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Lezione num. 1
La citazione bibliografica
Lezione 1 10.10.2018
La citazione bibliografica
Fonti
• Le più antiche testimonianze su un fatto, una vicenda, una dinamica
che si intende accertare
• Più o meno coeve agli avvenimenti studiati
• Tracce volontariamente predisposte dagli uomini per lasciare un
ricordo
Fonti primarie
• Oggetto principale della ricerca
• Testimonianze dell’epoca (documenti, opere, …) oggetto di indagine
• Si dividono in
• Fonti edite: pubblicate a stampa, conservate in biblioteca; si possono trovare
anche in studi, in fondo, in un’apposita appendice; oppure in raccolte
documentarie concepite a scopo documentario e non didattico
• Fonti inedite: per lo più testi in forma manoscritta (ma anche carte
geografiche, immagini, …); sono conservate in archivio
Fonti secondarie o letteratura critica
• Ricostruzioni di una vicenda fatte a posteriori
• Studi su un argomento o su un’epoca
Metodologia
• Euristica:
• Propriamente: "la scienza della ricerca"
• Si identifica con la “dottrina delle fonti”
• Modi per trovare il materiale
• Critica/interpretazione delle fonti
• Sintesi
• Esposizione degli esiti della ricerca
Classificazione delle fonti
Federico Chabod
Descrive le fonti soltanto sulla base del loro aspetto estrinseco e le
suddivide in:
• Fonti scritte
• Fonti figurate (stemmi, monete, carte geografiche, politiche, …,
iconografia)
Fonti scritte
• Narrative: cronache, annali, biografie, autobiografie, vite dei santi,
memorie, diari di viaggio, libri di famiglia
• Documentarie: scritture di qualsiasi tipo riferite a interessi pubblici o
privati.
La citazione bibliografica
Sul frontespizio
• Prima riga: Il posto di Caifa
• Seconda riga: L'Inquisizione a Parma negli anni dei Farnese
Il che va tradotto con un punto fermo tra i due segmenti, non con due
punti.
Come citare
• ROBERT JOHN EVANS, Rodolfo II d’Asburgo. L’enigma di un Imperatore,
Bologna, Il Mulino, 1984 (19731).
• R.J. EVANS, Rodolfo II d’Asburgo. L’enigma di un Imperatore, Bologna: Il
Mulino, 1984 (19731).
(Prima edizione: R.J. Evans, Rudolf II and His World: A Study in
Intellectual History (1576-1612), Oxford: Clarendon Press, 1973).
• ROBERTO BIZZOCCHI, In famiglia. Storie di interessi e affetti nell’Italia
moderna, Roma-Bari, Laterza, 2001.
• JANA MADLEN SCHÜTTE, Medizin im Konflikt. Fakultäten, Märkte und Experten
in deutschen Universitätsstädten des 14. bis 16. Jahrhunderts, Leiden-
Boston, Brill, 2017.
• MICAELA DIERIS, Hildegard von Bingen, München, Deutscher Taschenbuch
Verlag, 1998.
• MICAELA DIERIS, Hildegard von Bingen, München, Deutscher Taschenbuch,
1998.
Come citare
• Criterio alternativo: Nome e Cognome per esteso dell’autore, Titolo
della monografia in corsivo (luogo di edizione: editore, anno).
• Es: Andrew Cunningham, The Anatomical Renaissance: The Resurrection of
the Anatomical Projects of the Ancients (Adershot: Scolar Press, 1997).
• Se si citano di seguito opere dello stesso autore/autrice o degli stessi
autori, il secondo titolo è preceduto da ID. (IDEM) o EAD. (EADEM) o IID.
(IIDEM).
• ES.: Carlo Maria Cipolla, Contro un nemico invisibile. Epidemie e strutture
sanitarie nell'Italia del Rinascimento, Bologna, Il Mulino, 2007 (19861); Id., Le
tre rivoluzioni e altri soggetti di storia economica e sociale, Bologna, Il Mulino,
1999.
• Id. si riferisce sempre al nome dell’autore:
• Opzione B: Nome e Cognome del curatore, seguiti dall’espressione “(a cura di)” o da
“(ed.)” [per un curatore] o “(eds.)” [per più di un curatore], o più raramente “(edd.)”( se
ci sono più curatori), Titolo, Luogo edizione, Casa editrice, anno.
• Michela De Giorgio, Christiane Klapisch-Zuber (a cura di), Storia del matrimonio, Roma-Bari,
Laterza, 1996.
• Michela De Giorgio, Christiane Klapisch-Zuber (eds.), Storia del matrimonio, Roma-Bari, Laterza,
1996.
• Di solito i nomi dei curatori si segnalano in ordine alfabetico per cognome, ma nel caso di
volumi curati da maestro e allievo, può prevalere la scelta di indicare per primo il nome
del maestro, indipendentemente dall’ordine alfabetico.
Come citare
• Esistono volumi curati da uno o più responsabili, ma che non sono
collettanei (non sono raccolte di saggi): inventari d’archivio ed edizioni o
riedizioni critiche di un’opera.
• Anche in questo caso vanno indicati Nome e Cognome del/dei
curatore/curatori, seguiti dagli altri consueti elementi.
• Esempi:
• Regola feudale di Predazzo. Inventario dell’archivio (1388-1997), a cura di Rodolfo
Taiani, Trento, Provincia Autonoma di Trento, 2002.
• March Bloch, Apologia della storia o mestiere di storico, a cura di Girolamo Arnaldi,
Torino, Einaudi, 1969 testo già pubblicato, ma aggiornato in varie edizioni.
• Johann Gustav Droysen, Sommario di istoria, a cura di Delio Cantimori, Firenze,
Sansoni, 1967.
• Plinio Secondo, Historia naturalis, traduzione e note a cura di Antonio Corso, Torino,
Einaudi, 1998.
Come citare
Saggio in un volume collettaneo
• Nome e cognome dell’autore del saggio
• Titolo del saggio per esteso, in corsivo
• Indicazione “in”
• Nome e cognome curatore/i
• Indicazione “(a cura di)” o “(ed./eds./edd.)”
• Titolo del volume per esteso, in corsivo
• Luogo di edizione
• Casa editrice
• Anno di edizione
• Estremi di pagina del saggio
Es.: Martyn Lyon, I nuovi lettori nel XIX secolo: donne, fanciulli, operai, in Guglielmo Cavallo, Roger Chartier (a
cura di), Storia della lettura nel mondo occidentale, Roma-Bari, Laterza, 1995, pp. 371-410.
N.B.: Aspectio divinorum operum: Melanchton and the astrology for Lutheran medics, in Ole Peter Grell,
Andrew Cunningham (eds.), Medicine and the Reformation, New York, Routledge, 2001 (19931), pp. 33-56.
Nel titolo, generalmente in corsivo, le parole in lingua straniera o in latino vanno in carattere normale
(Aspectio divinorum operum).
Come citare
Opera con vari autori
• Fino a tre autori, solitamente si riportano tutti e tre i nomi
• Maria Giantempo, Lucia Sandri, L’Italia delle città. Il popolamento urbano tra
medioevo e rinascimento (secoli XIII -XVI), Firenze, Le Lettere, 1990.
• Oltre tre autori:
• Opzione A: Si indica il nome del primo autore seguito dall’espressione “et al.”
(= et alii)
• ANTHONY MOLHO ET AL., Genealogia, parentado e memoria storica a Firenze nel XV secolo,
in CLAUDIA BASTIA, MARIA BOLOGNANI (a cura di), Le memorie e la città. Scritture storiche tra
Medioevo ed età moderna, Bologna, Il Nove, 1995, pp. 235-270.
• Opzione B: Non vengono indicati gli autori, mentre vengono segnalati tutti gli
altri estremi (Titolo, Luogo di edizione, Editore, anno di edizione)
• Un’altra Firenze. L’epoca di Cosimo il Vecchio, Firenze, Vallecchi, 1971.
Come citare
Opera in più volumi e grandi opere
• Se citata in un saggio: Enrico Castelnuovo, Il significato del ritratto pittorico
nella società, in Storia d’Italia, V, I documenti, Torino, Einaudi, 1973, pp.
1033-1094.
• Se citata in una bibliografia finale di una Tesi o di una monografia: Enrico
Castelnuovo, Il significato del ritratto pittorico nella società, in Storia
d’Italia, diretta da Ruggiero Romano e Corrado Vivanti, 6 voll. in 10 tomi,
vol. V: I documenti, Torino, Einaudi, 1973, pp. 1033-1094.
• N.B.: il numero del volume consultato è in carattere tondo, seguito da
virgola (o da due punti) e dal titolo del volume in corsivo.
Come citare
Seconda citazione e successive
In storia
• Tende a prevalere un sistema fatto da una prima citazione per esteso
(come quelle viste finora), e da una citazione abbreviata nella
seconda e successive occorrenze.
• Seconda citazione: Cognome dell’autore (preceduto eventualmente
dall’iniziale del nome), Titolo abbreviato (con parole di senso
compiuto), cit., num. pagine.
• “cit.” non è sempre richiesto.
Come citare
Monografia:
• Prima citazione: ROBERT JOHN EVANS, Rodolfo II d’Asburgo. L’enigma di
un Imperatore, Bologna, Il Mulino, 1984 (19731).
• Seconda citazione: R.J. EVANS, Rodolfo II d’Asburgo, cit., p. 78.
OPPURE
• Prima citazione: R.J. EVANS, Rodolfo II d’Asburgo. L’enigma di un
Imperatore, Bologna, Il Mulino, 1984 (19731).
• Seconda citazione: EVANS, Rodolfo II d’Asburgo, p. 78.
Come citare
Saggio in volume collettaneo:
• Prima citazione: Martyn Lyon, I nuovi lettori nel XIX secolo: donne, fanciulli,
operai, in Guglielmo Cavallo, Roger Chartier (a cura di), Storia della lettura nel
mondo occidentale, Roma-Bari, Laterza, 1995, pp. 371-410.
• Seconda citazione: Lyon, I nuovi lettori nel XIX secolo, cit., p. 400.
• Bastano cognome dell’autore e titolo del saggio; non si cita più il titolo del
volume in cui il saggio è contenuto.
Articolo in rivista
Nella seconda citazione bastano cognome dell’autore e titolo del saggio; non si
indicano più titolo della rivista, né i suoi estremi, né gli estremi di pagina del saggio.
• Prima citazione: Ian Maclean, The Medical Republic of Letters before the Thirty
Years War, in “Intellectual History Review”, 18 (2008), pp. 15-30.
• Seconda citazione: Maclean, The medical Republic, pp. 29-30.
Come citare