Vous êtes sur la page 1sur 196
Axxo TIL Gennaio 1900. N. B. ATENE & ROMA BULLETTINO DELLA SOCIETA ITALIANA PER LA DIFFUSIONE E LV’ INCORAGGIAMENTO DEGLI STUDI CLASSICI DIRERIONE ‘Firenze — 2 Pinzza 8, Marco Un fascicolo separate Abuonamento marunio ASDUINISTRAZION 03, Via Facnza — Bleenes J.B, Pistetty, Per P “Atono o Roma! eae N. Festa, Le guatigiont miracolose nel templo adi Asclopio in Epiduare «2... sa] SOMMARIO a, mr. 3. sept 2B oat AUli dolla Soviet eee eee Presidente della Societi, In dirozione del nostro Bulletin, ha sollecitato I collaborazione © il e Jn quale, oltre che un invito, 8, so io non am’ in- gonno, anche un programma; un programma hreva ° 1m tempo stesso, chiaro e preciso. DU poiehs P illustre Uomo me ne da licens: Ja terza annata dell’ - PER VY ‘ATENE £ ROMA’ Dower: 0 Cowparerrt, nel? assumere, come ousighio di molti egregi serittori con wna lettera, modesto, quale conveniva chi non vuol pro- nettere pit di qhanto possa mantenere, ma, nel son listo ili inaugurare Atone 0 Roma” traseri- endone qui aleuni period essonzia eT] prof. Vitelli, che prima di me he prosiadute la Societa e diretto con ogni cura il Bullettine, sich’ ne ha fatto una pubbHcazione per ogni rispetto pregevole, non ha mancato di tentare ogni via per imprimergli anche quello speciale earattere, che ¢ richiosto dalla natura e dagli Stetuti della nostra Asso- ciazione. Ma poiché soltanto pocki colla- boratori hanno risposto alle sue premu- rose rishieste, § lamonto assai comnno che i] nostro Bullettino abbia sinora ? aspetto a’ una pubblicazione Alologica, | © si rivelge solo raramente a quel gran | anmero di persone colte che amano cono- scere la classicit’ in ogni sua forma ed aspetto, pur non essendo né grecisti, né Atene ¢ Roma TH, 18 « latinisti. In altye parole, il fine princi- «pale dolla Societs nostra, di dijffondere «gli studi classics, era searsamente rag- giunto, finché il Bollettino si quasi esclusivamenie ad un pubblico di insegnanti e di sindiosi, ehe non ha bi- sogno @essor confortato 0 convertito al- amore dol? antichita greco-latina. Ora io vorrei che anche di quosto ‘pubblico? tutto speciale, si continuasse a tene volgove gran conto, sicchd insegnanti e studiosi trovassero nol Bullettino notizie, an nunzi di nuove pubblicazioni, recon sioni di opore notevoli, od anche articoli sn questioni e scoporte di molta impox- « tanza, tutto cid insomma che pad osser «utile specialmente a chi vive lontano dei grandi centri di cultura;.... ma pit «mi sah gradito Faiuto ¢ il consiglio per i Invori di divulgasione 0 ai diffu- stone... Mancang quasi dol tutto alla no- stra lottoratura traduzioni degli serit- tori greci © latini dove, con i resultati dolla critica filologion, siano rispettate anche le ragioni dell’ arte; © saxebbe gii molto se il nostro Bullettino po- tesse offrirne qualche buon saggio. Cosi, non ¢*8 capolavoro antico che non offra materia copiosa ad articoli di critica letteraria, i quali, se seritti con buon senso @ buon gusto, saranno i3 «letti con piacere e profitto da tutti. «E non la lotteratura «seienza, la legislaziono, le antichite «pubblicho © private, la religions, le « arti plastiche, tutto pud dar materia ad « efficaci scritti di divulgasione, quando «nom manohi allo sorittore 1a precisa soltanto, ma lo «conoscenza dell’ argomento il garbo « della esposizione ». Parti ai lottori cho applicando i exitert cost opportimamente richiamati dal Comparettf, il Bul- letting @ ora immanzi pote rinseire quale tutti unanimemente -e pit di imtti Girolamo Vitelli- lo abbiamo fin da principio desiderato ; cio’ uma lethiwa utile a molti por In scelta @ In siewezea delle notizie, gradita a futti por il garbo ela facilits della forma. B cost, con wn programma nel quale tutti consontiamo, non ei restersbbe che dare un suggio subito fin a ora ; eil io che non ho ueturalmente da agginngore ne da imu tare una sillaba alle ginste parole del nostro Direttore © Presidente, dovrei sonz’ altro tacermi. Ma in vari plicazione ne 2 diflicile oltre ogni dive; @ por evitave Hlusioni pericolose o novi lamenti, mi par bene che no sia dette hrevomonte il perwhé. ‘Ed il perchd @ presto detto: Ia difiicolt’ prinei- pale (lasoio da parte I’ altra che i} pubblico det nostri lettori 8 cost misto @ varie) @ nel frovare collaborator’ che abbiano insicme quel due requi= siti della conoscenza sioura d’ un argoment, ¢ del garbo nell esporlo. Aleuni di noi, che ei ocen- piamo, pit o meno, di studi elassiel, siamo in grado di sexiverne con una tal quale facili, me asciamo subito intyavedere In troppo searaa pre- altri invece, ¢ tra questi i, se 1 programma & buono, P ap parazione seientifica non pochi dei Macstii, tutti intonti alla riesrea o alla critica strattmnanta filalagian, talvalta non sanno, talalize non vogliono trarve dai tesori della Joro erndizione quel che tutti leggerebbero con diletto © profitto, ed amano starsene chiusi nel piceol cerchio de’ colleghi di studio © di lavoro. I primi ci danno delle chiacchiere, inuti pre; i secondi delle notizie, sempre utili; ma un Bullottino di seria ed effieace divulgazions, sem Axo TL. — 1B. “4 come non si fa con lo chieechiere, cost neppure con Ia. ola oradizione por quento sionra o squisitn, Questo sinto di cose, sul quale nom ani sembra, possibile muover dubbio non ostnte qualche splendida eecezione (basti ricordars Frunceseo Di Ovidio}, & reso anche pit grave da un’ alira consideraziana, Sa dai nostri of velgiama ad alist studi, como alle storia, alla legge, allo science éntto quante, of accorgiamo facilmonte della stessa moncenza, che dunque non é, come ed altvi puis sembrare ed & sombrato, soltanto di questo no- stro eampo ; anzi & cosh estesa, cosi generale, eosi facilmente visibile a chi appene osservi, che pose sinmo quasi considerarln como wno speciale o, pur troppo, non invidiahile carattere della odierna culture italiana, Noi abbiamo in Talia, e pos siamo cniene superbi, matematici, fisiei, astro- nomi ¢ filologi che reggone © qualche volta vincono al paragone con quolli a’ olte’ Alpes e Ja loro opora & tanto pitt mirabile, perch’ sposso hauno dovuto quasi ereare ev nifilo quella tra- spenta 0 monfre in alfsi paesi ha ormai dei Aizione scientifien cho da noi s’ era atievolita, secoli di storia gloriosn 0 non intorrotta, Com’ 6 Aunque che V Talia — confossiamolo prvo aper- tamente — 8 nell’ insieme, una uavione tanto meno colta, non della Germania solianto, ma ¢ Gellu Fruucin v dull’ Iughilters«? Tadice sieuro i questa nostra inferioriti, e fino a um corto punto causa di essa, 6 senza dubbio la mancanz cho acconnavo di lavori dove Parte © V exudi- zione si wniscano in buon accordo per dieulyare il culto della verit’ ¢ della bollezea, Dalla pro~ Anzione soientifice dei Maestri © doi ‘Iabora- de torii’ che da essi harmo vita, noi saltion un vero salto mortals, alla produsione scolastica : tutto !’ immenso campo intermedio che dovrebbe essere coltivato e fiorente, 6 invece quasi deserto; 6 cosi neoade che su ogni remo de] sapere non trova fiori o fitti di suo gusto so non chi & spe- cialista 0 seolero: per gli altri, eiob per i mancano, in tanta abbondanze di carta stampata, i libri leggibili, E mancano anche, parrebbe in- cxedibilo, por In letteratura italiana, per Ie storia, italiana, per Varto italiana, Se uno stranievo colto, che & noi pud offiire infiniti libri, adatti ad ogni gusto o ad ogni onlinrs, snl Goethe sulle Shakespeare, ci domands: — Qual libro mi eon- siglinte, clo mi poli di Dante, della sua vita 6 dell’ opera sua, ¢ me Io theein intendere ed amare? —, che gli diremo? Gli dovremo dive, vergagnandoci, cho sovrnbhondano i lavori seo lastiei © Lo speciali rieerche eviticho 0 erudite; cho obliamo eecellenti lovori im quel compo © in questo —, ma che un libre sn Dante quale egli desidera. non of 6, Bsn Galilen? Nom o? 8. B sn Leonardo? Non ¢’8...; © dovrete continuare un bel pevzo a risponlere elie none 8! Ora, sp- pento questi libri cho noi non ahbiamo, sono i piit copiosi o i meglio sovitti © i pit diffast in altri paes quelli ai quali pit dovo In cultmra, porchd le rondona aeeesibile, non tagliendele iL buen fon i, anche sx argomenti italiani; © sono damento delle, scienza, ma solianto dissimulan- dolo por non attorive i profani, H olixe i libvi, © forso meglio cho i lib into le Riviste, quando compilate im modo che i lottoratn vi logan oon intovesse Ia, deserizione del ‘telegrafo senza fili? © il matematica le di- seussioni di critica d’arie, @ il giurista Ia relo- vione su qualche prozioso papiro grees seaporto in Egitto, Che Te nostro, anche le maggiori o pitt rinomate, servano a questo scope, eho pte do- sono a eid ai grande vrebbe essere exsenzialo, non oserei aiformeno, A mo pmo cho ogmano di not soglia por Jo pith corearvi quel che ha relazione dixetia eo” suoi studi, non dico In loro condanna, me almeno il loro difetto pitt grave. HA oltrechd nei libvi e nolle Riviste, potremmo sindinve, se qui fosse il nage da cid, 10 stesso fenc- senza oceuparsi dl’ altro; ed in questo & meno nelle Zetture 0 conferense, oggi che sono tanto 4 mode, Di dicei che no esaminassino, quattra si ridurrebhero proba wale a chiacehiorate in- sulso oad improvvisivioni di oxeceliauti; altro qeativo ci parrebbero il frutto di lenghi studi severi, mao supromamente nofoso 0 del tutto ininieiligibili per ‘chi non 6 della parvoeehia’., appena due (ma, chi sa? forse anche mona) of insegnerebbaro qualeesa, costringendoci con In v Axxo TIL — N. 13. 6 vacifi 6 la chiaverza, cho non maneano mai a chi su 6 sonte quello che dice, » prondeve intoresso ad axgomenti che altrove o altrimenti noa avremmo mai occasione di. studiare. Se dunquo Te cose stanno cost come io ho vie cordate sommariamente ¢ come mettersbbe eonto sviluppar pit ampiamente, i lettori di questo Bul- leitino, soci 0 non soei, non protonderanno cor- tamente che esso muti aspetto da un giorno al- ‘altxo, © che soddisii dun tratio a tutti i loro acl vosto Jogittimi desidert. Siano contonti cho Ja Direzione 1i intondo ¢ che far quanto & pos- sibile perehd Ii sentano in seguifo mono vivamouto; siano contonti di sapere che dell’' Ateno e Roma’ avrenno non pitt sei, ma dodiei numeri all’ enno; — ma non dimentichino che lo difiieolti da. mo ac- connate non sono di quelle cho hasti a vincerle Je Dona volonti, © che si trabin non tanto di ado perare uno special tipo di serittori 0 di sevitture, quanto @aspettars che si forming, aiutandone in- tanfo 6 promovendone Ta desiarata fioritura. Poi- ché, in conclusione, 0 da rompere una specie di circolo vizioso assai vesistonte ed intrionto, Altri pad dire che monea quella tal enltura che dieovo, porehd maneano gli soritti di effionce divulge- riono; altri invece nspottor quosti dalla. forma zione fli quells. Ba ayvebbero ragiono gli uni e gli altei; ma pit ragiono di tutti mostver’ U’averta, chi conchinders eho son cose Imgho ¢ che Roma non fit fatta im un giorno. ‘Meno lunge potrd, essere por il nostro Bullet- tino Yattesa, so tanti di quei Macsiei, dei quali dicevo sopra che nov rogliono trarre Act loro te~ sori almono ynalcho granollo oro ad commen fructim, si persnaderamno del loro torte © vor vamno, Cho essi escano qualche volia dei templi soroni dolla sefonze para, non soltanto sari um hone, me 8 se non mi inganno, un dovere. Par quasi che so ne vergognino, Ma porch, dixd loro con Cieerone, dovrebbero vergognarsene? Coteros pudeut, si qui ita se littoris abididerunt, ut nil possint em his neque ud vomnewnem afferre fructum, neque in adspeetum lucemgue proferre. BL gonnaio 1900, E, Pistol,

Vous aimerez peut-être aussi