concretizzare le sue pretese sugli stati centrali italiani, infatti prima era ad Avignone e quindi troppo lontano e poi impegnato dallo scisma e dai conflitti. Alla meta del trecento Cola di Rienzo, che era un popolano affascinato dai miti dell’antica Roma repubblicana e del governo del popolo romano, sembrava che stesse per far sorgere una nuova e originale forma di comune. Affascinò con la sua idea sia l’imperatore sia il papa, ma quest’ultimo pensava di usare la capacità di Cola di Rienzo di trascinare le folle per far cadere il potere della nobiltà romana, che si era affermato nuovamente nel periodo in cui lui era ad Avignone ed impegnato con lo scisma. Ma non andò come si aspettava. Cola, infatti, governò con metodi brutali e quindi perdendo i consensi della plebe. Nel 1354 venne ucciso durante una rivolta. Nel 1377 il papa tornò a Roma dove ebbe il controllo assicurato solo nel territorio del Lazio; infatti nelle altre città che erano in territorio pontificio erano amministrate da regimi signorili, che erano molto instabili e tirannici,e da residui di istituzioni comunali. Dopo che fu risolta la ribellione del concilio, i papi iniziarono a fondare il loro stato approfittando della debolezza e dell’anarchia di queste città. Alla fine del XV secolo lo stato pontificio era quasi costituito ed il papa era diventato una fra le grandi potenze italiane.
Nicola di Lorenzo o Cola di Rienzo , (Roma 1313 - 1354). Politico
romano. Di umili natali, divenne, grazie a intenso studio, notaio ed esperto di antichità romane. Convinto assertore del primato politico e culturale di Roma, si impegnò a ripristinare l'antica grandezza. Inviato in legazione presso Clemente VI ad Avignone (1343), lo invitò a rientrare a Roma per instaurarvi la repubblica. Ottenuto il favore del papa e del suo vicario, l'appoggio di comuni e signori di Lazio, Umbria e Toscana, sollevò il popolo capitolino contro i nobili e si fece proclamare tribuno (maggio 1347) e liberatore della città (agosto 1347). Abbandonato dal popolo, impaurito dagli interventi armati della nobiltà e del papa a causa della sua intransigenza verso i diritti ecclesiastici e nobiliari, che colpì Clemente VI e lo stesso imperatore Carlo IV, fu arrestato, ma riuscì a fuggire. Arrestato e tradotto ad Avignone (1352), fu nominato senatore e inviato a Roma, al seguito del cardinale Albornoz (1353-1354). Accolto trionfalmente, attuò una politica repressiva e venne trucidato mentre tentava la fuga durante una sommossa nobiliare.1
1 Tratto da : http://www.zam.it/biografia_Cola_Di%20rienzo