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Axxo XIII, A TENE Luglio-Agosto 1910. y 139-140, rE ROMA BULLETTINO DELLA SOCIETA ITALIANA PER LA DIPFUSIONE & L’INCORAGGIAMENTO DEGLI STUDI CLASSICL Setle centrale: FIRENZE, Piazza S. Marco, 2 Diretione del Bullttine to annuale eg Amninistrazione Ficenze — 2, Piazza S. Marco Un fascicolo separato - 1 = Viale Princine Eugenio 27-A, Firenze = SOMMARIO = ‘A. De Maren, Giovanni Sehlaparati sio1ogo 108 | Rocenstout 80 E Satter, Ache punto siamo colla questions della Nagos Auth della Sosseth au 1 Bignone, 1 pensiezo pletonieo ¢ Time a1 Libel teevutl tn done, 238 B. Geranel, Convo te Cultasa Grece Aus | Neeroiog'o 285 GIOVANNI SCHIAPARELLI FILOLOGO Di lutto @Italia per Ja morte di Giovanni Schiaparelli & lutto partieolare anche del no: stro soilalizio che lo annoverava fra i suoi Soci ¢ pil della Sezione Milanese, orgogliosa Gi averlo a suo presidente onorario, Tvinda- watore dei cieli, gloria della seienza positiva, era delle m morie e della eoltu classi ammiratore fervente, un cultore operoso, & quelPocehio che seruti acento © canali di Marte, e traccid le vie lontane delle stelle cadenti, vegliy anche sni testi greei ¢ Jatini a stndiare il pensiero antico nelle dot- tring astronomiche, Bel nome signifies 0 per noi e qui gnacolo in vessillo per quanti combattono Ia quotidiana battagt i se- contro le minacee ele insidie di color che, dopo aver seissa Var- monies ¢ feconda unit degli insegnamenti liceali, credono sapienza moderna traceiare 4 chi yuol essere seienziato una via quanto pitt & possibile sgombra di ruderi antic! Ohi pad dire quanto della Vingegno, della profonditd limpida di quel genialita di quel: tone © Roma XTIT, 189-140. pensiero, sia venuta dalle fonti antiche ¢ dalla loro segreta virtit fecondatrice ? Non & qui il Inogo di ripetere cid che tan@altri giornali han detto © narrato di lui forse pitt degna commemorazione sar’ ri- chiamare a de’ filologi quale sia stata Yopara queste pagine dell’Atene ¢ sua di filologo, Roma, che gid vide in uno dei suoi primi mu meri — memoria oggi preziosa — un sno stu. dio sul sistema elioeenirivo de? Greei, da ent appariva quale mirabile arte di divulgazione possedlesse Ia sua scienza Con pit ampia e profonda esposizione 1. © largo apparato eritico di testi e ai note olto quelPargomente una sua Memoria sui Preoursori di Ooper- nico nell’ Antiohith, letta nel 1873 al R. Tati tnto Lombardo in oceasione del 400° anni- « Ho soientiti egli aveva s yersario della naseita di Copernico. svelto — egli cominviava — ai rarvi pe li dificil recondite vie, negli aurei se greca, Pingegno wna. ione del qual coli delVantiea eoltr no tentd di ayvieinar la cogn vero sistema del mondo; e per quali osta: coli 1a potenza speenlativa degli Eleni, dopo Wayer ragginnto il concetto fondamentale di Coperni¢o, non ha potuto tramandare ai ni poti, invece un monumento durevole, altro che un debole eco di = ardito pensiero. tentativi degli antichi Rammentando ques 139-140. padri della seienza sulla via da Copernico percorsa, € mostrando le diffigalta che in ssi incontrarono, si renderd. maggiore onore a Lai che seppe vincorle colla soln forza del prop! ingegno ». Senya diseendere 2 particolari per dimo- strare Ia siena e profonda dottrina filolo wie che il grande maestro dispiega nella dire trattazione del suo argomento, basterd che nessun interprete dei dialoghi di Platone potrebbe ignorare Ie pagine di questa Me- moria nelle quali egli Iargamente espone & disente ¢ interpreta le teorie astronomiche dal grande filosofo esposte nel Fedone, nel Repubblica, nel Timeo © nelle Leggi. Dne anni dopo lo Sch Lo afore astronomiche di Hudoxso, di Catlippo ¢ di Aristotele, « La ditticotta — egli sexive noscere © soprattutte di ben interpretare i \parelli pubblicava di Den ev: pochi rieordi che rimangono dell'astronomia greea non alessandrina, trasse i pill ad igno yarla, 0 ben anche a disp quando iperfettamente conoseinta; onde ebbe ori gine Popinione falsa, ma ogei quasi gene . che tmbta Pastro: sin contenuta nel rieevuta da tut de? Gre Eppmre prima che cominciasse nilmente nomia seienti PAln scuokt dAlessandria si elaborava in Gre: @ Enelide, del ei problemi per igesto, cia i] materiale degli Blementi sinventayano © studiayano Ie sezioni cono e stimparava a risoly mezso della deserizione nica di Tinee Allora fu fatto an grande @ wi rabile tentative per rappresentare i fenomeni curve. m0. celesti con ipotesi geometriche, ¢ queste ipo cimento colle os esi fitrono messe vioni © rettifieate dove oevorreva, Da ymeste a rva investigazioni a cui non mancd aleuno dei caratteri che costituiscono una ricerea seien tifiea nel pit stretto senso che i moder gliono dare « questa espressionc, era nato il delle Ie) di Budosso di Cnido >. sistema sere omocentriche, per cui tantalto, » presso gli antichi i nome Ayno XUL = 1394140. 196 ebe Fu Budlosso a raceogliere da Platone, gli era stato maestro, I’ appello fatto agli astronomi di tro e con quali supposizioni di moyimenti regolari ed ordinati si potes: sero rapprosentare le apparenze osservate nei a questo. problem movimenti dei piune Budosso diede quella che lo Schiapavelli chinma « soluzione elegante » con quel si stema ; © pit appar in questalive della introduzione : « Nel pren- dere a meditare su quei_ monument tico sapere ispiriamoci, 0 lettore, a quel ri- Spetto ea quella yenerazione che si devono ave dell'an e per coloro che, precedendoei in un’ar dua strada, ne hanno a no aperto ed age volato il cammino. Con questi sentimenti im Pressi nell'animo ben ei avverra @incontrare osservarioni imperfette e speenlazioni lon- tame dalla yerita come oggi ¢ conosciuta ; ma hon troveremo mai nulla né di assurdo, né di ridicolo, né di ripugnante alle regole del sano ragionare, Se oggi noi, tardi nipoti di quegli iNustri maestri, profittando dei toro emori © delle lore seoperte © salendo in cima albedifizio da lore cleyaly, siamo rinseiti ad abbra we colle sgnarlo un pitt vasto oriz: zonte, stolta superbin nostra sarebbe il ere dere per questo Maver noi la vista pitt mga © pitt acuta della lore, ‘Patto il no ro ine: rito st nelesser yenuti al ondo pitt tardi ». Gos) scriveva Muomo grande e modesto, nd ci trovd forse Ja Sapienza astronomica dei G mai ammizatore pit sincere, indagatore e in ferprete pit capace; contro i gindiei inetti © superiiciali del pensiero antico egli trova anche Vaceento sdegnoso ¢ dietro la sua scorta anche il profano sente crescere Van a potenza del che non lasetd intentato aleun campo, © anehe nella presse trace zioni meravigliose. In un'altra nota del R. Is mirazione per pensiero elle 1 me seientifica le ed ebbe divina- cosi. profon nto Lombardo ANNO XIII — N. 139-140, | (tomo X) egli esponeva le Opinioné degli an tichi sulle distance © sulle yrandezze dei corp ypera dellinsigne ca si manifesta celesti ; ma in nessun’altra maestro la sua coltura ela in forma pit diretta, pit geniale, pit acces sibile anche ai comuni filologi, che nelle due note su Rubra canieula pubblieate nel 1896 © 1897 negli Atti dell’ Accadem reto : qui il filologo & guidato da quella mano ia di Rove. sicura € sapiente a cercare ne’ snoi stessi orti fioriti Ja soluzione di un’alta questione astronomic La quest presso aleuni serittori ant me & questa: poichi si rovano hi diversi aecenni | i quali con sifticiente coneordia ci condur rebbero a supporre che al principio dell'era cristiana Sirio fosse di color rosso. intenso, | mentre oggi tutti vediamo esser questa stella | del bianeo pitt puro, Pantore si domanda se questa cos) grandiosa © singolare mntazione mente pro: di Sirio pud considerarsi stor | vata: Humboldt vi a | tant? altri dotti di molta autorita. va creduto © con Ini | Bd ecco Pantore tratto a ripigliare in esa- me i passi degli antichi sorittori ne’ quali si parla di Sirio © a diseuterne il valore cri tico © il sigmifieato, a cominciar da Tolomeo di cui, col confronte fra il teste greco e la traduzione araba, mette in dubbio ¢ ritinta la lezione Srbngecs (aubrnfus) etto di que Pastro. Cost tion creide che designi i color rosso Dog di Arato nb il rutitus traduttori tori quali Cicerone, Germanico, Festo Avieno; | ai oil rubens de’ Sirio ne il suoi © paradiasn ‘gli epiteti esprimano Ince viva, brillante © non rosseggiante prova, oltre che n altri confrouti, eol fatto che ne? suoi 1825 volte del- | Pepiteto rutilue sia per la Ince del giorno, versi Avieno sa_almeno quarant come per la notte stellata © per i segni dello | Zodiaeo. Nei tre py paragona il lampoggiare delle armi di Dio. Achille al si dell’ Tliade ne’ quali il poeta imede, di Ettore ¢ ai npeggiare

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