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Esempio di progettazione di un tetto

Disegno e documentazione per l’esecuzione


Mauro Andreolli

⎡ i =n

Fd = γ g1 ⋅ Gk1 + γ g 2 ⋅ Gk 2 + γ q ⋅ ⎢Q1k + ∑(ψ 0i ⋅ Qik )⎥
⎣ i =2
=2 ⎦

k mod ⋅ X k
Xd =
γM

Corso di approfondimento – Tetti e coperture di legno www.promolegno.com


Ing. Mauro Andreo
olli
Lezzione E, Ese
empio di dim
mensionamento di una
a copertura

Esempio di dimens
sionamen
nto di un
na copertura

1. Premessa
P
L’essempio mosttra il dimensionamento della
d struttura
a di una cop
pertura di un edificio. Il calcolo
c “agli
stati limite” è sta
ato eseguito in conformittà al D.M. 14
4/01/2008 (N
Norme Tecniiche per le Costruzioni,
C
C 2008), con
NTC nsiderando i coefficienti di
d sicurezza per le proprietà dei mate
eriali e i valo
ori di kmod in
linea
a con i valori proposti a livello europeo (quindi non conside
erando i valo
ori riportati dalla
d norma
nelle
e tabelle 4.4
4.III e 4.4.IV, in un primo tempo stra
alciate per essere
e succe
essivamente approvate
con il Decreto de
el 6 maggio 2008
2 (pubbliicato sulla Gazzetta Ufficciale n. 153 d
del 2 luglio 20
008).
a inoltre riferimento, ove necessario, ai seguenti documenti:
Si fa d
- UN
NI EN 1995
5-1-1: Eurocodice 5 - Progettazione
P e delle struttture di legno - Parte 1-1: Regole
generali - Regole comuni e regole
r per gli edifici
- CN 2007: Istruzioni per la Progettazione
NR-DT 206/2 e, l’Esecuzione ed il Con
ntrollo delle Strutture
S di
Legno

corso
o di approfondim
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operture di legn
no
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2. La
L strutturra
2.1 Dati di parte
enza
La costruzione
c s trova in pro
si ovincia di Be
elluno, ad una
a altitudine sul
s livello del mare pari a 800 metri.
Le dimensioni
d de
ella costruzio
one e della copertura
c son
no indicate nella
n figura se
eguente:

La copertura è formata da
a una trave di colmo principale
p su
u cui poggia
ano una serie di travi
ondarie, a fo
seco ormare le due
e falde del te
etto.
Per quanto rigu
uarda la strruttura in ellevazione de
ella costruzione, importtante non ta
anto per il
ensionamento statico della
dime d copertu
ura, quanto per la veriffica sismica
a dell’intero edificio, si

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ipotizza che le pareti periimetrali sian


no realizzate
e in muratura e sia prresente un cordolo in
calccestruzzo arm
mato in sommità, sul qua
ale è fissato un dormientte in legno a
al quale è ap
ppoggiata e
colle
egata la trava
atura second
daria della co
opertura:

Nelle figure segu


uenti si riportta la struttura
a portante de
ella copertura:

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acchetto di co
Il pa opertura prevvede la segu
uente stratigrrafia:
- pe
erline in abete
e 20 mm
- fre
eno al vapore
e (sd = 2 m)
- fibra di legno 160 mm (den m3)
nsità 150 kg/m
e (sd = 0,05 m)
- telo traspirante m
- contro-listello per
p ventilazio
one
- listtello porta-te
egola
- teg
gola

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2.2 Caratteristic
che dei matteriali
2.2.1 Legno masssiccio
Si considera
c l'u
uso di legno
o massiccio di classe di resistenza C24. In a
accordo con
n “UNI EN
338:2004: Legno
o strutturale - Classi di re
esistenza” si ottengono i seguenti valori:
fm,k = 24 N/mm2
m2
fc,90,k = 2.5 N/mm
fv,k = 2.5 N/mm2
2
mean = 11000 N/mm
E0,m
mm2
Gmean = 690 N/m
ρk = 420 kg/m3

2.2.2 Legno lam


mellare incolla
ato
Si considera l'usso di legno la
amellare inco
ollato della classe di resisstenza GL24
4h. In accord
do con “UNI
EN 1194:2000: Strutture
S di legno - Legno lamellare incollato - Classi di resisttenza e determinazione
dei valori
v caratte
eristici” si otte
engono i seg
guenti valori:
fm,k = 24 N/mm2
m2
fc,90,k = 2.7 N/mm
fv,k = 2.7 N/mm2
2
mean = 11600 N/mm
E0,m
mm2
Gmean = 720 N/m
ρk = 380 kg/m3

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3. Carichi
C e combinazi
c ioni di calcolo
3.1 Introduzione
Le azioni
a agenti sono princip
palmente:
- pe
esi propri (strutturali e non
n strutturali)
- azione della ne
eve
- azione del vento
- azione sismica
a
Le combinazion
c i delle azionii da adottarsi sono indica
ate al punto 2.5.3
2 del D.M
M. 14/01/2008
8:
- Co
ombinazione fondamenta
ale (SLU):
γ G1 ⋅ G1 + γ G 2 ⋅ G2 + γ Q1 ⋅ Qk1 + γ Q 2 ⋅ψ 02 ⋅ Qk 2 + γ Q 3 ⋅ψ 03 ⋅ Qk 3 + K
- Co
ombinazione caratteristica (rara):
G1 + G2 + Qk 1 + ψ 02
0 ⋅ Qk 2 + ψ 03 ⋅ Qk 3 + K

- Co
ombinazione frequente:
G1 + G2 + ψ 11 ⋅ Qk 1 + ψ 22 ⋅ Qk 2 + ψ 23 ⋅ Qk 3 + K
- Co
ombinazione quasi perma
anente:
G1 + G2 + ψ 21 ⋅ Qk1 + ψ 22 ⋅ Qk 2 + ψ 23 ⋅ Qk 3 + K
dove
e:
G1: peso proprio
o degli eleme
enti strutturali
G2: peso proprio
o degli eleme
enti non struttturali
Q: azioni
a variabiili

ali di sicurezzza valgono rispettivamente (dalla tabe


I vallori dei coefficienti parzia ella 2.6.I dellla norma):
- Ca
arichi perma
anenti strutturali: si consiidera un coe
efficiente γG1 pari a 1,3 (oppure parii ad 1 se il
conttributo dell'azzione tende a far diminuiire la sollecitazione consiiderata)
- Ca
arichi perman
nenti non strrutturali: si co
onsidera un coefficiente γG2 pari a 1,5 (oppure pa
ari a 0 se il
conttributo dell'azzione tende a far diminuiire la sollecitazione consiiderata)
- Ca
arichi variab
bili: si consid efficiente γQ pari a 1,5 (oppure pari a 0 se il contributo
dera un coe
dell''azione tende
e a far diminuire la solleccitazione con
nsiderata)

Le norme
n tecnicche introduco na distinzione tra pesi pro
ono quindi un opri struttura
ali G1 e pesi propri degli
elem
menti non strutturali
s G2 (si veda il punto 2.6 della cita
ata norma), salvo poi specificare
è co
omunque posssibile utilizzzare anche per i permane
enti non struttturali i coeffiicienti previsti per i pesi
prop
pri strutturali,, purché que
esti siano "co
ompiutamente
e definiti".

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A livvello concetttuale quindi le norme te


ecniche cons
sentono di utilizzare
u coe
efficienti più bassi per i
caricchi permane
enti strutturali (noti “con esattezza”
e alllo strutturista), mentre p
prevedono va
alori più alti
per i permanenti portati (in genere
g noti con minore prrecisione o soggetti
s a mo
odifiche nel tempo).
t Nel
o in esame,, progetto di una coperttura in cui i permanenti portati son
caso no considera
ati noti con
esatttezza, si asssume per i co
oefficienti γG1 e γG2 lo ste
esso valore.

I vallori dei coefficienti di com


mbinazione valgono
v rispe dalla tabella 2.5.I della norma):
ettivamente (d
Categ
goria ψ0j ψ1j ψ2j
Vento
o 0,6 0,2 0,0
Neve ( a quota ≤ 1000 m s.l.m
m.) 0,5 0,2 0,0
Neve ( a quota > 1000 m s.l.m
m.) 0,7 0,5 0,2

3.2 Pesi propri


3.2.1 Peso del pacchetto
p di copertura
c
- copertura di teg
gole 7
70,0 kg/m2
- listtelli e contro--listelli 3,0 kg/m2
- telo traspirante
e 0,5 kg/m2
- fibra di legno 160 mm (den m3)
nsità 150 kg/m 2
24,0 kg/m2
erline in abete
- pe e 20 mm 1
12,0 kg/m2
09,5 kg/m2
10
eso del pacch
Il pe hetto di cope
ertura vale qu
uindi:

kN
g 2 ≈ 1,09
9
m2

3.2.2 Peso delle


e travi second
darie
- sezione trave 2
240/160 mm
eso specifico
- pe 6 kN/m3
Il pe
eso a metro delle
d travi se
econdarie valle quindi:

⎛ kN ⎞ kN
g1,sec = ⎜ 0.16 m ⋅ 0.24 m ⋅ 6.0 3 ⎟ ≈ 0.23
⎝ m ⎠ m

3.2.3 Peso della


a trave di colm
mo
- sezione trave 5
560/220 mm
eso specifico
- pe 6 kN/m3
Il pe
eso a metro della
d trave dii colmo vale quindi:

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⎛ kN ⎞ N
kN
g1,colmmo = ⎜ 0.22 m ⋅ 0.56 m ⋅ 6.0 3 ⎟ ≈ 0.74
⎝ m ⎠ m
3.3 Carico neve
e
arico neve è valutato
Il ca v med
diante la seguente espres
ssione:

qs = μ i ⋅ qsk ⋅ C E ⋅ Ct
dove
e:

qs è il carico neve sulla copeertura


μi è il coefficiennte di forma della
d copertu
ura

qsk è il valore caaratteristico di riferimentoo del carico neve


n al suolo
o

CE è il coefficie
ente di espossizione

Ct è il coefficiente termico

3.3.1 Valore carratteristico de


el carico neve al suolo
Per la zona I, co
omprendente
e anche la prrovincia di Be
elluno, si ha:

qsk = 1,50 kN m 2 as ≤ 2000 m


[
qsk = 1,39 ⋅ 1 + (as 728 ) kN
N m2
2
] as > 2000 m
Per un’altitudine el mare pari a 800 m:
e sul livello de

[
q sk = 1,39 ⋅ 1 + (800
8 728) = 3,07 kN
N m2
2
]

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3.3.2 Coefficientte di esposizzione e termicco


Si assume
a che l’edificio sia costruito in un’area in cu
ui non è pressente una significativa rimozione di

e dalla copertura per effe


neve etto del vento
o e quindi C E è unitario.
Dato
o che la co
opertura è ben
b ata, non si ha riduzion
coibenta ne del carico
o neve a causa
c dello

scio
oglimento dellla stessa causata dalle perdite
p di calore, e quindi si assume Ct unitario.

3.3.3 Coefficientte di forma e valutazione


e del carico neve in coperrtura
erate le due seguenti principali disp
Per coperture a due falde devono esssere conside posizioni di
caricco:
- caso I: carico da ositata in asssenza di vento
d neve depo
- caso II e III: ca
arico da neve
e depositata in presenza di vento

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Il co
oefficiente di forma μi v
vale 0,8 (datto che l’inclin
nazione delle
e falde del te
etto è inferiore a 30°) e

quin
ndi per la struttura in esa
ame la condizione di cariico più gravo
osa è quella di carico ma
assimo pari
a:

q s = 0,8 ⋅ 3,07 = 2,46 kN m 2


Per ulteriori indicazioni in merito al calco
olo del carico manda all’eurrocodice UNI EN 1991-
o neve si rim
e 1 - Azioni sulle struttu
1-3 “Eurocodice ure - Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da
a neve”. In
partticolare:
- si trascura perr semplicità la presenza di eventualii accumuli di neve nel ccompluvio forrmato dalla
cope
ertura;
- no era il caso di neve aggettante rispetto al bordo della
on si conside d copertu
ura per la ve
erifica degli
sbalzi (l’eurocod
dice raccoma
anda di conssiderare tale condizione di carico perr località pos
ste a quota
ggiore di 800
mag 0 m sul livello
o del mare).

Se

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3.4 Carico ventto


La pressione
p de
el vento è datta dall’espresssione:

q w = qb ⋅ ce ⋅ c p ⋅ c d
dove
e:

qb è la pressionne cinetica di riferimento


ce è il coefficiente di esposizzione
c p è il coefficiennte di forma

cd è il coefficiennte dinamico

3.4.1 Velocità e pressione ciinetica di rife


erimento

La velocità
v di rife
erimento vb è data dall’e
espressione:

vb = vb , 0 a s ≤ a0
vb = vb , 0 + k a ⋅ (as − a0 ) a0 < as ≤ 15000 m

dove
e vb , 0 , a0 , k a sono parrametri legatti alla zona in
n cui sorge la
a costruzione
e. In zona 1:

vb , 0 = 25
2 m/s a0 = 10000 m k a = 0,010 s −1

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Quin
ndi per un’alttitudine sul liivello del ma
are pari a 800
0 m:

vb = 255 m / s
La pressione
p cin
netica di riferrimento qb vaale quindi:
1 1
qb = ⋅ ρ ⋅ vb2 = ⋅1,25 3 ⋅ (25 m / s ) = 390,62 2 = 0,39 2
kg 2 N kN
N
2 2 m m m

3.4.2 Coefficientte di esposizzione


Il co
oefficiente di esposizione è dato dall’e
espressione:

ce ( z ) = k r2 ⋅ ct ⋅ ln ( z / z0 ) ⋅ [7 + ct ⋅ ln ( z / z0 )] z ≥ z min
ce ( z ) = ce ( z min ) z < z min
Per una categorria di esposizzione del sito
o pari a IV:

kr = 0,22 z0 = 0,30 m zmin = 8 m


Dato
o che l’altezzza della costruzione è infferiore a zmin :
ce (z ) = k r2 ⋅ ct ⋅ ln ( z min / z 0 ) ⋅ [7 + ct ⋅ ln ( z min / z 0 ) ]

ce ( z ) = (0,22 ) ⋅ 1⋅ 3 ) ⋅ [7 + 1 ⋅ ln
l (8 / 0,30)] = 1,63
2
1 ln (8 / 0,30

3.4.3 Coefficientte di esposizzione e valuta


azione del ca
arico vento
Si fa
a riferimento
o a quanto riportato nel documento
d CNR-DT
C 207
7/2008 “Istruzzioni per la valutazione
v
delle
e azioni e de
egli effetti dell vento sulle costruzioni”..

essioni intern
- Pre ne:

Si assume
a la costruzione come stagna e quindi c pi = 0

essioni esterrne:
- Pre
Si osserva
o erpendicolare alla direziione del collmo, nel cas
che per vento incidente pe so di falda
sopravento, le pressioni
p posssono cambiiare rapidam
mente da valo
ori negativi a valori posittivi, per cui
o forniti valo
sono ori dei coefficcienti di presssione con en
ntrambi i seg
gni. In fase d
di verifica in generale si
devo
ono considerare ambedu
ue le condizio
oni di carico..

da con pende
Fald enza α o ortogonale alla direzion
parii a 25°, vento ne del colmo:

Sop
pravento: c pe = − 1,0 + (α + 15 ) / 75 = − 0,47

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c pe = α / 775 = + 0,33

Sotttovento: c pe = −0,6 + (α − 15 ) / 100 = −0,50

da con pende
Fald enza α parii a 21°, vento
o ortogonale alla direzion
ne del colmo:

Sop
pravento: c pe = − 1,0 + (α + 15 ) / 75 = − 0,52

c pe = α / 75
7 = +0, 28

Sotttovento: c pe = −0,6 + (α − 15 ) / 100 = −0,54

ndi il carico vento


Quin v sulla copertura vale
e:

da con pende
Fald enza α parii a 25°, vento ne del colmo:
o ortogonale alla direzion

Sop
pravento: qw = 0,39
kN
⋅ 1,63 ⋅ (− 0, 47 ) = −0,30
kN
m2 m2
kN kN
qw = 0,39 2
⋅1,63 ⋅ 0,33 = 0,211 2
m m

⋅ 1,63 ⋅ (− 0,50) = −0,32 2


kN kN
Sotttovento: qw = 0,399 2
m m

da con pende
Fald enza α parii a 21°, vento ne del colmo:
o ortogonale alla direzion

Sop
pravento: qw = 0,39
kN
⋅ 1,63 ⋅ (− 0,52 ) = −0,33
kN
m2 m2
kN kN
qw = 0,39 2
⋅1,63 ⋅ 0,28 = 0,18
8 2
m m

⋅ 1,63 ⋅ (− 0,54) = −0,34 2


kN kN
Sotttovento: qw = 0,39 2
m m

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4. Travi
T seco
ondarie
4.1 Geometria e carichi
Nel calcolo si co
onsiderano tu
utte la azioni agenti sulla struttura:
- il peso
p proprio della strutturra e della costruzione
- il carico
c dovuto
o all'azione della
d neve
- il carico
c dovuto
o all'azione del
d vento

Con
n riferimento alla genericca trave seccondaria, app
poggiata sull muro esterrno della cos
struzione e
sulla
a trave di collmo, si ha qu
uindi:

da con pende
Fald enza α parii a 25°

Materiale: Legn
no lamellare GL24h
Sezzione: 240//160 mm
Interasse: i =77
7 cm

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Schema statico:

da con pende
Fald enza α parii a 21°

Materiale: no lamellare GL24h


Legn
Sezzione: 240//160 mm
Interasse: i = 66
6 cm
Schema statico:

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Si riporta la veriffica delle travvi secondarie


e della falda con pendenza 21° (maggiormente so
ollecitate).
Le azioni
a agenti valgono:

Azio
oni permanen
nti:
Le azioni
a perma
anenti sono date
d o proprio del pacchetto dii copertura e dal peso pro
dal peso oprio delle
travi. Considerando un intera
asse fra le travi di 0,66 m si ottiene il seguente va
alore caratterristico:

kN kN
G2 = g 2 ⋅ i = 1,09 ⋅ 0,66 m = 0,7
72
m2 m
kN
G1 = g1,sec = 0.23
m

Azio
oni variabile neve:

kN kN
Qs = qs ⋅ i = 2,46 2
⋅ 0,66 m = 1,62
6
m m

Azio
oni variabile vento:
v
Nel caso di fald
da sottovento
o si ha una depressione
e, mentre ne
el caso di falda sopraven
nto l’azione
può essere sia negativa
n che positiva:

kN kN
pravento:
Sop Qw = qw ⋅ i = −0,33 ⋅ 0,66 m = −0, 22
m2 m
kN kN
Qw = qw ⋅ i = +0,18 2
⋅ 0,66 m = +0,12
m m
kN kN
Sotttovento: Qw = qw ⋅ i = −0,34 2
⋅ 0,66 m = −0,22
m m

4.2 Calcolo delle sollecitazzioni agli sta


ati limite ultimi
e dei carichi in
4.2.1 Proiezione i copertura
Per determinare nterne sulla trave inclina
e le azioni in ata si proced
de scompone
endo i carich
hi agenti in
direzione ortogo
onale e parrallela alla trave stessa
a, eseguend
do il calcolo
o delle azio
oni e delle
ormate su una
defo u trave dii lunghezza avente luce pari a l’ = l / cosα caricata da
all’azione q
orto
ogonale.

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mensionamento di una
a copertura

Si ottengono
o i se
eguenti caricchi proiettati in
i direzione ortogonale:
o

Azio
oni permanen
nti:

kN
G2b = G2 ⋅ cos 21° = 0,67
m
kN
G1b = G1 ⋅ coos 21° = 0,21
m

Azio
oni variabile neve:

Qs b = Qs b ⋅ (cos 21°) = 1,41


2 kN
N
m

Azio
oni variabile vento:
v

kN
Qwb = Qw = 0,12
m

Nel caso in esa


ame si osserrva che l’entità del vento
o in depressione non è iin grado di sollevare
s la
struttura o parte
e di essa e quindi non si considerrano combin
nazioni di tale tipo; d’alttro canto il
conttributo dell’azione del ve
ento in pressione è molto
o modesto. Nel
N caso di co
operture di questo
q tipo,
in zona
z non pa
articolarmentte esposta al
a vento, l’in
nfluenza del vento sul d
dimensionam
mento degli
elem
menti è in genere modestta.

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o di approfondim
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no
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4.2.2 Combinazioni di calcolo


Le combinazion
c i delle azionii da adottarsi in accordo con il punto 2.5.3 del D.M
M. 14/01/200
08 sono:

⎡ i =n

Fd = γ g1 ⋅ Gk1 + γ g 2 ⋅ Gk 2 + γ q ⋅ ⎢Q1k + ∑(ψ 0i ⋅ Qik )⎥
⎣ i =2 ⎦
Dato
o che la dura
ata dell’azion
ne influenza la resistenza
a del materia una azione deve essere
ale, a ciascu
attribuita una cla
asse di duratta del carico secondo la tabella
t segue
ente:
Classe di durata
d del ca
arico Durata de
el carico Esempio
Perrmanente più di 10
0 anni P
Peso proprio
o
Lung
ga durata 6 mesi - 10 anni Carichi variabili di depositi
d
Med
dia durata 1 settimana
a - 6 mesi Carichi variabili in generale
Brevve durata meno di 1 settimana
s Neve
Ista
antanea -- V
Vento, sisma
a

Nel caso di com


mbinazioni di carichi di du
urata differente si deve fa
ar riferimento
o al carico co
on la durata
più breve per la determin
nazione della classe dii durata della combina
azione. Sono
o infatti le
ecitazioni di valore più elevato
solle e a ca
ausare il dan
nneggiamento e quindi la
a rottura dell materiale:
queste sollecitazzioni sono presenti soltanto durante l’azione contemporanea di tutti i cariichi previsti
a combinazio
dalla one considerata, che si verifica solta
anto durante
e un lasso di tempo pari alla durata
dell’’azione di più
ù breve durata fra quelle contenute nella combina
azione consid
derata.
Le combinazion
c i significative
e sono quindi:

mbinazione I::
Com Perm
manente

Fd ,I = γ g1 ⋅ G1b + γ g 2 ⋅ G2b
kN kN kN
Fd , I = 1,3 ⋅ 0,67 + 1,3 ⋅ 0,211 = 1,14
1
m m m

Com
mbinazione III: Brevve durata

Fd ,II = γ g1 ⋅ G1b + γ g 2 ⋅ G2b + γ q ⋅ Qs b


kN kN kN
N k
kN
Fd ,II = 1,3 ⋅ 0,67 + 1,3 ⋅ 0,211 + 1,5 ⋅ 1,41 = 3,26
m m m m

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Com
mbinazione IIII: Istan
ntanea

Fd ,III = γ g1 ⋅ G1b + γ g 2 ⋅ G2b + γ q ⋅ Qs b + γ q ⋅ Qwb


kN kN kN
N kN kN
Fd ,III = 1,3 ⋅ 0,67 + 1,3 ⋅ 0,21
2 + 1,5 ⋅ 1,41 + 1,5 ⋅ 0,12 = 3,50
m m m m m
4.2.3 Calcolo de
elle sollecitazzioni
Il ca
alcolo delle sollecitazioni
s può avvenirre consideran
ndo un carico
o uniformem
mente distribu
uito su tutta
la trrave (trascurando per semplicità
s il fatto che in
n realtà il ca
arico presen
nte sullo sba
alzo riduce
legg
germente le sollecitazioni
s ebbe essere coefficientatto in modo diverso):
i in campata quindi dovre

Rea
azioni:

RA =
q
2 ⋅ l2
⋅ (l1 + l2 )
2
RB =
q
2 ⋅ l2
(
⋅ l22 − l12 )
Taglio:

⋅ (l1 + l2 ) − q ⋅ l1
q 2
V1 = q ⋅ l1 V2 = RA − V1 =
2 ⋅ l2

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V4 = RB =
q
2 ⋅ l2
(
⋅ l22 − l12 )
Mom
mento:

q ⋅ l12 q ⋅ x32 l22 − l12


MA = − M 3 = RB ⋅ x3 − x3 =
2 2 2 ⋅ l2
Nella tabella se
eguente si riportano le azioni
a interne
e determinan
nti per le ve
erifiche allo stato limite
mo, nelle sezzioni maggiorrmente solleccitate:
ultim

x3 = 2,973 m
RA RB V1 V2 V4 M1= M2 M3
[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kNm] [kNm]
Fd,I 5,15 3,39 1,46 3,69 3,39 0,93 5,04
Fd,II 1
14,73 9,69 4,17 10,55 9,69 2,67 14,41
Fd,III 1
15,81 10,41 4,48 11,33 10,41 2,87 15,47

4.3 Verifiche
V di sicurezza
4.3.1 Valori di ca
alcolo della resistenza
r
I vallori della resistenza di ca
alcolo si otten
ngono media
ante la relazio
one:
k mod ⋅ X k
Xd =
γM
dove
e:

k mod è il coefficiente di correezione che tiene conto deegli effetti deella durata deel carico e deell’umidità
X k è il valore caratteristico
c di una proprrietà di resisttenza

γM è il coefficie
ente parziale di sicurezza
a per il materriale

Nel caso in essame il vallore di γM viene ass


sunto pari a 1,25 seco
ondo quanto
o proposto
dall’’eurocodice 5 (1,45 secondo quanto proposto dalle norme teccniche).
La copertura
c è da
d considera
arsi nella classse di serviz
zio 1 per qua
anto riguarda
a gli elementti all’interno
della
a costruzioni (ambiente interno e riscaldato) e nella classe di
d servizio 2 per quanto riguarda le
partti di travi all’e
esterno dei muri
m della cosstruzione, ma comunque
e protette dall pacchetto di
d copertura
dall’’esposizione diretta alle intemperie (a
ambiente estterno e ripara
ato).

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Con
nseguenteme
ente, second
do l’eurocodicce 5, si ha:

Com
mbinazione I:: Perm
manente kmod,I = 0,60

Com
mbinazione III: Brevve durata k mod,II = 0,90

Com
mbinazione IIII: Istan
ntanea kmod,III = 1,10

4.3.2 Combinazione delle azzioni determinante per le verifiche


Le combinazion
c efinite differiscono sia pe
i di carico de er la loro enttità che per lla durata del carico. Le
veriffiche allo sta
ato limite ultim
mo sono nella forma:

Fd ≤ X d
Si può
p quindi determinare
d a priori la combinazion
ne determina
ante in fase
e di verifica. Infatti dal
mom
mento che:
Fd , I 1,14
= = 1,90
9
k mod, I 0,60

Fd , II 3,26
= = 3,62
6
k mod, II 0,90

Fd , III 3,50
= = 3,18
k mod, III 1,10
si deduce
d che la combinazzione determ
minante in fa
ase di verificca è la II in
n quanto ha
a il peggior

rapp
porto tra carichi e coefficiiente k mod .

ella resistenzza a flessione


4.3.3 Verifica de e
e massima è nella sezione 3 e vale (per la comb
La sollecitazione
s binazione II) 14,41 kNm. La verifica
prevvede la seguente disugua
aglianza:
σ m,d ≤ kcrit ⋅ f m,d
dove
e il coefficie
ente di insta
abilità flesso--torsionale kcrit = 1 poicché lo sverggolamento deelle travi è
impe
edito dal paccchetto di copertura.
Si ha:

b ⋅ h 2 160 ⋅ 240
2 2
W = = = 1,54 ⋅ 10 6 mm 3
6 6
M d 14,41⋅106
σ m,d = = = 9,36 N / mm 2
W 1,544 ⋅106

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k mod ⋅ f m,k 0.9 ⋅ 24


f m ,d = = = 17 m2
1 ,28 N / mm
γM 1.25
La resistenza
r a flessione è dunque
d verificata:

σ m,d ≤ f m,d in quanto


q 9,36 N / mm2 ≤ 17 m2
1 ,28 N / mm

4.3.4 Verifica de
ella resistenzza a taglio
La sollecitazione
s e massima è nella sezio
one 2 e vale
e (per la com
mbinazione III) 10,55 kN. La verifica
prevvede la seguente disugua
aglianza:
τ d ≤ f v ,d
1,5 ⋅ V d 1,5 ⋅ 10,55 ⋅ 10 3
τd = = = 0,41 N / mm
m 2
b⋅h 160 ⋅ 240
k mod ⋅ f v ,k 0.9 ⋅ 2,7
f v ,d = = = 1,94 N / mm
m2
γM 1,25
La resistenza
r a taglio è dunq
que verificata
a:

τ d ≤ f v ,d in qua
anto 0,41 N / mm 2 ≤ 1,94
9 N / mm 2

4.3.5 Verifica di resistenza nella


n sezione
e di appoggio
o sulla trave di
d colmo
L'ap
ppoggio della trave incclinata sulla trave di co
olmo può essere
e conccepito in div
versi modi.
Essenziale è la creazione di
d una superrficie orizzontale di conta
atto fra la tra
ave di colmo
o e la trave
a struttura secondaria,
della s in modo da
a permettere
e la trasmisssione delle fforze vertica
ali in modo
diretto. La soluzione più sem
mplice preved
de la realizza
azione di un intaglio nella
a trave secon
ndaria:

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Veriifica dell’intag
glio
La forza di tag
glio vale (p
per la comb
binazione II)) 9,69 kN. La verifica prevede la
a seguente
disu
uguaglianza:
1.5 ⋅ Vd
τd = ≤ k v ⋅ f v ,d
b ⋅ hef

1,5 ⋅ Vd 1,5 ⋅ 9,69 ⋅10 3


τd = = = 0,45 N / mm
m2
b ⋅ hef 1660 ⋅ 200

⎧1

⎪ ⎛ 1 . 1 ⋅ i 1 .5 ⎞
⎪ k n ⎜
⋅ ⎜1 + ⎟
k v = miin ⎨ ⎝ h ⎟⎠
⎪ ⎛ ⎞
⎪ h ⋅ ⎜ α ⋅ (1 − α ) + 0.8 ⋅ x ⋅ 1 − α 2 ⎟
⎪⎩ ⎜ h α ⎟
⎝ ⎠
i=0
1100
x= = 55 mm
2
heff 200
α= = = 0,83
h 240
kn = 6,5 per il legnoo lamellare inncollato

⎧1

⎪ ⎛ 1.1 ⋅ 01.5 ⎞
⎪ 6 ,5 ⋅ ⎜⎜1 + ⎟
k v = miin ⎨ ⎝ 2440 ⎟⎠ = 0,83
⎪ ⎛ ⎞
⎪ 240 ⋅ ⎜ 0,83 ⋅ (1 − 0,83) + 0.8 ⋅ 55 ⋅ 1 − 0,832 ⎟
⎪⎩ ⎜ 240 0,83 ⎟
⎝ ⎠

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k mod ⋅ f v ,k 0.9 ⋅ 2,7


f v ,d = = = 1,94 N / mm
m2
γM 1,25
La resistenza
r de
ella sezione intagliata
i è dunque
d verificata:
1.5 ⋅ Vd
τd = ≤ kv ⋅ f v ,d in quanto
q 0,45 N / mm2 ≤ 0,83 ⋅ 1,94 N / mm2 = 1,61 N / mm2
b ⋅ hef

Veriifica della compressione nella superfiicie di contattto fra le travi


A ca
ausa delle fo
orze di contattto nella trave
e di colmo sii ha una com
mpressione o
ortogonale allla fibratura,
men
ntre nella tra
ave secondarria si ha una
a compressio
one inclinata
a rispetto alla
a fibratura di circa 90°-
21°=
=69°. Si eseg
gue quindi la
a verifica a livvello della tra
ave di colmo, in quanto p
più limitativa.

La forza
f di conta
atto vale:
Vd 9,69
9 ,d =
Fc ,90 = = 10
1 ,38 kN
cos 21° 0.93
La verifica
v preve
ede la segue
ente disuguag
glianza:
σ c ,90
9 , d ≤ f c , 90 , d

Fc ,90,d 100,38 ⋅103


σ c ,90,d = = = 0.59 N / mm
m2
A90 1110 ⋅160
k mod ⋅ f c ,90,k 0.9 ⋅ 2.7
f c ,90,d = = = 1.94 N / mm
m 2
γM 1.25
La resistenza
r a compression
ne ortogonale
e alla fibra è dunque veriificata:

σ c ,90
9 , d ≤ f c , 90 , d in quanto 0,59 N / mm2 ≤ 1,94 N / mm
m 2

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A maggior
m ragione è verificata la compre
essione sulla trave secon
ndaria, in qua
anto la resiste
enza vale:
f c , 0 ,k
f c ,α ,k = ≥ f c ,90,k
f c , 0 ,k
⋅ sin 2 α + cos 2 α
f c ,90,k
Una
a possibile va
ariante è la re
ealizzazione
e di un appog
ggio mediante giunti a “co
oda di rondin
ne”:

Que
esta soluzion
ne permette di
d avere dei vantaggi:
v
- ridurre l’altezza
a complessivva della strutttura di coperrtura
alizzare un in
- rea ntaglio molto
o minore sulla
a trave secon
ndaria
D’altro canto:
onibile per la trasmissione
perficie di appoggio dispo
- si riduce la sup e della forza all’appoggio
o
- si realizzano de
egli intagli ne
ella sezione della trave di
d colmo, ridu
ucendone quindi la sezion
ne
La verifica
v della
a superficie di appoggio
o avviene in modo analo
ogo al caso precedente. Dato che
eventuali deform
mazioni locali per schiaccciamento ortogonale alla fibratura ssono accetta
abili si può
mentare di un
aum n fattore 1,5 ili valore di ca
alcolo della resistenza:
r
σ c ,90
9 ,d ≤ 1,5 ⋅ f c , 90 ,d

Fc ,90,d 100,38 ⋅103


σ c ,90,d = = = 2,59 N / mm
m2
A90 25 ⋅160
k mod ⋅ f c ,90,k 0.9 ⋅ 2.7
f c ,90,d = = = 1.94 N / mm
m 2
γM 1.25
La resistenza
r a compression e alla fibra è dunque veriificata:
ne ortogonale

σ c ,90
9 ,d ≤ 1,5 ⋅ f c , 90 ,d in quan
nto 2,59 N / mm2 ≤ 1,5 ⋅1,94 N / mm
m2 = 2,91 N / mm2

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4.3.6 Dettagli co
ostruttivi
Si deve
d assicurrare il fissag
ggio delle tra
avi inclinate al colmo me
ediante viti, anche per contrastare
c
ento legate al vento (ta
eventuali forze di sollevame alvolta le cop ee possono presentare
perture ligne
desti valori di peso propriio) e per consentire il collegamento degli
mod d elementti in caso di sisma.
s

Inolttre, qualora l’appoggio della


d trave in ndine sia inssufficiente a garantire il
nclinata con coda di ron
trasferimento de
elle forze all’appoggio pe
er compressione ortogonale, si può p
pensare di prrocedere al
trasferimento de
el taglio alla trave
t di colm
mo mediante una coppia di
d viti a tutto ffiletto:

In alternativa
a sii può proced
dere al trassferimento de
el taglio ancche mediantte piastre metalliche
m a
scom
mparsa:

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4.3.7 Verifica di resistenza nella


n sezione
e di appoggio
o sulla parete
e esterna
La trave
t inclinatta è appogg
giata sul cord
dolo di somm
mità della muratura
m o piiù correttamente su un
elem o di interposizzione (“trave banchina” o “dormiente””), che permette da un la
mento ligneo ato di avere
una migliore protezione
p d
delle travatu
ure da even
ntuale conta
atto con accqua (si può pensare
all’e
eventuale sosstituzione de
ella banchina
a o di una su
ua parte), da
all’altro conse
ente una pos
sa in opera
più agevole
a della
a copertura.

Ana
alogamente al
a caso dell’a
appoggio dellla trave sul colmo
c si devo
ono verificare
e:
Veriifica dell’intag
glio:
In questo
q caso l’intaglio non
n pone particcolari proble ella zona co
emi, in quantto si trova ne ompressa e
quin
ndi non si hanno pericoli di fessurazio
one:

Si deve
d quindi verificare
v la sezione
s intag
gliata a mom glio: si osserrvi inoltre come il taglio
mento e a tag
nella
a sezione 1, a sinistra de
ell’appoggio, sia decisam
mente inferiorre a quello de
ella sezione 2, a destra
dell’’appoggio.
Veriifica della compressione nella superfiicie di contattto fra le travi
Si procede
p in mo
odo analogo a quanto fattto nel caso dell’appoggio
d o sulla trave di colmo.

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4.4 Verifiche
V di esercizio
4.4.1 Valori limitte di freccia
La deformazion
ne delle travvi di copertu
ura risultante
e dagli effettti delle azio
oni e dall’um
midità deve
rima
anere entro limiti appropriati, per evitare
e danneggiamenti ai materiali di rivestime
ento e per
nece
essità funzio
onali o esteticche.
Nel caso di una trave inflesssa la deforma
azione può essere
e scomp
posta nelle seguenti com
mponenti:

wc è l’eventuale contro frecccia


wist è la freccia isstantanea
wdif è la compon
nente differita
a della freccia
a dovuta agli effetti visco
osi
wfin è la freccia finale
f
wnet,fin è la freccia finale netta
a

L’eu
urocodice 5 raccomanda
r i seguenti va
alori limite di freccia per travi
t su due a
appoggi:
wist 500
< l/300 ... l/5
wnet,fin < l/250 ... l/3
350
wfin < l/150 ... l/3
300
are incollato di sezioni di
Nel caso di travvi di lamella d dimension
ni ridotte com
me quelle de
ell’esempio
conssiderato in genere
g le tra
avi non presentano una contro frecccia, essendo il materiale “standard”
(wc = 0).
Si considerano quindi
q i segu
uenti limiti:
wist < l/300
wfin = wnet,fin
n < l/2
250

4.4.2 Componen
nti istantanea
a e finale di freccia
f
La deformazione
d e istantanea wist si calcola con riferim
mento alla com
mbinazione d
di carico rara
a:

Fd ,rara = G1 + G 2 + Q k 1 + ψ 02 ⋅ Q k 2 + ψ 03 ⋅ Q k 3 + K

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Nel caso in esa


ame la comb
binazione rarra determinante è (considerando al ssolito le proiezioni dei
caricchi ortogona
ali alla direzio
one della travve):

Fd ,rara = G k + Q k 1 + ψ 02 ⋅ Q k 2

dove
e:

kN
Gk = G1b + G2b = 0,88
m

kkN
Qk1 = Qs b = 1,41
m

kN
Qk 2 = Qwb = 0,12
m
Si ottiene
o quindii:

wist = wist , G + wist ,Q1 + ψ 02 ⋅ wist


i ,Q 2

dove
e:
ψ 02 = 0,6 (vento)

Nel calcolo della


a deformazio
one finale si deve tener conto
c del comportamento reologico del
d legno.
Al te
ermine di deformazione istantanea
i si deve quindi sommare ill termine di d
deformazione
e differita,
calccolata con rife
erimento alle
e componentti quasi-perm
manenti delle azioni. Nel ccaso in esam
me:

Fd ,q permm = G k + ψ 21
2 ⋅ Q k 1 + ψ 22
2 ⋅ Qk 2

w'ist = wist , G + ψ 21 ⋅ wist ,Q1 + ψ 22 ⋅ wist ,Q 2

Il te
ermine di defformazione differita può quindi esse
ere valutando moltiplican
ndo per il co
oefficiente
kdef, un coefficie
ente che tiene
e conto dell’aumento di deformazion
d e con il temp
po causato dall’effetto
d
a viscosità e dell’umidità
della à del materia
ale, il termin
ne di deformazione inizia
ale w'ist, calc
colato con
riferrimento alla combinazion
c e di carico quasi perman
nente:

wdif = k def ⋅ w 'ist

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E qu
uindi la deforrmazione fina
ale si può va
alutare come segue:

w fin = wist + wdif = wist + k deff ⋅ w'ist

w fin = wist ,G ⋅ (1 + k def ) + wist ,Q1 ⋅ (1 + ψ 21 ⋅ k def ) + wistt ,Q 2 ⋅ (ψ 02 + ψ 22 ⋅ k def )


dove
e:

ψ 21 = ψ 22 = 0 (nevve a quota in
nferiore a 100
00 m s.l.m. e vento)
kdef = 0 (elementi
( in legno lamella
are in classe
e di servizio 1)
1

4.4.3 Verifiche di
d esercizio
I vallori delle freccce massime
e possono esssere ricavate consideran
ndo:

q ⋅ l 22 ⎛ 5 ⎞
w M ,max = ⋅ ⎜ ⋅ l 22 − l12 ⎟
32 ⋅ E ⋅ I ⎝ 12 ⎠

Trasscurando per semplicità la componen


nte di freccia
a dovuta alla
a deformabilità tagliante (comunque
(
moltto modesta su
s travi aven
nti un rapporrto h/l maggio
ore di 20) si può quindi p
procedere allle verifiche
di frreccia.
Essendo:

b ⋅ h 3 160 ⋅ 2440 3
I= = = 1,84 ⋅ 10 8 mm 4
122 12
E = 1166000 N / mm
m2
si otttengono i se
eguenti valorri di freccia:
w ist , G = 7 ,16 mm

w ist ,Q1 = 11, 47 mm

w ist ,Q 2 = 0,98 mm

corso
o di approfondim
mento - tetti e co
operture di legn
no
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009 - 31 -
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olli
Lezzione E, Ese
empio di dim
mensionamento di una
a copertura

Le condizioni
c di verifica impo
oste sono en
ntrambe verifficate:

- fre
eccia istantan
nea
wist = wist , G + wist ,Q1 + ψ 02 ⋅ wist ,Q 2

wist = 7,16 mm + 11,47 mm + 0,6 ⋅ 0,98 mm


m = 19,21 mm
m
l l
wist = <
323 3000

- fre
eccia finale
w finn = wist ,G ⋅ (1 + k def ) + wisst ,Q1 ⋅ (1 + ψ 21 ⋅ k def ) + wisst ,Q 2 ⋅ (ψ 02 + ψ 22 ⋅ k def )
w finn = 7 ,16 ⋅ (1 + 0,60 )mm + 11, 47 ⋅ (1 + 0 ⋅ 0,60 ) mm
m + 0,98 ⋅ (0,6 + 0 ⋅ 0,60 ) mm = 23,51 mm

l l
w finn = <
264 250

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empio di dim
mensionamento di una
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5. Trave
T di co
olmo
5.1 Geometria e carichi
Si considera la verifica
v della trave di colm
mo indicata in figura:

Si trratta di una trave con giacitura orizzo


ontale in semplice appogg
gio su 2 caprriate. Si ha:
Materiale: Legno la
amellare GL2
24h
e:
Sezione 560/220 mm
Schema
a statico:

Le azioni
a agenti sulla trave di colmo so a reazioni di appoggio delle travi secondarie.
ono dovute alle s
Per semplicità di
d calcolo, co
ommettendo
o un errore del
d tutto trasscurabile, i ccarichi vengo
ono assunti
me uniformem
com mente riparttiti sulla travve (anziché come forze
e concentrate agenti sulla trave a
interasse 0,77 m).
m
alcolo dei ca
Il ca arichi agenti sulla trave di ne eseguito in modo sem
d colmo vien mplificato considerando
una lunghezza di
d influenza pari
p a 4,8 m e trascurando l’effetto de
el vento:

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empio di dim
mensionamento di una
a copertura

Con
nsiderando la
a proiezione dei carichi co
on riferimentto alla superfficie orizzonttale:

Azio
oni permanen
nti:
Le azioni
a perma
anenti sono date
d dal peso
o del pacche
etto di coperttura, dal peso
o delle travi secondarie
e da
al peso della trave di colm
mo:

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empio di dim
mensionamento di una
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kN kN 1 kN
N
g = g pacchetto + g seec i = 1,09 + 0, 23 ⋅ = 1,39
m2 m2
p
m 0,77 m
kN
g ' = g cos 25° =1,53
m2
kN kN
N kN
G = Gcolmo
c + g '⋅linnf = 0.74 + 1,53 2 ⋅ 4,8 m = 8,08
m m m

Azio
oni variabili neve:
n

q 's = qs
kN kN
Qs = qs ⋅ linf = 2,46
4 2
⋅ 4,8 m = 11,81
m m

5.2 Calcolo delle sollecitazzioni agli sta


ati limite ultimi
Si considera la combinazion
c e di breve du
urata:

Fd = γ g ⋅ G + γ q ⋅ Qs
kN
N kN kN
Fd = 1,3 ⋅ 8,08 + 1,5 ⋅ 11,81 = 28
2 ,22
m m m

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Si ottiene:
o
Vmax = 95,39
9 kN
Mmax = 161,21
1 kNm

5.3 Verifiche
V di sicurezza
5.3.1 Verifica de
ella resistenzza a flessione
e
La verifica
v preve
ede la segue
ente disuguag
glianza:
σ m,d ≤ kcrit ⋅ f m,d
dove
e il coefficiente di instab
bilità flesso-ttorsionale k crit
c deve esssere valutato
o tenendo co
onto che lo

sverrgolamento delle
d travi di colmo è imp
pedito dal co
ontrovento dii falda, con u
un passo dellla struttura
seco
ondaria pari a 0,77 m.
Si ha:

b ⋅ h 2 220 ⋅ 560 2
W = = = 1,15 ⋅ 10 7 mm 3
6 6
2 ⋅106
M d 161,21
σ m,d = = = 14,02 N / mm 2
W 1,155 ⋅10 7

⎧1 perr λrel ,m ≤ 0.75


⎪⎪
kcrit = ⎨1.56 − 0.75 ⋅ λrel ,m perr 0.75 ≤ λrel ,m ≤ 1.4
⎪ 2 λrel ,m > 1.4
⎪⎩1 λrel ,m perr

π b2 Gmean π 2200 2 7
720
σ m,crit = ⋅ ⋅ E0,05 = ⋅ ⋅ 9400 = 825,81 N / mm 2
l eff h Emean 770 5600 11600

f m ,k 24
λrel ,m = = = 0,17
σ m,crit 825,81

kcrit = 1

k mod ⋅ f m,k 0.9 ⋅ 24


f m ,d = = = 17 m2
1 ,28 N / mm
γM 1.25

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La resistenza
r a flessione è dunque
d verificata:

σ m,d ≤ kcrit ⋅ f m,d in quanto 14,02 N / mm2 ≤ 1,0 ⋅177,28 N / mm2

5.3.2 Verifica de
ella resistenzza a taglio
La verifica
v preve
ede la segue
ente disuguag
glianza:
τ d ≤ f v ,d

1,5 ⋅ Vd 1,5 ⋅ 95
9 ,39 ⋅10 3
τd = = = 1,16 N / mm
m2
b⋅h 2220 ⋅ 560
k mod ⋅ f v ,k 0.9 ⋅ 2,7
f v ,d = = = 1,94 N / mm
m2
γM 1,25
La resistenza
r a taglio è dunq
que verificata
a:

τ d ≤ f v ,d in qua
anto 1,16 N / mm2 ≤ 1,94 N / mm2

5.4 Verifiche
V di esercizio
e possono esssere ricavate consideran
I vallori delle freccce massime ndo:

5⋅q ⋅l4 q ⋅l 2
wtot = wM + wV = +χ
3 ⋅E⋅I
384 8⋅G ⋅ A

Essendo:

b ⋅ h 3 220 ⋅ 560
5 3
I = = = 3, 222 ⋅ 10 9 mm 4
122 122
A = b ⋅ h = 220 ⋅ 5660 = 1,23 ⋅ 10
1 5 mm 2
E = 116000 N / mm
m 2
G = 7220 N / mm 2
si otttengono i se
eguenti valorri di freccia:
wist , G = 6,51 mm

wist ,Q = 9,51 mm
Le condizioni
c di verifica impo
oste sono en
ntrambe verifficate:

eccia istantan
- fre nea
wist = wist , G + wist ,Q

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wist = 6,51 mm + 9,51


5 mm = 16 ,02 mm
l l
wist = <
4422 300

- fre
eccia finale
w fin = wist ,G ⋅ (1 + k deef ) + wist ,Q ⋅ (1 + ψ 2 ⋅ k def )
w fin = 6,51 ⋅ (1 + 0,660 ) mm + 9,51 ⋅ (1 + 0 ⋅ 0,60
6 ) mm = 19 ,93 mm

l l
w fin = <
339
3 250

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6. Capriata
C
6.1 Geometria e carichi
Si considera la verifica
v della capriata indicata in figurra:

Si trratta di una capriata


c di “tiipo moderno
o” con catena
a doppia in le
egno, collega
ata ai punton
ni mediante
spin
notti metallici:

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Materiale: L
Legno lamellare GL24h
e puntone:
Sezione 3
320/200 mm
m
Sezione
e catena: 2 x 280/100 mm
Schema
a statico:

La capriata è soggetta
s al carico concentrato trasmesso dalle
e travi di co
olmo. Per se
emplicità si
ume che enttrambe le tra
assu avi trasmettano alla capriiata un carico
o pari a 95,3
39 kN (comb
binazione di
calccolo di breve durata) e qu
uindi:
V = 190,78 kN
Riso
olvendo la sttruttura (trasccurando il pe
eso proprio degli elementti):

DO PUNTON
NOD NE-PUNTON
NE:

V 190 ,78
N= = = 225,71 kN
2 ⋅ sen α 2 ⋅ sen 25 °

DO CATENA
NOD A-PUNTONE
E:

T = N ⋅ cos α = 2255 ,71 ⋅ cos 25 ° = 204 ,56 kN


k
R = N ⋅ sen α = 2255 ,71 ⋅ sen 25 ° = 95,39 kN
N

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6.2 Verifiche
V di sicurezza
6.2.1 Verifica de
ella stabilità del
d puntone
Trasscurando il peso proprio dell’eleme
ento (ipotesi più che ra
agionevole), il puntone è soggetto
uniccamente ad una sollecita
azione di com
mpressione che vale (pe
er la combin
nazione di prrogetto con
caricco da neve) 225,71 kN.
In generale
g lo sbandamento
o può avveniire in entram
mbe le direzio
oni principalii dell’elemen
nto e quindi
la ve
erifica preved
de la seguen
nte disuguag
glianza:
σ c , 0 ,d ≤ k c ⋅ f c , 0 , d
dove
e kc = min (k c , y , k c , z )
La lunghezza dii libera inflesssione del pu ntrambe le direzioni y e z è pari alla lunghezza
untone in en
dell’’elemento (l0y
0 = l0z = l0 = 5,20 m) e quindi, dato che
c l’inerzia minima
m si ha
a in direzione
e traversale
z qu
uesta sarà la direzione in cui l’elemen
nto tende a sbandare:
s
kc = kc, z
Si ha quindi:

N d 225,71 ⋅ 103
σ c , 0 ,d = = = 3,53 N / mm 2
A 2000 ⋅ 320
k mod ⋅ f c , 0,k 0.9 ⋅ 24
f c , 0 ,d = = = 17,28 N / mm
m 2
γM 1.25
Ressta quindi da calcolare il valore
v del co
oefficiente kc:

b 3 ⋅ h 200 3 ⋅ 320
Ιz = = = 2,13 ⋅ 10 8 mm 4
12 122

Ιz 2,13 ⋅ 108 mm 4
iz = = = 57,69 mm
A 200 ⋅ 320
3 mm 2
l 0 z 5200 mm
m
λz = = = 90,14
iz 57,69 mm
m

λz f c ,0,k 90,14 224


λrel , z = = = 1,45
π E0, 05 π 94400

( ) ( )
k z = 0,5 ⋅ 1 + β c ⋅ (λrel , z − 0,3) + λ2rel , z = 0,5 ⋅ 1 + 0,1 ⋅ (1,45 − 0,35) + 1,452 = 1,61
6

1 1
kc = = = 0,43
k z + k z2 − λ2rel
r ,z 1,61 + 1,612 − 1,452

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La resistenza
r ad
d instabilità è dunque verrificata:

σ c , 0 ,d ≤ k c ⋅ f c , 0 , d in quanto m2 ≤ 0,43 ⋅ 17
3,53 N / mm m2 = 7,43 N / mm2
1 ,28 N / mm

6.2.2 Verifica de
ella resistenzza della caten
na
La sollecitazione
s e di trazione vale (per la combinazion o con carico da neve) 20
ne di progetto 04,56 kN.
La catena
c è costituita da elementi doppi di sezione 100 x 280 mm
m, collegati a
al puntone pe
er mezzo di
nti con perni (diametro 16
giun 1 mm) a due piani di taglio:
t nel dimensionamento di tali elementi si
dovranno pertanto considerare gli effe
etti dell’indeb
bolimento ca
ausato dalla
a connessione e delle
ecce
entricità pressenti nel nodo:

egli elementi della caten


Nella verifica de na in corrisp
pondenza de
el giunto di e
estremità si deve tener
contto dell’azione
e flettente ind
dotta dall’ecccentricità dellla forza di trazione trasm
messa:

t
e≤
2

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Una a del valore di tale ecce


a determinazzione precisa entricità è difficile
d e in vvia semplific
cata si può
trascurare tale azione
a secon
ndaria attrave
erso una ridu
uzione della resistenza a trazione deg
gli elementi
solle
ecitati in mod
do eccentrico
o. In accordo
o con quanto alla norma DIN 1052:2004, nel caso
o previsto da
di giunti serrati mediante
m ele
ementi di chiusura (nel ca er la verifica si prevede
aso in esame bulloni), pe
la se
eguente disu
uguaglianza:
2
σ t , 0 ,d ≤ ⋅ f t , 0 ,d
3
L’azzione di tiro della caten
na Td (204,5
56 kN) va divisa
d sui 2 elementi e quindi, tene
endo conto
dell’’indebolimen
nto causato dalla
d nte il calcolo dell’area ne
connesssione median etta:

Anet = 100
1 ⋅ (280 − 4 ⋅ 16) = 2,16 ⋅ 10 4 mm 2

Td 2 ,56 ⋅10 3 N
204
σ t , 0,d = = = 4,74 N / mm 2
2 ⋅ Anet 2 ⋅ 2,16 ⋅10 mm
4
m 2

k mod ⋅ f t ,o,d 0,9 ⋅ 16,5


f t ,o,d = = = 11,88 N / mm2
γM 1,25
La resistenza
r a trazione è du
unque verificcata:
2 2
σ t , 0 ,d ≤ m 2 ≤ ⋅ 11,88
⋅ f t , 0,d in quanto 4,74 N / mm 8 N / mm 2 = 7,92 N / m
mm 2
3 3

6.2.3 Verifica de
ell’appoggio della
d capriata
a
La sollecitazione
s binazione di progetto con
e di compresssione all’appoggio vale (per la comb n carico da
neve
e) 95,39 kN.

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Si prevede
p un appoggio in neoprene ave
ente dimensio
oni in pianta 210 x 200 m
mm e la realiz
zzazione di
una forcella in acciaio
a mediante 2 profiili UPN saldati su una piastra
p di base ancorata al cordolo
diante barre metalliche:
med

La verifica
v preve
ede la segue
ente disuguag
glianza:
f c ,0,d
σ c ,α ,d ≤
f c , 0,d
⋅ sinn 2 α + cos 2 α
f c ,90,d

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Fc ,α ,d 955,39 ⋅10 3
σ c ,α ,d = = = 2,27 N / mm
m2
Aα 2 ⋅ 200
210
k mod ⋅ f c ,90,k 0.9 ⋅ 2.7
f c ,90,d = = = 1.94 N / mm
m 2
γM 1.25
k mod ⋅ f c ,0,k 0,9 ⋅ 24
f c ,90,d = = = 17,28 N / mm
m 2
γM 1,25
La resistenza
r a compression
ne ortogonale
e alla fibra è dunque veriificata:
f c ,0,d 17,28
σ c ,α ,d ≤ = = 2,31 N / mm
m2
f c , 0,d 17,28
2
⋅ sin 2 α + coos 2 α ⋅ sin 2 65 + cos 2 65
f c ,90 ,d 1,94
9

6.2.4 Descrizion
ne del collega
amento puntone-catena
La sollecitazione
s e sul collegamento è pari alla trazione
e presente nella
n catena e vale 204,56
6 kN.
ollegamento è realizzato
Il co o mediante 17
1 perni da 16 mm in accciaio S275,, inseriti in fo
ori calibrati
(diametro del fo
oro uguale al diametro dello spinotto
o). Come ele
ementi di serrraggio sono
o utilizzati 3
oni da 16 mm
bullo m in accia
aio 4.6, inseriti in sedi preforate
p co
on diametro del foro ma
aggiore del
diam
metro del bullone, che no
on vengono considerati
c nel dimension
namento del collegamentto.
Si la
ascia al lettorre la verifica del collegam
mento.

6.2.5 Descrizion amento puntone-puntone


ne del collega e
Il collegamento
o è realizzato mediante
e una piastrra metallica
a irrigidita che introduce
e il carico
provveniente dal colmo nella
a capriata per
p contatto diretto tra le
egno e acciaio. Come elementi
e di
serrraggio sono utilizzati
u 2 bu
ulloni da 16 mm
m in acciaiio 4.6, inseritti in sedi preforate con diametro del
foro
o maggiore del
d diametro
o del bullone
e, che non vengono
v con
nsiderati nell dimensiona
amento del
colle
egamento.

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8. Verifica
V sis
smica
8.1 La struttura
a
Per eseguire le verifiche sissmiche si co
onsidera per semplicità una
u coperturra a doppia falda di un
edificio regolare
e ad un piano
o. Le dimenssioni della co
ostruzione e della coperttura sono ind
dicate nelle
figure seguenti:

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a copertura

8.2 Calcolo dell’azione sism


mica
8.2.1 Spettro di progetto perr gli stati limitte ultimi
Si trratta di un ed
dificio caratte
erizzato da:
VITA
A NOMINALE: si tratta di un’opera orrdinaria. Si considera una
a vita nomina
ale VN pari a 50 anni.

O: si tratta dii un edificio residenziale, il cui uso non


ASSE D’USO
CLA n prevede particolari affollamenti.
a
Si considera una
a classe d’usso II.

PER
RIODO DI RIFERIMENT
R TO PER L’A
AZIONE SISMICA: per una
u struttura
a di classe II si ha un
coeffficiente d’usso CU pari a 1,0.
1 Il periodo
o di riferimen
nto per l’azio
one sismica vvale quindi:

VR = VN ⋅ CU = 50 ⋅ 1 = 50 annii

AZIO
ONE SISMIC
CA DI PROG
GETTO
Si esegue
e la verifica
v agli stati limite
e ultimi della
a copertura, consideran
ndo lo stato
o limite di
salvvaguardia de
ella vita (SLV
V): si vuole garantire che a seguito del terremoto la costruzio
one subisca
rottu
ure e crolli dei
d compone
enti non stru
utturali ed im
mpiantistici e significativi danni dei componenti
c
strutturali cui si associa una
a perdita sig
gnificativa di rigidezza ne
ei confronti d
delle azioni orizzontali,
consservando invvece parte della resistenzza e rigidezz
za per azionii verticali e u
un margine di
d sicurezza
nei confronti de
el collasso per azioni sismiche
s oriizzontali. A tale stato limite è associata una
prob
babilità PVR di
d superamen
nto nel period
do di riferime
ento VR pari al 10%.
Si può
p quindi ca
alcolare il perriodo di ritorn
no TR dell’aziione sismica mediante la
a relazione:
VR 50
TR = − =− ≅ 475 annni
l (1 − PVR )
ln ln (1 − 0,1)
Si possono
p quin
ndi ricavare i parametri ch
he definiscon
no le forme spettrali,
s che per il sito co
onsiderato,
per un periodo di
d ritorno di 475
4 anni, si ip
potizzano valere:
ag = 0,15
5g F0 = 2,5 TC* = 0,45
Lo spettro
s di pro
ogetto per gli stati limite ultimi
u delle co
omponenti orrizzontali è e
espresso dallle relazioni
seguenti:

F0 ⎡ T q ⎛ T ⎞⎤
0 ≤ T < TB S d (T ) = a g ⋅ S ⋅ ⋅ ⎢ + ⋅ ⎜⎜1 − ⎟⎟⎥
q ⎣ TB F0 ⎝ TB ⎠⎦
F0
TB ≤ T < TC S d (T ) = a g ⋅ S ⋅
q
F0 ⎛T ⎞
TC ≤ T < TD S d (T ) = a g ⋅ S ⋅ ⋅⎜ C ⎟
q ⎝T ⎠

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a copertura

F0 ⎛ TC ⋅ TD ⎞
TD ≤ T S d (T ) = a g ⋅ S ⋅ ⋅⎜ ⎟
q ⎝ T2 ⎠
dove
e:
S è il coefficien
nte che tiene conto della categoria
a di sottosuo
olo e delle ccondizioni to
opografiche
med
diante la seguente relazio
one:

S = S S ⋅ ST = 1
in quanto nel ca
aso in esame
e il coefficien
nte di amplifiicazione stra
atigrafica SS è pari a 1 (c
categoria di
osuolo A) e ili coefficiente
sotto e si amplifica
azione topografica ST è pari
p a 1 (categoria T1, pendii e rilievi
isola
ati con inclina
azione media minore di 15°).
1
Tc è fornito dalla
a seguente re
elazione:

TC = CC ⋅ TC* = 0,455
in quanto il coeffficiente CC è pari a 1 (cattegoria di sottosuolo A)
TB è fornito dalla
a seguente re
elazione:
TC
TB = = 0,15
3
TD è fornito dalla
a seguente re
elazione:
ag
TD = 4,0 ⋅ + 1,6 = 4,0 ⋅ 0,15 + 1,6 = 2,2
g

8.2.2 Valutazion
ne del fattore di struttura
Il fatttore di strutttura q può esssere calcola
ato mediante
e la seguente
e espressione
e:

q = q0 ⋅ K R = 2,8
in quanto:
KR è un fattore riduttivo
r che dipende dallle caratteristtiche di rego
olarità in altezzza della costruzione e
nel caso
c in esam
me assume valore
v unitario (costruzion
ne regolare in altezza)
q0, per
p una costrruzione in muratura ordin
naria ad un piano,
p vale:

q0 = 2,0 ⋅ α u α1 = 2,0 ⋅1,4 = 2,8

8.2.3 Analisi line


eare statica
plicazione di forze staticche equivale
nalisi statica lineare conssiste nell’app
L’an enti alle forze
e di inerzia
indo
otte dall’azion
ne sismica. IlI periodo del modo di vib
brare principale può esse
ere stimato mediante
m la
seguente relazio
one:

T1 = C1 ⋅ H 3 4 = 0,050
0 ⋅ 4,403 4 ≈ 0,15 sec

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L’en
ntità delle forrze sismiche si ottiene da
all’ordinata de
ello spettro di
d progetto:
F0 2,5
TB ≤ T1 < TC S d (T1 ) = a g ⋅ S ⋅ = 0,15g ⋅1⋅ ≈ 0,13g
q 2,8
E qu
uindi la forza
a da applicare
e alla massa
a sismica pen
nsata concen
ntrata a livello del colmo vale:
W W
Fh = S d (T1 ) ⋅ ⋅ λ = 0,13g ⋅
g g
esse e λ unitario.
endo nel casso in esame il coefficiente

ne della masssa e dell’azione sismica in copertura


8.2.4 Valutazion a
Gli effetti dell'azzione sismicca saranno valutati
v tene
endo conto delle
d masse
e associate ai
a seguenti
caricchi gravitazio
onali:

G1 + G 2 + ∑ jψ 2 j ⋅ Qkj

e i valori dei coefficienti ψ2j riportati nella tabella 2.5.I


dove 2 della no
orma assumo
ono un valore
e nullo per i
caricchi variabili in copertura.
h quindi, ipotizzando una superficie
Si ha e di muraturra pari a 45 m2 (tenend
do conto delle aperture
pressenti):

Elementto Peso distribuito Superfficie o


Peso
2 2
Coperturra 1,53 kN//m 192 m 295 kN
k
2 2
Muratura
a 5,00 kN//m 45 m 225 kN
k
520 kN
k

uindi la forza
E qu a sismica vale
e:

Fh = 0,13g ⋅ W = 0,13 ⋅ W = 0,13


1 ⋅ 520 kN = 67,6 kN

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8.3 Osservazioni sul controventamentto delle cop


perture
ne
8.3.1 Introduzion
In una
u costruzio
one gli eleme
enti struttura
ali portanti ha
anno il comp
pito di trasme
ettere le azio
oni verticali
(pesso proprio e carichi
c esterni quali la ne
eve), mentre gli elementi di controven
nto hanno la funzione di
ntali (vento e sisma) e alle azioni di instabilizzzazione deg
resisstere alle azzioni orizzon gli elementi
damento dell puntone di una capriatta, sbandam
principali (sband mento del bo
ordo compresso di una
trave alta).
Il co
ontroventame
ento delle co
operture assume una particolare imp
portanza qua
alora siano re
ealizzate in
edifici a struttura
a in muratura
a in zona sism
mica.

8.3.2 Rigidezza della copertu


ura
Le norme
n tecnicche trattano il ruolo dei diaframmi
d orrizzontali al punto
p 7.2.6 ““Criteri di mo
odellazione
a struttura e azione sismica”:
della
“Gli orizzontame
enti possono
o essere considerati infinitamente rigidi nel loro p
piano, a cond
dizione che
no realizzati in
sian i cemento armato,
a oppu
ure in latero-cemento con
n soletta in cc.a. di almeno
o 40 mm di
spesssore, o in sttruttura mista
a con soletta
a in cemento armato di allmeno 50 mm
m di spessorre collegata
da connettori
c a taglio opporrtunamente dimensionati
d nti strutturali in acciaio o in legno e
agli elemen
purcché le apertu
ure presenti non
n ne riduca
ano significa
ativamente la
a rigidezza.”
Nel caso specificco del legno al punto 7.7
7.4 “Analisi sttrutturale” si hanno ulterio
ori chiarimen
nti:
“Gli impalcati de
evono essere
e in generale
e assunti con la loro defformabilità; p
possono esse
ere assunti
me rigidi nel modello
com m struttturale, senza
a necessità di
d ulteriori ve
erifiche se:
a) sono state risspettate le dissposizioni co
ostruttive datte nel successsivo § 7.7.5.3 per gli imp
palcati o, in
alternativa se pe
ertinente, § 7.7.7.2;
7
b) eventuali
e ape
erture presen nzano significativamente la rigidezza globale di la
nti non influen astra nel
prop
prio piano.”

otesi di infinita rigidezza


L’ipo a della coperrtura nel cas
so di soluzio
oni costruttive
e quali contrroventatura
med
diante nastri d’acciaio, tavole di leg
gno diagonali, pannelli a base di leg
gno, ecc. de
eve essere
giusstificata dal progettista.
p A tal propossito si ricordi che l’ipotessi di infinita rrigidezza o meno
m degli
impa
alcati dipend
de dal confrronto della loro
l rigidezz
za con quellla delle stru
utture in elev
vazione: in
generale quindi la rigidezza nel piano de
ell’orizzontam
mento potrà essere conssiderata infiniita o meno,
econda della
a se a rigidezza delle
d strutture
e in elevazio
one cui l’orizzzontamento
o stesso è co
ollegato (si
osse
ervi che la muratura
m è un
u elemento strutturale molto
m rigido, in grado di sopportare piccolissimi
p
sposstamenti).

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8.3.3 Cordoli in sommità


s della copertura
L’inccatenamento
o delle muratture in somm
mità costituis
sce un presid
dio contro il p
pericolo di ribaltamento
dei muri in caso di sisma:

me l’incatena
Nel caso in esam amento delle
e murature in sommità si esegue realiizzando un cordolo
c in
calccestruzzo arm
mato con risvvolto lungo le
e linee di pen
ndenza:

Per quanto rigua


arda l’interve
ento su edificci esistenti si
s riporta qua
anto indicato dall’OPCM 3431,
3 dove
l'utilizzo di cordo
olature in sommità è con
nsigliato sia per
p migliorarre l'interazion
ne con la cop
pertura, sia
per aumentare il livello di coesione della muratura so
ottostante:

Interventi in copertura:
“È opportuno,
o ovve possibile, adottare ele d punto di contatto tra muratura e
ementi di raffforzamento del
tetto
o. Oltre al collegamento
o con capich
hiave metallic
ci che impediscano la ttraslazione, si
s possono

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realizzare cordo
oli-tirante in legno
l o in metallo
m opporrtunamente connessi
c sia
a alle muratu
ure che alle
orditure in legno
o del tetto (ccuffie metalliiche), a form
mare al temp
po stesso un
n bordo supe
eriore delle
murrature resiste
ente a trazion
ne, un eleme
ento di riparttizione dei ca
arichi agli ap
ppoggi delle orditure
o del
tetto
o e un vincolo
o assimilabile ad una cerrniera tra mu
urature e orditure.”

Interventi volti a ridurre le ca


arenze dei co
ollegamenti:
“Co
ordoli in sommità alla muratura posso
ono costituire
e una soluzio
one efficace p
per collegare
e le pareti,
in una zona dovve la muratu
ura è meno coesa a cau
usa del limita
ato livello dii compressio
one, e per
migliorare l’interrazione con la copertura; va invece
e evitata l’essecuzione d
di cordolature
e ai livelli
intermedi, esegu
uite nello spessore della
a parete (spe
ecie se di mu
uratura in pie
etrame), datti gli effetti
negativi che le aperture
a in breccia
b produ
ucono nella distribuzione
d e delle solleccitazioni sui paramenti.
p
Que
esti possono essere realizzzati nei seg
guenti modi:
- in muratura arrmata, conse
entendo di realizzare
r il collegamentto attraverso
o una tecnica
a volta alla
masssima conserrvazione delle caratteristtiche murarie
e esistenti. Essi, infatti, devono esserre realizzati
con una muratura a tutto sp
pessore e di buone carattteristiche; in genere la ssoluzione più
ù naturale è
o di una murratura in matttoni pieni. Alll’interno dev
l’uso ve essere alloggiata un’a
armatura mettallica, resa
aderente alla muratura
m de
el cordolo trramite cong a esempio malta cementizia. La
glomerato, ad
nti tra cordollo e muraturra, eseguita tramite perffori armati disposti con
realizzazione di collegamen
andamento inclinato, se neccessaria risu
ulta efficace solo in presenza di murratura di buo
ona qualità.
gli altri casi è opportuno eseguire un consolidame
Neg ento della muratura
m nella
a parte somm
mitale della
pare
ete ed affidarrsi all’aderen
nza ed al con
ntributo dell’a
attrito.
- in acciaio, rapp
presentando una valida alternativa
a pe
er la loro legg
gerezza e la limitata inva
asività. Essi
posssono essere
e eseguiti atttraverso una
a leggera sttruttura reticolare, in ele
ementi angolari e piatti
metallici, o tram
mite piatti o profili sui due paramen
nti, collegati tra loro tram
mite barre passanti;
p in
entrrambi i casi è possibile realizzare un accettabile collegamentto alla murattura senza la
a necessità
di riicorrere a perfori armatii. In presenzza di muratu
ura di scarsa qualità, l’intervento de
eve essere
acco
ompagnato da un’opera
a di bonifica della fascia
a di muraturra interessatta. I cordoli metallici si
presstano particcolarmente bene al collegamento
c o degli ele
ementi ligne
ei della co
opertura e
conttribuiscono all’eliminazio
a ne delle eventuali spinte.
- in c.a., solo se di altezza lim
mitata, per evitare
e ecces
ssivi appesan
ntimenti ed irrrigidimenti, che
c si sono
ostrati danno
dimo osi in quantto producono
o elevate so
ollecitazioni tangenziali
t tra cordolo e muratura,
con conseguenti scorrimen
nti e disgreg
gazione di quest’ultima.
q are, tali effe
In particola etti si sono
nifestati nei casi
man c in cui an
nche la strutttura di coperttura era stata
a irrigidita ed
d appesantita
a. Nel caso
di cordolo
c in c..a. è in gen
nere opportuno un cons
solidamento della muratu
ura in pross
simità dello
stessso, in quantto comunque
e è diversa la rigidezza dei due elem
menti. Il colle
egamento tra
a cordolo e
murratura può esssere migliorrato tramite perfori
p armati...”

corso
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no
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