Cristo, compagnia dell’uomo
Perseguirela tua
vocazione, Cri
sto ti aluta ac-
compegnandot
Ti secompade fisica-
‘mente con la compe:
gnia in cui ti ha colloca-
to. Egli diventa presen-
teate—a te che ha
chiamato a questa vo-
cazione ~ in questa
compagnia. Attraverso
la compagnia di coloro
che ha chiamato come
te Cristo si stringe at-
tornoate: questacom-
pagnia é proprio Cri
sto presente.
La presenza di Cre
sto € la compagnia ci
colore che ha chiamato
come te. Questa com:
pognie @ Cristo nella
sua realtd umana, é il
corpo di Cristo che ti
sirende presente, tan-
to che lo tocchi, lo ve-
di, lo senti. Il suovelore
® pit profondodi quello
che vedi (percio ognu-
no, in questa comp:
gnia, ha una dignita
dgrandissima e non lo
puoi trattare come tan-
{te volte lo tratti): ma quello che vedi
¢ il mistero di Cristo che ti sirivela.
«Corpo dice non tutto quello
cche uno &, Dice cid che appare ¢ si
fascia vedere di quello che uno 6
Ma questa apparenza é reale(non &
‘come sentir dire: ‘Sono presentes e
rnon c'é nessuno). Il corpo é reale,
sperimentabile. E noi siamo parte
| questo Suo corpo, che he una
profondita molto pitigrande di quel
che si ved, ha un valore che ecce-
de la realt’ umana dei suoi compo:
renti, ha una radice che affonda in
una ferra a.noi ignota: la terra
dell Essere, del Mistero.
I corpo non lascia vedere tutta
Ja personalita, ma é Vinizio di tutto
il misterioso cammino dentro la
personalita. Il mistero di Cristo
come il mistero del nostro io. che si
documenta nel corpo. Cid che si
vvede, cié che sisente, cid che sitoe-
ca, iltuo comportamento, vale adi-
re tutto cid che io sperimento di te,
rn rivela qualeosa di quello che sei,
del mistero del tuo io («gt occhi so-
no lo specchio dell animar|.
Allo stesso modo questa com:
‘pognia in cui Cristo ti ha chiamato
@ con cui fis stringe attorno ti rive
Ia quello che Lui é per te: attra
verso lo squardo e i! comporta-
mento che Egli suscita in coloro
che ti ha messo attorno - nella
misura in cui Lo riconoscono, Gli
abbediscono ene vivono la memo.
ria ~, tu conosei dippitichié Cristo
(ci sono persone nella compagnia
che 4 fanno sentire la memoria di
Cristo in modo dieci volte piti facile
che non tutte le atre: se ali occhi
sono lo specchio dell'animar, que
ste persone sono l'iride dell oc.
chio) Attraverso questo con
pisci il Mistero che vi abita, [To che | ma val
vista dentro, che é Forigine e il de-
stino di tutio. Quallo che non pos-
siamo pretendere di capire 8 in che
modo Cristo identifica il suo corpo
‘con queste membra che siamo noi
facondoci rimanere noi stessi ¢
neello stesso tempo. assumendoci
‘come una cosa sola leis: una perso:
na sola, secondo l'esaressione di
Galati 3, 26-28) con Lui
Percepire la presenza di una
‘compagnia in mode tale da ricono-
scere in essa il mistero di Cristo
presenie @ un culmine oltre la ra
gone: si chiama fede. perché la ol-
frepassa
La ragione nasce dentro il terre-
no della esperienza (non pud che
porte di qui), ma termina, seguen-
Ge dnamismostesso che ee pre
prio, sulla soglia di un oltre», di un
saltrox, implicato dall'esperienza
i lav di e3sa, pit grande»della capacita di immagi
nazione e i prosa della ra
fone: Finfinito, il mistero.
a ragione coscienza
della realta secondo la to
talita dei suoi fattori, La
totalita dei fattori di una
realta implica il suo rap-
porto con l'infinito, col
mistero, da cui la sua est
stenza ultimamente di
pende. Riconoscere la
presenza dell'infinito in
modo tale che essa si per-
cepisca come fattore di u-
na realta éla fede.
I mistero di Cristo si i-
vela e si rende presente a
me in una compagnia.
»Compagnia: € qualcosa
di spetimentabile. Ma co
me essa sia il mistero di
Cristo non lo vedo, ¢ al di
1} dell esperienea: perce-
pire questa Presenza, rico
noxcere il mistero di Cri
sto presente in essa, si
chiama fede. E se non ar
rivo qui non sono ragio.
nevole, perché non tuiti i
fattori sono tenuti in
considerazione,
Maera soprattutto que-
sto che ii premeva richia-
mare: Cristo si stringe attorno a te
aitraverso la compagnia di coloro
che ha chiamato come te, Cristo ti
aiuta accompagnandoti fisicamen:
te con la compagnia in cut ti ha col
locato, Percié puot uivere la tua vo-
eazione ~ cio cui Cristo ti ha chia
‘mato attraverso il Battesimo ¢ la
collaborazione al Suo disegno cui ti
ha destinato - solo se tu fai parte di
questa compagnia, la accett ela se-
gui, imiti meglio che essa ti espri
‘me, vi obbedisci, Altrimenti tu non
potrai vivere la vocazione nel suo
concreto.
Come nasce questa compa-
gnia? Come mai tu sci in
questa compagnia? II «que-
sto» della compagnia come
fa ad essere identificato? Perché tu
sel in questa e non in un’altra corn
pagnia? Come auviene tale distin.
quale Cristo 8 diventato compagno
alla tua vita 0 s singe a te nel cam-
ino, ti cinge e ti sostiene. In que-
sta compagnia tu puci ripetere que-
sta parola grande, stunefacente: «A
te si stringe ‘anima mia e la forza
cella Tua desira mi sostienes. E il
mistero di Dio, che sarebbe altri
menti percepito lontanissimo, a-
stratto, diventa cosi urgenza nella
tua ita di ogni giorno: suggerimen-
to per quardare il cielo e a terra, €
mozione e commozione nello sp
lancare il cuore ad una prelerenza,
che ¢ vera se apre il tuo essere into
ro al bisogno ci tutto il mondo fa-
cendoti partecipare cosi alla grande
pieta di Cristo. Perche la grande
Pieta di Cristo é come fiorita nel
mondo altraverso delle prelerenze:
Giewanni, Simone... Ma nonsareb-
be stata vera preferenza se non fos-
sestata il segno della grande, nuova
peta di Cristo per tutto il mondo
Questa compagnia in cui ti sei
imbettuto ha determinate caratteri-
stiche. E quindi per Tineontro con
determinate caratteristiche, con tin
determinato accento, con una de-
terminaia attrattve, con una deter-
minata figura, che ti sei trovato in
3a
La caratteristica della compa-
‘ghia in cui Cristo ti
ha messo e sempli-
cissima, [a pig sem-
plice di tutte. Ela ca-
ratieristica di ricor
cars), in qualia ci
costanza della vita,
che tutto e, ultima:
mente, fatto di Cri-
sto
zione? Aitraverso un inconiro che
il Signore ti ha fatto compiere. Cri
sto ti ha preso nel Battesimo, ti ha
fatto crescore, diventar grande, ¢ fi
ha fatto compiere un incontro, Va-
le adire. tiha fatto sperimentare la
vicinanza di una realta vimana die
versa, cortispondente, persuasiva
educativa, creativa, che ti ha in
qualche modo colpito. E allora tu
hai detto: «Vado insieme con loro»,
hai cioé accettato di sentir 'urto
che ti spingeva verso quella realta
tumana ineontrata. L'het accetiato:
nnessuno infati® stata preso con un
laccio e condotio qui: anche chi pit
sentisse disagio, 2 qui perché Tha
voluto. El'ha voluto perché é stato
colpito da qualcoso, foss anche per
un soffio. Perché Cristo slavora
anche a soi, «Ecco. il Signore pas:
0. Ci iu un vento impetuoso e ga
gliardo da spaccare i monti e spez.
2are le rocce davantial Signore, ma
il Signore non era nel vento. Dopo
ilventocifiun teremoto, mails
sense anelleneay Dopo
ilterremato ci fu un fuoco, mail Se
gore nen era nel fuoea: Dopo
10C0 ci fu mormonio di un vento
leggeror. (1 Re 19, 11-21). Si
gnore era nel mormorio di quel
ventoleggeso.
Anche per un sof mo
fio, anche Solo per un
momento, tu hai av-
vertito come un attrat
tiva, un suggerimento,
hai avuto una intwizio~
ne di qualcosa di pit
bello. di migliore. E
hai detto sis, L incon
tio poteva essere con
centomile altri ermpe-
ramenti altri fascin:
tu hai avuto questo.
Hai incontrato una
persona di questa
Compagnia ¢ hai per
cepito il soffio nuovo
dh una promessa di vi
ta, hai presentito una
Preserza corrispon
dente all cttesa origi
rnale del cuore. Percid
questa enon un’altra
la compagnia nella
don Luigi Giussani
1993