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Industria 2015
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Agenda
1. Obiettivi
2. Metodologia
3. Aree tecnologiche d’intervento
4. Azioni
5. Utilizzo delle risorse
6. Valutazione
7. Monitoraggio
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I Progetti di Innovazione Industriale
3
OBIETTIVI
Metodologia di elaborazione del piano
Analisi tecnologie chiave per l’efficienza
Analisi energetica; (ENEA)
delle
delletecnologie
tecnologieesistenti
esistenti mappa delle competenze pubbliche e
eeposizione
posizionedell’Italia
dell’Italia private (IPI)
analisi degli strumenti d’aiuto
comunitari, nazionali e locali in materia
di EE; (IPI).
Analisi
Analisidel
delmercato
mercato
consultazione pubblica; (IPI)
Identificazione
Identificazionedelle
delle
aree
areetecnologiche
tecnologiche definizione dei criteri
di intervento
di intervento caratterizzazione delle aree
azioni di incentivazione
Definizione
Definizionedelle
delleazioni
azioni - nazionali
- regionali
azioni di contesto
Valutazione
Valutazioneeemonitoraggio
monitoraggio
definizione di criteri
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METODOLOGIA
Posizione italiana sulle nuove tecnologie per la
generazione di energia e l’efficienza energetica
Prospettive di sviluppo
Posizione
Posizione Medio
Tecnologia dell’industri
della ricerca Breve termine termine
a
Ecobuilding e nuovi
** ** ** ***
materiali per edilizia
Macchine ad
* * ** ***
assorbimento
Batterie di nuova
* *** ** ***
concezione
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ANALISI
Analisi del Mercato
Consultazione Pubblica
Regioni # % Classe di costo Numero Percentuale
Lombardia 388 36,40%
5 - 10 MEuro 617 57,8%
Emilia Romagna 318 29,80%
10 - 15 MEuro 210 19,7%
Lazio 288 27,00%
16 - 30 MEuro 144 13,5%
Veneto 283 26,50%
> 30 MEuro 96 9,0%
Campania 274 25,70%
Piemonte 259 24,30%
Puglia 232 21,70% Tipologia dell'impresa proponente Numero %
Toscana 222 20,80% Micro Impresa (<10 addetti) 262 24,6%
Sicilia 198 18,60% Piccola Impresa (10-50 addetti) 246 23,1%
Calabria 168 15,70%
Media Impresa (50-250 addetti) 167 15,7%
Friuli Venezia Giulia 164 15,40%
Grande Impresa (>250 addetti) 348 32,6%
Marche 161 15,10%
Consorzio 44 4,1%
Liguria 150 14,10%
Umbria 141 13,20%
Numero di Numero di Ricerca
Abruzzo 135 12,70% partner imprese collaborazione 477
Basilicata 129 12,10% 1 impresa 304 Non ricercano
Trentino Alto Adige 127 11,90% 2 - 5 imprese 781 ulteriori
Sardegna 127 11,90%
collaborazioni 590
6 – 10 imprese 155
Molise 87 8,20% Più di 10
Valle di Aosta 83 7,80% imprese 63 Totale proposte 1.067
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ANALISI
Analisi del Mercato - Consultazione Pubblica
Analisi delle tecnologie in grado di: “innescare processi di rapida diffusione
di attività industriali, in grado di immettere sul mercato nuovi prodotti e
tecnologie per la generazione di energia” (500 proposte)
Tecnologie per il
carbone pulito (12) ;
0,87% Biocombustibili (5) ;
7,85%
Tecnologie dello
idrogeno e celle a Generazione distribuita
combustibile (11) ; 8,03% (6) ; 5,24%
Produzione di energia da
rifiuti Cicli combinati gas-
Mini e micro impianti (termovalorizzatori) (9) ;vapore (repowering) (8) ; Cogenerazione e tri-
idroelettrici (10) ; 1,22% 5,58% 1,57% generazione (7) ; 8,38%
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ANALISI
Analisi del Mercato - Consultazione Pubblica
Analisi delle tecnologie in grado di: “accompagnare la riqualificazione di
comparti industriali esistenti verso prodotti più efficienti, richiesti dal nuovo
contesto energetico” (214 proposte)
Distretto energetico (11) ;
9,51%
Servizi di energy Altro (-oth-) ; 24,65%
management (10) ; 10,92%
Elettrodomestici ad alta
efficienza energetica (9) ;
7,75%
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ANALISI
Analisi del Mercato - Consultazione Pubblica
Analisi delle tecnologie in grado di: “favorire la revisione dei cicli produttivi
con lo scopo di ridurre l’intensità energetica delle lavorazioni.” (182
proposte)
Tecnologie avanzate per
la produzione industriale
(5) ; 47,14%
Architettura bioclimatica
Reattori chimici ad alta (7) ; 2,86%
efficienza (4) ; 1,43%
Delle 1.067 proposte pervenute ne sono risultate non classificabili 171 sulla base
dei tre obiettivi del PII (fissati dal DM 23.02.2007)
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ANALISI
Identificazione delle aree tecnologiche d’intervento
N
E
C
E
S TECNOLOGIE AD TECNOLOGIE DI
S A ALTO POTENZIALE
I l FRONTIERA
t INNOVATIVO
T a
À
D
I
I
N
N
O
V TECNOLOGIE AD
B TECNOLOGIE
A a ALTO POTENZIALE
Z s MATURE APPLICATIVO
I s
a
O
N
E
Bassa Alta
NECESSITA’ DI INDUSTRIALIZZAZIONE
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AREE TECNOLOGICHE
Aree tecnologiche d’intervento selezionate
Le aree che saranno oggetto di intervento sono:
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AREE TECNOLOGICHE
Le aree tecnologiche d’intervento
Aree Tecnologiche ad alto potenziale innovativo
Biocombustibili, bioenergia, produzione di energia da rifiuti
Tecnologie dell’idrogeno e celle a combustibile
Generazione distribuita, mini e micro cogenerazione, tri-generazione
Solare fotovoltaico
Solare termodinamico
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AREE TECNOLOGICHE
Strategia e tipologie d’intervento
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AZIONI
Azioni di Incentivazione
(Azioni Strategiche di Innovazione Industriale)
Sono azioni di aiuto alle imprese per lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi
appartenenti ad una delle aree tecnologiche scelte
I progetti beneficiari di questa azione devono prevedere attività di ricerca industriale e
sviluppo sperimentale, che consentano di tradurre l’innovazione tecnologica in
prodotti con effettive ricadute industriali entro 3 - 5 anni dall’avvio del progetto
La realizzazione e la qualifica di un prototipo del prodotto/servizio innovativo,
rispetto al quale dichiarare degli obiettivi misurabili, è considerato elemento
fondamentale per l’ammissibilità del progetto
Le tipologie di prodotti dovranno avere le seguenti caratteristiche:
– potenzialità di mobilitare filiere e sistemi di imprese;
– capacità di attivare l’offerta di sottosistemi e componenti innovativi,
facilitando lo sviluppo di prodotti delle PMI;
– dimensione finanziaria minima consistente; legata alla scelta di sostenere
iniziative a forte impatto.
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AZIONI
Azioni connesse
INCENTIVI REGOLAMENTAZIONE FORMAZIONE
• Solare termodinamico
• Bioenergie e produzione di energia da rifiuti
• Celle a combustibile e idrogeno 45 %
• Generazione distribuita
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RISORSE
Attività finanziabili, loro massimali e forma
dell’aiuto
Il regime di aiuto alla ricerca, sviluppo e innovazione, c.d. “regime omnibus” notificato alla
Commissione europea in data 30 maggio 2007 prevede la possibilità di applicare i limiti massimi
consentiti dalla Commissione europea per le fasi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale,
previsti dalla Disciplina comunitaria (2006/C 323/01) di seguito indicati:
[1]
L’intensità di aiuto indicata è calcolata in termini di equivalente sovvenzione lordo (ESL) in base ai costi ammissibili. L’ESL
esprime il valore attualizzato dell’aiuto espresso come percentuale del valore attualizzato dei costi ammissibili. I costi
ammissibili e gli aiuti erogabili in diverse rate sono attualizzati al momento della concessione.
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RISORSE
Principi di valutazione
• Il processo di valutazione è volto ad identificare i progetti che posseggono la
maggior coerenza possibile rispetto ai seguenti aspetti:
– valenza scientifica/tecnologica; le proposte devono distinguersi per un
consistente grado di innovazione, in termini di prodotto/servizio o di
processo.
– ricadute economiche; il raggiungimento degli obiettivi progettuali deve
comportare il conseguimento dei risultati economici previsti nel business
plan di progetto.
– impatto territoriale; la capacità di coniugare la proposta progettuale ad
iniziative già avviate sul territorio rappresenta una leva significativa per il
raggiungimento di un’importante massa critica di risorse, in grado di
produrre impatti economico-sociali significativi per il territorio di riferimento;
– collaborazione pubblico – privato; letta come la capacità di attivare
progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che facilitino lo
sviluppo della collaborazione tra gli organismi di ricerca pubblici e le
imprese.
• La coerenza con i principi esposti sottende implicitamente l’esistenza dei
caratteri di “realizzabilità” ed “economicità” del progetto.
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VALUTAZIONE
Modello per la valutazione
• Per abbattere la rischiosità connessa alla fase di valutazione si rende
necessario attivare un modello di valutazione che possegga la totalità dei
seguenti requisiti:
– terzietà; i valutatori non devono possedere alcuna forma di interesse
diretta o indiretta in relazione ai progetti/attori oggetto di valutazione
– conoscenze e competenze di eccellenza; i valutatori devono
distinguersi per l’effettivo possesso di conoscenze e competenze di
altissimo livello, al fine di garantire l’affidabilità della selezione
– pluridisciplinarietà; l’assortimento del gruppo di valutazione deve
prevedere contemporaneamente la presenza di esperti
scientifici/tecnologici e di figure manageriali/imprenditoriali attive nel
settore
– provenienza nazionale ed internazionale dei valutatori; i gruppi di
valutazione dovranno essere composti da esperti nazionali ed
internazionali per garantire la completa copertura delle tematiche con
figure di eccellenza;
– miglioramento continuo della valutazione; devono essere previsti dei
meccanismi atti ad incrementare progressivamente la qualità delle
valutazioni
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VALUTAZIONE
Monitoraggio
Il monitoraggio dei progetti si deve attuare su tre piani diversi:
1. verso il soggetto esecutore (aggiudicatario)
– program management esterno;
– controllo dei deliverables di progetto;
– risk analysis;
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MONITORAGGIO