.
macchina da noi detta Trancia. dicono Trantran in senso prossimo.
Tranciadór. Stempanino(Biringuc. Pirotec. Andà-là col sole trantran. Mettere
488 e 49o). Tagliatore? Quell'operajo i chiodi nei buchi vecchi(*tosc. – Paol.
che in una zecca o in una oreficeria Op. I, 235). Procedere come al solito.
lavora alla taglia(trancia). Trapanà. Trapanare.
Tranfusgnà. È lo stesso che Tanfusgnà. V. Trapanà. Trapelare. Trasudare. Gemere.
Tranquill. Tranquillo. Trapanant. . . . . Voce di gergo finan
Tranquillamént. Tranquillamente. ziario per Contrabbandiere.
Tranquillitàa. Tranquillità. Trapellaria. Lo stesso che Zagatraria. V.
Tranquillizzà. Tranquillare. Trapen. Volgitojo (Bart. Mis. 94 retro).
Transazion. T. Forense. Transazione. Trapano. Trapanatoio. Strumento no
tissimo.
Vegni a transazion. . . . . Accor
darsi due transigenti in checchessia. Gucc. . . . – Zenta. Cuoio = Bacchetta-...
Trànsc. Taglio – Tondatura. = Rodella. ... = Cord. Briglie.
Doré sur transc(dal franz. Doré sur Trapena archett. Trapano a petto
tranche). Dorato sulla tondatura. (Baldin. Voc. dis.) o ad archetto.
Transènna (Per). In un passar di parole Trapen a corda. Trapano a corda.
(Istruz. al Machiav. Op. VII, 299). Di Trapen a torno. Trapano a tornio.
passaggio. Di volo. Per transizione. Trapen a triangol. Nespola.
Per transito. Trapón dicono nel Varesino per Ratt
Adess mo ve diran tappon. V. in Ràtt.
Per transenna l'incomod che se procuva Trappa (Fraa de la Religioso della Trap
A nuda la cà veggia in la ca nacuva. Pra (Diz. Ord. relig.).
(Mag. Rim.) Trappa. V. Treppà.
E l le dis per transenna, e l'è puttost Trappoca. Lo stesso che Strappacà. V.
la via d'esordi. . . . . . .
Trappatantóo. Tappala. Voce imitante
(Brand. Bad. Men.) il suono del tamburo.
Trànset. Andito. Corridoia. Passo. Trappatantóo. net. Un solenne cocomero
Trànset o Transit. Passaggio. Luogo don (Itedi Op. V, 135 )- Un Tondone
de si passa – I diz. ital. non hanno ('tosc. – T. G.) Capassone. Ignoran
esempio di Transito se non che nel tone. V. Badée.
senso dell'atto di passare. Trappola. Trappola, sì al proprio come
Trànset.T. Comm. Transito(*tosc.-T. G.). al ligurato. - Sp varie di trappola
Commercio di transito(*tosc. – id. ivi). sono il Calappio o Galappio, la De
Transet. i'. de Dog Passo. Il gabellare cipula, la litrosa, la Schiaccia o Stiac
quelle merci che non si fermano in pae cia, la Tagliuola, il Trabocchetto, ecc.
se ov'è la dogana, ma passano avanti. Andà-giò o Da-giò la trappola. Scoc
Per transit. T. Dogan. Per transito care la trappola.
(Bandi Leop. – Mol. El.). Per passo. Ciappa con la trappola. Trappolare.
Transiatt. Transeat (Fag. Cicis. scons. I, Pigliare a trappola.
8); e in bocca d'idioti Transia(Fag. Ona trappola d'ona cà. Una casi
Podesta spil. I, 1) – V. Pazienziatt. pola. Una casupola.
Transg. T. Forense. Transigere (Bandi l'ienta di trappol. Tender trappole,
leop, – Mol, Ed.). Transatare. Far trappole.
TRA (44o) TRA
Restà in trappola. Dar nella trappola. Trascurànza. Trascuranza. Trascuraggine.
Tirà a trappola. Trappolare. Trascurataggine. Trascuratezza.
Tira-sù l'assetta de la trappola. Aprir Trasferta. T. Forense. Accesso.
la cateratta della trappola (Sacchetti Trasformàa (Academia di). L'Accademia
Nov. II, 16). dei Trasformati surse nella nostra
Tràppola. Trabiccolo. Ogni macchina città correndo l'anno 1546 a incita
stravagante, e particol.º se di legno. zione, cred'io, del celebre Majoragio
Tràppola. fig. Trappola. Trappoleria. che ne fu il principale ornamento.
Galappio.Calappio.Lacciuolo.Tagliuola. Ebbe però breve durata, e forse cessò
Trappola. fig. Trappolare. di subito col mancare del suo pro
Trappolaa.ſig.Trappolato. Restà trappolaa. motore. Nel secolo passato rinacque a
Appannare. Dar nella ragna o nella rete. florida vita per opera del Conte Giu
Trappolàda e Trappolaria. Trappoleria. seppe Maria Imbonati , e noverò
Trappoladór. Trappoliere(Pand Gov.fam. suoi Accademici i migliori ingegni del
125). Trappolatore. Giuntatore. paese, fra i quali primo il Parini.
Trappolée..... Fabbricatore di trappole. Cessò verso il declinare del secolo.
Trappolin. Trappoletta. Aveva per impresa il Platano col
Trappolin. Trampellino(“fior.). Asse posta motto Le steriles Platani malos gessere va
a piano inclinato sulla quale i balle lente, e per iscopo la coltura delle bel
rini di corda prendono la rincorsa le lettere, e specialmente della poesia.
pei loro salti – I Francesi la chia Trasloca. Trasportare. Trasferire. Dislo
mano Tremplin. Traslocàa. Dislocato. (care.
Trappolin e Trappolin d'on bagaj. Trot Traslocamént. Permuta da luogo a luogo.
tolino(Pac. II, 28). Ragazzino. Trasporto. Trasportamento.
Trappolin. . . . . Gran trappola. Trasmorti (Fà). Fermar le carni.
Trapuscée chiamano in qualche parte del Trasón.Gittatore del suo(Mach. Op, X,51 1).
contado il Ratt tappon. V. in Ràtt. Scialacquone(“tosc.). Sciupone o Dissi
Trapuscéra. Topaja. pone(“tosc.). Sciupatore. Dissipatore.
Trapuscéra. Androne. Cunicolo. Buche Trasònna. Scialacquona(“tosc. – T. G.).
rattola che fa in terra la talpa. Trasondin. Scialacquatoraccio (Fag. Gen.
Trasà. Strusciare (Adimari fra i Son. del cor. lI, 5 – id. Forz. rag. II, 2 ).
Burchiello 271 – Salvini Odiss. I, 14). Sciuponaccio(*tosc.). (parente.
Fare strazio della roba ecc. (T. G. ). Trasparént. Translucido(San.Pros.). Tras
Sciupare. Sprecare. Diguastare. Spa Trasparént sust. n. . . . Nome di quelle
simare. Splacare. Scialacquare. Man carte disegnate, inoliate e translucide
dare a male scialacquatamente. Il par che si usano col lume dietro in oc
migiano Strussiar. casione di luminare.
Trasà i danee. Straziar danari(Dav. Trasparì. Trasparire.
Tac. St. II, 158). Fare alla palla dei Trasparlà. Delirare. Vaneggiare.
quattrini('tosc. – Meini in Tomm. Sin. Traspirà. Traspirare.
p. 712, col. 2."). Malmettere i danari. Lassà traspirà. Lasciar trapelare se
Trasà i danee in besasciarij. Sca greti, voci, ecc.
cazzarsi i danari. Traspirazion. Traspirazione.
Trasàa. Scialacquato. (lacquata. Vess in traspirazion. Trasudarc.
Trasàda e Trasamént. Scialacquìo. Scia Traspòrt. Trasporto. Trasportamento.
Trasandà. Trasandare. Incioster de trasport. V. in Inciòster.
T rasandaa. Trasandato. -
Trasport d'estem. T. Censuario...
Trasattà. Sciupacchiare(“tosc.). Trasporto d'estimo.
Trascurà. Trascurare, e alla lat. Negligere. Trasport T. Mortuar. . . . Il trasporto
Trascurà vun. Trascurare uno (º tosc. T. del cadavere dalla casa alla chiesa.
G.). Non gli usarle consuete carezze. Traspòrt. T. de Fab. d'org. . . . Assi
Trascuràa. Trascurato. Straccurato. Tra cella isolata la quale per una canna
Cttratto, sola d'organo fa quel medesimo che
Trascuradon. Trascurataccio. Trascuratis. la maestra per molte.
TRA (44t ) TRA
Trasportà. Trasportare. Trasferire. Trattass a la granda. Tener gran
Lassass trasportà. Lasciarsi vincere posto. -

o trasportare agl'impeti dell'ira o sim. Trattà. Amoreggiare. Corteggiare. Prati


Trasportà. T. di Stamp. Rimaneggiare care. El tal el le tratta. La tratta egli
le pagine. Il ted. Umbrechen. (*tosc. – T. G.). Se tratten. Si trat
Trasportàa. Trasportato. Trasferito. tano(id.).
Trasportabel. Trasportabile. Trasferibile. Trattà. Trattare ass. Venire a composi
Tràss. V. in Trà. zione(*tosc. – T. G.).
Trastullà usiamo soltanto nella frase Trattà. s. m. Tratto. Procederc,
Fà trastullà. Stancheggiare – Stra Bell trattà. Bel tratto. Cativ trattà.
nare. Straniare. Straneggiare. Far im Tratto villano o cattivo. Ma procedere.
Trasversàl. Trasversale. (pazzire. Trattà de s'cioppettee che anche di
Trasvestii. Stravestito. Travestito. ciamo Trattà de s'ciopp. Malprocedere.
Trasvestimént. Travestimento. Stravesti Inurbanità. Inciviltà. Increanza. Ma -
mento. lacreanza. Cattivo tratto. Tratto villa
Trasvestiss. Stravestirsi. Travestirsi. no, e anche Stancheggiare. Straniarc.
Tràtt. Tratto. Volta. Fiata. Trattàa. partic. Trattato.
De tratt in tratto vero Ogni tratt. Vess trattaa pesg che nè on can.
Tratto tratto. Di tratto in tratto. Portar basto. Essere tiranneggiato o
Tutt a on tratt. Ad un tratto – In aspreggiato o straniato o padroneg
un tratto. Di punto in bianco. giato tirannescamente.
Tutt a on tratt. In una prima ap Trattàa. s. m. Trattato. Opera. Scritto.
parenza (Gh. Voc. cit. Borgh. Vinc.). Trattàa. s. m. Trattato. Negoziato.
A prima fronte. Di prima vista. Di Trattaa de pas. Trattato di pacc.
prima presa – V. anche in Vista. Vess in trattaa de matrimoni. Trat
Tràtt. Tratto. Procedere. Maniera. tarsi di matrimonio.
De bell tratt. Trattoso. Manicroso. Trattabel. Trattabile. Benigno.
Gentile. Civile. Di buone maniere. Di Trattàda. . . . Donna amoreggiata.
bel tratto. Di belle creanze. Trattadèll. Trattatino(Targ. At. Ac. Cim.
Tràtt de penna. Svolazzi. III, 151 e 1-8). Trattatello.
Tràtta. Tratto. Tratta. Estensione. Spa Trattamént. Banchetto. Convito. È però
zio. Distanza. da notarsi che le voci Trattà e Trat
Tràtta. T. Cambiario. Tratta. tament fra noi servono a denotare non
Trattà. Trattare. solamente il banchettare, ma anche
Se tratta d' ona cialada. Trattasi la semplice distribuzione di rinfre
d'una bazzecola, d'una miseria, di poco. schi, dolci o simili che facciasi in una
Tornà a trattà on affare. Ripigliar il veglia, in un ballo, ecc. – IV. anche
trattato. Rappiccaro Rattaccar il filo. in Sporgimént.
Trattà ben, Trattà maa. neut. Agire Trattari. Trattario(Gaz. di Fir. 1829).
bene o male. Comportarsi bene o male. Colui sopra il quale è tratta una cam
Trattà ben. att. Trattar bene. Tratta biale dal traente.
maa. att. Maltrattare. Bistrattare. Trattativa. Trattato. Trattamento. Nego
Trattà de can vun. Aspreggiare uno. ziato. Negoziazione.
Trattà famigliarment. Trattare con Vess in trattativa. Essere o Restare
dimestichezza. Fare a fidanza. sul tavoliere. Tener trattato.
Trattà ona causa. Trattar una causa Vess in trattativa de matrimoni.
(“tosc. – T. G.). Trattarsi di matrimonio.

Trattà onestament. Onesteggiarc. Gio Trattegni. Trattenere. Rattenere. Ritenere.


car netto. Trattegni. Trattenere. Intrattenere. Te
Trattà. Trattare(*tosc.). Banchettare. Con nere a bada. Soprallenere.
vitare. E in genere lo stesso che Fà spor Trattegni. Trattenere piacevolmente.
giment. Trattare. Per es. Incoeu tratti Trattegniss. Trattenersi. Ristarsi trrc
mi. Oggi tratto io(“tosc.), cioè pago io starsi – Contenersi. Temperarsi.
i sorbetti, il caffè, la cena, il pranzo. Trattegniss per Fermàss. l .
I ſol. I/ . 56
TRA (442) TRA
Trattegnùu. Trattenuto – I'attenuto. Taròcch. . . . . Del diametro di tre
Trattenimént. Ti attenimento. Spasso. a quattrº once (Tar. 1787).
Trattin. . . . Voce che usiamo per lo più Travòtt o Cantir o Tondon. Tondone.
ad esprimere tratto, lasso di tem Travètt o Cantirètt Travetta. Tra
po. Diremmo per es. L è on trattin vicello. Del diametro di once una
des o dodes ann che no l'hoo vist. e mezzo a due e mezzo.
Egli è un bordello di dieci o dodici Bastardèlla. . . . . Travetta di mi
anni che io nol vidi. Lº ha fallaa on sura varia.
trattin de vint'ann. Ella è una fava! Passón. Pianone? Palanca? Palan
sbagliò in vent'anni. Se dis on trattin Parón. Palone. (cola?
che... Ella è una fava! Corre voce che... Pal. Palo – Veggansi nella voce
Tratto è (dal fr. Traiteur).Trattore(*ſior. - le sottospecie.
Meini in Tom. Sin. a Osteria) – Ost, Terziroeù. . . . Palo mezzano.
Tratto ur, Bois(oste, trattore, vendar 1)ai Pedali rifessi si hanno
rosti) sono aſini ma non eguali. All'o-
ste si mangia e si alloggia; dal trattore Piancón. Tavolone. Tavola grossa
si mangia e non più, dal vendarrosti dalle once due alle due e mezzo.
o rosticciere che si dica si comperano Pianca. . . . . . Tavola grossa da
cibi per lo più rifreddi per andare un'oncia e mezzo alle due.
le più volte a mangiarseli altrove. Asson . . . . Tavola grossa da un on
Trattoria. Trattoria (“fior. – Meini in cia ad un'oncia e un quarto.
T. Sin. a Osteria). La bottega del trat Terziroeù. . . . . Tavola grossa da tre
tore, detta Restaurat dai Fr. quarti d'oncia a circa un'oncia.
Tràv. s. m. Il Trave. La Trave – Dall'al Ass de marcanzia. Asse. Tavole.
bero levato di terra e destinato ai la Grosse da mezz'oncia a tre quarti.
vori di costruzione (lasciati da banda Ass de mezza marcanzia o Refud....
quelli della marineria che ci sono Tavole di scarto.
ignoti) si traggono le seguenti grada Ass de imballador. Scandorle(“fior.).
zioni decrescenti di legnami: Grosse da un quarto d'oncia a
Dai Digg o Gabb o Tueur o Borr meno - Tracioli(“tosc.) quando
Pedali maggiori squadrati si hanno siano sottilissime.
Somerón. Travone. Trave di lunga Codega o Crósta. Sciàvero. Scorza.
tratta o tesa. È di grossezza mas Ognuna delle quattro porzioni di
sima e di lunghezza varia. cerchio che si cavano uell'albero
Somée. Trave. Comunemente è del nel riquadrarlo coll'ascia o colla
diametro di once sei alle otto, e sega. Quello che i Venez. dicono
talora di maggiore ſin anco alle Scorzo.
diciott once, di lunghezza varia. Codeghètta o Reſèss. Piallaccio. Le
Travèll o Travètt. Travicello, È del piu grosse fra le porzioni di cer
Poncètt. Puntone? dia chio suddette che i Veneziani di
Regondón. Tondone. metro cono Sotoscorzi.
di cinque once alle sette e mezzo. Gusson de plaſon.... Costoloni a gu
Colmègna o Trav de colmegna. Co scio per le riquadrature da stoie.
mignolo. Trave maestra? Costón. . . . . Costoloni.
Terzéra o Madrònna. Trave traversa? Listèj. . . . . Listelli.
Del diametro d' once quattro e
1)alle Pianticelle scorzate si trae la Pala
mezzo alle cinque e mezzo.
ria Palina per gli usi agrari, cioe
Travètt de tecc o Refèss. Mezzoni
(l'ar. ſir.). Correnti da tetto. Manèggia o Carasc.Palanca Broncone.
Grondaa. Seggiolo. Maneggioeüra. Bronconcello.
Fiancón. . . . Mezzoni a schiancio? l'ertega o Perteghètta. Pertichetta,
1 ravottin o Cantirón o Refess. Cor 'alètt o l'al tirador. Itincontro.
rentone, Del diametro d’once quat Fraschetton. Frascato(“tosc.).
tro e mezzo alle cinque e mezzo. l raschètta. Frascatello ('tosc.).
TRA ( 443 ) TRA
- Trav armaa. Travi armate a caval Guardà de travers. Guardare in lato;
letti (Morozz. Cas. cont. p. 68 e 69 – e ſig. Guardare alla traversa o bieca
il passo indica chiaramente che ivi mente o in cagnesco o in traverso.
non trattasi di cavriada vera). I Ve Spuà de travers. V. in Spuà.
neziani li chiamano Fili armati. Travèrs bass di porter. T. de Carroz.
Trav de colmegna che anche sem Regolone da piedi degli sportelli(Alb.
plicemente si dice Colmègna Comigno enc. in Sportello).
Travèrs de ciel. T. de Car. V. in Scénten.
lo. Quel trave che sta nel comignolo
del tetto. ne forma e regge la spina, Travèrs de schenal. T. de Carroz. Brac
ed a cui si appoggiano i correnti. Nei ciuolo? Costola? di tergo nelle carroz
tetti a un acqua sola dicesi Asinello. ze. Se ne veggono due stretti se la car
Trav majester. Trave maestro. rozza ha quel salvaroba che diciamo
Trav squadraa. Trave acconciata. borlon; uno solo più largo se non l'ha.
El par che gh'abbia on travin sul Travèrs in alt di porter. T. de Carroz.
stomegh.... Non posso smaltire il cibo. Regoli di sopra degli sportelli(Alb. enc.
Travadùra. Travatura. Travamento – in Sportello).
Impalcatura – Travata. Travèrs. T. de Faleg Traversa. Legno
Travàj. Travaglio. Cura. Afflizione. qualunque che attraversi un lavoro
Pien de travaj. Travagliatissimo. di tavole o simili, e fra gli altri
Travaglioso. -
Travèrs. T. de Faleg. . . . Quel legno
Travàja de vun (On). fr. cont. Un Dap che attraversa la sega.
poco. V. Famagottón. Travèrs o Trevèrs. T. de Macell. Lo stesso
Travajàa. Travagliato. Travaglioso. che Traversin sig. 5. P.
Travàijn. T. di Cartiera. Lo stesso che Travèrs chiamansi sulle costiere del Lago
Levadin. V. Maggiore quelle parti della vite a per
Travàll o Intravàll o Travall de temp. gola che nell'Alto Milanese di consi
Intervallo. Bànch o Bancàl. V.
In sto travall de temp. In questo Travèrs. s. m. Traversa (Targ. Viag. VI,
mezzo. In questo intervallo. Intanto. 1 o 4). Strada traversa.
In questo frattempo. - Tra queste cose, Travèrs. . . . . Traversi che fra crociera
Tra questo. e crociera d'un rotone da filatoio ne
Travàrga. Trapasso. collegano sempre più la barricata
Travasa. Travasare. Trasvasare. Tramu (la sbarrada).
tare. Decantare. Travèrsa. Gonna. Sottana.
Travasàda.
- -
l 7'
I rai'aSamento, Travèrsa. 7'oppone (“tosc. – Mol. El.).
Travasadùra.) Panno o lenzuolo ripiegato più volte
Travasin. Cola da vino(Alb. enc. in Ar che ponsi a traverso il letto d'un in
cione. fermo per salvar le lenzuola dalle
Traver voce contadinesca per Trav. V. lordure allorchè quegli non può aiu
Travèrs. Traverso. tarsi da sè nelle bisogna del corpo.
Andà a travers. Andare a bastonar Potrà dirsi anche Traversa in sull'au
i pesci. Voci di gergo che valgono torità del S 2. di Traversa nella Crusca.
quanto andare in galera. - Travèrsa. T. di Stamp.... Quella Stan
Andà a travers. Attraversarsi per ghetta mobile di ferro che divide pel
l'ugola. mezzo il telajo del torchio da stam
Andà in travers. Riuscir male. pa. È volg. detta dai Francesi Barre
Andà o Passà-dent in travers. En de chassis.
trar per taglio dove l'usciuolo sia mezzo Traversà. Traversare. Allraversarc.

aperto (Alleg. 256). Traversà el Navigli. Traghettare il


Ciappà i robb a travers. Pigliarle Naviglio.
cose a traverso(Nelli Suoc. e Nuor. I, 1). Traversa. T. di Giuoco. Traversare(“fior.).
Di, Fà, Capì tutteoss a travers. Di Stabilire la somma di danaro che si
re, Fare. Intendere a traverso(“tosc. – debbe vincere o perdere in una par
T. G.), cioè a rovescio, male. tita di un dato giuoco.
TRA ( 444 ) TRE
Traversà. T. di Giuoco. . . Scommettere Traversén. . . . . Malattia del cavallo
che ſanno tra loro una data somma consistente in ulceri trasversali al di
due o più degli astanti a un giuoco, sotto del modello del piede, dette da
sulla persuasione che debba vincere alcuni Serpentine.
piuttosto l'uno che l'altro dei gioca Traves 6r che alcuni dicono La Travis 6
tori; e queste sono le scommesse che ra. T. d'Oref. . . . . Così chiamansi
i Franc. chiamano Paris de traverse. certe tanaglie, dette Tenailles crochues
Traversà. T. de'Faleg. Intraversare. Pial dall'Encyc. Servono ad abbrancare il
lare il legno per traverso prima di crogiuolo per l'orlo superiore e le
venire a ripulirlo più fine. varlo dal fuoco. Sono diverse dalle im
Traversà. T. di Giuoco. . . . . Metter bracciatoie le quali abbracciano il cor
sù danari alcuni spettatori sul giuoco po del crogiuolo stesso; ed hanno le
altrui, o pure Mandare altri danari ol branche fatte a 7 dopo la nocetta.
tre la posta ordinaria del giuoco. Travètt. Corrente. Piana. Travicella. Tra
Traversàa. Traverso. vetta. Travicello. Così chiamansi que'
Traversàa o Bentraversàa. Tarchiato – travicelli lunghi e sottili che servono
Parl. di bestie i diz. ital. registrano a vari usi, e principalmente nelle in
Traversato in questo sig.” – Il Rosini palcature, adattati fra trave e trave.
(Luis. Stroz. III, 57) usò anche Traverso. Travètt. . . . . Nome di quella grossa
Traversèll. Traversino. tavola che sisovrappone come archi
Traversiér. . . . . Flauto. trave murato a que vani d'usci o di
Traversin. Capezzale. Quel guanciale che finestre che si lascino senza archi
si pone da capo del letto, e dicesi volto. La Lapazza dei Siciliani.
così quando è lungo quanto la lar Travettòn. Accr. di Travètt. V.
ghezza del letto stesso – Ne'diz. ital. Travis per Tarvis. V.
Traversino è termine de costruttori Travisòra. V. in Travesor.
e dei marinai. Travitt che altri dicono anche Bör. Ma
Traversin. Gonnellino. Cintino. Dim. di dieri. Le traverse costituenti l'ossa
Gonnella. tura del fondo delle barche. Nelle no
Traversin. T. de'Macell. Scannello. Ta stre barche non abbiamo chiglia, e
glio del bove o del vitello macellato perciò i madieri sono intieri da un
che è la parte del culaccio più vicina ſianco all'altro. Taluni di essi sono
alla coscia. riquadrati, e diconsi Cagn.
Traversin. T. de Sell. . . . . Nella ca Travitt. Travette.
vezza è un cojetto trasverso. Stà-li a cuntà i travitt. Stare a co
Traversitt. . . . . Ne parafanghi da ruote varsi o Stare a covar sè medesimo. No
sono i regoli trasversi di sostegno. verare i correnti del palco(Alb. enc. in
Traversitt o Architt de ciel. T. de Car. Corrente nei testi). Starsene ozioso, col
Archicelli? Regoli per lo largo dell'in le mani a cintola o inchiodato in letto
telajatura del cielo delle carrozze. per indisposizione o poltronia.
Travers6n. T. dei Faleg. Traversone. Tràvol. v. cont. per Tràv. V.
Traversòn per Scocùggia. V. Tegni a man i busch e trà-via i
Traverson. Traversone. trà voi. V. in Guggiàda.
Traverson. T. di Stamp. . . . Pezzo di Travòtt. Tondone. Corrente.
legno forte, grosso, riquadrato, e in Travottèll. Dim. di Travòtt. V.
castrato nelle due cosce del torchio Travottòn. Correntone.
da stampa, in mezzo a cui sta la ma Trè usiamo noi al femm. V. in Trii –
drevite o chiocciola della vite del tor Al maschile lo usiamo solo nel modo
chio stesso – I Francesi chiamano aritmetico La regola del tre, ed è cosa
questo pezzo Sommier superieur o d'en curiosissima che in questo solo caso
haut, e i Tedeschi Oberbalken. Forse noi abbandoniamo quel nostro Trii
non sarebbe malamente detto Moz-o maschile che i Tedeschi ci vengono
della madrevitc o Testa del torchio co a chiedere per questo solo caso onde
me scrisse il traduttore del Chamber. poter nominare la loro Regel de ti i.
TRE (445) TRE
E vunma e dò e trè, la zoppa la gh'è Quella di tredes costajoeur. Il Tre
o vero ciappa la zoppa che la gh'è dici. La Morte.
o pure ciappa ch'el gh'è. V. in Zòppa. Quell di tredes. Tredicesimo. Terzo
Falla de tre. Aver verzicola (Spad. decimo. Decimo terzo, e ant. Tredecimo.
Prosodia). Termine del giuoco delle Tredes di quattordes mia. V. in Mia.
pallottole, e significa aver tre palle Tredes-e-mèzz. s. m ... Monetina d'ar
più vicine al grillo (balin) che non gento che è la metà della lira italiana.
quelle dell'avversario. Tredesin. s. m. Il dì tredici di marzo.
Treball. s. m. . . . . Gli alunni della Credesi che in questo di si piantasse
nostra Accademia braidense di belle in Milano la Fede cristiana, e vi s'inal
arti danno questo nome alla seconda herasse la croce per la prima volta.
lezione d'ornato a mano libera, perchè Nel secolo scorso celebravasi la ſesta
la qualche forma di tre palle. relativa nella chiesa di san Dionigi
Trebattà. Pagliare. Crivellare il grano. scomparsa sul finire del secolo stesso,
Trebattavò. v. cont. dell'A. Mil. Vaglio. e a tale festa concorreva tutta Milano
Crivello da grano. Forse la voce pro a foggia di corso. Oggi di si festeggia
cede dall'ital. Trebbia e Trebbiare per lo stesso oggetto nella chiesa del
che qualche testo (come nel S 2.” di Paradiso in Porta Vigentina. Corre
Trebbiatura) lascerebbe supporre in opinione che la pioggia , la neve,
terpretabile anche in sig. di Vaglio. il vento e il sole abbiano ogni anno
Trebattèll. V. Trabattèll. alternativo dominio su questa gior
Trebattin. . . . . Crivello di fil di ferro nata, e per verità l'opinione è avva
che scevera dal grano le pietruzze, lorata dal fatto quasi sempre. Il Balestr.
la veccia, ecc. (no. (Rime III, 29 e segg.) ha una poesia
Trebattin. Vagliatore. Crivellator di gra sul Tredesin.
Trebattiu. Vagliato. Crivellato, e dicesi Tre-e-dersett-e-mèzz. s. m. . . . Moneta
del grano. d'argento che è la metà del crocionc.
Trèbbi. Bagordo. Gozzoviglia. Allegria, Trefila. Trafila. Filiera – Cioncone?
ed anche Trebbio. Passà per la trefila. Trafilare. Ti
Trèbbia. V. Tribbia. rare a filiera o a trafila. Arganare.
Trebùcch, Trebuccà, Trebucchèll, ecc. V. Passà per la treſila di . . . . Passare
Trabùcch, Trabuccà, Trabucchèll, ecc. per la trafila o per la filiera dei . . . .
Trebucchèll de l'or. Lancella. Trefila per Fèrr di coo. V.
Trebulà. Tribulare. Treſila. . . . . Strumento per far fiori
Trebulazion. Tribulazione. intagliati in legno.
Trebuléri. Tribolazione. Trefila. T. di Zecca. Laminatoio. Filiera.
Trebuléri che anche scrivesi Tribuléri. Macchina per mezzo della quale si
Bordello. Chiasso. Bisbiglio. lamina (trefila) l'oro e l'argento da
Trebuléri. Nuvolo. Subisso. Mercato. Ca ridursi a monete.
terva. V. Sfragèll. Cassa de trafila. Cassa? = Cilinder. Cilindro?
Trèdes. Tredici. Trefila. T. di Zecca. Laminatoio. Nome
El tredes de tarocch. fig. Il Tredici che si dà a quella particolare officina
(Fag. Rime III, 24 e 225) nelle min di zecca nella quale sta il laminatoio
chiate – e fig. La Morte. propriamente detto (la trefila).
In tredes a tavola la va maa. . . . Trefila. Trafilare.
Fra le tante sciocche superstizioni Trefilà. T. di Zecca. Laminare. Ridurre al
popolari una delle più radicate è la debita grossezza quelle lastre d'oro,
questa che dove per caso trovinsi ad d'argento o di rame donde s hanno
una stessa mensa tredici persone, una a cavare i piastrini per farne mone
di esse debba morire entro l'anno. te. Anche i Francesi dicono Laminer.
Tale ubbia è bellamente derisa da due Trefiladór. . . . . Lavorante alla trafila.
poeti veneziani, cioè dal Varotari nelle Treſelj o Triſceùj. Trefoglio. Trifoglio.
Satire (p. 72 e 75) e dal Bada nelle Trafoglio – I Trefoeuj. Il Trifoglio
Ilime(lV, 1 45). lune(Gior. Georg. III, 5o9).
TRE ( 446 ) TRE
Trefoeuj cavallin. Medica pippolina Tremà el pinciroeu. V. in Pinciroeti.
(così il cav. Re Ann. in Medicago lu Tremà tutt o Tremà de capp e pè.
pulina) – Altri però per Trefauj ca Tremar tutto di paura, ecc.
vallin intendono la Medicago sativa Tremàgg o Tremacc. T. di Cac. Tra
dei bot. ch'è la Luzerne cultivee de Fr. maglio. Traversaria. Foggia di rete
Treſocuj cavallin(altro).Trifoglio pra da pescare e da uccellare, la quale
tense(così l'Alb. enc. in Capolino). Tri è composta di tre teli di rete soprap
foglio perpetuino(così il cav. Re Ann. posti l'uno all'altro.
in Trifolium agrarium ). Tremagg che anche diciamo Albo
Trefoeuj di fior bianch. Trifoglio rée. . . . . Sp. di rete da pescare i
pallido. Il Trifolium hybridum dei hot. ciprini allourni.
Trefoeuj ladin(in genere). . . . Il Tremagg de truta. . . . . Tramaglio
trifoglio spontaneo. da trote mantellato, e con sugheri
Trefoenj ladin(in ispecie). Trifºglio e piombi.
bianco. Trafogliolino(così il Targ. Toz. Tremagg per agon. . . . . Rete da
in Trifolium repens). pescar agoni. Ha sugheri e piombi.
Trefoeuj ordenari. Trifoglio incarna Tremaggin. Dim. di Tremàcc. V. È di
to(Gior. agr. tosc. 184o, p. 161). Trifo maglia stretta assai.
glio rosso. Erbone? Trifoglio annuo. Tremaggiòn. . . . Gran tramaglio.
Trefoeuj.... Gerbone(Giorn. Georg. Tremànt. T. di Stamp. . . . Nome dei
II, 256). Trifoglio egiziano. Il Trifo tipi delle vocali aventi il segno della
lium squarrosum de botanici. dieresi. Perciò di . è, i, di , ii sono
Trefoeuj.... Coda di volpe. Striggi detti a, e, i, o, u tremant dai nostri
ne. Il Trifolium angustifolium de'bot. compositori – Anche i Francesi di
Treſoeuj. . . . Triſoglio fragolino. cono di, è, i, dj, ti trema.
Il Trifolium fragiferum dei bot. Treméndo. Tremendo.
Trefoeuj. . . . Trifoglio capocchino Trementinna. Trementina.
(Gior. Georg. II, 257). Trifoglio sot Trèmer. Tremito. 7'riemito. Tremore.
terraneo (Targ. Ist.). Il Trifolium su Tremèzz. T. di Cart. Cavalieri. Que'ritti
pinum del Savi. che tengono in guida le stanghe (i
Trefoeui. . . . . Trifoglio panonci gambett) de mazzi che pestano i cenci
no. Il Trifolium Helilotus de bot. nelle pile per farne carta.
Trefojàa. s. m.... Prato tutto a trifoglio. Tremilla. Tremila.
Trefojón o Trifojón. Caporosso. Trifo Tremion o Trimi 6n dicono sul lago di
glio bolognese(del Targioni Tozzetti). Como quello che i Verbanensi chia
È il Trifolium purpureumL. mano Remaroeüla. Scalmo. Scarmo. Ca
Tréga. v. in Triga. viglia infitta nell'orlo della barca la
Trein. Treggia. Brenna. quale serve per fulcro al remo.
Tre-lira. s. m. che anche diciamo Mezz Tremiroeü. . . . . Spillone lunghissimo
scùd e in gergo Mezz-oeùcc. . . . Il di metallo che ha da un capo alcun
mezzo scudo milanese; moneta d'ar ſiorellino od altro ornato che tremola
gento oggi di fuori di corso. appuntato ne capegli per ornamento.
Tremà. Tremare. Potrebbesi dire Tremolante. E di ſatto
El tremà di vettol. Svettare. lo Spadafora, che nella sua Prosodia
El tremma nò. Non trema(“tosc. – registrò per un singolar favore due
T. G.). IIa di che farsi largo. sole voci milanesi, cioè Cervellato e
Tremà come ona focuja, Tremar co Tremarole, a quest'ultima soggiugne
me una vetta(Nelli Vecch. Hiv. II, 5). l'ital. Tremolanti o Dinderlini. I Ro
Tremar tant'alto dalla paura Nelli ivi mani lo direbbero Virlivarli.
III, 2). Tremar come giunco al vento. Tremiroetila. Tremito. Tremarella. Tre
Tremare come verga. Tremare a verga molio. -

a verga. Tremmacia che in alcune parti dell'Alto


Tremà d'ardiment. Essere bravo Mil. e sulle costiere del Lario dicono
come un lampo. Giroeti. Coditremola. Cutretta. Cutreſ
TRE (447 ) TRE
tola. Boarina. Ballerina. Uccello noto Trentin. v. cont. brianz. . . . . Colui che
che è la Motacilla boarula L. attende a segare alberi, tagliar ciocco
Ciappà i tremmacoa o Ciappà pa ni, e scassare; e ciò ancorchè non sia
rascioeul. fig. Pigliar l'acceggia. Dat nè di Trento nè straniero qualunque.
ter la diana o la borra. Tremare dal E nome sinonimo di Resegott – I
freddo – Di alcuno vestito leggiero Trentin sono la più parte montanari
a tempi freddi dicesi Egli è foderato del Piacentino o del Genovesato che
di tramontano. scendono nei vari paesi di Lombardia
Tremoeüggia. Tramoggia. Cassetta a pi- a segar assi, ecc. V. anche in Rese
Tremoeüsgia. ramide capovolta che gòtt sig. 1.”
s'adatta sulle macine, donde esce il Trentiniroeü. . . . . Specie d'uccello.
grano o la biada da macinare – Le | Trentòtt o Trentott-sòld. . . . . Moneta
parti che le ineriscono veggansi in d'argento parmigiana che vale sei
Molin, e vi si aggiunga Graniroeula della lire di quella moneta, e trentotto soldi
quale veggasi nelle Giunte. milanesi.
Tremolànda. v. sch. Tremarella, e men | Trentùn. Trentuno.
bene Tremerella – Parletico- Fà trentun de Monscia. Fare spallo.
Tremorént. Tremolante. Tremante. Tre- Lo diciamo scherz. in alcuni giuochi
mebondo. Tremulo.Tremolo. Tremoroso. ne quali toccar trentuno è vincita,
Trenitàa. Trinità. trentadue perdita; e il dettato nasce
Tréno. Treno. Seguito. dal noverare la libbra monzese più
Tréno. T. Milit. Treno (Gr. Diz.). Propr.° once che non la nostrale.
il carriaggio delle munizioni da guerra. Giacchè emm faa trenta, femm anca
Soldaa del treno. V. Carretti&r. trentun. V. in Trénta.
Trénta. Trenta. Giugà al trentun. Fare il trentuno
E trenta! . . . . Esclam. V. in Sciàtt. (“ſior.).
Fà on bordell o on frecass o on No se pò di trentun finchè no l'è
rabbadan del trenta pari. Fare il dia- in del sacch. Non dir quattro se tu
volo in un canneto. Fare il maggior non l'hai nel sacco. Non si deve fare
fracasso possibile – Il Lalli(En. trav. assegnamento su checchessia finchè
VII, 125 ) usa anche la nostra frase non si ha in piena podestà.
Fa il trenta para, e cresce in infinito. Trepanà. nettt. Trapelare.
Gi.cchè emm faa trenta, ſemm anca | Trepillà. V. Tripillà.
trentun. Tanto s'imbratta la madia per il Trepillin. V. Tripillin.
far dieci pani quanto per venti e per i Trepónta, ecc. per Prepónta, ecc.
cento. Dove va la nave può ire an- | Trepòsta. . . . . Nastro di pelle che fer
che il brigantino. Tanto se ne va a ma i due bastoni del coreggiato.
mangiare uno spicchio quanto un capo | Trepòsta ed anche Desgràzia dicono ver
d'aglio. Ne va lo stesso a fare un so il Comasco Un Dappocaccio.
male più picciolo o più grande. Dove | Treppà o Trappà. v. cont. Strappare.
va il più ne può ire anche il meno | Tresca. La Trilatura (Lastri). Il fatto e
Trentacinqu. s. m. . . . . Moneta d'ar. il tempo del tritare il riso.
gento che è il quarto della piastra di Trèsea (dal romanzo Tresca). La Trita
Spagna, la quale fra noi vale trenta- del riso? (º tosc.). La Sterta? (*marem.
cinque soldi milanesi. san.). Diconsi così propriamente i co
Trentano euv-men-on-quattrin. s. m.... il voni di riso disposti col calcio in terra
quarto del crocione. e colla spiga in alto, ed anche l'aja
Trenta quaranta. ... Sp. di giuoco noto. tutta coperta di covoni così ordinati
Trenta-sòld. s. m. . . . . Moneta d'ar. – Chi va raccostando i cavalli sulla
gento del valore di trenta soldi mil., sterta di rel,besi l'Accostarello(“tosc.).
oggidi fuori di corso – V. anche loro | Trèsca. . . . . dicesi eziandio Quella por
Trentenna. Treniina. (sig. 2.” zione di risaja che l'allittajuolo asse
Trentin che altresì dicesi l'énta o l'en- gna a ciaschedun agricoltore stipen
tin ... Sorta di uccello di cui 1 . in l'énta, diato che lavora a proprio carico
TRE ( 448 ) TRI
e spesa, riportando nella divisione Trezzin e al pl. I Trezzitt. Trecciuola.
del riso sull'aja un quarto od un Trezzòn. . . . . Gran treccia.
quinto del prodotto, secondo l'uso Giugà al trezzon che anche diciamo
dei paesi, dedotta la semente che Giugà ai trii omen. . . . . Specie di
spetta all'aſſittajuolo. giuoco che si ſa come siegue: Vari
Battla tresca. Lo stesso che Trescà. V. giocatori si uniscono insieme e si di
Mett in tresca. . . . Disporre i co spongono in cerchio, in doppia li
voni del riso sull'aja. nea; uno di loro, che sta in mezzo,
Trescà che anche diciamo Batt la tresca. ſormato che sia il cerchio, si muove
Tritare(Lastri). Far la trita(“mar.san.) e procura di cacciar qualcuno dal cer
– Trebbiare. Battere. Dicesi più parti chio stesso dove s'introduce egli, e
colarmente del riso e del miglio quan quello dei giocatori che al rimettersi
dosi spula facendolo calcare da cavalli. degli altri in cerchio rimane fuori
Trèscia. v. cont. per Trèzza(IV.) che si usa della doppia linea, cosicchè venga
specialmente in sig. di quella Treccia a mettersi per terzo dietro a una delle
di paglia onde si fanno cappelli. Trec ſile, rimane perdente, e deve andare
cia(Lastri Op. III, 2o9 – Gior. Georg. in mezzo a ricominciare il giuoco.
ll, 44). Treccia da cappelli(Giorn. Trià e Trià-giò. Tritare – Stritolare –
Georg. XII, I 12). – A Prato la Treccia Sminuzzolare. Sbriciolare.
suole vendersi in pezze di cento brac Triàa e Triaa-giò. Trito.Tritato. Triaa-fin.
cia e del peso di due libbre di pa Stritolato – Sbriciolato. Sminuzzato.
glia per ciascuna pezza. Triacca. Teriaca. Triaca; idiot. Utriaca,
De bella trescia. Ben trecciato(Gior. e ant. Tiriaca.
agr. tosc. I, 141). Triacca. gergo. Merda. Contessa di Ci
Fà trescia. Intrecciare la paglia per villari. Cessino. Bottino,

farne cappelli(“tosc. – T. G ). Far Triàda. Stritolata. Tritata("ſior.).


la treccia (“tosc. – T. G.). Trecciare Triadinna. Dim. di Triada. V.
( ſior. Salvad. 54). Tesser fiscelle. Triàngol. T. Geom. Triangolo.
Trèscia. Intrecciatura. (tista. Triangol. Triangolo(Diz. mus.). Strumen
Tresént. Trecento – Tresentista. Trecen to musicale così detto dalla sua forma.
Tresia. Granaglia(Zanob. Diz.). Miglia Triàngol. . . . . Sp. di Lima triangolare
rola. Palle picciolissime di piombo per e puntuta in cima.
caricar archibugi; la Dragée de Fr. Triangol. T. Eccl. Saetta. Candelliere sul
Tresia grossa. Gocciolone (Zan. Diz). quale si pongono le quindici candele
Tresia. T. de Confet. Treggea. Confetti negli uffici della settimana santa.
minutissimi tondi. Della treggea ve Triàngol. T. Eccl. . . . . Quel parato
n ha di bianca e di colorata. Colla triangolare con ricami a raggiera che
treggea s'imbrattano anche le pasti si pone isolato sull'altare come dos
glie di cioccolatte e sim. sale a quella base sulla quale posa
l'ostensorio del SS. Sacramento allor
Trèspet. V. Tripée fig.
Trevis o Tarvis. Voce d'alcuni paesi del chè se ne ſa pubblica esposizione.
contado prossimi al Bergamasco per Triangol. s. m. Specie di mastello che
Grèppia. V. Mangiadóra. dicesi più com. Ziber de la panera. V.
Trèzza. Treccia – La Cr. registra an Triangolazion. Triangolazione (Att. Acc.
che Trezza, ma come voce antica Cr. ll I, 2 15).
provenzale – La Treccia si compone Triangolètt. Triangolino(“tosc. – T. G.).
con due, tre, sei, dieci o più legnuoli. Triapàja. Trinciapaglia (Gior. agr. tosc.
Con giò i trezz. In treccia. In trecce. VIII, 2oo – È voce usata da un To
Scapigliata. scano soggiornante in Francia, ma
Fà-sù i trezz. Intrecciare o Trec lenchè senta di Tranche-paille non
ciare i capelli. Desfaj-giò. Strecciarli. pare spregevole). Falcione per fare
Tirà-sù i trezz. Rialzar le trecce. il segato(Gior. agr. tosc. II, 155). Trin
Trèzza. . . . Sorta di pane cosi detto ciera(“tosc. – T. G.). Tritatojo. Pal
dalla sua forma intrecciata. cione a gramola – Il professore Luigi
TRI ( 449 ) TRI
Peregrini, in una sua bella Memoria sul Giugà al tricchtracch. Giocare a ta
miglioramento dei formaggi lombardi vola. Specie di giuoco che si fa sul
(Milano 1857) lo dice Tritapaglie. Stru tavoliere, e che è detto Trictracan
mento atto a segare e ridurre la pa che dai Francesi.
glia in minutissimi pezzetti per darla Tricchtràcch. Sbaraglino. Nome di un
a mangiare al bestiame. Vi si veggono giuoco noto, e del Tavoliere su cui si fa.
Cassa. . . . . = Ferr. Falcione = Mansueli Tricchtràcch dicono alcuni, dal verso che
o Assett o Mansuelin. . . . - Azzalitt. . . . fa, la Passera mattella. V. in Pàssera.
Questo strumento, che è succeduto alla Tricchtràcch. T. de Fabbri ferr. ... Con
Serra della quale si servivano i Romani gegno di ferro che s'adatta ad un uscio
ad uguale scopo come dice san Giro per poterlo aprire anche stando in letto.
lamo in Amos cap. I, è l'Hachepaille Tricch-e-tràcch. Crialeso (Redi Vocab.
de'Fr. Nell'Alto Milanese è strumento aret.). Tabella. Raganella. Crepitàcolo.
che si vede in ogni stalla, più o men Nomi generici di un ordigno, vario
grossolano ch'ei sia. Ve n'ha anche secondo i vari paesi, col romorio del
di ferro a mo'd'un forbicione a lame quale ne giorni di passione si danno,
bine circolari e taglienti. per le vie que segni che s'usa dare
Triapàja. Bucapere(Micheli in Targ. Viag. colle campane nel restante dell'anno.
VI, 256). Cervo volante non cornuto Fra noi è un asse con una maniglia
(Targ. Viag. ivi). Scarabeo rinoceron mobile di metallo su ciascuna delle
te femina(Ferrante Imperato).Sp. d'in sue facce; in più luoghi di Toscana
setto notissimo il quale, se non erro, è un martello di legno impernato e
è la femmina del Lucano cervo (cor mobile sopra di un'asse, ed è nomi
nabò, furmiga sparpajuza, pesaferr nato come fra noi. -

mas'c mil. berg. e lodig.). È diverso Tricch e tritràcch.) Trich tracche(Burch.


dal Cervo volante solo nell'esserne Tricch tràcch. Sonet. 54). Tricche
men grosso e nell'avere le antenne tracche. Trich trach. Voci imitative
brevissime e non racemose. del romore che fa chi cammina in
Triapàja (altro). . . . . Insetto ch'è lo zoccoli o sim.
Scarabaeus silenus col corno rivolto Trici. Lo stesso che Reatin (altro) V.
dello Scopoli, o lo Scarabeo rinoce Tricicl. . . . . Sp. di Vettura a tre ruote.
ronte d'altri. Tricò. Bastoncino? Sp. di casinir pastoso
Triarafètt. V. in Tajatriſfol. sì ma consistente quanto il panno, e
Triaùsc per Triusc. V. tessuto a rilievi vergati. -

Triavò. v. cont, per Triapàja. V. Ve ne Tricolór. Tricolore. Tricolorato. La ban


sono anche per tritarla ſoglia de gelsi.” dera tricolor. . . . . A noi rappresentò
Tribbia che altri dicono anche Trèbbia. la bandiera nazionale italiana a tre
Saggina a spazzola (Targ. Ist.). Sp. di colori, bianco verde e rosso.
erba nota di cui si fanno spazzole. Tricoté. Camiciuola. Farsettino di lana
Tribbià. Tribbiare. o di cotone che portasi sotto gli abiti
Tribolé. T. d'Oref. . . . . Sp. di Cono lun e sopra la camicia per difendersi dal
ghissimo pendente al tondo e stretto freddo. Fra noi Tricote, con nome
sul quale si foggia la lastrina onde francese, perchè è lavorato a maglie.
ha da uscire un anello. Tricote chiamiamo anche le Gonnelle
Tribuléri, ecc. V. Trebuléri, ecc. lavorate in tale guisa.
Tribunal. Tribunale. Banco della ragione. Trid, Tridà, ecc. per Trij, Trià, ecc. V.
Tribunètta. Tribunetta. Tridov. Triduo.
Tribùnna.... , Loggia o aperta o ingra Trienàl. Trienne.
ticolata in cui le persone distinte so Triènni. Triennio – Per ecccllenza ſu
gliono appartatamente udir messa. così detto fra noi il triennio repubbli
Tribùtt. Tributo. Pagà el tributt. Pagare cano dal 1796 al 1799. (dente.
il tributo alla natura, alla morte, e sin. Tričnza. Forca. Forcato. Forchetto. Tri
Tricchtràcch. T. di Giuoco. Tavola reale Trifi e traſf.... Voci imitative del romo
(“tosc.). Trictrac(Parini). re che fa chi tramesta più robe diverse.
Vol. II'. 57
TRI (45o) TRI
Trifoeuj e Triſojón. V. Treſoeuj e Trefoion. Triicantón. Biodo. Specie di Erba in ſesta
Trifola. Tartufo. Specie di tubero noto al riso, cd è il Scirpo lacustre dei bot.
che è il Lycoperdon tuber L. Triicantón che altri dicono Fasorèll. Oro
Trifola bianca. Tartufo nostrale banche? Erba che s'avviticchia spe
(“tosc.). Il Tuber albidum del Cesalpino. cialmente alle fave e le danneggia. Ha
Trifola negra. Tartufo nero o porcino. seme cantonuto.
Il Tuber cibarium de botanici. Trii-e-mèzz. s. m. . . . . Sp. di mone
Trifola. gergo. Vulva. Conno. tina erosa del valore di quindici cen
Trifolà. Attartufolare. Apparecchiare una tesimi nostrali.
vivanda a quel modo che soglionsi Trii e mezz e mezz tatter.... Lo di
acconciare i tartufi. ciamo per tacciare copertamente alcuna
Trifolàa. Attartufolato. donna di meretricio.
Trifolàda... Una buona scorpata di tartufi. Trii-e-mèzz. fig. Lenone.
Trifol d'acqua. Tribolo acquatico. Triiquattrin che anche diciamo Pigottin,
Trifoléra. Tartufeto. Tartufaja. Tartu Borloeù, Borlorin, e sim. Donnaccina.
fiera. Luogo dove nascono i tartufi, Donna piccola e magretta che i Franc.
detto dai Francesi Truffiere. direbbero volgarmente Un echantillon
Trifolètta. Tartufoletto Lalli). de femme, Un petit bout de femme –
Trifolón. Tanaceto. Erba da bachi. Il Triiquattrin si usa anche per Decimo,
Tanacetum vulgare L. Nece, Scriato, parlandosi d'uomini
Trifolòtt. fig. Tarchiatotto – ed anche o di fanciulli. (ciolo
Pentolone. Pigraccio. On triiquattrin de formaj. Uno Scric
Trifòrt. . . . . Specie di stoffa. On triiquattrin d'ona donna. Una
Triga. Tricca(Pan. Poet. I, v11, 9). Tri Pocolina (Monos. 49).
ca. Fà triga o trega. Inamistarsi. Triisètt. V. Trissètt.
Trigà. Fermare. Arrestare. Trattenere. Trij Trito. Formaj trij V. in Formàj.
Dal greco rpirò; dice il Var. Mil. o Trill. Trillo. Il Diz. di mus. suddistingue
vero dal lat. nectere tricas (Voc. nap.). il Trillo in giusto, sforzato, lento le
Trigabocù. Arresta bue. Intriga barba. gato, variato, crescente o mancante
Serpentina. Resta bove. Bulimàca. Bu cromatico, doppio e Semitrillo, e i
limacola(Targ. Ist. in Ononis arvensis). Trilli difettosi in caprino e cavallino.
Trighètt. T. de Calderot. . . . . Sp. di Trillà. Trillare. Battere trilli. Tirar di
ferri da stampare. gorgia.
Triglia. T. de Pann. Buratto. Sorta di Trillàda e Trilladinna....Un batter di trilli.
saja nota. – I nostri mercanti dicono Trillett. Trillettino.
anch'essi volgarmente Buratt, Burat Trimèster.Trimestre. s.m.(Segneri Manna).
tin, ecc. (naletti. Trimión. Scalmiera.
Trigliif. T. Archit. Triglifo. Ha i Gliſi o Ca Trinca. Voce usata nella frase
Trigòsna per Tringòsna. V. Noeuv de trinca. Nuovo di colpo
Trii. Tre. Nel dialetto milanese Dau e T. ii (Ces. in Colpo). Nuovo di zecca. Ancor
sono declinabili per generi, ciò che caldo della fucina. Nuovo nuovo, non
non accade nella lingua italiana. Quindi mai prima adoperato.
diciamo Trii al mascolino e Tre al fem Trincà. Baciar la terra. Bere al boccale.
minimo. Trii ann. Tre vocult. Trincare. V. Sbagascià.
Giugà ai trii omen. È lo stesso che Trincàda. Bevuta-Trincadinna. Bevutina.
Giugà al trezzon. V. in Trezzòn. Trincadór. Gorgione. Beone.V.Sbagasción.
Quand lus i trii sò. V. in Sò. Trincaſera. v. dell'Alto Mil. . . . . None
Senza di nè duu nè trii. Non dire dispregiativo di Macchina o Fabbrica
che ci è dato, e fare, correre, coc. qualunque mal costrutta.
(Sacchetti Nov. 159 e 16o). Senza Trincànt erroneamente scritto da alcuni
mcttere tempo in mezzo. Da vedere a Trinciànt. . . . . Fenditura a cuneo
non vedere. Issofatto. Immediatamente. per lo lungo che si fa ne massi delle
Vun l'è nissun, duu l'è on spass, cave disposti a strato verticale per
trii l'è on frecass. V, in Vùn, istaccarne i pezzi. -
TRI ( 451 ) TRI
Trincéra. Trincea. Trinciera. Tripée. fig. Pentolone. Dappoco. Inerte.
Trinceràss. Trincerarsi. Tripée. T. Eccl. Spigolo.
Trincètt. T. de' Calz. Trincetto (poem. Triperón. Dappocaccio.
aut. pis.). Falcetto (Alb. enc. in Fal Tripes. Atrepice(Re Ort. dir.). Erba nota.
cetto e in Coltello – Alb. bass. in Tran Tripillà. Guizzare. Sguizzare. Sguisciare
chet). Specie di coltello falcato con – Il fr. Trepigner, il sicil. Trippiari.
cui i calzolai raffilano i loro lavori. Tripillin. . . . Un bimbo che sguizza
Trincettìn. T. d'Ottonai. . . . . Sp. di Tripla. ad. Triplo. (sempre.
tanagliozza tagliente(tronchesin). Triplicà. Triplicare-Triplicàa.Triplicato.
Trincià. Trinciare. Smembrare. Distrin Triplich. Triplice. Triplicato. Triplo.
ciare. Servir di coltello. Servir di coppa Tripod. Tripode.
e di coltello. Far da trinciante o scalco. Tripol. s. m. Tripolo. Tripoli. Sorta di
Trincià el cunt. Far la falcidia. creta o di pietra bianca tenera che si
Trinciàa. Trinciato, polverizza, e serve per pulire i me
Trinciàda. Trincio. Trinciatura. talli. L'Argilla tripolitana di Lin.
Trinciaddr. Scalco. Tripola. T. Music. Tripola. Tripla.
Trinciànt per Trincànt. V. Tripolà. Polire col tripolo.
Trinciànt. Il Coltellone (“così detto as Trippòtt (dal fr. Tripot). Epa. Pancione.
solut. in qualche parte di Toscana). Trippòtt. Trippone. V. Pansción (perso
Trinciante (“tosc. – Poem. aut. pis. na). Tonfacchiotto – Il Trapot pro
XVI, 4o). Coltello assai più grande venzale, il Trapu franzese.
degli ordinari, di cui si fa uso per Trisèll. voce brianz. Tritello che è di
trinciare le vivande che vengono por mezzo fra il Rosgioeu e la Crusca; forse
tate in tavola – Ne diz. ital. Trin il Rosgiorin di città. V.
ciante vale scalco o smargiasso. Trissètt. Tressette. Tresette. Tresetti.
Tringòsna o Trigòsna. v.br... Sp. d'uccello. Napola. Verzigola. Verzogola = Tre coss.
Tringosnin e al pl. Tringosnitt. v. br... . Cricca = Gelee. Giule. Gile = Geleron. Giu

I piccini della tringosna. leone = Bertol. Cartacce – Quatter coss. Cric


Trinitàa. Trinità. ca di quattro ? - Comod. La Matta.
Triòcca. Triocco(Fag. Non bisogna, ecc. Giugà a trissett. Giocare a tresette
II, 8). Impaccio, affaraccio. o a tressetti. Spezie di giuoco di carte
Triòn. Erba cornacchia o crocina. Erisa che si fa in più maniere, e sono
mo. Rapini o Rape salvatiche(Targ. Ist.) A comodass e gibilin. . . . . Gio
Trionfà. Trionfare. care a tressetti scoperti con ispeciali
Trionfa v. br. pel nostro Tettagh-dent. V. convenzioni accomodatizie.
Trionfal. Ad di Càrr, Pòrta, ecc. V. Ai mazzitt. Lo stesso che A trissett
Trionfànt. Ad. di Pòrta. V. scopert. V. più innanzi.
Gloriose trionfant. fig. e sch.... Lo A trissetta domandà el compagn....
diciamo di chi esce a bene di chec Giocare a tressetti domandando a pia
chessia ancorchè talora immeritannente. cere per compagno chi ha la carta
Triòtt. . . . . Sorta di pesce. che si chiede.
Tripée(in genere). Treppiede. Trepiede. A trissett a entrà. . . . . Giocare
Treppiè. Arnese noto – Trespolo se a tressetti a entro.
di legno e a 4 piè – V. anche Tripod. A trissett a levà. . . . . Giocare a
Tripee quatrangol. Treppiede qua tressetti rubando certe date carte.
drangolo (Scappi Op. p. 9 e figure). A trissett in partida. . . . . Fare a
Tripee redond. Treppiè tondo(id.ivi). tressetti in quadriglia, cioè in quat
Tripée. . . . . In ispecie chiamiamo Tri tro giocatori, due per parte.
pee il Lavamane di ferro o di legno A trissett scopert. Fare a tre setti
che si regga su tre piedi; in genere scoperti (“tosc. – Rim. aut. pis.). Si
lo usiamo altresì per Portacadin. Lava distribuiscono le carte del mazzo in
mani. Lavamane. Arnese di più forme, otto fascetti di cinque carte l'uno, e
ancorchè non su tre piedi, da posarvi alternativamente si danno quattro ſa
sopra la catinella da lavarsi. scetti all'uno, e quattro all'altro dei
TRO (452 ) TRO
due giocatori, pei quali il giuoco con Tròja. Nome proprio di città usato nelle
tinua del resto secondo le sue regole frasi Avanzo de Troja. . . . . . Donna
ordinarie, con questa diversità non già bella ma oramai invecchiata.
pertanto che le carte di faccia dei fa I avanzi de Troja.... Avanzugli di
scetti debbono di mano in mano es vivande – Marame, Rifiuto in genere.
sere sempre scoperte. La ruvinna de Troja. Finimondo.
Trissettà. . . . Giocare a tressetti. Trojàda. Trojata (“tosc. – T. G.). Tro
Trissettàda. ... Una giocata a tressetti. jume (*tosc. id.). Sudiciume.
Trist(Vegni-giò). Venire sparuto. Scade Trojàzza per Trojònna. V.
re. Mist'enire, -
Trojée.... Specie di Rete, poco dissimile
Trista (Fà la) che anche diciamo Fà oma dal Tremaggin, che si usa sul Lario
scimbia. Rimanere scaciato. Venire per la pesca de pesci così detti troj.
corta o fallita qualche cosa ad uno. Trojètta. Porcella.
Tristà. bella voce brianz. Rattristare. Trojètta. Sciupatella(“tosc. – T. G.).
Triùlza. s. f o Loeugh pii Triulz. Pio Trojettinna. Porcelletta; – e fig. Trojet
Albergo Trivulzi. Ospizio in cui han tuola o Trojoncella(*tosc. – T. G.).
no alloggio, vitto e vestito gratuito Trojn. s. m. Dim. di Troja nel sig. di pesce.
quattrocentottanta poveri settuagenari Trojón. Trojone (“tosc. – T. G.). Por
milanesi d'ambo i sessi. Questo ge caccio. Improperio ad uomo sudicio
rontotrofio fu aperto in Milano l'an ne, mangione o grassaccio.
no 1771 nel palazzo del principe An Trojònna. fig. Trojona(“tosc.). Trojaccia.
tonio Tolomeo Trivulzi che l'anno in Trómba. Tromba – Le parti principali
nanzi ne aveva ordinato l'erezione le della tromba sono Pestov. Stantuffo, e alla
gandogli le proprie sostanze – Il nome lat. Embolo = Valvola. Animella – Manegli.
di Triulza è dato altresì ad altri luo Menatoyo = Cann. Doccioni = Tirant. Guide.
ghi di proprietà di tale ospizio per Trómba. Tromba. Tuba.
comodo d'accesso prossimi alle basili Tromba drizza. Tromba diritta. So
che di S. Stefano e S. Nazzaro grande. nador de tromba drizza. ger.... Spia.
Triùsc. Tritume. Aggregato di cose trite. Tromba marinna. Tromba marina
Trivellón. V. Tinivellon. (Strat.). Portavoce(Giorn. agr. X, 258).
Triviàl. Triviale. Trivial 6n. Trivialissimo. Tromba parlante o stentorofonica.
Troacàr. T. Chirurg. Trocarre. Trómba. Asta. Incanto.
Trobbià. T. di Cart... Tramenare il pesto. Fà tromba. Trombare (Poem. poet.
Troeu-toeu-toeù. Taratantara. Ti tu. Voci cort. III, 67). Incantare. Subastare.
imitanti il clangor della tromba. Vendere all'asta, all'incanto, alla trom
Troeüja. Troja. Scrofa. Porca. ba. Vendere con autorità pubblica a
Trocuja sanada. Majala (“tosc. rom. suon di tromba per liberare al mag
– Gior. agr. tosc. 184o, p. 157, 174 gior offerente – Pagà tant de tromba.
e altrove). Pagar tanto di trombatura (Mol. El ).
Troeſia (a donna per improperio). Gen Trómba (Strivaj de) che anche diconsi
tildonna trojana (Fag. Ast. bal. I, 6). de croppa. Tromboni. Stivaloni da
Gentildonna di Casa Porcina (Ingann. postiglioni, corrieri, ecc.
II, 5) – ed anche Sciupata(“tosc. – Trómba. T. di Ferriera. Buccolare? Boc
T. G.). Lupa. Troja. Scrofa. Porca. Trómba. fig. . . . . Spia. (colare?
Porcaccia. Donna rotta al male. Trómba. . . . . Il canale delle bocche
Troeija. fig. Majalaccio (Zan. Diz.). Di d'estrazione d'acqua irrigatoria.
cesi ad uomo sciatto, sudicio, porco. Mesurà la tromba in asta. T. Idraul...
Trofein... . Dim. di Trofeo. Nelle Scuole Misurar l'acqua che si deriva da un
Arcimbolde questa voce aveva a un fiume o da un canale, non alla bocca
dipresso il valore di Accessit, come di esso, ma lungo il deſlusso.
Trofeon quello di Premio. Trómba. . . . . Nella chiarina è il pezzo
Troféo. Trofeo. estremo fatto a padiglione.
Trofein. V. in Trofein. Trónmba. Bombarda. Uno dei registri
Tròja. v. com. . . . . Specie di pesce. dell' organo,
TRO (453 ) TRO
Trómba o Trombètta. . . . . Nome di Trombin. Padiglione? Ne'ſlauti è il pezzo
quelle per così dir razze che da capo estremo da piede. Il Pied de'Francesi.
terminano nelle così dette bozzonell Trombón. Trombone. Spazzacampagne.
che danno moto ai naspi d'un filatoio, Specie d'archibugio di canna larga,
e da piede incastrano nella ruota. corta e strombata in bocca, il quale
Trombà. T. Idr. . . . Misurare l'acqua si carica con più palle.
nei canali di derivazione. Trombén altro o vero Peston-scavezz. Pi
Trombàa. T. di Mur., Archit. Strombato. stone scavezzo(Fag. Gen. cor. fig. 1, 5).
Fenestra trombada. Finestra strombata. Pistone. Specie d'Archibugio di canna
Trombàda. Inginocchiata. Agg. di fine corta, grossa, accampanata e con bocca
stra ferrata per modo che i ferri ri trombata, e col calcio snodato, che si
piegati in tondo sportino in fuori. porta cavalcioni sul braccio.
Trombadùra.T.Idr...Misurazione d'acqua Trombón. . . . . Sp. di zucca che è la
irrigatoria così com'è detto in Trómba. Cucurbita anguina de'botanici.
Trombée. . . . Fabbricator di trombe da Trombón di porchi. . . . Sp. di rozza
suono, tromba fatta di corno colla quale il
Trombée. Cannajo o Trombajo o Doc porcajo chiama a raccolta il suo gregge
ciajo(“tosc.). Fabbricator di trombe porcino. (sica.
idrauliche. Trombón. Trombone. Gran tromba mu

Trombetta. s. f. Trombetta. Tromba. Trombonàda. . . . Sparo di trombone.


Sonà la trombetta. Trombare. Trón. Tuono; ant. Trono, Trònito, Truono.
Sonà la trombetta. fig. Sonar le trom Fort come on tron. Gagliardo come
be. Spetezzare – pure ſig. Trombare. una spada(Mach. Cliz. IV, 11). Forte.
Trombettare. Far piazza dei fatti al Robusto. Possente. Aitante. Balioso.
trui. Divulgarli, pubblicarli. Forzoso. Vigoroso. Forzuto.
Trombètta. s. m. Trombetta. Trombettiere. Secrett come el tron. Segreto come
Trombadore. Trombettatore. Trombet un dado. Dicesi di chi non sa tenere
tino. Trombetto. Strombettiere. il segreto. Secret coumo un tron di
Trombetta de cittaa o Tubatór. Il cono anche i Provenzali.
Tromba(“tosc.). Banditore. Gridatore. Trón. T. Teatr. ... Quel congegno che
Colui che pubblica gli editti a suon di serve a produrre tra le scene un fra
Trombètta. fig. Spia. (tromba. gore simile a quello del tuono.
Trombettà. Trombettare. Strombettare. Tronà. Tonare. Tuonare, e ant. Tronare.
Trombare. Trombeggiare. Sonar la L'è rar ch'el tronna che nol piocu
tromba – ed anche per Pubblicare a va. Di rado tona che non siegua piog
suon di tromba, che si dice più pro gia(Buon. Prov. II, 226). E non si grida
priamente Strombazzare. mai al lupo ch'e' non sia in paese o
Trombettà. fig. Trombettare o Trom ch'ei non sia lupo o can bigio.
bare. Strombazzare. Pubblicare, Di Tronà. fig. Bucinarsi. Esser qualche voce o
volgare, Dire a molti una cosa. sentore di checchessia – Buccinare con
Trombettàda. s. f. Strombettata. Tromba due c vale precisamente il contrario.
ta. Strombettio. Strombazzata. Il sonar Tronàda. Tonamento.
della tromba. Tronadinna. Dim. di Tronàda. V.
Trombettin o Trombettimna. Trombettino. Troncàda.v. c...Colpo dato con un tronco.
Trombin. T. de' Calz. Rivolta (*ſior.). Trónch. Tronco d'albero.
Quella fascia di cuoio, di colore per lo Divid per tronch. V. in Divid.
più gialliccio, che si arrovescia dalla On tronch o On troncott d'on bagaj,
bocca fino alla metà o ad un terzo d'ona tosa o sim. V. Fachinòtt.
della canna o gamba di uno stivale. Tronch de strada. Tratto di strada.
Trombin. T. de'Sellai. Trombe delle ti Tronchesin. Le Tanagliozze(“fior.). Ta
relle ("tosc. – Diz. art.). I Francesi naglie da tagliare(“lucch.). Sp. di Ta
li dicono Fourreaux. maglie taglienti dette Tenailles cou
Trombin o Stucc de ganassin. . . . pees dai Francesi. Gli orefici, gli
Salvasguance di cuoio. ottonai, ecc, ne hanno per recidere i
TRO (454) TRO
fili di metallo, i calzolai per cavar le A san Giorg dà la volta el tros... Sul
bullette dalle forme, ecc. finir d'aprile la vite è adorna di pam
Troncòtt. Bastracone. On troncott d'ona pini e sta per fiorire.
giovena.... Una giovane robustissima. Goeubb del tros. Collo del tralcio.
Tronin. T. Eccl. Trono. Quello su cui si Tutt i tros. La Tralciaja(Gior. agr.
posa l'ostensorio nell'esp.° del SS. SS. tosc. Ill, 6o2 – Ricci Note Pozzi 27).
Tròno. Trono. Seggio reale. Parì in tro Vit a tros. V. in Vit.
no. Sembrare intronizzato. Tròsa. Ad. d' Erba. V.
Tròpp. Troppo. Trosàda d'uga.... Una tralciaja d'uve.
Anca tropp. Di molto(Ces. Soprag.). Trosettin. Tralcettino (“tosc.).
Col tirà tropp se romp. V. in Tirà. Trosin e al pl. Trositt. Tralciuolo.
O tropp o minga. O asso o ventri Trosoeù. Rocchio? Fetta di pesce. Ogni
glio. Senza mezzo. sezione circolare di pesce. Corrispon
Pur tropp ! Pur troppo ! L'è pur de precisamente al Taragon degli Spa
tropp vera. Purtroppo è vero. Così gnuoli, al Trongono alla Rouelle dei
non fosse. Francesi ed alla Trancho dei Prov.
Tutt i tropp hin tropp. Il troppo Trosoeu d'inguilla. Rocchio d'an
stucca(Lor. Med. Canz.). Ogni troppo guilla(Domen. Facez. pag. 585).
è troppo. Ogni troppo si versa. Ogni Trosorin. Rocchietto ?
soperchio rompe il coperchio. Tutti Trosoròtt. Bastracone, e parl. di donna,
gli estremi son viziosi. Ogni eccesso è Baliona. Tangocciona. Bastracona.
male. Trop est trop dicono anche i Fr. Tróssa (dal fr. Trousse).... Parte della sella.
Vorè savè tropp. Entrar troppo in là. Trotrò. . . . Sp. di Blonda strettissima
Tròpp (dal fr. Troupeau). Gregge. da guernizioni, ricami, ecc.
Tròppa (dal romanzo Troppa). Frotta. Tròtt. Trotto. Uno degli andari del caval
Frotto. Turba – al disprez. Trozzo. lo – Il Trotto suddistinguesi in Trotto
Andà in troppa. Andare a bran picciolo, Buon trotto, e Gran trotto.
chi o indrappellato – Ona troppa de De trott. Di trotto. Di buon trotto.
gent. Una frotta di persone – Troppa Trollone, (ciolo.
de besti. Branco. Turma. Mezz trotto Contrapàss. Trotto pic
Troppàda. Gran frotta. Trott disegual. Trotto duro(Crus. in
Troppàss. Attrupparsi – Ammassarsi – Duro S 9).
Ammonticchiarsi. Trott saraa. Trotto chiuso (Veron.).
Troppèll (A). A cesti. In ciocche. In fa Trotto serrato (Fortig. Ricc. IX, 91).
miglie, e dicesi spec. delle Fragole. . Trott slanzaa. Trotto lanciato,
Troppètt. Drappelletto. (in Fonsg. Trottà. Trottare. Andar di trotto – e di
Troppètt. Agg. di Fonsg. Famigliola. V. cesi per similitudine anche dell'Uomo.
Tròs (in genere). Tralcio. Ogni nuova Fà trottà come on asen. Far bal
messa di vite – Tros proviene forse dal lare come un paleo.
greco stipite Tpvyào (vendemmiare) o Trottàda. Trottata (Mol. El.). Trotto.
da Tpvyèo(seccare), o dal latino Tradir. Fà ona trottada d'asnin. Fare un
Tròs(in ispecie). Tralcio. Treccia; e alla trotto di asino che poco dura.
lat. Palmite. La messa di vite dell'anno Vuj che faghem ona trottada in
che fruttifica l'anno susseguente – legn. Vo' che facciamo una cocchiata,
È diverso dal Bernardon che è quel una scarrozzata, una carrozzata.
capo di vite che rimane sul tronco Trottadinna. Breve trotto. Breve trottata.
dell'anno avanti. Propriam. Tralcio Trottadór. Trottatore.
è il ramo verde , Sermento o Sar Trottadór (dal fr. Trottoir)... . Nome di
mento il secco. quelle due linee continue di pietroni
Tròs intendesi anche più specialmente che sono parallele nel mezzo delle
nelle viti a piega pel Capo da frutto vie della città, e sulle quali trottano
fermato al rincontro (palètt) – Il pal i cavalli delle carrozze.
mite che pende fuor della legatura Trottin. . . . . Picciol trotto.
sempre è di frutto. Trotton. Trottone.
TRU (455) TRU
Trovà. Trovare, Trùcch. Mazzeranga. Mazzapicchio. Pil
Chi cerca troeuva. Chi cerca trova. lone. Pestone. Pezzo di legno rotondo,
El troeuvi-pù. gergo. Nol trovo; essi alto tre o quattro piedi, e ferrato
smarrito fra la lana(Burch. Son. 1oo). dall'un de'capi, di cui si servono i
L'è mej perdel che trovall. V. Pèrd. lastricatori per battere e consolidare
Per trovall besogna andà là. Chi i pavimenti o spianar terra o inghia
lo vuole, gli è là(“tosc. – T. G.). rate. La Hie o Demoiselle dei Fr.
Se pò trovà? Ne volete sentire una Trùcch. Negozio. Affare. Imbroglio. Ba
marchiana ? ratto. Cambio. Forse dal franc. Troc.
Se voeurem pur anch ben nun, che Fà on bon trucch. Fare un buon
se troeuvem semper trucco (Fag. Ast. bal. III, 18).
Fab. O signor Lelio caro, e da che viene Oh che bell trucch! Che bel lazzo !
Che per la terza volta oggi vi trovo ? Trùcch. Uccellaja. Alloccheria. Raggiro
Lel. Questo vuol dir che noi ci vogliam bene, amoroso. Amorazzo. Amoretto.
(Fagiuoli Prologo Fortini VII, 225). Trùcch. . . . . La tavola del trucco.
Tale qual se fa, tale qual se troeu Giugà al trucch. Fare o Giocare al
va. Quel che si fa è reso(“tosc. -T. G.). trucco. V. Giugà al bigliard.
Si tesse quello che s'inconocchia(Mat Trùcch d'erba. fr. cont. per Scèpp d'er
teo Franco in un sonetto fra quelli ba. V. – Fà trucch. Accestire.
del Burchiello a pag. 25o) – Sicut me Trùcch mazzùcch(Fà). Fare agli urtoni.
titi eritis, metietur et vobis dell'Eccl. V. Trussà – Il Lalli (En. trav. VII,
Trovà-ſoeura. Inventare.Trovà-foeura 17o) ha in questo senso:
ona scusa. Inventare una scusa. Parean dai luoghi lor spaccati i monti
Trovassadoss. Scoprirsi uno ad alcuno Che facessero insieme urta martino.

Trovàa. Trovato, e sinc. Trovo. Truovo. Trufaldin.Truffaldino.Sin.d'Arlecchin.l'.


Trovànt.... Nome di que”Filoni di metal Trùffa. Truffa – Truffadór. Truffatore.
li, di pictre o sim. che trovansi isolati e Trùll. v. comasca. . . . . Sp. di pesce.
come dispersi in un luogo dove non Trumò(dal fr. Trumeau). Trumò(Parini
esiste alcuna miniera o cava princi Op. III, 54). Specchiera? Specchio
pale relativa – I nostri Geologi li posto fra due finestre o sopra un
chiamano Massi erratici per ossequio cassettone o simile.
ai Blocs erratiques dei geologi francesi Trumorin. . . . Picciolo trumò.
- Quando tramezzano il filone d'una Trùppa. Truppa.
miniera si dicono Intervenj(Alb. encicl.) Cavall dc truppa. Cavallo deputato
Truccà. Trucciare. Trucchiare. Truccare. ad arme o a milizia(Cresc. Agr. III, 19).
Ai giuochi del trucco, delle pallottole Fioeu de truppa. .. . Figlio di mili
e simili è il Levare colla sua la palla tare nato sotto le bandiere. (gono.
dell'avversario dal luogo dov'è. La truppa la ven. Le truppe giun
Truccà. Cozzare. Urtare.
tosoli de truppa. V. in Rosòli.
Truccà. Fuggir velocemente. Così il Va Truscètta. . . . . Un po' di fruscia.
ron Mil., e dice dal gr. rboxào – I diz. Truschin. T. de Sell. Arcione posteriore –
it. hanno Truccar via per andarsene.
il fr. Trousse-quin.
Trucca. Mazzerangare. Pillonare. Mazza Truschin per Righiroeù o Tajafris. V.
picchiare. Pestonare – Truccà i pedai Trùscia. Fruscia. Fretta. Affannoneria.
de l'era. Mazzerangare le banchine Fà truscia o maremagna o vero Ca
dello spazzo della mattonaja. Truccà scià. Cacciare (Caro Let. ined. II, 17o).
la rizzada. Mazzerangare l'acciottolato. Far ressa o pressa o premura.
Truccàda. Cozzo. Trucciata. Vess in truscia. Essere in susta.
Truccàda. . . . Ripassata di mazzeranga. Truscià. Arrostarsi. Affaccendarsi. Ac
Truccadinna. . . . . Un po' di cozzo – ciappinarsi.
Una lieve ripassata colla mazzeranga. Truscin. Procaccino. (cosuda.
Truccador. T. de Pettin. . . . . sp. di Trusción. Faccendone. Affannone. Cec
gattuccio che si adopera per lavorar Trusciònna. Sudatora. Faccendiera. Af
l'osso del pettine fra dente e dente, l'russ, Cozzo. (fannona.
TUI (456 ) TUR
Fà de truss. Cozzare. Menar le ma Tùll. Tullo o Tulle o Tull (“tosc. – Tom ).
ni. Menar romore. Specie di mussolo a trina noto. Tull
Trussà che anche dicesi Fà trucch maz a red, bobèn, gréco, sòli. Tull liscio,
zucch. Cozzare. Urtare. Fare agli ur operato, inglese, buffante.
toni – Dal romanzo Truschar, o dal Tùll. s. m. dicono vari del contado per
sicil. Truzzari, o dal lat. Trusi. Tùja. V.
Trussada(dal romanzo Truschada). Cozzo. Tùllo (Vess o Parì Tullo o Tulli). Essere
Trussadinna. Lieve cozzo. un bastracone – Parere la vita.
Trussimànn. Turcimanno. Tumor. Tumore. Gonfiore – se molle
Trùta o Trütta. Trota. Pesce notissimo e sieroso Edema – se acquoso e car
detto in latino Trutta e dagl'ittio noso Idrosarca – se col sommo che
logi Salmo fario. – Trotare vale cuci fa saccaja Ateròma o Testudine – se
nare alcun pesce a maniera di trota. pien di sangue infiammato Flemmone
(Eucc de trutta. V. in Clùcc. – se marcioso Ascesso o Abscesso.
(Euv de trutta. Veccia pisella. Tumùlt. Tumulto. Tumult de gent. Sub
(Euv de trutta. T. de Past. Ghian bisso di gente.
derino. Specie di pasta in pallottoline. Tunicch. . . . . Sp. d'abito da donna.
Trutèlla o Truttèlla. Trotella? Picciola Dal francese Tunique.
trota, il fr. Truiton o Truitèle. Tión (dal sic. Tuduni). Palombo. Colombo
Trutéra o Truttéra.... Vaso in cui si cu Tupéria. Vitupero. (selvatico.
cinano le trote, e Tondo su cui si Tùra e Tura-via. Via. Va via. Tira via.
danno in tavola. Tùrba. Turba.
Trutònna. . . . . Gran trota. Turbànt. Turbante. (binio.
Tru trù. V. Ptrù ptrù. Tùrben e Tùrbin. Turbine. Turbo. Tur
Tu. Voce che usiamo nelle frasi seguenti Turbiroeü o Torbiroeü. Corvattino o Pa
Al tu per tu. A tu per tu – Talora Nei lestino. La Columba turbita L.
ristretti(Cecchi Ass. I, 1). (filare. Turbitt. Turbitti.
Mett al tu per tu. Mettere a filo. Af Türca, s. f. gergo.... Pane di munizione.
Vegnì al tu per tu. Venire ai ferri. Tùrch. Turco.
Tu-àutem (On). Sinon. di Felipp fig. V. Batt i botton a la turca. V. in Bottòn.
Tùba..... Sp. di canna a imbuto che so Bev come on Turch. V. Sbagascià.
vrapponsi al così detto botton per for Cagà come on Turch. Cacar le cu
mare negli organi il suono delle trombe. ratelle. Cacare a rotta.
Tubatór. V. Trombètta. Ferr a la turca. T. de'Manisc. V.
Tubèrcol. Tubercolo. Ferr a spinetton in Fèrr.
Tuberós. Tuberoso. Fiore noto. Mett i botton a la turca. V. Bottòn.
Tùbo. Tubo. (quanti. Se se . . mi caghi on Turch. . . .
Tùcc. Tutti. Tucc bagnaa e succ. Tutti È cosa impossibile.
Tùſf. Sito. Tanfo. Mal odore – Tufo nei Tùrch. met. . . . . Fiero, inesorabile.
diz. ital. vale certa sp. di terra. - Ona Turchésa. Turchina. Turchese. Gemma.
stanza con dent del tuff Stanza tufata. Turchètt (Giugà al).... Sp. di giuoco di
Ciappà del tuff. Intanſare. Intifare. Turchin. Turchino. (Sorte.
Savè de tuff. Sentir di tanfo, Turchinn(Maggi Itime). . . . Le Cele
Tuff de vin. Fummo. stine (monache).
Tùff. Caldo tufato(Last, Op. II, 145). Turcoass (dal fr. Turquoise). Torquas
Tuſſètt Siterello (Targ. Viag II, 453). (*tosc.). Specie di stoffa.
Tugùri. Tugurio. (nuccia. Turcón. ... Ag. d'una specie di fagiuolo.
Tuguriètt Tugurietto. Capannetta. Capan Turée turée. Cera cera (Burc. Son. Com.
Tuja... Sp. di pianta, oggi di assai comune del Papini). Guarda guarda. Allora. Vo
nei giardini per siepi e sim, che è la cc con cui si scherniscon le maschere.
Theya de bot. o l'Arbor vitae di Teofr. Turibol. Turibolo. Ha Borretta e Cappelletto.
Tuì e Tuìn. v. br. Lui. Scricciolo. Turin. Torino – Bell bellin bell bellin
Tuinò.it. . . . . Sp. d'uccello che è la se va ſinna a Turin. A passo a passo
Sylvia hippolais degli ornitologi. si giunge a Roma(Nel. For. in pat. II, 1).
TUT (457 ) TUZ
Tùrlo. )Allodola arborea.Tottovilla(Alb. Del tutt aſfacc. Affatto. Affattissimo.
l
li
Turlurù. enc. in Allodola). Sp. d'uccello. Tututto. Tuttissimo. Tutto quanto.
Turlurù metaf. Tullurà(Lasca Arzig. V, 2). De per tutt. Ovunque. Dovunque. In
L'Hurluberlu de Francesi. V. Badée. ogni parte. Ogni dove. Da per tutto.
Andà-là de turlurù. fig. Andarne Per tutto.

alla turturà (Fac. Piov. Arl. p. 151). El tutt l'è che.... Tutto sta che....
Turlurù tantéra. Taratantara. Voci imi Fà del tutt. Far di tutto.
tanti il clangor delle trombe. Gh'è el sò de fà de per tutt. ogni
Tùrno. . . . . Ricorrimento d'alternativa. casa ha cesso e ſogna o acquajo.
Per turno. Per cerchio. Reciproca la In dent tutt. Tutt'ogni cosa("tosc.).
vice. Per turno (Grassi Diz. milit.). In dent tutt e duu. Di conserva.
Tutèlla. Tutela – Tutoria. Tutoreria. In tutt e per tutt. In tutto in tutto,
Andà-focura de tutella. Divenir li ed anche Tra ugioli e barugioli.
bero(Zanob. Diz.). Venire di sua età. La ghe vocur tutta. V. in Vorè.
Uscir di pupillo; e comic. Saltar la Me capiten tutt a mi. Le ho io tutte?
granata. Uscir di donzellina. (Fag. Av. pun. III, 9).
Tegni in tutella. . . . . Tenere sotto O tutto nagotta. O Cesare o Niccolò.
la mano propria, non lasciar agire da Per tutt quell che pò nass. A buona
lº s sè. Tenir en tutelte dicono anche i Fr. cautela. V. anche in Näss.
Vess sott a tutella. Essere nei pupilli. Propri tutt. Tututto. Tutto tutto.
Tutilla. V. in Vaniglia. -
Stà al tutt. Adattarsi al tutto.
Tutór. Tutore se ai minorenni – Cura Tirà a tutt. Tirare a un luì.
tore se ai maggiori. – Dicesi Tutore Tutt al pù. V. in Pù.
testamentario se designato dal testatore, Tutt alter. Tutt'altro. All'opposto.
legittimo se dalla legge; dativo se dal Tutta on tratto bott.Tutt'a un tempo.
magistrato (Bandi leop. – Mol. El.). Tutt coeur o sim. Tutto cuore.
Mett sott a tutor. Mettere ne'pupilli. Tuttcoss per el mej ed anchc Tö
Sott a tutor. Tutelato. por le miceu. Tutto si piglia per lo
Tutriz. Tutora(Fag. Rime 1, 25o). Tutrice. meglio (Caro Let. fam. Il, 68).
Tùtt che al pl. diciamo Tùtto Tùcc. Tutto. Vaga tutt. Vadane che vuole.
A tutt si usa nei modi seg. Pioeuv a Vess tutt cà, tutt teater, ecc. Es
tutt pioeuv, Corr a tutt corr, ec. Piovere ser tutto casa, tutto teatro, ecc., cioè
a ciel rotto, Correre a rotta, ec. – Remà non pensare che a quelli.
a tutt remà. Remare a voga arrancata. Vess tutt el sò. Essere il suo uomo.
A tutta scorsa. A pieno corso. L'è tutt el mè. Gli è il mio uomo.
A tutt fà, A tutt di e sim. A fare as Vess tutt in d'on acqua. Esser tutto
sai, A dire assai. A tutt ris c. Ad ogni molle di sudore.
rischio. A tutto lusso. A sommo lusso. Vess tutt là e sim. Esser tutto lui
Cascià el nas de per tutt. V. in Nàs. (“tosc. – T. G.). Esser tutto lui maniato.
Con tutt. Con tutto. I Brianzuoli Vess tutt olter che . . Esser tutt'al
ed anche i Valtellini usano questo tro che...(“tosc. – T. G.).
ricmpitivo così come accenna la Cr. Tutta-che-mai. Tutt'al più. Al più al
in Tutto ne' SS 15 c 14. Per es. L'era più. Pur pure.
li cl cavall con tutta la sella. Ivi era Tutta-che-manca. In ogni modo. Alla più
il ronzino con tutta la sella. L'è an disperata. Comunque la cosa vada.
daa con tutt el Cecch a Monscia. E Tutt-i-frùt. s. m. . . . . Sp. di gelato.
l'usano in tutti i numeri e generi. Tutt-i-sint. Ognissanti.
Fa inscì la siora Ninfa mia patronna Tuttóra. Tuttora. Tuttora ch'el voeublbia.
Con tutt la siora Lilla. (Mag. Fals. Fil. I, 2.) Appena che il voglia.
Con tutt el. Ad onta del. Con tutto Tuttùnna. Tutt'uno. Una cosa stessa.
il. Non ostante il. L'è tuttunna, ma l'è minga quell.
Del tutt. Per affatto. Al o Del tutto. . . . . C'est bien tout un mais ce n'est
Va in lecc del tutt. Lintra nel letto pas de mcme dicono i Francesi.
per affatto. Tùzzia Tuzia. Spodio in grappoli.
l'ol. II”. 5S
U. U. La lettera u che noi Milanesi che si dica il quale ha in sè i vinae
proſferiamo col suono alla francese. ciuoli (i gandolitt o i vinascioeu). Gli
Ù, ù, ùh. Su, su via. Esclamazione che acini sono ricoperti dal fiocine (de la
sogliamo usare co fanciullini quando pell) – Veggansi anche Vin e Vit –
ce li vogliamo alzare in braccio. I Noi distinguiamo anzi tutto le uve in
Bolognesi dicono Uta. Uga bianca. Uve bianche. - -

Ubedì. Ubbidire. Obbedire. Obedire. Uga negra. Uve rosse. ſnelle quali v'ha
A ubedi se falla mai. È meglio ub Uga rara de grann. Uva spargola.
bidire che sagrificare o santificare. È Uga spessa de grann. Uva serrata o fitta.
meglio obbedienza che sagrifizio. e queste si distinguono in
Domà a dighel I'ubedissen. Solo Uga de mangia che i doganieri dicono anche
che parli è ubbidito (“tosc. – T. G.). Uga foiada. Uva mangereccia. Uva buona
Ubediént. Ubbidiente.Obbediente.Obedien - mangiare.
te. Obbidiente. Ubbidente – Ubbiditore. Uga de vin o de fà vin. Uva per far vino.
Ubediénza. Obbedienza. Obedienza. Ub Più di dugento sorte d'uve si coltivano
bidienza. Obbidienza. Ubidienza. Ubi nelle vigne toscane come le descrisse
dienzia; e ant. Ubbidenza. il Micheli a quanto ne dice il Cocchi
In virtù de santa ubedienza. Per (ne suoi Disc. tosc. I, 2o1) parlando
la virtù della santa ubbidienza. degli scritti inediti di quel valentuomo.
Ubedii. Obbedito. Ubbidito. Obedito. L'Acerbi nel suo Trattato delle viti
Ubi. Voce latina che usiamo nella so italiane (Mil. Silvestri 1825) dice che
prascritta delle lettere allorchè, in esistono forse otto o novecento varietà
certi del luogo ove possa trovarsi pel di viti. Rimandando a quel libro chi
momento chi le ha da ricevere, segnia desidera speciali notizie in proposito,
mo Ibi ubi, e vale come dire ivi mi limito a registrare qui le
dove trovisi. specie d'uve nostrali più note.
Ude. . . . Voce registrata dal Var. Mil. Uga albanna o sancolombanna. Uva
come contenente forza d'ammirazione sancolombana. Uva colombana.
e negativa. Oggidì ci è ignota. Uga balzaminna o balsaminna o bar
iden. Lo stesso che Perètt. V. zaminna. Marzimino. Marzemino. Mar
Udensèll o Udesèll per Odesèll. V. zomino. Specie di uva rossa, di buccia
Udiénza. Udienza.
grossa, col grappolo spargolo, leggiero,
Dà minga udienza. fig. Non dar dà vino generoso, polputo e assai co
retta o bada o ascolto. Non abbadare. lorato.
Dà udienza. Dare udienza. Uga bianchera o albera. Trebbiana.
Giornada d'udienza. Giorno d'udien Albiglio? Albatica? Ha gli acini bian
zavº tosc. – T. Sin) – Le udienze castri, di buccia levigata e lucente.
sono la croce de principi (Segneri). Ugabicciolanna. Uva galletta o te
Sala d'udienza. Sala d'udienza("tosc. sticolare. Specie di uva con acini grossi
– T. Sin.). Udienza. assai. La credo corrispondente all'uva
Udienza de l'imbarch. . . . Udienza detta Rognon de cog dai Francesi.
preliminare data da un legale per Ugabonarda.... Specie d'uva del
cercar d'involgere sempre più in una l'Oltrepò pavese.
lite chi ricorra a lui per consiglio. Uga cassoeula o groppella o assol.
Udiénza. Udienza – Uditorio. Auditorio. Cassoeiù ... Uva di Cassolo nel Novarese.
Uditór. Auditore. Uditore. Uga de sant'Anna. V, Uga lujenga.
Uga. Uva. Il frutto della vite (vitis vi Uga d'or o S'ciava carnosa. Uva
nifera L.) – L'uva esce della vite in d'oro (Soder. Colt. vit. 222).
grappoli (sgrazz) o grappoletti (grap Uga farinosa o Molinàra o Mornéra.
pej), e i grappoli constano di acini Morone farinaccio. Uva d'ottimo sa
(grann) nei quali è la polpa o il pasto l'ore, ma piuttosto austero.
UGA (459 ) [JG A
Uga fruttana..... Simile alla da noi Uga sancolombanna. Uva colombana.
così detta Bottascera. V. (ra. V. Uga sanmarch. Uva lugliola?
Uga grassa. Lo stesso che Bottascé Uga sanmartinna. . . . Quella che
Uga groppella o cassoeula. V. più sbocciata dopo l'altre tarda fino al
addietro Uga cassoeula. novembre ad arrossare e non matura
Uga guarnazza o guarnascia o guer mai bene. Ve n'è di tutte le specie
nascia o varnazza. Vernaccia. La bian d'uva nominate.
ca è di grappolo bello e folto d'acini Uga sant'Anna. V. Uga lujenga.
bislunghi e verdegialli. I suoi pampini Uga speron de gall. Uva galletta?
sono una mezza panacea per nostri Specie di testicolare.
contadini colligiani. La rossa è dolcis Uga sultanna o sultaninna.... Forse
sima, d'acini tondi, radi, colla buc l'Uva d'Egitto o maraviglia, frutto
cia color di granato. della Vitis laciniosa di Linneo. A Ve
Uga inzaga. . . . . Uva d'Inzago? nezia è detta Ua candiòta o di Candia.
Uga lujenga. Uva lugliatica o lu Uga usellinna o orcellinna o rampin
gliola. Uva che è la prima a matu na o di passer. Raverusto. La Vitis
rare, e così detta perchè viene nel vinifera L., cioè l'uva salvatica.
mese di luglio. I Piemontesi la dicono Uga verdesa o s'ciava. Verdea? Ver
Lignenza e i Provenzali Jouanin. decchio? Verdecchia? Verdolina? Spe
Uga maggio ura. . . . Uva serotine cie di uva bianca della quale si fa un
che tarda a fiorire. vino detto anch'esso verdea. Ha gli
Uga merlinna. . . . Forse lo stesso acini oblunghi e di colore verdastro.
che Uga usellinna. V. Barbarinna. Barbarina (Acerbi).
Uga moradella. Lividella ? Nera, Barbéra. . . . Uva di Barbéra nel
dolce, squisita. Piemonte.
Uga negrera. Uva mostaja. Mostaja. Barbisinna. . . . Uva d'acino ton
Morone nero. Raffaone. Sorta di uva detto e assai minuto, di grappolo lun
nera di due specie: l'una dolce che go e acuminato, di colore violetto
dà vino assai colorito ma poco dure sbiadato, farinacea. Dà vin buono ma
vole; l'altra asprigna che dà vino scolorito. (scéra. V.
poco colorito. Ambedue hanno acini Bergellànna. Lo stesso che Botta
grossi e buccia sottile. Besgàn o Besgànna. V. sotto Grignolò.
Uga novaresa. . . . Nera, con acini Boldanàsca. . . . . Uva assai serba
oblungati e assai fitti. toja, dolcissima, che dà vino dilicato.
Uga orcellinna. V, più sotto Uga Bolognésa. Lo stesso che Bottascéra.V.
usellinna. (sula. Bolzanèlla. Durola?
Uga passa. Uva passa. Passola. Pas Borgognin. Uva di Borgogna.
Uga pigno-ula. Pignuolo. Prugnuolo? Bottajoeüla. Sin. di Bottascéra. V.
Uva mammola? Uva groppella? Uva di Bottascéra o Bottascèlla o Bottàscia
grappolo piccino, serrato, curvo, con o Bottajoeüla o Bolognésa o Bottaggéra
acini minutissimi e di colore nerogno o Uga grassa o Rosséra o Bargellanna
lo. Ha fragranza di viola mammola. o Merscellanna. Uva mostaja. Ciriegitto
Trae il nome primo italiano dalla voce la? Ciriegiana? Uva di grappolo grosso,
pistoiese Pigna per Grappolo usata al d'acini grossi di color rubinoso, dol
diminutivo perchè fa grappolo piccino. cigna, che dà vino molto ma acqui
V ha la Pignarula negra e la grisa. doso. È di più specie.
Uga rampinna. V. Uga usellinna. Bressanna. . . . Specie d'uva nera,
Uga roeusa. . . . . Uva bianca, di di buccia dura, d'acino grosso, che
buccia sottile e translucida, e dolcigna. dà vino generoso.
Uga rossera. Rossone? Barbarossa. Càsca. Casca (Acerbi).
Produce grappoli di granelli grossi, Cassoeü. V. più addietro Uga cassoeula.
di buccia sottile e di mezzo colore Ciavennàsca.... Uva di Chiavenna”
tra la rossa e la nera, quasi rosea. Corbéra. Corbina? Somiglia la Crova
Cga salvadega. V. Uga usellinna, piacentina.
UGA (46o) UGA
Corberètta. ? .... Simiglia il Cra Cattà l'uga. Vendemmiare.
Corberinna. º varino piacentino. Ha Color d'uga passa. . . . Color del
acini di varia grossezza nello stesso l'uva passa.
grappolo, e dà vino saporito, grosso, Corpo de l'uga. V, in Còrpo.
durevole. Dolz come l'uga. fig. Dolcione. Pa
Corberón. . . . Uva d'acini grossi, stone. Credenzone.
tutti simili e quasi sferici quanto quelli Dolz come l'uga in l'asee. . . . Di
del Grignolò, ma di color rosso più sapore agro e disgustoso.
cupo e di grappolo più voluminoso. L'uga la muffisso la marsciss. L'uva
Nel Piacentino parmi che sia detta incomincia a muffare o ad ammezzare
Galluzzon. Dà vino assai colorito. o ammezzire.
Grignolò o Besgàn o Besgànna. ... L'uga la penciora. Le uve insaraci
Uva d'acino grosso e oblunghetto e nano (“fior.) o invajano o invajolano
di grappolo per lo più spargolo. Ve e si fanno ghezze o saracinano – e
n” ha di rossa e di bianca. Fra noi è Saracini chiamansi gli acini dell'uva
sempre detta Grignolò; verso il Pia quando incominciano a divenir vaj.
centino Besgàn o Besganna. Mett-giò l'uga in del spiret. Fare
Guarnàscia. V. Uga guarnascia. dell'uva acconcia.
Lambrùsca. Lambrusca. Uvizzòlo. Polpa de l'uga. Pasto (Gior. agr.
Abrostine. Abrostino. Abrostolo. tosc. I, 586). La polpa dell'uva.
Lambrusca bianca. Abrostine bianco. S'cioppà l'uga. . . . Scoppiare la
Leàtegh. Aleatico. buccia dell'uve.
Lujàdega. Lo stesso che Uga lujenga. Sgranà l'uga. Spicciolare l'uva(Gior.
Malvasia. V, più innanzi Valmasia. agr. tosc. II, 124). Staccarla acino
Margellànna. V. Bottascéra. per acino dai raspi(sgrazz) onde farne
Martesànna. Martesana? vini scelti o governo pei vini inſe
Merscellànna. V. Bottascéra. (co. riori sia a mosto, sia a granella. L'E-
Moscàt bianch. Moscado grosso bian grapper o Degrappero Egrainer dei Fr.
Moscàt ross. Moscado nero di gra Uga cagna. . . Uva lazza, agra, di
nelli grossi dolci. sapore disgustoso, la Cagnarda piem.
Moscatèll o Moscatèlla. Una mosca Uga de mangià. Uva buona a man
della. Moscadello. Moscadella. giare(Soder. Colt vit. p. 218).
Moscatellón o Grignolò de Spagna. Uga de salva. Uve scevere(“tosc. –
. . . . . Moscado spagnuolo? T. G. se pur non prese errore). Uva
Paganón. Lo stesso che Pignoeüla. V. seri evole. Seccume d'uva; uva atta ad
Parmesanna. . . . . Uva parmigiana. essere salvata per l'inverno.
Pezzè. . . . . . Uva di Pezzè nel Uga de scart. Uva sciavera voce del
l'Alessandrino. Chianti nel Fior. (Gior. agr. 1, 557)
Rossola. Lo stesso che Margellànna.V. forse scevera, sceverata dalla buona
S'ciàva. Lo stesso che Verdésa. V. perchè acerba, guasta, di rifiuto.
S'ciava carnosa. Lo stesso che Uga Uga de stadera. . . . . Uva che si
d'or. V. più addietro. vende a peso e a minuto perchè più
Spana. . . . . Uva nera, dolce, sapo da tavola che da palmento.
rita; dà vino chiaretto e spiritoso; Uga de vin. Uve per far vino (So
forse la Hispana di Plinio. der. Colt vit. p. 216).
Tribiàn. Trebbiano. Bianca, da vino. Uga fatta. . . . Uva insipida, scia
Ugón. . . . . Uva testicolare bianca. pita, sciocca. (mangià. V.
Uvàdegh. Uva paradisa? Uga fojada. Lo stesso che Uga de
Valmasia. Malvasia.Malvagia. Bianca, Uga grassa. Uva vinosa.
d'acino tondo, di buccia dura, dol Uga grisa o terzorada. . . . . Uva
cissima, purgativa. sguagliata, che sul medesimo grappolo
Zibetton o Sabettòn. Uva zibibba. ha acini maturi e no, grossi e minuti.
Sull'uve in genere abbiamo i modi seguenti Uga magra. . . . Uva poco vinosa.
- Andà a robà uga. Andare a vignone, I ga salada. . . . Uva saporosa.
s:

UGO (461 ), ULT


Uga terzorada o terzolada. V. Uga Ugora. Ugola. Uvola.
grisa. Andà-giò l'ugora. Affiocare.
tga. Grappolo. On'uga o dò. Uno o due Toccà nanch l'ugora. Non toccar
grappoli d'uva. Il MaggitInt. II, a 17) disse l'ugola. Essere pochissimo alla voglia.
Giust bonn da pestà i ngh dent in di tinn. Vess manca assee de bagnà l'ugo
ùga. T. de'Conſett.... specie di dolce ra. Non toccar l'ugola. Essere una
regalato di rosolio il quale imita un breve stilla a tanta sete.
grappolo d'uva. Uguàl. ad. Uguale. V. Inguàa.
Ùga spinna. Uva spina. Pianta spinosa Uguàl. s. m. T. di Stamp. . . . Il segno
nota che fa il frutto bianco-verdo matematico d'uguaglianza, cioè il +.
gnolo simile agli acini dell'uva gal Ugualà. Uguagliare. Agguagliare.
letta tonda, spicchiuto come limone, e Uguali. T. de'Tint.... Egualire le tinte.
diafano sì che maturo lascia vedere Ugualià. Uguagliare. Eguagliare. Aggua
gli spicchi interni. È la Grossularia gliare – V. anche Inguarà.
alba di alcuni botanici e il Ribes uva Ugualiànza. Uguaglianza. Agguaglio.
crispa di altri – Ne conosco una va Ugualmént. Ugualmente. Egualmente.
rietà pure spinosa che fa il frutto di Uh! Ui! Hui! Uil Pà! Fi fi! Interje
colore rubinaceo sbiadato. zione riprovativa.
Ugèni. v. ant. per Gèni. V. Uh! .... Verso col quale si avvisa la
Ughètt. Passula. Uoa passerina o di Co bestia vetturina che s'abbia a fermare.
rinto (Alb. enc. in Corinto). Ùhm. Em(Doni Zucca p. 192 verso).
El camarin di ughett. ger. Came Ulàno. Ulano – A l'Ulana. . . . A mo'
retta. Cesso. V. Càmer. d'ulano. Barettin a l'ulana. . . . . Ber
Impiastrà-sù i ughett. Mescolar bene retto simile a quello degli ulani(Cor
l'uva passa con l'erbe nel fare la tor rier delle mode milanese 181o p. 7).
ta – e met. Confondere. Avviluppare. Ùlcera. Ulcera. Ulcere. Ulcero.
Imbrogliare (così il Var. Mil.). Ulcerà. fig. . . . . Intaccare.
Ughett de bé. Pillole caprine. Così Ulceràa. fig.... Intaccato, non vergine.
chiamansi in ischerzo le caccole delle Ulcerètta o Ulcerin. Ulceretta.
pecore e delle capre. Ulcerós. Ulceroso.
Ughètta. Uva turca. Uva selvatica. Ebulo. Ulma(Sparg d'). . . . . Sp. di asparagi
Ebbio. Fitolacca. La Phytolacca de grossi molto di culmo e saporiti più
candra L. che non siano i nostrali.
Ball de l'ughetta. Ballo a rubare? Ulma(Tila d') e Ulminna. V. in Tila.
Giugà a cattà l'ughetta. . . . Spe Ùltem e Ultom e Ultim. Ultimo. Estre
cie di giuoco che si fa come siegue: mo. Sezzo. Sezzajo.
Più fanciulli, fatto cerchio, si tengono In sui ultim. Da ultimo. Sull'ulti
per le mani l'un l'altro, l'uno d'essi, mo – All'ultimo degli ultimi – In su
che sta in mezzo al cerchio, s'infinge quest'ultimo – In ultem. Da sezzo.
di andare a cogliere dell'uva, pizzi Dassezzo. Da ultimo.
cando le mani di quelli che lo attor L'ultem l'è el diavol. V. Diàvol
niano; un altro fanciullo fuori del nelle Giunte.
cerchio, fingendosi camparo, lo mi L'ultimo a comparir ſu Gambastor
naccia, ed egli si va schermendo col ta..... Voi solo mancavate, ed eccovi,
passare e ripassare pei vani che la io solo mancava, ed eccomi.
sciano fra loro i fanciulli del cerchio, e Tirà l'ultem (sottintendendosi ſiaa o
se il camparo lo coglie, cambiano uffi respir). Spirare.
zio, e procede il giuoco a piacimento. Vess ai ultem o a l'assa affacc.
Ughètta. Un acinuzzo d'uva passerina. Essere alla estrema unzione fig.(Mach.
Ughètta de bosch. Bagole. Mirtillo. Uva Op. VI, 89). Essere alla porta coi sassi.
orsina. Il Vaccinium myrtillus L. Ulterior. Ulteriore – Ulteriorment. Ulte
Ughètta de giardin. Ribes (qualunque). Ùltim. V. ùltem. (riormente.
Ughinna. Uvina(“tosc. – T. G.). Ultimà. Ultimare. Finire. Terminare.
Ugònna. . . . Grappolo grosso d'uva. - Ultimaa. Ultimato, Terminato. Finito.
UMI (462 ) UMO
Ultimàa o Ultimàtum. s. m. Definizione. Umidin. Umidiccio. Umidetto. Umidoso.
L'ultima, la finale, la definitiva con Umiduccio.
chiusione. Umiditàa. Umidezza. Umidità. Umido.
Ultimamént. Ultimamente. Ha pochi di. Umidore.
Non ha guari. Di corto. Di fresco. Umilià. Umiliare. Raumiliare.
Ultimatòri. T. Forense. Diffinitivo. Finale. Umilià. Umiliare. Presentare umilmente
Ultimazion. Ultimazione(Bandi tosc. pass. istanze o sim.(Bandi tosc. – Mol. El.).
– Mol. El.). Diffinizione finale. Umiliàa. Umiliato.
Ùltra (L'è on). È un esagerato. Umiliàa. Umiliati. Ordine di religiosi nato
Ùltra(El Non plus). V. Nonplusùltra. verso il 1196 e soppresso nel 157o dopo
Ultròni. T. Forense. Ultroneo? il notorio infame attentato alla vita del
Umàn. Umano. Mite. Benigno. Mansueto. nostro grande arcivescovo S. Carlo.
Usiamo la voce in questo solo significato Umiliant. Umiliante.
Uman come on bè. Mansuetissimo. Umiliàss. Umiliarsi. Umilirsi. Besogna
Umanamént. Umanamente. Possibilmente. umiliass. Abbassati e acconciati.
Secondo le forze umane. L'ha faa Umiliazion. Umiliazione. Umiliamento.
umanament tutt quell che l'ha poduu. Umilissem. Umilissimo. Umillimo.
Fece ogni suo possibile. Umilitas. . . . L'arme della nostra casa
Umanamènt. Umanamente, Benignamente. Borromeo: l'Humilitas.
Umanista. T. delle Scuole. Umanista. Umilmént. Umilmente. Umilemente.
Studente d'umanità, di umane lettere. Umiltàa. Umiltà. Umilità. Umilianza.
Umanitàa. Umanità. Umór. Umore – di piant. Albume e
Avegh on poo d'umanitaa. Avere estratto. Mucilagine. Fecola. Glutine –
senso di umanità(“tosc. – T. G.). de la terra. Uligine.
Senz'umanitaa. Inumano. Disumano – Umór. Umore. Disposizione naturale o
e avv. Disumanamente. Inumanamente. accidentale dell'animo.
Umanitàa. T. delle Scuole. . . Quella Conoss l'umor de la bestia. Compren
classe d'un ginnasio nella quale s'in dere l'umor della bestia(Caro Lett. –
segnano umane lettere, e la dividia Voc. regg.). Conoscere l'umor della
mo in Umanitaa minor ed in Umani sua bestia(*tosc. – Ret. Vulc. XIX, 8).
taa maggior, o in Prima e Segonda Fà el bell'umor. Fare il bell'umo
de Umanitaa. re. Mostrarsi fastidioso, stravagante.
Umanizzàss. Ammansarsi. Ammansirsi. Mett vun de cativ umor. Metter di
Ùmed e Umid. sost. m. Umidore. Umi cattivo umore(*tosc. – T. G.).
dezza. Umidità. Tanti coo tanti umor. Vari sono gli
Ciappà l'umid. Contrarre umidità. umor, vari i cervelli. Gli umori son
Dà-focura l'umed di mur. . . . Dar diversi. Ognuno ha il suo capriccio o
segni d'umido i muri. Dà-foeura l'umed la sua fantasia(Monos. p. 86) - V.
in di conſitur.... Tornare umidicci i anche in Cóo.
confetti ; il Chancir de Francesi. Trovà vun de bon umor. Trovare al
Maggia d'umid... Macchia d'umidità. cuno in buona luna o in buona tempera.
Toeù-sù de l'umid. Bagnarsi. Umor malinconegh. Umore malin
Umid radical. Umido radicale. È conico, anche al fig. per stravagante.
nell'uomo quello che il Scimbiocch Vess de bon umor. Essere di buon
nelle piante. umore. Essere in buona luna.
ùmed e Umid add. Umido. Vess de cativ umor. Essere di cat
In umid. T. di Cucina. In istufa tivo umore(“tosc. –- T. G.). Avere ma
(Fag. Rim. II, 129 e. l.). Carne in lumore. Essere in cattiva luna.
umido(“tosc. – T. G.). Sottestato(“rom.). Vess semper d'on umor o de l'in
In manicaretto. Guazzetto? Sotto testo. stess umor o d'on umor compagn. Es
Vitell in umid. Un umido di vitella. sere costante. Il contrario d' Essere
Puvion in umed. Piccioni in umido. bisbetico, fantastico, incostante.
Ùmel o Umil. Umile. Umoral. Umorale. (rucciaccio.
Umidàsc. Umidaccio('tosc.). Umoràsc. Umoraccio. Umorazzo – Umo
UNI ( 463 ) USA
Umor-frècc. Tumori freddi(Targ. Ist. II, Upinión. Opinione.
57). Scrofolc. Scrofule. Strume. Tu Uràa. Urato.(Gior. Georg. VI, 516, e
mori sierosi delle glandule involti in altrove). Intriso di cessino e di ges
una particolar membrana, che ven so, cenere, terra, calcinacci, ecc.
gono, più frequentemente che altro che si usa per concio.
ve, nel collo. Anche i Fr. dicono Les Urbanitàa. Urbanità.
Humeurs froids ad evitare il nome per Urbànna. Ad. di Milizzia. V.
essi ributtante d'Eerouelles. Urción. V. Scénten de bast.
Umorin. Umoretto. Urgént. Urgente.
Umorin. Bell'umore. Umorista. Persona Urgénza. Urgenza.
fantastica. - Urlà. Urlare. Urlà come ona bestia. Ur
ina. V. Tuttùna e Vùnna. lare o Ululare come cane.
Unànim. Voci italiane che comin Urlo. Urlo. Ululo – Urlamento – Ur
Unanimitàa. º ciano a introdursi anche lio – Urlone – Urlaccio(“tosc. -T.G.).
nel nostro dialetto. A unanimitaa. Una Trà-sù on urlo. Mandare un ululato.
nimemente. A una voce. Urna. Urna, e comun. Urna mortuale.
ù nech e Unich. Unico. Urnètta. Urnetta mortuale.
Unì. Unire. Congiungere. Urtà. Urtare.
Unicamént. Unicamente. Soltanto. Sola Urtà. fig. Urtare. Contraddire – Ripu
mente. Singolarmente. gnare. Urtà el bon sens. Essere contro
Ùnich. Unico. il buon senso. L'è ona cossa che ur
L'unica l'è a fà inscì. La meglio ta. Gli è cosa che ripugna.
è fare così. Urtàa. Urtato.
Ùnich. in f di sust. Figliuolo unico. Uni Urto. Urto. Usiamo la voce solo in
genito. Unigeno. Avegh in urto. Avere in urta o in
Unicitàa. . . . . L'esser unico. urto alcuno.
Unifºrma. Uniforme(Bandi leop. – Mol. Fà urto. Urtare. Muovere a sdegno.
El.). Divisa. Assisa. Usà e cont. Vusà. Usare.
Uniformàa. Rassegnato. Chi non usa desusa. V. in Desusà.
Uniformàss. Uniformarsi. Conformarsi. Comenzà a usaghela. Incominciare
Rassegnarsi. a menarla buona o a dare un vezzo
Uniformitàa. Uniformità. o fam. a mettere una cannella.
Unii. Unito. Congiunto. El se usa pù. Non è più in uso.
Unii. met. Unito. Concorde. Usà di attenzion a vun. Far corte
Andà minga unii. Sconcordare; e sie, accoglienza, buona grazia, favore,
fam. Non andar bene di giogo con carezze, gentilezze ad alcuno.
uno – Ne chausser pas à meme point Usaghi tutta on bagaj o vero Usagh
dicono i Francesi. i vizzi. . . . Vezzeggiare o Careggiare
Andà unii o de bonna union con di troppo un bimbo.
vun. Esser concorde con uno, e fam. Usi minga mi! o vero A cà mia se
Andare bene di giogo con uno(Caro usa minga insci. . . . . Io non la vo
Let. ined. II, 115). glio a questo modo.
Unión. Unione. Unimento. Unizione. Usàa. Usato – Logoro.
Unión. Aggregazione – Conventicola. Usadèj. l Utensili. Masserizie – Tal
Combriccola. Usadij. volta anche Lavorio, Mac
Unión. Unione. Concordia. De bonna china, Ingegno.
union. Concordemente. Usànza. Usanza. Costumanza – Consuetu
Unison. Unisono. dine. Uso – Usamento – ant. Usaggio
Unitàa. Unità. e Usata – mod. Moda.
Unitamént. Unitamente. Andà-adree a l'usanza veggia o
Univèrs. Universo. Tegnì l'usanza veggia. Essere della
Universàl. Universale. stampa vecchia – Andare per la pesta.
Universalista.... Studente d'università, Andà-giò on'usanza. Andare in terra
Universitàa. Università. un'usanza(Fag. Non bisog. ecc. I, 1o).
USC ( 464 ) USE
Besogna datass ai usanz. Gli uomini che ha per officio di citare le parti
hanno a vivere di mano in mano se in giustizia, e intimar gli atti.
condo che si usa(Cecchi Dissim. I, 2). Us'cioeü. Uscetto. Picciol uscio.
Brutta usanza, Cattiva usanza. Usan Us cioeü. Sportello. Piccolo uscetto che
zaccia. serve d'entrata alle botteghe tra un
Mett-sù on'usanza. Mettere un'usan muricciuolo e l'altro, e di qui il dett.
za, e fam. Mettere una cannella. Fà us'cioeu. Stare a sportello, che
Ogni paes gh'ha la soa usanza. Tanti è quando in alcuni giorni di mezze
paesi tante usanze; e quindi Paese feste o simili i bottegai non aprono
che vai, usa che trovi. interamente la bottega, ma tengono
Tira-là a l'usanza di pover vecc. solamente aperto lo sportello.
V. in Vècc sig. 1.” Fà us cioeu. Sportellare.
Toeù-sù on'usanza. Prendere chec Us'cioeü. T. de Bott. Sportello(Alb. enc.
chessia in usanza – e ant. Prendere in Chiave). Chiusino che s'adatta da
usata a checchessia. piede alla parte di mezzo del fondo
Tutt i usanz gh'han i sò eccezion. dinanzi delia botte, e dove s'accomoda
Ogni uso ha eccezione – Il n'y a point la cannella(spinna). Le sue parti sono
Contraffort. .. = Asa. . . . = o pure Vid.
de règle si generale qui ne souffre Madre = SprangbettaChiave - Gallett. Dado.
quelque ecception dicono i Francesi,
Usàr. V. Ussàr. Tirà-sà l'us cioeu. . . . . Chiudere
Usass. Usarsi. Assuefarsi. Avvezzarsi. Pren e fermare lo sportello alla botte.
dere in usanza. Tra-giò l'us cioeu. Sfondar la botte
Us c. v. cont. per Ùss. V. (Sod. Colt vit. p. 2o1 ).
Uscioeiù. Chiusino? ne fornelli.
Us céra. Caditoio. Bòtola. V. Rebàlta.
Us céra ant, per Portéra(sportello di car Us'cioeü per S cesù. V. -

rozza). V.
Us cioeü. scherz. Casso del petto.
Us'céra. T. de Fornac. . . . Nome delle Us ción. Uscione. Usciolone.
Usciorin. Usciolino. Picciolo uscetto. –
due aperture che sono nelle pareti
di certe fornaci, e per le quali s'in Nelle botti Sportelletto.
troduce il materiale da cuocersi. Usciuria o Ussuria. l'ossignoria.
Tirà-sù l'us cera o Immoltà l'us'cera. Usèbbi o Usuetibbi. Eusebio.
. . . . Lutare le usciere della fornace Vorè fa stà el Domm in sant'Usebbi.
perchè non n'esca il calore. Voler dare un pugno in cielo. Urtar
nel muro. Voler cavare l'olio di Ro
Us céra dicono alcuni Fornaciai per Pòr
ta. V. magna. Poler insegnare a leggere
Us céra. Cataratta. Chiusa. Quell'imposta all'orso. Tentare cose impossibili.
che s'apre e chiude sui cardini, e Uselanda, ecc. V. Usellanda, ecc.
serve per regolar l'acque. Nel Pi Usèll e ant. Olcièll, Olchièll e Orciòll,
stojese chiamasi Usciale o Uscialone. ed al pl. Usèj o Usij. Uccello, e poet.
Us cètt. Uscetto. Usciuolo. Augello, al fem. Uccella e Augella – I
Uscida per Sortida. V. Usej I Volatili – Del cantar degli
Uscida. Uscita. Escita. Il contrario d'En uccelli veggasi in Cantà vol. I, p. 2o9
trata, rendita. Mett a entrada e a in fine, ed anche in Vèrs sig. 5.”
uscida. Scrivere o Mettere in entrata Usell che sta in terra. Uccello ter
e in escita. ragnolo (Ol. Ucc. p. 1 12).
Us cià. . . . . Andare su per le porte e Usell d'acqua. Uccello da acqua
gli usci altrui per ispiare e rinver (Magal. Op. p. 58). Uccello acquatico –
gare i fatti del prossimo. L'Alb. enc. palustre o paludale o paludano – ma
registra Usolare od Osolare (quasi dica rino – lacustre – fluviale.
Usell de bosch. Uccello silvano o
Usciolare) per istare ad ascoltare di
boschereccio.
soppiatto gli altrui ragionamenti. E
per appunto l'Hausiren de Tedeschi. Usell de bosch. ſig. . . . . Ladro.
Usciér. Intimatore. Cursore. Messo(“tosc.). Usell de brocca. Uccello di ripa(Savi
Nei nostri tribunali è quell'impiegato Ornit. 1, 1).
USE ( 465 ) USE
Usell de campagna. ſig. Uccello di Usij in man de bagaj o de fiocu,
campagna (Pan. Poet. I, XIv, 2). Uomo donn in mau de soldaa, e cavaj in
libero di sè. man de fraa, guaja. Tre cose sono
Usell de la Madonna. V. in Róndena. malmenate: Un uccellino in mano a
Usell del becch gentil. Uccello di un ragazzo, una giovane in mano a
becco sottile o fine(“pesciatino – Gior. un vecchio, e il buon vino in mano a
agr. tosc. III, 657). un Tedesco Nelli Serve al for. II, 1o).
Usell de passada. Uccello di passo Vess l'usell de cattiv inguri. Es
– Uccello di ripasso – Uccello migra sere il corbo (Mon. Tac. ed Am. II, 1o)
tore – V. anche in Passàda. o il corvo. Essere l'ambasciadore o il
Useil de rapinna. Uccello di rapina. nunzio delle male nuove(Mon. p. 115) –
Usell de reciamm. Uccello cantajuolo. Oiseau de méchant augure dicono i Fr.
Usell de tegni in capia per cantà. Vess on usell de l'ari. Esser uccello
Uccello da canto(Targ. Ist. lI, 75). sulla frasca o Essere come uccello sulla
Usell dottoraa. Uccello accivettato. frasca(Pan. Poet. II, X, 22). Non aver
º Usellinvernengh o invernent.... Uc terra ferma. Viver ramingo. Ramingare.
cello che viene a svernare fra noi. Non aver tetto, essere senza casa,
Tali sono il Turdus viscivorus, e sim. non aver piede fermo.
Usell majester. Uccello accivettato. Viv come i usej de l'aria. Fare
- Andà in amori usej. Svernare. Cal come lo sparviero, di per di.
Calre, Usèll. fig. Uccello (Rim. aut. pis). Cotale.
A vista d'usell. A veduta d'uccello Usèll fig. per Svelton. V.
(Giorn. Georg. IV, 295 e 297). Usèll. . . . . Nome di quelle Cartoline
Camarin di usej. Serbatoio. ripiegate a mo' di freccia che i fan
Cocò. et vist l'usell? questa l'è l'ala. ciulli si sogliono scagliar contro l'un
Far manichetto. V. in Ala sig. 1.” l'altro per giuoco.
Colezion d'usell..... Un po' di pane Usell. T. di Ferriera. Ugello. Quel tubo
o una pasta dolce in acqua acconcia. che dal mantice porta il vento nella
Dà-via on usell per tirà a cà on fornace de calderottai, de magnani, ecc.
porscell. Dare un ago per avere un Usèll. Abbaino. Frate. Finestra sopra tetto.
pal di ferro. Buttare una scardova per Lucernario. Spiraglio o finestra sopra
pigliare un luccio. Barattar galla a tetto, quadrilunga sì in pianta come
muschio. Dare poco per aver assai. in fronte, coi lati terminanti per lo
E in mano loro più a triangolo acuto, la quale serve
l'osto ho una pera moscadella appena, per dar aria e lume alle soffitte e per
Per quindi a poco trarne un gran popone. uscire sopra i medesimi tetti.
(Buon. Fiera p. 183, col. 2. ) Usellà. Uccellare. Tendere insidie agli
Disegn faa a vista d'usell. Disegno uccelli per farne preda.
a veduta d'uccello (“tosc.) o veduto Usellà a la brocca. Uccellare alla
d'alto in basso. – I Francesi dicono fraschetta(Redi Voc. aret), cioè al pa
anch'essi Plan d vue d'oiseau. retajo cardellini e pincianelle. Tendere
L'andava come on usell. Correva che alla proda (Savi Ornit. II, 71). Ten
pareva quasi uccello(Vite SS. PP. I, 4). dere le reti sotto qualche pianta. –
Mettegh ona granna de saa in su V, anche Imbroccàss.
la coa a l'usell. Mettigli sulla coda Usellà a sciguetta. Uccellare a ci
un po' di sale (Pan. Poet. I, XLI, 21). vetta. Fare il chiurlo o la fistierella,
Mett in muda i usej. Conciare gli Usellà idiot. per Esalà. V.
uccelli. Usellador. Uccellatore. Uccellante.
Mi ve doo on usell, e vu me dee Usellador de sciguetta e parascioeul.
on porscell. Io vi dò una carbonata, Civettante (Pan. Civ. 28). Chi va uccel
tri e voi mi volete dare una mezzina. lando colla civetta.
Trist quell'usell che nass in cattiva Uselladora. Uccellatrice.
lº Usellamm. Uccellame. Quantità di uccelli
vall. Tristo a quell'uccello che nasce
Nº in cattiva valle, -
morti.
r
Vol. I V. 99
USE (466 ) USO
Usellànda. Uccellagione. Uccellatura. Uc Usellinna. Ad. d'òga. V.
cellamento. Il tempo nel quale si uc Usellinoeiù. Uccellettino. Uccellinuzzo. –
cella, e l'esercizio dell'uccellare. al dispr. Uccellinuzzaccio.
Morì la sciguetta sul pù bon de Usellón. Uccellone.
l'usellanda. V. in Sciguètta. Usellòtt. Uccello grossotto.
Usellànda. Uccellatoio. Uccellaja. Uccel Usmà. Odorare. Fiutare. Annasare. Na
lare. V. in Ròccol. sare, ed alla lat. Olfare. Dal greco
Usellandinna. . . . . Picciolo uccellare. èguòs (odorato) dice con miglior ragione
Usellàsc. Uccellaccio. del solito il Varon Mil. – Anche i Na
Uselléra. Uccelliera. Luogo dove si con polet. dicono Osemare in questo senso.
servano vivi gli uccelli. Fà usmà ona robba. ſig. Vender
Usellin. Uccellino. Uccelletto. Uccelluzzo, caro checchessia. Fare il collo.
e poet. Augelletto. Augellino. Usma el fiaa..... Esplorare l'opi
Gh'hoo on usellin che me sa di tutt nione d'una persona, veder l'animo
coss. Ho l'indovinello che mi ridice d'alcuno, tastare, investigare.
le cose (Nelli Suoc. e Muor. I, 5) – Usmà, met. Annasare uno. Cimentarsi
Mon petit doigt me l'a dit dicono i con qualcuno.
Francesi (Roux Dict.). Usmà. ſig. Annusare(“tosc. – T. G.).
Giugà a fà l'uselin o el pipì o cl Usmada. Fiuto. L'atto di fiutare – An
gallett o l'ochin e sim. . . . . Acca che i Nap. dicono Osemo e l'uòsemo.
valciati l'un sovra l'altro i diti in Usmadinna. Fiutatina. Piccolo fiuto, leg
dice, medio, anulare e mignolo d'una giere odoramento.
mano, venir movendo lor contro il Usmaſiór. . . . . Specie d'insetto.
pollice disteso della mano medesima, Usmarin. Ramerino. Rosmarino. Il Ro
dicendo pi pipi, come per figurare un smarinus officinalis L.
uccello pipilante.Trastullo fanciullesco. Usmàss. Amnusarsi le bestie.
Giugà a vola vola on usellin. Fare Usmass el fiaa. fig. Essere vicinissimi.
a vola vola (“fior.). Specie di giuoco Usmass ſiaa con fiaa. fig. Affiatarsi
solito farsi nelle veglie, e abbast.º noto. (“tosc). Andar di balla con uno.
Usmass minga o pocch. Non andar
Oh cara mamma granda
d'accordo. Se usmen minga tra delor.
Comprenn on s cioppettin,
Che possa andar in Franza Essi giocano a lummagri o a nonna
A mazzà queii useilin gre (l'auli 17). Non vanno d'accordo.
Che tutta nott el canta Ùso. Uso. Adoperiam la voce ne modi seg.
Nè el lassa mai dormì, A l'uso ingles. All'uso inglese(“tosc.).
Ola cara mamma granda Auda-giò d'uso. Disusare. Andare in
Comprenel anca a mi. Cantilena o me A uso. T. Merc. A uso. (disuso.
nia da acchetare i bimbi e i fanciulletti. A uso can. A uso cane("tosc. -T. G.).
Quader di usellitt. V. in Quader. A uso de quand se ghe stava. A
Usellin de nid. Uccello di nido o uso di quando valevano (Dav. Tac.
nidiace o guascherino o novellino. Ann. Il, 4o).
Usellin tira a casa el porscellin(Porta A uso o vero Uso che ant. dicevamo
Rime). . . . . La scardova piglia il Faziou de . . . Pann fazion de.. . . .
luccio; chi piglia si vende – Ed an Panno a uso di . . . (Tar. Daz. mil.).
che in altro sig... Dona poco per aver Tara uso. . . .. Tara secondo l'uso
molto; munusculum, plusculum se mi della piazza per certe merci; per op
è lecito dirlo. posto a Tara de fass, o sia alla tara
Varda varda l'usellin! Cuzzi cuzzi! secondo il peso del continenti.
(“aret. – Redi Voc. aret.). Espressioni Uso castor ma in. . . . . Pelliccia
usate dalle donne coi bimbi allorchè tratta dalla scimia scdoch, e tinta.
tossono o singhiozzano, per invitarli a Uso martor negher. Lo stesso che
tener alto il capo, sperandone sollievo. Sgianòtt. V.
Usellin. ſig. Membrino. V. Pincirocù. Uso petigri. . . . . Pelliccia tratta
Usellinna. . . . . Specie di pesciolini, del coniglio, e tinta turchina,
USS ( 467 ) UST
Uso petigri (altro).... Pelliccia tratta Stà-sù per i uss a sentì. Usciolare
dal gatto d'Olanda, e tinta turchiniccia. (Nelli Serv. padr. II, 1o che dice per
Vess uso insci. Tale esser l'usanza. bocca idiota fiorentina Usolà). Usolare
tiss e Us c. Uscio, e ant. al pl. Le Uscia. (id. Mogl. in calz.I, 5).
L'uscio ha Ant. Imposte – Spall. Stipiti. Su per l'uss. Sulla porta. Innanzi
Uscio = Architrav. Architrave – Soeuja. So all'uscio.
glia. Limitare. Tira-adree l'uss. Tira a te la porta.
A uss a uss. A uscio a uscio (Gelli Chiudi la porta.
Sporta II, 4). Trà-foeura on uss. Aprire un uscio,
Coo de fà corr uss. V. in Coo. cioè ſarne il vano.
Grass come on uss. Magro assaettato. Trà-giò l'uss. Gettar giù l'uscio
La caritaa la va-ſoeura de l'uss e (Cecchi Dissimili IV, 9).
la ven-dent de la fenestra. Allo alle Trovà l'uss de legn che anche di
gro elemosiniere stanno sempre aperte ciamo Trovà la faccia de legn. Tro
le porte del paradiso. L'elemosina frut var l'uscio ghiacciato o imprunato. An
ta il cento per uno. dare ad alcuno, e trovare chiusa la
Menà l'ussinanz indree. Far pilastro casa – Il a trouve visage de bois di
o pergola. Menarsi l'agresto. Oziare. cono i Francesi.
Mett la ciav sott a l'uss. Dare un Uss rasaa o a fil de mur. Uscio a
canto in pagamento. Uccellar l'oste e comparire. Uscio segreto (Mol. El.).
il lavoratore. Noi applichiamo il det Uss a mezza scala. Uscio da mezza
tato solo ai pigionali che, votata la scala.
casa delle robe loro senza pagar la Uss de strada. Uscio da via(Lasca
pigione, usano al padrone la genti Cena I, Nov. 5 p. 145).
lezza di lasciargli almeno la chiave Vess semper su per l'uss. Esser
dell'uscio. sempre sulla porta ad alcuno.
Mett vun tra l'uss e el mur. fig. Pi Vess sempr adree a dervì l'uss.
gliare uno di filo. Strignere tra l'uscio Apricchiare(“tosc. – T. G.).
e il muro. Metter fra l'incudine e il Ussàr che anche diciamo Usàr o èsser.
martello. Ussaro. Dal fr. Houssard o dal tede
Nè can nè vilan no sara mai uss.... sco Husar.
Cani e villani non tirano mai a sè la A l'ussara. . . . . Alla usanza degli
porta; rimbrotto che si fa a chiunque usseri. Baretton a l'ussara.. . .. Ber
ci entra in casa o in istanza non richiu rettone simile a quello che portano
dendo l'uscio donde è entrato. gli usseri.
Peggiorin sta sempr appos a l'uss. Campalla a l'ussara. Fare il dor
Peggio non è mai morto. mialfuoco? Vivere a brace? – Spesso
Sarà-foeura de l'uss. Serrar l'uscio altresì Vivere di ruba. Anche i Fr.
addosso ad alcuno. dicono Vivre à la houssarde in senso
Sarà l'uss in faccia. Serrar l'uscio di vivere di saccheggio.
in sugli occhi (Lasca Spirit. II, 5). Chiu Ùsser. Ussaro. V. Ussar.
dere o Serrare la porta nel petto ad Bev come on usser o come on Turch.
alcuno. Tener l'uscio ad alcuno. Trabcre. V. Sbagascià.
Sì, l'è giusta chi appos a l'uss! E' Usserin (presso alcuni). Usignuolo di pa
v'è un ghiandellino! Non è la via del dule. Cannerone. Sp. di Uccello che
l'orto. ama di stare nei canneti e nelle pa
Stà a uss a uss. Esser vicino a uscio ludi.
a uscio (Firenz. Trin. II, 4). Dicesi Ussètt. Uscino(*tosc. – T. G.). Uscetto.
di due persone che abbiano abita Usciuolo. Picciol uscio.
zione contigua, sullo stesso pianerot Ussettin. Usciolino. Picciolo usciuolo.
tolo, sullo stesso ballatoio – I Fran Ussón. Uscione. Usciolone.
cesi direbbero Loger d la porte d'un Ussuria. Vossignoria. Vosignoria.
tel, Loger porte di porte. Stà a mura Ustòria dice il volgaccio infimo per Istoria.
mur. Abitare in due case contigue. Ustrumént idiotismo per Istrumént. V.
VAC (468) V AC
Ustrumént. ſig. Capitale. Strumento. Stor Usurariòn. Usurajaccio(Nelli Vecch. Rivº
mento. V. Lavò. Esser buono strumento Usurpà. Usurpare. (III, 4).
in senso contrario ma relativo disse il Usurpàa. Usurpato.
Caro(Let. ined. I, 167). Usurpadór. Usurpatore.
Usuàl. Usuale. Comune. Ordinario. Usurpaziòn. Usurpazione.
Usualmént. Usatamente. Solitamente. Per Usurpazionètta. Usurpazioncella. Usur
uso. Per usanza. pazioncina.
Usufrui. Usufruttare. Usufruttuare. Utàss per Juttàss. V.
Usufrùt. Usufrutto. Usofrutto. ùtel o itil. Utile, e ant. Utole.
Usufrutuàri. Usufruttuario. Ùter. Utero.
Usùra. Usura. Uterin (Furor). Furore uterino.
Usuràa. . . . . I nostri artigiani dicono Utilitàa. Utilità.
Usorda o Osuràa o Musuràa o Mesuràa Utilizza. Utilizzare. Utilarsi.
o (i più colti) Misurda ciò che torna a Utilmént. Utilmente. Utilemente.
puntino in un luogo, in un oggetto Utomia e Otomia. idiot. Anatomia.
qualunque, ciò che non iscatta d'un Fà utomia. Sezionare dice poco bel
pelo nè in più nè in meno a riscon lamente il Savi (Orn. II, 529).
tro della parte ove s'ha ad annestare. Utoritàa idiot. Autorità.
Usuràri. Usurajo. Usurario. Usuraro, e Ut sùpra. Come sopra.
ant. Usuriere. Feneratore. Scrocchian Uvàdegh. Uva seralamanna?
te. Vess on usurari. Usureggiare. Uvadegh de sant'Anna. V. in Uga.

V, Uscita del verbo Andà. V. alla foresta – La Vacca da frutto si


Color de fu fu, fodraa de va va. . . . specifica in Vacca gentile di pel nero
Usiamo dirlo allorchè ignoriamo il co e pezzato che s'alleva per figliare(Last.
lore che ci venga domandato. Op. IV, 62); in Mucca di pel bajo, e
E va che te va. E vai e vai. secondo il Tom. nero – che s'alleva
Va-là. Passi (“tosc.). Modo di con per ricavarne latte, burro, cacio(ivi 65);
cessione. in Vacca cordesca bianca (da figliare
Va là va lee. Un via la vie loro e da lavoro ivi 64); in Bufala (di pel
(Mach. Op. IX, 166). nero – vacca salvatica che noi non
Va on poo là. . . . . Altro modo abbiamo – ivi 65) – Chi lavora la
concessivo. terra colle vacche va al mulino colla
Vacànt. Vacante. puledra(Lastri), cioè profitta poco.
Vacànz. s. f pl. Le Vacanze – Per ec Vacca ben o mal impiumada. . . .
cellenza intendiamo le Ferie autunnali. Vacca che ha molto o poco pelo in
Vacànza. Vacanza, giorno di vacanza sul ceppo delle corna.
(“tosc. – T. G.). Vacca bertinna. . . . . Vacca il cui
Andà in vacanza. . . . Andare a go pelo è di colore cinericcio.
dere le vacanze, e per lo più in villa. Vacca che ha ammò de romp Vitella.
Fà vacanza. Feriare. Vacca che mett pecc. Manza.
Sta vacanza. . . . . Nelle prossime Vacca de bergaminna. Mucca.
vacanze autunnali. Vacca de lacc. Vacca di latte (Cr.
Vacanzètta. . . . . Una breve vacanza. in Latte).
Vàcca. Vacca – La Giovenca, o sia la Vacca de lacc o Vacca de molg. fig.
vacca adulta ma che ancora non ha Pacca mongana (RosiniSign. di Monza).
figliato, fra noi è detta Buscinna pri Persona o Paese che altri munga a di
ma, indi Manzetta – Mongana dicesi rotta traendone grande utilità.
a Roma quella vitella che si nodrisce Vacca de rapellon. Mucca?
di latte nelle cascine – Campareccia Vacca de vitta. Vacca da corpo
quella che si nodrisce colla madre (Giorn. Gcorg. II, 255).

l
VAC (469 ) VAC
Vacca fattora. Vacca figliaticcia o L'ha già cantaa la vacca. fig. scherz.
fattrice. I muricciuoli enno lievi(Fag. Ing. lod.
Vacca fresca. . . . . Vacca che ha III, 4); cioè è tardi, è ora di alzarsi.
partorito di fresco. (toro. Morirà putost la vacca d'on pover
Vacca matta. Vacca calda, o che è a omm. Quand'uno è nato apposta per
Vacca orba da duu titt. . . . Vacca far tribolare, non dileſia mai (Fag.
che da due capezzoli non dà latte. L'Acaro punito I, 2). I tristi non muo
Vacca pronta. Vacca fermata o fat jon mai(Monos. p. 294). Noi usiamo dire
trice, cioè pregna. così quando alcun malvagio si trae da
Vacca succia o sutta. Seccaticcia. prossimo pericolo di morte, o quando
(I diz. ital. registrano questa voce in a persona benestante viene schivato
altro senso sull'appoggio d'un testo alcun sinistro o alcuno scapito che pa
del Berni che mi sembra male inter reva inevitabile. Nel primo significato
pretato). Così è detta comunemente nel si usa specialmente parlando di per
Romano ed anche dallo Scap (Op. pass.) sone maritate – Il mourroit plutôt un
la vacca che non dà più latte o per bon chien de berger dicono i Francesi
chè ammalata o perchè ha il vitello (Roux Dict). Crebarie puliou l'ay d'un
alle poppe; e dicesi così anche la paure home que farie fauto usano dire
carne che se ne trae. i Provenzali.
- A cà sò la vacca fa stà el bò. Ognuno Morta la vacca pèrs el sciosc. Morta
ha rigoglio in casa sua (Mon. 568). Il la vacca disfatta la sòccita.
lat. di Seneca Gallus in sterguilinio Oh la sarav ben vacca!(Mag. Rim.
suo plurimum potest. VI, 15o) m. b. Questa sarebbe marchia
Andà-foeura con la vacca. Condurre na o col manico. Sp. di esclamazione.
la vacca al pascolo. Parì ona vacca. Parere un carnovale.
A santa Caterinna ven-giò i vacch Essere grasso e grosso a dismisura.
a la cassinna che anche diciamo Santa Parlà latin come ona vacca spa
Caterinna la porta on sacch de fa gnoeura. Cianciugliar.. sì spedito da
rinna. Per santa Caterina manicotto parer nato a Bientina e nudrito. V.
e cassettina(“fior.). V. in Caterinna. anche in Latin.
Carlin di vacch.... Persona sucida, Se no l'è on bò, el sarà ona vacca.
sciamannata, malcomposta negli abiti Se non è lupo, sarà can bigio.
e nel portamento, paragonata in certo Stà in lecc fin che canta la vacca
modo a un mandriano, a un vaccaro. o fin che ven el sò sul venter. V. più
Cicch ciacch, la pell di vacch. Chic addietro Dormi fin che canta, ecc.
chi bichiacchi. Ciccheri ciaccheri. Vend o Crompà la vacca cont el
Dà ona vacca a sciosc o a mezz. boscin. Vendere o Comperar la vacca
Dare una vacca a soccita. col vitello. E dicesi per lo più in senso
Deventà vacca. Uscir di vitella(Last. figurato di facile nozione.
Op. IV, 61). Vàcca e scherz. Manz che pissa dedree
Dormi fin che canta la vacca Dormire o Manz coi tett (come carne). Vacca.
fino a giorno grande o fino che sia Vaccina – Per le parti della vacca
diaccio (“cont. fior.) cioè di-accio gran macellata V. in Mànz. (naccia.
di. Risvegliarsi all'alba di Meino(Rim. Vàcca. ſig. m. b. Vacca(*tosc.). Sgualdri
aut. pis.). Levarsi all'alba dei tafani. Fà la vacca. Far la vacca(“tosc. –
Alzarsi tardissº per mera poltronla. poem. aut. pis.). Meretricare.
El cavall l'è fiaa, e la vacca l'è Vàcca diciamo anche ad uomo per in
carna. . . . . Del cavallo morto non giuria. (gliaccio.
rimane che la pelle da trarne qual Ona vacca d'on biroeu. Un Fami
che utilità, della vacca anche morta Ona vacca d'on omm. Un Porcaccio.
ogni cosa è utile. Vàcca. . . . . diciamo ogni oggetto ma
Fà la vacca. Far la mandra o la teriale troppo grande secondo sua
birba. Poltrire. È lo stesso che Fà la qualità. Ona vacca d'ona gippa. Una
vitta del beato porch. V. in Pòrch. giubbaccia badiale.
VAC (47o) VAJ
Vàcca de Russia. Cuoio di Russia. Vaccòtt (Lilin.). Porcaccio. Sudicione.
Vaccàda. . . . . Sudiceria grande. Vàda. T. di Giuoco. s. m. Vada. Posta
Vaccàda. . . . . Una gran pisciata. Invito.
Vaccada. . . . . Azione, tratto assai cat Foeura del vada. Assurdo. Spertica
tivo. tiro da malvagio. to – Sbalestrato – Fuor del semina
Vaccaroeüla per Vacchètta o per Casac to – Fuor di squadra. Andà-ſoeura
chin (insetti). V. del vada. Uscir di squadra. Uscir dei
Vaccàscia. Vaccaccia(*tosc. – T. Sin. e termini. -

G.). – E dicesi anche per ingiuria Vàda. Coperchiella. Mantello. Scusa.


a donna di partito. Va-e-vén. . . . . Nel filatoio è un con
Vacchée. Vaccajo (Last. Cal. Casc.). I ac gegno così detto dalla natura del suo
caro. Mandriano. Mandriale. Guarda moto. Vi si veggono
mandrie. Guardiano delle vacche. Rampin. Uncino = Bacchetta. . . . .
Vacchée per Vacchéri. V. Vàga. Questa uscita del verbo Andà noi
Vacchéra. Vaccara. usiamo in quel senso che i Fior. usano
Vacchéri. Basoffione. Grasso bracato. la voce Sconta. Per es. L'è cent ann che
Vacchètta. Vaccarella. Vaccherella. Vac no se vedem! .... Vaga per quand se vedevem
chetta. Vaccuccia. tutt'i minutt. Gli e tant'anni che noi non ci

Vacchètta (per ingiuria a donna). Vacchi siamo visto! . . . . Sconta quando noi ci vede
na o Vacchinaccia o Sciupatella(“tosc. – vamo ogni di (Zan. Rag van. I, 1), ed altresì
T. G.). Vacchetta. Vaccuccia. Mandrac nelle frasi:
chiòla. Meretricola. De manch no vaga. Accetto la disfida?
Vacchètta. Vacchetta. Libro in cui si scri E che la vaga. V. in Andà.
vono giornalmente le spese minute – Vaga che te see minga bon de fa,
La Vacchetta di mess. V. in Mèssa. dì, ecc. Scommettiamo o vero Gio
Vacchètta. Trovarello. Abbecedario. chiamo che tu non se' capace a fare,
Vacchètta. V. in Càrta. dire, ecc.
Vacchètta. Vacchetta. Così chiamasi il Vaga o Vada el rest. Facciamo del
cuoio del bestiame vaccino. resto.

Vacchètta. Pungibovi? Nome generico Vagabónd. Vagabondo. Vagabundo. Fà el


fra noi di molti scarabei, come dello vagabond. Vagabondare. Andar vaga
Scarabeo orticola, dello S. stridulo, bondo.
dello S. melolonta della vite, ecc. Se Vagabondagg. Vagabondità. Vagabundità.
condo i vari paesi del contado sono Vagàn. . . . . Specie di vaso da cucina.
anche detti Garzèll, Vaccaro ill, Moc Vàgh (Al). A bacio. È lo stesso che A
caroeil, Carùgh, Carigol, Gajnceir, l'invers. V. in Invèrs sig. 1°
Vàccol, Vacchett de la Madonna, ecc. Vàglia. s. m. . . . . Scrittura, obbligo
Vacchetta pelosa. V. Casacchin. di danaro esigibile dal suo possessore,
Vacchètta sul Varesino per Casacchin. V. che forse è il Billet au porteur de Fr.
Vacchettìnna. Vaccherella – ed anche Vàglia. s. f. Vaglia. Valore.
Specie di cuoio. Omm de vaglia, Personna de vaglia.
Vacchin. Ag. di Cavàll sinon. di Garin. V. Uomo di vaglia. Persona di gran vaglia.
Vaccina. . . . . Carne vaccina. Vagón. V. in Lègn (carrozza) vol. II,
Vaccinà. Vaccinare(Voc. Bol.). pag. 562 col. 2.”
Vaccinàa. Vaccinato(id.). Vajroeùr scrisse il Balestr. per Varoeül. V.
Vaccinadór. Vaccinatore (id.). Vajrón. Scàlbatra? Pesciolino di fiume,
Vaccinaziòn. Vaccinazione (id.). listato d'oro, d'argento di rosso e di
Vàccola dicono alcuni Brianzuoli per turchino, del genere de ghiozzi. Corri
Vacchètta. V. (rabeo. V. sponde al fr. ed al provenzale Vairon
Vàccola d'estaa. v. br. per Capòn (sca o Veron, ed è il Cyprinus phoxinus o il
Vaccón. Basoffione. Grasso bracato. Varius o il Phorinus levis degl'ittiologi.
Vaccònna. Vacca di buona mole di corpo Vajrón. v. comasca. . . . . Sp. di pesce
come dice il Lastri(Op. IV, 6o). Vac di lago che dubito sia il Cyprinus
cona(“tosc. – T. Sin.). grislagine degl'ittiologi.
VAL ( 471 ) VAL
Vajrón met, che anche dicesi On vajron Valis e Valisa. Valigia.
de quij del Lamber. Scaltritaccio. Fur Andà-via in d'on baull e tornà a
baccio. V. in Fiòla. cà in d'ona cassa o in d'ona valis.
Vajrònna. fig. Scaltritaccia. Furbaccia. Andar vitello e tornar bue (Nelli Vec
Vàl. Vaglio. V. Vàll. chi Riv. III, 11). Così viaggiano i bauli
Valà. Vagliare. disse un poeta pisano.
Valàa..... Pieno un vaglio; il contenuto Fà valis o Fà-sù la valis. Affibbiarsi
d'un vaglio – Trii valaa fa on stee. i borzacchini(Monos. p. 215). Far bau
.... Pieni tre vagli danno uno stajo. le. Far fagotto. Far le balle. Disporsi
Valàda o Vallàda. Vallata. alla partenza, prepararsi a battersela.
Valána dicono alcuni per Niscioeüla, V. Lassà-giò la valis. fig.... Sgravarsi,
Valànga(dal fr.Avalanche). Veluta?(“pist.). Votare la valigia del ventre.
Valanga. Lalina. La valis di letter. T. Post. Bolgetta
Valasc. Vagliazzo (Burch. Son. I 1). Accr. (*tosc.). ll Valigiotto delle lettere che
e pegg. di Vaglio. si mandano per la posta.
Vallràppa. Gualdrappa. Quel drappo at Valisa scherz. per Goeibb. Mappamondo.
Valisa. º T. de Cuochi.... Sp. di pol
taccato alla sella che cuopre la groppa
del cavallo. Valisin. petta che è di grandezza mez
Valdràppa (scherz.). . . . Abito di gala, zana fra la polpetta e il polpettone.
di parata, d'etichetta. È fatta di carne vitellina assottigliata,
Valdràppa. ſig. Pedina. Donna di conio. arrotolata e col ripieno.
Valénza. Valenza. Nome di città. Valisìn. Valigina (“tosc. – Tom. Sin.).
Besogna tiralla coi cord de Valcn Valigino (Cecchi Servig III, 8 e pas
za. E ci vuole un grande stiramento. sim). Valigetta.
Dottor de Valenza. V. in Dottér. Valisin. Portavaligia? Procaccio,
Valenzienn(dal fr. Valenciennes)... Stoffa. Vals6n. Valigione (Min.).
Valéria (Và là) che altresì diciamo Vorev Valisòtt. Valigiotto.
anmò dì. Va là Valeria (“fior). Pur Vall. Vaglio da grano che si suol ap
pure – V. altresì Pazienziatt. pendere con tre funi a un palo per
Valerianna. Valeriana. Erba nota. vagliare. De vagli altri sono Vagli alla
Valèssi. Valescio (Band. ant. tosc. – Mol. francese, ed altri Vagli romani(Targ.
El). Sp. di Tela di cotone non a spina. Agr. V, 55) o alla romana(Tar, ſior.),
Valètt e Valètta. V. Vallètt e Vallètta. cioè a piano inclinato, colle spallette,
Vali. . . . . Specie di tela nota. e a fili di ferro paralleli.
Mandà de vall o de sacch in cor
Valich. . . . . Nome de vari piani per
così dire d'un filatoio da seta, ognuno bella fig. Mandar da Erode a Pilato.
de quali consta d'un giro di otto, Abburattare. Tenere in palazzo o a log
dodici, sedici e anco venti naspi coi gia. Mandar d'oggi in domane. Mandare
rocchetti, fusi, ecc. che ne dipendono. all'uccellatoio. Mandar alcuno da una
Mossi da più rotini vanno continua persona ad un altra con apparenza di
mente aggirandosi intorno all'albero giovargli, ma senza conchiudere.
Saltà de vall o de sacch in cor
del filatoio per compiere la filatura.
I nostri filatoi hanno quasi sempre più bella ſig. Saltar di palo in frasca.
valichi, e dal numero loro sono detti Vall. T. de Carbonai. . . . Arnese, poco
Filatòj a duu valich, Filatòj a trii va dissimile da un fondo di corba non
lich, Filatòj a quatter valich, ecc. – fitto, col quale raccolgono e levano
Il Valico dei diz. ital. pare quello che dalla carbonaja il carbone per versar
noi chiamiamo Molin de seda o Fila lo nelle moggia allorchè lo misurano.
toj. ll I alico alla piemontese ha Vall. s. f. La Valle – Vallata. Vallea.
Stasgett. Stagge = Sellon. Forconi = Stro Vallone – Vallonata – Vallonac
finazz. Strascichi. V. in Molin sig. 2.” cio – Valloncello – Convalle.
Fa andà on valich. Girare il valico. Dent in di vall. Nella vallura.
Dargli il moto. Fond de la vall. Zana della valle
Valid. Valido. (Targ. Viag. II, 455). Fallura.
VAL ( 472 ) VAN
Trist quell'usell che nass in cattiva cesi, buona rappresentatrice (dal salto
vall. V. in Usèll. in fuora) dei due moti diurno e an
Tutt a vall. Vallicoso. nuo della terra intorno al sole.
Vun di vall. Valligiano. Valzà o Pirlà. . . . . Fare la valza.
Vall e Vallon. Forro o Forrone(Zanob. Valzètt. Dim. vezz. di Vàlz. V.
Diz.). Borro. Botro. Vampa. Vampa. Vampo.
Vallàda. Vallata. Valléa – Al dim. I al Vanaglòria. Vanagloria.
latella. (nea. Vanaglorios. Vanaglorioso.
Vallaria. v. a. Daz. Merc. Vallonea. I ſalo Vaneggià. Vaneggiare. Delirare.
Vallètt o Valètt. Botrello (Targ. Viag. Vanèll o Vanètt. Pavoncella. Fiſa. Uc
III, 252; V, 286). Convalle. Borrato. cello con un ciuffetto di piume nere
Vallètt o Valètt. Vallicella. sul capo, detto Vanneau dai Francesi,
Vallètta o Valètta. Valletta. Vallicella. Vanellus dai Latini, Vaneou dai Pro
Vallètta o Valètta. Cortina. Quella parte venz., in Linguadocca Vanèlo, e Trin
di fortificazione ch'è tra l'un baluar ga vanellus dagli ornitologi.
do e l'altro – Ne diz. ital. Valletta Vanga. Vanga. Arnese rusticano notiss.”
significa soltanto una valle piccola o Gamber. Vangile. Stecca. Pressaccio = van

una concavità – V. anche in Bastion. ghett. Manico (V. Vanghett) = Magneura.


Vallettin o Valettin. Valleitina. Borratello. Presacchio? = l'ala. Pala = Ponta. Punta –
Valliv. Vallivo? Vallicoso. Valligiano? Orecc. . . = Fass. . . – ludocuja o Cassa. Gordia.
Vallon o Valon. Forrone. La vanga la gh' ha la ponta d'ora
Valmasia. Malvagia. Malvasia. Greco. o d'or. Chi vanga non s'inganna(“tosc.
Grechetto. Sp. d'uva dolcissima. Last. Prov. V, 264). La vanga ha la
Valmasia o Vin malvàtegh o assol. Mal punta d'oro o d'argento (Gior. agr.
vàtegh. Greco. Malvagia. Malvasia. tosc. XIII, 148). La zappa ha la
Specie di vino notissimo. punta d'argento, l'aratro di ferro,
Valmasiètta. Grechetto. Sp. di vino notis.” la vanga d'oro (Giorn. agr. lI, 492).
Valór. Valore. Valentia. Valentigia. Va Assioma agrario in proposito del quale
Valorós. Valoroso. Valente. (loria. si vuol avvertire che l’anga piatta
Fà el valoros. Fare il bravo. poco attacca, Vanga ritta terra ricca,
Valsént. Valsente. Valere. Valenza. - Vanga sotto ricca a doppio (Lastri
Valùmm. Valore. Valsente. Valuta. Prov. V, 265).
Valùmm dicono gl'idioti per Volàmm Pontada de vanga. Fitta di vanga
(voluminosità). V. (Giorn. agr. X, 58). Puntata.
Valutà. Valutare. – Valutàa. Valutato. Teren de vanga. Terreno a vanga.
Valutàbel. Valutabile. Vangà. Vangare.
Valutazion. Valutazione. Quand se vanga besogna mangià
Valùtta. Moneta – Ne'diz. ital. Valuta ben. La vanga non vuol digiuno(La
significa prezzo, valore. stri Op. Il , 14 e Prov.).
Cambia valutt ag.Cambiamonete(Pan. Tornà a vangà. Itivangare.
Viag. Barb. ll , 2 1 1 ). Vangà a fond. Scassare. Divellare.
Giontagh su la valutta o su la mo Vangà buttaa-giò. I angare a vanga
meda. V. in Monéda. (intesa. piatta o a punta innanzi(Las. Op. I, 11 S).
Vess valutta intesa. . . . . Essere cosa Vangà in pee. Vangare a vanga ritta
Valùtta. Moneta spiccia. (id. ivi). -
Vàlvola. Vàlvula. Animella. Vangà sott. Vangare a vanga sotto
valz e vàlzer. Valza (“tosc). Sp. di ballo. o a due puntate (id. ivi) o a palmento
Fà el valz in spiga. . . . Fare la (Giorn. Georg. III, 278) – E vale
valza a petto a petto. altresì il Fare soverscio nel vangare.
Valz russ. Valza alla russa(“tosc). Vangà. . . . . Vangare a crta(Gior.
valz saltaa. . . . . Tresca o Salle agr. VIII, I 15). Cominciare dal lembo
rello o specie di Ballo saltereccio in di cima del colle tirando in su la
cui si percorre una vasta éllissi a con terra smossa, e così scendere di lem
tinui giritondi. E la Sauteuse dei Fran bo in lembo sino alla base sempre
VAN (4.73 ) VAN
ritraendo in su la vangata. Forse il Vanitàa. Vanità.
Reporter de'vignajuoli francesi. Vànn. Vaglio. Il lat. Vannus. P.vàll sig.1:
Vegnì-via ben el vangà. Andare a Vànt. Fanto.
vanga. Portà el vant sora tutto sora i ol
Vangà in f. di sust. Vangatura. Al vangà. sopra tutti.
ter e simili. Essere vantato
Alla Vangatura, al tempo del vangare. Essere il più vantato. Riportare palma,
Vangàa. Vangato. Teren vangaa. Vangata. applauso, approvazione, elezione,
Vangàda. Vangata. Puntata o fitta di vanga. premio a competenza d'altri.
Taj de la vangada o Tajàda. Il Ta Vantà. Vantare. Millantare. Usar van
glio(Gior. agr. tosc. II, 494). Taglio in tamenti o vantagione o vantazione o
pendere che si fa colla vanga nel ter vanteria. Vantà protezion. Vender fu
reno. La Piegaja (Gior. agr. I , 546; mo. Darsi aria di protettore, di fau
V1, 61). Vano di circa due piedi che tore, di favoreggiatore, senza esserlo
resta fra il terren sodo e lo smosso realmente o senza poterlo essere.
nella vangata – Quella po' di terra che Vantà. T. d'Agric. Sventolare. Sventare.
rimane nella piegaja(in la tajada) dopo Spagliare. Levar la pula o la paglia
trattane la vangata, e che si ripiglia al grano, al riso, ecc., e propria
colla vanga per ributtarla sul vangato mente col ventilabro. V. in Ventoria.
prima di passare a una nuova puntata, Vantàa. Sventato. Spagliato.
si dice dai nostri contadini El Möll. Vantagg. Vantaggio. Avvantaggio.
Vangàda. Vangata. Colpo dato altrui Vantaggètt. Vantaggetto. Vantaggino. Van
colla vanga. Vantaggià. Vantaggia e. (taggiuzzo.
Vangàda... Quanta terra cape sulla vanga. Vantaggiaa. Vantaggiato.
Vangadór. Vangatore. Vantaggion. Gran vantaggio.
Vangadóra. Vangatrice? Vantaggios. Vantaggioso.
Vangadùra. Vangatura. Il vangare. Vantàss. I antarsi. Darsi vanto. Boriarsi.
Vangaisc. Il Vangato. La Vangata. Imboriarsi. Gloriarsi. Dire parole di
Vangàscia. Vangaccia. suo vantamento. Usar parole van (evo
Vangéli. Evangelio. Vangelo. Vangelio. li. Millantarsi.
Vess on vangeli. fig. Essere un van Foo minga per vantamm. Non ſo
gelo o un evangelio. Essere il van per tenermcne(“tosc. – T. G.).
gelo di san Giovanni. Essere cosa ve Vanzà. Avanzare.
rissima, certissima, infallante. Creppa panza putost che robba
Vanghètt. Manico(Last. Op. II, 1o). Il vanza. l . in Ròbba.
manico della vanga. I dizionari ital. La robba per vess assee l'ha de
fanno Vangile sinonimo italiano del vanzà. V. in liòbba.
milanese Gamber, ma il Redi nel suo No vanza mai carna in beccaria.
Voc. aret. lo fa in vece sinonimo del Non resta mai carne in beccheria per
nostro Vanghett, cioè il manico della trista ch'elia si sia(Nelli Serve al ſor
vanga. I Toscani veggano di ciò. no II, i 4 ). Dal positivo, che ognuno
Vanghètta. Vanghetto(Tar. fir.). I'icciola intende, si trasferisce al figurato per
vanga. (tiguardo. dire che ogni donna ed ogni uomo
Vanguardia. Vanguardia.Avanguardia.An trova ricapito.
Vaniglia. Vaniglia. Vainiglia. Il baccel Vanzà-ſoeura Sportare. Vanzà-giò.
letto aromatico dell'Epidendrum va Pendere. Vanzà-indree. Rimanere. tie
nilla L. – Vaniglia finna tutilla. . . . stare. Residuare.Vanzà sù.Sopravanzare.
Vaniglia di prima qualità. Vanzà. Andar avanzatore o creditore.
Vaniglia. Vaniglia o Vainiglia de' giardi Vanzianmò ses dobel del tal. Io vo an
ni. Eliotropio a fiore odoroso di vaini cora creditore di sci doppie verso il tale.
glia.L'Heliotropium peruvianum de bot. Vanzà. Avanzare("tosc. – T. G.). Lucrare.
Vanigliòn. Vainiglione (Tar. fir). Vani Vanzà minga de bagnà on did in
glione. Sp. di vaniglia grossolana. l'acqua santa. fr. cont. br. Non gua
Vanina (Avè scuccaa). Lo stesso che Avè dagnar l'acqua da lavarsi le mani. Non
sonaa el zucchell. V. in Zucchèll. trarre da alcun'arte da poter pagare
/ ol. II . - to
V AP (474) VAR
l'acqua che un logora (Bocc. Giorn. so – Ed anche Spaccamondo. Spac
VIII, nov. 9."). camonte. Spaccamontagne. Guascone.
Vanzass de ſass mett-via per cari Vantatore. Millantatore. Borioso.
taa o Vanzass i pee feura di scarp. Fà el vappo. Spacciare il quamquam
Avanzare i piè fuor del letto. Restare (Alleg. p. 195). Fare il quanquam
poverissimo. (id. p. 178). Arrecarsi in sul quam
Vanzarùsc. ) Avanzaticcio. Rimasuglio. quam(Cecchi Com. ined. p. 75). Fare
Vanzaiùsc. Reliquia; e ant. Orliqua. il Fava (Fag. Rim. II, 1oo e. l.). Fare
Vanzavùsc. Picciola o peggior parte lo sgloriato(Fag. Gen. cor. II, 3). Fare
di quel che avanza. il donno (Nelli Serv. padr. II, 1o) –
Vanzavusc de la tavola. Rilievo. Ri Anche i Sardi hanno Fai su guappu
levo. Quello che avanza alla mensa. in sig. di Fare il guascone.
Vapór. I ſapore. Fa el vappo. Filar del signore.
Andà a vapor. . . . Fare il suo of Fà el vappo con la mella. Belleg
ficio una macchina a vapore per forza giare la spada. (mera.
di carbon fossile, ecc. On fà de vappo. Intronizzatura. Sicu
Bagn a vapor. Bagno a vapore(neo Vorè fa el vappo in lingua. Voler
log. ital.). fare lo satrapo delle lingue(Caro Apol.
Filanda a vapor. V. in Filànda. 152 ). -

Fornell a vapor. Fornello a vapore Varch. La Rieiditura tra la coscia e il


(neolog. ital.). - corpo. Anguinaja. Anguinaglia. Inguine.
Levà el luster a vapor. V. in Lùster. Quella parte del corpo umano che
Parì in d'on bagn a vapor. Essere è tra la coscia e il basso ventre, al
tutto molle di sudore. V. anche Sudà lato alle parti naturali. In d'on varch,
e Sudàa. In di varch – Ne” diz. ital. Varco sta
Sottanin a vapor. . . . . Cintino o soltanto per valico, passo.
Gonnellino che per forza di colla di Vardà che in alcune locuzioni diciamo
amido sta intorsato e rigonfio. anche Guardà (V.). Guardare.
Vapor. . . . Legno o Cocchio a vapore. A vardalla o A guardalla in fond
Andà sul Vapor. . . . . Andar nel in fond. A vagliarla per bene(Fag. Non
cocchio a vapore. bis. in am. ecc. II, 15). Facendone
El primm Vapor, el segond Va accurata disamina. (Vedè.
por, ecc. . . . La prima, la seconda Che la varda se la vocur vedè. V.
corsa che ha luogo giornalmente per Compù se varda e manch se ved.
forza di vapore sur una strada ferrata. V, in Vedè.
Vapór. Nave a vapore Monti Prop. III, Dio varda. Guardi o Cessi o Tolga
II, 71 ). il cielo. Guardi Iddio. Dio mi guardi.
Vapór. s. m. Lo stesso che Sottanin a Cessi Iddio. Dio me ne liberi. Dio
vapor. V. in Vapór sig. 1.” varda che vun el parlass. Guarda che
Vapor. . . . In alcuni luoghi del con alcuno ardisse parlare.
tado chiamano così quella Rotellina Dio ne varda de chi no gh'ha che
che sta sotto il piumacciuolo anteriore quell de fà. Dio ne guardi da chi non
dei carrettini per reggerli pari allor ha che una sola faccenda. Lo scherz.
chè n'è staccato il cavallo. lat. Cave ab homine unius negotii.
Vapór. s. m. pl. I Fummi. Le Fumane Fass vardà adree. Dar da dire o
dei Veneziani. da parlare di sè, Dar che dire o Dar
Vàppa. Vantatrice. Millantatrice. che dire alla brigata. Far dire di sè
Vappà. Millantarsi. Vantarsi. Boriarsi. o dei fatti suoi o Far dire altrui o
Vapparia. Jattanza. Jattanzia. Vanto. la gente. Fare o dire cosa per cui la
Vanteria. Vantamento. Millanterìa, e gente abbia occasione di parlar di noi
ant. Vantanza. Vantagione. Vantazione. sinistramente. – Ed anche Avarizzare.
Vàppo(dallo spag. o dal napolet. Guap Farsi avere in cupola per un quattrino.
po). Gonfianugoli. Pallon da vento, Se Dio varda. Se per caso. Se mai. Sc.
Gonfiagote, Uomo orgoglioso, fasto Torna a varda. Riguardare,
VAR (475) VAR
Vardà adoss. Osservare. Dare d'oc Vardà mej. Riosservare – Riesami
chio. Squadrare. mare.

Vardà adree o dree. Abbadare o Vardà minga a spend. Non guar


Aver occhio o Attendere a checchessia dare in danari. Non guardare spesa.
– V. anche in Guardà. - Non guardare a spesa.
Varda ben che impegnte ciappet. Vardà minga per menuder. Non la
Non allargare le ali più del nido. Non guardare così per la minuta o per
ti stendere più che il lenzuolo. Misu minuto o nel sottile. Non la guardare
rati col tuo passetto. Fai il passo se in un filar d'embrici o di case. Filare
condo la gamba. o Bergrosso – Ingrossare la coscienza.
Varda ben prima d'imbarcatt. Abbi Vardà magott. Non avere sguardo o
cura all'infornare. – Al pan si guar riguardo alcuno.
da prima che s'informi. Vardà-sora. Osservare..
Varda ben quell che te diset. Guar Vardà sott. Guardar sotto – Sog
date che voi diciate. Guarda che dici. guardare.
Varda ben ve”. Guarda o Leva la Vardà sott'oeucc. Sbirciare o Guar
gamba. Abbi l'occhio. Va assentito. dar sottecchi o sottecco o sott'occhio.
Varda ch'el te le fa. Tal ti riale in Vardà sottvia. Sogguardare. Gittare
bocca che dietro te l'accocca. uno sguardo ad alcuno.
Vardà con la coa de l'oeucc. Guar Vardass. Prendere o Prendersi guar
dare colla coda dell'occhio. Fare l'oc dia. Stare a guardia. Guardarsi.
chio del porco. Vardass-indree. Volgere addietro lo
Vardà con piasè. Occhieggiare sguardo o il guardo – e fig. Guar
Vardà cont on ocuoc pietos. Guardar dare a chi è da meno da noi.
con occhio pietoso o compassionevole. Vardà-sù. Alzare lo sguardo.
Vardà d'alt in bass. Guardare con Vardà su l'assa di formaggitt. Guar
occhio sprezzante o superbo. Far gli dare verso mercoldì. V. in Formaggin.
occhi grossi. Vardass vum con l'olter. Guatarsi
Vardà de incantaa. Guatare. Sguara l'un l'altro per maraviglia.
guardare. Sguaraguaiare. Varda tì. Vedelli. Veditelo. Vedilo
Vardà de menuder. Metafisicare. So tu. Giudica tu. -

fisticare – Riandare o Riveder le buc Varda, ti t'ee de fà inscì. Tu (guata


ce. – V. anche in Guardà. dunque) devi fare così.
Vardà-dent. Guardar dentro. Inter Varda varda. Mira mira.
nare lo sguardo. Il lat. Inspicere – Varda ve”! E che sì che io vengo
e fig. Osservare bene bene. Disaminare. e ti . . . .
Vardà de travers. Guardar bircio o Vardà-via. Volgere altrove lo sguar
sbircio o bercilocchio. Strabuzzare – do – ed anche Aver l'occhio ai nugoli.
e fig. Veder di mal occhio. Vardà vun de travers. Guardare
Varda el fatt to! Statti sull'avviso! bieco o a traverso o in cagnesco o
statti ben accorto. Guarda la gamba! con occhio traverso o a squarciasacco
Vardà fiss. Affissare. Guatare. Mirare. o a stracciasacco o a mal piglio o di
Vardà-foeura. Guardare fuori di . . mal occhio. Far viso arcigno.
Vardagh ai man. Aver l'occhio alle Vardet. Guarti.
mani d'alcuno. Tener l'occhio ai mochi. Vardet ben de chi t'ha bolgiraa
Vardà-giò. Guardare abbasso. ona voculta. . . . . Chi ci ha ingan
Vardà inanz. Guardare innanzi – nati una volta non merita più la no
e fig. Antivedere. Prevedere. stra fiducia – A cane che lecchi ce
Vardà indree. Guardare addietro – nere non gli fidar farina. A gatto che
e fig. Guardare al passato. lecca stidione non gli fidare arrosto.
Vardà in faccia a nissun. Non guar Vardet ben ti prima. Innanzi a ciò
dare in viso persona (Varchi Suoc. II, guardati bene ai piedi.
1). – V. anche in Fàccia. Vardet di coo bass. V. in Coo bass
Vardà intorna. Guardare attorno. alla voce Coo.
-
VAR (476 ) VAR
Vardet di milla segnati. V. in Segnàto. Var pussee on tocchell de cavicc
Vess de vardà e lassà stà. Essere che qualunque sapienza. V. Caviccſig.
cosa da guatarla e lasciarla stare. Vari. Costare. Valere.
Vun varda l'olter. . . . . Ognuno Varià. Variare. Varieggiare.
ha l'occhio al compagno, e quel che Variàa. Variato.
l'uno fa e gli altri fanno. Variàbel. Variabile. Mutabile. Instabile.
Vardàa. Guardato. Variato – Matterullo.
Vardàda. Guardata. Variànt. s. f. T. Letter. Variante (muta
Vardaròbba e der. V. Guardaròbba, ecc. zione che fa l'autore stesso al proprio
Vardàss. V. in Vardà. dettato). Varia lezione (quella che ſan
Varè. Valere. V. Varì. no osservare i filologi, i critici, gli
Varés. Varese. Nome proprio di città. editori nelle opere altrui). Nei diz.
Andà de Vares. Decadere in qua ital. non è registrata questa voce La
lunque aspetto. Essere agli sgoccioli Variante, Le Varianti, abbenchè se
(“tosc.) – Cascar da pollajo – Ri ne trovi esempio in mille libri, ed
dursi al verde o alla macina. Spiantarsi. anche di buon conio. (rianza.
Scarp o sim. andaa de Vares. Scar Variazion. Variazione. Variamento. Va
pe o sim. che non ne possono più('tosc.). Variazion. T. Music. Mutazioni. Varia
– T. G.). zioni. Pezzo musicale consistente in
Vàri. ad. Vario – Vari disen inscì. varie repliche di un dato tema, nelle
Molti dicono così. quali è diversificata ogni volta la me
Vàri, s. m. Pancia di vajo (Sacchetti lodia, benchè il sentimento principale
Nov. 165."). Vajo. Pelliccia che si trae si riconosca sempre lo stesso.
dalla pancia d'uno scoiattolo del nord. Varicòs. Varicoso. Venn varicos. Vene
Vari, Valere, varicose. Varici.
El primm l'è or, el segond l'è ar Varietàa. Varietà.
gent, el terz el var nient.... I con Varietàa. . . . . Nei Giornali politici,
tadini usano questo dettato per avvi letterari, scientifici è il titolo di quella
sare che nelle contrattazioni e ne par loro Parte che comprende noiizie di
titi di nozze i primi che s'affacciano natura varia e malamente riducibile
sogliono per lo più essere buoni, i a specialità di materia.
susseguenti o mezzani o cattivi. Variocùl. v. cont. per Varoeül. V.
Fassela vari. Far caro di sè(Davanz. Varisèlla. Carpinese? Carrarese? Sp. di
Coltiv. 26o). Farsi valere. Il Se faire Castagna di color rossellino lustro, e
valoir dei Francesi. di sapore dolcissimo. V. in Castègna.
No vari on figh secch o on coo de Variss o Prevariss d'ona cossa. Valersi
rengh o ona strascia. Non valere un di checchessia.
lupino. V. in Stràscia. Varlètt che altri dicono Garlètt o Ver
Spend el sò sold per quell ch'el lètt. T. de Faleg., Intagl., ecc. Barletto.
var. V. in Sòld. Istromento di ferro ben grosso in for
Varì la penna. Metter prezzo o pre ma di una L, del quale si fa uso per
gio. Tornare il pregio. Meritare o Va tener fermo sul banco il legno che
ler l'incomodo. Il Magal. usò anche si vuol lavorare – Dal. fr. Verlet.
Valer la pena. Varò. Vajolato? Ag. di Bue nostrano.
Varì minga el pan ch'el mangia.... Varoeül che il Balestrieri scrisse anche
Dicesi di servo o ministro o fattore Vairoeür. Il Vajuolo. Le Vajuole. Spe
poltrone e da nulla. Il ne vaut pas le cie di malattia notissima che è la Pe
pain qu'il mangc diccno anche i Fr. tite Verole de Francesi – Malattie
Varì magotta. Non valer nulla. P. es. affini a questa classe e proprie sin
Discorso che non val nulla, Carta che golarmente de fanciulli sono
non val nulla(*tosc. – T. G.). Fèrs. diorbilli. Rosellia(rougeolefr)
Varì on Perù o tant or come el pesa. Scioppiroeül. Vajuolo salvatico.
Valere un mondo. Varicella. Vajuolo spurio. Rava
Vari pocch o manch. Disvalere. glione. Morbiglione(verolette.fr).
-
VAS (477 ) VAS
Segnaa di varoeul. Butterato. Vàsca. Vasca. Tazza – Le pietre mo
Varoeüla. Bolla di vajuolo (Targ. Istit. dinate che ne formano i contorni di
III, 94). consi Brachettoni.
Varoeila. . . . . Vera gangrena del ca Vascèll. T. de'Tintori. Vagello. Caldaja
cio lodigiano stagionato. grande a uso segnatamente del tignere
Varoeùla. . . . . Sp. di malattia de'pic di guado – I Vagelli o Tini a freddo
cioni consistente nell'apparir loro in sono di legno o metà di legno e metà
torno agli occhi molte pustole. di rame e a mo' di vasca; i Vagel
Varoeùla (ne'muri). Sbullettatura. V. Cal lini sono di rame e ovali.
ciniroeü. gangrenato. Vaschètta. Vaschetta(Targ. Viag. I, 29o).
Varolàa. . . . . Agg. del cacio lodigiano Vascònna. Vascone(Targ. Viag III, 555).
Varolós. Vajoloso. Vasètt. Vasetto. Vasello.
Vàrs e Varùu. Valuto. Valso. Valsuto. Vasètt. . . . . Gli Alunni della nostra
Vàs. Vaso. Vase in genere. Al pl. I Vasi Accademia braidense chiamano così
e Le Vasa. Il Vaso ha Bocca. Bocca = la quinta lezione de quadri.
Orlo. Labbro o Orlo =.... Ventre – . . . . . Vasettin. Vasellino. Vaselletto.
Pareti – Fond. Fondo – Chi fa i vasi di Vasettinoeò. Vasellettino.
cesi Vasellaio o Vasellaro o Vaselliere. Vasión idiot per Evasión. V.
Vas de conserv che alcuni dicono Dà vasion. Dare spaccio.
anche Baràtol. Barattolo. Vasón. . . . . Gran vaso. -

Vas de ſior. Vaso. Vase. IIa sorador Vasòtt. Vasotto.


o Bus. Fogna. Coccio – Repientà in d'on Vassèll. Botte, e con voce bresciana usata
oltervas. Travasare(Trinci Agr. I, 22o). già da Dante Veggia. Vaso di legname
Vas de la seggetta o Vas de nott sportellato e con cerchioni di ferro
o Vas de la comoda od anche asso nel quale comun.º si conserva il vino.
lutamente Vas, e scherzevolmente El Dova. Doga = Us'cioeu. Sportello = Fond.
Vas de la mostarda. Cantero. Pitale. Fondo dinanzi – Cubbi. Fondo di dietro =
Vaso oblungo, per lo più di terra Ginn. Capruggini = Panscia o Botta. Uzzo =
cotta, il quale si mette dentro alle Spranga o Spranghetta. Chiave – Testiraeu o
Manecc. . . . . Oreilles (fr.) = Mezzoeu. Mez
predelle per uso di deporvi il su
zule. Timpano. Ferraccia ? = Contraffort.
perfluo peso del ventre. Traversa. Sbarra ? Bondon. Cocchiume.
Vas de maggioranna. met.... Te
sta folta di capegli ricciuti. Alzà-sù el vassell. Levare la botte
Vas de terra rott. Greppo. (Sacch. Nov.) Alzare la botte (Davanz.)
Vàs (in genere)..... Ogni ornato o nelle – Alzatura delle botti (leggesi nelle
stampe o ne lavori di metallo che ab Lett. di Niccolò Martelli a p. 7o retro).
bia forma più o meno identica di vaso. Avè ciappaa on poo de vassell. Avere
Vàs. T. Archit. Vaso. preso non so che della botte (Caro Lett.
On bell vas. Bel vaso di chiesa, di ined.l, 55) – Pigliar odore (se cattivo)
teatro, ecc. (“tosc. – T. G. in Chiesa). o gusto(se buono) di botte(Giorn. agr.).
Vàs. . . . . Quella specie di catinella Bagnà i vassej. Bagnare le botti per
senza fondo che suolsi murare nella chè non versino all'imbottare.
bocca d'un cesso. Dà ona botta al serc e on'oltra al
Vàs. Vaso. Pezzo del candelabri e dei vassell. fig. Dare un colpo alla botte
-
candellieri da chiesa che forma l'en ed uno al cerchio o sul cerchio.
tasi del loro balaustro. Sta fra il so Fà buj in d’on vassell. Vendemmiare
rapè e la focuja. in una botte. S'el vassell el gh'ha on
Vàs (ne'calici). Vaso. V. Cóppa. quei difett, besogna fagh buj-dent.
Vàs (negl'infrantoi da olio). V. Pila. Se la bolle ha qualche sito vi si ven
Vas. . . . . I Fornaciai chiamano così demmii dentro (Soder. Colt. vit. 2oo).
tutto il vano della fornace che i Fr. Mett-dent el vin in del vassell. Im
dicono Corps du four. lottare. V. Invassellà.
Vasaria. . . . . Quantità di vasi da fiori Nettà el vassell. scherz. V, più in
- in gen. Vasellame. l asellamento. nanzi Resenta el vassell.
VE (478) VEC
Parì Bacch a cavall al vassell. Es Vècc. s. m. Vecchio; poet. Veglio; ant
ser grasso come Bacco (Allegr. p. 1o6). Vegliardo – Al femm. Vèggia. I’.
Pari on vassell. Essere uno zaffo A inamorass de vecc l'è de matt.
o un tappo da botte (“fior. – Meini in Innamorarsi dai cinquanta in là è una
Tom. Sin. pag. 972, col. 2.”, nota 1.º). bestialità (Com. fior.). A chi sopra i
Essere un batiffolo (Meini in Tom. cinquanta s'innamora forz'è pagare
Sin. a Ballone). Essere tozzo della e ringraziarlo ancora (id.). Il far al
persona , avere le gambe assai corte l'amore non è mestier da vecchi (Nelli
e la pancia grossa. 'Vec. Riv. III, 17) – Siccome però ogni
Resentà el vassell. fig.... Purgare cosa quaggiù è contraddizione, così
il corpo; purgarsi il ventre. anche a consolazione de vecchi non
Savè de vassell. Aver odore o gusto mancano i prov.: Al gatto vecchio da
di botte (Gior. agr. V, 2oo). gli topo tenero(Cecchi Com. ined. 54 e
Vassell per l'asee. Botte acetata(Sod. altrove). A caval giovane vecchio ca
Colt. vit. 188). valcante(Nelli Mogl. in calz. III, 4).
Vassèll e in qualche parte del contado De gioven en ne moeur, ma devecc
Vassèlla o Bisocò. Alveare. Arnia. Cas en scampa minga. . . . . Di giovani
sa da pecchie. Coviglio. Copiglio. Com muor qualcuno; de vecchi non ne
piglio. Alveario. Alveo. Melario. Bu campa niuno.
gno. Cassetta che si prepara alle api Donna giovena arent a on vecc gh'è
perchè possano fabbricarvi il mele, fioeu finna in sul tecc. V. in Dònna.
la cera, ecc. V. Carsénza o Brus'cia. Elvin l'è la tetta di vecc. V. in Vin.
Vassellàmm. Bottume. Quantità di botti I vecc ghe borlen-denterpussee ben
d'ogni maniera. Il legno vecchio brucia meglio(Pan Poet.
Vassellàsc. Bottaccia(Fac. Piov. Arl. p. 86). II, p. 553 nota 6.º). Non è sì magro
Vassellètt. Botticella. Botticello. Bottici cavallo che alla biada non rigni un
na. Botticino. tratto (Cecchi Stiava I, 5). Quanto è
Vassellettin. . . . Picciolissima botticella. più vecchio l'arcolajo meglio gira.
Vassellón. . . . Botte assai grande. I vecc han de fà de vecc. Il vec
Vassellòtt.... Botte grande anzi che no. chio che scherza con le giovani acca
Vàst. Vasto. rezza la morte.
Vastitàa. Vastità. Vastezza. I vecc han de vess legrios se vocu
Vàttel a catta. Andate a rinvenirla voi ren fass vorè ben. Abbia il giovane
(Pr. fior. IV, III, 78). Va cerca tu del senile, e il vecchio del giovanile.
(Fag. Rime II, 5o5 e. l.). Vattel cerca I vecc mangen de spess. Capra vec
(Alb. enc. in Vacquatti). chia bene sbrocca.
Vàttel a lava. V. in Lavà. La Mort la sta in sul tecc, e no
Vatt'impicca. V. in Impiccà. la varda nè ai gioven nè ai vecc. V.
Vàver. Vaprio. Nome proprio di paese in Mòrt sig. 1.”
usato nelle frasi Ne sa pussee i vecc che i gioven. Il
Lavorà per la gesa de Vaver. V. in diavol è cattivo perchè egli è vecchio.
Corònna. -
Pissà de vecc. V. in Pissà sig. 2.”
Mascarpon de Vaver. V. Mascarpon. Quand s'è vecc s'è strapazzaa. Al
Ve. Un Vi. La lettera consonante V. cane che invecchia la volpe gli piscia
Vé. Vi. Ve. A voi. Ve disi inscì. Vi dico addosso. Al leone che invecchia le lepri
così. Vel disi. Ve lo dico. “insultano – Alle giovani i buon boc
Vé. Vi. Voi. Ve vedi. Vi vedo. coni, e alle vecchie gli stranguglioni.
Ve'. Ve'. Tel doo ve”. Ve' che io te lo do. Quand s'è vecc s'è vecc.... Chi è
T'en vocutt quatter ve”. Le vuoi eh? vecchio a pena è buono a consigliare.
Varda ve”. Bada ve”. Varda ben ve”. Toeuij nanca on vecc, manca a dam
Guarti ve”. Oh ve” chi gh'è mai chi? mel quattaa d'or. Guarda che io vo
Oh vedi chi ne viene innanzi ! glia pigliare un vecchio nè anche se
Vè sinc. d'Avè. Avere. mi fosse dato in fricassea o stempe
Voeutt vella? Vuoi tu avere pazienza? rato in uovo a bere (Fog.)-
VEC (479) VEC
Vecc balotta. Vecchio moccioso o Deventà vecc. Invecchiare – Inve
bavoso o accasciato. Franònnolo. Vec terare. L'è deventaa vecc, o L'è ve
chio chioccia. Barbogio Vecchio bar gnuu vecc. È invecchiato. Gli anni gli
togio. hanno fatto soma addosso.
Vecc gris. Un vecchio bianco per El diavol l'è maladett perchè l'è
antico pelo. vecc. Il diavol è cattivo perchè egli
Vecc malcontent. Vecchio stucco è vecchio.
(“tosc.). El pù vecc de tucc. Il maggiornato.
Vecc matt. Vecchio cucco. Pazzo E vecc chi moeur. . . . . La vec
rimbambito. Pecchio pazzo. Talora Vec chiaja non istà tutta negli anni. Così
chio bambo. replichiamo per gentilezza a chi si
Vecc matt. Fanciul di monna Bice. lamenta con noi d'esser vecchio; o
Suol dirsi per ischerzo ad un giova così dice per rabbia chi si trova but
notto che faccia ancora delle fanciul tata in viso la propria senilità.
laggini. Fà el vecc. fig. Fare il quatto.
Vecc pelaa. Vecchio che ha giocato Lassà vegni vecc el tabacch. Invec
al pelacchiù (“lucch.) o ch'è passato chiare il tabacco (Se vuoi avere buon
per la via de'pelacani. tabacco fa d'invecchiarlo. Last, Op.
Vecc prosporos. Vecchio rubizzo o IV, 174).
ferrigno. Vecchietto vivace. Vecchio L'è mort vecc. Morì vecchio; e fam.
vegeto e robusto. Non l'ha strozzato la balia(“tosc. –T.G.).
Vecc rabbin. Vecchiardo rantoloso Nè a l'ostaria nè in lecc no se ven
o arrapinato. Un arrovellato di vecchio. mai vecc. V. in Lècc.
Vecc rebambii o insensaa. Vecchio Pari pussee vecc de quell che no
rimbambito o imbarbogito o barbogio o se sia. Essere invecchiuzzito.
rimbarbogito. Scampà vecc come on ratt... . Cam
Vecc scorensgion. Vecchio petardo. pare vecchissimo. V, più innanzi.
Bavoso coreggiero. Sont vecc ve”. Son de vecchi (Fag.
Vècc. . . . Così sogliamo dire per vezzo Rime I, 36o), cioè Sono astuto ve”.
ai bambini o ai ragazzi amabili. Pover Tirà-là a l'usanza di pover vecc.
vecc o Car el mè vecc o Car el mè veg Campacchiarla.
gion, o Cara la mia veggia o la mia Vecc come Adamm o come on ratt
veggionna, o Povera veggia, e simili. o come on ratt tappon o come el cucch
Vècc o Vicc. s. m. pl. Gli Antichi(Vill.). o Vecc de coppà o de mazzà o sempl.
Gli Antenati. I mee vicc. I miei antenati. Vecc comè. Antico quanto Adamo(Targ.
Vècc (El). s. m. T. d'Agric. Il Vecchio, At. Accad. Cim, II, I, 182). Un che ha
e ant. Il Mallo. Nelle viti chiamasi più tempo che le secchie del Duomo
così il legno d'ogni messa delle an (Cini Desid. V, 8). Uno il quale ha più
nate antecedenti. gennai che foglie la mortella (Alleg.
Tajà sul vecc. . . . . Il vignaiuolo p. io6). Vecchio quanto l'alleluja (Cor
intende con ciò il Potare fino al vec sini Torracchione VI, 2o). Vecchio
chio. cadente o squarquojo o casco o casca
Toeü-via el vecc. Svecchiare. ticcio o cascatoio. Vecchio decrepito.
Vècc. add. Vecchio – Annoso – Molti Vecc de cà. Vecchio o Tarlato di
lustre. CdSdl,

Avegh del vecc. Avere il vecchino Vecc del mestee. Esperto. Pratico.
(“tosc. – T. G.). Dicesi di giovani Vecc prima del temp. Vecchio inanzi
che abbiano cera d'invecchiuzziti. al tempo (Lasca Arzigog. II, 6).
Compussee el deventa vecc, com Vegni vecc. Invecchiare.
pussee el deventa rabbiaa. I vecchi Vess poeü minga vecc de coppà o
sono come il vino che quanto più in Vess Poeiù minga sto vecc. Non essere
vecchia sente d'amaro. l'antichità di Brescia(Lasca Strega lI, 1).
De pù de vecc no se pò scampà . . . Al mè temp se usaven anmò; e sì che
A vecchi è pur forza morire una volta. sont minga vecc de coppà. A tempo
VED (48o) V ED
mio s'usavano, che non son però l'an Emm enm, se vedaremm. A ben
tichità di Brescia (id, ivi). rivederci.
vècc. Antico. Vetusto. Vecchio. Contra Et mai vistº basa quist. V. in Quist.
rio di Moderno. Fà bell vedè o Fà brutt vedè. Far
Véccio. gergo. . . . . Il vecchio, il mag un bello o brutto vedere. Far bella o
giore, il padrone, il capoccia. brutta vista o veduta.
Véce. Vece. Faghela vedè ai cart, al gioeugh.
Fà le soe veci. Prendere o Tener Sbizzarrir le carte. Scapriccire il giuoco.
la vece o le vece o le veci d'altri. So Piccarsi contro la sorte, e industriarsi
stener vece d'altri. per vincere.
In vece. In vece. A vece. In quella Faghela vedè a vun o Falla vedè in
vece. In luogo. In cambio. candira. Farla vedere in candela al
Vedè. Vedere. Scorgere. Avere la facoltà alcuno. Stare al gambone con alcuno.
visiva. Fà mostra de vedè minga. Far le
Avegh ona famm de no vedegh. Ve viste di non vedere.
der la fame in aria – V. anche Famm. Fà vedè. Far vedere. Mostrare. In
Besognarà poeü vedè. Sta a vedere; segnare.
e fam. Alla prova si scortica l'asino. Fa vedè per el bus de la grattiroeula.
Besogna vedè che faccia! Bisogna V. in Grattiroetàla.
vedere che faccia'(“tosc. – T. G.). Hoo vist. Ho inteso. Comprendo.
Che la varda se la vocur vedè. Vela Lassa vedè. Mostra.
caso! -
Lassass vedè derar. Diradare(Varchi
Ch'el scusa, vedel. Scusi sa'( tosc. Stoc. Il , 1).
– Cr. Cesari). Scusa vedi ! Lasset poeti vedè nen. Fatti rivedere.
Compù se varda e manch se ved.... Viemmi trova, sai.
Proverbio che usiamo per denotare La vedi minga. La non mi viene in
non esser mai troppa la cautela ne visione(Fag. Av. pun. I, 5). Non la
gli affari, poichè anche l'uomo più intendo, non mi entra bene in mente.
accorto si suole bene spesso ingan Me la vedi mi! Preveggo. Temo.
nare – Talvolta lo usurpiamo anche No ve”. No, cai.
in senso opposto, e come consiglian No vedè l'ora o No vedè quella
do altrui a larghezza di vedere. sant'ora. Non veder l'ora (*tosc. –
Conscià in guisa de no vedè. Gover T. G.) – V. anche in Ora.
nare uno si che non sia mai da vedere. Omm che fa vedè e stravedè. Ba
De vedè a no vedè. Dal vedere al rattiere che il ner per bianco fa ve
non vedere. In un attimo. dere – Un Tecomeco – Uom da bo
Di chi, di chi, chi vedi mai mì! sco e da riviera.
Guarda guarda chi c'è! (Pan. Poet. I, Podè fass vedè in d'on casott. Es
xvIII, 15). sere un dificio o un coso. Essere per
Dio ved e Dio proved. V, in Provedè. sona singolare e strana per qualche
Domà a vedè. Al vedere Fag. Av. pun. rispetto.
Ill, 15 e alt. – Nelli Serv. padr. III, 15). Podè minga vedè vun. Non poter
El le vedarav anca on orb o Bosin vedere uno(“tosc. – T. G.). Odiarlo,
orb. V. in Orb. averlo in uggia.
El taja quell ch'el ved o come el Se te vedi mi! A risico ! Non mai
ghe ved. E taglia come e'cuce (Lip. ciò ! V. in Pòi.
Maln.) Dicesi di coltello, di spada e Se ved ben che l' è on ciall. E si
di simili altri strumenti taglienti quan par bene ch'egli è uno scimunito.
do per difetto d'afilatura o per altro Stà a vedè. Star a vedere(“tosc. –
non tagliano. T. G.). Stare alla finestra. Stare in
il vedi e nol vedi. Ha la bocca in osservazione prima di prendere un
sulla bara – Lo veggo e non lo vºg partito.
go. È in pericolo imminente di per Tant per fa vedè che ghe sont per
dersi, di morire, ecc. e

parer vivo(Mach. Op. IX, 85).


V ED (481 ) V ED
Te vedi e no te vedi. Io vi veggo Vorè stà a vedè. fig. Voler stare
e non vi veggo(Fir. Luc. II, 3 ). alla finestra (Pan. Poet. II, XIII, 41).
Toccà de vedenn de tutt i sort. Vedè. Vedere. Procacciare. Argomen
Avere da vederne di tutte le tinte(Pan. tarsi. Besogna vedè de trovall. Vo'
Poet. II, XXXI, 7). che tu veggia di trovarlo.
Vedè come el le pensa. Vedere dove Vedè. Parere. Il lat. Videri. Lo usiamo
si trova uno (Magal. Let. sc. 8.º I, 12 1). nella frase Domà a vedè. Per quanto
Per es. Ghe m'hoo ditt dò paroll tant pare o sembra.
per vedè come el le pensava. Gliene Vedègh. Vederci.
toccai qualcosa per vedere dove io lo Vedegh benone. Aver occhio cer
trovava o per vcalere l'animo suo. viero; e ſig. Veder di là dai monti.
Vedè e tasè. A cose di casa lingua Vedegh ciar. Veder chiaro in chec
rasa(Nelli Serve al forno I, 5). chessia. Vuj vedegh ciar. Voglio veder
Vedè e Fà vedè i stell. V. in Stèlla. l'acqua chiara. Me ne vo' chiarire.
Vedè-ſoeura. . . . Se ghe ved-ſoeu Vedegh de lontan. Avere l'arco lun
ra. Traspare. - go – Essere largoveggente o ampio
Vedè giò.... Vedere d'alto in basso. veggente – Vedere di cesso o da ces
Vedè i robb per aria o a la lontan so – esag e ſig. Vedere di là dai
na. Veder le cose per aria(Fag. For. monti. Aver gli occhi nella collottola.
rag. 1, 7, cioè indovinarle. Vedegh-dent. Intravvedere. – Se
Vedella brutta. V. in Brùtt sig. 1.” ghe ved-dent. È diafano.
Vedell nanch. Vederlo appena. Es Vedegh minga del nas a la bocca.
sere poco al desiderio, al bisogno, V. in Böcca.
alla voglia. El l'ha nanch vist. Appena Vedegh minga polid. Abbagliare.
l'ha vedulo (Borgh. Don. cost. II, 3). Vedegh pocch. Veder l'un due (Mo
Non gli toccò l'ugola. nos. p. 1 o 1 ).
Vedè minga doman. V. in Domàn. Vedegh pocch o minga quand l'è
Vedenn de bruttassee. Veder cose sira o nocc. Avere la serentina.
che non vedono lume (Pan. Poet. l, Vedegh pù o manch o minga de la
XXI, 11). rabbia. Non veder più lume dall'ira
Vedè pocch o sosscnn. fr. cont.... (“tosc. – T. G.). Perdere il lume de
Aver pochi o molti sangui o mestrui. gli occhi (id.). Dare in escandescenza.
Vedè pù aria. Marcire in prigione Vedegh torber. Vedere come per neb
o in un fondo di torre. bia. Aver caligine di vista. Avere un
Vedè quejcoss de bell. Veder barili velo che appanna gli occhi.
analare (Sacch. Nov. 2oo). Vedègh. fig. Averci utile o guadagno.
Vedessela in d'on specc. V. in Spècc. Compà se fa, e manch se ghe ved.
Vedi ben. Veggo bene. Comprendo Cai lavora ha una camicia, e chi non
bene. lavora ne ha due. Spesso chi meglio
Vedii ben. Vedete bene!(“tosc.-T.G.). serve è il peggio rimeritato.
Védel? Ved'ella? (*tosc. – T. G.) Tucc voeuren vedegh. Ogni santo
cioè capisce elia ? vuol la sua candela.
Védet mo se tel diseva. Vedete! io Voregh vedè o Vorè vedegh.... Lo
ve lo diceva (“tosc. – T. G.). sogliamo dire di chi non vuol fare
Ved pussee quattr'oeucc che duu. un benchè minimo servigio se non è
V. in (Eùcc. -
regalato.
Vorella vedè. Volerla vedere (Pr. Vedell. Vitello. Giovenco – Per le par
fior. IV, III, 69). Volerla vedere fil ti del vitello macellato veggasi in
Manz.
filo o per quanto la canna. Vuj ve
della a costo de qualunque cossa. Vo A la beccaria ghe va pussee vedej
glio vederne quanto la gola, quanto che manz. V, in Beccaria.
la canna, quanto io avrò fiato, quanto Avegh adoss el vedell mort. Esser
io vivo, s'io non iscoppio o non muoio, pieno di lasciamistare.
sin che non mi è tagliato il collo. Carna de vedell. Carne vitellina.
I 'ol. l V. 61
V ED ( 482 ) VED
Vedell de latt. Lattone (Giorn. agr. Veder d'oggiaa. Vetri da occhiali(Tar.fr.).
X, 281). Vitel mongano o lattante o Specchi (Minucci Not. Malm.). Lenti.
di latte. – Vitella di latte. Vedètta (In). . . . . Bel modo contadi
Vedell in grassa. Vitello da grasso nesco che si sente nell'Alto Milanese,
(Lastri Op. V, 8). e vale In luogo da essere veduto
Vedell sciguetton. Vitello gentile, che senza più. Per es. Minga lì insci che
ha quattro anni ed è fuor di dentini. te see in vedetta. Non colà che per
Vedèlla dice qualcuno per Buscinna. V. appunto sei nella vista di tutti.
Vedèlla. Ad. d' Erba. V. Vedón dicono in Vallemadrera e ne con
Vedellàmm. Vitellami(Gior. Geor. II, 245). torni il Verbasco. V. Tassbarbàss.
Vcdellàtt ed anche Buscinàtt. Venditor Vèdov. Vedovo.

di vitelli. Vèdova. Vedova; e scherz. la Merla(Mo


Vedellin. Vitelletto. Vitellino. nig. Ser. nob. III, 2 1; id. La Ved. I, 2).
Vedellòtt. Vitello grande anzi che no. l vedov gh'han el diavol adoss.
Véder. Petro. Dove è vedove in casa, è Satanassa
Belee o Giughitt de veder. Vetrami. (Monig. Serva nob. I, 2).
Del color del veder. Vitrea. Ve Vèdova. Agg. di Polénta. V.
triuolo; e dottr. Jalino. Vedovànza. Vedovanza. Vedovaggio. Ve
Deventà veder. Vetrificare.Vitrificare dovatico. Vedovità. Veduità. Vedovezza.
Fabrica del veder. Vetraja. Vedovàscia. Vedovaccia.

Fornas del veder.... Vi si veggono Vedovèlla. Vedovina. Vedovine. Scab


... Occhi o Lumella - Fra. Aja = . . . biosa. Fiore delle varie specie di Sca
Tizzonajo = . . . Archi – . . . biosa e specialm. dell'atro-purpurea.
Lavorant de la fabrica del veder. Vedovil. Vedovile. Vedovo. Vedovale –
Conciator di fornace. Vetrajo. In f di sust. Il Vedovile.
Quell di strasc e ferr e veder rott. Vedovin. s. f Vedovina (Fag. III, 265).
Ferravecchi. Vedovella. Vedovetta. Vedova giovine
veder rott. Vetro di rottami (Neri e gentile.
Art. Vetr. 1 o 7 e pass.). Vetro rotto(Tar. Vedovòtta. Vedovotta.
fir.). – Cotticci di vetro. Vetrioli. Ve Védra. Nome d'una largura prossima
triuoli. Vitrioli. alla basilica di S. Lorenzo nella no
Veder de lampion.... Cristalli da fanali. stra città dove molti anni addietro si
Veder bombaa.... Cristalli o Vetri aovati che soleva ergere il patibolo pe'giusti
s'adattano ai lampioni tondi da carrozze. ziandi, e di qui il dettato
Veder cristallaa. . . . . Vetri imitanti il
A la Vedra no ghe va che i colzon
cristallo.
de fustagn. Rubar si può, basta rubar
Veder de l'orelogg. Vetri da oriuoli(Tar. di molto(Pan. Civ. 11) – V. anche in
fir.). Cristalli da oriuolo. Fustàgn.
Veder di ſenester e sim. Vetri da finestre Vedràsch. Concia. Via de'Pelacani? Luo

(Tar. fir.). Invetriata. Vetriata. Vetrie go prossimo alla Vedra dove si con
ra. Vetrata – e per est. I cristalli. ciano le pelli.
Impiombà i veder. Armare i vetri Vedrècc. v. dell'Alto Cantoni Ticino.
delle finestre (Diz. parm ). Ghiacciaia perenne. I Glaciers de Fran
Ona sassada in di veder. fig. V. in cesi, le Vedrette de Friulani e dei
Sassàda. Tirolesi.
Slisà i veder. . . . . Starsi tutto il Vedrin. . . . . Picciol vetro da vetriate.
giorno dietro le vetrate per vedere gli ln Milan del 1795 no gh'era che vedritt ;
amanti che passano sotto le finestre. del 181 o no gh'è staa asquas pù che vedron.
Veder doppi. V. Contravéder. Vedrinna per Scanzia de veder. V. scan
Veder ondaa, Vetri ondati? Specie zia.
di vetri colla superficie a onde per Vedrinna. Vetrina (“tosc. – Mol. El.).
chè dia passo alla luce e nieghi il Mostra di mercante o simile – Quella
veder oltre gli oggetti. degli orefici si chiama Bacheca – Nei
Veder panaa. Vetri appannati? diz. ital. Vetrina vale soltanto per
VEG ( 483 ) VEG
quella materia che si dà sopra i vasi veggètta. Vecchietta. -

o sim. da cuocersi in formace la quale Veggettin. Vecchiarello. Vecchierello.


li fa lustri, vetriati. -
Veggettin secch sccch. Vecchietto
Vedriocà. Vetriolo. Vetriuolo. L'itriòlo. improsciuttato.
Vitriuolo; e ant. Vitriouolo; grec. Cal Veggettinètt. Vecchicciuolo.
canto; latin. Atramento sutorio. Mine Veggettinna. Vecchiarella. Vecchierella.
rale notissimo. Vèggia. ad. fem. Vecchia.
oli de vedrioeu. P. in Oli. Lassemm sto cantin che la ven veg
Spiret de vedrioru. Spirito di ve gia. Finiamola, chè oramai la mi viene
triuolo. L'Acido solforico allungato de' a uggia. -

chimici. Novitaa veggia. . . . . Notizia vec


Vedriocu azur Vetriolo turchino o chia. L'è ona novitaa veggia el mè
celeste. Vitriolo azzurro. I 'itriolo di car omm. Tu non avrai le calze.
rame. Copparosa di Cipri. Il Solfato Pensà a la veggia. Essere del ta
di rame de chimici. glio antico.
Vedrioeu bianch. Vetriolo bianco. Vèggia. in f di sust. Vecchia.
Fitriolo di Goslar, Copparosa bianca. A la veggia ghe rincress a morì
Il Solfato di zinco de chimici. perchè ne impara vunna tutt i di.
Vedrioeu de Cipro. Lo stesso che Vivi e vedrai (Alleg. 165). Mentre e'
Vedriocu azur. V. si vive s'impara (ivi). Chi campa vede
Vedriceu de ferr o verd. Vetriolo molte belle cose (Fag. Rim. V, 18, e.
verde o naturale o nativo. Copparosa l.). Tam diu discendum est quam diu
verde. Vitriolo marziale. Il Solfato di vivas (Sen. Epist. 76 a Lucilio ).
ferro o di marte o marziale de'chimici. Balla la veggia. L'aria brilla(“tosc.).
Vedrioeü. Ervo. Moco. Lero. Veggiolo. L'aria mareggia dal caldo (Voc. reg.).
Ingrassabue. Straccabue, Girlo. Zirlo. Così dicesi quel fenomeno che si os
Zirbo. Orobo. Erba che si semina per serva nelle giornate canicolari nelle
pastura fresca de'bestiami, detta La quali un sole cocente riscalda la terra
trrus pratensis dai bot. (stro. per modo da sprigionarne i più esili
Vedriceò chiamasi da alcuni il Raſani vapori che notando a brevissima al
Vedrieàla. Parietaria. Murajuola. Ve tezza nell'aria calma e limpida la
triuola. Vitriuola. Erba nota. fanno comparire tremolante. Fatevi
Vedrón. . . . . Vetro grande, e per lo ad un fornello che stia dirimpetto
più si usa parlando dei cristalli grandi alla luce ed a livello de' vostri oc
da impannate. chi ; arda in quello il carbone; voi
Vedùda o Vista. Veduta. De bella ve vedrete sopresso un tremolio di luce
duda. Di bella vista. prodotto dai vapori che si sollevano
Vedùu. Veduto – Vess ben veduu o mal sottilissimi dal fornello; quel treno
veduu. Essere ben veduto o malveduto. lio è parente strettissimo del nostro
Te l'ee veduu ti? e mi instess. L'a- Ballà la veggia, specie di nebbiarella
vete veduto voi º nè manco io (Pan. che abbarbaglia innanzi gli occhi pro
Viag. Barb. I, 26). dotta un po' dalla caloria del terre
Vegetà. l’egetare. no, un po' dal lustrore de'raggi solari.
Végeto-mineral. Vegeto minerale. Ag. a Il passo maggiore delle strisciajole
d'acqua in cui è sciolta una tenuis » (motacilla flava L.) accade dalle dieci
sima parte d'acetato di piombo per » della mattina alle due di que giorni
uso medicamentoso. » tranquilli in cui un sole potentis
Veggetàa. L'estrema età (Pandolf. Gov. » simo riscalda la terra in tal modo
Fam. 19). Vecchiaja. Vecchiezza; e m da far comparire tremolante l'aria
ant. alla lat. Senetta o Senettà. » che vi riposa » così dice il Savi
Veggètt. Avanzato in età. Avanzatetto nella Ornitol. tosc. II, 56 – « L'oriz
(T. Sin.). Attempatuccio (Fag. Com. » zonte o l'aere brilla in dice il Tar
lV, 156). Vecchietto. Vecchiccio. Vec gioni ne' Viaggi III, 125 – « L'aria
chiericcio. m di Maremma brilla quando vi si
VEG ( 484 ) VEG
» veggono nuotare i vapori » dice il chia sgangherata, sciatta e sucida che
Capponi ne' Sinon. del Tommaseo alla scorre per le vie della città, le più
voce Brillare – Queste parole di tre volte a cavallo od anche a piedi, armata
eccellenti scrittori toscani vi danno d'una scopa o d'un bastone che ha
la descrizione e il nome del nostro da cima una fune cui è raccomandata
Ballà la veggia – Fenomeni affini gli una vescica di porco enfiata. E con
sono il Suhrab degli Arabi e dei Mori, queste armi essa va percotendo la ter
la Fata Morgana o del giorno dei Si ra o batostando la ragazzaglia che
ciliani, la Lavandaja dei Toscani, il suole gridarle contro
Mirage dei Francesi, gli Herbstfeile l La veggia bacucca – La pesta la zucca;
dei Tedeschi o vogliam dire i Fils de La pesta la saa – La veggia del carnevaa.
la Sainte Vierge de Francesi, gli og E sotto questa maschera si celano
getti in miramento dei Livornesi, e il sempre uomini, non mai donne.
tremolio che vediamo talvolta pro Veggia balotta o garanpanna. Vee
dotto nell'aria dalle colonne vorti chia ricardata(Fag. Rime I, 255). Vec
cose del moscerini. chia barbogia.
Basà el cuu a la veggia.. . . Quando Veggia carogna. Vecchia della ſor
alcuno va novizzo a paese nuovo, gli tuna? (Fag. Rim. II, 3). Vecchia Ga
sogliamo dire che deve o pagar ga brina.
bella o basà el cu a la veggia – I Veggia garanpanna o carampanna.
Bresciani dicono che La veggia la ghe Vecchia barbogia. Il Daru (St. di Ve
cagarà adoss – Baiser le cul de la nez. not. penult. del lib. 55.”) segna
vieille dicono i Franc. in senso di l'origine del nostro aggettivo.
avere un marcio in giuoco(taei-sù ca Veggia grimma. Vecchia grima o
potton senza fà nanca on pont). granza.
Fà la veggia. Far la gatta morta. Veggia rabbiada. Vecchia arrovel
Fare il gattone o la gatta di Masino lata o rantolosa.
che chiudeva gli occhi per non veder Veggia sì, ma la par giovena. Donna
passare i topi. antica di tempo ma giovane di viso.
Fà la veggia. . . . Diciamo così il Veggia tirada-sù. Vecchia ricardata.
turbinio vorticoso del moscerini na Veggiatontonna. Vecchia rangolosa.
tanti per l'aria. V. sopra Ballà la veggia. Vèggia. Accenno? Quella campana che
Fà la veggia... Dicono i contadini chiama gli scolari alle lezioni.
quella Striscia di farina o di crusca Sona la veggia. .. . dicevasi nelle
che dalla casa d'un promesso sposo Scuole Arcimbolde il sonare di quella
disseminano fino a quella d'una pro campana che ogni giorno accennava
messa sposa tra i quali le nozze siansi il principiare delle lezioni.
risolute in nulla. Vèggia de brusà. Panello.
Fà la veggia de nocc. Stare fra il Vèggia. vezzeg. V. in Vècc.
dormiveglia. Vèggia. v. brianz. Bupreste. Insetto noto
Guarda la veggia. Bau bau. Espres detto fra noi in città Scimes salva
sioni di spauracchio – In un libro degh. V.
stampato in Milano del 1749 per opera Veggiàbbi. Vecchiaccio. Vecchiardo.
di Camillo Messi si ha la narrazione Veggiabbia. Vecchiaccia. Vecchiarda.
della origine, del progresso e della Veggiàda. Anticume. Vecchiaia. Vecchia
nne,
cessazione del grido popolare Guarda
la veggia. Andà minga a tirà a man di veg
Latt de veggia. V. in Làtt. - giad. Non entrare nel testamento vec
Ona veggia l'è ona seggia. Chi a chio (Cecchi Incant. III , 4).
vecchia s'accosta a mala ventura s'ag Hin veggiad. Tu non avrai le calze.
grotta. L'è ona veggiada. È un misterio da
Veggia bacucca. .. . Specie di ma zazzeroni(Cecchi Dissim. Prologo).
schera, prediletta dal nostro basso Veggiàja. Vecchiaja.
volgo, la quale rappresenta una Vec Veggiamént. Anticamente.
VEG (485 ) VEG

Veggiànna. Vecchia assaettata(Pan Poet. Vegilia comandada.... Vecchiardo


1, vIII, 19). Vecchiaccia. uggioso.
Brutta veggianna. Brutta vecchiaccia. Vegilia. scherz. IVigilia(Nov. aut. san.524).
Veggiaria. Anticaglia. Vegliànt. s. m. . . . . Chi invigila pel
Veggiàsc o Veggiàzz. Vecchiaccio. Vec buon governo(polizia)
Veggiàzza. Vecchiaccia. (chiardo. Vegnì.
b Venire. Ven chi. Vienne quà.
Veggin. Vecchino. Andà va là che vegn. Andare giò
Veggioeil. Vecchiuzzo – Vezzeg. V. Vècc. giò. V. in Lirón.
veggiòn. Vecchione – Nella nostra Me A sto mond besogna toeulla o ciap
tropolitana chiamansi Veggion e Veg palla come la ven. Bisogna pigliar il
gionn dieci vecchi e dieci vecchie, mondo come viene. Bisogna sostenere
vestiti quelli da chierici, e queste da i tempi come le stagioni li danno.
monache, i quali all'offertorio della Che ven. Vegnente. Prossimo. Che
messa capitolare offrono il pane e il viene. Genar che ven.Gennajo che viene.
vino rappresentando il popolo mila Ciappalla o Toeulla come la ven. Pi
mese nelle oſferte che anticamente si gliare il mondo come viene. Non si
solevano fare alla chiesa, e prece dare briga o malinconia di cosa alcuna.
dono il clero metropolitano nelle pro Come ven ven. Come vien viene
cessioni, ecc. Il Ducange fa memoria (“tosc. – Ret. Vulc. I, 8 ).
di questi nostri Veggion che veggonsi De là l'ha de vegni. Dal campo ha
chiamati Vegloni, Veglones, l'egioni a uscire la fossa (Fag. il Sordo, ecc.
o Senes, e delle nostre Veggionn che II, 2 e Pod. Spil. III ult.). Proverbio
si leggono da lui dette Veglona e de contadini col quale sommessamente
dal Giulini (VIII, 565) Veglonessa'.
- -
asseverano questa gran verità che le
Veggiòn in senso vezzeg. V. in Vècc. angherie padronali torneranno in ca
Veggiònna. V. in Veggiòn sig. 1.” po a padroni, giacchè nella sola terra
Veggiòtt. Vecchiotto. data loro a lavorare sta ogni loro erario.
Veggiòzz. Voce usata nella frase El ven minga sabet o sim. ch'el
Fà pocch veggiozz. Andare poco in pioeuv. Non è sabato che piove.
là cogli anni. Non invecchiare. Fà i robb va là che vegn. Fare
Vorè minga fà veggiozz. Non avere checchessia a beneficio di natura o di
a fare molti carnevali(“fior. – Pan. fortuna o sim. Essere un via là vie lo
Poet II, xxvi, 59). Aver a fare poca ro. Passarla a guazzo. Fare l'uffizio
strada(Gh. Voc). Aver cera di far po suo così colà. Far checchessia a un
che uova(“fior. Simeoni Cap. nelle Ve tanto la canna, cioè non volere stra
glie del Manni, II, 71). Non aver fare, non zelare, fare a casaccio.
cera di poter campare lungo tempo – Fà vegni-sù i busecch. V. in Busècca.
Anche i Francesi dicono nello stesso Ghe ven semper foeura quei coss per
senso che Un homme ne fera pas vieux chè l'ha tettaa el lacc cativ. Gli viene
os o che Il ne la ſera pas longue; e e gli esce di dosso mai sempre alcuna
forse il nostro Veggiozz è corruzione pruzza, ecc. per difetto di latte di balia.
di que vieur-os. Me vegnen propri adree tucc a mi.
Veggisia e Veggitàa. Vecchiaja V. Veg La rovina non vuol miseria: parti egli
getàa. che tutti i diavoli ballino a un suono?
Veggitt. Seccume. Frutte seccate come S'el sarà de vegnuda, el vegnarà.
pere, mele, pesche, ecc. (veggitt de V. in Vegnùda.
pomm, de per, de persegh). Per an Speccia che vegni. iron. . . . Alle
tonomasia però i Veggitt sono fra noi calende greche mi vedrai.
più comunemente le pesche rimonde, Te ven quei cossa fors? o Cosse te ven
ammezzate e seccate al sole. a ti? Che hai tu che fare in questo?
Veggiùr. s. f. pl. Sentimi. Tornà a vegnì giò. Riscendere(“tosc.).
Vegilia. Vigilia. Tornà a vegni-sù i ong e sim. Ri
Fà di vegili anca minga comandaa. nascere le nuove unghie(Cresc. Agr.
fig Quaresemeggiare. IX, I e Ix, 54 ).
VEG (486 ) V EG
Va là che vegn o Và là tì che vegni addietro. Scadere di salute, di beltà,
anmì. E come l'una fa, e l'altre fanno. ecc. Svenire. Dar nelle vecchie. Sto
Vegnì a coo. Maturare. Venire a bambin el ven-giò. Questo bimbo dà
maturazione. addietro (Zanon. Rag. civ. I, 1 ).
Vegni-adoss o Borlà-adoss. Venire Vegni-giò. Venire alla città. Dicesi
addosso. Sopravvenire. de fattori, del contadini, de mezzadri
Vegnì adree. Venirne. Staccarsi. che vengono di campagna in città.
Vegni adree. Venire appresso o die Vegni-giò a rotta de coll. Precipitare.
tro o diretro o dreto. Seguitare. Vegni-giò on cold, on fregg, ecc. tutt
Vegnì ai brutt. V. in Brùtt. a on bott. Serrarsi così a un tratto
Vegnì a la contra. Venire o Farsi il caldo, il freddo, ecc.(Magalotti Lett.
incontro. Ateis. II, 58). Vegni-giò on freggion.
Vegni a la curta. Venire alle corte o Venire una repentina stretta di freddo
alle strette o alle brevi. (Targ. Viag I, 527).
Vegnì al tandemm. V. in Tandèmm. Vegni inanz. Venire innanzi o avanti”
Vegnì a stà. V. in Stà. - Vegnì indree. Venirsene. Venire
- Vegni a voltra. Scoprirsi. Itinvenirsi. da . . . . Venire a dietro.
Vegnì de l'oltermond. V. in Mónd. Vegni in pè d'on tant al dì. V. in Pè.
Vegni-dent. Entrare. Ch'el vegna vegnì la sov'ora. V. in Ora.
dent. Entri. Vegnì minga adree. Non seguitare.
Vegnì de tutti color. V. in Colór. Vegni minga adree. . . . I Caciai
Vegni el sò san Martin. V. Sanmartin. che fabbricano il cacio lodigiano di
Vegni-foeura. Uscire. Fà vegnì-foeura cono che el latt el ven minga adree
o Ciamà-foeura. . . . A furia di bat allorchè stenta a farsi cacio.
timani e di romorio festevole obbli Vegnimm a num. Veniamo a noi. -

gare un attore a uscire in sulla scena Vegni moneda. V. in Monéda.


a ricevere gli applausi pubblici. Vegni nagott in borsa. V. in Borsa.
Vegni-ſoeura. Venire in campagna. Vegninn a vunna o al tandemm. Moz
Vegni-foeura. Venir fuora. Manife zar le lunghe. Venire al quia.
starsi. -
Vegninn-foeura. Uscirne. En ven
Vegnì-foeura o a voltra. Sfarfallare. foeura on para de colzon. V'è taglio
I scigad vegnen-foeura de nocc. Le ci per un paio di brache. -

cale sfarfallano di notte. I zenzar ve Vegnimn-foeura. Accapezzare. Venir


gnen-foeura di ovitt. Le zanzare sfar ne a capo o a fine. Uscirne. Cavarsene.
sfullano dai delfinetti(Targ. Viag. I, 85). Vegninn nagott. Non risultarne un
Vegni-feura. Entrarci. Per es. S'el ette (Fag. Rime III, 6).
me vegnarà-foeura, ghel diroo. Se mi Vegni quij de Pisa. Venir que di
c'entrerà, glielo dirò. Pisa (tosc.). Legar l'asino o la giu
Vegni-foeura. Spuntare. menta. Addormentarsi.
Vegni-feura. Buttare. Sommare. Ar Vegnì-sù. Ascendere. Montare.
rivare alla somma. Vegnì-sù o Vegni-sù grand. Venir
Vegni-foeura cont. . . . . Scappar a sù (Dav. Tac. Perd. El. 25). Crescere.
dire o a fare checchessia. Adolescere. -

Vegni-giò. Calare. Condiscendere. Vegni-sù. Ribollire lo stomaco. Pro


Vegnì-giò (acqua, nev, ecc.). Pio var fortore o incendito. Suol dirsi così
vere. Nevicare, ecc. di certe vivande le quali, dopo man
Vegni-giò. Tuffarsi. Ingolfarsi. Get giate, muovono a nausea, e riman
tarsi. Acconsentire con tutta sua vo dano alla bocca de'vapori che sentono
lontà(Mon. Serv. nob. III, 17). del loro sapore o odore, ciò che an
Vegni-giò. Consumarsi. Struggersi. che i Francesi direbbero Revenir. Ve
Vegni-giò. Venir giù (Salv. Granch. gni-sù el ris, el panatton, ecc. . . . .
III, 1 ). Scendere. Discendere. Ribollire il riso, ecc. nello stomaco.
Vegnì-giò. Discarnarsi. Venir meno Vegni-sù. Surgere. Vegni-sù del pozzº
la carne. Scarnarsi – Disvenire. Dare Surger dal pozzo. -
VEG. (487) VEJ
Vegni-sù. Insorgere. Vegni-sù tem Vegni. Venire. Arrivare. L'è vegnuu. È
poral. Levarsi temporale, mal tempo. venuto. È giunto.
Vegni-sù di danee. Toccar danari – Vegni. Venire. Esser dovuto. La ghe ven
el vin. Venir di campagna il vino. de jure. Gli viene di diritto. Me ven
Vegni-sù di gioven a toeugh el tant. Me ne viene tanto. El me ven
post. Venir sù giovani a impedire il a mi. Viemmisi. Mi si viene.
luogo (Vasar. Vit. 945). Vegni. Valere. Stare. Costare. Coss'el
Vegni-sù insemma de fioeu. V. Fioeiù. ven? Quanto costa? El me ven on
Vegni-sù la vessiga, Fà vegni-sù la scud. Viene a starmi uno scudo. Ghel
vessiga. Alzar vescica, Far levare ve doo per manch de quell ch'el me ven a
scica (Cr. in Vescicatorio). mì. Gliel do per manco che ei non mi sta.
Vegni-sù lor de per lor per i sces. Vegni. Venire. Diventare. Divenire. L'è
Fare da sè per le siepi. Farci da sè vegnuu bell. È venuto bello. renne in
(“tosc.), e dicesi d'erbe, di fiori, ecc. bellezza. Vegni in nagotta. Venire al o a
Vegnì veggia ona cossa. . . . Co niente o a nulla. Venire a fine. Annul
minciar a no]are, venire in uggia. larsi – Misvenire. Intristire – Venire
Vegni-via. Appigliarsi alle dolci, al basso o al di sotto.
alle buone. Piegarsi. Arrendersi. Vegni. Germinare. Venire. Crescere - Sec
Vegni-via. Esser ceduto. El vegnarà careccio venga al..(Barg Intr.Pel. III,7).
via per des zecchin. A dieci zecchini Vegni on frut, ona pianta in d'on
lo avremo. sit. Farci(Magal. Let. scient. X, p. 162).
Vegni-via. Venir via(Fag. Rim. VI, Vegni. Comparire. Ghe ven mai sò. Non
12o). Conseguitare. Vegnaran-via de ci viene sole.
sò pè. Di sua natura ne verrà così. Vegnì. Sopraggiungere. Venire malattia.
Ne sarà conseguenza naturale. Ghe ven la ſever. Gli viene la febbre,
Vegni-via. Venir via (Cecchi Servig. Vegni, Calare. Calarsi a checchessia. In
III, 9). Procedere. Trattare. Contenersi. dursi a checchessia, lasciarsi persua
Vegni-via. Venirne(”san. – Assetta dere a checchessia – El ven l'omasc.
I, 2). Condescendere, assentire. Il nibbio cala.
Vegni-via. Procedere. Trattare. Sel Vegni. T. Aritm. Tornare.
fuss vegnuu-via sincer, va là. S'egli El cunt el ven. Il conto torna, cioè
avesse usato sincerità, pur pure. è esatto, non v'è errore.
Vegni-via. Te vegnarà-via quei coss. Vegni ben. Tornare. Riscontrare.
Ne avrai qualche dono. Star bene. El cunt el ven ben. Il conto
Vegni-via bell temp. Farsi bel tempo. torna, cioè non v'è errore. La mi
Vegni-via ben. Venir su bene. Pro sura la ven ben. La misura torna.
sperare. Venir bene. Venire innanzi. Vegni. T. di Giuoco di lotto. Uscire
Venire a bene. Fruttificare. . ('tosc. -T. G.). Uscire una benefiziata.
Vegni-via come on sparg o on spar Coss'è vegnuu al lottº . . . Quali
goitt. Crescere rigoglioso. numeri sono usciti al lotto? L'è ve
Vegni-via con certi reson. . . . Uscir gnuu el 2o. È uscito il 2o.
in parole o in discorsi male accetti Vegnùda. Venuta. Venimento.
o ambigui o suggestivi. S'el sarà de vegnuda el vegnarà.
Vegnì-via dolz dolz. Andare alle . . . . Se avrà da venire verrà.
belle. Piacevoleggiare. (luogo. Vegnùda. Crescenza. La messa degli
Vegni-via d'on sit. Partirsi di alcun alleri.
Vegni-via naturalment. Conseguitare Vess de vegnuda che anche dicia
di sua natura. mo Vess de mettuda. Essere vegnente
Vegni-via taffiad, odor, ecc. Ve o vegnentoccio.
nirne odori, zaffate, ecc. Vegnùu. Venuto. Finalment te see ve
Vegni. Venire. Riuscire. El ven benone. gnuu. Pur un tratto ci venisti.
Iliesce ottimamente. Véi. Ehi. Cenno d'avviso.
Vegni. Venire. Procedere. Derivare. El Véj. Ve li.
ven de . . . Viene o Deriva da . . . Vèj. Veli. V. in Vèll.
VEL (488) VEL
Velàa. T. d'Invernic., Pitt., ecc. Velato. Vèlit. Velite(Grassi Diz. – Pan. Viag. Barb.
Velàda. Ad. di Mùssola. V. I, 46). Il Regno d'Italia diede anche que
Veladùra. Velatura. (lontàa. sta voce al nostro dialetto per inezzo di
Veleità. Velleità. V. Mezza volontaa in Vo quell'egregio reggimento della Guar
Velén. Veleno. Veneno. Tòssico. Tosco. dia Reale che s'intitolava dei Veliti
Fà mangià velen. ſig. Far veleno Vèll. T. de Barc. Vela. Ha Antenna o Per
(Fag. Rime I, 246). tega o Asta o Aston o Asa. Antenna.
Mangià velen. Arrovellare. Ficcà el vell. Fuggire, battersela.
Spuà velen fig. Sputar fuoco (Mon. Il Solum vertere dei Lat. V. Tondà.
'ac. ed Am. II, 14). Essere velenoso. Regola generala, ficchi el veli.
Tucc gh'han el sò velen. Anco la Panà el vell. . . . . Restrignere la
mosca ha la sua collora(l'ibb Caland. vela raccorciandola per da basso.
I, 2). Il veleno sta nella coda - An Vèll. Velo. – Cont el vell. Velato.
che questa è velenosetta. Vell broccaa. Velo broccato.
Velen lent. Veleno a tempo (Redi Vell crepé o Vell crèpp. Crepone.
Op. V, 264). Velo da lutto.
Velén. fig. Rabbia. Stizza. Odio. Veneno. Vell crèpp. Velo crespo dicesi anche
Velenà. Avvelenare. Tossicare. Attossi il Velo crespone di qualunque colore.
care. Venenare. Vell crepp lisc. . . . . Velo crespo
Velenàa. Avvelenato. Tossicato. Attossi non operato.
cato. Tosco. Velenato. Venenato. Vell crepp rizz. Crespone.
Velenin. Velenuzzo. Venenuzzo. Vell damascaa. Velo damascato.
Velenos. Velenoso. Velenifero. Veneni Vell de Bologna. . . . . Specie di
fero. Venenoso. velo ordinario da coprire specchi, ecc.
Velètt. Veletto. Veluzzo. Vell filé. Vello brillante(T.Sin. p.49).
Velètta. Quadro di cuffia(“tosc. - Tom. Vell quadraa. . . . Velo quadrato.
Giunte). Velo quadrato che pende dai Vell rar. Velo rado(*tosc. – T. G.).
cappellini donneschi di truciolo, di Vell relisgioeù(dal ſr. Voile religieux).
paglia o simile. A Firenze è anche . . . . Specie di stoffa.
detto Cuſſia e in altre città di To Vell spess. Velo fitto.
scana cuffino per quanto dice il Neri - Avegh denanz ai oeucc on vell.
nel Tomm. Sin. in Cuffia. Voci assai Aver la vista appannata e fig. Aver la
equivoche pel restante d'Italia, benda agli occhi.
veletta. Salterio. Quel velo o quell'ac Fabricator de vej. Velettajo.
conciatura di veli che portano in capo Podè andà attorna cont el vell foeu
le monache. ra di ocucc. Poter andare colla faccia
velinna s. f. Mulinello Canna in cima scoperta(Nelli Serv. padr. ll, 16).
della quale sono impernate due ali Vèll. Velo da lutto. El gh'ha el vell in
di carta a foggia di quelle dei molini del cappell. IIa il cappello col velo
da lutto.
a vento, e l'usano i ragazzi per lor
trastullo, portandola incontro al vento Vèll. T. Eccles. . .. . Quel paratino che
perchè acquisti veloce moto e giri serve a ricoprire paténa, animetta,
indefessamente. purificatoio e calice, e di cui parte
velinna. Velina("ſior). Così chiamasi una si ripiega sulla borsa del corporale
specie di carta finissima, fatta colle quando si vuole lasciare scoperto il
forme coperte superiormente con tela calice per dinanzi.
a velo d'ottone. Riesce liscissima e sen Vell de la piscida. I 'elo da pissida. ll Pa
za impronta di filati o trecciuole. È det vigghiuni siciliano.
ta Papier velin dai Fr. e dall'Alb. bass. Vell del buratton(Mag. Int. II, 5c9)... Velo
carta velinna. Carta velina(“tosc.). da frullone.
Carta velinna a vergell.... La carta Vell del tabernacol. Conopeo.
di cui sopra con impronta di righe. Vèll. T. de Pian. Bendaglio. Fusciacco.
Velinna de ſil. V. in Càrta. Quel drappo che si inette sui croci
Velioeüs Franzesismo per Lumino da notte. fissi che si portano a processione.
V EL (489 ) VEN
Vèlla. Vela. Banderuola da cammini Velù doppi. Velluto pieno?
(Tom. Sin. p. 49). Girotta. Velù operaa. Velluto a opera –
A mezza vella. ſig. Cotticcio. Brillo. Velluto a fiori (Zanon Let. Ill , 415).
Avvinazzato. Alto dal vino, V. Alégher. Velù pien. Velluto pieno.
El va comè ona vella. E'corre che Velù reginna. V. sopra Velù a la renn.
par unto. Cammina velocissimamente. Velù spilaa o spilettaa o pontaa....
Omm faa a vella. Banderuola. Fra Sp. di velluto a opera, ,
schettuola. Farfalla. V. Ciribira. Velù . . . . Velluto rosino(Targ. At.
Perd la vella che i contad. dicono Ac. Cim. III, 22o). -

Perd l'ari. Perdere l'orizzonte. Veludin o Velutin. Puzzola. Fior di mor


Vòlta a vella. T. Archit. Vela o Ve to. Fior indiano. Sp. di fiore notissimo.
letta. Sp. di volta di stanza ridotta Veludin. Fiorelluto. Fior velluto. Ama
quasi tonda. ranto vellutato. L'Amaranthus cruentus
Voltà vella. Voltar bandiera o ca de botanici. i o

sacca o mantello. Cangiar parte. Velùgora che altri del contado dicono
Vèlla dicono alcuni Architetti e Muratori Ligaroeùla o Velùgor o Velùrga o Ra
per Pennàcc. V. spiroeüla o Basparoeula. Vilucchio. Con
Vèlla. Averla. Voeutt vella o vègghela. vòlvolo. Viticchio. Sorta d'erba di più
V. in Vè (avere). specie che, come l'ellera, s'attacca su
Vellaria. Pelame. per le mura, e s'avviticchia alle piante
Vellón. V. in Ingària. vicine. È nemica specialmente della
Velòce. s. f. T. Post. .. .. Nome sinonimo segale a cui va parasitando, a ..
di Diligénza, V. (rozza. Velutàa. Vellutato, Felpa veluttada... -

Velocifer o Velozifer. V. in Lègn (car Felpa vellutata. .


Moll de velociſer o drizz. V. in Velutin. Lo stesso che Veludin. V. ,
, Mòlla sig. 1.” -
Vèna. V. Vènna, º º - , - -

Veloziped. . . . . . Nome di certi loco Venaa. Venato. Venoso. I


Veloziman. motori, per lo più in figura Venàa. Vergellato roman – Scap. Op.
di cavallucci di legno, i quali corrono 4 verso). Aggiunto di Lardo o sim.
velocemente per una ruota che hanno Venal. Venale.

sotto in perno o per altro interno Venalitàa. I cnalità. . . ,


congegno messo in azione da chi li Vénd. Vendere. Dare in vendita.
monta per mezzo d'un menatojo che Andemm a vedè cosse la venden... .
essi continuano ti Smulo Vere, Modo di favellare significante l'andare
Velù. Velluto – Velluto a canna, Velluto in alcun luogo per faccende più altrui
a pclo (Zanon Let. IV, 214). - che proprie, o per semplice curiosità,
A vegh el cuu sul veli o sul butter. o per scioperarsi – Talora Andiamo
Stare in sul grasso. Vivere agiatamen alla pancaccia, a
te – ed anche Essere in buono e Aveghen de vend. Avere il buon
pacifico stato – ed altresì. . . Avere dato, Aver da vendere di checchessia.
fatto sì bene nel cominciare d'alcun Averne soprabbondantemente. A
giuoco da non poter più rimanere al A vend a cà se fa ben enol se sa. . . .
di sotto per quanto in seguito il giuo Vendendo in paese si sparagna sciope
Co stesso proceda a svantaggio. rio, spese di vettura e risichi di via.
Mezz velù. Vellutino? (Zanon Let.). A vend per el besogu se ghe perd
Negher come el velù. Vero vellutato. semper. Chi si proſerisce è peggio il
Panscia de velù. . . . . Ventre li terzo. - --- - - -

scio, morbido, lustrante. . Besogna comprà e mai vend. O li e


Velù a la rènn. . . . . Sp. di vel taci e vivrai in pace – In più mali
luto così detto dal ſr. d la reine. gno sig. . . . . Bisogna sapere più che
Velù de colon... Velluto bambagino. si può delle cose altrui, e far sapere
Velù de felpa.... Velluto di felpa. meno che un possa le proprie.
Velù de la Scinn. . . . . Velluto Besogna vend a temp. Temporale
della China. vende merce. Il tempo vende merce.
Vol. I V. 62
VEN (49o) VEN
Comprà bon mercaa, vend car. . . . Op. p. 22) o come la comperai – V.
Massima prima e somma di pedagogia anche in Comprà.
mercantile: comperare al meglio pat Vendſumm. Venderfumo(Band.leop.
to che un sappia e vendere il più – Mol. El.). Essere un vendifumo.
caro che un possa. Vend in bonna fed. Vendere a buoni
Cred ch'el Domm el sia de vend. patti(Gior. agr. II, 92), in buona fede.
Credere oche reali gli anitroccoli (Menz. Vend in erba. . . . Vendere in erba.
Sat.). Creder che gli asini volino. Vend on credit. Tagliar la detta.
Domandà se el Domm l'è de vend. Vend per el cost o al cost.... Ven
..... Lo sogliam dire parlando di chi dere o Dare pel costo. (mént.
si crede, avendo picciola somma di Vend per forment secch. V in For
danaro, poter fare ricchissime spese. Vend vun in galera. Rivendere uno.
El comprà insegna a vend. . . . Se Sopraffarlo. (e fig.
condo patto che un compera e si vuol Vendémbia. Vendemmia. Vindemmia pos.
prezzare nel rivendere – E fig. A A la vendembia. Per la vendemmia.
tal labbro tal lattuga. Collo schietto A tempo della vendemmia.
sii schietto, col coperto coperto. Andà in vendembia. . . . . Andar
Fann de vend. Farne di quelle col a vendemmiare.
l'ulivo. Fare il diavolo a quattro. Brocca curta vendembia longa. . . .
L'è minga a vend car, l'è a vend La vite vuol essere impoverita di
sossenn che se guadagna, o vero l'è messe per avere buona vindemmia,
a voltà tanti danee che se guadagna. chi pota lasciando capi di vite lun
Il guadagno consiste in far faccende ghi pota a vino, cioè ricava poc uva.
(Crusc. in Guadagnuzzo) – V. anche Fà vendembia. Vendemmiare.
in Guadagnà. Mezza vendembia. . . . Vendemmia
Se dovess vend anca i pagn o anca di poco frutto, e posit. Vendemmia
la camisa o la vesta che gh'hoo adoss, una metà meno del consueto.
vuj comprà, fà, dì, ecc. Se io dovessi Temp de vendembia. ... Tempo
vendere ed impegnare ciò che c'è, vo' volto alla pioggia.
fare, dire, ecc. Se me n'avesse a an Vendembia temporida de spess la
dare quanto ho al mondo, vo fare, ec. va fallida. Chi vendemmia troppo pre
Te vuj comprà e poeiù vend. Io ti so sto o svina debol vino o tutt'agresto
dire che ti rivenderei. E vale ti sopraſ (Nelli Forest, in patr I, 15 qui per
farei a mio talento, ne so molto più di te. metafora basata però sul positivo).
Vend a bon marcaa. V. in Marcàa – Vendembià. Vendemmiare pos. e fig.
a brazz, a pes, a misura, ecc. Vendere Vendembiàa. Vendemmiato.
a braccia, a peso, a misura, ecc. Vendembiàda. Vendemmiamento.
a cretta. Dare a credenza – a l'asta. Vendembiètta. . . . Scarsa vindemmia.
Vendere sotto l'asta o alla tromba Vendembión. . . . Vendemmia ferace.
o all'asta. V. Trömba – a l'ingross. Vendètta. Vendetta, e ant. Vengianza –
Vendere indigrosso – al menuder. Crià vendetta in ciel. Gridar ven
Vendere a minuto o a ritaglio – a detta avanti a Dio(Fag. Rim. V, 45 e. l.).
oeucc. Vendere a mano, cioè senza pesare Fà i sò vendett. . . . Mangiare di
– a pronti. Vendere a danari. Ven molto quasi vendicandosi dello avere
dere o Dare pe' contanti – a respir. digiunato per lo addietro.
Pendere o Dare pei tempi – a stra On poo de vendetta. Vendettuccia.
sciamercaa. Vendere vile – car. Ven Stà minga ben a fa vendetta. No
der caro – de foeuravia. V. in Focuravia. bile maniera di vendetta è il perdo
Vend di cagno di ball. Ficcarca nare quando l'uomo ha il podere di
rote. V. in Balla sig. penultimo. prendere vendetta – Siedi e gambetta,
Vendela come la s'è comprada. fig. e vedrai tua vendetta.
l’endere la carota e l'ortolano. La Vendètta in isch. diciamo per Vendita.
vendi tal e qual l'hoo comprada. Io Fà vendetta. Far vendetta (Compar.
ve la vendo come l'ho compra(Magal. Pellegr. Ill, 7). Recare a contanti.
VEN (491 ) VEN
Arrecarsi in contanti alcuna cosa. Far moltissime persone le quali hanno il
danaro vendendo. venerdì per giorno nefasto e da non
Vendicà. Vendicare, e ant. Vengiare. fare negozi o viaggi.
Tornass a vendicà. Rivendicarsi. Legrii del venerdì. Allegrezza di
Vendicàss. Vendicarsi. Ricattarsi. Riscuo pan caldo. V. anche in Legria.
tersi. Riscattarsi. Far vendetta. Se ven la cros in cà on venerdì,
Vendicativ. Vendicativo. la ghe torna tre vocult in quell'ann....
Vendiroeü. Venditore. Se i preti vengono di venerdì a le
Véndita. Vendita – Vendimento. Ven vare un morto di casa, e vi torne
dizione. ranno allo stesso fine due altre volte
In vendita. Vendevole. Vendereccio. nell'anno. Altra ubbia volgare.
Venale. In vendita. Vendibile. Venerdì antigrass. . . . . . L'ultimo
Venditòri. Vendita. Luogo dove si vende venerdì del Carnevale comune.
ciò che è lavorato altrove; l'Etau dei Venerdì de marz. . . . Nei venerdì
Fr. El gh ha la beccaria in d'on sit e di marzo suol essere comune l'osser
el venditori in d'on alter. Ha il macello vanza del digiuno, e l'andata alle pre
in un posto e la vendita in un altro. diche quaresimali, e il non si cele
Vendùda. Vendimento. brare messa. Perciò il popolo usa la
Vendùu. Venduto. Alienato; e ſig. Ve frase in vari modi traslati inutili a
nale. Mercenario. Venduto. quì riferirsi.
Carna venduda. . . . . Dicesi di per Venerdì grass. . . . . L'ultimo ve
sona venduta altrui – e di persona nerdì del Carnevale ambrosiano, e
che altri tratti dispoticamente e come primo della quaresima comune.
schiava. Venerdì sant. Parasceve. Venersanto.
Son minga venduu in galera o Son Venètta. Venetta. Venuzza.
minga carna venduda. Non sono un Venètta. ... Nelle cave di Viganò è lo
forzato o un vostro schiavo. Strato sottile che non passa le quattro
Vèner. Venere. once milanesi di grossezza in qualun
Amore, merda e Venere sono tre que specie d'arenaria.
cose tenere. . . . . . Dett. sch, che Venettinna. Venolina(Targ. Viag IV, 96).
usiamo per burlarci degl'innamorati. Venerella.
Pari ona deja Vèner. Essere un oc Veneziàn e Venezianèll. Ad. di Ciòd. V.
chio di sole(Pan. Viag. Barb. 1, 7o). Veneziànna. Ad. di Pàsta. V.
Esser una Venere, cioè una gran bella Maschera a la venezianna. V. in
donna. Màschera verso il ſine. Indossa bautta
Venerà. Venerare. o domino nero, ed ha mezza masche
Veneràbel. Venerabile. ra al viso.
Veneràndo. Venerando. Soeul a la venezianna.... Pavimento
Vess ona veneranda giorgia o ona alla veneziana ; il terrazzo.
giorgia veneranda. Essere un vencran Solin a la venezianna. ... Chi fa i
do mellone o un midollonaccio. V. Badée. pavimenti alla veneziana, il veneziano
Veneraziòn. Venerazione, e ant. Vene Terrazzier.
ranza – Mett in venerazion. . . . . Tabar a la venezianna. V. in Tabár.
Esporre alla pubblica venerazione. Véng. Vincere.
Venerdì e cont. Vernadi. Venerdì. Ve Besogna minga lassaghela veng. Non
nere, e ant. Venardi. bisogna dargliela vinta. Bisogna sga
Chi rid in venerdì piang in sabet... rarlo.
Il venerdì è giorno infausto secondo Chi le dura le veng. Chi la dura
le ubbie volgari, di qui il dettato che la vince. Chi persevera ottiene.
trasportiamo anche all'idea generica Chi venga la pruma guadagna la
che Le gioie di quaggiù si volgono le scuma. Il primo si dà ai putti.
più volte in dolori. Lassaghen veng tropp. Lasciargliene
In venerdì no se ſa afari, nè se se tirar troppe, cioè spuntare, conseguire.
mett in viagg. . . . Ubbia comune a Veng el so caprizzi. Scapriccirsi.
VEN (492 ) VEN
Vorè sempervengela lù. Volere che Venna matta. . . . Nome particolare
la sua stia sempre di sopra(Fag. Rime d'uno strato d'arenaria quasi tutto
I, 3o8). -
argentino che vedesi nelle stesse cave.
Véng. T. di Giuoco. Vincere. Guadagnar Venón che anche viene detto Erba guzza
la partita o la posta. e Biava salvadega. Forasacco altissi
No veng nè perd. Levarne o Le mo(Re Ann.). Specie d'erba detta Bro
varla del pari. mus giganteus dai botanici.
Véngita. Vincita al lotto, ecc.(“tosc. -T.G.). Venòn detto altrimenti Venna salvade
Véngita. T. de Fornai. . . . . Quel pa ga(altra). . . . Erba detta Festuca bro
netto più che si dà gratis a chi com moides dai botanici.
pera dieci panetti ad un tratto. Venòn. Logliola. Vena selvatica. Vento
Vengiùda. Vincita. Vincimento. lana. Il Bromus arvensis L.
Vengiudinna. . . . . Una poca vincita. Venón. Venona(Targ. Viag. IV, 85). Gran
Verla.
Vengiùu. Vinto – Tira-giò che t'ee ven
giuu. Io te la dò per vinta. Venòn ross. . . . Nelle Cave di Viganò è
Veniàl. Veniale. -

l'arenaria che trae al rossigno o per


Venin. v. cont, per Velén. I . meglio dire al color terreo-tané. Ivi
Venin. Venuzza. On venim del dolz. Uno dicesi anche Cornetton ross.
spruzzolo di dolce. Vénsg e derivati v. cont, per Véng e
Veninna. Venuzza. Avegh ona veninna derivati. V.
de matt. Avere uno spruzzetto di pazzo Vént. Vento; al pl. I Venti, e ant. Le
(Caro) – V. anche in Vènna sig. 2.” Ventora – Venti cardinali. Venti in
Venir. Venire. Usiamo la voce solo nei termedi. – In città, dalle specole in
modi seguenti: fuori, tra noi non è quasi chi fac
Aspettar e non venir, star in lett cia distinzione precisa fra vento e
e non dormir, servir e non gradir, vento: sotto le voci Aria e Vent con -
sono pene da morir. . . . . Dettato fondiamo generalmente parlando ogni
italiano di piana significazione e co quarto di rosa; Ariascia e Venton ci
mune anche al nostro volgo. rappresentano le libecciate e le le.
On andar, on venir, on far fumm, vantiere, Straventi venti piovoli; Ariet
on ſar foch, on far saver de bon, ecc. ta e Brisa i soffi zefireschi la prima,
. ... Scherzo brighellesco. (simo. i tramontanali la seconda. Pure, nel
Vènna. Vena. Avena. Sorta di grano notis l'uso del dialetto mi pare che al
Venna salvadega che anche diciamo cuni facciano talvolta distinzione fra
Scarettòn. Forasacco ? Erba arvense Aria, Vent, ecc.; e questa, se non
detta dai botanici Bromus secalinus. ho mal colto nel segno, trae in ge
Venna salvadega per Venon. V. nerale ai valori seguenti:
Vènna. Vena. Aria. Vento orientale. Levante. Eu
Avegh ona venna de dolz. Avere ro. Est che anche scrivesi E.
una vena di dolce il vino. Arietta. Zefiro. Auretta. Favonio.
Avegh ona venna del sor. Avere Brisa. Tramontano. Siza. Suza. Bre
una vena di pazzo o di dolce. scia. Brezza - Brezzone. Brezzolone -
Legn storgiuu o stretajaa de ven Brezzolino.
na. . . . Legno a tiglio contorto, a Tesin. Ponente – Libeccio.
venature contorte. Vent. Tramontano. Maestro.
Venn del legn. Tigli. Vent marin o de mar, Scirocco-le
Vènna. Vena. S'cioppà ona venna. Rom vante.

persa una vena. Venton. Tramontanaccio. Tramon


Venn varicos. Varici. tanata. Ventavolo.
Vènna. T. delle Cave. Vena. - Nella Bassa Campagna Milanese la
Venna granellonna. ... Nelle cave loussola si divide in Matinna e Sira;
di Viganò è il nome d'un filare di la prima si piglia ogni vento da Greco
arenaria più granulato del comune, e a Ostro; la seconda ogni vento da
la cui grana è più distinta. Libeccio a Tramontana.
VEN (493) VEN
- Nell'Alto Milanese della bussola è - Sul Lago Maggiore i venti princi
conosciuto quanto siegue: pali sono denominati
Aria de la Bassa. Vento meridiona Breva. Mezzogiorno. Ostro. Austro.
le, Ostro. Noto. Sud che scrivesi anche S.
Inverna. Libeccio. Sud-ouest.
Breva(o secondo luoghi Bergamasca
o Aria de la bergamasca o Marengh Maggiora. Maestro.
o Mendrison). Vento orientale – Da Margoeuzz. Ponente. Occidente. Ma
Greco-levante a Ostro – I Varesini e rino. Ovest che scrivesi anche Ov. o O.
confinanti chiamano Vent marengh il Tramontanna. Tramontana. Setten

vento orientale per solito apportator trione. Aquilone. Borea. Rovajo Tra
di pioggia. E lo dicono anche Men montano. Nord. Norte che scrivesi an
drison perchè spira loro da Mendrisio. che N. – E qui pure gli altri quarti
Brevagg e Brevaggeri. Ventaggine di vento traggono il nome da quello
(“tosc.). Levantiera. Buriana. delle gole onde soffiano, come ne
Tesin. Libeccio. Garbino. Gherbino. fanno testimonio il Canobbin che soſ
Affrico. Sud-ovest che anche si scri ſia da Canobbio, ecc.
ve S. O. - Alzass del vent. Solvere o Sciorre
Vent o Vent de Sira. Vento mae il vento.
Andà come el vent. Andarne di volo.
strale o ponentale.
Vent di mont e in qualche luogo Andà segond el vent. fig. Navigare
Montiv. Tramontana – Montiv è an a seconda.
che il Nome d'un vento particolare al Andà-via come el vent. Sparir come
Montebarro e ai paesetti soggiacenti il vento (Monig. Serva nob. I , 21 ).
vi, di cui vedasi la Memoria inserita Avegh el vent in favor o in poppa
dal P. Allegranza negli Atti della Rac o contad. in groppa. fig. Avere il vento
colta milanese foglio n. 24 – Sul lago in poppa o Andare col vento in poppa.
di Como la voce Montiv è indicatrice Boff de vent. Aura.
generica dei venti trasversali uscenti Cà di sett vent. Casa che pare la
repentini dalle gole de'monti come badia a spazzavento.
si vedrà più sotto. Cascià vent o Tirà vent. Trarre
- Sul Lago di Como i venti princi vento(Mach. Op. V, 1 12). Far vento.
pali sono chiamati Tirar vento. Ventare. Venteggiare.
Bergamasca. Levante – Greco-levante. Che bon vent! o vero Che bon vent
Est nord est che anche scrivesi E. N. E. è quest? Che buon vento v'ha portato?
Breva, Mezzogiorno. Mezzodì. Sud. (Pan. Poet. I, xx, 4). Oh ecco la luna
Breva de Lecch. Scirocco-levante. da Bologna(Monos. 28, 284). Che buon
Tivànn. Tramontana. ll P. Allegran vento v'ha portato in queste parti?(Fag.
za nella sua Memoria sul Montio di cui Cav. parig. II, 2o e passim – Lippi
sopra dice chiamarsi Tivànn dal Pian Malm. VI, 58 – Lasca Gelos. I, 2).
di Tivano in Valtellina onde spira Ben venga maggio co' suoi fiori. Modo
sul Lario. di salutare e accogliere persona che
Vent. Maestro – Ponente. non siasi veduta da gran tempo –
Gli altri venti, detti in generale Talora lo usiamo anche quasi per chie
Montio, perchè sbuffano repentini dere altrui il motivo del suo venirci
dalle gole dei monti che ricingono il innanzi, mostrando augurarne bene -
lago, traggono i loro nomi particolari Quel bon vent vous amène dicono an
dalle valli onde spirano, e chiamansi che i Francesi(Roux Dict. in Vent).
il Molinasc quello ch esce di Val Ciappà el vent. Intaccare il vento.
Molina, il Bellanasch quello che soffia Ciel rosso vent o acqua che anche
dalla Valsasina per la gola di Bel dicesi Ciel ross o acqua o boff. Aria
lano, e così il Menasin, l'Argegnin, ecc. rossa o la piscia o la soffia (Alleg.
quelli che buſſano dalle valli aggia p. 182 – Tanara Econ. in villa p. 5.)
centi ai paesi di Menaggio, d'Arge Daghela come el vent. gergo, Darla
gino, ecc. a gambe. Fuggire di volo.
VEN ( 494 ) VEN
El vent el moeur minga de la set o Vént. s. m.pl. T. di Carroz. e Sell. Ven
vero Dopo el vent trii di debell temp. tole (Alb. enc. in Maniglia). Nome di
Prima il vento e poi la brina, l'acqua quelle Cigne di cuoio che sono unite
in terra l'altra mattina (Last. Prov.). per un lato alla parte deretana della
El vent l'è on temerari o on sfac cassa delle carrozze per mezzo di cam
ciaa. . . . Il vento si fa via per tutto panelle (anej de vent) e per l'altro o
– Anche il volgo francese chiama il alle molle o ai cignoni. Hanno cassa e
vento Monsieur Hardi. talora Gassa a cavagnocu cioè con fibbia – e Pon
Erba de vent che altri chiamano an tinna – per tenere unite le due partite dei venti.
che Fior de pasqua o Passafior. Pulsa Vént. . . . . Chiamansi così dai Vetlu
tilla. Sorta di erba le cui foglie sono rali o dai Fabbricatori di carrozze ecc.
molto simili a quelle della pastinaca quelle corregge che dai quattro lati
silvestre. della cassa d'una carrozza vanno ai
L'è el vent che sbatt i antin. È il cignoni, mobili sì da lasciar molleg
vento che dibatte le impannate(Allegr. giare la cassa, e forti bastantemente
p. 122). per reggerla in caso di trabalzo.
Mezz-vent. Vento intermedio – . . . Anej de vent. V. Anèll.
Vento mezzano. Vént s. m. pl. T. de'Fondit. di metalli.
(Eucc del vent. V. Sordinna. Venti. Que' Pertugetti che rimangono
Quart de vent.... Quarto di vento. nei getti e che bisogna riturare.
Roeusa di vent. Rosa dei venti(Att. Ventà. Spagliare. V. Palà.
Cr. III, 2 i 4). Ventàda. Ventata(“tosc.). Colpo di vento.
Tirà vent. V. sopra Cascià vent. Ventàla. Rosta. Ventaruola. Strumento
Torcia de vent. V. in Tòrcia. da cacciar le mosche, fatto in varie
Vardà che vent tira. fig. . . . Con ſogge e di varie maniere.
siderare che vento spira; vedere co Quell di vental. Rostajo (Fag. Rime
me un si trova, indagare l'animo di II, 245, e. l.).
alcuno. Ventalinna. Ventoletta (Parini Op. lll,
Vegni-sù vent. Metter vento. Venir 12). Picciola ventaruola.
gento. Far vento. Tirar vento. Ventalinna dicono alcuni, come p. es.
Vent che taja la faccia. Vento ge nelle ferriere, per Animella o Valvola
lato e sferratoio (Targ. Viag. V, 55 Ventalén. . . . . Gran rosta.
e altrove). Vento che pela. Ventaroeùla (sui tetti e sim.) Girotta.
Vent che va a fenì per contra a Ventaroeùla. fig. Un Arcolajo (Pauli Mod.
ona montagna o sim. Vento che muore 2 I 1). Une Girouette dicono i Franc.
addosso a un monte o sim (Targ. Viag. Vess ona ventaroeula. Volgersi ad
lV, 285). ogni vento. Essere come penna ad ogni
Vent de mar o marin. Vento marino. vento.
Vent de marz. . . . Venti costanti Ventàsc. Ventaccio.
fra noi nel marzo e forse equivalenti Vénter. Ventre. Trippa. Pancia. Peccia.
all'egiziano Kampsay. Epa, e in ger. Buzzo. Stefano. Otro.
Vessegh sott vent . . . . . Soffiare Avegh el venter o la panscia in
vento di nord od ouest sotto alcun bocca. Avere il corpo a gola. Essere
tendone di nuvoli – Vessegh sott col corpo a gola. Avere una trippa in
breva. . . . . Soffiare vento di est o sino agli occhi. Dicesi bassamente di
sud sotto pari nuvolaglia. donna incinta vicina al parto.
Vessegh-sù on vent de can o del Avegh el venter rilassaa. Della pec
diavol o de bestia e sim. Tirare un cia far grembiule(Lor. Med. Canz.7o").
vento che mozza il fiato o il respiro, Curios come el dolor de venter. Cu
che morde, che taglia il viso. riosaccio. Fiuta fatti – ed anche Sin
Vént. Vento. Moto d'aria in genere. golare.
Fà vent – Fass vent. Fare vento Desfà-giò i piegh al venter. Sgrin
altrui – Farsi vento. Sventolarsi (“tosc.) zare di corpo. Cavare il corpo di
col ventaglio. grinze.
VEN ( 495 ) VER
Dolor de coo el vour mangià, e a cui noi diamo nome di Palòtt de
dolor de venter el voeur cagà. . . . . palà el formento sim. Il nostro Vento
Le più volte al dolor di capo giova raa(che è pur ventilabro perchè serve
lo sdigiunarsi, e a quello di ventre a ventilare) è un arnese configurato
il purgarsi. quasi come una poveraccia(ostrea ja
Dorì el venter. Aver invidia o cruc colaea) e intessuto di vimini, col qua
cio. Increscere di checchessia. Sentir le, come con un vaglio, si va spu
dispiacere d'avere fatto checchessia. lando il grano, il riso, ecc.
Fà-sù i danee cont el ventoraa. Far
El venter pien el considera minga
quell vocuj. Corpo satollo non crede danari a palate. V. anche in Danée.
Ventorèsc. v. verbanense. Ventoso.
al digiuno.
Grazios come el dolor de venter. Ventósa. Ventosa. Coppetta. Cornetto. Bic
E simile all'altro Darusc come ona chiere. Ventos secch. Coppe a vento
sprella. V, in Sprèlla. (Targ. At. Ac. Cim. III, 4o8). Ventos
L'è staa cativ finna in del venter tajaa. Coppette a taglio. Coppette sca
de soa mader. Fu cattivo insin nel rificate. Così chiamansi quando la car
l'uovo o nel guscio. Fu prima tristo che ne per mezzo loro alzata si trinciapo
grande. -
scia dai cerusici per cavarne sangue.
Pari ch'el sia in sul venter.... Aver Ventosà o Mett i ventos. Ventosare.
Ventosàa. Ventosato.
checchessia a grave.
Stà in lecc finna che ven el sò in Ventosàda. . . . . Il porre o appiccare
sul venter. V. in Vàcca. o applicare o attaccare le ventose;
Stà-lì a grattassel venter. Star colle applicazion di ventose. - -

mani alla cintola. Non far nulla. Ventositàa. Ventosità. -

Te doeur el venter? prega el Signor Ventràda. Ventrata (Fag. Cav. par. I, 9).
ch'el te doeura semper, o prega san Ventràsc. Ventraccio.
Giovann ch'el te doeura tutt l'ann, o Ventréra. . . . . Arnese sostenitore del
prega l'angiolin ch'el te doeura anmò ventre per le donne incinte o rila
on tantin, o fatt romp di gandoll de sciate di ventre, e per gli obesi.
persegh sul venter ch'el te guarirà.... Ventricol. Ventricolo.
Risposta scherzevole che sogliamo da Ventrin. Ventricino. Ventricello,
re a chi si lagna per dolori di ventre. Ventrinèll. . . . . Picciol ventricino.

Venter crespaa..... Ventre crespo. Ventrón. Ventraccio.


Venter ſaa a guggia o Venter de ba Ventùra (A la). Alla ventura. A ventura.
lenna. Ventre di struzzolo. Gran di Per ventura. - -

voratore. Venturinna. Venturina. Avventurina. Spe


Vénter de vacca. T. di Mascalcia.... Così cie di gioia.
è detta ne cavalli l'imperfezione dell' Vér. Vero. Si usa nella frase
avere la pancia a sacca, non ischietta. Ver, fettive rial. Vivo e vero.
Ventilaa. Ventilato. Véra. ad. Vero.
Ventiladór. Ventilatore. Alter che vera! Ma s'è vero(*tosc.
Ventilazion. Ventilazione. – T. G.).
Ventisèll. Venticello. Venterello. Vento Come è vera Dio. Come
lino. Ventuccio. Come l'è vera che son chi . è vero
Ventisellin. Auretta. Come l'è vera che hoo de morì.V Dio.
Ventón. Ventaccio(Alleg. p. 185). Rova Vero come la morte. Vero come è vero
jone(id. 186). Bufera. Dio(“tosc. – T. G.).
Ventoràa. Ventilabro, e ant. Ventola. De vera. Da cristiano!
Arnese col quale si spargono al vento L'è ben vera che.... È bensì vero
le biade e simili per separarne le parti che. . . .

più leggieri ed inutili. Notisi però che L'è vera come l'è vera che gh'hoo
per Ventilabro, come dice la definizione, el batesem adoss. E se credete che io
il Dizionario intende la Pala da spu abbia la cresima, la cosa sta così
lare o lo Spulatojo che voglia dirsi ('fior – Fag. Rim. III, 122).
VER ( 496 ) VER
Nè vera? N'è vero? Vale lo stesso Vérd. Verde.
che Non è vero? Verd boteglia. Color verdone botti
Pù vera che la vera del cortell glia (Savi Ornit. II, 517).
(Mag. I, 257). Da Verona. Ver più Verd bronz. Verde antico.
che Verone(Bellincioni Sonetto fra que” Verd cedron. Verde citrino.
del Burchiello 264). Verd celadon. Verde azzurro. Ter
Sarà mai vera. Non sarà mai. dazzurro. Sorta di colore ch'è il color
Vess la vera. Essere il meglio. dell'aria o della marina, detto Vert
Véra. s. f. Anello. Per es. La vera de celadon anche da Francesi.
spos. L'anello nuziale o La Fede. Verd ciar. Verdechiaro. Verdegajo.
Verd de mar. V. in Colór.
Véra. T. d'Intagl. in legno. . . . . . E
come una borsella. Verd de pomm. Verdegiallo. Ver
Véra. s. ſ. Ghiera. Viera. Cerchietto dechiaro.
di ferro o d'altra materia onde si Verd de porr. Verdeporro.
rafforzano le testate di vari arnesi Verd d'erba. Verde acerbo. Verde

e istromenti acciocchè non si aprano di prato? Così chiamasi un verde non


o fendano. pieno.
Con la vera. Ghierato. Verd d'erbasavia. Colore salviato.
Véra de saa. . . . Nome di quelle staffe Il verde sbiancato.

che servono a collegare la sala col Verd d'orpiment. .. . Verde d'or


suo guscio (corp d'assaa). pimento.
Vera de coa. T. de'Fabbrifer., Carroz., cc. Verd dragon. Verdebruno. Verde
. . . . Nome di que” ferri che a tre pendente allo scuro.
intervalli staffano cosciali, colli e coda Verd eterna. Verdeterno.

del carro delle carrozze – Talvolta Verd giald. Verdegiallo.


a pari fine si usano altri ferri detti Verdinduggia. Perde indugio(“tosc. –
fra noi Braghett. - - -
se pure non errò il Tom. nelle G.).
Vera de muson. Fasciatura. Ghiera di Verd ingles. Lo stesso che Verd de
ferro che rassoda il centro del risalto mar. V. -

esteriore(muson) de'mozzi delle ruote Verd mirt. Verdegiallo.


(test de roeud), così come quell'altra Verd pistacch. Festuchino.
ghiera che diciamo il Fris ne assoda Verd-scur. Verdescuro(*tosc. –T. G.).
Verdebruno.
la periferia.
Veramént. Veramente. Veracemente. Verd terra o Terra verda. Verde
di terra.
- Mi verament glie credi no. Ma io
non ci credo. Io però non ci credo. Verd verdisc. Verdissimo.
O verament. O vero. O pure. Verd. . . . Verdegiglio.
Veramént . . . . . . Esclamazione remis Verd. . . . Verde di vescica (Targ.
siva. P. es. El m'ha faa on gran piasè Ist. II, 168 ).
mi dice Tizio, ed io rispondo Vera - A mangià domà erba gh'è de de
ment! che robba! no hoo faa che el ventà verd. L'erba è da bestie(Allegr.
mè dover – Verament! che gran rob p. 245). Erba non fa collottola(“tosc. -
ba! – Verament! eel vin? T. G.) – V. anche in Èrba.
Veràscia. . . . . Grande e brutta ghiera Color de verd induggia. fig. o vero
– Anellaccio. Eternitaa d'on omm. Vestito di verile
Vèrb. l erbo. indugio(“tosc. – T. G.).
Verbal. Verbale. Fà vegnì verd o Fà vegnì negher,
Process verbal. . . . . Processo ver o Fà vegnì verd de la rabbia. Far
bale, registrazione scritta di checches fare il sangue verde (Pan. Poet. I,
sia fatta in concorso degl'interessati. XvII, 48). Far arrabbiare. Ad Alfieri
Verbalitàa. Verbalità. le scorrezioni di Didot nella stampa
Verbalmént. Verbalmente. A bocca. A delle sue tragedie faceano far del san
viva voce. A parole. gite verde, dic egli.
Verbena, Verbena. I crmena. Verincnaca. Torna verd. Rinverzicare, linverzire.
VER (497) VER
Vegni verd (le piante). Verzicare. – Verett rigas bianch, Verett rigaa giald, Vc
Verd come on ghezz. Più verde rett soli bianch, Verett soli giald.
d'una ruga. Verètta e Verettinna ... Picciola ghiera.
Vess verd. Verdeggiare. Verètta e Verettinna. Anellino. Anclletlo.
Vérd. Ad. di Coràmm, di Pèll, e sin.... Vérga che in qualche paese della Brian
Non ancora concio. za vien anche detta il Bàtt o la Bàtta, a
Verdàcola chiamano sulle costiere del Treviglio la Ergada, verso Busto Ar
Lago Maggiore la Ranna San Peder. sizio la Battòja. T. d'Agr. Coreggiato.
V. in Ranna. - Scoreggiato. Strumento notissimo con
Verdàsc. Verdaccio (“tosc.). cui si batte il grano disteso sull'aja.
Verdàzza. Ad. di Brùgna. V. Voltura o Oltà o Ortù o Cioi o Manegh
o Baston. Manfanile. Pedale e in volg. tosc
Verderà mm. Verderame. Distinguesi in Manfano = Scossura o Marella o Gettarell.
Verderame artefatto, e in Verderame Vetta. Calocchia = Giaccol o Tarell o Mazzac
nativo detto anche Verde montano
cor o Brugnoccera. Capocchia(Carli Svin.). Maz
(Targ. Viag. III, 155 e pass.). zocchio – Treposta o Cavall o Capell o Ca
Verderin. Verzellino? Sp. d'uccello. valett Gombina = Guarnizion de la scossura.
Verdés. Ad. di Figh. V. . . . . . - Ciod. Capitino = Vera Ghiera =
Verdésa. V. ùga. Lasciaroeu. Laccetti ?

Verdesin. Verdiccio. Verdigno. Verdo Vérga. Fuso. Strumento di ferro per


gnolo. Verdastro. Verderognolo. Ver torcere e infilare il cannello o roc
detto. Festuchino. Alquanto verde. chetto su cui volgesi il filo.
Verdesin. Ad. di Figh. V. Stacchett de verga. V. in Stacchètta.
Verdetèrno. s. m. Verde eterno, detto dai Vergada. . . . Un andare di pagliuolo
Chimici Deutoacetato di rame. Sorta (antell de pajaeu).
di color verde, detto eterno perchè Vergàda. . . . Colpo di coreggiato.
non perde mai la sua molta vivezza. Vergadella. Dimin, di Vergada de pa
Verdétt. Verdetto. Specie di colore. joeu. V.
Verdisc. V. in Vérd. Vergella. v. cont. dell'Alto Mil. Vergel
Verdolin. Lo stesso che Verdesin. V. la Verghetta. Verguzza. Bacchettuzza.
Verdolin. Verdolino (*tosc. – Mol. Vergèlia. T. di Ferriera. Verzella. Spe
v". El). Specie d'acquavite zie di nastrino di ferro o di regget
in cui sono o stillate o infuse parec tina colpeggiata nel piano per modo
chie erbe antisteriche. che imita dirò così un nastro ondato
Verdón. Verdone. Sorta di color verde e smerlato, di cui si fa uso per fab
pieno. bricare chiodi e bullette. Appartiene a
Verdon dicono alcuni pochi per Gallée. V. quella specie di ferrareccia che è
Verdùra. Ortaggio (*ſior. – Last. Op. V, detta dai Toscani Modello di disten
1 og). Ortaglia. Erbaggio - La Ver dino
zura dei diz. ital. non corrisponde Vergèlla. T. di Cart. Filato. Trecciuola.
appuntino alla nostra Verdura – V. Carta a vergell. Carta a filato o a
anche in Piàtt. trecciuole. È questa la carta comune,
La verdura l'è leccarda. . . . Gli così detta dall'essere fatta con forme
ortaggi vogliono condimento di molto. le quali sono tessute di fili d'ottone
Verdùra. T. de Fab. di fiori finti. . . . . che lasciano improntate su di essa
In genere l'Assortimento di foglie quelle righe che vi si veggono, le
verdi artefatte, imitanti erbe d'ogni quali sono dette in francese Vergeures.
specie. Vergellada. v. cont. dell'A. M. . . . . .
Verdùsc, Verdastro. Colpo di vergella, bacchettata.
Verècc. . . . . Specie di Rete a sacco Vergellón. T. di Ferr. Verzettone. Grossa
con orlo di ferro o di legno alla verzella differente dalla Verzella (ver
bocca, e con manico. gella) in questo che dove la verzella
Verett. s. ſ. pl. T. de Pastai. Campanelline è ondata e smerlata nel piano, il ver
('tosc.). Specie di pasta così detta zellone è liscio nel piano e smerlato
dalla forma anulare a cui è foggiata nelle costole.
/ ol. Il . 65
VER (498 ) VER
vergellon e Vergella piegada. Ver Vergògna. Vergogna.
zellone e Verzella capivolta? Capivol Abbia minga vergogna, di pur. Di
to? Capivoltino ? pure e non ti peritare o non avere
Vérgen, ecc. V. Vérgin, ecc. peritanza.
verghètta per Vérga (fuso). V. Argent o Or de Bologna ch'el ven
Verghètta. T. dei Ricam. . . . Legnuzzo ross per la vergogna. . . . Argento od
con un filo d'ottone da capo che Oro falso, rame inargentato o dorato.
trapassa il rocchetto per trasferire Brusà de la vergogna. Fare il viso
l'oro filato da rocchetto in rocchetto. rosso. Essere pien di rossore.
Vérgin. s. f. Vergine, e alla lat. Virago. Fà vergogna. Far vergogna. Sver
Corp a la vergin. . . . . . Imbusto gognare. Segnare di vergogna. Portare
alla verginale. scorno,

Scemisetta a la vergin. . . . . Ca El boccon de la vergogna, El gott


miciuola alla verginale. dc la vergogna. . . . . L'ultimo boc
Vérgin. s. m. pl. Cosce. Nome di quei cone, L'ultimo centellino (V. anche in
ritti che costituiscono il telaio dello Boccòn). In proposito del quale esiste
strettojo da olio o da vino uniti col il proverb. Matto chi lascia il boccon
letto (fond o dormion o s'ceppa) e della vergogna; a chi il piglia rogna.
colla traversa di madrevite (sca uggia Nol sa dove casciass per la vergo
o traverson o scaruccia). gna. Si ficcherebbe in un cesso. E da
Vérgin. ad. Vergine. L'è robba vergin. rebbe d'un chiasso ogni danajo.
La è cosa vergine. Perd la vergogna. Perdere la ver
Mel vergin, Oli vergin, Zila vergin. gogna. (gognata.
V. Mél, Öli, Zila. Restà in vergogna. Rimanere sver
Verginèlla. Verginella. Trà-via la vergogna. Sciogliere la
Verginitàa. Verginità. Virginità. vergogna. Tirar giù la buffa. Far
Verginén. Scapolo. Celibatariaccio. I Pie faccia tosta. Diventar impudente.
montesi lo dicono anch'essi Verginon Vergogna marscia! Vergognaccia!
o Dentin. Vess ona vergogna o vero Vess
Verginònna. Pulcellona. ona vergogna marscia. Essere una ver
Putrido frutto, inutil pulcellona, gogna che . . . . Tornare checchessia
Offerta di Caino, a Dio si dona. a gran vergogna d'alcuno.
( Alfieri, Sat. 3.º) Vergogna. s. f. Le Pudende. Le Vergo
Vèrgna. Lo stesso che Vergnaria. V. gne. Quattà la vergogna. Ricoprire le
Vèrgna. Verso. Modo. Maniera – Anche pulende. Mostrà la vergogna. Avere
i Napolitani hanno la voce Vernia. scoperte le vergogne o le parti vergo
L'è poeu minga sta gran vergna.... gnose o le membra vergognose.
Non è sì gran cosa. Vergognàscia. Vergognaccia.
Trovà la vergna. Trovare la via o Vergognàss. Vergognarsi di checchessia.
il modo o il verso. Tenersi a vergogna checchessia.
Vergnaria e Vergna. Moina. Muina. Vergogninna (Mag. Int. II, 548). Cont
Fregagione. Caccabaldola. Incaccabal ona certa vergogninna. Vergognosetto.
dolatura – Ed anche semplicemente Vergognos. Vergognoso.
Grazia. Monelleria – La Vernilitas Fà el vergognos. Fare il ser mode
dei Latini. sto( Fag. Rime I, 135). Mostrarsi in
Fà di vergnarij. Ammoinare. Am atto vergognoso.
muinare. Far mille monellerie. Far L'è on poo vergognos el sfaccia
mille stoggi. dell.... Sch. per tacciar d'impudenza.
Vergnin. Monellino. Moneiletto. Monel Pover vergognos... Povero vergogn.”
luccio. Vergognos. Peritoso. Erubescente.
Vergninna. . . . . Monelluccia. Vergoletta. Verghetta.
Vergnºn. Moinicre. Vergòtt e Vergottin o Vergottinna. v.cont.
Vergnònna. . . . . Monelluccia, moiniera. Cavelle. Covelle. Qualche cosa. Qual
Vergnonon. . . . . Gran moiniere, cosa. Voci bergamasche in origine,
VER ( 499 ) VER
ma spesso usurpate anche dal Maggi Vess la bocca de la veritaa. Essere
nelle sue Rime, e tuttora vive nella la bocca della verità, e dicesi così an
maggior parte de colli di Brianza. che ironic.º per denotar il contrario.
vergùn. v. cont. Alcuno – Guitton Verlètt. V. Varlètt.
d'Arezzo scrisse anche Verguno. Vermècc. Vermiglio.
verificà. Avverare. Avveritare. Avveridi- | Vermècc. Vivido. Vegeto. Prosperoso.
care. Sont vegnuu a verificalla. Me Tutto vita.
ne sono chiarito. Pianta vermeggia. Pianta rigogliosa.
Verificàss. Attuarsi. Effettuarsi. Erba vermeggia. Erba verdissima. Fior
Verificatòr. Verificatore. vermecc. Fior fresco. Personna ver
verificazion. Verificazione. Verificamento. meggia. Persona prosperosa, vegeta.
Veritàa. Verità. Veritade. Veritate. Vèrmen. s. m. Verme. Baco. Vermo.
A dì la veritaa se falla mai. La ve Vermine – Lombrico – Cucurbitini –
rità è luce dell'intelletto. La verità è Ascaridi – Idatidi.

bella, nè per tema si debbe mai tacer Andà tutt a vermen. Farsi tutta
verminoso.
nè per vergogna. Dettato proprio degli
uomini generosi i quali hanno in di Biott come on vermen. Nudo come
spetto que pur troppo veri proverbi Dio lo fece. A ordine come un san
che La verità è madre dell'odio, che Giovanni. Tutto in nudo.
Chi dice la verità è impiccato, che Chi Maa del vermen. V. in Màa.
non ispergiura si fiacca il collo. Pien de vermen. Vermicoloso. Bacato.
De veritaa. Per verità. In verità. Strappà el vermen. . . . Strappare
Disi la santa veritaa che. . . . Ti il verme a cani, -

dico in verità santa che. . . . Vermen devott, Manto.


I fioeu hin la bocca de la veritaa, Vermen di can. Verme sublinguale?
che altri dicono Chi voeur savè la ve Quello che Plinio (St. nat. lib. 29 cap. 5)
ritaa vaga de la puritaa.... Chi vuol chiama Lytta (Airra). V. Vermocàn.
sapere il vero, ricorra ai fanciulli. Vermen solitari. Verme solitario
In veritaa benedetta o santa. In Tenia. La Toenia hominis L.
verità santa e benedetta(*tosc. – T. G.). | Vèrmen. s. m.pl. Bachi. I lombrici onde
In buona verità. In o Di o Per verità, patiscono per lo più i fanciulli.
I veritaa se poden minga di tutt. Bon per i vermen. Vermifugo, e
Ogni vero non è ben detto. dottr. Antelmintico. -

La veritaa la pias minga La verità Descantà i vermen. V. in Descantà.


è madre dell'odio. Chi non ispergiura Fà i vermen. Fare bachi(Cr, in Fare).
si fiacca il collo. Fà vermen. Imbachire(Rim. aut. pis.).
Lassà la veritaa a sò loeugh. La I tropp bombon fan vegnì i ver
sciare la verità a suo luogo (Targ. men. . . . . I dolci, i confetti ingene
Piag. IV, 121, 151 e 184). rano bachi; e ſig. Miele in bocca,
La veritaa a sò loeugh. Salvo il vero. rasojo a cintola – ed anche Il so
La verità abbia suo luogo. perchio rompe il coperchio – ed anche
La veritaa del fatt l'è che . . . Fatto Chi ben siede, mal pensa; la troppa
sta che . . . . (risposta, comodità induce altrui a mali pensieri.
La veritaa e poeiù pù. Il vero non ha Mazzà i vermen. Ammazzare i bachi
La veritaa la ven semper a voltra. (Salv. Not. Buonar. Fier, p.472, col.2.).
La verità sta sempre a galla (Fag. Mett i vermen. Fare bachi (Crusca
Itime II, 294 e. l.). La verità vien in Fare).
sempre a galla. Panscia de vermen. V. in Pànscia.
La veritaa l'è vera. La verità sta Vèrmen. Impanatura di vite(Man. Desc.
sempre a galla. poz. artes. 7). Totalità della spirale
Veritaa de là de veritaa. Verità che costituisce la vite semplice o delle
arciverità(Nelli Serv. padr. III, 1o). spirali che costituiscono le viti ad
Veritaa santa o sacrosanta. Verità doppiate e triple – Pani. Spire. Ver
santa. mi. I ravvolgimenti della vite.
VER (5oo ) VER
Vermen de la saa. Pani o Spire del dola per a Foglie secche che si ſanno
l'assile o della sala. mangiare alle pecore nell'inverno. »
Vermen quader. Pani quadrati. Vernéngh per Invernéngh. V.
Vermen tond. Pani tondi.
Vernigà. Titillare. Solleticare. Dileticare.
Vèrmen. T. de Fabbrifer. e Carroz. . . . Eccitare blanda e molle commozione
Quella spira che ne fanali da carrozze in parte membranosa o nervosa del
contiene in sè il candelotto, e per corpo animale,
la sua elasticità lo viene sollalzando Vernigamént. Titillamento. Solletico.
di mano in mano ch'ei si consuma. Vernighént. Lo stesso che Invernighént. V.
Vermenèra. T. Contad. Verminaria. Mon Verniglia. T. de Ricam. . . . . Filo d'oro
ticello di sugo fatto ad arte nelle bassa o d'argento battuto e arrotolato mi
corte, perchè vi nascano moltissimi mutamente in sè stesso che si adopera
vermi per nutrimento del pollame. in pezzuoli ne ricami.
Vermenin. Lombricuzzo. V. Vermisoeiù. Vernigliòn. Oro o Argento riccio. Salta
Vermenon. Lombricone, leone. Sorta di filo sottilissimo d'ot
Vermicèlli cominciano a dire alcuni per tone che serve a diversi usi, come per
Fidelitt. V.
ricami, per corde di mandorlino, di
Verminósa. T. Med. Verminosa. chitarra, ecc.
Vermisoeiù. Vermetto, Vermicello, Baco Vernis. Vernice. – Vernice dura, I er
lino. Verminetto. Verminuzzo. Vermic nice grossa, Vernice tenera.
ciuolo – Lombricuzzo. Lombrichetto. Dà-sù la vernis. Inverniciare.
Cercà i vermisoeu. Lombricare(Zanob. Vernis a oli. Vernice a olio(Tar. fir.).
Diz.). Così dicono i cacciatori quello Vernis a spirit. Vernice a spirito
stanar lombrichi che fanno gli uccelli (Tar. fir.).
levirostri. Vernis copàl. T. dei Doratori.....
Vermisoeò dicono alcuni contadini del Vernice con gomma coppale.
Basso Mil. per Tobisoeüra o Orbisoeü Vernis molada. Vernice a lucido.
(serpe). V. Vernisà. Vernicare. Verniciare. Inver
S'el vermisceu el ghe vedess, e se nisà. V.
la lipera (o vipera) la ghe sentiss, pù Vernisceir. Perniciaio(“tosc. – Mol. El).
omm al mond no ghe sarìss. V. in Verón. s. n. Accr. di Véra. . . . . Gran
Vipera. ghiera per le ruote o simili.
Vermisorin. I ſermicellino. Fermiciuolazzo. Verònega (Ona sura). Una Pentolona.
Bacherozzolo – Lombricuzzaccio. La sura Veroniga
Vermocàn. Vermocane? I diz. ital. dicono L'ha tolt mari per quell,
che il vermocane è una specie di ma Per fass cava la pell.
lattia. I nostri contadini dell'Alto Mil. Veronés che anche diciamo Bescòtt. . . . .
chiamano così quel Vermicciuolo che Castagne cotte nel forno o nella stufa.
viene sotto la lingua ai cani e che Verosimil. Verisimile. -

sogliono fare strappar loro da cal Per on verosimil. Per approssima


derai (magnan) onde salvarli dalla ma zione. A un dipresso. All'incirca.
lattia della stizza ; vermicciuolo che Vèrr. Verro. Porco non castrato.
Plinio chiama Lotta. Quel Ti venga il Vèrs. s. m. Verso.
vermocane dei diz. ital. pare quindi Andà per el vers o Andagh in vers
che si risolva in Ti venga la rabbia! o per la part. Andare in traccia d'al
Vermött. Vermutte (Lastri op. V, 89). cuno. Andare fra piedi ad alcuno.
Vermut (Targ. Istit. III, 185 – Tar. Andà sul vers. Andare ai versi.
fir. – Giorn. Georg. II, 2 ro). Roso Ciappà sul sò vers. Pigliare una
lio d'assenzio. Dal tedesco JVermuth. cosa pel suo verso. Pigliar il verso
Vernadi. v. cont. Venerdì, d'una cosa o in una cosa.
Vernàja. Mangime invernale. Cibo inver Fà di vers. Scherzare. Far baje.
nale del bestiame. Forse anche Vin Fà el vers de la mort i can. . . .
cigli o Frasche, giacchè i diz. ital. L'ululare che fanno talora i cani, e
riportano quest'ultima voce, spiegan specialmente allorchè hanno smarrito il
VER (5o1 ) VER
padrone, di cui gli ammalati vicini s'at per ispignere
i Buoi và la isc, va là eh. ,
terriscono per le solite ubbìe di morte.
Fà i robb sul sò vers. Fare le cose i Cavalli trù trù, ptrà ptrà.

pel verso. per iscacciare


i Gatti pse pse o ghicc ghicc.
Fà milla vers. Far le voci.
i Majali ptrisc, ptriscia.
Fà on quaj vers. Ajutarsi per qual le Anatre Ahánn abann.
che modo. On quaj vers faremm. Ci le Galline scì sci, sc sc.
si troverà modo. le Oche lair hir.
Fà semper quell'instess vers. Far
tutto giorno un verso(Pr. fior. IV, III, Vèrs. . . . . Con questo vocabolo noi
2 r). Essere la cornamusa del Cortona denotiamo anche la voce, il grido
degli animali, e diciamo El vers del
(Dom. Fac. 528). Far sempre un verso.
L è on olter vers. Le cose vanno loff, El vers del can, ecc. In italiano
si dice che
per un altro verso,
Mudà vers. Mutar verso, modo, stile. l'Allocco bubbola.
l'Anatra tetrina o tetrinnisce o anatra o
No gh'è staa verso de fagh dì i
schiamazza.
compagn. Di fargli dire i compagni
l'Ape ronza o romba.
non fu verso(Tac. Dav. Ann. II, 26).
l'Apiastro zinzilula.
No gh'è vers. Non c'è da ficcar l'Aquila trombetta. .
chiodo(Monigl. Ved. III, 15). Non c'è l'Arzavola cigola.
rimedio o verso alcuno.
l'Asino ragghia o raglia.
Ognidun ha de fà el sò vers. Ogni l'Assiuolo chiurla.
ai uccello ha da fare il suo verso. l'Avvoltoio pulpa.
Trovagh el verso el cunt. Cavarne il Becco miccisce.
o Trarne la macchia. Trovar verso. il Calabrone ronza.
la Calandra mitila.
Vedegh minga el vers de fà, di, ecc.
il Cammello blattera.
Mon ci veder ordine di fare, dire, ecc.
il Cane squittisce o schiattisce o ghiattisce o
Vegni in vers. Comparire in verso sguittisce i abbaja o baja; bocia i uggiola:
(Assetta II, 1). gagnola o guajola i guaisce i latra, mugo
Vess minga sul vers o in sul sò
la ; ringhia.
vers. Non essere in buona luna.
la Capra bela o specora.
vèrs. T. Poet. Perso. il Capro vagisce.
Fà vers. Verseggiare. Poetare. il Cavallo nitrisce o annitrisce o anitrisce.

Vers fallaa. Verso fallito (T. G.). il Cervo grida e bela.


la Cicala stride.
Vers giust. Versi giusti Pananti nel
Corrier delle Dame milanese 18i 1 p. la Cicogna glotera.
4 19). Questi versi non son giusti (ivi). il Cignale ruggisce o rugghia.
Vers macaronegh. Verso macchero la Civetta squittisce.
la Colomba geme o mormora o tuba.
nico. Maccheronea.
l Colombo tronfia (Ros. Sig. di Monza).
vèrs per Fètta sig. 2. V. la Cornacchia gracchia o scornacchia o cor
Vèrs. . . . . Quelle voci colle quali ci nacchia.
volgiamo alle bestie. Sono le seguenti: il Corvo crocida o crocita o corba.

per allettare il Cuculo cuculia.


Dindj poli poli(in Brianza) Pòll pòll la Donnola drindisce.
te l'Elefante barrisce.
i Cagnolini tè tè. (in Milano).
i Cani ps ps ps ps. il Fringuello sfringuella o spinciona.
l i Gatti (lo scriva chi può . la Gallina schiamazza; chioccia o croccia i
i Majali ciù ciù ciù. gracilla(se canta in gallesch ).
i Pollastrelli chiti chiti ed anche poli poli. il Gallo canta i fa delle chicchiriate o cucur
i Pulcini bloeu blocu(in Brianza). Ci ci ci risce, e in furore rigna.
(nel Basso Milanese). il Gatto gnaula o miagola o miagula i tor
le Anatre aniani o animg aning. Aniani. nisce i mugola.
le Chiocce pita pita. la Ghiandaja pigola.
le Galline córa cora. il Grillo stride o grilla.
le Oche vira vira. la Grù grua.
VER (5o2 ) VER
il Gufo gufeggia. Versari. è Versone (“tosc. – T.G.). Versac
il Leone ruggisce o rugghia. Versàsc. cio. Acc. e pegg. di Verso, grido
la Lepre vagisce (Alunno). Versasc de coldiree. Versaccio in
il Lince irca.
diavolato.
il Lupo urla o ulula, mugola. Verséri e VersoEuri. Versaccio.
il Merlo tinnita.
il Montone blattera (Alunno). Versètt. Versino. Versuccio(“tosc. – T. G.).
il Moscone ronza. Versetto,

il Mulo ragghia o raglia. Versettin. Versettino(“tosc. – T. G.).


il Nibbio fischia o fa mio mio. Vèrso diciamo in qualche modo per
l'Oca gracida; stride. Vèrs. V.
l'Orso ringhia. Vertèggia dicono alcuni del contado per
la Pantera caurisce. Bandella.
i l Pappagallo cinguetta.
il Pardo ritta.
Vèrtegh. v. a. Fusajuolo. V. Birlo – Dal
lat. Verticulum dice il Varon Mil.
la Passera pigola o pipila.
i Verténza. T. For. Lite. Quistione. Con
I Pavone pulula.
troversia.
la Pecora bela o specora.
la Pernice stride. Vèrtesa che in campagna dicono La Vèr
il Pipistrello stride(Cr. in Stridere). tes. Scriminatura. Dirizzatura. Quel
la Poana buti ce. solco in sul cranio onde in due parti
il Porco grugnisce o grugna; grufola; stride. dividonsi i capegli. Molte donne fra
il Pulcino pigola o pipila. noi la chiamano anche com. la Scheia.
la Putta cinguetta.
Drizzà la vertesa o la scheia. Pareg
la Quaglia stride.
giare la scriminatura. Dirizzare la
il Rampichino mette zilli(Sav. Ornit. I, 1 88). scriminatura.
la Rana gracida.
la Rondine trista o trinsa o zinzilula o zin Vertesa o Scheia drizza. ... Scri
zicula (A lunno-Duez-Spadafora). minatura retta.
il Rondinino pispissa. Vertesa o Scheia storta. . . . . Scri
lo Scricciolo zinzilula. minatura trasversa.
il Serpe fischia o sibila o zufola o sufola. Verti. Avvertire. -

il Sorcio stride. Vertidùra. . . . . Malattia che forse è lo


lo Sparviere pipa o chioccia (Alunno). stesso che Avertàra. V.
lo Stornello pusita.
Vertigen. Vertigine. V. Giramént de coo,
il Tacchino canta.
la Tigre racca.
Vertigen. . . . . Sp. di mal del cavallo.
il Tordo zirla o trittila, schiamazza. Verùgola per Veligora. V.
Vérz. Cavolo verzotto. Sverza. Erba nota
il Toro mugghia o muglia o mugola o mugiola.
la Tortora tuba. da camangiare. Molte sono le specie
l'Uccello (in genere) garrisce. de'cavoli, come Cavolo bianco, nero,
l'Usignuolo canta; gorgheggia. lasagnino, novellino, paonazzo, ge
la Vespa ronza. novese, di Malta, di Spagna, ecc. –
la Volpe gagnola. Anche gli Spagnuoli dicono Las Vercas
la Zanzara zufola o ronza. – V. altresì Gambùs, Cavolfior, Ca
Vèrs. avv. Verso. volràva, ecc.
Lì vers Pasqua, Lì vers desember, Scimma. Broccolo. = Scirocu. Cesto. Gru
ecc. V. in Lì – Vers mezzoi. Intorno molo = Fuston. Torso. Torsolo = Cost. Co
a mezzodì. stele = Foeuj. Foglie.
Versà. Rimettere (“tosc. – Bandi ant.). Verz bastardon. Cavolo bastardo.
Pagare a una cassa danari o Sommi Verz gagg... Forse il Cavolo romano.
nistrare robe a un magazzino del pub Verz gambusaa o Verz de Piasenza
Versàa. Rimesso(“tosc.). (blico. o Verz ostan. . . . . Il cavolo semi
Versamént. Remissione (“tosc.). Incoetà l'è nato al finir di febbraio, traspiantato
di de versament. . . . È giornata in a mezzo il maggio, e che ha formato
cui si pagano le rimesse alla cassa. il grumolo in agosto.
Versànt. Come acqua piove (Bandi ant. Verz quarantin o vero Verz qua
tosc. – Mol. El.). rantin magengh. . . . . Si semina in
VER (5o3 ) VER
agosto d'un anno e si mangia da verzas meas in viridario meo, et nescio
mezzo giugno a tutto agosto dell'anno ubi portaverunt eas.
susseguente, o si semina tra gennaio Ris e verz. fig. È lo stesso che On
e febbrajo, si traspianta in aprile, e ris e fasoeu. V. in Ris.
si zappa la prima volta a mezzo il Salvà la cavra e i verz. fig. Salvar
maggio. Si mangia da giugno avan la capra e i cavoli.
zato in là. Non fa quasi grumolo e Sfojà verz o i verz. Scialarla.
solo cannetto. (piantare. Sorà i verz. Asolare. Pigliar asolo.
Verz repientirceu. Cavolo da ri Pigliar un po' d'asolo. Asolarsi. Ab
Verz rizz o invernengh. Cavolo tar bandonare il lavoro e andare a spas
divo o vernio. Il cavolo seminato a so o a goder del fresco e dell'aria.
mezzo aprile, traspiantato al finir di Stimà vum come on fuston de verz.
luglio, e serbatoio anche fin oltra il Tenere alcuno per uno strofinacciolo
marzo dell'anno successivo. Dopo le (“tosc. – T. G.). Stimar uno quanto
prime brinate è ottimo cibo invernale. il cavolo a merenda. Fare quel conto
- A ris e verz. scherz. A ben rivederci. d'alcuno che del terzo piede che non
Bon de condi i verz. Così sudicio s'ha. Non ſare nessun conto, non avere
che condirebbe dieci cavoli(Borgh. Don. stima di uno.
cost. IV, 5). Ci si potrebbe cavare un Verz comodaa. Cavoli strascicati
barattolo di unto umano (Gigl. Reg. (*tosc. – Mol. El.).
578). Un libro sì unto che avria con Verz repien. . . . . Cavoli ripieni,
dito un cavolo (Compar. Pellegr. III, cavoli col ripieno.
7). Lardato. Verzada. Cavolata (Nov. aut. san. I, 96).
Campagna de verz o Verzée. Ca Zuppa di cavoli.
volaja (Lastri Op. V, 91 ). Verzée. Mercato. Piazza olitoria. Piazza
Fà magher i verz. Stiracchiar le mil d'erbe (”san.). Luogo dove si contrat
ze. Non aver pan pei sabati. Far vita tano grani, frutta, erbe, ecc. – Il Ver
stretta. Viver meschinº, grettamente. ziere dei diz. ital. vale orto, giardino.
Gh'è de fà grassi verz. E non v'è Andà in verzee a impi el carnee
questa grascia ! che anche diciamo Fà carnee insen
Guardà ai verz. Lo stesso che Vardà ma o vero Fà carnee cont i balitt
su l'assa di formagitt. V. in Assa. d'argent. ... Comperare cacciagione
I verz van miss-giò d'april. Chi per vantarsi d'averla ſatta.
pone il cavolo d'aprile tutto l'anno Verzeràtt. Mercatino.
se ne ride(Tan. Econ. p. 545). Verzeràtta. Mercatina.
Oh verz e rav ! Le zucche marine! Verzètt e al pl. Verzitt. Cavolino. Ca
Esclamazione denotante maraviglia. volo novellino. Dim. di Cavolo – In
Ona verza ben streccia de sciroeu vari dialetti toscani i cavolini sono
che anche diciamo fig. Ona gussa de detti Brasche; latinismo (brassica) ri
pignocu. Largo come una pina verde. masto nelle campagne toscane come
Più stretto, e ironicamente Più largo ne avvisa in modo però alquanto equi
che un gallo. Tenace, avaro. V. Lesnán. voco il Tomm. (Sin. p. 91). A Lucca
On verz ch'el par on gadlofer... Un li dicono Braschette aggiungo io; ed
cavolo di poco bell'aspetto e piccino. ivi inoltre chiamano Bruglioli o Brit
Pientà i verz in d'on sit. met. Metter gliori quelle protuberanzucce che sono
piede in un paese, in una casa, ecc. intorno ai torsi de cavoli così broc
Portà-foeura i verz o i strasc d'on coli come verzotti e che la povera
sit. V. in Stràsc. gente suole acconciare e mangiare
Portà minga i verz in d'on sit.... come noi facciamo della radice dello
Non metter piede in alcun luogo. spinacio che acconciata e resa edule
Predega di verz. . . . . È il titolo di chiamiamo Muson. Tali bruglioli som
una specie di Predica burlevole e goffa ministrano ai Lucchesi, un dettato
in buon dato la quale incomincia con spiritoso, ed è questo che Dopo man
questo testo maccheronico: Tulerunl giati i broccoli convien ridursi ai
VES (5o4) VES
bruglioli, il quale equivarrebbe al ag. A questo proverbio è affine quello
nostro milanese Dopo mangiaa la car registrato dal Monos. (lib. 8) Chi vuol
na besogna peluccà i oss. ingannare il suo vicino ponga l'ulivo
Verzin. Verzino. Brasiletto. Brasil. Bresil. grosso e il fico piccolino.
Legno serpentino. Verzino serpentino – I vesin hin on gran ligamm. La
Verzino del Giappone, della Selva, di vicinita è un mezzo parentado Alleg. 68).
Fernambucco, di Santa Marta (Tar. fir.) Vesin de cà. Casigliano?(“tosc.T. G.).
– Ross de verzin.... Rosso di verzino. Vesin, spin. Chi ha il mal vicino
Verzìtt, V. in Verzètt. ha il mal mattutino.
Verzitt. v. dell'A. M. Vedi Cornaggitt. Vesin. av. Vicino. Presso.
Verzón. Cavolone. Gran cavolo. Vesinàa. Vicinato.
Vèsch. Vischio. Visco. Vesco. Pania. Vesinàja. Viciname? Vicinaglia ? Vici
Cann de vesch. Panioni. Vergoni. nato, moltitudine di vicini, ma sem
Verghe impaniate per uso di pigliare pre in senso avvilitivo.
uccelletti. Vesinànza. Vicinanza. Vicinato.
Taccà come el vesch. Essere te Vesinàss. Avvicinarsi.
gnentissimo o vescosissimo – Tenir Vesinèll. voce bergamasca assai comune
comme teigne dicono i Francesi. fra i cont dell'A. Mil. Uragano. Sione.
Vesch d'acqua. Vischio quercino. Sionata. Remolino. Turbine. Mulinello
Quello a cui s'attaccano gli uccelli d'aria.
anche bagnati. Vesinna. Vicina.
Vèscia. Veccia. Vèspa. Vespa – Noi diciamo Galavron
Stobbi de vescia. Vecciùli (Giorn. il Calabrone, cioè la Vespa crabro de
Georg. II, 251 ). gli entomologi, Martinètt la Vespa ter
Vescia salvadega. . . . Specie d'erba ragnola, cioè la loro Pespa minor o
detta dai botanici Vicia grapca – No vulgaris, e Vèspa la loro l'espa me
tabile testo si ha nella nostra Tariffa dia (Targ. Viag. 1, 88) o sia il Fré
daziaria pel 1787 ove per denotare lon de Francesi.
la veccia dicesi Vezza o sia Vecchia.
Vèspa. fig. Frugnolo. V. Vèspee.fg.
Vescioeü. Dim. di Vèscia. V. Vespée. Vespajo. Vespeto. Stanza delle
Vesción. Veccia nera. vespe o dei calabroni.
Vèscov. Vescovo, e idiot. Vesco. Dessedà el vespee. V. in Dessedà
Dann o Toeunn-sù de benedi on e ag. Chi stuzzica il can che giace avrà
vescov. Dare o Toccare un carpiccio quel che non gli piace (*tosc.).
di que buoni, cioè molte busse o ba Vespée. ſig. Vespajo. Bruzzaglia.
stonate, (Viorin. Vespee. fig. Serpentello. Nabisso. Frugno
El dì de san Viorin vescov. V. in lo. Fanciullo insolente. V. Diavolètt.
Fà ona robba ogni mort de vescov. Vèsper l'espro. Vespero. I primm vesper,
Fare alcuna cosa pe' giubbilei. Farla i segond vesper. I primi vesperi, I
di radissimo. Far checchessia solo ogni secondi vesperi (Magri Diz.).
volta che tira la torre direbbero i Vespon. 1 espone,
Lucchesi con allusione assolutamente Vèss. Essere.
locale e di vecchia data. Ch eel che no eel. Ch'è, che non è
Mangià ona robba ogni mort de ve (Fag. Iiim. pass.). Quand'ecco.
scov. Mangiar checchessia per le ri Come nient en fuss. Come se non
cordanze. fosse suo fatto o se a lui non toccasse.
Vescovàa. Vescovado. Vescovato, e in Dimm con chi te vee, e te diroo
istil cattedratico Episcòpio. chi te see. Per veder chi è, guarda
Vescovil. Vescovile. Vescovale. con chi pratica ("tosc. – T. G.).
Vesigant. V. Visigant. Dove ghe n'è gh en va. Chi è in
Vesighètt. V. Vessighètt. tenuta, Dio l'ajuta. Si dice per deno
Vesin. Vicino,
tare che chi è in possesso è di mi
Chi vour nocus al vcsin picnta nos glior condizione.
grauda e figli pisciniu. V, in Nòs, e Dove ghe n'è s'en scnt. V. in Senti.
V ES (5o5 ) VES
Ghe semm nun. Oli noi ci siam den Vessegh-sù el vent, la ghiba, ecc.
tro(Cecchi La Stiava III, 6). Ci siamo Esser tempo ventoso, nebbioso, ecc.
(“tosc.). Eccoci al punto. Vess-giò. Essere malaticcio.
Gh'hoo de vess anca mì. Ci ho ad es Vess in di vint ann o sim. Esser
sere anch'io(Fag. Mar alla mod. I, 1 – ne vent'anni (Fag. Sordo fatto sentir
Nelli All. di Ved, I, 5). per forza I, 1).
Inscì gh'en fuss staa. Ce ne fosse Vess lì per lì. Essere in quel torno
stato(“tosc.), si sarebbe spacciato tutto. o a un dipresso.
L'è chi lee l'acqua. Eccola l'acquo Vess-sù. Essere alzato di letto.
lina(*tosc. – T. G.). Vess-via. Essere assente.
L'è chi lee la sura bianca. V. in Vorè fà de pù de quell che s'è.
Név e in Fiocca. Voler fare il volo maggior dell'ale
L'è tutt quell mai ch'el pò vess. (Poem. aut. pis. IX, 7).
Non può dirsene di più. Non può es Vessaziòn. Vessazione.
ser di più. Vèssegh. V. Vèss verso il fine.
Ma-gh'-è-la-messa scherz. per Ma Vessiga. Vescica. Vessica.
ghèlla. V. Fà vegni-sù i vessigh. Svescicare
No vess nè tì nè mì. Non essere (Targ. Istit. II, 518 e passim.). Levar
nè uti nè puti. V, in Ti. vescica. Alzar vescica. Far nascere o
O che semm o che no semm. Siam levare vescica.
noi uomini o donne?(Pan. Poet. I, XII, 1). Vegni-sù la vessiga. Alzar vescica
Se fuss in lu. Se fossi in lui(“tosc.). (Lasca). Levar vescica.
Semm chì nun o vero Ghe semm Vessiga de coeur.... Il Pericardio
nun. Eccoci in sulle nostre (Lasca Si che talvolta i beccai riescono a ca
billa), e vale Torniamo alle medesime, vare intiero, e che alcuni usano per
facciam le solite. conservare il tabacco da pipa.
Sèmm o no sèmm? V. addietro O Vessiga morella. . . . . Vescica nella
che semm, ecc. quale stagni sangue in vece d'umore.
S'era. Uscita del verbo Vèss. Dove Vessiga o Vessiga morella. ſig. Importu
s'era? Ah s'era che andava, ecc. Do no. Seccatore. Nojoso – ed anche Te
v'era io? ah n'era che io giva, ecc. nero. Dilicato. Permaloso. Smorfioso –
(Fag. Rime II, 225 e. l.). Notisi che Fessiga diciamo in questo
Sia. Sia pure. signif tauto ad uomo quanto a donna.
Sont chì. Son qui. Son qui io Vessiga dicono i contad. per Amnio.
Sont chì mì. (“tosc. – T. G.). Modi Vessiga. Sonaglio. Bolla. V. Gèmma.
di oſferirsi pronti al bisogno altrui. La fama l'è de quij vessigli vistos
Te ghe see o Te ghe set. Io t'ho Faa dai fiocu con l'acqua o col savon.
(Varchi Seneca Benef. p. 182). Ci sei (Bal. Rim.)
(“tosc). Qui ti volea. T ho colto. Il Vessiga fig. che anche diciamo Vessigada
Teneo te dei Latini. e Vessigaria. Seccaggine. Noja. Impor
Vess adoss. fig. Essere imminente. tunità, ed anche Smorfia. Sceda. Sman
Vess con vun. Essere con uno, cioè ceria.
essere d'accordo con uno, convenire Vessiga. Vento (così nel Magal. Let. scient.
nel parere d'uno(Redi Op. V, 191). Sont II, 52). Difetto di fusione per cui ri
con lu. Convengo con lei. mangono nel ferro ec. delle bolle d'aria.
Vess di bej se ghe n'è. Esser de belli Vessigà o Visiga. Fare lo smanzieroso,
che vadano attorno (Dati Lep. 54). il tenero, il permaloso.
Vess d' on sit. Essere di (“tosc.) o Vessigà. Lavoracchiare. Negoziacchiare,
da. Esser di Monza. Esser da Monza. - fare qualche affaruccio.
Vessegh. Esserci. Esistere. |
vessigada, V. Vessiga sig. fig.
Vessegh per on de pù o Vess-li Vessigaria.
per fà numer, o perchè gh'è sit e Vessigatter. Bazzecole. Bàzziche. Razzi
sim. Esserci per ripieno. L'oraziano cature. Ciarpe..
Mos nunncrus sumtts, Tatter e vessigatter. Ciarpame.
l ol. Il . 64
VES (5o6) V ES
Vessighètt o Vesighètt o Visighètt nel Vesterón o Vestée. fig. . . . . Palco pian
senso di Viorin sig. 5. V. tato in pubblico sul quale si legge la
Vessighètta. Vescichetta. sentenza ai condannati.
Vessighètta. Afta. Vestì. Vestire.
Vessighettinna. Vescicoletta. (2.° V. Vesti-sù. Rivestire.
Vessigón. Vescicone - fig. per Vessigòt sig. Vestì per Guzzà la brenta. I .
Vessigón. T. di Mascalc. Vescicone. For Vesti in forza di s. m. Il Vestire. La
mella del garetto? Tumor molle che Vestitura. Il Vestimento.
viene nel vacuo del garetto a cavalli. Vestiari. Vestiario(*tosc. – T. G.).
È detto Vessigon anche dai Francesi. Piccol vestiari. T. Teatr. Lo stesso
Vessigònna. fig. Nojosa. Smorfiosa. Ug che Sottàbit. V.
giosa. -
Vestibol. Vestibolo. Vestibulo.
Vessigósa. Ad. di Tèrra. V. Vestida. Ad. di Brénta. V. Guzzà nel
Vessigòtt. . . . . Quella gran bolla che Voc. e Brénta nelle Giunte.
vedesi talora nel cacio lodigiano. È Vestidàsc. Vestitaccio(*tosc. – T. G.).
vuota affatto di sostanza, e si rileva Vestidin. Vestitino. Vestituccio. Vestitello.
per solito nella prima quindicina del Vestidòn. Vestitone (*tosc. – T. G.).
l'insalatura. - Vestii. s. m. Vestito. Abito. Veste.
Vessigòtt. ſig. Vescicante (Pan. Pros II, Corp. Busto – Manegh. Maniche – Coll.
Collo = Fold. Falde.
584). Uggioso. Nojoso. Importuno.
Vèsta. Veste. Vesta. Fà on vestii o Fà on vestii de la
Pedagn. Falda. – Corp. Busto. Imbus o = festa fig. È simile all'altro Fà on ta
Manegh. Maniche – Denanz. . . . . = Dedree. barr fig. V.
. . . = Spallett. . . . . – Fianchitt. . . . . r Fà on vestii de quattrº altezz. fig.
Coll. Collo = Listitt. . . . . . . . . Fare una cassa da morto.
Chi impresta perd la vesta. . . . . Fà on vestii longh e largh ch'el
e Chi presta risica quasi sempre di per sia bon per quand se ven grand.
dere la roba prestata ed anche l'amico. Tagliare un vestito a crescenza.
Dottor vesta verda. Dottor di Va Fasstirà per el vestii o per la vesta
lenza con lunga toga e corta scienza o se uomo anche per la marsinna. Farsi
(Pan. Poet. II, XXIV, I 1). tirare pel vestito (Pan. Poet. II, XXII, 5,
Fass tirà per la vesta. Farsi tirar nota). Dicesi dei debitori che si la
per l'abito(Pau. Poet.). V. in Vestii. scino iteratamente rammentare dai
Vesta de camera. Veste da camera creditori i loro debiti.
(Pan. Pros. lI, 4o6). Vestito da camera Fà-sù on vestii a vum. Fare altrui
(*tosc. – T. G.). La Iobe de chambre un po' di vestituccio.
dei Francesi. – La veste da camera Giustà-sù on vestii de vun per on
fu detta Caracalla, Ovatta, Indiana olter. Itassettare o Racconciare un
dice il Fag. (ſime II, 517 e 518 e. l.). abito al dosso di un altro.
In vesta de camera. In vesta da ca Inversa on vestii. Rivoltare un abito.
- mera. L'è minga el vestii che cunta. La
Vesta de cavalcà per i donn. . . . vesta non fa il monaco. Il savio non
Specie d'abito donnesco con giub pregia uomo per vestimenta perchè son
betto serrato alla vita, e con ſalda a ornamenta, ma pregia il senno e li
lunga coda, il Devantière fr. – Da gentil coraggi.
vantiero provenzale. Taja, taja, el vestii el ven curt. Fare
Vesta longa. Sottana. Abito lungo. d'una lancia un zipolo o un punteruolo.
L'abito talare dei preti. Dicesi di chi strema tanto una cosa
Vestàscia. / estaccia. grande, o per ignoranza o per trascu
Vestée. Arnadio. Armario. Mobile no raggine, che si riduca quasi al niente.
tissimo. Vestee de cusinna. Armadio Vestii che cippa. Abito avvistato.
di cucina – per Vesteròn sig. 2. V. Vestii che sta ben a vun. Abito as
Vesterin. V. Vestiroeü. - settato, accostante, a suo dosso, che
V esterón. Armadione. Grande armadio. torna bene o che fa bene alla persona,
VES (5 7) VET
Vestii che va in tocch. Abito che Vestida de matinna, de teater, de
casca a brani. Abito sbrandellato. cors, ecc. . . . Vestita da mattina, da
Abito che non se ne tien brano. teatro, da corso. En habit de matin, ecc.
Vestii de benis. V. in Benis. On po' ben vestidella. Un po' ben
Vestii de condizion. Abito di lutto. vestituccia (Nclli Vecch. Riv. II, 12).
Bruno. Vestii come on assassin. Vestito alla
Vestii de donna. Abito da donna malandrinesca. -

(“tosc.). -
Vestii de can. Malvestito. Vestito
Vestii de la festa. Domenicale. Abito con abiti o mal fatti o cenciosi.
dal dì delle feste. Vestii de o in condizion. Vestito a
Vestii de parada. Abito di parata. bruno.
Vestii de pitocch. Abito cencioso. Vestii legger. Vestito di leggieri.
Vestii de primm mett. Il primo vestire. Vestii polit. Vestito acconciamente.
Vestii de strapazz. Abito usuale. Vestìnna. Vestetta. Vesticciuola. Vesticella.
Vestii d'omm. Abito da uomo(“tosc.). Vestìnna. Zimarrino da bimbi(Magal. Let.
Vestii frust. Vestito logoro. scient. XX.º, tom. 1.”, p. 55o).
Vestii lisc. Abito positivo, modesto, La vestinna del Signor. V. in Signor.
senza ornamenti. Vestiroeü. Armadietto (Gh. Foc. cit. il
Vestii miser che i cont. dicono Ona Serdonati). Picciolo armadio.
vesta miseroeula. V. Tirincúu. Vestiss. Vestirsi.
Vestii montaa a duu canon. . . . . Giugà a vestiss e desvestiss. V. in
Abito da donna a doppio cannoncino. Desvestì.
Vestii pover. Abito misero. Abito Tornà a vestiss. Rivestirsi.
fatto a miseria. Vestiss a la bonna. Vestire positivo
Vestii ricch. Veste agiata, doviziosa, o alla piana.
vantaggiata. -
Vestiss de scior. Vestir riccamente,
Vestii sbris. Vestituccio misero. nobilmente, sfoggiatamente.
Vestii senza cusi dur. Abito incon Vestiss in galantaria o in chicchera.
sùtile. Abbigliarsi.
Vestii sguajaa. Abito lussurioso o Vestiziòn. Vestizione. Monacazione.
da lascivia. Veston. Vestona(Compar. Pellegr. III, 8).
Vestii sodo. Abito modesto. Pestone. -

Vestii stringaa o scannaa. I feste Veteràno. Veterano,


strozzata. V. Tirincùu. Veterinàri. Veterinario.
Vestii o Abet. . . . . Quello dei fratelli Veterinària. Veterinaria. Zoojatria.
del Santissimo Sacramento o di altre Scoeula de veterinaria. . . . Istituita
simili fraternità. fra noi dal cessato governo italiano
Vestii. s. m. Roccia. Quella sopraccrosta nel giorno 1° d'agosto dell'anno 18o5.
sudicia nerastra che si va formando Véto (El). Il Veto(“volg.). -

sulla vera crosta delle forme del cacio Vettàbbia. Vettucce d'albero.
lodigiano così per gli acidi, i sali lat Vettàbbia. . . . . In Brianza chiamano
tici e le materie incoerenti che trasu così l'estremità dell'involucro del
dano dal cacio durante la stagionatura, l'aglio, della cipolla e sim. È singo
come per la mucilaggine oleosa che lare il riscontro col nome del nostro
vi aderisce nel frequente inoliare che fossato della Vettabbia.
si fa delle forme stesse a fine di con Vettabbia. Verdume ? Verzura atta a
servarle. fare letto alle bestie.
Vestii. partic. Vestito. Vètter. Le Veteri (Giulini Stor.). Nome
Colzaa e vestii. V. in Colzàa. di quelle Religiose che convivevano
Vess vestii de biott. Aver tutto da antichissimamente nel Monastero di
Gesù pietoso (Pan. Poet. I, x, 1). Esser santa Maria delle Veteri in Porta Ti
a ordine come un san Giovanni (Monos. cinese circa a metà borgo a diritta,
p. 277). Non aver quasi nulla di ro e che nel 1576 vi ritornarono dal
ba. – V. anche in Biott l'altro monistero forese di santa Maria
VIA (5o8 ) VIA
di Fonteggio, ora santa Maria Rossa Portà-via. V. in Portà.
sulla strada che mette da Milano a Pavia. Saltà-via. Saltare.
Vèttola. v. brianz. Rimessiticcio dell'an Scappà-via. Fuggir via.
nata – Polloncello dell'anno scorso. Scassà-via. Cancellare. Cassare.
Vezzón de pajee. Guardapagliajo. Can Tirà-via. Tórre via – Condur via.
di pagliajo – e met. Acqua cheta. Toeü-via. Tòrre. Levare.
Sorbone. Formicone. Trà-via. V. in Trà.
Via. Via. Tura via. Vanne via. Via! Via,
Andà per aliam via (quì via in senso col diavolo!
di strada). Andarne pel buco dell'ac Va on poo via! Va via. V. Andà
qttafo. in fine.
Andà-via. T. di Giuoco. Dar cartacce. Vegni-via. Calare a checchessia.
Andà-via. T. di Giuoco. Farsi un Vegni-via. Partirsi.
faglio o una vacanza. Dare via tutte Vegni-via. Staccarsi. Spiccarsi.
le carte di un seme. Vegni-via on s giaff, on zecchin.
Andà-via a zenà. Andare a cena a Toccare uno schiaffo, uno zecchino.
casa altrui. Cenar fuori. Vess a la via. Essere all'ordine,
Andà-via come on vezzon con la in pronto.
coa in mezz ai gamb. V. in Cda. Vess via. Essere assente.
Andà-via con altre frasi dipendenti Via che. Eccettochè. Fuorchè.
veggasi in Andà. Via de. Fuori che. Fuorchè. Fuora
Cascià-via. Cacciar via. che – Via de mi. In fuor di me.
Dà-via. V. in Dà. Trattone me. -

De via. Estraneo. Via di Di su le, la Levar di sà


De via che. Fuorchè. Eccetto che. le ecc. (“tosc. – T. G.).
D'in coo via. fr. cont. Da cima a Volà-via. Andarsene a volo.
fondo. Da un capo all'altro. Volta-via. Andarsene – e fig. An
Fà-via (in genere). Rinettare. Ripu dar via. Morire.
lire. Spazzare. Voltà-via del sogn. V. in Voltà.
Fà-via la fanga. . . . . Ripulire dal Via. Via. Fia. Fiata.
fango. Via vun l'olter. A dilungo. Al di
Lavorà-via o Fà-via. . . . . Lavo lungo – L'un dopo l'altro – Vievia.
rare in casa propria per altri. Zero via zero fa zero. V. Zéro.
Lontan-via. Dalla larga. Dalla lon Viàgg. Viaggio.
tana. Bon viagg. A buon viaggio(Fag. Ri
Mandà-via i cavaler. voce dell'A. M. me VI, 198) – detto con tuono sprez
Avviare i bachi da seta al bosco o zante significa Vada pure. Felice viag
alla frasca. Mandare alla frasca. gio. Non me ne cale. Addio.
Menà-via. V. in Menà, Dà el bon viagg. Congedare. Aceo
Mett a la via. Allestire. Approntare miatare.
– Dare ordine a checchessia. Ordi De viagg. Tiareccio. Da portare
nare – Assettare. Assestare. Mett a la viaggiando.
via i fondi. Metter buon sesto a poderi. De viagg (in alcuni casi). Cavalche
Mettes a la via. Rassettarsi nell'elmo reccio. Gh'hoo parlaa inscì de viagg.
se è per quistionare (Dav. Tac. Perd. Gli favellai così tra via o in sulle mosse.
El. 18). Mettersi in appunto. Fà on viagg e duu servizzi. fig. Fare
Mett-via. Riporre. una via e due servigi o un viaggio e
Mett-via. Seppellire. due servigi. Pigliar due piccioni a una
Mett-via a servì. Allogare per ser. fava. Battere due chiodi a un caldo.
vitore o per fante. Fare due cose utili ad un tempo.
Passà-via. Passar via. Legn de viagg. V. in Lègn(carrozza).
Per via de la via. . . . . Frase che Per sto viagg o Per sto bott. Lo stes
si usa per denotare raggiro, mistero so che Per sta voculta. V. in Voeülta.
in cl.ecchessia, Stracchin del viagg. V. in Stracchin
VIC (5o9 ) VID
Vess de viagg. Esser di viaggio Vicedecàn. T, Eccles. . . . . Sottodecano.
(Monig. Ser nob. III, 21) – Esser sulle Vicedelegàa. Vicedelegato?
Viaggètt. Viaggetto. (mosse. Vicedirettòr. . . . . Vicedirettore.
Viaggià. Andare attorno (Ambra Bern. II, Viceinfermér. . . . . Sottoinſermiere.
5). Viaggiare. Vicemaèster. Sottomaestro.
Viaggiator. Viaggiatore. - Fra noi ha al Vicénda. Vicenda. - Alternativa. In que
tresì il senso speciale di Commesso sto significato usiamo la voce solo in
di negoziante che viaggia di continuo Praa a vicenda. V. in Pràa.
per ispacciare o procacciar merci e Vicénda. Vicenda. Caso. Vicissitudine.
per ricevere commissioni a pro del Vicénz. V. Vincénz. -

proprio principale. Viceprefett..... Viceprefetto; magistra


Viàl. Viale – Redola. to che sotto il cessato Regno d'Italia
Viàlber. Vitalba. Clematite. Brionia. Fè accudiva al governo di una delle varie
scera. Sorta d'erba nota. divisioni territoriali d'una prefettura.
Vialètt. . . . Picciol viale. Viceprefett. . . . . Viceprefetto ne'se
Vialón. . . . . Gran viale. minarj, ne'ginnasi e sim. “
Viamént. Avviamento. Ricapito. Arte. vicepriir. Soppriore. Sottopriore. Vice
Fà andà el viament. Fare i fatti, i Vicepriòra. Vicepriora. (priore.
lavori, ecc. Tirare innanzi il negozio. Vicepròto. T. di Stamp. . . . . Chi fa le
Viamént. Abitudine. Mendo. V. Lecchètt. veci del proto; il Sous-prote dei Fr.
Viamòll o Ciànfer. Robaccia. Vicerè. Vicerè.
Viandànt. Viandante. Viante. Viatore – Vicereàl. Vicereale.
Zamperini diconsi volgarmente dai To Viceregént. Vicereggente.
scani que” Viandanti che se ne vanno Vicereglnna. Viceregina.
pedestri con isperanza di trovare al Vicerettér. Vicerettore(Pan. Poet. XII, 49).
cuna vettura tra via. -
Vicesecrettàri. Vicesegretario. Sottoseg.”
Viarènna. Viarenna. Nome d'una con Vicese crista. Vicesagrista.
trada della nostra città nella quale Vicètt. v. brianz. . . . Sp. d'uccello.
esisteva antichissimamente un'Arena. Vicevèrsa. Inversamente. Per converso.
Trà locch Viarenna. Fare strabiliare. Vicezerimonier. . . . . Sottocerimoniere.
Far andare in visibilio. Far rimanere Vicioria (Vess senza). fr. cont. Essere un
estatico. Muovere a maraviglia somma. cencio molle, così al positivo come al
Viàtegh. Viatico – Portare il viatico. Ri Vicol. Vicolo. V. Streccioeiù. (fig.
cevere il viatico. Vid per Vit (Vite, vitis vinifera) V.
Vicàri. I icario. Vid per Vit (Vite, chiocciola). V.
Vicari de provision. . . . . Magistra Vidàa. Avvignato. Vitato.
tura milanese. Era il Capo del Corpo Vidàscia. Gambale (Soder. Colt. Viti 47
municipale. e altr.). Pedano (Ricci Note Poz. 27).
Vicari forani. Picario foraneo(Zanob. Quello che i Fr. chiamano Cep o Scu
Diz. in Foraneo). che o Pied de la vigne. Il tronco della
Vicària (Mader). . . . . Madre vicaria. vite. A tajà maa va tutteoss in vidàsc.
Vicc. Vecchi. Antenati. Ascendenti; e ant. Il potare a casaccio manda la vite in
Salenti. I mee vicc. I miei antenati. I gambali. -

ducca vicc. I nostri duchi Visconti e Vidè dicono gl'idioti e i contadini per
Vicciùra. Vettura. V. Vittira. (Sforza. Vedè. V. Siccome però l'impero della
Vicciurin. add. Vetturino. V. Vitturin. moda si va stendendo anche alla fi
Pret vicciurin. Scagnozzo (Ros. Sig. lologia, così non è difficile che alcuni
di Monz.) Prezzemolo (Redi Op.). Pre vengano fra breve a preferire questo
tesemolo. (ciurin. Vidè al Vedè, come quello che più
Vicciurinàtt (pret.). V. in Prét e in Vic s'accosta alla sua origine latina.
Viceassistent. . . . . Sottassistente. Vidètta. Vitarella. Picciola vite.
Vicebibliotecàri. Sottobibliotecario. Vidi(El). T. For... La vidimazione, il visto.
Viceconsol. Viceconsolo. Vidimà. Firmare. Segnare. Autenticare.
Vicecuràt..... Vicecurato, viceparroco, Contrassegnare. Legalizzar firmando.
VIC (51o ) VIL
Vidimàa. . . . . Firmato, segnato. Mett a vigna o Pientà la vigna. Av
Vidimazion (dallo svizzero romanzo Fi vignare.
dimar, Fidimation). . . . . . Firma, Mi pienti la vigna, e i olter la goda
segnatura, legalizzazione, risegnazio ran. Chi per sè raguna per altri spar
ne, autenticazione. paglia(Sacchetti Novel. 188.º in ſine).
Vidinna. Vitarella (Biring. Pirotec. 158 Ona vigna senza sces disse il Porta
retro). Piccola vite, chioccioletta. con grazioso traslato parlº d'una fan
Vidinna. . . . Picciola vite da uva. cinlla cangiamori ad ogni piè sospinto.
Vidit. Lo stesso che Visto. V. Vess on Giovann de la vigna. Es
Vidol. Vivole. Sp. di Malore che viene sere un cogliluvio. V. Badée.
ai cavalli. Vigna e Vigna de pappa Giuli. Vigna. Vi
Vidón. Vitone. Ha. . . . Codetta. gnuola. Piacere, passatempo, utile e
Vidón. Fondello. Così dicesi dagli Sta comodità che si trovi senza fatica in
gnai quel Pezzo riportato alla canna checchessia.
da serviziale dove si mette il can Fin che dura la vigna. Fin che la
nello di bossolo. taccola dura(Dav. Cambj 168).
Vidón per Vit de torc. V. Vignàscia. Vignaccia? pos. e ſig.
Vidór. T. d'Agr. Vitame. Vitigni. Quan Vignètta. Vignetta. Vignuola.
tità di viti – A vidor. Vignato. Vignètta. T. d'Agric. Viticcio. Quel ri
Vidór. Terreno vitato(Targ. Viag. III, 5o9). messiticcio che fa la vite dal piè del
Vidoràa. v. cont. Vignato – Ricco di viti. tronco, e con cui si trapiantano e
Viènna. Nome proprio di città che s'usa propagano le viti.
nel dett. metaforico Vignètta. T. di Stamp. Vignetta (Min ).
Paris e Vienna che van al ball in Nome proprio di quel rametti mag
semma. V. in Paris. giori in larghezza che in altezza in
Viennésa. s f . . . Specie di purgante cui sono incisi dei fregi o delle figu
nel quale entra per gran parte la sena. rette a piacere, e che si sogliono met
Vigéven. Vigevano. Nome di paese che tere per ornamento nei libri stampati.
dà luogo al dettato Tali rami posti in principio di pa
Andà a Vigeven in barchett. . . . gina chiamerebbonsi Capopagine; se
Imprendere a far una cosa sciocca in fine, Finali; e in generale poi Vasi
mente; fare checchessia a rovescio. o Fiori o Vignette. La nostra voce è
Vigilatùra. Idiotismo comunis"nelle bocche tolta di peso dal francese, Vignette.
dei nostri popolari per Villeggiatura. Vignocùra. v. cont. Vignuola. Vignetta.
Vigilia. P. Vegilia. Vigògna. Vigogna. La Capra vicunnaL.
Vigna. Vigna – Vigneto – Vignajo – Vi Vigògna. T. de Cappellai. . . . . Lana o
gnozzo. Quella in piano noi la diciamo Pelo di vigogna da far cappelli.
Vigna, quella in colle Ronch. I Toscani Mezza vigogna.. . . . Pelo di vigo
invece dicono Vigne queste ultime. gna misto con pelo d'altra specie.
Avè trovaa ona bella vigna. Aver Vigonzón(Vess de. . . . o Vess de quij
trovato una vignuola o una bella vi de). Essere un gonzo.
gnuola. Vigór. Vigore. Vigoria. Vigorosità, e
Chi gh'ha la vigna sova in tra marz antic. Vigorezza.
e april le brova. . . . Prov. agrario Vigorós. Vigoroso.
indicante che le viti vogliono essere Vil. Vile. Usiamo la voce in
del tutto mondate coll'aprile. Vil d'anim. Pusillanimo; e notisi il
Giovann o Giovannin de la Vigna. prov. che La viltà d'animo ammazza
Missirizio. Saltamartino. chi gli dà le spese(Cecchi Stiava II, 5).
Giugà a la vigna. . . . Sp. di me Vilàn o Picch o Sàgher. Cacavincigli.
glio al muro diverso però dal comune. Gonzo. Martore. Gatto frugato. Tan
La vigna l'è dura da pocch. Il mio ghero. Villano, contadino – I molti
olio è durato poco(Redi Op. VI, 255, dettati che sono per riferire quì sotto
se però quell'olio non debb'esser ozio). non fanno per verità il più bell'elogio
La cuccagna è durata poco. dei nostri contadini, ma se non sono
VIL (51 i ) V IL
veri per tutti i nostri villici, conti Và-là vilan coi boeu. . . . Modo di
nueranno però ad esserlo per la più rimbrottare alcuno di villania, o di
parte di loro fino a tanto che i ric esortare altri a cieca obbedienza.
chi non si torranno dattorno tutte Vess on vilan quader o on vilan
quell'erbe parassite le quali non la calzaa e vestii. Aver le costole larghe
sciano mai che possano comprendere quattro dita (Doni Zucca p. 177 verso).
come essi sono semplici usufruttuari Essere un costolone, un villanaccio.
de poderi che Iddio ha loro conces Vilan cria e vilan paga. . . . Prov.
si, e fino a tanto che l'educazione che si usa per dire Bisogna lasciar
de” nostri contadini non incomincerà abbaiare e gridare altrui a sua posta,
a dare miglior passi verso la Ragione. purchè ci lasci fare a nostro modo.
Acqua de vilan che la passa anca Vilan quader. Costolone. Villanaccio.
el gaban. Acqua del mal villano che Vilan reſaa. Asino risalito(Cr. ve
pare non piova e passa il gabbano ron.). Villan rifatto(Lalli En. VII, 89).
(Targ. Viag.). Villano rivestito(Fag. Controscene VII,
A fà ben a vilan se troeuva cagaa 292). Baron ranno lilito(id. ivi). Pidoc
in man. Chi villan serve n'ha questi chio rivestito (Rim. aut. pis. – Poem.
tributi(Assetta I, i 1). Chi a villan fa aut pis.). Un sacco di paglia rivestito?
ben, a Dio fa onta(Burch. Son. 2 15). (Saccenti Rime II, 64). Chi, da basso
Far benefizio a villano è gran peccato stato sorto a miglior condizione, sde
(Assetta II, 4). Chi dona all'indegno gna ogni altra persona, al quale propo
due volte perde(Doni Zuc. p. 2o verso). sito si suol usare il proverbio: Quando
Gli è un ricamare un baston da pol lo sterco monta in iscanno, o e' puzza
lajo. Batti il villano, e saratti amico o e' ſa danno.
perchè esso, colpa il nostro nol vo Vilanàda o Villanàda. Villania. Atto vil
lere educato, fa come il caval grosso lano, scortese, sgarbato.
che poi ch'egli ha mangiata la biada Fà di vilanad. Far villania. Villa
dà de'calci al vaglio. Dai villani si neggiare. Svillaneggiare.
ricava più coi cattivi trattamenti che Vilanaria o Villanaria. Rozzezza. Rusti
co buoni, detto non sempre vero, an caggine. Zoticaggine. Malacreanza.
corchè sia vero che per lo più Rustica Vilanazz Villanaccio. Stoppionaccio –
progenies nescit habere modum(Monos. e ſig. Malereato. – I capricci degli
275), e che noi accusiamo spesse volte idiomi sono infiniti. Qui la desinenza
di mal animo ciò che in essi è mera in azz, poco naturale al nostro dia
increanza. (cio. letto che le fa riscontro con asc, dà un
Boeu d'on vilan. Martignone. Gufac valor maggiore di spregio alla voce.
Carta canta e vilan dorma. La carta Vilanasc è meno forte che Vilanàzz.
canta, e dicesi per avvisare altrui Vilanèll o Villanèll. Villanzuolo.
che si hanno scritture tali da met Vilanèll o Villanèll. fig. Malcreatello.
terlo in sacco – Talvolta anche Le Vilanna o Villanna. Villana. Contadina.
parole non s'infilzano; cioè vuol es A la vilanna. Alla villanesca. Vil
sere scritta. lanescamente. Alla foggia de villani.
Creanza de vilan. Creanza salvatica Vilanon o Villanin. Villanzone.
(Doni Zucca p. 1 16). Vilanòn o Villanin. fig. Trarozzo. Tra
Gioeugh de man gioeugh de vilan. villano. Villaneggiatore.
Il giocar di mani dispiace inſino ai Vilanònna o Villanonna. Villaneggiatrice.
cani o ai pidocchi. È cosa incivile e Villàn, ecc. V. Vilàn, ecc.
molesta lo scherzare con percosse od Vilegià o Villeggià. Villeggiare. Far vil
altro atto che rechi altrui dolore o leggio.
fastidio – Anche i Francesi hanno il Vilegiànt o Villeggiànt. Villeggiatore
proverbio Jeu de main, jeu de vilain. (Pan. Poet. I, xviii, 52). Villeggiante
Marz succ, vilan ricch. V. in Marz. (id. I, xviii, 49).
Nè can nè vilan no sara mai uss. Vileggiatùra o Villeggiatra.villeggiatura.
i , in Uss. Vilòtta Villanella. Canzonetta rusticana.
V IN ( 512 ) VIN
Viltàa. Viltà. Bassezza. Fà ona viltaa. Vin amaro. Vino amaro, del quale
Connettere bassezza. è com. il prov. Vino amaro tienlo caro.
Vin amaron..... Vino amarissimo.
Vima. In alcune parti del nostro contado
Vin anmò most o minga faa. Vin
vale per Chigno è fermavomere). V.
Vin e in gergo Scàbbi. Vino; scherz. vergine.
Sciroppo di cantina; in gergo Chia Vin azerb. V. più sotto Vin zerb.
ro. Chiarello. Gesso. Unguento; poet. Vin bafios disse poco felicemente
Il Sangue dell'uve. Il liquor di Lieo. il Porta (Brindes) per Vin cont i baffi,
- Il vino si suol generalmente nomi vin potente. V. più sotto.
nare dal paese senza più. E dicesi Vin bass. Vin basso(Paol. Op. II,
Il Cipro, Il Toccai o Tockar, ecc. 189 e pass.).
(Ret. Vulc. XVI, 54). Pure si usa an Vin battezzaa o Vin da quattordes.
che coll'articolo, e col nome del paese Fin battezzato(Pan. Viag. I, 56). Vino
dietro a mo'd'aggettivo, e dicesi a mezzo o mezzo inacquato; e scherz.
Vin Aleategh. Vino aleatico o lea:ico. Vin d'Aquilea(Burch. Son. 2og).
Vin Darbera. Vino di Barbera. Vin bianch. Vino bianco; e suddi
Vin Bordo. Vino di Bordo. stinguesi in Vino bianco, Vino dorato e
Vin Borgogna. Vin di Borgogna. Vino mezzocolore.
Vin d'Alicant. Vino d'Alicante. Vin bianch, scherz. Vin celeste
astigiano.
Vin d' Asti o assol. Asti. Vino
(Alleg. 26). L'acqua. (to.
Vin de Cipro. Vin di Cipro. Il Cipro.
Vin bianch magher.Win bianco asciut
Vin de Frontignan. Vino di Frontignano.
Vin de la Rocca o La Rocca assol. Vino Vin bon de lava i pee. Vin buono
di Rocca Grimalda. Ona botteglia de la a lavare i piedi a cavalli (Fag. Av.
Rocca. Una bottiglia di vino della Rocca. pun. III, 15). Cerboneca. V. Fottiggia
e Ciorlinna.
Vin del Capo. Vino del Capo di Buona
Speranza (Tar. fr.). Vin brulé. Ippocrasso (Soder. Colt.
Vin de l'Ermita g. Vino dell'Hermitage. vit. 214, e specialm. quel cotto).
Vin del Reno. Vin di Reno(Magal. Op. 338). Vin brusch che i Venez. dicono vin
Vin del Reno (Tar. fir). garbo Vino agro o brusco o crudo.
Vin de Madera. Il Madera. Vino di Madera.
Vin brusch come l'asee. L'Acetella
Vin de Mialega o assol. Mlalega. Malaga. Vin
(Targ. Viag. Ill, io2).
di Malaga.
Vin de Montarobbi. Vino di Montorobio. Vin caregh de color. Vino coperto
o carico di colore. (costante.
Vin de Montaveggia. Vino di Montavecchia.
Vin de Montepulcian. Il Montepulciano. Vin che abraccia el stomegh. Vino ac
Vin de Zeres. Vino di Xeres. Vin che coionna.... Vino leggerino
Vin dolzett. . . . . Vin dolcetto ? in apparenza, e generoso in sustanza.
Vin d'Ongaria. Vino d'Ungheria. Vin che dà al coo. Vino che mette
Vin Grignolin. . . . . Vino d'uva grignolò. la spranghetta.
Vin Lunell. Vino di Lunella e (Tar. fir.). Vin che fa ben al stomegh. Vino
Vin Maivategh. Malvasia. stomacale o accostante.
Vin Nibbioeu. . . . . . Vino d'uva nibbiola in
l'iemonte, Vin che fa pissà. . . . . Vino che
Vin Passaretta e più con all'assol. Passa ha virtù diuretica.
Vin che fila. Via che diventa viscoso
retta. . . . Vino d'uva passa?
Vin Picolitt. Il Piccoli (Min.) nel Friuli, (Targ. Istit. III, 4o9). Vino che fa le
Vin Refosch. Vin Refosco nel Friuli. fila o ch'è filoso o filante o grasso
Vin Sciampagn o assol. Sciampagn o Sciam o marcio (Gior. Georg. VIII, 222).
pagnin. Vino di Sciampagna. Vin che ghe fuma l'anima o cont i
Vin sciavon. Vino di Dalmazia, ecc. ecc. baffi o superbo o ch el scalda i corni.
- Vin amabel. Vino grazioso(“tosc. – Vino che smaglia, che brilla, che
T. G.). Vano abboccato o rabboccato. schizza in aria, che tocca o che morale
Vino amabile. Vino che ha sapore l'ugola. Vin raspante, frizzante, pic
tendente al dolce. cante, risentito, vivo.
Vin amabel ma ch'el pezziga. Vino Vin che gh'ha de l'amaro. Vino
che bacia e morde(Nicc. Mart. Let. 7o). amarognolo.
VIN (513 ) V IN
vin che gh'ha del fumm. Vino fu Vin con dent el sugh de persegh co
ºmoso, dogn. Vin pescato, cioè con infusion
vin che gh'ha del secch. Vin che di pesche cotogne(Last. Op. III, 169).
sa di secco. Vin con su el fiorett o cont el fio
vin che gh'ha del somm. Vino che rett. Vino fiorito.
dia del basso (Sacch. Nov.). Vin cont i baffi. V. sopra Vin che
vin che gh'ha del sutt. Vino che ghe fuma, ecc.
sa di secco. Vin cott. Vino cotto(“romag).
vin che gh'ha ona venna del dolz. Vin cott (altro). Sapa. Mostarda.
Vino che ha una vena di dolce. Rob o Robbo d' uva.
Vin crodello assolut. Crodèll o Cro
vin che ghe fuma l'anima o Vin
cont i baſſi o Vin bafios. Vino po vèll. Crovello. Presmone. Vino chiaro
tente, generoso, superbo, che smaglia. (Gior. agr. 184o, pag. 177).
vin che ha ciappaa de l'asee. Vino Vin da quattordes. I Vin de Pozzocu.
inforzato o che ha alquanto d'acetosità. Vin de bev adrittura senza passà
vin che ha patii. Vino riscaldato l'inverna. Vini di prima beva(Giorn.
o patito o guasto. Georg. II, 45).
Vin che lassa o che mett on sfris Vin de boteglia. Fini da bottiglia
al coo. Vino che dà la spranghetta. (Gior. agr. tosc. 1827, Tabelle –
Vin che lassa la bocca sutta. Visto Gior Georg I, 526).
che lascia una bocca asciutta (Nicc. Vin de colinna. l in di poggio(Dav.
Mart. Let. 7o). Colt. p. 252).
Vin ch'el par acqua. Vino an Vin de corpo che gh'ha corp. Vino
nacquaticcio. Chiarello. che ha buon corpo.
Vin che mazza. Gran vino. Vin pol Vin o Vinett de donna. Acquetta?
Pisciancio. Pisciarello? – e in gene
puto. Vino che pela l'orso.
rale. . . . . Il vin dolce.
Vin che mett petitt comè. Vino che
aguzzerebbe l'appetito a un morto Vin de giornad. Fin per l'opre
(Nicc. Mart. Let. 7o). (Lip. Malm. VII, 12). -

vin che mossa. Vino fumosissimo. Vin de grasp. Mezzogràppolo.


Vin che passa minga. Vino oppi Vin de la Bassa. Vin di piano(Gior.
lativo. -
agr. tosc. 184o, pag. 166).
Vin de la ciavetta. . . . . Vino prc
Vin che porta l'acqua. Vino che
comporta dell'acqua (Soderini). I 'ino libato, vino squisito, solito tenersi
che può l'acqua (*tosc. – T. G.), cioè in botte chiavata. – La Cavetta poi
che la regge. Vin grande. consiste in un ferro, con una campa
Vin che sa de legn o de vassell. nella da capo per impugnarlo e gi
Vino che ha odore di botte (Gior. agr. rarlo e con vite femmina da piede,
V, 2o1). Vino che sa di legnino (Barg. col quale s'aggira lo zipolo di ferro
che tura la cannella della botte in
Intr. Pellegr. V, 2).
Vin che se lassa bev. . . . . Dicesi cui si custodisce il vino sud letto.
allorchè è vino che la dà pel mezzo, Vin de la gesa. Pino raccogliticcio.
che non è cattivo, ma neppur da Vin de la lunna.... Il vino che taluni
lodarsene molto. Anche i Francesi sanno farsi colle uve rubate la notte
dicono C'est du vin qui se laisse boire. a chiaror di luna nelle vigne altrui.
Vin che stà-li o che resist. Vino Vin de la paja. V. Vin sant.
serbatoio o serbevole o serbabile. Vin de la staffa. . . . . Il vino che
Vin che va-giò come el lacc o l'oli. bevesi al momento di andare a suo
Vino grazioso, abboccato, rabboccato. viaggio – V. anche in Stàlfa.
Vin che var pocch o nagotta. V. Vin del color de rubin. Vino di
Ciorlinna. color rubinoso(Paol. Op. II, 99 – Gal.).
Vin ciar. Vino limpido o chiaro. Vin delicaa. Vino gentilissimo.
Vin con dent el sugh di marenn. Quando il vino è gentilissimo
Vino amarascato(Dati Lep. 22). l)gerisce i prestissimo. (Redi Dit. 32.)
Vol. I V. 65
V IN (514) VIN
Vin del tecc. V. più sotto Vin sant. Vin fort. Fingeneroso che l'Aretino
Vin de lusso o Vin liquor. Vino di (Ipocr. V, 15) disse Vin da uomo
lusso(Gall. in At. Georg. XVlI, 156 ecc.). se però parlando mezzo alla veneziana
Vin de particolar. . . . . Vino com non intese dire piccolo il vin dolce,
pro da privati, per opposizione a e grande o da uomo il brusco o gar
quello provveduto da vinattieri. bo come lo dicono i Veneziani.
Vin de pasteggià. Vin casalingo Vin grass. Vino grasso (Sod. Colt.
(Nic. Mart. Let. 7o retro). rino da vit. 195). - Tirare un vin grasso (ivi).
pasto o semplice o da pasteggiare Sgrassarlo.
(Gallesio in At. Georg. XVII, 156 e seg.). Vin gross. Vin tondo (Mach. Com.
Fino pasteggiabile, da usare a pasto. in versi III, 7). Vino polputo o grosso.
Vin de Pozzoeu o da quattordes. sch, Vin gross e senza savor, Vino mac
Vin d'Aquilea. Vin celeste. L'Ac ſua. cherone (Magaz. Colt. tosc, p. 6o).
Vin de rasà. . . . . Quel vino che Vin guast. Vin guasto.
si serba per rabboccare le botti. Il Vin inoraa. Vino che ha i piè gialli.
Vin de remplage o remplissage de Fr. Vino svaporato, svanito, che ha il
Vin de regall. I ino di sovvallo. – settembrino, svigorito.
1n altro sig. Vino squisito e da rega Vin lamped, Vino scarico. Vino
larne altri. scarico di colore.
- Vin de rost. Vin fino o da rosti Vin legitem. Vino non sofisticato,
(Gallesio in At.Georg. XVII, 156 e seg.). schietto. puro, pretto.
Vin de San Martin. . . . . Vino svi Vin liger. Vin leggerino(Gior. agr.
nato di poco. tosc. 184o, p. 166).
Vin de vassell. Vino comune da bot Vin liquor o Vin de lusso. Vino
te(Giorn. Georg. I, 514). Vino comune liquore o da frutta (Gallesio in At.
(Galles. in At. Georg. XVII, 136 e seg.). Georg. XVII, 136 e seg.). Siſfatti vini
Vin di conchitt. Vino delle centuna distinguonsi in Liquori veri o dolci come
botti. Fiaschi rabboccati, cioè mani il Tokai, il Malaga, ecc., e Liquori spiritosi o
messi e di nuovo riempiuti (Monig. secchi come lo Xeres, il Madera, il vin del
Paz. per for. III, 17). Reno, ecc. (Gall. l cit.).
Vin di forbesett..... Così dicono in Vin lisc. Vino schietto.
Brianza quel vino che esce ultimissi Vin Lunèll in gergo per Vin de la
mo dalla stretta del torcolo, perchè lunna. V.
le forbicine, cioè gl'insetti dette for Vin luster. Vino limpido, rubinoso.
ficulae auricularia dai
sistematici, na Vin marsc. Vino fradicio (Fag Rim.
scondendosi fra acino ed acino nelle V, 56 e. l.). Vino marcio.
vinacce non rimangono ammazzate che Vin matt. Vino balordo (Meini in
da ultimo. Il Vino de garrote degli Tom. Sin. a Balordo). Vin guasto. Vin
Spagnuoli. cercone. Vin che ha dato la volta.
Vin dolrusc. Vino melato o smac Vin medegaa. Vino medicato o me
cato o melacchino. dicinato. (bontà.
Vin dolzusc ma che fila. Vin dolce Vin mezzan. . . . . Vino di mezzana
colato. Vino che cola come olio. Vin mòll. Vino leno o lene. Vino
Vin d'uga passa. Il Passo. di sapor mollaccio.
Vin d'uga sgranada. Vin raspato - Vin moresin. Vino amabile.
e assol. Raspato, e Raspatino al vezz. Vin moscatt. Vino moscado.
Vin fatt. Vino smaccato. Vin mutt ognucch o de taja cont
Vin fatturaa o consciaa. Vino fat el cortell o dur. Fino duro (Cresc.
turato o sofisticato. Agr. l V, 4 ). Vino senza spirito, su
Vin fiacch. Vino, leno o lene. I ino stanzioso, ma pesante, stitico.
snervatello, svigorito, debole, spos Vin navigaa. Vin rullato (Redi Ditir.
sato, o di sapore nollaccio, l'inuccio. p. 132). Vino navigato.
Vin forestee. Vino forestiere, per vin IlUetlV. ruo recente. . (paese.
opposizione al vino nostrale.
Vin nostran. Vino nostrale o del
VIN (515 ) VIN
Vin passant o che passa, l'ino pas Vim torciadegh, Vino stretto (Gior.
sante(Paoletti op. II, 85) o sottile o agr. 184o p. 177).
e che appena bevuto è gia in terra. : Vin vecc. Vino vecchio,
- Vino pociaccaa- Vino intrugliato - Vin veggion, Vino vecchissimo,
(*tosc.). A . . -- i Vin zerb o azerb o minga faa. Vino
Vin potent. Vino poderoso(Cres.Agr. a imbottato giovane(Davanz.). Vino crudo
1V, 21) o grande o potente. (Gallesio in At. Georg. XVII, 156 e
Vin pur. Pino puro, pretto, mero, seg. – Targ. At Acc. Cim. II, 1, 168).
schietto. i
Fino poco tirato Paol Op. II, 79) Vino
Vin recent o ricent o rizzent. I'in non ben tirato (id, ivi II, 8o). Vino di
razzente? Vino bianco, di sapore al non perfetta vinificazione.
quanto afro- -
Mezz-vin. . Vin picciolo.
Vin ross. Vio vermiglio. Vin nero. Pósca, Acquerello. Vinello. Nipotino.
Vin salaa. Vino frizzante. i - Avè bevuu el vin ciocch. Essere alto
e Vin salsos Vino che ha del salma dal vino. T ee bevuu el vin ciocch.
stroso o che ha sapore di salmastro Tu debbi aver fatto colezione a di
(Giorn. agr. VIII, 17). Vino che in giuno (Fir. Luc. II, 2). -

duce salsedine. Bev del vin de trii che anche di


--- -
Vin sant o Vin del tecc o, Vin de ciamo Bev-giò a l'ingross. Bersi una
- la paja. Vin santo(“Paol. op. lI, 55 e A frottola. Berla.
passim. – Gallesio l. cit.). Il Passo. | Cantinna del vin. Cantina. Cellie
Vin passo (Cr. in Passo). Fino d'uve re. Canova. Cella vinaria,
º passe. L'Acinaticium de Latini. Carr de vin. . . . Carrata di vino.
e vin savori e amabel, Vin saporoso | Per lo più novera dieci brente.
e galante(Nic. Mart. Let. 7o) o gentilis.° Cavà el vin. Attingere il vino. Attin
º Vin s'ciarii. Vino tirato e risentito gere il vino dalla botte(Cr, in Cannella).
(Davanz. Colt. 16o). -
Spillare, -

Vin sciech. Vino abbacinato (Sode Chi fa el vin. Svinatore.


rini). Fin turbo (Barg. intr. Pellegr. V, Chi gh'ha la cantinnabonna gh'ha
2) Vino opacato, torbo, torbidiccio el vin bon. La buona cantina fa il
e per così dire cieco. È diverso dal buon vino. Proverbio riferito dal Pao
Torborin (V.) quantunque gli sia un letti(Op. II, 115).
po parente – Deventà seicch o Scic Chi somenna el ſormentin di ronch,
cass. Girare in torbo(Lastri). Intorbidire. mett el vin sul granee o sul soree. . . .
Vin secch. Vino asciutto, cioè non L'accompagnare il grano colle viti
- dolce Galles, in At. Georg. Xvii, 156 ne poggi non è buon partito.
e seguenti), -
Color de vin. Avvinato. Vinato.
Vin sforzaa. Vino vergine. Con del vin se manda-via la boz
Vin soll: Pino scasso dice il Lam zera. . . . . Il vino giova a sopire le
- bruschini(guida Edue. 1859 p 169), cure acerbe.
ma non mi pare certo. Deventà matt el vin. Passare. Girare.
Vin stomategh. Vino stomacale o Andare a male (“tosc. – T. G.). –
accostante. - - -- - -- - - Avere i piè gialli – Girare in bianco
Vin superbo o cont i baffi. nino (Last.) se ha lo spunto. Girare in torbo
generosissimo. - - (Last.) s'è abbacinato.
Vin sutt. Vino asciutto (Gior. Georg. Di voeult el vin dolz el deventa asce
I, 528 – id. XVII, 156 e seg. – Alb. rabbiaa. Del vin dolce si fa l'aceto forte
enc. in Tondarello – Testo Fortig.). (Cecchi Servig. IV, 5), cioè Dove è il
Vin svampii. Vino flaccido, che ha grand'amor v'è anco il grande sdegno
il settembrino, svigorito. (come dice lo stesso Cecchi Servig.
Vin svanii. Vino svanito. IV, 2). Il Diz. del Duez registra il
- Vin tajaa. Vino sterzato o tagliato. prov. Guardati da aceto di utin dolce
V in torbor. Vin torbido o torbo o in sig. diverso, cioè Guardati dall'ira
torbidiccio – V. anche Torborin. di persona melata.
V IN (516) VIN
Domandà a l'ost s el gh'ha bon delle cose proprie, specchiarsi nelle
vin. V. in Ost. proprie opere, presumere assai del
Dove gh'è el vin bon corren tucc proprio ingegno, delle proprie forze
lor de per lor. A buon vino non bi – Senyvrer de son vin dicono i Fr.
sogna frasca. In vino veritas. La tavola o La
El bon vin el fabon sangu. Il buon mensa è una mezza colla.
vino fa buon sangue (Raf. Borg. Am. Lacc e vin. Latte e rose.
fur. IV, 5). Lecc del vin. Fondigliuolo del vino.
El pan del servì l'è come el vin L'è mej vin cald che acqua fresca.
del fiasch; a la sira l'è bon, e a la . . . . Così dice chi ama bere vino,
matinna l'è guast. V. in Fiàsch. allorchè altri nel presentargliene fa
El pan el ghe voeur; el vin el ghe le sue scuse perchè non sia fresco.
vorév. . . . . Il pane è necessario, Mercant de vin. Vinattiere. Vinajo.
il vino desiderabile, ma superfluo. Vinajolo.
Elvin a bon mercaa el menna l'omm Muda del vin. La Tramuta del vino;
a l'ospedaa. V. in Ospedaa. il Soutirage de Francesi. -

El vin e i donn tran a l'ari el coo. Mudà elvin. Mutare i vini(Paol. Op.
Il vino e le femmine fanno immattire II, I 16 e pass.). Trasmutare il vino
l sary. - -

(Cresc. Agr. IV, 55, 1). Travasarlo per


El vin el nutriss o el sostanta. Il liberarlo dalla feccia, il franc. Soutirer.
vino dà buon nutrimento e rende sa No gh'è magher campanin che no
nità al corpo. daga pan e vin. V in Campanin.
El vin l'è la tetta di vecc. Il vino No tegni pù nè vin nè acqua. Esser
è la poppa de vecchi(Monos. 229). – uno tanto contento ch'ei non sappia
Le vin est le lait des vieillards dicono dove si sia(Caro Let. in. I, 15o).
anche i Francesi. On fioretton d'on vin. Una cima
Entrada de vin e de molin l'è en di vino (Nicc. Mart. Let 7o).
trada de meschin o vero Teren de Pan in vin, Alleluja. V. in Pàn.
vin teren de poverin. Mercante d'olio Pell de vin. Otre pien di vino. Otro
mercante d'oro, mercante di vino mer di vino – e fig. Briacone.
cante poverino (Last. Prov.) o assolut. Per san Martin l'è faa tutt i vin.
Mercante di vino mercante poverino Per san Martino si spilla il botticino
(“tosc. – Last. Prov. V, 268). Proverbi (“tosc. c Nota del Bianchini da Prato
de quali il nostrale è verissimo, il alla Coltivazione dell'Alamanni lib- 5.”
toscano appo noi ha mentite solenni verso 225.”).
e palazzesche. In Toscana dicono pure Pien de vin (parl. di persona). Vino
Chi vuole arricchire basta avvitire; da lento.
noi è il rovescio. Post crostinum vinum, et post vi
Fà cantà elvin in di làvor. V. Savorì num crostinum. . . . . ll vino ama e
el vin più sotto. prima e dopo di sè alcun tenue cibo.
Fà el vin. Svinare. El temp de fa Pur ch'el sia vin lu el bev-giò senza
i vin. La Svinatura. Sto vin l'è vora guardà tant. Egli non guarda più treb
de fall. Questo vino va svinato. bian che greco (Lorenzo Medici Sim
Fondusc de vin. Fondacci di vino. posio canto I. terz. 2o.”)
Fondigliuoli del vino. Quand l'è in campagna
Formaj senza boeucc, e vin che solta Se fa cuccagna,
ai oeucc. V. in Formàj. Quand l'è in la tinna
Ghe semm in del vin de trii? Sa Tinderindinna,
reste in que” piedi?, cioè incinta(Rim. Quand l' è in del vassell
aut. pis. – Nelli Saoc. e Nuora II, 1). Beven on biccer quand te pò vell. Così
Giò vin esù paroll o ciaccer. V. in dicono i contadini confessando che
Paròlla sig. 1.” dell'uva si pigliano a piacere la parte
Imbriagass del sò vin o del vin de loro, e del vin del tino quel che pos
cà soa. Aver cattivi vicini. Inebbriarsi sono torre, per rifarsi della clausura
VIN ( 517 ) VIN
della cantina che ne divieta loro l'ul Vinàja. Vinaccio. – Talvolta si prende
terior godimento. -
anche semplic.º per Quantità di vino,
Quell'ann che se fa el vin de mett come per es. se si dicesse: El tal l'ha
in del seggion, l'ann adree el par casciaa-giò de la gran vinaia. Il tale si
bon. . . . . A una vendemmia ferace bevve molto vino, gran quantità di vino.
suol per lo più susseguire un'annata Vinàsc. Vinaccio(Min.), - - --

carestosa di vino. Vinascioeü. Vinacciuolo. .

Rend asee per vin. . . . . Rendere Tirà-foeura i vinasciceu di tegasc


mal per bene. (che. per fà l'oli o el cafè, Cavare i vinac
Savorì el vin. Fare spracchi o sprac ciuoli dalle vinacce per farne olio o
S'ciari el vin. Far la tira del vino Vincénz o Vicénz. Vincenzo. (caffè.
(Gior. Georg. VIII, 228). Chiarificarlo San Lorenz la gran caldura, San
con soluzione di gelatina o con colla Vincenz la gran freggiura, vunna e
di pesce o con albume d'uova. l'oltra pocch la dura. San Lorenzo la
Segond vin e più com. Càspi o Tor gran caldura, Sant'Antonio la gran
ciàdegh. Vino del torchio. I 'ino, di fieddura, l'una e l'altra poco dura.
stretta. Lo Stretto. La Premitura. Vincolàa. Vincolato. Vincolàss. Vincolarsi.
Spirit de vin. V. in Spirit. Vinént. v. cont. dell'A. Mil. Avvinato.
Spuzzà de vin come ona carogna. Vinèrbola che altri dicono Cavriociºla o
Puzzar di vino come una bubbola Ligabósch. Vitalba. La Clematis vitalba
(Monos. 171). a e - dei botanici, i
Tajà i vin gross. Assottigliare i vin Vinèssa, Cerboneca. V. Ciorlinna,
grossi (Soder. Colt. vit. 195). Vinètt. Vin picciolo. Vinetto. Vinuccio.
Te faroo passà mi el vin. Ti caverò Omett, donnett e vinett hin tre coss
io o Ti trarrò io il vino dalla testa. che no varen on pett..... Omettòlo,
Teren de vin, teren de poverin. donnaccina e vinello non valgono un
V. Entrada più addietro. - capello. L'uomo e la donna vogliono
Toeò el vin a boccaa. Imbo terre i essere di bella taglia, ed il vino po
all'arpione. Bere all'arpione. Fiascheg tente se si hanno a dire di pregio – ed
giare. V. in Boccàa sig. 1.° anche Uomo e donna che si perdano
Trà-via el vin l'è segn de legria... in minuzie e cianerie sono spregevoli.
Il versar vino sulla mensa è avuto Vinett de donna. V. in Vin.
in conto di buon augurio. Vinètta. Acquetta (Gior. Georg. XII, 2o6).
Trà-via on poo de vin in prenzipi Vinettin. Vinettino (Mattio Franzesi in
de la boteglia. Sboccare il fiasco. Pros. fior IV, I, 25 – Pan. Poet. I, xxv,
Vess cinqu in vin. Tant'è; diciotto 56). Vinicolo – e in senso migliore Pino
di vino dicea il lanzo (*fior. – Zan. picciolo e gentile. Opposto a Vino gene
Cr rinciv. I, 7). Modo basso che vale roso(Redi Op. V, 265 – Gallesio l.c.).
quanto una tal cosa essere certa, in Vinòn. Vino che spacca le pietre(Zanon
contrastabile, assoluta. Bitr. fig. I, 4). Vin generoso o possente.
Vin. .. . . Dicesi anche del sugo di va Vint. Venti. º .

rie frutte fermentate ed imitante il Calà semper desnoeuv e mezz a fà


vint sold. V. in Sòld. r
vino. Vino di frutte (Tar. fir.), come
Vin de fambros. Vino di lamponi. Quell di vini. Il ventesimo.
Vin de marenn o de scires. Vino di ciliege Vintènna. Ventina,
( Tar. fir. )
Vint-frànch. V. Napoleonin. -
Vin dc mori. Vino di more (id.).
Vintidò. ag. num. fem. Ventidue.
Vin de perett. Vino di sorbe (id.).
Durà di vintidò or ſin sira. Avere
Vin de persegh. Vino di pesche.
brevissima durata.
Vin de pomm. Vino di mele (id.)
Vin de pomngranaa. Vino di pomi granati(id.). La Campanna di vintidò che dicono
Vin de ribes. Vino di ribes. anche Angonia. . . . . Suono di cam
Vinàa e cont, Vinént. Avvinato. pana che si suol dare in varie no
Vinàa. Vinetico. Vinato. Di color di vin stre chiese due ore innanzi sera.
rosso – V. Bàj e Sávor in Mantèll. Vintidùu. ag. num. masch. Ventidue.
VI(EU (518 ) VIO
Vintiquàtter(Consej di). . . . . Consiglio mezzi (II, 292). Forse è voce tuttor viva
particolare nell'antica Repubblica Mi in qualche terra del contado, e voce
lanese, composto di dodici mobili e bella e dipintiva.
dodici popolari per metà jurisperiti e Vioeul giald.t ioline gialle.Primavere.
per metà morumperiti, che ammini Vioeul matronn. Violacciocche fore
strava tutte le faccende dello Stato. stiere. Il fiore dell'Hesperis matronalis.
Vintitrè. ag. num. fem. Ventitrè. Vioeul penna d'angiol. Violaccioc
La Campanna di vintitrè.... Suono che color di rosa.
di campana che chiama alle orazioni Vioeul quarantinn. Violacciocca qua
vespertine. - rantena bianca. Viola quarantena(Last.
Sona i vintitrè, l'è vora d'andall a Cad. Giared.). Quarantane. Violaciocche
vedè... Così dicesi scherz. parlandosi bianche (Targ.).
di ragazze alle quali la campana che Vieul sempi. Violine. Viole scempie.
dà il segno delle benedizioni della sera Vioeula zoppinna. Viola o l'ivola
o delle orazioni vespertine è invito a mammola. Violetta. Mammola. Mam
uscire di casa e vedere l'innamorato. moletta. La Viola odorata o martia
Vintitrii, ag. nuui. masch. Ventitrè. de botanici. -

Vint-sòld. Lira. Moneta d'argento notis." Vioeula zoppinna bianca. Viola mam
Vintùn. Ventuno. - - i mola bianca. - - -

a Giugà al vintun. . . . . Specie di - A San Sebastian la viteula in man


giuoco che si fa per lo più colle carte o vero San Bastian el porta la vioeula
da tresette, e in cui, convenuto il va in man. V in Sebastiàn.
lore che si dà a ciascuna delle carte Dagh la vioeula. . . . . Cantare.
del mazzo, e procedendo con certe Viceir. gerg.Sonajoli. Quattrini. V. Danée.
determinate leggi, quegli rimane vin Vioeòra. V. Vioeùla. -

citore che primo di tutti arriva colle Violàa. Ad. di Fèrr. V.


proprie carte a fare il punto del ven Violácch. Violetto. Sp. di legno ameri
tuno. Simili a questo sono gli altri cano utile pei lavori di tarsia.
così detti del sett e mezz, del noeuv, Violànn. Violane (Crescenzi Agr. III, 59).
del vundes e mezz, del quindes e del Violine salvatiche.
trentun, consistendo il giuoco nel pro Violént. Violento.
curare d'essere primo a fare colle Violentà. Piolentare. r

proprie carte il punto di sette e mez Violénza. l'iolenza. -

zo, di nove, d'undici e mezzo, di Violètt. Violetto. Violaceo. Violato. Vio


quindici o di trentuno, chi voglia lino. Sp. di colore tra azzurro e nero.
uscirne vincitore. Violètt. . . . . Sp. di tabacco da naso.
Vioeùla o Vioeüra. Viola. Strumento mu Violètta. Violetta. Violina.
sicale notissimo. Il Licht. Diz. speci Violón dicono in alcune parti del con
a fica questo strumento in Viola bastar tado per Violànn. V.
da, Viola d'amore, Viola bordone, Viòlter. Voi altri.
Viola di gamba, Viola di spalla, tiola Viorin. Violino. Le sue parti sono
pomposa, Viola tenore. - Manegh. Manico = Rizz. Riccio = Tarpa.
Vioeùla o Vioeùra. Viola. Fiore notissimo. Tastiera – Capptast. Ciglietto. Caporasto
Vioeula del corno. Spron da cava Fond. Fondo = Coverc. Coperchio = Fass.
liere. Fior cappuccio. figaligo. Fasce = Contrafass. Contraffasce = Anema.
Anima = Cadenna. Catena – Sciocchitt. . . . .
Vioeula del penser. Jacea. Suocera
e nuora. Fior noto detto l'iola tricolor = Scagnell. Ponticello z= Trrant o Coetta
Cordiera = Ess. Esse = Pomellin. Bottoncino.
dai botanici, e Pensee anche dai Fr.
Vioeul doppi. Viole a ciocca. Viole Che pocch viorin . Equivale a Che

doppie o garofanate. Leucoſio. Garo pocca nespola! V. in Nèspola.


- fano. Sorta di fiore ch'è propriamente El dì de san Viorin vescov che qual
il Cheiranthus cheiri de botanici. cuno dice anche El dì de san Mai. Il
Vioeur genogginn disse il Maggi per dì di san Bellino. Tre di clopo il Gius
Vioeur zoppinn in uno dei suoi Inter dizio. Mai.
VIO (519 ) VIP
On bell viorin o On bell viorin ve Viorón. Violone. Strumento musicale no
scov. Un bell'impaccio. Un bell'intriso. to. Vi sono Violoncello, Violone, e
Pissà senza trà on pett l'è come a Contrabbasso.
sonà cl viorin senza l'archett, V. in Vess on vioron de gamba de sonà
- Pissà. -
cont on stanghett. Essere una pina
Sonador de viorin. Violinista. verde. -

Te doo el viorin sul coo ve”! Ti Vioron de sares. Zampogna cavata in


sbacchio il violino in sulla testa ve l succhio d'un randel di salcio(Alleg. 182).
Toeiù on viorin per ona caroccia. Viorón e Vioron de sares. fig. ... Uomo
Scambiare il capo pel vivagno (Buo troppo economo - Talora Sin. di Vecc
nar. Fiera I, 1, 2). V. anche Caròccia. balotta, V. in Vècc – Talora Ten
Viorin de sacoccia o Viorin de tennone. Irresoluto. Tempellone – Ta
majester de ball Sordino. Quello di lora Tanghero,
cui si servono i maestri di ballo nel Viordn. ſig. . . . . Quella stanza in un
dar lezione nelle case private. I Fran corpo di guardia o simile, ove si met
cesi lo chiamano Pochette. - tono pel momento gli arrestati.
Viorin de tre cord o de torototela. Mett in vioron. Mettere in arresto.
Ribeca. Ribeba. Ribechino. Donner les violons (Roux Dict.). Forse
Viorin. Cetera di sagginale(Boccaccio – e con gran certezza dal fr. giacchè
Gh. Voc. in Stracantare). -
in Parigi ne tempi della Rivoluzione
Viorin. fig., che anche diciamo Vesighètt si chiamava Violon una prigione che
o Visighètt. Verso. Versaccio. ogni sezione di quella città aveva
Viorin. T. degli Scultori. Violino. Quello nella sua giurisdizione per custodirvi
strumento in cui s'inastano le saette le persone arrestate nella notte, per
da forare i marmi in quelle parti poi trasferirle il giorno ad una vera
nelle quali ove male si lavorerebbe casa d'arresto occorrendo (Hist des
collo scalpello e col martello. Talora prisons de Paris, par Nougaret, 1797,
si fa girare questo trapano con una Paris, pag. 54). -

corda addoppiata che è raggirata da Viorón, Viorònn, Violànn. I 'iole salva


uno intanto che un altro regge, di tiche. Così chiamarsi in genere dai con
rige, tiene in sesto il trapano. Ta tadini le Viole inodore di primavera.
Viorón. Clematide.
lora, e specialmente per le forature - -

di poca profondità il trapano è retto Viorón. v. dell'A. M. Viola mammola


e aggirato da un solo lavoratore, e doppia. - -

in questo caso alla doppia corda si Vioronà. Graffiare i piedi alle dipinture,
sostituisce una specie d'archetto la Fare il graffiasanti. L'IIanterles eglises,
cui corda addoppiata al trapano lo il Faire le devot de Francesi,
fa girare. E di qui il nome di Violino. Vioronada. . . . . Sonata di violone –
Mlanegh. Manico = Archett. Arco - Laina. e fig. Stiticaggine – Irresoluzione.
. . . .. = Mascarizz. Maschereccio. Vioronzèll. Violoncello. Strumento mu
Viorin. Violinista. Sonator di violino. sicale notissimo.
Primm viorin, Segond viorin. . . . Vipera e nel contado Lipera. Vipera,
. Nei teatri il Primo, il Secondo So Broeud de vipera, Brodo viperato o
nator di violino. viperino? - -

Viorin per i part... . Nei teatri il lievoltass come ona vipera, Invipe
: Sonator di violino per le parti. - rire. Inviperare. Indragare. Rispondere
Viorin. Scarafaggio perajuolo ('livorn. inviperato o inviperito.
- Redi Insetti) – Cerambice ciabattino? Se l'orbisoeu (o la tobisoeura o el
Specie d'insetto conosciutissimo ch'è vermisoeu) el ghe vedess, e se la vi
il Cerambix cerdo de naturalisti. pera (o lipera) la ghe sentiss, pù omm
Viorinàsc. Violinaccio (“tosc. – T. G.). al mond no ghe sariss. . . . I nostri
Viorinètt. Violinuccio (id). contadini hanno per cieca la cicigna
Viorinna(Dagh la ). Zombare. Dare le e per sorda la vipera, da questa loro
frutta di frate Alberigo. falsa opinione ha origine il dettato.
VIR ( 52o) VIS
Viper contel coo d'or. T. de'Con Fior de virtù. V. in Fiör.
ſett. . . . . Sp. di dolce regalato di Virtù divinna. Virti divina(Lor. Med.
rosolio, e così detto dalla sua forma Simp. cap. 4 ult. verso). Virtù di vino
viperina col capo dorato. (canz. 7o.” nel vero significato nostro
Vipera. Serpentosa(Caro Straccioni li, 2). di cosa che nasca dall'aver troppo be
Donna stizzosissima. V. anche in Bissa. vuto). L'è virtù divinna che parla eh?
Viperàtt. Viperajo. Cacciator di vipere. È bianco o vermiglio quello che favel
Viperin. Viperino. Viperetta. la? (così nella Nov. 84.º del Sacchetti).
Viperós. Serpentoso. Tu parli per poter divino o per virtù
Vira dicono alcuni del contado l'Oca. divina(Monos. 425). Il vin lavora.
Virabacchin che alcuni dicono anche Gili Virtù gardinal. Virtù cardinali; Fag.
Ibrachin o Girabalchin (dal fr. Vile Rim. I, 28o) – Virtù teologal. Virtù
brequin). Trapano a mano. Verina. teologali (idem, ivi).
Morinell. Zanca? = Fonsg. Fungo – Bus... Virtù. Abilita.
= Pont. Saette = Sgorbia. . . . – Calissoari. La gh'ha ona virtù in di man...
Allargatoio = Capetta.... - Svasadora, Ac
Ha un'arte alle mani. – Elle a un
cecatojo.
gagnepain, un metier dicono i Franc.
Vira vira... Verso che si fa per cacciarsi Aveir uno vartu dicono anche i Pro
innanzi o per chiamare a sè le oche. venzali. Chi gh'ha ona virtù in di
Virga. Voce latina usata in man periss pù. Chi ha arte ha parte.
Tegni-li in virga ferrea. Tenere sotto. Virtù (In). In virtù. Per forza. Per cagione.
Tenere sotto sotto. Tenere sotto la tacca In virtù de la santa bolletta. Per la
dello zoccolo. Tenere a gran soggezio miseria. In virtù di Bisognino ?
ne, in freno, in briglia, in cervello. Virtuos. Virtuoso.
Virginia. I 'irginia. Usiamo la voce in Virtuosòn. Virtuosone(Redi op. III, 172).
Acqua Virginia. . . . . Sp. d'acqua Vis. Viso. Noi però usiamo questa voce
d'odore da capegli. nel solo modo seguente:
Ponta de Virginia. . . . Sp. di ta Vis de.. . . . . Viso di marmotta o
bacco da naso. Vis de torta. di culo o di conno.
Zigar de Virginia. . . . Sigaro di Visà. Avvisare. Dare avviso. Avvertire.
ſoglia di Virginia. Visàa. Avvisato. Avvertito.
Virgola. Virgola. Omm visaa l'è mezz difes. Uomo
Mettegh i virgol rirgolare. avvertito mezzo munito. Cosa prevista
Pont e virgola. V, in Pönt sig. 4° mezza provvista.
Virgolètt. s. ſ. pl. T. di Stamp. Virgo Visavi(A). Dirimpetto. Dal franc. Vis-à-vis.
lette (Alb. bass. in Guillemet). Doppie Visavi. ... Specie di sedia a bracciuoli
virgole che gli Stampatori soglion met a due luoghi così disposti che i dne
tere in capo alle linee contenenti una sedentivi si trovano addirimpetto l'un
citazione, onde così contrassegnarla. l'altro. La Dormaeis è un'altra spe
Negli Avvertimenti della lingua del cie di seggiolone a bracciuoli che ha
Salviati (libro 5. particella 25) sono il sedere e il posapiede prolungati a
dette Orli se non erro – Il segnar mo” di lettuccio. V. in Poltrònna.
con virgolette dicesi Vergolare. Visavi. V. in Lègn(carrozza) vol. II, pag.
Virgùll (Scappament a). T. degli Orolog. 562 in fine. Legno stretto con un solo
Scappamento a virgola. posto davanti e l'altro dietro.
Virisèll. Serpentello. Nabisso. Ragazzo Viscarda. Tordo bottaccio varietà. Sorta
vispo, vivacissimo. V. Diavolètt. d'uccello ch'è il Turdus viscivorus dei
Virisèlla. Vispa. Bizzarra. naturalisti. – I Tedeschi, se non m'in
Virisellaria. Vispezza. Bizzarria. ganno, lo chiamano Kramsvogel.
Virisellin. Bizzarretto. Viscer e Visser. Viseere. Viscera.
Virtù. Virtù. Sentiss a rugà i viscer. Sentirsi tutto
Avegh la virtù de l'asen. . . . . Es commuovere o rimescolare.
sere paziente, tollerator dei soprusi, Sugass i viscer. Prosciugarsi i pol
ed anche codardo. moni. Gettare il fiato.
VIS (52 i ) VIS
Viscéribus (Pregà in). Supplicare. Invo Visita dopo i disnà.... Le Visite di
care supplichevolmente. Scongiurare. digestione si ſanno l'ottavo giorno dopo
Pregare caldamente, instantemente, an essere stato ad un pranzo d'invito.
siosamente, supplicemente, ardentemen Visita longa. Una di quelle visite
te» affettuosamente. come fu fatta a santa Elisabetta(Pan.
Visconta (Arma). La Vipera che i Mila Poet. I, xvi II, 5o).
nesi accampa disse Dante. Visita. T. Med. e Chir. Visita. Andà a
Fà arma visconta. V, in Arma. la visita i coscritt, quij donn, ecc.
Viscor e Visquer. Criscolo (Salv. in Pr. Visità. Visitare.
fior. IV, 11, 152). Vispo. Vistoso. Vivace. Tornà a visità. Rivisitare.
Viscor come on pess. Vispo come Visità i sett ges, Visità i sett altar.
atra galletto (“tosc. – T'. G.). – Heureux: Visitare le sette Chiese stazionali. Vi
comme le poisson dans l'eau dicono sitare i sette altari; e sch. Fare molti
i Francesi in senso affine. chiesini. (reduta.
Visibel. Visibile che le più volte noi Visità la marcanzia. T. Dog. Far la
usiamo per Patente. Chiaro. Evidente. Visità vum. Frugarlo.
Visiéra. Visiera. Visità. T. Med. Visitare.
Visigà. Brancicare. Accarezzare. Careg Visitàa. Visitato.
giare. Intant ch'el capitani el se visiga Visitadór. Visitatore. Visitante dot. crist.
La barba e el muso, e'l pensa a paricc coss. Visitadór. T. Dogan. Veditore – T. Ec
(Bal. Ger.) cles. Visitatore.
Visigà. Far due faccenduzze. Lavorac Visitandinna. Visitandina (Pan. Poet. I,
chiare. Visigà per spass. Uccellar per Xxviii, 25). Quella che altri chiamano
grassezza. (sighèll, ecc. alla francese Soeur de la charité. Con
Visigà, Visighèll, ec. V. Vessigà, Ves sorella di San Camillo de Lellis.
Visigant. Vescicante. Vescicatorio. Visitazion. T. Eccl. 1 isitazione. Monegh
Visigànt indolent... Vescicante indolente. de la Visitazion. Salesiane.
Visigantin. . . . . Picciolo vescicante. Visitinna. Visitina(“tosc. – T. G.).
Visigantón. . . . Gran vescicante. Visorà che anche diciamo Pisoccà e sci
Visighètt. . . . Nojuzza, fastidiuzzo. gnoccà. Sonnecchiare. Sonneggiare. Dor
Visionari. Visionario. migliare. Velar l'occhio. Dormicchiare.
Visir. Visire. Cosse te credet de vess? Sonniferare.
el gran visir? Che ti pensi essere? Il Visorin. Dormiveglia. Lo stato di chi è
Fava? tra il sonno e la vigilia.
Visita. Visita – Visitazione. Visitamento. Fà on visorin. Fare un sonnetto o
Avegh di visit. Tener visite(Nelli un sonnellino. Velar l'occhio.
I ſec. Riv. 1 , 1 ). Visquer. V. Viscor.
Beliett de visita. Biglietto di visita Visser. V. Viscer. (Lusèrta. I .

(Pan. Viag. Barb. II, 219). Vissòpola sulle costiere del Verbano per
Dì de visit. . . . Giorno da visite. Vist. Visto. I ſeduto.
Fà di gran visit. Fare molti chiesini. Chi s'è vist s'è vist. Chi s'è visto
Fà visita. Far visita. s'è visto (Rosini Sign. di Monza).
Restituì la visita. Render la visita El l'ha nanch vista. È stata una
(Nelli Vec. Riv. I, 1). ll Rendre visite fava in bocca all'orso.
de Francesi. L'ho mai vist nè cognossuu. Mi è
Restituzion de visita. Rivisita(Nelli ignoto affatto.
Fec. Riv. I, 1 ). Restituzione di visita Mai vistº basa quist? l in Quist.
(Nelli All. di Ved. I , 4). S'è mai vist on asen compagn S'è
Visita de compliment. . . . . Visita egli mai visto un asinaccio tale (“tosc.).
di complimento, e vuol essere fatta Vista. La Vista. Il Vealere. -

in ora meridiana, e resa non più tardi A prima vista. Alla prima vista. A
che il terzo di. prima vista. A prima giunta. A prima
Visita de dottor. fig. scherz... .. fronte. Di prima presa. Di primo
Visita assai breve. slancio. -

I cl. IV. 66
VIS (522 ) VIS
A prima vista(Legg la musega, Sonà, Quattass la vista. Non veder lume.
Cantà, Tradà). . . . Leggere la musi Essere sopraffatto da alcuna passione,
ca, Sonare, Cantare, Tradurre di e perdere la vera cognizione delle cose.
primo colpo, alla prima, senza stu L'amor el quatta la vista. Amore oc
dio preventivo. chio ben san fa veder torto.
Avegh bonna vista. Veder chiaro – Santa Luziate conserva la vista. P.
e intens. Avere acume o acutezza di più sopra El Signor el ve conserva, ecc.
vista. Averlo vedere del lupo cerviere. Sbassass o Scurtass la vista. . . . .
Avegh la vista che fa batista. Aver Scemarsi la vista ad alcuno.
mandata la vista a tingere(“tosc. – Gh.). Scuriss la vista. Annebbiarsi la vista.
Avere la vista un po' appannatuccia (Gh. I’oc. cit. Monti).
(Nelli Corn. lI, 6o). Non vedere la bu Sgurà la vista. Saziar la vista. Go
fola nella neve. der la dolce vista del bel viso adorno.
A vista. A vista. A veduta. Vedere l'amante.
A vista de nas. Al bujo. A occhio Stà maa de vista. Aver cattivi lucci.
e croce. Così alla grossa, senza cura. Aver dato la vista a tingere.
A vista d'oeucc. A occhi veggenti. Toeiù la vista. Vincere la vista(Dante
A vista d'usell. A cavaliere. A vista Purg. IV, 14). Törre la vista (Dante
d'uccello (Gior. Georg. IV, 295). V. Purg. XIV, 142). Toglier gli occhi. Ab
anche in Usèll. bagliare con eccessivo splendore.
Ballà la vista. Abbagliare. Vegni scur la vista. Aver caligine
Che vista ! . . . . Modo basso che di vista.
vale lo stesso come se si dicesse Che Vess bass de vista. Essere balogio?
fame! Che appetito! Vess curt de vista. Aver vista corta.
De vista. Di vista. Per vedu'a. Conoss Avere corta vista. Veder corto – Aver
de vista. Conoscer di vista(“tosc. – la veduta corta d'una spanna.
T. G.). Conoscer di o per veduta. Vista granda, longa o sim. Vista
De vista curta. Miope. De vista cerviera(Caro Apol. I 15). Vista pronta.
longa. Presbita. Vista. Avvedutezza. Sagacia. Avvedimento.
El Signor el ve conserva la vista! Accorgimento. Previdenza. Accortezza.
Il Signore mantengavi la vista, chè Vista. Pista. Mira. Veduta. Scopo. Fine.
d'appetito avete assai provvista(Fortig. In vista de . . . Osservato ciò.
Ilic. VI, 5o). Si suol dire a chi man Per la vista de ſà, di, ecc. Colla
gia assai, a un divoratore. vista di fare, dire, ecc.
Guardà a vista. Guardare a vista Vista. Apparenza. Dimostrazione este
(“tosc. – T. G.). (gliolo? riore – Fà vista de vorè minga, de
Inaspà la vista. Essere un occhiba vedè minga. Far le viste o Far ve
Indeboliss la vista. . . . . Indebo duta di non volere, di non vedere.
lirsi la vista. Vista. Veduta. Vista. Bellavista. Bello
La lunna veggia fa dori la vista sguardo. Belvedere.
(Mag. Fal. Fil. I, 5). V. in Lùnna. Vistàda. Guardata. Occhiata. Sguardo
Menà-via la vista. Abbagliare. El sò Guardo. Vista.
el menna-via la vista. Il sole abbaglia Vistadinna. Guardatina. Occhiatina.
chi ben fiso il guarda. Visto (El). . . . . Il Visto. Il Mol, nel
Mett in vista. Mettere in vista(*tosc. suo Elenco riporta vari esempi tratti
– T. G.). -
da bandi toscani moderni di Visto e
Oifend la vista. Dar negli occhi. Visi nel comune significato nostrale.
Oggiaa de prima vista. V. in Oggiàa. Vistós. Avvistato. Avvenente. Vistoso. Ap
'agà la vista. Essere avvistato. pariscente. Di bella vista o apparenza.
Perd de vista. Perdere di vista.
Vistós. Notabile. Considerabile. Ragguar
Perd la vista. Perdere del tutto il devole. Rilevante – Il Fabbroni(At. Cr.
vedere. Perdere la veduta. III, 2o6) scrisse Vistoso in questo si
Pont de vista. Scopo. Punto di vista. gnificato.
Veduta. Vistosèll. Vistosctto.
VIT (523 ) VIT
Vistosèll. Di qualche momento. Notabile La vit in caroccia la manda el pa
anzi che no. tron a pè.... Proverbio che condanna
Vistositàa. Vistosità(Min). Appariscenza. il pergolare a botte, o secondo alcuni
Vist vist. . . . Verso il Comasco è così il troppo lasciar rigogliare le viti.
detta dal verso che fa una sp. d'uccello. Legn de vit. V. in Legnàmm.
Visuàl. Visuale, e per lo più lo usiamo Paràda o Palàda. Androne.
sust. La Visual. La linea visuale. Pè devil. Pedal di vite(Trinci Ag. 47).
Vit. Vite. Albero notissimo. – Nella Vite Piang i vit. Genere o Gemicare le
si osservano: Legn o Legnamm. Legname, e viti. Quand i vit piangen besogna
col Davanz. Osso = Radis. Fittone = Radisinn. minga toccaj. Non mi dare e non mi torre,
Radiche. Barbe – Pè o Vidascia. Pedale. Gam
Non mi toccare quand'io son molle(Mon. 379)
bale. Ceppo. Tronco. Calcio = Coo. Capo o che altri dicono
Sermento = Coo de vin o d'uga o Caved. – Se della vite tu vuoi trionfare,
Capo da frutto. Margolato = Tros. Tralcio. Non gli torre e non gli dare :
Palmite(ramo verde). Sermento. Sarmento. Ma E più di due volte non la legare(id. ivi).
dero (ramo secco) = Popolann. Bastardoni.
Tralciuzzi del pedale. Saeppoli. Saettoli. Rami Quattà i vit. .. . . Ricoprire le viti
ghiottoni di pedale – cd anche Tralci pampi per salvarle dai geli della vernata.
Refilà i vit. V. in Refilà.
narj = Ensed o Merza. Marza = Rasola. Messa
= Muletta o Guggella. Magliuolo = El Vecc. Speron de vit. Sperone.
Il Vecchio. Il Mallo = . . - Segoncello o
-
Spontà i vita duu oeucc dessoravia
Razzuolo = . . . . Cursoncello – . . . . Ca de la sgrazza. Ripigliare le viti.
torchio - Eucc. Occhio. Gemma – . . . . Tajà i vit a terra. Succidere le viti.
Femminella (falso getto) = Focuja. Pampano. Tajà i vit lassand on coo con duu
Foglia = Garzoeu. Cacchio = Cavriacu. Cau o trii oeucc al pù. Potar le viti a saep
licolo. Viticcio = Sgrazza. Grappolo. Pigna.
Intorno alla vite si lavora a
polo(Paol. Op. I, 527).
Brovà. Stastardare. Mondare. Torre via i sur
Tirà-sù e Franca i tros tropp smorbi.
Rattralciare le viti(Gior. agr. II, 242).
cu'i, i viticci, ecc. Tor via i getti sui tralci, ecc.
Fà anda-sù i vit su per i moron, su per i Sollevarli se troppo penduli, e legarli
olma, su per i oppi. Mariar le viti al gel ove torna meglio.
so, all'olmo, all'oppio o a simili altri alberi Toeiù-indree ona vit o Dagh indree a
buoni a far cappellacci. ona vit. Tenere addietro una vite (Da
Incoazzà. Intrecciare. vanz. Colt.). Ritirar la vite (Gior. agr.
Mogna. Bruscare (Soderini). Pizzicare. Tor V, 185). Saettolare o Saeppolare una
via coll'ugna i getti. vite. Alle viti trasandate che si vo
Palferia. Palare e col Vasari Paleggiare. gliano ringiovanire, o alle viti tutte
Piagà o Voltà-giò. Piegare.
rigoglio di pampini che si vogliano
Sfrasca. Spampinare.
Sgarzolà o Garzolà. Sca chiare. Torre via i
ridur fruttifere si usa tagliare il pe
teneri polloncelli se superflui. dale per di sopra al tralcio natovi
Tajà-foeura o Scerni. Disbroccare. Stralciare i verso il piede e lasciatovi a tale eſ
rami inutili e lasciare i luoni – Podà. Potare. fetto. Ciò dicesi Saeppolare, come
Tend i palitt... Tendere i tralci ai rincontri. Saeppolo o Saettolo chiamasi il detto
Tira i bernardon. . . . . Tendere le tralciaie. tralcio rinnovatore della vite.
Zappa. Zappare, e dicesi che Chi vuole aver Trà-focura i oeucc. Gemmare.
del mosto zappi le viti d'agosto. Vit a banchetta o a fil o a filagn
Fà i fopp di vit. Soggrottare, o a firagn. Anguillare? Pancata? Vite
Fil de vit. Anguillare. disposta per filari. Vite a filare. Così
Forcellon de vit. Forcella. chiamasi un lungo e diritto filare di
Lassà i coo tropp longh ai vit. Ti viti legate insieme con pali e perti
rare il collo alle viti. Potare a vino. che, per lo più sulle vie e viottole
La vita bernardon l'è bonna per el della possessione – E la Banchetta
pajsan e poeü anch per el patron. . . . che altri dicono Banchinna o Pertega
La vite condotta a tralciaja è assai o Perteghetta. . . . . è il palo o la
fruttifera, così dice chi bada al molto pertica che incatena o rafferma i di
più che allo squisito. versi capi di vite posti a filare; alto
VIT ( 524 ) VIT
da terra un metro siegue orizzontal Pal. Pali = Manegg. Asseri(“lucch.) Fra
mente il filare, e per di sopravvia ad scati = Maneggioeur. Frascatelli = Stasg. Stag
gi = Perteghetta o Banchinna. Pertichetta.
esso si tendono i tralci da frutto.
Vit a on ſiragn. Anguillare. Vit a pantera. Vite a spalliera.
Vit a duu, trii, quatter firagn. Pancata. Vit a pè. V. sopra Vit a capioeu.
Vit a bernardon. Vite a tralciaja. Vit a pelgora. Vite a pergolato. Vi
È quella condotta coi tralci vecchi si veggono
Cologn. Colonne = Forcellon. Forchetto
potati a speroni e tirati per lo più
orizzontalmente. ni = Forcell. Forcelle – . . . .

Vit a capiocu o a gabbioeu o a pè. Vit a pertega. v. dell'A. M. . . . A


Vite a corona? Così chiamasi quando, un di presso quel medesimo che la
presi più tralci di viti, si mettono Vit a perteghetta. V. sopra Vit a
tutt'insieme in una fossa, e i capi glirlanda.
di esse, fatti passare per un cerchio Vit a piaga. Viti a tralcio da pie
di legno raccomandato al alcuni pali, garsi(Gior. agr. V, 185). Viti a filare
si tendono ed appiccano ad altri pali piegato da un lato(dice il Gallesio nella
posti intorno intorno alla fossa alla Pomona Italiana). Vite i cui tralci
distanza di tre o quattro braccia. Ed sono ripiegati intorno al palo per es
anche quando si piantano le viti, co serne poi tratti fuori e raccomandati
me sogliono dire in Brianza, a quat al rincontro (palett). Anche i Bellu
terman, cioè quando si fa un quadrato nesi dicono Piaga questa ripiegatura
con quattro viti, e da ciascun gam della vite; voce corrotta da Piega.
bale di vite d'ogni quadro si trae Vit a ronch. Vite a poggio. Così
per lo lungo della prace (piana) un chiamansi le viti quando sono piantate
capo lungo che si tende per modo in tanti filari sovrapposti l'un l'altro
che vada ad incontrare il simil capo in altrettante ripe fatte a scalea sul
del quadro vicino che se gli manda dorso di un colle. Vi si veggono
incontro: la qual unione per filare di Pal de coppa. Castagnolo da pergola(Tar. fir.)
due capi di vite fra gabiou e gabiaeu = Pal de s'ceppa.... = Pal deregonda.... =
chiamano Boccadura; e se i due capi Pal de mezzaman.... = Carasc. Calocchie? =
Palett. Rincontro – Fraschett. Frasche - Fra
sono troppo brevi per giungere ad
attestarsi sì ne aiutano l'attestatura schetton. Frascatelli – Stasgett. Frascati o lin
con alcun salcio o simile che dicono gattatoi – Perteghett. Pertichette.
Posca, come a dire giunta infruttifera. Vit a sciresoeu. Vite arbustiva. Ar
Da ogni gambale poi si trae altresì buscello. Così chiamasi quella vite pian
un capo di vite che tendesi verso il tata a piè d'un ciriegio la quale si
largo della prace, si raccomanda al lascia salire liberamente sur esso, non
rincontro (palett), e dicesi propria avendo altro appoggio che il ciliegio
mente tròs (tralcio). stesso a cui è raccomandata. Notisi
Vit a ſil. V. sopra Vita ban che sotto a questo nome si compren
º
Vit a firagn. chetta. dono anche quelle viti che nella stessa
Vit a foppa. Vite a fossatelle o a foggia si piantano a piè d'olmi, d'oppi
formelle. Vi si veggono o sim. – Arbustiva (secondo il sig. Ga
Manegg. Frascati = Tiradºr o Palitt. Rin gliardo) dicesi la vite sostenuta da un
con rta
albero grande; Arbuscelli diconsi le
Vit a gabbioeu. V. più sopra Vit a viti sostenute da alberi piccoli. –
caproeu o a pe. Viti a broncone e a cornetti diconsi
Vit a ghirlanda o aperteghetta.... quelle che si mandano sur un tronco
Così chiamasi quando, prese due viti, rimondo con alcune traverse da capo
si piantano apparigliate a poca distanza nel mezzo del campi.
fra loro, e quindi per mezzo di pali Vit a spalera. Vite a spalliera.
e staggi si fanno salire in alto ed as Vit a spalerin. Vite a spallieretta?
sumere foggia di ghirlanda o di filare Vit a topia o a topiaa Pergola.
scempio continuo. Vi si veggono Pergolaria Pergolato. Vite a pergola
VIT (525 ) VIT
o pergolana o a pergolato. Vite che Vitalizzi. ad. Vitalizio. Rendita vitaliz
si manda sopra un ingraticolato di zia. Rendita vitalizia.
pali, stecconi od altro, a foggia di Vitàscia. Vitaccia(Segni in Pros. fior. IV,
palco e talora anche di volta o di III, 159 – Fag. Rime I, 545). Cor
nave (a navascia). Le sue parti sono: paccio o ritona(“tosc. – T. G.).
Banca o Bancal. . . . . – Iolzon. . . . . Vitell. V. Vedell. – Anche il volgo però
Centir o Palon o Cologn. Colonne = Pienton. usa esclusivamente Vitell ne modi seg.:
- - = Pertega. Pertica.
- - -
Vitell de granna o in granna. T. dei
Vit a tros. Vite a tralci. Pellatt. Calz., ecc. . . . . Pelle di vi
Vit de campagna..... Vite campìa. tello in fiore o in buccio, cioè che
Vit de coo longh comè. Vite stracorsa. presenta la faccia superiore e granu
Si suole sceglierla per le propaggini. lata come è da natura.
Vit de giardin. . . . . Vite da orto Vitell invers. Vitello rasato(“livorn.
o da giardino. (vivajo. – Pr. merc. di Liv.) – Nelle Satire di
Vit de rais. Barbatelle. Vitine da Giovenale abbiamo le Inversa pelles.
Vit de retracc. Vite di propaggine. Vitell marin. . . . . Pelle di cane
– Capogatto. Barbatella a capogatto. marino a uso di pelliccia.
Vit. Vite – La Femmina o Chiocciola ri Vitèlla. Ad. d'Erba. V.
ceve la Vite. Vitima. I ittima. Usiamo la voce solo nel
Vermen. Spire (nella vite Pani o Anisosicli, dettato figurato Vess la vittima. Es
nella femmina Vermi ). sere la vittima. Patir le pene.
Vit a menerin. . . . . . Vite colla Vitin. Vitina(Alleg. 146). Vitino. Cor
capocchia quadra e volgibile con la Vitinna. picciuolo.
chiave così detta fra noi menera. Avegh sett vitt e poeiù el vitin. V. in
Vit bottoruda. Vite a gocciola. Ha Anemìn e ag. È simile al siciliano
la capocchia convessa. Aviri setti spirali come li gatti.
Vit con smangiaa cl vermen. Vite Vitt (dal fr. Vite). Presto. Via V. Svind.
spanata (“tosc.), cioè co pani corrosi. Vitt. . . . . Specie d'uccello insettivoro.
Vit con testa falsa. Vite accecata. Vitt. plur. di Vin presso i Brianzuoli.
Vite colla capocchia smentata. Vitta. Vita – Avegh on pan in vitta....
Vit in preson. . . . . Vite coperta Aver trovato ricapito per la vita.
che non lascia vedere nè stremo nè Cara la mia vitta. Mia vita. Mia dolce
talora capo. vita. Cuor mio. Dolce del mio cuor
Vit mordenta. . . . Vite mordente chiave. Anima mia. Caro mio bene.
colla capocchia a taglio. Cara vitta! V. Oh cara vitta !
Vit perpetoa. Vite perpetua. Dà o Avegh o sim. in vitta. Dare
Vit. T. d'Intagl. in legno.... Sp. partico o sim. a vita – Cascià in preson in
lare di fermatore del bancaa al banco. vitta. Far marcire in prigione. Metter
Vit o Vidon. Vite de'torcolari da vino, prigione a vita o in vita o per la vita.
degli strettoi da olio e sim. Da fondo Dagh la vitta a vun. Vivificare o
termina in uno zoccolo con fori nei Tornare in vita uno. Far redivivo.
quali si fa entrare la leva per aggirarla. Dar la vita.
Vitabbi. V. Vettabbia. Dass a la bella vitta. Darsi al buon
Vitàl. Ad. di Spirit. I . tempo, ai diletti. Darsi vita e tempo.
Vitalizià. Dare a vitalizio. Vitaliziare. Darsi piacere e bel tempo. Darsi lieta
(V. in Vitalizzi). vita. Star sull'amorosa vita (“tosc. –
Vitaliziànt. T. For. Vitaliziante. Propria T. G. che spiega tali modi per Di
mente chi percepisce una rendita vi vertirsi – secondo altri Galantiare).
talizia. Costituente chi la paga. Fà bonna vita. Far buona vita. Far
Vitalizzi. s. m. Vatalizio. vita magna – Talora Far vita regolata.
Fà vitalizzi con vun. Vitaliziare una Fà cativa vitta. Far mala vita. Far
sua proprietà con alcuno (Giorn. Georg. vita stretta.
XI, 1 1), e con modo ant. Commettersi Fà di gran vitt o Fà vitt de can.
con le sue facoltà in alcuno(Vas.I it.388). Affacchinarsi. Affacchinar la vita,
VIT (526) VIT
Fà di mal vitt. Far mala vita. Passà la soa vitta in d'on laeugh.
Fà la vitta del beato porch o sem Fare o Trarre o Menare la vita in al
plic. Fà la vitta del beato. V. in Pòrch. cun luogo.
Fà la vitta del Michelazz, ecc. Fare Podè o Podè minga fà la vitta. ...
il bello in piazza. V, in Michelàzz. Potere o no comportare la spesa, il
Fà vitta con vum. Fare vita con al traffico, ecc.
cuno. Star con esso a tagliere. Scurtass la vitta. Abbreviar la sua
Fà vitta insemma. Convivere. vita(Redi Op. VII, 128).
Fà vitta santa. Esser uomo di peni S'el Signor el ne darà vitta de
tenza (Gh. Voc. in Penitenza). scampà. Se Dio ne presterà vita. Se
Fà vitt de can. Durar fatiche da avrem vita.
cane – Aver mala vita con uno. Se te continuet a fà sta vitta te ſaree
Fà vitt de facchin. Affacchinare. pocch veggiozz. Se tu vai dietro a
Facchineggiare. questa vita, tu mangerai poco pane.
Fin che gh'è fiaa gh'è vitta. V. in Struziass la vitta. Logorar la vita.
Fiàa e ag. Vale anche Finchè c'è fiato Vegni in odi la vitta. Tornar odiosa
c'è speranza (Fag. Ast. bal. I, 7). la vita. Disgustarsi del vivere.
Gh'è pussee temp che vitta. V. in Vendarev la mia vitta per on sesin.
Témp. Io darei la mia vita per due soldi
Giontagh la vitta. Dar la vita. Per (Aret. Tal. III, 9).
der la vita. Rimetterci la vita. Vessegh penna la vitta. Andarne la
In vitta. A vita. Alla vita. Per es. vita. Esservi pena di morte.
Condannaa in vitta. Condannato a vita. Vitta attiva. Vita da uomo attivo ?
In vitta de ratt. Perfin che un viva. L'opposto di Vita sedentaria. Fà vita
El faroo mai pù in vitta de ratt. In attiva. Affaticare. Menar vita operosa,
mentre che io sarò in questa vita io attiva. Essere affaticante, operoso, at
non lo farò. tivo, affaticatore.
Lassagh la vitta a vun. Donare la Vitta beata. Vita sbracata.
vita. Dare la vita. Vitta dolza. Vita buona.
La vitta l'è on boff. La vita è così Vitta dolza spiga d'aj. V. in Spiga.
breve che a pena s'avvede l'uomo es Vitta mia. Dolce del mio cuor chiave.
servivuto quando muore(Passav.Specch. Vitta natural durant. Vita durante?
Pen. p. 252). La vita è momentanea e Vitta puccianna. Vita misera, infe
transitoria. La vita è breve – Il tempo lice, disastrosa, stentata.
vola , e la morte viene. Vitta sedentaria. Vita sedentaria
Lavora lavora, la vitta la va in ma (Redi Op. V, 265 in fine e passim).
lora. ... . Il lavoro eccessivo logora Vitta. Vita(Nelli Vecchi Riv. lI, 2). Ta
la vita(secondo i moderati). La poca glio della vita. Corpo, imbusto. Bell
fatica è sana(secondo i poltroni). taj de vitta. Bella vita.
L'è ona gran vitta con ti. Tu se' Andà a la vitta a ona botteglia, ai
una gran noia. Tu se pure il gran danee e sim. Farsi intorno a una bot
fastidio. tiglia, ai quattrini e sim. con animo
No fà altra vitta che piovuv, che di goderseli per intiero.
ballà, che sonà. Non restar mai di Andagh a la vitta a vum. Incalzare
piovere, di ballare, di sonare. uno. Andare o Venire alla vita. Assalire.
Oh cara vitta! Per vita vostra! Per Avegh sett vitt e poeü el vitin. V. in
vita nostra! Esclamazione di maraviglia. Anemin e in Vitin.
O la vitta o la borsa. . . . . Chi dà Cacciador o simili per la vitta. Cac
negli assassini ode farsi questo bel ciator per la pelle.
complimento che talvolta usiamo an Curt, Largh, Longh, Strecc de vitta...
che per ischerzo allorchè si coglie im Con imbusto breve, largo, lungo, ecc.
provvisamente da tergo alcuna per Dormì in vitta. . . . Dormire quasi
sona confidente. a sedere sul letto col dorso appog
Pan e nos vitta de spos. V. in Spös. giato agli origlieri.
VIT (527) VIV
Guarni a mezza-vitta. T. de Fabb. Cantà la vittoria contel coo rott
di Carroz. . . . . Adornare di guer o Cantà la vittoria de Porcinella. An
nizioni per lo più metalliche il cas darne col capo rotto.
sino d'una carrozza nelle orlettature Cantà vittoria, assol. . . . Vantarsi
di mezzo. di checchessia prima di avere conse
In vitta. In cintura. Mett on bin guito l'intento.
dell in vitta. Cignersi con un nastro. Monestee de la Vittoria. . . . . Il
Incignersi. Lazzass in vita. Cignersi. Giulini (X, 265) lo crede così chia
Per la vitta. Per la vita (Fort. Ric. mato (mentre prima dicevasi Monastero
I, 86). Vegni-foeura tanto calor per delle Signore Bianche sotto il muro)
la vitta. Apparire infinite bollicine per dalle vittorie riportate dai Milanesi
la vita. nel 1529 contro Lodovico il Bavaro
Podè minga stà su la vitta. Non po presso al Borgo di Porta Ticinese
ter la vita. quando lo assediava di lì.
San de la soavitta. Sano di corpo. Portà vittoria. Vittoriare. Ottenere
E sì che l'era san sanisc de la soa o Acquistare o Avere vittoria. Uscir
vitta. E sì ch'ei pareva la vita. vittorioso.
Stà ben a la vitta. Serrare alla vita. Vittoria de Porcinella. Vittoria di
Risieder bene alla persona. Pulcinella (Fag. I Gen. cor. III, 12).
Stagh a la vitta a vum. Stare a fian Vittoria a capo rotto.
chi d'alcuno. Vittorios. Vittorioso. Vittore. Vincitore –
Stà in su la vitta. Andar sulla per al fem. Vittoriosa. Vittrice.
sona. Recarsi sopra di sè. Andar bene Vittùra o Vicciùra. s. f. Carrozzafo.
sulla persona. Stare altrui ben la vita. Luogo ove si danno a nolo le car
Andare o Stare in sulla vita. rozze. Voo a la vittura a toeü on legn.
Suttil de vitta. Schietto in cintura Vo dal carrozzaio per un legno.
(Gh. Voc. in Schietto S II). Fà el cavall de vicciura. V. in Ca
Vestii che va ben a la vitta. Abito vàll.
accostante. Fà vittura. . . . . Adunare quanti
Vitta s'cinca o scavezza. Schietto in viatori bastano per mandare piena
cintura. una vettura a suo viaggio – Vettu
Vitta solia. Vita spianata, senza ri reggiare ha senso diverso.
lievo al ventre o da tergo(*tosc. – Legn a la vittura. V. in Lègn (car
T. G.). rozza).
Vitta. Vita. Biografia. Racconto della vita Legn de vittura. V. in Lègn(carrozza).
di alcuno. Stangh a la vittura. V. in Stàngh.
Cuntà-sù vitta, mort, e miracol de Vitturàscia. Vetturaccia(*tosc. – T. G.).
vun. . . . . Narrare quanto un sa di Vitturin o Vicciurin. Vetturino.
alcuno. Vitturinàtt o Vicciurinàtt. V. Vicciurin
I vitt di Sant. Le Vite de'Santi, la (pret).
voro degli agiògrafi. Vituàglia. Vettovaglia.
Leggegh la vitta a vun. . . . . Leg Vitupéri o Tupéria. Vitupero.
gere nel profondo del cuore a uno. Viv. Vivere. Trarre o Menar la vita.
Vegni a savè vitta, mort e miracol Avegh de viv del sò. Aver da vivere
de vun. . . . . Venire in cognizione del proprio. Avere con che vivere del
d'ogni minima cosa pertinente ad al proprio o del suo.
cuno. El ne sa vitta, mort e miracol. Avegh de viv a cà soa. Trovare il
Sa o Conosce chi sono i suoi polli. campamento dentro al paese(Targ Viag.
Vitta. Nerbo. Robustezza. On omm de III, 29).
vitta. Uom nerboruto. Cavall de vitta. Chi ben viv ben maeur, e fig. Chi
V. in Cavàll. ben ara ben arpega. La vita il fine,
De mezza vitta... .. Di non molto il di loda la sera.
nerbo. Chi viv? T. Milit. Chi va lì. P. cs.
Vittòria. Vittoria, Dà el chi viv. Dare il chi va lì.
viv (528 ) VIV
Chi viv sperand maeur cantand. Viv del sò o Viv d'entrada. Vivere
V. in Morì. del suo o del proprio.
D'aria se vivminga. Non si campa Viv de pappa. Benevivere.
di sbavigli o d aria (Monig. La Vedov. Viv de quell o Vivegh sora. Cam
Il I, 13 testo e note). parci(“tosc. – T. G.). Campare o Vi
Fà per el quieto viver o viv. Dare vere di checchessia.
per il quieto vivere (Magal. Op.) Dare Viv de spiritussant. m. b. sch. Vi
del buon per la pace. vere di sogni. Mangiar de sogni.
Inscì se pò minga viv. Così non si Viv di socu brasc o di sceu fadigh.
campa('tosc. – T. G.). Vivere in sul travaglio (Lippi Malm.

No gh'è gramm mestee che a vo VII, 5). Campar delle sue braccia.
regh tend no se ghe viva adree. V. in Vivegh adoss. ) Camparci(in senso
Mestée. Vivegh adree. indifferente). Fare
Podè minga viv, che i Brianz. dicono il parassito (in senso tristo).
Podè minga fà la vitta. V. in Vitta. Viv e lassà viv che anche diciamo
Podè pù vivegh in di man. Non la Tegni viv, Campare e lasciar campare
si poter più con alcuno. Chi eel che (Fag. Mar. alla moda II, 9). Vivere e
po vivegh in di man? Chi ci campa lasciar vivere(l'an. Poet. 1, XXII, 21).
seco? (“tosc. – T. G.) – Se pò pù C'è da viver per tutti(Pan. Poet. 1, xxii,
vivegh in man. Non se ne può più 2 ). Leccare e non mordere. Conten
con lui – Vessegh pù nissun che tarsi di un onesto guadagno.
ghe possa vivin di man. Non ci po Viv e morì. . . . . A qualunque costo.
tere più campar seco nessuno. Vivere e morire in quella.... Frase
Pù che viv e morì no se pò fà. denotante immutabilità di proposito.
V. in Mori. Viv in giornada. Vivere di per di.
Savè fà a viv. Intendere il vivere Viv in su la cassa di pover mort.
(Salv. Granch. I, 2). Sapere il vivere V. in Mórt (defunto) e ag. Si usa an
del mondo(“tosc. – T. G.). Savir lou che scherz. in affari amorosi.
vioure doou mounde dicono i Provenz. Viv maa. Vivere stentatamente o con
Savè minga fà a viv o Savè minga disagio.
el viv del mond. Non sapere il viver Viv. aggettivo. Vivo.
del mondo (*tosc. – T. G.). Carna viva. Carne viva.
Se viv. Si vive (“tosc. – T. G.). Si Fond viv. T. Agr. . . . . Terra ve
regge la vita sottilmente. getale, produttiva, humus.
Se viv pur anca maa a sto mond. Tegni vivvun. Lo stesso che Viv
Si campa pur male a questo mondo e lassà viv. V. in Viv (verbo).
(*tosc. – T. G.). Tocca in sul viv. Toccare o Pun
Viv a la bonna. Vivere alla babbalè gere sul vivo. Cogliere nel vivo.
(se pur non fu detto per forza di rima Vess viv. Essere in vita; e parl. di
in luogo di babbalà – Salv. Son. ined. piante Vivere. Vegetare.
citato dal Gh. Voc). Viv vivent o Viv vivisc. Del tutto
Viv a la casarenga o a la bonna vivo. Più vivo che la vivezza (Vas. Vit.
de Dio o semplic. a la bonna. Stare 567). Vivo vivissimo. Vivo vivo.
alla piana o per la piana. Vivere doz Viv. Vivo. Ardito. Vivace. Brioso. Spi
zinalmente, senza lusso. ritoso. Vispo. Visto.
Viva la mitterlanda. Vivere a brace Viv comè. Molto vivo. Vivacissimo.
O a Caso, Viv. Ad. di Colór ... I diz. ital., facendo
Viv d'aria o Viv de pan e spua. a copiarsi l'un l'altro, in Vivo dichia
vivere di museragnoli Caro Let. ined. rano falsamente il Color vivo per con
I, i 12). Viver di topicini, di poco men trario d'aperto, e in Aperto dichia
che nulla – fr. Vivre d'un hareng. rano giustamente il Colore aperto per
Viv de dì in dì. Pivere di giorno color vivo.
in giorno o di per dì o di di in di. Viv. Ad. di Argént, Danée, Carbon,
Vivere come chi sta sul taglio. Foeigh, Làtt, Sass, ecc. l .
VIV ( 529 ) VIZ
Viv in forza di sustantivo, T. degli Arch. Vesseghen a vivee. Essercene a biz
e de'Mur. Pietra. Concio, zeffe. (telle.
Viv. T. degli Archit, e de Mur..... Il Vivee de rasol. Posticcio di barba
massiccio di ogni pezzo in linea retta Vivée. Vivajo. Ricetto d'acqua murato;
escluse le sagome. e comunemente per uso di conservar
Sul viv..... Sul massiccio suddetto. pesci. -

Viv de la cologna. Fusto o Corpo Vivée che alcuni dicono anche Bürc. Viva
della colonna. jo. Sp. di cassa fatta a barca tutta per
Viv de sora. Vivo della colonna da capo, tugiata, internamente bipartita, con
Viv de sott. Vivo della colonna da piede. due finestrelle a chiave sul coperchio,
Viv del pedestall. Corpo del piede nella quale si ripone il pesce e spe
stallo. cialmente l'anguilla per conservarla
Viva. Ad. d'Acqua, Càrna, Colcinna, ecc. V. viva a lungo nell'acque sulle quali gal
Viva o Eviva. Viva. Evviva. Viva viva. leggia. E il Burchio de Veneziani e
Fà eviva. Gridare il viva ad alcuno. dei Comacchiesi e la Vivaria Navis
Viva Dio. Vaglia il vero. Vinca il dei Latini. -

vero(“tosc.). Per Dio. Vivée. fig. Brulicame. Subbisso. Nuvolo.


Viva la faccia del tal. V. in Fàccia. Quantità di cose così fitte che non
Viva. T. di Stamp. . . . Il tipo w che lascino quasi spazio fra l'una e l'altra
rappresenta il double you degl'In di loro. On vivee de gent. Un bru
glesi o il doppio vi. licame – V. anche Sfragèll.
Vivacitàa. Vivacità; e ant. Vivacezza. Vivént. V. in Viv.
Vivezza – Vispezza. (vatojo. Viver. Pivere. Vita. Usiamo la voce sol
Vivador o Invivador. T. dei Dorat. Avvi tanto nel modo Per el quieto viver.
Vivamént. Al vivo. Vivamente. Per il quieto vivere(Magal. Op.), e nel
Vivandér. Vivandiere. Baracchiere – seguente -

Frumentiere. Viver e Viv. s. m. Vitto. Vivere. I ſita.


Vivandéra. . . . Moglie di vivandiere, Vettovaglia, Cibarie. El viver l'è car.
o Donna che ne esercita la professione. Il vitto è caro. I Viver. T. Mil. A Vi
V i vattà. Vivacchiare (Diz. Bol.). Campac veri. Le Vettovaglie.
chiare. Campucchiare. Far vita stretta. Viverin. Fivajetto.
– I Francesi hanno Vivoter, ed i Pro Vivi o Vivis. Voci adoperate in
venz. Vivasser – Anche Vivattare sta A li vivi o A li vivis.... . In molti
nell'Alb. bass., ma soltanto per una di giuochi come a toccaferro(a bara), ecc.
quelle licenze che oggidi si piglia i fanciulli usano dire A li mortis o A
chiunque d'introdurre ogni marame li morta allorchè intendono sostare
nei nostri vocabolari. per alcun momento dal giuoco, ed è
Vivàzza. Accr. di Eviva. V. in Piaseron. come se dicessero Tregua ! – ed il
Vivée. Vivajo. Voce generica appropriata cessare dalla tregua intimano poi col
a indicare luogo dove si tengono ser l'altro grido A li vivi o A li vivis,
bati vivi gli animali e le piante. Speci ed è come dire All'armi di bel nuovo.
ficatamente però Vivajo (“pis.) o Pian Vivisc. Vivido. V. in Viv.

tonajo (Tom. Sin. p. 899) è il luogo Vivol. V. idol (vivole).


dove si tengono vivi gli arboscelli da Vivùu. Vivuto. Vissuto. Visso. Vitto.
trapiantarsi a suo tempo; Semenzajo, Vizedelegaa, Vizerettòr, ecc. V. Vicede
Seminario, Nestaja, Nestajuola, e con legàa, Vicerettor, ecc.
idiot. pop. tosc. Vivo, quello dove si Vizèna, voce berg. e bresciana che usano
pongono i semi da averne le piante; alcuni dell'Alta Brianza per Pösca. I .
Serbatoio il luogo dove serbansi vivi Vizevèrsa. Inversamente.
gli uccelli, non per diletto, ma per Viziàsc. Viziaccio(“tosc.).
cibarsene, ecc.; Vivajo la piscina o Viziètt. Vizietto “tosc.). Viziuccio.
barca di cui più innanzi, ecc. Viziitt. Vizierelli (Pan. Poet. I, 27. 7).
Pret del vivee. Prcle vetturino.
Viziarelli('fior. Il Salvadanaro p. 9).
Quij del vivee. Gentane, Maccatelle. 7'uccherelle, -

/ ol. 1 V. 67
V (EU ( 53o) V (EU
Vizidis. Vizioso. Restà vocuj (parlandosi di bestie).
viziós, idiotismo per Dovizios. Agiato. Rimaner soda. Non ingravidare.
Fatto a crescenza. Comodo, largo. Vegnì voeuj. Invanire de'semi.
Viziosàsc. Viziosaccio
Viziosèll. Viziosetto
Vizios6n. Viziosaccio
(co-ro Voeüj. ad. Scàrico.
Voeüj. ad. I acante. Post vocuj. Posto
vacante.
Vizzi. Vizio. Voeüj. ad. T. de Vettur. . . . . . Senza
Avegh el vizzi de fa, di, ecc. Aver per viaggiatori.
vizio di fare, dire, ecc. (*tosc. – T. G.). Voeüj. s. m. Lacuna.
Toeù i vizzi. Disviziare. Lassagh on voeuj (negli scritti). La
Toeiù-sù ou vizzi. Contrarre mal abi sciare una lacuna.
to; e parl. di cavalli Pigliare una Pien de voeuj. Lacunoso.
credenza. Voeùj. s. m. Radura (Last. Op. II, 127 e
Vocabol. Vocabolo. altrove). Pien de vouj. T. Agr. A piaz
Vocabolàri. Vocabolario. zette.
Vocàl. s. f. Vocale. Lettera vocale. Voeüj. s. m.pl. Lo stesso che I Vàrch. V.
Vocàl. Ad. di Mùsega. V. Voeüj. s. m.pl.... Fianchi (nel cavallo).
Vocativ. T. Gram. Vocativo. Chiamativo. Voeüja. s. f. Voglia.
Vocazion. Vocazione. Chiamamento.
Andà la vocuja finna in ſond di cal
Avè fallaa vocazion. . . . . Essersi
cagn. Svogliarsi. Perder la voglia.
appigliato a un genere di vita male Andà-via la vocuja. Perder la vo
adattato alle proprie forze - o Dipor glia. Svogliarsi – Uscire il ruzzo del
tarsi così male in alcun avviamento
capo o il ticchio.
da lasciar supporre altrettanto. Aveghen pocca vocuja. Arrecarcisi
Avegh minga vocazion per ona di male gambe – Talora Essere in
cossa. Non ci avere inclinazione o
poco buono stato di salute.
disposizione. Avegh squas vocuja de ſa, di, ecc.
Ghe voeur ona gran vocazion. . . . Aver mezza voglia di far checchessia
Lo diciamo ogni volta che ci sembra disse un poeta pisano. Avere una vo
assai grave e dura a sopportarsi al glierella o una voglietta o una vogliuz
cuna cosa cui veggiamo altri sotto za o una vogliolina.
mettersi di buon animo.
Avegh vocuja. Essere sano.
Vociſerà. I ſociferare. Disseminar voce. Avegh voeuja de nagott. Essere di
Vociferaziòn.Spendio di voce. Sfiatamento. malissima voglia.
Vodvill (dal fr. Vaudeville). . . . . Stro Fà i robb de mala vocuja. Far le
fetta, di genere le più volte erotico o
cose svogliatamente o contra voglia.
satirico, la quale si canta su qualche Fà vegnì la vocuja. Mettere a filo
aria musicale fattasi volgare in paese. altrui per fare checchessia. Mettere in
È sorella del Passagallo o sia del Pa succhio o in zurro. Far bramosia al
sacalle degli Spagnuoli – Per esten trui d'alcuna cosa. Invogliare.
sione denotava pure tra noi, allorchè Fa vocuja. Incitare. Stuzzicare. Sti
avevamo un Teatro francese, una Far molare. Indurre voglia. -
setta di genere erotico o allegro, metà Mandà-giò la vocuja. Sputar la vo
prosa recitata e metà versi cantati. glia. Potersi morir di voglia prima di
Voeüj. ad. Vöto. Vano. (volo. conseguir checchessia. Appiccar la vo
A panscia veuja. Digiuno. A ventre glia all'arpione.
Coo vocuj. Scemo. Testa vota. Capo Ona gran vocuja. Cupidigia – Cupi
voto.
dità – Uzzolo – Libidine – Foja.
El restà-lì vocuj di cà. Lo Spigiona Sentiss de bonna vocuja. Essere in
mento delle case Bandi tosc. – Mol. El.). buona voglia (Ambra Cofan. V, 1o),
Fà squarc con vocuj el stee. V. in cioè Essere in salute.
Stée.
Sentiss de mala vocuja. fr. cont
Mett o Fà paura cont el s'ciopp Essere o Sentirsi di mala voglia. Seu
voeuj. V. in S ciòpp. tirsi male – Crocchiare.
V (EU (531 ) VOG
Senza vocuja. Fuorvoglia. Forvoglia. Quasi tutt'i voeult. Per lo più delle
Svogliatamente. volte. Le più volte.
Vess de bonna o de mala vocuja. Quatter vocult tant e sim. Quattro
fr. cont. Sentirsi bene o male – V. so tanti, e così Sei tanti, Dieci tanti e sim.
pra Sentiss, ecc. Se voeulta ven. A un bisogno. A un
Vess de mala vocuja comè. Essere bel bisogno. Se dà il caso. Per avven
pieno di lasciamistare. tura. Forse. -

Voeuja de lavorà saltem adoss, la Tanti vocult. Assai volte. Parecchie


vora ti patron che mi no poss.. ... volte. Le più delle volte – Talvolta.
Frizzo che si rivolge ai pigracci per Tutt in d'ona voculta. A una volta.
rimproverarli della loro poltronia. Tutt'a un tratto.
Voeüja. ad. Vòta. Voeülta (Andà a o in). Andare. Camminare.
Voeülta e Vòlta. Volta. Fiata. Muovere. Muoversi. Dall'Andare in volta
A la voculta. A un tempo. Alla col o Camminacchiare dei bambini.
ta. Insieme. Tucc a la voculta. Tutti Voeùlta voce contadinesca per Vòlta. Vòlto.
a un tempo. Quattr'a la voculta. Quat Voeülta per Volta, Ribalta usiamo in
tro per volta. Ona robba o Ona cossa Dà la voeulta. fig. Andare a babbo
a la voculta. A cosa a cosa. A cosa per riveggoli. V. in Cagaràtt.
cosa. Una cosa per volta – V. anche Voeùna pronunziamo spesso per Vùnna. V.
in Ròbba. Voeùr. Voce usata nella frase
A voeulta per voculta. Volta per volta. A voeur a voeur. Quasi quasi. Pres
Bon dò voeult. Buono tre volte. Dol sochè – Imminente.
cione. Cogliluvio. A voeur a vocur. In cocca in cocca
Devoeulta in voculta. Volta per volta. (Lor. Med. Canz. 64). A randa a randa.
Dill minga dò vocult. . . . . Te lo A vocur a vocur. Di compasso(Lastri
credo senza pena; tu di'il vero. Op. V, 151). Di pari passo.
Di olter vocult. Altre volte. Voeüst (I). fr. cont.. .. . I vostri parenti.
Di voeult o Di vòlt. Alle volte. Alcuna Vòga. Voga. Andazzo – Vess in voga. Es
volta. Alcune volte. Talvolta. Talora. sere in voga o moda, in uso, in usanza.
Fassel minga di dò vocult. Non se Vóga. . . . . . Così chiamansi ne nostri
lo far ripetere. Esserci inclinato da monti prossimi al Lago di Como quelle
sè. Andarci di buone gambe da sè. Strade a incanalature, le più volte
Inscì di vocult. Quelle poche volte. El naturali e talora aiutate con canali di
m'è succeduu inscì di vocult. Mi è legno, per le quali dall'alto del monte
intervenuto quelle poche volte. si fanno scorrere fino al piano le legne
'Nà ona voculta ! Pure una volta! che si tagliano sul monte stesso. Queste
Ona voeulta. Un tempo. Anni fa. medesime strade sul Lago Maggiore
Tempo fa. Altre volte. Già tempo. Quel diconsi Tracciù, nei contorni di Va
che i Lat. dicevano In diebus illis. È rese Brov, sul Luganese Ov o Ogh,
anche modo d'incominciar i racconti. nelle valli novaresi o svizzere vicine
Ona voculta ogni cent ann. Pe' giu Sovend, e nel Tirolo Tovi. Anche gli
bilei. Scandin de'colli brianzuoli sono affini
Per ona voculta la se fa anca a sò a tali vogh – ll grido usato nel
pader. V. in Pader. l'avvallare per queste vie le legne è
Per ona volta tant. Una sola volta. Abao, forse perchè i Genovesi soliti
Per on strasc d'ona voculta. Per occuparsi in simili lavori dicono al
una volterella. trettanto, come per dire abbasso.
Per sta voculta che i cont. dicono Vogà o Vogà-giò la legna. Avvallare? Fare
Per sto bott o Per sto viagg. Per que che le legne tagliate in alto d'un
sta volta. Questa volta. A questa volta. monte vengano al basso scorrendo per
Quand se dis di vocult. Quando si le così dette vogh.
dice, le combinazioni '(“tosc. – Tom. Vogà che anche diciamo Andà a Voghera.
Sin ). Frase che vale lo stesso come Marinare. Aver un certo cruccio per
se si dicesse: Quando dà il caso. cosa che ne dispiaccia,
VOL (532 ) VOL
Vogàda. Vogata; e ſig. Cruccio. usiamo nel giuoco di Vola vola on
Voghéra (Andà a). V. Vogà sig. ultimo. usellin. V.
Vòglio. Voce it. usata nel dett. L'erba vo Volà.T. di Giuoco che anche diciamo Andà
glio la sta domà in del giardin di re... sù... Avere lo spallo, toccar cappotto.
E non si può sempre quello che si vuole. Volàa. Volato.
Vój. Olà. A te. A te dico. Ehi. Cenno Volàda. Volata. Volo – T. Mus. Volata –
d'avviso. Per la differenza tra Voj e T. di Giuoco. Un Di sopra nel giuoco
Voi veggansi i Cons. de Men. 41. del pallone e sim. – Un Cappotto in
Voj oh. Ehi ehi – Voj tì. A te. altri giuochi.
Vojà. Votare – Vojà-dent. Votar den Volàdega e Oràdega. T. dei Mugn. Fri
tro – focura. Svotare – giò. Versare scello. Fuscello. A Livorno Volanda,
– giò de bev. Mescere – sù o sora. a Siena Volàndola. Fior di farina che
Versar sopra – via. I otar via. vola nel macinare e resta attaccato
Vojà o Svojà el sacchett. V. in Sac alle mura del mulino.
Vojaborsin. V. in Casin. (chètt. Voladinna. Volatina (Guadag. La Luna
Vojàmm. Voto. Vacuo. sest. I 1.º). Volettino (“tosc.).
Pien de vojamm. ironic. . . . . Va Volànt dicon oggi l'antico Frabalà. V.
cuo o voto affatto, del tutto vano. Volànt. s. m. T. Milit.... Quello dei mi
Voise Votissimo (Fag. Ciap. tut. I, 5). litari che per turno serve in città ai
Vol. Volo, bisogni de'compagni che non possono
Capì al vol. Intender per aria(Magal. uscir di caserma.
Let. scient. XIX, p. 529). Conoscer per Volànt. s. m. pl. T. Finanz. . . . . Le

- aria (Nelli Serv. padr. I, 11). Inten guardie pattuglianti.


dere a cenni. Volànt. add. Volante. (te.
Ciappà al vol. Cogliere di volato. Artiliaria volant... Artiglieria volan
Ciappà el vol. Levarsi a volo. Camp volant. Campo volante.
Ciappà la balla al vol. Coglier la Foeuj volant. Foglio volante, come
palla al balzo. nella Biblioteca volante del Cinelli.
Trà al vol. Tirar di volato. Pont volant. Ponte volante.
Trà el vol. Mettersi a volo. Volànt. Ad. di Tir. V.
Vól. Volo. Stormo. Branco. On vol de Volantin. Cesta. Carretta. Baroccio.
passer. Uno stormo di passere. Volantinna. . . . . Sp. di stoffetta che
Volà o Gorà o Sgorà. Volare. i Piemontesi dicono Rolantina ed an
Avegh el cervell che vola. Avere il che Volantinna come noi.
cervel che voli. Essere instabile, Volatil per Volàdega. V.
El temp el vola. Il tempo vola. Volatil. ad. Volatile.
El va ch'el vola. Corre che par unto. Spirit volatil. Spirito volatile.
Giugà a vola vola on usellin. Fare Volentàa o Volontàa. Volontà; ant. Vo
a vola vola ("fior.). Sp. di giuoco da glienza.
veglia. Avegh minga volentaa. fr. cont... .
Tornà a volà. Rivolare. Essere di mala voglia, sentirsi male.
Volà-dent..... Volar dentro. Contra volentaa. Controvolontà. Con
Volà la granna. . . . . I Fabbrica trostomaco. Di mala voglia. A malin
tori del cacio lodigiano esprimono con cuore. A malincorpo. Malgrado. Fuor
questa frase il galleggiare di parte voglia. Forvoglia. Malvolentieri.
della grana della quagliata su quel De soa spontania volentaa. Di vo
l'altra parte di essa che spurgata e lontà. Di sua volontà. Di spontanea
cotta è già precipitata al fondo della volontà. Di sua spontanea volontà.
caldaja. Fà part e volontaa. Parzialeggiare.
Volà-foeura. . . . Volar fuora. La volentaa ghe l'ha; hin i danee
Volà-giò..... Volar giù o abbasso. che ghe cala. Le acque son basse, e
Volà-sù. Sorvolare.
l'oche hanno gran sete,
Volà-via. Volar via, Mezza volontaa. Mezza voglia (tosc.
Vola vola on asen. ... Scherzo che - lim, aut. pis.), Velleità.
VOL ( 533 ) VOL
Negà la soa volontaa. Annegare la Volp6n. fig. Volpone. Volpe vecchia. Vol
volontà. Reprimere o Occidere o Abne pon vecchio. V. Fiòla mia.
gare o Mortificare la volontà. Fà el volpon. Volpeggiare, e idiot.
Quand no ghe n'è cress la volentaa. Golpeggiare – Conti volpon volponon.
Dove manca il potere cresce la voglia Con la volpe convien volpeggiare. Con
(Cecchi La Stiava II, 5). tro l'altrui mine conviene usare con
Volentàri. T. Milit. Volontario. Ventu trammine. Cum Care carissa, Cum Cre
riere. Soldato di ventura. tensi cretiza dicevano i Latini.
Volentéra che i cont, dicono Ontéra. Vo Volpònna. Volpaccia.
lontieri. Volentieri. Volentiermente. Volponſin. Volpaccia. Volpaccia vecchia.
A fà i robb volentera se fa manch Volsùu. Voluto. V. Volàu.
fadiga. Amore non sente fatica. Vólt. Volto. Viso. Ona man lava l'oltra,
Fà volentera ona robba. Fare chec e tutt'e dò laven el volt. Una man
chessia di vena. Andarci di buone gam lava l'altra, e ambedue lavano il viso.
be – Faj minga volentera. Andarci di Vòlt. Volto. Volta.
male gambe. Impeduza. Peducci - Spigor. Spigoli.
L'è on omm ch'el fa i robb volen Vòlt. Arcale. Arco.
tera. È volonteroso o volontarioso. A volt. In volta. Non a palco.
Pù che volentera. Se tu con una A volt schisc. A volta stiacciata.
mano, e io con due. Volt di port. Arcale.
Volètt o Volant.T. degli Orol.... Pernio Volt o Voltin in rottura. T. de'
di tardamento. Il fr. Delai. (tór. Murat. P. in Rottura.
Volgàr. Volgare. Dottor volgar. V. in Dot Vòlt e Avòlt e Alt. ad Alto.
Volgarmént. Volgarmente. Comunalmente. Vòlta. Volta. Rivolta. Voltata. (Tròs.
Volin. Volano(Tar. Ist. III, 578). Volante. A san Giorg dà la volta el tros. V. in
Giugà al volin. Giocare al volante. Vòlta e Vòlt. Volto. Volta – Volta a cu
Sp. di giuoco che si fa con una palla pola. – Volta a mezza botte. – Spic
a culatta di sughero od altro, rigirata chi della volta.
con alcune penne, che battesi e ri Volta a vella. Vela. Veletta.
battesi con pale o racchette. Volta de quart.T. di Archit., Mur., ec.
Vólo usiamo anche noi nel solo modo . . . . Volta d'un solo mattone in piano
Andà devolo. Volare. Andar di volo. a spinapesce colle costole (coi nervett).
Vólo. Ugello. Boccolare. La bocca interna Volta gottica. Volta gotica.
della fucina in cui incanala la canna del Volta in cros. Volta a crociera o a
Volontàa. V. Volentàa. (mantice. spigoli.
Volonté (A). . . . A piacere, a libito, e di Volta piatta. Volta a ciel di car
cesi del portare il fucile come meglio rozza (Targ. Viag. I, 5o5).
torna al soldato, purchè sia in ispalla. Vòlta. T. di Stamp. Carta volta(Alb. enc.
Volontéra. V. Volentéra. in Ritirazione). La faccia di tergo di
Volovàn o Valoàn. Turbantino(Cuoco mac. un foglio di stampa.
p. 1oo). Specie di pasticcino di forma Voltà. Voltare. Rivoltare. Volgere. Ri
rotonda e per lo più di pasta sfogliata. volgere. Invertere.
E non molto diverso dalla figura d'un A voltall conti gamb o sim. sottsora
turbante turchesco con entro tartufi el gli ha magotta. A pigliarlo e scuo
od altro. A un di presso la Testa di terlo non gli cascherebbe nulla (“tosc.
Tureu dei Siciliani. – T. G.). Non ne ha un che dica due
Völp che i cont. dicono Bélp. Polpe e ( tosc.). E senza un quattrino.
idiot. Golpe. Il Canis vulpes de sistem. savè pù de che part voltass. I Pàrt.
Tanna de la volp. Volpaja (Caro). Tant per volta i danee. . . . Per
Vess bon de ſa el spregase a la tramutar di quattrini, e dicesi di
volp. . . . . Non essere più da nulla. contratto senza lucro.
Volpe Volpveggia. fig. Volpe. As accio a volta-giò. Rivolgere; e ſig.
volpin. ºolpino Polpetta. Volpi o Rattaccare il sonno, il ne
Volpinna. Ad di Tèrra. ore ecc.
VOL (534) VOL
Voltà bandera o casacca. Voltar Voltass de vun. Voltarsi ad uno.
bandiera o mantello o casacca – Fare Voltass-indree. Voltarsi addietro.
una voltafaccia(“tosc.). Cangiar partito. Voltà-sù. Rivolgere.
Voltà col cuu in sù. Sovvol Voltà-sù la carta. Rivolger la carta
!
Voltà cont i gamb in sù. gere.Ca Voltà-via. Irsene. Andarsene.
povolgere. Capovoltare. Voltà-via.Andar via(Buon. Tancia III,
Voltà-dent. Involgere. 7 e IV, 9). Spirare, morire.
Voltà-dent... Entrare, (canto. Voltà-via del sogn. Velar l'occhio.
Voltà el canton. Dare una svolta al Voltà vun. ſig. Svolgere alcuno. Far
Voltà el foeuj. fig. Non alloggiare alla gli mutare proposito.
prima osteria. Esaminar da ogni fac Voltà (parl. di sole). Dar la volta il sole.
cia le cose, non istare a prima fronte. Voltà. T. de Bosc..... Volger un ramo
Voltà el gran su l'era. Sovvolgere di pianta colla chioma verso terra,
il grano in sull'aja. per raccostarne con un po' di taglio
Voltà el rost. Girare l'arrosto. da piede i ramuscoli, e disporlo in
Volta e revolta. Volgi e rivolgi. sieme con altri a fascina.
Voltà-ſoeura. Digredire. Voltàa. Voltato. Volto – Voltaa-dent.
Voltà-giò. Rivoltare. Arrovesciare. Involto – Voltaa-giò. Rivolto.
Voltà-giò l'investitura, la fittare Voltàa dicon i Tipografi per Rovèrs. V.
scia e sim. Raffermare la pigione(“tosc. Voltàda. Mutazione. Cangiamento.
– T. G.). Far la conferma di pigio Voltàda. Voltatura(Last. Cal. Prop.) –
ni, contratti, ecc. (*tosc. – T. G.) Voltazione. Voltamento. Voltata. Vol
– Riconduzione. (stidùra. gimento. (T. G.
Voltà-giò l'investitura. ſig. V. Inve Voltàda. Svoltata d'una cantonata(*tosc. –
Voltà i cart in man. Scambiare i Adasi in di voltad! Va largo ai canti!
dadi o le carte – Ridirsi. Voltàda. fig. Giravolta(Mi fece a un tratto
Voltà i foeuj. Squadernare. questa giravolta “tosc. – T. G.).
Voltà i quader. V. in Quàder. A la voltada del mes, de la setti
Voltà-indree. Dar volta. manna e sim. Al volger del mese, ecc.
Voltà-indree. fr. cont. Recere, e A la voltada del sò. V. in Só.
scherz. Rivedere i conti. Vomitare. Voltàda. T. de Carrozz. Volta. Movi
Voltà i spall. V. in Spàlla. mento in giro che si fa ſare al caval
Voltà-là. neut. Cadere. Tombolare. lo, ed anche semplicemente il Voltare
Voltà la cà sottsora. Sossoprar la Lassass toeü la voltada. Lasciarsi rit
casa. Metter sossopra la casa. bar la volta.
Voltà-là di toccon de pan. . . . In Voltadinna. Rivoltatina.
gojare di gran pane. Voltadinna de fritada. iron. Rivoltu
Voltà la fritada. V. in Fritàda e ra di frittata(Nelli Vecch. Riv. II, 22).
ag Voltà la fritada in del foeugh.... Voltàn o vero Oltràna. . . . Sp. di rete
Per velare un fallo picciolo commet di maglia larga la quale mandasi in
terne un peggio. acqua con sugheri e sassi. In mezzo ha
Voltà-là la polenta. . . . . Arrove galleggiante un ordigno chiamato da
sciar la pulenda sul tagliere. alcuni Tinalètt e da altri Zampogn.
Voltà-là vum. Mandar tomboloni uno. Voltapolénta... ... Truffatore che vende
Farlo cadere. per buono l'oro falso.
Voltalla. Ricoprire. Vòltela ve”, se Volteggiator o Voltisgioeùr. Volteggiatore.
de no la brusa. Sì sì, rivolta frittata. Voltèzza. v. cont. Altezza.
Voltalla a sò moeud. Simile all'altro Voltià. Lo stesso che Involtià. V.
Menà el cazzuu a so moud. V. Cazzùu. Pia para voltia e messeda. V. Pià.
Voltà-sora. . . . . Voltar sopra. Voltiamént. Sovvolgimento. Commozione
Voltà-sott. . . . . Voltar sotto. Alterazione. Perturbazione.
Voltà-sott. T. Agr.... Vangar sot Voltiament de budej. Nausea. Turba
to – Robba de voltà-sott. Sovescio. intestina – Mal del miserere – de
Voltà-sottsora. Sovvolgere, stomegh. V. in Stòmegh.
VOL (535) VOR
Voltij. Raggiri. Cabale. El fa volumm, ma gh'è dent pocch
Voltin. Archetto. Piccolo arco negli edifizj. de chè. Gran volume e poca massa.
Voltin. Polticciuola(Targ. Viag. II, 82 ). Volumm, T. Libr. Volume.
Picciola volta. Volùtta. T. Archit. Voliata.
Voltin per Voltiroeü. V. Volùu e Vorsùu e Volsùu e Voràu. Voluto.
Voltinna.... Ne valichi del filatojo è il El n'ha volsuu pù. Non ne volle
nome di quel Complesso di due tra più (“tosc. – T. G.).
verse, l'inferiore delle quali porta Ghe n'è volsuu pù. Non ne biso
i fondelli di vetro (fondinn) su cui gnò più(Cecchi Dote I, 1).
basano i fusi portarocchetti, la supe T ee voluu inscì? ciappa. Chi così
riore la così detta cocchetta. vuol così s'abbia.
Voltion. Voltolone. Voltoloni. Volzà. Osare. Ardire.
Andà in voltion. Andare a zonzo. V. Vòmica. Ad. di Nös. V.
in Stràsa e in Andà. Vòmit o Vòmet o Gòmet. Vomito.
Voltiroeü o Voltin o Resega de voltà. Ampi de vomit. Archi di stomaco
Sega da volgere(“tosc. – Diz. art.). (“tosc. – T. G.). Sforzi di vomito
Seghetta di lama grossetta ma stret (Redi pass). Avegh di ampi de vomit.
tissima, detta dai Fr. Scie tournante. Arcoreggiare.
Voltisgioeür. Volteggiatore. Mett vomit o Fà vegnì vomit. fig.
Volton. Voltone.Arcone.V.anche in Portòn. Muovere lo stomaco(Dati Lepid. 97).
Volton sora la strada. Cavalcavia. Riuscir carne grassa. Nauseare. Far
Völtra. Oltre. nausea. Far lezzo.
Saltà a voltra. Scoprirsi(Gh. Voc.). Robba che mett vomit. Cosa che
Tirà a voltra. Metter all'aria chec muove a stomaco, e con v. ant. Cosa
chessia(Nelli Facc. I, 5). Trarre innan vomichevole.
zi. Metter fuori o in mezzo o in campo. Vomità. l'omitare; ant. Vomire e Vo
Vegni a voltra. Venir fuori. Venir micare. V. Trà-sù in Trà. (mito.
oltre o sia innanzi. Cercà de fa vomità. Provocare il vo
Voltùra che in alcuni luoghi del contado Fà vomità(in gergo). Muovere il vo
dicono Oltà e Oltàra, in altri Mànegh, mito, e scherz. Far rivedere i conti
e in altri, come a Busto, Cioà. Manſa (Fir. Luc. 1, 2) – ſig. . . . Obbligare
nile. Pedale. Quella parte del coreggia a restituire il malprocacciato.
to (verga) che serve d'impugnatura. Vomitàa. Vomitato. Gettato per vomito.
Voltùra. T. Cens. Voltura(Gior. agr. XII, Vomitàda. Vomitamento. Vomizione.
184 – At. Ac. Cr. III, 2 15). Vomitòri. Vomitorio. Vomitatorio. Vòmica.
Volturà. ... Eseguire la voltura di cui Emetico. Medicina vomitiva o vomica.
sopra , cioè Cancellare una partita Vónc per Onc. V. – Daghela voncia.
d'estimo inscritta sotto un nome, e Fare gran partito. V. in Onc.
trascriverla sotto un altro, registrare Vóng. v. cont. Ungere. V. Ong.
una traslazione di possesso nei cata Vöra. Ora. Si usa solo ne modi seg.
sti dell'estimo – Il Codice civile au A vora che . . . Fintanto che . . .
striaco chiama Trascrizione questa no A vora che hoo faa. Prima che io
stra Voltura. Siccome però anche la abbia fatto.
traslazione da persona a persona dei A vora de disnà, o sim. A ora di
debiti o dei crediti è detta Voltura pranzo o sim. (volta.
nei diz. ital., così parmi che Voltura L'è vora de fornilla. Finiamola una
potrebbe dirsi anche questa registra l'è vora e mai temp. È ormai tempo.
zione traslatizia censuaria senza pec Vórden(Dà). Far la masserizia della ca
care contro i principi della lingua. sa. Rimettere in ordine la casa. Spaz
Volùbel. Volubile. Mobile. Instabile. zare, rifare i letti, ecc.
Volumètt. Volumctlo. Vorè. Volere.
volumettin. . . . Picciol volumetto. Anca a vorè. Anco a volere(Fort.
Voluminòs. Voluminoso. Ricc. X, 52 ). (manca modi.
Volùmm. Volume. Voluminosità. A vorè se fa tusscoss. A chi vuol non
VO R ( 536 ) VOS
Chi inscì voeur, nient ghe doeur. Chi Podè va ben, ma besogna anca vo
fa a suo modo, non gli duole il capo. rè. Più fa colui che vuole che colui
Chi vour tropp ciappa nagott. Chi che puole.
troppo vuole nulla stringe. Chi tutto Se te voeu, se po minga nanca dagh
vuole nulla ha. tort. Se ben guardi e non se gli può
Chi vocur vaga, e chi no voeur man dare torto.
da. I ministri non operano mai bene Te vuj nò insemma. In compagnia
come colui a cui tocca(Bibb. Caland. mia non ti ci voglio.
III, 5). Chi vuol vada e chi non vuol Tutt quell che te voti, ma pur....
mandi (Buoni Prov. II, 6). Chi ha bi Tutto quel che vuoi, ma... (“tosc. –
sogno si sconmodi. Chi va lecca, e T. G.). Frase concessiva per un lato
chi sta si secca. Chi fa da sè o per e negativa per l'altro.
sè fa per tre – Face de l'homme fait Vess come i bagaj che tutt quell
vertu (Roux Dict.) dicono i Francesi, che veden voeuren.... Esser cupido
Come Dio vocur. Alla babbalà ! A d'ogni cosa che un vegga.
babboccio. Al bacchio. Come Dio vel Vorè ben o Vorè maa a vum. Voler
dica. A casaccio. Fà i robb come Dio bene o male ad uno.
voeur. V. in Dio. Voreghen inscì per fa, di, ecc. Vo
Cosse vocutt... Che vuoi...(”tosc.). lercene di quel poco per fare, dire, ecc.
Modo escusativo. Vorè indree ona robba. Rivolere
De andà a di gh'avii a andà a di checchessia.
vorii ghe passa ona gran diversi aa. Vorell minga. Vol volere per isposo,
Chi afferisce è di peggio il terzo (Fag. per amante, per alllico e si lil.

Un vero Am. I, 8). Vorenn pù. ſig. Non ne voler più.


Dio vocubbia o Dio vocura. Dio voglia. Non potere star saldo alle mosse. Uscir
El voeur pioeuv. Vuol piovere “tosc.). di pazienza. El n'ha voi uu pu, l'era
El vuj el vuj s el fuss el mes de ſoeura de la grazia de Dio. Non ne
luj. Lo voglio e lo voglio (Pan. Viag. volle più ; entrò in collera grande.
Barb. I, 1 o 2 ). Vorè pù. Disvolere. On poo el voeur
Fass vorè ben. Farsi benvolere. e on poo no. Ora vuole e ora disvuole.
Ghe voeur milla cialad. E ci voglio Vuj ben ch'el sia insci, ma anno
no troppi stoggi. - . . . . Voglio pur concedere che sia
Ghe voeur olter. Vuol esser altro. così; non pertanto. . . . . (dire.
Hin robb che ghe vocuren. L'enno Vuj mò di. Voglio io dire. Cioè voglio
cose che ci vanno(Fag. Ast. bal. Hil, 7). Vorè. Polere per Desiderare. Se te vocu
La ghe vocur tutta.... È lo stesso che tel daga. Se vuoi che io te lo dia.
come se si dicesse: È pur necessaria Gh'è voruu nient..... Non bisognò
una gran pazienza, ci vuole una gran più avanti perchè io subito l facessi.
sofferenza. – Talora vale anche . . . Vorièn dicono alcuni alla fr. per Cial
Gli è una grande sfacciataggine. trone, Mascalzone, Galeone, Furfante.
L'è chi che te voreva. Quì ti volevo. Vorst. V. in Lègn vol. II, pag. 565.
L'è propri quell che ghe vour o Vorsùu e Voreru. Voluto.
L'è quell che Dio fece , che i con Vös. Voce ; e alla fior. cont. Boce.
tadini dell' A. Mil. dicono L'è el sò Alzà la vos. Alzar la voce posit., e
diavol. È il suo bisogno(Gel. Sp. II, 5). fig. per Gridare. Sgridare.
L'ha de fà quell ch'el voeur, ma A mezza vos. In mezza voce. Con
el farà nagott. Faccia quanto sa, non voce bassa. (Perder la voce.
ne farà nulla. Anda-giò la vos. Affiocare. Affiochire.
Lì te vuj. Ti voglio in quel....(Caro A tutta vos. A tutta voce. Ad alla
Let. ined. Il , S). voce. A gran voce.
O vorè o no vorè. O volere o vo Avegh bonna vos o cattiva vos. Aver
lare(“tosc. – T. G.). O volere o no. buona o mala, voce così pos. di aver
voglia o non voglia. Voglio non vogli. bella voce o no, come al fig. di essere
Vogli tu o no. O vogli tu o non vogli. in buon concetto o in cattivo,
VOS (537) V OS
-
Avegh-giò la vos o Avegh la vos Vos de cadreghee. Lo stesso che
in cantinna. Esser roco o fioco. Vos de strascee. V. sotto.
Avegh vos in capitol. Aver voce in Vos de donna. Vocina. Vocino.
capitolo, e così all'opposto. Vos delicada. Voce delicata, gen
A vos. A voce. In voce. Oralmente. Vo tile, soave. (Falsetto.
calmente. Esamm a vos. Esame vocale. Vos de nas. Voce di testa(Licht. Diz.).
A vos de popol. A voce o A grido Vos de pett. Voce di petto (Lic. Diz.).
di popolo. Voce umana naturale, non isſorzata.
Besogna semper avegh la vos in aria. Vos de piazza o vero Notizia de
.... Senza gridori non se ne ſa nulla. cafè. . . . . Voce d'incerta procedenza,
Bonna vos. Buona voce. dubbia, vaga, eduivoca, mal certa.
Corr vos. Andar grido o voce. Esser Vos de popol vos de Dio. Voce del
fama o voce. Spandersi la voce o la fa popolo voce di Dio o del Signore.
ma. Comenzà a corr vos. Nascer voce. Vos de strascee. Voce di lupinajo
Dagh ona vos a vun. Dare una voce (“fior.). Vociaccia di gatto scorticato
a uno(Monig. La Ved. II, 5). Bociare (Pan. Poet. II, xxiv, 26). Voce di strigolo
alcuno. Chiamarlo a sè. o di spazzacammino o di cornacchia.
Dà su la vos a vun. Dar su la voce Vociaccia. Voce discordata o stridula.
o in sulla voce ad uno, sgridarlo. Vos de tor. Profondissimo vocione.
De vos in vos. Di voce in voce. Di Vos ſorta. Voce gagliarda o forte.
bocca in bocca. Vos granida. Voce argentina. Voce
Fà corr la vos o Trà-attorna la vos. granita. Buon metallo di voce.
Dare voce fuori(Lasca Cen. I, nov. 5). Vos grossa. Voce piena, maschia.
Far correre fama. Sparger voce. Vos s ceppa. Voce fessa. Vocerel
Fà passà la vos a vun. Passar parola. lina di zanzara.
La vos la va. Fama vola. Vos scheiada. Voce stridula. Que
L'è vos comunna. Ad una voce. sta nostra Vos scheſada trae alquanto
Per una bocca. È voce di popolo. al dantesco Aer di luce muto.
Mazzà o Quattà la vos. Coprire al Vos strozzada. Voce d'impiccato o
trui la voce. Impedire con tuono di strangolata, soffocº ed esile(“tosc.T.G.).
voce più forte che si oda bene la Vos umanna. . . . . Si dice di quel
minor voce altrui. suono in alcuni strumenti (come nel
Mi gh'hoo i vos, e i olter gh'han l'organo) che imita la voce umana.
i nos. V. in Nós. Vosà. Vociare. Bociare. Gridare.
Onavos che l'è on campanin. Voce Vess bon de vosà sotta la cappa del
acuta, risonante, sonante, chiara, tin camin. Esser bravo come un lampo.
tinnante; tinnito di voce. Vosàda. Gridata – Vosamént. Gridore.
Sott vos. Di soppiano. Con voce bassa Vosàscia. Vociaccia. (zanzara.
o bassetta o sommessa. Sotto voce. Vosètta. Vocina. Vocino. Voccrellina di
Con tacita voce(Bocc. Amet. 16). Vosettinna. I ſocerellina. Vociolina.
Trà attorna ona vos. Metter fuori Vosettinna dolza dolza. Vocina im
una voce. Trarre fuori una voce(Mach. melata o melata.
Op. V, 12o). V osettoeü. Vociolina. Vocerellina.
Varià la vos. T. Mus. Variar la voce, Vos6n e Vosònna. Vocione.
e scherz. Arzigogolare. (ſama. Vosonàsc. Vocionaccio.
Vess de bonna vos. Goder buona Vóst dicono i cont. per Av6st, Agºst. V.
Vess in vos. T. de Musici. . . . . Giugn segador, luj battidor e vost
Aver buona voce, aver lena di voce. pagador.... In giugno si miete, in lu
Vess ona vos sola. Favellar tutti per glio si batte, in agosto si paga il fitto.
una bocca (Doni Zucca p. 2o1). Dir Vost, giò el sò l'è fosch. V. in Sò.
tutti a un modo. -
Vost tal e qual el troeuva el locuva.
Volzà la vos. V. sopra Alzà la vos. . . . . Il caldo d'agosto fa rigogliare
Vos colordari. Stonata(“fior.). Voce le sole pannocchie spuntate in luglio,
discordata. ma non ne muove di novelle.
l ol. II”. G8
VOT (538) VUU
Vòst e Vòster. Vostro. Tucci di en passa vun. Ogni dì ne va
Son tutt vost. Son vostro vostrissimo. un dì.
Vót. Voto – Fà vot. V. Invodàss. Vun dimee duu. Cogliluvio. V. Badée.
Fà vot e stravot o vero Fà vot e Vun sora l'olter. Contanti. Noverati.
parponiment. Far voto fermissimo. Vùn. in f. di sust. Uno. Un uomo.
Vót. Voto. Suffragio. Dà el vot. Dare il Vun de foeura. Un Forese – V un
voto o il suffra io. Votare; e ant. Ren de la Bassa. ... Un del Basso Milanese.
dere la civaja o la fava. – Vun del Borgh. Un Borghigiano –
Votaziòn.... Il votare, il dare il voto. Vun d'insù.... Uno dell'Alto Milanese.
Vòtt. Otto – Pel plurale V. in Quàtter. Vun l'è nissun, duu l'è on spass,
Cinqu e vott sbiavaa. ger. Lo stesso trii l'è on frecass. . . . . Lo diciamo
che Rabòtt. V. (battute. de fanciulli i quali quanti più sono
Daghela de vott. Accomodarsi alle tanto più romoreggiano e inſastidi
Incoeu vott, Doman vott. Oggi a scono, da soli sogliono essere quieti.
otto, Domani a otto(Alb. enc. in Otto). Vùndes. Undici. Vess de vundes onz.
Pan duu, pan trii, pan sett, pan Esser d'undici once, cioè bastardo.
vott, ecc. V. in Sètt. Vundes-e-mèzz. s. m.... Sp. di moneta.
Pott pott, d'ona granna s'en ſa Giugà al vundes e mezz. V. in Vintùn.
vott. . . . . Modo allusivo al ricrescere Vundescént. v. c. Mille e cento. L'Onzecent
che fa il riso nel bollire. Vùnua o Voeünna. Una. (dei Fr.
Vòtt. s. m. che altri dicono Compass de A sto mond ghe n'è semper vun
grossezza. . . . . Specie di Compasso na, asca quand ghe n'è dò. Il mondo
con cui gli oriuolai ed altri artefici è una valle di lagrime.
riconoscono la grossezza dei corpi Aveghen semper vunna. Aver mille
tondi. E così detto dalla sua forma, brighe o sciagure. El ghe n'ha semper
ed è l'Huit de chiffres dell'Encycl. vunna, asca quand ghe n'ha dò.
Vottanta. Ottanta – Ciod de vottanta o A vunna. Insieme. Unitamente. A una.
Vottantin o de vottantina. V. in Ciòd. E vunna e dò e tre. Uno, due e tre,
Vòx popel o popul vox Dei. V. in Pòpol. E lo papa non e lo re,
Vù. Voi. Vui – L'usare il Voi in luogo E lo re non e lo papa,
del Tu è segno di maggioranza che E la chiocciola non e lumaca,
non si disdice cogl inferiori. V.le Re E la lumaca non e chiocciola,
gole per lo Spedale di S. Maria Nuova E l'insalata non fa collottola(“tosc.).
(At. Ac. Cim. Il I, 377 e seg.). Vegninn a vunna. Venire alle prese,
Dà del vù. Dar di voi o del voi. alle strette, a conchiusione. Venir a
Vùj. Voglio. Uscita del verbo Vorè. V. mezza lama o a mezza spada. Dar
Vulcàno. Vulcano. Monte che getta fuoco. fuoco alla girandola. Cavarne cappa
L'è on vulcano. fig. È sdegnosissimo, o mantello. A rarne le mani(Mach. Op.
Vulnerària. Ad. d'Acqua e d'Erba. V. V. 25o) – Vegnemmen a vunna. As
Vùn che al fem. diciamo Vùnna e Voein somma (Salviati Granchio 1, 2).
na. Uno – In alcuni casi e per eufonia Vess tucca vunna. Essere concordi,
diciamo anche Un, come si vedrà sotto. d'un animo, d'un volere.
Andà vum per l'olter. Andare giù Vess tucc duu a vunna. Esser mac
per sù(Fag. Com. II,9o; V, 17). Andare chiati di una pece o di un'istessa pece.
un'opera o un fatto o una cosa in Esser tutti di una buccia o di una cor
compenso d'altro. Vaga vun per l'olter. natura. Esser tagliati d'una misura. Es
Vada l'uno per l'altro(Boc. La Belc. ). sera ella medesima o d'una tal pannina.
Vadia giù per su Fag. For. Rag. 1, 4). Vunua je paga tutt... Una le paga
A vcss domà vun se pò ſa pocch. Vùnna. s. ſ. Una. Una donna. (tutte.
Una noce sola non suona in un sacco. Vùrst. V. in Lègn(carrozza) vol. II, p.365.
A vun a vun. A un per uno. Vusà ccc. dicono i cont. per Usa, ecc. V.
On poo per un o Vun per un ſa Vutà per Juttà. V.
maa a nissun. Un po' per uno non ſa Viu. Avulo. l . Avuu. Chi n” ha vuu n ha
male a nessuno(“fior.). vuu. Chi s'ha s'abbia. L'ha vuu. Ebbe.
Z
A distinguere dalla z lene o dolce la z dura si sono stanpate tutte le zete dure iniziali più grandi.

Za dicono volentieri le persone civili Zàccheta. Ziffe. Inter, denotante taglio.


in vece di Scià. Quà. De quand in zà. Zaccón. . . . . Grande e grosso zacch.
Da quando in quà. Zà via. Suvvia. Orsù. On zaccon d'on omm. fr. cont. br.
Zabajón. V. Sabajón. sinonima della nostra Carlisèpp. V.
Zabedée(I) o I Zebedée. Gli Amici(Testes). Zaff Zaffe.
Ciappà per i 2ebedee. Prendere pei Mostrà ziff e zaff e cervellaa. Fare
catasti (Burch. Son. 95). checchessia a scesa di testa. Operare
In la contrada di zebedee.. - - In di forza, vivamente, e bene.
casa il Cogliluvio. Zaffa. Lo stesso che Gnàcchera. V.
Zabedée o Zebedée. s. m. sing. Goffo. Ga Zaffa. Tana(“tosc. – T. G.). Gran buco
glioffo. Baggeo. V. Badée – Anche i negli abiti, nelle carni, ecc.
Nap. dicono Zabbadeo in questo senso. Fagh-dent tanto de zaffa. Farci una
Zaccagarbùj. v. a. Accattabrighe. tana. -

Zaccàgn che anche dicesizuccagn. Piatito Zaffà. Ciuffare. Acciuffare. Carpire –


re. Dal greco &xoro, dice il Varon Mil. Ne diz. ital. Zaffare vale turar collo
Zaccagnà. Lo stesso che Zaccarà. V. zaffo (stopporon).
Zaccalit. v. a. Accattabrighe. Zaſtà. Mangiare. Pacchiare. V. Sgagnà.
Zaccarà e Zaccagnà. Piatire. Contende Zaffagna. Zaccagna.
re. Litigare. Rampognare. Avegh ona gran zaffagna. fig. Aver
Zaccararia. Zacchera. Frullo. Inezia. l' osso del poltrone.
Zaccarella. zuccherella?(Burch. Son. 2o1). Tirà per la zaffagna. Tirar la zac
Mandorla premice o stiacciamane. Man cagna.
dorla armelina? d'alcuni. Mandorla Zaffagnin. . . . Che ha gran zaccagna.
dolce. Sp. di frutto che si mangia sec Zaffagnòn. met. . . . Poco volonteroso,
co – L'italiano Zaccherella vale na pigro, poltrone, dappocaccio.
stro, nastrino o vero piccola macchia. Zaffràn. Zafferano.
Zaccaros. Piatitore fiottoso. Litigioso. Dà el zaffran. Zafferanare.
Zàcch. v. brianz. cont. . . . Marsina lo Giald come el zaffran. Giallo come
gora, con pezze sopra pezze, vecchie, lo zafferano(Zan. Rag. vana I, 1). Gial
nuove, talora anche a vari colori, o lissimo – Anche i Fr. dicono Jaune
aggheronata o imbottita e senza ma comme safran.
niche, che i contadini indossano sulla Ross come el zaffran. ... Giallastro.
vera marsina allorchè hanno a portare Zaffran mas'c.... Filetti di zafferano.
a spalle gerle, brente o altrettali arnesi, Zaffran.... Dicono i Ricamatori quella
a fine di scemare lo stento, non si polverina zafferanata colla quale co
far male al dosso, e togliere le spalle loriscono i loro cartoni da ricamo.
all'intaglio de'manichi di quelle. Sem Zaffranán. zaffrone, zafferano bastardo
bra una corruzione della voce italiana o saracinesco. Erba nota in commer
Giaco, rappresentante una specie di cio ch'è il Grogo o Gruogo selvatico
veste militare che l'assomiglia nella dei naturalisti, e l'Asfor di vari Ital.
smanicatura e nelle falde, così come Zafir. Zaffiro. Saffiro. Gioja nota.
S'giacche proviene fors'anch'esso da Zafir o Drapp zafir dicesi oggidì da molti
Giaco, Giachetto. Presso Milano usano pannajuoli per Londrino
allo stesso uopo un giaco artefatto di Zagatraria che anche diciamo Trapella
grossa tela e imbottito di capecchio ria, Mincionaria, Bözzera, Strasciaria,
il quale è nominato Bastinna. I Fran Zàcchera, ecc. Corbelleria. Zacchera.
cesi lo dicevano anch'essi Jacquette Chiappola. Chiappoleria. Baja. Ciabat
ne primi anni del secolo 18. (la. V. teria. Frappola. Lappola. Zaccheruzza.
Zacchera per Zagatraria. V. – per Ratèl Qualunque cosa di pochissimo pregio.
ZAM (54o) ZAN
Zàina. Quartuccio(Fag. Ciapo tut. I, 4). Zampèll. Pania. Trama. Insidia. Aggua
Terzeruola. Misura nota. Quello stesso to. Zana. Inganno.
Cyahus che vedemmo fatto progenitore della Zampètt per Sciampètt. V.
nostra parola Sciatt (V.), diventa ora anche Zampètt. Zampetto(“tosc.). Carne por
l'avo della Zaina per le mani dello stesso eti cina con cotenna trita salata, drogata
mologista, cioè del Ferrari, che ci dice Zaina e insaccata nella pelle della zampa
esser formata cosi: Cyathus, Ciana, Zaina ! ! !
del maiale; quella che i Bolognesi
El maa el ven a brent e el va-via dicono Zampon, e noi Codeghin se è
a zain. V.. in Màa. insaccata in budello.
Zaina o Zaina rotta per Càrr rott. V. Zampogn che altri dicono Tinalètt... Or
Zaina. V. Raino. digno che galleggia in mezzo a quella
Zainér, cerniere? I fermagli del grem rete che diciamo Oltrana o Voltain.
biale da maniscalco. Sono di ferro e Zanca. Zanca. Inginocchiatura. Ingessa
servono come i nastri nel grembiali tura. Quel rivolto d'arpione o simile
ordinari. che è così detto perchè in qualche
Zainer con la ferma. ... Corniere col fermo. maniera ha figura di zanca, e che si
Zainer senza ferma.... Cerniere senza fermo.
suol ingessare nel muro.
Zainéra. T. dell'Arti. cerniera. Specie Con la zanca. Zancato.
di mastiettatura gentile, formata dal Zanca. T. de'Fabbrofer., Carroz., ecc. . .
l'unione di due o più cannelli di me Quella forcatura di ferro in cui ter
tallo, infilzati e fermati da un perno minano que forchetti da carrozze che
per aprire e serrare o render mobili sono fatti a zanca.
le due parti a cui sono saldati. Zanch. s. f pl. Forbici. Chele. Zanche.
ainètta o Zainin o Zaininna(Mag. Inter. Le branche dei gamberi.
II, 246 ). Dim. vezzeg. di Zàina. V. Zanch. s. f. pl. T. de Fabbrifer. . . . .
àino o Zàina. Ad. di Cavàll. Zaino. Le Inarpesature dei cancelli che s'im
Morello senz'alcun segno bianco. piombano da capi nelle pietre o si
Zal per Azzàl. V. murano o incassano nelle pareti.
Zalètti. . . . . Sp. di Paste di farina di Zanchett.Dim delle zànch di cui sopra. P.
granoturco commista con alquanta più Zandalinna. V. Zendalinna.
farina di grano e zucchero. Usanza Zanètta. v. a. Daz. Merc. Giannetta. Sp.
veneziana introdottasi anche fra noi di arme in asta.
dal 1855 in quà. Zanettòn. v. a. Daz. Merc. Giannettone
Zamàra. Zimarra. Sp. d'arme in asta.
Zambel dicono nelle ragnafe dell'A. M. Zanéver o Zenéver. Ginepro.
con voce bergamasca quello che noi Borlin de zanever. Ginepra. Coccola
diciamo Stelòn. V. di ginepro.
Zambella. Toccare. Zimbellare. Te daroo ona gotta o on gottin d'or
Zambelòn. Zimbelliera. V. in Stelon. voltiaa in d'ona foeuja de zanever.
Zamberlicch. Zoccolo.Gnoccone.P. Badée. Bellissima frase contadinesca de'Brian
Zampa e der. V. Sciampa e der. zuoli sinonimo della nostra On magot
Zampa di gallo e piè di palpalpe tin d'or ligaa in l'argent. V. Nagottin.
gastro. . . . . Voci senza senso che Zanfòrgna. Cacapensieri (Doni Zucca
diconsi per aria di mistero allorchè p. 88). Aura (Licht. Diz. mus.) Scac
si vuole far bere alcuna frottola a ciapensieri. Ribeba. Strumentino di
chicchessia. acciaio che si suona applicandolo fra
Zamparèll o Samparèll. . . . . Sorta di le labbra, e percotendone la linguetta
stoffa di seta detta Sans-pareille an o il grilletto che molleggiando rende
che dai Francesi. suono. La figura dello scacciapensieri
Zampàttola. Sandalo. Specie di calzare, vedesi nell'impresa dell'Accademia de
consistente in un puro suolo di cuoio, gli Spensierati col motto Evacuo curas
con una striscia di pelle per di sopra, – La Zampogna dei diz. ital. significa
che lascia quasi nudo tutto il piede. un tutt'altro strumento rusticano, cioè
Zampell o Zimbell. Inciampo. Intoppo. quello detto com.º fra noi Orghenin- V.
ZAP (541 ) ZAP
Zanfòrgna T. de Morsai. Voltoio? sp. di Zappa in pee. . . . . Sp. di zappa
campanella così detta perchè in qual a pala pochissimo inclinata che si usa
che modo simile allo scacciapensieri. a zappare il grano turco.
Zanforgna de sguinzaa. V. in Mòrs. Zappa. T. de Bott. Ascia da botte. Ra
Zanforgn del barbozzaa. . . . Vol siera. Specie di raspa per le botti.
toj di barbazzale. Zappa.T. de Conciat di pellami. Bollero.
Zanfòrgna. met. Conno. Natura. Cosa. Sp. di marra di rame, colla quale i
Cotale. Cioncia. Figura. Nicchia. Por conciatori smuovono la vallonea nel
ta. Fogna. Novella. Citerna. Malper l'addobbo.
tugio. Frigna. Fregna. Zappa. T. dei Doratori. Grattugia? Ra
Zanfòrgna. fig. Seccaggine. Seccatore. schiatoio? Strumento d'acciajo a trian
Zanforgnàtt . . . . chiamansi così per golo acutangolo che serve a raschiare.
ischerzo fra loro quei Chincaglieri che È detto dai Fr. Grattoir.
trafficano soltanto di chincaglie di Zappa a la spagno-ula. ... Il ferro
Norimberga e di Germania. suddetto di forma diversa dalla com.°
Zanforgnitt che anche diconsi Ciamàd. Zappa. T. de Fornac. Lancia? Tizzona
Campanelle voltaredini nei morsi. jo? Ferro assai grande di cui fanno
Zanon. v. a. Bravo. Bravaccio. Bravazzo. uso per attizzare il fuoco e tenerle
Zanzinia. Zizzania. gne e brace a punto giusto.
Zanzàra. V. Zenzàla. àppa. T. de'Mur. Marra. Strumento
Zanzinà. V. Zinzinà. che adoperano i manovali nel fare la
Zapàtta. Pianella; e prop. quella munita calcina, alquanto schiacciato e roton
di suolo di sughero per difendere dal do nell'estremità. -

l'umidore i piedi – Pantifola. Zappà. Zappare – Marreggiare – e se


Zapàtta. Sandalo cappuccinesco. leggermente Zappettare.
Zapattée. Pianellaio. Zappà el ſormenton. Chisciare o Sar
Zappa zappa. Arnese rusticano notis chiare o Radere o Sarchiellare il gra
no turco.
simo le cui parti sono
(Eucc. Occhio – Botta. Pala = Manegh. Lavorar colla marra la
Manico. calce e la malta.
Zappa. Marra - Marretta – Marrone - Zappa. Raspare parlandosi di cavalli.
Sarchio. Zappà. fig. . . . . Pestar nel calamajo
Chi gh'ha bottega no fa zapp. V. colla penna per trarne inchiostro,
in Bottéga. quando ve ne sia poco.
Dass o Tirass la zappa sui pee che Zappà. T. de Bottai. Asciare.
anche diciamo Tirass la brasca in sui Zappà. T. de Fornaciai. Marreggiare
pee o Buttass in d'on pozz per fà on la terra da far mattoni; il Corroyer
bell solt. Rompersi le noci sul capo de Francesi.
(Pan. Poet. I, x, 5). Darsi la zappa Zappàa. Zappato.
sui piedi (id. ivi). Murarsi il forno Zappada. Zappata. Colpo di zappa.
(Zan. Diz.). Darsi su per l'unghie col Zappada. Zappata. ll zappare.
martello. Darsi la zappa sugli ugnelli Zappada. T. de Fornaciai. . . . L'atto del
(Fortig. Ricciard. XIV, 97). Darsi della marreggiare, del corroyer dei Francesi.
scure in sul piè o del dito nell'occhio. Zappador, Zappatore.
Dar del culo in un cavicchio. Tagliarsi Zappador (dal fr. Sapeur). T. Mil. Guasta
le legne addosso. Tirare a suoi co dore. Marrajuolo. Colui che seguita
lombi. Aguzzarsi il palo in sul ginoc l'esercito a fine d'accomodar le stra
chio. Murarsi in un forno. de, fare fortificazioni e simili.
Quand i nivol van a la montagna, Zappador Pomper. . . . Zappatore
ciappa la zappa e va in campagna. pompiere. V. Pompér.
P. in Nuiver. Zappadùra. Zappatura.
Zappa de brugh. V. Scodegadór. Zappell che altri dicono anche Alzapè o
Zappa de gaja o de gaijn. Manne Tornèll. Rosta (così nel Vocabolario
retta (Last. Op. III, 256). V. Gaijn. bresciano). Crocicchio. Arganetto (così
ZAR (542 ) ZEC
Foscolo nella sua versione del Senti Zarètt. s. m. e al pl. Zaritt. . . . . Nome
mental Jorner di Sterne). Arganello di quelle picciolissime Girellette di
(Alb. bassan.). Quella Stanga o quel pelle o di panno di vari colori le
Piuolo o vero quel Crocicchio di legno quali si sovrappongono alle trapun
che si mette in capo d'un viottolo o tature degli addobbi interni delle car
di una stradetta nella campagna per rozze, quando e sono di pari materia,
impedirvi il passo alle bestie e lasciarlo per ricoprirne il punto e abbellirle.
libero all'uomo. Il Torniquet de Fran Le più volte hanno nel centro un
cesi, il Turnstile degl'Inglesi. po' di risalto pur di panno o di pel
Zappell. Callaja. Luogo destinato a va le, ma di colore diverso, per ab
lico ne'campi. bellimento.
Andà in d'on zappell. Inciampare. Zarètt o Zaritt. . . . . dicono anche i
Dare in male. Seggiolai quelle Listelle, intracchiuse
Mett di zappej per i pee. Frapporre da due filolini copritori delle cuciture,
inciampi. nelle quali ficcano le bullette tutto
Zappètt o Zoccolitt. T. di Strumentai. Se lungo via il rigiro del sedere delle
mituoni(Alb. encic. in Arpa). Piegatelli seggiole quand'è di pelle imbottita.
d'ottone che mossi da pedali di con Zavaj. Randagie. V. Strusón.
serva coi capitasti stringono per modo Zavàj. Scioperato. Scioperone. Uno che
le corde dell'arpa da raccorciarle ha poca voglia di far bene, che pro
tanto quanto basti a produrre i veri mette molto e attende poco. Dal greco
Semntuoni, ga 33X).o dice il Varon Milanes.
Zappètta. Zappetto. Zappetta. Zavàja. Scioperata.
Vess tra i dò zappett. Essere fra Zavajà. Canzonare. Burlare. Celiare. Scoc
le due zappe, cioè ai 77 anni. coveggiare – ed anche Scioperare o
Zappetta. T. de'Pettinag. Ferro da allar Scioprare.
gare. Strumento da sfondare i corni Zavajà. Lo stesso che Andà in strusa. V.
da far pettini. Zavajón. Scioperonaccio.
Zappètta. T. dei Dorat..... Sp. di grat Zavajònna. Scioperonaccia.
tugia o di raschiatoio piccino. Zazzàr. . . . . Buccia de'melloni e delle
Zappettinna. Zappolino. Zappettina. rape.
Zappin. Zappetta. Zappettina. Zé. Il Ci. La Ci. Terza lettera dell'al
appìn. Bidente. Dal grande al picciolo ſabeto italiano che anche fra noi i
è la sola diversità; la forma però è più colti pronunziano Ce.
identica (così nelle figure annesse al Vess on ze o co. Essere un corbel
Gior. agr. tosc. VI, 1oo). lone, un minchione, un cogliluvio.
Zappin. Sarchiello. Zebedée. V. Zabedée.
Zappon. Beccastrino. Gravina. Zappone. Zecca. Zecca.
V, anche Picch sig. 5° Incisor de zecca. Maestro de conj.
Zappön. fig. Zapponante. Chi lavora col Master de zecca. Zecchiere.
zappone. Ghe voeur duu omen de Rafinador de zecca. . . . . Raſſina
bajra, duu picch, duu zappon, e ona tore di zecca.
mazza. Occorrono due palajuoli, due Sagiador de zecca. Assaggiatore. Sag
picconieri, due zapponanti ed uno che giatore.
lavori colla mazza. Stampador de zecca. Battinzecca.
Zapponà. Zapponare (Fag. Un vero am.ec. Stampatore di zecca.
I, 6). Te credet che gh'abbia la zecca
Zapponin. Zapponcello. mi? Che son la zecca io? (Fag. Gen.
Zàra. v. dell'Alto Mil. zara. Periglio. cor. I, 2). E che pensi che quà ci
Carta in zara. Carta perigliante. sia la cava? Dicesi a chi ne fa spen
Zarà. v. dell'Alto Mil. Reputar perduto. dere oltre il convenevole – V. an
Fare andato o ito. Quella vacca la che Zecchin.
credeva zarada. Io reputava morta o Tornidor de zecca. . . . Torniaio
ita o perduta quella vacca. di zecca.
ZED (543 ) ZEN
Zecca. v. dell'A. M.Assillo. Estro bovino. In agher de zeder. met. . . . . In
Zecca. Ilicino. Sorta d'erba. V. Mantècca veste da camera, in abito di casa –
sig. 2.° I Francesi chiamano famigliarmente Un
Zecchin. zecchino – Il 2ecchino unghe habit de vinaigre quell'abito che sia
rese dicesi con voce specifica Un assai leggiero – Forse l'ital, Spogliaz
Unghero. zato in zendado parlando d'un agher
Cossa te credet? che gh'abbia l'a- de zeder estivo.
sen che caga zecchinº che anche di Lattada de giand de zeder. V. in
ciamo Voo minga a la strada a robà Lattàda.
ve'. E che pensi che quà ci sia la ca Smerdà el zeder. Nojare.
va? Credi tu che la mia borsa sia la Zédola. Cedola.
botte di fra Gargano che non forniva Zedràa o Cedràa. T. de Confet. . . . .
mai? (Fag. Il Pod. spil. I, 5). I denari Confetto cedrato, della specie di quelli
io non gli zappo(Pan. Avv. I, 11). Che che i Fr. dicono Tablettes de cedrat.
son la zecca io? (Fag. Gen. cor. fig. Zedràna. v brianz. Cedronella?
I, 2). E che gli zappo io i quattrini? Zedrón. Ad di Colór, Gall, ecc. V.
(Fag. Ingan. lol. III, 14). L'oro non Zefirètt. Zefiro. Zeffiro.
piove(Pan. Poet. I, xxvi, 15). Che pensi Zegàja. v. a. Daz. Merc Zagaglia. Spe
che io abbi la zecca (Monos. p. 542). cie d'arme in asta.
Io non gli spalo tra il fango e tra la Zelànt. Zelante.
mota (Berni Mogliazzo 2). I danari non Fà el zelant. Zelare – Talvolta Sotto
si trovano nella via(Gelli Sporta l, 5). specie di zelo giudicar con furore.
Hin zecchin stort che altrimenti di Zelénzia. Eccellenza. Titolo d'onore.
ciamo L' è or colaa. Son oro rotto (Dati Zémbol. T. d'Agric. Vermena. Virgulto.
Lep. 56). Sono danari contanti (Caro Pollone. Rampollo. Sottile rimettiticcio
Let. di neg. I, 182). Son oro sodo o di pianta. – Dicesi Pollezzola la punta
massiccio. E vagliono E roba o merce tenera del polloni cresciuti anzitempo.
di spaccio sicuro, è da farne incetta Zembolin. Vettuccia. Polloncello.
con certezza di lucro, è di ricavo Zembolón. . . . . Gran rampollo.
pecuniario immanchevole. I Francesi Zembolòtt. . . . . Rampollo grande anzi
direbbero C'est de l'or en barre, e che no. -

con inferior detto C'est du bled cn Zenà, Zenin. V, scenà, Scenin.


Zendaa.
grenier.
La var on milion de zecchin. Vale Zendàl.
(
Zendado. Stoffa e velo noto.

un Perù. Zendalin. . . . . Picciol zendado.


Zecchin de Firenza. Zecchino. Gi Zendalinna. Festone? o Filza(Fag. Rime
gliato. Ruspo – Quello triplo è detto piac. III, 185) Zendado che si suol
Iiuspone. tirare da un lato all'altro delle con
Zecchin de Venezia. . . . . Zecchino trade dove sia qualche festa – In
di Venezia.
Firenze in vece di zendadi usano ap
Zecchin d'Ongaria. Unghero. piccar delle filze di verzura, e le chia
Zecchin imperial. . . . . Zecchino mano Fiorite o Filze come registra
imperiale. a anche l'Alb. enc.
Zecchin mercantil. . . . . Moneta di Zendalinna. scherz. . . . . Ragnatelo.
conto o sia Zecchino non effettivo, ma Zener che anche dicesi Scèner, Scéndra
di quindici lire milanesi inalterabili. e Scéndera. Cenere.
Zecchinètt. Din. e vez. di Zecchin. V. Andà in zener. Incenerirsi.
Zecchinètt zecchinetto('tosc. – Ret. Vulc. Zener che vola-via. . . . . I Sardi
XXIV, 57). Specie di giuoco. la chiamano Flarìa, fior di cenere.
Zed. Cedere. Zener cotta. V. Scenderàda.
Zeder cedro. Il Citrus medica de'bot. . Zener. Di di cenere. Il primo giorno di
Agher de zeder. Agro di cedro. quaresima. A noi le Ceneri cadono in
Color de zeder. Citrino. mercoledì grasso stante il nostro pri
Giand de zeder. Gliiande di cedro. vilegio del Carnevalön. V.
ZEN (544 ) ZEN
Zenerin. Cenerino. Cenerognolo. Ceneri Zentón. Cignoni. Cigne.
zio, e ant. Cenerugiolo. Martingala o Gassa. . . – Ponta. . . .
Zenerinna. Add idiotico di Stacchètta. V. Contrazentón. Contraccignone. Cignoni di
Zenètta. Lo stesso che Zenin. V. rinforzo pel caso di rottura di molle, ecc. fer
Zenéver o Zanéver. Ginepro, ant. Zine mato con viti, dadi e raperella, ecc.
Ferr che porta i contrazenton. Contrammolla.
pro. Frutice notissimo.
Zenevrin. Tordo sassello? Uccello noto. Zenton a la. . . . Cignoni andanti alla na
poletana.
Zenevritt. . . . Specie di dolci fatti di Legn sui zenton. V. in Lègn (carrozza).
solo zucchero fiorettone.
Zenin o zenètta. Cenina(Gigl. Reg. 579) Zentonitt. T. de sell.. . . . Piccioli ci
Cenetta. Cenino. Cenerella. gnoni.
ènna, ecc. Lo stesso che Scènna, ecc. Zentùra cintura cintolo. La Ceinture dei
Mangià dopo zenna. Pusignare. Fr. Si ferma con Fibbia (boucle).
Zenna fredda. Desco molle. In zentura. In cintola. A cintola.
Zennàda. Cenata. Dagh ona bonnazen Madonna de la Zentura. V. in Ma
nada. Cenar bene. dònna.
Zenón. Cenata. El Zenon de Natal.... La Zentura de vestii. Scheggiale.
Cena della Vigilia del Natale. Zenturella. . . . . Cinturetta.
Zénta. Cintola Cintura. Cintolo, Cintiglio. Zenturin. Cinturino.
Zénta..... Maschereccio che fa rotare Zenturin. T. de Sarti. . . . . Quell'or
i fusi dei valichi da ſilatojo. letto ch'è nei calzoni là dove s'affib
Zénta.... Parte del torchio litografico. biano sotto al ginocchio.
Zénta. Cinta. Cintola. Fascia colla quale Zenturón. cintura, Quella che serve a
si cingono i panni intorno al mezzo tener cinta al fianco la spada.
della persona – Scheggiale. Cinto di Zenturón. T. de Sarti. Codino. Pezzo di
cuojo con fibbia, di nuovo usato a panno che si cuce saldamente alla
nostri giorni dalle donne e dai ra seera (falzetta) de'calzoni dalla parte
gazzi per cingere le vesti in vita. di dietro, e a cui s'attacca la fibbia
Zénta. Cigna. Cinghia. Striscia larga di per affibbiarli mediante la coda (len
cuojo, e fascia tessuta di qualsivoglia guetta).
filato e per lo più di spago, che ser Zenturón. . . . . Eremitano scalzo. V.
ve a diversi usi, e specialmente a anche in Fràa.
tener fermi addosso alle bestie la sel Zenzàla. V. Zenzàra. -

la, il basto e simili. Zenzala e Zanzarinna dicesi in varie parti


Zénta. Cigna. Striscia di cuoio con al dell'A. M., in Brianza, a Montorfa
cune magliette che serve a portar ad no, ecc. la Gugella (insetto). Pſ.
armacollo il fucile. Zenzanega. È lo stesso che Bacciocchin
Zénta de la sicura. Sinonimo di Sicàra. de fraa. V.
V. – Ha staffe (camber). Zenzania. Zizzania, e ant. Zezzania. Mett
Zénta del ſil mort..... Cigna stretta la zenzania. fig. Zizzaniare.
dai capi e larga nel mezzo che si Zenzàra o Zenzàla Zanzara. Zenzara. In
allaccia intorno l'ugna de'cavalli per setto noto che è il Culex pipiens de
riparare il fil morto. gl'insettologi – Essa zufola o ronza
Zént de timonella o Corensg o Coren - L'ovicino ond'ella sfarfalla dicesi
sgioeul de stanghetta. . . . . Cigne da Delfinetto.
stanghe di timonella. Zenzarin. Zanzarino (Guad. Rim. I, 21).
Zentada. Cinghiata. Colpo di cinghia. Zanzaretta. Zenzaretta.
Zentaria..... Roba da cignere, quan Zenzarón. V. Gugèlla (insetto).
tità di cigne. Zenzelión. Dente canino. Piscialletto. Ca
Zentin. ... . Nastro di filaticcio, di ca po di monaco (Alb. enc. in Dente).
napa, filo, ecc. da straccali, da sofà, ecc. Erba detta dai botanici Leontodon
Zenton. Cignone. Cigna grande, e per Taraxacum, dai Pavesi Boffanella e
lo più dicesi di quelle dei cavalli e Dent de can, dai Lodigiani Bosa, nel
delle carrozze.
l'A. Mil. Zuccoria salvadega,
ZER (545 ) ZER
Ala. . . . . . . . . . . . . . . . . Braccio.
zenzuìn. Giuggiolo. Zizzolo. Zizzibo. Ziz
Albergh di dò campann. . . . . Il Palazzo
zifo. Albero che produce le giuggiole. di giustizia..
Zenzuin. Giuggiola. Zizzola. Zizziba. Ziz Alto (sant). V. più sotto Sant.
ziſa. Frutto del giuggiolo. Andà a travers. V. Travèrs.
Zenzuin redond. Giuggiola tonda (Targ. Archett. . . . . . . . . . . Fucile.
Viag. III, 2 18). Arma. V. piu sotto Dedrée e Stà.
Zenzuin de terra. Pistacchi di marrobbio. Apostel. Calcagno. Compagno.
Ze o co jacomantoni. Cogliluvio. Cor “Babbi. . . . . . . Spedale.
bellone. V. Badée. Bait. . . . . . . . . Casa, abitazione.

zèrb per Azèrb. V. Baldocu. Vetriuola. Bicchiero, e prop. un


Quartuccio.
Zèrb per Gèrb. V. Balla. . . . . . . . . . Roba rubata, furto.
Zèrb. Terreno crudo ?(Gagl. Voc). Cer Balordinna- . . . . . . Ora.
baja? (Lastri). Teschio? Sp. di terreno Balza. . . . . . . . . . Piazza.
inferiore a quello degli stipeti (bru “Barbetta . . . . . . . Cappuccino, Con
gher), sterile affatto e infondato. Forse fortatore. Quel frate che conforta i con
la Terra ingannacolombi de Reggiani dannati al patibolo, così detto dai no
( Re Ortol. I, 155). nelli per la barba che si lasciano crescere
zèrb o Gèrb (in genere). Sodi. Sodivi. i Religiosi Cappuccini.
Sodaglie(Savi Ornit. II, 557). Gerbajo Bassa (La). Lo stesso che Casa felice. V.
(V. Gerba nel Ducange) – I Sicil. di Battico pp. . . . . . . . . Piccione.
cono Gerba con voce che i dotti ri Batt mora. V piu sotto Mora.
Battuilla. . . . . . . . . Spada.
tengono arabica. Bavosa. . . . . . . . . . . . . Seta.
Zerbin. Stoino (Targ. Ist. II, 55, e per Bell (Passà de». V. piu sotto Passà. -
analogia anche in Ist. III, 4og). Sto Bernarda. . . . . . . . . . . .. Notte.
jetta da piedi, “Berta. Berta. Tasca. . . . . - - - -

zerbin o Zerbinòtt. Zerbino. Fà el zer Bev. Lavorar di mano. Rubare, a


binott. Fare il damerino o il vagheg “Bianca depes (Avella). . . . . Andar voto,
gino. Dameggiare. Vagheggiare. Don andar fallito, non riuscire un disegno,
neare a guisa di leggiadro. Biancumm. . . . . . . Argento.
Zerbòtt. Acerbetto. Bigonz. . . . . . . . . Calzoni, brache.
Zèrga (Lengua). Lingua furbesca o ja Bolla (Pieutà). V. piu sotto Pientà.
Bollon del biss. . . ... La Città di Milano.
nadattica. Parlar gergone o in gergo. “Bolognà. . . . . . . . . . . Vendere,
Specie di parlare oscuro il quale non Bomba. . . . . . . . . . . . . Bottone.
s'intende se non tra quelli che sono Borloj. Cacherello. Uovo. -

convenuti fra loro dei significati delle Borlusch. . . . . . . Stradiere, gabellotto.


parole metaforiche o inventate a ca “Borr. . . . . . . . . . . . . Soldo.
priccio ch'entrano a farne parte. “Bozza. . . . . . . . . . . . Negare.
Soggiungo qui vari termini della Bria. . . . . . . . . Catenella dell' orologio.
lingua janadattica milanese, traen Bruna. . . . . . . . . . . . . Notte.

doli in parte dal Dialegh in lengua Brutt (Vess). . . . . Esser accorto, scaltrito.
furbesca tra Sganeffa e Gabeutt che Burengh. . . . . . . Cacio, formaggio.
Cà de sass. . . . . . . . . . . Duomo.
leggesi nelle Poesie di Carlo Antonio
Cagnac. . . . . . . . . . . . . Un Boccale.
Tanzi, spiegato dal Parini, e in parte Calcos. . . . . . . . . . . . . Piede.
dal siſſatto parlare dei recenti nostri Calcos. . . . . . . . . . . . . Salame.
monelli. Ad alcuni di essi contrap Campagna(Renovà). . . Farsi un abito nuovo.
pongo i sinonimi italiani tratti la più Campanna. Berta. Tasca.
parte dall'Alb. enc., ed alcuni anche Campanna (Sta in). . . ... ... Star sul se
dalla commedia del Moniglia intitolata vero, sui rigori.
il Podestà di Colognole (atto 5.”, sc. 5.") Camuff (Dà el). . . . . . . . Contraffare
– Di queste voci parecchie sono en Canettera. . . . . . . . . . .
trate nel linguaggio comune del po Cantatriz. . . . . . . . . . . . Gallina.
polo, e alcune anche in quello delle *Carla (El sur). I Sonajoli. I Lugagni (Mo
persone civili. Ho segnato le prime nig.). Danaro.
Casa Felice o La Bassa. . . . . L' Ergastolo
con “, le seconde con “.
di Mantova.
/ ol. II .
69
ZER (546) ZER
Casalbuttan (Mandà a). Affogar nella canapa. Grillett. . . . . . . . . . . . . . . . Taschino.
Far fare un ballo in campo azzurro. Ap Gropporosa.. . . . . . . . . . . Corona, rosario.
piccare, -
Guinden. . . . . . . . . . . . ... Collo.
Casanza. . . . . . . . . Casa, abitazione. “Guanguanna. . . . . . . . . . . A mante. Ganza.
Casanza. . . . . . . . . Carcere, prigione. Ignorant.... Quegli che ha da esser rubato.
Cazzuu. . . . . . . . . . Mezzetta. Ingegnosa. Ingegnosa. Chiave.
Chi (Fà da). V. più sotto Fà. Inmuraa. . . . . . . . . . . . . . Stretto, ficcato.
Ciarì o Ciarificà. Soffiar nella vetriuola. Bere. Insomma. . . . . . . . . . . . . . Entrar nella com
Ciff. . . . - . . . . Moccichino. Fazzoletto. pagnia de borsajuoli,
Cioccio. . . . . . . . . . . - Orologio. Intapp.. . . . . . . . . . . . . . . . Abito. Veste.
“Cobbi. . . . . . . . . . . . Letto. Introibo. . . . . . . . . . . . . . . Porta.
Cocuden. . . . . . . . . . . . Muro. Lagrimi. . . . . . . . . . . Grondare. Gocciolare
Coens de la Rocusa. Lo stesso che Sass de 'Lanfauna... . . . . . . . . . . . Moneta.
la Roeusa. V. questa voce nel Vocabolario. Leccà-via. . . . . . . . . . . . . . Portar via.
Collarinna. . . . . . . . . . . Capestro. “Legg (Vess de la). ..... Essere della com
“Cologn. Calastre. Gambe. pagnia de borsajuoli.
Comprassela. Battere il taccone. Andarsene. Legger (Fass). V. più sopra Fass.
Corbola. Lo Stefano. Il Fusto (Monig.).Ventre. Lengua. . . . . . . . . . . . . . . . Soiabola.
Corenta. Calcosa. Strada. Libera me.. . . . . . . . . . . . . Sangue.
Curios. . . . . . . . . . . Gabelliere. Lima. . . . . . . . . . . . . . . . . . Camicia.
Dedree arna. . . . . . . Dietro alle spalle. Linosa. . . . . . . . . . . . . . . . . Lino.
Dessommass. . . . . . . . Uscir dalla com Loceh. . . . . . ... Pollo d'India.
pagnia dei borsajuoli. Longa fangosa. . . . . . . . . . Anguilla.
Devott. . . . . Ginocchio. Longhinn. . . . . . . . . . . . . . Le Quarant'ore.
Disma (San ). V. più sotto Sant Lughera. Bracco. Birro.
Drizz (Stà sù.) V. piu sotto Stà. “Luna. . . . . . . . . . . . . . Vedere, osservare.
**Fà. . . . . . . . . . . . Rubare, involare. Lumaga.. . . . . . . . . . . . . . . Orologio.
Fà da chi. . . . . . . . . Fare il colpo. Luminos. . . . . . . . . . . . . . . Occhio.
Fà fera.... Rubare, portar via - Acquistare. Luster. Lustro. Giorno.
**Fa-giò i mosch. . . . . Frustare. Macaronà. . . . . . Conoscere, riconoscere.
Fà la grenta. . . . . . . . Tagliar la testa. Madra.. . . . . . . . Tasca maggiore dei calzoni.
Fà la sega. Battere il taccone. Fuggire. “Magiorengh. Maggioringo della bolla. Ma
Fà motria. . . . . . Andare in berlina. gistrato.
“Fà o Menà pala..... Far comparsa o parata. Maldizenta. . . . . . . . . . . . . Lingua salata.
Fà torta. . . . . . . Dividere, fare a mezzo, Mamma. La Gran Madre antica. Terra.
Fanfirla. . . . . . . . . . Tabacchiera. Mandà a Casalbuttan, Mandà a travers. V.
Fangosa. . . . . . . . . . Scarpa. Casalbuttan, Travers.
Fangosa longa- . . . - - - Anguilla. Manegh. . . . . . . . . . . . . . . . Boja, carnefice.
Farfer. . . . . . . . . . . Frate. Martin. . . . . . . . . . . . . . . . Coltello.
Fass legger. . . . . . Frugare dilicatamente, Martolfa. . . . . . . . . . . . . . . Spada.
Fera (Fa). V. piu sopra Fà. Martoriaa. . . . . . . . . . . . . . Salsiccia. -
“Ferr de cavall.. . . . . . Pezzo di trota. Mena pia. V più sopra Fà pala.
Fibbia. . . . . . . . . . . Carcere. Messier. . . . Quegli che debbe essere rubato.
Fonditor de campann. Ruffante(Monig.). Bor Mezz baiocch. . . . . . . . . . . Pasqua.
sajuolo, tagliaborse. Mezza bavosa. . . . . . . . . . . Filaticcio.
*Fonsg. . . . . . . . . . . Cappello. Miccheggià. . . . . . . . . . . . . Amoreggiare.
Fontanna. . . . . . . . . . Tabacchiera. Moccol. . . . . . . . . Moccichino, fazzoletto.
Foppa. . . . . . . . . . . Scodella Moccolosa. . . . . . . . . . . . .. Luna.
Foraggià col scrocch. . . . Bandire. Mont e mar. . . . . . . . . . . . Paradiso.
Forlan. Ruffante (Monig.). Borsaiuolo, taglia Mora (Batt). . . . . . Far chiasso, far romore,
Formaj. Occhi di civetta Oro. (borse. Moriggio ura. . . . . . . . . . . . Fibbia.
Formiga. . . . . . . . Soldato di fanteria. “Mort. . . . . . . . . Furto, la roba rubata.
Gabiola. . . . . . . . Compagnia. “Mosch (Fa-giò i). V. piu addietro Fa,
*Galba. . . . . . . . - Minestra, zuppa. “Motria. . . . . . . . . . . . . Franchezza, sfron
**Gatt. Ruffante(Monig.) Ladro, borsajuolo. tatezza, viso tosto.
*Gattonà. .. . . . . . . . . . . . Rubare Motria (Fà). V. piu addietro Fà.
“Ghia. .. . . . . . . . . . . . . . - Fame. Musch (Gh'è). . . . . . . . . Di certo, di sicuro.
Gonzo.... Quegli che ha da esser dirubato. Negra. . . . . . . . . . . . . . . . . Morte.
Gora....... ... . . . . . . . . Passare, scorrere. Nona. . . . . . . . . . . . . . . . . . Guardia.
Grenta (Fà la ). V. piu sopra Fa. Occorreutà. . . . . . . . . . . . . Occorrere,
ZER (547) ZER
Oden. . . . . . . . . . . . . . . . . . Persona. Schiff . . . . . . . . . . . . . . .. Piede.
Oliv. . . . . . . . . . . . . . . . . . . Bove. Scorpioni. . . . . . . . . . . . . . Processare.
“Pala (Fà o Menà). V. piu addietro Fa. Scorzo.. . . . . . . . . . . . . . . . Abito. Vcste.
Palazzetta. . . . . . L'Ergastolo di Porta Nuova. Scrocch (Foraggià col). . . . Bandire.
Papa. . . . . . . . . . . . . . . Capitano di giustizia. Sega (Fà la ). V. più sopra Fà.
Papalinna. . . . . . . . . . . Pasqua. Sercios. . . . . . . . . . . . . . . . Cappello.
Pasquin pelos ....... Capretto. sgobba-via... Levare, portar via, sgraffignare.
Passà de bell........ Passarla liscia, pas Sguinzà. Affogar nella canapa. Appiccare.
sar per buono. Signora. Margherita. Corda, fune.
Peder. . . . . . . . . . . . . . Mantello, tabarro. Smalto. . . . . . . . . . . . . . . . . Burro, butirro.
Pedrioen. . . . . . . . . . . . Berretto da prete. Smilza. . . . . . . . . . . . . . . . . Amante, ganza.
Pelucch. Bracco. Birro. “Soffia. . . . . . . . . . . . . . . . Spia.
“Peltrera. . . . . . . . . . . . . . Scalea. Scalinata. Somma. . . . . . . . . Compagnia de'borsajuoli.
"Penna. . . . . . . . . . . . . . . . Lira. Sommador. Ruffante (Monig.). Borsajuolo.
Perpetua. . . . . . . . . . . . . . . Anima. Sommeggia. . . . . . . . . . . . . Rubare, involare.
Pesa. Dar la margherita. Collare, dar la fune. Sopran. . . . . . . . . . . . . . . . Cappone.
Pescador de santa gesa. Ruffante (Monig.) Spadon di dodes. . . . . . . . San Paolo.
Ladro, borsajuolo. “Spaghescià........ Temere, aver paura.
Pezzigà. . . . . . . . . . ... ... Visitare, frugare. Sparà el tir. . . . . . . . . . . . Avvisare.
Piang. . . . . . . . . . . . . . . . . Lagrimare, sgoc Spaziosa. . . . . . . . . . . . . . . Cortile - Piazza.
ciolare, parlandosi di torce. “Spessega. Bracco. Birro.
Pientà bolla. ... Desistere dal rubare, lasciar Spongosa. . . . . . . . . . . . . . . Zuppa.
di fare il tagliaborse, vivere del proprio. Stanzià. . . . . . . . . . . Accostare, avvicinare.
Pilatt. Maggioringo della bolla. Capo. “Stasgetta. Calastra. Gamba.
“Pilla. I Sonajoli. I Danari. Stà sora arma.......... Star alle spalle.
Pioda. . . . . . . . . . . . . . . . . Osteria. “Stà-sù. . . . . . . . . . . . ... Star duro, negare.
Pirotta. . . . . . . . . . . . . . . . Fiasco. “Stà-sù drizz. . . . . . . . . . Tacere, negare.
Pist. . . . . . . . . . . . . . . . . . . Prete. “Stecca. ......... Ingoffo, dono, regalo.
Pizzigà. . . . . . . . . . . . Portar via, rubare. Stecca longa. . . . . . . . . . . . Spiedo.
Pòlla (La).... Il carcere di Santa Margherita. Stracchin. . . . . . . . . . . . . . Argento.
Poltrì. . . . . . . . . . . . . . . Dormire. “Stricch (Master) . . . . . . . . Boja, carnefice.
Pongh. . . . . . . . . . . . . . . Cappello. Studi. . . . . . . . . . . . . . . . . Remo, galea.
Ragazz. Bracco. Birro. Taff.. . . . . . . . . . . . . . . . . . Culo, sedere.
Rama. . . . . . . . . . . . . . . Sbirraglia, birreria. Tappa. . . . . . . . . . . . . . . . . Crocifisso.
Redin. . . . . . . . . . . . . . . Borsa. Tartì. . . . . . . . . . . . . . . . . . Confessare.
“Béngh. . . . . . . . . . . . . . Coltello. Tasch. . . . . . . . . . . . . . . . Visi.
Riff . . . . . . . . . . . . . . . . Fuoco. Tascher... . . . . . . . . . . . . . Osteria.
Ris quader. . . . . . . . . . . Trippa. Tediosa. . . . . . . . . . . . . . . . Predica.
“Rossumm............ Ricano d'oro. Tempion. . . . . . . . . . . . . . . Duomo.
“Rusca......- ....... Abito, veste. Teppa. . . . . . . . . . . . . . . . . Letto.
Saltador . . . . . . . . . . . . . Pecora, agnello. Tir (Sparà el). V. più sopra Sparà.
“Sant(Dà e1). . . . . . . . . Avvisare. Tirant. . . . . . . . . . . . . . . . . Calza, calzetta.
Sant Alto. Sant'Alto. Domeneddio. “Tocu o Toeü-via..... Intendere, conoscere.
San Disma. . . . . . . . . . . Il buon ladrone. Toninna. . . . . . . . . . . . . . . Folla, calca
Santò (El). . . . . ll Carcere pretorio e di buon Torniocura. . . . . . . . . . . . . . Polpetta.
governo prossimo alla Chiesa di Sant'An Torta (Fà). V. piu sopra Fà.
tonio,
Tortosa. Margherita. Corda, fune.
Santoccia. . . . . . . . . . . . . . Chiesa. Tosa. . . . . . . . . . . . . . . . . . Torcia.
Santocciada. . . . Festa sacra, ecclesiastica. Tra-giò. Soſiar nella vetriuola. Bere.
“Sballaa................ Morto. Travers (Mandà o Andà a). Mandare o An
Sbasidor. . . . . . . . . . . . . . . Predicatore. dare a bastonare i pesci, cioè in galea.
Sbregà. . . . . . . . . . . . . ... Scorgere. Trepp. . . . . . . . . . . . . . . Folla. Calca.
“Scabbi. Unguento. Chiaro. Siroppo di can Triolfa. . . . . . . . . . . . . . Carne.
tina. Vino. Tuff. . . . . . . . . . . . . . . . Pistola.
Scalfett. . ... ... Mezzetta, Mezzo boccale. Vasch. . . . . . . . . . . . . .. Signore.
Scapuzz (el). ........... L'assassinare, il Vasch. . . . . . . . . . . . . . . Rispetto, riverenza
rubare alla strada. Vin. . . . . . . . . . . . . . . . . Furto.
Scapuzzador. ........... Assassino. “Vira vira.. . . . . . . . . . . Oca.
Scarpa. . . . . . . . . . . . . . . . Borsa. Zaffir. . . . . . . . . . . . . . . Uua Pinta.
Scartin de stamm. . . . . . . . Zer. . . . . . . . . . . . . . . . Manº.
ZER (548 ) ZET
Nell'Aſb. enc. si leggono altresi Morfia per Zernàja sost. f e anche Carta zernaia
bocca; Morfre per mangiare; Berlengo per ta Mezzetto. Carta orlata. Carta magag.*
vola da mangiare; Tortire per cacare; Faticosa Zéro dicono le persone colte per Nùlla
per iscala : Gonzo per contadino; Moccolosa
Zero – Zero via zero zero... M. prov.
per candela; Balzante per palla; Occhi di ci.
vetta per monete d'oro; Bastone per uomo che
per indicare che ex nihilo nihil fit, che
fa copia di sè, e più altre simili alle quali mi
nulla fa nulla; o che si dà in nulla.
mancano i corrispondenti milanesi. Nel Moni Zerolifegh. Geroglifico.
glia (1. c.) e nell'Idropica del Guarini (atto 3.” Zervottèll. Cerviattello.
sc. ult.) leggonsi molte altre voci di gergo Zerzegà. v. a. del Var. Mil. Sfregiare.
siffatte; ad essi potrà ricorrere chi si trovasse Zèst. Cesto. Paniere. Canestro
in bisogno dei corrispondenti italiani. Zest o Zestin del pan. Panierina
Zèrgh. Gergo. per eccellenza. Panattiera. Tafferia.
Zèrgo (Andà in del). Andare a genio. Zest di candil..... Specie di cesta ton
Dar nel genio. deggiante, oblunga, ritagliata in una
Zergón. v. a. del Var. Mil. Scaltrito. Furbo. terza parte di sè per da capo, nella
Zeriàtt chiamano in qualche parte del quale si pongono le candele che si
contado il Reottin. V. stanno per accendere e distribuire
Zeriforàri o zerifolari. I ziſfolari. a chi deve accompagnar processioni
Zerimòccol. . . . . Storpiatura scherze o simili. Quel banco ove si vengono
vole di Cerimonie. I Napoletani le di distribuendo è detto Il desco delle
cono pure in ischerzo Ciceremmuolle. candele dal Vasari Vite pag. 555.
Zerimònia. Cerimonia. Zest di possad. . . . . Paniera ellittica
Bocca che fa zerimoni conti oregg. con tramezza per allogare separata
V. in Böcca. mente gli argenti o i coltelli e le for
Coppà de o Struppià in di zerimoni. chette da cucchiai. V. in Stùcc.
Essere un cerimonioso spietato(*tosc.). Zest d'ost o del pan o di mantin....
Fà on monton de zerimoni. Far ce Panierina spasa con poco orletto e
rimonie colla pala (Fag. Rime I, 174) circolare.
Foo minga tanti zerimoni mì. N'ho Zesta. Paniera – zana - Spasa – Cesto -
pochi di spiccioli io(“tosc. – T. G). Canestra. Zesta de biancaria.
Macster di zerimoni. Cerimoniere. Zesta o zestºn. T. de Carroz. Fiamma
Tirà-ſoeura el scatolin di zerimoni. da pedana? Quella gran paniera di
Aprire lo scatolotto delle cerimonie vi:mini o simili, che si suol fermare in
(Buoni Prov. II, 5o). sul davanti delle carrozze vetturine, la
Zeriorilla. Il di della Candellora (Vill. quale fa pedana al vetturale e serve
Zerioira. stor, VI, 18). Santa Maria per riporvi robe, allogarvi i cani, ec.
Candellara(Pecor. II, 129). Candelaja. Zèsta o Cavagna del ciel. Cesta? Fiam
Candellaia. Candellara. Festa della ma? Talora è di legno e talora è di
Purificazione della Madonna. vimini, e sovrapponsi al cielo delle
A la Madonna de la Zerioeula de carrozze sfornite d'ogni altro salva
l'inverna senim foeura; ma se sorta roba per allogarvi robe all'aperto.
ven, ghe semm denter pussee ben. Zestin. Cestino. Cestella.
Verso Como dicono A la Madonna Giu Zestin de fa morì i galett... Se aves
liceura de l'inverna semm naa foeura; se il coperchio si potrebbe dire Cogno.
ma se sorta venghe semm dent pussee Zestinètt. Cestellina. Cestellino. (cestare.
ben. Per Santa Maria Candelora, se Zestón. Cestone. Mett in di zeston. In
vien la pioggiarola, dell'inverno siamo Zètt. s. m. . . . . Nome generico de con
fuora; se sole o solicello, noi siamo gegni di ferro fatti a forma di zeta,
a mezzo il verno (“tosc. – Lastri Prov. come sono Quello che fa spandere
V, 254). Alla Candellora dell'inverno bene le matassine (i filzaru) sul naspo
non siam fuora(“lucch.). Ai primi di de' filatoi, de quali ne sono tre per
febbrajo per ordinario è passato il valico, Quello unito all'incannatoio
rigor del verno, benchè in qualche de”filatoi col suo cilindro (borlon),
anno continui ancora per tutto il mese. Quello nei sederini da cocchieri, ecc.
ZIB ( 549 ) ZIF
Zètt. . . . . Altra specie di Zètt è la Zibiéra. V. Zibbiéra.
Emma nei ferri da cortine di carrozze Zibrètta. Pappuccia. Pianella. Petacchina.
per dare campo ad una cortina di – Chi fabbrica le pianelle dicesi Pia
sormontar l'altra. nellajo. Un colpo dato con una pia
Zètta.s.f. Zeta. Ultima lettera dell'alfabeto. nella dicesi Pianellata. (nellino.
Avè i gamb faa a zetta. V. in Gàmba. Zibrettinna Pianelletta. Pianellina. Pia
Parlà per zetta. V, in Parlà. Zicch. Frullo. Cica. Miccino. Micolino.
Zeu che anche scrivesi Zoeü. Montanaro. Calà on zicch a fà quei coss. Essere
Zeùra che anche scrivesi Zoeüra. Monta a un pelo a far checchessia.
nara. Montanina. Donna di montagna. No vari on zicch. Non valer un ette,
Fra noi però questa voce si usa com.° un lupino, un jota, una patacca, uno
per denotare le maschere vestite alla straccio, un'acca. V. in Stràscia.
montanina, cioè alla foggia de'montan.' Zicch e zàcch e Zicchzàcch. Zigzag.
A la zeura. Alla montanina. Zicch zìcch.... Voci imitanti quel romo
Zévol. Cefalo. Muggine. Pesce di mare retto che fanno i rosicchiatori.
Zia. Zia. (noto. Ziclòpp. Babbeo. V. Badée.
Zia. Zivolo. Zigolo. Uccello ch'è l'Em Ziètta. Dim. vezz. di Zia. ... Ziuccia.
beriza cirlus L. Ziètta. Zivolo scopajolo (Alb. enc. in Zi
zia pajarinna che altri chiamano an volo). L'Emberiza Cia degli ornitologi.
che assolutamente Pajaròtta. Zivolo Ziettón. Zivolo cenerino. Uccello noto.
giallo scherzoso. Sp. di zigolo noto. Ziff V. Zaff.
Zibaldón. Zibaldone. – Quadernaccio. Ziſſilari per Ziſfolàri. V.
Stracciafoglio. – Zibaldonaccio – Ziſfol. Zufolo. Sifolo – Il fischio non
Centone. El sò solit zibaldon. La can acuto, ma per così dire a sordino,
zon dell'uccellino. chiamasi Fischio sordo(Lasca Cena II,
Zibbiéra o Zibiéra o Gibiéra. Branco di Nov. v1, p. 512). Il verso che si mette
lodole. Puntata(“tosc. – Savj Ornit. II, fischiando si potrebbe esprimere a un
57). Brigata di lodole. (Mag. Cons. Men.) bisogno in carta con Sfusato dal Lasca
Come fa i loderinn su la brughera, nell'Arzigog. IV, 7.
La cova seguitand de la zibbiera. Ziſfol. Piffero. Sampogna. Zifolo, e alla
Zibèbb e Zibèpp. Zibetto. Zibibbo. latina Càlamo – Degli zufoli altri sono
Zibellìn. V. Gibilin in Màrtor. di metallo, ed altri di legno. Questi
Ziber. Voce pavese (sebèr) che vale ma ultimi poi o sono di legno secco, e
stello, usata da noi esclusivamente in li diciamo propriamente Zifoj; o so
Ziber del buter. . . . Mastello che si no fatti colla buccia ancor verde di
colloca sotto la zangola (el penagg) per alcun ramuzzo d'albero, e questi no
raccogliere il burro che n'esce fuora miniamo propriamente Sonèj o Zuc
insieme col latte residuo. chèj. Che se questi ultimi sono schiac
Ziber de la panera che anche dicesi ciati a mo' d'una linguella da chia
Triàngol. . . . . Mastello di legno, rine, e mandano un suono non acuto
e capace d'una brenta di quel fior di ma torbo, in allora i nostri contadini
latte che si sfiora dai latti munti la colligiani li chiamano specif° Pettaròtt.
sera e la mattina e che si destina a Sonà el ziffol. Sonar lo zufolo; e
far cacio lodigiano. È di forma prisma alla latina Calameggiare.
tica triangolare affinchè sovrapposto Vess on ziffol comiſò. Essere una
alla zangola (al penagg) faccia entrare quaglia sopraffina (Fag. Rime I, 558).
in essa la crema senza pericolo che Zifol e cavicc. Cogliluvj. Baggei.
si versi. Se ne può vedere la forma Ziſſol o Sonell de primavera.... Zu
nel Caseificio del Cattaneo. ſolo di buccia d'albero verde che si
Zibètt. Zibibbo. Specie d'uva passano fa al primo apparir della primavera.
tissima. Ne diz. ital. Zibetto vale sol Ziffol de sett boeucc per Badée. V.
tanto animal feroce simile al gatto, Ziſfol. gergo Zipolo. Zugo. Pinco. Mentula.
e specie di balsamo che se ne trae. Zillol. s. m. pl. fig. Filidei (“tosc.). Due
Zibettin. . . . . Sp. d'uva. V in Ùga. gambe esili; le Fluites dei Francesi.
ZIG ( 55o ) ZIL
Zifolà. Sufolare. Fischiare. Zufolare, Zignón (dal fr. Chignon). Mazzocchio? Ti
N'occorr ziffolà s'el cavall nol vour gnone. Dicesi della parte deretana ne'
bev.... È inutile l'affaticarsi in chec capelli della donna – il Baretti (Lett.
chessia contro l'inclinazione o la vo 19.º del suo Viaggio da Londra a Ge
lontà di quello da cui dipende la cosa nova. Milano, 185o, Raccolta Sonzogno,
in quistione. On ne saurait faire boire n. 151, p. 6o, riga 1.”) usa anche Ci
un dine s'il n'a soif (Roux Dict.). gnone, voce, se non erro, infelice.
Ziſfolà. Sconocchiare. Me la sont ziſfolada Zigògna Cicogna. L'Ardea ciconia L.
asquas tutta (la pappa). Me la sconoc Zigognocula o Sigognacula.... Ferro in
chiai francamente quasi tutta. V, Paccià. perniato e mobile che sostenta la cal
Ziſſola. Fare il zufolino ai cavalli, ecc. daja nella quale si fa il cacio lodigiano.
per invitarli a bere. Zigzàgh. Zigzag. Faa a zigzagh. Tortuoso.
Ziſolamént. Zufolamento. Serpeggiante. A zigzag. A spinapesce.
Ziſſolàri. Vite(Targ. At. Ac. Cim. III, 17o). Tij. s. m. sing. e pl. Ciglio; al pl. I Cigli
Ceriforario? Il Ceroferalium del Ma o Le Ciglia – Le stellanti ciglia –
gri e del Ducange – fig. per Badée. V. Nelle Ciglia osservansi il Sopracciglio
Zifolimèrli o Cifolimeri dicono alcuni o Supercilio, i Peli ciliari, e l'Arco.
per Cippelimèrli. V. Lo spazio fra ciglio e ciglio dicesi
Ziſſolin. Zufoletto. Zufolino. Sufoletto. Intracciglio (Salvini).
Stfolino. Fischietto – Spesse volte i Zij ben destaccaa. Ciglia ben dis
fischietti sono di terra ed hanno for giunte. (sopraggiunte.
ma d'uccellini o sim. Zij incroseggiaa. Ciglia raggiunte o
Ziſſolòri per Badée. V. Tirà-giò i zij. Aggrottare o Aggron
Zifolòtt che alcuni chiamano anche Ge dare o Accrespare o Increspare le ci
món. Monachino Monaco. Fringuello glia. Far crespelli delle ciglia. Farci
marino. Ciuffolotto. Uccello noto. glio o cipiglio. Accigliarsi.
Zifra. Cifra. Cifera – Ghirigoro. ila e bass. Scira. Cera.
Zifra. Cifra. Carattere segreto – Bravo Candil de zila zirògen o stearich.
per scriv in zifra. Valente in cripto . . . . . Candele steariche.
grafia o in steganografia – Ciav de Dà la zila a consumm. Dare la cera
la zifra. Contraccifra. Contraccifera. a calo, cioè per riaverla col solo pa
Zifra. ſig. Sciancato. Nanerottolo. Tutt'ona gamento di quanto ella è calata.
zifra. Tutto uno storpio. Forma de zila. . . . Quella specie
Zigàr. s. m. che altri dicono La Zigàra di cialda che si congela sopra l'ac
o La Zigàla o La Scigàra e in gergo qua insieme alla quale fu bollita la
El Ciòd o El Ciodin. Sigaro (Giorn. cera imbrattata residuata nelle gabbie
agr. IX, 178; III, 2o9 – “fior. – Salvad. dopo la stretta del secondo miele.
p. 1o – “tosc. – Guadag. Poes. II, 184 Lucid a zila. . . . Lustro a cera.
e altrove; e nota che fa spec. avver Scorusc de zila. Colature o Premi
tire come, ancorchè ei sappia chia ture di cera (Tar. fir.).
marsi anche Cigara e Zigaro, pure Toeiù la zila a consumm. Comperar
egli scrive Sigaro seguendo la pro le cere a calo.
nunzia toscana). Una ſoglia di tabacco Zida a color. Cera colorata – bianca.
arrotolata a modo di un cilindruolo Cera bianca – colada. Cera strutta.
con una pagliuzza per cannellino da Zila de canella, Cera di cannella
attrarne il fumo allorchè la si pipa. (Targ. Istit. lI, 544).
Dallo spag. Cigarro o dal provenzale Zila de mascher. Cera da maschere.
Cigalo. Vi si osservano El Piem.... = Zila de Spagna. Cera di Spagna.
El Ruban o Rubèn. . . . = La Pajetta. . . . . Ceralacca. Ona canetta de zila de Spa
Zigar del Moro, de Virginia, d'Olanda. gna. V. Canètta e agg. Un Cannello di
Zigarètt.sigaretto(Guad.Poes. II, 49 e pas) ceralacca (*tosc. mod. – T. G.). Una
Zign o zin. Cigno – Fiocch de zign. T. bacchettina di ceralacca.
de Par. Piumino – Guantin de zign... Zila frusta. Cere arsicce. Mozziconi
Manicotto di . . . . di cera (Tar, ſior.). Cere manomesse
ZIL ( 551 ) ZIP
Zila gialletta. V. Zila vergin. Zilinder. Cilindro – V. anche in Orelògg.
Zila rotta. Cerume. Rottami di cera. Zima per Scima. V.
Zila vergin o gialletta. Cera gialla Zimara. Zimarra. (pèll. V.
o vergine o greggia. La cera naturale, Zimbèll. Lo stesso che Zàmbel e Zam
di color giallo vivido e bene granita Zimión. Sommolo. Estremità, punta del
che si ottiene dalla seconda bollitura Zimma o scimma Cima. (l'ala.
della cera naturale residuata nelle gab Omm de zimma o Zimma d'omm.
bie dopo la stretta del miele secondo, Uomo di pezza o de'primi della pezza.
Zila. . . . . Il Complesso delle cere, o Uomo di vaglia, di conto.
il Diritto al pagamento delle cere che Zimòja. v. a. Cerimonia. Cirimonia.
si ardono in chiesa. La zila la tocca Zimór. V. Ciumór.
al curat. . . . ll provento delle cere Zin. V. Zign.
mortuarie è proprietà del parroco, Zinamòmm. Cennamomo. Aroma noto.
Zilaria. Fabbrica di cera. Zinamòmm. met. Colore. Apparenza. Tant
Zilaria. Le Core. per dagli on poo de zinamomm. Per
Zlavègna. . . . . Nome di paese che modo d'onestarla.
usiamo nel dettato El curat de Zila Zinch. Zinco.
vegna, chi ghe l'ha denter se le te Zinèila, v. ant. degli Statuti del Mercanti
gna. . . . . Chi s'ha s abbia, milanesi (p. 42). Vivagno o Cerro dei
Zilée. Cerajuolo. Candelottajo. Chi bian panni da due capi.
chisce la cera e ne fa candele, tor Zingh. . . . Così chiamasi nelle nostre
chietti e simili – ll Cerajuolo per risaje una specie di Spuma che nuo
a fare i suoi lavori adopera arcolajo, tando sull'acqua, impedisce al riso
argagnolo, piana, filatoio, focara, di spuntar fuori di essa, e lo fa in
pozzetto, caldaja, coltelli, cerchietti e tristire e perire,
taglia. Dalla strutta cava le candele, Zingher.zingaro, zingano zinghero.Usso
e lavoratele prima di sottano, le im Zinghera. Zingana. Zingara. Zinghera.
pone, le piana, le accula. Egli bian Ussa.

chisce la cera gialla e ne fa garzuolo, Zinivella. Scinivella-V.anche Cervèll.


e tiene conto del culaccini e del cerumi Zinta. Cignere. Circondare di muro, ecc.
per la nuova strutta. Egli fabbrica Zintaa Cinto. Ricinto. (zania.
così mortaletti o spirini, candele, can Zinzania, Zizzania, e ant. Zenzania. Zin
delotti, torcetti o torchietti, torce o Zinzigà e Zinzinà. Stuzzicare? Toccar leg
torchie, doppieri, quadroni, ecc. ecc. germente e spesseggiando una cosa
Ziléra. Cerajuola. La Moglie del cerajuo per tentare di smuoverla. Zinzinà i
lo, o la Donna che ha fabbrica di cere dent. Stuzzicare i denti – ll Zinzinare
– In questo come in altri consimili casi (ve dei diz. ital, vale Bere a zinzini –
dansi le voci Bottegliera, Cervellera, Dazie per Vessigà. V.
ra, Fondeghera, ecc. ecc.), dove le regole Zio. Zio – Fra noi è nome mancante di
generali della lingua mi additarono sicuro il
plurale. Diciamo La Zia e I Zij (la
campo, io mi feci lecito di formare dal so
stantivo mascolino il femminino, giacchè se
zia, le zie), e el Zio il vio), ma non i
leggesi nei dizionari italiani Cappellaia, For Zii, e invece sostituiamo il plurale
naja, Beccaja, ecc., cambiata la desinenza o dell'antico barba; el Barba, i Barba.
del mascolino in a, si dirà anche correttamente Capricci glossici. (o da nulla.
Bruciataja, Ottonaja, Libraja, Cioccolattaja, Zio tecch tecch.... Zio ancor bimbo
tutte voci coniate sulla foggia dei primi. Zio gergo per Bois. V.
Zilin e bassam. Scirin. Stoppino(“fior. – Zieu. Zietto (Bracc. Sch. Dei XV, 62, 6).
Tom. Sin. p. 1o2). Cerino (Ortografia Zión. Ciglione(Fag. Am. esp. III, 5). Gran
di Padova). Lunga e sottile candeluzza de e folto ciglio – ed anche Cigliuto.
di cera, spesso colorita e le più volte Zión . . . . Grande zio,
aggomitolata o foggiata a palla, a li Zión che anche dicesi Passer pravon o
bricciuolo, ecc., tascabile e manuale Passer de montagna. Bravicre. Stril
per più usi del momento, come per lozzo. L'Enberisa miliaria degli ornit.
suggellare, ecc. ecc. Zipp. Zirlo. Zirlamento. Verso del tordo.
ZOC ( 552 ) ZOF
zippà. Trutilare. Zirlare del tordo. brascon terminato che ha di brasca,
º
Zippadór. Allettajuolo. Tordo canta a fine di spegnerne l'infocamento.
Zippon. juolo. Zòcch o Fòpp. T. de'Fornac. . . . . È
Zipria. Polvere alla marescialla (*volg. quel vase in cui si tiene l'acqua colla
tosc. – Targ. Istit. in Iris). Polvere quale si vengono immollando sullo
di Cipria (id. ivi III, 496). Polvere di spazzo detto Spiarda le terre per farne
Cipri o d'amido(Alb. enc. in Amido). buona pasta da tegoli e mattoni.
Fiocch de la zipria. V, in Fiòcch. Zocchera. Sandalo, zoccolo.
Mett-sù la zipria. ... Incipriarsi. Zoccol. T. Archit. zoccolo. Zoccol tutt
Zipriée. Fuscellaio (“fior). Venditor di al longh. Zoccolo continuato, e dottr.
polvere di Cipri. I Fr.lo dicon Poudrier. Stereobate – de rinforz. Rinzòcco.
ipriéra. . . . . La Moglie del venditore Zòccol (per estensione). Imbasamento.
di polvere di Cipri, od anche Donna Basamento. Base.

che vende una tal polvere. V. in Ziléra. Zoccoliti per Zappètt. V.


Ziricòccola Coccia, coccola” vale scherz. Zoccolant o zoccoròtt. V.
il capo, la testa. Forse dal siciliano occolón. . . . . Gran zoccolo.
o dal napol. Ciricocculu di pari sig. Zoccolòtt. v. zoccoròtt.
Zirlin o Birlin. . . . . Girella mobile di Zoccolòtt o zoccolant. Frati dai pie' di
legno che allogasi internamente sul legno(Mauro Capit. in lode de Frati –
fondo del carruccio da bambini (stren Tassoni Secch. IV, 48). Zoccolanti.
cirori) per dargli maggiore alzata quan Zoccora o zocchera o Zòccola. Zoccolo.
do il bambino che vi si mette sia an Pianella colla pianta di legno.
cor troppo piccino, e non abbia libero Talon. . . . – Cava.... = Pianta.... Patta
l'uso delle braccia fuor del carruccio o Tomera. ... = Orlo de la patta.... = orlett
senza tale sollalzo. o Corensgin. . . . - Corensgitt (ne'zoccoli di
Zirògen. V. in Zila. monte). . . . E Pattinn. Guigge = Legnasco
Zironzà Gironzare. Legnazz. . . . (suolo e calcagno di legno)....
Ziròtt. cerotto cerottolo.zirot de Norim Zoccor de capuscin. Sandali.
berga.Cera cattolica.Cerotto di Vorimbº Zoccor de patta. Zoccoli a guiggia
No gh'è zirott. Ella è ita – Il intiera. Le Sgalmare de Veneziani.
morto è sulla bara. (Ceròttolo. Zoccor de mezza patta o Zoccor de
Zirottin.cerottino Fag.Avercura,ec.I, 14). montagna. Zoccoli a mezza guiggia.
Zitàa città. Ghe va la zitaa..... ln Zoccoli di tutto legno con due guig
giuzze allacciatrici.
terviene il Corpo municipale.
I Sessanta de zitaa. V. Sessanta. - Fà frecass coi zoccherin de l'andà.
I Trombetta de zitaa. V. Trombètta.
Zoccolare. (chètta.
Stacchett de zoccher. V. in Stac
Vess de zitaa. Essere Municipalista. Zoccoràda. Zoccolata.
Zitadella ... Nome volgare del Borgo
di Porta Ticinese nella nostra città, Zoccorati Zoccolajo. Fabbricatore e
perchè altre volte e fin verso il 14oo
Zoccorce. º venditore di zoccoli.
era fortificato a modo di una cittadella.
Zoccoréra. Zoccolaja. Moglie dello zoc
Zitadón. Cittadone. colajo, o Donna che vende zoccoli.
Zitornèlla. Cedronella. Melissa. Appiuola. Zoccorètta o Zoccorin. Zoccoletto. Zocco
Zitz. V, siss. Zoccoròtt... zoccolo grossolano. (lino.
Zizz... Sp. di calancà finiss.” – per Cùu.V. Zoccoròtt o Bözzera. Trappola? Specie
Zizzola. Voce forestiera introdottasi an di rete da pesci.
Zoccoròtt Fraa). Zoccolante. V. Zoccolòtt.
che fra noi in questo modo: Che pocca Zoeü e Zoeüra. l'. Zeò e Zeira. -

zizzola! Bagattelle! V. in Pinola.


Zocca. Gómito di lago, mare, ecc. (Pecor. Z6ſfregh. Zolfo. Solfo; e ant. Solfaro. Mi
I, 88). Insenata (Amer. Viag. 8). Seno.
nerale notissimo. Zolfo di cava – ne zol
Zolfo di crostone – aggru
loni interni ascosti.
Insenatura. Caletta o Calanca. È voce
nato esterno di mofete, ecc. acque sulfuree. Da
comune sul Lago di Como. anbi si cava il Zolfo vergine, e il Zolfo colato
òcca o Fòppa... Buca piena d'acqua nel di matrice bianca o gialla. Il Zolfo nero, cioè
la quale il Fornaciajo ficca il così detto di matrice piombata e di color pallido. Zolfajo
ZON ( 553 ) ZOP
dicesi chi cuoce e lavora zolfo – Fiori di zol Fà deventà zopp. Azzoppare.
fo il zolfo puro ridotto in farina in palpabile L'è pussee facil a cattà on bosard che
– Zolfatura. Crostoni di zolfo – Zolloni mi on zopp. La bugia ti corre su pel naso.
nerali di zolfo (Targ. Viag. II, 386 e seg.).
Zopp. fig. zoppo. Difettoso, manco, im
Si ha lo Zolfo di cava, lo Zolfo vergine o api perfetto – Filzopp (parl. di vigneti)...
ro, lo Zolfo di crostone, lo Zolfo vivo, lo Filare interrotto-Forment zopp. Grano
2olfo fuso (Targ. Viag pass.) – Se ne trae
Olio di zolfo – L'acqua zolfina è detta organato(“tos.),cioè di gambi sguagliati.
Maestra di zolfo - Il luogo dove si cava zolfo Zòppa. Zoppa.
è detto Zolfatara – Dà el zoſfregh. Insolfare. E vumna e dò e tre, la zoppa la
Zoffregh in canna. . . . Zolfo pur gh'è. ... Intercalare usato in certi
gato in cannelli. giuochi fanciulleschi.
Zofregh viv. Solfo vivo(Biring. Pi Zoppà. Azzoppare? Zoppà on cavall. Az
rotecn. p. 27 – Targ. Viag pass.). zoppare un cavallo.
Zofregà. Inzolfare (Lastri op. III, 2o9). Zoppadùra. Zoppicatura(Giorn. agr. I).
Insolfare. Solforare. I cavagnee zoſ Zoppàss, che nella Brianza dicono In
freghen i cavagnoeu per fai pari pus zoppàss. Azzoppire (Giorn. agr. IV,
see bianch e pussee s'ciasser. I pa 122). Zopparsi(Giorn. Georg. XIl, 135).
nierai inzolfano i panieri per dar loro Azzoppare. Azzopparsi. Diven.° zoppo.
lustrore, bianchezza, fittezza. Zoppètta (Andà a). Andare a piè zoppo
Zofreghèti o Zoſfreghin che i cont. di o a calzoppo. Andare o saltare sopra
cono bellamente Solfanèll o Zolfinèll. un piede solo, il fr. Aller à clochepied.
Zolferino. Zolfino. Stoppino coperto Giugà a zoppetta o a zoppin zop
di solfo. Zolfanello. Solfanello. Zolfi petta. Giocare a piè zoppo (Don Zuc.).
nello. Al pl. I Zolfanelli o Le zolfa Zoppettin. Zoppettino (Monos. pag. 58).
nella. Fuscelletto di gambo di canapa Zoppignà. Zoppicare. Zoppeggiare.
o simile intinto d'ambo i capi nel Zoppignént (Andà). Andar zoppiconi.
solfo per uso d'accendere il fuoco. Zoppignón (A). Zoppiconi. Zoppicone.
Quell de la lisca, prega e zoffreghitt, Zoppin. Zoppino (“tosc.). Zoppetto. Zop
Escajuolo. Venditor d'esca, di zolfa petto d'un piede.
nelli e di pietre focaje. Zoppin zoppètta(Andà a) V in Zoppètta.
Zolfreghèti metaf in senso di Tizziroeiù. V. oppinna. Lo Storpio? Ulcere cancroso
Fà el zoffreghett. Metterlegne (Casa interfalangio che attacca le bestie bo
Lett.). Aizzare. Intizzare. vine, le pecore, ecc. e ch'è contagioso.
Zofreghin. V. Zoffreghètt. Si forma specialmente frammezzo al
Zòj, Zòja, Zojà, Zojada, ecc. v. cont. l'ugna delle gambe posteriori delle
spec. dell'Alto Mil. per Giòj, Giòja, vacche, e viene detta Zoppina per
Giojà, Giojada, ecc. V. – Zojà la spo chè l'animale che è affetto da questa
sa. Giojare o Ingiojellare la sposa. malattia ne dà per primo sintomo lo
Zollà. v. a. Appoggiare. Appiccicare. P. es. zoppicare. L'acrimonia delle orine sta
El gh'ha zollaa di bonn strocc. Gli gnanti in quella parte della stalla ove
appoggiò delle busse. - Oggi, in luogo le vacche posano i piedi, e il dover
di Zolla, diciamo più volontieri Pon esse appoggiare alla punta dell'ugne
dà, Pettà, Poggià, Sond e simili. i piè deretani perchè gli hanno nella
Zollà. v. brianz. per Lazzà. V. troscia (in del riaa) della stalla sono
Zónfeta. . . . . Voce esprimente il suono le prime cagioni della Zoppina non
e la forza di un colpo, il fr. Zon – avvertite dal Gior. agr. tosc. I, 515 e
Il Porta (Rime ined. p. 15) disse anche segg. il quale dice che era già male
E zonfeta on'oggiada de travers. sconosciuto e perciò senza nome in
Zonzón e più com. Fronfrón. . . . . Voce Toscana. Però dopo il 1827 la voce
comica imitante il suono del violone. Zoppina è ivi notoria perchè adot
Zonzonà. Ronzare. tata da quei Georgofili – È detta
Zopp. Zoppo. Zoppicante. Itanco. Govarda, Chiovardo, Chiodo bovino,
Andà zopp. Rancare. Ranchettare – Mal d'ugna, Cancro volante, Zoppina
Arrancare. Arrancarsi. ne vari paesi dell'Alta Italia.
Pol. II. 7o
ZUC (554 ) ZUC
Zoppinna. Zoppetta. Dimin. di Zoppa. Zucca turca. Zacca a berretto turco
Zoppinna. Ad. di Vicella. Mammola. (Giorn, Georg XIII, 114).
Zoppön. Zoppaccio. Zucca verda e longa. . . . Non anco
Zorètta e Zorettinna. Dim. vez. di Zoeura. V. matura si mangia in zuppa o acconcia.
Zornì. v. br. Adornare. Rinfronzolare. Zucca a.. . . Zucca a perina(Gior.
Ornare. Addobbare. Gtternire. Il lat. Georg. XIII, I 14) – Zucca a pastic
Ecornare vivo tuttora a mio orecchio cino(ivi).
in Brianza. Zornì l'altar, la cros, on - A proposit de zuech marinn. A
bambin. Adornar l'altare, la croce, un proposito di fava.
bimbo con fiori, nastri e simili. Terren de pientà zucch. V. Terrén.
Zornii Adornato. Var pussee ona granua de pever
Zorócch o vero Zorocch ti e mur. Ad che ona zucca. Gli uomini non si mi
dietro. Indietro. Dal tedesco Zurück. surano a pertiche.
Zotegaria. Zoticaggine. Zoticheria. Zoti Vess minga sto fior de zucch. Non
Zòtegh. Zotico. (chezza. essere per bontà coppa d'oro(Dav. Tac.
Zotegºn. Zoticaccio. Zoticone – Zotico Perd, El. I 1). Non esser leale o netta
Zòttola. v. br. Tròttola. (naccio. farina? Non esser farina da cialde?
Giugà a la zottola. Giocare o Fare Non essere una cosa tanto bella o per
alla trottola. Specie di giuoco che si ſetta come altri vorrebbe dar a credere,
fa dai fanciulli con uno strumento di Zucca busa o Pignatta busa. fig. Ve
legno simile al cono che ha un fer nerabile Mellone(Sacch. Nov.72). Zucca
ruzzo piramidale in cima, il quale vota o da sale. Zucca al vento.
fanno girare con una cordicella av Zucca e melon, ogni cossa a la soa
voltagli intorno; in ciò differente dal stagion. V. in Frùt e Melòn.
paléo (o birla), che questo non ha il Zùcca... nello strumento della Veggia
ferro in cima e si ſa girare con isferza, bacucca e del Torototela. V. le voci.
Zovàld, zovàlda, Zovaldón, ecc. Lo stesso Zucca. fig. Cucuzza. Cellòria. Capo.
che Sgalis, Sgalisa, Sgalisón, ecc. V. Zuccàda. Capata – Dà-dent ona zuc
Zovaldòtt. Spavaldone(Bisc Not Mald,2o). cada. Battere una capata.
Zùbo o Zùbbo. gergo, Coso. Cotale. Pinco, Zuccàda... Il Perini nella sua Geometria
ùcca. Zucca. pratica assevera volgare tra noi questa
Zucca barettinna. V. Zucca turca,
voce per Pertega da misurare terreni,
Zucca barucca. Zucca dal collo tor io non l'ho mai sentita nè letta in tal
to? o ritorta o di Chiozza. Zuccagn, V. Zaccàgn. (senso.
Zucca bianca e tonda. Zucca bianca Zuccaroeüla o Zaccarella o zucchetta
r
o ſrataja.
gia Nono anco
in zuppa matura si man
acconcia. (insetto). Lo stesso che Gàmbermatt. V.
ucchée. Zuccajo.
Zucca de bev. Borraccia, Ona donna per massee, e on'arma
Zucca de coo o de cò. v. cont. Zuc per zucchee, se la voeur fa ben l'è
ca da pescare o da pesci o da olio(Targ. assee. . . . . Una donna al mezza;olo,
Ist. in Cucurbita lagenaria). Matura, e al zuccajo un seme basta, quando
- secca, votata serve per vaso vinario. sian di buona pasta.
Zucca de vin. Zucca fiasco. Zucca Se va ben el zucchee, va maa el
a tromba. Zucca de pellegrini. granee. . . . . Annata piovosa giova
Zucca marinna, Zucca marina.
al zuccajo, nuoce al granajo.
Zucca marinna. v. br., Brionia. Vite Zucchell. Zufolo. Calamo. V. Ziſfol.
Zucca salvadega. bianca. Fe Avè sonaa el zucchell che anche
scera. Zucca salvatica. La Brionia alba. diciamo Avè scuccaa badinna o vanin
Zucca trombetta.... Si coltiva per na, o Vess fornii Brera, o Vess sonaa
metterla immatura in mostarda, e per rumm. Aver fitto. Aver rovinato il negº
farne torte quando è matura. Zùcchere cont.Zùccor.Zucchero. Zuccaro.
Zucca turbant. . . . . Immatura si Zuccher bastard. . . . Zucchero in
mangia acconcia; serbata e matura si grossi pani, di colore mezzano fra il
usa a far torte, bianco e il biondo.
ZUC (555 ) ZUC
Zuccher biond.... Zucchero biondo.
= Zuccher purgaa. Zucchero chiarito
Zuccher candid. Zucchero candito
– Zuccher tiraa, Zucchero di più cotte.
o candi (Redi). Zuccher a la caramell. Zucchero a
Zuccher d'Avana, de Fernambucch, cottura di penniti(Biscioni Not. Malm. I,
del Rio, del Brasì, de Borbon, de 8o). Fa schiuma larga e densa; im
Santos, Lumpen, Lumpen verd, Li mersovi uno stecco e rimollato poi
sbònna, Melis.... Zuccheri così deno nell'acqua resta croccante al dente.
minati dai vari paesi onde ci vengono. Zucchera la gran piumm. Zucchero
Zuccher de biedrav. Zucchero di
a cottura di zucchero d'orzo(Bisc. l. c.).
barbabietole – de latt. . . . Estratto
Soffiato ne' buchi della paletta il si
della parte zuccherina del latte, roppo se ne va in piuma; avvicinato
Zuccher de levativ. Zucchero da all'orecchio canta.
serviziali (Redi). È un mascavado. Zuccher a la piccola piumm. Zuc
Zuccher d'orz che altri dicono Zuc
chero a cottura di uanuscristi(Bisc. l.c.).
cher tort o Panédi. Zucchero d'orzo.
Soffiato ne' buchi della paletta il si
Zuccher fiorett. Zucchero bianco.
roppo se ne va in pallini.
È la Cassonade blanche de Francesi. Zuccher al strascion. Zucchero a
Zuccher fioretton. Zucchero di tre
cottura di riccio(Bisc. l. c.). Bollendo
cotte o di più cotte. Vess zuccher ſio il siroppo se vi s'immerge la paletta,
retton (met.). Parere uno zucchero di cavatane e alzata all'aria ne cadono
tre cotte. Aversi per buono e soave.
fili come stracci, ed è così cotto.
Zuccher grass. . . . . Zucchero di Zuccher brulé.... L'ultima e mag
grana non ben asciutta. (rinato, gior cottura di zucchero.
Zuccher in farinna.... Zucchero sfa
Zuccher cotta la perla. Zucchero a
Zuccher ingles o Pilé ingles..... cottura di sciloppo (Bisc. l. c.). Zucchero
Zucchero fiore.
chiarito a forma di giulebbo. Fa fili
Zuccher in granna..... Z.° in grana. lunghi un dito, e nel fondo lascia
Zuccher in pan. Zucchero in pani. una goccia a mo' di perla.
Zuccher in pan pestaa o masnaa.... - A pan de zuccher. A cono.
Zucchero in pane franto o macinato. Canna de zuccher. . . . Bastone,
Zuccher in polver... Zuciº in polvere. mazza fatta d'una specie di giunco da
Zuccher lattaa.... Zucchero candidº
noi malº denom.” Canna di zucchero.
Zuccher magher. . . . Zucchero di Cascià-foeura el zuccher. Rifiorire
grana ben asciutta – Talora snerbato. lo zucchero. Per es. I fichi rifioriscono
Zuccher mascabà(dal fr. Moscovade).
Zucchero rosso(Pr. fior. IV, III, 5 –
lo zucchero (Targ. Ist. III, 4o5).
Casson per pestà el zucchero Cas
Redi Op. V, 268). Zuccheri mascavati son del zuccher. . . . . Macchinetta
(“liv. – Pr. merc. di Liv.). da soppestare lo zucchero.
Zuccherpilé(dal fr. Pile) o fiorett.... L è poei minga sto fior de zuccher.
Zucchero soppesto, rotto, franto e Non è uno stinco di santo(“tosc. – T.G.).
bianco assai.
Non ci sono questi miracoli di bontà.
Zuccher reſinaa Zucchero raffinato. Pan de zuccher. Zolla di zucchero
(Neri Art. Vetr. p. 162). (“tosc. – T. G.) – V. anche in Pan.
Zuccher rosaa. Zucchero rosato.
Purgà el zuccher.Chiarire lo zucchero
Zuccher rottamm. Zucchero rottame
Tira el zuccher e Tirà el zuccher
(Bellini in Pros. fior. III, II, 25). in bianch. . . . . La Tiratura dello
Zuccher sutt. V. Zuccher magher. zucchero(Disc. l. c.).
Zuccher tort per Zuccher d'orz. V. Vess on zuccher rispett o in pari
Zuccher vergin. Zucchero di casso a vun o a ona robba. Essere un oro
nata(franzesismo che usa il Targ. Istit. appo chi o checchessia. A rispett a lui
lI, 546). La Cassonade de Francesi. l'è on zuccher. A petto a lui sembra un
Zuccher de... Zucchero di perga oro. E sarebbe un piacere(Alleg. p. 81).
mena (Targ. Viag. IV, III). E tutto a Zuccher e canella. .... Pelame mi
minutissimi lapilli. sto di bianco e bajo nel cavallo.
ZUC (556) ZUR
Zuccheréra. zuccheriera (“tosc. – Mol. Zuccoria salvadega. Radicchio scol
El. – Alb. bass. in Sucrier). Vasetto di tellato o salvatico o di campo. Cico
più materie e forme in cui si serve ria. Il C. silvestre – È anche nome
lo zucchero a mensa, al caſſè, ecc. contadinesco dei Leontodon hispidum,
Zuccherin. T. di Giuoco. . . . . . Così danubiale e autumnale de botanici.
dicesi, in vari giuochi, un giro di Zuccoria verdonna.... Sp. di cico
tre partite fatto da tre persone, in ria che ha le ſoglie lunghe e intagliate.
ognuna delle quali partite ciascuno - Romp la zuccoria o la beata zucco
dei giocatori per turno giuoca contro ria. Rompere il capo. Il Fagiuoli(Forz.
gli altri due collegati – Talvolta, e Rag. II, 1o) fa dire a Ciapo Che diaschin
singolarmente ne giuochi di carte, si ha egghi nella cicoria? cioè pel capo.
prende semplicemente per Giro di Zuccorijn. V. Zuccorin.
partite; e in questo senso corrisponde Zuccott zucca rimonda zuccone – cu
al veneziano Batifondo o Toccafondo. cuzzo. Cucuzzolo – Zucca. Zuccolo.
Zuccherin. fig. Zuccherino("tosc.-T. G.). Zuccott. fig. Capassone. V. Zuccòn.
Cosa soavissima. Zuff ciuffo. Il complesso de'capelli che
Zuccherin. . . . . Lo spandizucchero, soprastanno alla fronte e che sono più
Zucchetta. Zucchetta. zucchetta bianca lunghi degli altri – Dicesi Cerfuglio
coronada. . . . . Si mangia immatura o Cerfuglione se il Ciuffo è disordi
acconcia; serbata e matura, in torte. nato e di capelli lunghi.
Zucchett repienn. Zucchette col ri Ciappà per el zuff. Ciuffare. Acciuffa
pieno. re. Dar di ciuffo. Prendere pel ciuffo.
Zucchètta. Agg. di Brùgna. V.nelle Giunte. Mostrà el zuſ. fig. Mostrare i denti
Zucchin Zucchettino. Zucchettina. La o il viso o il volto. gambe.
Zucco:ù i cucurbita melopepo novellina Zùff. Ciuffo ne'cavalli – Barbette nelle
che si mangia acconcia in più modi. Gaijnna cont el zuff o cont el zuf
Sonà zuccocu. fig.... Essere a confi fett. Gallina ciuffuta. Usell cont el zuff.
temini. Uccello ciuffuto.
Zucceu. Ad. di Pér. v. Zuff met. Lo stesso che Caporal fg. V.
Zuccoirin o Zuccorijn. Radicchio novello. Zuffasc. Ciuffaccio (“tosc. – T. G.).
Zuccojrin novellin. Radicchino. Zuffett. Ciuffetto – met. V. Caporàl fig.
Zuccon zuccone (“tosc. – T. G). Capo Zuffett, e ord. 1 zuffitt. Il Crespo. I Par
duro. Testa dura. Coccia dura. Capac rucchieri chiamano così quella parte
cio. Ostinato, caparbio. (ne. di capegli che s'increspa all'insù
Zucconin. Zucconaccio(“tosc.). Capasso della fronte e da lato alle tempia.
Zuccòria, cicoria. Cicorea Radicchio. Zuffin. Ciu no(“tosc. – T. G.).
Sorta d'erba nota da insalate. Zuffon ciuffone( tosc. – T. G.) positivo.
Cafè de zuccoria... Caffè di cicoria. Zuffon e zuffònna. ſig.... Guardee quella
Decozion de zuccoria. Decotto di zuffon! Vedi spavaldona!
radicchio(Targ. Ist. III, 145). Zùgn. . . . . Verso che fanno i nostri
Zuccoria biòbiò o semplic. Biobiò. ciabattini, simile all'altro Ozen. V.
Iladicchio bianco. Zurón (dallo spag. Quron?). Surrone.
Zuccoria de mazz. Mazzocchi di Ciurlo (Zanob. e Alb. enc.). Pelle di
radicchio – de sciroeu. Capocchine capra, e per abuso anche Pelle di
(“luc.) – de sciroeu verda. . . . Ha vacchetta giovane o di vitello sopran
le foglie corte e larghe assai. nino che si usa soltanto per contener
Zuccoria matta.... Sp. d'erba detta l'indaco di commercio. I Veneziani
dai bot. Crepis tectorum. (chio. lo chiamano Zurlo, e secondo l'Alb.
Zuccoria( Radis de Barbe di radic enc. (in Zurlone) questo Zurlo o Zur
Zuccoria rossa. ... Sp. di cicoria ron sarebbe da dirsi in italiano Fardo.
che ha le foglie lunghe e larghe, orlate Ma parmi ch'egli sbagli e che il Fardo
di color rossiccio pendente nel verde. sia tutt'altra cosa. V. Fàvd.
--- -
GIUNTE

c o RR Ez I o N I

AL VOCABOLARIO.
Io vi dissi già, o Lettori, che, ad onta d'ogni mia diligenza,
mancherebbero ancora in questo Vocabolario le migliaia di vocaboli
e modi propri del nostro dialetto. Quel mio dire è oggidì confer
mato da queste Giunte, le quali, per numerose che siano, tuttavia
non saranno pure un quarto il bisogno. Esse lasceranno ancora
larghissimo campo di sopraggiunte a chi vorrà avventurarsi per
questo mare immenso, dal quale io mi ritraggo oggi a riva con
questo solo benefizio dell'avere a pieno fondo riconosciuta la mia
temerità. Fra i molti alle cui mani potrà capitare questo mio Vo
cabolario molti saranno i conoscitori d'ognuna di quelle tante arti
e scienze onde è ricca l'umana società; ed ecco mille giudici si
curi buttare in viso al povero Vocabolarista la temerità del pren
der egli uno a cinguettare a bell'aria di quello onde appena i
mille riuniti saprebbero fondatamente parlare, e con mille singo
lari censure punirlo meritamente della sua imprudenza. Altri as
serì che un contadino sarebbe spesso un utile segretario pei let
terati, e forse intese dire per gli scrittori di georgica; ed io
asserirò che al Vocabolarista bisognerebbero tanti segretari quanti
sono i pratici d'ogni arte e d'ogni scienza. Senza i quali pratici
segretari non è per assoluto possibile a qualsivoglia uomo il riu
scire spositore incensurabile di tutte le voci e di tutti i modi
d'un linguaggio. Però il fatto vuole perdono allorchè manchevole,
come è nel caso mio, dal lato della mente, non da quello del cuore.
Abbiatevi dunque, o Lettori, queste Giunte come caparra di quel
le più che altri sapranno mettervi innanzi col tempo. Esse sono
per una parte quelle medesime che vedeste già date da me in cia
scun volume, raccolte qui a una per isparagnarvi la noia delle
troppe ricerche. Ed in parte sono ricchezza onde mi furono
spontaneamente cortesi alcuni Associati all'opera, il cui nome
sta da lato a ciascuna giunta (1). D'assai cose io vorrei pure fa
vellarvi quì, o Lettori, per rendervi ragione di certe omissioni e
mie e non mie, di certi granchi da me presi di buja notte, e di
più altre cosette intorno alle quali parecchi di voi amerebbero per
avventura esser fatti chiari. Ma più rispetti me ne tengono, e
quello specialmente di non troppo oltrepassare il numero de fogli
di stampa prenunziati per un libro al cui spaccio il dialetto pre
scrive ristretti confini (2). Statevi dunque contenti al mio silenzio,
e abbiatelo, se non altro, a compenso del mio avere allargato a
quattro volte tanto la prima edizione di quest'opera, il che presso
taluni fu gravissimo peccato contro ogni mia aspettazione.
Vivete sani.

(1) Si veggano le pag. vlt e Lx della Prefazione, coll'avvertenza che alla


sigla V. D. B. preindicata nella prima di dette pagine, lo sostituito per uni
formità il nome ivi additato. – Ad alcuni articoli si vedranno apposti due o
più nomi. Ciò indica che due o più concorsero a somministrare l'identica
giunta o correzione. Questi articoli però sono rarissimi, e tale circostanza è
fenomeno ideologico da trarsene dovizia di considerazioni sulla natura dei
vocabolari, e sulla difficoltà del ben condurli una sola persona, considerazioni
alle quali non è qui il luogo di abbandonarsi. I . .. .

(2) Nel Manifesto d'associazione io avvisai che ogni volume avrebbe no


verato ben 5o fogli di stampa, e quindi 12o fogli circa l'intiero Vocabolario.
Le Giunte del quarto volume importarono un 7 fogli più non potutisi calco
lare anticipatamente sul manoscritto. spero che i signori Associati non mi
sapranno male di questo lieve aggravio, quando pongano mente alla bonta
del motivo che lo produsse. e i , - - -
GIUNTE E CORREZIONI AL VOCABOLARIO.

ACQ ACQ
A' dicono i cont. br. per Anch. Anche. P. es. Acqua de fior de maranz. Acqua di
Lavora a i besti. Lavorano anche le bestie. fior d'arancio(Magal. Op. 356).
Abàa ag. Abaa de desimpegn. V. in De Acqua de giussumin. Acqua di gelso
simpègn nel Vocabolario. mini(Targ. Ist. II, 15).
Abào. V. Vöga o Tracciù nel Vocabolario. Acqua de la Reginna. Acqua della Re- ,
Abàss(Trà). V. Trà-giò in Trà nel Voc. gina(Targ. Ist. II, 24 – Nelli All. di
Abituàa. Abituato. Ved. I, 12).
Abitùden. Abitudine. Abito. Acqua delevanda. Acqua di lavanda o
Abonà ag Fare un abbuono(“tosc. – T. G.). Acqua stillata di spigo(Targ. Istit. II, 5o8).
Abresgé(In) ag. In ristretto. In compendio. Acqua de melissa. Acqua di melissa
Abreviadùr.T. Notarile. Abbreviature. BIFFI. (Targ. Istit. II, 526).
Academia di Trasformaa. V. Trasformàa. Acqua d'odor. Acqua da viso (Targ.
Academia patriottega.Accademia patriottica. At Ac. Cin. III, 11 – Nov. san. II, 74)
Academiètta(Dà on'). T. Mus. Dare un'Ac – V. anche in Odòr nel Vocabolario.
cademietta(Pan. Poet. I, xx11, 1o e 13). Acqua de roeus salvadegh. Acqua di
Acca ag. Importann on'acca. Lo stesso che roselline o di prune(Targ. Istit. II, 454).
No importanm ona sverza. V.Svérza. BIFFI. Acqua marscia. Acqua putrida(Cresc.
Accompagnamént per Compagnamént. V. Agr. III, 15).
Accòrd(D'amor e) ag. Di bel patto(Lasca Acqua matrical. corr. Acqua stillata
Pinzoc. III, 2). Di bella compagnia(Dav. sulla matricaria. PAGANINI.
Tac. Ann. III, pag. 1 Io) in senso tri Acqua morta. Acqua tepidiccia – ed
sto – D'amore e d'accordo. V. anche anche Acqua stante (Cresc. Agr. I, 4).
De bon e bon in Böm nel Vocabolario. Acqua possa, Acqua vecchia(Brun. Tes.
Acidulà. T. de'Litografi. V. in Prèja nel Voc. III, 5).
Acqua ag e in gergo Chiarello. Acqua pura. Acqua chiara(Boc. De
Acqua bassa. Acqua bassa, cioè poco cau. IV, 1o). Acqua pura(Redi).
profonda – Vess o Navigà in acqua Acqua Virginia. V. in Virginia nel Voc.
bassa. Esser basse l'acque. Aver pochi Acqua. . . . . . Acqua da occhi(Targ.
mezzi di fortuna. STRIGELLI. At Ac. Ciu. III, 2 I 1).
Acqua brutta. Risciacquatura (“tosc.). Acqua. . . . . . Acqua d'angeli(ivi 2 12).
Acqua coretta. Acqua corretta? Acqua Acqua..... Acqua da gengive(ivi 13o).
temperata? Acqua medicata? Fra noi è Acqua. . . . . . Acqua delle giuggiole
nome generico sia d'Acqua con ia o ac (Lasca Strega V, 8). Acqua pettorale(Cec
concia, cioè soavizzata con alcuna con chi Proverb. 32). E così detta perchè
serva o con altri ingredienti, sia di è fatta colle giuggiole e colla logorizia.
Acqua concia con solo aceto o con soli Acqua . . . . . Acqua di viole (Pan.
agrestumi, per non la bere così semplice. Poet. II, xv, 4).
Acqua cotta. Acquaborra? – Così di - Acqua in bocca. Muci. Buci(V. Moccà
cono anche i contadini verso il Comasco per Zittire nel Voc.). Zitto; segretezza ve”.
la Decozione di gramigna da essi tenuta a Avè faa on boeucc in l'acqua ag.
in conto di ottimo febbrifugo. FIGINI. Aver fatto alla neve(Lasca Gel.).
Acqua d'anes o cont el mistrà. Acqua Ciel ross o acqua o boff. Lo stesso
dVldclata.
che Ciel ross o ventº o acqua. V. nel
Acqua de cafè. Soluzione di caffe. Voc. PAGANINI – BIFFI.
Acqua de fior de ginestra. Acqua di Ciar d'acqua. V. Ciàr in queste Giunte.
fior di ginestra(Targ. At Accad Cimi. Ill). Corp d'acqua.T. Idraul.Massa d'acqua.
Vol. IV. d
ACQ (2 ) A DR
Crià acqua.... Esser sudicio e bi Acqua(acconcia).ag.Acqua siciliana scherz...
sognosissimo di lavatura. STRIGELLI. diciamo quando ordiniamo un bicchier
El faress fen in l'acqua. V. in Fén d'acqua schietta all'acquacedratajo.
STRIGELLI.
in queste Giunte. CoRsi.
a El megarav in d'on cugiaa d'acqua Acqua dicono gli artigiani per Cadenza,
ag. Si perderebbe in un bicchier d'acqua come Aria per Vano. Sto tecc el gh'ha
chiara(Nelli Serv. Padr. III, 18). pocc'acqua. Questo tetto ha poco pendio.
Fà bonna l'acqua a vun. fr. br. Sov Acquàda. Acquazzone.
venire ad uno. Ajutar uno di danari o Acquaroeü. Colatojo? Aggottatojo? Nelle bar
di favore; tolta la frase dal condimento che è lo spazio senza sterno a uso
che fa buona l'acqua posta a cuocere d'aggottare.
convertendola in brodo. ViLLA. Acquasantìn ag. (“fior. – Gigli Sorel. III, 6).
Fà morì l'acqua. . . . Nel contado Vaso da acqua benedetta(Bocc. Testam.).
verso il Comasco dicono così il gettare Acquàscia. Acquaccia(Firenz. Op. VI, 196).
terra od altro in un fosso ove sia non Acquavitta. Acquavite V in Rabbiosa.
molta acqua perchè rimanga assorta in Acquavitta sgresgia. Acquavite di vino.
essa. FIGINI. Porca l'acquavitta' m. b. Affe di Pol
a Fà on boeucc in l'acqua ag - lione !
Talvolta anche Annegarsi non delibe Acquètta sig. 1.° ag. o Acquetta de Na
ratamente. STRIGELLI. poli. STRIGELLI.
a Guadagnà manch l'acqua che se Acquètta. Pioggetta. Pioggerella.
bev ag. Non guadagnar l'acqua da lavarsi Acquiroeò nelle parti corr. Canna. Canna =
le mani(Cr. in Guadagnare). Guadagnare Scisterna? Pozzo nero o Bottino, BIFFI.
assai sottilmente. Guadagnar poco o nulla, Acquiroeü. fig. Una Fogna(“tosc.). Chi ingoja
Lavà in dò acqu. Lavare in du'acque, ogni cibo, ogni bevanda senza badarvi
cioè due volte(“tosc. – T. G.). più che tanto. V. anche in Canaruzz.
Mett acqua. fig. ag. Metter acqua(Gh. Acùtt. Ad. d'Odòr. V. nel Vocabolario.
Voc. in Aqua S LXIV). Metter pace. Adàmm(Pomm d'). V. Pòmm nel Voc.
N' hoo mai avuu manca on - bever Adàmm(Vecc come). V. in Vècc nel Voc.
d'acqua. Io non n'ebbi neppure un bic Adasi adàsi. Adagissimo(Targ At Ac. Cim.
chier d'acqua(Monos. 289). II, 1, 184). Pian piano.
Tegnì pù nè vin nè acqua. V. in Vin. Adasìn adasin. Pian pianissimo.
Vin che porta l'acqua. V. in Vin. Addio ag. Addio bella! Addio fave; e assol.
Vorè vegnì a l'acqua ciara. Voler Addio! Il latino Actum est.
vederne l'acqua chiara. STRIGELLI. Adeàl... Nel contratti enfiteutici è il nome di
Acqua. Acqua per fiume, rio, torrente. quella Somma di danaro che si paga per
I pont hin bon de passà i acqu. V. buon ingresso dal livellario al livellante.
in Pönt nel Vocabolario. Adjùttum. . . . . Voce degli Uffizi introdot
Parì on pess foeura de l'acqua. V. Pèss. taci dai Tedeschi dopo l'anno 1814.
Passà l'acqua dove l'è bassa, fig. Far Soldo d'alunnato; Ajuto di costa an
lepre vecchia. Volger largo ai canti nuale ad un alunno minutante d'ufficio.
Quand dà-foeura i acqu. In tempi di Adorà ag. Cosse stet-lì a adorall? Che musi
escrescenza. tu? Che stai musando su quell'oggetto?
Acqua (piova) agg. A san Vit e Modest l'è Adrée ag. Andà adree a la canella. Andar
pesg l'acqua che i tempest. V. in Modèst rasente la cannella.
e in Tempèsta nel Vocabolario. Andà adree a vun. Andar dietro a uno
Balcà l'acqua. Spiovere. (Vas. 7o5). Morir quasi subito dopo lui.
Ciar d'acqua. V. Ciàr in queste Giunte. Lì adree a, o La bontaa de...Opera di...
El ven l'acqua a la fin ma coi tem (Pr.fior. IV, 111, 65, 68, 69, 8o e altrove),
pest. V, in Tempèsta nel Vocabolario. Sussì adree Agognare. Aspirare. V.
L'acqua dopo San Bartolomée ecc. Sussì nel Vocabolario.
cor. Bartolomée in Bartolainée, e ag. V. Pè. Vardà adree. V. Vardà nel Voc.
Acqua(orina). Mudà o Dà l'acqua ai cliv. V. Vess adree a fà, a dì, ecc. Esser die
in Olì, a nel Vocab.lario. tro a fare, dire, ecc. (Salviati Spina II, 2).
AHN (3) ALE
Afàbel. Degnevole. Che degna. Che tratta Aj ag. Aj cucch. Aglio vano.
degnevolmente. Affabile. STRIGELLI. Compaa de l'aj. V. Compàa nel Voc.
Afabeliràa. Affabilità. STRIGELLI. Ajàda.. . . Si usa spec. allorchè altri dice
Afàre de star (Vess on). V. in Sràt nel Vocab. inavvertitamente cosa che doveva es
L'è afare fenii o faa. È affarfatto. ser tenuta celata STRIGELLI. o
Omm d'afari. V. in bmm nel Vocab. Ajbèlla ag. L'è ajbella o vero oibella! Gli
Quell di afari inutel. V. in Quèll. è quel bel poco(“tosc.).
Vess on a fare fisegh o locch o balord. Ajròsa ag. Forse il Contentin d'l'aj dei
Essere un affare spallato. Parmigiani.
Afàri è usato dai Brianz per Cosa, Motivo, Al. s. f. pl..... Nelle staffe da cavalcare
Cagione, così come l'usò Gio. Fior. nella sono i due ritti, detti dai Fr. Montans.
sua Nov. 1.º giorn. 1.º « Prese com Ala ag. Al de balenna. V. Balènna nel Voc.
» miato dalla donna e andossi con Dio, Ala ag. Montà i al d'ona marscida.... Dare
» nè mai più guardò quella donna per alle ale d'una marcita l'opportuno pen
» quello affare» cioè per la cagione per dio, sicchè le acque nè vi stagnino, nè
la quale era andato a lei. VILLA. vi scorrano troppo, e vengano da per
Aféda ag. Alla fe. A fe. A fe di Dio. Alla ſe tutto distribuire egualmente. VILLA.
buona. Se il ciel mi salvi. Così Dio u'ajuti. A la che fila. Alla fila. Senza interruzione.
Afezión ag. Prezzi d'affezion. V. in Prèzzi. Difilatamente.
Africàn. Africano. Affricana(“fior.). Specie Alafà. T. Mus. A la fa (Licht. Diz.). L'ala
di confezione incrostata di cioccolata. mi re bemollizzato. STRIGELLI.
Agher. v. br. Ritroso. Che scorre o si muove a Alamirée e idiot. Mirée. T. Mus. A la mi
stento. Contr. di Agevole. P. es. Rodon re (Licht. Diz.). STRIGELLI. -

agher, Saradura agra, Rotone che gira Alàscia de capell. Tesona(“tosc. – T. G.).
a stento, Serrame che gioca a stento. Albergator, Albèrgo. V.Obergista e Obèrsg.
STRIGELLI – VILLA. Albi dicono alcuni del contado per Màrna. V.
Agher. v. br. Agro(“tosc.). Tenace, poco Albis (Domìnega in). V. Dominega in que
amante di spendere. VILLA. ste Giunte.

Ègher. v. br. Brusco. Di malumore. Inaf Albor.T. d'Or. Perno del tamburo, il fr. Arbre.
fabile. STRIGELLI. Album (l'). Albo(Giorn. Georg. II, 15).
Aghètt(Tirà i ). Lo stesso che Andà al ca Aleànza. Fede? Specie d'anello; dal fran
garatt. V. in Cagaràtt nel Vocabolario. cese Bague à l'alliance.
Agnùn. voce del contado verso il Coma Alebàster. Alabastro – Alabastrajo dicesi il
sco. Ognuno. FIGINI. lavorator d'alabastri(Targ. Ist. III, 4o8).
Agnus dei per Agnùss. V. STRIGELLI. Bianch come on alebaster. Alabastrino.
Agórd ag. Ardito(Gior. agr. IV, 432 e VIII, Alégher come on pess. V. in Viscor nel Voc.
313). Sett lira e mezza agord. Libbre Alegher Isepp. V. Isèpp.
sette e mezzo ardite – Ingordo (Burch. Andà alegher. Andare allegramente,
Son. a p. 2o3). con grande alacrità. DE CAPITANI.
Agost ag. e dottr. Sestile. Andà-giò alegher. Caricar la mano.
Agost capp d'inverna. Quasi lo stesso Avegh destà alegher. Poter di checches
che Agost o Vost giò el sò l'è fosch.V.BIFFI. sia fare assai larghe spese(Sac. Nov. 145).
Pagà o Perà agost. . .. Patir la feb Podè stà-sù alegher. fig. Poterne sputar
bre intermittente per la mal'aria che la voglia, cioè deporne il pensiero.
suol aversi l'agosto nelle risaje del Alégher. Veloce. D'on pass alegher. Di
Basso Milanese. CoRsI. passo veloce. STRIGELLI.
Agra. Vedi meglio in Mascarp6n. BIFFI. Alégher. Lo stesso che Ciavo suo. V. STRIG.
Agràa. V. Gràa in queste Giunte. Alegrèzza. Allegrezza – Abbiamo nei no
Agremàn meglio che Agramàn. V. STRIGELLI. stri uffiziuoli alcune Preghiere che di
Agrèss per Assaltàa. V. in Saltàa. ciamo I sett alegrezz de la Madonna.
Agrùmm (dall'ingl. Groom). V. Grùmm nel Alegriòtta. v. del B. Mil. per Ciòcca e
Vocabolario. Ciocchètta (ubbriacatura). CoRsI.
Ah! Non mai! Modo negativo. Alemàr ag. I Sardi lo dicono Olia con is
Ahu. An(Cecchi Assiuolo I, 2). fioccus e i Tosc. Nappina?
ALZ (4) AMI
Alètt de scossaa. V. in Scossàa(da calesse). Alzàss. T. Archit. Alzare? Fare alzata a
Alètta. T. de'Macell. Sfaldatura di polso. fabbriche, e sim. – El s'è alzaa dò
Uno de tagli del bove che fa parte del brazza e pù. Alzò più che due braccia
maggior taglio denominato Spalla, ed Amà. Amare checchessia. Aver caro. Piacersi
è conterminato dai tagli così detti Cop in checchessia. L'ama sossenn a giugà
pa, Còll, Riàa e Còst de la cros. V. Ama grandemente il giuoco.
Alètta. T. d'Orolog. Paletta. V. in Roeüda. Amàbel. Ad. di Vin. V. in Vin nel Voc.
Alettòn per Parafangh di roeud. V. Amalàa ag. Vess amalada (fr. contad.).
Alév. Allievo(Last. Op. IV, 61, 63 e pass) o Avere il mal delle due milze(Monos. p.
Rede o Redo parlandosi di bestie bovine. 4o4). Essere sopra parto.
A-li-morti, A-li-vivi. V. in Viv nel Voc. Amandìnna. . . . Polvere di mandorle; sp.
Alpée. Uomo d'alpe(Sacch. Nov. 173). di cosmetico da lisciar la pelle.
Alt ag. Vegni-sù alt. Alzare neut.(Targ. Amarètt ag. Il Voc. piac. lo chiama Spu
Istit. II, 332 e passim). miglia amara, senza però addurne auto
Alt. avv. V. in Alt sig. 1° nel Voc. rità. I Fir. li chiamano Amaretti modenesi
Altàr ag. El robarav anca su l'altar. V. Amarettòn.... Amaretti grandi.
Robà nel Vocabolario. Amàro e Amarón ag. di Vin. V.
Vess sicur manca su l'altar. . . . . Ambà. Sghembare. STRIGELLI.
Essere perseguitato da per tutto. STRIG. Ambìgov. Ambiguo.
Altarìn(Avegh de l'). . . . . Lo diciamo di Ambigui... Piatto in cui sono a così dire ma
ogni cosa in cui veggasi affettazione di scherate le vivande che ne fanno parte.
simetria. Ambroeus ag. El par ch'el sia in collera con
Alt-e-bàss (a modo di sust.). Alto e basso Sant'Ambroeus. V. in Signòr in quest'App.
(Giorn. agr. II, 243, se però è modo to Sant'Ambroeus andemm. . . . Così
scano, di che v'è da dubitare). Alti chiamano i nostri idioti la chiesa sub
baxos alla spagnuola disse il Magal. (Op. urbana di S. Ambrogio ad Nemus.
4o8). Varietà improvvisa, sbalzo. Sant'Ambroeus, el freggel coeus.... In
Alter ag Alter! o Alter che! E come bene! dicembre il freddo va crescendo assai.
V. anche Che nel Vocabolario. Ambrosian (Bon) ag. Un uomo tessuto alla
Alter che ti. Quel bel poco più di te piana.
(Nelli L'Astr. I, 3). Ambrosin.... Nome comune a quasi tutte
D'alter. Mai più. Più. Per es No le monete milanesi coniatesi fin verso
ghe voo d'alter, No en mangi d'alter. la metà del secolo 14° Ebbe origine
Non ci vo mai più, Non ne mangio più. dalla effigie di sant'Ambrogio che vi
STRIGELLI.
stava sopra.
Tutt alter. V. in Tùtt nel Vocabolario. Amed ag. Ne abbiamo di più qualità, cioè
Alunnàa. T. degli Uffizi. . . . . . Grado e A uso Paris – Sorafin – Fior – Mezzan
servigio del così detto Alunno. – De ris o risinna –– Amido di gichero.
Alùnno. T. degli Uffizi. . . . . Allievo, Amed canellaa. . . . . L'amido non in
novizio, apprendista nella carriera dei pani, ma in cannelle come viene fatto
– pubblici impieghi. (negl'imbutini a cannelle detti sighi
Alz cg. Rialzo(“fior.). gnoeul) da alcuni fabbricatori. Le can
Alz o Alzìtt. T. de Carrozz. Rialzi? nelle stesse poi vengono foggiate a spira,
Alzitt di sterzitt. Rialzi delle volticelle. a frastagli, ecc. ecc. secondo capricci.
Alzà el gombed, Alzà la vos, ecc. V. Fà perd l'amed. V. in Pèrd nel Voc.
Gómbed, Vós, ecc. nel Vocabolario. Amìci usiamo noi pure nel solo caso di ri
Alzàda.T. de Credenz. Trionfoccio da tavola? spondere alle domande Chi picchia? Chi
Alzamàntes per Tiramàntes. V. STRIGELLI. v'ha li?... Amici(Gh. Voci I, 599).
Alzapè ag. De'saliscendi annovera più spe Amicizia (Avegh on'). Avere un auicizia
cie il Diz. Artigl., cioè Saliscendo a doc (“tosc. – T. G.) in mal senso.
cia, a pollice, a manubrio, a mazzacavallo, Amid. V. Amed.
con testa a coda, ecc.; e sono quelli desti Amministrà. Amministratore.
dai Fr. Loquet en gouttiere, a poucier, a Amministrador. Amministratore.
vieille, ecc. -
Amministrazion. Amministrazione.
AMO (5) AND
Amis de capell. Amici dallo starnuto dai Per amor. Per l'amore. Per causa. I lia
quali non si cava altro di buono che un minga fenii per amor che l'è mort. Non
Dio t'ajuti(Doni Zucca, pag. 6 verso). le finì per l'amore della morte(Vas. 277).
Amici da buon tempo(Firenz. Opere II, 81). Seren d'inverna, ecc. amor de donn,ecc.
Amis che se disgusta per magotta. V. in Fràa nel Vocabolario.
Amico di vetro (Brun. Lat. Fav.). Amorìn. Amorino. Cupidmo. STRIGELLI.
Besognarav avegh di amis anca a cà Ampi ag. Avegh di ampi de vomit. Arco
del diavol. È bene aver per tutto degli reggiare. (bròsa. V.
amici(Panam.). Gli amici non son mai Ampoi dicono alcuni Lariensi per Fam
troppi e tutti posson giovarci; de nemici Anca. T. de Macell. Lacca? Taglio che fa
uno solo basta ed è d'avanzo per farci parte del maggior taglio detto Culaccio.
molto male. E giovevolissima cosa l'aver Anchètt (Tirà i). Lo stesso che Andà al
conoscenti per ogni banda: se non me cagarat. V. in Cagaràtt nel Vocabolario.
hai, o dove non ne hai, incontri mag Ancia. Zampogna da oboè(Targ. Istit. II, 52).
giori ostacoli in ogni tua faccenda. Ancònna (Tabacch d') . . . . . Tabacco
I amis hin quist(e s'accennano i quat d'Ancona, o imitante quello di fab
trini). Gli amici sono i danari (Pan. Poet. brica anconetana.

II, v1, 34) – V. anche il Voc. in Quìst. Anconnetta. Tabernacoletto. Tabernacolino.


Semm amis? . . . . Modo di dire che Ancora. T. d'Orolog. Ancora. Pezzo d'ac
si usa come per chiamarci a parte con ciajo che serve a fare lo scappamento
alcuno di robe o di beni ch'egli venga dei gran pendoli.
allora allora acquistando o rinvenendo, Andà ag. Camminare. V. anche in Caminà –
o di cibi che stia attualmente godendo. eAccosciare, Camminacchiare, Ciampicare,
Servì d'amis. V. in Servì nel Voc. Strisciare, Culeggiare o Sculettare, Buzzi
Var pussee on amis, ecc. V. in Parént. care sono specie di Andare.
Amisòn. Amicone(Mann. Vegl piac. III, 37). Andà adree con la man o cont el
Amór (L). . . . Il sesto fra i tarocchi rap corp. Secondare l'andatura d'un corpo con
presentante gli Amanti. STRICELLI. la mano o col moto proprio(T. G.).
Amôr de madregna e Amor platonegh. V. Andà ben. Riuscir a bene – Adattarsi
Madrègna in queste Giunte e Platònegh bene. STRIGELLI.
nel Vocabolario. Andà comè. Sgomberare(“tosc. – T. G.).
Amore, merda, ecc. V. in Véner nel Vcc. L'è andaa comè. Ha scaricato tanto(“tosc.).
Amor propri. Amor proprio(Cr. S 1.°). Andà de dò. V. La ghe va de dò in Dò.
Chi parla per amor l'amor gh'inse Andà de lader o Brutt andà. V. Làder
gna. . . . Il cuore suggerisce i migliori in queste Giunte.
fonti di persuasione; chi parla di cuore Amdà-foeura. T. del Giuoco d'arè bu
facilmente persuade. sé. . . . . Allontanarsi da colui che per
D'amor e accord. V. sopra Accòrd. core la lippa (passarella) per vedere,
D'amor e accord va ben tutto oss. Di lanciata ch'ella sia, di raccorla nel ber
consenso si può fare ogni cosa(Fag. Ciapo retto o sim. FIGINI.
tutore II, 13) – Amore non sente fatica. Andagh adoss. Andare sopra a che che
El primm amor. Il primo amore (Pol. sia. Far sequestrare che che sia(Gh. Voc.).
Ingann. I, 3). Il primo amore è quel che Andagh-dent. V. in Bràzz nel Voc.
puote più ch'altro(Mach. Com. in ver. V, 3). Andà-giò. Richiedere. Profondarsi. Ad
Fà l'amor a ona robba. Far all'amore dentrarsi.
con checchessia (Fag. Pod. spil. II, 15). Andà giò el balon. ag. – e fig. An
Aspirare a possederla. nojarsi a dismisura. STRIGELLI.
L'amor e i donn la sanlonga. V. Dònna. Andà in di vott ann e sim. Camminare
L'amor el ven de l'amor. Proverbio sopra l'età di otto, nove, dieci anni e simili.
Ama chi ti ama è fatto antico. Chi vuol Andà in tocch. V. in Tòcch nel Voc.
servigi bisogna farne. Un piede aiuta l'al Amdà uaa. Riuscir male – Riuscire
tro(Monos. p. 1o I). -
disadatto.
L'amor la fa deventà guzz anca i Andà on bott in d'on locugh. ass... -
bocc. V. in Bòggia nel Vocabolario. Andare al cesso. CoRsI – FIGINI.
ANE (6) ANG
Andà-sù. . . . . Al giuoco delle pal Anèi de catalann. Campanelle da ventole?
lottole (bocc) significa Mandare piana Anèj devent. V. in Vént(da carrozze)nel Voc.
mente la propria pallottola al lecco. Anèj per (Eùcc de busecchin. V. nel Voc.
Andà-sù a fà lista. . . . Fare o Farsi Amèll de crosera.T. de'Sell.... Anello della
fare grossa e continuata credenza. croce – V. anche in Brìa e Capellinna.
Andà-via el nas, i did, i scimm di Con l'anell in did (spos). Inanellato
did, i man, ecc. V. in Frègg nel Voc. (Doni Zucca, p. 89).
Cosse femm andà? T. di Giuoco. Quan Chi avesse vaghezza di conoscere i
to mettiana posta?, cioè di quanto inviti? molti e spesso stravagantissimi nomi che
quanto danaro vuoi che corra in questo la moda applicò in diverse epoche agli
giuoco? – Ai quanti venn? A quanti anelli da mettersi in dito, ne troverà
punti la partita? buon numero nel Corrier delle Dame mi
Fà andà. Friggere. Tornà a fà andà. lanese del 1o d'aprile 1824.
Rifriggere. Anellìn ag. Anelluzzo.
Fà andà-sù comè a l'asta. Far andare Anellón. T. de Fabbrifer. e Carroz. Ban
in paradiso. Mandare a prezzi stravaganti delloni. Nome di quelle grosse spiagge
(Pr. fior. IV, 1, 62). di ferro, con maniglie dov'entra il ci
Lassass andà. V. Lassàss in queste gnone, le quali s'invitano e s'inchio
Giunte. dano sotto la pianta delle carrozze. In
Lassass andà – ag. e com. Lassass ognuno di essi Dandelloni veggonsi coa.
andà-giò Accasciarsi. VILLA. Coda? = Massa.... = Fibbia. Campanella?
Làssem andà-giò. Ponimi a piede. La Anellon a retemuda o col pontell del
scia che io scenda del cavallo. lett incassaa. Bandelloni fatti a sgorbio.
Se la va la va, se de no pazienza Anem. Suvvia! STRIGELLI.
o vero se de no hoo faa per rid. Se co Anema. V. più innanzi Anima.
glie colga, se non, avesti paura ?(Doni Anémon. Anemolo.
Zucca, prol. riga II ). Anes ag. Pianta e seme della Pimpinella
Var pussee on andà che cent an anisumL.
demm. . . . Lo diciamo di chi si to Anes rizz. Anice riccio?
glie licenza più volte da una brigata, Anes stellaa. Anice stellare o stellato.
e mai non se ne va. STRIGELLI. Finocchio della China. Pianta e seme del
Andà (parlandosi di neve). Sciogliersi. l'Illicium anisatum o della Badiana vul
Andà(parlandosi di cammini). Ardere(Targ. garis officinalis dei botanici.
Viag. VI, 58). El camin quand el va-nò Anesìn e Anesòn. . . . Liquori con gusto
besogna tegnill saraa-sù polit. Il cammino d'anaci, simili al Mistrà (V.) e suoi suc
quando non arde va tenuto ben chiuso. cedanei. STRIGELLI.
Andadóra. . . . . Nome che danno i For Anesitt.... Biscottini con pizzicata d'amici
naciai a quel grosso Pancone attraver sopra. -

sato da regoloni di legno sul quale si Angalètt ag. N'è una specie l'Abbottitura
stanno ad allogare il materiale nella for (Giorg. Georg. XI, I 19) del Mugellani,
mace dal mezzo in su, cioè l'Aguzzatura a becco di flauto o l'U-
Andèmm. V. in Ambroeus e in Andà in gnare o Tagliare a ugnatura o a scarpa.
fine nelle presenti Giunte. Angelus o Angeluss o Angelus Domini....
Andit per Andegh. V. STRIGELLI. Nota preghiera che si suol recitare al
Andrèja ag. Sant'Andreja el fregg el nega suono delle tre avemmarie della gior
- dicono alcuni il proverbio di cui in An nata, così detta dalle sue voci iniziali.
drèja nel Vocabolario. STRIGELLI.
Andriènn ag. Era di più specie, come Angiol (Andà d'). Lo stesso che Andà de
Andrienne sciolta e con corse da balia, e pappa o Andà de pittura. V. in Pàppa
Andrienne legata e con bustino sotto(Nelli sig. 1° e in Pittura nel Vocabolario.
Vecchi Riv. II, 2 ). Angiol custod. V. Custòd nel Voc.
Aneda d'India. V. India nel Vocabolario. Vioeul penna d'angiol. V. in Vioeüla.
Anedin(Fà l'). V. in Nodà nel Vocabolario. Angiol (L'). . . . Il quattordicesimo dei
Anèj (nelle forbici). Lo stesso che Oggioeü. V. tarocchi; la Temperanza. STRIGELLI,
ANM ( -
r
-
) ANN
Insognass de vestiss d'angiol. . . . . . Ann pag. 27 colonna prima riga sestultima
Imaginarsi cose impossibili. STRIGELLI. dopo eterno ag., ed è parte del dettato:
Angiolin ag. Angeletto(Gh. Voc.). A chi vive in affanno, un giorno par più
Angiolitt(in genere parlandosi di pitture, lungo d'un anno(Monig. Serv. nob. III, 1).
sculture e sim.). Puttini. Andà in di vint, trent'ann. V. Andà
Angustiàa. Angustiato. in queste Giunte.
Anim ag. Vil d'anim. V. Vil nel Voc. Ann besest. Anno bisestile o bisesto.
Anima bo-e-foeura, Scellerato. STRIGELLI. Ann cameral. Anno camerale(Gh. Voc.).
Anima busserimna.V.Busserìnna nell’oc. Nella nostra regione, perchè provincia
Anima dannada. V. Dannàa nel Voc. dell'Impero austriaco, si chiama così
Anima del Signor. V. Signor nel Voc. l'annata che corre dal primo giorno del
Anima freggia. V. Pòlla freggia. novembre d'un anno sino a tutto il tren
Anima longa. V. in Lóngh nel Voc. tesimo d'ottobre dell'anno successivo.
A veglien paricc in su l'anema o su la Ann d'acqua, Ann de nev, e sim.
conscienza. Averne parecchi su l'anima(Pan. Anno piovoso, Anno nevoso, e sim.
Poet I, x, 35). Avere ammazzato parec Ann del noviziaa, Ann republican ,
chie persone. V. anche in Consciénza. Ann del giubilee o Ann sant, Ann tea
Avegh su l'anima di peccaa. V. Peccàa. tral, ecc. V. in Noviziàa, Repùblega,
Cagà l'anema. Cacar le curatelle. Giubilée, Teàter, ecc.
Cavà o Inciodà l'anima. Sbudellare. Avegh di bej ann. Esser grave d'anni
Uccidere; usato per lo più a mo' di o pieno d'anni.
minaccia. SrRIGELLI. Aveghi ann del giudizzi. V. Giudizzi.
De anim ghe n'emm domà vunna. Del Avegh tanti ann sul cuu. V. in Cùu.
le anime se n' ha una sola(“tosc. – T. G.). Bon ann e bon dì. V. Bón in que
Fà dannà l'anima. V. in Imrabbì. ste Giunte.

Fumagh l'anima. V. in Fumà nel Voc. Compì i ann. Serrar gli anni(Gh. Voc.
a I donn gh'han sett anem e on ani cit. Firenz. Op. IV, 32, IV, 169).
min ag. Le donne son come i gatti, se non De l'instess ann o De quell'ann. Del
danno col naso muoion mai(“tosc. – T. G.). l'anno(Gh. Voc. in Anno S XXIV).
In anima e in corp. In petto e in persona. Hin minga i ann che fa. E non bi
In cura d'anim. V. Cùra nel Voc. sogna guardare al tempo(Monos. p. 38).
La cassa de l'anima. V. Càssa in que L'abilità non si misura dagli anni.
ste Giunte. CoRsi. In d'on ann en pò inscì mass, ecc.
Quella pover'anima. V. Poverànima. ag. il lat. Iuter os et offam multa cadunt.
Racomandà l'anima. Raccomandar l'ani STRIGELLI.
ma. Fare la raccomandazione dell'anima. I sett anni ha passaa. V in Sètt.
Romp o Seccà o Toeiù l'anima. V. Rómp. I vott anni specci pu. V. in Speccià.
Saltà-ſoeura l'anema del corp. V. Còrp. L'ann che ven. L'anno che viene(Soder.
Te cavi l'anima. Tu ciberai le cervella Colt. viti p. 1o 1 – Vett. Colt. Ul. p. 155).
(Aret. Tal. V, 4). Espressione di braveria. L'ann de quest'ann. L'anno che corre.
Tend per l'anema toa. Escini d'attorno. L'annata corrente.
Bada a te. Non mi frastornare o noiare. L'è anni annorum ag. Son anni e anni.
Toeiù-sù el stat di anim. V. in Stàt. L'è già on ann, ec. Fa l'anno o sim.
Trà-sù l'anema. V. in Trà nel Voc. Ogni cent ann. Ogni cent'anni una volta
Anima. Anima (Diz mus). Negli strumenti (Redi Op. III, 185). Modo esagerativo.
da arco è un bastoncino di legno posto a On ann con l'olter ag. Un anno
per ritto nel corpo di essi strumenti, sull'altro(Lastri Op. V. 71). Un anno per
il quale risponde a quella parte del l'altro(Gior Georg II, ao7, 23o e pas
ponticello su cui posa il cantino. sim.). Ad anno comune(ivi II, a 1o).
Animìn(Avegh sett amein e on) ag. Simile Portà ben i ann. Portar bene gli anni.
al sicil. Aviri setti spirali come li gatti. Sti quattercent ann. V. Quattercént.
Annò dopo i verbi ha forza reduplicativa Tutt i ann en passa vun. Ogni anno
come l'ha il Ri italiano. Per es. Dà-annò.
vuol dir uno(Pros fior II, II, 1o5). Ogni
Ridare. Vedè-ammò, Rivedere, e simili, di ne va un di, e si suol dire con relazione
ANT (8) AQU
al progressivo crescere o decrescere ba, ecc. Forse la frase, propria del Basso
delle facoltà mentali e fisiche dell'uomo. Milanese, nasce dal concorso grande di
Anna ag. Ai vintises Sant'Anna ecc. V. in quei contadini alla festa di Sant'Anto
Delùvi in queste Giunte. nio in Casorate. CoRsi.
Annón..... Fior d'annata, anno ubertoso. a Vess minga sant'Antoni ag. e di
Anolin.... Nel contado verso il Lodigiano cesi particolarmente del non poter es
è una sp. di Ravioeu con ripieno di bur sere contemporaneamente in due luoghi.
ro, cacio lodigiano e droghe. PAGANINI. TRI GELLI.

Anónzi. Annunzio. Antonìn ag. Far di Marte un Martino(Fag.


Foeuj d'anonzi o d'indizzi. V. in Indizzi. Zing). Far di botti barili (Monos. p. 5).
Anonzià (Fass).... Chieder accesso ad uno Auzianitàa. Anzianità.
per bocca de suoi famigliari d'anticamera. Aoppà dopo caccia ag.; o meglio per chia
Ansa ag. Il Machiav.(Op. VI, Io6) ha mare i cani sbandatisi dietro le tracce
Torre ansa a uno di checchessia. de selvatici, ed è proprio della caccia
Dà ansa. Dare adito o attacco o presa delle lepri coi segugi. BIFTI.
Ansibén. Lo stesso che Ancabén. V. STRIG. Apèll. Appello (tribunale). Andà in apell,
Ant fodraa. Imposte addoppiate. Antiutela Ricorr a l'apell. Lo stesso che
raa o fodrinaa. . . . Imposte con intela Apellàss. Appellarsi. STRIGELLI.
jature e fondi intermedj. Ant intraversaa Apènna. Appena.
o traversaa ... Imposte rinforzate con Apertùra ag. Crepatura. Fassegh on aper
traverse di legno sovrappostevi orizzon tura. Crepare.
talmente. Aut rasaa. . . . Imposte ra A piàn ag. o vero Chi va pian va lontan
senti il muro, a fil di muro. Ant re o Chi va a pian va a Milan. STRIGELLI.
quadraa. . . . Imposte simili alle tra Apis(Dagh d) ... Correggere un tratto
versaa in cui alle traverse orizzontali di disegno col lapis. STRIGELLI.
aggiungonsi delle verticali formanti così Apissìn. V. Pontinna nel Vocabolario.
tra loro degli spazi quadrilateri Ant Apògg. T. de Carrozz. Appoggiatoio. Quel
sprangaa.... Imposte sprangate. Birri. bracciuolo larglietto che rigira verso il
Anta ag. Essere agli anta. Passare gli anta mezzo le fiancate interne delle carrozze
(Pol. Ingann. I, 1) – Il Pauli, p. 3o5, ad oggetto di posarvi disteso l'avam
cita anch'esso in un proverbio il Passar braccio chi v'è seduto dentro.
l'anta, ma con estensione oltre il signi Apògg. ſig. Fautori. Protettori. El gh'ha
ſicato della nostra anta. di apogg tanti. Ha molti fautori. STRIG.
Avè saraa la prima, segonda, terza, Dà l'apogg. T. degl'Ingegn. . . . .
quarta, quinta, ultema anta. . . . . Aver Concedere che altri attacchi dalla sua
toccato gli anni 4o, 5o, 6o, 7o, 8o, 9o. casa al muro della mostra checchessia.
Antavegilia. Antivigilia. STRIGELLI.
Anteatt. T. degli Uſi..... Le scritture an Apoggiàss. V. Poggiàss. (tissimo.
tecedenti, gli atti anteriori relativi a Apont. Appunto. Per appunto; sup. Appun
cosa che si ripigli per mano. Aprètt. Colla. Apparecchio(Targ. Istit. II,95).
Antènna. T. de Barc. Pennone. Aprettà. Dare la colla o l'apparecchio(id. ivi).
Anticàmera(Vess staa a la soa) sch... Es April ag. Aprile dolce dormire(Mon. 376).
sere andato a casa d'alcuno senz'avergli a April guanch on fil ag. o vero Giugu
potuto favellare. slarga el pugn. STRIGELLI.
Antifona. fig. . . . . Ripetizione di cose April pioeuva pioeuva, che ſaremm
nojose. P. es. Semm chì nun con st'an gross la coeuva. V. in Pioeüv nel Voc., ed
tifona STRIGELLI. ag. L'acqua d'aprile il bue ingrassa, il
Antiquàri. fig. Vecchiume. Oggetto vecchio porco uccide, e la pecora se ne ride(Tan.
o uscito di moda. Per es. On antiquari Econ. p. 542).
d'on robb. STRIGELLI. - Sù marsc, che april el ven. V. Màrsc.
Antòni ag. Inténdom tuom el voeur di An Aquil. s. f. p..... Nella nostra Accade
toni. V. Inténdom nel Vcc bolario. mia braidense è nome convenuto per
Vesseghen on sant'Antoni. Esserve e indicare la settima lezione de Fregi.
un subisso, così di gente come di ro | Aquilonna Aquilone(Tass. Secch. lI, 55).
ARE (9) ARI
-

lºg
Ara per Ala de praa V. in Pràa nel Voc. Arestàa in cittaa o sim. Guardato alla cortese.
Arà ag. Arà de coltura. V. Coltàra in Aretràa ag. E dicesi fig, anche di chi non è
queste Giunte. al giorno delle cognizioni che progredi
Arà de rampon. V. in Rampòn. scono, della storia che procede. STRIG.
Arà drizz. fig. V. in Tirà nel Voc. Argàster. Ergastolo(“fior. – Guida di Firenze
Aràa ag. Araa che tira drizz no pò fallà... 179o, p. 142). Casa di lavoro forzato.
Prov. agr. che fig. si trasferisce a sino Argént.... Voce collettiva che indica ogni
nimo di Fa il dovere e non temere. ornato d'argento e anche d'oro che il
Aratòri.Aratorio?Ag. di Terreno solito ararsi. contadino doni alla sua fidanzata. In
Arbàs.v.a Daz Merc per Buratton(panno) V. Toscana dicono Gli Ori Gior. agr. I, 99),
Arbasètt. v. a. Daz. Merc. Albagio? Nome il che mostra l'agiatezza del produttori
-, antico di due stoffe, l'una di sola lana, essere talvolta in ragione inversa della
l'altra di seta e lana. fertilità delle terre producenti – A l'ar
ſar Arbìtri. V. in Superarbitri nel Voc. gent ghe pensi mi. Agli ori ci penso io.
Arbora..... Sp. di rete. Toeü l'argent. Provveder gli ori.
Arboràa. Arborato – Pomifero. Argent brunii, Argent molaa.... Ar
Arborinn. V. Erborinn nel Vocabolario. gento brunito, tirato a lucido. STRIG.
Arch. Archi? Quegli arconcelli di legno Argent de Bologna ch'el ven ross
che formano l'ossatura dei mantici da per la vergogna. . . . . Argento falso.
calesso. Constano di Brasciocu. Peducci – PAGANINI.
Arch. Archi – Canton de ferr. Cantonate? Argent lavoraa in bianch.... Argen
ed hanno fitti in sè i Perni(pignon) col to lasciato bianco ed opaco. STRIGELLI.
le... (femen) sorreggenti le Lieve (saetton). O gent o argent. V. in Gént in que
Arch maester. Arco dinanzi? Fra i ste Giunte.
tre o quattrº archi suddetti è il mag Var pussee la tolla che l'argent. V.
giore ed anteriore che nello stremo in Tòlla nel Vocabolario.
de suoi bracci ha infitti gli anelli(oggioeu) Argentée. Argentajo. Argentiere.
ne'quali entrano i ganci del grembiule Argentin. V. in Càrta nel Voc. – In
per riceverne gli uncini allorchè vi si Brianza Color argentin.... vale colore
vuol raccomandare. turchino benchè carico. STRIGELLI.
Arch a sest acutt. Arco acuto o composto. Arghen ag. Le parti dell'argano orizzontale
STRIGELLI. si dicono secondo il Diz. Artigl. Fianchi
Arch a terz acutt. Arco a terzo acuto. o Cosce = Traverse dei fianchi – Zeppe
STRIGELLI. = Verricello = Fasciature dei fianchi –
Archètt. Archetto. Armatura di ferro mani Fasciature del verricello = Piastra a orec
cata onde s'armano le seghette o ie lime. chie = Caviglia alla romana con catenella
Pissà senza trà on pett, ecc. V. in e raupone - Quelle dell'argano verti
Pissà nel Vocabolario. cale diconsi Sole = Traverse delle sole
Tirà o Sonà l'archett. Lo stesso che
= Zeppe = Ritti = Calastrello del perno
Andà al cagaratt. V. questa voce nel Voc. dell'anima - Calastrello del collo = Ro
Archettàda. Archettata (Doni Coin. Burch. tolo = Aspe = Sproni = Anima o Fuso
p. 25). Colpo d'arco da violino o sim. (con cappello, collo, corpo e perno) =
Architt... ... Nell'ordine composito e co Fasciature per le teste de'ritti e pel cap
rintio sono quei Fregiuzzi in mezzo ai pello dell'anima - Collare dell'anima –
quali stanno i dentelli. Cannello (con fusto a vite e dado) = Ca
Arción per Arscionàa o Scerscèj. V. STRIG. viglia (con chiavetta, catenella, rampone e
Arciprèss. v. cont, br per Ciprèss(erba). dado) = Perno del collare (con dado e
Arciva per Stiva. V. rosetta) = Braccialetti pei perni del rotolo.
Arcivescovil. Arcivescovile. STRIG. Ari. Arri. Voci colle quali i mulattieri ani
Ardént. Ad. di Mòrs, Imboccadùra, ecc. V. mano al corso i muli.
Ardiòn (Mettes in). Rassettarsi nell'elmo. Ari. s. f. pl. T. Teatr.... Drappelloni pen
Arèd (Fà). Far comparita o compariscenza. denti per intervalli dalla solitta del
Il Foisonner de Francesi. palcoscenico, e rappresentanti nuvola
Fà minga ared. Finire in saggiuoli. glia, cielo e sim.
Pol. I, . b
ARM ( lo ) ART
Aria cruda. Aria freddissima. Bii II. Presentà l'arma. V. Presentà nel Voc.
Aria de levant, ecc. V. in Vént nel Voc. Armà. Mettere in caupo. Armà di scus, di
Aria de nev... Vento che minaccianeve. pretest, ec. V. nel Voc. Scùsa, Pretèst, ec.
Aria de temporal. Aere procelloso. Armàa ag. di Trav. V. questa voce nel Voc.
Aria fissa.... Aria che ci dia addosso Armàda. Ad. di Cadrega. V. la voce nel Voc.
da un punto fisso – L'Aria fissa degli Armadùr. T. Teatr... - Nome delle arma
ant. diz. era quella che oggidì si dice ture che sono sopravvia al palco sce
Gas acido carbonico. nico del teatri per reggere le macchi
Aria morta. Aura morta(Dante Purg). me ed i congegni, i mulinelli, ecc., da
Aria passanta. Dicesi rel. agli abitati appendere i teloni, ecc.
Armamént. Arnauento. STRIGELLI.
quell'aria la quale, entrando per alcuna
finestra o porta d'una stanza, trovi sfogo Armàndola. Mandorletta? Uno dei ferri da
Carrozze,
per alcun riscontro di vani consimili.
A mezz'aria. T. de Faleg., Murat.,ecc. Armandolàa cominc. a dire per Croccànt. V.
A mezz'aria, cioè non troppo alto nè Armandolin(in... levisi) Cordiera, Scagnell.
troppo basso. Birri. Ponticello e Anima, e ag. Tirant. Cordiera
Boccada d'aria. V. Boccada in App. = Cadenn. Catena.
El tira aria cattiva fig. Vuol esser aria Armandolòtt - ... Grossa mandorla.
colata che mi faccia colare qualche fius Armàri dicono alcuni per Guarneri. V, il Voc.
sion sulle rene (Fag. Ast. bal. I, 4). E' Armonia. . . . . Quella parte d'una banda
musicale che suona strumenti da fiato.
v'abbaja la volpe. -

Fil d'aria. V. Fil nel Vocabolario. Strug ELLI.


Restà a mezz'aria. Rimanere in asso. Armònna. Arnone(Gli. Voc.). Grande ste una.
a Stà buttaa-giò con la panscia o cont Ars v. br. Avido. Cupido. Bramosissimo.
el venter per aria ag. Giacere supino o Ingordo. VILLA.
supinamente; e ant. Supinare. BIFFI. Ars de la set. V. in Sét nel Voc.
Tegnì in aria. Tenere in collo un ne Arsgentàll. V. in Pizz nel Vocabolario.
Tir in aria. V, in Tir. (gozio. Aregian fè tò. Col mezzo dei danari si ottiene
Vedè i robb per aria. V. Vedè nel Voc. cio che l'uomo vuole(Ambra Furto I, 3)
Vedè pù aria.... Marcire in prigione. Arsol.... Sp. di telline.
Vess on usell de l'aria V. in Usèll. Arson Arcione da sella o da basto.
Aria fig. ag. Dass l'aria de vess on omn Art da noi si usa ma solo in gen. mas.;
d'afari o sin. Darsi l'aria d'uomo da fac P. es. L'è el nè art che importa insci.
L'arte mia vuol cosi.
cende o sim. (Gh. Voc.).
Mettes in aria de conquista. V. Con Artesanàsc. Arteficiaccio(Pr. fior. IV, 1v, 47).
quista in queste Giunte. Articiòcch bergamasch... Si mangia crudo.
Aria per Vano, Spazio – Dà aria a ona Articiocch casalasch... Si suole man
pagina. Lo stesso che Mett del bianch in giar cotto.
d'ona pagina. V. sotto Biànch nel Voc. – Articiocch con i spongignon. Sgalera.
Aria dicono anche gli Orologiai per va Articiocch napolitan o senza spongi
no, come p. es. Aria dell'imboccatura. gnon. Mazzaferrata. Specie di carciofo
Aria.T. de Coltellina. Lo stesso che Tèrza. V. senza spine e di boccia quasi tonda che
Aria descompagna. T. Mus. Aria dissinbola. si suole mangiar cotto.
Ariètta sfacciada. Villana auretta (Monti Articiocchi nostran. Carciofo comune o
Bassvil. 3). nostrale. Si suole mangiar cotto.
Aris, Arisàa, Arisètta. Voci contad per Ra Articiòcch. T. de Fabbr. V. in Spongignéra.
dis, Radisàa, Radisètta. V. nel Voc. Articol. V. Gèner sig. 2, nel Vocabolario.
Arlecchin.... Sp. di dolce fatto con man Articol de fed. Articolo di fede(Pan. Poet.
dorle dolci e cori pasta d'uovo. II, xxii, 13) – V. anche Féd nel Voc.
Arlecchin (Fà el foeugh d'). V. in Foeiùgh. Articol d'on contratt e sim. Articolo –
Arma (seme) ag Ona donna per massce, ed anche Articolo ne libri. STRicelli.
e on'arma per zucchee, ecc. V. Zucchée. Articol (a mo' d'avv.). In verbo(Magliab, in
Arma o Armetta. Borchia. V. Mòrs nel Voc. Pros for IV, 1, 112). Articol sonitt
Arma (letter d) V, in Nietter nel Vac. l è el sò, la verbo sonetti e il suo forte.
ASE ( II ) ASS
Articolètt ag. Articoletto (Gior. agr. XIII, Vess on asen faa e fenii o calzaa e
Io 1 – Pan. Viag Barb. II, 22e). vestii. Essere un asino visu, verbo et opere
Artifizzi... Tutto il congegno d'un mulino. (Redi Op. VI, 238) o un asino battez
Arzis correg. l'art. in Arzis. Narciso. VILLA, zato (Cecchi Servig IV, 9).
Ascia ag. Ascia imbroiada. Matassa male Vola vola on asen. V. in Volà nel Voc.
annaspata(Alleg. p. 3o). Aséo ! . . . Esclamazione veneziana in uso
Cartagh l'ascia. Trovare l'agevol bordo. anche fra noi. STRIG. – PAGAN.
Ascioeüla dicono nell'A. M. per Asciceº. V. Asetàa... Condito con troppo aceto(STRIG):
Asée de fabrica. Aceto d'erbe. Asètta. Bandellina. -

Asee de vin. Areto di vino. Asili. V. in Scocòla nel Vocabolario.


Asee di quarter Iader. V. in Làder. Asnin e Asninàda dicono vari contadini del
Asee rosaa. Aceto rosato (Targ. Ist. l'A. M. per Asen sig. 3. e Asnàda sig. 2.°
II, 453). - -
Asninàda. Asinata? Gita fatta per diporto
Brusch come l'asee. Acetoso. Fortigno. a cavallo agli asini da una brigatella
El vin dolz el deventa di vocult asee di villeggianti o simili.
rabbiaa. V. in Vin nel Vocabolario. Asninèll. Micciarello.
Pari staa sul barì de l'asee... Essere Asmònna. Asinona(Sacc. Rime I, 179).
rustico o arrabbiato o gagliardo. STRIG. Asnonscèll. Asinucolo? -

Quell de l'asee. V. in Quèll nel Voc. Asón. Ganozze(così l'Alb. bass. in Couplets).
Àsen ag. A fregà asen se deventa bceu o Quella specie d'anelli coi quali per mezzo
vero Chi frega o prega asen deventa boeu. di chiavette(ciavell) si congiunge il tim
Gli è un ministrar l'acqua alle rane(Buoni pano col carro del torchio da stampa.
Prov. II, 242). V. anche Boei) nel Voc. Aspa. Naspo – Quello del filatoio consta
Anca la coa de l'asen la ciocca sem di Cros o Crosin. Crociera – Dietta stren
per, e l'è mai borlada-via det, cont. cia. Braccio scempio e Dietta doppia. Braccio
Ciò che ciondola non cade(Allegr. p. 167). doppio – Coa. Coda ? con Pollez. Perno =
Avegh la bellezza de rasen. V. Bel Paletta. . . . – Riga. . . .
lèzza in queste Giunte. Aspàda..... Quattro matasse tratte a un
Avegh la virtù de l'asen. V. in Virtù tempo sul medesimo naspo dalla trat
nel Vocabolario. tora di seta. -

Banch de l'asen. V. Bànch in queste Aspin..... propr. il Naspo da incannatoi.


Cfunte. Aspin dicono alcuni per Aspètta. V.
Content come on asen. V. Contént Ass. ag. Grass come l'ass de picch. V.
in queste Giunte. Gràss in queste Giunte.
Fà viagg a cavall a l'asem. Asinare Assa ag Asse da pane (Fag. Rim. V.).
(Gh. Voc.) – Montare ad asino (id. ivi). Assa di corriceu. V. Corriceli nel Voc.
Fregass tra lor come i asen. V. in Patron de l'assa del camer. V. in
Fregà nel Vocabolario. Patrón in queste Giunte.
a Ghe n'è inscì di asen che se so Ass de fond. T. de Car. Piante. Le assi
meja ag. Egli è più d'un asino in mer che formano il complesso del fondo delle
carrozze,
cato(Lasca Strega IV, 5).
In mancanza de cavai se fa trottà di Assàa ag. E forse meglio Assile(Monos.378).
asen. Per mancamento de'buoi s'ara con Assàa. Curva? Ne quarti (gavej) delle ruote
gli asini(Gh. Voc. citando il Buoni). è quella loro parte nella quale s'inca
Ognidun cascia el sò asen. Ogni gallo strano le razze; e dicesi Assaa perchè
raspa a sè. Ogni grillo grilla a sè. fu asciata con l'ascia (gh è staa daa l'as
On altr'asen adess! To quà o Vedi saa con l'ass de ferr).
quà un nuovo bescio º Assàa (Dà l'). T. de Falegn. Asciare.
Pell d'asen. V. Pèll nel Vocabolario. Assalin. Fusolo di ferro che si appicca
Pretend i benis d'on asen che faga all'assile quando è di legno.
spos. V. in Sp6s nel Voc. – e ag. Il Assàmm . ... Quantità d'assi.
Casti disse a questo proposito -
Assentàss. . . . . Allontanarsi dal luogo
Che un asino non può cangiar mai tempre, solito di dimora, dal negozio, dall'uf
Ed è in qualunque stato asino sempre, ficio e sim. STRICELLI.
AUR ( 12 ) AVE
Assètt del ciel di carocc. Fondi. (Nelli Fac. I, 9). Essere famigliare e in
Assètt de pettem. V. Colognètt nel Voc, grazia grande d'alcuno.
Assètt d'imballador. Tricioli(G.agr II,222). Autorón. Autorone(Gh. Voc. cit. l'Alfieri).
Assiètt. T. degli Orolog. Cerchio o Ciam Autumin cor. Stagione teatrale che corre
bella dello spirale o del tempo. dal 1 al 21 dicembre inclusivi. BIFFI.
Assisténza. Assistenza. Ajuto – Governo. Avantàcc (L'è on tant in). . . . E tanto
Assistìi. Assistito. di guadagnato oltre quello che dove
Assòcio o Associàa. Associato(Gh. Voc.). vasi sperare. STRIGELLI.
Assón. Tavolone(Morozzi Case cont., p. 69). Avànz. ag. V. anche in Tròja nel Voc.
Assortìi(Stà). V. in Liber nel Vocabolario. Avàr ag. Avar come on Giudee. V. Giudée.
Assortimént per Sortimént. V. Avarizia ag. E muora l'avarizia(Monig Tac.
Ast. s. f. pl. Aste. Le due parti laterali ed Am. II e pass.). V. Lussùria nel Voc.
del morso (in alcuni morsi diritte, in Avè per Dovere. Avè de fà, dì, ecc. Aver a fa
altri più o meno arcuate) che ne sono re, dire, ecc. Dover fare, dire ecc. STRIG.
per così dire i ritti. Avegh-sù su on fondo di besti ecc. Man
Ast de la moeuia. V in Moedja nel Voc. tener de proventi d'un fondo bestia
Asta. T. del G. di Pallam... Quell'asta colla mi, ecc. e tenerveli. STRIGELLI.
quale si levano e si trucciano le palle. Avemaria. . . . Assolutamente noi inten
Asta. . . . . Bastone qualunque infilato diamo per questa voce l'Avemmaria
su ferro od altro. STRIGELLI. della sera e il suono delle campane
Asta. V. in Ciòd nel Vocabolario. che l'annunzia. Parlando di quella della
Asta ag Ona bell'asta de donna. Bell'asta mattina diciamo sempre l'Avemaria del
di donna(Pan. Poet. III, Iv). di – Andaremm a spass vers l'Avemaria –
Astànt. Astante. Guardia. – Per lo più levi-sù a l'avemaria del di.
Astantarìa.... Residenza degli astanti ne Avèrta. Aperta s f(Targ At Ac. Cin. I, 121).
gli ospedali. Avertimént. Avvertimento. STRIGELLI.
Asti. V. in Vin nel Vocabolario. Avertìss. Avvertire alcuno(aliquis) di dire o
Astón. V. in Ciòd nel Vocabolario. far checchessia(Gh. Voc.). Me sont min
Atàss.... Picciolissima cavigliuola la quale, ga avertii de fall. Non avvertii di farlo.
intromessa nel pertugio che è da capo Aves Sorgive sotterranee (Magal. op. 386;
a ogni fuso da filatoio, non lascia che e questa locuzione complessiva è la più
la rotella (campanell) balzi fuori per di corrispondente, se non erro, al nostro
sopra, e assicura il giro del fuso. Aves – Sorgiva sotterranea e Acqua di
Atlàss.... Sp. di Stoffa di seta. vena scrive anche il Morozzi Case cont.
Atom.... La dodicesima parte del punto p. 31). Strato di terra ghiajosa dove sono le
lineare nostrale, corrispondente a un polle dell'acqua(Targ Viag II, 395). Cor
terzo di millimetro. po dell'acqua(Alb. enc.). Vena(Doni Zucca
Atór. V. in Dàma. p. 159 verso). Terra soda(Cresc. Agr. II,
Att ag. In su l'att. Sull'atto o Nell'atto. Di 261) – I Provenzali dicono A ben ave
scoppio o Di schianto (“tosc. – T. G.). nat o vero Leis sourcos soun avenados
Immantinente. quello che noi diciamo I aves hin alt; il
Att (Ai) ag. o Ad acta. STRIGELLI. Diz. provenz. vuole che quell'Avenat de
Attàcch de pett. V. in Pètt in queste Giunte. rivi dal celtico Aven equivalente a fonte
Attésa e Attenzion. Aspettazione. Aspetto. ricca d'acqua; forse anche il nostro Aves
Attrassàa ag. Dallo spag. Atrassado. STRIG. ha origine comune.
Attrezzista. T. Teatr.... con voce dottr. a I aves hin alt ag. Ed anche La
Arnesario(Gh. Voc. cit. il Salvini). marina è gonfiata; egli è in collera.
Attuàri. s. m- Attuaro. Quand s'è a l'avesse mett-giò i fon
Attuariàa.... L'ufficio d'attuario – Taluni dament. Trovato il sodo, si fonda(Biring
lo dicono anche del Corpo degli attuari. Pirotec. 62 ).
Auge ag. Vess in auge. Essere nel colmo Rivà a l'aves. Essere alle sorgive?
della ruota (Sacch. Nov. 144 e 193). Arrivare alle sorgive?
Aures (Vess ad). Avere l'orecchio d'alcuno Sbassass i aves. Ritirarsi le sorgive
(Caro Let ined. I, 127). Esser ad aures (Moroz. Case cont. p. 31).
B AC ( 13 ) BAG
Trovà l'aves. Trovar l'acqua (Targ. Av6st dicono vari del contado per Agºst V.
Viag. I, 352 e seg.) – « Neppure i Avost, giò el sò l'è fosch. V. in S6.
» panconi di rena ed agliaja(cioè ghiaia) Avost, tal qual te troeuvi te locuvi.
» ... , sui quali ordinariamente si pian V. in Lovà nel Vocabolario.
» tano i fondamenti, sono gli strati ori Azión. T. Legale. Azione, Facoltà di portare
» ginari, ecc.. .. al pari loro si trova in giudizio un proprio diritto. STRIG.
» l'acqua la quale impedisce le più pro Azión. Azionaccia(Gior. agr. I, 189).
» fonde escavazioni(id. II, 239) » Fioeu di sò azion. V. Fioeü nel Voc.
Avis. Avviso appiccato su pe' canti della Azùr de Berlin. Azzurro di Berlino. STRIG.
terra – Avis al lettor, Lettera d'avis. Azzàa e Azzàl ag. Toeü-giò de l'azzaa. L'ac
V. in Lettòr e Lèttera nel Vocabolario. ciajo è logorato(Davanz. Tac. Ann. IV, 35).
Avisètt..... Breve avviso. Azzalà. Inacciajare sopprimi la definizione.
Avisón. V. Placàrd nel Vocabolario. PAGANINI. -

Avocatèll.Avvocatucolo(Gh. Voc. cit. il Gigli). Azzalàa. Acciarito(Targ. Viag. IV, 319).


Avocatìn. Dottoretto(Dav. Post a Thc. 64o). Azzalin a capsull. cor. Piastra nella quale
Avocatón. Dottorone. Avvocato di gran nome il cane, fatto per così dire a bocciuolo,
o di gran merito o di statura grande. scoccando contro il cappellozzo (porta
Avocàtt (Giugà a lº). V, in Spropòset. capsull) su cui è stata posta la capsull,
Avocatt del diavol. V. in Diàvol in dà fuoco al fucile. PAGANINI.
queste Giunte. Azzalin bressan ag. – Ed anche Pronto
Avocatt rampin. . . . . Avvocato di a incollerire. STRIGELLI.
poca fede e litigante sofistico. Azzàrd (Gioeugh d'). Giuoco di ventura(Gh.
Avocatùra ag Avvocatura(Pam. Poet. I, III, 5). Voc.). V. anche in Gioeügh nel Voc.

B a

Ba. T. de' Frenai, Carroz., ecc. Guardia. Bacchètta per Niscioeüla sig. 2.° V. e ag.
La parte inferiore dell'asta del morso E segno del grado e strumento di pu
così detto da noi alla francese o autico. nizione; onde in traslato si prende an
Dal fr. Bas de la branche. che per Pena. STRIGELLI.
Bàbil (Andà, Mandà ecc. all. V. in Cagaràtt. Bacchètta de parafangh. V. in Parafàngh.
Bacchètt. v. br. Marza. Picca. Sorcoletto da Bacchètta de zoccor. V. in Imbacchettà.
nesto. Quel rampollo d'albero domestico Bacchètta (Per bio bacco baccon). Corpo
tagliato d'ambe le parti che s'innesta di bacco. Può fare il gran diavolo !
nello spacco fatto a ciò nell'albero sal Baciàccol. s. m. pl. . . . Così diciamo i
vatico. VILLA. Ciondoli dell'oriuolo, gli Orecchini e
Bacchètt. . . . . Il fr. Bät o Batte à bourre. sim. se grandi molto e goffi. BIFFI.
Bacchètt de candir... ... Ferri da far le Baciàzza ag. Bacinaccio? Bacinaccia?
candele; forme nelle quali gettare il Baciccia(Porta Rim. in. 139) per Badée. V.
sego da farne candele. Badà. Badare. Se avii minga badaa, ba
Bacchètt de la moeuja. V. in Moeüja nel Voc. dee dal doppio senso della voce. STRIG.
Bacchètt del contraboſſett. Contraffortini. Badée ag. Pastocchione. Pecoronaccio. Pin
Bacchètt del telar correggi le parole fra cherellone. Pinconaccio. Pinconcione. Pin
ordito e trama in nell'ordito. concello. Rapa('tosc.).
Bacchètta...... Verghetta di ferro lunga Baderón. Tronco. Ciocco. Scempione.
quasi un metro, con capocchietta da Badia ag. Le Capitudini delle arti.
fondo e appiccagnolo in testa, la quale Badilòn (Toeiù i coss a ). Operare a casac
i beccai ficcano e rificcano tra pelle e cio, sbadatamente. STRIGELLI.
carne da mezzo ventre alla gola delle Badò. V. in Badinna.
bestie macellate, e ciò per fare posto Baffiòs. ag. di Vin. V. nel Voc.
all'aria con cui s'enfiano per di poi Bàga voce bergamasca usata da alcuni per
tamburarle, Epa, Ventre, Otre. STRIGELLI.
BAL ( 14 ) BAL
Bàga è v. a. usata dal Burigozzo. Crom. occ. – Balànza(bilancia da carrozze) ag.
Otre. Pelle da vino, da olio, ecc. donde Ha staffe(camber) per assicurarvi i cuori
le voci Baga, Sbagagia, e fors'anche Ba (giongorin) che uniscono i bilancini alla
gaj. VILLA. - bilancia, o vero ha molle(fonsg de ferr)
Bagaggèll. v. cont. dell'A. Mil. Il Botto(La per attaccarvi immediate le tirelle(i ti
stri Prov. V, 257). Boddacchino('lucch.). rant) se si omettono i bilancini. Nella
La Rana bombina dei naturalisti o il bilancia sono invitati gli stremi dei tirant
Cropaud pluvial de Francesi. o ponte che imbracano anche la sala.
Bagajaria. Lo stesso che Bardassaria. V. Balànza. T. de Carret. Bilancio. Equilibrio.
Bagasción per Sbagasción. V. Vardà la balanza prima de andà. Osser
Bagàtt. ag. Il Bagattelliere? BirFr. vare se il carro sta in bilancio prima di
Scartà Bagatt. V. in Scartà nel Vo partirsi.
cabolario. Balanzètta. T. de Carrozz..... Traversa
Bagià. V. in Buseccón. anteriore della carreggiata che vedesi
Bagiòtt. v. cont. per Basgiòtt (V.), e dicesi in varie specie di carrozze a oggetto di
anche de fieni, ecc. FIGINI. dare molleggio e bilico maggiore al cas
Bagn medicaa. Bagno medicato. STRIG. sino(scocca). Le molle anteriori sono fer
Andà ai bagn. Andare ai bagni. Uscir mate su di essa, e per di sotto posano
di paese e andare a prendere bagna pure su di essa i colli d'oca. Si fissa
ture ove è luogo o costume di darle. con istaffoni(cavalott) o vero con istaffe
STRIGELLI. -

curve(crositt).
Vess in d'on bagn. V. in Sudér. Balanzìn. T. de'Confett.... Ferro che so
Bagnà. Vess manch assee de bagnà l'ugo stenta la padella da confetti(bazzila); la
ra. V. in Ùgora nel Vocabolario. Chevrette dei Francesi.
Bagnàa(Mangià de). V. in Sùcc nel Voc. Balanzìn ag. Ne bilancini de'cocchi osser
Bagnètta(Giugà a). V. in Pedinna nel Voc. vansi Cav.... = Cambra. ... = Giongo
Bàh. Ah bah! Eh non mai! Esclam. negati rin. Cuoi = Oggioeu. Anelli di testata =
va. La nostra voce è d'origine francese, Rampin con fenestra e pontinna ... =
Baì ag. le parti che sono: Cassa. Gorbia? = .... Occhio – Vera o Braga. Raperella.
Orecc. Alie? = Ponta. Punta. Balanzin de quatter. Bilancini all'inglese.
Baì de foeugh.... Uno dei ferri che i For Balb. ag. El balb no l'è bon nè fregg nè
naciai adoperano per raccòrre le brage cald... Il barbio è di poco pregio. STRIG.
nella fornace. Baléngh o Balléngh. v. del B. Mil.... Stra
Baita. Giaciglio. Quel letticciuolo in cui vagante, bizzarro, fantastico. CoRsi.
dormono i braccianti(famei) nelle stalle Balènna. gergo.... Gran convoglio di mer
delle nostre mandrie, ecc. STRIGELLI. ci di contrabbando che passa il confine
Bajà o Crià. Fare una musica (Fag. Rime daziario, correndo, per via di forza. STRIG.
V, 23 e. l.). - Balètta o Ballètta. Pallino. Spinetta con un
Bajafón ag. Millantatore. STRIGELLI. caperozzolo sagomato d'osso o di me
Bajla succia... Balia che non ha più latte. tallo che si usa a mo' di bottone nelle
De che l'hoo daa a bajla l'hoo mai carrozze, ecc. per fermo o maniglia.
vist pù. Io non l'ho visto dappoi in Balètta o Ballètta.T. delle Arti. Dado(“tosc.).
qua che io l'ho dato a balia (Cecchi Cubetto di ferro, di forma quadra o a
Mart. V, 2 in Prov. p. 132). mandorla o sim., che ha in sè un foro
Toeü-via de bajla. Levare da balia a madrevite, il quale invitato su chia
(Vas. Vit. 231). varde, spine, aguti a spira, ecc. serve
Bajlidùra. Allattamento. STRIGELLI. a fermarli. E diverso dal Galètt – Per
Bajlòtt. Balio(Ambra Cofan. V, 11). Il ma es. Baletta de mas'c. Dado del maschio
rito della balia e la balia stessa chia che s'invita sull'aguto d'esso maschio
mano per questo nome il padre del quando è a vite per assicurarlo.
fanciullo che è a balia. Balètta de s'cioppiroeü. Bocchio(Voc. aret.).
Bajlottèlla. Allevata(Monig. Vedov. II, 2). Balin (cattivo letto ag. Canizzale (Vocaret.).
Bajonètta..... Il fr. Tout ou rien. Balitt ag. quello di che in Légor in queste
Balansié o Bilancié. T. degli Orol. Regolatore. Giunte. VILLA.
BAL ( 15 ) B AM
Ball (Corp de». V. Còrp in quest'App. Bàlla de ma e T. de'Carroz. V. Tèsta.
Ball del mej o del panigh. . . . Sp. Ballà el mej o el pauigh. V. in Bàll in
di ballo campestre che suole farsi nelle queste Giunte. STRIGELLI.
mostre pianure alla trebbiatura del mi Ballà ag. La balla lì sui tre, tre e vun.
glio, del panico e sim, del quale si gio Ella batte fra le tre lire, e le tre e un
vano gli amanti per darsi dimostrazioni soldo, parlando d'oscillare di prezzi,
d'affetto nel ballar su quei cereali. STRIG. Quand de coeur no ven, ballà no se
Ball masché(dal fr.) Ballo in maschera. pò ben. Non si può cantar bene se dal
Quand s'è in ball besogna ballà. Quan cuor non viene(Monos. p. 369).
do si è in ballo convien ballare(Fag. Rine Vedè come la balla. Vedere come ella
II, 297 e. l.). - si volga o come pieghi.
Bàlla. Palla. Globo. Sfera in genere come Ballàda. Ballota.
Palla o Mela di cupola e sim. STRIGELLI. Balladinna. Ballatetta. Dagh ona balladin
Martell a balla. V. in Martèll. na. Ballonzare,
Balla (giuoco) ag. Mett-sù la balla, Rimett Ballarin per Blieter. V.
la balla, Battuda, Rimessa, Sbalz de la Ballarin. Ad di Pöls. V. in queste Giunte,
balla, Corr sott a la balla, Falla la bal Ballasciàda... Il molto ballare. STRIGELLI.
la, Sballottà sono termini nostrali propi Baloeiù sost. m. v. br. Chiappolino. Leg
del giuoco della palla ed anche del pal gerino. Cazzatello. Frasca. VILLA.
lone cangiato balla in ballon. STRIGELLI. Balón sost. nn. T. Culin. Rifreddi. Così i
a pag. 6o dopo in alto ag. Questo servitori ecc., chiamano gli avanzi o
ricadere a perpendicolo in un punto rilievi della mensa de padroni, che si
determinato è quello che nel parlar vol dividono tra loro. VILLA.
gare toscano dicesi Cadere a coloubella Balón in Giugà al ) ag. alla voce ital. Po
(Tom. Sin. p. 134 nota 4). Una palla stiere la nostrale Spalla; a Mezzo il no
che fa, come noi diciamo, campanin, un strale Mezzin o Cordin; a Un di sopra
corvo acchiappato nel cosiddetto busse la nostrale Volada; a Dama la pur no
rott che ricade in quel medesimo luogo stra Dama. STRIGELLI.
ove gli era stata posta l'insidia, cadono Balonàro. Voce romanesca venuta in uso
a coloubella. fra noi da poco. Pall jo. V. in Balón.
Bàlla ferma o freggia. T. del G. di Bigl.... STRICELLI.
Tale è dichiarata da chi m'ha interesse
Balórd ag. Vorè trà balord. Voler fare
quella biglia che dopo la corsa dal balordo(Monos. 2o4).
colpo ricevuto si sofferma quasi rasente Balottéra. . . Sp. di tanaglia le cui boc
la buca; dichiarazione che priva di va che sono due mezze sfere cave, nella
lore il successivo suo cadere in buca
se anco avviene. STRIGELLI.
quale si gettano le palle da schioppo
e sim. STRIGELLI. Il Diz. d'artig. la
Bàlla fig. ag. Cascià ball o Cascià di ball. chiama Pallottiera (Moule à balles Fr.).
Cicalare. Ciarlare. Far chiacchiere. BIFFI. Bàlsen o Balsem de medegà i piagh, gerg. I
Pettagh-sù quatter ball. Spiattellare al Sonajuoli. I danari.
trui quattro bugie(Nelli Vecch. Riv. II, 12). Balsen del Ebrei, Balsem de sapien
Taccà balla. Attaccar pauiaccio con uno za V. Ebrèj e Sapienza nel Vocabolario,
(Nelli Vecch. Riv. III, 7). Baltreschn. V. Velozifer in Legn sig. 2.”
Trà de balla. Mandar sotto. Balùster per Lösch. V. STRIGELLI.
Bàlla (Facchin de la ). fig. Zoticone. Co Balzaninna og d'iga. V. nel Vocab.
s:olone. STRIGELLI. Balzàn. V in Mantell nel Vocabolario.
Va a trattà coi facchin de la Balla....
Balzàn. g. di Cavàll, Cervèll, Coo, ecc. V.
E come dire: tu sei pure il gran dis Bambanàda. Novellata(Alleg. 159).
cortese, tu non sei degno di trattar Bambin. . . . Per antonomasia Gesù bam
con persone civili. STRIGELLI. bino. La Madonna e el Bambin. STRIG.
Bàlla. T. d'Oref. Bottone? Ceiteratoio? Una Madonna col putto dice per solito
Bàlla de legn. fr. cont. . . . Ogni coni il Vasari. -

plesso di legne che oltrepassi le tre o Bambin de Lucca. Bambin di Lucca. Fi


quattro fascine. FicINI. gura di cera, ecc. STRICELLI,
BAN ( 16) BAR
Bambìnna(Santa). V. Santa-Bambinna. ripuliseomo dalla grascia le trippe delle
Bànca. Bottega a vento o posticcia(Gil. Voc.). bestie macellate.
Mett-giò banca in piazza. Mettere bottega Bancorin o Bancolin. . . . Nome dei piu
posticcia in piazza. macciuoli che reggono i puntoni (pollez)
Bànca. T. de Fornaciai..... Quello che dell'albero del mulino – Nel dialetto
steso in piana terra dicono Cors(strato), pavese son chiamati Servielin. VILLA.
in alzata chiamano Banca. Venti mattoni Bànda ag. Avegh la banda la saa. V. in
posati in piano a mo' di pavimento sono Sàa (assile) nel Vocabolario.
un Cors; que medesimi posati o per te Bànda. v. c. Parte. Banda.

sta o per lato o per piano l'un sopra Tirass de banda. Farsi da un lato.
l'altro sono una Banca. -
Scostarsi. STRIGELLI.

Bànca. T. de'Mugn. Nottola Pezzo d'asse Bànda sig. 3.” ag. in fine. Oggi di è usata
che s'applica ai quarti della ruota da ancora da vari contadini per ornamento.
mulino ed alle sue pale per ricevere la Bànder. T. delle Trattore di seta. Ban
caduta dell'acqua. dolo º Pescati a dovere e scopati per la
Bànca per Bancàa(trasto). V, il Vocabolario. prima volta d'ogni aspata i bozzoli
Bancàa o Bancàl. T. degl'Intagl. in leg. . . . per trarne il nuovo filo, questo si manda
Quell'asse piana su cui si fermano o così sporco, come trovasi, sul naspo,
s'incollano i lavori da intagliarsi. Talora seguitando a ciò fare finchè esce bello
in luogo di essa occorre la fra noi detta e netto. Allora la giratrice lo raccoglie
Contraforma. V. – Il bancale è assicu e stringe sull'estremità del naspo che
rato al banco dalla vite o dai due ferri è più vicino a lei ed ivi io serba a fine
dentati che diciamo gambertgranchi!) di valersene per legaccia delle matas
Bancàri. Bancario(Caro Let ined III, 78). se, quando compiuta l'aspata, e quelle
Bancaròtta. . . . Nome di quelle banche ben prosciugate, si levano dal naspo.
sulle quali si vende roba a minuto le Ecco il bandolo o bander delle nostre
Tratture di seta. VILLA.
più volte di scarto e a prezzo rotto,
a comodo del basso popolo. Ve n'ha Desfà-giò el bander. Sbandolare(Band.
di giranti sulle ruote. STRIGELLI. leop. – Moi. El.).
Bànch. . . . Nell'incannatoio de' filatoi è No avegh nè coo nè bander. Non
il parapetto. aver capo, ed anche Essere una matassa
Banch de l'asen o del biasem..... Nelle imbrogliata. BIFFI.
scuole è la panca del biasimo. Srr IG. Bandéra ag. Mett-foeura Landera bianca...
Banchètta sig. 2 ° mutisi la parola dinanzi Esporre bandiera bianca in sig. di Esser
in da lato. STRIGELLI. pronto a calare agli accordi, a capitola
Banchètta. T. de'Carr..... Il complesso re, ad arrendersi, e dicesi al pos. e al fig.
delle due traverse che reggono il sede Vun che ha voltaa bandera. Un pesce
re nel cassimo delle carrozze. d'uovo rivolto(Cecchi Prov. p. 5o). Una
Girouette franzese.
Banchettòn. Arconi. Regoli. Nome di quei re
goloni di legno che assicurano le bande Bandéra. . . . Quella vera bandiera che
(facciad) col tergo deile carrozze. s'inalbera sui mercati per segno di di
Banchfallii ag. che anche dicesi Giugà ai vieto agl'incettatori di comperare o
erbett o ai mazzitt. STRIGELLI. vendere per tutta quell'ora in cui sven
tola. STRIGELLI.
Banchin ag. Su on banchin. Sur un mu
ricciuolo(Targ At Ac. Cin. III, 17). Bandi sul Lago Maggiore per Bandiroeü, V.
Banchinna. . . . Chiamasi con tal nome nel Voc. BIFTI.

una trave i cui capi stanno murati nei Bandinm.T. de Parrucch... Le parti piatte
pilastri, e la quale serve a sostenere laterali delle parrucche.
la impalcatura d'una loggia. Ficisi. Bandinon. T. de Parr..... La collottola
Bancolin. V. Bancolin. - piatta nelle parrucche; la Plaque dei Fr.
Bancón. T. de Macell.... Tavola mastiet Bandón. Abbandono.

tata a muro per un lato, che s'aza e si Bàra(Giugà a) Fare al tocca-ferro(Pac. I, 19).
abbassa a piacere e si tiene in piano con Dara.... Cogliere l'avversario a toccaferro.
Barabba e Barabbon. Lo stesso che Balòss. V.
peducci mobili, e sulla quale i beccai
BAR ( 17 ) BAR
Baracànna. Ad. di Làna. V. Barbìs ag. Fà on barbis a vun. fig. Fare
Baràcca(Andà a) altrui uno sfregio.
Baraccàda(Fà oma). Fargiornata(Zan. Diz.). Vess de cocch e de bigna e de barbis
Baracchin ag. Baracchina(Scap. Op.9 verso). de gamber. V. Còcch e Bigna nel Voc.
Barànsciora.... Rete di corda a grandi ma Barbis in genere per On Tenc. V. nel Voc.
glie in cui si trasporta fieno, ecc. Birri. Barbis(resta) ag. Con sossenn barbis. Restoso.
Baraònda. Forse così ant.; oggidì solo di Barbìs de l'uga per Cavriceù. V. STRIG.
ciamo Baronda. STRIGELLI. Barbottà el temp. V. Bugà nel Voc.
Baratt e barattee, se pò pù tornà indree. Barbòzz ag. Avegh duu barbozz. Avere
V. in Indrée nel Vocabolario. un uteuto sotto il mento (Lor. de'Med.
Baràttol. Barattolo. Lo usiamo specialmente Simpos. Ill, 7).
per conserva del miele. STRIGELLI. Barbozzàl dg Barbozzal a gropp quader....
Baravàj s. m. sing. Uomo a casaccio. Biffi. Barbazzale che in luogo di magliette ha
Bàrb. Giunture. Ne quarti delle ruote è il tante campanelle piatte incatenate fra loro
nome delle testate per le quali si con Barbozzal a gropp quader tajaa a
-giungono tra loro a formare il cerchio. pouta de diamant..... Barbazzale che
Bàrba ag. Mode varie di barba furono già in luogo di maglie ha campanelle piatte
la Barba a coda di rondine(Salvini in Pr. sì ma sfaccettate negli orli.
fior. IV, 11, 13o), la Barbetta a broccolo Barbozzal a gropp tond... Barbazzale
(Fag. Rime V, 7o e. l.), la Barba a pi che in luogo di maglie ha tante campa
ramide(id ivi V, 67, id.) – Chi ha barba nelle tonde incatenate l'una nell'altra.
rada dicesi anche Minuto di barba (Gh. Barbozzal a maggia o a maggetta....
Voc.). La barba ben ondeggiante dicesi Barbazzale tutto a maglie di ferro.
Barba piumosa(Vas. Vit., p. 229); la Barbozzal a reseghetta.... Barbazzale
colta e ben pettinata Barba curata. che nel mezzo ha una piastrina con orli
La gh'ha tanto de barba. fig. Eli è seghettati.
vecchia(Monos. Io6). Dagli quelle calzacce Barbozzal a reseghetta a ponta sno
(ivi). Ha la barba(Berni Let.). Ha un pal dada... Barb." a cilindretti mobili ingra
no di barba(Mag. Let. sc. XIX, p. 329). nanti l'un nell'altro e con punte per orli.
E così dicendo per lo più facciamo Barbozzal doppi... Barbazzale a dop
spanna appuntando il pollice al mento pie magliette.
come per appiccargli una barba , il Barbozzal o Bolgia a la napolitanna...
quale atto alcuni dicono Fa barba. Barbazzale che ha due campanelle di
Podè fà la barba o Fà la barba a vum. ſermo. -

. . . Essergli superiore in checc.” STRIG. Barbozzin ag. Mentino ('tosc. – T. G.).


Barbaloeücc (Fà om). fr. comt. del Basso Barca cg dopo Acquaroeu. Aggottatojo ?
Mil. . . . . Strofinare la barba contro il Colat jo º = Cipell. Minchia. Scassa =
mento d'un imbe be, ciò che fanno Borr o Travitt. Madieri = Ponziroeu.
per lo più i vecchi coi nipotini. CoRSI. Pagliuolo di prua - Temm. Pagliuolo
Barbarossa dicono alcuni per Fanèll d'inver di pºppa E Scerscei. Cerchi mobili di
na. Ha il petto color rosso mattone. uazza = Sgorbi o Cagn o Cagnacu o
Barbelà. Voce viva in Brianza per Vacillar Cagnon. Stauinare.
camminando – T. di Cacc. Aliare. La barca de Padova ag. Quello che i
Barbèlla sig. 1° dopogalliag,ai tacchini, ecc. Francesi dicono Tout le cartage.
Barbellàtti (I). scherz. I primi Patalion del La carestia la ven in barca. V. in
Carestia.
concistoro(Alleg. p. 189). I Priulassi.
Barbéra ag. d'Uga e di Vin. V. Barca (carrozzone) ag. Ha sedili d'ogni
Barbètta (Ferra). V. in Fèrr nel Voc. intorno, e non rassomiglia male una ca
Barbètta. V. Giòve in queste Giunte. inestra, nome che le danno anche i Si
Barbetta. T. di Masc. V. Sguercià la bocca. ciliani dicendola Cannistra.

Barbin ag. di Càn. V. Barcascia Carcaccia – Var pussee on poo


Barbirceu. V. Dént sig. 3 nel Vocabolario. de ledascia che tutt'el legn de la bar
Barbis. T. de Fren... Le due aste del bri cascia. V. Fedascia e Lègn nel loc.
glione nelle quali è ferma l'imboccatura. Barcl. Mandria dice il Lastri op. II, 149.
Vol. Il V. C
BAS ( 18 ) BAS
Barchètt ag. El par ch'el vaga al bar Basabalauster. Baciapile. V. Beit nel Voc.
chett. . . . Lo diciamo di chi cammi Bascùll. V. in Sciòpp nel Vocabºlario.
mando a diporto affretta grandemente il Basèll(Andà insù on). Salire uno scaglione
passo, come suol fare chi teme di non (Vettori nelle Op. di Mach. VII, 23).
raggiungere a tempo la barca corriera Basellin ag. Ciod de basellin. V.Ciòd nel Voc.
per andare a suo viaggio. Basellin(predellino) ag. Le specie diverse di
Barellà. Barellare. predellini e le parti minori onde consta
Barellàda. Col -a una barella. no veggausi nel Voc. sotto la voce Pedàda.
Barellin. Barelletta(Targ. Att. Ciu. III, 14o). Basgerìtt. v. br per Lisciarceli. V. VillA.
Barellinàda.... Colma una barelletta. Basgiànna ag. Ris e fasceu menestra de
Barètta ag. Baretta de scultor, de mariuo fioeu, ris e basgiann menestra de to
rin, ecc. Berretto di carta per difendere il sann. V. in Ris nel Vocabolario
capo dalla polvere di marmo. STRI ELLI. Basgiètt.... Gl'intestini tenui delle pecore
Con su la baretta. Iuberrettito. e de porci.
Fà de baretta. F re o Cavar di ber Basin – a Basìn de mort dopo Boll ag. o
retto. Trarsi di berretta – e ſig. . . . Ri fatto a studio suggendo colle labbra di
conoscere la superiorità altrui in chec ciamo Sciscion; e dopo inavvertite ouetti
chessia. STRIGELLI. le parºle o checchessia altro. (Giunte.
Barètta.... Negl'innesti è quel po' di co Bocca de basitt. V. in Böcca in queste
perto che si fa sulla pianta con cenci, Cavall del basin. V. in Mantèll nel Voc.
borra o foglie. Basìn. . . . Sp. di spuma dolce fatta di
Barettin de monscior. Berretta a croce(Nic. due pezzi convesso-piani che si coni
Mart. Lett. pag. 8) retro). baciano; onde Basin. STRICELLI.
Barſoinna.... Sp. d'uccello. Baslètt. s. f. pl. Le Barbozze nei cavalli.
Bargnìff.... Il muso del gatto. Srmio ELLI. Baslètta correggi la parola naturale (scor
Bariolin. Berrettuzzo. STRIGELLI. savi per mero errore tipografico) in la
Barison per Barée. V. STRI ELLI. biale o labiato; e agg quanto siegue: Il
Barlicch barlocchi o vero Berlicch e ber Redi nel Voc. aretino scrive che « Quel
locch.... Sp. di giuoco che si fa ravvol l'arnese di legno a foggia di un piatto
gendo una cordicella sulle mani. PAG. grande in cui con la farina s' infarina la
Barlòcca.... Presso i nostri Caciai è il nome frittura, ed il quale serve altresì per grat
di quel segnale che danno la notte mar tarvi il cacio con la grattugia, dicevasi ai
tellando le mastella per chiamare i ser suoi giorni dagli Aretini Tefania e dei
venti (fiucj) a portar loro il latte. Fiorentini Tafferia ». (E forse i Toscani
Barnabà sppriucsi la spiegazione del pro s ebbero la voce insieme coll'arnese dai
verbio, e leggasi Vedi Segra nelle Giunte. montanari della Lunigiana e del Geno
Barnabìtta. Barnabita. V anche in Fràa. vesato che dicono Tefania o Stefania la
Barónda. V. più addietro Baraonda. Stu.IG. nostra Basletta, e sogliono girare per la
Barouscellin. Rubaldon ello(Gigli D. Pil. I, 1). Bassa Italia vendendo tafferie e altret
Barovàtt. v. br. Sciamannato. VILLA. tali lavori di legno.) Questo è il vaso
Baròzz e Barozzèll. s. n. verso il Comasco identico che per usi identici, e oltracciò
per Baròzza e Barozzinua. V. nel Voc. anche per mondar riso e legumi, ado
Baròzza. Carro di peggio? (Gior Georg VI, periamo noi Milanesi sotto il nome di
3c9). Baroccio? Contiene di concime circa Basletta, voce diminutiva di quella Easla
sessantasei staja di volume, o trentadue che quando è assai fonda nominiamo
in trentatrè cor! elli da due staja l'uno. Basloit. Le quali voci Basla, Basletta,
Barzaninna eg. d'iga. V. Baslin, Baslott, Baslottin, Baslottell com
Barzév in alcuni paesi lariensi per Man pongono tutta una famiglia di assai l iú
giadóra. V. Dasso stato che non sia quella della Baz
Bàsa. Vasetto. Negli ostensori è quella mo ziia, della Dazziletta e del Bazzilon; a
danatura che ne regge il corpo. quel modo medesimo che il Bacino o il
Basà el did , Basà la pas, ecc. V. Did e Nappo o il Bacile e la Bacinella o la Ba
Màn nel Vvc., l'às in queste Gautite, cec. ciletta (se da Bacile voglianº trarre que
Dasà Foºder per base. SIRI LLLl. sta figliuola) sono tanto più nobili del
BAS ( 19 ) BAT
Catino e della Catinella quanto il me Bàstag. Giugà al bast. Fare a basto rovescio?
tallo suol essere considerato più nobile Toeiù-giò el bast. Dibastare. Sbastare.
della terra e del legno. I nostri buoni Trà a l'ari el bast. V. in Trà nel Voc.
vecchi poi, per desiderio di quella stessa Bàst. T. del Giuoco dell'Ombre. Basto.
pulizia per cui la cuciniera gentile d'og L'asso di bastoni. STRIGELLI.
gidi ricorre talora anche fra noi ai piat Bàst per Stàlbbi. V. STRIGELLI.
telli allorchè vuol mondare o riso o le Basrà ag. Basta che. Serve che. Per es. Basta
gumi, solevano tenersi in cucina due o ch'el ciappa in man on biccer, ch'el
più baslett, fra le quali specificavano per le romp. Serve ch'e pigli un bicchiero che
Basletta de la fariana quella riservata alle gli casca in terra(Zanon. Rag. civ. III, 6).
sole infarinature, e questa era la Fari Basta, l'è assee. Serve. Serve così. Tanto
najuola così nominata dai Toscani odierni serve(“tosc.).
(Tomm. Sin. in Toſfera). Fra noi i ven Bàsta. . . . Sp. d'esclamazione remissiva.
ditori di legumi, d'erbaggi, di frutte Basta! fa on poo tì. Via, sia come tu
sogliono altresì sollevare la basletta a te vuoi, fa tu.
tonio(comtoir) sceverando e moverando i Bastàrd ag. e in gergo Fatto a straccio.
danari su quella medesima tafferia o fa Bastàrda. V. il Voc. in Càrta.
rinaiuola che un dica in sulla quale Bastardèlla ag. Imita una cioccolattiera, ma
momenti innanzi hanno svisato i fagiuo ne è assai più tozzo e più largo.
li, mondato le fave, sgusciato le casta Bastón ag. Baston de pollee. Baston da pollajo
gue. Dirò da ultimo che questa nostra (Alb. enc. in Ricamare).
Basletta, ancorchè condottasi oggidì a Bastom de praa. V. in Pràa nel Voc.
bassa condizione, vanta non ignobile Baston d'ombrella. Mazza da ombrella
origine procedendo chi dice dal greco (Targ. Ist. III, 27o).
Bàaxvo; (experimentum, probatio), chi dal Dà el baston per la brenta. Operare
latino Vas diminuto in Vasula, Vasu a casaccio. STRIGELLI – BIFFI.
letta, e per l'affinità del V col B dege Fà corr el re de baston ag. Imbottire
nerato in Basuletta, Basletta, e chi dal il giubberello coi bastoni.
romanzo Waschler (fabbricatore di va Bastón de collanna.... Archi di legno in
sellami da tavola o da cucina). castrati esteriormente nella collana delle
Baslòtt de terra ag E il sicil. Lemmu. bestie da soma.
Baslòtra. v. br. . . . E lo stesso che Basla, Bastón di cann.... Sp. di Pialletto tondo
ma con qualche diminuzione di capacità. da armajuoli,
VILLA. Bastonàda riga ult. correg. V. Dùu in V. Orb.
Baslottàda. Catinata(Nov. aut. san. I, 76). Batista va là (On). Un vie la vie loro.
Basottà ag. e poet. Seminar baci(Gh. Voc.). Batòccio (Arlecchin).... La voce Batochio
Metafora un po' ardita, ma non senza è veneziana, e vale battaglio; è facile
vaghezza. vedere la ragion dell'applicazione alla
Bàss e Bassètt cg. Queste voci trovano ri maschera che diciamo Arlecchin.
scontro nei dialetti di Sardegna: Sto bass. Batòsta(Avè tolt-sù ona) ag. Averne avuta
Custu meri, Sto bassett. Custu meri ed.lu. una bussata('tosc.).
Bàss. ad. a Avè di alt e bass ag. E di Bàtt ag. Batt el ferr fin che l'è cald. ſig.
cesi anche di malato che ora migliori, Battere il ferro mentre è caldo. STRIGELLI.
or peggiori. STRIGELLI. Battes i ciapp. V. in Ciàppa nel Voc.
Bàss de cervell. Di cervel sceno. Fatuo. La me batt. V. in Fiànch nel Voc.
Scempio. Bàtt. Superare. Gh'è nissuu che le batt.
Bàssa ag d'Acqua V. in queste Giunte. Non e secondo ad alcuno.
Bassà usano nel Basso Mil. per Bàtt (supe Bàtt T. Agr. ag. Rompere la sterta è dare
rare). CoRsi. il primo battere alle spighe; Cavare il
Bassàss a fà, di, ecc. Dimettersi a fare, ecc. pagliuolo è far uscire il grano dai co
Bassàss el cervell. Scemarsi il cervello. Rin voni sciolti; Tritare è far uscire il grano
bambire. -
dalla paglia; Battere a banco è il bat
Bassètt. v. cont. Il primo vespro – V. an tere con altro che col coreggiato(Gior.
che in S6 nel Vocabolario. Georg. XV, 268).
BAU (2o) BEC
Bàtt. T. del Giuoco di Bigl. Battere la palla. Baùll ag. Fà-sù el baull. Imbaular le robe.
Bàtt. T. del Giuoco del Pallone. Battere. Il Bauscìn. s. m. per Bauscìnna (V.) usano
primo dare al pallone dopo caduto in i Brianzuoli. VILLA.
terra. STRIGELLI. Bausciòtt usano i Brianzuoli per Bausción
Bàtt. T. de'Macell. Tamburare. Tambussare. (V.), non per Bauscìnna. VILLA.
V. in Pètt sig. 2 ° nel Vocabolario. Bàva di sercion. Bava. Quel po' di sporto
Bàtt. T. d'Orolog. Oscillare. che è prodotto nell'orlo degli oggetti
Battacalcàgn. V. in Tappée nel Vocabolario. rafforzati con cerchioni di ferro dal ro
Battacanàffi dicono alcuni con voce veneziana teggio o dalla gravitazione o dalla troppa
il Lemone. a stretttura,

Battarèll. V. Tarèll nel Vocabolario. Trà bava. Fare la bava. STRIGELLI.


Battèlla ag. Sul Ticino vale Battello gran Bavarés. V. Quattabòtta nel Vocabolario.
de, ma però minore dei così detti Bar Bazàr ag. Bazzarro (Pr. fior. IV, III, 89).
con, che serve ai sovrastanti alla navi Bazegòtt per Masigòtt(vivanda). V.
gazione, ecc. BIFFI. Bàzz. Bazzo(Domen. Facez. 166).
Battént. V. in Onza d'acqua nel Voc. Bazzila. T. de Confett.... Arnese da fare
Battént dicono alcuni per Batàcc(battaglio). V. i confetti; la francese Bassine.
Battentin. ... Trimella di lana o di filo o Bazzòcchera (Giugà a la). fr. del Basso Mil.
simile lavorata a più fogge che s'usa per Fare alle buche – Chiamano Ghin le quat
orlettare gli addobbi interni delle car tro buche del giuoco, e Gesa la quinta
rozze e ricoprir le bullette che li fer buca posta nel mezzo di quelle. Si gioca
mano alla cassa. E una specie di Co in cinque; quattro badano a una buca per
pribattenti, giacchè le più volte orletta ciascuno e impediscono con un bastone
que punti del legno che sono o possono detto Bazzòcchera che il quinto giocatore
servire per battente. possa mandare la sua palla nella gesa CoR
Bàttes Duellare. Combattere corpo a corpo, sI. – La Gesa è la Buca del Nifio(“tosc.)
a solo a solo, a testa a testa. Venire a – Limare, Buffore, Dare intorno alle
battaglia corporale. buche sono termini del giuoco.
Battésem ag. Salvand el battesem l'è oma Be cg. El saa l'è tutt per i bè. V. in Sàa.
bestia.... Con riverenza del battesimo Vess on be... Amare a mangiar salato
è una bestia. così come amano le pecore. STRIGELLI.
Battezzà ona robba. Battezzare. Imporre il Beàt ag. Fà el beat o Cantà miseria. Fare
nome a checchessia. STRIGELLI. il piagnone.
Battezzà i campann ag. Dando anche Beàt per Lumaghitt. V. questa voce nel Voc.
loro il nome d'un qualche santo; donde Beàta e Beatinna ag. Pinza e Pinzetta.
il modo. STRIGELLI. Beatoccaria. Chietineria(Car. Let in. I, 2o7).
Battidòr. Cercatore. V. Busserée e Bàttela. Bebe be. Bebe be(Monig. Pod di Colog. II,
Battidór dicono alcuni per antifrasi lo Sfro 24). Voci imitanti il verso dell'agnello.
sadór. V. Bècca V. in Occa e in Sràngh nel Voc.
Battidór. Ad. di Lùj. V. in Vöst. Beccamoschin. Piglianosche? Uccello che è
Battirceº. Battente di serrame. Il ted. Anleg. la Muscicapa degli ornitologi.
Battiroci che altri dicono Rebattim. Martelli? Beccaria (Fà). fig. Far rocchi. Fare strage.
Nome degli stremi ch'escono per di Beccàsc. V. Scartàzza nel Vocabolario.
fuora della cassa d'una stregghia, e pei Bècch ag. Del becch ven l'oeuv. V. (Eùv.
quali si batte in terra la stregghia stessa Bècch content dopo fallo cg o di chiun
per liberarla dalla spazzatura. que tolleri la cosa anche per motivi
Battùd de portera. V. in Portéra nel Voc. non venali.

Battùda ag ed anche il battente fra im Chi no pissa in compagnia, ecc. V.


posta e imposta nelle imposte a dop - Pissà in queste Giunte.
pio. STRIGELLI. Becchée (detto per insulto a medici salas
Battùda. Sconfitta. STRIGELLI. satori). Beccaro (Targ. At. Ac. Cin. II,
Battùda. T. del Giuoco di Bigl. Colpo? 1, 231). Si applica anche a quei chi
Battùda. T. d'Orolog. Oscillazione. rurghi che usino i ferri volentieri e con
Baulée. Forzierajo. Cofanajo. poco riguardo.
PEL ( 21 ) BEN
Becch-el-mal! Escl. viva nella Ghiaradadda i loro bamboli, quando vezzeggiandoli
per Si, Di sicuro, Indubitatamente. DE CAP. gl'invitano a reggersi in piedi da sè e
Beccofocciùu. s. m. L'Otro. L'Fpa. Il Sacco. a fare qualche passo. VILLA.
Befà. T. Mus... Si bimmolle. STRICELLI. Bèlla. s. f. ag. La Bella.
Beh! che frecc! Bu bu che freddo º Belladònna. Ag. di Pér. V.
Belee faa a colzetta. Lo stesso che Belee Bellandàda che altri dicono malamente Bal
landàda. Benandata? Fra i contadini
faa a guggia. V. Brrrr.
Belegòtt ag. Mosciarelle('san). della Brianza ha idea speciale e diversa
dalla voce italiana come sta nei dizio
Beleràtt ag. Il fr. Bimblotier.
Beliàrd dicono que del volgo per Bigliàrd. V. marj. Vale quella po di Mancia che il
Beliètt ag. Beliett de pasqua, Beliett de visi compratore d'una bestia bovina o peco
ta, ecc. V. in Pàsqua, Visita, ecc. nel Voc. rina dà alla guida che l'ha condotta a
mano al mercato. Il contadino tocca il
Beliettàri. V. Bigliettàri in queste Giunte.
Bèll ag. A la bella mezza nocc. Di bella prezzo, il cozzone la senseria, il conta
dinello o la contadinetta la bemandata.
mezza notte(Salv. Spina II, 4).
Bella come el cuu de la padella. V. Bellèzza ag. Avegh la bellezza de l'asen....
in Padèlla nel Vocabolario. Non aver altro fiore nella persona in
Bell e ben. In buon dato. V. in Sos fuori della giovinezza. Forse Avere un
sènn nel Vocabolario. po' di belluria(“tosc. – Meini in Tom.
Bell e bon. Mezzano. Discreto nella Sin. a Vaghezza).
Bellezza tiranna. V. Sciavàtta nel Voc.
sua specie; che senza essere ottimo può
bastare allo scopo. STRIGELLI. Bellezzìnna ag. Bellezzina, e sch. Bellezzona
Bell e condott. Bello e condotto(Targ. (“tosc. - Meini in Toni. Sin a Vaghezza).
Viag. II, 391). Bellì. Abbellire.
Bell'in fassa, brutt in piazza. P. in Belli e Abellìi. Abbellito.
Camisceùra o Fassoeüra nel Vocabolario. Bellimént. Abbellimento.
De novell tutteoss è bell. V. in Novèll. Bello. Il Damo(Monig. Pod di Colog. I. 1o).
El bell l'è che.... Il bello si è che... Bèllora ag. Brunetto Latini nel Tesoro V, 3
la chiama Bellula con voce usata ancora
(Gh. Voc.). -

Hoo bell mì a piccà. Ho cgio io a oggidì in alcune parti di Toscana e re


picchiare(Salv. Spina V, 5). gistrata anche dalla Crusca in Basali
schio cirando il Crescenzio.
a La sarav bella ag. Si usa anche
Bemi. T. Mus. Bemì. Si. Nota musicale.
nel sig di La sarebbe marchiana, gros
sa, ecc. La sarov bella ch'el ne rivass STRIGELLI.
adoss. BIrri. Bén. sust. ag. El ben l'è semper ben. L'e-
L'è minga bell quell ch'è bell, l'è lenosina è ben fatta anche al diavolo(“tosc.-
bell quell che pias. Non è bel quel ch'è Tom. Giunte). Se abbia più ragione il
bello, mafuel che piace. popolo con questi suoi proverbi, o se
Oh bej oh bej. V. Ohbèi ecc. e ag più il Sapienziale Si bene feceris scito
e specialmente le figurine delle capan cui feceris, lasciamo che cuore e ragione
nelle del Natale. STRI GELLI. se la sbrighino fra loro.
Passà per bell e per bon. . . . Esser Bén avv. ag. A andà ben. A dirgli buono(Fag.
reputata cosa integra, onesta, buona Rim. V, 243 e. l.); e correggi Tutt coss
contro il vero. a fin de ben in Tuttooss per el più ben.
Passalla bella... Uscire a salvamento Ben con bén. Dio con bene. Bene sta.

d'alcun grave pericolo. Se el paga ben con ben, se de no ghe


Questa ch'è bella! oh questa ch'è bella! mandaroo i palpee. Se pega bene sta ;
Vess bell e bon de fall. Esser uomo altrimenti alla giustizia.
da ciò. V. Bón in queste Giunte. Pensà ben. Pensar bene, rettamente –
Ed anche avere in buon concetto le
Vess on bell pezz che no se fa, che
no se dis, ecc. Essere assai tempo da che persone e le loro azioni. STRIGELLI. A
altri non fa, non dice, ecc. pensà ben tanti vocult se falla, ma tanti
Bèll – Fà on bell.... E modo usato in voeult se fa nass el ben e se sta poeta
Brianza dalle madri e dalle nutrici verso semper ben.
BER ( 22 ) BER
Bén. Assai – Pure. Te gh'ee ben fregg. Bergaminna. gergo.... Mandria di donne
Hai pure il gran freddo. Te ghe see da bordello; tolta la metafora dall'ar
ben staa. Tu ci fosti pure. STRIGELLI. mento vaccino.
Benedètt ag. Pientà a onor de san Bene Bergaminna. Feu. di Bergamin. Mandriana.
dett, se nol tegnarà verd el tegnarà STRIGELLI.
secch. V. in Sècch nel Vocabolario. Bèrgom ag. Vess vun a Bergom e l'olter
Benefiziàda. T. Teatr. Benefizio(Pan. Poet. a Comm. Non essere in un paese, cioè
Benefizzi. II, xvIII, 2). V. Seràda in uno dir d'una cosa, l'altro d'un'altra
queste Giunte e Benefiziàda nel Vocabol. (Barg. Intr. III, 4).
Benefizzi sempliz. Benefizio semplice(Targ. Berin. Rede(Last. Op. II, 162).
Viag. I, 96). Berinée ag. Buzzonajo se venditore di agnel
Benestànt. v. br. . . . . Possidente di terre, fatto(Bando tosc. leop. del 1778).
di case, o di capitali. VILLA. Beritt. s. mm. pl. Pecorelle. Sul Lago di
Bengàll o Bengàla. V. Roeusa nel Voc. e Como si dicono così le Ondicelle.
Foeügh in queste Giunte. Berlùmm dopo Tintura ag o Barlume. STRIG.
Ben intés. Purchè – In altro sig. Di certo. Berlùsch (Vardà in ) m. br. equivalente al
Benis ag. Benis bus. ... Noi diciamo Con mil. Vardà in su l'assa di formaggitt
fetti vani quelli che ci vengano dati V. in Formaggìn. VILLA.
dopo consumate le nozze o da chi passa Berlusént. Disfavillante. Sfavillante.
a seconde nozze. Bernardin. Bernardino.
Quand l'è che mangem sti benis?... A san Bernardin cascia la spiga el
Quando si fanno le nozze? grande el penin. V. in Spiga nel Voc.
Benzuìn o Belzuìn. V. in Gòmma nel Voc. A san Bernardin lassa-stà i sparg,
Be-o-bò (El). Il Bi-u-bu(Pac. I, 42). e mangia i passarin. ... Proverbio del
Beolée e Bevolée. v. br. Betulleto? Bosco Basso Milanese. CoRsI.
di betulle ( beola, biolla) – Così noi Bernardin. V. in Quadrèll nel Vocabolario
diciamo Pobbiée, Rogolee, Oniscee, Ro Bernardon. Cangisi tutto l'articolo cosi: –
vedee, ecc. VILLA. Penzone (Giorn. agr.)? Tralcioja (Giorn
Berà. Belare. Intant che la bè la bera la agr. V, 333)! Ordinariamente è il ramo
perd la boccada. V. Boccàda in queste vecchio di vite che tirasi discosto dal
Giunte. tronco a palo o dall'albero per lo più in
Bercellà. v. c. br. Freq. di Bercià. V. VILLA. linea orizzontale. Ha poi lungo sè stesso
Bercellòtt. Piagnone. VILI.A. i così detti Speron che sono come i tral
Bercellottà. v. cont. br. Freq. di Bercellà. ciuoli(trositt) dai quali si ha l'uva. Tal
V. sotto Bercià. VILLA. voita si tendono a tralciaja anche le
Bercià. v. cont. br.... Piagnere a lungo; messe dell'annata ultima – A questo
non rifinire di piagnere e singhiozzare. aggiungasi il seguente giudiziosissimo ar
Il Zannoni nel Ritr. fig. I, 3 usa Ber ticolo del sig. VILLA:
ciare in sig. di Piagnere per tenerezza. Bernardón... Io credo che i nostri Bernar
VILLA. don (Tralcioni; Tiron in dialetto pavese)
Berción. I v. br. cont. . . . . . Uno che non siano altro che i Dracones e i Ju
Berciòtt. arrangoli e pianga. VILLA. nicoli di Plinio – Hist. Nat. lib. 17,
Bergamin. Cascinajo (Lastri Op.). Buttero c. 23 – « ita (idest draconen) pal
(Targ. Viag. VI, 24). Bestiajo (id. ivi » mitem appellamus emeritum, pluri
VI, 52). » busque induratuin amnis » = Il med.
Bergaminna ag. Masseria (voce però equi (lib. id. cap. 25). « Nec veterem pla
voca per noi) e meglio Vaccinato la di » cet palmitem in longunn et ad quar
rebbero nella Maremma sanese. El gh'ha » tum usque pedamentum emitti, quod
i pù bej bergaminn del paes. Ha un » alii dracones, alii junicoli vocant, ut fa
de migliori vaccinati che si conoscano in » ciant quae masculeta appellant (idest
paese – Anche le Fide della Bassa Ita » vites quae altius crescunt et in altuu
lia sono contratti agrari affini a quelli » attolli permittantur).
che fanno i nostri bergamin coi nostri Bernàzz cg. Chi ha besogn del foeugh
fittajuoli – V. altresì Bàrch e Stàlla. sporgia el bernazz. V. il l oc, in Foeügh.
BES ( 23) BEV
Fà ona serenada con moeuja e ber B sgnècch v. cont dell'A. M. per Sbièss. V.
nazz. V. in Serenada nel Vocabolario. Besògn ag. Dio ne guarda a avè de be
Bernèsch. Berniesco. Srr IGELLI. sogn.... Mala cosa trovarsi in bisogno;
Bersài o Bersali. Balestriera(Can. car. II, 4o). famig. Chi per man d'altri s'imbocca tardi
Bersò. Cerchiata(Targ. Viag. I, 88 – La si satolla.
stri Op. II, 1o6 – IV, 112 e altrove – Besquìnci(In). Per isbieco. STRICELLI.
Targ. Istit. II, 355). Cerchiata a mezza Bestèmma ag. Trà ona bestemma. Mandare
botte(Targ. Prodr. Corog. tosc. p. 1c3) una bestemmia(Fir. Trin. III, 6).
Bersò a cupola Cupola (Targ. Ist.II.355). Bestemmà ag. Bestemmiar come un treccone
Bèrta (Mett in) ag. Mettere in corbona. In o come un sensal di frutta (Nelli Mogl.
l: -
bisacciare. Insaccocciare. II, 17).
a
Bertòldo – No trovà minga d'impiccà Bestemmà. . . . Parlar confuso o usar fa
,

- Bertoldo. . . . . Essere la cassetta dei vella ignota a chi ascolta. Cosse be


ta rifiuti. DE CAPITANI. stemmet' parla talian. STRIGELLI.
a Bertón e Bertònna. Accr. di Bèrta fig. STRIG. Bestemmiadinma. Un sagramentino.
Bertón. correg. cosi: Nome che si dà gene Bestemmiadorón. Bestemmiatoraccio(Fir.Trin.
r
ralmente sui nostri laghi al pesce per III, 6).
sico percafluviat:lis L.) quando è ingros Bèstia ag. Bestia incantada. Bestia incantata
sato ſino a pesare un terzo di libbra o (Lal. En. trav. II, 56).
poco più. V. Pesspèrsegh in queste Giunte. Bestia senza coa. Bestia da soma d'ar
Bertonà ag. Rappare uno(“tosc. – T. G.). colai, cioè asinello(Nelli Vecc. Riv. II, 23).
Desalvare. Dischiomare. Shionare. Conoss el maa de la bestia. Saper da
Bertonàda... Discliomatura se lece dirlo. qual piede uno zoppichi.
Bescòtt. ad. V. in Còtt. Vedè la bestia o el camell. V. Batt
Bescòtt ag. I pasticcieri di Firenze distin i or in Ora nel Vocabolario.
guono i biscotti in Biscotti alla calabre Bestiànm.... Voce scherz. per indicare il
se, alla faentina, all'imperiale, alla po corpo delle figuranti ballerine. PAG.
lacca, alla portoghese, di pistacchi alla Besticcà. v. c. del Basso Mil. Garrire. Sgri
siciliana, miojorichini, olandesi. dare. CoRsI.
Bescottin ag. In Firenze i pasticcieri di Bestiètt. Bestiaccia.
stinguono i biscottini in Biscottini al Bestirà. Tirare per isbieco malamente, scon
l'anacleta, all'aragonese, alla belisaria, alla ciamente, disadattamente. STRIGELLI.
bolognese, alla fantasia, all'irlandese, alla Bettegà minga. Dire le sue ragioni con for
livornese, alla maltese, alla mantovana, za. Favelare fuor de denti.
alla molucca, alla monarca, alla moscovita, Bév ag. E in gergo Zufolare. -

all'orientale, alla palermitana, alla scoz Bev a memoria. Bere a garganella.


i!
zese, all'ungherese, del Brasile. Bevere immediatamente dal fiasco; onde,
Bescottin del gerlo(Porta Rine). . . . appiccarolo alla bocca, se ne manda
Pagnotta. STRIGELLI. giù fin che si può tirare. Vin nostran...
Bescottin secch.... Quello che ha la de trincà col coeur largh e a memoria
crostata di ghiaccio inzuccherato da noi (Porta – Brindisi, pag. 166, vol. XII
detta giazza. Il Biscuit glacé de Francesi. della Collez. di poes. mil.). VILLA.
Vess on bescottin. fig. Esser un oro Bev del vin de trii o Bev-giò a rin
appetto a checchessia(Allegr. p. 192). Es gross. V. in Vin nel Vocabolario.
Bev senza mangià. Bere a sciacquabu
ser un zucchero in comparazion di chec
chessia(Magliab. in Pr. fior. IV, 1, Io 1 della(Rim. aut. pis.).
per errore 74 – Razzi Balia I, 17). Bev-sù ona seccada, on dispiasè. Suc
Bescottim.... Listello tondeggiante messo ciarsi una noia, un disgusto.
di ripiego a ricoprire per lo lungo le Cavall che bev in bianch. V. Mantèll.
commessure delle asse negli usciali, e sim. Fà bev in bianch. Fare un beverone
Cossin a bescottin. V. in Sàa(assile). alla bestia (Tass. Secch. III, 3o e nota).
Bcsèj. T. de Macell. Animellata. V. Léngua. Bev-in-biànch in f di sust. m. Beverone
Besèst. Disestile. V. Annia queste Giunte. di farita o di crusca o di tritello (Last.
Besestà, v. c. br. Disestare. Venire il bisesto. Op. IV, 58 e 65).
BIA (24 ) . BIC
Bév. Assorbire. Suggere. Succiare. La terra Bianchètt..... Sp. di uccello insettivoro.
arsa la bev l'acqua. La cartasuga la Biancostàa. T. de Macell. Costato. Costerec
bev l'incioster. STRIGELLI. cio. Taglio della bestia bovina macellata
che comprende le costole del torso. Ha
!
Béver usiamo nel modo seg. El ve darav
manca on bever d'acqua. Non vi darebbe confinanti i tagli così detti Panza, pett,
uno sputacchio(Fag. Am non vuole avar. lonza e spalla.
III, 2o). Non darebbe un bere a secchia. Bià sem. Biasimo – Banch del biasem o de
Non darebbe fuoco al cencio. Non darebbe l'asen..... Banco in cui si isolano gli
nè meno un zolferino a baciare. scolari riprovevoli.
Beverón. Composta(Gior. agr. V, 327. Si Biassà. T. de Mugn.... Dicesi dell'effetto
legga il luogo, e si vedrà che questo delle macine troppo lisce che conviene
sembra corrispondere anche più che non martellare per renderle ingorde.
l'Impagliata del Lastri Op. IV, 14, 55 Biassón (Fà i). Sinon. di Fà i ravioeu. V.
o la sua Paglia de'mescoli Op. I, 338). Ravioeü sig. 2.º nel Vocabolario.
– Beveron con la crusca. Semolata(Att. Biassònn ag. Andà a Biassonn. Fare il fat
Georg. II, 224). torino delle Stinche o il fanciullo delle
Vegnì-giò on beveron.... Frase cont. Stinche (Cecchi Maschere IV, 11 – id.
dell'A. Mil. che vale il Piovere e nevi Prov. p. 68) – Ferrer la mule dicono i Fr.
care a un medesimo tempo, il che noi Bibón. Accr. di Biba. V.
in città diremmo Pastizz d'acqua e nev. Biccér ag in gergo Il Trasparente (Alleg.
Beviroeù per Navèll e Marnin. V. nel Voc. 258) o La Vetriola; e ant. Migliuolo,
Beviroeü ag. Beverino se di terra, Bicchie Migliolo, Mugliuolo, Miolo. -

rino se di vetro come quello delle gab Avè bevuu on biccer de pù. Aver
bie da uccelletti; e talora promiscua bevuto un bicchierin di più(Pan. Poet I,
mente(Così il Meini in T. Sin. a Nappo). xxviii, 6) Essere un po' alto dal vino.
Beviroeü diciamo anche ogni Bicchiero troppo Biccer a or. Bicchiere spruzzato d'oro
picciolo. STRIGELLI. -
(Nic. Mart. Let. 58 retro).
Bèzza ag. Forse la Dietta degli Aretini. Biccer a ponta de diamant. Bicchieri
Bezzón. Accr. di Bèzza. V. puliti a diamanti (Doni Zucca p. 234).
Bacà v. br. Arcuare. Piegare in arco. Cur Biccer de campagna o de famiglia... Sp.
vare. Incurvare. Forse ha provenienza di gran bicchiere il quale ne contiene in sè
da Bieco e Iubiecare. VILLA. otto o dieci altri sempre minori allogati
Biàda in città più comunem. per Biàva. V. l'uno nell'altro. Si guarda in un astuccio.
Biàdega. Nipotina? STRIGELLI. Biccer del Reno. . . . Bicchiero di
Biadeghin. Diu. vez. di Biàdegh e Bià vetro verdognolo che si usa per me
Biadeghinna. dega. STRIGELLI. scere i vini del Reno. STRIGelli.
Biagràss. Abbiategrasso. V. in Loeugh pii. Biccer de Sciampagn.... Bicchiero
L è robba de mandall a Biagrass, L'è a cono rovescio con un disco per piede,
de Biagrass, L è scappaa de Biagràss.... usato per versarvi lo Sciampagna onde
Lo diciamo di persona cronica, infer più spumi e zampilli. STRIGELLI.
ma, di aspetto cagionoso SrRIGELLI. Biccer grotesch. Bicchieri scherzosi o
Biancaria ag. Biancaria de lett. V. in Lètt. di figure scherzose(Targ. At. Cim. III, 62).
Biànch vol. 1. col. 1.º riga 2.” ag. Subalbido. Biccer panaa. Bicchier fatto a diaccio
Cavall che bev in bianchi. V Mantèll. (id. ivi 234).
- De pont in bianch. Di subito. Inprov l'è del biccer. Picde(Tass.Secch. IV,4o).
visam. Subitamente. Alla sprovvista. STRIG. Quell che fa ciappà la ciocca l'è sem
La sura Bianca scherz per Név. V. per l'ulten biccer.... L'ultimo ubbria
Ligaa in bianch. V. Ligàa in q: Giunte. ca; solita scusa del bevoni.
Vess lontan come el negher del bianch. Bicceràda. Combibbia ? Bevuta di vino fatta
V. Négher nel Vocabolario. tra molti per chiudere un pranzo, una
Bianchètt. Micio(Targ Viag Il, 369 e pass). cena o sin. o con alternativa di scotto
Micio bianco e Micio rosso(id. Ivi VI, 3o3). e bettola. l
Bianchett.... Nel sasso da calce è quello Diccerinett. . . . Pcciol bicchieruolo.
che risulta poco sodo e scegliticcio, Bicceron. Bicchierone(Alleg. 79).
BIG (25) BIR
Bicceròtt.... Bicchiere grande ma tozzo, Bigolitt ag Topazzoli(“tosc. – Mol. El.).
più largo che alto. Il Pan (Poet. I, 1, 9) li chiama Diavo
Bicòcca(dal fr. Bicoque). Bicocca, Fortili letti e Stoppini,
zio di poco conto. STRIGELLI. Bigolòtt. Batuffo, Batuffolo. STRIGELLI.
Bicocchin(Fà el). . . Tener tesa una ma Bigottèll. Bacchettoncello(Gigli Sor. II, 9),
tassima di seta, di filo, ecc, sulle mani per Bilànc. Bilancio. Ristretto di conti,
dare modo altrui di dipanarla. STRIGELLI. Bilancié. V. Balausié in queste Giunte.
Biedràva (Pari oua), . . . Essere acceso in Biliòs per Bilòs. V. STRIGELLI.
viso. STRIGELLI. Bimèster. s. m. Bimestre. Lo spazio o il
Biellàtt ag. Teganajo(“tosc. – T. C.). termine di due mesi. STRIGELLI.
Biellón ag. Teganone(“tosc. – T. G.). Bin(Trà el). m. br. Iubizzarrire. Montare
Biffa per Palinna. V. nel Vocabolario. in bizza. Indispettirsi. Contenersi da di
Biga ag. Molla la biga. V. in Mollà nel Voc. spettoso e capone. VILLA.
Bigàtt(Parì ou). . ... Essere pallidiccio e Binadùra.... L'addoppiº della seta, STRIG.
quasi diafano per malattia, tolta la me Binda. V. Ferr de cavall in Fèrr.
tafora dai bachi da seta cosiffatti. STRIG. Bindellaa..... Ag. delle foglie del grano
Partida de bigatt. V. Partida in que turco allorchè percosse dalla grandine
ste Giunte. se ne vanno in brandelli.
Bigattée. Bacajo(“tosc. – Gior. agr. I, 389, Bindèll de montura. V. in Montùra.
VIII, 53, e passim). Bindellin. Nastretto(Firenz. Op. II, 6o).
Bigattéra. Bigattaja(Giorn. Georg. I, Io8). Bindon. v.br. Bindolo. Abbindolatore. Aggira
Stanzone adattato esclusivamente al go tore - Cialtrone. Paltone, Paltoniere, VILLA.
verno dei bachi da seta. Binòtt per Tombón de galetta. V.
Bigattéra Bacaja(Giorn, Georg. XVI, 313). Biobiò. . . . Dicesi anche delle radiche
Donna che governa i bachi da seta. di scorzonera nondate. PAGANINI.
Biggèll. Dim. di Bicc. Tronchetto(Targ. Ist. Biolla per Béola(pianta). V.
III, 412). Pedaletto d'albero. Biónd ag. Biond doraa. Biondo come oro –
Bigià. Far forca assol (Monig, Serva nob. I, 8). Biond scender. . . . . Biondo sbiadato.
Bigliàrd ag. nelle parti Tavolazz. Tavola, STRIGELLI.
e nella riga ult. della col. I.* p. Io4 Biondinna. Biondella. STRIGELLI.
ag. Goeubb, Colp goeubb, Stecca gaeub Biòtt ag. Fà trà biott vun. Mettere a ar
ba, Blocch, Gir, Canton, Iuversada, dine come un san Giovanni(Monos. 277).
Facciada, Traversin, Doppiett, Tri Far mettere uno come Dio lo fece(id. 161).
ple, ecc. – ivi a col 2.º ag. Giugà Fare spogliare in nudo o tutto in nudo.
ai quindes omen, e si fa niettendo al Biottin. Ignudino(“tosc. – T. G.).
tri cinque birilli (oltre a cinque di Biottin diciamo anche in f di sust,... Quella
mezzo) nel mezzo di ciascuno dei due picciola parte del corpo che veggasi
quad ati che formano il bigliardo, e si scoperta me- re non sia uso averla così.
va ai quarantotto punti -- ivi ag. pure Per es. Cosseel sto biottin, accennan
Giugà a la piramid. . . . . Giuoco poco do petto, spalle, ecc. scoperte alquan
usato oggidì nel quale dispongonsi a to. STRIGELLI.
triangolo quindici palline segnate dall'1 Birba ag Birba chi manca.... Dicesi da
al 15, e con altra palla colorata si cerca chi dà o tiene convegno per obbligarsi
di cacciarle in buca, e chi ne manda a stare nel convenuto.
in buca di più e di più alto numero, Birbonscèlla Ribaldella(Cant, Carn. I, 12)
onde se n'abbia maggior somma, que - vezz. Furbacchiola – e così al masch.
gli vince, STRIGELLI. Ribaldello.
Bigliardée. . . . Fabbricatore di bigliardi. Birlà. I Fabbricatori di fiori finti dicono
STRIGELLI. così il Ricoprire il gambo del fiore fatto
Bigliettàri. T. For.... Creditore con vaglia. di filolino di ferro colla carta verde o
Bigliettàri. T. Teatr... Chi paga il biglietto d'altro colore analogo alla pianta,
ogni sera per entrare in teatro; è voce Bilà, ig V neggiare. STRI ELLI.
di relazione contrapposta ad Abonia. V. Birlo ag Aadà foeura del Lirlo. Uscir di
Bigolà el temp. V. in Témp nel Voc. stan l'a(Arid. II, 1).
Vol IV. -
d
BO B ( 26) BOC
Birlo per Ranna(altra, balocco da fanciulli B6 b6. Bu bu (Doni Zucca p. 62 verso ).
detto Ronflement du diable dai Fr.). V. Voci imitanti l'abbajar del cane.
Biròcc ag. I Sicil. lo dicono Broccia, voce Böcca(Acqua in). Muci. Buci. Zitto.
alla quale il Voc. sicil, contrappone Birba. A mezza bocca. Con bocca piccina(Pe
Biroeò. T. de' Calzol. ag. Stecco, per indu cor. II, 153).
zione dall'essere detta dai Toscani Pian A tirà i cavij de la coppa fan dervì
tastecchi la nostra Sbròsciora. V. la bocca. V. in Cavèll nel Vocabolario.
Biròlo scherz. per Biroeü(servitore). V. il Voc. Avegh la bocca cativa. Aver la bocca
Birra ag Ela e Cocchela(Magal. Op. 338). cattiva(“tosc. – T. G.). Sentirci mal sapore.
Birra de Ciavenna. . . . Sp. di Birra Bocca de basitt... . Bocca che alletta
forte con poco fermento. a baciarla. STRIGELLI.
Birra de fambros.... Birra di lamponi. Bocca tas! Zitto ! Muci ! Buci !
Birra de limou.... Birra di limoni. Dervì la bocca i scarp. V. in Rid.
Bisàcca. Bisaccia. V. Sacchètta nel Voc. Dolz de bocca. . . . Ag. di Cavallo
Biscambìggia. Barbalacchio. Baggeo. V.Badée. docilissimo al freno. STRIGELLI.
Bisestil. V. Besèst. STRIGELLI. Fass de bonna bocca. Boneggiarsi o
Bisgiò. T. di Stamp. corr. Nome di quei Re Farsi bello o Farsi buono o Abbellirsi
goletti sbiechi che abbracciano le facce di checchessia.
di stampa dalle bande del telajo, e for La bocca l'è fada per parlà. . . . .
zati dalle biette, le tengono ben assette. Dettato di chi si scusa del suo dire
Bisgiò e Bon lavò ag. Buonaspesa(Lippi cose forse da tacersi. STRIGELLI.
Malm. I, 71 ). Mej euu de marì che bocca de fioeu.
Bisgiorèll ag. Che pare un perlino. V. Fioeü in queste Giunte.
Bislónga. V. il Voc. in Càrta. Morì minga la lengua in bocca. V. in
Bisceù. Bugnereccia(Last. Op. II, 196). Léngua.
Bisoeù, v. contad. Vespajo. Nas che pissa in bocca. V. Nàs nel Voc,
Bisògn ag. Fà bisognº Che serve? Non serve. Per bocca. T. Medico. Per bocca.
Via. Modo col quale eerchiamo d'eludere Per nun ona bocca pù e men l'è
i ringraziamenti altrui, come dicendo l'instess.... Lo diciamo per obbligare
Non è cosa che meriti tanto. STRIGELLI. a starsi a pranzo con noi chiunque te -
Bissa (Andà in ). Andare a biscia (Alleg. messe d'incomodarcene; e nota bene a
pag. 222). Andare colle gambe avvolte pranzo soltanto, perchè a tutto transito
(Dante). i Toscani dicono che Una bocca di più
Bissa. fig. Donna serpentosa(Caro Stracc. II, in una casa fa, cioè porta spesa.
2). Draga(Berni Orl. inn. LXV, 29). Restà-lì con la bocca averta o con
Bissa bissòrbola per Orbesìn. V. tanto de bocca. Strabiliare. Maraviglia
Bissètta sig. 3° ag. Serpetta, re. Inarcar le ciglia – fig. Rimanere a
Bissin. Pidocchino(Doni Zucca p. 2o9 verso). denti asciutti o secchi.
Bissoeüla.... Monetina battutasi la prima Vess alt de ciel de bocca e spazios
volta in agosto 1409 nella nostra città. de ganass. V. Mangiòn nel Vocabolario.
Ne andavano tre per ogni due denari. Vess ona bocca inna. Esser boccuccia
Bissòrbola per Orbesin. V. (“tosc. – T. G.).
Bivaccà. Essere a campo(Sacch. Nov. 225). Bócca. V. in Onza d'acqua nel Voc.
Bizzarìa. Bizzarria. Ticchio. Capriccio. STRIG. Böcca de scisterna. Seggiola. Ha Sigill.
Bloccà e Blòcch. T. del G. di Big . . . . Chiusino.
Il ridurre per così dire ad assedio le Boccà i cò. fr. cont. br. Attestare i tralci del
palle dell'avversario. le viti quando la cima dell'uno si lega
Blùsc. V. Sblùsc nel Vocabolario. colla cima dell'altro nel tenderli. VILLA.
Bò ag. A cà sò la vacca fa stà el bò. V. in Boccàda ag. Ciappà ona boccada d'aria.
Vàcca nel Vocabolario. Prendere una boccata d'aria(Gh. Voc. cit.
Boàa ag. Granchi teneri o mutati(Scap. Op.). il Fag.).
Bobarim. Buicina(“tosc. – T. G.). Maloretto. Intant che la bè la béra la perd la
Bobba. Bigitta(Manni Veglie III, 92). boccada. Mentre che il can piscia la le
Bobinè..... Sp. di stoffa di cotone. pre sbietta,
BO C ( 27 ) B OF
0na boccada de fem o sim. . . . Pa Boccón sig. 4° ag. I Fr. chiamano an
stetto dato al cavallo o sim. tra via. ch'essi Boucon un tozzo avvelenato. STRIG
Boccadùra. v. cont. br. Tralciaja che si at Bocconscell )
testa con un'altra. Il complesso di quei Bocconscin per Boccone squisito. STRIG.
due tralci che si tirano pel lungo l'uno Bociciò. Guazzabuglio. Confusione. STRIG.
verso l'altro da due pedali di vite di Bodìn ag. Pudino(Targ. Ist. III, 165). Po
stanti fra loro. Le Boccadur sono pre dino(ivi 338 se non è errore di stampa).
cisamente i Rumpi o Traduces dei Lat. Boètta. ag. Bussolotto(Targ. Istit. III, 417).
quibus vites ex arboribus in arbores tra Boeiù ag. Ciod de boeu. V. Ciòd nel Voc.
ducuntur, et sibi mutuo connectuntur. Et Boeücc ag. Boeucc de pont. V. in Pönt.
si tradux traducem non contingit, media Fà boeucc. Rompere la calca. Farsi luogo.
virga inter eos deligetur(Colum.). VILLA. Fà on boeucc in l'acqua. V. in Acqua
Bocchè ag. Bocchetto disse licenziosamente in queste Giunte.
il Magal.(Op. 416) per Mazzetto di fiori. L'è mej on pezzoeu defferent che on
Bocchèll e Bocchellin. V. in Onza d'acqua. boeucc a vardagh-dent.... Lo diciamo
Bocchèll de pippa. V. Bocchìn. STRIGELLI. per esortare i famigliari a non essere
Bocchètta. T. de'Murat. e Conciatetti... . avari di rappezzature ove occorra; me
Un quarto od una metà di tegolino che glio il rappezzato che lo stracciato.
si colloca fra canaletto e canaletto a Boeücc fig. per Bottega o stanza piccina;
sostegno e sollalzo. e diciamo anche On boeucc d'ona bot
Bocchètta. V. in Portéra e in Timón nel Voc. tega o sin. V. Tanabùs.
Bocchètta(ne formi da l'ane). Sfogatoio. Boeucc del banch.... Quel fesso per cui
Bocchin. Imboccatura. Nelle chiarime(clari i bottegai fanno scivolare nella cassetta
nett) è quel pezzo in cui s'infigge la del banco i danari che delle loro merci
linguella(ancia). ritraggono dagli avventori.
Bòccia. Boccia. Ampolla. STRIGELLI. Boeirc nel Basso Milanese per Bürc. V.
Boccòn ag. A tocch e boccon. V. in Tòcch. Böff(gioeugh). Il Fare a soffino.
Boccon de dama. Bocca di dana. Sp. Bóff. gergo. Pòdice. STRIGELLI.
di dolce. Böffa(la). Gergo de'Macellai per Coradèlla. V.
Boccon de scior. Boccon da signore Boffà ag. Boffà in la lumm. Oscurare, Eclis
(Mag. Op. 78). sare il merito altrui. STRICELLI.
Boccon dobbiaditt. V. in Obbiadìn. Boffà sui did. . . . Fiatar sulle dita
Chi vocur mangià on bon boccon man per riscaldarle. STRIGELLI.
gia on pollin gross come on cappon. V. Böffen dedree. Soffiami dove si soffia
Pollin in queste Giunte. alle noci(Nelli Vecch. Riv. II, 14).
Fà-giò a boccon. Abbocconare. Giugà a boffà. Fare a soffino.
I bon boccon costen car. Ciò che Te podet boffagh dedree. Soffiagli die
piace alla bocca sgusta la borsa; al che tro(Cecchi Moglie IV, 9 ).
i ghiottoni rispondono Che colpa n ha Boffà. fig. . . . Suggerire di nascosto e
la bocca se la roba è cara? sull'atto. STRICELLI.
a Levaa a boccon ag. Allevato con Boffà. Ansare – Ripigliare il fiato. Lassem
ogni cura; compiutamente e finanente boffà on poo. Lascia che io riabbia un
educato; metafora tolta dagli uccelli po' di fiato. cit. il Caro).
che si allevano nidiaci, acciocchè me Boffàda de vent. Buffa di vento (Gh. Voc.
glio riescano per uccellare, dando loro Boffètt. gerg. scherz.... L'Armi da fuoco,
l'imbeccata(el boccon). VILLA. e specialmente i Cannoni. Anche i Pro
On boccon in pee. Un bere tosto tosto venzali chiamano Soufflaires le pistòle.
(Cecchi Stiava III, 2). - Boffètt per Boffettònn. V.
Tajà a boccon. Abbocconare. STRIG. Boffètt(nanti e da calesso) ag. Le sue parti
Trà a boccon. Abbocconare. STRIGELLI. si veggano più specificate in Lègn a
Vess on boccon amar che giusta el pag. 357 del vol. 2.° e nelle rispettive se
stomegli... Incorrere in alcun male o di alfabetiche o nel Voc. o nelle Giunte.
dispiacere che liberi da molti altri più Boffettaria.... Nome collettivo delle pelli
risentiti e dolorosi. DE CAPITANI. lavorate in arnesi da militari e cavalcatº
BOL ( 28) BOL
Boffettìn. Soffiettino('tosc.). Bölgira ag I stell la bolgira. Stelle in la
Bòggia = a formera ag. V. anche in For (Alleg. 149). Mader la bolgira! Madre
néra – dopo a Basìn ag. Anda-sù de dò, mi piacque!(Firenz. Trin. I, 1 e II 2).
Legn e legn, Boggia resta (colpo col quale Pentiment la bolgira! Pentimento mi piac
si truccia altra pallottola facendo rima que! (Nozze di Maca III, 1). Padrone....
nere la propria al luogo della truccia Padron mi piacqueſCompar.Pellegr.III, 7).
ta). STRIGELLI. La bolgira la bolgira la ven, ecc.. -
Boggìn fig.per Bottega o Stanza assai piccina. Dett. che usiamo per accennare che
Bogginètt ) .... Fig. per Stanza o Bot un tale a noi presente sia stizzito. STRIG.
Bogginìn |tega di là da piccine. Romp o Seccà la bolgira. Annoiare.
Boggitt in di ganass. Fosserelle nelle gote Far impazientare. STRIGELLI.
(Pecor. II,3o3). Gl'Ing. le dicono Dimples. Bolimà. . . . . Sottoporre al dazio d'un
Boin..... Picciol boa. V. Bòa nel Voc. soldo le vendite di vino al minuto,
Boìs(Bottega del Rosticceria(“fior. – Meini come lo spiega P. Verri – Il bollino
in Tomm. Sin. a Osteria). è una gabella, per cui si fa pagare un
Bòita (seno) si corregga secondo ciò che ne soldo per ogni boccale di vino che si
dico in Papin nel Voc. vende al minuto – L'anno 1626 nien
Bòja. fig.... Medico salassatore eccessivo; tre la Camera per l'infelicità dei tempi
Chirurgo spietato nelle sue operazioni; si trovava in angustie, si pensò alla
Uomo crudele e sanguinario. STRIGELLI. creazione di questo nuovo balzello. V.
Bòja. Voce di gergo finanz. per Carne. Verri Dial. sull'abolizione del Bollino –
Bòja (Insalatta del V. Insalàtta in q G. Opere inedite. VILLA.
L'è mela morì in man del boia vecc Böll. . . . . Il marchio della carta – Ofizzi
che del boja gioven ... Non è impru del boll. . . . . L'uffizio che attende al
denza l'indirizzarsi a chi è pratico della marchio della carta. STRIGELLI.
cosa, benchè talora sorta il contrario Böll(Dà-foeura o Vegni-sù el). . . Enfiarsi
effetto. Corsi. là dove s'è tocca una percossa. STRIG.
Bojàcca. . . . . Quel cemento di gesso o Bollà. . . . Percotere sì da cagionar ber
sim. che appiastrato su legni, tele, ecc. noccolo. STRIGELLI.
serve a formare statue e rilievi per fe Bolladór. Bollatore ? Chi bolla merci, sta
ste di momentanea durata. STRIGELLI. dere, carte.
Bojàda. Bajata(Doni Zucca p. 6o verso). Bollàss. . . . Farsi un bernoccolo perco
Bojadinna(Dagh ona). Dar due boccate d'ab tendo in checchessia. STRIGELLI.
bajamento(Doni Zucca p. 6o verso). Bollètta ag. E dipinta dal Caro(Com. p. 93)
Bojòcch ag. Abass i bojocch.... Per es. per una Pelliccia di camicia ricamata come
Quand se parla de lu abass i bojocch. di zafferano che pende fuor dalla brachetta.
Ei ne disgrada l'acqua delle giuggiole, Bollètta(Tutt in virtù de la santa). Biso
cioè Egli non è secondo ad alcuno; e gnino fa trottar la vecchia. Il lat. Ingenii
dicesi le più volte ironicamente. largitor venter – E talora anche Canta
Bolch ag. ed un quarto detto Bolchètt. bat vacuus coran latrone viator.
Bolgée. Borchiaio. Vess in bolletta perfetta. Essere smun
Bolgètt. s. f.pl. Nel B. Mil. significano sol to affatto di moneta (Alleg. p. 37). Vedi
tanto Pere o Mele cotte nel forno. CoRsI. Della Bolletta o sia della deficiente fortu
Bolgètta ag. Fà bolgerta. Immezzire. Dicesi na, dialoghi tre. Milano, Silvestri, 1813.
delle frutte – e per Dinojare. VILLA. Bollètta sig. 1° ag. V. Offizi di bollett.
Fà i bolgett dur. Sodare la neve(Nen Bolletta de transit. Patente di passag
cia da Barb. st. 31). gio la dice il Caro(Apol. 53) con voce
Parì bolgett.... Lo diciamo de'frutti dei suoi giorni.
allorchè sono duri per troppa acerbezza. Bollettòn. . . . . Licenza che dà il buon
Tirass-adree i bolgett. Fare alla neve governo (la polizia) di servirsi de'cavalli
(Nenc. da Barb. st. 31). di posta. STRIGELLI.
Bòlgia. Borchia. V. in Mòrs. Bolognàa eg. Varda a no restà bolognaa !
Bolgia a la napolitanna. V. in Bar Bada che in Bologna tu non sia Bologna
bozzàl in queste Giunte. (Fir. Luc. II, 1).
BON ( 29 ) BOR
Bölp ag. La bolp(volpe) dove la loggia la Bondonà. . . . . Chiudere col tappo la
fa minga dagn... Modo proverbiale br. botte. STRIGELLI.
significante che i Ladri matricolati e sa Bonettaria.... Nome collettivo d'ogni epe
gaci non rubano nel loro paese. VILLA. cie di berretti, turbanti, ecc.; come a
Bolpàtt. m. Bolpàtta. f. Bo'pattón Bolpat dir Berrettame.
tònna. Furbo, malizioso e ghiottone. Ga Bongioeügh. ag. Al giuoco delle pallottole
glioffo – Cialtrone – Cialtrona. VILLA. (bocc) vale ad esprimere che si tira la
Bolzón. Voltoj, V. Mòrs nel Vocabolario. pallottola, quando il punto esistente non
Dolzón(Campann a); che se sonen a bol si può giudicare da lontano, col patto
zon, come quelle di Santa Maria Po che se a chi tira non toccasse ripren
done in Milano, inolto diverse (nel ca derà la propria pallottola. STRIGELLI –
stell) da quelle che van a roeuda. VILLA. V, anche in Gioeügh nel Vocabolario.
Bombàa. Agg. di Véder. V, il Vocabolario. Bonmercàa, ag. El bonmercaa el nerina
Bombardà. Scanonezzare. PAGANINI. l'omm a l'ospedaa. V. in Ospedaa e
Bombàs in fiocch. V. Fiòcch nel Voc. in Börsa nel Vocabolario. -

Bombasinna (in gergo) ag. Mollame. Bònn. s. f. Aja (pei fanciullini).


Bombonin ag. Attillato come un fior di pe. Bonnamesùra ag dopo Greci. La Rivolta
sco (Doni Zuc. pag. 133). Che pare un dei Bandi antichi di Firenze è affine a
perlino. questa nostra Bonnamesura, ma di più
Boninà. Abbominare. larga mano, perchè era un vantaggio
Bominàa. Abbominato. -
di quel po' di stoffa che si ripiegava a
Bón ag. Bonann o Bon agn e bon dì. Ad ciascun braccio di misura.
dio. Frase che significa non volere noi Bonnamesùra per estensione dicesi anche
più dimestichezza con alcuno. Te sa ogni Vantaggino che si dia sopra mer
ludi, bon ann e bon dì. STRICELLI. cato in qualunque vendita. Buona mi
Bon de fà tossegh. V. in Tòssegh nel sura(Alleg. 129).
Vocabolario. Bòno ! escl. Buono i
Bon dò vocult. ironic. Buono tre volte Bontémp ag. Mi sommenni el bon temp, e
(Cecchi Com. ined. p. 53). ti tel regoeujer. . . . Così risponde il
Bon fa bon ag. Dicesi anche di un Brianzuolo a chi lo rimbrotta di aver
buon manicaretto, come per dire non buon tempo. VILLA. -

si dover fare le maraviglie se dal buono Bonvivàn. Buonvivente(“tosc. – dice il Voc.


viene il buono. STRIGELLI. piac. Sup.).
De bon e bon. A cheto. Bónza. Carrata(Tass. Secch. IV, 23 nota).
Fà i robb a la bonna o a la casa Bör. V. nel Vocabolario Travitt de barca.
renga. Tessere alla piana. Far checches Borà. V. in Martèll nel Vocabolario.
sia alla fedelona. Boràs (in) omettasi nitro fossile. PAGANINI.
Menà bon. V. in Menà nel Voc. Boràsca nel senso positivo usano i contadini
Tegnì bon. Assentire. Annuire. dell'A. Mil. Burrasca.
Tegni minga bon. Dissentire. Boràsgen. cor. Della borraggine si man
Vegni bon. Tornare in acconcio. giano le foglie in minestra, e del fiori
Vess bell e bon de fà, dì, ecc. Esser s'adornano le insalate. PAGANINI.
uomo capace di fare, dire, ecc., ma dinota Bórda. Nebbia. Così verso il Lodigiano.
minor grado di persuasione. STRIGELLI. PAG. – DE CAP.
Bón. Sano parlandosi di strumenti, arnesi, Bordà ag. Abbordare uno(Sacc. in Gh. Voc.).
ecc. (Cr. esemp. Soderini). Bordèll ag. e per chiasso. V. Bordelléri.
Bón. Forte. Potente. Badiale. Madornale. El Andà a bordell ag. – Spesso anche
gh'ha mollaa on bon pugn. Gli azzeccò Portare noi la pena d'alcun fallo più
un potente pugno. presto altrui che nostro.
Bonàrda. Ad. d'Uga. V. Bordelléri che fa i carretta passà. La can
Bonàscia (A la). Alla buona. Alla fedelona. tilena de'signori dal Caretto (Doni Zucca
Bondànza ag. Ciavo bondanza. Addio delizia. p. 159) scherz.
Addio galanteria(“tosc. – T. C.) ironic. Bordioeü. Tarlo(Gior. agr. IV, 244).
Bondì o Bondissuria. È fritta. STRIGELLI. Bordò. V. in Vin nel Vocabolario.
BOR (3o) BOR
Bordòcch sig. 1.° ag e volg. in Toscana I suoi lati si dicono Spallett. Qualora
Calabrone, del che veggasi in Négher. non vi sia questo Borlon esiste in suo
Bordoeü per Bordioeü. V. luogo una stretta fasciuola che dicesi
Bordurinna..... Orlettino, trinelletta. Fassetta o una larga fascia la quale si
Borèlla de l'oeuv. Tuorlo dell'uovo. PAGANINI. denomina Schenalin.
Borètta. Tronchetto(Targ. Istit. III, 412). Borlón o Rolò. T. de'Litografi. V. Rolò.
Borgògn. V. in Vin nel Vocabolario. Borlón e Borlonitt (se piccioli). . . . . Quei
Borì addoss a vun. Avventarsegli contro. Cercini o cerchielli di cuoio che si met
Dicesi propriam. de'cani. Usollo anche tono sulle gambe alle bestie da soma
il Burigozzo. VILLA – Slanciarsi ad in que punti ove abbiano alcun malore
dosso a chicchessia. STRIGELLI. per difenderli dagli attriti. S'allacciano
Fa borì on can addoss a vun. Aizzare con punta e ciappa(ponta e capetta), ed
un cane ad avventarsi contro alcuno. VILLA. alle volte hanno anche una risvolta(pat
Boridón. V. in Impiànt nel Vocabolario. tinna) per di sotto.
Borièrta. Borianella(Nozze di Maca III, 1). Borlón per Tombón de galett. V. nel Voc.
Borión (in) dopo bucato ag eccetera. Borlonìtt. Dim. di Borlon sig. 7. Rotolini.
Börla(Giugà a la). V. in Sparpajà nel Voc. Cannelloncini(“tosc. – Sup. Voc. piac.)-
Borlà ag. Borlà-giò. Venir nelle voglie di Borlonìtt. Cilindruoli? Rotoletti di pelle o
uno. Cedere. P. es. El mincion el borla di panno o di seta che ne legni da
giò. Il nibbio cala. viaggio si appiccano in angolo tra le
Borlà-giò di nivol. Cader dalle nuvole. fiancate e il tergo delle carrozze per
Trasognare, STRIGELLI. comodo di appoggiarvi il capo.
Borlà-giò settaa. Cadere sul culo. STRIG. Bornìs ag. Sott a la bornis ghe sta ei
Borlà-là. Stramazzare. Cadere. foeugh. Gatta ci cova. Cova il fuoco sotto
Borlà-lì in d'on sir. Dar di petto o di la cenere. STRIGELLI.
capo a un luogo. Capitare. Boroeül ag. Anche i Napoletani le dicono
Borlà-via del sogno meglio Addormen Vrole.
tarsi leggermente, e quasi sempre in Boromètta..... Se è vero che i Tartari
tempo che non si dovrebbe o vorrebbe. chiamano Borometz l'agnello, questo no
STRIGELLI. stro Borometta, per la vita ambulatoria,
Tornà a borlà-giò, Tornagh a borlà nomada che suol fare, dee riconoscer
dent. Rimpaniare(Vasari Vite 936). la vita dai Tartari suoi modelli.
Borlazión ag. Gran fame. PAGANINI. Börs. V. Saccòcc de portera nel Voc.
Borlida. Ad. di Brùgna. V. in quest'App. Börsa ag.
Borlin derogor. Calla. Gallozzola. PAGANINI. a El bon mercaa el strascia la borsa
Borlón sig. 7° og. Cannelloni(“tosc. – Sup. ag. Il buon mercato torna caro(Martini
Voc. piac.). Di questi ravvolti di stoffa Vers. della Bibbia nota al ver. I2 lib.
talora imbambagiati alcuni sono lisci, 2o.” Eccles.). BITF1 – e ag. in fine o
ed altri crespi o raccrespati. vero che allorquando i commestibili
Borlón ag. Borlon del zett. V. in Zètt. sono a troppo buon patto, la plebe
Borlón. Lo stesso che Canon de sopressà. V. suole abusarne con danno della pro
Borlón che altri dicono Goeübba.T. de'Car pria salute.
rozzai.... Nome di quello Stipo quasi Nivol che fa borsa. Nuvoli gravi di
cilindrico il quale fa sporto al di fuori pioggia e presso terra. STRIGELLI.
del tergo di molte carrozze lungo via Per quell che ghe ven in borsa. Per
quasi tutta quella linea di esso ove la quel che gliene viene (“tosc. – T. G.),
culatta(fodrinna tonda) si divide dal fon cioè per l'utile ch'ei ne ha.
do di sopra (schenal). E ripostiglio di Börsa. T. Eccl. Guaina da corporale(Testa
scritture o di scialli o di cappellini che mento del Boccaccio).
si vogliano maneschi, e nei legni da Börsa(in) sig. terzultimo corr. la coda in
viaggio anche di salami, prosciuttini e capellatura deretana. PAGANINI.
simili. Spesso un tale sporto non ha Börsa per Ridicull. V. PAGANINI.
vano interno e si vuole semplice fini Borsàscia. Borsaccia(Tass. Secch. II, 4o).
mento contornato di lastrine metalliche. Borsètt. T. de Carrozzai per Sacoccitt. V.
BOT (31 ) BOT
Borsgioà ag. Pagàno. Bòtta ag. A botta franca. A colpo sicuro
Borsin. T. dei Manisc. Lupia? Lòpia? Sp. (Mag. Op. 337).
di tumore che viene nelle nocche ai ca Ciappà de botta la boggia, elbalon, ecc.
valli, e dicesi Loupe anche dai Fr. . . . . . Colpir di fronte la pallottola, il
Borsöm. Borsotto(Pandolf. Gov. Fan., pag. 27 pallone, ecc.
– Arid. I, 1). Ciappà de botta salda. Pigliare uno
3Borsòtt de caroccee..... Bolgia da ferri di punta(“tosc. – T. G.).
pe'cocchieri, si chiude con un lacciuolo Dà-foeura la botta. . . . . Apparire
di pelle infilato in una guaina che ne il livido della percossa; – e fig. . . . .
rigira la bocca. Accorgersi del danno dopo alcun tempo.
B6sa. . . . chiamano nel Basso Milanese il STRIGELLI.
De botta. Di subito – Di colta. Dà
fiore a capolino del trifoglio. VILLA –
Verso il Lodigiano è nome di certi fio de botta alla balla. Darle di colta, cioè
ri. Boza gialda, il fiore della Calendula – prima ch'ella tocchi terra e balzi. VILLA.
Un ramo di giacinti di quindici bose. PAG. De botta salda. Di secco in secco(Ma
Bosàrd ag. Compaa bosard. V. Compàa. gal. in Targ. At. Ac. Cim. I, 436).
Levà la botta cor. Far cessare l'infiam
Bosardón. Bugiardone(Fir. Trin. III, 2).
Bösch sig. 1° ag. Chi càrega pocch spazza mazione prodotta da una percossa. STRIG.
el bosch..... Alle cariche mezzane si Ogni tre bott i dò. Ch'è, ch'è.
dura; e alla fine de'conti si trasporta Restà in botta. Rimanere in su la botta
più che non colle eccessive, alle quali (Gh. Voci), cioè maravigliato, sorpreso.
mal si può durare. Stà a botta de martell ag. Reggere al
Deventà bosch. Inselvare. Imboschire. crociuolo della prova.
Vend el bosch in pee. V. in Pè. Bòtta de colanna. V. Finimént in quest'App.
Bösch sig. 2.° ag. Fà el bosch ai bigatt. Bottàl. . . . Misura da vino di brente no
Infrascare i filugelli(Targ. Istit. II, 54). varesi sei, corrispondente a brente mi
Assestare i friuscoli dei bozzoli (id. ivi lanesi quattro e mezzo. E voce nota
III, Io I). con questo valore in quella parte del
Bòscior(voce verban.”). Spin bianco. V.Spin. contado che guarda il Novarese. BIFFI.
Bosée. . . . Cosa sgraziata, mal composta, Bottàn. ... Nella chiarina(clarinett) è quel
che ha del pesante, del confuso, del pezzo che altri dicono Trombin. V.
goffo; e s'applica specialmente ai di Bottàsc. Bottaccio(Scap. op. 16). Il Sacco.
segni nelle stoffe. Biffi – Persona gros Bottascioeüla. v. br. Polpaccio.
sa; ed anche Stoffa o Filo grossolano. Botta-vèggia ... Dolor vecchio nelle spalle
STRIGELLI. de'cavalli, diverso dalla Douja veggia. V.
Bosia (Fà). Dir bugia. STRIGELLI. Bottégal... Ellissi comunissima per chia
Bosia. . . . Chiamano i Brianzuoli una bol mare i fattorini del caffè, ecc.
licina rossa che viene in sui nepitelli Andà a bottega. Andare a bottega; e
degli occhi; e dicono scherzando ve lo diciamo anche dell'andare a un luogo
nir essa altrui in segno e castigo di qualunque ove ne chiami il dovere o
bugia detta, e forse un tempo il di l'abituatezza ancorchè non sia bottega;
cevano da senno. VILLA. ed anche più spesso dell'andare a casa
Bosiètta ag Bugiuzza(Varc. Ercol. I, 128). dell'amata. STRIGELLI.
Bosij in alcune parti dell'A. M. per Buscàj. V. Avegli la bottega averta. sch. V. in
Bòtt ag. Bott de can o delira. V. in Lira Pàtta.
nel Vocabolario. Dervì bottega. Aprir bottega. Incomin
I bott despiasen anca ai can. Anche ciare un negozio – e fig. Fare il pri
il somaro ha per male le busse; o pensa mo guadagno, Vincere i primi punti in
l'uomo (Cini Desid e Sp. V, 8). giuoco. STRIGELLI.
Bòtt. Coccio, ecc. (Pauli pag. 327). Spazzà ona bottega. V. in Spazzà.
Bòtt (Rar e bon). . . . . Dicesi di chi fa Botrèglia nelle parti ag. Anell de veder in
di rado checchessia, ma quando il fa, scunma al coll. Cercine(“tosc. – T. G.).
lo fa bene e per modo da compensarsi Bottegli negher. Bottiglie nere (Gior.
del rado. STRIGELLI, 9eorg I, 111), cioè di vetro nero.
BRA (32 ) BRA
Fà saltà el colla di gran bottegli . . . Braghée ag e più civilmente Allacciatura.
Bevere di molte bottiglie di vino. STRIG. Bragheràda. Meglio Faccenda male intra
Vin de botteglia. V. in Vin nel Voc. presa o mal condotta. BirFI.
Bottìggia de l'asee. Il Botticino dall'aceto; Braghètt de coa. T. de Fabbriſerr, Carrozz.,
lo Vinaigrier de Provenzali. ecc. V. Ver de coa in Véra nel Voc.
Bottin per Recianin, V. Braghètta. Staſetta – Spranghetta.
Bottinà dicono i Brianzuoli per Rintoccare; Braghètta . . . . Fanciulletto che, lasciate
Suonare la campana a rintocchi; a tocchi le gonnelle, incominci a correre colle
separati, VILLA. brache indosso. STRIGELLI.
Bottón. Bottone (Cell. Vita I). Nodo. Quel Bragón. Bracone? Nel giuoco di cucù figu
la parte d'un calice che resta fra la rato è il nome di quelle due carte nelle
pianta (el pè) e il coppettino (el culett quali è dipinto il lanzo.
o la foeuja) – Pianta. Negli ostensori Bragón. Staffe. Servono a collegare sala e
e nelle pissidi è il fusto che regge il guscio nei carri da carrozze.
corpo loro a mo' di balaustro. Bragón. Staſone,
Bottón. Pallini º nelle molle, palette, e Braminna v. cont. verso il Comasco... Nu
simili. volaglia grigiastra foriera di temporale.
Bottón d'or ag. V”, anche in òr nel Voc. Brànca V. in Cà in queste Ciunte.
Bottón si usa anch'esso nel senso di Bot Brànca per Brancàda. V.
tonin sig. 2° STRIGELLI. Brancàl per Castègn de mouja. V.
Batt o Metti bottom a la turca. BiFPI. Brandinàa ag. In generale fanno ufficio di
Ferr cont i botton. V. Fèrr nel Voc. Spediera(Scappi Op. fig.).
Bottonà dedree(Vess de toetà e de mett No avegli de voltà i brandinaa (Bal.
e de) fr. del B. Mil. . . . Essere persona Riue IV, 98). Non avere da scialarla ri
che s'accomoda per ogni verso. CoRsi. volgendo verso la stanza quella parte
Bottonìu. Noue d'un piazzaletto della no dei brandinaa che suole stare verso il
stra Città. La Scisterna del Bottonuu... frontone del focolare, e rivolgersi solo
PAGANINI. quando ha da sostenere lo spiedo.
Bottùmm. Bitume. Mastice. Biffi. – Sp. Bràsc ag. A brase a brasc. Abbraccioni,
di mastice che si fa a difesa de muri Anda-giò i brasc. Cascar le mazze(Barg.
nei luoghi acquitrinosi con gesso, scoria Intron. Pellegr. V, 2).
di ferro, polvere di mattoni, sterco bo Trà i brase al coll. Gettare o Gittare
vino, ecc. STRIGELLI, il braccio in collo(Gh. Voc.).
Bovaroeü... Contadinello che bada ai buoi. Brascà. T. de Foru. ... Ficcare e riſiccare il
E diverso dal Boaro e dal Boattiere e così detto brascon nelle bocche della for
dal Bifolco dei dizionari italiani. nace, per mandar bene in essa tutto il
A san March e san Grigoeu se dà fuoco che si viene in quelle ammassando.
l'oeuv ai bovaroeu. V. in Grigoeiù nel Voc. Brascàda. T. de Fornaciai... L'azione
Bovaroeüla... Contadinella che bada ai buoi. Brascadùra, del brasca. In ogni cotta si
Bovattèll. Tonfacchiotto. STRIGELLI. ripete otto o nove volte cosiffatta ope
Bovis, V. Bois nel Vocabolario, razione affinchè il fuoco investa appieno
Bòzz o Mòtt in genere dicono i contadini in ogni sua parte la fornace.
per Spuntato, Ottuso. Brascia(Fà a la) v. cont. Fare alla lotta o
Bozzarón.... Dall'arabico Buzaharah direb alle braccia.
be il Magal.(Op. 233), e vale Volpigno, Brascioeü. T. de Carroz. Costole? Bracciuoli.
Bozzonèila.... Bozzello inastato sulla razza Nome di quel Regoli di legno che di
(trombetta) delle ruote da filatoi per agevo mezzano per lo lungo le bande(facciad)
larne il giro mossi che siamo dalla serpa. delle carrozze, e nei quali si fermano
Bràga. v. cont.... Il colletto della corolla i fondi superiori e inferiori delle fian
del fiore, Lassà la braga. Sfiorire le pe cate, e per di sopra (in alcuni legni)
sche, le prugne e sim. anche i fondi degli sportelli.
Bràga ag. Braga de cuu se cred che ghe Brascioeu de fianch. Costole delle fian
voeubbia on pont, e gli eu voeur duu. cate posteriori – de fianchitt. Costole
V. in Pont. delle fiancate anteriori.
BR E (33 ) BRO
Brasciceu de l'assa de coccer. Brac l'altra da capo sollalzarla tanto che chi
cetti. Quei Legni intagliati e ben ormati l'ha a portare possa introdurre le brac
che, fermi da un capo ne' peducci della cia me manichi e addossarlasi.
balestra delle carrozze di parata, s'ergono Brénta.... Quanto cape in una brenta STRIG.
a sostenere coll'altro capo la pedana. Brentón leggi l'ultime tre righe così: que
Brasciceu de portera. Costole degli sto Brenton chiamasi anche fra noi Brenta
sportelli. guzza o guzzada o vestida, e il suo op
Brascioeü. V. in Potins nel Vocabolario. posto Brenta motta.
Brascioeü (In d'on). All'imbracciata. Brerista. . . . . Così i Giocatori di tarocco
Brascioeü voce cont. verso il Comasco per chiamano sch. i Tarocchi minori. STRIG.
Coeüva. V. FIGINI. Bressàcc(A). A cafisso. A carra.
Brasciroeiù. v. cont, brianz.... Giubberel Bressanèlla ag e dove in quello si spa
lino con isparato nella parte deretana ventano gli uccelli lanciando le ramate
dell'imbusto, a uso dei bambini. dall'alto, in questo si ottiene il mede
Brasì. Brasile. Monocos. V. in Tabàcch. simo sollevando quel filo da cui pendono
Brasiroeiù. v. de Barc. verbanensi. Scalmo. gli spauracchi giacenti in sul suolo.STRIG.
Bravàgg o Bravaggéri per Brevàgg, Bre Brevètt dopo importanza ag. Fra Brevett e
vaggéri ed anche per Intempéri. Ven Istrument corre questo divario che del
tipiovolo. BIFFI. primo il notaio non serba l'originale,
Bravin. Bravetto(Pan. Poet. I, xxxIII, 14). e quindi non può darne copia nè fare
B, àvo! e Bravo donch! Or bene. Su via. che esista a perpetuità. STRIGELLI.
Quand'è così. STRIGELLI. Bria ag. Voltoi o Campanelle da redini.
Bràzz(in) corr. centimetri 67 in centimetri 59 Tegnì in bria. Tenere in briglia. Im
o più esattamente met, o,595, e punti brigliare – Si usa altresì fig. – e Dicesi
tre in punti dodici, e ag. V. Quadrètt. anche dell acque. STRIGELLI.
Brazz d'ass ag. Equivale a metri qua Trà la bria sul coll. ſig. Dar la bri
drati 1.4 158. glia sul collo a uno(Pr. fior. IV, 111, 2).
Brazz de seda. V. Séda nel Voc. Bria. . . . . Sp. d'opera idraulica. STRIG.
Mercant de brazz. V. Mercànt nel Voc. Bricch, Bricchètt, Bricclim. . . . Verso
Brazzètt (Mesurà i olter cont el sò). V. in il Lodigiano e in Lodi specie particol.
Bràzz – e ometti tornito. STRIG. – PAG. di pane. PAGANINI.
Brèccia(in) sig. 1.° omettansi le parole per Bricòla. Mazzacavallo. Altaleno.
forza di combinazioni atmosferiche e Bridon. V. Filetton nel Vocabolario.
terrestri. PAGANINI. Brigada, Brigadiér. V. Bregàda, Brega
Breganàn d'acqua. v. cont. verso il Co diér nel Voc. PAGANINI.
masco. Acquazzone. Ficini. Brillànt. scherz. . . . . Ulcere venereo. On
Bregamin e der V. Bergamin e der, nel Voc. brillant e dò ripetizion. Un ulcere e due
ed anche in queste Giunte. -
tinconi. PAG.
Bregamìnna de puj. fr. cont. Gran branco Brillantinna... Sp. di lustrino bianco rigato.
Brisa cor. Brise in Buse.
di polli. FicINI.
Brègn. Cappellaccio a brodoni(Salv. Note alla Brisètta Sizzolina. Aria fine e fredda(“tosc.).
Fiera del Buonar. p. 413, col. I, in fine). Brocàrdich o Blocàrd ch. Broccardico.
Brénta leggi l'ultima riga così: 96 boccali, e Bròcca(Fondi de V. Fondi in queste Giunte.
corrisponde precisamente a Some nuove Brocca sgalada. Ram o squarciato. Tac
decimali o,756 – e ag. Brenta guzza cassa ona brocca sgalada. ſig. - . . Cer
o guzzada o vestida. . . . La Brenta ac care appoggio ove non esista, appoggiarsi
cresciuta d'un quarto pel vin crovello a mal puntello. VILLA.
e di due, pel vino di stretta; vestida Broccàa s. m. . . . Ammasso di frasche
perchè si passa il segno (la stacchetta). legate in un fascio. VILLA – Frascato.
Brenta mòtta. . . . . La Brenta esatta. Broccadèll. Broccatello. Sp. di marmo. P. .
Dà el baston per la brenta. V. Baston Broeüd ag. Broeud doré... Spec e di brodo.
in queste Giunte. Lassà coeus o stà vun in del so breud.
Juttà-sù la brenta. . . . . . Presa la Lasciar cuocere altrui come il prugnolo
brenta con una mano da piede e col nella sua a qua Nelli Vec. Riv. II, ro).
P.l. IV. e
BRU (34 ) BUR
Ulm che broeud! . . . . Esclamazione Brusà. . . . . Consumarsi le erbe e i ce
spesso usata in via di scherzo, ed è come reali sul suolo per troppa arsura.
dire Che gusto che io provo. STRIGELLI. Brusà sig. 5° ag. Oh questa mi pute!
Broncà ag. voce del contado. Brusà per Lassà in brusa. V. sopra Brùsa.
Brönz, . . . Caldaja di bronzo. PAGANINI. Brùsch per Bruscon sig. 1. V. STRICELLI.
Bronzin. . . . . . Specie di pentolino di Bruschètt e Bruschinètt. Agretto. Bruschetto.
bronzo con tre peducci che si vedeva Brùs'cia per Brüstia. V. nel Vocabolario.
altre volte in ogni cucina. Serviva il più Brùs cia di avi. v. del B. Mil. Il Favo. CoRsr.
per le panatelle alle puerpere, ecc. Og' Brùs'cia. v. del B. M. Vespajo. Vespeto.
gidì è fuori d'uso. STRIGELLI. Bruscon(Mett i... sul stomegh). Fare al
Bròssera ag. Fà d'ona brossera on bugnon. trui lo stomaco acetoso.
fig. D'un piedicello fare una bollaccia(As Brùsega o Zèrzega dicono i ragazzi brian
setta I, Io). zuoli nel loro giuochi per Brùsa. V, VILLA.
Bròssola. T. dei Ricam. . . . . Ordigno da Brùso ag. No aveghen on bruso. Non aver
arrotolarvi sopra il filo d'oro, filo di checchessia.
Bróva o Bróa . . . . Vale (almeno sul Lago Brùtt ag. Basta vess brutt per vess des
di Lugano) quella parte della ripa donde -
garbaa. Chi è bello è anche cortese(Nelli
incomincia a sprofondarsi. Per es. L'è Serve al forno I, 4).
subet-lì la brova. Il lago s'abbassa tosto; Brùtt. Scuro. Di mala cera. L'è brutt ben.
il lago ha poca tratta di basso fondo. È molto scuro(Nov. Aut. san I, 317).
STRIGELLI. -
Brùtta (Fà la). Fare un poco d'imbrattatura
Brovadóra. Cassa da stufare i bachi (Arti di checchessia,
colo d'un Toscano nell'App. alla Gaz. Brùtta (Passalla). . . . . . Uscire a stento
privil. di Milano del 19 giugno 1839). di pericolo. STRIGELLI.
Brovètt noeuv e Brovètt vecc. V. Palàzz Bù o Bùu. v. cout, per Avùu. V.
Bruggì. l v. br. e del B. Mil. Mugghia Budèll (Cord de). V. in Còrd nel Voc.
Bruggià. ) re. Muggire. VILLA – CoRsi Budell drizz ag. Budel gentile (Scap.Op. pas.).
Bruggià e Bruggì. Rugghiare anche del Budellósa. Buglossa. Erba nota.
tuono. VILLA. Buffagg. Ona cera buffa, On fà buff. STRIG.
Brugheràa. ad. Macchioso. Buffon. Trastullo. Sont minga chì per vess
Brùgna ag. Brugna borlida..... Autunnale. el vost buffon – (Sarebbe ora di finir
Brugna eandida gialda... Autunnale. la; io non sono venuto quì per essere
Brugna candida negra ... Autunnale. il vostro balocco – Rosini, Signora di
Brugna candida tonda... Autunnale. Monza). DE CAPITANI.
Brugna cassia... Sp. di prugna estiva, Bùj ag. Fa trà on buj. Bislessare.
dolcigna come il fior di cassia. Levà el buj. Sin di Trà el buj. V.
Brugma gentil pernigonna... Autunnale. - Bùj. . . . . Progetto che altri abbia pel
Brugna gugellonna. . . . . Estiva. V. capo. STRIGELLI.
Gagèlla. Buida ag. Ferr de buìda. T. de Manisc.
Brugna ranclò.... Se non erro è la V. Ferr de cavall in Fèrr.
prugna detta Reine claude dai Francesi. Buidùra per Buida in tutti i suoi signifi
Brugna scalarda. Susina spaccatoia? cati. V. STR1GELLI.
Brugna verdesa. . . . Forse la Su Büla ag. Fiorune(Fabr. 196) – Cassa de
sista verdacchia. la bula V Càssa in queste Giunte.
Brugna zucchetta gialda.... Estiva. Bùlgher(Fregagh el . . a vum), fr. del B.
Brugua zucche ta negra.... Estiva. Mil. Battere uno. Zoubare. CoRsi.
Brùgna ag. Camposanto la dice anche il Bulo. Mangiacatenacci (Alleg 245). Fà et
Targ negli At Ac. Ctu. I, 276. bulo. Fare del gagliardo.
Brùgn de Firenze. ... Sp. di dolce. Bulo. . . . Valente in checchessia. Per scriv
Brunè l e Brunellòtt. Carta bigia. V, il Voc, l'è on bulo. È scrittore di vaglia. STRIGELLI.
in Càrra. Burattà on scolar o sim.... Esaminare ri
Brùsa ag. Lassà o Pientà in brusa o Brusà. gorosamente uno scolare o sim.STRI GELLI.
. . . . Cessar dal giuoco allorchè si vince Burattin. Burattino. V. in Magattèll e Mla
senza dare campo al perdente di rifarsi. rionett uel Vocabolario.
BUS (35) BUT
Fà oma figura de burattin, Fà el bu Busseròtt, ... Dado di ferro che s'in
rattin. Parì on burattin. Vess on burat vita sul verme dell'assiſe che sporta fuor
tin d'on omn. V. in bm. dell'occhio del mozzo della ruota, il
Burarrón. Cassone(Monti Prop I, II, 9-) quale gli serve d'acciarino Ha una te
Burlettée. . . . . I Brianzuoli intendono stata d'ottone che diciamo Plachetta od
per questa voce non il Ciarlatano, ma una Callotta che lo ricopre per intiero,
sì bene e sempre Chi fa la burletta coi con un girello d'ottone tutt'intorno che
burattini o colle marionette. VILLA. nominiamo Lobbia.
Burò. Scrittoio(“tosc.). Il banco ove stanno Busseròtt sig. 5° cangisi come siegue:
i pubblici ufficiali, Busseròtt. . . . Sp. di bossolo con più
Burò per Cantarà o Cumò. V. nel Voc. fori che si adatta da capo al palmone
Bus ad agg a Andà busa. Non riuscire il (pienton), onde in que fori impiantare
disegno o i disegniCr. prov. in Disegno). i vergelli(bacchetton) nelle cui tacche si
Bùs. Agg. di Benis. V. in queste Giunte. fermano le paniuzze (bacchettinn) per in
Bùs. s. m. fig.... Cameretta piccina. STRIG. vischiare gli uccelli nella caccia colla
Büs. s. m..... dicono i Pittori ogni Intersti civetta.

zio fra membro e membro di figure Bussolòtt ag. Giugador de bussolott. Tra
aggruppate, o fra oggetto e oggetto sul gittatore. Tragettatore. Giocator di mano.
davanti della tela per cui se ne vegga Bagattelliere.
il fondo, e rifuggono dal farne troppi. Bussorin. V. in Insed nel Vocabolario.
STRIG. – V. anche Disègn in queste Giunte. Bùst. ag. Podè fà vegnì quij de Bust....
Bùs. s. m. ag. Podè fà nè più nè men de Lo diciamo di stanze o simili troppo
quindes bus. fr. del B. Mil. Poter fare anguste, accennando scherz. che si fa
quel poco a mala pena. CoRsi. ranno allargare a spalle così come nar
Busa. v. br. cont. Borro. Botro. Burrone. rasi per celia che volevano fare col le
VILI.A. -

tane que da Zago di cui sotto.


Busaròtt. Noce malescia – e fig. dicesi di Vess come quij de Bust. Essere di
Persona cagionevole, e continuamente que'da Zago che davano il letame al cam
malsamiccia. VILLA. panile per farlo crescere (Nelli Vec. Riv.
Busàscia. Toppaccia(“tosc. – T. G.). I, 14).
Busca ag. Tirà la busca. Lo stesso che Tirà Bust-de-fèrrag. Usbergo, ant. Sberga. Sbergo.
sù i buschett. V. in Buschètra nel Voc. Bùtta(Va in su la). fr. del B. Mil. Va in
Buscàj (in) che in qualche luogo del contado malora. CoRsi.
dicono anche Bosij ag. Le Piallature. Buttà e Buttì dicono i Brianzuoli per Scia
Busècca ag. Andà-giò i busecch. Cascare mare, come dicono Buttàda e Buttida
lo stomaco(Leop. Rin. 75). per Sciame. VILLA.
Busecchin (Vess on ... d'on vestii). Parere Buttaa-giò. Giaccioni(Sansov. Pall.).
un budello(Nelli Vec. Riv. III, 19). Buttass-giò indree. Reclinarsi. VILLA.
Busecchin. fig. . . . . Camerino lungo e Butrass-via. Lo stesso che Trass-via. V. in
stretto. STRtGELLI. Trà nel Vocabolario, -

Busecchìnna. Trippettina(“tosc. – T. G.). Buttér ag. Avegh el cuu sul butter o sul
Busiàrd dicono nel contado verso il Coma velù. V. in Cùu in queste Giunte.
sco per Bosàrd. V. FIGINI. Butta butter.... Così dicesi fra noi da
Bitsin ag. Foretto – ed anche Stanzibolo. chi scoprendo le carte da giuoco si au
Buslecchin(Andà in inguent de). Lo stesso gura di trovarle buone, essendo il butirro
che Andà in inguent de mislucchin. V. cosa dolce, pingue ed accettevole. STRIG.
nel Vocabolario. STRIGELLI. Butter de tocch dicono i Brianz. per
Busced de l'acqua per Navèll. V. nel Voc. Butter de montagna. V. in Buttér.
Bùssera. Bronzina. V. in Sprésg nel Voc. Nodà in del butter ag. Figuratamente.
Busserée sig. 1.º corr. le ultime righe come Buttì. v. cont. br. Sciamare. Fare sciame –
siegue: E quello che i Fr. chiamano E usasi anche nel secondo sig. accen
Bedeau e i Ted. Messner o Kirchendiener nato sotto Buttìda. V. VILLA.
– Quando lo scaccino va cercando, ecc. Buttida. v. cont. br. per Buttàda(sciane). V.
Busseròtt sig. 1° cangisi come siegue: Usasi anche per significare Covata, Folata,
CA (36 ) CAC
Fucinata, cioè moltitudine qualunque Bùza o Bùza de casciada. . . . . Sulle co
di esseri animali, ma non mai disgiunta stiere del Lago Maggiore e nelle valli
dall'idea del nascere, del procedere da aggiacenti è il nome di quel torrenti
altri; chè mancando questa idea non gonfi dalle piogge pei quali i pedoni
direbbero già Buttida, ma sibbene For d'alberi, entrati nella via detta traccia,
uighée, Vespee e simili. VILLA. se ne vengono a rotta al lago.

CA ag. A la cà di cam. Pare che questa frase Cà o Casa Pezzana o Pezzonna..... Si


abbia avuto origine dall'estreme tiran dice sch. per accennare abiti rappezzati
nie che usava Bernabò Visconti per far Andà in Cà Pezzonna. . . . Rappezzare.
modrire e governare da sudditi que suoi Cà Puresella. . . . . Un pulciajo, un
cani da caccia parte de quali erano nella letto da poveri e tutto pulci.
così detta Cà di can presso a S. Giovanni Cà senza numer.... La casa dove
in conca dove egli aveva il suo palazzo. abitava già tempo il boja.
Andà-foeura de cà. fig. Stonare. Uscir De Cà Stortignanna. sch... Uno storto
di tuono. Dare una stonata fig. Uscir di Fass de cà Intrinsicarsi.
tema(“tosc. – T. G.). Foeura de cà. fig. Fuori di strada(Dante).
Andà in Cà Mojana o a moeuj. V. Moeüj. Grand come ona cà. . . . . Troppo
Avegh la cà in coo. Non poter dire grande nella propria specie.
come il nibbio. Non aver nulla al sole. Mettegh la cà in coo a vun.... Of
Essere un pelapiedi, un tritone. Il lat. ferirgli d'ogni bene; fargli grande e
Omnia bona sua Secunt portare. cortese accoglienza.
A vend a cà se fa ben e mol se sa. Oh de la cà. . . . . Modo di chie
V. in Vénd nel Voc. dere l'ingresso in casa altrui.
Cà balenna. V. in Balènna nel Voc. Ona cà derobba. Nugolo. Monte di roba.
Cà Branca. . . . . I Ciàfferi, i Birri. Per cà l'è bon tutteoss. . . . Alla fa
Cà de bordocch. Ricetto da calabroni migliare non ci vuol lusso; ogni po di
(Cant. Carm. p. 186). Casa da piattole. vestituccio si fa a chi non esce di casa.
Cà del diavol. fig. Casa di diavoli (Nell. Strappà anca i ciod de la cà. Far
Serv. padr. II, 14). ambassi in fondo. Fare del ben bellezza.
Cà de legn. V. in Lègn nel Voc. Sciupare tutto il suo.
Cà desabitada. Badia a spazzavento. Tegnì a cà i ceucc, i mam, ecc. V. in
Cà di legn. . . . . Il Magazzino dei (Eùcc, Màn, ecc. nel Voc.
legnami d'opera in villa. Toeiù cà ag. Prender a fitto una casa(Gh.)
Cà di pioeucc. Il palazzo de' pidocchi. Toeù-sù la cà in spalla. . . . . Can
Il capo, la testa, la capellatura. giar domicilio.
Cà granda. La Casa grande (“fior.), cioè Trovà vum sempr a cà . . . . Trovar
l'ospedale de trovatelli. DE CAPITANI. uno sempre pronto ai nostri servigi VILLA
Cà Litta. ſig. ... S'applica a persone Vess a cà. Aver rinvergeto il filo di checº
o a case le quali usino larghezza e ma Vess de Cà Papis. V. Pàpis nel Voc.
gnificenza. Hai oggi copia oltre il con Vesses settaa-giò el Signor in cà... -.
sueto di vivande in tavola? ti viene Essere incessanti le successive disgrazie,
tosto detto Voi Cà Litta ch! Vedi accesi malattie, morti, ecc. in una casa. Il modo
troppi più lumi che non porti il biso non è dei più approvabili, ma è ver
gno o l'uso del luogo, dici tosto: Voi, sione popolaresca del più nobile dettato
l'è minga Cà Litta ve, smorza quij ciar. Beati i tribolati su questa terra.
Cà Litta in Borgh.... S'applica a chi Cabbià. Incappiare.
sia il rovescio del detto più sopra, cioè Calbbiadùra de la molla. T. de Fabbri e
ai miseri, agli spiantati, agli avari fa de Carrozz.... Laccio della molla.
stosi e simili. Càcca ag. Hel cacca! .. .. Modo col quale
Cà Mendozza(Andà in)... Rammendare. vogliamo distogliere i bimbi dal toccare
CAG (37 ) CAL
checchessia inducendo in essi schiſo Cagàda dopo riuscita ag. e specialmente se
della cosa medesima. STRIGELLI. per soverchia paura. STRIGELLI.
Càccia. Caccia. Al giuoco del pallone. PAG. Cagaràtt. Topaia. Casaccia.
Càccia salvadega. Sin. di Cagnolitt V. STRIG. Cagarìn. Cacherellino d'uccelli. Cacolino di
Cacciroeü. Segnatore. V. in Balón (giuoco). bachi da seta(“tosc. – T. G.)
Cadenàzz ag. Dà-giò o Fà-foeura o Tirà-giò Cagazecchìn. Sinon. di Spantegapezzètt. V.
el cadenazz. Dispestiare(Barg. Intr. Pel Cagazecchin. . . . . Figuretta di terra cotta
legr. V, 1). – Dà-sù tanto decadenazz. o di legno in atto di cacar zecchini. STRIG.
Mettere tanto di chiavistello nella porta Cagètt o Cagioeü. v. br. Cazzatello – Chiap
(Pr. fior. III, II, 33). pola – Fraschetta. VILLA.
Cadenàzz. sch. V. in Orelògg e in S'ciòpp. Caggiàda ag. Latte dei pentolini(Targ. Rag.
Cadenin.... Trinella lavorata a più fogge, Agr. tosc. p. 164), ed anche Latte fresco
di seta, di lana, di filo, o d'altra fatta, (ivi) con voce troppo e Iuivoca.
che serve per orlettare gli addobbi in Caglièrta. - - -

terni delle carrozze. Sotto ai cristalli Caghettìm. (in senso mite o piacevole).
fa ufficio di listello inferiore e di listello " ), centello, cippino,
Caghìn.
superiore intercludenti quella specie di Cagiceiù. V. poco sopra Cagètt.
tondino che quei dell'arte chiamano fra Cagiòtt ag. Andà in cagiott. m. br. V. quì
noi Cervelaa. Simiglia al Nervettin che sotto Cagiottàss. VILLA.
s'interpone nelle costure delle pelli onde Cagiottàss. v. br. Cagliarsi. Dicesi pro
si ricopre il sedere delle seggiole e sim. priamente del latte che si coagula al
Cadenin ag. Ricamm a cadenin. V. Ricàmm. lorchè bolle per qualche cosa acida che
Cadènn. T. d'Ingegn e Geomet. Catene vi si ponga, o che vi cada dentro. VILLA.
(Fabbroni Teorie Stima fondi p. 18). Càgna. T. de Pettin. . . . Forapettini.
Cadènna. T. de Fornaciai.... Quello Strato Càgna. T. de Sellai ag. Il Diz. Artig. dice
di matton crudi che nella fornace sta che i Toscani la chiamano Morsa a cosce.
di mezzo fra il cavallo e lo strato a spi Càgna. Ad. d Uga. V.
napesce (el scannapess), ordinato sì che Cagnà per Mòrd. V. STRIGELLI.
dia modo al fuoco di venirvisi aggirando. Cagnàda per Mordàda. V. STRIGELLI.
Cadènna. . . . . Il catenone che chiude Cagnètta. V in Cossón in queste Giunte.
alla notte il passaggio alle barche nei Cagnoeiù ag. Cagnocu del muson guzz. Le
nostri canali verso la città. STRIGELLI. vriero. V. Livrée nel Voc.
Cadènna de giazz?... Catena da ruote per Cagnoli. fig. . . . . Uomo coraggioso e im
ritegno in quei luoghi ove sia ghiaccio. pavido. STRIGELLI.
Cadréga (Mett el cuu in). V. Cuu in queste Cagnòn pos. e fig: ag. Canone(“tosc. -T. G.).
Ciunte.
Cagnònna ag. Cagnaccia(Alleg. p. 132). Don
Cadregàscia. Seggiolaccia(Pr. fior. IV, 111, 49). ma crudele.
Cadreghin de boeucc ag. Seggettina col fo - Caijnètt. Crudeletto.
rame nel fondo. Cajroeù scherz. per Carce). V. BIFFI.
Cadregòtt. Seggiolone. Cajroeù per Maa de la formiga. V. in Màa.
Cafè brulé (dal fr. Cafe brile).... . Caffè Calà o Lassà-giò i bragh. V. in Bràga.
stretto e fatto collo zucchero abbrostito. Calà on ett ag. Restar poco(Ariosto
Cafè (Color). V. in Colór. Orl. fur. XVII, 125 e XX, 13o).
Cafè e panera divis. . . . . La nota be Calabràgh cg. – Cubà(dal fr. Cu-bas) presso
vanda allorchè ne sono recati innanzi noi è il Calabrache in cui ognuno cerca
separati il caffè e il fior di latte. STRIG. di fare il meno di carte che può, ma è
Caſè (Notizia de. V. in Vös nel Voc. obbligato mettendo una carta sul tavo
Cagà ag. Cagà a brasc dopo aperta ag. e liere a prendere con essa quante più
in generale Fare i suoi agi accoccolan carte combinate corrispondano al nu
dosi senza sedere a sella. BiFFI. mero di quella. STRIGELLI.
Chi t'ha mai cagaa. T ho in cupola. Calamìnna. Zinco. Giallanina.
STRIGELLI. Calamitta(La) la tira el ferr ag. La calamita
E mì caghi. E si passi, io vo'cacare tira il ferro, e i buoi tiran l'aratolo(Nelli
(Domen. Facez. 33o). Vec. Riv. III, 23); e spesso anche La
CAL (38 ) CAM
giovane allato all'uomo è una fornellina Caliss Voce del B. Mil. usata nella frase F1
di concupiscenza. par on caliss e minga on cavall equi
Calamitta. fig. . . . Cosa attraente in ogni valente a quest'altra: El par el cavall
genere. La calamitta di bojad di can, de l'Apocaliss, poichè credo che Caliss
Vess la calamita di basitt, di s giaff, e non sia che abbrevlatura di Apocalissi.
sim. Chiama i bai, gli schiaffi, ecc. CoRsI.
Calancà(in)dopo telaag. di cotone. PAGANINI. Calissoâr cg. Gli Oriuolai dicono i loro
Calànt. V. in Lùnna. calissoar (dal fr. equarrissoir) Stampi.
Calcadèll. Din. di Calcàa, V. nel Vocab. Càll. Callo. Ugnello ne cavalli.
Calcagnocù per Retenùda. V, nel Vocab. Callista. ... Tagliacalli.
Calcèster. Calcestruzzo – ed anche Ma Calór. Calore. STRIGELLI.
cerie. SfrIGELLI. Dà foeura tanto calor o tanti bros
Calcinaroeò. Calcinello – Maggi Fortif. sajoen Imbollicare.
p. 88, 2 = Si dicono Calcinelli certe Calòtta de muson Vin Musón sig. 3.º nel Voc.
pietruzze le quali sono dentro nella Calvàri (Mostrà el). V. Piàzza fig. nel Voc.
calcina. Queste macerandosi poi, fanno Càlz. V. in Timón nel Voc.
crepare la calcina e il muro = Siffatti Calzadùra. Calzatura. Calzamento.
calcinelli o pietruzze calcari si trovano Calzadura(nelle carrozze) V. in Mataràzza.
talvolta eziandio nei mattoni e, mace Calzettarìa. ... Nome collettivo delle varie
randosi, fannoli prima gonfiare e poi specie di calze.
sbullettare = Bisognando in casi di Calzettìnna(In) . . . . In calze di gala e
necessità adoperare la creta che abbia coi calzoni corti.
molti sassetti, i quali ne mattoni di Calzolàr de donna – d'omm.... Calzolaio che
ventano calcinelli e li rompono come lavora sole scarpe da donna - da uomno.
sentono l'umidità = Il med. Maggi Calzonitt ag. Calzonucci(Pan. Poet. I, II, 17).
ibid. p. 88 a – VILLA. Calzonetti(“tosc. – T. G.).
Calcinée. T. de Conciatori Calcinaio. Caunàja... V. anche Gardinàla in queste G.
Càld cg. Caldi che bujen. . . . . Le ca Camaràda dopo Paraninfo ag. o sia Auspi e
stagne bollite, dal grido che leva chi Cannarètta ag e per lo più due fascine
le mette in vendita. STRIGELLI. legate in una
Càld de testa. V. in Tèsta nel Vocabolario. Camariglia (dallo spag. Camarilla). . . . Il
Caldànna... Serbatoio d'acqua o sia Cavo consiglio intimo del sovrano – e fig.
fatto in un luogo inculto, tutto arginato Chi ne fa l'effetto, od ogni simile adu
all'ingiro, nel quale si fa stagnare nanze. STRIGELLI.
l'acqua cruda per renderla meno frigida Camarìn. T. Teatr... Camerino. Nome degli
e quindi più atta a fertilizzare i campi. stanzini laterali al palco scenico ne quali
Caldànna ag. V. anche Terràzz. si vestono gli attori – ed anche... Resi
Caldarón dopo insieme ag. Ed anche Rag denza dell'impresario e de suoi impiegati.
guagliare uno al comune delle persone – ed anche . . . . il Luogo dove si
senza scernernelo come più virtuoso e tengono pel momento in arresto coloro
singolare. STRIGELLI. che commettono azioni lesive dell'or
Metti tutt in d'on caldaron. Mandar dine in teatro. STRIGELLI.
tutti alla pari (Cr. in Mandare S XLV). Camarin.T. de Fornac. V. in Pilastrinsig. 3.°
Caleidoscòppi.Caleidoscopio(DeMar Diz.et) Càmber. V. in Rolò, Schenàl, Timonèlla, ecc.
Calénd ag. V. anche Carén – e si can Cànubi ag. Avè o Dà in cambi, Fà cambi.
celli essere la voce affatto sconosciuta Avere o Dare a baratto, Fare baratto.
in città. BIFTI. - Càmbi de carrozz. Scambio ? STRIGELLI.
Caliber.T. d'Orol. Calibratio. Piastretta d'ot. Càmbi (Mett el). Dare un supplente –
tone o di cartone sulla quale è segnata Andà per cambi. Fare il supplente. STRIG
la grandezza delle ruote degli oriuoli. Cambià i cavaj. . . . . Mutarli alle sta
Calibera pignon. Calibratoio da rocchetti, zioni postali. STRIGEILI. E di qui la
Calicàtt (In). In Ismirne(“tosc.). In luogo Cambiatura toscana.
lontanissimo. Fattela cambià. . . . . Lo diciamo a
Caligo. v. venez. . . . . Gran freddo. STRIG. chi ci narra una ſola incredibile. STRIG
CAM (39 ) CAM
Cambiàl (Accettà, Protestà, Scuntà oma). El me farav perd anca la camisa. Mi
Accettare, Protestare, Scontare una cau vincerebbe gli occhi(Cecchi Dote III, 5).
biale (“volg. ital.). STRIGELLI. Levà-sù con la camisa inversa ag. Fare
Cambialètta ag. Cambialina. Cambialetta, Can una levataccia (“tosc. – T. G.).
bialuccia(“tosc. – T. G.). Camisa. T. dei Fondit. di bronzo. Camicia?
Cambiavalùtr ag. Cambiamonete (Pan. Viag. Camisètta per Sceinisètta. V. nel Voc.
II, 2 I 1). Cambiavalute (“tosc. – T. G.) Camisceùra(Bell in fassoeura, ecc.) corr. colle
Cambrètt... Uncinetti che posano sugli stag quali in coi quali.
gi(stasgett) defilatoi a reggere il filo torto. Camisòtta più spesso che Camisott de scu
Cambrì ag. o Cambrìcch. Voce derivata daria. STRIGELLI.
probabilmente da Cambridge, città d'In Camolòtt dicono alcuni del contado per Ca
glilterra. STRIGELLI. gnón (bruco). V.
Cambronin. Maniglia. Càmp ag. A camp tempestaa no var be
Camèll ag. Vedè el cammell. fig. V. Batt i medizion. m. br. A torre rovinata non
or in Ora nel Voc. serve puntello. VILLA.
Càmer (el) ag. La Guardispensa(Domen. Fa Andà ai Campi Elisi. V in Elisi.
cez. 33o). Càmp sig. 2 ° ag. Avegh camp de fà, dì, ecc.
Patron de l'assa del camer. V. in Pa Aver modo a fare, dire, ecc. STRIGELLI.
tróa in queste Giunte. Campàda sig. 3 ° dopo ponti ag. e fra co
Camera ag. In camera caritatis. A quattroc lonna e colonna o pilastro nei portici.
chi, ed anche Per bene. – Tel disi in VILLA.
camera caritatis. Sia detto fra noi e per Campada. Intercolonnio. Intercolunnio.
bene. Campàgna. . . . . Il complesso dei campi.
Menà per i camer o per le belle sale. La campagna l'è bella. . . . . L'aspetto
V. in Sàia nel Voc. de campi promette buon raccolto. STRIG.
Càmera. Camera. – Camera aulica, Camera Campagna de brocca. Paese asciutto,
aulica. SIRIGELLI. STRIGELLI.
Cà de la Camera. . . . . Quella Casa Sorbett de campagna. V. in Sorbètt.
di ragione dello Stato in cui abita l'ispet Vess in campagna. fig. Essere rizzato
tore o il custode del canale o del fiume a panca. Essersi ben riavuto da alcuna
navigabile presso il quale è posta. STRIG. malattia.

Cameràda..... Brigata di collegiali stan Vess in campagna(in genere) ſig. . . .


zianti nella medesima camera. Essere in porto, essere fuor d'ogni ri
Camin. T. de Fornaciai. Fumajolo? Ognuno schio. STRIGELLI.
de'quattro sfogatoi del fumo che si fan Vess ona campagna. fig. . . . . Lo
no, con vari mattoni crudi spazieggiati diciamo d'una stanza troppo vasta, e
a dovere, nei quattro angoli della for specialmente se sprovvista di mobili se
mace quanto sia dalla sopravvolta a spi condo vastità. STRIGELLI.
napesce(scannapess) fino alla cima. Campagnoli. sust. Villico. STRIGELLI.
Caminéra ag. Quello che i Francesi dicono Campagnocù. ad. Campagnuolo. Cera campa
Lustre sur le manteau d'une cheminee. gnoeula. Aspetto campagnuolo. STRIG.
Caminon. Camminaccio(Po. aut. cort. V, 49). Campagno:ù. ad. Campio. Agg. di pollo che
Camisa ag. V. in Quattadùra nel Voc. vaga pei campi non si riducendo nep
A costo de impegnà la camisa. Biso pur la notte a pollajo.
gnasse impegnar la camicia (Pr for IV, Campanént. v. cont.... Pascolo per le api.
1, 99). A costo di checchessia, do Campanàda. Scampanata.
vesse andarne checchessia. Campanello Campanin. Rotella. Tondo che
Andà a cà a mudà la camisa. ... Si serve a tener accosto il filo dei rocchetti
dice scherz. delle genti di contado abi ai quali è sovrapposto sui fusi de fila
tanti per occasion dell'arte loro in città, toi. Consta di Cassa.... e Fil de ferr....
i quali vanno per a tempo a rivedere Cauipanèlla. T. d Int. in legno, ecc. Cam
la famiglia al paese. Panella? Specie di gocciola che si pone
Bagnaa ſinna a la camisa Molle per nei fregi o in altri lavori d'intaglio. STRIG.
in fino alla camicia, Campanellada. Scampanellata.
CAM (4o) CAN

Campanin. Al modo proverbiale Rar come Campànna. Campana. Negli ostensori è queſ
i campanin in disces cg. Appiè del ro la scatola di vetro che comprende in
vinato Castello di Cernusco Lombar eè l'ostia.
dorum prima del 1839 si vedeva sor Campàsc. Campaccio?
gere isolato dal mezzo di larga e folta Campée. Massajo. Massaro.
siepe un antico e rozzo, ma ben con Campéesig. 1. ag. Sopromo(Ros.L.Stroz.V,3).
servato campanile, protetto da due gran Campée a (Cianà pegn al) ag. E spesso
noci – E stato con poco savio consi anche . . . . Domandare garanzia a chi
glio abbattuto per far materiale; e non ha facoltà di danneggiarne a man salva
se n'è cavato altro se non che s'è di STRIGELLI. -

strutta una cara anticaglia che faceva Campéev. b.sin. di Còbis. V. nel Voc. VILLA.
bell'effetto con tutto il dintormo, ve Campiòn. . . . . Modello sul quale valu
duto a qualche distanza, ed era per tare le cose da fabbricarsi o sim. STRIG.
ciò dai paesisti frequentemente visitato Camusción ag. Vess in camuscion. Esser
e disegnato. VILLA. segretante(Band. leop. – Mol. El.).
Campanin. V. in Vös nel Vocabolario. Càn ag. A la cà di can. V. Cà in queste G.
Campanin... Nome dato a capriccio dagli Besogna lassà stà i can che dorma ag.
alunni dell'Accademia di B, era alla le. Chi tocca il can che giace se ne pente
zione prima di ornato a mano libera (Pan. Poet. II, xv, 9 ).
del Corso Albertolli. Can boldo ech o bordocch Dogo. Cane
Campanìn. Leucojo. da toro. Dall ingl. Bull-dog. STRIGELLI.
Campanìtt. V. anche Giazìnt vol. II del Poc. Can de Dio. m. basso. Un Ezzelino.
Campanìtt in del coo o in di orecc. Zufo Can del miaroeu. V. in Miarcelà nel Voc.
lamenti nel cervello o nelle orecchie(V. i te Can de trifol. . . . . Cane, e per lo più
sti addotti dai dizionari in Zufolamento). barbone, avvezzo a cercare i tartufi.STRIG.
Campànna ag. Campanna che sonna de Can de volp.... Cane da tasso? STRIG.
crepp. V. in Sonà nel Vocabolario. Can ingles. Cagnuccio inglese(Fag. Rin.
Campanna de foeugh . . . . La cam II, 14t e. l) il quale « Cionde la certi
pana che dà segno d'incendi. STRIG. orecchi lunghi un braccio Peloso come
Fà sonà la campanna. . . . . Correr un orco no,

rischio di morire. SIRIGELLI. Can.... Can limiero quello che insegna


Gh è pussee ciòcch che campann, col suo odorato dove s'è ritirato il cervo.
scherz. . . . Dicesi per allusione a per Can vecc no vocur gioeugh. fr. del
sone ubbriache; e lo scherzo nasce dalla B. Mil..... I vecchi amano serietà. CoRsi.
parola Ciocca la quale fra noi ha i due Fà figur de can. V. in Figàra nel Voc.
significati di Campana e di Ubbriacatura. Fott el can. Svignare. V. Tondà.
Giugà a campanna e martell. V. in L'è minga merda, ma el l'ha cagada
Martèll nel Vocabolari). el can. V. in Mèrda nel Voc.
Mol a campanna V. in Miòlla nel Voc. No vess nè del loff nè del can....
Sentì di bonn campann. ſig. Dar buon Non avere chi faccia per sè al mondo,
suono. Sentì di cativ campann. fig. Ren essere senza appoggi, senza protezio
dere ualsuono. me, non essere in amore a nessuno.
Tirà-giò a campann doppi. Abbor Parì staa sott al cuu di can.... Es
racciare. Lavorare a casaccio. STRIGELLI.
sere tutto stazzonato, mantrugiato, al
Vess ona campanna sola ſig.... Es lucignolato, sciupato, malconcio.
ser una medesima e general voce in Per nient boja manca i can. fr. del
torno ad uno o a checchessia.
B. Mil. . . . Ogni carrucola vuol essere
Campànna sig. a. cg. o Campanna de la unta – ed anche Se non è lupo è can
piazza. bigio. CoRsi.
Campànna. Padiglione. Nelle chiarine (cla Per nient el can el memna minga la
rinett) è il pezzo estrenuo da piede, il coa. fr. del B. Mil. . . . . Un fondo di
Pied de Francesi.
vero vºlta pur ad essere. CoRsi.
Campànna. Pirone? Negli oriuoli è la callot Quel che cress di man l'è de dagli
ta su cui il martelletto batte ore e quarti. al can. V, in làn nel Voc.
CAN ( 41 ) CAN
Tegnì sald o Ciappà el can per la coa. Candirònna. fig. V. Pèrtega fig, nel Voc.
m. br. fig. Tenere il lupo per gli orecchi. Candiròtt. Candelotto da fanali di car.” STRIG.
Aver alle mani impresa scabrosa. VILLA. Canèlf ag. Fossero mai i Zughi del Cecchi
Vess on razza de can. Essere un ca Prov. tosc.? (nella.
naccio. V. anche in Ràzza nel Voc. Canellà.... Lavorare i dolci con la can
Canà. s. f. o Canàl. s. m. T. de'Muguai. Canèlla ag. Catt se l'è canella! È cannella
Tromba o Trombone del bottaccio(gorga). cannellissima(Magal. Op. 363).
Canàa o Canalitt... Gl'incavi della stregghia. Canèlla (Zuccher e). V. in Zùccher.
Canàja barettimna. Canaglia berrettina(Tas Canèlla o Canellìn. V. in Carbòn.
Canajón ag. Malvagione. (soni). STR. Canèlla(La) gergo. . . . Il bastone, e spec.
Canàl. V. in Molin nel Vocabolario. quello con cui i burattini si batostano
Doccion di legno che si
Canàla. . . . . a mal modo fra loro.
applica ad un fosso per farne passare Canèlla. Ad d'Erba. V. in queste Giunte.
l'acqua dall'uno all'altro campo o po Canèlla (Toeussen oma). m. del B. M. Man
dere, scavalcando quell'altro fosso che giare a crepapelle. CoRsi.
s'attraversi al corso di detta acqua. STRIG. Canellàda. v. br. . . . Il complesso semi
canalin. Canaletto – Cossin a canalin. V. Cos circolare di que cernecchi (i quali in
sin d'assaa o de saa in Sàa sig. 2. nel Voc. città ehiamiamo Canellou) ne quali i
Canarin. V. Canalin(uccello). DE CAP. preti lasciano finire la loro capigliatura
Canaruzz ag. Canaluccio(“rom. – Scap. Op. deretana. VILLA.
p. 18). Canaletto. Canellonin. Ricciolino.
Cànchen ag Anche dei canchen ne sono Canestrèll. (Statuti Off mil.)...Sp. di dolce.
di più misure detti Canchen de cinquan Canestrell per Musiroeü de boeu. V.
ta, de vottanta, ecc. sull'andar dei chiodi. Canètt dicono i nostri Ortolani le Foglie del
V. in Ciòd nel Voc. cavolo crescenti a piramide e non fa
càncher, Cancarin, Cancarón. Canchero. centi grumolo.
Cancherino.Cancherone. Cancheraccio('tosc. Canètta. . . . . dicesi nei ferri da bilancini
– T. G. e Sin. nota 3.º a Gambero). (fonsg de ferr de balanza) l'Aguto che
Persona malaticcia o incomoda o ug ne regge il cappello,
giosa; – e fra noi anche Persona di Canètta. V. in Morinèll de portera nel Voc.
poca fede o di poca abilità negli affari. Canètta. Bacchetta(Fag. Riu. II, 266 e. l.).
On cancher d'on robb. Un canchero Canètta. T. di Lotto. V. Lista nel Voc.
(T. Sin. in Gambero). Arnese o Stru Canètta. T. de Mac. Mestola(“tosc. – Gior.
mento disadatto o guasto affatto. agr. VII, 446). Nel bove è quel Prolunga
Candidàti. Stronzi confettati. mento dell'osso della spalla che è al diso
Candil romann.... Sp. di fuoco artifiziato. pra della gamba dalla parte del ventre.
Candila (Fà stà in . m. br. ſig. Fare stere Canètta. . . . . Cannuccia di cristallo che

a segno. Fare che alcuno stia sù ritto posa tutto lungo via la così detta sta
come un cero. VILLA. sgetta del filatoio affinchè il filo passi
Candira ag e in gergo La Moccolosa. Candir liscio e senza rompersi dalla rotella(can
noeuv. . . . Non istate per anco accese. panin) ai naspo.
Fenida la messa, l'è fenii i candir. Canettàda. Tocco di lapis. Tocco di matita.
V. ia Mèssa nel Voc. – Ai Brianzuoli Canettadùra. . . . Il lavorare a vergole.
invece è come l'altro Anda-gio col so. Canetté. Vergole a cappuccio o a filo (Cini
V. in Sò. VILLA. Des e Sp. III, 8).
Vess in coo la candira. Frase del cont. Càneva ag. Caneva femena... . I nostri con
brianz... Essere maturo il giorno. VILLA. tadini chiamano così impropriamente le
Candirée(Vess in sul) ag e nob. Rilucere pianticine di canapa sterili o che non
come lucerna sopra il candeliere(Vite SS. danno seme – come impropr. dicono
mascia quella che dà il seme; e dicono
PP. I, 9).
Candirón. Corno(Scap. Op. p. 43). Quello i semi assai verdi essere quelli onde ma
de galli d'India. sce questa loro falsa canapa maschia.
Candirón d'on omm. Sparagione(“tosc.T.G). Canevée. v. br Canapaja. Luogo seminato
Fuscràgnolo. -
di canapa. VILLA.
l ol. 1 l .
f
CAN (42 ) CAN
Canevin. v.br. Cantinetta? Canovetta.VILLA. Cantà ag. A cantand. Mi par giuoco(Dante
Canevòsa (Avè mangiaa la) m. br. fig. Es Purg. II, 22).
sere in caldo. Andar in amore, o aver Canta canta! . . . . Lo diciamo per
voglia di ruzzar con donne – Vuolsi sinistro augurio a chi non pare curarsi
che la camapuccia riscaldi i cardellini delle minacce fattegli o delle disgrazie
e altri siffatti uccelletti e facciali can che gli sovrastino. STRIGELLI.
tare alla distesa. VillA. -
Cantà roman vale anche per Cosa o
-

Canezó e Mezz-canezò. V. Mezzcanezò. Faccenda in cui non si vegga ordine


Canin. Ad. di Dént. V nel Voc. alcuno, quasi una Borlanda impastiz
Cànna. Erba, indi Paglia del grano. zada. V. BIFFI.
Cànna.... Cannoccia vana di ottone, col Cantà senza son. Cantare a secco(“tosc
capo tagliato augnato, che intromettesi – T. G.).
nella matassina della seta quando si Cantà vittoria. V. in Vittòria nel Voc.
vuole attorcigliarla al torcitoio. Fà cantà on istrument. Far parlare uno
Cànna assol. e per antonomasia la Canna strumento(Magal. Let scient. II, p. 2 16).
d'India. V. STRIGELLI. Fà cantà sott ai dent dopo pane ag. e
Cànna de zuccher. V. in Zùccher nel Voc. dicesi anche delle ossa o d'ogni cosa
Cànna d'orghen ag. Cann de legn. Canne dura che sgretoli sotto al dente. STRI G.
di legno d'organi(Cell. Vita I, 8). Santa che la cauta! . . . . Esclama
Cann de ritornell. V. Ritornèll nel Voc. zione di maraviglia, quasi chi parla vo
Vegni-via come i cann de l'orghen. lesse dire Santa Maria o sim., e poi
V. in Orghen nel Voc. per rispetto se ne trattenesse. STRmGELLI.
Cannìn.... Ne'candellieri da chiesa è il Cantà e Cantà-sù. . . . Dire, confessare.
termine del fuso (de la fusella) su cui Cantarànna ag Putir come un cesso(Cr. in
posa la padella padellinna). Piastrello). V. Scéves nel Vocab.
Canocciàl (Parì om) parl. d'uomini. Parere Cantararón.... Gran canterano.
un digiuno comandato – pal. di cavalli. Cantarèi cor. Ghiandolette subcutanee in
Essere il caval dell'Apocalisse. farcite alle quali si fanno fortissime fre
Canoccialée... Fab." e vend. di cannocchiali. ghe per torre il male. PAGANINI.
Canoccialètt o Canoccialin de teater. Oc Cantàzio. V. Pagàzio e Danée nel Voc.
chialetto da pugno o da teatro(Targ At. Cantégora (Andà o Vess in) corr. Andar
Ac. Cim. I, 52 1). per le bocche degli uomini. STRIGELLI.
Canoccialòn. V. Telescòppi. Cantin(Toccà el ... giust). . . . Persuadere
Canón ag. Andà come on canon dicono i alcuno toccandolo nel suo lato debole.
cont, quello che noi Andà come on'occa. STRIGELLI.
V. in Occa nel Voc. Cantinàscia. Cantinaccia('tosc. – T. C.).
Canón (Vestii montaa a duu). V. in Vestìi. Cantinella dove dice s'appiccano alle scene
Canón e Canonzìn. V. Imboccadùra nel Voc. leggi s'appiccano dietro alle scene.
Camón. V. in Frùsta o Scuriàda nel Voc. Cantinella (in genere). Correntino da soffit
Canon..... Quel riccio sodo e cilindrico ta. VILIA.
che dall'una delle tempia girando die Cantinètt. Cantinina. Picciola cantina. STRIG.
tro il capo riesce all'altra. Lo usavano Cantinètta. Cantimplora? Panierina da bot
i preti a tempi andati assai più che tiglie per viaggio. STRIGELLI.
oggidì. STRIGELLI. V. Canellàda. Cantinin ag. Canovino(Doni Zucca, pag. 176).
Canon del formenton. Stocco(Gior Geor.VI). Cantiniua o Cantinuccia(“tosc.)
Canon del mas'c... Canna da mastio nelle
Cantinna (Gh'è sott) ag. Mucina ci cova.
volticelle a tre quarti di sterzo. Pinol de cusinna e Decott o Siropp
Canon del sprocch. V. in Spròcch nel Voc. de cantinna. V. in Decòtt, Pinola nel Voc.
Camonamént. Cannoneggiamento. Lo scan Cantirsig 1° dopo costruzioni ag. e così an
monezzare. STRIGELLI. (Ap. che diciamo dell'albero ancora in piedi.
Camònegh stobbirceu ag. V. Corobbioeü in STRIG. – ag. Corrente da tetto. Nome, ecc.
Canonzin. Canoncino. Dim. di Canon ne Cànto usiamo anche noi nelle frasi Canto
suoi vari significati. STRIGELLI.
ambrosian, Cantoroman, Messa in canto
Canòssa V. in Scèves nel Vocabºlario, e sim. V. SIRICELLI.
CAP (43 ) CAP
Cantòn ag. Canton de ferr. Cantonate? nella Moda n.° 42 del 1826 nel Corriere
Canton de gelosii. Cantonate da per delle Dame milanese
siane? Hanno Polez Pernio, e Piletta Ralla, Capella la pastorella. V. in Pastorèlla.
o vero Baletta Dado. Capell de felter. . . . Cappello di peli
Dagh on canton in pegn. Lo stesso di castoro o di lepre, a differenza di
che Ficcà el vell. V. Vèll nel Vocabol. quello di seta. BIFFI.
BIFFI. – LAvELLI. Capell de formas. V. in Formàs nel Voc.
El canton di noeuv mes. V. in Més. Capell de mur de cinta. V. in Mùr.
Mett-foeura sui canton. V. in Mètt. Capell de paja bianca ... Cappello
Trà in d'on canton. Metter da banda di truciolo. – de paja de ris.... Cap
o nel dimenticatoio. STRIGELLI. pello di paglia di riso. – de sares....
Vess miss in d'on canton fig. Essere Cappello di trucioli di salcio.
posto da banda o nel dimenticatoio. An Capell de spartaria'. Cappel di giunco.
dar da canto. Fagh de capell. Baciar basso(Pan.).
Cantón.T. del G. di Bigl.... Colpo col quale Quand Montebar gh'ha-sù el cappell,
si manda al punto voluto una palla facen corr a cà toeiù-sù el mantell. Così dicono
dole toccare le due mattonelle d'angolo. i Brianz. quello che i Comaschi dicono
STRIGELLI. Quand Bisbin ecc., ed altri dell'alto con
Cantón che dà. ... Al G. del Bigl. si dà tado Quand la montagna la gh'ha ligaa-sù
questo nome a quell'angolata di due mat el coo, prest gh'emm acqua. V. in Cóo
tonelle che soglia dare buon rimbalzo p. 334, col. 2”, riga 8.º e seguenti.
alla palla per rimandarla dove un vuole. Sbassass el capell. Andar giù la vi
STRIGELLI. naccia(Cecchi Riv. III, 2 in Prov. p. Io2).
Cantonìtt.... Nome di quel Triangoluzzi di Capèll. Proemio. Esordio. STRIGELLI.
pelle o di pergamena che si mettono Capellà el pajee. V. in Pajée.
per fortezza negli angoli delle coperture Capellàn. Cappellano.
dei libri legati in pelle o simili. Sbirr e soldaa, pret e fraa, curat e
Cantonscèll. Cantino(T. G.). capellan, ecc. V. in Prét nel Voc.
Canzelista o Cangelista o Cancellista. T. de Capellania. Cappellania.
gli Uffizi. Scrittore. Scrivano. Capelléra sig. 2° sopprimi Tamburo, e poni
Canzón ag. Avè o Dà ona cossa per oma Vedi Scatola de capei nel Voc.
canzon de carnevaa. m. br. Comperare o Capellètra e Tribulina (o sia Tribunina, pic
Vendere checchessia per un tozzo di pane. ciola tribuna) chiamano i Brianzuoli
VILLA. quella picciola cappelletta nella quale
Fà ona mezza canzon. fr. cont. Rimeg si dipingono o conservano imagini di
giare. Parlare con parole di pari desinenza. Dio o dei Santi. Tabernacolo. Cappelletta
FIGINI. (Franciosini Voc. sp. ital. in Tabernacolo)
Varì ona canzon de carnevaa. m. br. – Siſfatti tabernacoli si trovano per lo
Valere un acca, un frullo, una bagattella. più lungo le strade di campagna. VILLA.
VILLA. Càper capuscin. ... I bottoncini dei fiori
Capàra (Mangia). V. Mangiacapàra e ag. del nasturzio indiano appassiti all'om
Fedifrago, Mancator di parola. bra e messi in aceto per usarli in in
salate o in salse.
Capelètt(conciatetti) ag. La voce è bolognese.
Capelètt. Cupola(Alb. enc. in Lanterna). Il Capètt de pettural. Ciappe da petto?
coperchio del lampioni da carrozza. Capettinna. T. de' Sell. Ciappetta? Campa
Capelètt.T. delle Arti.... Ferro a cappello nellina? (panellone.
per ricoprire le testate di alcuni lavori. Capettón. T. de Sel. Doppia ciappa. Cam
Capelètt. T. di Mascalcia. Passacampagna? Capì ag. Capì capissi; l'è a intend che
Gonfiore fluttuante sulla punta del ga stanti. V. Stantà nel Voc.
retto ne cavalli. Il fr. Capelet. Vorii capilla? La intendete o no? Siete
Capelètt de colanna. V. Fininént in q. G. persuasi! Come s'ha ella a dirvela? STRIG.
Capèll.... Coperchiella di cima del pagliajo. Càpia. T. de Frenai. V. in Palètta nel Voc.
Capèll a la damm. . . . Foggia di cappel Càpia ag. Suefaa a la capia. Appanicato
da donna di cui si vegga l'esemplare ('fior – Meini in T. Sin a Nappo).
CAP (44 ) CAR
Cariettìnna. Gabbiettina(Tar. At Cim. I, 16o). Capp de cà. Capo di casa(Tom. Sin).
Capità ag. Incoeu me capiten tucc a mi. Io Capp de meda. V. Méda in queste Ciunte.
son oggi lo dio dei casi strani(Cec. Dote Cappdipartimént. Capodipartimento?
Capitàl ad di Peccàa V. (IV, 7. Cappdivisión. Capodivisione?
Capitalista ag Capitalista o Socio capitali Capp d'omen. Capoprante. Capo d'una
sta (Giorn. agr. 184o, p. 222). banda di contadini lavoratori. VILLA.
Capitalizzà. . . . . Render capitale ciò che Cappfacchin.... Primo facchino, il capo
prima era rendita – Calcolare quanto de facchini.
capitale corrisponda, in certa propor Cappià. T. de Filat. di seta. . . . . Fare
zione, a una data rendita. STRIGELLI. il cappio alle matassime (filzoeu) di seta
Capitàni del Diviètt.... Magistratura che raccostando l'una all'altra. VILLA.
esisteva tra noi nel 1384 e fu soppressa Cappinfermée.... Primo infermiere.
poco dopo la metà del secolo 18.” Capplceigh. Capoluogo? Terra primaria.
Capitolà. Capitolare. STRIGELLI. Cappmàster.... Dai nostri Fornaciai è detto
Capìtt..... Sp. di stole o collaretti cro così chi dirige il lavoro della fornace,
ciati che sovrappongonsi dai celebranti per distinguerlo dagli altri lavoranti i
di rito romano agli altri loro paramenti. quali dicono semplicemente Fornasee.
Capón ag. Chi vocur mangià on bon boc Cappoperàri.... Nella nostra Compagnia
con mangia on pollin gross come on di Zappatori Pompieri (guardafuoco) è
capon. V. Pollin in queste Giunte. un Sergente che vigila e dirige i lavori
Capón. V. Marudànt in queste Giunte. necessari per la conservazione delle
Caporal-ſorér. V. Forér nel Voc. trombe, dei tubi, ecc.
Caporàl di poveritt.... Così chiamavasi Capp-pòst ag. Nel decreto toscano leopol
la guida e il soprintendente dei poveri dino 26 maggio 1777 sul buon governo
quando questi potevano nelle città lom leggesi Capo Posto e Capoposto.
barde andare di porta in porta mendi Capp Tuartér. Capoquartiere? Termine sco
cando lor vita a frusto a frusto. – Fig. lastico, e vale Quell'alunno di merito
dicesi altresì Caporal di poveriti ad uno che bada a tutti i condiscepoli del pro
che abbia una cert'aria ardita. DE CAP. prio quartiere o riparto di scuola.
Capòtt (Fà). fig.... Prendere per sè tutte Cappricevidór... Primo ricevitor di dogane.
le parti di un tutto in una volta. STRIG. Cappscoeüla. Caposcuola? L'alunno più me.
Capòtta a coliss... Cappel domnesco a guaine. ritevole d'una classe che è come capo
Capottón. . . . Il vincere alcun giocatore di tutta la scolaresca.
tutte le bazze, e ciò da sè solo e senza Cappsezión. Caposezione?
concorso del compagno. Capptambór. .. Tamburino maggiore.
Càpp(Bon).... Bisticcio con cui si dà del Capptorcolée.... Capo dei torcolieri.
birbo ad alcuno mostrando augurargli Capsùll. Cappellozzo fulminante.
buon capo d'anno. Capùsc ag. Tra capusc e cotta semper se
Càppa per Càpp ult, sig. V. STRICELLI. barbotta. V. in Còtra nel Voc.
Cappanéra ag. Fra noi ha per carattere Capuscin ag. Vess capuscin. fig. Non ceer
distintivo il non portare livrea, e com paura d'un cappuccino(Fag. Rime III, 223
prende maggiordomi, cuochi, ecc., non e. l.). Non ne aver uno che dica due(“tosc.).
mai i cocchieri. STRIGELLI. Non avere un quattrino in tasca.
Cappa-néra. Uom nero(Redi Op. V, 1o1). Capuscin fals. Impostore. V. Monega
Cappassistént.... Primo assistente. falsa nel Voc. BIFFI.
Cappbànch. Capobanco? Quell'alunno che Capùzzola vale soltanto per Büba. V. Birri.
bada a condiscepoli che ha nel proprio Càr (costoso) ag. Falla pagà cara. Farla co
banco, e n'è come capo. star caro. STRIGELLI.
Cappbolladór.... Primo bollatore. Caràa o Caràto. Carato. Peso mostrale da
Cappboschiroeò.... Capoboscajuolo. gioiellieri che si divide in quattro grama.
Cappcàccia. Capocaccia. Caràſla- fetta per Tàzza sig. 2 ° V. nel Vor.
Cappcavalànt.... Il primo cavallaro. Caraffà. Sbombettare. V. Sbagascià nel Voc.
Cappcomplòtt.... Promotor di complotto. Caragnòn. Imbastiti. Piagnoni che ai tem
Cappcompositòr. T. di Stamp. Proto. pi andati accompag° i morti alla tomba.
CAR ( 45 ) CAR
Caragorèll.... Carruccio di cui si fa uso Carèzza ag Fà de quij careza che lassen
per finir di tritare le paglie in sull'aja” el segn di cinqu did. V. Sgiaffà-sù.
Carantàn (La me costa). . . . . Lo diciamo Cargadisc. Carichissimo.
quando non vogliamo dire altrui un vero Caricch ... Soprabito lungo con baveri a
di quanto ci sia costato checchessia. La più doppi e con linguelle per allacciatoi,
me costa carantan - A la porta de Milan, ecc. il quale è un di mezzo fra il soprattodos
STRIGELLI. e il sarrocchino. Nel Giornale delle Dame
Caràsc. Palanca. Palo fesso per lo lungo milanese degli anni 181 1 e seg. se ne
in due, che s'usa a sostener le viti. veggono più fogge. Dall'ingl. Carick?
Caràter ag. Vess in carater. Serbare il deco Carimàa perpetov.... Sp. di calamaio nel
ro, ecc. Essere così fatto, e fam. Essere di quale l'inchiostro non viene meno.
quella cottoia. Essere di tale cornatura. Carice). V. Cajrceù nel Voc.
Caraterin ag. Caratterino(Pr. fior. IV, 1, 59). Cariòta o Carèll. Tentennella. Rocchetto. Ro
Caraterista. T. Dr. e Teat. Caratterista (Pan. tella verticale che muove immediate le
Poet.). Chi sostiene le parti buffe in teatro. macine nel mulino.
Caràto. Carato. V. Caràa in queste Giunte Caritàa ag. Fà ona caritaa pelosa. Fare la
Carbón ag. Carbon forte(Bir. Pir. 61). Quel carità di mon'Agnola(Fag. Rim.V, 69, e.l.).
di leccio, di quercia, di cerro, d'olmo. – In camera caritatis. V. in Càmera.
Carbon dolce(id. ivi). Quello d'abete, di La caritaa la va-foeura de l'uss e la
salcio, d'ontano e sim. ven-dent de la fenestra. V. in Uss nel Voc.
Carbon canalin o camellin o ass. Ca Per caritaa. inter. deprec. Deh! Doh!
nella, ecc. Caritàa. Limosina. STRIGELLI.
Carbon fossil. Carbone fossile. Carlinna. Ad. d'Erba. V.
Carbonéra. Ad. di Roetsa. V. Càrlo ag. Del temp de Carlo U. Veggasi in
Carbonéra. Carbonaja donna. Ruzèlla nel Voc.
Carbonéra(in) ag. Poiàtt e Scìspit. Veg Estaa de san Carlo. V. Estàa in q. G.
gansi queste due voci nelle Giunte pre Càrna. V. in Pèll sig. 3° nel Voc.
senti. VILLA. – Carbonaja a pagliaio Giontà tra carna e pell. V. Sarzì.
(Biring. Pirotec. 61). Càrna eg Carna che se tira la var on sesin
Carbonin cg. Fossa del carbone(Passav. Spec. la lira..... Dicesi a chi stira le membra,
Penit.). quasi ranninentandogli il Galateo. STRIG.
Carcéribus (In) o sia In preson. V. Preson. Carna insaccada. V. Insaccàa.
Càrega. T. Milit. Carica. Dà la carega. Ca Carna matta ag. Carne falsi (Alb. enc.
ricare (Diz. mil.). STRIGELLI. in Ricrescenza).
Càrega e Caregà de legor, de galinazz, Carna venduca. V. in Vendiu nel Voc.
de piccitt e sim. . . . . Caricare con Carna viva. . . . . La carne scoperta
polvere o pallini adattati a ciascuna di tegumenti nell'animale vivo.
delle dette specie. STRIGELLI. La carna de cristian la va uninga a pes.
Caregà la man. . . . . Fare più del con fr. cont, simile a quell'altro I omen se me
sueto o del bisogno. STRIGELLI. suren minga a brazz. FreINI. V. Omm.
Caregà. T. de'Litografi. V. in Prèja. Mercant de carna unanna.... Chi per
Càregh(Color). Più tinto(Cresc. Agr. VI, 2 danari ingiustº sagrifica altrui. STRIGEILI.
e XI, 34). Mettes adoss de la carna. In por carne.
Carèll. v. br. Carruccio da bambini. Imporre.
Carèll o Capiceu o Cariòta. T. d'Orolog. Pagà carna salada. Pagar checchessia
Rocchetto. Ha i Dent. Ale. insalato(Magliab. in Pr. fior. IV, 1, 99).
Carén ag. In Toscana la pensano a rove Carnér per Carnée. V. STRIGELLI.
scio, se pure è tuttora vivo il prover Carnevàa ag. V. anche Carnevalön.
bio Secondo i calendi a quello attendi re Carnevàa. T. Teatr. . . . . In Milano è la
gistrato dal Monosini a p. 38o. Stagione teatrale che corre dal 26 di
Carénsgia(Vessin).... Avere un legno le ruo. cembre al 2o marzo, e talora solo fino
te anteriori così assestate che corrano sul. ai primi giorni di quaresima. STRIGELLI.
la rotaia segnata dalle anteriori. STRIG. Varì ona canzon de carnevaa. V. Can
Carensgioeü. v. cont. Fossatello. Scolo. FIGINI, zón in queste Giunte.
CAR (46 ) CAR
Carnevalön (in) dopo la parola nostra can tassine, le quali cavate giù dal naspo,
cellisi fino a comune, e si legga città, e e aggiratele, se ne fanno i così detti mat
ne paesi ne'quali ha vigore il rito am tei. VILLA. (rinèll.
brosiano. Carrèll de fà-giò ag. V. anche Firèll e Mo
Carnovalin. Carnovalino(Fag. Rim. V, 15 e.l.) Carrésg nel contado per Carradùra V. E in
Carnùzz. V. in Pèll sig. 3° nel Voc. tale senso l'usò anche il Maggi nella Can
Caròba matta o falsa. V. Lègn de Giuda. zone Sont a Lesma, ecc. (scene.
Caròccia ag. Carrozza a coda (Alb. enc.). Carrètt che porta i quint... Carretto da
Cosse ghe voeur... la caroccia per Carrètta ag. Tirà la carretta. Sin. de Tirà
fall vegnì? Che aspetta egli ? il baldac el carr. DE CAP. V. Càrr nel Voc.
chino? (Var. Suoc. III, 2). Carriaggiòn. Gran carriaggio.
Mett caroccia. Metter-sù carrozza(Targ. Carrin. Carrino. Se ne veggano le parti in
At Ac. Cim. III, 2 19). Lègn sig. 2.”, a pag. 356 del II° volume.
Carocción del peccaa. V. in Peccàa nel Voc. Carrioeüla. Carriuola. (ta? STR.
Carognètta. . . . . Donnina non gran fatto Carsénza de marzapan. Focaccia marzapana
bella, che a forza di muine, d'arti ed an Carsenzim ag. Covaccino.
che se vuoi d'amore sa tener legato un Andà in d'on carsenzim. Fare del suo
amante, e lo strugge. La voce si usa corpo una schiacciata(Pan. Poet II, xxvii, 3).
sempre in un complesso di frase che la Càrta. Carta (volg. ital.). Quella legge fon
circoscriva al senso quì esposto. STRIG. damentale d'uno Stato che regola e li
Caròtt. V. Garòtt in queste Giunte. mita il potere governativo dividendolo
Carozzàbil ag. Praticabile dal ruoteggio – fra più persone fisiche o morali. La Ma
Minga carozzabil. Non pratº dal ruoteggio. gna Charta degl'Inglesi. STRIGELLI.
Carpionàda (Toeù-sù ona). Pigliare un brez Càrta (Mangià a la). T. delle Trattorie-... -
zolone(“tosc. – T. Sin.), un'infreddatura. Mangiar de piatti indicati dalla carta
Carpògn ag. Fungoso(Sansovino Pall. p. 62 diurma da ciò, trascegliendo fra essi a
verso). Borroso(dice tosc. il Voc. reg.). piacere. STRIGELLI,
Càrr. Il Carro? Il 7° dei tarocchi. STRIG. Càrta e per lo più al pl. Càrt, da giuoco.
Carr ag. Carr de fen. V. in Fén nel Voc. Cart de tarocch, de trisett, d'om
Carr de legna... Misura nostrale delle bretta, ecc. STRIGELLI.
legne corrispondente a metri cubici Cart taroccaa. V. Taroccàa nel Voc.
3,3692, cioè un prisma lungo e largo Fà saltà i cart. . . . . Nel dare le
quattro braccia nostrali, ed alto uno. carte usare mala fede ritenendo destra
Carr trionfant. Carro da trionfo – An mente per sè le buone. STRIG.
che il Char de doeuil de'Francesi è per in Cart alt e bass si noti che la cosa
noi on Carr trionfal. non vale per le coppe e pei danari. STR.
Avegh on carr de reson. V. in Reson. Mudà i cart. Lo stesso che Barattà
Ciappà la legora contel carr. V. Lé el fioeu in la cunna. STRIG. V. Cùnna.
gora in queste Giunte. Càrta ag. A la carta. Incartato(Scappi Op.
Dura pussee i carrrott ag. I vasi incri p. 127 e pass. Una sola volta a pag. 173
nati son quelli che durano(“tosc.-Mol. El.). verso dice In la carta).
Vorè o no vorè me tocca de tirà el Carta de giudes... Carta da incartoccia
carr. Mi conviene per dispetto tirare que re non ecced.º il peso concesso dalla leg
sta carretta (Doni Zucca p. 58). Carta de paja. V. Pàja nel Voc. (ge.
Carrèll de cavà seda. Ccvigliatoio, secondo Carta de red.... Carta fatta colle sfi
l'Alb. enc., non è che una caviglia cilin larze di reti, corde, e sim. .
drica, fitta orizzontalmente in un palo, od Carta de strasc ecc. ag. Carta della ban
asta, alla qual caviglia si mette un'e- bagia(Cresc. Agr. III, 58). -

stremità della matassa, mentre nell'al Carta del ton, V. in Tón(tonno) nel Voc.
tra si fa passare un altro legno e si Carta dolza.... Carta poco incollata
gira e torce; laddove il Carrell de cavà Carta preparada.... I Litografi chia
ha una ruota dentata che ne fa girare mano così la Carta predisposta con unti
un'altra minore e con questa un gancio per ricavare la copia del mss. da stamp.
che v'è infisso a cui s'attaccano le ma Carta scherzosa Carta indianata
CAS ( 47 ) CAS
Lampion de carta. Fanale di foglio Casàcca ag. Avè voltaa casacca(Som. Men.
(“fior.). VILLA. crit. 1778, p. 47). Essere in là cogli anni.
Omett de carta. l Fantoccio di foglio Voltà casacca ag. Voltar casacca. Cam
Pigotta de carta. (“fior.). VILLA. biar partito, e specialmente in politica.
Cartabiànca(Fà o Dà). V. in Càrta a pag. STRIGELLI – BIFFI.
24o, col. 2.a ultime righe. Casànn del paes – I contad. brianz. di
Cartégg. Carteggio. - Carteggià. Carteggiare. cono forse più propriamente I Maggioré
Cartèll ag. De cartell. Di cartello. Dal ter stem. I Maggiorenti. I Maggiore voli del
mine teatrale e volgare in Italia di Donna popolo, del paese. VILLA.
o d'Uomo di cartello, cioè di primo or Cascà ag. Nell'alto contado la voce è popo
dine, s'è trasportata la frase ad ogni lare, ma nel solo proverbio Chi casca
Uomo di cartello o della prima bussola e chi leva. La fortuna fa del saliscendi.
(Car. Let in. II, 147 e 227), e ad ogni Cascàda ag. V. in Scèrpa nel Voc.
cosa che primeggi nella propria specie. Cascadinn. T. de'Carrozz... Nome di que”
Cartell de tegnì demanz ai ceucc a fusoletti d'ormato con moltissimi de'quali
quij che mennen a fa morì. La Tavoluccia. sono frangiati i copertoni delle balestre
Cartell de sfida. Cartello di disfida. STR. nelle carrozze da parata. Sono di più
Cartèlla ... Cartolare in cui i ragazzi ri specie, cioè A giand. A ghiandine = A ba

pongono i libri che portano alla scuola. lett. A paline = A ſus. Affusolate, e in que

Cartèlla. V. in Sgabellin(da carrozze). ste ultime veggonsi Fus. Fuso = Rosetta.


Cartèlla des ciopp... Contraccartella. BIFFI. Nappina = Baletta. Pallino.
Cartèlla di mont de pietaa. Udemia? Cascàmn. . . . . Forse la voce ne viene dalle
Cartellin.... Cartuccia che s'appicca sul spagnuole cascara e casco che vagliono
dorso de libri per inscrivervi il titolo. guscio, cosa vuota, cosa vana, rottami di
Cartinàtt(in) corr. la voce fà in dà. vaso, cosa di poco rilievo; onde quest'al
Cartìnn. T. de' Ricam. ... Le carte inta tra voce spag. casca per vinaccia. VILLA.
gliate a disegno che s'applicano alle Cascià ag. Cacciare. V. in Trùscia.
stoffe per ricamarle. Casceti in del... Ficcatele dietro(Cec.
Cartinn de gucc.... Carte d'aghi o spilli. Dote IV, 7).
Cartìnna. . . . . In genere la Carta che Cascià ball. V. Bàlla in queste Ciunte.
s'abbia unica d'un dato seme. Cascià-giò. V. in Giò nel Voc.
Avegh cartinna. . . . Avere una carta Cascià la montagna. V. in Montàgna.
siſfatta per mera data nel giuoco. Cascià on gran odor, Cascià ona gran
Dà o Giugà cartinna. . . Dare in ta spuzza. Essere fragrantissimo. Essere fe
vola come è detto nel Vocabolario. tentissimo. STRIGELLI.
Fà cartinna. . . . Fare lo scarto per El sò el cascia. E un sole cocente.
modo da riservarsi una sola carta siffatta. Casciaciòd. T. de Manisc. ... Ferro da ri
Cartòccio. . . . . . Certo colpo di spada nettare i fori del chiovi ne' piè del ca
dal sottinsù che si fa col piegare il gi. vallo e da cacciarne que chiovi che fos
nocchio a terra. STRIGELLI. sero mal fitti; il Repoussoir dei Franc.
Cartón. T. de Ricam..... Fogli di carta Casciament. v. br. Accoramº Cordoglio. VIL.
appastati a doppio donde si traggono Cascin. V. Servitòr sig. 5.° nel Voc.
le da noi così dette Cartìnn. V. sopra. Casèlla (Avegh).... Essere appaltato alle
Cartonént. Intorsato. poste delle lettere, avere casellino a sè.
Carùsgen o Carùsgena. v. br per Carisma VII. Casèlla (Fà). . . . . Così dicono i bimbi
Carùspi per Pomn d'Adàmm. V. nel Voc. quando si mettono a sedere in due o
Càs ag. Che gran cas! Sin. di Che capital! V. più contornandosi di seggiole, tavolini
Cas mirabel Lo stesso che Casètt. V. ecc. di modo che pare loro di avere una
Fa cas magotta. Non serve. Non im sicurezza e una quiete maggiore. STRIG.
porta. Non monta. Caséra(in) corr, tre miglia in cinque miglia.
Mettemm el cas. Pognan caso. Casètt Suiracolone('tosc.). Vess on casett.
Càsa dove dice loro declinato leggi loro, Smiracolare(“tosc. T. G.) Te see on gran
talvolta anche declinato. casett o on cas mirabel! Ok tu sei
Casa del diavol Diavoleto. STRIGELLI. pur casoso!
CAS (48) CAS
Casin(Teguì). Tener bordello o lupanare; e grafia quell'intelaiatura con un fondo
in gergo Tener l'oche in pastura. in cui posa la pietra litografica.
Càso usiamo nella frase Caso mai, sont Cassètta. Cassa? Nella stregghia è tutta quel
chì inì. Ad ogni evento son qua io. STRIG. la lastra sottana in cui stanno confitti
Casoeiù. Caciuola. In alcune parti del Can il pettine, il coltello di calore, ecc. ecc.
tone svizzero del Ticino a noi conſi Cassètta (La soa) o El sò borsin. Il Da
mante si dà questo nome alle forme del naro dello stipo (Magal. Op. 94).
così detto Battelmatt o Fornaj grass(V.) Fà cassetta, Mett in cassetta. . . . .
Mettere i servitori o i ministri di bot
quando sono piccine.
Casón. Gran casa, e fig. Gran casato. tega in cassa comune le mance degli
Caspiàda per Torciàda. V. ospiti o degli avventori. STRIGELLI.
Càss. v. cont. . . . Sasso che serve di Trà in cassetta..... Mettere in cassa
scopo allo slancio della lippa (passarel comune, per poi goderio di brigata, il
la). Fà cass. Corre in detto scopo. FIGINI. danaro che si vince in giuoco. STRIG.
Cassa. Stipo. Scarabattola. Cassettinna. V. in Tirànt de portera.
Càssa. Cassa. Quel canaletto della vanga Càssia. Ad di Brùgna e di Pomm. V. nel Voc.
in cui entra il vangile. Cassinna ag. Avegh ona robba in cassinna.
Cassa de cavà. T. de Setajuoli. ... Cus un cont. br. ſig. Aver checchessia nei
setta con quattro cilindruoli nella quale carniere o in pugno. VILLA.
si allogano le matassine di seta allora Mlett ona robba in cassinna. m. c. br.
allora attorcigliate al torcitoio (tornell). fig. . . . . Mettere al sicuro. VILLA.
Cassa de la bulla. . . . Il cassone in Voeuja la cassinna, pien la cantinna
cui si trita la paglia. - o pure Ann de cantinna, vocuja la cas
Cassa de l'anima. V. Anima in q. G. sinna, ed a rovescio Pien la cassinna,
Cassa del lecc ag. Soppediano. Soppi voeuja la cantinna.... Tino pieno, poco
diano. Suppediano. VILLA – Pontellà i fieno; Tino sceno, fieno avémo.
pee a la cassa o Pontass cont i pee a Cassoeu e Cassoeula. V. in Uga nel Voc.
la cassa. V. in Pè, e ag. o di gemelli. Cassón de biancaria.... Cassa ricoperta
Cassa del quadraa del basellin. V. in di cuoio, e di più forme, la quale in va
Quadràa nel Voc. rie carrozze sta in luogo di sottopiede
Cassa de portera. V. in Portéra nel Voc. o di sederino da tergo de' servitori.
Cassa de risparmi. Cassa di risparmio Casson de dedree. V. Portaruf sig. 2.”
(Giorn. agr. tosc. Pass.). Casson demanz. V. in Scèrpa nel Voc.
Cassa de scunt. V. in Scànt nel Voc. Casson(Spall de V. in Spàlla nel Voc.
Cassa de tajà i cornis. Ceppo da ugnare Cassón per pestà el zuccher. V. in Zuccher.
a cassetta, Casson. . . . . Ricinto di legno che si fa
Cassa di incert. V. in Incèrt nel Voc. nei fiumi nel punto ove s'ha a edificare
Cassa di orelogg del cocò. Cassa. per tenerlo libero dall'acqua, riversan
Cassa di scuſi V. in Scùlia nel Voc. dola per di fuora. STRI GELLI.
Confessoe cassa. V. Confèss nel Voc. Cassonàda. . . . . Aggregato o sistema dei
Fà i corni a la cassa. . . . . Frodare snddetti casson. STRIGELLI.
un cassiere la cassa convertendone il Cassòtt propr. Quello di paglie, canne, ecc.
danaro a uso proprio. STRIGELLI. Casòtt prop, quello di cotto STRIGELLI.
Gir de cassa. Conto morto a cassa. Castègna nelle parti ag. Cuu. Ilo.
Stat de cassa. V. Siàt nel Voc. Castegna che s'cioppa in acqua. Casta
Càssa (da oriuoli) ag fra le parti Spajazz. gna colatia.
Lunetta. Castegn pestag.Castagne monde e secche?
Càssa... Il corpo di ciascuna rotella(can Castèll. . . . Ne filatoi è ogui congegno di
panell) da filatoio. traverse che dalla pianta porta il moto
Cassèll corr. Talapsus in Thlaspi. PAG. ai valichi per mezzo della sepa.
Cassètt. Cassetta del cocchiere. Il sedere del Castèll d'inguri Midollone(Pros. fior. III,
cocchiere quando è confitto nella fac II, 49).
ciata, non isolato – V. anche in Sedér. Castèll ag. Duu fradij hin duu castij. fr.
Cassètta ag . . . Dicesi ne'torchi da lito cont. STRIG, V. Amor de fradell, ecc.
CAT (49 ) CAV
Castèll(Trà in) vale anche semplicemente Cattabùsa. v. br. Catrafosso. Burrato. Bur
Mangiare. Avegh magotta de trà in ca rone. Forra. VILLA.
stell. Non aver da mangiare. Cattà-sù on quei diavol. Prendere un qual
Castigà i curli. V. Cùrlo in quest'App. che malanno. -

Castigà ona lettera in tant. V. in Càusa ag. Fà causa de sè. V. in Sè nel Voc.
Lèttera nel Voc. (storo. Càv chiamano i Fornaciai tutto quello spazio
Castorin. Droghetto castoro – D. mezzo ca donde cavano la terra pei lavori di cotto; e
Castrà. Castrare libri(Magliab. in Pr. fior. Càv chiamano i Renajuoli quello donde ca
IV, 11, 1o7). vano ghiaja e rena.
Castrà. Spuntare i tralci de poponi(melon). Càv. Fosso. Gran gora. -

catafalch. . . . . Goffo scherzo per Ceri Cav cerca... Fosso scavato di modo che
monia, complimento. Ch'el faga minga possa raccogliere gli scoli dei terreni ir
tanti catafalch. Non faccia cerimonie.STRIG, rigui quasi andandone alla cerca. SrRic.
Catanài vale anche Subbisso, nuvolo, quan Cav va e ven.... Fosso orizzontale
tità grande. STRIGELLI. che dà accesso all'acqua irrigatrice, o
Catàster più propr. che Catastrìn sig. 1° STR. si presenti da un capo o dall'altro. Struc.
Catechética. Catechesi. Cavà usano i Brianz. per Vangare o uc
Catechismim.... Breve catechismo. glio Lavorar ben addentro la terra colla
Catechismo. Catechismo, vanga; nel quale sig. il verbo Cavare
Catechista. Catechista. leggesi usato dal Crescenzi, Villa.
Càtedra(Podenn legg in ) ag. Poterne di Cavà. T. de Ser.... Levar le matassine di
scorrere da maestro. seta dal naspo e passarle al torcitoio.
Catedrategh (On fà). Fare cattedratico, pe Cavà ag. Cavà de fond. V. Disègn in q. G.
dantesco. STR Cava di genoeucc. Il Poplite. SraioELLI.
Catelànn. V. in Lunètt de scocca nel Voc. Càva(Sass de ). V. Sàss.
Catelètt per Catalètt. V. Cavabàll. V. Tirabàll nel Voc. -

Caterinna sevi, Caterinna sont. n. br.... Cavàda Fruttato(Gior, Georg. X, 357 e pas.).
E vale Sono tuttavia quel povero dia Cavador. v. br... Colui che cava la sera. VIL.
volo che fui sempre. VILLA. Cavàgn ag. Cavagn de somenza. V. in So
Catìv ag. De cative cativ no, de bou e bon ménza nel Voc. -

sì. Colle brusche no, colle belle sì. FIGINI. Cavàgna cg. Cavagna de ciel. V. in Zèsta.
Cativàsc e Cativón usiamo anche spesso per Cavagna di bottegli. Salvafiaschi. Por
dolce rimbrotto. STRIGELLI, tafiaschi.
Catòi per Prigione. V. Preson nel Voc. Dimm anca cavagna rotta. Lo stesso
Catòpia. Trabacca di frondi. Frascato. Ca che Dimu anca bus negher. V. Büs nel
panno di frondi verdi di vite, carpi Vocabolario. BIFFI, -

ne, ecc. – Talora si usa anche in senso Segond che l'è la cavagna glie se
di Stamberga – Pare voce composta di tacea el manegh. dett. br. Qual monete,
ca(casa) e topia(pergola). VILLA. tal lavoro; Qual guaina, tal coltello; e
Catramonàcia usiamo anche noi per quasi vale che Uomo fa o dà più o meno se
malia. Quindi Romp catramonacia. Ron condo il prezzo che ne riceve. VILLA.
per l'incanto. STRIGELLI. Cavagnàda sig. 1. ag. Zanata.
Càtta(Vattela) ag. Vallo cerca(Aret. Frontisp. Cavagnoci, ag. Fà on cavagnocu a vun. fr.
dei due primi canti d'Orlandino Pitocco). br. Fare u la cavalletta ad alcuno. Accoc
Indovinala bosco (Fag C. Bucot III, 6). carla. Frodare uno, gabbarlo. VILLA.
Cattabrigh. Nome resosi volgare da che Gassa a cavagnou. V. Gàssa in q. G.
venne imposto fra noi ad un giornale let Gh'era on oum, ona donna, on fioeu
terario che ebbe vita dall'8 novembre 1818 on Batista cavagneu.... Modo col quale
al 28 marzo 1819. Accattabrighe - Il uno si schermisce dal narrare, pregato,
Caro(Lett. ined. II, 242) usò in questo alcun che, alcuna panzana. STRICELLI.
significato Pizzaguerra, voce lombarda Cavalantèll..... Sottocavallaro.
che usurpò forse a bello studio perchè Cavalantìn. Cavallaro. STR.
scriveva da Parma e a un da Bologna Cavalcànt. . . . . Campagnuolo che guida
e intorno al suo emulo da Modena. i cavelli. STRIGELLI.

Vol. IV.
CAV ( 5o ) CAV
Cavalér e cont. Cavalée (Andà-giò de la Cavaj taccaa in cros.... Cavalli aggio
prima, de la segonda, ecc. i) . . . . Il gati sì che il ramo destro della redine
prepararsi coll'inerzia alle mute. STRIG. del cavallo sinistro si attacchi al caval
Cavaler fioron. V. Fioròn nel Voc. destro, e inversamente; nel qual modo di
Levà i cavaler. Allevare i bachi da attaccare non si usano le sguance. STRIG.
seta. STRIGELLI. Cavall che trà ag. o che scalza o che
Mett i cavalee. Fare i bachi. spara. STR. (calisse. STR
Tegnì i cavalee. Custodire i bachi. | Cavall de l'Apocaliss. Rozza dell'Apo
Tiene e custodisce i bachi colui che gli Cavall de posta. V in Pòsta nel Voc.
ha da un altro insieme colla foglia, Cavall de saltador. Cavallo saltarizzo.
non mettendo del suo altro che le cure Cavall de scarto de remonta. Cavallo
dell'allevamento, la sfrondatura dei di rimonta ? STRIGELLI.
gelsi, e come questi divide per metà i Cavall doblaa o pomaa. V. in Mantèll.
bozzoli che se ne raccolgono col pa Cavall inglesaa. V. Inglesàa nel Voc.
drone dei bachi e della foglia. – Mette Cavall intavolaa. V. Intavoladùra.
e fa i bachi colui che non fa a mezzo Cavall pajsan. Cavallo da campagna
con altri, ma li tiene affatto da pro (Targ. Att. Ac. Cim. III, 229).
prio, custodendoli egli stesso, o chia Cavall porchin o garin. V. Garìn nel Voc.
mando a coadjuvarlo in quest'opera Cavall rampinent o rampin.T. di Coz
bacaj ch'egli paga a giornate. VILLA. zoni e Manisc.... Quel cavallo che ripiega
Cavalètt. T. degli Agrie.... La pelle che le nocche per dinanzi e si regge tutto
congiunge le due verghe del coreggiato. sulla punta de piedi, e ciò per rilassa
Cavalètt. T. de Fornaciai. . . . . Travetta tezza del tendini estensori delle gambe
larga mezzo braccio, lunga circa due Cavall sobattuu. V. Sobattùu nel Voc.
braccia e mezzo, e sostenuta da quat Cavall stalladizz. Cavallo che marcisce
tro sottili ritti (gamb), sulla quale si in istalla. STRIGELI.I.
lavora la terra da mattoni. Ha Piana. - Andà a cavall(in giuoco). . . Ripor
Spianatoio? = Bevirceu. Truogoletto. tare vantaggio.
Cavalètt. Sedile di sella. El cavall l'è fiaa, e la vacca l'è
Cavalètt dopo Cantéo ag ... Piedi – .... carna o i besti bovinn him carni. V
Crociata del piede. -
in Fiàa e in Vàcca nel Voc.
Cavalètt (leggio da pittori) leva le parole Fà el cavall matt. Scavallare(Tom. Sin.
con una delle sue gambe mobile per 7o4) come fanno i fanciulli per molta
mezzo della quale si può abbassare, ecc. vivacità – Scorrere la cavallina come
Cavalètt (Giugà al) corr. fondu in fendu. fanno i giovani scapestrati.
Cavalètt (Giugà al). Sp. di giuoco diverso Menà on cavall a man. Lo stesso che
dal già registrato. V. nel Voc. Avè de man on cavall. V. 7
Cavalètta. V. in Sciàtt nel Vocabolario. Mlett a cavall d'on cavall de legn... -
Cavalètta (Giugà a salta). V. Saltacavalètta. Metter uno in istrada. CoRsI.
Cavalètta in alcune parti del contado, come Non tutt i cavaj hin deposta, e non
a Sona, per Saltamartin. V. BIFFI. tutt i paroll meriten risposta, V. in
Cavalettòn. T. Idr.... Sp. di chiusa della Paròlla nel Vocabolario.
quale vedi l'Appendice al libro di Ber Tassa di cavaj. V. in Tàssa nel Voc.
nardino Ferrari Della Corrosione del fiu Cavàli. . . . . Nome di quelle due carte nel
mi. Milano, Galeazzi 1792. / giuoco di cucù figurato nelle quali è
Cavaliermàn. Piuttosto Cavallerescamente. dipinto il cavallo col così detto Salta.
Alla cavalleresca. Da uomo cavalleresco. Cavàll. T. de Fornaciai. Cavaliere? Cavallo?
A modo di cavaliere. Nobilmente. Genero Accavallatura? Quello strato di natton
samente. Garbatamente. BirFi. -
crudi che nella fornace è di mezzo fra
Cavàll che bev in bianch e Cavàll del ba la serraglia e la catena.
sin o lader o assassin. V. in Mantèll. Cavàll. T. di Giuoco ag. Chi no ciappa on
Cavaj de timon. . . . . Cavalli che cavall merita on cavall. . . . E vale che
mettono in mezzo il timone, e più vicini i cavalli nel giuoco delle minchiate sono
che qualsisia altro alla carrozza. STRI . anch essi carte di conto.
C AV (5 ) C AZ
Cavàll. . . . Congegno piramidale di tre vadagn, e le lasciano come lembi laterali
travi delle quali una più lunga s'ap in ogni aratura; il che farebbe reputare
punta nel letto de fiumi, o vi si col la voce procedente dal latino Caudaneoe.
loca, e fra tutte e tre fanno difesa a L'è pussee longa la cavedagna de la
opere idrauliche contro l'urto dell'acqua proeusa. fr. del B. Mil.... E più l'ac
e dei sassi che trae seco. STRIGELLI. cessorio che il principale; e lo dicono
Cavàll del seggion. V. Seggiòn nel Voc. unicamente allorchè nel recitare il ro
Cavàll de meda. V. Méda in quest'App. sario altri aggiugne tal numero di pater
Cavàll (Toeiù-sù on) ag. Toccare una mula. o d'orazioni oltre alle solite decine che
Cavàll de terra. . . . Mucchio di terra in superi queste. CoRsI.
campagna disposto per ispargerlo sul Cavèll ag. Cavei a tiraboscion V, in Ti
terreno o per altro. STRIGELLI. rabosción nel Voc.
Cavallin – Agg. di una specie di trifo Cavej bisc. . . . . Capelli ricciuti.
glio – Trifoglio cavallino. VILLA. Cavell che fa forcella. V. in Forcèlla.
Cavalliu... Nella nostra Accademia è nome Cavell tiraa. Capello che piove(Pr. fir.
che danno gli alunni alla seconda le IV, 111, Io5). (ciuffare.
zione dei Fregi. Ciappà per i cavij o per el zuff. Ac
Cavallitt de ferr. T. de'Mur. V. in Pezzocù Tirass per i cavij. Fare capellia ant.
nel Voc. – del lecc. Cavalletti ? Cavètt... Picciol cavo o Picciola incavatura.
Cavallitt. pl. Term. agrar. – Così chiama Cavèzz ag. Comunemente ogni Cavezz suol
no gli Aratori brianzuoli quelle strisce tirare fra noi quattro passini(segn), ed
di terra che, smossa e voltata all'insù ogni passino cinque braccia milanesi.
dall'aratro, rileva su quella che l'ara Cavezzà-via. m. br. fig. Sparecchiare. Pare
tro non ha ancora rotta. Somigliano a lo spiano. Fare repulisti. Volerne vedere
piccoli dossetti longitudinali e Virg. la fine. VILLA.
(Georg I, v. 97) pur le chiama – proscis Cavicc e Caviggin per Fortunìn. V. STRIG.
so quae(arator) suscitat oequore terga – Caviggia d'anell. V. in Timón nel Voc.
Quando la terra è profondamente smossa Caviggiocù. Rebbj. Denti. I cavigliuoli con
e tutta ben rovesciata, siffatte strisce fitti nella traversa(gassa) del così detto
son dette Cavallitt grass; e quando o restell da funajuoli.
per imperizia o per malizia del bi Caviggioeüla. T. de Carrozz. Mastiuolo tondo
folco si lasciano tra l'un solco e l'altro (“tosc. – Diz. artig.). Nome di quelle
dei tratti sodi, coperti però dalla terra vitine sottili colle quali si usa fermare
smossa lateralmente, questi sono detti i cerchioni sui quarti(gavej) delle ruote
dai nostri Br. Cavallitt magher, Scanna da carrozze, ed anche assodar altre parti.
dai Rustici latini – nec ubi crudum solum Caviggioeüla. . . . . Caviglia che s'infizza
et immotum (bubulcus) relinquat , quod ne'cosciali del carrino delle carrozze per
agricolae scannum vocant – Col. II, 2, tener fermo il timone.
25, e Lembi? dal Tozzetti. VILLA. Càvra dicono vari per Braga de pidria. STRIG.
Cavalòtr. T. dell'Arti. Staffa ? Cavriàda dopo Travers de gronda ag o Grondaa.
Cavanèlla per Cavadinna sig. 2.° V. STRIG. Ciod de cavriada. V. Ciòd nel Voc.
Cavapólver o Resò. Coltello di calore? Nella Cavriocù. Caprio. Capriuolo. STRIGELLI.
stregghia è la lamina tagliente e senza Cavrón.... Nell'Ac.º braidense è nome che
denti, per opposizione al pettine. danno gli alunni alla quinta lezione dei
Cavastóppa. . . . . Spillo col quale si spilla Cazzòtt. Cazzotto. Pugno. (Fregi.
il vino da quella botte alla cui cannella Cazzottàda. . . . . Un rifrusto di pugna.
non siasi per ancora applicato zipolo. Cazzottà-sù. . . . . Dar de cazzotti.
Cavasudor. . . . Specie di stregghia senza Cazzottón. . . . . Potente pugno.
pettine, breve, arcata, e tronca a mez Cazzùra. . . . . Specie di mestolo. STRIG.
zaluna dall' un dei lati. Intera e col Cazzùu ag. A s'ceppa cazzuu. V. S'cep
pettine viene da noi detta Striggia per pacazzùu nel Voc.
i vacch o per i boeu. Avegh el cazzuu. fig. Avere il roma
Cavedàgna ag. Fors'anche Lembo(il lat. jolo o il mestolo in mano(“fior. – Meini
Scanna). – I contadini le dicono Ca in Tomm. Sin a Ramajolo).
CER ( 52 ) CIII
Toeugh el cazzuu a vun. fig. ... Le Vuj putost andà a cercà-sù. Prima
vare ad uno il maneggio. STRIG. andar per le strade a domandar la limo
Toeiù-sù on cazzuu. . . . . Avere un sina(Nelli Serv. padr. II, 14).
rifiuto da donna che si domandi in Cérega ag. Corona.
isposa. STRIGELLI. Ceregòtt. Chericotto(Lor. Med. canz. 79.”).
Tuttooss va al cuu, via del manegh Cervelàa. T. de Carrozzai.... Quella spe
del cazzuu. V. Cùu nel Voc. cie di tondino di stoffa che rigira per
Ce o co. V. Ze o co (sempre cogli o aperti). di sotto in tutte quelle parti interne
Cecchètt del Carobbi... Nome d'un olian delle carrozze alle quali sovrastanno cri
dolo abitante già al Carrobbio, passato stalli o verri. Questo tondino trae alla
a denotare ogni uomo arcipingue co forma dell'uovolo chiuso fra due listelli
m'egli era. di trinella detti Cadenin, ed ha sopra il
Cédov. sust. m. Bosco ceduo. Vend on ce listello superiore l'altra trinella che
dov. . . . . Vendere il diritto di tagliarlo diciamo Battentin.
una volta. STRIGELLI. Vessegh in d'on paesi sces caregaa
Celénza. V. Ecelénza nel Voc. de cervelaa. m. br. Legarvisi le vigne
Celin per Mantesìn. V. colla salsiccia, e dicesi del vivervisi in
Cémbol ag. Accordo. Arpicordo; e nelle parti gran dovizia di ogni ben di Dio. VILLA.
ag. Cord. Corde = Bircea. Bischeri = Mar Cervellera ag Pizzicagnola(Buonar in Pros.
teilett. Marcelletti. fior. III, 41).
Céns. . . . Uffizio che soprantende all'al Cervellìnna. Testolina bizzarra. BIFFI.
libramento degli stabili al catasto, e alla Cervellòtegh. Fantastico. Capriccioso. Non
loro valutazione. STRICELLI. istudiato, non secondo le regole. Birri –
Cént ag. Credere a novantotto per cento(Min.). Ad. di Voce inventata a capriccio. STRIG.
Avegh nanca paura de cent che Cervellotegamént. A capriccio. Di fantasia.
scappa. Esser bravo quando il nemico Di propria testa. BIFFI.
fugge (Pan. Poet II, XIx. 37). Cespùli. . Nella nostra Accademia di Brera
Centenàra. Centinaja; e per lo più in senso è nome che danno gli alunni alla sesta
approssimativo, non esatto. STRIGELLI. lezione dei Fregi.
Centenària. s. f. Festa secolare. STRIGELLI. Chè ag. El sarà on bell chè se.... Sarà
Centenària. s. f..... Termine medio d'un un bel fare se... (Fag.).
complesso di dati raccolti sopra cent'an Chècca. Voce di gergo finanz. per Svànzegh.V.
ni, e ciò per valutare alcun che a per Chì cg, De chì. Quaggiù. De chì se rid,
Centinböcca. Latterini. (petuità. STR. e de là pceiù ? STRIGELLI.
Centpée scherz. per Centesma. V. De chì e de là . . . . In più luoghi.
Céra ag. Bonna cera a tucc, e confidenza Sont staa de chì e de là. STR.
con missun..... Buon viso a tutti, fa De chì fin chì. . . . . Vale anche a
migliarità con nessuno. (STR. limitare il detto o il fatto. Gh'hoo ditt
Cera averta og, schietta, da ſdarsene. de chì fin chì, L'ha faa de chì fin chì.
Cera moscatella ag. Non si direbbe Gli ho detto questo e questo altro, ecc. STR.
che di fanciulli e di donne giovani. STRIG. Tant gh'è de chì e lì, come deli e
Cérca (Cav). V. Càv in q. G. (frusta. chì. . . . . Dicesi per accennare che chi
Cercà ag. Cerca che te cerca. Frusta e ri ne chiama a sè può anche scomodarsi
Cercà tutt i caus pers. Cercar tredici egli, e venire da noi. STRIG. – V. in Cà
o quindici in dispari. Domandare se san Chicchera. . . . . Quanto cape in una chic
Cristofano era nano. chera. STRIGELLI.
Fà cercà ona tosa.... Far domandare Chiccherin ag. Chiccheretta(Magal. Op. 284).
in moglie una fanciulla. Chiffel o Chiffer o Chiffen ag. Chiffel (“fior.).
Cercà. Volere Chi l'è che me cerca? Chi Chignocò ag. A così dire il settore d'un disco.
mi vuole? Chigno è e Chignolètt dicesi non del solo
Cercà-sù ag. A fà l'oste a cercà-sù se se cacio, ma di più altre cose On chignou
comenza no se desmett più o vero Ost de carsenza. PAGANINI.
e cercà-sù l'è mestee de desmette più. Chimiroli. v. sch. procedente forse dal bo
V. Mestée in queste Giunte. lognese i Ciaur.
CIA (53 ) CIA
Shinchè.... Sp. di lume all'argan. Dal fr. Ciappamosch. Pigliamosche? Sp. di trap
Quinquet, pola da pigliar mosche. STRIGELLI.
Chinin(in) ometti la definizione. PAGANINI. Ciappèll. v. br. Chiappolino. VILLA.
Chivìv (Dà el). V. in Viv nel Voc. Ciappeloeiù o Ciappelètt vocaboli br. dimi
Cia..... Sp. d'uccello. nutivi di Ciappèll. V. VILLA.
Ciabaccà. v.cont. dell'A. M per Sciavattà. V. Ciappin o Ciappcelì. v. br. Frasca. Chiappola.
Ciàccera dopo Frottole ag. Frasche. Viole. Uomo leggiero e di poco giudizio. VILLA.
V. anche Làpp nel Voc. Ciàppol dicono in contado per Ciàpp; e i
Ciàccera ag. Con la ciarla trarrebbe le mo Fornaciai intendono assol per Ciappol
nache del monastero. quei Cocci di tegoli che adoprano per ri
Vess bon domà de ciaccer. Non esser coprire i matton crudi e difenderli dalla
altro che di parole(Nov. aut. san I, 99). pioggia; cioè i fr. Tuileaux o Tuilots.
Ciacceraria. Chiacchera(Car. Let in. II, 34). Ciappön. Formella. V. Formèlla nel Voc.
Ciàcheta. Ciacche. Voci imitanti il suono Ciappòtt, Ciappòtta, Ciappottà, Ciappot
che fanno certi oggetti nell'acciaccarsi tèll, Ciappottin.... Voci vezzeggiattive.
o rompersi o schiacciarsi. Ciàr. add. ag. L'è ciar finna in del pozz.
Ciàff ag. Fà ciſi e ciaſf. Fare pesciolini V. in Pözz in queste Giunte.
(“tosc. – T. G.). Sguazzare. Ciàr. v. br. ad. Rado. VILLA.
Ciaffolètt. Nabisso. Fistolo. Diavoletto, ed Ciàr ag. El ciar el va portaainanz e minga
anche Vispo, Attivo, Intelligente. STRIG. indree. . . . Belliss. prov. del B. Mil. con
Ciàll ag. Fà el ciali. Far del semplice. cui si vuol avvertire i ricchi che la ele
Fà el ciall. Fare dell'innamorato, del mosina è bene farla da sè e in vita e colle
tascannaorto, mani proprie, non dopo morte. Corsi.
Fà minga el ciall men. Non mi fare il Ciàr d'acqua. . . . . Chiarore improvviso
buffone sai. e breve che in luogo di serenità adduce
Ciamàda. T. de' Frenai. Lo stesso che Zan nuova pioggia.
forgnitt. V. (Vegni. Ciar-de-ciàr. Lume di lune (Targ. Prodr
Ciamà-foeura per Fà vegnì-foeura. V, in 181). Luce accattata(“tesc. – Mol. El.).
Ciambèlla (Fà la). T. di Cavalleriz. Far la Ciar-fàls. Contrallume. Quello, ecc.
ciambella. STR1GELLI. Ciàr saraa (Dagh on). T. Pit. Cacciardi chiaro.
Ciànfer.... In gen. ogni oggetto imperfetto Ciar sfacciaa. V. in Sfacciàa nel Voc.
o inetto all'uso cui è destinato. STRIG. Ciari(gergo). Lo stesso che Scuffià. V.
Ciàpp pag. 281 ag. Uova dure spaccate Ciarìtt per Lusiroeü (cavaler). V.
(Scappi Op. p. ao7). Ciarùsc ag. incomodo. STRIGELLI.
Bonn ciapp. Buona Pasqua. STRIGELLI. Ciàss (Fà). Far parlare molto di sè, e dicesi
Ciàppa... Nome di que ferri, o per me' di persone e di cose. STRIGELLI.
dire pezzi di ferro, onde si ferrano Ciàv. Chiavi. Negli strumenti da fiato sono
talora i buoi che s'aggiogano a carri. quelle Linguette di metallo che ne apro
Ciàppa dopo Greppo ag. Ghiova. Testa. no o turano i fori.

Ciappà ag. A ciappà se falla mai (prov. Dà-giò la ciav. Schiavare (Bib. Cal.
giusto se si tratta di riscuoter crediti, III, lo). Dà-sù la ciav. Chiavare. Dar
esoso se parlasi di chi piglierebbe per di chiave all'uscio.
san Giovanni, inonesto se trattasi di as Ciàv (catena) ag. Le sue parti sono Ciav.
soluta venalità). Al pigliar non esser Catena – Oggieu. Occhio. Anello - Stan
lente, al pagar non esser corrente. glietta. Paletto. Arpese = Chignoru. Cuneo.
Chi ciappa ciappa. . . . STRIG. Ciav doppia. Catena bracata?
Lassass ciappà-dent. fr. cont. verso Ciàv per Ciavètta sig. 2.° V. STRIGELLI.
il Comasco. . . . Bere tanto da rimanerne Ciàv. . . . . Ferro con manico trasversale
ubbriaco. FIGINI. di legno il quale ricevendo in sè il capo
Ciappà. Contrarre. Ciappà el giald, Ciappà d'alcuna vite la fa girare, e serve per
del ross, ecc. Ingiallare, Contrarre del lo più ad aprire chiaviche, ecc. STRIG.
rosso, ecc. – Ciappà i fers, la rogna. Ciavèlla.... Quella Caviglia di ferro che
Ciappàa, Ciappàda. V. in Quàrt nel Voc. assicura la girelletta(corrioeu) da torcere
Ciappaciàppa. Ciaffero. Azzuffino. V. Sbirr. all'asse da ciò i fili da spago o fune.
ClL (54) CIO
Ciavella a moeuja. V. in Moeuja nel Voc. Cilinder..... Cilindro armato di lame d'ac
Ciavètta. ... Negli astucci da compassi è ciajo che mosso per forza d'acqua sup
quel cosettino di metallo che serve a in plisce ai mazzi nelle cartiere, ecc. STRIG.
virarne e svitarne le cerniere, le viti, ec. Cilindrà ag. Cilindrare(“tosc. – T. G.).
Cìcc. Micino. Tantino. Pochino. Cinciàll per Spajàrda. V.
Cicca. Tabacco da masticare. Cinciapètta e Cinciapettinna. Ciannengola.
Cicca Berlicca, ecc. V. in Sperón nel Voc. Cimént (Mett al) Mettere a cimento('tosc.).
Ciccia. Ciccia. Carne – Grassezza. Adipe. Mettes a on ciment. . . . . Mettersi
Cicciarà ag. E cicciara che te cicciara. Ra a pericolo di lasciarsi andare a fare
gionando ragionando(Lasca Strega V, 8). checchessia di violento. SIRIGELLI.
Cicciarètt dicono i cont, brianz per Mo Cimentà. Affilare. Mettere a filo.
Cicciarin | triòtt de polaster. V. – e Cimentós. Provocatore.
Avè mangiaa el cicciarin per quello che Cinqu-e-mèzz. s. m.... Moneta erosa uscita
noi diciamo Avè mangiaa el cuu de la di corso già da qualche tempo, e così
gaijnna. V. in Cùu e Gaijnna nel Voc. detta dal suo valore di soldi milanesi
Ciccio ciccio scherz. per Citto citto. V. cinque e mezzo. – fig. Lenone.
Ciccòna o Cicca ciccona. Ciaccona. Sp. di Ciòcca (Andà in). . . . . Certo sbalordire
ballo caro al volgo del B. Mil. e ai cui vanno soggetti i cavalli soprappresi
montanari genovesi che vengono nelle in viaggio da pioggia violenta. STRIG.
nostre basse pianure a lavori agrari, e Ciòcca de festa(Somà).... Nel B. M. intendono
probabilmente ve lo introdussero. CoRsi. il semplice Sonare a rintocchi. Corsi.
Ciceronìn. Ciceroncino(Nelli All. di Ved. I, 3). Ciòcca de red. Maestra?
Cicinininin. Alquantetto(Gh. Voc.). Cioccà. . . . . Voce di uso strano fra i
Cicin.... Il quarto di lira austriaca? STRIG. monelli. Per es. Cosse ciocchet! Di che
Cicolàtt a la santé cor. Cioccolatte fatto hai tu a dolerti? Che pretendi tu? STRIG.
senza droghe. Birri. (cisco. Cioccà. Chioccolare(Savi Ornit. 1, 86). VILLA.
Cicolattìn. Panellino. Girella; e dottr. Tro Ciòcch. Chioccolo. Fischio, cec. (Savi cit.
Cicolattinòn(in) cambia inimitabile in rara. dal Gh. Voc. II, 95). VILLA.
Ciél ag. a Ciel faa a pancott, ecc. che an Ciòcch dicono alcuni del contado per Cùcch.V.
che dicesi Quand el ciel l'è a fett de Ciocchin(in) sopprimi la parola altre volte.
pan, pioèuv incoeu o pioeuv doman. STRIG. STRIGELLI. -

Nol ghe sta o Nol pò stà nè in ciel Ciòd ag. Ciod a ponta de diamant. Chiodi
nè in terra. V. in Tèrra nel Voc. a punta di diamante da ferrar cavalli.
Ciél. Cielo. Il coperto del cassino delle car Ciod a scopell..... Specie di chiodi
rozze le cui parti veggansi in Légn e augnati, pure da ferrar cavalli.
Scòcca e nelle respettive sedi alfabetiche. Ciod bianch.... Sp. di chiodi lucidi
Ciel de boffett. Cielo. La parte supe comuni, pure da ferrar cavalli.
riore del mantice decalessi che è un gran Ciod de scopell faa a mazza. . . . Sp.
cuojo che ne ricopre tutti gli arconcelli. di chiodi fatti a mano e augnati, idem.
Ciel del pulpit. V. Pulpit in q. Giunte. Ciod d'Otaggio... Sp. di chiodi ber
Vess alt de ciel de bocca e spazios noccoluti, così detti forse dal fabbricarsi
de ganass. V. Mangiòn nel Voc. nella terra genovese d'Otaggio, idem.
Ciélo (Sicut in). V. Sicut nel Vocabolario. Ciod ingles... Sp. di chiodi quadretti
Ciſl de bava. gergo.... Fazzoletto di seta – e senza vero cappello, da ferrar cavalli.
Non si direbbe sincope di Kerchief in Ciod negler..... Chiodi con cappel
glese? STRICELLI. nerastro che servono per cavalli da sella.
Cilàn. Uomo d'alta statura. L'è vegnuu-sù El Santo Ciod. V. Santo-ciòd nel Voc.
on cilan. Si è fatto tantº alto parlando Moll come on ciod. sch. Durissimo
di giovane cresciuto per tempo. STRIG. STRIGELLI.
Cilappà per Ginginà. V. STRIGELLI. Pientà el ciod. V. Fissà el ciod.
Cilinder. Cilindro. Strappà anca i ciod de la cà. V. Cà
Cilinder. Curro? Ne torchi litografici è quel Ciodaria ag. Agutame(Gh. Voc).
cilindro su cui, come sulle guide(carensg) Ciolàn faa a Monscia e stampaa a Milan
nei torchi tipografici, scorre il carro. m. br. Semplicione. V. Badee. VILLA
CO A ( 55 ) COD
Ciolendàri e Ciolendari mostos per Badée. V. Cóbbi. s. f. pl. . . . . Ne paesi lungo il
Ciòsp. Barbogio(Son. Men crit. 1778, p. 56). Naviglio Grande o limitrofi si chiamano
Cipp.... Sp. d'uccello. così due o più barche accoppiate o ac
Cippeli mèrli. V. in Mèrlo nel Voc. codate che traggansi coll'alzaja a ri
Circol. T. Geom. Circolo. STR. troso dell'acqua. BIFFI.
Circol. . . . Veglia principesca o da grandi. Cóbbi (Ofizial di). V. in Ofiziàl nel Voc.
STRIG. Fà circol. Far cerchio ad alcuno. Cobbià el fil. Addoppiare il filo.
Ciróss nel B. Mil. per Sciróssa. V. CoRsi. Cocà. Sonniferare.
Cispa. Sopprimi l'avvertenza. STRIGELLI. Còca. Biocca. Voci cont. denotanti la Gal
Cittàa ) e modi der. V. Zittàa e Zit lina. – Còca coca..... Verso con cui
Cittadèlla tadèlla, ecc. chiamiamo a noi la gallina.
Cittadìnna.... Sp. di carrozza. V. in Lègn. Coccaroeula dicono i conti dell'A. Mil. per
Citto! Cheti! (Gh. Voc. cit. il Razzi). Fà Cocchiroeüla. V. e per Bandiroeüla (fra
citto. Zittire. Finir di parlare. Tacersi. STR. sca, volubile). VILLA.
Ciumór ag. Ciappà el ciumor. Incimurrire. Coccètta Cuccia(Targ. At. Ac. Cim. III, 234).
Ciùs. Chiuso ermetic. Che serra bene. STR. Còcch dopo tornio agg. Còcch. Galla di Le
Ciuttà. v. cont. per Ciusà. V. DE CAP. vante (Targ in Menispernum cocculus).
Clausùra. V. Clausuria. Còcch (Dà el). . . . . ai pesci. STRIGELLI.
Clementinna..... Sp. di Stoffetta di seta. Còcch. T. d'Orolog.... Il Copribilanciere.
Cliént. Cliente. STRIGELLI. Cocchètta..... Assicella tagliata a gran
Cóa ag. A coa d'inguilla. V. in Inguilla. chio d'ambo i capi la quale accavalcia
Cascià dò, tre cov... ... Mettere la i fusi dei filatoi e colle sticciuole (stac
prima, la seconda, la terza coda, e chette ) li tiene in sesto.
dicesi de pavoni, de tacchini e simili. Còccia. T. de Cappellai..... Sp, di fuso
Coa d'aspa de filatoi. Coda ? con cui si batte la canterella dell'arco
Coa de ratt. T. di Masc. Coda di ratto da sfioccare il pelo. grande.
(Bonsi). Dicesi quella coda ne cavalli Coccón. . . . . Uovolo o fungo cocco assai
che riesce per difetto naturale sottile, Cocconéra de galett. V. in Galètta nel Voc.
brevissima e pochissimo crinita. – T. Cocconott.... Grosso torso(cocchin).
Bot. V. in Ràtt nel Vocabolario. Coccorà dicono alcuni per Poporà. V. STRIG.
Coa di anellon.... Lo stremo de ban Cocò è il re non l'asso. Birri.
delloni da cignone(anellon) che s'inchioda Pan del cocò. . . . Gallozze che si ve
sotto la pianta delle carrozze. dono sui roveri, che sono come covi
Coa drizza, storta, a coll d'occa. V. d'insetti. – Il Pan cuculio dei diz. è
in Òcca nel Voc. un'erba. VILLA.
E poeiù e poeiù, el ratt de dent e la coa Cocùner ag. Una sp. è detta Anguria, ed
de foeiù. . . . . Modo d'evitar di rispon è forse il Cucumis flexuosus dei bot.
dere a chi ci domanda più che non Codée ag. Codee a cassetta. Portacote a
vogliamo o sappiamo rispondere, e lo mo' di cassetta usato da Montavecchini.
fa dicendo E poeti ? STRIGELLI. Codega. Feltro di erba, granº ec.(Targ. Viag).
Quell che tem-sù la coa al vescov. Codega. T. d'Agr. Salda. – Lassà a co
Caudatario. dega. Tenere o Mantenere a seccia(Giorn.
S'el diavol nol ghe mett la coa. V. Dià. Georg. V, 27). Mandà-foeura la vacca
vol in queste Ciunte. in la codega. Mandar la vacca nella salda.
Tirà la coa al diavol. T. di Stamp. Codega sig. penultimo correggi le parole la
V. in Diàvol nelle presenti Giunte. prima in quest'ultima,
Vess quell de la coa. . . . . Essere Codegà. Piotare. Codegàa. Piotato. Inerbato.
tardo, lento nelle cose sue, negli affari, Codegàa. s. m.... Opposto di Coltura; quel
nei ritrovi, ecc. STRIGELLI. campo in cui nell'anno andante fu il
Cóa. Coda. V. in Sonètt nel Voc. grano.
Cóa o Coin de carr. . . L'estremità della Codeglin (Adossa)! . . . . Dicesi per espri
stanga che sporge dietro al carro. Birri. mere che un tale è assalito con violenza
Coabiànca, Coagialda, Coarossa, . . . Sp. e da molti e allo stesso tempo, o per
d'uccelli. istigare a ciò fare. STRIGELLI.
COL (56 ) COL
Codón o Codée. v. br. Capocchio. VILLA. Coldirée(Versasc de). V. in Versasc nel Voc.
Coéra per Covéra. V. – Lassà adree oma Coldùsc. Afaccia – Afa – Il Calduccio dei
coera. . . . . Indurre una convalescenza dizionari della lingua non è altro che
stentata. STRIGELLI. un dimiu. di Caldo così sostantivo come
Coètta.... Il Frustino delle fruste. addiettivo, laddove il nostro Coldusc
Coeücc v. cont, per Còtt sig. pos. e fig. V. vale un Caldo, veramente non molto
Coeiùgh ag. Sentì la messa del coeugh. . . . grande, ma accompagnato da aria, come
Non fare a tempo alla messa. STRIGELLI. dire, stagnante, soffocante, che rende
Coeür ag. Ha le auricole. difficile la respirazione. P. e. Incoeu fa
Avegh o Voregh on gran coeur. . . . . on certo collusc, che no se pò stà bea:
Talora Essere inumano, efferato. STRI G. Oggi fa una certa fa che non ti lasciare
a Cald de mau ecc. dopo rovescio spirar liberan.° e ti toglie le forze. VILLA.
ag. o di cuore petrigno, non facile a Colett de la cantinna. Colatoſo.
innamorarsi, non innamorato. Colètt per Bagnou. V.
Coeur content el ciel le jutta. Lo stesso Colettàda. . . . Quanta calcina si viene in
che Omm alegher, ecc. (sibile. una sola volta preparando nella cola.
Coeur largh.... Cuor freddo, impas Coleziona la forscett cor coue in Forscètt
Cusii de coeur. Gretto. Meschino d'ani in queste Giunte.
mo. Illiberale. STRIGELLI. Colibitt, v. br. s. m. pl (dal lat. Quolbet,
Dì el coeur. Lo stesso che Dervì el sò onde Coibeto). Dicerie maligne. Satire.
coeur. V. in Coeur nel Voc. Derisioni – Fagh adree a vum di coli
Dur de coeur. Anima acciaiata. Accia bitt. Satireggiarlo; Metterlo in canzone.
jato. Di crudo cuore. Indurato. lnventare a suo carico cosa ch'egli non
El ulè coeur. Metà dell'anima mia per ha fatto. VILLA.
Cuor mio usò il Firenz. nei Luc. II, 4. Coliss ag. A coliss. A scanalatura. A inca
Lorà el coeur. V. in Lomà nel Voc. stro. Apis a coliss, Capotta a coliss,
l'ortà-via el coeur. Lo stesso che Cavà Gelosi a coliss, ecc. V. Apis, Capòtta,
el coeur sig. 2.° V. STRIGELLI. Gelosia, ecc. nel Voc. e in queste Giunte.
Sentiss a cusì el coeur. Sentirsi stri Còll. T. di Carroz. V, in occa e Timon
guere il cuore. STRIGELLI. (quieto. e ag. Collo a due scarpe (pescioeu) e due
Stà o Viv cont el coeur quiett. Viver centine (foeuj).
Coeur de la battaria. T. d'Orolog. Cuore Còll eg. Falla stà al coll a vum o Tegni
della soneria d'un oriuolo. gliela al coll a vun. fr. br. Tenere ad
Cognizión (Avegli la . . . . . Aver l'uso uno il bacino alla barba. Contendere con
della ragione. STRIGELLI. alcuno con superiorità. VILLA.
Cògol. . . . . Sp. di diamante fino. STRIG. Fà el coll col sales. V. Sales in q. G.
Cògoma vale anche Vaso d'ogni forma, Fà saltà el colla ona botteglia. V. in
di porcellana, di terraglia, ecc. nella Bottèglia.
quale si serve tè, caffè, acqua calda, ecc. Slongà el coll. . . . . Protendersi in
Coìn. Piede. Ne'tegolini è il capo stretto. una calca per poter vedere. STRIG.
Coiritt ag. Mozzature di cuoia (Tar. fior.). Tegni l'acqua in coll. Tener l'acque
Cuoiattoli(Fabbr. Mem. Stime fondi, p. 33). in collo. STRIGELLI.
Cojonèlla ag. Mettere in o Fare la fanferºna. Tiragh el coll. Tirare il collo ad una
Cól o Coladùr. Col ? Colature? Acque che cosa (Caro Lett. II, 125).
da terreni irrigui colano dopo l'adac Còll de la mau. Collo della mano (Trinci
quamento in fossi da ciò, per quindi Agr. I, 47). Polso, e dottr. Carpo.
passara innaffiare terreni più bassi. STRIG. Còlla de pitor. Colla da pittori (Baldin.).
Colànna ag. Ti vo mandare a casa colle Còlla garavella per Colla todesca. V. STIuc.
budella in mano(Nelli Vecch. Riv. II, 27). Collarin (Mettel).... Farsi chierico. STRIG.
Finment a colanna. V. in quest'App. Collég in gergo per Presou. V.
Còld ag. Fà cold in d' on sit. m. br. ſig. Còllera ag Miett-giò la collera. Lo stesso
Non essere sano l'andarvi. Esservi dei che Lassà andà la collera. V. SIRIGELLI.
pericoli. VILLA. On poo in collera. Adiratello (Caro
.Colderàtt per Magnàn. V. STRIGELLI, An Past.). Adiraticcio.
COL (57) COL
Parì ch'el sia in collera cont el Si- Il Colognètta del balanzin de timonella... La
gnor o con Sant'Ambroeus.... Aver viso colonnetta del bilancino da timonella.
cruccioso o di malcontento. Colognètta o Canetta per i fonsg de ba
Tegnì collera. Durar nella collera. lanza. V. Canètta in queste Ciunte.
Collètt. T. de'Cap.... Pelle spoglia del pelo. Colombinna e Colombinòtta... Nelle com
Collinnà. Concorrere. Accordarsi. Tutt'i cir medie italiane con maschere fa l'ufficio
costanz collimen a dagh tort. – Ne'diz. della Grisette delle commedie francesi;
ital. Collinare è definito divers.° STRIG. è la Servetta obbligata, per dirla con
Cólma (Fà la) . . . Quel giorno in cui i una voce da teatro, la quale ha per
contadini finiscono di condurre sull'aia suoi ganzi l'Arlecchino, il Brighella, il
i manipoli del riso, quasi a riconoscerli Gironi d'la crigna, ecc.
di quel pesantissimo lavoro costumano | Colombinna. Ad. di Prèja V. nel Voc.
i fittabili dar loro a merenda alcun che Colonàa. Piastra di Spagna. Moneta d'ar
più del solito, massime il Risott di cui gento, così detta dalle due colonne che
vanno ghiottissimi; e questo si chiama ha nel conio.
Fà la colma – Per metafora poi signi- | Colonèll..... Ne filatoi è il nome di que”
fica Finire un lavoro. CoRsI – In genere Ritti che vanno come l'albero(pianta) da
Colma è anche Ogni pasto dato a lavora terreno al palco e reggono i naspi, ecc.
tori di campagna nel B. Mil. e nel Pavese | Colonètt. s. f. pl. T. d'Orolog. Colonnini.
dopo finito un lavoro campestre. VILLA. Pilastri. Que pilastrini per mezzo de'
Colmegnòn. Scamozzo. Prete sciatto, zotico. quali sono congegnate insieme le due
Colmètt. v. cont. Panicale ? Il gambo del cartelle (platinn) d'un oriuoſo.
panico. FIGINI. Colonètta.... Ne filatoi è ognuno di quei
Cològn. T de Carroz., ecc. V. in Pientón. gran ritti esterni che da inno a sommone
Fà i cologn o i colonn. m. br. . . . circondano i castelli e reggono i valichi.
Dicesi del vino che ha corpo e colore, il Colór a acqua. Colori a acqua.
perchè, dimenato dolcemente nel tazzino Color andigor per Color verd bronz. V.
che si usa tener nelle cantine per sag Color argentin. v. brianz. Color tur -
giare i vini, lascia lungo le pareti di chino quand'anche carico. STRIGELLI.
esso delle strisce a guisa di colonne.VILL. Color barbacosacch ag. Si vegga nel
cològna dopo Imoscapo ag. Ratta da piedi, figurino 15 novembre 1817 del Corrier
e dopo Fuso ag o Scapo. delle Dame milanese.
cològna infama.... A mezzo il Corso di Color batizza sgresgia... Colore della
Porta Ticinese là dove s'apre la Via tela batista greggia.
della Vetra del Cittadini sorgeva già una Color bianch de latt ag. Color bianco
colonna alzatasi nell'agosto dell'anno lattato (Magal. Op. 366).
163o in sullo spazzo della casa in cui Color bianch sporch. Color bianco su
esisteva la barbieria di Gio. Giacomo dicio (id. ivi 394).
Miora. Con essa colonna e con una iscri Color biond doraa. ] V. in Biónd in
zione latina, conservataci dal Balestrieri Color biond scender. " queste Giunte.
in una nota alla st. 7o.º del c. 8.” Color bleu aiti(cioè Hayti).... Color
della sua version milanese della Ge turchino sbiadato.
rusalemme, s'intese di que giorni in Color bleu barbò. Color turchino pieno
famare in eterno la memoria del Mora e azzurro(Targ. Ist. III, 536). (eupo.
d'altri suoi pari credutisi allora propa Color bleu raimond... Color turchino
gatori della peste nella città; e perciò Color bon o che va minga-giò. V. Giò.
si volle nominata Colonna infame; ma Color botton d'or. Color giallo aureo
quella eternità non aggiunse a un se (Targ. Istit. II, 35).
colo e mezzo; gli unti propagatori della Color carmelitt (in) sopprimi il color
peste che condussero al rogo quei dis porporino ecc., e poni Colore di mezzo
graziati, creduti o fatti credere ai con tra il bruno e il cannellino. STRIG.
temporanei, tornarono un sogno pei po Color che inaspa la vista. V. in Inaspà.
steri; e verso l'anno 177o colonna e Color che sbatt o che s giacca o che
iscrizione scomparvero. sgariss, ecc. Color tagliente? STRIGELLI.
A vſ. I . h
col (58 ) COL
Color colconnar ag. Dal fr. Col-canard, Color rattin o falp. Falbo. V. in Mantell.
collo d'anatra; Colore scangé. BIFFI. Color rosa pali d... Color di rosa secca.
Color d'acqua de mar ag. Color acqua Color rusgen ag. Color di ruggine(Ma
di mare (Allegr. p. 185). gal. Op.).Color rugginoso(Sav. Orn. I, XLII).
Color decis. Colore serratissimo (Pros. Color sciamoà(dal fr. Couleur chamois).
fior. IV, III, Io5)? Colore schietto? Il Color di camoscio(Targ. Ist. III, 53 e 5c4).
fr. Couleur prononcée. Scianito. Se ne vede esemplare nel Cor
Color de fu fu, ecc. V. in Va nel Voc. rier delle Dame milanese del 18c8, p.2c7.
Color del pan de mej. Color di bos Color smort ag. Sfarinato. (tito.
solo(Firenz. Op. IV, 31). V. anche in Tàn. Color sporch. Colore imbrattato o smon
Color de merda de pòver. fr. cont. Color ta',acch ag. Colore di tabacco
Colore sfarinato, dilavato, squallido. (Targ. Istit. III, 494). Colore tabaccato
Color de polver... Color della polvere. (id. ivi, 349). Color romagnolo(Machiav.
Color de quadrell o de scirossa ag. Co Op.). Color tanè.
lor tabaccato, cioè di tabacco di Spagna. Color verd botteglia ag. V. anche Vérd.
Color de vin caregh. Colore bruschino. Color verd bronz.... Color di bronzo
Color d'uga passa... Color d'uva passa. antico.
Color fals ag. Tinta falsa (Targ. Istit. Color verdesin. V. Verdesìn.
II, 36o). Tinta non buona (id. ivi 366), Color verd ingles. V. in Vérd.
cioè che muta e si scolora esposta che grº" giovare l'avere notizia di quanti
sia alla luce o agli acidi. più colori un voglia, noto qui sotto que
Color ſormentin.... Colore bianchic sti altri omessi là dove in Colór mancano
cio sparuto. i corrispondenti milanesi.
Color fumm. Color di corno? (Savi Orn. Color ametistino, cioè carnicino violetto(Savi
Orn. I, xL11).
I, XLIII).
Color biancastro mandorlato(Targ. Ist.II, a 34).
Color giald gionchiglia. Color giallo Color bianco bigio(id. ivi, 364).
pallido(Targ. Ist. II, 12o). Color bianco gialletto(id. ivi).
Color giald zaffran. Color giallo-croceo Color bianco sericeo, cioè bianco lucido come
(Targ. Ist. II, 93). Color giallo-ranciato raso (Savi Orn. 1 intr. x L1).
(id. ivi II, 75). Color croceo. Color bruno carmelitano(Targ. Ist. III, 464).
Color giraffa o sia caffè e latt... Co Color cenerino-carnicino(id. ivi, 49o).
lor di caffè misto col latte. Color cenerino grigio(id. ivi, 4o e 5, o).
Color incarnadin per Color carna. V. cir centino redato è (Savi Orn. l. c.).
STRIGELLI. -
Celor cenerito piombato )
Color cenerino rossiccio(Targ. Ist. III, 5os).
Color liger. Color chiaro. STRIGELLI. Color cenerino verde(id. ivi, 5o7-49o).
Color lilà ag. Colore di Lilla (Targ. Color ceruleo-opalino(id. ivi, 39o).
Istit. II, 17). Color croceo gatteggiante(id. II, 361).
Color merdoè corr. Color verdastro Color di fuoco(id. ivi, 189).
sull'andare degli escrementi d'oca; dal Color di limone(id. ivi, 493).
fr. Merde d'oie. STRICELLI. Color di pell (id. ivi, 49).

Color mognaga ag. Colore d'albicocca? Color di vitello rossiccio(id. ivi, 5o6).
Colore fra il camoscio e la terra d'ombra
(Targ. Ist. III, 492).
Color mort. Color morticcio. (id. ivi, 498).
Colore fra il nero e il ceruleo(id. II, 1 69).
Color ner ner, Color nero puro. Color Color giallo biondo (id. III, 25o).
nero pieno, intenso. STRIGELLI. Color giallo-chiaro(id. ivi, 349).
Color mibbiaa. Color nuvolato.
Color giallo-sudicio(id. iva).
Color piomb ag. Colore piombato(Magal. Color giallo rosso(id. ll, 34). Color lionato.
Op. 373). (di bianco. Color giallo verde(id. ivi, 327 e altrove).
Color piva.... Colore rossigno taccato Color giallo zolino(Savi Orn. 1. c.).
Color pomun de terra. . . . . Si ap Color grigio-cervino(Targ. Ist. III, 495).
plica generalmente ai visi. STRIGELLI. Color grigio violetto(id. ivi, 489).
Color pompador.Color pompadur(Targ. Color rosso-bruno(id. ivi, 493).
Color rosso cinabro
Ist. III, 486).
Color pures ag. Color di pulce(id., 489).
Color rosso di minio
Color rosso fegatoso
º (Savi Orn. l. c.),
COM (59 ) COM
Color rosso di corallo(Targ. Ist. III, 68). Dove set staa ? – A ca de la comaa.
Color rosso di gruma(id. ivi, 529). Cosse t'hala daa? – Pan e formaggin.
Color rosso di sangue (id. lI, 97). Grattin grattin grattin.
Color rosso-giallo(id. ivi, 18).
Comànd ag. Comànd o Comàndo. T. Mi
Color rosso-ranciato(id. ivi, 36o).
Colore sussiſid. IlI, 2 o4). lit.... L'Amministrazione superiore mi
Color verdacchio(id. II, 1 37, 489 e 5o 5). litare del regno, della provincia, della
Color verde di vescica(id. ivi, 1 68). piazza, del reggimento. (salingo.
Color verde oliva(id. III, 496 e 471). De bon comand. Da strapazzo – Ca
Color verde rossiccio(id. ivi, 496). Comandamént. Comandamento.
Color verde turchino nerastro(id. ivi 536). I comandament di pajsan. V. in Pajsàn.
- Cambià color. Mutarsi di colore. Combàll ag. Sull'Adda vale Battello, Bur
Ciappà color. Incolorarsi. chiello. Forse dal gr. Kòm 3m. STRIG.
De color. Di colore (“tosc. – Tom. Comédia ag. Comedia de caratter. Comme
Ciunte). Non bianco nè nero. dia di carattere?
Restà tucc d'on istess color. fig.... Ri Comedia d'intrecc. Com.º d'intreccio?
manere tutti al buio. Comedia e Pàrt(in) ag.... Far due
Savè nanch de che color el sia. ſig.... figure in checchessia. BIFFI.
Non ne sapere un minimo che. Fà de dò part in comedia. Essere
Colorinètt.... Colorettuccio. tamburino o tecomeco.
Cólp de grazia cor. Il taglio delle canne Oh che comedia! Lo stesso che Oh
della gola che dava il boja agli arro che bella scenna ! V. in Scènna nel Voc.
tati perchè non sentissero più i tor Comencin per Comenzìn. V. STRIGELLI.
menti della ruora. Birri, Comenzà ag. Guaja a comenzà! .... Dal
Cólp goeubb. T. del G. di Bigl. . . . . Colpo primo passo dipende tutta la vita. STR.
di sbieco. Vess manch assee de comenzà.... Es
Coltùra ag Coltura (in genere). Lavorato. sere troppo poca cosa.
Per es. Stà minga ben a andà-dent per la Comètt.... Ordinare che di lontano ci prov
coltura. Sta male il passare sul lavorato. vedano e mandino merci, robe, ecc. STRIG.
Arà de coltura. Terzare. Rifendere. Comitò ag. Come va(“tosc.) – Consciaa co
Coltùra Terra vegetale. V. Fónd sig. 2.° mifò. Con io come va o pel verso (Fag.
Còlz a campanna. m. amt. br. Calze o Cal Com.) o a modo e verso.
zoni a campanile?(Brun. Lat.). Foggia di Commissión. . . . . . Corpo di persone in
calzoni corti e larghi senza cintolini nè caricate d'alcuna zienda pubblica, o
fibbie, rimboccati da basso a guisa incaricate di esaminare un affare e ri
d'orlo di campana, ora andati in di ferirme al Corpo deliberante che le no
suso. Ben usa ancora qualche contadino minò. STRIGELLI.
rimboccare e arrotolare le calze d'in Comissión(Fà de). Fare a posta(Alleg. p. 1).
verno di sopra del ginocchio. VILLA. Còmm (Vun a Bergom ecc.) ag. E si dice
Colzètta ag. Belee faa a colzetta. Lo stesso anche di cose disparate e lontane. STRIG
che Belée faa a guggia. V. nel Voc. Còmod ag. Dis Aristotel, se te pò avè on
Colzett a guggia. Calzette ad ago(Caro comod tòttel. V. in Aristòtel e in Platòn
Let in. II, 328). nel Vocabolario,
Colzett che van-giò per i gamb. Calze Còmod. fig. ag. Duu stee comod. Due staja
lenti(Nelli Vecc. Riv. III, 2o). (gnojo. alla larga(Gh. Voc. cit. il Sacchetti).
Faa a colzetta ag. Come il sacco del mu. Comodà usasi frequentemente per Rasset
In colzetta o In colzettinna. V. Cal tare, Raccenciare, Racconciare. VILLA.
zettìnna in queste Giunte. Comodà. .. . Cucinare con butirro o sim.
Colziràrt. v. br. Bracone. Bracalone. Che ha le verdure, il riso, ecc.
gran brache. VILLA. Comodàa. Ad di Ris. V. il Voc.
Colzón curt. . . . . Calzoni che vanno poco Comodamént. Largamente. A dir poco. Per
più giù del ginocchio. lo meno. Cioè a tutt sabet grass comodament
Comàa ag. – Anche semplicemente per (Porta). BIFFI.
Comare, come nella seguente nenia colla Comodin. . . . Sp. di giuoco di carte; il
quale allettiamo i bimbi: fr, Brelan. STRIGELLI,
COM ( 6o ) CON
Comodin cg. Servir per rifiuto (Nelli Vecc. Complimentós. Cerimonioso. Complimentoso.
Riv. III, 7). STRI GELLI.
Comodin ag. V anche Polentòn e Giovanìn. Componimént. T. For. Transazione. Come
Compaa ag. Andemm o Alto o Sù o Prest ponimento. STRIGELLI.
compaa che lus la lunna ... Modo di Compositòr in (parti) cor. Ead in Head.
sollecitare uno a fare checchessia. BIFFI. Comprà a respir. V. Respir nel Voc.
Compàa Lumaga per Polenton V. nel Voc. Comprò. scherz. Sposatore (Guadag. Ria.).
Compàa Sciresa. Il Compare. L'Amico. V. Trovà el comprò. Trovare chi sposi.
anche Omo nel Voc. Común ag. Omen de comun. V. in dmin
Compàa Scisger per Badée. V. nel Voc. Comunànza.... Ne secoli bassi in quà dal
Compagnà e Compagnà-via on panò, ona mille era il nome delle varie Ripartizioni
ghirlanda, ona picciura in sul mur. Ac del popolo milanese. P. es. La Comu
carezzare una quadratura, ecc.? nanza de Porta Verzellinna.
Compagnàss. Convenirsi. STRIGELLI. Concèss ag. Dato e non concess. Dato e
Compagnia ag. A duu a duu compagnia non con esso (Fag. Rine V, Io9 e. l.).
bella. V. Dùu in queste Giunte. Concètt (Avè in bon). Avere in buon core
Chi no pissa in compagnia, ecc. V. cetto. STRIGELLI.
Pissà in queste Giunte. Morì in concett de sant. Mandar odore
Vess de la compagnia(in) dopo pitocco di santità. STRIGELLI.
ag. o un infermiccio. STRIGELLI. Cónch ag. Govone o Cercine del giogo(“tosc.).
Compagnia. T. de Matton. e Fornaciai. V. Concistòri più spesso che Concistòr. V. STRIG.
in Formàs. La Table de brique dei Franc. Concordànz (Vess ammò ai). . . . Essere
Compàrsa. Comparsa da commedia(Fag. Ri sòro, inesperto, novizio. STRIGEILI.
me V). (Doppio. Confèss. Confesso. Reo confess. STRIGELLI.
Compàss ag. Compasso doppio(Alb. enc. in Confessión(Sott a sigill de ). In confessio
Compass a pont fiss. Compasso con aste ne. STRIGELLI.
ferme? - Conſidénza ag. Bonna cera a tucc e con
Compass de proporzion. . . . Biffi. fidenza con missun. V. in Céra in q. G.
Compass de sacoccia... Compasso da In confidenza. In segreto. STR.
tasca le cui aste entrano in un astuc Trattà in confidenza.... Dicesi spe
cetto cilindrico d'ottone. cialmente del Non fare sfoggi a mensa
- Compass fedel. V. Fedél nel Voc. con convitati famigliari. STRIGELLI.
(Pucc-a-compass. V. (Eùcc nel Voc. Vess in gran confidenza con vun. Es
Compassión ag. Sora el porion, e sott la sere intrinsichissimo d'alcuno. Essere tutto
- compassion. V. in Porion nel Voc. intrinsecato con uno. Avere grande intrin
Compassionévol. Compassionevole. Che pro sichezza o famigliarità con alcuno.
va o che desta compassione. STRIGELLI. Conforme. T. Scolast.... Non conforme.
Competént. V. Prèzzi nel Voc. Ag. di Condotta mal conforme alla buo
Competénza. Competenza – Mettes in com ma costumatezza. STRIGELLI,
petenza. Mettersi fra i concorrenti. Confortin ag. Voce che leggesi ripetutamen
Compèzz. v. c. br. Compenso. Ripiego. Ri te negli Statuti degli Offellari milanesi.
medio. Mezzo. VILLA. Confrónt. T. Giudiz. . . . . L'esame d'un
Compìi. Cortese. Garbato. accusato al confronto personale e orale
Compimént(Avegh tutteossin). Avere ogni dei testimoni. STR.
cosa a compimento(Gh. Voc. cit. il Caro) Confrontà ag. Tornà a confrontà. Ricon
– Noi però usiamo questa frase quasi frontare(Redi Op. VI, 69).
sempre in senso tristo o ironico, come Conquista ag. Mettes in aria de conqui
d'avere ogni tristizia od ogni sciagura sta.... Allindarsi, attillarsi, darsi aria
od ogni danno, e diciamo: di zerbinerìa; civettare.
E per compiment. ironic. E per ristoro. Consacrazion. Sacrazione.Consagrazione.
Complicazion. Complicazione. STRIGELLI. Conscénza ag. Dove gli et la conscenza?
Complimént cont i fiocch. Complimentone Ditemi a chi vi confessate voi? (Pan. Poet.
(Nelli Vecc. Riv. III, 1o). Complimento II, xv III, 2). Non ti senti un laico alla
da potersi fare al Cerimonia (id. ivi). cos ienza” (id. ivi).
CON (6 ) COO
Consciàa e Consciàa-inscì. v. c. Ammalia Contrastànmp. T. delle Arti. V. in Stàmp.
Consciatècc. Conciatetti(Min.). (to. PAG. Contratècc... Secondo tetto, doppio tetto.
Conscin. Rattoppatore – Fig. Racconciatore. Contrazentón. Contraccignone. V in Zentón.
Chi accomoda affari difficili – Paciere. Convegnì. Convenire in una opinione, ecc.
STR. – v. br. Conciascarpe. Ciabattino. Vil. Convenienza. Convenienza. (STR.
Consegnà... Ordinare che una truppa non Giontagh de convenienza. Sapi
si muova di luogo, di quartiere, ec. per Giontagh la soa convenienza. " tarci
averla pronta ad ogni chiamata. SrR. di grado, di onoratezza. Rimetterci d'ono
Consegnàa in quarter. V. in Quartér nel Voc. re, di credito e sim.
Conservazionſ Incioster de V. in Inciòster. Stagh la convenienza. Averci il tor
Considerà ag. Andà a considerà l Che oc naconto. Stagh minga la soa convenienza.
corre? Che monta? A qual pro? Non ci avere il suo conto.
Consili. Consiglio, STRIGELLI. Convenzionaa. T. degli Uffizi. ... Conve.
Consist. Consistere. Consista o non consista. nuto in.... STRIG. (l. 56.
Sia che vuole. STRIG. Conversazionètta. Tornatella(Pros. fior. IV,
Cónsol de giustizia. V. in Giustizia nel Voc. Convertì. fig.... Svolgere altrui dal suo
Cónsol di fachin. . . . Quello del facchini animo e addurlo nel mostro.
che parla per essi e tratta colle auto Cóo ag. Andà-via cont el coo. Farneticare
rità, e che fra loro divide i premi – Scompensare. (sere accapacciato.
acquistati nell'accorrere a spegnere in Avegh grev el coo o el cooligaa Es
cendj, ecc. STRIGELLI. Avè l'argent in coo o semplicemente
Cómsol di pascol. V. in Fàggia nel Voc. Avè l'argent. m. br. Essere fidanzata.
Consolacòri. V. in Sorbètt nel Voc. Essere promessa sposa – E costume che
Consònn. V. Fottùu in queste Giunte. quando la fanciulla brianzuola di con
Consumàda. T. de Giojell.... Agg. di Gioja dizione contadina ha dato parola ad un
che ha scemato bellezza. giovane, questi le porti diversi orma
Consumé.T. di Cuc.... Brodo stretto. STRIG. menti d'argento ch'ella si pone in capo
Cónt che no cunta. Conte senza contado intorno alle trecce. VILLA.
(Barg. Intr. I, 1). Conte Bucotondo. Avè traa el coo alari. Aver rotta la
Contàg(in) corr. 183o in 163o – Nel B. Mil. scarpa(Cecchi Dote I, 1). -

si applica ai fanciulli troppo vivaci. Che Contel coo via.A capo sventato(Gh. Voc.)
contag d'on fioeu. Che diavoletto! CoRsi. Coo curios. Un capo ameno(Pan. Poet.
Contént ag. Content come on merlo o come I, xvii, 56).
on asen o come on grì. Più contento Coo de cavii. m. br. Bravo. Bravazzo.
d'una sposa(“tosc. – Pan. Civ.). Sgherro. Brigante. Scherano – Forse
Conténta. v. br. Assenso. Fede di sposa. viene dal costume de bravi di lasciarsi
Il fidanzarsi. VILLA. crescere il ciuffo e i cernecchj o ca
Contentìn. Becco sciavero. PAGANINI. pelli delle tempia, i quali solevano av
Contrabàtt. T. d'Orolog. Ribattere? – Ri volgersi intorno all'orecchio. VILLA.
battimento del tempo. Coo de ciall. Cervel trapanato (Nelli
Contraciàv. Contracchiave. STRIGELLI. Ser. I, 1). Testa di rapa. Cervello vetriuolo.
Contrafond nelle carrozze). Contrapedanino? Coo de legn. Capo quadro.
Contrafòrt(Vess de). fig. Stare pronto alle ri Coo de matt. Capo scarico('tosc. -T.G.).
scosse. Star pronto ad aiuto. STRICELLI. Coo de romp gamdoll. Capo d'asino
Contraltàr Fà de). Fare un contraltare(Pan. (Nelli Al di ved. II, 1). Capo di bestia(id ivi
Poet. II, xxv). (muro. III,5). Testa bajarda(id. Vecch. Riv. III, 1o).
Contramùr ag. E talora vale per Ripresa d’un Coo dur. Capassone. Caparbio.
Contrapés(nel torchio litografico). V. in Tòrc. Coo quader. Testa ben assestata. STRIG.
Contraposiziòn. . . . L'astratto di Con Dormì bass de coo. Giacere a capo steso
trapònn. V. STRIGELLI. (Gh. Voc. in Capo S XIV).
Contrapotàns. T. d'Orolog. V. in Potàns. Mangià in coo i fasoeu. V.Fasceù. (dere.
Contraspaléra. Ventaglio? La spalliera ap Menà-via el coo. Abbagliare. Confon
poggiata non alle mura ma sì bene alle Mett coo a vun. m. br. Mettere altrui
piante de viali. il cervello a partito. Far rinsavire. VILLA.
COP ( 62 ) COR
On gran coo. Testa di ferro, cioè forte tutta possa di fare checchessia, e spesso
(Fag. Rime II, 232 e. l.). con esito infelice. STRIGEILI.
Rompo S'ceppà el coo. Rompere il capo. Coppàtt..... Quell'operaio che lavora le
Gh'hoo rott el coo. Sono stordito. STRIG. terre in tegoli. Alcuni confondono il
Senza coo ag. Munto di senno. Coppatt col Coppiroeti; ma quelli che par
Tegnì el coo a cà ag. Tenere il cervello lano con esattezza disceverano le idee,
o il giudizio a bottega. (mente. e chiamano Coppatt chi lavora la pasta
Tirass o Trass in del coo. Ridursi alla in regoli, e Coppiroei chi alloga sull'aja
Vess on coo. . . . Aver grande in i tegoli così lavorati, il fr. Porteur.
telletto. STRIG. (landieri. Còr senatòri.... Nella nostra cattedrale è
Cóo in (de seda) muta i tre Filatoiai in Fi detto così quel Ricinto che sta imme
Coo de besti, depagn, de puj. V. in diare innanzi al presbiterio, ed in cui
Bèstia, Pàgn e Púj. hanno sedie appartate le magistrature
D'in coo via. V. in Via nel Voc. allorchè assistono alle funzioni eccles.”
Mett coo. m. br. Metter foce o capo Coràdega dicono in Chiaradadda per Cora
o con Dante cò. El Poo el sarav minga dèlla. V. DE CAPITANI.
Poo se Ada e Tesin no ghe mettessen Coràdega dicon alc. Br. per Codega(salda). V
coo. E certo il fiume Po non saria Po, Coràgg(Fatt)! ... Diciamo così per isch
Se Adda e Ticin non vi mettessercò. VILLA. quasi per animare a mangiare chi già
Mett coo a ona cossa. m. br. Dare mangi di molto. STRIGELLI.
esito o compimento a checchessia. VIII A. Corài (Avè ross i). m. br... . Esser caldo

No avegh nè coo nè bander. V. Bànder. dal vino, ecc. VILLA.


Copètra. v. a. degli Statuti degli Offellari Coràll smort. Corallese (Magal. Op. 239)-
milanesi.... Specie di pasta dolce. Corallo di color languido e dilavato.
Cò, ia. T. di Lotto.... Registro semplice Coràmm de mett in mezz. T. de Sell. ...
sul quale si ricopiano le giocate. È di Coràsc... . Cuore schietto, aperto.
verso dal Registro a madre e figlia le Corbogliòn ag. in fine il brodo di pesce.
cui pagine diconsi fra noi List. Còrda(Dà on gir de). . . . Legare chec
chessia con corda. STRIGELI I. .
Tirà o Trà copia. Cavar copia.
Copiascià. Esercitare la menanteria. -
Mettes in corda. fr. br. fig. Tornare
Copistarìa. Menanteria (Zanob. Diz.) – e in forze. Riaversi. Rimettersi in tempera
ag, ed anche la Stanza ove si ricopiano dopo alcuna malattia. – Rimettere il
le parti di musica d'uno spartito. STRIG. tallo. Rifarsi. Ristabilirsi. VILLA.
Cópp ag. I Fornaciai e i Mur. ragguardano Cordamàgna ag. Tendine d'Achille. STRIG.
Cordettìnn di cartér.... Sono dette Fa
nel canaletto (copp) le parti seguenti:
Testa. Testata º il capo largo – Orecc. Alie prest dai Parmigiani.
della testata? = Coin. Piede? il capo stretto. Cordialitàa. Cordialità.
Copp de capell.... Nome de'tegolini Cordìn. . . . Quella corda che divide tras
buoni e meglio cotti. versalmente lo spazio in cui si gioca
Copp piovattaa o sbagoraa.... Que' al pallone o a pallacorda, e che de
tegolini che diconsi dai Francesi veroles. termina così la tratta di ciascuna banda
V. in Quadrèll nel Voc. dei giocarori. STRIGELLI.
Cópp. V. Grónda in queste Giunte. Cordino Mezzin. Mezzo. V. in Balón(giuoco).
Cópp.T. de Conciat... Cote arcuata e intela Cordinna (Taccà oma... a ona cossa). . . -
jata colla quale si sfregano le pelli addos Rubare un oggetto. Gh'avevi on cap
sate alla dova per ispoglia1 le d'ogni resi pon de fà i fest, e in sta nocc gh'han
duo di calce e rammorbidirne il nervo. taceaa ona cordinna. CoRSI.
Cópp de rimessa. V. in Rimèssa nel Voc. Cordón ag. V. in Manettón nel Voc.
Cóppa. Origine della tralciaja? Parte della vi. Cordon per montà. V. in Montà.
te donde cominciano e partono i tralci, i Cordón. . . . . Rialzo d'erba, di fiori,
capi, quasi dicasi i capelli di essa. VILLA. o di pietre o di mattoni che rigira le
Cóppa ag. Giogo(Zan. Diz.). La carne del aiuole di un giardino. STRIGELLI.
collo che nel bue vivo è battuta dal giogo. Corént corr. Stà semper in corent. Fare
Coppàss a fà quejcoss. . . . Studiarsi a ogni di capo d'anno.
COR ( 63 ) CO R
Corénta ag. Avegh la corenta. sch.... Parl. Còrno. Corno.
d'orologi, lo stesso che Avere il difetto Coróbbia. v. cont, sin. di Perbujdùra. V.
di divanzare il tempo oltre il giusto. Fagli la corobbia a la vacca. ... Darle
Corètt. Coretto nelle chiese. acqua con farina di segale. FIGINI.
Corètt. v.br. Cojetto.Ciubbetto di cuoio.VILLA. Corobbioeü (Canonegh). Lo stesso che Ca
Corètt. v. del B.M. per Corſceneracciº).CoRsi. monegh stobbiroeu se siano servitori in
Corètta. V. Acqua in queste Giunte. luogo di contadini; e talora così dicono
Corìn.... Sp. di dolce in forma di coricino. i contadini al servidorame de villeg
Corispondént teatral... Sensale di teatro. gianti per ripicco del canonicato stop
Corléra (in) ag. Maglia scappata. piajuolo che quello rinfaccia loro.
Còrna o Còrni sig. 1. fig. ag. I cornighi e Coroeü. v. br. Otre. Pelle da olio. Dal lat.
toeò pù nissun. A rivederci alla posata di Corium. VILLA.
Giocondo(Nel. Astr. III, 22). Le ha ferme Coronàtt. Bacchettone. V. Beat. CoRsI.
in capo a parecchi palchi(Cecc. Inc. V, 3). Coronètta del ferr tond del rizzon del lecc
Fa i corni (in gen.) a la cassa, al de dedree. V. in Lècc de dedree nel Voc.
banch, ecc. Frodare. STRIGELLI. Coronètta del pontell di basellin d'ona
Toeiù vum sui corni. Prendere in ug gamba sola. Chiera?
gia, in urto, in dispetto. STRIGELLI. Coronin. Rosarino(Magal. Op. 423)
Còrma. s. f. pl ... Parte della briglia. Coronin. V. Corònna sig.nono correg. sig. 8.°
Cornacòpi.... Nome che danno gli alunni Corònna ag. Coronna de ferr. V. in Fèrr.
braidensi alla prima lezione dei Fregi. La sura Beatriz la gh'ha la coronna,
Cornàggia ag. Gelà i cornacc. Tirar brez e mai le dis . . . Dicesi per denotare
zone(“fior. – Meini in T. Sin. a Tirare). poca credenza a chi si voglia mostrare
Cornajoeüla ag O meglio Specie di cazze divota e non sia. STRIGELII.
ruola donde esce un tubo col quale Còrp(Fà corp e settim) ag. Al positivo Fare
si danno gli aiuti ai cavalli. Strumento l'esequie e l'officio da morto ad un tratto.
antico a cui si sostituisce oggidì una BIFFI – Fà corp e settim a on tratto
vera gran Canna da serviziali. tutt'insemma. m. br. fig. Fare un viaggio
Cornaré (Mandà a) ag. Cavar uno di ca e due servigi. Pigliare due colombi ad una
pretto. Fare alcuno marito delle capre. fava. Condurre nel medesimo tempo due
Cornètt. Cornetto. faccende, e questo a fine di risparmio,
Cornin.... Arnese che gli Ottonai usano come avverrebbe facendo due ufficii (in
per lavorare le lastre. die depositi e die septina) in uno. VILLA.
Corniroeüra per Cornajoeüla sig. 1° V. Còrp ag. V. anche in Misùra nel Voc.
Cornìs. Cornice. Una delle tre parti onde Còrp a sciall.. ... Se ne vegga un esem
consta il cornicione. BiFri. pio nel Figurino 8 novembre 1817 del
Cornis architravada. Cornice architra Corrier delle Dame milanese.
vata (Miliz.). La cornice posta immediate Còrp d'acqua. Massa d'acque?
sopra l'architrave, omesso il fregio. Biffi. Còrp d'assaa o de saa V. in Sàa sig. 2.°
Cornìs ag. Le cornici sono di più spi per es. Còrp de ball Corpo di ballo(Pan. Poet. II,
Cormis a cordon. Cornici a filoni – a Xxv, 16).
gusson, a guscio o a cavetto o a canaletto? Còrp del delitt. Corpo del delitto(Fag. Rime
– a scenna de mull, arcate – mezztond, II, 155 e. l.).
bistonde – piatt, piatte – tond, tonde. Còrp d'on liber ag. Costola( tosc. – T. G.).
Cornisée.... Fabbricator di cornici. Così dicesi quando è di pochi fogli.
cornisèll sig. 2.° ag. Quell'Imbuto che il Còrp(Tegniss in) ona volontaa. Patirsi una
Buommattei(nelle Prose fiorentine III, II, voglia(Pr. ſior. IV, 111, 23).
58) sospettava avessero presso i Prov Còrpo de bacco ag. Veggasi anche Per
veditori di quello Stravizzo per cui ci bincio nel Vocabolario.
calava, a fine d'ingollare alla peggio le Corpsànt cor. A Lodi I C ès. PAG. – STRIc.
reliquie della cena, ha grande affinità Ivi ag. Sono parenti dei nostri Corp
con questo nostro Cornisell. sant le Furii di Messina, cioè i casali
Cornitt(fagioletti) diconsi Baccelli e Baccel che circondano quella città; Furii, cioè
lini dal Giorn. agr. tosc. 184o, p. 2c6. paesi di fuori.
COS ( 64 ) COS
Ivi ag., e talora dicesi a chi avendo Cossinètt d'odor Guancialetto odoroso(Targ
a fare viaggio si crede d'aver sole e Ist II, 522 e III, 387).
bel tempo senza dubbio. Si vedon viag Coss6n. T. de Car. Cosciali. Que due pezzi
giare i corpi santi(Pan. Poet. I, xx, 5). di legno che rinfiancano la coda del
Córr (Fà) assol. Lo stesso che Fà corr a carro delle carrozze.
pomm, ecc. V. il Voc. STRIGELLI. Cossón o Cosson de carrin. s. m.pl. T. de'
Corramàn che alcuni dicono anche Corregh Carroz. Cosciali. Que due grossi traversi
adrée. Appoggiamento ? Appoggiat jo ? di legno che trapassano pel guscio della
Quella foderatura di legno che si suol sala del carrino, e di quà e di là dal
fare alle lastre superiori delle ringhie medesimo guscio hanno confitti sovra di
re, de balconi, ecc. Nelle gelosie, negli sè i quarticini della volticella(i sterzitt)
usciali o sim è quel Listello che serve di e verso i loro streni anteriori la bilan
battuta in sullo stipite o sul battente. cia. Per di sopra dopo il quarticino an
Córregh. Lo stesso che Córr sig. ult. STRIG. teriore(sterzin denanz) e per di sotto su
Corregh-adrée. V. Corramàn poco sopra. bito dopo la bilancia hanno due staffe,
Corrént. Ag. di Caràtter. STRIGELII. dette i granchi del timone(ferr de cavall),
Corridòr. Lo stesso che Corridòra. V. STRIG. le quali collegano i cosciali e sorreg
Córs (Vess de l'istess). . . . . Fare o Avere gono il calcio del timone. Terminano
fatto gli studi contemporaneanu º STRIG. per lo più ad ornamento in una volu
Córs. Filare – Vedi anche in Quadi èll. tina(rizz). Presso al quarticino posteriore
Córsa (Can de. Levriere. STRIGELLI. è un ferro con due uncini i quali fer
Córt. ag. L'ospedaa che fa lumm a la cort. mano la volticella indipendentemente
V. in Ospedaa nel Voc. dal maschio, ferro che i nostri artigiani
Cortèll o Cortèlla. V. in Tòrc de litografia. chiamano Cagnetta o Ferrua; e da un lato
Cortell che va a la mastra. fr. del fra granchio e granchio è un gancio per
Basso Mil. . . . . Coltello a serra-manico
assicurare la caviglia che trapassa il ti
malfermo nel manico. Corsi.
mone e lo ferma (caviggia d'anell).
Cortèll(Im). Per coltello. STRIGELLI. Cossón T. de Carroz. Cosciali. Legni che
Cortellànna per Erba cortèlla V. abbracciano i colli d'oca nella loro
Cortellìn. T. de'Maniscalchi. Coltellaccio. parte confitta nella coda, e assicurati
Cortesia (Im). Di grazia. In cortesia. STRIG. con staffe gli assodano.
Corvé ag. Servigio personale. Fazion personale. Cossoni tde sterza. V. Ossist e Cossén.
Coscriziòn(Vegni-foeura la) ... Essere pub Còst. T. de Sarti. Costure. StruceLLI.
blicata dalle autorità la coscrizione. Sraic.
Còst fals Coste spurie nell'uomo.
Còssa a On poo de quella cossa ag. Di Cost ag. Imparà a sò mal cost. Imparare
screzion se ce n'è – E anche eufemismo a sue spese.
per non dire apertamente merda. STRIG. Còsta cg, Dornì in costa. V. in Dormi.
Quatter coss. T. di Giuoco.... Quat Mett in costa. Mettere in arca, cioè
tro carte identiche di valore, ma di Riporre danari nello scrigno.
quattro semi diversi. Quadrell in costa. V. in QuadrèII.
Cossì. V. Inscì nel Vocabolario.
Voltass in costa. Mutarsi in lato(Cr.
Cossin de saa o d'assaa. V. in Sàa sig. 2. in Rovescio) nel letto.
Cossin. V. in Pigna, Sbarón, Sedér nel Voc. Cºsta(Fà a ca) ... Allorchè diversi con
Cossimètt o Cossinitt.... Regoli di ferro tadini hanno a partire fra loro alcuna
sui quali posa il perno del rullo(cilinder) cºsa, un di loro si tira alquanto in
dei torchi litografici. disparte e volta il tergo agli altri, i
Cossinètt. . . . . Imbottitura negli abiti quali frattanto dividono l'oggetto da par
fatta a solo fine di riparare a difetto tirsi(a cagion d'esempio legne o frutte)
sità di corpo. Srri GELLI. in tante porzioni quanti sono i conta
Cossinètt o Cossimitt ... Nelle rotaje delle dini. Dopo qualcuno domanda a quello
strade di ferro sono quei Ferri che che è in disparte e che non può ve
quasi mascelle agguantano e assodano dere. Di chi è questa? Di chi e cotesta?
le spranghe. STRIG. E cotest'altra? (A ca costa). E colui rispon
Cossinètt o Cossimitt per Pagnòtt. V. | de E di Martino, è di Gio., ec. FioINI.
COZ ( 65 ) CRI
Costà ag. Costa che costa. A tutto costo Cràppa ag.Il Dom.(Facez. p. 4oo) usò Grappa.
(Fag. Rim. II, 297). La Crappa perada la fa i tortei,
Quell che costa magotta l'è bon. Quel Ghe ne dà minga ai socu fradei,
che non costa nulla è a buon mercato(Fag. I seeu fradei fan la lacciada,
Rime V, 233 ed. l.). Ghe ne dan minga a la Crappa perada.
Costón.... Spigoli nelle volte gotiche.STRIG. Cràppa, Crappón e Cozzòtt valgono anche
Costumà. Educare ne buoni costumi. Crean Uomo di grande ingegno. STRIGELLI.
zare. Insegnare la buona creanza. E più Cràppa... Ora chiamasi in gergo quella Mo
estesamente i cont. br. l'usano per Pic neta che vale un quarto di crocione. STR.
chiare i ragazzi, facendo essi consistere Cravàtta. Goletto(Zanob. Diz).
il miglior metodo di educare i fanciulli in Craventà. v. cont. per Trà-sù (recere).V. LAv.
dar loro di buone picchiate. VILLA. Creatùra. . . . . utsa sempre il contadino
Costàmm. Assisa. Divisa di gala. In gran brianzuolo per Feto, Parto – Mandar
costumm. . . . . In gran parata. fuori la creatura ha la Crusca per par
Cosùu. Cotto. torire. La creatura (dell'asina) per le
Cotelètta ag. Coteletta a la graticola. Lo fatiche diventerebbe peggiore. VILLA. ,
stesso che Coteletta a la gradella. V. – Créd ag. Cred, l'è cred de matt diciamo
Coteletta a rost. Sin. di Coteletta fritta. per significare che una cosa non merita
V. nel Voc. – Coteletta in bianch. . . . . credenza. STRIGELLI.
Costoletta bislessata – Coteletta picca Crédit ag. Chi paga debet quista credit...
da o picché.... Costoletta picchiettata. Il contrario del dettato addotto nel Voc.
Cotomarii.... Nome collettivo delle merci Cremesi(Voltalla in d' on ). Mandarla in
di cotone. frottola. PAGANINI.
Cotpali.... Sp. di stoffa. Crèn. Creen(Targ. Ist. II, 364).
Còtt ag. Chi le voeur cotta, e chi le voeur Crepp crèpp. . . . . Crepone doppio assai
cruda. V. in Lèss nel Voc. fitto e forte.
L'è cotta. fig. Le son sonate, e sottintº Creppà ag. Fà creppà on vermen a vum.
le ventiquattr'ore, cioè ella è fritta, è finita. . . . . Atterrirlo. STRIG.
Còtta. fig. Còtta(“tosc. – p. aut. pis.). Ubbrº Toeiù, e poeti creppa ... Così diciamo
Còtta de medon o sim. Cotta di mattoni, ecc. sch. quando v'è poco da mangiare. STRIG
Cottura(A mezza). Verdemezzo.Semicotto.STR. Crespìn.... Ne così detti Guanta la guer
C6v del sest de demanz. V. Tocch de la riera è la Manopola che tocca la ma
sterza in Tòcch nel Voc. nica dell'abito.

Cóv de parafangh. V. in Parafàngh nel Voc. Fà crespin. ... Tener in mano le carte
Cóva ag. Vess toeò-foeuj per la cova bianca. da giuoco disposte a ventaglio per averle
m. brianz.... Farsi scorgere per qual tutte sott'occhio ad un tempo. STRIG.
che fallo notabile. VILLA. Fà san Crespim. Fare la lunediana.
Covà. fig. Covar il male. Essere malaticcio. Far festa il lunedì; e dicesi specialmente
Covadùra. Cova(Targ. Ist. II, 76). La In de calzolai, de quali è protettore san
cubatio dei Latini. Crespino. VILLA.
Covercin. v. br. Coperchino. Crèss. Esser di troppo. En cress de dò.
Covercin che se fa a tutto su tutti Ve n'ha due di troppo, STRIGELLI.
pignatt.... Dicesi altresì d'Uomo che sa Crèsta. v. a. usata dal Maggi per Cuffia.
ben fingere per istare con tutti. VILLA. V. in Ludurà nel Voc.
– V. anche in Pignàtta nel Voc. Crètta ag. V. anche in Pagà nel Voc.
Covèrt. Ad. di Ferr de cavall. V. in Fèrr. Cribbi ag. Vess come on cribbi. . . . Es
Covertinna sig. 2° dopo cavalcare ag e da sere butterato in sommo grado, essere
tiro, spec. quando sono in istalla. STRIG. tutto tempestato dal vajuolo. Birri.
Covertiroeü ag. Tovaglione(“tose.). Cricca per Compagnia brusca. V. STRIG.
Covertón (de forgon).... Copertone? Cricca o Cricchètt o Cricchètta. V. in Mòlla.
Covin(del copp).La parte stretta de canaletti Cricchètt de la lumaga. Grilletto di piramide?
Covòtt. V. in Manètta sig. 6° nel Voc. Cricco nè cracco ag. Pare che il dettato
Cozzàss. Prendersi d'urto. Star punta punta. abbia avuto origine da quel tale che
Cozzin sig. 4.° ag. Occhio dell'uovo, al bujo trovatosi a mangiare in luogo
V.l. I V. l
CRO (66 ) CRO
d'una rana un rospo, sentendolo scro Cros o Stella ne'torchi litog e sin. V.
sciare tra denti sclamò O cricco o cracco in Roeüda sig. 6° nel Voc.
io ti ho pur a smaltire. Cros a la sgianett. V. Sgianètt nel Voc.
Cricco – Pan de cricco o di sett colp. Cros de cavagn ag. Croce(“tosc.Veggasi
m. cont. br. Pane di granturco – Ha sen la voce Cavaliere nelle Giunte del Tom ).
pre sotto il braccio un mezzo pane ... Quel Cros e Crosettſ sui crocicchi). V. in
rode come un cane, Poi giù pel gorgozzul gli Stràa nel Voc.
dà la spinta Con tre o quattro sorsi d'acqua Cros d'opera. . . . Frase cont. che si
tinta. Vi LLA.
ode verso il Comasco, e vale scherz. un
Crión.T. de Cappell.... Graticcio da ram Lavoro di poco o nessun pregio. Tal si
massar la lana o il pelo da cappelli. crede avere fatto un gran che, e in vece
Crissvàsser. Il Kirschwasser dei Tedeschi, la non è che ona cros d'opera. FigiNI.
Crist(Tirà in). m. b. e da schivarsi. Fare Fagh-sù ona cros. Fare una croce so
arrecare l'anima a un granel di panico. pra un debito altrui (Cec. Cou. ined. 66
Cristàll molaa. V. in Molàa nel Voc. – Gh. Voc.).
Cristiàn. Cristiano per Uomo. Chi gli ha in Giugà a cros e lettera si cancel
minga de compassion per i besti, ghe lino le ultime parole Giugà a la brusa.
m'ha minga manca per i cristian. STR. L'è cros, l'è lettera, ecc. V. Sò in
La carna de Cristian la va minga a queste Giunte.
pes. V. Càrna in queste Giunte. Maa de la cros. V. in Màa nel Voc.
Cristo si usa anche ne seguenti modi bassi e Reden in cros.... Redini disposte come
da schivarsi Son mai staa cristo de fall, è detto in Cavaj taccaa in cros. STRIG.
Gh'è mai staa cristo de podeghel fà Crós sig. 4° cangisi come siegue: Strumento
fà. Non mi venne mai fatto, Non vi fu simile ad una croce fitta in un piedestallo,
verso che il facesse. ne cui rami si conficcano alcune cavi
Cristòſfen ag. Cristòfen o Cristofinna o glie alle quali si raccomanda la ma
vero San Cristòſſen. tassa della seta che si vuol dipanare e,
Din don dan, ecc. Vedi Prima nun e dipanando, incannare sul rocchetto ag
poeu i olter in Nùn nel Vocabolario. girato dal così detto Carrell, il quale
Mangià i pee de san Cristofen. V. è mosso dalla mano della incannatrice.
in Pè e in Mangià nel Voc. La Croce non è lo stesso che la Bina
Critegà ag. A critegà hin bon tucc. È più dora, dachè il filo della seta come tu

facile biasimar un'opera che non è il farla l'hai incannato, non lo distendi già sulle
(Nelli All. di ved. I, 12). caviglie della croce, come si fa delle
Crivèll. T. de Cappell. Calcatoia. Oggi di è matasse, ma posti due rocchetti pieni
così detto da noi perchè è come un dove ti torna più comodo, ne fai pas
crivello sostituito alla calcatoia antica, sare i fili o capi di tutti e due insieme
Cròda(La), v. cont. . . . Le frutte casche da essi ad un altro rocchetto che si fa
recce per malattia. pur girare col suddetto Carrell. Onde
Croeüggia. v. br. Buca Tama. Cava. Gia è che la Croce, servendo propriamente
ciglio. Forse dal fr. Creux. VILLA. solo per incannare la seta, non va qua
Croeusc(Vess lì in d'on). Essere di brigata. lificata per Addoppiatoio o Binadora o
Esservi una brigatella di gente. STRIG. Binatoja. Una macchina è stata di re
Cròppa(Nettà-viala). Sgrumare(“tosc.T.G.). cente inventata, mediante la quale si
Cròppa(Andà in). n. br. equivalente ai uil. filano i bozzoli, si addoppiano o bina
Andà-sù de dò, Andà de Dio, ecc. VILLA. no i capi e si riducono in trama, le
Andà in croppa a vun. Succedergli quali operazioni si fanno tutte e tre,
prosperauente. Dirgli bene ogni suo fatto. l'una dopo l'altra speditamente, dalla
Andargli di rondone. VILLA. medesima macchina. Vedi il Politecni
Croppin, che alcuni dicono malauente Grop co. VILLA.

pin. Lo stesso che Forcella de groppera V. Crós. V. in Legnàda sig. 2° nel Voc.
Crós ag. Cavaj taccaa in cros. V. in Ca Crós. sig. 2. ag. Tormento. Afflizione, e
vàll in queste Giunte. anticam. Cruciazione e Cruciamento –
Cros d'aspa de filatoi Croce, Supplizio dell'anima – Soglion dire le
CRO (67 ) CUN
madri a figliuoli tristerelli che non dan nella botte - Mettel in del vassell most
no segno di buona riuscita: Ti, t'et de affacc. Imbottar subito pigiato, vergine af
vess la mia cros. Tu hai ad essere il fatto, torbido ancora, mosto. VILLA.
mio supplizio, la mia penitenza, la tri Crùd. Ad. di Fèrr. V. Fèrr nel Voc.
bolazione di tutta la mia vita; onde Vess Crùd ag. Chi le voeur cotta, e chi le voeur
la cros de vum. . . . Tribolarlo. VILLA. cruda. V. in Lèss nel Voc.
Cròsc dicono i Brianzuoli per Cròtt. V. Crùd e cont. Crù come on pioeucc. Duro
Fà el crosc. V. Fà el crott. VILLA. di cuore. Avaraccio. Cane del suo(Gio. Mo
Croscé (dal fr. Crochet). Uncinello. relli) che non darebbe del proferito. VILLA.
Crosér o Scrosér. . . . . Le Crociate d'un Crud crudisc. Crudo crudo. STRIGELLI.
rotone da filatoio. Crudél. Crudele. STRIGELLI.
Croséra ag. Amell de crosera. V. Anèll. Cruscàda. . . . Striscia di crusca che si
Croséra(nella stregghia). V. in Telàr nel Voc. fa davanti l'uscio d'un giovane o d'una
Croséra d'asp. Croce (Targ. At. Ac. Cim. giovane quando l'amante s'è maritato
III, 419). con altri. PAGANINI. – E analogo al dett.
Croséra de legn.... Crociata di legno che Stà-lì a fà crusca. V. Crùsca nel Voc.
nelle picciole finestrelle delle case con Crùzzi.... Persona uggiosa, molesta. STRIG.
tadinesche tiene luogo delle grate di fer Cucàgna(Paes de la).... Paese in cui si fac
ro(ferrad) e delle grate di legno (legnad). cia sempre baldoria, dove si sguazzi nel
Crosin e per lo più al pl. Crositt.... Specie l'abbondanza di ogni bene. STRICELLI -
di staffa di ferro fatta a H della quale PAGANINI.
si fa uso per collegare pezzi con pezzi Cùcch ag. Quand canta el cucch a la
ne vari lavori. Per es. Crositt de ba matinna l'è bagnaa e ala sira l'è succ.
lanzetta, Crositt del denanz in di ca V. in Sùcc nel Voc.
rocc, ecc. Staffe di bilancella?, ecc. Cucù (giuoco). V. in Cocò nel Voc.
Crosìn. Crociera interna del naspo da fi Cugnoeü per Chignocù. V. nel Voc.
latoi sulla quale s'inseriscono le brac Culàtta.... Ne'mozzi delle ruote è il ri
cia(i diett). salto interiore nel cui occhio s'infila il
Crosim sig. 4° ag. La voce si è oggidì fusolo dell'assile.
estesa a significare anche Chi si rechi Cunètta. Zana (così nella Memoria sul Bo
la prima volta a vedere spettacoli già nificamento delle Maremme Toscane di
vecchi per la comune delle genti, e F. Tartini) è detta tanto la fossetta late
ne faccia le maraviglie come sogliono i rale alle strade, quanto quella che le at
giovani contadini sori e pei quali riesce traversa per dare scolo alle acque. VILLA
nuova ogni cosa di città. STRIGELLI. – . . . Fossetta traversale che conduca
Crosón (in) leva Tallero. STRIGELLI. le acque dalla laterale più alta alla più
Crósta ag. Avegh in sui crost vun ag. Aver bassa onde abbiano sfogo. STRIG.
uno sulla cuccuma(“fior. – Meini in T. Cùni. T. di St. Conio. Cuneo. Zeppa. Bietta.
Sin. a Cuccuma). Cùnt ag. A bon cunt. A buon conto. Al
Crostin. V. in Vìn nel Vocab. meno. Se altro non fosse. Non che altro –
Crostin dopo vino ag. nella cioccolata, ecc. Intanto(Gh. Voc.).
STRIGELLI. A cunt. A conto(Pros. fior. IV, II, 9).
Crostinàtt ag. Moscetto (“maremmano). Al mè cunt de mì. V. Segond mì in
Crovèll(Fà el... d'ona tinna). Svinare. STR. Segónd nel Vocabolario.
Crovellà madur. Svinar maturo, fatto nel A sto cunt. Quand'è così. A sto cunt
tino. Svinare e imbottar riposato e chiaro; voo a tavola. Quand'è così mi siedo a
il che avviene quando la fermentazione tavola. STRIGELLI.
vinosa è compiuta affatto = Crovellà Cattann el cunt. Venire a capo di
zerb – quasi zerb – on poo zerb. Svi checchessia, ed anche Rinvenire, Rintrac
nare e imbottar giovane; – un po' gio ciare chicchessia. STRIGELLI.
vane, sì che nella botte il vino alquanto Cunt de donna. . . . . . Conti fatti
grilli, e perciò si risenta e schiarisca = per aritmetica mentale, o come si suol
Crovellà zerb affacc. Svinare e imbottar dire sulle dita, risolvendo il quesito
vergine sicchè il vino bolla parecchi di non per aritmetica scritta o per regola
CUR ( 68 ) CUT
scientifica, ma secondo detta meglio la Cùria. T. Eccl. Curia.
fantasia del momento, il che per solito Curiàl. Curiàle.
riesce ottima abbreviazione di conteggio. Curios. Strano. Bizzarro, e si dice di per
Cunt scalar. Lo stesso che Cunt a soma e di cosa. STRIGELLI.
tiron. V. STRIG. Curiositàa (Scoeudes o Toeuss, ecc.). STRI G.
Fà cunt de dì, de fà, ecc. Avere in Curlà. v. br. Arrandellare. Strignere le
animo di dire, fare, ecc. STRIGELLI. some coi randelli. VILLA.
Fà cunt de quei coss. Fare assegna Curlà-sù vun. m.br. fig.... Angheriare,
mento sopra checchessia. STR. straniare, vessare uno gravandolo di peso
Fà cunt sora vum. Contare sopra uno. superiore alle sue forze – Ed anche... -
Aver fede in uno che ne gioverà. STRIG. Mettere il morso ad uno, vincolarlo ,
Fà el sò cunt. Far ragione. Da una ristrignergli la libertà – Ed anche Ria
cosa far ragione quale sia per esser l'altra. carare il fitto ad alcuno. VILLA.
Fà i sò cunt. Gittar il suo abbaco(Pr. Curlàda v. br. Arrandellata? – Dagh-sù
ſor. II, 1v, 58). ona curlada a vum. m. br. fig. equivalente
Giustà i cunt. Acconciar la ragione. a Curlà-sù vum fig. V. sopra – VILLA.
Imbrojà i cunt con vun. Intricar la ra Curlètt fig., e per maggior espressione Cur
gione con alcuno(Alamanni Coltiv.IV,822). lett del pozz, dicono i Brianz. un Ton
Liquidà on cunt. Appurare un conto. facchiotto, un Tombolotto.
Far l'appuramento d'un conto. Cùrlo ag. Castigà i curli.... Spignere i
Savè i cunt. Saper di conti. STRIGELLI. curri in modo che lavorino a dovere.
Trovagh el sò cunt in d'ona robba. Cùrt ag. A la curta. Alle corte.
Trovarci il suo conto. STRIGELLI. Per la pù curta. Per le più corte stra
Vess de bon cunt. . . . . Arrendersi de. Per la più corta. Per la più presta.
e convenire in cosa che non ci conver Vegnì a la curta. Venire alle corte o
rebbe che fosse. STR. alle strette.
Cuntàa cuntisc. . . . . Noverati con ogni Vess curt de danee. Esser corto a
esattezza; dinumerati a uno a uno. danari. STRIGELLI.
Cùpola (parti) ag. Balla. Palla Mela. Cùrt. Corto (Pan. Poet. I, xxxIII, 13). Di
Perd de vista la cupola del Domm. poco ingegno.
V. in Dòmm nelle presenti Giunte. Cùrt e Curtìn. Scarso(Pan. Poet. II, XI, 32).
Cupolètta. Cupolino? Negli ostensori al Cusàda . . Astratto di Cusà (in giuoco). STR.
l'ambrosiana è la Tazza che ne copre il Cusì de fin. Cucir di fino (Nell. All. di
corpo sormontata da una croce o dalla ved. I, 1).
effigie del Salvatore. Sentiss a cusì el coeur, V. in Coeür
Curà. . . . . Curà i or, i ses, mezzoſì. . . . in queste Giunte.
Attendere che non passino inosservati Cusii de coeur. V. in Coeiùr in q. Giunte.
mezzodì, le sei, le ore tali. STRI GELLI. Cusin ag. El sarà on quei cusin. ... . Lo
Curascin. Culino(Aret. Disc.) diciamo d'un giovane che si trovi con
Curàt ag. El ne sa pussee el curat con una giovane, e si sospetti che l'amoreggi,
la serva ch'el curat là de per lù. . . . . e loro serva di coperta l'essere o il
Plus vident oculi quam oculus. STRIGELLI. dirsi cugini. STRIGELLI.
Curat padron. . . . . Nel B. Mil. si Cusinàda. . . . . Discorso in cui inavver
chiama così il Parroco del luogo ove titamente si biasimi taluno alla presenza
altri molti sono radunati a qualche sa di persone che abbiano legame di pa
cra funzione, per distinguerlo. CoRsI. rentela o d'altro col biasimato (Raib.).
Cùrc. Gorgoglione. Tonchio. Il Curculio gra Cusimìn. Cucinetta. Cucinuzza. Picciola cuci
nariusL. VILLA – La credo voce propria ma – Talora è voce di relazione in quelle
della parte briantea più prossima al case le quali, oltre alla grande cucina
l'Adda non l'avendo mai udita nei paesi per l'uso comune, hanno altresì una
alla destra della Molgora verso ponente. cucinetta per uso speciale di alcuni
Forse questa voce (rimasuglio di lati individui della casa, dell'infermeria, ec.
nità sincopata Curculio) diede il nome STRIG.
al paese d'Aicurzio. Cutta. Ad. di Féver. V.
DA ( 69 ) DAG
Cù a o Bus di erb. Il Prezzemolo(Domen. Giugà de cuu al Bigliardo, oltre al
Facez. pag. Io9 ). dettone in Cùu, vale anche ciò che se
A cuu indree. Retrorso; e fam. A culo ne dice nel Vocabolario in Giugà. V.
indietro(Gh. Voc. cit. il Brun. Lat.). Mej cuu de marì che bocca de fioeu.
Avegh el cuu sul velù. V in Velà. V. Fioeü in queste Giunte.
Avegh tanti ann sul cuu. Aver tanti Mett el cuu in cadrega. . . . Pren
anni sul sedere(Pan. Poet. I, xxxviII, 1). dere il comando, acquistare la superio
Braga de cuu se cred che ghe voeub rità. STRIGELLI.
bia on pont, e gh'en voeur duu. V. in Mett-giò el cuu. fig. . . . . Fallire.
Pönt nel Vocabolario. Parì d'avegh el da-fà de quell che
Come s'ha ben mangiaa e ben bevuu ſa el cuu ai gucc. V. Gùggia in q. Giunte.
se gh'ha el diavol in del cuu. V. Diàvol Pari staa sott al cuu di can. V. Càn.
in queste Giunte. Pettà-giò el cuu. Impancarsi.
Cuu de la castegna... L'Ilo della ca Savè de cuu.... Alcuni lo dicono par
stagna. lando di tabacco per accennare ch'ei sia
Cuu del capell. Stoino(“tosc. – T. G.). in sul finire nella scatola o nel cartoccio.
in Ciàu e Fass corr. brazz in brasc. BIFFI. Toeiù o Ciappà o Medegà el bus del cuu
Cuu e mezz. V. in Lègn sig. 2.” per ona piaga. V. in Büs e Piàga nel Voc.
Del praa ven l'erba, e del cuu ven Vegni el cun quader. Fare un gran
la merda. V. in Pràa nel Voc. sizio(“tosc.). Non si levare mai da se
Desquattà el cuu a vum.... Pubblicare dere; stare inchiodato al lavoro.
le di lui vergogne e malefatte. VILLA. Cuu-inceiùj. . . . . Sp. d'uccello così detto
verso Brivio. Forse il Culbianco? STRIG.

D -

Da (in) ag. Dà-dent..... Lavorare a più Dà. assol. v. c... . Splendere, ed è pro
non posso. V. Dà-adree. STRIGELLI. prio del sole e della luna. STRIGELLI.
Dà-giò. . . . . Dettare alcun che agli Dà..... Favorire, secondare. Per es. Fin
scolari perchè lo traducano, ecc. STRIG. che la fortuna la dà. Fin che sorte se
Dà-giò. Battere. V. Dà pag. 7 nel Voc. conda. STRIGELLI.
Dà-giò. . . . Porgere checchessia da Dàa (Vess el sò). Essere la sua misura. Es
alto a chi sta sotto. STRIGELLI. sere quel che è giusto. Essere la giusta
Dà-indent el calor, el sals, ecc. Tornare proporzione. Esser quel che si pratica co
indietro(Cr. in Tornare). Fà dà-indent. munemente. Per es. Cossa ghe se dà de
Far tornare addietro (Cresc. Agr. II, 291). refresch ai massee per ogni carr dele
Dà-indree ai serc. Vale quanto Dagh gna che menen? – El sò daa l'è duu
giò. V. nel Voc. STRIGELLI. sold de pan e on boccaa de vin. VILLA.
Dalla stracca. Vale quanto Dalla freg Dàa. participio ag. L'è dada. La pietra è
gia, V. nel Voc. STRIGELLI. nel pozzo(Nelli Vecc. Riv. II, 2 ).
Dà-sù.... Porgere checchessia a ta Dàa dopo Parlacocco ag e un altro detto
luno in alto. STRIGELLI. al Barone.
Dà su la vos.... Sgridare. STRIGELLI. Dà-dent come on catalan, o come on
Dà-via. gener.... Dar busse; battere. strascee.Arrangolare. Gridare a gola.VII.LA.
STRIG. – Dà-via di catta-sù. . . . Toc Dàgh. . . . Nei diversi giuochi delle noci,
carne in luogo di darne. dei noccioli e simili vale Tirare in essi
E daghela. E tonfa! (“tosc. – T. G.). col coccio, ecc. E nel giuoco delle pal
Podè damn des a andà ai dodes. Po lottole vale Truccarle o Trucciarle (bog
ter dare più vantaggio che di quaranta gia). VILLA.
cinque quanto a checchessia (Caro Let. Dàgliela. Fuggire. Darla a gambe. LAVELLI.
fan. 462). V. anche Dödes in q. Giunte. Dàghen. ... . A primiera e simili giuochi
Dà. Corneggiare. V. Scormiggià nel Voc. vale quanto Scommettere: Per es. Quanto
Dà per Supporre. Quanti ann ghe det? te ghen dee? Quanto va ? STRIGELLI.
D AR ( 7o) DEL
Dagh-foeüra a on lavorà. v. cont. Ter Dàss.... Concedere. Abbandonarsi ad uno.
minare un lavoro. FIGINI. La ghe s'è dada. Gli fece copia di sè. STR
Dàgn (L'è mej stà ai primm). . . . Ariosto Dàter o Daterón. v. br. Manesco. Che e delle
disse: Restar in danno, senza più « Re mani. Pronto a percuotere. VILLA.
stare in danno tien miglior consiglio Che tutti Dàttoli ag. Il mele si fa leccare perche egli
i denar perdere e la vesta ». StRIGELLI. è dolce.
Dàj(E). assol. vale lo stesso che E daj che Daziària. s. f . . . Il complesso di quanto
l'è on sciatt. V. in Sciàtt. STRIGELLI. si riferisce alle gabelle pubbliche.
Daj ai lader. Al ladro ! al ladro! Dàzzi de la Cadenna. V. in Navigli nel Voc.
Dàma(Bocca de V. Böcca in queste Giunte. Dàzzi grand. Dogana maggiore.
l)ama servita. . . . Essere correlativo Debeltàa. v. br. Debolezza. Debilità. E voce
del Cavaliere servente. quasi derisoria. STR. – VILLA.
Dàma. Dama – V. anche in Balón. STRIG. Dèbet.... Chi paga debet perd el credit. ov
Dàma (Fà). Sin. d'Andà a dama. V. STR. vero Chi gh'ha debet, gli ha credit. STR
Damascàa e º Aggiunto a metalli vale Ubedient come i debet.... Disobbe
Danaschinàa. Lavorato a fiorami e si diente. DE CAP.
mili, e dicesi principalmente delle lame Dèbol ag. El sò debol ghe l'han ruce
di sciabole, spade, ecc. STRIGELLI. Ognuno ha il suo punto del minchione
Dànda(Dà la)..... Far oscillare, menare (“tosc. – T. G.).
innanzi indietro un oggetto che si vuol Debolezza sig. 2 ° ag. Debolezze(Redi Op.
lanciare, per dargli più spinta. STRIG. IV, 83; V, 94 e pass ).
Dandalò presso alcuni Intagliatori in legno Decimà.... . Törre a checchessia, scena
per Tondin sig. 6.° V. nel Vocab. re, impicciolire. STRIGELLI.
Dandinn ag. Bandinelle(“tosc.)? Decocción. Decozionaccia(Redi Op. V, 2ca).
Danée ag. I Sànti, i Fradèj, i Bèzzi, el Decrètt ag. Malarbett el decrett e istrivai
Pèler, i Lampànt, e con voci infantili del poverett. V. in Poverètt nel Voc.
Sìss e Ninée. I Bisanti, e col Pan (Poet. Dedént. s. m..... L'interno del cassino
II, vini, 6). I Bezzi. delle carrozze. Le sue parti si veggano
Chi ha danee fa danee, e chi ha nelle rispettive sedi alfabetiche e ia
pioeucc fa lendem.... Proverbio brian Lègn(carrozza) e Scòcca nel Voc.
zuolo col quale si vuol significare che Dedrée(El).... Il Tergo delle carrozze le
Ex nihilo nihil fit. VILLA. cui parti veggansi in Lègn sig. 2. p. 357.
a Danee danna ag. In qualche caso Dedrée(Dagh). T. del G. di Bigl. Tirare al
potrebbesi dire I boccon grandi sono calcio(“tosc. – Voc. piac. Sup. ).
quelli che affogano. Defà. sust. Faccenda. Affaccendamento. STRtc.
Fà danee d'ona robba. Farne quat Defèsta ag. Dà el defesta ironic. - . Rega
trini(Magal. Op. 38o). - lare alcuno di busse o di rabbuffi. In qual
I danee him faa per spendi. A ciò che caso Dare le frutte di frate Alberigº.
l'avaro risponde: Ma hin piatt per metti Déficit o Amànch. Buca.
in pigna. STRIGELLI. Degiumà(in) ag. Chi degiuna e olter ben no
a Pocch danee pocch sant'Antoni ag. fa sparmiss el sò e a cà del diavol va.
Poco popolo poca predica(“tosc. – Meini V. in Diàvol, e alla frase consimile ag. la
in Tomm. Sin. p. 745, col. 1.”, nota 7."). parola degiuna. Biffi.
A pochi danari poca merce; chi paga Degiumà maa i sò sabet- V. in Sàbet,
male è servito male.
e ag. alla frase affine la parola degluna
Tant per voltà i danee.V.Voltà nel Voc. BITFI.
Dannàa come on copp o on sein. V. in Cópp. Delicàa. Tenero(Ambra Cof. I, 3). Geloso
Dànt. V. in Pèll nel Voc. Di rischio.
Dàrsena. . . . . Sui nostri laghi è quella
Deligerì idiot per Digerì. V.
camera d'una casa fondata in acqua, e Dèlta.... Sp. di carrozza. V. in Lègn sig 2.”
con apertura verso il lago, ove si riti Delùvi. Ai vintises sant'Anna e ai vintisett
rano al sicuro ed al coperto le barche. el deluvi. . . . . Si dice anche al pro
Corrisponde alla Rimessa delle carrozze. prio con allusione alla così chiamata
STRIGELLI. Dotta de sant'Anna. BIETI.
DER (71 ) IDES
Denànz. s. m. La partita davanti(Alb. enc. Dersett-e-mèzz correg. È l'Ottavo del co
in Maschio). La porzione anteriore del lonnato. STRIGELLI.
carro delle carrozze, le cui parti minori Derupàzzi. v. br. Scavezzacollo. VILLA.
veggansi in Lègn sig. 2. pag. 356, col. I.” Dervì a Dervii-foeura ag. Fate largo, lascia
Denànz. s. m. Facciata? In genere inten tela passare(Gh. Voc, II, 462). Pon'rena,
desi la faccia delle carrozze che guarda che lo Sbracia armeggia(Salv. Gran. V, 3).
il cocchiere. E in questo sig. se ne veg Desàsi. Sbrattone. Sbrattonaccio(“tosc. – T. G.).
gano le parti in Lègn(carrozza) e Scòcca Chi ha il mendo di dissipare, sciupare.
e nelle respettive sedi alfabet.º nel Voc. Desàsi. s. m. Uomo a casaccio. BIFFI.
Demcitt per Gajuoeùra spinosa. V. Desaviàa. v. br. Disviato. Che è fuori della
Dént. prep. ag. Cosse ghe femm-dent?.... retta via. VILLA.
Che ne facciamo? Desbarazzà. Sbarazzare. Sgombrare. STRIG.
Dent o Foeura per el dì. Fra di. Tra Desbarcà. Sbarcare. STRIG.
di. Tra 'l di. Fra 'l di. Il difra di. Desbavà. Sbavare. Levar le bave ai lavori
Trà e Tragh-dent. V. in Trà nel Voc. di getto, di lastratura e simili.
Déut. sust. m. (in) ag. Cavalier del dent. Desboscà. . . . Sgombrare un terreno da un
Cavalier del dente(Guadag. Poes. 46). bosco – Diradare un piantato levandone
Dà al dent. Reggere al dente(Gh. Voc. i troppi alberi, o troncandone i rami
cit. il Soderini Colt. Viti 183 e 22o). troppo fitti – Cacciar del bosco. STR1G,
Dent de cavall.... Dicesi per similitu Desboscionà i bottegli. Stappare le bottiglie
dine a Denti umani troppo lunghi. STRIG. (GiuliSt. agr. di Valdichiana, vol. 2°). VIL.
Desligà i dent. Slegare i denti(Gh. Voc.). Descantà i vermen. . . . . Pare proprio de'
Togliere ai denti quel senso spiacevole rabbuffi dati al pigro. STRIGELLI.
che fanno allorchè sono allegati. Descaregà la fornas.... Levar dalla for
Deprofondis. Deprofundi (Pan. Poet. I, nace i matton cotti.
XXVIII, 22). Descaregàa. T. de Macell. . . . Aggiunto
Depù. m. cont..... Superiore, e special di que” Tagli delle carni macellate che
mente se militare. FIGINI. si lasciano scussi di vertebre, d'ossi, ecc.
Deràmsc. . . . . Pigro; restio. V. Darénsc. a paragone dei loro tagli di riscontro –
Dèrbeda. T. de Muratori. . . . Nome di Mezzenna descaregada, Riaa descaregaa.
quei Pertugetti che rimangono nelle rin V. Mezzènna, Riàa nel Voc.
zaffature per difetto d'appianatura. Descolzà. v. agr. br. Scalzare. VILLA.
Derént. v. cont. per Arént. V. STRIGELLI. Descónsc. Sconcio. Scomodo. Scapito. VIILA.
Derisión. Derisione. Usato forse nella sola Descrostà.... Törre da checchessia i grumi,
frase Mett in derision. Deridere. Scher le sordidezze grosse e prominenti. STR.
nire. STRIGELLI. Descrostàa(Piatt). V. Scrostàa nel Voc.
Derivà. Derivare. STRIGELLI. Desdamà. . . .. Scoprir di pedine le quat
Deroccamént. Rovina. Cosa rovinata. Cosa tro case della fila più riposta di ciascun
guasta – Rovinaccio – Moriccia. Muc giocatore. STRIG.
chio di ruderi, di rottami di case; p. es. Desdìss. Disdirsi. STRIG.
On deroccament d'oma cà. Una casa spal Desfà-giò on fagott o sim. Svoltarc Nelli,
cata; un casolare mezzo diroccato – Un Vecch. Riv. II, 6).
Guasto (Dino Comp.). Un Guastine – Desferenzià. Discernere. Identificare. FIGINI.
Il Diroccamento dei diz. della lingua vale Desféria. s. f o Ferr snodaa. . . Ferro da
Atterramento, Devastazione, Guastamento, cavallo non tutto d'un pezzo, ma colle
Distruzione, laddove la voce medesima due branche congiunte per mezzo d'un
nel dial. brianz. vale piuttosto la cosa chiovolo a mo' dell'aste de compassi.
atterrata, distrutta, rovinata. VILLA. Desformàa ag. Trasformato da quel che era.
Dersètt (in) ag. Quell che non se fa de der Desformadamént. br. Fuor di modo – Smi
sett se fa manca de vintisett.... Lamento su rattanlente - Sformatamente. VILLA.
dei padri e delle madri pei figli cattivi Desfornasà. . . . Cavare della fornace.
o ignoranti, con cui sogliono rispon Desgarbàa(Basta vess brutt per vess). V.
dere a chi li conforta dicendo che col Brùtt in queste Giunte.
tempo i loro figli diverranno savj. CoRsi. Desgiuné ala forscett. V. Forscètt in q. G.
DES ( 72 ) DI
Desgorgà. . . . . Spazzare canali o tubi, Despiccà (in) corr, la parola Impiccà in In
perchè ne sgorghi liberº il liquido. STR. piccass sig. 2.”
Desgràzia ag. Desgrazia del can fortunna Despostàss. v. br. Degnarsi o Aver la degna
del loff. V. in Càn nel Vocab. zione di fare, ecc. VILLA – Disporsi.
Desgugellàa. Lussato – Desgugellàss. Lus Indursi.
sarsi. Slogarsi le ossa; e per lo più di Desprési(Vesseghen o Aveghen per ol). M.
cesi delle gambe e delle braccia. VILLA. brianz. che vale il medesimo che Aveghen
Desgugellàssi stringh. Sſerrarsi gli aghetti? de fà lecc ai cavaj. V. in Cavàli. VILLA.
Desgust (in) ag. Ghe m'hoo desgust.... Ne Desquattà el cuu a vum. V. Cùu in q. G.
lo piacere, scherzandosi sull'equivoco Dessadèss vale pel solo futuro, onde assolut.
tra Desgust e Des gust. STRIGELLI. diciamo Dessadess per indicare che non
Desimbottì. T. de'Bastai. Sborrare. Cavar la faremo mai quello onde siamo richiesti,
Desimpastà. Spastare. (borra. perche, sempre riferendoci a tempo che
Desimpègn(Vestii de V. in Vestìi in q. G. ha da venire, non lo facciam mai. STRIG.
Deslaccià. fig. che anche dicesi fig. Toeugh Dessoravia usasi talora in senso di A coper
la tetta a vun. . . . Levare o Sottrarre to, per opposizione di A nudo(in sul biott).
altrui alcun utile o comodo o comicam. Destaccà. . . . Detto di colori vale Spic
una vignuola. VILLA. care, e quindi
Deslanà. T. de Cappell... Colle nani fare Destàcch. . . . . Astratto di Destaccà. Fà
sì che le lane si tengano bene insieme. on bell destacch. Spiccar bene. STRIG.
Deslattà ag. Levar dal latte Desténd i pagn a fà sugà. Tendere la bian
Deslattàa ag. Slattato(Magal. Op. 439 ). cheria che si asciughi(“tosc. – T. G.).
Deslàzzi. v. br. Disertamento. Rovina. Dis Destésa. T. di Stamp. Spanditoio dove si
facimento. Guasto. Guastamento. VILLA. sciorinano a rasciugare i fogli stampati.
Deslocchì. . . . Scuotere altri dal sonno, Destin destinaa. . . . . Destino immuta
da intronamento e simili. STRIG. bile, e sempre in senso di sfavore. Frase
Deslodà. v. br. Biasimare. Censurare. VILLA. che tiene dello scherzo. STRIGELLI.
Desmantelà. T. de' Fornaciai. . . . Levar Mandà al sò desrin. Mandare a suo
le fascinate dalle cataste(gambett) per viaggio(Redi Op. VI, 128).
assolimarle e rasciugarle bene bene. Destinàa(in) ag. Quel che ha ad essere non
Desmentegàa (Viv sora ai). m. br ... Vi può mancare(Redi Lett. – Canti Carn.).
vere alle spalle dei malaccorti, degli Destinòn porch ! L'usò il Porta per De
smemorati, dei balordi – Dicesi dei stinaccio reo ! STRIG.
furbi malonesti che fanno lor prò del Destors'cià per Destortià. V. STRIGELLI.
l'altrui balordag. in materia d'affari. VIL. Desvidà. . . . . Sciorre da un invito fatto;
Desmontà ag. Dir come quello: giusto volevo recipr da un invito già accettato. Sraic.
Deszollàss. Dilacciarsi.
scendere(Pan. Poet. I, 1x, 36). Metter le
mani avanti per non caderetid. ivi XIII, 7). Detàgli ag. Stare sul taglio o in sul taglio,
cioè Vendere al minuto.
Desmontà. Scadere. Scendere di grado. VILLA.
Desmontà assol. e Desmontà di sò pretes. Detagliànt. . . . Di certi come pannajuoli e
. . . Ridursi a pretensioni minori. STR. si:n. venditori di stoffe a braccio si po

Desonèst. Disonesto – Esorbitante. trebbe dire Che stanno in sul taglio(Malm.).


Desordenà. Stravizzare. STRIGELLI. Dettà ass. e Dettà in catedra.... Voler
Desòtt(Andà al) ag. Andare al chino(Gh.Voc.). imporre altrui la propria opinione. STR.
Devedàa. v. ant. br. Divietato. Proibito. Vil.
Despanà per Spanà. V.
Despenolà. Lo stesso che Despenerà. V. STR. Devoziòn (Fà i sò). . . . . Nota la singo
Despénsa.... Luogo ove si vendono per larità. Questa frase sta per chi non è
conto della Finanza il sale, la polvere da in articolo di morte. Per questi si dice
Fà i so coss. STRIGELLI.
caccia, il tabacco ed altre regalie. STRIG.
Despèrs. Sperso(“tosc. – T. G.). Di. Dalle - Dai(in sig. di Perle – A cagion
Despettenàa. Spettinato(“tosc. – T. G.). dei). Se podeva minga passà di gran
Despiasè (in) ag. Ghe n hoo despiasè. . . . carocc che gh'era. Non si potea passar
Ne ho piacere, scherzandosi sull'equivo dalle carrozze (Pan. Poet I, xvii, 24).
co f a Despiasè e Des piase, STRIG. Morì di dolor. Morir dai dolori.
DIA (73 ) DI A
Dì (giorno) ag. e poet. Sole. Il nuovo raggio. levare ed esporre i mancamenti degli
Avè faa i sceu di.... Essere durato individui da canonizzarsi. STRIG.
il dovere. Cattà-sù oa quei diavol. Prendere un
Bonann e bon dì. V. Bón in q. Giunte. qualche ualanno. STRIGELLI. -

Dent de vott dì. Fra quì e otto giorni. a Chi ha paura del diavol fa nagott
Dì del sò nomm. V. in Nòmm nel Voc. ag Tu farai magra cera se hai paura di
Dì de posta, de corer, de cavalant. Satanasso(Adium. Son burch. 274). Pes
Giorno di spaccio, di procaccio, ecc. simo dettato del tentatori al male.
El dì de vun.... Il giorno onomastico, Come s ha ben mangiaa e ben bevuu
El mè dì: el dì de mè pader. STRIG. s ha el diavol in del cuu.... A un di
Fenì i socu dì. V. in Morì nel Voc. presso Sine Cerere et Libero friget Venus.
I dì de la garlanda. V. Garlànda. El diavol el gh'ha miss la coa. Il dia
Ogni trii dì . . . . Dicesi anche per volo ci ha messo gli ugnelli(Zan. Rag II,3).
qualunque numero di giorni. STRIGELLI. El diavol l'è maladett perchè l'è vecc.
On dì l'è longh e l'è curt. Lo stesso V. in Vècc nel Voc.
che On ann ecc. V. in Ann nel Voc. Fà la part del diavol. V. in Pàrt nel Voc.
Trii di posdoman. . . . . Ironia per Fondi a fittavol, fondi al diavol. V.
accennare a cose avvenute già da un in Fittàvol nel Voc.
pezzo. STRIG. -
Fortunaa quell fioeu che gh'ha sò pa
Di(dire) ag. Chi dis tropp procuva magott. der a cà del diavol ... Il padre fa i
V. in Provà nel Voc. turpi guadagni, e il figlio li gode. CoRsi.
Come sarav a dì o Come sarant a dì. Fregà la coa al diavol. Lisciar la coda
-... Porta l'usò in questo senso positivo: al diavolo. Gettar la fatica con uno.
Come sarani a di: Tell la el mincion. STR. Ghe starav manca el diavol. Il diavolo
Di in gesa. Dire in chiesa(Rim.aut. pis.). non ci starebbe(Nelli Serv. padr. II, 14).
Di'-sù. Di su. Di pur su(Nelli Vecc. Lavora pussee el diavol che nè el Si
Riv. III, II). gnor V. in Signor nel Voc.
Mandaghel minga a dì, e spesso ag. L'ultem l'è el diavol. Becco l'ultimo.
la spieg. D ghel su la faccia. Dire altrui Becco a chi resta(Burchiello).
checc.º a viso aperto, e ne segua che vuole. a Parì el diavol de la Ciarella ag, la seg.
No ghe disi, No te disi, Nove disi. doppia interpretazione diversa dalla mi..:
Lacchiarella secoli sono era nido del mal co
m. br. È tutto quel mai. VILLA.
stume e della superstizione. Quindi fu facile
Oh di chì. . . . . Lo credo sincope inventarsi che in La Ciarella ghe stava el dia
di Vedi, non del verbo Di. STRIG.
vol, e che sforzaa da on esorcista el sia seap
Podè minga dilla. Non ce ne potere('tosc.) paa-via lassandegh i corna.
Voreva ben dì mì. Mi pareva ben as Cento anni sono in circa eravi un benestan
sai(Nelli Vecc, Riv. III, 4). te, vecchio, grande, brutto, ch'el stava quasi
Diamantinna. . . . Sp. di stoffa di seta. tutt e di sul canton de la Cortascia vesin a la
Diàvol ag. e poet. Il gran Vermo infernale. Gesa spionand chi andava e chi vegneva; nis

A impiccà el diavol. . . . Al più al sua le podeva vede, el ciamaven tucc el Dia


rol de La Ciarella. Andando costui a Milano
più; tutt'al più. STRIGELLI. era curioso di vedere i burattini. Uno fra gli
Avegh el diavol adoss. Essere india altri dei suoi compatriotti ne avvisò il buratti
volato o indiascolato. Avere il diavolo o
najo; e questi fece la seguente burletta: Ar.
il gran diavolo addosso – de vorè fà, lechin tutt spaventaa el compar in scenna; e
dì o sim. Essere indiavolato bene di voler caminand come on matt de la pagura, el scla
fare, dire o sim.(Nelli Mogl in calz. I, 9). mava: Oh come l'e brutt, come l'e brutti –
Avegh el diavol de la soa. Avere la Che hai veduto? gli disse il padrone – Hoo
fortuna dalla sua. Aver ogni cosa secon vist on oun grand, vecc, brutt come come, el
pareva el Diavol de La Ciarella. Forse da que
da Campar d'ogni male.
sta ciancia è venuto il dettato. Pozzi,
Avell cagaa el diavol. Parere uscito di
corpo alla Versiera(Nelli All. di Ved. I, 2). Raporta raporton, el diavolte sprega
Avocatt del diavol. Mala zeppa. Ac in del coldiron. V. in Raporton nel Voc.
cusatore. La frase proviene dal noto S el diavol nol ghe nett la coa, o
oppositore che suole adoperarsi a ri nol ghe giuga-dent o Se no nass on luci
Vol. IV.
DID ( 74 ) D IN
diavol. Se non ci s'attraversa il diavolo Il Diégo(Sur). Profumino. Cacazibetto. Fria
colle corna(Nelli Serv. padr. II, 13). frino. Dileggino.
Stèmm alegher ch'el diavol l'è mort, Diètt ag ... Parti del naspo da filatoi che
gh'è domà i sò fioeu. V. in Mòrt partic. servono a tenderlo e allentarlo. Dietta
Tirà la coa al diavol. gergo.... La strencia. . . . Nome delle braccia scem
vorare al torchio tipografico. pie dei naspi da filatoi = doppia... No
Vess diavol e cros. Lo stesso che Vess me delle braccia de'naspi da filatoi che
corna e cros. V. in Còrna nel Voc. STRIG. hanno un'aggiunta mobile.
Vess minga el diavol. fig. Non esser i Diètta(in) ag. Dietta e servizial guariss tutt
il diavolo(Pan. Poet. I, III, 5). Non es i mal. V. in Màa nel Voc.
sere il peggio andare, non essere brut- | Difètt ag. Soffri l'amico tuo con il difetto
to; non essere cattivo gran che. suo. . . . . Dett. ital. comune fra noi
Vess nassuu quand el diavol el se pec anche al semivolgo. STRIG.
cenava la coa dedree del pajee. . . . . Digh o Digh-minga. Affarcisio Von affarcisi.
Essere un gran furfante, un gran tri Disdirsi. El giald el ghe die-minga. Il
sto. STRIGELLI – Ai Brianzuoli vale Es giallo vi si disdice. STRIGELLI.
sere nato sfortunatissimo. VILLA. Dìghi . . . . Modo di minacciare, quasi
Vess negher come el tabarr del dia dicasi: E che sì! Io t'ho pur detto di
vol. V. in Tabàrr nel Voc. non fare, ecc. STRIGELLI.
a pag. 38, col. 2.”, riga 5.” ag. – Sacc. | Digiùn(De). A digiuno. A stomaco digiuno.
Rime II, 161 ). Così chiamasi, ecc. Romp digium. V. in Rómp nel Voc.
Diavolarìa. Ribalderia(Targ. Rag. Agr. p. 7). | Digiunà ag. Avè digiunaa maa i sò sabet....
Diavoléri ag. Indiavolio. Essere assai disgraziato, quasi s'inferisse
Diavolòtt per Biòtt o Lorócch (V) non si la disgrazia da noncuranza religiosa che
ccnosce a Soma. BIFTI – Forse è noto in fosse punita colle disgrazie. STRICELLI.
qualche paese vicino, come Gallarate, ec. | Diligentà. Accarezzare un lavoro.
Dicastéri. Dicasterio. Dicastero(Zanob. Diz.). | Diligénza. .... Vale anche Lavoro d'uno
Noi lo intendiamo dei pubblici uffizi scolaro oltre il còmpito. STRIGELLI.
superiori. Dima. T. degl'Ingegn. . . . . STR.
Dicasteriàl. . . . Pertinente a dicasterio. Dima. . . . . Arnese da muratori. È una
Did (in) ag. Costà ona robba cinqu did o specie di pialletto (fratazz), ond'essi
cinqu did in d’oma mam. fr. del B. Mil.... acconciano e tirano l'arricciato e l'in
Averla rubata o avuta in dono. CoRsi. tomaco negli sguanci (squarc) degli usci
Did che paren salamitt... . . . Dita e delle finestre; è largo quanto lo sguan
grosse e tozze. cio, e ſassi andar colle mani per in su
D'on did fà on brazz. Credere per un e per in giù.
dito un braccio (Berni Orl. in IV, 5o), l Dimostrà. Dimostrare. Lo usiamo nel solo
afline a Far d'una mosca un elefante. sig. di Dimostrare gli anni(“tosc.).
Esagerare. Dimpizè v. del B. Mil. per Pezz'è. V. Corsi.
Fà cantà i did (in) le righe Fare scric- | Dimc ag. Avè cattiv dino per ona cossa.
chiolar le dita collidendo precipitosa m. cont. br. Essere una cosa dura ai
mente il pollice col medio correg. come denti – e fig. Darvi poco d'una cosa. Non
siegue: Fare scattare il polpastrello del piacere checchessia più che tanto. VILLA.
dito medio da quello del pollice con Dindelà. Dondolarsela.Traccheggiare. Lellara.
cui si prema, cosicchè dal battere del l Din don dan, san Cristofen l'è posdo
primo sul secondo m'esca come uno man, ecc. V. nel Voc. la voce Nun.
scoppietto o chiocco che un dica. D'infoeüra se. n. br. Fuorchè. Eccetroche.
Gli hoo minga daa i did in di ceucc.... Salvo se. VILLA.
Non gli ho usato villania; sibbene gli Dinna. O tard o dinna. Credo che Dinna va
no usato cortesia. STRIGELLI. glia Tardi, epperò s'usa dire o prest
Podè basass el did. fr. br. Leccarsene o dinna, cioè O presto o tardi. E il Var
le dita. Dicesi a chi è uscito a bene di ron Mil. derivandola da diu e spiegan
checchessia senza alcuno scapito. VILLA. dola per lungo tempo, le conferma il si
Dida ha per plurale Did. STR. gnif di tardi. E voce pur lodigiana, e
DI U (75) DOM
vedesi usata dal Lemene nella sua Sposa Diversòri. . . . Voce antica per la quale
Francesca (III, 2). VILLA. s'intendeva già quanto uno spendeva
Dio ag. Andà a quell dio o a quell bion per quello che oggi diciamo I minuti
do. V. Andà de dio in Dio nel Vocab. piaceri. STRIG.
Can de dio. Un Ezzelino. Un Tiranno. Divertiment ag. God vun de qui diverti
ment che dà el diavol ai sò fioeu. Avere
Dio santo lag. Atto d'impazienza.STRIG.
Dio ved e Dio proved. V. in Pro lo spasso de'cani(Cecch. Incant. IV, 4).
vedè nel Voc. Dividéndo o Dividéndum. . . . . Ciò che
ciascun socio d'una società anonima o
( L'è el Dio fece. ) ag. È la
“ L'è quell che Dio fece. º mano di sim. percepisce sugli utili nella società
stessa. STRIG.
Dio(Dati Lepid. – Gh. Voc.). Era quel
che Dio fece per guarir della tosse(Dati). Divisòri. È anche agg. di Fòss ed altro. STRIG.
De CAr. È il casissimo. STRIG. Divorziass. Far divorzio. STRIG.
Dìxit (Più vecc del). . . . . Antichissimo,
Tira, paga, e va con Dio. V in Tirà.
a Tutt i dì che Dio ha creaa. V. in vecchissimo. PAGANINI.
Dizionariòn. Dizionarione(Gh. Voc. in An
Dio corr. quest'ultima voce in Dì.
Dionis. Dionigi – Questa l'è la reson de diperistasi , in Androne, ecc. ove il ve
nustissimo scrittore l'usa a bello studio
messee Dionis, ecc. V. Ris in q. Giunte.
Dirètta(La). T. Finanz... L'imposta predia anfibologicamente e con relazione sì alla
le regia, per distinzione dalla comunale. mole materiale del libro e sì alla maggio
Direttòri, ag. Abbiamo altresì il Direttorio ranza ed eccellenza sua in via ironica).
elemosiniero, magistratura che soprin Dò (De). . . . Al giuoco delle pallottole
tende alla distribuzione dei legati di vale Due punti vinti in una mano, cioè
beneficenza. STRIG. senza ripigliare o tirar di nuovo il pal
Direttoriàl. . . . Pertinente a direttorio. Doàna(in) ag. o Dogànna. (lino. STRIG.
Disavògo(in) ag. Dallo spag. Desahogar.VIL. Döbbia(Andà-sott a la). . . . . Andare a
dormire. BIFFI.
Discol. Discolo, e per int. Discolaccio(“tosc.).
Fà-sott la dobbia... Rincalzare la rim
Discórs ag. Discors magher. Discorsi del
boccatura dai due lati del letto. BIFFI.
poi(Nelli Suoc. e Nuora I, 3).
Discrezion (Andà a). . . . Procedere senza Dobbiéra per Incàster. V.
guida e a barlume d'intelletto. STRIG. Dobbiéra.... La doppia Ghirlanda di vite.
Disègn ag. – La scala del toccar di la Dobbiètt. V. Doppiètt in queste Giunte.
Doblàa ad. di Cavàll. V. in Mantèll nel Voc.
pis e d'acquerello fra i nostri disegna
tori è denominata come siegue: Dödes a Damn des a andà ai dodes ag. Dare
Prinum. . . . . – Segond.... = Scur. Scuro. giunta dalla Porta a Prato al Borgo degli
Lume serrato = Bus. ... = Lumm. Chiaro. Albizzi(Nelli Serv. padr. I, II).
Lume aperto – Relumm... = Cavà de fond... Dodesin. Voce antica per Soldin. V.
Disegnà. Presagire. Indicare in genere. STRIG. Dogàmma. Dogana. BIFFI. V. Doàna.
Disonèst. fig. Esorbitante. Dolimànda (in) si sopprima la definizione, e
Dispari ora è reso comune quanto Disper. V. pongasi invece Giacchetta volante degli
STRIG. --- usseri. Dall'ungherese Dolmany.
Disposizion(in). ag. Vess a disposizion de Dolór de coo el voeur mangià, e dolor
vun ona cossa. Essere una cosa a signo de venter, ecc. V. in Vénter nel Voc.
ria di alcuno(Gh. Voc.). Dolor de marì.... Quello misto d'in
Distà. T. de'Giuochi del Bigl., del Palla tronamento al braccio, alla mano, e spec.
magl., delle Pallot., ecc. Distare. STRIG. al dito mignolo, che si prova per una
Distàcch. Distaccamento in cose d'amore percossa in certa parte del gomito. STRIG.
Dólz. s. m. Dolcezza. Dolciore. STRIG.
(Nelli L'Astr. III, 5).
Distribuzion. T. Post.... L'Uffizio che ri Dolz de bocca. V. in Bocca in q. Giunte.
parte e stribuisce le lettere. Dolz-e-brùsch ag. e con voce antica Muzzo.
Ditta (In o A). A giudizio di un tale. STRIG. Domà che. Se non che. Quand'ecco. STRIG.
Diurnista (in) cancella le parole non annua Doman poeü! Vale lo stesso che Domàn fig. V.
le. BIFFI. Domàn vott, Doman quindes, Doman on
Diùrno. Ag. di Tèater. V. mes, ecc. STRIG. – V. in Vòtt nel Voc.
D ON (76) D OR
Domandà se Milan l'è de vend. Lo stesso Donna che piansg, cavall che stida,
che Domandà se el Domm l'è de vend. Omm che spergiura, pocch temp el dura
STRIG. – V. in Dòmm nel Voc. . . . . Proverbio brianzuolo di chiaro
Dominà. Dominare. STRIG. significato e che si verifica da per tutto.
Domìnega di oliv o di palma. V. in Oliva. Seren d'inverno, nugol d'estate, e vecchia
Domimega grassa. Quinquagesima. prosperitate. VILLA.
Dominega in albis. Domenica in albis. Donna de fin. . . . Cameriera addetta
ILa prima domenica dopo Pasqua, chia ai lavori più fini ed ai servigi men bassi
mata Dominica nona dai Greci, Dominica che non la Donna de gross. STRIG.
in albis depositi dai nostri offizi ambro Lacrim de donna e sudor de cavall...
giani, Dominica post albas dal Sacramen Dettato significante che quelle non fanno
tario, e da altri Octava Paschae o Do vera testimonianza di dolore, come que
minica Thomce(Magri Diz.). sto nol fa di vera stanchezza. STRrc.
Dominega santa. Domenica dell'ulivo. Oma donna per massee, e on'arina
La prima dominega d'advent. Avvento. per zucchee, ecc. V. Zucchée nel Vec.
La prima dominega de quaresma. Qua Quella donna del patteſi,
resima. Hii trovaa el mè porscell ? . . . –
Dominò (in)omet. le par, a mo' di dadi. Brrri. Come l'era?... – Bianch e morellº... –

Dòminus dominanzion ag. Domino domi Sì che l'è quell, sì che l'è quell.
nanzio(Cecchi Dote II, 5). Cantilena che usano in certi giuochi le
Dòmn ag. El Dom l'è minga staa faa in nostre fanciulline di contado.
d'on di Roma non fu fatta in un giorno. Seren d'inverna, ecc. V. Fràa nel Poc.
Roma non si fece in un di. Trav in pee e donna in pian tegmen
Gh'era on onm appos al Domm col sù el Domm de Milan... - Dettato ab
sacch in spalla; hoo de cunralla? . . . bastanza chiaro. STRIG.
Cantafavola fingendo di voler raccon Tre donn fa on mercaa. BIFTI – F.
tare a bimbi una storiella, una panzana, Dò donn, ecc. in Mercàa nel Voc.
e nol facendo. STRIG, Vin de donna. V. in Vin nel Voe.
Già 1 Donm f è faa, già I disen tucc. Vos de donna. Vocino. Vocina.
. . . . Scherzo per accennare a persona Donnètta. fig. (in) ag. Talora non è segno
di viso giallognolo. STRIG. di spregio, e vale semplic. Uomo asse
On onm l'è on domm.... Gran de stato, come soglion esser le donne,
gnità è quella d'uomo; e spesso lo di nelle faccende domestiche. STRIG.
cono per dispetto le nostre donne al Omett, donnett e vinett hin trè coss
lorchè i loro uomini le vogliono tener che no varen on petr. V. Vinètt nel Foc.
da meno ch'elle non sono. Donnià. v. br. Donzellarsi. Baloccarsi. Per
Parì on ratt in Domm. . . . Dicesi dere il tempo come fa chi s'intrattiene
d'un piccino che segga in gran seggiola; con donne a donneare. VILLA.
o d'un solo che abiti gran casa. STRIG. Doppdisnàa ag. Finna al dì del giudizzi al
Parì o Vess el Dom de Milan. P. es. doppdisnaa. . . . Accenna lunghissime
Oh coss'eel?el Doinm?.. Si usa per dire tempo avvenire. STRIG.
gran cosa, gran baccalare e sim. BIFFI. Dóppi (Fà on). . . . Far due volte la stessa
Perd de vista la cupola del Domm. cosa, la stessa provvista, purchè l'una
Perdere la cupola di veduta (Mach. Op. riesca di troppo. Per es. Guarda a no
VII, 18). Uscir di patria. fa on doppi. STRIGELLI.
Trav in pee, ecc. V. in Dònna in q. G. Doppiètt. T. del Giuoco di Faraone. Le
Dondón (in). Altri in luogo di E mort on A Coppie(Bracc. Rin. Dial. 15o cit. dal Gh.
dicono più comunemente E mort Donaa, Voc. in Tagliare). – T. del G. di Bigl...
Donaa de Pavia, ecc. BIFFI – STRIG. Doppiètt..... Due schioppettate sparate
Donin (Fà). . . . . Così dicono le nostre senza intervallo. STRIGELLI.
balie e le madri ai figliolini che s'ini Dordin. Tordino. Torduccio('tosc. – T. G.).
ziano a andare da sè. BIFFI. Dordón. Tordone(“tosc. – T. G.).
Dònna ag. Cunt de donna. V. Cùnt in Doré. Ad. di Pàn. V.
queste Giunte. Dorì el venter. V. in Vénter nel Voc.
D OT (77 ) DRI
Dormì (in) a Andà a dormì con la Madonna Visita de dottor. V. in Visita nel Voc.
ag. Frase delle balie e delle fantesche po Dottóra (Fà la). Fare la sindichessa (Nelli
mendo in letto i bimbi senza cena, quasi Serve al forno I, 6). -

a tale astinenza li vogliano amicare co Dottorà. Sdottorare(Pac. I, 44).


ne fatta ad onor della Vergine. STRIG. Dottorèll o Cicciarètta. s. m. Logichetta. s.
Dormì grev, Dormì tiger.... Essere dif m.(Pan. Poet. I, XXII, 14).
ficilm.” o facilm.” riscosso dal sonno. STR. Dottorón. Medtrone(Targ. At. Cim. III, 159).
Dormì in pee.... Cascar dal sonno. STR. Dóva. T. de Conciat... . Legno in figura
Dormì in vitta cor. V. in Vitta nel Voc. di semidoccione a cui s'appoggiano le
Fà dormì de pee.... Mandare nell'ul “pelli per dipelarle, ripurgarle, scarnirle.
timo luogo, o Fare che altri non s'accorga Dóva dicono i Brianzuoli la Grossezza della
delle gherminelle che gli si fanno. BIFFI. polpa che veste il nocciolo delle pe.
L'è lì ch'el dorma. ... E dicesi per sche, ecc. e la grossezza degli spicchi dei
negare che una cosa sussista. Biffi. poponi, delle zucche e simili. Onde la
Quand se cred d'andà a dormì, gh'è maniera di dire: El gh'ha ona dova gros
la malba de fà buì. V. in Màlba nel Voc. sa, alta, suttila, bella, ecc. VILLA.
Dormì di cavaler. V. in Primma, Segòn Dóva majstra. . . . Quella doga che, spor
da. Tèrza, Quàrta nel Voc. gendo più delle altre, forma il manico
Dormiòn. Diacile? – Notisi che gl'Inglesi alla botte. STRIGELLI.
dicono Sleepers (propriamente dormitori) Dovànna di besti o Dàzzi di besti... Gabella
quelle travi che reggono le guide di per l'introduzione delle bestie in città.
ferro sulle strade ferrate, e che sono Dóve ag. Dove sta sempre in princ.”o a mezzo
veri dormion. STRIGELLI. d'una frase; Dovè sempre in fine. STR.
Dorinión sig. 4° Se per Letto s'intende il Dovér. Còmpito. Ciò che il maestro asse
palco sul quale scorre il liquido, i dor gna allo scolare da scrivere dì per dì.
mion sono non già esso letto, ma bensì Dragón. T. di Mascalc. Maglia. Panno (ne
i legnami che lo reggono. STRIGELLI. gli occhi a cavalli). -

Dormién sig 6° si cancelli. Biffi. Dràmma. Dramma. STRIGELLI.


Dormiòn del torc dicono a Somma ecc. il Draperia. T. de'Guardarobieri. . . BiFFI.
Dormiglionaccio. BIFFI. Drée(Andà.... a ona cossa). m. br. Occu
Dormoeüs. . . . Sp. di sedia a bracciuoli. parsi di checchessia. Fare o Continuar a
V. in Poltrònna nel Voc. fare checchessia. Venir facendo checches
Dossàsc. Poggiaccio(Targ. Prodr. Corog. 177). sia. Il Varchi nella sua Vers. dei Bene
Dossì. T. d'Orolog. Egualire. Lisciare colla fizi di Seneca usa questo modo «L'an
cote ad acqua tutte le parti d'una ruota » dar dietro all'arte (cioè l'occuparsi
da oriuolo. » nell'arte) fu trovato, ecc. » VILLA.
Dòtta. T. de'Fabbr. di carrozze..... Le Dressón. Presso noi dicesi anche Viscàrda. V.
cose inverniciabili addette alla carrozza, Dritta(Stà su la soa) e Tegnì la soa dritta.
Dottor Balanzon.... Sp. di maschera ita Non cedere la mano. STRIGELLI.
liana che rappresenta un dottor Gra Drittura ag Vess propri in drittura. Stare
ziano da Bologna. o Andare a corda.
Dottor consulent. Dottor consulente ? Drizz. Ad. di Fradèll, Màder, Pàder, ecc. V.
Medico volante. (dale. Drizz(Toeulla sul sò) ag... Anche intendere
Dottor de l'Ospedaa. Medico dell'Ospe una cosa nel suo vero senso. STR.
Dottor salvadegh.... Sersaccente. Drizza(Dà la ). Cedere la strada o secondo
Dottor senza dottrinna ag. Dottor senza la consuetudine del paese o per gen
dottrina(Nelli Vil. III, 9 ). Piu sapiente tilezza o per reverenza o per timore.
di Messer Sa tutto che s'intende anche Drizzà(Vorè. . . . i gamb ai can)... Pre
del ferrar bene i cavalli(id. L'Ast. I, 3). tendere di far cosa impossibile, gittare
El dottor de cà. Medico ordinario. il ramno ed il sapone; lavar la testa al
I dottor gioven en fan de gross. Il l'asino. STRIGELLI.
medico giovane fa la gobba al cimitero. Drizzàda. Dirizzamento. Dagli ona drizzada
Sur dottor, sotta la vestaglie batt o ona drizzadinna. Dare una drizzata a
i or? V. Batti or in Ora nel Voc. checchessia(Caro Apol. 9o).
EMM (78) ERB
Dròschi.... Sp. di vettura alla russa. V. in Durà ag. Chi le dura le veng. V. in Véng
Lègn (carrozza) pag. 363, col. Iº Durignòrt. . . . . Durezza minore del cosi
Drùd. v. cont. com. . . . Vegeto, rigo detto Duron; e per lo più dicesi d'alcun
glioso, e al tempo stesso liscio, pari. E che di duro raccolto sotto la pelle, sotto
agg. d'albero. FIGINI – Affine al fr. Dru. un panno e simili. STRIGELLI.
Dulcamàra. Dulcamara. -
Duscèss corr. Specie di gran seggiolone a
Dulcas, v. cont. verso il Contisco per Pieghe bracciuoli. BiFFI. . . . .
vole, Flessibile parlandosi di legno. FIG. Dùu ag. A duu a duu come i trii paisan
Dùr ag. Tegnì duro Stà dur. Far Alberto de Arlaa o simili altri piccoli villaggi
duro. Far Petronio. Star sulla dura(Nelli n. br... . Dicesi di processione cui po
Vecc. Riv. II, 7). Aver mangiato il ca chi intervengano. STRIGELLI.
val di coppe, non uscir a nulla(id. ivi).
Non manifestare, tenere il segreto. Duvìa (in) ag. V. anche in Indevià nel Voc.

Ea ag. De communi omnium sanctorum Emm èmm! Hen hem. Interiez. chiamativa,
(Redi Op. VI, 14 e 224). corrispondente alla He he da tedesca
Ebrèj (in) ag. Parì el tabernacol di Ebrej. Em. Ne. En vedi-nò. Non ne veggo.
V. Tabernàcol nel Voc. Entrà. Entrare? Far giuoco? In vari giuo
Eeèss(in) sopprimansi le parole In altri sensi chi vale Porsi da solo, o con un com
noi non usiamo la voce, e ag in vece pagno che s'elegge, contro gli altri gio
Cativa l'ecess. . . . . STRIGELLI. catori, riscotendo da tutti se si vinca,
L'è on ecess. . . . STRIGELLI. pagando a tutti se si perda. STRIG.
Ecèttera(L'è on ). E una eccetera, cioè donna Entràda(Viv d'). Vivere in sull'entrate(Caro
di mal affare(“tosc. – T. G.). Let in.). V. anche Viveverbo) nel Voc.
Eclàtt (Fà) Fare scoppio(Fag. Rime V, 25o). Entràgh. Entrarci. Averci relazione. Cosse
Economia (in) ag. Per economia. A mano gh'entrel là? Che c'entra egli? Cosse
sua(Targ. At. Ac. Cin. III, 283). gh'entra la cà? Come c'entra la casa?
Efètt. Mobili – ed anche Bagagli d'un Entusiasmàa. . . . . Lo diciamo di chi è
viaggiatore. STRIGELLI. grande ammiratore di alcun che, ben
Efettiv. Contante. STRIGELLI. chè non entusiaste per matura. STRIG.
Egittſin) ag. Bue di fava(Cecchi Dote II, 4). Epoca. Epoca. Fà epoca. ... Essere cosa
Magioster d'Egitt. V. in Magiostra. singolarissima, memoranda, che deve
Egoista ag. Egoista(“tosc. – T. G.). Tutto far ricordanza eterna d'un dato teupo
di sè. Di sè(ivi). Equilibrà. Equilibrare. STRICELLI.
Egoistón ag. Egoistaccio(“tosc. – T. G.). Era(in) ag. Cavall d'era. V. Cavàll nel vol.
Elaboràa. ad. T. degli Uffizi. Elaborato. On 1°, p. 264, col. 2.º, riga 36.
raport ben elaboraa. BIFFI. Destend in l'era. Inajare.
Elborin. Dim. in genere di Elbor. Albero Era di quadrej. Mattonaja (“tosc. –
o Fuso meccanico. Zanob. Diz.). (PAG
Elemmént (Quint). . . . Lo diciamo anche Erba ag. Erba canella... L'Acorus calansus.
d'ogni altra cosa che ne giovi o, ne Erba de la gotta. V. in Gótta.
piaccia estremamente. Per es. La cam Erba di taj. v. br. Dittamo? Detta co
- pagna, el teater, ecc. l'è el mè quint sì, perchè, posta sui tagli, li guarisce
element. BIFFI. speditamente. VILLA.
Emigré. . . . Spezie di tabarruccio. Usava Erba medegada. L'Artemisia vulgaris?
nel 18oo. Non era nè tabarro, nè fer Erba pinera o pignocu. Erba pina. Verde
- rajuolo, nè sarrocchino; era un enigre. marco. Ruta de prati. Talittro. E il Tha
Eminénza ag. Titolo d'un Cardinale. STRIG. lictrum flavum de'bot. VILLA.
Emma. T. de Carrai... Tondino di ferro Erba pulesera. v. br. Pulicaria. Psil
che verso il mezzo ha una ripiegatura lio (Plantago Psylium). VILLA.
a z. V, in Zètt. Erba scimesera. V. Scimeséra nel Voc
ESE (79) EVI
- Andà a fà l'erba al mocc. fr. del Esigénza. Bisogno, ecc. ed anche Fame in
B. Mil... ... Morire. CoRsi. periosa accompagnata da debolezza. STR.
Nass l'erba in d' on sit. fig. Metter Esposiziòn..... Questa voce noi usiamo
erba in un luogo(Nelli Faccendone I, 4 – nel significato di quella Pubblica mo
Pan. Viag. Barb. I, 7o). Esser deserto stra, che si fa annualmente nel Palazzo
un luogo. Ghe mass minga l'erba in delle scienze ed arti in Brera, de la
quella strada. Non mette erba in quella vori così di belle arti come d'industria
via(id. ivi), cioè è battuta, frequentata. i quali si producono in luce dalle no
No gh'è donna senza amor, no gh'è stre genti d'anno in anno; fonte pe
praa senza erba, ecc. V. Anór e Pràa. renne di pubblica utilissima emulazione.
Strappà l'erba con la s'cenna. m. del Espòst. Trovatello. STRIGELLI.
B. M. Far il mestier del Michelaccio. CoRsI. Esprèss(Per)ag. Per espresso(Magal.Op.318).
Vedè l'erba a mass de nocc. V. in Espressión... Anima, tenerezza di movenza.
Montàgna nel Voc. Ess. T. de Carrai. Grucce. Ferri sostenenti
Vess a l'erba. Pigliar l'erba(Crusca il sedere isolato del cocchieri.
nel testo del Varchi addotto in Nona). Ess(Fris di). V. in Fris nel Vocabolario.
Erbètt(Giugà ai). Lo stesso che Giugà a Essa(Moll a). V. in Mòlla nel Voc.
banchfallii. V. Banchfallii nel Voc. Esser. Essere. Persona. Per es. che esser
Palpà o Bassà i erbett. m. br. Rima curios! STRIGELLI.
nere scaciato o smaccato – Decadere. Dare Estàa(in)ag. Seren d'inverna, ec. V. in Fràa.
in basso stato. Tirà-sù i erbett. m. br. Del gran estaa. Nel cuor della state. STR.
Rizzarsi a panca. Venire in istato. VILLA. Estaa de San Carlo..... Quel pochi
Erbiroeüla. V. in Pèll nel Voc. giorni di bel tempo che per solito ne
Erbol(in) castagno ag. Colligiani e monta rallegrano nella 1.º settimana di novemb.
mari tosto che il castagno sia abbattuto Estein (I Magior). fr. br.... I Notabili, i
mol chiamano più Erbol, ma Castàn. STRIG. Principali d'un paese. VILLA.
Erborizzà. Erborizzare. STRIGELLI. Ester.... Nei collegi è detto così lo Sco
Ercolinn. ag. di Gàmb. V. in queste Giunte. lare non convittore.
Ereditàa ag. Eredità giacente. Estiv.. ... Aggiunto di frutta che maturino
Ereditéra poni alf. e V. Reditaroeüla nel Voc. in estate, a differenza dalle vernie. STR.
Ergna(Pari yun d'avè adossl'). m. br... . Estiva ... Aggiunto d'acqua colla quale
Dicesi d'uno che sia malsaniccio, tri s'irrigano fra noi le terre dal 25 marzo
stanzuolo, sparuto, malescio; la qual all'8 settembre. STRIGELI.I.
cosa fa ch'egli renda somiglianza a que Estràtt(Giugà o Mett d') ag. Strattare(T. G.).
gli alberi che, per essersi abbarbicata Esùss per là o per l'anema soa. Dio gli
l'edera intorno al loro tronco, intristiti dia pace! Diciamo così dopo aver nomi
invecchiuzziscono. VILIA. nato un conoscente ora morto. STR.
Trà-via l'ergna. m. br. ſig. Rifarsi le Ei gh'ha nanch avuu temp de dì
polpe. Rimettersi in salute, in vigore. Rua Esùss o Esùss Maria. Mori di botto. STR.
versi. Rimpolpare. Rincarnare. VILLA. Non ebbe tempo a dir Giesù(Monos. p. 156).
Erogatàri.T. Ec.... Distributor di entrate di Esuss per i pover mort, che sto vin
Erósa. V. Monéda in q. G. (chiesa. vaga in del mè corp... Si fa dire per
Erpegà. Erpicare. STRIGEIII. isch. a bimbi nel dar loro a bere vino.
Erra(Avegh l')..... Pronunziar l'erre con Etàa (in) ag. D'età giusta (Nelli Vecc. Riv.
un suono difettoso gutturale. STR. I, 6). Nè troppo giovane, nè troppo
Ertegh... Ag. di cose che dovrebbero es maturo, da nozze.
ser molli e nol sono, come a dirtela, pan Foeura d'etaa.... Dicesi del cavallo
no, carta men pieghevoli del solito. STR. oltre i sette anni di vita. STRICELLI.
Esamìn. . . . Breve e non rigoroso esame. Etichetta ag. Stà minga sui etichett con
Esaminà. Esaminare – Esaminàa. Esaminato. nissun. Non tenere mai grado con per
Esauuinadór. Esaminatore – Esàmm. Esame. sona(Caro Let ined. II, 243).
Esèrzit. Esercito(“tosc. - Meini in Tom. Evidénza. Evidenza. Tegnì in evidenza. T.
Sin. ad Arnata). Quantità gratole. On degli Uff.... Tenere in palese o esposto
eserzit de mosch. Un esercito di mosche. alla vista e alla memoria di cui spetta.
R

FA (in) ag. A fà tant.... Al più al più, | Fa-bisògn ag. anche Conto specificato per
tutt'al più. STRIGELLI. ogni altro titolo. Per es. per l'alimento
Besogna guardà a fann.Chi la fa l'aspetta. in un collegio; pel vestiario in un eser
Chi gh'ha de fà el Signor gh'en dà. cito, ecc. ecc. STRIGELLI.
V. in Signòr in queste Giunte. Fabricà a Chi fabrica d'inverno, ecc. si
Chi gh'ha de fà ghe pensa. Morto me mutino le parole la calce più spesso ba
vada il mondo in carbonata. gnata dalle piogge in la calce asciu
Fà bell. ass. Fà bell là a andà int.º STR. gando adagio adagio. BIFFI.
Fà el f.... finester. Far come i topi Facc, Fàccia dicono i cont. per Fàa, Fàda. V.
degli speziali, annusare i barattoli (Zan. Fàccia(Avegh on sesin de V. in Sesin.
Rag. van. II, 2 ). Con faccia franca. A viso aperto(Cr.
Fà-foeura i micchitt e sim..., Cavare in Viso). Con faccia fresca, cioè impu
i panetti dal pastone. dente('tosc. – T. G. ).
Fà-foeura on cunt. . . . . Redigere Faccia d'arpia. Muso d'arpia (Nelli
una polizza o simili, cavando dai re Vec. Riv. III, 1o).
gistri le partite per comporla. STRIG. Faccia de bon temp.. ... Viso gio
Fà part e volontaa.... Dividersi da viale, da uom che non ha brighe. STRIG.
una comunion di beni e di vita da chic Faccia de ghignon. V. in Ghignon.
chessia: separarsi. Allude a ciò che di Faccia de gnocch. Viso di boccale, d'or
visi ognun gode la parte sua e fa il vo cin, d'orciuol, di gotto fondoluto, di piat
ler suo. STRIG. tello(Bellini cit. dall'Alb. enc. in Orcino).
Fà-sott la coverta, la dobbia del Faccia de lunna pienna. Muso di lu
lett, i lenzoeu. Rincalzare la coperta, na. Luna. Lunone(“tosc. – T. G.).
le lenzuola. Metterne i lembi sotto le Faccia de mascaron. Viso da maschera
materasse, acciocchè non cadano nè (Nelli Vec. Riv. III, 2o).
da una parte, nè dall'altra. VILLA. Faccia de mascarpon. V. in Mascarpon.
Fà-sù. assol. . . . . Ha etimologia co Faccia de mumia. V. in Mumia nel Voc.
mune coll'italiano Sopraffare. STRIGELLI. Faccia de Neron. Viso truce o trucu
Fà tutt dent. Andare a monte per lento o tirannesco. -

accordo di chi giuoca. STR. Faccia de pancott. . . . . Viso pal


Fava mej con quij danee a andà a lido, scialbo. STRIGELLI.
cà de l'offellee. . . . Filastrocca detta Faccia de scomunicaa V. Scomunicàa.
da chi vede apporsi a mensa una fa Faccia de... Viso di sei(Cec.Mogl.III, 6).
vata e non gli piaccia, quasi coperta Faccia d'impiccaa o d'impiccadell.
mente assomigliandola al miglio pasto Viso allauipanato ? Dicesi di chi ha viso
da uccelli, e ciò dal doppio senso delle scarno e collo lungo. STRIG.
voci fava e mej. STRIGELI.I. Faccia fognada. Viso rinfrignuto. DECAr.
L'è de quell che foo fà mi..... Dicesi Faccia genial. Viso geniale.
sch. per biasimar copertamente chec Faccia gottica. Un cacasangue di viso
chessia, valendosi della somiglianza tra (Dom. Fac. p. 76).
il suono di foſſa, e quello di foo fa che Faccia patida. Viso suunto.
indicherebbe cura speciale nel far fare a Faccia proibida ag. V. anche in Proibì.
checchessia appositamente, e una certa Faccia sentimental. Volto amariglio ?
conseguente garanzia di bontà. STRIG. Faccia suorta.... Dicesi di chi ha tale
– V. anche Föfa nel Voc. infatti il viso, ma s intende significare
Fà. V. anche Fèrs in queste Giunte. Uomo finto, cupo, traditore, ecc. STR.
Fàa(Tanto). Tanto fattone(Redi Op. Ill, 184). Faccia spazzada. Viso aperto?
Faa e fenii. Spaccato. L'è on lader faa Faccia tutta carpognada o a carapott.
e fenii. È un ladro spaccato('tosc. - T. G.). Mostaccio a uosaico(Nelli Vec. Riv. III, 1o).
Faa e strafaa. . . . . Cosupiuto, com Faccia verda. Viso del color di pcra
pitissimo. STRICELLI. giugnola (Fag Rine V, 69 ed lucci.).
FAL (81 ) FAR
- Fà di facc. Far faccetta. Far delle fac Fàls. Falso. = Bene spesso si suol dire
cette(“tosc. – Meini in Tom. Sin a Occhi). Fals come l'anima de Giuda, ed in que
Fà faccia de piang. Far viso piangoloso? sto senso, applicato sempre a persona,
i fra Fà la faccia brusca. Rabbruscarsi in vale Bugiardone, ecc. STRIGELLI,
fa da
volto(Redi Op. V, 2oo). Fàls. Alterno. Per es. Piant pientaa fals e
Tond de faccia.... Diviso tondo. STR. simili. Piante alterne, ecc. STRIGELLI.
Facciàda (De). T. del G. di Bigl. Diſaccia. Falsificà, Falsificare. STRIGELLI.
Facciàda. Banda? Le bande (facciad) delle Fambròsa de mes correggi: Fambrosa de
carrozze sono que due lati di esse che ne tutt i mes. . . . ll lampone bifero che
costituiscono la lunghezza. Le loro parti dà frutto due volte l'anno.
veggansi in Lègn e Scòcca e nelle re Famiglia (Pader de Padre di famiglia. Sra.
spettive sedi alfabetiche nel Voc. Familiàa. v. br. . . . . Chi ha molta fami
Facciàda.... Ne quarti delle ruote(gavej) glia, cioè molti figliuoli. VILLA.
è il nome di quelle due parti che fanno Fàmm ag. La famm la guzza l'ingegn. V.
faccia verso la via e verso il cassino Ingègn nel Voc., e ag. Il ventre è il mae
della carrozza. stro che insegna ogni arte, e fa l'inge
Facciàd de scossalinna. V. in Scossalìnna. gno destro(Machiav. Con in versi II, 1).
Facción senza mas. V. in Nàs nel Voc. Mett famm. Stuzzicare l'appetito.
Facciorin. Visettino. Trovà la famm sott al mantin. . . . .
Faccitt corr. Pl. di Faccin. L'apetit vient en mangeant dicono i Fr.
Fachinà. . . . . Far fatiche grandi. STR. Vess mort de famm..... Lo usiamo
Facilmént. Probabilmente. Facilment el ri in senso figurato in cose amatorie per
varà doman. Prob.º arriverà domani. STR. dire Non aver chi ci ami o chi ci guardi
Fadiga (El lavorà l'è) levinsi le parole e tampoco, talchè ci appigliamo alla pri
dai poltroni, e ag. V. anche in Lavorà. ma brutta che capiti. STRIGELLI.
Fagòtt(Tormà a fà-sù el). Rinfagottare(Nelli Fanàl..... Le nostre Ricamatrici di pro
Vecch. Riv. II, 6). fessione chiamano così il loro Luine.
Fagòtt ſig. Badalone – Badalona. STRIG. Fanellòn dicono alcuni per Bajètta. V.
Falchètt (astore) sopprimasi la parola Dar Fa-nètt. fig. e scherz. ... Gran divorato
danell. STRIGELLI. re, diluviatore, spazzavivande, chi ſa
Falcor ag. Talvolta se ne infunano le corna repulisti. STRIGELLI.
ai buoi. Fantasia. T. Music. . . . Spezie di com
Fàld. T. de Cappellai. V. Föld nel Voc. posizione musicale. STRIGELLI.
Fa-lètt. Stramaglia. STRIG. Faràbola. v. del B. Mil. Favola. Panzana.
Fàll. V. in Balón in q. G. STRIGELLI. Carota. CoRsi.
Andà a fall. m. br. Fallire. Ma si usa Farabùtt(in) levinsi le parole ignota oltre
solo colla negativa non. P. es. Se podaroo, l'Apennino, e ag. Trovo anche i Napoleta
vegnaroo sabet; se de no, Dominicano mi avere la voce Frabbutto in sig di Furbo.
la va a fall. Domenica non fallo di sicuro. Faravóst(in) dopo primo giorno ag. o anche
VILLA. -

a qualunque altro giorno dello stesso


Dà on fall.... Al Giuoco del Bigliardo mese,

vale Non colpir la palla avversaria sia Farìnna (in) ag. Cognoss la farinma quand
per imperizia, sia per arte, sia per l'è pam. m. br. Essere grosso di scienza.
necessità. STRIGELLI. Esser di grossa pasta. Non conoscer delle
Fallà (Podè). oss. S'avrebbe a dire No podè cose i principi e le cause – Non saper
falla. Forse così si disse in origine, mezze le messe. VILLA.
poi s'ammise la negativa, come in Chi Farinna che fa del cressiment. m. br.
note cognoss no te compra ne fu intro Farina crescevole, che assorbendo di mol
dotta una di troppo. STR1GELLI. t'acqua, dà molto più pane o pulenda.
Falòppa ... In qualche luogo intendono Farina di ottima qualità. VILLA.
per questa voce il Bozzolo cui il baco Fior de farinna. Fior di farina. STR.
nel costruirlo abbia lasciato un buco Farinna diciamo anche ogni Composto fari
dall'un dei capi. STRIGELLI. naceo, come Farinna de bordocch. . . . .
Falp. Falbo. V. in Mantell nel Voc. l'arina con ingredienti ammazzatori delle
Vol. IV, l
FAS (82 ) FAZ
blatte orientali – . . . Farina con mi Fastidi(in) ag. Fastidi fatt in là. Spensierito
stura di vermocchi da cibarne uccelli. (“tosc. – T. G.).
Fariolón. Mantellone. (cio. VIL. Fatalista (in). . . . Forse m'inganno, ma
Fasanòtt.... Bambinotto tenero e grassoc coll'Alb. enc. potrebbe chiamarsi anche
Vess on bon fasanott. Essere buon in italiano Fatalista. BIFFI.
pastricciano. STRIGELLI. Fatebenefratèlli. Sin. di Fràti. V. STRIGELLI.
Fasceù (in) ag. Fasoeu de Bobbi o de la Fatebenesorelle. V. in Fràti nel Voc.
reginna. . . . Fagiuoli di Bobbio. Fàtt. ad. fig. parl. di persona.... Sciocco
Fasoeu de la mininna. V. Mimìnna. Tucc me credeven ona gran canonega, E sera
Fasoeu turcon. V. in Turcón. fatta pesg che ne ona monega. (Porta). STRIG.
Mangià i fasoeu in coo a vun posit. Fàtt (in) ag. El fatt l'è o La veritaa del
Sovrastare altrui del capo; e fig. Man fatt l'è. V. Fatto stà nel Voc.
giare la torta in capo a uno. Teguì al fatt.. ... Tener uno infor
Fasceù ag. Sommonuo. Sommómmolo. Sotto mato, al corrente di checchessia. STR.
becco (Tassoni Sec. rap. Not.). VILLA. Veritaa de fatt. . . . . Verità; verità
Fasoeiù. V. in Partid de molla nel Vocab. assolutamente tale. Modo di aggiunger
Fàss. T. Archit. Fasce. Membro piano forza alla parola veritaa. STRIGELLI.
d'architettura che ha molta larghezza e Vess on fatt sacrosant . . . . Esser
poco aggetto. Biffi. – Quella spezie verissimo. STRIG.
di fregi lisci che si fa spesso girare in Fàtta. Fatta, ecc. Non usiamo questa voce
torno ad un edifizio, ma non da piede. che a significare grandezza, eccellenza
Fasce? STRIGELLI. e simili. STRIGELLI.
Fàss(On bottal). Modo brianz. corrispº al mil. Fattór così nella sua sede come in Mornée eg.
On tant al tocch. V. in Tòcch. VILLA. Il Portareca(Bandi ant. tosc. – Mol. El.).
Fàssa (Bell in) brutt in piazza.... Dettato Fattùra in gergo V. Frignòcca in queste G.
che significa i bimbi con fattezze troppo Fattùra.... Trattamento, in senso tristo,
regolari e finite riuscir di solito brutti per Maltrattamento. El gh'ha faa ona
in età adulta. STR. – V. Camisceùra. fattura che te dighi mì! L'ha concio per
Fàssa ag. Fàss.T. de'Muratori. V. in Pezzoeu. le feste. Così se un assassino dicesse all'al
Fàssa. T. de Fornaciai. V. in Pönta nel Voc tro Fennegh la fattura, intenderebbe
Mett a fassa e ponta. V. in Pönta. consigliar d'uccidere l'aggresso. STRIG.
Fàssa. . . . I Filatojai chiamano così quella Fattùra. Fattura. Nota di mercanzie spe
parte della matassina di seta(matell) che dite, o di commissioni eseguite fra coni
attorta al torcitoio le serve a così dire mercianti. STRIGELLI.
di bandolo o legatura. Il fr. Pantine? Fàva. Fava sig. anche le Fave secche non
Fàssela. m. br. equival a Cavàssela. V. VILLA. ancor ridotte vivanda, ancora crude. STR.
Fassètta. T. de Car. V. in Borlòn in q. G. Boffà su la fava. . . . Aggiungi eti
Fassètta. ag. Serra('tosc. – Mol. El.). mologia probabile, quasi dicesse: Po
Fassètta. Fascetta? D'altra forma ne porta tere scomporre i partiti già presi col
alcun uomo per non apparire panciuto. dar le fave votando. STR.
Questa è poco dissimile da una sem Fava mej, ec. V. in Fà in q. Giunte.
plice fascia. STRIGELLI. Favètt. Fava cavallina. STRIGELLI.
Fassinètta. V. Pomponìn nel Vocabolario. Favètt.... Sp. d' Escrescenza morbosa in
Fassinón. s. m. e per lo più al pl. T. Idraul. bocca a cavalli. STRIGELLI.
Fascinone? Corpo cilindrico formato con Favorito. T. di Giuoco di carte. . . . .
lunghe fascine verdi, che si riempie di Il seme privilegiato per essere stato
terra argillosa o di sassi, o pure esclu scelto a trionfo pel primo. STRIGELLI.
sivamente dell'uno o degli altri, legan Fazzilità. . . . . Mangiar molto di chec
dolo con vimini pieghevoli. La sua lun chessia senza mostrare sforzo alcuno.
gliezza varia dai metri 4 ai metri 4, 5o, Per es. El s'è fazzilitaa on capon. STRIG.
ed il suo volume da un metro ad un Fazzolètt del caffè.... Fazzoletto colorato,
mezzo metro cubico. Si applicano i fa e spesso con disegni allusivi, che si suole
scinoni alle sponde dei fiumi per arre stendere su quella tavola ove dopo il
starne la corrosione. Birri. pranzo i commensali prendono il cale
FEN (83) FER
Avegh el fazzolett. gergo de Cozzoni Srà a la fenestra ag. Stare a bello
e sim.. . . Avere il cimurro (i cavalli). sguardo(Caro Let. in. I, 2oo) – Chi sta a
Giustass el fazzolett. Pareggiarsi la vedere ha due parti o due tanti del giuoco.
cravatta(Nelli Vecchi Riv. II, 2). Fenèstra. V. in Partid de molla nel Voc.
Febràr (in) ag. Pioggia di febbrajo empie il Fenì (Andà a . . . . . Applicato ad una
granaio(Tan. Econ. 531) – Se febbraio via vale Metter capo. D'una persona si
febbreggia, marzo campeggia (id. ivi). dice: Dov'eel andaa a feni? quando non
Febrée. v. cont.brianz per Febràr. V. VILLA. si trova ov'era già e dove avea ad es
Féd ag. La fed del carbonee. . . . . La sere ancora. STRIG.
fede dell'uom semplice che crede nè Féra (Fà ona). Fare un chiasso, un tran
guarda più in là. STRIGELLI. busto, un gridio. STRIG.
Robba de fed; Articol de fed.... !Arti Fera di fior. Fiera de' fiori il dì di san
colo di fede – e fig. Cosa indubitata. STR. Francesco e vicino al luogo ove esisteva
Federaziòn.... Questa voce s'introdusse fra già la chiesa di san Francesco. STRIG.
noi negli ultimi anni del secolo scorso Ferii(in) ag. Tra nort e ferii, l'è on paj
in occasione che tutti i comuni della san ch'ha perduu el cappell. STRIG.
Repubblica Cisalpina mandarono i pro Ferìpola più comu. che Felippola. V. VILLA.
pri deputati a giurare fedeltà pubblica Ferlòppa. v. br. . . . Castagna difettosa.
di colleganza; cerimonia la quale si ſe Férma. T. de Car. V. in Cossón in q. G.
ce nell'amplissimo Lazzaretto di Porta Fermàli. Fermaglio? Ornamento col quale
Orientale che di que giorni assunse per s'attaccano due parti d'un abito, ecc.
ciò il nome di Camp de la Federazion. in vece di bottone. Per lo più è di metal
Felicitàa (Fà ona robba contona. . . . del lo; spesso ornato di gioie, ecc. STRIG.
mond). Fare checchessia facilissim.° FIG. Férmo. Arresto – Presura ?
Felipp fig. ag. On felipp de pes. Un so Férmo. V. Retenùda nel Vocabolario.
lenne rammanzo. Biffi – STRIGELLI. Feronié ag. Frontale.
Fèlter (Capell de V. Capèll in q. Giunte. Feròsc. v. brianz. Robusto. Ben disposto del
Fén ciar..... Fieno ben risecco, e però la persona. Ben complesso; e dicesi per
chiaro di colore, non rincotto ed an lo più del fanciulli vegnentocci. VILLA.
merito. STRIGELLI. Feròscia. v. brianz. Aria fiera e robusta. L'i-
Fen fojos. Fieno fogliuto. dea di robustezza è, come dire, il fondo,
Fen gross ag. Tale è quello che si e quella di fierezza l'accessorio di chi
ricava dai prati riſeltrati(spianado praa è robusto e di forze granite. VILLA.
de rampon). Fèrr ag. Modello puro.
Fen liscos. . . . Fieno misto di lische; a Ferr a te ag. e si usa anche per
simile al così detto Fen sortunos. STR. altri lavori, come da Carrozzai per ap
Fen magengh o Magengh assol. STR. puntellare, pei bracciuoli da fanali, ecc.
Fen ostan o vostan o Ostan assol. STR. Ferr de cavall snodaa. V. Desféria in q.
- Boccada de fen. V. Boccàda in q. G. Ferr de la meridianna. Ago. (G.
El faress fen in l'acqua. m. del B. Mil. Ferr de lasagn. Ferro da maccheroni
... E fortunato in ogni sua impresa. CoRsi. (Scappi Op. fig.). Strumento da farmac
Voeutt paja o fen?.... Trastullo che cheroni(lasagn) a mano(Veggasi per l'e-
si fa tra bimbi domandando l'uno all'al quivoco apparente di queste voci Macche
uro così che l'interrogato risponde se roni e Lasagn la voce Macarón nel Voc.).
vuol paja ovvero fen, e l'altro replica Ferr de legn. T. d'Ottonai... Stecca
a chi boffa de baia, ovvero a chi boffa di bossolo o d'altro legno duro colla
pù beni seguendo poi il fatto al detto, quale si lisciano e s'addirizzano le cor
soffiandosi in viso o per finta od a prova. mici da carrozze in opera.
STRIGELLI – BIFFI. Ferr de macaron. Ferro da cannoncini?
Fenà. Lo stesso che Fà i fen. V. STR. Ferr di ravioeu o di tajadin, ec.... Ro
Fenèstra (O mangia sta menestra ecc.) (in) tella ondulata e tagliente sull'orlo, che,
ag, indica necessità di scegliere, laddove imperniata nel centro ad un manico, si
O el dent o la ganassa importa volontà fa rotare sul foglio della pasta per ta
d'una cosa, seguane che puote. Strug. gliuzzarla. STRIGELLI.
FES (84) FIA
Ferr violaa. . . . Dicesi quello che, Fèsta (L'è minga tutt el dì) ag. o vero L'è
limato e brunito bene, s'espone a fiamma minga tutt i dì festa. STRIG. – VILLA.
viva e si fa come di colore violetto. Paghet de festa? ... Così sch. diciamo
Ferr. V. in Lampion, Lècc de dedree, a chi porta abito nuovo, quasi dovesse
Pigna, Tendinn, Timón, Zentón nel Voc. far noi partecipi della sua letizia e in
- Batt el ferr fin che l'è cald. fig. Bat vitarci a festeggiare l'evento. STRIG.
tere il ferro mentre egli è caldo. Insistere Festisc e Festusciàda. v. cont, brianz. per
a trar vantaggio da un primo guada Fustàsc e Fustusciàda. V. nel Voc. VIIIA.
gno che non è assicurato. STRIG. Fètta de mezz. T. de Macellai. . . . Uno
Trà-via on ferr. . .. . Sferrarsi – e de tagli del bove macellato.
fig. Figliare, parlandosi di fanciulle. STR. Fètta gemella. T. de Macellai. . . . Uno
Fèrr... al Pallamaglio ha altro significato de tagli del bove macellato.
anche più proprio, ed è quel Cerchio Fettinna(in) ag. Fetterella(Magal. Op. 396).
girevole, piantato in mezzo allo steccato Fettìv. Effettivo. STRIG. -

del giuoco, pel quale si cerca far pas Féver(in) ag. Febbre di spedale(Targ. At. Ac.
sare la propria palla se volto a bon, Cin. III, 196 e altrove).
o si cerca far passare l'avversaria se Coss che fa vegnì o che mett-adoss
volto a goeubb. A questo solo s'applicano la fever. . . . . Cose che fanno racca
le qualifiche bon e goeubb. STRIG. pricciare o stizzire. STRIGELLI.
Ferràa. fig. ag. Che è gremito di soldi. Févera de la Bassa o del Bass o di ris.
Ferràda (in) ag. Ferrada de Legnan dicono V. in Rìs nel Vocab.
sch, vari contadini per Legnàda sig. 3.° V. Fiàa ag. Andà-foeura el fiaa. Sfiatare. Fiatare.
Ferradèlla. . . . Quando questa grata è Avè curt el fiaa. . . . Aver respiro
fatta d'un filo di ferro attorcigliato la affannoso e troppo frequente. STRIG.
diciamo Ramada o Ramadinna, sebbene Dà el fiaa a vun. m. br. Dare per
di ferro; e differisce dalla Tila de ferr alcuno la vita. Dare ogni cosa piu cara
che è un tessuto vero. STRIG. Fare sagrifizio di sè ad alcuno. Fare per
Ferréra. Ferriera? Cava del ferro; miniera esso moneta falsa. VILLA.
di ferro. STRIGELLI. 1)à-pù fiaa. Non alitar più.
Ferrètt ag. Vedi anche in Terra ferrettosa. El cavall l'è fiaa, e la vacca l'è carna
Fèrs (Fà i)... Ammalarne. Fa in questo senso V. Vàcca nel Voc.
si usa per tutti que mali cui uomo o be Usmà el fiaa. . . . Il Porta lo usò ad
stia vada soggetto una volta in vita. STR. esprimere gran vicinanza d'una ad altra
Ferugàda e Ferugòzz. v. cont. brianz. per persona: « Quand m'hin adoss che asqua:
Furugàda, Furugòzz. V, nel Voc. VILLA. m'usmen el fiaa. » STRIG.
Fésa(spicchio) dopo la parola siamo ag ed Fiàcca(in) cor. a donne in ad uomo.
anche ognuno dei quattro lobi in cui Dalla fiacca. V. in Reson nel Voc.
si divide il gheriglio della noce. Fiàmma fig. per Morós. V. nel Voc.
Fesàa. Spicchiuto. Fiàmma (A foeugh e). . . A tutto rischio:
Fesciàda. . . . . Cosa mal fatta onde ce e si usa negli affitti quando il condut
ne venga impaccio. Hoo faa ona fesciada. tore prenda a suo carico ogni infor
Ho fatto cosa che m'imbarazza. STRIG. tunio. STRIG.
Fessìtt. . . . . Tra questi è da collocare Andà a foeugh e fiamma. fig. . . . An
il Fessin de calzoncini de bimbi perchè dar le cose con prodigalità e spensie
si possa farli urinare senza averli ogni ratezza. STRIGELLI.
volta a sbottonare. STRIG. Fiamma la faccia. Le Vampe. DE CAPIT.
Fèst. I fest de... , I fest, Sti fest, ecc. Fiammadinna ag. Fiammatina('tosc. -T. G.).
Così diciamo anche quando incontri es Fiammàscor. v. cont. com. Favolesca. Fro.
servi una domenica presso altro dì fe Fiancàda ag.Cavaj in fiancada. Cavalli a posta.
stivo qualsiasi. STRIG. Fiànch ag. Senza fianch. Sgroi Pato.
Come t'ee passaa i fest? NB. La tra Tiraa-sù in di fianch. . . . Dicesi di
duzione che si dà non varrebbe per le cavallo asciutto me fianchi e smilzo. STR.
feste natalizie e per altre ancora. STRIG. Tirà-sù i fianch per Slargass in di
Fest comandaa... Feste di precetto.STR. ſiancla. V. nel Voc. STRIGELLI.
FIB (85 ) FIG
Voltass in fianch. Mutarsi in lato(Cru Fibbi a rolò. V. in Rolò sig 6° nel Voc.
sca in Rovescio). Vess, dò fibbi descompagn... Esser
Fiànch. s. m. pl. T. de Carrozz. Fondi da due cose male appajate, epperò di poco
basso delle fiancate posteriori. Nome ge valore. STRIG.
merico delle fiancate delle carrozze. Più Fibbiarìa. T. d'Ottonai, Carroz., ecc....
particolarmente poi s'intendono per tal Complesso di fibbie. La Fibbiaria. . . .
nome le Fiancate posteriori dappiede Tutte le fibbie spetranti ad una carrozza.
che dividonsi dalle superiori (dette spe Fibbiòn a martingalla. V. in Martingàlla.
cificamente Fiancon) per mezzo del brac Fibbion a suell. V. in Suèll nel Voc.
ciuolo, e nelle quali incastra la culatta Fibbion col becch. V. in Orèggia.
deretana delle carrozze. Fibbion de pettural... Fibbion da petto.
Fianchètt, e al pl. I Fiànch. T. de Car Ficca per Stòrta ne ccvalli e sim. V.
rozz. . . . Le Fiancate anteriori che veg Ficcà el vell. V. in Vèll nel Voc.
gonsi in molte carrozze, come nei lan Ficcón. v. br. Palanca. Steccone per far pa
dò, nelle mute, ecc., alle quali s'unisce lafitte, palancati, ecc. VILLA – Vale
la culatta di faccia(fodrinna tonda del de anche genericamente quanto si ficca in
nanz). Constano di fondo inferiore e di fon terra od altro, o qualunque legno o
do superiore (fodrina de basse de sora). simile che sporga di terra. STRIG.
Fianchitt de lassà-giò. . . . I Fondi Ficconà. v. br. Palafittare. Palaficcare. Stec
care. Steccatare. VILLA.
superiori delle fiancate anteriori di certe
carrozze allorchè sono mobili, come nei Ficconàda. v. br. Palafitta. Palata. Pala
landò e simili. Fannosi con occhi o fine ficcata. Palizzata – ed anche... Colpo
di Ficcone. VILLA.
strelle senza vetri per aver aria in car
rozza, ed hanno, per ricoprirle e ca Ficconìn ed anche Ficconscin. v. br... Dim.
larle quando un vuole, Matarazzin. Stra di piuolo, di gruccia e di steccone.VILLA.
puntino ? = Manetton... con fiocco o nappa. Fidàl. v. cont. com. Fidato. FIGINI.
Fianchìtt.... Imbottiture per simulare fian Fidàss (in) ag. Fidet de mi. Va pur sicu
chi elevati in chi sia sgroppata. STRIG. ramente sopra di me (Gh. Voc.).
Fiancón. Custodie(Alb. enc. in Carrozza). Fidegàsc. Fegataccio(Nelli Vecch. Riv. II, 27).
Fondi di sopra delle fiancate posteriori Figh (in) ag. Chi vocur noeus al vesin
Quelle alzate superiori d'una cassa da pienta nos granda e figh piscinin. V. in
carrozza (scocca) che mettono in mezzo Vesin nel Voc.
le parti superiori degli sportelli. In esse Figh madonna. È lo stesso che il Figh
veggonsi talora alcuni occhi con vetri madama del Voc. V. VILLA. (nel Voc.
e gelosie per avere comoda o pronta L'è-chì l'omasc di figh. V. Omnàsc
veduta al di fuori anche dai lati, ed a Nò perà figh. ag. al modo famigliare
esternamente vi si veggono altresì due già registrato il modo serio Non infin
o più lastrine di metallo foggiate a gersi. se il più antico Piero si affaticò in
stemma o a fiore, ecc. che paiono a così giovare continuamente altrui, nè il moderno
dire triglifi di trabeazione; ornamenti se ne infinge (A. Benivieni nella vita di Pier
che quei dell'arte chiamano Alemar. Vettori). VILLA.
Fiàsch ag. Fà fiasch. Fare fiasco(Pananti nel Fighècc voce scherz alla bergam. per Figh. V.
Corrier delle Dame del 1811, p. 42o) – Fighètt..... E anche voce di spregio ad
On gran fiasch. Una gran zuppa(Nelli un Piccino dappoco e presuntuoso. STR.
Serva padr II, 8) – Fà fiasch in atto d'a- Figùra gottica ag. Figura aggrottescata o a
more. Pagar di doppioni(“tosc. – Dom. grottesche.
Facez. 419). Figura ladra o porca. Brutta figura. STR.
Fiascón.fg.(in)ag. Fiascone. Fiascaccio(“tosc. Mett in figura..... Ordinare un la
– T. G.). Mala riuscita, gran mal voro del quale abbiam raccolto i ma
esito, il dare in nulla. teriali, dando alle parti conveniente ri
Fibbia.Maniglia ne'bandelloni(anellon) delle salto. STRIGELLI.
carrozze,
Figurà ag. Figùret. Pensa. El corr lù; figuret
Fibbi a oreggia. V. in Orèggia sig. 3.” poeiù nun l Corre egli; pensa noi(“tosc.).
nel Voc. Figurin per Cartìnna. V. Cartinètta nel Voc.
FIL (86) FIO
Figurista. . . . Dipintor di figura. STR. Filànda ag. Trattoria di seta(Targ. Prodr.
Figurònna(Fà ona). pos. Fare una bella Cor tosc. p. 183). Trattura da seta(Giorn.
figuraccia usò il Nelli(Vecch. Riv. III, 1o) agr. V, 227) – scherz. per Gonorrea.
non so se bene. Filatoiee..... Chi attende al filatoio e lo
Fil ag. Fà-sù fil. Aggomitolare. STRIGEILI. dirige. STRICELLI.
Fil de sacch. V. in Sàcch nel Voc. Filatojètt. . . . Picciol filatoio.
Tajà in fil. Tagliare in filo? Tagliare Filètt. V. Filettòn o Bridón. STRIGELLI.
una tela tra l'un filo e l'altro, senza reci Filètt d'inciod. V. in Inciòda nel Voc.
dere alcun filo da alcuno de'lati. STRIG. Filiàl. Sussidiario. Succursale.
Vess come on fil de reſf. V. in Rèff. Filodramàtegh (in) ometti le parole l'avo suo.
Fil ag. Fil de ferr de quarterbus.... Filo Filòn. Filone? Strato buono nelle cave di
di ferro passato per quattro filiere. pietra. STRIGELLI.
Fil guzz. ... chiamano i Barbieri il filo Filòn. v. br. Furbo. Astuto. Mariuolo. Scroc
taglientissimo ne rasoi. cone. Dal franc. Filou. VILLA.
Fil tond. . . . chiamano i Barbieri il Fin ag. Andà in fin e Lassà andà in fin Fi
filo ottusetto ne'rasoi. nire e Lasciar finire.
Fil. Spigolo. Ne cerchi di ferro delle ruote Aveghen mai a fin..... Non condur
è quel po' di smussatura in che si vanno mai una cosa a compimento. STRIG
stremando. Fà-giò el fil. Ribadire lo spigolo. Fà bonna o cativa fin. . . . Salvarsi
Fil. . . . . Ne'marmi e nelle pietre vale uno o Dannarsi. STRIGELLI.
Strato sottile dissimile dal resto; è di Fin (Donna de..... Cameriera; servente
fetto, e rende facilità di spezzarsi. STRIG. che non ha i bassi uffici nè fa i gros
Fil d'erba.... Filo d'erba? gambo, stelo, solami servigi della fantesca. STR1G.
fogliuzza d'erba. Il fr. Brin d'herbe. STR. Lavorà de fin. . . . . Far manifatture
Filà e Avè fil. met. Aver filo, cioè timore. delicate, ovvero lavorare in metalli pre
VILLA – V. anche in Fir nel Vocab. ziosi e non falsi. STRIGELLI.
Filà seda...... Vale anche più propria Finàl. V. in Partìda nel Vocabolario.
mente Tener filanda, chè delle lavoratrici Finàl... Preso assolutº è quello del primo
si dice più propriamente Trà seda, o atto, ed è più in uso di Finalett. STRIG.
Trà assol. – Anche Filà senza più si usa Finànza. assol. . . . . I Gabellieri. Ven la

per antonomasia per Aver filanda. STRIG. finanza. Ecco i gabellieri. STRIGELLI.
Filà al tal titol.... Filare la seta a Finimént a colanna.... Finimento a col
tal grado di finezza che una data lun lana. Consta di Colanna.... = Botta... -
ghezza di filo pesi un tanto fisso che = Bavares o Quattabotta. ... = Caninna. . . .
è poi il titol. STRIGELLI. = Capellett. . . . – Nas. . . . – Maggia
Filà tort..... Attorcer molto o troppo Campanella - Anell de gionghera. . . . -
Anell de reden. Voltoi da redini?
il filo in filando. STRIGELLI.
Nè fà nè filà. . . . Vale anche non Finimént a pettural. V. in Petturàl nel Voc
Finitiva. Fine. Termine. Ultimo atto. Ultima
importar nulla una cosa. STRIGELLI.
Filà o Firà. v. del B. Mil. per Sbagascià. V. scena di.. . . VILLA.
Quell per firà! Quegli a bere! CoRsi. Finizión. T. d'Ott., Carr., ecc.... Lavoretto,
Filàa. T. de'Filatoieri che lavorano la seta per lo più conformato a foglia o a spi
in organzino. Chiamano Filato la seta ga, che serve di finimento a quegli stre
avvolta al rocchetto a un capo solo e mi di cornice che terminano isolati.
mollemente torta al filatoio, per poi Finta. . . . . Fazzoletto di lana o di seta

addoppiarla al binatojo e in fine tor che si porta sotto il panciotto (gile) –


cerla di sodo. VILLA. od anche... Panciotto finto sotto il vero.

Filàda per Felipp fig. V. Finta. T. di Scherma. Finta? Quando s'ac


Fila filera, longa longhera, ecc..... Fila cenna ferire in modo e in parte altri
strocca che cantano i bimbi nel Far menti che in fatto poi non si fa. STRI G.
coda romana, passeggiando cioè con gra Fintinna. V. in Tiraspècc nel Voc.
vità e tenendosi in fila e per la mano. STR. Fiòcca d'oeuv. . . . . Chiarata spumante
Filagnós. Filamentoso. Fiòcch. V. in Spongignéra nel Vocabolario
Filagrànna. V. Filigrànna nel Voc. STRIG. Fiocch per Ròccol de pianta V. nel Voc
FIR (87) FLU
Fiòcch e Fiocchètt per Ròse (penzolo). V. torità di patrocinare altri in giudizio,
Fiòcch... . I Filatoiai danno questo nome ed è proprio degli avvocati. STRIGEI.LI.
al piede allargato della matassina di seta. Firma in bianch. Carta bianca. Il fr.
Fiòcco de robba. Fiore. Roba in suo ge Blanc-seing.
nere eccellente. STRIGELLI. Segonda firma.V.Segónd sig.1.°nel Voc.
Fioeü ag. Avegh di fioeu che, ecc. ag. Anche Fis'cià.... Vale anche semplic.° Fischiare,
o Che ghe mangia i fasoeu in coo. STRIG. produrre un fischio diverso dal Ziſſolà
Fà fioeu. Figliare. STRIGELLI. che si fa colle sole labbra, usandosi al
Mej cuu de marì che bocca de fioeu l'altro anche la lingua o le dita, ecc. STR.
. . . . Volgare che le madri sogliono rin Fisciù ag. Scollato(Fag. Zing. 333). Scollina,
facciare ai figliuoli ingrati, anteponendo e più comunem. Scollino(“uosc. – Mol.
loro eziandio i più duri mariti. DE CAP. El.). Fisciu(Magal. Op. 414).
No avè nè fioeu nè cagnocu. V. Cagnocò. Fiss (Avegh on) .... Avere un onorario
Sentiss a moeuves el fioeu adoss. Sentir o una pensione o un reddito qualun
ballare il figliuolo in corpo(“tosc. – T. G.). que determinato, immutabile. STRIG.
Fioeüj!... Escl. per gran quantità di chec Fiss. add. v. brianz. Fitto. Spesso. Denso.
chessia o per simil motivo. STRIG. Contrario di Rado. VILLA.
Fioeüra. Polizza del riscontro. Fiss. avv. v. brianz. Molto. Assai. Per es.
Fiolàss. Aver figliuoli. E voce brianz.; e di L'è bella fiss. Ell è assai bella – L'è
quì usano dire Ben fiolaa a chi ha molti fiss de colà, ch'el voeur tutta sò moeud.
o buoni figliuoli, e Mal fiolaa a chi ne È tutto dire di colui, che vuol tutto a
ha pochi o gli ha cattivi. VILLA. modo suo. VILLA.
Fiòlda(Vess in). Essere il fieno aſfaldato. Di Fista . . . . Sp. d'uccello.
cesi del fieno quando si è assodato e cal Fistón dicono i contadini per Fustón. V.
cato in sul casso in modo da formare Fistón. . . . . . Sp. d'uccello.
altrettanti strati, o falde sopra falde. VIL. Fittarèscia o Possessión de cason. Grande
Fiolòtt. Accr. di Fioeü. . . . . . Bimbo paf Tenuta. Quella che gli Agronomi Eco
futello e robusto. STRIGELLI. nomisti chiamano Grande Coltura, come
Fióna. . . . Sp. d'Erba arvense. s'usa nel Basso Milanese. VILLA.
Fiór ag. Dilettant de fior. Fiorista(Targ. Fittàvol. . . . . Da noi s'usa molte volte
Prod. Cor. tosc., p. 134). questa voce anche a significare uno che
Fior de pezza. Fiori finti o secchi lavori un fondo proprio a sua mano.
(Targ. Ist. II, 297). Oude l'espressione Vess fittavol del sò.
On fior el fa minga primavera ag. E Coltivare a sue mani o Far coltivare a sue
in sig più ampio Non si giudichi dal spese una possessione propria. STRIG.
l'individuo alla specie, e da questa al Fittàvol de cason. ... Fittajuolo che con
genere. STRIGELLI. -
duca una possessione o tenuta vasta,
Fiór(el). Il Midollo. Il meglio di checchessia. tale da potervi tutti i di o quasi tutti
El ſior de l'om. ... Il fior dell'età i di fare una forma grande di formag
in un uomo. STRIGELLI. gio lodigiano (formaggia). VILLA.
Fior d'omm.... Uomo valente. STRIG. Fittàvol de la Muzza..... Noi avemmo
Fior de farinna. V. Farinna in q. G. anche i fittajuoli d'acque.
Fiór.T. de'Fabb. e Car. V. in Spongignéra. Fittavolètt... Fittajuolo di pochi terreni. STR.
Fiór per Fiorètt sig. 5° V. il Voc. STRIG. Flacón. Leggi Flacon non Flagon.
Fioràmm. . . . . Il lavorio del damasco e Flautin per Ottavin. V. PAGANINI.
simili imitante grandi fiori – ed anche... Flizza. Cuore frecciato(Magal. Op. 415).
Umidità rappresa dal gelo esterno sulla Floràns per Florànsg. V. STRIG.
faccia interna dei vetri d'una stanza. STR. Florinn. . . . Sp. di stoffa di seta.
Fiór bianch. Leucorrea? Malattia delle don Flossàmm e Flossàmmen. . . . Floscezza,
ne; il fr. Pertes o Fleurs blanches. languore, languidezza. STRIG.
Fiorée. . . . Venditor di fiori. Flossitt. V. in Pomponin nel Vocabol.
Fiorista. . . . Fabbricator di fiori finti. Flüss ag. Fluss e rifluss che anche diciamo
Firentinna o Fiorentinna. V. in Micca nel Voc. Ona Fonzion. Andirivieni(Fag. Cic. scons.
Firma(Avegh la). . . . . Aver ricevuto au I, 3) Flusso e rifusso(Goldoni),
F() U (88 ) F(EU
Flussàss o Vess flussaa. . . . Ridursi ad Soltà de la padella in del foeugh. V.
avere carte d'un sol seme. STRIG. in Padèlla nel Voc.
Fòco rosso. Ah che foco! gridano i nostri Sotta la bormis ghe sta el foeugh.
cocomerai per indicare squisita l'anguria. V. in Bormis in queste Giunte.
Fòco senza foco.... Zolfanello fulminante. Voltà la frittada in del foeugh. . . .
Fodrìnna.V. in Scòcca, Scossalinna, Portéra. Per celare un fallo farsi un torto mag
Fodrìnna non è rinforzo, nè è contrasse, giore, STRIG.
nè può dirsi il sodo di una intelaja- | Foeuj d'anonzi. V. Anónzi in q. Giunte.
tura di un'imposta. La Fodrinna bensì Besogna voltà el foeuj. V. in Voltà.
è parte integrante e l'intermedia del Foeuj d'indizzi. V. Indizzi nel Voc.
l'imposta stessa, incastrata nell'intela Feui volant ... Foglio unico, iso
jatura di essa, nella quale intelaiatura lato, scempio,
sta propriamente la fortezza e solidità On foeuj de trenta, de cinquanta, ecc.
- delle imposte. Di tal sorte sono quelle . . . . Foglio con bollo da trenta, cin
delle abitazioni civili, che perciò di quanta, ecc, centesimi. STRIG.
consi Ant fodrinaa o intelaraa dalle due | Foeùj(Fà)... ... Raccogliere foglie per lo
parti che le compongono. BIFFI. più di castagni per istrame. PAG. – Sra.
Roeüder. T. de Carrozz. Contrasse. In d'on ann se ne po' voltà di foeuj.
Foeüdra(Parlà con la). Parlar coll'eco. Dic. di VILLA – Vedasi anche in Ann.
chi ribatte le sillabe, o replica le parole On alev de cinqu foeuj oss. Alev nol
in fin del periodo o degl'incisi. DE CAP. credo proprio de'rami, ma solo devir
Foeügh (in) ag. A foeugh e fiamma e Andà a gulti sorgenti da terra e principi d'alberi
foeugh e fiamma. V. Fiàmma in q. Giunte. futuri. STRIGELLI.
Andà a toeü on poo de feugh. Andare | Foeuja buttada-giò.... Nella nostra Ac
per fuoco. Correre dalle vicine a cercare cademia braidense è nome che danno
quattro brage per accendere il proprio gli Alunni alla sesta lezione dei Quadri.
fuoco. Fºuja d'acant o d'oliva. ... Foglia
Chi vocur el foeugh sporgia el bar d'acanto o d'ulivo. Voci comuni fra i
nasc. fig. Chi ha bisogno si scommodi. pittori di camere frequenti fra noi. STRIG.
Ciappà foeugh. Riscaldarcisi in anno Foenja d'oliva. V. in Oliva nel Vec.
re, ec. – ed anche... Aumentarsi la ricer Feuja dritta.... Nella nostra Acca
ca e il prezzo di merci o derrate. STRIG. demia braidense è nome che danno gli
Ciappà i robb con tropp foeugh. Pren Alunni alla terza lezione dei Quadri.
dere le cose di petto(Pan. Viag. Barb. I, | Foeuja ag. Foeuj, onann te regoeuj. V. in Pàja.
56). Prendere checchessia a scesa di testa. Fºjade stronzon.V. Sfronzon nel Po.
a Crià el foeugh ag. Veggasi su queste luceu l'è feuja, doman hin foeuj
ubbie la Lettera scientifica XX.º del Ma - Con questo dett. i Brianzuoli vo
galotti a pag. 361. gliono siguiticare che la foglia dei gelsi
Dà el foeugh a on cavall... Applicar da un giorno all'altro varia somma
gli per rimedio i bottoni di fuoco. STR. inente del prezzo, tantochè oggi, che il
Dessedà el foeugh. . . . . Attizzarlo se bisogno n'è grande, è un oggetto pre
languente. STRIGELLI. zioso, domani, andati al bosco i bachi,
Esercizzi a focugh ma senza balla. Pez val quanto le foglie d'ogni altra pianta.
zi a voto(Buonar. Fiera.). Villa - E vale anche per avvisare chi
Foeugh del Bengala... Fuoco artifizia vuol vendere la foglia del gelsi a non
to di color bianco azzurrognolo. STRIG. tardar troppo, chè Foeuja assol., che si
in luogo di o gent o parenti Brian guiica foglia di gelsi, non ha plurale. STR.
zuoli dicono o gent o criament. O gente Incºeu l'è foeuja, doman l'è frasca.
o rabbuffi di corto. VILLA. -
Alotto con cui dinotasi l'incertezza
Lenguada de foeugh. V. Lenguàda in delle vicende della foglia degelsi. CoRsi.
queste Giunte. Perà o Fà o Cattà foeuja..... Co
Paroll de feugh. V. in Paròlla stel Voc. glier la foglia del gelsi. STRtc.
Romentà el foeugh. Forse Raiunontare Focura ag Defoeura-via. Sotto banco (Fas.
il fuoco. STRIG. Geit. cor. II, 1o).
FON (89 ) FON
Ciamass-foeura. Dichiarare di non vo Vedemmegh el fond. . . . Parlando
derci aver parte. STRIG. di fiasco: Vuotiamlo. STRIG.
Faj-foeura. Rifinirli i danari(Fag Rim.). Fónd. T. de'Pittori. Campo? Fondo? STR.
Tirà-foeura ona cossa a vum.... Ca Cavà de fond. V. Disègn in q. Giunte.
var un segreto ad alcuno. STRIG. Fónd. agg. Profondo. STRIG.
Vess foeura di beni paterni per Vess Fónd (Pistolla de )... ... Pistola da sella?
foeura de la grazia de Dio. V. in Gràzia. Quella che si ripone nella fonda. STR.
Fogà. . . . Spacciare a buon patto e ra Fónd de cavriada. V. in Cavriàda. STRIG.
pidamente merci, grasce, ecc. DE CAP. Fónd denanz o dedree d'on vassell. . . .
Fogà la roba. Spasimare, Sprecare, Stra Dante delle tre tavole che soglion com
ziare la roba. Dar fondo alla roba. VILLA. porre un fondo di botte chiama quella
Foghìtt diciamo solo de Piccioli fuochi ar di mezzo Mezzule, le altre Lulle. STRIG.
tifiziati. STRIG. - Fondàa in del ben. m. br. Tutto dedito
Fognin... Dim. vez. di Fògn e Fognòn.V. STR. al ben fare. E intendesi specialmente
Foin. fig. Uomo scaltrito. STRIG. delle opere di carità e di religione.
Fój (Andà a).... Andare in rovina. STR. Quando l'anima si mette e fonda nel solo ap
Fojàsc diconsi i cartocci (che Scartozz son petito dell'eterna patria, non si perturba per
anche detti da Brianzuoli) della spiga nullo accidente, ec (Cavalca Fridella lingua).vi.
(loeuva) del grano turco: e Fojett così Fondàss su ona cossa. Instaffarsi o Farsi
assolutamente diconsi da Brianzuoli pro cavaliere sopra alcuna cosa.
priamente le Foglie del grano turco che Fondi (in) ag. Fondi de brocca.... I poderi
si levano a suo tempo dal fusto o gambo non irrigui e ricchi d'alberi fruttiferi
per foraggio del bestiame vaccino. VILLA. e spec. di gelsi. STRIGELLI.
Fojètta.... Fischietto particolare per at Bosch cedov. . . . Non solo si schio
tirare alla rete od alla pania passeri e mano e scapitozzano le piante del ce.
cingallegre. STRIGELLI. dov, ma molte e più propriamente si
Fojós. Ag. di Fén. Fogliuto. taglian dappiede, lasciando la ceppaja
Folàr. . . . . Sp. di stoffa di seta cruda, (sceppa) per nuova produzione. STRIG.
detta anche dai Francesi Foulard. Lischee. Lischeto? Terreno che pro
Fòlc magnanna Roncone? Ronca lunga duce sole lische. STRIG.
adunca in cima. STRIGELLI. Moronera. Gelseto? STRIGELLI.
Taccà per la folcia. fr. del Basso Mil. a Scolodra ag. V. Sgrùsc in q. G.VILLA.
Mangiare a ufo. CoRSI. Fondiària. . . . L'atto di fondazione d'un
a Tajaa-giò con la folc. ag. Tagliato benefizio ecclesiastico. BIFFI. -

coll'ascia('tosc. – Tom. Sin. p. 148). VIL. Fonditt o Fóndlis o Fömblis (Ciugà ai)....
Folètt. Lo stesso che Mòll de tendinn. V. Fare ai fondelli come si fa ai nòccioli.
Folippà. v. br. Follare l'uva co' piedi. Pi Fónsg del frecc(in) ag. Dicesi anche Fonsg
giare. Il fr. Fouler aux pieds. Pare che castegnocu... E specie di fungo porcino
questo nostro Folippà sia appunto com mangereccio, che fa d'inverno presso i
posto di queste tre voci francesi. VILLA. castagni, onde ha il nome. Il suo co
Fond ag. Andà el venter in fond di cal lore non è così moro come quello del
cagn. Venir gran fame. STRIG. moreccio comune. Viene molto grosso;
Andà l'amor. in fond di calcagn. . . . e se ne trovano che pesano più libbre
Passar l'amore per difetto che si scopra grosse. VILLA.
nella persona amata o per torto che Fonsg de ferr de balanza. V. in Tirànt.
se ne riceva STRIG. Fontanella. . . . . Fuoco artifiziato che fa
Fónd ag. Fond mort.... Terra non vegetale. un getto simile a quelli d'acqua. STRIG.
Fond viv. . . . Terra vegetale. Fontànna ag. Vorè andà a la fontanna ciara
Fónd. T. de'Calzol. Solettatura. Tutto l'in d'ona cossa. È lo stesso che Vorè rivà a
sieme di Suolo, Soletta e Forte di suolo l'acqua ciara V. in Acqua. VILLA. – PAG.
nelle scarpe. Refà el fond. Risolettare. Fonziòn. fig. Andirivieni.
Food che altri dicono Cùu.T. de Carroz. Pe L'è ona fonzion che feniss pù.... E
danino. La parte di fondo delle carrozze. una lungaggine; cosa che per sua du
Se ne veggano le parti in Lègn sig 2.” rata venga a moja o in molestia. STRIG.
Vol. II''. l'a.
FOR (9o ) FOR
Fòppa (Avegh on pè in la.... e l'olter Formàss..... Prender forma – e ſig. Ap
in sepoltura). Piatir co cimiteri. STRIG. prendere gli usi e le costumanze sociali,
Fòppa in del lecc. V. Tànnasig. 2° nel Voc. e fare esperienza. P. es. L'ha annò de
Fórca (Avanz de). Capestro fig. – Viso formass. È ancora inesperto, soro. STRIG.
patibolare. STRIGELLI. Forméut. Il frumento di prima barba non
Forcèlla. V. Portaocciài nel Voc. è ben tradotto in Forment somenaa in
Forcèlla. V. Ossètt sig. 4° nel Voc. d'on terren dove ghe n'è mai staa, per
Forcèlla... Bivio di strade campestri. Sra. chè ce ne può essere stato così una
Forcèlla(Fà.... i cavej) ag. Questo difetto come mille volte ed essere di prima
è quello che i Siciliani dicono Sercia. barba, purchè non ce ne fosse l'anno
Forcèlla(forchetto da carrozze) ag. Si ferma immediatamente innanzi e fosservi invece
o a campanella o a cerniera talora nella piante sarchiate. Il frumento di prima
coda del carro, e talora nel guscio della barba in Brianza, dove non si usa se
sala posteriore; è di due specie, cioè minare i serotini dopo la mietitura, chia
Forcella a pontal. Forchetto a punta. masi Forment de coltura, e quello di
Forcella a zanca. Forchetto. seconda barba dicesi Forment de codega o
Forcelluu. v. br. Forcuto. Biforcuto. VILLA. de terren codegaa; in altri luoghi di Lomb.”
Forchètt.. . Sp. di Forca di ferro a due questo secondo dicesi Restobbi. VII LA.
soli rebbj, inastata in un bastone, colla Fitt a forment . . . . Contratto fra
quale i Fornaciai maneggiano le legne il padron del terreno e il lavoratore,
nelle bocche della fornace. pel quale, divisi con certe norme gli
Foresètta (Giugà a). . . . . Si fa anche in altri prodotti, questi paga al primo
sei, ecc. STRIGELLI. una fissa quantità di frumento. STRIG.
Forèst (Parlà). fr. br. A un di presso lo Forment brutt de paja cor. rar de
stesso che Forloccà. V. nel Voc. VILLA. paja. VILLA.
Forestée ad. Straniero. Per es. Robba o Mar Scoldass el forment.... Entrare in fer
canzia forestera, Vin forestee. STRIGELLI. mentazione, che avviene per lo più quan
Forestée fin. Volpone. Putta scodata. STR. do si ripone non bene risecco. STRrc.
Forinà. T. de Gabellieri. V. in Spontón. Vess forment secch. ag. Talvolta Es
Forlócch(Parlà)per Forloccà. V. il Voc. Vil. sere punto risoluto(Caro Lett. fan. I, 25).
Forlònia (anche fuori della frase Fa for Foruìga(Pass de.... Passo lentissimo. STR.
lonia).... Spezie di ballo campestre og - Formigàtt. . . . . Chi va cercando uova
ginnai fuori d'uso. STRIGELLI. di formiche o sim. insetti per venderle
Förina ag. Forma de zila. V. Zila nel Voc. mangime di fagiani o altrettali uccelli.
Mett in forma. . . . . Dar forma re Formighée. Formicajo. Formicolajo.
golare a checchessia. STRIGELLI. Formóri . . . Ferro che usano i Valigiai
Formà. Modellare? Formare? Cavar la forma per dare negli orlettini(nervettin) dei loro
di checchessia applicandovi creta od lavori onde farli risaltare. Ha il taglio a
altro, ed è proprio di molte arti. STR. mo di cappel di fungo.i)all'ing. For moore.
Formàjdemezzapasta.V.Mezzapàstanel Voc. Fornàs ag. Vedi anche in Quadrèll nel Voc.
Formaj grass per Battelmàtt. V. nel Voc. Fornasée vol. II, pag. 164(ia) correggi Van
Formaj magher. V. in Nàta e Natìn. geur in Vaugeur.
Formaj verd. . . . Cacio svizzero di Fornéra (Giugà a). . . . Lo dicono anche i
latte e d'erbe aromatiche, buono da nostri Notatori allorchè uno della bri
grattugiare e mangiare sparso sul pane gata balza dalla riva in acqua e chiama
imbutirrato. STRIGEILI. il compagno, e questi l'altro; chi tarda
- Fass imprestà el formaj de grattà. a balzare in acqua chiamato, o balza
, fig. . . . . Cercare per ogni modo di vi tovi non chiama di subito il compagno,
vere a spese altrui. PAGANINI. quegli perde il convenuto. Colui che
a Grattà formaj fig. ag. Segare il vio della brigata balza ultimuo nell'acqua
lino. Sonarlo male('tosc. – T. G.). grida Fornera. STRIG.
Trovà quell del formagg. m. br. Tro Förno assol o Bocca de forno. ... Bocca
var culo a suo naso. L un diavolo pagar ampissima. STRIG. – L'è domà quella del
l'altro. VILLA. forma che se poeu stoppà d'oua bocca o
FOS ( 91 ) FRA
vero A stoppà la bocca a tucc i mincion Fottùda (Dà ona). Sconfiggere parlandosi
ghe me vorav inscì de macaron. Modi d'un esercito. STRIGELLI.
del Basso Mil. – Due detti coi quali Fött(Vatt a fà). m. b. Va alla malora. CoRsr.
consoliamo gli altri o noi stessi quan Fottùu ag. L'ha menaa el fottuu a Con
do ci si dice che alcuno viene a torto sonn. m. b. br. ... È morto. PAGANINI.
sparlando de'fatti nostri o altrui. CoRsi. Fràa ag. Andà a fraa. fr. br. fig. Vale quanto
– V. anche in Càn, Cóa e Minción. l'altra fr. pur br. Restà senza on bruso.
Forscètt. Sinon. di Pendolin. V. nel Voc. Rimaner brullo. V'è però questa diffe
Forscètt(Desgiuné a la)... Colazione fatta renza che la prima usasi per lo più
con vivande da dover usare la forchetta parlando di chi perde tutto il fatto suo
per accostarle civilmente alla bocca, al giuoco. VILLA. (PAG.
cioè con carni. Caritaa de fraa. V. Seren d'inverna, ecc.
Fòrt(Fass... su ona reson)... Addurre una Chi impresta perd la vesta, e chi ha
ragione e attenervisi saldamente. STRIG. imprestaa va a fraa. V. in Imprestà.
Lavorà fort. . . . . Lavorare assidua E daj che l'è on fraa dicono i Brianz.
mente, indefessamente. STRIGELLI. anche per E daj che l'è on sciatt.
Parlà fort. . . . . Parlare a voce alta; V. Sciàtt nel Voc. VILLA.
– e fig. con fermezza. STRIGELLI. Fraa de cor cor. Lo stesso che Fraa
Fortunàa. Ad. di Figh.... Fortigno, mezzo de messa. PAGANINI.
guasto per eccessiva maturanza. Talora Fraa de san Damian ai Monfort corr.
per ischerzo si applica quest'aggettivo Frati Agostiniani. STRIG.
anche a... Chi compera fichi cosiffatti. Fraa scopazzagatt. Torzone. Converso.
Fortunàscia. Sortaccia. Mandà a fraa. fr. br. fig. Sbusare. Vin
Fortunìn. UnAssortito(Fag. Rim. II, 152 e. l.). cere altrui tutto il denaro al giuoco. VIL.
Fortùnna(Ciappà la ... per i cavij). Coglier Fràa o Eremitta. . . . . Il nono dei nostri
l'occasione. Acciuffare la fortuna. STRIG. tarocchi. STRIGELLI.
La fortunna l'è femena.... La for Fraccà per Friccàlla. V. nel Voc.
tuna è volubile. STRIGELLI. Fràcch ag. L'ingl. Frack. PAGANINI.
Fortùmma (La). . . . . Il decimo de'nostri Fràccia. . . . . Sul Lambro in Brianza è
tarocchi. STRIGELLI. così nominata una specie di Sostegno
Fòrza (La)... ... L'undecimo de'nostri ta nel fiume che fa alzar l'acqua a fine
rocchi. STRIGELLI. di cavarne per fianco l'occorrente a
Fòrza(Per). Di legge(Pan. Viag. Barb. I, 16). uso della irrigazione. STRIGELLI.
Forzellinàda. . . . . Ho udito così dire Fradèll drizz o giust o bon. V. in Pàder.
per accennare un Favore colto ad una Duu fradej hin duu castej. . . Que
donna senza corteggiarla e quasi per sto corrisponde, parmi, al Tre fratelli
forza d'occasione. STRIGELLI. tre castelli, e dinota quanto valga la
Fösch (in) ag. Vess tra el fosch e el mal concordia fraterna – Amor de fradell
andà. m. br. Essere tra Ferrante e Bajan amor de cortell, di tutt'altro significato,
te? Essere tra due egualmente cattivi, corrisponde invece a quello Corruccio di
tra due mali, tra due pericoli. VILLA. fratelli, ecc. STRIGELLI.
Fòss ag. Saltà el foss. V. in Saltà nel Voc. Fràgia. Bordiglione? Certo difetto nel pan
Spurgà i foss. V. Nettà i foss nel no. VILLA.
Vocabolario. STRIGELLI. Fràgil usiamo solo nel sig. morale, chè nel
Stà a cavall al foss. Stare a cavallo fisico preferiamo S'giandós. V. il Voc. STR.
al fosso(Caro Lett. ined.). Star a vedere Fràima. T. de Mugn. . . . Asse o pancone
per cogliere il suo meglio. che regge l'albero del molino. VILLA.
Fòssa dacquadora. . . . . I nostri pratici Francescàm. . . . Piccolo cono nero com
la chiamano adacquatrice e in dialetto posto di sostanze odorose, che s'ac
adaquatriz. STRIGELLI. cende da cima e si consuma profu
Fossàa. Fossato. Il fosso più largo dei mando le camere. STRIGELLI.
campi, nel quale scolano le acque pro Frànch. Franco. Dicesi di piego o lettera
venienti da tutti i fossi minori, come di cui siansi pagate in anticipazione le
chiassajuole traverse, ecc, VILLA. spese postali. STRICELLI.
FRE (92 ) FRI
Frànch (in)ag. Toeiù vun franch. v. cont... . Fregàss adree a vum. Stropicciarsi con alcuno
Sapere che alcuno sia di certo altrove, e (Gh. Voc. cit. il Corbaccio del Bocc. )-
giovarsi di ciò per danneggiarlo. M'han Frègg (parl. di vivande). Rifreddo, cioè non
tolt franch e hin vegnuu in cà mia a caldo e non riscaldato. Mangià fregg. . -
robamm. FIGINI. Mangiar cose rifredde.
Frànch. avv. Sicuro. Certamente. Franch, Frègg ag. Andà-via i man o i pee del
l'è andaa-via. Affe ch'egli è ito. STRIG. fregg.... Aver le mani o i piedi inti
Franciàmm e Frassàmm. v. br. Pattume. rizziti dal freddo.
Roba fracida. VILLA. Prior del fregg. V. Prior in q. Giunte.
Frànco. T. Teatr.... Voce con cui il porti Frègg ag. Cuntalla freggia. .... Dar poca
majo del teatro avvisa esente da biglietto speranza di cliecchessia. STR.
chi v'è appaltato e sta per entrarvi. Fà fregg. V. Mett fregg nel Voc. STR
Frànza a gropp . . . Frangia a nodetti. Fever freggia..... Febbre accompa
Franza grifè. . . . Frangia ritorta. gnata da brividi di freddo. STRIGELLI.
Franzés (A là mò ch'el sa el). . . . A voi Fregg de man, cald de coeur... - -
ora, se sapete. A voi che siete valente. Dicesi a scherzoso conforto di chi si
Modo di provocar altri a far checchessia trovi aver le mani fredde. STRIGELLI.
persuasi che non gli venga fatto. STRIG. Lassà manch vegnì fregg vun... Dicesi
Fràola. Soldarina. V. in Soldàra nel Voc. di vedovo o vedova che si sposi, o d'e-
Fràsca (in) ag. No vegn Pasqua se no gh'è- rede che gavazzi, essendo ancor recente
foeura la frasca. . . . . Per Pasqua mag la morte del consorte o del datore. STR.
giore ogni albero rinverzisce. CoRsi. Freggiùra e Freggiurée o Freggiuràtt. .. Bi
Incoeu l'è foeuja doman l'è frasca. sticcio e Chi suol dirne di frequente. STR.
V in Foeüja in queste Giunte. Freghiroeü. T. de'Cartai. . . . Frego che
Frascàda..... Ornato di frasche, come si vede talora nella carta. È difetto pro
festoni, ghirlande, ecc. sì vere che di cedente da qualche residuo di pasta
pinte, scolpite od altrimenti finte. STR. soffregatosi intorno al foglio nel suo
Frascaroeiù. . . . Nome di quei Gambi di uscir della forma.
ravizzone o cosa simile, onde si rincalza Frescànt; A-frèsch. Frescante. Pittore che
la frasca (el bosch) dei bachi da seta – lavora a fresco; Fresco. Pittura a fre
Refrescaroeu diconsi quelli che si ag sco. STRIGELLI.
giungono, a un bisogno, da poi – Re Frigée..... Per una svista tipografica fu
frescà dicesi il far quest'aggiunta. VILLA. omesso Fraggiracolo. Giracolo. Giragolo.
Fràsch o Fraschè: t. Frasche. Frasconi. Perlaro. Bagatto. Loto. Bagolaro. Legno da
Fraschéra. v. br. . . . . Rettangolo fatto di racchette. Spaccasassi. Frassignuolo. Arci
quattro regoli con due archetti verti diavolo (Targ. Istit. in Celtis australis L.).
cali nel mezzo e corda per legare, a Pianta notissima il cui frutto pure di
uso di portare col capo e colle spalle ciamo Frigee. V, nel Voc.
frasche e foglie di maiz o sim. VILLA. Frigna. . . . . Donna che affetta estrema
Fratazzin (in) corr. le parole con manico dilicatezza. PAGANINI.
orizzontale in con un piuolo di sotto per Frignà. verbo attivo..... Usare altrui mol
impugnatura. PAGANINI. te, anzi soverchie carezze, o riguardi,
Fràti ag. Fatebenefratelli che il volgo stor o cure leziose, ecc. STRIGELLI.
pia talora in Frati boni fratelli. VILLA. Frignètra..... Donnina carezzevole, e, se
Frèecia. . . . Ornato a mo' di freccia in può dirsi, appiccaticcia. StRIGELLI.
cui finiscono i bastoni da tende. Frignòcca. Tiro. Fagh la frignocca o la
Frèccia. T. Archit... Quell'ornato a mo' di fattura o la fonziom. Fargli il fatto. Co
freccia che s'interpone fra ovolo ed ovolo. munemente Rubare, Fare un imbolìo –
Fregà i spall, el cuu, i orecc, ecc. fig. ed anche Fare un mal tiro. Fare la pera.
. . . . Battere altrui sulle spalle, ecc. Frignòccola..... Spezie di giuoco che si
o sia Bastonare, Dare sculacciate, Schiaf fa al bigliardo. STRIGELLI.
feggiare, ecc. STRIGELLI. Fris. Girelli? Piastrelle di ferro che s'in
Fregagàbb. Voce scherz. del B. Mil. per terpongono fra l'assile e la testata in
Fittàvol. V. CoRsi, terna delle ruote.
GAI ( 93 ) GAI
Fris di ess. . . . Nella nostra Accademia Fumària(Erba). Funaria.
braidense è nome convenuto che danno Fumìn. V. Parafùmm nel Voc.
gli Alunni alla terza lezione dei Fregi. Fùmm(Vin che gh'ha del). V. Vin nel Voc.
Frisàtt..... Fabbricatore di nastri della Furugàda ag. Stretta(Gh. Voc. cit. il Mor
così da noi detta frisa. gante del Pulci XV, 79 ).
Frisètt e Frisettin. T. di Stamp. Fregetto. Furugòzz, e di quì Furugozzàda e Furu
Fritùra. fig. e scherz... ... Intendimento, gozzamént... . . Uomo che fa le cose in
cervello, senno, celloria. STRIGELLI. fretta e male, senza avvertenza. Acciar
Fritura mariné. V. in Mariné nel Voc. patore. – Cose fatte tumultuariamente,
Frizer. v. veneziana che val Friggere. L'u- a casaccio, guastandole. STRIGELLI.
siamo nella frase: Stà de frizer, cioè Es Fùs de cocca o de cóccora.... Fuso che
sere in grosso guajo, quasi apparec al capo superiore ha un piccolo rilievo
chiato per essere fritto. STRIGELLI. che tiene il filo acciocchè non iscappi
Fròld (Riva in). . . . . Riva lambita e rosa – Quel rilievo è detto Cocca e Coc
dalla corrente del fiume. STR. cora, alla quale ora si supplisce con
Frontespizzi (Mur de . . . . . Quello onde quell'arnese che chiamano Coccarocula.
il tetto non isporge in gronda, ma vien VILLA.
giù rasente e per fianco. STRIGELLI. Birla del fus. Fusajuolo.
Frontin(in) ag. Il Fronte(Gh. Voc.), e sop - Vess come la rocca e el fus.... Di
primi Capinascente. cesi d'un grande e d'un piccino, mas
Frontón. T. Archit. Frontone. sime se un donna, un maschio, che
Frùsta(Canon de la). V. in Scuriàda nel Voc. vadano appajati. STRIGELLI.
Frùsta. Ad. di Càrna. V. nel Voc. Fusèlla(Parì oma). V. in Rócca nel Voc.
Frùt (in) sig. 3.° ometti le parole col dra Fuséra. v br. fig. Fuseragnolo. Uom lungo
gante. PAGANINI. e maghero. I contadini brianzuoli chia
Frùt. Rendita. Frutto; onde Mett i danee mano Fusera lo Scoiattolo. VILLA.
a frut vale impiegarli; e Che frut te Fuserócch. Mestolajo (“fior. – T. Sin. in
daal quell fondo, quella cà? vale Quanto Ramajolo).
ti rendono ? STRIGELLI. Fusill è prop. quello del soldati; S'ciopp è
Fùga. T. de Mugn. Cannuccio (Gior. agr. generico. STRIGELLI.
VIII, 193). Quel canale di legno che Fùst de sella ag. I nomi vernacoli delle parti
manda l'acqua alla ruota da mulino. che lo compongono si veggano in Sèlla.
Fugascètta o Fugascinna.... Pasta dolce si Fustèlla. T. d'Oref Stozzo da perla. Quello
mile in sapore ai così detti Micchitt(V.) e con cui si dà sul rovescio della piastra
la quale pare una ciambella rotonda. STR. per abbozzare la perla.
Fugascinna (per similit.). . . . . Spalmata Fustellìnna. Stozzetto(“fior.).
data altrui sul deretano. VILLA. Fustomin. Torsolino(“tosc. – T. G.).

Gaa Gabbamondo(Lalli En. trav.). per essere superato in checchessia da


Gabbioeü(Vita) corregg. come in Vit nel Voc. persona da meno di lui. CoRsi.
Gabbiroeü per Passera boschiroeüla. V. Gaijnn de la Madonna diconsi da al
Gabellà. Gabellare. PAGANINI. cuni nell' A. M. le Rondini. VILLA.
Gabriolé per Cassetta con mantice di certi No cantassen pù nè gall nè gaijnna
cocchioni. V. in Lègn vol. II, pag. 36o. ag. Non se ne saper mai polpa nè ossa dei
Gaijnàscia. . . . . Pegg. di Gallina in ogni fatti d'alcuno(Nel. Ser. al for. I, 3). Non se
significato. STRIGELLI. ne sentire nè puzzo nè bruciaticcio(T. G.).
Gaijnna(Avè mangiaa el cuu dela) ag. Avere Quand la commenza a andà maa, va
una bocca che non sa ritenere nemmen la ſoeura de cà anca i gaijnn a fà l'oeuv,
scialiva(Nelli Serve al forno III, 7). o van-via a fà l'oeuv anca i gaiinn....
Corr Gallon, che la gaijnnate ciap Quando uno comincia ad avere sfortuna
pa. . . . Si dice nel B. Mil. a chi sta non è cosa che gli riesca a bene. VILLA
GAL (94 ) GAL
Gaijnceù. v. br. Nece. Fanciullo scriato, Galetta vestida de linger o d'estaa.
poco vegnente. VILLA. m. br. . . . .Bozzolo poco ricco di seta
Gajòſfaag. Voce procedº dal romanzoGagliofa. o per non avere il baco mangiato foglia
Galantòmm (Ohe). Modo di chiamare uo a sufficienza, o per non averla mangiata
mo di nome a noi ignoto, come in con buona e sustanziosa. La Schiscetta è an
tado si dice Ohe sposa! Ohe resgiora! cora meno; non è che il primo tessuto
ad una donna secondo le età. Che se del bozzolo. VILLA.
l'uomo chiamato avesse apparenza d'uom Galetta zerba.... Dicesi quel bozzolo
benestante, diremmo Ehi scior! Ehi quell nel quale il baco non si è per ancor
scior! STRIGELLI. incrisalidato. VILLA.
Galarìa. .... Negli ostensori di rito am - Cattà galett. m. br. Far fiocco. VILLA
brosiano è quel Traforo che sovrasta Trà-dent i galett (nella caldaja), le
alla cornice del loro corpo e abbraccia gnaj e scovaj. Fare la pescata dei boz
da piede il cupolino. zoli, cioè immollarli nell'acqua calda e
Galarìa. T. Teatr. . . . . Quella parte del scoparli per trarne il filo (Giorn. Agr.
palco scenico che dà adito alle scene. tosc. vol. 16). VILLA.
Galarìa. Vestibolo? Androne? Così diciamo Galinètt o Galinceiù. Cappiolino(Fag. RimeV).
una Camera che non ha altro uso pro Galiòtt. Galeotto. Andà de galiotta marinar
prio che di dar adito alle altre. STRIG. STR. – PAG. V. in Barchiroeü nel Voc.
Galéra. .. . . diciamo anche al dì d'oggi Galitt (Fà). fig. . . . . Metter voglia di sè
abusivamente per Prigione, per Com o d'altro in altri. STRIG.
danna al duro carcere: Gh'è des ann de Galittós. v. cont. br.... Che pate il solletico
galera. La legge condanna a dieci anni Gàll. ag. Cuntà el gall a quajdun. fr. del B.
di carcere duro. STRIGELLI. Mil. Fallire. S usa solo parl. dei fitta
Piatt de galera. . . . . Spezie di Vi. juoli, tra i quali, essendo il pollaio di
vanda composta di più cose, ed oggi proprietà della moglie, viene a signi
mai fuori d'uso. L'origine del nome ficare che fu lor tolto tutto. CoRsi.
pare essere dal trovarsi in una galera a No cantassen ecc. ag. V. Gaijnna.
ogni razza di gente. STRIGELLI. Gàlla ag. Tajà a galla de terra. V. in Tajà,
Se la va ben l'è ona groppera, se e corr. Andà a galla in Stà a galla.
la va maa l'è ona galera. . . . Dicesi Gallesgià o Sgallesgià dicono i contadini
parlando del matrimonio. PAGANINI. brianzuoli per similitudine dell'Andare
Va in galera a fà l'ost. Via alla malora. dei vegetabili in troppo rigoglio. Lus
CoRsI. suriare. Lussureggiare – Degli animali
Galètta (in) ag. Galetta frusta..... Quel giovani, come capretti e simili, direb
bozzolo che è giunto alla metà almeno besi forse più propriamente Lascivire,
del suo sviluppo nella trattura. VILLA. Lasciviare. Esultare, ecc. – Imbaldire.
Galetta madura.... Quel bozzolo nel Ingalluzzire. Ingalluzzarsi. VILLA.
quale il baco non solo ha compiuto il suo Gallètt (Saltà-sù come om). . . . . Rispon
lavoro, ma vi si è exiandio incrisalidato; dere ardito, con men di rispetto che
perciò dall'andata degli ultimi bachi al si dovrebbe. STRIGELLI.
bosco alla raccolta de'bozzoli si lasciano Gallón (Corr, ecc.). V. Gaijnna in q. G.
passare per lo meno sei giorni. VILLA. Gallonìn. . . . Gallone stretto e piccino.
Galetta masarada Bozzolo pescato? Di Galòpp e Galoppé. . . . Specie di ballo.
cesi quello che è bello e preparato nel Galùpp e Galuppètt. Uomo volgare; e poco
l'acqua calda per trarne la seta – La più onorevol titolo che non sarebbe Ma
Gussetta dicesi il bozzolo vicino al com scalzoncello. In significato di Garzone è
pimento del suo sviluppo, il cui filo, per voce contadinesca. STRI GELLI.
duto il nerbo, chiamasi propr. Bava. VII. Galuppàj pl. e Galuppaja sing. v. br. Gio
Galetta moeuva.... Bozzolo che si sot vanaglia. Garzonaglia. I contadini brian
topone alla trattura ancora intatto. VILLA. zuoli chiamano Galupp il garzone, il
Galetta rosada o velutada.... Il boz giovane di primo pelo. Non direbbero
zolo di tessuto floscio e cedente alla però Galuppa una ragazza. VILLA.
menoma pressione. - Galuppòttag Ragazzotto(Fag Rin.V,21 el).

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GAM ( 95 ) GAR
Càmab. s. m.pl. T. de'Fabbr., Carroz., ecc. Gambètt. Coltelli del tritapaglie.
Stecche(Alb. enc. in Predellino). Que' Ritti Gambettòn. Pantana grigia. Il Totanus fu
di ferro che sostengono l'intelajatura scus degli ornitologi. DE CAPITANI.
d'un predellino(basellin) da carrozze. Gambiroeüla (Avegh la). m. br. Esser de
Gàmba (in) ag. A gamba. A gambe. STRIG. bole sui picciuoli. Non potersi regger fer
Chi no gh'ha testa gh'abbia gamb.... mo in sulle gambe per debolezza di
Dicesi di sè o d'altri, quando per fare esse o per sonno o per vertigine. VILLA.
o dire o ripigliare cosa dimenticata si Fà la gambiroeula a vun. m. br. . . .
abbia a tornare là d'onde s'era par Passargli una gamba sopra il capo; il
- titi. STRIGELLI. che si fa dagli alti di statura sopra i
Dà a travers ai gamb. fig. fr. br. per bassi, e fig. dai grandi e potenti sopra
chi meno vale. VILLA.
quella che in citta dicesi Tajà i gamb. VIL.
Duu did de gamb e 'l cull l'è-lì. . . . Gambìs. v. br. Bilie. Balestrucci. Gambe
Dicono in Ghiaradadda parlando di quei torte, lunghe, sottili dell'uomo. VILLA.
naneròttoli sgambati che hanno figura Gambisòn o Sgambisón. v. br. Gambuto?
di pisciacani. DE CAPITANI. Chi ha gambe lunghe, sottili, torte. VIL.
Gamba! Cammina! Corri! Sbrigati! STR. Gambolò corr, le parole dell'Oltrepò pavese
Gamb ercolinn. Gambe ercoline? Gambe in nella Lumellina.
curve all'infuori, di modo che i ginoc Gamir. ag. La voce proverrebbe mai dal
chi si scostino più del dovere. STRIG. lat. Canelus che vale il medesimo? VILLA.
Levà la gamba.... Dic. di strada ripida Gamirètt. Comonetta.
o arenosa o fangosa od altrimenti inco Gandàj. Lo stesso che Gandain. STRIGELLI.
moda che svigorisca chi cammina. STRIG. Gandioeü. . . . Omicino, omiciattolo. STR.
Metti gamb in spalla. Mettersi a gambe Giugà ai gandiccu. V. Giugà ai gan
(Caro Am ). DE CAPITANI. doll nel Voc. C'è una filastrocca che
Notrà-pù nè pee nè gamb. V. in Pè. comincia Meregordi quand sera fioeu,
Sald in gamba. Fermi ve"! tanto al che giugava ai gandioeu, ecc. STRIGEILI.
fig. che no. STRIG. Gandólla. v. br. . . . . L'animella di lei
Stà in gamba. Stare in tono o in cervello. guo, di cera o d'altra materia qual si
Vorè drizzà i gamb ai can. V. in Càn. sia de zufoli, delle canne da organo, ecc.
Gàmba per Gambiroeü. V. nel Voc. per la quale soffiando lor dentro suo
Gambàl. Sing di Gambàj. V. nel Voc. nano – Zifol con la gandolla. Cannuc
Gàmber ag. Va vestito da gambero cotto dice cia animellata. VILLA. – Negli organi
il Fag.(Rime II, 192) scherz. sulla toga è detto Anima. V.
rossa de senatori fiorentini de suoi giorni. Garantii. Stipulato. Scelto, squisito, esimio.
El gh'ha a che fà come la lunna cont Garavèlla. Ad. di Còlla. V. STRIG.
i gamber. Che ha a far la luna co gran Garavinna e Garavinòzz. v. br. Calcinacci.
chi? Non v'ha rapporto fra queste due Ruderi. Muriccia. VILLA.
cose. STRIGELLI. Gàrba o Gàrbola. T. di Ram.... Abbozzo
Savenn o Vess de cocch e de bigna di vase di rame che, uscito rozzo del
e de barbis de gamber. V. in Còcch e maglio, non è riducibile a pentola per
in Bigna nel Voc. , fetta per essere pertugiato, e si usa per
Gàmber o Gàmber de mar. . . . Nel B. le rattoppature d'altri utensili di rame.
Mil. vale Ladro, Raggiratore e sim. CoRsi. Garboeüsguel B. Mil.per Infreggiò. V. CoRsi.
Gàmber cott.... Diciamo così sch, gli Scac Gardinàla. .... Sp. di sarrocchino donne
cini(busseree) perchè vestono rosso. STR. sco che aggiugne a poco più che a tutto
Gàmber.... Nella nostra Accademia è nome l'imbusto, più lungo è detto Camàja.
convenuto della prima lezione dei Quadri. Garètt. Garretto. E proprio specialmente
Gambètt. T. de Fornac. ag. Griccioli. Il la. de cavalli. STRIGELLI.
voro(de'mattoni) fatto di questa sorta di terra Garganèll. v. br. Ceppetto. Cepperello o Ca
chiamata in Toscana Creta forte, si leva dal pitozzina di nocciuolo, di sanguine, di
l'aja alquanto verde come dicono i fornaciai,
carpine, di spin bianco, di ligustro, e
cioè non bene asciugato, e si mette in gric
cioli a seccare ºccio non si spezzi(Ger. Maggi di simili arbusti, onde si fanno le siepi
Della Fortificazione, p. 88 ). Villa. tenute bassette collo scapezzarle. VILLA.
G AT (96 ) GEL
Garlànda(I dì de la). ... I contadini as Gattèj. V. in Lècc de dedree e in Pigna
segnano questo nome a primi dodici Gattèll. V. in Sellon nel Vocabolario.
giorni del gennaio d'ogni anno, in cia Gattellón. Mensolone. Zoccolone.
scuno dei quali, osservati i fenomeni Gattér o Gatton. v. br significanti lo stesso
atmosferici, vengono asseverando che che Freggiùr. V. VILLA.
quelli del primo di tali dì s'abbiano a Gaudeaunus pongasi prima di Gavàda e ag
ripetere nel primo mese dell'anno, quei Andà in gaudeamus. Lo stesso che Gi
del secondo nel secondo mese, e vie va billà. V. STRIGELLI.
discorrendo fino al dodicesimo – Gar A te gaudeamus per quindes dì, a te
landa è forse corruzione di Ghirlanda, sospiramus finchè campanus. . . . La
sorella della Grillanda de'cont. toscani, tino maccheronico che si applica a chi
e della Garlanda dei Provenzali, ecc. fa scialacquo d'un'eredità o d'altri
Garóla... Così chiamasi dalle parti di Soma, beni sopravvenutigli, per piangere poi
Gall.º. ec. lo Strobilo, la Pina, il Cono delle da sezzo la sua spensierataggine. E si
piante conifere, come del pino, ec. VILLA. suole pur dire comunemente di certi
Garòll. . . . . Residuo delle ulive dopo matrimoni che presentano poca lusinga
essere state sotto il torchio. STRIGELLI. di durevole contentezza. STRIG. – BIFFI
Garòtt o Caròtt dicono i Br per Nos femena Gavèll e al pl. Gavèj o Gavij. Quarti delle
o busa. V. in Nòs – E fig. diconlo di per ruote. In ognun d essi il falegname con
sona malsaniccia, e v'aggiungono per lo sidera scenua... = Facciada. Faccia? =
più l'agg. pover; p. es. On pover carott. VIL. Barb. Giunture? = Assa. Curva? = Si uni
Garrigh. v. cont. com. Calcinaccio. FIGINI. scono fra loro con Biroeu. Caviglie – Chi
Garzolà corr. o meglio Sgarzolà. VILLA. gnoeu. Biette = e Olivett. . . .
Garzolànnm. v. br. Tenerume. Tutte le Gavellitt de rodin de sterza. Quarticini del
rotino della volticella.
tenere pipite, i teneri polloni delle
piante presi insieme. VILLA. Gazosa.... Sp. d'acqua acconcia e con gaz.
Gazzettin. La Cronaca. El Gazzettin se
Garzón sig, terzultimo corr. mezzadro in
crett. La Cronaca scandalosa.
mezzajuolo. VILLA.
Giornada de garzon e rabbia de pa Gèja. Sansa (Cioni in Tonum. Sin. a Buccia)-
tron. V. in Patrón nel Voc. La polvere o pula di questa peluja delle
Gàsgia ag. Gelos o Permalos come ona castagne dicesi Ventolaccio dal Lastri
gasgia. m. br. V. in Gelòs in q. G. (Cal Cast.) e Ventolacchio dall'Alb. enc.
Gaslètt. Mano di noccioli o sim. Gél. Gelo. Cielo. -

Gàssa. T. de Sell. e Carroz. . . . Allaccia Gelà. Celare. Stanott l'è gelaavuno vero
tura di cuoio. – Gassa a cavagnou. . . . Gela i cornacc. Tira brezzone tosc. –
Allacciatura di cuoio con fibbia. T. Sin.). Dicesi al veder uno tutto in
Gàtt ag. Avegh adoss el gatt. m. del B. ferrajolato o freddoso fuor di luogo,
Mil. Essere ubbriaco. CoRsI. Gelà. . . . Far gelati, sorbetti, ecc. Gelà
Mes di gatt. V. in Més nel Voc. ben, Gelà maa. . . . Farli buoni, farli
cattivi. SIRIGELLI.
Mi-nò l'è el pader di gatt. V. in Pàder.
Nanca el gatt el menna la coa per Geladìnna (Fà-sù la). Verb. att. . . . . .
nagott. V. in Nagòtt nel Voc. Por checchessia in gelatina. STRIGELLI.
Parì leccaa del gatt. V. in Leccàa. Gelós o Perulalós come ona gasgia. m. br.
Pari on gatt negaa. . . . . Dicesi di ... Sospettosis”; tolta la metafora dalla
Musici che cantino male, di Voci strozza gazzera la quale abbandona il nido ap
toje, ed anche di Chi sia mal in gaube. pena vede persona accostarsegli. VILLA.
Vess duu gatta on tajee siu a Vess Gelosia ag. Nelle carrozze esistono talora
dò personn, ecc. V. nel Voc. Birri. vere persiane agli sportelli, una più
Gàtta (Cred d'avè robaa el lard a la). . . . spesso invece, così agli sportelli come
Credere d'aver fatto gran guadagni, e nella faccia e nel mantice, esistono certe
trovarsi le mani piene di mosche. STRIG. assicelle pertugiate o finestrate, con cor
Cattamòrgna(A) m. avv. In alcuni Paesi timette di seta o con cristali, le quali
del contado, e specialmente verso il Coma pure si chiamano fra noi Gelosi, e ta
sco, equivale al mil. A gatton. V. FIG. lora Gelosii a gioeugh.
C EN GIA
Gelosiàscia. Martellaccio.
(97) o comincia d'inginocchiarsi.
Villa –
Gèmm. Trasudare. Trapelare. Cemere? Di Piegar le ginocchia camminando, ed an
cesi del liquido che trapela, e del corpo che fermi, per paura o debolezza. STRIG.
onde il liquido trapela. STRIGELLI. “ – Sin. di Fà fiasch. V, q. G. D. SARDI.
cenàr (in) ag. Gemar polverent, segra e Gént (in) ag. O gent, o argent.... Dettato
forment o vero pocca paja e tant for de'contadini brianzuoli con cui vogliono
nment. V. in Màrz nel Voc. significare che a far prosperare un ter
Genèffa... Uscita d'uso per qualche tempo reno ci bisogna o denaro o braccia –
la genefa(palchetto), dicemmo Geneffa an L'esprimono anche a quest'altra ma
che al Falbalà del quale quì si parla. STR. niera: Dove gh'è minga de l'ajutt in
Gèner. Usiamo anche Ona cossa bonna o gent, el ghe voeur in argent (col quale
cativa in del sò gener- Inoltre è invalso si hanno le opere). VILLA. -

dire Quader de gener per contrapposto Geràa. Ghiareto ? Ghiariccio di alcuni scrit
a Quader de stil o Pittura storica. STR. tori toscani. VILLA. (me. VILIA.'
Gèner. Grasce ed anche Generi chiama il Germèj. Corculo. Plumula. Radicula. Ger
Giorn. agr. tosc. il vino, i grani, i legu Gerón(in) leva Sabbione e trasporta Calci
mi, gli olj, ecc. nelle Tabelle trimestri struzzo e Calcestruzzo dopo Getto.
dei prezzi correnti, delle grasce. VILLA. Gésa (in) ag. Andà a la gesa. m. del B. Mil.
Generàl de brigada. ... Generale che nei Accostarsi a santi sacramenti. CoRsI.
nostri cessati eserciti italiani aveva il Vess come in gesa. . . . . Essere al
comando d'una brigata di soldati, cioè sicuro, sì al fisico che al figurato. STR.
di due reggimenti. Vesseghen pocch in gesa e manch
Generàl de division o divisionari. . . Nei no in secrestia. Penuriarsi di checchessia.
stri eserciti italiani capitanava una di Accenna povertà, anche di mente. STR.
visione di due o più brigate. Corrispon Gèss de pitorag. Gesso da indorare(Bor. Rip.).
deva al Tenente Maresciallo dei Tedeschi. Ghèrb. v. br. Garbo. Brusco. Acerbo. Di
Generàl maggior.... Oggi di è grado mili cesi del vino. VILLA. - -

tare fra i Tedeschi equivalente al Ce Ghés in alcuni paesi delle costiere del La
neral de brigada di cui vedi addietro. rio per Rèsch (lische dei pesci).
Generalitàa. Il più. I più. Per es. La ge Gliàa (in) ag. Se non deriva da Ago, Agui
neralitaa la pensa inscì. I piu così la glio, pare che ce l'abbiano portato gli
pensano. STR. – PAG. Spagnuoli i quali hanno Aguijar, Aguijo
Generaldm... . Generale di gran conto. nar per pungolare, affrettare, e Aguijon
Genestrée. Ginestreto. STRIGELLI. per pungolo, stimolo, in somma ghiaa.
Gengiuàripron alcuni per Gingiuàri. V. PAG. VILLA – Qualcuno lo vuole procedente
Gèni(Dà in del per Andà a geni. V. STR. dal gr. retxporn;. -

Gèni sig. 2.º (in) ag. Genio Corpo del Genio Ghialàda dicono i Brianzuoli per Ghia
(Band. Leop. – Mol. El.). ràda. Pungolata (Franciosini). VILLA.
Gemiètt. Genietto. Figurino rappresentante Ghiba (in) ag. Sovvetro(Gior. agr. VI, 24r).
un Genio. STRIG. Ghiba. v. br. Febbriciattola. Zinghinaja. VIL.
Geniós. v. br.... Che ha genio, gusto, Ghìcc. assol. Clericuzzo. STRIGELLI.
inclinazione ad una cosa, e pigliasi in Ghignón (in) ag. Scoppio(Mach. Com. in versi
buona parte. VILLA. V, 2). Crepacuore.
Genoeuggiàda correg. Genoggiàda. STRIG. Ghinaldìa. Destrezza.Attitudine a chec.º STR.
Genoggér. . . . . Parmi significare anche Ghinèlla (Vess come el cavall del... che
quel Riparo che ponsi alle ginocchia el gh'ha vintitrii maa domà in la coa).
de cavalli per difenderle dagli urti e . . . . Essere pieno di malori. STRIG.
nelle cadute. STRIGELLI. Ghirlànda (Vit a) V. in Vit nel Voc.
Genoggin(in) ag. Il Fà genoggin, almeno in Ghittinghittin.v. fanc. che vale Solletico.STR.
Brianza, è diverso dal Vess garin, cioè Giaconà. . . . . Sp. di stoffa di seta che
dall'avere le gambe storte colle ginoc anche i Francesi dicono Jaconas.
chia volte indentro – Fa genoggin co Giacone ag. Giaconetta( fior.-Voc piac.sup).
lui che, avendo le ginocchia deboli, le Giànd. . . . Così diciamo ogni spezie di
piega per innanzi, come ſa chi accenna semi (gandol) spoglie dell'osso. STRIG.
Vol. IV. - la
GIM (98 ) GI (E
Giànda. . . . . Da contadinelli brianzuoli Gimaccà per Ginginà. V. nel Voc. STRIG.
chiamansi Giand quell'una o più Noci Gimée (Quattà). m. br. . . . Le fanciulle
che avanzano sopra una o più castelline che, rispetto ad altre cantatrici, sono
(gasli, gaslitt). Per es. Quanci nos t'et state ultime a cantare il ginee, dicono
guadagnaa!-N'hoo guadagnaa ses gasli che l'hauno loro quattaa. L'esser ulti
e ona gianda o vero dò o tre giand, Vil. me a cantare è una specie di trionfo;
- Acqua de giand de zeder (in) leggasi quindi una gara tra le fanciulle di un
Sinonimo di Lattada de giand de zeder, luogo e quelle di un altro per essere
giacchè l'Acqua di tutto cedro è un Es ultime a menarne vampo. Villa
senza alcoolica di fiori di cedro. STRIG. - Gingèlla. . . . non corrisponde a Ginacci
D. SARDI. - nel senso di Ganzo. STRIG.
Giandoja. . . . Sp, di maschera piemon Giò! . . . . Preso assolutamente è incita
tese affine al Girolou d'la crigna. V. mento a percotere altrui. STRIGELLI.
Gianìn Noue che usiamo in un dettato di Gioeügli d'azard. Giuoco di ventura o di
cui vedi in Lunedì nel Voc. fortuna(Salvini Pros, tosc, I, 4o5 – id.
Giavaròtt. Voce propria del lago di Bri Disc. accad. Il, 157).
vio e dintorni. Frugatojo. Baston lungo Bon gioeugh. . . . Diciamo così per
per frugare. Perticone in cima del quale chieder licenza di scostarsi da certe
è appiccato un pezzo di cuoio per lo regole, da certi patti già noti: così alle
più di ciabatte, col quale si fruga nel pallottole, essendo dubbio cui tocchi
fondo e più spesso nelle cavità delle giocare, uno giuoca dicendo Bongioeugh ,
ripe de fiumi, rivi, ecc. per farne uscire e s'intende essergli lecito ripigliare il
i pesci e i granchi e farli dare nelle suo tratto se si trova che il punto era
vangajuole (guad o guadinn) VillA. già suo, e che perciò non toccava a
Giavaròzz v. br per Acquaròzz. V, VILLA. lui di tirare. STRIGELLI,
Giavón. Gavine Congole. VILLA. Fà tort al gioeugh.... Non saper profit
Giàzz (in) ag. Cadenna de giazz. V, in Ca tare di buone occasioni al giuoco. STRIG.
dènna in queste Giunte. Gioeugh d'invid. V. Invid nel Voc.
Mandà al giazz; Mett sul giazz. . . . Pù gioeugh. . . . Modo di dichiarare
Mandare alla ghiacciaia; Mettere in ser che uscendo altro giocatore da patti,
bo nella ghiacciaja. STRIGELLI. non si vuol proseguire il giuoco. Sra.
Mett in giazz. . . . Si dice di cosa che Gioeugh. T. delle Arti... Congegno, giuoco.
si pone in ghiaccio per berla o mangiarla Gioeügli. . . . Il comuplesso di più strumenti
fresca o gelida, non per serbarla. STRIG. uguali fra di loro ed occorrenti per
Vess on giazz. ſig. Esser un apatista. STR. fare un dato lavoro o un dato giuoce.
Giazzà. Brillantare(“tosc.). V. Giàzza nel Voc. On gioeugh de gucc, On gioeugh de
Giazzadìn. T. de Ricam.... Filo d'oro sem chignocu de ferr, On gioeugh de cover
plice che si usa per contornar ricami. tor, On gioeugh de scacch, On gioeugh
Gibillà. . . . . Garioni nella Batracomio de bocc, ecc. . . . Una Muta da calze!
machia l'usò in altro significato Quand o vero Cinque ferri da far calze, Cin
in del praa gibillen i bagaj: e vale Sollaz que biette da spaccalegne, Un Pare
zarsi, Giocare scorrazzando come fanno tajo, Gli Scacchi, Le Pallottole, ecc.
i ragazzi in loro balia. STRIGELI.I. Gioeügh. . . . . Sistema o Corredo com
Gibollà (in) ag. Forse i nostri Gibolla, Gi piuto di ruote, rotelle, rocchetti, scu
bollaa, Gibolladura ci vengono dalle voci di, fusi, ecc. richiesti a mettere in
spagnuole Abollar, Abollado, Abolladura unoto una macchina (a falla giuga). Vil.
che significano lo stesso. VILLA. Gioeügh. . . . Certo agio di muoversi un
Gigiò per Sgiosgiò. V, nel Voc. VILLA, congegno in una macchina o simili, e
Gilé (in) ag. Sottovesta('tosc. – T. G.). l'eifetto d'agevole mobilità che ne de
Gilé che sormonta. . . . Panciotto a riva. STRICELLI.
due petti. STRIGELLI. Gioeügh (Fà). . . . . Dicesi degli uccelli
Gilerìn.Sottovestina. Sottovestuccia('tos.T. G.). quando volano nella ragnaia o intorno
Gimaccà e der (in) ag. Gingillare o Gingil a qualsiasi uccellare da dover dare fa
larsi o Fare il gingillone( tosc. – T. C.). cilmente nella ragna o nella pania. VILLA.
GIR ( 99 ) Gl U
Giönta (Dà-dent a). Dare giunta. Pettenadura a la giraffa... . PAGAN.
Giónta a bocca de cossin. . . . . Giunta Pettena la giraffa. V. in Pètten nel Voc.
come si fa per cucire la bocca ai cuscini. Giràni che sa depever. Geranio zonale di fior
Giontà (in) ag. Giontà tra carna e pell e pallido – che sa de salamm. Erba cimicina?
Giontà a bocca de cossin. V. Sarzi nel Voc. Girèll.T. de'Par.... Girello da parrucche.
Giòrg (in) ag. Per san Giorg la somenza la Girèll o Cuvrò. T. d'Orol.... Il fr. Cuivrot.
se mett in cold. V in Soménza nel Voe. Girètt.T. delle Modiste... Girello da capo.
Giornàda(Fà).Fargiornata(Sacc. Rime I, 158). Gittàss è usato dai Brianzuoli anche per
- Giornada d'acqua, de vent, de nev e lo Sbiecarsi o Storcersi degli animali, il
sin. Di piovoso, Di ventoso, Di nevoso, ecc. che avvien loro per rachitide o altra ma
Giornada de garzon e rabbia de pa lattia. Forse Aggobbire. VILLA,
tron. V. in Patrón nel Voc. - -
Giubilàa ag. Messo a sedere(Tom. Sin). Ri
Giornada rotta. V. in Ròtt nel Voc. posato per gastigo. - iro

Giornadònna... Giornata lucrosa. Fà ona Giùda(Fals come l'anima del V. Fals in q. G.


giornadonna.... Guadagnare assai. Giùdes de bacchetta. fr. br. . . . Giudice
Giornàl di damm (in)corr. Nacque nel 18o4. supremo, che ha piena autorità di con
Giornalée. . . . Scrivano che tiene il gior º dannare. VILLA.
male, scritturale. Giudes de la legna ... Quell'Abbon
Giörno ag. Ordin del giorno. V, in 6rdin. danziere pubblico il quale nei tempi
Gióva. . . . . Bastone o pertica con un andati del
mento accudiva
trafficofradelle
noi al legale anda
legne. a

fesso da capo, tenuto aperto con un


fuscellino, col quale si coglie l'uva ed Tegniss-sù de giudes. . . . Starsi sul
altri frutti. PAGANINI. grave, con piglio severo. DE CAPITANI.
Giovànn ag. Avegh pussee del Giovann Giudizzi (Finna al dì del) ag. Fino al di
che del Batista. Avere più della luna dell'alleluja(Pan. Poet, II, Ix, 33).
scema che della piena(Nelli Astr. I, 3). Giugà a chi vengperd. . . . . Scommettere,
Giovannin de la vigna. V. in Vigna nel Voc. giocando, di costringer l'avversario a
Giòve (in) ag. Ah Giove barbetta! ... Escla vincere secondo le ordinarie regole di
mazione di doglianza comica, quasi do quel giuoco. Agli scacchi si usa a ciò
lendosi di un'ingiustizia del cielo. STR. significare la parola spagn. Ganapierde,
Gioven de studi. V. in Studi nel Voc. e vale appunto guadagnaperde. STRIG.
Giòvena (in) ag. La dorma più ) inscì giove Giugà a comodin, V. Comodin in q. G.
La mangia pù na.... An Giugà ai bindel... Ogni giocatore tiene
che questo giorno è trascorso per lei. per l'un capo un nastro, l'altro capo
Gioventù (in) ag. Tutt effett de gioventù. è nelle mani di chi fa il giuoco in mezzo
Gioventù che viene, e vecchiaia che si al cerchio e, avendoli tutti, grida a li- .
parte(Redi op. III, 183). bito Tirate, allentate; i giocatori devono
Gioventùra usò anche nel mero senso di fare l'opposto di quel ch'ei dice, e chi
Gioventù il Balestrieri (Ger, trav. XVI, sbaglia paga. Fu di moda nel 1826. PAG.
19) in quel verso soltee-via sti pocch verso Giugà al mariasg. V. Mariàsg in q. G.
gioventura. BIFFI. Anche quì però con Giugà su la parolla. Giocare sulla fede
sign. di gioventù soggettiss.ºa pericolare. o in su la fede(Casa Rime burl. I, 162).
Giovéra Portagiogo?Appiccagnolo del giogo? Tornà a giugà. Rigiocare.
Gìpp – Vess lì a gipp a gipp. n. br. Chi ha fortuna in amor, non giochi
Essere tra l rotto e lo stracciato, cioè a carte. . . . Questo dettato, dal quale
tra simili e senza vantaggio (in senso venne forse il mostro, non è un'ubbia,
cattivo) – Essere a un medesimo livello. ma sibbene un consiglio a chi può più
Non esservi differenza tra due cose o gradevolmente impiegare il suo tempo,
persone. VILLA. a fion sprecarlo giocando. STRIGELLI.
Gipponin de nott. Sacchino(Zan. Sch. com.). Giugà(scommettere) ag. Cosse ghe giughen
Gir de rizz. V in Rizz nel Voc. “ - che...? Quanto si giuoca che...?(Pananti
Gir de sterza sin. di Rodin de sterza. V. Gir nel Corr. delle Dame del 181 1. p. 42o).
Gir. T. del G. di Big1. Giro ? Gbe giughi el coll o Ghe gionti el
Giràffa. sch. . . . . Donna di collo lungo. coll o el nas se.... A rifar mio se...
GOR ( 1 oo ) GRA
Giùgn (in) a April ecc. ag. o vero Giugn cano un Coro, un Crocchio – Capannella
slarga el pugn. STRIGELLI. Capannuola. Circolo – Cerchiellino –
Giuliocàra(Madonna) dicono verso il Coma Ragunata. Riduzione di persone o di
sco per Zerioeüla nel noto dettato A la cose in un medesimo luogo – P. e. Hoo
Madonna, ecc. V. Zerioeüla nel Voc. FIG. incontraa su la strada on bell gorlett de
Giùra l'anta de dì. m. br. Affededieci. VILLA. tosann che cantaven. VILLA.
Giuramént (in) ag. Trà el giurament cont Gorgiàda. V. Sgorgiàda in queste Giurate
i did in ari. Alzar la fede(Gh. Voc.). Gosin per Gosèll. V.
Giussumìn (in) ag. V'è anche il Gelsomino Gòss (Incia la pell del). Lo stesso che In
giallo con odore di cedro. PAGANINI. cia e Igna assol. V. nel Voc. STRIGELLI.
Giussumìn (luminello) ag. E se ne fanno Gossètt (in) ag. V. in Quattrin nel Voc
anche d'un pochin di bambagia allu Gossin o Musonin. v. br. . . . Spiga pic
cignolata, infilata o no in un quadruc ciola o incompleta di grano turco. VILLA.
cino di carta. Gótt (in) ag. Andà a beven on gott. An
Giùsta(Vess de. Esser di ragione(Gh. Voc.). dare a bere un bicchieruolo di vino.
-Giustà i interess de la sposa. m. cont... . Gótta sig. 2.º (in) ag. Un gemitivo nel tetto
Convenire le parti intorno alla dote (Gior. agr. tosc. 184o, pag. 178).
ed al corredo della sposa. VILLA. Toeiù-via ona gotta. m. br. fig. Levare
“Giustacòri. V. in Sorbètt nel Voc. una cannella. Torre altrui un'occasione
Glavarón. v. cont. per Galavrón. V. nel Voc. di fare alcun male. VILLA.
Gloriòs e trionfant. V. Trionfànt nel Voc. Governàgg scrivono e pronunciano alcuni
Gnervì. V. Navrì nel Voc. per Guarnàcc. V. PAGANINI.
Gnuccónſin) ag. Coccia. Cocciuto. Capo da Gràa e Agràa. . . . Così chiamano i conta
sassate. VILLA. dini brianzuoli quel, dirò così, Tagliere
Goeübb. Ad di Colp. V. in queste Giunte. quadrato sul quale si acconciano le vi -
Fà di goeubb. m. br. . . . Fare de pic nacce che s' hanno a premere sotto il
cioli furti domestici. Il che fassi per lo torchio per trarre il vino di stretta VII.
più di notte tempo, portando il furto Gràn. Gran add. preposto a vari addiet
in soffoggiata o in sacco sulle spalle alla tivi fa le veci di Molto (avverbio): così
casa di chi tien mano a ladroncelli i On gran bon fioeu, Ona gran bella donna,
quali se ne vanno giù gobbi e lesti. On gran bravo pittor. Simile uffizio fa
VILLA – CoRsi. – E verso il Comasco di preposto a sustantivi che dir potreb
cono anche in pari senso Fà i mulett o bersi qualificativi: così On gran coo,
i mulitt. FIGINI. On gran matt, che valgono Uom di
Alegher Isoeupp(Isepp), che ballen i grande ingegno, Un pazzo solenne. STR.
goeubb... Dett. cont. verso il Lodig. PAG. Gràn.T. degli Art. degli Orol., degli Arm. ec.
Goeübba.Ad. di Stècca. Lo stesso che Goeubb Grano. Pezzuolo da ringranare i buchi.
sust. sig. 3. V. nel Vocabolario, Mett on gran o Ingranì. Ringranare.
Goeübba. T. de Carroz. V, Borlon in q. G. Granadinna.... Sp. di Stoſfa di seta.
Gòff sig. 2° (in) ag. Nicchietto. Grànda(Falla a la) ag. Far tavolaccio. Far
Golénna. Golena? Quel terreno che giace banchetti. l

tra il fiume e la più alta ripa o l'ar Granèi dicono i nostri osti e i beccai parl.
gine, ed è soggetto alle inondazioni di castrati o simili quello che tutti noi par
delle piene ordinarie. Dicesi principal lando di polli diciamo Fasceù sig. ultimo. V.
mente di quelli lungo il Po. STRIGELLI. Grànii Ag di Cémbol che ha suono gra
Góra d'ona barca. . . . . Legname mag mito. D. SARDI.
giore che forma l'intelaiatura trasver Gramiroeula. . . . Quel picciolo Recipiente
sale ed è piegato a gomito per adat che dalla bocca della tramoggia riceve
tarvi le tavole sotto e di fianco. STRIG. le granella de cereali da macinarsi, e le
Góra(Andà-giò la). Spasimare di checchessia. manda poche per volta nella macina.
Görlo, e al diminutivo Gorlètt, usano i Brian Rimedia a ogni largura di bocca della
zuoli per significare alcuni uomini adu i tramoggia stessa. Ha la Tentennella(bat
mati, ed anche alcune cose della me tiroeu) da un lato per avvisare quando
desima specie messe insieme, quasi di non è più grano nella tramoggia, e una
-
G RE ( 1o1 ) G RO
Pelle dall'altro per tener raccolte le gra prima i due cunei laterali, indi quello
mella. I Sardi la chiamano Pabadula, voce di mezzo che li rinserra; dopo di che
che il Porru nel suo Diz. sardo traduce si fa passare a traverso di tutti e tre
per Girola senza citarne autorità. uu ferro a caviglia il quale rattiene
Granita (in) ag. Granita Madera.... E fatta anche un altro ferro ad arco al quale
con limone, zucchero e vin di Made si raccomandano le gomene e le taglie
ra – de maremm. . . . colle amarasche. occorrenti. LAvELLI, - -

Grà nn ag. Le Grasce(Giorn. agr. pas.). VIL. Grév. scherz. invece di Scottante dicono nel
Grànna (in) ag. Pott pott, d'ona granma B. Mil. a chi inavvertitamente prende
s'en fa vott. V. in Vòtt nel Voc. in mane cosa che scotti – L'è domà
Var pussee ona granna de pever, ecc. on boccon quell ferr, e l'è inscì grev?
V. in Zùcca nel Voc. È sì poca cosa, e scotta tanto ! CoRsi.
Gràss come l'ass de picch. Lo stesso che Grièll per Prigione. V. Preson nel Voc.
Magher come on struzz. V, nel Voc. PAG. Grifé. V. Frànza in queste Giunte.
Gràss de rost. . . . . Il butirro misto al Grignoeü. v. br. Granello. VILLA.
grasso strutto dall'arrostir delle carni, Grignolin. v. br. Granelluzzo. VILLA.
che resta nella cazzeruola o nella ghiotta, Grimà (aferesi di Lagrimà) v. cont. brianz.
e s'usa per condir altre vivande. STRIG. per Piovisnà. V. nel Voc. VILLA.
Graticola ag. Manegh. Manico = Telar. Te Grimèll e Grimellìn. v. br. Briciolo. Bri
laio = Pescitt. Piedini = Bastonitt. Tondini. ciolino. Minuzzolo. Micolino. Grumello ?
Grattà (in)ag. Mangià e grattà basta comen Grunellino? Ghiandellino di chec.” VILLA.
zà. CoRsI – V. Mormorà in queste Giunte. Grisa(la). v. br. Lo stesso che Ghiba. V. o
Grattiroeüla fig. (in) ag. Andare alla grattu Braméra o Bruméra de Pavesi. VillA.
gia(“tosc. – T. G.). Andar a confessarsi. Grinta ag. Grinta(“fior. – Thouar Carlo
Grattòn. Caccole ? PAGANINI. Graziani a carte 49). DE CAPITANI.
Grattòn del camer. Un Reciticcio(“tosc. – Gris ſerr. Grigio ferro? Misto di nero e
Meini in Tomm. Sin. a Recere). Persona bianco, ma con più del primo che del
imbruttita e infloscita molto. secondo; si usa sp. parl. di cavalli. STR.
Graviscia, v. del B. Mil. . Graticcio che i Grisàttola.... Specie d'uccello. .
contadini appendono alla soffitta della Gröbbia per Grùppia V. – El tira-giò scal
cucina per riporvi il pane e difenderlo zadfina in la grobbia disse il Porta. VILLA.
dai topi e dalla muffa. Corsi. Grògn. v. cont. br. Quarto On'ora e on
Gràzia(Colp de).... Allorchè la pubblica grogn. Un'ora e un quarto. VILLA.
giustizia per un falso giudizio reputava Grognìn. v. br. Cornettino di pane. VILLA.
di poter correggere colla barbarie dei Grönda o Cópp. T. de Carrozz.... Orlic
supplizi si chiamava così quel Colpo cio che vedesi in alcune carrozze appic
mortale che il carnefice dava talora per cato al cielo, dalle colonne(cologn) della
grazia dei superiori ai giustiziandi prima testata delle fiancate posteriori fino a
di eseguire gli estremi del supplizio. quelle dinanzi, perchè l'acqua sgrondi
Troppa grazia Sant'Antoni.... Di dal cielo e non ribatta mai nell'interno.
cesi per accennare che di cosa in sè Grónda de bosch (in) correg. o meglio L'e-
buona ce ne tocca tanta che si rende strema falda, il lembo estremo del bo
incomoda; per es. se a taluno che avesse sco. VILLA – V. anche in Fondi.
freddo s'accostasse il fuoco tanto da Gronda romanna.... Grondaja o Suggrun
scottarnelo. STRIGELLI. dio di legname, per contrapposto a Gron
Gràzia. Ingarbatura. Sesto – Garbo. Ripie da de viv che è il Suggrundio di pietra.
gatura me lavori di sarti e simili. Grºpp (in) ag. Fà gropp e maggia. . . . .
Graziàa. Ingarbato. Foggiato. Formato. Questo Maggia significando maglia, ep
Grècch (Ciappà), m. del B. Mil. Alzar la però atta ad accogliere e ritenere il
cresta. Consi. -
gruppo, questa frase venne anche a va
Grèppia. ... Ferro a tre cunei usato dai lere fig. Sposarsi. STRIGELLI.
Muratori ecc. per sollevare colonne, Gropp quader. . . . . . Nodo siſſatto
saldezze, ecc. Ha un foro a coda di che tanto si volge l'un capo che l'al
rondine nel quale si introducono da tro, e presenta una figura tendente al
IMB ( fo2 ) IMB
quadrato. Si fa sulle corde, e lo credo Guarnascicella e Guarnascicelira. Sin di
simile al Gropp de pizz che si fa sul reſe Guarnàscia (uva). V. IIga nel Voc. PAG.
e sui fili. STRIGELLI. Guastà (in) ag. No me tocchee che nome
Groppéra. Posolino – Se la va ben l'è ona guastee. V. in Toccà nel Vocab.
groppera, ecc. V. in Galéra in q. Giunte. Guèrc (in) ag. Vess on guerc in mezzai orb.
Groppì i ceuv. Aggroppire(“tosc.). In terra di ciechi beato chi ha un occhi.
Groppìn. Gruppetto. Gugèlla e Gugellìn (ne cereali). . . . La
Groppin o Forcèlla de groppera. T. de Sel pianticella appena spuntata di terra.
lai.... Parte del finimento che abbraccia Gugellònna. Ag. di Brùgna V. in q. G.
il soccodagnolo e batte sulla groppa. – I Brianz. la dicono Gugella ed è Sp.
Guàa. T. Agr.... Così chiamasi da molti di susina non molto dissimile dall'amo
quella malattia del grano che altri di scina(massinna) sia di forma, sia di gro
cono Carbone, Negrone, Golpe. – E Guaa sezza, e che la imita anche nel sapore Vi.
è pur detto il grano infetto dalla me Gùggia cont el cuu d'or. Ago colla cruna
desima malattia. Grano golpato. VILLA. dorata?
Guadàgn (Andà tutt in fumm el). Andar Parì d'avegh el da-fà de quell che fa
sene il guadagno in raschiature(Pan. Viag. el cuu ai gucc.... Si dice nel B. Mil. di
Barb. I, 164). chi si scusa del fare altrui alcun servigio
Bej guadagn che foo mì! Bei rincalzi adducendosi pieno di faccende. Corsi
ch'io ho '(“tosc. – T. G.). Stà sui gucc. Stare sulla sveglia(Gb.
-
a Vorev fà di bej guadagn ag. Que Voc. cit. il Cecchi).
sta saria la guadagnata ! Guggin. Spillino.
Guadagnà... Migliorarsi, far profitto, ec. STR. Guggiòn. Spillone('tosc. – T. G.).
Guànt a red o de red. Guanti a rete. Guida. T. de Sellai . . . Redine vera,
Guant mecanich o ala mecanica... Sp. Guìsa. Guisa. Voce che usiamo soltantº
di guanti cuciti con seta torta o tondella. nella frase Consciaa in guisa che º
Guàrdia (Vess de. Esser di guardia dei de... Concio per modo da... - -

serventi – Esser di turno degl'impie Gussètt chiamano anche alcuni Brianº


gati. DE CAPITANI. -
Casacchitt. V. nel Vec. VILLA.
Guàrdia tempesta scherz. per Guardia cam Gusson (in) ag. Cornis a gusson. Corº
pester. V., e ognuno intende facilmente guscio o a cavetto o a canaletto.
la ragione dello scherzo. PAGANINI. Guzzà sig. 2. (in)omett. le ultime quattrº righe.

Iaa. Aria di viso. Fisonomia. El gh' ha gamba saltino a cavallo d'una tirella Srr.
minga sta gran bella faccia, ma el gh'ha Imbassà usano i Brianzuoli per Polº"
on'idea che pias. Ha viso non gran fatto od una per moglie o marito, o peº
bello; però ha gradevole fisonomia. VILLA. El gh ha imbassaa la tali el gº"
Ideà. Ideare. -
bassaa on fior dona tosa. Il Berni º
Idèja poetega. V, in Poètegh nel Voc. Fur de' vostri consigli,
Compar, che per le man me la metteste
Avè di idej sora de vum o de vunna.
Per una fante dal di delle festº VILLA.
Far disegno sopra una persona. Far conto,
Far pensiero di valersene. Il Tom.(Giunte) Imbassàda (Fà on). m. br. Fare º pr
posta, ma si usa per l'ordinariº a
ha in questo medesimo significato Aver
idea sopra una ragazza. Averci idea. VILLA. gnificare il Proporre che altri f, re
Ideceò. Ideina(“tosc. – T. G.). Bel visino. commissione che n'abbia, alcº parutº
di matrimonio, o qualche coº che viluisi
- - -

idrope. Idrope. - secondo casº º ti

Ignorànt come on bé dicono i cont, brianz. accosti, e in questo -

o colei che fa o che porta imlbasciatº


IILLA
invece di Ignorant come on boeu, come
ona pidria, come on gabb e sim. V. sono veri lenoni(cinqu-e-º "
Imaginàri. Immaginario. Ideale. Fantastico. Imberà. gerg. Mettere in prgº D.sº -

Imbalzàss... Dicesi de'cavalli che con una Imbocca al T. a orolog º


IMP ( 1 o3 ) IND
Imboccamént. T. d'Orolog. Imboccatura. Il Impozzàss a Brianzuoli propriam, significa
modo con cui i denti d'una ruota entrano il Sommergersi della secchia che si nuanda
in quelli d'un'altra o ne fusoli d'un roc giù nel pozzo per attiguer acqua, il Pe
chetto – Imboccanent fals. Iupuntatura, scare di essa dentro l'acqua, tanto che
Imbocusmadùra cor. Imboeusmadùra. PAG. ella n'esca piena. VILLA. -

Imbogà. Metter le bove ai piedi ad uno. In Impuritàascherz per Impunitàa, V. nel Vcc.
catenargli i piedi. E in senso più esteso Incantàss(Vess minga temp d'). Non esser
Impastoiarlo. Legarlo. Intrigarlo. VILLA. tempo di dar fieno a oche o da por porri.
Imbombà. T. degli Artigiani.... Ridurre Incapertà. T. de Sel. Inciappare. Fermar
a convessità. Il ſr. Bouber. fibbie, campanelle o sim. in una ciappa.
Imborrò. V. Stecca tonda nel Voc. Incaviggiàda. fig. . . . Colpo di buona sorte,
Imbottiss-sotte&a. V. Stècca tonda nel Voc. Per avegh , se la ven ſada,
Imbrugnàa. v. br. Iubronciato, ſubuz Ona bonna incaviggiada.
Inubrugnént. ? zito. Ingrugnato. Aggron Inciappàss. Ribattersi ?
Imbrugnonàa. º dato. Musone. VILLA. Incocoriss dicono fig, i Brianz. negli scru
Imbrugnàss. v. br. Iubronciarsi. Portare o tini, quando, mandato il partito, si trova
Tener bron io. Far muso. Iubuzzire.VILLA. che i voti favorevoli sono pari ai con
Imbragasciàa ) dicono i Brianz per Im trarj. VILLA. Tratto dalla frase di pari
Imbragasciàss º pettolàa, ecc. V. VILLA. sig. mel giuoco così detto del coco.
Immanegà. . . . Piantare nel manico. Incontrà on piatt. Farlo a dovere. STRIG,
Immanzi. v. br. . . . . Dicesi di vitella, e Incostàa. v. br... - Ag. di castagne gua
vale Divenir manza. VILLA. ste, indurite o viziate da certe nuale
Immanzida. v. br. . . . . Aggiunto a vi durezze. VillA.
tella, e vale Divenuta manza. VILLA. Incostàss. v. br. . . . Indurirsi di troppo
Immattonàa, Ad. di Terrén. V. nel Voc. quelle parti della matassa della seta che
Inumazzuccàa. v. br. Intasato; che ha ostrui posano sui traversi del naspo. Quelle
to per infreddagione il naso. VILLA. parti diconsi pure i cost de l'ascia. VILLA,
Immazzuccàss. Intasarsi come sopra. VILLA. Incostàss. v. br.... Guastarsi indurendosi le
Impajàss a la matinna. m. del B. Mil. . . . castagne, le mele, ecc., il che le rende
Levarsi più tardi del dovere – Deriva non buone a mangiarsi. VILLA.
forse presso i contadini dal dormire Incostonent. v. br. . . . . Dicesi di chec
che fanno suila paglia o sul fieno della chessia che abbia indurate alcune parti
così detta cassinna. CoRsi. disposte per lo lungo a mo' di costole,
Imparià. v. br. Accoppiare. VILLA. clie non dovrebbe avere se fosse nel
Impegn(in) ag Avegh on impegnal cuu.... suo essere perfetto. VILLA.
Avere un grave in pegno alle mani. Incuzzàss. Rintuzzarsi la punta de'chiodi, ec.
Imperiàl. V. in Pèll nel Voc. Indént (Andà). Così assolutamente vale a'
Impestàa. Ad. di Terrén. V. nel Voc. contad. brianz. Andare in Isvizzera. An
Impiàster (Master). Maestro Impiccia. In dare in terra tedesca, internandosi in
piccione (T. G.). quelle valli e tra quei monti, il tal l'è
Impiccàa(Pari on). Parere un digiuno co andaa-indent a toeu di vacch. VILLA.
mandato. Essere magro, lanternuto. Indent de lor. Fra loro,
Vess dent impiccaa. fr. cont. Esserci Indent tutt. Tra tutti.
stipati. Fiol Ni. Indevenà(in)ag dallo spag Devenar. L'Alun
Impieghètt (in) ag. Uiſiziuccio. no e lo Spadafora registrano Indovana
Impipàssen(in) ag. Lù el se n'impippa... Di dura nel sig. di matassa – Oltre ai vari
cesi talora sch, per accennare che altri sig. di Aggouitolare o d'Incannare che ha
stia fumando tabacco in pipa. D. SARDI. questa voce, ha talora anche quello di
Impirottamént.... Rimpinzamento. Disfar le matasse per rifarne altre più
Impirottàss-sù. Caricarsi di cibo. o men grandi secondo il bisogno. VILLA.
Impossibel (in) ag. Tre coss impossibel: Indevenà del temp. fr. br... Essere le nubi
Fà tasè i donn, fà corr i vecc, e fà aggirate e quà e là portate dai venti. VIL.
stà ſort (cioè cheti) i bagaj. . . . Prov. Indevià opiu con.Induvià-sù. Vigliare.VILLA.
brianz di cli. sig. VILLA. India(in) ag. Nos d'India V Nos nel Voc.
INS ( 1 o4 ) I NU
Insed..... Innesto a tralcio commesso
Indivia (Vegni orba l'). V. Orb nel Voc.
Indoeija del lecc de dedree. V. in Lècc. (Lastri). Innesto in cui il ramo salva
Indrée(Dà) a vum. Sconsigliare. Dissuadere. tico è collegato a scarpa col domestico.
Dà indree. fr. br. Peggiorare. Cadere Insegnà a rovers. Insegnare a rampicare
di stato. Dare addietro. Indozzare. Intri coi gomiti o a pigliare il serviziale pel
stire. VILLA. V. Dà-giò in Dà nel Voc. compagno(Nelli Serve al forno I, 3).
Indrizz(in) ag. No avegh nè indrizz nè in Insèma(in) ag. Stà insemma per ona spe
vers. Non avere nè manico nè verso(“tosc. sa. Stare insieme a pagare checchessia con
– Pam. Civ. st. 8). Non aver nè ritto nè altri(G. V. in Gh. Voc. cit. Gio. Villani)-
rovescio (Fag. Am. senza ved. II, 12). Stà minga insemma. Non tenere(“tosc.
Induvià-sù. Lo stesso che Indevià. V. VILLA. – T. G.). Per es. La cervella senz'uovo
Induvinà on piatt... Farlo a dovere. STR. non tiene in padella.
Insensìbel. Tenue. Lieve.
Infamia. Agg. di Cològna. V. in q. Giunte.
Infiss(in) ag. Affisso(“tosc. – Mol. El. cit. Insevàa. Segato(“tosc. T. G.). Unto con sego
i Band. leop. e il Gior. Georg. X, 68). Insognàssel manca. Non se lo sognar nea
Infrascà e Infraschettà. Infrascare (“tosc.). meno(Caro Let. Neg.).
PAGANINI. (tura. Instasgià. Infrascare(“tosc.).
Ingaijmàss.... Cominciare a metter parrucca Insubordinàa. Inobbediente. Disobbediente.
– E scherz.... Ingannarsi. D. SARDI. Insubordinazion. Inobbedienza. Disobbed
Ingalettà. T. d'Otton. ec. Calettare a ugna Intantafinna. Alla fin delle fini. Così
Ingalettadùra.... Stroppiatura di Anga Hin minga poeu quij erb intanta finna
lett, che fra vari nostri artigiani significa Che, dopo avè sbragiaa, ve sgonfia e go-s?
Calettatura a ugna, unione ad angol retto. (Gar. Batracom.) Srriert Li. -
Ingànn ag. Malizia mai non caccia malizia. Intappàss. Tapparsi bene('tosc.). VILLA.
Ingarboeusgiàa dicono nel D. Mil. per In Intelligénza. Accordo. Segond l'intelligen
freggiàa. V. CoRsi. za. Giusta il convenuto o l'accordato. A
Ingègn(Alzada d). Alzata d'ingegno (T. C.). tenor delle cose intese.
Ingeràss. Infarcirsi di cibo. Rimpinzarsi. Inténd(in) ag. Capì capissi; l'è a intend
Rinzepparsi. Empiersene fuor di misura che stanti. V. Stantà nel Vocabolario.
sicchè l'uom ne resti oppresso. Ingerere Intendiu. Inteso.
ventri ninium cibuu. VILLA. Interèss de interess. Tra frutto e rifrutto
Ingòssa (Mett). ag. Venire a lezzo o schifo. (Gior Georg X, 372).
Ingranì o Mett on gran. Ringranare. Intestà sig. 2 “(in) ag. E così dicono anche
Ingùria ag. Foco o Foco rosso. V. in Fòco. i Carrai il Linare o Spianare le testate
Inladinàa. . . . Aggiunto di bestiame che dei mozzi da ruote, delle sale, ecc.
fu cibato con trifoglio (ladin). Intorrà o Intorràss. Arroccarsi. Al Giuoco
Innominà. Nominare – Innominàa. Famoso. degli Scacchi così dicesi quel tratto nel
Innosì. v cont. com. Aumalare. FIGINI. quale il re ed il rocco sotto certe con
Inoràa. Ad. di Vin. V. nel Voc. dizioni mutano rispettivamente di posto
Insacchettàss. v. br... Dicesi di chi cade o pongonsi ne posti intermedj. STRic.
dall'alto come da albero, ec. le cui ossa, Intramèzz (Vess). Essere nel mezzo. FIG.
essendosi smosse e slogate, pare che Intranezzadór de mariozz. v. br. Parani.fo.
stiano nella pelle come in un sacco. Vil. Pronubo. Mezza Conciliatore di matri
– In città di iamo Insaccàss. D. SARDI. monj. VILLA.
Insalàtta del boja . . . A Varese è così Intramezzadóra. v. br. Pronuba. VILLA.
detto il Cardo mariano. Intraveguì (Faghela) a vum. Vendicarsene.
Insalattéra ag Insalatiera(“tosc. -Tom. G.). Ricattarsi. Farsi ragione. Targliela. VILLA.
Insalzà. v. br. Inzigare. Subornare. VILLA. Intravisént. v. br.... Ag. a pelle o carna
Inscuzàss-giò. m. br. Accosciarsi. Accocco gione vale Liscia, Bella e quasi Traspa
larsi. Porsi coccolone. VILLA. rente. VILLA.

insed a pag. 316, colº 1. a Creia ecc. ag. Intrégh come on opi. Moccicone. DE CAF..
V'è anche la Mestura o Cera da nesti Intrèped idiot de'cont per Idropico. FIG.
(Tar. fir.) – e dopo Orlett ag. o Scagnèll. Intripolà... Aspergere di tripolo. D. SALDI.
Insed.... Innesto a zanca(Mol. Eſ.). Inubì dicono i Brianz per Inibire. VillA.
I, AM ( 1o5 ) LAV
Invedriàda. ſig. . . . Strada o altro qual Invivadór.Avvivatoio.Strumento da avvivare.
siasi luogo tutto coperto di ghiaccio. L'è Invivadùra. . . . Avvivatura.
oria invedriada. È tutta ghiaccio. VillA. Inzaccàss. v. cont.... Indossare il zacch. V.
Invèrna ag. Chi s'ingura l'inverna s'ingu Inzàga. V. Uga nel Voc.
ra l'inferma.... Pr. di ch. sig. CoRsi. Inzigà. Stuzzicare(“tosc. – T. G.).
Seren d'inverna, ecc. V. Fràa nel Voc. Istantàni. Istantaneo. Instantaneo.
Invernàss. v. cont. . . . . Indossare abiti Istantaniamént. Istantaneamente. Instantanº
vernarecci. Istrumént fig. Una lunga. Fann on istru
ment. Porla sul liuto.
Invernisadùra ag Verniciatura('tosc.-T.G.).
Inversàda.... Rivoltura di palla al biglº Judéa(Notus in) V. Nòtus nel Voc.

Laſto og. Se, via là. Pur pure. Passa! Lampisàn. v. cont. verso il Comasco... ..
Modo dinotante permissione o conces Fuseragnolo e dappoco. FIGINI.
sione (Maggi intermez. 1. I Consej de Men.) Lànca. Morta di fiume – Pozza. Pozzanghera.
Se gh'è de qui -
Lanchètta. Din. di Lànca. V. sopra.
Che voeuren ſà a la granda, e el poden fa, Lanètta. Peline(“tosc. cont. – Meini in T.
Dan del guadagnai pover, se, via là. VILLA. Sin. a Pelo). (lina.
Labràs (in) ag. A la bras infatti varrebbe Lanètta... Stoffa di lana imitante la musso
alla brace; e di fatto il manzo, che si Langhissàn (dal fr.) Svenevole. Svenevolone.
suol lessare colle legne, in questo caso Vanesio. Cascamorto.
si cuoce al fornello colla brace (seb Lànna (in) ag. Lana morticina – Lana incep
bene a dir meglio co'carboni). STR. Pata, cioè non ben lavorata dai cardi.
Làbro. V. in Or nel Voc. Tint in lanna. V. Tint nel Voc.
Làcc. ag. Andà-giò come el lacc.... Di Lanzinett (in) ag. Lanzichinecco( fior.). Così
cesi per lo più del vino lene e abboccato. l'Azelio nel Vic. de'Lapi I, 18. VILLA.
Avè o Dà ona cossa per ona zucca de Làor(I). v. c. com. Le bacche dell'alloro. Fic.
lacc. m. br. Avere o Dare checchessia per Laorètt v. cont. verso il Comasco per Là
un pezzo di pane, per pochº costo. VILLA. vor(laurus nobilis) FIGINI.
Fradell e Sorella de latt. V. Fradèll Lasàgn (Ferr de) V. in Ferr in q. Giunte.
e Sorèila nel Voc. Lasàgn lasagn..... Prima d'mariesse taja
Lacciarelle al pl. i Lacciarèj v. br. Cicerbita. rin tajarin; dopo marié, lasagn lasagn.
Det. piem. com, anche fra noi. Avanti le
Grispignolo. Erba da insalate. VILLA.
Laccitt per Grassèi. V. nel Voc. Vitta. nozze incendio d'amore; dºpo fuoco freddo.
Làder(in) ag. Chi no pissa in compagnia, o Lasagna o Zaffàgna. v. cont. br. Soglia
l'è lader, ec. V. Pissà in queste Giunte. taggine. Malavoglia di lavorare. El gh'ha
Vess on andà de lader. . . . Esser le adoss ona lasagna che ne pò pù. VILLA.
vie fangosissime.
Lassà-giò(colori). . . . . Imbrattare, lasciar
Làder. Spina fecciaja? Buco nel fondo del traccia di sè nei corpi a contatto.
tino onde si cava la risciacquatura di Lassass andà. Abbandonarsi.
esso. STRIGELLI. Lassass andà. Staccarsi i bimbi(Mol. El. ).
Ladiu. ... Agg. di Lègn vale Senza noc Lassass andà tropp. Far troppa derrata
chi, facile da lavorare. STRIGELLI. della sua persona(Caro Let ined I, 24o).
Ladinà on terren. . . . Farne un prato Làtt (in) ag. Avegli duu, trii latt. Lo stesso
di trifoglio detto ladino – Appratirlo che Avegh duu trii molgin del Voc. Cor.
di trifoglio. VIII.A. Latt in brocca. V. in Lacc nel Voc.
Làma per Partida de molla. V. nel Voc. Lattée (in) ag. Fà lattee.... Dare in affitto
Làma armada.T. dei Ric... Lastrina d'oro il latte a chi fa il formaggio a conto
intrecciata con fil d'oro per ricani – proprio - Mi quest'ann foo lattee;
solia... Lastrina d'oro piana per ricami. cioè Invece di lavorar io il mio latte
Lampéder per Lampréda. V. nel Voc. e quello dei nuolgia, lo affitto. CoRsi.
Lampionin a scatola. V. in Scatola nel Voc. La (in) ag. Nè lavaa nè de lavà. V.it Pàgn.
o
Vol. IV,
LEG ( 1 o6) LIB
Podè taccà-sù de lavà-giò. m. br. Do Légora (in) ag. Andà a fà mazzà la legora
vere torsi giù da checchessia. Dover ripie al molin. fr. cont. verso il Coni. . . . .
gare le bandiere o le insegne. Dover riuet Andare al mulino colla mulenda. Ficism.
tere le trombe o le pive nel sacco. VILLA. Ciappà la legora contel carr. ſig.
Lavàa. V. Bàj in Mantèll nel Voc. Pigliar la lepre col carro, CoRsi.
Lavabócca. .. . Tazzino di cristallo o di Dà la legor in di balin. m. br. Cascare
porcellana nel quale si mette acqua da il cacio in sui maccheroni. Avere prospero
sciacquarsi la bocca finito che uno ab successo senza nostro merito. VILLA.
bia di mangiare. Lèmed. Ad. di Legname. v. br. Scaglioso. VIL
Lavandée (in) ag. Nettapanni. Lèmm (in) ag. A Brianzuoli i Leuun sono
Lavanàsc. v. cont.... Il Gambo del lupino. lo stesso che le Grasce ai Fiorentini, ge
Lavarìn (Bagnaa come on) m. br. Bagnato neralmente parlando. Onde ad essi sono
affatto, da capo a piedi. VILLA. Leum così i legumi e le civaje, come i
Lavarin (in) ag. È opinione non infondata grani, le castagne, i pomi di terra, le
presso alcuni che questa voce tragga ori noci, le nocciuole, le ghiande, ec. VIL.
gine dalla voce italiana Rivellino. Biffi. Lencià e Lenciass-giò. v. br. Lisciare e Li
Lavò (Mett vum a). m. br. Mettere alcuno sciarsi. VILLA. Azzinarsi. Allindarsi.
in opera o in faccenda. Dar da lavorare. Lendenòn, e per maggior forza Lendenon
Dar da fare ad alcuno. VILLA. spiritual, m. br. Pincone. Pinchellone.
Lavorà (in) ag. Coppass in del lavorà. La Dappoco. Omaccio da nulla. VILLA.
vorare a mazza e stanga. Léngua d'asen. l ... Nomi di quei Fun
Lavorà con legria l'è el mej mestee Léngua de can. ghi coriacei senza gam
che sia. . . . Ogni mestiere è bell'e bo che vengono sul tronco degli alberi;
buono purchè si eserciti con amore. così detti per qualche somiglianza che
Lavorà de coppass.... Lavorar ecces.” rendono alle lingue sporgenti fuor della
Lavorà de ganass Maciullare. V. Paccià. bocca di siffatti animali. VILLA.
Lècc(Mert in) fig. ag. Fare la spianata(Caro Léngua de can. Lingua di cane. Erba nota,
Lett. Neg. III, 31 1). Léngua(Majester de V. Tartàja nel Voc.
Lègn (in) ag. Ferr de legn. V. Fèrr in q. G. Lenguàda de foeugh. Lingua di fuoco?
L'ha ammò de mass quell'ingegn che Lésa (in) corr. meridionale in occidentale.
poda fà stà taccaa la colcinna al legn.... Lètt (un) ag. Fà lett. fig. Fare una spianata
Si dice prov. a chi tenta cose fuor di ma (Caro Let. fau. II, 17 – di neg. Ill, 3 1 1).
tura o difficilissime a conseguirsi. Lèttera (in) ag. L è cros, l'è lettera, l'è
Legn del pomes. V. in Pomès nel Voc. semper soa. V. Sò in queste Giunte.
Legn de Scozia. V. Scòzia nel Voc. Levàa(in) ag. Il secondo lievito, che noi di
Legn e legn. . . . . Al Giuoco delle ciamo Sciroeu, chiamasi dai Toscani Ri
Pallottole significa che due di esse toc fresco o Ritocco; ed il terzo La Sconcia,
cano il pallino. STRIGELLI. Levàda. Sveglia. Segno che si suona nei
Lègn vol. II, pag. 355, riga 12 dopo Scia collegi, ecc. perchè ognuno si alzi di
raban ag., il Saltafoss, V. la voce. letto. DE CAPITANI.
a pag. 357, col. 2.", riga 18.º dopo Cor Levànt. Il Levante (plaga, e aria). STRIG.
time ag. Morinell di tendinn. Serpe. Pezza o Pezzetta de Levant. V. in
Legnàda (in) cg Vess minga ona legnada. Pezzètta nel Vocabolario.
Non essere il peggio andare. Liber (in) ag. Avegli la bestia mangiaa el
Legnadinna. fig. Strettarella(Caro Let ined. liber a qua, dun. m. del B. Mil. . . .
I, 2 1o). Batostella. Esser uno ignorante e saccente. Corsi.
Legnamée de teater. V. in Teàter nel Voc. Liber di dò foeuj ſig. Il Meleto.
Legnàn (Ferrada de V. Ferràda in q. G. Liber di estratt, T. del Lotto.... Re
Legnàzz ag. Cont el legnazz. V. in Scàrpa. gistro degli stratti.
Legnocùra sig. 1. corr. così: Legnecùra. Liber d'or. V. in Or nel Voc.
Cordicella. Funicella che serve agli or Liber e spotegli di fatt socù. Libero dispo
tolani per iscoupartire diritte le aiuole, sitor di se e del fatto suo. D. SARul.
ai muratori, ecc. per far cordeggiare Libertàa(Vess in) ſig.... . Essere vacua,
i lavori, ecc. ecc. VILLA. non incinta,
Ll R ( io7) LON
Librètt (Vess in del) n. br. Essere ne' pri Lirolàtt. v. br. Babbuasso. Dappoco, ma che
mi elementi del leggere. VILLA. sia sciatto negli abiti e negli atti. VILLA.
Vess ancamò in del librett. m. br. fig. Liscià e Lisciàss. v. br. Allacciare e Alla -
Lo stesso che Vess indree de scrittura.VIL. ciarsi, e dicesi specialmente dello strin
Ligà. Allegare. Tecchire. Attecchire. E forse gersi addosso che fanno le donne le
la vera lessigrafia vuole che si scriva loro vesti con istringhe, ecc. VILLA.
Techire con un solo c, essendo molto Lisciàa de vit verso il Comasco per Tròs. V.
probabile che questo verbo venga da nel Voc. FIGINI.
teca guscio o baccello dei legumi. Nel Lissètt. T. de Calzolai brianz. in luogo della
l'ex Pavese oltrepadano i baccelli o le mil. Stècca. V. VILLA.
silique delle fave son detti Tis (teche o Lista (in) ag. Scassà de la lista di mincion.
teghe), onde il modo di dire a quella gen V. Minción in queste Giunte.
te familiare I tis quest'ann lighen ben, Lìteram(Ad). Letteralmente. Alla lettera,
o lighen ben no. Quest'anno le fave te Litigàtt (in) ag. Litigone(“tosc. – T. G.).
chiscon bene, o mal techiscono. VILLA, Litigàtta. Litigona(“tosc. – T. G.).
Ligàa in bianch. T. de Legat. di libri... Lodà – a Chi se loda s'imbroda ag. La
Cucito e accapitellato, ma non cartonato. sciati lodare ad altra lingua, e non alla
Ligadùra(cinto da erniosi). Allacciatura, tua (Cr. in Vantagione).
Lima. . . . . Nel B. Mil, chiamano così Loeügh (in) ag. Le più volte, non che un
una specie d'erba palustre. Pare anzi complesso di più campi, il Loeugh nell'A.
che essi chiamino anche Lima ogni erba. Mil. è un Campo solo ancorchè di po
che faccia pei fossi, dalle quali erbe chissima estensione, abbia o non abbia
sogliono poi liberarli alla primavera annessa la casa del lavoratore. VILLA –
allorchè li sgombrano. VILLA. Lo stesso ag. in Föndi a Loeügh.
Lima a flanché. . . . Sp. di lima da scar Loeüva(in) correggi Spolòtt nel modo che
nire; dal fr. efflanquer. leggesi questa voce nella sua sede alfa
Limassòn per Lumassòn. V, più sotto. betica, e Fojètt così come è detto in Mel
Linòsma(Besogna fà, ecc.) ag. Bisogna far gón in q. G. – dopo Cocchin ag. Mollin.
la limosina colla bussola e non col bossolo. Loeüva o Lovètta sempia e Lovètta dop
Lin. . . . . Nel lino distinguono i nostri pia..... Nella nostra Accademia brai
affittajuoli quattro sorte di filo o tiglio dense è nome che danno gli Alunni
secondo la respettiva loro finezza; 1° alle lezioni quarta e quinta d'ornato.
quello che casca misto a molta lisca Löff (in) ag. Andà a molg el loff. m. br.
nella prima scotolatura, detto Rivi; 2.” Menar l'orso a Modena? Mettersi a inn
quello che esce a una prima pettinatura presa inutile, vana e di pericolo. VIIIA.
e filato si usa per far sacchi, detto Stop No vess nè del loff nè del can. Non
pa; 3.º quello che si ha da una seconda aver un cane che faccia per sè(“tosc.).
e più fitta pettinatura, detto Stoppinna; Passagh domà el loff quand ghe doeur
4° la sorte migliore, detta Lin spinaa el venter. V. Passà in queste Giunte.
o Lin fin. VILLA. Se no l' è loff el sarà can. m. br.
Lingér come on parpaj. V. in Parpàj nel Voc. Se non è lupo è can bigio. E non si
Lión.... Neologismo entrato da poco tempo grida mai al lupo ch'ei non sia in paese.
in quà nel nostro dialetto, intorno al Non si dice mai pubblicº cosa di uno
quale si veggano le Gazzette del giorno. che ella non sia vera o presso che vera.
Lippà-foeura o Lippà-via ona cossa a vun... VILLA. Dettato non sempre veritiero.
Portargliela via con arte, togliergliela Vess minga loff e vorè minga por
destramente. I diz. it. hanno Leppare per tann la pell. . . . Non ci avere colpa
furare con astuzia, lat. Subripere. VILLA o parte, e quindi non ne voler essere
– Coi sò bej ciaccer el m'ha lippaa imputato.
cent lira, e va che l'hoo vist! CoRsi. Loghètt. Loghicciolo(Firenz.) VILLA.
Liquór (in) ag. V. Spirit nel Voc. Lóngh (in) ag. Tirà in longh. Dare la lun
Lira l'art. Lira sott, scorso erroneamente a ga(Varchi Ercol. I, 164).
pag. 385 col. 2.º riga sestultima, si tras Tirà de longo. Tirar di lungo(Rosini
Porti a pag. 386 col 1.º riga quartultima. Signora di Monza). DE CAPITANI.
LUN ( Io8 ) LUZ
Lóngia. T. de Carrozz., Sell., ecc. . . . Sù compaa che lus la lunna. V. Com
Voce tratta dal fr. Longe e sinonima di pàa in queste Giunte.
Sguinzal de corda. V. in Sguinzàl nel Voc. Vess tajaa in lunna veggia. Lo stesso
Lòtr(Stabiliment del ... La determinazione che Vess tajaa in d'on bon quart de
delle estrazioni che si fa a capo d'anno, lunna. V. nel Voc. BIFFI.
e la Stampa che l'indica e sulla quale a Vett a fà el bosch a la lunna ag. V.
scrivonsi di mano in mano i numeri che anche Dante(Inf. XX, 126, e Parad II,
escono benefiziati in ognuna di esse estraz. 51 e segg.), e vedrassi un'ancor più
Lóva. v. cont. verso il Comasco per Sci antica credenza intorno a ciò. STRI GELLI.
gléra. V. nel Voc. FIGINI. Lùnna. Luna per Lunazione. Provvedete in
Lovertìs. Tralcio di fragole – Sarmento siti che si possano piantare ancora conce
di poponi, di zucche, di cocomeri. nientemente rispetto alla luna(Caro Let. ii.
Lovèsna. v. cont. com.... Nome delle più III, 76).
belle fra le pannocchie del grano turco Lùrbo(Vaal). m. del B. Mil.... Va al ces
che si destinano per sementa. FIGINI. so, fuor dei piedi, ecc. Non l'udii usato
Lovètta per Lovin sig. 1° V. nel Voc. che in questo modo. Spesso è una mi
Lòzza o Slòzza levisi la parola melma. VILLA. maccia ai cani di casa. CoRsi.
Lù (in) corr. prima in terza persona. Lùs(Fà). fr. br. Far prè. Tornar utile. Qui
De là e là. Tra sè. Da sè. danee gh'han faa lus nagott. Que da
a Lù come là ag. Egli com'egli (Meini nari non gli fecero alcun pro. VILLA.
in Tom. Sin. a Rigiro). Lusèrta(in) ag. Quì si riportano diversi
Lù – I Brianzuoli usano frammettere proverbj o dettati volgari relativi al
questo pronome come riempitivo in cer volgere dei tempi, l'inverisimiglianza
te maniere di dire che dà ad esse molta apparente di alcun de' quali si sarebbe
significanza. P. es. L'è ben là bravo, L'è tolta via se si fosse avvertito che, es
ben lee bella. Dio sa lui se me n'incresce sendo essi nati prima che Gregorio XIII
e duole dice Galileo nel Cap. in biasimo facesse a suoi astronomi correggere il
della Toga – Il Maggi disse Calendario, bisogna, per farli concor
In vedè che ramett nassuu in la fangº dare col vero, aggiugnere al tempo da
Vocuren anch lor sgonfiass al par del bò, essi espresso i dieci giorni clie nella
Se vorav lu tasè, ma no se pò. VILLA. detta correzione furono sottratti. VILLA.
Lù(in) ove dice dai servi aggiungi, o par Lusì. sost. v. br.... Dicesi specialmente del
lando con esso loro. Lume che si tiene acceso nelle stalle
Lucrèzzia(La sura).... La Morte. V. an d'inverno, intorno al quale le contadine
che in Pandòra nel Voc. siedono filando, ecc., e fanno a por
Lugànega de pess. V. in Pèss nel Voc. tarlo una sera per ciascuna. VILLA
Lumàga per Lumassón. V. più sotto. Lusiroeü per Lusiroeüla. V. nel Voc.
Lumagòtt. . . . . Nei capitelli è quel bi Lusiroeu ven de bass, ecc. V. in Polta.
sciuolo che sporta fuor del rosone(giraso). Lusmàda dai contadini brianzuoli è Presa
Lumassón. T. d'Orolog. Leva? None di anche per Sajètta. V. nel Voc. VIIIA.
due pezzi della quadratura d'un oriuo Lùster ag. Dà-sù el luster ai strivaj. Dar
lo, detti l'uno Lumasson di or Leva la tinta agli stivali(“tosc. – T. G.).
delle ore, l'altro Lumasson di quart Levà el luster. Slustrare( tosc. – Fran
Picciola leva dei quarti. eios in Deslustrar).
Lùmm. V. Disègn in queste Giunte. Lustrà. T. d'Inv. Lustrare a specchio( tosc.)-
Lùmm(Borlà in la). fr. del B. M. Dar nel Lustrissem(L'è come dagh del). Se la passa
laccio. CoRsI. -

in leggiadria.
Lunètta. Lunetta. Negli ostensori è quella Luzia(in) ove dice a San Sebastian do or
Mezzaluna che abbraccia l'ostia. in man leggasi on ora in man, e più
Lùmma(in)ag. Battegh a vun la lunna. Essere sotto cancellinsi le parole e in febbrajo
di mal umore, essere imbronciato. STR. di due.

Patì i quart de lunna. V. in Quàrt. Luzifer ag. Luzifer idiot. per Velozifer. F.
Soltà a vum la lunna.... Venire altrui Superb come Luzifer. V. in Superb
il ticchio di far checchessia. STRIG.
l

Maa (in) ag. Conoss el maa de la bestia Maggengà i moron, che dicesi anche Dà
V. in Bèstia in queste Giunte. la maggenga ai moron. .. . Potare i gelsi
Maa bordesan, la vitta l'è malada e di marzo, sicchè in maggio diano belli e
el beccozz l'è san. . . . Dett. cont. che vigorosi getti e se ne rinnovino. VILLA.
si ode verso il Comasco; e vale lo stesso Maggéngh (Vess propi). m. del B. M. . . .
che Fevera bartolascia. V. nel Voc. FIG. Essere un asinaccio, un tanghero. CoRsI.
Maa del bacchett. v. br. Atrofia de Maggettìnna.... Picciola macchiuzza.
gli alberi. VILIA. Maggioràsch. Maggiorasco. Majorasco.
Maa del lanz. Coriagine? Così chia Màgher (Salamm de) ed anche Salamm de
masi un male che viene ai bovini, pel Monscia. m. br. Babbaccione. VILLA –
quale si secca loro la pelle intorno alle Polpett de magher. V. Polpètt in q. G.
costole, ecc. tanto che, tirata su colla Magnàn (in) ag. Sprangajo( tosc. – T. G.).
mano, non torna al suo luogo, ma ti Le giusta manca el magman. È irre
resta lì irrigidita. VILLA. -
mediabile o irremedievole.
- Quand la comenza a andà maa, ecc. Tant me n'importa de la bolgia come
V. Gaijnna in queste Giunte. del magman. m. del B M. . . . Non par
Vegnì quell maa. Montar sulle furie teggio per nessuno dei litiganti. CoRsi.
o in fisina. Perder pazienza. Magrètt. V. Magrìn nel Voc.
Maisàgh per Maisàsc. V. nel Voc. PAGAN. Magùtt (in) ag. e propr. Il garzone del
Macaràda. Piagnisteo. muratore. PAGANINI.
Maccià (in) dopo pelli leggi il resto così, e Mài(in) ag. L'ann del duu, el mes del mai.
la carta per modo che riescano tigrate, V in Ann nel Voc.
a radica, ecc. PAGANINI. Mai ma dess! m. br. Gli è un bel pezzo.
Machintòsc.... Specie di stoffa da paletot. Gli è gran tempo. È buona pezza. P. e.
Màder badèssa. fig. Che sta in donna(Fag.) Eel on pezz che l'è passaa el Velozi
– per altro sig. Vedi in Mònega sig. a.” fer? . . . Mai ma dess! VILLA.
Màder ag. Fig. Che ha per natura o per di Majèster de lengua. V. Tartàja nel Voc.
ferto abituato checchessia parl. di don Majs(Ghiaradadda). Guazzabuglio. Piastric
ne; per es. Vess la mader del fregg o cio. Garbuglio. Intrico. DE CAPITANI.
di convulsion. Essere freddolosissima. Majstàa. . . . Nelle murature è il nome
Essere tutta convulsioni. L'ital. Madre ha de'Rappezzi saltuari e disdicevoli.
sensi traslati affini, ma non identici con Malattia (in) ag. Fà ona malattia. Ammalare.
questo nostro modo nel quale sostituia Infermarsi. Cader malato o infermo. Dare
mo Pader se lo applichiamo ad uomini. in malattia o in male o in mala sanità.
Màdri e Pàdri. v. c. br. per Màder, ec. VIL. Màlba ag. La malba tutt'i maa palma... La
Madònna per Gènova. Genovina. V. malva è la panacea del contadini. FIG.
Madrègna(Amor de.... Disamore, quale si a Quand se cred, ecc. ag. Credersi di
suol rimproverare nelle matrigne verso andar a pascere, e andar a arare. Quando un
i figliastri – Parì ona madregna. . . . pensa riposarsi, invece e si trae pel dado.
- Usare modi disamorati o tiranneschi. Malcovàa. v. br. Intristito. Invecchiuzzito.
Magazzin di pitt. V. in Pètt nel Voc. Incatorzolito. Bozzacchiuto. Dicesi più de
Magazzin sig. ult. si levi la voce paralle gli animali che delle piante. VILLA.
lepipedi. PAGANINI. Màl de pett.sch. . . . Lo Spetezzare. PAG.
Màgg(in)ag. Maggimaggengh di settmarend, Malinconia (in) ag. Vegnì la malinconia de
dammen vumma che son content... Alle fà, ecc. Dare nella malinconia di voler
lunghe giornate del maggio il contadino fare, ecc.(Magal. Let scient. XVIII, 32o).
incomincia a spesseggiar le merende; e Malòtt(L'è minga). Non c'è male.
chi non ha modo a portarne la spesa fa Màlt dopo Malz ag. o megl o dall'inglese
voti col proverbio per averne almen una. Malt. PAGANINI.
Magg succ gran per tucc. pr. br. Màumma (Guardet de chi te fa pussce che
Maggio asciutto gran per tutto. VILLA. de) aggiungendovi spesso o ch'el voeur
MIAN ( 1 Io ) MAR
ingannatt o ch'el t'inganna. pr. br. Chi ti Maneggioeüra. ... Lo stesso se più corto
fa più carezze che non suole, o t'ha ingan e più sottile. PAGANINI.
nato od ingannar ti vuole. VILLA. Mànegh (Calà in del m. br. fig. . . . . Per
Màn (in) ag. Adree a la man. Alla volta vecchiaia o per malattia Venir meno del
alla volta. senno e della memoria – Vale anche
Adree a la man(Tajà) corr. le parole Scadere di credito, di fortuna, ecc. VILLA.
ne tagli già dati in l'affettatura o il taglio Manèsc. . . . . Quelle Sporgenze davanti
nella parte donde s'è cominciato. PAG. e di dietro di due doghe d'una botte,
A man stanga. m. br. A mano stan che le servon quasi di manico. STRIG.
ca. A man sinistra. VILLA. Manètt (in) sopprimi la parola gambe. PAc.
A san Sebastian dò or in man leggasi Mangià de bagnaa, de succ. V. Sùcc nel Vec.
on'ora in man. Chi mangia abomora moeur tard. ...
Dagh la man larga. Dare facoltà, li Il troppo tardare la refezione mattutina
bertà, mano, potere. disgiova la salute.
Dà la man a vumma dicono i Brianzuoli Mangen tucc foeura d'on baslòtr. n. lr.
per Impalmare una donzella. VILLA. equivalente al mil. Mangia ti che mangi
Menà per man ag. o vero Menà de man. ammì. V. in Mangià nel Voc. VILLA.
Menare a mano. Trarre a mano. Vum che mangiarav la vitta eterna
Metti man in orazion. Piegar le mani. o che mangiarav l'ultem articol del
Mett-là vun cont i man in orazion. Credo o che mangiarav anca chi l'ha
fr cont. com.... Legarlo per menar faa. Diluvione. Diluviatore. Sparecchia
nelo prigione. FIGINI. tore. Mangiatore insaziabile. VILLA
Stà su la man. T. de Bergamini. ... Mangiapanòlla. fr. br. Fedifrago. Manca or
Avere la pasta (o cagliata) degli strac di parola. VILLA.
chini tanto di consistenza che regga in Mangiottà. Mangiucchiare. Mangiare più volte
sulla mano, che non si spappoli. VILIA. in un giorno, ma poco per volta. VILLA.
Tegnì la soa man drizza o Stà su la Manin. V. Sciampin in queste Giunte.
soa dritta. Tenersi sulla mano(“tosc.T.G.). Maninna (in) dopo lima ag. o Ripassare,
Toeiù ona miee de segonda man. m. rivedere, rassestare checchessia. PAG.
br. Tór per moglie una vedova. VILIA. Manovàra.T. de Sell., Carr., Fab. Manivella?
Trà-giò de man. . . . Dicesi quando Manscìn usano i Brianz. per Isleale. VILLA
un cavallo avvezzo in coppia ad essere Mantèllag. Mantell strasordenari. Stranianto.
attaccato a destra si ponga a mancina, Mantell zuccher e canella.... Pelame
o inversamente. STRIGELLI, (nel cavallo) misto di bianco e bajo. STR.
Vess in su la man a lavorà. fr. c.... Mantin(Trovà la famm sott'al). V. in Fàmm
Lo dicono i mancini allorchè si trovano Mànz col. 2.º, riga 32.º dopo Sehienale
per la condizion del luogo a poter la ag. = Baretta. Rumine. Digrumale. Fare.
vorare colla mano loro utile. FIGINI. Mànz chiamano i Brianz anche il Toro.
Màn. T. d'Agr.... Così chiamasi un nu Onde Menà ona vacca al manz; Dà ci
mero di tre o quattro magliuoli piantati manz a ona vacca vagliono Menarla alla
unitamente. Per es. on gabbioeu de quat monta; farla montare al toro. VILLA.
ter, de ses, de vott man sarebbe un or Màppa o Nàpola. . . Quel Piano di legno
dine di magliuoli o di viti disposti così al quale un porto fluviale approda, e
-
- -
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• •
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-- -- VIL. s'avanza o ritira, s'abbassa o si alza
Mancà (in) ag. Birba chi manca. V. Birba. secondo la gonfiezza del fiume. STRIG.
Mancatàtt (La Cà del). V. in Cà nel Voc. Màr (in) ag. Parì on port de mar. Parere che
Mandà-foeura (in) cor. le parole il Cocchio in alcun luogo vi sia o o abbia la sagra.
a vapore in la Locomotiva. Maràscia. . . . La falce grossa da potare
Manechèn (in) ag. Modello. le viti. PAG.
Mànega de matt. ag. Una nidiata di matti. Màrch sig. 3.° (in) corr. o,234997. PAG.
Maneggéver (in) ag. Di tutta usualità. Marcida mas'c e femena. . . . dicesi quella
Manèggia o Stàsgia. Frascato. Palo rifesso nella quale la maestra poco poi fa da
di mezz'oncia di diametro al piede a colatore. Le gore (rosg) e i gorelli (rossetº)
uso di sostentar le viti. PAGANINI. d'una marcita sono questi, cominciando
MAR ( 111 ) MAS ,
dai principali; 1° l'Adaquatriz; 2. la Martèll (in) ag. Giugà a campanna e martell.
Maestra; 3. il Colador; 4° il Reciapp, .... Sp. di Giuoco che si fa con carte
quasi dirò Ripigliatore, perchè ripiglia appropriate al suo nome.
le acque; il Cattasù, come a dire Rac Marudànt o Cappon. v. cont. br. Scarabeo
coglitore, gorello o canaletto che in di solstiziale o di giugno. Scarafaggetto
rezione obliqua attraversa l'ala d'una estivo che i contadinelli brianzuoli tro
marcita, ripiglia l'acqua dal colatore, vano saporito mangiare. E detto Ma
e la porta ad un canaletto (rosgetta) del rudant o Madurant, perchè si lascia ve
quadrato inferiore; i Sfris che souota dere al maturar del grano, per entro
gli incavati per guidar le acque su le il quale svolazza in sulla sera special
ale della marcita – Il Saltarell è un niente. VILLA. – Nel Mil. altri lo dicono
rialto di terra ne canali, il quale è così Maduranza del foruent.
detto perchè fa fare un salterello all'ac Marùmm. v. cont. del B. Mil. Amarezza.
qua che ne casca – Tambor diconsi Rancore. CoRsI.
i quelle parti della marcita dove la co Màra (in) dopo battrocca ag. o ch'el pioeuv
it: tica per acqua entratavi sotto s'alza e o ch'el fiocca.
gli rigonfia. VILLA. – V. anche Riséra in q. G. Marzòcch (Mangià a). fr. del B. Mil. Man
Marción. v. del B. Mil. Bagnato. VILLA. giare a ufo. CoRsi.
a Marénda ag. Magg maggengh di settnia Masaràa. l v. brianz. Malandato. Malescio.
rarº rend, ecc. V. Màgg in queste Giunte. Masaròtt. Morbisciato. VILLA.
gºl Marèzza. Rancore. Amarezza. STRIG. Mascarìnna di brij Lunetta ?
Marguìffe Margniffòn. Scaltritone. V.Drittón. Mascàrpa e Mascarpinna. . . . Così chia
ſi Margniffònna. Scaltritaccia. V. Drittònna. mano i Brianzuoli quella Pellicola molle
Marì (in) ag. Mej cuu de marì, che bocca e crassa che per riscaldamento si for
de fioeu. V. Fioeü in queste Giunte. ma sulle caciuole (formagitt), simigliante
Marì (veggio) ag. Uno di questi Scalda a panna di due giorni. VILLA.
piedi dicesi dai Toscani Le Nonne. Masché. Ad di Bàll. V. in queste Giunte.
Marì color de piomb. Veggio impiom Màscher. . . . Nome di que due legni che
bato(Nip. Bacc. 1839, p. 42). inchiodati un per parte per ogni co
Mariàsg(Gioeugh del). . . . Sp. di giuoco lonnello di filatoio ne abbracciano e
che si fa con diversi parallelepipedi di ne reggono le ruote.
legno o d'altro segnati con numeri. PAG. Màschera col. 1.”, r. 1o.” ag. Moscon, Pa
Maridà o cont. Marià ona cossa in br.
jàsc e il Tabarén dei Bolognesi.
ſig. Smarrirla. Perderla. VILLA. Maschera te cognossi ag. Ti conosco
Marinàr (un) ag. Andà de galiott a mari ual'erba. Conoscoti il cul disse all'ortica.
mar. V. Galiòtt in queste Giunte. Mas ciòri. V. in Omenàri nel Voc.
Mariòzz. v. br. Mogliazzo. Matrimonio. Fà-sù Masnàda. v. br. Carpiccio. Rifrusto. VILLA.
on mariozz. Conciliar un mogliazzo. VILLA. Masnadùra (Toeù-foeura la). Sbozzolare.
Marnètt de la pasta. Lettuccio del pane Masoccà(in). ag. Anuuosciare? – Mencio e
(Lasca Cena 3, p. 57, ediz. Silv.). Ar Auuuencito non risponderebbero bene a
nese fatto a guisa di cassoncino, nel Masottaaº – El ris masoccaa non si po
quale s'intride (se sparg) la farina e vi trebbe dire in italiano Riso strafatto,
dº si lascia a lievitare. VILLA stracotto, stracco? VILLA.
Màro (in) cor, in fine Maro in Marum PAG. Massaria (in). ag. Masseria vale anche 1.”
Maroccàa. v. br. Malescio. Malazzato. Ca
per Casa di lavoratori di campagna (Alb.
gionevole. VILLA. enc. cit. Vincenzo Borghini); 2.º per
Marón gergo per Fasoeu sig. ult. V. De Car. Dominio o possesso di un terreno o altro
Maronàtt..... Chi suole commettere di fondo stabile - Una bella masseria di vac
molti errori in giuoco. D. SARDi. che disse altresì il Caro negli Am. VIL.
Maronàtt dicono alcuni per Maronée. V. Massée ag. Ona donna per massee, ecc.
Marscellànna. V. in Uga nel Voc. V. in Zucchée nel Voc.
Marscì on terreno ona risera. V. Riséra Màstra (in) ag. Avè imparaa domà el liber
in queste Giunte. de la mastra. . . Essere un fruges con
Marsilianna... Sp. d'acqua acconcia. D.SAR. sumere natus, CoRsi.
MIAZ ( I 12 ) M EL
Cortell che va a la mastra. V. Cortèll Mazzùcch. . . . . Nel B. Mil. è una par
in queste Giunte. ticolar maniera di Bilico (basgier) di cui
Mastrofà. v. cont. Mestare. Tranenare. si fa uso per trasportare il latte da
Matricolìn . . . . Giovine inesperto, in luogo a luogo. Dall'un capo del bilico
genuo, che, sempre vissuto in fami pende il secchio pieno di latte; a questo
glia co'suoi domestici, si è recato in fa contrappeso un pezzo di legno inchio
quell'anno a studiare sulla università, dato sull'altro capo; dal quale pezzo
per cui quivi s'è dovuto fare inscri lo strumento prende il nome. CoRsI.
vere nella matricola. Per tutto quel Méa alla latina dicono i contad. brianz per
l'anno il novellino è battezzato dai com Mia P. e. La mea donna; e La me donna
pagni provetti per un Matricolin od un dicono pur taluni. VILLA.
Pupil, come chiamavasi alcuni anni ad Méda (in) ag. I nostri contadini chiamano
dictro. DE CAP. Cavall quella po' d'arcatura a mo' di
Matrizzà. Matrizzare? Madreggiare? Somi tetto che fanno colle fascine nel mezzo
gliare in checchessia la propria madre. della catasta verso la cima, e Capple
STRIGELLI. due alie laterali di fascine che mettono
Matrònna o Bandéra. Guidajuola. Così chia in mezzo detta arcatura.
mano i Mandriani o Bergamini della Méder per Moeud (da mattonai). V. nel Voc.
Valsassina quella Vacca che precede la Méder (I omen hin minga tajaa tucc su on).
mandra colla campanella o col campano Gli uomini non sono tutti tagliati ad una
(ciocca). VILLA. misura. Non sono tutti fatti a un modo,
Matrònna(in) ag. La Matronna de'nostri in non hauno tutti il mediº naturale. VILLA.
gegneri vale Grossa gabba dalle once sette Mejàa. v. cont. . . . . Terreno in cui sia
in sù che dicono anche Gabba matronale. stato del miglio. FIGINI.
VILLA. Melgàda. . . . Grano turco seminato fitto
Màtt (in)ag. Anche il pazzo sa qualche cosa nel che si taglia in sul far del fiore a uso
le cose sue proprie(Caro Let neg. I, 146). di foraggio verde, per lo più, e dassi
Dà-giò el matt. Cessar di matteggiare, alle vacche. – E diversa dal Panighel,
anzichè Matteggiare specialmente. VILLA. il quale si dà solo ai buoi allorchè la
Mattèll (in) ag. Vi si osservano Fassa.... e vorano arando, giacchè alle vacche di
Fiòcch.... V. queste voci nelle pres. G. minuirebbe il latte. VILLA.
Mattòlega e Mattòlica. v. br. Falotico. Fan Melgàsc (in) ag. Stocco (Gior. Georg ).
tastico. Cervel belzano, Stravagante. Ete Melghée dicono nel Basso Milanese quel
roclito. VILLA. Terreno che nell'Alto dicesi Formentonº,
Màzz. T. de Setajuolicorr. Complesso d' I cioè Campo seminato a gran turco, ºr
matassine di seta per 9, cioè 99 ma mentoneto? Melicheto? VILLA.
tassime insieme raccolte. Si assestano in Melgòn(in) (parti) oss. Barba chiamano cosi'
uu arnese da ciò. VILLA. i Brianz. il ſior-ſemina o sia l'insieme º
Mazzabontémp dicono i Brianzuoli per Bal pistilli del gran-turco – I Foui dellº
ueuton sono le vere foglie del gambº le
labontémp. V. VILLA.
Màzza de cavej cor. Ciocca di capegli in quali pigliano il nome di Fojett quando
Capelliera, Capellatura. PAGANINI. si staccano verdi per riporle poi, º,
Mazzàdo ag. in f. d'ad. Ammazzato(Magal. cate che siano, a uso di mangº
Quegli ammazzati buccheri). Scartozz, che sono detti anche Spolon 0
Mazzett. V. Basellin in Pedàda nel Voc. Fojasc, sono propriamente le glº º
Mazzètt per Ròsc. V. nel Voc. spoglie della spiga (lauva) - 1 sia
Mazzètta. T. degli Orolog. Scatto. Pezzo sono le cime del melicale dalla spigº"
degli oriuoli da tasca che libera il mo al picciuolo del fiore maschio, il lº è
vimento della soneria. In quelli da torre detto l'uor assolutamente – Sperº diconº
è detto fra noi Moneghin. V. quelle radici che escono a guisa º raggi
Mazzitt (Giugà ai). Lo stesso che Giugà a dal primo nodo del melale pº“
banchfalli. V. il Voc. terra, le quali, fatta la rincº"
s'impantano e s'addentrano nel terrenº
Mazzolàr. v. br.... Chi ammazza i porci -

e ne fa salami e salsicce. VillA. e servono a fermarsaldº la planta. Villº


MES ( I 13 ) MIEZ
Melgón dopo Mollitt ag. Fuston o Muson. Messedà (in) ag. Francesco da Barberino
Melìngh. T. de Ciamb.... Chiari d'uova ne' Docum. d'Am. usò più volte di dire
sfioccati e zucchero. D. SARDI. Mescidare per Mescolare. VILLA.
Memòria usano i Brianz. per Ingegno, Ca Mestée(in) ag. Andà a fà on mestee che mis
pacità, Intellette. VILLA. sun le pò fà per num. Andar dove ne papa
Menadóra o Menajùra... Cavetto in cui posa nè imperadore può mandare ambasciatore.
e gira il puntone dell'albero da mulino. a Fà per mestee ag. E un cosiffatto
Menascià o Manescià. v. br. Minacciare. Vil. dicesi volgarm. dai Toscani Mestierante.
Plenàss-via. m. br. Porre o Piantare una Mestee covert. . . . . Mestiere illecito
vigna. Non attendere o badare a quello esercitato sotto il nome e le apparenze
che uno fa. VILLA. d'un altro; come chi esercita in certi
Mendìch. v. br. Scriato. VILLA. angoli remoti il mestier del bettoliere
Meneghinna (Dagh la). Dar le frutte di frate per attendere sotto quella coperta al te
Alberigo – Ed anche Dare un'infunata. mer mano a ladroncelli domestici. VILLA.
Mènna (Dagh sù a vum ona). m. br. sinon. Ost e cercà-sù l'è mestee de desmet
di Carlà-sù vun. fig. V. in q. G. VILLA. tel pù. . . . Osti e accattoni lucrano, di
Mennadid (Orelogg che va a). ... Orologio molto e con lieve fatica.
che ad ogni tratto ha bisogno d'essere Vess vum che ghe pias i mestee bei
regolato colle dita. STRIGELLI. e faa. Aver l'osso del poltrone.
Niennadorön dicono i Brianzuoli per Men Mestée fig. o Vunna de quij del mestee
natorón. V. VILLA. per Sguànsgia. V. nel Voc.
Mennapolénta per Mennatorón. V. Mètt ag. Mett-giò i guardi. Posare le guardie.
Menùder(in) ag. I Regoeuj di menuder. Rac Mett-insemma a botton. Calettare a
colte sulla seccia(Giorn. Georg. IX, 249). nocella.
Menùs ag. ant. Le Minugia, cioè le bu Mett-sott el foeugh.... Mettersi fra'
della o le interiora. piedi il veggio, la cassettina, la ciecia per
Mèrda (Amore, ecc.). V. in Véner nel Voc. riscaldarsi, come soglion fare le donne.
Meresciàll. Castraporcelli. Coltellaccio rug Gluv de mett. Uova da porre.
ginoso e tutto tacche. Mètt. Stabilire. Metter legge. V. in Signor.
Méret (Vegnì a). m. br. Venir a tanto, a tale. Mètta (in) ag. Anche ne'Bandi toscani è
Hin vegnuu a neret de dass di bott. Vil. detta Scala(Mol. El.).
Mèrla acquireeu. Merlo acquaiuolo, e levisi Mezzag. De mezze mezz. Mediocre.Mezzano.
la falsa sinonimia di Martin pescò. VILLA. Mettes de mezz. Farsi tramezzatore.
Més di asen Il maggio – di gatt. Il gennajo. Mezz andaa, Mezzamalaa e sim... E
De mes(Fambròs, Magićster, ec.) V.le voci. proprietà del nostro dialetto che nell'ita
Mèss(Battel).... Dicesi per isch. ad alcun liano si volta coi diminutivi in iccio, uc
dolcione che si manda per ambasciata cio, ullo, e sim. Per es. Malaticcio, ecc.
ad un terzo coll'ordine che abbia a dirgli Vessegli nanch mezz. Essere semivivo.
di battere il messo, cioè l'ambasciatore. Mezza-calòtta. V. in Orològg nel Voc.
Mèssa ag. Aveghel come a andà a messa.... Mezza-càppa, che anche dicesi Mezza-col
Averlo per usanza, per una cosa da poco. zètta. v. br. Persona di mezzana condi
Cantà messa granda. fr. del B. Mil. ... zione, di mezzana fortuna. VILLA.
Pretendere oltre il debito. Consi. Mezza-fèsta dopo Fest levaa ag. Feste levate
a Messa bassa ag. Messa bassa(Pan. (“tosc. – T. G.).
Poet. I, XVII nota 1o). Mezza-motta che altri dicono Mezza-mèt
Messa secca.... Nel contado verso il ta. . . . Danaro savojno di bassa lega
Comasco danno questo nome anche ad che valeva già dieci soldi di quella
ogni Venerdì di quaresima, perchè in moneta. Fu coniato del 1796.
tale giorno non si dice messa. FIGINI. Mezza-pànera. V. Panerètta nel Voc.
Messa manuale(Ban. tosc. – Mol. El.). Mezza-papalinna. Mezza doppia di Roma.
Quella che si fa dire senz'obbligo di fonda Mezz-caràter. T. Teatr. . . . Aggiunto di
zione e per semplice elemosina eventuale attori, drammi, ecc. semiserj.
Sentì la messa del coeugh. V. Coeügh Mezz-cavàll. . . . Cavallucco, achetta.
in queste Giunte. Mezz-contratt ... Contratto di poco lucro.
l'ol. IV. P.
MIL ( i 14 ) MOL
Mezzin. Mezzo. V. in Balón(giuoco). STRIG. Milanés(in) lev, l'et che guasta il verso. SIR.
Mezz-inàtt.Matterullo. Pazzerello. Pazzericcuo. Minàda. . . . Scoppio di mina. -
Mezz-celùcc. gerg. ... Mezzo scudo. Minción(in) ag. A vess tropp bon se passa
Mezz'orètta (in) ag. Mezz'oretta (T. G.). per mincion. A esser troppo dolci si co
Mezz-panié V. in Panié nel Vocabolario. sca nel minchione('tosc. – T. G.).
Mezz-pànn (in) ag. Panno sottile. Se te credesset mai che fuss su la
Mezz-pàol (in) ag. Un Grosso. lista di mincion, scassem. Se mi hai per
Mezz-paolèttag. Un Grossino(“tosc.–T. G.). dolcione t'inganni a partito.
Mezz-quartìn.... Misura reale di mezzo Mincionà(in) ag. El mincionna minga nanch
quartuccio equivalente a poco più d'un lù. Ne egli uonda overo Anch'egli non
coppo della nuova somma decimale. monda nespole.
Mezz-scùd. . . . La metà d'uno scudo. Miscér dicono alcuni per Miscée. V. Birri.
Mlì ag. De mì sè stess. idiot. cont. del B. Mil... Miscerà da.... Fatto di miscee. D. SARDI.
Da me, di mio animo spontaneo. Corsi. Miscerón... Miscee in sommo grado. D. SARDI.
Mi-nò l'è el pader di gatt. V. Pàder. Mischitrò o Mistitrò dicono molti per Miscee
Sont restaa come mi. fr. del B. Mil. ed anche per Drudo, Servente, ecc. Biffi.
Rimasi attonito. CoRsi. Misturin. s. m.... Un panetto fatto colle
Mia(Tirà i basitt) o simu. ecc. correggasi Tirà farine di grano e di maiz commiste.
i basitt o altro, ecc. Misurà di bott a vum. .... Anche i To
Mia dicono molti Brianzuoli in luogo di Bi scani usano, o piuttosto il Pan.(Poet)
gna o Boeugna. V. nel Voc. – Miarav. usò Misurare in questo senso: E lo Scre
Bisognerebbe – Miarà. Bisognerà. VILLA. pante i pugni mi misura – Misurà on
Micca (in) ag. A moll de micca. V. in Möll. baston sul coo a vum. m. br. Percotere
Dà la micca a vum. m. br. Dare la la testa ad uno con un bastone. VILLA.
gambata. Escluder uno da matrimonio Mitàa(Dà-via i besti a). Dare il bestiame
desiderato e chiesto, che viene con a soccita o a uezzadria.
chiuso con un altro. VILLA. Mittaziòn. idiotismo cont. verso il Coma
a Vessegh-dent la micca ag. Entrarci sco Limitazione – Porzione. FIGINI.
colle gomita(“tosc. – T. G.). Mocchètt (partidella) ag. Moccolo? Scanus
Vorè quajcoss de mei ch'el pan de zolo? VILLA.
micca. m. br. Voler miglior pane che di Moccón. v. cont.... Filo grosso di stoppa.
gran calvello. Non si contentare dell'one Mòda (Andà-giò de)..... Cessar d'essere
sto. VILLA. in moda; uscir di moda. STRIGELLI.
Michée(in) ag. A san Michee la pianta l'è Modèll(in) ag. Al fem. Modella('tosc.)
toa e i figh hin mee..... Passato set Moeüv tardiv. Cittare serotino (Dav. Colti)
tembre il fico non è più buono, In sig. di Mettere e pullulare le piante º
Migliàtich?... Voce del nostri bandi an di Nascer i semi – Moeuv temporiv. Git
tichi, e vale Campagna seminata a miglio. tare primaticcio (Dav. Coltiv.). E usasi cosi
Milàn(in)ag. A trovà i parent de Milan beso attivamente, come neutramente Wº
gna andà coi pee in man(cioè con doni di Mojà-giò on poo de pan m. cont, brº
polli, ec.). Det. ironic. del B. Mil... Consi. un po' di zuppa. VILLA. V. Zuppà nel Voc.
Chi va a pian va a Milan. Chi va Mojètta o Brussèlla. Pinzetta.
pian va ratto. Molin (in) ag. Andà a fà mazzà la legora
Daghel ai statutt de Milan. . . . . Di al molin. V. Légora in queste Ciº
cesi in ispecie nelle vendite dei cavalli, Molin de seda (in) a Sellou ag. Torrone e
e vale Riferirsi nel contratto a ciò che a Stasgetta ag. Staggia – e dove leggesi
quello statuto disponeva. STRIGELLI. dalle Bozzonell... incastrate sulle "
Domandà se Milan o s'el Domm l'è bett... dicasi dai Bolzone... inº"
de vend. V. in Vénd nel Voc. testa alle Trombett e giranti º Sepa.
E con sti abilitaa te stee a Milanº E veramente le Trombette con iº"
.... Ironia quasi consigliando un mal quelle palle(bolzone) sonigliº º pic
pratico in checchessia a cercar fortuna cioli bolzoni. VILLA. - a

pel mondo colla sua scarsa abilità. STR. Molinarèlla dicono alcuni per Morniroeuſ"
Pariel Domm de Milan.V. Dòm in q.G. rus coeruleus). V.
1MON ( I 15 ) MOR
Mòll come on ciod. . . . . Durissimo. STRIG. dire Tu sei poco esperto, ti bisogna au
Möll. s. m. T. de'Cont. V. in Vangà da | dare a Monza per iscozzonatura. VILLA.
nel Voc. Mönta del palch... Erta del palco scenico.
Möll (in) ag. No capì nè crosta nè moll Montàgna. . . . . Tutto il tratto di paese
o vero No capì nè cros nè lettera. m. che è montuoso; il complesso, l'insieme
br. Non saper mezze le messe. Non sa di più monti di seguito. Per esemp.
per accozzare tre palle in un bacino. Es Anda a la montagna, Vegni de la monta
sere ignorante affatto. VILLA. gna, cioè dal paese montuoso, dalla parte
Molla (parti) ag. Pescicei. T della molla. Scarpa. montuosa della provincia, del regno, ecc.
Mollà (in) ag. Mollà el prezzi. V. in Prèzzi Così tutto quel tratto di paese collinoso
nel Voc. che è tra Gallarate e Varese è detto
Mollà. Tirare. Per es. Maestro che tira(“tosc. propriamente La Montagnoula, che è
– T. G.), cioè che batte gli alunni. come dire Regione sparsa di montagnuole,
Mòma (Fondi in). fr. del B. Mil.... Fondi di colli, di monticelli. VILLA.
in forza. CoRsI. Del dì al fà gh'è ona montagna de
Moncùcch (in) si muti la voce Marsilio in passà. Dal detto al fatto v'è un gran tratto.
Paolo (Bar. Ferd. PoRRo). Hin domà i montagn che sta a sò
Mónd (in) ag. Il mondo è come le scarpette, loeugh. Chi non muor si rivede(Fag.
chi le cava e chi le mette. Rin. V, 232 e. l.).
El mond l'è mezz de vend e mezz Mónte(In) m. avv. Per adequato. Per ter
de comprà. m. br.... A questo mondo mine medio. In generale. VILIA.
chi raccoglie e chi sperde, chi fa la Montùra e Bindèll de montura. T. dei
roba e chi la disfà, chi va sù e chi Parrucchieri..... Nastro da montare i
va giù. VILLA. primi giri di capelli d'una parrucca.
Mónda del ris... ... Così chiamasi tanto Usasi spesso da contadini
l'Atto del mondare i risi dalle cattive brianzuoli in signif di Picciolo morbo,
erbe, quanto il Tempo del farlo. VILLA. e particolarmente per Morbo attaccatic
Mondàj ag. Pocch e mondaj. V. Tocchètti. cio, non però pestilenziale e mortifero.
Mónd e nett. fr. del B. Mil.... Senza un In quella cà gh'han tucc el morbett in
quattrino. CoRsI. di oeucc; – Sta primavera ha regnaa on
Monéda erósa..., Moneta di bassa lega. certo morbett in di fioeu. VILLA.
Mònega(in) ag. I monegh de Bernaga han Morbètt in del pecc. . . . . Malore che
faa cent brent de vin domà cont i pin viene nel petto alle vacche. VILLA.
circeu. . . . Derrato che insegna a non Morénd o vero Morend morend. Bel bello.
trasandare le piccole cose che sono ele Adagio adagio. Dolcemente. Lentamente
menti delle grandi. STRIG. Pian piano. VILLA. -

Moneghin. T. degli Orolog. Monachetto. Moréver. Amorevole – Caro. VILLA.


Monaco. Fraticello. Frate. Lo scatto della Morì(in) ag. Chi mangia abonora moeur
soneria degli orologi da torre. tard. V. in Mangià nelle pres. Giunte.
Moneghinna o br per Moneghètta. V. Fà morì l'acqua. V. in Acqua in q. G.
Mongin. V. Molgin nel Voc. Morì come on puvion.V.Puviòn in q. G.
Monitt. pl. v. br. . . . . I fiori o pappi Pù che viv e morì no se poeiù fà. m.
capitati di un trifoglietto che fa nelle br.... Così suol dire chi non si cura di
stoppie. VIILA. aver grandi fortune, standosi contento a
Mónscia(in) ag. Andà a Berghem de la part una cosa moderata di danaro o di fondi,
de Monscia o Andà a Monscia e tornà e tale che basti per vivere temperante
(o vegnì) de Berghem. m. br.... Far le mente e onoratamente. E questo modo
cose a rovescio, non la pigliare pel giu di dire, chi volesse, potrebbesi anche
sto verso, gittar tempo e fatica. VILLA. torcere a sinistro significato. VILLA.
Degh adoss che l'è de Monscia. m. br. Morin v. cont, per Molin. V. Dà a morin.
A nave rotta ogni vento è contrario. VILLA. Dare a mulenda. Mandare alle macine.
Salamm de Monscia V. Màgher in q. G. Morinèll (Fà).. ... I Duellanti di bastone
Va a Monscia. m. br. Tu non t'ap chiamano così un certo modo partico
poni. Tu non la di giusta. E vale come lare di rotare a difesa il bastone.
NAV ( I 16 ) IN EV
Morinèll di scenari. . . . Mulinelli mec in là una grossa pietra o sim. presa
canici agevolanti il movimento delle in fra due alle testate, a fine di porla
scene nei teatri. più facilmente in sito più alto. VILLA.
Morisma. Sost. usato dal Maggi(Comed.) in Motón somaccaa. V. in Somaccàa nel Voc.
senso ſig. per Ammorbidamento. Ammol Mötta che altri dicono Mütta(in) ag. Inclino
limento. VILLA. a crederla detta Mötta per Mocca, cioè
Mormorà(in) ag. Mangià e mormorà basta mozzata dai venti soldi agli otto.
domà comenzà che altri dicono Mangià Moxtill. V. Still nel Voc.
e grattà basta domà comenzà, ecc. Mùla. v. br. Debito, e dicesi propriamente
Morón(in) cor. Moro della China è quello che di quello che l'uomo fa un po' alla
comunem. dicesi Morettiano. È un Morus volta verso colui che gli somministri in
nigra, e ben diverso dal papirifero. VILLA. più riprese o roba o danari. VILLA.
Mòrt. s. m. (in) ag. Fà el mort. V. in Nodà. Muléra. V. in Tòmma nel Voc.
Morti(A li). V. in Viv nel Voc. Mulètta. v. br. dim. di Mula in senso di
Mòrt. s. f.(in) ag. A damm la mort el saveva debito. VILLA.
minga. Possa io morire s'io'l sapeva. Mulètt e Mulitr. V. Goeübb in queste Giunte,
Ogni mort la vocur la soa scusa. V. Mùll riga 5" dopo Asen ag. nelle Giunte
in Scùsa nel Voc. Mùr(in) ag. Metti spall al mur... . Ap
Mòrto(Dammelo) ag. Nel fin ti voglio(Lippi pigliarsi a partito certo.
Maln. IX, 68); e nob. La vita il fine, il Mett la s'cenna al mur. Stare alla dura.
di loda la sera. Mur a stucch lucid. Parete a specchio,
Mósca (in) ag. Intant che ona mosca la man Mùrc. v. br. Color di topo o di pelle d'a-
gia on cavall. V. in Cavàll nel Voc. sino. VILLA.
Vess minga come a ciappà ona mo Mùsa (Vess de bonna). Frase cont, brianº
sca d'ottober. Non esser loppa. Non es corrispondente alla cittadinesca Vess de
sere come bere un uovo. VILLA. bonna bocca. VILLA. V. in Bòcca nel Wºº
Moscatèll e Moscatellin. V. in èga nel Voc. Mùsch. v. br. Color violetto carico. Vitº
Möstra(in) ag. Aveghen assee de la mostra. Musón (in) ag. Fà el muson. Sbronciare dice
il Tom. nelle G., ma forse errò, e do
Averne troppo? (Bocc. Decam. VIII, 7).
Mòto(Dà el). . . . Brandire o sia Dime veva dire Cessare di fare il broncio.
nare alquanto colle braccia in quà e Musonin. Lo stesso che Gossin. V in 1 º

N
Narola .... Quando significa naso in di quel Ragazzi che montano il cavallo
tendesi d'un nasone, d'un Nasorre come che tira l'alzaja (anzanna). -

disse il Caro. STRIGELLI. Nebbia chiamano sul Lodigiano la molti

Nàpola per Màppa. V. in q. G. STRIG. tudine di quel gorgoglioni che infestanº


Napolin (in) ag. Cetronetto della China(“tosc.). spesso le foglie de' vegetabili. PAGANINI.
Nàs (in) nelle parti ag. Setto. Vomero. Nedrugà ag. Vuotare(“tosc. – Mol. El).
Nas che gotta come la seggella del Negòzzi de palpee bagnaa. m. br. Negoziº
i moletta. Naso moccicoso o moccioso. di poche tavole. Negoziuccio di lieve ino
Nàs de colanna. V. Finimént in q. Giunte. mento e di poco profitto. VILLA.
Nèrv(Dà ai). Toccare i nervi “tosc - T.
Nàsta finna. Sottile odorato(Cresc.Agr.X,29).
Natàl ag. Prima de Natal fregg non fa; Nètt (Mond e) V. Mönd in q. Giunte
dopo Natal fregg s'en va.... Prov. eont. Nettésc. v. br. Esterminio. Disfaciº pe
soggetto però a infinite eccezioni. FIGMNI. sertamento – Spiano. sparecchio, Repu
Regall de Natal. Ceppo. V. in Sciòcch. sti. Fà on nettesc. Fare lo spiº Fare
Navigli – a pag. 166, col. 2.”, riga sestul repulisti. Sparecchiare, Consumare intº”
tima corr. 177o in 1777 – e a pag. 167, mente – Disertare. Esterninº vº ove
col. 1", riga 7.º corr. 173o in 1818. Név(in) ag. Mett
gh'è minga ona m.
de nev. robba, Anda "P. e.
del B º º
Naviroeü. L'Alzaja. Ne paesi limitrofi al
Ticino e sul Naviglio Grande è il nome pove hoo de settami ai - º
(EUC ( 117 ) (EUC
dove gh'è minga de nev, cioè Cosa mi lettera 16 giugno 1612 al Cualdo: Ed il
conti ? siedi anche in terra. CoRsI. tutto resti inter nos, cioè non si palesi
Niàa (Vess on). m. br. Puzzar forte. VILLA. ad altri, rimanga in petto di noi soli.
Nimel. aggett. v. br. Minimo. VILLA. Noeüs(in)Chi voeur noeus, ecc. ag. V. in Vesìn.
Nimel. avv. Tantino. Micolino. Punto punto. Noscondón (in) ag. De noscondon del tal.
VILLA. Di secreto da o di alcuno(Cecchi Dissin.
Niòlter, v. br. per Nunòlter V. in Nùn. VIL. II, 1). Di nascosto a uno (Firenz. Op.).
Niquitós. v. br. Nequitoso. Tristo. Malva Nosìn (Giugà a).... In Brianza è il Met
gio. VILLA. tere centesimi o soldi sulle noci in pie
Nis nìs dicono nel contado verso il Comasco di, e poi tirare in esse a qualche di
per Benis benìs. V. in queste Giunte. FIG. stanza col coccio – Quando non vi sono
Niver e Nivol (in) ag. Nivol che fa borsa. su danari, si dice Giugà ai nos. VILLA.
ºf. V. in Borsa in queste Giunte. Nostràn (in) ag. Questa voce importa altresì
"-:- - Seren d'inverna, ecc. V. Fràa nel Voc. idea di Buono, Schietto, Sincero, ed an
Tendon de nivol. V. in Tendon nel Voc. che Sodo e di lunga durata ancorchè
Nivolètta. Nuvola. Negli ostensori delle possa essere grossolano e dozzinale,
chiese di rito romano è quella Nuvo sebbene la Robba nostra nna non iscade
laglia che sovrasta loro da cima. poi a tanta dozzinalità e grossolanità
Nò ag. Mi-nò l'è el pader di gatt. V. Pàder. nel senso che comunemente si attribui
Nòll (Bell) detto ironicamente vale Scapito. sce a questa voce. VILLA.
Discapito. Danno. Disavanzo. Perdita – Nòtte (Felice) ag. Uso comune anche in
Errore, Fallo, Scerpellone, per cui ci Toscana, chè Mattio Franzesi diceva
si metta del capitale, ci si perda. Per già Che strana foggia è quella e che bajata
es. Hoo faa on bell noll a toeü a bott Trarsi di capo quando erriva il lume?
la foeuja de quell loghett. A comperarmi Novellàmm. v. br. . . . . Dicesi così delle
a stima d'occhio la foglia di quel campetto, bestie, come delle piante giovani, prese
ci ho scapitato non poco. VILLA. collettivamente. VILLA.
Nòm (Dì im). fr. del B. Mil.... Gergo in Nozzinn (in) ag. Tirar ovanti a forza di mol
bocca dei fanciulli per Soprannome – licole di pane (Pan. Poet. II, xxiv, 18).
L'è staa lù el prim a dimin in nomm. Nùmer astratt... Numero indicante quan
Fu primo a imporini soprannome. CoRsi. tità non ispecificata.
a Mudem el nomn ag. Se io lo fo io, Nunner compless..... Numero deno
chiamami Simone (“tosc.). tante quantità composta di più specie.
Non plus ultra(El). Il non plus ultra di... Numer concrett... Numero indicante
Le Trombe (Lippi Malm. II, 37 note). quantità specificata.
Norin (in) ag. Fà morim dedè. Far Gesù Numer incompless.... Numero indi
colle mani composte a orazione. cante quantità d'una sola specie.
Nòs(in)ag. Usiamo altresì frequentemente In Numer intregh. Numero sano. Ridi i
termos così come l'usa il Galileo nella sua rotti a numer intregh. Recare a sani i rotti.

O per Altrimenti. DE CAPITANI. Fagh-dent l'oeucc.... Farci l'occhio,


Ocasión (in) ag. e contadinescamente. Sca avvezzarsi per lunga pratica a conosce
sione. re benissimo checchessia di prima ve
Ocórr(in) ag. Coss ocorr? Che accade, e con duta. Occhio medico, pronto, segace. - Chi
tad. Che scorre piu?(Buon. Tancia III, 7). ha fatto l'occhio in una materia ed e ocu
(Eù cc (in) ag. e poet. Stelle. lato si lascia addietro non pochi rivali.
Andà o Borlà-giò i teucc. m. del B. Mil. L'oeuce el voeur la soa part. Non si
.... Sonnecchiare quando si ha a star debbe usare altra miglior misura che il giudicio
desto, p. es. in tempo di predica. CoRsi. dell'occhio ecc. (Vas. Vit. int. c. 8). – Dicesi
Dà in l'oeucc(in) fig. Dare nell'occhio. anche per ischerzo dai Brianzuoli dei
Dar motivo di sospettare. DE CAPITANI. Sarti che ripongono per sè in un cassetti
OH ( 118 ) ORA
no ch'e' chiamano l' Eucc, una parte del dli(Fà l'). fr. d. B.M. Piangere. S usa coi fan
panno che si dà loro per abiti. VILLA. ciulli. – L'è adree a fà l'oli. Piange. Corsi.
(Eucc besinfi. Occhi tumidi o gonfi. Oli che tacca. Olio che ha preso il
(Eucc besios. Occhi truculenti o torvi. rinforzato(Mol. El.).
(Eucc bottoruu e viv. Occhi sgranati Soli come l'oli. Liscio come avorio. CoRsf.
(Nip. Bacc.). Srà cont i oli santi:i sacoccia. Stare
(Eucc descantaa... Occhi svegliatissimi. colla tremerella addosso. Stare come l'uc
(Eucc in pee... Occhi avvedutissimi. cel sulla frasca(Meini in Tom. Sia.).
a (Eucc no ved e coeur no docur ag. Ombrell o Ombrellón dicono alcuni quelle
Se l'occhio non mira il cuor non sospira. Robinie inermi che si tirano sù a ombrello.
(Eucc sbasii. Occhi natanti. Ömm ag. Omn superficial. V. Superficial.
CEucc de bò e Mezz-oeucc de bò dicono On omm l'è on domm. V. Dòmnn in q. G.
i Brianz. pel mil. (Eùcc (scudo) e Mezz ()mnibus per Sguànsgia. V. nel Voc.
ceiùcc (mezzo scudo). V. nel Voc. VILLA. Oncia (Daghela.... a vun) dicono i Brian
CEùcc de la molla ... Nelle molle da car per quello che i Milanesi dicono Daghela
rozze sono que Campanelloni ne quali de dò. VILLA. V. Dò nel Voc.
entrano i cignoni. Onget o Va a onget o Va a onget col grass
(Eùcc(Insed a ... avert). Innesto a occhio d'occa m. br. Oh vatti a riporre ! VIII.A.
aperto(per analog. Cresc. Agr. XI, 26, 3). Ongia (in) ag. Ugnuolo depolli(“tosc. –
(Eùgia. Uggia. Odio. Vegnì in ocugia a vum. T. G.). Ugnina d'uccelli (ivi).
Venirgli in odio, in quel servizio. VILLA. Ongitt. s. m.pl. Ugnuoli(“tosc.). Un glaioline.
(Eùv(in) ag. Fà coeus i ceuv in ciapp. As Onor si usa da noi in un sig. tutto speciale
sodare le uova. di ripicco tra ironico e sdegnoso. Per es
Fà on oeuv foeura de la cavagna ag. Gh'hoo l'onor de digh che l'è on asen.
Far un uovo gemino(Voc. piac. Sup.). Ella è, con reverenza, un asino.
L'è mej on oeuv incoeu che ona gaijnna Öpera (in) ag. Cros d'opera. V. Crós in q. G.
doman. V. Gaijnna nel Vocab. Fà mal opera. Scommodare. Sconciare.
L'oeuv del dì d'Nadaa. m. br. . . . Recare disturbo. Sconcertare i fatti altrui,
L'uovo fatto il giorno di Natale era te VILLA.
nuto in conto di efficacissimo rimedio, I oper de la misericordia adess hin
ai mali di ventre special.º, e avevasi per domà tre: primm Dà de mangià a on
incorruttibile. Onde dalle donnicciuole sagoll, segond Dà de bev a on ciocch,
serbavasi gelosam. – fig. Cucco. Favorito. terz Portà-via la pignatta ai poverirz.
Beniamino. Il figliuolo più caro. VILLA. Dettato brianzuolo di chiaro sig. VILLA
(Euv de bev-sù o al latt. Uova al gu Òpi che sta a pag. 313, righe 5.° e 6.º pon
scio dicono poco bellamente i Toscani gasi a pag. 212 dopo Operón.
secondo il Voc. piac. Sup. Intregh come on opi. V.Intrégh in q. G.
(Euv de mett. Uova da porre. Opra. S'usa nel B. Mil. per lo più in questa
(Euv dur. Uovo lesso (Varchi frase: El Signor el dovress fà on opra,
(ſuv in ciapp. in Rim.Bern. I, 172) cioè far morire. E si ascolta nella bocca
CEuv sbattuti. Uova dibattute (Cresc. di chi ha figli tristi o ammalati che tirano
Agr. IX, 14). (gusciato. per le lunghe. CoRsi.
Pelà i ceuv. Mondar l'uova(Cr. in Di òr (in) ag. Mangià l'òr cont el cugiaa.
Quand la comenza a andà nuaa, va m. br. Gittare il suo a palate. Sparnaz
foeura de cà anca i gajinn a fà l'oeuv. zare il fatto suo in lauti desinari e lar
V. in Gaijnna in queste Giunte. ghe spese d'ogni maniera. VILLA.
Quell di ceuv. V. in Quèll nel Voc. Or de pian. T. de Ricam.... Fil d'oro
Ofizzi (Vess in l'). m. br. . . . . Essere al che s usa per ricamare a dirittura sulla
l'apice del sapere che s'impara nelle stoffa – Or de traversaa.... Altro fil
scuole di campagna. VILLA. d'oro che si usa pure per ricamare a
Oggio è (in) muta continua in non interrotta. dirittura sulla stoffa.
Ognitànt. V. in Tànt nel Voc. Ora (in) dove dice dò or in man leggasi
Oh! Quell'Oh! che d'allegrezza dir si suole on ora in man, e dove dice febbraio
(Ariosto Orl fur. xviii, 78). STRIGELLI. leggasi gennajo. -
PAJ ( I 19 ) PAL
A sant'Agnesa on'ora destesa. Lo stesso Oregginn de mar o de lagh. Così chiamano
cp. che A san Sebastianon'ora in man. BIF, i contadini brianz. le Conchiglie marine,
Fà i or, Fà l'ora... Detto così assolu ele Arselle oi Nicchi dei nostri laghi. VIL.
tamente vale Sospendere il lavoro quel Orelògg (Quell che regola i). Temperatore
l'una o quelle due ore che si sogliono d'oriuoli(Band. leop. – Mol. El.).
concedere agli operai per riposo e per Oréves. gergo. ag. Spazzino(“tosc.).
la colezione e il desinare. Onde vennero i Örg in varie parti del contado per drz. V.
modi di dire: In di or, Nel temp di or. VIL. Orin (A) ha il Maggi per intensivo di A our
Oràscia che anche diciamo On'ora bonna o (in ora, ad orau). Vicin vicino. VILLA.
grassa o destesa. Un'ora buona. Öro tira oro, vacca tira toro. . . . Modo
Oraziòn (in) ag. Mett-là vum cont i man basso, ma che non significa altro se non
in orazion. V. Màn in queste Giunte. che Ove son donne concorrono più vo
Portà l'orazion. m. del B. Mil. . . . lentieri anche gli uomini. STRIGELLI.
Portare il viatico. CoRsI. Orònna (Vess sugaa l'). modo basso. . . . .
Orbigiadùra. v. br..... L'andar circolare Essere cessata la mestruazione.
di certe parti d'una macchina, come Osadèll(Ghiaradadda). Aratro. DE CAPIT.
dire d'un filatoio, ecc. Da Orbis? VILLA. òss foeura de losugh (in) ag. Talora Pa
d)rbo (in) ag. Avè lavoraa per l'orbo. m. del rergo. Infrascamento.
B. Mil. . . . . Aver lavorato inutilmente, Oss in bocca (in) ag. Un Rosicchiolo
per gli altri. Consi. in bocca (Pan. Poet. I, II, 5).
El tal el menarav on orb a Romma. òst(in) ag. I desgrazi hin pareggiaa come
in br. . . . Dicesi di chi puzza ecces i tavol di ost. V. in Desgràzia nel Voc.
sivamente, come se colla striscia degli Ost e cercà-sù l'è mestee de desmet
eflluvj lezzosi che lascia dietro di sè, tel pù. V. Mestée in queste Giunte.
bastasse a farsi guida anche a ciechi. Ostarii foeura del dazzi. Osterie suburbane, e
Orcellàtt. v. br. Uccellaccio, e fig. Zugo. VIL. sch. Le ville depoveri(Gior. agr. XIII, 4o).
Orèggia (parti, a Grassell ag. ciò che ne Ötro. Voce corrotta dal Berg. Oter che si sente
è detto nella sede alfab.º di questa voce). nelle bocche de'contad. brianz. per Olter.
Orèggia sig.2.° ag. Orecchie(Redi Op.V,95). N'occorr otro. Non occorre altro. VILLA.

Parma og. Argentone(“tosc. – Mol. El.). Pajoeü ag. Noi facciano comunemente il pa
Padèlla(Toeù-sù ona). m. del B. Mil.... Si gliuolo o quadrato o quadrilungo; però
dice di colui che domandata la tale in taluno lo fa anche sferico, e questo sa
isposa riceve una negativa. El tal l'ha rebbe La Sterta del Giorn. agr. tosc.
già tolt-sù tre padell. CoRsi. Pajoeùra(Fà). m. del B. M.... Si fa pajoeura
Pàder ag. come in Màder nelle pres. Giunte. quando appena rotta la tresca del riso
Paés (in) cg. Vess l'ulten paes ch'ha per mezzo dei cavalli che la battono,
creaa el Signor... Dicesi di paese brut tosto piove, per cui non si può più
to, di cattivº aria e mal noto. VILLA. seguire a lavorarla secondo il bisogno.
Pagà ag. Tira, paga, e va con Dio. V. Tirà. CoRsi.

Pagadór. Ad. di Vöst(agosto). V. nel Voc. Pajoeùla (in) ag. El gh'ha o gh'è toccaa
Paganin(Incoeü l'è san). gergo per Oggi è ona pajoeula, o vero El stà de pajoeula.
giorno di paga. m. br. . . . . . Egli ha un male per un
Pàja(La... attacch al foeugb, ec.) g Non met pezzo, come di solito avviene alle puer
ter l'esca troppo presso o intorno al fuoco. pere (pajoeul) VILLA.
Questa l è la reson, ecc. dove gh'è Palà sig. 2. (in) eg. Spulare.
la paja, ecc. V. in Ris in queste Giunte. Palènn (in) ag. Forse gli Straccali di legno
Pajée(Chi viv in cort mour a) cg. Chi in delle Tariffe firentine.
corte è destinato si e non muor santo e' Palètt. T. de Parrucch. Cerfugli? Cerfu
nuor disperato. Corte e morte, e morte e glioni? Certecchi? Fiaccogote? I Capegli
corte fu tutt'una. accotonati o a spire delle parrucche.
PAN ( 12o) PAR
Palpignà. v. br. Parl. degli astri vale Scin Panètt di robb. fr. cont. . . . Il fazzo
tillare. Trentolare. Coruscare? VILLA. letto in cui si portano a casa la prima
Pàlta (Fà saltà vum per la ) m. br. Far volta gli ori da nozze (i robb). FIGINI.
frullare uno. Obbligare alcuno, anche Panigadin. v. br. Pane o Pasta sambucata.
per mezzo del tribunali, a fare o pagare Panetto lavorato nel quale entrano i
il suo debito. VILLA. fiori di sambuco (la panigada). VILLA.
Paltàn (Ogni gran el borla al sò). Dett. br. Pannoijn de la Madonna. v. c. b. È lo
Ogni uccello conosce il suo grano? Ogni stesso che il mil. Pan in vin. V. VILLA.
uomo ha le sue proprie inclinazioni, e Pànn del pulpit... Arazzo onde si adorna il
però fa quelle cose alle quali è tratto pergamo in varie funzioni ecclesiastiche.
dal suo genio, come il grano inclina al Pannàsc... Panno dozzinale o di mala con
terren molle dove prova meglio. VILLA. Pannon.... Panno forte. (dizione.
Pampàra (in) ag. Sembra a certuni essere Panolènt.v.br. Lentigginoso – Panol chiama
nata la voce da questa consuetudine. no i Br.le Lentiggini, dal lat. panulae. VIL.
Il Vicario di provvisione stabiliva il 24 Panscètta de vedell cont el pien. Pancetta
agosto d'ogni anno la scala dei prezzi di vitella ripiena(“fior. – Voc. piac. Sup.).
per il pane, la quale era inalterabile Pansciòtt. Epaccia.
insino al ritorno dell'istesso giorno del Pantéra o Panzéra. T. d'Agr... Disposiz.º
l'anno susseguente. DE CAPITANI – della vite a spalliera lunga a piacere,
Forse anche ha affinità col Pamparigi e con infiniti tralci i quali si distendono
de Sanesi denotante cialda. VILLA. per in sù e per il lungo e per il largo.
Pàn (in) ag. Chi me dà pan ghe lisi pà. Pantina. v. br.... Quella parte del lardo
nu. del B. Mil..... Sono del partito di che risponde alla pancia del majale. Fer
chi mi mantiene. CoRsI. se dal lat. Pantex pancia, ventraja. VIII A.
Cress come el pan in tavola. m. br.... Pàppa (in) ag. Gli Stampatori, e fors'anche
Stremenzire, intristire, crescere a stento, altri operai, chiamano fra noi El Papa
e dicesi così degli uomini come degli quel Lavoro di cui ricevano il paga
animali. VILLA. mento anticipato. Mett-foeura el pappa
El pan el ghe vocur, el vin el ghe al sabet. Femì el pappa al lunedì. Farsi
vorev. V. in Vin nel Vocab. pagare in capo alla settimana un l vero
Pan de cricco o Pan di sett colp. fr. non ancora del tutto compiuto. Compiere
br... l'ane(giallo) di granoturco. VILLA. tal lavoro al lunedi.
Pan doré.T. di Cuc.... Sp. di panunto. Scapuscià in la sala del pappa. m. del
Pau lott o lottaa. m. br. Pane uàz B. Mil.... Inciampare sul vetro. CoRsi.
zero o ammazzerato. VILLA. Paràbola (in) ag. La parabola l'è cambia
Quand el ciel l'è faa a pan gh'emm da, ma el discors l'è semper quell. n.
l'acqua incoeu o doman. Det brianz. del B. Mil. CoRsi. V. Mùsega nel Voc.
equivalente al milanese Ciel faa a lana Paràda (in) ag. Mettes in parada T. di
se no pioeuv incoeu, ec. VILLA. V. Làna Scherma. Mettersi o Stare sulle parete.
nel Voc. Parada de mort. . . . Apparato funebre.
Quell pan lì el farev anmi. In cont Paradis di poveritt. V. Poverètt nel Voc
Anch'io lo farei. Quand el voreva fà Vess la scala del paradis. V. ia Scala.
quell pan lì l'era de fall injer. Jeri dovea Paradóra. T. Idraul. Paratoia. Parte di una
farlo se così avea risoluto. FIGINI. bocca di derivazione d'acqua, la qual
Pàn(Fà i).... Al giuoco della lippa (pas serve a regolarne la quantità, poten
sarella). Il perdere le riscosse. Fisini. dosi alzarla ed abbassarla. VILLA. V.
Panaris. s. m. dicono clcuni per Panarisa. V. in Onza d'acqua nel Voc.
l'àn del cocò. v. br. . . . Sp. di gallin Parascioeüla grossa per Passera. V.
setto che fa sui roveri. VILIA – e sop Parasciolinna civinna per Cicè. V.
primi il V. il Coco. Parasciolinna coalonga per Pénta. V.nel Voc.
Parà-via. m. br. Mandar via. Cacciar via.
Panètt (in) ag. Panett de la parola V in
Parà-via vum. Allontanare uno da se con
Scàtola nel Voc. e ag. Talora è un se
arte – ona cossa. Cacciare checchessia –
gno di fede con cui la fidanzata ricam
bia l'altro segno della Scatola, V. on penser. Discacciare un pensiere. VILLA.
PAS ( 12 i ) PAT
Parént. . . . Nel Basso Mil. si chiama così Pàsqua (in) ag. No ven Pasqua se no gh'è-
l'Assassino, il Ladro. El s'è miss a fà el foeura la frasca. V. in Fràsca in q. G.
parent. Si è dato al ladro-Vale anche.... Pasquètta (in) oss. Pasquetta un'oretta non
Girovago che va pei casali chiedendo è il vero. Il vero sarebbe A Pasquetta on
per forza e a mal modo cibo, vestire e quarta oretta. Ma stando i nostri contadini
quattrini – e anche Debitore. CoRsi. nei loro proverbi ancora all'antico Ca
Parent de quell. In ricambio. Si ado lendario prima della correzione grego
pera sempre in senso cattivo. Mi gh'ho riana, dicono A Pasquetta mezz'oretta.
VILLA.
faa la tal cossa, e là, parent de quell,
el me guarda manch pù in faccia. CoRs1. Pàss m. pl. fig. Pratiche. Maneggi.
Parentòri (in) ag. e ant. Sanguinità. Pàss (verbo). v. br. Pascere. Pascolare. Menà
Parér (in) ag. Dà on parer a vun.... Inti la vacca a pass. Menarla a pascolare. VIL.
margli che badi a fatti suoi, o generic.” Pàssa. avv. . . . . Avea ottant'anni e passa
Dargli un rimbrotto minaccioso. STRIG. (Magalotti, Lett., vol. II). DE CAPIT.
Pàri (Avè o Avè minga) che anche pario Passà (in) ag. Ghe passa mai on'anima o
dicono alcuni. m. br. Avere o Non aver vero Ghe passa domà el loff quand ghe
doeur el venter. m. br. . . . Dicesi di
agio, tempo, comodità. VILLA.
a Giugà a pari e dispari ag. Scaffare. luogo fuor di mano e solitario, pel quale
Parià e Imparià. v. br. Accoppiare. VILLA. non passa mai anima nata. VILLA.
Hoo bell parià. m. br. Ho bel fare. Passabilmént (in)ag. Passabilmente(Gh. Voc.
Ho bel dire, ec. Hoo bell parià mì a cit. il Trinci in Mano).
stà chì a specciatt. Ho bell'aspettarti. VIL. Passarin (A san Bernardin lassà-stà i sparg
Parlà (in) ag. La bocca l'è fada per parlà. e mangia i). V. Bernardin in queste G.
Passètt.T. dei Ric... Fil d'oro intrecciato a
V. Böcca in queste Ciunte.
a Moralment parland ag. Quanto a tre fili che si usa per contornar ricami.
regione. Naturalmente parlando. Pàst (in) ag. A tutt past. A tutta passata
Parlantìnna(Avegh ona gran). Aver buona (Magal. Let scient. XVIII, p. 317).
parlantina. Tegnì past. Nutrire assai. Essere al
Paròlla(Mangià la... a vum). fr. br. Man cun cibo di molta sostanza, sicchè l'ef
cargli della parola data. Non attenergli fetto suo, come nutriente, si senta per
la promessa. Rompergli fede. VILLA. un pezzo. VILLA.
Mì quand disi ona parolla l'è quella. Pàsta (in) p. 235 a Euv de trutta ag. Chian
Io non mentisco mai. Io sto alle promesse Pastüra (in) ag. Posatoio. (derini.
ad ogni costo. VILLA. (Voc. Pasturon (Usell)"... Uccello che si ferma
Panètt de la parola. V. in Scàtola nel alla pastura, e non fa passaggio, ep
Parón. Piloto? Chi governa la barca as però è più grasso degli altri. STRIGELLI.
sistendo al timone (a la para). Patàffia sig. 2. (in) ag. Pitaffio. Polizzotto.
Pàrt (in) ag. De dò, tre ecc. part junna. Patatòpp patatópp patatópp... Voci imit.
m. cont. Un mezzo, Un terzo, ecc. il romore che fa il cavallo galoppando.
Depart de madero de pader. Per madre, Patèr (in) ag. Fà cantà el pater di ratt a
Per padre. Da canto di madre o di padre. vun. m. br. . . . . Mettere altrui alla ra
Fà de dò part in comedia. V. Comé gione per mezzo del rigore. VILLA.
dia in queste Giunte. Patèrni(Vess foeura di beni) per Vess foeura
La bonna part. fr. cont. Buona parte. de la grazia de Dio. V. in Dio nel Voc.
La più parte. FIGINI. Patìgh. Patirci – Io ci patii, sapete(Zanoni
Particolàr ag. Particolare(Caro Let fan.). Sch. com. p. 81). DE CAP.
Particolar. Prelibato. Sguisito. D. SARDI. Patrón (Avegh subet). . . . Aver pronto ri
Partìdasig. 4° ag. Talvolta si può tradurre capito.
col modo famigl. Essere nella sua piscina. Patron de la cispa, ecc. (in) ag. Che
Partida de bigatt. Covata. L'umido ed il freddo non ha tanto caldo che cuoca un uovo.
ſecero perire intere covate di bachi da seta Patron de l'assa del camer. . . . Lo
dice il Giorn. agr. tosc. DE CAPITANI. diciamo a fanciulli per correggerli al
Pàs. T. Eccl. Pace. Basà la pas. Baciarla lorchè si danno aria di comando, d'im
pace: STRIGELLI. portanza, ec. STRIGELLI.
l'ol IV.
PEN ( 122 ) PET
Quand el patron fabricca, el massee el Pensà (in) cg. Chi gli ha de fà glie pensa.
desicca, el fattor l'inricca. . . . Bel pro V. Fà in queste Giunte.
verbio br. e di facile spiegazione. VIL. Per. A cagione di. Per rispetto di. L'è per
Pàtt (in) ag. Avè passaa el patt de grazia. lù ch'el foo. Lo fo per rispetto di lui.
Essere in la cogli anni. Essere attempa Pergottà..... Stillare; gocciolare. STRIG.
tetto. Dicesi specialmente parlando di Perìtt de la Madonna. v. br. ... Le Coccole
pulcellone (popolann). VILLA. dello spin bianco. VILLA.
Pattinna ag. Presa(“tosc. –Voc.piac. Suppl.). Permalos coue ona gasgia. V. Gelos in q C.
Pattònna sig. 7°, riga 3.º ag de'teatri, ecc. Però ag. Però è on omm senza cavej... Ri
Pè dicesi ne vari giuochi fanciulleschi il Piede picco scherz. a chi ci metta in campo
trasverso. Sp. di misura. un Però da noi reputato futile o inten
A pè scolz dicono nel Pavese per A pestivo – Talvolta si dice anche per
piè nudi. A pie scalzi. VILLA. copertamente notare alcuno di calvezza.
Avegh bagnaa i pee. fr. del B. Mil. Perpónta, ec. per Preponta, ecc. V. nel Voc.
. . . Essere ubbriaco. CoRsi. Persipiràa o Precipitàa. s. m. Precipitato.
Falla andà in pee dicono i Brianz. Pèrsegh (A l'amis pelegh, ecc.) corr. sana
per Falla andà così assol o Falla andà a in malsana. (dal nocciolo.
la granda. VILLA. V. in Andà nel Voc. Persegh duras ag. nè si spicca netta
Pè de famiglia. Colonnello(Bianchini in Persegh santamargaritta. Pesca viole
Vettori Colt. Ulivi p. 21). ta? Sp. di pesca lugliola.
Scappà on pè. V. Scappà nel Voc. Perùcca mal peccenada. n. br. fig. Cer
Pècc (Mett). . . . . Dicesi delle vacche pre vello a oriuoli. VILLA.
gne alle quali, per avanzarsi nella ge Pés (in) ag. Vess depes a vun. Esser d'ag
stazione, cominciano a inturgidir di latte gravio o di peso ad alcuno.
le poppe. VILLA. Pesspèrsegh (in)sopprimansi le parole che a
Pèccia dicono nel B. Mil. per Elza delin. V. Lecco fino a Bertonscèll, e invece agg.
– e quindi fig. Fagli la peccia a vun. in fine quanto siegue: Sui nostri laghi
. . . . Sgridarlo ben bene. CoRsI. questo pesce è detto Bandiroeu pescio
Peciòtt (Andà de). m. br equivalente al mil. lino nato di fresco, Berton o Bertoni scell
Andà de Dio. VILLA. V. Dio nel Voc. ingrossato fino al peso d'un terzo di
Pedesin e al pl. Pedesitt. v. br. Pellicini. libbra circa, Pesspersegh formato.
I canti dei sacchi pe'quali si pigliano Pestàda de lard (in) ag. Il Battuto('tosc.).
per vuotarli. VILLA. Pètt (Attacch de.... Male infiammatorio
Pél(Maa del) ag. Cacità. - ai polmoni o loro pertinenze. STRI G.
Pelànda. Donna da conio. V. Sguànsgia. Mal de pett. scherz. V. Màl in q. G.
Pelari, dicono i Brianz per Perarij. V, VIL. Pètt (in) ag. Quij de Ronchett riden trii di
Pèll (in) ag. Vess minga loff e vorè minga per on pett.... Scherzo che si butta
portamn la pell. V. Lóff in q. Giunte. in faccia a chi ride smodatamente per
Pelòcch e Pelocchètt. Altrimenti Sciorett una vescia scappata inavvert. altrui, vo
de tre pertegh. VILLA V. Sbris nel Voc. lendo tacciare d'inurbano il suo riso.
Pénc. v. br. Rigoglioso. Rubizzo.Appariscente, Pettàsc. v. br.... Trattandosi di bestie è il
e dicesi di persona prosperosa e gagliar nome delle Membrane che involgono il
da, di viso pieno, sodo e brunotto. – feto ed escono con esso nel parto. VIL.
Vale anche Maturo, e dicesi delle noc Pettascioeü. v. br. Utero. Matrice. Avè cold el
ciuole specialmente, quando escono da pettascioeu. Essere smanioso, caldamente
sè dal loro involucro o calice, e mo bramoso di alcuna cosa o persona. VILLA
stransi tinte di un coloretto di caffè Pettcàvra chiamano i cont. brianz. quelle Due
poco abbrostito. VIIIA. ossa che s'alzano sullo scannello delle vac
Péndola. Oriuolo col pendolo(Targ. At. Ac. che, quando sono molto sporgenti. Vu -
Cin. I, 244). – Pendolinna - letta, dim. Pètten. T. de'Torniai.... Pettine da tornio
Pendorìv. add. v. br. Pendente. Inclinato. Pètten de rigà. V. in Rigador nel Voc.
Pènna d'angiol. . . . Così chiamasi quel Pettenìn de rizz.... Fusellino da ricci.
fiore che è detto anche Vioeula. VILLA.
Pettenùzz (in) ag. Sbroccatura?
Pennà. Spennacchiare. D. SAlupi. l'ettpólla(Stà de Esser nelle peste.
PIC ( 123 ) PIO
Péver (in) ag. El pever el var nient dove el Picch (villano) ag. Cacavincigli(Alunno).
mass. m. del B. Mil. . . . . Equivale al Picch (Grass come l'ass de). V. in Gràss.
Nemo propheta in patria de'Lat. CoRsi. Picchètt. v. br.... Paletto o Piuolo aguzzo
Pèzza (in) ag. Aveghen ona pezza o ona che si ficca in terra per segnare la linea
rima. mod. del B. Mil. Essere un po' matto o il livello a cui debbono attenersi co
loro che lavorano le strade. VILLA.
o stravagante. CoRsI – Novessegh pezza
de mettegh. Non averci rimedio. Picóll (in) ag. Quell che tacca i picoll ai
Pèzza de Levant. V. in Pezzètta nel Voc. scires. V. Scirésa nel Voc.

Pià ga (in) ag. Avè bind e pezz per tutti Pidria (in) ag. Capì mitria per pidria.....
piagh. m. br. Avere unguento ad ogni Intendere a rovescio, capire il contrario.
piaga o mantello ad ogni acqua. Saper Ignorant come oma pidria. V. Igno
rimediare ad ogni inconveniente; esser rànt in queste Giunte.
ricco di partiti. VILLA. Pidriolìn, ecc. V. Pedriolìn, ecc. nel Voc.
Avè di piagh sott al bastin. m. br... Piée (Fà on). m. br. Fare un piato, una
Avere debiti nascosti. VILLA. lite. VILLA.

Piàna. T. Agr. Tramite(Cresc. Agr. IV, 7 Pién. T. Mus. Pieno (Licht. Diz.).
– Giorn. agr. tosc. II, 381). Pientàss. Ingambarsi. Rifarsi. Stabilirsi di
Pianèll. v. del B. M.... Pezzo di tela di un denari o di beni di fortuna. Far fortuna.
braccio all'incirca che resta in fine del Arricchirsi. Se la me va ben de galett trii
rotolo e che si cede al tessitore. CoRsI. ann de fila, me pienti (o pianti). VILLA.
Piàngel coeur a vun.... Dolergli di chec Pientass on'oltra voculta. Rimpennarsi.
chessia; molto sovente il Regretter dei Rimpannucciarsi. Rimettere un tallo. Rin
Francesi. STRIGELLI. gambarsi. Rintallire. Rincarnarsi. VILLA.
Piànn. Lo stesso che Masgée. V. VILLA. Pientón. Guardaposto(Bandi leop. -Mol.El.).
Piànsg. v. cont, per Piàng. V. Pientón. ... Per alcuni Cacciatori è quel
Piantón. v. br. De pianton uno è palo grosso Bastone che si fa sportar fuori da un ra
portatile, in cui s'infiggono i panioni (e ino d'albero, in cima al quale è un pal
non le bacchette impaniate) e alcune gab mone(busserott) in cui si conficcano vari
biette con entrovi richiami; e questo s'usa vergoni(bacchetton) donde escono i ver
da chi uccella colla civetta. L'altro non gelli(bacchettinn) invischiati sui quali po
è il cannone o la canna del vischio, ma è sano gli uccelli rimanendovi accalappiati.
un palo anche più grosso dell'altro, in Pignàtta (in) ag. D'ona pignatta fann dò,
cima al quale si mette e si ferma con tre, ec. ovvero fà dent tanti pignattitt.
cavicchio il vergello, il quale ha tre rami m. br. fig. . . . . Dicesi del Dividersi
tutti pieni di tacche, nelle quali si ficca e Suddividersi una famiglia grossa in
no le paniuzze. E questo non è portatile, più famigliuole. VILLA.
ma sta fisso al suolo dove si ha l'uccel Pigòrgna.T. dei Conciat.... Cilindrotto di
lare. Il Cresc.(Agr. X.24) trattando del co legno inastato, con tre punte pure
me si pigliano col vischio gli uccelli, in di legno da capo, col quale si pigiano
segna una maniera che è la medesima le pelli poste in molle in un secchione
che quella da noi usata e detta Gioeugh d'acqua pura per estrarne ogni residuo
di pianton, sebbene il suo traduttore non di calcina portato fuori dal calcinajo.
la spieghi molto netta e chiara. VILLA. Pilettòn.... Grosso dado (piletta).
Piàs (A sò ben). fr. br. A suo beneplacito. Pilié. T. di Cavalleriz.... Steccone o colon
Con suo piacere. VILLA. mino intorno a cui s'aggira il cavallo
Piàtt de mezzag.Tramezzo(“tosc.-Mol. El). da maneggio.
Piàzza(Servitor de V. in Servitór nel Voc. Pilò e più verso il Pavese Pilaroeü. . . . Chi
Piazzée. v. del B. Mil. Bracciante. Oprante. brilla il riso.
Giornaliero che va di mattina in piaz Pinacc. v. br. Pincone. Pinchellone. VILLA.
za, dove sta ad aspettare chi lo con Pinzán. v. br. Babbeo. Baggeo. VILLA.
duca al lavoro. VILLA. V. Pönt nel Voc. Piócch. v. br. Pinzocchero ? Uomo sem
Piazzée (in) corr. Colei in Colui. plice, povero, mal in arnese, dato alla
Picca. Ferro. La linea divisoria al giuoco solitudine ed alla divozione anzi super
di toccaferro (bara). stiziosa che no. VILLA.
P(EU (s124) POM
Pioeücc(El farav danee su la pell d'on) fatto d'una tavoletta di legno raffor
ag. Sa trarre il sottil del sottile. zata da un po' di terra, che serve a
Pión. . . . . Spezie d'uva. STRICELLI. sostenerle acque per fare l'Incas. Altri,
Piovattàa. Ad. di Fen. V. nel Voc. Fén. per voler parlare meglio, lo dice Appogg.
Piòzz, Piozzin. v. del B. Mil, equivalenti E perchè esso remora, trattiene. im
a Pivèll, Pivellin. V. CoRsI. pedisce, di quì si riconosce l'affinità
Piràmid (Giugà a la). V. Bigliàrd in q. G. degli altri significati di Poeisg, essendo
Pisonànt (in) ag. Le più volte però paga questo forse il più antico. STRIGELLI.
la pigione di casa. VILLA. Poggiadùra. T. Mus. Appoggiatura. Breve
Pissà (in) ag. Chi no pissa in compagnia, ma vivace protrazione d'una nota che
o l'è lader o becch o spia. . . . . Si si vuole dolcemente collegata con un'al
amicus mingit minge aut mingere finge. tra – ed anche . . . . quella Notina
Chi pissa ciar m'ha in cull del me che ne è segno nel rigo musicale.
degh. Lo stesso che Pissa ciar malaa de Pojanèlla. v. br.... Mazza o Vergello lungo
rar registrato nel Voc. CoRsI. tre o quattro braccia, tutto a tacche
Pistolée dicono alcuni Conciatori di pelli per nelle quali si figgono lievemente tante
Fèrr drizz. V. nel Voc. (VILLA. paniuzze. Si pone orizzontalmente tra
Pittón. v. br. Pollastrone grassaccio e nudo. due alberi all'altezza d'un uomo circa,
Pittór ag. Pittor di code di sorici(Car.Ap. Io2). in vicinanza di solito a quegli uccellari
Piumà. T. de'Caciai... Raffinare al sommo che i Brianz. chiamano i Piantoni. Usasi
la pasta del cacio. specialmente per pigliare i tordi. VILLA.
Pizz(Chi fa).Trinaio.Trinaja('tosc.-Mol.El). Pojàtt(in) ag e propr. si chiama così in
Pizz o copp.... Sp. di giuoco fanciullesco. Valsasina il Mucchio delle legne onde
Pizzacopp (Fà el ben a) . . . Far il bene si fa il carbone, il quale s'alza da terra
a spizzico e di mala voglia. VILLA. conicamente. VILLA.
Pizzarìa. Triname(Bandi tosc. – Mol. El.). Polàcca per Sguànsgia. V. nel Voc.
Pizzètta. Trina d'oro o d'argento. Polénta coi crost. v. cont. br. Crostata di
Pizzigà. v. br. Montare alquanto il prezzo pulenda? VILLA.
delle merci, che anche dicesi Comenzà a Polimént per Polidùra. V. nel Voc.
Polissàn. Tentennone.
tirà o Tirà on pò; e il suo contrario Co
menzà a mollà. VILLA. Polissanàsc e Polissanon. Tentennonaccio.
Pizzoeü (in) ag. Il Taradore e l'Asuro della Pollàna. v. br. Messa. Pollone. Rampolie
Crusca non sono altro che storpiature Messiticcio bello e vegnente. VILLA.
malintese di Tajadore o Tajadizzo voci Pollée (in) ag. Andà a pollee. Andare dalla
bolognesi e dell'addiettivo Azzurro, co ganza. BiFFI.
lore di tale scarafaggino. VILLA. Pollìn (in) ag. Chi vocur mangià on boa
Plàcca(Fà la) fig. ag. Far la seggiola(T.Sin.). boccon mangia on pollin gross come
Plagàs (in) ag. Dire corna d'alcuno (Pan. on cappon. . . . Il tacchino giovane è
Poet. I, 2o). cibo squisito. DE CAP1T.
Plòia, Plojètta. v. del B. Mil. ... Febbre, Polliroeü. v. cont. Scopapollai. FIGINI.
febbriciattola. CoRsI. Polpós(Brugn). Susine carnose.
Pobbiée. v. cont. br. Pioppeto. Pioppeta. VIL. Póls ballarin. Polso sistematico.
Pòcch ag. Pocch e mondaj. ) V. Tocchètti Pólta (in) ag. La polta la dura d'in cà
Pocchètti, tocchetti. ( nel Voc. finma in corta. . . . Le genti del Basso
Pociccà. v. br. Acciarpare. Acciabattare. Pot Mil. vogliono con questo motto di non
tinicciare – Ed anche Imbrattare. Intri troppo esatta rima indicare la poca so
dere malamente. Rimestare. VILLA. stanza che dà quell'alimento. Corsi.
Podé (in) ag. De là del podè no se poeiù Poltrògna. v. cont. br. per Bruttºra (convul
minga andà. m. br. Nessuno è tenuto sione). V. VILLA.
all'impossibile. VILLA. Pólver (in) ag. Fà-giò la polver ai danee.
Dove gh'è omen gh'è podè. m. br. Levar la ruggine alle monete(Leoni Lett.).
Dove son uomini è modo. VILLA. a Polver per i dent ag. Polvere per
Poeüsg.. ... Così nelle nostre praterie chia bianchire i denti(Redi Op. V, 17).
masi un Incastro informe temporario, Pomesà per Impomesà. V. nel Voc. .
POS ( 125 ) PRI
Poncètt.... Nel contado chiamano così le Possànza e Possànzia. v. br. Rigoglio. Por
Punte de'chiodi caduti dai ferri dei tamento altiero e franco. VILLA.
cavalli, che i contadinelli raccolgono Possèss de palch(Avegh del). Esser padrone
per poi giugà ai poncett. della scena(Pan. Poet. II, vi , 23).
Ponént. Ponente. Ovest. Pòst (in) ag. Fà post. Far luogo.
Pónt (Ciamà i). . . . . Accusare ad alta Lassà el post.... Lasciar l'impiego.
voce i punti del giuoco chi ha l'inca Tegnì el post.... Tenere il luogo
rico da ciò. per altri.
Pont(nelle calze) ag. Pont indritto indrizz. Postàa.... Allogato.
Pontadùra. Distribuzione (Macigni Delle ore Postàss. Postarsi. Appostarsi
canoniche). Quella Porzione di danaro Potént e Potentissem. Badiale. Solenne.
che si dispensa ai canonici in fine di On s'giaffon potent. Una ceffata solenne.
anno, la quale è più o meno in ragione Pòtora. v. br. . . . Liquido torbido.
delle appuntature che stanno a carico Poveritt (Caporal di). V. Caporàl in q. G.
di ciascuno. VILLA. Mader di poveritt. Madre dei poveri.
Póo(On bell). Un tempetto. Pózz(in) ag. L'è ciar finma in del pozz. fr.
On poo ammò. Un po'più, Vi par poco? del B. Mil..... E giorno fatto. CoRsI.
DE CAPITANI. Prassèll per Pressèll. V. nel Voc.
Popé. s. f. (dal fr. Poupée). . . . Franze Pràtega(in) ag. Avegh in pratega vun... Co
sismo delle Modiste che oggi mai s'è fatto noscere alcuno da assai tempo. FIGINI.
comune fra le nostre donne per indi Prategàa. Praticato.
care quel Busticino di cartone su cui Prèdega di verz. V, in Vérz nel Voc.
provano le cuffie, ecc. Pregà (in) ag. Fass pregà, e poeiù ciappà....
Porcellitt (Andà per). fr. br. Marinare la Schermirsi a parole, e porger la mano.
scuola. Scantonarsi nelle ore della scuola Prenzìpi (Bon), ecc. V. in Pollin nel Voc.
e scapparla. VILLA. Prenzipintin)ag.Trattaa come on prenzipin.
Pòrr(in) ag. Pientà on porr dedree a vun. Vezzeggiato. Careggiato, parl. di fanciulli
m. br. Vale il medesimo che Taccà oma a quali non si manchi di cosa alcuna.
brugna al cuu a vum. V. Brùgna. VILLA. Presón(in) ag. Vess semper o in preson o
Tajà-via nett come on porr. m. br. in captura presso i Brianzuoli vale anche
Recidere di posta, d'un colpo esatto e Essere sempre in pericolo di male, Es
preciso. VILLA. sere sempre alle prese colla miseria,
Porta-anej. . . . Cuscinetto da anelli. collo stento, colla sciagura, Essere se
Portaciàv. s. m.... Tavoletta con una fila non in forno in sulla pala. VILLA.
rata di chiodi ai quali s'appendono le Prèst e ben no se pò fà. V. in Gàtta.
chiavi delle varie stanze d'una casa. Prest prest. m. br. Quanto prima. Fra
i:
Portagiòj.... Tazzino da posarvi le gioie. poco tempo. VILLA.
ia º
Portalucèrna.... Tappetino per sottopiè Prestinée (in) dopo Scimò ag. Stangò. Gra
di lucerna. molatore ?
Portatécum. . . . Quel po' di ben di Dio, Prét(in) ag. Pret del vivee. Prete vetturino.
sia cibo, sia bevanda, che ciascuno Seren d'inverna, ecc. V. in Fràa.
della brigata deve, giusta l'inteso, por Morti pret, cantaremm mun... Scherzo
tar seco a un pranzo, a una cena, a che scappa detto per rabbia di certi
una merenda di società allorchè s'ac non cantari mortuari che accusano la
cozzano i pentolini. DE CAPITANI. miseria umana in ogni classe sociale.
Portinaria. Porteria. L'esercizio del portinajo. a Sont mì, ecc. ag. Il dettato derivò
i Pôsa per Pappasciànscia. V. nel Voc. dalle ricerche fattesi per trovare chi
Pósca. v. br. . . . Tralcio morto che il avesse annegato in una pozzanghera
vignajo adopera per raggiungere le te. sant'Aquilino. STRIGELLI.
state di due capi che non arrivino a Prezià. v. br. Fare il prezzo alla merce. VIL.
toccarsi insieme. VILLA. V. in Vit a ca Prèzzi corent o de borsa. Prezzo corrente
piceu nel Voc. o di borsa (“tosc.).
Posdomàn (Trii di). V. in Dì in queste G. Primun. V. Disègn in queste Giunte.
Possàd stacchettaa. V. Stacchettàa nel Voc. Prior del fregg. Freddosissimo. PAGANINI.
QUA ( 126 ) QUI
Proeüsa (in) ag. L'è pussee longa la caveda leva colle pulci addosso. Chi maneggia
gna de la proeusa. V. Cavedàgna in q. G. la pece se ne imbratta. Chi usa col zop
Proeüva(Tel doo a). Non gliene manca una. po, gli se n appicca. VILLA.
E tutto quel mai che ha da essere nella Va a mazza di pures. . . . Si dice
condizion sua. Dicesi per lo più iron. di per ischermo ai bravacci a credenza.
persona trista in sommo grado. VILLA. Puritàa. Purità. Chi vocur savè la veritata
Prosòn. Porca. (sera nel Voc. vaga de la puritaa. fr. del B. Mil... -
Providénza(La.. l'inguara i tesser). V.Tès Bell'encomio di più bella virtù. CoRsi.
Prumà. v. cont. Fare a chi debba primo V. anche Veritàa nel Voc.
lanciare la lippa(la passarella). FIGINI. Puritànna(A la).... Agg. di Pettinatura o
Pùgn(in) ag. Tirà i pugn a duu a duu fin di Fogge imitanti quelle attribuitesi sul
ch'el fa disper.... Espressione che suol teatro ai Protestanti Puritani di Scozia.
usarsi per enfasi ed anche per dimostrare Pusterlin.... L'usciolo che suol tenere il
avversione, dispettaccio che si risente mezzo nelle così dette pusterle.
alle parole d'alcuno che farebbe sal Puvión salvadegh(in) ag. o Torriàn.
tare la bile a un marmo. DE CAPIT. Morì come on puvion. Morir come un
Pùlpit(Ciel del). Salvavoce ? uccellino (“tosc.), senza sforzi violenti.
Pupill. V. Matricolìn in queste Giunte. Puvionàda per Cialàda. V. D. SARDI.
Pùres(in) ag. A stà coi can se impieniss Puvionìtt. V. Puviòn de Bust nel Voc.
de pures. m. br. Chi dorme col cane si

Q
Qader . . . El tal el poeu fà fà on coppia. Rimbeccarsela? Approvare i detti
quader tant l'ha vista brutta. m. del o i fatti altrui, o per piaggiarlo, o per
Basso Mil. . . . Può far appendere un fare che ci sia favorevole; menargli
voto per averla passata netta in qual buono ogni suo detto o fatto senza un'ec
che pericolo; a cagion d'esempio, in cezione al mondo. VIII.A.
una ribaltata. CoRsI. Quartìn dicono in campagna la monetina
Quadrèll in costa. . . . . Un solo mattone d'argento che noi in città diciamo On
in piedi. vinticinqu centesma.
Quadrètt sig. 5.°(in)ag. Quadretto, tavoletta Quattacamìn (in) ag. Paliotto(“tosc. – Sup.
in cui è dipinta la grazia ricevuta. VILLA. Voc. piac. che scrive Pagliotto erratam.).
Quàja a pag. 425, col 1.º le righe 2o.° e Quattamùr. T. de Murat... . Il coperto
21.º così stampate per errore tipografico superiore d'un parapetto o d'un muro.
allude al nostro modo quando dice che Quattrin(in)ag. On quattrin che l'è on quat
certuni vanno nel tempio esploratori trin per dire Un quattrin solo. STRIG.
si leggano così Tirà in d'on quattrin (p. e. El tirarav
allude al nostro modo quando dice che in d'on quattrin)... Dicesi di bravo im
certuni vanno nel tempio esploratori berciatore che non ne falla una, che
Ciappà quaj i copp ag. Sghembarsi? sempre coglie appuntino nel mezzo del
(Gior. Georg. XI, 223). bersaglio. Nella Relazione del Sacco di
Quàrt(in) ag. Portà i quart de vun. Pigliar Prato di Ser Simone di Goro Brami(Arch.
la per alcuno. Francheggiare. Fare spalla. Stor. V, I) leggesi I fanti traevano (sì)
Quàrt dicono i Calzolai brianz. per Ciàpp che avrebbono dato in un danajo – Usasi
(nelle scarpe). V. VILLA. spesso anche in senso fig. VillA.
Quàrt d'on desnoeuv or. Vale il medesimo Quèll(in) ag. De quell che no sia. Anzichè
che Nagottin d'or. VILLA. - Quest'è. m. br. Tu la di giusta. Il fatto
Quàrt (Vess di quatter)... . Essere nobi è così appunto. VIILA.
lissimo. D. SARDI. V. in Quàrt sig. 6.° Quietàss. Chetarsi – Appaciarsi.
nel Vocabolario. Quinta(Andà in)per Andà in sanquintin. V.
Quàrta(in) ag. Dagh a vun ses quart per Quìs quìs. v. br. Quatto quatto. Quatto e
lira. m. br. fig. Dare altrui tre pani per chino. Quatti e chinati. Queto queto. VILLA
R
Raaa. Ad. di Salida. V. in q. Giunte, Rebattìn. Martelli. Nome delle Prominenze
Rà bis. V. Ribis in queste Giunte. laterali nella stregghia.
Ramìtt. Piombi(“tosc.). Reciàpp (ne prati marcitoi). V. in Marcida
Rànm stracch.... Così chiamansile Inci in queste Giunte.
sioni dopo che ne furono tirate di molte Recoeür.v.br. Lo stesso che Ramcoeür. V. VIL.
copie e logoratine perciò i tratteggi. Recoeuràss. v. br. Accorarsi. Rancurarsi. VIL.
Ramonzà. v. c. per Remonzà. V. FIGINI. Recurón. T. di Pett. Ricurone. Lima a pira
Rampin(in) ag. Avegli pussee rampin che umide con dentatura addoppio di cui si fa
nè on becchee. m. fig. del Basso Mil. uso per limare i pettini dal lato fine.
Aver più ritortole che fastella. CoRsI. Réden in cros. V. Cavàj taccaa in cros.
Rampìn. T. de Conciat..... Ferro ina Redin. T. de Conciat.... Vase reticolato
stato sur un manico lungo che s'usa di fil di ferro, inastato sur un lungo
per cavar le pelli dal tino. manico di legno, col quale s'estrae la
Ranchinà. v. br. Facchineggiare. Affacchina vallonea dall'addobbo.
re. Lavorare a mazza e stanga. VILLA. Refrescà. V. in Frascaroeü nelle Giunte
Rancoeür. v. br. Rancura. Accoramento. VIL. Refrescarce). presenti.
Ranèlla. V. più sotto in Rànna. Regàll dicono i Brianzuoli la nostra Bosia
Rànna (in) ag. Avegh la ramna o la ranella sig. ult. V. nel Vocabolario.
on cavallo Cantagh la ranna in del ven Regolzàja. v. br. Sessitura. V. Sambrùcca.
ter a on cavall.... Così dicono alcuni Regondà. v. br. Raccogliere. Ragunare fa
quel Gorgogliar d'intestini onde patono cendo quasi un cumulo rotondo. VILLA.
certi cavalli allorchè vanno trottando. Regondin (in) ag. Regondin de Saregn....
Lecc di rann. Rete d'acqua. Lojetta. Così chiamano sch. i cont. dell'A. Mil.
V. Marmìnna nel Vocabolario. i Granturcali, i gambi del grano turco.
Rànsc.ad. fig. v. br. Tirchio. Taccagno.VILLA. Relisgioeùs. . . . Sp. di fisciù bianco alla
Rànza. v. br. fig. Bilia. Gamba torta. VIL. monacale onde le donne si ricoprono
Ranzà. v. br. fig. Andar torto. Ranchettare. il petto a muo' di bustenca.
Arrancare. VILLA. Rèlla (in) ag. Altri termini di questo giuoco
Ranzón. v. br. fig.... Chi ha le bilie. VIL. sono Daston sinon. di Matrigin; Prumà;
Rapéga.v.br. Ramàccia? Strascino(Gagl.).Er Anda-focura; Fà i cass; Fa i pan.
pice fatto di sterpi e di rami spinosi. VIL. Relùmm. V. Disègn in queste Giunte.
Rapegà. v. br. Arramacciare ? Spianare la Remigà per Rumgà o Rumià. V. – e fig.
terra colla ramaccia (rapega). VILLA. Mangiucchiare ad ogni momento. FicINI.
Ràs'cia per Striggia(stregghia), V. nel Voc. Réno. V. in Biccér e in Vin nel Voc.
Raspùsc(in) ag. ll Lambruschini usa come Rensciòtt o Vun che sta semper rensciot
voce toscana corrispondente Squacco. taa. v. e m. br. Inerte. Pigro. Neghittoso.
Ràtt (in) ag. Pel de ratt.... Quella peluja Aggranchiato. Torpido. VILLA.
che vedesi talora sulle pesche. Resciscii. v. br. Riavuto.
Ràva(in)ag.No podè trà rava a focugh nient. Reseghètta. Pettine? Nella stregghia è il
n. br. Non poter fare un po' di gruzzolo. nome delle Lamine dentate che streggli.”
Non poter fare avanzi o guadagni. VILLA. Resgióra. Moglie capoccia(Malenotti).
Ravasia. v. br. Brulichio – e fig. Smania, Resò per Cavapólver. V. in queste Giunte.
Frenesia di . . . Prurito. VILIA. Restòbbi. . . . Così chiamasi nel B. M. il
Ravìsi. v. cont. com. . . . . Nome di quelle Mettere un terreno a frumento per due
rape che si rimangono intristite. FicINI. anni di seguito; ovvero, mietuto il fru
Ravòtt. v. br ... Così diconsi per simi mento o la segale, sementar quel mede
litudine le Gambe e le Cosce di bam simo terreno di miglio o di panico; il
bino grassoccio e paffuto. VILLA. che torna allo stesso quanto al dima
Rebattadùr del lagh.... Quel ritorno delle grarlo. E perciò il Restobbi è proibito
onde mosse dalla burrasca dalla scogliera a fittajuoli ne patti d'investitura. VILLA.
contro la quale erano sospinte. STRIG. Retràa. v. br. Trasandato. Negletto. Malvisto.
RIS ( 128 ) R(i U
Retrodàtt. . . . . Quasi Scarto che si dà Marsci ona risera veggia..... Usato
indietro; e vale Trascurato, trasandato attivamente vale Farvi scorrer sù l'ac
dagli altri. STRIGELLI. qua durante l'inverno a fine di prepa
Restuff dice qualcuno per Ristucco. rarla alla sementa per la successiva pri
Ribis. Vess on ribis e rabis. m. br.... Es imavera, senza bisogno di letaminazione
sere un affare intricato e pieno di con - Vale quasi Macerare, ma con questa
fusione. P. e. Quell liber l'è on ribis e differenza, che la cosa che si vuol ma
rabis, inì no ghe capissi-dent negott. cerare si tiene in molle nell'acqua, o
Quel libro è un guazzabuglio; io non ci so questa scorra, o stagni; mentre nella
raccapezzare cosa che vaglia. VILLA. uarcitura del prato o della risaia vi
Ricàmu a mezz pont. ... Sp. di ricamo. scorre un velo d'acqua continua, sì che
Ricèsta(Avè). m. br. Essere in credito. Es questa è sempre rinnovata, essendo il
sere ricercato. Aver ricapito. VILLA. terreno disposto in modo che inclini
Ridottà. v. br. Ridurre al dovere. Mettere dolcissimamente, tanto che l'acqua non
alla ragione. Fare stare a segno o in cer vi si possa fermare in nessun tempo e
vello. VILLA. in nessun luogo – Levata l'acqua in
Rilassàa. Floscio. Cascante. Mencio. primavera, si ara la risaja così marcita,
Rincrèss (Sentiss a vegnì on). m. br. Ve o la si zappa, secondo la natura del
nire uno svenimento, un deliquio. Sve fondo; e fatti gli altri lavori, senza punto
nire. VILLA. darle di letame, la si semina. VILLA.
Ris(in) ag. Polta e cagnon ris in preson.... Mett on praa o vero ona risera a
Cotto che sia il riso vi s'aggiugne in marscida mas'c e femena..... Vale ri
durli a uso di marcire in modo che i
buon dato farina di granoturco, ed ecco
il Riso prigione di vari nostri colligiani rigagnoli scolatori del prato marcitoſo
e spec. brianzuoli. superiore entrino nei rigagnoli adacqua
Questa l'è la reson de messee Dio tori dell'inferiore. VILLA.
nis, se gh'è la paja ghe sarà anca el Risc (in) ag. Tirà-foeura di risc i castegn.
cardare.
ris.... Voce di giubbilo dei contadini
del B. Mil. quando veggono alzarsi dal Rispètt(Nè a tavola nè in lettino ghe voeur).
l'acqua ben fitto e rigoglioso il riso in 1 rispetti non si cavar ma le voglie(Aret.
erba. CoRsI. Tal. IV, 6).
Riséra (in) ag. Risera de codega. . . . La Ristrètt sig. 1 (in) ag. Stretti o Scemi('tosc.
Risaja che viene fatta in terreno che l'an così il Mol. El.).
no innanzi era prato. Se questo terreno è Riva(Trà qualcossa). m. br. Raggruzzolare
di buona qualità, non molto tenace, ſe qualche soldarello. Fare un po' di gruz
zolo. Far qualche guadagnuzzo. VILLA.
condo e produttivo di erba da foraggio, si
ara in autunno e si lascia così senza far Rivàda. V. Rivéra in queste Giunte.
gli altro tutto l'inverno sino alla sementa Rivadóra. Approdo. STRIGELLI.
Rivéra o Rivàda de piant. v. cont per
in primavera. E s'egli è altrimenti, tutti
Grönda de bosch. V. FIGINI.
i lavori gli si fanno di primavera. VILLA.
Risera de zappa o de vall... ... Di Roàn. Sagginato. Ag. di mantel di cavallo,
cesi quella Risaja che, trovandosi in Ròbba ag. Panett di robb. V. Panètt in q C.
fondo basso, non ha sufficiente scolo, Rocca ag. Rocca de fà stringh. V. Stringº
nel Vocabolario.
sicchè il terreno acquisti almen tanto
di sodezza da reggere all'essere arato. Rodegioeü. v. cont. verso il Comasco per
Le risaje cosiffatte sono stabili, e si la Tritello. FIGINI. V. Rosgioeü nel Voº
vorano con delle grandi e pesanti zappe Roeusa (in) ag. Acqua de reus Acqua º
a braccia d'uomini. E però mestieri rose (Targ. Ist. II, 453).
scavar in esse delle fughe o de'colatori Roeusa carbonera.
Roeusa gropp salomon. Varietà
che se le dicano, i quali siano profondi
Roeusa noasett. di rose.
otto decimetri e larghi quattro e mez
Roeusa tea. D. SARDI.
zo, distanti da cinque a dieci metri
l'uno dall'altro, secondo che il fondo Roeusa risc de castegna. :2

è più o meno acquitrinoso. VILLA. Roeusa variegada Rosa di due º


SA A ( 129 ) SAA
Roeüsa di vent. V. in Vént nel Voc. » arbusti gallici quod vocatur Rumpoti
Rògna (in) ag. Cercà rogna de grattà. Chie » nun (a ruupis dictum). » (Colum. V,7).
dere a ciuffetto. Benedetto del Bene traduce in funajuolo,
Rògna. Bruciaticcio. Scabbia nelle pecore. se ben mi ricorda, il Rumpotino; Arbo
Ròj. v. br. Zinghinaja? Malavoglia, Males scelli lo direibe il Davanzati; Alteno lo
sere fisico. Indisposizione abituale. VILLA. dice il Botta (Stor. d'Ital. lib. 29). Alteno
Rojàa. m. Rojàda. fem. v. br. Malaticcio. Ma lo Spadafora; e Alten dicono anche quì
lescio.Cagionevole.Chioccio.Crocchio.VILLA. da noi in alcuni luoghi verso i monti. VIL.
Ròll. v.br.... Quel giro di tempo (periodo) Rompón (A). T. d'Agr. A una sola aratura.
durante il quale, delle pere e mele che A un solco solo. Anche dai Toscani dicesi
si ripongono per l'inverno, quelle che Rompere il dare il primo solco a un ter
hanno dentro il baco o altro difetto, reno. Così dove è stato il formentone si
si guastano e marciscono; onde si van ara una sola volta, o sia si rompe appe
sceverando dalle buone e sane. La du na, e vi si semina il frumento. VILLA.
rata del roll è ordinariamente d'un mese. Rosàri intregh. Salterio di centocinquanta
Agostino Gallo lo chiama il Ruoto. VILLA. avemmarie e quindici paternostri.
Fà el roll. m. br..... Dare in fuori Roscètt de piant. v. c. Famiglia – uola. FIG.
la magagna delle pere e delle mele ba Rosòli in) ag. Rosoli de maggioranna. Roso
cate o come che sia occultamente di lio sansucino – V. anche Spirit nel Voc.
fettose; e perciò sceverarsi dalle sane Rospètt Glossite. Sp. di male che viene
e perfette. Onde Per o Pomm che han nella lingua ai buoi. -

faa el roll vale Pere o Mele sane, scelte, Ross(in) ag. Ross come on pett. Più bolso
di sicura durata. VILLA. d una pera muezza. -

Romànna. Ad. di Grönda.V.in queste Giunte. Rost-bìff. V. Rosbìff nel Voc. -

Romàtegh (Dolor). idiot. Dolori reumatici. Rostì sora a tutteoss. m. br. metafº... Biasi
Roménta. v. br. Segatura. Tritumi o Mi mare ogni cosa, per ottima ch'ella sia. El
nuzzoli di legnami. Rasura. Raschiatura. gh'ha semper de rostì sora a tuttooss. Egli
Dal Ramentum de'Latini. VILLA. apporrebbe alle pandette o al sole. VILLA.
Romentà-sù el foeugh. fr. br. Coprire il Rosti-sù su la pugnatta. m. br.....
fuoco colla spazzatura di cui sopra. VIL. Versare sulla pignatta olio arrostito con
R 6mp. sost.... Così chiamano nel Canton aglio o cipolla. VILLA.
Ticino e in altri luoghi del nostri monti Rovedée. Prunajo.
la Vite mandata sugli alberi. Questa gal Rùff(Andà o Vess in d'on sit a fà). m. br.
lica voce è antichissima quì da noi. Andarci od Esserci a far numero. Eutrarci
« Quartum est pedamentium nativum per inutile, per persona nulla. VILI.A.
» ejus generis, ubi ex arboribus in ar Rumentà per Ronentà. V. nel Voc.
» bores traductis vitibus vinea fit; quos Ruscinà. v. br. Annitrire. Nitrire.
» traduces quidam Rumpos appellant. » Ruzà. v. br. Urtare. -

» (Varr. De Re rust. I, 8) « Quartum Ritzàda. v. br. Urto. Urtone.


» (genus) arbusta, ubi traduces (tros) Ruzadina. v. br. Urterella: Spinterella.
» possint fieri vitium, ut Mediolanenses Ruzèll, v. br. Uva spina. Ribes grossu i
» faciunt in arboribus quas vocant opu Ruzellón. v. br. Tanghero. (laria.
--
los. » (id. ib.) « Est et alterum genus Ruzón. v. br. Urtone. Spintone,

Sa dicono i cont. brianz. per Sua. VILLA. Vess come dà la saa a on be. m.
Sàa (in) ag. Mett-sù la saa a ona cossa. br. Solleticare dove ne giova. Grattare
m. br. equivalente al mil. Fà pagà carna dove altrui ne pizzica. Trattar di cose ove
salada. VILLA. V. Càrna nel Voc. altri ha molta passione o gusto, per cui
Mettegh-sù la saa a vun. m. br ... oda e risponda volentieri – Invitare
Imporre altrui nuovo e maggior fitto o uno a far cosa che assai gli piaccia,
aggravio qualunque. VILLA. alla quale corra già spontaneo. VILLA.
l'ol. I . r
SAS ( 13o) SBR
Vess tucc salaa d'ona saa. Essere Savènn. v. br. del Giuoco delle noci, ecc.
tutti di una stampa. Essere tutti tirati Essere o Stare a vantaggio. Vincere della
a un torcolo (Aret. Ipocr.). Essere della mano. Essere prima degli altri a tirare
medesima pannina. VILLA. nelle noci o nei noccioli, il che si misura
Sàcch de gatt(A) ag. A catafascio. dall'essere più lontano da quello degli
Mandà de sacch in corbella. Lo stesso altri il punto donde s'ha a tirare. VILIA.
che Mandà de vall in corbella. V. PAGAN. Andà a savenn. fr. br. Pigliar vantag
Sacchètta (in) ag. Anima sacchetta o vero gio sugli altri. Pigliare il posto più lon
Fioeul d'ona sacchetta! Corpo di me! tano, affine di essere il primo a trarre
Sàcher. Sacro. nelle noci. VILLA.
Saètta (in) ag. La saetta l'ha daa-giò chì Vess andaa a savenn. fr. br. fig. Aver
vesim. Il fulmine ha dato vicino (Magal. fatto ambassi in fondo. Essere condotto
Let. scient. XX.º, p. 382 ). al verde. Aver mandato a male ogni suo
Sàla (Scappuscià in la... del pappa). V. avere; essere andato in malora. VILLA.
Pàppa in queste Giunte. Sàvi municipal.... Savio municipale, scalo
Salàmm de magher o de Monscia. V. in bino, l'echevin dei Francesi.
Màgher in q. Giunte. Sbagolaroeü. Scotola. Mazzuola di legno,
Sàles (tn) ag. Fà el coll col sales. m. br.... onde si batte (se sbagola, si scotola) il
Legato che sia al palo il tralcio o ra lino, affine di farne uscire i semi dalle
mo, dare a questo un torno di sali capsule o caselle. ll che si fa sopra
ce, acciocchè la strigmitura non iscor una grossa tavola quadrilunga che di
ra, ma si tenga salda al suo posto. VILLA. cesi Desco o Zocco. VILLA.
Salesiànna. Monaca Salesiana. Sballottà. T. del Giuoco della Palla. . . .
Salida rabiada.... Salita erta, ripida. STRIG. Dare in falso colla palla. STRIGELLI
Salìva (in) ag. No vess de saliva de fà Sbattigia e Battigia. v. br. Mazzeranga.
ona cossa. m. br. Non aver l'animo, non Quella propriamente con che si batte
aver la veglia ad una cosa. Vess de sa e battendo si assoda lo spazzo dell'aja,
liva de fà ona cossa. m. br. Avere tutta specialmente allorchè viene il tempo di
la voglia di fare una cosa. VILLA. tribbiarvi il grano, ecc. – Per ischerzo
Salònna. Salona(Fag. Rim. I, 1o2 ). poi si chiamano Sbattiggle Gaumbe lun
Saltacavalètta(Giugà a). Lo stesso che Giugà glie e sottili le quali abbiano sotto un
al cavalett(vol. 1”, p. 26o, col. 1.º), con piede lungo e grosso. VILLA.
questa diversità che qui il saltatore, po Sbelidrì dicono i Brianzuoli per Istridere,
ste di volo le mani sulle spalle del com Strillare, e di qui Sbelidri come oma
pagno, lo scavalca a gambe aperte, e quila. VILLA. Veg. Aquila e Sgarì nel Voc.
passa oltre appostandosi per modo che Sberlà-giò. m. br. È lo stesso che Stra
l'altro possa fare a lui altrettanto. STRIG. scià-giò. V. VILLA.
Sbièsc o Sbièss. v. br. Tritume del fieno
Saltarèll. V. in Marcida in q. Giunte.
Sàngu (in) ag. Pissà sangu dì e nocc. m. br. che resta in fondo alla mangiatoia od
Affacchinare. Facchineggiare. Lavorare a al fienile. VILLA – STRIG.

mazza e stanga(però con poco utile). VIL. Sbolza. v. Dr. Schizzare con forza gli escre
Sanguaroeüla per Sanguinèlla(erba). V. il Voc. menti divenuti liquidi per purgante o
Sanniàrch (in) riga terzultima dopo la parola per altra siffatta cagione. VILLA.
accadde ag. in Venezia. Sbolzàda. v. br. Schizzata (Caro Serfedo
Saràa-giò (Vess). Essere infreddato forte. co) VILLA.
Sarègn (Regondin de V. Regondin in q. G. Sbragià come on strascee che a Seregno
Sartò. v. cont. br. per Sàrt. V. VILLA. dicono Sbragià come on Catalan e nei
Sàss (in) ag. Andà a trà di sass in l'Ada. paesi limitrofi al Ticino Sbragià coule
Det. locale brianz. equivalente al mil. La on maviroeu. V. nel Vocab. Sbragià.
vorà per ciappà cold. V. in Còld. VILLA. Sbrètt. v. br. Tapino. Meschino. Sbricio. VIL
Sass de cava... Sasso di cava. PAGANINI. Sbroccà. Diramare. Tagliare i rami ad una
Sassinàa. Sinistrato. L'è in lecc con sas pianta. STRIGELLI.
sinaa ona man. Si trova in letto con una Sbroccolà. v. br. Brucare. Sbrucare. Dibra
mano un poco sinistrata, care. Levar le cime alle piante. VILLA
SCH ( 131 ) SCO
Sbroccolàda de tempest. m. br... Non gran Scheia di bezzi. Riscuoter danari. D. SARDr.
de quantità di gragnuola atta a guastare Schènna de carpen. T. di Mascalc... . Sp.
(sbroccolà), non a rovinare del tutto. VIL. di difetto nel dorso delle bestie da soma.

Sbroffadèj o Sbroffadij. v. br.... Sp. di Schittàgg o Schittàsc. v. br. Schizzetto.


minestra di farina di frumento lavorata VILLA. V. Squittiroeſì nel Voc.
così : Stesa la farina sur una tavola si Sciabracchìnn. . . . . Parte del finimento
de cavalli da sella.
spruzza leggermente d'acqua calda, e
si rimena pianamente colla mano o con Sciampàgna. V. in Biccèr e in Vin nel Voc.
altro sino a che tramutisi in tanti gru Sciampin o Manin. Il nucleo del pinocchio.
nettini che di poi vengono messi a S'ciarì – Mì no ghe s'ciari o ghe s'ciarissi
cuocere in acqua bollente tanto che se magott. m. br. Io non ci veggo chiaro. VIL.
-
S'ciariss. Diradarsi. VILLA.
ne ottenga la minestra così detta. VILLA.
Sbroffadór v. br per Dacquador. V. VILLA. Sciàtt. v. br. fig. Tirchio. Avaro. VILLA.
Sbrusginà. v.br. Sfriggolare. Dicesi dell'olio Sciattón. v. br. fig. Avaraccio. VILLA.
Sciavattìn. Così nominiamo sch. il Primo fra
quando nel friggerlo mette quel sottil
stridìo o friggio che sel dicano, indi i nostri tarocchi(bagatt) perchè, sebbene
cante un certo grado di cottura. VILLA. rappresenti un bagattelliere(fr. bateleur),
Sbrùsi ad. v. br. Ruvido. Scabro. – Di qui Parì pure è creduto un ciabattino. BIFF1.
sbrusia a vum. Parergli dura, agra a por Sciguètta (in) ag. Morì la sciguetta nel
tarsi la vita in certe circostanze. VIL. pussee bon de l'usellanda. m. br. Partirsi
Scàbria. v. br. Stregghia. Striglia. VILLA. in sul far del nodo al filo. Venir meno
Scabrià. v. br. Stregghiare. Strigliare. VILLA. una cosa nel momento del maggior bi
Scafètta. v. br. Cavalletta? Massa di co sogno di essa. VILLA.
voni disposti l'un sopra l'altro in for Sciguettón. m. br. fig. Pulcellone. Celibe.
ma di mezza barca arrovesciata. VILLA. Scapolo – Sciguettònna. v. br. Pulcellona.
Scajoeü. v. br. Vigliuolo. Vigliaccio. Viglia Fà la sciguettonna. Star pulcelloni. VIL.
tura. L'ammasso delle spigucce non trib Scimmia(Ciappà la) dicono i Brianz per
biate della veccia, dell'avena, ecc. che Ciappà la ciocca. VILLA. V. in Ciòcca.
si cumulano (s'induvien-sù). VILLA. Scioccà. v. br. per Sceppà. V. VILLA.
Scaldalètr.... Così diciamo scherz. un Oro Scioccàss. Accestire. Far cesto.
logio da tasca troppo grande e dozzinale. S'ciocchettà. v. br. Diguazzare. Sciaguat
Scalzinà. v. br. Scalciare. VILLA. V. Scalzà tare. VILLA.
nel Voc. S'ciónf. Gonfio. D. SARDI.
Scannoffà e Scamonà. v. br. Truffare. To S'ciòpp(Bon).... Chi tira bene il fucile.
gliere con inganni una cosa ad uno. VIL. Sciòsc (Fà). m. br. Far gruzzolo. VILLA.
Scàmpol. v. br. Avanzo. Scampolo? Ne”Tor Scirés (in)ag. A san Peder se catta i scires.
citoi della seta chiamano Scampoi quei . . . . Allude agl'incotti del verno.
rocchetti sui quali è rimasto ancora Scisciol dicon alcuni contadini brianzuoli
un leggiero straterello di seta. VILLA. per Sanguisuga. VILLA. -

Scantonàss. v. br. Trafugarsi. Celarsi. VILLA. Scìspit(dal lat. Cespites). . . . In Valsa


Scantonént. v. br. Angoloso. VILLA. sina danno questo nome alle Zolle er
Scappamént a virgull (in) ag. Scappamento bose o radicose colle quali coprono la
a virgola. carbonaja (el pojatt) sorrette da uno
Scaràsc. v. br. per Caràsc. V. VILLA. strato di erica(brugh). VILLA.
Scaravù. v. cont. com. Scalini. Piuoli di Sciùst. v. c. Noncovelle. Nulla. Non più. VIL.
scala a mano. FIGINI. Scolaroeü. v. cont. Scolatojo. VILLA.
Scariòn e Scolción. . . . . Mozzicone d'una Scolción. Stecco di stoppia. VILLA.
pianticella tagliata da piede. STRIG. Scolciomént. v. cont. br. Broccuto? Che ha
Scàvria per Striggia(stregghia). V. nel Voc. brocchi, fruscoli, fuscelli, e lo dicono
Scazzós. v. br. Schizzinoso. VIL. (parsi. così di terreni come di alberi. VILLA.
Scènna (in) ag. Fà s'cenna. Talora Impol Scolòdra (in) oss. E voce che non si ode più
Strappà l'erba con la s'cenna. V. in oggidì. Vedi Sgrùsc in q. Giunte. VILLA.
Erba in queste Giunte. Sconfénsg. v. br. Conquidere? Rifinir di
Scheàda v..cont. com. Saetta. FioINI, percosse. Maculare. Macerare. VillA.
SER ( 132 ) SGO
Sconfensgiùn. Sconfitto? Conquiso ? Macu Sèrva (in) ag. El ne sa pussee el curat con
lato. Rifinito. Affievolito. VILLA. la serva, ecc. V. Curàt in queste Giunte.
Scopazzòtt per Scopazzòn. V. D. SARDI Settàss-giò. v. cont. br. Abbassarsi. Dicesi
Scopettin (Fraa). Scopettino? del terreno quando, per vuoti ed en
Scòss (Fà).... Del grembiale(scossaa) preso fiature che abbia sotto, portato dal pro
per li canti e alzato a mezzo, fare come prio peso dà giù e le tura ed empie –
un seno, un sacco. Il manto per lo lembo Assodarsi dicesi del terren soffice e ap
prese, Curvollo e fenne un seno. VILLA. pena cavato allorchè fa lo stesso. VILLA.
Scossètt e Scossettin. Grembiatella. Sfantà-via. m. br. Sparire. Furarsi in prov
Scóva de indevià. Granata da vigliare? VIL. visamente all'altrui vista. VILLA.
Scùr. V. Disègn in queste Giunte. Sfiorà. v. br. per Sfiorì. V. VILLA.
Scusà (in) ag. Avii scusaa? ... Avete man Sfiorà. v. br. per quello che in Milano dicono
giato abbastanza? STRIGELLI. Scumà-via el bell e el bon. VILLA.
Scusciàa-giò! ) m. br per Scrusciàa-giò. V. Sfris. V. in Marcida in queste Giunte.
Scuzàa-giò. VILLA. Sfrìzz. v. br. Freccia. Saetta. – E fig. quegli
Scuzàss-giò. Accosciarsi. Accoccolarsi. VIILA. Aculei di alcune o piante od erbe che
Scuzón (Stà in). m. br. Stare accosciato. pungono forte allorchè sono secchi. Vil.
Star coccoloni. VILLA. Sfronzonà. v. br. Spargere lontano. Sca
Sdolorà. v. br. Nicchiare. Friggere. Gemere. gliare in quà e in là. Sparpagliare. VILLA.
Guaire. VILLA. Sfrosà riga 9.º corr, l'esport, in la tratta.
Se'. V. Là in queste Giunte. Sgambisòn. V. Gambisòn in q. G. VILLA.
Secrestìa (in) ag. Vesseghen pocch in gesa Sganzèll. v. br. Gradino – Scalino. VILLA.
e manch in secrestia. V. Gésa in q. G. Sgargajà e Sgargajàda dicono i Brianz. per
Séda(Filador de.Tiratore di seta(“tosc.T.G.). Scarcà e Scarcida. V, nel Voc. VILLA.
Sèggia (in)ag. Dà on pè in la seggia a l'onor. Sgarià e Sgarià-foeu. v. br. Sgrigliare Sg
Gittare in terra l'onore(Boccacc. Filostr.). rigliare? Il rosicchiare che fanno i ghiri,
(Segónd. V. Disègn in queste Giunte. traendo a poco a poco l'anima dalle
Segónda(in) ag. Dagh la segonda de cambi. nocciuole e dalle noci – E dicesi pur
fig. Ribadire. dello Scavare checchessia a quel modo
Ségra (in) a A San Barnabà segra, ecc. dopo con coltello o simili. VILLA.
giugno voltinsi le parole i ricolti della se Sgarlisa(Dà de). m. br. Dar di schiancio.VIL.
gale e del miglio sono compiuti in si rac Sgarós. v. br. Permaloso. Sospettoso. VILLA
coglie la segala e si semina il miglio. Sgattonà. v. br. per Gattonà. V. VILIA.
Semàa. v. br. . . . . Quella capacità che Sgattonà. v. br. per Andare in gattesco. VIL.
è tra il seno e la camicia. VILLA. Sgavoeücc. v. br. Caverozzola. VILLA.
Senàt o Stendidór. T. di Cart. V. Tendavò, Sgianètta. Giannetta? D. SARDI.
Sensàl de carna umanna Lenone. Sgöder o Sgódro per Nàn. V. nel Voc.
Sentì (in) a Dove ghe n'è s'en sent ag. Sgognà. fig. Ritrarre o Somigliare qualche
Se il vicino tuo sta bene, qualche odore poco ad alcuna cosa o persona. Arieggiare
te ne viene. VILLA. da. El ghe sgogna. Gli somiglia un poco.
Separàa de lett. . . . . Separato di letto. Sgognà la Madonna, m. cont. br. Scia
D. SARDI. pelare. Arrovesciare forzatamente colie
Sequestrànt. Staggitore? dita le palpebre degli occhi. Usano questo
Seràda (in) ag. Serada a benefizzi. Lo stesso modo le donne co' loro ragazzini per
che Benefiziàda. V. nel Voc. STRIG. distoglierli del contraffarsi bruttamente
Serada a mezz benefizzi.... Quella nel viso, com'essi soglion fare per giuoco
il cui provento si divide a mezzo fra o per mal vezzo. VILLA,
l'impresario e l'attore benefiziato. STRIG. Sgolatrà. v. c. br. Dibatter l'ale. VILLA.
Serén d'inverna, ecc. V. Fràa nel Voc. Sgonfièzza. Enfiato, e al dim. Enfictino.
Sericeùla. v. di qualche parte dell'A. M. Sgorgiàda. v. br. Gorgata? Un buon fiato,
º per Ronsgìn. V. nel Voc. VILLA. una buona tirata di vino, o vuoi anche
Serizzà. v. br. Seliciare; lavorar di selici d'acqua bevuta tutta in un tratto. VILLA.
alcuna cosa. VILLA. -

Sgottinà dicono in Brianza per Vegni-giò


Serizzàda v. br. Seliciata. VILLA. quatter gott. V. in Götta nel Voc.
SO ( 133 ) SPE
Sgrigolà. v. br. Sbriciolare. Stritolare. VIL. Sò (in) ag. L'è cros, l'è lettera, l'è semper
terruz Sgrigolamént. v. br. Sollucheramento. VILLA. soa. Le vuol tutte vinte.
i triº Sgrigolàss. v. br. Stritolarsi – fig. Strug Sobàtt. v. c. br. Ribattere. Persuadere. Vin
arº gersi. Venir meno dalla voglia. VILLA. cer colle ragioni. VILLA.
elisir Sgrùsc in Brianza e Sgrùzz nella Ghiara Sociàss. . . . Associarsi a opere, ecc.
a z. dadda si dicono que tratti di terreno Sóga. T. de'Mugn..... Fune colla quale
da lei che siano cattivi e sterili, così se for i mugnai e i cavallari stringono la soma
il via mino da sè un podere, o se ne siano sul dosso delle bestie, mediante un gan
parte soltanto – Grillaja. Calestro. Ca cio o rampino di bosso adattato all'uno
tapecchia – Teschio (La vite non rifiuta il de'capi della medesima. VILLA.
tufo e teschio puro. Soderini). Dal lat. Te Sogà. v. br. . . . . Strignere e serrare
scua, luoghi magri e sterili. VILLA. colla soga al dosso delle bestie da soma
Sguàggia. v. br. Abbondanza. Pasciona. Cuc il carico loro imposto. VILLA.
cagna. Tempone. VILLA. Sòld de l'emma.... Forse il soldo del 1777
Sguaggiàlla. v. br. Godere. Sguazzarla. Far segnato colla M.
tempone. Sgavazzarla. VILLA. Somènnabontémp. Lo stesso che Ballabon
Sguagnòzz. v. cont dell'A. M. per Min témp. V. nel Voc.
cionadór. V. Sonà de crepp ag. Stare o Essere sul ta
Sgugellà-sù... Il primo spuntare de'cereali. volello.
Sicur (in) ag. Vess nanca sicur su l'altar. Sonadór. v. br. Ignorantaccio. VILLA.
V. Altàr in queste Giunte. Sonavèsper. v. br. Sciocco. Minchione. VIL.
Sigill (in) ag. Sott a sigill de confession. Sòtt (in) ag. Stà sott per vum. frase br.
V. Confession nel Voc. equivalente all'altra Stà inanz per vun.
Signór (in) ag. Chi gh'ha de fà, el Signor VILLA. V. Inànz nel Voc.
gh'em dà. . . . A chi è già molto af Sovèrs. v. br. Turbato. Alterato per ira.
faccendato le faccende piovono. Pieno di mal talento. VILLA.
- Fà Ah Signor! m. br. . . . Giugnere le Spajettà. v. cont. br. Vigliare. VILLA.
mani e guardare al cielo in atto suppli Spàlla. T. del G. del Pallone. Postiere.
chevole; il qual atto le madri brianzuole V. in Balón nel Voc.
costumano di far fare a loro bambini Spàlla ag ciò che più sotto in Stòmegh.
per avvezzarli a rivolgersi a Dio colla Spampanón.
preghiera. VILLA. Spantegón. º
v. br. per Sparón. V. VILLA.
Parì ch'el sia in collera cont el Si Sparamàn. v. br. Nerbata. Staffilata. Sfer
gnor o con sant'Ambroeus. V. Còllera zata in sulle mani. Forse dall'imperativo
in queste Giunte. latino para manus o manum, onde altre
Vesses settaa-giò el Signor in cà. V. Cà. volte comandavasi a poveri fanciulli di
Siràa. v. br. Serótino? Che ha tardato fino metter fuori le mani per aversi le ner
a sera a fare checchessia; o che ha bate. E forse Raterio Vescovo chiamò
protratto fino al tardi del dì il suo la Sparadorsum quel suo libro di gramma
voro, il suo viaggio, ec. VILLA. tica, che compose circa il 95o, dal Pa
Si sta malarbett. Tu sia maladetto? rare dorsum a toccarne quattro di mas
Sister. v. br. usata al modo stesso che Segn sicce, perciocchè la grammatica è stata
in Milano nella frase Ghe m'hoo manca in tutti i tempi e in tutti i luoghi il
on segn. V. – VIILA. martirio de'ragazzi. VILLA.
Slittigà. v. br. Essere lubrico o sdrucciole Spàrg(in) ag. A San Bernardin lassa-stà i
vole. VILLA. sparg, ecc. V. Bernardin in queste Giunte.
Slittighént. v. br. Lubrico. Sdrucciolevole. Sparpajón. v. br. per Sparòn. V. VILLA.
Stoccà. v. br. Smaccare. Sgufare. Sfatare. VIL. Spasèll(Parlà in). br. Favellare in gergo. VIL.
Smorbià(alberi). Sperticare. Spàss(in) ag. Podè andà a spass quand se
Smòrt come on strasc . . . Smortissimo. voeur. m. br equivalente a Vess giudes di
S6 (in) ag. Calagh domà el sò quand el strad. VILLA. V. Giùdes nel Voc.
gli è nò. V. No mancagh, ecc. nel Voc. Spatralùn.Lampante. Lucente(Ghiar.). DECAP.
S6 dicono i contad. Brianz. per Sont. Sono. Spazzàda. Ad. di Fàccia, Frönt, ecc. V.
Per es. Chi set ti? S6 Peder. VILLA. Speràda per Speronàda (trecciera). V. Fic,
STA ( 134 ) STR
Speronà. v. br.T. d'Agr. Saettolare? Quando Stampée. v. br. Lucerniere.
si pota la vite, lasciare lungo il vecchio Stantèrni. v. br.... Così son chiamati due
tralcio, o lungo il pedale, dei tralci grossi pali che si ficcano ritti uno da
novelli potati alla lunghezza di due o vanti e l'altro di dietro del carro, quando
tre occhi. Questi tralci così accorciati vi si carica su il fieno; e servono a tener
diconsi Speron. Saettoli o Saeppoli. VILLA. lo sicchè non caschi nè per innanzi nè
Spesós. v. br. Di molta spesa. Per lo più per indietro nelle salite e nelle discese –
si usa in senso di Uomo caro per le spese I Lodigiani li chiamano Candil. VILLA
(cioè pel vitto); Uomo di molto cibo, che Stasgètt o Fraschettòn. Frascatelli.
mangia assai; che pur dicesi da Brianz. Stimagiàss. v. br. Pavoneggiarsi. Pompeg
Omm de spesa; che anca a mantegnill a giare. Vanagloriarsi. Ostentare. Alteggia
pajaghe sarav minga el sò tornacunt.VILLA. re? (Franco da Barb.). Dimostrarsi con
Spèss come ona graiscia. m. br. Gremito. VIL. compiacenza e vanità. VILLA.
Spia (in) ag. Chi è male informato suol fare Stimagiceiù. m. fr. br. Che si pavoneggia
di molti errori(Guar. Idrop. I, 1). Stimagioeüla. f . Che fa la pomposa. Vil
Chi no pissa in compagnia, ecc. V. Stòla (in) ag. Robba de stola robba che
Pissà in queste Giunte. gola. m. br.... Gli avanzi fatti dai preti
Spiàttola. v.br per Spiòssera (piastrella) VIL. sui proventi della chiesa fanno poca du
Spiattolìn. v. br. Piastrelletta. VILLA. rata e poco profitto ai loro eredi. VILLA
Spigorèll. v. cont. br. Manella. Manello o Stòmegh (in) ag. Toeussela giò di spall per
Manipolo di spighe. Spigolato. VILLA. mettesela sul stomegh..... Dar ricapito
Spigorèll. fig. ... Donna giovine, di mem come che sia a una persona per disfar
bra agili, leggiadre, svelte. VILI.A. sene, e doversela poi ripigliare a carico
Spigorellin. Dim. vez. di Spigorèll. V. Stongià, v. br. Recidere. Cioncare. Tron
Spiolìn. Dim. di Spiòla. Piastrellina. VIL. care. Stroncare col pennato parte dei
Spolàa. v. br. V. più sotto Spolàss. VILLA. rami e dei polloni d'un albero. Quando
Spoladùra. Lo stesso che Fràgia. V. più non se ne leva che l'ultima cima o
sotto Spolàss. VILLA. punta dicesi Dicinare o Spuntare. VILLA.
Spolàss. v. br. . . . . Difetto che si os Stongiàda e Stongiadùra. v.br. Stroncamento.
serva nel tessuto delle stoffe o dei drappi Tagliata. Ricidimento come sopra. VILLA.
di seta. Proviene dal non essere torti Stonamént. Stonata(“tosc.).
pari gli orsoi. VILLA. Stòregh. Storico. D. SARDI.
Spollatà e Spollatrà. v.br per Sperlusciàss.V. Storgimént. Storcimento.
Squàdro anzichè Squàder si usa dai Brianz. Storiàa. Istoriato. D. SARDI.
per signif un Pezzo, un Catollo per lo Stornà (in) ag. Voltare. – T. di Lotto. Ser
più di pane. Hoo mangiaa on squadro de nare. V. Stórna nel Voc.
pan come on coo d'on asen. VILLA. Stòrta (Andà a la). . . Dicesi sch. ai nani
Squilibràss. Mancar l'equilibrio(Pan. Poet. Stracchin (in) ag. Gh'et del stracchin de
II, XIX, 3o). vend?... Dicesi a chi è stanco e spe
Srà-giò, che ant. dicevano Avere il divieto. dato da viaggio pedestre.
Esser fuori di carica. (v'esser sciali. Stràda (Andà per la... del carr) fig. ag. Non
Vessegh pocch de stà alegher. Non andare per viottoli.
Stabilitàa (in) ag. Seren d'inverna, nivol Ciappà la strada di avi. m. del B. Mil.
d'estaa, amor de donna, e caritaa de Battersela. CoRsI.
fraa hin tre coss che no gh'han stabi Straforzinàda(Cordetta). . . . . Spago rin
litaa. DE CAP. V. anche Fràa nel Voe. forzato. D. SARDI.
Stacchètt. v. br. cont. Nocchi. Quei quasi Straggià. v. br. Atterrare. Sternere. Proster
osserelli che si generano specialmente nere. E dicesi più che altro delle biade,
nella polpa delle pere. VILLA. dell'erbe, ecc. conculcate, straziate
Stampennón. v. br. . . . . Mozzicone di dalla grandine, dalle bestie, ecc. E più
penna maestra; pennaccia d'uccello tar che Allettare. VILLA.
pata o rotta. VILLA. Stramàzz (Fà el) che anche dicono Fà el
Stànga (Trà-sù la) m. fig. br. Fernare il capon o el fatutt...... Dicesi nel B
chiodo. VILLA. Mil. di quel contadinello che non ba
TAB ( 135 ) - TAJ
. mestiere proprio, ma ora all'uno ora Stufida. v. br. Satolla. Toeuss ona stufida
- all'altro secondo il bisogno è adoperato d'ona cossa. Torsi una satolla di checches
- dal padrone. CoRsI. sia – Daghen ona stufida a vum. Darne
Stramùsc. v. c. br. Uomo o Fanciullo spunto, una satolla. VILLA.
spennacchiato e smunto, malvegnente, stre Subitt. v br. Sibito. Rotto all'ira. VILLA.
menzito, stentato, che viene sù a stento. VIL. Sùccia (Bajla).... Allevatrice cui si affidano
Stramuscià. v. br. Scorpigliare. Sciamannare i bambini che la madre allatta da sè, ma
– Spennacchiare. Sparuicciare. VILLA. non può o non vuole governare nel resto.
Stramusciàa. Sciamannato. Sparnicciato. Sciat Sugà-sù. Finire. Terminare. Consumare chec.º
to. Spennacchiato. VILLA. Superbià vun, e con più forza Superbià-sù
Strappennà. v. br. Strappare con forza e vun. m. brianz. Soperchiare alcuno. Pro
a tratti. VIILA. cedere superbamente con alcuno. Usar modi
Strappennàa. Sciamannato. D. SARDI. superbi con alcuno – Nei diz. ital. Su
Strappennàda. v. br. Strappata. Stratta fatta perbiare e Superbire sono soltanto sino
con forza e con isgarbo. VILLA. mimi d'Insuperbire. VILLA.
Strapràtegh. Pratichissimo. D. SARDI. Suppà. V. Zuppà in queste Giunte.
Stràsc (Smort come on).... Smortissimo. Suppètta per Suppìn. V. SARDI.
Strascinòn. v. br. Sprecatore. Sciupatore. Che Svergèlla. v. br. Verghetta. VILLA.
a strassina, straccia di molti vestiti. VILLA. Svèrgna. v. br. Via. Modo. Verso. Onde
Strasciós. v. br. Tiglioso. Salcigno? Dicesi Trovà la svergna. Trovar la gretola. VIL.
della carne allorchè non è ben frolla, del Svèrgna e Svergnaria. v. br. Lezio. Lezio
pane invincidito, ecc. che non si rompe saggine. Suanceria. Smacio. VILLA.
a e sgretola sotto i denti, ecc. VILLA. Svigliàcch. v. br. Scipito. Sciocco. Senza sale;
Stravedè (in) ag. Fa vedè e stravedè. m. mal condito e troppo cotto, e dicesi per
br. Saper fare d'un prun boccio un ra lo più delle minestre. VILLA.
merino(disse il Firenz.) o d'un pruno un Szerbà e Deszerbà. v. br. Dissodare. Dis
melarancio. Saper far comparire grandi fare il zerb, rompere quel terreno incolto
le cose piccole. VILLA. -
e infruttifero che chiamano zerb. VILLA.
Strèpet. V. Strèpit nel Voc. Szerba ona cossa. m. br. contrario di
Strivàj (Ong i) m. b. scherz. ... Ammi Stagionare. Lasciar nuaturare; e vale Ma
nistrare l'estrema unzione. nomettere immaturamente checchessia. Met
Strolabbià. . . . . Far conoscere superfi teramano a una cosa prima del suo sta
cialmente un'arte, ecc. D. SARDI. gionamento, prima ch'ella sia perfetta.
Strolabbiadùra. Infarinatura. Cognizione p. es. Szerbà el formenton. Cogliere il
superficiale. D. SARDI. grano-turco prima che sia ben maturo. VIL.
Striàsa. Strascico. Fà la strusa a la volp o Szerbà ona tosa. m. br. fig. . . . Ma
bolp. dett. cont. br. Fare lo strascico alla ritare una pulzella che non sia per anco
volpe. Sp. di caccia nota. VILLA. matura abbastanza al maritaggio. VillA.

Tabacchio ag, Tabacch d'Anconna o de Tàcch (Alt de). Ricco – Per Ciócch. V.
boetta scura.... Caradà di colore cupo Tajà (in) ag. La scala delle operazioni de'
e di concia forte – T. de boetta ciara.
nostri boscajuoli è questa: Tajà, Voltà,
Il Caradà scelto di color chiaro e di Fassinà, Portà-insemma, Menà.
concia men forte del suddetto. D. SARDI.
Tajadò e Tajad.... Così chiamano i Brianz.
– T. de ritornell... Il tabacco dato in ter il coltro o coltello dell'aratro o come
ra alle mani di chi stabacca, e raccolto da essi più spesso il dicono roversò. VILLA.
chi ama tabaccare e non ne ha il modo.
Tajée (in) ag. Vess duu gatta on tajee. V.
Tabèlla de qualificazion.... Prospetto de in Gàtt in queste Giunte.
cenne delle cognizioni, dei meriti e deser Tajée. ... Ne'torchi da vino è il Coper
vigi dell'impiegato pubblico. D. SARDI. chio che s'interpone fra le vinacce e
Tabia e al pl. Tàbi. v. br.... Gambo della i così detti masgee o piann. VILLA.
patata, della cipolla, ecc. VILLA. , Tajoeù. v. br Magliuolo. VILLA,
TES ( 136 ) TRA
Tambalòria.v. c.dei Monti di Nava. Ventaccio. Testàdegh. Capitazione. Testatico. D. SARDr.
Tambór. V. in Marcida in queste Giunte. Testadùra. v. br. . . . Quella porzione del
Tàppa. v. br. Lingua ciarliera. Moccà la l'asse che si recide colla sega nel pa
tappa a vum. Far tacere uno, VILLA. reggiarne le testate. VILLA.
Tarubòzz. v. br..... Il romore che si fa Testardàgin per Testardisia. V. D. SARDI.
movendo mobili per casa; ed anche Tètta (in) ag. Toeügh la tetta a vun. fig.
fig. la Persona che si comporta male, e V. Deslaccià fig. nel Voc. VILLA.
ricca di ciarle e non più. Tirà v. c. br. Rincarare. Montare crescere
Tarùzz. v. br. Urto. VILLA. di prezzo. VILLA.
Taruzzàss. v. br. Fare agli urtoni. VILLA. Tirà-attorna vun. m. br. Scornacchiarlo.
Taruzzón. v. br. Urtone. VILLA. Palesare i suoi errori. Sfatarlo – Fass
Tastàa (Andà a). fr. c. br. Andar tastoni. tirà attorna. m. br. Farsi scorgere. Farsi
Il primo andare de'bambini allorchè il rider dietro per qualche errore o scem
fanno tastando e appoggiandosi colle piaggine che s'abbia commessa; dare
mani alle pareti, alle scranne, ecc. VIL. altrui da ridire sui fatti propri. VILLA.
Tàvola(Cress come el panin). V. Pàn in q.G. Tirà-adree. Strascinare. (chessia.
Tegnì ag. Ch'el tegna in coo. . . . Sch. Tiragli a quei coss. Uccellare a chec
per notare alcuno di tignoso. Turass-adree. Strascinarsi.
Tegnì per Mantegnì. V. Sto sciocch el ten Tirapàga (Giugà al). V. Giugà al birla in
el foeugh. FIGINI. Birla nel Voc. VILLA.

Tegnùu(Ben). Sch. Cappello tignoso.SARDr. Tiribètta. v. br. Chiappolino. Fraschetta.


Témp (in) ag. Avè vanzaa temp... . . Aver Uomo leggiero. VILLA.
fatto checchessia prima d'altri. Per es. Tirlindànna..... Filo lungo che si usa a
Tizio dice a Sempronio Vorii disnà con miº pescare trascinandolo per l'acqua for
e Sempronio risponde: Grazie; hoo già nito d'esche, ecc. STRIG.
vanzaa temp, cioè ho già pranzato. VILLA. Todescà. v. br. Farlingottare? VILLA- V.
Forloccà nel Voc.
Dà el temp a on orelogg . . . Re -

golare il tempo d'un orologio. Tolòtt. v. br. Pinza? Specie di Torta da


Temp no spetta temp. Chi tempo ha Natale, usata già dai contadini brianz.
e tempo aspetta tempo perde. Chi ha tempo composta di pan giallo grattugiato, noci
non aspetti tempo. e zucche peste, entrovi pepe, sale e
burro. Altri Brianzuoli chiamaulo No
Temperamént dice qualcuno per Ripiego,
sett. Nocchiata? VILLA.
Temperamento. V. Demézz, Ripiégh, ecc.
Tencà adree a ona cossa o a ona personna. Tomàtes (in) ag. Tomates bianch. . . . Il
Solanum argenteun. Tonnates giald. . . .
m. br. Spasimare di checchessia. Morirne
di voglia. E l'Inhiare dei Latini. VILLA. Il Solanum flavum. D. SARDI.
Teologhèssa.... Donna che fa la saccen Tòrba. v. br. Dormiglione? Bruco che rode
te in cose di religione. D. SARDI. i meli, il pesco, il salcio babil.°.ec. VILLA.
Teologòn...Teologo di gran vaglia. D.SARDI. Torbàa. v. br... Agg. di pianta guasta da
Tèrra (in) ag. Fà terra in d'on sit m. br. quel bruco che dicono Torba. VILLA.
Stanziarsi. Stabilirsi in un luogo. Mettervi Toroeüla. v. br. Botta. Pacca. Bastonata.
le radici e farvi fortuna. VILLA. Legnata. VILLA.
Terrén (in) ag. Cà faa e terreno fond de Trà (in) ag. Trà a l'arii surasc.... Smuo
sfaa. V. in Cà nel Voc. vere i mobili di casa per isgomberare.
Terren de s'cenna m. br equivalente Trà-dent.T. di G. Andar a monte. STRIG.
a Terrenon.... Terreno buono in grado Trà-dent.... Sparare a caso contro
eminente; terreno di gran forza pro checchessia. STRIGELLI.
duttiva – Terren marscion. . . . . Di Trà-dent. fig. . . . Apporsi o cercar
cesi quello che tiene l'acqua. VillA. d'apporsi. STRIGELLI.
Tèsser(Romp i). m. br. È lo stesso che Trà-giò..... Spandere l'erbe segate
Romp i squell. VILLA. V. nel Vos. per fieno a rasciugare. FigINI.
Testà on'ass. v. br..... Recidere colla Trabuccà. v. br. Pesare. Bilanciare. VDIA.
sega le testate di un'asse, alfine di Traii. v. br. Consumato. Meschino di salute.

pareggiarle. Vill.A. Estenuato. Pelle ed ossa. Ed è come dire


VAR ( 137) VEN
Traito, più che ito, rifinito di forze. Si Traversin. T. del G. di Bigl.... Colpo dato
suole accompagnare coll'ag. Pover; p. sì che la palla dell'avvers.° dia nei bi
es. Te see on pover traii. VILLA. rilli ribattendo nelle mattonelle lunghe.
Train. v. br. Traino. Treggia. VILLA. Tremàgna. v. br. per Bàrba V. nel Voc.
Transìi. v. br. Intirizzito. Assiderato. Mezzo Tremaroeü. v. br. per Tremiroeü. V. VILLA.
morto dal freddo. VILLA. Triicùu. Naticuto. (stare. VILLA.
Tràppola bonna per i ratt.sch... Trappola Trigàss. v. br. Fermarsi. Arrestarsi. So
scassinata e non atta a trappolare. Trigh. v. br. Ferno. Forte. Quieto. Onde
Trattegnùda per Ritenùda sig. 3.° V. SARDI. Srà trigh che dicesi anche Stà requi.
Travajà (el temp). m. br. Minacciar tempe Star fermo. Star forte. Star quieto. Sosta
sta o temporale. Fortuneggiare? Andarsi re. Fermarsi. Far sosta. VILLA.
rabbruscando l'aere. VILLA. Triplé. T. del G. di Bigl.... Colpo dato
Travasin. v. br.... Imbuto di legno a guisa sì che rimbalzi da tre mattonelle.
di tramoggia, pel quale passa il mosto coi Trozzimànn. v. br. Cabala. Raggiro. Trama.
suoi grassi dalla brenta nella botte. VILLA. Trattato doppio. Arte. VILLA.
Travèrs (in) ag. Dà a travers ai ganub. V. Tucc bagnaa e succ. Tutti quanti.
Gàmba in queste Giunte. Tutelà. Tutelare – Tutelàa. Tutelato.

U
Uliaia come i debet. V. Dèbit in q. G. U'sciàda. v. br. . . . Aprire e chiuder l'u-
ù ga(in) ag. Sambughètta..... STRIGELLI. scio una volta. Fà on'u'sciada sola....
Zibett. Zibibbo. Uva zibibba. Entrare od uscire più persone in una
Uga del Capo. Uva del Capo di Buona sola volta da un uscio. VILLA.
Speranza. D. SARDI. Usèll de gioeugh. Zimbello. Richiamo - Usell
Uga de la Terra promessa. . . . Uva de muda. Uccello di muda o di chiusa.
di grappoli assai lunghi e di acini as L è saldo men maa on usell in sac
sai grossi, tondi, carnosi, rosso scuri. chella che nè cent in l'airo. Proverbio
D. SARDI. brianz. Meglio è fringuello in mano che
Ugàdegh dicono alcuni per Uvàdegh. V. tordo in frasca. .
RUmànna (Sensal de carma). Lenone. Usmà vun. m. br. Dare il pepe? Fiutarlo
U'scià. v. br.... Aprire e chiuder l'uscio affine di conoscerlo, come fa il bracco,
per entrare e uscire. VILLA. cioè osservarlo e studiarlo. VILLA.

re Vacca de mazzà con la scova. m. br. . . . Varsùu. Valuto. D. SARDI.


e
Vacca vecchia e rifinita di forze. VILIA. Vasée. Vasajo. D. SARDI.
Per ona vacca se lassa minga stà de Vècc ag. Pù vecc del dixit. V. Dìxit in q. G.
fà la formaggia. . . . . Per uno che in Vedè (in) ag. No vedella gnanca ona per
fine non è necessario, non si tralascia sonna. m. br. . . . Esserle superiore, non
di fare quello che far conviene. VILLA. ne aver tema, poterla di leggieri abbat
Valùmm (Ona cossa che menna). fr. br. tere. P. es. Te vedi gnanca mì tì. Non ti
Cosa voluminosa. VILLA. temo; ti ho sotto la tacca dello zoccolo. VIL.
Vangadinna... ... Leggier vangata. Vegnì (in) ag. Cosse n'ha sè (el tal) a ve
Vantàgg per Avantàgg. V. nel Voc. gnì ? on ann? N'ha sè on ann a vegnì?
Vardà (in) ag. Senza manca di varda che Quanto tarda egli? FIGINI. -

te doo. V. in Dà vol. II, p. 7, col 1.º Vénc e Véncia. v. br. per Vengiùu e Ven
Vardass intorna. fig. Stare avvertito. giùda. V. Di qui Véncia per Vincita. VIL.
Varés (Vess de. Non ne poter più(“tosc.). Venin (in) ag. Borlà in del venin de ... v.
V. in Varés nel Vocabolario. cont. dell'A. Mil. Cadernel difetto di... VIL.
Varesàda. Lo stesso che Scirpiàda. V. nel Voc. Tutt gh'han el sò venin. Ognuno ha
Variabelitàa. Variabilità. D. SARDI. il suo impiccato all'uscio, ognuno ha i
Variegàa. Variegato. D. SARDI. suoi difetti, VILLA. - - -

Vol. IV.
ZAN ( 138 ) ZAN
Vént (in) a El vent el moeur inai, ecc. ag. Vin parent de l'acqua ed anche Vin
Non fu mai vento senza pioggia(Mon.379). che l'ha trii dì ptissee de l'acqua. m.
Vénter(in) ag. Andà el venter in fond di brianz. Vino leno, fiacco. Vino lene e di
calcagn. V. in Fónd nel Voc. sapore mollaccio (così l'antico Volgarizza
Ventós. Enfiativo. Ventoso. tore di Palladio). VILLA.
Verdée..... Dicesi scherz. parl. di frutte Vioeùla (in) ag. Andà per viceul. n. brianz.
acerbe e perciò verdognole. D. SARDI, Andar ajoni o agato o a zonzo. Andar
Verga d'or Verga d'oro. Fiore noto D. SAR. attorno perdendo il tempo – Vale an
Verginitàa (Romp la) a ona robba. m. b. che Pigliare gli uccellini, cioè Tratte
scherz. Manomettere checchessia. nersi in cose vane, futili, ecc. VILLA.
Vermenìtt(Avegh i) sch. Avere il ticchio. Menà vun per vioeul. m. brianz. Me
Vermigliòn per Vernigliòn. V. (dùra. V. nare per le lunghe. Dar erba trastulla. VIL.
Vernisadùra dicono alcuni per Invernisa Pien come ona vioeula di ono i Brianz.
Vernisètta. . . . . Olio cotto e ricotto a per quello che in città dicono Pien come
cui si mischiano i colori nel macinarli on oeuv. VILLA. V. (Eùv nel Voc.
per farne vermice. D. SARDr. Vioeüla. fr. br. fig. Tentennone. VILLA
Vèrs (in) ag. Fà el vers con vunna, Amo Virgolètti virgoletti! . . . Escl. che si sente
reggiarla. STRIGELLI. nella bassa Ghiaradadda; e corrisponde
Vèrt per Avèrt. V. nel Vocabolario. al brianzuolo Oh santolinna! DE CAPIT.
Vertì. Dovere. Hoo vertit livrà. Ho dovuto Vivaroeü. v. br. . . . Intriso di crusca o
finire (Ghiaradadda). DE CAriT. di arina di grano turco e di ortiche
Veruscià e Deruscià-sù. v. br. Garrire. Sbor tagliuzzate, che si dà in pasto ai tac
chini novelli. VILLA.
bottare. Rampognare aspramente. Aspreg
giare. Trattare alcuno con maniere e Vivaroeù bianch e Vivarced verd. m. br...
parole aspre, acerbe, ruvide. VILLA. Era una minestra o zuppa di ortaggi e
Vérz(Quell di). Venditor ambul. di cavoli. pane che usavasi un tempo: ora per
Vesimàss ben. m. br. . . . . Frequentarsi similitudine dicesi sch. Vivaroeü. ... la
amicamente fra vicini per buona arino Zuppa verde per molt erbe. VILLA.
nia che ci regni. VILLA. Vizzi(on) ch'ha la pell. Cattiva piega. Mala
Vessìgh. s. f. pl. br. . . . . Quei Tratti abitudine invecchiata. - Far come il ciau
ne campi di terra tenace, ne quali sta belotto che non lascia mai la piega. Dicesi
gna l'acqua, e perciò non vi prospera di chi persevera nel mal fare. VILLA.
il grano nè altro che sia. VILLA. Voeülta (Toeugli la) a vun. m. br. Precor
Vessinèll anzichè Vesinèll. v. br. fig. Na rergli. Furargli le mosse. Corrergli avanti
bisso. Fistolo. Folletto, Frugolo. VILLA. girandogli intorno. Prevenirlo. Usasi più
Vestii de desimpegn. . . . diciam quello spesso figuratamente per Superare in ae
che, recando un carattere proprio, scio. cortezza alcuno. Vincere del tratto o della
glie in certo modo dall'etichetta: per es. uano. Vincer la prova con uno. Metter
l'abito da eaccia per gli uomini, l'abito selo sotto. VILLA.
nero per le donne, e simili. STRIGELLI. Völp (Fà la strusa a la). V. Strùsa in q. G.
Via (De quella). m. br. Mentre. In quel tempo Vás. cor. diviso in Fauua e Voce,
medesimo che De quella via che mangi on Vostàn per Ostàn. V. nel Voc.
boccon, leggi amca la gazzetta. Mentre Voziferà, ecc. Vociferare, ecc. D. SARDI.
mangio leggo anche la gazzetta. VILLA. Vùn(On strasc de... Un solo soletto. STR.
Vin (in) a Vin che fa pissà ag. Vino che De vum, e De vuna. m. brianz. che
appena bevuto è giù in terra. aggiunto a certi epiteti, ecc. dà loro
Vin che ha de la grappa. m. brianz. molta forza. P. e. El tal l' e on negher
Vin graspio? Vino che tiene dai graspi de vum. La tal l'è ona pucciana de vuºta,
un certo sapore astringente. VILLA. che di u inguarda a dagh-sott. VILLA,

Zanara v. br. Ginevra; e fig. Luogo Zanevregliin. v.br. Cinevrito, e fig. Miscre
di miscredenti, di spiriti forti. VIELA. dente. Spirito forte. VIL. V.Négher nel Vot.
"
( i 39 )
ma Zanforgnitt. v. cont. brianz. corrispondente Zibaldin (Giugà al). . . . Sp. di giuoco di
alla milanese Berlinghitt. V. – VILLA. Carte,
Zàppa. v. br. Tacca. VILLA Zipì (No). . . . . Tacere, non risponder
Chi ha bottega no fa zapp. m. br. nulla a chi ci sgrida. STRrGELLI.
. . . . E difficile che i bottegai non Zòccor (Fà). . . . I Brianzuoli dicono così
paghino i debiti, in quanto che il cre allorchè veggono neve caduta di fresco
ditore, pigliando a credenza della merce o terra molle e tegnente appiastrata
che quelli vendono, mette al coperto sotto alle scarpe di chi vi cammina so
il fatto suo – Notisi che Zappa a Brianz. pra o sotto i ferri dei cavalli e simili,
significa pur quella tacca(crena) che si fa formando come dire uno zoccolo – Nota
alla taglia o tessera come la dicono. VIL. che il Davanzati usa Zoccolo o Mozzo
Fà zapp. m. br. fig. Far mancamenti, per Zolla. VILLA.
errori, scerpelloni – Zappa quì si piglia in Zitràcch. v. brianz. . . . Sp. d'uccello.
senso di tacca, difetto, mancanza. VILLA. Zittì. T. Teatr.... Ingiungere silenzio. SAR.
Zappèll. v. br. Taglio. VILLA. Zu-zù. v. br... . Con questa voce usano
Zappellà dicono volentieri i Brianz. in luogo i contadini brianzuoli chiamare a sè
di Tapellà (tagliuzzare). V. – VILLA. il porco. E con essa alcuna volta si
Zenzin. . . . Così chiamano per vezzo le gnificano il Porco stesso. A quel che
donne brianzuole il Brusajell, la schiac pare siſatta voce è presa dal venso
ciatina di pasta di granoturco, il ciac che fa l'animale allorchè grugnisce.
cino o quaccino de'Toscani. E così chia VILLA.
manla sol quando parlano co' lorban Zùcca (Avè o Dà ona cossa per ona. ... de
bini. VILLA.
lacc). V. Làcc in queste Giunte.
Zèrzega o Brûsega dicono i ragazzi brianz. Zuccheràa. Inzuccherato. Acqua zucchera
ne loro giuochi per Brüsa. V. – VILLA. da Acqua inzuccherata. D. SARDI.
Zètt. T. de' Giard. Tallo. Cetto. Tenero Zuccòria(Beata).... Una Pinzocchera. SAR.
germoglio o messiticcio di pianta erbacea Zuppà o Suppà. v. c. br. Fare un po' di
o fruticosa anzichè di albero. VILLA.
zuppa.

So PR A G GIU N TA.
Abitt. v. br. Appetito. VILLA. Bègher. v. cont. br. per Dònn. V.
Adaquatriz. V. Marcidanelle Giunte e Fòssa Besbèj. v. br. per Besbilli. V. VILLA.
nel Voc. Beverón. v. cont. br. . . .
aº Affabètt. ... Idiotismo comunissimo tra il . Digliaccia
e
mento pantanesco. VillA.
nostro popolo per Alfabètt. V. nel Voc. Bicceràda ... Giuoco in cui chi ultimo rie
fºgº Arrésc(Fass).v, dei monti di Nava.Arrendersi. sce a far quello che a ciascun giocatore
Balzegà. v. br. Esser fedifrago – ed anche è proposto, paga altrui da bere. STRIG.
Vogellare. VILLA. – V. Balàndra nel Voc. Biga(Fà la). fr. del B. Mil. . . . . Sten
Barbozzàda e Barbozzòn. v. br. Sorgozzone. perare la farina nell'acqua o nel latte
VILLA. – V. Fasceù sig. 3.º nel Voc. freddo per farne poi polta: metodo
Baslètta (Vegmì). m. br. Scenire. Andare o usato per evitare i grumi. CoRsI.
Cadere in deliquio. Avere sfinimento di Bigol. v brianz con coi Berg.... Lo Scapo
cuore. Sincopizzare. Così detto dall'allun o stipite dell'aglio. Onde vengono forse
garsi e raggrinzarsi del mento (basletta) i Bigolitt, dei quali nel Voc. VILLA.
che accade in chi sviene. VILLA. Bilèrc. v. br. Gualercio. Bircio. Guercio. VIL.
Baslottin de gianda. v.br. Cupolino. Il Calice Birlàa o Borlàa. v. fanc.br. Pallottoletta. VIL.
del fior femmina della quercia e del rove Bòggia per Bòtta (pesce). V. nel Voc. Vil.
re, il quale, maturando e seccando, divie Bolgión. v, cont. br met, Impelmi
ne simile ad una cupella o ciotolina. VIL. Bolgiòtt. nato. Chi ha la faccia gonfia
Battarèll. v. br. Frugone. Frugatoio. Ba Bolgiottént.) e gialla o pallida come è
stone per frugar pescando. VILLA. il colore delle rape lunghe cotte dette
Bavètta dicon i Brianz per Bajèrta. VILLA. bolgiòt. VILLA.
Béga. Noja. Driga. Vun che gh'ha douà Botéga (In) ghe voeur minga tanti cadre
di begh. Un importuno. Un sec.atore. l ghin. La bottega non vuole alloggi,
( 14o )
Bottonéra. v. br. fig. Ventraja, Pancia. P. es. Gelàa per Stocchin e Stracchin sig. 4 r.
El tal l'è longh de bottonera; ghe ne D. SARDI.
voeur a mantegnill! Egli ha gran ven Gesètta. Chiesetta. V. Gesicelì nel Voc.
traja; epperò troppo ci vuole a cibarlo. VIL. Gessón. NB. Se gesson è anche la terra
Bozzerént. v. br. Bilenco. Chi ha le gambe di Maresso e de'contorni che risponde
torte. VILLA. nelle quì accennare qualità, è fertile
Broccà e Bloccà. v. br. Cogliere. Colpire. epperò non simile negli effetti al ſer
Acchiappare VILLA. rett. STRIGELLI.
Brustiàtt.... Chi raccoglie strigio (striggia) Ghitarista. Sonator di chitarra. D. SARDI.
per farne spazzole (brusti), granatini da Ghicc(La batt d'on) per Abaaghicc. D.SAR.
pescar bozzoli, e simili. Giraffin. . . . . Sp. di soprabito assai corto
Bùgna per Boeigna. V. nel Voc. con due tasche per davanti e un taschino
Bugnà. v. cont. br. Brogliare. - al petto sinistro. D. SARDI.
Capìn. v. br. Appicco. Appiglio. Giussumìn. . . . . Quel vano che rimane
Capin. v. br.... Che sa farsi valere. nella tabacchiera là dove altri ha messo
Cartón (Leng de soravia del . m. br. . . . le dita per prendere tabacco D. SARDI.
Recitare il contenuto di un libro – Vale Grondà. Sin. di Grondonà. V.
anche . . . . Essere molto innanzi nel Inzigadór. Aizzatore – Sollucheratore San
saper leggere. VILLA. Istérich. Isterico. Maa isterich. Istersuo.
Cattasù. V. in Marcida nelle Giunte. D. SARDI.
Ciappà. . . . Contrarre non solo de'co Istess istessisc. Stesso stessissimo.
lori si dice, ma d'ogni altra qualità: Liſroccà o Fà el lifrocch. Oziare. Sire
così Ciappà elfort, el muffe sim. STRIG. scioperato per abito.
Coeür (Avegh duu). Andarci con due cori a Ligà. Metter prigione. D. SARDI.
fare, credere, ec.(Caro Let neg. III, 1o5). Ligassela al did. V. Did nel Voc.
Coladór. V. in Marcida nelle Giunte. Magéngh. Madornale. D. SARDI.
Corlàsc. v. br. sin. di Merlàsc. V. VILLA. Magra (Falla o Fassela). Farla magra. Sal
Crós (in) ag. L'è cros, l'è lettera, l'è Maguttàja. . . . Nome collettivo dispre
semper soa. V. Sò nelle Giunte. giativo denotante Brigata di manovali,
Fassinà. Far fascine. Affasciare? Affascinare? tutto il marame de muratori.
Firlonféra (Oma). Filattera. D. SARDI. Màjstra per Maèstra sig. 6. V. nel Vcº
Fochi romani. Sin. di Foco rosso. V. nelle C. Màn (Ced la). Ceder la mano. D. SARDI.
Foghètti (I). . . . Con questo nome demo Manascià per Minacciare. D. SARDI.
riamo una Brigarella di sonatori mezzo Mangiàda. Giunteria. Trufferia. D. SARDI.
mascherati che girano nelle sere di car Patatigh patatagh.... Voci initative denº
nevale per le case di chi ama spassarsi, tanti il suono di certi colpi. D. Santi,
mostrando la lanterna magica e dando Peveràda. . . . . Sp. di salsa all'inglese
altri simili passatempi. con fortissimo sapore di pepe. D. Sannº
Gàba (in). Credo che potrebbe giungere Peverin. V. Salin del pever in Salin.
ad otto braccia così l'alta, come l'or Pianadùra. Piallatura. D. SARDI.
dinaria, e la bassa. STRIG. Piazzée (in) corr. colei in colui.
Gaioffà e Ingajoffà. Intascare. D. SARDI. Poccigà, Poccigàda, Poccigh, Poccigº
Galbée (Ross come on). NB. Il Gallee è Pottinicciare. Pottiniccio. Chi potutº
giallo; quindi la frase parrebbe ironica D. SARDI.
e significar giallore; epperò non conver Polpett de magher, sch. Ranolacci D.Saº
rebbe la traduzione che par di rame; per Poltisciàa, Poltisciada. Appiastricciato, Ap
chè il rame è rubicondo davvero. STRIG. piastricciamento. D. SARDI.
Galée e Galér e Galéra. . .. . Sp. di bigon Ras'ciadùra. Raschiatura. D. SARDI.
ciuolo da vino. VILLA. Tutt'insenma. In complesso,
Galettéra non è da dirsi una parte del Tutt alface. Tutti quanti.
filatojo. STRIGELLI. Varoeul (I segn di). V. Sègu nel Voc.
Garavée. v. br. Mucchio di ruderi. Il lat. Vascàda e Vàsco. Sin. di Vappada e Wºr
Rudetuum. VILLA. po. V. nel Voc. D. SARDI.
--- -
IE LE N CO

DEI

SIGNORI ASSOCIATI

A L

VOCABOLARIO.
Non è improbabile che, ad onta d'ogni diligenza, si
possano rilevare in questo Elenco ommissioni od errori così
individuali come titolari. Qualora i Signori Associati cui si
riferissero si compiacciano farne avvertito l'Autore del Vo
cabolario, egli si farà un dovere di rettificarli.
SIGNORI ASSOCIATI IN MILANO,
- -

Acquanio Carlo, Impiegato nell'I. R. Tribunale Biffi Ingegnere Gaetano, Impiegato nella ſ. R. Di
di Prima Istanza. rezione generale delle pubbliche costruzioni.
Adamoli Pietro. Binaghi Giuseppe, Ragioniere.
Agrati D. Giovanni. Bini Francesco, Rogioniere.
Airaghi Gaetano. Bisi Carolina, Pittrice.
Airoldi Ragioniere Anbrogio, Impiegato nell' I. Biumi Matteo, Avvocato.
R. Contabilita centrale. Bolgeri pottor Gio. Battista, Notaio.
Airoldi Canonico D. Cesare. Bollati Giuseppe, Librajo.
Alberti Giuseppe, Dottor fisico. Bolognini conte Pio.
Albini Giuseppe, Ragioniere. Bolter Pasquale, Maestro elementare privato.
Alfieri Carlo, Dottor fisico. Bonomi Luigi.
Alfieri Filippo, Ingegnere. Bonsignore Enrico, Maestro.
alloggi Rag. Achille, imp.º nell'I. R. contº cent.” Bordini Rag. Antonio, Imp.º nell'I. R. Cont.º cent.
Aloardi Pietro, Ragioniere. Borghi Giuseppe.
Aluisetti Architetto Giulio, Socio d'arte dell'I. Borgia Contessa Luigia.
R. Accademia di belle arti. Borletti Massimiliano, Impiegato presso la Con
Ambrosini Pietro, Ragioniere, per copie a. gregazione Municipale.
Ambrosoli Pietro, Ragioniere. Borri Conte.
Annoni Saturnino. Borromeo Conte Renato, I. R. Ciambellano, Ca
Annoni Pietro, Ragioniere. valiere dell'Ordine Gerosolimitano, e Direttore
Annovazzi Angelo, Possidente. dell' I. R. Conservatorio di musica.
Antolini Gio. Battista, Maestro elementare priv. Borroni e Scotti, Tipografi.
Appiani Andrea, Pittore. Borsa Antonio, Ragioniere,
Arese Conte Marco. Borsi Costantino,
Arpesani Dottor Paolo, Medico chirurgo. Bossi Dott. Giuseppe, Maestro nell'I.R. Scuola Norm.
Aschieri Giovanni, Ragioniere. Bossi Giuseppe Alberto, Ragioniere.
Daini Giuseppe. Bossi Luigi.
Baldoli Rag. Antonio, Imp.º nell'I. R. Cont.º centº Botta Pasquale.
Balsamo Marchese Michele. Brambilla Barisoni Nina.
Barni canonico D. Gaetano, Professore di Reli Branca Carlo, Libraio, per copie 5 residue a lui.
gione nell' I. R. Liceo di Sant'Alessandro. Bravetta Santo , Tipografo.
Barni Carlo. Brenna Giovanni, Commerciante.
Bassi canonico D. Angelo, coad in San Babila. Brenna Giovanni, I. R. 1.° Tenente Iagº Geografo.
Bassi Calisto, Poeta degl'II. RR. Teatri. Brera Giuseppe, Imp.º nell'I. R. Cont.º centrº
Bassolo D. Paolo, Impieg, nell'I. R. Cont.º cent.” Brey Ingegnere Architetto Gaetano, Membro di
Bazzoni Gio. Battista, Aggiunto all'I. R. Pret.“ urb. varie società scientifiche.
Beccaria Marchese Giulio, Deputato alla Con Bridi Carlo, Speditore nell' I. n. Direzione ge
gregazione Centrale, ecc. nerale delle pubbliche costruzioni.
Bellani D. Carlo, Sacerdote, per copie 2. Brioschi Giovanni, Capo dell'I. R. Ufficio del bollo.
Bellotti D. Felice, Membro dell' I. R. Istituto, Broglio Angelo, Cassiere nella 1. R. Dir.º delle Poste.
consigliere dell'I. R. Accademia di belle arti. Caccia D. Carlo, Proposto Parroco di S. Satiro.
Bellotti Ragioniere Agostino, Impiegato nell' I. Cadolini D. Achille.
R. contabili a centrale. Cagliani Pasquale, Ragioniere.
Benussi-Bossi Antonio, Possidente. Caimi Agostino, Ispettore alle mobiglie della I. R.
Bergola Rag. Paolo, imp.º nell'1. R. cont.º centº Corte.

Bernago Nobile Antonio, Protocollista nella Di Calcaterra G., Cassiere.


rezione generale delle pubbliche costruzioni, Caldarini Antonio Maria, Vicedir. dell'I. R. zecca,
Bernardoni Giuseppe, Tipografo. Caldarini Michele.
Bertani Carlo, Ingegnere. Campagnani D. Giovanna, nata Goffredo.
Besana Ingegnere Architetto Carlo, Ufficiale presso Campi. . . . . Maestro elem. privato, per copie 2.
l'I. R. Contabilita centrale. Cantoni Tobia, Dottore in chirurgia.
Desesti Luigi, Possidente. Capelli Luigi.
Besozzi Nobile Aurelio, Ragioniere nella Dire Capelli Dottor Antonio, Professore nell'I. R.
zione del Ven. ospedal maggiore. Istituto veterinario,
Bianchi Ambrogio. Carati Carlo.
l'ianchi d'Adda Nobile Marziale. Carcano Antonio, per copie 2.
Bianchi Gaetano, Imp.º nell'I. R. Dir. delle Poste. Carcano Cesare, Ragioriere,
Carcano Nobile Ciulio. De Capitani Barone Paolo, r. R. consigliere Az
Cardani consigliere Gaudenzio, I. R. Commissa lico, Socio onorario delle II. RR. Accademie
rio Superiore di Polizia. di belle arti di Milano e Venezia.
Caretti Sacerdote D. Eugenio, Ispettore alle no De Capitani d'Arsago D. Alberto, Proposto Par
tificazioni de'Luoghi Pii. roco di Santa Maria alla Porta.

Carmagnola Luigi, I. R. Aggiunto. De Capitani d'Arsago Gio. Battista, Dott. in legge.


Carpani Cesare. De Filippi sac. D. Anselmo, corrett. nell'I.R.Stamp.
Caspani Alessandro, Maestro elementare e ginnas. De Filippi Professor Giuseppe, Dottor fisico.
Casati Nobile Carlo. De Giorgi Emilio, Impiegato presso l'r. R. com
Casati Nobile Angelo. tabilità centrale.

Castiglioni Dottor Cannillo, Ispettore dell I. R. Dell'Acqua Andrea, Ragioniere.


Stamperia. Dell'Acqua Antonio, Archivista nell'I. R. Dire
Cattaneo Giuseppe. zione del Lotto.
Cavalini Achille, Imp.º nell'I. R Contabilº centrº Della Casa D. Pietro, Imp.º nell'I. R.cont.º cent.
Cavanaghi Giuseppe. Della Porta D. Aquilino, impiegato nell'I. R.
Cella Rag. Gio., Imp.º presso la Congreg. Munº Contabilita centrale.
Ceroni Riccardo. Dell'Orto Antonio.

Ceruti Giuseppe, Ingegnere. Del Maino Gaspare, Dott. in matem.º, per espie 2.
Cervieri Giovanni. Del Ponte Antonio, Imp.º nell'I. R. cont.º centº
Chiappa Gaetano, Ingegnere. De Marchi Gherini, Ragioniere.
Chiesa Carlo. De Mattei Margherita.
Chiesa Gaetano, Ragioniere. De Micheli Luigi.
Chiossi D. Margherita, nata Vitali. De Minonzi D. Marietta, nata Gherardini.
Chiusi Giuseppe, Tipografo. De Simoni D. Giuseppe, commendatore dell'or.
Cicoli Alessandro. pontif di S. Gregorio il Grande, console po-tificie
Cighera Francesco, Possidente. Dipartimento Parravicini nell'I. R. Cererno.
Cipollini Angela, Direttrice di una casa d'edu Dugnani Carlo, Dottor fisico.
cazione femminile. Dumolard e figlio L. Librai.
Citterio Francesco, Incisore. Durelli Camilla, Maestra nell' I. R. Scuola E.
Civelli Giuseppe, Professore di calligrafia. M. Femminile di Scn Giorgio al Palazzo.
Clerici Nobile Paolo. Erba Carlo.
Colombani Alessandro, Ingegnere. Fattori Ambrogio, Maestro elementare Prirato
Comerio Giuseppe. Favini Andrea, Ragioniere.
Confalonieri D. Giuseppe, Sacerdote. Favini Dottore, Imp.º presso la congr. Muns
Constantin Lorenzo, Imp.º nell'1. R. cont.º centrº Fè Nobile Camilla.
Conti Ragioniere Giuseppe Antonio, Impiegato Ferrandi Gaetano.
nell' I. R. Contabilita centrale. Ferrario Angelo.
Conti Luigi. Ferrario Luigi, Imp.º nell'r. R. cont.º cent.-
Corneliani Dottor Antonio, Notafo. Ferrario Pompeo, segretario nell'1. R.Mag.° cam.-
Corti Enrico, Dottore. Fiocchi Pietro, Ragioniere.
Crescentini Nob. Pace, Impiegato nell'I. R. Di Fioroni Giacomo, Possidente.
rezione degli Archivi. Fischer Gio., Maestro privato ginnasiale.
Crespi Giuseppe, Librajo. Formenti D. Gio. Battista, I. R. consigliere,
Crippa Francesco, Vicesegº presso la Cong. Mun.° Commissario Superiore di Polizia.
Cristoforetti Luigi. Fornara Giulio Cesare, Dottor in legge.
Crivelli Pietro, Avvocato. Foscarini Benedetto, Possidente.
Crivelli Gioacchino. Frasconi Giovanni, impiegato.
Crivelli G. Antonio. Frigerio D. Antonio, canonico.
Croff Girolamo, Ragioniere. Frigerio Angelo.
Crosio Giuseppe, Ingegnere. Fumagalli Stefano.
Crosti Luigi. Gaggi Carlo, Caporagioniere dell'Amministrazione
Curti Adele. del V ospedal maggiore.
Cusani Rag. Pietro, Imp.º nell'1. R. cont.º cent.e Gagliati Giuseppe, Ragioniere.
Cusani Visconti Marchese Francesco. Galimberti Filippo, studente privato in legge.
D'Adda Marchese Girolamo. Gallarati D. Carlo.
l'Adda Marchese Giuseppe. Galli Carlo, Maestro nell'I. R. Scuola Normale.
Dagua D. Silvio, Professore giubbilato. Gargantini Giuseppe.
Danzi Giovanni, Dottor fisico. Gariboldi Agostino, Impiegato nell'i. R. Dire
De Bernardi D. Filippo, Sacerdote. zione generale del Censo.
De Cagnola D. Gio. Battista. Gatti Pietro, Imp.º nell'I. R. contabilita centrale
Cemmi sacerdote Professore D. Lnigi, Catechista Magnaghi Carlo, Imp.º nell'I. R. contº centrale.
nell'I. R. Ginnasio di Sant'Alessandro. Malacrida Carlo, Imp.º nell'I. R. cont.º centrale.
Gherardini D. Giovanni, Membro dell' I. R. Malatesta Realino Santo, Librajo.
Istituto di scienze, lettere ed arti. Malortiz Giuseppe Cesare.
Ghianda Angelo. Mangiagalli Dottor Ambrogio, Notajo coadiutore
Gliotti Cristoforo, Mercante d'oro. nell'I. R. Archivio notarile.
Ghiotti sae. Prof. D. Tomaso, Maestro di lingua Mangili Innocente, Negoziante Spedizioniere Com.°
e lett. it. e storia nell'I. R. Collegio delle fanciulle. Mantegazza Nobile Giovanni, Commendatore.
Ghirlanda Nobile Carlo. Mantegazza Gio. Battista.
Gira D. Eugenio. Manzoni Alessandro, Membro dell'I. R. Istituto,
Giroldi Giuseppe, Ragioniere. Socio onorario dell'1. R. Accademia di belle arti.
Giulini Conte Cesare. Manzoni D. Luigi, Imp.º presso la Cong. Men.-
Giussani Giovanni, Negoziante. Manzoni Rag. Giuseppe, Imp.º nell'I.R. Cont. cent.
Giussani Giuseppe, Ingegnere. Marchesi Placido, Praticante Ragioniere.
Giusti Dottor Emilio, 1. R. Attuario fiscale. Marchesi Professor Pompeo, consigliere ordin.
Gnecchi Dottor Giuseppe. dell'I. R. Accademia delle belle arti, e Cava
Goré Ambrogio, Ragioniere. liere di più ordini esteri.
Gori D. Pietro, I. R. consigliere Aulico Procura Marenesi Ercole, Professore.
tor Camerale. Marenzi Giacomo, Professore di lingua e lette
Gozzi Timoleone, Dottore. ratura tedesca nello Stabilimento Racheli.
Grasselli Antonio. Mariani Rag. Alessandro, Imp.º nell'I.R. cont. cent.
Grassi Francesco, Liquidatore presso la Cassa Mariani Giovanna.
dell'I. R. Monte Lombardo-Veneto. Marinoni Nob. Giorgio, Segretario presso la Con
Griffini Romolo, Studente. gregazione centrale.
Grossi Sac. D. Gioacchino. Marocco Alessandro, Ingegnere,
Grumelli Pedrocca Nob. Fermo, Corte Palatino, Marocco Ambrogio, Maestro element. comunale.
Vicesegretario nell'I. R. Magistrato camerale. Marocco Carlo, Ragioniere.
Guillard, Ingegnere. Maroni Sac. D. Eugenio, coadiutore a Santa Ma
Guscetti Severino, Dottore. ria del Carmine.
Her Giuseppe. Martelli Antonio.

Invernizzi Antonio, computista Municipale. Martinez Nobile Diego, Avvocato.


Isimbardi (Casa). Maruzzi Giuseppe.
Rentzer G. Marzio Carlo.
Krentzlin Nob. Galeazzo, Ing. Ispettore dei canali Marzoni Antonio, Imp.nell'Amm.de'Luoghi Pii elem.
navigabili nell'I. R. Dir. gen. delle Pub. Cost. Mazza Giuseppe.
ILampato Francesco, Librajo. Mazzeri Giuseppe, Ingegnere.
Lanzinger Francesco, Maestro di lingua tedesca. Mazzoni Giuseppe, Imp. presso l'I. R. Cont. cent.

La Rocca P., Possidente. Mazzucchelli Girolamo, Dottor fisico.


Lattuada Carlo. Meer Giuseppe, Negoziante.
Lattuada Sac. D. Giuseppe, Coadiutore in S. Fedele. Melazza Rosa, Maestra elementare privata.
Lavelli De Capitani D. Felice, Parroco dell'I. Corte. Melli Carlo, Imp. nell'I. R. contabilita centrale.
Lazzati Germano. Menclozzi Nobile Ercole.
Limito Luigi. Merelli Bartolomeo, Appaltatore degl'It. RR. Tea
Litta Duca Antonio. tri di Milano e di Vienna.
Litta Modignani Marchese Eugenio. Merlo Rag. Carlo, Imp.º nell'I. R. Contº centrale.
Litta Modignani Nobile Lorenzo, I. R. ciambellano. Mevola Sac. D. Francesco, Consulente al Vica
Litta Modignani Nobile Paolo. riato arcivescovile e Promotore dei legati pii.
Locatelli Gio. Battista, Negoziante. Michel Emanuele, Professore di Disegno nell' I.
Locatelli Pietro, Ingegnere. R. Scuola Tecnica.
Lodigiani Rachele. Missaglia Dottor Vito, Notajo.
Lombardi Girolamo, Commerciante. Modini Pietro, Ingegnere.
Longhi Antonio, Dottor fisico, per cop 2. Molina Paolo Andrea, Negoziante.
Lucca Giovanni. Mongeri Rag. Giuseppe, Imp. all'I. R. cont. cent.
Lucchini Saverio. Montecuccoli Conte Raimondo, I. R. ciambellano.
Luzzi Antonio, Pittore. Monti Angelo, Librajo, per copie 4 residue a lui.
Macario. . . . . . Cassiere. Monti Rag. Gio., capod p. nell'I. R. cont.º cent.“
Maestri Francesco, cancellista presso l'I. R. Ispet Monti Francesco.
torato generale delle scuole elementari e Mae Moro Melchiorre.
stro di calligrafia nella 1. R. Scuola Normale. Motta Luigi, Dottor fisico.
Maggi Giovanni Antonio.. Mozzoni Giovanni,
Negri Giovanni, 1. R. Tenente ne cranat. ceppert. Prayer Giacomo, Imp. nell'I. R. Dir. delle Poste
Negri Luigi. Prevosti Carlo.
Nessi Maria.
Prevosti Sac. D. Luigi, Coadiutore in San Satire
Nicoli Ambrogio.
Prina Sac. D. Giuseppe, Assistente all'Oratorio
Noseda Architetto Pasquale, Maestro nell'I. R. Scuo di Santa Maria del Carmine.
la Normale.
Racheli Giovanni, Proprietario Direttore d unº
Nova Ragioniere Carlo, Cassiere presso l'I. R. Monte. Stabilimento d'istruzione.
Omboni Giovanni.
Radicati Contessa Paola.
Omboni Giuseppe.
Ratti Giuseppe, controllore del Luogo Pio di
Osio Luigi. | San Vincenzo.
Ottolini Ignazio.
Padulli Nobile Giulio.
Ravizza Dottor Carlo, Professore di filosofia nel
l'I. R. Liceo di Sant'Alessandro.
Pagani D. Giulio, Cav. della Corona di ferro e del Ravizza Dottor Giacomo, Medico-chirurgo.
l'Ord. Cost. di S. Giorgio di Parma, I. R. Con Ravizza Gaetano.
sigliere di Governo, Direttore dell'I. R. Lotto.
Redaelli Ambrogio, capodipartimento nel I. R.
Pagani Ercole, Ragioniere. Contabilita centrale.
Pagani Giuseppe, Economo nell'I. R. Trib.º crim.“
Redaelli Sac. D. Samuele, Professore d'esegesi e
Palmieri Ragioniere Leopoldo. d'ermeneutica nel Seminario arcivescovile.
Pampuri Carlo, Farmacista.
Regondi Bonifacio.
Papis Giovanni.
Regondi Gaetano, Ragioniere. -

Parea Albino, Ingegnere.


Reina Giuseppe, Librajo.
Parola Dottore Alberto, Notajo. Rescalli Marchese Paolo.
Parola Sae. D. Giuseppe, Assistente al Prefetto
Resnati Giovanni, Librajo.
nell'I. R. Ginnasio di Brera.
Parrocchetti D. Stefano. Restelli Giuseppe, Ragioniere.
Restelli Sac. D. Giovanni, Padre Barnabita.
Patellani Sac. D. Luigi, Promotore Aggiunto Restellini Carlo.
nella Curia arcivescovile.
Retaggi Achille, Studente in legge.
Patrizio Antonio, Ragioniere.
Rezzonico Avvocato Francesco, I. R. consiglie
Pavesi Sac. D. Natale, coadiutore a Sant'Eufemia.
Pedetti Gio. Battista, Cassiere nella Cassa di ri
re, ecc., Socio corrispondente dell'I. R. Istinº
di scienze, lettere ed arti
sparmio.
Richini Rag. Cesare, Imp.º nell'i. R. contº cenº
Pellegatti Visconti Gaetano, Ingegnere.
Pellizzoni Giuditta. Richini Rag. Gio., Imp.º nell'I. R. cont.º centº
Rimani Ercole, Ingegnere.
Pelusso Antonio, Dottor fisico.
Peregrini Paolo.
Rivolta Cristoforo, Tipografo.
Rò sae. D. Romiro, vicerett. del P. Albergo Triuli
Perelli Giacomo, Medico-chirurgo.
Perelli Paradisi.
Rolla Enrico, Ingegnere di prima classe nel I º
Piana Varesso. Direzione generale delle pubbliche costruzioni,
Piana Eustachio, Librajo.
Rossari Dot. Luigi, Profess. nell'I.R. Scuola Tecnica
Picchiottini Antonio. Rossi Daniele, Ragioniere.
Rossi Giuseppe.
Piola Nobile Luigia.
Pirotta Sac. D. Antonio, Centiluomo di camera Rossi Luigi.
dell'Eminentissimo Cardinale Arcivescovo. Rossi Rag. Pompeo, Imp.º nell'I. R. contº cenº
Pirovano Rag. Antonio, Imp. nell'I. R. Cont.º cent.e Rotondi Pietro, Maestro ginnasiale.
Pirovano Ingegner Giovanni, Impiegato nell'I. R. Rougier Achille, Dottore.
Rovida sac. Professore Nobile Cesare, car- del R.
Direzione generale delle pubbliche costruzioni.
ordine sardo de ss. Maurizio e Lazzarº, Iº
Pisani Angelo, Maestro elementare privato.
Consigliere, Censore, ecc.
Pizzamiglio Giuseppe, Sergente nell'I. R. Reggi
mento Arciduca Alberto. Sala Federico, Dottore.
Polli Dottor Giovanni, Assistente alla cattedra Salari Giovanni, Imp.º nell'1. R. contº centrale
di chimica tecnica nell'I. R. Scuola Tecnica. salis conte Rodolfo, Deputato alla cong º
Ponti Baldassare, Librajo. Sambrunico Vismara F. Librajo per cop º residue
Sanseverino Vimercati Conte Faustino.
Ponti Giuseppe, Imp.º nell'I.R. Cont.º centrale.
Sardi Domenico, Correttore nell'I. R. stamperia.
Ponzoni Rag. Francesco, Imp. nell'I.R. Cont.º cent.”
Porro Barone Ferdinando. Savonarola Gaetano, Professore di belle lettere
Porro Nobile Giulio. Scanagatta Vincenzo, Avvocato.
Porro Donenico. Scapin Carlo, Librajo. -

Schiavi Giovanni, Magazziniere nell'I.R. Stº


Porro Giovanni, Ragioniere nel V ospitale Magg. Schiepati Andrea.
Pozzi Luigi, Macchinista.
Scotti Guido.
Pozzoli Angelo. | Serbelloni Conte Giuseppe, I. R. ciambellanº
Seveso Luigi. Tirinanzi Ambrogio, Ingegnere.
Silva Ottavio, Farmacista. Torelli Rafaele, Ragioniere.
silvestri Giovanni, Librajo, per copie a residue. Torri Gio. Battista.
silvola Francesco, Maestro nell'I. R. Scuola Norm. Tosi Ernesto, Dottore in legge.
Simonetta Carlo, Ragioniere. Treves Guglielmo.
Soata Giuseppe. Trezzi Antonio, Dottor fisico.
Società d'Incoraggiamento. Trotti Bentivoglio Marchese Antonio, I. R. Ciam
Sola Conte Cristoforo. bellano.
Somaschi Annibale, Imp. nell'I. R. Dir. del Censo. Turati Carlo Giuseppe, Mercante.
Somaschi Rinaldo. Ubicini Andrea, Librajo.
Sonzogno Lorenzo, Librajo. Usienghi Gio. Battista, Maestro elem. e ginnas.
Sopransi Nobile Agostino, Avvocato. Valaguzza Francesco, Ragioniere.
Sormani Dottor Francesco, Notajo. Valentini Ottone, Commerciante.
Spreafico Sac. D. Giuseppe, Catechista nell'I. R. Valesi Carlo, Avvocato.
Scuola E. M. Normale. Valtolini Giuseppe, Ragioniere.
Stefili Dottor Pietro, Amministratore Agg. presso Vandoni Alessandro, Dottore.
il Ven. ospedal maggiore e uniti LL. PP. EE. Vendramini Sac. D. Carlo, Coadiutore in S. Satiro.
Strigelli Avvocato Gaetano, Deputato alla Con Vergani Carlo, Negoziante.
gregazion provinciale, ecc. Verza Alessandro.
Strozzi Domenico. Vestri Giuseppe, Imp.º nell'I. R. cont.º centrale.
Taccani Architetto Francesco, Impiegato nell'I. Viglezzi Francesco, Dottore.
R. Direzione gen. delle pubbliche costruzioni. Visaj Placido Maria, Tipografo e Librajo.
Tadolini Giuseppe, Ingegnere. Viscontini Ercole, Ingegnere.
Tallachini Gio. Battista, Ingegnere. Vismara Carlo , Ingegnere.
Tamburini Gaetano, Ingegnere. Vitali Abate.
lrue
Tamburini Giovanni, Tipografo. Vitali Nob. Francesco.
Tarelli Rafaele. Vitali Sacerdote D. Ambrogio, Aggiunto nella
Tatti Luigi, Ingegnere. Cancelleria arcivescovile.
; ar
Taverna Conte Paolo, I. R. Ciambellano, ecc., Vitali Sac. D. Giuseppe, Procancelliere arcivesc.
il
per cop. 2. Voghera Ingegnere Giovanni, Impiegato nell'I. R.
Taverna Contessa Carolina. Direzione gen- delle pubbliche costruzioni.
Tendler e Schaeffer, Librai. VVautrain Lucrezia, Maestra.
Tensali Gaspare, Dispensiere nell'I. R. Dispensa Zaccaria Nobile Giulio.
centrale dei tabacchi. Zamara Giuseppe, Ragioniere.
Termignoni....... Dottore in legge. Zanetti Giuseppe, Prof. nel Gin. com. di S. Marta.
Terruzzi Giuseppe, Dottore. Zoncada Antonio, Professore. |

Testi Antonio. Zoppis Achille, Imp. nell'Economato municipale.


Tinelli Rag. Pietro, Imp.º nella Congreg.º Munic. Zucchetti Luigi, I. R. Impiegato.

SIGNO RI ASSOCIATI FUO RI DI MILANO,

Adamoli Giovanni, Dottore in Pavia. Bono Antonio, Possidente in Vigevano.


Airaghi Angelo, Maestro in Busto Arsizio per cop. 2. Bondinai Antonio, Possidente in Melegnano.
Annoni Sac. D. Gaetano, Vicerettore nel Seminario Borsani Giovanni, Possidente in Mondonico.
di Monza. Bosisio Professore Mosè, in Monza.
Artaria Domenico in Vienna. Buffoni Francesco, Ragionere in Padova.
Artaria e Fontaine in Manheim. Cagnoni D. Carlo, Parroco in Pioltello.
Dalzarotti Dot. Antonio, Medico in Conno. Caimi Gio., Avvocato in Sondrio.
Baroni Sac. Professore D. Clemente in Carugate. Cairo Luigi, Librajo in Codogno.
Bazzarini G. B. in Venezia. Campana Marco, Maestro elem. com. in Monza,
Bazzini Stefano, I. R. commiss.º distr.º in Monza. Carini Alessandro, 1. R. Impiegato in Lodi.
Bazzini Sac. Giuseppe, Catechista nel Seminario Carminati Girolamo, I. R. Ingegnere in capo in Lodi.
di San Pietro Martire presso Barlassina. Casolo Canonico D. Giuseppe in somma.
Belcredi Dott. . . . ., Medico chirurgo in Osnago. Cassina Sac. D. Carlo, Rettore nel sen. di s. P. M
Bellani Sac. D. Giuseppe, Coadiutore in Mombello. Castelli Giuseppe, Farmacista in Gallarate.
Bertoglio Sac. D. Cesare, Prof. nel Sem. di S. P. M. Coni Giovanni, Ingegnere -

Biblioteca I. R. in Mantova. Comi Luigi, Possidente ; in Vimercato,

Boldorini Augusto, Maestro elementare in Pioltello. Confalonieri Angelo in Somma. -


Corbetta Luca, Librajo in Monza. N. N. b Lemberga.
in
Cornalba Andrea, Ingegnere in Lodi. figli di Carlantonio, Librai a Como.
Ostinelli
Corsi Sac. D. Bernardino, Coadiutore in Rosate. Paganini Dot. Giovanni, Professore e I R. cen
Corti Luigi, Maestro nell'I. R. Scuola E. M. sore in Lodi.
Maschile in Cono. Paini Giulio, Studente nel Coll.” Borr.º in Pavia.
Corvini Luigi, Giovine di studio in Gallarate. Panigadi Nobile Benedetto in Como.
Crescentini Nobile Federico, Maestro di calligrafia Patoja. . . . . . Ingegnere in Novara.
nell I. R. Scuola E. M. maschile in Lodi. Perlati Sac. D. Antonio, Parroco in Pontesesto.
Crespi Sac. D. Giuseppe, Coadiutore in Seveso. Pezzana Caval. Angelo, R. Bibliotecario in Parma.
Crivelli Sac. D. Gio., Vicerettore nel Sem. di S. P. M. Piccoli Costantino in Novara.
Curioni Angelo, Maestro elementare in Gallarate. Polon Antonio, 1. R. Ispettore delle Poste in Cremona.
Della Rocca Gio. Battista, Ingegnere in Como. Porta Prof. D. Giuseppe, Prefetto dell'i. R. cia
l gini Andrea in Copreno. nasio in Como.
Foresti Lorenzo in Piacenza. Porta D. Giuseppe, Coadiutore in Ello.
Fumagalli fratelli Negozianti in Monza. Pozzi Alfeo, Maestro nell'Istituto Bellini in Novara.
Fumeo Sac. Prof. D. Paolo, Prefetto dell'I. R. Prina Giovanni in Oreno,
Ginnasio in Bergamo. Quintavalle Dottor Giuseppe in Mantova.
Gabaglia Carlo, Segretario Munic. in Abbiategrasso. Raiberti Dot. Giovanni, Prino chirurgo nelle
Galimberti Sac. D. Carlo, Prof. nel sem. di S. P. M. Spedale civico di Monza.
Gerli Antonio, I. R. Intendente in Lodi. Rappi Dot. Giambattista, Medico in Valmadrera
Giardini Sac. D. Giuseppe in Somma. Redaelli Sorelle nello Stabilimento d'educaziºne
Grassi Sac. D. Gio. Battista, Professore nell'I. R. femminile in Monza.
Cinnasio in Brescia. Rezia Luigi, Ingegnere in Como.
Greggiati Sac. D. Giuseppe, Direttore dell'I. R. Rho Silvestro, Maestro elementare in Coazzano.
Scuola El M. M. di quattro classi in Mantova. Rigamonti Angelo, Maestro el. com. in Concorezza
Grondona Sac. D. Biagio, Vicerettore nel Semi Ripamonti Dottor Giuseppe, Direttore degli or
nario di San Pietro Martire presso Barlassina. fanotrofi ed uniti in Pavia.
Guicciardi Nobile Giovanni in Morbegno. Rizzini, in Soresina.
Jacob Luigi, in Monza. Rolandi Pietro, Librajo in Londra.
Lavelli Dottor Leopoldo, Professore di disegno, di Rossi Sac. D. Giuseppe, in Ronco.
geometria e delle macchine nell' I. R. Univer Sanromerio, Maestro elementare in Barzago.
sita di Padova. Sardi Ragioniere Carlo, Maestro nell'I. R. s.sea
Lavelli Dottor Giovanni, Maestro di lettere ita E. M. Maschile in Lodi.
liane e geog. nell'1. R. Scuola E. M. M. in Lodi. Scalini Ingegnere Carlo, Assessore munic. in Core.
Longoni Giovanni, Avvocato in Sondrio. Somaruga Sac. D. Giulio in Varese.
Lozza Sac. D. Luigi, Parroco in Galgiana. Spernazzati Antonio, Farmacista in Melegnanº.
Luraschi Antonio, Assistente di fab. in Nerviano. Tagliabue Vivenzio in Como.
Maestri Sac. D. Luigi, Professore nel Seminario Tola Cavalier Pasquale, Assessore del Magistra»
di San Pietro Martire presso Barlassina. della R. Governazione in Sassari.
Maggi Gaetano, Maestro elem. privato in Nerviano. Trotti Agostino, Maestro e scrittore comunale a
Maggi Sac. D. Gaetano, Vicario di S. Bartolomeo Gallarate.
in Como. Vallini Carlo, Ricevitor ei lotto in Gallarate.
Manara Giovanni, Veterinario in Melzo. Vallania Bartolomeo, I. R. Ricevitore al crea
Manara Barone Giuseppe in Cremona. Ponte sul Ticino presso Boffalora.
Maroni Sac. D. Gio. Battista, Parroco in Jerago. Veladini Franc. e C., Librai in Lugano, per cop. -
Mazzarella Dottor Amilcare, Prof. nell'I. R. Liceo Vergani sac. D. Giacomo, Direttore si rituale sº
in Mantova. Seninario di S. P. Martire presso Barlassina,
Mazzoleni Gio. Prospero, Librajo in Bergamo, Vigo Pelizzari Antonio, Rettore del collegio si
per cop. 4 residue. Castello sopra Lecco.
Milani Benedetto in Mautova. Villa Sacerdote D. Giuseppe, Rettore del «leº
Monti Sac. D. Maurizio, Arciprete di S. Agostino Collegio Borromeo in Pavia.
in Como. Villa Silvestro, Maestro elementare in Coa-zarº
Morri Antonio in Faenza. Wilmant Claudio e figlio, Librai in Lotu , per
Motti Giuseppe, in Gravedona. cop. 6 residue.
Negretti Giosaf frat., Lib. in Mantova, per cop. 4 Zaccheo Dottor Domenico, Notaio in Lodi
residue. Zari Carlo in Bovisio.

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