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Progettate dagli ingegneri della Rete Mediterranea (RM) alla vigilia della
nazionalizzazione sulla base del progetto delle locomotive RM 6807-6900 (poi FS
830), vennero costruite in 370 unit� consegnate tra il 1906 e il 1922 e hanno
prestato servizio fino al 1984 negli scali e sui raccordi di tutta la rete
italiana[4][5][6].
Premesse
Le locomotive del gruppo 835 FS sono state le prime locomotive a vapore italiane
progettate espressamente per il servizio di manovra[2][7]. Escludendo il precedente
del gruppo poi FS 898, costituito da cinque unit� ancora in servizio all'inizio del
Novecento ma gi� da tempo relegate a servizi di manovra nelle officine, in
precedenza a tale compito erano adibite, in tutte le aziende italiane, macchine da
treni ormai inidonee al servizio di linea perch� lente e poco potenti[7]. Per
esempio, nel 1902 la Rete Mediterranea aveva inserite nella propria categoria VI
("Locomotive-tender per servizio di manovra") le locomotive dei gruppi 5001-5002,
5101-5105 (poi FS 800), 5201-5204 (poi FS 823, infine FS 815) e 5301-5304 (poi FS
881, infine FS 899), alcune delle quali erano state in servizio sulla linea dei
Giovi[8]. Tale scelta, pur evitando i costi di progetto e di costruzione di veicoli
appositi, era tuttavia un ripiego che incideva sulle spese d'esercizio giacch� il
regime e le condizioni di funzionamento tipici delle manovre sono differenti da
quelli del servizio di linea[7].
Quando, nel 1905, Riccardo Bianchi e i suoi collaboratori dovettero unificare nelle
FS gli uffici studi preesistenti stabilirono che il Servizio Materiale e Trazione
si concentrasse nella sede di Firenze gi� dello stesso servizio della Rete
Adriatica, e a esso vennero aggregati i progettisti gi� dell'Ufficio d'Arte della
Rete Mediterranea[9][10].