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9 gennaio 2019 - 14:41 > Versione online

Aiuti, con un bacio sulla bocca a una


sieropositiva sconfisse gli stereotipi sull’Aids
Chi era il medico che oggi è morto all’età di 83 anni. Fu nominato Cavaliere di Gran Croce al
Merito della Repubblica nel 1992. Si affacciò anche alla politica: fu eletto nel 2008 come
capolista del PdL al CampidoglioEra un espertissimo immunologo. Ma probabilmente la più
importante eredità che Fernando Aiuti ha lasciato al nostro paese, e non solo, è il suo instancabile
impegno nella ricerca e nella sensibilizzazione contro l’AIDS. Nato a Urbino nel 1935, Aiuti si
era laureato in medicina nel 1961 all’Università La Sapienza di Roma, dove poi diventò fino al
2007 professore ordinario di Medicina Interna, direttore e docente della Scuola di
Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica, nonchè coordinatore del Dottorato di
Ricerche in Scienze delle Terapie Immunologiche.AIUTI CONTRIBUI’ A COMBATTERE GLI
STEREOTIPI SUI MALATI DI AIDSLa sua fama si deve soprattutto al suo impegno a sostegno
dei malati di AIDS e ai sieropositivi. E’ stato Aiuti che nel 1985 fondò l’Associazione Nazionale
per la lotta contro l’Aids (Anlaids), di cui era presidente onorario. Si tratta della prima
associazione italiana nata per fermare la diffusione del virus HIV, sostenendo la ricerca, ma anche
organizzando campagne di prevenzione e informazione.Rimarrà nella storia la celebre foto
scattata da un reporter nel 1991, alla Fiera di Cagliari, quando durante un congresso in cui si
discuteva della possibilità che l’AIDS si trasmettesse anche per via orale. In quell’occasione,
Aiuti afferrò una donna sieropositiva, Rosaria Iardino, e la baciò sulla bocca.Si trattò di un gesto
plateale che aveva o scopo di convincere il pubblico che il virus non poteva essere trasmesso per
via orale. In un’intervista racconto che quel bacio “è servito a togliere dubbi a molte persone, ma
non a tutti, visto che esistono ancora questi episodi di non conoscenza del problema”.600
PUBBLICAZIONI E PRESTIGIOSI RICONOSCIMENTI ALLA CARRIERANotevole è stata
anche la sua attività di ricerca: è stato autore di 600 pubblicazioni scientifiche. Si è occupato di
ricerca sul funzionamento delle nostre difese naturali, ma anche di ricerca di un vaccino efficace
contro l’Hiv. Importanti i suoi studi sulle immunodeficienze primitive, malattie congenite causate
da alterazioni del sistema immunitario che comportano una aumentata suscettibilità alle infezioni,
così come sullepatite B e C. Inoltre, è stato membro dei consigli scientifici di numerose e
prestigiose società scientifiche di immunologia, oltre ad aver fatto parte di varie commissioni
ministeriali.E’ stato nominato dal Presidente della Repubblica Italiana Cavaliere di Gran Croce al
Merito della Repubblica nel 1992, la massima onorificenza che viene consegnata in Italia per
meriti o per la carriera. Nella sua vita ci fu anche una breve parentesi politica: fu eletto nel 2008
come capolista del PdL al Campidoglio, e poi si ricandidò nel 2013, sempre con Gianni
Alemanno, ma non venne eletto.Nel 2010 è stato nominato dal ministro della Pubblica Istruzione
e Ricerca Scientifica, su proposta del Senato Accademico dell’Università “Sapienza” di Roma,
professore emerito a vita dell’Università Sapienza di Roma.

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