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ELEMENTI DI ANALISI STILISTICA DI UN BRANO

1) LA PULSAZIONE RITMICA

Per definire la pulsazione ritmica di un brano dobbiamo considerare i


seguenti elementi:

• IL BPM (Beat Per Minute) del brano, ovvero la velocità.


• Se le suddivisioni ritmiche (ovvero ottavi e sedicesimi) sono STRAIGHT o
SHUFFLE
• LA SCANSIONE RITMICA, ovvero come sono distribuiti gli accenti. ES. Se
la scansione è in ottavi, ho solo 2 possibilità, ovvero 1 battere o 1 levare. Se
la scansione è in sedicesimi, dal momento che ogni quarto si può
suddividere in 4 sedicesimi, avrò 3 possibilità di levare.

2) LA STRUTTURA

Di solito la forma canzone pop prevede una struttura suddivisa nelle


seguenti parti (dicitura prima in inglese e poi in italiano):
• INTRO (INTRODUZIONE) solitamente strumentale
• VERSE (STROFA) parte più discorsiva e di solito con note in tessitura
centrale per il cantante
• PRE-CHORUS (BRIDGE) parte di preparazione all’apertura del ritornello
in cui la tessitura inizia a salire
• CHORUS (RITORNELLO) parte con meno parole, ma con melodia più
incisiva e orecchiabile. Solitamente è la parte più acuta per il cantante
• BRIDGE (SPECIALE) parte che cambia armonicamente e melodica
rispetto al resto della canzone e che si ripete una sola volta nel brano
• OUTRO (CODA) chiusura del brano, di solito strumentale

Nel jazz invece le canzoni, che prendono il nome di standard, sono


suddivise in diverse parti a seconda della loro somiglianza melodica e/o
armonica e vengono indicate con le lettere dell’alfabeto.
ES. TIPICA STRUTTURA DI UNO STANDARD JAZZ è
A
A
B
A
RIC. L’intera struttura dello standard prende nome di CHORUS (da non
confondere con il ritornello della canzone pop) e tende a ripetersi tante
volte quante improvvisazioni vengono fatte dai musicisti sul tema
principale.

3) GLI ELEMENTI ARMONICO-MELODICI

Per elementi armonico-melodici si intendono:

1)GLI ACCORDI UTILIZZATI (in inglese CHORDS) ovvero se si tratta di

• TRIADI (accordi con 3 note)


• QUADRIADI (accordi con 4 note)
• ACCORDI ESTESI (accordi con più di 4 note)
• POWER CHORDS (accordi formati solo dalla tonica raddoppiata
all’ottava e dalla quinta, usati soprattutto in un certo tipo di rock)

2)LE SCALE UTILIZZATE

• sia quelle su cui si muove la melodia del cantante


• sia quelle utilizzate nei riff o negli assoli di altri strumenti

4) L’ARRANGIAMENTO DEL BRANO

Per arrangiamento di un brano si intende:

• L’INSIEME DEGLI STRUMENTI UTILIZZATI


Ricordiamo, infatti, che alcuni strumenti sono prettamente tipici di
certi stili musicali; pensiamo al banjo nel country.

• LA DURATA DEL BRANO


Pensiamo alla differenza che corre tra un brano pop, la cui durata si
aggira solitamente attorno ai 3’’20, e un brano progressive, che può
durare anche 7’’00
• IL MODO IN CUI SI AVVICENDANO GLI STRUMENTI NEL BRANO
Ad esempio in una ballad pop solitamente fino al primo CHORUS la
voce è accompagnata da un solo strumento acustico e dalla
seconda strofa in poi subentra la sessione ritmica, per poi avere una
parte di BREAK DOWN (ovvero svuotamento) prima dell’esplosione
dell’ultimo CHORUS, di solito ripetuto due volte.

5) IL TIMING DEL CANTANTE

Per TIMING si intende il modo in cui la voce del cantante sta sul
tempo del brano, ovvero come si muove la melodia rispetto alla
pulsazione ritmica del brano.
Vi sono 3 modalità di TIMING:
1. INDIETRO - BACK PHRASING : la voce tende a stare indietro
rispetto al beat, cioè ad attaccare la melodia sempre un pò dopo
rispetto alla pulsazione ritmica.
2. AVANTI - UP PHRASING : la voce tende a stare avanti sul tempo,
ovvero ad attaccare la melodia prima del beat, anticipandolo.
3. DRITTO - STRAIGHT : la melodia della voce cade sulla pulsazione
ritmica senza anticipare o ritardare gli attacchi.

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