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A Malaga e A Coru�a
Un giovane Picasso con la sorella Dolores, detta Lola, in una foto scattata nel
1889.
Picasso rivel� precocemente uno spiccato talento artistico: secondo la madre, le
sue prime parole furono �piz, piz�, abbreviazione di l�piz, che in spagnolo
significa �matita�.[3] La formazione del giovane Pablo avvenne sotto la guida del
padre Don Jos�, che valorizz� il precoce talento del figlio introducendolo
all'esercizio della pittura e allo studio dei grandi maestri. Picasso si avvi� al
mestiere di pittore durante il proprio apprendistato presso il padre, realizzando
gi� nel 1888-89 il suo primo dipinto, Il picador: ne seguirono molti altri, tutti
caratterizzati da un'eccezionale abilit� tecnica che si dice abbia spinto uno
sbalordito don Jos�, ormai superato dal giovane allievo, a rinunciare alla
tavolozza e ai pennelli.[4][5]
Nel 1891 la famiglia di Picasso si trasfer� a A Coru�a, in Galizia, dove don Jos�
aveva accettato l'impiego pi� redditizio di insegnante nella scuola d'arte locale,
l'Istituto da Guarda.[6] �Sebbene mio padre fosse disperato, per me il viaggio a A
Coru�a era come una festa�: Pablo, a differenza del padre, ricorder� con molta
gioia il soggiorno quadriennale nella citt� galiziana, dove ebbe modo di
perfezionare le proprie doti artistiche frequentando, a partire dal 1892, i corsi
di disegno della Scuola di Belle Arti.[4] Picasso, in questo stesso periodo, diede
prova del suo talento anche attraverso l'ideazione e la raffigurazione di riviste
con nomi puramente di fantasia, quali La torre de Hercules, La Coruna, e Azul y
Blanco.
Ramon Casas, Ritratto di Pablo Picasso (1900); olio su tela, 69 � 44,5 cm, Museu
Nacional d'Art de Catalunya.
Adolescenza a Barcellona e Madrid
Intanto, la madre Mar�a ebbe altre due figlie: Dolores (detta Lola) nel 1884, e
Concepci�n (detta Conchita) nel 1887, destinata a morire nel 1895 di tubercolosi, a
soli nove anni di et�.[7] Nell'ottobre dello stesso anno,[8] inoltre, Don Jos�
venne nominato professore a La Lonja, e la famiglia Ruiz si trasfer� a Barcellona,
proprio nello stesso periodo in cui l'ingegner Ildefons Cerd� stava realizzando
l'Eixample. Pablo approd� insomma in una metropoli ricca di suggestioni culturali,
animata dai nuovi fermenti del Modernismo catalano e da una sostanziale
�indipendenza politica, stabilit� economica e prosperit� artistica�.
Nel 1896, riconoscendo il suo talento, con l'aiuto del padre Picasso apr� un
atelier a Calle de la Plata. Da questo studio, condiviso con l'amico Manuel
Pallar�s, uscirono diversi quadri che conobbero tutti una calda accoglienza:
L'enfant de choeur (1896), La prima comunione (1895-96) e Scienza e carit� (1897),
guadagnandosi con quest'ultima tela anche una menzione d'onore alla mostra
nazionale di Belle Arti a Madrid e, successivamente, un premio a Malaga.
Incoraggiato sia dal successo ottenuto, sia soprattutto dai crescenti attriti con
il padre, che lo voleva a Monaco di Baviera (a suo giudizio, �citt� dove si studia
seriamente la pittura senza occuparsi delle mode come il pointillisme e tutto il
resto�), Picasso decise di imprimere un pi� decisivo impulso alla propria
formazione artistica trasferendosi a Madrid.[9] Nella citt� madrilena il giovane
pittore venne rapidamente ammesso ai corsi dell'Accademia Reale San Fernando, e
visit� assiduamente il museo del Prado, dove venne a contatto con le opere di
Vel�zquez, El Greco, Zurbar�n e Goya. La permanenza madrilena di Picasso, tuttavia,
si protrasse per un solo, duro inverno, dopo il quale venne colto da un feroce
attacco di scarlattina che lo costrinse, nella primavera del 1898, a trascorrere
ben otto mesi a Horta de Ebro presso i genitori di Pallar�s,per poi finalmente fare
ritorno a Barcellona.
Tra la scapigliata boh�me barcellonese che bazzicava per Els Quatre Gats vi era
anche un giovane Picasso che, nel pieno delle sue tendenze ribelli, a partire dal
1897 cominci� a frequentare assiduamente la taverna, divenendo rapidamente uno dei
membri maggiormente in vista. Qui, oltre ad ascoltare le lunghe riunioni di artisti
come Ramon Casas, Miquel Utrillo e Santiago Rusi�ol, si leg� di stretta amicizia
con Carlos Casagemas, un poeta e buon pittore figlio di un diplomatico;[10] nella
sala delle rappresentazioni teatrali della taverna, addirittura, si inaugur� nel
febbraio 1900 la sua prima mostra personale, con l'esposizione di diversi suoi
disegni (perlopi� ritratti di amici). Come riferito da Sabart�s, la generazione
artistica catalana voleva �che il pubblico sapesse che un altro artista oltre a
Casas disegnava, che Casas non era il ritrattista di tutti e che le sue mostre non
rappresentavano la sola arte esistente [...] ]�. �Noi volevamo soprattutto [...]
far arrabbiare il pubblico�, avrebbe poi aggiunto.[11]
�Se vedi Opisso, digli di venire, perch� giover� alla salvezza della sua anima; e
digli anche di mandare al diavolo Gaud� e la Sagrada Familia ... Qui ci sono veri
maestri dappertutto�
Arte Joven
�I miei amici di Barcellona mi chiamavano Picasso perch� questo nome era pi�
strano, pi� sonoro di Ruiz. � probabilmente per questa ragione che l'ho adottato�
Montmatre e il Bateau-Lavoir
Targa della taverna Au Lapin Agile, frequentata con regolarit� da Picasso e i suoi
amici.
Nell'aprile 1904 Picasso si rec� per la quarta volta a Parigi e vi si stabil�
definitivamente, affittando per quindici franchi mensili una vecchia fabbrica di
Montmartre riconvertita nel 1889 in atelier per artisti: era il Bateau-Lavoir al
civico 13 di rue Ravignan (soprannome coniato da Max Jacob in riferimento alla
curiosa sagoma della costruzione, mentre tra i locali era nota come la �casa del
Cacciatore di pellicce�).[17]