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ALCHIMIA

L’alchimia è la ricerca della CONOSCENZA, una conoscenza che l’uomo aveva, ma che ha perduto nel
tempo. Gli Alchimisti pensavano che questa conoscenza era in possesso dei grandi sacerdoti Egiziani che la
tenevano nascosta e se la tramandavano. L’alchimia di stampo occidentale, di fatti, nasce nell’Egitto del I
d.C in una delle città più importanti dal punto di vista culturale cioè Alessandria d’Egitto. Era una grande
metropoli costruita per volere di Alessandro il Grande nel III a.C. ed era famosa per la sua biblioteca
frequentata dalle personalità più importanti nel campo della scienza, cultura e filosofia. È proprio da qui
che proviene un corpus di testi che già gli antichi sapienti greci attribuivano ad Ermete Trismegisto, il Tre
volte Grande, indicato come il mitico dio egizio Thot. Era il cosidetto Archetipo, l’iniziatore di questa
scienza, nei testi a lui attribuiti vengono trattati molti argomenti dove si fondono elementi della tradizione
filosofica e scientifica greca alla religione e alla cultura egizia.

L’alchimia Greca-Alessandrina si sviluppò attraverso tre fasi evolutive: Alchimia come tecnica, Alchimia
come filosofia, alchimia come religione. Oltretutto si formarono tre scuole di pensiero: Pitagorismo, scuola
Ionica, dello Gnosticismo.

Era un’alchimia ancora molto speculativa e teorica, anche se già si parlava di metallurgia, dell’essenza delle
pietre ecc. si svilupparono concetti molto importanti come quello sull’Astrologia, cioè il credere nel potere
degli astri e degli spiriti astrali; nei segni zodiacali.

A partire dal VII secolo d.C. prende avvio la grande conquista ad opera degli Arabi musulmani di tutto il
medio oriente e dell’Africa settentrionale, una grande cavalcata che metterà fine definitivamente alla
cultura del mondo antico. Gli Islamici raccoglieranno l’eredità degli alchimisti Alessandrini è porteranno
questa scienza a livelli altissimi grazie a personalità importanti come Jabir, Razi, Ibn Umayl, Avicenna ecc.

Dal mondo arabo, attraverso la Spagna Musulmana questo sapere si diffonderà nell’Occidente medievale
grazie alla traduzione di testi dall’arabo al latino dove si trattava di alchimia. Questa scienza nella civiltà
medievale latina non aveva precenti, era una cosa nuova. Grazie a personalità di indiscusso valore come
Gerardo da Cremona, Platone da tivoli ecc, questi testi vennero tradotti è si diffusero nelle città e nei centri
di cultura più importanti.

L’alchimia era la convizione di poter fare, a partire dalla materia imperfetta e impura, dei metalli con una
sostanza perfetta e capace di trasferire ad altre sostanze la propria perfezione. per ottenere questo
risultato era necessario un lavoro molto meticoloso e ben preciso, cioè l’Opus Alchemicus, la Grande Opera
che avveniva mediante sette processi divisi in quattro operazioni
(Putrefazione/calcinazione/Distillazione/Sublimazione) e tre fasi (Soluzione/Coagulazione/Unione).
Attraverso queste operazioni la materia prima, mescolata con lo zolfo ed il mercurio, scaldata nella fornace
(Athanor) si trasformava gradualmente passando attraverso vari stadi contraddistinti dal calore assunto
dalla materia durante la trasmutazione.

Le tre fasi erano la Nigredo/Albedo/Rubedo:

 Opera al nero: fase in cui la materia si dissolve putrefacendosi


 Opera al bianco: la fase durante la quale la sostanza si purifica sublimandosi
 Opera al Rosso: rappresenta la stato in cui si ricompone fissandosi….Re Rosso.

Con l’Opus alchemico si riusciva in questo modo ad ottenere il potere sulla materia e sull’energia, ma
questo non è altro che un mezzo non il fine. Il vero fine di questo lavoro era la trasformazione interna
dell’Alchimista, cioè il raggiungimento di una conoscenza superiore, tutto è diretto verso la trasformazione
dell’uomo, un uomo capace di fondersi con l’energia divina dalla quale si irradiano tutte le energie della
materia. Alla fine dell’Opera l’alchimista vede operarsi in lui stesso la trasmutazione, vi è un mutamento di
stato. Quando la grande opera si compie è lui stesso che diviene un uomo Risvegliato. L’alchimista
trasformato conosce e governa la materia ed energia, ed è capace di trasformare in cibo il veleno.

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