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P OC H I T R AT TA MEN T I
COLONNA DESCRIZIONE FI TOSA N I TA R I
Varietà Denominazione della cultivar
Maturazione Periodo indicativo di maturazione
A DAT T I PE R
Buccia Colore/i della buccia
Dimensioni frutto Dimensioni (e forma) del frutto; per le viti è stato considerato l’acino F RU T T E T I FA M I L I A R I ,
Polpa Colore e caratteristiche organolettiche della polpa G I A RD I N I e T E R R A Z Z I
Resistenza a malattie Le varietà antiche sono in generale più resistenti alle malattie,
tuttavia il grado di resistenza può variare a seconda della cultivar.
Resistenza alle malattie: sì - buona - media - discreta. EL E VATO
Consumo e note Modalità di consumo del frutto e altre info sulla varietà
Conservazione Tempo di conservazione del frutto dopo la sua raccolta
CO N T EN U TO
D I V I TA M I N A C
I dati elencati di seguito sono riferiti a quanto osservato presso il nostro campo di madri-piante e quindi
relativi alla nostra zona.
Tali dati, in particolare l’epoca di maturazione, possono variare in funzione dell’altitudine, del terreno, dell’ap-
porto d’acqua e, da un’annata all’altra, delle condizioni atmosferiche più o meno favorevoli.
Alcune varietà sono state recuperate prelevando le marze in zone impervie e su madri-piante mai potate,
pertanto per le descrizioni ci siamo affidati agli appassionati che ci hanno segnalato e permesso di recupe-
rare le varietà stesse; sarà nostra cura verificare in campo tali caratteristiche e aggiornare eventualmente le
relative descrizioni nella prossima edizione del nostro catalogo, così come nella presente edizione sono stati
aggiornati e corretti i dati inseriti precedentemente.
Ci riserviamo di variare in qualsiasi momento i dati inseriti in funzione di quanto progressivamente osservato
sul campo.
U N A SC ELTA
D I B EN ESSE RE
I FRU T T I DE I B RU T T I FUO R I
N OST R I N O N N I BUO N I DEN T RO
ALBICOCCHE ANTICHE
ALBICOCCHE CLASSICHE
CILIEGIE ANTICHE
CILIEGIE CLASSICHE
MELE ANTICHE
MELE CLASSICHE
PERE ANTICHE
PERE CLASSICHE
PESCHE ANTICHE
PESCHE CLASSICHE
PRUGNE ANTICHE
PRUGNE CLASSICHE
UVE CLASSICHE
FRUTTI DI BOSCO
Boysenberry Lampone rosso rifiorente senza spine Mirtillo siberiano Duet Ribes nero
Fragola di Bosco Lampone tardivo Mirtillo siberiano Indigo yum Ribes rosso
Fragola Lampone Longberry Mirtillo siberiano Nimfa Tayberry
Fragola Rifiorente Mirtillo conilopide (Vaccinium Ashei) Mirtillo siberiano Tomiczka Uva del Giappone
Fragola Unifera Mirtillo di Bosco Mirtillo siberiano Wajtek Uva spina bianca
Fragola Unifera Bianca Mirtillo Gigante Americano intermedio Mirtillo siberiano Welikam Uva spina rossa
Josta Mirtillo Gigante Americano precoce Mora precoce con spine Uva spina senza spine
Lampone giallo rifiorente Mirtillo Gigante Americano tardivo Mora precoce senza spine Frutti di bosco ad alberetto
Lampone nero Mirtillo Rosa (Pink Lemonade) Mora tardiva con spine
Lampone rosso precoce senza spine Mirtillo Rosso (Cranberry) Mora tardiva senza spine
Lampone rosso rifiorente Mirtillo siberiano Ribes bianco
Amelanchier Ballerina Cornus Aurea - Corniolo giallo Hyppophae Rhamnoides - Olivello spinoso F Rosa canina
Amelanchier Canadensis - Pero Corvino Cornus Communis - Corniolo comune Hyppophae Rhamnoides - Olivello spinoso M Rosa rugosa
Aronia Melanocarpa Cornus Elegant - Corniolo variegato Juniperus - Ginepro Sambucus nigra - Sambuco comune
Aronia Prunifolia Crataegus Monogyna - Biancospino Laurus nobilis - Alloro Sambucus racemosa - Sambuco rosso
Aronia Rossa Eleagnus angustifolia - Olivo di Boemia Myrtus communis - Mirto Sorbus Aucuparia - Sorbo degli Uccellatori
Callicarpa japonica Eleagnus ebbingei Myrtus Tarentina - Mirto tarantino Symphoricarpos - Sinforina
Chaenomeles japonica - Fior di pesco Eleagnus umbellata - Guomi del Giappone Prunus spinosa - Prugnolo selvatico Vitex Agnus Castus - Falso Pepe
Corniolo gigante Euonymus europaes - Fusaggine Rhamnus Frangula - Frangola
FRUTTI CURIOSI
FRUTTI NANI
ULIVI
Albicocca Costigliole Mela Culo d’Asino Pera dei Nobili Pera Tougnet
Ciliegia Albenga Mela del Bergamasco Pera del Mulino Pera William Sologno
Ciliegia Ciliegione dolce Mela del Falco Pera Greco Pesca Bit
Ciliegia Ciliegione precoce Mela del Papa Pera Luna Pesca Fior di Novembre
Ciliegia del Brocco Mela Delizia Nera Pera Niger di Torrechiara Pesca Perla d’Autunno
Ciliegia Durone Porporato Mela d’l’insalata Pera Per Caregnan Prugna Amola di Francia
Ciliegia Griota Morello Mela Enterprise Pera Pero Mammi Prugna Berettiana
Ciliegia Marasca Vaccari Mela Lose Pera Pignar Prugna Nera di Firenze
Mela Dodici Apostoli Mela Melone Pera Pira ‘e cabudanni Prugna Pinzolo
Mela Abram Mela Morella Pera Pira ‘e cresia Prugna Regina Raboni
Mela Barchette marce Mela Pom Salam Piacentino Pera Quintonce Uva Bianca del Farnese
Mela Bella di Barge Mela Pomella rossa Pera Rossa d’Italuccio Uva del Pero
Mela Broccia Mela Roncalina Pera Rosso Giustino Uva Occhio di pernice
Mela Campagna Mela Zucchetta Pera Santa Giulia
Mela Cocone Pera Angland Pera Stronsè
Mela Cottarelle Pera Crusit Burcina Pera Sucrimana
. . . e la ricerca continua !
segnalateci vecchie varietà da recuperare !
TIPOLOGIE DI PIANTE
L’assortimento delle principali specie di piante da frutto (albicocchi, ciliegi, meli, peri, peschi, susini) è generalmente disponibile in due misure:
Per alcune varietà sono disponibili anche piante di 1 anno in vaso 15 cm.
Sono poi disponibili misure superiori: da piante di 3-4 anni a pronta fruttificazione fino a esemplari in mastello 70 cm, soluzioni ideali per chi vuole inserire qualche pianta da
frutto in giardino.
Per le altre specie (giuggioli, cachi, cotogni, ecc.), possono essere disponibili misure diverse, comunicate su richiesta.
Per quanto riguarda le viti, da vino e da tavola, possono essere disponibili, a seconda delle varietà, le seguenti misure:
*Piante eventualmente non disponibili nell’anno in corso potranno essere prenotate per l’anno successivo.
ALCUNI SUGGERIMENTI PER LA REALIZZAZIONE DEL VOSTRO FRUTTETO FAMILIARE
LA POTATURA
Se si mette a dimora un astone di un anno, occorre effettuare un taglio netto sull’astone esattamente nel punto in cui si desidera che la pianta si impalchi. Se si acquista una
pianta in vaso in vivaio, normalmente ha già avuto le potature necessarie e per un anno dall’impianto non necessita di tagli. Per le potature successive, parlando di frutti antichi,
le varietà sono tante, perciò è difficile identificare una tecnica di potatura adatta per tutte le piante. Innanzitutto, come abbiamo detto in precedenza, dobbiamo verificare il tipo
di portainnesto, la varietà, il terreno ecc. Ma accenniamo al tipo di potatura più diffuso, cioè la forma a vaso, che per il frutteto familiare è la più usata e conosciuta. Bisogna
cercare di mantenere vuota la parte centrale della pianta togliendo i cosiddetti “succhioni”, diradare i rami verticali cercando di dare una forma sempre più verso l’esterno ai
rimanenti, avendo cura di lasciare i rametti piccoli che hanno gemme gonfie arrotondate, chiamati brindilli. È sempre buona norma eliminare i rami che si intersecano tra loro e
quelli che ombreggiano il tronco. Eliminare sempre i rami spaccati a causa di traumi o gelate e i rami rovinati da malattie. Se il ramo tagliato o asportato è di grandi dimensioni,
è opportuno proteggere la parte rimanente con una pasta cicatrizzante. Qualche attenzione in più nella potatura di varietà innestate su portainnesto franco, che per i primi
anni tendono a formare molta vegetazione a scapito della fruttificazione (ad esempio i susini della famiglia regina, la santa rosa, ecc), si sviluppano molto verticalmente e
non riescono perciò a formare gemme a fiore. Naturalmente in questi casi tagliando si peggiora la situazione, in quanto la pianta ricaccia nuovi polloni che servono solo a fare
foglie e legno inutilmente. In questi casi è necessario limitare molto le concimazioni ed effettuare la pratica della curvatura dei rami, utile in quanto ha lo scopo di diminuire
l’incremento legnoso del ramo e rallentare lo scorrimento della linfa elaborata, favorendo così la trasformazione delle gemme a legno in gemme a frutto.
LE CURE COLTURALI
Dopo la posa a dimora della pianta, il lavoro non è finito, ma anzi comincia. Anche se si tratta di un frutto antico, che necessita quindi di poche cure, non deve essere abban-
donato a se stesso, soprattutto per i primi anni. Mi capita spesso di vedere piante da frutto messa a dimora da pochi anni e totalmente abbandonate. Questo mi dispiace,
perché so per certo che queste piante non daranno mai frutti e penso al lavoro che ci vuole per riprodurre una pianta, alle fatiche che a volte devo fare per raggiungere una
vecchia pianta per prelevare anche solo una piccola marza per evitare l’estinzione di quella varietà. In Italia ci sono tanti vivaisti appassionati come me, che raccolgono vecchie
varietà; ma c’è bisogno anche di lettori ed hobbisti che ci segnalino vecchie varietà di fruttiferi che, attraverso l’innesto, riusciamo a salvare contribuendo alla conservazione
di un patrimonio genetico prezioso altrimenti destinato a disperdersi nel tempo. Con i frutti antichi trovi il benessere recuperando il passato! Importanti sono dunque le cure
dei primi 3/4 anni di vita. Come diceva l’”uomo dei semi”, la pianta è come un bimbo piccolo: deve essere custodita, ha bisogno di essere tenuta “nel pulito” togliendo le
infestanti e mantenendo dissodato il terreno al fine di evitare eventuali crepe dalle quali, nel periodo estivo, il caldo penetri disidratando la pianta. Innaffiare con una certa
frequenza quando l’occhio, anche se non esperto, capisce che c’è bisogno di acqua. In generale è meglio dare poca acqua piuttosto che troppa, perché un eccesso di acqua su
alcuni portainnesti porta marciumi e malattie fungine. Se il terreno è povero, una manciata di concime è sempre utile perché – diceva l’uomo dei semi – “la pianta deve essere
a tavola”, cioè deve stare bene, non le deve mancare il necessario, così come l’uomo a tavola sta bene. Chi ama le piante ha piacere e soddisfazione nel vedere le sue piante
rigogliose e nel raccogliere ottimi frutti. E’ importante ricordare che le lavorazioni del terreno devono essere superficiali (15-20 cm) per evitare di danneggiare le radici. Per chi
possiede qualche filare di alberi da frutto, consiglio di seminare tra le file delle foraggere, che non rubano sostanze preziose alla pianta, ma che anzi favoriscono la fissazione
dell’azoto e migliorano quindi la struttura del terreno. Un ottimo fissatore, ad esempio, è il trifoglio, che contrasta inoltre l’insorgere di infestanti. Negli ultimi anni sono molti
gli appassionati che ricercano le vecchie varietà da coltivare nei frutteti familiari perché sono caratterizzate da sapori e profumi nemmeno lontanamente paragonabili alla
frutta “standardizzata”. In ogni zona d’Italia sono presenti moltissime varietà antiche, conosciute solo localmente da tempi remoti e che non dovremmo lasciare scomparire.
La natura le aveva selezionate per adattabilità, rusticità, resistenza alle malattie e venivano coltivate ai margini dei campi o frequentemente “ammaritate” alla vite.
LA RACCOLTA
L’epoca di raccolta della frutta dipende dalle varietà e dalla destinazione del prodotto: la frutta estiva deve essere raccolta pochi giorni prima della maturazione; le varietà
invernali devono essere raccolte più tardi possibile per avere frutta più matura e di più grossa pezzatura. E’ necessario raccogliere durante giornate belle senza vento, avendo
cura di non ammaccare la frutta che deve anche conservare intatto il suo picciolo. Il frutto deve essere staccato asciutto e riposto in cesti o panieri imbottiti. La frutta si conserva
bene in ambienti freschi, possibilmente senza pavimentazioni di cemento ma con un battuto di terra, e arieggiati, avendo cura durante i mesi invernali di cernirli togliendo i
frutti eventualmente marci. Un accorgimento importante ma che spesso viene tralasciato è il diradamento delle frutta, in particolar modo sulle piante innestate su portainnesti
deboli: se la pianta è molto carica di frutti c’è il rischio di ottenere una scarsa pezzatura, una insufficiente colorazione e uno scadente sapore dei frutti. Dopo la cascola naturale,
si esegue quindi il diradamento, cercando di lasciare un frutto ogni 10 cm; in questo modo si ottengono frutti più saporiti e di pezzatura maggiore.
NOTE:
verdelite.it