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Il presente documento è di proprietà intellettuale della società ENEL DISTRIBUZIONE S.p.A.; ogni riproduzione o divulgazione dello
stesso dovrà avvenire con la preventiva autorizzazione della suddetta società la quale tutelerà i propri diritti in sede civile e penale a
termini di legge.
This document is intellectual property of ENEL DISTRIBUZIONE S.p.A ; reproduction or distribution of its contents in any way or by any
means whatsoever is subject to the prior approval of the above mentioned company which will safeguard its rights under the civil and
penal codes.
INDICE
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
3. PRESCRIZIONI DI RIFERIMENTO
Specifiche Edizione Emissione Norme Edizione
DY1056 4 gennaio 2005 CEI EN 62271-103 2012-10
DMI900002 2 agosto 2012 CEI EN 60529 1997-06
DY1000 2 febbraio 2002 CEI EN 60034-1 2011-03
CEI 20-22 2006-07
CEI EN 61810-1 2010-12
CEI EN 50334 2001-11
D.Lgs n. 81 s.m.i 09/04/2008
Direttiva 2011/65/EU 08/06/2011
Deve altresì rispettare le disposizioni della Direttiva 2011/65/EU del 8 giugno 2011 del
Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo sulla restrizione dell'uso di sostanze
pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RoHS) e i principi dello
Standard IPC-A-610D riguardante i criteri di accettabilità dei montaggi di componenti
elettronici.
4. CONDIZIONI D’ESERCIZIO
Tensione di alimentazione [Vcc] 24 ± 20%
Temperatura massima non superiore a 40 °C con valore medio, riferito ad
[°C] 35
un periodo di 24 h, non superiore a:
Temperatura minima per l’installazione all’interno: [°C] -15
Nel caso di comando manuale, l'inserimento della leva di manovra deve impedire il
funzionamento della motorizzazione; tale interblocco deve agire già prima che
l’estremità della leva vada ad innestarsi sul codolo di uno qualsiasi degli alberi
manovrati. Tale condizione può essere realizzata con una soluzione sia meccanica
(disaccoppiamento del motoriduttore) che elettrica (taglio dell'alimentazione del
motore).
1
Tale limite deve intendersi come 80% del picco massimo di assorbimento (eliminando l'assorbimento allo
spunto) e deve essere rispettato con o senza l'impiego del dispositivo di accoppiamento di cui al punto 5.2.
Tali tempi sono da considerarsi come limite massimo senza tolleranza e devono
essere rilevati con le tensioni applicate a monte del cavo di collegamento, di cui al
paragrafo 5.8, inserito nel quadro/scomparto.
Il ciclo di prova (C-t-O-t) deve avere una cadenza di 1 ciclo ogni 30 secondi (v.
DY1000 - par.6.1.14.A).
I relè impiegati devono essere scelti dal costruttore in funzione della tipologia della
motorizzazione e degli sforzi del cinematismo dell'apparecchio per quanto riguarda la
portata nominale dei contatti, il potere di apertura e di chiusura a 24 Vcc e avere le
seguenti caratteristiche:
2
Grado di protezione (CEI EN 60529) ³ IP5X
I relè devono essere insensibili alle sollecitazioni provocate dalle manovre e, nel caso
di utilizzo di una versione estraibile, devono essere vincolati ai relativi zoccoli con un
dispositivo anti estrazione.
Deve essere previsto un sistema di protezione tale che in caso di blocco meccanico
del cinematismo non si verifichi la bruciatura del motore.
Tale protezione deve essere avviata ad ogni manovra (di chiusura o di apertura)
tramite lo stesso impulso di comando.
Nel caso in cui venga utilizzato un relè temporizzato e la manovra venga portata a
compimento entro il tempo previsto, il suddetto sistema deve azzerare il tempo residuo
e tornare a riposo; se invece la manovra dovesse prolungarsi, il sistema deve arrivare
a fine tempo e interrompere sia il suo circuito di alimentazione che quello di tutte le
bobine dei relè soccorritori e attuatori. Anche questo relè deve essere montato in
modo tale da renderlo insensibile alle sollecitazioni provocate dalle manovre.
2
Il grado di protezione prescritto può essere ottenuto anche racchiudendo gli attuatori all’interno di un
contenitore di idonee caratteristiche (IP ³ 55). Il grado di protezione dei contatti degli attuatori deve essere
comunque ³ IP4X.
5
Vita elettrica (In in AC1) ³ 10 manovre
6
Durata meccanica ³ 10 manovre
3
Grado di protezione ³ IP5X
Nel caso di utilizzo di una versione estraibile il relè deve essere vincolato al relativo
zoccolo con un dispositivo anti estrazione.
5.5 Pulsanti
Sul fronte dell'involucro metallico del comando elettrico devono essere previsti due
pulsanti (accessibili anche ad involucro rimosso) per il comando locale dell'IMS,
corredati di protezione contro l'azionamento involontario e di targhetta con
l'indicazione della funzione svolta; quello per il comando di apertura deve essere di
colore verde, mentre quello per il comando di chiusura deve essere di colore rosso.
5
Vita elettrica (In in AC1) ³ 10
6
Durata meccanica ³ 10
3
Il grado di protezione prescritto può essere ottenuto anche racchiudendo il temporizzatore all’interno di un
contenitore di idonee caratteristiche. Il grado di protezione dei contatti del temporizzatore deve essere
comunque ³ IP4X.
Per la segnalazione a distanza della posizione dell'IMS e per la realizzazione dei fine
corsa di abilitazione o di blocco nei circuiti di alimentazione delle bobine dei teleruttori,
possono essere utilizzati dei microinterruttori. I contatti devono essere azionati dagli
alberi principali (non da quelli di manovra) ed essere in grado di commutare piccole
correnti (anche 20 mA a 24 Vcc).
I contatti di fine corsa relativi alla posizione di stato dell’IMS devono essere realizzati
con pacco contatti dorati o del tipo strisciante autopulente.
Per la segnalazione della posizione dell’IMS dei montanti linea devono essere previsti
due distinti micro-interruttori: uno per la segnalazione di aperto (89cax) e uno per
quella di chiuso (89ccx).
5.8 Connessioni
Per quanto riguarda le connessioni interne dei componenti del comando elettrico
occorre far riferimento allo schema elettrico di principio illustrato in figura 1 che il
costruttore provvederà ad integrare con quanto necessario in relazione alla soluzione
realizzativa adottata, ferma restando l’approvazione da parte di Enel.
Per il cablaggio interno devono essere utilizzati cavi unipolari aventi le seguenti
caratteristiche:
Sezione
2
- circuiti di comando e segnalazione [mm ] ³1
2
- circuiti di alimentazione motore [mm ] ³ 2x2
Il cablaggio interno deve attestarsi alla parte fissa di un connettore circolare del tipo
descritto al punto 5.9.
5.9 Connettori
Per interfacciare il circuito del comando elettrico con l’alimentatore deve essere
utilizzata la parte fissa di un connettore circolare, del tipo mostrato in figura 3, sulla
quale deve innestarsi la parte volante prevista ad una estremità del cavo di
connessione citato al punto 5.8. L’accoppiamento delle parti, agevolato da guide di
polarizzazione, deve essere assicurato mediante ghiera a vite a scatto rapido.
La parte volante del connettore rettangolare previsto all’altra estremità del cavo deve
essere del tipo mostrato in figura 4. L’accoppiamento con la parte fissa deve essere
agevolato da guide di polarizzazione e assicurato mediante appendici elastiche di
bloccaggio.
Sia le parti fisse che quelle volanti devono essere realizzate in materiale isolante con
caratteristiche dielettriche conformi alle prescrizioni riportate al paragrafo 7 e con
DY1050 ed. 6 USO AZIENDALE
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SPECIFICA TECNICA
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I contatti, sia maschio che femmina, devono essere in grado di accogliere conduttori di
sezione fino a 2 mm2 che devono essere attestati mediante aggraffatura; possono
essere anche di tipo stampato purché idonei, considerando anche la finitura e il
trattamento superficiale, a garantire l’ottenimento delle caratteristiche riportate qui di
seguito:
La parte fissa del connettore circolare, equipaggiata con contatti maschio, deve essere
installata in modo che sia accessibile dal lato superiore dell'involucro del comando
stesso e comunque in modo da garantire che l’involucro del comando possa essere
rimosso solamente dopo aver estratto la parte volante. Questa, equipaggiata con
contatti femmina, sarà utilizzata per allestire il cablaggio esterno di cui al precedente
punto 5.8; la parte volante del connettore rettangolare deve essere equipaggiata con
contatti maschio.
La scheda deve essere munita di connettore a circuito stampato, sia per gli ingressi
che per le uscite, in modo da permettere la più veloce sostituzione possibile in caso di
guasto della stessa.
La scheda deve essere, dopo saldatura, trattata sul lato piste con vernice isolante con
le seguenti caratteristiche:
Nel caso di comando manuale dei sezionatori di linea o di terra, l'inserimento della
leva di manovra deve impedire i comandi elettrico e manuale dell’interruttore; tale
interblocco deve agire già prima che l’estremità della leva vada ad innestarsi sul
codolo di uno qualsiasi degli alberi manovrati.
6.3 Pulsanti
4
Tale limite deve intendersi come 80% del picco massimo di assorbimento (eliminando l'assorbimento allo
spunto) e deve essere rispettato con o senza l'impiego del dispositivo di accoppiamento di cui al punto 5.2.
6.6 Connessioni
6.7 Connettori
Ogni bobina sia di apertura che di chiusura deve essere equipaggiata da un sistema di
smorzamento delle sovratensioni causate dalla variazione repentina della corrente di
bobina quando si annulla. Il dispositivo deve essere connesso tra la polarità negativa
di alimentazione ausiliaria a 24 Vcc dello scomparto e il morsetto di ingresso per il
comando di apri e chiudi. Il dispositivo può essere del tipo lineare (tipo capacità) o non
lineare (tipo diodo).
Le bobine non devono avere in serie dispositivi non lineari tipo diodi.
Le prove alle quali sottoporre il comando elettrico dell’IMS sono quelle indicate
nell’Appendice A della tabella di unificazione DY1000.
Le prove alle quali sottoporre il comando elettrico dell’ICS sono quelle indicate nella
tabella di unificazione DY1501.
8. DOCUMENTAZIONE DI OMOLOGAZIONE
Una copia di tali documenti deve essere inviata all’unità Unificazione e Metodi di
lavoro, mentre l'altra rimarrà in possesso del Costruttore.
Figura 1: Schema elettrico di principio del circuito per il comando motorizzato a IMS in posizione di
aperto
Figura 2: Cavo di collegamento tra motorizzazione e Unità Periferica per i montanti linea