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Lo scenario globale
Il prof. Attilio Celant preside della Facoltà di Economia della Sapienza di Roma, nella recente
presentazione del portale Italyhotels di Federalberghi a Rimini (21 Novembre), ha individuato la
presenza di fattori strutturali negativi per la competitività del comparto turistico-ricettivo italiano, al
di là della crisi contingente: frammentazione del settore ed eterogeneità delle regole (il turismo è
materia di competenza regionale e non nazionale!); infrastrutture inadeguate e costose; mancanza
di una comunicazione e promozione efficace; presenza di aggravi fiscali tra cui l’IVA al 10% contro
quella tedesca e spagnola che sono sul 6%. Il mercato si è modificato rapidamente ed oggi la
maggior parte dei potenziali clienti usa la rete informatica per orientarsi nella scelta della
destinazione turistica: in questo senso la rete è un ottimo mezzo, che attraverso i portali garantisce
il superamento delle diseconomie di scala, ma che però finisce per dominare e diventare esso
stesso un soggetto determinante, un “decisore” incontrollabile (pensiamo al fenomeno dei social
network come facebook e twitter, ed ancora al caso Tripadvisor).
Lo scenario locale
Le stesse macroscopiche carenze italiane le possiamo riscontrare a livello locale dove ad oggi non
è mai esistita una cabina di regia univoca per coordinare i progetti e la comunicazione tra i soggetti
istituzionali (numero troppo elevato di municipalità).
In secondo luogo le principali infrastrutture, le porte di accesso all’isola, non sono state
adeguatamente liberalizzate e potenziate. I costi eccessivi dei traghetti hanno tagliato fuori una
importante fetta di mercato di turisti leisure fast-consumer, i giovani che spendendo poco si
concedevano un weekend sull’isola. Non è un caso che i dati relativi alla costa toscana siano in
netta controtendenza (molto positivi) rispetto a quelli isolani.
Come asserisce il sociologo prof. Guido Martinotti del Politecnico di Milano si tratta di attivare quel
meccanismo virtuoso di attrazione di flussi che tenga conto dell’esistenza di quattro tipi di
popolazioni: accanto alla popolazione residente (quella che vota e quindi l’unica che di solito viene
presa in considerazione dagli amministratori), esiste infatti una popolazione di city-users articolata
in: pendolari, turisti ed infine business-men. I servizi di trasporto sono il nocciolo centrale attorno a
cui costruire la programmazione e lo sviluppo stesso di una realtà territoriale!
I numeri
Le strutture ricettive (alberghi ed rta) presenti sul territorio sono circa 200, distribuite in prevalenza
sulla costa, nel settore meridionale (Campo nell’Elba e Capoliveri). Morfologicamente si tratta di
strutture articolate su più edifici, che ben si inseriscono nei luoghi in cui sorgono: la maggior parte
nascono dalla trasformazione di piccole aziende agricole e/o civili abitazioni con aggiunte
successive di corpi. Le dimensioni sono in prevalenza medio-piccole con un numero medio di 77
posti letto a struttura (32 camere). Dallo studio redatto nel 2006 dal prof. Guercini, titolare della
cattedra di marketing all’Università di Firenze, emerge un dato interessante: gli alberghi elbani
necessitano di migliorarsi sotto il profilo dei servizi offerti, ottimizzando anche la propria redditività
con l’aumento di camere (per coprire le spese legate alla realizzazione dei medesimi servizi), e
nell’ammodernamento degli edifici, non sempre in linea con gli standard di categoria.
E’ ormai giunto il tempo di creare uno strumento urbanistico comune per le aziende, quel tanto
auspicato piano comprensoriale degli alberghi, che tenga conto della continuità territoriale tra
comuni e della garanzia di operare con pari condizioni di mercato, senza relegare alcuna struttura
nelle “riserve indiane”. Le regole devono esistere e valere per tutti!
Disegnare l’Ospitalità
Serviscape
Tutte quelle scelte che vanno ad influire nella creazione di una atmosfera e nell’erogazione dei
servizi, con una ben definita strategia commerciale e di marketing, vengono definite
“servicescape”. L’ambiente dove si svolge l’esperienza del consumo, con forte coinvolgimento del
fruitore, può influire in maniera determinante per connotare positivamente il soggiorno. Su questo
aspetto bisogna lavorare: sensazione di benessere e qualità vanno a braccetto. Pensiamo alla
colorazione degli ambienti, alla loro articolazione e distribuzione spaziale, alla scelta del giusto
sottofondo musicale… Niente va lasciato al caso: ogni angolo studiato per uno specifico risultato
atteso!
…(continua)