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Alla plenitudo iuris si accompagna dunque, non può Per le violenze sulle donne e sulle bambine, dun-
non accompagnarsi, quale sua primaria traduzione que, tolleranza zero. È importante invocare al riguar-
concreta, la plenitudo civitatis, la pienezza della citta- do il Diritto internazionale dei diritti umani come
dinanza. diritto sopraordinato al diritto interno, dunque im-
In questa nuova fase globalizzata della civiltà del di- mediatamente applicabile nei suoi principi generali.
ritto nel segno dei valori universali, la pienezza del Nei nostri paesi democratici la questione si carica di
diritto, formalmente raggiunta, non è tale nella so- ulteriore, particolare urgenza in presenza del fenome-
stanza se non cè pieno riconoscimento dei diritti no immigratorio. Perché siano più convincenti ed ef-
umani delle donne e delle bambine, se non cè una ficaci i divieti, occorre che questi operino in un con-
pienezza di genere. Così come non cè sicurezza testo di coerenza tra la proclamazione dei diritti umani
umana (human security) se non cè, pervasivamente, e le possibilità reali di esercizio di eguali diritti di
sicurezza umana di genere (gender human security). cittadinanza per tutti coloro che risiedono nel nostro
La violenza nei confronti delle donne e delle bambi- territorio.
ne, prima ancora di costituire violazioni flagranti dei Il presente Bollettino offre una ricca e sistematica
loro diritti fondamentali alla integrità fisica e psichica panoramica della normativa - internazionale, euro-
e alla salute, sono un vulnus direttamente portato al pea, nazionale e regionale - vigente in materia e se-
cuore della dignità umana, è un vulnus portato a tutti gnala alcune iniziative esemplari portate avanti da
i membri della famiglia umana, compresi dunque gli organizzazioni di società civile. Tra queste, il Progetto
stessi maschi. Daphne Diritti umani e traffico di donne e giovani.
A giustificare o tollerare la violenza sulle donne nel- Un Toolkit educativo per insegnanti e docenti, co-
le sue varie espressioni dalla cosiddetta violenza finanziato dalla Commissione Europea e dalla Regio-
domestica alle mutilazioni genitali, dalle ne Veneto e coordinato, per il Centro diritti umani
discriminazioni sociali allo sfruttamento sessuale e alla dellUniversità di Padova, da Paola Degani, alla quale
tratta, tutte pratiche egualmente aberranti -, non può si deve anche la redazione del Bollettino.
valere il richiamo al principio del rispetto
dellendogeneità culturale. Siamo in presenza di reati Le immagini raccolte in questo numero del Bollettino sono
oggetto di divieti assoluti, appartenenti a quella sfera state gentilmente messe a disposizione dal Progetto
‘Quanto?’, concorso di grafica internazionale dedicato al
che la dottrina chiama di ius cogens.
tema della prostituzione, al quale hanno contribuito oltre
Ogni cultura ha certamente una sua storia, ma 500 grafici da tutto il mondo. Il progetto, patrocinato dal
lidentità culturale storica non è immutabile. Comune di Venezia, vuole approfondire con gli strumenti
della creatività i mille significati di termini quali prostitu-
Oggi le culture, tutte le culture sono sfidate a inter- zione, sfruttamento, tratta o segregazione.
rogarsi sulle rispettive identità. Nel mondo L’iniziativa nasce da un’idea di Michele Bornello (fonda-
globalizzato, in via di intensa multi-culturalizzazione, tore del progetto www.fioi.tv) e Stefano Meneghetti (diret-
il paradigma dei diritti umani, con la rete di advocacy tore creativo di www.e-tree.com); collaborano Giulia
di società civile transnazionale che lo avalla, costringe Comba, Mirko Sernagiotto, Véronique Mounition, Lorena
le culture a fare i conti con la propria storia, soprat- Toffoletto. Francesca Ceron.
tutto col proprio futuro: confrontarsi con tale ‘Quanto?’ è rintracciabile in francese, inglese, italiano
paradigma, armonizzarsi coi suoi dettami è la via si- all’indirizzo internet www.quantoproject.com. Il bando è
cura della loro sostenibilità. tradotto in otto lingue fra le quali il persiano, il giappone-
se, il cinese e l’arabo.
Intendo dire che le culture, così come le religioni,
devono fare profondi esami di coscienza al proprio
interno, per potere adeguatamente predisporsi a dia-
logare fra di loro. Esse devono rigenerarsi alla sorgen- Il Centro Interdipartimentale di ricerca e
te delluniversale e dismettere principi e pratiche che servizi sui diritti della persona e dei popoli
contrastano con la logica della dignità umana quale si è trasferito in Via Martiri della Libertà, 2 -
indicizzata dal catalogo dei diritti umani internazio- 35137 Padova.
nalmente riconosciuti. Laffermazione dei diritti umani I nuovi numeri della Segreteria del Centro
delle donne e delle bambine si pongono al centro di sono 049 8271813/17, Archivio Pace Diritti
questa rigenerazione. Umani 049 827 1811, Fax 049 8271816.
Gli indirizzi e-mail sono rimasti invariati.
nella Convenzione sulla schiavitù della Società delle Allart. 3 il legislatore internazionale definisce la tratta
Nazioni del 1926 che contiene una prima definizio- anzitutto come:
ne di schiavitù, considerata allart. 1.1 come: Il trasporto o il tentativo di trasporto di schiavi da un
lo stato o condizione di un individuo sul quale sono eser- paese a un altro, qualunque sia il mezzo, o la complicità in
citati gli attributi del diritto di proprietà o alcuni di essi, tali atti (....)
mentre la tratta degli schiavi è definita allo stesso e stabilisce per gli Stati una serie di obblighi:
art. al 2° comma come 2. a. Gli Stati partecipanti prenderanno ogni misura effi-
ogni atto di cattura, acquisto o cessione di un individuo al cace per impedire che le navi e gli aeromobili autorizzati a
fine di ridurlo in schiavitù; ogni atto di acquisto di uno battere la loro bandiera trasportino schiavi e per punire le
schiavo al fine di venderlo; ogni atto di cessione a scopo di persone colpevoli di tali atti o colpevoli di impiegare a tale
vendita o di scambio di un schiavo acquistato al fine di scopo la bandiera nazionale.
farne oggetto di vendita o scambio e, in generale, ogni atto b. Gli Stati partecipanti prenderanno ogni misura efficace
che costituisca commercio o trasporto di schiavi. ad assicurare che i loro porti, aerodromi e coste non siano
impiegati per il trasporto di schiavi.
Nel 1956 si tenne a Ginevra, convocata dalle Na- 3. Gli Stati partecipanti allAccordo si scambieranno in-
zioni Unite, una Conferenza internazionale nel corso formazioni allo scopo dassicurare il coordinamento prati-
della quale venne adottata la Convenzione supplemen- co dei provvedimenti da essi presi nella lotta contro la
tare relativa allabolizione della schiavitù, della tratta degli tratta degli schiavi e sinformeranno scambievolmente di
schiavi e degli istituti e pratiche analoghe alla schiavitù. ogni caso di tratta degli schiavi e di ogni tentativo dinfra-
La Convenzione, non sostituisce quella del 1926, zione di questo genere di cui abbiano conoscenza.
ma precisa in chiave più operativa talune disposizio- Ma in materia di sfruttamento sessuale, la Conven-
ni, definisce per gli Stati obblighi in tema di repres- zione per la repressione della tratta degli esseri umani e
sione della tratta degli schiavi nonché obblighi di co- dello sfruttamento della prostituzione altrui, adottata nel
operazione tra gli stessi Stati parte e verso le Nazioni 1949 dalle Nazioni Unite, si configura ancora oggi
Unite. La novità più significativa introdotta da que- come laccordo internazionale di riferimento, sebbe-
sto trattato internazionale consiste soprattutto nel- ne proprio a seguito dellattenzione più recente sul
lelencare in modo dettagliato e preciso una serie di fenomeno dellasservimento sessuale e del trafficking,
istituti e pratiche assimilate alla schiavitù che com- si discuta molto sulla presunta inadeguatezza di que-
portano, per chi vi è assoggettato, la riduzione allo sta Convenzione ad affrontare adeguatamente il pro-
stato servile. Tali situazioni sono elencate allart. 1 blema della prostituzione. Il dispositivo dellaccordo,
della Convenzione del 1956: accoglie il principio della non punibilità della prosti-
a. la servitù per debiti, ossia lo stato o la condizione di chi, tuzione in quanto tale e impegna i governi a reprime-
essendo debitore, si è obbligato a fornire, a garanzia dun re linduzione alla prostituzione, lo sfruttamento e
debito, i suoi servizi o quelli di persona soggetta alla sua lorganizzazione della prostituzione e lospitalità data
autorità, qualora lequo valore di questi servizi non sia de- dal proprietario di un immobile ad attività di prosti-
stinato allestinzione del debito o se la durata degli stessi tuzione (artt. 1 e 2). Con ladozione della Conven-
non sia determinata oppure la loro natura non sia definita; zione gli Stati parte si impegnano ad abolire ogni
b. la servitù della gleba, ossia la condizione di chiunque sia regolamentazione data alle attività di prostituzione
tenuto dalla legge, dalluso o da un accordo a vivere e
(registri speciali ecc...) e quindi anche a rimuovere le
lavorare su terra altrui e a fornire a tale persona, con o senza
compenso, determinati servizi senza poter mutare il pro-
case di tolleranza allepoca largamente diffuse.
prio stato; Sebbene la Convenzione muova nella direzione di
c. ogni istituzione o pratica secondo la quale: (i) una don- punire lo sfruttamento delle donne, limpianto che la
na, cui non spetti il diritto di sottrarsene, sia promessa o sostiene è complessivamente debole sotto il profilo
data in matrimonio mediante compenso in denaro o in della protezione delle prostitute, ignora il contesto
natura, fornito ai suoi genitori, al suo tutore, alla sua fami- socioeconomico entro il quale per lo più si riproduco-
glia o a qualsiasi altra persona o altro gruppo di persone; no queste situazioni e soprattutto prevede misure in-
(ii) il marito di una donna, la famiglia o il clan dello stesso sufficienti a contrastare il traffico di donne e minori.
abbiano il diritto di cederla a un terzo mediante compen- Ladozione da parte delle Nazioni Unite del modello
so o altrimenti; (iii) la moglie, morto il marito, sia abolizionista in materia di attività prostituzionali ha
trasmissibile per successione a unaltra persona;
portato ad una diffusione dello stesso approccio in
d. ogni istituzione o pratica secondo la quale un fanciullo
o un adolescente minore di diciotto anni sia, dai genitori o
molti contesti nazionali, soprattutto in ambito euro-
da uno di essi o dal tutore, consegnato a un terzo, con o peo, dove tale orientamento risulta ancora prevalente
senza pagamento, perché ne adoperi la persona o il lavoro. nonostante le critiche più recenti e le modifiche ap-
portate da alcuni governi sulla scia del neo proibizio-
nismo, approccio che si manifesta nella sua forma più
radicale nella criminalizzazione del cliente.
La Convenzione delle Nazioni Unite contro la Agli artt. 34 e 35 i riferimenti della Convenzione
tortura e gli altri trattamenti o punizioni cru- alla necessità di tutelare il minore da qualsiasi forma
di sfruttamento sessuale e limpegno degli Stati parte
deli, disumani e degradanti ad intraprendere ogni misura appropriata per preve-
Numerose sono le testimonianze che documentano nire il rapimento, la vendita o il traffico di fanciulli a
il coinvolgimento attivo di ufficiali di polizia nel traf- qualsiasi fine o sotto qualunque forma trovano unespli-
fico di persone. Uno Stato in quanto tale è ovviamen- cita considerazione:
te responsabile degli atti compiuti da un suo agente, art. 34: Gli Stati parte si impegnano a proteggere il fan-
anche nellipotesi in cui la condotta sia stata posta in ciullo contro ogni forma di sfruttamento sessuale e di vio-
lenza sessuale. A tal fine gli Stati parte devono prendere in Sul tema specifico dello sfruttamento sessuale e del
particolare ogni misura adeguata sul piano nazionale, traffico di individui destinati al mercato del sesso, è
bilaterale e multilaterale, per prevenire: a) linduzione o la rilevante anche lattività dellILO. Luso dei minori
coercizione di un fanciullo per coinvolgerlo in attività ses- nella prostituzione è stato definito come una delle
suali illecite; b) lo sfruttamento dei fanciulli nella prostitu- peggiori forme di lavoro forzato nella Convenzione n.
zione o in altre pratiche sessuali illecite; c) lo sfruttamento 182 sulla Proibizione ed eliminazione immediata delle
dei fanciulli in spettacoli e materiali pornografici. peggiori forme di lavoro minorile che identifica e proi-
art. 35: Gli stati parte devono prendere ogni misura ap- bisce allart. 3 le peggiori forme di lavoro minorile
propriata sul piano nazionale, bilaterale e multilaterale, suddividendole in quattro categorie:
per prevenire il rapimento, la vendita o il traffico di fan- a) tutte le forme di schiavitù o le pratiche affini alla
ciulli a qualsiasi fine o sotto qualsiasi forma. schiavitù, quali la vendita e il traffico di bambini, la
La pertinenza di questo trattato schiavitù o la servitù per debito e
rispetto al problema delle nuove il lavoro forzato o obbligatorio,
forme di schiavitù e di sfruttamen- incluso il reclutamento forzato dei
to è rintracciabile anche in quelle bambini e il loro utilizzo nei con-
sezioni che enunciano numerosi flitti armati;
diritti di matrice economica, sociale b) luso, la fornitura o lofferta
e culturale. di un fanciullo per la prostituzio-
ne, per la produzione di pornogra-
Sul fronte del rafforzamento de- fia o per prestazioni pornografiche;
gli strumenti previsti dal codice c) luso, la fornitura o lofferta
internazionale dei diritti umani di un fanciullo per attività illecite,
ladozione del Protocollo facolta- in particolare la produzione e il traf-
tivo alla Convenzione sui diritti del- fico di droga come definito nei per-
linfanzia sulla vendita dei bam- tinenti trattati internazionali;
bini, la prostituzione minorile e la d) il lavoro, che per la sua natu-
pornografia minorile, avvenuta nel ra o per le circostanze in cui è svol-
2000, si inquadra nella necessità to, comporti la probabilità di un
di affermare le responsabilità dei danno alla salute, alla sicurezza o
singoli paesi verso il fenomeno alle condizioni morali dei fanciul-
dello sfruttamento sessuale dei li.
minori e nella ricerca di defini-
zioni più puntuali. Il Protocollo Traffico di persone, sfrutta-
estende le misure che gli Stati mento sessuale e tutela del
Parti dovrebbero intraprendere al lavoratore migrante
fine di garantire la protezione del andrea franci, italy
Il problema dei lavoratori mi-
fanciullo dalla vendita, dalla prostituzione e dalla por- granti, delle discriminazioni di cui essi sono vittime e
nografia infantile. Nellart. 2 del Protocollo, la com- dei loro diritti, rientra nellagenda politica degli or-
pravendita dei minori è definita come: ganismi internazionali da decenni. LILO adottò nel
ogni atto o transazione in cui il bambino è trasferito da 1949 una prima Convenzione specificamente prepo-
qualunque persona o gruppo di persone ad un altro in cam- sta a tutelare i diritti di questa categoria di lavoratori,
bio di una remunerazione o per qualunque altro motivo. Convenzione n. 97 concernente i lavoratori migranti e
La prostituzione infantile è considerata come: le Nazioni Unite, a partire dal 1970, si sono occupate
limpiego di un bambino in attività sessuali in cambio di con sistematicità delle problematiche che sono con-
una remunerazione o per qualunque altro motivo nesse alla vita dei migranti.
La pornografia infantile consiste in: La Convenzione internazionale sulla protezione dei di-
ogni rappresentazione, con qualunque mezzo, di un bam- ritti di tutti i lavoratori emigranti e dei membri delle loro
bino coinvolto in attività sessuali esplicite reali o simulate famiglie, adottata dallAssemblea Generale delle Na-
o qualunque rappresentazione degli organi sessuali di un zioni Unite nel 1991 ha come obiettivo specifico la
bambino per scopi principalmente sessuali. previsione di tutta una serie di misure inerenti sia i
Con questo Protocollo gli Stati si impegnano a pren- diritti civili e politici, sia quelli economici sociali e
dere misure adeguate per proibire la produzione e la culturali, di cui sono destinatari, unitamente alle loro
distribuzione con ogni mezzo di materiali che pro- famiglie, i lavoratori emigranti, i lavoratori frontalieri,
muovano o pubblicizzino la vendita di minori, la pro- i lavoratori stagionali, i lavoratori marittimi, i lavora-
stituzione minorile e la pornografia infantile. tori impiegati su piattaforme al largo, i lavoratori
itineranti, i lavoratori legati a progetti, i lavoratori nenza della problematica della violenza nei confronti
con uno specifico impiego e i lavoratori in proprio. delle donne al discorso dei diritti umani. Tra i temi
Allart. 2 la Convenzione definisce in modo preciso oggetto di dibattito è risultata essere assolutamente
queste categorie di lavoratori. preminente proprio la questione delleliminazione del-
la violenza e delle discrimi-nazioni contro le donne,
Le sezioni delle Convenzione in cui viene presa in
inserite allinterno di una strategia globale di tutela
considerazione limmigrazione irregolare e clandesti-
dei diritti umani. Nel Programma dAzione la condi-
na in via esplicita sono estremamente limitate. Gli
zione femminile viene affrontata nella Prima parte del
articoli più strettamente pertinenti il problema della
documento. La violenza di genere viene immediata-
tratta di esseri umani riguardano alcune libertà come
mente collegata a tutte le forme di molestia e di sfrut-
il diritto ad esser lasciati liberi di espatriare e nel
tamento sessuale definite incompatibili con la digni-
contempo liberi di far ritorno al paese di origine in
tà e il valore della persona umana.
qualsiasi momento (art. 8); il di-
ritto a non esser tenuto in condi- Un primo esito di questo impe-
zioni di schiavitù o in uno stato gno e del dibattito prodottosi a
di asservimento e a non dover es- Vienna è costituito dalladozio-
ser costretti ad eseguire lavori for- ne nel 1994 da parte dellAssem-
zati o coatti (art. 11). blea Generale delle Nazioni Unite
della Dichiarazione sullelimina-
La Convenzione prevede per lo
zione della violenza contro le don-
Stato parte una serie di obblighi
ne, che integra su questa materia
nei confronti del migrante in ma-
la Convenzione per leliminazio-
teria di diritti umani, come il di-
ne di ogni forma di discrimina-
vieto di praticare la tortura o altri
zione contro le donne. Lart. 1
trattamenti o punizioni inumane,
della Dichiarazione definisce la
crudeli e degradanti (art. 9), in
violenza contro le donne come
materia di libertà e sicurezza pro-
teggendo il lavoratore straniero (
) ogni atto di violenza fondata
contro eventuali atti di violenza, sul genere che abbia come risultato,
offese fisiche, minacce e intimida- o che possa probabilmente avere
zioni, da parte di pubblici uffi- come risultato, un danno o una sof-
ferenza fisica, sessuale o psicologica
ciali o di individui, gruppi o isti-
per le donne, incluse le minacce di
tuzioni private (art. 16) e in ma- tali atti, la coercizione o la privazione
teria di confisca e distruzione dei arbitraria della libertà, che avvenga
documenti che attestino lidenti- nella vita pubblica o privata.
tà o che autorizzino lentrata o il
soggiorno, la residenza o linsedia- Ai sensi dellart. 2 la nozione
mento nel territorio nazionale o heba fakhouri, belgique di violenza contro le donne do-
leventuale permesso di lavoro (art. 21). Altre garan- vrà comprendere:
zie riguardano il divieto di essere sottoposti a misure a) la violenza fisica, sessuale e psicologica che avviene in
di espulsione collettiva o di affidare questo tipo di famiglia, incluse le percosse, labuso sessuale delle bambi-
decisioni ad autorità diverse da quella giudiziaria com- ne nel luogo domestico, la violenza legata alla dote, lo
petente (art. 22) e i controlli sulle agenzie di recluta- stupro da parte del marito, le mutilazioni genitali femmi-
mento di lavoratori da occupare in un altro stato. nili e altre pratiche tradizionali dannose per le donne, la
violenza non maritale e la violenza legata allo sfruttamento;
La questione del traffico di persone a scopo di b) la violenza fisica, sessuale e psicologica che avviene al-
sfruttamento sessuale nei nuovi strumenti di linterno della comunità nel suo complesso, incluso lo stu-
pro, labuso sessuale, la molestia sessuale e lintimidazione
contrasto al fenomeno della violenza contro la sul posto di lavoro, negli istituti educativi e altrove, il traf-
donna fico delle donne e la prostituzione forzata;
Rispetto al tema della violenza contro le donne, i c) la violenza fisica, sessuale e psicologica perpetrata o con-
primi anni 90 inaugurano una stagione segnata da dotta dallo Stato, ovunque essa accada.
un impegno molto più concreto degli organismi sui Nonostante lidea di violenza in questo testo sia svi-
diritti umani delle Nazioni Unite. La Dichiarazione luppata dettagliatamente, manca ancora, anche in
di Vienna e il Programma dAzione adottati dalla II questa Dichiarazione, una considerazione specifica del
Conferenza mondiale sui diritti umani del 1993 san- diritto delle donne a non subire violenza come diritto
ciscono nella maniera più esplicita la piena apparte- umano autonomo.
Australia, Austria, Bosnia Erzegovina, Cambo- Belgio, Germania, Grecia, Israele, Italia, Giap-
gia, Canada, Cina, Hong Kong, Taiwan, Cipro, pone, Paesi Bassi, Tailandia, Turchia, Stati Uniti
Paesi di destinazione Rep. Ceca, Danimarca, Francia, India, Kosovo,
Pakistan, Polonia, Arabia Saudita, Spagna, Sviz-
zera, Emirati Arabi, Regno Unito
Fonte: Unodc, Rapporto 2006, Trafficking in Persons: Global Patterns, April 2006
Stima delle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale in 11 Paesi nel periodo 2000/2002
2000 2001 2002
Paese min max min max min max
Austria 1.430 2.860 1.830 3.660 2.080 4.160
Belgio (1) (min.) 1.730 – (max) 3.460
Francia 3.260 6.520 3.560 7.120 5.740 11.480
Germania 9.260 18.520 9.870 19.740 11.080 22.160
Italia (2) 17.550 35.500 18.360 36.720 17.970 35.940
Lituania 160 320 100 200 120 240
Paesi Bassi 3.410 6.820 2.840 5.680 3.430 6.860
Polonia 1.720 3.440 930 1.860 1.670 3.340
Repubblica Ceca 350 360 370
Spagna 4.600 9.200 6.010 12.020 7.500 15.000
Svezia 200 500 200 500 200 500
Totale (3) 41.940 84.030 44.060 87.860 50.160 100.050
1
In questa stima è incluso anche il 1999.
2
I dati si riferiscono al periodo marzo 2000 – marzo 2003.
3
Nel totale non sono inclusi i dati relativi al Belgio poiché in questo paese, a differenza degli altri, è stato possibile
calcolare solo stime aggregate per il periodo 1999-2001.
Fonte: Transcrime, Studio su “Le legislazioni nazionali in tema di prostituzione e traffico di donne e bambini”, Trento,
Agosto 2005. Studio affidato e finanziato dal Parlamento europeo, disponibile in linea all’indirizzo http://
transcrime.cs.unitn.it/tc/295.php.
Ulteriori iniziative anche per rispondere ad esigenze Il traffico di esseri umani ha costituito inoltre uno
di coordinamento delle azioni preventive e repressive degli ambiti problematici più discussi nel corso dei
da parte dei singoli Stati, sono state prese successiva- lavori del vertice straordinario dei capi di Stato e di
mente in attuazione dellart. 29 del Trattato di governo dellUnione Europea, svoltosi a Tampere il
Amsterdam, nel quale è previsto lobbligo per gli Sta- 15 e 16 ottobre 1999. Il vertice nel considerare il
ti di adottare tutti gli strumenti di cooperazione ne- problema dellimmigrazione illegale e nellevidenziare
cessari per rendere incisiva lazione di contrasto al traf- la necessità di porre freno a questo fenomeno ha
fico di esseri umani, attraverso una stretta coopera- evidenziato la gravità delle condotte legate alla tratta
zione sia tra le forze di polizia, le autorità doganali, di esseri umani e allo sfruttamento economico dei
quelle amministrative degli Stati membri, e le autori- migranti. In quelloccasione il Consiglio europeo ha
tà giudiziarie. ritenuto inoltre che per quanto riguarda le legislazio-
ni penali nazionali, gli sforzi intesi a concordare defi-
Disposizioni sulla cooperazione di polizia e
nizioni, incriminazioni e sanzioni comuni dovrebbe-
giudiziaria in materia penale
ro incentrarsi in primo luogo
Lobiettivo che lUnione si su un numero limitato di set-
prefigge è fornire ai cittadini tori di particolare importanza
un livello elevato di sicurezza tra i quali la tratta di esseri
in uno spazio di libertà, sicu- umani e in particolare lo
rezza e giustizia, sviluppando sfruttamento delle donne non-
tra gli Stati membri unazione ché lo sfruttamento sessuale
in comune nel settore della co- dei minori.
operazione di polizia e
Gli orientamenti sanzionato-
giudiziaria in materia penale
ri di particolare rigore, specie
e prevenendo e reprimendo il
delle più gravi condotte, ma-
razzismo e la xenofobia.
nifestati a livello europeo già
Tale obiettivo è perseguito con il Piano dazione del 1998
prevenendo e reprimendo, a e con le conclusioni di
norma degli artt. 30, 31 e 32, Tampere, sono stati ulterior-
la criminalità organizzata o di mente riaffermati nel succes-
altro tipo, in particolare il ter- sivo Piano di azione del 2000,
rorismo, la tratta degli esseri intitolato Prevenzione e control-
umani ed i reati contro i mi- lo della criminalità organizza-
nori, il traffico illecito di dro- ta - Strategia dellUnione Eu-
ga e di armi, la corruzione e la ropea per linizio del nuovo
frode. millennio.
Ancora sempre nel 1996 il In anni più recenti, lUnio-
Consiglio dellUE, dopo lado- ne Europea ha adottato deci-
zione dellAzione comune del sioni assai rigorose in materia
29 novembre 1996 che istitu- di prevenzione e lotta alla
iva un programma di charles lefrancq, france tratta di esseri umani nonché
incentivazione e di scambi tra in ambito di cooperazione di
gli uffici di ciascuno Stato membro in tema di traffico polizia e giudiziaria in materia penale.
di esseri umani e di sfruttamento sessuale dei bambi-
Il documento più importante è senza dubbio rap-
ni (programma STOP), nel febbraio del 1997 adotta-
presentato dalla Decisione quadro adottata dal Con-
va unaltra Azione comune in materia di lotta alla tratta
siglio dellUnione Europea del 19 luglio 2002, che
degli esseri umani e allo sfruttamento sessuale dei mi-
definisce la tratta e stabilisce che essa costituisce una
nori (97/154/JHA).
grave violazione dei diritti e della dignità delluomo
Nello stesso anno nel corso della Conferenza implicando labuso e linganno di persone vulnera-
ministeriale de LAia svoltasi ad aprile i governi del- bili, oltre che lutilizzo di mezzi quali violenza, mi-
lUnione Europea raggiungevano un accordo circa le nacce, sottomissione tramite debiti e coercizione.
linee guida comuni per misure efficaci di prevenzione
Larticolo 1 introduce la definizione di tratta degli
e lotta contro la tratta delle donne a scopo di sfrutta-
esseri umani a fini di sfruttamento di manodopera o
mento sessuale.
di sfruttamento sessuale. Gli Stati membri devono
punire qualsiasi forma di reclutamento, trasporto, tra-
sferimento o accoglienza qualora i diritti fondamen- I temi contenuti nella Dichiarazione di Bruxelles
tali di tale persona siano stati conculcati. È quindi sono stati poi recentemente ripresi analiticamente nel
punibile linsieme dei comportamenti criminali che Rapporto sulla tratta degli esseri umani presentato il
traggono profitto dalla situazione di vulnerabilità fi- 20 dicembre 2004 alla Commissione Europea dal
sica o mentale della persona. Gruppo di esperti nominato dalla stessa Commissio-
ne a seguito della Decisione adottata il 25 marzo 2003
Il consenso della vittima è irrilevante quando si sia
con il compito di contribuire alla traduzione pratica
ricorsi a uno dei comportamenti tipici che costitui-
della citata Dichiarazione di Bruxelles ed implemen-
scono sfruttamento ai sensi della decisione quadro:
tare le raccomandazioni contenutevi. Tale documen-
luso di coercizione, violenza o minacce, compreso il
to riconosce la validità e la peculiarità dellapproccio
rapimento; luso di inganno o frode; labuso di auto-
diritti umani e la sua complementarietà rispetto alle
rità, influenza o pressione; lofferta di un pagamento.
esigenze investigative dei reati perseguibili nel pro-
Il favoreggiamento della tratta degli esseri umani, la
cesso di traffcking. La protezione dei soggetti traffica-
complicità o il tentativo di commettere tale reato sono
ti diviene centrale anche nel quadro della strategia di
punibili. Le sanzioni previste dalle legislazioni nazio-
contrasto alla tratta poiché esse favorisce lemersione
nali devono essere effettive, proporzionate e
del fenomeno. Inoltre, le persone trafficate sono rara-
dissuasive.
mente in grado di fuoriuscire autonomamente dalla
La Decisione quadro prevede inoltre la responsabili- situazione in cui si trovano; a questo proposito è im-
tà penale e civile delle persone giuridiche. Tale re- portante sviluppare unazione congiunta tra forze del-
sponsabilità si pone come complementare a quella lordine e ONG per procedere alla loro identificazione,
della persona fisica. La persona giuridica è responsa- per prestare loro ladeguata protezione ed assistenza e
bile per i reati commessi a suo vantaggio da qualsiasi per inserirle in programmi di integrazione sociale.
soggetto, che agisca a titolo individuale o in quanto
Nel dicembre 2005, il Consiglio dellUnione Euro-
membro di un organo della persona giuridica o che
pea ha adottato un Piano dazione sulle migliori pra-
eserciti un potere di decisione.
tiche, le norme e le procedure per contrastare e per-
I bambini che siano vittime di tratta sono partico- venire la tratta di esseri umani con la finalità di raf-
larmente tutelati, ai sensi della Decisione quadro forzare limpegno dellUE nella prevenzione e lotta
2004/68/JHA relativa alla lotta allo sfruttamento ses- alla tratta di esseri umani, nonché nella protezione,
suale dei minori e alla pornografia. Scopo della Deci- nel sostegno e nel reinserimento delle vittime. Il pia-
sione quadro è quello di integrare gli strumenti già no ripropone la validità dellapproccio diritti umani
adottati armonizzare le legislazioni nazionali in ma- e precisa in chiave operativa alcuni aspetti, quali la
teria relativamente alla cooperazione giudiziaria e di necessità per gli stati di adottare meccanismi idonei a
polizia. consentire la tempestiva identificazione delle vittime,
Un documento di ulteriore estrema importanza è a sviluppare politiche orientate al rafforzamento
rappresentato dalle conclusioni del Consiglio dell8 dellincriminazione delle condotte inerenti la tratta,
maggio 2003 che recepiscono la Dichiarazione di mettendo al centro lesigenza di proteggere le vittime
Bruxelles, adottata in occasione della Conferenza eu- e di procedere con ladozione degli strumenti inter-
ropea sulla prevenzione e la lotta alla tratta di esseri umani nazionali e regionali in materia.
- sfida globale per il XXI Secolo, tenutasi dal 18 al 20
settembre 2002. La Conferenza, a cui hanno parteci- Tratta e costituzione europea
pato sia i rappresentanti dei paesi membri dellUE La centralità della questione del traffico trova nell’agen-
che quelli dei paesi candidati, è stata organizzata dal- da politica europea una inequivocabile e forte conferma
la Organizzazione Internazionale per la Migrazione nella previsione nel testo del Trattato che adotta una Co-
stituzione per l’Europa, della tratta di esseri umani e dello
(IOM) in collaborazione con il Parlamento Europeo
sfruttamento sessuale delle donne e dei minori tra i delitti
e la Commissione Europea. La Dichiarazione costitu- di criminalità particolarmente grave, che presentano una
isce un atto importante perché è orientata alla tutela dimensione transnazionale derivante dal carattere o dal-
dei diritti umani delle vittime e contiene numerose le implicazioni di tali reati o dalla necessità di combatterli
linee guida in materia. Nelle Conclusioni il Consi- sulla base di presupposti comuni tra i paesi definibili
glio ha raccomandato anche agli Stati membri di rati- per l’appunto dalla legge quadro europea ai sensi
ficare quanto prima la Convenzione ONU contro la dell’art. III-271). Inoltre, l’art. 5, paragrafo 3, della Carta
criminalità organizzata transnazionale e i due Proto- dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea sancisce che
colli addizionali, nonché di dare attuazione entro il “la tratta degli esseri umani è proibita”, e che conseguen-
1° agosto 2004 alla Decisione quadro sulla tratta de- temente il reato deve essere perseguito in maniera effi-
gli esseri umani. cace, anche attraverso l’introduzione di specifiche dispo-
sizioni di diritto penale.
Questa conven-
Le attività intraprese dal Consiglio zione è orientata
dEuropa in particolare alla
http://www.coe.int/trafficking salvaguardia e alla
promozione dei
Dalla fine degli anni 80 il Consiglio dEuropa ope- diritti umani del-
ra attivamente per la lotta alla tratta di esseri umani: le vittime che
lorganizzazione ha infatti tra i suoi stati membri pa- deve essere assicu-
esi di origine, di transito e di destinazione della trat- rata senza alcuna
ta. Già nel 1991, durante il seminario sulla lotta con- discriminazione di
tro il traffico di esseri umani, organizzato dal Consi- sesso, razza, colo-
glio dEuropa, emerse che questo fenomeno costitui- re, lingua e reli-
va una violazione dei diritti umani e della dignità gione, proprietà,
umana. Nel 1992/93, in seguito al rapporto del Grup- nascita origine na-
po di esperti sul traffico delle donne, il Consiglio zionale o sociale e
dEuropa identificò le aree più colpite dal fenomeno appartenenza a
della tratta e ne stilò una serie di raccomandazioni minoranze nazio-
nei confronti degli Stati coinvolti sugli aspetti legisla- nali. Per le vittime
tivi, giudiziari del trafficking, sulla riabilitazione ed il sono previste spe-
supporto delle vittime, su programmi di prevenzione. cifiche misure di
Nellambito delle attività del Consiglio dEuropa, il protezione e di as-
progetto LARA si propone di sostenere la riforma della sistenza, come ad
legislazione penale nei paesi dellEuropa sud-orienta- esempio il perio- anil aykan, turkey
le, come mezzo per prevenire e combattere il traffico do minimo di trenta giorni di permanenza per con-
di esseri umani (luglio 2002-novembre 2003). Que- sentire alle persone trafficate di ristabilirsi dalla vio-
sta iniziativa ha permesso ai paesi in questione di adat- lenza fisica e psicologica subita, nonché permessi di
tare e rivedere la loro legislazione nazionale in mate- soggiorno speciali e misure concernenti la sicurezza
ria nonché di adottare dei piani nazionali per la pre- da adottare nel caso in cui si proceda al loro rimpa-
venzione, la protezione delle vittime e la punizione trio. Alle vittime vanno garantiti standard minimi per
dei trafficanti. le loro condizioni di vita, come ad esempio la sicu-
rezza personale o laccesso alleducazione per i mino-
Convenzione del Consiglio dEuropa sulla lot- ri. Possono inoltre essere assicurate lassistenza medi-
ta contro la tratta di esseri umani ca, listruzione, la formazione e la collocazione in for-
ma legale nel mercato del lavoro. Lassistenza alla vit-
Lo scorso 3 maggio 2005, il Comitato dei Ministri
tima non può essere vincolata alla sua volontà di dare
(del Consiglio dEuropa) ha adottato la Convenzione
testimonianza, anche se la legislazione interna potreb-
sulla lotta contro la tratta di esseri umani, aperta alla
be condizionare il rilascio del permesso di soggiorno
firma il 16 maggio durante il Vertice di Varsavia dei
alla cooperazione processuale.
Capi di stato e di Governo dei 46 Stati Membri del
Consiglio dEuropa. La Convenzione si propone La Convenzione prevede in ogni caso ladozione di
innanzitutto di prevenire e di combattere la tratta di misure idonee a garantire una protezione effettiva e
esseri umani e di raggiungere leguaglianza di genere appropriata sia alle vittime sia agli altri testimoni,
anche attraverso misure di gender mainstreaming, di informatori e collaboratori di giustizia, compresi i fa-
rafforzare la cooperazione internazionale in materia e miliari. Inoltre gli Stati devono adeguare la loro legi-
di salvaguardare i diritti delle vittime della tratta. slazione e criminalizzare le condotte relative al
trafficking in tutte le fasi, dal reclutamento allo sfrut-
La definizione di traffico di persone contenuta nella
tamento nel paese di destinazione. Per il monitorag-
Convenzione, nel rifarsi a quella del Protocollo sul
gio della Convenzione è stato istituito un Gruppo di
traffico di Persone alla Convenzione internazionale sul
esperti sullazione contro il traffico di esseri umani
crimine transnazionale organizzato estende il proprio
(GRETA), che funge da meccanismo di controllo e
campo di applicazione a tutte le forme di tratta di
seguirà limplementazione delle disposizioni della
esseri umani che abbiano luogo a livello nazionale o
Convenzione da parte degli Stati membri. Il valore
transnazionale, che siano correlate o meno al crimine
aggiunto di questo trattato è da rinvenirsi senza dub-
transnazionale organizzato, che prevedano forme di
bio nella prospettiva fondata sui diritti della persona,
sfruttamento sessuale o lavorativo e che abbiano come
sullattenzione che essa ripone sulle vittime, sullesi-
protagonisti uomini, donne o bambini/e.
genza di dare effettività al principio di eguaglianza.
terizza tutti i paesi della vicina area balcanica, attra- Macedonia 1,13
gran lunga maggiori. Secondo i dati forniti da Trafficanti-sfruttatori: suddivisione % per sesso e princi-
Transcrime, Centro interuniversitario dellUniver- pali nazionalità (anni 1996-2003)
sità degli Studi di Trento e dellUniversità Cattoli-
ca del Sacro Cuore di Milano nello studio condot- Ucraina
79
to per il Parlamento europeo, la tratta di esseri 21
umani a scopo di sfruttamento sessuale per il peri-
odo marzo 2000/marzo 2004 potrebbe essere sti- Ex-Jugoslavia
11
mento sessuale in Italia Fonte: Enzo Ciconte (a cura di), I flussi e le rotte della tratta dall’est Europa.
0
gli 80.000 euro. Diversamente le mobilità delle
ragazze dellest Europa permetterebbe una per-
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Fonte: Enzo Ciconte (a cura di), I flussi e le rotte della tratta dall’est Europa. ne Sovietica.
violenza ses-
La Legge 3 agosto 1998 n. 269 suale, atti ses-
suali con mino-
La legge 3 agosto 1998, n.269, Norme contro lo renne e corru-
sfruttamento della prostituzione, della pornografia, zione di mino-
del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove renne) si appli-
forme di riduzione in schiavitù, fa parte di un inter- cano altresì,
vento più generale del legislatore che da un lato atte- quando il fatto
sta la nuova sensibilità verso linfanzia dallaltro da è commesso al-
concretezza agli impegni assunti dallItalia con la sot- lestero da citta-
toscrizione della Convenzione di New York sui diritti del- dino italiano ov-
linfanzia ratificata con Legge 27 maggio 1991, n. 176. vero in danno di
cittadino italia-
Le disposizioni normative introdotte dalla Legge n. no, ovvero da
269 rafforzano la repressione penale delle condotte cittadino stra-
lesive della libertà personale e sessuale degli individui niero in concor-
e della libertà psico-fisica dei minori anche mediante so con cittadino
lintroduzione di nuove fattispecie delittuose come italiano. In que-
quelle di cui agli articoli: 600 bis c.p. (Prostituzione sto caso il citta-
minorile); 600 ter c.p. (Pornografia minorile); 600 dino straniero è
quater c.p. (Detenzione di materiale pornografico) e 600 punibile quan-
quinquies c.p. (Iniziative turistiche finalizzate allo sfrut- do si tratta di
tamento della prostituzione minorile). delitto per il
quale è prevista
Tra le novità introdotte vi è linserimento del delitto la pena della re-
di iniziative turistiche volte allo sfruttamento della clusione non in- romina gattaceca, italy
prostituzione minorile (cfr. art. 5 legge n. 269/98) feriore nel mas-
introdotto nel codice penale allart. 600 quinquies che simo a 5 anni e quando vi è stata richiesta del Ministro di
prevede: Giustizia.
Chiunque organizza o propaganda viaggi finalizzati alla
fruizione di attività di prostituzione a danno di minori o La legge 269 ha senza dubbio contribuito al contra-
comunque comprendenti tale attività è punito con la re- sto di quei reati commessi in danno di minore che
clusione da sei a dodici anni e con la multa da Euro 15.493 attentano alla libertà personale, sessuale e psico-fisi-
ad Euro 154.937. ca dei minori, rendendo le pene più adeguate alla
gravità delle condotte. Rimangono però serie difficol-
Ai sensi dellart. 600 sexies c.p. se il fatto viene com- tà di carattere processuale che si rincontrano nei pro-
messo a danno di un minore degli anni 14, è prevista cedimenti penali in cui entra questa normativa,- dif-
un aumento della pena 1/3 alla metà: Lart. 600 septies ficoltà accentuata dalla diffusione di queste pratiche
c.p. ha previsto inoltre, quale pena accessoria in caso in paesi lontani dallItalia e perciò difficili da dimo-
di condanna, la chiusura degli esercizi la cui attività strare in sede processuale. Va inoltre rilevato che non
risulti finalizzata al delitto illustrato sopra nonché la può essere delegata alla sola funzione giudiziaria una
revoca della licenza desercizio o della concessione o questione così grave che investe profili diversi.
dellautorizzazione amministrativa.
Nel quadro delle azioni di contrasto allo sfruttamento Minori vittime del turismo e dello sfruttamento ses-
sessuale dei minori, lart. 10 della legge n. 269/98 ha suale nel mondo
derogato al principio di territorialità sancendo un re- Paese Numero baby Quanto
gime di punibilità incondizionata quando il fatto è com- meta turistica prostituti-e costano?
messo allestero da (o in danno di) un cittadino italiano Cina 600.000 10/30$
e un sistema misto se il colpevole è uno straniero. India 575.000 20/30$
Brasile 500.000 5/30$
Lart. 604 c.p. recita Tailandia 300.000 10/40$
Le disposizioni di questa sezione (n.d.r. che prevede i reati
Europa/Africa 300.000 -
di riduzione in schiavitù, prostituzione minorile, por-
Nepal 150.000 10/40$
nografia minorile, detenzione di materiale pedo-porno-
grafico, iniziative turistiche volte allo sfruttamento della Filippine 100.000 5/40$
prostituzione minorile, tratta e commercio di schiavi) Taiwan 60.000 50/90$
nonché quelle previste dagli articoli 609 bis, 609 ter, 609 Russia 50.000 5/10$
quater e 609 quinquies (n.d.r. che riguardano i reati di Fonte: http://www.nuoveschiavitu.it
Le azioni di sistema sono orientate a sostenere i pro- sociale, senza che uno influenzi laltro. In applicazio-
grammi di protezione sociale, mediante la realizza- ne dellarticolo 18 D.lgs 286/98 (comma 1), che pre-
zione di campagne di sensibilizzazione, indagini e ri- vede la possibilità per la vittima di partecipare ad un
cerche sullandamento del fenomeno, attività formative programma di assistenza ed integrazione sociale, il
per gli operatori pubblici e privati impegnati nei pro- Dipartimento per le pari opportunità, dal 1999 al
grammi di protezione sociale, attività di assistenza 2005, ha bandito n. 6 Avvisi, pubblicati sulla Gaz-
tecnica e monitoraggio dei progetti. I programmi di zetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Inoltre in
protezione sociale sono finalizzati ad assicurare un attuazione del D.M. del 23.11.1999, recante indica-
percorso di assistenza e di protezione alle vittime del- zioni dei criteri e modalità per la selezione dei pro-
la tratta, attraverso laccoglienza (in case di fuga, co- grammi di assistenza e di integrazione sociale, il Di-
munità, case-alloggio, centri di accoglienza, famiglie partimento ha co-finanziato, anche le azioni di siste-
affidatarie), lofferta di sostegno psicologico, di assi- ma e una campagna di informazione e
stenza medica e legale, la proposta di una formazione sensibilizzazione. I progetti di protezione sociale, ex
professionale, lerogazione di borse art. 18, sono stati realizzati da-
lavoro, il conseguente inserimento gli enti locali e da soggetti priva-
lavorativo, oppure un eventuale rim- ti iscritti nel Registro delle asso-
patrio assistito. Lesperienza matu- ciazioni e degli enti che svolgo-
rata intorno allapplicazione del- no attività a favore degli immi-
lex art. 18 ha dimostrato fin dal- grati. Con il D.P.R. n. 394/99 è
linizio le possibilità reali che la stata istituita, presso il Diparti-
normativa offre circa la realizzazio- mento per le pari opportunità,
ne di percorsi di inclusione socia- la Commissione
le che permettono la possibilità interministeriale per lattuazio-
di ridefinire e ripensare il proget- ne dellart. 18, composta dai rap-
to migratorio individuale in con- presentanti dei Ministeri per le
dizioni di legalità, sicurezza e au- pari opportunità, per la solida-
tonomia orientate allaffermazione rietà sociale, dellinterno, e di gra-
della cittadinanza. zia e giustizia (art. 25, comma
2) che in questi anni hanno svol-
Proprio lesito positivo scaturito
to compiti di selezione, indiriz-
dallimplementazione delle politi-
zo, controllo e di programmazio-
che collegate allex art. 18 ha fatto
ne sia delle risorse che dei pro-
si che a livello europeo si guardi
grammi di assistenza ed integra-
in questi anni con interesse alla nor-
zione sociale.
mativa italiana che è coerente con
il sistema di protezione delle vit- Alcuni dati sui progetti
time indicato sia dal Protocollo
Il Dipartimento per le pari op-
ONU sia dalla Convenzione del
portunità dal 2000 al 2004 ha
Consiglio dEuropa sulla lotta con- andrea petrini, italy
cofinanziato n. 294 progetti di
tro la tratta (non ancora in vigo-
protezione sociale, realizzati sul-
re). In questi anni purtroppo lapplicazione dei per-
lintero territorio nazionale, che hanno accolto e assi-
messi di questo tipo ha subito le conseguenze legate
stito circa n. 6.781 vittime del traffico, di cui 318
alla logica con cui è stata trattata limmigrazione, vale
minori di anni 18 (Fonte Ufficio Pastorale Migranti,
a dire con irrigidimenti di natura burocratico-ammi-
dati disponibili on line http://
nistrativa, che si sono tradotti in tagli alle risorse da
www.migranti.torino.it). Un progetto di protezione
investire in programmi sociali.
sociale è essenzialmente articolato in varie fasi, che
Protezione e assistenza alle vittime della tratta sinteticamente possiamo così delineare:
- la prima, soprattutto centrata sul recupero fisico e
La caratteristica più rilevante del permesso di sog-
psicologico della vittima, prevede un percorso di assi-
giorno per motivi di protezione sociale, risiede nella
stenza e protezione sociale, che dal primo contatto
precisa volontà del legislatore di aiutare la vittima del
(attraverso: lunità di strada, numero verde, interven-
traffico di esseri umani. Larticolo 18 è stato ricono-
to forze di polizia, cliente, ecc..) porta a forme di ac-
sciuto, sia in sede nazionale che internazionale, come
coglienza protetta presso case di fuga, o famiglie o in
una efficace normativa di contrasto del fenomeno le-
autonomia abitativa; ottenimento del permesso di
gato al traffico di esseri umani. Più in dettaglio la
soggiorno; assistenza legale; supporto psicologico al
misura introduce un forte elemento innovativo at-
fine di ritrovare la propria autonomia e identità so-
traverso un doppio percorso, quello giudiziario e quello
cio-culturale;
Concessione del permesso di soggiorno per motivi di c) l’adesione dello straniero al programma;
protezione sociale d) l’accettazione dell’impegno da parte del responsabi-
le della struttura presso cui sarà realizzato il program-
ma.
Chi può beneficiarne?
Validità temporale
I cittadini stranieri
Il permesso di soggiorno ha la durata di sei mesi e può
Quali sono i presupposti richiesti?
essere rinnovato per un anno o per il maggiore periodo
a) accertamento di situazioni di violenza o di grave sfrut- occorrente per motivi di giustizia.
tamento nei confronti di uno straniero;
Può essere revocato?
b) esistenza di un concreto pericolo per l’incolumità del-
la persona , per effetto dei tentativi di sottrarsi ai Si, nei seguenti casi:
condizionamenti di un’associazione criminale o delle a) interruzione del programma;
dichiarazioni rese nel corso delle indagini preliminari o b) condotta incompatibile con le finalità del programma;
del giudizio. c) vengono meno le condizioni che ne hanno giustifica-
to il rilascio.
Finalità
Oltre alla possibilità di soggiorno nel territorio dello Sta-
Consentire allo straniero di sottrarsi alla violenza ed ai
to, cosa è consentito al titolare del permesso?
condizionamenti dell’organizzazione criminale e di par-
tecipare ad un programma di assistenza e integrazione a) accesso ai servizi assistenziali;
sociale. b) frequenza di regolari corsi di studio;
c) iscrizione nelle liste di collocamento e lo svolgimento
Chi può richiederne il rilascio?
di lavoro subordinato.
a) il Questore (di propria iniziativa);
Cosa succede alla scadenza del permesso di soggior-
b) il procuratore della Repubblica (quando è in corso
no?
un procedimento penale per i fatti di violenza o grave
sfruttamento, nel corso del quale lo straniero abbia reso a) se l’interessato ha in corso un rapporto di lavoro, il
dichiarazioni: “circuito giudiziario”); permesso può essere ulteriormente prorogato o rinno-
c) i servizi sociali degli enti locali e le associazioni o altri vato per la durata del rapporto, o ,se titolare di un rap-
organismi iscritti in un apposito registro (la situazione di porto di lavoro a tempo indeterminato, secondo le mo-
violenza o grave sfruttamento emerge, anche indipen- dalità previste per questo motivo di soggiorno.
dentemente dall’esistenza di un procedimento penale, b) Se l’interessato risulta iscritto ad un regolare corso di
nel corso di interventi assistenziali: “circuito sociale”). studi, il permesso può essere convertito in permesso di
soggiorno per motivi di studio.
Quale autorità è competente al rilascio?
Chi realizza i progetti?
Il Questore
a) Comuni, Province, Regioni;
Quali documenti deve acquisire il Questore ai fini del
b) I soggetti privati iscritti nell’apposito registro.
rilascio ?
a) il parere del procuratore della Repubblica (solo nei
casi in cui sia iniziato un procedimento penale per i fatti Tratto da http://www.aretusa.net, contributo di Marcello D’Amico,
di violenza o grave sfruttamento, nel corso del quale lo “Protezione delle vittime ed azioni di contrasto ai trafficanti di
straniero abbia reso dichiarazioni); esseri umani in Italia”. Rapporto preparato per Anti-Slavery
b) il programma di assistenza ed integrazione; International Trafficking Programme. Londra, 2001.
Donna Donna
Pericolo Denuncia e processo
prostituta prostituta
(percorso “sociale”) (permesso “giudiziario”)
= collaborante = vittima
Tratto da Marco Ferrero, “L’articolo 18 del T.U. Immigrazione”, Materiali per il Corso di formazione di base per operatori della Pubblica
Sicurezza a cura della Regione del Veneto, Legnaro (PD), maggio 2004
li delle Nazioni Unite, per la realizza- vernative ed associazioni di rispetto e sulla valorizzazione delle
zione di iniziative da elaborarsi sulla volontariato; Onlus; organizzazioni differenze e di favorire la crescita di
base della comune collaborazione, sindacali ed imprenditoriali; associa- una coscienza democratica e di una
consolidata negli anni, che ha con- zioni di immigrati del Veneto. cittadinanza piena e consapevole. Per-
sentito di qualificare lazione regio- tanto le iniziative regionali, su questi
Relativamente ai soggetti privati pro-
nale a livello nazionale e internazio- temi, intendono indirizzare positiva-
motori di iniziative, si ritiene di
nale. mente le istituzioni scolastiche ad un
riconfermare i criteri già individuati
1) Obiettivi approfondimento trasversale dei dirit-
nei precenti Piani annuali e atti a for-
ti umani, nellambito delle materie
Il Programma triennale degli inter- nire piena garanzia di affidabilità e
dinsegnamento.
venti regionali per la promozione dei riconoscibilità di tali soggetti: le or-
diritti umani e della cultura di pace ganizzazioni non governative, le as- È, altresì, importante favorire tra i
individua quali obiettivi principali cui sociazioni di volontariato e di immi- diversi attori della società civile -
finalizzare lazione regionale: grati del Veneto, le Onlus e altri or- enti locali, istituzioni scolastiche, or-
ganismi privati dovranno avere ganismi associativi - una significativa
1. la diffusione e il radicamento della
comprovata esperienza, almeno convergenza nella delicata materia dei
cultura dei diritti umani;
triennale, nel campo degli interventi diritti umani.
2. la promozione dei diritti dei bam-
regionali per la promozione dei dirit- Conseguentemente, il Piano annua-
bini e delle bambine.
ti umani e della cultura di pace; le le 2006 privilegia le azioni concertate
Il Programma triennale prevede, organizzazioni non governative, le e sinergiche tra organismi pubblici e
inoltre, le priorità a cui dovranno ispi- associazioni di volontariato e di im- privati operanti sul territorio, favoren-
rarsi le iniziative regionali, nel triennio migrati, le Onlus e altri organismi do la presentazione di progetti in for-
2004-2006: privati dovranno avere sede princi- ma associata, con la presenza di al-
1. leducazione alla pace e ai diritti pale, o quanto meno una sede opera- meno un ente locale o altro organi-
umani; tiva allinterno del territorio regiona- smo pubblico, nonché, le iniziative
2. la lotta ad ogni forma di sfrutta- le; le organizzazioni non governative, caratterizzate da ampia e raccordata
mento dei bambini e delle bambine; le associazioni di volontariato e le as- diffusione sul territorio.
sociazioni di immigrati del Veneto In tale prospettiva, assume signifi-
3. la sensibilizzazione delle diverse dovranno essere preferibilmente rico-
componenti della società civile ai temi cativa rilevanza - per questa funzione
nosciute dalla Regione (attraverso regionale di raccordo, sviluppo e
della democrazia e dello sviluppo iscrizione ad appositi albi regionali
umano; monitoraggio degli organismi regio-
di categoria, ove istituiti), o da altri nali operanti nelle politiche di settore
4. ladesione alle quattro priorità enti (internazionali, nazionali o loca- - la creazione ed il costante aggiorna-
tematiche fissate dallUnione Europea li, attraverso i rispettivi albi); in ogni mento di una banca dati, attivata
in materia di diritti umani: caso, per i soggetti di cui ai punti avvalendosi dellapporto dellArchivio,
a) sostegno ai processi di democra- precedenti, lassenza della finalità di come previsto dalla L.R. n. 55/1999,
tizzazione, alla buona gestione pub- lucro sarà considerata requisito im- ed operante presso il Centro interdi-
blica e allo stato di diritto; prescindibile per laccesso ai partimentale di ricerca e servizi sui
b) sostegno alle azioni per labolizio- finanziamenti regionali. diritti della persona e dei popoli del-
ne della pena di morte; 3) Strategie e modalità di intervento lUniversità di Padova.
c) sostegno alla lotta contro la tortu-
ra; In coerenza con gli obiettivi e le 4) Tipologia delle iniziative
d) sostegno al dialogo interculturale priorità previste nel Programma finanziabili
e alla lotta contro il razzismo, la triennale 2004-2006 e in continuità Larticolo 2 della L.R. n. 55/1999
xenofobia e la discriminazione nei allattività svolta nel triennio 2001/ ed il Programma triennale elencano
confronti delle minoranze e delle po- 2003, lazione regionale intende rivol- le tipologie di intervento in materia
polazioni autoctone; gersi allambito scolastico, nonché al di diritti umani e cultura di pace, e
mondo dellassociazionismo e allam- che in questa sede si descrivono bre-
5. leliminazione di ogni forma di bito lavorativo.
discriminazione nei confronti delle vemente, rinviando a quelle fonti la
donne e delle violazioni alla loro di- Sul fronte degli enti locali vi è, inol- descrizione dettagliata: iniziative di
gnità. tre, loggettiva necessità di coordi- partecipazione dei bambini e delle
nare le molteplici iniziative di bambine, nellambito di attività
2) Soggetti promotori sensibilizzazione degli amministrato- innovative degli organi istituzionali de-
La Regione riconosce e sostiene ri e dei cittadini, con il gli enti locali; iniziative di informa-
quali soggetti promotori di interven- coinvolgimento delle associazioni ope- zione e comunicazione sui temi della
ti regionali per la promozione dei di- ranti sul territorio veneto. tutela e violazione dei diritti umani,
ritti umani e della cultura di pace: enti Lattenzione allambito scolastico è con particolare riguardo ai diritti del-
locali; istituzioni pubbliche e priva- motivata dalla esigenza di sviluppare linfanzia; iniziative di formazione e
te; università; organizzazioni non go- nei giovani una cultura fondata sul aggiornamento professionale in ma-
teria di diritti umani, a favore di ope-
ratori pubblici e privati; iniziative di 60.000,00 e alla progettualità espres- operazione decentrata allo sviluppo,
divulgazione e conoscenza dellattivi- sa da enti privati la somma di Euro solidarietà internazionale e
tà delle istituzioni e degli organismi 116.677,00. interculturalità, un data-base indiciz-
internazionali operanti nel settore dei Si ritiene altresì di fissare una quo- zato delle news, una mailing list
diritti umani; iniziative di attivazio- ta massima di finanziamento regio- per linvio di materiale di aggiorna-
ne e sviluppo di idonei strumenti di nale per le iniziative a contributo, pari mento sui temi oggetto della conven-
controllo del rispetto dei diritti umani. al 30% dei costi preventivati consi- zione;
5) Finanziamento delle iniziative derati ammissibili (con un massimo II. il settore documentale che, strut-
Gli interventi in materia di diritti di Euro 20.000,00 per ogni progetto turato allinterno della biblioteca spe-
umani trovano la loro fonte finanzia- ammesso al finanziamento) con ob- cialistica del Centro, comprende do-
ria, nel Bilancio regionale 2006, nel bligo per il beneficiario di rendicon- cumenti, volumi e riviste, un data-
capitolo 70017 Interventi regionali to di una somma almeno doppia del base per la catalogazione e la consul-
in materia di diritti umani e di cultu- contributo ricevuto. tazione via internet del materiale do-
ra di pace per Euro 250.000,00 e Eventuali importi non impegnati, o cumentale, nonché strumenti audio-
per Euro 450.000,00 nel capitolo comunque disponibili, in una delle visivi anche elaborati direttamente dal
100635 Trasferimenti alle Ammini- due tipologie previste (iniziative di- Centro;
strazioni Pubbliche per favorire la pro- rette o iniziative a contributo), pos- III. il settore pubblicazioni che com-
mozione dei diritti umani e della cul- sono essere utilizzati per laltra prende la elaborazione e la stampa di
tura di pace, per un ammontare tipologia. periodici di informazione, aggiorna-
complessivo di Euro 700.000,00. 6) Adempimenti di legge mento e documentazione quali il bol-
La L.R. n. 55/1999 prevede il fi- lettino Archivio Pace diritti umani
6.a) Archivio Pace Diritti Umani
nanziamento delle seguenti tipologie su iniziative e temi inerenti la legge
La Regione, ai sensi della La L.R. regionale 16 dicembre 1999, n. 55; i
di attività in materia di diritti umani
n. 55/1999, promuove e sostiene Quaderni contenenti i risultati di
e cultura di pace:
lArchivio Pace Diritti Umani, istitu- studi e ricerche sui temi dei diritti
a) Adempimenti di legge: Euro ito con la L.R. n. 18/1988 ed ope- umani, della cultura della pace, della
153.323,00; rante presso il Centro interdiparti- cooperazione allo sviluppo e della so-
- sostegno allArchivio Pace Diritti mentale di ricerca e servizi sui diritti lidarietà internazionale; la rivista
Umani dellUniversità di Padova (ar- della persona e dei popoli dellUni- Pace diritti umani/Peace human
ticolo 2, lettera c, L.R. n. 55/1999), versità di Padova. rights; i Tascabili del Centro Di-
Euro 120.000,00; La convenzione tra Regione e Uni- ritti Umani; sussidi didattici per in-
- quota di adesione alla Fondazione versità che disciplinava lattività del- segnanti;
Venezia per la ricerca sulla pace lArchivio per il triennio 2003 - 2005 IV. il settore partecipazione a pro-
(articolo 17 L.R. n. 55/1999), Euro è scaduta il 31 dicembre 2005. Con getti dellUnione Europea per latti-
25.823,00; deliberazione della Giunta regionale vazione e gestione di progetti comu-
- conferimento Premio regionale de- n. 1114 in data 18 aprile 2006 si è nitari.
nominato Veneto per la pace e la so- provveduto al rinnovo della stessa per
6.b) Fondazione Venezia per la ri-
lidarietà tra i popoli (articolo 2 pun- il triennio 1° gennaio 2006 / 31 di-
cerca sulla pace
to b), Euro 7.500,00. cembre 2008.
La Regione del Veneto partecipa, in
b) Iniziative regionali dirette: Euro Il nuovo testo di convenzione
qualità di socio fondatore, alla Fon-
370.000,00; triennale prevede, oltre alla prosecu-
dazione Venezia per la ricerca sulla
zione e allaggiornamento delle inizia-
- promosse direttamente dalla Re- pace, costituitasi in attuazione del-
tive già attivate negli anni preceden-
gione e realizzate anche in larticolo 10 della L.R. n. 18/1988.
ti, anche il supporto del Centro uni-
partenariato con altri enti ed organi- Larticolo 17 della L.R. n. 55/1999
versitario alla partecipazione della
smi pubblici e privati (articolo 4 L.R. autorizza la Giunta regionale al ver-
Regione del Veneto a progetti del-
n. 55/1999). samento delle quote di adesione alla
lUnione Europea nelle specifiche ma-
c) Iniziative a contributo: Euro terie della L.R. n. 55/1999 e si arti- Fondazione, previste dallo statuto
176.677,00; cola in quattro settori principali: della medesima.
- promosse e realizzate da organi- I. il settore informatico che com- La Fondazione, attiva da qualche
smi pubblici e privati con il contri- prende la Home Page Archivio pace, anno nel campo della ricerca sulle
buto regionale (articolo 4 L.R. n. 55/ diritti umani, cooperazione allo svi- questioni relative alla sicurezza, allo
1999). Conseguentemente alla dispo- luppo e solidarietà internazionale, un sviluppo e alla pace, ha individuato,
nibilità prevista dai capitoli di spesa data-base per la consultazione via tra le linee portanti del propria attivi-
rispettivamente per soggetti pubblici internet dei documenti dellArchivio, tà di ricerca, le tematiche attinenti
e soggetti privati, ai progetti presen- un data-base sulle associazioni e le laffermazione della democrazia nei
tati a bando da enti pubblici viene Ong operanti nel Veneto in materia Paesi dellarea mediterranea e balca-
destinata la somma di Euro di diritti umani, cultura di pace, co- nica, il contributo del dialogo
interreligioso alla cultura della pace, rità ai diritti dei bambini e delle bam- cofinanziamento; c) quota già coper-
con specifica analisi del territorio bine e degli adolescenti, favorendo la ta da altre fonti di finanziamento (spe-
veneto. partecipazione dei minori nella co- cificando le fonti); d) eventuali altre
Si tratta di tematiche pienamente struzione di una società locale, nazio- richieste di contributo pubblico na-
coerenti con gli obiettivi e le priorità nale ed internazionale a misura di bambi- zionale o internazionale presentate per
dellazione regionale nel settore dei no e di bambina, in linea con quanto il progetto.
diritti umani e della cultura di pace. emerso dal Rapporto Unicef per il 2005. La domanda di contributo include-
6.c) Premio regionale denominato Ve- 8) Iniziative a contributo rà, inoltre, quale parte integrante, la
neto per la pace e la solidarietà tra i Per le iniziative a contributo verrà seguente ulteriore documentazione:
popoli predisposto il relativo avviso a cura copia del documento di identità del
della Direzione regionale Relazioni rappresentante legale del soggetto
In attuazione dellarticolo 2 punto
Internazionali Cooperazione Interna- capofila.
b) della legge regionale n. 55/1999, è
prevista anche per lanno 2006 lat- zionale Diritti Umani e Pari Oppor- Per gli enti pubblici capofila (com-
tribuzione del Premio regionale de- tunità, secondo le previsioni della presi gli istituti scolastici) la doman-
nominato Veneto per la pace e la L.R. n. 55/1999, del vigente Pro- da di contributo dovrà essere obbli-
solidarietà tra i popoli, a riconosci- gramma triennale 2004/06 e del pre- gatoriamente accompagnata dagli
mento dellattività svolta in uno dei sente Piano annuale. estremi del provvedimento emesso
seguenti settori: progettazione 8.a) Modalità di presentazione delle dallorgano competente entro i termi-
educativo-culturale, informazione, domande di contributo ni di scadenza del bando e con il qua-
produzione artistica, ricerca, coope- le si approva liniziativa per la quale
Il progetto per il quale viene pre-
razione allo sviluppo. viene richiesto il contributo regiona-
sentata domanda di contributo regio-
le. Il provvedimento medesimo po-
7) Iniziative regionali dirette nale dovrà essere obbligatoriamente
trà essere richiesto dagli Uffici com-
La Regione, per lelaborazione e la presentato in forma associata da al-
petenti, nel corso dellistruttoria del-
realizzazione delle singole iniziative, meno tre soggetti, di cui almeno uno
le domande pervenute.
si avvarrà della collaborazione di enti, pubblico.
8.b) Requisiti dei soggetti
istituzioni ed organismi ritenuti ido- Il soggetto capofila richiedente (pub-
nei a tal fine, individuati come part- blico o privato), con lincarico di tra- Il soggetto capofila che richiede il
ner progettuali. Una prassi ormai con- smettere il progetto alla Regione Ve- contributo deve avere i requisiti di
solidata individua in un partner pub- neto per lottenimento delleventuale seguito indicati.
blico omologo nel territorio regiona- contributo, sarà il beneficiario forma- - Tipologia. Appartenere ad una del-
le (Provincia, Comune, Università e le del contributo regionale e respon- le seguenti categorie: enti locali; isti-
scuole) il soggetto operativo di riferi- sabile degli adempimenti amministra- tuzioni pubbliche e private; universi-
mento. tivi connessi alla concreta realizzazione tà; organizzazioni non governative ed
Le iniziative dirette regionali - ela- del progetto (accettazione formale del associazioni di volontariato; istituti
borate in considerazione degli obiet- contributo regionale, relazione finale scolastici; Onlus; organizzazioni sin-
tivi e delle priorità principali previ- corredata dal relativo rendiconto del- dacali ed imprenditoriali; associazio-
ste nel Programma triennale, nonché le spese sostenute, conservandone do- ni di immigrati del Veneto
delle indicazioni del presente Piano cumentazione contabile). - Sede. Avere una sede principale, o
annuale 2006 - vengono individuate Le domande di contributo devono comunque una sede operativa nel
sinteticamente nellelenco Allegato B essere presentate mediante lutilizzo Veneto, come da dichiarazione sul
(sezione B) e saranno finalizzate, an- dellapposita modulistica allegata al modulo di domanda a firma del rap-
che in continuità agli interventi sino provvedimento della Giunta Regionale presentante legale dellorganismo ri-
ad oggi intrapresi, a: coinvolgere gli di approvazione del presente Piano chiedente (esclusi gli enti pubblici).
enti locali veneti in unopera di for- annuale 2006. La suddetta La sede operativa - formalmente ri-
mazione e sensibilizzazione su modulistica prevede, tra laltro, lin- conosciuta dalla sede legale - dovrà
tematiche afferenti la tutela dei dirit- dicazione dei seguenti elementi: illu- essere obbligatoriamente e
ti umani e la cultura di pace e a valo- strazione sintetica delliniziativa e fattivamente coinvolta nella ideazione
rizzare - e ove possibile coordinare - delle sue finalità; descrizione delle e/o realizzazione del progetto; la mi-
le diverse esperienze di enti locali in attività previste e relativa logistica e sura e le modalità di tale
materia; sensibilizzare, coinvolgere e tempistica; indicazione dei risultati coinvolgimento dovranno essere in-
formare gli studenti e il personale sco- attesi; indicazione dei partner parte- dicate nellapposito modulo di richie-
lastico dirigenziale e docente, al fine cipanti alliniziativa, specificandone sta di contributo approvato con deli-
di promuovere linserimento gradua- lapporto in termini di risorse uma- bera della Giunta regionale.
le e interdisciplinare dei diritti uma- ne, tecniche e finanziarie; piano fi- - Statuto e/o atto costitutivo. Avere
ni e della cultura di pace, nei percor- nanziario, dal quale risultino: statuto e/o atto costitutivo redatto
si formativi delle scuole della nostra a) elencazione dettagliata dei costi nella forma dellatto pubblico o della
regione; assegnare un valore di prio- preventivati; b) quota di scrittura privata, come da dichiara-
zione sul modulo di domanda a fir- - Numero delle iniziative presenta- - progetto presentato da oltre 7 sog-
ma del rappresentante legale dellor- te. Ogni soggetto capofila non potrà getti (incluso il capofila) / 3
ganismo richiedente (esclusi gli enti presentare più di un singolo proget- - progetto presentato da 5 a 7 sog-
pubblici). to, e per lo stesso progetto potrà es- getti (incluso il capofila) / 2
- Assenza della finalità di lucro. sere comunque presentata una sola - progetto presentato da almeno 4
Come da dichiarazione sul modulo domanda di finanziamento. soggetti (incluso il capofila)/ 1
di domanda a firma del rappresen- - Iniziative non concluse. Le inizia- B Attinenza della tematica /
tante legale. tive non devono essere già concluse punti
- Esperienza. Avere esperienze ade- al momento della presentazione della - diritti dei bambini e delle bambi-
guatamente documentate in materia domanda di contributo per lanno di ne /5
di promozione dei diritti umani e riferimento. - eliminazione delle discriminazioni
della cultura di pace nel triennio pre- - Localizzazione iniziative. Le atti- nei confronti delle donne e delle vio-
cedente la presentazione della doman- vità delliniziativa devono svolgersi lazioni alla loro dignità /3
da (esclusi gli enti pubblici). Anche prevalentemente nellambito del ter- - dialogo interculturale /2
per i soggetti partner diversi da Ong, ritorio regionale. - educazione e sensibilizzazione del-
Onlus e dalle associazioni di cui alla le società civile ai temi della pace e
8.d) Partecipazione finanziaria della
tipologia indicata, lassenza della fi- dei diritti umani /2
Regione Veneto
nalità di lucro per liniziativa da rea- Nota: per la lettera B è prevista una
La Regione Veneto contribuirà al fi-
lizzare, come da dichiarazione a fir- unica indicazione, quale tematica pre-
nanziamento dei progetti approvati
ma del rappresentante legale dellor- valente, per il progetto nel suo com-
fino alla misura massima del 30% dei
ganismo richiedente, sarà considera- plesso. Sarà cura dellUfficio compe-
costi preventivati considerati ammis-
ta requisito imprescindibile per lac- tente verificare lattribuzione della
sibili.
cesso ai finanziamenti regionali. stessa, in base alle attività descritte e
Il contributo regionale non potrà co- allanalisi complessiva del progetto
8.c) Condizioni di ammissibilità
munque superare limporto comples- presentato.
Le domande di contributo, a pena sivo di Euro 20.000,00 per ogni pro-
dinammissibilità, devono rispettare C Ambito di intervento (punteggi
getto ammesso al finanziamento.
le condizioni di seguito indicate. cumulabili) /punti
Nellipotesi in cui sia stato richie- - scolastico /5
- Conformità.Le iniziative devono sto un contributo anche ad altri enti - giovanile extrascolastico /4
essere conformi a quanto prescritto (quali Ministero degli Affari Esteri od - istituzioni locali /3
dal Programma triennale e dal Piano Unione Europea) per lo stesso pro- - lavorativo /2
annuale. getto, il richiedente ne darà comuni- - associativo adulto /1
- Natura consortile. Il progetto per cazione alla Regione, indicandone
Nota: i punteggi della lettera c sono
il quale viene presentata domanda di limporto richiesto.
tra loro cumulabili. Sarà cura dellUf-
contributo regionale dovrà essere ob- 8.e) Fase istruttoria ficio competente verificare leffettività
bligatoriamente presentato in forma
Gli Uffici della Direzione Regiona- delle indicazioni fornite sulla base del
associata da almeno tre soggetti, di
le Relazioni internazionali, Coopera- cronogramma di attività, dei
cui almeno uno pubblico.
zione internazionale, Diritti umani e destinatari diretti indicati e dellana-
- Requisiti dei soggetti. Le iniziati- Pari opportunità provvederanno alla lisi complessiva del progetto presen-
ve devono essere presentate dai sog- verifica dellammissibilità dei progetti tato.
getti aventi i requisiti precedentemen- presentati e alla successiva valutazio- D Divulgazione /punti
te indicati. ne di quelli risultati ammissibili. - internazionale e/o nazionale /3
- Presentazione della domanda di 8.f ) Criteri di valutazione - spese am- - regionale /2
contributo. La domanda di contribu- missibili - graduatoria - comunale e/o provinciale /1
to deve essere inoltrata a seguito di
La valutazione dei progetti risultati Nota: per la lettera D è prevista una
pubblicazione di avviso sul B.U.R.,
ammissibili è finalizzata alla redazio- unica indicazione. Sarà cura dellUf-
entro 30 giorni dalla data di pubbli-
ne di apposita graduatoria. ficio competente verificare leffettività
cazione, utilizzando la modulistica
I soggetti ammessi in graduatoria ot- di tale indicazione sulla base delle at-
allegata al provvedimento della Giun-
terranno il contributo regionale sino tività descritte, dei destinatari diretti
ta Regionale di approvazione del pre-
ad esaurimento delle risorse disponi- indicati e dellanalisi complessiva del
sente Piano annuale 2006 e compren-
bili. progetto presentato.
dendo lulteriore documentazione
soprarichiamata nel paragrafo Mo- La valutazione dei progetti avverrà E Pluriennalità /punti
dalità di presentazione della doman- sulla base dei punteggi di seguito in- - progetto pluriennale già finanziato
da di contributo. dicati. dalla Regione del Veneto /1
- Assenza della finalità di lucro. Linizia- A Numero di soggetti coinvolti / F Sede legale del richiedente
tiva deve essere priva di finalità di lucro. punti (esclusi gli enti pubblici) /punti
- Il richiedente ha sede legale in Ve- zazione delle iniziative. Per quanto Eventuali variazioni alle attività e alle
neto /1 riguarda le spese per tipografia saran- previsioni di spesa che dovessero ren-
G Ricevimento delle domande no ammesse entro un importo di spe- dersi necessarie nella fase di attuazio-
sa non superiore al 35% del costo ne debbono essere preventivamente
A parità di punteggio sarà data pre-
totale del progetto; comunicate e autorizzate dal Dirigen-
cedenza in graduatoria alla domanda
VI. voce di spesa spese ammini- te regionale della Direzione Relazio-
pervenuta in data antecedente
strative documentate: debbono rife- ni internazionali, Cooperazione inter-
Durante la fase istruttoria, gli Uffi- nazionale, Diritti Umani e Pari Op-
rirsi alla realizzazione dellattività di
ci della Direzione Relazioni interna- portunità.
progetto, non al sostegno dellorgani-
zionali, Cooperazione internazionale,
smo proponente; Alla liquidazione dei contributi con-
Diritti umani e Pari opportunità pro-
VII. voce di spesa spese generali cessi si provvederà con le modalità
cederanno anche alla valutazione
non documentabili: ammesse entro di seguito indicate: 60% quale accon-
sullammissibilità delle spese indica-
un importo massimo del 10% del to del contributo, previa comunica-
te nel piano finanziario dei progetti e
costo totale. Vi è compresa anche zione formale da parte del legale rap-
potranno apportare riduzioni ai costi
leventuale spesa per le utenze (quali presentante del soggetto beneficiario
preventivati, ritenendo non ammis-
telefono, elettricità, ecc.); dellavvio delle attività; 40% quale
sibili alcune voci di spesa o parti di
saldo del contributo, previa presen-
esse, sulla base dei criteri sotto ripor- VIII. in caso di corsi di formazione
tazione da parte del legale rappresen-
tati. è necessario produrre un elenco dei
tante del soggetto beneficiario di una
I. spese non ammissibili: le voci di partecipanti con la relazione conclu-
relazione finale sullattività svolta, cor-
spesa debiti, interessi sui debiti, siva.
redata dal rendiconto finanziario, sulla
spese di acquisto di immobili o ter- In ogni caso saranno ritenute am- base del prospetto riepilogativo en-
reni; missibili le spese specificamente ne- trate/spese predisposto dalla Direzio-
II. voce di spesa risorse umane: cessarie alla realizzazione dellinizia- ne Regionale Relazioni Internaziona-
si articola in personale (che include tiva per la quale è richiesto il contri- li, Cooperazione internazionale, Di-
docenti e personale amministrativo) buto. Le spese dovranno essere state ritti umani e Pari Opportunità, indi-
e consulenze. sostenute dal beneficiario o dai cante, per ciascuna delle spese, gli
partners durante la fase di estremi dei documenti contabili che
I costi relativi a docenti, tutor, con-
implementazione delliniziativa secon- attestino leffettuazione delle spese.
sulenti, coordinatori ed assimilabili
do il cronogramma indicato nella Alla documentazione va aggiunta inol-
saranno ammessi entro le tariffe di
scheda progettuale. tre una dichiarazione di conformità
spesa previste dalla circolare del Mi-
nistero del Lavoro e delle Politiche 8.g) Durata dei progetti del progetto finale a quello presenta-
Sociali, in data 05 dicembre 2003, Tutti i progetti ammessi avranno to e finanziato. Nella dichiarazione
n. 41 (consultabile al sito durata massima di un anno, inclusi si dovrà inoltre attestare che gli ori-
www.welfare.gov.it alla sezione nor- quelli pluriennali per quanto concer- ginali dei documenti di spesa sono
me); ne lannualità ammessa al finanzia- depositati nella sede legale del soggetto
mento. Eventuali richieste di proro- beneficiario. Nellipotesi in cui il
III. voce di spesa trasporti/viaggi: beneficiario sia un ente pubblico, la
include tutti i costi relativi a traspor- ga per la conclusione dei progetti,
adeguatamente motivate, potranno relazione finale, il rendiconto finan-
to beni e viaggi di persone (vitto e ziario e la dichiarazione di conformi-
alloggio inclusi) ed è considerata am- essere concesse previa autorizzazio-
ne del Dirigente responsabile della tà, dovranno essere prodotti con prov-
missibile entro un importo di spesa vedimento dellorgano competente
non superiore al 20% del costo totale Direzione competente.
dellente stesso.
del progetto; 8.h) Verifiche e controlli
La liquidazione del saldo del contri-
IV. voce di spesa acquisto di mate- La Giunta Regionale, tramite gli buto concesso sarà subordinata alla
riale: saranno ammesse le spese di Uffici della competente Direzione, si rendicontazione da parte del
materiali e attrezzature varie solo se riserva di procedere, in fase interme- beneficiario di una somma pari al
ritenute essenziali alla compiuta rea- dia e finale, al monitoraggio dei pro- doppio del contributo ricevuto. Nel
lizzazione delliniziativa. Non sono getti sia sotto il profilo amministrati- caso tale somma risultasse inferiore,
ammesse spese per lacquisto di beni vo-contabile sia sotto il profilo della il contributo sarà proporzionalmente
strumentali durevoli (quali attrezzatu- verifica dei risultati raggiunti, anche ridotto. Con deliberazione della Giun-
re audiovisive, informatiche e tecno- mediante sopralluoghi in loco. ta Regionale di approvazione del ri-
logiche ed arredamenti). 8.i) Liquidazione dei contributi e parto dei contributi, sarà anche fis-
V. voce di spesa fornitura di servi- rendicontazione sato il termine per la conclusione dei
zi: include costi per noleggio attrez- I contributi concessi debbono esser progetti finanziati.
zature, affitto locali spese per ti- utilizzati dai soggetti beneficiari esclu- 8.l) Rinuncia, decadenza e revoca dei
pografia e altre forniture di servizi sivamente per la realizzazione dei pro- contributi [Omissis]
specificatamente attinenti alla realiz- getti ammessi.
c) la centralità dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, 7. la legge istitutiva, nell’osservanza delle competenze
come sanciti a partire dalla Convenzione di New York del nazionali, regionali e degli enti locali e nel rispetto dei
1989 e dalla Convenzione di Strasburgo sull’esercizio principi di adeguatezza e sussidiarietà, sollecita e promuo-
dei diritti del fanciullo del 1996. ve la realizzazione a livello regionale di Garanti regionali.
d) l’affermazione, nella logica del giusto processo (art. 111 8. Il Garante nazionale promuove e coordina un tavolo
Cost.), di una cultura del diritto che – abbandonando pro- nazionale di collegamento e di confronto con tutti i Garanti
gressivamente i criteri della volontaria giurisdizione e del regionali.
paternalismo giudiziario – conduca anche nell’ambito
minorile al riconoscimento della terzietà del giudice, al Funzioni
rispetto dei tempi del processo e dell’ascolto del minore. In ragione di tutto ciò le funzioni essenziali e caratterizzan-
Tale contesto comporta la valorizzazione delle forme pre- ti che dovrebbero costituire il profilo del Garante dell’in-
giurisdizionali (il Garante, “Autorità di persuasione”), per fanzia sono:
“prevenire e comporre i conflitti” in cui sono implicati i mi- 1. promuovere la diffusione di una cultura che rispetti e
nori, riconoscendo le competenze – distinte ma valorizzi i diritti di bambini e bambine, ragazzi e ragazze;
collaborative – fra l’azione svolta dai servizi ai sensi del
2. promuovere iniziative di “ascolto” delle culture espresse
principio di beneficità (la protezione del minore) e l’ambito
dai minori di età, favorendo in particolare, con metodi e
della giurisdizione, il cui fondamento è dato dal principio
risorse adeguate, il coinvolgimento e la partecipazione di
di legalità (la tutela), “evitando procedimenti giudiziari che
bambini e adolescenti ai processi decisionali che li riguar-
coinvolgono i minori dinnanzi all’Autorità giudiziaria”.
dano, compresa, per quanto possibile e opportuno, la
Solo in tale contesto – di sviluppo sociale e comunitario, progettualità e l’attività dei Garanti nazionale e regionali;
ispirato ad un “diritto mite” - una figura come quella del
3. promuovere la formazione del “rappresentante” del
Garante, caratterizzata nel senso sopraindicato, trova una
minore, così come tracciata dalla Convenzione di
collocazione opportuna, adeguata e pertinente;
Strasburgo del 1996 (tutori legali, protutori, curatori, am-
3. la legge istitutiva, nell’osservanza delle competenze ministratori di sostegno, etc.) e sovrintendere all’attività di
nazionali, regionali e degli enti locali e nel rispetto dei tali rappresentanti. Il ruolo del Garante si esercita nella
principi di adeguatezza e sussidiarietà, deve individuare cura della loro formazione e aggiornamento, nella gestio-
le funzioni essenziali di tale istituto, senza esercitarsi ne del relativo “albo” e nella individuazione e/o designa-
nell’elencazione di possibili attività e programmi; zione di tali “rappresentanti”;
4. il Garante nazionale e i Garanti regionali sono istituzioni 4. attuare la mediazione nei conflitti che implichino la vio-
dotate di propria autonomia, suffragata dalle forme della lazione dei diritti dei minori, svolgendo attività di ascolto,
loro nomina (incardinamento costitutivo ad opera delle conciliazione, persuasione nei confronti dei soggetti pri-
assemblee rappresentative, requisiti, incompatibilità) e vati ed istituzionali, tenuti ad assicurare l’effettività dei di-
dalla disponibilità di risorse adeguate agli scopi del man- ritti del minore, per evitare procedimenti che coinvolgano
dato. minori davanti all’autorità giudiziaria. In tale attività il ruolo
5. la dimensione regionale costituisce l’ambito territoriale del Garante è sussidiario rispetto ai servizi e agli operatori
più idoneo per l’istituzione del Garante, soprattutto in rela- ed assume una connotazione peculiare di facilitazione,
zione alla pregnanza delle funzioni di formazione dei tuto- attitudine diversa da quella – solo apparentemente ana-
ri e rappresentanti dei minori, di sostegno e facilitazione a loga - del Difensore civico;
vantaggio dei servizi territoriali; fattori che consigliano sia 5. svolgere attività di monitoraggio e di vigilanza sull’assi-
una collocazione istituzionale dei Garanti quanto più pos- stenza prestata ai minori accolti in strutture residenziali e
sibile prossima al sistema articolato dei servizi, sia moda- comunque in ambienti esterni alla propria famiglia - anche
lità organizzative e di relazione nell’azione del Garante in coordinamento con altre istituzioni che si occupano di
tali da favorire il processo di collaborazione sinergica con controllo-ispezione (Regione, Osservatorio, Procura
coloro che operano professionalmente con i bambini. minorile) - nella prospettiva del rispetto e della valorizzazione
6. il Garante nazionale è titolare di funzioni specifiche che dei diritti e del miglior interesse del bambino;
la legge determina seguendo il metodo utilizzato per la 6. promuovere e, se del caso, realizzare attività di facilita-
riforma dell’art. 117 Cost.: tutto ciò che non è attribuzione zione a favore di servizi sociali, sanitari, educativi, di pub-
del Garante nazionale è nella competenza dei Garanti blica sicurezza e di altri soggetti che si occupano di minori
regionali. In particolare è responsabilità dell’Ufficio nazio- d’età, attraverso l’ascolto, la consulenza, la promozione di
nale del Garante vigilare sul rispetto su tutto il territorio buone prassi, la mediazione inter-istituzionale e la segna-
nazionale dei livelli essenziali delle prestazioni concer- lazione anche interagendo e collaborando con l’Autorità
nenti i diritti civili e sociali dei minori di età (cfr. Cost., art Giudiziaria;
117 co. 2 lett. m). Il Garante nazionale cura il rapporto con
7. promuovere e svolgere direttamente attività di analisi,
il Parlamento, svolge i compiti di collegamento con gli Or-
ricerca e proposta su situazioni di interesse generale
ganismi internazionali per i diritti dell’infanzia e dell’ado-
(interessi diffusi) e sull’effettivo rispetto dei diritti dei bam-
lescenza istituiti da Convenzioni internazionali sottoscritte
bini e dei ragazzi, al fine in particolare di offrire materia di
e ratificate dall’Italia; mantiene i collegamenti con gli altri
riflessione agli organi competenti per l’attuazione delle
Garanti nazionali e con le organizzazioni non governative
politiche a favore di infanzia e adolescenza, secondo l’ot-
che operano a livello nazionale per la promozione e tutela
tica del “miglior interesse del fanciullo”.
dei diritti dell’infanzia.
In linea il nuovo sito del Pubblico Difesa civica news: il Bollettino del
Tutore dei minori del Veneto Difensore civico regionale
http://tutoreminori.veneto.it http://www.difensorecivico.veneto.it
É in linea il nuovo sito Sono pubblicati nel sito del Difenso-
internet del Pubblico Tu- re civico della Regione del Veneto, , i
tore dei minori del Vene- numeri 5 e 6 del bollettino Difesa ci-
to. Ideato e realizzato nel vica news. Questo bollettino di infor-
contesto delle attività pre- mazione e formazione sulla difesa civi-
viste nella Convenzione stipulata tra lUfficio del Pubbli- ca in generale ed in particolare sulla di-
co Tutore dei minori della Regione del Veneto ed il Cen- fesa civica regionale e locale del Vene-
tro diritti umani, questo sito si presenta come uno stru- to, nasce da una collaborazione tra lUf-
mento di comunicazione pensato per favorire una cono- ficio di difesa civica della Regione del
scenza diffusa e corretta di questo organismo di garanzia Veneto ed il Centro diritti umani.
dei diritti dei minori di età. Il sito si propone anche
quale strumento che rende disponibile lazione messa in Articolato in sezioni tematiche, il bollettino propo-
campo da questa istituzione regionale a sostegno di quanti, ne, in primis, informazioni e approfondimenti sulla
per ragioni professionali, sono quotidianamente a con- realtà regionale e locale della difesa civica nel Veneto,
tatto con il mondo dellinfanzia e delladolescenza ed ope- per poi volgere lo sguardo al contesto internazionale,
rano per una effettiva tutela dei diritti dei bambini, se- europeo in particolare, e cogliere le istanze e gli even-
condo il principio di beneficità. ti relativi a questa forma non giurisdizionale di tutela
Sono, così, individuabili sin dalla homepage, voci di dei diritti dei cittadini nei confronti della P.A. prove-
menù che definiscono il profilo istituzionale di questo nienti dallufficio del Mediatore europeo o da asso-
organismo di tutela, quali: il pubblico tutore, lo staff , ciazioni internazionali di ombudsmen.
le relazioni annuali. Rispondono, diversamente, ad una Segue la segnalazione, anche critica, di questioni af-
esigenza di comunicazione operativa le voci di menù che frontate dagli uffici di difesa civica quindi sezioni in
raggruppano, nei filoni principali della garanzia dei di- cui vengono offerte comunicazioni di interesse più
ritti, della promozione culturale e delle ricerche, le immediate e pubblicati materiali utili per lazione di
azioni e la riflessività sviluppate dal Pubblico Tutore dei tutela, informazione e formazione promossa dai di-
minori secondo quella logica di sussidiarietà e di lega- versi uffici di difesa civica.
mento che connota il ruolo di questa istituzione regiona-
le nei confronti di altri attori che intervengono nellattua- Nella logica di promuovere processi di net-working
zione delle diverse forme di tutela dei diritti dellinfanzia. tra uffici di difesa civica, sollecitati a livello comuni-
Diversi, quindi, anche i destinatari di questi due livelli tario anche dallazione del mediatore europeo,
di comunicazione: con riferimento al primo, un pubbli- destinatari di questa pubblicazione sono prima di tutto
co non necessariamente già informato su questo organi- i difensori civici; nello stesso tempo il bollettino si
smo di tutela dei minori; destinatari privilegiati del se- rivolge anche ai cittadini ed alle Pubbliche Ammini-
condo, i singoli, le istituzioni, private e pubbliche nei strazioni, chiamate questultime allattuazione del loro
cui confronti listituzione regionale promuove la costru- fine principale che è quello del servizio verso i primi,
zione di reti di collaborazione fondate sulla condivisione per favorire effettivi processi di partecipazione tra cit-
del senso e del processo di ricerca. Altri punti di forza tadini ed istituzioni.
del sito: la presenza di una sezione dedicata alla normati-
va di riferimento, la possibilità di effettuare il download Bacheca per la pace e i diritti umani
di diverse pubblicazioni curate dallUfficio, quali
Da alcuni mesi è attiva nel sito del Centro diritti umani
vademecum, linee guida, ed altre ancora. una nuova area dedicata alle iniziative, agli appunta-
Il sito è stato ufficialmente presentato in una conferen- menti e ai progetti promossi in Veneto in materia di pace,
za stampa tenutasi a Venezia nel mese di novembre 2006, diritti umani, cooperazione decentrata allo sviluppo
presso la sede della Giunta Regionale. e solidarietà internazionale. La bacheca è uno spazio
Di prossima presentazione, invece, unaltra espressio- comunicativo per condividere in rete le iniziative promos-
ne delloperatività tipica del Pubblico Tutore dei minori: se nella nostra regione da enti locali, istituzioni, associa-
zioni, gruppi della società civile, scuole, sui temi della
il sito www.informaminori.it, inteso quale spazio virtua- Legge Regionale 55/1999. La bacheca propone infor-
le attraverso cui promuovere forme corrette di comuni- mazioni relative a: appuntamenti, campagne, corsi,
cazione sullinfanzia e ladolescenza; questo sito tematico master, convegni, pubblicazioni, seminari, mostre,
è cliccabile già dalla home page del sito generale del Pub- workshop, concerti, cinema, progetti, borse e premi di
blico Tutore dei minori. studio, training, … http://www.centrodirittiumani.unipd.it
Pace diritti umani - Peace Human Taking the Sex out of Trafficking, Anders Dahlbeck
Rights Rivista quadrimestrale Behind Bars: Violence. Abuses against Detained Children
Nuova serie, anno 2, numero 3, in Brazil, Blandina Stecca
settembre-dicembre 2005
Documentazione
Sommario
Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI per la celebra-
C’è un diritto superiore al diritto zione della Giornata Mondiale della Pace, 1° gennaio 2006
umanitario, Antonio Papisca
10 dicembre 2005: Giornata dei Diritti Umani
Paul Ricoeur’s Ethical Syntax, Messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite
Roberto Toscano
10 dicembre 2005: Giornata dei Diritti Umani
L’evoluzione del concetto di salu- Dichiarazione dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite
te, Bruno Paccagnella per i Diritti Umani
Diritti umani per le persone con disabilità, Giampiero Griffo 10 dicembre 2005: Giornata dei Diritti Umani
Isaiah Berlin’s Two Concepts of Liberty, Roberto Toscano Gli esperti indipendenti ribadiscono il divieto assoluto del-
Stati di eccezione, misure anti-terrorismo e tutela dei diritti la tortura
umani. Il caso degli Stati Uniti e della Gran Bretagna dopo Risoluzione del Parlamento Europeo sul presunto uso di
l’11 settembre 2001, Riccardo Crestani Paesi europei, da parte della CIA, per il trasporto e la de-
La Tregua Olimpica: una sfida per lo sport un’opportunità tenzione illegale di prigionieri
per la pace, Marco Braghero Decisione del Parlamento Europeo sulla costituzione di
What Europe Can Learn from South America. una commissione temporanea sul presunto utilizzo di Pa-
Conflict Resolution in the Border Conflict between Ecuador esi europei, da parte della CIA, per il trasporto e la deten-
and Peru, Reinhard Peneder zione illegale di prigionieri
Pace diritti umani - Peace Human Exporting the Rule of Law: Human Rights Abroad During
Rights Rivista quadrimestrale Conflicts and Peace Operations, Matteo Tondini
Nuova serie, anno 3, numero 1, 10 anni di Tavola della Pace: la via Perugia-Assisi alla
gennaio-aprile 2006 pace positiva, Antonio Papisca
Sommario L’interpretazione evolutiva della Corte europea dei Diritti
Sei vie per una religione non fana- dell’Uomo in materia di tutela dell’ambiente, Serena
tica, Giuseppe Grampa Giordano
Happiness as Productivity - The Leadership di qualità: l’esempio di Dag Hammarskjöld
Development of the Concept of Un cristiano al servizio della polis, Guido Dotti
Happiness in Political Economy Discorso del Segretario Generale dell’ONU Dag
from the Mid-18th to the Late 20th Century, or: From «Public Hammarskjöld (1953-1961)
Happiness» to «Human Rights», Achille Agnati
Israeli and Foreign Assistance to the PA. The Human Rights
La strategia dell’Unione Europea nel solco della human Impact of a Predicted Collapse in the occupied Palestinian
security, premessa per passare dalla potenza all’atto, Mar- territories, Carlotta Bellini
co Mascia
Recensione - Abstract