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CORSO FORMAZIONE

per
AUTISTI DI AMBULANZA

CONSIGLI DI GUIDA E COMPORTAMENTO

A cura della Commissione Autisti

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COMPORTAMENTO GENERALE

Il porsi alla guida di un automezzo adibito al soccorso non è come


il mettersi alla guida della propria autovettura, comodamente
seduti con parenti ed amici, ma è l’assumersi categorico di
determinate responsabilità nei confronti delle persone che
trasportiamo e degli altri utenti della strada; quindi dei nostri
colleghi di squadra, dell’Associazione, delle strutture sanitarie
e soprattutto delle persone, pazienti o feriti, che andremo a
trasportare, persone che soffrono di qualche patologia o trauma,
che nella maggior parte dei casi sono abbastanza preoccupate per
quanto sta loro accadendo e che quindi non si devono allarmare per
il comportamento di chi è alla guida del mezzo che li trasporta,
bensì devono essere ospitate sui nostri mezzi con tutte le cure ed
il rispetto del caso.
Occorre perciò trasmettere a queste persone che noi, nel poco
tempo che li abbiamo a bordo, siamo a loro disposizione, cerchiamo
di capire i loro problemi e per quanto è nelle nostre possibilità
facciamo di tutto per aiutarli ad alleviare le loro sofferenze,
dobbiamo quindi trasmettere loro un senso di fiducia e sicurezza,
adottando prima di tutto una guida fluida e tranquilla, “ senza
scosse “.

Il malato ha diritto, considerando tutti i possibili problemi e le


preoccupazioni che lo assillano, a non essere in apprensione anche
per il comportamento di chi è alla guida del mezzo che lo sta
trasportando.

La posizione di guida di un’ autoambulanza, così come per


qualsiasi furgone, essendo rialzata rispetto ad una normale
vettura, permette di vedere la strada anche in distanza, ciò ci
consente di prevedere eventuali pericoli derivanti dalla
circolazione dei veicoli che ci precedono, permettendoci di
effettuare manovre atte ad evitarli senza danno per nessuno;
risulta evidente che questa situazione ci deve portare a scegliere
traiettorie di circolazione atte ad evitare ingorghi, mantenendo
sempre, specialmente in urgenza, la “ corsia “ centrale della
carreggiata, potendo così, all’occorrenza, spostarci senza danno e
manovre improvvise a destra o sinistra per proseguire il nostro
viaggio.

L’uso delle ambulanze in servizio ordinario è stabilito da un’


ordine di partenza stilato dal Responsabile del parco macchine, il
Personale addetto al Centralino è tenuto a farlo rispettare, l’
Autista è quindi obbligato a seguire le istruzioni impartite dal
Centralinista di turno sia per il servizio che per il mezzo da
usare per lo stesso.

Durante la guida le eventuali comunicazioni radio devono essere


fatte dal Volontario che siede accanto all’ Autista, ciò sia per

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evitare distrazioni dalla guida, ma anche perchè il Codice della
Strada lo vieta.

Nel caso ci recassimo sul luogo di un incidente stradale, ma


generalmente in tutti i casi, posizioneremo l’ ambulanza lasciando
il motore acceso ed i girevoli in funzione, a protezione della
squadra, in una posizione che non ostacoli l’arrivo di eventuali
altri automezzi di soccorso e comunque in modo che si possa
ripartire velocemente se ce ne fosse la necessità.
Se ravvisassimo, nell’avvicinarsi al luogo dell’ evento, una
condizione di pericolosità per noi stessi e/o le persone presenti,
o una condizione che non ci permetta di operare, avviseremo
prontamente la Centrale operativa 118, spiegando il genere di
pericolo e le motivazioni di quanto sopra, la quale provvederà ad
inviare sul posto le Autorità o gli Enti preposti all’ evento
segnalato; ricordiamoci che a noi compete il soccorso sanitario,
non siamo agenti preposti all’ordine pubblico e che non dobbiamo
rischiare la nostra incolumità.

Al momento di uscire per un servizio, sia esso ordinario che


urgente, ci si aggiusta comodamente al posto di guida, effettuando
tutte quelle manovre che ci permetteranno di avere visibilità e
comodità di movimento, di conseguenza fluidità di guida,
accenderemo la radio, comunicheremo il mezzo che stiamo usando,
fermo restando che useremo quello comunicataci dal Centralinista,
metteremo in funzione gli avvisatori di emergenza se previsti, ci
allacceremo le cinture di sicurezza, controlleremo che anche gli
occupanti il vano sanitario le abbiano allacciate, avvieremo il
motore tenendo il mezzo frenato, ed avuto il consenso alla
partenza ci recheremo sul luogo dell’ intervento.Lì giunti,
comunicheremo dell’ arrivo sul posto, prenderemo il paziente, con
il paziente a bordo ci recheremo al luogo di destinazione,
controlleremo che il modulo T S 1 sia completato in ogni sua parte
e timbrato ed al momento di rientrare in Sede daremo il “ libero”,
il luogo da dove rientriamo e la condizione di operatività dell’
Ambulanza.
Rientrati in Sede, insieme agli altri componenti della squadra,
reintegreremo le dotazioni dell’ ambulanza in modo che sia pronta
per un’ altro servizio; è obbligatorio il controllare tutta l’
ambulanza quando si inizia il turno di servizio così da non
trovarsi a sorprese una volta giunti sul luogo dell’ intervento.

L’autista è l’ultimo a salire a bordo, avendo controllato che


tutte le portiere sono chiuse !!

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Nel caso la nostra ambulanza dovesse avere un guasto o più
semplicemente forare una gomma, chiameremo prontamente la Sede che
prenderà provvedimenti per proseguire il servizio, se al rientro o
all’inizio del servizio riscontrassimo problematiche al mezzo
giudicate pericolose, non parcheggeremo il mezzo in partenza e con
le chiavi all’ interno, bensì in disparte o in garage marcia
avanti, toglieremo le chiavi ed avvertiremo il centralinista che
provvederà a comunicarlo al Responsabile e/o al meccanico; se
dovessimo urtare un veicolo con il nostro mezzo, non essendo in
urgenza, ci fermeremo e daremo i nostri dati al conducente
dell’altro veicolo se presente, altrimenti lasceremo un biglietto
sul veicolo stesso; se fossimo in urgenza, valutando il caso
lasceremo la comunicazione o un volontario sul posto oppure
avviseremo la Sede al nostro rientro, cosa questa che deve essere
comunque fatta sempre, così come si deve far presente ogni danno o
anomalia del mezzo che usiamo o abbiamo usato. L’autista é
esonerato da tutti I servizi fino a quando non ha provveduto a
dare informazioni del mezzo alla persona preposta (Responsabile
del parco macchine); coloro che non ottemperano a queste
disposizioni saranno sottoposti a sanzioni disciplinari a norma di
Regolamento

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LA GESTIONE DELLE PERSONE PRESENTI

Spesso la squadra di soccorso si trova ad operare in presenza di


altre persone, le quali possono, involontariamente, con il loro
comportamento, ostacolare e quindi compromettere l’operazione di
soccorso. In considerazione di ciò dobbiamo essere in grado di
gestirli correttamente in modo da evitare situazioni pericolose.
A ben vedere, chiunque sia presente in uno scenario a rischio, non
avendo avuto una formazione corretta sul comportamento da tenere,
costituisce un pericolo potenziale.
Per la corretta gestione dei presenti occorre essere prima di
tutto riconoscibili, quindi indossare la divisa, essere
professionali; a volte non basta declinare la propria qualifica,
magari urlando, occorre invece essere autoritari, convincenti e
sicuri non dando adito a fraintendimenti. Sarebbe opportuno
chiedere poche cose, ma con fermezza, ad esempio far notare
chiaramente che restando in quella posizione si intralcia l’opera
di soccorso, ricordiamoci che coloro che si fermano a curiosare,
magari su un intervento su strada, sono vittime dell’ ignoranza,
ed è probabile che se sono coinvolte, magari in manovre semplici,
potremo avere un’ aiuto in più e di conseguenza degli scocciatori
pericolosi in meno.
Risulta evidente che quanto sopra sarebbe compito delle Autorità,
ma non sempre sono presenti sul luogo dell’ evento.
E’ chiaro anche che il nostro compito quali Soccorritori è quello
appunto di portare soccorso, ma quale soccorso potremo dare se
ostacolati nelle nostre azioni?
Pertanto non sottovalutiamo l’ esigenza di quanto sopra per
stabilizzare la scena dell’ evento, in attesa, se non presenti,
delle Autorità preposte a ciò.
Quindi la corretta gestione dei presenti sul luogo ha lo scopo di:
ridurre il rischio che gesti inconsulti, magari abitudinari,
creino una situazione di pericolo, (ad esempio accendere una
sigaretta sul luogo di un incidente stradale); lasciare libero il
luogo dell’ evento in modo da
non ostacolare l’ arrivo di altri eventuali mezzi o l’ esecuzione
delle manovre di soccorso; impedire che vengano distrutti indizi o
prove per l’avvio di indagini da parte delle Forze dell’ordine
ecc…, non ultimo impedire l’esposizione al rischio di persone non
direttamente impegnate alle operazioni in atto.

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COMPORTAMENTO IN STRADA

L’uso dei dispositivi supplementari d’emergenza, sirena e


girevoli, è regolato da precise disposizioni del Codice della
Strada, Art. 177 c. 1, gli stessi devono essere usati
congiuntamente e solo nei casi di urgenza e/o emergenza, sia di
giorno che di notte.
L’articolo 177 comma 2, ci consente, quando siamo in servizio
urgente, di non rispettare quanto disposto per i normali veicoli,
a parte le segnalazioni degli agenti preposti al traffico,
dobbiamo però usare tutta la prudenza ed il buonsenso possibile,
perché se ci permette di non rispettare un semaforo rosso facendo
obbligo agli altri conducenti di darci precedenza, potrebbe
esserci chi non ha udito la sirena o non aver visto i girevoli in
funzione.
Ciò comporterebbe una situazione non molto simpatica, e, a parte
il danno sia per coloro che viaggiano sul nostro mezzo, che per
quelle eventualmente coinvolte nell’ incidente che potrebbe
accadere nel caso sopra descritto, ne pagheremmo le conseguenze;
non sempre il veicolo di soccorso ha ragione, pertanto, in
prossimità degli incroci, rallentiamo un po', controlliamo se
possiamo procedere in sicurezza e quindi continuiamo.

COMPORTAMENTO IN AUTOSTRADA

Percorrendo l’autostrada sono obbligatori solo I girevoli, la


sirena non é necessaria, a meno che il veicolo che ci precede
mostri di non avere notato il nostro sopraggiungere e non ci dia
strada. La corsia di emergenza può essere usata per giungere più
velocemente a destinazione, ma anche a servizio effettuato per
evitare una coda, perché essendo il nostro un automezzo di
soccorso potremo percorrerla per rientrare il più presto possibile
in Sede ed essere subito operativi. Il Codice della Strada art.
196 c.12/14 permette ai mezzi di soccorso di effettuare una
inversione di marcia, assicuriamoci che non ci sia una stazione
nelle vicinanze, perché è preferibile arrivare a questa per
giungere sul luogo dell’ evento che rischiare un’ incidente, a
meno che sul posto ci sia una pattuglia della stradale che
provvederà a farci manovrare ecc...
Le ambulanze in servizio presso questa Associazione sono dotate di
Telepass, pertanto useremo le corsie a ciò riservate sia in
ingresso che in uscita dalle autostrade, nel caso però che qualche
ambulanza non ne fosse ancora dotata ci comporteremo come segue
In autostrada i veicoli di soccorso non sono tenuti al pagamento
del pedaggio, per quanto riguarda il servizio in urgenza, di
regola la Centrale Operativa avverte la società autostrade del
nostro passaggio e provvede a farci trovare aperte le sbarre delle
stazioni interessate di norma è una uscita con il personale, ne
consegue che quanto previsto per il normale transito non è da
effettuare.

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INCIDENTE STRADALE

Nell’incidente stradale ci sono diverse caratteristiche comuni


agli interventi “su strada”
All’arrivo sul luogo dovremo posizionare l’ambulanza a protezione
della squadra, ovviamente con i girevoli in funzione per essere
maggiormente visibili, ed il motore acceso in modo di non avere
sorprese al momento di ripartire, quindi nel caso fossimo i primi
ad arrivare sul luogo, ci posizioneremo PRIMA dei mezzi
incidentati, se invece ci fosse già un’altro automezzo, ci
metteremo a fianco, ove possibile, dei veicoli stessi in modo da
poter usufruire rapidamente delle attrezzature necessarie, oppure
oltre l’incidente, in modo da non ostacolare l’eventuale arrivo di
altri mezzi di soccorso, comunque sempre in ZONA PROTETTA.
Una volta posizionati, osserviamo la scena dell’evento valutando
eventuali pericoli esistenti o potenziali, anche attraverso
domande ad eventuali presenti o testimoni, segnalando prontamente
alla Centrale Operativa eventuali ulteriori esigenze; se dalla
valutazione giudicheremo che il nostro intervento sarà valido,
quindi esaustivo, procederemo, altrimenti attenderemo l’arrivo di
personale qualificato continuando comunque a controllare la scena
dell’evento e la gestione dei presenti, mettendo in atto tutte le
procedure necessarie a limitare i rischi d’ intervento.
L’intervento per estinzione di principio d’incendio deve essere
successivo all’allertamento dei Vigili del Fuoco, ricordando che
l’estintore in dotazione è idoneo alle spegnimento solo del
principio d’incendio, quindi non si devono affrontare incendi
coinvolgenti interi veicoli o altro, ma solo quelli che
coinvolgono un vano specifico e ristretto, ad esempio il vano
motore, e devono essere usati in unica soluzione, dopo che si è
avuto accesso al vano interessato. Non serve a niente scaricare
l’estintore sul cofano. Se in presenza di persona incarcerata,
ovvero impossibilitata a muoversi, per esempio in un abitacolo di
un autoveicolo, stiamo attenti al tipo di estinguente che
utilizziamo, se polvere dovremo prima proteggere le vie aeree
dell’infortunato, evitando di dirigere il getto direttamente sullo
stesso, ugualmente dirigeremo l’estintore intorno al soggetto se
l’estinguente è anidride carbonica, pur se la stessa provocherebbe
danni minori che la polvere.
Sempre in caso di intervento per incidente stradale, nel caso
fossimo i primi a giungere sul posto, e salvo situazioni
contingenti, assicuriamoci che il contatto elettrico dell’
autoveicolo interessato sia tolto, prima di tutto girando la
chiave d’ accensione, e se del caso togliendo il contatto
direttamente dalla batteria di alimentazione, ricordandoci di
togliere il polo negativo, ciò per evitare che nella concitazione
della manovra si possa urtare con quanto stiamo usando, una parte
metallica del veicolo provocando un corto circuito, che nel caso
di una fuoriuscita di carburante potrebbe provocare dei seri guai.
Dovremo fare attenzione anche ad altri rischi, ad esempio l’air
bag, di cui molte vetture moderne sono dotate. Non sempre questo
fuoriesce con l’urto, e, dato che funziona tramite una carica

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esplosiva, la stessa si può innescare anche in tempi diversi
dall’urto iniziale, a causa dei movimenti che i soccorritori
devono fare per portare a termine le loro operazioni.
In taluni casi l’automezzo può trovarsi in condizioni di
instabilità, a causa della posizione in cui si viene a trovare
dopo l’evento, per la situazione del terreno oppure anche a causa
di eventi meteorologici, pioggia; neve; ghiaccio ecc.. In questi
casi il pericolo per i soccorritori ed il soccorso stesso è quello
che il veicolo possa muoversi creando appunto situazioni di
pericolosità. Nel corso delle manovre di soccorso, pertanto si
dovrebbe considerare l’idea di stabilizzare il veicolo o i veicoli
incidentati con quanto abbiamo a disposizione, prima di tutto
frenare lo stesso con i mezzi propri (freno a mano, inserimento
della prima marcia) o con quanto abbiamo a disposizione, ad
esempio la corda contenuta nel kit da scasso in dotazione, ma
anche le cinghie di contenimento; l’approccio al soggetto da
soccorrere è subordinato alla sicurezza dell’intervento, quindi
alla necessità di bloccare il veicolo con ogni mezzo a
disposizione, fermo restando che avremo allertato la Centrale
Operativa che invierà sul luogo personale tecnico qualificato
(Vigili del Fuoco), ma in attesa del loro arrivo cerchiamo di
stabilizzare la situazione.
In condizioni normali può essere sufficiente tirare il freno a
mano, ma consideriamo anche la possibilità di inserire “ zeppe “
alle ruote, utilizzando materiale adatto reperito sul luogo. In
caso di ribaltamento del veicolo, consideriamo che potrebbe
ribaltarsi di nuovo a causa dei movimenti necessari all’estrazione
dell’infortunato, pertanto cerchiamo in qualsiasi modo di
stabilizzarlo con quanto abbiamo a disposizione.

Attenzione, non dobbiamo mai rischiare la nostra incolumità, noi


siamo inviati per soccorrere, non per essere soccorsi !

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INTERVENTI IN AMBIENTI CONTAMINATI

Per ambienti contaminati si intendono luoghi nei quali la miscela


che respiriamo, l’ aria, è stata inquinata da elementi chimici che
ne hanno alterato la sua composizione, facendola risultare nociva.
Pertanto, all’arrivo sul posto avviseremo la Centrale Operativa
che invierà sul luogo il personale qualificato, ci asterremo dall’
intervenire se non saremo certi della sicurezza del luogo.
Se il luogo dell’ evento è un ambiente industriale, sicuramente
troveremo allertato il servizio sanitario interno, sarà necessario
chiedere al responsabile del servizio stesso quali sono i reali
pericoli che dovremo fronteggiare e regolarci di conseguenza.
Potremo trovarci a dover intervenire in locali invasi da monossido
di carbonio, il quale è un gas asfissiante ad altissima
pericolosità che si può produrre anche in ambiente domestico, è
inodore e staziona in basso, pertanto l’addentrarsi in ambienti
ristretti per il soccorso di soggetti è pericolosissimo, dovremo
attendere il personale qualificato che provvederà a liberare
l’ambiente.
Un’ altra situazione a rischio in cui potremmo trovarci ad operare
è quella dei locali invasi da gas infiammabili, quelli più comuni,
ad uso domestico, sono il G.P.L. ed il Metano, tutti e due
altamente infiammabili hanno un comportamento diverso. Il G.P.L.
(gas di petrolio liquefatto) è più pesante dell’aria, si deposita
in basso ed è difficile da eliminare. Il Metano invece è leggero e
si disperde facilmente aereando i locali, in tutti e due i casi si
deve avvertire la Centrale Operativa che allerterà i Vigili del
Fuoco.
Nel caso di estrema urgenza facciamo attenzione ad eliminare ogni
possibile forma di innesco prima di aereare i locali, dato che
proprio al momento dell’aereazione si forma quella miscela aria
gas che può provocare l’incendio o l’esplosione; infatti tutti i
gas incendiano o esplodono quando si ha una miscelazione ottimale
con l’ aria.
Ricordiamoci che le possibili cause di innesco sono date fra
l’altro da apparati ricetrasmittenti; telefoni cellulari;
lampadine o torce portatili; dal campanello; apparecchi telefonici
fissi, oltre naturalmente che da tutte le apparecchiature
elettriche.

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LO SCANSO RICOVERO

Nel caso in cui la persona che siamo andati a soccorrere, sia in


presenza del medico che in servizio ordinario, non dovesse essere
ricoverata, per motivi che qui ora non ci interessano, scriveremo,
sul modulo T.S.1 “Scanso Ricovero”, prendendo comunque I dati e
rientreremo in Sede, comunicandolo all’Ente che ci aveva inviato
su posto.

RIFIUTO RICOVERO

Potrebbe capitare che il paziente rifiuti di essere ricoverato, in


questo caso se in presenza del medico, sarà lui a comunicarlo al
118 ed a prendere I provvedimenti necessari; se, invece, siamo in
servizio ordinario, quindi senza medico, comunicheremo, se
possibile via filo al 118 il rifiuto del Paziente, attenendoci
alle disposizioni impartite, faremo firmare la dichiarazione di
rifiuto sul Mod. T.S.1 e rientreremo in Sede.
Se il Paziente rifiutasse di firmare il modulo, scriveremo
“rifiuta il ricovero e rifiuta di firmare” comunicandolo anche al
118.
Infine potrebbe anche rifiutare di dare le proprie generalità, in
questo caso scriveremo “rifiuto generalità”, sempre comunicandolo
al 118, e rientreremo in Sede.
Per quanto sopra sarebbe opportuno che almeno un altro componente
la squadra firmasse a conferma di quanto rilevato

IL T.S.O.

Il trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O.) è di competenza


delle Autorità, ovvero il Sindaco o suoi delegati; Vigili Urbani,
Carabinieri, Polizia di Stato, solo in presenza delle Autorità e
di un medico, il quale prescrive il ricovero coatto, tale
provvedimento si può eseguire, non tocca a noi ricoverare persone
che non lo desiderano, pertanto, nel caso in cui ravvedessimo
pericolosità nel comportamento di coloro che non vogliono farsi
ricoverare, avvertiremo prontamente la Centrale Operativa la quale
prenderà i provvedimenti necessari, inviando sul posto, se il caso
lo prevede, gli Enti preposti alla bisogna, dandoci nel contempo
le istruzioni per il servizio.

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IL SOCCORSO AD ALLIENATO MENTALE

Potrebbe capitare, nel corso del nostro turno di servizio, di


dover effettuare un soccorso a persona che risulta essere in
pericolo a causa delle proprie condizioni mentali, ad esempio un
tentato suicidio. Occorre, giunti in prossimità del luogo
dell’evento, disinserire gli avvisatori acustici di emergenza, in
modo da non agitare maggiormente il soggetto a rischio; giunti sul
luogo sarebbe opportuno disinserire anche i lampeggiatori,
togliersi i capi d’abbigliamento che potrebbero, anche questi,
essere causa di eccitazione per la persona in pericolo, evitare di
investire con luci, se di notte, lo stesso, abbassare il volume
degli apparati ricetrasmittenti, evitare di parlare ad alta voce,
rivolgendosi al soggetto a rischio evitando di pronunciare
parole che potrebbero agitarlo maggiormente, ed infine, ma molto
importante, evitare l’ accesso alla zona delle persone non
addette; è chiaro che alcuni di questi compiti fanno capo alle
Autorità, ma può capitare di essere i primi ad arrivare sul posto,
pertanto dobbiamo essere preparati.

GUIDA IN SERVIZIO ORDINARIO

Al momento di uscire per il servizio, appena saliti a


bordo,ovviamente dopo che la squadra è salita, occorre accendere
la radio, aggiustare gli specchietti retrovisori e quanto serva
per una posizione di guida ottimale.
Ci allacceremo le cinture e le faremo allacciare a quanti sono a
bordo, chiederemo se sono pronti alla partenza e ci metteremo in
movimento.
Nel servizio ordinario l’ ambulanza è da considerarsi un normale
veicolo, quindi non gode di nessun privilegio, se non quello di
percorrere le corsie preferenziali, o riservate, qualora le strade
ne fossero provviste. Ne consegue che non si devono mettere in
funzione né i girevoli tantomeno le sirene, se non nel caso in cui
il paziente che stiamo trasportando denoti un aggravamento tale da
determinare un servizio di urgenza, il quale và prontamente
comunicato alla Centrale Operativa “118”, attenendoci alle
disposizioni che ci verranno impartite.
Quindi, nel servizio ordinario dovremo osservare scrupolosamente
le disposizioni del Codice della Strada, astenendoci dal tenere un
comportamento di guida che dia adito ad infrazioni, le quali
saranno a totale carico dell’ autista, quando siano commesse per
provata negligenza dello stesso; l’ Associazione declina ogni
responsabilità in merito, e ricorda che simili comportamenti sono
lesivi per l’ immagine dell’ Associazione stessa e denotano
mancanza di rispetto anche nei confronti dei colleghi Volontari.
Non rispettare le norme di cui sopra comporterà provvedimenti
disciplinari da parte degli organismi dell’Associazione.

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Dopo aver comunicato al Centralinista di turno quale mezzo abbiamo
preso, fermo restando che esiste un’ordine di partenza cui
attenersi e che il Centralinista è tenuto a far rispettare, si
parte per il servizio; arrivati sul luogo della chiamata,
comunichiamo l’arrivo sul posto alla Sede e/o al 118, a seconda di
chi ci ha inviati, ciò è obbligatorio.
Durante il viaggio con il paziente a bordo si adotta uno stile di
guida tale da non recare disagio, o, peggio, danno ai trasportati,
giunti a destinazione, dopo aver lasciato il paziente nella
struttura prevista, in caso di ricovero, o all’abitazione, in caso
di dimissioni, comunicheremo alla sede e/o al “118” che siamo
liberi, il luogo da dove iniziamo il rientro e la condizione
operativa dell’ambulanza.

Al termine del servizio, rientrati in Sede, dovremo effettuare i


cambi della biancheria, ripristinare le dotazioni e quanto abbiamo
usato, lasciando l’ambulanza in perfetto ordine pronta per i
servizi successivi, il tutto caodiuvati dai componenti la squadra,
ricordandoci che l’ autista è il responsabile del mezzo,oltre che
del servizio, quindi tenuto a controllare che ciò sia fatto.
Nel caso in cui, durante il servizio ordinario, ci trovassimo a
transitare sul luogo di un incidente stradale, o in presenza di
una richiesta di soccorso ci comporteremo come segue:
• se privi di paziente a bordo, dopo aver avvertito il “118”
daremo tutto il supporto possibile, nel caso ci venisse
richiesto l’intervento avvertiremo anche la Sede.
• se con paziente a bordo caso per caso valuteremo la situazione,
sempre avvisando il "118" ed attenendoci alle disposizioni che
ci impartirà.
• se in servizio di urgenza, è evidente che non potremo fermarci,
pertanto continueremo il nostro servizio, avvisando, se ci sono
evidenti richieste di aiuto, la Centrale Operativa che gestirà
il tutto.

GUIDA E COMPORTAMENTO IN SERVIZIO ORDINARIO URGENTE

Questo tipo di servizio, da effettuarsi con la presenza in squadra


di almeno due Soccorritori di Livello Avanzato, così come previsto
dalla Legge Regionale 25/2001, differisce in sostanza da quello
S.P.A.M.U. soltanto per il fatto che non abbiamo il medico a
bordo, pertanto ci comporteremo, per quanto riguarda la guida,
come per il servizio con ambulanza medicalizzata, quindi, dopo
aver effettuato le manovre di aggiustamento al posto di guida ed
aver acceso la radio,allacciato e fatto allacciare le cinture,
inseriremo i dispositivi supplementari di emergenza, compresi, di
giorno, i fari anabbaglianti.
Anche per questo tipo di servizio, come del resto per tutti,
valgono le disposizioni precedenti, quindi avvisare il centralino
del mezzo che usiamo, dare il “sul posto” al 118, comunicare al
medesimo se si hanno dubbi su come comportarsi, le condizioni del
ferito o paziente e se del caso, dove trasportarlo, il tutto con

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frasi brevi chiare e precise, ricordandoci che non essendoci il
medico siamo noi i responsabili anche per il servizio sanitario
con tutte le complicanze del caso.
Il servizio ordinario urgente implica un ricovero per una
patologia che abbisogna di cure che non si possono derogare, o per
incidente, stradale, domestico, sul lavoro ecc... In questi ultimi
casi, gli incidenti appunto, dovremo sempre comunicare alla
Centrale Operativa le condizioni del ferito, e recarci al più
vicino posto di pronto soccorso salvo diverse disposizioni, alle
quali dovremo attenerci.
Il carattere di urgenza non implica il bisogno di correre, anzi, a
volte, proprio l’esatto contrario, come nel caso del
traumatizzato, il quale deve sì essere trasportato nel più breve
tempo possibile alla struttura sanitaria, però deve arrivarci
"intero" come minimo nelle stesse condizioni in cui lo abbiamo
preso a bordo. Gli avvisatori supplementari di emergenza servono
ad avvisare gli altri utenti della strada che abbiamo urgenza ma
non ci autorizzano a comportarci come se fossimo " i padroni della
strada".

GUIDA E COMPORTAMENTO IN SERVIZIO S.P.A.M.U.

La guida in questo tipo di servizio, è la più delicata possibile,


per le caratteristiche di emergenza urgenza che lo stesso riveste
e per le condizioni in cui andiamo a prestare la nostra opera.
Al momento della chiamata, prima di partire, accertiamoci di
sapere esattamente dove stiamo per recarci, è sicuramente meglio
perdere pochi attimi per capire dove si trova il luogo di
destinazione, che partire di corsa e perdere tempo prezioso alla
ricerca dello stesso, con le conseguenze che potrebbero derivarne.
Le regole della partenza sono le stesse che negli altri tipi di
servizi, accendere la radio,allacciare e far allacciare le
cinture, inserire i girevoli, la sirena e, se di giorno, accendere
i fari anabbaglianti e recarci, nel più breve tempo possibile
presso il luogo dell'evento.
(( ricordarsi di staccare la spina di alimentazione dell’ambulanza
prima di partire! ))
Appena giunti, avvertire la Centrale Operativa 118 di essere sul
posto e recarci, insieme al medico ed al resto della squadra,
presso il paziente, o ferito a seconda del caso, constatare se
necessita la nostra collaborazione, nel caso in cui la nostra
presenza non sia necessaria, dopo aver preso i dati del paziente,
si può tornare all'ambulanza, dalla quale si saranno tolte
preventivamente le chiavi, restando comunque pronti ad intervenire
per qualsiasi evenienza. Nel caso in cui il mezzo sia parcheggiato
in modo da non intralciare la circolazione, potremo restare
insieme alla squadra, nel caso di intervento per incidente
stradale, posizioneremo, nei limiti del possibile, l'ambulanza a
protezione della squadra, lasciando il motore acceso ed i girevoli

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in funzione, specialmente in orari notturni, pronti per ripartire
velocemente.
RICORDIAMOCI CHE IL VOLONTARIO AUTISTA, PRIMA DI ESSERE TALE È VOLONTARIO
SOCCORRITORE, PERTANTO OBBLIGATO AD INTERVENIRE ANCHE IN TALE VESTE.

Nel servizio S.P.A.M.U., con i segnalatori di emergenza in


funzione, il codice della strada ci permette di non osservare le
comuni norme, ad esempio si può passare con il semaforo rosso; ma
soltanto essendoci assicurati che i veicoli circolanti siano fermi
o che diano chiari segni di essersi accorti del nostro
sopraggiungere e siano in procinto di darci la precedenza ;potremo
invadere la corsia opposta al nostro senso di marcia, ma usando
tutta la prudenza possibile, avvisando con ripetuti colpetti di
abbaglianti, potremo percorrere tratti di senso vietato o
interdetti alla circolazione, ma come del resto in tutti i casi,
usando prudenza, accertandoci che gli altri veicoli o persone si
siano accorti delle nostre intenzioni e ci lascino il passo,
dovremo agire in modo da non costituire pericolo per gli altri.
Quanto sopra è solo un esempio di ciò che il Codice della Strada
permette quando siamo in urgenza, è ovvio che comunque occorre,
come si suol dire, "la testa sulle spalle" e non lasciarsi
prendere da emozioni e bramosia di far presto. Vale ancora una
volta ricordare che la patente di guida è quella nostra e che la
responsabilità penale è personale, quindi rischiamo del nostro, a
parte i rimorsi di coscienza e quant'altro per incidenti vari che
non siano causati da fattori diversi della casualità.
Abbiamo detto cosa fare all'arrivo sul posto, soffermiamoci adesso
su cosa fare nel caso in cui si debba ospedalizzare la persona che
siamo andati a soccorrere. Prima di tutto, come detto prima, gli
autisti sono Soccorritori come tutti gli altri, quindi devono
coadiuvare per quanto possa occorrere, il medico e gli altri
componenti la squadra. Pertanto in caso in cui si sia rimasti sul
luogo dell'evento, se si tratta di luogo diverso dalla strada,
sarà il medico a darci disposizioni alle quali attenersi,
altrimenti, ci recheremo ognitanto presso l'abitazione o quello
che è il luogo dell'intervento per controllare se c'è bisogno di
noi sia per la rimozione di quanto si è portato, sia per un
aggravamento della persona da soccorrere, sia per il suo trasporto
nel mezzo per poi recarci dove il medico o il 118 reputi sia
necessario adottando una guida fluida pur se veloce.
Per quanto riguarda sia il viaggio di andata sul luogo
dell'evento, sia per il trasporto del paziente alla struttura
prevista, ricordiamoci sempre che come il medico è il responsabile
della parte sanitaria, noi come autisti, siamo responsabili di
tutto il resto, incolumità dell'equipaggio, del trasportato ecc...
con tutto ciò che ne consegue, e che comunque non dobbiamo mai
rischiare la nostra e l'altrui incolumità.
In prossimità della struttura ospedaliera, ricordiamoci di
disinserire TUTTI gli avvisatori di emergenza, per non creare
disturbo ai degenti della stessa, ed alle persone presenti nel
luogo.

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Lasciato il paziente alla struttura, completato il modello T.S.1.,
ricondizionato il comparto sanitario dell'ambulanza, sarà nostro
compito, se non del medico, avvisare il "118" della fine del
servizio, comunicando il "libero", la località dalla quale
rientriamo, la condizione di operatività del mezzo, ricordandoci
di avvertire anche la Sede , quando questa non abbia ricevuto il
tutto e non ce lo comunichi, lo stesso vale sia per il servizio a
vuoto che per lo scanso o rifiuto ricovero.
Sebbene la Legge preveda che sul luogo dell’intervento si debbano
lasciare in funzione gli avvisatori acustici e visivi di allarme,
anche se di notte, il buon senso ci consiglierà di non lasciare
inserita la sirena, provate ad immaginare la situazione magari per
un intervento di trenta minuti in abitazione con il bitonale in
funzione !!!
Quindi, se non si è su un intervento sulla strada, non solo
spegneremo gli avvisatori di allarme, ma toglieremo le chiavi dal
quadro, non sarebbe piacevole trovarsi “privi dell’ambulanza” come
è accaduto, al momento del ricovero o del rientro in Sede.

Quanto contenuto nel presente fascicolo, è frutto di esperienze


nei vari anni di servizio, sia come Volontari che come Autisti, e
di Corsi sostenuti pressi gli Enti preposti alla Formazione, dei
componenti la Commissione Autisti, non vuol essere “Vangelo”, ma
un valido aiuto per lo svolgimento dei servizi che i Volontari
Autisti andranno ad effettuare nel corso del tempo.

Grazie per l’impegno assunto e buon lavoro

la Commissione Autisti

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