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-Nr.
ill
B E B e7 l. Il 5
Z
****-**---- - - - ---- → →----
VOCABOLARIO
MILANESE – ITALIANO.
VOCABOLARIO
MILANESE – ITALIANO
DI
FRANCESCO CHERUBINI.
VOLUME QUARTO.
R-Z
MILANO
DALL'IMP. REGIA stAMPERIA
1843.
VOC A B O LA RIO
MILANESE-ITALIANO / C/637
//5 C5
/ '37
v, A
RAB RAB
lumn) la quale si biforca in due ferri, Ranà che anche dicesi Ravanà. Sonar le
l'uno aguzzo ma diritto, l'altro aun campane? Sgambettare. Quel muoversi
cinato; il primo serve a conficcare e menar di gambe che fanno i bam
la lucerna in un buco o in un fesso hini a giacere in su d'un letto, sur
qualunque, allorchè non le si trova un prato o simile. Corrisponde al
pronto l'appiccagnolo; del secondo francese Gambiller.
si fa uso per appiccarla a chiodi, Ranàscia. Ranocchione.
gangheri o simili. Rànc. s. m. T. Milit. Rancio.
hampinètt dicono i contadini dell'Alto Rane ad. dicono quegli che vogliono af
Milanese quel ferro che altri chiamano fettare cultura per liànsc. V.
hanpin o Rescioeü o Podiroetà. Ron Rancà. Abbrancare. Ghermire – Nei diz.
cola. Potatojo da vite. ital. Rancare vale zoppicare.
Rampinettàda. Pennatata(“lucch.). Colpo Rancà. Lavorare a mazza e stanga.
di pennato o di potatojo. Rancà verso il Pavese per Strappà-via. V.
hampinetton. v. dell'A. M Roncone, Ron Rancér. T. Milit. Ranciere. Quello tra i
colone. Falcione. soldati che per turno deve apparec
Rampinna. Ad. d'Acqua. I chiare e scodellare il rancio.
"ampia in . . . . Grande uncino, lanclò o Renclò o Sanclò(Brùgna). Susina
hampoeüsgen e Rampeisger. Raperon liegina Claudia? (Targ. Diz.).
solo. Raperonzo. Erba nota che è la R incuràss. Voce antica italiana (Rincu
Campanula rapunculus dei bot. rarsi) viva tuttora fra i contadini e -
l ol. II , '2
IRAN ( 1o ) IRAN
spec. nell'Alto Milan. in sig. di Dolersi, Personna d'alto rango. Personaggio.
Rammaricarsi. Persona di alto paraggio o di gran
Randevò. Convegno. Posta. Appuntamen portata. -
con uno(Nelli Serv. padr. III. 6). Dare Rangògn. Lamento. Brontolamento. La
l'appuntamento a uno(id. ivi III, 2o). gnanza. Querimonia.
Dar la ferma o la posta. Per es. i)ove Rangognà. Arrangolare, lufonchiare. Im
è data la ferma º bufonchiare. Contendere. Brontolare.
Ranée. Ranajuolo? Pigliatore e Venditor Rangognòn. Brontolone. Bufonchino. Co
di rane. lui che brontola sempre.
Ranèlla. Raperella. Ghiera. Viera. Ro Rangognònna. Brontolona.
tella o cerchietto che serve a tener Rangol. Voce contad. brianzuola sinonima
in assetto la punta d'un bastone, di una del nostro Rangognòn. l .
vite o d'altro arnese qualunque. Ràngol. Rangolo. liangola. Guajo. Disgu
Ranèlla. T. di Cart. Lo stesso che Ban sto. Impiccio. Contesa.
corin. V. Adess ognun gh ha rangoi in dei coo.
Ranèlla. T. de Fabbri. Renella?(“lucch.). (Mag. Cons. Men.
Nome di quelle rotelle di ferro che Rangón. s. m. pl T. de Carrai. Stanghe,
servono a tener in sesto la vite di Quelle che ne carri si stendono dal
una morsa, nell'allargarla o strignerla l'uno all'altro scannello.
che si fa. La francese Rondelle, ri Rangón. T. de Carrozz. ... Ferro mol
portata dall'Encyclopédie nella tavola leggiante che in certe carrozze acca
55 del Serrurier. (cadùra. valcia la molla diritta, è quasi sempre
Imboccadura a rancll. V. in limboc più stretto della molla medesima, e ne
Ranellà. T. di Zecca. . . . . Strofinare ajuta il giuoco per la pressione che
colla rena una moneta o una medaglia. riceve dal carro o dal cassino.
Ranètta. Ranocchietto. Ranocchietta. Ita Moll a rangon. V. in Mòlla.
nocchiella. Ranella. Ranuzza. Rangotan per Orangotàn. V.
Ranètta. V. Ranna de san Giovann in Ranin. fianuzza, Ranocchietto, Ranoc
Ranna. chietta. Ranella. Ranocchiella.
Rànf. Granchio. Indormentimento. Ritira Ranin, ſig. Cecino. Naccherino. Bambinello.
mento dei muscoli. Raninna. Erba anitrina.
Avegh el ranſ in di man. Aver ag Ranna. Rana. Ilanocchio. Ranocchia. Ila
granchiate le mani – e figurat. Aver il nella; in gergo Gridalto; scherz. Mu
granchio alla scarsella, cioè Essere sica acquaiuola. La liana esculenta L.
a V a 1'O, (chire. il cui embrione dicesi Girino (botta
Saltà el ranſ. Aggranchiare. In gran ranna o cozzon o mazzacò) – Alcuni
Ranſignà, ecc. V. Reſignà, ccc. confondono le varie specie di Rana
Ranfión per Rampon de barca. V, buſo che i nostri contadini chiamano
Rangià e Rangià-sù. Iiaffazzonare. Bagaggej, Paibbi, Pissacan, ecc. colle
Rangiàa e Rangiato. Azzimato. Raffazzo rane, ma a torto. Si veggano le voci,
nato. Assestato. Accomodato. Dal fr. Ranna de praa che in alcune parti
Arrange, (bclo, si dice Fràa o Saltatràa, in altre con
Rangiàss, Azzimarsi. Raffazzonarsi, Parsi nome equivoco Pissacan. Rana bruna
l'ango. Grado. Stato. Condizione, ed an de' prati. La ſtana temporaria dei na
che fra i non puristi Rango (di cui turalisti.
s'ha esempio nei bandi tosc.-Mol. El ), Ranna de san Giovann o de la Ma
Dal francese Rang. donna. Rana verde acquaiuola. Sp. di
Del primm rango. Di prima riga. ranocchio non cantajuolo che ha i
Di primo ordine. Di prima portata. piedi posteriori palmati, cd è la ſicura
Pcl primo cerchio, aquattca de naturalisti,
RAN ( I1 ) RAN
Ranna sampéder che secondo i vari Ciappà el ransc o Deventà o Vegni
paesi del contado è detta Nanastrell, ransc. Irrancidire.
Verdaccola. Rànna de la Madonna, Savè de ransc. Sentir di vieto.
fanetta, Ranna de san Giovann, Ran Ranscètt. . . . . Un po' di rancidume.
ua martinna, Marmòtta, e perfino con Rauscì. v. a. del I ar. Invietire. Diven
voce equivoca Bagaggèll. Raganella. tar rancido. Dal lat. Rancesco.
hanuzza tutta verdegaja superiormente Rantega. Ansare – Rantolare? – Arran
e tutta un zigrino biancogrigio per di tolare? – Russare – Ratire – Ster
sotto. È la frana arborea dei natural. tire – Tornire parl. del gatto.
Biott come ona ranna. V. in Biòtt. Rantegà per Rangogna. V.
Ciappà rann. Pigliar rane. Ràntegh. Stei tore. iiusso – Ribollio.
Ciappa i ranu al boccon. Pigliarle Ràntegh. Rantolo. Ranto. Asma. Ansa
rane a mazzacchera o al boccone. mento frequente e molesto con riso
Cossa farav la ranna se la gli avess nante stridor del petto.
la coa? Domeneddio seppe quel che fece Ràntegh. Lo stesso che Rangògn o Rògn. V.
a non far i denti alle rane. La ranocchia Ràntegh. ſig. Ticchio. Pretensione.
non morale perch'ella non ha denti. Rantegh. Rancore.
A cattiva vacca natura dà corte corna. Ranteghént. Iiantoloso. Che ha rantolo.
La mosca tira il calcio ch'ella può. Ranteghètt e Ranteghin. . . . . Un po'
Fà la ranna. V. in Nodà. di rantolo.
Lecc di rann... Nell'A. Mil. chiamano Rànza. Falce fienaja o fienale. Ferro ta
così quel panno sucido che si genera gliente, e fermo a quartabuono in un
sulle acque stagnanti nei punti del manico di legno lungo quasi due me
maggior ristagno o sotto le conſerve. tri, col quale si falciano l'erbe da fieno,
Quell di rann. Ranajuolo. I Toscani lo dicono anche assai comun.°
fanna dicono in qualche parte del con Falce frullana, e a mio avviso per
tado per Ranèlla. V., e specialmente chè nel falciare produce un suono
per la Ralla superiore d'un fusolo da simile al frullare d'uno stormo d'uc
infrantojo d'olio. celli che di subito si sollevi nell'aria,
Ranna che altri dicono Birlo, altri Grin Manegh. Manico = Magnocura in scinna.
gaja. Frullo(Zan. Diz.). Specie di palco Manovella – Magnocura o Manuella a mitaa.
voto con un foro da un lato il quale, Presacchio? = Chignocu. Bietta = (Eucc. Occhio
aggirato, romoreggia come un che = Costa. Costola = Taj. Filo - Ponta. Punta,
russi forte – ll Ronflement du diable Rànza o Ranzin. fig.... Chiamasi così da
dei Fr. ha affinità con questo trastullo. noi per traslato la Morte perchè viene
Giugà a la ranna. Giocare al frullo figurata con una gran falce fienale alle
(Zan. Diz.). Arrotare la specie di paléo mani. Perciò alla nostra Banza mal non
così detta, od anche Preso un mezzo corrisponderebbe il titolo (che il Brac
guscio di noce, il cui vano si cuopre ciolini diede nelle sue Rime a Libiti
con un pezzo di pergamena fermatavi na) di Segatrice delle umane vite.
sopra, e fattovi passare un filo di cri Ranzà. Frullanare (Gior. agr. tosc. X, 276
ne, e questo avvolto sopra un piom e pass. – per errore, parmi, è stam
ibino (oss de pizz), si fa così girare pato Frullonare – Zanob. Dz.). Fal
dal ſanciullo che lo tiene in mano, ciare. Recidere l'erbe colla ſalce frul
e nel vibrarsi per l'aria rende un lana(ranza).
suono quasi simile al gracidar della Ranzàda (con z dolce). . . . Colpo di falce
rana, dal che ha preso il nome. frullana, un taglio, una menata di
fanin. Ianocchione(Capor. Vit. Mecen.). falce frullana, una frullanata se mi è
Ranoncol che il volgo dice Noréncol o lecito dirlo.
Naróncol. Ranuncolo, ſianoncolo. Ranzàda (con z dura). v. ant. degli Statuti
fansc o Rànc. sost. m. Term. Mil. Rancio. degli Offellari milanesi p. 1 o Aranciata.
ll pasto de soldati. Ranzador. Frullano(“pis. – Zanob. Diz.),
fansc. add. Rancido. Vieto – in forza Chi lavora colla falce frullana(ranza),
di sust, Rancidita, Rancidume, ſianzadór, Lo stesso che Ranzin sig. 1. V.
RAP ( i2 ) RA R .
Ranzadór-spazzin. T. de Vetrai. . . . Sp. Rapolla mi si assicura che dicano alcuni
di grisatoio di ferro, non però den per Raspollare. V. Spigorà.
tato, e ricurvo a mo' di zanna, col Rapòrt. Relazione. Rapporto. Connessione.
quale si spazzano dai frantumi de've Avegh raport. ſig. Averci connessione.
tri, ecc. le incanalature delle imposte, Rapòrt. Rapporto. Riporto. Rapportazio
Ranzadùra. Frullanatura(Gior. Georg. II, ne. Relazione. Riſerto. Referto.
225). Il lavoro che si fa colla falce Fa raport. Far riferto. Riferire.
frullana (ranza). Rapòrt. T. aritm. . . Confronto di rela
Ranzàj. Rosume. Rosura. Avanzuglio – zione geometrica o aritmetica fra due
V. anche Vanzatisc. numeri. Rapporto cognito, incognito,
Ranzètt. Falcastro ? Picciola falce ſrul crescente, decrescente.
lana che si adopera negli ericeti per Rapòrt. avv. P. Intuitù, Quò, ecc.
tagliare l'erica (el brugh). Raportà. Itiferire.
Ranzètt dicono altresì vari del contado e Raportà. Spiare.
spec. in Brianza quello che altri chia Raportàa. Di riporto.
mano Scodegadór o Zappa de brugh. V. Raportàda. Ad. di Manètta, ecc. V.
Ranzètt voce forestiera per Raspin. V. Raportin. Relazioncella.
Ranzin. T. de Vetr. Grisatojo. Topo. Raportin. . . . . Ogni ornato di metallo
Ferro col quale si vanno rodendo i inciso o sculto o di gitto che si ap
vetri per ridurli ai destinati contorni. picchi per abbellimento sovra altri
Ranzin disse il Maggi per la Rànza o la lavori di metallo quali sarebbero ma
Comàa ranzonna fig., cioè per la Mor niglie, bocchette, scudetti e simili.
te. I . Raportón. . . . . Relazione magistrale ,
Ranzòtt per Ranzètt sig. 1. V. importante, grave, egregia.
Ràoch. Ilàuco. Itòco. Che ha raucedine. Raportón. Rapportatore. Spia. Spiatore.
Raòsta. Ai agosta. Il Cancer locusta L. Raporta raporton el diavolte sprega
Rapà. T. dei Mac. di Tab., ed anche dei l
nel coldiron. . . . . Iniquo rapporta
Confett:, ecc. Rapare. Grattare (Last. tore vanne al diavolo, così dicono i
Op. IV, 152). nostri contadini i quali pure hanno le
Rapà on limon o el cedraa o sim.... spie per la peggio feccia del mondo.
Grattare o Grattugiare un limone, il Ràpp (Avegh del). Allappare
cedrato e sim. – Dal fr. Raper. Rapp (Spiret de V. in Spiret.
Rapàa e Rapé. Rapè. V. in Tabàcch. Rapresentà. Rappresentare.
Rapéga T. di Agr. Erpice. Strumento Rapresentànt. s. m. Rappresentante?
rurale notissimo. Fra noi si distingue Rapresentazion. Rappresentazione.
la Rapega dall'Erpes propriamente Ràr. s. m. Raro. Rarezza. Rarità. I adore.
detto per aver quest'ultimo i denti Vessegh el spess e el rar. V. Spèss.
di ferro, e il primo in vece di le Rar. ad. Raro. Rado. Infrequente.
gno; ma il Dizionario italiano in Er Andagh pussee de rar in d'on sit.
pice non fa distinzione alcuna. Diradare (º tosc. – T. G.) le visite, ecc.
Rapegì. Erpicare. Lavorare coll'erpice. De rar. Di rado. Radamente. Rare
Chiara ben rapega o arpega ben... o Rade volte. Raramente. Fà pussce de
Chi ben ara ben erpica, la buona rar ona cossa. Diradare checchessia.
aratura agevola il ben erpicare – e Rar come i mosch bianch o come
al ſig. Chi ben vive ben muore. i campanin in di sces. Più raro che
Rapeghètta.... Picciol erpice. V. anche mosca bianca. Raro come la fenice o
Erpesin. come i corvi bianchi.
Rapelina. T. de Frutt.... Sp. di Tavola Ràr. Rado. Raro. Contrario di ſitto, denso.
di giunchi da stendervi i fruttami. Putost rar. Rado anzi che no. Iia
Ràpid. Ripido. Erto. IRepente. Ratto. detto. Iiaretto,
Rapinna(De). Di rapina – Di preda. Uccel Tila rara, Petten rar, ec. V. Tila, ec.
di rapina è il falco, pesce di preda Ràra. Arara. Arara rossa del Brasile. Sp.
è il luccio – Acqua de rapinna. Vedi di pappagallo grosso quanto un fagiano
Acqua rampinna. che è il Psittacus macao L.
RAS ( 13 ) RAS
raramént. Raramente. Radamente. Di Bindell rasaa, Garza rasada, Pann
rado. Rade volte. rasaa. Nastro rasato, Garza rasata,
Rarin. Fadetto. Raretto. Contr. di Fitto, Panno rasato(*tosc. – Mol. El.).
Rarin. . . . . Poco denso – Dilùto. Carta rasada. Carta rasata(Mol. El.).
Rarissem. Rarissimo. Radissimo. Tafflà rasaa. V. in Taſſtà.
Rarissimamént. Radissimamente. Rasàa. Cimato. Agg. di Panno.
Raritàa. Rarità. Ras cètt. T. de Formai. . . . . . Ferro
Raroeüla. Filondente? Canovaccio? Sp. col quale si raschiano le forme da
di tela rozza e radissima che si ado scarpe o da stivali. È detto Racloir o
pera specialmente per farvi i punti Gratteau dai Francesi.
scritti. I Francesi la dicono Canevas. Ràscia (Fa). Far ressa.
Raròtt. Rado anzi che no. Ras cià. T. de Formai..... Raschiare col
Ràs. s. m. Raso. Stoffa nota. raschio (ras'cett) le forme da scarpe, ec.
Ras doppi.... Raso a doppia maglia Ras ciador. T. di Zecca. . . . . Macchi
e assai fine : il Satin reduit dei Fr. netta colla quale s'aggiustano i pia
Ras fioraa, operaa, rigaa.... Raso strini (tondin) da coniarsi. È il Coli
affiorato, a opera, vergato. ſichet de Francesi.
Bas turch..... Sp. di raso molto so Rasètt. . . . . Sorta di stoffa sottilissima
do; il Satin plein de Francesi. lavorata a foggia del raso, e detta
Ras velutaa. Raso vellutato. Raso Petit satin o Satinade dai Francesi.
imitante il velluto. Ràsgia. Razzo. Razzo matto. Salterello.
Avegh la pell come on ras o Vess Sorta di fuoco lavorato d'artifizio.
on ras fettiv. Aver carni di seta(Barg. Rasgia per Ràsa. V.
Pellegr.) – Vedi anche in Pèll. Ràsgia T. de'carr. Razza. Razzo. Razzuo
fàs. Fagia. Umor viscoso ch'esce dal lo. Faggio. Quel bracciuolo che, par
pino e da altrettali alberi resinosi. tendosi dal mezzo della ruota ov'è
Fumin de ras. Negrofumo. impostato, regge e collega il cerchio
Ras. add. Pieno. Zeppo – Traboccante. esteriore. Le sue parti sono:
V. Aràs – Pien ras o aras. Pienissimo. Pè o Pientàa o Pientadùra o Cóccora. Dente.
Arcipieno. Straboccante. Pienzeppo. Ugna = Penera o Petturinna. Zampa? = Ra
Rasa e Rasgia. met. Ragia. Finzione. Astu sgia. Fazza = Spinna. Spina = Spall o
zia. Frode. Inganno. Spallaa. . . . .
Rasa. V. in Acqua. Rasgia a guzza o svelta. . . . . La
Rasà. Scolmare. Radere. Levare alle mi- | razza a costola.
sure il colmo che sopravanza al piano Rasgia campanada o goſſa o bottoru
della loro bocca. da o a offella.... La razza accampanata
Rasà. Abboccare. Rabboccare. o con un po' d'uzza nel mezzo.
Rasà i vassej. Dar la piena alle botti Rasgia mezza tonda. . . . . La razza
o Iriempire le botti(Gior. agr. I, 559). l tondiccia. (to.
Rasà on foss..... Empiere un fosso. Rasgia tonda.... La razza tonda affat
Rasà. T. de Cappellai. Accappare. Strap Cav o Scav di rasg. Cavetto?
par dalle pelli il pelo che si vuole Rasida. Ad. di Förma (formaggia). V.
feltrare per farne cappelli. L'Arracher Rasidùra. V. Förma rasìda.
o Planer de Francesi. Rasoeiù. I . Ràsol.
Rasà o Rasà-sù. T. de Fornaciai. Rab Rasceùra o Raseiùra. T. de Cappellai. . . .
boccare la fornace. Quella donna che strappa o taglia via
Rasa-sù con la steccola i quadrej. dalle pelli quel pelo che feltrato ha da
Spianare i mattoni; il francese Parer. riuscire cappello. I Francesi la dicono
Rasàa. Scolmato. Raso. Pareggiato. Arracheuse o Planeuse; e se il lavoro
Rasàa. Rabboccato. ch'ella suol fare è fatto da uomo, lo
Rasàa. Rasato(“fior. – Giorn. Georg. XVI, dicono Arracheur.
2 44). Ad. di stoſa a cui sia stato dato Ràsol. Barbatella. La Viviradir dei La
il lustro del raso, che imiti il raso; tini – il magliuolo è quello che noi
stoffa che i Franc. direbbero satinee. diciamo Mulètta. V.
RAS ( 14 ) RAS
I rasol han de sentì i campann. - - -
dalle botti la gromma. Vi sono Raschie
Proverbio contadinesco col quale si a filo radente liscio, e a filo dentato.
denota la necessità che i magliuoli Raspa a man. Rasiera corta.
delle viti trapiantati si debbano tene Raspa cont el manegh. Rasiera lunga.
re a fior di terra per farli prosperare. Raspa cont i dent o Raspinna den
Ràsol e Rasoeü o più propriamente Mu tada. Fasiera dentata. Grattugia.
lètta. Magliuolo. Sermento il quale si Ràspa per Cortèlla. V.
spicca dalla vite per piantarlo. Ràspa. Nome nostro volgare per Ghi
Pè del rasol. Calcio(Targ. Viag. X, gliottinna. V. Andà a la raspa o a la
362?) = . . . . Croce o Crocetta(Trinci Vedra. IV. in Védra.
Agr. I, 24 e 26). Raspà. Raspare. Lavorar di raspa.
Rasp in gola. Allappatura? Raspà. Raschiare. Rastiare. Levar la su
Ràspa. T. delle Arti. Raspa. Sp. di lima perficie di checchessia con ferro o
con intaccature assai rade, e più larga con altro strumento radente.
nel codolo che nella testa, colla quale Raspà-giò. Raschiare.
si raspano i lavori di legno, e talora Maspà in gola o Raspà la lengua.
anche que di marmo o di ferro; la Allappare. Dicesi di certi corpi i quali
Rape à bois dei Fr. È di varie specie, danno un sapore agro-legnoso.
più o meno ruvide come Raspà i vassej. Sgrumare le botti
Raspa a coa de ratto anche assoluta (Gior. Georg. I, 522). Levare il taso
mente Coa de ratt. Raspa da strafori? dalle botti.
Raspa de fond. . . . . Raspa per Raspà-sù. Ribruscolare(“ſior. – Meini
dare nei fondi. in Tomm. Sin. alla voce). Raggranella
Raspa de saradura... Raspa da toppe. re. Raggruzzolare. Ammassare, e si dice,
Raspa de sass? . . . . Raspa da più che d'ogni altra cosa, di danaro.
marmorini e simili. Raspà-via. Abradere.
Raspa drizza. Raspa retta. Raspà. Ruspare. Razzolare de polli.
Raspa grossa. Ingordina. Scuffina. Raspà. Fazzare de cavalli.
Raspa che leva molto legno per volta. Raspà. T. de Conciat. Scarnare. Consu
Raspa ingenuggiada. . . . . Raspa mar le pelli dalla parte della carne.
col codolo ripiegato in isquadra per Raspà. T. de Formai... . Raspare colla
servirsene in quelle parti di un lavoro raspa di ferro il legno asciato e ripu
ove non si potrebbe raspare colla lito da farsene forme per iscarpe, ec.
raspa retta. (tonda. Raspà. T. de Fornaciai.... Col raschio
Raspa mezza tonda. Raspa mezza (raspin) radere e appianar bene lo
Raspa quadra. . . . . . Raspa qua spazzo (era) da lavorarvi i mattoni, ec.
drella; la Raipe quarrelette de Franc. Raspà. ſig. Arraspare(Sold. Sat. p. 19).
Ràspa. . . . . Pelle di squadro (squalus Rubacchiare. Raspare. Sgraffignare.
squatina) che i falegnami adoprano Raspàa. Raspato.
per polire il legno. Raspacànn. T. d'Armajuoli. Raschiacan
Ràspa. T. dei Cartol., Leg. di libri, ecc. ne. Ripulitoſo (Diz. artig.). Verga di
Ferro da scarnire. È di forma ellit ferro con cui si ripulisce l'anima delle
tica e forato nel centro. canne de fucili, delle pistole e sim.
Ràspa che anche dicesi Raspiroeüla. T. Raspàda. Raschiata(*ſior.).
de Forn. Radimadia. Raschiatoio. Ra Raspàda. ſig. . . . Vincita ragguardevole
spa. Ferro col quale si rade la pasta in giuoco.
che rimane attaccata alla madia. Raspàda. Rubacchiamento.
Ràspa. T. di Mascalcia. Seghetta. Raspadinna. Raschiatina(“fior.).
Ràspa. T. dei Tintori. Orciglia. Orcella. Raspadùra. Raspatura(“tosc. – T. G. –
Roccella. Raspa. Erba che tigne in Min.). Raschiatura; e alla fior. Ra
color porporino o colombino. stiatura. Il raschiare.
Raspa o Rasparocùla o Raspinna. T. de' Raspadùra. Raditura. Raschiatura. La ma
Vinattieri e Bottai. Rasiera. Raschia. teria che si spicca via dalla cosa che
Arnese di ferro col quale si raschia via si viene radendo.
RAS ( 15 ) R AT
Raspaisc. v. cont. br. Raschiatura. che lo Spadafora nella sua Prosodia
Raspant. gergo. . . . Pollo. voltò in Scacanidio.
Raspa ing. . . . . Lama di coltello colla Raspuscin. Cuccioletto.
quale il maniscalco raschia l'unghie Raspusción. Cucciolotto.
alle bestie che ferra. Rassègna. Rassegna.
Basparoeila. Lo stesso che Ràspa (da Ispettor ai rassegn. Rassegnatore
botti). P. (Sacch. Nov. 158). Commessario alle
Raspaùsc. V. Raspajùsc. mostre(Mach. Art. Guer).
Raspegón. v. a. del Var. Mignatta delle Passà in rassegna. Passare a rasse
borse altrui. V. Sanguètta. gna(Grass. Diz.). Rassegnare i soldati.
Raspetta. T. d'Armajuoli V. Raspin. Rassegnà. Rassegnare. Ghe rassegni i
l'aspetta. T. d'Intagl. in legno. . . . Pic mee dover. Le presento i miei doveri.
ciola raspa. Rassegnà el post. Risegnare la carica.
Raspin.T. d'Agr. Sarchio. Sarchiello. Stru Rassegnàa. Rassegnato.
mento atto a svellere le piante nocive. Rassegnàss. Rassegnarsi.
Raspin o Raspètta. T. d'Armajuoli. Ra Rassegnass a la volontaa del Signor.
f
spino. Ferro di cui si fa uso per la Acconciare la mente o l'anima nel pia
vorare nella sbacchettatura delle armi cer di Dio.
da fuoco. De raspini ve n'ha di tomai Rassegnazion. Rassegnazione.
e di piatti. Rasùra. T. de Conciat. Scarnitura(“ſior.).
Raspin che alcuni con voce forestiera di - Quella carne che si stacca o scarnisce
cono anche Ranzètt. T. de Fornaciai... dalle pelli conciate,
Raschiatoio di ferro confitto in un Ràta. Rata. -
paletto, col quale si va lisciando il Ratafià. Ratafia(Targ. Ist. III, 262). Ama
terreno dove il fornaciajo alloga i suoi rasco(Alb. bass. in Ratafia). Sorta di li
lavori. quore di varie specie, come d'anaci,
Raspin che altri dicono alla fr. Grattoâr. cedrati, ciliege, cotogne, ecc.
T. d'Orefici. . . . Sp. di lima trian Rataplan plan plan. Tappatà? Voci imi
golare d'acciaio a denti quasi piani tanti il suono del tamburo.
colla quale si raschiano i lavori d'oro Ratatoja. Marame. Scegliticcio. Avanzumi.
e d'argento. Avanzugli.
Raspin de vial o de fà-sù la polver. Ratèlla che anche dicesi Rattèlla e Re
Raschiatore(Gior. agr. VIII, 84). Rasta, siamént Riotta. Gara. Litigio. Piato.
e alla fior. Rastia. Contesa. Cavillo.
Raspin per Sgarzin. V. Ratèlla per Ratellàtt. V.
Raspinàda. Rastiata. Ratellà che anche dicesi Rattellà e Resia.
Raspinna per Palètta V. anche in Ghiàra. Riottare. Piatire. Litigare. Contendere.
Raspinna (di vassej). Rasiera. Leticare. Accapigliarsi. Cavillare – Star
taspinna dentada. Grattugia. punta a punta – Anche gl'Ingl. hanno
Raspiroetila . . . . . Pianta che infesta il verbo To rattle in senso di Beffare
la segale, simile ad una gramigna altrui clamorosamente, gridar dietro.
elevata. Ratellaria. Litigiosità. V. Ratèlla.
l'aspiroeüla. Radimadia. r . Raspa. liatellàtt che anche dicesi Rattellàtt, Re
Baspiroeila per Velùgora. V. siàtt e Ratèlla. Piatitore. Contenditore.
Raspin. v. cont. per Baspegón. V. Accattabrighe. Cavillatore. Pizzica qui
Raspiùsc. Avanzuglio. stioni, e aggettivamente Cavilloso. Con
Raspùsc. Conciatura. tenzioso. Rissoso. Riottoso. Garoso. Li
Raspiùsc. Cucciolo. Forasiepe. Decimo. Ra tigioso – Cecco Angiolieri in un suo
gazzetto scriato, gracile, poco ve sonetto usò in questo medesimo senso
gnente. Begolardo, voce non reg. dai dizion.
L'ultem raspusc. Rimasuglio. L'ul Ratellón. Garosaccio.
timo parto in senso peggiorativo. I Rati(Sub spe). T. degli Uffizi. . . . Fatto
Veneziani lo dicono Scoasaco o Ras in via interina e con isperanza che
saura de l'albuòl, i Siciliani (acanidio l abbia ad essere ratificato.
RAT ( 16 ) RAT
Ratifica. Ratificazione. Ratificamento. Coa de ratt (altra). Piumino. Coda di
Ratificà. Ratificare. lepre. Erba ch'è l'Alopecurus agrestis L.
Ratinà. Rattinare (con voce franzese ha Coa de ratt chiamano nel Lodigiano
il Targ. Istit. II, 82). Accotonare. il Paleino (Anthoxanthum odoratum)
Ratinàa. Acccotonato. che nel Milanese viene detto Pajànna. V.
Ratinadùra. Accotonatura. Coa de ratt per Coetta de praa, V.
Ratinna che alcuni chiamano anche Ro Coa de ratt. Lima da straforo. È
vèrs. Rovescio. Saja rovescia. Sorta di tonda nel corpo, aguzza in punta ,
panno lano che ha il pelo lungo da sottile, fina – Itaspa da strafori.
rovescio, detto Ratine anche dai Fr. Dì adree el patèr o la coronna di
Ratin6n. . . . . Specie di saja rovescia ratt. Dir cose fuori della messa.
più grossolana della ratinna. Fà corr i ratt o Fà scappà i ratt.
Ràtt. Topo. Sorcio. Sorice. Sorco. Sorce. fig. Sgomberare. V. Spazza – ed anche
Sorgo. Ratto – Sotto questo semplice . . . . Metter fuoco, incendiare.
nome di Ratt noi intendiamo per eccel Fà la mort di rall. . . . . Rimanere
lenta il Topo casalingo, il MusrattusL alla schiaccia; morire schiacciato.
Ratt bianch. Topo salvatico. Varietà Ghe pò ballà dent i ratt. E vi si
del Mus sylvaticus L. tutta bianca e può giocare o tirar di spadone. Dicesi
spesso cogli occhi rossigni. d'alcun luogo spogliato di masserizie.
Ratt d'acqua. Topo acquajuolo. Topo In vitta de ratt. . . . A dì de nati.
che abita nelle bucherattole dc fossi. Il Trappola di ratt. V. Trappola.
Musamphibius L. – Il Mus decumanus Vecc come on ratt. Più antico del
di Pallas, che pure è fra i topi anfibi, brodetto. Vecchissimo, antichissimo.
è quello che da noi dicesi Ratton de la Vessegh dent el coanell del ratt....
fossa del Castell o di cantarann, e Si dice scherz. dell'esservi nella zup
dai Tosc. Sorcia o Topo di fogna per pa di riso alcuna frattaglia di pollo o
chè fa sua dimora nelle fogne. qualche pezzuolo di cotenna di lardo.
Ratt de campagna che alcuni dicono Vess on ratt in bocca al gatt. Re
Riottin. Topo terragnolo (Targ. Viag. stare in bocca della gatta il topo
IV, 295). Il Mus arvalis L. (Buonar. Tanc. III, 1).
l'att o Ratton de colmegna. Topo Via la gatta balla i ratt. V. in Gàtta.
tettajuolo “fior. – Savi). Specie di topo Ràtta. Erta.
che per l'ordinario nidifica ne comi Ràtta o Rata. Ilata.
gnoli delle case; il Mastectorum Savi A ratta prozion. Alla rata di . . .
Ratt de montagna. Mizzero (“pist.). (Sod. Colt.). Per rata. 1 rata. A o In o
Topo alpino. Alla proporzione. Per parte: e con un
Ratt musurign dicono ne contorni idiotismo da schivarsi se pur non fosse
di Soma il Museràgn. l . da burla Per errata – A lira e solalo.
Ratt nisciorin. V. Nisciorin. Ràtta. Sorcia( tosc. – Mol. El.). Topo fem
Ratt orbin dicono in alcune parti Rattàsc. 7'opaccio “tosc.). (mina.
del contado per Museràgn. V. Rattèlla, Rattellà, Rattellàtt, ecc. V. Ra
Ratt sgolavò dicono alcuni del con tèlla, Ratella, ecc. (scranne.
tado verso ouest-sud la Tegnoeüra. V. Rattér. Vecchiumi. Sferre vecchie. Ci
Ratt tappon che altri dicono Topin, Rattéra. Sorciaja Topaja. Nido di topi –
Trapón, Topa, Tip6n. Talpa. Talpe. e ſig Stamberga. Topaja Casa da piat
Moriggioeu. Topolino. Sorcio. Il Mus tole o da calabroni. Casaccia rovinata.
musculus de naturalisti. -
Rattéra sul Verbano per Smiròld. V.
– Bon de ratt. . . . Dicesi del gatto Rattin. s. m. Topino (“tosc.) Topolino.
buon cacciatore di topi. Rattin fig. Topino('tosc. – T. G.). Per
Cold come on ratto come on roment, soncino, ficchino – Cecino. Naccherino.
Caldo come un fegatello(“tosc. – T. G.). Ragazzetto, e si dice per vezzo.
Coa de ratt. Fleo pratense. Coda di Rattin. Ad. di Cavàll. V. in Mantèll.
topo. Erba detta Phleun nodosum dal Rattin. Ad. di Pél. l .
Targ. Tozz. lìattinoci. Topolino. Dim. di Topo.
RAV ( 17) RAV
fattén. Topone(*tosc. – T. G) Sorcione. Sempi come ona rava. Più grosso
Topaccio. Acc. di Topo. che l'acqua de'maccheroni. Dolcione.
Ration de colmegna(al positivo). V. Tegni la rava in gora a queighedun.
in Ratt – al fig. Topo tettajuolo(*tosc. Aver un calcio in gola ad alcuno. Aver
– T. G.). Uomo dato a vita solinga. cagione di rimproverargli o rinfac
Ratton de colmegna ed anche sempli ciargli checchessia.
cemente Ratton. scherz. Fratacchione. Vess ona rava. fig. Esser un gnocco.
Ratton di cantarann. Topo di fogna. Aver poco di quel che il bue ha troppo.
V. in Ratt. Ravàda..... Una scorpacciata di rape.
Vedè a corr i ratton. Allampanar Ravàgn. i Vernio. Aggiunto d'una
dalla fame. Patir gran fame. Ravagnàsch. specie di lino, forse cosi
Ratton. fig. Topone(“tosc. – T. G.). Uom denominato fra noi dalla terra di Ra
soppiattone. vagnasco ove si sarà coltivata a pre
Rattin. fig. scherz. per Laico, converso. ferenza.
Ratt-tappon. V. in Ràtt. Ravanà. Ruzzare. Gambettare.
Rava. Rapa. Pianta e radice nota; la Ravanèj. s. m.pl. T. de Macell. ... Quel
Brassica rapa dei bot. – P. anche le po' d'unghie o di pelli traenti
Bojòcch, Ravisc o Ravizz, ecc. – Dal all'unghia che i macellai lasciano at
molto ingrassar la terra che fa la rapa i taccate alle pelli delle gambe delle
Toscani hanno tratto il traslato Grasso bestie macellate.
arrapato. Ravanèll dicono parecchie persone del
Rava longa che fra noi altri dicono contado per Rcmolazzin. V.
Rafètt, e tutti quando è cotta Bojòcch. Ravanèll. Cecino. Naccherino. Ragazzetto
Rapo (“san. – aret. – Nelli L'Astr. vegnente e grazioso, ed anche Frügolo
Il, 5). Rapa lunga. La Brassica rapa e Frugolino se non istà mai fermo.
radice oblonga dei botanici. Ravanèll. v. a. del Var. Mil. Imprudente.
Rava redonda o de Comm. . . . Noi Malaccorto. Malcauto. Incauto.
confondiamo sotto questo unico nome Ravanellin. Cecino. Cittolino.
la Rapa schiacciata e la Rapa tonda, Ravanellòtt. Ravanello venuto per l'asciut
cioè la B. rapa radice compressa e la to. Ragazzotto.
B. rapa radice globosa dei bot. Ravarin che in Brianza dicono Lavarin,
- A San Simon se strappa la rava e a Soma Ravarign. Cardellino. Carde
el ravon. V. in Simón. rino Carderugio. Cardello (Savi). Cal
De la rava a la fava. V. in Fàva. derugio. Uccello noto che è la Frin
Dottor del rava. Medicastro. V. gilla carduelis L.
in Dottor. -
Ravarin dicono alcuni anche l'uccello
Fà corr vun a rav. Pigliare uno a Sgarzorin. V.
rapate, cioè a colpi di rape scaglia Ravarin per Lavarin. V.
tegli contro. Ravarinna... La femmina del cardellino.
Fà rava. Far radice parlandosi di Ravàs. Ad. di Pòmm. V.
piante radicacee come sono il rapac Ravedèss. Ravvedersi.
cione e sim. Ravedàu. Ravveduto.
Maa de la rava. V. in Màa. Ravée. Rapuglio. Luogo seminato a rape
Oh verz e rav! Oh porta del cielo! – Villaravee in Brianza ci testimonia
Esclamazione di maraviglia che noi ch'esiste anche fra noi il riscontro
traemmo dal cavolrapa radice ammi del Rapuglio toscano.
rabile pel suo ibridismo. Ravée. Mangiarape – I Ravee de Villa
Rava cucca. Rapa tigliosa, legnosa. si dicono scherzevolmente dai Brian
Rave ravotti . . . . gridano per le zuoli gli uomini di Villaraverio.
vie i nostri erbajuoli per annunziarsi Ravètta, e al pl. I Ravitt. Raperella.
venditori di grosse e massicce rape. lìavètta. Semenza di rape.
Ai Piemontesi invece la voce Ravòtt Ravetton per Ravisciön. V.
rappresenta il diminutivo. Ravin. s. m. Raperella. Picciola rapa –
Reson del rava. V. in Reson. Radicella di colsat.
Vol. II”. )
RAV ( 18) RAZ
Ravioeli. . . . Anche nel rispetto della masticare e rigettare il masticato che
cucina noi ci facciamo stranieri l'un | fanno talora i cavalli per indisposizione. e -
l'altro ad ogni palmo di terra del Ravisc che altresì diconsi Ravizz, ed an- a
fortunatissimo nostro stivale. Ravioli, che al sing. Raviscia o Ravizza. Rapini . -
Bocconotti, Agnellotti, Cappelletti, Tor- . ("livorn.). Ravazzuoli(Sacch. Nov. II, -
telli, Frittelle, Gnocchi e altrettali rap- | 5). Le Ravici. I Ravacciuoli(Cresc. Agric. a º
presentativi di pastumi col ripieno so- Il, 12 ove parla d'usanza nostra mi- - nr.
no voci comuni a tutte le terre italia- lanese). Broccoli, tallonzoli o foglie di -
me, ma di valore equivoco di terra in rapa che si cuocono nel brodo per
terra, cosicchè tu abituato a confor- farne una minestra che dicesi Raviscia. -
rabile confusione che trovasi nei diz. Raviscioeü. Rapicella(“pis.). Pianta detta
italiani anche in riguardo a queste da Pavesi Landrètà. Il Bunias erucagoL,
voci, e la difficoltà di assegnare cor Ravisciön o Ravizzón. Navone selvatico.
rispondenti esatti al nostro vernacolo. Napo silvestre. Rapaccione o Ravizzone
Noi abbiamo (così il Targ. Tozz in Brassica napus). -
a ed anche di pasta d'uovo, con un ri- secchi di rapaccione pci bachi da seta,
pienuzzo insalato di midollo di manzo, (Euli de ra viscion. Olio di rapac- º -
di pollo pesto o di carne vitellina trita. cione (secondo il Targ. Toz.). Specie
regalato di cannella, cacio grattato, d'olio detto IIuile de navette dai Fr.
cervellata, uva passa, pinocchi e sim, Ravizz, Ravizza, Ravizzón. Lo stesso che -.
- Il pastello è foggiato a lunetta o a Ravisc, Raviscia, Ravisciön. V. -
coricino e coll'orlo tutto smerlato. Si | Ravón. V. in Simón. -
-
cuoce nel brodo di manzo o di cap Ravòtti. Accr. di Rava al pl. V. in Rava, -
Rebattin. Rispondiero. Un che non lascia Rebellàda (Fà). Far bottino o preda. Bot
chiodo che non lo ribatta. tinare. Predare – Il Bal. (Ger.) disse
Rebatton. Voce che s'usa in Color ch'hin solet a andà in voltion,
A rebatton d'acqua. V. in Battirón. Tant par vedè de fà quai rebellada,
A rebatton de sò. Sotto la sferza del Mennen breu, vacch e pegor a monton.
sole. A solatio. Al riverbero del sole.
Rebellàda (Fà). Ribellarsi. Ammutinarsi.
– Prendere una solinata o una solata.
Far sedizione – ll Bal. (Ger.) disse
Mett a rebatton de sò. Assolinare.
Somenand lid e racquel per l'armada,
Rebattùu. Ribattuto. Ripercosso.
Rebattuu. Ribadito. Ch'eren già a termen de fà rebellada.
Battuu e rebattuu. Detto e ridetto. Rebellàss. Ribellarsi. Ammutinarsi.
Rebattùu. Ad. di Ris. V. Rebellàss. Riaversi. Rizzarsi a panca. V.
Rebeccà. Rimbeccare. Stare a tu per tu. Rebeccàss.
Rispondere. Ripetere. Ribadire. Rispon Rebellàss e Rebellass-sù. Riaversi. Riz
dere per le rime. Anche i Provenz. zarsi a panca. V. Rebeccàss.
usano Rebecar in questo senso. Rebelléri. I . Rebellòtt.
Rebeccàss che anche dicesi Rebellàss o Rebellion. Ribellione.
Residént. Oratore stanziale (Mach. Op. Avegh milla reson o Avegh on carr
VII, 2 14 e altrove). Residente. de reson o Avegh tutt i reson de fà,
Residénza. Residenza. dì, ecc. Aver mille ragioni di fare,
Residov. Residuo. Resto. Restanza. Rima dire, ecc. (Caro Let. ined. I, 294).
men2d, Avere cento sacchi di ragione(Pan. Poet.
Residua. Residuare. I, xxiv, 12). Aver di là da ragione.
Residuaa. Residuato. Avegh reson. Aver ragione. Guarda
tesignà e Resignà-via. Rosicchiare. Rosec ti se no gh'hoo reson. Or vedi un
chiare. Rosicare. Leggermente rodere. po'tu se la ragione non sia dal canto
Resignàa. Rosicchiato. Roso. Rosicato. mio(Caro Lett. fam. II, 55).
Resignàda. Rosicchiata (“fior.). Avegh reson de pretend. Aver di
Resignadinna. . . . Un po' di roditura. ritto o azione a pretendere.
Resignadùra. Rosicchiamento. Rosicatura. Che mincionna d'ona reson! Oh ra
Rodimento. Roditura. gionaccia' (Fag. Ciapo tutore I, 5).
Resignavò dicono alcuni Bottai del con Con tutta reson. A ragione. A gran
tado per Ginadór. V. ragione. A buona ragione. A diritta
Resignón. Rosicchiatore. ragione. Meritamente. A buona equità.
Resij dicono alcuni contad. per Carùspi A giusto diritto.
(in ambi i sig. di Pomo d'Adamo e Dà di reson magher o Cuntalla fiac
di Torso). V. ca. Dar delle ragionacce(Nelli).
Resinna. Ragia, e latinamente Resina. Dagh on poo de reson a vun e on
Resiòcch. V. Resi)tt. poo a l'olter. Dar sua ragione a
Resiós. Discordioso. Discordatore. Discor ciascuno; fam. Dare un colpo al cer
diatore. Discordevole. Litigioso. Ris chio e l'altro alla botte.
soso. Garoso. Riottoso. De reson. Di ragione (Magal. Let.
Resiòtt. Beccalite. V. Resegòtt fig. scient. 9.”, I, 126). Secondo ogni ap
Resipola che i contadini dicono Maisàsc. parenza ragionevole – P. es. De reson
Risipola. Erisipela. -
dovarev regordamen perchè l'è staa
Resist. Resistere. jer sira. Di ragione me n'avrei a ri
Resisténza. Resistenza. cordare perchè seguì ier sera (e in
RES RES
(4e) Savè la soa reson. Lo stesso che
questa frase del Magalotti ecco una
nuova conferma dell'esattezza di quel Savè la soa man drizza. V. in Màn.
l'acuta dottrina che il Gherardini(Voci Resón. T. de Vetturali. Menera. Randel
II, 627) ha messo in campo rispetto lo. Bilia, e più comunemente Bilie.
al diverso uso dei tempi gramaticali Baston corto, piegato in arco, che
passato remoto e passato prossimo). serve per istrignere e serrar ben le
De reson del tal. Di ragion del tale funi colle quali si legano le some, ecc.
('tosc. – T. G.). Di proprietà o di Resonà. Favellare. Quell bagajell el co
ritto del tale. -
menza a resonà. Quel bimbo incomin
Fass ona reson. . . . Capacitarsi, cia a favellare – I contadini usano la
rassegnarsi, veder secondo ragione voce anche parlando di uomini fatti.
ogni evento, ogni sciagura o simile. Resonà. Iagionare – Resonàa. Ilagionato.
Fà varì i sò reson. . . . Far valere Resonàda(Ona bonna). Una chiacchierata.
le proprie ragioni in giustizia o sim. Resonadór. Ragionatore.
Gh'è tutta la reson. È ben ragione. Resonadóra. Ragionatrice.
La reson del becchee (e talora vi Resonàsc. . . . Noi usiamo Resonasc in
s'aggiunge che a toeò la carna ghe sig. vezz. a rovescio di quel che porta
voeur i danee). La ragion sovrana è la desinenza; diciamo d'un ragazzino
quella de quattrini. gentile che narra altrui le cose sue o
La reson di reson. La ragion so che favella mezzanamente ch'el cunta
vrana(Pros. fior. II, v, 61). sù i sò resonasc. L'ital. Ragionacce è
L'etaa de la reson. Anni di o della spreg., e veggasi in Reson strasciaa.
discrezione (e sono il quattordicesimo Resonètt. . . . I parlari sufficientemente
pei maschi, il dodicesimo per le fem.). assennati dei fanciulletti.
No gh'è reson che tegna. Non c'è Resonètta. Ragionetta(Borgh. Lett. 62.”
che dire. Zucche! Finocchi! Non si in Pr. fior. IV, Iv, 55). Ragioncella
tiene ragione di quanto dici. Non c'è (Fiorenz. Oper. II, 225). Ragioncina.
pancia che tenga. Non v' ha risposta. Resonònna. Ragion bella e buona.
Non v'ha giustificazione o ragione che Resoràda. . . . . Colpo di rasoio.
basti. E vale non ti meno buono quanto Resorin. Rasoino (Fag. Rime. I .).
adduci a scusa, in prova, a discolpa. Respèss(cioè Ré spess)..... Rete di ma
Ombra dereson. Scintilla di ragione. glie ſitte. Si cala in acqua con sugheri e
Ona gran reson. Motivone? Respètt. Rispetto. V, anche Rispètt. (sassi.
Rend reson. Rendere ragione (Salv. Con pocch respett parland. Con sop
Disc. acc. III, 227). Rendere o Fare portazione. Modo di chiedere scusa o
giustizia. -
licenza avanti di nominare cosa schiſa.
Reson bej e bonn. Ragioni germane. Portà respett al can per el patron
Reson che paga. Ragion appagante Respettà. Rispettare. (V. in Portà.
o soddisfacente – Pagarsi di ragione. Chi vocur vess respettaa l'ha de
Reson del Gipponatt. Lo respettà.... Chi vuol rispetto rispetti.
Reson de Madonna Marcolfa. ( stes Respettaa. Rispettato
so che Rcson strasciaa. V. più sotto. Respettoriis. Rispè o Rcspè? (Alb. enc.).
Reson de Stat. Ragion di Stato(*Tac. Voce evidentemente francese che tro
Dav. Post. 456 – post. 1, lib. II) vasi in varie poesie milanesi dal 177o
Reson imbrojada. dottr. Paralogismo. al 178o e in quel torno. Il Parini nel
Reson inversa. Ragion inversa(Tagli suo Discorso III (vol. 4. pag. 84 ediz.
ni Let. citato dall'Alb. enc. in Inverso). mil. del Reina) ci fa conoscere che la
Reson senza gius. Ragionacce(Nelli Respectueuse, ch'ei nomina anche One
Vecch. Riv. 1, 15). stina o Modestina, era un velo traspa
Reson strasciaa che anche diconsi rente assai grande che ricopria e non
Reson magher, o fiacch, o del Rava, ricopria quasi tutto il corpo della don
o del Tajanna, o del tecch, o de dà na. Ancora oggigiorno lo vediamo svo
via a on sold al sacch. Ragioni frivole, lazzare pendente dal diadema delle
magre, del venerdi(Monos p. 4o5). regine teatrali.
RES ( 41 ) RES
Respettór. v. bassa. Ispettore. Respónd e Rispénd. Riscrivere.
hespettés. Rispettoso. Respónd per Stà inanz. V. in Stà.
Respiciént..... Guida che si manda alle Respónd. T. di Giuoco. Rispondere (Fag.
caserme de finanzieri per ispezione. Av. pun. III, 16). Il contrario di Re
Respinà. Ricardare il lino e sim. (zione. ſudà. V.
Respir. Respiro. Respiramento. Respira Responsabel. Risponsabile. Mallevadore.
Avegh el mancament de respir. Am Responsabilitàa. Risponsabilità. L'esser
basciare. mallevadore.
Mancament de respiro de fiaa. Am Su la mia responsabilitaa. A rifar
bascia. V. anche in Fiàa. (fiato. mio. A rifar sia di mio.
Me manca el respir. Mi si mozza il Responsàl. Risponsabile.
Toeù el respir. Mozzare il fiato. Sof Respòsta. V. Rispòsta.
Respir. Spiraglio. (fogare. Ressentì (Fass). Risentirsi. Me son faa
Respir. Un soprattieni(Pan. Poet. II, xvi, ressenti. Mi sono risentito.
14). Comporto. Dilazione al pagamen Ressentiss. Sentirsi di far checchessia.
to. Respiro. -
Per es. Se me ressentiroo de fall. Se
A respir. A termine(Sacch. Nov. 155). mi gradirà o piacerà farlo. Me ressenti
Pei tempi. Dà a respir. Dare pei tempi. minga de bev. Non mi sento di bere.
Fare abilità. Dare agio al pagare. È di Ressumàda. V. Rossumàda.
verso dal Dare a credito. Il primo ha Rèst. Resto.
il braccio della legge per la riscos Che del rest. Del resto.
sione; il secondo no; il primo corre Dagh el sò rest. Zombare. Dare le
fra mercanti e mercanti; il secondo frutta di frate Alberigo.
fra mercanti e privati. Il primo in Dà indree el rest. Dare il suo resto.
clude idea di usura e possibilità di Di el rest de la parpoeura. V. in
sconto lecito; il secondo no. Parpoeùra.
Respirà. Respirare. Rispirare. El rest moneda. Il resto spiccioli.
Podè minga respirà. Anelare se lie On quei poo de rest. Un resticciuolo.
ve. Ambasciare se grave. Rèsta. Sottrazione (“ fior. – Pac. Aritm.).
Respirà. Rifiatare. Respirare. Ristorarsi. Rèsta. Coppia?
Posare alquanto dalle fatiche. Resta de cervelaa, de codeghitt,
Respond e Rispºnd. Rispondere. de grass bianch, de luganega, delu
Chi mal intend pesg rispond. . . . ganeghin. Rocchiata? Rocchio? Bina
Chi male intende peggio risponde, tura di cotichini, ecc. pendenti da
dettato che fa riscontro a quell'altro uncino. Due Rest fanno un Rampin. La
Chi è ben interrogato risponde bene, nostra Resta è la francese Bande.
e da esser sempre presente ai maestri Resta de pan. Piccia.
per aver cura di farsi ben intendere, Restà. T. Arit. Sottrarre. Levar un nu
o in caso diverso usare pazienza. mero dall'altro(Pac. Aritm. 24).
Domandà l'è lezzit e respond l'è Restà. Restare. Rimanere. Avanzare.
cortesia. V. in Domandà. Fà restà servii. V. in Servii.
Respond a ton. Rispondere a tuono. Ghe resta el pù. Rimane il più ; e
Respond come on sbirr. Rispondere ſam. Non siamo all'insalata.
a piè e a cavallo(Fag. Am. non op. a Restà a bocca succia. Rimanere a
caso I, 4 ). secco o nelle secche o sulle secche di
Respond de trionf. Ribadire. Rendere Barberia o a bocca asciutta. V. anche
i coltellini o pan per focaccia. Riscuo in Böcca.
tersi. Rispondere di rimbecco. Ritor Restà bosard. Toccare una mentita.
nare in sul suo. Rifiorire. Restà camuff, imporaa, ecc. V. Ca
Respond minga a ton. Non rispon mùſf, Imporàa, ecc. -
No avegh riguard per nissun. Non Aveghen ona rima o Avegh on poo
riserbare alcuno; e comic. Gittare il de rima o Avegh de la rimma o Avegh
giacchio tondo. ona rima de matt. Patir di girelle(Fag.
Per tutt i bon riguard. A buona Ast. bal. III, 18). Aver un ramo di
cautela. A buon essere. A buon riguar pazzo o di pazzia. Aver una vena di
do. Per buon rispetto. Rima (Maa de). V. in Màa. (pazzo.
Riguardà. Riguardare. Risguardare. Rimà. Rimare.
Riguardàa. Cauto. Riguardato. Considera Rimàa. Rimato.
to; fra noi quasi esclusivamente usato Rimandà. Rimandare.
parlandosi di salute. L'è semper andaa Rimanént. Rimanente – Il verbo Rima
riguardaa. Sempre stette in conside nere traducesi da noi con Restà. V.
razione. Stà riguardaa. Aversi cura. Rimanénza. Rimanenza.
Rilass. Rilascio. Rimessione. Rimarcà. Notare. Considerare. Ponderare.
Rilass. Profluvio di sangue. Osservare – Si osservi però che anche
Rilàss. Emorragia uterina. Quella che i Rimarco, Rimarchevole, Rimarcabile
Venez. e i Bolog chiamano Mal de stanno in alcuni diz. italiani.
santa Marta. Rimarcàa. Osservato. Notato.
Rilàss..... Flusso eccessivo di mestrui, Rimàri. Rimario.
che corrisponde precisamente al fran Rimariètt. . . . Picciol rimario.
cese Perte o Menorrhagie. Rimbors. Rimborso. Rimborsamento. Rim
Rilàss per Slàss de terra. Frana. Smot borsazione.
tamento. Ammottamento. Rimborsà. Rimborsare.
Rilass per Ribàss. V. (patura. Rimborsàa. Rimborsato.
Rilàss de mur. Screpolo. Screpolatura. Cre Rimédi, Rimedià, ecc. V. Remédi, Re
Rilassà. Emettere. medià, ecc. (nota.
Rilassà ona fed. Dare una fede. Rimes o Rùmes. Romice. Rombice. Erba
Rilassà. Rilassare. Dimettere. Rimèssa. Rimessa da carrozze – All'accr.
Rilassà. Sfibrare. Rilassare. I verdur ri Rimessone(“tosc. – T. G.).
lassen. Le verzure rilassano. Copp de rimessa. . . . . Reggiſini
Rilassà. Mandar libero. Scarcerare. menti da rimessa fatto a mo' di basto.
RIN (52 ) RIN
Rimèssa. T. Merc. Rimessa di danari per Chi no pensa a la mattinna
lettere di cambio o sim. A la sira se rincura. (Maggi Int. II, 3o 1 e pass.).
Rimessin. T. de Par. Ricciaja. V. Remissa. Rinfaccià. Rinfacciare. Raffacciare. But
Rimètt. Rimettere – V. anche Remètt. tar in faccia o in occhio.
Rimett in temp. V. Témp. Rinfacciàda. Rinfacciamento. Raffaccia
Rimett i trezz, i cavij, ecc. . . . Far Rinſignà. V. Refignà. (mento.
ricorso a trecce, a capelli, ec. posticci. Rinfòrz. Rinforzo.
Rimètt. Rigettare. Recere. Piatt de rinforz. V. in Piàtt.
Rimètt. T. Merc. e Cambiario. Rimettere. Rinforzà. Rinforzare.
Rimètt. T. di Zecca. . . . . Rifornire il Rinforzàa. Rinforzato.
crogiuolo di nuovo metallo. Rinforzàss. Rinforzarsi.
Rimèttes. Ricuperarsi. Rimettersi in salute. Rinfrescà. Rinfrescare – Refrigerare.
Rimèttes. Ritornare(Gelli Sporta V, ult). Rinfrescà la memoria. Rifrescare.
Riaversi dall'ira Rammemorare – on quader. Ristau
tura non ispogliata(Last Op. III, 216). Ris e zucch. Zuppa di riso e zucche.
- Fevera di ris o Fevera del Bass o Ris a la piladora.... Riso condito
Fevera de la Bassa. . . .. Febbre en a un di presso come quello che speci
demica nelle risaje del Basso Milanese. fichiamo in cagnon, detto a la piladora
Fittavol de ris fittavol de paradis perchè in uso fra i brillatori del riso.
o pure Praa e ris fittavol de paradis... Ris a mezza cottura. . . . Riso che
Prati e risaje si sogliono tra noi affit dà al dente. - -
1x, 15 fa dire Ristotile in bocca di Ritegni. Tenere. Aver per fermo. Aver per
istrioni – El dis Ristòtel, ecc. V. in certo. Tenere per fermo. Riten che
Aristòtel e in Platòn. l'è insci. Abbi per certo o Tieni pure
Ristréng. V. Restréng. ch'ella è così. Pensa pure che la è a
Ristrètt s. m. Rastrematura? nelle calze. questo modo. Fa ragione che l'è cosi.
Ristrètt. s. m. Sunto? Stratto? Vocabolo so Ritegnùda. Ritenimento. Ritenuta.
lenne in tutte quelle scuole nelle quali Ritegnùu. Ritenuto.
il semplice esponente del rapporto in Ritentiv. Ritentivo. Memore.
Ritentiva. Ritenitiva.
cui sono fra loro le pagine testuali
ed i giorni scolastici costituisce in Ritenùda(in genere). Ritenitoſo.
nervi ed ossa il maestro o la cattedra Ritenùda(in ispecie) o Retenùda. T. dei
se così meglio piace. Il Ristrett è un Carrozz. Paletta de rotelloni. Ferro
Indice delle letture d'un maestro che che entra ne' denti del rotellone per
si trasmuta in effetto mercantile e chè non dia indietro. (falco.
girabile con vita vincolata alla vita Ritenùda. Ritenzione. Sbattimento. Diſ
cattedratica del maestro; si crea di Ritir. Serbo. Chiostro – Cascià in d'on
per sè unico testo per la pluralità di ritir. Chiudere fra quattro mura –
quanti scolari ei sarà per avere; è Mett in d'on ritir. Mettere in serbo.
loro mentore, anzi aio, in occasion Ritir. Riposo. In ritir. T. Milit. In riposo,
degli esami, e si fa escluditore dal ma soggetto ad essere richiamato al
santuario delle scienze di chiunque, servigio in caso di bisogno.
nou le amando in semplicissimo ri Ritirà. Iiitirare – T. Merc. Arritirare. Ri
stretto, non sa ricorrere per esse a tirare il danaro – Ritirà i dance di
questo loro industrioso procaccino. ficc. Arritirare le pigioni. Riscuoterle.
Pol. IV. - 8
RIV - (58 ) RIV
Ritiràa. Ritirato – Rattratto. Riva che anche dicesi Rivon. Cisale. Ci
Ritiràda. V. Retiràda. glione. Quel terreno rilevato sulla fossa
Ritirass. Rientrare il panno, la tela e sim. che soprasta al campo, e si fa per
Rito. Rito. -
sostenere la terra, onde il suolo di
Ritoccà. Ritoccare.
venga o stia piano e non sia rovinato
Ritócch. Ritoccatura. Il ritoccare colla dall'acqua – Ciglionare dicesi del
penna le lettere mal formate. fare i ciglioni.
Ritornà dicono alcuni per Torna. V. Riva. Sponda. Proda. L'orlo del letto.
Ritórna. Ritorno. Riva. v. brianz. Erta. In riva. Erto.
Fà. el ball del ritorna. Far come le Riva de la molta. Lo stesso che Moltée. V.
donne novelle la ritornata(Monos.415). Rivà. Arrivare. Giungere. Pervenire.
Tornar addietro. Fare come le spose. El caldel riva a tanti grad. Il caldo
Far le ritornate. Fare il ritornello Fag. arriva a tanti gradi(“tosc.).
Rime, I, 569 ). El Signor el riva de per tutt. V.
Ritórna. s. m. T. de Vetturini. Un Ri in Signor.
meno. La Voiture de renvoi dei Fr.
L'è minga a corr, l'è a rivà a
Cavall de ritorna. Cavallo di ritorno
temp. V. in Córr. (t'are.
(Bracciol. Sch. Dei IV, 15). Cavallo Rivà adoss. Sopravvenire. Soprarri
di rimeno. Il Cheval de renvoi dei Fr. Rivà a fà. Lasciarsi andar a fare.
Ritornèll. T. Mus. Ritornello.
Rivà ai genocucc o sim. Dare alle
Ritornèll o Cann de ritornell... Così chia ginocchia o sim.
mansi negli organi le dodici canne più Rivà a l'anta, Rivà el sò Sanmar
piccine che servono a replicare il tin, ecc. V. Anta, Sanmartin, ecc.
suono delle altre canne. Rivà a oreggia. Venire ad orecchio
Ritórno. s. m. o Bollètta de ritorno. T. o alle orecchie.
di Finanza. Bulletta di ritorno? Rivà o Andà a riva. Approdare. Ar
Ritrà. Ritrarre. Cavare. ripare. -
più grosso che l'acqua de'maccheroni; Fà robba. Far roba. Far mobile.
persona incapace di peccare per un Guarda on poo come l'è sta robba.
tantin più che non occorra di bontà Guarda come sia la bisogna.
da natura, sempliciaccio. Hin manca robb de dì. . . . Le son
Robarèll. Nome d'una terricciuola prossi cose di ragione, le sono cose che vanno
ma a Varese il quale entra nella fr. fig. pe' suoi piedi.
ROB ( 62 ) ROB
I robb de cà. Le masserizie. Quanta robba per on sold! Ammanna
I robb de cantinna. Gli utensili di ch'io lego. Dicesi a chi sballa miracoli.
cantina. Robba che trà-lócch. Cosa mirabile.
I robb de cusinna. Le stoviglie. Robba de bon acquist. Roba di buon
I robb d'estaa. I panni della state. acquisto.
I robb d'inverna. I panni del verno. Robba de comun robba de nissun.
I robb finn. Le cose belle(Fag. Rime V. in Comun.
I, 261). Le gioie, gli ori, gli argenti Robba de mal acquist. Roba di mal
delle donne. acquisto. (Stòlla.
I robb vecc de cà. Vecchiumi.
Robba de stolla robba che gola. V. in
La robba bella o privilegiada la se Robba dolza. Dolciume.
ten guarnada o minga in mostra. . . . Robba dolza. ſig. Dolcitudine(Boccac.
Ogni cosa bella e buona si suol tenere G. VIII, nov. 1 o). Piaceri di Venere.
riguardata. Piasegh la robba dolza. Amar la dolci
La robba bonna l'è mai pagada tudine. Spend in robba dolza. Spendere
assee. Roba buona non fu mai cara in dolcitudine. (Consèj.
(Aret. Tal. V, 8). Robba fada no ghe vocur consej. V. in
La robba di olter la menna-via la Robba finna. ironic. Robaccia –
soa. Quel che vien di ruffa in raffa Bella roba. Buona roba.
se ne va di buffa in baffa. Robba insaccada..... Salami e sim.
La robba la va e la ven. La roba Robba mangiativa. I Commestibili.
viene e va(Mach. Clizia lI, 5). Le Cibarie.
La robba l'è minga de chi le fa, Robba matta o falsa. . . . . Ori o
l'è de chi le god. Chi fa la roba non Argenti o Giojelli falsi.
la gode(Doni Zuc. 54 verso). La roba Robba morta. Affare rassegato(Pan.
non è di chi la fa, ma di chi la gode. Civ.). Cosa fredda, senza brio, sen
La robba per vess assee l'ha de z'allegria. L'è stada ona robba morta
vanzà.... Della roba ci bisogna ab morta. Fu un affare rassegato, e di che
bondare a voler che la basti. tinta ! (Zan. Rag. vana I, 1). Le furon
L'è minga sta robba. Non è roba nozze coi funghi? Fu un fuoco freddo?
da bulletta. Dicesi delle cose cattive, Robba salada. . . . . Nome collettivo
o vecchie, o scadenti. di salami e salumi.
L'è robba de ciod. . . . . Esclama Robb de l'alter mond. fig. Cose del
zione con cui si dimostra cruccio, rab l'altro mondo.
bia vedendo una tal cosa dirsi o farsi Robb de color. . . . . per opposi
a rovescio di quello che altri vorrebbe. zione a Robe bianche.
L è robba de fann di scenn o di Robb de magott. Cose di poca levata.
quader. V. in Quàder. Cose che non vagliono un fico o un zero.
L'è robba de mangiall. V. in Mangià. Robb de prenzipiant. Imparaticci.
L'è robba de rid. Ella è da ridere. Robb gross. Cose di gran levata –
Mett i robb in grand. Esagerare. Cose grandi. Cosacce. Sfarzi.
Magnificare. (case? Robb vecc. V. in Témp e Veggiàd.
Oh che robb! Le son cose che pajon Se i robb van inscì. . . . Girando
Ona robba a la voculta. A cosa a cosa. le cose a questo modo(Vas. pag. 9oo)...
A cosa per cosa. A una cosa per volta. Tanta robba. Un monte di roba.
Parì robba de nissun o del diavol. Trà-adre e la robba. Vendere la roba
Sembrar roba di rubello ? per un tozzo di pane. Adess la robba
Parì robba robada. . . . Dicesi al la tran adree. Le si danno per il capo.
lorquando checchessia ci cade di mano Voreva di ona robba. Io volevo pur
iteratamente. (Canz. Io4" dire non so che(Lasca Sibilla I, 1).
Pocca robba. Poca robiccia(Lor. Med. Ròbba. . . . . Nel Daz. Merc. pag. 177.
Quand la robba l'è bonna la va sono nominate le Robbe buone, R. non
via prest. La buona mercatanzia trova buone, R. minime, R. todesche grosse,
presto ricapito(Monos. pag. 217). R, todesche sottili.
ROB (68 ) ROC
Ròbbia. Robbia. Pianta nota la cui ra latte caprino che oltrepassa le tre
dice serve ai tintori. È la Garance de' once di peso, e la quale altri Sviz
Francesi – La robbia secca e macinata zeri ticinesi dicono Formaggin gross
è detta comunemente Robbia; quella o Formaggin cosi in questo caso come
in radici tal quale s'ha dal terreno s'ella sia minore delle tre once.
si chiama più particolarmente Alizzari. Robiolin.
Robbioeüla e deriv. V. Robioeüla, ecc. Robiorin. Raveggioletto.
Robbiòn. T. de Tint. e Conc. Scuòtano. Robioritt de Lecch. Cacio battezzato?
Scòtano. Còtino. Specie di legno giallo (Gior. agr. V, 548). Nome di certe
da tinta. caciuole quadre di latte pecorino e
Robèrt. Roberto. Nome usato in Dann la vaccino che ci vengono dalla Valsa
proeuva come Robert. V. in Proeüva. sina per la via di Lecco – Ed anche
Robètt. Arnesuccio – Cosetto. Caciuole quasi coniche di latte caprino.
Robètt. ſig. Cosctto. Pocolino. Sottilino. Robioritt de Montaveggia. . . . Ca
Robètta. Robetta. Robina. Robuccia(“tosc. ciuole di latte vaccino a girelletta che
– T. G.). si fanno sui colli di Montavecchia.
Avegh de la bella robetta. Aver fon Tajee di robbioritt, Quacciroeü. V.
di, mobili, quattrini più che mediocre Tajée e Quacciroeù.
mente. - Robùst. Robusto.
I mee robett. Le mie cosette (Caro Robustèzza. Robustezza.
Let. ined. II, 525). I miei affarucci. Rócca. Conocchia. Rocca. Arnese notis
Robett de cà. Masseriziuole. Baz simo di cui si fa uso per filare.
zicature – Affarucci domestici. Canna. Canna? – Botta. Ventre – Fé
Robètta. Una bella cosetta (Pananti nel rol. Fessi? = Canitt o Bacchitt. Gretole.
Corrier delle Dame milanese del 18 I 1 Caregà la rocca. Arroccare. Inconoc
p. 419) parlandosi di scritture, poe chiare – Appennecchiare – I primi
sie, e simili. (grina. due verbi sono generici stando alla
Robètta. Una Mingherlina. Sottilina. Ma filosofia della lingua; il terzo speci
Robètta. T. de Tagliap., Murat., Magaz. fico. S'arrocca e s'inconocchia ogni
di pietrami. Marmètta? La pietra di volta che si mette sulla rocca o sulla
Beola quando il pezzo di essa non conocchia qualunque cosa che si vo
oltrepassa in misura quadrata le nove glia filare; s'appennecchia arroccando
once nostrali, e si usa per lastricare pennecchi (panisej) – Però il Meini(in
luoghi praticati da soli pedoni. Tomm. Sin. p. 52) crede generico Ar
Robettin. Cosettino. roccare, ed assevera vive in Toscana
Robettinna. Cosellina. Robiccia. Iobic e specifiche le voci Inconocchiare per
ciòla(*tosc.). arroccare i lucignoli del lino, e Ap
Robinètt e Robinettin. V. Rubinètt sig. 2.” pennecchiare per arroccare i pennec
Robioeüla o Robioeüra. Cacio forte?(Targ. chi di stoppa – Hoo caregaa la rocca.
Viag. II, 452). Raviggiuolo. Raveg Ho fatta la conocchia. Ho inconocchiato
giuolo. Caciuola fatta per lo più col (“tosc.) – Io sono d'avviso che i testi
latte di pecora, di capra, e talora addotti dalla Crusca nella voce Conoc
anche di vacca, o con più d'uno di chia non diano modo a cavarne quella
tai latti commisti. spiegazione ch'essa ne ha dato, ma
Robioeüla. fig. Teglione(“tosc. – T. G.). sì bene che s'abbiano a intendere
Pare un fungo annebbiato (id.). Cap alla seguente maniera: Caregà la roc
pellaccio tondo con tesa assai larga. ca. Far la conocchia. Ordire la conoc
Robioeüla. Pane di vallonea. Quella che chia. Avè fornii la rocca. Avere sco
i Fr. chiamano Motte à briiler – Quel nocchiato. Avere tratta la conocchia.
l'operajo che viene formando cosiffatti Se colgo male mi si perdoni.
Filà con la rocca. Filare in rocca
pani è detto dai Fr. Motteur.
Robioeüra. V. Robioeüla. – poet. Trarre alla rocca la chioma.
Robioeira. . . . . I Luganesi chiamano Trar la chioma alla conocchia.
no del mozzo, o per difetto del fusolo Renda di minuti. Ruota del minuto.
Roeuda di or. Ruota dell'ore.
d'assile, o per mal impianto.
-
come vorii violter. Ponetemi a lesso Rostón. Acc. di Ròst met. e pos. V.
o arrosto come vi piace(Nelli Serve al Rotàmm. V. Rottàmm.
forno II, 14). (rato. Rotinna. Uso. Metodo. Ordine. Andamento.
Rost cott al sped. Arrosto girato. Gi Modo pratico e consueto di procedere
Rost de covin. . . . Arrosto di coda negli affari. La Routine o Le Trantran
di vitello e della carne aggiacente – des affaires dei Francesi
de la ciav. . . . della carne prossima Rotoeüri e Rotòri. Crepacuore. Contrac
alla così detta ciao – de mezz. . . . cuore – Ne'diz. Rottorio sig. cauterio.
della carne prossima alla lombata – Ròtol. Ruòtolo.
de rognon. . . . Arrosto della carne Fà-sù in d'on rotol. Arrotolare.
di vitello che circonda l'arnione. Ferr de rotol. V. in Fèrr.
Rost negaa. Soffogato (Diz. ven. in Rotolà-sù. Arrotolare.
Soſfegar la carne). Rotolìn. Rotoletto.
Voltà el rost. Girare l'arrosto. Rotolón. . . . . Gran ruotolo.
Ròst. fig. Pedina. Donna di mal affare. Rotónd. Tondo. Rotondo.
Ròst.... Individuo che riesce male nel pro Rotònda. s. f. Rotonda(“volg. ital.). Tem
prio mestiere, o che lo strapazza. Si pio o Palagio di corpo tondo. Per es.
applica spec. alle persone di teatro. La Rotonda de San Sebastian, La
Mett per i man on rost. V. in Spéd. Rotonda d'Inverigh. -
degli stivali una spighetta o dentatura. Ruzellón. fig. per Andeghée e Longhi
Ruzellin o Rodellin di raviou. . . . . . gnàn. V.
Snerlatojo da agnellotti(raviaeu) simi Ruzon. v. a. del Var. Chiassone(“tosc.).
gliante ad una spronella. Ruzzante - Mal avveduto. Avventato – Si
Ruzellin. Stelletta ? Rotellina dentata e veda anche la singolare etimologia che
mobile che si adatta al compasso per di questa parola dà lo stesso Var. Mil.
segnar linee punteggiate. Rùzz. Ruzzo. -
Ruzellin. T. de'Carroz. Piatto. Piattino. Rùzz. ſig. Albagia – Menà del ruzz o
Girello. Cerchietto di ferro che met Menà bulia. Menar romore. Far chiasso.
tesi al bisogno fra il mozzo e la sala. Ruzzà. Chiassare – Far calca.
S
S. Vedi Èssa – Per st. Zitto. Bussera de la saa. V. Bùssera.
S per Sì dicono com. i contadini brianzuoli. Ciappà el saa. Pigliare il sale. Ri
S dinanzi a vocale per Se. V. maner penetrati dal sale gli oggetti
Sàa che facciamo quasi sempre femminile messi in salamoja o in sale. La Crusca
La Sàa. Il Sale – V. Salinna, Salon. registra la frase soltanto al figurato,
Saa finna. Salina bianca (Neri Art. ma ben si vede che il figurato ſu
vetr. 81). Sale bianco. figlio al positivo.
Saa grossa. Sale marino o nero o El saal'è tutteoss per i be. Pecora
grosso(Neri Art. vetr. 81). salata pecora sanata(Gior. Georg. X,
Saa in pan. . . . . Sale raffinato e 515). Prov. pastorizio che denota l'uti
conformato a picciolo pan di zucchero. lità del dar sale al gregge pecorino.
- Andà a tocù saa e portà a cà E poeu gh'han miss-sù la saa e
pever. V. in Péver. l'asce e l'oli d'oliva, e la panzanega
Besogna mangiagh insemma duu stee l'è bella e fenida. V. in Panzanega.
de saa prima de conoss vun. Bisogna El voeur fà vegni bon marcaa la saa...
mangiar molte moggia di sale prima S usa parl. di chi si gratta il sedere.
ch'un si conosca – Pour bien connaitre Fà de locch o de mincion o sim.
un homme il faut avoir mange un muid per no pagà la saa. Far lo gnorri per
de sel avec lui dicono anche i Franc. non pagargabella(RosiniSig. di Monza).
SAA (85) SAB
Fare il gonzo per non pagar gabella Cossin de la saa. Fusolo. Nome di
(Fortig. Ricc. V, 78). Fare la gatta ciascuno dei due capi dell'assile ter
morta. Fare il gattone. Far la gatta minanti in verme.
di Masino che chiudeva gli occhi per Cossin a bescottin...... È a mandorla.
non veder passare i topi. Fare le viste Cossin a canalin. .... E accanalato per
di non vedere o udire, simulare. mantenere la sugna al fusolo della sala.
Grev come el sass de la saa. Piom - Saa o Assaa ottangola. . . . . Assile
boso. Peso che spiomba. ottangolare; sala ottagona.
Guagua pesta la saa. V. Quà quà. Saao Assaa piatta..... Sala piatta.
La Gabella de la saa. La Cànova Saa o Assaa tonda. . . . Sala tonda.
del sale(“tosc.) a cui attende il Cano Saa de legn. Sala di legno. Ha i soli
vajo del sale. -
fusoli di ferro che noi diciamo Assalin.
Mett in saa. Insalare. Lo diciamo - Avegh la banda la saa. . . . Tor
spec. del cacio, delle carni porcine, ecc. teggiar l'assile.
Pan de saa. . . . Pan di sale. Sàa o Assàa. Sala o Asse o Assile de ruo
Pestà la saa. . . . Tritare il sale. tini. Ha le stesse parti come l'Assile
Quell che vend la saa al menuder. delle ruote. V. in Sàa sig. 5.°
Salajolo(*tosc.). Sabadiglia. Sabadiglia. Sabatiglia. Polvere
Senza mettegh-sù nè pever nè saa. medicinale del Veratrum Sabadilla.
V. in Péver. - Sabadìnna. Sabatinºa – Fare la sabatina.
Sfrosador de saa. V. in Sfrosador. Aspettar a cenare subito dopo la mez
Trà-via la saa..... è anche fra i no zanotte del sabbato per poter man
stri superstiziosi mal augurio graviss.” giare carni.
Sàa diverso dal cibario. V. Sàl. Sabajón che alcuni dicono anche Zaba
Sàa che comunemente dicesi anche Assàa. jón. Zabajone. Zabaglione. Zambajone
Assile. Sala. In genere l'asse delle (*fior). Zambaglione(“Scap. Op. p. 49).
ruote comprendente sala, fusoli e Ginestrata(“romano – Scappi ivi). Can
vermi – e in ispecie il Mezzo o il diero. Specie di cordiale che si fa con
Forte dell'assile non compresi i fusoli tuorli d'uova, zucchero e vin generoso
e i vermi – Nell'Assile si considerano dibattuti insieme e dimenati continuo
Saa. Sala (il corpo di mezzo) = Cossin. al calore del fuoco sin che il zambajone
Fusoli (i due capi) = Vermen. Vermi è montato. I Fr. lo dicono volgarmente
( spire dei fusoli). Creme au vin o Créme bachique.
Corp d'assaa o Corp de saa. Guscio Sabajón. gergo. . . . . Cacca.
della sala(*tosc.). Grosso ascialone Sàbbia. Sabbia. Arena. Rena – V'è la
squadrato sotto di cui è incassata e fer Rena di lido, la Rena di fiume e la
mata la sala di ferro delle ruote. Serve Rena di cava o fossile la quale è di
a darle sicurezza. I carri delle car tre colori, cioè biancastra, bianca, e
rozze a quattro ruote hanno due sale e nera(Targ. Viag pass.) – Una specie
due gusci di sala, uno de'quali è detto di sabbia è detta Rena alima, cioè
Corp d'assaa denanz. Guscio del spoglia affatto di fango.
l'assile dei ruotini. Dividesi in Sabbia de basell.... Quella rena che
Tocch del piastron. Corpo? = Sciam si trae dallo strato di passaggio fra
pett o Scarpett. . . . . . – Testadur. la terra vegetale e la ghiaja. È sab
Testate? ed ha nel corpo il foro pel bia morta aſfatto.
mastio, è abbracciato colla sala per
Sabbia dolza. Arena dolce (Soder.
mezzo di ghiere e staffe(ver e bragon),
ed ha superiormente il . . . . . (pia Colt. viti 42).
stron) per fermezza e minore attrito Sabbia grassa. Rena grassa(Neri Art.
della volticella (sterza) – l'altro vet. 57 – Cr. in Sabbione).
Corp d'assaa dedree. Ascialone? Sabbia morta. Sabbion morto (Redi
Guscio della sala delle ruote. Ins. 5). La rena imbrattata di parti
Dividesi in Tocch di cav di cos arenose o calcarie.
Sagóll. Satollo. Satollato. Sazio. Saziato; Saja staminna che anche dicesi Sta
alla lat. Sàtoro. Saturo. mètta. Saja stamettata.
Pret e poi hin mai sagoj. V. in Prét. Sonovi altresì le Saje arcimperiali,
Sagollà, Satollare. Saziare. le Saje di Segovia, le Saje a spina
Quij gaijnn che va per ca se sa gualcite, le Saje della Principessa o
gollen che nol se sa. V. in Gaijnna. di Francia, quelle della Regina, di
Sagollaa e Sagòll. Satollo. Bergamo, di Signoria bianche d'In
Sagollàss. Satollarsi. Torsi una satolla ghilterra, le rovesce, le scotte, le so
di cliccchessia. date scarlatte o sia gli Scarlattini e i
Sàgom, s. f. pl, Le Modanature. Sajoni (Tar, ſir).
SAL (9 ) SAL
Sajètta. T. Merc. V. Scòtt. Sala del bigliard. . . . . Salotto pri
Sajètta. V. Saètta. vato dove si gioca al bigliardo.
Sajòcc dicono i contad. verso il Cre Sala del caffè. . . . . Salotto dove i
Sajòttol masco ed anche alcuni Brian convitati, usciti dalla sala del pranzo,
Sajòttola ) zuoli prossimi al Bergamasco si adunano a prendere il caffè.
il Grillo vero che noi chiamiamo Gri Sala de riceviment. . . . . Sala de
P. ed anche quel grillo che noi dicia stinata a ricever le visite.
mo Saltamartin. V. Sala umida.... Nelle fabbriche d'ar
Sajùtter che in contado dicesi anche San mi da fuoco è quella dove si mettono
giùtt o Sangùtt. Singhiozzo. Singulto. all'ultima prova dell'umidità le canne.
Singozzo. Fà di sajutter o Avegh i Sàla. T. di Cart.... Nelle cartiere è quel
sajutter. Singhiozzare. Singhiozzire. la Sala in cui si dispongono in quin
Singozzare. Singultare. Singhiottire. terni e risme i fogli. La Salle dei Fr.
Sajutterin. Singhiozzino(“tosc. – T. G). Lavorant de sala.... Que lavoranti
Saina. Rezza. Specie di rete. d'una cartiera che attendono a dis
Sainéra per Zainéra. V. porre in quinterni e risme la carta;
Sairà(El). Il fr. Caira, ca ira, ecc. Can i Fr. chiamano Salleran l'uomo, Sal
zone repubblicana francese notissima. lerante la donna. -
Sàl diciamo noi soltanto in Salamoniach, Salà. Insalare. Salare. Insalinare – Saleg
Sal d'Inghilterra, Sal d'acetosella, Sal giare. Insaleggiare. Aspergere di sale.
duobus, Sal de Modena, Sal mirabil Salà-giò...Metter in sale o in salamoja.
e altri simili sali medicinali. Tornà a salà. Risalare(Nelli Vil. IlI. 5).
Sala. Sala, e alla lat. Aula. Salà metaf che anche dicesi Salà-giò
Menà per le belle sale che anche di o Mett sul bari de l'asee o Mett a
ciamo Menà per i camer. Menar d'oggi dormì on sogn. Mandare alla banda.
in domane e di domane nell'altro (In Metterda parte. Non pensar più a chec
gann. I, 1). Dar la lunga o Tenere chessia, non potersene più servire,
a cresima(Varchi Ercol. I, 176). Dar farlo per ito. Te podet salall-giò. Puoi
canzone. Tenere a bocca dolce (Rim. chiuder bottega(“tosc.)
aut. pis. IV, 12). Menare altrui per Salà sossenn, pocch, ecc. . . . lo diciamo
ingannevoli parole(Cr. in Ingannevole). anche dell'aspergere checchessia di
Pascer di finocchio. Darfinocchio. In più o meno zucchero che di fatto è sale.
finocchiare. Menare il can per l'aja. Salàa a mo' di s. o On Piatt de salaa. Salato.
Andar per viole. Tener in pastura. Dar Salàa. ad. Salato. -
di cioccolata, che sono fatte con fichi Sàld. s. m. Saldo. Saldamento delle ra
secchi appastati insieme e regalati con gioni. Fà el sald. Fare il saldo.
qualche aroma, le quali s'imbandiscono Fagh-sott el sald. . . . . Per iscritto
come frutte quaresimali. dichiarare saldato un conto.
Salamm de pess. Salsicciotto di tonno Sàld. add. Saldo. Sodo. Fermo.
(RediOp.V.2 16), d'anguilla,di luccio,ec. Sald in gamb. Saldo! – Saldi!
Salamm de proeusa. V. in Remolàzz. Tegnì sald o Tegnì in sald. Tener
Salamm de Vares, de Veronna, ecc. fermo. Tener forte. Reggere.
. . . . Salame di Varese, di Verona, ecc. Tegnì sald. Tenere in mano il danaro.
Salamm de testa . . . . Salame com Saldà. T. de Fabbrif. Saldare. Risaldare;
posto in gran parte di quelle po' di dot. Afferruminare – Rammarginare.
SAL (93) SAL
stassi. Nel contado quando fanno tale ridotto all'un via uno o all'un vi uno
Sanguinètt. Sanguine. l V. Sanguinella ogni patto. A ogni costo. Sia che san
Sanguininna. v. c. br. sig. 1.° sessia intercede pro nobis. Sia che
sanguinosòra dicesi in alcune parti dell'A. vuole, lasciamo ire.
Mil. per Pissasàngu. V. Sanson(on). Un Mastaccone. Un Bastracone.
sangùtt dicono alcuni per Sajùtter. V. Pari on Sanson. Aver forze erculee.
Sanjàcom. Ad. di Pèrsegh, Pér, Peritt. V. Vess minga on Sanson, ma tirà-là...
Sanisc. Voce usata in San sanisc. Sanissimo. Avere una mezzana salute.
Sanitàa. Sanità. Noi usiamo questa voce Sansossì (dal fr. Sans-souci). Spensierato.
nei soli sig. forensi di Apatista. Indifferente.
Comess de sanitaa che il volgo dice Sànt. s. m. Santo.
Lanziàn. V. A dispett di sant. V. in Dispètt.
Ofizzi de sanitaa. Ufficio sanitario. Avegh on bon sant in paradis. Aver
Sanitàri. Sanitario. Ofizzi sanitari, Co qualche santo o qualche buon santo in
mission sanitaria, ecc. paradiso. Aver qualche gagliardo pro
Sanmàrch. Per saetta (Pan. Poet. I, xxv III, lettore, (Dio.
5). A terra cavolini! Quando ad alcu Chi ama Dio ama i socu sant. V. in
no è convenuto adattarsi a cosa che Dà el sant. Intonare. Domandare
ei non voleva il volgo suole dirgli dalla lontana. Toccare un tasto. V. Sas
fra noi San March l'è ona bella gesa sàda – S usa anche per Dar conve
od anche semplicemente San March. gno o posta, e per Temperar la ce
Per esempio si dirà: Gh'eel andaa tera con altri, cioè esser con esso
poeü?... Sanmarch. V'andò poi egli?... d'accordo.
Certo, forza fu che ei ci andasse o De chi e doman on quei sant pro
gli convenne andarci a marcia forza. vedarà. Cavami d'oggi e mettimi in
I Lucchesi direbbero in questo stesso domane.
caso ſig. Arancio per amor, limon per El dì de tutt i sant. Ognissanti, e
forza; il quale traslato proviene dal anticamente Tusanti.
l'uso positivo di poco premere gli El farav perd la pascenza a on sant.
aranci agri se l'aranciata non ha da V. in Pascénza. (Diàvol.
tornare amara anzichè agrodolce, e di Fà el diavol per deventà sant. V. in
moltissimo premere i limoni se la limo Gh è on sant per i ciocch e per i
nea ha da riuscire di buona fatta – bagaj. . . . . . I fanciulli e i briachi
Pare che la nostra frase abbia origine campano da mille pericoli ch'e' non
da quanto accadde fra Papa Alessandro par vero, e perciò noi diciamo che
III e Federigo II Imperatore, intorno essi hanno un santo in ajuto. L'a on
a che veggansi le storie del tempo. dieou per leis ibrougnos, un per leis
Sanmartin. San Martino. enfans, dicono anche i Provenzali.
Fà sanmartin. Sgomberare. Far tra I sant moderna hin come el corna;
mute coloniche. dur, stort e bus. . . . . Bacchettoneria
Vegnì el sò sanmartin. ... Giugner e inumanità, ignoranza, vanità vanno
la sua ora, ridursi il nodo al pettine. di conserva.
SAN ( 1o2 ) SAN
La gesa granda e pocoh i sant. V. in Sàntal inter. Oh santa! e cont. Oh santo
Gésa. E s'usa dire altresì quando taluno linna ! Santi numi del ciel, che dite mai!
vuol isfoggiare oltre le proprie forze. Santa-Bambinna (ona)... Rametto rappre
Lassa stà i sant. Scherza coi fanti e sentante la Santissima Vergine in fasce.
lascia stare i santi. Santabàrbora. Santa Barbera nelle navi.
On quej sant me juttarà. Qualche Santacròs. Santa Croce.
santo ci darà di mano(Aret. Tal. III, 8). Santacros. ſig. Un subisso. Un nuvolo – On
Qualche santo ci aiuterà. Cosa fatta santa cros de gent. Un mondo di gente.
capo ha. Il tempo ci darà consiglio. Santagustin. T. di Stamp. Silvio. Sorta di
Sant in gesa e diavol in cà. . . . I carattere da stampa, ch'è di mezzo
santinfizza sono sempre intolleranti, fra il testo d'Aldo e il testo; è detto
e perciò insopportabili in famiglia. anche dai Francesi Saint Augustin.
Son minga on sant de fà miracol. Santamargaritta(Pèrsegh.). Pesca lugliola.
V. in Miràcol. Santarèll. Mezzosanto (Lasca Cena III,
Tirà-giò i sant. Strizzare i limoni Nov. 8 in fine.) Santarello. Santerello.
davanti ai santi(“tosc. – poem. aut. Santarèlla. Santina.
pis.). Per parer buoni fare intorno alle Santasantòrum. Coro. Santassanctorum.
immagini dei santi il collo torto; fare Odeo. Il Propiziatorio dell'Antico Te
il graffiasanti. Stà in gesa a tirà-giò stamento. Vorè entrà in santa santo
i sant. Grattare i piedi alle dipinture. rum. Volersi ficcare.
Dicesi di que beghini che escono Sànti. Voce che usiamo così in
sempre ultimi di chiesa. I Fr. direb Di santi. Danari. V. Danée.
bero che Ils balayent l'église. No gh'è nè santi nè madonna. Non ci
Tutt i sant vocuren la soa candila. è redenzione. È giocoforza che... Non
V. in Candila. c'è riparo – V. anche Redenziòn.
Vess on sant o on santomm. Es Santificà la festa. Santificar la festa.
sere un santo, cioè uomo dabbene. Santificetur. Voce usata nella frase
Vorè andà in gesa a despett di sant. Vess on santificetur. Essere madon
Ficcarsi. Intromettersi prosontuosa na Verdiana che pare il santusse (Cec
mente, e in luoghi dove ci sia vietato chi Ass. I, 2). Essere una schifa 'l po
l'ingresso o dove uno sia mal veduto. co, una monna onesta. Artatamente
Vorè stà in paradis a despett di fare la modesta e la contegnosa – Es
sant. V. in Paradis. sere uno spigolistro parl. d'uomo.
Sànt. agg. Santo. Santissem. s. m. Il Santissimo Sagramento.
Anima santa. Anima santa pos. e ſig. On poo per la gesa e on poo per el
Legn sant. Legno santo. santissem se tira-là benissem. V. in
Mangià on boccon in santa pas. Santissima. Eucaristia. (Gésa.
Mangiar un boccone in santa pace(“tos.). Fà la Santissima. Comunicarsi.
No vedè quella sant'ora. Non veder Santitàa. Santità. Santimònia. -
dicono Chi ben liga ben desliga. Chi Tornà a sarà-sù. Riserrare.
ben serra ben trova. La buona cura Sarà. Rammarginare. Ammarginare. Sal
caccia la mala ventura. dare. Cicatrizzare. Rimarginare.
Sarà-adoss. Serrare il basto o i panni Sarà (parl. di cavalli). Pareggiare il dente.
addosso altrui. Serrarsi addosso o at Avè saraa o Avè saraa-su. Aver serrato
torno a checchessia. Incalzare. o pareggiato il dente(Nel. Am.dis. II, 1o).
Sarà-adree a vun. Perseguitare. Sarà. m. b. Salare. Insalare. V. Salà.
Sarà a la vitta. Serrare alla vita. Sàra o Sarra.... Sp. di gora o tura o rac
Sarà certi numer al lott. Accecare o colta d'acqua, fatta nelle avvallature
Escludere alcuni dati numeri al lotto? montane o presso alle fiumare che
Sarà-dent. Racchiudere. Rinchiudere. sboccano ne laghi, nella quale raccol
Inchiudere. gonsi le legne tagliate ne'monti, affin
Sarà-foeura. Escludere. Serrar fuora chè data l'uscita all'acque, queste tras
d'alcun luogo – in sig. di Stoppà-sù. V. portino seco al basso le legne stesse.
Saragh adoss a vun. Fare un serra Saràa. Serrato. Chiuso.
serra? ad uno(Guad. Poes. Naso st. 51). Anda saraa. Camminare chiusamente.
Sarà-giò. Socchiudere. Dormi saraa. V. in Dormi.
Sarà i oeucc per Morì. V. Parlà franzes saraa. . . . . Parlar
Sarà i pagn adoss a vun. V. in Pàgn. il francese o simile così sveltamente
Sarà i pass. Negar pratica. Non am che riesca difficile intendere a chi non
mettere in una città, in un porto o ne sia peritissimo alla volta sua.
SAR ( 104 ) SAR
Sbagascià che anche dicesi Bagà, Boſſà, Sbaggiàda. Sbadiglio. Sbaviglio. Sbadi
Bagascià, Scudellà, Sciscià, Caraſfà, ecc. gliamento. Sbavigliamento.
Tracannare a guerra rotta. Ritrovarsi Sbaggiadinna. Breve sbadiglio.
SIB A ( 11 1 ) SBA
Sbagli. Sbaglio. V. Fàll. i pezzi del legname con somma facilità.
Ciappà in sbagli. Prendere in fallo. È forse l'Emportepièce dei Fr. I fale
Sbaglià. Sbagliare. V. Fallà. gnami ne fanno uso specialmente per
Se no sbagli, l'ha ditt inscì. Se la me ripulire quella scorniciatura che si
moria mi serve, disse così(“tosc.-T. G.). raggira intorno ai fondi (fodrinn).
Sbagola che altri dicono anche Spàdola Sbancà che i cont. dicono Sbulà. Sban
o Sbagora. T. d'Agr. Scòtola. Strumento care(Alb. bass. in Débanquer). Sbusare
di legno o di ferro a guisa di coltello, uno. Vincersi dal giocatore tutto il
ma senza taglio, col quale si scuote danaro che il banchiere ha messo sul
e batte il lino avanti che si pettini giuoco, ciò che anticamente si sarebbe
per farne cader la lisca. detto Disertare uno.
Sbagolà ed anche Spadolà o Sbagorà. T. Sbancà on predicator, on professor
d'Agr. Scotolare. Battere colla scotola e simili. Sviare l'udienza ad un pre
il lino per diliscarlo. dicatore, ad un professore, e sim.
Sbagora, ecc. -V. Sbàgola, ecc. Sbandàa. Sviato. Discolo. V. Desaviàa.
Sbagoràa. Ad. di Cópp e di Quadrèll. sbandass. Sviarsi. Scorrere la cavallina.
V. in Quadrèll. Sbandàss. Sbandare. Sbandarsi.
Sbagutti. Sbigottire – Sbaguttii. Sbigottito. Sbanfà e Banfà. Ansare. Respirar con af
Sbairà. V. Slottà. Sbanfada. Ansata. (ſanno.
Sbajrà che verso il Comasco e altrove Sbàr. Sparo.
dicono Sbadirà come Badira per Bajra. Sbàra. Sbarra.
Spalare. Tramenar terra col badile. Sbara di scal. Appoggiamento.
Sbalanzà. Sbilanciare. Sbara di strad. Sbarra. Sbarro.
Sballà. Dileſſiare. V. Mori e Cagaràtt – Fà la sbara o la sbarada a la sposa.
Lo Sballare dei diz. ital. vale Disfar Fare un serraglio alla sposa. Impedir
le balle o Narrar cose oltre il vero. la via nel di delle nozze alla sposa
Sballàa. Spallato. Spacciato. On affare novella in sul primo suo uscire di casa,
sballaa. Un affare spallato, cioè rovi sia per baja, sia per averne i con
noso o di esito disperato. ſetti. Usa anche nel nostro contado; ivi
Sbalordi. V. Trà locch in Lócch. (dito. la gioventù del paese suol ciò fare o
Sbalordii. Sbalordito. Stordito. Imbalor asserragliando il passo aſſollati o im
Sbalordimént. Sbalordimento. pedendolo con filze di fiori e verdure
Sbalòss, Sbalossà per Scalòss, Scalossà. V. attraversanti la via a breve altezza. In
Sbalossént..... Agg. di persone, caval Corsica dicesi Fare la travata o la spal
li, ecc. che per troppa magrezza mo lera alla sposa,
strino tutte l'ossa. Un Sacco di mestoli. Sbàra. Serraglio.
Gh'è cert rozz sbalossent de vicciurin (Bal.). Sbarà. Sparare.
Sbàlz. Sbalzo. Balzo. Rimbalzo. Ribalzo. Sbarà. Sbarrare. Abbarrare. Tramezzar
Andà a sbalz.Camminare saltacchioni. con isbarra. Asscrragliare i passi. Stan
Andà a sbalz. fig. Essere lunatico. gare. Sprangare.
A sbalz. A salti – A colpo d'occhio. Sharàda. Barricata.
De sbalz. Di balzo. Di rimbalzo. Sbaràda. v. br. Serraglio. V. in Sbàra.
De sbalz. T. di Giuoco. Di balzo. Sbaràda..... Quella specie di barricata
Lavorà a sbalz. Lavorare a scosse. d'un rotone da filatoio che posa sulle
Sbalzà. Sbalzare. Balzare. Ribalzare. Rim traverse e crociere, e a cui s'appoggia
balzare. Risultare – Sobbalzare. l'uomo che v'è dentro a dargli moto.
Sbalzà-foeura.Balzarfuora-Scoprirsi. Sbaràglia (Ala). Alla scoperta. Al sereno,
Sbalzà-foeura di man. Stolzare. cioè a cielo scoperto, all'aria aperta.
Sbalzà-sù. Balzar in piede. - Talora Senza che sia riparato, Espo
Sbalzà vun. fig. Sbalzare alcuno sto a manomessione e ruba – A sba
d'impiego – Togliere la volta – Fu raglio ne diz. ital. vale in conquasso.
rar le mosse. Sbarattà. Sbarrare. Spalancare – Ne'diz.
Sbalzador. , T. de Fal.... Strumento così ital. Sbarattare vale disunire mettendo
Sbalzadóra. detto dallo sbalzar via che fa in confusione - Dal gr. axxpàrro (Var.).
SBA ( i 12 ) SBA
Sbaravésg. v. cont. per Sparavée fig. V. Sbarozzà. v. oont. Diguazzare. Agitarsi.
Sbarazzà. Sbarazzare. Spacciare. Sgom Per es. Quell vassell el sbarozza. Quella
brare. – Sbarazzàa. Sbarazzato. botte si sbatte o si dibatte sul carro.
Sbarazzàss. Sbarazzarsi. Sgabellarsi di Sbaruffada. Baruffo. Baruffa.
checchessia. -
Sbaruffass. Abbaruffarsi.
Sbarbà. Radere. Sbarbare. Disbarbare. Sbaruffént. Abbaruſato. Arruffato.
Sbarbàa. Raso. Sbarbato. Sbasi. Transire. Morirsi. Basire – Dicesi
Sbarbàj (Lassà el). Abbarbagliare. anche per Isvenire.
Sbarbarizzà. Sbarbare. Disbarbare. Radere. Sbasii. Spossato. Languido. Lasso.
Boeugna ogni duu o trii di sbarbarizzass. Faccia sbasida. Viso abbattuto o Spa
Sbarbatèll: Sbarbatello. (Bal. Rim.). ruto in viso. (Pucc sbasii. Occhi sbattuti.
Sbarbattà. Ricrearsi. Sbassà. Sbassare. Abbassare. Dassare.
Sbarcà. Sbarcare. – Sbarcàa. Sbarcato. Sbassà i umor. V. in Umór.
Sbàrch. Sbarco. Sbassass la vista. V. in Vista.
Sbarètta de cadrega. Barretta. Sbassàa. Sbassato. Abbassato.
Sbarlà e più com. Sbarlàss-foeura. Spet Sbassada. Sbassamento. Abbassamento.
torarsi. Sciorinarsi. Scoprirsi il petto. Sbassadinna.... Un po' di sbassamento.
Sbarlàa e Sbarlàa-foeura. Scollato. Scollac Sbassàss. Abbassarsi a fare checchessia.
ciato. Spettorato. Sciorinato. Scarron Sbassàss. Umiliarsi. L'ha mai voruu sbas
nella Gigantomachia lo dice Debraille. sass. Non si volle mai abbassare.
Andà attorna sbarlaa-foeura. Portare Sbassass-giò. Chinarsi.
slacciato il seno. Girare spettorata Sbataggià. Sbatacchiare. Sbattagliare.
mente, cioè col petto scoperto. Sbàtt. Sbattere. Dibattere.
Sbarlaſſaa-foeura. V. Sbarlàa. El vent el sbatt i antin. Il vento
Sbarlàss-foeura. Spettorarsi. Sciorinarsi. dibatte le impannate(Alleg. 122).
Sbarlèſſi. Sbarleffe. Sberleffe. Sberleffo. No gh'è de sbatt. È inconcusso.
Sbarloeüggia. V. Sbarloggiòn. Quell'usell el va adree a sbatt in
Sbarloggia che anche dicesi Barloggià. capia. Quell'uccello si strabatte nella
Allucciare. Occhiare. Avvisare. Sbilur gabbia(Pan. Civ.).
ciare. Sguaraguardare. Sguaraguatare. Sbatt-contra. Abbatacchiare. Sbac
Sbarloggiàda. Occhiata. Guardata. chiare checchessia sul viso altrui.
Sbarloggiòn che anche dicesi Doggiòn, Sbatt-foeura. Sbattere. Sobbattere.
Sbarloeüggia, Barloeüggia e Barloggiòn. Sbatt-giò. Abbattere.
Occhieggiatore? – Spiatore. – Talvolta Sbatti al. Starnazzar le ali. Sbatac
pcr improperio Guerciaccio. chiare o Sbattere le ali – Aleggiare.
Sbarluscà. Sbalestrar gli occhi. Essere Aliare.
uno sbilurcio(*aret. – Redi Voc. aret). Sbatt i dent. Battere i denti dal
Sbarlusént che anche dicesi Barlusént. freddo.
Rilucente. Splendente. Ilisplendente. Lu Sbatt i dent:fig. per Paccià. V.
cente. Dilucciante. Lucciante. Micante, Sbatt i gelosii. neut. Sbattersi. Di
Sbarlusì che anche dicesi Barlusi. Luccica menarsi le persiane dal vento.
re. Rilucere. Lucere. Risplendere. Splen Sbatt i man. Far battimani. Ap
dere Lampare. Lampeggiare. Lustrare. plaudire.
Sbarnaffiàa. v. a. del Var. Mil. Percosse. Sbatt i pagn. Scamatare i panni per
Sbarón. T. de Carrozz. . . . . Sedile in levarne la polvere. -
luogo di serpe con anima e arcatura Sbatt i pagn, la tila, el fil (le la
di ferro, ricoperto di cuoio e panno, vandaje). Abbacchiare i panni, la tela,
e coll'interno, o sia col posto ove è il filo (Pauli Mod. tosc. 194-5).
il sedere, addobbato di strapuntino e Sbatt la bocca in del mangià. Sbat
munito di cuscino e calata(patta). tere il dente – Grufolare.
Cossin de sbaron. Cuscino di serpe? Sbatt la lanna. Divettar la lana.
Sbaronin. Dim. dello Sbaròn di cui sopra. Sbatt on cossin de penna. Spiumac
Sbarozza, Sbarozzàda, ecc. Voci contad. ciare. Sprimacciare.
per Scalossà, Scalossàda, ecc. Sbatt-via, Scagliare o Gettar via. .
SBE ( I 13 ) SBI
Sbatt vun per terra. Abbacchiare Sbergnà. Beffare. Sbeffare. Sbertare.
o Sbatacchiare uno sul suolo. Scoccoveggiare, ed anche Sprezzare.
T ee pari a sbatt. Ta puoi scuotere, Sbergnadór. Beffatore. Scherniano, ed
cioè dire e far ciò che vuoi, tu puoi anche Sprezzatore.
fare ogni sforzo, ma tutto sarà invano. Sbèrla. Gotata. Guanciata. Mostaccione.
Sbàtt. fig. Sbattere. Pacchiare. Dare il Manrovescio. Rovescione. Sberleffe?
portante ai denti. V. Sgagnà. Sberlón e Sberlòtt. Acc. di Sbèrla. V.
Sbàtt. Frullare. Sbatt el ciccolatt. Frul Sberlusì. V. Sbarlusi.
lar la cioccolata. Sberti. Smaltire. Spacciare. Esitare,
Sbattimént. Battito. Sberti. Accoppare. Ammazzare. Uccidere.
Sbattiroeſ. T. de'Ciambel. . .. Sbattitoja Freddare. Mandar cogli angioli a cena
da biscotti o altri dolci simili. o tra più. Mandar al cassone. Manda
sbattuda. Sbattuta. Sbattimento. Sbattito. re a far ridere le piattole.
Ona sbattuda d'al. Una sbattuta d'ali. Sbertii. Accoppato.
Ona sbattuda de man. Un battimano. Sbesascént che anche dicesi Besascént.
Sbattudinna. Un lieve sbattimento. Cencioso. Stracciato. Sbrandellato.
Sbattuu. Abbattuto. Sbattuto. Dibattuto. Sbianca. Cura. Luogo ove s'imbiancano
Cera sbattuda. Cera smorta, abbat le tele – ed anche l'Atto del curarle.
tuta. GEucc sbattuu. Occhi abbattuti o Dà la tila a la sbianca. Dar a cu
sbattuti, cioè languidi. rare i panni. Dà la sbianca. Curare.
Sbattuu de cera. Con cera abbattuta. Purgar dalla bozzima ed imbianchire
Sbauscént. Bavoso. V. Bauscént. i pannilini rozzi.
Sbauscià. Imbavare. Scombavare. Imbrat Sbiànca. T. de' Cerajuoli. Biancheggio.
tare di bava. (vazzatura. L'imbianchimento delle cere.
Sbausciàda. Sbavatura. Sbavanento. Sba Sbianca. Bianchimento. Composto che
Sbausción. . . . . Chi scombava. s'adopera per bianchire l'argento.
Sbavazzàssela. Sbajoccarsela(“tosc.- Rim. Sbiànca. s. ſ. T. di Zecca. Bianchimento.
aut. pis.). Gavazzare. Stare in barba di L'azione di bianchire le monete –
micio. Sguazzare. V in Goghètta(Fà). Noi colla voce Sbianca intendiamo an
Sbavèzz.T. di St. Doppieggiatura. Difetto che quella sp. d'Officina di una zecca
d'impressione per cui le medesime nella quale si attende solo a bianchire.
parole o le linee sono doppiamente Sbiancà. v. a. Imbiancare. Imbianchire.
impresse l'una accosto all'altra. Bianchire. Scialbare. Dar di bianco a
Sbavezzà. T. di Stamp. Doppieggiare. checchessia – L'italiano neutro Sbian
Sbèſi. Sbeffo (Nelli Serv. padr, II, 15). care vale impallidire, scolorarsi, dive
Sbeffeggiamento. Beffeggiamento. nir di colore che tende al bianco.
Fass sbeff. Beffarsi di checchessia. Sbiancà. T. di Zecca. Bianchire. Rendere
Sbeffa. Sbeffare. Beffare. Sberleffare. bianchi i piastrini (tondin) da coniar
Sbetiaa. Sbeffato. Beffato. si. È lo Amatir de Francesi.
Sbeffard. Sbeffeggiatore. Beffatore. Sbiancàa. T. di Zecca. Bianchito (Ors.
Sbèrgna. Voce procedente o dal lat. Sper Mon. 261 e passim).
nere o dal ſr. Berner, o dallo spag. Ber Sbiancàda. Imbiancatura. Imbiancamento.
nia (pannolano di più colori e dozzina Sbiancadinna. . . . Lieve imbiancatura.
le) o dall'ital. Bernia(qual che si voglia) Sbiancadòr.... Quell'operajo d'una zec
o Sbernia, e usata nelle ſrasi seguenti: ca il quale accudisce a bianchire i
Fà sbergna. Beffare. Sbeffare. Scher piastrini(tondin) da coniarsi.
nire. Il Mag. (Cons. Men) disse Come? Sbiancadùra. Imbiancatura.
el vost Meneghin - Fa sbergna al padronscin ? Sbianchi. T. de'Cuochi.... Dar un bol
Guardà de sbergna. Guardar con lore a polli o sim., indi rasciuttarli,
occhio sprezzante. Fors'anche il Guar ungerli di burro, e poi rimetterli a
dar di berfia usato dal Burchiello, e cuocere, per farne bianchiss.“ le carni.
avventurato dai diz. ital. come Guar Sbianchin. Imbianchino(Pan. Poet. II, xr,
star di soppiatto. (gliato. 9). Imbiancatore. Maestro di dare il
Mangià dc sbergna. Mangiare da svo bianco alle muraglie.
l ol. IV. i9
SBI ( i 14 ) SBI
Sbianchinna.... La moglie dell'imbianca Sbiòcch. ad. Meschino. Gretto. Gramo.
Sbiancò per Sbianchin. V. (tore. Sbioccòn. Miserissimo.
Sbiassàda fig. che anche dicesi Ona Ma Sbiottà. Nudare. Ignudare. Snudare. Dis
joccàda. Mangiata fig. nudare. Denudare. Dinudare.
Sbiassegà. Denticchiare. Sbocconcellare. Sbiottà che i contad. brianz. dicono Sbulà.
Sbiavàa. Sbiadito? Sbiadato? Dilavato. Sbusare. Vincere altrui tutto il suo
Sbiavato? Smorto. – Al dim. Sbiadatello? danaro al giuoco.
Ciel sbiavaa. Aria abbacinata. Sbiottàa. Scusso. Biotto. Denudato.
Cinq e vott sbiavaa. fig. V. in Vòtt. Sbirr o Ciappaciàppa. Birro. Zaffo. Sa
Color sbiavaa. Colore languido(Mich. tellite. Donzello. Famiglio. Famigliare.
in Targ. IViag. VI, 475). Colore sbiadato. Sbirro. Berroviere, anticam Sgheriglio.
Danee sbiavaa. Moneta sbolzonata? Sgariglio; e in gergo Ciffero (Cecchi
Moneta che per frequenti attriti ha Sciamiti IV, 2). Azzuffino (Cecchi Spi
quasi che perduto l'impronto. rito IV, 7 – in Prov. p. 122). Il marito
Só sbiavaa. Sole annacquato. d'Olimpia (Fag. Pod. spil. II, 9). Arfa
Sbiavàss. Sbiadare ? (“Targ. Viag. I, 119). satto(Nelli Itl. lI, 11). Marrabiso (Tas
Sbièss. s. m. . . . Specie di guarnizione. soni Secch. I, 14). Speziale(Fir. Trin.
Sbièss. ad. Sbieco. Sbiescio. Sghembo. Ob IV, 2). Bracco. Che ciuffa pei calzoni.
bliquo. Bieco. – Al dispr. Uno Sbirracchiuolo.
Guardà in sbiess. fig. Guardar di Avegh on ſà de sbirr. Avere lo sbirro
traverso o bicco. – Sbiecare. Guar scritto in fronte o Essere sbirracchiuo
dare a sbieco. lo (“tosc. – T. G.). Avere dello sbirro.
In sbiess. Per taglio (Redi Op. VI, Fint come la canna d'on sbirr. Tin
257). A sghimbescio. A schiancio. In to in chermisi.
tralice. A sbieco. In isbieco. Sbicca Giugà a sbirr e lader che anche di
mente. A sbiescio.
cesi da alcuni Giugà ai servitor. Gio
In sbiess. A canna. A flauto(Lastri care a birri e ladri. Giuoco che si fa
Op. 1, 244 e 522) parlandosi di tagli da molti fanciulli insieme, parte dei
di rami d'alberi o simili. quali sotto nome di birri danno la
Sbiggià. È lo stesso che Bigià. V. caccia agli altri che si dicono ladri,
sbiggiador. È lo stesso che Bigiaddr. V. e questi, toccando bomba (a toccà
Sbignà Fumarsela(“tosc. – Pan. Poet. II, segnº, chè così chiamano il luogo di
26 e 52 – Zan. Ritr. fig. I, 5). Mucciarsi. chiarato immune, o dicendo spida cioè
Dar de'piè in terra. Svignare. Rastiare. tregua, non possono esser presi.
Sgambar via. Rastiar via. Spulezzare. l sbirr che anche dicevamo scherz.
Nettare. Mucciare. Calcagnare. Sbiel L onorata fameja. La Sbirreria. La
tare. Leppare – antic. Schippire. Sbirraglia.
sbignada. (Dagh ona). Svignare. Sona Mangià de sbirro Boccon de sbirr.
Sbignadinna. re una fuga a viola a gam Lo stesso che Boccon de pover omm.
Sbignàssela. V. Sbigna. (ba. V. in Boccòn.
Sbilanciàss. . . .. Spendere più che non Mangià de sbirr. Mangiar coll'im
portino i propri averi, cosicchè allo buto, cioè in fretta e male.
stretto dei conti il bilancio non batta, lobà a cà di sbirr. Mangiar il ca
e il debito sia tale che ti levi d'equi cio nella trappola. Fare alcun delitto
librio nelle sustanze.
in un luogo ove non può fuggirsi il
Sbilidri. Galluzzare. Galloriare. Ringal castigo. V. anche in Robà.
luzzarsi – nell'A. M. Garrire piangendo. Scrocch come la pistolla d'on sbirr.
Sbilz. Zampillo – Spillo. Tinto in chermisì.
Sbilzà Zampillare. Sgorgarc – Spillare. Sbirr. Scintilla. Favilla.
Sbilzà-focura e Sbilaa-sù. Spicciare. Sbirr. Monachine. Scintille di fuoco che
Sbilzà-via. Schizzar via.
nell'incenerirsi la carta a poco a poco
Sbiòcch. s. m. Scannato (*iosc.). Gnudo si spengono. - Favolesca e Falavesca
bruco(Zanon. Crez. rinc. ll 1, 4)- Trito sono le stesse scintille ascese in alto.
ne. Uomo trito. Bretto. Sbricio.
º anche Moueshinna.
SBO ( i 15 ) SBO
Sbirra che anche dicesi Sbirrèssa. Sgherra Sbolgirà, Sbolgiràdo, Sbolgirénto, Sbol
(Lippi Malm. III, 42). Bargello(*tosc. girattà, ecc. Lo stesso che Bozzarà, Boz
–T. G.). Un falcaccio(“tosc.-T. G.). Don zaràdo, Bolgiràdo, Bolgirattà, ecc. V.
ma ardita, impavida, avventata, brava. Sbolsà. Tossicchiare(“tosc.). Tossire. Pa
Sbirra (A la). Alla sgherra(Cecchi Mogl. tir di bolso o di bolsaggine.
III, 4). Alla sbricca. Sbondoni. Scocchiumare. Levare il coe
Sbirrà-via. Svignare. Sbiettare. Schippire. chiume alla botte.
Sbirràsc. Sbirraccio(*tosc. – T. G.). Sborà o Borì o Sbori. T. di Cacc. Scac
Sbirrént. Ad. d'OEùcc. V. ciare(Savi Ornit. I, 89). Bussare(Buon.
Sbirrèssa (Maggi Interm. II, 218). Sgherra. Tanc. IV, 1) per la ragnaja. Spaventar
P. Sbirra. gli uccelli per cacciarli nelle reti.
Sbirrin. Scintilluzza. Scintilletta. È diversa Sboradór. Lo stesso che Boridór. V.
dalla Lughéra (lojòla). V. Sboradóra. T. di Cacc. . . . . Finestrino
Sbizarì. Sbizzarrire. Sbizzarrirsi. arcuato che è per di sopra allo spia
Sblùsc. Scusso. Brullo. tojo del capanno degli uccellari, don
Sblùsc che altrimenti dicesi anche Böſf! de l'uccellatore scaglia i randelli(bo
Interjezione (che le più volte s'accom ridor) sugli uccelli per isbarattarli e
pagna col gesto di sventolar per ta farli dare nella ragna.
glio la mano destra contro la bocca) Sboradora. T. di Caccia. . . . . Fil di
indicante lo sfumare, l'andare in nulla. ferro messo pel lungo dell'uccellare
Andà a sblusc. Ridursi al verde. (bressanella) cui sono appiccati stracci
Vess a sblusc. T. de Giocat. Essere neri e campanelle, il quale mosso
al verde o scusso o sbusato. Avere dall'uccellatore serve a sbarattare gli
perduto tutto il danaro al giuoco. uccelli e farli dare nella ragna.
Sblùscia. Cica. Acca. Punto. Nulla. Sboradùra. Sperma Seme. Genitura.
Sbluscià disse il Porta per Bàttessela. V. Sbordà. T. de Guantai. . . . . . È così
Sboccà o Sboccà-foeura. Sboccare. Metter detto l'Appianare e assottigliare la
foce o capo. Far capo. Sbucare. pelle ritagliata per fare il guanto. Ciò
Sboccàa. Sboccato. Dicesi del cavallo av si fa col Cortell senza fil. V. Questa
vezzatosi incurante di freno. operazione è detta dai Franc. Doler.
Sboccàa. fig. Sboccato. Largaccio di boc Sbordegascént disse il Grossi per Suci
ca. Lubrico. Cronaca scorretta. Che è do, Sporco.
come l'orciuol de poveri. Sbordonà. v. a. del Var. Mil. Mandar
l'arlà sboccaa. Sboccare. Parlare li fuori con impeto.
cenziosamente o sboccatamente. Sborgnà. Sborniare(“tosc. – poem. aut.
Sboccascèe. Linguacciuto –- Boccuto. pis.). Sbilurciare (id. ivi). Sbirciare
Sboccasciàa. Sboccato. Ag. di Cavàll. V. – Forse da Bornio.
Sboccasciaménto Parlà sboccasciaa. Sboc Sborgnagh minga. Non ci tirare(Fag.
camenti. Parlare sboccato. Amor non op. a caso lI, 18). Non
Sbocch. Sbocco. Sboccatura. vederci.
Sbocch de sangu. V. in Sàngu. Sborgnagh pocch. Baluginare(“tosc.
Sbóifera, Sboſferàda (Bellati Iiime) per – Tom. G.). Tirar poco di mira. Aver
Bolgira, Bolgiràda. V. cattiva vista.
Sboggià. T. de'Muratori. Bucare. Forare. Sborgnagh polit. Tirar molto di
Pertugiare. mira. Aver buona vista.
Sboggiàa o Sboggiàa di varoeul. Pizzicato Sborgnàda. Sborniata(“tosc. – poem. aut.
dal vajuolo(“tosc. – T. G.). Butterato. pis.). Guardata. Occhiata,
Tarmato, e anticamente Butteroso. Sborì. V. Sborà.
Segnato dal vajuolo. Sbori-dent. Irrompere. Entrare a furia.
Sboggiadón, Sboggiadònna. Acc. di Sbog Sborì. Prorompere. Scoppiare. Sbottare.
giàa. V. (juolo. El temporal l'ha cominciaa a sborì.(Bir. D. Per.).
Sboggiadùra. Bittero. Segnatura del va Sborida. T. di Caccia. Scacciata.
Sbolforüu. v. a. per Boſſiott. V. sboridor. T. di Cacc. È lo stesso che
Sbolgiettà. v. a. Tramenare, Mantrugiare. Boridór. V.
SBR ( i 16 ) SBR
Sbórs. Sborso. Sborsamento. Sborsatura. Dagh ona sbragiada. Sbraitare.
Disborso. Sbragiadinna. Gridetto. Una gridatina
Sborsà. Sborsare. Disborsare. Sbragiamént. V. Sbragiàda.
Sbórsa. Ad. di Forma(formaggia). V. Sbragión. Gridatore. Schiamazzatore.
Sborsàa. Sborsato. Sbragiònna. . . . Schiamazzatrice.
Sboscionà. V. Desboscionà. - Sbranà. Sbranare. Dilaniare.
Sbottasciàa. Spaccato(*fior. – T. G.). È Sbrancà.... Levar dal manipolo del lino
aggiunto di linguaggio e vale spiat i manipoluzzi(biraeu) per cardarlo.
tellato, pretto, sputato, maniato. Per Sbréga. P. Sbregón, Sbregònna.
es. El parla milanes sbottasciaa. E' Sbréga. Dissoluto. Scapestrato. Discolo.
parla milanese spaccato, cioè il mi – Forse dal provenz. Bregos(labbra)
lanese del volgo, il pretto milanese. e Debregar (tagliarsi, lacerarsi le
Parla fiorentino o sim. spaccato(“tosc.). labbra cadendo).
Parlà sbottasciaa. Dire a lettere gros Sbréga(A la), V. in Sbregón.
se (Sacch. Nov. 158). Sbregà. Sciupare. V. Trasà - Dicesi anche
Sbottì. Prorompere. Esplodere. Sbottare? da alcuni per Schiantare, Stracciare.
Sbottifiàa. Bºffice. Bofficione. V. Boffiòtt. Sbregón e Sbregònna o Sbréga.... Per
Sbottonà. V. Desbottonà. sona che siegua il bel mondo sì nel
Sbòzz o Abòzz. Sbozzo. Abbozzo. vestire come negli atti e ne'modi sem
Fà in sbozz. Adombrare. Schizzare. pre però più nella parte licenziosa
Schiccherare il disegno. Fare un poco che nella gentile, il che dicesi fra
d'imbrattatura o d'imbratto o d'ab noi Anda a la sbrega. V. Stoccòn.
bozzaticcio. Sbregònna (o Sbréga). Bandiera. Sbre
In sbozz. In nube(Caro Let.in. II,545). gaccia. Donna sciamannata o vile o
Sbozzà. Sbozzare. Abbozzare. Sbrenzùu per Sbris. V. (sgherra
Sbozzàda. Abbozzatura. Sbozzatura. Sboz Sbresigà per Scarligà. V.
Sbozzadinna. Abbozzaticcio. (zamento. Sbriàa. Sbrigliato.
Sbozzaràdo. Lo stesso che Bolgiràdo. V. Sbriàda. Sbrigliata. Sbrigliatura.
Sbozzètt. Bozzetto. Sbriadinna. Sbrigliatina.
Sbragà e Sbragagnà. V. Sbragalà. Sbrigàss. Sbrigarsi.
Sbragalà ed anche Sbragà, Sbragagnà, Sbrinz. s. m. Sbrinzo. V. in Formàj.
Sbragascià. Raitare. Arrangolare. Ilan Sbris che anche dicesi Sbrisòcch, Sbrìtt,
golare. Sbraitare. Aprir la gola gri e secondo il Var. Mil. Sbrenzùu. Gret
dando forzat.“- Forse dal gr. Bxuxax3o. to. Milzo. Meschino, Sbricio.
Sbragalàda. Sbraitata(“tosc.). Sbris come l'ass de picch. Più po
Sbragalismo disse il Porta per amor di vero che la cota(Sacch. Nov. 151). V. Ass.
rima il Raitare. Sbrisarìa. Grettezza. Gretteria. Grettitu
Sbragalòn. Gridatore. dine. Miseria – Ed anche Cenceria.
Sbragascià. V. Sbragalà. Sbrisòcch. Lo stesso che Sbris. V.
Sbragià. Gridare. Clamare. Esclamare. Sbriss e Sbrissin. Minuzzolo. Tantino.
Dar delle grida. Dar grida. Schiamaz Sbrissegà o Sbrissigà. v. d'alcune parti
zare. Alzar la voce o i mazzi; alla fior. del contado per Scarligà. V.
Stiamazzare; anticamente Scramare. Sbritt. Lo stesso che Sbris. V.
El sbragia ch'el par ch'el coppen, A on pover sbritt
E grida che par castrato. Mugghia El la da par miee. ( Bir. D. Per.)
come un bue. Sbroccà. Sbrancare. Potar le branche o
Lassa ch'el sbragia. Lascialo grac i rami degli alberi.
chiare a sua posta. Sbroccà. Brucare i rami. Sbroccolare.
Sbragià come on strascee. Gridare Sbrodolà e Sbrondolà. Andare in broda.
quanto se n'ha nella gola o in testa. Riuscir brodoloso – Parlandosi di can
Gridare a testa. Gridare fortissimo. dele o torce Colare. Gocciolare. Dar
Sbragiàda e Sbragiamént. Gridata. Grido. colaticci.
Gridamento. Gridio. Gridore. Schia Sbroeüsger. Greggio. Rozzo – V. anche
mazzìo.
Scottadéo.
SBR ( 117 ) SBU.
Sbroeüsger. Secco. Asciutto. Gretto – Sbrondolà. V. Sbrodolà.
Rozzo. Greggio – Malcondito. Scipito. Sbrontà per Sbrottà. V.
Sbròff che anche direbbesi Sbroffàda e Sbròscera. T. de'Calzol. Piantastecchi
Sbroffadùra. Sbruffo. Spruzzo. Spruz Sbròsciora. (Pan. Poet. I, xx1, 29). Le
zolo. Sprazzo. Aspersione. sina grossa? Sorta di lesina adattata
Sbròff metaf. Uno sbruffo di quattrini a fare i buchi ne quali debbonsi ficcare
(*fior. – Zan. Rag. vana, III, 4 – le cavigliette o bullettine di legno
Sacc. Rime I, o2). L'ugner le mani. (biroeu) per le scarpe e sim. – Forse
Palmata. Ingoffo. Imbeccata. Danari la voce Sbroscera deriva dal fr. Broche.
usati a corrompere altrui nei pub sbroscin. º T. de Calz. Dim di Sbrò
blici e privati negozi. Sbrosgètta. º scera. V
Sbroffà. Spruzzare. Sbruffare. Spruffare. Sbrottà. Voce usata nelle frasi No gh'è
Inacquare. Spruzzolare. Leggermente nissun che sbrotta. Niun fiata. No
bagnare, o si faccia colla bocca soc sbrottà. Non batter parola. Star cheto
chiusa mandando fuori il liquore che com' olio. Non rispondere, non favel
vi si ha dentro, o vero colle dita bagna lare, zittire. No sbrotta ve”. Non fiata
te, o con ispazzole, granatini o sim. ne'. Se fiati guai a te. Non ne fiatare ve”.
Sbroffada. Spruzzata. Sbruffo. Dagh ona Sbudella, Sbudellàda, Sbudellàss. V.
sbroffada d'acqua. Dargli una spruz Sbusecca, Sbuseccàda, Sbuseccàss.
zata d'acqua(Trinci Agr. 1, 2o7). Sbuffa. Sbuffare.
Sbroffada. Nembo. Subita pioggia che Sbulà dicono i cont. dell'Alto Milan, per
non piglia gran paese. Sbancà. V.
Sbroffadij. Ronchi. Bitorzoli. Bernocco Sbulà. V. a. del Var. Mil. equivalente a
li – ed anche Grumi. Grumetti. Svignà. V.
Ma in quella soa polenta mal menada Sbùlla. Voce usata nella frase
Pae via che l' è consciada, Trà de sbulla. Lo stesso che Trà
Se cognoss minga tanti sbroſfadij (Br. Bad.) de scagn. V. in Scàgn.
Sbroffadinna. Spruzzetto – Scosserella di Sbusà. Forare. Bucare. Traforare. Per
pioggia. tugiare. Bucherare – Nei diz. ital.
Sbrolladùra. Spruzzo. V. Sbròff. Sbusare vale vincere altrui tutti i suoi
Sbroffolént.Bernoccoluto. Bitorzoluto. Ron denari.
chiuto. Ronchioso. Sbernoccoluto. Che no se pò sbusà. Inforabile(Pros.
Sbrojà. Scottare. Il ted. Briihen. fior. III, 1, 4).
Sbrojà el porscell. Abbruciare il Sbusapont. T. de Sellai. . . . . Ferro,
porco. Scottarlo per dipelarlo. diverso dal Marcapont, col quale si
Sbrojà on tavol per nettall. . . . Ri fa la via a punti nel cuoio.
lavare un tavolino con acqua bollente. Sbusàss. Bucarsi.
Sbrojà o Fà trà on buj. Fermare. Rifa Sbusass – (de bozzoli) Sfarfallare
re. Dare alle carni una lieve cottura – (de legnami) Gorgogliare. Inton
perchè si conservino – . . . . Scottare chiare. Intarlare – (delle pelli e dei
con acqua bollente le carni state in panni) Intignare. Intignarsi – (del
serbo sul ghiaccio per farle più sane. grano) Intonchiarsi.
Sbrojada. Scottatura? Toeiù-sù ona sbro Sbusattà. Foracchiare. Sforacchiare.
jada. Riscaldarsi a una lieta. Sbusattàa. Bucherato. Sforacchiato. Fo
Sbrojadinna. Una leggier scottatura. racchiato. Bucherellato – e se natu
Sbrojadùra. Scottatura. Sboglientamento. ralmente Spugnoso.
Sbrojént che anche dicesi Bojént o Bujént. Sbuseccà. Sbudellare.
Bollente. Imboglientato. Bogliente. Sbuseccàa. Sbudellato.
Sbrojón. Caldaccio. Caldana. Caldura. Sbuseccàda.
Sbrojón secondo il Var. Mil. valeva anche
anticamente Imbroglione – Oggi di in Sbuseccàss. Sbudellarsi – Far sangue.
Brianza vale Sboglientamento. Scottatura Sbusiroeü (in genere). Foratojo.
Sbroncà. Borbottare. Rampognare. Gri Sbusi oeiù. T. de'Pizzicagnoli.... Specie
dare. Sgridare. di cepperello con manico in cui sono
SCA ( I 18 ) SCA
infitti parecchi aghi grossotti di ferro Scafass. Scafasso. Involto da gomme e
o di ottone disposti quasi a quel modo incensi.
che i denti dello scardasso. È adope Scaſſin. Voce forestiera usata nelle nostre
rato dai pizzicagnoli per isforacchiare caciaje nelle frasi Forma de scaflin,
i salami, a fine che, pe” vari sfiatatoj Odor de scaſſin. V. Förma(formaggia).
che lascia in essi, trapeli l'aria rimasta Scagascià. Scacazzare.
rinserrata all'atto dell'infarcirli, co Scagasciàda. Scacazzamento. Scacazzio.
me anche perchè nel cuocere il savore Scagazzètt e Scagazzin per Stocchin. I .
li venga in ogni parte investendo. Scàgg che anche dicesi S'cèss. Tema.
Sbuttonà. Urtare. Paura. Timore. Batticuore. Battisoffiola.
Sbuttonàss. Fare agli urtoni. Scaggià. Lo stesso che Caggià. V.
Scàbbi. Gesso(Varch. Suoc. III, 4). Chiaro. Scaggià el sangu in divenn. Gelar
Siroppo di cantina. Gerghi per Vino. il sangue nelle vene.
Scabbià. Soffiare. Bere vino. V. in Bév. Scaggià. Intimorire. Impaurire. V. Stremi.
Scabrioeü. v. cont. per Cavriocà. V. Scaggiàa. Intimorito. Impaurito, ed an
Scabrós. Scabroso. Noi usiamo la voce che Intirizzito.
soltanto al fig. On afare scabros. Un Scàgn. Seggiola. Scranna. Sedia, e ant.
affare intrigato, difficile, scabroso. Seggiolo. L'Alb. enc. registra anche
Scàcc. V. Scàgg. Scagno, ma come voce di dialetto ita
Scaccà. Scaccare? Scaccheggiare? liano usata dal Bardi, scrittor toscano.
Scaccàa. Scaccato. Scaccheggiato. Andà-giò descagn. Cader dallo stac
Scaccàa. Addentellato. Fatto a sega. cio ad uno (Pan. Poet. I, xxiii, 5o).
Scàcch. Scacchi. Giuoco noto - e Nome col Uscir di grazia ad alcuno.
lettivo de pezzi che servono al giuoco. Andà-giò de scagn per Andà-giò
Giugà a scacch. Giocare a scacchi. de moda. V. in Mòda.
Giuoco che si fa sullo scacchiere (su la Mi gh'hoo famm – Mangia on scagn
dama), con piccole figure d'avorio o Ei scagn l'è dur – Mangia el mur
di legno, rappresentanti due cose di El mur l'è fatt – Mangia on ratt
El ratt el corr – Mangia l'amor
verse, divise in due parti, sedici per
parte, l'una d'un colore, e l'altra d'un L'amor la tacca – Mangia la cacca
La cacca la spuzza – Mangela tutta.
altro. I termini di questo giuoco sono:
Cavallo o Cavaliere, Alfiere o Delfino Dialogo poco gentile che corre tra
o Dalfino, Regina o Donna, Rocco, fanciulli allorchè dicono d'aver fame.
Re, Pedina (e tutti questi sono i nomi Montà in scagn. fig. Venire in ascen
de vari pezzi che si vanno movendo dente, in auge, in istato,
sullo scacchiero), Arroccare, Scacco Quand la merda la monta in scagn
matto, Tavola, Stallo, Far tavola, o che la spuzza o che la fa dagn.
Tavolare, Intavolare, Mattare. Abbondanza è vicina d' arroganza.
Scàcch. Scacco. Ogni quadrelletto dello Claudiano disse Asperius nihil est hu
scacchiere. Faa a scacch. Scaccato. mili cum surgit in altum – V. anche
Scaccheggiato. Fatto a scacchi. in Mèrda e in Vilàn.
Scacchmàtt. Scaccomatto. Scacco matto. Quell tirà-mai sù el cuu del scagn
Dà scacchmatt. Dare lo scacco o el ve farà minga ben. Tanto sizio vi
scaccomatto pos. e fig. farà male( tosc. – Mol. El.).
Toeiù-sù scacchmatt. Avere o Ricevere San Giovann l'ha persel scagn. Chi
lo scacco o lo scaccomatto pos. e fig. va a Prato perde il lato ("ſior.). V.
Scàd. Scadere il tempo del pagamento. anche in Giovànn.
Scadént. Scadente. Robba scadenta. Roba Trà de scagn ) che anche dicesi
deteriore, inferiore. Trà-giò de scagn º Trà de sbulla.
Scadénza. T. Mercant. Risposta(Caro Lett. Mettere a sedere. Scavalcare. Scaval
ined. III, 58, 59 e altrove). Pagà i lare. Sbalzare. Dare il gambetto. Far
scadenz. Pagarle risposte – Scadenza. cadere di grazia o di posto alcuno,
Scadùu. Scaduto. ciò che, parlandosi di matrimoni, di
Scafàl. V. Scanzia. rebbesi Dar la gambata o la stincata.
SCA ( i 19 ) SCA
Scagn. v. cont. Deschetto. Sgabellotto Scagnell. . . . I selciatori e lastricatori
rotondo sorretto da tre piedi. di strade danno questo nome generico
Scàgn. T. d'Agr.... Parlandosi di letami a quel sederino sul quale posano le
diciamo così ogni Massetta d'un brac natiche lavorando, specificandolo poi
cio quadro. talora per Capèll e Piumasciaeiù. V.
Scagn. T. de' Caciai. .. . . Sgabellotto ro Scagnèll per Sedér. V. -
di fiori finti per colorarle rose di pezza. Scala de man. Scala da mano o portatile o
Scajoeüra (Lùster a). V. in Lùster. a piuoli (e ant. a piroli). Ha Codeghetto
Scajón. Scaglione. Brasc ostasg. Stili. Staggi = Basei. Piuoli. Scalini.
Caregà a scajon. V, in Caregà. Andà-sù per scala e giò per corda.
Scajonin. Scaglioncino. V. in Còrda.
Scàla e bass. Scàra. Scala; e in gergo Fati Scala a cavall. V. Scalacavàll.
cosa – Le parti della scala stabile sono: Scala a pertega. V. Scalapèrtega.
Scala de corda. Scala di corda.
Basell. Scaglione. Grado. Gradino. Scalino
= Pedanna, Pedata – Primm basei. Invito Scala de dà l'assalt. Scala murale.
e Anema. Anima – Ripres. Rami o Bran Scala de pomm. V. Scalapèrtega.
che = Corrent. Stipiti = Sbarra. Appog Scala de seda. Scala di seta.
giatojo = Murell. Spalletta - Repian. Ri Scala. T. di Diseg. Scala. Fagh la scala.
posi. Ripiani. Pianerottoli. Scaleggiare? Scala de riduzion. Scala
Scala a cordon. Cordonata. Scala di riduzione.
a bastoni. Scala a cordonata. In scala. Gradatamente. A scala.
Scala a lumaga. La Chiòcciola as Scala. T. Mus. Scala. Successione gradata
solut.(Barg. Intr. Pelleg. IV, 1). Scala di suoni rappresentata da note ascen
a chiocciola o a lumaca. Scala lumaca denti o discendenti sul rigo. Fà la sca
e assol. Lumaca(Barg. Pelleg. III, 5). - la... Sonare o Cantare le note in iscala
Alcune sono con anima, altre senza. d'ottave per esercizio di mano o di vo
Scala a padiglion. Padiglione. ce. - Scala diatonica o semitonica, ecc.
Scala a repian. Scala a ripiani. Scàla per Scalètta(da maschere). l .
Scala a vunna, dò, tre ripres. Sca Scàla. fig. Scala. Fà la soa scala. Fare la
la a una o più branche(Targ. Prodr. sua carovana o scala(Cr. in Scala S 5.)
Cor. tosc. pag. 178). Scala. Diminuire a scaletta(Gior. Georg.
Scala comoda comè.Scala agiatissima. IV,2o7). Digradare? Scontare a scaletta.
Scala de strabalz... Quella scala che Scalabràcch. v. a. Bravo. Guascone. –
l
SC A ( I23 ) SCA
di cuoio e tomajo tessuto di cimossa, Scalmanòzz per Scalmànna sig 2. V.
e spesso con un po' di pelliccia per Scalmanòzz od anche Scòccia o Caldàn
fodera. S'usa l'inverno per maggior na. Caluria. Grave caldura per cui
difesa dal freddo per lo più in casa, il grano invizzisce e non fa seme.
talvolta anche fuori. (fanciulli. Scalògna. Ad. di Scigólla. V.
Scalfarottin.... Scarpetta di feltrali per Scalón. s. m. Scalone – per Scarón. V.
Scalfin. Pedule. Calzetto. Scappino. Quella Scalòn. Ad di Sàja. V.
parte della calza che calza il piè. Scalòrgna. Misera. Esosa. – Dal nap. Sca
Scalin. Scalino. Scaglione. Scalone – V. luorcio – Epit. che fu dato alla Morte.
anche Basèll. Scalorgna, sbalossenta, orba, spolpada.(Tan.)
Avegh i ann de la bajla e poeu i Scalòss o Scalossàda o Sbalòss. Sbilancio
scalin del Domm. Avere tanti anni e ne(Pan. Poet. I, xv 111, 65). Trabalzo.
coda(“tosc. – Tom. Giunte). V. an Scalossà che anche dicesi Sbalossà o Toeü
che in Bàila e in Ann. sù on scaloss. Trabalzare. Strabalzare.
Giugà al scalin. Quasi lo stesso che Concussare. Sbattere. Quest'ultimo,
Giugà a ginnagiànna. V. secondo i testi, pare il più proprio
I primm scalin. Invito. Que primi per denotare quegli urti che si risen
gradi o gradini, talora anche a svolta, tono in carrozza passando per una
che accennano una scala. strada rotta o disuguale. Il Cahoter
Scalin di altar... Sp. di gradinata che de Francesi, il lat. Succussare.
sovrasta alla mensa degli altari, sugli Scalossàda e Scalossamént. Trabalzo.
scaglioni della quale si mettono in gra Concussione.
dazione alzata candellieri, reliquiarii, Scalossént. Concussivo? Ag. di Strada che
fiorami, ecc. È la Scalunera dei Sicil. per esser diseguale fa trabalzare chi
Scalin fals. Scalini a piè d'oca?, la percorre in vettura; – ed anche
stretti da un capo, larghi dall'altro. aggiunto di Vettura che per mala con
Scalin. T. d'Agr. . . . Nome di quei mon dizione produca lo stesso incomodo.
ticelli di riso che si formano sull'aja Scalòtt.... Scala tozza, a stili quasi equi
dopo ch'e fu ventilato. distanti per tutta la sua estensione, o
Scalin. T. de Carrai. Ridoli. Cosce. Quei a scalini men radi che nelle scale co
lati d'un carro o d'un biroccio che muni. S'usa nelle cantine e nelle tinaje,
sono fatti a rastrelliera. (Scalera. e forse è anch'essa lo Scaleo de' Fior.
Scalinàda. Gradinata. Scalea. Scalinata. Scàlv.... il taglio delle ramature minori
Scalmanàa. Strafelato(*tosc. – T. G.). degli alberi. Vend el scalv d'on bosch.
Scarmanato. Accaldato. Acceso. In ... Vendere le legne della diramatura.
fiammato. Rinfocolato. Avvampato. Tra Scalvà. T. d'Agr. Diramare(Last. Op. I,
felato. Affannato. Scalmato. 525). Tagliare le ramature minori de
Scalmanàa. Affannato. Accorato. gli alberi per farne fascine; spogliar
Scalmanàss. Strafelarsi(Fag. Iiim I, 155). le piante di quel che noi diciamo la
Affannarsi. Accendersi. Infervorirsi. Faeuja, e che nell'A. Mil. si dice la
Avvampare. (Affannarsi. Piuma, e trarne Vettoni, Frasconi e
Scalmanàss. Accorarsi. Pigliarsi a petto. Fascine. È diverso dal Gabà.
Scalmanént. Strafelato (“tosc.). Ne diz. Scalvàa. Diramato ? -
ital. questa voce ha sig. sol. di Coster Scalvàda e Scalvadùra.... Il taglio delle
Scalmania. V. Scalmànna. (nato. ramature minori degli alberi.
Scalmànna che anche dicesi Scalmanòzz. Scàlz che anche dicesi Càlz. Calcio. Il
Trafelamento? – ed anche Scalmana piè dell'archibuso, della pistola, e sim.
o Scarmana, cioè Malessere cagionato Scàlz. T. de' Caciai. . . . . La circonfe
dal raffreddarsi immediatamente do renza della forma di cacio lodigiano.
po essersi molto riscaldato nel cor Scalzà. Ricalcitrare. Tirar calci. Scal
rere o in altri esercizi faticosi. ciare. Scalcheggiare. Sparare. Il dare
Scalmànna. Affanno. Piass scalmanna de dei piedi all'aria delle bestie da soma.
quejcoss. Frase del Var. Mil. Pigliarsi Scalzà come on mull. Tirar calci a
a cuore o a petto checchessia. coppia. Menarcalci in coppia o infrotta.
SC A ( 124) SCA
Scalzà. Dimergolare. Scalficcare? Tirare lavoro, fa bottino di scamott, cioé
a sè circolarm.º un chiodo confitto nel usurpa que ritagli a suo pro. I sart
legno, per trarnelo più comodamente. ghe dan i scamott ai calzolar per fà
Scalzà la terra. Scalzare. i strivalitt de donna. . . . . . Spesso la
Scalzacàn. Scalzacane. Scalzagatto. Ma bandiera del sarto si volta in calzari
scalzone. Guidone. Pelapiedi. Sbricio. donneschi fra le mani del calzolajo.
Tritone. Bruco. Rastiapavimenti. Spol Scamottà. Furacchiare. Trafurare. - Dal
veramura. Scannapidocchi. Spulcialetti, fr. Escamoter. (leria.
Scalzàda. Calcio. – V. anche Scalzà. Scamottàda-dinna. Traforeria. Trafurel
Dà di scalzad. Dar de calci, e in Scamottoeür. Trafurello. Trafurellino.
gergo Mandare a Calcinaja. Scàmp. Scampo. No gh'è pù scamp. Non
Dà di scalzad al fen, e sim. Scalciare v'ha scampo – Di quì non s'esce.
il fieno o sim.(T. G.). Scampà. Campare. Vivere.
Scalzadór. Scalzatoio. Ferro da scalzare i Chi fa a sò moeud scampa des agn
denti. de pù. V, in Moeüd.
Scàmbi. Cambio. Scambio. Scambiamento. Pù che vecc se po'minga scampà.
In scambi. In quello scambio. V. In Egli è vecchio e ci può star due ore
scàmbi. Andà in scambi de vun. Andare (Lasca Gelos. I, 2). Più che vecchio
in iscambio o in persona di uno. Scam non si può campare(“tosc. – Tom. G.).
biare alcuno. Scampà vecc come on ratt. V. Vècc.
Scambiànta. . . . . Quella donna nelle fi Scampàa. Campato. Vissuto.
lande che scambia la trattora da seta, Scampagnà. Scampagnare(“tosc. – T. G.).
cioè che le sottentra quando per breve Scampagnàda. Scampagnata(*tosc.-T.G.).
ora si allontana dall'opera. La lingua Scampanà. Scampanare. Sbattagliare –
ci somministra la voce Scambio nel pari Tempellare – Alla romana si sbatta
sig. maschile; non così pel femminile. glia, all'ambrosiana si tempella.
Scamòffi. s. m. Brutto ceffo. – Scanfardo. Scampanada e Scampanamént. Scampana
Scamòffi. s. m.pl. Smorfie. Lezi. Smancerie. ta. Scampanìo. – Alle volte la Scampa
Smagi. Attucci. Cacherie. Leziosaggini. nata è Tempellata o Tempello; alle volte
Scamòffia. Leziosa. Smancerosa. Smorfiosa. Tintinno o Tintinnìo o Tintinnamento.
Smanzerosa. Smanierosa. Mormierosa. Scampanellàda..... Suon di campanella.
Scanfarda. – Scagnarda. (tòffia. Scampanellamént ( Porta Rime, p. 65).
Scamòffia. T. di Giuoco. Cartaccia, V.Scar Lo scampanellare.
Scamoſiètta. Dim di Scamòfia nel 1. sig.V. Scanchinà. Tentennare. Traballare. Bar
Scamoffiin. Leziosetto. collare. – Sgangherare.
Scamoffidin. Leziosaccio. Scanchinà. metaf. Tremare il terreno sotto
Scamoffiònna. Leziosaccia. fig. Non essere ben appoggiato(Vettori
Scamón. T. de Calzol. Taccone. Pezzo di nelle Opere di Machiav. VII, 42 ).
suolo che s'appicca alle scarpe rotte. Balenare. Dicesi di chi non è ben fermo
Scamón. T. de Faleg. Copponi. Pezzi di in istato, di un mercante che perde
legno che cascano nel riquadrare, ecc. di credito, di un cortigiano che co
Scamón. T. de'Macell. Groppa di culaccio. mincia a decadere di grazia, e sim.
Scamón. T. dei Sarti per Scamòtt. V. Scanchinà. ſig. Vacillare. Ondeggiare.
Seamón. met. Allettajuolo. Se no scanchinen de la santa leg. (Gar, Tob.).
Scamon. Furbacchiotto. V. Scapusciòtt. Scanchinàa. Allentato – Scassinato.
Scamonéa. Scamonea. Droga che si usa Scanchinàda. Tentennata.
come purgante. Si trae dal Convolvulus Scanchinamént. Barcollamento. Tentennio.
Scammonia L.; la migliore è quella Scandàgli. Scandaglio. – Fà i sò scan
d'Aleppo, inferiore quella di Smirne, dagli. Scandagliare. Fare i suoi conti.
infima quella di Mompellieri che si Scandalizzà. Scandalizzare. Scandaleggia
trae in vece dalla Periploca graca L. re. Scandalezzare. Scandolezzare.
Scamòtt. . . . . Allorchè il Sarto fa la Ch'el se scandalizza minga s'el me
bandiera, eioè non rende ai commet ved a rid. Non guardi che io rida.
tenti i ritagli di stoffa avanzatigli nel Scandalos. Scandaloso. Scandoloso.
SCA ( 125 ) SCA
Scandalosa. Ad. di Crònega. V. Scannapalpée. Mozzorecchio. Cavalocchio,
Scandèlla. Scandella. Orzo galatico o sal Legulejo.
vatico o di Galazia. Orzòla. L'Hor Scannapèss (A). A spina, Romboidalmente.
deum distichum L. Paviment a scannapess. Mattonato a
Scandescénza. Escandescenza. Escande spina(Targ. Viag. III, 157).
scenzia. Scandescenzia. Scannapèss. s. m. T. de Fornaciai. . . .
Andà in scandescenza. Andare in Quello strato di matton crudi che si
escandescenza. Venire in iscandescenzia. dispone a spinapesce sovra gli adden
Scàndol. Scandalo. Scandalezzo. Scandolo. tellati (dentad) della fornace, che ne
Dà scandol. Dare o Fare scandalo. ricopre la catena, e che ſa sopravvolta
Scandalezzare. Essere pietra di scandalo alla sezione inferiore e base alla se
Scanellà. Scanalare. Accanalare. Striare. zione superiore della fornace stessa.
Scannellare. Fare lo scannellato. Caregà a scannapess. V. Caregà.
Scanellàa. Scanalato. Accanalato. Striato. Scannapetascioeü. . . . . Nome scherze
Scanelladùra. Scanalatura. Scanellatura. vole che si applica ai fattorini de piz
Stria. Scannellato. Scannellamento. zicagnoli, perchè hanno per ufficio
Scangèll. T. di Stamp..... Quello scaffa il ripulire i ventri (petascioeu) e le
letto vicino al torchio su cui i torco budelle dei porci che il ministro o
lieri posano la carta stampata e quella lavoratore di bottega viene sparando.
da stamparsi, e ne cui palchetti ri Scannin che veramente pronunziamo Sca
pongono i loro utensili. La voce è nin. Sgozzino(*fior. – Zan. Cr. rinc.
probabilmente veneziana, Scanzell, pag. 255). Coltello di lama stretta e
Scànna. Un cicisbeo da quattro alla cra cuspidata del quale si fa uso special
zia(Fag.) Dicesi per ischerzo d'un che mente per iscannare i polli.
voglia fare il damerino, e sia gretto Scannin. T, de Castagnai. Lo stesso che
e povero, singolarmente negli abiti. Canin. V.
Scannà. Digozzare. Sgozzare. Scannare. Scannòn, Convalle. Ne colli di Brianza
On corno che t'incoronna o che te diconsi Scannon o Vaj quelle specie
scanna. V. in Incoronà. d'incanalature che dividono l'un col
Scannà che anche dicesi Castrà on gioeugh. le dall'altro, e per le quali le acque
de cart o Scannà i cart o el mazz. . . . dalla vetta de'colli decorrono alla
Levare alcuni tarocchi o alcune carte, china. Sono affini alle Sovende o Vo
tante per palo o seme, ciò che si fa ghe o Tracciù, V. in Vöga.
in vari giuochi, come al tarocco in Scannon. . . . . Voce propria delle nostre
terziglio, a calabresella, ecc. V. Màzz. risaje, e vale quel Taglio che suol farsi
Scannà. Castrare. Sparare. Intaccare i ne luoghi più bassi delle porche da
marroni, onde, messi a fuoco, non riso, allorchè vuolsi che ne scoli l'ac
iscoppino. qua più presto che non conceda il
Scannàa. Scannato. Sgozzato. Digozzato. vano dei così detti bocchei (V.), e sal
Scannàa. Strozzato. On vestii scannaa. vare altresì a questi integra la loro
Un abito strozzato. Un saltamindosso, forma che da maggior quantità d'acqua
Un abito fatto a miseria. per essi scorrente verrebbe guasta.
Scannaa in di quart. Gretto. Misero. Scàns. Scansamento.
Scannàda. Ad. di Piàna. V. A scans. A risparmio. A scansamen
Scannadùra. T. de'Macell. . . . Quella to. A evitazione. A scans d'error. A
carne del collo in cui venne fatto il scanso d'equivoci(“tosc. – Rim. aut.
taglio per iscannare le bestie bovine. pis. – Atti Accad. Cr. I, 2 15 – T. G.).
I Fr. chiamano le Scannature (giacchè A Cansare. A cessare.
i tagli sono due) les Bouts saigneux. Scansà che in Brianza dicono Cansà. Scan
Anche i Sicil, le dicono Scannature. sare. Cansare. Evitare – anche Eludere.
Scannadùra. T. de Sellai. Femminella. Scanscètta. Gruccetta. Dim. di Gruccia.
Ogni taglio a spacco che si faccia nel Scanscètta. T. de'Fornai. . . . . Specie di
cuoio per dare passo a un aſſibbia gruccetta che si adopera a smuovere
glio qualunque. i panetti nel forno o sulla madia.
SC A ( 126) SCA
Scànscia. Schiaccia? Gruccia. Stampella. Scapóll. º Scappata. Scappatina. Scap
Bastone che serve agli storpiati per Scapólla. patella. Sboccata. Scapiglia
reggersi, detto anche dagli Spag.Cango. tura. Pazziuola di prima gioventù; leg
Andà cont i scansc. Camminare a gerezza da scapolo – ed anche Stra
stampelle. Ifalcione. Marrone. Errore. Scerpellone.
Prestin di scansc. . . . Nome d'un Scapollà. T. de Formai. . . . Asciare o
nostro forno assai antico (Forno delle digrossar coll'asce (detta fra noi fol
stampelle) al quale i Promessi Sposi del cètt) il legno onde s'ha a cavare la
l'ill. Manzoni hanno dato rinomanza forma da scarpa o da stivale. Il fr.
anche fuor di paese. Esisteva ed esiste Ebaucher les formes.
tuttora in quella prima via che mette Scaponà. Fare una scapponata, una man
dal Duomo a Porta Orientale. Scappà. Scappare. (giata di capponi.
Scansciàda. . . . Colpo di stampella. De chi no se scappa. Di quì non
Scanscin che anche dicesi Raspusc, Scin si può uscire(Fag. Mar. mod. III, 9).
diroeü, Scimeliscioeü. Omicciattolo. Tri Falla scappa(cioè la pazienza). Farla
stanzuolo. Afatuccio. Stronzolino.stri uscire a uno(Dav. Tac. Ann. II, 24).
folo. Sparutino. Forasiepe. Scricciolo, Lì busognava vedej a scappà! Oh
Scanscinna. Tristanzuola. Sparutella. quivi era la fuggita !(Sacch. Nov. 64.").
Scanscinoeü. Scriccioletto. Cazzatello. Scappà come el diavol. Fuggir come
Scansciön. Sciancato? Arrancato? un lampo(“tosc.).
Scansciònna. Stampellone. Stampella assai Scappà de bocca. Sdrucciolar dalla
Scansciònna. Sciancata. (grande. bocca. Scappar a dire. Scappar detto.
Scansii e in Brianza Scassii. Scarmo. Al Scappà-dent. Irrompere.
lampanato. Scarzo. Scappà derid. Non poter tenere le risa
Scansii e Scassii. Affossato. Si dice delle Scappà el só. V. in S6. (lare.
bestie bovine assai incavate nelle ossa Scappà-foeura. Scapolarsene. Scapo
deretane, il che si vede specialmente Scappà-foeura. Schizzare. (no.
nelle vacche prossime al parto – Scappà-foeura di man.Scappar di ma
De” cavalli dicesi Voto o Sbulimo. Scappà-giò. Scadere? Cadere?
Scantinà per Scanchinà fig. v. Scappà indree. Darla addietro.
Scantón. Festone(Alb.enc.). Smerlo Smer Scappà la pascenza. Scappare la pa
latura(“fior.). Dente? Dentello? Intaglio? zienza – Scappato di pazienza.
Scanton a cadenin.... Smerlatura a catenella. Scappà on pè. Scivolare.Sdrucciolare.
Scanton a guzzett.... Smerlatura a punterelle. Scappà-sù. Sorsaltare? Alzare n.
Scanton a scestin.... Smerlatura a crestella.
Scappà-via. Fuggire, e scherz. Sonare
Scanton doppi. . . . Smerlatura doppia. una fuga a viola a gamba. V. Svignà
Scantonà. Scantonare. Smussare. Vess bravo per scappà. Essere dalle
Scantonà. Smerlare(*fior). Fare le smer buone calcagna(Tac. Dav. Vit. Agr. 68).
lature. – L'ital. Scantonare vale sfug Esser bravo come un lampo.
gire i cantoni o levarli. Scappà. Scattare.
Scantonàa. Scantonato. Smussato. Smusso. Scappà on vestii. . . . Difettare un abito
Che ha il canto tagliato. per troppo dare alle reni le falde.
Scantonàa. Fatto a dentelli? Smerlato? Scappàa. Scappato.
Scantonàda. Smusso. Scantonatura. Scappàda. Scappata – Gita. Viaggetto. Cor
Scantonin. Dim. di Scanton. V. sa; ed anche Scappata col testo del Sal
Scanzia. Scansia. Scaffale. Ciscranno? vini rip. dall'Alb. enc. al S 5.° della
Ass o Division. Palchetti = Fond. Fondo = voce Scappata da lui err.º interpretato.
Schenal. Dossale = Stramezz. Tramezze – Scappàda(A la). Di volo. Andà de scap
Capell. Cappello.
pada. Andare a briglia sciolta. Andare
Scanziètta. Dim. di Scanzia. V. – ed an a tutta carriera, a tutta briglia, di
che Scarabattola. Scarabattolo. tutta carriera (parlando di cavalli).
Scapellàda. Scappellata. Cappellata – Sber Scappadinna. Giterella – Scappadinna de
rettata - Fagh ona scapellada a vun. nascondon. fig. Ciambellina alla nasco
Scappellarsi ad uno. sta(Zan. Crez. rinc. III, 4). Scappatella.
SCA ( 127 ) SCA
Scappador. Corridore. Veloce (cavallo). Scarabòcc.Scarabocchio-fig.Abbozzaticcio.
Scappadóra. Ad. di Cavàlla. Veloce. – Scaraboccià e Scaraboccià-giò. Scaraboc
Talvolta lo prendiamo anche per sost. chiare. Schiccherare. Scombiccherare –
– L'italiano ha Corridore per atto al fig. Schicchirillare(Dav. in Pr. fir. IV,
corso, agile, ma non esiste il femm. III, 12o) Componicchiare-Arrocchiare.
Scappadóra(Ala). Di scappata? Di volo? Scarabocciàa. Scarabocchiato.
Scappàgh. Levarla liscia con alcuno(Zan. Scarabocciàda. Schiccheratura. Schicche
Itag. civ. I, 1 ). -
ramento. Sgorbio. Scarabocchio.
Scappamént.T. d'Or. Scappamento. Mec Scarabocción. Scarabocchino. Scaraboo
canismo regol.° del moto d'un oriuolo. chiatore (Alb. enc.).
Scappament a ancora, Scappamento ad a-cora Scaraffà. V. Sbagascià – Nei diz. ital.
Il fr. Echappement à ancre. Ha Roeuda.
Scaraffare vale rapire.
Ruota. = Ancora. Ancora.
Scaramàzza. Scaramazza. Ad. di Perla, e
Scappament a cilinder... Scappanento a cilin
dro. Ha Cilinder. Cilindro? = Rocuda. Ruota.
vale bernoccoluta, non ben tonda.
Scappament a serpa.... Ha Asta del temp.... Scaranzia. Schinanzia. Scheranzia. Squi
= Roeuda serpa. Ruota serpentina. nanzia. Sprimanzia. Scremenzia. Spre
Scappamenta stella.... Ha Stella.... =Rolò.... manzia. Schienanzia. Angina. Malattia
Scappanent a virgull.... Ha Roeuda. Ruota. delle fauci notissima.
= Virgull. . . . . Scaràsc dicono alcuni, e specialmente i
Portà in scappament.... Assestare Lariensi, per Folción. Accetta?
i pezzi dell'oriuolo collo scappamento. Scaravàsg. Scarafaggio. Scarabone. Lo
Scapparàtt Bugigattola. V. Tanabùs. Scarabaeus pilularius degli entomologi.
Scapparatt. Scarabattola. Stipetto a cri Ballett di scaravasg. Palle di sca
stalli in cui si conservano quelle mi rafaggi (Calderone Sonetto tra quelli
scee che la rarità, la ricchezza o il del Burchiello 255).
lavoro rende care o preziose. Il nostro Brutto scaravasg. Brutto ceffo.
è un pretto spagnolismo, Escaparrates. Scarbonti. Abbronzare. V. Gremmà.
Scappatòria. Scappatoia.Sutterfugio.Fuga. Scarbonti. Carbonizzare – per Panì. V.
Scappatoria de ciall. Fuga più che Scarbontii. Abbronzato – Carbonizzato
miserabile(Galileo Let. 5o gennajo 1657 – Imporrito.
al Micanzio). Scarcà. Sornacchiare. Scaracchiare. Espet
Scapùsc. Scappuccio. Inciampata. Toeü-sù torare. Scatarrare – Jach dicesi il suono
on scapusc. Lo stesso che Scapuscià. V. che si fa espettorando – V Smargajà.
Scapisc. met. Scuriscione. Scapestrato, Scarcàda. Scatarrata.
Discolo. Scapigliato – Meno intensivº Scarcasciàtt che altri dicono Piacquaràn,
Monello. Fà el scapusc. Darsi alla Scalcasciàtt, Spiatterlàn o Tettavàcch.
scapigliatura. Vivere alla scapestrata. Succhiacapre. Succiacapre. Calcabotto.
Scapùsc. T. de Macel.... La pelle della Uccello che è il Caprimulgus europaeusL.
testa bovina, il cappuccio del bove. Scàrch. Scaràcchio.
Scapuscell e Scapuscètt. Monelluzzo. Li Scardàss. Lo stesso che Scarzón. V.
cenziosetto. Discoletto. Scàrdol. v. br. ? Scalbatra. Scardova.
Scapuscèlla e Scapuscètta. Monellina. Scàrdola. v. com. º Lasca. Scardone. Scar
Scapùscia. Scurisciona? – Monella? Scàrdova. Si Specie di pesce
Scapuscià. Scappucciare. Inciampicare. che è il Cyprinus brama L.
Incesparc. Cespicare. Ciampicare. In Scardovètta. Brigliola(Alb. enc. in Scàr
cespicare – fig. Intoppare. Inciampare. Scàrega.T. Mil. Scarica. Sparata (dova.
Scapusciàda. Scappuccio. Inciampata - Scaregà. V. Descaregà.
ſig. Sdrucciolatura. Scappatella. Scaregabarì. Scaricabarili.
Scapusción-sciòtt.Scapigliatone(Fag. Rim. Fà a scaregabari. Fare a scaricaba
IV, 2 1 1). Scapestrataccio. Scuriscione. rili. Rimuovere da sè la colpa di chec
Scàr. s. m. pl. T. de Carrai. . . . Il te chessia – Fare a scaricalasino. But
lajo a piuoli sul letto del carro. tar la colpa addosso altrui.
Scara dice l'infimissima plebe per Scala. V. Giugà a scarcgabari che altri dicono
Scarabattola. Scarabattola, Giugà a descaregabari o a campanon
SCA ( 128 ) SC A
o a stravaccacônca. Giooare a scarica Imprunare un amarasco, cioè Fasciare
barili. Spezie di giuoco fanciullesco co' pruni il tronco d'una pianta di
che si fa tra due soli i quali, voltesi marasche onde impedire altrui di sa
le spalle l'un l'altro, e intrigate scam lirvi su a coglierne i frutti.
bievolmente le braccia, si vanno al Scarionàa. Imprunato.
zando a vicenda. Scarionàda. s. f. Imprunata. Prunata –
Scaregadór o Scargavò o Soradór o Sfio Pruname.
Ona gran scenna. Una grande scena. Falli con la borsa in la s'cenna.
Una scenaccia(Pan. Viag. Barb. I, 7o). Fallir col sacchetto (”tosc. – Mol. El.).
Mudass la scenna. fig. Mutarsi la Lavorà de s'cenna. V. sopra Dagh
scena. Mutarsi la faccia degli affari. de s'cenna. -
puntino. Cossin. Cuscino. Patta. Calata ). . . . . Sces verda. l ... Siepe viva, d'al
= Canon de la frusta. . . . - Lista Sces viva, º
beretti vegetanti,
(con mantovanna). . . . - Socchetta . . . Scondes in la sces. Insieparsi.
= Scossaa, . . . - Rizz.... = Assa de Scés. Siepe(Gior, Geor. lI, 5o7 e 5o8).
coccer o Scimasetta. . . . - Zett. . . . Siepicina(“tosc.). Nel bosco dei bachi
Scerpin per Sciarpin. V. da seta chiamasi così quel Frascato
Scerpin. Dim. di Scèrpa. V. che si pone dietro il bosco rasente il
Scèrr. Cerro. Albero noto che ha la fo muro il quale da terra va alla soffitta.
glia secca più bianchiccia del rovere Scésa, V. Scés. (ta.
ed ha legno più forte di esso, il Quer Scesada ed anche Cesàda Assito. Tramez
cus cerrus L. – Un luogo pien di cerri Scesett o Scesitt per Scés sig. 2, V.
diccsi Cerruto; la galla del cerro Cer Scesetta. Sieperella? Siepicina(“tosc.),
retta; un picciolo cerro Cerretto. S'cesò. V. Scesù.
SCE ( 139 ) SCH
Sceson (in genere). Siepone. Scèsta, scestin per Zèsta, Zestin, ecc. V.
Sceson (in ispecie) Sepdle (Pecor. 217). Scestin. . . . . Così dicono le nostre donne
Così chiamasi fra noi quel Siepone quella parte della guernizione ripor
che non è tale se non se per la folta tata sur un lenzuolo, una federa od al
de rami delle piante, ma ch'è fatto tra lingeria qualunque, la quale forma
di piante alte e non di frutici o pruni come un orletto che rigira da capo
come per solito sono le siepi – Il ta tutta la guernizione stessa in quel
glio de sepali(sceson) è per lo più di punto dov'essa è cucita e fermata.
ragion colonica e mantiene il focolare Talvolta quest'orletto è ricucito esso
de mezzadri – Forse è il Cesale della pure e fermato, e tal altra lasciasi
Tancia del Buonarroti spiegato dal staccato sì che penda o ripieghi. Esso
Cisale del traduttore del Crescenzi. è una vera cresta di guernizioni.
Anche nella lettera scient. 1o.º del Ma Scestinn. Crestine di polli(”tosc. – T. G)
galotti il largo Cisale di querce che Scestònna. . . . . Gran cresta.
ivi mentova (p. 16o) esistente nella sua S'cesù che altri chiamano anche Covèrc,
Villa di Lonchio, se io non erro, è S'cesò, Prèja, Us'cioeü, Ciusón. T. de'
il nostro milanese Sceson de rover. Fornai. Lastrone. Chiusino. Quella la
Scesſin. . . . . Aggregato di nubi o folta stra o di ferro o di pietra che chiude
nebbia che si solleva a mediocre al la bocca del forno.
tezza all'orizzonte. Quand gh'è el sce S'cètt. Schietto.
son a la Bassa, prest gh'emm acqua Nett e s'cett. Schiettamente. Netta
dicono i colligiani del nostro contado mente. Alla distesa. Alla buona ed alla
allorchè vedono annebbiato o annu schietta.
volato l'orizzonte da est-sud a sud Vegni-via s'cett. Procedere a grembo
ouest. Lo Strat chiama questo Sceson aperto o con apertura. Andare schietto.
con voce veneziana Calata e con un S'cètta. Voce forestiera che si sente tal
franzesismo Banco dell'orizzonte. volta anche fra noi per Tósa. V.
S'cesonò. Lo stesso che Sesond. V. Scètter o Scèttro. Scettro.
S cesóra. Cesoja. Forbicione. S'cettèzza. Schiettezza. Ingenuità. Candore.
S'cesoràda. . . . Colpo di cesoia; taglio Scéves. Seveso. Nome di un fiume che
di forbicione – e fig. Bottone. Tagliata. passa per la maggior parte della no
V. in Foresettàda. stra città sotterraneo o interno fra
S'cèss che anche fumalam.” scritto S'cièss. case e case. Dal raccogliere che esso
Commozione. Commovimento. Concita fa tutte le immondizie, è passato a de
mento. Commovizione. Commovitura. notare fig. Cloaca. Fogna. Parte di
Mett s'cess. Toccare il cuore. Muo esso fiume chiamavasi già Canossa.
vere a compassione. El par on sceves. fig. È una cloa
Oh che s'cess. ir. Oh che appetito! ca, una fogna.
Fr. del Var, che la trae dal greco oxeuot;. Scevrón (dal fr. Chevrons). T. Mil. Sca
S cèss in senso di Scàcc. V. (lire. glioni (Gras. Diz. mil.). Listoni trian
S'cessì e S'ciessì. Commuovere. Imbieto golari che vedevansi sovrapposti alla
S'cessiss o Sentiss s” cess. Commuo manica sinistra della divisa dei mili
versi; ant. Entrare in pietanza, tari del cessato esercito italiano a se
Scèsta. Cresta. Quella caruncula rossa a gnale della loro anzianità. Ogni sca
merluzzi che hanno sopra il capo i glione denotava un quinquennio di
galli, le galline e alcun altro uccello. milizia e valeva un soprassoldo a chi
Gli ornitologi la chiamano Caruncula n'era fregiato.
per distinguerla dalla cresta mobile Schèja. Scheggia. Scaglia. Squama.
piumata come è quella della bubbola Schej del ferr, Scaglie.
e sim. Noi la diciamo Scesta esclusi Schei del ramm. Ramina.
vamente quando è nel corpo vivo; Schèja.... Pezzuolo di dente rotto, uscito
staccata o cucinata la diciamo indif o cavato che rimanga tuttavia nell'al
ferentemente Scesta o Cresta. veolo. Il Chicot dei Fr. (tesa.
Con la scesta. Crestuto. Crestoso. Schèja. Dirizzatura. Scriminatura. V. Vèr
SCH ( 14o ) SCH
Scheia a la Puritanna. Fantasia (Voc. Schenàl. T. de Sart. . . . . La parte di
aret.) – drizza. Dirizzatura – storta. un panciotto che cuopre la schiena.
Scriminatura a sghembo. Schenàl. T. de Tess. Spranga. Astone.
Scheià. Scheggiare. Schenalin. . . . . Negli sportelli delle
Scheiàa. Scheggiato. carrozze è quel Parapetto o Risalto
Schejàda. Ad. di Vös. V. d'asse che sovrasta all'orlettatura di
Scheiass.Scheggiarsi. Rompersi in ischegge. mezzo(brasciau) della cassa(scocca) e
Schejassi ong. Scheggiarsi le ugne(T. G.). sul cui battente talora riposa il telaio
del cristallo allorchè è affatto alzato
". Scheggiuola. Scheggiuzza.
per escludere l'aria esterna.
si . Dim. di Scheggia.
Schenalin de speggera. Costola di faccia?
Schejón. Scaglioni Denti del cavallo. Schènna per S'cènna(schiena). V.
Sehejònna. Scheggione. Schènna o S cènna. Pezzo di catasta(Fag.
Schejós. Scheggioso. Scaglioso. Conte di Bucot. I, 7). Stecca. Pezzo da
Schèlcia dicono in alcune parti del con catasta. Ognuno di que legni da bru
tado per Scivéra, V. ciare che si hanno da un grosso ramo
Schèlter. Scheletro. Scheretro. Carrame. d'albero spaccato per lo mezzo o ri
Deventaa on schelter. Scheletrito fesso in quattro – ed anche. . . . -
(*tosc. – T. G.). Scheletrizzato. Nome collettivo delle legne così rifesse.
Schèlter. fig. Scheletro(T. G.). Un sacco Ona meda de schenn de rogor. Una
di mestoli(º tosc.). Persona magrissima, catasta di querce spaccata (Gior. agr.
Schelterin. l Scheletrino – e fig. Decimo. del 184o p. 171 per errore 271).
Scheltrin. ) Nece. Schenna ladinna. . . . Le legne da
Schenàl (in genere). Dossale. Tergo. catasta tratte dalle ramora e lisce –
Schenàl. Spalliera. Appoggiatoio di seg matronna. ... . Quelle tratte dal pe
giole. dale e bernoccolute.
Schenàl d'on liber usò il Balestrieri per Schennètta (Dim. di Schènna per Pezzo
quello che dai Legatori è detto Còrp. V. da catasta). Querciuolo rifesso.
Schenàl. T. de Carrozz Fondo. Dosso? Scherliga, Scherligà, ecc. V. Scarliga,
Tergo? In genere è nelle carrozze Scarligà, ecc.
quella loro parte deretana che viene Schèrma. Scherma.
messa in mezzo dalle due fiancate po Majester de scherma. Maestro di
steriori. Se ne veggano le parti in Scòc scherma. Schermidore. Schermitore.
ca e nelle respettive sedi alfabetiehe. Tirà de scherma. Schermire. Scher
Schenal o Fodrinna del schemal. mare. Giocare di spada. Fare schermi
Fondo di sopra. In ispecie è quel ta. Fare assalto.
fondo (fodrinna) che dalla cima della Schèrpa. V. Schirpa.
culatta (fodrinna tonda) giunge sino Schèrz. Scherzo. Burla.
al cielo della carrozza. In esso vedesi Brutt scherz. Scherzo. Cattivo scher
quel foro che chiamiamo Speggin. V. zo. Mal gioco, e in genere Mal tiro.
Schenal de boſſett. Tergo? La parte Fà on scherz. ... Parl. di legnami
posteriore del mantiee da calessi tutta sta per Imbiecare genericº V. in Gittàss.
di cuoio che sta in luogo del fondo Scherz de ciall. Scherzo sciocco
di sopra di quelle carrozze che hanno Scherz che spong. Una burla di pepe.
cielo stabile. Scherz che sta minga ben (in affari
Schenal de sott. Culatta. La parte erotici). Druderia. -
S'ciappagiànd chiamano sulle costiere del o di pere cotte addobbate con zuc
Lago Maggiore il Frison. V. chero, droghe e pezzuoli di cedrato
S'ciappin. S ciappinàda, ecc. V. S cep ed abbrostite in una specie di cassa
pin, S ceppinada - ccc. di pan lorenese burrato,
SCI ( 145 ) SCI
Sciarlottin. s. m. , Dim della Sciarlòtt E sei(Salv. Granchio I, 4). E dodici!
Sciarlottinna. s. f. l di cui addietro. (“tosc. - Tom. Giunte) Canzone! Spe
Sciarnì, ecc. V. Scerni, ecc. (gliore. cie d'esclamazione interruttiva usata
Sciarò. Chiarore. Lustrore. Luccichìo. Ba quando altri non risponde a propo
Sciàrpa. Ciarpa. Pezzo di stoffa finissima sito o si ostina in sentire diverso.
lungo ben due scialli che le donne Fà el sciatt. Far lo gnorri. Star
indossano a modo di stola in luogo cheto, fare a chetichella, zittire.
di scialle o di mantiglia. In la padella l'è bon anca on sciatt...
Sciàrpa. Ciarpa. Sciarpa. Balza affiorata, Fritte o arrostite tornano buone an
allistata, o a opera ed a colori che che le vivande di loro natura cattive.
si fa da un lembo solo dello scialle Sciàtt. add. Tozzo. Agg. di cosa o per
per ornamento. . sona che abbia grossezza o larghezza
Sciàrpa. Sciarpa o Ciarpa(Gr. Diz. Mil). soverchia rispetto alla sua altezza –
Fascia di seta intessuta d'oro o d'ar Ne diz. ital. Sciatto vale incolto, scia
gento portata in cintura o a tracolla mannato - Talora anche Bozzacchiuto.
dagli uffiziali delle milizie. Sciattell. Botticella (con o ed e aperti).
Sciarpètta e Sciarpin. Ciarpetta. Rospetto. Picciola botta(parvus bufo).
Sciarpin. gergo. Nicchio (“fior). Cappel Sciattèll. Ad. di Figh. V.
da prete, V. Lùmm fig. Sciattéra Nido di rospi. Pantano. Palude.
S'ciàssach. ) Fitto. Serrato – v. cont. Sciattin e Sciattinoeiù. Rospetto. Botticella.
S'ciàsser. º Compatto. Ad. di panno Sciattòn. Rospaccio – fig. anche parl. di
o simile, contrario di Rado. – Saraa donna dicesi Pare una botta(*tosc.).
s'ciasser. ... Chiuso, serrato bene. Sciatton. Arrotino. Ingordo che vuole
Sciassé. T. di Ballo. Passo scacciato(Alb. tutto per sè.
enc. nella seconda di queste voci). Sciatton. . . . Sp. di crescione.
Passo in iscacciato. S'ciàv. Schiavo.
Sciatoglia. Busta da viaggio. Cassetta da Sont minga s'ciav d'on sold o sim.
viaggio? Stipetto contenente gli uten .... Non ho difficoltà a spendere, non
sili più necessari per iscrivere, pet mi manca l'animo di spendere e sim.
tinarsi, radersi, tutti in picciola for Vuj minga ſamm sciav. . . . Non
ma e comodo a portarsi per viaggio. voglio doni perchè non voglio obbli
Dal ted. Schatulle – . . . . Stipetto garmi. Qui prends'engage dicono i Fr.
galante cogli utensili necessari per S'ciàva. Ad di Uga. V.
cucire, ricamare, ecc. Sciavàtt e più com. Sciavàtta. Ciabatta.
Sciàtt. sost. m. Rospo – Dotta. Anfibio Bellezza tiranna splendor di mee
noto – La voce Sciatt, secondo il Fer sciavatt ... Dicesi per celia mista di
rari, proviene da cyatho, poculo tu rabbia a chi si crede fior di beltà.
mente et ventricosol! – Noi sotto il no Cuntà vum come i sciavatt desmiss.
me di Sciàtt intendiamo così il maschio V. Stimà più innanzi.
come la femmina della Rana bufol.; i Dà la sciavatta. Dare il soatto o il
Toscani (secondo il Tomm. ne. Sinon. sovatto (Maggi Fals. Fil. 1 o4, i 15).
p. 9o) chiamano propriamente tospo Nelle prigioni l'ultimo che arriva o
il maschio, Botta la femmina. - Non deve pagare una buon'entrata ai com
è raro il vedere negli stagni nuotare prigionieri o ricevere da essi tanti col
le botte con un rospetto sulla schiena pi di ciabatta in sul sedere quanti
il quale sì forte s’attiene colle zampe ordina il più anziano de'carcerati che
alla pancia della notatrice che non è essi chiamano il podestà.
sassata o frugone che ne lo possa di Giugà a la sciavatta. . . . Specie di
staccare. Questo gruppo di rospi ma giuoco che si fa da più persone le
dre e figli è quello che in alcuni paesi quali standosi coccoloni in cerchio si
del nostro contado dicesi Cavalètta. vanno passando pel vano ch'è tra le
Avegh la pell de sciatt. V. in Pèll. cosce e le gambe una ciabatta, e uno
E daj che l'è on sciatt. E sette ! che sta in mezzo dee procurare d'in
(Salv. Spina II, 8 – Fag. Pod. spil. 1). dovinare dov'ella è, e finchè non dà
Vol. IV. 19
SCI ( 146 ) SCI
nel segno, viene battuto colla stessa | Sciavattin. ſig. Ciabattino(Vas. 58). Catti
ciabatta dagli altri giocatori. (gire. vo artefice. Il fr. Massan o Vrai Macon.
Molà i sciavatt. Menar le seste. Fug- | Sc iavattin. . . . . Sp. di Crostaceo che
Negher come on sciavatt. Vero pau vive nelle acque stagnanti e infesta
roso(Sacch. Nov. 156). V. in Négher. le risaje e i prati marcitoi. È di due
On bordell in sciavatta. Trambusto specie, cioè a carena dorsale prolun
grande. Chiassata. Diavoleto. gata a spina e con una lamina fra le
Portagh nanch adree i sciavatt. Non setole della coda, e a carena dorsale
valere le scarpette vecchie d'uno(Bib. mozza e senza lamine fra le dettese
Caland. III, 12 ). Non valer le co tole. Il primo, meno frequente, è il
perte del libro d'altri(Targ-At Acad. Monocolo apodo di Lin.; il secondo
Cim. III, 144). Non esser nemmeno le è l'Apodo cancriforme di Bosc o il
scarpacce d'un tale ("tosc. - Rim aut. Monocolo apodo del Fabricio. Di que
pis.). Essere di gran lunga inferiore sto ultimo vedasi la figura nel Gené
in bellezza, sapere, ricchezze, ecc. Insetti nocivi all'agricoltura – Nel
Stà in sciavatta, Vess in sciavatta. Pavese è detto Coppètta, e nella Lu
Stare o Essere in pianelle. mellina Tanon.
Stimà o Cuntà tant come i ultem scia- ll Sciavattinàda che anche dicesi Sciavattà
vati che s'è desmiss. Reputar uno ser da, Sceppinada o Boisàda. Rattoppa
Nichilo(Machiav. Op. V, 1 o 4). Far quel mento da ciabattino (Vas. 58), opera
conto d'uno che delle scarpe vecchie d'artefice qualunque malcondotta, mal
(Bibb. Caland. III, 5). Stimar checches eseguita. Parl. di pitture, disegni e
sia come i fichi a cena(Fag. Rime IV, simili la nostra Sciavattinada si traduce
515) o il cavolo a merenda. Stimar uno talora anche per Bambocci o Fantocci,
meno che il litame(Burch.). Stimar uno Fà ona sciavattinada. Acciabattare
come il terzo piede. Non reputare un checchessia (Targ. Viag. III, 148),
cavolo. Aver uno per le due coppe. Sciavattinètt. Ciabattinuccio (Pan. Poet,
Sciavàtta. Crelia. Gea. -per Sguànsgia. V. I , xxi, 17).
Sciavàtta. fig.... Boccaccia – o Limbello. | Sciavattinètta. . . . Ciabattinuccia.
Linguaccia. Menà lasciavatta. Sparlare. | Sc iavattinna. . . . . Donna di ciabattino.
Sciavattà. Scarpinare. Pedovare, ed au- | Sc iavattoedra. Cianuzza(“tosc.).
che Andare a zonzo. V. in Stràsa. Sc iavattin,Sciavattònna. Lo stesso che
Sciavattàda. . . . Colpo di ciabatta. Struson, Strusònna. V.
Sciavattàda per Sciavattinàda. V. S'ciavin o S'ciavinna.... I nostri fattojani
Sciavattàda. Camminata. Gita. Andata. chiamano così quel pannolano assai
Sciavattamént.) Zonzo. rozzo nel quale involgono i semi olei
Sciavattée. Ciabattiere? Chi gira per città feri(el paston) per metterli nella forma
a comperar ciabatte da rivendere poi entro cui li sottopongono alla pressio
ai ciabattini. ne del torchio onde estrarne l'olio. I
Sciavattin. Ciabattiere. Ciabattajo. Ciabat Toscani usano invece metterli per ciò
tino. Ciaba, e ant. Zabattiero. in una specie di corbicina tonda fatta
Avegh el nas a scagnell de scia di corda d'erba detta stramba intrec
vattin. V. in Nàs. ciata a maglie come le reti con una
Fà el sciavattin. Fare la lunediana. bocca nel mezzo sopra e sotto, la qua
A Firenze dicono anche la Lunigiana le bocca serrano con canapetti di pelo.
ed hanno in proposito i dett. seguenti: Fra questi Canapetti e la Gabbia(chè
Chi non fa la lunigiana è figliuolo di ... . così dicono i dizion. quella corbicina
il venerdì de beccai º che altri Toscani chiamano anche Fie
ll Sabato degli Ebrei, scolo o Buscola), eccovi, o lettori
La Domenica de Cristiani, milanesi, il corrispondente al nostro
E il Lunedì dei Battilani.
S'ciavin che fa l'officio delle sporte
Fà el sciavattin. V. in Nodà. dei Genovesi e dei Calabresi – i pic
I sciavattin gh han semper rott i cini si potrebbero dire Gabbiuzzi col
scarp. V. in Scarpa. Paoletti ( Op. 1, 554).
SCI (147) SCI
S'ciavimna. Schiavina. Saltimbarco. Nelle Prose fior. III, II, 114 questi
S'ciavinna. Schiavina Carpita. Copertac insetti sono specificati per Cicala ce
cia di lana rozza e villosa, nerina Cicala spinetta. Cicala bertuc
S'ciàvo. Addio. V. Ciàvo. cia Cicala palaja o cannajuola.
E s'ciavo. Eccetera – Talora Quand canta la scigada de settem
E s'ciavo sciori. Addio fave, Buona her no toeu robba de revender. V. in
E s'ciavo suo. " pagliericcio. Settémber.
E s'ciavo suria. lA Dio riveggo. A Scigalin. Cicalino(Doni Zucca p.89verso).
babboriveggoli. Ella è ita. Scigalòn. Cicalaccia(Doni ivi).
S'ciavo sur mascher. V. in Màschera. Scigalòtt. ... La Cicala femmina sprov
S'ciavón, Schiavone. Dalmatino. Illirico. Scigalottin. " veduta di quell'organismo
S'ciavón. Ad. di Vin. V. nell'addome che rende stridulo il ma
Scibàccol. V. Lagànna. Scigàss. V. Sciccàss. (schio.
Scibeliscioeü. V. Scimeliscioeü. Scighéra. Nebbia. Annebbiamento.
Scibignosò.... Insetto che mi parve lo Impastaa de scighera. V.Nibbiàa fig.
Stenocorus alni dello Scopoli, La soighera la lassa el temp come
Sciccàss. Inalbare. Intorbidire del vino – l'era. . . . . Allo sparir delle nebbie
Ragnare. Rannugolarsi l'aere-Razzare. d'ordinario torniamo a rivedere la
Scicch. Abbacinato (Soder. Colt. p. 194). temperie che avevamo prima dell'an
Albo. Dicesi del vino torbidiccio – nebbiamento. V. in Nèbbia.
I Toscani applicano la voce anche Scighéra. Alone. Cintura. Quella ghirlan
all'olio di fondi fini allorchè è torbo. da di lume non suo che vedesi talvolta
Deventà scicch. Girare in torbo intorno alla luna. V. Sérc sig. 5.”
(Gior. Georg. VIII, 222). Scigheràa. Annebbiato.
Sciccolàtt,ecc. Voci cont, per Ciccolàtt, ecc. Scigherént. v. cont. Annebbiaticcio. Per es.
Scièn. T. degli ottonai. . . . sp. d'in Lunna scigherenta. Luna torbida.
cassatojo per gli ottoni. Scigherètta, Scigherin e Scigherinna. Neb
Sciéndera, ecc. V. e scrivi Scéndera, ecc. biolina(Targ. Prodr. Cor. tosc. p. 184 –
Sciendiroeù. V. e scrivi Scindiroeù. id. Viag III, 27). Nebbiarella. V Neb
S'cièss, ecc. V. e scrivi S'cèss, ecc. Scigherón. Nebbione. (biètta.
Scièsta, Sciestin (cesta) ecc. V. e scrivi Scighèzz. Segolo. V. Seghèzz.
Zèsta, Zestin, ecc. Batt-foeura el seghezz. Rinsegolare.
Scièsta, Sciestin (cresta) ecc. V. e scrivi Scighezzà. Segare a falciolo(Gior Geor.
Scèsta, Scestin, ecc. XV, 268).
Sciffon. Portaorinale(“tosc. – Rim. aut. Scighezzàda. . . . . Colpo di segolo.
pis). Orinaliera. Scaſſalino di più for Scighezzocù o Cadenazzocò. Giuntoje(Gior.
me che è ripostiglio dell'orinale e agr. tosc. II, 261). Ferri che attac
spesso anche del pitale. candosi alle ancole (tapp o palett) ab
Sciffonéra o Ciffonéra. . . . . Mobile di bracciano il collo del bue aggiogato.
moderna invenzione. È una specie di Scignà. v. cont. dell'Alto Mil. Far ca
canterano assai alto o per meglio dir polino. Traguardare per qualche foro.
quadrilungo in piede, diviso in molte Scignoccà. Lo stesso che Visorà. V.
cassette tutte con anelli e scudetto, le Scigò o Sgigò per Gigò. V.
quali però s'aprono all'aprirsi di una Scigognocula. V. Zigognoula.
sola di esse o di una chiavetta per lato. Scigolètta. V. Scigollètta. -
Sciguettoeüra. Civettuòla.
Scigólla. T. d'Orolog. e delle Arti. Cac Seiguettón. pos. e fig. Civettone.
cianfuori. Mezzamela. Fungo o Mezzo Sciguettón che anche scrivesi Civettòn.
fungo. Strumento di più grandezze Birracchio. Vitello dal primo al se
in figura di mezza palla che si usa condo anno d'età. Il Paoletti (Pens.
per addirizzar la cassa degli oriuoli Agric.) lo chiama Soprannino; il Giorn.
da tasca ed altri lavori tondeggianti, Georg. II, 222 Sopranno; le Tariffe
Scigólla salvadega o matta. Voce del firentine lo dicono, se non erro, Vi
l'Alto Mil. . . . . Specie d'erba. tello mosso, lo Scappi(Op. p. 12 verso)
Scigollàda. Cipollata. lo dice Animale di mezza età?
Scigollàtt. V. la Prefazione a p. Xxxrrrr. Scila, ecc. V. Zila, ecc.
Scigollètt. s. f. pl. . . . . I nostri fab Scilòria. Aratro. Aratolo; e ant. Arato –
bri chiamano così quelle pallottoline Noi chiamiamo propriamente Scilòria
schiacciate di ferro, d'ottone, ecc. l'Aratro con un orecchio solo, e Arda
che, parte per ornamento, parte per quello che ne ha due – Anche i
aiuto di base, sogliono sottoporre alle Piemontesi dicono quel primo Sloira
traverse dei cancelli o delle grate da – Soggiungo le parti di questo re
balconate e da ballatoi (ringher). si degli strumenti rurali nominandole in
potrebbero forse dire Bottoni o Bol genere, ancorchè non tutte si ritro
toncini. V. Alb. enc. in Cancello. vino in tutte le specie d'aratri:
Scigollètta. Cipollina. Cipolletta. Cipol Timon o Timonscinna o Timosinna
lina novellina. o Tiracca o Racca. Timone. Regolatore
Scigollètta. Nodo. Negli ostensori è quella (con Cadenna. Catena? Caviggioeula. Caviglia? e
modanatura da piede che tiene il mezzo Rampon. . . . .) = Burett o Gambin o Gam
fra la gola e la goletta della loro pianta. biroeu. Bura. Bure. Treccia (con Braga
SCI ( 149 ) SCI
. . . . . . e Gamber o Gambra o Cambra o Fa Scima e Scimma. Cima – Apice – Ciulmine –
neggia. Manecchia) = Dentaa. Dentale e Comignolo-Vetta. Giogo. Vertice. Cresta
Manegh o streva o Stiva. Striva. Stre dei monti-Pinacolo. Pinnacolo-Sommità
golo. Stegola (con Pontal. . . . . e Chignocn o De scima. Vettajuolo(Alleg. 51).
Manegh. Manicciuolo) = Massa o Mazza. Vo In scima di briccol. V. in Briccola.
mere (con Chignocu o Vima o Vidon. Fermavo In scima in scima e cont. In scima
mere? Bns. Vomeraja o alla fiorentina Bomberaja in scimetta o In scima scimenta. In
e con Tappetta...... = il Vomero ha le ale, cima in cima. In cocca in cocca.
diritta e sinistra) = Oreggia o Oreggion. Piant de scima. Alberi da cima(Bandi
Orecchia. Orecchio (ha Petto e Spigoli) = leop. – Mol. El.). Piante d'alto fusto.
Oreggin . . . . (è collocato fuor del ceppo Scima del coo. Cucuzzo. Cucuzzolo.
a sinistra) = Cortell o Colter o Tajador. – del nas. Moccolo – di erb. Pipita.
Coltro. Coltella pei riscontri. Coltellaccio Vettuccia. Cima. Broccolo.
= Teniggia o Tendéa. Scheletro. Pròfime Scima d'omm. Uomo di pezza o dei
Temperatoia (con Chignocu. Bietta) = Mar primi della pezza, di vaglia, di conto.
telett.... = Orbisin o Orbisou. Gomea. Scima. Cappelletto (“fior. – Zan. Rag.
Gomera? = Sciocch o Pè. Ceppo(con.... vana p. 84). Quella parte della soletta
Tallone) = Braga. Tirante = . . . . Gan da calze che abbraccia il piede.
cio (fr. Frion) = Petto = . . . . Sostegno Scimà. Cimare. Dicimare.
(con sua.... Scarpa) = . . . Sprone - Ma Scimà el latt..... Spannare il latte.
schio = ... Vangheggia o Vangheggiola. Scimà i al. Tarpare le ali.
- Molte sono le specie d'aratri usate Scimà. Cimare il panno.
in Italia. Tra queste le più note sono Scimà. Spuntare capelli, unghie e sim.
L'Aratro-coltro Ridolfi. Se ne può vedere la Scimàda. . . . . . Ad. di Bestia bovina
figura a pag. 93 del Giornale de Georg. per
l'anno 1827.
che abbia pezze di colore diverso da
L'Aratro-carro del Borri descritto in un libro quello dominante in sulla pelle.
apposito così intitolato. E il Pio del Bresciani. Scimadór. Cimatore di panni.
L'Aratro da seme come lo chiama il Lastri Scimadùra. Cimatura – Tosatura.
(Op. I, 122) o vero l'Aratro per seminare o Scimadùra. T. de Lanajuoli. Cimata. Ci
sementino o anche assol. il Sementino (come lo matura. Il cimare i panni – ed an
nomina il Giornale agrario toscano II, 47, II, che Cimatura o Borra o Borraccia che
34 e altrove ed il Giorn. Georg. III, 21 1). si leva a panni cimandoli.
Picciolo aratro che si usa per imporre e per Scimaria. T. de Forn. Farinajo. Buratte
la seminagione. ria, ed anche Buratto. Tutte voci del
La Coltrina così nominata nel Giornale de'
Georgofili (XV, 64); la quale mi pare il Ro
l'uso per indicare quella stanza d'un
versor di alcuni paesi del nostro contado. forno (prestin) nella quale si ripongo
Il Perticajo, così nominato nel Giornale de' no e si abburattano le farine, dove
mai le farine si serbassero in una
Georgofili (V, 25 e XV, 264), il quale ha car
rino e sterzo, ha doppia stegola, ed ha il stanza e s'abburattassero in un'altra,
vomere a pala. Farinajo indicherebbe quella, Burat
Chi fabbrica gli aratri è detto Ara teria questa.
tolajo a pag. 155 del vol. VII del Scimàsa. T. Archit. Cimasa.
Giornale agrario toscano. Scimasètta. . . . . Picciola Cimasa. Nella
Scilòster. Cero. Cerotto. Ceròttolo. Can pedana delle traverse di parata per es.
delotto di cera assai grosso. si osservano scimasetta (cimasetta) e
Sciloster pasqual. Cero. Cero pa legnazz (sugheri). -
sgia. Un sugnaccio.
Sciòcch o Pè de la sciloria. T. d'Agr. Ong vun cont on poo de scionsgia
Ceppo(Gior Georg 1827, p. 95) con de bosch. V. in Bastón.
Tallone(Gior. Georg. XV, 262). - Sciousgia de bosch. Sugo di cer
Sciòcch. T. de Becc. Desco. Complesso racchio(“pist. - Cini Des. e Sper. I, 9).
di grossi ciocchi sui quali si taglia Scionsgià. Lo stesso che Sciónsg. V.
la carne alla beccheria. -
Scionsgin e Sgionsgin e Sonsgin che al
Sciòcch. T. de'Campanai. Mozzo. Moz cuni dicono anche Formentin. Cicer
zatura. Ceppo. Cicogna. Lo stesso che bita Sonco. Grispignolo. Erba nota da
Scèpp. V. -
insalata.
Sciòcch. T. de' Gitt di carat. Registro. Scionsginètt. Cicerbitina(Fir. Op. VI, 142).
V. Copoar. Scionsgiùda.... Unzione fatta colla sugna.
Sciòcch. T. de Pizzic. Desco? Ciocco Scionsgiùda e Sonsgiùda. fig. Carpiccio.
sul quale tritansi le carni per farne Picchierella. V. Burattin ſig.
salsiccia. S'ciòpp. Scoppio. V. S'cioppon.
Sciòcch. Sciocco. Ignorante. S'ciòpp. Archibuso. Archibugio. Fucile.
Sciocchètt. Ciocchetto. Cepperello. Cep Schioppo. Scoppio. Scoppietto. Moschet
patello. Dim. di Ciocco. to Moschetta, alla fior. Stioppo.
Vestii on bell sciocchett ch'el paron Incassadura. Cassa (le cui parti minori
bell'omett. I panni rifanno le stanghe. sono Fust. Fusto = lucava. Incasso = Bus de
Sciocchètt.... Il sedile del picchiapietre. la bacchetta. Sbacchettatura = Calz o Scala.
Sciocchètt. . . . . Nome arbitrario dato Calcio – Impugnadura. Impugnatura). Can
dagli allievi della nostra Accademia na. Canna (vedine le parti in Canna e agg.
braidense alla 7.º lezione del quadri. Balin o Mira, Mira = Bottonin. Bottone =
Sciocchètt. T. de Pizzic. . . . Ciocchetto Facc o Faccett. Lati = Camera. Camera -
Coa del vidon. Codetta del vitone) = Azzalin.
sul quale si tagliano le carni, le ossa,ecc.
Sciocchètt d'ona campanella. Bilico pei Piastra (vedine le parti alla voce) = Guarni
zion. Fornimenti (e sono Sottman. Guar
mozzi d'una campanella.
damacchie – Cartella. Cartella – Draghett.
Sciocchèzza. Sciocchezza,
SCI ( 153 ) SCI
Contraecarsella – Fassett. Bocchini. Fascette Stare coll'arco teso per corre il destro
suddistinte in Granatiera, Cappuerina e Mez ( Borgh. Raf. Am. fur, dedica). Stare
za cappuccina = Bocchetton. Bocchetta - Cu all'erta, in punto, pronto,
pola. Coccia. Piastra del calcio - Moll. Molle Trattà de s'ciopp. Lo stesso che
= Vid. Viti) = Bacchetta. Bacchetta Trattà de s'cioppettee. V. in trattà.
( vedine le parti alla voce ) = Bajonetta. S'ciòpp. T. de'Confett . . . . Dolce in
Bajonetta ( vedine le parti alla voce ) = fig. di fuciletto regalato di rosolio.
Zenta. Cigna. S'ciòpp, scherz, ... Canna da serviziali.
s'ciopp a aria.... Fucile a vento. S'ciòpp. Facile a levarsi in barca - Che
S'ciopp a cavalett. Archibuso da for sa d'aceto che pare un'insalata(Pauli
cella (Biring. Pirotec. pag. 8o). p. 1 1 1). Pronto agli sdegni e all'ire.
S'ciopp de culatta. Archibugio di cu S'ciòpp. . . . . Figuratamente dicesi a
latta(Grida milanese 2o novembre 1612 persona così accorta, destra ed anche
che lo dice dannoso per la caccia). doppia che sia cosa tutta piena di
S'ciopp de caccia. Fucile da caccia. pericolo l'aver che fare con essa. Agli
S'ciopp de dò cann. . . . . Fucile uomini di traffico rappresenta il com
con due canne. inerciante di dubbia fede e incerto
S'ciopp de monizion. . . . Fucile pagatore.
da fanti militari, S'ciòpp fig. ed anche S'cioppettàda. Mar
- A caregall tropp se creppa el s'ciopp. rone. Strafalcione. Erroraccio.
fig. Il soperchio rompe il coperchio. S'cioppà. Scoppiare – Schiattare. Recer
Aveghi lì pront come on s'ciopp. l'anima.
Aver mantello per ogni acqua o un Creppa s'cioppa, fa ona bella botta.
guento per ogni piaga – ed anche Crepa, schiatta. Sbonzola.
Avere checchessia in contanti. L'è tant grass ch'el voeur s'eioppà.
Bassà el s'ciopp. Spianare il fucile È grasso che scoppia o schiatta.
per isparare – in altro significato De S'cioppà o S'cionſa del rid. V. Rid.
por l'arme, arrendersi. S'cioppa minga i fasoeu. Non casca il
Cacciador de s'ciopp. Cacciator di pan dell'asse(Fag. Non bisog. in am.
fucile(Savi Orn. II, 314). corr. a fur. III, 19). Non ci è poi
Caregà el s'ciopp. Caricare il fucile. cagione di aver tanta fretta.
Dedree di s'ciopp e denanz di muj... S'cioppà. Scoppiettare. Crepitare. Cro
Si corre pericolo della vita stando in sciare. Fare scoppietti, far romore,
nanzi a una bocca d'arme da fuoco, e si dice propriamente delle leghe che
e di calci stando alla coda dei muli. fanno tal effetto abbruciando.
Fint come la canna d'on s'ciopp. S'cioppàa. Scoppiato. Crepato. Schiappato.
Più doppio d'una cipolla. S'cioppada. Scoppiata – Crepata.
Lontan on tir de s'ciopp. Ad un S'cioppadinna. Scoppietto.
trar d'archibugio (Giovanelli Stor di S'cioppamént. Scoppiamento. Scoppiatura.
Volterra in Targ. Viag. II, 592). Di S'cioppètt. Scoppietto.
stante com'è il portare d'un archibuso? S'cioppètt. Scoppietto. Pezzo di ramo di
Mett paura cout el s'ciopp vouj. sambuco nel quale, cavatane l'attina,
fig. Bravare a credenza. Fare degli s'introduce una bacchetta con due
scoppietti colle fave fresche. stoppacci di carta masticata, due coc
Montà el s'ciopp. Armare o Montare cole d'alloro o simili per fare scoppi.
lo schioppo o il cane(Gr. Diz. – Diz. art.) S'ciotpètta. Moschetta, Carabina. Schiop
On cadenazz d'on s'ciopp. . . . Un petto. (Fucilare.
archibugio di mala condizione, scas S'cioppettà. Schioppettare. Archibugiare.
sinato, guasto, roso dalla ruggine e S'cioppettà. T. di Giuoco. Errare.
dal tempo. S'cioppettà l'aria. . . . . Suol dirsi di
Sbassà el s'ciopp. Spianare il fucile qualunque cosa che nel suo genere
per isparare. sia bellissima, eccellente. Per es. L'ha
Stà li cont el s ciopp a la ganassa miss-sù on vestii che s'cioppetta l'aria
o Stà semper ccnt cl s'ciopp montaa. o che ghe fuma l'anima. Egli ha
Vol. II”. 20
SCI ( 154 ) SC1
indossato un abito de più belli, depiù Caro quell scior! ironic. . . Ma bene
nobili, de più ricchi – Si usa anche signorino! garbato quel signore !
in senso ironico o scherzevole. Dagh del scior a vun. Dar del o
S'cioppettàda. Archibusata. Archibugiata. di signore a uno (Cecchi Servig, IV,
Fucilata. Colpo di fucile. 1o – Leop. Rime 75).
Avegh daa ona s'cioppettada a la Deventà scior. Arricchire.
pressa. V. in Prèssa. (viziale. Deventà scior in sogn.... Sognarsi
d'arricchire.
s'cioppettàda. met. Erroraccio - sch. Ser
S'cioppettadazza. Acc. di S'cioppettàda. E ciavo sciori. E servitor padroni
V. Piaserón. (Fag. Forz. Rag. III, 1o).
S'cioppettée. Scoppiettiere. Schioppettiere. Ehi scior! Eh padron mio galante!
Scoppettiere. Archibugiere. Fuciliere. Fà el scior. Fare il Signore(“tosc.T.G.).
Tirator di archibugio. Non far nulla; vivere senza lavorare.
Avegh ona grazia de s'cioppettee. Fà i sciori. . . . . Specie di giuoco
Essere malgrazioso o sgarbato. fanciullesco in cui perfino i contadi
s'cioppettée. fig. È lo stesso che Buttalà. V. nelli e nel parlare e nel gestire e nel
Trattà de s'cioppettee. V. in Trattà. camminare si danno ad imitare le ma
S'cioppetton.Archibusone(Targ At Ac.Cim. niere signorili, e lo sanno fare bene
e subito e senza maestri.
III, 75). Archibuso da posta o da muro.
S'cioppiroeü. Ad. di Cavalér. V. Falla de scior. Agire signorilmente.
S'cioppiroeül che nel contado e spec. in Lor sciori. Lor signori(Menzini ci
Brianza dicono anche Sciresoeül, e tat. dal Gh. Voc.).
verso il Pavese Rossàsc. Ravaglione. Passassela de scior. Sbarbarla bene.
Rovaglione. Vajuolo selvatico. Malattia Scior de caroccia. . . . . . Signore
notissima; è la Verolette dei Fr., il che ha carrozza.
Scior de cà soa. Ricco di casa sua
Morviglione o Morbiglione de Roma
gnuoli, le Varole salvadeghe dei Venez. (“tosc. – T.G.). Che ha molto bene di che
S'cioppiroeüla. Sbullettatura. V. Calcini vivere degli averi propri e paterni.
S'cioppitt. Ad. di Cavalér. V. (roeù. Scior de Noveghen. Signore con la
S'cioppon ed anche S'ciòpp. Scoppio. paglia nelle scarpe (T. G.). Prossima a
Dà foeura in d'on s'cioppon de Milano è la terricciuola di Novegro che
rid o vero Dà-sù on s'cioppon o on mutiamo in Noveghen(non ne avere)
s gionſon de rid. Schioccare una ri per dare luogo allo scherzo.
sata(Poem. aut. pis. XXIV, 75). pare Scior di mee ball o Scior de pe
in uno scoppio di risa. V. in lid. rucca o de la bozzera o de mezza ca
Fonsg cocch s'cioppon. Palla d'uo roccia. Signor di maggio.
volo (Targ. Istit. III, 528). L'uovolo Sont on scior. Sono a cavallo. Sono
ben uscito della volva. (fuoco. in buon innanzi della cosa a cui
S'cioppon de feugh. Scoppio di debbo accudire.
S'cioppon de rid. Scroscio o Croscio Vanzass de ſa el scior.) Venire in ista
di risa. Romore che fa colui che smo Vanzass scior. to. Guadagnar
deratamente ride. tanto da poter vivere senza lavorare.
S'cioppön. . . . . . Specie di garofano Vegni-giò come on scior. Caderci
(dianthus caryophyllus ), così detto come una pera cotta(Guad. Rim. Il ,
dallo scoppiare che ſanno i suoi per 58) – Calare agli accordi,
tali fuor d' una banda del calice. Viva nun e porchi i sciori.... Co
Gallofers cioppon de quij pu avert. sì dice talvolta la plebaglia cittadi
fig. V. in Gallòſer. nesca per naturale invidia dello stato
S'cioppòn de lira. Marroni. Erroracci. signorile, del quale essa non vede che
Sciopponin. Din. di S'cioppon sig. 2.” i vantaggi senza conoscerne i pesi
infiniti.
Sciór. Signore.
Avegh on fà de scior. Aver vista Scióra. Signora.
signorile o signorevole. Avere signori Dagli de la sciora. Dare della o di si.
lità. Trattare signorilmente. gnora(buon Zancia IV, 1-Lcop Rimc89)
S Cl ( 155 ) SCI
Fà la sciora.... Vivere signorilm.° negozio fatto in compagnia con molti -
Fà la sciora. Oziare parl. di dorme. Pigliare a soccio è l'Assumere il soccio.
Fà la sciora. Far rota. Si dice dei Dà ona vacca a sciosco a mezz. Dare
pavoni, dei polli d'India ed altri si una vacca a soccita.
di Francia (Berni hime II, 313). Gua si volge altrui nel dargli una palmata.
dagnarsi del mal franzese. Giugà ai picoll descires. V. Picóll.
Schra fig. per Ciòcca. V. I desgrazzi e i paroll hin come i
Scirà. v. dell'Alto Mil. per Sbagascià. V. scires, che adree a vunna ghen ven
Scirée. P. Zilée – Il Porta(Poes. II, 71) des. Far come le ciriege che si tira
tradusse anche Cirreo per Scirée. no dietro l'una l'altra (Var. Erc. I ,
Scirés. s. f. pl. Incòtto. Vacche. Lividori 188 – Magal.). Andar come le ciriege
che vengono negli arti inferiori a chi (Salv. Granc.V, 5). V. Desgràzia, Taccà.
cova il fuoco. Il Domenichi(Facezie L'amis sciresa. Quell' amico (Caro
575) li chiama Razzi e anche Rossi del Apol. 68 – Fag. Com. III, 122). Dicesi
fuoco, e dicendo subito dopo che i per denotare in modo coperto un
Fiorentini le chiamano volgarmente suggettaccio di già noto ai discorrenti
Vacche, pare che accenni questa essere – Ecco gli amici dice il Fag.(fime
voce dello stil basso, e quelle prime IV, cap. 1o.”) parlando di ladri che
essere le voci dello stil nobile italiano. si vedono all'atto. Il bell'amico(Sacch.
Scirésa. Ciriegio. Ciliegio. L'albero che Nov. 167). L'amico (id. passim). Il
produce le ciliege, il Prunus cerasusL. compare. Dicesi famigº per denotar un
Scirésa. Ciliegia, cerasa. Il frutto del tale di cui s'è fatta anteced.° parola.
ciliegio, di cui, oltre alle sotto de L'hoo cognossuu sciresa. L'ho cono
scritte, si conoscono in Toscana le sciuto fico (Ros. Sig. di Mon. II, 19).
specie dette Ciliegia acquajuola, al L'ho veduto in basso stato, e corri
pina, arpina. buondi, canina, del fior sponde al francese Je l'ai vu poirier.
doppio, di picciblo folioso, di monta Quell che tacca el picoll ai scires...
gna o di montagna salvatica, di noc Domeneddio, il Sommo Creatore.
ciolo mangiabile, duracina, duracine Scirésa. V. Bài in Mantèll.
morajuola, fratacchiona o frataja, Seirésa. Agg. di Brùgna. V, nell'App.
SCI ( 157 ) SCI
Sciresée. Ciregeto. Luogo piantato a cirio Sciróssa. Matton pesto (Magal. Let scient.
ge. In Brianza lungi un miglio da Lo XIX, pag. 55o). Polvere di matton per
maniga è una terretta di questo nome. sto (Magal. id. II, 4 1 - Biring. Pirotec.
Sciresìnna. Ciliegina(ºtosc.). 56). Cirossa (Caporali Cap. del Pe
Sciresoeò. Dim. di Scirésa(albero). V. dante). Polvere di mattoni. Corrisponde
Vit a sciresoeu. V. in Vlt. precisamente al ted. Ziegelmehl.
Scirescello e dell'A.MperS'cioppiroeül.V. Sciròtt ed anche Ziròtt. Cerotto.
Sciresoeira. Ciliegina(“tosc), e specif. Ci No gh'è scirott. Non v'ha rimedio.
liegia tondella. (résa. Pezza de scirott. Piastrello.
Sciresón. Ac. di Scirésa. V. Piaserón e Sci Sciròtt. Scioperone. Infingardo.
Scirìn. V. Zilin. Sciròtt. Freddoloso. V. Inscirottàa.
Scirioeüra. v. bassa e cont. per Zerioeula.V. Sciròtt per Scirón sig. o.° V.
S'cirla. v. cont. Schiera. Fila. Scirpia ehe anche dicesi Scirpién. Ti
Scirlin. Rabacchiuolo – Pover scirlitt gnamico. V. Lesnén - I Napoletani
Scirloeò. d'usej. Poveri uccellini. dicono Scirpia in senso di vecchia
Scirlorin. Rabacchioletto. strega, e il Voc. nap. adduce una
sciro. Scirro. Specie di tumore. singolare etimologia di questa voce.
Sciroccàa. Ad. di Témp. V. Scirpià. Avarizzare. Aver del taccagno.
Sciròcch. Scirocco. Sirocco, Vento di Scirpiàda che anche dicesi Pioggiàda. Pi
sud-est. docchieria. Taccagneria. Grettezza.
Sciroeü. Garzuolo. Grimolo. Le foglie di Scirpiànna (Vess de). Essere una lesina.
dentro congiunte insieme del cesto V. Lesnén e Tegnón.
dell'erbe, come cavolo, lattuga, ecc. Scirpiarla. Lesina. Risparmio eccessivo.
Lattuga de sciroeu. V. in Lattuga. Scirpiòn. V. Scirpia.
Ona verza ben streccia de sciroeu. Scirpiòn. Magrone(Facea.Piov.Arl.p.149).
P. in Vérza. Sciscià. Succiare. Suggere. Succhiare,
Sciroeò. . . . Difetto nel cacio lodigiano Podè sciscià i did. V. in Did.
che il Cattaneo nella sua bella Memo Sciscia bobò. V. Scisciabobd.
ria sul Caseificio chiama Scirro. È una Sciscià-foeura. . . . . Estrarre suc
porzione di cacio putrescente, di co ciando, smugnere, il lat. Ersugere.
lore verdognolo sbiadato, che trovasi Sciscià-sù. Suggersi checchessia.
nell'interno di quelle forme di cacio Sciscià-via. . . . Astergere succian
lodigiano che per difetto di latte, di do; il lat. Desugere.
spurgo o di cottura si rimasero acqui Seiscià. fig. Pecchiare. Pocciare. Trincare.
dose. V. Sbagascià – Andà a sciscià. An
Sciroeò. T. de'Fornai. Rinfresco. Ritocco. dare a pocciare. Andar a sollazzarsi
Il primo lievito che si è rinfrescato. col fiasco alla taverna. -
da Giovanni Maria Visconte. Nel 1745 canali, ed in mediati cioè influenti in altri scoli
vennero unite al Ginnasio di Brera. prima di passar nel principale. Gli scoli esterni
Scoeul Taverna. . . . . . Furono così poi suddivide in incassati entro terra, ed in
chiamate dal loro fondatore Stefano iscavati in parte sopra terra e quindi arginati.
Taverna. Esistevano in origine là dove Seòla dicono le persone colte perscoeula. V.
surse dappoi la Biblioteca Ambrosiana, Scolà. Scolare – sgrondare.
e quindi nella contrada di S. Maria Scolà i nivoj. V. in Nivol.
Fulcorina. Vi s'insegnava il leggere, Scolàa. Scolato. -
Scolción. Calugine. Peluria. Bordoni. Peli Cosse ghe scommettem che l'è insci.
vani che spuntano sulla faccia ai gio Quanto ci ha di buono ch'ella è così?
vanetti. Scommettarev quell che se sia. Mi
Scolción. Sterpacchi(“tosc. – Tomm. Sin. giocherei qualsisia bella cosa che....
p. 561 nota 4). Capelli corti, radi, irti. (Pr. fior. IV, 1, 125). Scommctterci
Con giò i scolcion. Irto di capegli. tutto il mio.
Scolcion che recascia. Rimessiticci Scommèttegh. Scommettere. Scommetterei
di crini. che.... (*tosc. – T. G.). Scommettegh
Scolcidin. . . . Penna da scrivere tron el coo, i oeucc del coo, el nas o i. . . .
ca, mozza, spiumata, sul finire. (sole parti del nostro corpo che noi
Scolción per Pajoccòn. V. Milanesi sogliamo scommettere). Gio
Scolción. Brocchi ? Avanzi delle paglie carsi qualsisia bella cosa che . . .
che si falciano per cibo delle vacche Scommiss. Scommesso. -
Falòppa. . . . Seta che si trae dalle falloppe. Strazza. Sbrocco. Sbroccatura. Quella specie
di Rifiuto che si ha dalla seta nello sbroc
Fil bon. Bava (Gior. Georg. XIII, 132 ). Il
filo di seta perfetta, il cui principio dicesi carla, cioè nel ripulirla da ogni sbrocco o su
Capo di bava (ivi). diciume appiccatovisi nella trattura; il che si
Firisell de galetta real. Filaticcio di bozzoli fa nel cavarla del guindolo così nel fa-sù i coo
di seme, o di bozzoli sfarfallati. Fiore. come nel dipanarla ecc. ecc. Anche i Francesi
la dicono Estrasse o Cardasse.
Firisell de schiscett o Segondin. Filaticcio
Strazza . . . . . diciamo anche la seta tratta
di palla. Seta che si cava da bozzoli incompiuti
o difettosi. da una stoffa serica stata sfilacciata e pettinata
Firisell gross o de terza e quarta nan. V. per farne ovatta o simili.
Strusa o Stroeusa. Rimondatura di bozzoli
più sotto Roccadin.
Manetta. Manetta. Quell'ultima grossa pe . (Magal. Let scient.). Sbavatura. Bavella. Quel
latura che si cava dal bozzolo prima di tirarlo. filo che la trattora leva col granatino dai
Pettenuzz. V, più sotto Roccadin. bozzoli posti nella caldaja prima che rav
Recott. Bozzolacci(Gior. Georg. del 1838, viato il capo ne tragga la vera seta.
pag. 54 e segg.). Strusa grassa. Sinighella bozzoluta (Gior
Roccadin o Pettenuzz o Firisell gross o de Georg. XII1, 135). Gruppi di filaccia di seta
terza e quarta man o Terzirocù. Sinighella. commista con pezzuoli di bozzolo.
Sirighella. La seta infima che si trae dai ba Terzirceu. V. più sopra Roccadin.
cacci – Vi sono le Sin ghelle a stiacciata, le Tortiglia. Seta da impuntire.
Sinighelle a coda, e le Sinighelle a nastro. - Assortì la seda. . . . . Preparar le
Seda cativa o Ris e fasteu. Capitone. Seta sete ben assortite pei diversi lavori
di filo diseguale. ne quali si hanno da usare.
Seda cruda. Sera cruda.
Seda de cusì. Setino(“fior. – Gior. Geor. xvi,
Binà la seda. Addoppiar la seta.
243). Frisetto (voce veneziana). Seta da cucire. Unire due fili di seta già tratta in uno.
Seda de galetton. Doppi di seta. Seta soda. Cavà seda per Torg la seda. V. sotto.
Terzanella. Seta soda di doppi. Seta di doppi Cavà seda per Filà seda. V.
(Tar. fir). La seta forte che si trae dai boz Dagh el zoſfregh a la seda. Solfo
zoli doppi (dobbion ). rare la seta.
Seda d'oggi eu. Seta da impunture(Redi Os Fà andà su l'aspa la seda. Inaspa
serv. ana'. verri, p. 24). re o Annaspare la seta.
Seda fatta...... Seta poco torta. Fà-giò seda, ed anche assolutamente
Seda ferrada. . . . . Filo di metallo qualun
Fà-giò. Incannare. Accannellare. Av
que rivestito di seta attorcigliatavi dattorno.
Seda filatoiada.... Seta stata lavorata al fila. volgere la seta sui cannoni o rocchetti
– E altresì Stracannare o Trascanna
toio; dicesi per opposizione a quella greggia.
Seda fossa. Catarzo. Scatarzo. Seta che non re. Trasportare in parti eguali sovra
si può nè filare nè torcere. un determinato numero di rocchetti
Seda gropporosa. Seta broccosa. la seta che rimane sovra alcuni di
Seda in organzin. Seta di orsoio (Tar. fir.). essi – Al sost. Stracannatura.
Orsojo. Organzino. Seta soda stata torta due Fà la tòrta. Parla torta(Gior.agr. II,
volte al filatoio, la quale serve per ordire. 295). Dar la tòrta al filo all'uscir
Seda in pel. Pelo. Specie di orsoio che è
trama assai torta.
de bozzoli (Giorn. agr. XIII, 5o4).
Torcere le bave di seta nel trarle.
Seda in trama o Seda trama. Seta in trama
Fà seda. Trarre la seta dai bozzoli.
(Tar. fir.). Trama. Seta cruda che serve per
Filà seda. Tirare o Trarre la seta.
tessere ed anche per ricamare.
Seda rizza. . . . . Seta troppo torta. Filà de tre, de quatter galett. Tirar
Seda sgresgia. Seta greggia. Quella non an la seta a tre, quattro bave. Filà de
cora lavorata nel filatoio. cinqu noeuv e vunna frusta. Tirar la
Seda torta. Vergola. Seta addoppiata e torta. seta a croce a cinque bave e una pel
Seda... Seta indrappata(lavorata per i drappi). le (Gior. Georg. XV, 295-294).
Seta telara per telai (Gior. Geor. XVI, 13o).
Immazzettà la seda.... Ammazzare
Segondin. Codetta ? (“tosc.). La peninfima
qualità di filaticcio (frisell).
le matassine di seta per imballarla.
SED ( 18o ) SED
Incannà la seda. Incannare la seta. Il Sedàzz. Staccio. Specie di vaglio fine
Fare i cannoni. in cui è un panno simile alla stami
Indevenà la seda.Scannellare. V.Binà. gna e fatto di crini di cavallo, che
Mercant de seda. Setajuolo. serve per cernitoio. Noi abbiamo a
Mondà seda. . . . Ripulire la seta comune cogli Spagnuoli e coi sardi
da residui di filo uscenti da capi rat le voci sedazz, Sedazzà, ecc.
taccatisi nel torcerla. Passaa per i sett cribbi o per i sett
Provinà la seda..... Passare la seta sedazz. V, in Cribbi.
al provino per ben valutarne il tiglio. Sedazz cont i sò tamborin. Staccio
Quattà de seda. Insetare. a tamburlano – Sedazz del brocud.
Scovinà o Tirà-sù la strusa. Pescare Passabrodo(Cuoco macer. p. 79).
(Giorn. Georg. XIII, 152). Raccogliere | Sedàzz. gergo. Il Sedere. V. Cùu.
col granatino alla caldaia la lanuggine | Sedazzà. Stacciare. Tamigiare. Separare
in cui è inviluppato il bozzolo. collo staccio il fine dal grosso.
Snervà la seda. Sbacare. Snervare il Sedazzàda. Stacciata. Quella quantità di
(Giorn. Georg. XIII, 155). Levar trop checchessia che si mette in una sola
pa bava (fil bon) alla seta colla cottura. volta nello staccio.
Stoff de seda. Seterie. Sedazzàda. Stacciata? L'atto di stacciare.
Trà seda. Trarre la seta(Gior. Georg. Dà ona sedazzada. Stacciare.
XIII, 154). Cavar la seta dai bozzoli Sedazzadùra. Stacciatura.
alla caldaja – E dai Toscani dicesi | Sedazzée. Stacciajo. Chi fa e vende stacci.
Trarre alla calabrese (ivi p. 156) il Sedazzin. Staccino(*tosc. – T. G.). Se
cavarla con meno purezza, e Trarre tacciuolo. Staccetto. Stacciuolo.
alla fossombrona(ivi) il cavarla più Sedazzin de colà. Cola.
netta come usano a Fossombrone. Sedazzon. . . . . Grande staccio.
Torg la seda. Accavigliare la seta. | Sedée. . .. . Ne'basti è il posatoio; l'E-
Torcere la seta alla caviglia. Avvol chelette du bat dei Francesi.
gere la seta sul cavigliatoio per farle | Se de nò. Altrimenti. Se non che – Ven,
prendere maggior lucentezza. se de nò te mandi a toeü. Vieni vie
- Veggansi altresì per rispetto a que ni, se non che mando a prenderti(Caro
sto principalissimo fonte della nostra Let. I, 127). O vieni, o io mando a
ricchezza nazionale le voci Cavalér, levarti. Vieni, o mando per te – V. Sé.
Cóo, Filànda, Galètta, Molin de seda, i Sedentari. Sedentario.
Morón, ecc. – Moltissime altre cose Guardi sedentàri e anche assolut.
potrei quì dire intorno alle parti, agli I Sedentari, On Sedentàri. . . . . Gli
strumenti, agli operatori, alle opera Stationarii Milites dei Latini.
zioni della bigattiera, della filanda Lavoreri sedentari. . . . . Lavoro
e del filatoio; ma il raffronto eco che porta sizio, che si fa sedendo.
nomico della presente edizione mi con- l Sedentaria. Ad. di Vitta. V.
siglia a sopprimere gran parte di ciò i Sedér. T. de Carrozzai. Sedere. (si divide
che io aveva in proposito allestito. in Piazz. Luoghi.) Quell'asse d'un cas
Séda. Seta per Drappi di seta. Vestida sino da carrozza ricoperta da uno o
in seda. Abbigliata in seta. più cuscini, e con coperta cadente
Séda Fibra. Filo. Tiglio del lino. (patta), sulla quale seggono quelli che
Lin fort de sed. Lino di buon tiglio. vi stanno dentro. Nelle carrozze a
Lin longh de sed. Lino di filo lungo. due luoghi è unica, in quelle a quat
Séda d'India. Lino o Seta d' India. Pelu tro, bina: in quelle a più, multipla.
ria de frutti dell'Asclepias fruticosaL. È retta da due banchette. Consta di
Sedàgn. iT. de Pesc. Lenza. Complesso di Cassett.... Le cassette interne che
Sedàgna. setole annodate insieme alle sono base ai sederi nelle carrozze e
quali si applica l'amo per pigliare i pesci giovano come ripostigli. Hanno
Sedàgna. Ad. di Càrta. V. Antinna o Coverc. Coperchio? = As. Ban
Sedàn. Al. di Pànn. V. delline? = Lenguetta. Cojetto? = Sa
Sedarinna. Aal. di Càrta. f . radura. Tolpa = Telar. Telajo?
SED . ( 181 ) SEC.
Cossin. Cuscini da levare e porre. Sedà. Sedurre. Seducere. -
Segale, e coi Canti Carn, anche Se Erba acciuga o acciugaja (Targ. Ist.
gola. Specie di biada nota che è il in Satureja montana).
seme della Secale cereale L. Segrinà o Sagrinà. T. dei Cesellat. Gra
A san Barnabà segra e me in terra nire. Far la grana, dar la grana ai
lavori d'oreficeria.
va. A san Bernabà la falce al pra. A
san Bernabà il più lungo di della sta Ferr de segrinà. V. Segrinadór.
(Monos. p. 576). Entro i primi undici Segrina o Sagrinà ſig. Arrabbiare come
giorni del giugno i ricolti della se un picchio sur un mandorlo Mon. 56).
gala e del miglio sono compiuti. A Schiacciare. ſiagunare. Rodere i chia
sant Barnabeou la segue souerto de vistelli o il freno. Aver grand'ira e
sa peou dicono anche i Provenzali. non poterla sfogare a suo modo. Forse
iorment paltin, e la segra polverin. dal romanzo Schagrinar.
. . . Prov. dc nostri contadini piani Segrinada. Ad. di Carta. V.
giani i quali pretendono che il grano Segrinador che anche dicesi Ferr de se
torni bene seminato per tempo umido, -grinà. T. de Cesellat. Ferro da velare.
e la segala per sceco. In Toscana la Granitoſo. Specie di cesello che serve
pensano diversamente, e dicono Le per granire i lavori di oro od argento.
fave nel motaccio, il gran nel polve Segrinament. Rovello. Arrovellatura.
raccio o vero Chi semina nella polvere Segù. Scure. Scura. Secure. Arnese no
faccia i granai di rovere (Last. Prov.). tissimo. Noi intendiamo Scure per ec.
Magg de stagion segra e ſormenton. cellenza l'Accetta o sia la scure da
V. in Magg. boscajuoli o da legnajuoli. In gene
Paja de segra. Paglia di segale rale però la voce Scure comprende
(Targ. Istit. Il , 6 ). anche la Mannaja (manera), la Pic
Segra speronua Segale cornula(Targ. cozza e il Piccozzino, la Scare da car
ivi). L'Ergot dei Francesi. radori e da squadratori, e ſin anco
Segra segna longhignanna, la sta l'.!zza o Accia che è la Scure inastata
noeuv mes per la campagna. . . .l degli antichi soldati, dalla qual Azza
SEL ( 187 ) SEL
per avventura (e non forse dalle Acce diviso in Truschin Burello di dietro.
di filo come vuole il Giulini) ebbero Catino = Band. Bande o Liste o Fasce
nome la Pusterla e il Borgo delle Azze = Cavalott. Burello davanti = Muson.
ch'esistevano già tempo non lungi Ponticello? = Piaster. .. . = Camber di
dalla Porta Giovia oltre il Pontevetro. staffi. Grappe da staffili = Cambra de
Seguént.Agguagliato. Pari. Fil seguent, Reff la groppera. Grappa da groppiera -
seguent, Tila seguenta. Filo agguaglia Gionta. . . . - Imbrazzadura. . . . .
to, Refe agguagliato, Tela ben tessuta. Sella a l’ussàra. Sella all'ussera(Gr.).
Andà-via seguent. Procedere seguita Sella armada.... Sp. di sella arcuata.
Seguii. Seguito. Accaduto. (mente. Sella conti arson. Sella arcionata.
Séguit. Continuazione – In seguit. Suc Sella de donna. . . . . Specie di
cessivamente. Poscia. Dopo. De seguit. sella che serve per le donne negli
Di seguito. Seguitamente. esercizi d'equitazione Ha Fust. Fusto.
Séguit. Seguito. Seguitamento. Comitiva. = Imbottidura. Bardella e Pomé. . . . .
Seguità. Seguitare. Continuare. Seguire. Sella de truppa....Sella da militari.
Segùj. v. cont. per Sagòll. V. - Chi no pò batt el cavall, batt la
Segurà. Assicurare. sella. Si dà al basto non potendo dare
Segurin o Sigurin. Scurcino('aret. - Voc. all'asino(Var. Erc. I, 81.) – V. Cavàll.
aret). Accetta. Piccozzino. V. in Segú. Con sù la sella. Sellato – Mettegh-sù
Segusáda. . . . . Colpo di scure(segu). la sella al cavall. Sellare il cavallo.
Sèja. Ascella. V. Sèlla sig. 2.” Porre la sella al cavallo. Insellare ?
Selari. Salario – Selariètt, Selariòn. ... – Toeü-giò la sella. Disellare.
Tenue salario, Gran salario. Sèlla che il volgo infimo e i contadini di
Selarià. Salariare. – Selariàa. Salariato. cono anche Sèja. Ascella. Ditello, e com.
Sélena. v. com.... Sp. di pesce di lago, al pl. Ditella o Ditelle. Il concavo del
se ne fa pesca a primavera innoltrata. l'appiccatura del braccio colla spalla.
Sèlla. Sella. Vi si osservano Avegh sott sella. Aver sotto alle
Scrozzola. Archetto; e ant. Placca o ascelle o alle ditelle – fig. Aver in ma
Pracca (la gruccia della sella) = Fust. Fu nica o nel carniere o in tasca. Esser
sto (le cui parti sono Arson o Cavallitt. Ar certo, essere sicuro di checchessia.
cioni i quali si specificano in anteriore e po Sellaria. . . . Bottega dove si fanno le
steriore = Cavalott o Basta. Burello davanti
selle, o Luogo dove si tengono in serbo.
= Truschin o Contrabasta. Burello di dietro.
Sellàscia. Sellaccia.
Catino = Band. Bande o Liste o Fasce =
Paletta. Paletta – Muson o Pomm. Pomo =
Sellée. Sellajo.
Pontisell. Ponticello = Guzz di arson. Punte Sèller. Selino (Soder. Orti e giar. 51).
degli arcioni = Contrafort. Randello = Le Sedano; e dottr. Appio (Sod. ivi). L'A-
gnazz o Covert. Sugheri = Inbottidura. Bar pium dulce di Tournefort.
Seller de Pavia o Selleron o Seller
della) = Covert. Coperte. Ale – Cava
lett. Sedile. Seggio co Giunchi e colle Al rava. Sedani rapini(Targ. Ist. II, 251).
lacciature - Covertinn.... = Cossin. Cu
Specie di sedano che ha la radice
scinetto. = Fondinn. Fonde con Coverc. più grossa e carnosa del comune.
Cappelletto - Zenta. Cigna co' suoi riscontri Ona mazza de seller. Un mazzo di
= Sottgroppera Codone della groppie sedani? – Ona pianta de seller. Un
ra = .... Falso-seggio = Fibbi. Fibbie gambo di sedano.
= Portavalis. Portavaligia co' suoi riscontri Sèller.Spallaccio(“fior.) di paggi,servi,ecc.
= Sorazenta. Sopraccigna - Staff Staffe Selléra. . . . . La moglie del sellaio o
– Staffi. Staffili = Camber a rolò o con Donna che ha bottega di selle.
Selleràtt. . . . . Venditor di sedani.
capetta.... i fr. Crampons de courroi.
Sella a la dragonna. Sella alla dra Sellerin. . . . . Sedanino, picciol gambo
di sedano.
gona(Grassi Diz. mil.) o alla scudiera
(“tosc.)? Sella pei cavalieri montati Sellerin. . . . . Sellaio di poche tavole
Sellerinna. Ad. di Stacchètta. V.
da dragone. Ha due Palett. Arcioni.
Sella a la reala.... Sella alla reale. Selleritt.... Sp. di confetti così chiamati
Sella a l'inglesa.... Ha il Fust Fusto dalla figura che hanno di sedanini.
SEL ( 188 ) SEM
Sellerón. V. in Sèller. Semiminima. T. Mus. Semiminima.
Sellin. Sellino. Dim. di Sella. Seminàri. Seminario.
Sellin. Sellino (Capponi in Tommas. Sin. Seminari del lott.... Semin.° del lotto
a Sella). Parte del finimento d'un ca Seminari general.... Seminario che
vallo che ha figura di sella. l'imp. Giuseppe II volle eretto in Pavia
Sellòn. Sellone. per l'educazione del clero lombardo.
Sellón. . . . . Sporto di legno annesso Seminari grand. . . . Il Seminario
alla colonnetta d'un filatoio. S'in maggiore diocesano nella nostra città.
terna alquanto in esso per reggere Seminarista. Seminarista.
una mensoletta (gattell) la quale ha Seminéri. V. Somenéri.
da capo il perno del naspo. Semitón. T. Mus. . . . . Così chiamano
Sellón. T. de Carrozz. . . . Sp. di basto alcuni fra noi quella Nota che i Fran
sul quale si fa posare la cinghia del ca cesi dicono Note sensible, ed i Te
vallo aggiogato al così detto Carrettin. deschi Leit-ton, cioè quella che fa un
Selmàna v. cont. per Settimànna. V. mezzo tuono sopra alla tonica. Semi
Selón. . . . . Una delle malattie del riso tuono ne'diz. ital. vale soltanto mezzo
per la quale così lo stelo come la spiga tuono in generale, o sia il Demi-ton
si contraggono e avvizziscono; larga dei Fr., e il Mittel-ton dei Tedeschi.
annaffiatura vi dà rimedio. Sèmm. Uscita del verbo Savè. Sappiamo.
Sélva. v. dell'A. Mil. Castagneto. Selva Sèmm. Siamo. Uscita del verbo Vèss. V.
castagnata. Selva di castagni. Bosco Sèmm de melon.T.de'Pastai.Semini(“tosc.).
castagnato; talora Marroneto; e col Sp. di pasta così detta dalla sua forma
l'uso toscano anche assol. Selva. Te simile a quella dei semi di popone
gh'ee on listin de bosch e nanch che diciamo gandolitt de melon. Semm
on'ombra de selva. Tu possiedi una de melon bianch. Semini comuni. Semm
striscia di bosco, ma non hai selva, de melon giald. Semini zafferanati.
non hai pur ombra di castagneto. Sèmma. Ora. Tantosto. Dal lat. Semel
Selvàdegh, ecc. V. Salvàdegh, ecc. dice il Var. Mil. Semma vum, semma
Selvàggi (I). r Selvaggi. l'olter. Or l'uno, or l'altro. Una volta
Selvaroeò. v.br. Ravviatore(*tosc. – Giorn. l'uno, una volta l'altro.
agr. 184o, n.° 242). Chi ravvia le ca Semmsànt. Semesanto. Semenzina – Pol
stagne cascherecce e le raccoglie. vere di santonico. I fiori e i semi del
Selvaroeùla..... Donna pagata per rac l'Artemisia judaica, dell'A. contra e
cogliere le castagne cadute da sè nei dell'A.santonica de'bot. che polveriz
castagneti(in di selo). È voce de monti zati s'adoprano come vermifughi.
briantei prossimi al lago di Lecco. Semmsànt. Pizzicata col semesanto? Sp.
Selvètt. v. br..... Boschetto di castagni. di confetti così chiamati dall'esservi
Selvettin.v.br.... Boschettino di castagni. commisto il semesanto, onde porgerli
Semàda. Orzata. Lattata. Bevanda fatta ingannevol vermifugo ai fanciulli. -
co” semi di varie piante stemperati Sèmola o Sèmmola (dal lat. Simila). Fior di
con acqua e passati per istamigna. farina - La tosc. Semola è sin di crusca.
Semada d'armandol.. ... Lattata di Pan de semola. V. in Pàn.
mandorle – de gandolitt de melon... La Semolètta o Semolinna. Semolino. Semo
vera orzata fatta di soli semi di popone. lello. Sp. di pasta tutta granellini finis
Semada d'altri semi diciamo anche simi della quale si fanno zuppe per
noi comunemente Lattàda. V. ammalati e bambini.
Tazzin de semada.... Barattolo di Sémper. Sempre,
pasta da orzata. Semper chè. Con questo che.
Sembiòech. F. Seimbiòcch. (stre. Semper semper. Sempre mai. Mai
Semèster. Sesteria(Bandi ant. tosc.). Seme sempre. Per sempremai. Ogni sempre
semestrat. semestrale. (“fir.). Sempre sempre(T, Sin.).
Semibrév. T. Mus. Semibreve. Sempervérd. Sempreverde,
Semicròma. T. Mus. Semicròma. Semperviv. Semprevivo. Sopravvivolo. Il
Semi-frèddi(Mantècea de V. in Mantèoca. Sempervivum tectorum dei botanici.
SEMI ( 189 ) SEN
Vess on copp de semperviv. . . . Vi Sempr-in-pée che più com. diciamo Omett
vere eterno, eampare lunga età, esser cont el piomb e ambig. Saltamartin.
vegeto e prosperoso in vecchia età. Missirizio secondo i diz., e meglio Mi
Sémpi. Scempio. Contrario di Doppio. sirizzi col Gh. Voc. in quanto al modo
Deventà sempi i fior. Scempiare di scriverlo l en rappresentante la spe
neut. (Targ. Viag. I, 581 ). cialità di questo balocco (o ch'ei sia
Sémpi. Scipito. Sciocco. Insipido. Dolce volante o ch'ei sia saltamartino), che
di sale, non salato, mancante di sale. è quella di rizzarsi sempre e da sè per
Sempi come ona rava. fig. Più sem quel po' di piombo che ha da piede.
plice dell'acqua di pozzo che la non Sén. Seno. Usiamo la voce in pochi modi,
sa di nulla(Nelli Serv. al for. I, 9) – come Meft in sen, Mett i man in sen,
V. anche in Ràva. Andà-giò per el sen, Taei-faeura del
Sémpi. fig. Scempio. Scempiato. Scimu sen, ecc. – Del resto vedi in Stòmegh.
nito. Sciocco. Goffo. Besso. Gazzolone. Tirass la bissa in sen. Allevarsi la
Montone. Castrone. Ghiozzo. V. Badée. serpe in seno. Nutrirsi la biscia in seno
Fà de sempi. Fare il calandrino o (Mon. 98) E di chi lo fa si suol dire
il Grasso legnajuolo. che Chi s'allieva la serpe in seno è
Sempià. Scempiare. Sdoppiare. pagato di veleno (id. ivi).
Sempiaès. v. a. Scempio. Scimunito. Senaa. I v. c.senata(“tosc.-T.G.). Quan
Sempietàa v. ant. Scempiaggine. Senàda. " ta roba cape in seno; pieno un
Sempitèrna. ad. Sempiterno. seno. On senaa de pomm. Pieno il seno
Sempitèrna. s. m. . . . . Molti fra noi di mele. Pieno il grembo di mele.
chiamano così i Perpetuini o Soprav Senapismo. Senapismo. Sinapismo; e dot
vivoli rossi, cioè il fiore della Gom trinalmente Epispastico.
phrena globosa dei bot. che altri di Senàt. Senato – Decrett del senat. Sena
cono Amarànt V., e più specialmente toconsulto(se pienamente legale). De
i Zolfini o Perpetuini gialli o Soprav creto del senato(se non appieno tale).
vivoli gialli, cioè i fiori dei due Gna Senàt. v. scherz. Senato(Pan. Poet. I, xxix,
falii orientale e dioico dei botanici. 6 e 28). Seno di donna.
Sempitèrna. s. f . . . . Specie di tela Senatúr. Senatore,
colorata di vario disegno e assai forte. Senatòri. Ad. di Còr. V.
Semplicemént. Semplicemente. Solo. Sol Senàvra. Senapa. Senape. Pianta, il cui
Sempliciòtt. V. Sempliziàn. (tanto. seme si dice pure Senapa, che è la Si
Semplicissim. Semplicissimo. napis nigraL. – Commista col mosto
Semplicitàa. Semplicità. Semplicezza. cotto chiamasi Mostarda; con aceto o
Semplificà.Semplicizzare(Ban. L.-Mol.El.). altre sostanze calde od acri Senapismo.
Semplificàa. Semplicizzato. (cizzare. Senavra bianca. . . . . La Sinapis
Semplificazion. . . . . Il fatto del sempli alba di alcuni botanici.
Sémpliz. Semplice – Missa sempliz. Abbi Senàvra. I Pazzarelli. I Matli. Luogo dove
gliata alla semplice, senz'affettazione. si custodiscono i pazzi. Il nome di siffat
Sémpliz Ad di Benefizzi, Soldàa, ecc. V. ti luoghi varia secondo i diversi paesi.
Sempliziàn o vero Inocent come l'acqua Quello che noi diciamo Anda a la Se
o Sempliciòtt. Più semplice dell'acqua navra, i Fior. direbbero Andare a san
del pozzo che la non sa di nulla (Nelli Bonifazio o al Canto alla mela, i Ve
Serve al forno 1, 9 ). Sempliciano nez. Andar a san Servolo, i Parigini Al
(Fag. Mar alla moda II, 1). Sempli ler aux petites maisons, ecc., perchè
cino(“tosc. – T. G.). Sempliciotto. Sem così sono denominate le case destinate
pliciaccio. Semplicione. Semplicello. Sem pei pazzi presso quelle diverse genti.
plicetto. Uomo inesperto, soro, senza A la Senavra. Nei matti(*tosc.). Feni
malizia - e talora anche Tondo di pelo. a la Senavra, Mett a la Senavra. Fi
Cont on fa de semplizian. Così alla nir ne matti, Mettere nei matti.
semplice (Lasca Nov. p. 124). Senàvra. Pazzaccio. Pazzacchione. Paz
Semplizitaa. Ingenuità. Semplicità – so zacone. Matto spolpato o di sette cotte.
rezza. Inesperienza, Senavràda. Pazzia. Mattia. Pſ. Mattàda.
SEN ( 19o ) SEN
Senavrètta. Casa de pazzi (privata). Segond el temp ch'el fa a la Sen
Séneca svenato. Seneca svenato(“tosc – T. sia elle fa compagn quaranta di od an
G.). Persona magrissima e pallidissima. che Se pioeuv el dì de la Sensia pianv
Seniór. Seniore. Anziano d'età, antico quaranta di ... Prognostico nostrale
d'anni. È voce di relaz° con Junior. V. a cui si potrebbe contrapporre il tosc.
Sènna. Sena – Sena di Levante – Sena in Terzo di aprilante quaranta di durante.
sfoglie – Senna nostrale o falsa – Il Sensibil. Sensitivo. Sensibile. Sensivo.
frantume della Sena dicesi Garbello Sensibil. Notabile. Gravoso.
di sena o Sena minuta (Tar. fir.). Sensibilitàa. Sensibilità.
Séns. Senso. Sensimént. v. cont. per Prediale.
Bon sens. Buon senso. Sensitiva. Ad. d'Erba. V.
Fà sens o Fà sensazion. Far colpo. Sentée e Sentér. Sentiero. Sentiere, stra
In sens invers. A rovescio. All'op detta. Calle; e latin. Semita. Semitiero.
posto. Dal lato opposto. Andà per i sentee. Battere i sentieri.
Sens comun. Giudicio commune(Salv. Fallà el sentee. Sbagliar sentiero.
Pr. II, 124). Senso o Senno o Senti Fallar la via o la strada pos. e fig.
mento comune. Mett sul sentee. Avviare. Metter in via.
Sensàa. v. nob. Sensato. Di buon senso. Vess sul bon sentee. Essere per la
Sensàl o Mediator o Marossée. Sensale. buona via o anche ass. per la buona.
Mezzano mercantile. I Sanesi dicono Senténza e Sentenzia. Sentenza. – Al
Sensaro. Il Lasca(Arzigog. II, 6) chiamò dim. Sentenzuccia(T. G.).
il sensale scherz. Serfacci contratti. L'è mej on magher giustament che
Sensal o Marossee de cà..... Mez ona grassa sentenza. E meglio un ma
zano di appigionar case. gro accordo che una grassa vittoria
Sensal de cambi... Agente di cambio. (Mach. Op. IV, 296). È meglio un ma
Sensal de cambi. . . . . Chi incetta gro accordo che una grassa sentenza
sostituti o cambi militari. I Parmigiani (Lasca Strega V, 1 ).
con proprissimo nome lo chiamano Motivà ona sentenza. V. Motivà.
Fà-pell – de cavaj. Cozzone – de Sentenza d'asen o de can. Senten
drogh..... Mezzano di drogherie – ziaccia (Dati Lep. 85). Sentenzaccia
de fem. . . . . Mezzano di fieni – de (T. G.) Sentenza tra capo e collo(id.).
gran. . . . . Mezzano di granaglie. Sentenza da Pilato, cioè data alla peg
Sensal de l'ea o del lella. Sensa gio(Pananti nel Corriere delle Dame
luccio(“tosc.). Sensaluzzo. Mil. del 181 1, p. 42o). Sentenza data
Sensal de matrimoni. Matrimonia jo. all'abbacchiata o coll'asce; e se ingiu
Fà el sensal de matrimoni. Fare il sta o venale Borniòla.
mestiere dello ammogliatore. Sentenza d'asenno va in ciel.V.Asen.
Sensal o Marossee di gioven de bot Sentenza de o In sentenza de... A co
tega. . . . . Acconciatore di ministri sto o A risico o A pericolo di... Peres. In
o fattorini di bottega. sentenza de coppamm vuj andagh. Do
Sensala o Marosséra. Sensala (“tosc.). vessi anche rimettervi la vita o Sanco ne
Sensala o Marossera de bajla. . . . dovesse andare la vita o A costo di mori
Mezzana di balie, procaccina di balie. re vo'andarvi – L'it. Insentenza o Insen
Sensala o Marossera de donn deser tenzia vale in conchiusione, in sostanza.
vizzi.Sensala di serve(Nel.Ser.pad.I, 11). Sentenza demort. Sentenza di morte?
Sensaria. Senserìa. -
Sentenza senza i motiv. Giudizio
Sensazion (Fà). Far colpo. pettorale.
Sénsia. Ascensione, e con voci equivoche Spuà sentenz. Sputar sentenze. Af
e da schivarsi Assensione o Assenso. fettare gravità di dottrina – Essere il
Nome del giorno in cui ricorre la sentenzioso. Essere un sentenziosaccio
festività della salita di Nostro Signore (T. G.). Discorrendo dare sentenze
al cielo – I diz. ital. però registrano temerarie o insolenti – Voilà Mon
Sensa soltanto per quella fiera di Ve sieur qui a prononce sa sentence (cioè
mezia che comincia il di dell'Ascensione. detto male) usano anche i Francesi.
SEN ( 191 ) SEN
Tra-adree ona sentenza. Imprecar a sommo studio o con ogni ricercatez
male altrui. El par che m'abbien traa za o appunto appunto o a pennello o a
adree ona sentenza. Non me ne va penna e calamajo o colle seste.
una buona? Gran fato ch'è il mio ! Morì con tutt i sò sentiment. Ren
Sentenzia. Sentenziare – Condannare. dere l'anima con buon conoscimento.
Sentenziàa. Sentenziato – Condannato. Portà-ſueura o Tirà-foeura de senti
Sentér. Sentiere. V. Sentée. ment. Torre di sentimento (º tosc. –
Seuti. Sentire. Provar senso – Sent come poem. aut. pis.) Rompere il capo.
el sà de bon. Senti come olezza soave. Vess de sentiment. Esser d'avviso o
Sent come l'è bon. Senti come buono, di sentimento. Sentirla a un dato modo.
Gusta come è buono. Sent come l'è Sentimental. Sentimentale ? Il tedesco
fregg. Senti come è freddo, tocca. Empfindlich. -
Dove glie n'è s'en sent. Chi n'ha Faccia sentimental. V. in Fàccia.
ne versa(Cini Des. e Sp. III, 6). Fà el sentimental. Affettar sensibilità.
Sentì el cald. Sentire il caldo per Sentimentin.Sentimentuzzo – per Penserin.
sone, vini, ecc.(“tosc. – T. G.). V. – Il Maggi disse eleg.° Certi sentimen
Sentiss quejcossa. Pretendere. Sentir titt de narisinn Garbate o aggraziate narici.
molto di sè. El se sent quei coss. Pre Sentinella Sentinella – Vedetta. Veletta.
tende nel fil rosso. Vuol avere il cinto Ascolta se in alto o a cavallo presso
lin rosso o essere della prima bussola. al nemico. - Scolta o Ascolta, e dottr.
Senti. Sentire. Udire. Escùbiese notturne, e dicesi anche fig.
Come le sent lù ? Come la sente Far la scolta – Sentinella morta. Sen
egli? (“tosc. T. G.). Quale giudizio ne tinella perduta (Cr. in Fante). Senti
fa egliº quale impressione gli fa? nella morta (Fag. Rim, IV, 18o).
Fà brutt senti. Fare un sentire molto Fà sentinella. Fare la sentinella.
stentato e forzato (Redi Op. V, 129). Sentinn. Sentirne (Lasca Spir. IV, 1). Aver
Fass senti. Farsi sentire (“tosc. – ne utile – cd anche in senso cattivo.
T. G.). Dir l'animo suo vivamente, . . . L'ha de sentinn fin ch'el scam
con forza. Per es. La m'ha a sentire. pa. Se ne risentirà finchè avrà vita.
Robb che s'è mai sentii. Cose inu Sentirei Sentieruolo. Viòttolo – Andare.
dite o inaudite. Sentirolin. . . . . Viottoletto, viazzòlo.
Sentì de foeuravia. Intendere una Sentór (in genere). Sentore. Sentimento.
cosa di ſuora via(Caro Let ined. 11, 176). Tornà in sò sentor. Ricuperare l'uso
Sentighen minga. Non ne voler sona dei sensi. Ritornare in sè. Tornare ai
ta. Non ci s'adattare. De st'oreggiano sensi(Gh. Voc.) – Vess in sentor o in
ghe senti. Non ne vo' sapere. sò sentor. Essere in buon senno, in sè.
Senti. Sentire per Assaggiare”tosc.-T.G.). Sentór. Sentore; e met. Fummo.
Sentì (parl. di fieni). . . Sentire l'asso Avegh sentor d'ona cossa. Aver fum
latio e seccarsi. mo di checchessia. Averne sentore. Sen
Senti. in f. di sust. m. Sentire. tirne bucinare. Sentirne un minimo che.
Senti de quei coss dicono i cont. dell'A. Sentorii e Sentoriv. Sentacchioso. Sen
Mil. per Sentire, Olezzare. V. Savè. tacchio. D'acuto sentire.
Sentii. Sentito. Udito. Inteso. Sentùu. Sentito – Udito.
Vess beu sentii. . . . . In qualche Sénza. Senza, e ant. Sanza e Sàn.
caso Aver l'orecchio d'alcuno e per lo Chi è primm no va senza. V.in Primm.
più de potenti(Caro Let. ined. I, 127). Giovannin senza. V, in Giovannin.
Vess mal sentii. Aver inala voce in Scusà senza. V. in Scusà.
Sentiment. Sentimento. (capitolo? Senza che. Senza che. Senzachè.
Dà minga sentiment. Non dare se Senza cuntà i... A non contare i...
gno di vita. Non far sentimento. Senza dubbi, Senza fall, Senza fin.
Foeura de sentiment. Tratto de'sensi Senza dubbio, Senza fallo, Senza fine.
(Berni Orl. In. LIV, 14). Senza lu se fa nient. Egli è quel
Mettegh i cinqu sentimento i cinqu che dà le mosse ai tremuoti.
sentiment del corp. Pare checchessia Senz'olter. Senz'altro. Di certo,
SEQ ( 192 ) SER
Senza-caritaa.. . . . . None che alcuni Séra o Séva o S'era. Uscita del v. Vèss V.
danno verso il Bergamasco a una spe Seràda. T. Teatr. Benefizio (Pan. Poet. II,
cie di Solo (sediolin) perchè angusto 1v, 2o e pass.). Serata (“tosc.).
e senza sottopiede ha cera egoistica Seràgli. Serraglio di fiere, ecc.
agli scarpinatori. V. anche in Lègn Tabacch del Seragli. V, in Tabàcch.
sig. 2. pag. 362 la voce Sedioeü. Seràja. Serraglio. Pietra tagliata a cuneo
Senza-cùu. Sgroppato. che si mette nel mezzo degli archi.
Senzàla per Zenzàla. V. Serànda. . . . . Serrame di ferro che
Senzigà. Lo stesso che Insigà. V. serve a turar la bocca del fumajuolo
Séola. T. degli St. Setola. Spazzola di se d'un camminetto verso il focolare.
tole – Dà-sù la seola su ona forma. Sérc. Cerchio. Circolo Cinghio – Cerchia;
Setolare una forma. Ripulirla colla al pl. Cerchj e Cerchia – In serc. A cerco.
lisciva a forza di setola. – Mezz-serc. Semicerchio. Semicircolo.
Separà. Separare – Separàa. Separato. Sérc dicevamo anche noi antic. per Circo
Separazion. Separazione. Separamento. o Cerchio (come tradusse il Davanzati in
Usiamo la voce solo in Sto sangu l'ha Tac. Ann. II, 38), testimonio Santa Maria
ſua ona bella (o sim.) separazion. Que Madalenna al Serc. oggidì Arènna. V.
sto sangue ha fatto buona secrezione. Sérc. Cerchj delle botti.
Sepelli. Seppellire. V. Sotterrà – e fig. Serc de testa. . . . . I cerchi che
Seppellire. Abbujare checchessia ſig. stanno dalle testate nelle botti, i Cercles
Sepellii. Sepolto. V. Sotterràa. du jable de Fr., di cui alcuni sono detti
Sepolcher. Sepolcro – Avello – Tumulo Sommiers, altri Taluts, altri Souscolets.
Tomba; e poet. Il freddo sasso. Il Serc de mezz.... Que cerchi che
duro sasso. Il freddo marmo che rac stanno verso l'uzza nelle botti, i
chiude le ceneri d'alcuno. Cercles du bouge de Fr., dei quali il
Pari o Vess on sepolcher. Essere più vicino al cocchiume dicesi da essi
una sepoltura. Dicesi delle case tetre. Premier en bouge.
Sepoltò e Sepoltor per Sotterrò. V. - Anda-giò i serc. ſig. Sentir che l'oriuo
Sepoltàra. Sepoltura. Sepultura. Sotterra lo è ito giù (Monos. 216). Analare altrui
tojo – V. anche Carnée. (in Aria. i gamberi per il paniere “pistoiese-Cin.
Aria de filidura aria dc sepoltura. V. Des. e Sp. I, 1). Sentir sonare la lun
Incoeu in figura e doman in sepoltu ga. Avere un appetito che scanna. Aver
ra. L'Homo bulla dei Lat. V. in Figàra. l'arme di Siena o la picchierella o le
Sèppi. Seppia. La Saepia officinalis L. famigliole. Essere scannato dalla fame.
Dagh de seppia. Seppiare(“tosc.). Veder la fame in aria.
Oss de seppi. Ossicino della seppia. Dà la campanna a on scrc. Darquat
Sequèlla (In). In sequela. tro ripicchiature ai cerchiº (Cini Des.
Sequénza. Serie. Fila. – Questa voce Se e Sp. II, ro). Ripicchiare i cerchi ?
quenza io non l'ho mai udita se non (ivi IV, 4). Ribadire un cerchio su
da qualche prete che riducea mila botte o tino a segno che, dal non po
nese il latino Sequentia e l'italiano Se tere per l'azza del vaso andar più ol
guenza. Pure si legge usata dal Porta: tre, sentasi il cerchio stesso rimandare
S'céremi sott'ai cucc tutt in sequenza. la mazza verso chi ve la batte sù.
Sequèster. Sequestro. Staggina. Staggi Dà la campanna a on serc. .
mento. Sequestrazione. Andagh adoss Rendere accampanato un cerchio per
cont on bon sequester o Mett-sù el forza di martellate assottigliandone
sequester. Andare sopra a checchessia così una delle due camere che riesca
(Cecchi Dote in versi I, 1). Staggire. meno corpacciuta dell'altra e quindi
Sequestrà. Sequestrare. Staggire. più pronta ad investire il corpo uz
Sequestràa. Sequestrato – fig. Confinato in zato su cui deve andare.
casa, in villa, in letto. Sequestraa di Dà ona botta al serc e l'oltra al
acqu. Trattenuto o Impedito dalle acque. vassell. V. in Vassèll.
Sequestratàri. . . . Depositario degli og Tirà-sù i serc. Imboccare i cerchi;
getti sequestrati. e fig. Rifocillarsi.
SER ( 193 ) SER
Scrc. Alone. Cinto. Quella ghirlanda di per antifrasi Astutissimo, perchè il de
lume non suo che vedesi talvolta in stro Ottone seppe in Seregno prepa
torno alla luna o ad altro pianeta per rarsi la vittoria come già dissi.
la refrazione de raggi loro nell'aria T'andaree minga a morì a Saregn
vaporosa o in qualche nuvoletta sottile dicono comunemº nel contado per quel
frapposta tra quelli ed i nostri occhi. lo che noi in città diciamo Tº andaree
El serc arent l'acqua lontan, el minga a Romma a pentitt. V. in Ròmma.
serc lontan l'acqua arent; o vero Serc Serén. Sereno.
vesin acqua lontanna, Serc lontan A la serenna. A scoperto(Cresc. Agr.
acqua vesinna. Cerchio lontano acqua III, 296). Alla serenata. Alla scoperta.
vicina(“cont. tosc. – Last.). Al sereno. A cielo scoperto. A ciel sereno.
Sérc. V. Arscionàa. Dopo el nivol ven el seren. V. Nivol.
Sérc per Véra. V. L'è on seren stellaa. Egli è un se
Sérc. T. de'Pastai. Ghirlanda. Ciambella. reno che smaglia. Dicesi quando di
Cerchiello di fune che tiene fermata notte il cielo è chiarissimo.
la forma delle paste nella campana. Serenàda (Che)! Che bel sereno! Gran
Sérc. . . . . Nome che alcuni danno a serenata !
quel circuito del fondo, cioè della ma Serenàda. Serenata. Cocchiata.
cina orizzontale degl'infrantoi da olio Fà ona serenada con mocuja e ber
in cui si va aggirando il coperchio nazz. Fare una scampanata. Fare una
cioè la macina verticale. serenata colle tabelle. V. Moeüja sig. 1 °
Sérc. . . . . Cerchio di legno col quale Serenàda. ſig. . . . . Il votamento de'
i fattojai misurano i semi oleiferi stati pozzi neri e dei cessi.
riscaldati, per non ne mettere sotto al Screnèlla. Lilla. Lillac. Arbusto che ſa
torchio più o meno del dovere. bellissimi fiori. È il Lilas dei Fr. e la
Sérc. ſig. Spranghetta. Avegh el serc al Srringa vulgaris e la persica dei bot.
coo. Avere la spranghetta. Essere spran Serénga. V. Siringa.
ghettato(T.S. in Brillo). V. anche Sfrison. Serenin dicono vari contadini per Tur
Sercètt. Cerchiello. Cerchietto. chino o Cilestrino. V. Celèst. -
Sgavasgià che nel contado dicono Sga nelle stalle a loro lavori sogliono can
vascià o Gavascià. Gavazzare. Sga tare a riprese ed a coro un'assai lunga
nasciarsi, Sbellicarsi, Scompisciarsi, frottola di genere erotico, e varia
Smascellarsi, Scoppiare, Morirc, Cre secondo la varia coltura delle cantrici,
pare dalle risa Ridere a due ganasce o la quale suol però sempre incomin
a scroscio. Sghignazzare. Sgangasciare. ciare così:
Sgavasgiàda. Risata. Gavazzo. Cachinno. L'è chi sgence de la bonna ventura,
Sghignazzata. Sghignazzamento. Sghi E mi no son mariaa nè impromettuda,
Donà che hoo el fazzolett de sugà i cucci,
gnazzto.
De sugà i cucci i quai i hoo bagnati, ecc. ecc.
Sgavasgión. Sghignapdppole. Ridone. Que
gli che ride sgangheratamente. E se gennaio è innoltrato, incomincia
Sgavellàss. . . . Lo smallarsi delle noci all'invece per
El va sgenee de la bonna ventura, ecc.
di per sè per gran maturanza.
Sgaviscia de rava (verso il Comasco). La qual canzone suole poi terminare per
Foglia di rapa. Dà la lunna in sul pajee,
Sgàza. v. brianz ... Specie d'uccello, Bronchemm tucc el va sgenee,
e se non erro Gazzera. El va, el va, el va sgenee.
sguinzàa. Sguancia di ferro nel morso. l'Orl. inn. XII, 71) descrive questo
Sguisì. Sbirciare. Alluciare. Guatare, e giuoco dicendo che a Tisbina
anticamente Smiracchiare. Un le teneva in grembo il capo chino,
Sguisigh pocch. Aver cattivi lucci. E sulle spalle la man rivoltava,
Sguisì. Ravvisare dalla lontana. Chi quella gli batteva indovinava;
Sguizzà. Guizzare. e nell'edizione di quel poema procu
Sguizzer. Seizzero. rata dal Rubbi colle stampe del Zatta
Sgurà e Sgurà-giò. Spurare(“aret. – Redi nel 1799 vedesi un rametto in capo
l’oc. aret). Arrenare. Strofinare. Stro al canto che rappresenta il giuoco.
picciare. Tergere, forbire, pulire le Sgùss. Guscio. Sguscio. Sgusciato. Cavetto.
pietre, le stoviglie, le medaglie, i mar Trochilo. Una delle modanature ar
mi, strofinandoli con rena o renella o chitettoniche.
cenere o setolone – I Fr. dicono Ecurer. Sgùss. v. brianz... ... L'involucro dello
Sgurà con la sabbia. Renare(“tosc. – stelo del grano, cioè della paglia.
(T. G.). Sgussà. Sgusciare. Digusciare. Cavare i
Sgurà o Lustrà la vista. V. in Vista. gusci. – Secondo il Varon Mil, vale
Sgurass-giò. Strebbiarsi. Stribbiarsi. anche Mangiare. Pacchiare.
Lisciarsi. Fare il dibuccio. Sgussà el cacao. . . . . Sgusciare il
Sguràda. Strofinata. Stropicciata. cacao; Ecaler le cacao dicono i Fr.
Sguradinna. Strofinatina. Stropicciatella. Sgussà la paja. v. brianz. . . . Levare
Sguradùra. Forbitura. allo stelo del grano la corteccia esterna
Sguralatàzza. Guancial d'oro. Guancialin che a stelo maturo si va staccando
d'oro. anche di per sè.
Giugà a sguralatazza. Giocare o Fare Si. T. Mus. Si.
a guancialino o a guanciale d'oro. Sp. Sì o Sissignor o Scior sì e fra i cont, brian
di giuoco descritto dal Fagiuoli come zuoli S'. avv. d'aſferm. Sì. Maisì, e alla
siegue: lat. Ita – Sissignor che l'era pro
Siccome allora usava in cinque o sei pri lù. Mai sì ch'egli era quel desso.
Fare a guancialin d'oro, giuoco ameno, Andà a dì de sì . . . . Assentirsi
- Più bel del beccalaglio anche direi : sposi in faccia all'ara nuziale.
Un siede, ed un dinanzi in sul terreno
Di de sì. Affermare. Asseverare.
Gli s'inginocchia e gli occhi a chiuder viene,
Perchè si china e pongli il capo in seno.
Fà segn de sì cont el coo. Chinar
Quindi una man rivolta in sulle rene, la testa. Accennar di sì eol capo.
Arriva un altro che gliela percuote, Me par de sì. dubit. Mi pare. Mi
sembra che sì. -
tare il mazzo vecchio in un nuovo. Smiròld che sulle costiere del Verbano
Smazzuccà. Dicervellare. Trarre di cer dicono Rattéra, e che altri chiamano
Smazzuccàss. Scaparsi. (vello. Miròld, Milò, Bilò, Scorzón. Biacco
Smazzuccass adree a ona cossa. Sca (“lucch. – Rim. aut. pis.). Saettone?
parsi o Dicervellarsi intorno a chec Sorta di biscia non velenosa, detta
Smèmola per Slèppa. V. (chessia. Coluber milo dagli ofiologi.
Smentì. Smentire – Smentiss. Dimentire Smiroldon. Biaccone(“lucch.).
Smenuì. Sminuire. (sè stesso. Smoccà. Ottundere Spuntare. Smoccass. Ot
Smenuì el sangu. V. in Sàngu. Smoccàa. Ottuso. Spuntato. (tundersi.
Smeràld. Smeraldo. Smoccaroeüla mi si assicura che dicano
Smeraldin. . . . . Picciolo smeraldo. alcuni cont, dell'A. M. per Lusiroeüla. V.
Smercià. Smerciare (“tosc. – T. G. - Bandi Smoccià. Smozzare(*tosc. – Meini in Tom.
leop. - Mol. El). Smaltire. Esitare. Sin. p. 965, col. 2.", riga 4.º). Mozzare.
Smèrcio. Smercio(ivi). Smaltimento. Spac Smozzicare. Mozzicare. Mozzare un cor
Smerdà. Smerdare. (cio. Esito. po per scemargli altezza o lunghezza,
Smerdà el foeuj. Sgocciolare il bar e propr. Dicimare.
letto (V. Squajà), ed anche Sconciar Smoccià i al. Tarpar le ali – i ca
la ballata, cioè guastare un negozio. vej. Dicimare i capegli.
Smerdà el zeder. V. in Zéder. Smoccià on canton. Smussare.
Smerdacamisa. Uguannotto. Carzonastro. Snocciàa. Mozzato – Dicimato.
Giovinastro. Che non ha rasciutti gli Smocciada. Mozzamento.
occhi o Che ha ancora il latte alla boc Smocciadinna.... Un po' di mozzamento.
ca. Non uscito di fanciullo. Lo stesso Smocciadùra. Smozzatura.
che Cisquitt. V. -
Smoeüj. Ranno. V. in Lessiva.
Smerdòn. Merdellone. Merdoso. Cald come on smoeuj o come la
Smèrg. Gemere. pissa. . . . Si dice di vino, d'acqua
Sto vassell el smergo Smerg quei o simile non freschi.
cossa de sto vassell. Questa botte geme. Smoeniv. Smuovere. Smoeuves i sass. Scom
Smergèss che anche si dice Smargiàss, moversi i ciottoli.
e antic. dicevasi Raggièss. Chiasso. Ru Smojà. Imbucatare. Lavare i panni lini
mare. Romore. V. Spuèll – ed an nella conca diguazzandoli nel ranno.
che Smargiasseria. Millanteria. Smojaccà, v. cont per Suppà. V.
Smergessàda che anche dicesi Smargiassà Smojètt. Rannetto. V. in Lessiva.
da per Spuèll. V – Smargiassata. Smar Smòlcia. v. cont. per Mòrcia. V.
giasseria. Rodomontata. Rodomonteria, Smòlg. V. Mòlg.
Smergessée. Casoso. Persona che di ogni Smòlg o Mòlg i soldi. fig. Struggere uno
cosa fa caso. V. anche Spuellée. a quattrini, levargliene di sotto(“tosc.-
Smeri. Smeriglio. Sorta di minerale che T. G.). Mugnere o Smugnere quattrini.
ridotto in polvere serve a pulir le Smolgiùda e Smolgiudinna. pos. e ſig....
pietre dure ed a brunire l'acciajo. L'atto del mugnere.
Smerià. Smerigliare. Smolgiùu. Munto.
Smerij. Smeriglio. V. Smeri. Smolla. Slentare(Giorn. agr. tosc). Lasca
Smèrsa. V. Mèrza. re. Lentare. Mollare,
Smezzà. Dimezzare. Ammezzare. Scom Smollà i botton. Dilacciarsi, e lo dir
mezzare. Bipartire. ciamo sch. di chi lo fa per meglio strip
Smezzàa. Dimezzato. Ammezzato. pare o per avere già piena pinza l'epa.
Smiccià sott'acqua. Guardar sottecchi. Smollà i serc al vassell. Slentare i
Smilz, Smilzin e Smilzinètt. Smilzo. cerchi della botte(*tosc. – T. G.).
Smingol. Mingherlino. Scarzo, Sottilino. Smollass Mollare. Ammollare.
Magrino. Di membra leggiadre e agi Smollass-foeura. Dilacciarsi.
li; anzi magro che no. Smollass. Franare. Smottare. Ammottare.
Smingolin e Smingolinètt. V. Smingol. Sinont. Smontato. Scolorito.
SMO ( 228 ) SMO
Smontà. Smontare. Contr. di Montare. Smorfiètt. s. f. pl. Gestrini. Fichini.
Smontà de cavall. Scavalcare.
Smorfiètta. Lernia. Smorfiosa. Smorfo
Smontà la guardia. Smontare la guar setta. Leziosa. Attosa. Smancerosa.
dia, ed anche assol. Smontare (Bandi Smanzerosa. Smanzierosa. Mormiero
leop. – Mol. El.). sa. Gestrona.
Smontà. Smontare. Scolorire. Smorfidis. Gestro. Gestrone. Gestroso. Fi
Smontàa. Smontato ne' suoi vari sig. chino. Ficone persona (“tosc. – Tom.
Smorbà. Smorbare. Giunte, 918). Smorfioso. Lezioso. Sman
Smorbà i busecch. V. in Busècea. ceroso. Mormieroso. Attoso. Cacheroso.
Smorbàa. Smorbato. Smòrsa. T. delle Arti. Morsa. Ordigno
Smòrbi. Ruzzante. Gajo. Ciancioso. Bajone. di ferro o di legno col quale gli arti
Che ama di far baje, ciance, giuochi. giani stringono e tengono fermo il la
Smòrbi. Rigoglioso. Lussureggiante. Lus voro che hanno alle mani – Le morse
surieggiante. Aggiunto di vegetabili si fermano sui panconi da falegna
che hanno rigoglio, vigore eccessivo. me, sui banchi da fabbriferrai, sui
Smorbià. Ruzzare. Galluzzare. Far baje, deschetti da orefici, sulle panchette
scherzare, giocare. da valigiai, ecc.
Smorbià. Rigogliare. Il lussureggiar delle Smorsa a cavalett. T. de Faleg....
piante. Morsa a cavalletto. Le sue parti sono
Smorbiarla. Morbino(Magal. Op. 267). Cavalett. Cavalletto = Cassa. . .. . –
Smorbietàa. ) Zurlo. Zurro. Ruzzo. Iluz Molla. Molla e Sguansg. Bocche. Ga
Smorbioeü. ) zamento. Gajezza. Allegria. nasce = Vit. Vite e Sciocchett de la
Dà-giò el smorbioeu. Uscire il zurlo vit. Chiocciola della vite e Travers.
o il ruzzo del capo ad alcuno. Cosce = Caviggioeu. . . . . e Mena
Fà dà-giò el smorbioeu. Far uscire rell. Bastone. (Queste parti esistono
il morbino di corpo a uno(Magal. Op. anche nella morsa da pancone).
267). Sbaldanzire. Cavare il ruzzo o Smòrsa per Mòrsa sig. 5. V.
il zurlo del capo ad alcuno. Cavare il Smòrsa. T. de'Murat. Addentellato. Morsa.
ruzzo. Farlo stare a segno e in cervello. Smorsètt. Morsetto. Strumentino simile
Passà el smorbioeu. Uscire il zurlo alla morsa e che si tiene in mano
o il ruzzo del capo ad uno. per lavori sottili. Le sue parti sono
Smorbioeü. . . . . Quell'ascesso che viene Vit. Vite e Tirant. . . . – Testa
talora sul codione ai volatili e che i del tirant. . . . - Baletta del tirant... .
Francesi dicono Bouton. L'Olina(Uc Smorsètta. Lo stesso che Morsètta sig.2."V.
cel. p. 127) descrive questo male, ma Smorsettin. Morsettino?
non ne reca il nome. Smorsettòn. . . . Morsetta grande.
Smorbijn. Ciancione. Ridoso. Risaneiano. Smòrt. Spento (“tose.) Smorto detto di
Bajone. Bajonaccio. Burlone. Che burla persona.
e fa le baje volontieri. - El smort l'è color fort,
Smorbiònna. Bajona. Bajonaccia. El ross el va e el ven,
Smòrfia e per lo più al pl. Smòrfi. Smor El giald el manten così dicono i con
fia. Lezio. Vezzo – Gestri. Fichi – Venie. tadini dell'Alto Mil. – in città dicia
- Invenie – Daddoli – Paroline. Moine. mo in vece El ross el va e el ven,
Eh smort el manten.
Familla smorfi in del mangià. Morfire.
Voregh milla smorfi. Volerci mille Smòrt. Sperto(“tosc. – T. G.) detto di
Smòrfia. sust. Smorfioso. (stoggi. cosa. Giald smort. Giallo spento.
Smòrſia per Smorbietàa. V. Smortin.
Smorfià vum. Smaccare. Smortoetà. º Sparutello.
El m'ha smorfiaa. Mi smaccò. Smortón. Pallidaccio.
Restà smorfiaa. Restarne schiocco Smortòtt. Pallidiccio. Smorto, pallido
(Caro Apol. pag. 2 6). Rimanere sca anzi che no; il lat. Subpallidus.
ciato. Restare smaccato o goffo. Smortùsc. Lividastro(Zanob. Diz.).
Smorfiaria. Smorfia. Sinanceria. Sceda. Smorzà. Spegnere. Ammorzare. Smorzare.
Iezio. Atto. Smorza-giò. Spegnere.
SNI (229 ) SO
Smorzà la polver. . . . Per mezzo Sò, che in alcuni dett. diciamo anche SóI.
di ripetute annaffiature non lasciare Sole, e poet. L'Astro del dì, Febo.
che si levi polvere. A la levada del sé. Di levata? A
Smorzà on mocchett per pizzà ona levata di sole? (Cr. in Levata).
torcia. V. in Tòrcia. A la calada del sò. Alla calata o Al
Smorzàda. Spegnimento. Smorzamento. dichino o Al chino del sole.
Smorzador. T. de Fabb. di cimbali. Smor A la spirada del sò. Al tramonto.
zatore(Diz. mus.). Traversa impannata Insino a basso il sole(Berni Orl. inn.
la quale è come una sordina che dà XXX, Iv, 66).
per lungo su tutte le corde del cim A la voltada del so o Quand volta
balo per ismorzarne la vibrazione e el só. Allorchè il sole dà la volta.
il suono, dal che ne venne il nome Al sbassà del sò (e di quì Bàss e
di pianforte dato ai cimbali ne quali Bassètt). Bassante il sole(Pall. la Villa).
trovansi quegli ordegni che sono volg. Andà-giò o Borlà-giò col sò. Star
detti dai Fr. Etouffoirs, e fra noi Smor ritti per l'appunto(“fior. – Zan. Cr. rinc.
zador, cioè quei due asserelli esterni p. 205). – Stare in pari (Pan. Poet. II,
che compressi o lasciati liberi fanno agi ini, 6). Non poter accozzar la cena
re o lasciano inerte il vero smorzatore. col desinare. Vivere di per dì. Star
Smorzadora. . . . . Alcuni chiamano così terra terra come la porcellana. Viver
quella Pietra che vedesi piantata a ne a pelo. Avere una rendituzza di
barbacane in alcuna parte dello zocco che si viva assai a pelo. Tra el se
lo degli atri o delle corridoje o delle lari e quell crostinett de lassù el va
anticamere de grandi, con entro alcuni apenna giò col sò. Dell'onorario e di
fori circolari ne'quali i servi, dopo ac quella magra rendituzza di lassù ei
compagnati i padroni all'appartamento, ne vive assai a pelo.
ficcano le torce accese per ispegnerle. Andà-giò el sò. Andar sotto il sole.
Smorziroeüla. V. in Mocchiroeüla. Colcarsi o Tramontare il sole.
Smòss. Smosso. – Scommosso. A rebatton de sò. Nei rigori del
Smòtta. Smotta (Manetti Descrizione delle sole(Last. Op. II, 149). Ad un sole
macchine pei trafori modenesi o arte che leva il pezzo(Magal. Let. scient.).
siani ecc. Firenze all'insegna di Dante Avegh fregg el sò. Essere un sole
1855, p. 6). abbacinato.
Smottàss. v. cont. brianz. Ottundersi. Avegh quejcossa al sò. Aver terra
Quello che noi in città diciamo Deventà o della terra al sole(V. l'Alb. enc. in
mocch o Moccàss. V. Cencio e Sole). Posseder beni stabili.
Smusì. V. Smussi. Avost, giò el sò l'è fosch. . . . In
Smùss. s. m. Smusso. agosto si ha poca luce crepuscolare.
Smùss. s. m. Smussatura. Tagliatura(Alb. Battuu del sò. Assolato. Soleggiato.
enc. in Abetella). Quel po' di taglio a Esposto a solatio.
sbieco che si suol fare in cima alle abe Borlà-giò col sò. V. Andà-giò col sò.
telle da formar ponti per fabbriche. Canoccial per guardà el sò. Tele
Smùss. ad. Smusso. Smussato. scopio da sole. Elioscopio.
Smussà. ) Smussare. Tagliar l'angolo o Cascià duu sò(fr. cont. verso il Co
Smussì. il canto di checchessia. masco).... Doman el pioeuv o el ca
Smussàa. Smusso. Smussato. scia duu sò.... E dicesi quando al
Snervà. Snervare. tri fa cosa buona insolito.
Snervàa. Snervato. Ciar come el sò. Chiaro come il so
Snià. Snidare. Snidiare. le(“tosc. – T. G). Chiaro come il vin
Snidollà. Smidollare. Trarre il midollo. vecchio infiascato (Alleg. p. 129). V.
Sninfia. Cacherosa. Leziosa. anche in Ciàr.
La sura sninfia. La signora Rosetta Ciar de matinna (el sò) e ross vers
(“tosc. – Tom. Sin.). Monna Smelia. sira, el fa bell vott dì a la fira. . . .
Sninſiètta. Leziosetta. Un sole puro di levata e fiammato al
Sniollà. V. Snidolla. tramonto sono per noi presagio di
SO ( 23o ) SO
serenità durevole – Rouge au soir, Nè de quell'acqua che no me Iba
-
blanc au matin c'est la journee du gna, nè del sò che no me scotta me
pelerin dicono i Francesi. - n'importa on bell nagotta. Tant'è il
Coeuses al sò. Cuocersi le carni al mal che non mi nuoce quanto è il ben
sole? Abbronzare. che non mi giova. V in Acqua – Ta
Colp de sol. Solinata. Solata – In lora dicesi per indicare la loro sorte
solazione. ai moderati, chè il mondo vuol genti
Consumà come la nev al so. V. in Név. dichiarate e appassionate anzichè fred
Dà o Batt adoss el sò. Ferire il sole de e imparziali.
in alcun luogo. Nivol che par on olter sò. Parélio.
Dà-giò el sò. Tramontare il sole. Pareglio. (bet.
Dove no ghe va el sò ghe va el No gh'è sabet senza sol, ecc. V. in Sà
dottor. . . . . L'abitare luoghi non No mancà a vum ch'el sò quand
soleggiati è malsano. el fa niver. Aver fante e fancella.
El piceuv e el dà el sò, el balla i Aver tuttº i suoi agi.
strij e el servitò, el servitò el butta Oggiada de sò. Occhiata di sole.
in lecc, el balla i strij sul tecc. . . . Orelogg a sò. Oriuolo a sole. Oro
Det cont. brianz. che sogliono met logio solare o gnomonico.
tere in mezzo allorchè piove e soleg Pari on sò o on sòl. Essere un oc
gia ad un tempo; ciò che noi diciamo chio di sole(Fag. Gen. cor. da fig. 1, 1).
L'è la miee del diavol che lava i Per fa guarì on dent besogna met
pagn. V. in Diàvol. tegh i radis al sò. . . . A dente gua
El se ved d'ona part a l'oltra con sto tanaglia.
tra al sò.... Dicesi di chi sia pelle e Per quant or che scalda el sò... .
ossa – Le soleil luit dans son ventre Per quanto è di più pregiato al mondo.
dicono anche i Francesi. Podè apenna anda-giò col sò. V. add.
El sol sui oliv, l'acqua sui ciapp. Podè minga guardà el sò. Patir
V. in Oliva. d'eliofobia. Non reggere a mirar il sole.
Fà el gir del sò. . . . . Gironzare Quand a la sira el sò el se guarda
a rotta – Ed anche usciti di Porta indree, a la mattinna se gh'ha l'ac
Orientale, e toccata Gorla, volgere a qua ai pee o vero Quand el sò el se
sinistra insino a Greco, e di là rien volta-indree, la mattinna l'acqua ai
trare per Porta Nuova in città. pee. Quando il sole insacca in giove,
Fagh dà o Fagh toeü-sù o Fagh non è sabato che piove. Quando il sole
ciappà on'oggiada de sò o Fagh ciap tramonta sotto una bassa striscia di
pà on poo de sò o Dagh on'oggiada nebbioni, la mattina dopo suol piovere.
de sò. Dare un'occhiata di sole a una Quand el sò el tramonta, la mas
cosa. Esporla per breve ora al sole. sera la s'imponta o la s'imponcia.
Fà la mocca al sè. Ballare in campo Dett. contad. equivalente al nostro cit
azzurro o nel paretajo del Nemi. Esser tadinesco Quand l'è sira i poltron
impiccato. s'invien. V. in Poltron.
Fass onor del sé deluj. Farsi onore Quand l'è sira l'è-giò el sò... Così
del sol di luglio o di agosto. Mostrar dice chi pagato a giornata non si af
di oſferire o concedere di proprio fatica più che tanto nell'opere, e così
animo ciò che non si potrebbe anco pure chi campa la vita a pelo di per
volendo diniegare. dì, chi non ſa avanzi.
Giugà a scondes el sò. . . . L'al Quand lus i trii sò. Per un mira
ternarsi finestrate frequenti di sole. colo. Radissime volte.
Jer gh'è staa el sò. Jeri fu sole Quand se moeuv i corp-sant ven
(Gh. Voc. cit. Lor. de Med.). ſoeura el sò. Si vede che fa tempo
La vit la vour el sò. La vite non buono; si vedon viaggiare i corpi santi
vive se non al sole(Cresc. Agr. Il, 8). (Pan. Poet. I, xx, 5). V. in Còrp.
Levà el sò. Levare o Surgere il sole. Savè de che part leva el sò. Saper
Mett al sò. Soleggiare. Assolinare. il conto suo. Sapere il fatto suo.
SO (231 ) SO
Savè gnanch de che part leva el Vess on sò d'acqua. Essere un sole
sò. Non saper mezze le messe. Essere scredente(Pr. fior. IV, 1, 157), cioè che
al bujo d'ogni cosa. scotta troppo e fuor di stagione, e quin
scappà el sò.... Dicesi dell'istan di presagio di cangiamento di tempo.
taneo annubilarsi il sole. Voltà el sò. Dar la volta il sole.
Sfera del sò. Corpo del sole. Disco Sò Suo, e talvolta So posposto e aſfisso
del sole. Disco solare. Spera solare - al nome - Al plur. noi lo decliniamo
La luce che ne viene è anche detta iSaei (suoi, suo, sui) pel maschile, e Sò
Occhio del sole. - (sue, su ) pel femminile – I sau liber,
Sò che scotta. Sole ardente, cocente, I sò doun – Talvolta però usiamo Sò
ardentissimo, che leva il pezzo. in ambi i generi – V. anche Sóa.
Sò d'acqua. . . . Finestrata di sole Avegh del sò. Aver del fatto suo.
annacquato che non lasci sperare bel Aver tenute.
tempo durevole. V. anche più inanzi. Avegh nagott del sò. Essere senza
Sò de genar. . . . Sole che non ha proprio o propio.
ſorza – Soleil de Janvier qui n'a ni Dagh i sò. Dar le sue. Tambussare.
vertu ni force dicono i Francesi. Dà-via del sò. V. più sotto Trà-via, ec.
Sò in leon. fr. cont. Sollione. Del sò se pò fa quell che se voeur...
Sò nett. Sol chiaro, limpido, puro. Ognuno può spendere il suo ad ar
Sò sbiavaa o smort. Sole annac
bitrio, e famigl. Ognun può far della
quato o abbacinato. Solicello (“tosc. – sua pasta gnocchi.
T. G.) – Lou souleou fouscarin de' El sò. Il suo. Il proprio avere, ed
Provenza, il sol foschiccio, a cui, quan anche Il loro(Zanob. Di2.). Il fatto loro.
do è tale, i nostri ragazzi dicono talora Fann di sò o Fann semper vunna
S6 so ven-focura di sò. Far delle sue (cioè debolezze,
Che te daroo ona parpoeura, sciocchezze, e sim.) – Faire des siennes
Ven foeura alegrament
dice lo Scarron nel suo Virgile travesti.
Che te daroo ona possada d'argent.
Eccoti delle sue(Mon. Ser. nob. I, 8).
I Lucchesi hanno una certa loro ſrot Ghe va quei coss del sò? . . . Ri
tola, che soglion dire nel mangiare la picco a chi s'intromette a sproposito
pasimata sullo scorcio della quaresima, nelle cose nostre. - -
la casa è arsa. Quando son morto fam Soeüja.Soglia” nelle bocche d'irrigazione.
mi un brodetto agli occhi. Soeül. Pavimento. Solajo – Dicesi Ve
Porta soccrs. V. in Pòrta. spajo quel palco alquanto sollevato
Socorüu. Soccorso. Ajutato. Sovvenuto. dal pavimento di pian terreno che
Sòda. Soda.
si fa per difendersi dall'umido, ecc.
sodaa (Vesses). Aver fatto senno. Reſa el socul. Itammattonare una
Serdamént. Sodamente. Compostamente. stanza (Fag. Aver cura ecc. III, 1 i?.
Sodass. Condursi a vita buona. Metter giu Soeul a la venezianna. V. Terràzz.
dizio. Far senno – Nei diz. ital. Sodare Soeül. Strato. Suolo. Soeul de ſigh. Suolo
vale soltanto consolidare o dar sicurtà. di fichi (Lastri Op. III, 144 e 145).
Sodèzza. Compostezza. Modestia. Posatezza. Soeül o Córs. . . . . Ogni letto di qua
Sodisfà. Soddisfare. Satisfare. Sodisfare. drucci, di tegole, d'embrici, ccc. po
Sodisfaa. Soddisfatto. Satisfatto. sto a cuocere nella fornace; quello
Deo grazias sodisfaa. V. in Déo. che i Francesi dicono Champ.
Sodisfacént. Soddisfacente. Satisfattivo. Soeül. ... Così chiamasi la parte piatta
Sodisfass. Scapricciarsi. Scapriccirsi. Sbiz d'un pan grosso. A -
fig. Seminato(Vas. 2o5). Sparso qua e là. Fà squas nanca la somenza. Appena
Somenàda. Seminamento. riprendere il seme di checchessia(Gior.
Somenadinna. . . . . Un po' di semina. Georg. Vl, 67).
Somenéri. Semina. Seminagione. Semina Restagh manch la somenza. Non ri
mento. Seminazione. Seminatura. L'a- maner per endice?
zion del seminare. Restà per somenza. Rimaner per
Someneri a fond el var pocch. Per endice.
andar scalzo e seminar fondo non Ses somenz, sett somenz. Sei per
arricchì mai uomo del mondo (Last. uno, sette per uno(Targ. Viag. I, 1 o2).
Op. II, 254 e Prov.). De ſorment el dà sessomenz. A grano
Someneri desembrin el var manca la raccolta è sei per uno. A grano fa
trii quattrin. Decembre piglia e non delle sei o delle sette, ecc. (Lastri Op.
rende. E vale che il seme gettato in V, 51). Rende del diciotto e venti per
dicembre o non nasce o nasce a stento. uno(id. ivi 96).
Someneri ſaa abonora el va ben che Somenza crodella. . . . La scmenta
l'inamora. La seminagione anticipata cascaticcia, che cade da sè in terra,
qualche volta inganna, ma la tarda non raccolta dalla pianta per opera
non falla mai che non sia cattiva(Gior. del coltivatore.
Agr. del 184o, p. 128). Presto per Trà-giò la somenza. V. in Somenà.
natura, e tardi per ventura(Last. Prov. Soménza. ſig. Sementa.
I, 16o). Tarda sementa se fa buon Che somenza porca! Razzaccia! Mal
prodotto lo fa per ventura, sollecita seme! Feccia da manigoldi(Monig.).
riesce ben per natura(Lastri Op. II, 16). Soménza. Semc. Sperma. Genitura.
Sementa anticipata spesso fallisce; ri Soménza de cavaler. Seme di bachi da
tardata fallisce sempre(Targ. Disc. Agr. seta – Le granella di questo seme di
tosc. p. 1 o6). Il seminar presto di rado bachi diconsi Ova(Giorn. Georg. II, 492
inganna, ma il tardi sempre(Tan. Econ. e segg). Uova(Giorn. agr. tosc. I, 95
427). Per san Martino sta meglio il e 258) – V. anche Segondinna sig. 2.”
gran nel campo che al mulino(Mol. El.). Per san Giorg la somenza la se
Someneri rar el va ben. Scmenta mett in cold. . . . ln sullo scorcio di
rada non fa vergogna all'aja (Lastri aprile il seme de bachi da seta vuol
Cal. Vang. – Op. II, 17). essere messo in istufa a nascere.
SON ( 241 ) SON
Somenza camozzinna. . . . . Seme di seconda. Accordarsi alle battute. Tal
bozzoli pestellini di colore persichino. sonata tal ballata.
Somenza spagnoletta. . . . . Seme di Andà a tavola a son de campanin.
bozzoli pestellini di color rancio. V. in Tàvola.
Somenza tonda. . . . Seme tondetto. Chi balla senza son balla de min
Somenzàtt. Venditor di sementi. cion. . . . Il ballare alla sorda e sen
Somenzin. Ad. di Pér. V. z'accompagnatura di strumenti non
Somenzinna. Semente di trifoglio comune. val nulla.
Somenzinna per Gialdinna e per Semm El son de quist. Il suono de'quat
Somerin. Travetta. (sant. V. trini, de' fiorini, del pagamento, ecc.
Somerin. T. de'Fab. d'org... Quel medesi Son mutt. Suono torbo(“pist.-Talini
mo che il Somiere, ma piccino e per così Memoria sulla coltivaz. dei cocomeri di
dire di rinforzo dai due lati dell'organo. Pistoia negli Ann. Agr. Re tom. VI).
Somerón . . . Gran trave. Sonà. Sonare.
Sòmes. Sommesso. Quanto misura un pu Campanna che sonna de crepp. . . .
gno col dito grosso sbarrato. Campana che ha il suon ſesso – e fig.
Somissión. Sommessione. Sommissione. Mal indizio. Cattivo segno.
Domandà somission. Chiedere o Do Han sonaa. È sonato('tosc. – T. G.).
mandar mercè. Cioè qualcuno ha sonato il campanel
Sómm. v. cont. per Cima. lo dell'uscio perchè gli sia aperto.
De pè in somm. Di strafinefatto. Remett de sonà. fr. cont. Risonare
Ruinen da pè in somm
a stormo. Ristormeggiare.
On pover desgraziaa (Mag Int. II, 3o 6.). Sonà a la granda. Sonare a doppio.
Sòmm. Scemo. Vassell sòmm. Botte scema. Sonà a s'ceppacazzuu. Sbattagliare.
Sòmm. Pazzo. Matto. Che ha dello scemo. Sonà campanna e martell. Martel
Somma. T. Arit. Somma. Sommato? Il rac lare. Sonare a martello o a stormo.
colto di più quantità in una; addizione. Stormeggiare. Sonar le campane per
In somma di somm. In somma delle chè le genti accorrano in ajuto.
somme. Per final conclusione. Sonà de crepp o de bus. Sonare a
Tirà-sù la somma. Raccorre i nu fesso(“ſior.). Dicesi del suono che ren
meri. Sommare. de un vaso screpolato o fesso.
Sònma. Somma. Molto danaro. Ona som Sonà de crepp. fig. Balenare. Non
ma rispettabel. Una somma cospicua. essere ben fermo in istato, e dicesi co
Sòmma per Sòma. V. sì di un mercante quando il suo cre
Sommà, ecc. V. Somà, ecc. dito comincia a diminuire, come an
Sommarià. V. Somarià. che di un cortigiano che cominci a
Sommarion. La somma delle somme(For cadere di grazia al padrone – Essere
cel. in Summa summarum), e fors'an una conca fessa, cioè avere poca sanità.
che il Sommato dei diz. ital. Sonà de festa. Sonare a gloria o a
Sommètt. . . . . Così diciamo le Somme festa, e ant. Sonare a Dio lodiamo in
incomplesse di poche poste constanti occasione di festività, di esequie di
di poche cifre, o le complesse di fa bambini, ecc.
cile riduzione. Sonà de focugh, de mort, ecc. So
Sommètta. Sommetta o Sommarella(*tosc. nare a fuoco, a morto, ecc.
– T. G.). Alquanta somma. L'ha spes Sonà de foeugh. metaf. Zappare.
ona bella sommetta. Spese una som Strimpellare. Sonar malamente uno
merella (Nip. Bacc. 1841, p. 59). Spese stromento, il che dicesi Pestare se
di bei danajuoli o danajuzzi. parlisi di gravicimbalo.
Sommettinna. Sommettina(Pan, Poet. II, Sonà de portà el Signor. V. in Signor.
VI » 57). Sonà el corno. Cornare. Scorneggiare.
Somò. V. Scimó. Squillare il corno – la tromba. Squillare.
Son. Suono. Sonà i campann a l'ambrosianna.
Andà adree al son. Seguire il suono Sonare a rintocchi. Tempellare – a la
– e ſig. Andare ai versi. Andare a romanna. Sonare a distesa o a doppio.
l’o/. IV. )I
SON ( 242 ) SON
Sonà in pontificaa che altri dicono Caricar l'orza. Ferire in chintana. Ma
Sonà a la granda. Sonare a doppio cinare. Mescolare. Far tavola; e di chi
– Marcher en grand pontificat dicono lo faccia assai parcamente direbbesi
i Fr. con frase simile nell'aggiunto. Macinare a raccolta.
Sonà i orecc. V. in Orèggia. Sonàa. Sonato.
Sonà i sonaj el roll. Sonagliare. Avè sonaa el zucchell. V. in Zucchèll.
Sonà la benedizion. Sonare a Si De vint ann somaa. Di venti anni
gnore(Sacchetti Nov. 192.º). finiti o sonati, cioè compiuti; ed an
Sonà la tromba, la trombetta, ecc. che senza la parola anni, per es. De
V. Trómba, Trombètta, ecc. settantatrii ann sonaa. Di settantatrè
Sonà messa, Sonà predega, ecc. sonati(Magal. Let. scient. XX, p. 545).
Sonare a messa, a predica, ecc. Sonàda. Sonata. Suonata. -
Sonà per el temp. Sonare a tempe Elzifol l'è curt, e la sonada l'è longa.
sta(Fagiuoli Rime IV, 132). Sonare a Ricordati che l'anno è lungo(Mon.2 19).
mal tempo. Fà sonada ai sonador. Portare il ca
Sonà senz'anima. Sonar ciondolone. volo a Legnaia. Portar acqua al mare.
Sonee i campann. V. in Campànna. Portare i frasconi a Vallombrosa. Por
Tal qual el sonarà mi ballaroo(Bal. tare alcuna cosa dove ne sia abbond.”
Rim. IV, 155). Qual sonata, tal bal Sonàda. ſig. Macinio.
lata. Suona, ch'io ballo. Sonadinna. Sonatina (Diz. mus.).
Vess on vioron de gamba, de sonà Sonadér. Sonatore – Toccator di...(Caro).
cont on stanghett. V. in Viorón. Avegh ona ſamm de sonador. Veder
Sonà. T. Mil. Battere. Sonà el tambér, la la fame in aria. Aver la picchierella.
dianna, la generala, la retirada. Bat Bonna sira o Bonna nocc ai sonador.
tere la cassa o il tamburo; Battere la Buona notte pagliericcio. V. in Nòcc.
diana; Battere o Sonare a raccolta; Fa sonada ai sonador. V. in Sonada.
Battere la ritirata. Pagà i sonador. Chiarirsi alle sue
Sonà. Quadrare. Per es. La me sonna spese. Essere condannato nelle spese.
minga ben. Non mi quadra. Non mi Pagare il lume e i dadi – Payer les
va a genio. La mastico male. violons dicono i Francesi.
Sonagh ben o maa ona robba a vun. Quand pias minga el sonador pias
Sonar bene o male checchessia ad uno minga nanch la sonada. A cui non
(“tosc. – T. G.). Saper buono o rio. piace il giullaro non piace la canzona
Piacere o spiacere. (Vedi i testi del Diz. in Giullaro).
Sonà, assol. ſig. Cuocere. Per es. Oli que Sonador de teater... 1 Thymelici lat.
sta sì che la me sonna. Oh questa sì Sonadór. I Bardocci(Doni Zucca p. 159)
che mi cuoce. Davvero che questa io gergo per Navascée. V.
la mastico male. Sonadóra. Sonatrice.
Sonà. Crocchiare parl. di ferri di cavalli. Sonadorèll.... Sonatore di poca vaglia.
Sonà. Appiccicare. Appoggiare. – Sonà Sonadoròn. Finissimo sanatore. Ottimo
di bott e simili. Appiccicar busse, ecc. sonatore. Gran maestro di suono.
Sonaghela. Sonarla a uno. Dirgliela Sonàj. Sonaglio – I Sonagli fatti a mo'
tonda (“tosc. – T. G.). di nespola diconsi Nespole.
Sonaghi. Sonargliele(“tosc. – T. G.). Sonàj. Ampolla(Cresc. Agr. iV, 5o). Gal
Sonare alcuno. Dare un rifrusto. Dare lozza. Bolla.
un rifrustetto di pugna. Quand l'acqua ſa sonaj, torna in
Sonagh on s giall, on pugn o sim. dree, mett-giò i strivaj. V. in Strivall.
Appiccargli uno schiaffo – Appoggiar Sonàj. fig. Sonaglio(Rime poet.pis.). Bag
gli un pugno – e sim. geo. Zugo. V. Badée.
Sonà. gergo. Appiccar l'uncino. Rompere Sonàja. Baggea. Babbaccia. Dabbalea.
o Correre un aringo o una lancia. Ca Sonajà. Sonucchiare('tosc. – T. G.). So
ricar la balestra. Negoziare. Scuotere nar male – Sonagliare ne diz. ital.
il pesco o il pclliccione. Cavalcare. vale il Sonar de' sonagli.
Far pace o la pace. Menar di calcale. Souajera. . . . . Specie di rete,
SOP ( a43) SOP
Sonain.Sonagliuzzo Sonaglietto.Sonaglino. Cont on ſa de soperciant. Con fare
Sonajon- Gran sonaglio – e fig. Bag soperchievole.
gianaccio. V. Badée. Soperciaria. Soperchieria. Superchieria.
Sonajònna. Baggianaccia. Soperchianza. Superchianza – Sopruso.
Sonàmber. Sonnambulo. Sopedà. Conculcare. Calpestare. Scalca
Sonàmber. fig. Girellone. Mezzomatto. re. Calcare. Scalcagnare pos. e fig.
Sonaria che altri dicono Scorraria o Bat Sopedàa. Conculcato. Calpestato.
taria. Soneria da orologi – Sonatojo. Sopedàni. Ag. di Pànn. Suppedaneo? Sp.
Sónch. Sonco. Grispignolo. Cicèrbita. di panno d'infima qualità che serve
Sonèll. Zufolo. V. Zifol. per istendere sui pavimenti delle case,
Sonètt. Sonetto – Sonett con la coa. So delle chiese, ecc.
netto codato (Manni Vegl. III, 127). Sopedàni per Terima. V. -
Sospirin. Sospiretto (Caro Let. ined. II, Sostànza. s. f. Stato(Targ. Viag. VI, 28).
7o – Boccac.). Sospirino(“tosc.). Sustanza. Sostanza. Sustanzia. Le Su
Sospiron. Sospirone(“tosc.) – Spesso an stanzic. Le Facultadi. Gli Averi. El gh'ha
che Sospiro assinghiozzato. paricc niera de scud de sostanza. Ha
Sossènn che anche diciamo Bellº e ben. molte migliaia di scudi di stato.
Molto. V. Assossènn – Al dim. Mol Sostanzètta. . . . . Piccioli averi.
tetto(“tosc. – T. G.). Sostanzios. Sustanzioso.
A di sossenn. A fare assai(Magal. Sostanzònna. . . . . Grandi averi.
Sag. 18o – Sacc. Rime I, 5). Sostègn. Sostegno. Sostegn de famiglia.
Sossenn sossenu. Di molto di molto Sostenitore della famiglia.
(“tosc. – T. G.). Sostegni. Sostenere. Reggere. Sorreggere.
Sossori o anche Sursori. . . . Sp. di ma Sostegni o Vorè che la sia propi insci.
schere che con do socch de donna, P opriare o Propiare(“tosc. contad. –
On fazzolett in coo, Meini in Tom. Sin. a Propiare). Affer
E duu cornitt per ari. . . mare, asseverare con insistenza chec
Hin già bej e conclus con pocca spesa.
chessia. El voeur sostegnill, e el sa
Forse vennero così dette dal gran su nagott. E vuol propiare, e non sa bene
surro che solc vano fare coloro che come la cosa è andata.
sott'esse si celavano, e forse dal fr. Sostegniss. Sostenersi.
Chauvesouris. Questa maschera, uscita Sostegnùda. Sostenuta – Ad. di Càrta. V.
d'uso co primi lustri del secolo, con Sostegnùu. Sostenuto. Contegnoso – Stà
sisteva in una specie d'imbacuccatura sostegnuu. Stare in contegno, in sussie
che celava tutta quanta la persona. go, in aria di sostenutezza. Sostenersi.
Sósta. . . . Quella lastra di ferro che Sostegnùu. . . . Che ha corpo, forte –
segna il diametro della bocca d'uno l'ann sostegnuu. Panno sodo.
stajo o d'una mina, e serve così a de Sostenutèzza. Sostenutezza.
SOT (251 ) SOT
Sostituì. Sostituire. Sustituire. Fà-sott a pugn o sim. Fare alle pu
Sostituii. Sostituito. Sustituito. gna e sim.
Sostitùtt. Sostituto. Sustituto. Fà-sott i covert. Rincalzare le co
Sostituzion. Sostituzione. Sustituzione. perte d'un letto(*tosc. – T. G.).
Sòtt, e talora anche Sòtta. Sotto. Di sotto. Fassela sott. Sconcacarsi – Scom
Di sotto a. pisciarsi. Fass sott tuttooss. Scompi
Andà al de sott. Andare al di sotto sciarsi e sconcacarsi. Mandar fuori gli
o a di sotto(Cr. in Andare). Venire al escrementi del corpo senza volizione
di sotto. Ridursi o Condursi sul la – Andar di sotto disse un antico per
strico. Mettere il suo al di sotto. An lo solo scaricare il ventre per la via
dare a fondo. sua naturale.
Andà de sott. Andar sotto. Perdere Gh'è sott cantinna. C'è mistero sotto
molto in giuoco. (Tac. Dav. Ann. II, 21). V. in Cantinna.
Andagh sott. . . . . Entrar sotto a Mandà-sott vun. Far affrontare al
un'asta, a una compera o simili. Voo cuno(Cecchi Servig I, 4).
nanch sott; el costa tropp. Costa trop Mett-sott. Sottoporre. Sopporre.
po; non mi ci accosto pure. Mett-sott on tappell ai gamb d'on ta
Andà sott. Entrar sotto le coperte volin per fall stà franch. Calzare una
del letto(Bocc. Decam. – Man. I egl. tavola perchè non tentenni. (c. 2.”
II, 5 – Pecor. I, 15 ). Pont sott. V. in Pónt vol. III, p. 58o
Andà sott. T. di Giuoco. Andar sotto. Restà sott. Andare al di sotto (Fag.
Andà sott. Sommergersi. Rim. II, 22o). Andare sotto(Varc. Er
Andà sott – Tegni sott. . . . Acco col. 591). Essere succumbente o per
starsi al tribunale di penitenza – Trat dente. Andarne o Restar di mezzo.
tenere a lungo in confessione. Restà sott a on falliment. Restare a
Avegh sott de toeü miee o de toeò un fallimento.
mari. scherz. . . . . Essere da marito. Restà sott de tant. Scapitarci di tanto.
Avegh sott tanti omen. Aver sotto Sott ai ducca vicc. Sotto i duchi no
di sè di molta gente. stri(sim. ai passi di Dante Purg. III,
Casciass sott a la dobbia. . . . Fic Sott via. V. Sottvia. (29 e 52.
carsi sotto le coltri; cntrare in letto, e Stà sott. Stare sotto, cioè soggetto,
ricoprirsi sino a'capelli colle lenzuola. ubbidiente. (terno.
Chi è sott è sott. Chi ha da pensarci Stà o Vess sott a vum. Essere subal
pensi(Nelli Facc. II, 9). Zara a chi tocca. Tajà sott. V. in Tajà.
Zara all'avanzo. A chi tocca suo danno. Tirà sotto in giuoco). Dar pasto.
Dagh sott. Entrare sotto ad uno Vess de sott. Essere disottano.
(Mach. Op. V, 525, VI, 288) per sa Vess de sotta de vun. Essere inſe
perne checchessia. Tentare o Tastare riore ad alcuno.
l'animo d'uno? Scalzare. Dare la corda. Vessegh sott quejcoss. Esserci sotto
Dà sott. Dar nelle mani. P. es. Pensa roba o qualcosa(Fag. Mar. alla mod. II,
minga maa che te me daree sott o 9 – III, 1). Essere merce sospettosa.
che te me borlaree sotto sott ai ong. Vessegh sott vent, Vessegh sott
Non ti dubitare; verrà giorno che tu breva. V. in Vént.
mi darai fra le ugne. Vess semper sott. Essere due volpi
El stà sotta de mi o El stà chi sott. in un sacco. Star punta a punta. Bez
Sta qui sotto(“tosc.), cioè nell'appar zicare. Dicesi di persone che sempre
tamento inferiore a quello di chi parla. garriscano e contendano fra di loro.
Faghen de sott e doss. Fargliene a Vess sott. Esser in azione, in atto.
piedi e a cavallo(Doni Zucca p. i 17). Vess sott al tal majester. Essere sco
Fann de sott e doss che anche di lare del tale maestro. Udire dal tale
ciamo Fann de cott e de cruff, Fann Vess sott man. T. di G. Essere sotto,
de tucc i sort o de tutt i razz. Far cioè nel caso di venir soprafagliato.
d'ogni lana un peso. Far d'ogni erba Vess sott a San Satir, sott a Comm,
un fascio. Fare a lascia podere. V. Dòss. ec... Essere soggetto alla giurisdizione
SOT (252 ) SOT
parrocchiale di san Satiro, civile e Sottoapètta. T. de Sellai.... ogni ciap
diocesana di Como, ecc. pa(capetta) che si trovi come contraf
Vess sott e sora conti gent. Essere forte o doppia ciappa sotto un'altra
a guai o a piati co parenti. ciappa esterna.
Sòtt o Sòtta. Sotto(“tosc. – T. G.). Presso. Sotteapp. Sottocapo? alla foggia di Sot
Vicino. Intorno. El gh'avarà sott a tobibliotecario, Sottocancelliere, ecc.
noranta ann. Avrà forse novant'anni. Sotteàpp. V. in Bölch. -
Saran sta a sott a mila. Saranno stati Sotteàpp. T. degli Stamp. Paragrafo
ben mille. Sott ai fest, Sott a Natal e Sotteasée. . . . Chi è novizzo nell'arte
sim. Presso alle feste, ed anche Sotto di fabbricare il cacio lodigiano e la
alle feste e sim. (come dal S IV di Sotto sta imparando coll'assistere al casee
in Min.). Vess sott ai cinquanta. Rasen nelle operazioni relative.
tare i cinquant'anni. Vess tropp sott. Sottoassér. . . . Vicecassiere.
Esser troppo imminente checchessia. Sottoavalànt. . . . Sottobuttero.
Sottàbit. . . . Nella vestitura da uomo Sottodia. T. de Sell. Fasciacoda. Codone.
è nome collettivo di panciotto, cal Parte della groppiera ch'è tonda e
zoni e calze. Nella vestitura donnesca passa sotto la coda del cavallo.
è una Sottovesta per lo più di seta o Sotteoeigh. Sottocuoco.
di percalle. Nella vestitura teatrale è Sotte(ippa. Sottocoppa.
nome collettivo di tutta quella parte Sotteòscia... Bendella che serve a mante
di vestiario che non ha specialità di nere a suo luogo il cinto da erniosi.
carattere drammatico, e che per solito Sottorespin. . . . . Una delle budelle.
ogni istrione debbe avere del proprio. Sottoliècon. Suddiacono. Sottodiacono.
Sottacqua. V. in Acqua. Sotterrà. Sotterrare. Seppellire. Tumulare.
Sottacquin che altri dicono Pescarèll o El me voeur sotterrà. Mi vuol sep
Pescaròtt. Tuffetto.Smergo.Mergo bian pellire(“tosc. – T. G.), cioè Egli ha ce
co. Monaca bianca. Pesciajola. Mona ra di campare assai più di me. Vorè
chetto (Savi). Uccello noto che è i sotterrà i olter. fig. Voler sotterrare
Mergus albellus L. gli altri(Fag. Gen. cor. I, 1). Aversa
Sottàna (fungo). Lo stesso che Bràsca. V. lute, viso, cera da sopravviver loro.
Sottanèlla. T. de Calzol. Solettatura. Sotterrà. Ricoricare. Ricorcare. Ricoprir
Sottanin. Sottanino(AdimariSat. 2.”, p. 47 l'erbe colla terra per difenderle dal
– Fag. Rime I, 54o). Sottanina(Doni freddo o imbiancarle.
Zucca p. 2o5 verso). Guarnello. Sotta Sotterràa. Sotterrato. Sepolto. Tumulato.
nello. Cintino. Sp. di gonnella più breve Sotterraa inscmma cont on oltcr.
e gentile di quella che diciamo Sòcca. V. Consepolto.
Sottanin a vapor. V. in Vapór. Sotterrada (Indivia). Indivia ricorcata.
Sottaninètt. ) Sottanuccia(“tosc. – T. G.). Sotterràni. Sotterraneo. Noi usiamo la
Sottanino è. V Guarnelletto. voce quasi sempre sustantivamente.
Sottbibliotecàri. Sottobibliotecario. Sotterró. Becchino. Beccamorti. Sotterra
Sottoaldéra. . . . Questa voce, che nelle tore. Seppellitore – Chi fa le fosse
cascine vale Garzone del cascinajo (o per tumulare i cadaveri (il Fossor de'
sottcasee), da noi si trasporta scherz. Lat) dicesi propr. Affossatore.
a denotare un Subalterno qualunque; e Sottſattór. Sottofattore(Gior. agr. I, 495).
di tali sottealdera il nostro volgo suole Sottſoeùja. T. d'Intagl. in legno. . . . .
dire non poche verità rade volte so Quella foglia o specie di foglia che
spettate, non che credute, dai mag nei lavori d'intaglio rimanga sotto
gioringhi agli occhi dei quali non com posta ad altre foglie o ad altri ornati.
pariscono quegli appaltoni(mennapolt) Per es. quella specie di foglietta onde
che agli occhi del popolo. lasciano travedere la cima fra ovolo
Sottbólch. . . . Sottobifolco. ed ovolo da essi è detta Sottfruja.
Sottoalzètta. Sottocalza. Sottfogoràa. . . . . Nei fornelli è quella
Sottoangelér. I ececancelliere. I 'icecan buca sottana nella quale va cadendo
celliere. Sottocancelliere. la cenere; il Cendrier de Francesi.
SOT (253) SOT
maccio alla spagnuola simile al sud Spàll. s. f pl. T. di Stamp. Cosce. Nome
detto ma col fusto rattorto. dei due ritti laterali del torchio.
Spagnoletta sempia. Spagnoletta sem Spàlla. Spalla. Omero.
plice. Paletta. Scapola = Ponta. Acromio. Capo
dell'omero.
Spaguresg. Spauroso. Pauroso. Spaven
toso. Paventoso. Andà-giò di spall. Spicciar dalle
Spaguresgiòn che anche dicesi Squitton spalle(“tosc. – T. G.), e dicesi delle
o Fiffondin. Cacacciano. Paurosissimo. vesti che ne sdrucciolano giù.
Vess on spaguresgion. Essere un Appos ai spall. Dopo le spalle(Cec
Finimondone della terza cotta, o un chi Dote I, 1). Per di dietro(Salvini).
Penedemo. Essere il Tremola che pi In assenza della persona in discorso.
gliava cattivº augurio fin dal canto del Avegh dò spall de fachin. Essere
rusignuolo(Nelli Fec. Riv. III, 2o). Es spalluto o schienuto.
sere uno spericolato(Targ. At. Ac. Cim. Avegh i spall al mur. ſig. Essere su
III, 131). Temer sempre sciagure. un caval grosso. Essere in porto, si
Spajarda. Zigolo. Zivolo. Zivolo giallo. curo, fuor di periglio.
Gialletto. Uccelletto della specie degli Avegh i spall gross. ſig. . . . Essere
ortolani, che ha il petto e il ventre sempre l'incolpato, essere quello su
gialliccio. È l'Emberiza citrinella o il cui si versano dagli altri tutte le col
Passer flavescens degli ornitologi. pe, essere il Giona, essere il can bigio.
Spajardèlla che alcuni in Brianza dicono Avegh trenta, quaranta o tanti car
Zia o Ziètta. Zigolo muciatto(”Savi). nevaa sui spall. Avere tanti anni al
Credo che la nostra Spajardella sia gallone o in sul gallone (Berni Orl. in.
quell'uccello che Lin. chiama Em XXX, 75 – XLV, 29).
beriza cia. Avegh vun sui spall. Avere alle
Spajàzz in genere. T. delle Arti. Battito spalle alcuno(Vasar. 718). Avere o Te
jo. Sguscio. Ciambella? Scanalatura o nere uno sulle spalle o sulle braccia o
incavatura per lo più circolare a uso addosso. Avere uno sopra di sè, do
d'incastrarvi cristalli, riporti, ecc. ver fargli le spese.
Spajazz. T. degli Orol. Lunetta. Cerchio Dighen-adree appos ai spall. Sonar
interiore della cassa all'inglese che gliele per di dietro(Salv. Ann. Fiera).
regge il vetro degli oriuoli da tasca. Divertiss ai spall de vun. V. in
Spajèrna. V. Spadèrna. Divertiment.
Spajetta. T. de' Pettin. Spadetta. Ferro Pà spalla a vun. Fare spalla. Aju
con cui si pulisce in ultimo da ogni tare, favorire, proteggere, tutelare.
sfregio la costola del pettine. Fregagh i spalla vun. ſig. Stropicciar
Spalancà per Sbarattà. V. le costole a uno (Lipp. Malm. Il I, 68).
Spall. s. f. pl. Spallette (Alb. enc. in Ca ſlitrovare ad uno le congiunture. Ba
micia). Que due listelli in una cami stonarlo.
cia che ricoprono le spalle. Imparà ai spall di olter. Farsi sag
Spàll. s. f. pl. Spallette. Spalle. Stipiti. gio all'altrui spese. Raccorre il conto
Quei due membri d'una porta, d'una proprio all'altrui spese.
finestra o sim. che posano per ritto L'andarà sui sò spall. Egli sarà il
sulla soglia e reggono l'architrave. pigiato. Egli sopporterà questo sca
spall. s. f. pl. Stipiti nelle bocche d'ir pito – Cela ira sur son dos dicono i Fr.
rigazione. Largli de spall. Spalluto. Schicnuto.
Spàll. s. f. pl. T. de'Calzajuoli. . . . Le Me par de sentimm on pes giò di
due cosce del telajetto della gabbia spalla avè faa, ditt, ec. Ora mi paregli
che fa parte del telajo da far calze. essere tutto scarico(Lasca Strega IV, 5).
Spall. s. f. pl. o Spallàa. T. de Carroz. Mett i gamb in spalla. Affi ettarsi a
P. Spalla sig. ultimo. spron battuti.Menar le seste. V. Gàmba.
l’ol. I l . 3 ,
SPA (258 ) SPA
Mett i spall al mur. fig. Lo stesso Voltà i spall. Dare le reni. Dare i
che Sicurà el partii. V. in Partii sig. 5.” dossi. Dare le spalle. Volgere la faccia.
Parì ch'el voubbia portà Tullo in Spàlla.T. de'Macell.V. Spallètta sig.5 e 6.”
spalla. Essere un bastracone, ma da Spàlla. T. di Stamp. e Fonditori di ca
nulla. Aver cera d'uomo robusto, e ratteri. . . . La distanza che debbono
non esser tale in realtà. avere i tipi quando sono accanto l'uno
Parlà maa de vun appos ai spall. all'altro, detta dai fonditori francesi
Dare la suzzacchera o il cardo o il Approche – Chiamano anche Spalla
mattone a uno. quello che i Francesi dicono Talud
Pesà sui spall. Gravar le spalle. o Corps de la lettre.
Sentissela a corr giò per i spall. Sen Carater contona bella spalla. Ca
tirsela giù per le reni o Sentirsela giù rattere spalleggiato,
pel giubbone(Fag. Sordo fatto sentir Spàlla o Spallàa. T. de Carr. . . . Nelle
per forza II, 5). Sentirsela sdruccio razze delle ruote è il nome di quella
lare per le rene Pan. Poel. I, xii, 25)- parte delle loro testate che va a bat
e parl. di busse Sentirsi pizzicare il tere nella superfizie circolare del moz
fil delle rene malamente(Fag. Un vero zo e nella faccia interna dei quarti,
amore non cura int. III, 9). incastrate che ivi siano le basi e le
Soliagh i spall a vun. Ritrovar ad spine.
uno le congiunture. V. in Buratton fig. Spallà.... Fare la spalla a ferri, legni, ecc.
Tiraa o Strengiuu in di spall. Me Spàlla. Stipite. Stipito.
schino. Gretto. Povero in canna. Spallàa. s. m T. de Carr. V. Spàlla sig. ult.
Tirassel-giò di spall. Levarsi la te Spallàa. add. Spallato.
riaca d'in sullo stomaco(Berni Lett. Spallàda. . . . Percossa nelle spalle.
tom. V). Levarsi dattorno cosa o per Spallada d'acqua dicono vari contadini
sona molesta. per Basgiarada. V.
Tirà-sù i spall. Stringer le spalle Spallàsc. Spallacce.
(Sacch. Nov. 152."). Stringersene le spal Spallàss. Spallarsi. Lussarsi le spalle.
le(id. Nov. 167."). Tirare in sulle spal Spailàzz. T. di Sell. V. Spalliroeù sig. 2.”
le(id. Nov. 52"). Scontorcercisi(Magal. Spallazz. Lo stesso che Capellinnasig 2, V.
op. 195). Scoter le spalle (Serdonati Spalleggià. Spalleggiare.
vers. St. Ind. del Maffei II, 55 ed al Spalleggiaa. Spalleggiato,
trove). Andarsi ristringendo in su le Spallennàa. V. Palennàa.
spalle(Caro Apol. p. 187). Fare spal Spallènna. V. Palènna.
lucce. Dimenarsi nel manico. Con un Spalléra. Spalliera. Fà spallera. Fare ala.
certo rialzare le spalle fare atto di Faa a spallera. A spalliera. Mett in
negare tacitamente checchessia, o mo spallera. Disporre a spalliera. Galan
strarsene ignaro, o accennare di non tomm de spallera. ſig. Furfante. Pen
volerne saper altro – Anche i Fr. in zolo di forca. Gent de spallera. Gente
questo senso dicono Hausserles épaules. fiorita o scelta. Telar de spallera.
Toeù-sù in spalla vun. Levarsi in Mandorlato(Last. Op. II, 1 oG).
collo alcuno(Vite SS. PP. I, 7). Spalléra . . . Specie di lana o simile
Trà appos ai spall. Gittarsi o Met di cui si fanno ordinariamente tap
tere o Buttarsi checchessia dietro alle peti e altrettali lavori.
spalle. Non curare, trasandare. Spalléra per Scardin sig. 2. V.
Vess ai spall de vun. Essere alle Spallerinna. Spallieretta.
spalle d'uno. Essergli dietro. Spallètt. s. f. pl. T. de Carrozzai. . . .
Vess giò di spall. Essere scarico. Que due asserelli semicircolari i quali
Voltagh i spall o Voltagh tanto de formano le facce di lato di quel ri
cuu. Fare specchio delle rene ad uno postiglio semicilindrico che vedesi
(Buon. Fiera IV, lo). Volgere le reni ad da tergo in molte carrozze là dove
uno. l oltargli tanto di rene. Voltargli la culatta (fodrinna tonda) si divide
il renajo. Dare o Volgere o Voltare o dal fondo di sopra(schenal); ripostiglio
Mostrar le spalle – V. anche in Voltà. che noi diciamo Borlon o Garibba. V.
SPA 59
f
( 2 ) SPA
Spallètta. Spalletta, esercito italiano, così dette perchè
Andà o Lavorà de spalletta. Operare ricoprivano le spalle; le Epaulettes
sulla spalla(Alb. bass. in Traverser). dei Fr. I nostri guardafuoco(pompier)
Il camminar d'un cavallo apparigliato le portano ancora oggigiorno.
che vada colle gambe in dentro e colla Spalliroeü. T. di Mascalc. Guidaleschi ai
vita in fuora, appoggiandosi tutto alla due nocchi del petto de cavalli.
gombina (gionghera), per cui sembri Spalliroeü. T. de Sell. Sopraspalla (V.
che ad ogni momento stia per cadere. l'Alb. enc. in Ciappa, in Petto e in Pon
Giugà a portass in spalletta o a por ticello). Quella parte del finimento di
tass in gigioeura. Portare a cavalluc un cavallo da carrozza che pende dalla
cio o a pentole. Far a portare alcuno sella e sostiene il pettorale – V'è anche
sulle spalle con una gamba di quà ed un'altra specie di sopraspalla detta
una di là dal collo, e sovente come Spallazz, non per altro diversa dallo
penitenza dell'esser rimasto perdente Spalliroeu, se non per lo essere messa
in altri giuochi. alquanto più a mezzo del corpo del
Portà in spalletta che i cont. del cavallo.
l'A. Mil. dicono Portà in pepiss o in Spallitt. V. Spallin sig. 1.° e 2.”
gigiocura. Portare a zanchelline(Alleg. Spallón. Frodatore. Contrabbandiere –
p. 41). Portare a cavalluccio o a pentole Salajolo se frodator di sale – La voce
o a pentoline. È quello che i Lodigiani ne venne dall'Oltrepò dove lo Spalla
dicono Portà in pegorina e i Berga rón è chi porta a spalle le merci.
maschi Portà in croppa. – V. sopra. Spallònna. Spallona(“tosc.T.G.) Spallonn.
Spallètta per Spremorèlla. V. Spallacce. Con dò spallonn. Spalluto.
Spallètta.T. d'Arm. Spondella. Parte dello Spalmàda. Spalmata. Palmata, Percossa
scodellino delle armi da fuoco (bassi data colla palma della mano.
nett) la quale i Fr. dicono Garde-feu. Spaltrì (Capej de paja). . . .
Spallètta. T. de Carroz. ... Quelle due Spampanà. Propalare. Divolgare. Propa
liste più o meno larghe le quali in gare. Strombettare. Propalare un se
certe carrozze, come per es. nelle greto, diffondere una notizia quasi
manze (bastardell), tengono luogo di con una specie di vanto – Il Buonar.
fiancate anteriori. Finiscono là dove (Tanc. IV, 1) usò Spampanarsi in sig.
incomincia il Cassone di facciata. affine, ma non identico.
Spallètta. T. de'Macell. Dorso(così l'Alb. Spampanà. Largheggiar in parole,
bass. in Aloyau). Quel pezzo di carne Spampanàda e Spampanamént. Spampa
che si taglia lungo il dosso del manzo. nata. Sparata. Spagnolata. Sbraciata.
Spallètta. T. de' Pizzicag. Spallaccio? Vanto. Millanteria. Sbracio, – Assai
(Burch. Son. 21o). Spalla (“fior.) di parole e poche lance rotte.
porco insalato. Sp. di salame noto, che Spampanadór e Spampanón. Propalatore.
forse è la Spathula o Spatula di Apicio. Spanà o Despanà o Toeü-giò la panera
Spallin o Spallitt de bust, de socca, de o Spanerà. Sfiorare il latte. Spannare
cotta e sim Spallino Spallaccino(“toscº). (“tosc. – Moroz. Cas. cont. cap. 17 in
I Sicil. li dicono Spaddalore. Nelle sot fine). Levare dal latte posato quel panno
tane delle donne fanno quell'ufficio che ne è la crema, il fiore – I diz.
che gli straccali nei calzoni da uomo, ital. registrano soltanto Sburrato per
colla diversità che questi ultimi per privo della parte butirrosa.
lo più s'incrociano, i primi no, chè Spanàa. Sfiorato. Ag. di Latte. V. in Cag
vi si fanno entrare le braccia come Spànd. Spandere. (giàda.
per anella. Nelle cotte da preti sono . Spend e spand. V. in Spénd.
quel medesimo che le Spallette nelle Spaneràa. V. Spanàa.
camicie. Spànna. Spanna. Palmo. Palmo romano
Spallin o Spallitt. T. Milit. Spallette(Pan. maggiore. Misura di quanto slarga una
Avv. I, 9). Spallette che usavansi qual mano sbarrata dalla estremità del mi
distintivo dagli ufficiali, da sottuffi gnolo a quella del pollice.
ziali e dalle truppe scelte nel cessato Alt ona spanna. Piccinaco.
SPA (26o) SPA
Cascià-foeura ona spanna d'oeucc. Spantegà pezzett. V. in Pezzètta.
Sbarrar gli occhi? V. in Eùcc. Spantegà protezion..... Darsi aria
Fà ona spanna de muson. Fare un di protettore, di fautore, d'adjutore.
grugno tanto lungo. V. in Musòn. Spantega-sù. Sopraspargere.
Giugà a spanna. . . . Far a mandare Spantegàa. Spantacato.-Sparso.-Disperso.
la propria moneta più vicina d'una Spantegàa. Spezzato(“tosc. – T. G.). Ag.
spanna a quella dell'avversario. Il di terreno campio non raccolto in po
giuoco si fa in tre modi, cioè dere, ma diviso in varie parti staccate.
Giugà a spanna a mur. Fare alle murelle. Spantegàda. Spandimento. Spargi
(Paol. Op. 1, 87). Fare a meglio al muro. Sca Spantegamént. mento.
gliar la moneta contro un muro, e fare a vicinare Spantegapezzètt. . . . . Avaro che fa del
non meno d'una spanna quella dell'avversario.
Giuga a spanna a terra. . . . . . Gettare la generoso. – Chi grandeggia.
moneta a qualche distanza in piana terra, e
Spantegon. Parabolano. V. Vàppo.
ſar a vicinare come sopra. Sparà. Sparare. Scaricare. Tirare.
Giugà a spannetta..... Gettate le monete Sparà in aria. Tirare all'aria.
come sopra, vincere per prossimanza maggiore Sparà. fig. Spetezzare.
d'una breve spanna misurata con una pagliuca. Sparà. Scoppiettare. El lávor el spara. Il
Largh ona bonna spanna. Largo lauro scoppietta. Carbon che spara.
quanto apre una mano(Cell. Vita III, Carbone che scoppietta. Sparà la fru
16). Spannale. sta. Il chioccare della frusta.
Spannà. . . . . Misurare a spanne. Sparà dicono i contadini dell'A. Mil. per
Spannà e Spannàa per Spanà, ecc. V. Trà. Sparar calci.
Spannètta. Palmo minore. Dim. di Spanna, Sparà. fig. Vantare. Millantare. Darsi
e propr. quella Misura di lunghezza Sparàa. Sparato. (vanto.
che si ha da uno stremo all'altro del Sparacà. v. cont, per Spaecón. V.
l'indice e del pollice distesi a pugno Sparacàcca. Millantatore. V. Spaccòn.
chiuso. Il Furciddu dei Sardi. Sparàda. Sparata. Scarica.
Giugà a spannetta. V. in Spànna. Sparàda o Vappada. Sparata. Vanto.
Spàns. Spanto. Spaso. Sparso. Agg. di Sparadinna ... Breve o poco forte sparata.
vaso o simile di corpo assai compresso Sparadinna. fig. . . . Un po' di vanteria.
e di bocca larghissima. Sparafoeügh.... Acciarino montato sur un
Spànsa. T. degl'Intagl. in legno. Scar calcio, di cui si faceva uso altre volte
pello da digrossare. Ha il taglio largo per aver fuoco da accendere il lume.
da due a quattro centimetri. Sparamént. Sparata.
Spansa racolta. Scarpello da digros Sparapitt. S etezzatore.
sare a doccia. IIa il taglio convesso e Sparavée. Sparviere, e antic. Sparaviere
largo dai due ai quattro centimetri. o Sparavieri. Nome che in genere rap
Spanscià. Spanciare(T. G.). Scorpare. Strip presenta gli uccelli detti astures dagli
pare. – Spansciass del rid. V. in Rid. ornit., e fra noi più com. in ispecie
Spansciàda. Spanciata. Scorpacciata. Cor il Falco nisus L. -
pacciata. – Dagh ona bonna span Vess comè la quaja sott al spara
sciada. Torsi una satolla. Fare una vee. Stare sotto la tacca dello zoccolo
il primo Spazzapiù o Ginador o Resi Avè faa nett come on specc. Aver
gnavó, ed il secondo Legoràtt o Le fatto repulisti di roba.
gorin. Ambedue si possono tradurre La lus del specc. Bambola.
coll'italiano Caprugginatojo o Zinna Nett o Luster come on specc. Pu
tojo, non altra differenza esistendo lito o Netto come uno specchio.
tra i due ferri nominati alla milane Rampegà su per i specc. Attaccarsi
se, fuorchè quella della grandezza agli specchi(Targ. Valdiniev. Il, 628).
che è maggiore nel primo, minore Attaccarsi alle funi del cielo. Ricor
nel secondo. Il ferro stesso poi è una rere ad argomenti o a ragioni insus
vera pialla, la cui incassatura ha una sistenti – ed anche Appigliarsi a par
specie di ventre da un lato per adat titi infruttuosi per sola estrema neces
tarsi al caprugginare. sità – L'attaccarsi a cavilli e a ragio
Spazzorècc. Stuzzicaorecchi. Specie d'ago ni non vere ma apparenti noi diciamo
lungo, piatto e colla capocchia a sco Ciappà di rampin Cavillare – e sic
dellino, col quale si nettano gli orecchi. come così i cavilli spesso ritorconsi e
Molti di questi cosetti fatti d'argento tornano in capo a chi li mette in cam
si ſiccano ne capegli le nostre conta po, come gli uncini possono danneg
dine onde insieme cogli spadini e col giare chi vi si appicca, così se altri
A ol'. If . 34
SPE ( 266 ) SPE
ricorresse a questa specie di Rampegà Chi riva prima se speccia. Chi prima
su per i specc, in allora direbbesi At arriva l'altro aspetti(Bib. Calandra).
taccarsi o Appiccarsi ai rasoi. De quell-là no se pò speccià olter.
Specc a tavoletta o a la tavoletta. Da un giardiniere si può aspettar un
. . . . . Specchietto incastrato in un fiore(“tosc. – Tom. Giunte).
asserello o in un cartoncino spiegabile El farev (o simili) sta sira per no
a leggio, talora con busta e talora speccià doman. Per me io ci andrei
scorrevole su due listelli a tacche, di bonissime gambe. Io mi v'arreche
innanzi al quale si può improvvisare rei di buona gana.
la toeletta ovunque un voglia, I vott anni specci pù.... Io sono
Specc panaa. Specchio abbacinato. già entrato negli otto anni.
Vedessela in d'on specc che anche L'è mej speccià nun che nè ſass
dicesi Sentissela a corr. giò per i spall. speccià. Sempre è meglio aspettar le
Sentirsela correr giù per le rene(Zan. vivande, che le vivande aspettino al
Rag. vana p. 1 1 o). Sentirsela sdruccio trui(Firenz. Luc. II, 4).
lar per le rene(Pan. Poet. I, XII, 25). Speccià a conscià i tecc quand el
Sentirsela giù per le reni(Tocc. Let. pioeuv. fig. Ridursi all'olio santo.
crit. 44). Mettersi ad entrata chec Speccia bò ch'erba cressa. Caval,
chessia(Caro Let. neg. III, I 13). Sentir deh non morire, che l'erba ha da ve
sela granire (“tosc.) – Nel Morgante nire. Mentre l'erba cresce, il cavallo
del Pulci (XXVI, 2 1) esiste pure un muor di fame. Mentre che l'erba cre
modo affinissimo a questo nostro Aspet sce, muor il cavallo. Dicesi a chi pro
tarsi, figurarsi, immaginarsi, prevedere mette cose di lontana o poco spera
come certo checchessia. bile effettuazione,
Spècc che altri dicono Telarin di cristaj. Speccia con devozion o cont ansia.
Telajo del cristallo? Quella intelaja Aspettar a gloria. Aspettare a bocca
tura di legno che rinchiude in sè il aperta. Stare a piuolo o a bocca aperta.
cristallo degli sportelli delle carrozze. Fare la lionessa. Far le volte del lione.
Spècc. T. di Carrozz. . . . Nome di veri Speccia mi ! o Speccia speccia! o
specchi che altre volte si usavano Speccia mi ve”, o anche Pèccia mi! o
nell'imposta di faccia delle carrozze Peccia peccia ! Aspetta! Aspetta ve”.
ed anche negli sportelli, e di qui for Modo di minacciare, usato per lo più
se trassero il nome il Tiraspecc e la co fanciulli, allorchè fanno alcun ma
Speggera così detti fra noi anche og le, od anche per ischerzo mostrando
gidi che agli specchi furono sostituiti disposizione di acchiapparli o sim.
i vetri o i cristalli. Speccià ona novitaa. Stare in sen
Speccennà Rabbaruffare. Rabbuffare. tore di qualche notizia. (in Ora.
Speccennàa. Rabbuffato. Scapigliato. Speccia pocch, tre or e mezza. V.
Speccennàda, Accapellatura; e fig. Rab Specciàssela. Mettersi ad entrata chec
buffo. Rammanzo. chessia (Caro).
Dà-via o Toeü-sù ona speccennada. Te pò speccià on pezz. Tu puoi
Dare o Toccare un rabbuffo o una aspettare a gloria.
spellicciatura, Dass ona speccennada Specciàa o Spettàa. Aspettato.
o Speccennass. Accapigliarsi, Acca Special. Speciale. Ona grazia special. Una
pellarsi. Farsi le pellicce. grazia speciale o fiorita.
Speccennàss. Vedi più sopra. Specialinént. Specialmente.
Speccià (dal romanzo Spechiar) od anche Spécie o Spécia. Specie.
Spettà o Peccià. Aspettare. Stare aspet El muda specie. Muta specie(T.G.).V.
tando o in aspetto o in aspettare; e L'è on olter para de manegh in Mànega.
contad. Spettare(Buon. Tancia V, 4). Fà specie. Fare specie o caso. Fare
Chi le fa le speccia. Chi la fa l'a- ammirazione, parere strano - El me fa
spetta; e nob. Chi prende diletto di far minga specie. Non mi fa caso o specie,
frode non si de' lamentars'altri l'in Specifega o Specifica. s. f. Nota specifi
ganna(Petrarca Trionfo d'amore I, 4o). cata. Conto specificato.
SPE ( 267 ) SPE
Specifegà o specificà. Specificare. Spedin. Spiedino(“tosc. ).
Specifegàa o Specificàa. Specificato. Speditór. T. degli Uffizi. . . . Quell'im
Specifegh. Specifico agg. e sust. piegato che accudisce alla parte ma
Specill. T. Chir. Specillo. Specolo. teriale dello spaccio degli atti.
Specillà. T. Chir... Tentare collo specillo. Speditór per Spedizionér. V.
Spècola. Specola. Specula. Spedizion o Offizzi de spedizion... Quel
Speculà. Speculare. Far bottega su chec la sezione d'una Magistratura che ac
chessia. cudisce alla parte materiale dello spac
Speculàa. Speculato? cio degli atti.
speculadór. Speculatore. Industrioso. Pro Vess in spedizion. Essere pronto da
caccino. spedire.
Speculàlla. Assottigliarla. Sottilizzarla. spedizion. T. de Sarti. Opera? Opere?
speculazion. Speculazione. Specolazione. Fornitura? Guarnizione. Sotto questo
L'è ona cativa speculazion. Tristo nome i nostri sarti comprendono tutti
a quel soldo che peggiora la lira. gli oggetti minori accessori nella for
Specunià. Squartar lo zero. Stare sui mi mazione d'un abito, come sarebbero
nimi utili. le guarnizioni, le sete da impuntire, le
Specuniadór Squartapiccioli. Stillino. V. telette da fortezzare, ecc. – I Sicil.
Spezzaquattrin. dicono Lu Ricapitu, i Parmig. la Spesa.
Spéd. Spiedo. Schidione. Schidone. Spie Tra fattura e spedizion el costa
de; alla fior. Stidione. Arnese da cu tant. Tra fattura e opere costa tanto.
cina notissimo – Nello Spiedo s'os Spedizionée o Spedizionér. T. Mercant.
serva la Spranghetta (fr. Brochette), spedizioniere. Chi per professione ac
cioè quella specie di forchetta in cui cudisce alla materiale spedizione di
s'infilza l'arrosto. robe e mercanzie.
Sped doppi. . . . . Sp. di spiedo a Spedón. Spedone; – e anche fig. Una
doppio schidione di cui vedesi la fi grascia delle buone.
gura nell'Op. dello Scappi a p. 9. Spegàsc. Sgorbio. Scarabocchio. Scorbio.
Spéd. Schidionata. On sped de dord. Una | Macchia fatta sul foglio con inchiostro.
schidionata di tordi. Spegàsc. Bambocci. Fantocci. Dipinti fatti
Spéd verso il Comasco per l'Asen dei da chi non sa di pittura nè di disegno.
Brianzuoli. V. Spegàsc. Aborto. Sconciatura.
Spéd. gergo. Scilacca(*tosc.). Spada. Den Fà on spegasc. Abortire. Sconciarsi.
tro quelle scilacche! (Rime poet. pis). Il Casser ses oeufs dei Francesi.
Spéd. fig. Cesso. Soprosso. Aggravio. Ob Spegàsc. fig. Parola sconcia, disonesta.
bligo o cosa qualunque che dia noja, Spegàsc per Spegasción sig. 2. V.
danno, fastidio. Spegascià. Scorbiare (Magal. Op. 585).
Mett per i man on sped o on rost Sgorbiare. Scarabocchiare – Dispin
o on livell. Mettere una grascia per gere. Sdipignere.
le mani (Machiav. Op. IX, 149), cioè Spegasciàa. Scarabocchiato – Sdipinto.
un mal affare, un mal uomo, chec Spegasciàda. Scarabocchiatura.
chessia da non ne sperar bene. Spegasciadinna. Imbratto.
Spedàda. Schidionata, e alla fir. Stidionata. Spegascin. Scarabocchiatore – Impiastra
Spedàda. Colpo di spiedo. tore(V. il testo veron. in Diavolo agg.).
Spedi. Spedire. Inviare. Imbrattamuri (Doni Zucca 89 verso).
Spedì on mandaa. Staccare o Spic Tintore(“tosc.). Imbiancatore.
care un mandato di pagamento. Spegascin. ſig. Pittor da chiocciole o da
Spediént. Speditivo. Sbrigativo. Spiccio. sgabelli,
Spedientamént. Sbrigatamente. Spaccia Spegascin. Dim. di Spegàsc sig. 1. e 2. V.
tamente. Speditamente. Speditivamente. Spegascioeü. T. de'Leg. di lib. Coreg
Spedii. Spedito. Espedito. Sbrigato. Spic giuoli. Quelle strisce di cartapecora
ciato. o simile, tagliate a guisa di nastri,
Spedii o spedii del dottor. Sfidato dal che servono per fermezza nel cucire
medico. Sentenziato. i fogli stampati per formarne libri,
SP E ( 268 ) SPE
Simili coreggiuoli si fanno anche spes Falla vedè in spegginna. Mostrar
se volte di cordicclla o di cuoio, e per limbicco. Uccellare alcuno mo
allora fra noi si chiamano, con nome strando disposizione di volergli dare
tutto loro proprio, Legno ir. checchessia e poi non glielo dando.
Spegasción. Accr di Spegàsc sig. 1. e 2. V. Stà in spegginna e Mett in speg
Spegasción che anche dicesi Spegàsc. ginna. Essere o Stare e Mettere in
Largaccio di bocca. Sboccato. Disone mostra.
sto nel favellare, e di un siffatto dicesi Speggiòn. . . . . Specchio molto grande.
che gli è come l'orciuol de poveri. Spelà. Spelare. Dipelare. Pelare.
Speggée. Specchiajo. Chi ſa o acconcia Spelà. Spellare.
gli specchi. Spelà e Pelà in vari pacsi dell'A. M. di
Speggént. Specchiato. Forbito. – Nett cono il Diglumare il grano turco.
speggent. Netto come uno specchio. Spelàa. Spelato. Spelacchiato – Spellato
Speggéra. T. de Carrozz..... In ispecie – Diglumato.
è tutta la faccia anteriore di sopra Speladùra. Dipelatura(“tosc. – Mol. El.).
della cassa delle carrozze (scocca) in Spelàja. Pelatura(Giorn. Georg. XIII, 152).
cui sono i cristalli di fronte. È contermi Quella specie di lanuggine biancastra
nata dal cielo, dalle fiancate anteriori che investe per così dire il bozzolo
e dal così detto Schenalin. Consta di del baco da seta, ed è come la prima
Telar. Telajo = Veder. Cristalli - Spremorel rada tessitura ch'ei fa per incrisali
la o Spalletta o Stramezza. Tramezza = Manet darsi – Se ne fa uso per imbottire
ton denanz o Tiraspecc. Passamano de'cristalli. strapuntini, per ovatte e sim.
Speggètt (Caccia del). Caccia dello spec Spelament. Dipelatura. -
pi questa cantilena usata già dai fanciulli in (patta) appena ch'ella è tratta della
certi loro giuochi si troverà spiegazione nel caldaja. Ivi poi, circondata dal solo
l'almanacco intitolato La Minee (Milano, cascino (de la fassera) e compressa da
Bravetta , 1 84o).
un peso sovrapposto, resta per alcun
Cont i speron. Speronato. Spronato. tempo a sgrondare, freddare, asso
Piaga che fa el speron. Spronaja. darsi. È orlettata tutt'intorno a oggetto
Sperón. Sprone nel gallo, nelle galline che possa rattenere ogni liquidume.
vecchie, e nel cane, Spés o Spendùu. Speso.
Gaijnna conti speron. fig. Gallina Hin ben spes, Hin mal spes. Sono
vecchia. Donna vecchia, la quale stia bene spesi, Sono male spesi questi anni,
ancora sul galanteggiare. Di questa questi quattrini e sim. in checchessia.
specie di donne alcuni dicono che Spésa. Spesa, e ant. Spesaria. Speseria.
Gallina vecchia fa buon brodo, Andà in dispes o Dà in dispes. Incon
Uga speron de gall. V. in Uga. trar grave spesa – Spesso si usa per
Sperón. s. m. pl. Cornetti. Sproni. Cor ironia volendo denotare il contrario.
nelle. Speroni ne'cavalli. Cavagh i spes. Trarre le spese(Pan.
Sperón. . . . Specie di malore nelle be Poet. I, xxvi, 8). Rifarsi della spesa.
stie bovine. Ricoprirsi della spesa (Magalotti).
Sperón. s. m.pl. Barbe del granturcale. Coprì i spes. Rinfrancare le spese
V. in Melgàsc. (Targ. Viag. IV, 12o). Francare le spese.
Sperón. Saeppolo. Saettolo. Brocco. Broc Dopo pagaa i spes. Ogni cosa o
chello. Sprone. Tralciuzzo che nasce spesa compensata.
sul gambale della vite e si taglia corto Entrà in spesa. Incontrare grave
a due, tre occhi – . ... e Nome di spesa – Fà entrà in spesa. Mettere
que' rametti fruttiferi che nascono alcuno in ispesa di checchessia.
sulla tralciaja (sul bernardon). Fa fa de la spesa. Dare spesa.
Sperón. Sprone. Barbacane trasverso. Fals spes o Spes fals. Le male spese
Speronà. Spronare. Speronare. Dar di (Lasca Strega I, 2). Le spese accesso
sprone. Correggere collo sprone. rie, come quelle di carteggio, posta,
Speronàda che i Berg. dicono Ràggia ed recatura, mance, ecc. che s'incontra
altri fra noi Gir o Girón. La Trec no per la sbrigazione d'alcun affare,
ciera. Intrecciatoio – Fra Speronada Fa spesa. Fare spesa. Comperare.
e Coo d'argent corre questa diversità, Fatten bonn spes. . . . Frase che si
che la prima è numerosissima di spilli, usa per dire altrui Scapricciati pure
stuzzicaorecchi, ecc., il secondo è poco a tua voglia, godi pure di una data
numeroso di siffatte galanterie. La cosa, che ne hai anche per poco,
trecciera si compone di spazzorecc. Stuz ch' ella non ti può durar molto.
zicaorecchi – Spadinn. Spadine.Spadini. Fuselli Impara a soa spesa o Imparà a sò
ni = Sponton o Guggion.Agone=Ball. Bottoni? mal cost. Chiarirsi o Imparare alle
Speronàda. Spronata. Dà ona speronada proprie spese.
al cavall. Dare una spronata al cavallo. Portà minga la spesa. Non portare
Dar di piedi al cavallo. Dar di sproni. o Non francare o Non sopportare la
Speronàsc. Speronaccio (Nov. Aut, san. I, spesa. Non complire. Non tornare. Non
Speronée. Spronajo. (198. tornar conto. Non portare il pregio.
Speronin. . . . . Picciolo sperone. Robba che se gh'ha senza spesa.
Sperònna. Ad. di Castègna. V. Sovvallo.
Sperpòset e der V. Spropòsit e der. Spesa ben ſada. Spesa assegnata o
Spersör. T. de' Caciai. . . . Tavolaccia fatta con assegnatezza.
quadrilunga, larga 75 centimetri, gros Spesa de mati. Spesa sconsigliata,
sa 12 e lunga 18o, con quattro gambe inconsiderata, imprudente.
pochissimo alte da terra, e terminante Spesa de monedazion. Monetaggio.
da un capo in triangolo inclinato, Spesa che occorre per fare la moneta.
sulla quale si posa la forma del cacio Spes de bocca. Spese vittuarie.
lodigiano racchiusa nella tela canapina Spes de mort. Spese funerarie,
SPE (272 ) SPE
Spes menuder. Spese minute. V. in sissimo. Densissimo – Foltissimo. –
Spesètta. V. anche in Broeid.
Spes sforzos o forzos. T. Forense... Vessegh el spess e el rari . . . .
Spese d'immediato disborso, indispen Dicesi bass. allorchè uno s'abbatta in
sabili, d'assoluta necessità, inevitabili. escrementi liquidi e solidi.
Stà in sui spes. Stare sulla sua borsa Spességa. Bracco. Voci che in lingua jana
(Caro Let. fam. III, 558). Stare a spese dattica o furbesca equivalgono a Birro.
o a spesa. Essere sulla spesa. Spessegà. Affrettarsi. V. Pessegà.
Trà-via la spesa. Gettar via la spesa. Spessin. Densarello(Cuoco macer. p. 1 o5).
Toeiù-giò di spes. met. Freddare. Ucci Spettà, ecc. V. Speccià, ecc.
dere. Lo stesso che Fà fregg. V. in Frègg. Spettàcol o Spettàcquel. Spettacolo. –
Vess condanaa in di spes. Essere Questa voce che nell'italiano risveglia
condannato nelle spese o condannato esclusivamente idee tragiche o mara
a rifare o a risarcire tutte le spese. vigliose, fra noi desta non poche volte
Vess in d'on sit sui spes. Dimorare idea del ridicolo.
in alcun luogo a spese. Spettàcol o Brutt spettacol. Coso. Dificio.
Vess pussee la spesa che l'entrada. Bertuccione. Mascherone.
Essere più l'uscita che l'entrata. Spettàcol. Casoso. Miracolajo. Colui che
Spésa. Le Spese. Il Vitto. Gli Alimenti. per poco grida al miracolo, che fa
Con la spesa. Col vitto(Gior. Georg. le maraviglie d'ogni menomo che. Lo
e Agr. tosc. passim), stesso che Casètt. V.
Fà la spesa. Dare le spese. Spesare. Spettacol. ºSubisso. Gran quantità. V.
Fà la spesa o Provéd. Far la prov Spettacoleri. Sfragèll.
vista giornaliera del vitto. Spendere. Spettacolosa. . . . Agg. di Rappresenta
Guadagnass la spesa. Guadagnarsi zione che sia mirabile spettacolo.
il vitto o la tornata di casa? Spettànza. v. dello stil colto. Apparte
Vess-giò di spes o Vess spesaa. nenza. Attenenza. Pertinenza. Giurisdi
Trarne le spese. Averne le spese. zione. Ingerenza.
Spesàa. Spesato. Alimentato. Spettàsc che anche dicesi Spettascée o
Spesàscia. Spesaccia. Spesa mal fatta. Spettascéri Schiacciata. Schiacciamento.
Spesàzza. Spesona(“tosc.). Spesaccia. Spesa Andà in spettasc. Schiacciarsi – An
alla grande. dare in paniccia. – Fracassarsi.
Spesètta. Spesuzza(Caro Let. ined. I, 186). Fà on spettasc. Fare una tagliata.
Spesina(“tosc.). Spesuccia(*tosc.). Spe Fare un'uccisione, una strage.
suola(“tosc.). Spesetta. Speserella. Trà in spettasc. Fare una paniccia
I spesett hin quij che porta-sù, hin (tosc. – T. G.). Fracassare. Nabissare.
quij che porta-via, hin quij che maz – Direbbesi anche per Mandare o
za. Le spese minute per lo continuare Andare in bricioli, in pezzi.
occultamente consumano lo avere. Spettascée e Spettascéri. V. Spettàsc.
Spesettinna. Spesicciuola. – Spesettinn Spettascént. Poltiglioso. In paniccia.
de foeuravia. Spesicciuole traverse(Nip. Spettascià. Spiaccicare(“tosc. – T. G.).
Bacc. 1841, p. 52). Scofacciare. Schiacciare – La nostra
Spesònna per Spesàzza. V. voce o procede da Petàsc (V.), come
Spèss o De spess. avv. Spesso. Frequente Sbottasciàa da Bottàsc, o proviene dal
mente. Spessamente. Spesse volte.Sovente. romanzo Spatatschar. – Anche i Napo
De spess comè. Spessissimo. Spessis letani usano la voce Spetacciare per
simamente. mandare in pezzi.
Spèss. Denso. Spesso. – Folto. Spettasciàa. Spiaccicato (“tosc.). Schiac
La se ſa spessa. . . . . Dett. che fra ciato. Sfocacciato.
noi ha i sig. seg. La matassa s'arruffa, Spettasciàda. ( Schiacciata. Schiaccia
il temporale si fa nero, la cosa incalza, Spettasciamént. ) mento. (ziale.
l'è lunga la storia, ormai la mi viene Speziaria. Spezieria. Bottega dello spe
a uggia, io le veggio per aria. Speziaria. T. de Carrozz. ... Salvarola
Più spess del bracud di gnocch, Spcs che sta da tergo nelle poltroncelle
SPE (273 ) SPI
da viaggio (brancal), così detta perchè Minuti. Spiccioli. Monete di minor va
parte di essa serviva già per riporvi luta, molte delle quali ragguagliano
anche i medicinali. il valsente di una moneta maggiore,
Speziaria per Spèzzi. V. come sono i centesimi e i soldi e le
Speziaria verda. . . . . Chiamiamo mezze lire per rispetto alla lira,
così per ischerzo gli agli e le cipolle. questa rispetto allo scudo, ecc.
Speziaria finna. La Contessa di Ci Spèzz. add. Scompagnato. Per esempio:
villari ed anche assol. La Contessa. Ou tomm spezz. Un volume scompa
Voci di gergo per indicare la m..... gnato. – Il francese Depareille.
Spézie. Specie. Spezie; e ant. Spezia. Spezzà, ec. dicono anche fra noi le persone
Mudà spezie. V. in Spécie. colte per Rómp, S giandà, Sgalà, ecc. V.
Spezie. Speziale. Farmacista(Min.). Spezzàa.Spezzato- in foli sust perSpèzz V.
Acqua e praa, e el spezie e l'è bell A la spezzada. Alla spicciolata.
e faa.... Scherzo comune fra 'l nostro Spezzaquattrin. Stillino (“tosc.). Syuarta
popolo per indicare che nella pro piccioli. Scorticapudocchi. Colui che in
fessione dello speziale la materia pri qualsisia partizione col compagno vuo
ma costa poco, giacchè in gran parte le che sia scompartito a tutto rigore
si compone d'acqua e d'erbe arvensi. ogni minimo che. - :
Georg. VI, 185 dice chiamarsi vol Spinént. Spinoso. Che spina. Prunoso?
garmente in Toscana Spinaci inglesi. Spinéra. Pettinatrice di lino, canapa, ecc.
- A pes de spinasc. V. in Pés. Spinètt.T. de Fab., Car. ecc.... Nome di
Dà el cuu su on spinasc. Dar del quelle Cavigliette ch'entrando nelle
culo in un cavicchio. Prendere a far campanelle(oeucc) del predellini(basel
cose che tornino a danno di chi le fa. lin) ne mastiettano gambe con gambe.
Vess battezzaa con l'acqua di spi Spinètta. Spinetta. Sp. di gravicimbalo
nasc o di rav. V. in Acqua vol. 1. p. 6. a spina o penna – Chi fabbrica le
Spinazz salvadegh che alcuni dicono an spinette dicesi Spinettajo – Spesso
che Erba san Carlo. v. dell'A. Mil. Car le spinette hanno Custodia.
do. La Carlina vulgarisi. gen. 1258. Impennà ona spinetta. Rimpennare
Spinàzz. T. d'Agr. . . . Specie di rastro. una spinetta.
Spinàzz che alcuni dicono anche Spinòn. Spinètta. . . . . Picciola spina di ferro
T. di Linajuoli, ecc. Pettine. Strumento che fa ufficio di chiovo in quelle parti
a punte di ferro col quale si pettina di un lavoro ove il conficcare a chiodi
il lino, la canapa e simili – Collo riesce malagevole o dannoso.
Spinazz si pettina alla grossa e si cava Spinètta. T. de'Manisc. V. Ferr a spi
netta in Fèrr.
la stoppa; collo Spinazzin di fine e si -
olio o da vino co' suoi ritti (vergen). Spiòn (in genere). . . . . Ogni ſoro o
Spinna. Ago. In ispecie è nelle toppe graticcio o congegno donde si possa
(saradur) quel Ferro ch'entra nel buco spiare all'esterno inosservati.
della chiave e la guida agl'ingegni Spión. . . . Foro incatrato nel pavimento
della toppa stessa. della stanza immediatamente sovra
Spinna quadra. Ago quadro – Spinna revolta stante ad una bottega, ad oggetto di
da. Ago a T fermato in piastruola – Spinna sem aver veduta in essa.
pia. Ago scempio – Spinna tonda. Ago tondo. Spión. . . . Così chiamansi nelle gelosie
Negli arpioni è quel Risalto in cui o persiane quei due o tre Regoli di
s'inganghera l'anello della bandella. legno che si lasciano mobili per co
Spinna. Ago. Quel ferro aguto de'candelº modo di chi sta a guardare in istrada
da chiesa in cui s'infigge la candela. non osservato, a differenza degli altri
Spinna. Spina. Nel maschio delle car regoli che tutti son fissi.
rozze è l'aguto di fondo, talora liscio Spión.... Piastretta di ferro sforacchia
e con foro in cui entra la caviglia fer ta che mettesi nelle postierle e simili
matrice(ciavella a moeuja), e talora a per ispiare al di fuori inosservati.
vite su cui s'invita il dado fermatore. Spionà. Codiare uno o gli andamenti di
Spinna. Spagnoletta. uno – Spillare. Rinvergare. Rispiare.
Spinna. Spina? Nelle razze delle ruote Spiona. Spiare; al ſreq. Spieggiare; e
è quella specie di chiavello da capo comic. Mangiare spinaci o Pisciar nel
pel quale s'incastrano nei quarti. cortile. Spiare e riferire altrui lo spiato.
SPI (279) SPI
Spiona(dal romanzo Spinnar). Dar a di Spiringon. . . . . Specie di lacciuolo o
vedere. Spiare. Dare indizio. archetto fatto col virgulto vegeto d'al
I vers slegned, pesant o stravaccaa.... de cun alberetto da siepe inarcato e fer
certi autor Spionen clie se sta mal de mato ad un palicciuolo confitto in terra.
abilitaa. (Art. Poet, 3 r.) Spirit o Spiret. Spirito. Spiro. Spirto.
Spionàa. Spiato. (chella. Coraggio. Animo. Cuore. -
gramatici per natura che non i citta Splendorit(Mag. Interm. II, 256).... Fal
dini. Zarditt, Quattritt, Spitt dicono si splendori, splendoruzzi da nulla,
essi, e noi in città diciamo Giardin, falso lucicchio, orpello.
Quattrin, Spin, ecc. anche al plurale. Splendoriv. Splendente.
Spiumascià el lecc. Spiumacciare o Spri Spliff splaff. . . . Voci imitative espri
macciare il letto. Smuovere e sovvol menti colpi dati di piatto, piattonate.
tare la materassa di piuma per ren Spoeira o Navètta. T. de'Tess. Spuola.
derla più soffice. In città, disusatasi Spola. V. Navisèlla.
la piuma, morì anche la voce, nel con Spoeòla o Spoletta. T. de'Tessit Cannello.
tado è tuttora viva perchè vive an Fà-giò i spoeul. Scannellare.
cora la mala usanza delle materasse Fà i spoeul. Fare i cannelli. Accan
cosiſfatte. nellare.
Spiùmm. T. degli Acquacedr. . . . Spe Speòla(de corda).... A Retajuoli è un
cie di sorbetto notissimo che i Fran vero Spoletto su cui sta la cordicella
cesi chiamano volgarmente Bombe, da far reti. A Pizzicagnoli in vece
dicendo essi Bombe au lait, ecc. rappresenta per lo più un cilindruzzo
Spiumm de ciccolatt. . . . La Bombe di legno sul quale sta la cordicella
au chocolat de Fr. da irretare i salami, le bondiole, ecc.,
Spiùmm. T. de Ciamb. Spumino (“fior). e questa è il vero Spagalora de Si
Specie di Dolce fatto con zucchero e ciliani. Trae origine dal cannello che
chiara d'uovo a mo' di neve, così det sta nella spuola. -
to per essere sollo e quasi spumoso. Spoglià. Fare uno spoglio d' autori, di
Spiùmm. . . . . Altra specie di Dolce libri, di testi.
fatto con mandorle, zucchero, cedrato Spòglio. s. m. Gli Spogli(“tosc. – T. G.).
e chiara d'uovo. Vestiario padronale e biancheria di
Spiurì. Prurire. Prurigginare. Piz dosso che talora il padrone suol le
Spiurisnà. zicare. Mordicare. gare in morte ai propri famigliari.
SPO ( 281 ) SPO
Spolà. Digiunare. V. Spolottà. Dicesi del terreno da pioggia ecces
Spolatinn. V. Masnim sig. 2.” siva ridotto quasi un intriso, una pol
Spolée. . . . Nella bottega del tessitore tiglia sì che non si può lavorare.
si chiama così Quegli che accannella, Spoltiscéri. Poltiglia. Paniccia.
cioè prepara il filo sugli spoletti o Spoltiscià. Impoltigliare? – Impiastrare.
sui cannelli del ripieno. Appiastrare. Porre o distendere em
Spolètt (Canella in).... Così chiamiamo i piastri su checchessia – ed anche In
rottami della cannella. Secondo l'Alb. sudiciare. Imbrodolare.
enc. sarebbero da dirsi Scavezzone, Spoltisciàa. Spappolato.
ma io ritengo errata la definizione Spoltisciàda. Intriso. Paniccia.
ch'egli dà di questa voce della quale Spoltisciàss. Spappolarsi. Sdilinquirsi.
veggasi in Scavezzon, Spoltisciàtt. Vasajo. Vasellaio. Fabbri
Spolètt. Spoletto. cator di vasi; quegli che lavora i
Spolètta. Spoletta (da bomba). Stoppino. vasi al tornio; il Figulus de Latini.
Spolètta. T. Chir. Sopposta. Supposta. Spólver. Spolverezzo. Spolverizzo. Botton
Spolidór. T. de'Ricamat. .. .. Strumento di cencio entro a cui è legata polvere
che s'adopera a far valicare da roc di gesso o di carbone ad uso di spol
chetto a rocchetto il filo d'oro. Verizza l'es
Squadrà ona robba a vun. Andar Uno che non sa tenere il segreto, un
a pelo checchessia ad uno. Quadrare ciarliero.
altrui checchessia. Squaquarònna. Vesciaja. Svesciatrice. Ve
Squadraa. Squadrato. sciona. Donna che ridice tutto quello
Trav squadraa. Trave riquadrato. sa o che sente discorrere.
Squadradùr. Sciàveri. Piallacci. Nome di Squàrc. Scialo. Sfoggio.
quelle quattro ritagliature emisferiche Fà squarc. Fare lo squarcione.
che si ricavano da un tronco d'al Fà squarc con voeuj el stee. V. Stée.
bero nello squadrarlo per trave. Squàrc.T. dei Mur. Vano. Sguancio. Strom
Squadrettà. . . . . Regolare colla squa batura. Squarc d'uss, defenestra, ecc.
druccia. Strombatura d'uscio, di finestra, ccc.
Squadrètta. Squadruccia? Squarcètt. Squarcio(Ariosto Sat. 6.”). Scar
Squadretta de ſil. . . . . Squadruccia tafaccio – Giornaletto – Stratto. Lo
da regolare le filettature. Straccetto? (”san.). (ciarc
Squadrètta. T. de Fab., Carroz., ecc.... Squarcià. T. de Murat. Strombare. Sguan -
Nei sederini mobili delle carrozze è Squarciàa. Strombato,
SQU ( 29 l ) SQU
squarrà-giò. v. c. Irrompere. Precipitare. Vess rott i sguell e stravaccaa el
Rovesciare. Sfondolare. Il lat. Irruere. carro Vess-giò la cà e el tecc. V. in Cà.
Squarta. Squartare – Rinquartare. Squellàda. Piena una scodella.
Vatt a fà squartà. Vatti far friggere. Ho majaa ona squellada de fasoeu.
Squartà. Squarciare. Mangiai piena una scodella di fagiuoli.
Squartàa. Squartato. Squarciato. Squellàscia. . . . . Scodellaccia.
Squartàda. Squartamento. Squartata – Squellée Lutifigolo? Pentolajo.Stovigliajo.
Squarciatura. Squarcio. Squelléra. Stovigliaja (Fag. Pod. spil.).
Squartàss. Squartarsi. Vorè squartass Scanciera. Rastrelliera. V. Peltréra.
del sgari. Gridare a rotta, Squelloeü. Ciotolino. Ciotolina. Ciotoletta.
Squàs e Squàsi. Quasi. Fà squelloeu. Accozzare i pentolini.
Squassouas. Mezzo mezzo.Squassauas V. in Sciòsc.
neghem.Poco meno che non annegammo. Giugà a squelloeu. Fare al rimbal
Squasà per Scarpà praa, sces, ecc. V. zello (“fior.). Fare agli schizzetti(“san.).
Squass. Squasso – Avè tolt-sù on squass. Slanciare a tutta forza e per isbieco
Aver fatto un gran calo – Dà-giò on delle piastrellette o dei sassolini sulla
squass. Fare un gran calo. Darnelle superficie d' alcun acqua viva per
vecchie. Decadere. Intristire – e Andar chè vengano a fare di molti rimbalzi
in rovina. Venire al meno o al basso. nell'andar avanzando sulla superfi
Dà on squass a ona pitanza. Fare cie medesima. È quello stesso giuoco
un buono striscio a una vivanda(Lasca che i Comaschi dicono Giugà ai spiell
Cena III, X, 295). o ai pettol, gli abitanti prossimi ai
Squattarà. Schiacciare – ſig. Squattarà-giò. Laghetti della Brianza e dei contorni
Schiccherare ogni cosa parlando(T. G.). Fà ai pattei, Fà saltà i sassei o i
Squattrinà che anche dicesi Pettà-lì i spiottolett, Giugà ai passarell o Fà i
soldi. Slazzerare o Snocciolare le mo passarell su l'acqua, i Benacensi Zugar
nete. Spender quattrini. I pajsan han a le palettine, i Veneziani Far di pas
de squattrinà manch che sia possibel. sarini o Zugar a caorio o Zugar a le
Anche ai contadini lo sparagno è il piastrele, i Piacentini Fà i pesch, i
primo guadagno – V. altresì Piccià. Parmigiani Zugar ai piapess, i Pro
Squattrinà. Leccheggiar lemme lemme. venzali Faire respail'heto, i Francesi
Incassar danaro a quattrino a quat Faire ricochet, e gl'Inglesi To make
trino o sia a picciole somme alla volta. duks and drakes.
Squèlla. Scodella. Ciotola. Squellocò. T. di Stamp. Piastretta del
Andà-là o Voltà-là comè on fass de dado del pirrone.
squell. Andare o Mandare in un fascio Squellònna e Squellòtt. Ciotolonc.
(Alb. enc. ne testi a Fascio quinto si Squellòtt. fig. Coccia. V. Cartèlla.
gnif) o in un monte. Fare un capitom E a la guardia gh'ban cert squellott de stagh
folo. L'è voltaa-là come on ſass de dent quatter sold de busecca. ( Bal. Rim.).
squell. Si trovò per terra rovescio che Squilibrà. Mettere fuor d'equilibrio. Le
parve un sacco di stabbio(Caro Am past). var d'equilibrio. – Ne'diz. ital. quanti
Bocca a squella. Bocca svivagnata. sono mancano Squilibrare, Disquili
Bocca eccedentemente larga. brare, Disequilibrare.
In d'on fass de squell. In un monte. Squilibràss. Andare fuor d'equilibrio.
Romp i squell. Dar la volta al cor Squilibri. Sbilancio.
bel delle vasa(Assetta I, 7). I conta Squinci (ln). In gala. In parata – I Sic.
dini tengono spesso i loro piattelli in " hanno Disguinciu, per fianco.
un corbello, e sempre poi ne corbelli Squinternà. Squinternare(Min.). Sconquas
portano il mangiare ne campi ove sare. Scombussolare. Disertare.
stanno a lavoro: ecco l'origine del Squinternaa. Sconquassato. Squinternato
dettato che vale Annullare un trattato (Min.). (mento.
o sim. – Dare nelle stoviglie (Buon. Squinternàda. Sconquasso. Sconquassa
Fiera annot. B. 457). Rompere il fu Squinzia. Lo stesso che Tintiminia. V.
scellino, Adirarsi e rompere l'amicizia. Squisii e Squisito. Squisito.
STA ( 292 ) STA
squitt Tema. V. Squitta sig. 2 - segrete: si serbino in petto, si guardi
squitta o Squittarèlla o Squittiroeòla. il silenzio sulle cose dette fra noi.
Squacchera.Squacquera. Sterco liquido. Chi sta ben no se mouva. Chi sta
squitta che anche dicesi Foſſa, Fòll, bene non si rimuta(“tosc. – T. G.).
Fifa, Pommpòmm, Squitt, e Squittàcc. Chi sta bene non si muova. Chi ha
Pauraccia. Battisoffia. Battisoſiola Cu buono in mano non rimescoli.
soffiola. Timor grande. Avegh ona Dove andee a stà ? ſig. Mal t'ap
squitta de no di Filare. Aver filo. poni. Che diamin dite!
Avere una sgangheratissima paura. El dovarav o El pò stà pocch a ve
Squittà. Squaccherare. Squacquerare. Sca gni. Non dovrebbe stare a tornare Fag.
d'azzatre. Ast. bal. II, 16). Non starà molto a ve
Squittà. Schiccherare. E lì el ghe squitta nire(T. G.). Ha poco a stare ch'ei venga.
lì tutta l'istoria. Ed ei gli spiattella El ponto sta che. Il tutto sta che.
o schicchera o sciorina il fatto. El pò stà o vess. Può essere(“tosc.).
Squittàcc. V. Squitta. El sa come el sta. Chi ha coda di
Squittaràda(dal romanzo Squitràda). Sca paglia ha sempre paura che il fuoco
cazzamento. non l'arda – V. anche in Difett.
Squittarèlla. Lo stesso che Squitta sig. 1° V. Fà stà. Fare stare(Magal. Op. 229).
Squitterà. Squaccherare. Squacquerare. Cosse credet? de famm stà? Che credi
Scacazzare – L'ingl. Tosquitter e il di farmi stare? (Cini Des e Sp. X, 8),
romanzo Squitrar. cioè superare, vincere, soggettare.
Squitterà. fig. Squaccherare. Squacquera Fà stà el Domm in sant (Eusoebi o
re. Si ertare. Svesciare. Ridire i segreti. in san Salvador. V. in I)òmm.
Squittireò. Schizzatoio. Sifoncino. Fà stà in l'asee. Mettere in un cal
Squittiroeiù. met. Lo stesso che Cisquitt. V. cetto. Mettere in sacco. Confondere.
Squittiroeula. Lo stesso che Squitta sig. 1 ºrº. Mi par el primm m'impegni de fa sta
Squittirolà. Schizzare. V. Schizzettà. Ei scolaer e 'l master in l'asee. (Brand )
Squittirolàda schizzettata? Fà stà-sù. . . . Involare, rubare al
Squittirolin. Schizzetto, schizzettino. cum che più dell'avuto e pagato. P. es.
Squittón. Cacacciano. V. Spaguresgiòn. El gh'ha faa stà-sù on pomm. Nel com
Squitton. Pauraccia. perar quelle mele ne ha ghermita una
Sragiona... Dire cose disragionate: favel senza pagarla, ne ha furata una.
lare a disragione: uscir del seminato. Ghe stala? Parti egli bene?
Srari. Diradare. Srari i piant. Dibruscare. La ghe sta. È equa. A onesta.
Srarida. Diradatura(*tosc. – Mol. El.). La ghe sta minga o La ghe sta no.
Srarii. Diradato. Non è bene – Disconviene – E inonesta.
Srazzà. Lo stesso che Desrazzà. V. La ghe sta minga in cent lira. La
Sregolàa, Sregolato. Disregolato. Irrego non gli costerà meno che cento lire,
lato. Lassà stà. Non toccare.
Ss. Zi zi. Zitto zitto – sta. Lassa stà de fà quei coss. Restar di
St. Cheti! (Razzi Balia 1, 2); e latin. Si sfare checchessia.
come nota il varchi nell'Ercol. I, 17o. Lassà stà vun. Non inquietare alcuno.
Sta. Questa. Cotesta. Sta. La sta de mi, de ti, de lù, ecc.
Stà. Stare. Permanere in quel modo che Sta a me, a te, ecc. Dipende da me, ecc.
viene specificato dal contesto del dire. L'è stada duu ann senza fà fioeu.
A staghela lì. Se sta lì. Se si fermas Stette due anni senza far figli(T. G.).
se. Per lo meno A far poco. Dico po Mett a stà-via chissessia. Mettere
co. Per es. Ghe voeur duu sold a com in un calcetto chiunque.
prà quella robba... a stagliela-lì. Per Mi stoo a quell ch'el voeur lù. Io
tale compera ci vogliono due soldi, me ne sto al voler suo.
e anco più; e forse non bastano. No podeghen stà-sù pù. Aver colmo
Desogna stà a sto pan. P. in Pàn. il sacco. Dicesi di tristizia o malizia
Che staghen chi tra nun. . . . . Le somma che altri abbia in sè. Essere
cose dette non si propalino ; stiano il caffo degli sciagurati.
STA (293 ) STA
No savè dove stà. Non trovar loco stagh. Capirvi. Avere spazio ba
o luogo. Essere inquietissimo. stante per istarvi.
Per nighe stoo. Son per uno(“tosc. – Stagh. Stare a checchessia. Accor
T. G.). Il mio voto l'avete. darsi in checchessia. Stare al fatto.
Podè mingà stà de no fa, dì, ecc. Stagh. Starci. Besognarà ch'el ghe
Non si poter tenere o rattenere di non staga. Bisognerà che ci stia(Fag. Ast.
fare, dire, ecc. bal. III, 4 – Nelli Mogl. in calz. I, 3).
Podè minga stà-dent. Non vi si poter Stagh. Starci(Magal. Let. scient. XI,
contenere o racchiudere. Non vi capire. p. 17o). Crederla, berla.
Podè minga stagh. Non poter durare Stagb adree a vun. Star dietro o at
le spese(Pecor. II, 85). torno a uno(*tosc. – T. G.). Pressarlo.
Podè minga stà senza de vum. Non Staghen-sù pù. Essere il colmo.
potere stare senza alcun tale(*tosc T.G.). Stagh minga. Non accordarcisi. Non
Se la stassa lee, o sim. Se egli stesse istare a checchessia.
a lei(Alleg. p. 117). Stagh minga. Sconvenirsi. Disdirsi.
Stà a coeur. Star a cuore. Stagh minga a certi coss. Mon allog
Sta a contra. Stare di contro. giare alla prima osteria. Non credere
Stà adoss. Stare addosso. checchessia,
Stà adree al foss. Stare a casa ra Stagh o Stagh minga la soa conve
sente il fosso. -
nienza. Non ci trovare il suo conto.
Stà al tutt o Stà al ben e al maa. Stagh sora. Starci in checchessia (così
Accomodarsi al tutto. -
Stàgn. add. Sodo(*tosc. – T. G.). Dicesi le vie piantano banco in sulle ginoc
delle carni – di quelle cotte Verdemezzo. chia. Gli altri diciamo Peltree. V.
Stagnà. Stagnare. Essere stagnante l'ac Stagnemelnàs(Argent). V. in Stagnà.
qua, ridursi in istagno, impaludare. Stagnéra. . . . . La donna dello stagnajo.
Stagnà. Stagnare. Ristagnare - Stagnem el Stagnocù de Venezzia per posta de don
nas(Argént) per denotare scherz. Stagno. zenna. v. a. Daz. Merc. Stagnuolo. Fo
Stagnà. Stagnare(Buonar. Tancia IV, 9). glia di stagno per le lastre da specchi.
Ristagnare – Stagnà el sangu. Sti Staibàgher. V. in Lègn vol. II, pag. 562.
gnere o Stagnare il sangue – Sta Stajéra, Stajerà, Stajeràda dicono i cont.
gnass el vassell. Stagnare la botte. dell'Alto Mil. per Stadéra, ecc. V.
Stagnà. Saldare. Desbattend la stajera in di cavagn.
(Maggi Interm. lI, 3o3.)
Stagnà. Tener duro. Stare alla dura. Non
rivelare checch.º a chi te ne domanda. Stàll. s. m. . . . . Nell'Alto Mil. è il nome
Stagnà e Stangà. Reggere(*tosc.). Mante di quella specie di rozzo cortile che
nere uno sulla data. Accomodarsi alle vedesi inanzi alle case coloniche o da
battute. Tenere il lazzo o il tenore. mezzadri e dinanzi ai tuguri contadi
Andarsi accomodando secondo che uno neschi, dove stallano fra 'l giorno al
favella. Ribadire. Rifiorire. Rimettersela. l'aperto i polli, i conigli, e talora
Ilimandarsela. Rimbeccarsela. Rimpol anche le bestie grosse. È la Basse
pettarsela.Secondare le asserzioni altrui cour de Francesi e l'antica voce Stallo
ancorchè false o volte a beffar alcuno. per Dimora usata dai nostri padri e
Stagnàa. add. Stagnato. viva tuttora nel contado.
Stagnàa o Stagnae. s. m. cont. Pajuolo – Stàll per Stàlla o Stabbiell usiamo in
Fra le tante voci che provano ine Stàll di bè. Pecorile.
vitabile nelle lingue vive un contrasto Stalla. Stalla. Ogni stallo di bestie da
fra la lingua parlata e la lingua filo greggia o da armento, e per eccel
soſica, questa è forse una delle più lenza lo stallo chiuso a mo' di stanza
singolari, chiamandosi Stagnata questo delle bestie bovine – Canili, Conigliere,
vaso di rame che per appunto non Pollai, Pescaje, Glirari, ecc. sono stalli ma
ha in sè neppur l'ombra di stagna non già stalle.
tura. Nel che vanno d'accordo anche Gli stalli chiusi si specificano in
Stallin del cavall. Stalletta del cavallo; Scu
i Mantovani ed altri – Lo Stagnàa di
campagna è il nostro Pajraei, di città. daria di cavai. Scuderia, alla lat. Equile.
Stallin di muj o di asmitt. Stalla de'muli
Stagnàda. Stagnata? Ristagnamento?
o degli asini.
Stagnàda. T. di Tint.... . Nome di quei Stallin de la vacca o Stalla o Stallon di
ferri che pongonsi a mezza caldaja vacch. Stalla delle vacche.
onde impedire l'allenamento di fondo. Stallin di be. Pecorile. Ovile,
Stagnadin. Pajoletto. stallin di caver. Caprile.
Vegni-via contel stagnadin. fig. Stabbiell di porscej. Porcile.
Tornarsene da confessa non assolto – Stalletta. Bovile. Stalla de'buoi.
golo, lo Scrocchio dottato, il Babbo Che cont ol stoiroeu al coll (Bir. D. Per.).
morto, il Mangiamiezzo sono tutte spe Stòlch. Ad. di Terrén. V. in Tèrra.
cie d'usure che lascio nelle tenebre Stólch. v.comasca. Stolco. Fagiano di mon
perchè vere opere demoniache dalle te. Gallo di monte. Il Tetrao tetrix L.
quali campi Iddio ogni fedel cristiano. Stolètta. Stoletta.
Stocchin che anche dicesi Chiccherìn o Stòlla. T. Eccl. Stòla.
Scartozzin. Profumino. Bossolino di ma Provent de stolla bianca. . . . Pro
dreperla. -
venti di battesimi, nozze, ecc.
Stocchinètt. Ganimeduzzo. Profumatuzzo. Provent de stolla negra. . . . Pro
Assettatuzzo. Attillatuzzo. venti di funzioni mortuarie.
Stocchinna. Profumatuzza. Stòlla. Stola. Striscia. Ornamento don
Stoccòn che anche dicesi S giancón e nesco. Con la stolla. Stolato.
Chiccherón, Acc. di Stòcch. V. Stòlla. Palatina. Sorta di pelliccia che
Stoccònna che anche dicesi Chiccherònna portano le donne a mo' di baverina
e S'ciancònna e S. gianconònna. Accr. in tempo d'inverno.
di Stòcca. V. Stolón. T. Eccl. Stolone. Dalmatica?
Stoeüff per Stùſf. V. - Stómbol. Pungetto? Ferruzzo acuto che
Stoeüria. Stuoja. Tessuto di giunchi o di s'infigge nel sommo capo del pungolo
erba sala o di canne palustri. (de la ghiara) per istimolare i buoi.
Stoeüria. Cercine. Ravvolto di panno a La voce Stombol, veneziana in ori
foggia di cerchio usato da chi porta gine, è usata in que paesi del nostro
de'pesi in capo per salvarlo dall'of contado che guardano il Bergamasco.
fesa del peso. Stombolòn (Tirà i). . . . . Nei paesi del
Stòff (prese assol.). Drapperie. Drappi di nostro contado prossimi al Lodigiano
seta o di seta e lana. chiamano così lo Erpicare, e, am
Stòſſa. Stoffa(“fior. – Pan. Poet. XXXII, mucchiate le gramigne e le erbacce,
4). I diz. ital. intendono per questa formar le porche del campo.
voce un drappo di seta o d'altra ma Stomàtegh. Stomacale. Stomachico. Acco
teria più nobile, noi un drappo di stante – Nei diz. ital. Stomatico ha
seta operata esclusivamente. ben altro significato,
. . . . . Stoffe broccatate(“fior. – Stomegà. Stomacare. Fare stomaco o sto
Giorn. Georg. XVI, 244). macaccio o stomacaggine.
La stoffa l'è pocca. Il panno è stretto El me stomega. Mi viene a stomaco.
(Filic. in Pr. ſior. V, 1, 164). Stomegàss. T. di Pastoriz. . . . . Am
Stòſſa. T. de Cappell. . . . . ll pelo da malare i vitellini d'imbarazzo di sto
lavorarne cappelli. maco per troppo succhiar latte.
STO (312 ) STO
Stòmegh. Stòmaco. Viscere notissimo. Fass de bon stomegh. Farsi cuore
Andà el stomegh in acqua. Sdilin o coraggio.
quirsi o Illanguidirsi lo stomaco. Fà stomegh. Far venir male allo sto
Avegh di acid sul stomegh. Avere maco(*tosc. – T. G.). Stomacare. Fare
lo stomaco acetoso. stomaco o stomacaggine. Ributtare, o
Avegh el stomegh andaa. Trovarsi Muovere a uggia.
uno stomaco sgangheratissimo. Fà stomegh de cavall o Fà de quij
Avegh el stomegh desſaa. Cascare stomegh.... Adoperarsi in cose sto
lo stomaco (Leop. Rim. 75). macose, in cose atte ad alterare e
Avegh el stomegh imbrojaa o mal commuovere lo stomaco, per es. me
sabbadaa o invers. Avere lo stomaco dicare piaghe fetenti, ecc.
sdegnato. Avere uno stomacaccio (dice Fà stomegh de cavall. . . . . scherz.
tosc. – il T. G. ma ſorse con errore). in buon senso, cioè Accomodarsi a
Aveghen paricc in sul stomegh o checchessia più che volentieri.
su l'anima. Averne parecchie dozzine Giustà el stomegh. Itimettersi lo
sullo stomaco(Cini Desid. IV, 7). Aver stomaco guasto(*tosc. – T. G.).
ammazzato molte persone. Giustass el stomegh, Giustass tutt
Avegh mingabon stomegh con vun. el stomegh. Acconciarsi lo stomaco(Gh.
Avere lo stomaco guasto con alcuno. Voc. cit. il Tomitano). (tri.
Essere adirato con uno. Impietriss sul stomegh. V. in Impie
Avegh on stomegh de cavall o de Impirottà el stomegh. Appozzare lo
ſerr. Avere un ventre di struzzolo. Avere stomaco(“tosc. – T. G.).
uno stomaco che patisca ogni cosa. Insalatta de fraa, bombon de mo
Avegh que;coss sul stomegh. Por negh fan semper dorì el stomegh. V. in
tare sopra lo stomaco. (machico. Fràa.
Bon per el stomegh. Stomacale. Sto Mangià ona robba de bon stomegh.
Bon stomegh. fig. Buono stomaco, Mangiar checchessia di buon animo,
non curante d'ogni altrui dire. Abbia cioè sicuri della bontà e sincerezza sua.
stomaco da struzzo chi a trangugiar Martin bon stomegh. . . . . Persona
ha del ferro. E dicesi dei cortigiani. che si accomodi facilmente al tutto,
Brusor de stomegh. Fortori di stoma che si adatti a ogni partito –... cd
co(“tosc. – Tom. G.). Ardore di stoma anche Persona che succi ogni ingiuria
co. Incendilo. Acidità di stomaco; dottr. senza darsene pensiero.
Pirosi; e ant. Manicamento di stomaco. Porcarij che pacciughen el stomegli.
Caregass el stomegh. Avvilupparsi ... Imbratti che appozzano lo stomaco.
(Cecchi Assiuolo III, 5). Caricarsi col Revoltà el stomegh. Fare un rivol
cibo(Ambra Furto II, 3). Caricarsi di tolone allo stomaco(*ſior. – Meini in
cibo e anche assol. Caricarsi. Aggra T. Sin. alla voce Rivoltolone). Alzarlo
varsi lo stomaco. stomaco(“tosc. – T. G.). Fare stomacac
Ciapottass o Pacciugassel stomegh.... cio. Commuovere o Alterare lo stomaco.
Imbarazzare lo stomaco con cibi di Sassinà el stomegh. Guastare lo sto
mala condizione. maco(Boccac. Fiam. 9o). (maco.
Debol de stomegh. Di stomaco debole. Stà in sul stomegh. Caricare lo sto
Debolezza de stomegh. Freddezza Stomegh de carta suga o de palpee.
di stomaco. Stomaco debole a smaltire. Stomacuzzo di taffettà senz'acqua(Alle
De bon stomegh. Di buona schiena gri). Stomachino. Stomaco di taffettà
(“tos -T.G.), cioè che regge agl'insulti. (“tosc.) o snervato. Il più ladro sto
Dolor o Mal de stomegh. Mal dello macuzzo del mondo, cioè delolissimo.
stomaco. Stomacaggine. Stomacazione. Stomegh de ferr. Stomaco d'acciaio
El revolta el stomegh. Farebbe sto (Fag. Rime II, 41 e l.). Stomaco ro
Molalcare i canal, bustissimo.
Fà ben al stomegh. Fare buono sto Stomegh de palpee. V, più sopra.
maco. Giovare allo stomaco. Con for Strengiment de stomegh o al sto
tare lo stomaco. Esscre stomachico, megh. Angoscia di stomaco (Boccac.).
STO (313) STO
Sugass el stomegh. . . . . Prosciu Vess ona bonna pezza de stomegli.
garsi i polmoni. V, in Pèzza sig. 1 º
Trà-sottsora el stomegh. Sconvol Stomeghin. Pettino(“tosc. – T. G.). Se
gere lo stomaco. nino(“tosc. – T. G.). Bel seno picciolo.
Vess ſregg de stomegh. Avere stomaco Stomeghin. Stomacuzzo. Stomacuccio,
sfreddo. Patire freddezza di stomaco. Stomeghin. Pittima. Epittima. Medica
Voltiament de stomegh. Rivoltolone mento esterno che vien applicato allo
allo stomaco(“tosc.). stomaco – Ne” diz. ital. Stomachino è
Voltiass el stomegh e trà-sù. Rom termine del macellai, e vale quella
persi lo stomaco a uno. specie di animella che sta attaccata
Voregh on gran stomegh a fà, dì, ecc. alla milza e al fegato.
. . . . Aver ad essere sfrontatissimo, Toeuss-via el stomeghin. Levarsi la
una fronte invetriata per fare, dire, ecc. triaca d'in sullo stomaco(Berni Lett.
Stòmegh. Petto. Seno – Noi usiamo sem tom. V, usandolo però metaf).
pre Stómegh, e non altra voce, per Stomegón. Pettone(“tosc. – T. G.) – Sto
indicare il petto. Se però parliamo di macone (id.). Pettoccio.
entroporre checchessia fra il petto e Stonà. Stonare. Uscir di tuono. (tato.
gli abiti che lo ricoprono o di trarnelo Stonàa. Stonato(“tosc. – T. G.). Sconcer
fuora, allora usiamo esclusivamente la Stonàda. Stonata. Stuono(*tosc.). Stonazio
voce Sen colle preposizioni occorrenti ne? Dagh ona stonada. Stonare.
– Il Gh. Voc. riporta esempio ant. di Stondéra (Andà in). Lo stesso che Andà
in strusa. V. Strùsa.
Stomaco anche in questo significato.
Avegh el pel o tanto de pel sul Stòpp. ad. Stoppato – Murato – Turato.
stomegh. fig. V. in Pél. Q stopp. T. di Stamp. Principi.
Bocca del stomegh. Bocca dello sto Stopp in del nas. Intasato.
maco. Arcale del petto. Sterno. V. an Stòpp. Cieco. Senza riuscita. Dicesi di
che Forcèlla. vicolo o di via che non ha rispon
Cont el stomegh biott. Spettorizzato denza con altri vicoli o vie.
(T. G.) – scherz. e fig. Le reliquie Stòppa. Ad. di Cànna. V.
sono scoperte(Fior. Op. II, 215). Stòppa. s. f. v. br. Tura.
Dà on pugn in del stomegh. Dare Stoppa. s. f Stoppa.
uno stomacorte. Borlon de stoppa Gattone(*aret.).
Mettes ona man al stomegh. Inter Giugà a stoppa. Giocare o Fare a
rogare la propria coscienza. Porsi o chiamare. Fare a stoppa o a stoppare.
Mettersi la mano al petto. Giudicar Omm de stoppa. Uomo di paglia.
d'una cosa come se s'avesse a giu Uomo balordo, insensato.
dicarne per sè stesso. Pari on poresin o Vess imbrojaa co
Quattà-sù el stomegh. Ricoprirsi il me on poresin in la stoppa. V. Poresin.
petto; e scherz. Coprirgli altari(Fior. Stóppa. ſig. Ubbriacatura. V. Ciòcca.
Op. II, 213). Stoppà. Stoppare. Turare.
Pezza del stomegh che i Piemon Stoppà el goss. Rimpinzare. Ingoz
tesi dicono Stomièt. V. in Pèzza. zare - e met. Chiudere o Turar la
Senza stomegh. Spianata come un bocca. Dar l'ingoffo.
uscio(*tosc.).V. anche in Isèpp e Pianin. Stoppà-ſoeura. Escludere. (rare.
Sì se te gh'ee el stomegh denanz.... Stoppà-giò. Turare. Otturare. Rita
Dicesi a chiunque reputiamo debba Stoppà i orecc. Stopparsi gli orecchi.
fare a marciaforza checchessia. Stoppà-sù. Otturare.
Stomegh intregh. Petto teso? Petto Stoppà-sù o Sarà-foeura. Fare la tarata
alto? Nominiamo così quel petto che (Gior agr. I, 518) per le vendemmie.
abbia l'arcale rilevato e quasi colmo. Stoppà-sù che altri dicono anche
Stomcgh rilassaa. Petto floscio o ca Toeü-foeura focugh. T. de Fornac. . . .
scante. Andar turando le bocche della fornace
Toei-sù ona botta in del stomegli. perchè scemi la violenza del fuoco.
2 occare una stomacata. Stoppà-via Turare.
Vol. II 4o
STO ( 314 ) STO
Stoppà. T. di Giuoco. Stoppare('fior). È Carimaa cont el stoppin. Calamajo
combinazione propria del giuochi di a stoppaccio (Acerbi in Gh. Voc.) –
stoppa, cometa e cocconetto. senza. Calamajo a guazzo (id. ivi).
Giugà a fant, dama e re che stoppa. Morisnà el stoppin. Macerare i peli
V. in Dàma. del calamajo (Sacchetti Novella 165.”).
Stoppà. Accecare(Targ. Viag III, 12 e Stoppinna. Cavatini?(“tosc. – Gior. Georg.
passim). Parlandosi di cavità o vani 1859, p. 75). Stoppettina. Dim. di Stop
grandi è quel medesimo che Turare pa, e propriamente la Stoppa più fina,
parlandosi di cavi o fori mezzani e quella che i Siciliani dicono Rizzatura.
piccini – Si usa anche neut, parlando Stoppón per Stopporón. V.
d'acque, polle, ecc. che si sciughino - Stopponà. Tappare (“tosc. – Pan. Poet.
Murare. (cato – Murato. I, xxxv, 51 e pass).
stoppàa. Stoppato.Turato. Riturato- Acce Stopporón che anche si dice Stoppàsc o
Stoppabocùcc. Turabuchi (“fior.). Stoppa Stoppön. Turacciolo. Turaccio. Zaffo.
buchi(Min.). V. Comodin. Tappo. Stoppaccio. Stoppacciolo – Il
Servi de stoppaboeucc. Servir per turacciolo di sughero è da noi detto
ripieno. Esserci come il finocchio nella con particolar nome Boscion. V.
salsiccia. Stopporón. Toppone (“tosc. – T. G.).
Stoppacùu dicono in alcune parti dell'Alto Stopporón met, per Stoppaboeücc. V.
Mil. per Grattacàu. V. Stopporonin. Turacciolino(Fag. Mar. alla
Stoppada. Rituramento. Turamento. mod. II, 55o). Turaccioletto.
Stoppadinna(Dagh ona). Far un po'di tura. Stopporonin. Topponcino. Batuffolo da
Stoppagòss. Ingoffo. Boccone atto a in fermar sangue o da servire per rime
gobbiare o ingubbiare e far chetare dio inzuppato che sia di spiriti o sim.
altrui, come l'ingobbiatura ſa chetare Storà. Stuccare. Nojare. Fare storiare.
i piccini dei volatili. Storà on cavall, on mull, e sim. Stra
Stoppàsc per Stopporön. V. pazzare un cavallo, un mulo. Aſfati
Stoppin. Lucignolo. Luminello. Stoppino. carlo senza discrezione, renderlo inet
Avegli bonna eera, ma cattiv stop to a più oltre far viaggio.
pin. V. in Céra. Storà.... Parmi che stia per ristorare,
Chi ha mangiaa i candir, caga i racconsolare in quel testo Polpett e
stoppin. Chi imbratta, spazzi. Beva la torniaeur che storen el coeur.
feccia chi ha bevuto il vino. Cacar le Storàa. Strapazzato dal viaggio.
lische dopo aver mangiato i pesci. El m'ha storaa. Mi ha fatto stentare
Stoppin de moll degionch. Stoppini o storiare, cioè patire per lo indugio.
perpctui. Storàa. Affannato. Trambasciato.
stoppin. La Bambagia del calamajo(Ma Storàa. Stucco di checchessia – Stuonato. s
chiav. Op. VI, 1 1 1). I Peli del cala Storada. Trambasciamento. Affannamento.
majo (Sacchetti). Stracci (“fior, e così Storas. Storace. La ragia che geme dallo
anche nella traduzione dei Colloqui Styrav officinalis L.
del Vives stampata in Venezia, in 12.”, Storas in cann. Storace calamita
nell'anno 1713). Quella borra di seta (cioè in calami o sia canne) o in la
che si mette nel calamajo inzuppata crima o naturale(Tar. fir.).
d'inchiostro – Il T. G. dice che in Storas liquid. Storace liquida. La ragia
Toscana oggidì si chiama La Spu che cola dal Liquidambar styraciflua
gna – L'Acerbi(in Gh. Voc. a Cala de bot.-V'è altresì la Storace in semola
majo) vuole in vece che si dica Stop e la Storace in pani o in pasta(Tar. fir.).
paccio – Come oggi s'adopera per ciò Storbalùnna. Più lunatico de granchi. Paz
lo scatarzo, così altre volte adopera zo a punti di luna. Lunatico – La no
vasi forse la bambagia, come da quel stra voce avrebbe ad esser romanesca,
terribile detto: Cancellare i debiti con poichè Gherardo de Rossi nella Com
la bambagia del calamajo(Mach.), cioè mcdia in villeggiatura(atto n.”, sc. G.")
spegnere il creditore col veleno, o sia ſa dire a Livio e Consigliarsi con Lu
col vctriuolo ch entra nell'inchiostro. cido, con quello sturba la luna? »
-
STO (315 ) STR
Storcià. Storcere – Attorcigliare. Attor Me va stort tutteoss. M'è detto
cere. Rattorcere.
fracido. Io non fo cosa ch'io voglia
Stordì. Stordire. Robba che stordiss o (Lasca Sib. III, 1 ).
che fa stordi. Cosa che fa stupire, che Stòrt. Ad. di Zecchin. V.
sbalordisce, che fa strabiliare. Stòrt. in f. di sust. m. Bieco. Torto. Storto.
Stordidèll. Sbadatello. Ogni stort el gh'ha el sò drizz.....
Stordidón. Storditaccio. Balordaccio. Ogni medaglia ha il suo ritto.
Stordii. Stordito. Sbadato. Inconsiderato. O per drizz o per stort. O a diritto
Storée. Stuoiajo. Chi tesse stuoie. o a torto.
Stòrg. Storcere. Torcere – Scontorcere. Per stort. Per obbliquo. Obbliqua
Stòrges. Torcersi. Scontorcersi. mente. Per torto.
Storgiùda o Torgiùda. Storta. Torta. Stor Stòrta che anche dicesi Ficca. T. di Ma
cimento. Storcitura. Torcitura. Torci scalcia. Stortilatura. Stortilato. Storti
Storgiudinna. Un po' di storta. (mento. gliato. Storcimento per cui si disten
Storgiùu. Scontorto. Torto. Storticato. dono contro natura i legamenti delle
Legn storgiuu de venna. V. in Vènna. articolazioni d'una bestia da soma.
Stòri. s. f.pl. fig. Istorie, cioè lungagnole Stortà. Torcere. Sbiecare.
(Fag. Av. pun. I, 5). Stortà la bocca. Distorcere la bocca,
Stòria o Istòria. Storia. Istoria. Stortàa. Sbiecato. Torto.
L'è longa sta storia. L'è lunga un Stortacòll. Verticella. Torcicollo. Storto
po' la camicia di Meo (Pan. Poet. II, collo. Specie di uccello che è la Funar
x, 2). Oh la dura la musica(Fag). Oh torquilla L. (tura.
l'è lunga la storia! Stortacòll. Torcicollo per difetto da na
Storia natural. Storia naturale. Stortacòll. fig. Pinzoccherone che fa del
Storièlla. Storiella. Storiuzza. Storietta, pe collo il campanil di Pisa. Capitorzolo.
rò in senso abbietto, come ben avvisa Bacchettone. Torcicollo. V. Beat.
il Monti. Stortàda. Torcimento. Storta. Lo storcere.
Störna. s. m.T. di Giuoco di Lotto. Storno Stortadinna. Dim. di Stortàda. l .
(“fior.). Nome proprio di quelle poliz Stortià. Torcere. Attorcere. Rattorcere.
ze da lotto le quali vennero cancel Stortiass tutt del dolor de venter.
late per isbaglio, ecc. e rattaccate Avere torsioni o storsioni di ventre.
alla madre – ed anche di quelle, ri Stortignà. Torcere. Storcere.
maste al banco per caso o per abban Stortignàn o de Cà Stortignanna. Bilenco.
dono dei commettenti, che si vendono, Sbilenco, ed anche con voce ambigua
dopo finite le giocate, alla ventura. Bilioso.
Stórna per Stornèll. V. Stortignént. Tortiglioso.
Stórna o Störno. ad. Sordo. Accapacciato. Stortin. Stortuccio (“tosc.).
Intronato. Balordo – Ag. di Cavàll. V. Stortio. T. de' Tint. Torcitoio. Ordigno
Stornà. Stornare(Band. ant. tosc. Mol.-El.). col quale si torce la seta, ecc. per
Stornàa. Stornato. liberarla da ogni umidore.
Stornèll o Störna. Stornello. Storno. Uc Stortion. s. m. Tortiglione. La parte torta
cello noto che è lo Sturnus vulgaris L. d'un albero o di checchessia altro.
Stornej taccaa-insemma. Storni ac Stortisia. Tortezza. Stortura.
codati o incodati(Olina Uccel. p. 51). Stortòn. Bistorto. Stortissimo – in f di
Stornelli legati per la coda che si sust. Stortaccio(“tosc.).
fanno servir da zimbelli nella caccia Stràa. V. Stràda.
de loro consimili. Straàlt. Straalto.
Stornèll. Ad. di Cavàll. V. in Mantèll. Straantigh. Traantico.
Stornì. Törre gli orecchi. V. Instornì. Straassée. Bastevolissimo. Sufficientissimo.
Stórno per Stornèllo per Störna sig. 1. V. Straballà. Arciballare. Ballare a stracca.
Stórno. add. V. Stórna ad. Strabàlz. Strabalzamento. Trabalzo?
Stòrt. add. Torto. Storto. Tortuoso. Bicco. Pont de strabalz. V. in Pont.
Ciappalla storta. Prendere la fallace Scala de strabalz. V. in Scàla.
(Mach. Op. VI, 64). Strabalzà. Strabalzare. Trabalzare.
STR -
(316) STR
Strabalzàa. Trabalzato. Stracchin. s. m. Stracchino(Giorn. Georg.
Strabalzón. Strabalzamento. Trabalzo? VII, 1 1 1 nella bellissima relazione del
Strabèll. Arcibello (Alleg.). Trabello. Viaggio agronomico d'Italia del bravo
Strabén.Trabene.Arcibenissimo(Redi Let.). marchese Cosimo Ridolfi). Specie di
Strabenedì. Benedire e ribenedire. Vatt cacio pingue o bianco o gialligno che
on poo a fà strabenedi. Vatti con Dio. si fabbrica tra noi di primavera e
Strabev. Trabere. Strabere. d'autunno col latte non isburrato qua
Strabolgirà. Rovinare di strafinefatto. gliato e serbato nel sale. Secondo
Andà a fass strabolgirà. Andare per epoche di lavorazione, secondo quan
la mala via. tità di caglio e di sale adoperato, e
Vatt a fà strabolgirà. Va alle forche. secondo le varie terre del nostro con
Strabolgiràa. Rovinato di strafinefatto. tado ove si fa distinguesi come siegue:
Strabón. Arcibuono. Soprabbuono. Stra Carsenza. . . . . Lo stracchino fre
buono. Trabuono; ant. Trasbuono – schissimo. Vedi la voce.
Arcibonissimo. Stracchin de dò paner o del viagg.
Straborlà. Allampanar dalla fame – V, più sotto.
Borlà e straborlà. Aver una fame che Stracchin de Gorgonzoeula.... Il più
scanna – V. anche in Borlà. squisito e sappiente fra i nostri stracchi
Strabrùtt. Tralaidissimo – Tralordo – ni, che si fa nell'agro di Gorgonzola.
Bruttissimo. Deformissimo. Stracchin del viagg o de dò pa
Strabuffàa. Rabbuffato. Rabbaruffato. ner..... Specie particolare di strac
Strabuì. Soprabbollire. Bollire a ricorsofo chini nei quali alla parte caseosa so
o a scroscio. vrabbonda quasi la burrosa pel molto
Stracàn. V. in Lègn (carrozza) vol. II, fiore di latte che vi s'impiega. Forse
p. 562, col. 2.º in principio. sono così detti del viagg perchè de
Stracàr. Tracaro.Stracaro.-Arcicarissimo. stinati all'esportazione, o perchè al
Stracaregàa. Sovraccarico(*tosc. – T. G.). tre volte si facevano col latte delle
Tracarco. Stracarco. Stracarico. vacche ritornate dai pascoli montani
Stracàregh. Tracarco. V. sopra. alla pianura e stanche dal viaggio.
Stracattiv. Tracattivo. Tramalvagio. Stracchin d'ona panera.... Specie
Straccà. Straccare. Stancare. Spossare. Es di stracchino con meno fior di latte.
sere stanchevole; alla lat. Lassare. Stracchin erborinaa o cont i erbo
Straccass de ſà, di, ecc. Stancarsi rinn. V. in Erborinn.
di fare, dire, ecc. (“tosc. – T. G.). Stracchin grass.... È fatto col latte
Straccàa. Straccato. Stracco.Stancato. Stan cagliato appena munto, riesce bianco.
co. Lasso. Lassato. Stracchin in l'oli. . . . . Stracchino
Straccàda. Straccamento. Stancamento. stato messo sott'olio.
Stracca dinna. . . . Un po' di stracca. Stracchin magengh. . . . . Lo strac
Toeù-sù ona straccadinna. . . Stan chino che si ſa di primavera.
carsi alquanto, averne quasi a stracca. Stracchin magher. . . . . Quelli che
Stràcch. Stracco. Stanco. Lasso. si ricavano dal latte delle due munte
Lavorà de stracch. Operare a stracca. spannate, riposato che sia, poi caglia
Puttost stracch. Anzi che no strac to, poi zafferanato.
chiccio(Allegri Calendimag). Stanchetto. Stracchin nostran. . . . . Stracchino
Stracch come on asen. Spedato – dozzinale. -
cap. 15.°). Dare o Vendere bossoletti. Strasentì. Riudire. L'hoo sentuu e stra
Pender vesciche per palle grosse. Dar sentuu. L'ho udito e riudito.
pasto o paroline o simili, ed anche Strasenti. Frantendere. Trasentire. Trau
Mandar d'oggi in domane. Tenere a dire. Ingannarsi nel sentire – Lo Stra
loggia, in tempo, a bada, in palaz sentire dei diz. it. vale sentir molto
zo. Talvolta verrà in taglio altresì il o vivamente – Min. però cita esempio
non Dar più lunghe ad alcuno usato
di questo verbo nel nostro sig.
dal Lasca (Strega IV, 5) e non re Strasformàa. Trasformato. Straformato.
gistrato dai diz. ital. Strasì. Assiderare – Riardere - Stritolare.
Strasciaria. Miseria. Frullo. Per ona stra
Strasii. Assiderato. Intirizzito – ll Transi
sciaria de nagott. Per una miseria. de Francesi. -
stridere. Angariare altri per modo che gare dei dizion. ital. vale ristringere.
ne debba fare scalpore grande. Stringàa ad. di vestito). Strozzato. Misero.
Strimbiaa. Scriato. Affato. Strano - Scriato Stringàa. Strozzato. Restà-li stringaa. In
direbbesi anche d'oggetti materiali, e tirizzare. Restà stringaa o strengiuu-sù
così disse il Dav. parlando di danaro. del sutt. Rimanere stretto dall'alido
Strinbiadell. Scriatello. Stranuccio. (Lastri op.V, 158). Aver avuta la stretta,
STR (33a ) STR
Stringhetta. Puntaluzzo (Aret. Tal. III, Strivàll. Stivale. Le sue parti sono
12). – Aghetto. Stringhetta. Pezzon. Forte di suolo = Trombin. Rivoſe
Stringònna. Aghettone(Fag. Amor non op. = Scarpa. Scarpa (V. Scarpa per le sue parto
a caso lI, 24). = Cann Gamie, e sec. il Tom. Sin. p. 282
Gambali o Trombe “fior.).
Strinz. . . . . Sp. di Pesce del Lago di
Como (Porc. Nob. p. 154). Dubito che Avegh grev i strivaj. Lo stesso che
sia il Crprinus vimba degl'ittiologi, Avegh grev el cuu, cioè ... Essere
o sia la Musella dei Gardesani. lento nell'andare, un santagio, un
Strión (dal romanzo Striun). Strego(“tosc. posapiano – V. anche in Ciu.
– T. G.). Stregone. Maliardo. Incantato Quand l'acqua la fa sonaj, torna
re. Fattucchiero. Negromante. Falsardo. indree, mett-giò i strivai. . . . . Lo
Fato. Prestigiatore. Ammaliatore. Ma spesseggiar delle gallozzole nell'acqua
lefico. Affatturatore. – Nei diz. ital. allorchè piove è indizio che la piog
Strione vale istrione, commediante. gla sta per cessar presto.
Vess on strion. Aver il diavolo nel Strivaja bombé. . . . . Stivali con
l'ampolla. Essere persona furba ed trombe assai convesse.
oltremodo antiveggente – ed anche
| Strivai a la dragonna- Stivali alla
Essere un rubacuori, un maliardo. dragona o alla scudiera(“tosc.). Stivali
Strionàscia. Stregarcia. che i Fr. dicono Bottes à l'écuyère.
Striònna. Stregona(Firenz. Op. IV, 17). Strivai a la Soaroff. Stivali con trom
Strion6n. Stregonaccio(“tosc. – Min. cit. ba a crespe(“fior.).
il Lalli). Strivaj a l'ussàra. . . . Stivali con
Striòzz che anche dicesi Striaria, Instria tromba tesa, ma pieghettati al collo
dùra, Instriamént e Striamént. Stre del piede come s'usano dagli usseri.
gheria. Malia. Fattucchieria. Incanto. Strivaj a mezza gamba.... Stivali che
Malefizio. Incantesimo. Fattura. Indoz non vanno più su che a mezzo la gamba.
zamento. Magia. Fattuchieria. Strego Striva; a trombin. Stivali colle fa
neria. Affaturazione. Affaturamento; e sce o rivolte “fior.).
ant. Fattia. Stregoneccio. Strivaj de tromba o de croppa.
Striscià o Fà el strisciant usiamo anche Ti omboni. Grossi stivali da corrieri, ec.
noi, ma nel solo sig. di Piaggiare, Vess adree a onges i strivaj. Far
Adulare, Usare servilità. fagotto. Prepararsi alla partenza, pos.
Strisciàda. Adulazione. Piaggiamento. e fig. – L'Ugnere gli stivali dei diz.
Strisciànt. Adulatore. Piaggiatore. ital. vale adulare, piaggiare.
Strivalaria. . . . Bottega dove si lavo Strivalön. Stivalone.
rano stivali – Magazzino di stivali. Stròcc. Busse. V. Bòtt, Buràtt, ecc.
Strivalàsc. Stivalaccio. Stroeüsa dicono in Brianza per Strüsa. V.
Strivalee. . . . Fabbricatore e venditore Strofètta. Strofetta.
di stivali, detto Bottier da Francesi. Stròlfa. Strofa. Strofe – Stanza.
Strivalin. Stivalino(*tosc.). Stivaletto. Dim. Strofignà. Strofinare. V. anche Straſojà.
di Stivale – e Stivaletto. Calzerino. Strofinàzz. . . . Ferro quadrato e den
Calzaretto in genere. tato da cima, fitto in testa al cilindro
Strivalitt. Bottini. Stivaletti che fa che mette capo nell'albero del filatoio,
sciano il solo collo del picde. il quale ferro va aggirando il sovatto
Strivalitt. Bolgicchini. Borzacchini. ad esso raccomandato e che dà moto
P'. Cottirno. (caccia. a valichi del filatoio da seta. Per so
Strivalitt de caccia. . . . . Bottini da lito ne sono quattro ad ogni valico.
Strivalitt de donna. . . . . Borzac Stroggià-sù. Tamburare. Tambussare. Bat
chini da donna. tere. Percuotere. Zombare. V. Bòtt.
Strivalitt de pell con soul. Bottaglie. Stròlega. Strologhessa (Min.). Indovina
Strivalitt de pell finna ai genoeucc... trice. Indovira. Divinatrice.
Calzaretti di pelle che aggiungono Strolegà. Strolagare. Strologare. Astro
fino alle ginocchia. (panno. lagare. Astrologare. Far la ventura o
Strivalitt o Chètt. Uosa di tela o di la nativita. Pi, inere.
STR (333 ) STR
Strolegà. fig. Armeggiar col cervello. Lam Streng i stropp. Lo stesso che Sarà
biccarsi o Stillarsi il cervello. Ghiribiz sù i stroppaj. V.
zare. Lambiccare. Abbacare. Mulinare. Stroppa del remm. Frenello.
Stròlegh. Strologo. Astrologo. Astrolago. Stroppàj. Stroppa. Stroppia. Ritorta. Ri
Indovino. Chiromante. Divinatore. tortola. Vinco. Ritorta con che si le
Che ghe pensa on poo i strolegh! gano le fascine, le legne e simili. I
Ci pensi cui vuole. Chi vien dietro Francesi la dicono Un pleron.
serri l'uscio. Sarà-sù i stroppaj. Chiudere. Andar
Creppa el strolegh. Prima cieco che dietro a tutti, e dicesi Chiudere una
indovino (Fag. For rag. II, 2). processione, una schiera, un convoglio.
Stròlegh. Indovino in genere. Stroppàj. Anima. Carta o cencio arro
Stròlegh. fig. Fantastico. Fisimoso. Uo tolato su cui si aggomitola il reſe o
mo singolare, cinico, strano, ruvido. sim.; il Gangaj dei Piemontesi.
Stròll. Schizzo. Sprazzo. Zacchera. Pil Stroppéra. Salcio da legare.
lacchera. Il Sanaz. disse anche Zac Stroppià. v. cont. br. Avvincigliare. Per es.
caro, forse strettovi dalla rima. Le ul I stroppi-en.
time tre voci si riferiscono special Stroppià e der V. Struppià, ecc.
mente agli sprazzi di fango. Strozzà. Strozzare. Strangolare – fig.
Strollà. Indanajare. Chiazzare. Sprazzare. Strozzare un abito, un cibo, un male
Strollà. Impillaccherare. Schizzare. Em in gola, una rabbia(“tosc. – T. G.).
piere di pillacchere o spruzzi di fango Strozzà in cunna.fig.Soffocare in erba.
o simile. Stròzzet. Vatt'impicca. Va alle forche.
Strollà. met. Indettare. Imbeccare. Dar Strozzàa. Strozzato. Strangolato – ſig.
l'imbeccata. Ammaestrare altrui di na Strozzato (“tosc. – T. G.). Dicesi d'a-
scosto di quel che debba dire o fare. bito, e di chi lo porta.
Strollà e Strollà-giò. Infarinare? Diroz Parlà de strozzaa. Parlare strozzato,
zare. Ammaestrare alquanto. cioè stentato e in gola(*tosc. – T. G).
Strollàa. Impillaccherato. Zaccheroso. In Parlar con voce arrantolata.
zaccherato – Indanajato. Chiazzato. Strozzàa. Strozzatoio. Strozzato. Dicesi
Vess strollaa de quajcossa. Avere del collo di certi vasi.
qualche tintura di lettere, di scien Strozzàda. Strozzamento. Strozzatura.
ze, ecc. Essere tinto nello studio delle Strozzadinna. Una brava strozzatura.
lettere, ecc. Esser tinto di lettere, ecc. Strozzadùra. Strozzatura. Strozzamento.
Strolladinna. fig. Un po' d'infarinatura. Strubbià. v. a. del Var. Mil. Battere.
Strolladùra, Zacchera. Pillacchera. Schiz Strubbidin. Voce antica che forse valeva
zo,
quanto l'odierno Fregon. V.
Strolladùra. Impillaccheratura; – fig. In Struccà. Strizzare. Spremere. Registro
farinatura – ed anche Indettatura. questa voce perchè fu usata da Carlo
Strollin. Zaccheruzza. Schizzetto. Porta nel suo Striòzz; ma se non erro
Strollón. Gran zacchera. essa fu nell'esimio poeta una remi
Strönz che anche diciamo Sciòtt. Stron niscenza veneziana, giacchè Strucar è
zolo. Stronzo. voce tutta propria del dialetto veneto,
Dà-dent el nas in d'on stronz. V. e che io non ho mai udito profferire
in Nàs. a nessun Milanese.
Dove se caga se lassa el stronz.... Lo Struccarampon. T. de Giojell. Incassa
diciamo per rabbia a chi per abito tojo. Specie di cesellino augnato che
non ripone mai le robe a loro luoghi. serve per ben incastonare le gioie.
Stronzèll. Stronzoletto. Stronzolino. Struggià. È lo stesso che Struggionà. V.
Stronzèll. fig. Scricciolo. Un po' di merda Struggiòn. s. m. sing. Faticatore. Labo
su due fuscellini. rioso, individuo amante del lavoro, o
Stronzellin. fig. Scriccioletto. vero obbligato a lavorare più che altri.
Stronzón. . . . Grande stronzolo. Vessel struggion de cà. Esser l'a-
Stronzonà. Lo stesso che Struggiona. V. sino. Essere aggravato da fatiche più
Stròppa. Titòrtola. Sprocco. V. Stroppaj. che tutti, durar fatiche da asino,
STR (334) STR
Struggiòn. s. m. pl. Fatiche. Facchinag zoli(Magal. Let. scient. XIV, p. 281 ).
gi. Stranguglioni. -
Borra di seta.
Struggiona che anche dicesi Struziàss e Fatton. . . . . Sp. di filaticcio poco
Struggià e Stronzonà. Affacchinare. o nulla torto.
Facchineggiare. Durar fatiche a modo Strusa grassa. . . . Quella che ha
di facchino, struggersi nelle fatiche. in sè oltre alla pelatura anche di
Strùppi. Storpio. Stroppio. molti guscetti o hacacci, e che è ric
Struppià. Storpiare. Stroppiare. ca ancora di buona seta.
Strappià de cortesia. scherz. . . . Strusà. Strisciare. Rasentare. Sfregiare.
Eccedere in complimenti e in cortesie, Radere. Raschiare. Toccar superficial
ciò che i Franc. direbbero Assommer Strusà-dent. Rasentare. (mente.
de complimens, de cadeaur, ecc. Strusà. T. d'Agr. Arramracciare ? Ado
Struppiàa. Storpio. Stroppio. Stroppiato. perar quella rnspa o ramaccia che
Mangià de pitocch e cagà de strup fra noi viene detta Strusa. (nare.
piaa. V. in Pitòcch. Strusà. Strascinare. Strascicare – Trai
Struppiàa. fig. Ristretto. Angustato. Strusà-adree. Strascicarsi dietro.
Struppiàda. s. f. Storpiatura. Storpiamen Strusà-foeura. Strascinar fuori.
to. Stroppiamento. Contrattura. Attrat Strusà-giò. Strascinare abbasso.
tura. Contrazione. Dicesi de nervi e Strusà indree. Strascinar addietro.
de muscoli. Strusà-sù. Strascinare ad alto.
Struppiadèll. Stranaccio. Storpietto. (gine. Strusà-sù. . . . Diſetto in cui danno
Struppiadùra. Stroppiatura. Stroppiatag alcune setajuole (seder); e consiste
Struppiasètt mazzaquattordes. L'Ammaz nello strascicare tanto i bozzolitiga
zasette. Un poeta pis. disse lett) col granatino(cont el scovinett)
Veh lo squarciapagnotte, il mangiatutti, che ne vengano a levare e metter da
Guarda il cacasaette, il gran colosso, parte non la sola borra come dovreb
Lo spacconaccio dai mostacci brutti; bero, ma ben anche la seta.
e altrove Ecco il Bruciapagliacci, il Strusà-via. Strascinar via.
Mangiacastagnacci, il Baffi di sorcio, Strusà. Zonzare. Azzonzare. Andare a
lo Sculacciabambini-V.anche Mazzasètt. zonzo. V. in Strüsa sig. 4.
Strùsa o Strusa de praa. T. d'Agr. La Strusada. Strisciata.
Ruspa(Gior. Georg. VII, 1 15. March. Strusadinna. Strisciatina.
Ridolfi). Ramaccia? Strascino 6agl. Voc. Strusadùra. Strisciata.
agr.). Sp. di Rastrello fatto di rami d'al Strusamént. Strisciamento. Strascinio.
beri intrecciati che si usa per ispianare Strusamentoi scarp-Scarpiccio(Targ
la terra per ispander pari il letame, ec. Piag. VI, 154 e Voc.).
Strùsa. . . . Asticciuola da bigliardo, la Strusàss adree. Strascicarsi dietro alcuno
quale ha per da capo un cepperello o dietro checchessia.
di legname incavato così che abbrac Strusin. T. de' Fornai. . . . In genere
cia la palla. Se ne servono i novizi è nome collettivo di tutti i lavoranti
nel giuoco per non risicar di rom fornai, escluso soltanto quel ministro
pere il panno della tavola. di bottega che sta al banco a riscuo
Strùsa. Erpicatoio? Strascino? Sp. di rete tere il prezzo del pane. S'cesoni, Men
da caccia. inalevaa, Cruschee, Scimo, Piccol sono
Strùsa (In) che anche dicesi A stondera tutti Strusitt.
o In voltion. Soagoloni(Barg. Intr. Pel Strusin. . . . . In ispecie è quel gar
legr. III, 7). A giostroni(Zanon. Rag. zone di fornajo che va per le case a
van. II, 4). A zonzo. Gironi. portare il pane. Forse non sarebbe
Andà in strusa. Giostrare o Farci la mal detto Aiutante, giacchè i fornai
giostra o Andar giostroni per le vie o
Essere un giostrone(“fior. – Meini in
toscani chiamano così i loro fattori o
garzoni di bottega – È da osservarsi
l
Tom. Sin. a Torneamento). Zonzare. che i diz. italiani hanno Strascino in
Strùsa(in genere). Sinighella(Gior. Georg. senso di beccaio che vende la carne
1858, 54 e seg.). Rimondatura di boz per le strade senza tener bottega.
STU (335 ) STU
Struson. Ilandagio, Giròvago, Colui che | El stuaa besogna mangiall cout el
va volentieri vagando senza necessità. cugiaa. . . . Io stracotto vuol essere
Fà el struson de nocc. Andare a tale davvero se si ha a dire squisito.
frugnuolo. Essere un nottolone. Andar Stuàa. net. Stampìta. Seccaggine. Asciu
vagando di notte senza bisogno, gaggine di tedio. V. in Sùccia sig. fig.
Struson(Iu o A.). Strasciconi. Striscione. Stuadin. Stufatino(Gigli Sor, I, 1 – Pan.
Striscioni. A maniera di strascinamento. Poel. I, xxv , i 7), -
Stru 6a.... Sp. di Strascino che si usa Stùcc.Staccio. Astuccio – Busta – Guaina.
per fare la calata nelle nevi. Stucc de cerusia Ferriera,
struson(verso il Comasco) . . . È quella Stucc de compass. . Astuccio
che noi diciamo Strusa de praa. V. da compassi; e propr. Quell'astuccio
Strùtt. V. Gràss bianch. che contiene in sè un compasso con
Struttura. Struttura. tutte le sue mute.
Struziàa. Arrangolato. Slentato. Lavorà Stucc di gioi. ... Busta delle gioie.
struziaa. Lavorare arrangolato. Stucc di oggiaa. Custodia(Tar. fior.).
Struziàss. Struggersi nelle fatiche. Sten Stucc di petten. Pettiniera.
tare. Bistentare. Faticare. Arrabattarsi. Stucc di possad. Busta o Custodia
V. anche Strugionò e Cruziàss. da posate – Dicesi Coltelliera o Col
Sirùzz. Struzzo. Struzzolo. Uccello che è tellesca quella de'coltelli; Forchettiera
lo Struthio camelus L. – Deventà ma quella delle forchette , Cucchiajera
gher come on struzz. Fare un viso di quella de cucchiai - Quel canestrino
mummia. Allampanare. Diventare ma con tramezza che, in vece di busta, fa
gro assaettato. Riuscire un zolfanello. cucchiaiera da un lato e forchettiera
Strùzzi. Travaglio, Fatica. Stento. Disa e coltelliera dall'altro, noi lo diciamo
gio. Pena. - el Zest di possad, e i Toscani Panie
Fagh adree tutti struzzi, . . . Sop rina da posate.
portar ogni disagio per alcuno. Stùcc per Trombin de ganassin. V.
Stùa o Stùva. Stufa. Specie di forno o for Stuccà , ecc. per Instuccà, ecc. V.
nello di più specie. Le sue parti sono Stuccadòr. Stuccatore.
Fornell. Fornello - Us'cioeu. Chiusino - Stuccadùra, Stuccatura.
Scaldin. . . . . . = Cassa d'aria. . . . . . - Pee o Stuccee. Stipetlajo. Guainajo. Cassettajo.
Pescitt o Tedestall. Zoccolo. - Canon. Tubo.
Forzerinajo.Facitor d'astucci o stipetti.
Stùa. T. de Forn, Caldano. Quella stanza Stuccètt e Stuccettin... Picciolo astuccio.
o volticciuola ch'è sopra o dietro il Stùcch. Stucco. Composto di varie ma
forno. È una specie di stufa secca terie tegnenti, per uso d'appiccar
dove si mette il pane a lievitare. insieme checchessia o riturar fessure.
Stùa. T. de Forn. Braciajo. Specie di Stucco bianco da agguagliare, Stucco da
cassetta in cui si mette a spegnersi cesellare, Stucco da far musaico, Stucco
la brace che si cava del forno, da legnajuoli, Stucco da ricommettere
Stùa o Stànza calda. Stufa. Nelle osterie o acconcia e statue(Bald. I ſoc. Dis.).
è quella camera che si tiene sempre Stucch lucid. ... Stucco a specchio.
riscaldata a comodo de concorrenti. Siùcch, Stucco da far figure. Composto
Stùa. Tepidario. V, Sèrra. di gesso, terra, ecc. da modellare.
Stuàa o Stuvàa. Stracotto(Pan, Poat. I , Figurin de stucch. ſig. Angiolin di
xxi, 17). Staſato, Carne di manzo o Lucca. Donna imbellettata o lisciata.
di vacca, stata infusa nel vino, lar Omm de stucch. Magio. Boto. Bel cero.
dellata di chiovi di garofano, spicchi Restà-lì de stucch. Vale quanto Restà
d'aglio e lardelli, e stracotta a fuoco li comè l'omm de preja. V. in Omm.
lento con brodo e grascia. Stùcch. T. de Coltell. Cimento. Mestura
Dann on stuaa o ona succia o ona con che riempionsi i manichi dei col
suppa o Dann iu d'on stuaa. Infra telli a codolo.
ci lare. Torre il capo altrui. Annoja Student. Studente – Dicendo I Student
re. Seccare. Tediare con discorsi lun assolutamente noi intendiamo per ec
ghi, inutili, insulsi. cellenza quelli dell'Università.
STU (336 ) SU
Studentasc. Studentaccio(“tosc.). Stuinètt e Stuinoeü.... Picciolo stufatoio.
Stùdi. Studio. Stuinén. . . . . Grande stufatojo.
Cors di studi. Corso di studi(*tosc. Stuiroeù. V. Stoiroeù.
– Tom. Giunte). Stuista o Stuée. . . . Chi fabbrica o ven
Passà i studi. Fare o Compire gli de stufe di cotto.
studi. Andare allo studio(“tosc. – T. G.). Stuón o Stuònna. . . . . Grande stufa.
Stùdi. Studio(*tosc. – T. G.). Stanza di Stupefaa, e scherz. Stupefiàsch. Stupc
studio d'avvocato, di procuratore, di fatto. Ammirato. Maravigliato.
notajo, ed anche l'avviamento di tale Stupéndi idiotismo per Stipendio.
studio. Per es. Si vende uno studio. Stupéndo. Stupendo. Mirabile.
Gioven de studi. Giovani di studio Stupendonàzzo. Stupendissimo.
(Pananti nel Corriere delle Dame mila Stupi. Stupire. Me stupissi grandement.
nese 181 1, p. 419). Mi maraviglio di voi.
Stùdi.Studio? Parl. di Scultori, Pittori, ecc. Stùpid. Stupido.
è la stanza dove stanno a lavoro. Stupidòn. Faccia di stupido (Pan. Poet.,
Stùdi. Telonio parlandosi di negozianti. I, xxxvii, 16). Stupidone(*tosc.). Stu
Studià. Studiare. Stupii. Stupito. (pidaccio.
Chi tropp studia matt deventa, e Stupor. Stupore.
chi no studia porta la brenta. Chi più Fassen stupor. Mostrarsene stupito.
studia manco studia (Minucci Note Sturbàss. Sturbarsi. Disturbarsi. Turbarsi.
Malm. VII, 1) – V. anche in Brénta. Sturión. Storione. L'Acipenser sturio L.
Studiagh-sora. Studiarvi-sù (Magal. il quale colle sue uova ci dà il cavia
in Targ. At. Accad. Cim. I, 456). le, e col notatojo la colla di pesce.
Studià vum. Farci uno studio su d'una Panscia de sturion. Moronella (*ro
persona. Studiarla per conoscerla(“tosc. man. – Scap. Op. pag. 5). Schenna
– T. G.). de sturion. Schienale (ivi).
Tornà a studià. Ristudiare. Sturionin. Storioncello.
Studiàa. Studiato. Stùva, Stuvàa, Stuvin, ecc. V. Stùa,
Studiattà. Studicchiare (*tosc. – T. G). Stuàa, Stuìn, ecc.
Studiacchiare. Studiazzare. Sù. Su. Sopra – V. anche in Giò.
Studiént. Studiente. Idiotis. per Studént. P. Andagh-sù bella (parlando di don
Studiètt. Studiòlo. Picciolo scrittojo. na). Riderle l'aprile – parl. d'uomini
Studiòs. Studioso. Avere bel tempo – in genere Quand la
Stuée. . . . Chi fabbrica o vende stufe di ghe andava-sù bella. Al suo buon tempo
Stuètta o Stuvètta. Stufetta. (cotto. (Caro En. II, 742). V. anche in Bèlla.
Stùti. Stufo. Stufato. Infastidito. Ristucco. Andà in sù. Ire più alto(Mach. Op.
Stuff e sagg. Stucco e ristucco. l, 164). Crescere prezzo.
Stuffi. Stufare. Stuccare. Ristuccare. Andà-sù. Crescere. Aumentare debiti.
Stullii. Stufo. Stucco. Ristucco. Anda-sù. . . . Continuare a far cre
Stuffiss. Nojarsi. Infastidirsi. Ristuccarsi. denza ad alcuno – E perchè andà-sù
Stuìn. Stufatojo (Scap. Op. p. 15 verso inscì tant? . . . dico io a chi si lagna
e altrove; voce che credo romane d'un mal debitore di somma notabile.
sca o lucchese, giacchè egli la scrive Andà-sù. Trascorrere. Per es. Lassà
Stifatoro, desinenza propria di ambi andà-sù on mes, duu, trii. Lasciar tras
quei dialetti). Stufiera (*tosc. – Mol. correre un mese, due mesi, tre mesi.
El.). Pignatto. Specie di vaso, pro Andà-sù. T. di Giuoco. Perdere la
priamente di terra e con coperchio posta. (dere.
che sigilla appuntino, di cui si fa uso Andà-sù: T. di Giuoco di Bigl. Per
per istuſare le carni. Andà-sù. T. di Giuoco di Bigl. Far
Stuin de ramm. Stufajuola(“tosc. – giuoco. Nel giuoco del bigliardo è
T. G.). Bastardella. quello che ne giuochi di carte direb
Stuinada. . . . . Piena una stufiera. besi Aver la mano.
Stuinée. . . . . Chi vende stufajuole o Andà-sù. Andar insù la spcsa('tosc.
stufiere. – T. G.), Montare a di molto,
SU (337) SUB
Andà-sù con altre frasi dipendenti Pocch sù pocch giò. In quel torno.
veggasi in Andà. Tanto quanto. Dal più al meno.
Andà sù per sù. Andar tapinando. Podè minga andà pussee in sù. Non
Tapinare. Andar ramingo – Perdersi. poter andare più oltre. Non poter cre
Appenna sù el paccia. Di levata o scere di più in gloria, in onori, e sim.
Di prima levata o Subito di levata, Quell là sù. Iddio; e com. Sant'Alto.
mangia(Zan. Rag. vana II, 1). Saltà-sù. V. in Saltà.
A sto mond chi va-sù e chi va-giò Stà-sù assol. o Stà-sù de nocc. Ve
che i cont. dicono Chi casca e chi leva. gliare. Vegghiare. Stare alzato.
Il mondo è fatto a scale, chi le scende Stà-sù. Fare il prezzo alto.
e chi le sale. Stà-sù. Portar broncio.
Aveghela sù con vun. Aver dell'ama Su de. fr. br. Circa. A un di presso.
ro in corpo contro alcuno (Pros. fior. Bene. Da. Even su de vint. Erano
IV, 1, 82). Avere mal fiele contro ad ben venti, circa venti. Da venti erano.
alcuno. Aver in urta uno. Aver il tarlo Su sù. Su su. Suvvia. Ovvia.
con alcuno. Aver in uggia alcuno. Vc Tegniss-sù o Stà-sù. Stare sostenuto
der di mal occhio alcuno. o in sul mille. Far gli occhi grossi.
Avegh-sù. Aver a fuoco un pollo, ec. Far buzzo. Non degnare.
Dà-sù. Sbucare. Mostrarsi. Tirà-sù ne vari suoi sig. V. in Tirà.
Dà-sù. Andar insù il prezzo(“tos.T.G.) Toccà-sù e Toccalla-sù. V. in Toccà.
Dà-sù la vos. V. in Vös. Toeü-sù ne' vari suoi sig. V. in Toeiù.
Dì-sù. V. in Dì. Disii sù. Dite sù Vegni-sù ne vari suoi sig. V. Vegni.
(“tosc. – T. G.). Vessegh-sù el gatt che anche dicesi
Fà stà sù. V. in Robà e Stà. Vessegh minga el piatt. . . . . Frase
Fa-sù el lecc. V. in Lècc. che si usa per denotare impossibilità
Fà-sù on vestii, on pagnin. ... Al di fare od ottenere checchessia.
lestire alla svelta un po di vestituccio. Vess on sù e giò..... Per es. Certi
In sù. Oltre. bastion hin ancamò tutt on sù e giò.
In sù di tre onz. Da più di tre once. In qualche parte le mura sono ancora
In sù. V. Insù. disuguali, aspre, ronchiose, malagevoli.
Lassà andà-sù. Trascorrere con de Vess semper inscì, sù e giò. Stare
ibiti, pagamenti, e sim. fra il letto e il lettuccio.
Là sù. Colassù. Colassuso. Vess sù. Essere a fuoco. Bollire in
Manda-sù on rapport,ec. V. in Mandà. pentola. (bal. l, 2.
Mett-sù. Indossare. Vess sù. Esser in piede (Fag. L'Ast.
Mett-sù. fig. Intizzare. Aizzare. Vess sul pio uv, e sim. . . . Esser
Mett-sù o Menà-sù. Metter prigione. volto alla pioggia o sim. -
Viag. pas.). Esaurirsi. Fontanin che suga Sugh de regolizzi. Sugo di logorizia.
mai. Fonte perenne, che non secca mai. Sugh di fior. Nèttare.
Sugà-sù. V. Insupiss. Sugh di frut. Mucilagine.
Sugà-sù.... Rifinire le derrate, le Sugh d'on discors, d'on liber, ecc.
merci, ec. senza più oltre rifornirsene. Suco. Succo. Sugo. Sugosità. Sunto. Com
Sugà-sù el peston. Dare l'ultimo pendio. Riconto – Smidollare un libro.
sgocciolo al fiasco. Sùgh. ? T. de Cuoc. Sugo. Sustanza.
Sugà-via. Rasciugare. Astergere. Sughillo. ) Sostanza – Sugo di manzo.
Sugàa. Asciugato. Asciutto. Rasciugato. Sugo di pesce. Quello che i Francesi
Sugacoeür. Lo stesso che Tossegacoeür. V. dicono Coulis.
Sugacóo. v. a. Daz. Merc. Sciugatoio? Macaron al sughillo. V. in Macarán.
Specie di velo bambagino da mettere Sugós. Sugoso. Succoso. Sucoso – Mostoso.
in capo le donne. Suiga. v. cont. del Basso Mil. . . . . Forse
Sugàda. Rasciugatura. Il rasciugare. quel Bastone auncinato col quale i cu
Sugadinna. Dim. di Sugàda. V. stodi delle acque d'irrigazione aprono
Sugamàn. Sciugatoio. Asciugatoio. Ban e serrano i caterattini di esse.
dinella. Guardanappa. Guardanappo. Suin. ... . Nei prati marcitoi del Basso
Un pezzo di pannolino lungo circa Milanese chiamasi così quella specie
due braccia per uso di rasciugarsi. di Cuscino d'asse che ponsi ai così
Sugapàgn per Tambor di pagn. V. detti angiolin o ne fossatelli per ob
Sugàss. Fasciugarsi. – Sugass i oeucc. bligar le acque a spagliare non di
Forbirsi gli occhi. Rasciugarsi gli occhi. fuga, ma a poco a poco e secondo
Suggerì. Suggerire. – M'è minga suggerii che con uno o più di questi suin in
de fall. Non mi sovvenne di farlo. tromessi nell'incanalature degli stipiti
Suggerì. T. Teatr. Soffiare. Rammentare. del sostegno si voglia più o men ge
Far da soffietto. V. Suggeridor sig. 2.” nerosa adacquatura. L'ultimo suin,
Suggeridor. Suggeritore in genere – in cioè quello che tocca la soglia, chia
cattivo senso Buriasso. miamo con ispecial nome Tajon. V.
Fà de suggeridor. Far da soffietto. Suizidi. Suicidio.
Suggeridor. T. de'Comici. Rammentatore Sùl. Sul – In Brianza si suol dire Sul
(Alb. enc. in Commedia e ºtosc. – Casaa, sul Montesell, sul Besana per
T. G.). Suggeritore (Alb. bass. in Souſ indicare Su quel di Casate, ecc., cioè
fleur). Soffione (Pan.). Colui che dalla nell'agro, nel territorio di Casate, ecc.
buca del palco scenico rammenta ai Sultàn.... Specie di turbante donnesco.
comici le loro parti. Sultaninna o Sultànna. Ad. di Uga. V.
El bus del suggeridor. La buca del Sultànna. Sultana.
soffione (Pan. Poet. II, x11, 52, ivi Sultàno. Sultano. – Parì el gran sultano.
xIII, 49, e altrove). Essere il Fava, lo Spoccia.
Suggeridòra. Suggeritrice. Sùmmum (Ad o Al). Al più. Tutt'al più.
Suggerii. Suggerito. A fare assai. A rigore.
Suggerimént. Suggerimento. Superà. Superare.
Suggestiva(Interogazion). Interrogazione Superàa. Superato.
suggestiva. Superàbel. Superabile.
Sùgh. Succo. Sugo. Succhio. Suco. Superarbitri. . . . L'ultima visita mili
Che sugh? Qual utile? Qual pro? tare per l'oggetto di cui sotto.
Qual profitto? Arbitrà. . . . Visitare come sotto.
Discors senza sugh. Parlare senza mi Arbitri. . . . . Prima visita medica
dollo, senza sustanza, sciocco, insulso. per riconoscere se altri è abile o no
L'è senza sugh o Gh'è dent nagott. al servigio militare.
Non c'è sugo(“tosc. – T. G.) parlando Superàss. Frenarsi. Contenersi. – Savè su
di discorsi, faccende, piaceri, e sim. perass. V. Fass superiorin Superior ag
È scipito,insulso,insipido, freddo futile. Superazion idiot per Supurazion. V
SUP (341 ) SUP
Supèrb. Superbo. Superiora Superiora di monasteri ec (Ros.).
Deventà superb. Pigliare superbia. Superioritàa. Albagia. Alterezza.
Salire in superbia(*tosc. – T. G.), Mon Superioritàa.T. d'Ufficio Superiorità(Band.
tare in superbia. Insuperbire. Insuper leop. – Mol. El.). Autorità superiore.
birsi. Levarsi o Venire in superbia; Superiormént. avv. . . . Da parte dei su
alla lat. Superbire, periori. Autorizzaa superiorment. . . .
Fà deventà superb. Fare o Mettere Autorizzato da parte dei superiori.
superbia (“tosc. – T. G.). Levare uno Superlativ. Superlativo,
in superbia. Superstiziòn. Superstizione. Superstiziosi
Superb come Luzifer. V. Superbon. tà – per Arlia. V.
Superb minga mal. Superbetto. Su Superstizios. Superstizioso.
perbuzzo. Superbuzzaccio. Superstiziosòn. Superstiziosissimo,
Supèrbia. Superbia. Supi. Sorbire.
Respond con superbia. Rispondere Supì. Assopire.
alla superba. Supii. Sorbito.
Superbiascia. Superbiaccia(*tosc. – T. G.). Supii. Assopito. Sopito.
Superbiètta. Superbiuzza. Superbietta vo Supimént. Sopore.
ce italiana tolta dalla prefazione alle Supin ecc. per Suppin, ecc. V.
Rime del Boccaccio tom. XVI, pag. 8 Supin, T. Gram. Supino.
del cav. Gio. Battista Baldelli. Suplemént. Supplimento. Supplemento.
Superbids. Superbioso(Fag. Rim. II, 194). Suplént. Supplente – per Càmbi sig. 4.” V.
Supèrbo. Squisito. Eccellente Superbo. Suplì. Supplire – e ant. Sopperire.
Magnifico. Per es. Un vestito superbo. Suplii. Supplito.
Una cena superba – Ad. di Vin. V. Sùplica. Supplica.
Superbon. Trasuperbo. Superbiosaccio. Suplicà. Supplicare,
Superbiosettaccio(“tosc. – T. G.). Su Suplicàa. Supplicato.
perbaccio. Superbone. Superbissimo. Più Suplichètta. Breve supplica.
superbo di Capaneo. L'era on super Suplizzi. Supplicio. Supplizio. Vess on su
bon. Non avrebbe detto al granduca: plizzi. Essere una morte, uno stento.
tirati in là (“tosc. – T. G.). Sùppa. Zuppa. Suppa – I nostri conta
Superbonàzz. Superbissimo. dini, e specialmente quelli dell'Alto
Supercià. Soperchiare. Superchiare. Milanese, chiamano Pan maeuj o Pan
Superciànt Soperchiatore. mojaa la zuppa di brodo e pane di
Superciaria Superchieria. Soperchieria. gran turco, Suppa la zuppa di brodo
Superficia. Superficie. Superfizie. e pan di frumento, Panmoijn la zuppa
Superficial. Superficiale. Superfiziale. di pane in vino, Braeud il pane di
Omm superficial. Uomo di poca le gran turco intriso in un po' d'acqua
vatura. Uomo leggiero. Uomo che beve calda concia col burro o col lardo –
a rigagnoli. Variano però le identità di valore ne
Superficialitàa Superficialità. Superfizialità. gli stessi nomi secondo luoghi, il Be
Superficialmént. Superficialmente. Super stazzese per es. intende per Panmoeuj
.fizialmente. Leggermente. Buccia buc la zuppa in vino; ma in generale la
cia. A fior d'acqua. distinzione fatta più sopra domina in
Supèrfol.Soperchio.Soverchio-Superfluità. gran parte del nostro contado ove il
Superior. s. m. Superiore. Sopraccapo. Braeud rappresenta l'acqua cotta dei
Cont i superior besogna semper Maremmani toscani, eccettuatone il
bassà el coo. Al più potente ceda il peperon rosso.
più prudente. Fà la suppa. fig. Lo stesso che Fà
Superior. agg. . . . Di superiore. la pappa. V. in Pappa sig. 5.”
Autorizzazion superior. . . . Auto Imbriagh o Cott comè ona suppa.
rizzazione da parte dei superiori. Ebbro come monna. Marcido come una
Superior. agg. Maggiore di... Superante. monna. Ubbriaco all'ultimo segno –
Fass superior. Farsi un animo supe Anche i Francesi dicono Ivre comme
riore all'oltraggio, al dolore('tosc.T.G.). une soupe.
SUP ( 342 ) SUR
O suppa o pan moeuj, se no hin Suppònn. Supporre. Presupporre. Dare
frasch, hin foeuj o vero Se no l'è suppa, per supposto.
l'è pan bagnaa. È tutta fava. Si dice Fà supponnona cossa. Supporre al
proverbialmente di due cose fra le trui checchessia.
quali non si osservi alcuna differenza; Suppònn. Presumere. Allacciarsela. Aver
ciò che i Fr. direbbero C'est jus vert ou presunzione nelle proprie forze, nel
verjus, Bonnet blanc ou blanc bonnet. proprio sapere; presumere molto di sè.
Suppa e panmoijn. fig. sch. . . . Ca Suppònna o Suppàscia o Suppa de ma
rezze maritali; fuoco freddo. der badessa. Zuppone.
Vun el fa la suppa, e i olter la Supponiu. Supposto.
mangen. fig. Uno leva o scova la lepre, Suppòrt. T. de'Torniai. Gruccia. Appog
ed un altro la piglia. Uno fa i mira giatojo? Quella parte su cui il torniajo
coli, ed un altro ha la cera. Egli ha appoggia i ferri co quali tornisce. Ne'
fatta la panata al diavolo o ha tratto torni da lavori gentili è detta el Sup
di bocca al can la fiera. Dicesi quando port dal franc. Support; ne comuni è
alcuno ha durato fatica in qualche più lungo e dozzinale, ed è chiamato
cosa, ed un altro ne ha il merito. Support fiss. Stanga(Barre o Appuis fr.).
Sùppa. fig. Stampita Seccaggine. Rimessa. Supposiziòn e Suppòst. s. m. Supposto.
Dann ona suppa. E lo stesso che Supposizione. Ipòtesi. Presupposizione.
Dann in don stuaa. V. in Stuàa. Demm per suppost. Diamo per sup
Sùppa.T. de Cappel. Imbastitura(Alb. enc. posto o per ipotesi. Mettiamo caso ipo
in Incrociare). La falda da cappello in tetico. Poniamo il caso. Supponiamo.
cominciata sulla catinella (coldera di Suppòst. add. Supposto. Suppòsito.
fattur); il cappello che non ha ancora Suprèmm. ad. Supremo.
forma vera appena ch'esce di follatura. Suprèmm. s. m.... Tribunal supremo.
Suppà che altri dicono Smojaccà. ... Far Supurà.Suppurare. Venire a suppurazione.
zuppa, mangiar zuppa, imbagnare il Supuràa. Suppurato.
pane nel brodo. (barsi. Supurativ. Suppurativo. Maturativo.
Suppà. Inzupparsi. Ammollare. Abbom Supuraziòn, e idiot. Superaziòn. Suppu
Suppàa e Suppàa-sù. Inzuppato. Abbom razione. Suppuramento. Maturazione.
bato. Sùr.Signore; e fam. Sor(“fior. Rim. aut.pis).
Suppàscia o Suppàzza. V. Suppònna. Sùra. Signora.
Suppéra. Piatto da zuppa(così l'Alb. bass. Sùrba. Tromba. Tromba aspirante che
in Soupière). Zuppiera(“fior.). Vase in serve a vari usi, e particolarmente
cui si porta la zuppa in tavola. per votare le acque stagnanti. Il suo
Manegg de la suppera. fig. . .. . Certi manico dicesi Menatojo.
come Doccionetti di capegli che i nostri Sùrba. fig. Succiabeone. V. Sbagasción.
vecchi usavano portare orizzontali al di Vess ona surba. Far a bere con le
sopra delle orecchie. Forse a questo pevere (Dati Lepid. 15). E' berebbe un
nostro traslato corrispondono le Far cogno di vino(Monos. 28) – V. anche
fecchie riportate dal Bracciolini (Sch. in Tùrch.
de'falsi dei XVI, 51) in questi versi: Surbi e Surbì-sù. Sorbire. Assorbire. As
Chiude il libro il Consiglio (personificato) sòrbere, e per conseguenza anche Sòr
Le far ſecchie di neve a ciascun lato.
bere benchè non registrato dai diz.
Suppin.Zuppino ozuppina(“tos.)Zuppetta. Surbii. Assorbito. Assòrto.
Aveghen anca tropp d'on suppin. Surbuì. Fermentare. Levare in capo.
Voler fare d'una ciriegia due bocconi Surbuì. Ribollire. Subbollire. Sobbollire.
(Bracciolini Sch. de'fal. Dei IV, 5o). Sboglientare.
Mostrare che una ciriegia abbia a far Surbuì. Ribollire(*tosc. – T. G.). Il fer
nodo nella gola, farsi di bocca stretta. mentare del letto de bachi da seta.
Suppinoeiù. Zuppettina(tosc.). Surbuì. T. di Zecca. . . . . Dicesi del
Supponént. Presuntuoso. Suppottiere. metallo qualunque che bollito spugni.
Suppònes. Presumere; fam. Allacciarsela. Surbuidùra. Fermentazione. (tato.
Supponibel. Supponibile. Presumibile. Surbuii. Ribollito - Sboglientato - Fernen
SUT (343) SVA
Surbòj. Ribollio – Fermento. Suttila. Ad. d'Aria, vos, ecc. V. – di
Surbujmént. . . . Difetto del cacio lodi Lira. V. in Lirètta.
giano, ed è quando riesce tutto occhi. Suttiladora. T. di Ferr. Distendino. V.
Suressit. s. m. Il Resurressi. Master, Fèrr, Màj.
Surogà. Surrogare - Surogàa. Surrogato. Suttilià. V. Suttiglià.
Surogazion. Sirroga(Mol.El.)Surrogazione Suttilin. Sottiletto. Sottilino – Sottilotto.
Sursori per Sossori. V. (stità. Suttin. . . . . Asciutto anzi che no. L'è on
Susànna (Casta).... Donna che affetti ca poo suttin. . . . . Ha del secco.
Suscettibel. Suscettivo. Suscettibile. Suzzéd, ecc. V. Succed, ecc.
Suseità. Suscitare. Svaccàa. Immodesto. Scostumato. Svergo
Sùss. Ruzzo. Chiasso. Romore. Fà o Mcnà gnato. L'è tropp svaccaa. È troppo
del suss. Sbaldare. V. in Vàppo. immodesto - ed anche Smodato. Tras
Sussì che i cont. dicono Pasmà. Spirare(“ar. modato.
– Red. Voc. ar.). Ustolare. Ustrolare. Svagàss. Svagarsi. Svagolarsi. -
Tabacch rapé. Rapè (Tar. ſir.). Si Tabaccòn. Tabaccone (Guadag. Poes. II,
specifica in Rapé rapaa. . . . - 176). Tabacchista. Colui che usa pren
Rapé de Paris. Tabacco di Parigi rapato(id.) dere molto tabacco da naso-Tabaccoso
Rapé de Strasburgh. Tabucco di Stras (Mol. El.) se insucidato di tabacco.
burgo rapato(Tar. fir.). Tabaccònna. Tabaccona(“tosc.).
Rapé nontagna. Rape sodo ? (Tar. fir). Tabalò. } Zavali. Un povero zavali. Dag
Rapé san Domingh. Tabacco di san Do
mingo rapato(Tar. fir.).
Tabalòri. º giano. Capo quadro. V. Badee
– Dal romanzo Tabbalori.
Rapé sant'Omèr.... Rapè di Saint-Omer.
Ilapé san Vincenz. Tabacco di san Vin Tabalòria, Babbalea. Baggiana.
cenzio rapato (Tar. fir.). Tabàr. Tabarro. Ferrajuolo. Mantello.
Pastrano – Le differenze che corrono
Tabacch trij. Tabacco grattato(T.fir).
Tabacch trii re ordenari. . . . . fra queste voci e le loro aſſini Gabbano,
Gabbanella, Cappotto, Palandrana, ecc.
Tabacch Verginia. Tabacco di Vir
veggansi nel Tom. Sin. alle voci.
ginia. Si specifica in violett scelt.... .
Uso Inghilterra rizz. . . . . Con sù el tabar. Inſerrajolato,
Verginia natural scajada. . . . . Doppi o ſint come el tabar del
Ponta de Verginia. . . . . diavol. V. in Diàvol.
Natural vero. . . . . Fà on tabar o on fariocu a vun. Ap
Tabacch.... Trinciato, e si specifica piccare o Attaccare o Affibbiare altrui
in Focuja trinciada.Trinciato d Olanda(T. fir.). una campanella, un campanello, una
Trinciato di foglia di Salonicco (id.). zana, un sonaglio, un bottone o bot
Trinciato di foglia di Virginia (id.). toni senza ucchielli. Sbottoneggiare. Dar
m- Andà in tabacch. ſig. . . . Si dice dello di bianco ad uno. Apporre ad uno tal
stritolarsi o dello sfarinarsi delle for cosa che altri lo tenga per reo uomo.
glie qualunque ed anche d'altri oggetti. Mett-sù el tabar. Indossare il ta
Color tabacch. Color tabaccato o di barro – fors'anche Inſerrajolarsi.
mattone. Quel colore che più s'accosta Tabara la Giovanna, a la giraffa, ecc.
al tabacco di Spagna. . . . . Mode varie di tabarri.
Mastegà tabacch o Ciccà. . . . . Ma Tabar a la spagnola. . . . . Talar
sticar tabacco. (bacco. retto alla spagnuola, corto da piede
Mes'cià el tabacch. Sterzare il ta ed elegante.
Tirà-sù del gran tabacch. Inzufolare Tabar a la venezianna... Ferraiuolo
di gran tabacco (“tesc. – Ret. Vulc. alla veneziana con sarrocchino breviss.”
XVI, 5). Stabaccare(“tosc. – T. Sin.). Tira-giò el tabarr. Sferrajolarsi.
Vess come a tirà-sù ona presa de ta Vecc come el tabar del diavol. V.
bacch o a spuà in terra. V. in Tèrra. in Diàvol.
Vari manca ona pippa o oua presa Vess negher come el tabar del dia º
de tabacch. Non valere una scorza di vol. Essere tutto stizza. V. anche in Cópp.
noce. V. anche in Svérza e Stràscia. Tabar (usato oggidì dalle donne). Cap
Tabàcch! Via! Marcia via' l'anne via! potta( tosc.). (rajolaccio.
Tabàcch: . . . . Esclamazione che si usa Tabaràse. Tabarraccio. Mantellaccio. Fer
per avvertire chi parla libertinamente Tabarèll e Tabarellin. Ferrajoluccio(Fag.
eh e vi sono fanciulli o fanciulle al Rin. V). Ferrajoletto. Tabarrino. Man
l'innocenza de quali si disconviene telletto. Mantellino. Mantelluccio. Pa
quel libero favellare. Tabarin per Sgalſión. V. (stranella.
Tabacch de montagna. P. Arnica. Tabarón o Fariolon. Tabarrone(Compar.
Tabacchée. Tabacchino. Tabaccajo. Ven Pellegr. lII, 8). Mantellone.
ditor di tabacco al minuto. Tabarón o Forbesètta. . . . . In alcune
Tabacchént. Tabaccoso (Mol. El.). parti del Basso Milanese è detta così
Tabacchéra. Tabaccaja(“tosc. - T. G.). La una specie di Forfecchia (Foficula dei
moglie del tabaccajo o La Donna che sistem.) la quale infesta le risaje. Si
ha bottega di tabacchino. V. in Ziléra. miglia alla Forlecchia de fichi nella
Tabaccherinna. . . . Giovine tabaccaja. forma, ma è di colore che trae al tané.
Tabacchin. Dim. e vezzeg. di Tabàcch. V. È detta Tabaròn perchè tagliando il
TAB ( 347 ) TA C
riso germogliante, nello andarsene s'av del sentimento generale voluto dal
viluppa nella foglia che ha tagliata e pantomimo. Per consueto ogni atto di
se la strascica dietro così come fa il ballo finisce con un quadro (tablò).
legniperda acquatico (portalègna) de' Tablorèll e Tablorin. Ritrattino.
bruscoli e legnuzzi ne'quali s'involta. Taboeùsg. Fruscio. (buretto.
Tàbbia. . . . .Magagna ne'tegoli e ne' Taborè. Taboretto(“tosc.). Seggiolo, Tam
mattoni corsistente in questo che per Taborè a l'ottomanna che anche
difetto di coesione fra creta e rena assolut. diciamo Ottomànn. . . . . Seg
e si vanno screpolando. giolo altetto che ha un vero cuscino
Tabbià..... Lo screpolarsi di cui sopra. a strapunto o simili, e due finti sot
Tabbiàa.... Agg. di Mattone screpolo. tocuscini di legno che gli sono base.
Tàbc. T. Med. Tabe. Taborè. . . . È anche una specie di stoffa.
Tabèlla. Tabella(Bandi tosc. – Mol. El.). Tàbula rasa (Vess). Essere una tavola
Tavola. Foglio su cui veggasi ridotta rasa(Magal. Let scient. XIX, 547),
a compendio una materia qualunque, cioè un ignorantaccio.
od anche quel Foglio che, diviso per Tabuscià o Tambuscià. Armeggiare(Fag.
finche già intestate, serve per anno L'Am. esper II, 5). Disguizzolare. Ri
tarvi le partite pubbliche o mercantili. frustare. Rovistare. Rifrugare.
Tabella de la lavandera. Tabella Tàcca. Voce usata nelle frasi
della curandaja. De bassa tacca o Bass de tacch. Di
Tabella de qualificazion. T. degli bassa riga(Fort. Ricc. XXX, 17).
Uffizj.... Nota indicante la qualità di De mezza tacca. Di mezza taglia(Dav.
ciascun individuo aspirante ad impiego. Tac. Ann. I, 82). Nè dei primi, nè degli
ultimi in alcun esercizio – ed anche
Tabellàmm. T. degli Stamp. . . . Così
chiamasi una quantità di tavole da . . . . Tra mobile e ignobile.
comporsi e stamparsi, genere di la Tàcca. T. de Fabrif. . . . . Quel punto
voro che cade sotto il nome generico dove ingrana il codino della molla
di Bottelli(fra noi Bagattellamm). d'un catenaccio da toppa o serratura.
Tabellètta e Tabellin. Dim. di Tabèlla. V. Tàcca. T. di Stamp. Intaglio(Alb. bass.
Tabellin dicono alcuni per Buttafeira. V. in Cran). Sp. di scanalatura che tro
Tabellionàa. T. Notarile. Tabellionato. vasi verso l'estremità inferiore d'ogni
Tabellista. . . . . Così chiamasi fra gli tipo, la quale dà modo al compositore
stampatori e tra i calligrafi chi, più di rilevare se la lettera sia sul suo
che in ogni altro ramo dell'arte sua, verso giusto nel compositoio.
prevale nello stendere o nel comporre Taccà (att.). Attaccare. – V. anche Taccàss.
le tavole o tabelle. Ona parola tacca o tira l'oltra. Il
Tabellón. Acc. di Tabèlla. pr. dirfa dire. Dal ſavellare si trae nuova
Tabernàcolo Tabernàcquel. Tabernacolo. materia di favellare, e il pugnere in
Ciborio. La Nicchia del SS. Sagramento. ragionando dà materia di nuova pun
El tabernacol di Ebrei. . . . . Così tura – Talvolta anche semplicemente
diciamo per scherzo l'Asso di coppe Come le ciliege, che l'una tira l'altra
nelle minchiate. (Magal. Let scient. XX, 585).
Parì el tabernacol di Ebrej. . . . Es Taccà-adree el cold, el fregg e sim.
sere un trabiccolo curioso, stravagante. Serrarsi il caldo, il freddo e sim. (Ma
Tabi. v. a. Daz. Merc. Tabi. Sp. di grosso gal. Let. Ateis. II, 58). Farsi incalzanti.
taffettà (seta) marezzato. Taccà balla o balin. Attaccar discorso
Tabiàa fra alcuni Lariensi per Spazzacà.v. (“tosc. – T. G.). V. in Bàlla vol. I, p. 61.
Tablò. Ritratto. Voce pretta fr. Tableau. Taccà baruſſa. Appiccar baruffa. Itis
Tablò. Tavola. Quadro. Prospetto. sare. Abbaruffare – V. anche Barùfia.
Fà tablò. T. di Coreogr. . . . Quel Taecà con la spua. Appiccare con lo
contemporaneo atteggiarsi dei balle sputo o con la scialiva o colla cera.
rini in vari gruppi o in varie po Taccà-dent in quei coss. Appiccarsi
sture isolate che tutte concorrano con in checchessia; – e fig. Toccare un
bell'ordine alla consona espressione rotto di checchessia,
TAC ( 348 ) TAC
Taccà el fregg. Venire una stretta di in Nappe) e Se formarier, ed al Ta
freddo(Targ. Viag I, 527). v. anche dietro. chè 'l capèl al ciò de'Piemontesi.
Taccà ſoeugh. Appiccarsi il fuoco. Taccà-sù la messa, la scoeula, cl
Apprender fuoco, ed anche Accendersi. festin, ecc. Marinare la messa, la
Pigliar fuoco. scuola, ecc. Non vi andare. (care.
Taccà-focura. Affigere. Taccà-foeura Tornà a taccà. Riattaccare. Rappic
i avis. Attaccare (Alb. enc. in Affisso). Tornà a taccà-sott. Rattaccare.
Taccà-foeura sui canton. Appiccar le Taccà (neut.) o Fà presa. Appiccarsi. Ap
polizze su pei cantoni (Gh. Voc.). piccicarsi. L'ha minga taccaa. La pa
Taccà-giò el temp. Serrarsi il tem nia non tenne. C'è ammattonato, le ca
po. Annuvolarsi forte. rote non s'attaccano.
Taccà-giò in la padella, in del cal Taccà come el vesch o come la pesa.
dar e simili. . . . Per scemar d'umido V. in Vèsch e in Pésa.
ingrommarsi alcuna vivanda alla su Taccà. Allegare, e contad. Imporre. El
perſicie del vase in cui sta coeendo. forment l'ha minga taccaa ben. I grani
Taccà-giò.T. degl'Intagl. in legno.... hanno imposto male(Gior. agr. V, 298).
Scalpellare a perpendicolo il legno Allignare. Appiccarsi. – V. anche Tegni.
per torne via pezzi grossi. Taccà come la gremegna. V. in Gre
Taccà in gola. Mordicare la gola. mégna.
Scorticare il palato. Dicesi di cibo o Taccà minga. Non pigliare('tosc.T.G).
bevanda assai disgustosa o di sapore Taceà. Attaccare(“tosc. – Tom. G.). At
aſro o che ha preso il rinforzato, e che taccare i cavalli alla carrozza – Taccà
si dura fatica a inghiottire. el Foenja (modo ellittico). . . . Valersi
Taccà in l'onor. Intaccare nell'ono della vettura del Foglia.
ratezza. Denigrare. Diffamare.Infamare. Taccà assolutamente o vero Taccà-adree
Taccà i pagn. V. in Pàgn. a fà que;coss. Attaccarsi a fare chec
Taccalla con vun. Appiccar lite con chessia, come Taccà a cattà l'uga, a
umo. Aver sciarra con uno. tajà el bosch, ecc. Dar mano alla
Taccà cna brugna al cuu. V. in vendemmia, al taglio del bosco, ecc.
Brùgna vol. I, p. 158, col. 1.”, riga 14.” Taccàa. Attaccato.
Taccà on gel o Taccà-adrce on gel. Ai mont l'è taccaa-giò o vero Hin
Venire una stretta di ghiaccio. Ghiac taccaa-giò i mont. . . . I monti sono
ciare forte e repentinamente. annembati; indizio di prossima varia
Taccà sott. Attaccare. Guernire i ca zione di temperie atmosferica.
valli de fornimenti necessari, e con Avegli la conscienza taccada a on
essi attaccarli alla carrozza in modo ciod. V. in Conscienza.
che possano tirarla. Avegh o Vessegh taccaa nagott. Es
Taccà-sott. Por mano. Dar principio. sere magro assaettato – ed anche Non
Taccà-sù. Appendere. Sospendere. esserci dentro alcun utile o lucro.
Taccà-sù a on ciod. Appiccare a un Taccaa ai cost. A panni.
chiodo. Attaccar checchessia ad un Taccaa con la spua. V. in Spùa.
chiodo, ad un arpione, ad un piuolo. Taccaa o Taccaa-via per el coll. fr.
Taccà-sù el caldar. Porre a fuoco cont. . . . . Che affoga nelle faccende.
(Lasca Spir, II, 4). Taccàa. avverbialmente. A costa. Di co
Taccà-sù cl capell. . . . . Dettato sta. Alla costa. Accosto. Vess taccaa
che usiamo quando l'uomo sposi una de cà. Abitare in due case contigue.
giovane di molto miglior condizione Taccadùra. Attaccatura.
che non è la sua, o una donna che lo Taccalit. Beccalite. Pizzica quistioni.
ſaccia padrone d'una casa ben prov Taccamàcca (Mag. Int. 292). Taccamacca.
vista di tutto il bisognevole, e anche Gomma che si ha dalla Fagara octan
più particolarmente quando allo sposo Taccamént. Attaccamento. (dra L.
venga data stanza nella casa dei ge Taccàss. Attaccarsi. Appigliarsi. Appic
nitori della sposa. Corrisponde al carsi. Appiastrarsi. Appiilottarsi. Ap
frare. Trouver la mappe mise(All. bass. picciarsi. Ai piccicarsi.
TAC (349 ) TAC
Maa che se tacca. V. in Màa. Tàcch. T. de Cappell. . . . Nome gene
On quei coss de taccass. Attacco. Ap rico dei ritagli delle pelli e de'co
picco. gli attori che si danno a concime.
Taccass adree a mangià, a bev, ecc. Tàcch. T. de Fabbrif. Gambetto. Quella
Darsi in sul mangiare, in sul bere, ecc. specie di dentatura che è nella stan
Taccass-adree a vun e per esageraz. ghetta(cadenazzaeu) delle serrature per
Taccass-adree come ona piattola o chè incastrandovi gl'ingegni(contracc)
come l'ergna o la gremegna. Appicci della chiave possa la stanghetta stessa
carsi a uno. Essere una mosca culaja andare innanzi e indietro.
o una lappola. Andare dietro a uno. Tàcch. T. di Stamp. Tacco. Pezzuolo di
Proſferirsegli, e volere a forza esser carta o simile che si pone sul tim
gli seguace. (peggio. pano per riparare a ogni difetto d'im
Taccass al sò pesg. Appigliarsi al pressione. Mett di tacch sul timpen.
Taccass a tusscoss. Attaccarsi a tutto Taccheggiare (Alb. enc. in Tacco).
(Nelli All. di Ved. I, 2). Dare di mano Tàcch. v. a. del Var. Mil. Sciocco.
a ogni cosa per rubare e far quattrini. Tàcch dicono nel contado per Duràs. v.
Taccass a tutt'i rampin. V. in Ram Tacchént. Tegnente. Attaccaticcio. Te
pin sig. 6.” nace. Appiccaticcio. Viscoso.
Taccassa vun o a vunna. Appicci Tàccheta... Voce imitante il romore d'una botta.
carsi ad alcuno. – Invaghirsi di al Tacchètt(Savè de). V. in Tacchin.
cuno. Innamorarsi in uno o in alcuna. Tacchin(dal fr. Taquin). Tirato e Tira
Taccass comè l'ergna. Appiccarsi tino(“fior. – Meini in Tom. Sin. in In
come le mignatte o Attaccarsi come la teressato). Troppo minuzioso rispar
gramigna. Essere appiccaticcio. Essere miatore – e in genere Taccagno, Spi
una lappola. Dicesi di una persona lorcio. Avaro. Stretto.
nojosa da cui si duri fatica a liberarsi. Tacchin. Afrore.
Taccass conti man. Aggrapparsi – Savè de tacchin o de tacchett. Es
Aggraticciarsi. sere lazzo, afro, aspro al gusto. Scor
Taccass de paroll. V. in Paròlla ticare il palato.
vol. III, p. 27o, col. I.”, riga 58.” Tacchitt. T. de Cappell.... Tacconcini
Taccass-insemma. Radunarsi. I ron co quali si rinforzano le parti deboli
den se tacchen-insemma per andà del cappello nella prima sua informat.”
via. Le rondini fanno capo grosso per Tàcch tàcch. Ta ta(Gelli L'Err. II, 5; III,
emigrare. (cicalare. 2; III, 4). Ticch tocch. Toppa top
Taccass sott a cicciarà. Attaccarsi a pa. Ticche tocche. Ticch tacch tocch.
Taccass-sù. Appiccarsi.V.in Impiccà. Voci imitanti il bussare a una porta.
Tàcch.T. de'Caciai..... Allorchè si agita Taccògn o Tancògn per Tontognon. V.
la massa del latte onde si vuol fare il L è on Martin taccogn. Egli è come
cacio lodigiano o colla così detta ro il gatto o come la gatta che mangia
della o, col così detto spin, ed anche e miagola. Egli apporrebbe alla babà.
quando si riversa colla così detta Pa Egli è un brontolone. V. anche Martin.
naraeula, dicesi Dà on tacch; e Tacch Taccognà che alcuni anche dicono Tan
è ognuno di questi riversari o agitari cognà. È lo stesso che Tontognà. V.
che sono movimenti dati al coagulo Taccognàda. Brontolio. Borbottio.
tra l'un periodo di aspetto e l'altro. Taccognin. Bufonchino. Bufonchiello.
Tàcch.T. de Calz. Calcagnino. Parte della Taccognòn. Brontolone. Borbottone.
scarpa che sta sotto al calcagno – Nei Taccognònna. Brontolona. Borbottona.
diz. ital. Tacco sta soltanto per taccone. Taccoin. Taccuino.Almanacco. Lunario. -
Bass de tacch. Di poco parentado Ant. dicevasi Taccuino per Portafogli.
(Mon. Ser. nob. III, 15). Di bassa nascita. Fà taccoin o lunari. fig. Mormorare.
Vess bass de tacch. Essere in fondo. Tagliare i panni o le calze e il giubbone.
Esser basse le acque. Essere per le Fà taccoin. fig. Almanaccare. Fare
fratte. Essere alla macina. Esser po almanacchi. Farde'lunarj. Armeggiare.
vero in canna. Ghiribizzare. Far disegni in aria.
TAC (35o) T AJ
Taccoinàtt. Almanaccajo(Gior. agr. Ix, Tacére. Voce che usiamo così nel dettato
Taccoinée. 462). Storiajo. Venditor Un bel tacere non fu mai scritto. As
ambulante di almanacchi o leggende. sai sa chi sa, ma più sa chi tacer sa.
Taccoinètt. Lunariuccio (Gior. agr. IX, Ascolta, vedi e taci, così in pace viverai.
457 id. XIII, 96 – Bacc. 1841 p. 22). Tacità. Chetare(Caro). Con adeguato com
Lunarietto (Gior. agr. IX, 465). Dia penso o pagamento fare che altri de
rietto (Manni Veg II, 57). sista da ogni suo richiamo, che taccia
Taccoinista. Almanacchista. Lunarista. ogni sua pretesa.
Facitor d'almanacchi. Tacitàa. Chetato. Fatto desistere per
Tàccol. V. in Tàccola significato ultimo. qualsivoglia modo da suoi chiamori.
Tàccola sull'Alto Mil. per Bèrta(uccello). V. Tacitamént. Tacitamente. Implicitamente.
Tàccola. met. Cornacchia. Cornacchione. In modo sottinteso.
Taccolino. Chiacchierone. Tadée per Badée. V.
Tàccola. Gagliuolo. Baccello. Tafanàri. Tafanario. V. Cùu.
Tàccola[che nell'Alto Mil. dicono Arbijn Taff. Taffe.
(arbij pisello, arbion pisellone), i Co Tàff disse il Porta per Taſſi. V.
maschi Arvej del piatt, e altri Artàboj],e Taffeta. Taffe. Tiffete? Espressione di
com. al pl. 1 Tàccol. Piselli teneri con la un atto che si fa presto e con forza.
scorza(Scappi Op. p. 124 verso). Pisello Tàffi. Lo stesso che Pacciatòria. V. – Il
baccellone. Pisello con baccello largo. Salvini nell'Iliade usò Taffio per ban
Il Pisum sativum cortice eduli de'bot. chetto dove si mangi bene.
Taccolà. Gracchiare. Cicalare. Taffiàda. Zaffata; e nob. Effluvio. Dicesi
Taccoladór. Gracchiatore. Taccolino. de liquori e degli odori.
Taccón (in genere). Riempitura. Riempi Taffiada de vin. Fiato. Sbruffo.
mento. Borra. L'atto di mandar fuori per bocca il
Taccón. Toppa. Pezzuolo di panno o si vento cagionato in corpo da soprab
mile che si cuce sulla rottura del ve bondanza di vino bevuto.
stito – Nei diz. ital. Taccone vale Taſſiàda. met. Motto. Botta. Zaffata.
soltanto quel tacco che si rimette alle Fiancata. Bottone. Cinghiata. Fardata.
rotture delle scarpe. Detto pungente.
Taccón. Zeppa(Pan. Poet. 1, xxxvir, no). Dà o Lassà andà ona taffiada. Dare
7'oppa(“tosc. – T. G.). Taccone. Riem un bottone, una cinghiata, una botta.
pitura nei versi. Il francese cheville. Taffiàda. Scorpacciata. Pacchiamento.
Taccón che dicesi anche Pèzza remissa. Taffión.Mangione Pacchione.V.Lùdria fig.
T. de Caciai . . . . Quel Pezzo di Taffidin. v. ant. del Varon Mil. Balordo.
pasta di cacio rammollito dal fuoco Intronato. Sbalordito. – Il Varon lo
e dalla scotta calda col quale si tu deriva dal greco ragò (attonitus).
rano e racconciano i vani e le sfal Taftà. Taffettà. Stoffa di seta leggerissima.
dature originarie o accidentali nelle Taftà rasaa. Taffettà rasato(“fior.).
forme del cacio lodigiano. Tafftà. Drappo inglese(Targ. Istit. Il, 568
Taccón de carna. Tacconcino(Buon. Tan e passim.). Drappo d'Inghilterra da
cia IV, 9). ferite. Sparadrappo. Seta su cui è spal
Tacconà e Taccona-sù. Rattoppare. Rat mata l'ittiocolla o sia la colla di pesce,
tacconare. Rappezzare – Rimendare – e serve per rammarginar le ferite.
Rabberciare – Raffazzonare – Il Taffùs. Lo stesso che Menìsc. V.
francese Rapetasser. Tagàn. V. Tegàn.
Tacconàa. Rattacconato. Rappezzato. Rac Tàglio. Voce che s'usa da noi solo nella
cenciato. – Rabberciato – Rimendato. frase Vend al taglio. Vendere a taglio.
Tacconàda. i Rappezzamento. Rappezza Tàj. Taglio.
Tacconadùra.º tura. – Rimendatura. A taj. fig. A proposito. In taglio.
Tacconée. T. de Sarti.. . . . Quel sarto Al taj. A taglio. Per es. A taglio co
che attende non già a far gli abiti me i cocomeri(Gior. agr. I, 187) – Par
nuovi ma a racconciare e rattacco landosi d'uccelli direbbesi A strappa
nare i vecchi. becco, cioè strappando a scelta quegli
TAJ (351 ) TAJ
uccelletti che un vuole tra i molti in Taja. s. f. Forbici di zecca. Que'ferri
filzati pel becco in un mazzo. l benissimo temperati co quali si rita
Avegh on bell taj d'oeucc. V. (Ilùcc. gliano le lastre e i gettoni da fare
Avegh on bell taj de vitta. Avere moneta. Ciò che i Fr. chiamano Cou
un bel taglio. poir – Nella nostra zecca chiamano
Batt de taj. Dar di penna. Battere Taja anche il luogo dove si lavora
colla penna (pènera) del martello. con siffatte forbici.
Dagh-dent on taj. Dare un taglio; nob. Tàja e com. al pl. I Taj. v. cont. Le Ta
Incidere. – ſig. Stralciare. Stagliare. glie, come sarebbero il testatico(el
Dagh-giò on taj. Dare una tagliata. felipp), le prediali (i tass), ecc.
Fà on taj. Incidere, Taja. Taglia. Per es. Mett-foeura la taja
Ferr de taj. T. de Fab. di fiori per vum. Taglieggiare uno.
finti.... Il Fer a decouper dei Franc. Taja. Taglia. Natura. Per es. L'è de la
On taj de vesti. Uno stacco d'abito mia taia. È della mia taglia.
(Nelli L'Astr. III, 14 e pass.). Un taglio Taja. T. de Cer. Taglia. Il taglialucignoli.
d'abito. (merale. Tàja. T. Mecc. Taglia. Sistema di carru
Taj de la massa de la sciloria. Vo cole di metallo con cui si fanno scorrere
Tajdi bosch. Taglio de'boschi(“tosc.). agevolmente i gran pesi. Nelle taglie
Taj di quint. T. Teatr. . . . Nome osservansi l'Asticolo col dado, le Chiavar -
di quelle filiere di vani che veggonsi dette, i Dadi, le Girelle, le Linguette, le
dai due lati della superficie d'un palco Maniglie e i Tramezzi. – I marinari chia
scenico, nei quali incastrano le basi mano la Taglia per Bozzello – Dicesi
delle scene gradatorie (quint) teatrali. Falcone quel Legno sporgente da al
Tutt i robb vegnen a taj, finna i cun luogo a cui s'attacca la taglia.
ong de perà l'ai, V. in Ongia. Tajà. Tagliare. -
Imposta che il Giulini sospetta quasi Andà a tast. Andare al o col tasto.
originata dall'antichissima gabella dei Andar tentone o tentoni. Brancolare.
Piedi de cavalli che a tempo di Mat Tàst. Saggio. Assaggio.
teo Visconti esigevasi nel Milanese. Al tast. All'assaggio.
Tàssa. Diffalco. Sbattimento. Tassagione di Capì o Conoss la merda al tast. V.
prezzo ne conti. Fagh la tassa. Sbattere. in Mèrda, -
Tassà. Tassare - Tarare – per Rottà. V. Tast. Tasto dei cimbali e degli organi.
Tassàa. Tassato – Tarato. Toccà on tast. fig. Toccar un tasto.
Tassadòr. Tassatore. Toccà el tast bon. Toccare il tasto
Tassbarbàss. Tassobarbasso. Verbasco. buono.
Pianta notissima. Tastà, Assaggiare. Saggiare. Fare assag
Tassbarbàss salvadegh.Verbasco silvestre. gio o saggio – Ne'diz. italiani Tastare
Tassèll (in gen.). Tassello. Toppa. Rombo. vale soltanto palpare, esercitare il
Insedi a tassell. V. in insed. senso del tasto – Anche i Provenzali
Mettegh on tassell. Tassellare. dicono Tastar, i Sicil. Tastari, gli In
Tassell a coa de rondena. Codetta. glesi To tast, ed i Francesi Tater nel
Tassej de la camisa. Quadrelletti(Alb. sig. di assaggiare.
enc. in Camicia). Pezzettini di tela che Tastàa. Assaggiato. Saggiato.
si soglion mettere a rombo nelle ca Tastabroeid, Biasciaintingoli – V. Fraa
mice sotto le astelle, ed anche altrove. broeuda in Fràa.
Tassèll. Raperella. Pietruzza con che si Taslàda, Assaggio. Assaggiamento, Assag
ricoprono le magagne delle pietre ca giatura. Anche i Sicil. dicono Tastata.
gionate da piriti (marchesetto od altro. Tasta dinna. Saggetto,
Tassèll. T. de Caciai e de Pizzic... Spe Tastadùra. Tastiera. Tastatura. L'ordine,
cie di sgorbia colla quale si assaggia il complesso del tasti.
TAV ( 365 ) TAV
Tastón (A). A giudicio del tatto. Tastone. Tavanèll. Minchioncello.
Tastoni. A tastone. A tentone. Al tasto. Tavànna. Voce che s'usa nella seguente
Brancolando. frase:
Andà a taston. Andare tenton tentoni Oh questa sì che l'è o che la sarav
(Fag. Ing. lod. III, 5); e comic. Farsi tavanna. Oh questa sì ch'è marchiana
lume con le mani(Lasca Nov. I, 5, p. 87). o col manico; cioè singolare, sorpren
Inscì a taston fig. A vanvera. A ca dente, curiosa, ridicola.
saccio. Tavarne. Albarello. Sp. di fungo man
Tastonà ( Grassi In morte di C. Porta 6, 6 ). gerecco che vegeta sotto il pioppo (po
Brancolare. Andar tentone o tastoni. pulus alba Lin). È il Boletus scaber
Tasùu. Taciuto. decipiens di Persoon. La voce è ori
Tàttara. V. Tàttera. ginariamente pavese.
Tattararij. Bazzecolc, Ciarpe. Ciarpami. Tavèlla, Nòttola. Regolo grossotto che
Tattarée. Bagascione, Bordelliere, impernato in una delle imposte da un
Tattaritt. Grilli. Ticchi, Capricci, Voglie. capo inforca il nasello o monachetto
Bizzarrie. Estri. (la cagna) dell'altra imposta, e serra
Tàttega o Tàttica. Tattica(“tosc. -T, G) l'uscio o la finestra. Lo spagn. Tatauilla.
nel solo sig. d'artifizio, accortezza, Dà-sù la tavella, Accavallare la not
maniera, verso. Sim. a Macciavèllega. tola (V. il testo addotto dall'Alb. enc.
V - In senso tristo Tatticaccia(“tosc. in Inanellare),
– T. G.), e chi l'usa Tatticone (id.). Tavèlla. Ambrogetta(Targ. Viag. IV, 11 o).
Tätter, V. Barlafùs. Mezzana. Sorta di mattone da pavi
Tatter e vessigatter. Giammengole. menti. Tiene il mezzo fra il quadruc
Masseriziacce. Ciarpani, cio e il quadrone,
Trii e mezz e mezz tatter. . . . Lo Tavellètta. . . . . Picciola ambrogetta.
usiamo per tacciare copertamente al Tavellin. Nottolina? Quel ferro che sta
cuna donna di meretricio. infisso nell'ultimo anello delle catene
Tàttera che anche scrivesi Tàttara. Lo da buoi, e serve per chiuderle.
stessa che Barlaſs. V. Tavellin. . . . . Beccuccio del serrame
Tàttera. Donna di malaffare, di par degli sportelli delle carrozze il quale,
tito. Baldracca. V. Sguànsgia. entrando nella contraserratura, chiu
Tittica. V. Tàttega. de lo sportello.
Tattinna. Matrona. Mammana. Donna vec Tavellón. Nottolone.
chia che va dietro la padrona in manto Tavellón. Quadrone, Matton grande di
quasi aja e governatrice, o Femmina forma quadra per uso degli ammat
posta al governo delle zitelle. Credo tonati dei forni e sim,
che corrisponda al Chaperon de' Fr. Tavellon de maggia. . . . Specie di
da cui l'ital. Ciapperone, foggia di quadroni composti con due sorta di
cuffia che forse solevano portare simili terre cretacee le quali per loro na
donne – Diciamo anche Tattinna una tura vengono l'una rossa e l'altra
donna sciatta, una genga - come bianca al cuocersi nella fornace, e ſan
pure una santinfizza. V. Beàta. no che i quadroni riescano screziati
Tavàn. Tafano. Insetto noto, ed anche o marezzati,
quello che più particolarmente chia Tavernèlla. Gattice, Albera. Specie d'al
masi Assillo. Estro, il provenz, Tavan. bero noto.
Tavàn. Pidocehio. V. Pioeùcc. Tàvol, Tavolino. Tavola.
Tavàn. met. Zugo. Baggiano. V. Badée. Gamb. Gambe ea Coverc. Piano ea Travers.
Dal greco 63 uſ,5;, diee il Var. Mil. . , ,, E Sajett. . . . . – Traverson, . . . . -
Tavanà. Corbellare. Minchionare. Bur sprangh o Fassa. Fasce = Cassett, Cassetta -
lare. Canzonare. Commediare, Celiare. - - - - Ribalta.
Tavanee o ſee l'amor? Mi corbella Tavola consonn. Sgabellone?(Magal.
te? A che aiuoco giochiam noi? Amore Let.), Tavola che è sorretta non già
ha nome oste. da gambe come le comuni, ma da
Tavanàda. Minchioneria. Corbelleria, mensole o peducci. La fr. Console,
TAV (366 TAV
Tavol a ferr de cavall. . . . . Ta tanti complimenti, ma ognuno dover
vola a ferro di cavallo. servirsi liberamente del bisognevole.
Tavolde gioeugh.Tavolino da giuoco. Portà in tavola. Imbandire.
Tavol de lett. . . . . Tavolino da Quell che ven-via o che vanza de
letto. La fr. Table de nuit. tavola. Rilievi. Rilevi.
Tavol rotond. Tondo(“tosc. – T. G.). Servì tavola. Servire alla mensa. Ser
- Andà sul tavol grand. scherz... Ca vire di coppa, di coltello e di credenza.
dere in terra. Servizzi de tavola. V. in Servizzi.
Tàvola. Tavola. Mensa. Stà conti pee o Mett i pee sotta la
Andà a tavola. Entrare a tavola. tavola. ... Andare a pranzo solenne.
Andà a tavola a son de campanin. Tavola bianca. Seconda mensa. Pos
Banchettare. Far tavola magna – ed pasto. Le Frutte.
anche Andare a tavola apparecchiata Tavola rotonda. La Mensa comune
(Giorn. agr. tosc. VI, 287). Mangiar negli alberghi e sim. (dita.
col capo nel sacco come il cavallo Tegnì tavola averta. Far corte ban
della carretta. Avere chi pensa per Tirà a man i mort a tavola. Ragio
noi – V. altresì in Andà e in Campanin. nar de' morti a tavola. Ricordare i
A tavola! ... Modo d'invitare a en morti a tavola. Dire cose improprie
trare in tavola. al tempo e al luogo.
A tavola besogna minga fass pregà... Vegnì-via de tavola. Uscir di tavola.
Ognuno deve godere dell'imbandito (“tosc. – T. G.). Uscir da tavola.
senza farsene troppo pregare da chi Vorè vegnì vecc a tavola. Aspettarle
lo con vita. pere guaste.
A tavola se ven mai vecc. A tavola Tàvola e com. Tavol de bigatt o de
non s'invecchia. Oh non mai sera quan cavaler. Stoje da bachi(Targ. Ist. II,
do e si gode(Gelli Err. III, 5). 55 – Gior. Georg. IV, 417 rig. se
Despareggià la tavola. Levar le ta stultima) – Il medesimo Gior. Georg.
vole. Sparecchiare. le specifica poi Stoje se fatte di giun
Fà tavola o Fà bonna tavola. Met chi (II, 5o1), e Cannicci se fatte di can
ter tavola o Far tavola. Convitare. ne (II, 5o4). Hanno Codeghett o spond.
Banchettare, e se lautissimamente Far Orli? = Baston o Traversej o Traversitt. Tra
mezze - Cann o Canell. Canne.
tavola magna.
I desgrazzi hin pareggiaa come i Tàvola. T. Agrim. e Cens. . . . Aliquota
tavol di ost. Le disgrazie son sempre della pertica censuaria; 24 tavole fan
apparecchiate. no una pertica. Corrisponde a 2727
In capp de tavola. In testa di ta palmi quadrati della tornatura decim.”
vola(Allegr. p. 26) – In fond de ta Tàvola armonega. T. di Strum. e Mus.
vola. In coda della tavola(Sacchetti). Animella? e col Diz. mus. Tavola ar
La cusinna e la tavola hin ona lima monica. Quell'asse d'abete d'un pian
sorda. V. in Cusinna. forte, d'un'arpa, ecc. che coperchia
Lassass andà su la tavola. Abban la cassa del primo, il corpo della se
donarsi sopra la mensa. conda, ecc., e ne forma una specie di
L'è in tavola. È in tavola(“tosc.-T.G.). CaSSa Sonora,
Fà la part del tazzet. Aver lasciata Tè Boea. Thè bue(Targ. Istit. II, 475).
la lingua al beccajo. Non battere o Tè dansé. V. Soaré.
Non fare o Non dir parola. Starsi ta Tè Haisson. . . . . Sp. di thè.
citurno o silenzioso, Tè negher. Tè nero(Pasta Diz. med.).
Tazzètta.Tazzetta. Tazzino. Dim. di Tazza. Tè Perla. . . . . Sp. di thè.
Tazzètta. Dim. e vezzeg. di Tàzza Tè Sanlò. . . . .Sp. di thè,
Tazzettinna. | nel sig. 2.
Una mezzetta. Tè svizzer. Thè svizzero (Targ. Ist.
Tazzètta e Tazzettinna. Giracapo. Taz II, 2o). Composto d'erbe fra le quali
zetta. Nome volgare di una specie di predomina la Veronica officinale che
narciso, ci proviene dai Grigioni.
Tazzin. Piattino. Piattello. Tondetto. Pic Tè. Infusion teiforme. Per es. On tè
colo tondo che serve di coppa alle de fior de tei. Un'infusion teiforme
chicchere, ai bicchieri o alle tazze – di fiori di tiglio.
Chiamasi anche Piattino quello in cui, Tè ovvero Tè tè”. Te te. Modo di chia
a un tavolino da giuoco, si mettono mare e allettare i cani.
i danari o i segni. – Il Tazzino ita Tè Te per tieni (Cecchi Servig. IV, 5).
liano è diminutivo di tazza (patera). Tieni. Tenne. Tienne.
Tazzin. Sottovaso(“tosc. – T. G.). Tè. To (Caro Apol. 142).
Tanzin de semada. Barattolo d'orzata. Tè ciappa. To sù.
Tazzinada. v. cont... Piena una scodella. Tè mò se me l'ha fada! a or tdi
Iloo majaa ona tazzinada de lantigg. (togli) se Amor me l'ha bene accoc
Mangiai piena una scodella di lenti. cata» (Poliz. Rim.).
TEA ( 369) TEA
Teàter che l'infimo volgo dice Tajàter o Restà senza teater. Essere senza tea
Tejàter o Tiàter. Teatro. tro(Pan. Poet, II, xvi, 5) o fuori del
Palch. Palco scenico = Troscenni. Proscenio teatro(id. ivi 6). (II, v, 16.
= Palch de proscenni. Palchetti di proscenio – Sart de teater. Sarto teatrº (Pan. Poct.
Orchestra. Orchestra = Platea. Platea = Pal Scenari de teater. Scena teatrale -
chitt o Palch, Palchetti. Casini - Palchitt de e fig. Scenata. Scena. Piazzata,
ritirada. . . . . – Palchetton. .... = Lobbiou. Sonador de teater. Sonatori di teatro.
Piccionaia. (Pan. Poet. II, v1, 4o).
Abonass al teater.Appaltarsi al teatro. Teater a gratis. Teatro gratis (“volg.
Andà a teater. Andare al teatro. ital.).
Andà sul teater. Calcare il teatro. Teater de cartell. Primi Teatroni
Andare sulle scene(Pan. Poet. I, III, 6). (Pan. Poet. I, viii, 21).
Ann de teater. V. in Teatràl. Teater de dilettant. Teatro di di
Avisador de teater. Servitorino(Pan. lettanti(“volg. ital.).
Poet. I, v., 22). Avvisatore. Teater di marionett. Teatrino di
Ballarin de teater. Ballerino di teatro. marionette (Zan. Sch. com. pref). V.
Barettonee de teater. Berrettajo del Marionètt.
teatro. - (II, xx 5. Teater di stell. . . . . Così diciamo
Beliett del teater. Biglietti(Pan. Poet. in gergo il teatruccio da burattini
Bell teater. . . . . Teatro affollato. messo in atto la notte a ciel sereno.
Camarin del teater. Camerino assol. Teater diurno. Teatro diurno(“volg.
(l'an. Poct. II, xx, 1o). ital.).
Canoccial de teater. Spioncino. Teater Grand ... Il maggiore de'no
Cantant de teater. Cantante di teatro. stri teatri, il Teatro alla Scala; la Scala.
Caroccion del teater o Caroccion Teater inluminaa a giorno. Teatro
del peccaa. V. in Peccàa. illuminato a giorno (Zanob. Diz.).
Donna de teater. Donna di teatro Teater Patriott. V. Filodramàtegh.
(Pan. Poet. I, III, 8 e passim). Vessegh el teater o Vessegh minga
Fà teater. Fare uno o più teatri de teater. . . . . Essere o Non essere
(“tosc.-T. G.). Dicesi di cantanti e sim. aperto il teatro, darvisi o no rappre
Gent de teater o Teatrant. Istrioni. Sentazione.
Tettatètt. Testa testa. Per es. Mangiare Tettón. Mammoso (Zan. Diz.). Popputo.
testa testa con uno(Alleg. 68). A bocca Che ha grosse mamme – per Cicción. V.
a bocca(Gh. Voc.). Assolo assolo(Nelli Tetton e Tettònna. Poppona(Nelli Serve
Serv. padr. II, 1o che scrive così a al forno I, 4). Donna popputa o poc
bello studio per rappresentare la pro ciosa – Anche gli Spag. dicono Tetona.
nuncia fiorentina). A solo a solo (Vite Tettón. Succhione? Poppajone?(per ana
SS. PP.). Un téte-à-téte dicono i Franc. logia). Che ama poppare o succiare,
Tettavàcch. Vaccaro. e si dice per vezzo ai bimbi lattanti
Tettavàcch per Scarcasciàtt. V. che poppano molto forte. Le nutrici
Tettéra.... Vaso pel tè, detto Theière dai e le madri dicono per esempio a un
Fr., e Thetière dal Diz. di Trévoux. bambino gran succhiatore Te see on
Tettin (El). La Sizza(T. Sin. in Mammella). gran tetton vè. Tu se pure un gran
Tettinna. Poppellina. Mammelletta. Mam poppajone? – Talora si dice anche
melluccia. Mammellina.Mammilla.Mam per beffa verso chi già grandicello ha
molina. Tettola – Tettinn novellinn. per mendo di fare il linguino.
Acerbe o Crude mammelle. Acerbe poma. Tettònn. Popponi("fior. – Redi Voc aret.).
Tettinma.T. de'Cuochi, Mac. Zinna di vitel Poccioni.
la - Zinna vaccina(Cuoco macer.º p.56). Tettònna. V. Tettòn sig. 2.”
Tettiroeü che alcuni dicono Titiroeü. La Tettùcc(Acqua del). Acqua del Tettuccio.
Zanna(Gig. Reg. 255 – Rim. aut. pis.). Téved. s. m. Tiepidezza. Tepidezza. Tie
Dente. Dentino. Sanna(“fior.). Cosettino pidità. Tepidità. Tiepiditade. Tiepidi
di corallo o simile legato in argento tate. Qualità e stato di ciò ch'è tiepido
che si dà in bocca ai bambini per – Tepore.
aiutare la dentificazione. È detto San Téved. ad. Tiepido. Tepido.
na o Dente in Toscana perchè ivi è Tevedin. Tepiduccio (“tosc.). Tiepidetto.
fatto non già di un rametto di corallo Tepidetto. Si usa anche sostantivamº
come fra noi, ma sì bene d'una sanna qual diminutivo di Téved. Teporetto.
TIL ( 398 ) TIL
Ti (nom.). Tu. Per es. Ti va là. Tu vai là. Brianza, chiamano Pann la Tela ordita
Dà del ti. Dar del tu. Parlare altrui col lino e tessuta con istoppa, Duu
in seconda persona singolare; segno lin o Pann de duu lin la Tela di tutto
di molta confidenza; il fr. Tutorer. lino, Cinov la Tela canapina – V. an
No savè nè de tì nè de mì. Non che Bombasinna, Canevazz, Firisèlla,
dare nè in tinche, nè in ceci Pan. Viag. Palpignànna, Percàll, ecc.
ll, 265). Non aver sapore nè tipore. Scimoss. Vivagni = Franza o Coo. Penero.
No vess nè tì nè mì. Non esser nè Penerata. Cerro. Frangia = Testann. Teste –
Ordidura. Ordito = El Tess o el Tra-dent. Ri
carne nè pesce. Non esser nè uti nè puti
Pell per pell, mejtì che nè mì... Si pieno o Trama - V. anche Cavèzz, Por
dice da chi in una rissa cerca van tàda, ecc.
taggiarsi col ferire primo l'avversa Tila alta. . . . . Tela assai larga.
rio per non ne toccare. Tila Arau. . . . . Tela d'Araud in
Prima ti, e poeiù i toeu, e poeiù i Isvizzera.
olter se te poeu. V. in Toeu. Tila argentinna. . . . . . Specie di
Ti (acc.). Te. Per es. L'è per ti. È per te. tela di colore azzurrigno.
Senza dì nè tì nè mi. Senza dir nè Tila bassa. . . . . Tela stretta.
motto nè totto. Senza dire a Dio nè Tila basseno. Tela di Bassano?
al diavolo. Tila batizza. Tela batista. Tila ba
Ti (compl.) Ti doo. Te li dò. Te le dò. tizza sgresgia. Tela batista rozza o
Ti vedet? Le vedi tu? – Li vedi tu? cruda. Tela batista non curata nè im
Tibè. . . . Sp. di stoffa di lana, seta e biancata. Tila batizza bianca. Tela
cotone. È un merinos finissimo, però batista curata.
inferiore al sciali, che trae il nome Tila bella inguaa.... Tela di fil pari.
dalle lane del Tibet, Tila bottana. Bottana.
Tibi. Voce latina da noi usata nella frase Tila busa grossa.... Traliccio rozzo.
Reſirà o Mandà on tibi che anche Tila canevetta. Tela canapina?
diciamo on palpee o on esibet o on ta Tila casarenga. V. più innanzi Tila
rocch. Mandare un cavalluccio o una fada in cà.
citazione o un monitorio o un precetto. Tila cavallinna.... Sp. di tela di Boe
Refirà on tibi. Fare un rabbuffo. mia, poco dissimile da quella d'Araud.
V. Felipp fig. Tila coramm o crès. Corame. Specie
Tibia. T. Chir, Tibia. di tela detta anche Crès.
Tibilòcch e Tibirlòbel. Martoro. Strumen Tila costanza, Tela di Costanza.
to. Stormento. V. Badée. Tila costanzetta. Specie di tela
Ticc. Tetti. Plurale di Tècc. V. assai fina – L'Alb. enc. registra an
Ticch. T. Chir. Tic doloroso. ch'esso la Costanzina o Tela costan
Ticch tàcch. Tich tach(Fag. Gen. III, 12). zina, ma ne fa una specie di tela or
Ticchètta per Etichètta. V. dinaria ad uso d'intelucciare o for
Ticchetò. In contada alcuni chiamano tificare le vesti nell'interiore.
così la Carùga o Carùgola (V.), ed Tila coton....Tela di filato di cotone.
anche lo Scarabaus melolontha vitis Tila cres. V. sopra Tila coramm.
e lo Scarabaeus stridulus. Tila d'argent. Tocca d'argento. Tc
Tiff tàff. Tiffe taffe. letta.
Tifo. T. Med. Tifo. Tila de canov o Canevàsc. Terzone.
Tigher o Tigra Tigre; e ant. Tigra. Il Tela canapina.
Felis tigris L.-Tigro (il maschio) – Fi Tila de cent o Tila del settanta. ..
grette. Tigrino. Tigrotto il picciol tigro. Tila de coton. Tela bambagina, cioè
Coeur de tighero de scimes. V. Coeür. fatta di fil di bambagia. Cotonina a
Tigher. . . . Pelliccia tratta così della tre fili, Cotonina doppia, Cotonina sem
tigre come della pantera. plice ordinaria, Cotonina semplice da
Tigràa. Tigrato. Indanajato. Biliottato. zambecchi, Cotonina a quadretti bian
Tila che il volgo dice anche Tira. Tela. chi e turchini (Strat. Diz. Mar.).
In campagna, e specialmente nella Tila de gringa. Tela di crine.
TIL (399 ) TIL,
Tila de la reginna. Tela della regina? Tila ortighetta. Tela ortichina(Trinci
Tila de lin che i cont. dicono El Agr. I, 13). Sp. di tela batista rozza,
Duu lin. Tela lina o di lino. e fatta con un certo lino grigiastro,
Tila del settanta. V. Tila de cent. la quale viene detta volgarmente Toile
Tila de pajasc. Sacco. Tela assai d'ortie anche da Francesi.
grossolana. Tila rara. Tela rada – Filondente.
Tila de rens. Tela rensa. V. Réns. Tila rigada. Bordato. Vergato di filo.
Tila de sacch. Carmignolo (Targ. Ist. Tilarovanna. Tela di Rouen o roana
III, 7o). Sacco. Traliccio. (“fior.).
Tila de sedazz. Buratto. Tila russa. . . . . Sp. di tela lina
Tila de stoppa... Tela di tutta stoppa. spigata e forte.
Tila de stoppinna. . . . . Tela tutta Tila sgresgia o sgresginna. Tela
di cavatini. grezza.
Tila d'imballador o Tila de coi o Tila sgresgia. Tela rozza o cruda.
de imballagg. Tela da invoglie o da Tela non curata nè imbiancata.
balle; la Serpilliere de Francesi. Tila solia. Tela alla piana.
Tila d'imperator. Tela da impera Tila spessa o s'ciassera. Tela fitta
tore o stragrande. Specie di tela della o spessa.
maggior larghezza. (gliate. Tila tutta groppitt. Tela broccosa.
Tila disugual.... Tela a fila sgua Tila ulma o olmo. Tela d'Ulma.
Tila d'Olanda. Olandetta (Magal. Op. Tila . . . Tela a tre licci.
514). Tela d'Olanda. - Desira canevasc per tira. Nè donna
Tila d'Olma o Tila Olma. Tela d'Ul nè tela a lume di candela. Chi com
ma. – La Tariffa daziaria del 1787 la pra le mercanzie al bujo ne trova
chiama Tela d'olmo, inducendo chiun spesso delle magagnate(Gir. Barg. Intr.
que in error manifesto. Pell. I, 4). La notte è mal giudicare
Tila d'or. Tocca d'oro. Teletta.
delle gioie disse il Firenz.(op. II, 116)
Tila fada in cà o casarenga. Tela con un modo affine.
di casa (Alh. bass. in Toile de menage), Fà tila. Tessere la tela.
e forse meglio Tela casalinga. Quella Mercant de tila. Mercante di tele o
tela che è tessuta sì dal tessitore, ma di telerie.
nel resto preparata per cura delle Mett-sù o Tirà-sù la tila. Intelajare.
donne di casa, e di più bontà di Imporre la tela.
quella mercantile. Quell de la tila o Quell de la bella
Tila forestera. . . Propr. in genere tila. Telajuolo ambulante.
Tela che viene da paesi lontani; ed Remett la tila sui fenester. fr. cont.
anche in ispecie per Tela costanza. Iimpannare le impannate(Targ. At. Ac.
Tila imprimida. Tela mesticata che Cim. III, 384).
un certo Vocabolario voltò bravamente Vess come la tila de santa Galla.
in masticata. Dett. cont- br. Essere la tela di Pe
Tila in baston.... Sp. di tela spigata, nelope. Entrar nell'un vie uno. Essere
Tila incollada. Bugrane. cosa interminabile.
Tila in dodes... Tela larga 12 once. Tila. v. brianz. per Altèzza. V. – On len
Tila ingommada. Tela gommata. zoeu de dò til. Un lenzuolo a due teli.
Tila in sedes.... Tela larga 16 once. Tila T di Cart. Teletta. Tela di crine
Tila inzilada o inscirada. Tela in che copre la bronzina ed impedisce
cerata o cerata. che il pesto non vada via.
Tila mezzanna. Pannello. V. Tilètta. Tilaria. Teleria.
Tila nostranna... ... Tela nostrale, Tilascia. Telaccia(“fior. – Rim. aut. pis.).
tessuta in paese, Tilàto o Tiràto. Attillato.
Tila operada. Tela alla gremignuola Tilber. Trlburi (Pac. Prol. 49). V. in Lègn
(Zanob. Diz.). Tcla a rinfranto per to (carrozza), vol. II, pag. 562, col. 2.a
vaglie e mantili – Tela a onde – Tiletta Pannello. Teletta. Tela fra grossa
Tcla a spina pesce, e sottile ordita di filo di lino o stoppa.
TIM (4oo) TlM
Tilon. Sipario. Tenda. Nei teatri è quella Caviggia d'aneli. . . . . Caviglia che tra
tela che, distesa dinanzi al palco, cuo passa cosciali e timone per ritegno di questo
pre le scene finchè non si dia prin ultimo. Ha Oggiocu o Finestra. Occhio? = Pat
tinna. Risvola? = Baletta. Dado; ed il Ferr
cipio alla rappresentazione – V. anche
de cavali. Granchio del timone, specie di staſſa
Comodin sig. 5.”
(braga) che collega i cosciali del carrino, e
Timbàll. T. Music. Timballo. Taballo.
serve a tenere in sesta il timone. Nelle car
Timbàll de marzapan. º Sp. di vasi da rozze da viaggio questo Granchio ha un Ram
Timballin. cucina.
pin per la tiradora. Gancio da.....
Timid. Timido.
Andà in caroccia cont el timon de
Timidèzza. Timidezza. Timidità.
dree... Dicesi sch, dell'Andare in barca.
Timidin. Timidetto. - . | Timonàda. . . . . Colpo di timone.
-
Maa del tir. fig. Priapismo – Satiriasi. Podè tirassel via. ſig. Potere sputar
Tir secch. Tiro. Il male di cui nel la voglia di checchessia.
tema allorquando il cavallo va dentec Se tira-là o vero Se vivatta. Si campa
chiando la mangiatoia. (*tosc. – T. G.). Si dice della salute,
Tir volant o Tir in aria. .. . Il tiro degli averi, e financo del viver morale.
di cui sopra allorchè la bestia non Tirà a cà on fioeu de bajla. Riprendere
intacca la mangiatoia. un bambino dalla balia( tosc. – T. G.).
TIR -
(404 ) TIR
Tirà-adre e l'uss. Tirare a sè la porta Tirà d'acquarella. Schizzar d'acque
o l'uscio. V. anche più sotto Tirà rella (Caro Let fam. II, 3).
apress l'uss. Tirà de l'aria. V. in Aria sig. 1:
Tirà al... Pendere in o al... Tirare Tirà de la soa. Tirare altrui dal
o Trarre al... parl. di colori. V. in Trà. canto di alcuno(Mach. Op. II, 2o6).
Tirà a la longa. Procrastinare. Ti Tirà de longo. V. in Lóngo.
rare in lungo. Protrarre. Prolungare. Tirà de penna. V. in Pènna.
Dilungare. Menar per lunga. Dare una Tirà de pont. V. in Pönt sig. 17.'
lunga. Mandare in lunga. Tirà de sott. Sottrarre.
Tirà a lucid. . . . . Tirare a poli Tirà de spada. V. in Spàda.
mento a specchio. Tirà drizz. Tener la linea diritta.
Tirà a man o Tirà a voltra. Metter Tirà drizz o Arà drizz. fig. Andar
fuora. – e fig. Mettere a campo. Mettere pel solco. Stare al solco(Nelli Il Forest.
o Porre o Portare in campo. Mettere in patr. I, 16). Arar dritto.
in mezzo. Mettere innanzi. Tirà drizz e s'ciavo. Tirar-cia. Non
Tirà a mazzà. Tirare ad ammazzare ci badare (“tosc. – T. G) – Tirar-via.
(*tosc. – T. G.). Speſtiere senza pensare più là (id.ivi).
Tirà a moeuj. V. in Moelj. Tirà el cadenazz. Tirare il paletto
Tirà a ona cossa. Appetire ad una o il chiavistello per aprire(“tosc.-T.G).
cosa o una cosa. Per es. Tirà al lu Tirà el carr. fig. Tirare la carretta
strissem. Appetire l'illustrissimo – dello scrivere e sim (CaroLet.ined.II,9o).
Agognare. Aspirare. Per es. Tirà a on Tirà el coll. V. in Còll sig. 1.”
impiegh. Aspirare a un impiego. Tirà Tirà el fiaa. Alitare – e fig. Dare
ai donn, ai bombon. Tirare alle don a respiro, a credenza.
ne, alle cose ghiotte(“tosc. – T. G.). Tirà el reff o i colzett o el pann
Tirà ai soldi. Tirare a soldi(Fag. Pod. o la stringa. fig. Tirar le calze o i
spil. II, 7) o ai quattrini o al danaro panni, ed anche assolut. Tirare. Man
– V. anche più innanzi Tiragh. car di vita, morire. V. in Cagaràtt.
Tirà a penitenza. Indurre a peni Tirà el selari o Tirà selari. Tirar
tenza – e fig. Trarre al voler suo. salario (Machiav. Op. V, 8o). Toccar
Indurre. Persuadere. Trarre il filo della danari o stipendio. (vare.
camicia ad alcuno. Indurre chicches Tirà-foeura.Estrarre. Tirar fuori Ca
sia al proprio desiderio. Tirà-ſoeura. T. dei Cocchieri... De
Tirà a perd. V. in Pèrd. viare colla carrozza dalla dirittura
Tirà-apress l'uss. Accostare l'uscio della via per dare il passo a vetture
(“tosc. – T. G.). nelle quali uno s'incontri. (tare.
Tirà aria calda. V, in Aria sig. 1.” Tirà-foeura del birlo. Far impazien
Tirà a roccol. V. in Ròccol. Tirà-foeura di piocucc. Cavar di mi
Tirà a segn. Cogliere. Dar nel punto. seria o Cavar del fango alcuno.
– V. altresì in Sègn sig. 5.” Tirà-foeura el pan. Sfornare.
Tirà a trappola. V. in Tràppola. Tirà-foeura i colzon. Trarre i panni
Tirà a tutteoss. Calarsi o Tirare a di gamba. Trarre le brache ad uno –
un lombrico o a un luì. Tirar l'ajuolo. ed anche Trarsi le brache.
Tirare a pochi. Ricercare o Accettare Tirà-foeura i coo o i merz. Tendere
ogni menomo guadagnuzzo. i capi della vite.
Tirà a tutteoss. Bere d'ogni acqua. Tirà-foeura i cunt. V. in Cùnt.
Bere torbido. Tirà-foeura i tros. Tendere i tralci.
Tirà a voltra. Metter fuori – V più Tirà-foeura la spada, el sciabel e
sopra Tirà a man. sim. Tirar fuori la spada. Mettere la
Tirà bell. Iabbellire – Tiragh bella mano alle armi. Sguainare. Mettere o
ona cossa. Aver aria di checchessia a di Tirare o Cacciar mano alla spada,
ciannove soldi per lira(Doni Zuc. 156). ad un coltello e sim. Sfoderarli.
Tirà cont i dent. Adattacchiare – Tirà-ſoeura vun. ſig.Tirar sù le calze a
V. anche in Dént. uno(*tosc. – T. G.). Dar la corda a uno,
TIR ( 4o5 ) TIR
Cavare i calcetti. Tirar sù alcuno. Farlo Tirà-inanz. Far avanzare. Fare in
dire, fargli palesare l'animo proprio. nanzi. Tira-inanz el scagn. Fai innanzi
Tiragh.Tirarvi(Fag. Am. esper. III,5). la seggiola.
Abboccare a checchessia(“tosc. -T. G.). Tira-inanz. Prolungare. Tirare o Por
Tiragh aria colda. Abbajarvi la volpe tare innanzi i conti, la vita e simili.
in un luogo. Esservi grave pericolo Tirà-indree o Tirà-via. Diminuire.
della vita. Scemare. Calare parlandosi di prezzi.
Tiragh el coll a vun. Tirare il collo. Tirà-indree. Tornare addietro. Ri
Appiccare o strozzare (“tosc. - T. G.). vocare(Gh. Voc.). (Rebàtt.
Tiragh-foeura a vun queicoss. Cavar Tirà-indree. Sbattere. Difalcare. V.
di sotto alcuna cosa ad uno. Tirà-indree. Scansare.
Tirà-giò. Staccare ciò che è appeso. Tirà-indree el cuu. fig. Tirare alla
Spiccare. staffa. Tirarsene indietro. Acconsentire
Tirà-giò. . . . Restar servito d'al malvolontieri alle altrui domande, Ri
cuna porzione di vivanda dal piatto dursi di mala voglia a far checchessia.
comune, Tirà in fir che anche diciamo Tirà
Tirà-giò. Ricopiare. Copiare. in forma o Tirà in su l'oss. Ridurre
Tirà-giò. Sedurre. Infinocchiare. al verde. Ridurre in meschino stato o
Tirà-giò. Tirar dalla sua. al partito più gretto, più miserabile.
Tirà-giò. Tirare di pratica. Tirà-giò – Talora anche Stremare. Rastremare.
on dissegn, ona lettera, on lavorà e Rappiccinire. Menomare.
sim. Tirar giù versi, prose, ecc.(“tosc. Tirà in forma o Tirà-sù. . . . . I
– T. G.). Tirar via di grosso. Calzolai dicono così lo Stendere sulla
Tirà-giò. Rappaciare. Quietare. Bab forma i vari pezzi di pelle vitellina
bonare. (pànna. de quali si compone un calzare.
Tirà-giò a campann doppi. V. Cam Tirà in forma. fig. Vedi sopra Tirà
Tira-giò che te gh'ee reson o che in fir.
t'ee vengiuu. . . . . Via, chetati una Tirà in longh. V. più sopra Tirà a
volta, io te la dò vinta. la longa.
Tirà-giò del birbo a vun..... Dare Tirà in nocuv. Rinnovare. Rimettere
altrui del birbante per la testa. – e famigl. Arruffianare. Rabberciare.
Tirà-giò o Cavà el capell o el ba Raffazzonare.
rettin. Trarsi di capo. Sberrettarsi. Tirà in pee. V. in Pè sig. 7. e in
Tirà-giò el Signor de la cros. V. in Campànna.
Signór. Tirà i stombolon. V. in Stombolón.
Tirà-giò i cresp. V. in Crèspa. Tirà i vit. V. in Vit.
Tirà-giò i scur o l'uss. Cavar di Tirà-là. Protrarre. Procrastinare.
gangheri gl'impostami. Tirà-là. Campacchiarla. Campacchia
Tirà-giò i socch, la vesta, e sim. re. Il Trahere di Celso(Med. lib. 2,
Abbassar le sottane. Calar la vesta. cap. 8, verso il mezzo).
Tirà i colzett. Tirare. V. in Cagaràtt. Tirà la conseguenza. Dedurre o Ti
Tirà i lenzoeu. . . . . Stirare a mano rare la conseguenza.
le lenzuola. Il Detirer du linge dei Fr. Tirà la paga o Tirà paga. Tirare
Tirà i ligamm. . . . . Ridurre alla la paga(“tosc. – T. G.).
mente, ravvivare la memoria di una Tirà la pell in coo. V. in Pèll.
persona assente. Annibal Caro in una Tiralla. Stillarla. Stillare (“tosc.), e
sua lettera, scritta di Roma il 26 otto chi lo fa dicesi Stillino (id.). Far vita
bre 1562 a Mad. Laura Battiferri a Fi stretta.
-
Tobbiètta bianca o Capellinna ... Spe Toccà-dent in d'ona cossa. fig. Dare
cie di fungo che vegeta da giugno a un tocco. Accennare. Toccare di chec
ottobre ne' luoghi aperti e soleggiati. chessia. Dare un cenno di checchessia.
È minutamente descritto dal ch. Vit Toccà el ciel col did. Parer di toc
tadini sotto il nome da lui datogli di care il ciel col dito(Fag. Il Mar. alla
Agaricus leucothites. moda II, 5). Non toccar terra.
Tobbinna. Lo stesso che Tobbietta. P. Toccà el coeur. Toccare o Muovere
Tobelilò. Dolcione. V. Badee. (ba. il cuore, e più intens. Commuovere.
Tobis. Bircio. Tolbisceù. Birciuzzo. P.Tiòr Toccà el pont prenzipad. Toccare il
Tobisoùra. Così chiamasi in varie parti punto principale, e ſam, il tasto grosso.
del contado, e specialmente in Brianza, Toccà-giò. Aggiugnere. Arrivare; ed
quel serpe che nelle nostre campagne alla lat. Pertingere. El ghe toccava
suburbane dicono Orbisoeü(V.) ed al giò finna a mezza gamba. Gli aggiu
tri malamente Verniscei. Anfesibena gnea in fino a mezza gamba.
TOC (413) TOC
Toccà i gaijnn s'han da fà l'oeuv. Toccabùsa(Fà). Dar di cozzo. Cozzarc.
Alle galline il buco sfrueonare Col dito per Dar delle capate.
veder s' uova han da fare (Rim. aut. pis. ). Toccàda. Toccata. Toccare. Toccamento.
Toccà in del sò debol. Titillare. Toccadinna. Teccatina.
Grattar dove pizzica. Dar nell'umore T'occaesana. V. Tocchesànna.
ad alcuno. (viaggio. Toccai. V. in Vin.
Toccà-là. Proseguire. Continuar suo Toccàsc. Pezzaccio.
Toccalla-sù. Impalmarsi di chec Tòcch. Tocco. Pezzo.
chessia (Pecor. I, 227). Promettersi Andà in tocch. Andare in pezzi –
checchessia a vicenda – Toccar la e fig. Andare in rovina, alla consuma,
mano. Salutare affettuosamente, come in fascio, in malora, in chiasso, in
anche Darsi la fede gli sposi o simili. conquasso. Andar a brace o a sbara
Far santa (Buonar. Tancia IV, 4 ). glio. Andar del resto. Sprofondare.
Toccar la mano. Tocchela-sù. Pon si Spiantarsi – e al sust. Spiantazione
la mano(Gelli porta lII, 1). Pon sù (Pros. fior. IV, 11, 1 o2) – Semm andaa
(ivi e V, ult.). Ponla sù (Sacch. Nov. in tocch. Siamo al verde. Di buona
55 – Berni Mogliazzo 5). Tocchèm badia noi siamo a debole cappella.
mela-sù. Ponetela si (Mach. Comed. III, Andà tutt in tocch. Andarne a pezzi.
4). Date sia la mano(Compar. Ladro V,5). Cadere in pezzi. Andare in pezzi. Ca
Dà qua la mano(Nelli All. di Ved. I, 2) dere in frantumi.
– In altro senso Tanto ne va dal mio A tocch. A brani.
al tuo quanto dal tuo al mio – La A tocch a tocch. Di tratto in tratto.
leviam del pari. A tocch a tocch gh'era ona guardia.
Toccà semper quell cantin. fig. Toc Di tratto in tratto v'era una guar
car sempre una corda. dia – A pezzo a pezzo. A pezzi e boc
Toccà-sù. . . . Eccitare le bestie da coni. L'han faa-sù a tocch a tocch.
vettura o da soma ad affrettare il pas L'hanno alzato a pezzo a pezzo,
so, e ciò colle sferzate o colle gri A tocch e boccon. A pezzi e bocconi.
da – Trattandosi di cavalcature di A pezzi a pezzi. A bocconi.
rebbesi Spronare – Parl. di cocchi Ciappà el tocch... . . Voce di gergo
Affrettare i cavalli. Toccare. Tirare finanziario, e vale Pigliar danari dai
innanzi il cocchio. Toccare il cocchio. frodatori per non vedere,
Toccà-sù la man. Dare la palmata. E ticch e tecch e tocch, on sold
Toccà-via. Mettersi la via fra le al tocch, on sesinett al tocch. . . . .
gambe. Correre. Così gridano per le vie i nostri co
Toccà-via. Continuare checchessia. comerai per allettare le genti a com
Toccà-via drizz. Andare tirato(Lasca perare gli spicchi de'cocomeri, de'po
Spir. III, 2 ). poni, ecc. -
Vess come san Tomas, vorè vedè Fà i robb on tant al tocch. Accia
e toccà. V. in Tomàs. battare. Acciarpare. Arramacciare. Ab
Toccà. Toccar in sorte. Succedere ad borracciare. Arrocchiare.
uno. La coronna la ghe tocca a lu. Fà tocch e boccon o Fà tocch e toc
La corona succede a lui(Villani). chej o Fà tocch e tocchitt. Particel
Toccà. neut.T. di Giuoc. di Bigl.... Dicesi lare(Ridolfi in Giorn. agr. tosc. 184o,
dello stare due biglie a contatto l'una p. 214). Far briciole. Far minuzzoli.
con l'altra, o dell'essere una biglia a In tocch. fig. Macinato. Ridotto alla
contatto della mattonella del bigliardo. macina di roba o salute.
Toccà. neut.T. del G. delle Pallottole. ... In tocch come Giòbb. V. in Giòbb.
Essere a contatto, combaciare. L'è on tocch d'ona vergogna che
Toccà. T. Pittor. Toccare. Ritoccare. anche diciamo L'è ona vergogna mar
Toccàa. Toccato. scia. È una gran vergogna. È una
Toccabel. Toccabile. Tangibile. vergognaccia. E un vitupero.
Toccabel e palpabel. Pattano. Evi On bell tocch de strada. Un bel
dente. Palinare. pezzo di strada. Un buon trotto.
TOC ( 414 ) TOC
On tantal tocch. fig. A largo(Machiav. Tocch d'on mincion o Tocch d' on
Op. IX, 264). A un tanto la canna. Alla sonaj e simili. Pezzo d'asino. Capo di
grossa. Grossamente. A occhio e croce. bue. Capo di castrone. Pecorone. Alloc
On tocch de carnascia. fig. Un pezzo caccio. Capo d'assiuolo. Fra noi ha
di carne con gli occhi. Una donnaccia. quasi sempre sentore di sdegno se pro
On tocch de Marcantoni. Un virum nunciato con forza, a chi venisse ap
quem (“latinismo tratto a questa sin plicato remissivamente direbbesi in
golar significazione dal popolo fioren vece italianamente Tua madre ebbe
tino). Una stella(*tosc. – T. G.). Un bel la voglia del cetriuolo(Fag. Com.).
coramvobis. – V. anche in Marcan Tòcch per Mànegh (ne'colli d'oca). V.
tòni. Tòcch de colanna. T. de Sell. Lo stesso
On tocch d' on legn. Un pezzo di che Pettoralitt. V.
bastone(Fortig. Ricc.). Tòcch de la sterza. T. de Carr. . . . ll
Perd i tocch. Cascare a brani. Es corpo di mezzo dello scannello ante
sere tutto sbrandellato, cenciosissimo. riore del carro delle carrozze. È più
Portà-via on tocch de carna. Strap grosso degli stremi di esso che dicia
pare un brano di carne. mo Cov.
Portà-via on tocch dc vestii. Strap Tòcch di resg. . . . . Nel timone è la sua
pare un brano d'abito. tratta di mezzo, così detta perchè
Restà in tocch. Rimanere in piana sprangata di ferro.
terra(Fag. Il Pod. spil. I, 7). Tócch. Tratto. Tocch de penell o de
Tajà a tocch. Appezzare. penna. Tratto di pennello o di penna.
Tocch de carna de coll che anche Tocch. Cenno. Avviso. Dà on tocch. Toc
diciamo del coll de la pezza. Carne care o Fare o Gittare un motto. Dagh
cattiva. Cattivo pezzo di carne. Persona on tocch. Dare altrui una bottarella su
di genio sciagurato e maligno. checchessia(Nelli Serva padr. II, 1 o).
Trà in tocch dicono i cont. per Trà Dare un tocco. Toccare una corda o
a mont. V. in Mónt sig. 1.º in fine. un tasto. Far motlo o cenno.
Trass in tocch. Rovinarsi. Mettersi Tócch. Saggio. Assaggio. -
Sin. in Adagio). Strigne più la camicia Podè minga toeulla con vum. Non
che la gonnella. Più vicino è il dente potersi ricattare con uno (Ol. Uc. p. 62).
che nessun parente – Nel quale pro Non poterla con uno.
posito è però bene ricordarsi altresì Savè minga dove toeiù vun..... Non
che L'obbligo dell'amicizia è mag saper raccapezzare il nome di un tale.
giore di quello dell'affinità, perchè Per es. Me par de conossel, ma soo
la clezione e il giudizio ci dà l'amico, minga dove toeull. . . . . Non mi è
e la fortuna il parente(Tasso Bernar ignoto; ma non mi sovviene per ap
do Let. al Caro). punto chi egli sia – In altro sig. Non
Toeü (con ocu breve). Togliere. Tirre. trovare la via o il verso con alcuno.
Ah! andà a toeli ! Non a un pezzo. Save toeiù vum come el va tolt. Pi
Non a gran pezzo. A pezza. Se se gliare il panno pel verso, (durre.
voress parlà di miracol, andà a toci! Toci a ſicc. 1' cndere in affitto. Con
se feuirav pù. Chi volesse entra ne'ni 'i ocu a mincioua vun. Pigliarsi giud
racoli, a pezza non finirebbe, co o si asse o festa d alcuno,
T(EU (416 ) T(EU
Toeù cont i bonn. Piacevoleggiare. Toeü in norma. Pigliar di mira o
Andar colle buone o colle belle. in urto alcuno.
Toeiù de chì per mett de lì. Sco Toeiù in sbagli. Prendere abbaglio.
prire un altare per ricoprirne un altro. Dare in fallo,
Toeiù de coo per mett de pee. V. Cóo. Toeiù i tett. Levar dalla poppa.
Toeü-dent.T.Arit. Supputare? Toeugh Toeiù la man. Guadagnar la mano –
dent el quint. Supputare il quinto? e fig. Tórre il maneggio – V. in Màn.
Toeü-dent vun a mincionà. Pigliarsi Toeulla o Ciappalla come la ven.
giuoco o spasso o festa d'alcuno – V. in Vegni. (solata.
Beffeggiare uno. Metterlo in movelle. Toeulla con fiacca. Prendersela con
Toeù el borlo. È lo stesso che Toeü Toeulla con vum. Recarsela o Ar
sù el duu de copp o Tondà. V. recarsela da uno.
Toeiù el ciccolatt. Prender la ciocco Toeulla larga.Stare dalla larga. Pren
Toeiù el coeur. V. in Coeur. (lata. dersela a largo.
Toeiù el fiaa. Levar l'alito. Soffogare – Toeiù la vista. V. in Vista.
c fig. Importunare. Nojare, l'enire in Toeiù medesinna. Pigliar medicina.
Toeiù-ſoeura. Cavare. (uggia. Toeù mice. Tòr moglie (Buon. Tanc.
Toeü-foeura. Scegliere. IV, 7). Prender moglie. Accasarsi. Am
Toeti-ſoeura. Estrarre. Per es. Tocù mogliarsi, e sch. Beccar moglie.
ſoeura la fed de batesem. Estrarre la Toeunn-sù o Toeunn-sù quatter. Toc
fede di battesimo, car delle busse. Toccarne. Toeunn-sù
Toeiù-foeura. Discerncre. Distinguere. de benedì on vescov. V. in Vèscov.
Per es. El toeujarev-foeura in milla. Toeù per frutta. . . . . Non curarsi
Lo discernerei anco fra mille personc. gran fatto di checchessia, veder con
Toeiù-ſoeura i fond. T. dell'Arti. . . . indifferenza una cosa, come suol ac
Far risaltare, sbalzare, scavare le parti cadere delle frutte le quali, comechè
incavate del lavoro. l'ultime a comparire alia mensa, sono
Toeiù-ſoeura la menestra. Scodellare considerate accessorie, e della cui
la minestra. mancanza nessuno si darebbe gran
Toeti-foeura oncunt.Estrarre un conto. pena – Talvolta si usa anche nel sig.
Toeiù-foeura on dent. Cavare un dente. di Pigliar le cose a un tanto la canna.
Toeigh i usellitt al nin. . . . Levar Toeiù pù nissun ona cossa a on ol
dal nido gli uccellini, involarli. ter. Per es. Ghi e toeu pù nissun...
Toeiù-giò. Ingollare. Ingoiare. Toei Le busse ſuron sue.
giò ona medesinna. Ingoiare una me Toeiù quei coss. Pigliar medicina.
dicina. (d'infermi. Toeuss adree. Prender seco.
Toeiù-giò. Pigliare. Mangiare parl. Toeuss a pett ona cossa. V. in Pètt
Tocu-giò. ſr.cont. Assottigliare, Toei sig. 2.” - (lata.
giò on legn per ſa ch'el possa andà Toeussela comoda. Pigliarla conso
dent ben in l'invocuja del bai. As Toeussela-giò di spall per mettesela
sottigliare un manico da badile per sul stomegh .. . . Fare a scaricalasino
adattarlo alla gorbia. per rimanere poi il pigiato; e si dice
Toeiù-giò. Staccare. specialmente di chi alloga alla peggio
Toeù-giò. Levar dal fuoco. una figlia per torsi quel peso di dos
Toeü-giò. Togliere alcuna cosa dal so, e gli è forza poscia ripigliarsela
l'esempio. Ricopiare. Imitare. in casa mal maritata.
Toeü-giò di spes. ſig. Freddare. Smal Toeuss on capriz. i. Scapriccirsi.
tire. Far la festa a uno. Levare di so Tocù sù. Ricogliere. Pigliare.
pra alla terra. V. in Frègg. (dello. Toeü-sù. Catturare. Metter prigione.
Toei-giò el meder. Micavare il mo Per es. Jer han tolt su duu lader.
Toeiù-giò la pianta, el disegn, ecc. Jcri misero prigione due ladri.
Levare la pianta, il disegno, ecc. Toeiù-sù. Prender seco. P. es. Toeiù-sù
Toeü-indree ona vit. V. in Indrée. el baston, Toeti-sù la mice, ecc. Pren
Toeiù in ſall. Cogliere in cambio. dere la mazza. Prender seco la moglie.
T(EU ( 4I 7 ) T0) U
Toeù-sù. . . . . Levar da negozio Toeiù-via. Detrarre. Sbattere. Abbat
robe, mercanzie. Toeiù - sù a cretta. tere. Sottrarre. Cavar della somma.
Prendere a o in credenza. Toeü-via a la colzetta.... Ricono
Toeü-sù per Cattà-sù. V. scere immediate il pensare d'alcuno
Toeü-sù per Robà. V. dal suo modo di parlare, o da altro
Toeiù-sù a ballà. Levare al ballo segno esterno.
una(Vas. Vit. 778). Toglier su a ballare Toeù-via vun. Scoprire uno. Como
(Aret. Tal. prol.). scerne i disegni, i fini, le mire.
Toeiù-sù a noll. Törre a nolo. Va a toeü el carimaa. Andate pel
Toeù-sù a pissà. Lo stesso che Avè calamajo. Va a toeü el dottor. Va pel
sott gamba. V. in Gàmba. mcdico.
Toeù-sù del ciall, del porch, e sim. Va a toeuttel dove sel toeujen i occh
Buscarsi un sciocco, ecc. Buscarsi del o vero Va a toeuttel in del sacch.
baggeo, del tristo, ecc. Vatti a far friggere. Va alle forche,
Toeü-sù del maa. Guadagnarsi alcun alla malora, al diavolo – V. in )cca.
male. Vess segond che la se toeu o che
Toeiù-sù di bott. Toccarne. la se ciappa. Essere come l'uom se
Tocù-sù di danee. Prender seco quat l'arreca (Pulci Morgante XVIII, I 18).
trini. Vorè minga toeulla con vum. Non
Toeiù-sù di danee. Mutuare danari. volercene con uno(“tosc. – T. G.).
Toeü-sù di danee a interess. Tórre Toeù. Stimare. Me toeujen per la soa
a interesse. Törre a un tanto l'anno. serva. Mi stimano per la sua servac
Toeù-sù el duu de copp o sempli cia(“tosc. – T. G.).
cemente el duu. V. Tondà. Toeü. Pigliare o Törre moglie o donna.
Toeü-sù el natural de vum, el fa de Ricever marito o moglie. Sposare. Me
vun, e sim. Imparare a conoscere il na nare sposo. Detti assolutamente per
turale d'alcuno. Imitar il fare di uno. prendere in consorte. Vuj che tel
Toeù sui corni. Prendere in odio, toeujet. Vo'che tu 'l pigli(Buonar. Tanc.
in uggia, in dispetto. IV, 2 ). -
Vol. I l . a
i
TOF ( 418 ) TOL
Toeiù. Credere. Reputare. Per es. Te toeui caccia, desta in essi una grandissima
minga per on matt. Non ti reputo già ansietà di ritrovarle.
un pazzo. Non ti ho già per pazzo. Toſfà. Fiutare. Braccheggiare. Braccare.
Toeü. Levare. Per es. Vegnaroo mì a Toſfà. fig. Donneare. Donneggiare. Co
toeull. Verrò io o Sarò io a levarla. diare donne.
Toeil. Trarre. Mugnere(il latte alle vac Toſſada. Zaffata. Colpo che danno i li
che). Per es. L'è ona tazzinna che quori uscendo in copia e all'improv
gh'hoo toeuccia, Ghe toeuvi on boccaa. viso, e si dice anche degli odori, co
Ne ho tratto una ciotolina di latte, me Zaffata di tabacco e simili – In
Ne mungo un boccale. alcune province della Francia dicono
Toeiù (imperativo). To'. Togli. Piglia. Touffeur in senso di esalazione che
Toeù, ciappa. Togliete su questa colpisce entrando in una stanza cal
suzzacchera o anche semplic. Togliete dissima, questa voce però è rigettata
sù. Prendi questa. To castra o castra dal Dizionario dell'Accademia francese.
mi questa. Tuo danno. Töffela boeus. Le zucche marine. Frase
Toeiù e Toetida dicono i Brianzuoli per che si usa quando non si mena buono
Tòlt e Tòlta, V. ad uno il suo discorso, ed anche tal
Toei (troeu-toeu-toeu). V. Troeü. volta a modo di maraviglia o di esclam.
Toeücc per Tolto dicono i Brianz.; e il Toll in. . . . . Cagnolino.
Maggi usò questo participio in alcuni Toff toff. . . . Voci imitanti il suono di
versi pel pranzo nuziale della sua nuora colpi dati in cose poco dure.
Folli(V'hoo toeucc-foeù d'on bon cepp), Tòga. Toga - All'ac, Togone (“tosc.-T. G.).
ancorchè le edizioni leggendo tugg Tògn. Antonio. Nome proprio.
abbiano indotto in inganno. Togn pela rogn, pela ſigh, capi
Toeiccia. v. cont. Tolta. Participio pass. tani di formigh. . . . Ironia che si
femminile del verbo Teit. applica agli Antonii uggiosi.
Toeùj. v. cont. Tolto. Particip, pass. ma Tògna. Antonia. Nome proprio.
schile del verbo Taei. Fà la togna. Miagolare. Pigolare.
Toeùj. Prendete. Nicchiare. Imprendere malvolontieri a
Toeür. v. brianz. Tronco d'albero. An far qualche cosa; ciò che diciamo an
che questa voce si legge, benchè con che Tontognà o Rangognà. V.
qualche varietà, nel Maggi (Consej de Tognà. Lo stesso che Fà tognon. V.
Meneghin III, 7). Seben Tognàss.) in Tognon.
La pianta adess la fava on poo de gomma, Tognin. Antonietto. Dim. di Antonio.
L'eva annò san el toeurij. Togninna. Antonietta. Dim. di Antonia.
Fà el toeur. Impedalarsi. Far pe Tognitt. . . . . Nome che il nostro po
dale. Ingrossar nel pedale. polo applicò nell'anno 1814 ai soldati
Toeüs e Toeiuss. Chino, e scherz. Con un della Landwehr.
leggio di dietro per ispalle. Tognon (Fa). l'agliarsi. Dimenarsi, come
Andà-giò toeuss. Andar curvo. per iscuoter di dosso le pulci o i pi
Andà-giò on poo toeuss. Andar cur docchi da quelle parti ove altri non
Toeiùss, V. in Toeu. (vetto. si può grattare.
Toeutoeù voce infantile. Busse. Tòla, Tolin, ecc. V. Tòlla, Tollin, ecc.
Toeu-toeü (Fà). fr. infantile. Battere. Tólbor, Tolborént, ecc. V. Torber, Tor
Toeütter. Teutero. Lo usiamo anche ſig. boréut, ecc.
Tòſf. . . . Ordinariamente nome che si Tòlderi per Danée. V.
dà a cani grossi. Tolée. Lallago. Stagnajo. Che ſa lavori di
Fà el toff. Fiutare. Braccare, latta (lolla) – Docciajo se ſa le docce.
Fà el tò f ... Codiare una ragazza. Toléra. . . . . La Moglie del lattajo o
Tóſ. Lenone. Fà el tòſſ. Fare il le docciajo o La Donna che ha bottega
nOne. - di tal arte.
Tóiſa. Fiuto. Usta. Quell'odore che la Tolera. Tollerare. Se pò pù tolerall, E
sciano le fiere dove passano, il quale, ogginai intollerabile.
penetrando nell cdorato dei cani da Toleraa. Tollerato,
TOL ( 419 ) TOM
Toleràbel. Tollerabile. Tòlla... Lastra o scatola scoperta di latta.
Tolipàn. Tulipano. Tulipa. Pianta e Fiore Tolla di anes. T. de Ciambel. . . .
notis.”, e sonne di moltº specie, come Latta da anici – Tolla di bescott.. ..
Parrucchetti, Tromboni, Lanciuole, ec. Latta da biscotti – Tolla di cani
Tolipán. met. Tulipano. V. Badée. mel . . . Asse ricoperta di latta sulla
Tolipifer. Tulipifero (Targ. Istit. in Ly quale si stendono le caramelle (i ca
riodendrum tulipifera). Albero di cui nimel) – Tolla di pastizzitt..... Latta
abbiamo infiniti esemplari nei viali da pasticcini.
che circonvallano la nostra città. Tòlla. T. de Cioccolat. Lo stesso che
Tòlla che anche diciamo Bànda. Ferro Scàtola sig. 4.° V.
stagnato(Tar. fior ). Latta – Anche i Tòlla del castell di inguri. V. in Castèll.
Francesi hanno Tile in questo senso, Tollaléla per Badée. V.
e dicono a vicenda Fer blanc, Fer en Tollin. . . . Vasetto circolare di latta in
feuille o Töle. cui si mette specialmente la teriaca
Avegh el canaruzz fodraa de tol da vendere al minuto.
la.... Inghiottire senza più ogni cibo Tollin. Padellina per candellieri da ta
per bruciante che sia. Corrisponde al vola o per viticci – Anche ne can
francese Avrir la gueule pavee. dellieri d'un pezzo diciamo Tollin il
Avegh la tolla su la faccia. Essere girello che è nel sommo capo.
impudentissimo o una fronte invetriata. Tollin, Vaso del battifuoco.
Fabrica de tolla. Lattiera. Tollitt. gergo. Sonajòli. V. Danée.
Mostacc de tolla o fodraa de tolla. Tòit. Tolto.
I in Fàccia. Tòlto che. Fuorchè. Eccetto che.
Var pussee la tolla che l'argent. Tòma. V. in Natin.
ſig. Il mondo è degl'impronti. Tomada. Capitombolata.
Tòlla. met. Viso da pallottola. Fronte Tomàs. Tommaso.
invetriata o incallita o da meretrice. Vess come san Tomas, vorè vedè
Fà tolla. Fare a visi(Boer. Voc. ven.). e toccà. Essere come san Tommaso,
Specie di passatempo a cui talora si non credere se non sitocca(Pan. Poet.
danno due i quali standosi dirimpetto I, XX, 12 ). Non prestar ſede al santo
si affissano reciprocamente gli occhi se non si vede il miracolo.
dell'uno in que"dell'altro, e si vanno Tomàsc. Tomone(Targ. Att. Accad. Cim.
facendo visacci, e quegli rimane per I, p. 8o e 547).
dente che primo, non potendo più ol Tomasèlla. Tomasella (Scap. Op, p. 175
tre durarla, o ride o volge altrove lo verso). Sp. di polpetta di fegato e
sguardo. I Francesi chiamano questo carne magra di porco involta nella
giuoco Se regarder sans rire(Roux Dict.). rete(gradisella) e addobbata di pinoc
Tòlla assol. o Tòlla de confessionari o chi, uva passa, zucchero, ecc.
scherz. Grattiroeula. Graticcia. Quella Tomàtes. fig. Baggeo. V. Badée.
specie di gratella che sta da lati de' Tomàtesa. Pomidoro. Pianta e frutto no
confessionali. tissimo. Il Solanum Lycopersicum L. –
Tòlla. Padellina. Latta intagliata che Gli Spagnuoli chiamano anch'essi To
nei candelieri da chiesa raccoglie i mate questo frutto, -
Tonista. Gentile. I bon tonista del dì d'in tegh o Perteghett. . . . – Bolzon. . . . – Banch
coeu usen inscì. Li gentili d'oggi ten o Bancal.... = Cantir o Palon o Cologn... .
= Pienton. . . . . - Gattei. . . . .
gono essere gentilezza il., ecc. (Sacch.
Mov. I 14). Persona del bel tuono. El gh'ha la lobbia tutta a topi de vit.
Tonsill. T. Anat. Le Tonsille. Ha un terrazzo tutto pergolato di viti.
Tonsùra. T. Eccl. Tonsura. Topiàa, s. m. Pergoleto (Cresc. Agr. I, 7).
Dà la tonsura. Tonsurare. (ricale. La Pergolaria. Pergolato.
La prima tonsura. La Tonsura che Topiàtt che alcuni dicono anche To
Tonsuràa. T. Eccl. Tonsurato. piée. . ... Così chiamansi coloro che
Tontognà e Tontonà. Bollire(Fag. Mar. lavorano di pergole da viti. Fra noi
alla mod. I, 1). Pigolare. Nicchiare, questo nome non è già dato a quel
Bufonchiare. Bifonchiare. Fiottare. Pia colono che, compiendo qualunque la
tire. Contendere, voro agrario, assesta anco le pergole
Tontognàda. Borbottio. Querimònia. del podere a cui è addetto, ma sib
Tontognon. Pigolone. Querulo. Borbotta bene a vignajuoli speciali, per lo più
tore. Bufonchino. Bufonchione. uomini delle costiere del Lago Mag
Ton tón. Toppa toppa. giore, del Genovesato, ecc. che ven
Tontonà (dal sardo Stontonai). Battaglia gono nel Milanese in alcune stagioni
re. Scampanare. ad eseguire i lavori più faticosi come
Tontonà. Lo stesso che Tontognà. V. i Trentini e i Garfagnini scendono nel
Tóo e To6n... Voci denotanti lo sparo di le risaie del Mantovano per lavorarle
un'arme da fuoco. Il Mag. Rim. disse negli stadi più operosi dell'annata.
Ol recarega e spara, e l'ha in tel coo Topiccà. Dar del picale in checchessia
D'avenn mazzaa darsett, parchè el fa too. (Ariosto Orl. fur, XV, 55). Intoppare
TOP (423 ) TOR
e per conseguenza a spremersi a tutta Vit o Vidon. Vite – Fond o S'ceppa o Dor
mion. Letto – Stanga. Vette. Leva – Cadenon.
possa la vinaccia – Fig. poi è usato Catena - Piastra mas'cia. Torno ? . . . – Pia
in Brianza per Fare l'estremo di sua
stra femmena. . . . – Masgiveu o Gandola o
possa; – ed anche in genere per Pigna o Pignett. Alzatoſe ? = Cass o F orm o
Strignere e Premere gagliardissima Strencion o Pil. Forme? = Scopell o Cortella
mente checchessia per cavarne fin di form. . . . – Onett. . . . – Mlasgiorin.
l'ultima goccia d'umore.
Tòrc. T. de' Calcogr. Torcolo da rami Le parti dell'Infrantojo si vedano
(Baldin. Voc. Dis.). Le sue parti sono in Frangia, e vi si assiungano Lucerna
Spall. Cosce = Cilinder. Rulli. Curri. Ci e Controlucerna di latta e or. -gr. ll , 338, X,
lindri = Assa. Tavola = Pann. Feltri – 1 o 5 e pass. .
Racuda. Stella i cui Brasc diconsi Prese o Ma
Tòrc. T. de Pettinagnoli. Ceppo. Stret
nichi = Gattei. Lunette. toio con mattonelle di noce, ad uso
Tòrc. T. di Cartiera. . . . Nelle cartiere di addiritsar le ossa da far pettini.
esistono varie specie di strettoi; al Tòrc. T. di Stani' 'o ciao. Tor colo. Le
cuni di gran pressione per la pasta sue parti seu s
da pile, altri di minore per la buona varna- e º – traversa... Sommier
granitura e per l'incollatura; altri di sº se te è - i sassa. Le es il Soua r
TOR ( 425 ) TOR
inferieur (franc.) e Spall. Cosce = Stanga. Torcéra.... Arnese, per lo più di latta
Mazza = Carensg Spade = Pian. Pirrone = verniciata e dorata, che ha figura d'un
Capell. Cappa. Cappello = Morinell. Rullo = tronco di piramide quadrangolare ca
Cros. Coda – Timpen. Timpano = Fraschetta.
povolto, il quale serve alle torce da
Fraschetta – Cricca. Cricca = Register. mano che si usano in chiesa e nelle
Squadre = Timpinell. Timpanello.
processioni come la padellina ai can
Torc a la bettoniana.... Sp. di tor dellieri, cioè per raccogliere i cola
chio a cilindro, sull'andare di quello ticci della cera. Anche i Siciliani lo
chiamano Turcéri.
proposto nel 1786 dal signor Hauy per
Torcètt. Torchietto – Strettoino.
la Stamperia de'Ciechi nati a Parigi,
Torc a la Stanopp. . . . . Torchio Torcètt de stampà. Torcoletto da stampa.
d'invenzione inglese. Torcètt. T. de Battil. Ferri. Strettojo
Torc a vapor. Torchio a vapore. Se armato di ferro per istringere le scac
ne vede la figura nel frontispizio di va ciate(checcin).
rj libri stampati dal Pomba in Torino. Torcètt che anche dicesi semplicemente
Torc de ghisa. ... L'Albion-press Tòrc. T. de Leg. di lib. Torchio. Stret
di Hopkinson, tutto di ferro fuso. Se tojo. Quello in che pongonsi i libri
ne vede esemplare nella stamperia per poterli tondare.
del sig. G. B. Bianchi in Milano. Torcètt (altro) che dicesi anche comune
- Foeuja de torc. . . . La bozza del mente Torcett de cusi. T. de Leg. di
torchio che si dà a correggere al cor lib. Telajo. Quello che s'adopera per
rettore, cucire insieme i quinterni dei libri.
Mett a la via el torc. Montare il Torcètt. T. degli Ottomai. Castelletto.
torchio. Torcètta. Torchietto. Torcetto. Pic. torcia.
Tósa che al pl. fa I Tosànn, e al dim. pl. I Tosètta. Zitella. Fanciulletta. Ragazzetta.
Tosanètt. Fanciulla. Ragazza. Giovane. Ragazzina. Pulzelletta. Puttella. Pulzel
Donzella. Giovinetta. Zitella. Pulcella. lina Pulcelletta. Cittola.
Pulzella. Citta. – I diz. ital. registrano tosettinna !Dimin. di
Tosètta. Cittolella.
altresì Tosa, Tosino, Tosetta come Tosettinoeiù.
voci lombarde – V. anche Tosànn. Tosin e Tosètt. Fanciullino. Ragazzino.
Fà ona tosa. fig. Fare una bambina, Fagazzuccio. Ragazzetto. Cittino. Cittolo.
cioè un errore. Toson. Giovinotto – V. anche Tds.
Fortunada quella sposa che la prim Toson. . . . . Quella borra di montone
ma l'è ona tosa. . . . . L'avere nel che i Fr. chiamano Bourre blanche.
primo parto una bimba torna utile Tosón d'or. Toson d'oro.
alla madre perchè presto avrà in essa Tosonaria. v. a. Fanciullaggine. Ragaz
un ajuto nelle faccende domestiche. zata – Per Bardassaria. V.
Tosonista. Tosonista.
Logà ona tosa. Allogare (cioè ma
Tosòtt. Garzonotto.
ritare) una fanciulla.
Ona tosa de cà comè. Una fanciulla Tosquigno e Tosquin scherz. per Toscano.
Töss. Tosse.
molto faccendevole(Min.citando il Caro).
Se fa la corta la mader per la tosa. Ampio Strèpit de toss. Nodi di tosse
Chi vuole la figlia accarezzi la mam (Pan. Poet. IV, XIII, 15),
ma(Fag. Trad. fed. I, che per errore Anca i pures gh'han la toss. v. in
Pùres.
riporta il proverbio a rovescio - Gua - -
alla turturà (Fac. Piov. Arl. p. 151). El tutt l'è che.... Tutto sta che....
Turlurù tantéra. Taratantara. Voci imi Fà del tutt. Far di tutto.
tanti il clangor delle trombe. Gh'è el sò de fà de per tutt. ogni
Tùrno. . . . . Ricorrimento d'alternativa. casa ha cesso e ſogna o acquajo.
Per turno. Per cerchio. Reciproca la In dent tutt. Tutt'ogni cosa("tosc.).
vice. Per turno (Grassi Diz. milit.). In dent tutt e duu. Di conserva.
Tutèlla. Tutela – Tutoria. Tutoreria. In tutt e per tutt. In tutto in tutto,
Andà-focura de tutella. Divenir li ed anche Tra ugioli e barugioli.
bero(Zanob. Diz.). Venire di sua età. La ghe vocur tutta. V. in Vorè.
Uscir di pupillo; e comic. Saltar la Me capiten tutt a mi. Le ho io tutte?
granata. Uscir di donzellina. (Fag. Av. pun. III, 9).
Tegni in tutella. . . . . Tenere sotto O tutto nagotta. O Cesare o Niccolò.
la mano propria, non lasciar agire da Per tutt quell che pò nass. A buona
lº s sè. Tenir en tutelte dicono anche i Fr. cautela. V. anche in Näss.
Vess sott a tutella. Essere nei pupilli. Propri tutt. Tututto. Tutto tutto.
Tutilla. V. in Vaniglia. -
Stà al tutt. Adattarsi al tutto.
Tutór. Tutore se ai minorenni – Cura Tirà a tutt. Tirare a un luì.
tore se ai maggiori. – Dicesi Tutore Tutt al pù. V. in Pù.
testamentario se designato dal testatore, Tutt alter. Tutt'altro. All'opposto.
legittimo se dalla legge; dativo se dal Tutta on tratto bott.Tutt'a un tempo.
magistrato (Bandi leop. – Mol. El.). Tutt coeur o sim. Tutto cuore.
Mett sott a tutor. Mettere ne'pupilli. Tuttcoss per el mej ed anchc Tö
Sott a tutor. Tutelato. por le miceu. Tutto si piglia per lo
Tutriz. Tutora(Fag. Rime 1, 25o). Tutrice. meglio (Caro Let. fam. Il, 68).
Tùtt che al pl. diciamo Tùtto Tùcc. Tutto. Vaga tutt. Vadane che vuole.
A tutt si usa nei modi seg. Pioeuv a Vess tutt cà, tutt teater, ecc. Es
tutt pioeuv, Corr a tutt corr, ec. Piovere ser tutto casa, tutto teatro, ecc., cioè
a ciel rotto, Correre a rotta, ec. – Remà non pensare che a quelli.
a tutt remà. Remare a voga arrancata. Vess tutt el sò. Essere il suo uomo.
A tutta scorsa. A pieno corso. L'è tutt el mè. Gli è il mio uomo.
A tutt fà, A tutt di e sim. A fare as Vess tutt in d'on acqua. Esser tutto
sai, A dire assai. A tutt ris c. Ad ogni molle di sudore.
rischio. A tutto lusso. A sommo lusso. Vess tutt là e sim. Esser tutto lui
Cascià el nas de per tutt. V. in Nàs. (“tosc. – T. G.). Esser tutto lui maniato.
Con tutt. Con tutto. I Brianzuoli Vess tutt olter che . . Esser tutt'al
ed anche i Valtellini usano questo tro che...(“tosc. – T. G.).
ricmpitivo così come accenna la Cr. Tutta-che-mai. Tutt'al più. Al più al
in Tutto ne' SS 15 c 14. Per es. L'era più. Pur pure.
li cl cavall con tutta la sella. Ivi era Tutta-che-manca. In ogni modo. Alla più
il ronzino con tutta la sella. L'è an disperata. Comunque la cosa vada.
daa con tutt el Cecch a Monscia. E Tutt-i-frùt. s. m. . . . . Sp. di gelato.
l'usano in tutti i numeri e generi. Tutt-i-sint. Ognissanti.
Fa inscì la siora Ninfa mia patronna Tuttóra. Tuttora. Tuttora ch'el voeublbia.
Con tutt la siora Lilla. (Mag. Fals. Fil. I, 2.) Appena che il voglia.
Con tutt el. Ad onta del. Con tutto Tuttùnna. Tutt'uno. Una cosa stessa.
il. Non ostante il. L'è tuttunna, ma l'è minga quell.
Del tutt. Per affatto. Al o Del tutto. . . . . C'est bien tout un mais ce n'est
Va in lecc del tutt. Lintra nel letto pas de mcme dicono i Francesi.
per affatto. Tùzzia Tuzia. Spodio in grappoli.
l'ol. II”. 5S
U. U. La lettera u che noi Milanesi che si dica il quale ha in sè i vinae
proſferiamo col suono alla francese. ciuoli (i gandolitt o i vinascioeu). Gli
Ù, ù, ùh. Su, su via. Esclamazione che acini sono ricoperti dal fiocine (de la
sogliamo usare co fanciullini quando pell) – Veggansi anche Vin e Vit –
ce li vogliamo alzare in braccio. I Noi distinguiamo anzi tutto le uve in
Bolognesi dicono Uta. Uga bianca. Uve bianche. - -
Ubedì. Ubbidire. Obbedire. Obedire. Uga negra. Uve rosse. ſnelle quali v'ha
A ubedi se falla mai. È meglio ub Uga rara de grann. Uva spargola.
bidire che sagrificare o santificare. È Uga spessa de grann. Uva serrata o fitta.
meglio obbedienza che sagrifizio. e queste si distinguono in
Domà a dighel I'ubedissen. Solo Uga de mangia che i doganieri dicono anche
che parli è ubbidito (“tosc. – T. G.). Uga foiada. Uva mangereccia. Uva buona
Ubediént. Ubbidiente.Obbediente.Obedien - mangiare.
te. Obbidiente. Ubbidente – Ubbiditore. Uga de vin o de fà vin. Uva per far vino.
Ubediénza. Obbedienza. Obedienza. Ub Più di dugento sorte d'uve si coltivano
bidienza. Obbidienza. Ubidienza. Ubi nelle vigne toscane come le descrisse
dienzia; e ant. Ubbidenza. il Micheli a quanto ne dice il Cocchi
In virtù de santa ubedienza. Per (ne suoi Disc. tosc. I, 2o1) parlando
la virtù della santa ubbidienza. degli scritti inediti di quel valentuomo.
Ubedii. Obbedito. Ubbidito. Obedito. L'Acerbi nel suo Trattato delle viti
Ubi. Voce latina che usiamo nella so italiane (Mil. Silvestri 1825) dice che
prascritta delle lettere allorchè, in esistono forse otto o novecento varietà
certi del luogo ove possa trovarsi pel di viti. Rimandando a quel libro chi
momento chi le ha da ricevere, segnia desidera speciali notizie in proposito,
mo Ibi ubi, e vale come dire ivi mi limito a registrare qui le
dove trovisi. specie d'uve nostrali più note.
Ude. . . . Voce registrata dal Var. Mil. Uga albanna o sancolombanna. Uva
come contenente forza d'ammirazione sancolombana. Uva colombana.
e negativa. Oggidì ci è ignota. Uga balzaminna o balsaminna o bar
iden. Lo stesso che Perètt. V. zaminna. Marzimino. Marzemino. Mar
Udensèll o Udesèll per Odesèll. V. zomino. Specie di uva rossa, di buccia
Udiénza. Udienza.
grossa, col grappolo spargolo, leggiero,
Dà minga udienza. fig. Non dar dà vino generoso, polputo e assai co
retta o bada o ascolto. Non abbadare. lorato.
Dà udienza. Dare udienza. Uga bianchera o albera. Trebbiana.
Giornada d'udienza. Giorno d'udien Albiglio? Albatica? Ha gli acini bian
zavº tosc. – T. Sin) – Le udienze castri, di buccia levigata e lucente.
sono la croce de principi (Segneri). Ugabicciolanna. Uva galletta o te
Sala d'udienza. Sala d'udienza("tosc. sticolare. Specie di uva con acini grossi
– T. Sin.). Udienza. assai. La credo corrispondente all'uva
Udienza de l'imbarch. . . . Udienza detta Rognon de cog dai Francesi.
preliminare data da un legale per Ugabonarda.... Specie d'uva del
cercar d'involgere sempre più in una l'Oltrepò pavese.
lite chi ricorra a lui per consiglio. Uga cassoeula o groppella o assol.
Udiénza. Udienza – Uditorio. Auditorio. Cassoeiù ... Uva di Cassolo nel Novarese.
Uditór. Auditore. Uditore. Uga de sant'Anna. V, Uga lujenga.
Uga. Uva. Il frutto della vite (vitis vi Uga d'or o S'ciava carnosa. Uva
nifera L.) – L'uva esce della vite in d'oro (Soder. Colt. vit. 222).
grappoli (sgrazz) o grappoletti (grap Uga farinosa o Molinàra o Mornéra.
pej), e i grappoli constano di acini Morone farinaccio. Uva d'ottimo sa
(grann) nei quali è la polpa o il pasto l'ore, ma piuttosto austero.
UGA (459 ) [JG A
Uga fruttana..... Simile alla da noi Uga sancolombanna. Uva colombana.
così detta Bottascera. V. (ra. V. Uga sanmarch. Uva lugliola?
Uga grassa. Lo stesso che Bottascé Uga sanmartinna. . . . Quella che
Uga groppella o cassoeula. V. più sbocciata dopo l'altre tarda fino al
addietro Uga cassoeula. novembre ad arrossare e non matura
Uga guarnazza o guarnascia o guer mai bene. Ve n'è di tutte le specie
nascia o varnazza. Vernaccia. La bian d'uva nominate.
ca è di grappolo bello e folto d'acini Uga sant'Anna. V. Uga lujenga.
bislunghi e verdegialli. I suoi pampini Uga speron de gall. Uva galletta?
sono una mezza panacea per nostri Specie di testicolare.
contadini colligiani. La rossa è dolcis Uga sultanna o sultaninna.... Forse
sima, d'acini tondi, radi, colla buc l'Uva d'Egitto o maraviglia, frutto
cia color di granato. della Vitis laciniosa di Linneo. A Ve
Uga inzaga. . . . . Uva d'Inzago? nezia è detta Ua candiòta o di Candia.
Uga lujenga. Uva lugliatica o lu Uga usellinna o orcellinna o rampin
gliola. Uva che è la prima a matu na o di passer. Raverusto. La Vitis
rare, e così detta perchè viene nel vinifera L., cioè l'uva salvatica.
mese di luglio. I Piemontesi la dicono Uga verdesa o s'ciava. Verdea? Ver
Lignenza e i Provenzali Jouanin. decchio? Verdecchia? Verdolina? Spe
Uga maggio ura. . . . Uva serotine cie di uva bianca della quale si fa un
che tarda a fiorire. vino detto anch'esso verdea. Ha gli
Uga merlinna. . . . Forse lo stesso acini oblunghi e di colore verdastro.
che Uga usellinna. V. Barbarinna. Barbarina (Acerbi).
Uga moradella. Lividella ? Nera, Barbéra. . . . Uva di Barbéra nel
dolce, squisita. Piemonte.
Uga negrera. Uva mostaja. Mostaja. Barbisinna. . . . Uva d'acino ton
Morone nero. Raffaone. Sorta di uva detto e assai minuto, di grappolo lun
nera di due specie: l'una dolce che go e acuminato, di colore violetto
dà vino assai colorito ma poco dure sbiadato, farinacea. Dà vin buono ma
vole; l'altra asprigna che dà vino scolorito. (scéra. V.
poco colorito. Ambedue hanno acini Bergellànna. Lo stesso che Botta
grossi e buccia sottile. Besgàn o Besgànna. V. sotto Grignolò.
Uga novaresa. . . . Nera, con acini Boldanàsca. . . . . Uva assai serba
oblungati e assai fitti. toja, dolcissima, che dà vino dilicato.
Uga orcellinna. V, più sotto Uga Bolognésa. Lo stesso che Bottascéra.V.
usellinna. (sula. Bolzanèlla. Durola?
Uga passa. Uva passa. Passola. Pas Borgognin. Uva di Borgogna.
Uga pigno-ula. Pignuolo. Prugnuolo? Bottajoeüla. Sin. di Bottascéra. V.
Uva mammola? Uva groppella? Uva di Bottascéra o Bottascèlla o Bottàscia
grappolo piccino, serrato, curvo, con o Bottajoeüla o Bolognésa o Bottaggéra
acini minutissimi e di colore nerogno o Uga grassa o Rosséra o Bargellanna
lo. Ha fragranza di viola mammola. o Merscellanna. Uva mostaja. Ciriegitto
Trae il nome primo italiano dalla voce la? Ciriegiana? Uva di grappolo grosso,
pistoiese Pigna per Grappolo usata al d'acini grossi di color rubinoso, dol
diminutivo perchè fa grappolo piccino. cigna, che dà vino molto ma acqui
V ha la Pignarula negra e la grisa. doso. È di più specie.
Uga rampinna. V. Uga usellinna. Bressanna. . . . Specie d'uva nera,
Uga roeusa. . . . . Uva bianca, di di buccia dura, d'acino grosso, che
buccia sottile e translucida, e dolcigna. dà vino generoso.
Uga rossera. Rossone? Barbarossa. Càsca. Casca (Acerbi).
Produce grappoli di granelli grossi, Cassoeü. V. più addietro Uga cassoeula.
di buccia sottile e di mezzo colore Ciavennàsca.... Uva di Chiavenna”
tra la rossa e la nera, quasi rosea. Corbéra. Corbina? Somiglia la Crova
Cga salvadega. V. Uga usellinna, piacentina.
UGA (46o) UGA
Corberètta. ? .... Simiglia il Cra Cattà l'uga. Vendemmiare.
Corberinna. º varino piacentino. Ha Color d'uga passa. . . . Color del
acini di varia grossezza nello stesso l'uva passa.
grappolo, e dà vino saporito, grosso, Corpo de l'uga. V, in Còrpo.
durevole. Dolz come l'uga. fig. Dolcione. Pa
Corberón. . . . Uva d'acini grossi, stone. Credenzone.
tutti simili e quasi sferici quanto quelli Dolz come l'uga in l'asee. . . . Di
del Grignolò, ma di color rosso più sapore agro e disgustoso.
cupo e di grappolo più voluminoso. L'uga la muffisso la marsciss. L'uva
Nel Piacentino parmi che sia detta incomincia a muffare o ad ammezzare
Galluzzon. Dà vino assai colorito. o ammezzire.
Grignolò o Besgàn o Besgànna. ... L'uga la penciora. Le uve insaraci
Uva d'acino grosso e oblunghetto e nano (“fior.) o invajano o invajolano
di grappolo per lo più spargolo. Ve e si fanno ghezze o saracinano – e
n” ha di rossa e di bianca. Fra noi è Saracini chiamansi gli acini dell'uva
sempre detta Grignolò; verso il Pia quando incominciano a divenir vaj.
centino Besgàn o Besganna. Mett-giò l'uga in del spiret. Fare
Guarnàscia. V. Uga guarnascia. dell'uva acconcia.
Lambrùsca. Lambrusca. Uvizzòlo. Polpa de l'uga. Pasto (Gior. agr.
Abrostine. Abrostino. Abrostolo. tosc. I, 586). La polpa dell'uva.
Lambrusca bianca. Abrostine bianco. S'cioppà l'uga. . . . Scoppiare la
Leàtegh. Aleatico. buccia dell'uve.
Lujàdega. Lo stesso che Uga lujenga. Sgranà l'uga. Spicciolare l'uva(Gior.
Malvasia. V, più innanzi Valmasia. agr. tosc. II, 124). Staccarla acino
Margellànna. V. Bottascéra. per acino dai raspi(sgrazz) onde farne
Martesànna. Martesana? vini scelti o governo pei vini inſe
Merscellànna. V. Bottascéra. (co. riori sia a mosto, sia a granella. L'E-
Moscàt bianch. Moscado grosso bian grapper o Degrappero Egrainer dei Fr.
Moscàt ross. Moscado nero di gra Uga cagna. . . Uva lazza, agra, di
nelli grossi dolci. sapore disgustoso, la Cagnarda piem.
Moscatèll o Moscatèlla. Una mosca Uga de mangià. Uva buona a man
della. Moscadello. Moscadella. giare(Soder. Colt vit. p. 218).
Moscatellón o Grignolò de Spagna. Uga de salva. Uve scevere(“tosc. –
. . . . . Moscado spagnuolo? T. G. se pur non prese errore). Uva
Paganón. Lo stesso che Pignoeüla. V. seri evole. Seccume d'uva; uva atta ad
Parmesanna. . . . . Uva parmigiana. essere salvata per l'inverno.
Pezzè. . . . . . Uva di Pezzè nel Uga de scart. Uva sciavera voce del
l'Alessandrino. Chianti nel Fior. (Gior. agr. 1, 557)
Rossola. Lo stesso che Margellànna.V. forse scevera, sceverata dalla buona
S'ciàva. Lo stesso che Verdésa. V. perchè acerba, guasta, di rifiuto.
S'ciava carnosa. Lo stesso che Uga Uga de stadera. . . . . Uva che si
d'or. V. più addietro. vende a peso e a minuto perchè più
Spana. . . . . Uva nera, dolce, sapo da tavola che da palmento.
rita; dà vino chiaretto e spiritoso; Uga de vin. Uve per far vino (So
forse la Hispana di Plinio. der. Colt vit. p. 216).
Tribiàn. Trebbiano. Bianca, da vino. Uga fatta. . . . Uva insipida, scia
Ugón. . . . . Uva testicolare bianca. pita, sciocca. (mangià. V.
Uvàdegh. Uva paradisa? Uga fojada. Lo stesso che Uga de
Valmasia. Malvasia.Malvagia. Bianca, Uga grassa. Uva vinosa.
d'acino tondo, di buccia dura, dol Uga grisa o terzorada. . . . . Uva
cissima, purgativa. sguagliata, che sul medesimo grappolo
Zibetton o Sabettòn. Uva zibibba. ha acini maturi e no, grossi e minuti.
Sull'uve in genere abbiamo i modi seguenti Uga magra. . . . Uva poco vinosa.
- Andà a robà uga. Andare a vignone, I ga salada. . . . Uva saporosa.
s:
rozza). V.
Us cioeü. scherz. Casso del petto.
Us'céra. T. de Fornac. . . . Nome delle Us ción. Uscione. Usciolone.
Usciorin. Usciolino. Picciolo uscetto. –
due aperture che sono nelle pareti
di certe fornaci, e per le quali s'in Nelle botti Sportelletto.
troduce il materiale da cuocersi. Usciuria o Ussuria. l'ossignoria.
Tirà-sù l'us cera o Immoltà l'us'cera. Usèbbi o Usuetibbi. Eusebio.
. . . . Lutare le usciere della fornace Vorè fa stà el Domm in sant'Usebbi.
perchè non n'esca il calore. Voler dare un pugno in cielo. Urtar
nel muro. Voler cavare l'olio di Ro
Us céra dicono alcuni Fornaciai per Pòr
ta. V. magna. Poler insegnare a leggere
Us céra. Cataratta. Chiusa. Quell'imposta all'orso. Tentare cose impossibili.
che s'apre e chiude sui cardini, e Uselanda, ecc. V. Usellanda, ecc.
serve per regolar l'acque. Nel Pi Usèll e ant. Olcièll, Olchièll e Orciòll,
stojese chiamasi Usciale o Uscialone. ed al pl. Usèj o Usij. Uccello, e poet.
Us cètt. Uscetto. Usciuolo. Augello, al fem. Uccella e Augella – I
Uscida per Sortida. V. Usej I Volatili – Del cantar degli
Uscida. Uscita. Escita. Il contrario d'En uccelli veggasi in Cantà vol. I, p. 2o9
trata, rendita. Mett a entrada e a in fine, ed anche in Vèrs sig. 5.”
uscida. Scrivere o Mettere in entrata Usell che sta in terra. Uccello ter
e in escita. ragnolo (Ol. Ucc. p. 1 12).
Us cià. . . . . Andare su per le porte e Usell d'acqua. Uccello da acqua
gli usci altrui per ispiare e rinver (Magal. Op. p. 58). Uccello acquatico –
gare i fatti del prossimo. L'Alb. enc. palustre o paludale o paludano – ma
registra Usolare od Osolare (quasi dica rino – lacustre – fluviale.
Usell de bosch. Uccello silvano o
Usciolare) per istare ad ascoltare di
boschereccio.
soppiatto gli altrui ragionamenti. E
per appunto l'Hausiren de Tedeschi. Usell de bosch. ſig. . . . . Ladro.
Usciér. Intimatore. Cursore. Messo(“tosc.). Usell de brocca. Uccello di ripa(Savi
Nei nostri tribunali è quell'impiegato Ornit. 1, 1).
USE ( 465 ) USE
Usell de campagna. ſig. Uccello di Usij in man de bagaj o de fiocu,
campagna (Pan. Poet. I, XIv, 2). Uomo donn in mau de soldaa, e cavaj in
libero di sè. man de fraa, guaja. Tre cose sono
Usell de la Madonna. V. in Róndena. malmenate: Un uccellino in mano a
Usell del becch gentil. Uccello di un ragazzo, una giovane in mano a
becco sottile o fine(“pesciatino – Gior. un vecchio, e il buon vino in mano a
agr. tosc. III, 657). un Tedesco Nelli Serve al for. II, 1o).
Usell de passada. Uccello di passo Vess l'usell de cattiv inguri. Es
– Uccello di ripasso – Uccello migra sere il corbo (Mon. Tac. ed Am. II, 1o)
tore – V. anche in Passàda. o il corvo. Essere l'ambasciadore o il
Useil de rapinna. Uccello di rapina. nunzio delle male nuove(Mon. p. 115) –
Usell de reciamm. Uccello cantajuolo. Oiseau de méchant augure dicono i Fr.
Usell de tegni in capia per cantà. Vess on usell de l'ari. Esser uccello
Uccello da canto(Targ. Ist. lI, 75). sulla frasca o Essere come uccello sulla
Usell dottoraa. Uccello accivettato. frasca(Pan. Poet. II, X, 22). Non aver
º Usellinvernengh o invernent.... Uc terra ferma. Viver ramingo. Ramingare.
cello che viene a svernare fra noi. Non aver tetto, essere senza casa,
Tali sono il Turdus viscivorus, e sim. non aver piede fermo.
Usell majester. Uccello accivettato. Viv come i usej de l'aria. Fare
- Andà in amori usej. Svernare. Cal come lo sparviero, di per di.
Calre, Usèll. fig. Uccello (Rim. aut. pis). Cotale.
A vista d'usell. A veduta d'uccello Usèll fig. per Svelton. V.
(Giorn. Georg. IV, 295 e 297). Usèll. . . . . Nome di quelle Cartoline
Camarin di usej. Serbatoio. ripiegate a mo' di freccia che i fan
Cocò. et vist l'usell? questa l'è l'ala. ciulli si sogliono scagliar contro l'un
Far manichetto. V. in Ala sig. 1.” l'altro per giuoco.
Colezion d'usell..... Un po' di pane Usell. T. di Ferriera. Ugello. Quel tubo
o una pasta dolce in acqua acconcia. che dal mantice porta il vento nella
Dà-via on usell per tirà a cà on fornace de calderottai, de magnani, ecc.
porscell. Dare un ago per avere un Usèll. Abbaino. Frate. Finestra sopra tetto.
pal di ferro. Buttare una scardova per Lucernario. Spiraglio o finestra sopra
pigliare un luccio. Barattar galla a tetto, quadrilunga sì in pianta come
muschio. Dare poco per aver assai. in fronte, coi lati terminanti per lo
E in mano loro più a triangolo acuto, la quale serve
l'osto ho una pera moscadella appena, per dar aria e lume alle soffitte e per
Per quindi a poco trarne un gran popone. uscire sopra i medesimi tetti.
(Buon. Fiera p. 183, col. 2. ) Usellà. Uccellare. Tendere insidie agli
Disegn faa a vista d'usell. Disegno uccelli per farne preda.
a veduta d'uccello (“tosc.) o veduto Usellà a la brocca. Uccellare alla
d'alto in basso. – I Francesi dicono fraschetta(Redi Voc. aret), cioè al pa
anch'essi Plan d vue d'oiseau. retajo cardellini e pincianelle. Tendere
L'andava come on usell. Correva che alla proda (Savi Ornit. II, 71). Ten
pareva quasi uccello(Vite SS. PP. I, 4). dere le reti sotto qualche pianta. –
Mettegh ona granna de saa in su V, anche Imbroccàss.
la coa a l'usell. Mettigli sulla coda Usellà a sciguetta. Uccellare a ci
un po' di sale (Pan. Poet. I, XLI, 21). vetta. Fare il chiurlo o la fistierella,
Mett in muda i usej. Conciare gli Usellà idiot. per Esalà. V.
uccelli. Usellador. Uccellatore. Uccellante.
Mi ve doo on usell, e vu me dee Usellador de sciguetta e parascioeul.
on porscell. Io vi dò una carbonata, Civettante (Pan. Civ. 28). Chi va uccel
tri e voi mi volete dare una mezzina. lando colla civetta.
Trist quell'usell che nass in cattiva Uselladora. Uccellatrice.
lº Usellamm. Uccellame. Quantità di uccelli
vall. Tristo a quell'uccello che nasce
Nº in cattiva valle, -
morti.
r
Vol. I V. 99
USE (466 ) USO
Usellànda. Uccellagione. Uccellatura. Uc Usellinna. Ad. d'òga. V.
cellamento. Il tempo nel quale si uc Usellinoeiù. Uccellettino. Uccellinuzzo. –
cella, e l'esercizio dell'uccellare. al dispr. Uccellinuzzaccio.
Morì la sciguetta sul pù bon de Usellón. Uccellone.
l'usellanda. V. in Sciguètta. Usellòtt. Uccello grossotto.
Usellànda. Uccellatoio. Uccellaja. Uccel Usmà. Odorare. Fiutare. Annasare. Na
lare. V. in Ròccol. sare, ed alla lat. Olfare. Dal greco
Usellandinna. . . . . Picciolo uccellare. èguòs (odorato) dice con miglior ragione
Usellàsc. Uccellaccio. del solito il Varon Mil. – Anche i Na
Uselléra. Uccelliera. Luogo dove si con polet. dicono Osemare in questo senso.
servano vivi gli uccelli. Fà usmà ona robba. ſig. Vender
Usellin. Uccellino. Uccelletto. Uccelluzzo, caro checchessia. Fare il collo.
e poet. Augelletto. Augellino. Usma el fiaa..... Esplorare l'opi
Gh'hoo on usellin che me sa di tutt nione d'una persona, veder l'animo
coss. Ho l'indovinello che mi ridice d'alcuno, tastare, investigare.
le cose (Nelli Suoc. e Muor. I, 5) – Usmà, met. Annasare uno. Cimentarsi
Mon petit doigt me l'a dit dicono i con qualcuno.
Francesi (Roux Dict.). Usmà. ſig. Annusare(“tosc. – T. G.).
Giugà a fà l'uselin o el pipì o cl Usmada. Fiuto. L'atto di fiutare – An
gallett o l'ochin e sim. . . . . Acca che i Nap. dicono Osemo e l'uòsemo.
valciati l'un sovra l'altro i diti in Usmadinna. Fiutatina. Piccolo fiuto, leg
dice, medio, anulare e mignolo d'una giere odoramento.
mano, venir movendo lor contro il Usmaſiór. . . . . Specie d'insetto.
pollice disteso della mano medesima, Usmarin. Ramerino. Rosmarino. Il Ro
dicendo pi pipi, come per figurare un smarinus officinalis L.
uccello pipilante.Trastullo fanciullesco. Usmàss. Amnusarsi le bestie.
Giugà a vola vola on usellin. Fare Usmass el fiaa. fig. Essere vicinissimi.
a vola vola (“fior.). Specie di giuoco Usmass ſiaa con fiaa. fig. Affiatarsi
solito farsi nelle veglie, e abbast.º noto. (“tosc). Andar di balla con uno.
Usmass minga o pocch. Non andar
Oh cara mamma granda
d'accordo. Se usmen minga tra delor.
Comprenn on s cioppettin,
Che possa andar in Franza Essi giocano a lummagri o a nonna
A mazzà queii useilin gre (l'auli 17). Non vanno d'accordo.
Che tutta nott el canta Ùso. Uso. Adoperiam la voce ne modi seg.
Nè el lassa mai dormì, A l'uso ingles. All'uso inglese(“tosc.).
Ola cara mamma granda Auda-giò d'uso. Disusare. Andare in
Comprenel anca a mi. Cantilena o me A uso. T. Merc. A uso. (disuso.
nia da acchetare i bimbi e i fanciulletti. A uso can. A uso cane("tosc. -T. G.).
Quader di usellitt. V. in Quader. A uso de quand se ghe stava. A
Usellin de nid. Uccello di nido o uso di quando valevano (Dav. Tac.
nidiace o guascherino o novellino. Ann. Il, 4o).
Usellin tira a casa el porscellin(Porta A uso o vero Uso che ant. dicevamo
Rime). . . . . La scardova piglia il Faziou de . . . Pann fazion de.. . . .
luccio; chi piglia si vende – Ed an Panno a uso di . . . (Tar. Daz. mil.).
che in altro sig... Dona poco per aver Tara uso. . . .. Tara secondo l'uso
molto; munusculum, plusculum se mi della piazza per certe merci; per op
è lecito dirlo. posto a Tara de fass, o sia alla tara
Varda varda l'usellin! Cuzzi cuzzi! secondo il peso del continenti.
(“aret. – Redi Voc. aret.). Espressioni Uso castor ma in. . . . . Pelliccia
usate dalle donne coi bimbi allorchè tratta dalla scimia scdoch, e tinta.
tossono o singhiozzano, per invitarli a Uso martor negher. Lo stesso che
tener alto il capo, sperandone sollievo. Sgianòtt. V.
Usellin. ſig. Membrino. V. Pincirocù. Uso petigri. . . . . Pelliccia tratta
Usellinna. . . . . Specie di pesciolini, del coniglio, e tinta turchina,
USS ( 467 ) UST
Uso petigri (altro).... Pelliccia tratta Stà-sù per i uss a sentì. Usciolare
dal gatto d'Olanda, e tinta turchiniccia. (Nelli Serv. padr. II, 1o che dice per
Vess uso insci. Tale esser l'usanza. bocca idiota fiorentina Usolà). Usolare
tiss e Us c. Uscio, e ant. al pl. Le Uscia. (id. Mogl. in calz.I, 5).
L'uscio ha Ant. Imposte – Spall. Stipiti. Su per l'uss. Sulla porta. Innanzi
Uscio = Architrav. Architrave – Soeuja. So all'uscio.
glia. Limitare. Tira-adree l'uss. Tira a te la porta.
A uss a uss. A uscio a uscio (Gelli Chiudi la porta.
Sporta II, 4). Trà-foeura on uss. Aprire un uscio,
Coo de fà corr uss. V. in Coo. cioè ſarne il vano.
Grass come on uss. Magro assaettato. Trà-giò l'uss. Gettar giù l'uscio
La caritaa la va-ſoeura de l'uss e (Cecchi Dissimili IV, 9).
la ven-dent de la fenestra. Allo alle Trovà l'uss de legn che anche di
gro elemosiniere stanno sempre aperte ciamo Trovà la faccia de legn. Tro
le porte del paradiso. L'elemosina frut var l'uscio ghiacciato o imprunato. An
ta il cento per uno. dare ad alcuno, e trovare chiusa la
Menà l'ussinanz indree. Far pilastro casa – Il a trouve visage de bois di
o pergola. Menarsi l'agresto. Oziare. cono i Francesi.
Mett la ciav sott a l'uss. Dare un Uss rasaa o a fil de mur. Uscio a
canto in pagamento. Uccellar l'oste e comparire. Uscio segreto (Mol. El.).
il lavoratore. Noi applichiamo il det Uss a mezza scala. Uscio da mezza
tato solo ai pigionali che, votata la scala.
casa delle robe loro senza pagar la Uss de strada. Uscio da via(Lasca
pigione, usano al padrone la genti Cena I, Nov. 5 p. 145).
lezza di lasciargli almeno la chiave Vess semper su per l'uss. Esser
dell'uscio. sempre sulla porta ad alcuno.
Mett vun tra l'uss e el mur. fig. Pi Vess sempr adree a dervì l'uss.
gliare uno di filo. Strignere tra l'uscio Apricchiare(“tosc. – T. G.).
e il muro. Metter fra l'incudine e il Ussàr che anche diciamo Usàr o èsser.
martello. Ussaro. Dal fr. Houssard o dal tede
Nè can nè vilan no sara mai uss.... sco Husar.
Cani e villani non tirano mai a sè la A l'ussara. . . . . Alla usanza degli
porta; rimbrotto che si fa a chiunque usseri. Baretton a l'ussara.. . .. Ber
ci entra in casa o in istanza non richiu rettone simile a quello che portano
dendo l'uscio donde è entrato. gli usseri.
Peggiorin sta sempr appos a l'uss. Campalla a l'ussara. Fare il dor
Peggio non è mai morto. mialfuoco? Vivere a brace? – Spesso
Sarà-foeura de l'uss. Serrar l'uscio altresì Vivere di ruba. Anche i Fr.
addosso ad alcuno. dicono Vivre à la houssarde in senso
Sarà l'uss in faccia. Serrar l'uscio di vivere di saccheggio.
in sugli occhi (Lasca Spirit. II, 5). Chiu Ùsser. Ussaro. V. Ussar.
dere o Serrare la porta nel petto ad Bev come on usser o come on Turch.
alcuno. Tener l'uscio ad alcuno. Trabcre. V. Sbagascià.
Sì, l'è giusta chi appos a l'uss! E' Usserin (presso alcuni). Usignuolo di pa
v'è un ghiandellino! Non è la via del dule. Cannerone. Sp. di Uccello che
l'orto. ama di stare nei canneti e nelle pa
Stà a uss a uss. Esser vicino a uscio ludi.
a uscio (Firenz. Trin. II, 4). Dicesi Ussètt. Uscino(*tosc. – T. G.). Uscetto.
di due persone che abbiano abita Usciuolo. Picciol uscio.
zione contigua, sullo stesso pianerot Ussettin. Usciolino. Picciolo usciuolo.
tolo, sullo stesso ballatoio – I Fran Ussón. Uscione. Usciolone.
cesi direbbero Loger d la porte d'un Ussuria. Vossignoria. Vosignoria.
tel, Loger porte di porte. Stà a mura Ustòria dice il volgaccio infimo per Istoria.
mur. Abitare in due case contigue. Ustrumént idiotismo per Istrumént. V.
VAC (468) V AC
Ustrumént. ſig. Capitale. Strumento. Stor Usurariòn. Usurajaccio(Nelli Vecch. Rivº
mento. V. Lavò. Esser buono strumento Usurpà. Usurpare. (III, 4).
in senso contrario ma relativo disse il Usurpàa. Usurpato.
Caro(Let. ined. I, 167). Usurpadór. Usurpatore.
Usuàl. Usuale. Comune. Ordinario. Usurpaziòn. Usurpazione.
Usualmént. Usatamente. Solitamente. Per Usurpazionètta. Usurpazioncella. Usur
uso. Per usanza. pazioncina.
Usufrui. Usufruttare. Usufruttuare. Utàss per Juttàss. V.
Usufrùt. Usufrutto. Usofrutto. ùtel o itil. Utile, e ant. Utole.
Usufrutuàri. Usufruttuario. Ùter. Utero.
Usùra. Usura. Uterin (Furor). Furore uterino.
Usuràa. . . . . I nostri artigiani dicono Utilitàa. Utilità.
Usorda o Osuràa o Musuràa o Mesuràa Utilizza. Utilizzare. Utilarsi.
o (i più colti) Misurda ciò che torna a Utilmént. Utilmente. Utilemente.
puntino in un luogo, in un oggetto Utomia e Otomia. idiot. Anatomia.
qualunque, ciò che non iscatta d'un Fà utomia. Sezionare dice poco bel
pelo nè in più nè in meno a riscon lamente il Savi (Orn. II, 529).
tro della parte ove s'ha ad annestare. Utoritàa idiot. Autorità.
Usuràri. Usurajo. Usurario. Usuraro, e Ut sùpra. Come sopra.
ant. Usuriere. Feneratore. Scrocchian Uvàdegh. Uva seralamanna?
te. Vess on usurari. Usureggiare. Uvadegh de sant'Anna. V. in Uga.
l
VAC (469 ) VAC
Vacca fattora. Vacca figliaticcia o L'ha già cantaa la vacca. fig. scherz.
fattrice. I muricciuoli enno lievi(Fag. Ing. lod.
Vacca fresca. . . . . Vacca che ha III, 4); cioè è tardi, è ora di alzarsi.
partorito di fresco. (toro. Morirà putost la vacca d'on pover
Vacca matta. Vacca calda, o che è a omm. Quand'uno è nato apposta per
Vacca orba da duu titt. . . . Vacca far tribolare, non dileſia mai (Fag.
che da due capezzoli non dà latte. L'Acaro punito I, 2). I tristi non muo
Vacca pronta. Vacca fermata o fat jon mai(Monos. p. 294). Noi usiamo dire
trice, cioè pregna. così quando alcun malvagio si trae da
Vacca succia o sutta. Seccaticcia. prossimo pericolo di morte, o quando
(I diz. ital. registrano questa voce in a persona benestante viene schivato
altro senso sull'appoggio d'un testo alcun sinistro o alcuno scapito che pa
del Berni che mi sembra male inter reva inevitabile. Nel primo significato
pretato). Così è detta comunemente nel si usa specialmente parlando di per
Romano ed anche dallo Scap (Op. pass.) sone maritate – Il mourroit plutôt un
la vacca che non dà più latte o per bon chien de berger dicono i Francesi
chè ammalata o perchè ha il vitello (Roux Dict). Crebarie puliou l'ay d'un
alle poppe; e dicesi così anche la paure home que farie fauto usano dire
carne che se ne trae. i Provenzali.
- A cà sò la vacca fa stà el bò. Ognuno Morta la vacca pèrs el sciosc. Morta
ha rigoglio in casa sua (Mon. 568). Il la vacca disfatta la sòccita.
lat. di Seneca Gallus in sterguilinio Oh la sarav ben vacca!(Mag. Rim.
suo plurimum potest. VI, 15o) m. b. Questa sarebbe marchia
Andà-foeura con la vacca. Condurre na o col manico. Sp. di esclamazione.
la vacca al pascolo. Parì ona vacca. Parere un carnovale.
A santa Caterinna ven-giò i vacch Essere grasso e grosso a dismisura.
a la cassinna che anche diciamo Santa Parlà latin come ona vacca spa
Caterinna la porta on sacch de fa gnoeura. Cianciugliar.. sì spedito da
rinna. Per santa Caterina manicotto parer nato a Bientina e nudrito. V.
e cassettina(“fior.). V. in Caterinna. anche in Latin.
Carlin di vacch.... Persona sucida, Se no l'è on bò, el sarà ona vacca.
sciamannata, malcomposta negli abiti Se non è lupo, sarà can bigio.
e nel portamento, paragonata in certo Stà in lecc fin che canta la vacca
modo a un mandriano, a un vaccaro. o fin che ven el sò sul venter. V. più
Cicch ciacch, la pell di vacch. Chic addietro Dormi fin che canta, ecc.
chi bichiacchi. Ciccheri ciaccheri. Vend o Crompà la vacca cont el
Dà ona vacca a sciosc o a mezz. boscin. Vendere o Comperar la vacca
Dare una vacca a soccita. col vitello. E dicesi per lo più in senso
Deventà vacca. Uscir di vitella(Last. figurato di facile nozione.
Op. IV, 61). Vàcca e scherz. Manz che pissa dedree
Dormi fin che canta la vacca Dormire o Manz coi tett (come carne). Vacca.
fino a giorno grande o fino che sia Vaccina – Per le parti della vacca
diaccio (“cont. fior.) cioè di-accio gran macellata V. in Mànz. (naccia.
di. Risvegliarsi all'alba di Meino(Rim. Vàcca. ſig. m. b. Vacca(*tosc.). Sgualdri
aut. pis.). Levarsi all'alba dei tafani. Fà la vacca. Far la vacca(“tosc. –
Alzarsi tardissº per mera poltronla. poem. aut. pis.). Meretricare.
El cavall l'è fiaa, e la vacca l'è Vàcca diciamo anche ad uomo per in
carna. . . . . Del cavallo morto non giuria. (gliaccio.
rimane che la pelle da trarne qual Ona vacca d'on biroeu. Un Fami
che utilità, della vacca anche morta Ona vacca d'on omm. Un Porcaccio.
ogni cosa è utile. Vàcca. . . . . diciamo ogni oggetto ma
Fà la vacca. Far la mandra o la teriale troppo grande secondo sua
birba. Poltrire. È lo stesso che Fà la qualità. Ona vacca d'ona gippa. Una
vitta del beato porch. V. in Pòrch. giubbaccia badiale.
VAC (47o) VAJ
Vàcca de Russia. Cuoio di Russia. Vaccòtt (Lilin.). Porcaccio. Sudicione.
Vaccàda. . . . . Sudiceria grande. Vàda. T. di Giuoco. s. m. Vada. Posta
Vaccàda. . . . . Una gran pisciata. Invito.
Vaccada. . . . . Azione, tratto assai cat Foeura del vada. Assurdo. Spertica
tivo. tiro da malvagio. to – Sbalestrato – Fuor del semina
Vaccaroeüla per Vacchètta o per Casac to – Fuor di squadra. Andà-ſoeura
chin (insetti). V. del vada. Uscir di squadra. Uscir dei
Vaccàscia. Vaccaccia(*tosc. – T. Sin. e termini. -
Vacchètta (per ingiuria a donna). Vacchi siamo visto! . . . . Sconta quando noi ci vede
na o Vacchinaccia o Sciupatella(“tosc. – vamo ogni di (Zan. Rag van. I, 1), ed altresì
T. G.). Vacchetta. Vaccuccia. Mandrac nelle frasi:
chiòla. Meretricola. De manch no vaga. Accetto la disfida?
Vacchètta. Vacchetta. Libro in cui si scri E che la vaga. V. in Andà.
vono giornalmente le spese minute – Vaga che te see minga bon de fa,
La Vacchetta di mess. V. in Mèssa. dì, ecc. Scommettiamo o vero Gio
Vacchètta. Trovarello. Abbecedario. chiamo che tu non se' capace a fare,
Vacchètta. V. in Càrta. dire, ecc.
Vacchètta. Vacchetta. Così chiamasi il Vaga o Vada el rest. Facciamo del
cuoio del bestiame vaccino. resto.
Avegh del vecc. Avere il vecchino Vecc del mestee. Esperto. Pratico.
(“tosc. – T. G.). Dicesi di giovani Vecc prima del temp. Vecchio inanzi
che abbiano cera d'invecchiuzziti. al tempo (Lasca Arzigog. II, 6).
Compussee el deventa vecc, com Vegni vecc. Invecchiare.
pussee el deventa rabbiaa. I vecchi Vess poeü minga vecc de coppà o
sono come il vino che quanto più in Vess Poeiù minga sto vecc. Non essere
vecchia sente d'amaro. l'antichità di Brescia(Lasca Strega lI, 1).
De pù de vecc no se pò scampà . . . Al mè temp se usaven anmò; e sì che
A vecchi è pur forza morire una volta. sont minga vecc de coppà. A tempo
VED (48o) V ED
mio s'usavano, che non son però l'an Emm enm, se vedaremm. A ben
tichità di Brescia (id, ivi). rivederci.
vècc. Antico. Vetusto. Vecchio. Contra Et mai vistº basa quist. V. in Quist.
rio di Moderno. Fà bell vedè o Fà brutt vedè. Far
Véccio. gergo. . . . . Il vecchio, il mag un bello o brutto vedere. Far bella o
giore, il padrone, il capoccia. brutta vista o veduta.
Véce. Vece. Faghela vedè ai cart, al gioeugh.
Fà le soe veci. Prendere o Tener Sbizzarrir le carte. Scapriccire il giuoco.
la vece o le vece o le veci d'altri. So Piccarsi contro la sorte, e industriarsi
stener vece d'altri. per vincere.
In vece. In vece. A vece. In quella Faghela vedè a vun o Falla vedè in
vece. In luogo. In cambio. candira. Farla vedere in candela al
Vedè. Vedere. Scorgere. Avere la facoltà alcuno. Stare al gambone con alcuno.
visiva. Fà mostra de vedè minga. Far le
Avegh ona famm de no vedegh. Ve viste di non vedere.
der la fame in aria – V. anche Famm. Fà vedè. Far vedere. Mostrare. In
Besognarà poeü vedè. Sta a vedere; segnare.
e fam. Alla prova si scortica l'asino. Fa vedè per el bus de la grattiroeula.
Besogna vedè che faccia! Bisogna V. in Grattiroetàla.
vedere che faccia'(“tosc. – T. G.). Hoo vist. Ho inteso. Comprendo.
Che la varda se la vocur vedè. Vela Lassa vedè. Mostra.
caso! -
Lassass vedè derar. Diradare(Varchi
Ch'el scusa, vedel. Scusi sa'( tosc. Stoc. Il , 1).
– Cr. Cesari). Scusa vedi ! Lasset poeti vedè nen. Fatti rivedere.
Compù se varda e manch se ved.... Viemmi trova, sai.
Proverbio che usiamo per denotare La vedi minga. La non mi viene in
non esser mai troppa la cautela ne visione(Fag. Av. pun. I, 5). Non la
gli affari, poichè anche l'uomo più intendo, non mi entra bene in mente.
accorto si suole bene spesso ingan Me la vedi mi! Preveggo. Temo.
nare – Talvolta lo usurpiamo anche No ve”. No, cai.
in senso opposto, e come consiglian No vedè l'ora o No vedè quella
do altrui a larghezza di vedere. sant'ora. Non veder l'ora (*tosc. –
Conscià in guisa de no vedè. Gover T. G.) – V. anche in Ora.
nare uno si che non sia mai da vedere. Omm che fa vedè e stravedè. Ba
De vedè a no vedè. Dal vedere al rattiere che il ner per bianco fa ve
non vedere. In un attimo. dere – Un Tecomeco – Uom da bo
Di chi, di chi, chi vedi mai mì! sco e da riviera.
Guarda guarda chi c'è! (Pan. Poet. I, Podè fass vedè in d'on casott. Es
xvIII, 15). sere un dificio o un coso. Essere per
Dio ved e Dio proved. V, in Provedè. sona singolare e strana per qualche
Domà a vedè. Al vedere Fag. Av. pun. rispetto.
Ill, 15 e alt. – Nelli Serv. padr. III, 15). Podè minga vedè vun. Non poter
El le vedarav anca on orb o Bosin vedere uno(“tosc. – T. G.). Odiarlo,
orb. V. in Orb. averlo in uggia.
El taja quell ch'el ved o come el Se te vedi mi! A risico ! Non mai
ghe ved. E taglia come e'cuce (Lip. ciò ! V. in Pòi.
Maln.) Dicesi di coltello, di spada e Se ved ben che l' è on ciall. E si
di simili altri strumenti taglienti quan par bene ch'egli è uno scimunito.
do per difetto d'afilatura o per altro Stà a vedè. Star a vedere(“tosc. –
non tagliano. T. G.). Stare alla finestra. Stare in
il vedi e nol vedi. Ha la bocca in osservazione prima di prendere un
sulla bara – Lo veggo e non lo vºg partito.
go. È in pericolo imminente di per Tant per fa vedè che ghe sont per
dersi, di morire, ecc. e
(Tar. fir.). Invetriata. Vetriata. Vetrie go prossimo alla Vedra dove si con
ra. Vetrata – e per est. I cristalli. ciano le pelli.
Impiombà i veder. Armare i vetri Vedrècc. v. dell'Alto Cantoni Ticino.
delle finestre (Diz. parm ). Ghiacciaia perenne. I Glaciers de Fran
Ona sassada in di veder. fig. V. in cesi, le Vedrette de Friulani e dei
Sassàda. Tirolesi.
Slisà i veder. . . . . Starsi tutto il Vedrin. . . . . Picciol vetro da vetriate.
giorno dietro le vetrate per vedere gli ln Milan del 1795 no gh'era che vedritt ;
amanti che passano sotto le finestre. del 181 o no gh'è staa asquas pù che vedron.
Veder doppi. V. Contravéder. Vedrinna per Scanzia de veder. V. scan
Veder ondaa, Vetri ondati? Specie zia.
di vetri colla superficie a onde per Vedrinna. Vetrina (“tosc. – Mol. El.).
chè dia passo alla luce e nieghi il Mostra di mercante o simile – Quella
veder oltre gli oggetti. degli orefici si chiama Bacheca – Nei
Veder panaa. Vetri appannati? diz. ital. Vetrina vale soltanto per
VEG ( 483 ) VEG
quella materia che si dà sopra i vasi veggètta. Vecchietta. -
sacca o mantello. Cangiar parte. Velùgora che altri del contado dicono
Vèlla dicono alcuni Architetti e Muratori Ligaroeùla o Velùgor o Velùrga o Ra
per Pennàcc. V. spiroeüla o Basparoeula. Vilucchio. Con
Vèlla. Averla. Voeutt vella o vègghela. vòlvolo. Viticchio. Sorta d'erba di più
V. in Vè (avere). specie che, come l'ellera, s'attacca su
Vellaria. Pelame. per le mura, e s'avviticchia alle piante
Vellón. V. in Ingària. vicine. È nemica specialmente della
Velòce. s. f. T. Post. .. .. Nome sinonimo segale a cui va parasitando, a ..
di Diligénza, V. (rozza. Velutàa. Vellutato, Felpa veluttada... -
vento orientale per solito apportator trione. Aquilone. Borea. Rovajo Tra
di pioggia. E lo dicono anche Men montano. Nord. Norte che scrivesi an
drison perchè spira loro da Mendrisio. che N. – E qui pure gli altri quarti
Brevagg e Brevaggeri. Ventaggine di vento traggono il nome da quello
(“tosc.). Levantiera. Buriana. delle gole onde soffiano, come ne
Tesin. Libeccio. Garbino. Gherbino. fanno testimonio il Canobbin che soſ
Affrico. Sud-ovest che anche si scri ſia da Canobbio, ecc.
ve S. O. - Alzass del vent. Solvere o Sciorre
Vent o Vent de Sira. Vento mae il vento.
Andà come el vent. Andarne di volo.
strale o ponentale.
Vent di mont e in qualche luogo Andà segond el vent. fig. Navigare
Montiv. Tramontana – Montiv è an a seconda.
che il Nome d'un vento particolare al Andà-via come el vent. Sparir come
Montebarro e ai paesetti soggiacenti il vento (Monig. Serva nob. I , 21 ).
vi, di cui vedasi la Memoria inserita Avegh el vent in favor o in poppa
dal P. Allegranza negli Atti della Rac o contad. in groppa. fig. Avere il vento
colta milanese foglio n. 24 – Sul lago in poppa o Andare col vento in poppa.
di Como la voce Montiv è indicatrice Boff de vent. Aura.
generica dei venti trasversali uscenti Cà di sett vent. Casa che pare la
repentini dalle gole de'monti come badia a spazzavento.
si vedrà più sotto. Cascià vent o Tirà vent. Trarre
- Sul Lago di Como i venti princi vento(Mach. Op. V, 1 12). Far vento.
pali sono chiamati Tirar vento. Ventare. Venteggiare.
Bergamasca. Levante – Greco-levante. Che bon vent! o vero Che bon vent
Est nord est che anche scrivesi E. N. E. è quest? Che buon vento v'ha portato?
Breva, Mezzogiorno. Mezzodì. Sud. (Pan. Poet. I, xx, 4). Oh ecco la luna
Breva de Lecch. Scirocco-levante. da Bologna(Monos. 28, 284). Che buon
Tivànn. Tramontana. ll P. Allegran vento v'ha portato in queste parti?(Fag.
za nella sua Memoria sul Montio di cui Cav. parig. II, 2o e passim – Lippi
sopra dice chiamarsi Tivànn dal Pian Malm. VI, 58 – Lasca Gelos. I, 2).
di Tivano in Valtellina onde spira Ben venga maggio co' suoi fiori. Modo
sul Lario. di salutare e accogliere persona che
Vent. Maestro – Ponente. non siasi veduta da gran tempo –
Gli altri venti, detti in generale Talora lo usiamo anche quasi per chie
Montio, perchè sbuffano repentini dere altrui il motivo del suo venirci
dalle gole dei monti che ricingono il innanzi, mostrando augurarne bene -
lago, traggono i loro nomi particolari Quel bon vent vous amène dicono an
dalle valli onde spirano, e chiamansi che i Francesi(Roux Dict. in Vent).
il Molinasc quello ch esce di Val Ciappà el vent. Intaccare il vento.
Molina, il Bellanasch quello che soffia Ciel rosso vent o acqua che anche
dalla Valsasina per la gola di Bel dicesi Ciel ross o acqua o boff. Aria
lano, e così il Menasin, l'Argegnin, ecc. rossa o la piscia o la soffia (Alleg.
quelli che buſſano dalle valli aggia p. 182 – Tanara Econ. in villa p. 5.)
centi ai paesi di Menaggio, d'Arge Daghela come el vent. gergo, Darla
gino, ecc. a gambe. Fuggire di volo.
VEN ( 494 ) VEN
El vent el moeur minga de la set o Vént. s. m.pl. T. di Carroz. e Sell. Ven
vero Dopo el vent trii di debell temp. tole (Alb. enc. in Maniglia). Nome di
Prima il vento e poi la brina, l'acqua quelle Cigne di cuoio che sono unite
in terra l'altra mattina (Last. Prov.). per un lato alla parte deretana della
El vent l'è on temerari o on sfac cassa delle carrozze per mezzo di cam
ciaa. . . . Il vento si fa via per tutto panelle (anej de vent) e per l'altro o
– Anche il volgo francese chiama il alle molle o ai cignoni. Hanno cassa e
vento Monsieur Hardi. talora Gassa a cavagnocu cioè con fibbia – e Pon
Erba de vent che altri chiamano an tinna – per tenere unite le due partite dei venti.
che Fior de pasqua o Passafior. Pulsa Vént. . . . . Chiamansi così dai Vetlu
tilla. Sorta di erba le cui foglie sono rali o dai Fabbricatori di carrozze ecc.
molto simili a quelle della pastinaca quelle corregge che dai quattro lati
silvestre. della cassa d'una carrozza vanno ai
L'è el vent che sbatt i antin. È il cignoni, mobili sì da lasciar molleg
vento che dibatte le impannate(Allegr. giare la cassa, e forti bastantemente
p. 122). per reggerla in caso di trabalzo.
Mezz-vent. Vento intermedio – . . . Anej de vent. V. Anèll.
Vento mezzano. Vént s. m. pl. T. de'Fondit. di metalli.
(Eucc del vent. V. Sordinna. Venti. Que' Pertugetti che rimangono
Quart de vent.... Quarto di vento. nei getti e che bisogna riturare.
Roeusa di vent. Rosa dei venti(Att. Ventà. Spagliare. V. Palà.
Cr. III, 2 i 4). Ventàda. Ventata(“tosc.). Colpo di vento.
Tirà vent. V. sopra Cascià vent. Ventàla. Rosta. Ventaruola. Strumento
Torcia de vent. V. in Tòrcia. da cacciar le mosche, fatto in varie
Vardà che vent tira. fig. . . . Con ſogge e di varie maniere.
siderare che vento spira; vedere co Quell di vental. Rostajo (Fag. Rime
me un si trova, indagare l'animo di II, 245, e. l.).
alcuno. Ventalinna. Ventoletta (Parini Op. lll,
Vegni-sù vent. Metter vento. Venir 12). Picciola ventaruola.
gento. Far vento. Tirar vento. Ventalinna dicono alcuni, come p. es.
Vent che taja la faccia. Vento ge nelle ferriere, per Animella o Valvola
lato e sferratoio (Targ. Viag. V, 55 Ventalén. . . . . Gran rosta.
e altrove). Vento che pela. Ventaroeùla (sui tetti e sim.) Girotta.
Vent che va a fenì per contra a Ventaroeùla. fig. Un Arcolajo (Pauli Mod.
ona montagna o sim. Vento che muore 2 I 1). Une Girouette dicono i Franc.
addosso a un monte o sim (Targ. Viag. Vess ona ventaroeula. Volgersi ad
lV, 285). ogni vento. Essere come penna ad ogni
Vent de mar o marin. Vento marino. vento.
Vent de marz. . . . Venti costanti Ventàsc. Ventaccio.
fra noi nel marzo e forse equivalenti Vénter. Ventre. Trippa. Pancia. Peccia.
all'egiziano Kampsay. Epa, e in ger. Buzzo. Stefano. Otro.
Vessegh sott vent . . . . . Soffiare Avegh el venter o la panscia in
vento di nord od ouest sotto alcun bocca. Avere il corpo a gola. Essere
tendone di nuvoli – Vessegh sott col corpo a gola. Avere una trippa in
breva. . . . . Soffiare vento di est o sino agli occhi. Dicesi bassamente di
sud sotto pari nuvolaglia. donna incinta vicina al parto.
Vessegh-sù on vent de can o del Avegh el venter rilassaa. Della pec
diavol o de bestia e sim. Tirare un cia far grembiule(Lor. Med. Canz.7o").
vento che mozza il fiato o il respiro, Curios come el dolor de venter. Cu
che morde, che taglia il viso. riosaccio. Fiuta fatti – ed anche Sin
Vént. Vento. Moto d'aria in genere. golare.
Fà vent – Fass vent. Fare vento Desfà-giò i piegh al venter. Sgrin
altrui – Farsi vento. Sventolarsi (“tosc.) zare di corpo. Cavare il corpo di
col ventaglio. grinze.
VEN ( 495 ) VER
Dolor de coo el vour mangià, e a cui noi diamo nome di Palòtt de
dolor de venter el voeur cagà. . . . . palà el formento sim. Il nostro Vento
Le più volte al dolor di capo giova raa(che è pur ventilabro perchè serve
lo sdigiunarsi, e a quello di ventre a ventilare) è un arnese configurato
il purgarsi. quasi come una poveraccia(ostrea ja
Dorì el venter. Aver invidia o cruc colaea) e intessuto di vimini, col qua
cio. Increscere di checchessia. Sentir le, come con un vaglio, si va spu
dispiacere d'avere fatto checchessia. lando il grano, il riso, ecc.
Fà-sù i danee cont el ventoraa. Far
El venter pien el considera minga
quell vocuj. Corpo satollo non crede danari a palate. V. anche in Danée.
Ventorèsc. v. verbanense. Ventoso.
al digiuno.
Grazios come el dolor de venter. Ventósa. Ventosa. Coppetta. Cornetto. Bic
E simile all'altro Darusc come ona chiere. Ventos secch. Coppe a vento
sprella. V, in Sprèlla. (Targ. At. Ac. Cim. III, 4o8). Ventos
L'è staa cativ finna in del venter tajaa. Coppette a taglio. Coppette sca
de soa mader. Fu cattivo insin nel rificate. Così chiamansi quando la car
l'uovo o nel guscio. Fu prima tristo che ne per mezzo loro alzata si trinciapo
grande. -
scia dai cerusici per cavarne sangue.
Pari ch'el sia in sul venter.... Aver Ventosà o Mett i ventos. Ventosare.
Ventosàa. Ventosato.
checchessia a grave.
Stà in lecc finna che ven el sò in Ventosàda. . . . . Il porre o appiccare
sul venter. V. in Vàcca. o applicare o attaccare le ventose;
Stà-lì a grattassel venter. Star colle applicazion di ventose. - -
Te doeur el venter? prega el Signor Ventràda. Ventrata (Fag. Cav. par. I, 9).
ch'el te doeura semper, o prega san Ventràsc. Ventraccio.
Giovann ch'el te doeura tutt l'ann, o Ventréra. . . . . Arnese sostenitore del
prega l'angiolin ch'el te doeura anmò ventre per le donne incinte o rila
on tantin, o fatt romp di gandoll de sciate di ventre, e per gli obesi.
persegh sul venter ch'el te guarirà.... Ventricol. Ventricolo.
Risposta scherzevole che sogliamo da Ventrin. Ventricino. Ventricello,
re a chi si lagna per dolori di ventre. Ventrinèll. . . . . Picciol ventricino.
più leggieri ed inutili. Notisi però che L'è vera come l'è vera che gh'hoo
per Ventilabro, come dice la definizione, el batesem adoss. E se credete che io
il Dizionario intende la Pala da spu abbia la cresima, la cosa sta così
lare o lo Spulatojo che voglia dirsi ('fior – Fag. Rim. III, 122).
VER ( 496 ) VER
Nè vera? N'è vero? Vale lo stesso Vérd. Verde.
che Non è vero? Verd boteglia. Color verdone botti
Pù vera che la vera del cortell glia (Savi Ornit. II, 517).
(Mag. I, 257). Da Verona. Ver più Verd bronz. Verde antico.
che Verone(Bellincioni Sonetto fra que” Verd cedron. Verde citrino.
del Burchiello 264). Verd celadon. Verde azzurro. Ter
Sarà mai vera. Non sarà mai. dazzurro. Sorta di colore ch'è il color
Vess la vera. Essere il meglio. dell'aria o della marina, detto Vert
Véra. s. f. Anello. Per es. La vera de celadon anche da Francesi.
spos. L'anello nuziale o La Fede. Verd ciar. Verdechiaro. Verdegajo.
Verd de mar. V. in Colór.
Véra. T. d'Intagl. in legno. . . . . . E
come una borsella. Verd de pomm. Verdegiallo. Ver
Véra. s. ſ. Ghiera. Viera. Cerchietto dechiaro.
di ferro o d'altra materia onde si Verd de porr. Verdeporro.
rafforzano le testate di vari arnesi Verd d'erba. Verde acerbo. Verde
bella, nè per tema si debbe mai tacer Andà tutt a vermen. Farsi tutta
verminoso.
nè per vergogna. Dettato proprio degli
uomini generosi i quali hanno in di Biott come on vermen. Nudo come
spetto que pur troppo veri proverbi Dio lo fece. A ordine come un san
che La verità è madre dell'odio, che Giovanni. Tutto in nudo.
Chi dice la verità è impiccato, che Chi Maa del vermen. V. in Màa.
non ispergiura si fiacca il collo. Pien de vermen. Vermicoloso. Bacato.
De veritaa. Per verità. In verità. Strappà el vermen. . . . Strappare
Disi la santa veritaa che. . . . Ti il verme a cani, -
(“tosc.). -
Vestii de can. Malvestito. Vestito
Vestii de la festa. Domenicale. Abito con abiti o mal fatti o cenciosi.
dal dì delle feste. Vestii de o in condizion. Vestito a
Vestii de parada. Abito di parata. bruno.
Vestii de pitocch. Abito cencioso. Vestii legger. Vestito di leggieri.
Vestii de primm mett. Il primo vestire. Vestii polit. Vestito acconciamente.
Vestii de strapazz. Abito usuale. Vestìnna. Vestetta. Vesticciuola. Vesticella.
Vestii d'omm. Abito da uomo(“tosc.). Vestìnna. Zimarrino da bimbi(Magal. Let.
Vestii frust. Vestito logoro. scient. XX.º, tom. 1.”, p. 55o).
Vestii lisc. Abito positivo, modesto, La vestinna del Signor. V. in Signor.
senza ornamenti. Vestiroeü. Armadietto (Gh. Foc. cit. il
Vestii miser che i cont. dicono Ona Serdonati). Picciolo armadio.
vesta miseroeula. V. Tirincúu. Vestiss. Vestirsi.
Vestii montaa a duu canon. . . . . Giugà a vestiss e desvestiss. V. in
Abito da donna a doppio cannoncino. Desvestì.
Vestii pover. Abito misero. Abito Tornà a vestiss. Rivestirsi.
fatto a miseria. Vestiss a la bonna. Vestire positivo
Vestii ricch. Veste agiata, doviziosa, o alla piana.
vantaggiata. -
Vestiss de scior. Vestir riccamente,
Vestii sbris. Vestituccio misero. nobilmente, sfoggiatamente.
Vestii senza cusi dur. Abito incon Vestiss in galantaria o in chicchera.
sùtile. Abbigliarsi.
Vestii sguajaa. Abito lussurioso o Vestiziòn. Vestizione. Monacazione.
da lascivia. Veston. Vestona(Compar. Pellegr. III, 8).
Vestii sodo. Abito modesto. Pestone. -
sulla vera crosta delle forme del cacio Vettàbbia. Vettucce d'albero.
lodigiano così per gli acidi, i sali lat Vettàbbia. . . . . In Brianza chiamano
tici e le materie incoerenti che trasu così l'estremità dell'involucro del
dano dal cacio durante la stagionatura, l'aglio, della cipolla e sim. È singo
come per la mucilaggine oleosa che lare il riscontro col nome del nostro
vi aderisce nel frequente inoliare che fossato della Vettabbia.
si fa delle forme stesse a fine di con Vettabbia. Verdume ? Verzura atta a
servarle. fare letto alle bestie.
Vestii. partic. Vestito. Vètter. Le Veteri (Giulini Stor.). Nome
Colzaa e vestii. V. in Colzàa. di quelle Religiose che convivevano
Vess vestii de biott. Aver tutto da antichissimamente nel Monastero di
Gesù pietoso (Pan. Poet. I, x, 1). Esser santa Maria delle Veteri in Porta Ti
a ordine come un san Giovanni (Monos. cinese circa a metà borgo a diritta,
p. 277). Non aver quasi nulla di ro e che nel 1576 vi ritornarono dal
ba. – V. anche in Biott l'altro monistero forese di santa Maria
VIA (5o8 ) VIA
di Fonteggio, ora santa Maria Rossa Portà-via. V. in Portà.
sulla strada che mette da Milano a Pavia. Saltà-via. Saltare.
Vèttola. v. brianz. Rimessiticcio dell'an Scappà-via. Fuggir via.
nata – Polloncello dell'anno scorso. Scassà-via. Cancellare. Cassare.
Vezzón de pajee. Guardapagliajo. Can Tirà-via. Tórre via – Condur via.
di pagliajo – e met. Acqua cheta. Toeü-via. Tòrre. Levare.
Sorbone. Formicone. Trà-via. V. in Trà.
Via. Via. Tura via. Vanne via. Via! Via,
Andà per aliam via (quì via in senso col diavolo!
di strada). Andarne pel buco dell'ac Va on poo via! Va via. V. Andà
qttafo. in fine.
Andà-via. T. di Giuoco. Dar cartacce. Vegni-via. Calare a checchessia.
Andà-via. T. di Giuoco. Farsi un Vegni-via. Partirsi.
faglio o una vacanza. Dare via tutte Vegni-via. Staccarsi. Spiccarsi.
le carte di un seme. Vegni-via on s giaff, on zecchin.
Andà-via a zenà. Andare a cena a Toccare uno schiaffo, uno zecchino.
casa altrui. Cenar fuori. Vess a la via. Essere all'ordine,
Andà-via come on vezzon con la in pronto.
coa in mezz ai gamb. V. in Cda. Vess via. Essere assente.
Andà-via con altre frasi dipendenti Via che. Eccettochè. Fuorchè.
veggasi in Andà. Via de. Fuori che. Fuorchè. Fuora
Cascià-via. Cacciar via. che – Via de mi. In fuor di me.
Dà-via. V. in Dà. Trattone me. -
ducca vicc. I nostri duchi Visconti e Vidè dicono gl'idioti e i contadini per
Vicciùra. Vettura. V. Vittira. (Sforza. Vedè. V. Siccome però l'impero della
Vicciurin. add. Vetturino. V. Vitturin. moda si va stendendo anche alla fi
Pret vicciurin. Scagnozzo (Ros. Sig. lologia, così non è difficile che alcuni
di Monz.) Prezzemolo (Redi Op.). Pre vengano fra breve a preferire questo
tesemolo. (ciurin. Vidè al Vedè, come quello che più
Vicciurinàtt (pret.). V. in Prét e in Vic s'accosta alla sua origine latina.
Viceassistent. . . . . Sottassistente. Vidètta. Vitarella. Picciola vite.
Vicebibliotecàri. Sottobibliotecario. Vidi(El). T. For... La vidimazione, il visto.
Viceconsol. Viceconsolo. Vidimà. Firmare. Segnare. Autenticare.
Vicecuràt..... Vicecurato, viceparroco, Contrassegnare. Legalizzar firmando.
VIC (51o ) VIL
Vidimàa. . . . . Firmato, segnato. Mett a vigna o Pientà la vigna. Av
Vidimazion (dallo svizzero romanzo Fi vignare.
dimar, Fidimation). . . . . . Firma, Mi pienti la vigna, e i olter la goda
segnatura, legalizzazione, risegnazio ran. Chi per sè raguna per altri spar
ne, autenticazione. paglia(Sacchetti Novel. 188.º in ſine).
Vidinna. Vitarella (Biring. Pirotec. 158 Ona vigna senza sces disse il Porta
retro). Piccola vite, chioccioletta. con grazioso traslato parlº d'una fan
Vidinna. . . . Picciola vite da uva. cinlla cangiamori ad ogni piè sospinto.
Vidit. Lo stesso che Visto. V. Vess on Giovann de la vigna. Es
Vidol. Vivole. Sp. di Malore che viene sere un cogliluvio. V. Badée.
ai cavalli. Vigna e Vigna de pappa Giuli. Vigna. Vi
Vidón. Vitone. Ha. . . . Codetta. gnuola. Piacere, passatempo, utile e
Vidón. Fondello. Così dicesi dagli Sta comodità che si trovi senza fatica in
gnai quel Pezzo riportato alla canna checchessia.
da serviziale dove si mette il can Fin che dura la vigna. Fin che la
nello di bossolo. taccola dura(Dav. Cambj 168).
Vidón per Vit de torc. V. Vignàscia. Vignaccia? pos. e ſig.
Vidór. T. d'Agr. Vitame. Vitigni. Quan Vignètta. Vignetta. Vignuola.
tità di viti – A vidor. Vignato. Vignètta. T. d'Agric. Viticcio. Quel ri
Vidór. Terreno vitato(Targ. Viag. III, 5o9). messiticcio che fa la vite dal piè del
Vidoràa. v. cont. Vignato – Ricco di viti. tronco, e con cui si trapiantano e
Viènna. Nome proprio di città che s'usa propagano le viti.
nel dett. metaforico Vignètta. T. di Stamp. Vignetta (Min ).
Paris e Vienna che van al ball in Nome proprio di quel rametti mag
semma. V. in Paris. giori in larghezza che in altezza in
Viennésa. s f . . . Specie di purgante cui sono incisi dei fregi o delle figu
nel quale entra per gran parte la sena. rette a piacere, e che si sogliono met
Vigéven. Vigevano. Nome di paese che tere per ornamento nei libri stampati.
dà luogo al dettato Tali rami posti in principio di pa
Andà a Vigeven in barchett. . . . gina chiamerebbonsi Capopagine; se
Imprendere a far una cosa sciocca in fine, Finali; e in generale poi Vasi
mente; fare checchessia a rovescio. o Fiori o Vignette. La nostra voce è
Vigilatùra. Idiotismo comunis"nelle bocche tolta di peso dal francese, Vignette.
dei nostri popolari per Villeggiatura. Vignocùra. v. cont. Vignuola. Vignetta.
Vigilia. P. Vegilia. Vigògna. Vigogna. La Capra vicunnaL.
Vigna. Vigna – Vigneto – Vignajo – Vi Vigògna. T. de Cappellai. . . . . Lana o
gnozzo. Quella in piano noi la diciamo Pelo di vigogna da far cappelli.
Vigna, quella in colle Ronch. I Toscani Mezza vigogna.. . . . Pelo di vigo
invece dicono Vigne queste ultime. gna misto con pelo d'altra specie.
Avè trovaa ona bella vigna. Aver Vigonzón(Vess de. . . . o Vess de quij
trovato una vignuola o una bella vi de). Essere un gonzo.
gnuola. Vigór. Vigore. Vigoria. Vigorosità, e
Chi gh'ha la vigna sova in tra marz antic. Vigorezza.
e april le brova. . . . Prov. agrario Vigorós. Vigoroso.
indicante che le viti vogliono essere Vil. Vile. Usiamo la voce in
del tutto mondate coll'aprile. Vil d'anim. Pusillanimo; e notisi il
Giovann o Giovannin de la Vigna. prov. che La viltà d'animo ammazza
Missirizio. Saltamartino. chi gli dà le spese(Cecchi Stiava II, 5).
Giugà a la vigna. . . . Sp. di me Vilàn o Picch o Sàgher. Cacavincigli.
glio al muro diverso però dal comune. Gonzo. Martore. Gatto frugato. Tan
La vigna l'è dura da pocch. Il mio ghero. Villano, contadino – I molti
olio è durato poco(Redi Op. VI, 255, dettati che sono per riferire quì sotto
se però quell'olio non debb'esser ozio). non fanno per verità il più bell'elogio
La cuccagna è durata poco. dei nostri contadini, ma se non sono
VIL (51 i ) V IL
veri per tutti i nostri villici, conti Và-là vilan coi boeu. . . . Modo di
nueranno però ad esserlo per la più rimbrottare alcuno di villania, o di
parte di loro fino a tanto che i ric esortare altri a cieca obbedienza.
chi non si torranno dattorno tutte Vess on vilan quader o on vilan
quell'erbe parassite le quali non la calzaa e vestii. Aver le costole larghe
sciano mai che possano comprendere quattro dita (Doni Zucca p. 177 verso).
come essi sono semplici usufruttuari Essere un costolone, un villanaccio.
de poderi che Iddio ha loro conces Vilan cria e vilan paga. . . . Prov.
si, e fino a tanto che l'educazione che si usa per dire Bisogna lasciar
de” nostri contadini non incomincerà abbaiare e gridare altrui a sua posta,
a dare miglior passi verso la Ragione. purchè ci lasci fare a nostro modo.
Acqua de vilan che la passa anca Vilan quader. Costolone. Villanaccio.
el gaban. Acqua del mal villano che Vilan reſaa. Asino risalito(Cr. ve
pare non piova e passa il gabbano ron.). Villan rifatto(Lalli En. VII, 89).
(Targ. Viag.). Villano rivestito(Fag. Controscene VII,
A fà ben a vilan se troeuva cagaa 292). Baron ranno lilito(id. ivi). Pidoc
in man. Chi villan serve n'ha questi chio rivestito (Rim. aut. pis. – Poem.
tributi(Assetta I, i 1). Chi a villan fa aut pis.). Un sacco di paglia rivestito?
ben, a Dio fa onta(Burch. Son. 2 15). (Saccenti Rime II, 64). Chi, da basso
Far benefizio a villano è gran peccato stato sorto a miglior condizione, sde
(Assetta II, 4). Chi dona all'indegno gna ogni altra persona, al quale propo
due volte perde(Doni Zuc. p. 2o verso). sito si suol usare il proverbio: Quando
Gli è un ricamare un baston da pol lo sterco monta in iscanno, o e' puzza
lajo. Batti il villano, e saratti amico o e' ſa danno.
perchè esso, colpa il nostro nol vo Vilanàda o Villanàda. Villania. Atto vil
lere educato, fa come il caval grosso lano, scortese, sgarbato.
che poi ch'egli ha mangiata la biada Fà di vilanad. Far villania. Villa
dà de'calci al vaglio. Dai villani si neggiare. Svillaneggiare.
ricava più coi cattivi trattamenti che Vilanaria o Villanaria. Rozzezza. Rusti
co buoni, detto non sempre vero, an caggine. Zoticaggine. Malacreanza.
corchè sia vero che per lo più Rustica Vilanazz Villanaccio. Stoppionaccio –
progenies nescit habere modum(Monos. e ſig. Malereato. – I capricci degli
275), e che noi accusiamo spesse volte idiomi sono infiniti. Qui la desinenza
di mal animo ciò che in essi è mera in azz, poco naturale al nostro dia
increanza. (cio. letto che le fa riscontro con asc, dà un
Boeu d'on vilan. Martignone. Gufac valor maggiore di spregio alla voce.
Carta canta e vilan dorma. La carta Vilanasc è meno forte che Vilanàzz.
canta, e dicesi per avvisare altrui Vilanèll o Villanèll. Villanzuolo.
che si hanno scritture tali da met Vilanèll o Villanèll. fig. Malcreatello.
terlo in sacco – Talvolta anche Le Vilanna o Villanna. Villana. Contadina.
parole non s'infilzano; cioè vuol es A la vilanna. Alla villanesca. Vil
sere scritta. lanescamente. Alla foggia de villani.
Creanza de vilan. Creanza salvatica Vilanon o Villanin. Villanzone.
(Doni Zucca p. 1 16). Vilanòn o Villanin. fig. Trarozzo. Tra
Gioeugh de man gioeugh de vilan. villano. Villaneggiatore.
Il giocar di mani dispiace inſino ai Vilanònna o Villanonna. Villaneggiatrice.
cani o ai pidocchi. È cosa incivile e Villàn, ecc. V. Vilàn, ecc.
molesta lo scherzare con percosse od Vilegià o Villeggià. Villeggiare. Far vil
altro atto che rechi altrui dolore o leggio.
fastidio – Anche i Francesi hanno il Vilegiànt o Villeggiànt. Villeggiatore
proverbio Jeu de main, jeu de vilain. (Pan. Poet. I, xviii, 52). Villeggiante
Marz succ, vilan ricch. V. in Marz. (id. I, xviii, 49).
Nè can nè vilan no sara mai uss. Vileggiatùra o Villeggiatra.villeggiatura.
i , in Uss. Vilòtta Villanella. Canzonetta rusticana.
V IN ( 512 ) VIN
Viltàa. Viltà. Bassezza. Fà ona viltaa. Vin amaro. Vino amaro, del quale
Connettere bassezza. è com. il prov. Vino amaro tienlo caro.
Vin amaron..... Vino amarissimo.
Vima. In alcune parti del nostro contado
Vin anmò most o minga faa. Vin
vale per Chigno è fermavomere). V.
Vin e in gergo Scàbbi. Vino; scherz. vergine.
Sciroppo di cantina; in gergo Chia Vin azerb. V. più sotto Vin zerb.
ro. Chiarello. Gesso. Unguento; poet. Vin bafios disse poco felicemente
Il Sangue dell'uve. Il liquor di Lieo. il Porta (Brindes) per Vin cont i baffi,
- Il vino si suol generalmente nomi vin potente. V. più sotto.
nare dal paese senza più. E dicesi Vin bass. Vin basso(Paol. Op. II,
Il Cipro, Il Toccai o Tockar, ecc. 189 e pass.).
(Ret. Vulc. XVI, 54). Pure si usa an Vin battezzaa o Vin da quattordes.
che coll'articolo, e col nome del paese Fin battezzato(Pan. Viag. I, 56). Vino
dietro a mo'd'aggettivo, e dicesi a mezzo o mezzo inacquato; e scherz.
Vin Aleategh. Vino aleatico o lea:ico. Vin d'Aquilea(Burch. Son. 2og).
Vin Darbera. Vino di Barbera. Vin bianch. Vino bianco; e suddi
Vin Bordo. Vino di Bordo. stinguesi in Vino bianco, Vino dorato e
Vin Borgogna. Vin di Borgogna. Vino mezzocolore.
Vin d'Alicant. Vino d'Alicante. Vin bianch, scherz. Vin celeste
astigiano.
Vin d' Asti o assol. Asti. Vino
(Alleg. 26). L'acqua. (to.
Vin de Cipro. Vin di Cipro. Il Cipro.
Vin bianch magher.Win bianco asciut
Vin de Frontignan. Vino di Frontignano.
Vin de la Rocca o La Rocca assol. Vino Vin bon de lava i pee. Vin buono
di Rocca Grimalda. Ona botteglia de la a lavare i piedi a cavalli (Fag. Av.
Rocca. Una bottiglia di vino della Rocca. pun. III, 15). Cerboneca. V. Fottiggia
e Ciorlinna.
Vin del Capo. Vino del Capo di Buona
Speranza (Tar. fr.). Vin brulé. Ippocrasso (Soder. Colt.
Vin de l'Ermita g. Vino dell'Hermitage. vit. 214, e specialm. quel cotto).
Vin del Reno. Vin di Reno(Magal. Op. 338). Vin brusch che i Venez. dicono vin
Vin del Reno (Tar. fir). garbo Vino agro o brusco o crudo.
Vin de Madera. Il Madera. Vino di Madera.
Vin brusch come l'asee. L'Acetella
Vin de Mialega o assol. Mlalega. Malaga. Vin
(Targ. Viag. Ill, io2).
di Malaga.
Vin de Montarobbi. Vino di Montorobio. Vin caregh de color. Vino coperto
o carico di colore. (costante.
Vin de Montaveggia. Vino di Montavecchia.
Vin de Montepulcian. Il Montepulciano. Vin che abraccia el stomegh. Vino ac
Vin de Zeres. Vino di Xeres. Vin che coionna.... Vino leggerino
Vin dolzett. . . . . Vin dolcetto ? in apparenza, e generoso in sustanza.
Vin d'Ongaria. Vino d'Ungheria. Vin che dà al coo. Vino che mette
Vin Grignolin. . . . . Vino d'uva grignolò. la spranghetta.
Vin Lunell. Vino di Lunella e (Tar. fir.). Vin che fa ben al stomegh. Vino
Vin Maivategh. Malvasia. stomacale o accostante.
Vin Nibbioeu. . . . . . Vino d'uva nibbiola in
l'iemonte, Vin che fa pissà. . . . . Vino che
Vin Passaretta e più con all'assol. Passa ha virtù diuretica.
Vin che fila. Via che diventa viscoso
retta. . . . Vino d'uva passa?
Vin Picolitt. Il Piccoli (Min.) nel Friuli, (Targ. Istit. III, 4o9). Vino che fa le
Vin Refosch. Vin Refosco nel Friuli. fila o ch'è filoso o filante o grasso
Vin Sciampagn o assol. Sciampagn o Sciam o marcio (Gior. Georg. VIII, 222).
pagnin. Vino di Sciampagna. Vin che ghe fuma l'anima o cont i
Vin sciavon. Vino di Dalmazia, ecc. ecc. baffi o superbo o ch el scalda i corni.
- Vin amabel. Vino grazioso(“tosc. – Vino che smaglia, che brilla, che
T. G.). Vano abboccato o rabboccato. schizza in aria, che tocca o che morale
Vino amabile. Vino che ha sapore l'ugola. Vin raspante, frizzante, pic
tendente al dolce. cante, risentito, vivo.
Vin amabel ma ch'el pezziga. Vino Vin che gh'ha de l'amaro. Vino
che bacia e morde(Nicc. Mart. Let. 7o). amarognolo.
VIN (513 ) V IN
vin che gh'ha del fumm. Vino fu Vin con dent el sugh de persegh co
ºmoso, dogn. Vin pescato, cioè con infusion
vin che gh'ha del secch. Vin che di pesche cotogne(Last. Op. III, 169).
sa di secco. Vin con su el fiorett o cont el fio
vin che gh'ha del somm. Vino che rett. Vino fiorito.
dia del basso (Sacch. Nov.). Vin cont i baffi. V. sopra Vin che
vin che gh'ha del sutt. Vino che ghe fuma, ecc.
sa di secco. Vin cott. Vino cotto(“romag).
vin che gh'ha ona venna del dolz. Vin cott (altro). Sapa. Mostarda.
Vino che ha una vena di dolce. Rob o Robbo d' uva.
Vin crodello assolut. Crodèll o Cro
vin che ghe fuma l'anima o Vin
cont i baſſi o Vin bafios. Vino po vèll. Crovello. Presmone. Vino chiaro
tente, generoso, superbo, che smaglia. (Gior. agr. 184o, pag. 177).
vin che ha ciappaa de l'asee. Vino Vin da quattordes. I Vin de Pozzocu.
inforzato o che ha alquanto d'acetosità. Vin de bev adrittura senza passà
vin che ha patii. Vino riscaldato l'inverna. Vini di prima beva(Giorn.
o patito o guasto. Georg. II, 45).
Vin che lassa o che mett on sfris Vin de boteglia. Fini da bottiglia
al coo. Vino che dà la spranghetta. (Gior. agr. tosc. 1827, Tabelle –
Vin che lassa la bocca sutta. Visto Gior Georg I, 526).
che lascia una bocca asciutta (Nicc. Vin de colinna. l in di poggio(Dav.
Mart. Let. 7o). Colt. p. 252).
Vin ch'el par acqua. Vino an Vin de corpo che gh'ha corp. Vino
nacquaticcio. Chiarello. che ha buon corpo.
Vin che mazza. Gran vino. Vin pol Vin o Vinett de donna. Acquetta?
Pisciancio. Pisciarello? – e in gene
puto. Vino che pela l'orso.
rale. . . . . Il vin dolce.
Vin che mett petitt comè. Vino che
aguzzerebbe l'appetito a un morto Vin de giornad. Fin per l'opre
(Nicc. Mart. Let. 7o). (Lip. Malm. VII, 12). -
El vin e i donn tran a l'ari el coo. Mudà elvin. Mutare i vini(Paol. Op.
Il vino e le femmine fanno immattire II, I 16 e pass.). Trasmutare il vino
l sary. - -
Vint-sòld. Lira. Moneta d'argento notis." Vioeula zoppinna bianca. Viola mam
Vintùn. Ventuno. - - i mola bianca. - - -
in questo caso alla doppia corda si Vioronà. Graffiare i piedi alle dipinture,
sostituisce una specie d'archetto la Fare il graffiasanti. L'IIanterles eglises,
cui corda addoppiata al trapano lo il Faire le devot de Francesi,
fa girare. E di qui il nome di Violino. Vioronada. . . . . Sonata di violone –
Mlanegh. Manico = Archett. Arco - Laina. e fig. Stiticaggine – Irresoluzione.
. . . .. = Mascarizz. Maschereccio. Vioronzèll. Violoncello. Strumento mu
Viorin. Violinista. Sonator di violino. sicale notissimo.
Primm viorin, Segond viorin. . . . Vipera e nel contado Lipera. Vipera,
. Nei teatri il Primo, il Secondo So Broeud de vipera, Brodo viperato o
nator di violino. viperino? - -
Viorin per i part... . Nei teatri il lievoltass come ona vipera, Invipe
: Sonator di violino per le parti. - rire. Inviperare. Indragare. Rispondere
Viorin. Scarafaggio perajuolo ('livorn. inviperato o inviperito.
- Redi Insetti) – Cerambice ciabattino? Se l'orbisoeu (o la tobisoeura o el
Specie d'insetto conosciutissimo ch'è vermisoeu) el ghe vedess, e se la vi
il Cerambix cerdo de naturalisti. pera (o lipera) la ghe sentiss, pù omm
Viorinàsc. Violinaccio (“tosc. – T. G.). al mond no ghe sariss. . . . I nostri
Viorinètt. Violinuccio (id). contadini hanno per cieca la cicigna
Viorinna(Dagh la ). Zombare. Dare le e per sorda la vipera, da questa loro
frutta di frate Alberigo. falsa opinione ha origine il dettato.
VIR ( 52o) VIS
Viper contel coo d'or. T. de'Con Fior de virtù. V. in Fiör.
ſett. . . . . Sp. di dolce regalato di Virtù divinna. Virti divina(Lor. Med.
rosolio, e così detto dalla sua forma Simp. cap. 4 ult. verso). Virtù di vino
viperina col capo dorato. (canz. 7o.” nel vero significato nostro
Vipera. Serpentosa(Caro Straccioni li, 2). di cosa che nasca dall'aver troppo be
Donna stizzosissima. V. anche in Bissa. vuto). L'è virtù divinna che parla eh?
Viperàtt. Viperajo. Cacciator di vipere. È bianco o vermiglio quello che favel
Viperin. Viperino. Viperetta. la? (così nella Nov. 84.º del Sacchetti).
Viperós. Serpentoso. Tu parli per poter divino o per virtù
Vira dicono alcuni del contado l'Oca. divina(Monos. 425). Il vin lavora.
Virabacchin che alcuni dicono anche Gili Virtù gardinal. Virtù cardinali; Fag.
Ibrachin o Girabalchin (dal fr. Vile Rim. I, 28o) – Virtù teologal. Virtù
brequin). Trapano a mano. Verina. teologali (idem, ivi).
Morinell. Zanca? = Fonsg. Fungo – Bus... Virtù. Abilita.
= Pont. Saette = Sgorbia. . . . – Calissoari. La gh'ha ona virtù in di man...
Allargatoio = Capetta.... - Svasadora, Ac
Ha un'arte alle mani. – Elle a un
cecatojo.
gagnepain, un metier dicono i Franc.
Vira vira... Verso che si fa per cacciarsi Aveir uno vartu dicono anche i Pro
innanzi o per chiamare a sè le oche. venzali. Chi gh'ha ona virtù in di
Virga. Voce latina usata in man periss pù. Chi ha arte ha parte.
Tegni-li in virga ferrea. Tenere sotto. Virtù (In). In virtù. Per forza. Per cagione.
Tenere sotto sotto. Tenere sotto la tacca In virtù de la santa bolletta. Per la
dello zoccolo. Tenere a gran soggezio miseria. In virtù di Bisognino ?
ne, in freno, in briglia, in cervello. Virtuos. Virtuoso.
Virginia. I 'irginia. Usiamo la voce in Virtuosòn. Virtuosone(Redi op. III, 172).
Acqua Virginia. . . . . Sp. d'acqua Vis. Viso. Noi però usiamo questa voce
d'odore da capegli. nel solo modo seguente:
Ponta de Virginia. . . . Sp. di ta Vis de.. . . . . Viso di marmotta o
bacco da naso. Vis de torta. di culo o di conno.
Zigar de Virginia. . . . Sigaro di Visà. Avvisare. Dare avviso. Avvertire.
ſoglia di Virginia. Visàa. Avvisato. Avvertito.
Virgola. Virgola. Omm visaa l'è mezz difes. Uomo
Mettegh i virgol rirgolare. avvertito mezzo munito. Cosa prevista
Pont e virgola. V, in Pönt sig. 4° mezza provvista.
Virgolètt. s. ſ. pl. T. di Stamp. Virgo Visavi(A). Dirimpetto. Dal franc. Vis-à-vis.
lette (Alb. bass. in Guillemet). Doppie Visavi. ... Specie di sedia a bracciuoli
virgole che gli Stampatori soglion met a due luoghi così disposti che i dne
tere in capo alle linee contenenti una sedentivi si trovano addirimpetto l'un
citazione, onde così contrassegnarla. l'altro. La Dormaeis è un'altra spe
Negli Avvertimenti della lingua del cie di seggiolone a bracciuoli che ha
Salviati (libro 5. particella 25) sono il sedere e il posapiede prolungati a
dette Orli se non erro – Il segnar mo” di lettuccio. V. in Poltrònna.
con virgolette dicesi Vergolare. Visavi. V. in Lègn(carrozza) vol. II, pag.
Virgùll (Scappament a). T. degli Orolog. 562 in fine. Legno stretto con un solo
Scappamento a virgola. posto davanti e l'altro dietro.
Virisèll. Serpentello. Nabisso. Ragazzo Viscarda. Tordo bottaccio varietà. Sorta
vispo, vivacissimo. V. Diavolètt. d'uccello ch'è il Turdus viscivorus dei
Virisèlla. Vispa. Bizzarra. naturalisti. – I Tedeschi, se non m'in
Virisellaria. Vispezza. Bizzarria. ganno, lo chiamano Kramsvogel.
Virisellin. Bizzarretto. Viscer e Visser. Viseere. Viscera.
Virtù. Virtù. Sentiss a rugà i viscer. Sentirsi tutto
Avegh la virtù de l'asen. . . . . Es commuovere o rimescolare.
sere paziente, tollerator dei soprusi, Sugass i viscer. Prosciugarsi i pol
ed anche codardo. moni. Gettare il fiato.
VIS (52 i ) VIS
Viscéribus (Pregà in). Supplicare. Invo Visita dopo i disnà.... Le Visite di
care supplichevolmente. Scongiurare. digestione si ſanno l'ottavo giorno dopo
Pregare caldamente, instantemente, an essere stato ad un pranzo d'invito.
siosamente, supplicemente, ardentemen Visita longa. Una di quelle visite
te» affettuosamente. come fu fatta a santa Elisabetta(Pan.
Visconta (Arma). La Vipera che i Mila Poet. I, xvi II, 5o).
nesi accampa disse Dante. Visita. T. Med. e Chir. Visita. Andà a
Fà arma visconta. V, in Arma. la visita i coscritt, quij donn, ecc.
Viscor e Visquer. Criscolo (Salv. in Pr. Visità. Visitare.
fior. IV, 11, 152). Vispo. Vistoso. Vivace. Tornà a visità. Rivisitare.
Viscor come on pess. Vispo come Visità i sett ges, Visità i sett altar.
atra galletto (“tosc. – T'. G.). – Heureux: Visitare le sette Chiese stazionali. Vi
comme le poisson dans l'eau dicono sitare i sette altari; e sch. Fare molti
i Francesi in senso affine. chiesini. (reduta.
Visibel. Visibile che le più volte noi Visità la marcanzia. T. Dog. Far la
usiamo per Patente. Chiaro. Evidente. Visità vum. Frugarlo.
Visiéra. Visiera. Visità. T. Med. Visitare.
Visigà. Brancicare. Accarezzare. Careg Visitàa. Visitato.
giare. Intant ch'el capitani el se visiga Visitadór. Visitatore. Visitante dot. crist.
La barba e el muso, e'l pensa a paricc coss. Visitadór. T. Dogan. Veditore – T. Ec
(Bal. Ger.) cles. Visitatore.
Visigà. Far due faccenduzze. Lavorac Visitandinna. Visitandina (Pan. Poet. I,
chiare. Visigà per spass. Uccellar per Xxviii, 25). Quella che altri chiamano
grassezza. (sighèll, ecc. alla francese Soeur de la charité. Con
Visigà, Visighèll, ec. V. Vessigà, Ves sorella di San Camillo de Lellis.
Visigant. Vescicante. Vescicatorio. Visitazion. T. Eccl. 1 isitazione. Monegh
Visigànt indolent... Vescicante indolente. de la Visitazion. Salesiane.
Visigantin. . . . . Picciolo vescicante. Visitinna. Visitina(“tosc. – T. G.).
Visigantón. . . . Gran vescicante. Visorà che anche diciamo Pisoccà e sci
Visighètt. . . . Nojuzza, fastidiuzzo. gnoccà. Sonnecchiare. Sonneggiare. Dor
Visionari. Visionario. migliare. Velar l'occhio. Dormicchiare.
Visir. Visire. Cosse te credet de vess? Sonniferare.
el gran visir? Che ti pensi essere? Il Visorin. Dormiveglia. Lo stato di chi è
Fava? tra il sonno e la vigilia.
Visita. Visita – Visitazione. Visitamento. Fà on visorin. Fare un sonnetto o
Avegh di visit. Tener visite(Nelli un sonnellino. Velar l'occhio.
I ſec. Riv. 1 , 1 ). Visquer. V. Viscor.
Beliett de visita. Biglietto di visita Visser. V. Viscer. (Lusèrta. I .
(Pan. Viag. Barb. II, 219). Vissòpola sulle costiere del Verbano per
Dì de visit. . . . Giorno da visite. Vist. Visto. I ſeduto.
Fà di gran visit. Fare molti chiesini. Chi s'è vist s'è vist. Chi s'è visto
Fà visita. Far visita. s'è visto (Rosini Sign. di Monza).
Restituì la visita. Render la visita El l'ha nanch vista. È stata una
(Nelli Vec. Riv. I, 1). ll Rendre visite fava in bocca all'orso.
de Francesi. L'ho mai vist nè cognossuu. Mi è
Restituzion de visita. Rivisita(Nelli ignoto affatto.
Fec. Riv. I, 1 ). Restituzione di visita Mai vistº basa quist? l in Quist.
(Nelli All. di Ved. I , 4). S'è mai vist on asen compagn S'è
Visita de compliment. . . . . Visita egli mai visto un asinaccio tale (“tosc.).
di complimento, e vuol essere fatta Vista. La Vista. Il Vealere. -
in ora meridiana, e resa non più tardi A prima vista. Alla prima vista. A
che il terzo di. prima vista. A prima giunta. A prima
Visita de dottor. fig. scherz... .. fronte. Di prima presa. Di primo
Visita assai breve. slancio. -
I cl. IV. 66
VIS (522 ) VIS
A prima vista(Legg la musega, Sonà, Quattass la vista. Non veder lume.
Cantà, Tradà). . . . Leggere la musi Essere sopraffatto da alcuna passione,
ca, Sonare, Cantare, Tradurre di e perdere la vera cognizione delle cose.
primo colpo, alla prima, senza stu L'amor el quatta la vista. Amore oc
dio preventivo. chio ben san fa veder torto.
Avegh bonna vista. Veder chiaro – Santa Luziate conserva la vista. P.
e intens. Avere acume o acutezza di più sopra El Signor el ve conserva, ecc.
vista. Averlo vedere del lupo cerviere. Sbassass o Scurtass la vista. . . . .
Avegh la vista che fa batista. Aver Scemarsi la vista ad alcuno.
mandata la vista a tingere(“tosc. – Gh.). Scuriss la vista. Annebbiarsi la vista.
Avere la vista un po' appannatuccia (Gh. I’oc. cit. Monti).
(Nelli Corn. lI, 6o). Non vedere la bu Sgurà la vista. Saziar la vista. Go
fola nella neve. der la dolce vista del bel viso adorno.
A vista. A vista. A veduta. Vedere l'amante.
A vista de nas. Al bujo. A occhio Stà maa de vista. Aver cattivi lucci.
e croce. Così alla grossa, senza cura. Aver dato la vista a tingere.
A vista d'oeucc. A occhi veggenti. Toeiù la vista. Vincere la vista(Dante
A vista d'usell. A cavaliere. A vista Purg. IV, 14). Törre la vista (Dante
d'uccello (Gior. Georg. IV, 295). V. Purg. XIV, 142). Toglier gli occhi. Ab
anche in Usèll. bagliare con eccessivo splendore.
Ballà la vista. Abbagliare. Vegni scur la vista. Aver caligine
Che vista ! . . . . Modo basso che di vista.
vale lo stesso come se si dicesse Che Vess bass de vista. Essere balogio?
fame! Che appetito! Vess curt de vista. Aver vista corta.
De vista. Di vista. Per vedu'a. Conoss Avere corta vista. Veder corto – Aver
de vista. Conoscer di vista(“tosc. – la veduta corta d'una spanna.
T. G.). Conoscer di o per veduta. Vista granda, longa o sim. Vista
De vista curta. Miope. De vista cerviera(Caro Apol. I 15). Vista pronta.
longa. Presbita. Vista. Avvedutezza. Sagacia. Avvedimento.
El Signor el ve conserva la vista! Accorgimento. Previdenza. Accortezza.
Il Signore mantengavi la vista, chè Vista. Pista. Mira. Veduta. Scopo. Fine.
d'appetito avete assai provvista(Fortig. In vista de . . . Osservato ciò.
Ilic. VI, 5o). Si suol dire a chi man Per la vista de ſà, di, ecc. Colla
gia assai, a un divoratore. vista di fare, dire, ecc.
Guardà a vista. Guardare a vista Vista. Apparenza. Dimostrazione este
(“tosc. – T. G.). (gliolo? riore – Fà vista de vorè minga, de
Inaspà la vista. Essere un occhiba vedè minga. Far le viste o Far ve
Indeboliss la vista. . . . . Indebo duta di non volere, di non vedere.
lirsi la vista. Vista. Veduta. Vista. Bellavista. Bello
La lunna veggia fa dori la vista sguardo. Belvedere.
(Mag. Fal. Fil. I, 5). V. in Lùnna. Vistàda. Guardata. Occhiata. Sguardo
Menà-via la vista. Abbagliare. El sò Guardo. Vista.
el menna-via la vista. Il sole abbaglia Vistadinna. Guardatina. Occhiatina.
chi ben fiso il guarda. Visto (El). . . . . Il Visto. Il Mol, nel
Mett in vista. Mettere in vista(*tosc. suo Elenco riporta vari esempi tratti
– T. G.). -
da bandi toscani moderni di Visto e
Oifend la vista. Dar negli occhi. Visi nel comune significato nostrale.
Oggiaa de prima vista. V. in Oggiàa. Vistós. Avvistato. Avvenente. Vistoso. Ap
'agà la vista. Essere avvistato. pariscente. Di bella vista o apparenza.
Perd de vista. Perdere di vista.
Vistós. Notabile. Considerabile. Ragguar
Perd la vista. Perdere del tutto il devole. Rilevante – Il Fabbroni(At. Cr.
vedere. Perdere la veduta. III, 2o6) scrisse Vistoso in questo si
Pont de vista. Scopo. Punto di vista. gnificato.
Veduta. Vistosèll. Vistosctto.
VIT (523 ) VIT
Vistosèll. Di qualche momento. Notabile La vit in caroccia la manda el pa
anzi che no. tron a pè.... Proverbio che condanna
Vistositàa. Vistosità(Min). Appariscenza. il pergolare a botte, o secondo alcuni
Vist vist. . . . Verso il Comasco è così il troppo lasciar rigogliare le viti.
detta dal verso che fa una sp. d'uccello. Legn de vit. V. in Legnàmm.
Visuàl. Visuale, e per lo più lo usiamo Paràda o Palàda. Androne.
sust. La Visual. La linea visuale. Pè devil. Pedal di vite(Trinci Ag. 47).
Vit. Vite. Albero notissimo. – Nella Vite Piang i vit. Genere o Gemicare le
si osservano: Legn o Legnamm. Legname, e viti. Quand i vit piangen besogna
col Davanz. Osso = Radis. Fittone = Radisinn. minga toccaj. Non mi dare e non mi torre,
Radiche. Barbe – Pè o Vidascia. Pedale. Gam
Non mi toccare quand'io son molle(Mon. 379)
bale. Ceppo. Tronco. Calcio = Coo. Capo o che altri dicono
Sermento = Coo de vin o d'uga o Caved. – Se della vite tu vuoi trionfare,
Capo da frutto. Margolato = Tros. Tralcio. Non gli torre e non gli dare :
Palmite(ramo verde). Sermento. Sarmento. Ma E più di due volte non la legare(id. ivi).
dero (ramo secco) = Popolann. Bastardoni.
Tralciuzzi del pedale. Saeppoli. Saettoli. Rami Quattà i vit. .. . . Ricoprire le viti
ghiottoni di pedale – cd anche Tralci pampi per salvarle dai geli della vernata.
Refilà i vit. V. in Refilà.
narj = Ensed o Merza. Marza = Rasola. Messa
= Muletta o Guggella. Magliuolo = El Vecc. Speron de vit. Sperone.
Il Vecchio. Il Mallo = . . - Segoncello o
-
Spontà i vita duu oeucc dessoravia
Razzuolo = . . . . Cursoncello – . . . . Ca de la sgrazza. Ripigliare le viti.
torchio - Eucc. Occhio. Gemma – . . . . Tajà i vit a terra. Succidere le viti.
Femminella (falso getto) = Focuja. Pampano. Tajà i vit lassand on coo con duu
Foglia = Garzoeu. Cacchio = Cavriacu. Cau o trii oeucc al pù. Potar le viti a saep
licolo. Viticcio = Sgrazza. Grappolo. Pigna.
Intorno alla vite si lavora a
polo(Paol. Op. I, 527).
Brovà. Stastardare. Mondare. Torre via i sur
Tirà-sù e Franca i tros tropp smorbi.
Rattralciare le viti(Gior. agr. II, 242).
cu'i, i viticci, ecc. Tor via i getti sui tralci, ecc.
Fà anda-sù i vit su per i moron, su per i Sollevarli se troppo penduli, e legarli
olma, su per i oppi. Mariar le viti al gel ove torna meglio.
so, all'olmo, all'oppio o a simili altri alberi Toeiù-indree ona vit o Dagh indree a
buoni a far cappellacci. ona vit. Tenere addietro una vite (Da
Incoazzà. Intrecciare. vanz. Colt.). Ritirar la vite (Gior. agr.
Mogna. Bruscare (Soderini). Pizzicare. Tor V, 185). Saettolare o Saeppolare una
via coll'ugna i getti. vite. Alle viti trasandate che si vo
Palferia. Palare e col Vasari Paleggiare. gliano ringiovanire, o alle viti tutte
Piagà o Voltà-giò. Piegare.
rigoglio di pampini che si vogliano
Sfrasca. Spampinare.
Sgarzolà o Garzolà. Sca chiare. Torre via i
ridur fruttifere si usa tagliare il pe
teneri polloncelli se superflui. dale per di sopra al tralcio natovi
Tajà-foeura o Scerni. Disbroccare. Stralciare i verso il piede e lasciatovi a tale eſ
rami inutili e lasciare i luoni – Podà. Potare. fetto. Ciò dicesi Saeppolare, come
Tend i palitt... Tendere i tralci ai rincontri. Saeppolo o Saettolo chiamasi il detto
Tira i bernardon. . . . . Tendere le tralciaie. tralcio rinnovatore della vite.
Zappa. Zappare, e dicesi che Chi vuole aver Trà-focura i oeucc. Gemmare.
del mosto zappi le viti d'agosto. Vit a banchetta o a fil o a filagn
Fà i fopp di vit. Soggrottare, o a firagn. Anguillare? Pancata? Vite
Fil de vit. Anguillare. disposta per filari. Vite a filare. Così
Forcellon de vit. Forcella. chiamasi un lungo e diritto filare di
Lassà i coo tropp longh ai vit. Ti viti legate insieme con pali e perti
rare il collo alle viti. Potare a vino. che, per lo più sulle vie e viottole
La vita bernardon l'è bonna per el della possessione – E la Banchetta
pajsan e poeü anch per el patron. . . . che altri dicono Banchinna o Pertega
La vite condotta a tralciaja è assai o Perteghetta. . . . . è il palo o la
fruttifera, così dice chi bada al molto pertica che incatena o rafferma i di
più che allo squisito. versi capi di vite posti a filare; alto
VIT ( 524 ) VIT
da terra un metro siegue orizzontal Pal. Pali = Manegg. Asseri(“lucch.) Fra
mente il filare, e per di sopravvia ad scati = Maneggioeur. Frascatelli = Stasg. Stag
gi = Perteghetta o Banchinna. Pertichetta.
esso si tendono i tralci da frutto.
Vit a on ſiragn. Anguillare. Vit a pantera. Vite a spalliera.
Vit a duu, trii, quatter firagn. Pancata. Vit a pè. V. sopra Vit a capioeu.
Vit a bernardon. Vite a tralciaja. Vit a pelgora. Vite a pergolato. Vi
È quella condotta coi tralci vecchi si veggono
Cologn. Colonne = Forcellon. Forchetto
potati a speroni e tirati per lo più
orizzontalmente. ni = Forcell. Forcelle – . . . .
No gh'è gramm mestee che a vo VII, 5). Campar delle sue braccia.
regh tend no se ghe viva adree. V. in Vivegh adoss. ) Camparci(in senso
Mestée. Vivegh adree. indifferente). Fare
Podè minga viv, che i Brianz. dicono il parassito (in senso tristo).
Podè minga fà la vitta. V. in Vitta. Viv e lassà viv che anche diciamo
Podè pù vivegh in di man. Non la Tegni viv, Campare e lasciar campare
si poter più con alcuno. Chi eel che (Fag. Mar. alla moda II, 9). Vivere e
po vivegh in di man? Chi ci campa lasciar vivere(l'an. Poet. 1, XXII, 21).
seco? (“tosc. – T. G.) – Se pò pù C'è da viver per tutti(Pan. Poet. 1, xxii,
vivegh in man. Non se ne può più 2 ). Leccare e non mordere. Conten
con lui – Vessegh pù nissun che tarsi di un onesto guadagno.
ghe possa vivin di man. Non ci po Viv e morì. . . . . A qualunque costo.
tere più campar seco nessuno. Vivere e morire in quella.... Frase
Pù che viv e morì no se pò fà. denotante immutabilità di proposito.
V. in Mori. Viv in giornada. Vivere di per di.
Savè fà a viv. Intendere il vivere Viv in su la cassa di pover mort.
(Salv. Granch. I, 2). Sapere il vivere V. in Mórt (defunto) e ag. Si usa an
del mondo(“tosc. – T. G.). Savir lou che scherz. in affari amorosi.
vioure doou mounde dicono i Provenz. Viv maa. Vivere stentatamente o con
Savè minga fà a viv o Savè minga disagio.
el viv del mond. Non sapere il viver Viv. aggettivo. Vivo.
del mondo (*tosc. – T. G.). Carna viva. Carne viva.
Se viv. Si vive (“tosc. – T. G.). Si Fond viv. T. Agr. . . . . Terra ve
regge la vita sottilmente. getale, produttiva, humus.
Se viv pur anca maa a sto mond. Tegni vivvun. Lo stesso che Viv
Si campa pur male a questo mondo e lassà viv. V. in Viv (verbo).
(*tosc. – T. G.). Tocca in sul viv. Toccare o Pun
Viv a la bonna. Vivere alla babbalè gere sul vivo. Cogliere nel vivo.
(se pur non fu detto per forza di rima Vess viv. Essere in vita; e parl. di
in luogo di babbalà – Salv. Son. ined. piante Vivere. Vegetare.
citato dal Gh. Voc). Viv vivent o Viv vivisc. Del tutto
Viv a la casarenga o a la bonna vivo. Più vivo che la vivezza (Vas. Vit.
de Dio o semplic. a la bonna. Stare 567). Vivo vivissimo. Vivo vivo.
alla piana o per la piana. Vivere doz Viv. Vivo. Ardito. Vivace. Brioso. Spi
zinalmente, senza lusso. ritoso. Vispo. Visto.
Viva la mitterlanda. Vivere a brace Viv comè. Molto vivo. Vivacissimo.
O a Caso, Viv. Ad. di Colór ... I diz. ital., facendo
Viv d'aria o Viv de pan e spua. a copiarsi l'un l'altro, in Vivo dichia
vivere di museragnoli Caro Let. ined. rano falsamente il Color vivo per con
I, i 12). Viver di topicini, di poco men trario d'aperto, e in Aperto dichia
che nulla – fr. Vivre d'un hareng. rano giustamente il Colore aperto per
Viv de dì in dì. Pivere di giorno color vivo.
in giorno o di per dì o di di in di. Viv. Ad. di Argént, Danée, Carbon,
Vivere come chi sta sul taglio. Foeigh, Làtt, Sass, ecc. l .
VIV ( 529 ) VIZ
Viv in forza di sustantivo, T. degli Arch. Vesseghen a vivee. Essercene a biz
e de'Mur. Pietra. Concio, zeffe. (telle.
Viv. T. degli Archit, e de Mur..... Il Vivee de rasol. Posticcio di barba
massiccio di ogni pezzo in linea retta Vivée. Vivajo. Ricetto d'acqua murato;
escluse le sagome. e comunemente per uso di conservar
Sul viv..... Sul massiccio suddetto. pesci. -
Viv de la cologna. Fusto o Corpo Vivée che alcuni dicono anche Bürc. Viva
della colonna. jo. Sp. di cassa fatta a barca tutta per
Viv de sora. Vivo della colonna da capo, tugiata, internamente bipartita, con
Viv de sott. Vivo della colonna da piede. due finestrelle a chiave sul coperchio,
Viv del pedestall. Corpo del piede nella quale si ripone il pesce e spe
stallo. cialmente l'anguilla per conservarla
Viva. Ad. d'Acqua, Càrna, Colcinna, ecc. V. viva a lungo nell'acque sulle quali gal
Viva o Eviva. Viva. Evviva. Viva viva. leggia. E il Burchio de Veneziani e
Fà eviva. Gridare il viva ad alcuno. dei Comacchiesi e la Vivaria Navis
Viva Dio. Vaglia il vero. Vinca il dei Latini. -
/ ol. 1 V. 67
V (EU ( 53o) V (EU
Vizidis. Vizioso. Restà vocuj (parlandosi di bestie).
viziós, idiotismo per Dovizios. Agiato. Rimaner soda. Non ingravidare.
Fatto a crescenza. Comodo, largo. Vegnì voeuj. Invanire de'semi.
Viziosàsc. Viziosaccio
Viziosèll. Viziosetto
Vizios6n. Viziosaccio
(co-ro Voeüj. ad. Scàrico.
Voeüj. ad. I acante. Post vocuj. Posto
vacante.
Vizzi. Vizio. Voeüj. ad. T. de Vettur. . . . . . Senza
Avegh el vizzi de fa, di, ecc. Aver per viaggiatori.
vizio di fare, dire, ecc. (*tosc. – T. G.). Voeüj. s. m. Lacuna.
Toeù i vizzi. Disviziare. Lassagh on voeuj (negli scritti). La
Toeiù-sù ou vizzi. Contrarre mal abi sciare una lacuna.
to; e parl. di cavalli Pigliare una Pien de voeuj. Lacunoso.
credenza. Voeùj. s. m. Radura (Last. Op. II, 127 e
Vocabol. Vocabolo. altrove). Pien de vouj. T. Agr. A piaz
Vocabolàri. Vocabolario. zette.
Vocàl. s. f. Vocale. Lettera vocale. Voeüj. s. m.pl. Lo stesso che I Vàrch. V.
Vocàl. Ad. di Mùsega. V. Voeüj. s. m.pl.... Fianchi (nel cavallo).
Vocativ. T. Gram. Vocativo. Chiamativo. Voeüja. s. f. Voglia.
Vocazion. Vocazione. Chiamamento.
Andà la vocuja finna in ſond di cal
Avè fallaa vocazion. . . . . Essersi
cagn. Svogliarsi. Perder la voglia.
appigliato a un genere di vita male Andà-via la vocuja. Perder la vo
adattato alle proprie forze - o Dipor glia. Svogliarsi – Uscire il ruzzo del
tarsi così male in alcun avviamento
capo o il ticchio.
da lasciar supporre altrettanto. Aveghen pocca vocuja. Arrecarcisi
Avegh minga vocazion per ona di male gambe – Talora Essere in
cossa. Non ci avere inclinazione o
poco buono stato di salute.
disposizione. Avegh squas vocuja de ſa, di, ecc.
Ghe voeur ona gran vocazion. . . . Aver mezza voglia di far checchessia
Lo diciamo ogni volta che ci sembra disse un poeta pisano. Avere una vo
assai grave e dura a sopportarsi al glierella o una voglietta o una vogliuz
cuna cosa cui veggiamo altri sotto za o una vogliolina.
mettersi di buon animo.
Avegh vocuja. Essere sano.
Vociſerà. I ſociferare. Disseminar voce. Avegh voeuja de nagott. Essere di
Vociferaziòn.Spendio di voce. Sfiatamento. malissima voglia.
Vodvill (dal fr. Vaudeville). . . . . Stro Fà i robb de mala vocuja. Far le
fetta, di genere le più volte erotico o
cose svogliatamente o contra voglia.
satirico, la quale si canta su qualche Fà vegnì la vocuja. Mettere a filo
aria musicale fattasi volgare in paese. altrui per fare checchessia. Mettere in
È sorella del Passagallo o sia del Pa succhio o in zurro. Far bramosia al
sacalle degli Spagnuoli – Per esten trui d'alcuna cosa. Invogliare.
sione denotava pure tra noi, allorchè Fa vocuja. Incitare. Stuzzicare. Sti
avevamo un Teatro francese, una Far molare. Indurre voglia. -
setta di genere erotico o allegro, metà Mandà-giò la vocuja. Sputar la vo
prosa recitata e metà versi cantati. glia. Potersi morir di voglia prima di
Voeüj. ad. Vöto. Vano. (volo. conseguir checchessia. Appiccar la vo
A panscia veuja. Digiuno. A ventre glia all'arpione.
Coo vocuj. Scemo. Testa vota. Capo Ona gran vocuja. Cupidigia – Cupi
voto.
dità – Uzzolo – Libidine – Foja.
El restà-lì vocuj di cà. Lo Spigiona Sentiss de bonna vocuja. Essere in
mento delle case Bandi tosc. – Mol. El.). buona voglia (Ambra Cofan. V, 1o),
Fà squarc con vocuj el stee. V. in cioè Essere in salute.
Stée.
Sentiss de mala vocuja. fr. cont
Mett o Fà paura cont el s'ciopp Essere o Sentirsi di mala voglia. Seu
voeuj. V. in S ciòpp. tirsi male – Crocchiare.
V (EU (531 ) VOG
Senza vocuja. Fuorvoglia. Forvoglia. Quasi tutt'i voeult. Per lo più delle
Svogliatamente. volte. Le più volte.
Vess de bonna o de mala vocuja. Quatter vocult tant e sim. Quattro
fr. cont. Sentirsi bene o male – V. so tanti, e così Sei tanti, Dieci tanti e sim.
pra Sentiss, ecc. Se voeulta ven. A un bisogno. A un
Vess de mala vocuja comè. Essere bel bisogno. Se dà il caso. Per avven
pieno di lasciamistare. tura. Forse. -
doli in parte dal Dialegh in lengua Brutt (Vess). . . . . Esser accorto, scaltrito.
furbesca tra Sganeffa e Gabeutt che Burengh. . . . . . . Cacio, formaggio.
Cà de sass. . . . . . . . . . . Duomo.
leggesi nelle Poesie di Carlo Antonio
Cagnac. . . . . . . . . . . . . Un Boccale.
Tanzi, spiegato dal Parini, e in parte Calcos. . . . . . . . . . . . . Piede.
dal siſſatto parlare dei recenti nostri Calcos. . . . . . . . . . . . . Salame.
monelli. Ad alcuni di essi contrap Campagna(Renovà). . . Farsi un abito nuovo.
pongo i sinonimi italiani tratti la più Campanna. Berta. Tasca.
parte dall'Alb. enc., ed alcuni anche Campanna (Sta in). . . ... ... Star sul se
dalla commedia del Moniglia intitolata vero, sui rigori.
il Podestà di Colognole (atto 5.”, sc. 5.") Camuff (Dà el). . . . . . . . Contraffare
– Di queste voci parecchie sono en Canettera. . . . . . . . . . .
trate nel linguaggio comune del po Cantatriz. . . . . . . . . . . . Gallina.
polo, e alcune anche in quello delle *Carla (El sur). I Sonajoli. I Lugagni (Mo
persone civili. Ho segnato le prime nig.). Danaro.
Casa Felice o La Bassa. . . . . L' Ergastolo
con “, le seconde con “.
di Mantova.
/ ol. II .
69
ZER (546) ZER
Casalbuttan (Mandà a). Affogar nella canapa. Grillett. . . . . . . . . . . . . . . . Taschino.
Far fare un ballo in campo azzurro. Ap Gropporosa.. . . . . . . . . . . Corona, rosario.
piccare, -
Guinden. . . . . . . . . . . . ... Collo.
Casanza. . . . . . . . . Casa, abitazione. “Guanguanna. . . . . . . . . . . A mante. Ganza.
Casanza. . . . . . . . . Carcere, prigione. Ignorant.... Quegli che ha da esser rubato.
Cazzuu. . . . . . . . . . Mezzetta. Ingegnosa. Ingegnosa. Chiave.
Chi (Fà da). V. più sotto Fà. Inmuraa. . . . . . . . . . . . . . Stretto, ficcato.
Ciarì o Ciarificà. Soffiar nella vetriuola. Bere. Insomma. . . . . . . . . . . . . . Entrar nella com
Ciff. . . . - . . . . Moccichino. Fazzoletto. pagnia de borsajuoli,
Cioccio. . . . . . . . . . . - Orologio. Intapp.. . . . . . . . . . . . . . . . Abito. Veste.
“Cobbi. . . . . . . . . . . . Letto. Introibo. . . . . . . . . . . . . . . Porta.
Cocuden. . . . . . . . . . . . Muro. Lagrimi. . . . . . . . . . . Grondare. Gocciolare
Coens de la Rocusa. Lo stesso che Sass de 'Lanfauna... . . . . . . . . . . . Moneta.
la Roeusa. V. questa voce nel Vocabolario. Leccà-via. . . . . . . . . . . . . . Portar via.
Collarinna. . . . . . . . . . . Capestro. “Legg (Vess de la). ..... Essere della com
“Cologn. Calastre. Gambe. pagnia de borsajuoli.
Comprassela. Battere il taccone. Andarsene. Legger (Fass). V. più sopra Fass.
Corbola. Lo Stefano. Il Fusto (Monig.).Ventre. Lengua. . . . . . . . . . . . . . . . Soiabola.
Corenta. Calcosa. Strada. Libera me.. . . . . . . . . . . . . Sangue.
Curios. . . . . . . . . . . Gabelliere. Lima. . . . . . . . . . . . . . . . . . Camicia.
Dedree arna. . . . . . . Dietro alle spalle. Linosa. . . . . . . . . . . . . . . . . Lino.
Dessommass. . . . . . . . Uscir dalla com Loceh. . . . . . ... Pollo d'India.
pagnia dei borsajuoli. Longa fangosa. . . . . . . . . . Anguilla.
Devott. . . . . Ginocchio. Longhinn. . . . . . . . . . . . . . Le Quarant'ore.
Disma (San ). V. più sotto Sant Lughera. Bracco. Birro.
Drizz (Stà sù.) V. piu sotto Stà. “Luna. . . . . . . . . . . . . . Vedere, osservare.
**Fà. . . . . . . . . . . . Rubare, involare. Lumaga.. . . . . . . . . . . . . . . Orologio.
Fà da chi. . . . . . . . . Fare il colpo. Luminos. . . . . . . . . . . . . . . Occhio.
Fà fera.... Rubare, portar via - Acquistare. Luster. Lustro. Giorno.
**Fa-giò i mosch. . . . . Frustare. Macaronà. . . . . . Conoscere, riconoscere.
Fà la grenta. . . . . . . . Tagliar la testa. Madra.. . . . . . . . Tasca maggiore dei calzoni.
Fà la sega. Battere il taccone. Fuggire. “Magiorengh. Maggioringo della bolla. Ma
Fà motria. . . . . . Andare in berlina. gistrato.
“Fà o Menà pala..... Far comparsa o parata. Maldizenta. . . . . . . . . . . . . Lingua salata.
Fà torta. . . . . . . Dividere, fare a mezzo, Mamma. La Gran Madre antica. Terra.
Fanfirla. . . . . . . . . . Tabacchiera. Mandà a Casalbuttan, Mandà a travers. V.
Fangosa. . . . . . . . . . Scarpa. Casalbuttan, Travers.
Fangosa longa- . . . - - - Anguilla. Manegh. . . . . . . . . . . . . . . . Boja, carnefice.
Farfer. . . . . . . . . . . Frate. Martin. . . . . . . . . . . . . . . . Coltello.
Fass legger. . . . . . Frugare dilicatamente, Martolfa. . . . . . . . . . . . . . . Spada.
Fera (Fa). V. piu sopra Fà. Martoriaa. . . . . . . . . . . . . . Salsiccia. -
“Ferr de cavall.. . . . . . Pezzo di trota. Mena pia. V più sopra Fà pala.
Fibbia. . . . . . . . . . . Carcere. Messier. . . . Quegli che debbe essere rubato.
Fonditor de campann. Ruffante(Monig.). Bor Mezz baiocch. . . . . . . . . . . Pasqua.
sajuolo, tagliaborse. Mezza bavosa. . . . . . . . . . . Filaticcio.
*Fonsg. . . . . . . . . . . Cappello. Miccheggià. . . . . . . . . . . . . Amoreggiare.
Fontanna. . . . . . . . . . Tabacchiera. Moccol. . . . . . . . . Moccichino, fazzoletto.
Foppa. . . . . . . . . . . Scodella Moccolosa. . . . . . . . . . . . .. Luna.
Foraggià col scrocch. . . . Bandire. Mont e mar. . . . . . . . . . . . Paradiso.
Forlan. Ruffante (Monig.). Borsaiuolo, taglia Mora (Batt). . . . . . Far chiasso, far romore,
Formaj. Occhi di civetta Oro. (borse. Moriggio ura. . . . . . . . . . . . Fibbia.
Formiga. . . . . . . . Soldato di fanteria. “Mort. . . . . . . . . Furto, la roba rubata.
Gabiola. . . . . . . . Compagnia. “Mosch (Fa-giò i). V. piu addietro Fa,
*Galba. . . . . . . . - Minestra, zuppa. “Motria. . . . . . . . . . . . . Franchezza, sfron
**Gatt. Ruffante(Monig.) Ladro, borsajuolo. tatezza, viso tosto.
*Gattonà. .. . . . . . . . . . . . Rubare Motria (Fà). V. piu addietro Fà.
“Ghia. .. . . . . . . . . . . . . . - Fame. Musch (Gh'è). . . . . . . . . Di certo, di sicuro.
Gonzo.... Quegli che ha da esser dirubato. Negra. . . . . . . . . . . . . . . . . Morte.
Gora....... ... . . . . . . . . Passare, scorrere. Nona. . . . . . . . . . . . . . . . . . Guardia.
Grenta (Fà la ). V. piu sopra Fa. Occorreutà. . . . . . . . . . . . . Occorrere,
ZER (547) ZER
Oden. . . . . . . . . . . . . . . . . . Persona. Schiff . . . . . . . . . . . . . . .. Piede.
Oliv. . . . . . . . . . . . . . . . . . . Bove. Scorpioni. . . . . . . . . . . . . . Processare.
“Pala (Fà o Menà). V. piu addietro Fa. Scorzo.. . . . . . . . . . . . . . . . Abito. Vcste.
Palazzetta. . . . . . L'Ergastolo di Porta Nuova. Scrocch (Foraggià col). . . . Bandire.
Papa. . . . . . . . . . . . . . . Capitano di giustizia. Sega (Fà la ). V. più sopra Fà.
Papalinna. . . . . . . . . . . Pasqua. Sercios. . . . . . . . . . . . . . . . Cappello.
Pasquin pelos ....... Capretto. sgobba-via... Levare, portar via, sgraffignare.
Passà de bell........ Passarla liscia, pas Sguinzà. Affogar nella canapa. Appiccare.
sar per buono. Signora. Margherita. Corda, fune.
Peder. . . . . . . . . . . . . . Mantello, tabarro. Smalto. . . . . . . . . . . . . . . . . Burro, butirro.
Pedrioen. . . . . . . . . . . . Berretto da prete. Smilza. . . . . . . . . . . . . . . . . Amante, ganza.
Pelucch. Bracco. Birro. “Soffia. . . . . . . . . . . . . . . . Spia.
“Peltrera. . . . . . . . . . . . . . Scalea. Scalinata. Somma. . . . . . . . . Compagnia de'borsajuoli.
"Penna. . . . . . . . . . . . . . . . Lira. Sommador. Ruffante (Monig.). Borsajuolo.
Perpetua. . . . . . . . . . . . . . . Anima. Sommeggia. . . . . . . . . . . . . Rubare, involare.
Pesa. Dar la margherita. Collare, dar la fune. Sopran. . . . . . . . . . . . . . . . Cappone.
Pescador de santa gesa. Ruffante (Monig.) Spadon di dodes. . . . . . . . San Paolo.
Ladro, borsajuolo. “Spaghescià........ Temere, aver paura.
Pezzigà. . . . . . . . . . ... ... Visitare, frugare. Sparà el tir. . . . . . . . . . . . Avvisare.
Piang. . . . . . . . . . . . . . . . . Lagrimare, sgoc Spaziosa. . . . . . . . . . . . . . . Cortile - Piazza.
ciolare, parlandosi di torce. “Spessega. Bracco. Birro.
Pientà bolla. ... Desistere dal rubare, lasciar Spongosa. . . . . . . . . . . . . . . Zuppa.
di fare il tagliaborse, vivere del proprio. Stanzià. . . . . . . . . . . Accostare, avvicinare.
Pilatt. Maggioringo della bolla. Capo. “Stasgetta. Calastra. Gamba.
“Pilla. I Sonajoli. I Danari. Stà sora arma.......... Star alle spalle.
Pioda. . . . . . . . . . . . . . . . . Osteria. “Stà-sù. . . . . . . . . . . . ... Star duro, negare.
Pirotta. . . . . . . . . . . . . . . . Fiasco. “Stà-sù drizz. . . . . . . . . . Tacere, negare.
Pist. . . . . . . . . . . . . . . . . . . Prete. “Stecca. ......... Ingoffo, dono, regalo.
Pizzigà. . . . . . . . . . . . Portar via, rubare. Stecca longa. . . . . . . . . . . . Spiedo.
Pòlla (La).... Il carcere di Santa Margherita. Stracchin. . . . . . . . . . . . . . Argento.
Poltrì. . . . . . . . . . . . . . . Dormire. “Stricch (Master) . . . . . . . . Boja, carnefice.
Pongh. . . . . . . . . . . . . . . Cappello. Studi. . . . . . . . . . . . . . . . . Remo, galea.
Ragazz. Bracco. Birro. Taff.. . . . . . . . . . . . . . . . . . Culo, sedere.
Rama. . . . . . . . . . . . . . . Sbirraglia, birreria. Tappa. . . . . . . . . . . . . . . . . Crocifisso.
Redin. . . . . . . . . . . . . . . Borsa. Tartì. . . . . . . . . . . . . . . . . . Confessare.
“Béngh. . . . . . . . . . . . . . Coltello. Tasch. . . . . . . . . . . . . . . . Visi.
Riff . . . . . . . . . . . . . . . . Fuoco. Tascher... . . . . . . . . . . . . . Osteria.
Ris quader. . . . . . . . . . . Trippa. Tediosa. . . . . . . . . . . . . . . . Predica.
“Rossumm............ Ricano d'oro. Tempion. . . . . . . . . . . . . . . Duomo.
“Rusca......- ....... Abito, veste. Teppa. . . . . . . . . . . . . . . . . Letto.
Saltador . . . . . . . . . . . . . Pecora, agnello. Tir (Sparà el). V. più sopra Sparà.
“Sant(Dà e1). . . . . . . . . Avvisare. Tirant. . . . . . . . . . . . . . . . . Calza, calzetta.
Sant Alto. Sant'Alto. Domeneddio. “Tocu o Toeü-via..... Intendere, conoscere.
San Disma. . . . . . . . . . . Il buon ladrone. Toninna. . . . . . . . . . . . . . . Folla, calca
Santò (El). . . . . ll Carcere pretorio e di buon Torniocura. . . . . . . . . . . . . . Polpetta.
governo prossimo alla Chiesa di Sant'An Torta (Fà). V. piu sopra Fà.
tonio,
Tortosa. Margherita. Corda, fune.
Santoccia. . . . . . . . . . . . . . Chiesa. Tosa. . . . . . . . . . . . . . . . . . Torcia.
Santocciada. . . . Festa sacra, ecclesiastica. Tra-giò. Soſiar nella vetriuola. Bere.
“Sballaa................ Morto. Travers (Mandà o Andà a). Mandare o An
Sbasidor. . . . . . . . . . . . . . . Predicatore. dare a bastonare i pesci, cioè in galea.
Sbregà. . . . . . . . . . . . . ... Scorgere. Trepp. . . . . . . . . . . . . . . Folla. Calca.
“Scabbi. Unguento. Chiaro. Siroppo di can Triolfa. . . . . . . . . . . . . . Carne.
tina. Vino. Tuff. . . . . . . . . . . . . . . . Pistola.
Scalfett. . ... ... Mezzetta, Mezzo boccale. Vasch. . . . . . . . . . . . . .. Signore.
Scapuzz (el). ........... L'assassinare, il Vasch. . . . . . . . . . . . . . . Rispetto, riverenza
rubare alla strada. Vin. . . . . . . . . . . . . . . . . Furto.
Scapuzzador. ........... Assassino. “Vira vira.. . . . . . . . . . . Oca.
Scarpa. . . . . . . . . . . . . . . . Borsa. Zaffir. . . . . . . . . . . . . . . Uua Pinta.
Scartin de stamm. . . . . . . . Zer. . . . . . . . . . . . . . . . Manº.
ZER (548 ) ZET
Nell'Aſb. enc. si leggono altresi Morfia per Zernàja sost. f e anche Carta zernaia
bocca; Morfre per mangiare; Berlengo per ta Mezzetto. Carta orlata. Carta magag.*
vola da mangiare; Tortire per cacare; Faticosa Zéro dicono le persone colte per Nùlla
per iscala : Gonzo per contadino; Moccolosa
Zero – Zero via zero zero... M. prov.
per candela; Balzante per palla; Occhi di ci.
vetta per monete d'oro; Bastone per uomo che
per indicare che ex nihilo nihil fit, che
fa copia di sè, e più altre simili alle quali mi
nulla fa nulla; o che si dà in nulla.
mancano i corrispondenti milanesi. Nel Moni Zerolifegh. Geroglifico.
glia (1. c.) e nell'Idropica del Guarini (atto 3.” Zervottèll. Cerviattello.
sc. ult.) leggonsi molte altre voci di gergo Zerzegà. v. a. del Var. Mil. Sfregiare.
siffatte; ad essi potrà ricorrere chi si trovasse Zèst. Cesto. Paniere. Canestro
in bisogno dei corrispondenti italiani. Zest o Zestin del pan. Panierina
Zèrgh. Gergo. per eccellenza. Panattiera. Tafferia.
Zèrgo (Andà in del). Andare a genio. Zest di candil..... Specie di cesta ton
Dar nel genio. deggiante, oblunga, ritagliata in una
Zergón. v. a. del Var. Mil. Scaltrito. Furbo. terza parte di sè per da capo, nella
Zeriàtt chiamano in qualche parte del quale si pongono le candele che si
contado il Reottin. V. stanno per accendere e distribuire
Zeriforàri o zerifolari. I ziſfolari. a chi deve accompagnar processioni
Zerimòccol. . . . . Storpiatura scherze o simili. Quel banco ove si vengono
vole di Cerimonie. I Napoletani le di distribuendo è detto Il desco delle
cono pure in ischerzo Ciceremmuolle. candele dal Vasari Vite pag. 555.
Zerimònia. Cerimonia. Zest di possad. . . . . Paniera ellittica
Bocca che fa zerimoni conti oregg. con tramezza per allogare separata
V. in Böcca. mente gli argenti o i coltelli e le for
Coppà de o Struppià in di zerimoni. chette da cucchiai. V. in Stùcc.
Essere un cerimonioso spietato(*tosc.). Zest d'ost o del pan o di mantin....
Fà on monton de zerimoni. Far ce Panierina spasa con poco orletto e
rimonie colla pala (Fag. Rime I, 174) circolare.
Foo minga tanti zerimoni mì. N'ho Zesta. Paniera – zana - Spasa – Cesto -
pochi di spiccioli io(“tosc. – T. G). Canestra. Zesta de biancaria.
Macster di zerimoni. Cerimoniere. Zesta o zestºn. T. de Carroz. Fiamma
Tirà-ſoeura el scatolin di zerimoni. da pedana? Quella gran paniera di
Aprire lo scatolotto delle cerimonie vi:mini o simili, che si suol fermare in
(Buoni Prov. II, 5o). sul davanti delle carrozze vetturine, la
Zeriorilla. Il di della Candellora (Vill. quale fa pedana al vetturale e serve
Zerioira. stor, VI, 18). Santa Maria per riporvi robe, allogarvi i cani, ec.
Candellara(Pecor. II, 129). Candelaja. Zèsta o Cavagna del ciel. Cesta? Fiam
Candellaia. Candellara. Festa della ma? Talora è di legno e talora è di
Purificazione della Madonna. vimini, e sovrapponsi al cielo delle
A la Madonna de la Zerioeula de carrozze sfornite d'ogni altro salva
l'inverna senim foeura; ma se sorta roba per allogarvi robe all'aperto.
ven, ghe semm denter pussee ben. Zestin. Cestino. Cestella.
Verso Como dicono A la Madonna Giu Zestin de fa morì i galett... Se aves
liceura de l'inverna semm naa foeura; se il coperchio si potrebbe dire Cogno.
ma se sorta venghe semm dent pussee Zestinètt. Cestellina. Cestellino. (cestare.
ben. Per Santa Maria Candelora, se Zestón. Cestone. Mett in di zeston. In
vien la pioggiarola, dell'inverno siamo Zètt. s. m. . . . . Nome generico de con
fuora; se sole o solicello, noi siamo gegni di ferro fatti a forma di zeta,
a mezzo il verno (“tosc. – Lastri Prov. come sono Quello che fa spandere
V, 254). Alla Candellora dell'inverno bene le matassine (i filzaru) sul naspo
non siam fuora(“lucch.). Ai primi di de' filatoi, de quali ne sono tre per
febbrajo per ordinario è passato il valico, Quello unito all'incannatoio
rigor del verno, benchè in qualche de”filatoi col suo cilindro (borlon),
anno continui ancora per tutto il mese. Quello nei sederini da cocchieri, ecc.
ZIB ( 549 ) ZIF
Zètt. . . . . Altra specie di Zètt è la Zibiéra. V. Zibbiéra.
Emma nei ferri da cortine di carrozze Zibrètta. Pappuccia. Pianella. Petacchina.
per dare campo ad una cortina di – Chi fabbrica le pianelle dicesi Pia
sormontar l'altra. nellajo. Un colpo dato con una pia
Zètta.s.f. Zeta. Ultima lettera dell'alfabeto. nella dicesi Pianellata. (nellino.
Avè i gamb faa a zetta. V. in Gàmba. Zibrettinna Pianelletta. Pianellina. Pia
Parlà per zetta. V, in Parlà. Zicch. Frullo. Cica. Miccino. Micolino.
Zeu che anche scrivesi Zoeü. Montanaro. Calà on zicch a fà quei coss. Essere
Zeùra che anche scrivesi Zoeüra. Monta a un pelo a far checchessia.
nara. Montanina. Donna di montagna. No vari on zicch. Non valer un ette,
Fra noi però questa voce si usa com.° un lupino, un jota, una patacca, uno
per denotare le maschere vestite alla straccio, un'acca. V. in Stràscia.
montanina, cioè alla foggia de'montan.' Zicch e zàcch e Zicchzàcch. Zigzag.
A la zeura. Alla montanina. Zicch zìcch.... Voci imitanti quel romo
Zévol. Cefalo. Muggine. Pesce di mare retto che fanno i rosicchiatori.
Zia. Zia. (noto. Ziclòpp. Babbeo. V. Badée.
Zia. Zivolo. Zigolo. Uccello ch'è l'Em Ziètta. Dim. vezz. di Zia. ... Ziuccia.
beriza cirlus L. Ziètta. Zivolo scopajolo (Alb. enc. in Zi
zia pajarinna che altri chiamano an volo). L'Emberiza Cia degli ornitologi.
che assolutamente Pajaròtta. Zivolo Ziettón. Zivolo cenerino. Uccello noto.
giallo scherzoso. Sp. di zigolo noto. Ziff V. Zaff.
Zibaldón. Zibaldone. – Quadernaccio. Ziſſilari per Ziſfolàri. V.
Stracciafoglio. – Zibaldonaccio – Ziſfol. Zufolo. Sifolo – Il fischio non
Centone. El sò solit zibaldon. La can acuto, ma per così dire a sordino,
zon dell'uccellino. chiamasi Fischio sordo(Lasca Cena II,
Zibbiéra o Zibiéra o Gibiéra. Branco di Nov. v1, p. 512). Il verso che si mette
lodole. Puntata(“tosc. – Savj Ornit. II, fischiando si potrebbe esprimere a un
57). Brigata di lodole. (Mag. Cons. Men.) bisogno in carta con Sfusato dal Lasca
Come fa i loderinn su la brughera, nell'Arzigog. IV, 7.
La cova seguitand de la zibbiera. Ziſfol. Piffero. Sampogna. Zifolo, e alla
Zibèbb e Zibèpp. Zibetto. Zibibbo. latina Càlamo – Degli zufoli altri sono
Zibellìn. V. Gibilin in Màrtor. di metallo, ed altri di legno. Questi
Ziber. Voce pavese (sebèr) che vale ma ultimi poi o sono di legno secco, e
stello, usata da noi esclusivamente in li diciamo propriamente Zifoj; o so
Ziber del buter. . . . Mastello che si no fatti colla buccia ancor verde di
colloca sotto la zangola (el penagg) per alcun ramuzzo d'albero, e questi no
raccogliere il burro che n'esce fuora miniamo propriamente Sonèj o Zuc
insieme col latte residuo. chèj. Che se questi ultimi sono schiac
Ziber de la panera che anche dicesi ciati a mo' d'una linguella da chia
Triàngol. . . . . Mastello di legno, rine, e mandano un suono non acuto
e capace d'una brenta di quel fior di ma torbo, in allora i nostri contadini
latte che si sfiora dai latti munti la colligiani li chiamano specif° Pettaròtt.
sera e la mattina e che si destina a Sonà el ziffol. Sonar lo zufolo; e
far cacio lodigiano. È di forma prisma alla latina Calameggiare.
tica triangolare affinchè sovrapposto Vess on ziffol comiſò. Essere una
alla zangola (al penagg) faccia entrare quaglia sopraffina (Fag. Rime I, 558).
in essa la crema senza pericolo che Zifol e cavicc. Cogliluvj. Baggei.
si versi. Se ne può vedere la forma Ziſſol o Sonell de primavera.... Zu
nel Caseificio del Cattaneo. ſolo di buccia d'albero verde che si
Zibètt. Zibibbo. Specie d'uva passano fa al primo apparir della primavera.
tissima. Ne diz. ital. Zibetto vale sol Ziffol de sett boeucc per Badée. V.
tanto animal feroce simile al gatto, Ziſfol. gergo Zipolo. Zugo. Pinco. Mentula.
e specie di balsamo che se ne trae. Zillol. s. m. pl. fig. Filidei (“tosc.). Due
Zibettin. . . . . Sp. d'uva. V in Ùga. gambe esili; le Fluites dei Francesi.
ZIG ( 55o ) ZIL
Zifolà. Sufolare. Fischiare. Zufolare, Zignón (dal fr. Chignon). Mazzocchio? Ti
N'occorr ziffolà s'el cavall nol vour gnone. Dicesi della parte deretana ne'
bev.... È inutile l'affaticarsi in chec capelli della donna – il Baretti (Lett.
chessia contro l'inclinazione o la vo 19.º del suo Viaggio da Londra a Ge
lontà di quello da cui dipende la cosa nova. Milano, 185o, Raccolta Sonzogno,
in quistione. On ne saurait faire boire n. 151, p. 6o, riga 1.”) usa anche Ci
un dine s'il n'a soif (Roux Dict.). gnone, voce, se non erro, infelice.
Ziſfolà. Sconocchiare. Me la sont ziſfolada Zigògna Cicogna. L'Ardea ciconia L.
asquas tutta (la pappa). Me la sconoc Zigognocula o Sigognacula.... Ferro in
chiai francamente quasi tutta. V, Paccià. perniato e mobile che sostenta la cal
Ziſſola. Fare il zufolino ai cavalli, ecc. daja nella quale si fa il cacio lodigiano.
per invitarli a bere. Zigzàgh. Zigzag. Faa a zigzagh. Tortuoso.
Ziſolamént. Zufolamento. Serpeggiante. A zigzag. A spinapesce.
Ziſſolàri. Vite(Targ. At. Ac. Cim. III, 17o). Tij. s. m. sing. e pl. Ciglio; al pl. I Cigli
Ceriforario? Il Ceroferalium del Ma o Le Ciglia – Le stellanti ciglia –
gri e del Ducange – fig. per Badée. V. Nelle Ciglia osservansi il Sopracciglio
Zifolimèrli o Cifolimeri dicono alcuni o Supercilio, i Peli ciliari, e l'Arco.
per Cippelimèrli. V. Lo spazio fra ciglio e ciglio dicesi
Ziſſolin. Zufoletto. Zufolino. Sufoletto. Intracciglio (Salvini).
Stfolino. Fischietto – Spesse volte i Zij ben destaccaa. Ciglia ben dis
fischietti sono di terra ed hanno for giunte. (sopraggiunte.
ma d'uccellini o sim. Zij incroseggiaa. Ciglia raggiunte o
Ziſſolòri per Badée. V. Tirà-giò i zij. Aggrottare o Aggron
Zifolòtt che alcuni chiamano anche Ge dare o Accrespare o Increspare le ci
món. Monachino Monaco. Fringuello glia. Far crespelli delle ciglia. Farci
marino. Ciuffolotto. Uccello noto. glio o cipiglio. Accigliarsi.
Zifra. Cifra. Cifera – Ghirigoro. ila e bass. Scira. Cera.
Zifra. Cifra. Carattere segreto – Bravo Candil de zila zirògen o stearich.
per scriv in zifra. Valente in cripto . . . . . Candele steariche.
grafia o in steganografia – Ciav de Dà la zila a consumm. Dare la cera
la zifra. Contraccifra. Contraccifera. a calo, cioè per riaverla col solo pa
Zifra. ſig. Sciancato. Nanerottolo. Tutt'ona gamento di quanto ella è calata.
zifra. Tutto uno storpio. Forma de zila. . . . Quella specie
Zigàr. s. m. che altri dicono La Zigàra di cialda che si congela sopra l'ac
o La Zigàla o La Scigàra e in gergo qua insieme alla quale fu bollita la
El Ciòd o El Ciodin. Sigaro (Giorn. cera imbrattata residuata nelle gabbie
agr. IX, 178; III, 2o9 – “fior. – Salvad. dopo la stretta del secondo miele.
p. 1o – “tosc. – Guadag. Poes. II, 184 Lucid a zila. . . . Lustro a cera.
e altrove; e nota che fa spec. avver Scorusc de zila. Colature o Premi
tire come, ancorchè ei sappia chia ture di cera (Tar. fir.).
marsi anche Cigara e Zigaro, pure Toeiù la zila a consumm. Comperar
egli scrive Sigaro seguendo la pro le cere a calo.
nunzia toscana). Una ſoglia di tabacco Zida a color. Cera colorata – bianca.
arrotolata a modo di un cilindruolo Cera bianca – colada. Cera strutta.
con una pagliuzza per cannellino da Zila de canella, Cera di cannella
attrarne il fumo allorchè la si pipa. (Targ. Istit. lI, 544).
Dallo spag. Cigarro o dal provenzale Zila de mascher. Cera da maschere.
Cigalo. Vi si osservano El Piem.... = Zila de Spagna. Cera di Spagna.
El Ruban o Rubèn. . . . = La Pajetta. . . . . Ceralacca. Ona canetta de zila de Spa
Zigar del Moro, de Virginia, d'Olanda. gna. V. Canètta e agg. Un Cannello di
Zigarètt.sigaretto(Guad.Poes. II, 49 e pas) ceralacca (*tosc. mod. – T. G.). Una
Zign o zin. Cigno – Fiocch de zign. T. bacchettina di ceralacca.
de Par. Piumino – Guantin de zign... Zila frusta. Cere arsicce. Mozziconi
Manicotto di . . . . di cera (Tar, ſior.). Cere manomesse
ZIL ( 551 ) ZIP
Zila gialletta. V. Zila vergin. Zilinder. Cilindro – V. anche in Orelògg.
Zila rotta. Cerume. Rottami di cera. Zima per Scima. V.
Zila vergin o gialletta. Cera gialla Zimara. Zimarra. (pèll. V.
o vergine o greggia. La cera naturale, Zimbèll. Lo stesso che Zàmbel e Zam
di color giallo vivido e bene granita Zimión. Sommolo. Estremità, punta del
che si ottiene dalla seconda bollitura Zimma o scimma Cima. (l'ala.
della cera naturale residuata nelle gab Omm de zimma o Zimma d'omm.
bie dopo la stretta del miele secondo, Uomo di pezza o de'primi della pezza.
Zila. . . . . Il Complesso delle cere, o Uomo di vaglia, di conto.
il Diritto al pagamento delle cere che Zimòja. v. a. Cerimonia. Cirimonia.
si ardono in chiesa. La zila la tocca Zimór. V. Ciumór.
al curat. . . . ll provento delle cere Zin. V. Zign.
mortuarie è proprietà del parroco, Zinamòmm. Cennamomo. Aroma noto.
Zilaria. Fabbrica di cera. Zinamòmm. met. Colore. Apparenza. Tant
Zilaria. Le Core. per dagli on poo de zinamomm. Per
Zlavègna. . . . . Nome di paese che modo d'onestarla.
usiamo nel dettato El curat de Zila Zinch. Zinco.
vegna, chi ghe l'ha denter se le te Zinèila, v. ant. degli Statuti del Mercanti
gna. . . . . Chi s'ha s abbia, milanesi (p. 42). Vivagno o Cerro dei
Zilée. Cerajuolo. Candelottajo. Chi bian panni da due capi.
chisce la cera e ne fa candele, tor Zingh. . . . Così chiamasi nelle nostre
chietti e simili – ll Cerajuolo per risaje una specie di Spuma che nuo
a fare i suoi lavori adopera arcolajo, tando sull'acqua, impedisce al riso
argagnolo, piana, filatoio, focara, di spuntar fuori di essa, e lo fa in
pozzetto, caldaja, coltelli, cerchietti e tristire e perire,
taglia. Dalla strutta cava le candele, Zingher.zingaro, zingano zinghero.Usso
e lavoratele prima di sottano, le im Zinghera. Zingana. Zingara. Zinghera.
pone, le piana, le accula. Egli bian Ussa.
c o RR Ez I o N I
AL VOCABOLARIO.
Io vi dissi già, o Lettori, che, ad onta d'ogni mia diligenza,
mancherebbero ancora in questo Vocabolario le migliaia di vocaboli
e modi propri del nostro dialetto. Quel mio dire è oggidì confer
mato da queste Giunte, le quali, per numerose che siano, tuttavia
non saranno pure un quarto il bisogno. Esse lasceranno ancora
larghissimo campo di sopraggiunte a chi vorrà avventurarsi per
questo mare immenso, dal quale io mi ritraggo oggi a riva con
questo solo benefizio dell'avere a pieno fondo riconosciuta la mia
temerità. Fra i molti alle cui mani potrà capitare questo mio Vo
cabolario molti saranno i conoscitori d'ognuna di quelle tante arti
e scienze onde è ricca l'umana società; ed ecco mille giudici si
curi buttare in viso al povero Vocabolarista la temerità del pren
der egli uno a cinguettare a bell'aria di quello onde appena i
mille riuniti saprebbero fondatamente parlare, e con mille singo
lari censure punirlo meritamente della sua imprudenza. Altri as
serì che un contadino sarebbe spesso un utile segretario pei let
terati, e forse intese dire per gli scrittori di georgica; ed io
asserirò che al Vocabolarista bisognerebbero tanti segretari quanti
sono i pratici d'ogni arte e d'ogni scienza. Senza i quali pratici
segretari non è per assoluto possibile a qualsivoglia uomo il riu
scire spositore incensurabile di tutte le voci e di tutti i modi
d'un linguaggio. Però il fatto vuole perdono allorchè manchevole,
come è nel caso mio, dal lato della mente, non da quello del cuore.
Abbiatevi dunque, o Lettori, queste Giunte come caparra di quel
le più che altri sapranno mettervi innanzi col tempo. Esse sono
per una parte quelle medesime che vedeste già date da me in cia
scun volume, raccolte qui a una per isparagnarvi la noia delle
troppe ricerche. Ed in parte sono ricchezza onde mi furono
spontaneamente cortesi alcuni Associati all'opera, il cui nome
sta da lato a ciascuna giunta (1). D'assai cose io vorrei pure fa
vellarvi quì, o Lettori, per rendervi ragione di certe omissioni e
mie e non mie, di certi granchi da me presi di buja notte, e di
più altre cosette intorno alle quali parecchi di voi amerebbero per
avventura esser fatti chiari. Ma più rispetti me ne tengono, e
quello specialmente di non troppo oltrepassare il numero de fogli
di stampa prenunziati per un libro al cui spaccio il dialetto pre
scrive ristretti confini (2). Statevi dunque contenti al mio silenzio,
e abbiatelo, se non altro, a compenso del mio avere allargato a
quattro volte tanto la prima edizione di quest'opera, il che presso
taluni fu gravissimo peccato contro ogni mia aspettazione.
Vivete sani.
ACQ ACQ
A' dicono i cont. br. per Anch. Anche. P. es. Acqua de fior de maranz. Acqua di
Lavora a i besti. Lavorano anche le bestie. fior d'arancio(Magal. Op. 356).
Abàa ag. Abaa de desimpegn. V. in De Acqua de giussumin. Acqua di gelso
simpègn nel Vocabolario. mini(Targ. Ist. II, 15).
Abào. V. Vöga o Tracciù nel Vocabolario. Acqua de la Reginna. Acqua della Re- ,
Abàss(Trà). V. Trà-giò in Trà nel Voc. gina(Targ. Ist. II, 24 – Nelli All. di
Abituàa. Abituato. Ved. I, 12).
Abitùden. Abitudine. Abito. Acqua delevanda. Acqua di lavanda o
Abonà ag Fare un abbuono(“tosc. – T. G.). Acqua stillata di spigo(Targ. Istit. II, 5o8).
Abresgé(In) ag. In ristretto. In compendio. Acqua de melissa. Acqua di melissa
Abreviadùr.T. Notarile. Abbreviature. BIFFI. (Targ. Istit. II, 526).
Academia di Trasformaa. V. Trasformàa. Acqua d'odor. Acqua da viso (Targ.
Academia patriottega.Accademia patriottica. At Ac. Cin. III, 11 – Nov. san. II, 74)
Academiètta(Dà on'). T. Mus. Dare un'Ac – V. anche in Odòr nel Vocabolario.
cademietta(Pan. Poet. I, xx11, 1o e 13). Acqua de roeus salvadegh. Acqua di
Acca ag. Importann on'acca. Lo stesso che roselline o di prune(Targ. Istit. II, 454).
No importanm ona sverza. V.Svérza. BIFFI. Acqua marscia. Acqua putrida(Cresc.
Accompagnamént per Compagnamént. V. Agr. III, 15).
Accòrd(D'amor e) ag. Di bel patto(Lasca Acqua matrical. corr. Acqua stillata
Pinzoc. III, 2). Di bella compagnia(Dav. sulla matricaria. PAGANINI.
Tac. Ann. III, pag. 1 Io) in senso tri Acqua morta. Acqua tepidiccia – ed
sto – D'amore e d'accordo. V. anche anche Acqua stante (Cresc. Agr. I, 4).
De bon e bon in Böm nel Vocabolario. Acqua possa, Acqua vecchia(Brun. Tes.
Acidulà. T. de'Litografi. V. in Prèja nel Voc. III, 5).
Acqua ag e in gergo Chiarello. Acqua pura. Acqua chiara(Boc. De
Acqua bassa. Acqua bassa, cioè poco cau. IV, 1o). Acqua pura(Redi).
profonda – Vess o Navigà in acqua Acqua Virginia. V. in Virginia nel Voc.
bassa. Esser basse l'acque. Aver pochi Acqua. . . . . . Acqua da occhi(Targ.
mezzi di fortuna. STRIGELLI. At Ac. Ciu. III, 2 I 1).
Acqua brutta. Risciacquatura (“tosc.). Acqua. . . . . . Acqua d'angeli(ivi 2 12).
Acqua coretta. Acqua corretta? Acqua Acqua..... Acqua da gengive(ivi 13o).
temperata? Acqua medicata? Fra noi è Acqua. . . . . . Acqua delle giuggiole
nome generico sia d'Acqua con ia o ac (Lasca Strega V, 8). Acqua pettorale(Cec
concia, cioè soavizzata con alcuna con chi Proverb. 32). E così detta perchè
serva o con altri ingredienti, sia di è fatta colle giuggiole e colla logorizia.
Acqua concia con solo aceto o con soli Acqua . . . . . Acqua di viole (Pan.
agrestumi, per non la bere così semplice. Poet. II, xv, 4).
Acqua cotta. Acquaborra? – Così di - Acqua in bocca. Muci. Buci(V. Moccà
cono anche i contadini verso il Comasco per Zittire nel Voc.). Zitto; segretezza ve”.
la Decozione di gramigna da essi tenuta a Avè faa on boeucc in l'acqua ag.
in conto di ottimo febbrifugo. FIGINI. Aver fatto alla neve(Lasca Gel.).
Acqua d'anes o cont el mistrà. Acqua Ciel ross o acqua o boff. Lo stesso
dVldclata.
che Ciel ross o ventº o acqua. V. nel
Acqua de cafè. Soluzione di caffe. Voc. PAGANINI – BIFFI.
Acqua de fior de ginestra. Acqua di Ciar d'acqua. V. Ciàr in queste Giunte.
fior di ginestra(Targ. At Accad Cimi. Ill). Corp d'acqua.T. Idraul.Massa d'acqua.
Vol. IV. d
ACQ (2 ) A DR
Crià acqua.... Esser sudicio e bi Acqua(acconcia).ag.Acqua siciliana scherz...
sognosissimo di lavatura. STRIGELLI. diciamo quando ordiniamo un bicchier
El faress fen in l'acqua. V. in Fén d'acqua schietta all'acquacedratajo.
STRIGELLI.
in queste Giunte. CoRsi.
a El megarav in d'on cugiaa d'acqua Acqua dicono gli artigiani per Cadenza,
ag. Si perderebbe in un bicchier d'acqua come Aria per Vano. Sto tecc el gh'ha
chiara(Nelli Serv. Padr. III, 18). pocc'acqua. Questo tetto ha poco pendio.
Fà bonna l'acqua a vun. fr. br. Sov Acquàda. Acquazzone.
venire ad uno. Ajutar uno di danari o Acquaroeü. Colatojo? Aggottatojo? Nelle bar
di favore; tolta la frase dal condimento che è lo spazio senza sterno a uso
che fa buona l'acqua posta a cuocere d'aggottare.
convertendola in brodo. ViLLA. Acquasantìn ag. (“fior. – Gigli Sorel. III, 6).
Fà morì l'acqua. . . . Nel contado Vaso da acqua benedetta(Bocc. Testam.).
verso il Comasco dicono così il gettare Acquàscia. Acquaccia(Firenz. Op. VI, 196).
terra od altro in un fosso ove sia non Acquavitta. Acquavite V in Rabbiosa.
molta acqua perchè rimanga assorta in Acquavitta sgresgia. Acquavite di vino.
essa. FIGINI. Porca l'acquavitta' m. b. Affe di Pol
a Fà on boeucc in l'acqua ag - lione !
Talvolta anche Annegarsi non delibe Acquètta sig. 1.° ag. o Acquetta de Na
ratamente. STRIGELLI. poli. STRIGELLI.
a Guadagnà manch l'acqua che se Acquètta. Pioggetta. Pioggerella.
bev ag. Non guadagnar l'acqua da lavarsi Acquiroeò nelle parti corr. Canna. Canna =
le mani(Cr. in Guadagnare). Guadagnare Scisterna? Pozzo nero o Bottino, BIFFI.
assai sottilmente. Guadagnar poco o nulla, Acquiroeü. fig. Una Fogna(“tosc.). Chi ingoja
Lavà in dò acqu. Lavare in du'acque, ogni cibo, ogni bevanda senza badarvi
cioè due volte(“tosc. – T. G.). più che tanto. V. anche in Canaruzz.
Mett acqua. fig. ag. Metter acqua(Gh. Acùtt. Ad. d'Odòr. V. nel Vocabolario.
Voc. in Aqua S LXIV). Metter pace. Adàmm(Pomm d'). V. Pòmm nel Voc.
N' hoo mai avuu manca on - bever Adàmm(Vecc come). V. in Vècc nel Voc.
d'acqua. Io non n'ebbi neppure un bic Adasi adàsi. Adagissimo(Targ At Ac. Cim.
chier d'acqua(Monos. 289). II, 1, 184). Pian piano.
Tegnì pù nè vin nè acqua. V. in Vin. Adasìn adasin. Pian pianissimo.
Vin che porta l'acqua. V. in Vin. Addio ag. Addio bella! Addio fave; e assol.
Vorè vegnì a l'acqua ciara. Voler Addio! Il latino Actum est.
vederne l'acqua chiara. STRIGELLI. Adeàl... Nel contratti enfiteutici è il nome di
Acqua. Acqua per fiume, rio, torrente. quella Somma di danaro che si paga per
I pont hin bon de passà i acqu. V. buon ingresso dal livellario al livellante.
in Pönt nel Vocabolario. Adjùttum. . . . . Voce degli Uffizi introdot
Parì on pess foeura de l'acqua. V. Pèss. taci dai Tedeschi dopo l'anno 1814.
Passà l'acqua dove l'è bassa, fig. Far Soldo d'alunnato; Ajuto di costa an
lepre vecchia. Volger largo ai canti nuale ad un alunno minutante d'ufficio.
Quand dà-foeura i acqu. In tempi di Adorà ag. Cosse stet-lì a adorall? Che musi
escrescenza. tu? Che stai musando su quell'oggetto?
Acqua (piova) agg. A san Vit e Modest l'è Adrée ag. Andà adree a la canella. Andar
pesg l'acqua che i tempest. V. in Modèst rasente la cannella.
e in Tempèsta nel Vocabolario. Andà adree a vun. Andar dietro a uno
Balcà l'acqua. Spiovere. (Vas. 7o5). Morir quasi subito dopo lui.
Ciar d'acqua. V. Ciàr in queste Giunte. Lì adree a, o La bontaa de...Opera di...
El ven l'acqua a la fin ma coi tem (Pr.fior. IV, 111, 65, 68, 69, 8o e altrove),
pest. V, in Tempèsta nel Vocabolario. Sussì adree Agognare. Aspirare. V.
L'acqua dopo San Bartolomée ecc. Sussì nel Vocabolario.
cor. Bartolomée in Bartolainée, e ag. V. Pè. Vardà adree. V. Vardà nel Voc.
Acqua(orina). Mudà o Dà l'acqua ai cliv. V. Vess adree a fà, a dì, ecc. Esser die
in Olì, a nel Vocab.lario. tro a fare, dire, ecc. (Salviati Spina II, 2).
AHN (3) ALE
Afàbel. Degnevole. Che degna. Che tratta Aj ag. Aj cucch. Aglio vano.
degnevolmente. Affabile. STRIGELLI. Compaa de l'aj. V. Compàa nel Voc.
Afabeliràa. Affabilità. STRIGELLI. Ajàda.. . . Si usa spec. allorchè altri dice
Afàre de star (Vess on). V. in Sràt nel Vocab. inavvertitamente cosa che doveva es
L'è afare fenii o faa. È affarfatto. ser tenuta celata STRIGELLI. o
Omm d'afari. V. in bmm nel Vocab. Ajbèlla ag. L'è ajbella o vero oibella! Gli
Quell di afari inutel. V. in Quèll. è quel bel poco(“tosc.).
Vess on a fare fisegh o locch o balord. Ajròsa ag. Forse il Contentin d'l'aj dei
Essere un affare spallato. Parmigiani.
Afàri è usato dai Brianz per Cosa, Motivo, Al. s. f. pl..... Nelle staffe da cavalcare
Cagione, così come l'usò Gio. Fior. nella sono i due ritti, detti dai Fr. Montans.
sua Nov. 1.º giorn. 1.º « Prese com Ala ag. Al de balenna. V. Balènna nel Voc.
» miato dalla donna e andossi con Dio, Ala ag. Montà i al d'ona marscida.... Dare
» nè mai più guardò quella donna per alle ale d'una marcita l'opportuno pen
» quello affare» cioè per la cagione per dio, sicchè le acque nè vi stagnino, nè
la quale era andato a lei. VILLA. vi scorrano troppo, e vengano da per
Aféda ag. Alla fe. A fe. A fe di Dio. Alla ſe tutto distribuire egualmente. VILLA.
buona. Se il ciel mi salvi. Così Dio u'ajuti. A la che fila. Alla fila. Senza interruzione.
Afezión ag. Prezzi d'affezion. V. in Prèzzi. Difilatamente.
Africàn. Africano. Affricana(“fior.). Specie Alafà. T. Mus. A la fa (Licht. Diz.). L'ala
di confezione incrostata di cioccolata. mi re bemollizzato. STRIGELLI.
Agher. v. br. Ritroso. Che scorre o si muove a Alamirée e idiot. Mirée. T. Mus. A la mi
stento. Contr. di Agevole. P. es. Rodon re (Licht. Diz.). STRIGELLI. -
agher, Saradura agra, Rotone che gira Alàscia de capell. Tesona(“tosc. – T. G.).
a stento, Serrame che gioca a stento. Albergator, Albèrgo. V.Obergista e Obèrsg.
STRIGELLI – VILLA. Albi dicono alcuni del contado per Màrna. V.
Agher. v. br. Agro(“tosc.). Tenace, poco Albis (Domìnega in). V. Dominega in que
amante di spendere. VILLA. ste Giunte.
Ègher. v. br. Brusco. Di malumore. Inaf Albor.T. d'Or. Perno del tamburo, il fr. Arbre.
fabile. STRIGELLI. Album (l'). Albo(Giorn. Georg. II, 15).
Aghètt(Tirà i ). Lo stesso che Andà al ca Aleànza. Fede? Specie d'anello; dal fran
garatt. V. in Cagaràtt nel Vocabolario. cese Bague à l'alliance.
Agnùn. voce del contado verso il Coma Alebàster. Alabastro – Alabastrajo dicesi il
sco. Ognuno. FIGINI. lavorator d'alabastri(Targ. Ist. III, 4o8).
Agnus dei per Agnùss. V. STRIGELLI. Bianch come on alebaster. Alabastrino.
Agórd ag. Ardito(Gior. agr. IV, 432 e VIII, Alégher come on pess. V. in Viscor nel Voc.
313). Sett lira e mezza agord. Libbre Alegher Isepp. V. Isèpp.
sette e mezzo ardite – Ingordo (Burch. Andà alegher. Andare allegramente,
Son. a p. 2o3). con grande alacrità. DE CAPITANI.
Agost ag. e dottr. Sestile. Andà-giò alegher. Caricar la mano.
Agost capp d'inverna. Quasi lo stesso Avegh destà alegher. Poter di checches
che Agost o Vost giò el sò l'è fosch.V.BIFFI. sia fare assai larghe spese(Sac. Nov. 145).
Pagà o Perà agost. . .. Patir la feb Podè stà-sù alegher. fig. Poterne sputar
bre intermittente per la mal'aria che la voglia, cioè deporne il pensiero.
suol aversi l'agosto nelle risaje del Alégher. Veloce. D'on pass alegher. Di
Basso Milanese. CoRsI. passo veloce. STRIGELLI.
Agra. Vedi meglio in Mascarp6n. BIFFI. Alégher. Lo stesso che Ciavo suo. V. STRIG.
Agràa. V. Gràa in queste Giunte. Alegrèzza. Allegrezza – Abbiamo nei no
Agremàn meglio che Agramàn. V. STRIGELLI. stri uffiziuoli alcune Preghiere che di
Agrèss per Assaltàa. V. in Saltàa. ciamo I sett alegrezz de la Madonna.
Agrùmm (dall'ingl. Groom). V. Grùmm nel Alegriòtta. v. del B. Mil. per Ciòcca e
Vocabolario. Ciocchètta (ubbriacatura). CoRsI.
Ah! Non mai! Modo negativo. Alemàr ag. I Sardi lo dicono Olia con is
Ahu. An(Cecchi Assiuolo I, 2). fioccus e i Tosc. Nappina?
ALZ (4) AMI
Alètt de scossaa. V. in Scossàa(da calesse). Alzàss. T. Archit. Alzare? Fare alzata a
Alètta. T. de'Macell. Sfaldatura di polso. fabbriche, e sim. – El s'è alzaa dò
Uno de tagli del bove che fa parte del brazza e pù. Alzò più che due braccia
maggior taglio denominato Spalla, ed Amà. Amare checchessia. Aver caro. Piacersi
è conterminato dai tagli così detti Cop in checchessia. L'ama sossenn a giugà
pa, Còll, Riàa e Còst de la cros. V. Ama grandemente il giuoco.
Alètta. T. d'Orolog. Paletta. V. in Roeüda. Amàbel. Ad. di Vin. V. in Vin nel Voc.
Alettòn per Parafangh di roeud. V. Amalàa ag. Vess amalada (fr. contad.).
Alév. Allievo(Last. Op. IV, 61, 63 e pass) o Avere il mal delle due milze(Monos. p.
Rede o Redo parlandosi di bestie bovine. 4o4). Essere sopra parto.
A-li-morti, A-li-vivi. V. in Viv nel Voc. Amandìnna. . . . Polvere di mandorle; sp.
Alpée. Uomo d'alpe(Sacch. Nov. 173). di cosmetico da lisciar la pelle.
Alt ag. Vegni-sù alt. Alzare neut.(Targ. Amarètt ag. Il Voc. piac. lo chiama Spu
Istit. II, 332 e passim). miglia amara, senza però addurne auto
Alt. avv. V. in Alt sig. 1° nel Voc. rità. I Fir. li chiamano Amaretti modenesi
Altàr ag. El robarav anca su l'altar. V. Amarettòn.... Amaretti grandi.
Robà nel Vocabolario. Amàro e Amarón ag. di Vin. V.
Vess sicur manca su l'altar. . . . . Ambà. Sghembare. STRIGELLI.
Essere perseguitato da per tutto. STRIG. Ambìgov. Ambiguo.
Altarìn(Avegh de l'). . . . . Lo diciamo di Ambigui... Piatto in cui sono a così dire ma
ogni cosa in cui veggasi affettazione di scherate le vivande che ne fanno parte.
simetria. Ambroeus ag. El par ch'el sia in collera con
Alt-e-bàss (a modo di sust.). Alto e basso Sant'Ambroeus. V. in Signòr in quest'App.
(Giorn. agr. II, 243, se però è modo to Sant'Ambroeus andemm. . . . Così
scano, di che v'è da dubitare). Alti chiamano i nostri idioti la chiesa sub
baxos alla spagnuola disse il Magal. (Op. urbana di S. Ambrogio ad Nemus.
4o8). Varietà improvvisa, sbalzo. Sant'Ambroeus, el freggel coeus.... In
Alter ag Alter! o Alter che! E come bene! dicembre il freddo va crescendo assai.
V. anche Che nel Vocabolario. Ambrosian (Bon) ag. Un uomo tessuto alla
Alter che ti. Quel bel poco più di te piana.
(Nelli L'Astr. I, 3). Ambrosin.... Nome comune a quasi tutte
D'alter. Mai più. Più. Per es No le monete milanesi coniatesi fin verso
ghe voo d'alter, No en mangi d'alter. la metà del secolo 14° Ebbe origine
Non ci vo mai più, Non ne mangio più. dalla effigie di sant'Ambrogio che vi
STRIGELLI.
stava sopra.
Tutt alter. V. in Tùtt nel Vocabolario. Amed ag. Ne abbiamo di più qualità, cioè
Alunnàa. T. degli Uffizi. . . . . . Grado e A uso Paris – Sorafin – Fior – Mezzan
servigio del così detto Alunno. – De ris o risinna –– Amido di gichero.
Alùnno. T. degli Uffizi. . . . . Allievo, Amed canellaa. . . . . L'amido non in
novizio, apprendista nella carriera dei pani, ma in cannelle come viene fatto
– pubblici impieghi. (negl'imbutini a cannelle detti sighi
Alz cg. Rialzo(“fior.). gnoeul) da alcuni fabbricatori. Le can
Alz o Alzìtt. T. de Carrozz. Rialzi? nelle stesse poi vengono foggiate a spira,
Alzitt di sterzitt. Rialzi delle volticelle. a frastagli, ecc. ecc. secondo capricci.
Alzà el gombed, Alzà la vos, ecc. V. Fà perd l'amed. V. in Pèrd nel Voc.
Gómbed, Vós, ecc. nel Vocabolario. Amìci usiamo noi pure nel solo caso di ri
Alzàda.T. de Credenz. Trionfoccio da tavola? spondere alle domande Chi picchia? Chi
Alzamàntes per Tiramàntes. V. STRIGELLI. v'ha li?... Amici(Gh. Voci I, 599).
Alzapè ag. De'saliscendi annovera più spe Amicizia (Avegh on'). Avere un auicizia
cie il Diz. Artigl., cioè Saliscendo a doc (“tosc. – T. G.) in mal senso.
cia, a pollice, a manubrio, a mazzacavallo, Amid. V. Amed.
con testa a coda, ecc.; e sono quelli desti Amministrà. Amministratore.
dai Fr. Loquet en gouttiere, a poucier, a Amministrador. Amministratore.
vieille, ecc. -
Amministrazion. Amministrazione.
AMO (5) AND
Amis de capell. Amici dallo starnuto dai Per amor. Per l'amore. Per causa. I lia
quali non si cava altro di buono che un minga fenii per amor che l'è mort. Non
Dio t'ajuti(Doni Zucca, pag. 6 verso). le finì per l'amore della morte(Vas. 277).
Amici da buon tempo(Firenz. Opere II, 81). Seren d'inverna, ecc. amor de donn,ecc.
Amis che se disgusta per magotta. V. in Fràa nel Vocabolario.
Amico di vetro (Brun. Lat. Fav.). Amorìn. Amorino. Cupidmo. STRIGELLI.
Besognarav avegh di amis anca a cà Ampi ag. Avegh di ampi de vomit. Arco
del diavol. È bene aver per tutto degli reggiare. (bròsa. V.
amici(Panam.). Gli amici non son mai Ampoi dicono alcuni Lariensi per Fam
troppi e tutti posson giovarci; de nemici Anca. T. de Macell. Lacca? Taglio che fa
uno solo basta ed è d'avanzo per farci parte del maggior taglio detto Culaccio.
molto male. E giovevolissima cosa l'aver Anchètt (Tirà i). Lo stesso che Andà al
conoscenti per ogni banda: se non me cagarat. V. in Cagaràtt nel Vocabolario.
hai, o dove non ne hai, incontri mag Ancia. Zampogna da oboè(Targ. Istit. II, 52).
giori ostacoli in ogni tua faccenda. Ancònna (Tabacch d') . . . . . Tabacco
I amis hin quist(e s'accennano i quat d'Ancona, o imitante quello di fab
trini). Gli amici sono i danari (Pan. Poet. brica anconetana.
sato da regoloni di legno sul quale si Angalètt ag. N'è una specie l'Abbottitura
stanno ad allogare il materiale nella for (Giorg. Georg. XI, I 19) del Mugellani,
mace dal mezzo in su, cioè l'Aguzzatura a becco di flauto o l'U-
Andèmm. V. in Ambroeus e in Andà in gnare o Tagliare a ugnatura o a scarpa.
fine nelle presenti Giunte. Angelus o Angeluss o Angelus Domini....
Andit per Andegh. V. STRIGELLI. Nota preghiera che si suol recitare al
Andrèja ag. Sant'Andreja el fregg el nega suono delle tre avemmarie della gior
- dicono alcuni il proverbio di cui in An nata, così detta dalle sue voci iniziali.
drèja nel Vocabolario. STRIGELLI.
Andriènn ag. Era di più specie, come Angiol (Andà d'). Lo stesso che Andà de
Andrienne sciolta e con corse da balia, e pappa o Andà de pittura. V. in Pàppa
Andrienne legata e con bustino sotto(Nelli sig. 1° e in Pittura nel Vocabolario.
Vecchi Riv. II, 2 ). Angiol custod. V. Custòd nel Voc.
Aneda d'India. V. India nel Vocabolario. Vioeul penna d'angiol. V. in Vioeüla.
Anedin(Fà l'). V. in Nodà nel Vocabolario. Angiol (L'). . . . Il quattordicesimo dei
Anèj (nelle forbici). Lo stesso che Oggioeü. V. tarocchi; la Temperanza. STRIGELLI,
ANM ( -
r
-
) ANN
Insognass de vestiss d'angiol. . . . . . Ann pag. 27 colonna prima riga sestultima
Imaginarsi cose impossibili. STRIGELLI. dopo eterno ag., ed è parte del dettato:
Angiolin ag. Angeletto(Gh. Voc.). A chi vive in affanno, un giorno par più
Angiolitt(in genere parlandosi di pitture, lungo d'un anno(Monig. Serv. nob. III, 1).
sculture e sim.). Puttini. Andà in di vint, trent'ann. V. Andà
Angustiàa. Angustiato. in queste Giunte.
Anim ag. Vil d'anim. V. Vil nel Voc. Ann besest. Anno bisestile o bisesto.
Anima bo-e-foeura, Scellerato. STRIGELLI. Ann cameral. Anno camerale(Gh. Voc.).
Anima busserimna.V.Busserìnna nell’oc. Nella nostra regione, perchè provincia
Anima dannada. V. Dannàa nel Voc. dell'Impero austriaco, si chiama così
Anima del Signor. V. Signor nel Voc. l'annata che corre dal primo giorno del
Anima freggia. V. Pòlla freggia. novembre d'un anno sino a tutto il tren
Anima longa. V. in Lóngh nel Voc. tesimo d'ottobre dell'anno successivo.
A veglien paricc in su l'anema o su la Ann d'acqua, Ann de nev, e sim.
conscienza. Averne parecchi su l'anima(Pan. Anno piovoso, Anno nevoso, e sim.
Poet I, x, 35). Avere ammazzato parec Ann del noviziaa, Ann republican ,
chie persone. V. anche in Consciénza. Ann del giubilee o Ann sant, Ann tea
Avegh su l'anima di peccaa. V. Peccàa. tral, ecc. V. in Noviziàa, Repùblega,
Cagà l'anema. Cacar le curatelle. Giubilée, Teàter, ecc.
Cavà o Inciodà l'anima. Sbudellare. Avegh di bej ann. Esser grave d'anni
Uccidere; usato per lo più a mo' di o pieno d'anni.
minaccia. SrRIGELLI. Aveghi ann del giudizzi. V. Giudizzi.
De anim ghe n'emm domà vunna. Del Avegh tanti ann sul cuu. V. in Cùu.
le anime se n' ha una sola(“tosc. – T. G.). Bon ann e bon dì. V. Bón in que
Fà dannà l'anima. V. in Imrabbì. ste Giunte.
Fumagh l'anima. V. in Fumà nel Voc. Compì i ann. Serrar gli anni(Gh. Voc.
a I donn gh'han sett anem e on ani cit. Firenz. Op. IV, 32, IV, 169).
min ag. Le donne son come i gatti, se non De l'instess ann o De quell'ann. Del
danno col naso muoion mai(“tosc. – T. G.). l'anno(Gh. Voc. in Anno S XXIV).
In anima e in corp. In petto e in persona. Hin minga i ann che fa. E non bi
In cura d'anim. V. Cùra nel Voc. sogna guardare al tempo(Monos. p. 38).
La cassa de l'anima. V. Càssa in que L'abilità non si misura dagli anni.
ste Giunte. CoRsi. In d'on ann en pò inscì mass, ecc.
Quella pover'anima. V. Poverànima. ag. il lat. Iuter os et offam multa cadunt.
Racomandà l'anima. Raccomandar l'ani STRIGELLI.
ma. Fare la raccomandazione dell'anima. I sett anni ha passaa. V in Sètt.
Romp o Seccà o Toeiù l'anima. V. Rómp. I vott anni specci pu. V. in Speccià.
Saltà-ſoeura l'anema del corp. V. Còrp. L'ann che ven. L'anno che viene(Soder.
Te cavi l'anima. Tu ciberai le cervella Colt. viti p. 1o 1 – Vett. Colt. Ul. p. 155).
(Aret. Tal. V, 4). Espressione di braveria. L'ann de quest'ann. L'anno che corre.
Tend per l'anema toa. Escini d'attorno. L'annata corrente.
Bada a te. Non mi frastornare o noiare. L'è anni annorum ag. Son anni e anni.
Toeiù-sù el stat di anim. V. in Stàt. L'è già on ann, ec. Fa l'anno o sim.
Trà-sù l'anema. V. in Trà nel Voc. Ogni cent ann. Ogni cent'anni una volta
Anima. Anima (Diz mus). Negli strumenti (Redi Op. III, 185). Modo esagerativo.
da arco è un bastoncino di legno posto a On ann con l'olter ag. Un anno
per ritto nel corpo di essi strumenti, sull'altro(Lastri Op. V. 71). Un anno per
il quale risponde a quella parte del l'altro(Gior Georg II, ao7, 23o e pas
ponticello su cui posa il cantino. sim.). Ad anno comune(ivi II, a 1o).
Animìn(Avegh sett amein e on) ag. Simile Portà ben i ann. Portar bene gli anni.
al sicil. Aviri setti spirali come li gatti. Sti quattercent ann. V. Quattercént.
Annò dopo i verbi ha forza reduplicativa Tutt i ann en passa vun. Ogni anno
come l'ha il Ri italiano. Per es. Dà-annò.
vuol dir uno(Pros fior II, II, 1o5). Ogni
Ridare. Vedè-ammò, Rivedere, e simili, di ne va un di, e si suol dire con relazione
ANT (8) AQU
al progressivo crescere o decrescere ba, ecc. Forse la frase, propria del Basso
delle facoltà mentali e fisiche dell'uomo. Milanese, nasce dal concorso grande di
Anna ag. Ai vintises Sant'Anna ecc. V. in quei contadini alla festa di Sant'Anto
Delùvi in queste Giunte. nio in Casorate. CoRsi.
Annón..... Fior d'annata, anno ubertoso. a Vess minga sant'Antoni ag. e di
Anolin.... Nel contado verso il Lodigiano cesi particolarmente del non poter es
è una sp. di Ravioeu con ripieno di bur sere contemporaneamente in due luoghi.
ro, cacio lodigiano e droghe. PAGANINI. TRI GELLI.
lºg
Ara per Ala de praa V. in Pràa nel Voc. Arestàa in cittaa o sim. Guardato alla cortese.
Arà ag. Arà de coltura. V. Coltàra in Aretràa ag. E dicesi fig, anche di chi non è
queste Giunte. al giorno delle cognizioni che progredi
Arà de rampon. V. in Rampòn. scono, della storia che procede. STRIG.
Arà drizz. fig. V. in Tirà nel Voc. Argàster. Ergastolo(“fior. – Guida di Firenze
Aràa ag. Araa che tira drizz no pò fallà... 179o, p. 142). Casa di lavoro forzato.
Prov. agr. che fig. si trasferisce a sino Argént.... Voce collettiva che indica ogni
nimo di Fa il dovere e non temere. ornato d'argento e anche d'oro che il
Aratòri.Aratorio?Ag. di Terreno solito ararsi. contadino doni alla sua fidanzata. In
Arbàs.v.a Daz Merc per Buratton(panno) V. Toscana dicono Gli Ori Gior. agr. I, 99),
Arbasètt. v. a. Daz. Merc. Albagio? Nome il che mostra l'agiatezza del produttori
-, antico di due stoffe, l'una di sola lana, essere talvolta in ragione inversa della
l'altra di seta e lana. fertilità delle terre producenti – A l'ar
ſar Arbìtri. V. in Superarbitri nel Voc. gent ghe pensi mi. Agli ori ci penso io.
Arbora..... Sp. di rete. Toeü l'argent. Provveder gli ori.
Arboràa. Arborato – Pomifero. Argent brunii, Argent molaa.... Ar
Arborinn. V. Erborinn nel Vocabolario. gento brunito, tirato a lucido. STRIG.
Arch. Archi? Quegli arconcelli di legno Argent de Bologna ch'el ven ross
che formano l'ossatura dei mantici da per la vergogna. . . . . Argento falso.
calesso. Constano di Brasciocu. Peducci – PAGANINI.
Arch. Archi – Canton de ferr. Cantonate? Argent lavoraa in bianch.... Argen
ed hanno fitti in sè i Perni(pignon) col to lasciato bianco ed opaco. STRIGELLI.
le... (femen) sorreggenti le Lieve (saetton). O gent o argent. V. in Gént in que
Arch maester. Arco dinanzi? Fra i ste Giunte.
tre o quattrº archi suddetti è il mag Var pussee la tolla che l'argent. V.
giore ed anteriore che nello stremo in Tòlla nel Vocabolario.
de suoi bracci ha infitti gli anelli(oggioeu) Argentée. Argentajo. Argentiere.
ne'quali entrano i ganci del grembiule Argentin. V. in Càrta nel Voc. – In
per riceverne gli uncini allorchè vi si Brianza Color argentin.... vale colore
vuol raccomandare. turchino benchè carico. STRIGELLI.
Arch a sest acutt. Arco acuto o composto. Arghen ag. Le parti dell'argano orizzontale
STRIGELLI. si dicono secondo il Diz. Artigl. Fianchi
Arch a terz acutt. Arco a terzo acuto. o Cosce = Traverse dei fianchi – Zeppe
STRIGELLI. = Verricello = Fasciature dei fianchi –
Archètt. Archetto. Armatura di ferro mani Fasciature del verricello = Piastra a orec
cata onde s'armano le seghette o ie lime. chie = Caviglia alla romana con catenella
Pissà senza trà on pett, ecc. V. in e raupone - Quelle dell'argano verti
Pissà nel Vocabolario. cale diconsi Sole = Traverse delle sole
Tirà o Sonà l'archett. Lo stesso che
= Zeppe = Ritti = Calastrello del perno
Andà al cagaratt. V. questa voce nel Voc. dell'anima - Calastrello del collo = Ro
Archettàda. Archettata (Doni Coin. Burch. tolo = Aspe = Sproni = Anima o Fuso
p. 25). Colpo d'arco da violino o sim. (con cappello, collo, corpo e perno) =
Architt... ... Nell'ordine composito e co Fasciature per le teste de'ritti e pel cap
rintio sono quei Fregiuzzi in mezzo ai pello dell'anima - Collare dell'anima –
quali stanno i dentelli. Cannello (con fusto a vite e dado) = Ca
Arción per Arscionàa o Scerscèj. V. STRIG. viglia (con chiavetta, catenella, rampone e
Arciprèss. v. cont, br per Ciprèss(erba). dado) = Perno del collare (con dado e
Arciva per Stiva. V. rosetta) = Braccialetti pei perni del rotolo.
Arcivescovil. Arcivescovile. STRIG. Ari. Arri. Voci colle quali i mulattieri ani
Ardént. Ad. di Mòrs, Imboccadùra, ecc. V. mano al corso i muli.
Ardiòn (Mettes in). Rassettarsi nell'elmo. Ari. s. f. pl. T. Teatr.... Drappelloni pen
Arèd (Fà). Far comparita o compariscenza. denti per intervalli dalla solitta del
Il Foisonner de Francesi. palcoscenico, e rappresentanti nuvola
Fà minga ared. Finire in saggiuoli. glia, cielo e sim.
Pol. I, . b
ARM ( lo ) ART
Aria cruda. Aria freddissima. Bii II. Presentà l'arma. V. Presentà nel Voc.
Aria de levant, ecc. V. in Vént nel Voc. Armà. Mettere in caupo. Armà di scus, di
Aria de nev... Vento che minaccianeve. pretest, ec. V. nel Voc. Scùsa, Pretèst, ec.
Aria de temporal. Aere procelloso. Armàa ag. di Trav. V. questa voce nel Voc.
Aria fissa.... Aria che ci dia addosso Armàda. Ad. di Cadrega. V. la voce nel Voc.
da un punto fisso – L'Aria fissa degli Armadùr. T. Teatr... - Nome delle arma
ant. diz. era quella che oggidì si dice ture che sono sopravvia al palco sce
Gas acido carbonico. nico del teatri per reggere le macchi
Aria morta. Aura morta(Dante Purg). me ed i congegni, i mulinelli, ecc., da
Aria passanta. Dicesi rel. agli abitati appendere i teloni, ecc.
Armamént. Arnauento. STRIGELLI.
quell'aria la quale, entrando per alcuna
finestra o porta d'una stanza, trovi sfogo Armàndola. Mandorletta? Uno dei ferri da
Carrozze,
per alcun riscontro di vani consimili.
A mezz'aria. T. de Faleg., Murat.,ecc. Armandolàa cominc. a dire per Croccànt. V.
A mezz'aria, cioè non troppo alto nè Armandolin(in... levisi) Cordiera, Scagnell.
troppo basso. Birri. Ponticello e Anima, e ag. Tirant. Cordiera
Boccada d'aria. V. Boccada in App. = Cadenn. Catena.
El tira aria cattiva fig. Vuol esser aria Armandolòtt - ... Grossa mandorla.
colata che mi faccia colare qualche fius Armàri dicono alcuni per Guarneri. V, il Voc.
sion sulle rene (Fag. Ast. bal. I, 4). E' Armonia. . . . . Quella parte d'una banda
musicale che suona strumenti da fiato.
v'abbaja la volpe. -
Quell de l'asee. V. in Quèll nel Voc. Asón. Ganozze(così l'Alb. bass. in Couplets).
Àsen ag. A fregà asen se deventa bceu o Quella specie d'anelli coi quali per mezzo
vero Chi frega o prega asen deventa boeu. di chiavette(ciavell) si congiunge il tim
Gli è un ministrar l'acqua alle rane(Buoni pano col carro del torchio da stampa.
Prov. II, 242). V. anche Boei) nel Voc. Aspa. Naspo – Quello del filatoio consta
Anca la coa de l'asen la ciocca sem di Cros o Crosin. Crociera – Dietta stren
per, e l'è mai borlada-via det, cont. cia. Braccio scempio e Dietta doppia. Braccio
Ciò che ciondola non cade(Allegr. p. 167). doppio – Coa. Coda ? con Pollez. Perno =
Avegh la bellezza de rasen. V. Bel Paletta. . . . – Riga. . . .
lèzza in queste Giunte. Aspàda..... Quattro matasse tratte a un
Avegh la virtù de l'asen. V. in Virtù tempo sul medesimo naspo dalla trat
nel Vocabolario. tora di seta. -
B a
Ba. T. de' Frenai, Carroz., ecc. Guardia. Bacchètta per Niscioeüla sig. 2.° V. e ag.
La parte inferiore dell'asta del morso E segno del grado e strumento di pu
così detto da noi alla francese o autico. nizione; onde in traslato si prende an
Dal fr. Bas de la branche. che per Pena. STRIGELLI.
Bàbil (Andà, Mandà ecc. all. V. in Cagaràtt. Bacchètta de parafangh. V. in Parafàngh.
Bacchètt. v. br. Marza. Picca. Sorcoletto da Bacchètta de zoccor. V. in Imbacchettà.
nesto. Quel rampollo d'albero domestico Bacchètta (Per bio bacco baccon). Corpo
tagliato d'ambe le parti che s'innesta di bacco. Può fare il gran diavolo !
nello spacco fatto a ciò nell'albero sal Baciàccol. s. m. pl. . . . Così diciamo i
vatico. VILLA. Ciondoli dell'oriuolo, gli Orecchini e
Bacchètt. . . . . Il fr. Bät o Batte à bourre. sim. se grandi molto e goffi. BIFFI.
Bacchètt de candir... ... Ferri da far le Baciàzza ag. Bacinaccio? Bacinaccia?
candele; forme nelle quali gettare il Baciccia(Porta Rim. in. 139) per Badée. V.
sego da farne candele. Badà. Badare. Se avii minga badaa, ba
Bacchètt de la moeuja. V. in Moeüja nel Voc. dee dal doppio senso della voce. STRIG.
Bacchètt del contraboſſett. Contraffortini. Badée ag. Pastocchione. Pecoronaccio. Pin
Bacchètt del telar correggi le parole fra cherellone. Pinconaccio. Pinconcione. Pin
ordito e trama in nell'ordito. concello. Rapa('tosc.).
Bacchètta...... Verghetta di ferro lunga Baderón. Tronco. Ciocco. Scempione.
quasi un metro, con capocchietta da Badia ag. Le Capitudini delle arti.
fondo e appiccagnolo in testa, la quale Badilòn (Toeiù i coss a ). Operare a casac
i beccai ficcano e rificcano tra pelle e cio, sbadatamente. STRIGELLI.
carne da mezzo ventre alla gola delle Badò. V. in Badinna.
bestie macellate, e ciò per fare posto Baffiòs. ag. di Vin. V. nel Voc.
all'aria con cui s'enfiano per di poi Bàga voce bergamasca usata da alcuni per
tamburarle, Epa, Ventre, Otre. STRIGELLI.
BAL ( 14 ) BAL
Bàga è v. a. usata dal Burigozzo. Crom. occ. – Balànza(bilancia da carrozze) ag.
Otre. Pelle da vino, da olio, ecc. donde Ha staffe(camber) per assicurarvi i cuori
le voci Baga, Sbagagia, e fors'anche Ba (giongorin) che uniscono i bilancini alla
gaj. VILLA. - bilancia, o vero ha molle(fonsg de ferr)
Bagaggèll. v. cont. dell'A. Mil. Il Botto(La per attaccarvi immediate le tirelle(i ti
stri Prov. V, 257). Boddacchino('lucch.). rant) se si omettono i bilancini. Nella
La Rana bombina dei naturalisti o il bilancia sono invitati gli stremi dei tirant
Cropaud pluvial de Francesi. o ponte che imbracano anche la sala.
Bagajaria. Lo stesso che Bardassaria. V. Balànza. T. de Carret. Bilancio. Equilibrio.
Bagasción per Sbagasción. V. Vardà la balanza prima de andà. Osser
Bagàtt. ag. Il Bagattelliere? BirFr. vare se il carro sta in bilancio prima di
Scartà Bagatt. V. in Scartà nel Vo partirsi.
cabolario. Balanzètta. T. de Carrozz..... Traversa
Bagià. V. in Buseccón. anteriore della carreggiata che vedesi
Bagiòtt. v. cont. per Basgiòtt (V.), e dicesi in varie specie di carrozze a oggetto di
anche de fieni, ecc. FIGINI. dare molleggio e bilico maggiore al cas
Bagn medicaa. Bagno medicato. STRIG. sino(scocca). Le molle anteriori sono fer
Andà ai bagn. Andare ai bagni. Uscir mate su di essa, e per di sotto posano
di paese e andare a prendere bagna pure su di essa i colli d'oca. Si fissa
ture ove è luogo o costume di darle. con istaffoni(cavalott) o vero con istaffe
STRIGELLI. -
curve(crositt).
Vess in d'on bagn. V. in Sudér. Balanzìn. T. de'Confett.... Ferro che so
Bagnà. Vess manch assee de bagnà l'ugo stenta la padella da confetti(bazzila); la
ra. V. in Ùgora nel Vocabolario. Chevrette dei Francesi.
Bagnàa(Mangià de). V. in Sùcc nel Voc. Balanzìn ag. Ne bilancini de'cocchi osser
Bagnètta(Giugà a). V. in Pedinna nel Voc. vansi Cav.... = Cambra. ... = Giongo
Bàh. Ah bah! Eh non mai! Esclam. negati rin. Cuoi = Oggioeu. Anelli di testata =
va. La nostra voce è d'origine francese, Rampin con fenestra e pontinna ... =
Baì ag. le parti che sono: Cassa. Gorbia? = .... Occhio – Vera o Braga. Raperella.
Orecc. Alie? = Ponta. Punta. Balanzin de quatter. Bilancini all'inglese.
Baì de foeugh.... Uno dei ferri che i For Balb. ag. El balb no l'è bon nè fregg nè
naciai adoperano per raccòrre le brage cald... Il barbio è di poco pregio. STRIG.
nella fornace. Baléngh o Balléngh. v. del B. Mil.... Stra
Baita. Giaciglio. Quel letticciuolo in cui vagante, bizzarro, fantastico. CoRsi.
dormono i braccianti(famei) nelle stalle Balènna. gergo.... Gran convoglio di mer
delle nostre mandrie, ecc. STRIGELLI. ci di contrabbando che passa il confine
Bajà o Crià. Fare una musica (Fag. Rime daziario, correndo, per via di forza. STRIG.
V, 23 e. l.). - Balètta o Ballètta. Pallino. Spinetta con un
Bajafón ag. Millantatore. STRIGELLI. caperozzolo sagomato d'osso o di me
Bajla succia... Balia che non ha più latte. tallo che si usa a mo' di bottone nelle
De che l'hoo daa a bajla l'hoo mai carrozze, ecc. per fermo o maniglia.
vist pù. Io non l'ho visto dappoi in Balètta o Ballètta.T. delle Arti. Dado(“tosc.).
qua che io l'ho dato a balia (Cecchi Cubetto di ferro, di forma quadra o a
Mart. V, 2 in Prov. p. 132). mandorla o sim., che ha in sè un foro
Toeü-via de bajla. Levare da balia a madrevite, il quale invitato su chia
(Vas. Vit. 231). varde, spine, aguti a spira, ecc. serve
Bajlidùra. Allattamento. STRIGELLI. a fermarli. E diverso dal Galètt – Per
Bajlòtt. Balio(Ambra Cofan. V, 11). Il ma es. Baletta de mas'c. Dado del maschio
rito della balia e la balia stessa chia che s'invita sull'aguto d'esso maschio
mano per questo nome il padre del quando è a vite per assicurarlo.
fanciullo che è a balia. Balètta de s'cioppiroeü. Bocchio(Voc. aret.).
Bajlottèlla. Allevata(Monig. Vedov. II, 2). Balin (cattivo letto ag. Canizzale (Vocaret.).
Bajonètta..... Il fr. Tout ou rien. Balitt ag. quello di che in Légor in queste
Balansié o Bilancié. T. degli Orol. Regolatore. Giunte. VILLA.
BAL ( 15 ) B AM
Ball (Corp de». V. Còrp in quest'App. Bàlla de ma e T. de'Carroz. V. Tèsta.
Ball del mej o del panigh. . . . Sp. Ballà el mej o el pauigh. V. in Bàll in
di ballo campestre che suole farsi nelle queste Giunte. STRIGELLI.
mostre pianure alla trebbiatura del mi Ballà ag. La balla lì sui tre, tre e vun.
glio, del panico e sim, del quale si gio Ella batte fra le tre lire, e le tre e un
vano gli amanti per darsi dimostrazioni soldo, parlando d'oscillare di prezzi,
d'affetto nel ballar su quei cereali. STRIG. Quand de coeur no ven, ballà no se
Ball masché(dal fr.) Ballo in maschera. pò ben. Non si può cantar bene se dal
Quand s'è in ball besogna ballà. Quan cuor non viene(Monos. p. 369).
do si è in ballo convien ballare(Fag. Rine Vedè come la balla. Vedere come ella
II, 297 e. l.). - si volga o come pieghi.
Bàlla. Palla. Globo. Sfera in genere come Ballàda. Ballota.
Palla o Mela di cupola e sim. STRIGELLI. Balladinna. Ballatetta. Dagh ona balladin
Martell a balla. V. in Martèll. na. Ballonzare,
Balla (giuoco) ag. Mett-sù la balla, Rimett Ballarin per Blieter. V.
la balla, Battuda, Rimessa, Sbalz de la Ballarin. Ad di Pöls. V. in queste Giunte,
balla, Corr sott a la balla, Falla la bal Ballasciàda... Il molto ballare. STRIGELLI.
la, Sballottà sono termini nostrali propi Baloeiù sost. m. v. br. Chiappolino. Leg
del giuoco della palla ed anche del pal gerino. Cazzatello. Frasca. VILLA.
lone cangiato balla in ballon. STRIGELLI. Balón sost. nn. T. Culin. Rifreddi. Così i
a pag. 6o dopo in alto ag. Questo servitori ecc., chiamano gli avanzi o
ricadere a perpendicolo in un punto rilievi della mensa de padroni, che si
determinato è quello che nel parlar vol dividono tra loro. VILLA.
gare toscano dicesi Cadere a coloubella Balón in Giugà al ) ag. alla voce ital. Po
(Tom. Sin. p. 134 nota 4). Una palla stiere la nostrale Spalla; a Mezzo il no
che fa, come noi diciamo, campanin, un strale Mezzin o Cordin; a Un di sopra
corvo acchiappato nel cosiddetto busse la nostrale Volada; a Dama la pur no
rott che ricade in quel medesimo luogo stra Dama. STRIGELLI.
ove gli era stata posta l'insidia, cadono Balonàro. Voce romanesca venuta in uso
a coloubella. fra noi da poco. Pall jo. V. in Balón.
Bàlla ferma o freggia. T. del G. di Bigl.... STRICELLI.
Tale è dichiarata da chi m'ha interesse
Balórd ag. Vorè trà balord. Voler fare
quella biglia che dopo la corsa dal balordo(Monos. 2o4).
colpo ricevuto si sofferma quasi rasente Balottéra. . . Sp. di tanaglia le cui boc
la buca; dichiarazione che priva di va che sono due mezze sfere cave, nella
lore il successivo suo cadere in buca
se anco avviene. STRIGELLI.
quale si gettano le palle da schioppo
e sim. STRIGELLI. Il Diz. d'artig. la
Bàlla fig. ag. Cascià ball o Cascià di ball. chiama Pallottiera (Moule à balles Fr.).
Cicalare. Ciarlare. Far chiacchiere. BIFFI. Bàlsen o Balsem de medegà i piagh, gerg. I
Pettagh-sù quatter ball. Spiattellare al Sonajuoli. I danari.
trui quattro bugie(Nelli Vecch. Riv. II, 12). Balsen del Ebrei, Balsem de sapien
Taccà balla. Attaccar pauiaccio con uno za V. Ebrèj e Sapienza nel Vocabolario,
(Nelli Vecch. Riv. III, 7). Baltreschn. V. Velozifer in Legn sig. 2.”
Trà de balla. Mandar sotto. Balùster per Lösch. V. STRIGELLI.
Bàlla (Facchin de la ). fig. Zoticone. Co Balzaninna og d'iga. V. nel Vocab.
s:olone. STRIGELLI. Balzàn. V in Mantell nel Vocabolario.
Va a trattà coi facchin de la Balla....
Balzàn. g. di Cavàll, Cervèll, Coo, ecc. V.
E come dire: tu sei pure il gran dis Bambanàda. Novellata(Alleg. 159).
cortese, tu non sei degno di trattar Bambin. . . . Per antonomasia Gesù bam
con persone civili. STRIGELLI. bino. La Madonna e el Bambin. STRIG.
Bàlla. T. d'Oref. Bottone? Ceiteratoio? Una Madonna col putto dice per solito
Bàlla de legn. fr. cont. . . . Ogni coni il Vasari. -
sta o per lato o per piano l'un sopra Tirass de banda. Farsi da un lato.
l'altro sono una Banca. -
Scostarsi. STRIGELLI.
Bànca. T. de'Mugn. Nottola Pezzo d'asse Bànda sig. 3.” ag. in fine. Oggi di è usata
che s'applica ai quarti della ruota da ancora da vari contadini per ornamento.
mulino ed alle sue pale per ricevere la Bànder. T. delle Trattore di seta. Ban
caduta dell'acqua. dolo º Pescati a dovere e scopati per la
Bànca per Bancàa(trasto). V, il Vocabolario. prima volta d'ogni aspata i bozzoli
Bancàa o Bancàl. T. degl'Intagl. in leg. . . . per trarne il nuovo filo, questo si manda
Quell'asse piana su cui si fermano o così sporco, come trovasi, sul naspo,
s'incollano i lavori da intagliarsi. Talora seguitando a ciò fare finchè esce bello
in luogo di essa occorre la fra noi detta e netto. Allora la giratrice lo raccoglie
Contraforma. V. – Il bancale è assicu e stringe sull'estremità del naspo che
rato al banco dalla vite o dai due ferri è più vicino a lei ed ivi io serba a fine
dentati che diciamo gambertgranchi!) di valersene per legaccia delle matas
Bancàri. Bancario(Caro Let ined III, 78). se, quando compiuta l'aspata, e quelle
Bancaròtta. . . . Nome di quelle banche ben prosciugate, si levano dal naspo.
sulle quali si vende roba a minuto le Ecco il bandolo o bander delle nostre
Tratture di seta. VILLA.
più volte di scarto e a prezzo rotto,
a comodo del basso popolo. Ve n'ha Desfà-giò el bander. Sbandolare(Band.
di giranti sulle ruote. STRIGELLI. leop. – Moi. El.).
Bànch. . . . Nell'incannatoio de' filatoi è No avegh nè coo nè bander. Non
il parapetto. aver capo, ed anche Essere una matassa
Banch de l'asen o del biasem..... Nelle imbrogliata. BIFFI.
scuole è la panca del biasimo. Srr IG. Bandéra ag. Mett-foeura Landera bianca...
Banchètta sig. 2 ° mutisi la parola dinanzi Esporre bandiera bianca in sig. di Esser
in da lato. STRIGELLI. pronto a calare agli accordi, a capitola
Banchètta. T. de'Carr..... Il complesso re, ad arrendersi, e dicesi al pos. e al fig.
delle due traverse che reggono il sede Vun che ha voltaa bandera. Un pesce
re nel cassimo delle carrozze. d'uovo rivolto(Cecchi Prov. p. 5o). Una
Girouette franzese.
Banchettòn. Arconi. Regoli. Nome di quei re
goloni di legno che assicurano le bande Bandéra. . . . Quella vera bandiera che
(facciad) col tergo deile carrozze. s'inalbera sui mercati per segno di di
Banchfallii ag. che anche dicesi Giugà ai vieto agl'incettatori di comperare o
erbett o ai mazzitt. STRIGELLI. vendere per tutta quell'ora in cui sven
tola. STRIGELLI.
Banchin ag. Su on banchin. Sur un mu
ricciuolo(Targ At Ac. Cin. III, 17). Bandi sul Lago Maggiore per Bandiroeü, V.
Banchinna. . . . Chiamasi con tal nome nel Voc. BIFTI.
una trave i cui capi stanno murati nei Bandinm.T. de Parrucch... Le parti piatte
pilastri, e la quale serve a sostenere laterali delle parrucche.
la impalcatura d'una loggia. Ficisi. Bandinon. T. de Parr..... La collottola
Bancolin. V. Bancolin. - piatta nelle parrucche; la Plaque dei Fr.
Bancón. T. de Macell.... Tavola mastiet Bandón. Abbandono.
tata a muro per un lato, che s'aza e si Bàra(Giugà a) Fare al tocca-ferro(Pac. I, 19).
abbassa a piacere e si tiene in piano con Dara.... Cogliere l'avversario a toccaferro.
Barabba e Barabbon. Lo stesso che Balòss. V.
peducci mobili, e sulla quale i beccai
BAR ( 17 ) BAR
Baracànna. Ad. di Làna. V. Barbìs ag. Fà on barbis a vun. fig. Fare
Baràcca(Andà a) altrui uno sfregio.
Baraccàda(Fà oma). Fargiornata(Zan. Diz.). Vess de cocch e de bigna e de barbis
Baracchin ag. Baracchina(Scap. Op.9 verso). de gamber. V. Còcch e Bigna nel Voc.
Barànsciora.... Rete di corda a grandi ma Barbis in genere per On Tenc. V. nel Voc.
glie in cui si trasporta fieno, ecc. Birri. Barbis(resta) ag. Con sossenn barbis. Restoso.
Baraònda. Forse così ant.; oggidì solo di Barbìs de l'uga per Cavriceù. V. STRIG.
ciamo Baronda. STRIGELLI. Barbottà el temp. V. Bugà nel Voc.
Baratt e barattee, se pò pù tornà indree. Barbòzz ag. Avegh duu barbozz. Avere
V. in Indrée nel Vocabolario. un uteuto sotto il mento (Lor. de'Med.
Baràttol. Barattolo. Lo usiamo specialmente Simpos. Ill, 7).
per conserva del miele. STRIGELLI. Barbozzàl dg Barbozzal a gropp quader....
Baravàj s. m. sing. Uomo a casaccio. Biffi. Barbazzale che in luogo di magliette ha
Bàrb. Giunture. Ne quarti delle ruote è il tante campanelle piatte incatenate fra loro
nome delle testate per le quali si con Barbozzal a gropp quader tajaa a
-giungono tra loro a formare il cerchio. pouta de diamant..... Barbazzale che
Bàrba ag. Mode varie di barba furono già in luogo di maglie ha campanelle piatte
la Barba a coda di rondine(Salvini in Pr. sì ma sfaccettate negli orli.
fior. IV, 11, 13o), la Barbetta a broccolo Barbozzal a gropp tond... Barbazzale
(Fag. Rime V, 7o e. l.), la Barba a pi che in luogo di maglie ha tante campa
ramide(id ivi V, 67, id.) – Chi ha barba nelle tonde incatenate l'una nell'altra.
rada dicesi anche Minuto di barba (Gh. Barbozzal a maggia o a maggetta....
Voc.). La barba ben ondeggiante dicesi Barbazzale tutto a maglie di ferro.
Barba piumosa(Vas. Vit., p. 229); la Barbozzal a reseghetta.... Barbazzale
colta e ben pettinata Barba curata. che nel mezzo ha una piastrina con orli
La gh'ha tanto de barba. fig. Eli è seghettati.
vecchia(Monos. Io6). Dagli quelle calzacce Barbozzal a reseghetta a ponta sno
(ivi). Ha la barba(Berni Let.). Ha un pal dada... Barb." a cilindretti mobili ingra
no di barba(Mag. Let. sc. XIX, p. 329). nanti l'un nell'altro e con punte per orli.
E così dicendo per lo più facciamo Barbozzal doppi... Barbazzale a dop
spanna appuntando il pollice al mento pie magliette.
come per appiccargli una barba , il Barbozzal o Bolgia a la napolitanna...
quale atto alcuni dicono Fa barba. Barbazzale che ha due campanelle di
Podè fà la barba o Fà la barba a vum. ſermo. -
rino se di vetro come quello delle gab Avè bevuu on biccer de pù. Aver
bie da uccelletti; e talora promiscua bevuto un bicchierin di più(Pan. Poet I,
mente(Così il Meini in T. Sin. a Nappo). xxviii, 6) Essere un po' alto dal vino.
Beviroeü diciamo anche ogni Bicchiero troppo Biccer a or. Bicchiere spruzzato d'oro
picciolo. STRIGELLI. -
(Nic. Mart. Let. 58 retro).
Bèzza ag. Forse la Dietta degli Aretini. Biccer a ponta de diamant. Bicchieri
Bezzón. Accr. di Bèzza. V. puliti a diamanti (Doni Zucca p. 234).
Bacà v. br. Arcuare. Piegare in arco. Cur Biccer de campagna o de famiglia... Sp.
vare. Incurvare. Forse ha provenienza di gran bicchiere il quale ne contiene in sè
da Bieco e Iubiecare. VILLA. otto o dieci altri sempre minori allogati
Biàda in città più comunem. per Biàva. V. l'uno nell'altro. Si guarda in un astuccio.
Biàdega. Nipotina? STRIGELLI. Biccer del Reno. . . . Bicchiero di
Biadeghin. Diu. vez. di Biàdegh e Bià vetro verdognolo che si usa per me
Biadeghinna. dega. STRIGELLI. scere i vini del Reno. STRIGelli.
Biagràss. Abbiategrasso. V. in Loeugh pii. Biccer de Sciampagn.... Bicchiero
L è robba de mandall a Biagrass, L'è a cono rovescio con un disco per piede,
de Biagrass, L è scappaa de Biagràss.... usato per versarvi lo Sciampagna onde
Lo diciamo di persona cronica, infer più spumi e zampilli. STRIGELLI.
ma, di aspetto cagionoso SrRIGELLI. Biccer grotesch. Bicchieri scherzosi o
Biancaria ag. Biancaria de lett. V. in Lètt. di figure scherzose(Targ. At. Cim. III, 62).
Biànch vol. 1. col. 1.º riga 2.” ag. Subalbido. Biccer panaa. Bicchier fatto a diaccio
Cavall che bev in bianchi. V Mantèll. (id. ivi 234).
- De pont in bianch. Di subito. Inprov l'è del biccer. Picde(Tass.Secch. IV,4o).
visam. Subitamente. Alla sprovvista. STRIG. Quell che fa ciappà la ciocca l'è sem
La sura Bianca scherz per Név. V. per l'ulten biccer.... L'ultimo ubbria
Ligaa in bianch. V. Ligàa in q: Giunte. ca; solita scusa del bevoni.
Vess lontan come el negher del bianch. Bicceràda. Combibbia ? Bevuta di vino fatta
V. Négher nel Vocabolario. tra molti per chiudere un pranzo, una
Bianchètt. Micio(Targ Viag Il, 369 e pass). cena o sin. o con alternativa di scotto
Micio bianco e Micio rosso(id. Ivi VI, 3o3). e bettola. l
Bianchett.... Nel sasso da calce è quello Diccerinett. . . . Pcciol bicchieruolo.
che risulta poco sodo e scegliticcio, Bicceron. Bicchierone(Alleg. 79).
BIG (25) BIR
Bicceròtt.... Bicchiere grande ma tozzo, Bigolitt ag Topazzoli(“tosc. – Mol. El.).
più largo che alto. Il Pan (Poet. I, 1, 9) li chiama Diavo
Bicòcca(dal fr. Bicoque). Bicocca, Fortili letti e Stoppini,
zio di poco conto. STRIGELLI. Bigolòtt. Batuffo, Batuffolo. STRIGELLI.
Bicocchin(Fà el). . . Tener tesa una ma Bigottèll. Bacchettoncello(Gigli Sor. II, 9),
tassima di seta, di filo, ecc, sulle mani per Bilànc. Bilancio. Ristretto di conti,
dare modo altrui di dipanarla. STRIGELLI. Bilancié. V. Balausié in queste Giunte.
Biedràva (Pari oua), . . . Essere acceso in Biliòs per Bilòs. V. STRIGELLI.
viso. STRIGELLI. Bimèster. s. m. Bimestre. Lo spazio o il
Biellàtt ag. Teganajo(“tosc. – T. C.). termine di due mesi. STRIGELLI.
Biellón ag. Teganone(“tosc. – T. G.). Bin(Trà el). m. br. Iubizzarrire. Montare
Biffa per Palinna. V. nel Vocabolario. in bizza. Indispettirsi. Contenersi da di
Biga ag. Molla la biga. V. in Mollà nel Voc. spettoso e capone. VILLA.
Bigàtt(Parì ou). . ... Essere pallidiccio e Binadùra.... L'addoppiº della seta, STRIG.
quasi diafano per malattia, tolta la me Binda. V. Ferr de cavall in Fèrr.
tafora dai bachi da seta cosiffatti. STRIG. Bindellaa..... Ag. delle foglie del grano
Partida de bigatt. V. Partida in que turco allorchè percosse dalla grandine
ste Giunte. se ne vanno in brandelli.
Bigattée. Bacajo(“tosc. – Gior. agr. I, 389, Bindèll de montura. V. in Montùra.
VIII, 53, e passim). Bindellin. Nastretto(Firenz. Op. II, 6o).
Bigattéra. Bigattaja(Giorn. Georg. I, Io8). Bindon. v.br. Bindolo. Abbindolatore. Aggira
Stanzone adattato esclusivamente al go tore - Cialtrone. Paltone, Paltoniere, VILLA.
verno dei bachi da seta. Binòtt per Tombón de galetta. V.
Bigattéra Bacaja(Giorn, Georg. XVI, 313). Biobiò. . . . Dicesi anche delle radiche
Donna che governa i bachi da seta. di scorzonera nondate. PAGANINI.
Biggèll. Dim. di Bicc. Tronchetto(Targ. Ist. Biolla per Béola(pianta). V.
III, 412). Pedaletto d'albero. Biónd ag. Biond doraa. Biondo come oro –
Bigià. Far forca assol (Monig, Serva nob. I, 8). Biond scender. . . . . Biondo sbiadato.
Bigliàrd ag. nelle parti Tavolazz. Tavola, STRIGELLI.
e nella riga ult. della col. I.* p. Io4 Biondinna. Biondella. STRIGELLI.
ag. Goeubb, Colp goeubb, Stecca gaeub Biòtt ag. Fà trà biott vun. Mettere a ar
ba, Blocch, Gir, Canton, Iuversada, dine come un san Giovanni(Monos. 277).
Facciada, Traversin, Doppiett, Tri Far mettere uno come Dio lo fece(id. 161).
ple, ecc. – ivi a col 2.º ag. Giugà Fare spogliare in nudo o tutto in nudo.
ai quindes omen, e si fa niettendo al Biottin. Ignudino(“tosc. – T. G.).
tri cinque birilli (oltre a cinque di Biottin diciamo anche in f di sust,... Quella
mezzo) nel mezzo di ciascuno dei due picciola parte del corpo che veggasi
quad ati che formano il bigliardo, e si scoperta me- re non sia uso averla così.
va ai quarantotto punti -- ivi ag. pure Per es. Cosseel sto biottin, accennan
Giugà a la piramid. . . . . Giuoco poco do petto, spalle, ecc. scoperte alquan
usato oggidì nel quale dispongonsi a to. STRIGELLI.
triangolo quindici palline segnate dall'1 Birba ag Birba chi manca.... Dicesi da
al 15, e con altra palla colorata si cerca chi dà o tiene convegno per obbligarsi
di cacciarle in buca, e chi ne manda a stare nel convenuto.
in buca di più e di più alto numero, Birbonscèlla Ribaldella(Cant, Carn. I, 12)
onde se n'abbia maggior somma, que - vezz. Furbacchiola – e così al masch.
gli vince, STRIGELLI. Ribaldello.
Bigliardée. . . . Fabbricatore di bigliardi. Birlà. I Fabbricatori di fiori finti dicono
STRIGELLI. così il Ricoprire il gambo del fiore fatto
Bigliettàri. T. For.... Creditore con vaglia. di filolino di ferro colla carta verde o
Bigliettàri. T. Teatr... Chi paga il biglietto d'altro colore analogo alla pianta,
ogni sera per entrare in teatro; è voce Bilà, ig V neggiare. STRI ELLI.
di relazione contrapposta ad Abonia. V. Birlo ag Aadà foeura del Lirlo. Uscir di
Bigolà el temp. V. in Témp nel Voc. stan l'a(Arid. II, 1).
Vol IV. -
d
BO B ( 26) BOC
Birlo per Ranna(altra, balocco da fanciulli B6 b6. Bu bu (Doni Zucca p. 62 verso ).
detto Ronflement du diable dai Fr.). V. Voci imitanti l'abbajar del cane.
Biròcc ag. I Sicil. lo dicono Broccia, voce Böcca(Acqua in). Muci. Buci. Zitto.
alla quale il Voc. sicil, contrappone Birba. A mezza bocca. Con bocca piccina(Pe
Biroeò. T. de' Calzol. ag. Stecco, per indu cor. II, 153).
zione dall'essere detta dai Toscani Pian A tirà i cavij de la coppa fan dervì
tastecchi la nostra Sbròsciora. V. la bocca. V. in Cavèll nel Vocabolario.
Biròlo scherz. per Biroeü(servitore). V. il Voc. Avegh la bocca cativa. Aver la bocca
Birra ag Ela e Cocchela(Magal. Op. 338). cattiva(“tosc. – T. G.). Sentirci mal sapore.
Birra de Ciavenna. . . . Sp. di Birra Bocca de basitt... . Bocca che alletta
forte con poco fermento. a baciarla. STRIGELLI.
Birra de fambros.... Birra di lamponi. Bocca tas! Zitto ! Muci ! Buci !
Birra de limou.... Birra di limoni. Dervì la bocca i scarp. V. in Rid.
Bisàcca. Bisaccia. V. Sacchètta nel Voc. Dolz de bocca. . . . Ag. di Cavallo
Biscambìggia. Barbalacchio. Baggeo. V.Badée. docilissimo al freno. STRIGELLI.
Bisestil. V. Besèst. STRIGELLI. Fass de bonna bocca. Boneggiarsi o
Bisgiò. T. di Stamp. corr. Nome di quei Re Farsi bello o Farsi buono o Abbellirsi
goletti sbiechi che abbracciano le facce di checchessia.
di stampa dalle bande del telajo, e for La bocca l'è fada per parlà. . . . .
zati dalle biette, le tengono ben assette. Dettato di chi si scusa del suo dire
Bisgiò e Bon lavò ag. Buonaspesa(Lippi cose forse da tacersi. STRIGELLI.
Malm. I, 71 ). Mej euu de marì che bocca de fioeu.
Bisgiorèll ag. Che pare un perlino. V. Fioeü in queste Giunte.
Bislónga. V. il Voc. in Càrta. Morì minga la lengua in bocca. V. in
Bisceù. Bugnereccia(Last. Op. II, 196). Léngua.
Bisoeù, v. contad. Vespajo. Nas che pissa in bocca. V. Nàs nel Voc,
Bisògn ag. Fà bisognº Che serve? Non serve. Per bocca. T. Medico. Per bocca.
Via. Modo col quale eerchiamo d'eludere Per nun ona bocca pù e men l'è
i ringraziamenti altrui, come dicendo l'instess.... Lo diciamo per obbligare
Non è cosa che meriti tanto. STRIGELLI. a starsi a pranzo con noi chiunque te -
Bissa (Andà in ). Andare a biscia (Alleg. messe d'incomodarcene; e nota bene a
pag. 222). Andare colle gambe avvolte pranzo soltanto, perchè a tutto transito
(Dante). i Toscani dicono che Una bocca di più
Bissa. fig. Donna serpentosa(Caro Stracc. II, in una casa fa, cioè porta spesa.
2). Draga(Berni Orl. inn. LXV, 29). Restà-lì con la bocca averta o con
Bissa bissòrbola per Orbesìn. V. tanto de bocca. Strabiliare. Maraviglia
Bissètta sig. 3° ag. Serpetta, re. Inarcar le ciglia – fig. Rimanere a
Bissin. Pidocchino(Doni Zucca p. 2o9 verso). denti asciutti o secchi.
Bissoeüla.... Monetina battutasi la prima Vess alt de ciel de bocca e spazios
volta in agosto 1409 nella nostra città. de ganass. V. Mangiòn nel Vocabolario.
Ne andavano tre per ogni due denari. Vess ona bocca inna. Esser boccuccia
Bissòrbola per Orbesin. V. (“tosc. – T. G.).
Bivaccà. Essere a campo(Sacch. Nov. 225). Bócca. V. in Onza d'acqua nel Voc.
Bizzarìa. Bizzarria. Ticchio. Capriccio. STRIG. Böcca de scisterna. Seggiola. Ha Sigill.
Bloccà e Blòcch. T. del G. di Big . . . . Chiusino.
Il ridurre per così dire ad assedio le Boccà i cò. fr. cont. br. Attestare i tralci del
palle dell'avversario. le viti quando la cima dell'uno si lega
Blùsc. V. Sblùsc nel Vocabolario. colla cima dell'altro nel tenderli. VILLA.
Bò ag. A cà sò la vacca fa stà el bò. V. in Boccàda ag. Ciappà ona boccada d'aria.
Vàcca nel Vocabolario. Prendere una boccata d'aria(Gh. Voc. cit.
Boàa ag. Granchi teneri o mutati(Scap. Op.). il Fag.).
Bobarim. Buicina(“tosc. – T. G.). Maloretto. Intant che la bè la béra la perd la
Bobba. Bigitta(Manni Veglie III, 92). boccada. Mentre che il can piscia la le
Bobinè..... Sp. di stoffa di cotone. pre sbietta,
BO C ( 27 ) B OF
0na boccada de fem o sim. . . . Pa Boccón sig. 4° ag. I Fr. chiamano an
stetto dato al cavallo o sim. tra via. ch'essi Boucon un tozzo avvelenato. STRIG
Boccadùra. v. cont. br. Tralciaja che si at Bocconscell )
testa con un'altra. Il complesso di quei Bocconscin per Boccone squisito. STRIG.
due tralci che si tirano pel lungo l'uno Bociciò. Guazzabuglio. Confusione. STRIG.
verso l'altro da due pedali di vite di Bodìn ag. Pudino(Targ. Ist. III, 165). Po
stanti fra loro. Le Boccadur sono pre dino(ivi 338 se non è errore di stampa).
cisamente i Rumpi o Traduces dei Lat. Boètta. ag. Bussolotto(Targ. Istit. III, 417).
quibus vites ex arboribus in arbores tra Boeiù ag. Ciod de boeu. V. Ciòd nel Voc.
ducuntur, et sibi mutuo connectuntur. Et Boeücc ag. Boeucc de pont. V. in Pönt.
si tradux traducem non contingit, media Fà boeucc. Rompere la calca. Farsi luogo.
virga inter eos deligetur(Colum.). VILLA. Fà on boeucc in l'acqua. V. in Acqua
Bocchè ag. Bocchetto disse licenziosamente in queste Giunte.
il Magal.(Op. 416) per Mazzetto di fiori. L'è mej on pezzoeu defferent che on
Bocchèll e Bocchellin. V. in Onza d'acqua. boeucc a vardagh-dent.... Lo diciamo
Bocchèll de pippa. V. Bocchìn. STRIGELLI. per esortare i famigliari a non essere
Bocchètta. T. de'Murat. e Conciatetti... . avari di rappezzature ove occorra; me
Un quarto od una metà di tegolino che glio il rappezzato che lo stracciato.
si colloca fra canaletto e canaletto a Boeücc fig. per Bottega o stanza piccina;
sostegno e sollalzo. e diciamo anche On boeucc d'ona bot
Bocchètta. V. in Portéra e in Timón nel Voc. tega o sin. V. Tanabùs.
Bocchètta(ne formi da l'ane). Sfogatoio. Boeucc del banch.... Quel fesso per cui
Bocchin. Imboccatura. Nelle chiarime(clari i bottegai fanno scivolare nella cassetta
nett) è quel pezzo in cui s'infigge la del banco i danari che delle loro merci
linguella(ancia). ritraggono dagli avventori.
Bòccia. Boccia. Ampolla. STRIGELLI. Boeirc nel Basso Milanese per Bürc. V.
Boccòn ag. A tocch e boccon. V. in Tòcch. Böff(gioeugh). Il Fare a soffino.
Boccon de dama. Bocca di dana. Sp. Bóff. gergo. Pòdice. STRIGELLI.
di dolce. Böffa(la). Gergo de'Macellai per Coradèlla. V.
Boccon de scior. Boccon da signore Boffà ag. Boffà in la lumm. Oscurare, Eclis
(Mag. Op. 78). sare il merito altrui. STRICELLI.
Boccon dobbiaditt. V. in Obbiadìn. Boffà sui did. . . . Fiatar sulle dita
Chi vocur mangià on bon boccon man per riscaldarle. STRIGELLI.
gia on pollin gross come on cappon. V. Böffen dedree. Soffiami dove si soffia
Pollin in queste Giunte. alle noci(Nelli Vecch. Riv. II, 14).
Fà-giò a boccon. Abbocconare. Giugà a boffà. Fare a soffino.
I bon boccon costen car. Ciò che Te podet boffagh dedree. Soffiagli die
piace alla bocca sgusta la borsa; al che tro(Cecchi Moglie IV, 9 ).
i ghiottoni rispondono Che colpa n ha Boffà. fig. . . . Suggerire di nascosto e
la bocca se la roba è cara? sull'atto. STRICELLI.
a Levaa a boccon ag. Allevato con Boffà. Ansare – Ripigliare il fiato. Lassem
ogni cura; compiutamente e finanente boffà on poo. Lascia che io riabbia un
educato; metafora tolta dagli uccelli po' di fiato. cit. il Caro).
che si allevano nidiaci, acciocchè me Boffàda de vent. Buffa di vento (Gh. Voc.
glio riescano per uccellare, dando loro Boffètt. gerg. scherz.... L'Armi da fuoco,
l'imbeccata(el boccon). VILLA. e specialmente i Cannoni. Anche i Pro
On boccon in pee. Un bere tosto tosto venzali chiamano Soufflaires le pistòle.
(Cecchi Stiava III, 2). - Boffètt per Boffettònn. V.
Tajà a boccon. Abbocconare. STRIG. Boffètt(nanti e da calesso) ag. Le sue parti
Trà a boccon. Abbocconare. STRIGELLI. si veggano più specificate in Lègn a
Vess on boccon amar che giusta el pag. 357 del vol. 2.° e nelle rispettive se
stomegli... Incorrere in alcun male o di alfabetiche o nel Voc. o nelle Giunte.
dispiacere che liberi da molti altri più Boffettaria.... Nome collettivo delle pelli
risentiti e dolorosi. DE CAPITANI. lavorate in arnesi da militari e cavalcatº
BOL ( 28) BOL
Boffettìn. Soffiettino('tosc.). Bölgira ag I stell la bolgira. Stelle in la
Bòggia = a formera ag. V. anche in For (Alleg. 149). Mader la bolgira! Madre
néra – dopo a Basìn ag. Anda-sù de dò, mi piacque!(Firenz. Trin. I, 1 e II 2).
Legn e legn, Boggia resta (colpo col quale Pentiment la bolgira! Pentimento mi piac
si truccia altra pallottola facendo rima que! (Nozze di Maca III, 1). Padrone....
nere la propria al luogo della truccia Padron mi piacqueſCompar.Pellegr.III, 7).
ta). STRIGELLI. La bolgira la bolgira la ven, ecc.. -
Boggìn fig.per Bottega o Stanza assai piccina. Dett. che usiamo per accennare che
Bogginètt ) .... Fig. per Stanza o Bot un tale a noi presente sia stizzito. STRIG.
Bogginìn |tega di là da piccine. Romp o Seccà la bolgira. Annoiare.
Boggitt in di ganass. Fosserelle nelle gote Far impazientare. STRIGELLI.
(Pecor. II,3o3). Gl'Ing. le dicono Dimples. Bolimà. . . . . Sottoporre al dazio d'un
Boin..... Picciol boa. V. Bòa nel Voc. soldo le vendite di vino al minuto,
Boìs(Bottega del Rosticceria(“fior. – Meini come lo spiega P. Verri – Il bollino
in Tomm. Sin. a Osteria). è una gabella, per cui si fa pagare un
Bòita (seno) si corregga secondo ciò che ne soldo per ogni boccale di vino che si
dico in Papin nel Voc. vende al minuto – L'anno 1626 nien
Bòja. fig.... Medico salassatore eccessivo; tre la Camera per l'infelicità dei tempi
Chirurgo spietato nelle sue operazioni; si trovava in angustie, si pensò alla
Uomo crudele e sanguinario. STRIGELLI. creazione di questo nuovo balzello. V.
Bòja. Voce di gergo finanz. per Carne. Verri Dial. sull'abolizione del Bollino –
Bòja (Insalatta del V. Insalàtta in q G. Opere inedite. VILLA.
L'è mela morì in man del boia vecc Böll. . . . . Il marchio della carta – Ofizzi
che del boja gioven ... Non è impru del boll. . . . . L'uffizio che attende al
denza l'indirizzarsi a chi è pratico della marchio della carta. STRIGELLI.
cosa, benchè talora sorta il contrario Böll(Dà-foeura o Vegni-sù el). . . Enfiarsi
effetto. Corsi. là dove s'è tocca una percossa. STRIG.
Bojàcca. . . . . Quel cemento di gesso o Bollà. . . . Percotere sì da cagionar ber
sim. che appiastrato su legni, tele, ecc. noccolo. STRIGELLI.
serve a formare statue e rilievi per fe Bolladór. Bollatore ? Chi bolla merci, sta
ste di momentanea durata. STRIGELLI. dere, carte.
Bojàda. Bajata(Doni Zucca p. 6o verso). Bollàss. . . . Farsi un bernoccolo perco
Bojadinna(Dagh ona). Dar due boccate d'ab tendo in checchessia. STRIGELLI.
bajamento(Doni Zucca p. 6o verso). Bollètta ag. E dipinta dal Caro(Com. p. 93)
Bojòcch ag. Abass i bojocch.... Per es. per una Pelliccia di camicia ricamata come
Quand se parla de lu abass i bojocch. di zafferano che pende fuor dalla brachetta.
Ei ne disgrada l'acqua delle giuggiole, Bollètta(Tutt in virtù de la santa). Biso
cioè Egli non è secondo ad alcuno; e gnino fa trottar la vecchia. Il lat. Ingenii
dicesi le più volte ironicamente. largitor venter – E talora anche Canta
Bolch ag. ed un quarto detto Bolchètt. bat vacuus coran latrone viator.
Bolgée. Borchiaio. Vess in bolletta perfetta. Essere smun
Bolgètt. s. f.pl. Nel B. Mil. significano sol to affatto di moneta (Alleg. p. 37). Vedi
tanto Pere o Mele cotte nel forno. CoRsI. Della Bolletta o sia della deficiente fortu
Bolgètta ag. Fà bolgerta. Immezzire. Dicesi na, dialoghi tre. Milano, Silvestri, 1813.
delle frutte – e per Dinojare. VILLA. Bollètta sig. 1° ag. V. Offizi di bollett.
Fà i bolgett dur. Sodare la neve(Nen Bolletta de transit. Patente di passag
cia da Barb. st. 31). gio la dice il Caro(Apol. 53) con voce
Parì bolgett.... Lo diciamo de'frutti dei suoi giorni.
allorchè sono duri per troppa acerbezza. Bollettòn. . . . . Licenza che dà il buon
Tirass-adree i bolgett. Fare alla neve governo (la polizia) di servirsi de'cavalli
(Nenc. da Barb. st. 31). di posta. STRIGELLI.
Bòlgia. Borchia. V. in Mòrs. Bolognàa eg. Varda a no restà bolognaa !
Bolgia a la napolitanna. V. in Bar Bada che in Bologna tu non sia Bologna
bozzàl in queste Giunte. (Fir. Luc. II, 1).
BON ( 29 ) BOR
Bölp ag. La bolp(volpe) dove la loggia la Bondonà. . . . . Chiudere col tappo la
fa minga dagn... Modo proverbiale br. botte. STRIGELLI.
significante che i Ladri matricolati e sa Bonettaria.... Nome collettivo d'ogni epe
gaci non rubano nel loro paese. VILLA. cie di berretti, turbanti, ecc.; come a
Bolpàtt. m. Bolpàtta. f. Bo'pattón Bolpat dir Berrettame.
tònna. Furbo, malizioso e ghiottone. Ga Bongioeügh. ag. Al giuoco delle pallottole
glioffo – Cialtrone – Cialtrona. VILLA. (bocc) vale ad esprimere che si tira la
Bolzón. Voltoj, V. Mòrs nel Vocabolario. pallottola, quando il punto esistente non
Dolzón(Campann a); che se sonen a bol si può giudicare da lontano, col patto
zon, come quelle di Santa Maria Po che se a chi tira non toccasse ripren
done in Milano, inolto diverse (nel ca derà la propria pallottola. STRIGELLI –
stell) da quelle che van a roeuda. VILLA. V, anche in Gioeügh nel Vocabolario.
Bombàa. Agg. di Véder. V, il Vocabolario. Bonmercàa, ag. El bonmercaa el nerina
Bombardà. Scanonezzare. PAGANINI. l'omm a l'ospedaa. V. in Ospedaa e
Bombàs in fiocch. V. Fiòcch nel Voc. in Börsa nel Vocabolario. -
zio fra membro e membro di figure Bussolòtt ag. Giugador de bussolott. Tra
aggruppate, o fra oggetto e oggetto sul gittatore. Tragettatore. Giocator di mano.
davanti della tela per cui se ne vegga Bagattelliere.
il fondo, e rifuggono dal farne troppi. Bussorin. V. in Insed nel Vocabolario.
STRIG. – V. anche Disègn in queste Giunte. Bùst. ag. Podè fà vegnì quij de Bust....
Bùs. s. m. ag. Podè fà nè più nè men de Lo diciamo di stanze o simili troppo
quindes bus. fr. del B. Mil. Poter fare anguste, accennando scherz. che si fa
quel poco a mala pena. CoRsi. ranno allargare a spalle così come nar
Busa. v. br. cont. Borro. Botro. Burrone. rasi per celia che volevano fare col le
VILI.A. -
Busecchìnna. Trippettina(“tosc. – T. G.). Buttér ag. Avegh el cuu sul butter o sul
Busiàrd dicono nel contado verso il Coma velù. V. in Cùu in queste Giunte.
sco per Bosàrd. V. FIGINI. Butta butter.... Così dicesi fra noi da
Bitsin ag. Foretto – ed anche Stanzibolo. chi scoprendo le carte da giuoco si au
Buslecchin(Andà in inguent de). Lo stesso gura di trovarle buone, essendo il butirro
che Andà in inguent de mislucchin. V. cosa dolce, pingue ed accettevole. STRIG.
nel Vocabolario. STRIGELLI. Butter de tocch dicono i Brianz. per
Busced de l'acqua per Navèll. V. nel Voc. Butter de montagna. V. in Buttér.
Bùssera. Bronzina. V. in Sprésg nel Voc. Nodà in del butter ag. Figuratamente.
Busserée sig. 1.º corr. le ultime righe come Buttì. v. cont. br. Sciamare. Fare sciame –
siegue: E quello che i Fr. chiamano E usasi anche nel secondo sig. accen
Bedeau e i Ted. Messner o Kirchendiener nato sotto Buttìda. V. VILLA.
– Quando lo scaccino va cercando, ecc. Buttida. v. cont. br. per Buttàda(sciane). V.
Busseròtt sig. 1° cangisi come siegue: Usasi anche per significare Covata, Folata,
CA (36 ) CAC
Fucinata, cioè moltitudine qualunque Bùza o Bùza de casciada. . . . . Sulle co
di esseri animali, ma non mai disgiunta stiere del Lago Maggiore e nelle valli
dall'idea del nascere, del procedere da aggiacenti è il nome di quel torrenti
altri; chè mancando questa idea non gonfi dalle piogge pei quali i pedoni
direbbero già Buttida, ma sibbene For d'alberi, entrati nella via detta traccia,
uighée, Vespee e simili. VILLA. se ne vengono a rotta al lago.
terni delle carrozze. Sotto ai cristalli Caghettìm. (in senso mite o piacevole).
fa ufficio di listello inferiore e di listello " ), centello, cippino,
Caghìn.
superiore intercludenti quella specie di Cagiceiù. V. poco sopra Cagètt.
tondino che quei dell'arte chiamano fra Cagiòtt ag. Andà in cagiott. m. br. V. quì
noi Cervelaa. Simiglia al Nervettin che sotto Cagiottàss. VILLA.
s'interpone nelle costure delle pelli onde Cagiottàss. v. br. Cagliarsi. Dicesi pro
si ricopre il sedere delle seggiole e sim. priamente del latte che si coagula al
Cadenin ag. Ricamm a cadenin. V. Ricàmm. lorchè bolle per qualche cosa acida che
Cadènn. T. d'Ingegn e Geomet. Catene vi si ponga, o che vi cada dentro. VILLA.
(Fabbroni Teorie Stima fondi p. 18). Càgna. T. de Pettin. . . . Forapettini.
Cadènna. T. de Fornaciai.... Quello Strato Càgna. T. de Sellai ag. Il Diz. Artig. dice
di matton crudi che nella fornace sta che i Toscani la chiamano Morsa a cosce.
di mezzo fra il cavallo e lo strato a spi Càgna. Ad. d Uga. V.
napesce (el scannapess), ordinato sì che Cagnà per Mòrd. V. STRIGELLI.
dia modo al fuoco di venirvisi aggirando. Cagnàda per Mordàda. V. STRIGELLI.
Cadènna. . . . . Il catenone che chiude Cagnètta. V in Cossón in queste Giunte.
alla notte il passaggio alle barche nei Cagnoeiù ag. Cagnocu del muson guzz. Le
nostri canali verso la città. STRIGELLI. vriero. V. Livrée nel Voc.
Cadènna de giazz?... Catena da ruote per Cagnoli. fig. . . . . Uomo coraggioso e im
ritegno in quei luoghi ove sia ghiaccio. pavido. STRIGELLI.
Cadréga (Mett el cuu in). V. Cuu in queste Cagnòn pos. e fig: ag. Canone(“tosc. -T. G.).
Ciunte.
Cagnònna ag. Cagnaccia(Alleg. p. 132). Don
Cadregàscia. Seggiolaccia(Pr. fior. IV, 111, 49). ma crudele.
Cadreghin de boeucc ag. Seggettina col fo - Caijnètt. Crudeletto.
rame nel fondo. Cajroeù scherz. per Carce). V. BIFFI.
Cadregòtt. Seggiolone. Cajroeù per Maa de la formiga. V. in Màa.
Cafè brulé (dal fr. Cafe brile).... . Caffè Calà o Lassà-giò i bragh. V. in Bràga.
stretto e fatto collo zucchero abbrostito. Calà on ett ag. Restar poco(Ariosto
Cafè (Color). V. in Colór. Orl. fur. XVII, 125 e XX, 13o).
Cafè e panera divis. . . . . La nota be Calabràgh cg. – Cubà(dal fr. Cu-bas) presso
vanda allorchè ne sono recati innanzi noi è il Calabrache in cui ognuno cerca
separati il caffè e il fior di latte. STRIG. di fare il meno di carte che può, ma è
Caſè (Notizia de. V. in Vös nel Voc. obbligato mettendo una carta sul tavo
Cagà ag. Cagà a brasc dopo aperta ag. e liere a prendere con essa quante più
in generale Fare i suoi agi accoccolan carte combinate corrispondano al nu
dosi senza sedere a sella. BiFFI. mero di quella. STRIGELLI.
Chi t'ha mai cagaa. T ho in cupola. Calamìnna. Zinco. Giallanina.
STRIGELLI. Calamitta(La) la tira el ferr ag. La calamita
E mì caghi. E si passi, io vo'cacare tira il ferro, e i buoi tiran l'aratolo(Nelli
(Domen. Facez. 33o). Vec. Riv. III, 23); e spesso anche La
CAL (38 ) CAM
giovane allato all'uomo è una fornellina Caliss Voce del B. Mil. usata nella frase F1
di concupiscenza. par on caliss e minga on cavall equi
Calamitta. fig. . . . Cosa attraente in ogni valente a quest'altra: El par el cavall
genere. La calamitta di bojad di can, de l'Apocaliss, poichè credo che Caliss
Vess la calamita di basitt, di s giaff, e non sia che abbrevlatura di Apocalissi.
sim. Chiama i bai, gli schiaffi, ecc. CoRsI.
Calancà(in)dopo telaag. di cotone. PAGANINI. Calissoâr cg. Gli Oriuolai dicono i loro
Calànt. V. in Lùnna. calissoar (dal fr. equarrissoir) Stampi.
Calcadèll. Din. di Calcàa, V. nel Vocab. Càll. Callo. Ugnello ne cavalli.
Calcagnocù per Retenùda. V, nel Vocab. Callista. ... Tagliacalli.
Calcèster. Calcestruzzo – ed anche Ma Calór. Calore. STRIGELLI.
cerie. SfrIGELLI. Dà foeura tanto calor o tanti bros
Calcinaroeò. Calcinello – Maggi Fortif. sajoen Imbollicare.
p. 88, 2 = Si dicono Calcinelli certe Calòtta de muson Vin Musón sig. 3.º nel Voc.
pietruzze le quali sono dentro nella Calvàri (Mostrà el). V. Piàzza fig. nel Voc.
calcina. Queste macerandosi poi, fanno Càlz. V. in Timón nel Voc.
crepare la calcina e il muro = Siffatti Calzadùra. Calzatura. Calzamento.
calcinelli o pietruzze calcari si trovano Calzadura(nelle carrozze) V. in Mataràzza.
talvolta eziandio nei mattoni e, mace Calzettarìa. ... Nome collettivo delle varie
randosi, fannoli prima gonfiare e poi specie di calze.
sbullettare = Bisognando in casi di Calzettìnna(In) . . . . In calze di gala e
necessità adoperare la creta che abbia coi calzoni corti.
molti sassetti, i quali ne mattoni di Calzolàr de donna – d'omm.... Calzolaio che
ventano calcinelli e li rompono come lavora sole scarpe da donna - da uomno.
sentono l'umidità = Il med. Maggi Calzonitt ag. Calzonucci(Pan. Poet. I, II, 17).
ibid. p. 88 a – VILLA. Calzonetti(“tosc. – T. G.).
Calcinée. T. de Conciatori Calcinaio. Caunàja... V. anche Gardinàla in queste G.
Càld cg. Caldi che bujen. . . . . Le ca Camaràda dopo Paraninfo ag. o sia Auspi e
stagne bollite, dal grido che leva chi Cannarètta ag e per lo più due fascine
le mette in vendita. STRIGELLI. legate in una
Càld de testa. V. in Tèsta nel Vocabolario. Camariglia (dallo spag. Camarilla). . . . Il
Caldànna... Serbatoio d'acqua o sia Cavo consiglio intimo del sovrano – e fig.
fatto in un luogo inculto, tutto arginato Chi ne fa l'effetto, od ogni simile adu
all'ingiro, nel quale si fa stagnare nanze. STRIGELLI.
l'acqua cruda per renderla meno frigida Camarìn. T. Teatr... Camerino. Nome degli
e quindi più atta a fertilizzare i campi. stanzini laterali al palco scenico ne quali
Caldànna ag. V. anche Terràzz. si vestono gli attori – ed anche... Resi
Caldarón dopo insieme ag. Ed anche Rag denza dell'impresario e de suoi impiegati.
guagliare uno al comune delle persone – ed anche . . . . il Luogo dove si
senza scernernelo come più virtuoso e tengono pel momento in arresto coloro
singolare. STRIGELLI. che commettono azioni lesive dell'or
Metti tutt in d'on caldaron. Mandar dine in teatro. STRIGELLI.
tutti alla pari (Cr. in Mandare S XLV). Camarin.T. de Fornac. V. in Pilastrinsig. 3.°
Caleidoscòppi.Caleidoscopio(DeMar Diz.et) Càmber. V. in Rolò, Schenàl, Timonèlla, ecc.
Calénd ag. V. anche Carén – e si can Cànubi ag. Avè o Dà in cambi, Fà cambi.
celli essere la voce affatto sconosciuta Avere o Dare a baratto, Fare baratto.
in città. BIFTI. - Càmbi de carrozz. Scambio ? STRIGELLI.
Caliber.T. d'Orol. Calibratio. Piastretta d'ot. Càmbi (Mett el). Dare un supplente –
tone o di cartone sulla quale è segnata Andà per cambi. Fare il supplente. STRIG
la grandezza delle ruote degli oriuoli. Cambià i cavaj. . . . . Mutarli alle sta
Calibera pignon. Calibratoio da rocchetti, zioni postali. STRIGEILI. E di qui la
Calicàtt (In). In Ismirne(“tosc.). In luogo Cambiatura toscana.
lontanissimo. Fattela cambià. . . . . Lo diciamo a
Caligo. v. venez. . . . . Gran freddo. STRIG. chi ci narra una ſola incredibile. STRIG
CAM (39 ) CAM
Cambiàl (Accettà, Protestà, Scuntà oma). El me farav perd anca la camisa. Mi
Accettare, Protestare, Scontare una cau vincerebbe gli occhi(Cecchi Dote III, 5).
biale (“volg. ital.). STRIGELLI. Levà-sù con la camisa inversa ag. Fare
Cambialètta ag. Cambialina. Cambialetta, Can una levataccia (“tosc. – T. G.).
bialuccia(“tosc. – T. G.). Camisa. T. dei Fondit. di bronzo. Camicia?
Cambiavalùtr ag. Cambiamonete (Pan. Viag. Camisètta per Sceinisètta. V. nel Voc.
II, 2 I 1). Cambiavalute (“tosc. – T. G.) Camisceùra(Bell in fassoeura, ecc.) corr. colle
Cambrètt... Uncinetti che posano sugli stag quali in coi quali.
gi(stasgett) defilatoi a reggere il filo torto. Camisòtta più spesso che Camisott de scu
Cambrì ag. o Cambrìcch. Voce derivata daria. STRIGELLI.
probabilmente da Cambridge, città d'In Camolòtt dicono alcuni del contado per Ca
glilterra. STRIGELLI. gnón (bruco). V.
Cambronin. Maniglia. Càmp ag. A camp tempestaa no var be
Camèll ag. Vedè el cammell. fig. V. Batt i medizion. m. br. A torre rovinata non
or in Ora nel Voc. serve puntello. VILLA.
Càmer (el) ag. La Guardispensa(Domen. Fa Andà ai Campi Elisi. V in Elisi.
cez. 33o). Càmp sig. 2 ° ag. Avegh camp de fà, dì, ecc.
Patron de l'assa del camer. V. in Pa Aver modo a fare, dire, ecc. STRIGELLI.
tróa in queste Giunte. Campàda sig. 3 ° dopo ponti ag. e fra co
Camera ag. In camera caritatis. A quattroc lonna e colonna o pilastro nei portici.
chi, ed anche Per bene. – Tel disi in VILLA.
camera caritatis. Sia detto fra noi e per Campada. Intercolonnio. Intercolunnio.
bene. Campàgna. . . . . Il complesso dei campi.
Menà per i camer o per le belle sale. La campagna l'è bella. . . . . L'aspetto
V. in Sàia nel Voc. de campi promette buon raccolto. STRIG.
Càmera. Camera. – Camera aulica, Camera Campagna de brocca. Paese asciutto,
aulica. SIRIGELLI. STRIGELLI.
Cà de la Camera. . . . . Quella Casa Sorbett de campagna. V. in Sorbètt.
di ragione dello Stato in cui abita l'ispet Vess in campagna. fig. Essere rizzato
tore o il custode del canale o del fiume a panca. Essersi ben riavuto da alcuna
navigabile presso il quale è posta. STRIG. malattia.
Campanin. Al modo proverbiale Rar come Campànna. Campana. Negli ostensori è queſ
i campanin in disces cg. Appiè del ro la scatola di vetro che comprende in
vinato Castello di Cernusco Lombar eè l'ostia.
dorum prima del 1839 si vedeva sor Campàsc. Campaccio?
gere isolato dal mezzo di larga e folta Campée. Massajo. Massaro.
siepe un antico e rozzo, ma ben con Campéesig. 1. ag. Sopromo(Ros.L.Stroz.V,3).
servato campanile, protetto da due gran Campée a (Cianà pegn al) ag. E spesso
noci – E stato con poco savio consi anche . . . . Domandare garanzia a chi
glio abbattuto per far materiale; e non ha facoltà di danneggiarne a man salva
se n'è cavato altro se non che s'è di STRIGELLI. -
strutta una cara anticaglia che faceva Campéev. b.sin. di Còbis. V. nel Voc. VILLA.
bell'effetto con tutto il dintormo, ve Campiòn. . . . . Modello sul quale valu
duto a qualche distanza, ed era per tare le cose da fabbricarsi o sim. STRIG.
ciò dai paesisti frequentemente visitato Camusción ag. Vess in camuscion. Esser
e disegnato. VILLA. segretante(Band. leop. – Mol. El.).
Campanin. V. in Vös nel Vocabolario. Càn ag. A la cà di can. V. Cà in queste G.
Campanin... Nome dato a capriccio dagli Besogna lassà stà i can che dorma ag.
alunni dell'Accademia di B, era alla le. Chi tocca il can che giace se ne pente
zione prima di ornato a mano libera (Pan. Poet. II, xv, 9 ).
del Corso Albertolli. Can boldo ech o bordocch Dogo. Cane
Campanìn. Leucojo. da toro. Dall ingl. Bull-dog. STRIGELLI.
Campanìtt. V. anche Giazìnt vol. II del Poc. Can de Dio. m. basso. Un Ezzelino.
Campanìtt in del coo o in di orecc. Zufo Can del miaroeu. V. in Miarcelà nel Voc.
lamenti nel cervello o nelle orecchie(V. i te Can de trifol. . . . . Cane, e per lo più
sti addotti dai dizionari in Zufolamento). barbone, avvezzo a cercare i tartufi.STRIG.
Campànna ag. Campanna che sonna de Can de volp.... Cane da tasso? STRIG.
crepp. V. in Sonà nel Vocabolario. Can ingles. Cagnuccio inglese(Fag. Rin.
Campanna de foeugh . . . . La cam II, 14t e. l) il quale « Cionde la certi
pana che dà segno d'incendi. STRIG. orecchi lunghi un braccio Peloso come
Fà sonà la campanna. . . . . Correr un orco no,
a segno. Fare che alcuno stia sù ritto posa tutto lungo via la così detta sta
come un cero. VILLA. sgetta del filatoio affinchè il filo passi
Candira ag e in gergo La Moccolosa. Candir liscio e senza rompersi dalla rotella(can
noeuv. . . . Non istate per anco accese. panin) ai naspo.
Fenida la messa, l'è fenii i candir. Canettàda. Tocco di lapis. Tocco di matita.
V. ia Mèssa nel Voc. – Ai Brianzuoli Canettadùra. . . . Il lavorare a vergole.
invece è come l'altro Anda-gio col so. Canetté. Vergole a cappuccio o a filo (Cini
V. in Sò. VILLA. Des e Sp. III, 8).
Vess in coo la candira. Frase del cont. Càneva ag. Caneva femena... . I nostri con
brianz... Essere maturo il giorno. VILLA. tadini chiamano così impropriamente le
Candirée(Vess in sul) ag e nob. Rilucere pianticine di canapa sterili o che non
come lucerna sopra il candeliere(Vite SS. danno seme – come impropr. dicono
mascia quella che dà il seme; e dicono
PP. I, 9).
Candirón. Corno(Scap. Op. p. 43). Quello i semi assai verdi essere quelli onde ma
de galli d'India. sce questa loro falsa canapa maschia.
Candirón d'on omm. Sparagione(“tosc.T.G). Canevée. v. br Canapaja. Luogo seminato
Fuscràgnolo. -
di canapa. VILLA.
l ol. 1 l .
f
CAN (42 ) CAN
Canevin. v.br. Cantinetta? Canovetta.VILLA. Cantà ag. A cantand. Mi par giuoco(Dante
Canevòsa (Avè mangiaa la) m. br. fig. Es Purg. II, 22).
sere in caldo. Andar in amore, o aver Canta canta! . . . . Lo diciamo per
voglia di ruzzar con donne – Vuolsi sinistro augurio a chi non pare curarsi
che la camapuccia riscaldi i cardellini delle minacce fattegli o delle disgrazie
e altri siffatti uccelletti e facciali can che gli sovrastino. STRIGELLI.
tare alla distesa. VillA. -
Cantà roman vale anche per Cosa o
-
stremità della matassa, mentre nell'al Carta del ton, V. in Tón(tonno) nel Voc.
tra si fa passare un altro legno e si Carta dolza.... Carta poco incollata
gira e torce; laddove il Carrell de cavà Carta preparada.... I Litografi chia
ha una ruota dentata che ne fa girare mano così la Carta predisposta con unti
un'altra minore e con questa un gancio per ricavare la copia del mss. da stamp.
che v'è infisso a cui s'attaccano le ma Carta scherzosa Carta indianata
CAS ( 47 ) CAS
Lampion de carta. Fanale di foglio Casàcca ag. Avè voltaa casacca(Som. Men.
(“fior.). VILLA. crit. 1778, p. 47). Essere in là cogli anni.
Omett de carta. l Fantoccio di foglio Voltà casacca ag. Voltar casacca. Cam
Pigotta de carta. (“fior.). VILLA. biar partito, e specialmente in politica.
Cartabiànca(Fà o Dà). V. in Càrta a pag. STRIGELLI – BIFFI.
24o, col. 2.a ultime righe. Casànn del paes – I contad. brianz. di
Cartégg. Carteggio. - Carteggià. Carteggiare. cono forse più propriamente I Maggioré
Cartèll ag. De cartell. Di cartello. Dal ter stem. I Maggiorenti. I Maggiore voli del
mine teatrale e volgare in Italia di Donna popolo, del paese. VILLA.
o d'Uomo di cartello, cioè di primo or Cascà ag. Nell'alto contado la voce è popo
dine, s'è trasportata la frase ad ogni lare, ma nel solo proverbio Chi casca
Uomo di cartello o della prima bussola e chi leva. La fortuna fa del saliscendi.
(Car. Let in. II, 147 e 227), e ad ogni Cascàda ag. V. in Scèrpa nel Voc.
cosa che primeggi nella propria specie. Cascadinn. T. de'Carrozz... Nome di que”
Cartell de tegnì demanz ai ceucc a fusoletti d'ormato con moltissimi de'quali
quij che mennen a fa morì. La Tavoluccia. sono frangiati i copertoni delle balestre
Cartell de sfida. Cartello di disfida. STR. nelle carrozze da parata. Sono di più
Cartèlla ... Cartolare in cui i ragazzi ri specie, cioè A giand. A ghiandine = A ba
pongono i libri che portano alla scuola. lett. A paline = A ſus. Affusolate, e in que
Castigà ona lettera in tant. V. in Càusa ag. Fà causa de sè. V. in Sè nel Voc.
Lèttera nel Voc. (storo. Càv chiamano i Fornaciai tutto quello spazio
Castorin. Droghetto castoro – D. mezzo ca donde cavano la terra pei lavori di cotto; e
Castrà. Castrare libri(Magliab. in Pr. fior. Càv chiamano i Renajuoli quello donde ca
IV, 11, 1o7). vano ghiaja e rena.
Castrà. Spuntare i tralci de poponi(melon). Càv. Fosso. Gran gora. -
catafalch. . . . . Goffo scherzo per Ceri Cav cerca... Fosso scavato di modo che
monia, complimento. Ch'el faga minga possa raccogliere gli scoli dei terreni ir
tanti catafalch. Non faccia cerimonie.STRIG, rigui quasi andandone alla cerca. SrRic.
Catanài vale anche Subbisso, nuvolo, quan Cav va e ven.... Fosso orizzontale
tità grande. STRIGELLI. che dà accesso all'acqua irrigatrice, o
Catàster più propr. che Catastrìn sig. 1° STR. si presenti da un capo o dall'altro. Struc.
Catechética. Catechesi. Cavà usano i Brianz. per Vangare o uc
Catechismim.... Breve catechismo. glio Lavorar ben addentro la terra colla
Catechismo. Catechismo, vanga; nel quale sig. il verbo Cavare
Catechista. Catechista. leggesi usato dal Crescenzi, Villa.
Càtedra(Podenn legg in ) ag. Poterne di Cavà. T. de Ser.... Levar le matassine di
scorrere da maestro. seta dal naspo e passarle al torcitoio.
Catedrategh (On fà). Fare cattedratico, pe Cavà ag. Cavà de fond. V. Disègn in q. G.
dantesco. STR Cava di genoeucc. Il Poplite. SraioELLI.
Catelànn. V. in Lunètt de scocca nel Voc. Càva(Sass de ). V. Sàss.
Catelètt per Catalètt. V. Cavabàll. V. Tirabàll nel Voc. -
Caterinna sevi, Caterinna sont. n. br.... Cavàda Fruttato(Gior, Georg. X, 357 e pas.).
E vale Sono tuttavia quel povero dia Cavador. v. br... Colui che cava la sera. VIL.
volo che fui sempre. VILLA. Cavàgn ag. Cavagn de somenza. V. in So
Catìv ag. De cative cativ no, de bou e bon ménza nel Voc. -
sì. Colle brusche no, colle belle sì. FIGINI. Cavàgna cg. Cavagna de ciel. V. in Zèsta.
Cativàsc e Cativón usiamo anche spesso per Cavagna di bottegli. Salvafiaschi. Por
dolce rimbrotto. STRIGELLI, tafiaschi.
Catòi per Prigione. V. Preson nel Voc. Dimm anca cavagna rotta. Lo stesso
Catòpia. Trabacca di frondi. Frascato. Ca che Dimu anca bus negher. V. Büs nel
panno di frondi verdi di vite, carpi Vocabolario. BIFFI, -
ne, ecc. – Talora si usa anche in senso Segond che l'è la cavagna glie se
di Stamberga – Pare voce composta di tacea el manegh. dett. br. Qual monete,
ca(casa) e topia(pergola). VILLA. tal lavoro; Qual guaina, tal coltello; e
Catramonàcia usiamo anche noi per quasi vale che Uomo fa o dà più o meno se
malia. Quindi Romp catramonacia. Ron condo il prezzo che ne riceve. VILLA.
per l'incanto. STRIGELLI. Cavagnàda sig. 1. ag. Zanata.
Càtta(Vattela) ag. Vallo cerca(Aret. Frontisp. Cavagnoci, ag. Fà on cavagnocu a vun. fr.
dei due primi canti d'Orlandino Pitocco). br. Fare u la cavalletta ad alcuno. Accoc
Indovinala bosco (Fag C. Bucot III, 6). carla. Frodare uno, gabbarlo. VILLA.
Cattabrigh. Nome resosi volgare da che Gassa a cavagnou. V. Gàssa in q. G.
venne imposto fra noi ad un giornale let Gh'era on oum, ona donna, on fioeu
terario che ebbe vita dall'8 novembre 1818 on Batista cavagneu.... Modo col quale
al 28 marzo 1819. Accattabrighe - Il uno si schermisce dal narrare, pregato,
Caro(Lett. ined. II, 242) usò in questo alcun che, alcuna panzana. STRICELLI.
significato Pizzaguerra, voce lombarda Cavalantèll..... Sottocavallaro.
che usurpò forse a bello studio perchè Cavalantìn. Cavallaro. STR.
scriveva da Parma e a un da Bologna Cavalcànt. . . . . Campagnuolo che guida
e intorno al suo emulo da Modena. i cavelli. STRIGELLI.
Vol. IV.
CAV ( 5o ) CAV
Cavalér e cont. Cavalée (Andà-giò de la Cavaj taccaa in cros.... Cavalli aggio
prima, de la segonda, ecc. i) . . . . Il gati sì che il ramo destro della redine
prepararsi coll'inerzia alle mute. STRIG. del cavallo sinistro si attacchi al caval
Cavaler fioron. V. Fioròn nel Voc. destro, e inversamente; nel qual modo di
Levà i cavaler. Allevare i bachi da attaccare non si usano le sguance. STRIG.
seta. STRIGELLI. Cavall che trà ag. o che scalza o che
Mett i cavalee. Fare i bachi. spara. STR. (calisse. STR
Tegnì i cavalee. Custodire i bachi. | Cavall de l'Apocaliss. Rozza dell'Apo
Tiene e custodisce i bachi colui che gli Cavall de posta. V in Pòsta nel Voc.
ha da un altro insieme colla foglia, Cavall de saltador. Cavallo saltarizzo.
non mettendo del suo altro che le cure Cavall de scarto de remonta. Cavallo
dell'allevamento, la sfrondatura dei di rimonta ? STRIGELLI.
gelsi, e come questi divide per metà i Cavall doblaa o pomaa. V. in Mantèll.
bozzoli che se ne raccolgono col pa Cavall inglesaa. V. Inglesàa nel Voc.
drone dei bachi e della foglia. – Mette Cavall intavolaa. V. Intavoladùra.
e fa i bachi colui che non fa a mezzo Cavall pajsan. Cavallo da campagna
con altri, ma li tiene affatto da pro (Targ. Att. Ac. Cim. III, 229).
prio, custodendoli egli stesso, o chia Cavall porchin o garin. V. Garìn nel Voc.
mando a coadjuvarlo in quest'opera Cavall rampinent o rampin.T. di Coz
bacaj ch'egli paga a giornate. VILLA. zoni e Manisc.... Quel cavallo che ripiega
Cavalètt. T. degli Agrie.... La pelle che le nocche per dinanzi e si regge tutto
congiunge le due verghe del coreggiato. sulla punta de piedi, e ciò per rilassa
Cavalètt. T. de Fornaciai. . . . . Travetta tezza del tendini estensori delle gambe
larga mezzo braccio, lunga circa due Cavall sobattuu. V. Sobattùu nel Voc.
braccia e mezzo, e sostenuta da quat Cavall stalladizz. Cavallo che marcisce
tro sottili ritti (gamb), sulla quale si in istalla. STRIGELI.I.
lavora la terra da mattoni. Ha Piana. - Andà a cavall(in giuoco). . . Ripor
Spianatoio? = Bevirceu. Truogoletto. tare vantaggio.
Cavalètt. Sedile di sella. El cavall l'è fiaa, e la vacca l'è
Cavalètt dopo Cantéo ag ... Piedi – .... carna o i besti bovinn him carni. V
Crociata del piede. -
in Fiàa e in Vàcca nel Voc.
Cavalètt (leggio da pittori) leva le parole Fà el cavall matt. Scavallare(Tom. Sin.
con una delle sue gambe mobile per 7o4) come fanno i fanciulli per molta
mezzo della quale si può abbassare, ecc. vivacità – Scorrere la cavallina come
Cavalètt (Giugà al) corr. fondu in fendu. fanno i giovani scapestrati.
Cavalètt (Giugà al). Sp. di giuoco diverso Menà on cavall a man. Lo stesso che
dal già registrato. V. nel Voc. Avè de man on cavall. V. 7
Cavalètta. V. in Sciàtt nel Vocabolario. Mlett a cavall d'on cavall de legn... -
Cavalètta (Giugà a salta). V. Saltacavalètta. Metter uno in istrada. CoRsI.
Cavalètta in alcune parti del contado, come Non tutt i cavaj hin deposta, e non
a Sona, per Saltamartin. V. BIFFI. tutt i paroll meriten risposta, V. in
Cavalettòn. T. Idr.... Sp. di chiusa della Paròlla nel Vocabolario.
quale vedi l'Appendice al libro di Ber Tassa di cavaj. V. in Tàssa nel Voc.
nardino Ferrari Della Corrosione del fiu Cavàli. . . . . Nome di quelle due carte nel
mi. Milano, Galeazzi 1792. / giuoco di cucù figurato nelle quali è
Cavaliermàn. Piuttosto Cavallerescamente. dipinto il cavallo col così detto Salta.
Alla cavalleresca. Da uomo cavalleresco. Cavàll. T. de Fornaciai. Cavaliere? Cavallo?
A modo di cavaliere. Nobilmente. Genero Accavallatura? Quello strato di natton
samente. Garbatamente. BirFi. -
crudi che nella fornace è di mezzo fra
Cavàll che bev in bianch e Cavàll del ba la serraglia e la catena.
sin o lader o assassin. V. in Mantèll. Cavàll. T. di Giuoco ag. Chi no ciappa on
Cavaj de timon. . . . . Cavalli che cavall merita on cavall. . . . E vale che
mettono in mezzo il timone, e più vicini i cavalli nel giuoco delle minchiate sono
che qualsisia altro alla carrozza. STRI . anch essi carte di conto.
C AV (5 ) C AZ
Cavàll. . . . Congegno piramidale di tre vadagn, e le lasciano come lembi laterali
travi delle quali una più lunga s'ap in ogni aratura; il che farebbe reputare
punta nel letto de fiumi, o vi si col la voce procedente dal latino Caudaneoe.
loca, e fra tutte e tre fanno difesa a L'è pussee longa la cavedagna de la
opere idrauliche contro l'urto dell'acqua proeusa. fr. del B. Mil.... E più l'ac
e dei sassi che trae seco. STRIGELLI. cessorio che il principale; e lo dicono
Cavàll del seggion. V. Seggiòn nel Voc. unicamente allorchè nel recitare il ro
Cavàll de meda. V. Méda in quest'App. sario altri aggiugne tal numero di pater
Cavàll (Toeiù-sù on) ag. Toccare una mula. o d'orazioni oltre alle solite decine che
Cavàll de terra. . . . Mucchio di terra in superi queste. CoRsI.
campagna disposto per ispargerlo sul Cavèll ag. Cavei a tiraboscion V, in Ti
terreno o per altro. STRIGELLI. rabosción nel Voc.
Cavallin – Agg. di una specie di trifo Cavej bisc. . . . . Capelli ricciuti.
glio – Trifoglio cavallino. VILLA. Cavell che fa forcella. V. in Forcèlla.
Cavalliu... Nella nostra Accademia è nome Cavell tiraa. Capello che piove(Pr. fir.
che danno gli alunni alla seconda le IV, 111, Io5). (ciuffare.
zione dei Fregi. Ciappà per i cavij o per el zuff. Ac
Cavallitt de ferr. T. de'Mur. V. in Pezzocù Tirass per i cavij. Fare capellia ant.
nel Voc. – del lecc. Cavalletti ? Cavètt... Picciol cavo o Picciola incavatura.
Cavallitt. pl. Term. agrar. – Così chiama Cavèzz ag. Comunemente ogni Cavezz suol
no gli Aratori brianzuoli quelle strisce tirare fra noi quattro passini(segn), ed
di terra che, smossa e voltata all'insù ogni passino cinque braccia milanesi.
dall'aratro, rileva su quella che l'ara Cavezzà-via. m. br. fig. Sparecchiare. Pare
tro non ha ancora rotta. Somigliano a lo spiano. Fare repulisti. Volerne vedere
piccoli dossetti longitudinali e Virg. la fine. VILLA.
(Georg I, v. 97) pur le chiama – proscis Cavicc e Caviggin per Fortunìn. V. STRIG.
so quae(arator) suscitat oequore terga – Caviggia d'anell. V. in Timón nel Voc.
Quando la terra è profondamente smossa Caviggiocù. Rebbj. Denti. I cavigliuoli con
e tutta ben rovesciata, siffatte strisce fitti nella traversa(gassa) del così detto
son dette Cavallitt grass; e quando o restell da funajuoli.
per imperizia o per malizia del bi Caviggioeüla. T. de Carrozz. Mastiuolo tondo
folco si lasciano tra l'un solco e l'altro (“tosc. – Diz. artig.). Nome di quelle
dei tratti sodi, coperti però dalla terra vitine sottili colle quali si usa fermare
smossa lateralmente, questi sono detti i cerchioni sui quarti(gavej) delle ruote
dai nostri Br. Cavallitt magher, Scanna da carrozze, ed anche assodar altre parti.
dai Rustici latini – nec ubi crudum solum Caviggioeüla. . . . . Caviglia che s'infizza
et immotum (bubulcus) relinquat , quod ne'cosciali del carrino delle carrozze per
agricolae scannum vocant – Col. II, 2, tener fermo il timone.
25, e Lembi? dal Tozzetti. VILLA. Càvra dicono vari per Braga de pidria. STRIG.
Cavalòtr. T. dell'Arti. Staffa ? Cavriàda dopo Travers de gronda ag o Grondaa.
Cavanèlla per Cavadinna sig. 2.° V. STRIG. Ciod de cavriada. V. Ciòd nel Voc.
Cavapólver o Resò. Coltello di calore? Nella Cavriocù. Caprio. Capriuolo. STRIGELLI.
stregghia è la lamina tagliente e senza Cavrón.... Nell'Ac.º braidense è nome che
denti, per opposizione al pettine. danno gli alunni alla quinta lezione dei
Cavastóppa. . . . . Spillo col quale si spilla Cazzòtt. Cazzotto. Pugno. (Fregi.
il vino da quella botte alla cui cannella Cazzottàda. . . . . Un rifrusto di pugna.
non siasi per ancora applicato zipolo. Cazzottà-sù. . . . . Dar de cazzotti.
Cavasudor. . . . Specie di stregghia senza Cazzottón. . . . . Potente pugno.
pettine, breve, arcata, e tronca a mez Cazzùra. . . . . Specie di mestolo. STRIG.
zaluna dall' un dei lati. Intera e col Cazzùu ag. A s'ceppa cazzuu. V. S'cep
pettine viene da noi detta Striggia per pacazzùu nel Voc.
i vacch o per i boeu. Avegh el cazzuu. fig. Avere il roma
Cavedàgna ag. Fors'anche Lembo(il lat. jolo o il mestolo in mano(“fior. – Meini
Scanna). – I contadini le dicono Ca in Tomm. Sin a Ramajolo).
CER ( 52 ) CIII
Toeugh el cazzuu a vun. fig. ... Le Vuj putost andà a cercà-sù. Prima
vare ad uno il maneggio. STRIG. andar per le strade a domandar la limo
Toeiù-sù on cazzuu. . . . . Avere un sina(Nelli Serv. padr. II, 14).
rifiuto da donna che si domandi in Cérega ag. Corona.
isposa. STRIGELLI. Ceregòtt. Chericotto(Lor. Med. canz. 79.”).
Tuttooss va al cuu, via del manegh Cervelàa. T. de Carrozzai.... Quella spe
del cazzuu. V. Cùu nel Voc. cie di tondino di stoffa che rigira per
Ce o co. V. Ze o co (sempre cogli o aperti). di sotto in tutte quelle parti interne
Cecchètt del Carobbi... Nome d'un olian delle carrozze alle quali sovrastanno cri
dolo abitante già al Carrobbio, passato stalli o verri. Questo tondino trae alla
a denotare ogni uomo arcipingue co forma dell'uovolo chiuso fra due listelli
m'egli era. di trinella detti Cadenin, ed ha sopra il
Cédov. sust. m. Bosco ceduo. Vend on ce listello superiore l'altra trinella che
dov. . . . . Vendere il diritto di tagliarlo diciamo Battentin.
una volta. STRIGELLI. Vessegh in d'on paesi sces caregaa
Celénza. V. Ecelénza nel Voc. de cervelaa. m. br. Legarvisi le vigne
Celin per Mantesìn. V. colla salsiccia, e dicesi del vivervisi in
Cémbol ag. Accordo. Arpicordo; e nelle parti gran dovizia di ogni ben di Dio. VILLA.
ag. Cord. Corde = Bircea. Bischeri = Mar Cervellera ag Pizzicagnola(Buonar in Pros.
teilett. Marcelletti. fior. III, 41).
Céns. . . . Uffizio che soprantende all'al Cervellìnna. Testolina bizzarra. BIFFI.
libramento degli stabili al catasto, e alla Cervellòtegh. Fantastico. Capriccioso. Non
loro valutazione. STRICELLI. istudiato, non secondo le regole. Birri –
Cént ag. Credere a novantotto per cento(Min.). Ad. di Voce inventata a capriccio. STRIG.
Avegh nanca paura de cent che Cervellotegamént. A capriccio. Di fantasia.
scappa. Esser bravo quando il nemico Di propria testa. BIFFI.
fugge (Pan. Poet II, XIx. 37). Cespùli. . Nella nostra Accademia di Brera
Centenàra. Centinaja; e per lo più in senso è nome che danno gli alunni alla sesta
approssimativo, non esatto. STRIGELLI. lezione dei Fregi.
Centenària. s. f. Festa secolare. STRIGELLI. Chè ag. El sarà on bell chè se.... Sarà
Centenària. s. f..... Termine medio d'un un bel fare se... (Fag.).
complesso di dati raccolti sopra cent'an Chècca. Voce di gergo finanz. per Svànzegh.V.
ni, e ciò per valutare alcun che a per Chì cg, De chì. Quaggiù. De chì se rid,
Centinböcca. Latterini. (petuità. STR. e de là pceiù ? STRIGELLI.
Centpée scherz. per Centesma. V. De chì e de là . . . . In più luoghi.
Céra ag. Bonna cera a tucc, e confidenza Sont staa de chì e de là. STR.
con missun..... Buon viso a tutti, fa De chì fin chì. . . . . Vale anche a
migliarità con nessuno. (STR. limitare il detto o il fatto. Gh'hoo ditt
Cera averta og, schietta, da ſdarsene. de chì fin chì, L'ha faa de chì fin chì.
Cera moscatella ag. Non si direbbe Gli ho detto questo e questo altro, ecc. STR.
che di fanciulli e di donne giovani. STRIG. Tant gh'è de chì e lì, come deli e
Cérca (Cav). V. Càv in q. G. (frusta. chì. . . . . Dicesi per accennare che chi
Cercà ag. Cerca che te cerca. Frusta e ri ne chiama a sè può anche scomodarsi
Cercà tutt i caus pers. Cercar tredici egli, e venire da noi. STRIG. – V. in Cà
o quindici in dispari. Domandare se san Chicchera. . . . . Quanto cape in una chic
Cristofano era nano. chera. STRIGELLI.
Fà cercà ona tosa.... Far domandare Chiccherin ag. Chiccheretta(Magal. Op. 284).
in moglie una fanciulla. Chiffel o Chiffer o Chiffen ag. Chiffel (“fior.).
Cercà. Volere Chi l'è che me cerca? Chi Chignocò ag. A così dire il settore d'un disco.
mi vuole? Chigno è e Chignolètt dicesi non del solo
Cercà-sù ag. A fà l'oste a cercà-sù se se cacio, ma di più altre cose On chignou
comenza no se desmett più o vero Ost de carsenza. PAGANINI.
e cercà-sù l'è mestee de desmette più. Chimiroli. v. sch. procedente forse dal bo
V. Mestée in queste Giunte. lognese i Ciaur.
CIA (53 ) CIA
Shinchè.... Sp. di lume all'argan. Dal fr. Ciappamosch. Pigliamosche? Sp. di trap
Quinquet, pola da pigliar mosche. STRIGELLI.
Chinin(in) ometti la definizione. PAGANINI. Ciappèll. v. br. Chiappolino. VILLA.
Chivìv (Dà el). V. in Viv nel Voc. Ciappeloeiù o Ciappelètt vocaboli br. dimi
Cia..... Sp. d'uccello. nutivi di Ciappèll. V. VILLA.
Ciabaccà. v.cont. dell'A. M per Sciavattà. V. Ciappin o Ciappcelì. v. br. Frasca. Chiappola.
Ciàccera dopo Frottole ag. Frasche. Viole. Uomo leggiero e di poco giudizio. VILLA.
V. anche Làpp nel Voc. Ciàppol dicono in contado per Ciàpp; e i
Ciàccera ag. Con la ciarla trarrebbe le mo Fornaciai intendono assol per Ciappol
nache del monastero. quei Cocci di tegoli che adoprano per ri
Vess bon domà de ciaccer. Non esser coprire i matton crudi e difenderli dalla
altro che di parole(Nov. aut. san I, 99). pioggia; cioè i fr. Tuileaux o Tuilots.
Ciacceraria. Chiacchera(Car. Let in. II, 34). Ciappön. Formella. V. Formèlla nel Voc.
Ciàcheta. Ciacche. Voci imitanti il suono Ciappòtt, Ciappòtta, Ciappottà, Ciappot
che fanno certi oggetti nell'acciaccarsi tèll, Ciappottin.... Voci vezzeggiattive.
o rompersi o schiacciarsi. Ciàr. add. ag. L'è ciar finna in del pozz.
Ciàff ag. Fà ciſi e ciaſf. Fare pesciolini V. in Pözz in queste Giunte.
(“tosc. – T. G.). Sguazzare. Ciàr. v. br. ad. Rado. VILLA.
Ciaffolètt. Nabisso. Fistolo. Diavoletto, ed Ciàr ag. El ciar el va portaainanz e minga
anche Vispo, Attivo, Intelligente. STRIG. indree. . . . Belliss. prov. del B. Mil. con
Ciàll ag. Fà el ciali. Far del semplice. cui si vuol avvertire i ricchi che la ele
Fà el ciall. Fare dell'innamorato, del mosina è bene farla da sè e in vita e colle
tascannaorto, mani proprie, non dopo morte. Corsi.
Fà minga el ciall men. Non mi fare il Ciàr d'acqua. . . . . Chiarore improvviso
buffone sai. e breve che in luogo di serenità adduce
Ciamàda. T. de' Frenai. Lo stesso che Zan nuova pioggia.
forgnitt. V. (Vegni. Ciar-de-ciàr. Lume di lune (Targ. Prodr
Ciamà-foeura per Fà vegnì-foeura. V, in 181). Luce accattata(“tesc. – Mol. El.).
Ciambèlla (Fà la). T. di Cavalleriz. Far la Ciar-fàls. Contrallume. Quello, ecc.
ciambella. STR1GELLI. Ciàr saraa (Dagh on). T. Pit. Cacciardi chiaro.
Ciànfer.... In gen. ogni oggetto imperfetto Ciar sfacciaa. V. in Sfacciàa nel Voc.
o inetto all'uso cui è destinato. STRIG. Ciari(gergo). Lo stesso che Scuffià. V.
Ciàpp pag. 281 ag. Uova dure spaccate Ciarìtt per Lusiroeü (cavaler). V.
(Scappi Op. p. ao7). Ciarùsc ag. incomodo. STRIGELLI.
Bonn ciapp. Buona Pasqua. STRIGELLI. Ciàss (Fà). Far parlare molto di sè, e dicesi
Ciàppa... Nome di que ferri, o per me' di persone e di cose. STRIGELLI.
dire pezzi di ferro, onde si ferrano Ciàv. Chiavi. Negli strumenti da fiato sono
talora i buoi che s'aggiogano a carri. quelle Linguette di metallo che ne apro
Ciàppa dopo Greppo ag. Ghiova. Testa. no o turano i fori.
Ciappà ag. A ciappà se falla mai (prov. Dà-giò la ciav. Schiavare (Bib. Cal.
giusto se si tratta di riscuoter crediti, III, lo). Dà-sù la ciav. Chiavare. Dar
esoso se parlasi di chi piglierebbe per di chiave all'uscio.
san Giovanni, inonesto se trattasi di as Ciàv (catena) ag. Le sue parti sono Ciav.
soluta venalità). Al pigliar non esser Catena – Oggieu. Occhio. Anello - Stan
lente, al pagar non esser corrente. glietta. Paletto. Arpese = Chignoru. Cuneo.
Chi ciappa ciappa. . . . STRIG. Ciav doppia. Catena bracata?
Lassass ciappà-dent. fr. cont. verso Ciàv per Ciavètta sig. 2.° V. STRIGELLI.
il Comasco. . . . Bere tanto da rimanerne Ciàv. . . . . Ferro con manico trasversale
ubbriaco. FIGINI. di legno il quale ricevendo in sè il capo
Ciappà. Contrarre. Ciappà el giald, Ciappà d'alcuna vite la fa girare, e serve per
del ross, ecc. Ingiallare, Contrarre del lo più ad aprire chiaviche, ecc. STRIG.
rosso, ecc. – Ciappà i fers, la rogna. Ciavèlla.... Quella Caviglia di ferro che
Ciappàa, Ciappàda. V. in Quàrt nel Voc. assicura la girelletta(corrioeu) da torcere
Ciappaciàppa. Ciaffero. Azzuffino. V. Sbirr. all'asse da ciò i fili da spago o fune.
ClL (54) CIO
Ciavella a moeuja. V. in Moeuja nel Voc. Cilinder..... Cilindro armato di lame d'ac
Ciavètta. ... Negli astucci da compassi è ciajo che mosso per forza d'acqua sup
quel cosettino di metallo che serve a in plisce ai mazzi nelle cartiere, ecc. STRIG.
virarne e svitarne le cerniere, le viti, ec. Cilindrà ag. Cilindrare(“tosc. – T. G.).
Cìcc. Micino. Tantino. Pochino. Cinciàll per Spajàrda. V.
Cicca. Tabacco da masticare. Cinciapètta e Cinciapettinna. Ciannengola.
Cicca Berlicca, ecc. V. in Sperón nel Voc. Cimént (Mett al) Mettere a cimento('tosc.).
Ciccia. Ciccia. Carne – Grassezza. Adipe. Mettes a on ciment. . . . . Mettersi
Cicciarà ag. E cicciara che te cicciara. Ra a pericolo di lasciarsi andare a fare
gionando ragionando(Lasca Strega V, 8). checchessia di violento. SIRIGELLI.
Cicciarètt dicono i cont, brianz per Mo Cimentà. Affilare. Mettere a filo.
Cicciarin | triòtt de polaster. V. – e Cimentós. Provocatore.
Avè mangiaa el cicciarin per quello che Cinqu-e-mèzz. s. m.... Moneta erosa uscita
noi diciamo Avè mangiaa el cuu de la di corso già da qualche tempo, e così
gaijnna. V. in Cùu e Gaijnna nel Voc. detta dal suo valore di soldi milanesi
Ciccio ciccio scherz. per Citto citto. V. cinque e mezzo. – fig. Lenone.
Ciccòna o Cicca ciccona. Ciaccona. Sp. di Ciòcca (Andà in). . . . . Certo sbalordire
ballo caro al volgo del B. Mil. e ai cui vanno soggetti i cavalli soprappresi
montanari genovesi che vengono nelle in viaggio da pioggia violenta. STRIG.
nostre basse pianure a lavori agrari, e Ciòcca de festa(Somà).... Nel B. M. intendono
probabilmente ve lo introdussero. CoRsi. il semplice Sonare a rintocchi. Corsi.
Ciceronìn. Ciceroncino(Nelli All. di Ved. I, 3). Ciòcca de red. Maestra?
Cicinininin. Alquantetto(Gh. Voc.). Cioccà. . . . . Voce di uso strano fra i
Cicin.... Il quarto di lira austriaca? STRIG. monelli. Per es. Cosse ciocchet! Di che
Cicolàtt a la santé cor. Cioccolatte fatto hai tu a dolerti? Che pretendi tu? STRIG.
senza droghe. Birri. (cisco. Cioccà. Chioccolare(Savi Ornit. 1, 86). VILLA.
Cicolattìn. Panellino. Girella; e dottr. Tro Ciòcch. Chioccolo. Fischio, cec. (Savi cit.
Cicolattinòn(in) cambia inimitabile in rara. dal Gh. Voc. II, 95). VILLA.
Ciél ag. a Ciel faa a pancott, ecc. che an Ciòcch dicono alcuni del contado per Cùcch.V.
che dicesi Quand el ciel l'è a fett de Ciocchin(in) sopprimi la parola altre volte.
pan, pioèuv incoeu o pioeuv doman. STRIG. STRIGELLI. -
Nol ghe sta o Nol pò stà nè in ciel Ciòd ag. Ciod a ponta de diamant. Chiodi
nè in terra. V. in Tèrra nel Voc. a punta di diamante da ferrar cavalli.
Ciél. Cielo. Il coperto del cassino delle car Ciod a scopell..... Specie di chiodi
rozze le cui parti veggansi in Légn e augnati, pure da ferrar cavalli.
Scòcca e nelle respettive sedi alfabetiche. Ciod bianch.... Sp. di chiodi lucidi
Ciel de boffett. Cielo. La parte supe comuni, pure da ferrar cavalli.
riore del mantice decalessi che è un gran Ciod de scopell faa a mazza. . . . Sp.
cuojo che ne ricopre tutti gli arconcelli. di chiodi fatti a mano e augnati, idem.
Ciel del pulpit. V. Pulpit in q. Giunte. Ciod d'Otaggio... Sp. di chiodi ber
Vess alt de ciel de bocca e spazios noccoluti, così detti forse dal fabbricarsi
de ganass. V. Mangiòn nel Voc. nella terra genovese d'Otaggio, idem.
Ciélo (Sicut in). V. Sicut nel Vocabolario. Ciod ingles... Sp. di chiodi quadretti
Ciſl de bava. gergo.... Fazzoletto di seta – e senza vero cappello, da ferrar cavalli.
Non si direbbe sincope di Kerchief in Ciod negler..... Chiodi con cappel
glese? STRICELLI. nerastro che servono per cavalli da sella.
Cilàn. Uomo d'alta statura. L'è vegnuu-sù El Santo Ciod. V. Santo-ciòd nel Voc.
on cilan. Si è fatto tantº alto parlando Moll come on ciod. sch. Durissimo
di giovane cresciuto per tempo. STRIG. STRIGELLI.
Cilappà per Ginginà. V. STRIGELLI. Pientà el ciod. V. Fissà el ciod.
Cilinder. Cilindro. Strappà anca i ciod de la cà. V. Cà
Cilinder. Curro? Ne torchi litografici è quel Ciodaria ag. Agutame(Gh. Voc).
cilindro su cui, come sulle guide(carensg) Ciolàn faa a Monscia e stampaa a Milan
nei torchi tipografici, scorre il carro. m. br. Semplicione. V. Badee. VILLA
CO A ( 55 ) COD
Ciolendàri e Ciolendari mostos per Badée. V. Cóbbi. s. f. pl. . . . . Ne paesi lungo il
Ciòsp. Barbogio(Son. Men crit. 1778, p. 56). Naviglio Grande o limitrofi si chiamano
Cipp.... Sp. d'uccello. così due o più barche accoppiate o ac
Cippeli mèrli. V. in Mèrlo nel Voc. codate che traggansi coll'alzaja a ri
Circol. T. Geom. Circolo. STR. troso dell'acqua. BIFFI.
Circol. . . . Veglia principesca o da grandi. Cóbbi (Ofizial di). V. in Ofiziàl nel Voc.
STRIG. Fà circol. Far cerchio ad alcuno. Cobbià el fil. Addoppiare il filo.
Ciróss nel B. Mil. per Sciróssa. V. CoRsi. Cocà. Sonniferare.
Cispa. Sopprimi l'avvertenza. STRIGELLI. Còca. Biocca. Voci cont. denotanti la Gal
Cittàa ) e modi der. V. Zittàa e Zit lina. – Còca coca..... Verso con cui
Cittadèlla tadèlla, ecc. chiamiamo a noi la gallina.
Cittadìnna.... Sp. di carrozza. V. in Lègn. Coccaroeula dicono i conti dell'A. Mil. per
Citto! Cheti! (Gh. Voc. cit. il Razzi). Fà Cocchiroeüla. V. e per Bandiroeüla (fra
citto. Zittire. Finir di parlare. Tacersi. STR. sca, volubile). VILLA.
Ciumór ag. Ciappà el ciumor. Incimurrire. Coccètta Cuccia(Targ. At. Ac. Cim. III, 234).
Ciùs. Chiuso ermetic. Che serra bene. STR. Còcch dopo tornio agg. Còcch. Galla di Le
Ciuttà. v. cont. per Ciusà. V. DE CAP. vante (Targ in Menispernum cocculus).
Clausùra. V. Clausuria. Còcch (Dà el). . . . . ai pesci. STRIGELLI.
Clementinna..... Sp. di Stoffetta di seta. Còcch. T. d'Orolog.... Il Copribilanciere.
Cliént. Cliente. STRIGELLI. Cocchètta..... Assicella tagliata a gran
Cóa ag. A coa d'inguilla. V. in Inguilla. chio d'ambo i capi la quale accavalcia
Cascià dò, tre cov... ... Mettere la i fusi dei filatoi e colle sticciuole (stac
prima, la seconda, la terza coda, e chette ) li tiene in sesto.
dicesi de pavoni, de tacchini e simili. Còccia. T. de Cappellai..... Sp, di fuso
Coa d'aspa de filatoi. Coda ? con cui si batte la canterella dell'arco
Coa de ratt. T. di Masc. Coda di ratto da sfioccare il pelo. grande.
(Bonsi). Dicesi quella coda ne cavalli Coccón. . . . . Uovolo o fungo cocco assai
che riesce per difetto naturale sottile, Cocconéra de galett. V. in Galètta nel Voc.
brevissima e pochissimo crinita. – T. Cocconott.... Grosso torso(cocchin).
Bot. V. in Ràtt nel Vocabolario. Coccorà dicono alcuni per Poporà. V. STRIG.
Coa di anellon.... Lo stremo de ban Cocò è il re non l'asso. Birri.
delloni da cignone(anellon) che s'inchioda Pan del cocò. . . . Gallozze che si ve
sotto la pianta delle carrozze. dono sui roveri, che sono come covi
Coa drizza, storta, a coll d'occa. V. d'insetti. – Il Pan cuculio dei diz. è
in Òcca nel Voc. un'erba. VILLA.
E poeiù e poeiù, el ratt de dent e la coa Cocùner ag. Una sp. è detta Anguria, ed
de foeiù. . . . . Modo d'evitar di rispon è forse il Cucumis flexuosus dei bot.
dere a chi ci domanda più che non Codée ag. Codee a cassetta. Portacote a
vogliamo o sappiamo rispondere, e lo mo' di cassetta usato da Montavecchini.
fa dicendo E poeti ? STRIGELLI. Codega. Feltro di erba, granº ec.(Targ. Viag).
Quell che tem-sù la coa al vescov. Codega. T. d'Agr. Salda. – Lassà a co
Caudatario. dega. Tenere o Mantenere a seccia(Giorn.
S'el diavol nol ghe mett la coa. V. Dià. Georg. V, 27). Mandà-foeura la vacca
vol in queste Ciunte. in la codega. Mandar la vacca nella salda.
Tirà la coa al diavol. T. di Stamp. Codega sig. penultimo correggi le parole la
V. in Diàvol nelle presenti Giunte. prima in quest'ultima,
Vess quell de la coa. . . . . Essere Codegà. Piotare. Codegàa. Piotato. Inerbato.
tardo, lento nelle cose sue, negli affari, Codegàa. s. m.... Opposto di Coltura; quel
nei ritrovi, ecc. STRIGELLI. campo in cui nell'anno andante fu il
Cóa. Coda. V. in Sonètt nel Voc. grano.
Cóa o Coin de carr. . . L'estremità della Codeglin (Adossa)! . . . . Dicesi per espri
stanga che sporge dietro al carro. Birri. mere che un tale è assalito con violenza
Coabiànca, Coagialda, Coarossa, . . . Sp. e da molti e allo stesso tempo, o per
d'uccelli. istigare a ciò fare. STRIGELLI.
COL (56 ) COL
Codón o Codée. v. br. Capocchio. VILLA. Coldirée(Versasc de). V. in Versasc nel Voc.
Coéra per Covéra. V. – Lassà adree oma Coldùsc. Afaccia – Afa – Il Calduccio dei
coera. . . . . Indurre una convalescenza dizionari della lingua non è altro che
stentata. STRIGELLI. un dimiu. di Caldo così sostantivo come
Coètta.... Il Frustino delle fruste. addiettivo, laddove il nostro Coldusc
Coeücc v. cont, per Còtt sig. pos. e fig. V. vale un Caldo, veramente non molto
Coeiùgh ag. Sentì la messa del coeugh. . . . grande, ma accompagnato da aria, come
Non fare a tempo alla messa. STRIGELLI. dire, stagnante, soffocante, che rende
Coeür ag. Ha le auricole. difficile la respirazione. P. e. Incoeu fa
Avegh o Voregh on gran coeur. . . . . on certo collusc, che no se pò stà bea:
Talora Essere inumano, efferato. STRI G. Oggi fa una certa fa che non ti lasciare
a Cald de mau ecc. dopo rovescio spirar liberan.° e ti toglie le forze. VILLA.
ag. o di cuore petrigno, non facile a Colett de la cantinna. Colatoſo.
innamorarsi, non innamorato. Colètt per Bagnou. V.
Coeur content el ciel le jutta. Lo stesso Colettàda. . . . Quanta calcina si viene in
che Omm alegher, ecc. (sibile. una sola volta preparando nella cola.
Coeur largh.... Cuor freddo, impas Coleziona la forscett cor coue in Forscètt
Cusii de coeur. Gretto. Meschino d'ani in queste Giunte.
mo. Illiberale. STRIGELLI. Colibitt, v. br. s. m. pl (dal lat. Quolbet,
Dì el coeur. Lo stesso che Dervì el sò onde Coibeto). Dicerie maligne. Satire.
coeur. V. in Coeur nel Voc. Derisioni – Fagh adree a vum di coli
Dur de coeur. Anima acciaiata. Accia bitt. Satireggiarlo; Metterlo in canzone.
jato. Di crudo cuore. Indurato. lnventare a suo carico cosa ch'egli non
El ulè coeur. Metà dell'anima mia per ha fatto. VILLA.
Cuor mio usò il Firenz. nei Luc. II, 4. Coliss ag. A coliss. A scanalatura. A inca
Lorà el coeur. V. in Lomà nel Voc. stro. Apis a coliss, Capotta a coliss,
l'ortà-via el coeur. Lo stesso che Cavà Gelosi a coliss, ecc. V. Apis, Capòtta,
el coeur sig. 2.° V. STRIGELLI. Gelosia, ecc. nel Voc. e in queste Giunte.
Sentiss a cusì el coeur. Sentirsi stri Còll. T. di Carroz. V, in occa e Timon
guere il cuore. STRIGELLI. (quieto. e ag. Collo a due scarpe (pescioeu) e due
Stà o Viv cont el coeur quiett. Viver centine (foeuj).
Coeur de la battaria. T. d'Orolog. Cuore Còll eg. Falla stà al coll a vum o Tegni
della soneria d'un oriuolo. gliela al coll a vun. fr. br. Tenere ad
Cognizión (Avegli la . . . . . Aver l'uso uno il bacino alla barba. Contendere con
della ragione. STRIGELLI. alcuno con superiorità. VILLA.
Cògol. . . . . Sp. di diamante fino. STRIG. Fà el coll col sales. V. Sales in q. G.
Cògoma vale anche Vaso d'ogni forma, Fà saltà el colla ona botteglia. V. in
di porcellana, di terraglia, ecc. nella Bottèglia.
quale si serve tè, caffè, acqua calda, ecc. Slongà el coll. . . . . Protendersi in
Coìn. Piede. Ne'tegolini è il capo stretto. una calca per poter vedere. STRIG.
Coiritt ag. Mozzature di cuoia (Tar. fior.). Tegni l'acqua in coll. Tener l'acque
Cuoiattoli(Fabbr. Mem. Stime fondi, p. 33). in collo. STRIGELLI.
Cojonèlla ag. Mettere in o Fare la fanferºna. Tiragh el coll. Tirare il collo ad una
Cól o Coladùr. Col ? Colature? Acque che cosa (Caro Lett. II, 125).
da terreni irrigui colano dopo l'adac Còll de la mau. Collo della mano (Trinci
quamento in fossi da ciò, per quindi Agr. I, 47). Polso, e dottr. Carpo.
passara innaffiare terreni più bassi. STRIG. Còlla de pitor. Colla da pittori (Baldin.).
Colànna ag. Ti vo mandare a casa colle Còlla garavella per Colla todesca. V. STIuc.
budella in mano(Nelli Vecch. Riv. II, 27). Collarin (Mettel).... Farsi chierico. STRIG.
Finment a colanna. V. in quest'App. Collég in gergo per Presou. V.
Còld ag. Fà cold in d' on sit. m. br. ſig. Còllera ag Miett-giò la collera. Lo stesso
Non essere sano l'andarvi. Esservi dei che Lassà andà la collera. V. SIRIGELLI.
pericoli. VILLA. On poo in collera. Adiratello (Caro
.Colderàtt per Magnàn. V. STRIGELLI, An Past.). Adiraticcio.
COL (57) COL
Parì ch'el sia in collera cont el Si- Il Colognètta del balanzin de timonella... La
gnor o con Sant'Ambroeus.... Aver viso colonnetta del bilancino da timonella.
cruccioso o di malcontento. Colognètta o Canetta per i fonsg de ba
Tegnì collera. Durar nella collera. lanza. V. Canètta in queste Ciunte.
Collètt. T. de'Cap.... Pelle spoglia del pelo. Colombinna e Colombinòtta... Nelle com
Collinnà. Concorrere. Accordarsi. Tutt'i cir medie italiane con maschere fa l'ufficio
costanz collimen a dagh tort. – Ne'diz. della Grisette delle commedie francesi;
ital. Collinare è definito divers.° STRIG. è la Servetta obbligata, per dirla con
Cólma (Fà la) . . . Quel giorno in cui i una voce da teatro, la quale ha per
contadini finiscono di condurre sull'aia suoi ganzi l'Arlecchino, il Brighella, il
i manipoli del riso, quasi a riconoscerli Gironi d'la crigna, ecc.
di quel pesantissimo lavoro costumano | Colombinna. Ad. di Prèja V. nel Voc.
i fittabili dar loro a merenda alcun che Colonàa. Piastra di Spagna. Moneta d'ar
più del solito, massime il Risott di cui gento, così detta dalle due colonne che
vanno ghiottissimi; e questo si chiama ha nel conio.
Fà la colma – Per metafora poi signi- | Colonèll..... Ne filatoi è il nome di que”
fica Finire un lavoro. CoRsI – In genere Ritti che vanno come l'albero(pianta) da
Colma è anche Ogni pasto dato a lavora terreno al palco e reggono i naspi, ecc.
tori di campagna nel B. Mil. e nel Pavese | Colonètt. s. f. pl. T. d'Orolog. Colonnini.
dopo finito un lavoro campestre. VILLA. Pilastri. Que pilastrini per mezzo de'
Colmegnòn. Scamozzo. Prete sciatto, zotico. quali sono congegnate insieme le due
Colmètt. v. cont. Panicale ? Il gambo del cartelle (platinn) d'un oriuoſo.
panico. FIGINI. Colonètta.... Ne filatoi è ognuno di quei
Cològn. T de Carroz., ecc. V. in Pientón. gran ritti esterni che da inno a sommone
Fà i cologn o i colonn. m. br. . . . circondano i castelli e reggono i valichi.
Dicesi del vino che ha corpo e colore, il Colór a acqua. Colori a acqua.
perchè, dimenato dolcemente nel tazzino Color andigor per Color verd bronz. V.
che si usa tener nelle cantine per sag Color argentin. v. brianz. Color tur -
giare i vini, lascia lungo le pareti di chino quand'anche carico. STRIGELLI.
esso delle strisce a guisa di colonne.VILL. Color barbacosacch ag. Si vegga nel
cològna dopo Imoscapo ag. Ratta da piedi, figurino 15 novembre 1817 del Corrier
e dopo Fuso ag o Scapo. delle Dame milanese.
cològna infama.... A mezzo il Corso di Color batizza sgresgia... Colore della
Porta Ticinese là dove s'apre la Via tela batista greggia.
della Vetra del Cittadini sorgeva già una Color bianch de latt ag. Color bianco
colonna alzatasi nell'agosto dell'anno lattato (Magal. Op. 366).
163o in sullo spazzo della casa in cui Color bianch sporch. Color bianco su
esisteva la barbieria di Gio. Giacomo dicio (id. ivi 394).
Miora. Con essa colonna e con una iscri Color biond doraa. ] V. in Biónd in
zione latina, conservataci dal Balestrieri Color biond scender. " queste Giunte.
in una nota alla st. 7o.º del c. 8.” Color bleu aiti(cioè Hayti).... Color
della sua version milanese della Ge turchino sbiadato.
rusalemme, s'intese di que giorni in Color bleu barbò. Color turchino pieno
famare in eterno la memoria del Mora e azzurro(Targ. Ist. III, 536). (eupo.
d'altri suoi pari credutisi allora propa Color bleu raimond... Color turchino
gatori della peste nella città; e perciò Color bon o che va minga-giò. V. Giò.
si volle nominata Colonna infame; ma Color botton d'or. Color giallo aureo
quella eternità non aggiunse a un se (Targ. Istit. II, 35).
colo e mezzo; gli unti propagatori della Color carmelitt (in) sopprimi il color
peste che condussero al rogo quei dis porporino ecc., e poni Colore di mezzo
graziati, creduti o fatti credere ai con tra il bruno e il cannellino. STRIG.
temporanei, tornarono un sogno pei po Color che inaspa la vista. V. in Inaspà.
steri; e verso l'anno 177o colonna e Color che sbatt o che s giacca o che
iscrizione scomparvero. sgariss, ecc. Color tagliente? STRIGELLI.
A vſ. I . h
col (58 ) COL
Color colconnar ag. Dal fr. Col-canard, Color rattin o falp. Falbo. V. in Mantell.
collo d'anatra; Colore scangé. BIFFI. Color rosa pali d... Color di rosa secca.
Color d'acqua de mar ag. Color acqua Color rusgen ag. Color di ruggine(Ma
di mare (Allegr. p. 185). gal. Op.).Color rugginoso(Sav. Orn. I, XLII).
Color decis. Colore serratissimo (Pros. Color sciamoà(dal fr. Couleur chamois).
fior. IV, III, Io5)? Colore schietto? Il Color di camoscio(Targ. Ist. III, 53 e 5c4).
fr. Couleur prononcée. Scianito. Se ne vede esemplare nel Cor
Color de fu fu, ecc. V. in Va nel Voc. rier delle Dame milanese del 18c8, p.2c7.
Color del pan de mej. Color di bos Color smort ag. Sfarinato. (tito.
solo(Firenz. Op. IV, 31). V. anche in Tàn. Color sporch. Colore imbrattato o smon
Color de merda de pòver. fr. cont. Color ta',acch ag. Colore di tabacco
Colore sfarinato, dilavato, squallido. (Targ. Istit. III, 494). Colore tabaccato
Color de polver... Color della polvere. (id. ivi, 349). Color romagnolo(Machiav.
Color de quadrell o de scirossa ag. Co Op.). Color tanè.
lor tabaccato, cioè di tabacco di Spagna. Color verd botteglia ag. V. anche Vérd.
Color de vin caregh. Colore bruschino. Color verd bronz.... Color di bronzo
Color d'uga passa... Color d'uva passa. antico.
Color fals ag. Tinta falsa (Targ. Istit. Color verdesin. V. Verdesìn.
II, 36o). Tinta non buona (id. ivi 366), Color verd ingles. V. in Vérd.
cioè che muta e si scolora esposta che grº" giovare l'avere notizia di quanti
sia alla luce o agli acidi. più colori un voglia, noto qui sotto que
Color ſormentin.... Colore bianchic sti altri omessi là dove in Colór mancano
cio sparuto. i corrispondenti milanesi.
Color fumm. Color di corno? (Savi Orn. Color ametistino, cioè carnicino violetto(Savi
Orn. I, xL11).
I, XLIII).
Color biancastro mandorlato(Targ. Ist.II, a 34).
Color giald gionchiglia. Color giallo Color bianco bigio(id. ivi, 364).
pallido(Targ. Ist. II, 12o). Color bianco gialletto(id. ivi).
Color giald zaffran. Color giallo-croceo Color bianco sericeo, cioè bianco lucido come
(Targ. Ist. II, 93). Color giallo-ranciato raso (Savi Orn. 1 intr. x L1).
(id. ivi II, 75). Color croceo. Color bruno carmelitano(Targ. Ist. III, 464).
Color giraffa o sia caffè e latt... Co Color cenerino-carnicino(id. ivi, 49o).
lor di caffè misto col latte. Color cenerino grigio(id. ivi, 4o e 5, o).
Color incarnadin per Color carna. V. cir centino redato è (Savi Orn. l. c.).
STRIGELLI. -
Celor cenerito piombato )
Color cenerino rossiccio(Targ. Ist. III, 5os).
Color liger. Color chiaro. STRIGELLI. Color cenerino verde(id. ivi, 5o7-49o).
Color lilà ag. Colore di Lilla (Targ. Color ceruleo-opalino(id. ivi, 39o).
Istit. II, 17). Color croceo gatteggiante(id. II, 361).
Color merdoè corr. Color verdastro Color di fuoco(id. ivi, 189).
sull'andare degli escrementi d'oca; dal Color di limone(id. ivi, 493).
fr. Merde d'oie. STRICELLI. Color di pell (id. ivi, 49).
Color mognaga ag. Colore d'albicocca? Color di vitello rossiccio(id. ivi, 5o6).
Colore fra il camoscio e la terra d'ombra
(Targ. Ist. III, 492).
Color mort. Color morticcio. (id. ivi, 498).
Colore fra il nero e il ceruleo(id. II, 1 69).
Color ner ner, Color nero puro. Color Color giallo biondo (id. III, 25o).
nero pieno, intenso. STRIGELLI. Color giallo-chiaro(id. ivi, 349).
Color mibbiaa. Color nuvolato.
Color giallo-sudicio(id. iva).
Color piomb ag. Colore piombato(Magal. Color giallo rosso(id. ll, 34). Color lionato.
Op. 373). (di bianco. Color giallo verde(id. ivi, 327 e altrove).
Color piva.... Colore rossigno taccato Color giallo zolino(Savi Orn. 1. c.).
Color pomun de terra. . . . . Si ap Color grigio-cervino(Targ. Ist. III, 495).
plica generalmente ai visi. STRIGELLI. Color grigio violetto(id. ivi, 489).
Color pompador.Color pompadur(Targ. Color rosso-bruno(id. ivi, 493).
Color rosso cinabro
Ist. III, 486).
Color pures ag. Color di pulce(id., 489).
Color rosso di minio
Color rosso fegatoso
º (Savi Orn. l. c.),
COM (59 ) COM
Color rosso di corallo(Targ. Ist. III, 68). Dove set staa ? – A ca de la comaa.
Color rosso di gruma(id. ivi, 529). Cosse t'hala daa? – Pan e formaggin.
Color rosso di sangue (id. lI, 97). Grattin grattin grattin.
Color rosso-giallo(id. ivi, 18).
Comànd ag. Comànd o Comàndo. T. Mi
Color rosso-ranciato(id. ivi, 36o).
Colore sussiſid. IlI, 2 o4). lit.... L'Amministrazione superiore mi
Color verdacchio(id. II, 1 37, 489 e 5o 5). litare del regno, della provincia, della
Color verde di vescica(id. ivi, 1 68). piazza, del reggimento. (salingo.
Color verde oliva(id. III, 496 e 471). De bon comand. Da strapazzo – Ca
Color verde rossiccio(id. ivi, 496). Comandamént. Comandamento.
Color verde turchino nerastro(id. ivi 536). I comandament di pajsan. V. in Pajsàn.
- Cambià color. Mutarsi di colore. Combàll ag. Sull'Adda vale Battello, Bur
Ciappà color. Incolorarsi. chiello. Forse dal gr. Kòm 3m. STRIG.
De color. Di colore (“tosc. – Tom. Comédia ag. Comedia de caratter. Comme
Ciunte). Non bianco nè nero. dia di carattere?
Restà tucc d'on istess color. fig.... Ri Comedia d'intrecc. Com.º d'intreccio?
manere tutti al buio. Comedia e Pàrt(in) ag.... Far due
Savè nanch de che color el sia. ſig.... figure in checchessia. BIFFI.
Non ne sapere un minimo che. Fà de dò part in comedia. Essere
Colorinètt.... Colorettuccio. tamburino o tecomeco.
Cólp de grazia cor. Il taglio delle canne Oh che comedia! Lo stesso che Oh
della gola che dava il boja agli arro che bella scenna ! V. in Scènna nel Voc.
tati perchè non sentissero più i tor Comencin per Comenzìn. V. STRIGELLI.
menti della ruora. Birri, Comenzà ag. Guaja a comenzà! .... Dal
Cólp goeubb. T. del G. di Bigl. . . . . Colpo primo passo dipende tutta la vita. STR.
di sbieco. Vess manch assee de comenzà.... Es
Coltùra ag Coltura (in genere). Lavorato. sere troppo poca cosa.
Per es. Stà minga ben a andà-dent per la Comètt.... Ordinare che di lontano ci prov
coltura. Sta male il passare sul lavorato. vedano e mandino merci, robe, ecc. STRIG.
Arà de coltura. Terzare. Rifendere. Comitò ag. Come va(“tosc.) – Consciaa co
Coltùra Terra vegetale. V. Fónd sig. 2.° mifò. Con io come va o pel verso (Fag.
Còlz a campanna. m. amt. br. Calze o Cal Com.) o a modo e verso.
zoni a campanile?(Brun. Lat.). Foggia di Commissión. . . . . . Corpo di persone in
calzoni corti e larghi senza cintolini nè caricate d'alcuna zienda pubblica, o
fibbie, rimboccati da basso a guisa incaricate di esaminare un affare e ri
d'orlo di campana, ora andati in di ferirme al Corpo deliberante che le no
suso. Ben usa ancora qualche contadino minò. STRIGELLI.
rimboccare e arrotolare le calze d'in Comissión(Fà de). Fare a posta(Alleg. p. 1).
verno di sopra del ginocchio. VILLA. Còmm (Vun a Bergom ecc.) ag. E si dice
Colzètta ag. Belee faa a colzetta. Lo stesso anche di cose disparate e lontane. STRIG
che Belée faa a guggia. V. nel Voc. Còmod ag. Dis Aristotel, se te pò avè on
Colzett a guggia. Calzette ad ago(Caro comod tòttel. V. in Aristòtel e in Platòn
Let in. II, 328). nel Vocabolario,
Colzett che van-giò per i gamb. Calze Còmod. fig. ag. Duu stee comod. Due staja
lenti(Nelli Vecc. Riv. III, 2o). (gnojo. alla larga(Gh. Voc. cit. il Sacchetti).
Faa a colzetta ag. Come il sacco del mu. Comodà usasi frequentemente per Rasset
In colzetta o In colzettinna. V. Cal tare, Raccenciare, Racconciare. VILLA.
zettìnna in queste Giunte. Comodà. .. . Cucinare con butirro o sim.
Colziràrt. v. br. Bracone. Bracalone. Che ha le verdure, il riso, ecc.
gran brache. VILLA. Comodàa. Ad di Ris. V. il Voc.
Colzón curt. . . . . Calzoni che vanno poco Comodamént. Largamente. A dir poco. Per
più giù del ginocchio. lo meno. Cioè a tutt sabet grass comodament
Comàa ag. – Anche semplicemente per (Porta). BIFFI.
Comare, come nella seguente nenia colla Comodin. . . . Sp. di giuoco di carte; il
quale allettiamo i bimbi: fr, Brelan. STRIGELLI,
COM ( 6o ) CON
Comodin cg. Servir per rifiuto (Nelli Vecc. Complimentós. Cerimonioso. Complimentoso.
Riv. III, 7). STRI GELLI.
Comodin ag. V anche Polentòn e Giovanìn. Componimént. T. For. Transazione. Come
Compaa ag. Andemm o Alto o Sù o Prest ponimento. STRIGELLI.
compaa che lus la lunna ... Modo di Compositòr in (parti) cor. Ead in Head.
sollecitare uno a fare checchessia. BIFFI. Comprà a respir. V. Respir nel Voc.
Compàa Lumaga per Polenton V. nel Voc. Comprò. scherz. Sposatore (Guadag. Ria.).
Compàa Sciresa. Il Compare. L'Amico. V. Trovà el comprò. Trovare chi sposi.
anche Omo nel Voc. Común ag. Omen de comun. V. in dmin
Compàa Scisger per Badée. V. nel Voc. Comunànza.... Ne secoli bassi in quà dal
Compagnà e Compagnà-via on panò, ona mille era il nome delle varie Ripartizioni
ghirlanda, ona picciura in sul mur. Ac del popolo milanese. P. es. La Comu
carezzare una quadratura, ecc.? nanza de Porta Verzellinna.
Compagnàss. Convenirsi. STRIGELLI. Concèss ag. Dato e non concess. Dato e
Compagnia ag. A duu a duu compagnia non con esso (Fag. Rine V, Io9 e. l.).
bella. V. Dùu in queste Giunte. Concètt (Avè in bon). Avere in buon core
Chi no pissa in compagnia, ecc. V. cetto. STRIGELLI.
Pissà in queste Giunte. Morì in concett de sant. Mandar odore
Vess de la compagnia(in) dopo pitocco di santità. STRIGELLI.
ag. o un infermiccio. STRIGELLI. Cónch ag. Govone o Cercine del giogo(“tosc.).
Compagnia. T. de Matton. e Fornaciai. V. Concistòri più spesso che Concistòr. V. STRIG.
in Formàs. La Table de brique dei Franc. Concordànz (Vess ammò ai). . . . Essere
Compàrsa. Comparsa da commedia(Fag. Ri sòro, inesperto, novizio. STRIGEILI.
me V). (Doppio. Confèss. Confesso. Reo confess. STRIGELLI.
Compàss ag. Compasso doppio(Alb. enc. in Confessión(Sott a sigill de ). In confessio
Compass a pont fiss. Compasso con aste ne. STRIGELLI.
ferme? - Conſidénza ag. Bonna cera a tucc e con
Compass de proporzion. . . . Biffi. fidenza con missun. V. in Céra in q. G.
Compass de sacoccia... Compasso da In confidenza. In segreto. STR.
tasca le cui aste entrano in un astuc Trattà in confidenza.... Dicesi spe
cetto cilindrico d'ottone. cialmente del Non fare sfoggi a mensa
- Compass fedel. V. Fedél nel Voc. con convitati famigliari. STRIGELLI.
(Pucc-a-compass. V. (Eùcc nel Voc. Vess in gran confidenza con vun. Es
Compassión ag. Sora el porion, e sott la sere intrinsichissimo d'alcuno. Essere tutto
- compassion. V. in Porion nel Voc. intrinsecato con uno. Avere grande intrin
Compassionévol. Compassionevole. Che pro sichezza o famigliarità con alcuno.
va o che desta compassione. STRIGELLI. Conforme. T. Scolast.... Non conforme.
Competént. V. Prèzzi nel Voc. Ag. di Condotta mal conforme alla buo
Competénza. Competenza – Mettes in com ma costumatezza. STRIGELLI,
petenza. Mettersi fra i concorrenti. Confortin ag. Voce che leggesi ripetutamen
Compèzz. v. c. br. Compenso. Ripiego. Ri te negli Statuti degli Offellari milanesi.
medio. Mezzo. VILLA. Confrónt. T. Giudiz. . . . . L'esame d'un
Compìi. Cortese. Garbato. accusato al confronto personale e orale
Compimént(Avegh tutteossin). Avere ogni dei testimoni. STR.
cosa a compimento(Gh. Voc. cit. il Caro) Confrontà ag. Tornà a confrontà. Ricon
– Noi però usiamo questa frase quasi frontare(Redi Op. VI, 69).
sempre in senso tristo o ironico, come Conquista ag. Mettes in aria de conqui
d'avere ogni tristizia od ogni sciagura sta.... Allindarsi, attillarsi, darsi aria
od ogni danno, e diciamo: di zerbinerìa; civettare.
E per compiment. ironic. E per ristoro. Consacrazion. Sacrazione.Consagrazione.
Complicazion. Complicazione. STRIGELLI. Conscénza ag. Dove gli et la conscenza?
Complimént cont i fiocch. Complimentone Ditemi a chi vi confessate voi? (Pan. Poet.
(Nelli Vecc. Riv. III, 1o). Complimento II, xv III, 2). Non ti senti un laico alla
da potersi fare al Cerimonia (id. ivi). cos ienza” (id. ivi).
CON (6 ) COO
Consciàa e Consciàa-inscì. v. c. Ammalia Contrastànmp. T. delle Arti. V. in Stàmp.
Consciatècc. Conciatetti(Min.). (to. PAG. Contratècc... Secondo tetto, doppio tetto.
Conscin. Rattoppatore – Fig. Racconciatore. Contrazentón. Contraccignone. V in Zentón.
Chi accomoda affari difficili – Paciere. Convegnì. Convenire in una opinione, ecc.
STR. – v. br. Conciascarpe. Ciabattino. Vil. Convenienza. Convenienza. (STR.
Consegnà... Ordinare che una truppa non Giontagh de convenienza. Sapi
si muova di luogo, di quartiere, ec. per Giontagh la soa convenienza. " tarci
averla pronta ad ogni chiamata. SrR. di grado, di onoratezza. Rimetterci d'ono
Consegnàa in quarter. V. in Quartér nel Voc. re, di credito e sim.
Conservazionſ Incioster de V. in Inciòster. Stagh la convenienza. Averci il tor
Considerà ag. Andà a considerà l Che oc naconto. Stagh minga la soa convenienza.
corre? Che monta? A qual pro? Non ci avere il suo conto.
Consili. Consiglio, STRIGELLI. Convenzionaa. T. degli Uffizi. ... Conve.
Consist. Consistere. Consista o non consista. nuto in.... STRIG. (l. 56.
Sia che vuole. STRIG. Conversazionètta. Tornatella(Pros. fior. IV,
Cónsol de giustizia. V. in Giustizia nel Voc. Convertì. fig.... Svolgere altrui dal suo
Cónsol di fachin. . . . Quello del facchini animo e addurlo nel mostro.
che parla per essi e tratta colle auto Cóo ag. Andà-via cont el coo. Farneticare
rità, e che fra loro divide i premi – Scompensare. (sere accapacciato.
acquistati nell'accorrere a spegnere in Avegh grev el coo o el cooligaa Es
cendj, ecc. STRIGELLI. Avè l'argent in coo o semplicemente
Cómsol di pascol. V. in Fàggia nel Voc. Avè l'argent. m. br. Essere fidanzata.
Consolacòri. V. in Sorbètt nel Voc. Essere promessa sposa – E costume che
Consònn. V. Fottùu in queste Giunte. quando la fanciulla brianzuola di con
Consumàda. T. de Giojell.... Agg. di Gioja dizione contadina ha dato parola ad un
che ha scemato bellezza. giovane, questi le porti diversi orma
Consumé.T. di Cuc.... Brodo stretto. STRIG. menti d'argento ch'ella si pone in capo
Cónt che no cunta. Conte senza contado intorno alle trecce. VILLA.
(Barg. Intr. I, 1). Conte Bucotondo. Avè traa el coo alari. Aver rotta la
Contàg(in) corr. 183o in 163o – Nel B. Mil. scarpa(Cecchi Dote I, 1). -
si applica ai fanciulli troppo vivaci. Che Contel coo via.A capo sventato(Gh. Voc.)
contag d'on fioeu. Che diavoletto! CoRsi. Coo curios. Un capo ameno(Pan. Poet.
Contént ag. Content come on merlo o come I, xvii, 56).
on asen o come on grì. Più contento Coo de cavii. m. br. Bravo. Bravazzo.
d'una sposa(“tosc. – Pan. Civ.). Sgherro. Brigante. Scherano – Forse
Conténta. v. br. Assenso. Fede di sposa. viene dal costume de bravi di lasciarsi
Il fidanzarsi. VILLA. crescere il ciuffo e i cernecchj o ca
Contentìn. Becco sciavero. PAGANINI. pelli delle tempia, i quali solevano av
Contrabàtt. T. d'Orolog. Ribattere? – Ri volgersi intorno all'orecchio. VILLA.
battimento del tempo. Coo de ciall. Cervel trapanato (Nelli
Contraciàv. Contracchiave. STRIGELLI. Ser. I, 1). Testa di rapa. Cervello vetriuolo.
Contrafond nelle carrozze). Contrapedanino? Coo de legn. Capo quadro.
Contrafòrt(Vess de). fig. Stare pronto alle ri Coo de matt. Capo scarico('tosc. -T.G.).
scosse. Star pronto ad aiuto. STRICELLI. Coo de romp gamdoll. Capo d'asino
Contraltàr Fà de). Fare un contraltare(Pan. (Nelli Al di ved. II, 1). Capo di bestia(id ivi
Poet. II, xxv). (muro. III,5). Testa bajarda(id. Vecch. Riv. III, 1o).
Contramùr ag. E talora vale per Ripresa d’un Coo dur. Capassone. Caparbio.
Contrapés(nel torchio litografico). V. in Tòrc. Coo quader. Testa ben assestata. STRIG.
Contraposiziòn. . . . L'astratto di Con Dormì bass de coo. Giacere a capo steso
trapònn. V. STRIGELLI. (Gh. Voc. in Capo S XIV).
Contrapotàns. T. d'Orolog. V. in Potàns. Mangià in coo i fasoeu. V.Fasceù. (dere.
Contraspaléra. Ventaglio? La spalliera ap Menà-via el coo. Abbagliare. Confon
poggiata non alle mura ma sì bene alle Mett coo a vun. m. br. Mettere altrui
piante de viali. il cervello a partito. Far rinsavire. VILLA.
COP ( 62 ) COR
On gran coo. Testa di ferro, cioè forte tutta possa di fare checchessia, e spesso
(Fag. Rime II, 232 e. l.). con esito infelice. STRIGEILI.
Rompo S'ceppà el coo. Rompere il capo. Coppàtt..... Quell'operaio che lavora le
Gh'hoo rott el coo. Sono stordito. STRIG. terre in tegoli. Alcuni confondono il
Senza coo ag. Munto di senno. Coppatt col Coppiroeti; ma quelli che par
Tegnì el coo a cà ag. Tenere il cervello lano con esattezza disceverano le idee,
o il giudizio a bottega. (mente. e chiamano Coppatt chi lavora la pasta
Tirass o Trass in del coo. Ridursi alla in regoli, e Coppiroei chi alloga sull'aja
Vess on coo. . . . Aver grande in i tegoli così lavorati, il fr. Porteur.
telletto. STRIG. (landieri. Còr senatòri.... Nella nostra cattedrale è
Cóo in (de seda) muta i tre Filatoiai in Fi detto così quel Ricinto che sta imme
Coo de besti, depagn, de puj. V. in diare innanzi al presbiterio, ed in cui
Bèstia, Pàgn e Púj. hanno sedie appartate le magistrature
D'in coo via. V. in Via nel Voc. allorchè assistono alle funzioni eccles.”
Mett coo. m. br. Metter foce o capo Coràdega dicono in Chiaradadda per Cora
o con Dante cò. El Poo el sarav minga dèlla. V. DE CAPITANI.
Poo se Ada e Tesin no ghe mettessen Coràdega dicon alc. Br. per Codega(salda). V
coo. E certo il fiume Po non saria Po, Coràgg(Fatt)! ... Diciamo così per isch
Se Adda e Ticin non vi mettessercò. VILLA. quasi per animare a mangiare chi già
Mett coo a ona cossa. m. br. Dare mangi di molto. STRIGELLI.
esito o compimento a checchessia. VIII A. Corài (Avè ross i). m. br... . Esser caldo
Cóv de parafangh. V. in Parafàngh nel Voc. Fà crespin. ... Tener in mano le carte
Cóva ag. Vess toeò-foeuj per la cova bianca. da giuoco disposte a ventaglio per averle
m. brianz.... Farsi scorgere per qual tutte sott'occhio ad un tempo. STRIG.
che fallo notabile. VILLA. Fà san Crespim. Fare la lunediana.
Covà. fig. Covar il male. Essere malaticcio. Far festa il lunedì; e dicesi specialmente
Covadùra. Cova(Targ. Ist. II, 76). La In de calzolai, de quali è protettore san
cubatio dei Latini. Crespino. VILLA.
Covercin. v. br. Coperchino. Crèss. Esser di troppo. En cress de dò.
Covercin che se fa a tutto su tutti Ve n'ha due di troppo, STRIGELLI.
pignatt.... Dicesi altresì d'Uomo che sa Crèsta. v. a. usata dal Maggi per Cuffia.
ben fingere per istare con tutti. VILLA. V. in Ludurà nel Voc.
– V. anche in Pignàtta nel Voc. Crètta ag. V. anche in Pagà nel Voc.
Covèrt. Ad. di Ferr de cavall. V. in Fèrr. Cribbi ag. Vess come on cribbi. . . . Es
Covertinna sig. 2° dopo cavalcare ag e da sere butterato in sommo grado, essere
tiro, spec. quando sono in istalla. STRIG. tutto tempestato dal vajuolo. Birri.
Covertiroeü ag. Tovaglione(“tose.). Cricca per Compagnia brusca. V. STRIG.
Covertón (de forgon).... Copertone? Cricca o Cricchètt o Cricchètta. V. in Mòlla.
Covin(del copp).La parte stretta de canaletti Cricchètt de la lumaga. Grilletto di piramide?
Covòtt. V. in Manètta sig. 6° nel Voc. Cricco nè cracco ag. Pare che il dettato
Cozzàss. Prendersi d'urto. Star punta punta. abbia avuto origine da quel tale che
Cozzin sig. 4.° ag. Occhio dell'uovo, al bujo trovatosi a mangiare in luogo
V.l. I V. l
CRO (66 ) CRO
d'una rana un rospo, sentendolo scro Cros o Stella ne'torchi litog e sin. V.
sciare tra denti sclamò O cricco o cracco in Roeüda sig. 6° nel Voc.
io ti ho pur a smaltire. Cros a la sgianett. V. Sgianètt nel Voc.
Cricco – Pan de cricco o di sett colp. Cros de cavagn ag. Croce(“tosc.Veggasi
m. cont. br. Pane di granturco – Ha sen la voce Cavaliere nelle Giunte del Tom ).
pre sotto il braccio un mezzo pane ... Quel Cros e Crosettſ sui crocicchi). V. in
rode come un cane, Poi giù pel gorgozzul gli Stràa nel Voc.
dà la spinta Con tre o quattro sorsi d'acqua Cros d'opera. . . . Frase cont. che si
tinta. Vi LLA.
ode verso il Comasco, e vale scherz. un
Crión.T. de Cappell.... Graticcio da ram Lavoro di poco o nessun pregio. Tal si
massar la lana o il pelo da cappelli. crede avere fatto un gran che, e in vece
Crissvàsser. Il Kirschwasser dei Tedeschi, la non è che ona cros d'opera. FigiNI.
Crist(Tirà in). m. b. e da schivarsi. Fare Fagh-sù ona cros. Fare una croce so
arrecare l'anima a un granel di panico. pra un debito altrui (Cec. Cou. ined. 66
Cristàll molaa. V. in Molàa nel Voc. – Gh. Voc.).
Cristiàn. Cristiano per Uomo. Chi gli ha in Giugà a cros e lettera si cancel
minga de compassion per i besti, ghe lino le ultime parole Giugà a la brusa.
m'ha minga manca per i cristian. STR. L'è cros, l'è lettera, ecc. V. Sò in
La carna de Cristian la va minga a queste Giunte.
pes. V. Càrna in queste Giunte. Maa de la cros. V. in Màa nel Voc.
Cristo si usa anche ne seguenti modi bassi e Reden in cros.... Redini disposte come
da schivarsi Son mai staa cristo de fall, è detto in Cavaj taccaa in cros. STRIG.
Gh'è mai staa cristo de podeghel fà Crós sig. 4° cangisi come siegue: Strumento
fà. Non mi venne mai fatto, Non vi fu simile ad una croce fitta in un piedestallo,
verso che il facesse. ne cui rami si conficcano alcune cavi
Cristòſfen ag. Cristòfen o Cristofinna o glie alle quali si raccomanda la ma
vero San Cristòſſen. tassa della seta che si vuol dipanare e,
Din don dan, ecc. Vedi Prima nun e dipanando, incannare sul rocchetto ag
poeu i olter in Nùn nel Vocabolario. girato dal così detto Carrell, il quale
Mangià i pee de san Cristofen. V. è mosso dalla mano della incannatrice.
in Pè e in Mangià nel Voc. La Croce non è lo stesso che la Bina
Critegà ag. A critegà hin bon tucc. È più dora, dachè il filo della seta come tu
facile biasimar un'opera che non è il farla l'hai incannato, non lo distendi già sulle
(Nelli All. di ved. I, 12). caviglie della croce, come si fa delle
Crivèll. T. de Cappell. Calcatoia. Oggi di è matasse, ma posti due rocchetti pieni
così detto da noi perchè è come un dove ti torna più comodo, ne fai pas
crivello sostituito alla calcatoia antica, sare i fili o capi di tutti e due insieme
Cròda(La), v. cont. . . . Le frutte casche da essi ad un altro rocchetto che si fa
recce per malattia. pur girare col suddetto Carrell. Onde
Croeüggia. v. br. Buca Tama. Cava. Gia è che la Croce, servendo propriamente
ciglio. Forse dal fr. Creux. VILLA. solo per incannare la seta, non va qua
Croeusc(Vess lì in d'on). Essere di brigata. lificata per Addoppiatoio o Binadora o
Esservi una brigatella di gente. STRIG. Binatoja. Una macchina è stata di re
Cròppa(Nettà-viala). Sgrumare(“tosc.T.G.). cente inventata, mediante la quale si
Cròppa(Andà in). n. br. equivalente ai uil. filano i bozzoli, si addoppiano o bina
Andà-sù de dò, Andà de Dio, ecc. VILLA. no i capi e si riducono in trama, le
Andà in croppa a vun. Succedergli quali operazioni si fanno tutte e tre,
prosperauente. Dirgli bene ogni suo fatto. l'una dopo l'altra speditamente, dalla
Andargli di rondone. VILLA. medesima macchina. Vedi il Politecni
Croppin, che alcuni dicono malauente Grop co. VILLA.
pin. Lo stesso che Forcella de groppera V. Crós. V. in Legnàda sig. 2° nel Voc.
Crós ag. Cavaj taccaa in cros. V. in Ca Crós. sig. 2. ag. Tormento. Afflizione, e
vàll in queste Giunte. anticam. Cruciazione e Cruciamento –
Cros d'aspa de filatoi Croce, Supplizio dell'anima – Soglion dire le
CRO (67 ) CUN
madri a figliuoli tristerelli che non dan nella botte - Mettel in del vassell most
no segno di buona riuscita: Ti, t'et de affacc. Imbottar subito pigiato, vergine af
vess la mia cros. Tu hai ad essere il fatto, torbido ancora, mosto. VILLA.
mio supplizio, la mia penitenza, la tri Crùd. Ad. di Fèrr. V. Fèrr nel Voc.
bolazione di tutta la mia vita; onde Vess Crùd ag. Chi le voeur cotta, e chi le voeur
la cros de vum. . . . Tribolarlo. VILLA. cruda. V. in Lèss nel Voc.
Cròsc dicono i Brianzuoli per Cròtt. V. Crùd e cont. Crù come on pioeucc. Duro
Fà el crosc. V. Fà el crott. VILLA. di cuore. Avaraccio. Cane del suo(Gio. Mo
Croscé (dal fr. Crochet). Uncinello. relli) che non darebbe del proferito. VILLA.
Crosér o Scrosér. . . . . Le Crociate d'un Crud crudisc. Crudo crudo. STRIGELLI.
rotone da filatoio. Crudél. Crudele. STRIGELLI.
Croséra ag. Amell de crosera. V. Anèll. Cruscàda. . . . Striscia di crusca che si
Croséra(nella stregghia). V. in Telàr nel Voc. fa davanti l'uscio d'un giovane o d'una
Croséra d'asp. Croce (Targ. At. Ac. Cim. giovane quando l'amante s'è maritato
III, 419). con altri. PAGANINI. – E analogo al dett.
Croséra de legn.... Crociata di legno che Stà-lì a fà crusca. V. Crùsca nel Voc.
nelle picciole finestrelle delle case con Crùzzi.... Persona uggiosa, molesta. STRIG.
tadinesche tiene luogo delle grate di fer Cucàgna(Paes de la).... Paese in cui si fac
ro(ferrad) e delle grate di legno (legnad). cia sempre baldoria, dove si sguazzi nel
Crosin e per lo più al pl. Crositt.... Specie l'abbondanza di ogni bene. STRICELLI -
di staffa di ferro fatta a H della quale PAGANINI.
si fa uso per collegare pezzi con pezzi Cùcch ag. Quand canta el cucch a la
ne vari lavori. Per es. Crositt de ba matinna l'è bagnaa e ala sira l'è succ.
lanzetta, Crositt del denanz in di ca V. in Sùcc nel Voc.
rocc, ecc. Staffe di bilancella?, ecc. Cucù (giuoco). V. in Cocò nel Voc.
Crosìn. Crociera interna del naspo da fi Cugnoeü per Chignocù. V. nel Voc.
latoi sulla quale s'inseriscono le brac Culàtta.... Ne'mozzi delle ruote è il ri
cia(i diett). salto interiore nel cui occhio s'infila il
Crosim sig. 4° ag. La voce si è oggidì fusolo dell'assile.
estesa a significare anche Chi si rechi Cunètta. Zana (così nella Memoria sul Bo
la prima volta a vedere spettacoli già nificamento delle Maremme Toscane di
vecchi per la comune delle genti, e F. Tartini) è detta tanto la fossetta late
ne faccia le maraviglie come sogliono i rale alle strade, quanto quella che le at
giovani contadini sori e pei quali riesce traversa per dare scolo alle acque. VILLA
nuova ogni cosa di città. STRIGELLI. – . . . Fossetta traversale che conduca
Crosón (in) leva Tallero. STRIGELLI. le acque dalla laterale più alta alla più
Crósta ag. Avegh in sui crost vun ag. Aver bassa onde abbiano sfogo. STRIG.
uno sulla cuccuma(“fior. – Meini in T. Cùni. T. di St. Conio. Cuneo. Zeppa. Bietta.
Sin. a Cuccuma). Cùnt ag. A bon cunt. A buon conto. Al
Crostin. V. in Vìn nel Vocab. meno. Se altro non fosse. Non che altro –
Crostin dopo vino ag. nella cioccolata, ecc. Intanto(Gh. Voc.).
STRIGELLI. A cunt. A conto(Pros. fior. IV, II, 9).
Crostinàtt ag. Moscetto (“maremmano). Al mè cunt de mì. V. Segond mì in
Crovèll(Fà el... d'ona tinna). Svinare. STR. Segónd nel Vocabolario.
Crovellà madur. Svinar maturo, fatto nel A sto cunt. Quand'è così. A sto cunt
tino. Svinare e imbottar riposato e chiaro; voo a tavola. Quand'è così mi siedo a
il che avviene quando la fermentazione tavola. STRIGELLI.
vinosa è compiuta affatto = Crovellà Cattann el cunt. Venire a capo di
zerb – quasi zerb – on poo zerb. Svi checchessia, ed anche Rinvenire, Rintrac
nare e imbottar giovane; – un po' gio ciare chicchessia. STRIGELLI.
vane, sì che nella botte il vino alquanto Cunt de donna. . . . . . Conti fatti
grilli, e perciò si risenta e schiarisca = per aritmetica mentale, o come si suol
Crovellà zerb affacc. Svinare e imbottar dire sulle dita, risolvendo il quesito
vergine sicchè il vino bolla parecchi di non per aritmetica scritta o per regola
CUR ( 68 ) CUT
scientifica, ma secondo detta meglio la Cùria. T. Eccl. Curia.
fantasia del momento, il che per solito Curiàl. Curiàle.
riesce ottima abbreviazione di conteggio. Curios. Strano. Bizzarro, e si dice di per
Cunt scalar. Lo stesso che Cunt a soma e di cosa. STRIGELLI.
tiron. V. STRIG. Curiositàa (Scoeudes o Toeuss, ecc.). STRI G.
Fà cunt de dì, de fà, ecc. Avere in Curlà. v. br. Arrandellare. Strignere le
animo di dire, fare, ecc. STRIGELLI. some coi randelli. VILLA.
Fà cunt de quei coss. Fare assegna Curlà-sù vun. m.br. fig.... Angheriare,
mento sopra checchessia. STR. straniare, vessare uno gravandolo di peso
Fà cunt sora vum. Contare sopra uno. superiore alle sue forze – Ed anche... -
Aver fede in uno che ne gioverà. STRIG. Mettere il morso ad uno, vincolarlo ,
Fà el sò cunt. Far ragione. Da una ristrignergli la libertà – Ed anche Ria
cosa far ragione quale sia per esser l'altra. carare il fitto ad alcuno. VILLA.
Fà i sò cunt. Gittar il suo abbaco(Pr. Curlàda v. br. Arrandellata? – Dagh-sù
ſor. II, 1v, 58). ona curlada a vum. m. br. fig. equivalente
Giustà i cunt. Acconciar la ragione. a Curlà-sù vum fig. V. sopra – VILLA.
Imbrojà i cunt con vun. Intricar la ra Curlètt fig., e per maggior espressione Cur
gione con alcuno(Alamanni Coltiv.IV,822). lett del pozz, dicono i Brianz. un Ton
Liquidà on cunt. Appurare un conto. facchiotto, un Tombolotto.
Far l'appuramento d'un conto. Cùrlo ag. Castigà i curli.... Spignere i
Savè i cunt. Saper di conti. STRIGELLI. curri in modo che lavorino a dovere.
Trovagh el sò cunt in d'ona robba. Cùrt ag. A la curta. Alle corte.
Trovarci il suo conto. STRIGELLI. Per la pù curta. Per le più corte stra
Vess de bon cunt. . . . . Arrendersi de. Per la più corta. Per la più presta.
e convenire in cosa che non ci conver Vegnì a la curta. Venire alle corte o
rebbe che fosse. STR. alle strette.
Cuntàa cuntisc. . . . . Noverati con ogni Vess curt de danee. Esser corto a
esattezza; dinumerati a uno a uno. danari. STRIGELLI.
Cùpola (parti) ag. Balla. Palla Mela. Cùrt. Corto (Pan. Poet. I, xxxIII, 13). Di
Perd de vista la cupola del Domm. poco ingegno.
V. in Dòmm nelle presenti Giunte. Cùrt e Curtìn. Scarso(Pan. Poet. II, XI, 32).
Cupolètta. Cupolino? Negli ostensori al Cusàda . . Astratto di Cusà (in giuoco). STR.
l'ambrosiana è la Tazza che ne copre il Cusì de fin. Cucir di fino (Nell. All. di
corpo sormontata da una croce o dalla ved. I, 1).
effigie del Salvatore. Sentiss a cusì el coeur, V. in Coeür
Curà. . . . . Curà i or, i ses, mezzoſì. . . . in queste Giunte.
Attendere che non passino inosservati Cusii de coeur. V. in Coeiùr in q. Giunte.
mezzodì, le sei, le ore tali. STRI GELLI. Cusin ag. El sarà on quei cusin. ... . Lo
Curascin. Culino(Aret. Disc.) diciamo d'un giovane che si trovi con
Curàt ag. El ne sa pussee el curat con una giovane, e si sospetti che l'amoreggi,
la serva ch'el curat là de per lù. . . . . e loro serva di coperta l'essere o il
Plus vident oculi quam oculus. STRIGELLI. dirsi cugini. STRIGELLI.
Curat padron. . . . . Nel B. Mil. si Cusinàda. . . . . Discorso in cui inavver
chiama così il Parroco del luogo ove titamente si biasimi taluno alla presenza
altri molti sono radunati a qualche sa di persone che abbiano legame di pa
cra funzione, per distinguerlo. CoRsI. rentela o d'altro col biasimato (Raib.).
Cùrc. Gorgoglione. Tonchio. Il Curculio gra Cusimìn. Cucinetta. Cucinuzza. Picciola cuci
nariusL. VILLA – La credo voce propria ma – Talora è voce di relazione in quelle
della parte briantea più prossima al case le quali, oltre alla grande cucina
l'Adda non l'avendo mai udita nei paesi per l'uso comune, hanno altresì una
alla destra della Molgora verso ponente. cucinetta per uso speciale di alcuni
Forse questa voce (rimasuglio di lati individui della casa, dell'infermeria, ec.
nità sincopata Curculio) diede il nome STRIG.
al paese d'Aicurzio. Cutta. Ad. di Féver. V.
DA ( 69 ) DAG
Cù a o Bus di erb. Il Prezzemolo(Domen. Giugà de cuu al Bigliardo, oltre al
Facez. pag. Io9 ). dettone in Cùu, vale anche ciò che se
A cuu indree. Retrorso; e fam. A culo ne dice nel Vocabolario in Giugà. V.
indietro(Gh. Voc. cit. il Brun. Lat.). Mej cuu de marì che bocca de fioeu.
Avegh el cuu sul velù. V in Velà. V. Fioeü in queste Giunte.
Avegh tanti ann sul cuu. Aver tanti Mett el cuu in cadrega. . . . Pren
anni sul sedere(Pan. Poet. I, xxxviII, 1). dere il comando, acquistare la superio
Braga de cuu se cred che ghe voeub rità. STRIGELLI.
bia on pont, e gh'en voeur duu. V. in Mett-giò el cuu. fig. . . . . Fallire.
Pönt nel Vocabolario. Parì d'avegh el da-fà de quell che
Come s'ha ben mangiaa e ben bevuu ſa el cuu ai gucc. V. Gùggia in q. Giunte.
se gh'ha el diavol in del cuu. V. Diàvol Pari staa sott al cuu di can. V. Càn.
in queste Giunte. Pettà-giò el cuu. Impancarsi.
Cuu de la castegna... L'Ilo della ca Savè de cuu.... Alcuni lo dicono par
stagna. lando di tabacco per accennare ch'ei sia
Cuu del capell. Stoino(“tosc. – T. G.). in sul finire nella scatola o nel cartoccio.
in Ciàu e Fass corr. brazz in brasc. BIFFI. Toeiù o Ciappà o Medegà el bus del cuu
Cuu e mezz. V. in Lègn sig. 2.” per ona piaga. V. in Büs e Piàga nel Voc.
Del praa ven l'erba, e del cuu ven Vegni el cun quader. Fare un gran
la merda. V. in Pràa nel Voc. sizio(“tosc.). Non si levare mai da se
Desquattà el cuu a vum.... Pubblicare dere; stare inchiodato al lavoro.
le di lui vergogne e malefatte. VILLA. Cuu-inceiùj. . . . . Sp. d'uccello così detto
verso Brivio. Forse il Culbianco? STRIG.
D -
Da (in) ag. Dà-dent..... Lavorare a più Dà. assol. v. c... . Splendere, ed è pro
non posso. V. Dà-adree. STRIGELLI. prio del sole e della luna. STRIGELLI.
Dà-giò. . . . . Dettare alcun che agli Dà..... Favorire, secondare. Per es. Fin
scolari perchè lo traducano, ecc. STRIG. che la fortuna la dà. Fin che sorte se
Dà-giò. Battere. V. Dà pag. 7 nel Voc. conda. STRIGELLI.
Dà-giò. . . . Porgere checchessia da Dàa (Vess el sò). Essere la sua misura. Es
alto a chi sta sotto. STRIGELLI. sere quel che è giusto. Essere la giusta
Dà-indent el calor, el sals, ecc. Tornare proporzione. Esser quel che si pratica co
indietro(Cr. in Tornare). Fà dà-indent. munemente. Per es. Cossa ghe se dà de
Far tornare addietro (Cresc. Agr. II, 291). refresch ai massee per ogni carr dele
Dà-indree ai serc. Vale quanto Dagh gna che menen? – El sò daa l'è duu
giò. V. nel Voc. STRIGELLI. sold de pan e on boccaa de vin. VILLA.
Dalla stracca. Vale quanto Dalla freg Dàa. participio ag. L'è dada. La pietra è
gia, V. nel Voc. STRIGELLI. nel pozzo(Nelli Vecc. Riv. II, 2 ).
Dà-sù.... Porgere checchessia a ta Dàa dopo Parlacocco ag e un altro detto
luno in alto. STRIGELLI. al Barone.
Dà su la vos.... Sgridare. STRIGELLI. Dà-dent come on catalan, o come on
Dà-via. gener.... Dar busse; battere. strascee.Arrangolare. Gridare a gola.VII.LA.
STRIG. – Dà-via di catta-sù. . . . Toc Dàgh. . . . Nei diversi giuochi delle noci,
carne in luogo di darne. dei noccioli e simili vale Tirare in essi
E daghela. E tonfa! (“tosc. – T. G.). col coccio, ecc. E nel giuoco delle pal
Podè damn des a andà ai dodes. Po lottole vale Truccarle o Trucciarle (bog
ter dare più vantaggio che di quaranta gia). VILLA.
cinque quanto a checchessia (Caro Let. Dàgliela. Fuggire. Darla a gambe. LAVELLI.
fan. 462). V. anche Dödes in q. Giunte. Dàghen. ... . A primiera e simili giuochi
Dà. Corneggiare. V. Scormiggià nel Voc. vale quanto Scommettere: Per es. Quanto
Dà per Supporre. Quanti ann ghe det? te ghen dee? Quanto va ? STRIGELLI.
D AR ( 7o) DEL
Dagh-foeüra a on lavorà. v. cont. Ter Dàss.... Concedere. Abbandonarsi ad uno.
minare un lavoro. FIGINI. La ghe s'è dada. Gli fece copia di sè. STR
Dàgn (L'è mej stà ai primm). . . . Ariosto Dàter o Daterón. v. br. Manesco. Che e delle
disse: Restar in danno, senza più « Re mani. Pronto a percuotere. VILLA.
stare in danno tien miglior consiglio Che tutti Dàttoli ag. Il mele si fa leccare perche egli
i denar perdere e la vesta ». StRIGELLI. è dolce.
Dàj(E). assol. vale lo stesso che E daj che Daziària. s. f . . . Il complesso di quanto
l'è on sciatt. V. in Sciàtt. STRIGELLI. si riferisce alle gabelle pubbliche.
Daj ai lader. Al ladro ! al ladro! Dàzzi de la Cadenna. V. in Navigli nel Voc.
Dàma(Bocca de V. Böcca in queste Giunte. Dàzzi grand. Dogana maggiore.
l)ama servita. . . . Essere correlativo Debeltàa. v. br. Debolezza. Debilità. E voce
del Cavaliere servente. quasi derisoria. STR. – VILLA.
Dàma. Dama – V. anche in Balón. STRIG. Dèbet.... Chi paga debet perd el credit. ov
Dàma (Fà). Sin. d'Andà a dama. V. STR. vero Chi gh'ha debet, gli ha credit. STR
Damascàa e º Aggiunto a metalli vale Ubedient come i debet.... Disobbe
Danaschinàa. Lavorato a fiorami e si diente. DE CAP.
mili, e dicesi principalmente delle lame Dèbol ag. El sò debol ghe l'han ruce
di sciabole, spade, ecc. STRIGELLI. Ognuno ha il suo punto del minchione
Dànda(Dà la)..... Far oscillare, menare (“tosc. – T. G.).
innanzi indietro un oggetto che si vuol Debolezza sig. 2 ° ag. Debolezze(Redi Op.
lanciare, per dargli più spinta. STRIG. IV, 83; V, 94 e pass ).
Dandalò presso alcuni Intagliatori in legno Decimà.... . Törre a checchessia, scena
per Tondin sig. 6.° V. nel Vocab. re, impicciolire. STRIGELLI.
Dandinn ag. Bandinelle(“tosc.)? Decocción. Decozionaccia(Redi Op. V, 2ca).
Danée ag. I Sànti, i Fradèj, i Bèzzi, el Decrètt ag. Malarbett el decrett e istrivai
Pèler, i Lampànt, e con voci infantili del poverett. V. in Poverètt nel Voc.
Sìss e Ninée. I Bisanti, e col Pan (Poet. Dedént. s. m..... L'interno del cassino
II, vini, 6). I Bezzi. delle carrozze. Le sue parti si veggano
Chi ha danee fa danee, e chi ha nelle rispettive sedi alfabetiche e ia
pioeucc fa lendem.... Proverbio brian Lègn(carrozza) e Scòcca nel Voc.
zuolo col quale si vuol significare che Dedrée(El).... Il Tergo delle carrozze le
Ex nihilo nihil fit. VILLA. cui parti veggansi in Lègn sig. 2. p. 357.
a Danee danna ag. In qualche caso Dedrée(Dagh). T. del G. di Bigl. Tirare al
potrebbesi dire I boccon grandi sono calcio(“tosc. – Voc. piac. Sup. ).
quelli che affogano. Defà. sust. Faccenda. Affaccendamento. STRtc.
Fà danee d'ona robba. Farne quat Defèsta ag. Dà el defesta ironic. - . Rega
trini(Magal. Op. 38o). - lare alcuno di busse o di rabbuffi. In qual
I danee him faa per spendi. A ciò che caso Dare le frutte di frate Alberigº.
l'avaro risponde: Ma hin piatt per metti Déficit o Amànch. Buca.
in pigna. STRIGELLI. Degiumà(in) ag. Chi degiuna e olter ben no
a Pocch danee pocch sant'Antoni ag. fa sparmiss el sò e a cà del diavol va.
Poco popolo poca predica(“tosc. – Meini V. in Diàvol, e alla frase consimile ag. la
in Tomm. Sin. p. 745, col. 1.”, nota 7."). parola degiuna. Biffi.
A pochi danari poca merce; chi paga Degiumà maa i sò sabet- V. in Sàbet,
male è servito male.
e ag. alla frase affine la parola degluna
Tant per voltà i danee.V.Voltà nel Voc. BITFI.
Dannàa come on copp o on sein. V. in Cópp. Delicàa. Tenero(Ambra Cof. I, 3). Geloso
Dànt. V. in Pèll nel Voc. Di rischio.
Dàrsena. . . . . Sui nostri laghi è quella
Deligerì idiot per Digerì. V.
camera d'una casa fondata in acqua, e Dèlta.... Sp. di carrozza. V. in Lègn sig 2.”
con apertura verso il lago, ove si riti Delùvi. Ai vintises sant'Anna e ai vintisett
rano al sicuro ed al coperto le barche. el deluvi. . . . . Si dice anche al pro
Corrisponde alla Rimessa delle carrozze. prio con allusione alla così chiamata
STRIGELLI. Dotta de sant'Anna. BIETI.
DER (71 ) IDES
Denànz. s. m. La partita davanti(Alb. enc. Dersett-e-mèzz correg. È l'Ottavo del co
in Maschio). La porzione anteriore del lonnato. STRIGELLI.
carro delle carrozze, le cui parti minori Derupàzzi. v. br. Scavezzacollo. VILLA.
veggansi in Lègn sig. 2. pag. 356, col. I.” Dervì a Dervii-foeura ag. Fate largo, lascia
Denànz. s. m. Facciata? In genere inten tela passare(Gh. Voc, II, 462). Pon'rena,
desi la faccia delle carrozze che guarda che lo Sbracia armeggia(Salv. Gran. V, 3).
il cocchiere. E in questo sig. se ne veg Desàsi. Sbrattone. Sbrattonaccio(“tosc. – T. G.).
gano le parti in Lègn(carrozza) e Scòcca Chi ha il mendo di dissipare, sciupare.
e nelle respettive sedi alfabet.º nel Voc. Desàsi. s. m. Uomo a casaccio. BIFFI.
Demcitt per Gajuoeùra spinosa. V. Desaviàa. v. br. Disviato. Che è fuori della
Dént. prep. ag. Cosse ghe femm-dent?.... retta via. VILLA.
Che ne facciamo? Desbarazzà. Sbarazzare. Sgombrare. STRIG.
Dent o Foeura per el dì. Fra di. Tra Desbarcà. Sbarcare. STRIG.
di. Tra 'l di. Fra 'l di. Il difra di. Desbavà. Sbavare. Levar le bave ai lavori
Trà e Tragh-dent. V. in Trà nel Voc. di getto, di lastratura e simili.
Déut. sust. m. (in) ag. Cavalier del dent. Desboscà. . . . Sgombrare un terreno da un
Cavalier del dente(Guadag. Poes. 46). bosco – Diradare un piantato levandone
Dà al dent. Reggere al dente(Gh. Voc. i troppi alberi, o troncandone i rami
cit. il Soderini Colt. Viti 183 e 22o). troppo fitti – Cacciar del bosco. STR1G,
Dent de cavall.... Dicesi per similitu Desboscionà i bottegli. Stappare le bottiglie
dine a Denti umani troppo lunghi. STRIG. (GiuliSt. agr. di Valdichiana, vol. 2°). VIL.
Desligà i dent. Slegare i denti(Gh. Voc.). Descantà i vermen. . . . . Pare proprio de'
Togliere ai denti quel senso spiacevole rabbuffi dati al pigro. STRIGELLI.
che fanno allorchè sono allegati. Descaregà la fornas.... Levar dalla for
Deprofondis. Deprofundi (Pan. Poet. I, nace i matton cotti.
XXVIII, 22). Descaregàa. T. de Macell. . . . Aggiunto
Depù. m. cont..... Superiore, e special di que” Tagli delle carni macellate che
mente se militare. FIGINI. si lasciano scussi di vertebre, d'ossi, ecc.
Deràmsc. . . . . Pigro; restio. V. Darénsc. a paragone dei loro tagli di riscontro –
Dèrbeda. T. de Muratori. . . . Nome di Mezzenna descaregada, Riaa descaregaa.
quei Pertugetti che rimangono nelle rin V. Mezzènna, Riàa nel Voc.
zaffature per difetto d'appianatura. Descolzà. v. agr. br. Scalzare. VILLA.
Derént. v. cont. per Arént. V. STRIGELLI. Descónsc. Sconcio. Scomodo. Scapito. VIILA.
Derisión. Derisione. Usato forse nella sola Descrostà.... Törre da checchessia i grumi,
frase Mett in derision. Deridere. Scher le sordidezze grosse e prominenti. STR.
nire. STRIGELLI. Descrostàa(Piatt). V. Scrostàa nel Voc.
Derivà. Derivare. STRIGELLI. Desdamà. . . .. Scoprir di pedine le quat
Deroccamént. Rovina. Cosa rovinata. Cosa tro case della fila più riposta di ciascun
guasta – Rovinaccio – Moriccia. Muc giocatore. STRIG.
chio di ruderi, di rottami di case; p. es. Desdìss. Disdirsi. STRIG.
On deroccament d'oma cà. Una casa spal Desfà-giò on fagott o sim. Svoltarc Nelli,
cata; un casolare mezzo diroccato – Un Vecch. Riv. II, 6).
Guasto (Dino Comp.). Un Guastine – Desferenzià. Discernere. Identificare. FIGINI.
Il Diroccamento dei diz. della lingua vale Desféria. s. f o Ferr snodaa. . . Ferro da
Atterramento, Devastazione, Guastamento, cavallo non tutto d'un pezzo, ma colle
Distruzione, laddove la voce medesima due branche congiunte per mezzo d'un
nel dial. brianz. vale piuttosto la cosa chiovolo a mo' dell'aste de compassi.
atterrata, distrutta, rovinata. VILLA. Desformàa ag. Trasformato da quel che era.
Dersètt (in) ag. Quell che non se fa de der Desformadamént. br. Fuor di modo – Smi
sett se fa manca de vintisett.... Lamento su rattanlente - Sformatamente. VILLA.
dei padri e delle madri pei figli cattivi Desfornasà. . . . Cavare della fornace.
o ignoranti, con cui sogliono rispon Desgarbàa(Basta vess brutt per vess). V.
dere a chi li conforta dicendo che col Brùtt in queste Giunte.
tempo i loro figli diverranno savj. CoRsi. Desgiuné ala forscett. V. Forscètt in q. G.
DES ( 72 ) DI
Desgorgà. . . . . Spazzare canali o tubi, Despiccà (in) corr, la parola Impiccà in In
perchè ne sgorghi liberº il liquido. STR. piccass sig. 2.”
Desgràzia ag. Desgrazia del can fortunna Despostàss. v. br. Degnarsi o Aver la degna
del loff. V. in Càn nel Vocab. zione di fare, ecc. VILLA – Disporsi.
Desgugellàa. Lussato – Desgugellàss. Lus Indursi.
sarsi. Slogarsi le ossa; e per lo più di Desprési(Vesseghen o Aveghen per ol). M.
cesi delle gambe e delle braccia. VILLA. brianz. che vale il medesimo che Aveghen
Desgugellàssi stringh. Sſerrarsi gli aghetti? de fà lecc ai cavaj. V. in Cavàli. VILLA.
Desgust (in) ag. Ghe m'hoo desgust.... Ne Desquattà el cuu a vum. V. Cùu in q. G.
lo piacere, scherzandosi sull'equivoco Dessadèss vale pel solo futuro, onde assolut.
tra Desgust e Des gust. STRIGELLI. diciamo Dessadess per indicare che non
Desimbottì. T. de'Bastai. Sborrare. Cavar la faremo mai quello onde siamo richiesti,
Desimpastà. Spastare. (borra. perche, sempre riferendoci a tempo che
Desimpègn(Vestii de V. in Vestìi in q. G. ha da venire, non lo facciam mai. STRIG.
Deslaccià. fig. che anche dicesi fig. Toeugh Dessoravia usasi talora in senso di A coper
la tetta a vun. . . . Levare o Sottrarre to, per opposizione di A nudo(in sul biott).
altrui alcun utile o comodo o comicam. Destaccà. . . . Detto di colori vale Spic
una vignuola. VILLA. care, e quindi
Deslanà. T. de Cappell... Colle nani fare Destàcch. . . . . Astratto di Destaccà. Fà
sì che le lane si tengano bene insieme. on bell destacch. Spiccar bene. STRIG.
Deslattà ag. Levar dal latte Desténd i pagn a fà sugà. Tendere la bian
Deslattàa ag. Slattato(Magal. Op. 439 ). cheria che si asciughi(“tosc. – T. G.).
Deslàzzi. v. br. Disertamento. Rovina. Dis Destésa. T. di Stamp. Spanditoio dove si
facimento. Guasto. Guastamento. VILLA. sciorinano a rasciugare i fogli stampati.
Deslocchì. . . . Scuotere altri dal sonno, Destin destinaa. . . . . Destino immuta
da intronamento e simili. STRIG. bile, e sempre in senso di sfavore. Frase
Deslodà. v. br. Biasimare. Censurare. VILLA. che tiene dello scherzo. STRIGELLI.
Desmantelà. T. de' Fornaciai. . . . Levar Mandà al sò desrin. Mandare a suo
le fascinate dalle cataste(gambett) per viaggio(Redi Op. VI, 128).
assolimarle e rasciugarle bene bene. Destinàa(in) ag. Quel che ha ad essere non
Desmentegàa (Viv sora ai). m. br ... Vi può mancare(Redi Lett. – Canti Carn.).
vere alle spalle dei malaccorti, degli Destinòn porch ! L'usò il Porta per De
smemorati, dei balordi – Dicesi dei stinaccio reo ! STRIG.
furbi malonesti che fanno lor prò del Destors'cià per Destortià. V. STRIGELLI.
l'altrui balordag. in materia d'affari. VIL. Desvidà. . . . . Sciorre da un invito fatto;
Desmontà ag. Dir come quello: giusto volevo recipr da un invito già accettato. Sraic.
Deszollàss. Dilacciarsi.
scendere(Pan. Poet. I, 1x, 36). Metter le
mani avanti per non caderetid. ivi XIII, 7). Detàgli ag. Stare sul taglio o in sul taglio,
cioè Vendere al minuto.
Desmontà. Scadere. Scendere di grado. VILLA.
Desmontà assol. e Desmontà di sò pretes. Detagliànt. . . . Di certi come pannajuoli e
. . . Ridursi a pretensioni minori. STR. si:n. venditori di stoffe a braccio si po
Dent de vott dì. Fra quì e otto giorni. a Chi ha paura del diavol fa nagott
Dì del sò nomm. V. in Nòmm nel Voc. ag Tu farai magra cera se hai paura di
Dì de posta, de corer, de cavalant. Satanasso(Adium. Son burch. 274). Pes
Giorno di spaccio, di procaccio, ecc. simo dettato del tentatori al male.
El dì de vun.... Il giorno onomastico, Come s ha ben mangiaa e ben bevuu
El mè dì: el dì de mè pader. STRIG. s ha el diavol in del cuu.... A un di
Fenì i socu dì. V. in Morì nel Voc. presso Sine Cerere et Libero friget Venus.
I dì de la garlanda. V. Garlànda. El diavol el gh'ha miss la coa. Il dia
Ogni trii dì . . . . Dicesi anche per volo ci ha messo gli ugnelli(Zan. Rag II,3).
qualunque numero di giorni. STRIGELLI. El diavol l'è maladett perchè l'è vecc.
On dì l'è longh e l'è curt. Lo stesso V. in Vècc nel Voc.
che On ann ecc. V. in Ann nel Voc. Fà la part del diavol. V. in Pàrt nel Voc.
Trii di posdoman. . . . . Ironia per Fondi a fittavol, fondi al diavol. V.
accennare a cose avvenute già da un in Fittàvol nel Voc.
pezzo. STRIG. -
Fortunaa quell fioeu che gh'ha sò pa
Di(dire) ag. Chi dis tropp procuva magott. der a cà del diavol ... Il padre fa i
V. in Provà nel Voc. turpi guadagni, e il figlio li gode. CoRsi.
Come sarav a dì o Come sarant a dì. Fregà la coa al diavol. Lisciar la coda
-... Porta l'usò in questo senso positivo: al diavolo. Gettar la fatica con uno.
Come sarani a di: Tell la el mincion. STR. Ghe starav manca el diavol. Il diavolo
Di in gesa. Dire in chiesa(Rim.aut. pis.). non ci starebbe(Nelli Serv. padr. II, 14).
Di'-sù. Di su. Di pur su(Nelli Vecc. Lavora pussee el diavol che nè el Si
Riv. III, II). gnor V. in Signor nel Voc.
Mandaghel minga a dì, e spesso ag. L'ultem l'è el diavol. Becco l'ultimo.
la spieg. D ghel su la faccia. Dire altrui Becco a chi resta(Burchiello).
checc.º a viso aperto, e ne segua che vuole. a Parì el diavol de la Ciarella ag, la seg.
No ghe disi, No te disi, Nove disi. doppia interpretazione diversa dalla mi..:
Lacchiarella secoli sono era nido del mal co
m. br. È tutto quel mai. VILLA.
stume e della superstizione. Quindi fu facile
Oh di chì. . . . . Lo credo sincope inventarsi che in La Ciarella ghe stava el dia
di Vedi, non del verbo Di. STRIG.
vol, e che sforzaa da on esorcista el sia seap
Podè minga dilla. Non ce ne potere('tosc.) paa-via lassandegh i corna.
Voreva ben dì mì. Mi pareva ben as Cento anni sono in circa eravi un benestan
sai(Nelli Vecc, Riv. III, 4). te, vecchio, grande, brutto, ch'el stava quasi
Diamantinna. . . . Sp. di stoffa di seta. tutt e di sul canton de la Cortascia vesin a la
Diàvol ag. e poet. Il gran Vermo infernale. Gesa spionand chi andava e chi vegneva; nis
Dòminus dominanzion ag. Domino domi Sì che l'è quell, sì che l'è quell.
nanzio(Cecchi Dote II, 5). Cantilena che usano in certi giuochi le
Dòmn ag. El Dom l'è minga staa faa in nostre fanciulline di contado.
d'on di Roma non fu fatta in un giorno. Seren d'inverna, ecc. V. Fràa nel Poc.
Roma non si fece in un di. Trav in pee e donna in pian tegmen
Gh'era on onm appos al Domm col sù el Domm de Milan... - Dettato ab
sacch in spalla; hoo de cunralla? . . . bastanza chiaro. STRIG.
Cantafavola fingendo di voler raccon Tre donn fa on mercaa. BIFTI – F.
tare a bimbi una storiella, una panzana, Dò donn, ecc. in Mercàa nel Voc.
e nol facendo. STRIG, Vin de donna. V. in Vin nel Voe.
Già 1 Donm f è faa, già I disen tucc. Vos de donna. Vocino. Vocina.
. . . . Scherzo per accennare a persona Donnètta. fig. (in) ag. Talora non è segno
di viso giallognolo. STRIG. di spregio, e vale semplic. Uomo asse
On onm l'è on domm.... Gran de stato, come soglion esser le donne,
gnità è quella d'uomo; e spesso lo di nelle faccende domestiche. STRIG.
cono per dispetto le nostre donne al Omett, donnett e vinett hin trè coss
lorchè i loro uomini le vogliono tener che no varen on petr. V. Vinètt nel Foc.
da meno ch'elle non sono. Donnià. v. br. Donzellarsi. Baloccarsi. Per
Parì on ratt in Domm. . . . Dicesi dere il tempo come fa chi s'intrattiene
d'un piccino che segga in gran seggiola; con donne a donneare. VILLA.
o d'un solo che abiti gran casa. STRIG. Doppdisnàa ag. Finna al dì del giudizzi al
Parì o Vess el Dom de Milan. P. es. doppdisnaa. . . . Accenna lunghissime
Oh coss'eel?el Doinm?.. Si usa per dire tempo avvenire. STRIG.
gran cosa, gran baccalare e sim. BIFFI. Dóppi (Fà on). . . . Far due volte la stessa
Perd de vista la cupola del Domm. cosa, la stessa provvista, purchè l'una
Perdere la cupola di veduta (Mach. Op. riesca di troppo. Per es. Guarda a no
VII, 18). Uscir di patria. fa on doppi. STRIGELLI.
Trav in pee, ecc. V. in Dònna in q. G. Doppiètt. T. del Giuoco di Faraone. Le
Dondón (in). Altri in luogo di E mort on A Coppie(Bracc. Rin. Dial. 15o cit. dal Gh.
dicono più comunemente E mort Donaa, Voc. in Tagliare). – T. del G. di Bigl...
Donaa de Pavia, ecc. BIFFI – STRIG. Doppiètt..... Due schioppettate sparate
Donin (Fà). . . . . Così dicono le nostre senza intervallo. STRIGELLI.
balie e le madri ai figliolini che s'ini Dordin. Tordino. Torduccio('tosc. – T. G.).
ziano a andare da sè. BIFFI. Dordón. Tordone(“tosc. – T. G.).
Dònna ag. Cunt de donna. V. Cùnt in Doré. Ad. di Pàn. V.
queste Giunte. Dorì el venter. V. in Vénter nel Voc.
D OT (77 ) DRI
Dormì (in) a Andà a dormì con la Madonna Visita de dottor. V. in Visita nel Voc.
ag. Frase delle balie e delle fantesche po Dottóra (Fà la). Fare la sindichessa (Nelli
mendo in letto i bimbi senza cena, quasi Serve al forno I, 6). -
Ea ag. De communi omnium sanctorum Emm èmm! Hen hem. Interiez. chiamativa,
(Redi Op. VI, 14 e 224). corrispondente alla He he da tedesca
Ebrèj (in) ag. Parì el tabernacol di Ebrej. Em. Ne. En vedi-nò. Non ne veggo.
V. Tabernàcol nel Voc. Entrà. Entrare? Far giuoco? In vari giuo
Eeèss(in) sopprimansi le parole In altri sensi chi vale Porsi da solo, o con un com
noi non usiamo la voce, e ag in vece pagno che s'elegge, contro gli altri gio
Cativa l'ecess. . . . . STRIGELLI. catori, riscotendo da tutti se si vinca,
L'è on ecess. . . . STRIGELLI. pagando a tutti se si perda. STRIG.
Ecèttera(L'è on ). E una eccetera, cioè donna Entràda(Viv d'). Vivere in sull'entrate(Caro
di mal affare(“tosc. – T. G.). Let in.). V. anche Viveverbo) nel Voc.
Eclàtt (Fà) Fare scoppio(Fag. Rime V, 25o). Entràgh. Entrarci. Averci relazione. Cosse
Economia (in) ag. Per economia. A mano gh'entrel là? Che c'entra egli? Cosse
sua(Targ. At. Ac. Cin. III, 283). gh'entra la cà? Come c'entra la casa?
Efètt. Mobili – ed anche Bagagli d'un Entusiasmàa. . . . . Lo diciamo di chi è
viaggiatore. STRIGELLI. grande ammiratore di alcun che, ben
Efettiv. Contante. STRIGELLI. chè non entusiaste per matura. STRIG.
Egittſin) ag. Bue di fava(Cecchi Dote II, 4). Epoca. Epoca. Fà epoca. ... Essere cosa
Magioster d'Egitt. V. in Magiostra. singolarissima, memoranda, che deve
Egoista ag. Egoista(“tosc. – T. G.). Tutto far ricordanza eterna d'un dato teupo
di sè. Di sè(ivi). Equilibrà. Equilibrare. STRICELLI.
Egoistón ag. Egoistaccio(“tosc. – T. G.). Era(in) ag. Cavall d'era. V. Cavàll nel vol.
Elaboràa. ad. T. degli Uffizi. Elaborato. On 1°, p. 264, col. 2.º, riga 36.
raport ben elaboraa. BIFFI. Destend in l'era. Inajare.
Elborin. Dim. in genere di Elbor. Albero Era di quadrej. Mattonaja (“tosc. –
o Fuso meccanico. Zanob. Diz.). (PAG
Elemmént (Quint). . . . Lo diciamo anche Erba ag. Erba canella... L'Acorus calansus.
d'ogni altra cosa che ne giovi o, ne Erba de la gotta. V. in Gótta.
piaccia estremamente. Per es. La cam Erba di taj. v. br. Dittamo? Detta co
- pagna, el teater, ecc. l'è el mè quint sì, perchè, posta sui tagli, li guarisce
element. BIFFI. speditamente. VILLA.
Emigré. . . . Spezie di tabarruccio. Usava Erba medegada. L'Artemisia vulgaris?
nel 18oo. Non era nè tabarro, nè fer Erba pinera o pignocu. Erba pina. Verde
- rajuolo, nè sarrocchino; era un enigre. marco. Ruta de prati. Talittro. E il Tha
Eminénza ag. Titolo d'un Cardinale. STRIG. lictrum flavum de'bot. VILLA.
Emma. T. de Carrai... Tondino di ferro Erba pulesera. v. br. Pulicaria. Psil
che verso il mezzo ha una ripiegatura lio (Plantago Psylium). VILLA.
a z. V, in Zètt. Erba scimesera. V. Scimeséra nel Voc
ESE (79) EVI
- Andà a fà l'erba al mocc. fr. del Esigénza. Bisogno, ecc. ed anche Fame in
B. Mil... ... Morire. CoRsi. periosa accompagnata da debolezza. STR.
Nass l'erba in d' on sit. fig. Metter Esposiziòn..... Questa voce noi usiamo
erba in un luogo(Nelli Faccendone I, 4 – nel significato di quella Pubblica mo
Pan. Viag. Barb. I, 7o). Esser deserto stra, che si fa annualmente nel Palazzo
un luogo. Ghe mass minga l'erba in delle scienze ed arti in Brera, de la
quella strada. Non mette erba in quella vori così di belle arti come d'industria
via(id. ivi), cioè è battuta, frequentata. i quali si producono in luce dalle no
No gh'è donna senza amor, no gh'è stre genti d'anno in anno; fonte pe
praa senza erba, ecc. V. Anór e Pràa. renne di pubblica utilissima emulazione.
Strappà l'erba con la s'cenna. m. del Espòst. Trovatello. STRIGELLI.
B. M. Far il mestier del Michelaccio. CoRsI. Esprèss(Per)ag. Per espresso(Magal.Op.318).
Vedè l'erba a mass de nocc. V. in Espressión... Anima, tenerezza di movenza.
Montàgna nel Voc. Ess. T. de Carrai. Grucce. Ferri sostenenti
Vess a l'erba. Pigliar l'erba(Crusca il sedere isolato del cocchieri.
nel testo del Varchi addotto in Nona). Ess(Fris di). V. in Fris nel Vocabolario.
Erbètt(Giugà ai). Lo stesso che Giugà a Essa(Moll a). V. in Mòlla nel Voc.
banchfallii. V. Banchfallii nel Voc. Esser. Essere. Persona. Per es. che esser
Palpà o Bassà i erbett. m. br. Rima curios! STRIGELLI.
nere scaciato o smaccato – Decadere. Dare Estàa(in)ag. Seren d'inverna, ec. V. in Fràa.
in basso stato. Tirà-sù i erbett. m. br. Del gran estaa. Nel cuor della state. STR.
Rizzarsi a panca. Venire in istato. VILLA. Estaa de San Carlo..... Quel pochi
Erbiroeüla. V. in Pèll nel Voc. giorni di bel tempo che per solito ne
Erbol(in) castagno ag. Colligiani e monta rallegrano nella 1.º settimana di novemb.
mari tosto che il castagno sia abbattuto Estein (I Magior). fr. br.... I Notabili, i
mol chiamano più Erbol, ma Castàn. STRIG. Principali d'un paese. VILLA.
Erborizzà. Erborizzare. STRIGELLI. Ester.... Nei collegi è detto così lo Sco
Ercolinn. ag. di Gàmb. V. in queste Giunte. lare non convittore.
Ereditàa ag. Eredità giacente. Estiv.. ... Aggiunto di frutta che maturino
Ereditéra poni alf. e V. Reditaroeüla nel Voc. in estate, a differenza dalle vernie. STR.
Ergna(Pari yun d'avè adossl'). m. br... . Estiva ... Aggiunto d'acqua colla quale
Dicesi d'uno che sia malsaniccio, tri s'irrigano fra noi le terre dal 25 marzo
stanzuolo, sparuto, malescio; la qual all'8 settembre. STRIGELI.I.
cosa fa ch'egli renda somiglianza a que Estràtt(Giugà o Mett d') ag. Strattare(T. G.).
gli alberi che, per essersi abbarbicata Esùss per là o per l'anema soa. Dio gli
l'edera intorno al loro tronco, intristiti dia pace! Diciamo così dopo aver nomi
invecchiuzziscono. VILIA. nato un conoscente ora morto. STR.
Trà-via l'ergna. m. br. ſig. Rifarsi le Ei gh'ha nanch avuu temp de dì
polpe. Rimettersi in salute, in vigore. Rua Esùss o Esùss Maria. Mori di botto. STR.
versi. Rimpolpare. Rincarnare. VILLA. Non ebbe tempo a dir Giesù(Monos. p. 156).
Erogatàri.T. Ec.... Distributor di entrate di Esuss per i pover mort, che sto vin
Erósa. V. Monéda in q. G. (chiesa. vaga in del mè corp... Si fa dire per
Erpegà. Erpicare. STRIGEIII. isch. a bimbi nel dar loro a bere vino.
Erra(Avegh l')..... Pronunziar l'erre con Etàa (in) ag. D'età giusta (Nelli Vecc. Riv.
un suono difettoso gutturale. STR. I, 6). Nè troppo giovane, nè troppo
Ertegh... Ag. di cose che dovrebbero es maturo, da nozze.
ser molli e nol sono, come a dirtela, pan Foeura d'etaa.... Dicesi del cavallo
no, carta men pieghevoli del solito. STR. oltre i sette anni di vita. STRICELLI.
Esamìn. . . . Breve e non rigoroso esame. Etichetta ag. Stà minga sui etichett con
Esaminà. Esaminare – Esaminàa. Esaminato. nissun. Non tenere mai grado con per
Esauuinadór. Esaminatore – Esàmm. Esame. sona(Caro Let ined. II, 243).
Esèrzit. Esercito(“tosc. - Meini in Tom. Evidénza. Evidenza. Tegnì in evidenza. T.
Sin. ad Arnata). Quantità gratole. On degli Uff.... Tenere in palese o esposto
eserzit de mosch. Un esercito di mosche. alla vista e alla memoria di cui spetta.
R
FA (in) ag. A fà tant.... Al più al più, | Fa-bisògn ag. anche Conto specificato per
tutt'al più. STRIGELLI. ogni altro titolo. Per es. per l'alimento
Besogna guardà a fann.Chi la fa l'aspetta. in un collegio; pel vestiario in un eser
Chi gh'ha de fà el Signor gh'en dà. cito, ecc. ecc. STRIGELLI.
V. in Signòr in queste Giunte. Fabricà a Chi fabrica d'inverno, ecc. si
Chi gh'ha de fà ghe pensa. Morto me mutino le parole la calce più spesso ba
vada il mondo in carbonata. gnata dalle piogge in la calce asciu
Fà bell. ass. Fà bell là a andà int.º STR. gando adagio adagio. BIFFI.
Fà el f.... finester. Far come i topi Facc, Fàccia dicono i cont. per Fàa, Fàda. V.
degli speziali, annusare i barattoli (Zan. Fàccia(Avegh on sesin de V. in Sesin.
Rag. van. II, 2 ). Con faccia franca. A viso aperto(Cr.
Fà-foeura i micchitt e sim..., Cavare in Viso). Con faccia fresca, cioè impu
i panetti dal pastone. dente('tosc. – T. G. ).
Fà-foeura on cunt. . . . . Redigere Faccia d'arpia. Muso d'arpia (Nelli
una polizza o simili, cavando dai re Vec. Riv. III, 1o).
gistri le partite per comporla. STRIG. Faccia de bon temp.. ... Viso gio
Fà part e volontaa.... Dividersi da viale, da uom che non ha brighe. STRIG.
una comunion di beni e di vita da chic Faccia de ghignon. V. in Ghignon.
chessia: separarsi. Allude a ciò che di Faccia de gnocch. Viso di boccale, d'or
visi ognun gode la parte sua e fa il vo cin, d'orciuol, di gotto fondoluto, di piat
ler suo. STRIG. tello(Bellini cit. dall'Alb. enc. in Orcino).
Fà-sott la coverta, la dobbia del Faccia de lunna pienna. Muso di lu
lett, i lenzoeu. Rincalzare la coperta, na. Luna. Lunone(“tosc. – T. G.).
le lenzuola. Metterne i lembi sotto le Faccia de mascaron. Viso da maschera
materasse, acciocchè non cadano nè (Nelli Vec. Riv. III, 2o).
da una parte, nè dall'altra. VILLA. Faccia de mascarpon. V. in Mascarpon.
Fà-sù. assol. . . . . Ha etimologia co Faccia de mumia. V. in Mumia nel Voc.
mune coll'italiano Sopraffare. STRIGELLI. Faccia de Neron. Viso truce o trucu
Fà tutt dent. Andare a monte per lento o tirannesco. -
vale Non colpir la palla avversaria sia Farìnna (in) ag. Cognoss la farinma quand
per imperizia, sia per arte, sia per l'è pam. m. br. Essere grosso di scienza.
necessità. STRIGELLI. Esser di grossa pasta. Non conoscer delle
Fallà (Podè). oss. S'avrebbe a dire No podè cose i principi e le cause – Non saper
falla. Forse così si disse in origine, mezze le messe. VILLA.
poi s'ammise la negativa, come in Chi Farinna che fa del cressiment. m. br.
note cognoss no te compra ne fu intro Farina crescevole, che assorbendo di mol
dotta una di troppo. STR1GELLI. t'acqua, dà molto più pane o pulenda.
Falòppa ... In qualche luogo intendono Farina di ottima qualità. VILLA.
per questa voce il Bozzolo cui il baco Fior de farinna. Fior di farina. STR.
nel costruirlo abbia lasciato un buco Farinna diciamo anche ogni Composto fari
dall'un dei capi. STRIGELLI. naceo, come Farinna de bordocch. . . . .
Falp. Falbo. V. in Mantell nel Voc. l'arina con ingredienti ammazzatori delle
Vol. IV, l
FAS (82 ) FAZ
blatte orientali – . . . Farina con mi Fastidi(in) ag. Fastidi fatt in là. Spensierito
stura di vermocchi da cibarne uccelli. (“tosc. – T. G.).
Fariolón. Mantellone. (cio. VIL. Fatalista (in). . . . Forse m'inganno, ma
Fasanòtt.... Bambinotto tenero e grassoc coll'Alb. enc. potrebbe chiamarsi anche
Vess on bon fasanott. Essere buon in italiano Fatalista. BIFFI.
pastricciano. STRIGELLI. Fatebenefratèlli. Sin. di Fràti. V. STRIGELLI.
Fasceù (in) ag. Fasoeu de Bobbi o de la Fatebenesorelle. V. in Fràti nel Voc.
reginna. . . . Fagiuoli di Bobbio. Fàtt. ad. fig. parl. di persona.... Sciocco
Fasoeu de la mininna. V. Mimìnna. Tucc me credeven ona gran canonega, E sera
Fasoeu turcon. V. in Turcón. fatta pesg che ne ona monega. (Porta). STRIG.
Mangià i fasoeu in coo a vun posit. Fàtt (in) ag. El fatt l'è o La veritaa del
Sovrastare altrui del capo; e fig. Man fatt l'è. V. Fatto stà nel Voc.
giare la torta in capo a uno. Teguì al fatt.. ... Tener uno infor
Fasceù ag. Sommonuo. Sommómmolo. Sotto mato, al corrente di checchessia. STR.
becco (Tassoni Sec. rap. Not.). VILLA. Veritaa de fatt. . . . . Verità; verità
Fasoeiù. V. in Partid de molla nel Vocab. assolutamente tale. Modo di aggiunger
Fàss. T. Archit. Fasce. Membro piano forza alla parola veritaa. STRIGELLI.
d'architettura che ha molta larghezza e Vess on fatt sacrosant . . . . Esser
poco aggetto. Biffi. – Quella spezie verissimo. STRIG.
di fregi lisci che si fa spesso girare in Fàtta. Fatta, ecc. Non usiamo questa voce
torno ad un edifizio, ma non da piede. che a significare grandezza, eccellenza
Fasce? STRIGELLI. e simili. STRIGELLI.
Fàss(On bottal). Modo brianz. corrispº al mil. Fattór così nella sua sede come in Mornée eg.
On tant al tocch. V. in Tòcch. VILLA. Il Portareca(Bandi ant. tosc. – Mol. El.).
Fàssa (Bell in) brutt in piazza.... Dettato Fattùra in gergo V. Frignòcca in queste G.
che significa i bimbi con fattezze troppo Fattùra.... Trattamento, in senso tristo,
regolari e finite riuscir di solito brutti per Maltrattamento. El gh'ha faa ona
in età adulta. STR. – V. Camisceùra. fattura che te dighi mì! L'ha concio per
Fàssa ag. Fàss.T. de'Muratori. V. in Pezzoeu. le feste. Così se un assassino dicesse all'al
Fàssa. T. de Fornaciai. V. in Pönta nel Voc tro Fennegh la fattura, intenderebbe
Mett a fassa e ponta. V. in Pönta. consigliar d'uccidere l'aggresso. STRIG.
Fàssa. . . . I Filatojai chiamano così quella Fattùra. Fattura. Nota di mercanzie spe
parte della matassina di seta(matell) che dite, o di commissioni eseguite fra coni
attorta al torcitoio le serve a così dire mercianti. STRIGELLI.
di bandolo o legatura. Il fr. Pantine? Fàva. Fava sig. anche le Fave secche non
Fàssela. m. br. equival a Cavàssela. V. VILLA. ancor ridotte vivanda, ancora crude. STR.
Fassètta. T. de Car. V. in Borlòn in q. G. Boffà su la fava. . . . Aggiungi eti
Fassètta. ag. Serra('tosc. – Mol. El.). mologia probabile, quasi dicesse: Po
Fassètta. Fascetta? D'altra forma ne porta tere scomporre i partiti già presi col
alcun uomo per non apparire panciuto. dar le fave votando. STR.
Questa è poco dissimile da una sem Fava mej, ec. V. in Fà in q. Giunte.
plice fascia. STRIGELLI. Favètt. Fava cavallina. STRIGELLI.
Fassinètta. V. Pomponìn nel Vocabolario. Favètt.... Sp. d' Escrescenza morbosa in
Fassinón. s. m. e per lo più al pl. T. Idraul. bocca a cavalli. STRIGELLI.
Fascinone? Corpo cilindrico formato con Favorito. T. di Giuoco di carte. . . . .
lunghe fascine verdi, che si riempie di Il seme privilegiato per essere stato
terra argillosa o di sassi, o pure esclu scelto a trionfo pel primo. STRIGELLI.
sivamente dell'uno o degli altri, legan Fazzilità. . . . . Mangiar molto di chec
dolo con vimini pieghevoli. La sua lun chessia senza mostrare sforzo alcuno.
gliezza varia dai metri 4 ai metri 4, 5o, Per es. El s'è fazzilitaa on capon. STRIG.
ed il suo volume da un metro ad un Fazzolètt del caffè.... Fazzoletto colorato,
mezzo metro cubico. Si applicano i fa e spesso con disegni allusivi, che si suole
scinoni alle sponde dei fiumi per arre stendere su quella tavola ove dopo il
starne la corrosione. Birri. pranzo i commensali prendono il cale
FEN (83) FER
Avegh el fazzolett. gergo de Cozzoni Srà a la fenestra ag. Stare a bello
e sim.. . . Avere il cimurro (i cavalli). sguardo(Caro Let. in. I, 2oo) – Chi sta a
Giustass el fazzolett. Pareggiarsi la vedere ha due parti o due tanti del giuoco.
cravatta(Nelli Vecchi Riv. II, 2). Fenèstra. V. in Partid de molla nel Voc.
Febràr (in) ag. Pioggia di febbrajo empie il Fenì (Andà a . . . . . Applicato ad una
granaio(Tan. Econ. 531) – Se febbraio via vale Metter capo. D'una persona si
febbreggia, marzo campeggia (id. ivi). dice: Dov'eel andaa a feni? quando non
Febrée. v. cont.brianz per Febràr. V. VILLA. si trova ov'era già e dove avea ad es
Féd ag. La fed del carbonee. . . . . La sere ancora. STRIG.
fede dell'uom semplice che crede nè Féra (Fà ona). Fare un chiasso, un tran
guarda più in là. STRIGELLI. busto, un gridio. STRIG.
Robba de fed; Articol de fed.... !Arti Fera di fior. Fiera de' fiori il dì di san
colo di fede – e fig. Cosa indubitata. STR. Francesco e vicino al luogo ove esisteva
Federaziòn.... Questa voce s'introdusse fra già la chiesa di san Francesco. STRIG.
noi negli ultimi anni del secolo scorso Ferii(in) ag. Tra nort e ferii, l'è on paj
in occasione che tutti i comuni della san ch'ha perduu el cappell. STRIG.
Repubblica Cisalpina mandarono i pro Ferìpola più comu. che Felippola. V. VILLA.
pri deputati a giurare fedeltà pubblica Ferlòppa. v. br. . . . Castagna difettosa.
di colleganza; cerimonia la quale si ſe Férma. T. de Car. V. in Cossón in q. G.
ce nell'amplissimo Lazzaretto di Porta Fermàli. Fermaglio? Ornamento col quale
Orientale che di que giorni assunse per s'attaccano due parti d'un abito, ecc.
ciò il nome di Camp de la Federazion. in vece di bottone. Per lo più è di metal
Felicitàa (Fà ona robba contona. . . . del lo; spesso ornato di gioie, ecc. STRIG.
mond). Fare checchessia facilissim.° FIG. Férmo. Arresto – Presura ?
Felipp fig. ag. On felipp de pes. Un so Férmo. V. Retenùda nel Vocabolario.
lenne rammanzo. Biffi – STRIGELLI. Feronié ag. Frontale.
Fèlter (Capell de V. Capèll in q. Giunte. Feròsc. v. brianz. Robusto. Ben disposto del
Fén ciar..... Fieno ben risecco, e però la persona. Ben complesso; e dicesi per
chiaro di colore, non rincotto ed an lo più del fanciulli vegnentocci. VILLA.
merito. STRIGELLI. Feròscia. v. brianz. Aria fiera e robusta. L'i-
Fen fojos. Fieno fogliuto. dea di robustezza è, come dire, il fondo,
Fen gross ag. Tale è quello che si e quella di fierezza l'accessorio di chi
ricava dai prati riſeltrati(spianado praa è robusto e di forze granite. VILLA.
de rampon). Fèrr ag. Modello puro.
Fen liscos. . . . Fieno misto di lische; a Ferr a te ag. e si usa anche per
simile al così detto Fen sortunos. STR. altri lavori, come da Carrozzai per ap
Fen magengh o Magengh assol. STR. puntellare, pei bracciuoli da fanali, ecc.
Fen ostan o vostan o Ostan assol. STR. Ferr de cavall snodaa. V. Desféria in q.
- Boccada de fen. V. Boccàda in q. G. Ferr de la meridianna. Ago. (G.
El faress fen in l'acqua. m. del B. Mil. Ferr de lasagn. Ferro da maccheroni
... E fortunato in ogni sua impresa. CoRsi. (Scappi Op. fig.). Strumento da farmac
Voeutt paja o fen?.... Trastullo che cheroni(lasagn) a mano(Veggasi per l'e-
si fa tra bimbi domandando l'uno all'al quivoco apparente di queste voci Macche
uro così che l'interrogato risponde se roni e Lasagn la voce Macarón nel Voc.).
vuol paja ovvero fen, e l'altro replica Ferr de legn. T. d'Ottonai... Stecca
a chi boffa de baia, ovvero a chi boffa di bossolo o d'altro legno duro colla
pù beni seguendo poi il fatto al detto, quale si lisciano e s'addirizzano le cor
soffiandosi in viso o per finta od a prova. mici da carrozze in opera.
STRIGELLI – BIFFI. Ferr de macaron. Ferro da cannoncini?
Fenà. Lo stesso che Fà i fen. V. STR. Ferr di ravioeu o di tajadin, ec.... Ro
Fenèstra (O mangia sta menestra ecc.) (in) tella ondulata e tagliente sull'orlo, che,
ag, indica necessità di scegliere, laddove imperniata nel centro ad un manico, si
O el dent o la ganassa importa volontà fa rotare sul foglio della pasta per ta
d'una cosa, seguane che puote. Strug. gliuzzarla. STRIGELLI.
FES (84) FIA
Ferr violaa. . . . Dicesi quello che, Fèsta (L'è minga tutt el dì) ag. o vero L'è
limato e brunito bene, s'espone a fiamma minga tutt i dì festa. STRIG. – VILLA.
viva e si fa come di colore violetto. Paghet de festa? ... Così sch. diciamo
Ferr. V. in Lampion, Lècc de dedree, a chi porta abito nuovo, quasi dovesse
Pigna, Tendinn, Timón, Zentón nel Voc. far noi partecipi della sua letizia e in
- Batt el ferr fin che l'è cald. fig. Bat vitarci a festeggiare l'evento. STRIG.
tere il ferro mentre egli è caldo. Insistere Festisc e Festusciàda. v. cont, brianz. per
a trar vantaggio da un primo guada Fustàsc e Fustusciàda. V. nel Voc. VIIIA.
gno che non è assicurato. STRIG. Fètta de mezz. T. de Macellai. . . . Uno
Trà-via on ferr. . .. . Sferrarsi – e de tagli del bove macellato.
fig. Figliare, parlandosi di fanciulle. STR. Fètta gemella. T. de Macellai. . . . Uno
Fèrr... al Pallamaglio ha altro significato de tagli del bove macellato.
anche più proprio, ed è quel Cerchio Fettinna(in) ag. Fetterella(Magal. Op. 396).
girevole, piantato in mezzo allo steccato Fettìv. Effettivo. STRIG. -
del giuoco, pel quale si cerca far pas Féver(in) ag. Febbre di spedale(Targ. At. Ac.
sare la propria palla se volto a bon, Cin. III, 196 e altrove).
o si cerca far passare l'avversaria se Coss che fa vegnì o che mett-adoss
volto a goeubb. A questo solo s'applicano la fever. . . . . Cose che fanno racca
le qualifiche bon e goeubb. STRIG. pricciare o stizzire. STRIGELLI.
Ferràa. fig. ag. Che è gremito di soldi. Févera de la Bassa o del Bass o di ris.
Ferràda (in) ag. Ferrada de Legnan dicono V. in Rìs nel Vocab.
sch, vari contadini per Legnàda sig. 3.° V. Fiàa ag. Andà-foeura el fiaa. Sfiatare. Fiatare.
Ferradèlla. . . . Quando questa grata è Avè curt el fiaa. . . . Aver respiro
fatta d'un filo di ferro attorcigliato la affannoso e troppo frequente. STRIG.
diciamo Ramada o Ramadinna, sebbene Dà el fiaa a vun. m. br. Dare per
di ferro; e differisce dalla Tila de ferr alcuno la vita. Dare ogni cosa piu cara
che è un tessuto vero. STRIG. Fare sagrifizio di sè ad alcuno. Fare per
Ferréra. Ferriera? Cava del ferro; miniera esso moneta falsa. VILLA.
di ferro. STRIGELLI. 1)à-pù fiaa. Non alitar più.
Ferrètt ag. Vedi anche in Terra ferrettosa. El cavall l'è fiaa, e la vacca l'è carna
Fèrs (Fà i)... Ammalarne. Fa in questo senso V. Vàcca nel Voc.
si usa per tutti que mali cui uomo o be Usmà el fiaa. . . . Il Porta lo usò ad
stia vada soggetto una volta in vita. STR. esprimere gran vicinanza d'una ad altra
Ferugàda e Ferugòzz. v. cont. brianz. per persona: « Quand m'hin adoss che asqua:
Furugàda, Furugòzz. V, nel Voc. VILLA. m'usmen el fiaa. » STRIG.
Fésa(spicchio) dopo la parola siamo ag ed Fiàcca(in) cor. a donne in ad uomo.
anche ognuno dei quattro lobi in cui Dalla fiacca. V. in Reson nel Voc.
si divide il gheriglio della noce. Fiàmma fig. per Morós. V. nel Voc.
Fesàa. Spicchiuto. Fiàmma (A foeugh e). . . A tutto rischio:
Fesciàda. . . . . Cosa mal fatta onde ce e si usa negli affitti quando il condut
ne venga impaccio. Hoo faa ona fesciada. tore prenda a suo carico ogni infor
Ho fatto cosa che m'imbarazza. STRIG. tunio. STRIG.
Fessìtt. . . . . Tra questi è da collocare Andà a foeugh e fiamma. fig. . . . An
il Fessin de calzoncini de bimbi perchè dar le cose con prodigalità e spensie
si possa farli urinare senza averli ogni ratezza. STRIGELLI.
volta a sbottonare. STRIG. Fiamma la faccia. Le Vampe. DE CAPIT.
Fèst. I fest de... , I fest, Sti fest, ecc. Fiammadinna ag. Fiammatina('tosc. -T. G.).
Così diciamo anche quando incontri es Fiammàscor. v. cont. com. Favolesca. Fro.
servi una domenica presso altro dì fe Fiancàda ag.Cavaj in fiancada. Cavalli a posta.
stivo qualsiasi. STRIG. Fiànch ag. Senza fianch. Sgroi Pato.
Come t'ee passaa i fest? NB. La tra Tiraa-sù in di fianch. . . . Dicesi di
duzione che si dà non varrebbe per le cavallo asciutto me fianchi e smilzo. STR.
feste natalizie e per altre ancora. STRIG. Tirà-sù i fianch per Slargass in di
Fest comandaa... Feste di precetto.STR. ſiancla. V. nel Voc. STRIGELLI.
FIB (85 ) FIG
Voltass in fianch. Mutarsi in lato(Cru Fibbi a rolò. V. in Rolò sig 6° nel Voc.
sca in Rovescio). Vess, dò fibbi descompagn... Esser
Fiànch. s. m. pl. T. de Carrozz. Fondi da due cose male appajate, epperò di poco
basso delle fiancate posteriori. Nome ge valore. STRIG.
merico delle fiancate delle carrozze. Più Fibbiarìa. T. d'Ottonai, Carroz., ecc....
particolarmente poi s'intendono per tal Complesso di fibbie. La Fibbiaria. . . .
nome le Fiancate posteriori dappiede Tutte le fibbie spetranti ad una carrozza.
che dividonsi dalle superiori (dette spe Fibbiòn a martingalla. V. in Martingàlla.
cificamente Fiancon) per mezzo del brac Fibbion a suell. V. in Suèll nel Voc.
ciuolo, e nelle quali incastra la culatta Fibbion col becch. V. in Orèggia.
deretana delle carrozze. Fibbion de pettural... Fibbion da petto.
Fianchètt, e al pl. I Fiànch. T. de Car Ficca per Stòrta ne ccvalli e sim. V.
rozz. . . . Le Fiancate anteriori che veg Ficcà el vell. V. in Vèll nel Voc.
gonsi in molte carrozze, come nei lan Ficcón. v. br. Palanca. Steccone per far pa
dò, nelle mute, ecc., alle quali s'unisce lafitte, palancati, ecc. VILLA – Vale
la culatta di faccia(fodrinna tonda del de anche genericamente quanto si ficca in
nanz). Constano di fondo inferiore e di fon terra od altro, o qualunque legno o
do superiore (fodrina de basse de sora). simile che sporga di terra. STRIG.
Fianchitt de lassà-giò. . . . I Fondi Ficconà. v. br. Palafittare. Palaficcare. Stec
care. Steccatare. VILLA.
superiori delle fiancate anteriori di certe
carrozze allorchè sono mobili, come nei Ficconàda. v. br. Palafitta. Palata. Pala
landò e simili. Fannosi con occhi o fine ficcata. Palizzata – ed anche... Colpo
di Ficcone. VILLA.
strelle senza vetri per aver aria in car
rozza, ed hanno, per ricoprirle e ca Ficconìn ed anche Ficconscin. v. br... Dim.
larle quando un vuole, Matarazzin. Stra di piuolo, di gruccia e di steccone.VILLA.
puntino ? = Manetton... con fiocco o nappa. Fidàl. v. cont. com. Fidato. FIGINI.
Fianchìtt.... Imbottiture per simulare fian Fidàss (in) ag. Fidet de mi. Va pur sicu
chi elevati in chi sia sgroppata. STRIG. ramente sopra di me (Gh. Voc.).
Fiancón. Custodie(Alb. enc. in Carrozza). Fidegàsc. Fegataccio(Nelli Vecch. Riv. II, 27).
Fondi di sopra delle fiancate posteriori Figh (in) ag. Chi vocur noeus al vesin
Quelle alzate superiori d'una cassa da pienta nos granda e figh piscinin. V. in
carrozza (scocca) che mettono in mezzo Vesin nel Voc.
le parti superiori degli sportelli. In esse Figh madonna. È lo stesso che il Figh
veggonsi talora alcuni occhi con vetri madama del Voc. V. VILLA. (nel Voc.
e gelosie per avere comoda o pronta L'è-chì l'omasc di figh. V. Omnàsc
veduta al di fuori anche dai lati, ed a Nò perà figh. ag. al modo famigliare
esternamente vi si veggono altresì due già registrato il modo serio Non infin
o più lastrine di metallo foggiate a gersi. se il più antico Piero si affaticò in
stemma o a fiore, ecc. che paiono a così giovare continuamente altrui, nè il moderno
dire triglifi di trabeazione; ornamenti se ne infinge (A. Benivieni nella vita di Pier
che quei dell'arte chiamano Alemar. Vettori). VILLA.
Fiàsch ag. Fà fiasch. Fare fiasco(Pananti nel Fighècc voce scherz alla bergam. per Figh. V.
Corrier delle Dame del 1811, p. 42o) – Fighètt..... E anche voce di spregio ad
On gran fiasch. Una gran zuppa(Nelli un Piccino dappoco e presuntuoso. STR.
Serva padr II, 8) – Fà fiasch in atto d'a- Figùra gottica ag. Figura aggrottescata o a
more. Pagar di doppioni(“tosc. – Dom. grottesche.
Facez. 419). Figura ladra o porca. Brutta figura. STR.
Fiascón.fg.(in)ag. Fiascone. Fiascaccio(“tosc. Mett in figura..... Ordinare un la
– T. G.). Mala riuscita, gran mal voro del quale abbiam raccolto i ma
esito, il dare in nulla. teriali, dando alle parti conveniente ri
Fibbia.Maniglia ne'bandelloni(anellon) delle salto. STRIGELLI.
carrozze,
Figurà ag. Figùret. Pensa. El corr lù; figuret
Fibbi a oreggia. V. in Orèggia sig. 3.” poeiù nun l Corre egli; pensa noi(“tosc.).
nel Voc. Figurin per Cartìnna. V. Cartinètta nel Voc.
FIL (86) FIO
Figurista. . . . Dipintor di figura. STR. Filànda ag. Trattoria di seta(Targ. Prodr.
Figurònna(Fà ona). pos. Fare una bella Cor tosc. p. 183). Trattura da seta(Giorn.
figuraccia usò il Nelli(Vecch. Riv. III, 1o) agr. V, 227) – scherz. per Gonorrea.
non so se bene. Filatoiee..... Chi attende al filatoio e lo
Fil ag. Fà-sù fil. Aggomitolare. STRIGEILI. dirige. STRICELLI.
Fil de sacch. V. in Sàcch nel Voc. Filatojètt. . . . Picciol filatoio.
Tajà in fil. Tagliare in filo? Tagliare Filètt. V. Filettòn o Bridón. STRIGELLI.
una tela tra l'un filo e l'altro, senza reci Filètt d'inciod. V. in Inciòda nel Voc.
dere alcun filo da alcuno de'lati. STRIG. Filiàl. Sussidiario. Succursale.
Vess come on fil de reſf. V. in Rèff. Filodramàtegh (in) ometti le parole l'avo suo.
Fil ag. Fil de ferr de quarterbus.... Filo Filòn. Filone? Strato buono nelle cave di
di ferro passato per quattro filiere. pietra. STRIGELLI.
Fil guzz. ... chiamano i Barbieri il filo Filòn. v. br. Furbo. Astuto. Mariuolo. Scroc
taglientissimo ne rasoi. cone. Dal franc. Filou. VILLA.
Fil tond. . . . chiamano i Barbieri il Fin ag. Andà in fin e Lassà andà in fin Fi
filo ottusetto ne'rasoi. nire e Lasciar finire.
Fil. Spigolo. Ne cerchi di ferro delle ruote Aveghen mai a fin..... Non condur
è quel po' di smussatura in che si vanno mai una cosa a compimento. STRIG
stremando. Fà-giò el fil. Ribadire lo spigolo. Fà bonna o cativa fin. . . . Salvarsi
Fil. . . . . Ne'marmi e nelle pietre vale uno o Dannarsi. STRIGELLI.
Strato sottile dissimile dal resto; è di Fin (Donna de..... Cameriera; servente
fetto, e rende facilità di spezzarsi. STRIG. che non ha i bassi uffici nè fa i gros
Fil d'erba.... Filo d'erba? gambo, stelo, solami servigi della fantesca. STR1G.
fogliuzza d'erba. Il fr. Brin d'herbe. STR. Lavorà de fin. . . . . Far manifatture
Filà e Avè fil. met. Aver filo, cioè timore. delicate, ovvero lavorare in metalli pre
VILLA – V. anche in Fir nel Vocab. ziosi e non falsi. STRIGELLI.
Filà seda...... Vale anche più propria Finàl. V. in Partìda nel Vocabolario.
mente Tener filanda, chè delle lavoratrici Finàl... Preso assolutº è quello del primo
si dice più propriamente Trà seda, o atto, ed è più in uso di Finalett. STRIG.
Trà assol. – Anche Filà senza più si usa Finànza. assol. . . . . I Gabellieri. Ven la
per antonomasia per Aver filanda. STRIG. finanza. Ecco i gabellieri. STRIGELLI.
Filà al tal titol.... Filare la seta a Finimént a colanna.... Finimento a col
tal grado di finezza che una data lun lana. Consta di Colanna.... = Botta... -
ghezza di filo pesi un tanto fisso che = Bavares o Quattabotta. ... = Caninna. . . .
è poi il titol. STRIGELLI. = Capellett. . . . – Nas. . . . – Maggia
Filà tort..... Attorcer molto o troppo Campanella - Anell de gionghera. . . . -
Anell de reden. Voltoi da redini?
il filo in filando. STRIGELLI.
Nè fà nè filà. . . . Vale anche non Finimént a pettural. V. in Petturàl nel Voc
Finitiva. Fine. Termine. Ultimo atto. Ultima
importar nulla una cosa. STRIGELLI.
Filà o Firà. v. del B. Mil. per Sbagascià. V. scena di.. . . VILLA.
Quell per firà! Quegli a bere! CoRsi. Finizión. T. d'Ott., Carr., ecc.... Lavoretto,
Filàa. T. de'Filatoieri che lavorano la seta per lo più conformato a foglia o a spi
in organzino. Chiamano Filato la seta ga, che serve di finimento a quegli stre
avvolta al rocchetto a un capo solo e mi di cornice che terminano isolati.
mollemente torta al filatoio, per poi Finta. . . . . Fazzoletto di lana o di seta
coll'ascia('tosc. – Tom. Sin. p. 148). VIL. Fonditt o Fóndlis o Fömblis (Ciugà ai)....
Folètt. Lo stesso che Mòll de tendinn. V. Fare ai fondelli come si fa ai nòccioli.
Folippà. v. br. Follare l'uva co' piedi. Pi Fónsg del frecc(in) ag. Dicesi anche Fonsg
giare. Il fr. Fouler aux pieds. Pare che castegnocu... E specie di fungo porcino
questo nostro Folippà sia appunto com mangereccio, che fa d'inverno presso i
posto di queste tre voci francesi. VILLA. castagni, onde ha il nome. Il suo co
Fond ag. Andà el venter in fond di cal lore non è così moro come quello del
cagn. Venir gran fame. STRIG. moreccio comune. Viene molto grosso;
Andà l'amor. in fond di calcagn. . . . e se ne trovano che pesano più libbre
Passar l'amore per difetto che si scopra grosse. VILLA.
nella persona amata o per torto che Fonsg de ferr de balanza. V. in Tirànt.
se ne riceva STRIG. Fontanella. . . . . Fuoco artifiziato che fa
Fónd ag. Fond mort.... Terra non vegetale. un getto simile a quelli d'acqua. STRIG.
Fond viv. . . . Terra vegetale. Fontànna ag. Vorè andà a la fontanna ciara
Fónd. T. de'Calzol. Solettatura. Tutto l'in d'ona cossa. È lo stesso che Vorè rivà a
sieme di Suolo, Soletta e Forte di suolo l'acqua ciara V. in Acqua. VILLA. – PAG.
nelle scarpe. Refà el fond. Risolettare. Fonziòn. fig. Andirivieni.
Food che altri dicono Cùu.T. de Carroz. Pe L'è ona fonzion che feniss pù.... E
danino. La parte di fondo delle carrozze. una lungaggine; cosa che per sua du
Se ne veggano le parti in Lègn sig 2.” rata venga a moja o in molestia. STRIG.
Vol. II''. l'a.
FOR (9o ) FOR
Fòppa (Avegh on pè in la.... e l'olter Formàss..... Prender forma – e ſig. Ap
in sepoltura). Piatir co cimiteri. STRIG. prendere gli usi e le costumanze sociali,
Fòppa in del lecc. V. Tànnasig. 2° nel Voc. e fare esperienza. P. es. L'ha annò de
Fórca (Avanz de). Capestro fig. – Viso formass. È ancora inesperto, soro. STRIG.
patibolare. STRIGELLI. Forméut. Il frumento di prima barba non
Forcèlla. V. Portaocciài nel Voc. è ben tradotto in Forment somenaa in
Forcèlla. V. Ossètt sig. 4° nel Voc. d'on terren dove ghe n'è mai staa, per
Forcèlla... Bivio di strade campestri. Sra. chè ce ne può essere stato così una
Forcèlla(Fà.... i cavej) ag. Questo difetto come mille volte ed essere di prima
è quello che i Siciliani dicono Sercia. barba, purchè non ce ne fosse l'anno
Forcèlla(forchetto da carrozze) ag. Si ferma immediatamente innanzi e fosservi invece
o a campanella o a cerniera talora nella piante sarchiate. Il frumento di prima
coda del carro, e talora nel guscio della barba in Brianza, dove non si usa se
sala posteriore; è di due specie, cioè minare i serotini dopo la mietitura, chia
Forcella a pontal. Forchetto a punta. masi Forment de coltura, e quello di
Forcella a zanca. Forchetto. seconda barba dicesi Forment de codega o
Forcelluu. v. br. Forcuto. Biforcuto. VILLA. de terren codegaa; in altri luoghi di Lomb.”
Forchètt.. . Sp. di Forca di ferro a due questo secondo dicesi Restobbi. VII LA.
soli rebbj, inastata in un bastone, colla Fitt a forment . . . . Contratto fra
quale i Fornaciai maneggiano le legne il padron del terreno e il lavoratore,
nelle bocche della fornace. pel quale, divisi con certe norme gli
Foresètta (Giugà a). . . . . Si fa anche in altri prodotti, questi paga al primo
sei, ecc. STRIGELLI. una fissa quantità di frumento. STRIG.
Forèst (Parlà). fr. br. A un di presso lo Forment brutt de paja cor. rar de
stesso che Forloccà. V. nel Voc. VILLA. paja. VILLA.
Forestée ad. Straniero. Per es. Robba o Mar Scoldass el forment.... Entrare in fer
canzia forestera, Vin forestee. STRIGELLI. mentazione, che avviene per lo più quan
Forestée fin. Volpone. Putta scodata. STR. do si ripone non bene risecco. STRrc.
Forinà. T. de Gabellieri. V. in Spontón. Vess forment secch. ag. Talvolta Es
Forlócch(Parlà)per Forloccà. V. il Voc. Vil. sere punto risoluto(Caro Lett. fan. I, 25).
Forlònia (anche fuori della frase Fa for Foruìga(Pass de.... Passo lentissimo. STR.
lonia).... Spezie di ballo campestre og - Formigàtt. . . . . Chi va cercando uova
ginnai fuori d'uso. STRIGELLI. di formiche o sim. insetti per venderle
Förina ag. Forma de zila. V. Zila nel Voc. mangime di fagiani o altrettali uccelli.
Mett in forma. . . . . Dar forma re Formighée. Formicajo. Formicolajo.
golare a checchessia. STRIGELLI. Formóri . . . Ferro che usano i Valigiai
Formà. Modellare? Formare? Cavar la forma per dare negli orlettini(nervettin) dei loro
di checchessia applicandovi creta od lavori onde farli risaltare. Ha il taglio a
altro, ed è proprio di molte arti. STR. mo di cappel di fungo.i)all'ing. For moore.
Formàjdemezzapasta.V.Mezzapàstanel Voc. Fornàs ag. Vedi anche in Quadrèll nel Voc.
Formaj grass per Battelmàtt. V. nel Voc. Fornasée vol. II, pag. 164(ia) correggi Van
Formaj magher. V. in Nàta e Natìn. geur in Vaugeur.
Formaj verd. . . . Cacio svizzero di Fornéra (Giugà a). . . . Lo dicono anche i
latte e d'erbe aromatiche, buono da nostri Notatori allorchè uno della bri
grattugiare e mangiare sparso sul pane gata balza dalla riva in acqua e chiama
imbutirrato. STRIGEILI. il compagno, e questi l'altro; chi tarda
- Fass imprestà el formaj de grattà. a balzare in acqua chiamato, o balza
, fig. . . . . Cercare per ogni modo di vi tovi non chiama di subito il compagno,
vere a spese altrui. PAGANINI. quegli perde il convenuto. Colui che
a Grattà formaj fig. ag. Segare il vio della brigata balza ultimuo nell'acqua
lino. Sonarlo male('tosc. – T. G.). grida Fornera. STRIG.
Trovà quell del formagg. m. br. Tro Förno assol o Bocca de forno. ... Bocca
var culo a suo naso. L un diavolo pagar ampissima. STRIG. – L'è domà quella del
l'altro. VILLA. forma che se poeu stoppà d'oua bocca o
FOS ( 91 ) FRA
vero A stoppà la bocca a tucc i mincion Fottùda (Dà ona). Sconfiggere parlandosi
ghe me vorav inscì de macaron. Modi d'un esercito. STRIGELLI.
del Basso Mil. – Due detti coi quali Fött(Vatt a fà). m. b. Va alla malora. CoRsr.
consoliamo gli altri o noi stessi quan Fottùu ag. L'ha menaa el fottuu a Con
do ci si dice che alcuno viene a torto sonn. m. b. br. ... È morto. PAGANINI.
sparlando de'fatti nostri o altrui. CoRsi. Fràa ag. Andà a fraa. fr. br. fig. Vale quanto
– V. anche in Càn, Cóa e Minción. l'altra fr. pur br. Restà senza on bruso.
Forscètt. Sinon. di Pendolin. V. nel Voc. Rimaner brullo. V'è però questa diffe
Forscètt(Desgiuné a la)... Colazione fatta renza che la prima usasi per lo più
con vivande da dover usare la forchetta parlando di chi perde tutto il fatto suo
per accostarle civilmente alla bocca, al giuoco. VILLA. (PAG.
cioè con carni. Caritaa de fraa. V. Seren d'inverna, ecc.
Fòrt(Fass... su ona reson)... Addurre una Chi impresta perd la vesta, e chi ha
ragione e attenervisi saldamente. STRIG. imprestaa va a fraa. V. in Imprestà.
Lavorà fort. . . . . Lavorare assidua E daj che l'è on fraa dicono i Brianz.
mente, indefessamente. STRIGELLI. anche per E daj che l'è on sciatt.
Parlà fort. . . . . Parlare a voce alta; V. Sciàtt nel Voc. VILLA.
– e fig. con fermezza. STRIGELLI. Fraa de cor cor. Lo stesso che Fraa
Fortunàa. Ad. di Figh.... Fortigno, mezzo de messa. PAGANINI.
guasto per eccessiva maturanza. Talora Fraa de san Damian ai Monfort corr.
per ischerzo si applica quest'aggettivo Frati Agostiniani. STRIG.
anche a... Chi compera fichi cosiffatti. Fraa scopazzagatt. Torzone. Converso.
Fortunàscia. Sortaccia. Mandà a fraa. fr. br. fig. Sbusare. Vin
Fortunìn. UnAssortito(Fag. Rim. II, 152 e. l.). cere altrui tutto il denaro al giuoco. VIL.
Fortùnna(Ciappà la ... per i cavij). Coglier Fràa o Eremitta. . . . . Il nono dei nostri
l'occasione. Acciuffare la fortuna. STRIG. tarocchi. STRIGELLI.
La fortunna l'è femena.... La for Fraccà per Friccàlla. V. nel Voc.
tuna è volubile. STRIGELLI. Fràcch ag. L'ingl. Frack. PAGANINI.
Fortùmma (La). . . . . Il decimo de'nostri Fràccia. . . . . Sul Lambro in Brianza è
tarocchi. STRIGELLI. così nominata una specie di Sostegno
Fòrza (La)... ... L'undecimo de'nostri ta nel fiume che fa alzar l'acqua a fine
rocchi. STRIGELLI. di cavarne per fianco l'occorrente a
Fòrza(Per). Di legge(Pan. Viag. Barb. I, 16). uso della irrigazione. STRIGELLI.
Forzellinàda. . . . . Ho udito così dire Fradèll drizz o giust o bon. V. in Pàder.
per accennare un Favore colto ad una Duu fradej hin duu castej. . . Que
donna senza corteggiarla e quasi per sto corrisponde, parmi, al Tre fratelli
forza d'occasione. STRIGELLI. tre castelli, e dinota quanto valga la
Fösch (in) ag. Vess tra el fosch e el mal concordia fraterna – Amor de fradell
andà. m. br. Essere tra Ferrante e Bajan amor de cortell, di tutt'altro significato,
te? Essere tra due egualmente cattivi, corrisponde invece a quello Corruccio di
tra due mali, tra due pericoli. VILLA. fratelli, ecc. STRIGELLI.
Fòss ag. Saltà el foss. V. in Saltà nel Voc. Fràgia. Bordiglione? Certo difetto nel pan
Spurgà i foss. V. Nettà i foss nel no. VILLA.
Vocabolario. STRIGELLI. Fràgil usiamo solo nel sig. morale, chè nel
Stà a cavall al foss. Stare a cavallo fisico preferiamo S'giandós. V. il Voc. STR.
al fosso(Caro Lett. ined.). Star a vedere Fràima. T. de Mugn. . . . Asse o pancone
per cogliere il suo meglio. che regge l'albero del molino. VILLA.
Fòssa dacquadora. . . . . I nostri pratici Francescàm. . . . Piccolo cono nero com
la chiamano adacquatrice e in dialetto posto di sostanze odorose, che s'ac
adaquatriz. STRIGELLI. cende da cima e si consuma profu
Fossàa. Fossato. Il fosso più largo dei mando le camere. STRIGELLI.
campi, nel quale scolano le acque pro Frànch. Franco. Dicesi di piego o lettera
venienti da tutti i fossi minori, come di cui siansi pagate in anticipazione le
chiassajuole traverse, ecc, VILLA. spese postali. STRICELLI.
FRE (92 ) FRI
Frànch (in)ag. Toeiù vun franch. v. cont... . Fregàss adree a vum. Stropicciarsi con alcuno
Sapere che alcuno sia di certo altrove, e (Gh. Voc. cit. il Corbaccio del Bocc. )-
giovarsi di ciò per danneggiarlo. M'han Frègg (parl. di vivande). Rifreddo, cioè non
tolt franch e hin vegnuu in cà mia a caldo e non riscaldato. Mangià fregg. . -
robamm. FIGINI. Mangiar cose rifredde.
Frànch. avv. Sicuro. Certamente. Franch, Frègg ag. Andà-via i man o i pee del
l'è andaa-via. Affe ch'egli è ito. STRIG. fregg.... Aver le mani o i piedi inti
Franciàmm e Frassàmm. v. br. Pattume. rizziti dal freddo.
Roba fracida. VILLA. Prior del fregg. V. Prior in q. Giunte.
Frànco. T. Teatr.... Voce con cui il porti Frègg ag. Cuntalla freggia. .... Dar poca
majo del teatro avvisa esente da biglietto speranza di cliecchessia. STR.
chi v'è appaltato e sta per entrarvi. Fà fregg. V. Mett fregg nel Voc. STR
Frànza a gropp . . . Frangia a nodetti. Fever freggia..... Febbre accompa
Franza grifè. . . . Frangia ritorta. gnata da brividi di freddo. STRIGELLI.
Franzés (A là mò ch'el sa el). . . . A voi Fregg de man, cald de coeur... - -
ora, se sapete. A voi che siete valente. Dicesi a scherzoso conforto di chi si
Modo di provocar altri a far checchessia trovi aver le mani fredde. STRIGELLI.
persuasi che non gli venga fatto. STRIG. Lassà manch vegnì fregg vun... Dicesi
Fràola. Soldarina. V. in Soldàra nel Voc. di vedovo o vedova che si sposi, o d'e-
Fràsca (in) ag. No vegn Pasqua se no gh'è- rede che gavazzi, essendo ancor recente
foeura la frasca. . . . . Per Pasqua mag la morte del consorte o del datore. STR.
giore ogni albero rinverzisce. CoRsi. Freggiùra e Freggiurée o Freggiuràtt. .. Bi
Incoeu l'è foeuja doman l'è frasca. sticcio e Chi suol dirne di frequente. STR.
V in Foeüja in queste Giunte. Freghiroeü. T. de'Cartai. . . . Frego che
Frascàda..... Ornato di frasche, come si vede talora nella carta. È difetto pro
festoni, ghirlande, ecc. sì vere che di cedente da qualche residuo di pasta
pinte, scolpite od altrimenti finte. STR. soffregatosi intorno al foglio nel suo
Frascaroeiù. . . . Nome di quei Gambi di uscir della forma.
ravizzone o cosa simile, onde si rincalza Frescànt; A-frèsch. Frescante. Pittore che
la frasca (el bosch) dei bachi da seta – lavora a fresco; Fresco. Pittura a fre
Refrescaroeu diconsi quelli che si ag sco. STRIGELLI.
giungono, a un bisogno, da poi – Re Frigée..... Per una svista tipografica fu
frescà dicesi il far quest'aggiunta. VILLA. omesso Fraggiracolo. Giracolo. Giragolo.
Fràsch o Fraschè: t. Frasche. Frasconi. Perlaro. Bagatto. Loto. Bagolaro. Legno da
Fraschéra. v. br. . . . . Rettangolo fatto di racchette. Spaccasassi. Frassignuolo. Arci
quattro regoli con due archetti verti diavolo (Targ. Istit. in Celtis australis L.).
cali nel mezzo e corda per legare, a Pianta notissima il cui frutto pure di
uso di portare col capo e colle spalle ciamo Frigee. V, nel Voc.
frasche e foglie di maiz o sim. VILLA. Frigna. . . . . Donna che affetta estrema
Fratazzin (in) corr. le parole con manico dilicatezza. PAGANINI.
orizzontale in con un piuolo di sotto per Frignà. verbo attivo..... Usare altrui mol
impugnatura. PAGANINI. te, anzi soverchie carezze, o riguardi,
Fràti ag. Fatebenefratelli che il volgo stor o cure leziose, ecc. STRIGELLI.
pia talora in Frati boni fratelli. VILLA. Frignètra..... Donnina carezzevole, e, se
Frèecia. . . . Ornato a mo' di freccia in può dirsi, appiccaticcia. StRIGELLI.
cui finiscono i bastoni da tende. Frignòcca. Tiro. Fagh la frignocca o la
Frèccia. T. Archit... Quell'ornato a mo' di fattura o la fonziom. Fargli il fatto. Co
freccia che s'interpone fra ovolo ed ovolo. munemente Rubare, Fare un imbolìo –
Fregà i spall, el cuu, i orecc, ecc. fig. ed anche Fare un mal tiro. Fare la pera.
. . . . Battere altrui sulle spalle, ecc. Frignòccola..... Spezie di giuoco che si
o sia Bastonare, Dare sculacciate, Schiaf fa al bigliardo. STRIGELLI.
feggiare, ecc. STRIGELLI. Fris. Girelli? Piastrelle di ferro che s'in
Fregagàbb. Voce scherz. del B. Mil. per terpongono fra l'assile e la testata in
Fittàvol. V. CoRsi, terna delle ruote.
GAI ( 93 ) GAI
Fris di ess. . . . Nella nostra Accademia Fumària(Erba). Funaria.
braidense è nome convenuto che danno Fumìn. V. Parafùmm nel Voc.
gli Alunni alla terza lezione dei Fregi. Fùmm(Vin che gh'ha del). V. Vin nel Voc.
Frisàtt..... Fabbricatore di nastri della Furugàda ag. Stretta(Gh. Voc. cit. il Mor
così da noi detta frisa. gante del Pulci XV, 79 ).
Frisètt e Frisettin. T. di Stamp. Fregetto. Furugòzz, e di quì Furugozzàda e Furu
Fritùra. fig. e scherz... ... Intendimento, gozzamént... . . Uomo che fa le cose in
cervello, senno, celloria. STRIGELLI. fretta e male, senza avvertenza. Acciar
Fritura mariné. V. in Mariné nel Voc. patore. – Cose fatte tumultuariamente,
Frizer. v. veneziana che val Friggere. L'u- a casaccio, guastandole. STRIGELLI.
siamo nella frase: Stà de frizer, cioè Es Fùs de cocca o de cóccora.... Fuso che
sere in grosso guajo, quasi apparec al capo superiore ha un piccolo rilievo
chiato per essere fritto. STRIGELLI. che tiene il filo acciocchè non iscappi
Fròld (Riva in). . . . . Riva lambita e rosa – Quel rilievo è detto Cocca e Coc
dalla corrente del fiume. STR. cora, alla quale ora si supplisce con
Frontespizzi (Mur de . . . . . Quello onde quell'arnese che chiamano Coccarocula.
il tetto non isporge in gronda, ma vien VILLA.
giù rasente e per fianco. STRIGELLI. Birla del fus. Fusajuolo.
Frontin(in) ag. Il Fronte(Gh. Voc.), e sop - Vess come la rocca e el fus.... Di
primi Capinascente. cesi d'un grande e d'un piccino, mas
Frontón. T. Archit. Frontone. sime se un donna, un maschio, che
Frùsta(Canon de la). V. in Scuriàda nel Voc. vadano appajati. STRIGELLI.
Frùsta. Ad. di Càrna. V. nel Voc. Fusèlla(Parì oma). V. in Rócca nel Voc.
Frùt (in) sig. 3.° ometti le parole col dra Fuséra. v br. fig. Fuseragnolo. Uom lungo
gante. PAGANINI. e maghero. I contadini brianzuoli chia
Frùt. Rendita. Frutto; onde Mett i danee mano Fusera lo Scoiattolo. VILLA.
a frut vale impiegarli; e Che frut te Fuserócch. Mestolajo (“fior. – T. Sin. in
daal quell fondo, quella cà? vale Quanto Ramajolo).
ti rendono ? STRIGELLI. Fusill è prop. quello del soldati; S'ciopp è
Fùga. T. de Mugn. Cannuccio (Gior. agr. generico. STRIGELLI.
VIII, 193). Quel canale di legno che Fùst de sella ag. I nomi vernacoli delle parti
manda l'acqua alla ruota da mulino. che lo compongono si veggano in Sèlla.
Fugascètta o Fugascinna.... Pasta dolce si Fustèlla. T. d'Oref Stozzo da perla. Quello
mile in sapore ai così detti Micchitt(V.) e con cui si dà sul rovescio della piastra
la quale pare una ciambella rotonda. STR. per abbozzare la perla.
Fugascinna (per similit.). . . . . Spalmata Fustellìnna. Stozzetto(“fior.).
data altrui sul deretano. VILLA. Fustomin. Torsolino(“tosc. – T. G.).
--- - - - - -- -
GAM ( 95 ) GAR
Càmab. s. m.pl. T. de'Fabbr., Carroz., ecc. Gambètt. Coltelli del tritapaglie.
Stecche(Alb. enc. in Predellino). Que' Ritti Gambettòn. Pantana grigia. Il Totanus fu
di ferro che sostengono l'intelajatura scus degli ornitologi. DE CAPITANI.
d'un predellino(basellin) da carrozze. Gambiroeüla (Avegh la). m. br. Esser de
Gàmba (in) ag. A gamba. A gambe. STRIG. bole sui picciuoli. Non potersi regger fer
Chi no gh'ha testa gh'abbia gamb.... mo in sulle gambe per debolezza di
Dicesi di sè o d'altri, quando per fare esse o per sonno o per vertigine. VILLA.
o dire o ripigliare cosa dimenticata si Fà la gambiroeula a vun. m. br. . . .
abbia a tornare là d'onde s'era par Passargli una gamba sopra il capo; il
- titi. STRIGELLI. che si fa dagli alti di statura sopra i
Dà a travers ai gamb. fig. fr. br. per bassi, e fig. dai grandi e potenti sopra
chi meno vale. VILLA.
quella che in citta dicesi Tajà i gamb. VIL.
Duu did de gamb e 'l cull l'è-lì. . . . Gambìs. v. br. Bilie. Balestrucci. Gambe
Dicono in Ghiaradadda parlando di quei torte, lunghe, sottili dell'uomo. VILLA.
naneròttoli sgambati che hanno figura Gambisòn o Sgambisón. v. br. Gambuto?
di pisciacani. DE CAPITANI. Chi ha gambe lunghe, sottili, torte. VIL.
Gamba! Cammina! Corri! Sbrigati! STR. Gambolò corr, le parole dell'Oltrepò pavese
Gamb ercolinn. Gambe ercoline? Gambe in nella Lumellina.
curve all'infuori, di modo che i ginoc Gamir. ag. La voce proverrebbe mai dal
chi si scostino più del dovere. STRIG. lat. Canelus che vale il medesimo? VILLA.
Levà la gamba.... Dic. di strada ripida Gamirètt. Comonetta.
o arenosa o fangosa od altrimenti inco Gandàj. Lo stesso che Gandain. STRIGELLI.
moda che svigorisca chi cammina. STRIG. Gandioeü. . . . Omicino, omiciattolo. STR.
Metti gamb in spalla. Mettersi a gambe Giugà ai gandiccu. V. Giugà ai gan
(Caro Am ). DE CAPITANI. doll nel Voc. C'è una filastrocca che
Notrà-pù nè pee nè gamb. V. in Pè. comincia Meregordi quand sera fioeu,
Sald in gamba. Fermi ve"! tanto al che giugava ai gandioeu, ecc. STRIGEILI.
fig. che no. STRIG. Gandólla. v. br. . . . . L'animella di lei
Stà in gamba. Stare in tono o in cervello. guo, di cera o d'altra materia qual si
Vorè drizzà i gamb ai can. V. in Càn. sia de zufoli, delle canne da organo, ecc.
Gàmba per Gambiroeü. V. nel Voc. per la quale soffiando lor dentro suo
Gambàl. Sing di Gambàj. V. nel Voc. nano – Zifol con la gandolla. Cannuc
Gàmber ag. Va vestito da gambero cotto dice cia animellata. VILLA. – Negli organi
il Fag.(Rime II, 192) scherz. sulla toga è detto Anima. V.
rossa de senatori fiorentini de suoi giorni. Garantii. Stipulato. Scelto, squisito, esimio.
El gh'ha a che fà come la lunna cont Garavèlla. Ad. di Còlla. V. STRIG.
i gamber. Che ha a far la luna co gran Garavinna e Garavinòzz. v. br. Calcinacci.
chi? Non v'ha rapporto fra queste due Ruderi. Muriccia. VILLA.
cose. STRIGELLI. Gàrba o Gàrbola. T. di Ram.... Abbozzo
Savenn o Vess de cocch e de bigna di vase di rame che, uscito rozzo del
e de barbis de gamber. V. in Còcch e maglio, non è riducibile a pentola per
in Bigna nel Voc. , fetta per essere pertugiato, e si usa per
Gàmber o Gàmber de mar. . . . Nel B. le rattoppature d'altri utensili di rame.
Mil. vale Ladro, Raggiratore e sim. CoRsi. Garboeüsguel B. Mil.per Infreggiò. V. CoRsi.
Gàmber cott.... Diciamo così sch, gli Scac Gardinàla. .... Sp. di sarrocchino donne
cini(busseree) perchè vestono rosso. STR. sco che aggiugne a poco più che a tutto
Gàmber.... Nella nostra Accademia è nome l'imbusto, più lungo è detto Camàja.
convenuto della prima lezione dei Quadri. Garètt. Garretto. E proprio specialmente
Gambètt. T. de Fornac. ag. Griccioli. Il la. de cavalli. STRIGELLI.
voro(de'mattoni) fatto di questa sorta di terra Garganèll. v. br. Ceppetto. Cepperello o Ca
chiamata in Toscana Creta forte, si leva dal pitozzina di nocciuolo, di sanguine, di
l'aja alquanto verde come dicono i fornaciai,
carpine, di spin bianco, di ligustro, e
cioè non bene asciugato, e si mette in gric
cioli a seccare ºccio non si spezzi(Ger. Maggi di simili arbusti, onde si fanno le siepi
Della Fortificazione, p. 88 ). Villa. tenute bassette collo scapezzarle. VILLA.
G AT (96 ) GEL
Garlànda(I dì de la). ... I contadini as Gattèj. V. in Lècc de dedree e in Pigna
segnano questo nome a primi dodici Gattèll. V. in Sellon nel Vocabolario.
giorni del gennaio d'ogni anno, in cia Gattellón. Mensolone. Zoccolone.
scuno dei quali, osservati i fenomeni Gattér o Gatton. v. br significanti lo stesso
atmosferici, vengono asseverando che che Freggiùr. V. VILLA.
quelli del primo di tali dì s'abbiano a Gaudeaunus pongasi prima di Gavàda e ag
ripetere nel primo mese dell'anno, quei Andà in gaudeamus. Lo stesso che Gi
del secondo nel secondo mese, e vie va billà. V. STRIGELLI.
discorrendo fino al dodicesimo – Gar A te gaudeamus per quindes dì, a te
landa è forse corruzione di Ghirlanda, sospiramus finchè campanus. . . . La
sorella della Grillanda de'cont. toscani, tino maccheronico che si applica a chi
e della Garlanda dei Provenzali, ecc. fa scialacquo d'un'eredità o d'altri
Garóla... Così chiamasi dalle parti di Soma, beni sopravvenutigli, per piangere poi
Gall.º. ec. lo Strobilo, la Pina, il Cono delle da sezzo la sua spensierataggine. E si
piante conifere, come del pino, ec. VILLA. suole pur dire comunemente di certi
Garòll. . . . . Residuo delle ulive dopo matrimoni che presentano poca lusinga
essere state sotto il torchio. STRIGELLI. di durevole contentezza. STRIG. – BIFFI
Garòtt o Caròtt dicono i Br per Nos femena Gavèll e al pl. Gavèj o Gavij. Quarti delle
o busa. V. in Nòs – E fig. diconlo di per ruote. In ognun d essi il falegname con
sona malsaniccia, e v'aggiungono per lo sidera scenua... = Facciada. Faccia? =
più l'agg. pover; p. es. On pover carott. VIL. Barb. Giunture? = Assa. Curva? = Si uni
Garrigh. v. cont. com. Calcinaccio. FIGINI. scono fra loro con Biroeu. Caviglie – Chi
Garzolà corr. o meglio Sgarzolà. VILLA. gnoeu. Biette = e Olivett. . . .
Garzolànnm. v. br. Tenerume. Tutte le Gavellitt de rodin de sterza. Quarticini del
rotino della volticella.
tenere pipite, i teneri polloni delle
piante presi insieme. VILLA. Gazosa.... Sp. d'acqua acconcia e con gaz.
Gazzettin. La Cronaca. El Gazzettin se
Garzón sig, terzultimo corr. mezzadro in
crett. La Cronaca scandalosa.
mezzajuolo. VILLA.
Giornada de garzon e rabbia de pa Gèja. Sansa (Cioni in Tonum. Sin. a Buccia)-
tron. V. in Patrón nel Voc. La polvere o pula di questa peluja delle
Gàsgia ag. Gelos o Permalos come ona castagne dicesi Ventolaccio dal Lastri
gasgia. m. br. V. in Gelòs in q. G. (Cal Cast.) e Ventolacchio dall'Alb. enc.
Gaslètt. Mano di noccioli o sim. Gél. Gelo. Cielo. -
Gàssa. T. de Sell. e Carroz. . . . Allaccia Gelà. Celare. Stanott l'è gelaavuno vero
tura di cuoio. – Gassa a cavagnou. . . . Gela i cornacc. Tira brezzone tosc. –
Allacciatura di cuoio con fibbia. T. Sin.). Dicesi al veder uno tutto in
Gàtt ag. Avegh adoss el gatt. m. del B. ferrajolato o freddoso fuor di luogo,
Mil. Essere ubbriaco. CoRsI. Gelà. . . . Far gelati, sorbetti, ecc. Gelà
Mes di gatt. V. in Més nel Voc. ben, Gelà maa. . . . Farli buoni, farli
cattivi. SIRIGELLI.
Mi-nò l'è el pader di gatt. V. in Pàder.
Nanca el gatt el menna la coa per Geladìnna (Fà-sù la). Verb. att. . . . . .
nagott. V. in Nagòtt nel Voc. Por checchessia in gelatina. STRIGELLI.
Parì leccaa del gatt. V. in Leccàa. Gelós o Perulalós come ona gasgia. m. br.
Pari on gatt negaa. . . . . Dicesi di ... Sospettosis”; tolta la metafora dalla
Musici che cantino male, di Voci strozza gazzera la quale abbandona il nido ap
toje, ed anche di Chi sia mal in gaube. pena vede persona accostarsegli. VILLA.
Vess duu gatta on tajee siu a Vess Gelosia ag. Nelle carrozze esistono talora
dò personn, ecc. V. nel Voc. Birri. vere persiane agli sportelli, una più
Gàtta (Cred d'avè robaa el lard a la). . . . spesso invece, così agli sportelli come
Credere d'aver fatto gran guadagni, e nella faccia e nel mantice, esistono certe
trovarsi le mani piene di mosche. STRIG. assicelle pertugiate o finestrate, con cor
Cattamòrgna(A) m. avv. In alcuni Paesi timette di seta o con cristali, le quali
del contado, e specialmente verso il Coma pure si chiamano fra noi Gelosi, e ta
sco, equivale al mil. A gatton. V. FIG. lora Gelosii a gioeugh.
C EN GIA
Gelosiàscia. Martellaccio.
(97) o comincia d'inginocchiarsi.
Villa –
Gèmm. Trasudare. Trapelare. Cemere? Di Piegar le ginocchia camminando, ed an
cesi del liquido che trapela, e del corpo che fermi, per paura o debolezza. STRIG.
onde il liquido trapela. STRIGELLI. “ – Sin. di Fà fiasch. V, q. G. D. SARDI.
cenàr (in) ag. Gemar polverent, segra e Gént (in) ag. O gent, o argent.... Dettato
forment o vero pocca paja e tant for de'contadini brianzuoli con cui vogliono
nment. V. in Màrz nel Voc. significare che a far prosperare un ter
Genèffa... Uscita d'uso per qualche tempo reno ci bisogna o denaro o braccia –
la genefa(palchetto), dicemmo Geneffa an L'esprimono anche a quest'altra ma
che al Falbalà del quale quì si parla. STR. niera: Dove gh'è minga de l'ajutt in
Gèner. Usiamo anche Ona cossa bonna o gent, el ghe voeur in argent (col quale
cativa in del sò gener- Inoltre è invalso si hanno le opere). VILLA. -
dire Quader de gener per contrapposto Geràa. Ghiareto ? Ghiariccio di alcuni scrit
a Quader de stil o Pittura storica. STR. tori toscani. VILLA. (me. VILIA.'
Gèner. Grasce ed anche Generi chiama il Germèj. Corculo. Plumula. Radicula. Ger
Giorn. agr. tosc. il vino, i grani, i legu Gerón(in) leva Sabbione e trasporta Calci
mi, gli olj, ecc. nelle Tabelle trimestri struzzo e Calcestruzzo dopo Getto.
dei prezzi correnti, delle grasce. VILLA. Gésa (in) ag. Andà a la gesa. m. del B. Mil.
Generàl de brigada. ... Generale che nei Accostarsi a santi sacramenti. CoRsI.
nostri cessati eserciti italiani aveva il Vess come in gesa. . . . . Essere al
comando d'una brigata di soldati, cioè sicuro, sì al fisico che al figurato. STR.
di due reggimenti. Vesseghen pocch in gesa e manch
Generàl de division o divisionari. . . Nei no in secrestia. Penuriarsi di checchessia.
stri eserciti italiani capitanava una di Accenna povertà, anche di mente. STR.
visione di due o più brigate. Corrispon Gèss de pitorag. Gesso da indorare(Bor. Rip.).
deva al Tenente Maresciallo dei Tedeschi. Ghèrb. v. br. Garbo. Brusco. Acerbo. Di
Generàl maggior.... Oggi di è grado mili cesi del vino. VILLA. - -
tare fra i Tedeschi equivalente al Ce Ghés in alcuni paesi delle costiere del La
neral de brigada di cui vedi addietro. rio per Rèsch (lische dei pesci).
Generalitàa. Il più. I più. Per es. La ge Gliàa (in) ag. Se non deriva da Ago, Agui
neralitaa la pensa inscì. I piu così la glio, pare che ce l'abbiano portato gli
pensano. STR. – PAG. Spagnuoli i quali hanno Aguijar, Aguijo
Generaldm... . Generale di gran conto. nar per pungolare, affrettare, e Aguijon
Genestrée. Ginestreto. STRIGELLI. per pungolo, stimolo, in somma ghiaa.
Gengiuàripron alcuni per Gingiuàri. V. PAG. VILLA – Qualcuno lo vuole procedente
Gèni(Dà in del per Andà a geni. V. STR. dal gr. retxporn;. -
Gèni sig. 2.º (in) ag. Genio Corpo del Genio Ghialàda dicono i Brianzuoli per Ghia
(Band. Leop. – Mol. El.). ràda. Pungolata (Franciosini). VILLA.
Gemiètt. Genietto. Figurino rappresentante Ghiba (in) ag. Sovvetro(Gior. agr. VI, 24r).
un Genio. STRIG. Ghiba. v. br. Febbriciattola. Zinghinaja. VIL.
Geniós. v. br.... Che ha genio, gusto, Ghìcc. assol. Clericuzzo. STRIGELLI.
inclinazione ad una cosa, e pigliasi in Ghignón (in) ag. Scoppio(Mach. Com. in versi
buona parte. VILLA. V, 2). Crepacuore.
Genoeuggiàda correg. Genoggiàda. STRIG. Ghinaldìa. Destrezza.Attitudine a chec.º STR.
Genoggér. . . . . Parmi significare anche Ghinèlla (Vess come el cavall del... che
quel Riparo che ponsi alle ginocchia el gh'ha vintitrii maa domà in la coa).
de cavalli per difenderle dagli urti e . . . . Essere pieno di malori. STRIG.
nelle cadute. STRIGELLI. Ghirlànda (Vit a) V. in Vit nel Voc.
Genoggin(in) ag. Il Fà genoggin, almeno in Ghittinghittin.v. fanc. che vale Solletico.STR.
Brianza, è diverso dal Vess garin, cioè Giaconà. . . . . Sp. di stoffa di seta che
dall'avere le gambe storte colle ginoc anche i Francesi dicono Jaconas.
chia volte indentro – Fa genoggin co Giacone ag. Giaconetta( fior.-Voc piac.sup).
lui che, avendo le ginocchia deboli, le Giànd. . . . Così diciamo ogni spezie di
piega per innanzi, come ſa chi accenna semi (gandol) spoglie dell'osso. STRIG.
Vol. IV. - la
GIM (98 ) GI (E
Giànda. . . . . Da contadinelli brianzuoli Gimaccà per Ginginà. V. nel Voc. STRIG.
chiamansi Giand quell'una o più Noci Gimée (Quattà). m. br. . . . Le fanciulle
che avanzano sopra una o più castelline che, rispetto ad altre cantatrici, sono
(gasli, gaslitt). Per es. Quanci nos t'et state ultime a cantare il ginee, dicono
guadagnaa!-N'hoo guadagnaa ses gasli che l'hauno loro quattaa. L'esser ulti
e ona gianda o vero dò o tre giand, Vil. me a cantare è una specie di trionfo;
- Acqua de giand de zeder (in) leggasi quindi una gara tra le fanciulle di un
Sinonimo di Lattada de giand de zeder, luogo e quelle di un altro per essere
giacchè l'Acqua di tutto cedro è un Es ultime a menarne vampo. Villa
senza alcoolica di fiori di cedro. STRIG. - Gingèlla. . . . non corrisponde a Ginacci
D. SARDI. - nel senso di Ganzo. STRIG.
Giandoja. . . . Sp, di maschera piemon Giò! . . . . Preso assolutamente è incita
tese affine al Girolou d'la crigna. V. mento a percotere altrui. STRIGELLI.
Gianìn Noue che usiamo in un dettato di Gioeügli d'azard. Giuoco di ventura o di
cui vedi in Lunedì nel Voc. fortuna(Salvini Pros, tosc, I, 4o5 – id.
Giavaròtt. Voce propria del lago di Bri Disc. accad. Il, 157).
vio e dintorni. Frugatojo. Baston lungo Bon gioeugh. . . . Diciamo così per
per frugare. Perticone in cima del quale chieder licenza di scostarsi da certe
è appiccato un pezzo di cuoio per lo regole, da certi patti già noti: così alle
più di ciabatte, col quale si fruga nel pallottole, essendo dubbio cui tocchi
fondo e più spesso nelle cavità delle giocare, uno giuoca dicendo Bongioeugh ,
ripe de fiumi, rivi, ecc. per farne uscire e s'intende essergli lecito ripigliare il
i pesci e i granchi e farli dare nelle suo tratto se si trova che il punto era
vangajuole (guad o guadinn) VillA. già suo, e che perciò non toccava a
Giavaròzz v. br per Acquaròzz. V, VILLA. lui di tirare. STRIGELLI,
Giavón. Gavine Congole. VILLA. Fà tort al gioeugh.... Non saper profit
Giàzz (in) ag. Cadenna de giazz. V, in Ca tare di buone occasioni al giuoco. STRIG.
dènna in queste Giunte. Gioeugh d'invid. V. Invid nel Voc.
Mandà al giazz; Mett sul giazz. . . . Pù gioeugh. . . . Modo di dichiarare
Mandare alla ghiacciaia; Mettere in ser che uscendo altro giocatore da patti,
bo nella ghiacciaja. STRIGELLI. non si vuol proseguire il giuoco. Sra.
Mett in giazz. . . . Si dice di cosa che Gioeugh. T. delle Arti... Congegno, giuoco.
si pone in ghiaccio per berla o mangiarla Gioeügli. . . . Il comuplesso di più strumenti
fresca o gelida, non per serbarla. STRIG. uguali fra di loro ed occorrenti per
Vess on giazz. ſig. Esser un apatista. STR. fare un dato lavoro o un dato giuoce.
Giazzà. Brillantare(“tosc.). V. Giàzza nel Voc. On gioeugh de gucc, On gioeugh de
Giazzadìn. T. de Ricam.... Filo d'oro sem chignocu de ferr, On gioeugh de cover
plice che si usa per contornar ricami. tor, On gioeugh de scacch, On gioeugh
Gibillà. . . . . Garioni nella Batracomio de bocc, ecc. . . . Una Muta da calze!
machia l'usò in altro significato Quand o vero Cinque ferri da far calze, Cin
in del praa gibillen i bagaj: e vale Sollaz que biette da spaccalegne, Un Pare
zarsi, Giocare scorrazzando come fanno tajo, Gli Scacchi, Le Pallottole, ecc.
i ragazzi in loro balia. STRIGELI.I. Gioeügh. . . . . Sistema o Corredo com
Gibollà (in) ag. Forse i nostri Gibolla, Gi piuto di ruote, rotelle, rocchetti, scu
bollaa, Gibolladura ci vengono dalle voci di, fusi, ecc. richiesti a mettere in
spagnuole Abollar, Abollado, Abolladura unoto una macchina (a falla giuga). Vil.
che significano lo stesso. VILLA. Gioeügh. . . . Certo agio di muoversi un
Gigiò per Sgiosgiò. V, nel Voc. VILLA, congegno in una macchina o simili, e
Gilé (in) ag. Sottovesta('tosc. – T. G.). l'eifetto d'agevole mobilità che ne de
Gilé che sormonta. . . . Panciotto a riva. STRICELLI.
due petti. STRIGELLI. Gioeügh (Fà). . . . . Dicesi degli uccelli
Gilerìn.Sottovestina. Sottovestuccia('tos.T. G.). quando volano nella ragnaia o intorno
Gimaccà e der (in) ag. Gingillare o Gingil a qualsiasi uccellare da dover dare fa
larsi o Fare il gingillone( tosc. – T. C.). cilmente nella ragna o nella pania. VILLA.
GIR ( 99 ) Gl U
Giönta (Dà-dent a). Dare giunta. Pettenadura a la giraffa... . PAGAN.
Giónta a bocca de cossin. . . . . Giunta Pettena la giraffa. V. in Pètten nel Voc.
come si fa per cucire la bocca ai cuscini. Giràni che sa depever. Geranio zonale di fior
Giontà (in) ag. Giontà tra carna e pell e pallido – che sa de salamm. Erba cimicina?
Giontà a bocca de cossin. V. Sarzi nel Voc. Girèll.T. de'Par.... Girello da parrucche.
Giòrg (in) ag. Per san Giorg la somenza la Girèll o Cuvrò. T. d'Orol.... Il fr. Cuivrot.
se mett in cold. V in Soménza nel Voe. Girètt.T. delle Modiste... Girello da capo.
Giornàda(Fà).Fargiornata(Sacc. Rime I, 158). Gittàss è usato dai Brianzuoli anche per
- Giornada d'acqua, de vent, de nev e lo Sbiecarsi o Storcersi degli animali, il
sin. Di piovoso, Di ventoso, Di nevoso, ecc. che avvien loro per rachitide o altra ma
Giornada de garzon e rabbia de pa lattia. Forse Aggobbire. VILLA,
tron. V. in Patrón nel Voc. - -
Giubilàa ag. Messo a sedere(Tom. Sin). Ri
Giornada rotta. V. in Ròtt nel Voc. posato per gastigo. - iro
tra il fiume e la più alta ripa o l'ar Granèi dicono i nostri osti e i beccai parl.
gine, ed è soggetto alle inondazioni di castrati o simili quello che tutti noi par
delle piene ordinarie. Dicesi principal lando di polli diciamo Fasceù sig. ultimo. V.
mente di quelli lungo il Po. STRIGELLI. Grànii Ag di Cémbol che ha suono gra
Góra d'ona barca. . . . . Legname mag mito. D. SARDI.
giore che forma l'intelaiatura trasver Gramiroeula. . . . Quel picciolo Recipiente
sale ed è piegato a gomito per adat che dalla bocca della tramoggia riceve
tarvi le tavole sotto e di fianco. STRIG. le granella de cereali da macinarsi, e le
Góra(Andà-giò la). Spasimare di checchessia. manda poche per volta nella macina.
Görlo, e al diminutivo Gorlètt, usano i Brian Rimedia a ogni largura di bocca della
zuoli per significare alcuni uomini adu i tramoggia stessa. Ha la Tentennella(bat
mati, ed anche alcune cose della me tiroeu) da un lato per avvisare quando
desima specie messe insieme, quasi di non è più grano nella tramoggia, e una
-
G RE ( 1o1 ) G RO
Pelle dall'altro per tener raccolte le gra prima i due cunei laterali, indi quello
mella. I Sardi la chiamano Pabadula, voce di mezzo che li rinserra; dopo di che
che il Porru nel suo Diz. sardo traduce si fa passare a traverso di tutti e tre
per Girola senza citarne autorità. uu ferro a caviglia il quale rattiene
Granita (in) ag. Granita Madera.... E fatta anche un altro ferro ad arco al quale
con limone, zucchero e vin di Made si raccomandano le gomene e le taglie
ra – de maremm. . . . colle amarasche. occorrenti. LAvELLI, - -
Grà nn ag. Le Grasce(Giorn. agr. pas.). VIL. Grév. scherz. invece di Scottante dicono nel
Grànna (in) ag. Pott pott, d'ona granma B. Mil. a chi inavvertitamente prende
s'en fa vott. V. in Vòtt nel Voc. in mane cosa che scotti – L'è domà
Var pussee ona granna de pever, ecc. on boccon quell ferr, e l'è inscì grev?
V. in Zùcca nel Voc. È sì poca cosa, e scotta tanto ! CoRsi.
Gràss come l'ass de picch. Lo stesso che Grièll per Prigione. V. Preson nel Voc.
Magher come on struzz. V, nel Voc. PAG. Grifé. V. Frànza in queste Giunte.
Gràss de rost. . . . . Il butirro misto al Grignoeü. v. br. Granello. VILLA.
grasso strutto dall'arrostir delle carni, Grignolin. v. br. Granelluzzo. VILLA.
che resta nella cazzeruola o nella ghiotta, Grimà (aferesi di Lagrimà) v. cont. brianz.
e s'usa per condir altre vivande. STRIG. per Piovisnà. V. nel Voc. VILLA.
Graticola ag. Manegh. Manico = Telar. Te Grimèll e Grimellìn. v. br. Briciolo. Bri
laio = Pescitt. Piedini = Bastonitt. Tondini. ciolino. Minuzzolo. Micolino. Grumello ?
Grattà (in)ag. Mangià e grattà basta comen Grunellino? Ghiandellino di chec.” VILLA.
zà. CoRsI – V. Mormorà in queste Giunte. Grisa(la). v. br. Lo stesso che Ghiba. V. o
Grattiroeüla fig. (in) ag. Andare alla grattu Braméra o Bruméra de Pavesi. VillA.
gia(“tosc. – T. G.). Andar a confessarsi. Grinta ag. Grinta(“fior. – Thouar Carlo
Grattòn. Caccole ? PAGANINI. Graziani a carte 49). DE CAPITANI.
Grattòn del camer. Un Reciticcio(“tosc. – Gris ſerr. Grigio ferro? Misto di nero e
Meini in Tomm. Sin. a Recere). Persona bianco, ma con più del primo che del
imbruttita e infloscita molto. secondo; si usa sp. parl. di cavalli. STR.
Graviscia, v. del B. Mil. . Graticcio che i Grisàttola.... Specie d'uccello. .
contadini appendono alla soffitta della Gröbbia per Grùppia V. – El tira-giò scal
cucina per riporvi il pane e difenderlo zadfina in la grobbia disse il Porta. VILLA.
dai topi e dalla muffa. Corsi. Grògn. v. cont. br. Quarto On'ora e on
Gràzia(Colp de).... Allorchè la pubblica grogn. Un'ora e un quarto. VILLA.
giustizia per un falso giudizio reputava Grognìn. v. br. Cornettino di pane. VILLA.
di poter correggere colla barbarie dei Grönda o Cópp. T. de Carrozz.... Orlic
supplizi si chiamava così quel Colpo cio che vedesi in alcune carrozze appic
mortale che il carnefice dava talora per cato al cielo, dalle colonne(cologn) della
grazia dei superiori ai giustiziandi prima testata delle fiancate posteriori fino a
di eseguire gli estremi del supplizio. quelle dinanzi, perchè l'acqua sgrondi
Troppa grazia Sant'Antoni.... Di dal cielo e non ribatta mai nell'interno.
cesi per accennare che di cosa in sè Grónda de bosch (in) correg. o meglio L'e-
buona ce ne tocca tanta che si rende strema falda, il lembo estremo del bo
incomoda; per es. se a taluno che avesse sco. VILLA – V. anche in Fondi.
freddo s'accostasse il fuoco tanto da Gronda romanna.... Grondaja o Suggrun
scottarnelo. STRIGELLI. dio di legname, per contrapposto a Gron
Gràzia. Ingarbatura. Sesto – Garbo. Ripie da de viv che è il Suggrundio di pietra.
gatura me lavori di sarti e simili. Grºpp (in) ag. Fà gropp e maggia. . . . .
Graziàa. Ingarbato. Foggiato. Formato. Questo Maggia significando maglia, ep
Grècch (Ciappà), m. del B. Mil. Alzar la però atta ad accogliere e ritenere il
cresta. Consi. -
gruppo, questa frase venne anche a va
Grèppia. ... Ferro a tre cunei usato dai lere fig. Sposarsi. STRIGELLI.
Muratori ecc. per sollevare colonne, Gropp quader. . . . . . Nodo siſſatto
saldezze, ecc. Ha un foro a coda di che tanto si volge l'un capo che l'al
rondine nel quale si introducono da tro, e presenta una figura tendente al
IMB ( fo2 ) IMB
quadrato. Si fa sulle corde, e lo credo Guarnascicella e Guarnascicelira. Sin di
simile al Gropp de pizz che si fa sul reſe Guarnàscia (uva). V. IIga nel Voc. PAG.
e sui fili. STRIGELLI. Guastà (in) ag. No me tocchee che nome
Groppéra. Posolino – Se la va ben l'è ona guastee. V. in Toccà nel Vocab.
groppera, ecc. V. in Galéra in q. Giunte. Guèrc (in) ag. Vess on guerc in mezzai orb.
Groppì i ceuv. Aggroppire(“tosc.). In terra di ciechi beato chi ha un occhi.
Groppìn. Gruppetto. Gugèlla e Gugellìn (ne cereali). . . . La
Groppin o Forcèlla de groppera. T. de Sel pianticella appena spuntata di terra.
lai.... Parte del finimento che abbraccia Gugellònna. Ag. di Brùgna V. in q. G.
il soccodagnolo e batte sulla groppa. – I Brianz. la dicono Gugella ed è Sp.
Guàa. T. Agr.... Così chiamasi da molti di susina non molto dissimile dall'amo
quella malattia del grano che altri di scina(massinna) sia di forma, sia di gro
cono Carbone, Negrone, Golpe. – E Guaa sezza, e che la imita anche nel sapore Vi.
è pur detto il grano infetto dalla me Gùggia cont el cuu d'or. Ago colla cruna
desima malattia. Grano golpato. VILLA. dorata?
Guadàgn (Andà tutt in fumm el). Andar Parì d'avegh el da-fà de quell che fa
sene il guadagno in raschiature(Pan. Viag. el cuu ai gucc.... Si dice nel B. Mil. di
Barb. I, 164). chi si scusa del fare altrui alcun servigio
Bej guadagn che foo mì! Bei rincalzi adducendosi pieno di faccende. Corsi
ch'io ho '(“tosc. – T. G.). Stà sui gucc. Stare sulla sveglia(Gb.
-
a Vorev fà di bej guadagn ag. Que Voc. cit. il Cecchi).
sta saria la guadagnata ! Guggin. Spillino.
Guadagnà... Migliorarsi, far profitto, ec. STR. Guggiòn. Spillone('tosc. – T. G.).
Guànt a red o de red. Guanti a rete. Guida. T. de Sellai . . . Redine vera,
Guant mecanich o ala mecanica... Sp. Guìsa. Guisa. Voce che usiamo soltantº
di guanti cuciti con seta torta o tondella. nella frase Consciaa in guisa che º
Guàrdia (Vess de. Esser di guardia dei de... Concio per modo da... - -
Iaa. Aria di viso. Fisonomia. El gh' ha gamba saltino a cavallo d'una tirella Srr.
minga sta gran bella faccia, ma el gh'ha Imbassà usano i Brianzuoli per Polº"
on'idea che pias. Ha viso non gran fatto od una per moglie o marito, o peº
bello; però ha gradevole fisonomia. VILLA. El gh ha imbassaa la tali el gº"
Ideà. Ideare. -
bassaa on fior dona tosa. Il Berni º
Idèja poetega. V, in Poètegh nel Voc. Fur de' vostri consigli,
Compar, che per le man me la metteste
Avè di idej sora de vum o de vunna.
Per una fante dal di delle festº VILLA.
Far disegno sopra una persona. Far conto,
Far pensiero di valersene. Il Tom.(Giunte) Imbassàda (Fà on). m. br. Fare º pr
posta, ma si usa per l'ordinariº a
ha in questo medesimo significato Aver
idea sopra una ragazza. Averci idea. VILLA. gnificare il Proporre che altri f, re
Ideceò. Ideina(“tosc. – T. G.). Bel visino. commissione che n'abbia, alcº parutº
di matrimonio, o qualche coº che viluisi
- - -
Imbogà. Metter le bove ai piedi ad uno. In Impuritàascherz per Impunitàa, V. nel Vcc.
catenargli i piedi. E in senso più esteso Incantàss(Vess minga temp d'). Non esser
Impastoiarlo. Legarlo. Intrigarlo. VILLA. tempo di dar fieno a oche o da por porri.
Imbombà. T. degli Artigiani.... Ridurre Incapertà. T. de Sel. Inciappare. Fermar
a convessità. Il ſr. Bouber. fibbie, campanelle o sim. in una ciappa.
Imborrò. V. Stecca tonda nel Voc. Incaviggiàda. fig. . . . Colpo di buona sorte,
Imbottiss-sotte&a. V. Stècca tonda nel Voc. Per avegh , se la ven ſada,
Imbrugnàa. v. br. Iubronciato, ſubuz Ona bonna incaviggiada.
Inubrugnént. ? zito. Ingrugnato. Aggron Inciappàss. Ribattersi ?
Imbrugnonàa. º dato. Musone. VILLA. Incocoriss dicono fig, i Brianz. negli scru
Imbrugnàss. v. br. Iubronciarsi. Portare o tini, quando, mandato il partito, si trova
Tener bron io. Far muso. Iubuzzire.VILLA. che i voti favorevoli sono pari ai con
Imbragasciàa ) dicono i Brianz per Im trarj. VILLA. Tratto dalla frase di pari
Imbragasciàss º pettolàa, ecc. V. VILLA. sig. mel giuoco così detto del coco.
Immanegà. . . . Piantare nel manico. Incontrà on piatt. Farlo a dovere. STRIG,
Immanzi. v. br. . . . . Dicesi di vitella, e Incostàa. v. br... - Ag. di castagne gua
vale Divenir manza. VILLA. ste, indurite o viziate da certe nuale
Immanzida. v. br. . . . . Aggiunto a vi durezze. VillA.
tella, e vale Divenuta manza. VILLA. Incostàss. v. br. . . . Indurirsi di troppo
Immattonàa, Ad. di Terrén. V. nel Voc. quelle parti della matassa della seta che
Inumazzuccàa. v. br. Intasato; che ha ostrui posano sui traversi del naspo. Quelle
to per infreddagione il naso. VILLA. parti diconsi pure i cost de l'ascia. VILLA,
Immazzuccàss. Intasarsi come sopra. VILLA. Incostàss. v. br.... Guastarsi indurendosi le
Impajàss a la matinna. m. del B. Mil. . . . castagne, le mele, ecc., il che le rende
Levarsi più tardi del dovere – Deriva non buone a mangiarsi. VILLA.
forse presso i contadini dal dormire Incostonent. v. br. . . . . Dicesi di chec
che fanno suila paglia o sul fieno della chessia che abbia indurate alcune parti
così detta cassinna. CoRsi. disposte per lo lungo a mo' di costole,
Imparià. v. br. Accoppiare. VILLA. clie non dovrebbe avere se fosse nel
Impegn(in) ag Avegh on impegnal cuu.... suo essere perfetto. VILLA.
Avere un grave in pegno alle mani. Incuzzàss. Rintuzzarsi la punta de'chiodi, ec.
Imperiàl. V. in Pèll nel Voc. Indént (Andà). Così assolutamente vale a'
Impestàa. Ad. di Terrén. V. nel Voc. contad. brianz. Andare in Isvizzera. An
Impiàster (Master). Maestro Impiccia. In dare in terra tedesca, internandosi in
piccione (T. G.). quelle valli e tra quei monti, il tal l'è
Impiccàa(Pari on). Parere un digiuno co andaa-indent a toeu di vacch. VILLA.
mandato. Essere magro, lanternuto. Indent de lor. Fra loro,
Vess dent impiccaa. fr. cont. Esserci Indent tutt. Tra tutti.
stipati. Fiol Ni. Indevenà(in)ag dallo spag Devenar. L'Alun
Impieghètt (in) ag. Uiſiziuccio. no e lo Spadafora registrano Indovana
Impipàssen(in) ag. Lù el se n'impippa... Di dura nel sig. di matassa – Oltre ai vari
cesi talora sch, per accennare che altri sig. di Aggouitolare o d'Incannare che ha
stia fumando tabacco in pipa. D. SARDI. questa voce, ha talora anche quello di
Impirottamént.... Rimpinzamento. Disfar le matasse per rifarne altre più
Impirottàss-sù. Caricarsi di cibo. o men grandi secondo il bisogno. VILLA.
Impossibel (in) ag. Tre coss impossibel: Indevenà del temp. fr. br... Essere le nubi
Fà tasè i donn, fà corr i vecc, e fà aggirate e quà e là portate dai venti. VIL.
stà ſort (cioè cheti) i bagaj. . . . Prov. Indevià opiu con.Induvià-sù. Vigliare.VILLA.
brianz di cli. sig. VILLA. India(in) ag. Nos d'India V Nos nel Voc.
INS ( 1 o4 ) I NU
Insed..... Innesto a tralcio commesso
Indivia (Vegni orba l'). V. Orb nel Voc.
Indoeija del lecc de dedree. V. in Lècc. (Lastri). Innesto in cui il ramo salva
Indrée(Dà) a vum. Sconsigliare. Dissuadere. tico è collegato a scarpa col domestico.
Dà indree. fr. br. Peggiorare. Cadere Insegnà a rovers. Insegnare a rampicare
di stato. Dare addietro. Indozzare. Intri coi gomiti o a pigliare il serviziale pel
stire. VILLA. V. Dà-giò in Dà nel Voc. compagno(Nelli Serve al forno I, 3).
Indrizz(in) ag. No avegh nè indrizz nè in Insèma(in) ag. Stà insemma per ona spe
vers. Non avere nè manico nè verso(“tosc. sa. Stare insieme a pagare checchessia con
– Pam. Civ. st. 8). Non aver nè ritto nè altri(G. V. in Gh. Voc. cit. Gio. Villani)-
rovescio (Fag. Am. senza ved. II, 12). Stà minga insemma. Non tenere(“tosc.
Induvià-sù. Lo stesso che Indevià. V. VILLA. – T. G.). Per es. La cervella senz'uovo
Induvinà on piatt... Farlo a dovere. STR. non tiene in padella.
Insensìbel. Tenue. Lieve.
Infamia. Agg. di Cològna. V. in q. Giunte.
Infiss(in) ag. Affisso(“tosc. – Mol. El. cit. Insevàa. Segato(“tosc. T. G.). Unto con sego
i Band. leop. e il Gior. Georg. X, 68). Insognàssel manca. Non se lo sognar nea
Infrascà e Infraschettà. Infrascare (“tosc.). meno(Caro Let. Neg.).
PAGANINI. (tura. Instasgià. Infrascare(“tosc.).
Ingaijmàss.... Cominciare a metter parrucca Insubordinàa. Inobbediente. Disobbediente.
– E scherz.... Ingannarsi. D. SARDI. Insubordinazion. Inobbedienza. Disobbed
Ingalettà. T. d'Otton. ec. Calettare a ugna Intantafinna. Alla fin delle fini. Così
Ingalettadùra.... Stroppiatura di Anga Hin minga poeu quij erb intanta finna
lett, che fra vari nostri artigiani significa Che, dopo avè sbragiaa, ve sgonfia e go-s?
Calettatura a ugna, unione ad angol retto. (Gar. Batracom.) Srriert Li. -
Ingànn ag. Malizia mai non caccia malizia. Intappàss. Tapparsi bene('tosc.). VILLA.
Ingarboeusgiàa dicono nel D. Mil. per In Intelligénza. Accordo. Segond l'intelligen
freggiàa. V. CoRsi. za. Giusta il convenuto o l'accordato. A
Ingègn(Alzada d). Alzata d'ingegno (T. C.). tenor delle cose intese.
Ingeràss. Infarcirsi di cibo. Rimpinzarsi. Inténd(in) ag. Capì capissi; l'è a intend
Rinzepparsi. Empiersene fuor di misura che stanti. V. Stantà nel Vocabolario.
sicchè l'uom ne resti oppresso. Ingerere Intendiu. Inteso.
ventri ninium cibuu. VILLA. Interèss de interess. Tra frutto e rifrutto
Ingòssa (Mett). ag. Venire a lezzo o schifo. (Gior Georg X, 372).
Ingranì o Mett on gran. Ringranare. Intestà sig. 2 “(in) ag. E così dicono anche
Ingùria ag. Foco o Foco rosso. V. in Fòco. i Carrai il Linare o Spianare le testate
Inladinàa. . . . Aggiunto di bestiame che dei mozzi da ruote, delle sale, ecc.
fu cibato con trifoglio (ladin). Intorrà o Intorràss. Arroccarsi. Al Giuoco
Innominà. Nominare – Innominàa. Famoso. degli Scacchi così dicesi quel tratto nel
Innosì. v cont. com. Aumalare. FIGINI. quale il re ed il rocco sotto certe con
Inoràa. Ad. di Vin. V. nel Voc. dizioni mutano rispettivamente di posto
Insacchettàss. v. br... Dicesi di chi cade o pongonsi ne posti intermedj. STRic.
dall'alto come da albero, ec. le cui ossa, Intramèzz (Vess). Essere nel mezzo. FIG.
essendosi smosse e slogate, pare che Intranezzadór de mariozz. v. br. Parani.fo.
stiano nella pelle come in un sacco. Vil. Pronubo. Mezza Conciliatore di matri
– In città di iamo Insaccàss. D. SARDI. monj. VILLA.
Insalàtta del boja . . . A Varese è così Intramezzadóra. v. br. Pronuba. VILLA.
detto il Cardo mariano. Intraveguì (Faghela) a vum. Vendicarsene.
Insalattéra ag Insalatiera(“tosc. -Tom. G.). Ricattarsi. Farsi ragione. Targliela. VILLA.
Insalzà. v. br. Inzigare. Subornare. VILLA. Intravisént. v. br.... Ag. a pelle o carna
Inscuzàss-giò. m. br. Accosciarsi. Accocco gione vale Liscia, Bella e quasi Traspa
larsi. Porsi coccolone. VILLA. rente. VILLA.
insed a pag. 316, colº 1. a Creia ecc. ag. Intrégh come on opi. Moccicone. DE CAF..
V'è anche la Mestura o Cera da nesti Intrèped idiot de'cont per Idropico. FIG.
(Tar. fir.) – e dopo Orlett ag. o Scagnèll. Intripolà... Aspergere di tripolo. D. SALDI.
Insed.... Innesto a zanca(Mol. Eſ.). Inubì dicono i Brianz per Inibire. VillA.
I, AM ( 1o5 ) LAV
Invedriàda. ſig. . . . Strada o altro qual Invivadór.Avvivatoio.Strumento da avvivare.
siasi luogo tutto coperto di ghiaccio. L'è Invivadùra. . . . Avvivatura.
oria invedriada. È tutta ghiaccio. VillA. Inzaccàss. v. cont.... Indossare il zacch. V.
Invèrna ag. Chi s'ingura l'inverna s'ingu Inzàga. V. Uga nel Voc.
ra l'inferma.... Pr. di ch. sig. CoRsi. Inzigà. Stuzzicare(“tosc. – T. G.).
Seren d'inverna, ecc. V. Fràa nel Voc. Istantàni. Istantaneo. Instantaneo.
Invernàss. v. cont. . . . . Indossare abiti Istantaniamént. Istantaneamente. Instantanº
vernarecci. Istrumént fig. Una lunga. Fann on istru
ment. Porla sul liuto.
Invernisadùra ag Verniciatura('tosc.-T.G.).
Inversàda.... Rivoltura di palla al biglº Judéa(Notus in) V. Nòtus nel Voc.
Laſto og. Se, via là. Pur pure. Passa! Lampisàn. v. cont. verso il Comasco... ..
Modo dinotante permissione o conces Fuseragnolo e dappoco. FIGINI.
sione (Maggi intermez. 1. I Consej de Men.) Lànca. Morta di fiume – Pozza. Pozzanghera.
Se gh'è de qui -
Lanchètta. Din. di Lànca. V. sopra.
Che voeuren ſà a la granda, e el poden fa, Lanètta. Peline(“tosc. cont. – Meini in T.
Dan del guadagnai pover, se, via là. VILLA. Sin. a Pelo). (lina.
Labràs (in) ag. A la bras infatti varrebbe Lanètta... Stoffa di lana imitante la musso
alla brace; e di fatto il manzo, che si Langhissàn (dal fr.) Svenevole. Svenevolone.
suol lessare colle legne, in questo caso Vanesio. Cascamorto.
si cuoce al fornello colla brace (seb Lànna (in) ag. Lana morticina – Lana incep
bene a dir meglio co'carboni). STR. Pata, cioè non ben lavorata dai cardi.
Làbro. V. in Or nel Voc. Tint in lanna. V. Tint nel Voc.
Làcc. ag. Andà-giò come el lacc.... Di Lanzinett (in) ag. Lanzichinecco( fior.). Così
cesi per lo più del vino lene e abboccato. l'Azelio nel Vic. de'Lapi I, 18. VILLA.
Avè o Dà ona cossa per ona zucca de Làor(I). v. c. com. Le bacche dell'alloro. Fic.
lacc. m. br. Avere o Dare checchessia per Laorètt v. cont. verso il Comasco per Là
un pezzo di pane, per pochº costo. VILLA. vor(laurus nobilis) FIGINI.
Fradell e Sorella de latt. V. Fradèll Lasàgn (Ferr de) V. in Ferr in q. Giunte.
e Sorèila nel Voc. Lasàgn lasagn..... Prima d'mariesse taja
Lacciarelle al pl. i Lacciarèj v. br. Cicerbita. rin tajarin; dopo marié, lasagn lasagn.
Det. piem. com, anche fra noi. Avanti le
Grispignolo. Erba da insalate. VILLA.
Laccitt per Grassèi. V. nel Voc. Vitta. nozze incendio d'amore; dºpo fuoco freddo.
Làder(in) ag. Chi no pissa in compagnia, o Lasagna o Zaffàgna. v. cont. br. Soglia
l'è lader, ec. V. Pissà in queste Giunte. taggine. Malavoglia di lavorare. El gh'ha
Vess on andà de lader. . . . Esser le adoss ona lasagna che ne pò pù. VILLA.
vie fangosissime.
Lassà-giò(colori). . . . . Imbrattare, lasciar
Làder. Spina fecciaja? Buco nel fondo del traccia di sè nei corpi a contatto.
tino onde si cava la risciacquatura di Lassass andà. Abbandonarsi.
esso. STRIGELLI. Lassass andà. Staccarsi i bimbi(Mol. El. ).
Ladiu. ... Agg. di Lègn vale Senza noc Lassass andà tropp. Far troppa derrata
chi, facile da lavorare. STRIGELLI. della sua persona(Caro Let ined I, 24o).
Ladinà on terren. . . . Farne un prato Làtt (in) ag. Avegli duu, trii latt. Lo stesso
di trifoglio detto ladino – Appratirlo che Avegh duu trii molgin del Voc. Cor.
di trifoglio. VIII.A. Latt in brocca. V. in Lacc nel Voc.
Làma per Partida de molla. V. nel Voc. Lattée (in) ag. Fà lattee.... Dare in affitto
Làma armada.T. dei Ric... Lastrina d'oro il latte a chi fa il formaggio a conto
intrecciata con fil d'oro per ricani – proprio - Mi quest'ann foo lattee;
solia... Lastrina d'oro piana per ricami. cioè Invece di lavorar io il mio latte
Lampéder per Lampréda. V. nel Voc. e quello dei nuolgia, lo affitto. CoRsi.
Lampionin a scatola. V. in Scatola nel Voc. La (in) ag. Nè lavaa nè de lavà. V.it Pàgn.
o
Vol. IV,
LEG ( 1 o6) LIB
Podè taccà-sù de lavà-giò. m. br. Do Légora (in) ag. Andà a fà mazzà la legora
vere torsi giù da checchessia. Dover ripie al molin. fr. cont. verso il Coni. . . . .
gare le bandiere o le insegne. Dover riuet Andare al mulino colla mulenda. Ficism.
tere le trombe o le pive nel sacco. VILLA. Ciappà la legora contel carr. ſig.
Lavàa. V. Bàj in Mantèll nel Voc. Pigliar la lepre col carro, CoRsi.
Lavabócca. .. . Tazzino di cristallo o di Dà la legor in di balin. m. br. Cascare
porcellana nel quale si mette acqua da il cacio in sui maccheroni. Avere prospero
sciacquarsi la bocca finito che uno ab successo senza nostro merito. VILLA.
bia di mangiare. Lèmed. Ad. di Legname. v. br. Scaglioso. VIL
Lavandée (in) ag. Nettapanni. Lèmm (in) ag. A Brianzuoli i Leuun sono
Lavanàsc. v. cont.... Il Gambo del lupino. lo stesso che le Grasce ai Fiorentini, ge
Lavarìn (Bagnaa come on) m. br. Bagnato neralmente parlando. Onde ad essi sono
affatto, da capo a piedi. VILLA. Leum così i legumi e le civaje, come i
Lavarin (in) ag. È opinione non infondata grani, le castagne, i pomi di terra, le
presso alcuni che questa voce tragga ori noci, le nocciuole, le ghiande, ec. VIL.
gine dalla voce italiana Rivellino. Biffi. Lencià e Lenciass-giò. v. br. Lisciare e Li
Lavò (Mett vum a). m. br. Mettere alcuno sciarsi. VILLA. Azzinarsi. Allindarsi.
in opera o in faccenda. Dar da lavorare. Lendenòn, e per maggior forza Lendenon
Dar da fare ad alcuno. VILLA. spiritual, m. br. Pincone. Pinchellone.
Lavorà (in) ag. Coppass in del lavorà. La Dappoco. Omaccio da nulla. VILLA.
vorare a mazza e stanga. Léngua d'asen. l ... Nomi di quei Fun
Lavorà con legria l'è el mej mestee Léngua de can. ghi coriacei senza gam
che sia. . . . Ogni mestiere è bell'e bo che vengono sul tronco degli alberi;
buono purchè si eserciti con amore. così detti per qualche somiglianza che
Lavorà de coppass.... Lavorar ecces.” rendono alle lingue sporgenti fuor della
Lavorà de ganass Maciullare. V. Paccià. bocca di siffatti animali. VILLA.
Lècc(Mert in) fig. ag. Fare la spianata(Caro Léngua de can. Lingua di cane. Erba nota,
Lett. Neg. III, 31 1). Léngua(Majester de V. Tartàja nel Voc.
Lègn (in) ag. Ferr de legn. V. Fèrr in q. G. Lenguàda de foeugh. Lingua di fuoco?
L'ha ammò de mass quell'ingegn che Lésa (in) corr. meridionale in occidentale.
poda fà stà taccaa la colcinna al legn.... Lètt (un) ag. Fà lett. fig. Fare una spianata
Si dice prov. a chi tenta cose fuor di ma (Caro Let. fau. II, 17 – di neg. Ill, 3 1 1).
tura o difficilissime a conseguirsi. Lèttera (in) ag. L è cros, l'è lettera, l'è
Legn del pomes. V. in Pomès nel Voc. semper soa. V. Sò in queste Giunte.
Legn de Scozia. V. Scòzia nel Voc. Levàa(in) ag. Il secondo lievito, che noi di
Legn e legn. . . . . Al Giuoco delle ciamo Sciroeu, chiamasi dai Toscani Ri
Pallottole significa che due di esse toc fresco o Ritocco; ed il terzo La Sconcia,
cano il pallino. STRIGELLI. Levàda. Sveglia. Segno che si suona nei
Lègn vol. II, pag. 355, riga 12 dopo Scia collegi, ecc. perchè ognuno si alzi di
raban ag., il Saltafoss, V. la voce. letto. DE CAPITANI.
a pag. 357, col. 2.", riga 18.º dopo Cor Levànt. Il Levante (plaga, e aria). STRIG.
time ag. Morinell di tendinn. Serpe. Pezza o Pezzetta de Levant. V. in
Legnàda (in) cg Vess minga ona legnada. Pezzètta nel Vocabolario.
Non essere il peggio andare. Liber (in) ag. Avegli la bestia mangiaa el
Legnadinna. fig. Strettarella(Caro Let ined. liber a qua, dun. m. del B. Mil. . . .
I, 2 1o). Batostella. Esser uno ignorante e saccente. Corsi.
Legnamée de teater. V. in Teàter nel Voc. Liber di dò foeuj ſig. Il Meleto.
Legnàn (Ferrada de V. Ferràda in q. G. Liber di estratt, T. del Lotto.... Re
Legnàzz ag. Cont el legnazz. V. in Scàrpa. gistro degli stratti.
Legnocùra sig. 1. corr. così: Legnecùra. Liber d'or. V. in Or nel Voc.
Cordicella. Funicella che serve agli or Liber e spotegli di fatt socù. Libero dispo
tolani per iscoupartire diritte le aiuole, sitor di se e del fatto suo. D. SARul.
ai muratori, ecc. per far cordeggiare Libertàa(Vess in) ſig.... . Essere vacua,
i lavori, ecc. ecc. VILLA. non incinta,
Ll R ( io7) LON
Librètt (Vess in del) n. br. Essere ne' pri Lirolàtt. v. br. Babbuasso. Dappoco, ma che
mi elementi del leggere. VILLA. sia sciatto negli abiti e negli atti. VILLA.
Vess ancamò in del librett. m. br. fig. Liscià e Lisciàss. v. br. Allacciare e Alla -
Lo stesso che Vess indree de scrittura.VIL. ciarsi, e dicesi specialmente dello strin
Ligà. Allegare. Tecchire. Attecchire. E forse gersi addosso che fanno le donne le
la vera lessigrafia vuole che si scriva loro vesti con istringhe, ecc. VILLA.
Techire con un solo c, essendo molto Lisciàa de vit verso il Comasco per Tròs. V.
probabile che questo verbo venga da nel Voc. FIGINI.
teca guscio o baccello dei legumi. Nel Lissètt. T. de Calzolai brianz. in luogo della
l'ex Pavese oltrepadano i baccelli o le mil. Stècca. V. VILLA.
silique delle fave son detti Tis (teche o Lista (in) ag. Scassà de la lista di mincion.
teghe), onde il modo di dire a quella gen V. Minción in queste Giunte.
te familiare I tis quest'ann lighen ben, Lìteram(Ad). Letteralmente. Alla lettera,
o lighen ben no. Quest'anno le fave te Litigàtt (in) ag. Litigone(“tosc. – T. G.).
chiscon bene, o mal techiscono. VILLA, Litigàtta. Litigona(“tosc. – T. G.).
Ligàa in bianch. T. de Legat. di libri... Lodà – a Chi se loda s'imbroda ag. La
Cucito e accapitellato, ma non cartonato. sciati lodare ad altra lingua, e non alla
Ligadùra(cinto da erniosi). Allacciatura, tua (Cr. in Vantagione).
Lima. . . . . Nel B. Mil, chiamano così Loeügh (in) ag. Le più volte, non che un
una specie d'erba palustre. Pare anzi complesso di più campi, il Loeugh nell'A.
che essi chiamino anche Lima ogni erba. Mil. è un Campo solo ancorchè di po
che faccia pei fossi, dalle quali erbe chissima estensione, abbia o non abbia
sogliono poi liberarli alla primavera annessa la casa del lavoratore. VILLA –
allorchè li sgombrano. VILLA. Lo stesso ag. in Föndi a Loeügh.
Lima a flanché. . . . Sp. di lima da scar Loeüva(in) correggi Spolòtt nel modo che
nire; dal fr. efflanquer. leggesi questa voce nella sua sede alfa
Limassòn per Lumassòn. V, più sotto. betica, e Fojètt così come è detto in Mel
Linòsma(Besogna fà, ecc.) ag. Bisogna far gón in q. G. – dopo Cocchin ag. Mollin.
la limosina colla bussola e non col bossolo. Loeüva o Lovètta sempia e Lovètta dop
Lin. . . . . Nel lino distinguono i nostri pia..... Nella nostra Accademia brai
affittajuoli quattro sorte di filo o tiglio dense è nome che danno gli Alunni
secondo la respettiva loro finezza; 1° alle lezioni quarta e quinta d'ornato.
quello che casca misto a molta lisca Löff (in) ag. Andà a molg el loff. m. br.
nella prima scotolatura, detto Rivi; 2.” Menar l'orso a Modena? Mettersi a inn
quello che esce a una prima pettinatura presa inutile, vana e di pericolo. VIIIA.
e filato si usa per far sacchi, detto Stop No vess nè del loff nè del can. Non
pa; 3.º quello che si ha da una seconda aver un cane che faccia per sè(“tosc.).
e più fitta pettinatura, detto Stoppinna; Passagh domà el loff quand ghe doeur
4° la sorte migliore, detta Lin spinaa el venter. V. Passà in queste Giunte.
o Lin fin. VILLA. Se no l' è loff el sarà can. m. br.
Lingér come on parpaj. V. in Parpàj nel Voc. Se non è lupo è can bigio. E non si
Lión.... Neologismo entrato da poco tempo grida mai al lupo ch'ei non sia in paese.
in quà nel nostro dialetto, intorno al Non si dice mai pubblicº cosa di uno
quale si veggano le Gazzette del giorno. che ella non sia vera o presso che vera.
Lippà-foeura o Lippà-via ona cossa a vun... VILLA. Dettato non sempre veritiero.
Portargliela via con arte, togliergliela Vess minga loff e vorè minga por
destramente. I diz. it. hanno Leppare per tann la pell. . . . Non ci avere colpa
furare con astuzia, lat. Subripere. VILLA o parte, e quindi non ne voler essere
– Coi sò bej ciaccer el m'ha lippaa imputato.
cent lira, e va che l'hoo vist! CoRsi. Loghètt. Loghicciolo(Firenz.) VILLA.
Liquór (in) ag. V. Spirit nel Voc. Lóngh (in) ag. Tirà in longh. Dare la lun
Lira l'art. Lira sott, scorso erroneamente a ga(Varchi Ercol. I, 164).
pag. 385 col. 2.º riga sestultima, si tras Tirà de longo. Tirar di lungo(Rosini
Porti a pag. 386 col 1.º riga quartultima. Signora di Monza). DE CAPITANI.
LUN ( Io8 ) LUZ
Lóngia. T. de Carrozz., Sell., ecc. . . . Sù compaa che lus la lunna. V. Com
Voce tratta dal fr. Longe e sinonima di pàa in queste Giunte.
Sguinzal de corda. V. in Sguinzàl nel Voc. Vess tajaa in lunna veggia. Lo stesso
Lòtr(Stabiliment del ... La determinazione che Vess tajaa in d'on bon quart de
delle estrazioni che si fa a capo d'anno, lunna. V. nel Voc. BIFFI.
e la Stampa che l'indica e sulla quale a Vett a fà el bosch a la lunna ag. V.
scrivonsi di mano in mano i numeri che anche Dante(Inf. XX, 126, e Parad II,
escono benefiziati in ognuna di esse estraz. 51 e segg.), e vedrassi un'ancor più
Lóva. v. cont. verso il Comasco per Sci antica credenza intorno a ciò. STRI GELLI.
gléra. V. nel Voc. FIGINI. Lùnna. Luna per Lunazione. Provvedete in
Lovertìs. Tralcio di fragole – Sarmento siti che si possano piantare ancora conce
di poponi, di zucche, di cocomeri. nientemente rispetto alla luna(Caro Let. ii.
Lovèsna. v. cont. com.... Nome delle più III, 76).
belle fra le pannocchie del grano turco Lùrbo(Vaal). m. del B. Mil.... Va al ces
che si destinano per sementa. FIGINI. so, fuor dei piedi, ecc. Non l'udii usato
Lovètta per Lovin sig. 1° V. nel Voc. che in questo modo. Spesso è una mi
Lòzza o Slòzza levisi la parola melma. VILLA. maccia ai cani di casa. CoRsi.
Lù (in) corr. prima in terza persona. Lùs(Fà). fr. br. Far prè. Tornar utile. Qui
De là e là. Tra sè. Da sè. danee gh'han faa lus nagott. Que da
a Lù come là ag. Egli com'egli (Meini nari non gli fecero alcun pro. VILLA.
in Tom. Sin. a Rigiro). Lusèrta(in) ag. Quì si riportano diversi
Lù – I Brianzuoli usano frammettere proverbj o dettati volgari relativi al
questo pronome come riempitivo in cer volgere dei tempi, l'inverisimiglianza
te maniere di dire che dà ad esse molta apparente di alcun de' quali si sarebbe
significanza. P. es. L'è ben là bravo, L'è tolta via se si fosse avvertito che, es
ben lee bella. Dio sa lui se me n'incresce sendo essi nati prima che Gregorio XIII
e duole dice Galileo nel Cap. in biasimo facesse a suoi astronomi correggere il
della Toga – Il Maggi disse Calendario, bisogna, per farli concor
In vedè che ramett nassuu in la fangº dare col vero, aggiugnere al tempo da
Vocuren anch lor sgonfiass al par del bò, essi espresso i dieci giorni clie nella
Se vorav lu tasè, ma no se pò. VILLA. detta correzione furono sottratti. VILLA.
Lù(in) ove dice dai servi aggiungi, o par Lusì. sost. v. br.... Dicesi specialmente del
lando con esso loro. Lume che si tiene acceso nelle stalle
Lucrèzzia(La sura).... La Morte. V. an d'inverno, intorno al quale le contadine
che in Pandòra nel Voc. siedono filando, ecc., e fanno a por
Lugànega de pess. V. in Pèss nel Voc. tarlo una sera per ciascuna. VILLA
Lumàga per Lumassón. V. più sotto. Lusiroeü per Lusiroeüla. V. nel Voc.
Lumagòtt. . . . . Nei capitelli è quel bi Lusiroeu ven de bass, ecc. V. in Polta.
sciuolo che sporta fuor del rosone(giraso). Lusmàda dai contadini brianzuoli è Presa
Lumassón. T. d'Orolog. Leva? None di anche per Sajètta. V. nel Voc. VIIIA.
due pezzi della quadratura d'un oriuo Lùster ag. Dà-sù el luster ai strivaj. Dar
lo, detti l'uno Lumasson di or Leva la tinta agli stivali(“tosc. – T. G.).
delle ore, l'altro Lumasson di quart Levà el luster. Slustrare( tosc. – Fran
Picciola leva dei quarti. eios in Deslustrar).
Lùmm. V. Disègn in queste Giunte. Lustrà. T. d'Inv. Lustrare a specchio( tosc.)-
Lùmm(Borlà in la). fr. del B. M. Dar nel Lustrissem(L'è come dagh del). Se la passa
laccio. CoRsI. -
in leggiadria.
Lunètta. Lunetta. Negli ostensori è quella Luzia(in) ove dice a San Sebastian do or
Mezzaluna che abbraccia l'ostia. in man leggasi on ora in man, e più
Lùmma(in)ag. Battegh a vun la lunna. Essere sotto cancellinsi le parole e in febbrajo
di mal umore, essere imbronciato. STR. di due.
Patì i quart de lunna. V. in Quàrt. Luzifer ag. Luzifer idiot. per Velozifer. F.
Soltà a vum la lunna.... Venire altrui Superb come Luzifer. V. in Superb
il ticchio di far checchessia. STRIG.
l
Maa (in) ag. Conoss el maa de la bestia Maggengà i moron, che dicesi anche Dà
V. in Bèstia in queste Giunte. la maggenga ai moron. .. . Potare i gelsi
Maa bordesan, la vitta l'è malada e di marzo, sicchè in maggio diano belli e
el beccozz l'è san. . . . Dett. cont. che vigorosi getti e se ne rinnovino. VILLA.
si ode verso il Comasco; e vale lo stesso Maggéngh (Vess propi). m. del B. M. . . .
che Fevera bartolascia. V. nel Voc. FIG. Essere un asinaccio, un tanghero. CoRsI.
Maa del bacchett. v. br. Atrofia de Maggettìnna.... Picciola macchiuzza.
gli alberi. VILIA. Maggioràsch. Maggiorasco. Majorasco.
Maa del lanz. Coriagine? Così chia Màgher (Salamm de) ed anche Salamm de
masi un male che viene ai bovini, pel Monscia. m. br. Babbaccione. VILLA –
quale si secca loro la pelle intorno alle Polpett de magher. V. Polpètt in q. G.
costole, ecc. tanto che, tirata su colla Magnàn (in) ag. Sprangajo( tosc. – T. G.).
mano, non torna al suo luogo, ma ti Le giusta manca el magman. È irre
resta lì irrigidita. VILLA. -
mediabile o irremedievole.
- Quand la comenza a andà maa, ecc. Tant me n'importa de la bolgia come
V. Gaijnna in queste Giunte. del magman. m. del B M. . . . Non par
Vegnì quell maa. Montar sulle furie teggio per nessuno dei litiganti. CoRsi.
o in fisina. Perder pazienza. Magrètt. V. Magrìn nel Voc.
Maisàgh per Maisàsc. V. nel Voc. PAGAN. Magùtt (in) ag. e propr. Il garzone del
Macaràda. Piagnisteo. muratore. PAGANINI.
Maccià (in) dopo pelli leggi il resto così, e Mài(in) ag. L'ann del duu, el mes del mai.
la carta per modo che riescano tigrate, V in Ann nel Voc.
a radica, ecc. PAGANINI. Mai ma dess! m. br. Gli è un bel pezzo.
Machintòsc.... Specie di stoffa da paletot. Gli è gran tempo. È buona pezza. P. e.
Màder badèssa. fig. Che sta in donna(Fag.) Eel on pezz che l'è passaa el Velozi
– per altro sig. Vedi in Mònega sig. a.” fer? . . . Mai ma dess! VILLA.
Màder ag. Fig. Che ha per natura o per di Majèster de lengua. V. Tartàja nel Voc.
ferto abituato checchessia parl. di don Majs(Ghiaradadda). Guazzabuglio. Piastric
ne; per es. Vess la mader del fregg o cio. Garbuglio. Intrico. DE CAPITANI.
di convulsion. Essere freddolosissima. Majstàa. . . . Nelle murature è il nome
Essere tutta convulsioni. L'ital. Madre ha de'Rappezzi saltuari e disdicevoli.
sensi traslati affini, ma non identici con Malattia (in) ag. Fà ona malattia. Ammalare.
questo nostro modo nel quale sostituia Infermarsi. Cader malato o infermo. Dare
mo Pader se lo applichiamo ad uomini. in malattia o in male o in mala sanità.
Màdri e Pàdri. v. c. br. per Màder, ec. VIL. Màlba ag. La malba tutt'i maa palma... La
Madònna per Gènova. Genovina. V. malva è la panacea del contadini. FIG.
Madrègna(Amor de.... Disamore, quale si a Quand se cred, ecc. ag. Credersi di
suol rimproverare nelle matrigne verso andar a pascere, e andar a arare. Quando un
i figliastri – Parì ona madregna. . . . pensa riposarsi, invece e si trae pel dado.
- Usare modi disamorati o tiranneschi. Malcovàa. v. br. Intristito. Invecchiuzzito.
Magazzin di pitt. V. in Pètt nel Voc. Incatorzolito. Bozzacchiuto. Dicesi più de
Magazzin sig. ult. si levi la voce paralle gli animali che delle piante. VILLA.
lepipedi. PAGANINI. Màl de pett.sch. . . . Lo Spetezzare. PAG.
Màgg(in)ag. Maggimaggengh di settmarend, Malinconia (in) ag. Vegnì la malinconia de
dammen vumma che son content... Alle fà, ecc. Dare nella malinconia di voler
lunghe giornate del maggio il contadino fare, ecc.(Magal. Let scient. XVIII, 32o).
incomincia a spesseggiar le merende; e Malòtt(L'è minga). Non c'è male.
chi non ha modo a portarne la spesa fa Màlt dopo Malz ag. o megl o dall'inglese
voti col proverbio per averne almen una. Malt. PAGANINI.
Magg succ gran per tucc. pr. br. Màumma (Guardet de chi te fa pussce che
Maggio asciutto gran per tutto. VILLA. de) aggiungendovi spesso o ch'el voeur
MIAN ( 1 Io ) MAR
ingannatt o ch'el t'inganna. pr. br. Chi ti Maneggioeüra. ... Lo stesso se più corto
fa più carezze che non suole, o t'ha ingan e più sottile. PAGANINI.
nato od ingannar ti vuole. VILLA. Mànegh (Calà in del m. br. fig. . . . . Per
Màn (in) ag. Adree a la man. Alla volta vecchiaia o per malattia Venir meno del
alla volta. senno e della memoria – Vale anche
Adree a la man(Tajà) corr. le parole Scadere di credito, di fortuna, ecc. VILLA.
ne tagli già dati in l'affettatura o il taglio Manèsc. . . . . Quelle Sporgenze davanti
nella parte donde s'è cominciato. PAG. e di dietro di due doghe d'una botte,
A man stanga. m. br. A mano stan che le servon quasi di manico. STRIG.
ca. A man sinistra. VILLA. Manètt (in) sopprimi la parola gambe. PAc.
A san Sebastian dò or in man leggasi Mangià de bagnaa, de succ. V. Sùcc nel Vec.
on'ora in man. Chi mangia abomora moeur tard. ...
Dagh la man larga. Dare facoltà, li Il troppo tardare la refezione mattutina
bertà, mano, potere. disgiova la salute.
Dà la man a vumma dicono i Brianzuoli Mangen tucc foeura d'on baslòtr. n. lr.
per Impalmare una donzella. VILLA. equivalente al mil. Mangia ti che mangi
Menà per man ag. o vero Menà de man. ammì. V. in Mangià nel Voc. VILLA.
Menare a mano. Trarre a mano. Vum che mangiarav la vitta eterna
Metti man in orazion. Piegar le mani. o che mangiarav l'ultem articol del
Mett-là vun cont i man in orazion. Credo o che mangiarav anca chi l'ha
fr cont. com.... Legarlo per menar faa. Diluvione. Diluviatore. Sparecchia
nelo prigione. FIGINI. tore. Mangiatore insaziabile. VILLA
Stà su la man. T. de Bergamini. ... Mangiapanòlla. fr. br. Fedifrago. Manca or
Avere la pasta (o cagliata) degli strac di parola. VILLA.
chini tanto di consistenza che regga in Mangiottà. Mangiucchiare. Mangiare più volte
sulla mano, che non si spappoli. VILIA. in un giorno, ma poco per volta. VILLA.
Tegnì la soa man drizza o Stà su la Manin. V. Sciampin in queste Giunte.
soa dritta. Tenersi sulla mano(“tosc.T.G.). Maninna (in) dopo lima ag. o Ripassare,
Toeiù ona miee de segonda man. m. rivedere, rassestare checchessia. PAG.
br. Tór per moglie una vedova. VILIA. Manovàra.T. de Sell., Carr., Fab. Manivella?
Trà-giò de man. . . . Dicesi quando Manscìn usano i Brianz. per Isleale. VILLA
un cavallo avvezzo in coppia ad essere Mantèllag. Mantell strasordenari. Stranianto.
attaccato a destra si ponga a mancina, Mantell zuccher e canella.... Pelame
o inversamente. STRIGELLI, (nel cavallo) misto di bianco e bajo. STR.
Vess in su la man a lavorà. fr. c.... Mantin(Trovà la famm sott'al). V. in Fàmm
Lo dicono i mancini allorchè si trovano Mànz col. 2.º, riga 32.º dopo Sehienale
per la condizion del luogo a poter la ag. = Baretta. Rumine. Digrumale. Fare.
vorare colla mano loro utile. FIGINI. Mànz chiamano i Brianz anche il Toro.
Màn. T. d'Agr.... Così chiamasi un nu Onde Menà ona vacca al manz; Dà ci
mero di tre o quattro magliuoli piantati manz a ona vacca vagliono Menarla alla
unitamente. Per es. on gabbioeu de quat monta; farla montare al toro. VILLA.
ter, de ses, de vott man sarebbe un or Màppa o Nàpola. . . Quel Piano di legno
dine di magliuoli o di viti disposti così al quale un porto fluviale approda, e
-
- -
e s
- -
• •
- -
« »
- -- -- --
- -
--
- -
-- -- VIL. s'avanza o ritira, s'abbassa o si alza
Mancà (in) ag. Birba chi manca. V. Birba. secondo la gonfiezza del fiume. STRIG.
Mancatàtt (La Cà del). V. in Cà nel Voc. Màr (in) ag. Parì on port de mar. Parere che
Mandà-foeura (in) cor. le parole il Cocchio in alcun luogo vi sia o o abbia la sagra.
a vapore in la Locomotiva. Maràscia. . . . La falce grossa da potare
Manechèn (in) ag. Modello. le viti. PAG.
Mànega de matt. ag. Una nidiata di matti. Màrch sig. 3.° (in) corr. o,234997. PAG.
Maneggéver (in) ag. Di tutta usualità. Marcida mas'c e femena. . . . dicesi quella
Manèggia o Stàsgia. Frascato. Palo rifesso nella quale la maestra poco poi fa da
di mezz'oncia di diametro al piede a colatore. Le gore (rosg) e i gorelli (rossetº)
uso di sostentar le viti. PAGANINI. d'una marcita sono questi, cominciando
MAR ( 111 ) MAS ,
dai principali; 1° l'Adaquatriz; 2. la Martèll (in) ag. Giugà a campanna e martell.
Maestra; 3. il Colador; 4° il Reciapp, .... Sp. di Giuoco che si fa con carte
quasi dirò Ripigliatore, perchè ripiglia appropriate al suo nome.
le acque; il Cattasù, come a dire Rac Marudànt o Cappon. v. cont. br. Scarabeo
coglitore, gorello o canaletto che in di solstiziale o di giugno. Scarafaggetto
rezione obliqua attraversa l'ala d'una estivo che i contadinelli brianzuoli tro
marcita, ripiglia l'acqua dal colatore, vano saporito mangiare. E detto Ma
e la porta ad un canaletto (rosgetta) del rudant o Madurant, perchè si lascia ve
quadrato inferiore; i Sfris che souota dere al maturar del grano, per entro
gli incavati per guidar le acque su le il quale svolazza in sulla sera special
ale della marcita – Il Saltarell è un niente. VILLA. – Nel Mil. altri lo dicono
rialto di terra ne canali, il quale è così Maduranza del foruent.
detto perchè fa fare un salterello all'ac Marùmm. v. cont. del B. Mil. Amarezza.
qua che ne casca – Tambor diconsi Rancore. CoRsI.
i quelle parti della marcita dove la co Màra (in) dopo battrocca ag. o ch'el pioeuv
it: tica per acqua entratavi sotto s'alza e o ch'el fiocca.
gli rigonfia. VILLA. – V. anche Riséra in q. G. Marzòcch (Mangià a). fr. del B. Mil. Man
Marción. v. del B. Mil. Bagnato. VILLA. giare a ufo. CoRsi.
a Marénda ag. Magg maggengh di settnia Masaràa. l v. brianz. Malandato. Malescio.
rarº rend, ecc. V. Màgg in queste Giunte. Masaròtt. Morbisciato. VILLA.
gºl Marèzza. Rancore. Amarezza. STRIG. Mascarìnna di brij Lunetta ?
Marguìffe Margniffòn. Scaltritone. V.Drittón. Mascàrpa e Mascarpinna. . . . Così chia
ſi Margniffònna. Scaltritaccia. V. Drittònna. mano i Brianzuoli quella Pellicola molle
Marì (in) ag. Mej cuu de marì, che bocca e crassa che per riscaldamento si for
de fioeu. V. Fioeü in queste Giunte. ma sulle caciuole (formagitt), simigliante
Marì (veggio) ag. Uno di questi Scalda a panna di due giorni. VILLA.
piedi dicesi dai Toscani Le Nonne. Masché. Ad di Bàll. V. in queste Giunte.
Marì color de piomb. Veggio impiom Màscher. . . . Nome di que due legni che
bato(Nip. Bacc. 1839, p. 42). inchiodati un per parte per ogni co
Mariàsg(Gioeugh del). . . . Sp. di giuoco lonnello di filatoio ne abbracciano e
che si fa con diversi parallelepipedi di ne reggono le ruote.
legno o d'altro segnati con numeri. PAG. Màschera col. 1.”, r. 1o.” ag. Moscon, Pa
Maridà o cont. Marià ona cossa in br.
jàsc e il Tabarén dei Bolognesi.
ſig. Smarrirla. Perderla. VILLA. Maschera te cognossi ag. Ti conosco
Marinàr (un) ag. Andà de galiott a mari ual'erba. Conoscoti il cul disse all'ortica.
mar. V. Galiòtt in queste Giunte. Mas ciòri. V. in Omenàri nel Voc.
Mariòzz. v. br. Mogliazzo. Matrimonio. Fà-sù Masnàda. v. br. Carpiccio. Rifrusto. VILLA.
on mariozz. Conciliar un mogliazzo. VILLA. Masnadùra (Toeù-foeura la). Sbozzolare.
Marnètt de la pasta. Lettuccio del pane Masoccà(in). ag. Anuuosciare? – Mencio e
(Lasca Cena 3, p. 57, ediz. Silv.). Ar Auuuencito non risponderebbero bene a
nese fatto a guisa di cassoncino, nel Masottaaº – El ris masoccaa non si po
quale s'intride (se sparg) la farina e vi trebbe dire in italiano Riso strafatto,
dº si lascia a lievitare. VILLA stracotto, stracco? VILLA.
Màro (in) cor, in fine Maro in Marum PAG. Massaria (in). ag. Masseria vale anche 1.”
Maroccàa. v. br. Malescio. Malazzato. Ca
per Casa di lavoratori di campagna (Alb.
gionevole. VILLA. enc. cit. Vincenzo Borghini); 2.º per
Marón gergo per Fasoeu sig. ult. V. De Car. Dominio o possesso di un terreno o altro
Maronàtt..... Chi suole commettere di fondo stabile - Una bella masseria di vac
molti errori in giuoco. D. SARDi. che disse altresì il Caro negli Am. VIL.
Maronàtt dicono alcuni per Maronée. V. Massée ag. Ona donna per massee, ecc.
Marscellànna. V. in Uga nel Voc. V. in Zucchée nel Voc.
Marscì on terreno ona risera. V. Riséra Màstra (in) ag. Avè imparaa domà el liber
in queste Giunte. de la mastra. . . Essere un fruges con
Marsilianna... Sp. d'acqua acconcia. D.SAR. sumere natus, CoRsi.
MIAZ ( I 12 ) M EL
Cortell che va a la mastra. V. Cortèll Mazzùcch. . . . . Nel B. Mil. è una par
in queste Giunte. ticolar maniera di Bilico (basgier) di cui
Mastrofà. v. cont. Mestare. Tranenare. si fa uso per trasportare il latte da
Matricolìn . . . . Giovine inesperto, in luogo a luogo. Dall'un capo del bilico
genuo, che, sempre vissuto in fami pende il secchio pieno di latte; a questo
glia co'suoi domestici, si è recato in fa contrappeso un pezzo di legno inchio
quell'anno a studiare sulla università, dato sull'altro capo; dal quale pezzo
per cui quivi s'è dovuto fare inscri lo strumento prende il nome. CoRsI.
vere nella matricola. Per tutto quel Méa alla latina dicono i contad. brianz per
l'anno il novellino è battezzato dai com Mia P. e. La mea donna; e La me donna
pagni provetti per un Matricolin od un dicono pur taluni. VILLA.
Pupil, come chiamavasi alcuni anni ad Méda (in) ag. I nostri contadini chiamano
dictro. DE CAP. Cavall quella po' d'arcatura a mo' di
Matrizzà. Matrizzare? Madreggiare? Somi tetto che fanno colle fascine nel mezzo
gliare in checchessia la propria madre. della catasta verso la cima, e Capple
STRIGELLI. due alie laterali di fascine che mettono
Matrònna o Bandéra. Guidajuola. Così chia in mezzo detta arcatura.
mano i Mandriani o Bergamini della Méder per Moeud (da mattonai). V. nel Voc.
Valsassina quella Vacca che precede la Méder (I omen hin minga tajaa tucc su on).
mandra colla campanella o col campano Gli uomini non sono tutti tagliati ad una
(ciocca). VILLA. misura. Non sono tutti fatti a un modo,
Matrònna(in) ag. La Matronna de'nostri in non hauno tutti il mediº naturale. VILLA.
gegneri vale Grossa gabba dalle once sette Mejàa. v. cont. . . . . Terreno in cui sia
in sù che dicono anche Gabba matronale. stato del miglio. FIGINI.
VILLA. Melgàda. . . . Grano turco seminato fitto
Màtt (in)ag. Anche il pazzo sa qualche cosa nel che si taglia in sul far del fiore a uso
le cose sue proprie(Caro Let neg. I, 146). di foraggio verde, per lo più, e dassi
Dà-giò el matt. Cessar di matteggiare, alle vacche. – E diversa dal Panighel,
anzichè Matteggiare specialmente. VILLA. il quale si dà solo ai buoi allorchè la
Mattèll (in) ag. Vi si osservano Fassa.... e vorano arando, giacchè alle vacche di
Fiòcch.... V. queste voci nelle pres. G. minuirebbe il latte. VILLA.
Mattòlega e Mattòlica. v. br. Falotico. Fan Melgàsc (in) ag. Stocco (Gior. Georg ).
tastico. Cervel belzano, Stravagante. Ete Melghée dicono nel Basso Milanese quel
roclito. VILLA. Terreno che nell'Alto dicesi Formentonº,
Màzz. T. de Setajuolicorr. Complesso d' I cioè Campo seminato a gran turco, ºr
matassine di seta per 9, cioè 99 ma mentoneto? Melicheto? VILLA.
tassime insieme raccolte. Si assestano in Melgòn(in) (parti) oss. Barba chiamano cosi'
uu arnese da ciò. VILLA. i Brianz. il ſior-ſemina o sia l'insieme º
Mazzabontémp dicono i Brianzuoli per Bal pistilli del gran-turco – I Foui dellº
ueuton sono le vere foglie del gambº le
labontémp. V. VILLA.
Màzza de cavej cor. Ciocca di capegli in quali pigliano il nome di Fojett quando
Capelliera, Capellatura. PAGANINI. si staccano verdi per riporle poi, º,
Mazzàdo ag. in f. d'ad. Ammazzato(Magal. cate che siano, a uso di mangº
Quegli ammazzati buccheri). Scartozz, che sono detti anche Spolon 0
Mazzett. V. Basellin in Pedàda nel Voc. Fojasc, sono propriamente le glº º
Mazzètt per Ròsc. V. nel Voc. spoglie della spiga (lauva) - 1 sia
Mazzètta. T. degli Orolog. Scatto. Pezzo sono le cime del melicale dalla spigº"
degli oriuoli da tasca che libera il mo al picciuolo del fiore maschio, il lº è
vimento della soneria. In quelli da torre detto l'uor assolutamente – Sperº diconº
è detto fra noi Moneghin. V. quelle radici che escono a guisa º raggi
Mazzitt (Giugà ai). Lo stesso che Giugà a dal primo nodo del melale pº“
banchfalli. V. il Voc. terra, le quali, fatta la rincº"
s'impantano e s'addentrano nel terrenº
Mazzolàr. v. br.... Chi ammazza i porci -
pel mondo colla sua scarsa abilità. STR. Molinarèlla dicono alcuni per Morniroeuſ"
Pariel Domm de Milan.V. Dòm in q.G. rus coeruleus). V.
1MON ( I 15 ) MOR
Mòll come on ciod. . . . . Durissimo. STRIG. dire Tu sei poco esperto, ti bisogna au
Möll. s. m. T. de'Cont. V. in Vangà da | dare a Monza per iscozzonatura. VILLA.
nel Voc. Mönta del palch... Erta del palco scenico.
Möll (in) ag. No capì nè crosta nè moll Montàgna. . . . . Tutto il tratto di paese
o vero No capì nè cros nè lettera. m. che è montuoso; il complesso, l'insieme
br. Non saper mezze le messe. Non sa di più monti di seguito. Per esemp.
per accozzare tre palle in un bacino. Es Anda a la montagna, Vegni de la monta
sere ignorante affatto. VILLA. gna, cioè dal paese montuoso, dalla parte
Molla (parti) ag. Pescicei. T della molla. Scarpa. montuosa della provincia, del regno, ecc.
Mollà (in) ag. Mollà el prezzi. V. in Prèzzi Così tutto quel tratto di paese collinoso
nel Voc. che è tra Gallarate e Varese è detto
Mollà. Tirare. Per es. Maestro che tira(“tosc. propriamente La Montagnoula, che è
– T. G.), cioè che batte gli alunni. come dire Regione sparsa di montagnuole,
Mòma (Fondi in). fr. del B. Mil.... Fondi di colli, di monticelli. VILLA.
in forza. CoRsI. Del dì al fà gh'è ona montagna de
Moncùcch (in) si muti la voce Marsilio in passà. Dal detto al fatto v'è un gran tratto.
Paolo (Bar. Ferd. PoRRo). Hin domà i montagn che sta a sò
Mónd (in) ag. Il mondo è come le scarpette, loeugh. Chi non muor si rivede(Fag.
chi le cava e chi le mette. Rin. V, 232 e. l.).
El mond l'è mezz de vend e mezz Mónte(In) m. avv. Per adequato. Per ter
de comprà. m. br.... A questo mondo mine medio. In generale. VILIA.
chi raccoglie e chi sperde, chi fa la Montùra e Bindèll de montura. T. dei
roba e chi la disfà, chi va sù e chi Parrucchieri..... Nastro da montare i
va giù. VILLA. primi giri di capelli d'una parrucca.
Mónda del ris... ... Così chiamasi tanto Usasi spesso da contadini
l'Atto del mondare i risi dalle cattive brianzuoli in signif di Picciolo morbo,
erbe, quanto il Tempo del farlo. VILLA. e particolarmente per Morbo attaccatic
Mondàj ag. Pocch e mondaj. V. Tocchètti. cio, non però pestilenziale e mortifero.
Mónd e nett. fr. del B. Mil.... Senza un In quella cà gh'han tucc el morbett in
quattrino. CoRsI. di oeucc; – Sta primavera ha regnaa on
Monéda erósa..., Moneta di bassa lega. certo morbett in di fioeu. VILLA.
Mònega(in) ag. I monegh de Bernaga han Morbètt in del pecc. . . . . Malore che
faa cent brent de vin domà cont i pin viene nel petto alle vacche. VILLA.
circeu. . . . Derrato che insegna a non Morénd o vero Morend morend. Bel bello.
trasandare le piccole cose che sono ele Adagio adagio. Dolcemente. Lentamente
menti delle grandi. STRIG. Pian piano. VILLA. -
N
Narola .... Quando significa naso in di quel Ragazzi che montano il cavallo
tendesi d'un nasone, d'un Nasorre come che tira l'alzaja (anzanna). -
Parma og. Argentone(“tosc. – Mol. El.). Pajoeü ag. Noi facciano comunemente il pa
Padèlla(Toeù-sù ona). m. del B. Mil.... Si gliuolo o quadrato o quadrilungo; però
dice di colui che domandata la tale in taluno lo fa anche sferico, e questo sa
isposa riceve una negativa. El tal l'ha rebbe La Sterta del Giorn. agr. tosc.
già tolt-sù tre padell. CoRsi. Pajoeùra(Fà). m. del B. M.... Si fa pajoeura
Pàder ag. come in Màder nelle pres. Giunte. quando appena rotta la tresca del riso
Paés (in) cg. Vess l'ulten paes ch'ha per mezzo dei cavalli che la battono,
creaa el Signor... Dicesi di paese brut tosto piove, per cui non si può più
to, di cattivº aria e mal noto. VILLA. seguire a lavorarla secondo il bisogno.
Pagà ag. Tira, paga, e va con Dio. V. Tirà. CoRsi.
Pagadór. Ad. di Vöst(agosto). V. nel Voc. Pajoeùla (in) ag. El gh'ha o gh'è toccaa
Paganin(Incoeü l'è san). gergo per Oggi è ona pajoeula, o vero El stà de pajoeula.
giorno di paga. m. br. . . . . . Egli ha un male per un
Pàja(La... attacch al foeugb, ec.) g Non met pezzo, come di solito avviene alle puer
ter l'esca troppo presso o intorno al fuoco. pere (pajoeul) VILLA.
Questa l è la reson, ecc. dove gh'è Palà sig. 2. (in) eg. Spulare.
la paja, ecc. V. in Ris in queste Giunte. Palènn (in) ag. Forse gli Straccali di legno
Pajée(Chi viv in cort mour a) cg. Chi in delle Tariffe firentine.
corte è destinato si e non muor santo e' Palètt. T. de Parrucch. Cerfugli? Cerfu
nuor disperato. Corte e morte, e morte e glioni? Certecchi? Fiaccogote? I Capegli
corte fu tutt'una. accotonati o a spire delle parrucche.
PAN ( 12o) PAR
Palpignà. v. br. Parl. degli astri vale Scin Panètt di robb. fr. cont. . . . Il fazzo
tillare. Trentolare. Coruscare? VILLA. letto in cui si portano a casa la prima
Pàlta (Fà saltà vum per la ) m. br. Far volta gli ori da nozze (i robb). FIGINI.
frullare uno. Obbligare alcuno, anche Panigadin. v. br. Pane o Pasta sambucata.
per mezzo del tribunali, a fare o pagare Panetto lavorato nel quale entrano i
il suo debito. VILLA. fiori di sambuco (la panigada). VILLA.
Paltàn (Ogni gran el borla al sò). Dett. br. Pannoijn de la Madonna. v. c. b. È lo
Ogni uccello conosce il suo grano? Ogni stesso che il mil. Pan in vin. V. VILLA.
uomo ha le sue proprie inclinazioni, e Pànn del pulpit... Arazzo onde si adorna il
però fa quelle cose alle quali è tratto pergamo in varie funzioni ecclesiastiche.
dal suo genio, come il grano inclina al Pannàsc... Panno dozzinale o di mala con
terren molle dove prova meglio. VILLA. Pannon.... Panno forte. (dizione.
Pampàra (in) ag. Sembra a certuni essere Panolènt.v.br. Lentigginoso – Panol chiama
nata la voce da questa consuetudine. no i Br.le Lentiggini, dal lat. panulae. VIL.
Il Vicario di provvisione stabiliva il 24 Panscètta de vedell cont el pien. Pancetta
agosto d'ogni anno la scala dei prezzi di vitella ripiena(“fior. – Voc. piac. Sup.).
per il pane, la quale era inalterabile Pansciòtt. Epaccia.
insino al ritorno dell'istesso giorno del Pantéra o Panzéra. T. d'Agr... Disposiz.º
l'anno susseguente. DE CAPITANI – della vite a spalliera lunga a piacere,
Forse anche ha affinità col Pamparigi e con infiniti tralci i quali si distendono
de Sanesi denotante cialda. VILLA. per in sù e per il lungo e per il largo.
Pàn (in) ag. Chi me dà pan ghe lisi pà. Pantina. v. br.... Quella parte del lardo
nu. del B. Mil..... Sono del partito di che risponde alla pancia del majale. Fer
chi mi mantiene. CoRsI. se dal lat. Pantex pancia, ventraja. VIII A.
Cress come el pan in tavola. m. br.... Pàppa (in) ag. Gli Stampatori, e fors'anche
Stremenzire, intristire, crescere a stento, altri operai, chiamano fra noi El Papa
e dicesi così degli uomini come degli quel Lavoro di cui ricevano il paga
animali. VILLA. mento anticipato. Mett-foeura el pappa
El pan el ghe vocur, el vin el ghe al sabet. Femì el pappa al lunedì. Farsi
vorev. V. in Vin nel Vocab. pagare in capo alla settimana un l vero
Pan de cricco o Pan di sett colp. fr. non ancora del tutto compiuto. Compiere
br... l'ane(giallo) di granoturco. VILLA. tal lavoro al lunedi.
Pan doré.T. di Cuc.... Sp. di panunto. Scapuscià in la sala del pappa. m. del
Pau lott o lottaa. m. br. Pane uàz B. Mil.... Inciampare sul vetro. CoRsi.
zero o ammazzerato. VILLA. Paràbola (in) ag. La parabola l'è cambia
Quand el ciel l'è faa a pan gh'emm da, ma el discors l'è semper quell. n.
l'acqua incoeu o doman. Det brianz. del B. Mil. CoRsi. V. Mùsega nel Voc.
equivalente al milanese Ciel faa a lana Paràda (in) ag. Mettes in parada T. di
se no pioeuv incoeu, ec. VILLA. V. Làna Scherma. Mettersi o Stare sulle parete.
nel Voc. Parada de mort. . . . Apparato funebre.
Quell pan lì el farev anmi. In cont Paradis di poveritt. V. Poverètt nel Voc
Anch'io lo farei. Quand el voreva fà Vess la scala del paradis. V. ia Scala.
quell pan lì l'era de fall injer. Jeri dovea Paradóra. T. Idraul. Paratoia. Parte di una
farlo se così avea risoluto. FIGINI. bocca di derivazione d'acqua, la qual
Pàn(Fà i).... Al giuoco della lippa (pas serve a regolarne la quantità, poten
sarella). Il perdere le riscosse. Fisini. dosi alzarla ed abbassarla. VILLA. V.
Panaris. s. m. dicono clcuni per Panarisa. V. in Onza d'acqua nel Voc.
l'àn del cocò. v. br. . . . Sp. di gallin Parascioeüla grossa per Passera. V.
setto che fa sui roveri. VILIA – e sop Parasciolinna civinna per Cicè. V.
primi il V. il Coco. Parasciolinna coalonga per Pénta. V.nel Voc.
Parà-via. m. br. Mandar via. Cacciar via.
Panètt (in) ag. Panett de la parola V in
Parà-via vum. Allontanare uno da se con
Scàtola nel Voc. e ag. Talora è un se
arte – ona cossa. Cacciare checchessia –
gno di fede con cui la fidanzata ricam
bia l'altro segno della Scatola, V. on penser. Discacciare un pensiere. VILLA.
PAS ( 12 i ) PAT
Parént. . . . Nel Basso Mil. si chiama così Pàsqua (in) ag. No ven Pasqua se no gh'è-
l'Assassino, il Ladro. El s'è miss a fà el foeura la frasca. V. in Fràsca in q. G.
parent. Si è dato al ladro-Vale anche.... Pasquètta (in) oss. Pasquetta un'oretta non
Girovago che va pei casali chiedendo è il vero. Il vero sarebbe A Pasquetta on
per forza e a mal modo cibo, vestire e quarta oretta. Ma stando i nostri contadini
quattrini – e anche Debitore. CoRsi. nei loro proverbi ancora all'antico Ca
Parent de quell. In ricambio. Si ado lendario prima della correzione grego
pera sempre in senso cattivo. Mi gh'ho riana, dicono A Pasquetta mezz'oretta.
VILLA.
faa la tal cossa, e là, parent de quell,
el me guarda manch pù in faccia. CoRs1. Pàss m. pl. fig. Pratiche. Maneggi.
Parentòri (in) ag. e ant. Sanguinità. Pàss (verbo). v. br. Pascere. Pascolare. Menà
Parér (in) ag. Dà on parer a vun.... Inti la vacca a pass. Menarla a pascolare. VIL.
margli che badi a fatti suoi, o generic.” Pàssa. avv. . . . . Avea ottant'anni e passa
Dargli un rimbrotto minaccioso. STRIG. (Magalotti, Lett., vol. II). DE CAPIT.
Pàri (Avè o Avè minga) che anche pario Passà (in) ag. Ghe passa mai on'anima o
dicono alcuni. m. br. Avere o Non aver vero Ghe passa domà el loff quand ghe
doeur el venter. m. br. . . . Dicesi di
agio, tempo, comodità. VILLA.
a Giugà a pari e dispari ag. Scaffare. luogo fuor di mano e solitario, pel quale
Parià e Imparià. v. br. Accoppiare. VILLA. non passa mai anima nata. VILLA.
Hoo bell parià. m. br. Ho bel fare. Passabilmént (in)ag. Passabilmente(Gh. Voc.
Ho bel dire, ec. Hoo bell parià mì a cit. il Trinci in Mano).
stà chì a specciatt. Ho bell'aspettarti. VIL. Passarin (A san Bernardin lassà-stà i sparg
Parlà (in) ag. La bocca l'è fada per parlà. e mangia i). V. Bernardin in queste G.
Passètt.T. dei Ric... Fil d'oro intrecciato a
V. Böcca in queste Ciunte.
a Moralment parland ag. Quanto a tre fili che si usa per contornar ricami.
regione. Naturalmente parlando. Pàst (in) ag. A tutt past. A tutta passata
Parlantìnna(Avegh ona gran). Aver buona (Magal. Let scient. XVIII, p. 317).
parlantina. Tegnì past. Nutrire assai. Essere al
Paròlla(Mangià la... a vum). fr. br. Man cun cibo di molta sostanza, sicchè l'ef
cargli della parola data. Non attenergli fetto suo, come nutriente, si senta per
la promessa. Rompergli fede. VILLA. un pezzo. VILLA.
Mì quand disi ona parolla l'è quella. Pàsta (in) p. 235 a Euv de trutta ag. Chian
Io non mentisco mai. Io sto alle promesse Pastüra (in) ag. Posatoio. (derini.
ad ogni costo. VILLA. (Voc. Pasturon (Usell)"... Uccello che si ferma
Panètt de la parola. V. in Scàtola nel alla pastura, e non fa passaggio, ep
Parón. Piloto? Chi governa la barca as però è più grasso degli altri. STRIGELLI.
sistendo al timone (a la para). Patàffia sig. 2. (in) ag. Pitaffio. Polizzotto.
Pàrt (in) ag. De dò, tre ecc. part junna. Patatòpp patatópp patatópp... Voci imit.
m. cont. Un mezzo, Un terzo, ecc. il romore che fa il cavallo galoppando.
Depart de madero de pader. Per madre, Patèr (in) ag. Fà cantà el pater di ratt a
Per padre. Da canto di madre o di padre. vun. m. br. . . . . Mettere altrui alla ra
Fà de dò part in comedia. V. Comé gione per mezzo del rigore. VILLA.
dia in queste Giunte. Patèrni(Vess foeura di beni) per Vess foeura
La bonna part. fr. cont. Buona parte. de la grazia de Dio. V. in Dio nel Voc.
La più parte. FIGINI. Patìgh. Patirci – Io ci patii, sapete(Zanoni
Particolàr ag. Particolare(Caro Let fan.). Sch. com. p. 81). DE CAP.
Particolar. Prelibato. Sguisito. D. SARDI. Patrón (Avegh subet). . . . Aver pronto ri
Partìdasig. 4° ag. Talvolta si può tradurre capito.
col modo famigl. Essere nella sua piscina. Patron de la cispa, ecc. (in) ag. Che
Partida de bigatt. Covata. L'umido ed il freddo non ha tanto caldo che cuoca un uovo.
ſecero perire intere covate di bachi da seta Patron de l'assa del camer. . . . Lo
dice il Giorn. agr. tosc. DE CAPITANI. diciamo a fanciulli per correggerli al
Pàs. T. Eccl. Pace. Basà la pas. Baciarla lorchè si danno aria di comando, d'im
pace: STRIGELLI. portanza, ec. STRIGELLI.
l'ol IV.
PEN ( 122 ) PET
Quand el patron fabricca, el massee el Pensà (in) cg. Chi gli ha de fà glie pensa.
desicca, el fattor l'inricca. . . . Bel pro V. Fà in queste Giunte.
verbio br. e di facile spiegazione. VIL. Per. A cagione di. Per rispetto di. L'è per
Pàtt (in) ag. Avè passaa el patt de grazia. lù ch'el foo. Lo fo per rispetto di lui.
Essere in la cogli anni. Essere attempa Pergottà..... Stillare; gocciolare. STRIG.
tetto. Dicesi specialmente parlando di Perìtt de la Madonna. v. br. ... Le Coccole
pulcellone (popolann). VILLA. dello spin bianco. VILLA.
Pattinna ag. Presa(“tosc. –Voc.piac. Suppl.). Permalos coue ona gasgia. V. Gelos in q C.
Pattònna sig. 7°, riga 3.º ag de'teatri, ecc. Però ag. Però è on omm senza cavej... Ri
Pè dicesi ne vari giuochi fanciulleschi il Piede picco scherz. a chi ci metta in campo
trasverso. Sp. di misura. un Però da noi reputato futile o inten
A pè scolz dicono nel Pavese per A pestivo – Talvolta si dice anche per
piè nudi. A pie scalzi. VILLA. copertamente notare alcuno di calvezza.
Avegh bagnaa i pee. fr. del B. Mil. Perpónta, ec. per Preponta, ecc. V. nel Voc.
. . . Essere ubbriaco. CoRsi. Persipiràa o Precipitàa. s. m. Precipitato.
Falla andà in pee dicono i Brianz. Pèrsegh (A l'amis pelegh, ecc.) corr. sana
per Falla andà così assol o Falla andà a in malsana. (dal nocciolo.
la granda. VILLA. V. in Andà nel Voc. Persegh duras ag. nè si spicca netta
Pè de famiglia. Colonnello(Bianchini in Persegh santamargaritta. Pesca viole
Vettori Colt. Ulivi p. 21). ta? Sp. di pesca lugliola.
Scappà on pè. V. Scappà nel Voc. Perùcca mal peccenada. n. br. fig. Cer
Pècc (Mett). . . . . Dicesi delle vacche pre vello a oriuoli. VILLA.
gne alle quali, per avanzarsi nella ge Pés (in) ag. Vess depes a vun. Esser d'ag
stazione, cominciano a inturgidir di latte gravio o di peso ad alcuno.
le poppe. VILLA. Pesspèrsegh (in)sopprimansi le parole che a
Pèccia dicono nel B. Mil. per Elza delin. V. Lecco fino a Bertonscèll, e invece agg.
– e quindi fig. Fagli la peccia a vun. in fine quanto siegue: Sui nostri laghi
. . . . Sgridarlo ben bene. CoRsI. questo pesce è detto Bandiroeu pescio
Peciòtt (Andà de). m. br equivalente al mil. lino nato di fresco, Berton o Bertoni scell
Andà de Dio. VILLA. V. Dio nel Voc. ingrossato fino al peso d'un terzo di
Pedesin e al pl. Pedesitt. v. br. Pellicini. libbra circa, Pesspersegh formato.
I canti dei sacchi pe'quali si pigliano Pestàda de lard (in) ag. Il Battuto('tosc.).
per vuotarli. VILLA. Pètt (Attacch de.... Male infiammatorio
Pél(Maa del) ag. Cacità. - ai polmoni o loro pertinenze. STRI G.
Pelànda. Donna da conio. V. Sguànsgia. Mal de pett. scherz. V. Màl in q. G.
Pelari, dicono i Brianz per Perarij. V, VIL. Pètt (in) ag. Quij de Ronchett riden trii di
Pèll (in) ag. Vess minga loff e vorè minga per on pett.... Scherzo che si butta
portamn la pell. V. Lóff in q. Giunte. in faccia a chi ride smodatamente per
Pelòcch e Pelocchètt. Altrimenti Sciorett una vescia scappata inavvert. altrui, vo
de tre pertegh. VILLA V. Sbris nel Voc. lendo tacciare d'inurbano il suo riso.
Pénc. v. br. Rigoglioso. Rubizzo.Appariscente, Pettàsc. v. br.... Trattandosi di bestie è il
e dicesi di persona prosperosa e gagliar nome delle Membrane che involgono il
da, di viso pieno, sodo e brunotto. – feto ed escono con esso nel parto. VIL.
Vale anche Maturo, e dicesi delle noc Pettascioeü. v. br. Utero. Matrice. Avè cold el
ciuole specialmente, quando escono da pettascioeu. Essere smanioso, caldamente
sè dal loro involucro o calice, e mo bramoso di alcuna cosa o persona. VILLA
stransi tinte di un coloretto di caffè Pettcàvra chiamano i cont. brianz. quelle Due
poco abbrostito. VIIIA. ossa che s'alzano sullo scannello delle vac
Péndola. Oriuolo col pendolo(Targ. At. Ac. che, quando sono molto sporgenti. Vu -
Cin. I, 244). – Pendolinna - letta, dim. Pètten. T. de'Torniai.... Pettine da tornio
Pendorìv. add. v. br. Pendente. Inclinato. Pètten de rigà. V. in Rigador nel Voc.
Pènna d'angiol. . . . Così chiamasi quel Pettenìn de rizz.... Fusellino da ricci.
fiore che è detto anche Vioeula. VILLA.
Pettenùzz (in) ag. Sbroccatura?
Pennà. Spennacchiare. D. SAlupi. l'ettpólla(Stà de Esser nelle peste.
PIC ( 123 ) PIO
Péver (in) ag. El pever el var nient dove el Picch (villano) ag. Cacavincigli(Alunno).
mass. m. del B. Mil. . . . . Equivale al Picch (Grass come l'ass de). V. in Gràss.
Nemo propheta in patria de'Lat. CoRsi. Picchètt. v. br.... Paletto o Piuolo aguzzo
Pèzza (in) ag. Aveghen ona pezza o ona che si ficca in terra per segnare la linea
rima. mod. del B. Mil. Essere un po' matto o il livello a cui debbono attenersi co
loro che lavorano le strade. VILLA.
o stravagante. CoRsI – Novessegh pezza
de mettegh. Non averci rimedio. Picóll (in) ag. Quell che tacca i picoll ai
Pèzza de Levant. V. in Pezzètta nel Voc. scires. V. Scirésa nel Voc.
Pià ga (in) ag. Avè bind e pezz per tutti Pidria (in) ag. Capì mitria per pidria.....
piagh. m. br. Avere unguento ad ogni Intendere a rovescio, capire il contrario.
piaga o mantello ad ogni acqua. Saper Ignorant come oma pidria. V. Igno
rimediare ad ogni inconveniente; esser rànt in queste Giunte.
ricco di partiti. VILLA. Pidriolìn, ecc. V. Pedriolìn, ecc. nel Voc.
Avè di piagh sott al bastin. m. br... Piée (Fà on). m. br. Fare un piato, una
Avere debiti nascosti. VILLA. lite. VILLA.
Piàna. T. Agr. Tramite(Cresc. Agr. IV, 7 Pién. T. Mus. Pieno (Licht. Diz.).
– Giorn. agr. tosc. II, 381). Pientàss. Ingambarsi. Rifarsi. Stabilirsi di
Pianèll. v. del B. M.... Pezzo di tela di un denari o di beni di fortuna. Far fortuna.
braccio all'incirca che resta in fine del Arricchirsi. Se la me va ben de galett trii
rotolo e che si cede al tessitore. CoRsI. ann de fila, me pienti (o pianti). VILLA.
Piàngel coeur a vun.... Dolergli di chec Pientass on'oltra voculta. Rimpennarsi.
chessia; molto sovente il Regretter dei Rimpannucciarsi. Rimettere un tallo. Rin
Francesi. STRIGELLI. gambarsi. Rintallire. Rincarnarsi. VILLA.
Piànn. Lo stesso che Masgée. V. VILLA. Pientón. Guardaposto(Bandi leop. -Mol.El.).
Piànsg. v. cont, per Piàng. V. Pientón. ... Per alcuni Cacciatori è quel
Piantón. v. br. De pianton uno è palo grosso Bastone che si fa sportar fuori da un ra
portatile, in cui s'infiggono i panioni (e ino d'albero, in cima al quale è un pal
non le bacchette impaniate) e alcune gab mone(busserott) in cui si conficcano vari
biette con entrovi richiami; e questo s'usa vergoni(bacchetton) donde escono i ver
da chi uccella colla civetta. L'altro non gelli(bacchettinn) invischiati sui quali po
è il cannone o la canna del vischio, ma è sano gli uccelli rimanendovi accalappiati.
un palo anche più grosso dell'altro, in Pignàtta (in) ag. D'ona pignatta fann dò,
cima al quale si mette e si ferma con tre, ec. ovvero fà dent tanti pignattitt.
cavicchio il vergello, il quale ha tre rami m. br. fig. . . . . Dicesi del Dividersi
tutti pieni di tacche, nelle quali si ficca e Suddividersi una famiglia grossa in
no le paniuzze. E questo non è portatile, più famigliuole. VILLA.
ma sta fisso al suolo dove si ha l'uccel Pigòrgna.T. dei Conciat.... Cilindrotto di
lare. Il Cresc.(Agr. X.24) trattando del co legno inastato, con tre punte pure
me si pigliano col vischio gli uccelli, in di legno da capo, col quale si pigiano
segna una maniera che è la medesima le pelli poste in molle in un secchione
che quella da noi usata e detta Gioeugh d'acqua pura per estrarne ogni residuo
di pianton, sebbene il suo traduttore non di calcina portato fuori dal calcinajo.
la spieghi molto netta e chiara. VILLA. Pilettòn.... Grosso dado (piletta).
Piàs (A sò ben). fr. br. A suo beneplacito. Pilié. T. di Cavalleriz.... Steccone o colon
Con suo piacere. VILLA. mino intorno a cui s'aggira il cavallo
Piàtt de mezzag.Tramezzo(“tosc.-Mol. El). da maneggio.
Piàzza(Servitor de V. in Servitór nel Voc. Pilò e più verso il Pavese Pilaroeü. . . . Chi
Piazzée. v. del B. Mil. Bracciante. Oprante. brilla il riso.
Giornaliero che va di mattina in piaz Pinacc. v. br. Pincone. Pinchellone. VILLA.
za, dove sta ad aspettare chi lo con Pinzán. v. br. Babbeo. Baggeo. VILLA.
duca al lavoro. VILLA. V. Pönt nel Voc. Piócch. v. br. Pinzocchero ? Uomo sem
Piazzée (in) corr. Colei in Colui. plice, povero, mal in arnese, dato alla
Picca. Ferro. La linea divisoria al giuoco solitudine ed alla divozione anzi super
di toccaferro (bara). stiziosa che no. VILLA.
P(EU (s124) POM
Pioeücc(El farav danee su la pell d'on) fatto d'una tavoletta di legno raffor
ag. Sa trarre il sottil del sottile. zata da un po' di terra, che serve a
Pión. . . . . Spezie d'uva. STRICELLI. sostenerle acque per fare l'Incas. Altri,
Piovattàa. Ad. di Fen. V. nel Voc. Fén. per voler parlare meglio, lo dice Appogg.
Piòzz, Piozzin. v. del B. Mil, equivalenti E perchè esso remora, trattiene. im
a Pivèll, Pivellin. V. CoRsI. pedisce, di quì si riconosce l'affinità
Piràmid (Giugà a la). V. Bigliàrd in q. G. degli altri significati di Poeisg, essendo
Pisonànt (in) ag. Le più volte però paga questo forse il più antico. STRIGELLI.
la pigione di casa. VILLA. Poggiadùra. T. Mus. Appoggiatura. Breve
Pissà (in) ag. Chi no pissa in compagnia, ma vivace protrazione d'una nota che
o l'è lader o becch o spia. . . . . Si si vuole dolcemente collegata con un'al
amicus mingit minge aut mingere finge. tra – ed anche . . . . quella Notina
Chi pissa ciar m'ha in cull del me che ne è segno nel rigo musicale.
degh. Lo stesso che Pissa ciar malaa de Pojanèlla. v. br.... Mazza o Vergello lungo
rar registrato nel Voc. CoRsI. tre o quattro braccia, tutto a tacche
Pistolée dicono alcuni Conciatori di pelli per nelle quali si figgono lievemente tante
Fèrr drizz. V. nel Voc. (VILLA. paniuzze. Si pone orizzontalmente tra
Pittón. v. br. Pollastrone grassaccio e nudo. due alberi all'altezza d'un uomo circa,
Pittór ag. Pittor di code di sorici(Car.Ap. Io2). in vicinanza di solito a quegli uccellari
Piumà. T. de'Caciai... Raffinare al sommo che i Brianz. chiamano i Piantoni. Usasi
la pasta del cacio. specialmente per pigliare i tordi. VILLA.
Pizz(Chi fa).Trinaio.Trinaja('tosc.-Mol.El). Pojàtt(in) ag e propr. si chiama così in
Pizz o copp.... Sp. di giuoco fanciullesco. Valsasina il Mucchio delle legne onde
Pizzacopp (Fà el ben a) . . . Far il bene si fa il carbone, il quale s'alza da terra
a spizzico e di mala voglia. VILLA. conicamente. VILLA.
Pizzarìa. Triname(Bandi tosc. – Mol. El.). Polàcca per Sguànsgia. V. nel Voc.
Pizzètta. Trina d'oro o d'argento. Polénta coi crost. v. cont. br. Crostata di
Pizzigà. v. br. Montare alquanto il prezzo pulenda? VILLA.
delle merci, che anche dicesi Comenzà a Polimént per Polidùra. V. nel Voc.
Polissàn. Tentennone.
tirà o Tirà on pò; e il suo contrario Co
menzà a mollà. VILLA. Polissanàsc e Polissanon. Tentennonaccio.
Pizzoeü (in) ag. Il Taradore e l'Asuro della Pollàna. v. br. Messa. Pollone. Rampolie
Crusca non sono altro che storpiature Messiticcio bello e vegnente. VILLA.
malintese di Tajadore o Tajadizzo voci Pollée (in) ag. Andà a pollee. Andare dalla
bolognesi e dell'addiettivo Azzurro, co ganza. BiFFI.
lore di tale scarafaggino. VILLA. Pollìn (in) ag. Chi vocur mangià on boa
Plàcca(Fà la) fig. ag. Far la seggiola(T.Sin.). boccon mangia on pollin gross come
Plagàs (in) ag. Dire corna d'alcuno (Pan. on cappon. . . . Il tacchino giovane è
Poet. I, 2o). cibo squisito. DE CAP1T.
Plòia, Plojètta. v. del B. Mil. ... Febbre, Polliroeü. v. cont. Scopapollai. FIGINI.
febbriciattola. CoRsI. Polpós(Brugn). Susine carnose.
Pobbiée. v. cont. br. Pioppeto. Pioppeta. VIL. Póls ballarin. Polso sistematico.
Pòcch ag. Pocch e mondaj. ) V. Tocchètti Pólta (in) ag. La polta la dura d'in cà
Pocchètti, tocchetti. ( nel Voc. finma in corta. . . . Le genti del Basso
Pociccà. v. br. Acciarpare. Acciabattare. Pot Mil. vogliono con questo motto di non
tinicciare – Ed anche Imbrattare. Intri troppo esatta rima indicare la poca so
dere malamente. Rimestare. VILLA. stanza che dà quell'alimento. Corsi.
Podé (in) ag. De là del podè no se poeiù Poltrògna. v. cont. br. per Bruttºra (convul
minga andà. m. br. Nessuno è tenuto sione). V. VILLA.
all'impossibile. VILLA. Pólver (in) ag. Fà-giò la polver ai danee.
Dove gh'è omen gh'è podè. m. br. Levar la ruggine alle monete(Leoni Lett.).
Dove son uomini è modo. VILLA. a Polver per i dent ag. Polvere per
Poeüsg.. ... Così nelle nostre praterie chia bianchire i denti(Redi Op. V, 17).
masi un Incastro informe temporario, Pomesà per Impomesà. V. nel Voc. .
POS ( 125 ) PRI
Poncètt.... Nel contado chiamano così le Possànza e Possànzia. v. br. Rigoglio. Por
Punte de'chiodi caduti dai ferri dei tamento altiero e franco. VILLA.
cavalli, che i contadinelli raccolgono Possèss de palch(Avegh del). Esser padrone
per poi giugà ai poncett. della scena(Pan. Poet. II, vi , 23).
Ponént. Ponente. Ovest. Pòst (in) ag. Fà post. Far luogo.
Pónt (Ciamà i). . . . . Accusare ad alta Lassà el post.... Lasciar l'impiego.
voce i punti del giuoco chi ha l'inca Tegnì el post.... Tenere il luogo
rico da ciò. per altri.
Pont(nelle calze) ag. Pont indritto indrizz. Postàa.... Allogato.
Pontadùra. Distribuzione (Macigni Delle ore Postàss. Postarsi. Appostarsi
canoniche). Quella Porzione di danaro Potént e Potentissem. Badiale. Solenne.
che si dispensa ai canonici in fine di On s'giaffon potent. Una ceffata solenne.
anno, la quale è più o meno in ragione Pòtora. v. br. . . . Liquido torbido.
delle appuntature che stanno a carico Poveritt (Caporal di). V. Caporàl in q. G.
di ciascuno. VILLA. Mader di poveritt. Madre dei poveri.
Póo(On bell). Un tempetto. Pózz(in) ag. L'è ciar finma in del pozz. fr.
On poo ammò. Un po'più, Vi par poco? del B. Mil..... E giorno fatto. CoRsI.
DE CAPITANI. Prassèll per Pressèll. V. nel Voc.
Popé. s. f. (dal fr. Poupée). . . . Franze Pràtega(in) ag. Avegh in pratega vun... Co
sismo delle Modiste che oggi mai s'è fatto noscere alcuno da assai tempo. FIGINI.
comune fra le nostre donne per indi Prategàa. Praticato.
care quel Busticino di cartone su cui Prèdega di verz. V, in Vérz nel Voc.
provano le cuffie, ecc. Pregà (in) ag. Fass pregà, e poeiù ciappà....
Porcellitt (Andà per). fr. br. Marinare la Schermirsi a parole, e porger la mano.
scuola. Scantonarsi nelle ore della scuola Prenzìpi (Bon), ecc. V. in Pollin nel Voc.
e scapparla. VILLA. Prenzipintin)ag.Trattaa come on prenzipin.
Pòrr(in) ag. Pientà on porr dedree a vun. Vezzeggiato. Careggiato, parl. di fanciulli
m. br. Vale il medesimo che Taccà oma a quali non si manchi di cosa alcuna.
brugna al cuu a vum. V. Brùgna. VILLA. Presón(in) ag. Vess semper o in preson o
Tajà-via nett come on porr. m. br. in captura presso i Brianzuoli vale anche
Recidere di posta, d'un colpo esatto e Essere sempre in pericolo di male, Es
preciso. VILLA. sere sempre alle prese colla miseria,
Porta-anej. . . . Cuscinetto da anelli. collo stento, colla sciagura, Essere se
Portaciàv. s. m.... Tavoletta con una fila non in forno in sulla pala. VILLA.
rata di chiodi ai quali s'appendono le Prèst e ben no se pò fà. V. in Gàtta.
chiavi delle varie stanze d'una casa. Prest prest. m. br. Quanto prima. Fra
i:
Portagiòj.... Tazzino da posarvi le gioie. poco tempo. VILLA.
ia º
Portalucèrna.... Tappetino per sottopiè Prestinée (in) dopo Scimò ag. Stangò. Gra
di lucerna. molatore ?
Portatécum. . . . Quel po' di ben di Dio, Prét(in) ag. Pret del vivee. Prete vetturino.
sia cibo, sia bevanda, che ciascuno Seren d'inverna, ecc. V. in Fràa.
della brigata deve, giusta l'inteso, por Morti pret, cantaremm mun... Scherzo
tar seco a un pranzo, a una cena, a che scappa detto per rabbia di certi
una merenda di società allorchè s'ac non cantari mortuari che accusano la
cozzano i pentolini. DE CAPITANI. miseria umana in ogni classe sociale.
Portinaria. Porteria. L'esercizio del portinajo. a Sont mì, ecc. ag. Il dettato derivò
i Pôsa per Pappasciànscia. V. nel Voc. dalle ricerche fattesi per trovare chi
Pósca. v. br. . . . Tralcio morto che il avesse annegato in una pozzanghera
vignajo adopera per raggiungere le te. sant'Aquilino. STRIGELLI.
state di due capi che non arrivino a Prezià. v. br. Fare il prezzo alla merce. VIL.
toccarsi insieme. VILLA. V. in Vit a ca Prèzzi corent o de borsa. Prezzo corrente
piceu nel Voc. o di borsa (“tosc.).
Posdomàn (Trii di). V. in Dì in queste G. Primun. V. Disègn in queste Giunte.
Possàd stacchettaa. V. Stacchettàa nel Voc. Prior del fregg. Freddosissimo. PAGANINI.
QUA ( 126 ) QUI
Proeüsa (in) ag. L'è pussee longa la caveda leva colle pulci addosso. Chi maneggia
gna de la proeusa. V. Cavedàgna in q. G. la pece se ne imbratta. Chi usa col zop
Proeüva(Tel doo a). Non gliene manca una. po, gli se n appicca. VILLA.
E tutto quel mai che ha da essere nella Va a mazza di pures. . . . Si dice
condizion sua. Dicesi per lo più iron. di per ischermo ai bravacci a credenza.
persona trista in sommo grado. VILLA. Puritàa. Purità. Chi vocur savè la veritata
Prosòn. Porca. (sera nel Voc. vaga de la puritaa. fr. del B. Mil... -
Providénza(La.. l'inguara i tesser). V.Tès Bell'encomio di più bella virtù. CoRsi.
Prumà. v. cont. Fare a chi debba primo V. anche Veritàa nel Voc.
lanciare la lippa(la passarella). FIGINI. Puritànna(A la).... Agg. di Pettinatura o
Pùgn(in) ag. Tirà i pugn a duu a duu fin di Fogge imitanti quelle attribuitesi sul
ch'el fa disper.... Espressione che suol teatro ai Protestanti Puritani di Scozia.
usarsi per enfasi ed anche per dimostrare Pusterlin.... L'usciolo che suol tenere il
avversione, dispettaccio che si risente mezzo nelle così dette pusterle.
alle parole d'alcuno che farebbe sal Puvión salvadegh(in) ag. o Torriàn.
tare la bile a un marmo. DE CAPIT. Morì come on puvion. Morir come un
Pùlpit(Ciel del). Salvavoce ? uccellino (“tosc.), senza sforzi violenti.
Pupill. V. Matricolìn in queste Giunte. Puvionàda per Cialàda. V. D. SARDI.
Pùres(in) ag. A stà coi can se impieniss Puvionìtt. V. Puviòn de Bust nel Voc.
de pures. m. br. Chi dorme col cane si
Q
Qader . . . El tal el poeu fà fà on coppia. Rimbeccarsela? Approvare i detti
quader tant l'ha vista brutta. m. del o i fatti altrui, o per piaggiarlo, o per
Basso Mil. . . . Può far appendere un fare che ci sia favorevole; menargli
voto per averla passata netta in qual buono ogni suo detto o fatto senza un'ec
che pericolo; a cagion d'esempio, in cezione al mondo. VIII.A.
una ribaltata. CoRsI. Quartìn dicono in campagna la monetina
Quadrèll in costa. . . . . Un solo mattone d'argento che noi in città diciamo On
in piedi. vinticinqu centesma.
Quadrètt sig. 5.°(in)ag. Quadretto, tavoletta Quattacamìn (in) ag. Paliotto(“tosc. – Sup.
in cui è dipinta la grazia ricevuta. VILLA. Voc. piac. che scrive Pagliotto erratam.).
Quàja a pag. 425, col 1.º le righe 2o.° e Quattamùr. T. de Murat... . Il coperto
21.º così stampate per errore tipografico superiore d'un parapetto o d'un muro.
allude al nostro modo quando dice che Quattrin(in)ag. On quattrin che l'è on quat
certuni vanno nel tempio esploratori trin per dire Un quattrin solo. STRIG.
si leggano così Tirà in d'on quattrin (p. e. El tirarav
allude al nostro modo quando dice che in d'on quattrin)... Dicesi di bravo im
certuni vanno nel tempio esploratori berciatore che non ne falla una, che
Ciappà quaj i copp ag. Sghembarsi? sempre coglie appuntino nel mezzo del
(Gior. Georg. XI, 223). bersaglio. Nella Relazione del Sacco di
Quàrt(in) ag. Portà i quart de vun. Pigliar Prato di Ser Simone di Goro Brami(Arch.
la per alcuno. Francheggiare. Fare spalla. Stor. V, I) leggesi I fanti traevano (sì)
Quàrt dicono i Calzolai brianz. per Ciàpp che avrebbono dato in un danajo – Usasi
(nelle scarpe). V. VILLA. spesso anche in senso fig. VillA.
Quàrt d'on desnoeuv or. Vale il medesimo Quèll(in) ag. De quell che no sia. Anzichè
che Nagottin d'or. VILLA. - Quest'è. m. br. Tu la di giusta. Il fatto
Quàrt (Vess di quatter)... . Essere nobi è così appunto. VIILA.
lissimo. D. SARDI. V. in Quàrt sig. 6.° Quietàss. Chetarsi – Appaciarsi.
nel Vocabolario. Quinta(Andà in)per Andà in sanquintin. V.
Quàrta(in) ag. Dagh a vun ses quart per Quìs quìs. v. br. Quatto quatto. Quatto e
lira. m. br. fig. Dare altrui tre pani per chino. Quatti e chinati. Queto queto. VILLA
R
Raaa. Ad. di Salida. V. in q. Giunte, Rebattìn. Martelli. Nome delle Prominenze
Rà bis. V. Ribis in queste Giunte. laterali nella stregghia.
Ramìtt. Piombi(“tosc.). Reciàpp (ne prati marcitoi). V. in Marcida
Rànm stracch.... Così chiamansile Inci in queste Giunte.
sioni dopo che ne furono tirate di molte Recoeür.v.br. Lo stesso che Ramcoeür. V. VIL.
copie e logoratine perciò i tratteggi. Recoeuràss. v. br. Accorarsi. Rancurarsi. VIL.
Ramonzà. v. c. per Remonzà. V. FIGINI. Recurón. T. di Pett. Ricurone. Lima a pira
Rampin(in) ag. Avegli pussee rampin che umide con dentatura addoppio di cui si fa
nè on becchee. m. fig. del Basso Mil. uso per limare i pettini dal lato fine.
Aver più ritortole che fastella. CoRsI. Réden in cros. V. Cavàj taccaa in cros.
Rampìn. T. de Conciat..... Ferro ina Redin. T. de Conciat.... Vase reticolato
stato sur un manico lungo che s'usa di fil di ferro, inastato sur un lungo
per cavar le pelli dal tino. manico di legno, col quale s'estrae la
Ranchinà. v. br. Facchineggiare. Affacchina vallonea dall'addobbo.
re. Lavorare a mazza e stanga. VILLA. Refrescà. V. in Frascaroeü nelle Giunte
Rancoeür. v. br. Rancura. Accoramento. VIL. Refrescarce). presenti.
Ranèlla. V. più sotto in Rànna. Regàll dicono i Brianzuoli la nostra Bosia
Rànna (in) ag. Avegh la ramna o la ranella sig. ult. V. nel Vocabolario.
on cavallo Cantagh la ranna in del ven Regolzàja. v. br. Sessitura. V. Sambrùcca.
ter a on cavall.... Così dicono alcuni Regondà. v. br. Raccogliere. Ragunare fa
quel Gorgogliar d'intestini onde patono cendo quasi un cumulo rotondo. VILLA.
certi cavalli allorchè vanno trottando. Regondin (in) ag. Regondin de Saregn....
Lecc di rann. Rete d'acqua. Lojetta. Così chiamano sch. i cont. dell'A. Mil.
V. Marmìnna nel Vocabolario. i Granturcali, i gambi del grano turco.
Rànsc.ad. fig. v. br. Tirchio. Taccagno.VILLA. Relisgioeùs. . . . Sp. di fisciù bianco alla
Rànza. v. br. fig. Bilia. Gamba torta. VIL. monacale onde le donne si ricoprono
Ranzà. v. br. fig. Andar torto. Ranchettare. il petto a muo' di bustenca.
Arrancare. VILLA. Rèlla (in) ag. Altri termini di questo giuoco
Ranzón. v. br. fig.... Chi ha le bilie. VIL. sono Daston sinon. di Matrigin; Prumà;
Rapéga.v.br. Ramàccia? Strascino(Gagl.).Er Anda-focura; Fà i cass; Fa i pan.
pice fatto di sterpi e di rami spinosi. VIL. Relùmm. V. Disègn in queste Giunte.
Rapegà. v. br. Arramacciare ? Spianare la Remigà per Rumgà o Rumià. V. – e fig.
terra colla ramaccia (rapega). VILLA. Mangiucchiare ad ogni momento. FicINI.
Ràs'cia per Striggia(stregghia), V. nel Voc. Réno. V. in Biccér e in Vin nel Voc.
Raspùsc(in) ag. ll Lambruschini usa come Rensciòtt o Vun che sta semper rensciot
voce toscana corrispondente Squacco. taa. v. e m. br. Inerte. Pigro. Neghittoso.
Ràtt (in) ag. Pel de ratt.... Quella peluja Aggranchiato. Torpido. VILLA.
che vedesi talora sulle pesche. Resciscii. v. br. Riavuto.
Ràva(in)ag.No podè trà rava a focugh nient. Reseghètta. Pettine? Nella stregghia è il
n. br. Non poter fare un po' di gruzzolo. nome delle Lamine dentate che streggli.”
Non poter fare avanzi o guadagni. VILLA. Resgióra. Moglie capoccia(Malenotti).
Ravasia. v. br. Brulichio – e fig. Smania, Resò per Cavapólver. V. in queste Giunte.
Frenesia di . . . Prurito. VILIA. Restòbbi. . . . Così chiamasi nel B. M. il
Ravìsi. v. cont. com. . . . . Nome di quelle Mettere un terreno a frumento per due
rape che si rimangono intristite. FicINI. anni di seguito; ovvero, mietuto il fru
Ravòtt. v. br ... Così diconsi per simi mento o la segale, sementar quel mede
litudine le Gambe e le Cosce di bam simo terreno di miglio o di panico; il
bino grassoccio e paffuto. VILLA. che torna allo stesso quanto al dima
Rebattadùr del lagh.... Quel ritorno delle grarlo. E perciò il Restobbi è proibito
onde mosse dalla burrasca dalla scogliera a fittajuoli ne patti d'investitura. VILLA.
contro la quale erano sospinte. STRIG. Retràa. v. br. Trasandato. Negletto. Malvisto.
RIS ( 128 ) R(i U
Retrodàtt. . . . . Quasi Scarto che si dà Marsci ona risera veggia..... Usato
indietro; e vale Trascurato, trasandato attivamente vale Farvi scorrer sù l'ac
dagli altri. STRIGELLI. qua durante l'inverno a fine di prepa
Restuff dice qualcuno per Ristucco. rarla alla sementa per la successiva pri
Ribis. Vess on ribis e rabis. m. br.... Es imavera, senza bisogno di letaminazione
sere un affare intricato e pieno di con - Vale quasi Macerare, ma con questa
fusione. P. e. Quell liber l'è on ribis e differenza, che la cosa che si vuol ma
rabis, inì no ghe capissi-dent negott. cerare si tiene in molle nell'acqua, o
Quel libro è un guazzabuglio; io non ci so questa scorra, o stagni; mentre nella
raccapezzare cosa che vaglia. VILLA. uarcitura del prato o della risaia vi
Ricàmu a mezz pont. ... Sp. di ricamo. scorre un velo d'acqua continua, sì che
Ricèsta(Avè). m. br. Essere in credito. Es questa è sempre rinnovata, essendo il
sere ricercato. Aver ricapito. VILLA. terreno disposto in modo che inclini
Ridottà. v. br. Ridurre al dovere. Mettere dolcissimamente, tanto che l'acqua non
alla ragione. Fare stare a segno o in cer vi si possa fermare in nessun tempo e
vello. VILLA. in nessun luogo – Levata l'acqua in
Rilassàa. Floscio. Cascante. Mencio. primavera, si ara la risaja così marcita,
Rincrèss (Sentiss a vegnì on). m. br. Ve o la si zappa, secondo la natura del
nire uno svenimento, un deliquio. Sve fondo; e fatti gli altri lavori, senza punto
nire. VILLA. darle di letame, la si semina. VILLA.
Ris(in) ag. Polta e cagnon ris in preson.... Mett on praa o vero ona risera a
Cotto che sia il riso vi s'aggiugne in marscida mas'c e femena..... Vale ri
durli a uso di marcire in modo che i
buon dato farina di granoturco, ed ecco
il Riso prigione di vari nostri colligiani rigagnoli scolatori del prato marcitoſo
e spec. brianzuoli. superiore entrino nei rigagnoli adacqua
Questa l'è la reson de messee Dio tori dell'inferiore. VILLA.
nis, se gh'è la paja ghe sarà anca el Risc (in) ag. Tirà-foeura di risc i castegn.
cardare.
ris.... Voce di giubbilo dei contadini
del B. Mil. quando veggono alzarsi dal Rispètt(Nè a tavola nè in lettino ghe voeur).
l'acqua ben fitto e rigoglioso il riso in 1 rispetti non si cavar ma le voglie(Aret.
erba. CoRsI. Tal. IV, 6).
Riséra (in) ag. Risera de codega. . . . La Ristrètt sig. 1 (in) ag. Stretti o Scemi('tosc.
Risaja che viene fatta in terreno che l'an così il Mol. El.).
no innanzi era prato. Se questo terreno è Riva(Trà qualcossa). m. br. Raggruzzolare
di buona qualità, non molto tenace, ſe qualche soldarello. Fare un po' di gruz
zolo. Far qualche guadagnuzzo. VILLA.
condo e produttivo di erba da foraggio, si
ara in autunno e si lascia così senza far Rivàda. V. Rivéra in queste Giunte.
gli altro tutto l'inverno sino alla sementa Rivadóra. Approdo. STRIGELLI.
Rivéra o Rivàda de piant. v. cont per
in primavera. E s'egli è altrimenti, tutti
Grönda de bosch. V. FIGINI.
i lavori gli si fanno di primavera. VILLA.
Risera de zappa o de vall... ... Di Roàn. Sagginato. Ag. di mantel di cavallo,
cesi quella Risaja che, trovandosi in Ròbba ag. Panett di robb. V. Panètt in q C.
fondo basso, non ha sufficiente scolo, Rocca ag. Rocca de fà stringh. V. Stringº
nel Vocabolario.
sicchè il terreno acquisti almen tanto
di sodezza da reggere all'essere arato. Rodegioeü. v. cont. verso il Comasco per
Le risaje cosiffatte sono stabili, e si la Tritello. FIGINI. V. Rosgioeü nel Voº
vorano con delle grandi e pesanti zappe Roeusa (in) ag. Acqua de reus Acqua º
a braccia d'uomini. E però mestieri rose (Targ. Ist. II, 453).
scavar in esse delle fughe o de'colatori Roeusa carbonera.
Roeusa gropp salomon. Varietà
che se le dicano, i quali siano profondi
Roeusa noasett. di rose.
otto decimetri e larghi quattro e mez
Roeusa tea. D. SARDI.
zo, distanti da cinque a dieci metri
l'uno dall'altro, secondo che il fondo Roeusa risc de castegna. :2
faa el roll vale Pere o Mele sane, scelte, Ross(in) ag. Ross come on pett. Più bolso
di sicura durata. VILLA. d una pera muezza. -
Romàtegh (Dolor). idiot. Dolori reumatici. Rostì sora a tutteoss. m. br. metafº... Biasi
Roménta. v. br. Segatura. Tritumi o Mi mare ogni cosa, per ottima ch'ella sia. El
nuzzoli di legnami. Rasura. Raschiatura. gh'ha semper de rostì sora a tuttooss. Egli
Dal Ramentum de'Latini. VILLA. apporrebbe alle pandette o al sole. VILLA.
Romentà-sù el foeugh. fr. br. Coprire il Rosti-sù su la pugnatta. m. br.....
fuoco colla spazzatura di cui sopra. VIL. Versare sulla pignatta olio arrostito con
R 6mp. sost.... Così chiamano nel Canton aglio o cipolla. VILLA.
Ticino e in altri luoghi del nostri monti Rovedée. Prunajo.
la Vite mandata sugli alberi. Questa gal Rùff(Andà o Vess in d'on sit a fà). m. br.
lica voce è antichissima quì da noi. Andarci od Esserci a far numero. Eutrarci
« Quartum est pedamentium nativum per inutile, per persona nulla. VILI.A.
» ejus generis, ubi ex arboribus in ar Rumentà per Ronentà. V. nel Voc.
» bores traductis vitibus vinea fit; quos Ruscinà. v. br. Annitrire. Nitrire.
» traduces quidam Rumpos appellant. » Ruzà. v. br. Urtare. -
Sa dicono i cont. brianz. per Sua. VILLA. Vess come dà la saa a on be. m.
Sàa (in) ag. Mett-sù la saa a ona cossa. br. Solleticare dove ne giova. Grattare
m. br. equivalente al mil. Fà pagà carna dove altrui ne pizzica. Trattar di cose ove
salada. VILLA. V. Càrna nel Voc. altri ha molta passione o gusto, per cui
Mettegh-sù la saa a vun. m. br ... oda e risponda volentieri – Invitare
Imporre altrui nuovo e maggior fitto o uno a far cosa che assai gli piaccia,
aggravio qualunque. VILLA. alla quale corra già spontaneo. VILLA.
l'ol. I . r
SAS ( 13o) SBR
Vess tucc salaa d'ona saa. Essere Savènn. v. br. del Giuoco delle noci, ecc.
tutti di una stampa. Essere tutti tirati Essere o Stare a vantaggio. Vincere della
a un torcolo (Aret. Ipocr.). Essere della mano. Essere prima degli altri a tirare
medesima pannina. VILLA. nelle noci o nei noccioli, il che si misura
Sàcch de gatt(A) ag. A catafascio. dall'essere più lontano da quello degli
Mandà de sacch in corbella. Lo stesso altri il punto donde s'ha a tirare. VILIA.
che Mandà de vall in corbella. V. PAGAN. Andà a savenn. fr. br. Pigliar vantag
Sacchètta (in) ag. Anima sacchetta o vero gio sugli altri. Pigliare il posto più lon
Fioeul d'ona sacchetta! Corpo di me! tano, affine di essere il primo a trarre
Sàcher. Sacro. nelle noci. VILLA.
Saètta (in) ag. La saetta l'ha daa-giò chì Vess andaa a savenn. fr. br. fig. Aver
vesim. Il fulmine ha dato vicino (Magal. fatto ambassi in fondo. Essere condotto
Let. scient. XX.º, p. 382 ). al verde. Aver mandato a male ogni suo
Sàla (Scappuscià in la... del pappa). V. avere; essere andato in malora. VILLA.
Pàppa in queste Giunte. Sàvi municipal.... Savio municipale, scalo
Salàmm de magher o de Monscia. V. in bino, l'echevin dei Francesi.
Màgher in q. Giunte. Sbagolaroeü. Scotola. Mazzuola di legno,
Sàles (tn) ag. Fà el coll col sales. m. br.... onde si batte (se sbagola, si scotola) il
Legato che sia al palo il tralcio o ra lino, affine di farne uscire i semi dalle
mo, dare a questo un torno di sali capsule o caselle. ll che si fa sopra
ce, acciocchè la strigmitura non iscor una grossa tavola quadrilunga che di
ra, ma si tenga salda al suo posto. VILLA. cesi Desco o Zocco. VILLA.
Salesiànna. Monaca Salesiana. Sballottà. T. del Giuoco della Palla. . . .
Salida rabiada.... Salita erta, ripida. STRIG. Dare in falso colla palla. STRIGELLI
Salìva (in) ag. No vess de saliva de fà Sbattigia e Battigia. v. br. Mazzeranga.
ona cossa. m. br. Non aver l'animo, non Quella propriamente con che si batte
aver la veglia ad una cosa. Vess de sa e battendo si assoda lo spazzo dell'aja,
liva de fà ona cossa. m. br. Avere tutta specialmente allorchè viene il tempo di
la voglia di fare una cosa. VILLA. tribbiarvi il grano, ecc. – Per ischerzo
Salònna. Salona(Fag. Rim. I, 1o2 ). poi si chiamano Sbattiggle Gaumbe lun
Saltacavalètta(Giugà a). Lo stesso che Giugà glie e sottili le quali abbiano sotto un
al cavalett(vol. 1”, p. 26o, col. 1.º), con piede lungo e grosso. VILLA.
questa diversità che qui il saltatore, po Sbelidrì dicono i Brianzuoli per Istridere,
ste di volo le mani sulle spalle del com Strillare, e di qui Sbelidri come oma
pagno, lo scavalca a gambe aperte, e quila. VILLA. Veg. Aquila e Sgarì nel Voc.
passa oltre appostandosi per modo che Sberlà-giò. m. br. È lo stesso che Stra
l'altro possa fare a lui altrettanto. STRIG. scià-giò. V. VILLA.
Sbièsc o Sbièss. v. br. Tritume del fieno
Saltarèll. V. in Marcida in q. Giunte.
Sàngu (in) ag. Pissà sangu dì e nocc. m. br. che resta in fondo alla mangiatoia od
Affacchinare. Facchineggiare. Lavorare a al fienile. VILLA – STRIG.
mazza e stanga(però con poco utile). VIL. Sbolza. v. Dr. Schizzare con forza gli escre
Sanguaroeüla per Sanguinèlla(erba). V. il Voc. menti divenuti liquidi per purgante o
Sanniàrch (in) riga terzultima dopo la parola per altra siffatta cagione. VILLA.
accadde ag. in Venezia. Sbolzàda. v. br. Schizzata (Caro Serfedo
Saràa-giò (Vess). Essere infreddato forte. co) VILLA.
Sarègn (Regondin de V. Regondin in q. G. Sbragià come on strascee che a Seregno
Sartò. v. cont. br. per Sàrt. V. VILLA. dicono Sbragià come on Catalan e nei
Sàss (in) ag. Andà a trà di sass in l'Ada. paesi limitrofi al Ticino Sbragià coule
Det. locale brianz. equivalente al mil. La on maviroeu. V. nel Vocab. Sbragià.
vorà per ciappà cold. V. in Còld. VILLA. Sbrètt. v. br. Tapino. Meschino. Sbricio. VIL
Sass de cava... Sasso di cava. PAGANINI. Sbroccà. Diramare. Tagliare i rami ad una
Sassinàa. Sinistrato. L'è in lecc con sas pianta. STRIGELLI.
sinaa ona man. Si trova in letto con una Sbroccolà. v. br. Brucare. Sbrucare. Dibra
mano un poco sinistrata, care. Levar le cime alle piante. VILLA
SCH ( 131 ) SCO
Sbroccolàda de tempest. m. br... Non gran Scheia di bezzi. Riscuoter danari. D. SARDr.
de quantità di gragnuola atta a guastare Schènna de carpen. T. di Mascalc... . Sp.
(sbroccolà), non a rovinare del tutto. VIL. di difetto nel dorso delle bestie da soma.
Tabacchio ag, Tabacch d'Anconna o de Tàcch (Alt de). Ricco – Per Ciócch. V.
boetta scura.... Caradà di colore cupo Tajà (in) ag. La scala delle operazioni de'
e di concia forte – T. de boetta ciara.
nostri boscajuoli è questa: Tajà, Voltà,
Il Caradà scelto di color chiaro e di Fassinà, Portà-insemma, Menà.
concia men forte del suddetto. D. SARDI.
Tajadò e Tajad.... Così chiamano i Brianz.
– T. de ritornell... Il tabacco dato in ter il coltro o coltello dell'aratro o come
ra alle mani di chi stabacca, e raccolto da essi più spesso il dicono roversò. VILLA.
chi ama tabaccare e non ne ha il modo.
Tajée (in) ag. Vess duu gatta on tajee. V.
Tabèlla de qualificazion.... Prospetto de in Gàtt in queste Giunte.
cenne delle cognizioni, dei meriti e deser Tajée. ... Ne'torchi da vino è il Coper
vigi dell'impiegato pubblico. D. SARDI. chio che s'interpone fra le vinacce e
Tabia e al pl. Tàbi. v. br.... Gambo della i così detti masgee o piann. VILLA.
patata, della cipolla, ecc. VILLA. , Tajoeù. v. br Magliuolo. VILLA,
TES ( 136 ) TRA
Tambalòria.v. c.dei Monti di Nava. Ventaccio. Testàdegh. Capitazione. Testatico. D. SARDr.
Tambór. V. in Marcida in queste Giunte. Testadùra. v. br. . . . Quella porzione del
Tàppa. v. br. Lingua ciarliera. Moccà la l'asse che si recide colla sega nel pa
tappa a vum. Far tacere uno, VILLA. reggiarne le testate. VILLA.
Tarubòzz. v. br..... Il romore che si fa Testardàgin per Testardisia. V. D. SARDI.
movendo mobili per casa; ed anche Tètta (in) ag. Toeügh la tetta a vun. fig.
fig. la Persona che si comporta male, e V. Deslaccià fig. nel Voc. VILLA.
ricca di ciarle e non più. Tirà v. c. br. Rincarare. Montare crescere
Tarùzz. v. br. Urto. VILLA. di prezzo. VILLA.
Taruzzàss. v. br. Fare agli urtoni. VILLA. Tirà-attorna vun. m. br. Scornacchiarlo.
Taruzzón. v. br. Urtone. VILLA. Palesare i suoi errori. Sfatarlo – Fass
Tastàa (Andà a). fr. c. br. Andar tastoni. tirà attorna. m. br. Farsi scorgere. Farsi
Il primo andare de'bambini allorchè il rider dietro per qualche errore o scem
fanno tastando e appoggiandosi colle piaggine che s'abbia commessa; dare
mani alle pareti, alle scranne, ecc. VIL. altrui da ridire sui fatti propri. VILLA.
Tàvola(Cress come el panin). V. Pàn in q.G. Tirà-adree. Strascinare. (chessia.
Tegnì ag. Ch'el tegna in coo. . . . Sch. Tiragli a quei coss. Uccellare a chec
per notare alcuno di tignoso. Turass-adree. Strascinarsi.
Tegnì per Mantegnì. V. Sto sciocch el ten Tirapàga (Giugà al). V. Giugà al birla in
el foeugh. FIGINI. Birla nel Voc. VILLA.
U
Uliaia come i debet. V. Dèbit in q. G. U'sciàda. v. br. . . . Aprire e chiuder l'u-
ù ga(in) ag. Sambughètta..... STRIGELLI. scio una volta. Fà on'u'sciada sola....
Zibett. Zibibbo. Uva zibibba. Entrare od uscire più persone in una
Uga del Capo. Uva del Capo di Buona sola volta da un uscio. VILLA.
Speranza. D. SARDI. Usèll de gioeugh. Zimbello. Richiamo - Usell
Uga de la Terra promessa. . . . Uva de muda. Uccello di muda o di chiusa.
di grappoli assai lunghi e di acini as L è saldo men maa on usell in sac
sai grossi, tondi, carnosi, rosso scuri. chella che nè cent in l'airo. Proverbio
D. SARDI. brianz. Meglio è fringuello in mano che
Ugàdegh dicono alcuni per Uvàdegh. V. tordo in frasca. .
RUmànna (Sensal de carma). Lenone. Usmà vun. m. br. Dare il pepe? Fiutarlo
U'scià. v. br.... Aprire e chiuder l'uscio affine di conoscerlo, come fa il bracco,
per entrare e uscire. VILLA. cioè osservarlo e studiarlo. VILLA.
te doo. V. in Dà vol. II, p. 7, col 1.º Vénc e Véncia. v. br. per Vengiùu e Ven
Vardass intorna. fig. Stare avvertito. giùda. V. Di qui Véncia per Vincita. VIL.
Varés (Vess de. Non ne poter più(“tosc.). Venin (in) ag. Borlà in del venin de ... v.
V. in Varés nel Vocabolario. cont. dell'A. Mil. Cadernel difetto di... VIL.
Varesàda. Lo stesso che Scirpiàda. V. nel Voc. Tutt gh'han el sò venin. Ognuno ha
Variabelitàa. Variabilità. D. SARDI. il suo impiccato all'uscio, ognuno ha i
Variegàa. Variegato. D. SARDI. suoi difetti, VILLA. - - -
Vol. IV.
ZAN ( 138 ) ZAN
Vént (in) a El vent el moeur inai, ecc. ag. Vin parent de l'acqua ed anche Vin
Non fu mai vento senza pioggia(Mon.379). che l'ha trii dì ptissee de l'acqua. m.
Vénter(in) ag. Andà el venter in fond di brianz. Vino leno, fiacco. Vino lene e di
calcagn. V. in Fónd nel Voc. sapore mollaccio (così l'antico Volgarizza
Ventós. Enfiativo. Ventoso. tore di Palladio). VILLA.
Verdée..... Dicesi scherz. parl. di frutte Vioeùla (in) ag. Andà per viceul. n. brianz.
acerbe e perciò verdognole. D. SARDI, Andar ajoni o agato o a zonzo. Andar
Verga d'or Verga d'oro. Fiore noto D. SAR. attorno perdendo il tempo – Vale an
Verginitàa (Romp la) a ona robba. m. b. che Pigliare gli uccellini, cioè Tratte
scherz. Manomettere checchessia. nersi in cose vane, futili, ecc. VILLA.
Vermenìtt(Avegh i) sch. Avere il ticchio. Menà vun per vioeul. m. brianz. Me
Vermigliòn per Vernigliòn. V. (dùra. V. nare per le lunghe. Dar erba trastulla. VIL.
Vernisadùra dicono alcuni per Invernisa Pien come ona vioeula di ono i Brianz.
Vernisètta. . . . . Olio cotto e ricotto a per quello che in città dicono Pien come
cui si mischiano i colori nel macinarli on oeuv. VILLA. V. (Eùv nel Voc.
per farne vermice. D. SARDr. Vioeüla. fr. br. fig. Tentennone. VILLA
Vèrs (in) ag. Fà el vers con vunna, Amo Virgolètti virgoletti! . . . Escl. che si sente
reggiarla. STRIGELLI. nella bassa Ghiaradadda; e corrisponde
Vèrt per Avèrt. V. nel Vocabolario. al brianzuolo Oh santolinna! DE CAPIT.
Vertì. Dovere. Hoo vertit livrà. Ho dovuto Vivaroeü. v. br. . . . Intriso di crusca o
finire (Ghiaradadda). DE CAriT. di arina di grano turco e di ortiche
Veruscià e Deruscià-sù. v. br. Garrire. Sbor tagliuzzate, che si dà in pasto ai tac
chini novelli. VILLA.
bottare. Rampognare aspramente. Aspreg
giare. Trattare alcuno con maniere e Vivaroeù bianch e Vivarced verd. m. br...
parole aspre, acerbe, ruvide. VILLA. Era una minestra o zuppa di ortaggi e
Vérz(Quell di). Venditor ambul. di cavoli. pane che usavasi un tempo: ora per
Vesimàss ben. m. br. . . . . Frequentarsi similitudine dicesi sch. Vivaroeü. ... la
amicamente fra vicini per buona arino Zuppa verde per molt erbe. VILLA.
nia che ci regni. VILLA. Vizzi(on) ch'ha la pell. Cattiva piega. Mala
Vessìgh. s. f. pl. br. . . . . Quei Tratti abitudine invecchiata. - Far come il ciau
ne campi di terra tenace, ne quali sta belotto che non lascia mai la piega. Dicesi
gna l'acqua, e perciò non vi prospera di chi persevera nel mal fare. VILLA.
il grano nè altro che sia. VILLA. Voeülta (Toeugli la) a vun. m. br. Precor
Vessinèll anzichè Vesinèll. v. br. fig. Na rergli. Furargli le mosse. Corrergli avanti
bisso. Fistolo. Folletto, Frugolo. VILLA. girandogli intorno. Prevenirlo. Usasi più
Vestii de desimpegn. . . . diciam quello spesso figuratamente per Superare in ae
che, recando un carattere proprio, scio. cortezza alcuno. Vincere del tratto o della
glie in certo modo dall'etichetta: per es. uano. Vincer la prova con uno. Metter
l'abito da eaccia per gli uomini, l'abito selo sotto. VILLA.
nero per le donne, e simili. STRIGELLI. Völp (Fà la strusa a la). V. Strùsa in q. G.
Via (De quella). m. br. Mentre. In quel tempo Vás. cor. diviso in Fauua e Voce,
medesimo che De quella via che mangi on Vostàn per Ostàn. V. nel Voc.
boccon, leggi amca la gazzetta. Mentre Voziferà, ecc. Vociferare, ecc. D. SARDI.
mangio leggo anche la gazzetta. VILLA. Vùn(On strasc de... Un solo soletto. STR.
Vin (in) a Vin che fa pissà ag. Vino che De vum, e De vuna. m. brianz. che
appena bevuto è giù in terra. aggiunto a certi epiteti, ecc. dà loro
Vin che ha de la grappa. m. brianz. molta forza. P. e. El tal l' e on negher
Vin graspio? Vino che tiene dai graspi de vum. La tal l'è ona pucciana de vuºta,
un certo sapore astringente. VILLA. che di u inguarda a dagh-sott. VILLA,
Zanara v. br. Ginevra; e fig. Luogo Zanevregliin. v.br. Cinevrito, e fig. Miscre
di miscredenti, di spiriti forti. VIELA. dente. Spirito forte. VIL. V.Négher nel Vot.
"
( i 39 )
ma Zanforgnitt. v. cont. brianz. corrispondente Zibaldin (Giugà al). . . . Sp. di giuoco di
alla milanese Berlinghitt. V. – VILLA. Carte,
Zàppa. v. br. Tacca. VILLA Zipì (No). . . . . Tacere, non risponder
Chi ha bottega no fa zapp. m. br. nulla a chi ci sgrida. STRrGELLI.
. . . . E difficile che i bottegai non Zòccor (Fà). . . . I Brianzuoli dicono così
paghino i debiti, in quanto che il cre allorchè veggono neve caduta di fresco
ditore, pigliando a credenza della merce o terra molle e tegnente appiastrata
che quelli vendono, mette al coperto sotto alle scarpe di chi vi cammina so
il fatto suo – Notisi che Zappa a Brianz. pra o sotto i ferri dei cavalli e simili,
significa pur quella tacca(crena) che si fa formando come dire uno zoccolo – Nota
alla taglia o tessera come la dicono. VIL. che il Davanzati usa Zoccolo o Mozzo
Fà zapp. m. br. fig. Far mancamenti, per Zolla. VILLA.
errori, scerpelloni – Zappa quì si piglia in Zitràcch. v. brianz. . . . Sp. d'uccello.
senso di tacca, difetto, mancanza. VILLA. Zittì. T. Teatr.... Ingiungere silenzio. SAR.
Zappèll. v. br. Taglio. VILLA. Zu-zù. v. br... . Con questa voce usano
Zappellà dicono volentieri i Brianz. in luogo i contadini brianzuoli chiamare a sè
di Tapellà (tagliuzzare). V. – VILLA. il porco. E con essa alcuna volta si
Zenzin. . . . Così chiamano per vezzo le gnificano il Porco stesso. A quel che
donne brianzuole il Brusajell, la schiac pare siſatta voce è presa dal venso
ciatina di pasta di granoturco, il ciac che fa l'animale allorchè grugnisce.
cino o quaccino de'Toscani. E così chia VILLA.
manla sol quando parlano co' lorban Zùcca (Avè o Dà ona cossa per ona. ... de
bini. VILLA.
lacc). V. Làcc in queste Giunte.
Zèrzega o Brûsega dicono i ragazzi brianz. Zuccheràa. Inzuccherato. Acqua zucchera
ne loro giuochi per Brüsa. V. – VILLA. da Acqua inzuccherata. D. SARDI.
Zètt. T. de' Giard. Tallo. Cetto. Tenero Zuccòria(Beata).... Una Pinzocchera. SAR.
germoglio o messiticcio di pianta erbacea Zuppà o Suppà. v. c. br. Fare un po' di
o fruticosa anzichè di albero. VILLA.
zuppa.
So PR A G GIU N TA.
Abitt. v. br. Appetito. VILLA. Bègher. v. cont. br. per Dònn. V.
Adaquatriz. V. Marcidanelle Giunte e Fòssa Besbèj. v. br. per Besbilli. V. VILLA.
nel Voc. Beverón. v. cont. br. . . .
aº Affabètt. ... Idiotismo comunissimo tra il . Digliaccia
e
mento pantanesco. VillA.
nostro popolo per Alfabètt. V. nel Voc. Bicceràda ... Giuoco in cui chi ultimo rie
fºgº Arrésc(Fass).v, dei monti di Nava.Arrendersi. sce a far quello che a ciascun giocatore
Balzegà. v. br. Esser fedifrago – ed anche è proposto, paga altrui da bere. STRIG.
Vogellare. VILLA. – V. Balàndra nel Voc. Biga(Fà la). fr. del B. Mil. . . . . Sten
Barbozzàda e Barbozzòn. v. br. Sorgozzone. perare la farina nell'acqua o nel latte
VILLA. – V. Fasceù sig. 3.º nel Voc. freddo per farne poi polta: metodo
Baslètta (Vegmì). m. br. Scenire. Andare o usato per evitare i grumi. CoRsI.
Cadere in deliquio. Avere sfinimento di Bigol. v brianz con coi Berg.... Lo Scapo
cuore. Sincopizzare. Così detto dall'allun o stipite dell'aglio. Onde vengono forse
garsi e raggrinzarsi del mento (basletta) i Bigolitt, dei quali nel Voc. VILLA.
che accade in chi sviene. VILLA. Bilèrc. v. br. Gualercio. Bircio. Guercio. VIL.
Baslottin de gianda. v.br. Cupolino. Il Calice Birlàa o Borlàa. v. fanc.br. Pallottoletta. VIL.
del fior femmina della quercia e del rove Bòggia per Bòtta (pesce). V. nel Voc. Vil.
re, il quale, maturando e seccando, divie Bolgión. v, cont. br met, Impelmi
ne simile ad una cupella o ciotolina. VIL. Bolgiòtt. nato. Chi ha la faccia gonfia
Battarèll. v. br. Frugone. Frugatoio. Ba Bolgiottént.) e gialla o pallida come è
stone per frugar pescando. VILLA. il colore delle rape lunghe cotte dette
Bavètta dicon i Brianz per Bajèrta. VILLA. bolgiòt. VILLA.
Béga. Noja. Driga. Vun che gh'ha douà Botéga (In) ghe voeur minga tanti cadre
di begh. Un importuno. Un sec.atore. l ghin. La bottega non vuole alloggi,
( 14o )
Bottonéra. v. br. fig. Ventraja, Pancia. P. es. Gelàa per Stocchin e Stracchin sig. 4 r.
El tal l'è longh de bottonera; ghe ne D. SARDI.
voeur a mantegnill! Egli ha gran ven Gesètta. Chiesetta. V. Gesicelì nel Voc.
traja; epperò troppo ci vuole a cibarlo. VIL. Gessón. NB. Se gesson è anche la terra
Bozzerént. v. br. Bilenco. Chi ha le gambe di Maresso e de'contorni che risponde
torte. VILLA. nelle quì accennare qualità, è fertile
Broccà e Bloccà. v. br. Cogliere. Colpire. epperò non simile negli effetti al ſer
Acchiappare VILLA. rett. STRIGELLI.
Brustiàtt.... Chi raccoglie strigio (striggia) Ghitarista. Sonator di chitarra. D. SARDI.
per farne spazzole (brusti), granatini da Ghicc(La batt d'on) per Abaaghicc. D.SAR.
pescar bozzoli, e simili. Giraffin. . . . . Sp. di soprabito assai corto
Bùgna per Boeigna. V. nel Voc. con due tasche per davanti e un taschino
Bugnà. v. cont. br. Brogliare. - al petto sinistro. D. SARDI.
Capìn. v. br. Appicco. Appiglio. Giussumìn. . . . . Quel vano che rimane
Capin. v. br.... Che sa farsi valere. nella tabacchiera là dove altri ha messo
Cartón (Leng de soravia del . m. br. . . . le dita per prendere tabacco D. SARDI.
Recitare il contenuto di un libro – Vale Grondà. Sin. di Grondonà. V.
anche . . . . Essere molto innanzi nel Inzigadór. Aizzatore – Sollucheratore San
saper leggere. VILLA. Istérich. Isterico. Maa isterich. Istersuo.
Cattasù. V. in Marcida nelle Giunte. D. SARDI.
Ciappà. . . . Contrarre non solo de'co Istess istessisc. Stesso stessissimo.
lori si dice, ma d'ogni altra qualità: Liſroccà o Fà el lifrocch. Oziare. Sire
così Ciappà elfort, el muffe sim. STRIG. scioperato per abito.
Coeür (Avegh duu). Andarci con due cori a Ligà. Metter prigione. D. SARDI.
fare, credere, ec.(Caro Let neg. III, 1o5). Ligassela al did. V. Did nel Voc.
Coladór. V. in Marcida nelle Giunte. Magéngh. Madornale. D. SARDI.
Corlàsc. v. br. sin. di Merlàsc. V. VILLA. Magra (Falla o Fassela). Farla magra. Sal
Crós (in) ag. L'è cros, l'è lettera, l'è Maguttàja. . . . Nome collettivo dispre
semper soa. V. Sò nelle Giunte. giativo denotante Brigata di manovali,
Fassinà. Far fascine. Affasciare? Affascinare? tutto il marame de muratori.
Firlonféra (Oma). Filattera. D. SARDI. Màjstra per Maèstra sig. 6. V. nel Vcº
Fochi romani. Sin. di Foco rosso. V. nelle C. Màn (Ced la). Ceder la mano. D. SARDI.
Foghètti (I). . . . Con questo nome demo Manascià per Minacciare. D. SARDI.
riamo una Brigarella di sonatori mezzo Mangiàda. Giunteria. Trufferia. D. SARDI.
mascherati che girano nelle sere di car Patatigh patatagh.... Voci initative denº
nevale per le case di chi ama spassarsi, tanti il suono di certi colpi. D. Santi,
mostrando la lanterna magica e dando Peveràda. . . . . Sp. di salsa all'inglese
altri simili passatempi. con fortissimo sapore di pepe. D. Sannº
Gàba (in). Credo che potrebbe giungere Peverin. V. Salin del pever in Salin.
ad otto braccia così l'alta, come l'or Pianadùra. Piallatura. D. SARDI.
dinaria, e la bassa. STRIG. Piazzée (in) corr. colei in colui.
Gaioffà e Ingajoffà. Intascare. D. SARDI. Poccigà, Poccigàda, Poccigh, Poccigº
Galbée (Ross come on). NB. Il Gallee è Pottinicciare. Pottiniccio. Chi potutº
giallo; quindi la frase parrebbe ironica D. SARDI.
e significar giallore; epperò non conver Polpett de magher, sch. Ranolacci D.Saº
rebbe la traduzione che par di rame; per Poltisciàa, Poltisciada. Appiastricciato, Ap
chè il rame è rubicondo davvero. STRIG. piastricciamento. D. SARDI.
Galée e Galér e Galéra. . .. . Sp. di bigon Ras'ciadùra. Raschiatura. D. SARDI.
ciuolo da vino. VILLA. Tutt'insenma. In complesso,
Galettéra non è da dirsi una parte del Tutt alface. Tutti quanti.
filatojo. STRIGELLI. Varoeul (I segn di). V. Sègu nel Voc.
Garavée. v. br. Mucchio di ruderi. Il lat. Vascàda e Vàsco. Sin. di Vappada e Wºr
Rudetuum. VILLA. po. V. nel Voc. D. SARDI.
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IE LE N CO
DEI
SIGNORI ASSOCIATI
A L
VOCABOLARIO.
Non è improbabile che, ad onta d'ogni diligenza, si
possano rilevare in questo Elenco ommissioni od errori così
individuali come titolari. Qualora i Signori Associati cui si
riferissero si compiacciano farne avvertito l'Autore del Vo
cabolario, egli si farà un dovere di rettificarli.
SIGNORI ASSOCIATI IN MILANO,
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Acquanio Carlo, Impiegato nell'I. R. Tribunale Biffi Ingegnere Gaetano, Impiegato nella ſ. R. Di
di Prima Istanza. rezione generale delle pubbliche costruzioni.
Adamoli Pietro. Binaghi Giuseppe, Ragioniere.
Agrati D. Giovanni. Bini Francesco, Rogioniere.
Airaghi Gaetano. Bisi Carolina, Pittrice.
Airoldi Ragioniere Anbrogio, Impiegato nell' I. Biumi Matteo, Avvocato.
R. Contabilita centrale. Bolgeri pottor Gio. Battista, Notaio.
Airoldi Canonico D. Cesare. Bollati Giuseppe, Librajo.
Alberti Giuseppe, Dottor fisico. Bolognini conte Pio.
Albini Giuseppe, Ragioniere. Bolter Pasquale, Maestro elementare privato.
Alfieri Carlo, Dottor fisico. Bonomi Luigi.
Alfieri Filippo, Ingegnere. Bonsignore Enrico, Maestro.
alloggi Rag. Achille, imp.º nell'I. R. contº cent.” Bordini Rag. Antonio, Imp.º nell'I. R. Cont.º cent.
Aloardi Pietro, Ragioniere. Borghi Giuseppe.
Aluisetti Architetto Giulio, Socio d'arte dell'I. Borgia Contessa Luigia.
R. Accademia di belle arti. Borletti Massimiliano, Impiegato presso la Con
Ambrosini Pietro, Ragioniere, per copie a. gregazione Municipale.
Ambrosoli Pietro, Ragioniere. Borri Conte.
Annoni Saturnino. Borromeo Conte Renato, I. R. Ciambellano, Ca
Annoni Pietro, Ragioniere. valiere dell'Ordine Gerosolimitano, e Direttore
Annovazzi Angelo, Possidente. dell' I. R. Conservatorio di musica.
Antolini Gio. Battista, Maestro elementare priv. Borroni e Scotti, Tipografi.
Appiani Andrea, Pittore. Borsa Antonio, Ragioniere,
Arese Conte Marco. Borsi Costantino,
Arpesani Dottor Paolo, Medico chirurgo. Bossi Dott. Giuseppe, Maestro nell'I.R. Scuola Norm.
Aschieri Giovanni, Ragioniere. Bossi Giuseppe Alberto, Ragioniere.
Daini Giuseppe. Bossi Luigi.
Baldoli Rag. Antonio, Imp.º nell'I. R. Cont.º centº Botta Pasquale.
Balsamo Marchese Michele. Brambilla Barisoni Nina.
Barni canonico D. Gaetano, Professore di Reli Branca Carlo, Libraio, per copie 5 residue a lui.
gione nell' I. R. Liceo di Sant'Alessandro. Bravetta Santo , Tipografo.
Barni Carlo. Brenna Giovanni, Commerciante.
Bassi canonico D. Angelo, coad in San Babila. Brenna Giovanni, I. R. 1.° Tenente Iagº Geografo.
Bassi Calisto, Poeta degl'II. RR. Teatri. Brera Giuseppe, Imp.º nell'I. R. Cont.º centrº
Bassolo D. Paolo, Impieg, nell'I. R. Cont.º cent.” Brey Ingegnere Architetto Gaetano, Membro di
Bazzoni Gio. Battista, Aggiunto all'I. R. Pret.“ urb. varie società scientifiche.
Beccaria Marchese Giulio, Deputato alla Con Bridi Carlo, Speditore nell' I. n. Direzione ge
gregazione Centrale, ecc. nerale delle pubbliche costruzioni.
Bellani D. Carlo, Sacerdote, per copie 2. Brioschi Giovanni, Capo dell'I. R. Ufficio del bollo.
Bellotti D. Felice, Membro dell' I. R. Istituto, Broglio Angelo, Cassiere nella 1. R. Dir.º delle Poste.
consigliere dell'I. R. Accademia di belle arti. Caccia D. Carlo, Proposto Parroco di S. Satiro.
Bellotti Ragioniere Agostino, Impiegato nell' I. Cadolini D. Achille.
R. contabili a centrale. Cagliani Pasquale, Ragioniere.
Benussi-Bossi Antonio, Possidente. Caimi Agostino, Ispettore alle mobiglie della I. R.
Bergola Rag. Paolo, imp.º nell'1. R. cont.º centº Corte.
Ceruti Giuseppe, Ingegnere. Del Maino Gaspare, Dott. in matem.º, per espie 2.
Cervieri Giovanni. Del Ponte Antonio, Imp.º nell'I. R. cont.º centº
Chiappa Gaetano, Ingegnere. De Marchi Gherini, Ragioniere.
Chiesa Carlo. De Mattei Margherita.
Chiesa Gaetano, Ragioniere. De Micheli Luigi.
Chiossi D. Margherita, nata Vitali. De Minonzi D. Marietta, nata Gherardini.
Chiusi Giuseppe, Tipografo. De Simoni D. Giuseppe, commendatore dell'or.
Cicoli Alessandro. pontif di S. Gregorio il Grande, console po-tificie
Cighera Francesco, Possidente. Dipartimento Parravicini nell'I. R. Cererno.
Cipollini Angela, Direttrice di una casa d'edu Dugnani Carlo, Dottor fisico.
cazione femminile. Dumolard e figlio L. Librai.
Citterio Francesco, Incisore. Durelli Camilla, Maestra nell' I. R. Scuola E.
Civelli Giuseppe, Professore di calligrafia. M. Femminile di Scn Giorgio al Palazzo.
Clerici Nobile Paolo. Erba Carlo.
Colombani Alessandro, Ingegnere. Fattori Ambrogio, Maestro elementare Prirato
Comerio Giuseppe. Favini Andrea, Ragioniere.
Confalonieri D. Giuseppe, Sacerdote. Favini Dottore, Imp.º presso la congr. Muns
Constantin Lorenzo, Imp.º nell'1. R. cont.º centrº Fè Nobile Camilla.
Conti Ragioniere Giuseppe Antonio, Impiegato Ferrandi Gaetano.
nell' I. R. Contabilita centrale. Ferrario Angelo.
Conti Luigi. Ferrario Luigi, Imp.º nell'r. R. cont.º cent.-
Corneliani Dottor Antonio, Notafo. Ferrario Pompeo, segretario nell'1. R.Mag.° cam.-
Corti Enrico, Dottore. Fiocchi Pietro, Ragioniere.
Crescentini Nob. Pace, Impiegato nell'I. R. Di Fioroni Giacomo, Possidente.
rezione degli Archivi. Fischer Gio., Maestro privato ginnasiale.
Crespi Giuseppe, Librajo. Formenti D. Gio. Battista, I. R. consigliere,
Crippa Francesco, Vicesegº presso la Cong. Mun.° Commissario Superiore di Polizia.
Cristoforetti Luigi. Fornara Giulio Cesare, Dottor in legge.
Crivelli Pietro, Avvocato. Foscarini Benedetto, Possidente.
Crivelli Gioacchino. Frasconi Giovanni, impiegato.
Crivelli G. Antonio. Frigerio D. Antonio, canonico.
Croff Girolamo, Ragioniere. Frigerio Angelo.
Crosio Giuseppe, Ingegnere. Fumagalli Stefano.
Crosti Luigi. Gaggi Carlo, Caporagioniere dell'Amministrazione
Curti Adele. del V ospedal maggiore.
Cusani Rag. Pietro, Imp.º nell'1. R. cont.º cent.e Gagliati Giuseppe, Ragioniere.
Cusani Visconti Marchese Francesco. Galimberti Filippo, studente privato in legge.
D'Adda Marchese Girolamo. Gallarati D. Carlo.
l'Adda Marchese Giuseppe. Galli Carlo, Maestro nell'I. R. Scuola Normale.
Dagua D. Silvio, Professore giubbilato. Gargantini Giuseppe.
Danzi Giovanni, Dottor fisico. Gariboldi Agostino, Impiegato nell'i. R. Dire
De Bernardi D. Filippo, Sacerdote. zione generale del Censo.
De Cagnola D. Gio. Battista. Gatti Pietro, Imp.º nell'I. R. contabilita centrale
Cemmi sacerdote Professore D. Lnigi, Catechista Magnaghi Carlo, Imp.º nell'I. R. contº centrale.
nell'I. R. Ginnasio di Sant'Alessandro. Malacrida Carlo, Imp.º nell'I. R. cont.º centrale.
Gherardini D. Giovanni, Membro dell' I. R. Malatesta Realino Santo, Librajo.
Istituto di scienze, lettere ed arti. Malortiz Giuseppe Cesare.
Ghianda Angelo. Mangiagalli Dottor Ambrogio, Notajo coadiutore
Gliotti Cristoforo, Mercante d'oro. nell'I. R. Archivio notarile.
Ghiotti sae. Prof. D. Tomaso, Maestro di lingua Mangili Innocente, Negoziante Spedizioniere Com.°
e lett. it. e storia nell'I. R. Collegio delle fanciulle. Mantegazza Nobile Giovanni, Commendatore.
Ghirlanda Nobile Carlo. Mantegazza Gio. Battista.
Gira D. Eugenio. Manzoni Alessandro, Membro dell'I. R. Istituto,
Giroldi Giuseppe, Ragioniere. Socio onorario dell'1. R. Accademia di belle arti.
Giulini Conte Cesare. Manzoni D. Luigi, Imp.º presso la Cong. Men.-
Giussani Giovanni, Negoziante. Manzoni Rag. Giuseppe, Imp.º nell'I.R. Cont. cent.
Giussani Giuseppe, Ingegnere. Marchesi Placido, Praticante Ragioniere.
Giusti Dottor Emilio, 1. R. Attuario fiscale. Marchesi Professor Pompeo, consigliere ordin.
Gnecchi Dottor Giuseppe. dell'I. R. Accademia delle belle arti, e Cava
Goré Ambrogio, Ragioniere. liere di più ordini esteri.
Gori D. Pietro, I. R. consigliere Aulico Procura Marenesi Ercole, Professore.
tor Camerale. Marenzi Giacomo, Professore di lingua e lette
Gozzi Timoleone, Dottore. ratura tedesca nello Stabilimento Racheli.
Grasselli Antonio. Mariani Rag. Alessandro, Imp.º nell'I.R. cont. cent.
Grassi Francesco, Liquidatore presso la Cassa Mariani Giovanna.
dell'I. R. Monte Lombardo-Veneto. Marinoni Nob. Giorgio, Segretario presso la Con
Griffini Romolo, Studente. gregazione centrale.
Grossi Sac. D. Gioacchino. Marocco Alessandro, Ingegnere,
Grumelli Pedrocca Nob. Fermo, Corte Palatino, Marocco Ambrogio, Maestro element. comunale.
Vicesegretario nell'I. R. Magistrato camerale. Marocco Carlo, Ragioniere.
Guillard, Ingegnere. Maroni Sac. D. Eugenio, coadiutore a Santa Ma
Guscetti Severino, Dottore. ria del Carmine.
Her Giuseppe. Martelli Antonio.
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