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Linee a microstriscia
4.1 Introduzione
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y
ε0 striscia metallica
t striscia
h substrato dielettrico
ε rε 0
Fig. 4.1
Fig. 4.2
62
4.3 Substrato
Tab. 4.1
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L'allumina, riportata in tabella per diversi gradi di purezza, è il materiale
maggiormente utilizzato nella realizzazione dei circuiti a microstriscia ed è un
ottimo dielettrico (in termini di perdite e possibilità di lavorazione) al di sotto dei
20 GHz. Per frequenze superiori si preferisce usare il quarzo in quanto la sua
permittività è circa tre volte più piccola rispetto a quella dell'allumina, e quindi le
dimensioni degli elementi del circuito, a parità di frequenza d'uso, possono
essere più grandi. Ciò semplifica le tecniche di realizzazione del circuito stesso.
Infine, il berillio risulta essere il miglior dissipatore di calore e quindi il più
adatto per applicazioni di potenza, tuttavia è un materiale tossico per cui si
preferisce, se possibile, limitarne l'uso.
a) Conduttori
Sono utilizzati per realizzare linee o collegamenti (bond) tra elementi
attivi e passivi: nella Tab. 4.2 sono elencati i materiali generalmente usati.
Si può notare come l'oro offra un ottimo compromesso tra la bassa
profondità di penetrazione (e quindi basse perdite nel conduttore) e basso
coefficiente di espansione (cioè ottima stabilità termica).
I materiali conduttori vengono depositati sul substrato dielettrico fino a
raggiungere spessori pari a circa 4 volte la profondità di penetrazione alla
più bassa frequenza di lavoro. Ad esempio, per sistemi che operano a
frequenze superiori al GHz, lo spessore del substrato in rame deve essere
di almeno 6 µm.
Tab. 4.2
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b) Materiali resistivi
Sono utilizzati per la realizzazione di resistenze concentrate.
Generalmente sono leghe di nichel-cromo o tantalio.
c) Materiali dielettrici
Sono utilizzati per realizzare capacità concentrate. Tipicamente sono
biossido di silicio, ossidi di alluminio e tantalio, oppure polimeri.
C '0 ω C'
β = ω L C = ω L 0C ' =
' ' ' '
(4.1)
C0 c C '0
dove si è posto L' = L'0 (induttanza per unità di lunghezza della struttura in aria)
1
e c= è la velocità della luce nel vuoto (c ≈ 3.108 m/s).
' '
L 0C0
Si definisce permittività relativa efficace della microstriscia la quantità:
C'
ε eff = (4.3)
C '0
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Introducendo la (4.3) nelle (4.1) e (4.2) si ha:
ω
β= ε eff (4.4)
c
1
Z0 = (4.5)
c C '0 ε eff
weff
Fig. 4.3
ε 0 w eff
Per questa struttura si ha: C '0 = e quindi:
h
1 η0 h 120 π h
Z0 = = = (4.6)
ε w w eff ε eff w eff ε eff
c 0 eff ε eff
h
(*) H. A. Wheeler: IEEE Trans. on Microwave Theory and Techniques, vol. 13, 172 - 185, 1965.
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Espressioni di questo tipo sono state fornite da diversi autori. Nel seguito
sono riportate quelle proposte da Hammerstad (*):
per w/h ≤ 1
2πh
w eff = (4.7)
8h w eq
ln + 0.25
w h
eq
−1 / 2
w eq
2
ε r + 1 ε r − 1 12h
ε eff = + 1+ + 0.041 1− (4.8)
2 2 w eq h
w eq w eq
w eff = h + 1.393 + 0.667 ln + 1.444 (4.9)
h h
−1/ 2
ε + 1 ε r − 1 12h
ε eff = r + 1+ (4.10)
2 2 w eq
t 2h
w eq = w + 1+ ln (4.11)
π t
t 4πw
w eq = w + 1+ ln (4.12)
π t
(*) E.0. Hammerstad, Proc. 5th Eur. Microwave Conf., 268 - 272, 1975.
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300
Z0 [Ω] εr
250
1
200 2
3
150 4
6
100 10
16
50
0
0.1 1 w/h 10
Fig. 4.4
4.6 Dispersione
ε r − ε eff (0 )
ε eff (f ) = ε r − 2
(4.13)
f
1+ G
fd
Z0
con fd = (4.14)
2hµ 0
e
G = 0.6 + 0.009 Z0 (4.15)
dove la εeff (0) rappresenta il valore statico calcolato con l'Eq. (4.8) o (4.10) e Z0
rappresenta l'impedenza caratteristica valutata con la (4.6).
(*) W. J. Getsinger: IEEE Trans. on Microwave Theory and Techniques, vol. 21, 34 - 39, 1973.
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Per quanto riguarda la larghezza efficace un'espressione semplificata in
funzione della frequenza è stata proposta da Kompa e Mehran (**):
w − w eff (0 )
w eff (f ) = w − (4.16)
f
1+
fg
c
fg = (4.17)
2w ε r
120
[Ω]
100
80
60
40
20
0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
Frequenza (GHz)
Fig. 4.5
(**) G. Kompa and R. Mehran: Electron. Lett., vol. 11, 459 - 460, 1975.
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β ω εr propagazione
nel dielettrico
Modo
dominante c0
modi di
ordine
modo superiore
quasi-TEM
propagazione
in aria
ω /c0
f
Fig. 4.6
y y
weff weff
x x
a) b)
Fig. 4.7
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Per questi modi la frequenza critica risulta:
c / ε eff c / ε eff
fc (TE10 ) = fc (TE 20 ) = (4.18)
2w eff w eff
−1
w 1
≅ 4 exp( A ) − exp( − A ) (4.19)
h 2
dove:
Z0 ε −1 0.11
A = π 2(ε r + 1) + r 0.23 + (4.20)
120 π ε r + 1 ε r
w εr −1 0.61 2
≅ ln(B − 1) + 0.39 − + [B − 1− ln( 2B − 1) ] (4.21)
h πε r εr π
dove:
120 π 2
B= (4.22)
2Z 0 ε r
(*) H. A. Wheeler: IEEE Trans. on Microwave Theory and Techniques, vol. 25, 631 - 647, 1977.
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4.8 Perdite
per w/h ≤ 1:
w eq
2
32 −
Rs h
α c = 1.38 A [dB / m] (4.23)
2
h Z0 w eq
32 + h
w eq
0.667
R s Z 0 ε eff w eq h
α c = 6.1⋅10 −5 A + [dB / m] (4.24)
h h w eq
1.444 +
h
dove:
h 1.25 2πw eq
A = 1+ 1+ ln
(4.25)
w eq π t
h 1.25 2h
A = 1+ 1+ π ln t (4.26)
w eq
(*) K. C. Gupta, R. Garg, and I. J. Bahl: Microstrip Line and Slotline, A. House, 1979.
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Le formule (4.23) - (4.24) hanno un limite superiore al variare di weq/h dato
da:
Rs
α c = 8.686 [dB / m] (4.27)
Z0 w
120 π ε eff − 1
α d = 4.43 σ d [dB / m] (4.28)
ε eff ε r − 1
10 0
Si
-1 GaAs
10
αc (dB/cm)
-2 Allumina
10
Quarzo
-3
10 Z0 = 50 Ω
-4
10
0 4 8 12 16 20 24
Frequenza (GHz)
Fig. 4.8
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4.9 Massima potenza trasportabile
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