CONCEZIONE MATERIALISTICA E DIALETTICA DELLA STORIA
Il “materialismo” si dice "storico" perché la dialettica hegeliana viene utilizzata per interpretare e comprendere la storia in generale. Così per materialismo storico si intende la concezione secondo cui la storia è fondata non su qualche elemento spirituale ma sulle strutture economico - sociali della società. La storia si fonda sulle forze produttive e i rapporti di produzioni. L'intento di Marx è quello di "descrivere gli uomini come sono realmente e non come possono apparire nella loro rappresentazione". Umanità: è una specie evoluta di individui che lottano per la sopravvivenza. Storia: processo materiale fondato sul bisogno e sul suo soddisfacimento. Si possono distinguere gli uomini dagli animali perché nella necessità essi si producono i mezzi di sussistenza. Quindi alla base della storia c'è il lavoro, che fa distinguere l'uomo dagli altri esseri viventi. Forze produttive: tutti gli elementi necessari al processo produttivo: Gli uomini che producono → Forza lavoro → I mezzi utilizzati per produrre mezzi di produzione → Conoscenze tecniche e scientifiche. Rapporti di produzione: Rapporti che si instaurano fra gli uomini nel corso della produzione. L'insieme dei rapporti di produzioni costituiscono lo scheletro economico della società (struttura), sulla quale si leva una sovrastruttura giuridico-politico-culturale. É quindi la struttura economica che determina le leggi, lo Stato, le religioni e le filosofie.
LA DIALETTICA DELLA STORIA
Le forze produttive si sviluppano più rapidamente dei rapporti di produzione, quindi dovrà inevitabilmente crearsi un periodo di contraddizione tra forze produttive e forze di produzione, che porterà ad una rivoluzione sociale. In questo periodo di contraddizione, le forze produttive sono rappresentate da una classe emergente, mentre i vecchi rapporti di proprietà sono sempre incarnati da una classe dominante che tramonta. Si avrà un conflitto che porterà al trionfo della classe che rappresenta le nuove forze produttive. Ne è un esempio nel passato la Francia del Settecento dove ci fu uno scontro tra borghesia e aristocrazia. Vinse alla fine la borghesia che riuscì ad imporre i propri rapporti di proprietà e la propria visione del mondo. Nel capitalismo moderno si trova una contraddizione tra forze di lavoro e rapporti di produzione privatistici (si produce un capitale privato con il lavoro collettivo di più operai). Ma se la produzione della ricchezza è sociale, deve essere sociale anche la distribuzione di essa. Quindi il capitalismo pone le basi del socialismo perché crea per la prima volta nella storia le condizioni favorevoli a una rivoluzione comunista mondiale. Marx distingue 4 grandi epoche, ognuna caratterizzata da una particolare formazione economica. Più altre 2, una primitiva e una futura: Comunità primitiva (comunista) Società asiatica (basata su forme comunitarie di proprietà) Società antica (basata sullo schiavismo) Società feudale Società borghese Futura società socialista La storia procede dal comunismo primitivo al comunismo futuro, passando per il momento intermedio della società di classe e della proprietà privata. MARX – ENGELS – FEUERBACH CONCEZIONE MATERIALISTICA FEUERBACH ha concepito l’uomo come oggetto sensibile ma non lo ha inteso come attività sensibile, cioè come ente concreto che trasforma il mondo ed è allo stesso tempo prodotto storico delle trasformazioni operate dalle precedenti generazioni. Ne segue in Feuerbach una concezione statica e astratta. La concezione proposta da MARX e ENGELS sostituisce alla categoria di essenza degli uomini gli uomini stessi, intesi come individui determinati che operano in condizioni date e in rapporti “empiricamente costatabili”, ossia uomini che agiscono nei confronti della natura e degli altri individui. Il presupposto è l’uomo inteso come attività sensibile: l’uomo come corporeità ha dei bisogni, la sua prima attività è soddisfarli per poter vivere. Alla base della storia vi è dunque il lavoro. Marx non delinea la coscienza come presupposto dell’uomo, seppur riconoscendogli un ruolo fondamentale nella vita, ma come prodotto sociale che si sviluppa in relazione all’evoluzione dei mezzi di produzione e a tutto quello che esse comportano, in una parola alle forze produttive. La coscienza si manifesta in diverse forme a seconda del processo storico. Ma solo con la successiva divisione tra lavoro manuale (trasformazione della realtà) e mentale (chi lavora con la mente) la coscienza può automatizzarsi dal mondo. Questa separazione fra coscienza e condizioni materiali dà luogo all’"ideologia" (Marx è contro la divisione del lavoro).