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IL DOLCIMELO

Ricercata per flauto, et ogni altro instrumento


Aurelio Virgiliano

Pierfrancesco Pelà
Introduzione

La Ricercata che ho trascritto in notazione moderna fa parte dell’Opera “Il Dolcimelo”


di Aurelio Virgiliano, databile tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600.
Nicola Sansone, nella prefazione della sua edizione del 2014, ci dà alcune notizie
biografiche su Virgiliano: «Il nome accademico indicato sul frontespizio nasconde a
tutt’oggi la vera identità dell’autore, un compositore vissuto nell’Italia del Nord,
probabilmente in Lombardia1, a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, periodo nel quale il
manoscritto fu compilato.2»
Il Codice si trova nel Museo internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna (C. 33
– in esposizione sala 5), inserito nel Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di
Bologna (I, p. 341).
Esiste una precedente collocazione nel Catalogo Sarti del 1840 (0496).

1
Castellani, nella prefazione all’edizione in facsimile Spes, sostiene «la sua
appartenenza all’area culturale norditaliana [...] escludendo però il Veneto dove non
si sarebbe fatto uso dei termini traversa e dolciana preferendo quelli di ffaro e
fagotto».

2
Castellani fa risalire il manoscritto agli ultimi anni del XVI secolo o ai primi del secolo
seguente, basandosi sull’uso nel manoscritto delle quadruplicate (trentaduesimi), da
ritenersi successivo alla pubblicazione del trattato di Girolamo Dalla Casa Il vero modo
di diminuir (Gardano, Venezia 1584); e del termine tiorba, entrato nell’uso comune
nei primi anni del ’600. Tho- mas, nella prefazione all’edizione moderna citata,
compara i principali trattati di diminuzione tra Dalla Casa e G. B. Bovicelli (Regole,
passaggi di musica, madrigali e motetti passeggiati, Vincenti, Venezia 1594), identi
cando due stili di diminuzione: il primo, nella tradizione rinascimentale dei passaggi,
caratterizzato dal procedere per gradi congiunti, proprio di Dalla Casa e G. Bassano
(Ricercate passaggi et cadentie, Amadino, Venezia 1585); il secondo, distinto da un
uso più vario di strutture ritmiche, salti e gurazioni di affetti più vicini allo stile della
seconda pratica, proprio di Riccardo Rognoni (Passaggi per potersi essercitare nel
diminuire, Vincenti, Venezia 1592) e Bovicelli. Thomas pone il trattato di Virgiliano
stilisticamente e cronologicamente a metà tra questi due gruppi di opere, datando il
manoscritto intorno al 1590.
Descrizione

Il catalogo Gaspari riporta la seguente descrizione dell’Opera:

Il Dolcimelo d'Aurelio Virgiliano: doue si contengono uariati Passaggi, e Diminutioni


cosi per uoci, come per tutte sorte d'instrumenti musicali; con loro accordi, e modi di
sonare. - Ms. in fol. picc., di carte 59. Il primo libro è compreso in 23 carte: il secondo
va da car. 24 a 40, e il terzo da car. 41 a 59.
Dividesi l'opera in tre libri. Nel primo si contengono i Passaggi da farsi con la uoce e
con ogni sorte d' instrumento musicale. Nel secondo si contengono Ricercate fiorite,
e Madrigali con Canzoni diminuite, per sonar vagamente con ogni sorte
d'Instrumento. Nel terzo si contengono tutti modi da sonar qualsiuoglia Instrumento;
con i loro Accordi, tanto in concerto, quanto separati. La maggior parte però di questo
terzo libro ha le facce bianche, e può supporsi o che l'autore non potesse compierlo,
o che compiuto ancora non venisse poi altrimente trascritto nel presente pulitissimo
ed elegantissimo codice; scorgendosi manifestamente che questo bel manoscritto
dovea servire per esser presentato a qualche cospicuo personaggio. La mancanza
delle teorie e degli esempi pratici nel terzo libro è peraltro compensata da gran copia
di strumenti disegnativi a penna con mirabil perizia, ed è curioso il vedervi le varie
forme e grandezze delle antiche Viole tutte con cinque corde e colle loro diverse
accordature. Vi son delineati i Violini, i Tromboni, i Cornetti, i Pifari, le Traverse, i
Flauti, ed altri stromenti da fiato ora fuor d' uso. La seconda carta del codice contiene
le Regole della diminutione, e per tutte le mutazioni. L'autore e l'opera sembrano
appartenere agli ultimi anni del secolo XVI, o al principio del seicento.

Come si evince dall’accurata descrizione di Gaspari il codice è diviso in tre libri:


▪ Libro Primo:
Dove si contengono i Passaggi da farsi con la voce,
e con ogni sorte d'instrumento musicale
▪ Libro Secondo:
Dove si contengono Ricercate fiorite; e Madrigali, con canzoni diminuite,
per sonar vagamente con ogni sorte d'Instrumento
▪ Libro Terzo:
Dove si contengono tutti modi da sonar qualsivoglia Instrumento;
con i loro Accordi, tanto in concerto, quanto separati
Edizioni moderne:

Sono reperibili solo poche edizioni moderne dell’Opera, di cui solo l’edizione polacca
e quella Spes sono complete, mentre le altre presentano una selezione di brani scelti.

• Virgiliano, Aurelio, Il Dolcimelo, a cura di Hieronim Feicht, Panstwowe


Wydawnictwo Naukowe & Graz, Akademische Druck- und Verlagsanstalt,
Antiquitates Musicae in Polonia, Varsavia, 1963
• Virgiliano, Aurelio, Il Dolcimelo, a cura di M. Castellani, Studio per edizioni
scelte (SPES), Firenze, 1979
• Virgiliano, Aurelio, Dolcimelo. [Libro 2. Selections], Thirteen ricercate from Il
dolcimelo: for solo treble instrument, Pro Musica Edition, Londra, 1980.
• Virgiliano, Aurelio, Dolcimelo [Libro 2, Selections], Three ricercate per viola
bastarda for solo gamba bass viol, Pro Musica Edition, Londra, 1980.
• Virgiliano, Aurelio, Flûte à Bec. Quatre volumes, Vol. I, a cura di Susi
Möhlmeier et Frédérique Thouvenot, Fuzeau (Méthodes & Traités, 8, Série III
Europe), Courlay, 2001
• Virgiliano, Aurelio, 9 Ricercate da “Il Dolcimelo” per Flauto Dolce Contralto in
Sol, a cura di Nicola Sansone, UtOrpheus, Bologna, 2014
Primo libro:

Nel primo libro vengono esposti dei modelli per diminuire. I modelli sono raggruppati
per intervalli ascendenti e discendenti e poi per cadenze.
Ogni modello è a sua volta diviso in suddivisioni ritmiche.

Prima di esporre i veri e propri modelli Virgiliano enuncia delle regole pratiche da
seguire.

Regole della Diminutione:

1) La diminutione caminar deue per grado il più che sia possibile.


2) Tutte le minute debbono essere una buona e l’altra cattiva
3) Quelle minute che saltano debbono essere tutte buone
4) La nota del soggetto vuole esser sempre toccata nel principio, nel mezzo e nel
fine della battuta. E quando nel mezzo non tornasse comodo, si deve almeno
toccar vicino in luogo che gli sia consonante e non mai dissonante, eccetto nella
quarta di sopra.
5) Quando il soggetto cammina in su, l’ultima nota della minuta deve ancor ella
camminar di giù in su, e cosi al contrario
6) Sarà bella maniera correre un’ottava di lungo o in giù, o in su, quando torni
comodo
7) Quando si santa un’ottava si deve fare in quella di sopra e non in quella di sotta
per non incontrar l’altre parti.
8) Non deve la diminuzione discostarsi mai dal soggetto più d’una quinta sotto o
sopra.
9) Solo in questi due SOL di mezzo ………si può la diminuzione discostare dal
soggetto sette gradi di sopra e sette di sotto. Ma si concederà solo in una furia
di semicrome.
10) Quando si trovano le due terze di sopra come ……. Si concederà di potersi
servire della quarta di sotto, perché sarà l’ottava dell’ultima terza come ……
Cosi per contrario quando si troveranno le due terze di sotto, far si potrà lo
stesso come ……
Secondo libro:

Nel secondo libro l’autore applica i vari modelli precedentemente esposti alla
diminuzione di un brano musicale.
In particolare nella ricercata seconda troviamo passaggi che, partendo dai modelli e
dalle regole esposte nel primo libro, Virgiliano rielabora con alcune variazioni legate
in alcuni casi al ritmo e in altri alla linea melodica.

90-95

163-165

98-99
Terzo Libro:

Il terzo libro è incompleto e L’autore da alcune indicazioni pratiche per accordare e


suonare diversi strumenti.

Trascrizione:

Nella mia trascrizione ho cercato di restare il più possibile fedele al manoscritto


originale, cercando allo stesso tempo di rendere la lettura più agevole per
l’esecuzione violinistica.
Innanzitutto ho trascritto la ricercata dalla originale chiave di do sulla prima linea alla
chiave di violino.
Ho deciso di inserire le barre di divisione soltanto nei punti proposti dall’Autore.
Virgiliano segna infatti le ‘Battute’ con un puntino sotto la nota d’inizio della battuta,
ma spessissimo omette di farlo.
Ho ritenuto opportuno riunire i gruppi di note di ottavi, sedicesimi e trentaduesimi
esattamente come nell’originale.
Ho inserito infine un’alterazione all’inizio del brano per evitare il tritono Fa – Si,
segnandola sopra la nota interessata.
Ho ritenuto opportuno operare in questa maniera per mantenere visivamente la
trascrizione il più possibile vicina all’originale, presupponendo che le scelte grafiche
operate da Virgiliano fossero dettata da una precisa volontà di dare delle chiare
indicazioni di esecuzione.

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