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Urbi et orbi

Roma
GIORNO 1
Il Foro Romano (Forum Romanum, sebbene i Romani si riferissero
ad esso più spesso come Forum Magnum o semplicemente Forum)
costituì il centro commerciale, religioso e politico della città di

Fori Roma.

La valle del Foro, paludosa e inospitale, venne utilizzata tra X e VII


secolo a.C. come necropoli dei primi villaggi stanziati sulle colline

imperiali circostanti.

La piazza di forma rettangolare nacque come luogo di mercato oltre


che per lo svolgimento della vita politica e giudiziaria, in un punto
centrale della città verso cui convergevano molte importanti strade,
la più impor- tante delle quali era la Via Sacra.
Oggi è rimasta in piedi la colonna dell’imperatore Foca, L'anfiteatro fu edificato su un'area al limite orientale del
ultimo monumento eretto all’interno del foro romano. Foro Romano. La sua costruzi- one fu iniziata da
Vespasiano nel 72 d.C. e fu inaugurato da Tito nell'80 d.C
All’interno della piazza si dice furono piantati 3 alberi sacri,
Il nome "Colosseo", che deriva dalla vicina statua del
un fico, al di sotto del quale furono allattati Romolo e
Colosso del Dio Sole (adatta- mento del Colosso di
Remo, una vite e un ulivo, a simboleggiare la forza e la
Nerone), si diffuse solo nel medioevo.
linfa di Roma.
E ra u s a t o p e r g l i s p e t t a c o l i g l a d i a t ò r i e a l t re
Secondo le antiche credenze qui fu sepolto Romolo, il manifestazioni pubbliche (spettacoli di caccia, rievocazioni
fondatore di Roma, e che si dice fu ucciso proprio qui. di battaglie famose, e drammi basati sulla mitologia
classica).
Proprio qui sorge il Miliario aureo, punto di partenza di L'altezza attuale raggiunge i 48,5 m, ma originariamente
tutte le strade consolari dell’impero, oggi ne rimane solo il arrivava ai 52 m.Nel 2007 il complesso è stato anche
basamento. inserito fra le Sette meraviglie del mondo moderno.

Ogni arcata conteneva statue gigantesche.


Era infatti tradizione delle città italiche far svolgere nel
Foro i combattimenti dei gladiatori (vi si tennero anche nel Era ellittico e non circolare così da contenere più
Foro Romano, almeno fino a tutto il principato di Augusto) spettatori. Perchè è costituito da archi? Perchè così le
forze si scaricavano direttamente a terra.
Il complesso dei Fori di Roma comprende il Foro Romano,
vero e proprio cuore della città repubblicana, e i Fori Si entrava sugli spalti da aperture chiamate Vomitoria. I
Impe- riali, edificati in momenti diversi e costituiti dai fori posti rispecchiavano la categoria sociale, più si scendeva e
di Cesare, di Augusto, di Vespasiano, di Nerva e di Traiano. più saliva lo status sociale. In prima fila sedevano
soprattutto sacerdoti e senatori.

In cima al colosseo c’era una corona di pali che serviva per

Colosseo sostenere il velario, un enorme copertura di teli che


proteggeva gli spettatori dal sole.

C’era un programma di spettacoli ben preciso, la mattina


le venationes (caccia, acrobati che saltavano addosso alle
belve, infine uomini armati che affrontavano le belve
come le corride).
Il Colosseo era un luogo di esecuzione pubblica, alle belve aspettavano il colpo di grazia.
infatti venivano dati in pasto stupratori, ladri ecc.
Il colosseo cadde in disuso nel 6 secolo, quando l’impero
Un mito da sfatare è il massacro dei crisitiani. romano era ormai tramontato.

Grazie a dei montacarichi sulla scena comparivano Nei secoli venne usato come bottega dagli artigiani, ma
all’improvviso gladiatori e belve, che grazie ad un pesante anche come cava di marmo dal pontificio addirittura
contrappeso arrivavano su velocissimi. anche per San Pietro.

Per decidere la sorte del gladiatore non si urlava solo


pollice verso o insù ma anche parole precise come ‘iugola’
tagliagli la gola. Gli sconfitti allora mostravano la gola e
Palatino
Si narra che proprio sul Palatino furono allevati Romolo e Cicerone a Catullo. Qui nacque Augusto, primo imperatore
Remo dalla lupa all’interno di una caverna, e proprio qui della storia di Roma, e poi venne ad abitarci.
Romolo fondò Roma, tracciando un solco sacro nel 753
a.C. Nell’arco di 3 secoli il Palatino, cambiò completamente
volto e divenne un’unica reggia. L’imperatore Domiziano
Il termine palazzo (luogo del potere) e palazzina, derivano fece innalzare una reggia suntuosa. Forse era un
da Palatino, infatti questo colle ospitava le dimore della maneggio privato dell’imperatore o forse un’arena per i
gente che contava fino ad arrivare alle famiglie patrizie e gladiatori, dove l’imperatore poteva assistere a dei
ai senatori. Qui avevano case suntuose con affreschi e combattimenti privati.
colonnati.
Da una parte abbiamo la domus Flavia, serviva per gli
Qui vissero i più importanti personaggi di Roma, da
eventi ufficiali e che fu palazzo imperiale per
300 anni.

Di fronte c’era il Circo massimo.

Circo
Massimo
Ci troviamo di fronte alla più grande pista di
bighe di tutti i tempi. Per un romano ciò che
accadeva qui era molto più esaltante del
colosseo.

Secondo una leggenda è proprio qui che


avvenne il ratto delle sabine, le gare erano state
organizzate apposta da Romolo per distrarre gli
uomini sabini.

Poteva contenere tra i 150,000 e i 350 000


spettatori. Al centro c’era una lunga struttura
chiamata ‘spina’, con marmi, statue di divinità,
piccoli templi e persino 2 obelischi portati
dall’Egitto.

La gente veniva prima dell’alba per prendere i


posti buoni. L’entrata era gratis, ma c’erano dei settori Il via viene dato dall’imperatore stesso che srotola un
riservati ai VIP. Sotto le arcate del circo massimo c’erano panno bianco.
delle botteghe. Secondo Ovidio dato che non c’era la
separazione tra uomini e donne sugli spalti, era un luogo Nel corpetto i gareggiatori portano con sè un cortello, in
per conoscere e corteggiare le ragazze. caso debbano tagliare le briglie quando cascano dalla
biga.
Poi c’erano capannelli di scommesse. Poi maghi che in
cambio di soldi prevedevano il vincitore. In caso di gravi incidenti nessuno interrompe la gara, gli
addetti entrano in pista e devono sbrigarsi perchè
L’ultimo anello delle tribune era in legno, così si spiegano i nessuno rallenta.
frequenti crolli e le migliaia di morti.
Come ogni manifestazione sportiva, anche la corsa in biga
Di fronte alla fine sedeva l’imperatore. aveva i suoi campioni, uno dei quali vinse circa 1000 gare,
arrivando a guadagnare 36 milioni di sesterzi.
Le gare duravano l’intera giornata, fino a 24 gare al giorno.
I due obelischi che erano stati esposti nel circo massimo,
N o n s i s v o l g ev a n o s o l a m e n t e g a re m a a n c h e furono poi spostati uno a San Giovanni e uno a Piazza del
rappresentazioni teatrali, cacce e danze. Popolo.

I concorrenti dovevano percorrere 7 giri del circo per un


totale di 5 km. L’arena non è visibile perchè si trova ancora
nascosta a metri di profondità.

Per contare i giri si faceva uso di 7 delfini riempiti d’acqua


che venivano rovesciati a ogni giro o delle uova d’orate che
venivano fatte cadere in una vasca.

All’interno del circo c’erano fino a 12 carri, si gareggiava


per squadre.
Bocca della
Nel medioevo si fa strada la leggenda che fu Virgilio mago
a costruire la Bocca della Verità, ad uso dei mariti e delle
mogli che avessero dubitato della fedeltà del coniuge.

verità
La Bocca della Verità è un antico mascherone in marmo

Rappresenta un volto maschile barbato nel quale occhi,


naso e bocca sono forati e cavi. Il volto è stato interpretato
nel tempo come raffigurazione di vari soggetti: Giove
Ammone, il dio Oceano, un oracolo o un fauno.

Anche le sue funzioni sono incerte: fontana o tombino di


impluvium. Quel che è certo, invece, è che il mascherone
gode di fama antica e leggendaria: si presume sia questo
l'oggetto menzionato nell'XI secolo nei primi Mirabilia
Urbis Romae[1] (una guida medievale per pellegrini), dove
alla Bocca viene attribuito il potere di pronunciare oracoli.

Un testo tedesco racconta un mito avverso all'imperatore


restauratore del paganesimo: descrive dettagliatamente
come, da dietro quella bocca, il diavolo - qualifi- catosi
come Mercurio (non a caso protettore dei commerci e
anche degli imbrogli) - trattenesse lungamente la mano di
Giuliano (che aveva truffato una donna), promettendogli
infine riscatto dalla figuraccia e grandi fortune se avesse
rimesso in auge le divinità pagane.
GIORNO 2

San Qualche anno dopo si costruì una grande sala sulla casa
che, quando terminò la persecuzione cristiana nel 313

Clemente
d.C., divenne una basilica.

La Chiesa soffrì grandi danni nei saccheggi dei normanni


del 1084, per i quali fu abbandonata e sepolta cinque
metri sotto il livello della strada. Sullo stesso terreno si
costruì  una nuova chiesa per ordine di Papa Pasquale II,
Forse proprio sotto San C. aveva sede la zecca dello stato, terminata  nel 1108, che è la stessa che oggi  possiamo
si coniavano cioè tutte quelle monete che poi sarebbero vedere.
state distribuite nelle province dell’impero.

La basilica risale al IV secolo d.C, sopra gli edifici romani


viene costruita una chiesa che si trasforma in basilica.

Nel pavimento possiamo osservare mosaici provenienti da


tutto l’impero.

Al di sopra sorge la nuova basilica, dove possiamo


osservare 7 secoli di aggiunte artistiche.

Nel II secolo d.C., i terreni su cui oggi si trova la Chiesa


erano occupati da una casa romana, proprietà di Tito
Flavio Clemente, uno dei primi senatori romani che si
convertirono al Cristianesimo. La casa era utilizzata per
realizzare riunioni segrete, dato che all’epoca la religione
cristiana era proibita.

Successivamente, si costruì qui un piccolo tempio


dedicato a Mitra (Dio del sole di origine persiana), edificio
che fu utilizzato per realizzare dei rituali d’iniziazione.

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