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Alla fine del Settecento la chitarra conosce un’epoca di grandi trasformazioni, prime fra
tutte quelle legate all’organologia. Con l’introduzione della sesta corda e il passaggio da
corde doppie a semplici si impone un modello detto «chitarra francese» che conquista i più
importanti chitarristi compositori italiani e spagnoli dell’epoca – Carulli, Molino, Giuliani,
Aguado e Sor , fra i più noti ed importanti. L’Italia, culla dell’Opera lirica, induce ad una
migrazione dei Maestri di chitarra in Francia e principalmente a Parigi , dove nei primi
decenni dell’Ottocento, assistiamo ad accese rivalità fra i maestri che si contendono la
ribalta concertistica , la benevolenza degli editori nonché degli allievi dei “salotti buoni”.
Sandro Volta,
liutista e chitarrista italiano è considerato dalla critica internazionale fra i più rappresentativi studiosi e interpreti dei repertori dal
Rinascimento al Classicismo su “strumenti d’epoca”. Le sue recenti monografie su Marco dall’Aquila, Francesco da Milano e le
prime edizioni a stampa di Intavolature di Liuto di Ottaviano Petrucci( Francesco Spinacino, Joan Ambrosio Dalza e Franciscus
Bossinensis) edite dalla major discografica Brilliant Classics, vengono regolarmente divulgate dalle principali emittenti: da Radio
France a ABC.
E’ imminente l’uscita del “Lautenbuch” adespoto, trascritto dal musicologo Oscar Chilesotti e dell’integrale delle Opere per liuto di
John Dowland.
Sandro Volta, segnalato con il Diapason d’Or è 1prize al Gold Theatre di San Francisco e vincitore del Grand Prix du Disque di
Parigi(1994) uno dei più prestigiosi riconoscimenti nell’ambito discografico.