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ANALISI
OPERE
TOMBA
BRION
“Ho pensato tutto secondo un modulo di 5,5 cm questo motivo che
pare una sciocchezza è invece molto ricco di possibilità espressive e di
movimento. Ho misurato tutto con i numeri 11 e 5,5. siccome tutto
nasce da una moltiplicazione tutto torna e ogni misura risulta esatta
[…] il mio è un modulo molto semplice che può permettere dei
movimenti: il centimetro è
arido mentre nel mio caso si possono ottenere dei rapporti.”
Carlo Scarpa
origine.
Carlo Scarpa decide di ampliare il lotto di 68 mq già posseduto dalla
famiglia, a 2200 mq segnando una svolta radicale nel progetto.
Grazie a questo salto di scala il luogo dove doveva collocarsi la tomba
di fami glia divenne l'entrata della nuova area.
Il cambio di programma imponeva di non pensare più ad un oggetto
architettonico a se stante ma di studiare una nuova relazione tra
l'area acquisita e la parte preesistente.
Scarpa pensava di realizzare un settore sopraelevato rispetto alla
campagna circostante, per permettere al visitatore di oltrepassare il
muro di cinta con lo sguardo ed integrare in questo modo le colline
asolane al cimitero.