Lo scopo della conservazione è di evitare le alterazioni
degli alimenti, cioè che il cibo si guasti, nel senso che non è più commestibile. Questo può accadere per le seguenti cause: Microrganismi: (come i batteri)
Enzimi: contenuti negli alimenti
Animaletti: come insetti o topi
Condizioni ambientali: come la luce, il caldo o
l’umidità che distruggono alcune vitamine e fanno irrancidire i grassi contenuti nei cibi. Quindi il cibo va conservato nella giusta maniera, in modo che non si guasti.
I metodi di conservazione sono i seguenti:
IL FREDDO • LA REFRIGERAZIONE Questo modo di conservare i cibi si usa sia a livello industriale sia a casa grazie al frigorifero che è un elettrodomestico molto diffuso. La temperatura usata nei frigoriferi per conservare i cibi varia da 1°C a 4°C (da 1 a 4 gradi). A queste temperature l'acqua contenuta nei cibi non diventa ghiaccio, infatti essa ghiaccia solo a 0°C ed il cibo rimane intatto. Il freddo non uccide né blocca del tutto l'azione dei batteri che guastano il cibo, ma la rallenta, per cui il cibo si mantiene più a lungo (qualche giorno), ma non per molto tempo. • LA CONGELAZIONE Con questo metodo di conservazione si raggiungono temperature più basse e più fredde di quelle del frigorifero da - 5°C a - 40°C. In questo modo i cibi si conservano per diversi mesi, in ogni caso molto a lungo. La carne si conserva per circa 6 mesi Il pesce per 3 o 4 mesi. La frutta, opportunamente lavorata anche per 1 anno. • LA SURGELAZIONE Questo modo di conservare gli alimenti col freddo è diverso dalla congelazione perché gli alimenti devono essere portati a temperature molto basse - 18 in maniera ultrarapida. IL CALORE • LA PASTORIZZAZIONE La pastorizzazione si usa per conservare il latte, il vino, la birra, i succhi di frutta, le conserve ecc… Si riscalda in maniera molto rapida l'alimento, portandolo ad una temperatura di 80°C per circa 20 secondi. In questo modo i germi sono eliminati, ma non del tutto, però il cibo è in grado di mantenersi per diversi mesi (il latte) o anche più di un anno (conserve di pomodoro). • LA STERILIZZAZIONE La sterilizzazione consiste nel portare l'alimento a temperature molto alte: oltre i 100°C. In questo modo si distruggono quasi tutti i germi presenti nei cibi però, a causa delle temperature molto alte si distruggono anche molte vitamine e principi nutritivi. LA CONSERVAZIONE CON SOSTANZE CHIMICHE NATURALI • CONSERVAZIONE CON SALE: La conservazione con il sale (cloruro di sodio) è un antico metodo di conservazione , si può fare in due modi: 1. A secco, con lo spargimento o sfregamento del sale,
ad esempio il baccalà. 2. In salamoia , l’alimento è immerso in una soluzione
d’acqua e sale. A seconda del cibo che deve essere
conservato la salamoia può essere più o meno salata (olive, formaggi, carne) Il sale conserva i cibi perché impedisce ai batteri di deteriorare i cibi. • CONSERVAZIONE CON LO ZUCCHERO: Lo zucchero, come il sale, impedisce ai batteri di deteriorare i cibi. Però lo zucchero deve essere presente in gran quantità, per esempio per fare una marmellata si deve mettere metà frutta e metà zucchero, pari al 50% di zucchero. • CONSERVARE SOTT’OLIO Gli oli d’oliva e di semi conservano i cibi perché impediscono all’aria di venire a contatto col cibo, quindi senza l’aria, i batteri che si sviluppano solo in presenza dell’aria sono ostacolati nel loro lavoro. Però ci sono altri batteri che possono svilupparsi anche senza aria, per questo motivo i prodotti sotto olio è meglio che vengano anche pastorizzati o sterilizzati col calore. • CONSERVARE SOTT’ACETO L’aceto conserva i cibi perché contiene un acido, l’acido acetico, che impedisce ai batteri di svilupparsi. Questo metodo di conservazione è usato di solito per le verdure precotte: i sottaceti. • CONSERVARE IN ALCOL ETILICO Anche l’alcol, come l’aceto, impedisce ai batteri di svilupparsi, si usa per conservare alcuni tipi di frutta (pesche, amarene). • GLI ADDITIVI CHIMICI CONSERVANTI Gli additivi sono delle sostanze che sono aggiunte agli alimenti, durante il processo di lavorazione, solo allo scopo di poterli conservare più a lungo o di cambiarne il colore (conservanti e coloranti). Tutti gli additivi che sono aggiunti agli alimenti devono essere scritti sull’etichetta del prodotto.
Gli additivi conservanti permettono di conservare i
cibi più a lungo. Ma c’è il sospetto che alcune di queste sostanze possano essere tossiche, cioè far male alla salute.