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INTRODUZIONE
Conoscenza e comprensione
Al termine dell’insegnamento, lo studente sarà in grado di
1. descrivere la dimensione dell’intervento pubblico nelle economie di mercato e la
sua evoluzione nel tempo;
2. descrivere le principali imposte applicate in Italia e spiegare le scelte istituzionali
che hanno portato a disegnare il sistema fiscale in un determinato modo;
3. illustrare le ragioni e le caratteristiche dell’intervento pubblico nell’ambito del
sistema sanitario e pensionistico;
4. identificare le determinanti dell’evoluzione del debito pubblico.
Entrate correnti:
imposte: prelievi coattivi di denaro senza vincoli di destinazione (principio
della capacità contributiva);
tasse: corrispettivi di alcuni servizi erogati dallo Stato che sono
specificatamente richiesti dai cittadini (principio del beneficio);
contributi sociali: prelievi commisurati al reddito dei lavoratori dipendenti
e autonomi finalizzati al finanziamento delle prestazioni sociali (es. pensioni);
altre entrate.
Entrate in c/capitale:
imposte in c/capitale: per es. sulle donazioni e successioni;
imposte straordinarie: per es. sui condoni.
Deficit e debito pubblico
Deficit (o disavanzo o indebitamento netto)/PIL:
spese totali – entrate totali
indica quanta parte della ricchezza nazionale dovrebbe essere
utilizzata per coprire le spese dello Stato (interessi passivi inclusi)
eccedenti rispetto alle entrate;
disavanzo primario/PIL:
spese totali – entrate totali – interessi
indica l’attitudine a creare debiti (se positivo) o la capacità dello
Stato di risparmiare (se negativo).
Equivale al deficit meno la spesa per interessi.
debito/PIL: accumulazione dei deficit nel tempo.
Se Dt>0 anche questo deficit andrà coperto con ulteriore debito o con
l’emissione di moneta:
(2) Dt = Bt-Bt-1+ Mt-Mt-1 finanziamento del deficit