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Il Libro d’oro de! Musicista % Fondamenti fisici, storici, estetici dell’arte (con disegni ed esempi musicali) He (Corso UNH. nae StRimentisT? K PREPARATORIO Pee ComrosiToRt) (QUARTA EDIZIONE) 1930 G. RICORDI E ¢. MILANO. PREFAZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE (1915)~ Quelli contenuti in questo libro non sono che gli appunti delle mie lezioni che — questo @ ormai it ferzo anno — vado impartendo ai miei alunni in- terni del Conservatorio di Santa Cecilia in Roma: oppunti quali tulti i miei alunni posseggono tra- scrifti dalla mia tion voce ned lore quaderni. Siccome questi appunti mi sono stali da molte parti ¢ insistentemente richiesti, li pubblico. L'anno scorse ottenni di ripetere — con ottimo fratto — le mie lezioni anche per le persone estra- nee {cio’ non altrimenti iscritte) al Conservatorio, ¢ diedi a tale corso il titolo di Corso di cultura per mu- sicisti. Dico questo per riassumere in brevi parole quale 2 Ia natura ¢ il carattere del corso medesimo. Carattere eminentemente pratico e artistico. Esso ciog mira a fornite ai giovani aspiranti musicisti, ea tutte le persone che comunque voglion dedi- carsi alla musica, quelle cognizioni di fisica, storia ed estetica musicale che sono indispensabili per comprendere le basi dell’arte e¢ della tecnica, per conoscere la natura della materia e degli strumenti che si adoperano, per sapere quale strada si per- corre ¢ a quali mete si pud aspirare, per potere in- somma escreitare la professione ¢ coltivare l'arte in modo intellicente, nobile ¢ fecondo, Cid at ha lmposte, stintende, unu scelta nel va- sto contenuto delle discipline sopra nominate, Ma — questo & il punto importante — tale seelta nen ha costato a me alcuno sforzo, 2 avvenuta in me automaticamente, naturalmenie. E cié per una ragione semplicissima, Cha io ven- go dal Conservatorio, in un Conservatorio ho com- piuto lintiero corso di composizione, io stesso suo- no gli strumenti ed eseguisco la musica, son vis- sulo sempre fra featri e concerti, fra orchestre, ban- de e cori; ¢ dallo stretto contaito con i miei com- pagni prima e colleghi poi, compositori ¢ professori 4 TRRVAZIONG ALLA PRIMA KDIZIONK d'orchestra, cantanti ¢ pianisti, dalle demande che mi son sentito rivolgere, dagli ostacoli che ho su- perato ¢ visto superare, dagli inconvenienti che ho osservato, dalla mia diretta esperienza interiore ed esteriore insomma, ho imparato a conoscere alla Prova del Jucco quali cognizioni, oltre a quelle pu- ramente meccaniche, sono utili ¢ indispensabili al musicista, e quali inutili, superfiue ¢ anche dan- tose, fo non faccio in altre parole che spartire coi gio- vani — che nei Conservatori italiani percorrono la stessa via da me percorsa e aspirano a diventare musicisti: pienamente padroni della loro arte — quel pane che io ho conquistato a frusto a frusto; quel pane che la mia esperienza di lavoro artistico, di lotte combattutc, di difficolta vinte ha fatto car- ne della mia carne e¢ sangue del mio sangue, ¢ che to credo in coscienza utile ¢ necessario a loro come Uho trovate utile e necessario a me, Da cid il valore ¢ lori:inalita di questo lavoro; valore ed originalité che possono non essere affer- roti dai parassiti incompetenti e verbosi della no- stra arte, ma che invece sono avvertiti ¢ sentiti im- mediatamente dai veri musicisti, come i risultati del mio corso dimostrano. Dal quale rifuggono, come il diavolo dall’acqua santa, tutte le pedanterie, fe piccinerie, le saccen- terie, le superfluitd, gli sfoggi di erudizione di cut son carcht molit Hbri def yenere, che (per nen es- sere espressioni di vita vissuta, ma vacue ed aride compilazioni) hanno contribuito a radicare nell’am- biente musicale italiano il dispregio e l’odio per questi studi, che hanno invece un valore fattivo grandissimo pel musicista ¢ la cui mancanza ¢ il cui discredito hanno influito certamente non poco sul- Vatiuale disorientamento dei compositori italiani, Non elenchi di date ¢ di citazioni dunque, non filastracche di nomi che solo la zelanteria di certi

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