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Osservatorio sindacale

Le situazioni di crisi
nel settore Metalmeccanico
23
Giugno 08

SI RIAFFACCIA LA CRISI SULL’INDUSTRIA


METALMECCANICA LOMBARDA
23° Rapporto sulle situazioni di crisi nel settore metalmeccanico della lombardia
Primo semestre 2008

Presentiamo la nota dell’Osservatorio regionale della crisi e occupazione promosso dalla Fim-Cisl della Lombardia,
che rileva sistematicamente la situazione nelle 5.700 aziende della regione, che occupano 550.000 lavoratori.

• I dati generali delle situazioni di crisi nel settore metalmeccanico


Alla fine del semestre appena trascorso risultano interessate dalle crisi 327 aziende (contro le 235 del semestre
precedente), con 28.259 addetti (contro i 22.730 precedenti), con un totale di 11.767 Lavoratori direttamente colpiti
dalla crisi, quasi 3.000 in più nel semestre (8.663 i precedenti) con una incidenza del 42% (38% precedente) rispetto
agli addetti totali delle aziende coinvolte.
La crisi in generale si acutizza, crescono del 40% le aziende in crisi (327 contro 235), e cresce il numero dei lavoratori
coinvolti +33% (11.767 contro i 8.663 del semestre precedente); continua sempre a coinvolgere tutte le dimensioni di
impresa e i diversi settori merceologici, e mentre si conferma l’elevato peso relativo delle crisi strutturali (Cassa
Integrazione straordinaria e mobilità),
• In forte aumento la Cassa ordinaria + 24% (che pesa per il 59% delle aziende e per il 43% dei lavoratori colpiti da
provvedimenti di sospensione del lavoro): infatti, aumentano di 76 il numero delle aziende che ricorrono alla
Cassa integrazione ordinaria, che si attestano a quota 196 (contro le 120 precedenti), aumenta significativamente
(+964 unità) il numero dei lavoratori in Cigo che risultano 5.008 contro i 4.044 del semestre precedente.
• In forte aumento anche la Cassa Integrazione straordinaria + 48% (12% degli interventi e il 34% dei lavoratori): si
attesta a 39 il numero di nuove aziende interessate (erano 39 nel semestre precedente), e aumentano fortemente
i lavoratori colpiti + 1.288, che passano a 3.985 (contro i 2.697 di sei mesi fa).
• In significativa crescita anche il ricorso alla mobilità + 44% (31% degli interventi, e il 24% dei lavoratori colpiti)
Sono 102 le aziende che ricorrono alla mobilità o hanno cessato l’attività (erano 88), con altri 822 lavoratori
licenziati (che si aggiungono ai 1.922 del semestre precedente)
• Si stabilizza in basso la dimensione media delle imprese coinvolte da processi di crisi, che passa a 86 addetti per
azienda, contro i 97 del semestre precedente (90 nel 2003, 85 nel 2006), a conferma del progressivo e costante
coinvolgimento delle piccole aziende.

I dati delle situazioni di crisi


Lavoratori coinvolti
Dati 1° Semestre 2008 Aziende Addetti
dalla crisi
Cassa Integrazione Ordinaria 196 58% 5.008 43%

Cassa Integrazione Straordinaria 39 12% 3.985 34%

Mobilità 102 30% 2.774 24%

Totale coinvolti dalla crisi 327 11.767 28.259

Il totale delle aziende coinvolte non coincide con la somma della aziende toccate da specifici interventi di crisi, in quanto nella
medesima azienda possono coesistere provvedimenti diversi (tra Cigo, Cigs e Mobilità).

La situazione di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia


I dati a cura dell’Osservatorio regionale Fim-Cisl 1
Le situazioni di crisi negli ultimi anni:
i dati a consuntivo indicano il permanere di forti situazioni di criticità:
Totale dei 12 mesi 2007: coinvolte 501 aziende e 17.504 lavoratori
Totale dei 12 mesi 2006: coinvolte 416 aziende e 10.875 lavoratori
Totale dei 12 mesi 2005: coinvolte 859 aziende con 22.379 Lavoratori
1. La Cassa Integrazione Ordinaria (42% delle sospensioni) coinvolge 196 imprese con 5.008 Lavoratori
(precedente semestre: 120 aziende e 4.044 lavoratori ).
Totale dei 12 mesi 2007: coinvolte 261 aziende e 6.886 lavoratori
Totale dei 12 mesi 2006: coinvolte 416 aziende e 10.875 lavoratori
Totale dei 12 mesi 2005: coinvolte 859 aziende con 22.379 Lavoratori
2. La Cassa Integrazione straordinaria per processi di crisi o di ristrutturazione (34% dei provvedimenti) coinvolge
39 imprese con 3.985 Lavoratori (precedente semestre: 39 aziende e 2.697 lavoratori),
Totale dei 12 mesi 2007: coinvolte 86 aziende e 6.044 lavoratori
Totale dei 12 mesi 2006: coinvolte 89 aziende e 7.148 lavoratori
Totale dei 12 mesi 2005: coinvolte 82 aziende con 6.195 Lavoratori
I Contratti di solidarietà stipulati: 3 Cds per 300 lavoratori (precedente semestre 7 Aziende con 599 Lavoratori).
Totale dei 12 mesi 2007: convolte 14 aziende con 1.758 lavoratori
Totale dei 12 mesi 2006: convolte 13 aziende con 1.903 lavoratori
Totale dei 12 mesi 2005: coinvolte 13 aziende con 1.793 Lavoratori

3. Mobilità e chiusure (24% dei provvedimenti) coinvolgono 102 aziende con 2.774 Lavoratori (precedente
semestre: 88 aziende e 1.922 lavoratori).
Totale dei 12 mesi 2007: coinvolte 179 aziende e 4.574 lavoratori
Totale dei 12 mesi 2006: coinvolte 205 aziende e 5 .823 lavoratori
Totale dei 12 mesi 2005 coinvolte 292 aziende con 8.900 Lavoratori

La situazione di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia


I dati a cura dell’Osservatorio regionale Fim-Cisl 2
• La situazione nell’industria e la valutazione della Fim-Cisl

1. Si accentuano i segnali di crisi in modo più marcato del precedente semestre: dopo il trend di miglioramento
avviato dalla fine del 2005, succeduto al precedente periodo negativo che si è verificato tra la fine del 2002 e la
prima parte del 2005. Permane infatti molto elevato il fenomeno delle crisi strutturali (Cigs e Mobilità) con quasi
il 58% di lavoratori sospesi sul totale degli addetti delle aziende in crisi, e il 42% degli interventi aziendali di
sospensione.
• La dimensione media delle imprese coinvolte, indica un processo di coinvolgimento nelle situazioni di crisi
anche delle piccole aziende.
2. Il ricorso alla Cassa Integrazione ordinaria in questo semestre aumenta fortemente, 5.008 lavoratori nel
semestre contro i 4.044 di quello precedente, che inverte la tendenza alla diminuzione che avevamo registrato
nel medio periodo (6.886 interessati nel 2007 contro i 10.875 del 2006, i 22.379 del 2005, e i 23.469 del 2004).
L’aumento tendenziale del ricorso alla Cigo rappresenta un dato preoccupante, infatti il brusco innalzamento
nell’ultimo periodo può essere anticipatore di situazioni di difficoltà che potrebbero divenire strutturali,
soprattutto se i segnali internazionali di rallentamento dell’economia dovessero consolidarsi.
3. In accentuata crescita il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria, 39 aziende con 3.985 lavoratori nel
semestre (86 aziende coinvolte con 6.044 lavoratori nell’intero 2007, 89 con 7.148 lavoratori nel 2006, 82 con
6.195 lavoratori coinvolti nel 2005, 82 aziende e 4.386 lavoratori coinvolti nel 2004).
• Mostrano una accentuazione i processi di crisi aziendale, che rappresentano il 73% degli interventi di Cigs, e
che interessano soprattutto le medie-grandi aziende.
• Modesto il ricorso ai Contratti di solidarietà che comunque rappresentano uno strumento importante per
affrontare le crisi limitando l’impatto sui lavoratori, e che coinvolge 3 nuove aziende e 300 lavoratori, che si
aggiungono alle 7 per 599 lavoratori del semestre precedente (14 aziende e 1.758 lavoratori nel 2007, 13
aziende e 1.903 lavoratori nel 2006, 13 aziende e 1.793 lavoratori nel 2005).
4. Il ricorso alla mobilità rimane elevato anche in questo semestre, con 2.774 lavoratori espulsi dal processo
produttivo, che si aggiungono ai 1.922 del semestre precedente, in aumento rispetto agli anni precedenti.
I dati della mobilità negli anni registrano 179 aziende con 4.574 lavoratori licenziati nel 2007, 205 aziende con
5.823 lavoratori nel 2006, 8.900 licenziamenti del 2005, 10.700 del 2004, e 7.300 del 2003.
• Sono 22 le aziende che hanno cessato l’attività nel semestre (22 nell’anno 2007, 46 nell’anno 2006, 61 in
tutto il 2005) con la perdita di 440 posti di lavoro (203 nel semestre precedente, 891 nel 2007, 1.999
nell’anno 2006, e 1.902 nel 2005).

RIPRENDE LA CRISI CONGIUNTURALE, SEGNO DI DIFFICOLTA’ DELL’INDUSTRIA,


E TRASCINA CON SE’ DECISAMENTE IL RICORSO ALLA CIGS E MOBILITA’, CON IL COINVOLGIMENTO NELLA MORSA DI
CRISI STRUTTURALI DI IMPORTANTI AZIENDE E SETTORI
Tra Cassa integrazione straordinaria, mobilità, e dichiarazione di esuberi, si registra un preoccupante livello di crisi
strutturale in essere e annunciata che coinvolge 141 aziende e ben 6.759 lavoratori.
Un livello molto elevato, che segnala una situazione di crisi importante che sta investendo la nostra industria, e che
accentua i tratti negativi di una debolezza profonda.

I dati esposti dimostrano il permanere della difficoltà in cui versa il settore metalmeccanico:
• Le aziende stanno rallentando i programmi di investimento, e pesano i ritardi ancora evidenti soprattutto in
innovazione dei prodotti e servizi. Il sistema industriale fatica a darsi strategie di sviluppo di lungo periodo.
• Alcuni importanti segmenti dei settori industriali e della grande impresa sono investiti da processi di crisi e
ristrutturazione, e dalle de-localizzazioni delle attività (componentistica, degli elettrodomestici, dell’energia,
dell’elettromeccanica, delle telecomunicazioni).
• Le imprese hanno incassato i provvedimenti dei due anni precedenti del Governo in materia di riduzione del
costo del lavoro, ma a ciò non ha corrisposto, come sarebbe stato lecito aspettarsi, un incremento delle scelte di
investimento e di innovazione.
• La Cisl e la Fim, insieme alle altre Confederazioni sindacali, stanno sollecitando il Governo e le imprese,
attraverso la piattaforma sul fisco e la trattativa sul sistema contrattuale, sui temi della formazione, degli
investimenti, del sostegno all’innovazione dei prodotti, per rilanciare la competitività del nostro sistema industriale,
e attendono risposte concrete e coerenti del sistema produttivo per cogliere tutte le opportunità del mercato
nazionale e internazionale, e per prevenire i possibili effetti negativi della tendenza recessiva che proviene dai mercati
finanziari e dall’economia statunitense.

La situazione di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia


I dati a cura dell’Osservatorio regionale Fim-Cisl 3
• Vanno confermati e difesi i contenuti dell’accordo del 23 luglio 2007 su pensioni, stato sociale e
competitività, che con il recente rinnovo contrattuale dei metalmeccanici, rappresentano un passaggio
fondamentale di coesione sociale, e una opportunità per il nostro sistema industriale, per concretizzare finalmente
strategie di investimento e di consolidamento dell’occupazione, e per rilanciare il confronto costruttivo tra le parti
sociali e la partecipazione dei lavoratori nella definizione di un nuovo e più forte sistema contrattuale.

• L’indice della crisi : la dinamica delle situazioni di crisi nel periodo 1997-2008
L’indice della crisi, l’indicatore composto che la Fim-Cisl misura ormai da un decennio, con base 100 nel 1997, si
colloca oggi al valore 151 rispetto al valore di 113 fatto registrare nel semestre precedente, con un incremento
significativo e preoccupante di ben il 33,6%. L’andamento delle specifiche situazioni di crisi nel corso degli ultimi anni
sta ad indicare, accanto alla dinamica altalenante degli interventi congiunturali (Cassa integrazione ordinaria) la
persistenza di un elevato livello degli interventi di sospensione a carattere strutturale (Cigs e Mobilità).

Periodo Aziende Addetti Lavoratori Indice crisi Lavoratori Lavoratori Lavoratori


coinvolti in Cigo in Cigs in Mobilità
1° semestre 2008 327 28.259 11.767 151 5.008 3.985 2.774
2° semestre 2007 235 22.730 8.663 113 4.044 2.697 1.922
1° semestre 2007 266 20.950 8.841 113 2.842 3.347 2.652
2° semestre 2006 278 30.660 9.619 123 3.864 2.716 3.039
1° semestre 2006 452 38.440 14.227 182 7.011 4.432 2.784
2° semestre 2005 522 42.673 15.557 199 9.075 2.807 3.675
1° semestre 2005 672 54.953 21.917 281 13.304 3.388 5.225
2° semestre 2004 663 57.440 21.301 273 12.308 2.264 6.729
1° semestre 2004 589 44.596 17.338 222 11.161 2.122 4.055
2° semestre 2003 493 42.879 19.377 248 12.699 3.174 3.504
1° semestre 2003 443 39.978 16.657 213 10.093 2.691 3.873
2° semestre 2002 447 48.387 19.048 244 12.955 3.541 2.552
1° semestre 2002 349 42.734 14.392 184 8.722 2.662 3.008

La situazione di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia


I dati a cura dell’Osservatorio regionale Fim-Cisl 4
• I territori e le provincie della Lombardia

Il territorio milanese si conferma come quello che presenta la maggiore presenza di situazioni di crisi (con il 22% dei
provvedimenti sospensivi), seguito da Brescia (15% dei provvedimenti), da Bergamo (12% dei provvedimenti) e
Brianza (10% dei provvedimenti).
In queste aree sono presenti insediamenti industriali importanti, sia nei comparti tradizionali che in quelli innovativi
del settore metalmeccanico, con una presenza cospicua sia di grandi imprese di livello nazionale e internazionale, sia
di imprese di medie-piccole dimensioni, storicamente radicate sul territorio.

La crisi nei territori della Lombardia


Dati 1° semestre 2008
Territorio Aziende n. Dipendenti n.Crisi Totale Lav % Crisi tra territ
Bergamo 22 2660 1432 12%
Brescia 25 3167 1717 15%
Brianza 37 4958 1137 10%
Como 8 884 495 4%
Cremona 8 885 523 4%
Lecco 31 2900 993 8%
Lodi 5 345 213 2%
Magenta 14 1334 797 7%
Mantova 12 546 434 4%
Milano 107 8413 2588 22%
Pavia 31 1211 919 8%
Sondrio 0 0%
Valcamonica 0 0%
Varese 27 956 519 4%
Totale complessivo 327 28259 11767 100%

La situazione di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia


I dati a cura dell’Osservatorio regionale Fim-Cisl 5
Tipologia dei provvedimenti di sospensione per territorio

Dati 1° semestre 2008

n.Crisi Totale n.Cigo n.Cigs n.Mobilità


Territorio Aziende n.Dipendenti Lavorat Lavorat Lavorat Lavorat
Bergamo 22 2.660 1.432 508 744 180
Brescia 25 3.167 1.717 748 851 118
Brianza 37 4.958 1.137 467 172 498
Como 8 884 495 29 264 202
Cremona 8 885 523 239 235 49
Lecco 31 2.900 993 645 216 132
Lodi 5 345 213 213 0 0
Magenta 14 1.334 797 139 575 83
Mantova 12 546 434 204 230 0
Milano 107 8.413 2.588 1.007 429 1.152
Pavia 31 1.211 919 469 200 250
Sondrio 0 0 0
Valcamon. 0 0 0
Varese 27 956 519 340 69 110
Tot comples. 327 28.259 11.767 5.008 3.985 2.774

La situazione di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia


I dati a cura dell’Osservatorio regionale Fim-Cisl 6
• I dati per classi di dipendenti
Le aziende fino a 100 dipendenti interessate da processi di crisi sono pari all’ 78% dei casi, occupano il 26% degli
addetti, e hanno il 39% dei lavoratori direttamente colpiti dai diversi provvedimenti.
Le aziende superiori ai 100 addetti sono pari al 22% delle aziende, hanno un peso occupazionale del 74%, e il 61% dei
lavoratori direttamente colpiti dai provvedimenti sospensivi.
Dati 1° semestre 2008
n.Dipende n.Crisi Tot. % Crisi tra % Crisi su n.Cigo n.Cigs n.Mobilit
CLASS DIP
Aziende nti Lav classi dip addetti Lavorat Lavorat Lavorat
fino 100 dip 255 7.258 4.599 39% 63% 2.942 371 1.286
oltre 100 dip 72 21.001 7.168 61% 34% 2.066 3.614 1.488
Tot.comples. 327 28.259 11.767 100% 42% 5.008 3.985 2.774

Dalla disamina dei diversi provvedimenti sospensivi si evidenzia:

Per le aziende fino a 100 addetti (77% delle aziende con 25% di peso occupazionale)
• Cresce il ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria con 2.942 lavoratori sospesi contro 1.418 del semestre
precedente (il 59% in questa classe dimensionale del totale Cigo, il 35% nel semestre precedente).
• Diminuisce il ricorso alla Cassa straordinaria, che riguarda 371 persone contro le precedenti 922 (pari al 9% delle
sospensioni totali, 34% nel semestre precedente).
In questa fascia di imprese il 87% dei provvedimenti di Cigs riguarda la Cigs per crisi, il 6% la Cigs per
ristrutturazione, e il 7% il ricorso ai Contratti di solidarietà.

• Rimane elevato e cresce ulteriormente il ricorso alla mobilità-licenziamento che interessa 1286 lavoratori contro
i 963 precedenti, il 46% dei lavoratori colpiti sul totale mobilità in questa fascia dimensionale (50% nel
periodo precedente), e che continua a costituire per le piccole imprese lo strumento principale, improprio, di
adeguamento/riduzione degli organici.
• Sono ben 22 le aziende che chiudono, con il licenziamento di 440 lavoratori, tutte presenti in questa fascia
dimensionale
Infatti in questa fascia di imprese il 66% dei provvedimenti di mobilità riguarda la riduzione di personale, e il 34% la
cessazione di attività, mentre è pressoché inesistente il ricorso all’accompagnamento alla pensione.

Per le aziende superiori ai 100 addetti (23% delle aziende con peso occupazionale del 75%)

La situazione di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia


I dati a cura dell’Osservatorio regionale Fim-Cisl 7
• Diminuisce l’utilizzo della Cassa Integrazione ordinaria che riguarda 2.066 lavoratori contro i 2.626 precedenti
(quasi 600 in meno rispetto al semestre precedente), per far fronte alle difficoltà congiunturali degli ordinativi.
• Raddoppia invece il ricorso alla Cassa Integrazione straordinaria, che riguarda 3.614 lavoratori contro i 1.775
precedenti, il 91% del totale dell’intervento straordinario).
In questa fascia di imprese il 71% dei provvedimenti riguarda la Cigs per crisi, il 21% la Cigs per ristrutturazione, e il
8% riguarda i Contratti di solidarietà.

• Aumenta il ricorso alla mobilità: sono 1.488 i lavoratori licenziati contro i 959 del semestre precedente (oltre
500 in più del semestre precedente), e che rappresenta per questa fascia dimensionale il 54% del totale
mobilità.
La mobilità ordinaria rappresenta il 65% dei provvedimenti di riduzione di personale, mentre il 35% è rappresentato
dalla mobilità con accompagnamento alla pensione, con modalità e criteri definiti dalla negoziazione sindacale.
Non vi sono nel semestre casi di cessazione di attività in questa classe di addetti.

La situazione di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia


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• I settori merceologici
I processi di crisi in atto nei diversi settori della Lombardia
I settori (analizzati secondo la classificazione Istat) maggiormente interessati da processi di crisi risultano
essere:quelli della costruzione macchine e apparecchi meccanici e impianti (con il 37% di interventi), della
lavorazione dei prodotti in metallo con il 16% di interventi e della fabbricazione degli apparecchi per la
comunicazione con il 12%. Seguono i settori della fabbricazione di macchine e apparecchi elettrici, dell’informatica e
degli autoveicoli e altri mezzi di trasporto, con il 7% degli interventi.
Il grado di coinvolgimento dei diversi settori si mantiene sostanzialmente costante rispetto ai periodi precedenti, segno
del perdurare di processi di ristrutturazione laddove occorrerebbero invece precise strategie di rafforzamento
industriale.

Dati 1° semestre 2008


n.Dipend n.Crisi % Crisi n.Cigo n.Cigs n.Mobilit
Settore Istat Aziende
enti TotLavor tra sett Lavorat Lavorat Lavorat
29. FABBR.MACCHINE ED APPARECCHI
81 7.501 4.376 37% 1.696 1.973 707
MECCANICI, INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE
28. FABBR. LAVORAZIONE DEI PRODOTTI IN
89 4.156 1.834 16% 1.178 154 502
METALLO
32. FABBR.APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E
27 5.145 1.467 12% 443 694 330
PER LE COMUNICAZIONI
31. FABBR.MACCHINE ED APPARECCHI
41 2.619 847 7% 498 27 322
ELETTRICI
30. FABBR. MACCHINE UFFICIO,
16 3.422 812 7% 119 340 353
ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI
34. FABBR.AUTOVEICOLI, RIMORCHI E
16 1.314 780 7% 229 500 51
SEMIRIMORCHI
27. PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE 19 1.676 733 6% 453 225 55
33. FABBR.APPARECCHI MEDICALI,
17 832 438 4% 152 0 286
PRECISIONE, OTTICI E OROLOGI
36. FABBR.MOBILI; ALTRE INDUSTRIE
15 1.012 343 3% 210 0 133
MANIFATTURIERE
35. FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI
5 570 126 1% 19 72 35
TRASPORTO
37. RECUPERO E PREP.PER RICICLAGGIO 1 12 11 0% 11 0 0
Totale complessivo 327 28.259 11.767 100% 5.008 3.985 2.774

La situazione di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia


I dati a cura dell’Osservatorio regionale Fim-Cisl 9
I processi di crisi con carattere strutturale nei diversi settori della Lombardia

L’analisi delle diverse tipologie dei provvedimenti di sospensione, con l’attenzione alle sospensioni con carattere
strutturale (Cassa integrazione straordinaria e mobilità) indica che vi sono una serie di comparti particolarmente
sofferenti: il settore delle macchine e apparecchi meccanici registra ben 2.680 lavoratori colpiti, quello delle
apparecchiature televisive e per la comunicazione oltre 1.000 lavoratori, mentre quelli dell’informatica e delle
lavorazioni meccaniche e degli autoveicoli si collocano oltre la soglia dei 500 lavoratori colpiti

Dati 1° semestre 2008


Settore Istat Aziende n.Dipend. n.Crisi Tot Lavor Crisi strutturali

29. FABBR.MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI,


81 7.501 4.376 2.680
INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE

32. FABBR.APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E PER LE


27 5.145 1.467 1.024
COMUNICAZIONI

30. FABBR. MACCHINE UFFICIO, ELABORATORI E


16 3.422 812 693
SISTEMI INFORMATICI
28. FABBR. LAVORAZIONE DEI PRODOTTI IN
89 4.156 1.834 656
METALLO
34. FABBR.AUTOVEICOLI, RIMORCHI E
16 1.314 780 551
SEMIRIMORCHI
31. FABBR.MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI 41 2.619 847 349
33. FABBR.APPARECCHI MEDICALI, PRECISIONE,
17 832 438 286
OTTICI E OROLOGI
27. PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE 19 1.676 733 280
36. FABBR.MOBILI; ALTRE INDUSTRIE
15 1.012 343 133
MANIFATTURIERE
35. FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO 5 570 126 107

37. RECUPERO E PREP.PER RICICLAGGIO 1 12 11 0


Totale complessivo 327 28.259 11.767 6.759

La situazione di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia


I dati a cura dell’Osservatorio regionale Fim-Cisl 10
Sesto San Giovanni, 23 luglio 2008 Fim-Cisl Lombardia

Viale F. Testi 42, Sesto S. Giovanni - Tel 02 24426 240 – Fax 02 24426 295
Mail Fim.Lombardia@cisl.it - www.fim.lombardia.cisl.it

La situazione di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia


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