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.......................................Rosmarino:
Caratteristiche: � un arbusto sempreverde che appartiene alla famiglia delle
Labiate. Originario delle regioni del bacino del Mediterraneo. Alto fino a due
metri ha fusti prostrati o ascendenti, molto ramificati, con foglie piccole,
lineari, coriacee, biancastre sulla pagina inferiore.
I fiori azzurro violacei, anch�essi piccoli, sbocciano riuniti in grappoli
ascellari in diversi periodi dell�anno, in relazione al clima, tutta la pianta, ma
particolarmente le foglie e i fiori, � fortemente aromatica.Habitat: cresce sia
allo stato spontaneo che coltivato, in Italia � presente ovunque, in luoghi aridi e
assolati fino agli 800 mt slm.Propriet�: � una delle piante aromatiche pi�
utilizzate in cucina, ma anche in medicina per le sue propriet� terapeutiche: �
infatti aromatico, stimolante, digestivo, nervino, antisettico, antidolorifico,
rilassante, tonico per la memoria, astringente e diuretico. Questo arbusto sempre
verde, originario delle coste del Mediterraneo, oggi � coltivato ovunque: lo
troviamo negli orti, nei giardini e nelle siepi, ed il suo profumo intenso respinge
gli insetti nocivi. Pare che la pianta di rosmarino allontani gli insetti dalle
piante vicine. Sacchetti contenenti rosmarino sono spesso messi negli armadi per
tenere lontane le tarme. In passato veniva usato per deodorare gli ambienti e
purificare l�aria.Storia, mito, magia: per la sua azione rinforzante sulla memoria,
� ritenuto la pianta del ricordo, come dice Ofelia nell�Amleto: �Ecco laggi� il
rosmarino, la pianta del ricordo�. Anche Shakespeare accenna alla relazione fra il
rosmarino e la memoria; nel dialogo tra Ofelia e Amleto scrive: �C�� il rosmarino,
per la rimembranza. Ti prego, amore, ricorda�.L�uso della pianta di rosmarino fin
dall�antichit� � stato da sempre legato alle sue positive propriet� terapeutiche.
Sono numerosissime le leggende e le �ricette� proposte a base di questa pianta nel
corso dei secoli. Una preparazione divenuta molto famosa � �l�Acqua della Regina
d�Ungheria� che diceva: �Io donna Isabella, regina d�Ungheria, di anni 72, inferma
nelle membra e affetta di gotta, ho adoperato per un anno intero la presente
ricetta donatami da un eremita mai da me conosciuto, la quale produsse su di me un
cos� salutare effetto che sono guarita ed ho riacquistato le forze, sino al punto
da sembrare bella a qualcuno. Il re di Polonia mi voleva sposare ma io rifiutai per
amore di Ges� Cristo. Ho creduto che la ricetta mi fosse stata donata da un angelo.
Prendete l�acqua distillata, quattro volte trenta once, 1 20 once di fiori di
rosmarino, ponete tutto in un vaso ben chiuso, per lo spazio di 50 ore: poi
distillate con un alambicco a bagnomaria. Prendete una volta alla settimana una
dramma di questa pozione con qualche altro liquore o bevanda o anche con carne.
Lavate con esso il viso ogni mattina e stropicciate con essa le membra malate.
Questo rimedio rinnova le forze, solleva lo spirito, pulisce le midolla, d� nuova
lena, restituisce la vista e la conserva per lungo tempo; � eccellente per lo
stomaco ed il petto� (cfr . Giuseppe De Vitofranceschi, Le virt� medicinali del
rosmarino, Milano 1983).Un altro balsamo famoso � �Il Balsamo Tranquillo�, chiamato
cos� perch� fu inventato da frate Tranquillo, un cappuccino, formato da una
mescolanza di varie erbe, dove spicca il rosmarino, utile per curare i
reumatismi.Ancora ritroviamo nel libro �Teatro farmaceutico� di Giuseppe Donzelli
(medico, chimico e filosofo napoletano vissuto nel 1600) la seguente ricetta:
�Piglia di fiori di rosmarino libre una, zucchero libbre tre. Si cuoce lo zucchero
a cottura di manuschristi e si lascia raffreddare, e poi vi si mescola li fiori
sani e si fanno cuocere poco perch� cos� facendo li si resta il loro colore natio.
Conforta il cerebro humido, giova al cuore e corrobora le membra nervose�.Nota a
molti � �l�acqua di San Giovanni� che consiste in una serie di rituali da compiere
in concomitanza della festa di San Giovanni, il 24 giugno che corrisponde al
solstizio d�estate. Vuole la tradizione che si debbano raccogliere una serie di
erbe (ginestra, iperico, artemisia, verbena, timo, rosmarino, salvia, basilico,
maggiorana, lavanda, rosa, ecc. La composizione delle erbe varia da regione a
regione) il giorno prima del 24 e che siano lasciate in acqua, fuori di casa
durante la notte del 24. La mattina dopo ci si deve lavare con quest�acqua e poi
buttarla via in quanto si dice che porti benefici alla pelle e come protezione per
le malattie. Utilizzata come acqua fatata serve per aumentare la fecondit�, la
buona salute e difendersi dalle fatture, in modo particolare quelle ai bambini. Si
racconta che le massaie, il giorno di mezza estate, preparassero il pane con quest�
acqua, senza usare il lievito e formulando un rituale magico.Nell�antica Grecia,
chi non poteva procurarsi l�incenso per sacrificare agli dei, bruciava rosmarino
che veniva chiamato �pianta dell�incenso�. Anche dagli egizi e dai romani era
tenuto in grande considerazione. Pianta governata dal sole, il rosmarino, ha
ispirato antiche leggende.Ovidio, nelle Metamorfosi, racconta la storia della
principessa Leucotoe, figlia del re di Persia, che sedotta da Apollo, intrufolatosi
furtivamente nelle sue stanze, dovette subire l�ira del padre, che la uccise per la
sua debolezza. Sulla tomba della principessa i raggi del sole penetrarono fino a
raggiungere le spoglie della fanciulla, che lentamente si trasform� in una pianta
dalla fragranza intensa, dalle esili foglie e dai fiori viola-azzurro pallido. Da
questa leggenda deriva l�usanza degli antichi Greci e Romani di coltivare il
rosmarino come simbolo d�immortalit� dell�anima; i rami venivano adagiati fra le
mani dei defunti e bruciati come incenso durante i riti funebri.Per gli antichi
romani il profumo del rosmarino allietava i defunti e li accompagnava
nell�oltretomba, e ancora nel XIX secolo veniva considerata una �pianta del
ricordo�: era usanza portare ai funerali rametti di rosmarino, oltre che
margherite, fiori di linaria e salvia.
Secondo alcuni il nome latino rosmarinus deriverebbe da �ros marinus�, rugiada del
mare, secondo altri da �rosa maris� rosa del mare.
Sicilia si racconta che tra i rami di Rosmarino sono celate delle figure magiche
femminili, esili fatine pronte ad aiutare chi � veramente degno.
Il forte aroma di questo arbusto sempreverde ha una particolare qualit� sottile:
attirare i ricordi amorosi; per questo motivo veniva usato nei filtri d�amore per
incantare il cuore. La sua fragranza aiuta le persone malinconiche a risollevarsi
dalla tristezza. In antichi scritti si legge che gli studenti romani facevano uso
di coroncine di rosmarino per superare brillantemente gli esami.
Regalarsi un ramo di rosmarino significa dirsi:�Io penso a te!�; il ramoscello,
infatti, sembrerebbe avere il potere di mantenere vivo il ricordo della persona che
ce lo ha donato.Nei rimedi dei semplici si legge che un buon infuso fatto con le
sommit� fiorite del rosmarino pu� aiutare a rievocare avvenimenti remoti e
risvegliare la facolt� perse. Si racconta che un rametto, messo sotto il cuscino,
aiuti a sognare mondi fantastici ed allontani gli incubi.
Nel Medioevo veniva usato per scacciare spiriti maligni e streghe durante le
pratiche esorcistiche. Per secoli venne usato come fumigante per disinfettare le
stanze dei malati. Il decotto di rosmarino serviva per la pulizia delle cucine,
lavelli, vasche da bagno. Rametti di rosmarino venivano posti nei cassetti della
biancheria, negli armadi per profumare e tenere lontane le tarme.le giovinette,
tempo fa, non usavano ramoscelli di rosmarino solo per sognare, ma veniva anche
impiegato per lavarsi i capelli; si mettevano delle foglioline verdi sminuzzate
nell�acqua piovana e l�infuso rendeva la chioma pi� lucida; per combattere la
caduta dei capelli ed avere una buona crescita occorre macerare un misto di
foglioline di bosso fresche e rosmarino, triturare e lasciare il tutto per quindici
giorni in infusione in un litro di alcol puro, filtrare e frizionare sul cuoio
capelluto.
La qualit� antisettica del Rosmarino � stata riconosciuta fin d�antichit�, forse
per questo si usava bruciare ed appendere i ramoscelli per allontanare le malattie
e pestilenze.Una volta le partorienti venivano lavate con l�infuso di quest�erba,
ed anche il neonato veniva delicatamente deterso con l�acqua precedentemente
bollita con foglioline di Rosmarino; questo avrebbe protetto entrambi dalle
infezioni.
Nella simbologia cristiana si narra che il Rosmarino abbia preservato la Madonna e
Ges� Bambino dall�inseguimento dei soldati, occultandoli tra i suoi rami, mentre
fuggivano verso l�Egitto.
A proposito di protezione, ecco una simpatico incantesimo di protezione fisica e
spirituale, con varie erbe, tra cui ovviamente il rosmarino: versare in un
contenitore a chiusura ermetica un litro di ottima acquavite di vinaccia di circa
45 gradi e tre quarti di litro di acqua distillata; tagliare a fettine due arance
fresche e ben mature e due limoni, lasciarli in infusione nel vaso chiuso, esposto
giorno e notte all�aperto in modo che possa ricevere la luce solare e lunare.Il
rituale deve iniziare il primo giorno di luna nuova.
Passati quattordici giorni, colare il macerato filtrando il tutto, spremendo le
fettine di arancia e di limone che saranno impregnate di grappa.
A questo punto rimettere il liquore ottenuto nel suo contenitore lavato ed
asciugato, incorporare le seguenti erbe in trenta grammi per ognuna: enula, issopo,
salvia, rosmarino, menta ed angelica. Dopo di che, chiudere accuratamente il
contenitore ed esporre il tutto all�aperto per altri quattordici giorni; con la
raccomandazione di ritirare il vaso il giorno prima della luna nuova susseguente.
Compiere nello stesso giorno la spremitura accurata delle erbe e la filtrazione del
liquore ottenuto, che andr� ripetuta tre volte: al termine, aggiungere due cucchiai
di miele di acacia.
Da assumersi in un bicchierino dopo i pasti. E tanti auguri!
Nel simbolismo dei fiori, il messaggio di questa pianticella sempre verde esprime:
�sono felice quando ti vedo�. Sembra che portare sul cuore un ramoscello fiorito
doni un grande felicit� interiore.
Si dice che annusare spesso il suo legno mantenga giovani, mentre ornarsi la testa
con una corona di rosmarino aiuta la memoria.
Il rosmarino � uno degli incensi pi� antichi e possiede dei forti poteri protettivi
e purificatori.Prima di praticare un rituale sarebbe una buona abitudine lavarsi le
mani con un infuso di rosmarino.
Il rosmarino attira gli elfi e le sue foglie polverizzate avvolte in una pezza di
lino e legate al braccio destro fanno sparire la depressione.
Anche molti rituali di guarigione vengono praticati utilizzando questa meravigliosa
pianta, che pu� inoltre sostituire l�incenso!
La tradizione popolare mediterranea lo ritiene la pianta degli innamorati e di
tutti quelli che non vogliono dimenticarsi.Raccogliete alcuni rametti di rosmarino
e legateli con un nastrino di seta azzurra, sul quale avrete precedentemente
scritto il vostro nome e quello della persona che desiderate vi ricordi. Preparate
un sacchetto di stoffa azzurra e inserite il mazzetto di rami di rosmarino;
ponetelo poi sotto il cuscino. E� di ottimo auspicio se in una delle prime 7 notti,
a partire da quella in cui avete preparato l�amuleto, sognerete la persona che vi
sta a cuore.
Piccole perle:
per fare il vino: far macerare per un giorno due manciate di foglie sminuzzate in
un litro di buon vino bianco e quindi filtrare.
Berne un bicchierino prima di ogni pasto in caso di debolezza e inappetenza.
Per il mal di gola fare dei gargarismi con un infuso tiepido o caldo.
Per scurire i capelli: sciacquare i capelli, dopo averli lavati, con un infuso
preparato con 3 cucchiai di rametti fogliati tritati, fatto riposare coperto per
circa 30 minuti.
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..........................................BASILICO.................................
.........................................................Il primo a citare il
Basilisco � Plinio il Vecchio (scrittore latino del I secolo a.C.) nell'opera
"Naturalis Historia" in cui dice che questa creatura � un serpente piccolo (circa
35 cm) originario dell'Africa Settentrionale. Il suo nome viene da bas�liskos (che
in greco significa "re dei serpenti", poich� attorno il suo capo ci sono dei
disegni molto simili ad una corona: per questo aspetto si pensa che Plinio si
riferisca ai cobra, una costante presenza all'interno della corte egiziana).
Secondo Plinio questa creatura si avvicinava ai suoi nemici in posizione eretta,
invece che strisciando, e appiccava fuoco o distruggeva ogni cosa solo alitandovi
sopra: per questo viveva in luoghi desertici, non per propria scelta o per
particolari condizioni che favorissero la sua vita, ma perch� lui stesso li
trasformava tali distruggendo ogni cosa. Sempre secondo un altro scrittore latino,
Claudio Eliano (175-235 d.C.), il canto del gallo faceva cadere il basilisco in
preda a convulsioni, che lo portavano alla morte. Nella tradizione medioevale,
infine, questo assumeva la forma di un Drago dalle ali e piume di un gallo e,
talvolta, anche le zampe (Quindi avvicinandosi di pi� all'aspetto di una Chimera).
Secondo la tradizione, il basilisco nasce da un uovo abbandonato di gallina e
covato da un Rospo: per questo a volte il corpo di questa creatura � ricoperto
quasi totalmente da piume.
Il basilisco pu� assumere varie forme: in tutti i casi � un mostro rettile. La
forma pi� comune � quella di un serpente gigante, che pu� essere lungo dai 30 cm
fino ai 7-8 metri. Pu� avere anche la forma di una lucertola gigante o, infine, la
forma meno nota di un Drago (oppure una Chimera piumata) con zampe testa ed ali di
un gallo e il corpo di un serpente. Il suo sguardo provoca morte istantanea su
coloro che lo incrociano, mentre pietrifica quelli che lo guardano riflesso (In uno
specchio, in una pozza d'acqua, ecc.). Tende a rifugiarsi in buche poco profonde,
caverne o in altri posti riparati ed � onnivoro: spesso mangia anche le sue
vittime. Da cucciolo il suo sguardo � in grado di pietrificare momentaneamente le
persone e a volte vengono lasciati come guardiani di segreti o tesori preziosi. Il
loro corpo � marrone con il ventre molle e giallastro. Una singola fila di aculei
sorge sulla schiena e a volte alcuni hanno un corno ricurvo in fronte. Il basilisco
si nutre solitamente di uccelli, rettili e mammiferi, oltre che ad umanoidi. Si fa
gran lunghe dormite nella sua tana e, durante l'accoppiamento, gli esemplari di
questa specie si radunano in gruppo.
ATTACCHI: E' una creatura molto pigra ed attacca quasi sempre con il suo sguardo.
Gli unici attacchi corpo a corpo che effettua sono morsi ed artigliate: nessun
attacco a distanza, se non il suo sguardo;
- Sguardo Mortale = Con solo il proprio sguardo un basilisco � capace di uccidere
il proprio avversario.
- Zanne velenose = Le loro fauci sono molto velenose e, coloro che vengono feriti,
a meno che non trovino una cura efficace subito, muoiono entro 30 secondi dal
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.........................................................il Vischio
specie Viscum album
famiglia: lorantaceae

� una piana semi-parassita epifita sempreverde che cresce sui rami superiori di
alberi, sopratutto nelle zone montane fino a mille metri di altitudine,tipica delle
regioni del nord Europa e si estende fino alla Cina nord occidentale e presente
anche in America.
Il suo semi-parassitismo � dovuto al fatto che, nonostante sia dotata di clorofilla
e quindi svolga normalmente la fotosintesi, ha un deficit nell'organicazione dei
sali minerali in special modo dell'azoto, li ottiene quindi a scapito di un'altra
pianta che in oltre gli conferisce sostegno.Le radici del vischio penetrano nel
legno della pianta ospite fino a raggiungere la linfa della quali si nutre, facendo
quasi pensare che la pianta non le abbia.
L'infestazione avviene grazie ad alcuni uccelli come merli, cinciallegre, capinere
e tordi, che si nutrono dei semi del vischio(che non si radicano mai a terra e se
accade muoiono senza germinare) per poi espellerli non digeriti sui rami,
permettendone la germinazione.
Le piante che vengono parassitate dal vischio sono per lo pi� latifoglie come
meli,pioppi, tigli,olmi,frassini, aceri e noce(etc), pi� raramente castagni e
querce, oppure conifere come pini.
Ha un portamento cespuglioso e cresce a ciuffi sui rami che di solito sono messi in
evidenza in inverno grazie alla stagionale perdita delle foglie e dove pu�
svilupparsi dai 20 a 100 cm.
Il fusto del vischio � verde(per la presenza di clorofilla) lignificato e
articolato e rami sono spessi e cilindrici, anch'essi verdi e legnosi.
Le foglie sono opposte e persistenti,piccole con una larghezza di circa 2 cm,
oblunghe, coriacee e carnose di un verde intenso.
Ha fiori sessili,dioici di color giallo-verde che compaiono tra marzo e maggio:
quelli maschili presentano 4 sepali e 4 stami mentre quelli femminili sono
riconoscibili per le 4 sezioni che circondano i 4 carpelli saldati,con una bocca
rotonda e una polpa viscosa bianca e traslucida, il ceppo � corto e spesso sono
radicati nel tessuto vivo della pianta ospite. Dai fiori femminili nasceranno poi
delle bacche sferiche e traslucide il cui colore va dal bianco al giallo a seconda
della pianta infestata, e il cui interno si presenta lucido,gelatinoso e colloso
che maturano tra settembre e novembre.

Il vischio viene usato a scopo ornamentale ed erboristico, ed � possibile


coltivarlo recidendo in primavera una parte di ramo di una pianta ospite per poi
innestarvi una bacca matura della pianta parassita, la raccolta pu� avvenire tutto
l'anno ma � preferibile in inverno, vengono utilizzate le foglie e i rametti pi�
teneri che possono essere utilizzati freschi oppure conservati essiccandoli a
temperature non elevate.
Il vischio pu� essere somministrato per uso interno in casi di ipertensione e
arteriosclerosi(sia cerebrale che coronarica), � un buon vasodilatatore e abbassa
la pressione sanguigna, inoltre agevola l'irrogazione sanguigna a cuore e
cervello,anche se sembra che i principi attivi con queste funzioni vengano
inattivati dai succhi gastrici senza espletare l'effetto, se assunto per via orale.
Ha propriet� emostatiche che lo rendono ottimo in casi di un ciclo mestruale
irregolare o troppo abbondante,di emorragie uterine e persino per lenire i sintomi
della menopausa.
Inoltre ha anche propriet� antispasmodiche e sedative consigliati per attacchi
d'ansia,depressione, palpitazioni, emicranie e crisi nervose. Gi� gli antichi celti
lo adoperavano in caso di attacchi epilettici.
Dimostra anche propriet� diuretiche e depurative, in quanto stimola la produzione
di urina e l'eliminazione dei metaboliti tossici dall'organismo, rendendolo quindi
indicato in caso di gotta e nefriti.
Dal vischio si sono estratte delle lectine (proteine) che hanno dimostrato
un'attivit� antitumorale gi� nota a Plinio, Galeno e Dioscoride. Queste proteine
vengono usate come principi attivi in farmaci per la lotta contro il cancro,
inoltre pare che la specificit� della lectina sul tipo di tumore sul quale agisce
vada a modificarsi a seconda della pianta parassitata, ad esempio il vischio del
melo agisce con maggior effetto sui tumori agli organi genitali femminili cos� come
quello di pino agisce contro i tumori al seno e alla pelle, mentre quello di
quercia per gli organi genitali maschili e quello di abete agisce sulla zona
cervicale e toracica. in ogni caso pare che le lectine vadano a stimolare il timo e
il sistema immunitario dell'organismo
In uso esterno invece pu� essere applicato localmente con un effetto
antinfiammatorio per lenire dolori reumatici.
� per� importante tener ben presente per� che il vischio manifesta una
significativa tossicit�, ragion per cui � una pianta segnalata dal centro
antiveleni e non bisogna in nessun caso assumerlo senza prescrizione medica!
la maggior parte della tossicit� � a carico delle bacche che sono ricche di
alcaloidi, e altre sostanze tossiche tra cui la viscumina (che provoca
agglutinazione dei globuli rossi) ma in realt� se assunta in dosi elevate l'intera
pianta risulta tossica.
L'avvelenamento da vischio si presenta con sintomi quali nausea,vomito e diarrea,
forti dolori addominali,possibili allucinazioni e diplopia(vedere
doppio),rallentamento del battito cardiaco che pu� arrivare fino al collasso.
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Sambuco Nero:
Una delle tradizioni contadine legate al sambuco e alle sue propriet� medicinali
era quella di inginocchiarsi sette volte di fronte alla pianta, perch� sette sono
le parti del sambuco utilissime per la cura dell�uomo: i germogli, le foglie, i
fiori, le bacche, la corteccia, le radici e il midollo. I germogli sono utili per
calmare la nevralgia, preparati in decotto consumato caldo.Le foglie curano le
malattie della pelle, se applicate come impacchi, ma possono anche calmare il
dolore e l�infiammazione di scottature e ferite. Insieme ai fiori curano le
emorroidi e gli ascessi.
I fiori, invece, sono un ottimo depurativo e diuretico, possono essere adoperati
per contrastare il raffreddore e le malattie invernali quali influenze e febbri
lievi (sono febbrifughi, rilassanti e stimolano la sudorazione), e sono un buon
rimedio contro i geloni e la bronchite. Inoltre sono disintossicanti, curano gli
occhi (irritazioni e orzaiolo) e, se usati in lozione, rendono la pelle morbida.
Le bacche curano le infiammazioni di bronchi e polmoni, se consumate in sciroppo;
sono ricche di vitamine e quindi utili per prevenire raffreddamenti invernali,
rinforzano il sistema immunitario e, sempre consumate in sciroppo, curano le
infezioni. Inoltre sono lievemente lassative, e quindi ottime contro la
stitichezza.
La corteccia, similmente alle bacche, � lassativa, ma pu� essere anche emetica
(favorisce il vomito), a seconda della quantit� ingerita. Posta fresca sugli occhi
cura le irritazioni.
La radice bollita e pestata cura la gotta e, infine, il midollo, ridotto in pappa e
unito a farina e miele, lenisce il dolore provocato dalle lussazioni.
Storia, mito, magia: il nome greco del sambuco �Act� significava �nutrimento di
Demetra�, evidentemente per l�utilizzo che veniva fatto delle sue bacche (nere per
il Sambucus nigra, rosse per il Sambucus racemosa).
Il significato latino del nome di questa pianta ha invece un�altra origine: da
sambucus, che richiama la sambuca, una macchina da guerra triangolare (una sorta di
ponte levatoio che veniva utilizzato durante gli assedi) � ancora in uso nel
Medioevo. La parola �sambuco� indicava anche un piccolo flauto, ancora oggi
facilmente realizzabile con un ramoscello di questa pianta priva del midollo
interno.
In Bretagna, Danimarca, Russia e altri paesi, questa pianta veniva utilizzata per
proteggere le case dai malefici;
D�altra parte il sambuco poteva anche attirare i poteri maligni, per esempio se
veniva bruciato dall�uomo.
Il sambuco � un albero molto amato dalle fate e dalle luminose entit� che abitano
il magico mondo al di l� del velo del visibile.
In molti paesi e culture, soprattutto celtiche e nordiche, esso era considerato una
delle maggiori rappresentazioni della Grande Madre perch� si diceva che il suo
divino potere femminile scorresse nelle dure vene legnose della pianta, e la
rendesse quasi un essere animato che incuteva non poco timore.
I suoi colori mostravano soprattutto la Dea nel suo triplice volto, in cui i
fiorellini delicati, profumati e bianchi rappresentavano la Fanciulla Vergine, il
verde dei rametti e delle foglie la Madre rigogliosa e le bacche nero violacee la
Strega oscura. Ma nonostante questo, secondo le tradizioni, era l�aspetto pi�
potente e incontrollato della Strega a prevalere nel sambuco, a tal punto che si
credeva che l�albero non fosse realmente un albero, ma una strega trasformata in
albero, o un qualche simile essere inquietante e pericoloso.
Per questo il sambuco era associato all�oscurit�, alla magia, alla divinazione, ma
anche al viaggio verso le profondit� della terra bruna e, in particolar modo, alla
morte.
Il profumo dei fiori si diceva che portasse nell�Altromondo, e dormire sotto le sue
fronte poteva voler dire non svegliarsi mai pi�: l�anima sarebbe stata rapita dalle
creature fatate e non sarebbe pi� tornata ad abitare il corpo, abbandonato al sonno
eterno.
Il sambuco era considerato, quindi, una Porta di Morte, ma anche di rigenerazione e
nutrimento, dato che ogni sua parte recava aiuto all�uomo contro malesseri e
malattie, e le sue bacche erano fonte di cibo per gli antichi.
Nel calendario arboricolo celtico, il sambuco � l�albero del tredicesimo mese,
l�ultimo del ciclo, il cui apice corrispondeva al Solstizio d�Inverno e quindi al
buio peggiore, alla sterilit� e al freddo, portati dall�orrenda Megera dal volto
mortifero.
Lo stesso numero tredici simboleggia la fine di un ciclo, la morte, ma anche
l�Iniziazione e la rigenerazione.
Tutti poteri insiti nello spirito del sambuco e connessi alla sua natura oscura.
I nomi con cui veniva chiamato rispecchiano tutti l�amore e il rispetto
reverenziale che si provava nei confronti di questo splendido essere vegetale.
�Nostra Signora� o �Madre Sambuco�, tra i celti, e �Albero di Holle� (holun tar)
tra i germani.
Quest�ultimo richiamava la leggenda nordica secondo cui una magnifica fanciulla dai
capelli color dell�oro abitasse l�albero di sambuco. Ella amava questo albero
soprattutto se cresceva vicino a sorgenti e fiumi, cascatelle e ruscelletti, in cui
poteva bagnarsi come una ninfa dei boschi.
La misteriosa fanciulla non era altri che Holle (Holda/Holla), la Regina delle Fate
e Dea nordica, la quale poteva apparire in queste vesti affascinanti, ma poteva
anche mostrarsi nella guisa di una strega terribile, con lunghe e pericolose zanne
e lineamenti alquanto selvatici. Ella, infatti, era s� la splendente e luminosa
Madre, ma era anche Signora del regno sotterraneo ed infero, ed era quindi legata
al potere ctonico e alla Morte.
Nell�aspetto di una bizzarra donnina con lunghe e pericolose zanne, Holle appare
nella dolcissima fiaba Frau Holle (Signora Holle), trascritta dai fratelli Grimm,
in cui ella (chiaramente pi� simile ad una strega che ad una fata) rappresenta la
madrina nutrice e la Maestra che aiuta le fanciulle meritevoli nel loro cammino
iniziatico verso la conoscenza dei mondi sottili.
Ma non solo la bellissima Regina delle Fate abitava il sambuco�
Miriadi di elfi e coboldi si nascondevano al suo interno, e mentre i primi
prediligevano i suoi cespugli, i secondi preferivano di gran lunga accoccolarsi nel
tenero midollo dei suoi ramoscelli.
Nella bella festa di Mezz�Estate, tra gli abitanti degli antichi paeselli pagani,
si usava andare alla ricerca dello spirito del sambuco, danzando intorno alla
pianta con coroncine fatte con i suoi fiori tra i capelli, e si pu� presumere che
le fate stesse si divertissero a danzare insieme alle donne e agli uomini, in una
splendida gioia condivisa.
In Svezia si diceva addirittura che, durante questa magica festa, se ci si fosse
nascosti sotto ad un sambuco, si sarebbe potuto assistere alla processione fatata
del Re degli Elfi e della sua corte.
Inoltre si credeva che il succo verde interno alla corteccia di questa magica
pianta, se usato esternamente, avrebbe donato la Vista (o seconda vista), potere
ottenibile anche soltanto cingendosi la fronte con le sue foglie e la sua
corteccia.
I contadini tedeschi, che nutrivano infinito rispetto per il sambuco, quando
avevano bisogno di tagliarne un pezzetto si inginocchiavano davanti al suo fusto
con le mani giunte in preghiera e invocavano: �Signora Sambuco, dammi un po� del
tuo legno e io te ne dar� un po� del mio, quando crescer� nella foresta�.
Essi credevano anche che lo Spirito materno dell�albero avrebbe lenito i loro
dolori, e quando avevano un fastidioso ascesso, si recavano al sambuco per invocare
l�aiuto della Signora e per prelevare una scheggia dalla corteccia dell�albero.
Tornati a casa, si incidevano le gengive con questa e la sporcavano di sangue. Poi
tornavano al sambuco, camminando all�indietro, e riponevano la scheggia laddove
l�avevano presa. In questo modo la Fata li avrebbe guariti.
Proprie del sambuco erano anche alcune propriet� divinatorie. Se in estate i suoi
fiori fossero stati di un bel colore giallo, o meglio ancora, ruggine, sarebbe
arrivato un bimbo; se avesse mostrato, invece, fiori piccoli e sottili, il raccolto
sarebbe stato povero, ma se i fiori erano corposi e forti il raccolto sarebbe stato
ottimo.
Nelle leggende germaniche il flauto magico era un ramoscello di sambuco svuotato
del midollo, che si doveva tagliare in un luogo dove non si potesse udire il canto
del gallo che lo avrebbe reso roco: i suoni che se ne traevano proteggevano dai
sortilegi, come testimonia l�opera di Mozart �Il Flauto Magico�, probabilmente
richiamava l�attenzione degli spiriti silvestri, tutte le malie sarebbero
scomparse, insieme alla sfortuna, alle negativit� e alla tristezza.
La devozione nei confronti del sambuco era dimostrata anche dai molti doni che
venivano posti ai suoi piedi.
In Scozia si portavano dolci e latte all�ombra del sambuco e anche in altri paesi
nordici si usava portare il latte, ma anche pane e birra.
Tra i celti il sambuco veniva piantato vicino a case, stalle e castelli, perch�
avrebbe protetto la famiglia da malefici e serpenti velenosi. Le fate che lo
abitavano avrebbero mostrato benevolenza se fossero state coccolate con amore e
cure costanti, ma se fosse capitato il contrario avrebbero portato sfortuna e
incidenti. La cura inoltre doveva procedere di generazione in generazione, come una
tradizione tramandata di madre in figlia, di padre in figlio, a cui tutti dovevano
partecipare attivamente.
Naturalmente era vietato sradicare o tagliare la pianta, e bruciare la stessa
avrebbe recato una grave offesa alla Dea, che tra tutti gli alberi desiderava che
questo fosse preservato dal fuoco.
Un�altra precauzione nei confronti del sambuco consisteva nell�evitare che i bimbi
piccoli dormissero in culle fatte con il suo legno. Avrebbero, infatti, patito i
dispetti delle fate, che potevano prenderli a morsetti e pizzicotti fino a far loro
uscire il sangue.
Molte tradizioni e leggende furono rivisitate dai primi cristiani che, non
riuscendo ad estirparle non potevano far altro che volgerle a proprio vantaggio.
Cos�, se prima il succo del sambuco aiutava ad acquisire la Vista dei popoli
fatati, ora si diceva che spalmandolo sugli occhi (o usandolo come collirio) si
sarebbero potute vedere le streghe, per scovarle ed ucciderle; se prima bruciarne
il legno avrebbe offeso la Dea, ora bruciarlo avrebbe portato il Diavolo in casa.
Nel XIII secolo, in Francia, un monaco lamentava il perdurare, nonostante i
divieti, dell�usanza secondo cui le donne portavano i loro bambini ai piedi del
magico sambuco per recarvi doni e offerte, mentre le fanciulle incinte continuavano
a baciarne la corteccia per ottenere un parto facile.
E nonostante tutti i tentativi, ci� che si voleva eliminare continu� a vivere,
giungendo fino a noi.
Interessantissima, infine, � la leggenda russa legata al sambuco, secondo la quale
tutte le malattie mortali si credeva fossero personificate dalle Dodici Vergini (ma
a volte erano Nove). Queste giungevano dall�oceano come spiriti e salivano la
montagna sacra fino a giungere dai Tre Sambuchi Anziani, dai quali ottenevano la
conferma che ogni essere vivente che appartenesse alla terra era soggetto alla
morte.
Questa storia veniva raccontata dalle donne quando i loro villaggi erano minacciati
da epidemie e malattie mortali, e mentre raccontavano tracciavano con l�aratro un
profondo solco intorno al loro abitato, perch� cos�, dicevano, sarebbe stato il pi�
possibile protetto dalla sciagura e dagli spiriti del male.
Esiste una credenza contadina secondo la quale Giuda si sarebbe impiccato a un
albero di sambuco: da allora le sue bacche diventarono cos� amare da non poter
essere mangiate.
L�essenza del sambuco � mutevole, inafferrabile.
� un�essenza in cui il volto della Strega oscura e quello della Fata luminosa si
uniscono in un unico essere dalla magia ambivalente, pericolosa da un lato e
estremamente benevola dall�altro.
La Strega che lo abita ricorda i rapaci notturni, la cui vista � in grado di
penetrare il buio pi� nero, e l�albero stesso forniva, con la sua linfa, una magica
sostanza che avrebbe mostrato la verit� oltre il visibile. Il sambuco cela tra le
sue venature e i solchi della sua ruvida corteccia gli Occhi Nascosti, quelli in
grado di vedere oltre il velo della materia.
Il suo Dono � la Visione Divina, la magia che fa scostare i veli della nebbia e fa
intravedere il Mondo al di l� di essi e le eteree creature che lo abitano.
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-Le Resine Magiche,consultazione veloce.-
pubblicata da Autobiografia di una Strega Eclettica. il giorno Gioved� 24 gennaio
2013 alle ore 4.38 �

Alberi millenari popolano il bosco come Esseri pi� antichi del tempo, Saggi e
Maestri. La loro corteccia profuma intensamente e tra le ruvide venature si formano
piccole e grandi gocce dorate, appiccicose e pervase da una fragranza inebriante.
Le resine, che a contatto con il carbone acceso sprigionano, in ampi e voluttuosi
fumi, tutto il loro profumo, sono usate in magia e nei rituali religiosi fin dai
tempi antichi. Il loro uso pi� comune � volto alla devozione della Divinit� e alla
meditazione, ma vengono usate anche per scopi particolari a seconda delle loro
propriet� e di quelle delle erbe che, il pi� delle volte, sono ad esse miscelate.
Sono sempre da preferire, per la loro purezza, ai normali incensi in bastoncino o
in coni, dato che i suddetti incensi, per le dubbie propriet� magiche, sono pi�
adatti alla profumazione dell'ambiente.

ACCRESCIMENTO
Resine che favoriscono la crescita personale, il potenziamento delle proprie
facolt� e l�accrescimento del potere e delle propriet� di erbe e alberi.

Benzoino; Copale; Galbano; Mastice; Mirra; Olibano; Sangue di Drago; Storace

AMORE
Resine che favoriscono e attirano l�Amore in tutte le sue forme, mantenendolo
costante.

Sangue di Drago; Storace

ATTACCO
Resine che favoriscono la difesa attiva, il ritorno al mittente, l�attacco verso
chi costituisce un pericolo per il nostro essere, fisico o spirituale, o per le
persone che amiamo.

Assafetida; Galbano; Mirra; Olibano; Sangue di Drago

CHIAREZZA
Resine che stimolano la lucidit� di mente, la concentrazione, l�intelligenza e
l�attenzione; sono utili per lo studio, non solo mentale ma anche interiore.

Copale; Mastice; Olibano

CONOSCENZA
Resine che aprono alla percezione, al sentire profondo, alle dimensioni sottili.
Stimolano l�ispirazione, la ricezione di eventi armoniosi e appartenenti al mondo
divino della Grande Madre e favoriscono l�acquisizione di saggezza e conoscenza
profonda.

Benzoino; Copale; Mastice; Mirra; Olibano; Storace

CORAGGIO
Resine che favoriscono il superamento della timidezza, accrescendo la forza
personale, l�intento e la determinazione a superare gli ostacoli, sia personali che
appartenenti al mondo esterno.

Galbano; Sangue di Drago

ESORCISMO
Erbe e alberi dal forte potere purificatorio, che pu� essere rivolto non solo a
influenze negative e impurit� sottili ma anche e soprattutto a presenze ostili,
larve e residui psichici pericolosi per la propria armonia interiore.

Assafetida; Benzoino; Mirra; Olibano; Sangue di Drago

FEMMINILITA�
Resine legati al mondo femminile, ai suoi cicli armoniosi, che crescono e
decrescono come le maree, e alle influenze lunari; sono usati anche nei rituali
rivolti alla Luna, nei suoi aspetti di Crescente, Piena e Calante, e all�aspetto
femminile del Divino. Stimolano la sensualit� femminile, il languore, la dolcezza,
la consapevolezza del proprio essere specchi della Dea e il superamento di vergogna
e pregiudizi inferti dal mondo maschilista, dalle religioni patriarcali e dalle
forme di intolleranza femminile.

Storace

PROTEZIONE
Resine che creano uno scudo protettivo da influenze nefaste, maldicenze, attacchi
fisici o sottili da parte di entit� o persone ostili; proteggono nei viaggi e nel
sonno e proteggono la propria abitazione, soprattutto da eventi atmosferici
distruttivi.

Sangue di Drago

PURIFICAZIONE
Resine che liberano dalle negativit�, dalle impurit� sottili e dagli influssi
disarmonici e sfavorevoli; si usano per purificare lo spazio prima di iniziare
piccole operazioni magiche.

Assafetida; Benzoino; Galbano; Mirra; Olibano

RICCHEZZA
Resine che favoriscono l�entrata di denaro e di ricchezza, non per forza
unicamente materiale, dato che l�oro non � solamente visto come metallo brillante
ma anche come elevazione e arricchimento spirituale; per la loro propriet� di
attirare denaro possono aiutare a trovarne la fonte, ovvero un buon lavoro.

Benzoino; Copale; Mirra; Olibano

SALUTE
Resine che stimolano la guarigione, sia fisica sia psichica e interiore, e che
operano sottilmente per mantenerla, apportando benessere e resistenza.

Copale; Mirra; Olibano

SESSUALITA�
Resine che stimolano il desiderio sessuale e l�attrazione fisica; aiutano l�uomo a
mantenere la sua potenza sessuale, se questa � scarsa, e la donna a conoscere,
sentire e vivere la propria sensualit� e languore innati, anche a prescindere dal
rapporto col maschio.

Sangue di Drago; Storace


SPIRITUALITA�
Resine che favoriscono la crescita spirituale, il sentire profondo, il contatto con
la propria Anima, la quale non � altro che una piccola parte dell�Anima immensa
della Grande Madre.

Benzoino; Mastice; Mirra; Olibano; Storace

VITALITA�
Resine che stimolano positivit�, solarit�, ottimismo, buonumore, allegria, forza
fisica e interiore, resistenza e reattivit�; aiutano a mantenere una volont� attiva
e costante, a ravvivare rapporti o situazioni personali che si stanno spegnendo e
favoriscono l�uscita da depressione e tristezza, soprattutto per coloro che spesso
e volentieri si lasciano avvolgere da esse senza reagire.

Benzoino; Copale; Galbano; Olibano; Sangue di Drago


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...........................................ACACIA
Il suo nome deriva dal greco �Akakia� probabilmente riferendosi al candore dei suoi
fiori. Cresce un po' ovunque sino a 700 metri di altitudine. I suoi fiori sono
utilizzati nella medicina popolare come antispastici e lassativi.
Utilizzo Magico: secondo le trib� berbere dell'Africa del Nord bruciarne dei fiori
nella camera da letto previene e allontana il malocchio. In tutto il Medio Oriente
portare dell�Acacia su di s� consente di tenere lontane le influenze negative. Pi�
in generale si utilizza per gli incantesimi d�amore e di accrescimento economico.
E' tradizionalmente associata al Sole e le divinit� legate a questa pianta sono
Osiride e Ishtar-Astarte.

AGLIO
Il nome deriva dal celtico "All" (caldo, bruciante) in relazione al sapore della
pianta. In erboristica viene usato per le sue propriet� antisettiche, calagoghe,
espettoranti, ipotensive e vermifughe.

Utilizzo Magico: fin dai tempi pi� remoti l�Aglio ha rivestito un ruolo importante
nel campo dell'occulto. Ne troviamo testimonianze tra i Greci ed i Romani e persino
tra gli Egizi. Gli si attribuisce il potere di assorbire il male e le malattie cos�
come la possibilit� di prevenirle. E' di sovente usato anche come afrodisiaco. Il
pianeta che domina questa pianta � Marte e la divinit� ad essa associata � Ecate
Triforme

AGNOCASTO
Alberetto con foglie digitate e vellutate nella parte inferiore con spighe di fiori
violacei di rado anche bianchi. Viene adoperato come rinfrescante e rilassante.

Utilizzo Magico: E� utilissimo nelle pratiche mistiche e estatiche ed � un valido


aiuto nei periodi in cui bisogna mantenersi casti. Questa pianta � posta sotto
l�influenza della Luna.

ALOE
Genere di gigliacea dalle foglie larghe e carnose il cui succo � amarissimo.

Ut�lizzo Magico: la magia tradizionale attribuisce all'Aloe un posto d�onore nelle


pratiche legate al fuoco, in particolare nella piromanzia. In Africa viene
utilizzato per proteggersi dagli spiriti dei defunti e come amuleto contro gli
incidenti. A Mali la pianta � legata alla buona fortuna cos� come in Messico dove
la popolazione la raccoglie in ghirlande da appendere all�interno delle case.
L'influenza planetaria � quella di Saturno anche se alcuni gli attribuiscono Marte
e Mercurio.

ANICE
La parola Anisum deriva dal greco Anayo, brucio, eccito, facendo allusione alle
caratteristiche della pianta. I frutti di Anice (detti impropriamente semi) hanno
virt� antispasmodiche, digestive, aperitive e stimolanti.

Utilizzo Magico: viene utilizzato per favorire le operazioni finanziarie e


lavorative. E� inoltre utile per infondere vitalit�, ottimismo e altruismo e
migliorare i rapporti sociali. In alcune regioni lo usano come amuleto protettivo
per gli ambienti e per i neonati. L�influenza planetaria � quella di Mercurio.

ARANCIO
Nelle cure erboristiche viene utilizzato per calmare il nervosismo in tutte le sue
manifestazioni. E� inoltre utile contro l�insonnia, la tosse convulsa e la cattiva
digestione.

Utilizzo Magico: il fiore d�arancio viene considerato un ingrediente essenziale per


la preparazione dei "sacchetini d�amore". Un effetto stimolante e 1ievemente
afrodisiaco si ottiene facendo il bagno in un�infusione di fiori d'arancio. Questa
pianta viene posta sotto l�influenza di Venere ma gli si attribuiscono anche
caratteristiche solari.

ARTEMISIA
I1 nome di questa pianta � probabilmente legato alla Dea Artemide oppure alla
regina Artemisia che per prima ne scopr� e divulg� le virt� terapeutiche. Ricca
infatti di propriet� aperitive e digestive deve essere comunque usata con
precauzione perch� in dosi eccessive pu� rivelarsi tossica.

Utilizzo Magico: Bruciata da sola o con altre erbe appropriate sviluppa dei
principi attivi che favoriscono gli stati medianici ed i poteri psichici. In
Inghilterra questa pianta � infatti parte integrante di rituali evocatori e
spiritici. In molti luoghi (compresa l�Italia) viene invece utilizzata per
scacciare malefici e negativit�. Un infuso di Artemisia � indispensabile per pulire
e magnetizzare sfere e specchi magici. Questa pianta � posta sotto l�influenza di
Marte e della Luna. La divinit� corrispondente � naturalmente Diana-Artemide.

ARTIGLIO DEL DIAVOLO


Questa particolare radice viene consigliata per combattere e debellare i dolori
articolari e tutti gli stati infiammatori ossei e muscolari.

Utilizzo Magico: la tradizione magica indica l�Artiglio del Diavolo tra i


componenti di tutte le pratiche di legamento, d'amore e di protezione occulta
(esorcismi, contro fatture, ecc...). La pianta � posta sotto l'influenza di Marte e
di Saturno.

BARDANA
Pianta, dotata di una forte radice che si infossa in verticale sino ad un metro di
profondit�. Ha propriet� diuretiche e depuratorie, antisettiche e cicatrizzanti.
Utilizzo magico: Di preferenza viene utilizzata la sola radice che raccoglie in s�
tutti i poteri di guarigione e protezione della pianta madre. Bruciando alcune
parti della radice si ottiene una fumigazione purificatrice. Alcuni pezzetti,
magicamente vitalizzati, portati su di s� costituiscono un ottimo amuleto per
tenere lontane le persone negative. La Bardana � posta, secondo la tradizione,
sotto gli influssi di Venere.

BENZOINO
E� la goccia resinosa di un arbusto originario del Sud-Est asiatico: lo "Styrax
Benzoin". Ne esistono due qualit� diverse:

-Benzoino del Siam: � la variet� pi� preziosa; di colore giallastro con sfumature
pi� ambrate e odore finissimo.

-Benzoino di Sumatra: pi� grigiastro e dall'aspetto zuccheroso � considerato di


minor valore rispetto al precedente ed il suo aroma, infatti, � meno pungente e
penetrante.

Utilizzo Magico: per tradizione il Benzoino � un ottimo catalizzatore per tutte le


pratiche di accrescimento finanziario e materiale. Sviluppa le qualit�
intellettive, la sensibilit� e l�ottimismo ed � inoltre un ottimo coadiuvante nelle
operazioni di terapeutica occulta. Nel Medio-Oriente viene bruciato nei negozi e
nelle bancarelle all�apertura mattutina al fine di attirare i clienti ed indurli a
spendere di pi�. A tal scopo la sua qualit� pi� preziosa viene inoltre conservata a
pezzettini vicino all'incasso dell'esercizio. Il Benzoino � posto sotto l�influenza
di Giove.

BETULLA
Albero slanciato con corteccia bianca e chioma piuttosto rada dalle spiccate
propriet� diuretiche e coleretiche.

Utilizzo Magico: questa pianta riveste un ruolo importante all'interno delle


tradizioni magiche dell�Est Europeo e soprattutto dei paesi scandinavi. Gli si
attribuiscono, infatti, grandi poteri di protezione ed esorcismo. La Betulla �
associata a Giove ed � una delle piante consacrate al Dio Thor.

BIANCOSPINO
Pianta spinosa dai fiori bianchi. Presenta propriet� antispasmodiche,
cardiotoniche, sedative, vasodilitatrici.

Utilizzo magico: tradizionalmente le viene attribuita la capacit� di propiziare la


fertilit� in tutte le sue forme e, contemporaneamente, la castit� dove necessario.
Mazzetti di Fiori di Biancospino vengono messi nelle culle per proteggere i
bambini. Bruciati producono un valido scudo medianico. La pianta � posta sotto
l�influenza di Marte e le principali divinit� a essa legate sono Thor e Minerva.

CANFORA
Albero sacro dell�Estremo Oriente e del Giappone in particolare il cui estratto
cristallino � oggi quasi completamente ottenuto per sintesi chimica a causa della
complessit� e della lunghezza delle pratiche di estrazione naturale.

Utilizzo Magico: da secoli in Asia la Canfora viene utilizzata per placare gli
istinti carnali e per stimolare il raggiungimento dell�estasi mistica. E� inoltre
un valido ingrediente per gli incensi divinatori. E� posta sotto le influenze della
Luna.

CARDO SANTO
Questa variet�, spesso eclissata dalle altre pi� vigorose, � la pi� celebre dal
punto di vista della tradizione. Dal Medio-Evo � il Cardo magico per eccellenza. in
erboristeria � rinomato per le sue propriet� aperitive, calagoghe, diuretiche e
toniche.

Utilizzo Magico: questa pianta, in generale, dona forza e protezione. Bruciare del
Cardo infatti produce l�effetto di allontanare le negativit�. Il Cardo Santo
rientra inoltre negli ingredienti di antichi rituali di guarigione ed esistono
ancora delle regioni dove se ne fanno delle pozioni ed infusi da somministrare ai
depressi ed ai malinconici. Il pianeta legato al Cardo � Marte e le divinit�
associate sono Minerva e Thor.

CASCARA SAGRADA
Si chiama Cascara Sagrada la corteccia di un grande albero nord-americano la cui
area vegetativa � geograficamente limitata alle regioni montuose a ridosso della
costa atlantica degli Stati Uniti.
Utilizzo Magico: questa pianta era conosciuta dalle popolazioni pellirosse
dell�America del nord ed era la componente primaria dei riti di protezione delle
trib�. I pionieri europei ne ricavarono degli amuleti porta-fortuna ed era credenza
diffusa che la Cascara propiziasse la buona e pronta risoluzione delle controversie
giuridiche. Alla pianta � attribuita l�influenza di Giove e di Mercurio.

CEDRO DEL LIBANO


Esistono svariate qualit� di questo grande albero, ma quella pi� conosciuta e la
sola ad avere una radicata tradizione magica � quella proveniente dal Libano
(Cedrus Libani) da non confondersi con l'altra grande variet� quella Atlantica.

Utilizzo Magico: possiede un forte potere purificatore e la capacit� di scacciare i


cattivi sogni e allontanare gli spiriti e i geni malvagi. Il legno di questa pianta
attira inoltre la prosperit� materiale e rientra perci� come ingrediente negli
incensi per i rituali di accrescimento economico. Il Cedro � posto sotto
l�influenza di Giove ma possiede anche caratteristiche solari. E� l�albero sacro
degli Dei e in particolare dell'antico Dio mesopotamico Enki-Ea.

CIPRESSO
Nell�antichit�, soprattutto tra i Greci (che avevano imparato a conoscerne
l'utilizzo dalle popolazioni anatoliche e medio-orientali) era considerato un
albero sacro e non mancava mai nei boschetti intorno ai templi. Sradicarlo era
considerato un atto di profanazione del Dio al quale il luogo era dedicato. Il
Cipresso figura tra i pi� antichi ritrovati per guarire. In un testo assiro
risalente al re Asir-Bel-Nisesu viene indicato come rimedio ai dolori ed ai
"pruriti del fondoschiena". Anche Ippocrate lo consigliava nella "caduta del retto"
e per far cessare le "perdite rosse" e nel Medioevo si applicavano le sue propriet�
emostatiche al trattamento delle emorroidi. Oggi viene utilizzato per le sue virt�
antidiarroiche, cicatrizzanti, antisettiche ed espettoranti.

Utilizzo Magico: miscelato con altre piante rientra in molti rituali di guarigione.
Presso i Mesopotamici era considerato uno dei componenti essenziali per la
preparazione degli incensi esorcistici. Il Cipresso � senza ombra di dubbio di
influenza saturniana. Le divinit� ad esso associate sono: Proserpina, Plutone, le
Erinni, Ecate Triforme e Mithra.
COPPALE
Resina odorosa ricavata da diversi alberi di origine messicana e centro-americana
in genere. Le popolazioni pre-colombiane la consideravano la linfa vitale
dell�Albero della Vita.

Utilizzo Magico: la Copale, dall'acre aroma, viene raramente usata da sola, ma


bruciata insieme ad altre piante aromatiche o incorporata all�Incenso Maschio
(Olibanum). Le fumigazioni sono di supporto durante la meditazione e sono ottime
per la purificazione spirituale e per aprire il proprio cuore all�amore. E� per
quest�ultimo scopo che la Copale viene utilizzata da tempo immemorabile in Messico,
nel Guatemala e nell�Onduras. A questa resina � stata attribuita l�influenza di
Sole e Giove.

CORIANDOLO
Nella medicina popolare viene utilizzato per le sue propriet� digestive,
eupeptiche, stimolanti ed antispasmodiche.

Utilizzo Magico: i suoi semi sono usati di frequente negli incantesimi d'amore e
come afrodisiaci. I guaritori arabi preferiscono utilizzarli come coadiuvanti nelle
loro pratiche. Il Coriandolo � posto sotto l�influenza di Venere e Mercurio.

ERICA
Il nome latino della pianta, derivato dal verbo greco spezzare, alludendo alla
virt� che gli si attribuisce da tempo immemorabile di disgregare i calcoli urinari.
Questo arbusto dai fiori violetti possiede infatti propriet� diuretiche e
antisettiche delle vie urinarie.

Utilizzo Magico: in generale viene usata come portafortuna e per potenziare amuleti
e talismani. In Scozia e in Francia del Nord le scope venivano fatte con ramoscelli
di Erica per esorcizzare gli ambienti da "piccoli intrusi" astrali, mentre venivano
puliti i pavimenti. Fumigazioni di Erica tengono inoltre lontano gli spiritelli ed
i folletti. Questa pianta molto resistente � posta sotto l�influenza di Venere.

ESTRAGONE
Pianta originaria dell�Asia-Settentrionale ma presente ormai in in tutto il mondo
dalle propriet� antisettiche, carminative, digestive e stimolanti.

Utilizzo Magico: questa pianta, ed in particolare la sua radice, che gli Arabi
chiamano "Tarkhom", ha straordinari poteri afrodisiaci e di richiamo magico-
sessuale. Gli Amerindi infatti, per rendersi irresistibili, sfregano il corpo e le
vesti con questa radice. L�Estragone � posto sotto l�influenza di Venere e di
Marte.

EUCALIPTUS
Pianta nota per le sue qualit� balsamiche, antisettiche, espettoranti e
febbrifughe.

Utilizzo Magico: le foglie di questo albero vengono impiegate in particolar modo


nei rituali di guarigione e come ingrediente base per molti incensi terapeutici.
L�Eucalipto � posto sotto l�influenza di Giove.

FELCE
Era famosissima durante il medio-evo poich� rientrava in quasi tutti i trattati
erboristici con molteplici propriet�. Comunque la Felce � notevolmente efficace
contro i vermi intestinali ed in particolare la Tenia.

Utilizzo Magico: di questa pianta in magia si utilizza principalmente il rizoma:


bruciato o posto vicino all�orecchio durante il sonno donerebbe la chiaroveggenza e
i sogni profetici. Dona inoltre la fecondit� a quelle donne che hanno difficolt� a
procreare. La Felce riveste anche una grande importanza nella magia della pioggia.
E� posta sotto l�influenza del Sole e di Mercurio.

FRASSINO
Nelle cure erboristiche ne viene consigliato l'utilizzo negli stati gottosi e per
combattere reumatismi e artriti.

Utilizzo Magico: viene usato, soprattutto nella magia nordica, nei rituali di
guarigione, salute e protezione. Alcune foglie di Frassino poste sotto l�orecchio
favorirebbero i sogni profetici. Fumigazioni di questa pianta garantiscono dagli
attacchi occulti e dalle influenze malefiche. E� il legno migliore per preparare le
bacchette terapeutiche. E� posto sotto l�influenza del Sole e associato al Dio
Odino.

GALANGA
Rizoma medicinale di una pianta originaria della Cina e delle Indie dal colore
scuro e dal sapore aromatico e amarognolo.

Utilizzo Magico: Era considerata una pianta miracolosa dalle virt� quasi universali
tanto da venire inserita in ogni tipo di mistura per aumentarne le potenzialit�.
Portarne su di s� un rizoma attira la fortuna e propizia salute e lunga vita. Le
fumigazioni di Galanga spezzano le Maledizioni sviluppando al tempo stesso i poteri
psichici. Questa radice viene vivamente consigliata per i sacchetti talismanici
d�amore e per i rituali a sfondo sessuale. Il pianeta che domina questa pianta �
Marte.

GALBANO
Gommoresina di odore balsamico, molto acre e pungente, che si ricava dalla pianta
omonima originaria della Persia. E un liquido denso ed appiccicoso dal colore
rosso-scuro.

Utilizzo Magico: stimola le forze psico-fisiche e la vitalit�; protegge dai


malefici ed � considerata indispensabile, nella magia orientale come nella
tradizione medievale, per fare ricadere il male su colui che lo ha provocato.
Questa resina � indiscutibilmente associata a Marte.

GARDENIA
Pianta dai fiori bianchissimi e molto odorosi.

Utilizzo Magico: la tradizione vuole che la Gardenia venga adoperata per il suo
alto potenziale di vibrazioni spirituali. I suoi petali sono considerati di grande
efficacia negli incensi dei rituali di guarigione e d�amore. Il pianeta che
influenza maggiormente questo fiore � la Luna.

GELSOMINO
Arbusto rampicante e infestante dai fiori stellati bianchi e odorosissimi,
originario dell�Asia-Centrale. In erboristeria ha propriet� blandamente sedative e
astringenti.
Utilizzo Magico: i f�ori secchi rientrano nelle misture per i sacchetti talismanici
e negli incensi d�amore. In Arabia � considerata la pianta dell'amore. I fiori,
bruciati nella stanza prima di coricarsi, favoriscono i sogni medianici; portati
indosso propiziano i rientri di denaro e la prosperit�. Il Gelsomino � posto sotto
l�influenza della Luna.

GENZIANA
Pianta riconoscibile per il calice e la corolla del suo fiore a forma di campana e
dal caratteristico colore azzurro-violetto. Ha propriet� digestive, eupeptiche,
aperitive, calagoghe e febbrifughe.

Utilizzo Magico: la sua radice profumata viene adoperata per sviluppare e


risvegliare l�amore e per proteggersi dalle stregonerie e dalle maledizioni. Questa
pianta inoltre, grazie al suo potere catalizzatore, pu� rinforzare le virt� magiche
delle erbe che entrano in contatto con essa. La Genziana � posta sotto l�influenza
di Marte.

GINEPRO
Arbusto cespuglioso dalle virt� diuretiche, balsamiche, anticatarrali,
antireumatiche e depurative.

Utilizzo Magico: nell�antichit� i sacerdoti della Mesopotamia lo utilizzavano,


soprattutto le bacche, bruciandolo insieme ad altre sostanze durante i rituali di
esorcismo. Nel Nord-Europa e nella Russia Bianca ancora oggi appendono dei rametti
di Ginepro all�interno delle loro abitazioni per proteggersi dagli spiriti maligni
e dai ladri. Questa pianta � posta sotto l�influenza del Sole.

INCENSO
E� una resina importantissima della quale ne esistono due variet� diverse:
l�incenso maschio (Olibanum) dalle gocce dorate e trasparenti; l�incenso femmina
dai grani opachi color bianco-giallastro. In commercio tuttavia � impossibile
reperire le due qualit� separatamente poich� risultano sempre mescolate tra di
loro.
Utilizzo Magico: � un validissimo supporto per qualsiasi tipo di consacrazione e
purificazione grazie alle sue incomparabili virt� magiche. Propizia ogni
incantesimo e pratica occulta stimolando la volont� e le facolt� psichiche
dell'operatore. Per le sue qualit� universali pu� sostituire degnamente qualsiasi
altra resina o composto vegetale. La sua natura � principalmente solare, anche se
pu� essere accostato, come gi� detto, a qualsiasi altra astralit�.

IPERICO
Piccolo arbusto, dall�odore balsamico, che cresce nelle zone temperate di tutto il
mondo. In erboristeria viene considerato un ottimo cicatrizzante e antispasmodico,
oltre ad essere un eccellente rimedio contro gli eritemi e le scottature solari.

Utilizzo Magico: sin dai tempi pi� remoti l�Iperico � stato adoperato per
allontanare gli spiriti malefici ed i demoni. I popoli del Nord ne appendono dei
rametti sulle pareti e le finestre di casa come amuleto protettivo e portafortuna.
Dominato dal Sole, l�Iperico � una pianta sacra al Dio nordico Balder.

IREOS (IRIS)
Pianta perenne, molto resistente, dal cui rizoma si ricava una finissima polvere
bianca utilizzata in terapeutica ed in magia.

Utilizzo Magico: Facilita le guarigioni soprattutto delle malattie di origine


nervosa, allontana le presenze negative, accentua le capacit� divinatorie e
propizia l�amore spirituale. Bruciarne una piccola quantit� prima di coricarsi
favorisce inoltre i sogni profetici. E� sotto l�influenza della Luna e associato a
Iris, la Dea dell�Arcobaleno.

ISSOPO
Pianta aromatica apprezzata, secondo i testi sacri, anche da Salomone. Ha propriet�
aperitive, bechiche, carminative, espettoranti e stimolanti.

Utilizzo Magico: � universalmente conosciuto per le sue virt� purificatrici; gi�


gli antichi Ebrei lo adoperavano per le abluzioni e i rituali purificatori. Tra
tutti i popoli antichi l'Issopo veniva utilizzato (se ne adoperavano alcuni rametti
come aspersorio) per spruzzare di acqua consacrata altari o luoghi sacri. Appendere
un rametto o un sacchettino d�Issopo in casa previene il malocchio e le influenze
negative in genere. Questa pianta � astralmente legata alla Luna e a Giove.

KAVA-KAVA
Arbusto molto comune nelle isole del Pacifico del Sud usato principalmente contro
le malattie del sistema nervoso.

Utilizzo Magico: E' un validissimo stimolatore di trans, sdoppiamento e proiezione


astrale. Bruciato o sospeso davanti alla casa protegge dai malefici; preso in
decotto (secondo un�antica ricetta originaria dell'Asia estremo-orientale)
favorisce i sogni profetici. Il Kava-Kava viene utilizzato da tempi remoti nei riti
magici Hawaiani e Tonga.

LAURO (ALLORO)
Simbolo della gloria e del successo, questa pianta ha propriet� antisettiche,
aperitive, espettoranti, cicatrizzanti e stomachiche.

Utilizzo Magico: stimola la volont� e l�energia fisica, propiziando il successo e


la riuscita. In infuso fornisce una pozione di chiaroveggenza tra le migliori. Le
sacerdotesse di Esculapio inalavano il profumo del Lauro bruciato prima di
profetizzare ed effettuare viaggi fuori del corpo. E' inoltre un potente
purificatore indicato anche per la pulizia degli altari e dei luoghi di culto.
L'acqua, alla quale venga mescolato del Lauro, viene usata per le abluzioni rituali
personali. E� posto sotto l�influenza del Sole e associato al Dio Apollo.

LAVANDA
Arbusto con fiori a spiga piccoli e violetti di odore aromatico. Nelle cure
erboristiche viene usata come antiasmatico e calmante. Possiede inoltre propriet�
antisettiche e cicatrizzanti.

Utilizzo Magico: per le sue virt� difensive e purificatrici rientra nella


composizione di numerosi incensi. E� molto attiva negli incantesimi di attrazione
(successo e fortuna) ma anche nel combattere i legamenti d�amore. La Lavanda �
posta sotto l'influenza di Mercurio e al tempo stesso di Giove.

MANDRAGORA
E� la pianta p�� ricca di storia. Appartiene alla famiglia delle solanacee e
cresce soprattutto nelle regioni meridionali della nostra penisola. La tradizione
popolare la vuole generata dallo sperma e dal grasso caduti dal corpo di un
impiccato. I cabalisti sostengono che � il frutto della solitudine di Adamo
(durante il sonno, secondo la tradizione, egli perse il seme che fecondando il
suolo dette vita alla pianta). Certamente � stato il suo aspetto antropomorfo a
stimolare cos� efficacemente la fantasia umana. E' una pianta velenosa che non va
assolutamente ingerita, tuttavia le sue fumigazioni perdono qualsiasi effetto
nocivo.

Utilizzo Magico: la radice di Mandragora costituisce un talismano universale:


favorisce l�amore, la prosperit�, la salute, il potere e pu� essere utilizzata sia
intera che in polvere per qualsiasi tipo di rituale magico. E� in pratica la
sintesi di tutti i poteri occulti del regno vegetale e astrale.

MASTICE
E� la resina prodotta dalla Pistacia Lentiscus, pianta originaria della Turchia. I
suoi grani sono di colore giallastro e semitrasparenti.

Utilizzo Magico: il profumo del Mastice stimola il corpo etereo, fissando la


volont�. Favorisce inoltre la realizzazione dei desideri e aiuta nella conquista
del successo. E� indispensabile nelle evocazioni, per entrare in contatto con gli
spir�ti. In Oriente e in Nord-Africa viene considerato un sublime afrodisiaco. Di
indubbia influenza solare il Mastice viene utilizzato anche nei rituali di alta
magia lunare.

MENTA
Il nome di questa pianta deriva dal nome della ninfa Mintha, amata dal Dio Ade, che
per gelosia Proserpina tramut� in erba. E' un ottimo analgesico, antisettico,
digestivo, tonico ed eupeptico.

Utilizzo Magico: il suo profumo accresce la forza psico-fisica e la volont�


favorendo al tempo stesso il benessere e l�ottimismo. In tempi antichi veniva
adoperata soprattutto nei rituali di guarigione e purificazione. Rientra comunque
nei composti per la fortuna ed il commercio. Questa pianta profumata � posta sotto
l'influenza di Giove.

MIRRA
Gommoresina che trasuda da alcuni alberetti originari delle coste orientali
dell�Africa Settentrionale e dell'Arabia. Nelle terapie erboristiche viene
adoperata per le malattie dell�apparato digerente ed in particolare come
colluttorio.

Utilizzo Magico: le fumigazioni di Mirra sono fortemente purificatrici e


amplificano le vibrazioni positive. E� inoltre utilissima per la meditazione e la
contemplazione. Alcuni la usano per i sacchetti talismanici ed i rituali di
guarigione. La Mirra � prettamente lunare anche se alcuni autori la vogliono sotto
l�influenza di Marte e Saturno. Le divinit�, ad essa associate sono Iside e Adone.

MIRTO
Albero o arbusto sempreverde con foglie aromatiche dalle propriet�, balsamiche,
astringenti, rinfrescanti e antisettiche.

Utilizzo Magico: � un ingrediente base per tutti i sacchetti talismanici d�amore ed


i rituali d�attrazione. Inoltre, grazie alla sua componente "marziale", costituisce
un�ottima protezione occulta. Il Mirto � posto sotto l�influenza di Venere e le
divinit� ad esso associate sono Afrodite-Venere, e Ishtar.

NINFEA
Pianta rizomatosa perenne caratteristica delle acque dolci stagnanti, presenta
fiori bianchissimi e foglie larghe e piatte.
Utilizzo Magico: respirare profondamente il profumo della Ninfea fortifica il corpo
astrale proteggendolo. Fumigazioni del rizoma, in un contesto rituale, combattono
efficacemente i legamenti d�amore. Alcuni pezzetti portati su di s� favoriscono la
fortuna attraendo la misericordia divina. Questa pianta � sotto l�influenza della
Luna..

NOCCIOLO
E� un arbusto che cresce in zone collinari e sub-montane. Viene particolarmente
indicato nei casi di emorroidi, vene varicose, varici, flebiti, diarrea e
ipersudorazione.

Utilizzo Magico: con i suoi rami i rabdomanti fanno le bacchette per cercare
l�acqua cos� come i maghi le bacchette per i loro rituali magici. Per i popoli del
Nord il Nocciolo � simbolo di fertilit� e saggezza ma viene anche reputato il legno
migliore per preparare scudi magici e cerimoniali. E' inoltre utilizzato nelle
pratiche divinatorie e terapeutiche e alcuni testi antichi lo consigliano per
ottenere la fedelt� coniugale. E� posto sotto l�influenza di Mercurio e in parte
del Sole. La divinit� ad esso associata � Ermes-Mercurio.

ORTICA
Il nome di questa pianta deriva dal latino "urere" bruciare, irritare, a causa
delle sue note propriet� urticanti. Nelle cure erborstiche viene utilizzata
soprattutto come antireumatico, diuretico, antianemico e antidiabetico.

Utilizzo Magico: le virt� protettrici dell�Ortica sono conosciute da secoli: per


respingere un maleficio al suo mandante indossare un sacchetto talismanico
contenente foglie e radici di Ortica "vitalizzate". Fumigazioni di questa pianta
eliminano inoltre le negativit� presenti in un ambiente e allontanano i nemici. E�
posta sotto l�influenza di Marte e il Dio ad essa associato � Thor.

PAPAVERO
Fiore rosso dotato di virt� calmanti (blandamente narcotiche), decongestionanti e
diaforetiche.

Utilizzo Magico: viene adoperato per avere sogni profetici, nei rituali divinatori
e in alcuni incensi lunari. Il Papavero � posto sotto l�influenza della Luna e le
divinit� ad esso associate sono Demetra e Plutone.

PINO
Albero alto, longevo, dotato di spessa corteccia cinerina e foglie aghiformi. Ha
propriet� antisettiche, espettoranti, balsamiche e diuretiche.

Utilizzo Magico: le pigne del Pino si usano per favorire la fertilit� e la


fecondit�; i suoi aghi per allontanare gli spiriti maligni e mescolati con la
resina per respingere i malefici al proprio mandante. La corteccia polverizzata e
bruciata nella stanza di un malato ne favorisce la guarigione. Il Pino � posto
sotto l�influenza di Marte, anche se qualcuno lo attribuisce a Saturno. La divinit�
ad esso associata � Pan e in genere tutti i satiri.

QUERCIA
Grande albero sempreverde considerato sacro da numerose civilt� del Nord-Europa.

Utilizzo Magico: da sola o insieme ad altri ingredienti propizia la fortuna e la


prosperit�. Ha inoltre un forte potere terapeutico e purificatore. La ghianda della
Quercia � il simbolo della potenzialit� ed ha anch'essa un forte potere protettivo.
Il suo pianeta � Giove e le principali divinit� ad essa associate sono: Zeus-Giove
e Thor.

RADICE DEL DIAVOLO


I Celti e pi� in generale le popolazioni nordiche, sostituivano con questa radice
antropomorfa la pi� nota Mandragora, quasi impossibile da reperirsi a quelle
latitudini.

Utilizzo Magico: i suoi poteri magici sono innumerevoli paragonabili a quelli della
Mandragora stessa. Si rivela infatti un�infallibile protezione, una potente
catalizzatrice di fortuna e prosperit� ed inoltre facilita e intensifica tutte le
operazioni magiche e divinatorie. La Radice del Diavolo comprende le sette
astralit� anche se fra tutte domina Marte.

ROSA
Nelle cure erboristiche viene usata come tonico e astringente per sciaqui ed
impacchi.

Utilizzo Magico: � per tradizione associata ai sentimenti e alle emozioni ed �


quindi un ingrediente indispensabile nelle pratiche magiche d�amore. Costituisce
inoltre un valido ingrediente nei rituali di guarigione. Pi� in generale dona pace
e benessere. Il suo astro � Venere e gli Dei ad essa associati sono: Afrodite-
Venere, Iside e Eros.

ROSMARINO
La parola Rosmarino significa "rugiada del mare", forse perch� questa pianta cresce
spontaneamente nei pressi del mare ed � tipica di tutta la flora di tipo
mediterraneo. Ha notevoli qualit� antisettiche, emmenagoghe, antispasmodiche e
carminative.

Utilizzo Magico: il Rosmarino � noto soprattutto per le sue notevoli propriet�


protettive e purificatrici e per le sue virt� terapeutiche. Portato su di s�
costituisce un valido amuleto antimalocchio. Alcuni guaritori scaricano le energie
negative accumulate con infusi di Rosmarino e Ginepro. Il pianeta che governa
questa pianta � il Sole anche se risente al tempo stesso di una forte influenza di
Marte.

RUTA
Erba perenne, sempreverde, dalle propriet� digestive, capillarotrode, emmenagoghe e
rubefacenti.

Utilizzo Magico: questa pianta viene usata soprattutto per guarire; le sue foglie
messe a rinvenire nell'acqua tiepida e compresse sulle tempie e sulla fronte
respingono efficacemente i mal di testa. La Ruta riveste un ruolo molto importante
nei rituali esorcistici. Il suo pianeta � Marte e la divinit� ad essa associata �
Artemide.

SANDALO Rosso e bianco (citrino)


Albero dell�India che fornisce questo legno dall�odore caratteristico. Si trova in
due colorazioni diverse: bianco (detto citrino) e rosso.

Utilizzo Magico: le fumigazioni di Sandalo accrescono la volont� e stimolano


l�intelligenza risvegliando le energie assopite. Allontanano inoltre gli influssi
negativi rivelandosi indispensabili durante le preghiere, le orazioni, la
meditazione e le invocazioni. Il Sandalo bianco o citrino � posto sotto l�influenza
di Venere e della Luna, mentre quello rosso sotto l�influenza di Marte.

SANDRACCA
Resina estratta da un albero della famiglia delle conifere originario dell�Africa
Settentrionale.

Utilizzo Magico: i Copti usano questa resina poco conosciuta per rendere pi�
efficaci i salmi di Davide.

SANGUE DEL DRAGO


Resina che stilla dalla screpolatura della corteccia di una pianta appartenente
alla famiglia delle dracene di origine tropicale, conosciuta con il nome
scientifico di "Calamus Draco".

Utilizzo Magico: questa rara e preziosa resina di colore rosso viene adoperata in
particolare per attrarre potere, amore e protezione. E� uno dei principali
ingredienti per i sacchetti talismanici e le polveri di potenza. Particolari
agglomerati di questa resina a forma di "palle", detti "cuori di drago", vengono
utilizzati interi nelle magie d'attrazione e d'amore. Il Sangue di Drago � posto
sotto l�influenza di Marte.

STORACE
Sostanza resinosa estratta dallo "Styrax officinalis".

Utilizzo Magico: viene adoperato principalmente per le purificazioni e per attrarre


la prosperit� materiale. Protegge dalle forze negative e potenzia tutti gli altri
incensi. La tradizione lo attribuisce a Marte e Saturno; altri lo vogliono
associato a Giove e Mercurio.

TARASSACOP
ianta di notevole utilit� medica dotata di propriet� diuretiche, calagoghe,
coleretiche e lassative.

Utilizzo Magico: fumigazioni di Tarassaco accentuano la volont� e stimolano le doti


spirituali. Da tempo la tradizione popolare associa questa particolare pianta alla
veggenza, alle sedute spiritiche e alle pratiche di legamento. I pianeti abbinati
al Tarassaco sono Giove e Saturno e la divinit� Ecate.

TIGLIO
lbero imponente che pu� vivere fino a mille anni. Nella tradizione erboristica
viene impiegato soprattutto per le sue propriet� sedative, antispasmodiche,
ipotensive, emollienti e lenitive.

Utilizzo Magico: � considerato ovunque un albero benefico e protettore. I suoi


fiori sono ricercati per i rituali d�amore e per propiziare il sonno e i sogni. Il
Tiglio viene inoltre inserito nei sacchetti talismanici per proteggersi dai
pericoli del corpo. E� posto sotto l�influenza di Giove e della Luna.

TIMO
Piccolo arbusto legnoso dall�odore aromatico adoperato nella medicina popolare per
le sue doti antisettiche anticatarrali e balsamiche.
Utilizzo Magico: pianta utilizzata soprattutto come difesa anti-magica, sia contro
i malefici che gli attacchi larvali veri e propri. Insostituibile per disinfestare
case e ambienti e per purificare persone e oggetti, viene inoltre usato come
coadiuvante nelle pratiche magico-terapeutiche. Il Timo � posto sotto l�influenza
di Marte.

VERBENA officinale e Odorosa


Piantina ruvida dai fiori privi di profumo nota per le sue qualit� antinevralgiche,
depurative e amaricanti. Se ne utilizzano le due qualit� principali: la Verbena
Officinale e quella Odorosa.

Utilizzo Magico: Pianta sacra per i Romani e magica per i Celti, la Verbena �
considerata efficacissima nei rituali d�amore e nei sacchetti talismanici di
riavvicinamento. Agisce sulla volont� allontanando la malinconia e l�angoscia. Le
venivano attribuite virt� afrodisiache e la capacit� di riattivare amori spenti e
perci� la chiamavano "Herba Veneris". E� inoltre utile per pulire gli altari e i
luoghi di culto in genere. E� associata dalla tradizione a Venere e sacra ad
Afrodite, Iside e alla ninfa Egeria.

VISCHIO
Pianta con foglie verdi, fiori poco vistosi con frutto in bacca perlacea dalla
polpa molle e velenosa.

Utillizzo Magico: albero sacro per i Celti che consideravano il succo delle sue
bacche il liquido seminale del Dio del Cielo. La tradizione classica lo reputa
altamente protettivo e propiziatore di fecondit�, creativit� e fortuna. Viene
inoltre consigliato per accattivarsi l�aiuto degli dei. E�una pianta solare e le
divinit� ad essa associate sono Apollo, Odino e la sua sposa Frigg.
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