•• 28 URBINO E MONTEFELTRO SABATO 18 MAGGIO 2019

Con il progetto “Movis”

aiuto ai pazienti oncologici
Sostegno e assistenza all’avanguardia da Urbino
– URBINO –
«SE LA STRADA non esiste, ce ne costrui-
remo una». Così disse Annibale prima di var-
care le Alpi con i suoi elefanti. Oggi uno di
quegli elefantini, con la sua forza e la tenacia
del cartaginese, è il simbolo di Movis, il pro-
getto di sostegno nutrizionale e motorio ai
pazienti oncologici avviato da Scuola di
Scienze Motorie dell’Università di Urbino,
reparto di Oncologia e Dipartimento di Pre-
venzione dell’ASUR Area Vasta 1 di Urbino,
Istituto Tumori di Milano e associazioni
Donne delle Contrade e Golden Brain con il
patrocinio del CONI Marche e diversi spon-
sor. «E’ un progetto che risponde al meglio
all’esigenza della ricerca come a quella della
ricaduta sul territorio da parte dei saperi
dell’Università» ha sottolineato il rettore Vil-
berto Stocchi nel suo saluto alla conferenza
stampa di presentazione, mentre il vicesinda-
co Roberto Cioppi ha ricordato il sostegno
del Comune di Urbino e in particolare il lavo-
ro del consigliere Marianna Vetri. Per il Di-
rettore della Scuola di Scienze Motorie Gior-
gio Brandi «un assegno di ricerca darà la pos-
sibilità di unire lo studio all’aiuto diretto alle
persone, in modo da toccare con mano l’im-
portanza della ricerca».
«C’È ANCORA tanto da fare nella preven-
zione» ha ricordato il dottor Carlotti
dell’Asur «visto che solo il 50% delle donne
che ricevono l’invito a effettuare lo screening
poi lo esegue». La professoressa Elena Barbie-
ri è poi entrata nel vivo del progetto: «Si co-
mincia con il Workshop del 24-25 maggio de-
stinato a creare un percorso di educazione
all’attività fisica e nutrizionale per pazienti
oncologici e rivolto ai professionisti della sa-
lute, della riabilitazione e dell’esercizio. Le
iscrizioni sono aperte fino al 22 maggio sul
sito della Scuola (disb.uniurb.it/motorie) o
scrivendo a ws-movis@uniurb.it. Durante le
due giornate del workshop, a Palazzo Albani
per la parte teorica e nell’Aula di Antropome-
tria di Scienze Motorie per quella tecnica, si
alterneranno docenti ed esperti scientifici
nel campo della nutrizione e delle Scienze
Motorie». Un originale “Golden brain” appe-
so al collo di Silvia Massaccesi, vicepresiden-
te dell’associazione e della dottoressa Rita
Emili del reparto di Oncologia di Urbino
che la presiede, ha ascoltato le loro parole:
«E’ importante seguire il paziente dopo le di-
missioni, perché il percorso non è semplice e
c’è bisogno non solo di assistenza umana ma
anche di competenze da parte di medici, fi-
sioterapisti, palestre. Movis punta a sostene-
re le pazienti concretamente, anche grazie al
sostegno degli sponsor e anche delle Donne
delle Contrade di Urbino che, ha detto la rap-
presentante Roberta Piergiovanni «hanno so-
stenuto il progetto con eventi, libri e gadget
che hanno permesso l’acquisto delle cuffie re-
frigeranti che impediscono la caduta dei ca-
pelli e la creazione della Pink Room, una sala
dove ci si prende cura delle pazienti sia psico-
logicamente che fisicamente. Un aspetto sul
quale i cittadini di Urbino e del territorio si
sono mostrati davvero generosi».
Tiziano Mancini
© RIPRODUZIONE RISERVATA

URBINO E LE CITTA’ DEL LIBRO OGGI IL RICORDO DI GUALTIERO DE SANTI URBINO AL PALAZZO DUCALE “OTELLO” DI BOSO
Ercole Bellucci, il poeta della forma e del destino La lunga notte dei musei
IL PERSONAGGIO Ercole Bellucci nei pressi dell’Isia a Urbino
– URBINO –
«LA POESIA, quanto più è vera
non manca di brutalità». Sono le pa-
role che Mario Luzi usò per descri-
vere i lavori di Ercole Bellucci. Un
poeta fuori dagli schemi, che oggi,
a poco più di vent’anni dalla mor-
te, verrà ricordato al festival Urbino
Le Città del Libro. Lo faranno, attra-
verso alcuni racconti, il professore
Gualtiero De Santi insieme al gior-
nalista Giovanni Lani (nipote di
Bellucci), con le letture a cura di
Matthias Martelli alle ore 17 alla
Fondazione Bo.
Professor De Santi, come pos-
siamo descrivere Bellucci?
«Noi lo ricordiamo come poeta, ma
lui era un personaggio. La cosa
principale per lui era questa forte
vocazione poetica che avvertiva for-
temente e che doveva avere una se-
rie di corrispondenza. Di solito un
poeta è una persona che vive in ma-
niera stravagante, lui non era così
ma girava sempre con i libri assu-
mendo un’aria un po’ maledetta».
Una personalità non conven-
zionale, che scriveva poesie
non retoriche…
«Non era in Bellucci. Lui non si ab-
bandonava a parlare di Urbino.
Non descrive le albe e i tramonti:
era intellettuale. Nei suoi scritti
c’erano i problemi della forma del-
la poesia, sul suo destino. Voleva vi-
vere una vita da poeta, sapendo le
cose. Per questo lui studiava tanto
la letteratura: mi ricordo che quan-
do si andava in libreria lui era sem-
pre lì. Ogni sera andava a vedere i
libri che erano usciti, una cosa che
oggi ormai non si fa più».
Quindi come si può descrive-
re la poesia di Bellucci?
«Lui aveva una poetica che oscilla-
va tra la verità e la posa letteraria.
Tra i ricordi dell’infanzia e la mor-
te. Rispetto ad un tipo di poesia
che si faceva ad Urbino, quindi
quella ermetista e simbolista, Bel-
lucci comincia a fare un tipo di poe-
sia sperimentale dove entra il sarca-
smo, l’ironia, elementi moderniz-
zanti. Proprio questi elementi lo
portano ad avere contatti con am-
bienti importanti in Italia. Forse
lui non ha avuto veramente quello
che meritava. Ad Urbino è ricono-
sciuto, ma a livello nazionale meri-
tava più attenzione: è stato un poe-
ta con uno stile, una forza, positivi-
tà e negatività tutte sue».
Bibliotecario al Magistero,
per anni è stato circondato
da tanti intellettuali.
«I suoi maestri sono stati quelli che
erano intorno a lui ad Urbino. Ba-
sta guardare le sue raccolte, dedica-
ta a loro: Mario Luzi, Carlo Bo,
Paolo Volponi, Pino Paioni, Artu-
ro Massolo. Era molto considerato,
in stretto contatto anche con i gio-
vani che facevano poesia: è stato
amico di Amedeo Giacomini, uno
dei più importanti autori dialettali
in Italia».
Monica Generali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PROGRAMMA
Al teatro “Sanzio”
le riprese di Volponi
e la voce di Marcorè
SI PREANNUNCIA una se-
conda giornata di Urbino le
Città del Libro ricca di eventi.
Dalle 9, a Teatro Sanzio, Par-
lo a te di te: Antonio Ferrara
incontrerà gli studenti delle
scuole. A Palazzo Battiferri,
dalle 9.30, Il magma e le scheg-
ge: Antonio Moresco dialo-
gherà con lo scrittore Alessio
Torino. A Casa Raffaello alle
11.30 verrà inaugurata la pri-
ma mostra antologica dedica-
ta a Mulazzani L’illustrazione
al centro. Editoria, pubblicità e
animazione. A Teatro Sanzio
Il film di Urbino, dalle 15,30 al-
le 16,30, la prima proiezione
dei filmati girati da Paolo Vol-
poni per il progetto di un do-
cumentario su Urbino, con le
letture di Neri Marcorè. Alle
17, la Fondazione Carlo e Ma-
risa Bo ospiterà In ricordo di
Ercole Bellucci, interverranno
Gualtiero De Santi e Giovan-
ni Lani, con le letture di Mat-
thias Martelli. A seguire Spae-
samenti con Angelo Ferracuti
e Adrián N. Bravi, alle 19 Nel
folto della poesia con il poeta
Umberto Piersanti. Per i più
piccoli Storie naturali alle
16,30 alla Biblioteca Lilliput,
a seguire Il piccolo seme. Dopo
cena il festival si sposta nella
Sala del Maniscalco: alle
21.30 Negativa, video presen-
tazione del romanzo grafico
Negativa con Alessandro Ba-
ronciani. Per chiudere Eventi
off, in collaborazione con i lo-
cali di Urbino che aderiscono
a #ucl19.
– URBINO – le 22, si potrà scoprire la nuova ve-
UNA SERATA per la cultura. ste dei cartellini identificativi del-
Torna l’iniziativa La notte europea le piante esposte e visitare la mo-
stra di acquerelli Le stagioni
dei musei, patrocinata dal Consi-
glio d’Europa e dal Consiglio in-
dell’Orto Botanico, a cura del Cen-
tro di educazione ambientale. Il
ternazionale dei musei (Icom), e,
come ogni anno, le strutture di
Gabinetto di fisica chiuderà a
mezzanotte e offrirà visite guidate
Urbino riserveranno ai visitatori della mostra Le macchine di Leo-
aperture straordinarie, iniziative nardo, i suoi codici, i suoi manoscrit-
e ingressi a prezzo ridotto. Prolun- ti. Tra i disegni esposti anche i ri-
gamento fino alle 22,20 dell’ora-
lievi effettuati da Leonardo du-
rio di apertura per Galleria Nazio- rante il suo soggiorno urbinate
nale delle Marche, con ultimo in- del 1502.
gresso alle 21,20. Nelle tre ore di
apertura straordinaria il biglietto CHIUSURA a mezzanotte anche
avrà il costo simbolico di un euro. per il Museo dei gessi. Famiglie al
Come ogni sabato, sarà possibile Museo Albani è il titolo dell’even-
salire sul Torricino nord, anch’es- to organizzato dal Museo diocesa-
so aperto fino alle 22,20. In ag- no Albani che avrà per protagoni-
giunta, dalle ore 19 lo spettacolo sti i più piccoli. I bambini dai
teatrale Otello - Tragicommedia
quattro ai dieci anni sono invitati,
dell’arte, con regìa e testo a cura di assieme alle famiglie, per compor-
Carlo Boso, messo in scena dalla
re dei puzzle delle opere del mu-
Compagnia Romantica. Sempre a seo e scoprirne i tesori. La struttu-
Palazzo Ducale, ma nella Sala del ra resterà aperta dalle 20 alle 23,
Castellare, la mostra Da Raffaello. così come l’oratorio della Grotta
Raffaellino del Colle, a cura di Vit- della Cattedrale, con ingresso gra-
torio Sgarbi, sarà visitabile fino al- tuito per entrambe. Notte di aper-
le 23, con prezzo ridotto a tre euro tura anche per gli oratori di San
nell’apertura pomeridiana conti- Giovanni e San Giuseppe che
nuata. L’esposizione conta otto chiuderanno alle 23. Per la parte
opere di Raffaellino e due del suo di orario straordinario ci sarà in-
più celebre maestro. Apertura se- gresso gratuito o a offerta. Nessun
rale e serie di eventi anche per le orario prolungato, invece, per la
tre strutture dell’Università, che Casa di Raffaello che chiuderà al-
accoglieranno i visitatori dalle 18. le 19 come di consueto.
Nell’Orto botanico, aperto fino al- Nicola Petricca
Alla Casa Natale di Raffaello
la mostra su Giovanni Mulazzani
– URBINO –
NELL’AMBITO del Festival Urbino e le Città del Libro 2019, alla
Casa di Raffaello sarà inaugurata oggi alle 11,30 la prima mostra
antologica sul grande illustratore Giovanni Mulazzani (1941-2011),
che ha creato immagini memorabili per l’editoria e la pubblicità.
LA MOSTRA è frutto di un progetto didattico-laboratoriale
realizzato nel corso di due anni con gli studenti di Isia Urbino,
coordinati da Marta Sironi e Silvia Sfligiotti. È organizzata dal
Festival Urbino e le Città del Libro, da Isia Urbino e
dall’Accademia Raffaello e resterà aperta fino al 23 giugno.
I cittadini sono invitati all’inaugurazione.
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