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Verdi di Milano
Dipartimento di Musica con Nuove Tecnologie
Scuola di Musica Elettronica
Acustica e psicoacustica
Bibliografia:
Leo Beranek, Concert Halls and Opera Houses: music, acoustics, and architecture, 2004 -2nd ed. rev. ed. of: Concert and
opera halls, 1996.
Architectural Acoustics by Marshall Long - Edited by Moises Levy and Richard Stern – Elsevier Academic Press
Cingolani S., Spagnolo R. - Acustica Musicale e Architettonica - Ed. Utet Università
http://www.concerthalls.org
Niels Werner Adelman-Larsen, Rock and Pop Venues Acoustic and Architectural Design, Springer
Handbook Springer of Acoustics - Thomas D. Rossing (Ed.)
Master Handbook of Acoustics - F. Alton Everest, Ken C. Pohlmann, Fifth Edition Mc Graw Hill
Acoustic Absorbers and Diffusers - Theory, design and application, Second edition, Trevor J. Cox and Peter D’Antonio, by
Taylor & Francis
Recording Studio Design, Second Edition, Philip Newell, Focal Press
Room Acoustics - Fifth Edition, Heinrich Kuttruff, Spon Press
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Acustica degli ambienti
Ogni sala da concerti ha la sua acustica caratteristica. Ogni amante della musica naturalmente
sente l’effetto del design acustico di una sala, spesso senza rendersi conto della sua importanza –
a meno che lui o lei abbia avuto esperienze d’ascolto in molti luoghi diversi. Di conseguenza, il
tentativo di determinare quale singola caratteristica acustica preferisca il singolo ascoltatore
sollecita il ricordo del concerto che gli/le ha dato le sensazioni più piacevoli. A contribuire a
quella sensazione di piacere contribuiscono un certo numero di cause – la composizione, il
direttore, l’orchestra - e la sala deve eccellere al fine di produrre un’esperienza d’ascolto
memorabile.
Per il musicista professionista, o per il direttore, il performer o il tecnico, è di importanza vitale
poter distinguere tra questi ingredienti e poter comprendere qual è il contributo di ciascuno alla
totalità.
Every concert hall and opera house has its own distinct acoustics. Any music lover, of course,
feels the effect of a hall’s acoustical design, often without realizing its importance—unless he or
she has made a practice of listening to music in many different venues. Consequently, an
attempt to determine which acoustical qualities concertgoers prefer usually elicits recollections
about the particular concerts that gave a listener the deepest pleasure. For that individual, a
number of elements come together to create that pleasure—the composition, the conductor, the
orchestra, and the hall must in combination be excellent to produce a memorable listening
experience. For the music professional, however, whether a conductor, a performer, or an
acoustical engineer, it is vital to distinguish among these ingredients and to understand what
each contributes to the totality.
Leo Beranek, Concert Halls and Opera Houses: music, acoustics, and architecture, 2004 -2nd ed. rev. ed. of: Concert and
opera halls, 1996. !3
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Acustica degli ambienti
caratteristiche di un buon ambiente di ascolto live
1. Il pubblico deve sentirsi avvolto dal suono. Questo implica una forte riflessione laterale,
che porta ad una buona quantità di energia acustica laterale.
4. Il suono deve avere volume adeguato, distribuito in maniera più possibile uniforme
nello spazio.
5. La banda di frequenze supportate deve essere la più ampia possibile, e il più possibile
priva di colorazioni ed attenuazioni.
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Acustica degli ambienti
ter minologia comune in acustica, architettura, musica
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Acustica degli ambienti
ter minologia comune in acustica, architettura, musica
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Acustica degli ambienti
ter minologia comune in acustica, architettura, musica
Negli anni sono stati fatti numerosi studi per correlare gli attributi soggettivi del suono con
le misure oggettive, allo scopo di cercare dei modelli matematici di predizione del
comportamento acustico di una sala.
Beranek (1962) propose otto fattori oggettivi con le relative correlazioni con i giudizi
soggettivi, assegnando un peso all’importanza di ciascuno:
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Acustica degli ambienti
ter minologia comune in acustica, architettura, musica
Gli studi successivi, cercando maggiore ripetibilità e controllo dei parametri del test,
effettuandoli in studio per mezzo di cuffie, o in camera anecoica, con array tridimensionali
di diffusori acustici.
Ai suoni, proposti a coppie, viene chiesto di indicare quello la cui sonorità risulta migliore.
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Acustica degli ambienti
attributi acustici
Ando (1985) pubblicò uno studio effettuato in camera anecoica, utilizzando un array sferico
di diffusori.
I brani utilizzati per il test erano: Royal Pavanne di Gibbons; e la Sinfonetta, Op. 48, III
movimento di Malcom Arnold.
I risultati furono quattro variabili indipendenti:
loudness, (G)
reverberation, (T60, T30, T20, T10,EDT)
envelopment,
clarity, (C80, C50, )
Beranek nel suo studio fondamentale Concert Halls and Opera Houses considera i seguenti
indicatori:
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Acustica degli ambienti
attributi acustici (Beranek, 1996)
I valori ritenuti ottimali sono:
Per il IACC non vi è un valore ottimale, ma valori piccoli sono preferiti a valori grandi.
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Acustica degli ambienti
caratteristiche di un buon ambiente di ascolto live
Investigation of the Factors Most Important for Determining the Acoustic Quality of Concert Halls - Y. J. Choi and F. R.
Fricke !13
Acustica degli ambienti – guadagno acustico
G
dove:
Acustica degli ambienti – guadagno acustico
G
Es.:
G in generale varia con la frequenza per cui viene sovente utilizzato Gmid, dato dalla media
di G nelle bande a media frequenza ovvero 500 e 1000 Hz.
⎛ RT ⎞
G = 10 log ⎜ mid ⎟ + 44, 4
⎝ V ⎠
obasso assorbimento
oprime riflessioni presenti, specialmente quelle in direzione laterale
odistanza ravvicinata tra palco e pubblico
Il fattore che influenza maggiormente il guadagno G è l’assorbimento della sala, dato dalla
costante
Sα = α1S1 +α 2 S2 +... +α nSn
misurata in Sabin.
La sensibilità mostrata per il guadagno G è molto alta: il jnd ha mostrato valori, secondo
diverse fonti, da 1/4 db a 1 db.
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Acustica degli ambienti – guadagno acustico
G
da: “Comparisons between Computer Simulations of Room Acoustical Parameters and Those
Measured in Concert Halls”, Hiroyoshi SHIOKAWA and Jens Holger RINDEL, 2007
Beranek propone un metodo grafico basato sul seguente diagramma per determinare il
volume della sala:
Egli assume che l’assorbimento in una sala sia dovuto per il 75% dal pubblico e
dall’orchestra e che il coefficiente nelle medie frequenze sia 0,85. L’area di assorbimento è
data dall’area effettiva di orchestra e pubblico per un fattore di 1,1 per valutare le superfici
laterali. Da queste premesse la formula approssimata è:
Nelle sale piccole è necessario un alto rapporto V/ST per controllare la loudness, mentre
per sale grandi sono preferibili valori bassi di V/ST per gestire meglio l’energia acustica
necessaria ad alimentare la sala.
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Acustica degli ambienti – guadagno acustico
G
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Acustica degli ambienti – guadagno acustico
G
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Acustica degli ambienti - riverberazione
La caratteristica percettiva associata
alla riverberazione è la vivezza.
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Acustica degli ambienti - riverberazione
(Leo Beranek, Concert Halls and Opera Houses: music, acoustics, and architecture, 2004 -2nd ed. rev. ed. of: Concert
and opera halls, 1996)
Questi valori si estendono in alcuni casi come il Teatro Colon in Buenos Aires fino a 1,7 s.
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Acustica degli ambienti - riverberazione
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Acustica degli ambienti - riverberazione
da: “Comparisons between Computer Simulations of Room Acoustical Parameters and Those
Measured in Concert Halls”, Hiroyoshi SHIOKAWA and Jens Holger RINDEL, 2007
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Acustica degli ambienti - riverberazione
I suoni seguenti sono realizzati mediante simulazione di una stessa stanza alla quale sono
stati cambiati i materiali. I tempi più lunghi sono relativi alle pareti rivestite di carta
plastificata, le sedie di legno e il pavimento di cemento.
Il riverbero più corto ha tende in cotone sulle pareti, cuscini pesanti sulle sedie e pannelli
assorbenti sul soffitto.
I files sono relativi al quartetto n. 12 di Dvorak e a del parlato.
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Acustica degli ambienti - riverberazione
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Acustica degli ambienti - riverberazione
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Acustica degli ambienti - riverberazione
da: Leo Beranek, Concert Halls and Opera Houses: music, acoustics, and architecture, 2004 -2nd ed. rev. ed. of: Concert and
opera halls, 1996. !33
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Acustica degli ambienti - riverberazione
da: Leo Beranek, Concert Halls and Opera Houses: music, acoustics, and architecture, 2004 -2nd ed. rev. ed. of: Concert and
opera halls, 1996. !34
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Acustica degli ambienti - riverberazione
da: Leo Beranek, Concert Halls and Opera Houses: music, acoustics, and architecture, 2004 -2nd ed. rev. ed. of: Concert and
opera halls, 1996. !35
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Acustica
degli
ambienti
Il bilanciamento tra warmth e brilliance viene quantificato con il parametro Bass Ratio BR,
che è il rapporto tra i tempi di riverberazione a basse frequenze e medie frequenze:
RT125 Hz + RT250 Hz
BR =
RT500 Hz + RT1kHz
1,10 ≤ BR ≤ 1,45
BR = 0.44
BR = 1.26
BR = 1.30
BR = 2.81
da: Leo Beranek, Concert Halls and Opera Houses: music, acoustics, and architecture, 2004 -2nd ed. rev. ed. of: Concert and
opera halls, 1996.
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Acustica degli ambienti - warmth and bass
ratio
da: “Comparisons between Computer Simulations of Room Acoustical Parameters and Those
Measured in Concert Halls”, Hiroyoshi SHIOKAWA and Jens Holger RINDEL, 2007
L’initial delay time (IDT) è la differenza in millisecondi tra il tempo di arrivo del suono
diretto e della prima riflessione, al centro dell’area di ascolto.
Pattern di riflessioni: trascorso l’ITD le riflessioni dalle pareti, dal soffitto, dal palco e dalle
altre superfici riflettenti arrivano in rapida successione (Beranek, 2003)
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Acustica degli ambienti – intimacy
Nel lavoro del 1962 Beranek considera l’Intimacy il fattore più importante nella qualità di
una sala da concerto, considerando come ottimali valori inferiori a 20 ms e riducendo la
qualità fino 70 ms.
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Acustica degli ambienti – intimacy
Nella revisione del 1996, l’importanza dell’intimacy viene ridotta a 10 punti, e le soglie
dell’ITD sono:
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Acustica degli ambienti – intimacy
Il parametro acustico correlato all’Intimacy è l’initial time-delay gap (ITDG), dato dalla
differenza temporale tra l’istante di arrivo del suono diretto e l’istante di arrivo della
prima riflessione ad una data posizione. E’ consuetudine tracciare le mappature
riferendosi al valore a centro sala.
Ovviamente le sale piccole con migliore Intimacy hanno ITDG bassi. In generale le
sale migliori hanno valori di ITDG compresi tra 12 e 25 ms.
Per modificare l’ITDG, vengono progettati dei pannelli riflettenti posti in modo da
variare la distanza percorsa dalle prime riflessioni.
Siccome di solito le prime riflessioni arrivano da una parete laterale e dalla balconata, per
un valore contenuto di ITG la sala deve essere stretta e avere le pareti laterali strette.
In una sala “a ventaglio” le prime riflessioni sono dirette verso gli angoli posteriori. In
questo caso un ascoltatore al centro della sala molto probabilmente percepirà come prime
riflessioni quelle provenienti dal soffitto.
Questo implica un valore di ITDG superiore a 30 ms, che può essere ridotto nella zona dei
20 ms applicando dei pannelli riflettenti laterali, diretti verso il centro della sala.
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Acustica degli ambienti – intimacy
Gli ascolti che seguono sono realizzati tramite il software ODEON, simulando quattro
diverse posizioni di ascolto nella Concertgebouw di Amsterdam.
ITDG = 6 msec
ITDG = 20 msec
ITDG = 34 msec
ITDG = 47 msec
Rappresenta il rapporto tra l’energia che arriva entro i primi 80 ms e l’energia che
arriva a partire dagli 80 ms in poi. In pratica è il rapporto tra l’energia dovuta alle
prime riflessioni che contribuiscono all’effetto Haas, e la parte rimanente. E’ un indice
che si riferisce in particolare alla musica, nella quale il tempo di integrazione è più
elevato. Identifica la capacità di percepire diverse note in successione, ed è legato
alle sensazioni descritte come chiarezza e trasparenza. Influenza anche la
localizzazione della sorgente e la definizione del suono.
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Acustica degli ambienti – chiarezza
Ci sono pareri diversi sui valori ottimali di questo parametro. I valori più comuni sono:
Rappresenta il rapporto tra l’energia che arriva entro i primi 50 ms e l’energia che
arriva a partire dagli
€50 ms in poi.
Valori accettati:
C80(3) = 4.67 dB
C80(3) = -1.33 dB
C80(3) = -12.5 dB
La distinzione tra ASW e LE è nei tempi di arrivo delle onde riflesse lateralmente: le prime
riflessioni influenzano la ASW mentre le late reflections influenzano il LE.
Tra le grandezze proposte per descrivere questi fattori percettivi abbiamo la Lateral Energy
Fraction (LF), la quale è il rapporto tra l’energia sonora che arriva lateralmente e l’energia
incidente da tutte le direzioni. L’intensità delle riflessioni laterali può essere misurata
direttamente tramite un microfono a figura ad otto, paragonando la sua risposta a quella di
un omnidirezionale. Entrambi i segnali vengono integrati su 80 ms; nel segnale direzionale
l’integrazione inizia a t=0,005 s per escludere il suono diretto.
Valori ottimali:
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Acustica degli ambienti – parametri spaziali
La Late Lateral Energy viene definita come:
Valori ottimali:
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Acustica degli ambienti – parametri spaziali
LF(E3) = 0.253
da: “Comparisons between Computer Simulations of Room Acoustical Parameters and Those
Measured in Concert Halls”, Hiroyoshi SHIOKAWA and Jens Holger RINDEL, 2007
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Acustica degli ambienti – parametri spaziali
Un altro parametro che descrive le percezioni legate allo spazio è l’IACC.
L’IACC è il coefficiente di cross-correlazione tra i canali destro e sinistro rilevati da una testa
artificiale. Descrive il grado di similarità dei due segnali: più sono dissimili, più è forte la
percezione di spazialità. E’ basato sulla definizione matematica della frazione di cross-
correlazione:
L’intervallo di integrazione è tra t1 (tempo di arrivo del suono diretto) e t2, scelto
arbitrariamente a seconda dell’interesse. Al fine di ottenere un indice che cresce con la
qualità percepita si definisce il binaural quality index BQI:
Valori ottimali:
La sensazione di spazialità si correla bene con alti valori di LF e bassi valori di IACC.
LFE4 (frazione laterale mediata in quattro bande di ottava a media frequenza) assume valori
attorno a 0,2 per le sale più apprezzate.
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Acustica degli ambienti – parametri spaziali
Il SDI (Sound Diffusivity Index) è un indicatore della diffusività della sala. Haan and Fricke
(1993) hanno sviluppato un criterio visuale per determinare le caratteristiche di diffusione
basandosi su di un sopralluogo o su fotografie o disegni.
High Diffusivity
Superfici con irregolarità di varie dimensioni e profondità nel soffitto e nelle pareti laterali.
Alternativamente, trattamenti decorativi ornamentali con superfici shallow recesses (sulla
parte superiore delle pareti non superiori ai 5 cm). Assenza di assorbimento, come nella
categoria High.
Esempi:
Christchurch Town Hall (relatively smooth sound reflecting panels, smooth balcony fronts,
regularly spaced slats on side walls)
London Royal Festival Hall (relatively smooth sidewalls)
Stuttgart, Liederhalle (relatively smooth side walls)
Toronto (relatively smooth sidewalls before renovations)
Low Diffusivity
Esempi:
Successivamente si calcola la media pesata dai coefficienti delle superfici che compongono
la sala. Per esempio se un soffitto di area 3200 m2 ha una parte di 1000 m2 liscia e il
rimanente realizzato a cassettoni la sua media pesata sarà:
2
0 ⋅1000 +1⋅ 2200 = 2200m
Uguale procedimento viene fatto per le superfici laterali. Il SDI viene fatto dividendo la
media media pesatae pareti
dai coefficienti
laterali con ladelle superfici laterali e del soffitto
SDIpesata
= di soffitto superficie considerata:
area delle superfici laterali e del soffitto
Esempi:
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Acustica degli ambienti – parametri spaziali
IACC è anche correlato alla LF come si deduce dal grafico seguente, di conseguenza essi
possono essere dedotti l’uno dall’altro.
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