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FDG - PET/CT
Tomografia ad Emissione di Positroni con Fluoro-desossi-glucosio (18F-FDG)
associata a Tomografia Computerizzata
Indagine integrata
dello studio di funzionalità
metabolica tissutale
e di morfologia
per una diagnosi più accurata
e per il corretto iter terapeutico
Dicembre 2006
Cos'è la PET/CT
È una nuova indagine diagnostica complessa non invasiva che, con un'unica apparec-
chiatura, permette di ottenere le immagini morfologiche del corpo umano, fornite
dalla CT (Computed Tomography) e le immagini dei processi metabolici tissutali,
fornite dalla PET (Positron Emission Tomography), mediante un sistema di "coregi-
strazione".
La principale fonte di energia del corpo umano è il glucosio e la PET sfrutta la pro-
prietà che possiede tale sostanza di accumularsi nei tessuti proporzionalmente al
loro fabbisogno energetico; il consumo di glucosio può risultare aumentato in alcu-
ne patologie, specie di natura oncologica.
Uno studio PET, per la caratterizzazione di una neoformazione scoperta con altre
metodiche (Rx, CT, RM, Ecografia), evidenzia la distribuzione nell'organismo umano
di una sostanza simile al glucosio e l'eventuale aumentato accumulo a livello della
neoformazione; come analogo del glucosio viene impiegato il Fluoro-Desossi-
Glucosio (FDG) a cui è legata una piccola quantità di materiale radioattivo (non è un
mezzo di contrasto contenente iodio), il Fluoro-18 (18F) che emette positroni.
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Il 18F- FDG, iniettato per via endovenosa, si accumula e rimane intrappolato nelle
cellule dell'organismo in maniera proporzionale al loro fabbisogno metabolico e la
mappa "tridimensionale" della sua distribuzione viene registrata dal tomografo PET.
Il risultato finale viene stampato su comune lastra o carta a colori come i più comu-
ni esami radiologici.
La "coregistrazione"e l'analisi delle immagini PET e CT, acquisite con la stessa appa-
recchiatura (PET/CT), permettono di accertare e studiare la presenza, la localizza-
zione anatomica, l'estensione e l'evoluzione nel tempo di vari processi patologici. In
alcuni casi, per valutare la localizzazione della patologia, può essere eseguita anche
la CT con mezzo di contrasto al termine dell'acquisizione PET.
CT
PET
PET / CT
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È necessaria una preparazione particolare
e ci possono essere effetti collaterali?
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• Non sono stati riscontrati effetti collaterali significativi o reazioni allergiche
e la dose di radiazioni assorbita dal corpo del paziente è paragonabile a quel-
la di una comune CT. Nel caso in cui sia necessaria l'esecuzione di una CT
con contrasto al termine della scansione PET, dovranno essere rispettate le
precauzioni previste.
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L'applicazione clinica della PET è da considerarsi un "work in progress" soprattutto
per quel che riguarda la ricerca di nuovi traccianti per la caratterizzazione e la dia-
gnosi di patologie in cui non è indicato l'impiego del 18F - FDG.
Sono presentati anche cenni sull'uso della PET con 18F-FDG in ambito cardiologico,
neurologico e nei processi settico-flogistici.
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Ruolo in oncologia
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Neoplasie con indicazioni appropriate
POLMONE
1) Nodulo polmonare solitario
• Soggetti con nodulo polmonare solitario di dimensione > 1 cm.
LINFOMA
Hodgkin e non Hodgkin (linfomi aggressivi: diffuso a grandi cellule
B e mantellare)
• Stadiazione nella malattia localizzata.
• Valutazione precoce della risposta alla terapia (dopo 1-2 cicli di
trattamento) se la valutazione basale è stata effettuata.
• Valutazione al termine del trattamento.
• Ristadiazione in presenza di segni / sintomi sospetti per ripresa di malat-
tia.
COLON - RETTO
• Ristadiazione in pazienti con sospetto laboratoristico e/o reperti di
diagnostica per immagini dubbi o negativi.
• Studio dei pazienti con lesioni metastatiche potenzialmente operabili.
TESTA-COLLO
• Valutazione della malattia residua e/o recidive, quando imaging
convenzionale dubbio.
• Definizione del piano radioterapico.
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OVAIO
• Stadiazione di pazienti con lesione metastatica potenzialmente operabile.
• Ristadiazione in pazienti con sospetto laboratoristico di ripresa di malattia
(Ca 125 elevato) e/o reperti di imaging morfologico dubbi o negativi.
TIROIDE
• Identificazione delle recidive nei pazienti con elevati livelli di tireoglobulina e
total-body con radioiodio negativo.
MELANOMA
• Pazienti con lesioni metastatiche potenzialmente operabili.
ESOFAGO
• Stadiazione dei tumori dell'esofago potenzialmente operabili.
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Neoplasie con indicazioni inappropriate
• Carcinoide.
• Tumori neuroendocrini.
• Prostata.
• Rene.
• Neoplasie cerebrali.
• Mammella.
• Stomaco.
• Pancreas.
• Tumori stromali del tratto gastroenterico (GIST).
• Osteosarcoma e sarcoma di Ewing.
• Carcinoma epatocellulare.
• Carcinoma della vescica.
• Mesotelioma.
• Mieloma.
• Sarcomi dei tessuti molli.
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Di seguito vengono illustrate brevemente le poche applicazioni cliniche della PET
con 18F-FDG che esulano dal campo oncologico e che attualmente rappresentano
circa il 5% del totale delle prestazioni ed eseguibili in centri altamente specialistici.
Ruolo in cardiologia
In ambito cardiologico l'impiego principale della PET con 18F-FDG riguarda la ricer-
ca di "miocardio vitale" che rappresenta la porzione di muscolo cardiaco che in caso
di infarto miocardico e/o cardiopatia ischemica cronica mantiene una certa funzio-
nalità (metabolismo attivo).
Il miocardio richiede un continuo apporto di energia per svolgere la sua attività
contrattile ed i principali substrati utilizzati, in condizioni di flusso coronarico
adeguato, sono gli acidi grassi ed i corpi chetonici.
In condizioni di scarso affusso ematico acuto (ischemia) o cronico (cardiopatia ische-
mica) l'ipossia stimola la glicolisi (utilizzo di zuccheri) per cui il glucosio risulta il
metabolita energetico primario.
Dopo esecuzione di indagine scintigrafica con tracciante di perfusione (miocardioscin-
tigrafia di perfusione o SPET), la PET è in grado di rilevare la presenza di vitalità mio-
cardica nelle zone che sono risultate ipoperfuse e che possono recuperare una valida
funzionalità contrattile se adeguatamente rivascolarizzate.
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Ruolo in neurologia
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Ruolo nelle infezioni e nella febbre
di origine sconosciuta
La PET con 18F - FDG viene impiegata anche con risultati incoraggianti nella diagno-
si dei processi settici.
Numerose pubblicazioni hanno dimostrato che per la semplicità di esecuzione, l'ot-
tima qualità delle immagini e la precisione anatomica, tale metodica rappresenta una
valida alternativa alla scintigrafia con Ga67 per lo studio delle spondilo-disciti ed alla
scintigrafia con leucociti autologhi marcati nelle febbre di origine sconosciuta.
Inoltre la PET sta assumendo anche un ruolo di rilievo per lo studio delle infezioni
di impianti protesici, sia ortopedici che vascolari; deve comunque essere preceduta
dalla valutazione mediante scintigrafia ossea polifasica e/o dalla scintigrafia con leu-
cociti autologhi marcati.
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La scheda anamnestica che dovrà essere allegata alla richiesta ambulatoriale o di repar-
to e considerata parte integrante della stessa per un migliore inquadramento diagno-
stico del paziente.
Autosufficiente/Collaborante SI NO Claustrofobico SI NO
Altro _________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
Grazie
Il Personale del Servizio di Medicina Nucleare
Copie di questo libretto divulgativo, della nota per il paziente e della scheda anam-
nestica sono consultabili e scaricabili dal sito internet dell'Azienda Ospedaliera
"Ospedale Santa Corona" al seguente indirizzo:
www.ospedalesantacorona.it (Guida ai Servizi)
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Redazione a cura del
Personale della Struttura Complessa
di Medicina Nucleare
Segreteria: 019.623.24.80
Fax: 019.623.43.43
Centro PET/CT: 019/623.43.26