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ESTRATTO
da
FIRENZE
O L S C H K I E D I TO R E
2016
LA PAROLA DEL PASSATO · RIVISTA DI STUDI ANTICHI
Fondata da
GIOVANNI PUGLIESE CARRATELLI e GAETANO MACCHIAROLI
Direzione: Pia de Fidio (responsabile)
Valeria Gigante Lanzara - Antonio Rigo
sinagoghe nel Mediterraneo antico, cfr. anche Feldman 1996 e Rutgers 1996 (nel
138 FRANCESCO PIO FERRERI
contesto della Diaspora); Levine 2005, pp. 381-411; Hachlili 2013, p. 5 e passim, con
bibliografia di riferimento.
3 Sulla città in età tardoantica e bizantina, oltre a Foss 1976, cfr. di recente
quarie almeno a partire dal XVIII secolo: cfr. Yegül 1986, pp. 2-4.
SPAZI PUBBLICI E ‘COABITAZIONE’ CULTURALE IN ASIA MINORE 139
Fig. 1 - Pianta topografica dell’antica Sardi (da Love for Lydia 2008, tav. 12).
cessive rifazioni che abbracciano ancora gli ultimi secoli dell’evo antico.
Nel suo sviluppo più avanzato, l’edificio rappresenta uno degli esiti più
magniloquenti di una nuova soluzione architettonica largamente atte-
stata nell’Oriente romano sin dalla prima età imperiale, che si traduce in
un’ipertrofica monumentalizzazione di impianti ginnasiali di tradizione
ellenistica affiancati da complessi termali.6 In particolare, l’impianto sar-
diano trova il suo confronto planimetrico più cogente nelle terme-gin-
nasio di Vedio Antonino a Efeso, erette intorno alla metà del II sec. d.C.7
Sardi disponeva di un ginnasio già dal III sec. a.C., come apprendiamo dal testo di
due lettere indirizzate da Antioco III al popolo dei Sardiani e da un passo di Polibio
(31.6): l’attuale esiguità di dati archeologici relativi allo sviluppo urbanistico di età
ellenistica rendono incerta l’ubicazione di questo impianto più antico, nonostante
l’ipotesi di localizzarlo in un’area compresa tra il teatro e lo stadio, nel settore orien-
tale della città. Cfr. Gauthier 1989, pp. 36-39.
7 Sul monumento efesino si vedano Steskal – La Torre 2008.
140 FRANCESCO PIO FERRERI
11 SEG 36, 1094; Yegül 1986, pp. 48, 170 n. 3, figg. 116-119; Barresi 2003,
pp. 454-457.
12 Si segnalano, in particolare, i capitelli figurati che coronavano il primo or-
dine del colonnato di ingresso, con protomi di divinità e figure mitologiche in cui
prevale la tematica dionisiaca, ricorrente anche nei lacunosi e sporadici documenti
statuari provenienti dalla stessa Marble Court e dalle circostanti terme: cfr. Hanf-
mann – Ramage 1978, pp. 140-145, figg. 351-365; Yegül 1983, p. 155; Yegül 1986,
pp. 47, 63-64.
13 Yegül 1982.
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Fig. 2 - Sardi, planimetria delle terme-ginnasio (da Yegül 1986, fig. 7).
142 FRANCESCO PIO FERRERI
Fig. 3 - Sardi, terme-ginnasio. L’elevato della Marble Court (da Love for Lydia 2008,
202, fig. 21).
19 Cfr. Pedley 1972, pp. 75-76, n. 275; Kraabel 1983, p. 179; Trebilco 1991,
cat. n. 53.
21 Sulla questione, oltre a Kraabel 1971, si vedano più di recente: Aasgaard
2005; Hammer – Murray 2005, pp. 190-193; Levine 2012, p. 308; Moga 2012.
22 IEph 3822; Trebilco 1991, p. 177; Ameling 2004, pp. 199-201, n. 47.
23 Seager 1983, pp. 168-169, figg. 206-207, p. 253; Hachlili 1998, pp. 60-62;
24 Seager 1972, p. 433; Seager 1983, p. 169, nota 5; Kroll 2001, pp. 38-40, cat.
nn. 53-62, figg. 55-64; Ameling 2004, pp. 279-284, cat. nn. 119-128.
25 Seager 1983, p. 169, fig. 251; Mitten – Scorziello 2008, pp. 139-140, figg. 4-7.
26 Seager 1983, p. 169, figg. 251, 254; Hachlili 1998, pp. 218-219, fig. IV-9;
Scheibelreiter 2011, pp. 369-372, figg. 553-556, 576-580 (tra il 360 e il 380 d.C.). Sulle
epigrafi che corredavano i pannelli musivi con i nomi dei dedicanti, cfr. Robert 1964,
pp. 38-47; Kroll 2001, pp. 19-22, cat. nn. 8-11, figg. 11-14; Ameling 2004, pp. 241-248,
cat. nn. 67-71.
146 FRANCESCO PIO FERRERI
27 Rautman 2010 (che data al V secolo le lastre con la figura di Daniele tra i leo
ni); Levine 2012, p. 304, fig. 108. Sulle iscrizioni dei donatori: Kroll 2001, pp. 36-37,
cat. nn. 44-47, figg. 46-49; Ameling 2004, pp. 274-277, cat. nn. 110-113.
28 Seager 1983, pp. 169-171; Hachlili 1998, pp. 62-63; Levine 2012, pp. 298-301.
29 Hanfmann – Majewski 1967, pp. 32-46; Hachlili 1998, pp. 220-231, figg.
2001, pp. 15-16, cat. n. 1, fig. 5; Ameling 2004, pp. 232-233, cat. n. 60; Rautman 2010,
p. 55; Scheibelreiter 2011, pp. 368-369, figg. 560-561. La stesura del mosaico, dono
dei fratelli Phlabios Stratoneikianos e Phlabios Symphoros (SEG 51.1626), ha come
terminus post quem il 321-324, fornito dal rinvenimento di una moneta di Licinio I ne-
gli strati di preparazione; anche l’onomastica dei dedicanti rimanda del resto all’età
costantiniana.
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Fig. 5 - Sardi, sinagoga. Planimetria della Main Hall, con ricostruzione dei mosai-
ci pavimentali (© Archaeological Exploration of Sardis/President and Fellows
of Harvard College).
32 Seager 1983, p. 169, figg. 266, 274; Rutgers 1996, pp. 88-89, fig. 4.20; Hachlili
1998, pp. 70-71, fig. II-30; Fine 2010, p. 127, fig. 47; Levine 2005, pp. 263-264, fig. 47;
Levine 2012, p. 298, fig. 104.
33 Hanfmann – Majewski 1967, pp. 46-50; Seager 1983, p. 170, figg. 262, 264-
265; Rutgers 1996, p. 78, tav. 14; Levine 2012, pp. 299-300, fig. 106.
34 Robert 1964, pp. 47-56; Kroll 2001, pp. 11-11, 22-37, cat. nn. 13-47; Ameling
Fig. 6 - Sardi, sinagoga. Main Hall, edicole colonnate ai lati della porta d’ingres-
so (© Archaeological Exploration of Sardis/President and Fellows of Harvard
College).
pp. 486-487; Seager 1983, pp. 169-170, figg. 256-257; Kraabel 1983, pp. 189-190 (che
destina la trapeza alla lettura della Torah); Feldman 1996, pp. 52-53, fig. 3.3; Hachlili
1998, pp. 82-83, fig. II-36; Mitten – Scorziello 2008, pp. 142-144, figg. 14-16; Levine
2005, pp. 263-265, fig. 48; Levine 2012, p. 300, fig. 107.
36 Hanfmann – Ramage 1978, pp. 63-65, cat. n. 25, figg. 92-101 (450-350 a.C.);
Kraabel 1979, p. 486; Seager 1983, p. 170, figg. 256, 258; Kraabel 1983, pp. 184,
190; Hachlili 1998, pp. 83-84; Mitten – Scorziello 2008, p. 145, figg. 18-19; Levine
2012, p. 304. Al Metroon di età ellenistica, presumibilmente distrutto dal rovinoso
sisma del 17 d.C., si possono riferire numerosi frammenti scultorei e architettonici
riutilizzati nella sinagoga, perlopiù come materiali edilizi (Mitten – Scorziello
2008, passim), tra cui alcuni pilastri che recano incisi i testi delle lettere di Antioco
III e Laodice al popolo dei Sardiani (Gauthier 1989). Non si può escludere che il
reimpiego, funzionale o ideologico, di numerosi spolia nella struttura della sina-
goga abbia conosciuto un incremento a partire dalla fine del IV sec. d.C., con la
SPAZI PUBBLICI E ‘COABITAZIONE’ CULTURALE IN ASIA MINORE 149
Fig. 7 - Sardi, sinagoga. Area absidale della Main Hall, con trapeza e coppie di
leoni in marmo (© Archaeological Exploration of Sardis/President and Fellows
of Harvard College).
legislazione teodosiana contro i culti pagani (cfr. Magness 2005, p. 459; Mitten –
Scorziello 2008, p. 142).
37 Seager 1972, p. 426; Seager 1983, p. 170, fig. 253; Kraabel 1983, p. 189; Ha-
chlili 2013, p. 191. Controversa l’interpretazione della struttura come bimah, la piat-
taforma rialzata destinata alla lettura della Scritture.
38 SEG 51.1629; Seager 1983, p. 170, fig. 267; Kraabel 1983, pp. 183-184, 189; Tre-
bilco 1991, pp. 42, 50; Kroll 2001, pp. 17-18, cat. n. 4, fig. 8; Ameling 2004, pp. 236-239,
cat. n. 63; Levine 2005, p. 265; Scheibelreiter 2011, p. 366, figg. 557, 570-572.
150 FRANCESCO PIO FERRERI
39 Magness 2005. Contro l’ipotesi della studiosa statunitense si sono pronun-
ciati Rautman 2011, pp. 16-17, e Levine 2012, pp. 311-314, con puntuali e persuasive
argomentazioni.
40 Cfr. Donceel-Voûte 1984. L’analisi formale dell’ensemble musivo restituito
dal monumento sardiano riconduce in gran parte al IV-V sec. d.C., a eccezione di
alcune rifazioni riferibili al VI secolo: cfr. Scheibelreiter 2011, pp. 362-372.
41 Hachlili 1998, pp. 221, 223, fig. IV-12 («bay 2»); Id., pp. 225, 229, fig. IV-17 («bay
7»); Scheibelreiter 2011, pp. 364-365, figg. 562-564 («Joch 2»), 367-368 («Joch 7»).
42 Scheibelreiter 2011, pp. 250-252, fig. 190. Ulteriori raffronti tra i mosaici
44 Kroll 2001, pp. 15, 33, 38-39, cat. n. 53, fig. 55; Ameling 2004, pp. 279-280,
cat. n. 119.
SPAZI PUBBLICI E ‘COABITAZIONE’ CULTURALE IN ASIA MINORE 151
51 Con questo nome si indica il ramo di palma esibito dai giudei in occasio-
ne della festa dei Tabernacoli: cfr. Goodenough 1954, pp. 99-144; Hachlili 1998,
pp. 349-351; Hachlili 2013, pp. 325-327.
52 Si tratta del corno d’ariete impiegato come tromba durante alcune ricorren-
ze religiose, come lo Yom Kippur: cfr. Goodenough 1954, pp. 167-194; Hachlili
1998, pp. 351-352; Hachlili 2013, p. 328.
53 Shiloh 1968; Seager 1983, pp. 170-171, fig. 250; Feldman 1996, p. 52, fig. 3.2;
Fine – Rutgers 1996, pp. 12, 17, fig. 5; Hachlili 2001, pp. 78-79, 358 (D4.1), fig. II-
22f, tav. II-43.
152 FRANCESCO PIO FERRERI
54 Seager 1983, pp. 166, 170-171, 175-176, figg. 250, 273, 277; Hachlili 2001,
pp. 79, 356, 358, 360, 438 (D2.2-3, D6.2-3, D11.2, D12.2); Kroll 2001, pp. 45-47, cat.
nn. 72, 76, figg. 74, 78; Levine 2012, pp. 306-307.
55 Seager 1983, pp. 171, 176, fig. 268; Kraabel 1983, p. 190; Feldman 1996, p. 52,
tav. 10; Kroll 2001, p. 44, cat. n. 69, fig. 71; Ameling 2004, pp. 290-291, cat. n. 135;
Hachlili 2001, pp. 54, 56-57, 133, 151, 161, 179, 182, 185, 252, 356 (D2.1), fig. II-12,
tav. II-7; Hachlili 2013, pp. 301-303, 306-307, fig. VI-18.
56 Seager 1983, pp. 170-171, fig. 269; Cross 2002; Ameling 2004, pp. 271-274,
fig. 3.13; Rutgers 1996, p. 89; Kroll 2001, pp. 40-41, cat. n. 63, fig. 65; Ameling 2004,
pp. 285-286, cat. n. 129; Levine 2005, p. 265; Fine 2010, p. 127; Hachlili 2013, p. 199.
58 SEG 51.1673ter; Kraabel 1983, p. 189; Trebilco 1991, p. 51; Kroll 2001,
pp. 41-42, cat. n. 65, fig. 67; Ameling 2004, pp. 286-287, cat. n. 131.
59 Kroll 2001, pp. 7-8.
63 SEG 39, p. 663; Panayotov 2004, pp. 42-50; Levine 2005, pp. 269-270.
64 Robert 1964, pp. 48-52; Kroll 2001, pp. 30-31, cat. n. 29, fig. 31; Ameling
2004, pp. 261-263, cat. n. 90.
154 FRANCESCO PIO FERRERI
fig. 10; Ameling 2004, p. 241, cat. n. 66); un Aurelios Symeonios, buleuta sardiano,
testimoniato da una lastra frammentaria rinvenuta nell’aula basilicale (Kroll 2001,
pp. 42-43, cat. n. 67, fig. 69; Ameling 2004, p. 289, cat. n. 133); e un Aurelios Eulogios,
che dedicò uno dei mosaici pavimentali della grande aula (Robert 1964, p. 39; Kroll
2001, p. 20, cat. n. 9, fig. 12; Ameling 2004, pp. 243-244, cat. n. 68).
69 Cfr. Kroll 2001, pp. 27-28, 35, 37, cat. nn. 22-23, 39, 48, figg. 24-25, 41, 50;
Ameling 2004, pp. 256-257, 269, 277, cat. nn. 83-84, 100, 114.
70 Cfr. Kraabel 1983, p. 184; Kroll 2001, pp. 8-9.
71 Robert 1964, pp. 45-47; Kroll 2001, pp. 20-21, cat. n. 10, fig. 13; Ameling
75 Kroll 2001, pp. 20, 27, 39, 42, cat. nn. 8, 9, 22, 57, 59, 66, figg. 11-12, 24, 59,
61, 68; Ameling 2004, pp. 241-245, 256-257, 281-283, 287-288, cat. nn. 67-68, 83, 123,
125, 132.
76 SEG 51.1673quater; Kroll 2001, p. 42, cat. n. 66, fig. 68; Ameling 2004,
79 Cfr. Robert 1964, pp. 41-45; Kraabel 1981; Kroll 2001, pp. 9-10.
80 Kroll 2001, pp. 10, 16-17, 23-25, 28-29, 31, 34, 42-43, cat. nn. 3, 13, 16-17,
156 FRANCESCO PIO FERRERI
24-26, 31, 37, 67; Ameling 2004, pp. 234-235, 249-250, 252-254, 258-260, 263-264, 268,
289, cat. nn. 62, 72, 77-78, 85-87, 92, 98, 133.
81 Dig. 50.2.3.3.
83 Kroll 2001, pp. 18-19, cat. n. 5, fig. 9; Ameling 2004, pp. 239-240, cat. n. 64;
85 Kroll 2001, p. 44, cat. n. 70, fig. 72; Ameling 2004, pp. 291-292, cat. n. 136.
92 Yegül 1986, pp. 4, 11-12, 18, 20-22, 25, 27, 30-33, 41, 77-78, 90-97, 142, figg. 45,
49, 53, 243, 268, 272, 276, 281. Da ultima Scheibelreiter 2011, pp. 372-378, figg. 581-
587.
158 FRANCESCO PIO FERRERI
Cfr. Yegül 1986, p. 142, nota 31; Scheibelreiter 2011, p. 377. La presenza a
93
Sardi di comuni maestranze operanti in diversi monumenti della città e per diverse
tipologie di committenza è corroborata dal confronto con i mosaici pavimentali
che ornavano i due piccoli complessi ecclesiali sorti in età tardoantica lungo il corso
del Pattolo (chiese EA ed E), al di fuori del perimetro murario: cfr. Buchwald 2015,
pp. 23, 43.
94 SEG 36.1098; Yegül 1986, pp. 69-70, 146, 171, n. 7, fig. 205.
98 Yegül 1986, pp. 45, 50-52, 129-130, 141-142, 152, figg. 106, 125-126. Il rin-
100 Cfr. tra gli altri Cottica 2004 (sectilia pavimentali dalle domus dell’insula 104
101 Hanfmann 1969, pp. 290-295, figg. 3-10; Hanfmann – Ramage 1978, pp. 101-
102, cat. nn. 94-95, figg. 212-214; Yegül 1986, pp. 90, 101, fig. 269.
102 Lenaghan 2016, pp. 106-108.
104 Yegül 1974; Yegül 1986, pp. 14, 16, 25-26, 35-36, 140, figg. 61-63, 65.
107 Ramage 1972, p. 25, fig. 16 («The largest, with sun and tree, reads gerousias
synphoriou; others are topos boules; Rouphin[os] egraphe; boules Pikridis egraphe and to-
pos boules again»); Yegül 1986, pp. 49-51, fig. 124. I caratteri paleografici delle iscri-
SPAZI PUBBLICI E ‘COABITAZIONE’ CULTURALE IN ASIA MINORE 161
Fig. 10 - a (in alto). Sardi, terme-ginnasio. Epigrafi incise sul pavimento della
Marble Court con menzione della gerousia e della boule (da Yegül 1986, fig. 124);
b (in basso) Graffito con scena di venatio inciso sullo stilobate della sala LNH3, a
nord-est della palestra (da Yegül 1986, fig. 85).
162 FRANCESCO PIO FERRERI
114 Caldelli 1995 (sugli agoni Chrysanthina); Strasser 2003 (sulla carriera del
116 Hanfmann – Ramage 1978, pp. 121-122, cat. nn. 147-148, figg. 290-292.
117 Yegül 1986, p. 41, fig. 85; Rautman 2010, pp. 56-57, fig. 6.
118 I confronti iconografici più evidenti sono offerti dai famosi dittici eburnei
chi gladiatorii a Sardi è certificata, oltre che da alcuni rilievi figurati di III-IV secolo
(Hanfmann – Ramage 1978, pp. 125-126, cat. nn. 153-155, figg. 298-300), dall’epitaffio
del gladiatore Epagathos (II-III sec. d.C.; cfr. Buckler – Robinson 1932, pp. 133-134,
cat. n. 162) e dal cosiddetto Marmor Sardianum (Buckler – Robinson 1932, pp. 34-
37, cat. n. 16), che riporta parte di un senatoconsulto sulla riduzione dei prezzi dei
gladiatori emanato durante il principato congiunto di Marco Aurelio e Commodo.
164 FRANCESCO PIO FERRERI
IV. Conclusioni
due edifici, dai pavimenti musivi ai sectilia parietali, sono indice di una
matura integrazione della comunità giudaica nella vita civile e cultu-
rale della città tardoantica.
La sinagoga non aveva, a quanto pare, accessi diretti alle terme-
ginnasio: ad ogni modo, non si può escludere una fruizione da parte
dei giudei delle attività che vi si svolgevano, seppur limitata e consona
ai propri costumi. I recenti studi di Yaron Eliav e Zeev Weiss, anche
se circoscritti al contesto della Palestina romana, documentano una
partecipazione degli ebrei ai piaceri termali e agli intrattenimenti lu-
dici della popolazione non giudaica, nonostante le reprimende della
tradizione rabbinica più intransigente.126
Nell’ambito della diaspora microasiatica, alcune fonti epigrafiche,
pur ascrivibili a un orizzonte di prima e media età imperiale, sem-
brano suggerire il coinvolgimento attivo di elementi giudaici nelle
istituzioni connesse alla sfera ginnasiale. Oltre ai succitati neoteroi
di Hypaipa, occorre ricordare la presenza di un tale Ioudas, figlio di
Euodos, in una lista efebica da Iasos.127 Tra i membri della comunità
giudaica di Hierapolis si segnala un atleta plurivincitore negli agoni
sacri (ἱερονίκης), Ikesios altrimenti detto Ioudas, destinatario di una
sepoltura nella necropoli settentrionale della città frigia.128 Per la
tarda antichità, degna di nota è la testimonianza di posti riservati ai
giudei negli edifici di spettacolo, fornita dalle note iscrizioni ‘topiche’
del teatro di Mileto 129 e dell’odeon/bouleuterion di Afrodisia,130 queste
ultime datate al V-VI secolo.
126 Cfr. Eliav 2000 ed Eliav 2010, sulla frequentazione giudaica delle terme;
Weiss 2010 e Weiss 2014, sulla diffusione delle architetture ludiche e delle compe-
tizioni sportive in Palestina, con particolare riferimento alla tarda romanità. Para-
digmatico l’aneddoto, riportato nel testo mishnaico di Avodah Zarah, su Rabban
Gamaliel, avventore delle terme di Acco: interrogato dal pagano Proclo sulla liceità
per un giudeo di frequentare un luogo ornato da una statua di Afrodite, Gamaliel
dimostra con argute argomentazioni come ciò non comporti un atto idolatrico, dal
momento che il simulacro della dea, nel contesto delle terme, non assolve una fun-
zione cultuale, ma puramente esornativa (Eliav 2010, pp. 613-614).
127 Trebilco 1991, p. 177; Ameling 2004, pp. 129-131, cat. n. 22 (prima età
imperiale).
128 Miranda 1999, pp. 114-116; Ameling 2004, pp. 402-404, cat. n. 189 (II sec.
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129 Trebilco 1991, pp. 56, 159-160, 175; Ameling 2004, pp. 168-172, cat. nn. 37-
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FINITO DI STAMPARE
PER CONTO DI LEO S. OLSCHKI EDITORE
PRESSO ABC TIPOGRAFIA • CALENZANO (FI)
NEL MESE DI DICEMBRE 2018
ISSN 0031-2355