Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
...................................................................................
.......................................Rosmarino:
Caratteristiche: � un arbusto sempreverde che appartiene alla famiglia delle
Labiate. Originario delle regioni del bacino del Mediterraneo. Alto fino a due
metri ha fusti prostrati o ascendenti, molto ramificati, con foglie piccole,
lineari, coriacee, biancastre sulla pagina inferiore.
I fiori azzurro violacei, anch�essi piccoli, sbocciano riuniti in grappoli
ascellari in diversi periodi dell�anno, in relazione al clima, tutta la pianta, ma
particolarmente le foglie e i fiori, � fortemente aromatica.Habitat: cresce sia
allo stato spontaneo che coltivato, in Italia � presente ovunque, in luoghi aridi e
assolati fino agli 800 mt slm.Propriet�: � una delle piante aromatiche pi�
utilizzate in cucina, ma anche in medicina per le sue propriet� terapeutiche: �
infatti aromatico, stimolante, digestivo, nervino, antisettico, antidolorifico,
rilassante, tonico per la memoria, astringente e diuretico. Questo arbusto sempre
verde, originario delle coste del Mediterraneo, oggi � coltivato ovunque: lo
troviamo negli orti, nei giardini e nelle siepi, ed il suo profumo intenso respinge
gli insetti nocivi. Pare che la pianta di rosmarino allontani gli insetti dalle
piante vicine. Sacchetti contenenti rosmarino sono spesso messi negli armadi per
tenere lontane le tarme. In passato veniva usato per deodorare gli ambienti e
purificare l�aria.Storia, mito, magia: per la sua azione rinforzante sulla memoria,
� ritenuto la pianta del ricordo, come dice Ofelia nell�Amleto: �Ecco laggi� il
rosmarino, la pianta del ricordo�. Anche Shakespeare accenna alla relazione fra il
rosmarino e la memoria; nel dialogo tra Ofelia e Amleto scrive: �C�� il rosmarino,
per la rimembranza. Ti prego, amore, ricorda�.L�uso della pianta di rosmarino fin
dall�antichit� � stato da sempre legato alle sue positive propriet� terapeutiche.
Sono numerosissime le leggende e le �ricette� proposte a base di questa pianta nel
corso dei secoli. Una preparazione divenuta molto famosa � �l�Acqua della Regina
d�Ungheria� che diceva: �Io donna Isabella, regina d�Ungheria, di anni 72, inferma
nelle membra e affetta di gotta, ho adoperato per un anno intero la presente
ricetta donatami da un eremita mai da me conosciuto, la quale produsse su di me un
cos� salutare effetto che sono guarita ed ho riacquistato le forze, sino al punto
da sembrare bella a qualcuno. Il re di Polonia mi voleva sposare ma io rifiutai per
amore di Ges� Cristo. Ho creduto che la ricetta mi fosse stata donata da un angelo.
Prendete l�acqua distillata, quattro volte trenta once, 1 20 once di fiori di
rosmarino, ponete tutto in un vaso ben chiuso, per lo spazio di 50 ore: poi
distillate con un alambicco a bagnomaria. Prendete una volta alla settimana una
dramma di questa pozione con qualche altro liquore o bevanda o anche con carne.
Lavate con esso il viso ogni mattina e stropicciate con essa le membra malate.
Questo rimedio rinnova le forze, solleva lo spirito, pulisce le midolla, d� nuova
lena, restituisce la vista e la conserva per lungo tempo; � eccellente per lo
stomaco ed il petto� (cfr . Giuseppe De Vitofranceschi, Le virt� medicinali del
rosmarino, Milano 1983).Un altro balsamo famoso � �Il Balsamo Tranquillo�, chiamato
cos� perch� fu inventato da frate Tranquillo, un cappuccino, formato da una
mescolanza di varie erbe, dove spicca il rosmarino, utile per curare i
reumatismi.Ancora ritroviamo nel libro �Teatro farmaceutico� di Giuseppe Donzelli
(medico, chimico e filosofo napoletano vissuto nel 1600) la seguente ricetta:
�Piglia di fiori di rosmarino libre una, zucchero libbre tre. Si cuoce lo zucchero
a cottura di manuschristi e si lascia raffreddare, e poi vi si mescola li fiori
sani e si fanno cuocere poco perch� cos� facendo li si resta il loro colore natio.
Conforta il cerebro humido, giova al cuore e corrobora le membra nervose�.Nota a
molti � �l�acqua di San Giovanni� che consiste in una serie di rituali da compiere
in concomitanza della festa di San Giovanni, il 24 giugno che corrisponde al
solstizio d�estate. Vuole la tradizione che si debbano raccogliere una serie di
erbe (ginestra, iperico, artemisia, verbena, timo, rosmarino, salvia, basilico,
maggiorana, lavanda, rosa, ecc. La composizione delle erbe varia da regione a
regione) il giorno prima del 24 e che siano lasciate in acqua, fuori di casa
durante la notte del 24. La mattina dopo ci si deve lavare con quest�acqua e poi
buttarla via in quanto si dice che porti benefici alla pelle e come protezione per
le malattie. Utilizzata come acqua fatata serve per aumentare la fecondit�, la
buona salute e difendersi dalle fatture, in modo particolare quelle ai bambini. Si
racconta che le massaie, il giorno di mezza estate, preparassero il pane con quest�
acqua, senza usare il lievito e formulando un rituale magico.Nell�antica Grecia,
chi non poteva procurarsi l�incenso per sacrificare agli dei, bruciava rosmarino
che veniva chiamato �pianta dell�incenso�. Anche dagli egizi e dai romani era
tenuto in grande considerazione. Pianta governata dal sole, il rosmarino, ha
ispirato antiche leggende.Ovidio, nelle Metamorfosi, racconta la storia della
principessa Leucotoe, figlia del re di Persia, che sedotta da Apollo, intrufolatosi
furtivamente nelle sue stanze, dovette subire l�ira del padre, che la uccise per la
sua debolezza. Sulla tomba della principessa i raggi del sole penetrarono fino a
raggiungere le spoglie della fanciulla, che lentamente si trasform� in una pianta
dalla fragranza intensa, dalle esili foglie e dai fiori viola-azzurro pallido. Da
questa leggenda deriva l�usanza degli antichi Greci e Romani di coltivare il
rosmarino come simbolo d�immortalit� dell�anima; i rami venivano adagiati fra le
mani dei defunti e bruciati come incenso durante i riti funebri.Per gli antichi
romani il profumo del rosmarino allietava i defunti e li accompagnava
nell�oltretomba, e ancora nel XIX secolo veniva considerata una �pianta del
ricordo�: era usanza portare ai funerali rametti di rosmarino, oltre che
margherite, fiori di linaria e salvia.
Secondo alcuni il nome latino rosmarinus deriverebbe da �ros marinus�, rugiada del
mare, secondo altri da �rosa maris� rosa del mare.
Sicilia si racconta che tra i rami di Rosmarino sono celate delle figure magiche
femminili, esili fatine pronte ad aiutare chi � veramente degno.
Il forte aroma di questo arbusto sempreverde ha una particolare qualit� sottile:
attirare i ricordi amorosi; per questo motivo veniva usato nei filtri d�amore per
incantare il cuore. La sua fragranza aiuta le persone malinconiche a risollevarsi
dalla tristezza. In antichi scritti si legge che gli studenti romani facevano uso
di coroncine di rosmarino per superare brillantemente gli esami.
Regalarsi un ramo di rosmarino significa dirsi:�Io penso a te!�; il ramoscello,
infatti, sembrerebbe avere il potere di mantenere vivo il ricordo della persona che
ce lo ha donato.Nei rimedi dei semplici si legge che un buon infuso fatto con le
sommit� fiorite del rosmarino pu� aiutare a rievocare avvenimenti remoti e
risvegliare la facolt� perse. Si racconta che un rametto, messo sotto il cuscino,
aiuti a sognare mondi fantastici ed allontani gli incubi.
Nel Medioevo veniva usato per scacciare spiriti maligni e streghe durante le
pratiche esorcistiche. Per secoli venne usato come fumigante per disinfettare le
stanze dei malati. Il decotto di rosmarino serviva per la pulizia delle cucine,
lavelli, vasche da bagno. Rametti di rosmarino venivano posti nei cassetti della
biancheria, negli armadi per profumare e tenere lontane le tarme.le giovinette,
tempo fa, non usavano ramoscelli di rosmarino solo per sognare, ma veniva anche
impiegato per lavarsi i capelli; si mettevano delle foglioline verdi sminuzzate
nell�acqua piovana e l�infuso rendeva la chioma pi� lucida; per combattere la
caduta dei capelli ed avere una buona crescita occorre macerare un misto di
foglioline di bosso fresche e rosmarino, triturare e lasciare il tutto per quindici
giorni in infusione in un litro di alcol puro, filtrare e frizionare sul cuoio
capelluto.
La qualit� antisettica del Rosmarino � stata riconosciuta fin d�antichit�, forse
per questo si usava bruciare ed appendere i ramoscelli per allontanare le malattie
e pestilenze.Una volta le partorienti venivano lavate con l�infuso di quest�erba,
ed anche il neonato veniva delicatamente deterso con l�acqua precedentemente
bollita con foglioline di Rosmarino; questo avrebbe protetto entrambi dalle
infezioni.
Nella simbologia cristiana si narra che il Rosmarino abbia preservato la Madonna e
Ges� Bambino dall�inseguimento dei soldati, occultandoli tra i suoi rami, mentre
fuggivano verso l�Egitto.
A proposito di protezione, ecco una simpatico incantesimo di protezione fisica e
spirituale, con varie erbe, tra cui ovviamente il rosmarino: versare in un
contenitore a chiusura ermetica un litro di ottima acquavite di vinaccia di circa
45 gradi e tre quarti di litro di acqua distillata; tagliare a fettine due arance
fresche e ben mature e due limoni, lasciarli in infusione nel vaso chiuso, esposto
giorno e notte all�aperto in modo che possa ricevere la luce solare e lunare.Il
rituale deve iniziare il primo giorno di luna nuova.
Passati quattordici giorni, colare il macerato filtrando il tutto, spremendo le
fettine di arancia e di limone che saranno impregnate di grappa.
A questo punto rimettere il liquore ottenuto nel suo contenitore lavato ed
asciugato, incorporare le seguenti erbe in trenta grammi per ognuna: enula, issopo,
salvia, rosmarino, menta ed angelica. Dopo di che, chiudere accuratamente il
contenitore ed esporre il tutto all�aperto per altri quattordici giorni; con la
raccomandazione di ritirare il vaso il giorno prima della luna nuova susseguente.
Compiere nello stesso giorno la spremitura accurata delle erbe e la filtrazione del
liquore ottenuto, che andr� ripetuta tre volte: al termine, aggiungere due cucchiai
di miele di acacia.
Da assumersi in un bicchierino dopo i pasti. E tanti auguri!
Nel simbolismo dei fiori, il messaggio di questa pianticella sempre verde esprime:
�sono felice quando ti vedo�. Sembra che portare sul cuore un ramoscello fiorito
doni un grande felicit� interiore.
Si dice che annusare spesso il suo legno mantenga giovani, mentre ornarsi la testa
con una corona di rosmarino aiuta la memoria.
Il rosmarino � uno degli incensi pi� antichi e possiede dei forti poteri protettivi
e purificatori.Prima di praticare un rituale sarebbe una buona abitudine lavarsi le
mani con un infuso di rosmarino.
Il rosmarino attira gli elfi e le sue foglie polverizzate avvolte in una pezza di
lino e legate al braccio destro fanno sparire la depressione.
Anche molti rituali di guarigione vengono praticati utilizzando questa meravigliosa
pianta, che pu� inoltre sostituire l�incenso!
La tradizione popolare mediterranea lo ritiene la pianta degli innamorati e di
tutti quelli che non vogliono dimenticarsi.Raccogliete alcuni rametti di rosmarino
e legateli con un nastrino di seta azzurra, sul quale avrete precedentemente
scritto il vostro nome e quello della persona che desiderate vi ricordi. Preparate
un sacchetto di stoffa azzurra e inserite il mazzetto di rami di rosmarino;
ponetelo poi sotto il cuscino. E� di ottimo auspicio se in una delle prime 7 notti,
a partire da quella in cui avete preparato l�amuleto, sognerete la persona che vi
sta a cuore.
Piccole perle:
per fare il vino: far macerare per un giorno due manciate di foglie sminuzzate in
un litro di buon vino bianco e quindi filtrare.
Berne un bicchierino prima di ogni pasto in caso di debolezza e inappetenza.
Per il mal di gola fare dei gargarismi con un infuso tiepido o caldo.
Per scurire i capelli: sciacquare i capelli, dopo averli lavati, con un infuso
preparato con 3 cucchiai di rametti fogliati tritati, fatto riposare coperto per
circa 30 minuti.
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
..........................................BASILICO.................................
.........................................................Il primo a citare il
Basilisco � Plinio il Vecchio (scrittore latino del I secolo a.C.) nell'opera
"Naturalis Historia" in cui dice che questa creatura � un serpente piccolo (circa
35 cm) originario dell'Africa Settentrionale. Il suo nome viene da bas�liskos (che
in greco significa "re dei serpenti", poich� attorno il suo capo ci sono dei
disegni molto simili ad una corona: per questo aspetto si pensa che Plinio si
riferisca ai cobra, una costante presenza all'interno della corte egiziana).
Secondo Plinio questa creatura si avvicinava ai suoi nemici in posizione eretta,
invece che strisciando, e appiccava fuoco o distruggeva ogni cosa solo alitandovi
sopra: per questo viveva in luoghi desertici, non per propria scelta o per
particolari condizioni che favorissero la sua vita, ma perch� lui stesso li
trasformava tali distruggendo ogni cosa. Sempre secondo un altro scrittore latino,
Claudio Eliano (175-235 d.C.), il canto del gallo faceva cadere il basilisco in
preda a convulsioni, che lo portavano alla morte. Nella tradizione medioevale,
infine, questo assumeva la forma di un Drago dalle ali e piume di un gallo e,
talvolta, anche le zampe (Quindi avvicinandosi di pi� all'aspetto di una Chimera).
Secondo la tradizione, il basilisco nasce da un uovo abbandonato di gallina e
covato da un Rospo: per questo a volte il corpo di questa creatura � ricoperto
quasi totalmente da piume.
Il basilisco pu� assumere varie forme: in tutti i casi � un mostro rettile. La
forma pi� comune � quella di un serpente gigante, che pu� essere lungo dai 30 cm
fino ai 7-8 metri. Pu� avere anche la forma di una lucertola gigante o, infine, la
forma meno nota di un Drago (oppure una Chimera piumata) con zampe testa ed ali di
un gallo e il corpo di un serpente. Il suo sguardo provoca morte istantanea su
coloro che lo incrociano, mentre pietrifica quelli che lo guardano riflesso (In uno
specchio, in una pozza d'acqua, ecc.). Tende a rifugiarsi in buche poco profonde,
caverne o in altri posti riparati ed � onnivoro: spesso mangia anche le sue
vittime. Da cucciolo il suo sguardo � in grado di pietrificare momentaneamente le
persone e a volte vengono lasciati come guardiani di segreti o tesori preziosi. Il
loro corpo � marrone con il ventre molle e giallastro. Una singola fila di aculei
sorge sulla schiena e a volte alcuni hanno un corno ricurvo in fronte. Il basilisco
si nutre solitamente di uccelli, rettili e mammiferi, oltre che ad umanoidi. Si fa
gran lunghe dormite nella sua tana e, durante l'accoppiamento, gli esemplari di
questa specie si radunano in gruppo.
ATTACCHI: E' una creatura molto pigra ed attacca quasi sempre con il suo sguardo.
Gli unici attacchi corpo a corpo che effettua sono morsi ed artigliate: nessun
attacco a distanza, se non il suo sguardo;
- Sguardo Mortale = Con solo il proprio sguardo un basilisco � capace di uccidere
il proprio avversario.
- Zanne velenose = Le loro fauci sono molto velenose e, coloro che vengono feriti,
a meno che non trovino una cura efficace subito, muoiono entro 30 secondi dal
colpo..............................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
.........................................................il Vischio
specie Viscum album
famiglia: lorantaceae
� una piana semi-parassita epifita sempreverde che cresce sui rami superiori di
alberi, sopratutto nelle zone montane fino a mille metri di altitudine,tipica delle
regioni del nord Europa e si estende fino alla Cina nord occidentale e presente
anche in America.
Il suo semi-parassitismo � dovuto al fatto che, nonostante sia dotata di clorofilla
e quindi svolga normalmente la fotosintesi, ha un deficit nell'organicazione dei
sali minerali in special modo dell'azoto, li ottiene quindi a scapito di un'altra
pianta che in oltre gli conferisce sostegno.Le radici del vischio penetrano nel
legno della pianta ospite fino a raggiungere la linfa della quali si nutre, facendo
quasi pensare che la pianta non le abbia.
L'infestazione avviene grazie ad alcuni uccelli come merli, cinciallegre, capinere
e tordi, che si nutrono dei semi del vischio(che non si radicano mai a terra e se
accade muoiono senza germinare) per poi espellerli non digeriti sui rami,
permettendone la germinazione.
Le piante che vengono parassitate dal vischio sono per lo pi� latifoglie come
meli,pioppi, tigli,olmi,frassini, aceri e noce(etc), pi� raramente castagni e
querce, oppure conifere come pini.
Ha un portamento cespuglioso e cresce a ciuffi sui rami che di solito sono messi in
evidenza in inverno grazie alla stagionale perdita delle foglie e dove pu�
svilupparsi dai 20 a 100 cm.
Il fusto del vischio � verde(per la presenza di clorofilla) lignificato e
articolato e rami sono spessi e cilindrici, anch'essi verdi e legnosi.
Le foglie sono opposte e persistenti,piccole con una larghezza di circa 2 cm,
oblunghe, coriacee e carnose di un verde intenso.
Ha fiori sessili,dioici di color giallo-verde che compaiono tra marzo e maggio:
quelli maschili presentano 4 sepali e 4 stami mentre quelli femminili sono
riconoscibili per le 4 sezioni che circondano i 4 carpelli saldati,con una bocca
rotonda e una polpa viscosa bianca e traslucida, il ceppo � corto e spesso sono
radicati nel tessuto vivo della pianta ospite. Dai fiori femminili nasceranno poi
delle bacche sferiche e traslucide il cui colore va dal bianco al giallo a seconda
della pianta infestata, e il cui interno si presenta lucido,gelatinoso e colloso
che maturano tra settembre e novembre.
Alberi millenari popolano il bosco come Esseri pi� antichi del tempo, Saggi e
Maestri. La loro corteccia profuma intensamente e tra le ruvide venature si formano
piccole e grandi gocce dorate, appiccicose e pervase da una fragranza inebriante.
Le resine, che a contatto con il carbone acceso sprigionano, in ampi e voluttuosi
fumi, tutto il loro profumo, sono usate in magia e nei rituali religiosi fin dai
tempi antichi. Il loro uso pi� comune � volto alla devozione della Divinit� e alla
meditazione, ma vengono usate anche per scopi particolari a seconda delle loro
propriet� e di quelle delle erbe che, il pi� delle volte, sono ad esse miscelate.
Sono sempre da preferire, per la loro purezza, ai normali incensi in bastoncino o
in coni, dato che i suddetti incensi, per le dubbie propriet� magiche, sono pi�
adatti alla profumazione dell'ambiente.
ACCRESCIMENTO
Resine che favoriscono la crescita personale, il potenziamento delle proprie
facolt� e l�accrescimento del potere e delle propriet� di erbe e alberi.
AMORE
Resine che favoriscono e attirano l�Amore in tutte le sue forme, mantenendolo
costante.
ATTACCO
Resine che favoriscono la difesa attiva, il ritorno al mittente, l�attacco verso
chi costituisce un pericolo per il nostro essere, fisico o spirituale, o per le
persone che amiamo.
CHIAREZZA
Resine che stimolano la lucidit� di mente, la concentrazione, l�intelligenza e
l�attenzione; sono utili per lo studio, non solo mentale ma anche interiore.
CONOSCENZA
Resine che aprono alla percezione, al sentire profondo, alle dimensioni sottili.
Stimolano l�ispirazione, la ricezione di eventi armoniosi e appartenenti al mondo
divino della Grande Madre e favoriscono l�acquisizione di saggezza e conoscenza
profonda.
CORAGGIO
Resine che favoriscono il superamento della timidezza, accrescendo la forza
personale, l�intento e la determinazione a superare gli ostacoli, sia personali che
appartenenti al mondo esterno.
ESORCISMO
Erbe e alberi dal forte potere purificatorio, che pu� essere rivolto non solo a
influenze negative e impurit� sottili ma anche e soprattutto a presenze ostili,
larve e residui psichici pericolosi per la propria armonia interiore.
FEMMINILITA�
Resine legati al mondo femminile, ai suoi cicli armoniosi, che crescono e
decrescono come le maree, e alle influenze lunari; sono usati anche nei rituali
rivolti alla Luna, nei suoi aspetti di Crescente, Piena e Calante, e all�aspetto
femminile del Divino. Stimolano la sensualit� femminile, il languore, la dolcezza,
la consapevolezza del proprio essere specchi della Dea e il superamento di vergogna
e pregiudizi inferti dal mondo maschilista, dalle religioni patriarcali e dalle
forme di intolleranza femminile.
Storace
PROTEZIONE
Resine che creano uno scudo protettivo da influenze nefaste, maldicenze, attacchi
fisici o sottili da parte di entit� o persone ostili; proteggono nei viaggi e nel
sonno e proteggono la propria abitazione, soprattutto da eventi atmosferici
distruttivi.
Sangue di Drago
PURIFICAZIONE
Resine che liberano dalle negativit�, dalle impurit� sottili e dagli influssi
disarmonici e sfavorevoli; si usano per purificare lo spazio prima di iniziare
piccole operazioni magiche.
RICCHEZZA
Resine che favoriscono l�entrata di denaro e di ricchezza, non per forza
unicamente materiale, dato che l�oro non � solamente visto come metallo brillante
ma anche come elevazione e arricchimento spirituale; per la loro propriet� di
attirare denaro possono aiutare a trovarne la fonte, ovvero un buon lavoro.
SALUTE
Resine che stimolano la guarigione, sia fisica sia psichica e interiore, e che
operano sottilmente per mantenerla, apportando benessere e resistenza.
SESSUALITA�
Resine che stimolano il desiderio sessuale e l�attrazione fisica; aiutano l�uomo a
mantenere la sua potenza sessuale, se questa � scarsa, e la donna a conoscere,
sentire e vivere la propria sensualit� e languore innati, anche a prescindere dal
rapporto col maschio.
VITALITA�
Resine che stimolano positivit�, solarit�, ottimismo, buonumore, allegria, forza
fisica e interiore, resistenza e reattivit�; aiutano a mantenere una volont� attiva
e costante, a ravvivare rapporti o situazioni personali che si stanno spegnendo e
favoriscono l�uscita da depressione e tristezza, soprattutto per coloro che spesso
e volentieri si lasciano avvolgere da esse senza reagire.
AGLIO
Il nome deriva dal celtico "All" (caldo, bruciante) in relazione al sapore della
pianta. In erboristica viene usato per le sue propriet� antisettiche, calagoghe,
espettoranti, ipotensive e vermifughe.
Utilizzo Magico: fin dai tempi pi� remoti l�Aglio ha rivestito un ruolo importante
nel campo dell'occulto. Ne troviamo testimonianze tra i Greci ed i Romani e persino
tra gli Egizi. Gli si attribuisce il potere di assorbire il male e le malattie cos�
come la possibilit� di prevenirle. E' di sovente usato anche come afrodisiaco. Il
pianeta che domina questa pianta � Marte e la divinit� ad essa associata � Ecate
Triforme
AGNOCASTO
Alberetto con foglie digitate e vellutate nella parte inferiore con spighe di fiori
violacei di rado anche bianchi. Viene adoperato come rinfrescante e rilassante.
ALOE
Genere di gigliacea dalle foglie larghe e carnose il cui succo � amarissimo.
ANICE
La parola Anisum deriva dal greco Anayo, brucio, eccito, facendo allusione alle
caratteristiche della pianta. I frutti di Anice (detti impropriamente semi) hanno
virt� antispasmodiche, digestive, aperitive e stimolanti.
ARANCIO
Nelle cure erboristiche viene utilizzato per calmare il nervosismo in tutte le sue
manifestazioni. E� inoltre utile contro l�insonnia, la tosse convulsa e la cattiva
digestione.
ARTEMISIA
I1 nome di questa pianta � probabilmente legato alla Dea Artemide oppure alla
regina Artemisia che per prima ne scopr� e divulg� le virt� terapeutiche. Ricca
infatti di propriet� aperitive e digestive deve essere comunque usata con
precauzione perch� in dosi eccessive pu� rivelarsi tossica.
Utilizzo Magico: Bruciata da sola o con altre erbe appropriate sviluppa dei
principi attivi che favoriscono gli stati medianici ed i poteri psichici. In
Inghilterra questa pianta � infatti parte integrante di rituali evocatori e
spiritici. In molti luoghi (compresa l�Italia) viene invece utilizzata per
scacciare malefici e negativit�. Un infuso di Artemisia � indispensabile per pulire
e magnetizzare sfere e specchi magici. Questa pianta � posta sotto l�influenza di
Marte e della Luna. La divinit� corrispondente � naturalmente Diana-Artemide.
BARDANA
Pianta, dotata di una forte radice che si infossa in verticale sino ad un metro di
profondit�. Ha propriet� diuretiche e depuratorie, antisettiche e cicatrizzanti.
Utilizzo magico: Di preferenza viene utilizzata la sola radice che raccoglie in s�
tutti i poteri di guarigione e protezione della pianta madre. Bruciando alcune
parti della radice si ottiene una fumigazione purificatrice. Alcuni pezzetti,
magicamente vitalizzati, portati su di s� costituiscono un ottimo amuleto per
tenere lontane le persone negative. La Bardana � posta, secondo la tradizione,
sotto gli influssi di Venere.
BENZOINO
E� la goccia resinosa di un arbusto originario del Sud-Est asiatico: lo "Styrax
Benzoin". Ne esistono due qualit� diverse:
-Benzoino del Siam: � la variet� pi� preziosa; di colore giallastro con sfumature
pi� ambrate e odore finissimo.
BETULLA
Albero slanciato con corteccia bianca e chioma piuttosto rada dalle spiccate
propriet� diuretiche e coleretiche.
BIANCOSPINO
Pianta spinosa dai fiori bianchi. Presenta propriet� antispasmodiche,
cardiotoniche, sedative, vasodilitatrici.
CANFORA
Albero sacro dell�Estremo Oriente e del Giappone in particolare il cui estratto
cristallino � oggi quasi completamente ottenuto per sintesi chimica a causa della
complessit� e della lunghezza delle pratiche di estrazione naturale.
Utilizzo Magico: da secoli in Asia la Canfora viene utilizzata per placare gli
istinti carnali e per stimolare il raggiungimento dell�estasi mistica. E� inoltre
un valido ingrediente per gli incensi divinatori. E� posta sotto le influenze della
Luna.
CARDO SANTO
Questa variet�, spesso eclissata dalle altre pi� vigorose, � la pi� celebre dal
punto di vista della tradizione. Dal Medio-Evo � il Cardo magico per eccellenza. in
erboristeria � rinomato per le sue propriet� aperitive, calagoghe, diuretiche e
toniche.
Utilizzo Magico: questa pianta, in generale, dona forza e protezione. Bruciare del
Cardo infatti produce l�effetto di allontanare le negativit�. Il Cardo Santo
rientra inoltre negli ingredienti di antichi rituali di guarigione ed esistono
ancora delle regioni dove se ne fanno delle pozioni ed infusi da somministrare ai
depressi ed ai malinconici. Il pianeta legato al Cardo � Marte e le divinit�
associate sono Minerva e Thor.
CASCARA SAGRADA
Si chiama Cascara Sagrada la corteccia di un grande albero nord-americano la cui
area vegetativa � geograficamente limitata alle regioni montuose a ridosso della
costa atlantica degli Stati Uniti.
Utilizzo Magico: questa pianta era conosciuta dalle popolazioni pellirosse
dell�America del nord ed era la componente primaria dei riti di protezione delle
trib�. I pionieri europei ne ricavarono degli amuleti porta-fortuna ed era credenza
diffusa che la Cascara propiziasse la buona e pronta risoluzione delle controversie
giuridiche. Alla pianta � attribuita l�influenza di Giove e di Mercurio.
CIPRESSO
Nell�antichit�, soprattutto tra i Greci (che avevano imparato a conoscerne
l'utilizzo dalle popolazioni anatoliche e medio-orientali) era considerato un
albero sacro e non mancava mai nei boschetti intorno ai templi. Sradicarlo era
considerato un atto di profanazione del Dio al quale il luogo era dedicato. Il
Cipresso figura tra i pi� antichi ritrovati per guarire. In un testo assiro
risalente al re Asir-Bel-Nisesu viene indicato come rimedio ai dolori ed ai
"pruriti del fondoschiena". Anche Ippocrate lo consigliava nella "caduta del retto"
e per far cessare le "perdite rosse" e nel Medioevo si applicavano le sue propriet�
emostatiche al trattamento delle emorroidi. Oggi viene utilizzato per le sue virt�
antidiarroiche, cicatrizzanti, antisettiche ed espettoranti.
Utilizzo Magico: miscelato con altre piante rientra in molti rituali di guarigione.
Presso i Mesopotamici era considerato uno dei componenti essenziali per la
preparazione degli incensi esorcistici. Il Cipresso � senza ombra di dubbio di
influenza saturniana. Le divinit� ad esso associate sono: Proserpina, Plutone, le
Erinni, Ecate Triforme e Mithra.
COPPALE
Resina odorosa ricavata da diversi alberi di origine messicana e centro-americana
in genere. Le popolazioni pre-colombiane la consideravano la linfa vitale
dell�Albero della Vita.
CORIANDOLO
Nella medicina popolare viene utilizzato per le sue propriet� digestive,
eupeptiche, stimolanti ed antispasmodiche.
Utilizzo Magico: i suoi semi sono usati di frequente negli incantesimi d'amore e
come afrodisiaci. I guaritori arabi preferiscono utilizzarli come coadiuvanti nelle
loro pratiche. Il Coriandolo � posto sotto l�influenza di Venere e Mercurio.
ERICA
Il nome latino della pianta, derivato dal verbo greco spezzare, alludendo alla
virt� che gli si attribuisce da tempo immemorabile di disgregare i calcoli urinari.
Questo arbusto dai fiori violetti possiede infatti propriet� diuretiche e
antisettiche delle vie urinarie.
Utilizzo Magico: in generale viene usata come portafortuna e per potenziare amuleti
e talismani. In Scozia e in Francia del Nord le scope venivano fatte con ramoscelli
di Erica per esorcizzare gli ambienti da "piccoli intrusi" astrali, mentre venivano
puliti i pavimenti. Fumigazioni di Erica tengono inoltre lontano gli spiritelli ed
i folletti. Questa pianta molto resistente � posta sotto l�influenza di Venere.
ESTRAGONE
Pianta originaria dell�Asia-Settentrionale ma presente ormai in in tutto il mondo
dalle propriet� antisettiche, carminative, digestive e stimolanti.
Utilizzo Magico: questa pianta, ed in particolare la sua radice, che gli Arabi
chiamano "Tarkhom", ha straordinari poteri afrodisiaci e di richiamo magico-
sessuale. Gli Amerindi infatti, per rendersi irresistibili, sfregano il corpo e le
vesti con questa radice. L�Estragone � posto sotto l�influenza di Venere e di
Marte.
EUCALIPTUS
Pianta nota per le sue qualit� balsamiche, antisettiche, espettoranti e
febbrifughe.
FELCE
Era famosissima durante il medio-evo poich� rientrava in quasi tutti i trattati
erboristici con molteplici propriet�. Comunque la Felce � notevolmente efficace
contro i vermi intestinali ed in particolare la Tenia.
FRASSINO
Nelle cure erboristiche ne viene consigliato l'utilizzo negli stati gottosi e per
combattere reumatismi e artriti.
Utilizzo Magico: viene usato, soprattutto nella magia nordica, nei rituali di
guarigione, salute e protezione. Alcune foglie di Frassino poste sotto l�orecchio
favorirebbero i sogni profetici. Fumigazioni di questa pianta garantiscono dagli
attacchi occulti e dalle influenze malefiche. E� il legno migliore per preparare le
bacchette terapeutiche. E� posto sotto l�influenza del Sole e associato al Dio
Odino.
GALANGA
Rizoma medicinale di una pianta originaria della Cina e delle Indie dal colore
scuro e dal sapore aromatico e amarognolo.
Utilizzo Magico: Era considerata una pianta miracolosa dalle virt� quasi universali
tanto da venire inserita in ogni tipo di mistura per aumentarne le potenzialit�.
Portarne su di s� un rizoma attira la fortuna e propizia salute e lunga vita. Le
fumigazioni di Galanga spezzano le Maledizioni sviluppando al tempo stesso i poteri
psichici. Questa radice viene vivamente consigliata per i sacchetti talismanici
d�amore e per i rituali a sfondo sessuale. Il pianeta che domina questa pianta �
Marte.
GALBANO
Gommoresina di odore balsamico, molto acre e pungente, che si ricava dalla pianta
omonima originaria della Persia. E un liquido denso ed appiccicoso dal colore
rosso-scuro.
GARDENIA
Pianta dai fiori bianchissimi e molto odorosi.
Utilizzo Magico: la tradizione vuole che la Gardenia venga adoperata per il suo
alto potenziale di vibrazioni spirituali. I suoi petali sono considerati di grande
efficacia negli incensi dei rituali di guarigione e d�amore. Il pianeta che
influenza maggiormente questo fiore � la Luna.
GELSOMINO
Arbusto rampicante e infestante dai fiori stellati bianchi e odorosissimi,
originario dell�Asia-Centrale. In erboristeria ha propriet� blandamente sedative e
astringenti.
Utilizzo Magico: i f�ori secchi rientrano nelle misture per i sacchetti talismanici
e negli incensi d�amore. In Arabia � considerata la pianta dell'amore. I fiori,
bruciati nella stanza prima di coricarsi, favoriscono i sogni medianici; portati
indosso propiziano i rientri di denaro e la prosperit�. Il Gelsomino � posto sotto
l�influenza della Luna.
GENZIANA
Pianta riconoscibile per il calice e la corolla del suo fiore a forma di campana e
dal caratteristico colore azzurro-violetto. Ha propriet� digestive, eupeptiche,
aperitive, calagoghe e febbrifughe.
GINEPRO
Arbusto cespuglioso dalle virt� diuretiche, balsamiche, anticatarrali,
antireumatiche e depurative.
INCENSO
E� una resina importantissima della quale ne esistono due variet� diverse:
l�incenso maschio (Olibanum) dalle gocce dorate e trasparenti; l�incenso femmina
dai grani opachi color bianco-giallastro. In commercio tuttavia � impossibile
reperire le due qualit� separatamente poich� risultano sempre mescolate tra di
loro.
Utilizzo Magico: � un validissimo supporto per qualsiasi tipo di consacrazione e
purificazione grazie alle sue incomparabili virt� magiche. Propizia ogni
incantesimo e pratica occulta stimolando la volont� e le facolt� psichiche
dell'operatore. Per le sue qualit� universali pu� sostituire degnamente qualsiasi
altra resina o composto vegetale. La sua natura � principalmente solare, anche se
pu� essere accostato, come gi� detto, a qualsiasi altra astralit�.
IPERICO
Piccolo arbusto, dall�odore balsamico, che cresce nelle zone temperate di tutto il
mondo. In erboristeria viene considerato un ottimo cicatrizzante e antispasmodico,
oltre ad essere un eccellente rimedio contro gli eritemi e le scottature solari.
Utilizzo Magico: sin dai tempi pi� remoti l�Iperico � stato adoperato per
allontanare gli spiriti malefici ed i demoni. I popoli del Nord ne appendono dei
rametti sulle pareti e le finestre di casa come amuleto protettivo e portafortuna.
Dominato dal Sole, l�Iperico � una pianta sacra al Dio nordico Balder.
IREOS (IRIS)
Pianta perenne, molto resistente, dal cui rizoma si ricava una finissima polvere
bianca utilizzata in terapeutica ed in magia.
ISSOPO
Pianta aromatica apprezzata, secondo i testi sacri, anche da Salomone. Ha propriet�
aperitive, bechiche, carminative, espettoranti e stimolanti.
KAVA-KAVA
Arbusto molto comune nelle isole del Pacifico del Sud usato principalmente contro
le malattie del sistema nervoso.
LAURO (ALLORO)
Simbolo della gloria e del successo, questa pianta ha propriet� antisettiche,
aperitive, espettoranti, cicatrizzanti e stomachiche.
LAVANDA
Arbusto con fiori a spiga piccoli e violetti di odore aromatico. Nelle cure
erboristiche viene usata come antiasmatico e calmante. Possiede inoltre propriet�
antisettiche e cicatrizzanti.
MANDRAGORA
E� la pianta p�� ricca di storia. Appartiene alla famiglia delle solanacee e
cresce soprattutto nelle regioni meridionali della nostra penisola. La tradizione
popolare la vuole generata dallo sperma e dal grasso caduti dal corpo di un
impiccato. I cabalisti sostengono che � il frutto della solitudine di Adamo
(durante il sonno, secondo la tradizione, egli perse il seme che fecondando il
suolo dette vita alla pianta). Certamente � stato il suo aspetto antropomorfo a
stimolare cos� efficacemente la fantasia umana. E' una pianta velenosa che non va
assolutamente ingerita, tuttavia le sue fumigazioni perdono qualsiasi effetto
nocivo.
MASTICE
E� la resina prodotta dalla Pistacia Lentiscus, pianta originaria della Turchia. I
suoi grani sono di colore giallastro e semitrasparenti.
MENTA
Il nome di questa pianta deriva dal nome della ninfa Mintha, amata dal Dio Ade, che
per gelosia Proserpina tramut� in erba. E' un ottimo analgesico, antisettico,
digestivo, tonico ed eupeptico.
MIRRA
Gommoresina che trasuda da alcuni alberetti originari delle coste orientali
dell�Africa Settentrionale e dell'Arabia. Nelle terapie erboristiche viene
adoperata per le malattie dell�apparato digerente ed in particolare come
colluttorio.
MIRTO
Albero o arbusto sempreverde con foglie aromatiche dalle propriet�, balsamiche,
astringenti, rinfrescanti e antisettiche.
NINFEA
Pianta rizomatosa perenne caratteristica delle acque dolci stagnanti, presenta
fiori bianchissimi e foglie larghe e piatte.
Utilizzo Magico: respirare profondamente il profumo della Ninfea fortifica il corpo
astrale proteggendolo. Fumigazioni del rizoma, in un contesto rituale, combattono
efficacemente i legamenti d�amore. Alcuni pezzetti portati su di s� favoriscono la
fortuna attraendo la misericordia divina. Questa pianta � sotto l�influenza della
Luna..
NOCCIOLO
E� un arbusto che cresce in zone collinari e sub-montane. Viene particolarmente
indicato nei casi di emorroidi, vene varicose, varici, flebiti, diarrea e
ipersudorazione.
Utilizzo Magico: con i suoi rami i rabdomanti fanno le bacchette per cercare
l�acqua cos� come i maghi le bacchette per i loro rituali magici. Per i popoli del
Nord il Nocciolo � simbolo di fertilit� e saggezza ma viene anche reputato il legno
migliore per preparare scudi magici e cerimoniali. E' inoltre utilizzato nelle
pratiche divinatorie e terapeutiche e alcuni testi antichi lo consigliano per
ottenere la fedelt� coniugale. E� posto sotto l�influenza di Mercurio e in parte
del Sole. La divinit� ad esso associata � Ermes-Mercurio.
ORTICA
Il nome di questa pianta deriva dal latino "urere" bruciare, irritare, a causa
delle sue note propriet� urticanti. Nelle cure erborstiche viene utilizzata
soprattutto come antireumatico, diuretico, antianemico e antidiabetico.
PAPAVERO
Fiore rosso dotato di virt� calmanti (blandamente narcotiche), decongestionanti e
diaforetiche.
Utilizzo Magico: viene adoperato per avere sogni profetici, nei rituali divinatori
e in alcuni incensi lunari. Il Papavero � posto sotto l�influenza della Luna e le
divinit� ad esso associate sono Demetra e Plutone.
PINO
Albero alto, longevo, dotato di spessa corteccia cinerina e foglie aghiformi. Ha
propriet� antisettiche, espettoranti, balsamiche e diuretiche.
QUERCIA
Grande albero sempreverde considerato sacro da numerose civilt� del Nord-Europa.
Utilizzo Magico: i suoi poteri magici sono innumerevoli paragonabili a quelli della
Mandragora stessa. Si rivela infatti un�infallibile protezione, una potente
catalizzatrice di fortuna e prosperit� ed inoltre facilita e intensifica tutte le
operazioni magiche e divinatorie. La Radice del Diavolo comprende le sette
astralit� anche se fra tutte domina Marte.
ROSA
Nelle cure erboristiche viene usata come tonico e astringente per sciaqui ed
impacchi.
ROSMARINO
La parola Rosmarino significa "rugiada del mare", forse perch� questa pianta cresce
spontaneamente nei pressi del mare ed � tipica di tutta la flora di tipo
mediterraneo. Ha notevoli qualit� antisettiche, emmenagoghe, antispasmodiche e
carminative.
RUTA
Erba perenne, sempreverde, dalle propriet� digestive, capillarotrode, emmenagoghe e
rubefacenti.
Utilizzo Magico: questa pianta viene usata soprattutto per guarire; le sue foglie
messe a rinvenire nell'acqua tiepida e compresse sulle tempie e sulla fronte
respingono efficacemente i mal di testa. La Ruta riveste un ruolo molto importante
nei rituali esorcistici. Il suo pianeta � Marte e la divinit� ad essa associata �
Artemide.
SANDRACCA
Resina estratta da un albero della famiglia delle conifere originario dell�Africa
Settentrionale.
Utilizzo Magico: i Copti usano questa resina poco conosciuta per rendere pi�
efficaci i salmi di Davide.
Utilizzo Magico: questa rara e preziosa resina di colore rosso viene adoperata in
particolare per attrarre potere, amore e protezione. E� uno dei principali
ingredienti per i sacchetti talismanici e le polveri di potenza. Particolari
agglomerati di questa resina a forma di "palle", detti "cuori di drago", vengono
utilizzati interi nelle magie d'attrazione e d'amore. Il Sangue di Drago � posto
sotto l�influenza di Marte.
STORACE
Sostanza resinosa estratta dallo "Styrax officinalis".
TARASSACOP
ianta di notevole utilit� medica dotata di propriet� diuretiche, calagoghe,
coleretiche e lassative.
TIGLIO
lbero imponente che pu� vivere fino a mille anni. Nella tradizione erboristica
viene impiegato soprattutto per le sue propriet� sedative, antispasmodiche,
ipotensive, emollienti e lenitive.
TIMO
Piccolo arbusto legnoso dall�odore aromatico adoperato nella medicina popolare per
le sue doti antisettiche anticatarrali e balsamiche.
Utilizzo Magico: pianta utilizzata soprattutto come difesa anti-magica, sia contro
i malefici che gli attacchi larvali veri e propri. Insostituibile per disinfestare
case e ambienti e per purificare persone e oggetti, viene inoltre usato come
coadiuvante nelle pratiche magico-terapeutiche. Il Timo � posto sotto l�influenza
di Marte.
Utilizzo Magico: Pianta sacra per i Romani e magica per i Celti, la Verbena �
considerata efficacissima nei rituali d�amore e nei sacchetti talismanici di
riavvicinamento. Agisce sulla volont� allontanando la malinconia e l�angoscia. Le
venivano attribuite virt� afrodisiache e la capacit� di riattivare amori spenti e
perci� la chiamavano "Herba Veneris". E� inoltre utile per pulire gli altari e i
luoghi di culto in genere. E� associata dalla tradizione a Venere e sacra ad
Afrodite, Iside e alla ninfa Egeria.
VISCHIO
Pianta con foglie verdi, fiori poco vistosi con frutto in bacca perlacea dalla
polpa molle e velenosa.
Utillizzo Magico: albero sacro per i Celti che consideravano il succo delle sue
bacche il liquido seminale del Dio del Cielo. La tradizione classica lo reputa
altamente protettivo e propiziatore di fecondit�, creativit� e fortuna. Viene
inoltre consigliato per accattivarsi l�aiuto degli dei. E�una pianta solare e le
divinit� ad essa associate sono Apollo, Odino e la sua sposa Frigg.
..................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
.............