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Ing.

Enrico Chiarini 31/07/2011


TEMA_8 Segnaletica ciclabile - rev.0 bici@studiochiarini.it

“Segnaletica ciclabile”
Ing. Enrico Chiarini

Premessa
Questo documento, redatto a titolo personale, riporta domande relative alla normativa in
materia di mobilità, in special modo quella ciclistica, e le risposte ritenute più coerenti.
E’ soggetto a continui aggiornamenti dovuti a modifiche normative, inesattezze
interpretative o errori di scrittura.

In seno alla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) è aperto il dibattito su come
interpretare e applicare alcune norme stradali, sul valore da attribuire ai pareri e
chiarimenti ministeriali in materia. Alcune valutazioni riportate nel presente documento non
sono pienamente condivise e quindi non si possono ritenere espressione ufficiale della
FIAB, ma solo l’attuale convincimento dell’autore.

Riferimenti normativi
 Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285
Nuovo codice della strada (CDS)
 D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495
Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada (REG)
 D.M.LL.PP. 30 novembre 1999, n. 557
Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili
(DM)
 Direttiva M.LL.PP. 24 ottobre 2000
Direttiva sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del codice della strada in materia
di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione (DIR1)
 Bozza Direttiva M.LL.PP. aprile 2006 – non pubblicata sulla G.U. in previsione di modifica del
CDS
Direttiva sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del codice della strada in materia
di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione (DIR2)

Competenze del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti


(Rif. art.35 CDS)
c.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è competente ad impartire direttive per
l'organizzazione della circolazione e della relativa segnaletica stradale, (…).
c.3. L'Ispettorato circolazione e traffico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
assume la denominazione di Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza
stradale, che è posto alle dirette dipendenze del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
All'Ispettorato sono demandate le attribuzioni di cui ai commi 1 e 2, nonché le altre
attribuzioni di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di cui al presente
codice, le quali sono svolte con autonomia funzionale ed operativa.

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SEGNALETICA VERTICALE IN GENERE

le piste ciclabili devono essere provviste della specifica segnaletica verticale di cui ai
commi 9 e 10 dell'articolo 122 del DPR 495/92 all'inizio ed alla fine del loro percorso, dopo
ogni interruzione e dopo ogni intersezione. (art.10 c.1 REG)

il segnale PISTA CICLABILE (fig. II.90) che deve essere posto all'inizio di una pista, di una
corsia o di un itinerario riservato alla circolazione dei velocipedi. Deve essere ripetuto
dopo ogni interruzione o dopo le intersezioni; (art.122 c.9 let.b REG)

il segnale PISTA CICLABILE CONTIGUA AL MARCIAPIEDE (fig. II.92/a) e PERCORSO


PEDONALE E CICLABILE (fig. II.92/b) che deve essere posto all'inizio di un percorso
riservato ai pedoni e alla circolazione dei velocipedi e deve essere ripetuto dopo ogni
interruzione o dopo le intersezioni; (art.122 c.9 let.c REG)

La fine dell'obbligo dei segnali di cui al comma 9 deve essere indicata con analogo
segnale barrato obliquamente da una fascia rossa (figg. II.89 - II.91 - II.93/a - II.93/b -
II.95). (art.122 c.10 REG)

SEGNALETICA ORIZZONTALE IN GENERE

la larghezza minima della corsia ciclabile, comprese le strisce di margine, è pari ad 1,50
m; tale larghezza è riducibile ad 1,25 m nel caso in cui si tratti di due corsie contigue, dello
stesso od opposto senso di marcia, per una larghezza complessiva minima pari a 2,50 m.
(art.7 c.1 REG)

Per le piste ciclabili in sede propria e per quelle su corsie riservate, la larghezza della
corsia ciclabile può essere eccezionalmente ridotta fino ad 1,00 m, sempreché questo
valore venga protratto per una limitata lunghezza dell'itinerario ciclabile e tale circostanza
sia opportunamente segnalata. (art.7 c.2 REG)

La larghezza dello spartitraffico fisicamente invalicabile che separa la pista ciclabile in


sede propria dalla carreggiata destinata ai veicoli a motore, non deve essere inferiore a
0,50 m. (art.7 c.4 REG)

Le piste ciclabili, qualora non protette da elementi in elevazione sulla pavimentazione,


sono separate dalle corsie di marcia mediante due strisce continue affiancate, una bianca
di 12 cm di larghezza ed una gialla di 30 cm distanziate tra loro di 12 cm; la striscia gialla
deve essere posta sul lato della pista ciclabile (fig. II.427/b). (art.140 c.7 REG)

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CORSIA CICLABILE

PISTA CICLABILE IN
SEDE PROPRIA

PISTA CICLABILE CONTIGUA


AL MARCIAPIEDE

PERCORSO PEDONALE E
CICABILE (CICLOPEDONALE)

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Le piste ciclabili devono essere provviste di appositi simboli e scritte orizzontali che ne
distinguano l'uso specialistico, anche se la pavimentazione delle stesse è contraddistinta
nel colore da quella delle contigue parti di sede stradale destinate ai veicoli a motore ed ai
pedoni. Analogamente deve essere segnalato, con apposite frecce direzionali sulla
pavimentazione, ogni cambio di direzione della pista. (art.10 c.2 REG)

I simboli possono costituire ripetizione dei segnali verticali, o di simboli in essi contenuti; in
particolare, sulle piste e sugli attraversamenti ciclabili può essere tracciato il segnale o il
simbolo del segnale di pista ciclabile (fig. II.442/b); in ogni caso essi devono essere
opportunamente deformati in funzione del tipo di strada, al fine di consentirne la corretta
percezione. (art.148 c.11 REG)

Nota:
In sintesi, ad ogni intersezione/attraversamento vanno rappresentati simboli e frecce
direzionali che indichino l’uso specialistico delle piste ciclabili, in modo da fornire sufficienti
informazioni all’utenza stradale.

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DOMANDE E RISPOSTE

E’ possibile realizzare una corsia riservata monodirezionale in carreggiata su una


strada a senso unico in senso opposto a quello dei veicoli?
(Rif. art.6 c.2 let.a D.M.557/99 e chiarimento Ministero dei Trasporti Prot. 25807 del 19/03/2008)
No, ma solo se è delimitata da uno spartitraffico invalicabile,

Qual è la condizione affinché lo spartitraffico di una pista ciclabile in sede propria


sia invalicabile?
(Rif. art.6 c.4 D.M.557/99 e chiarimento Ministero dei Trasporti Prot. 25807 del 19/03/2008)
Deve essere un manufatto di larghezza pari o superiore a 50 cm, e di adeguata altezza,
che impedisca agli altri veicoli di accedere lateralmente alla corsia in sede propria.

Si possono realizzare corsie ciclabili in doppio senso di marcia sulla carreggiata?


(Rif. art.6 c.4 D.M. 557/99)
Di norma no.

Nota:
Secondo il chiarimento del Ministero dei Trasporti Prot. 25807 del 19/03/2008 non è mai possibile

Quale dimensione devono avere i percorsi “promiscui pedonali e ciclabili”?


(Rif. art.4 c.5 – art.7 c.1 D.M. 557/99)
 “150 cm + incremento adeguato” nel caso di unidirezionalità delle biciclette
 “250 cm + incremento adeguato” nel caso di bidirezionalità delle biciclette

Commento
L’incremento adeguato deve essere commisurato al flusso di ciclisti e pedoni previsti.
Potrebbe essere di alcune decine di centimetri fino a 150 cm (oltre i 150 cm si rientra nelle misure standard
per realizzare una pista ciclabile affiancata a un percorso pedonale).

ATTRAVERSAMENTI

Gli attraversamenti ciclabili sono evidenziati sulla carreggiata mediante due strisce
bianche discontinue, di larghezza di 50 cm; con segmenti ed intervalli lunghi 50 cm; la
distanza minima tra i bordi interni delle due strisce trasversali è di 1 m per gli
attraversamenti a senso unico e di 2 m per gli attraversamenti a doppio senso (fig. II.437).
In caso di attraversamento ciclabile contiguo a quello pedonale è sufficiente evidenziare
con la striscia discontinua solo la parte non adiacente l'attraversamento pedonale. (art.146
c.2 REG)

Analogamente a quanto previsto dall'articolo 145, comma 4, sulle strade ove è consentita
la sosta, per migliorare la visibilità, da parte dei conducenti, nei confronti dei velocipedi che
si accingono ad impegnare la carreggiata, gli attraversamenti ciclabili possono essere
preceduti, nel verso di marcia dei veicoli, da una striscia gialla a zig zag, del tipo di quella
di cui all'articolo 151, comma 3, di lunghezza commisurata alla distanza di visibilità. Su tale
striscia è vietata la sosta. (art.146 c.3 REG)

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sugli attraversamenti ciclabili può essere tracciato il segnale di pista ciclabile (fig. II.442/b)
(rivolto verso la direzione di provenienza dei veicoli); in ogni caso essi devono essere
opportunamente deformati in funzione del tipo di strada, al fine di consentirne la corretta
percezione. (art.148 c.11 REG);

Per gli attraversamenti a raso, in aree di intersezione ad uso promiscuo con i veicoli a
motore ed i pedoni, le piste ciclabili su corsia riservata devono in genere affiancarsi al lato
interno degli attraversamenti pedonali, in modo tale da istituire per i ciclisti la circolazione a
rotatoria con senso unico antiorario sull'intersezione medesima. (art.9 c.2 REG)

DOMANDE E RISPOSTE

Quale segnaletica orizzontale va utilizzata per rappresentare gli attraversamenti dei


percorsi “promiscui pedonali e ciclabili”?
(Chiarimento Ministero dei Trasporti Prot. 25807 del 19/03/2008 punto 4)
Quella di attraversamento pedonale. Ciò segue il principio che sul percorso ciclopedonale i
pedoni e i ciclisti si muovono spesso secondo traiettorie non ben definite. Tuttavia è molto
diffusa la prassi di utilizzare la segnaletica di attraversamento pedonale e ciclabile.

si NO?!

Si può utilizzare il segnale verticale di attraversamento ciclabile per indicare un


attraversamento “promiscuo pedonale e ciclabile”?
(Chiarimento Ministero dei Trasporti Prot. 81669 del 14/10/2008)

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No.

Nota:
Si ritiene che poter installare il segnale di attraversamento ciclabile sugli attraversamenti pedonali e ciclabili
aiuterebbe sia gli automobilisti che i pedoni a comprendere la presenza dei ciclisti.

Si possono collocare segnali di fine pista ciclabile o fine pista ciclabile contigua al
marciapiede prima di un attraversamento ciclabile?
(Rif. art.146 c.1 REG – §8.2 DIR2)
No, perché gli attraversamenti ciclabili garantiscono la continuità delle piste.

NO

Si possono collocare segnali di “fine percorso pedonale e ciclabile” prima di un


attraversamento lungo un percorso pedonale e ciclabile?
(Chiarimento Ministero dei Trasporti Prot. 81669 del 14/10/2008)
Si.
Nota:
Occorre osservare che l’installazione di fine percorso dovrebbe essere motivata da particolari problemi di
sicurezza. Infatti, obbligare i ciclisti a condurre a mano la bicicletta, limiterebbe molto il senso della presenza
del percorso pedonale e ciclabile creato, si immagina, per favorire il transito dei ciclisti.

Si può colorare il fondo di attraversamenti pedonali e/o ciclabili con vernice


colorata?
(Parere Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale Prot. 8128 del 22/12/2000 e
Prot. 4294 del 03/02/2004)
No, serve una autorizzazione ministeriale alla sperimentazione.

Nota:
Si tratta di una prassi molto diffusa, soprattutto da quando sono in commercio prodotti ad alta resistenza allo
scivolamento. In molti casi non si è richiesta l’autorizzazione ministeriale.
Tale norma andrebbe modificata per semplificarne l’applicazione.

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Quanto deve essere largo il varco di un’isola salvagente?


(Rif. art.176 c.3 REG)
Deve avere una larghezza pari a quella del passaggio pedonale.
Nota:
Sebbene la norma parli solo di passaggio pedonale è logico estendere lo stesso trattamento anche per i
passaggi pedonali e ciclabili o solo ciclabili.

Ing. Enrico Chiarini

Recapiti personali:
Via Cesare Battisti, 30
25018 Montichiari (BS)
Tel. 030/964984
Fax 030/9652987
info@studiochiarini.it

Recapiti FIAB:
enrico.chiarini@fiab-onlus.it
bici@studiochiarini.it
Foto: Enrico Chiarini

ALLEGATO: ESEMPI FOTOGRAFICI

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ESEMPI FOTOGRAFICI

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