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del 1907; suo padre era Guillermo Kahlo Kaufmann (nato Carl Wilhelm Kahlo; 1871-
1941), un fotografo tedesco, nato a Pforzheim (nell'odierno Baden-W�rttemberg) da
Jakob Wilhelm Kahlo, gioielliere e Henriette Kaufmann, emigrato in Messico nel
1891, mentre sua madre era Matilde Calder�n y Gonz�lez (1876-1932), una benestante
messicana di origini spagnole e amerinde. Frida fu una pittrice dalla vita
travagliata. Le piaceva dire di essere nata nel 1910, poich� si sentiva
profondamente figlia della rivoluzione messicana di quell'anno e del Messico
moderno. La sua attivit� artistica ha avuto di recente una rivalutazione, in
particolare in Europa, con l'allestimento di numerose mostre. Affetta da spina
bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiarono per poliomielite (ne
era affetta anche sua sorella minore), fin dall'adolescenza manifest� una
personalit� molto forte, unita a un singolare talento artistico e aveva uno spirito
indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale.[1] Studi�
inizialmente al Colegio Alem�n, una scuola tedesca, e nel 1922, aspirando a
diventare medico, s'iscrisse alla Escuela Nacional preparatoria. Qui si leg� ai
Cachuchas, un gruppo di studenti con un berretto come segno distintivo, sostenitori
del socialismo nazionale, e incominci� a dipingere per divertimento i ritratti dei
compagni di studio. Il gruppo ammirava il rivoluzionario Jos� Vasconcelos e si
occupava in particolare di letteratura; molte attenzioni erano riservate
soprattutto ad Alejandro G�mez Arias, studente di diritto e giornalista, capo
spirituale e ispiratore dei Cachuchas e di cui Frida si innamor�.
In quegli anni al marito Diego furono commissionati alcuni lavori negli USA, come
il muro all'interno del Rockefeller Center di New York, e gli affreschi per la
Esposizione universale di Chicago. A seguito dello scalpore suscitato dall'affresco
nel Rockefeller Center, in cui un operaio aveva il volto di Lenin, gli furono
revocate tali commissioni. Nello stesso periodo del soggiorno a New York, Frida si
accorse di essere rimasta incinta, per poi avere un aborto spontaneo a causa
dell'inadeguatezza del suo fisico: ci� la scosse molto e decise di tornare in
Messico col marito. I due decisero di vivere in due case separate, collegate da un
ponte, in modo da avere ognuno i propri spazi "da artista". Nel 1939 divorziarono a
causa del tradimento di Rivera con Cristina Kahlo, la sorella di Frida.[1]
Diego torn� da Frida un anno dopo: malgrado i tradimenti disse che non aveva smesso
di amarla. Le fece una nuova proposta di matrimonio che lei accett� con riserve, in
quanto era rimasta pesantemente delusa dall'infedelt� del coniuge. Si risposarono
nel 1940 a San Francisco. Da lui aveva assimilato uno stile na�f, che la port� a
dipingere piccoli autoritratti ispirati all'arte popolare e alle tradizioni
precolombiane. La sua intenzione era, ricorrendo a soggetti tratti dalle civilt�
native, di affermare la propria identit� messicana.[1] Identit� messicana evidente
anche nel suo modo di vestire. Infatti, Frida si ispirava al costume delle donne di
Tehuantepec, un comune di Oaxaca, che ha una reputazione di "societ� matriarcale".
Le donne comandano i mercati locali e sono famose per deridere gli uomini.
Probabilmente questo � stato uno degli aspetti che ha catturato maggiormente la sua
attenzione.
Frida Kahlo con il marito Diego Rivera nel 1932, foto di Carl Van Vechten.
Il suo dispiacere maggiore fu quello di non aver avuto figli. La sua appassionata
(e all'epoca discussa) storia d'amore con Rivera � raccontata in un suo diario.
Ebbe numerosi amanti, di ambo i sessi, con nomi che nemmeno all'epoca potevano
passare inosservati: il rivoluzionario russo Lev Trockij e il poeta Andr� Breton,
fra i tanti altri e altre. Fu amica e probabilmente amante di Tina Modotti,
militante comunista e fotografa nel Messico degli anni Venti. Molto probabilmente
esercitarono un certo fascino su Frida Kahlo anche la russa Aleksandra Kollontaj
(1872-1952), che visse in Messico dal 1925 al 1926 come ambasciatrice di Mosca, la
ballerina, coreografa e pittrice Rosa Rolando (1897-1962) e la cantante messicana
Chavela Vargas (1919-2012).[2] In Messico, durante il periodo post-rivoluzionario,
le donne della generazione di Frida Kahlo arrivavano all'emancipazione
principalmente per il tramite della politica; probabilmente anche per la stessa
ragione la pittrice si iscrisse al Partito Comunista Messicano. Inoltre, come Sarah
M. Lowe afferma, �il partito presentava anche un'altra attrattiva: la presenza e la
militanza di numerose donne dinamiche la cui indipendenza e autodeterminazione
possono aver incoraggiato la pittrice a unirsi a loro�.
Nel 1953 Frida Kahlo fu tra i firmatari (con Bertolt Brecht, Dashiell Hammett,
Pablo Picasso, Diego Rivera, Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir e papa Pio XII)
della richiesta di grazia per i coniugi Rosenberg, comunisti americani condannati a
morte e poi giustiziati a New York per presunto spionaggio a favore dell'URSS.[3]