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M. Dorigo et al. Large Animal Review 2008; 14: 235-237 235

L’acidosi ruminale subacuta della vacca da latte


eventi
tra teoria e pratica: le patologie correlate sivar
Fiera Internazionale del Bovino da Latte - Cremona 23 Ottobre 2008

M. DORIGO1, P. DALVIT2, I. ANDRIGHETTO1,3,4


1
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Struttura complessa territoriale 1, Sezione di Vicenza
2
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Dipartimento di Igiene delle Produzioni Zootecniche
3
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Direzione Generale
4
Dipartimento di Scienze Animali, Università di Padova

INTRODUZIONE ad altre situazioni concomitanti: durante l’estate, ad esempio, le


elevate temperature ed umidità ambientali possono ridurre
L’acidosi ruminale subacuta (SARA) determina in molte l’ingestione anche indipendentemente dal loro ruolo, del resto
aziende di vacche da latte importanti perdite economiche, le- non trascurabile, nel determinare l’insorgenza di acidosi.
gate principalmente alla riduzione della produzione di latte e Le condizioni che si instaurano in corso di SARA possono
al peggioramento della sua qualità. Si è stimato che il solo tuttavia essere direttamente responsabili del calo di ingestio-
problema acidosi, esclusi i costi dei trattamenti veterinari e ne attraverso l’attivazione di meccanismi su base fisica e/o
dell’eventuale riforma, può portare a perdite di circa 200€/ chimica che vanno ad interferire con la normale motilità del
capo/lattazione1. Esaminando il problema acidosi in un’ottica reticolo-rumine, e quindi con l’ingestione.
più ampia, è evidente come l’azione deleteria di questo di- Inibizione fisica. La distensione del rumine è il principale fat-
sturbo metabolico non sia limitata all’alterazione dell’attività tore fisico in grado di inibire l’ingestione nella bovina. Lo sti-
ruminale e allo scadimento delle performance, ma si riper- ramento eccessivo delle fibre muscolari lisce del sacco cra-
cuota in modo sistemico anche su altri organi e apparati, tra niale del rumine, e quindi dei tensiocettori in esse contenuti,
cui il piede: oltre ad essere compromesso lo stato di salute e ridurrebbe la motilità ruminale e l’ingestione attraverso
benessere dell’animale, si possono quindi verificare ulteriori un’azione di feedback sulle aree ipotalamiche interessate.
ricadute a lunga distanza a carico dell’attività produttiva e ri- Durante un episodio di SARA, una grande quantità di so-
produttiva degli animali interessati, con aumento finale della stanze osmoticamente attive (soprattutto acidi grassi volati-
percentuale di animali involontariamente riformati. L’obietti- li, AGV) si accumula nel rumine per mancato o rallentato as-
vo del presente articolo è di descrivere nel modo più esau- sorbimento in relazione alla loro produzione: questo feno-
riente possibile i meccanismi patogenetici che portano alla meno fa sì che avvenga un richiamo di liquidi nel rumine,
comparsa delle forme patologiche correlate alla SARA. che seppur limitato e rallentato rispetto a quanto accade per
l’acidosi acuta, è comunque in grado di distendere il rumine
e inibire l’ingestione. All’esame clinico, il rumine si può pre-
ACIDOSI RUMINALE SUBACUTA, sentare moderatamente disteso con contenuto pastoso5.
INGESTIONE E PRODUZIONE Inibizione chimica. Le elevate concentrazioni di acidi grassi vo-
DI LATTE latili nel rumine sono un importante segnale chimico in gra-
do di modulare l’ingestione attraverso la stimolazione di che-
In corso di acidosi ruminale subacuta, viene spesso riportata, miocettori presenti a livello ruminale. Tra tutti gli AGV, il pro-
sia dalla letteratura disponibile a riguardo che dalle osservazio- pionato, prodotto in concentrazioni elevate durante l’acidosi,
ni in campo degli allevatori, un’alterazione delle caratteristiche è anche quello maggiormente in grado di inibire l’ingestione6.
dell’ingestione e della quantità di alimento consumato: le bovi- La SARA inoltre si accompagna ad una diminuzione della
ne colpite da acidosi manifestano infatti spesso un appetito ca- produzione di latte, che, come accade per l’ingestione, può
priccioso, caratterizzato da pasti di quantità ridotta compensa- anche non essere molto evidente: essa è legata allo stato di
ti successivamente da ingestioni molto abbondanti; in altri ca- malessere, al ridotto apporto di nutrienti derivante dal calo di
si, invece, l’ingestione si presenta costantemente diminuita. ingestione, alla ridotta digeribilità dei nutrienti stessi (fibra e
L’effettiva entità del calo di ingestione non è facilmente quan- proteina) e, in caso di grave aumento dell’osmolarità rumi-
tificabile, poiché è spesso nascosta dalle fluttuazioni del consu- nale, anche alla disidratazione dell’animale. Visto il grande
mo di alimento ed è comunque dipendente anche da altri fat- numero di fattori che influenzano la produzione di latte, an-
tori non legati all’acidosi: molti studi, infatti, non riportano al- che in questo caso la letteratura riporta sovente un’assenza di
cuna differenza significativa di ingestione tra animali in acido- ricadute sulla produzione in situazioni di acidosi.
si e animali con pH ruminale entro l’intervallo di normalità2;3. Mediamente più costante appare invece la modificazione del-
È probabile che l’appetito venga alterato in modo evidente so- la qualità del latte, ed in particolare della percentuale di gras-
lo quando il pH ruminale raggiunge valori inferiori ad una de- so. Storicamente si è attribuita la “milk fat depression” da aci-
terminata soglia, rimanendovi per periodi prolungati4. dosi alla riduzione del rapporto acetato/propionato derivante
Parte dell’inappetenza che accompagna questa dismetabolia è dalla somministrazione di razioni ricche di carboidrati fer-
sicuramente da ascrivere al malessere percepito dall’animale, mentescibili e/o carenti di fibra effettiva: l’acetato infatti è l’a-
che si può verificare in molte altre forme patologiche. Va anche cido grasso maggiormente utilizzato dalla mammella per la
ricordato che, in circostanze particolari, il calo di ingestione sintesi del grasso del latte. In realtà, secondo le ultime ricerche
non è attribuibile solamente al disturbo fermentativo ma anche sperimentali a riguardo, sembra essere altrettanto importante
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in tal senso la modificazione dei processi di bioidrogenazione necrosi). Una volta assorbiti ed entrati in circolo, questi batteri
batterica durante la SARA. Tale interferenza determina un au- possono provocare la formazione di ascessi inizialmente al fe-
mento della produzione di intermedi della bioidrogenazione gato e successivamente ad altri organi. L’estensione degli asces-
(in particolare trans 10, cis 12) che riducono la capacità lipo- si epatici alla vena cava può esitare in trombosi, tromboflebite
genica della mammella a partire dall’acetato e sono in grado di o rottura dell’ascesso all’interno del vaso, con disseminazione
limitare l’espressione genica degli enzimi coinvolti nella capta- di emboli settici al polmone, dove si instaurano tromboembo-
zione mammaria degli acidi grassi circolanti, nella sintesi ex lie settiche multiple, cui conseguono focolai di polmonite pu-
novo di acidi grassi e nell’attività di desaturazione7;8. Le quan- rulenta, o emorragie per lo più localizzate ai lobi caudali, che
tità di acidi grassi polinsaturi nella razione non devono neces- possono risultare anche fatali10. Dal punto di vista clinico si ha
sariamente essere elevate per indurre la “milk fat depression”; l’insorgenza di sintomi respiratori acuti e, a volte, la comparsa
sono invece necessari periodi prolungati di acidosi in quanto di emorragie, epistassi e rinorragie11.
le modificazioni della micropopolazione ruminale richiedono La risposta della bovina a traumi tissutali o infezioni è rap-
tempo per poter alterare in modo evidente il “pattern” di fer- presentata dalla produzione epatica delle proteine di fase
mentazione3;4. Questo potrebbe spiegare l’eventuale assenza di acuta, in particolare la SAA (sieroamiloide A) e la Hp (apto-
effetti evidenti della SARA sulla percentuale di grasso del lat- globina): queste proteine prevengono ulteriori danni ai tes-
te. Una volta che la SARA ha manifestato i suoi effetti negati- suti e coadiuvano i processi di riparazione. L’acidosi rumina-
vi, è necessario un ulteriore periodo di tempo di svariati gior- le subacuta stimola, seppur in modo variabile in relazione al-
ni per il completo recupero delle performance3. la sua gravità, la produzione di queste proteine, sia per l’in-
sorgenza di ruminite e di infiammazioni in altri organi, sia
per la concomitante liberazione di endotossine, tra cui l’LPS,
LA DIARREA DA ACIDOSI lipopolisaccaride della parete dei Gram-. Questo lipopolisac-
caride, in particolare, stimola l’attivazione delle citochine che
Le alterazioni della fermentazione ruminale possono ripercuo- a loro volta attivano le proteine di fase acuta12;13.
tersi anche sulle caratteristiche delle feci, che in animali in aci- Poiché l’infiammazione e la liberazione di endotossine pos-
dosi si possono presentare liquide, schiumose, giallastre e spes- sono interferire con la motilità ruminale, è probabile che nel
so con un odore lievemente acido (caratteristica a volte confer- determinismo del calo di ingestione in corso di SARA anche
mata dalla misurazione del pH). Le feci diarroiche prodotte l’LPS e i mediatori chimici dell’infiammazione abbiano un
durante l’acidosi contengono inoltre muco e materiale indige- ruolo importante1;14;15;16.
rito (granella intera). L’aumento del contenuto liquido delle fe-
ci può derivare da un’eccessiva attività fermentativa intestinale
dovuta ad un elevato passaggio di carboidrati fermentescibili ACIDOSI RUMINALE E PATOLOGIA
all’intestino9, che aumenta ulteriormente il richiamo di liquidi PODALE
nel lume per osmolarità, oppure per l’irritazione della mucosa
intestinale (provocata dal pH acido del contenuto) che provo- La laminite, o podermatite asettica diffusa è l’infiammazione
ca un aumento della motilità dell’ultimo tratto dell’apparato asettica su base vascolare dello strato laminare dermico del
digerente. In presenza di fermentazioni intestinali l’aspetto del- piede: alcuni autori preferiscono utilizzare il termine “corio-
le feci si presenta schiumoso per la presenza di gas e proteina si” in riferimento alla componente degenerativa che interes-
microbica, mentre l’irritazione della mucosa è evidenziata dal- sa tutto il corium del piede e non solo le lamine17. La lamini-
l’abbondante presenza di fibrina e muco1. te è stata riportata con una certa regolarità in associazione a
forme subacute di acidosi ruminale, ma il meccanismo pre-
ciso con cui questa patologia podale si instaura nel rumi-
IL COMPLESSO PARACHERATOSI- nante non è stato ancora del tutto chiarito.
RUMINITE-ASCESSI EPATICI È ormai accertato che a livello istologico, in corso di lamini-
E LA RISPOSTA INFIAMMATORIA te si evidenzia un depauperamento delle microfibrille del
DELL’ANIMALE collagene a livello della giunzione dermo-epidermica del di-
to, associato ad un’alterata cheratogenesi18: nei casi di lami-
Gli animali con acidosi ruminale subacuta sono spesso colpiti nite acuta indotta da infusione orale di oligofruttosio si può
anche da forme infiammatorie e/o ascessuali in diversi organi, assistere alla comparsa di edema ed emorragie del derma, sti-
tra cui il fegato, il rene, il sottocute, i polmoni ed il miocardio. ramento delle lamelle, presenza di leucociti e segni di distac-
L’origine di queste forme patologiche è da ricercarsi nelle alte- co della membrana basale19.
razioni a carico della parete ruminale indotte dal pH acidico. Molte delle teorie descritte per spiegare il meccanismo con cui
L’epitelio del rumine, infatti, non viene protetto dalla secrezio- si instaurano le lesioni istopatologiche visibili in corso di lami-
ne di muco, al contrario di quanto accade ad esempio per l’in- nite sono state in parte mutuate dalle conoscenze relative alla
testino: la continua esposizione al materiale acido provoca ru- laminite nella specie equina: sembra infatti che anche nel caso
minite e paracheratosi (eccessiva ed anomala cheratinizzazione del bovino, l’azione deleteria dell’alimentazione sul piede av-
delle papille ruminali per azione delle elevate concentrazioni di venga attraverso la produzione di sostanze vasoattive (endotos-
propionato), con conseguente diminuzione della capacità di sine e, forse, istamina) che vanno ad agire sull’estremamente
assorbimento degli acidi grassi volatili. La riduzione della ca- vascolarizzato derma dell’unghione. Le endotossine in partico-
pacità di barriera dell’epitelio ruminale, dovuta alla comparsa lare vengono prodotte in quantità elevate in corso di SARA per
di lesioni da ruminite, facilita la penetrazione di batteri nor- la morte dei batteri Gram- a causa dell’elevata acidità del liqui-
malmente contenuti nel rumine, in particolare Arcanobacte- do ruminale. L’aumento della permeabilità dell’epitelio rumi-
rium pyogenes e Fusobacterium necrophorum (o batterio della nale e le eventuali lesioni fanno sì che tali endotossine vengano
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assorbite con facilità e possano quindi determinare il danno al sorgenza dell’insulto metabolico e quindi per attuare le ne-
microcircolo digitale. Non sono stati identificati batteri a cui cessarie modifiche gestionali in azienda.
attribuire nello specifico una maggior responsabilità, ma pare
che l’endotossina del Fusobacterium necrophorum sia in tal sen-
CONCLUSIONE
so particolarmente potente18. L’aumentata concentrazione di
endotossine circolanti viene favorita anche da una riduzione L’acidosi ruminale subacuta è una dismetabolia che, passando
dell’attività di detossificazione epatica. L’azione delle endotos- spesso indiagnosticata per lungo tempo, ancor più di altre pro-
sine ha una particolare gravità a livello del microcircolo della voca effetti a lungo termine sugli animali colpiti, con forte
regione digitale, sia per la complessità di questo sistema vasco- compromissione della salute e del benessere animale che deri-
lare sia per la sua collocazione, che lo rende di per sé più sensi- va dalle forme patologiche associate alla SARA. L’interesse cre-
bile ai traumi e alle alterazioni vascolari. scente dell’opinione pubblica verso le condizioni di benessere
La presenza di endotossine in circolo determina dilatazione degli animali da reddito rende a maggior ragione indispensabi-
delle arteriole con rallentamento del flusso di sangue nei ca- le la messa a punto di tecniche diagnostiche efficaci, in grado di
pillari, che si somma alla risposta vasoattiva all’eventuale di- rilevare precocemente l’acidosi e prevenire quindi le gravi e
minuzione sistemica del pH: ne deriva un’ischemia locale per spesso irreversibili conseguenze sistemiche sull’animale.
apertura degli shunts arterovenosi e per ridotto arrivo di
sangue ossigenato ai tessuti. L’edema e la diapedesi dei glo-
buli rossi aumentano la pressione nello spazio interstiziale, Bibliografia
mentre il danno all’endotelio causato dall’ischemia provoca 1. Plaizier J.C., Krause D.O., Gozho G.N., McBride B.W. (2008). Subacu-
la formazione di trombi murali. Se il danno persiste per lun- te ruminal acidosis in dairy cows: The physiological causes, incidence
go tempo, o se è aggravato ad esempio da condizioni am- and consequences. Vet J, 176: 21-31.
2. AlZahal O., Kebreab E., France J., Froetschel M., McBride B.W. (2008).
bientali avverse alla salute dei piede, si ha necrosi e rivascola- Ruminal temperature may aid in the detection of subacute ruminal aci-
rizzazione con deposizione di tessuto fibroso. A queste alte- dosis. J Dairy Sci, 91:202-207.
razioni si accompagnano generalmente l’insorgenza di zop- 3. Krause K.M., Oetzel G.R. (2005). Inducing subacute ruminal acidosis
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pia e di lesioni al tessuto corneo a causa dell’alterata vascola- 4. Oetzel G.R. (2007). Subacute ruminal acidosis in dairy herds: physio-
rizzazione del cheratogeno. Questi meccanismi sono stati de- logy, pathophysiology, milk fat responses, and nutritional manage-
scritti in modo accurato da Nocek20. ment. Preconference Seminar 7A: Dairy Herd Problem Investigation
Strategies: Lameness, Cow Comfort, and Ruminal Acidosis AMERI-
Le endotossine sono anche in grado di attivare le metallo- CAN ASSOCIATION OF BOVINE PRACTITIONERS 40th Annual
proteinasi di matrice (MMP), enzimi fisiologicamente re- Conference, September 17, 2007 – Vancouver, BC, Canada.
sponsabili del turnover del collagene in vari distretti: la loro 5. Nordlund K. (2003). Herd based diagnosis of subacute ruminal acido-
sis. Preconvention Seminar 7: Dairy Herd Problem Investigation Stra-
attivazione non fisiologica determina un’aumentata degra- tegies AMERICAN ASSOCIATION OF BOVINE PRACTITIONERS
dazione delle fibre collagene dell’apparato sospensore della 36th Annual Conference, September 15-17, 2003 - Columbus, OH.
falange, con aumento del rischio di dislocazione della stessa 6. Oba M., Allen M.S. (2003). Dose-response effects of intrauminal infu-
sion of propionate on feeding behavior of lactating cows in early or
e comparsa di lesioni podali più o meno evidenti18. L’evento midlactation. J Dairy Sci, 86: 2922-2931.
del parto, con l’incremento dei livelli circolanti di relaxina ed 7. Enjalbert F., Videau Y., Nicot M.C., Troegeler-Meynadier A. (2008). Ef-
estrogeni, amplifica ulteriormente l’azione delle metallopro- fects of induced subacute ruminal acidosis on milk fat content and
milk fatty acid profile. J Anim Physiol Anim Nutr, 92:284-291.
teinasi a livello podale. 8. Baumgard L.H., Matitashvili E., Corl B.A., Dwyer D.A., Bauman D.E.
Poiché la zoppia e la laminite hanno anche altre cause deter- (2002). trans-10, cis-12 conjugated linoleic acid decreases lipogenic ra-
minanti oltre alla SARA, la loro presenza non è necessaria- tes and expression of genes involved in milk lipid synthesis in dairy
cows. J Dairy Sci, 85: 2155-2163.
mente indice di problemi alimentari: inoltre la comparsa 9. Nordlund K.V., Cook N.B., Oetzel G.R. (2004). Investigation strategies
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Un’analisi della percentuale di riforma e delle sue cause può proach. Ed. Saunders Elsevier.
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