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Dall’atonalismo

alla dodecafonia
al serialismo integrale
Arnold SCHOENBERG (1874-1951)

Inizia a scrivere in modo atonale (pan-tonalità);

le regole compositive (armonia) sono lasciate alla


libera scelta del compositore.
Saltano tutte le regole di armonia, accordi, relazioni
tra gli accordi. Il compositore compone “liberamente”.
Ascolto
(Con partitura)

Op. 19, n°6,


Sechs kleine
Klavierstucke
LA DODECAFONIA

Agli inizi degli anni ’20 Schoenberg stabilisce un


“metodo di composizione con dodici note poste in
relazione esclusivamente l’una con l’altra”.
Il sistema di composizione doveva ovviare a due
pericoli: la predominanza di una nota sulle altre e il
rischio di un’eccessiva uniformità della composizione.
• Schoenberg introdusse il concetto di serie
(da cui musica seriale),
• Le frasi musicali sono composte dalle
dodici note, senza ripetizione di alcuna;
• per non rischiare la monotonia, utilizzò la
retrogradazione e l’inversione della scala,
in modo da creare variazioni senza
perdere i rapporti tra le note.
LA DODECAFONIA

Esempio di SERIE

I PROTAGONISTI
Arnold SCHOENBERG (1874-1951): Suite op. 25 per pianoforte
(1923). Nascita della dodecafonia
Alban BERG (1885-1935)
Anton WEBERN (1883-1945)
Trasformazioni della serie

Serie originale

Retrogrado

Trasposizione

Inversione
Un esempio di ascolto (e Analisi):
Anton Webern
Quartetto d’archi opera 28 (1938)
Ascolto
IL SERIALISMO INTEGRALE
La Scuola di Darmstadt (prima metà anni 50)
“grado zero della scrittura”  volontà di staccarsi dalle
forme musicali tradizionali tramite asimmetria, aperiodicità e
discontinuità temporale. Costellazioni, non frasi

I PROTAGONISTI
Pierre Boulez (1925-2016)
Karlheinz Stockhausen (1920-2007)
Bruno Maderna (1920-1973)
Luigi Nono (1924-1990)
Gyorgy Ligeti (1923-2006)
Darmstadt bombardata durante la seconda
guerra mondiale
Darmstadt, 1951: Luigi Nono, Karel Goeyvaerts, Karlheinz Stokhausen
Boulez, Maderna & Stockhausen - Darmstadt 1956
(fonte: http://www.stockhausen.org/
Karlheinz Stockhausen: conferenza su
Klavierstück XI, Darmstadt, luglio 1957.
Si fa nascere con l’articolo di:
Pierre Boulez, "Schoenberg is dead", The Score,
n. 6, maggio 1952, pp. 18-22, pubblicato
(poi in Releves d'apprenti, Editions du Seuil, paris
1966).

In questo articolo Boulez condanna dell’incapacità di


Schoenberg di adeguare interamente il suo linguaggio
compositivo alla novità del metodo dodecafonico e
l’indicazione di Webern come l’esempio da seguire:

Bisogna estendere il principio seriale a tutti i parametri


musicali.
Cifratura della serie: ogni pitch della serie di
partenza mantiene il numero assegnatogli,
anche nelle trasformazioni
Boulez Pierre, “Eventualmente”,
in Note d’apprendistato, Torino, Einaudi, 1968, pp. 135-164

•CIFRATURA della serie: ogni pitch della serie di partenza mantiene il


numero assegnatogli anche nelle trasformazioni.
•TRASPOSIZIONE: griglia
•TRASLAZIONE: schema che permette di trasporre
•RITMO: si crea una rete di possibili (PAUSA come parte integrante)
•REGISTRO DI DURATE: 4n, 2N, N, M, M/2, M/4
•GRUPPI DI TIMBRI: gruppi di strumenti soggetti a trasformazioni
seriali (permutazione dei gruppi)
•TEMPI: organizzazione seriale dei tempi.
TRASPOSIZIONE: TRASLAZIONE: schema che
griglia permette di trasporre
Pierre Boulez,
Structures per 2 pianoforti Libro I° (1952)
Structures per 2
pianoforti Libro I°
(1952)

Pianisti: Viney e
Grinberg,

Festival Piano
Spheres,
Los Angeles,
February 8, 2011
Fine del serialismo integrale
John CAGE, 1957

Conferenze ai Darmstadt Ferienkurse intitolate:


"Composition as Process,"
"Indeterminacy,"
"Communication”

Rob Haskins, Review of The Cambridge Companion to John Cage, ed.


David Nicholls (Cambridge: Cambridge University Press, 2002), Music
theory online, Volume 10, Number 2, June 2004

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