Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
gennaio febbraio
UN NUOVO MODELLO
DI GESTIONE DEGLI STADI
Spedizione in abb. post. art. 2 comma 20/C legge 662/96 - Filiale di Roma
CONGRUENZE TRA IL
MODELLO DI GARA E SELEZIONE E PROMOZIONE
DELL’ALLENAMENTO DEL TALENTO CALCISTICO
di Francesco D'Arrigo di Stefano D'Ottavio
Versamento della quota di
iscrizione all'Albo dei Tecnici
per la stagione sportiva
1999/2000
Al numero 1 GEN-FEB 1999 del Notiziario, è allegato il bollettino per il pagamento
della quota di iscrizione all’Albo ed ai Ruoli del Settore Tecnico per la stagione
1999/2000. Il pagamento della quota dovrà essere effettuato entro il 30 giugno
1999. Gli importi delle quote sono i seguenti:
Ai tecnici che non avranno provveduto nei termini indicati ad iscriversi all’Albo
non sarà vidimato il tesseramento valido per esercitare l’attività nella stagione
sportiva 1999/2000.
Il pagamento della quota é obbligatorio per tutti i Tecnici. Coloro che non effettuano
il versamento vengono sospesi temporaneamente dall’Albo ai sensi dell’art. 15,
comma 1/c del Regolamento del S.T.
In caso di smarrimento del bollettino, il pagamento della quota potrà essere effettuato
tramite conto corrente n.389502 intestato a F.I.G.C. - Settore Tecnico, Via
G.D’Annunzio 138, 50135 Firenze, specificando nella causale: qualifica, numero
di matricola, stagione sportiva per la quale si effettua il versamento.
Si precisa che sul bollettino di versamento dovrà essere scritto il nominativo del
tecnico.
Si ricorda inoltre che per l’inoltro di tutta la corrispondenza tra il Settore Tecnico
e gli iscritti all’Albo fa fede la residenza e non i temporanei trasferimenti di
domicilio.
SOMMARIO
Per richiedere copie arretrate del Notiziario inviare una richiesta scritta indirizzata a:
F.I.G.C. Settore Tecnico Via G. D’Annunzio 138, 50135 Firenze. Non saranno accettate richieste effettuate per
telefono.
1
CENTRO TECNICO
FEDERALE
EDITORIALE
di Mario Valitutti
EDITORIALE
L
e inquietudini che pervadono il che ripartisce le risorse in misura pres-
mondo del calcio in questi ultimi soché paritaria tra le diverse compo-
tempi - dalla questione del nenti, e le tendenze che da più parti
doping alle vicende che hanno turbato sembrano emergere verso la destinazio-
la Lega Nazionale Dilettanti, dall’acce- ne della quasi totalità delle entrate ai
sa dialettica sulla disciplina dei diritti club che le hanno prodotte.
televisivi alla crescente tensione che Ma la questione prioritaria è quella di
accomuna l’operato degli arbitri, degli far crescere la produttività del sistema
allenatori, dei dirigenti e degli stessi calcio nel suo insieme, sfruttando al
operatori dei media - vanno considera- meglio le enormi risorse potenziali
te quale conseguenza fisiologica di un derivanti dalle sponsorizzazioni; da un
mondo che vive una fase di profonda intelligente sfruttamento del marchio;
trasformazione e di crescita che impo- dal merchandising; dalla gestione eco-
ne un momento di riflessione di tutte nomica degli stadi intesi quali centri di
le componenti dell’organizzazione cal- attività economica, sociale e culturale
cistica. (secondo il modello suggerito nel
Infatti, il passaggio da un modello cosiddetto decalogo Veltroni); da un
peculiare e complesso, basato prevalen- ammodernamento della rete che orga-
temente sulla passione e sulla connota- nizza e gestisce i giochi e le scommesse
zione sociale dello spettacolo prodotto, sugli eventi calcistici (Totocalcio,
ad un vero e proprio sistema di impre- Totogol, Totoscommesse, Totosei).
sa, sia pure atipico, comporta un con- Il Settore Tecnico appare particolar-
fronto pacato e neutrale di tutte le mente idoneo, sia per l’ampia rappre-
componenti del pianeta calcio. sentatività del suo Consiglio Direttivo
Da tale confronto deve scaturire un che per i compiti ad esso affidati, a
punto di equilibrio che armonizzi gli divenire la sede di istruttoria e di con-
interessi dei club di vertice con quelli fronto delle problematiche suindicate.
di base e, in definitiva, garantisca la cre- Ciò presuppone, tuttavia, che il
scita dell’intero sistema e, al tempo Settore possa disporre dei necessari
stesso, assicuri “la competizione” che è supporti conoscitivi, accumulando dati
alla base del gioco più bello del ed informazioni da mettere a disposi-
mondo. zione dei diversi operatori.
Il problema potrà trovare soluzione In questa ottica, anticipiamo, in que-
in un “modello italiano di mutualità” sto numero, una informativa sul tema
che ricerchi il suo equilibrio collocan- di un nuovo modello di gestione degli
dosi a metà strada tra il modello USA, stadi.
2
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
L
o sviluppo delle qualità fisi- Esercitazioni per la resistenza, la velocità e tecniche -
che del calciatore, nelle sue Trasferibilità tra i due modelli -
varie espressioni, comporta
una serie di problematiche sia di esistente tra una serie di 5 ripetu- PARTE SECONDA: LA RESI-
carattere strutturale che metodo- te di 1000 metri, eseguite in pista STENZA
logico. Questo lavoro vuole pren- d’atletica, e lo svolgimento di un
dere in considerazione il carattere possesso palla tra due squadre di Potenza aerobica
metodologico per allenare le 9 giocatori ciascuna su tutto il L’esercitazione del possesso
capacità condizionali e coordinati- campo, con obbligo di giocare a palla 9:9 a tutto campo con cop-
ve del calciatore e, più precisa- coppie fisse, con numero di toc- pie fisse, per una durata di 25
mente, proporre modelli di alle- chi fisso (tre), per un tempo di 25 minuti, (suddivisi in due tempi di
namento che riescano in questo minuti (frazionato in due tempi 15 e 10 minuti con una pausa tra i
contesto a sviluppare determinate di 15 e 10 minuti). due tempi di 4 minuti) procura lo
qualità in modo specifico. La spe- Resistenza alla velocità stesso carico di lavoro delle ripe-
cificità dell’allenamento calcistico Vai e vieni su 20 metri, due serie tute di 1000 metri, mantenendo
presenta non poche difficoltà di di 6 ripetizioni, recupero incom- un valore di frequenza cardiaca
attuazione, ma è possibile propor- pleto. intorno al valore di soglia anaero-
re modelli di allenamento che Partita rugby 3:3 in un campo di bica. In questa esercitazione,
mirino a sviluppare qualità come 40x20 metri, tempo di lavoro 2 come del resto in tutte quelle di
la resistenza, la velocità e tutte le minuti, tempo di recupero 3 carattere specifico, diventa molto
qualità coordinative e, di conse- minuti, 2 ripetizioni. importante modulare il carico in
guenza, quelle propriamente tec- Esercitazione 3:1 in un quadrato maniera uniforme per tutti i gio-
niche, attraverso mezzi di allena- di 10 metri, tempo di lavoro un catori. Limitare il numero dei toc-
mento che abbiano come caratte- minuto, tempo di recupero tra le chi, in questo senso, evita il for-
ristica principale quella di ripro- 4 ripetizioni 45 secondi, tempo di marsi di coppie che mantengano
durre situazioni e modelli di recupero tra le 2 serie 5 minuti. il possesso piú a lungo di altre.
gioco simili a quelIi di gara. Partita pressing 4:4 in campo di Inserire, inoltre, alcuni accorgii-
45x25 metri con portieri. Tempo menti come, ad esempio, attribui-
CRITERI D’INDAGINE E COM- di lavoro 2 minuti, recupero tra le re un punto alla squadra che
PARAZIONE TRA LAVORO SPE- 3 ripetizioni 2 minuti. effettua un numero stabilito di
CIFICO E NON Velocità passaggi di squadra, o che rag-
Esercitazioni di rapidità neuro- giunge la linea di fondo del
Resistenza muscolare con la palla, a coppie, a campo avversario con un giocato-
Per verificare l’effettiva rispon- tre, a quattro. re con la palla al piede permette
denza, dal punto di vista delle Sprint psico-cinetici di 10, 20, 30 sempre di coinvolgere tutte le
modificazioni fisiologiche e i rela- metri. Si svolge una circolazione coppie e, quindi, tutti i giocatori
tivi adattamenti strutturali, tra della palla senza avversari a 3-4 in modo continuativo nel lavoro.
l’allenamento cosiddetto “a secco” squadre seguendo una sequenza Questo è l’obiettivo primario
e le esercitazioni a carattere speci- di colori predeterminata, al dell’esercitazione al fine di
fico, abbiamo preso in esame un comando dell’allenatore si esegue migliorare la qualità fisica.
gruppo di calciatori professionisti lo sprint andando ad attaccare dei Da quanto detto, ci sembra
precedentemente testati ed abbia- cinesini del colore chiamato, posti estremamente significativo riusci-
mo sviluppato i grafici di control- alle distanze volute. re a riprodurre gli effetti allenanti
lo dei cardiofrequenzimetri, deri- Qualità tecniche dal punto di vista organico con
vati dalle esercitazioni specifiche, Esercitazioni tecniche singole, a
rapportandoli ai grafici costruiti coppie, a tre, di gruppo in spazi (*) Tesi di fine studio del
sugli allenamenti di carattere set- ristretti. Esercitazioni tecniche corso Master di abilitazione ad
toriale. specifiche per ruolo con squadra allenatore professionista di
Potenza aerobica disposta sul campo, con contrap- prima categoria 1994/95.
Abbiamo valutato il rapporto posizione o libere.
3
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
4
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTOnon
5
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
Fig. 4 Fig. 6
Fig. 5 4
1 2 3
3
1
30 metri
2
di palla, sia in fase di non possesso fisico dell’esercitazione scade; rapidità, con la consapevolezza
(figura 3). ripetendo però l’esercitazione a che non meno importante risulta
Partita pressing 4:4 in campo di distanza di due minuti per un il miglioramento della capacità di
45x25 metri con portieri. Tempo certo numero di ripetizioni (da tre accelerazione e, quindi, dei valori
di lavoro 2 minuti, recupero tra le a sei) il carico complessivo assume di forza.
ripetizioni 2 minuti. il carattere specifico dei classici La rapidità comprende anche il
Le due squadre si affrontano in allenamenti di resistenza alla velo- tempo necessario alla soluzione di
un campo ridotto con la metà cità, effettuati con corse rettilinee un problema. Non dimentichiamo
campo delimitata e i portieri che e senza palla. che il calcio è sport di situazione
difendono due porte regolamenta- e, da quanto detto, assume rilevan-
ri. Si gioca a tocco libero con PARTE TERZA: LA VELOCITA’ za il tempo che intercorre dalla
l’obbligo di superare la metà La velocità del calciatore proposizione dello stimolo all’ini-
campo dopo tre passaggi di squa- Tale dote, intesa in senso stretto, zio della risposta muscolare; il
dra e non è consentito passare la esprime la capacità di realizzare la tempo di latenza dipende dalla
palla al proprio portiere. Lo svi- massima velocità su distanze che mobilità dei processi nervosi e
luppo del gioco richiede alla squa- vanno dai 30 ai 60 metri. Nel cal- dalla capacità di anticipazione
dra difendente una pressione con- cio, la necessità di spostarsi alla della soluzione. Alla luce di questa
tinua sulla palla per evitare, date massima velocità per tratti così premessa, diventa molto significa-
le dimensioni del campo, che gli lunghi è abbastanza infrequente, tivo ricercare il miglioramento di
avversari possano concludere in soprattutto quando si è in possesso velocità calcistica, attraverso eser-
porta anche dalla loro metà di palla. Nel calcio, la velocità citazioni di rapidità in situazioni di
campo. L’esercitazione presuppo- pura è molto meno importante gara e che stimolino i processi ner-
ne l’esecuzione di movimenti di che non la capacità di accelerazio- vosi e l’anticipazione del movi-
squadra nella fase di riconquista ne e la rapidità, intesa come capa- mento.
della palla, con diagonali, raddop- cità di compiere nel minor tempo
pi di marcatura, movimenti tipici possibile un gesto con una o più ESERCITAZIONI
della marcatura a zona o ad uomo variabili. L’accelerazione dipende Esercitazioni di rapidità musco-
(a seconda degli intendimenti direttamente dai valori di forza, lare con la palla
propri dell’allenatore), nonché mentre la rapidità si collega ai fon- Scatti contrapposti alla ricerca
velocità e rapidità di esecuzione, damentali tecnici. Da essa dipende del gol: due giocatori si dispongo-
nella fase di possesso di palla. ll l’efficacia del dribbling, dei pas- no seduti uno di fronte all’altro ad
tutto comporta, quindi, una gran- saggi fintati, delle corse con la una distanza di 30 metri. Ognuno
de intensità di lavoro. I giocatori palla al piede, dei tiri in porta, di loro deve segnare in una mini-
valutati, nell’esercitazione, hanno eccetera. porta posta alla propria sinistra. Il
riportato frequenza cardiache In quest’ottica, il presente lavoro pallone viene situato nel mezzo. Al
quasi sempre superiori al valore di vuol prendere in esame la possibi- fischio dell’allenatore ognuno dei
soglia anaerobica, riuscendo a lità di sviluppare la velocità del cal- giocatori, dopo essere balzato in
mantenerle per il tempo stabilito ciatore, proponendo mezzi alle- piedi, deve cercare di raggiungere
di due minuti. Al di sopra di que- nanti, specifici della disciplina, per primo la palla. Dei due, quello
sto tempo, il valore prettamente riferiti al migliorarimento della in anticipo (con un solo tocco a
6
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
disposizione), deve segnare, men- velocità massimale, i tempi di rischio di intenderli come una
tre quello in ritardo deve evitare recupero devono essere completi sorta di abilità ripetitiva e dobbia-
di subire il gol (figura 4). tra una ripetizione e l’altra. mo prestare l’attenzione su un
Progressioni sui 40-50 metri con Questo tipo di allenamento ha argomento che spesso viene sotto-
spostamenti alternati in sovrappo- come obiettivo lo sviluppo della valutato: la imprevedibilità del
sizione: due giocatori, sempre capacità di accelerazione e della gioco. Nel calcio esiste l’impossibi-
ricercando la massima velocità, rapiditá in situazioni dove è richie- lità di proporre delle tecniche (ci
corrono in sovrapposizione rice- sto l’uso della tecnica, nei passag- riferiamo ai gesti tecnici e non ai
vendo il pallone che viene toccato gi, negli stop, nella conduzione movimenti di squadra) che rien-
a uno o due tocchi. della palla, nei tackle. L’allena- trano in canoni rigorosamente
Colui che passa la palla, dopo il mento in questione si presta fissi, poiché i gesti fondamentali si
calcio, si sposta in diagonale, in anche allo studio della valutazione associano a delle altre variabili,
modo da farsi recuperare dal com- dei tempi di esecuzione, nonché come calciare la palla in piena
pagno, senza peraltro dover dimi- della combinazione di varianti tat- corsa o da fermo, o quando si è
nuire la velocità di corsa (figura 5). tiche (dove e quando correre). pressati dall’avversario. Di conse-
Passaggi a tre di “dai e segui” Sprint psico-cinetici di 10, 20, 30 guenza, la varietà del gioco rende
con scatti massimali: tre giocatori metri. improponibile la fissazione di
si dispongono agli estremi di una Si delimita un campo di 40x20 regole di tecnica calcistica che
ipotetica retta di 15 metri (2 da metri. con dei cinesini di colore siano rigorosamente definite.
una parte e 1 dall’altra). Uno dei diverso posti a 5 metri di distanza Nella pratica usuale dell’inse-
due calcia la palla a quello che gli l’uno dall’altro. I giocatori sono gnamento calcistico, ci si preoccu-
sta di fronte, per poi sovrapporsi a divisi in 3-4 squadre e si svolge una pa di far comprendere al giocato-
questo con uno scatto massimale. circolazione della palla senza re quella che dovrebbe essere la
Il ricevente, a sua volta, dopo aver avversari seguendo una sequenza “tecnica perfetta”. Come conse-
toccato iI pallone di prima, scatta di passaggi predeterminata, in guenza, le esercitazíoni tecniche si
nell’altro senso ripetendo l’azione base ai colori delle squadre. Al fermano al concetto che la sola
precedente (figura 6). comando dell’allenatore (acustico ripetizione sistematica sia allenan-
Passaggi a quattro di “dai e o visivo), ogni giocatore effettua te. In pratica, i giocatori vengono
segui” con scatti massimali e con- uno scatto sul cinesino del colore invitati a palleggiare o a calciare la
duzione palla: quattro giocatori si della sua squadra o di quello della palla, senza porsi i motivi basilari
dispongono agli angoli di un qua- squadra che lo precedeva o antici- che risiedono al successo del gesto
drato di 15 metri di lato. Il gioca- pava nella sequenza del possesso tecnico. Spesso ci dimentichiamo
tore in possesso di palla effettua di palla; oppure effettua una serie di un dato tanto evidente quanto
un passagigio in diagonale e segue di scatti continuati sui cinesini importante: il calcio è uno sport di
la palla con uno scatto massimale; chiamati a voce dall’allenatore. situazione. Ciò sta a significare che
il secondo giocatore che riceve la In questo allenamento, si ricerca non vi può essere una tecnica sem-
palla esegue un passaggio lungo il il miglioramento della velocità cal- pre corretta o sempre errata. La
lato del quadrato e segue, sempre cistica attraverso esercitazioni di tecnica corretta si deve calare neI
alla massima velocità, la palla che rapidità neuro-muscolare che sti- contesto della situazione del
arriva al terzo giocatore. Questi molino, in situazioni di gara, i pro- gioco. Da questa visuale, la tecnica
effettua di nuovo un passaggio cessi nervosi di eccitazione e le calcistica va intesa come il rappor-
sulla diagonale, seguito da uno capacitá di orientamento e di anti- to giocatore-palla più conveniente
scatto, al quarto giocatore, il quale cipazione del movimento. in funzione di uno scopo di gioco.
conduce la palla alla massima velo- Occorre però completare questa
cità, lungo il lato del quadrato PARTE QUARTA: LE QUALITA’ definizione e collocare la tecnica,
andando a raggiungere la posizio- TECNICHE oltreché nella sua realtà di situa-
ne iniziale del primo giocatore, La tecnica calcistica zione, nella realtà dinamica del
dove si inizia un nuovo giro. I fondamentali tecnici sono ben gioco. A prima vista, comprendia-
Tutte le esercitazioni elencate conosciuti e ben catalogabili, non mo che il livello qualitativo dei
richiedono l’esecuzione fatta a bisogna, però, incorrere nel fondamentali tecnici non si espri-
7
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
Fig.7
Fig.8
8
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
Fig.9 Fig.10
Fig.11 Fig.12
ta di esercitazioni tecniche singo- calciatore nei diversi momenti che ni, si rende l’elaborazione più diffi-
le, a coppie, a tre, a quattro e di costituiscono il gesto e, quindi, cile rispetto al fondamentale in sé.
gruppo. variano gli effetti allenanti. Variante I: con due coni (a sx e
dx) quando Ia palla è in volo l’alle-
Esercitazioni per calciare Calcio con giro intorno al cono. natore chiama “sinistra” o “destra”
Obiettivi: attivazione della perce- Il partner crossa la palla in dire- e consecutivamente il giocatore fa
zione anticipata delle traiettorie ed zione del compagno. Quest’ulti- il giro a dx o sx. In questo modo si
incrocio del corpo con le stesse. mo, una volta che il pallone è in richiede al calciatore una variabile
Come noterete, qualche eserci- volo, compie a tutta velocità un situazionale.
zio viene proposto in diversi conte- giro di corsa intorno al cono posto Variante II: si può stabilire che la
sti. Evidentemente, mediante lo di fianco a lui e quindi scatta in palla, anziché stoppata, deve essere
stesso esercizio, possiamo attivare direzione della palla per calciarla calciata di prima verso la porta
differenti qualità percettive e coor- in una porta piccola in due tempi. (figura 7).
dinative. Entrambe stanno alla In questo esercizio l’avvicinarsi al
base della correttezza dell’esecu- pallone viene reso molto più com- Tocchi di prima
zione tecnica. Nei rispettivi conte- plesso rispetto alla situazione reale. I giocatori si dispongono a cop-
sti varia non tanto l’esecuzione del Ciò stimola la percezione anticipa- pie e si passano la palla calciando
calcio, ma la profusione di impe- ta della traiettoria, oltre la rapidità di prima con l’interno del piede o
gno e concentrazione da parte del finale di esecuzione. In altri termi- con il collo piede.
9
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
Fig.13 Fig.14
Concentrazione: sulla percezio- Colpire la palla indietreggiando contro tre o due contro due. Essi
ne anticipata della traiettoria e sul L’esercizio si svolge in modo utilizzano le regole del tennis,
corretto posizionamento del opposto al precedente; il partner con la variante che il pallone
corpo in riferimento al pallone. calcia il pallone verso il compa- deve sempre fare un tocco a terra
Anche se si tratta di un esercizio gno con traiettoria a parabola, prima di essere colpito e che si
estremamente semplice, i giocato- che per essere colpita di piede possono fare tre passaggi di squa-
ri devono profondere un impegno richiede un immediato arretra- dra al volo (figura 12).
assoluto nel “gioco di gambe” pre- mento. Varianti: a) colpire la
cedente il tiro, altrimenti questi palla spostandosi in arretramen- Calci con percezione laterale
non ha valore allenante (figura 8). to, oppure b) voltarsi all’ultimo In partita, la situazione più fre-
momento per colpire la palla. quente in cui i giocatori ricevono
Dai e segui a tre Quest’ultimo tipo di esecuzione la palla e, quindi, ne devono per-
I giocatori si dispongono dev’essere ripetuto “girando” sia cepire la traiettoria, è proprio
all’estremità di un’ipotetica retta a destra che a sinistra. quella trasversale. Il giocatore si
di 20 metri. Due da una parte e dispone di fianco al partner.
uno dall’altra. Il giocatore con la Palla tennis a coppie Quest’ultimo lancia la palla al
palla inizia l’esercizio calciando in I giocatori devono passarsi la compagno che la ricalcia rima-
direzione del compagno e a segui- palla sopra la rete facendole com- nendo in posizione laterale fino
re si sovrappone dietro a lui. piere un solo rimbalzo. all’ultimo momento. In altri ter-
L’esercizio prosegue nella medesi- L’esercizio impone una conti- mini, colui che colpisce la palla
ma sequenza e, ogni volta che nua percezione anticipata della rimane di fianco rispetto alla
viene effettuato il passaggio, i cal- palla ed un continuo adattamen- traiettoria della palla sino a quan-
ciatori si sovrappongono al rice- to coordinativo palla-corpo. do non ha collocato a terra il
vente (figura 9). L’effetto allenante è molto supe- piede di appoggio.
riore che non utilizzando dei rim- Solo in quel momento, effet-
Colpire la palla in avanzamento balzi liberi, perchè l’esercizio tuando perno sullo stesso piede
A coppie, uno esegue l’esercizio, richiede lo spostamento del di appoggio, ruoterà con tutto il
l’altro fa da partner. Quest’ultimo corpo in funzione dei rimbalzi corpo e colpirà la palla in direzio-
calcia la palla in direzione del (figura 11). ne del partner, oppure invitere-
compagno, il quale deve correre mo a calciare verso un secondo
alla massima velocità verso il pallo- Partita calcio-tennis partner o verso un bersaglio
ne per calciarlo di prima. L’obiet- Dopo aver abbassato la rete del come una miniporta. Lo stesso
tivo è quello dell’attivazione campo di pallavolo ed utilizzando esercizio va eseguito sia col piede
dell’incrocio sul pallone in avanza- le linee dello stesso, i calciatori sinistro che col piede destro, con
mento (figura 10). disputano una minipartita di tre traiettorie provenienti sia da
10
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
Fig.15 Fig.16
Fig.17 Fig.18
destra che da sinistra per ogni catore calcia in rapida successio- valutato la parabola della palla,
piede. ne 10 palloni che il partner gli deve compiere una capovolta in
Obiettivi: percezione e incrocio lancia con le mani. L’esercizio va avanti e calciare al volo verso la
sulle traiettorie laterali e attiva- svolto secondo le 4 varianti che porta.
zione della bilateralità motoria. abbiamo indicato in precedenza Obiettivi: il calciatore è costret-
In pratica l’esercizio si presenta a), b), c), d). Evidentemente, to dalla “situazione” ad anticipare
nelle quattro seguenti varianti: secondo la sensibilità del partner, mentalmente la traiettoria della
a) calcio di destro con traietto- occorrerà che queste varianti palla, vale a dire che l’esasperata
ria proveniente da sinistra; b) cal- siano proposte con difficoltà anticipazione della traiettoria è
cio di destro con traiettoria pro- appropriate. indispensabile per la riuscita
veniente da destra; (figura 13) Obiettivi: susseguenti adatta- dell’esercizio (figura 15).
c) calcio di sinistro con traietto- menti della posizione del corpo
ria proveniente da sinistra; con la traiettoria della palla, in Salto laterale dell’ostacolo e calcio
d) calcio di sinistro con traietto- riferimento alla ricerca di preci- Due partner si dispongono a
ria proveniente da destra. sione d’esecuzione in tempo circa 15-20 metri di distanza con
ridotto (figura 14). palla al piede. Dinanzi al partner
Tiro in porta “chiamato” si colloca un ostacolo. Il giocato-
Dopo aver stabilito se i tiri Capovolta e tiro a rete re che compie l’esercizio deve
devono essere indirizzati sul Un partner crossa verso il gioca- percorrere in “vai e torna” la
primo o sul secondo palo, il gio- tore; quest’ultimo, dopo aver distanza per colpire la palla cal-
11
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
Fig.19 Fig.20
ciata dai compagni. Ad ogni pas- Esercitazioni per l’arresto della Comprendiamo quindi che il pre-
saggio, il giocatore deve saltare palla (stop) sente esercizio possiede valore
l’ostacolo che è posto nel mezzo allenante in relazione alle qualità
del suo percorso. Stop di interno piede di senso-percezione, che sono
Obiettivi: aumento della com- Un giocatore calcia la palla tesa basilari nella tecnica calcistica
plessità della fase di incrocio per e abbastanza forte al compagno, (figura 18).
quanto riguarda il gioco di mirando alla pancia dello stesso.
gambe, che permette al giocatore Il compagno deve flettere la Stop di controbalzo
di posizionarsi con rapidità e pre- gamba e stoppare con l’interno Lo stop di controbalzo, oltre ad
cisione rispetto al pallone che del piede e, se necessario, deve essere molto conveniente in
deve calciare e conseguente atti- anche compiere uno stacco in numerose situazioni di gioco, è
vazione nella valutazione antici- elevazione. un esercizio di per sé molto
pata delle traiettorie della palla importante nello sviluppo della
(figura 16). Stop calibrato ad un terzo gio- capacità di incrocio (e ancora
catore prima di anticipazione delle
Chiamare la parabola Un partner crossa verso il com- traiettorie) sul pallone.
Un compagno crossa in direzio- pagno il quale deve arrestare la
ne del partner il quale, più rapi- palla mediante uno stop che Stop in “vai e torna”
damente che può, deve anticipa- giunga esattamente sui piedi di Due partner si dispongono
re col suo spostamento la traietto- un secondo partner che si trova a ognuno con palla al piede a circa
ria della palla. 2-3 metri di distanza da questo 15 metri di distanza. Quindi lan-
Mentre il pallone è in volo, Obiettivi: la funzione dello stop ciano la palla con anticipo sulla
l’allenatore fà un fischio e il gio- è generalmente solo quella di corsa del compagno, il quale
catore deve fermarsi, poiché non ammortizzare la palla. Ora, se noi deve stoppare di controbalzo il
gli è più concesso di fare degli dobbiamo stoppare un passaggio pallone e restituirlo con un
ulteriori passi. e contemporaneamente regolare secondo tocco.
Quindi, da quella posizione, la lunghezza e la traiettoria del
senza poter muovere il piede di tocco, ciò equivale non solo a Stop in “vai e torna” con rota-
appoggio, cercherà di calciare la compiere la funzione di ammor- zione di 180 gradi
palla (sempre se possibile) verso tizzazione della palla, ma contem- L’esercizio è corrispondente al
una miniporta. poraneamente richiede la regola- precedente, con la differenza
Obiettivi: anticipazione delle zione della respinta in funzione che ora si dispone di un solo pal-
parabole (figura 17). della visione periferica. lone anziché di due. Inoltre il
12
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
Fig.21 Fig.22
13
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
Fig.24 Fig.25
rotazioni attorno a sé. abbiamo indicato per il drib- senso di anticipazione delle
Fare lo slalom tra i coni nelle bling. Quindi, dalle situazioni di traiettorie.
seguenti varianti: minipartite, prenderemo in con-
- con l’uso di un solo piede siderazione i momenti chiave del Tocchi di testa continui a coppie
(quindi stimolando il tocco con contrasto al dribbling. Sarebbe Colpendo in elevazione.
l’interno e con l’esterno insie- improponibile l’allenamento per Tocchi rimanendo uno di fian-
me); i dribbling e i contrasti che non co all’altro.
- con l’uso del solo interno- siano in situazione, poiché pro- Obiettivi: attivazione dell’incro-
piede (sia destro che sinistro); prio questi due fondamentali, cio sulle traiettorie da posizione
- con l’uso del solo esterno con le relative finte e controfinte, laterale.
piede (sia destro che sinistro); sono una diretta espressione
- mantenendo la lateralitá di della fantasia e della creatività. Tocchi all’indietro
spostamento. Un giocatore si dispone tra due
Esercitazioni per il colpo di testa partner e colpisce all’indietro il pal-
L’”8” tra due coni Se facciamo una comparazione lone che gli viene gettato dal com-
Compiere un “8” tra due coni del colpo di testa con i fonda- pagno a lui di fronte.
mantenendo il busto rivolto sem- mentali di piede, cogliamo una Obiettivi: l’esercizio si presta alla
pre nella medesima direzione. In evidente differenza in termini di presa di consapevolezza del rappor-
questo modo alterniamo continua- senso-percezione. to sensazione del tocco su di una
mente il controllo di palla con I calci hanno una maggiore certa regione del capo e traiettoria
spostamento nelle 4 direzioni fon- capacità di adattamento rispetto che ne deriva (figura 24).
damentali: in avanti, indietro, a alla traiettoria della palla, dato
destra e a sinistra (figura 23). che gli arti inferiori possono Tocchi in elevazione in avanti
Riguardo alla capacità di sbilan- agire ad una certa distanza con palla che proviene da dietro
ciare l’avversario, che è l’essenza dall’asse longitudinale del corpo. Obiettivi: l’esercizio attiva la
del dribbling, le uniche esercita- Al contrario, nel tocco di testa percezione delle traiettorie pro-
zioni valide sono i giochi. O per colpire la palla, è richiesto lo venienti da dietro, che richiedo-
meglio, tutte le situazioni di spostamento di tutto il corpo. no un più difficile incrocio con la
gioco in numero ridotto, che Questo minore raggio di movi- parabola della palla (figura 25).
consentono il frequente ripetersi mento del colpo di testa diviene
delle reali situazioni di dribbling. però un dato vantaggioso in sede Tocchi in elevazione con mezza
Tra queste ricordiamo: l’uno con- di allenamento, poiché i colpi di rotazione in volo
tro uno; l’uno contro due, il due testa, come è evidente, richiedo- ll partner lancia la palla al com-
contro due, eccetera. no un più preciso incrocio del pagno con parabola molto alta.
Riguardo ai metodi di allena- corpo con la traiettoria della Quest’ultimo, con 2 o 3 passi di
mento del contrasto, suggeriamo palla. In altre parole l’impiego rincorsa, stacca da terra compien-
di usare la stessa strategia che del colpo di testa in sé attiva il do una rotazione di 180 gradi in
14
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
15
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
ALLENAMENTO
16
CENTRO TECNICO
FEDERALE
ATTUALITÀ
UN NUOVO MODELLO
DI GESTIONE DEGLI STADI
di Mario Valitutti
I
l dibattito concernente un
nuovo modello di gestione
degli stadi viene da molto lon-
tano e può farsi risalire agli anni
Venti, che segnarono il cambia-
mento della cultura dell’impianti-
stica sportiva con il passaggio
dalla iniziativa privata alla munici-
palizzazione degli stadi. Infatti -
seguendo l’indirizzo del regime
dell’epoca, che prevedeva la
costruzione di impianti polisporti-
vi aperti alla collettività con pista
per atletica, piscine e campi da
tennis - sorsero, per iniziativa pub-
blica, il Littoriale di Bologna, lo
stadio Moretti di Udine, il
Filadelfia di Torino e il San Siro di
Milano. Al modello polisportivo Torino, Stadio delle Alpi
dell’impiantistica fascista vennero
ricondotti la ricostruzione dello alla municipalizzazione degli stadi Presidente ed il Segretario
Stadio Nazionale di Roma che (nel 1930 si contavano 2405 stadi Generale del CONI, il Presidente
comprendeva piscine, un albergo costruiti e gestiti dai Comuni). Il e il Vice presidente della FIGC, il
per gli atleti, una palestra e sale calcio italiano abbandonava, così, Presidente della Lega Nazionale
per il pugilato, la lotta e la scher- il modello anglosassone fondato Professionisti, della Lega profes-
ma e la realizzazione dello stadio sulla proprietà degli stadi da parte sionisti di serie C e della Lega
Giovanni Berta di Firenze, pro- delle società. Nazionale Dilettanti, i rappresen-
gettato da Pier Luigi Nervi, uno Il dibattito sulla gestione degli tanti dell’Associazione Italiana
dei più prestigiosi esponenti stadi è tornato di attualità negli Calciatori e dell’Associazione
dell’architettura italiana contem- ultimi anni in concomitanza con Italiana Allenatori di Calcio. In
poranea. la definizione delle società di cal- quell’occasione veniva varato un
Nei primi anni Trenta le grandi cio professionistiche quali società “decalogo” di proposte organiche
costruzioni sportive in cemento si di capitali con fine di lucro. In da tradurre gradualmente in con-
estesero in tutta la penisola, da questo contesto lo stadio è visto creti interventi operativi. Le linee
Trieste (il Littoriale) e Palermo quale potenziale fonte di reddito guida del decalogo si ispiravano al
(la Favorita), da Torino (il Benito attraverso il suo utilizzo non limi- principio che non fosse possibile
Mussolini costruito in 180 giorni tato alla gara domenicale, ma né utile procedere ad una blinda-
al posto del vecchio Stadium del aperto ad attività economiche e tura degli stadi, che rafforzava
1911 demolito - singolare coinci- culturali con carattere di conti- l’assioma stadio uguale violenza;
denza con quanto si ipotizza per nuità. Un forte impulso in questa ma piuttosto fosse più convenien-
il Delle Alpi) a Catania (il direzione è stato dato dal c.d. te puntare ad una riorganizzazio-
Cibali), da Vicenza (il Menti), a decalogo Veltroni del febbraio ne degli stadi intesi quali luoghi
Napoli (l’Ascarelli) e a Genova (il ‘97. Infatti l’allora vice presidente aperti con continuità ai tifosi ed
ristrutturato Marassi). E poi le del Consiglio dei Ministri con alle famiglie, nei quali non si svol-
migliaia di campi di gioco costrui- delega per lo sport, a seguito del ge solo l’evento calcistico domeni-
ti nella provincia italiana sul finire reiterarsi di gravi incidenti dentro cale ma anche una serie di inizia-
degli anni Venti, che segnarono il e fuori degli stadi, convocava in tive sociali, culturali, economiche
cambiamento della cultura data 27 febbraio 1997 un vertice e di accoglienza. Nel corso del
dell’impiantistica sportiva con il sulla violenza a cui prendevano vertice emergeva con tutta eviden-
passaggio dall’iniziativa privata parte il Capo della Polizia, il za l’orientamento che, accanto al
17
CENTRO TECNICO
FEDERALE
ATTUALITÀ
18
CENTRO TECNICO
FEDERALE
ATTUALITÀ
19
i si trova sicuramente tutti d’accordo mente, sono presenti in età giovanile nel loro qua-
SELEZIONE E PROMOZIONE
DEL TALENTO CALCISTICO
terza prospettiva, infine, riservata ad alcuni settori quali, con molta probabilità, lo porteranno, in un
federali, nel poter meglio programmare sia sul momento successivo, a raggiungere prestazioni di
piano delle scelte, sia sul piano organizzativo, le alto livello in un determinato tipo di sport”.
proprie rappresentative a livello regionale e nazio- Kupper K (1993) mette in merito ulteriormente
nale. E’ bene sottolineare, comunque, che l’orga- in evidenza come “...il talento sia un caso particola-
nizzazione federale dedicata alla pianificazione dei re dell’attitudine.”
programmi di selezione e concentramenti di vario Altri ancora (Vanek 1970. Hahn 1976) affermano
livello a carattere competitivo, non rappresenta che il talento motorio si esprime nel fatto che i
altro che una forma di servizio a favore delle bambini apprendono i movimenti più facilmente e
Società e dei loro operatori. con maggior sicurezza e rapidità; e che il talento
Il termine “selezione” ha suscitato a volte non sportivo manifesta una disponibilità superiore alla
poche riflessioni di chi, forse per dovere istituzio- media a sottoporsi a programmi di allenamento e
nale o perché convinto delle proprie tesi, difende- nell’essere perseverante allo sforzo. Ulteriori carat-
va giustamente la causa di uno sport a larga diffu- teristiche che il talento dovrebbe possedere sem-
sione che dovrebbe accogliere e trattenere il più brano essere, oltre quelle tecnico-tattiche specifi-
possibile l’enorme massa dei praticanti. Non ci che, anche: autocontrollo, capacità di tollerare le
sembra però di contraddire questa affermazione frustrazioni, doti di comprensione, osservazione e
nel sostenere anche un programma differenziato analisi, intelligenza motoria e creatività, stabilità
per tutti coloro che, mostratono di possedere qual- psichica, capacità di controllo degli stress e dispo-
cosa in più degli altri e che, quindi, richiedono un nibilità a lottare, acquisizione di ruoli e subordina-
processo di sviluppo più specifico e maggiormente zione alla squadra.
adattato alle loro caratteristiche. Tutto ciò per esal- E’ confermato da molteplici autori, e in tanti
tare quelle qualità che, naturalmente e fortunata- lavori presenti in letteratura, che un bambino che
I
riconoscere un possibile talento,
Tav. 1
occorrerebbe prendere in esame
non solo la prestazione nei suoi
FATTORI EREDITARI FATTORI AMBIENTALI aspetti globali, ma dovrebbe essere
riservata identica considerazione
anche ai fattori intrinseci che set-
torialmente la compongono. Con
tale enunciazione si vuole eviden-
ziare che, a parità di prestazione
(valutata durante impegni agoni-
GIOVANE CALCIATORE
stici) e di età anagrafica, coloro
che presentano una maggiore età
definiscono le in una scala di teorie biologica, più anni di allenamento
massime possibilità, e fattori della prestazione (antro-
prestazioni determinano il livello pometrici, fisici, tecnici, tattici) già
raggiungibili per quel effettivamente consolidati, offrono meno possibi-
quadro genetico raggiunto
specifico. (raggiungibile) lità di sviluppo rispetto a quelli
che dispongono, invece, di un
quadro più vicino alla norma dei
PRESTAZIONE CALCISTICA coetanei o addirittura in ritardo su
certe caratteristiche. Tale conside-
razione, logica nella sua definizio-
...la manifestazione del talento potrebbe dipendere dalla scelta dei contenuti, dei ne, ma anche spesso trascurata, si
metodi e delle procedure utilizzate in relazione alle caratteristiche individuali.
Ciò potrebbe far ottenere, con più frequenza, il massimo livello potenziale disponibile.. basa sul fatto che coloro i quali
con precocità raggiungono un’età
biologica e tecnica già avanzata
(maturazione), dispongono per
forza di cose di un minor margine
mostri, in età di avviamento allo sport, di possedere di miglioramento. Questa eventualità potrebbe ral-
un’attitudine particolare verso uno sport o classi di lentare o, nel peggiore dei casi, compromettere
sport, ciò sia dipeso sia dal suo quadro genetico significativamente la crescita del calciatore per
(fattori ereditari) sia dalle esperienze, anche se diversi motivi: differenze tecnico-agonistiche con
minime ed occasionali, fino ad allora vissute (fattori gli altri calciatori sempre meno marcate; caduta di
ambientali). Risulta chiaro che se nulla possiamo motivazione; dinamiche psicologiche del gruppo
fare riguardo al primo aspetto, molto invece è pos- squadra alterate dal cambiamento; insofferenza al
sibile fare per quanto concerne gli elementi acqui- lavoro di allenamento poiché l’impegno non corri-
sibili, soprattutto nel primo periodo di formazione sponde ai risultati etc. Per contro, quelli che riesco-
(scuole di calcio). no a ben figurare nei rispettivi campionati, nono-
E’ perciò probabile che, per esempio, il figlio di stante presentino alcuni deficit funzionali e psico-
uno sprinter dell’atletica leggera possieda le stesse motori rispetto alle soglie ottimali (comparate con
o gran parte delle fibre muscolari del padre (% altri giovani di talento), migliorabili però con l’alle-
fibre veloci) ma è anche vero che se certe premesse namento specifico, potrebbero avere più possibilità
non sono precocemente sostenute e sollecitate con di riuscire nel decorso evolutivo. Un eventuale svi-
allenamenti e programmi di sviluppo orientati spe- luppo di questi fattori farebbe quindi conseguente-
cificatamente, tali potenzialità potrebbero rimanere mente crescere il livello della prestazione che già
allo stato relativamente e parzialmente latente allo stato attuale risulta soddisfacente e confronta-
(tavola 1). bile con altri giocatori giudicati potenzialmente
Questi concetti fanno riferimento a programmi validi ( tavola 2).
che nella terminologia specifica vengono racchiusi La storia insegna però che a volte, in certi giovani
nella definizione più ampia di promozione del calciatori, nonostante si siano delineati particolari
talento. Per promozione del talento s’intende requisiti sia a componente ereditaria che acquisita,
l’impiego di tutte quelle misure di allenamento che che l’opera di promozione ulteriore (elevato livello
permettono agli atleti di talento di poter raggiunge- qualitativo della squadra e del campionato) si sia
re le prestazioni elevate che ci si aspetta da loro in articolata secondo i canoni ottimali dell’allenamen-
età adulta (E.Hahn 1986). to moderno, alcuni potenziali talenti non maturano
Altro aspetto non meno rilevante, sottolineato da come inizialmente si pensava possibile. Con molta
altri esperti del settore, risulta il fatto che, al fine di probabilità o sono state effettuate delle stime errate
II
all’osservazione parametrica
Tav. 2
RELAZIONE IDONEITÀ – SVILUPPO qualitativa e quantitativa dei fat-
tori che più influenzano lo svi-
8
luppo del talento calcistico. E’
opinione comune affermare
7 comunque che per la formazio-
RP ne di un calciatore, che va
gradi di sviluppo
III
Tav.3 TAVOLA RIEPILOGATIVA DELLE VARIE OPPORTUNITÀ DI SELEZIONE
tecnico-tattico
ATLETA DI LIVELLO MODELLO DI fisico funzionale
psicologico
NAZIONALE CALCIATORE IDEALE sociale
culturale
...............
ORGANIZZAZIONE FEDERALE ..............
20 under
18 under
17 under
16 under allievi regionali
15 under allievi nazionali
14 giovanissimi prof. giovanissimi reg.
13
giovanissimi
ATTIVITÀ AGONISTICA sperimentali SELEZIONE E
PROMOZIONE
12 DEL TALENTO
11 SCUOLE DI CALCIO - CAS
10
9
8
7
6 SOCIETÀ SOCIETÀ SOCIETÀ L.N.D.
L.N.P. L.P.S.C. PURO SETTORE
MODELLO DEL
CALCIATORE IDEALE Tav. 4
STUDIO
dettagliate. E’ stato avviato uno studio (tavola 4) su senza di alcune costanti che si ripetono percentual-
giovani selezionati delle varie categorie, apparte- mente nella maggior parte dei casi e nei vari livelli
nenti alle diverse Leghe, che prevede il monitorag- di accesso alle selezioni. Lo studio, che nel proto-
gio dei parametri intrinseci della prestazione, con il collo di ricerca prevede un certo numero di anni di
fine di verificare quali siano le qualità più presenti osservazione, si pone in definitiva lo scopo di con-
e che più influenzano la maturazione dei giovani di trollare in termini di evoluzione i molteplici fattori
talento. L’ipotesi della ricerca si basa sul fatto che, di selezione che i calciatori presentano e verificare
molto probabilmente, alcuni fattori della prestazio- successivamente il trend individuale. L’eventuale
ne giovanile, sia di ordine tecnico-tattico che fisico, riscontro tecnico (conferma o non conferma del
oltre ad aspetti più generali come quelli psico-socia- talento) correlato ad ognuna delle qualità, potreb-
li e culturali, interagiscono con pesi e forme diverse be far risalire ad un modello ideale di selezione,
nei vari tipi di sviluppo. Nostra idea è che potrebbe con i benefici che tutti possono immaginare.
configurarsi un profilo ideale sostenuto dalla pre- Stefano D’Ottavio
IV
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
PREPARAZIONE FISICA
LA RESITENZA 2ª parte.
Considerazioni pratiche.
20
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
PREPARAZIONE FISICA
21
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
PREPARAZIONE FISICA
Fig. 3
F
R
E lavoro continuo
Q
U
E
N
Z lavoro intermittente
A
C
A
R
D
I
A
C
A
TEMPO DI LAVORO
spazio gioco perde un punto. dell’avversario e dal ruolo in cui è sollecita moderatamente il sistema
– Punteggio: un punto quando usato (presenza semi-attiva o atti- lattacido. Poiché è stato dimostrato
una squadra riesce ad essere in pos- va). In un’impostazione di lavoro che, ad intensità data, il lavoro
sesso dei due palloni. con la palla in cui la presenza intermittente mostra una frequen-
– Varianti: un tocco, più tocchi, dell’avversario è attiva, il carico za cardiaca mediamente più bassa
più palloni. complessivo aumenta decisamente. di quella del lavoro continuo, è
Aerobico ad alta intensità: Se utilizzassimo degli schemi tattici necessario per ottenere un uguale
– superficie: metà campo divisa in la cui esecuzione è preordinata, il carico, che la velocità di esecuzio-
tre zone con due porte; carico di lavoro risulterebbe infe- ne dell’esercitazione sia superiore
– numero giocatori: 6:6 o 4:4 o riore, Weineck (1996). a quella del metodo continuo.
9:9 + 2 portieri. – superficie 20x20; Il grafico mostra, a parità di cari-
– Organizzazione: due giocatori si – tempo di lavoro 6 ripetute per co, il diverso andamento delle fre-
posizionano in ognuna delle aree. 30”; quenze cardiache tra il lavoro conti-
Dopo un periodo stabilito si cambia – recupero 90” ; nuo (colore nero) ed il lavoro
zona. – numero di giocatori: 1:1 + 2 intermittente (colore grigio).
– Descrizione: si gioca a calcio. portieri; Pertanto attraverso il lavoro inter-
– Regole: i giocatori devono rima- – descrizione: i due giocatori si mittente abbiamo:
nere nello spazio assegnato. affrontano tra le due porte ed il – un aumento della velocità di
– Punteggio a rete. loro compito è quello di realizzare corsa;
– Si lavora per 4 minuti con 30” il maggior numero di reti. Nel lavo- – un aumento del tempo della
di recupero durante i quali si cam- ro si possono far aiutare da due gio- somministrazione dello stimolo.
biano le zone. catori che seguono l’azione lungo i 3) I test:
Nell’allenamento con la palla, il lati lunghi del campo. Non si posso- a) Test di Conconi
principio è quello di costruire situa- no fare retropassaggi al portiere. Se E’ un test massimale incrementa-
zioni tecnico-tattiche che abbiano il pallone esce dal campo va ripor- le che nasce nel 1982 dal prof.
come componente il lavoro aerobi- tato immediatamente in gioco; Francesco Conconi.
co. E’ evidente che il controllo del – varianti: idem 2:2 Il tempo di Obiettivo: Determinazione della
carico risente delle caratteristiche lavoro sarà di 8 ripetute di 1’ con soglia anaerobica con metodo indi-
individuali dei calciatori, della loro un recupero di 2’ retto e della massima velocità aero-
volontà, delle situazioni che si ven- – f - corsa intermittente: consiste in bica.
gono a creare e della forma di esercitazioni dove l’intensità è mas- Materiale: cardiofrequenzimetro,
gioco utilizzato. Il carico di lavoro sima, lo sforzo aerobico, il ritmo cronometro.
dipende inoltre dalla presenza cardiaco massimale (o quasi) che Protocollo: I soggetti partono da
22
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
PREPARAZIONE FISICA
una velocità iniziale relativamente primi 20 metri di ciascun tratto- no fino ai 18 Km/h, si leggono
bassa e devono aumentare il ritmo base la velocità dovrà avere un leg- sulla retta stessa questi valori:
di lavoro, ad intervalli regolari, sino gero aumento, mentre nel resto – la frequenza cardiaca a 18
ad effettuare nelle fasi finali della dovrà essere mantenuta il più Km/h (fc18);
prova uno sforzo massimale. La costante possibile. Nell’esatto – la frequenza cardiaca a 12
velocità di partenza deve essere momento in cui termina ciascun Km/h (fc12).
valutata attentamente in base alle tratto-base il preparatore o collabo- Si deve poi determinare la fre-
capacità del soggetto e deve essere ratore dovrà trascrivere il tempo quenza massima del soggetto. Il
da bassa a moderata per i calciatori parziale impiegato dall’atleta a per- VO2 max (espresso in ml/kg.min)
5-7 km/h. correrlo. si ottiene quindi da questa formula:
Il protocollo originale del test Parametri rilevati: nel protocollo 20,03xfcMax + 36,07xfc18 – 56,10 fc12
prevede aumenti di velocità dopo del test di Conconi si tengono in fc18 - fc12
aver percorso una data distanza considerazione due variabili: Analisi dei dati: al fine di costrui-
(100m, 50m per i bambini), attual- 1 - frequenza cardiaca ; re la relazione FC/V i punti per la
mente si utilizza un incremento 2 - velocità di corsa . costruzione della curva devono
uniforme ogni 30”. Comunque gli Mediante lo studio della relazio- essere molti. Per quanto riguarda i
incrementi di velocità dovrebbero ne grafica esistente tra queste due punti della velocità devono espri-
essere così graduali da far registrare variabili si determina il punto in cui mere la media tenuta durante ogni
variazione della frequenza cardiaca il rapporto tra FC/V diviene da step di 30”, per le frequenze cardia-
inferiore alle 8 pulsazioni per ogni lineare a curvilineo. Il punto in cui che devono corrispondere alla
minuto di lavoro.Nelle fasi finali la relazione FC/V perde la sua media relativa ad ogni step di 30”.
del test al costante ed uniforme linearità viene definito “punto di Una volta realizzata graficamente
incremento della velocità deve esse- deflessione” ed esso rappresenta il la relazione FC/V la sua linearità
re sostituita un’importante accele- momento in cui si assiste nell’orga- può essere compromessa, special-
razione che conduce il soggetto ad nismo ad una crescente presenza di mente nella resa grafica dei dati ini-
un’intensità corrispondente alla lattato nel sangue. Alla frequenza ziali, quando la velocità di percor-
sua massima frequenza cardiaca cardiaca nel recupero (quella rile- renza è molto bassa. Questo feno-
(massima frequenza utile). Tale vata dopo 15, 45, 75, 105 e 135 meno può essere attribuito ad un
sforzo massimale deve iniziare secondi) viene sottratto il valore di non proporzionale aumento delle
quando il soggetto inizia ad esperi- frequenza cardiaca a riposo; i dati frequenze cardiache dovuto a cause
re uno stato di sforzo medio alto, ottenuti vengono posti in funzione emotive od anche ad un’iniziale
solitamente contrassegnato da diffi- del logaritmo del tempo (Sassi e prevalenza dell’adattamento volu-
coltà respiratorie o “bruciori Fascetti, 1989); si ottiene una retta metrico (gittata sistolica) più che di
muscolari”. che esprime il tempo di dimezza- ritmo del cuore (frequenza cardia-
Nel calcio, il test di Conconi mento (o “ti-mezzi”) della frequen- ca). I dati così ottenuti dovrebbero
venne introdotto da Roberto Sassi za cardiaca nella fase di recupero; essere non considerati nell’analisi
che vi apportò delle modifiche, a con il miglioramento dello stato di della curva FC/V.
partire dalla realizzazione sul allenamento la frequenza cardiaca Limiti: nel 1991, il prof. Bosco ha
campo di calcio. Il percorso è stato diminuisce più rapidamente e la rilevato che quattro autori hanno
ricavato ai margini di un campo di retta del ti-mezzi cambia inclinazio- dimostrato che non sempre si trova
calcio, sfruttando i lati lunghi, arro- ne. correlazione fra la deflessione del
tondando le curve e, se possibile, Utilizzando gli stessi dati di fre- Test di Conconi e la soglia anaero-
passando dietro le porte. L’incre- quenza cardiaca alle varie velocità bica valutata in base alla concentra-
mento di circa 0.5 Km/h, deve esse- di corsa del test di Conconi, può zione del lattato nel sangue; quat-
re realizzato gradatamente ogni venir calcolato il valore del massi- tro autori hanno sostenuto che non
tratto-base, pari a mezzo giro in un mo consumo di ossigeno (VO2 sempre si evidenzia la deflessione e
ovale disegnato sul campo di calcio max) con il metodo indiretto pro- tre autori, infine, hanno sostenuto
che passi dietro le porte e pari, posto da Arcelli; dopo aver traccia- che la stima del punto di deflessio-
invece, a un giro se tale ovale sia al to la parte rettilinea del grafico e il ne è soggettiva e quindi si presta a
di sotto dei 250-280 metri; nei suo prolungamento a destra alme- interpretazioni che dipendono dal
23
FORMAZIONE
E ISTRUZIONE TECNICA
PREPARAZIONE FISICA
Tabella riassuntiva del Massimo Consumo d’Ossigeno (vedi 1ª parte, n°6 nov. dic. ‘98)
AUTORI ANNO TIPOLOGIA Numero RUOLO MEDIA Dev. Stand.
ATTACCANTI
DIFENSORI
DIFENSORI
DIFENSORI
CAMPISTI
CAMPISTI
CAMPISTI
CENTRO
CENTRO
CENTRO
24
SEZIONE MEDICA
RICERCA
UN PROBLEMA
DA NON SOTTOVALUTARE:
IL VARICOCELE
di Marcello Ghizzo *
L
’infertilità maschile costitui-
sce una patologia certa- una tappa obbligata - I carichi di lavoro devono essere
mente in espansione. somministrati in rapporto all’età non solo cronologica ma
soprattutto biologica
L’approccio terapeutico non sem-
pre risulta semplice, anche per- cele nel 25,4% dei pazienti con verso la piena maturità si può assi-
ché numerose condizioni clini- parametri seminali alterati e, stere ad un parziale o completo
che, che nell’età adulta si manife- nell’11,7%, di quelli con spermio- compenso emodinamico che, cli-
stano con condizioni di ipoferti- gramma normale (WHO, 1992). nicamente, si manifesta come un
lità, hanno un origine all’epoca La prevalenza del varicocele miglioramento del grado di vari-
della pubertà. Per motivi diversi, nell’infertilità secondaria sembra cocele fino, in alcuni casi, alla
sia sociosanitari che organizzativi, essere significativamente più ele- completa scomparsa clinica. Ciò
si osser va frequentemente un vata rispetto a quella riscontrabile darebbe maggiore consistenza
notevole ritardo nella diagnosi e nell’infertilità primaria (69% vs all’ipotesi di una alterazione emo-
terapia della patologia andrologi- 50% - Witt MA., Lipshultz, 1993). dinamica che, in una prima fase,
ca dei giovani. Il varicocele idio- In uno studio epidemiologico di può essere essenzialmente funzio-
patico rappresenta la patologia tipo trasversale, finalizzato all’ana- nale e che solo in un tempo suc-
andrologica più importante in età lisi della prevalenza della patolo- cessivo diventa anatomica.
puberale. Sono, però, notevoli gli gia andrologica nella popolazione In un secondo studio di tipo
elementi controversi e questi con- scolastica di Roma (numero dei longitudinale, conclusosi nel
cernono quasi tutti gli aspetti ine- ragazzi 3.748, età 9-16 anni - 1995, sono stati analizzati gli effet-
renti l’etiopatogenesi, la diagnosi Radicioni A. et al., 1992), è stato ti a medio e lungo termine del
e la terapia di questa condizione osservato che, allo stadio G1, il varicocele valutando la volumetria
morbosa. varicocele risulta quasi assente; testicolare ed i parametri semina-
Si definisce varicocele una pato- l’incidenza subisce un netto incre- li. Nello studio del 1985 sono stati
logia vascolare della regione funi- mento allo stadio G2 e il picco di individuati 549 ragazzi affetti da
colo-testicolare, caratterizzata da massima frequenza (21,16%) varicocele idiopatico; di questi 98
insufficienza venosa, sfiancamen- viene raggiunto a 14 anni, equiva- sono stati inviati al chirurgo: 71
to della parete del vaso e modifi- lenti allo stadio G3-G4. per ipotrofia testicolare e 27 per
cazione dell’emodinamica distret- Successivamente la prevalenza altri motivi (attività sportiva agoni-
tuale, cui consegue un possibile tende a scendere progressivamen- stica, algia testicolare, lavoro). Dei
danno alla gonade. te fino a raggiungere il valore di 167 ragazzi non operati, seguiti
L’approccio epidemiologico, sia 17,24% allo stadio G5, sovrappo- regolarmente con controlli seme-
trasversale che longitudinale, nibile al dato riportato in lettera- strali, 11 (6,59%) hanno sviluppa-
risulta, in differenti coorti di tura per la popolazione generale to una ipotrofia testicolare. Dei
pazienti, di notevole interesse spe- adulta. Sulla base di questi dati 284 soggetti richiamati mediante
culativo e può fornire consistenti riteniamo che il varicocele, alme- lettera, sono tornati al controllo
informazioni di ordine etio-pato- no come espressione clinica, sia 96 ragazzi di cui 4 (4,17%) hanno
genico e clinico-prognostico, un evento legato alla pubertà: lo sviluppato una ipotrofia testicola-
anche se non è sempre agevole il sfiancamento della parete vascola- re. Dei 67 ragazzi sottoposti ad
confronto tra differenti casistiche re si potrebbe determinare duran- intervento e rivalutati, 6 pazienti
per l’assenza di uniformità negli te la fase di crescita rapida della (8,95%) hanno avuto una recidiva
standard utilizzati. Una revisione gonade per uno scompenso relati- post chirurgica.
della letteratura su 3.009.495 vo tra l’aumentato afflusso arterio- Come abbiamo precedentemen-
uomini adulti ha mostrato una so e lo scarico venoso. Inoltre, tale te detto, rimangono ancora
prevalenza nella popolazione patologia vascolare può essere
generale pari al 16.97% inquadrata come un processo * Presidente del Comitato
(Kleintech B.,Schickedanz H., dinamico: ingravescente, dal medico nazionale per lo studio
1983). Un lavoro multicentrico su punto di visto anatomo-funziona- dell’attività sportiva in età evo-
coppie infertili ha permesso di le, nelle prime fasi della pubertà lutiva.
evidenziare la presenza del varico- (G2-G3) mentre, procedendo
25
SEZIONE MEDICA
RICERCA
0 30 12,2 (1,0) 1,55 (7) 47 (4) 1-5 0 (0) 0 (0) 0 (0) 0 (0)
1-3 19 12,3 (1,2) 1,57 (5) 45 (5) 1-5 2 (10,5) 1 (5,2) 1 (5,3) 0 (0)
4-6 58 12,4 (1,0) 1,57 (6) 46 (4) 1-5 8 (13,8) 5 (8,6) 3 (5,1) 0 (0)
7-9 18 12,3 (1,0) 1,56 (8) 46 (3) 1-5 4 (22,2) 2 (11,1) 2 (11,1) 0 (0)
> 10 73 12,5 (0,9) 1,59 (8) 45 (5) 1-5 21 (28,8) 13 (17,8) 6 (8,2) 3 (4,1)
(modificata da Scaramuzza et al., 1996)
26
SEZIONE MEDICA
RICERCA
27
SEZIONE MEDICA
RICERCA
28
SEZIONE MEDICA
RICERCA
TAB. 2
POSSIBILE EZIOPATOGENESI DEL VARICOCELE
IN PRATICANTI ATTIVITA' SPORTIVA
ATTIVITA' FISICA
L'importanza di una corretta applicazione dei carichi di lavoro sportivo in rapporto all'età
VARICOCELE
29
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
IL GIOCATORE PENSANTE
E LO SVILUPPO
DEL PENSIERO TATTICO
di Fulvio Fiorin *
U
n interessante e recente to, bensì è la risultante di un pro- all’azione”. Non è sufficiente
lavoro di Gianni Leali, cesso d’interazione di numerosi modificare il gesto tecnico a livel-
nel Notiziario Tecnico di fattori d’ordine ereditario, lo periferico, 1)spinale e 2)sotto-
Gennaio/Febbraio ‘98, ha rileva- ambientale, organico, addestrati- corticale (riflesso, automatismo),
to l’importanza di sviluppare nel vo, situazionale e sociale. Non ma bisogna intervenire a livello
giovane calciatore il cosiddetto esistono fattori della riuscita centrale sulle interconnessioni
pensiero tattico. Con questo ter- sportiva, quanto delle situazioni cerebrali sinaptiche (movimento
mine si definisce la capacità di soggettive e di campo che si con- cosciente e finalizzato) per salire
un giocatore di: “Percepire, sce- figurano come dei pre-requisiti” al terzo livello, quello corticale.
gliere, decidere ed eseguire (Antonelli F.). Nell’apprendimento intelligen-
l’azione motoria più idonea, in Avete presente Roberto Baggio te l’automatismo è fissato in
relazione alla reale situazione di mentre effettua un passaggio modo plastico e ciò permette di
gioco”, come dice Mario smarcante in fase offensiva o, in riutilizzarlo o modificarlo in
Bonfanti. Il pensiero tattico è, difesa, una chiusura di Franco situazioni diverse. È importante
forse, possibile inquadrarlo come Baresi. Per non parlare di finalizzare e rendere cosciente
una capacità generale, trasferibi- Ronaldo, Diego Maradona o ogni movimento per trasferire il
le a ogni situazione. Marco Van Basten. In questi casi riflesso e l’automatismo all’intel-
Quando ammiriamo le intuizio- l’aspetto genetico è determinan- ligenza e il gesto all’azione.
ni “intelligenti” dei grandi calcia- te, tuttavia può essere possibile Il calciatore deve utilizzare al
tori non ci siamo mai chiesti aiutare i giocatori “normali” a meglio i fondamentali tecnici,
come questi siano in grado di incrementare questo tipo di atti- tattici, fisici e le caratteristiche
effettuarle? I talenti, i cosiddetti vità cerebrale attraverso l’espe- della personalità in situazioni aci-
fuoriclasse applicano con natura- rienza pratica e il ragionamento. cliche, e quindi variabili, influen-
lezza e semplicità i gesti tecnici Nel calcio moderno e organiz- zate dalla presenza dei compagni
adatti a risolvere con fantasia e zato gli elementi a disposizione e degli avversari.
creatività soluzioni di gioco spes- devono acquisire una cultura tale L’esempio chiarificatore sta
so complicate. Secondo una defi- da essere fantasiosi, creativi, nella differenza che passa tra un
nizione del prof. E. Hann il intelligenti, efficaci e adatti alla giocoliere del circo e Diego
talento sportivo è una disposizio- situazione tattica richiesta dal Maradona che applicava intelli-
ne superiore alla media a potere mister. gentemente la tecnica nella situa-
e a volere compiere prestazioni Vediamo ora quali sono le defi- zione di gioco nella quale veniva
elevate in campo sportivo. L’indi- nizioni di queste capacità tanto a trovarsi. L’azione motoria non
viduo ricco di talento dimostra richieste, anche e soprattutto per è altro che l’estrinsecazione pra-
capacità e abilità motorie, tecni- la spettacolarità e l’efficacia del tica del pensiero tattico. A questo
co-tattiche e psicologiche supe- gioco del calcio: punto ci chiediamo se sia possibi-
riori alla media che si evidenzia- - fantasia: capacità di elaborare le formare giocatori che raggiun-
no positivamente tanto quanto il conoscenze ed esperienze cogni- gano queste capacità o se sia
ragazzo stesso è cosciente dei tive e motorie già possedute al addirittura possibile intervenire
suoi mezzi e dei suoi limiti. Ecco fine di ottenere un risultato ori- su atleti già evoluti agendo sul
un’ altra definizione assai com- ginale; “pensare calcio” del calciatore.
pleta: “Il talento sportivo può - immaginazione: capacità di Osserviamo la tabella 1 e ana-
essere inteso come la capacità ottenere risultati originali senza lizziamo il percorso didattico per
che ha un individuo di fornire, avere conoscenze specifiche; intervenire sul pensiero tattico
in un determinato momento, - creatività: capacità di utilizza- del giocatore.
una particolare prestazione re il pensiero al fine di ottenere Per svilupparlo, nel passaggio
psico-motoria di cui viene rico- risultati originali e flessibili. dal gesto all’azione, dall’esercizio
nosciuta, per confronto e con- Sino a poco tempo fa ci si è alla situazione con progressioni
venzione, la sua rarità statistica. preoccupati di allenare quasi
La condizione di campione non esclusivamente il “ movimento ” * Allenatore di base.
è iscritta nella natura del sogget- trascurando l’allenamento
30
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
31
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
32
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
33
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
oggetti sferici di forme, dimensio- zione di contropiede); la guida di esempio, i giovani calciatori gui-
ni e pesi differenti, esercitando interno: è la più lenta, ma per- dano la palla all’interno di un
sempre entrambi i piedi e spro- mette una maggior protezione e quadrato che varia come dimen-
nando i giovani calciatori a un miglior controllo della palla; sioni in base al numero dei parte-
migliorare i propri record perso- la guida di esterno: è la più natu- cipanti. I bambini utilizzano a
nali. Ma vediamo ora di analizza- rale da effettuare durante la comando le varie tecniche e gui-
re l’obiettivo della guida della corsa. Tuttavia, poiché per difen- dano la palla sempre verso uno
palla cioè dell’abilità di un gioca- dere la palla dall’avversario è spazio vuoto evitando i compagni
tore di sospingerla, toccandola necessario interporre il proprio (per tenere la “testa alta” e fina-
con le varie parti del piede, da un corpo, si utilizza la tecnica più lizzare il movimento). Variando il
punto ad un altro, senza perder- idonea riguardo alla posizione ritmo di corsa cambia anche
ne il controllo; effettuando, in dell’avversario e allo spazio da l’intensità del carico. Per indurre
pratica, dei brevi passaggi a se raggiungere. A questo punto i giocatori a tenere la testa alta
stessi sulla propria direttrice di l’allenatore, in riferimento l’allenatore, in queste esercitazio-
corsa. Come si era detto prece- all’obiettivo specifico (es.: guida- ni, può formare dei numeri con
dentemente è indispensabile re per conquistare spazio), in le mani e obbligare i bambini a
dare una risposta alla domanda relazione al livello tecnico e in gridare il numero segnalato.
”guidare per?’’ affinché la tecnica base alla categoria dei propri cal- 1)Cacciatori e lepri (fig. 1)
non sia fine a se stessa e le attività ciatori, può progettare delle pro- Alcuni bambini (lepri) guidano
proposte abbiano un senso e uno gressioni didattico-situazionali all’interno di un quadrato, di
scopo. Infatti, durante la partita passando dall’esercitazione alla dimensioni variabili, la palla
di calcio, si guida la palla per: situazione di gioco in modo che insieme ad altri giocatori, con-
- conquistare spazio; il bambino apprenda i concetti e traddistinti da una casacchina
- difenderla dall’avversario; i principi sopra esposti. (cacciatori), che guidano a loro
- crossare; Si ricorda che possedere una volta una palla. I cacciatori devo-
- lanciare; buona sensibilità è prerequisito no colpire con la propria palla il
- calciare a rete. indispensabile per rivolgere pallone delle lepri. Le lepri cattu-
Inoltre la guida della palla è un l’attenzione alla situazione tattica rate diventano cacciatori e vice-
obiettivo propedeutico alla finta e avere una maggior visione peri- versa. Impareranno così a porre il
e al dribbling, perciò al supera- ferica e di gioco pur mantenendo proprio corpo tra la palla e
mento dell’avversario e quindi il dominio della palla. Infatti si è l’avversario.
alla risoluzione della situazione soliti dire di un giocatore tecnico 2)Guida in velocità (fig. 2)
di 1 contro 1, situazionale. La e intelligente: “Gioca con la testa Si strutturano delle zone larghe
guida della palla permette il alta’’. 5 metri sino a raggiungere even-
cosiddetto “possesso palla indivi- Progressione situazionale tualmente una lunghezza massi-
duale’’, anche se nel gioco attuale Questa progressione è finaliz- ma di 30 metri. I bambini guida-
la guida, appena possibile, è sosti- zata alla difesa e alla copertura no velocemente la palla usando
tuita con il più determinante e della palla con lo scopo di tirare le varie tecniche sino ad arrivare
produttivo passaggio (possesso a rete, che come abbiamo visto al limite opposto dalla partenza.
palla collettivo). Le tecniche di prima sono alcuni motivi per i Per variare l’esercizio bisogna
guida sono convenzionalmente quali si porta palla in gara. obbligare i giocatori a effettuare
tre: Come riscaldamento o per ini- 1, 2 o 3 tocchi all’interno di ogni
interno-piede; esterno-piede; ziare la progressione didattica, si zona o addirittura un tocco ogni
collo piede. possono utilizzare tutti gli esercizi 2 zone. Si può organizzare una
Queste vengono utilizzate in analitici conosciuti e presentati gara a più squadre con l’obiettivo
base alla necessità e alla situazio- sui testi, eseguiti in spazio libero di essere più veloci nell’arrivare
ne in cui ci si trova: la guida di o su obbligati con i coni, utiliz- al termine. Si può strutturare il
collo permette, ad esempio, una zando tutte le tecniche di guida percorso prima del limite
maggior velocità di traslocazione, della palla e curando in partico- dell’area e far concludere a rete.
ma necessita di ampi spazi (situa- lar modo il gesto tecnico. Ad I piccoli calciatori verificheranno
34
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
Fig. 1 Fig. 2
Fig. 3 Fig. 4
quale delle tecniche è la più velo- per coprire e difendere la palla se sulla palla e quando lo stacca par-
ce. è più lento o portare la palla lon- tono i difensori. L’attaccante
3)Situazione di 1 contro 1 con tano se è più veloce dell’avversa- dovrà capire da quale difensore
avversario alle spalle (fig. 3): rio). Si può organizzare una gara dovrà scappare e da quello che
l’attaccante A deve guidare velo- a squadre alternandosi in fase dovrà coprire la palla. Come si
cemente la palla all’interno di un offensiva e difensiva. può notare in tutte queste eserci-
corridoio, lungo 20/30 metri e 4)Situazione di 1 contro 2 con tazioni e situazioni si migliorano
largo 10, prima di calciare in avversari alle spalle (fig. 4) anche le capacità condizionali
porta, eludendo l’azione di un E’ una variante della preceden- curando e variando l’organizza-
difensore che parte 2/3 metri te situazione, l’attaccante deve zione.
dietro (l’attaccante può cercare eludere l’inseguimento di 2 Strutturando percorsi di questo
di tagliare la strada al difensore difensori. Egli parte con il piede genere i bambini, migliorando la
35
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
sensibilità e la tecnica di base, - la realizzazione dei fondamen- attraverso l’utilizzo della tecnica
applicano il gesto intuendone e tali nelle zone appropriate di in situazione di gioco (tattica
capendone il senso e verificando campo - con esercitazioni esegui- individuale). Quindi, eseguire
l’efficacia nella soluzione delle te con punti di riferimento in esercizi analitici di tecnica e tra-
situazioni nel rispetto dei princi- zone specifiche del campo e con sferirli in situazione. Tramite
pi del gioco del calcio. E’ chiaro misure-spazi tipo gara. quest’ultima, infatti, il giovane
che in una programmazione 3) Spiegare sempre le finalità e calciatore impara a percepire le
completa si devono prevedere gli obiettivi dell’allenamento e informazioni necessarie per l’uti-
ulteriori sviluppi e collegamenti del gesto tecnico da realizzare. lizzo di un determinato gesto tec-
con altre attività. Trasferendo i La coscienza e la conoscenza nico.
concetti dei giochi e delle eserci- dell’obiettivo da raggiungere per- 5) Finalizzare la maggior parte
tazioni in situazioni specifiche e mettono all’allievo di autovalu- dell’allenamento a un solo obiet-
rispettando la tabella precedente- tarsi e autocorreggersi oggettiva- tivo tecnico. In tutte le esercita-
mente proposta, si inizia a svilup- mente. Infatti, il risultato ottenu- zioni e situazioni proposte, i
pare il pensiero tattico. Ciò è to indurrà il ragazzo a modificare ragazzi devono perseguire un
possibile per ogni obiettivo tecni- o mantenere i gesti tecnici acqui- obiettivo preciso. L’allenatore
co di questa fascia d’età. E’ chia- siti. L’esperienza sul campo informa il gruppo che il successo
ramente importante la conse- dimostra, inoltre, che offrire un è garantito dall’efficacia del
quenzialità e la coerenza delle obiettivo da raggiungere esalta la gesto tecnico. Non bisogna
attività proposte all’interno della motivazione e l’impegno dei disperdere l’allenamento nel
stessa seduta e di più allenamen- ragazzi, molto più di una ripeti- conseguimento di troppi obiettivi
ti. zione estetica di un fondamenta- tecnici.
Se siamo tutti d’accordo che, le tecnico senza un preciso 6) Utilizzare soprattutto metodi
nel settore giovanile, è determi- scopo. induttivi e le diverse forme di
nante lavorare insistentemente In tutte le situazioni esistono, apprendimento adeguate alle
sulla tecnica di base ripetiamo infatti, delle “regole d’azione” sia varie fasce d’età. L’utilizzo di una
una serie di semplici consigli per chi è in possesso palla, cioè pedagogia attiva permette un
metodologici, alcuni già espressi. in fase offensiva, sia per chi si maggior grado di transfert
1) Utilizzare quasi esclusiva- trova in fase difensiva. L’allenato- dall’attività svolta in allenamento
mente per tutto l’allenamento la re deve conoscere queste regole all’essenza e agli obiettivi del
palla. Migliorare la condizione e indurre i giovani calciatori a gioco del calcio e, quindi, alla
fisica e la funzione di coordina- scoprirle attraverso l’esperienza e partita.
zione utilizzando sempre esercizi il ragionamento. Per i giovani
tecnici specifici con il pallone tra Non si tratta di far apprendere Anche per le categorie interme-
i piedi. Ciò significa utilizzare organizzazioni collettive che limi- die è indispensabile proseguire
una metodologia diretta con atti- tino la creatività del singolo, metodologicamente all’insegna-
vità specifiche per il gioco del quanto piuttosto di strutturare mento dei principi di fase offen-
calcio. organizzazioni e collaborazioni siva e difensiva e di transizione
2) Nello scegliere le attività da che esaltino le abilità del singolo migliorando i gesti tecnici e
proporre ai ragazzi è indispensa- giocatore al servizio della quadra. agendo sul pensiero tattico.
bile che i gesti tecnici vengano Ricordiamo che apprendimento Analizziamo una progressione
realizzati attraverso: e creatività non sono in contra- didattica in fase offensiva, nella
- la memorizzazione della pre- sto tra loro, anzi si può affermare quale gli aspetti tecnici s’intrec-
stazione - tramite ripetizioni fre- che non ci sia vera creatività ciano con problemi che eviden-
quenti e ravvicinate nel tempo senza apprendimento. ziano come la tecnica calcistica
dei gesti da acquisire; 4) Utilizzare delle “ progressio- non sia fine a se stessa, ma fina-
- una velocità adeguata ai ritmi ni situazionali” che devono costi- lizzata a obiettivi comunicativi,
della gara - acquisita utilizzando tuire il mezzo di realizzazione situazionali, tattici e creativi.
esercitazioni che la riproducano della tattica, intesa come svilup- L’esempio che segue può servire
in modo adeguato; po della creatività del giocatore agli allenatori per evolvere le
36
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
Fig. 5 Fig. 6
esercitazioni solitamente propo- essere diverse, dall’obbligo del re posto al limite dell’area deve
ste in progressioni che compren- cross sul primo o sul secondo guardare il portatore di palla
dono più obiettivi e permettono palo, alla conclusione di testa, sulla fascia. Quest’ultimo, dopo
un intervento integrale sul gioca- dopo un controllo o in acrobazia. aver superato l’ostacolo dei coni,
tore indirizzato al “pensare cal- Se l’esercizio dovesse terminare alzerà lo sguardo. E in
cio”. così, il transfert da quest’attività quest’istante che il compagno
Ipotizziamo di proporre un alla gara sarebbe minimo. senza palla comunicherà, con il
semplice esercizio di tecnica, Rimanendo a livello di esercita- movimento, l’intenzione di anda-
comprendente cross dal fondo e zione tecnica, modifichiamo re a ricevere il cross nel quadrato
tiro al volo, con due squadre che l’attività. Nella figura 6 osservia- sul primo o sul secondo palo. In
si affrontano in una gara di gol mo qualche cambiamento: il gio- questo modo, obblighiamo i gio-
(fig.5). Con palla ferma, un gio- catore che effettua il cross parte catori a risolvere i problemi tec-
catore crossa dal fondo, indiriz- in movimento ed esegue una nici in relazione ad aspetti comu-
zando la sfera in uno dei due finta e una guida veloce della nicativi.
quadrati posti all’interno palla, all’interno di cinque coni, In gara, la lettura dei messaggi
dell’area di rigore. Il compagno prima di eseguire il traversone. Si si riferisce anche ad altre comu-
di squadra, partendo dal limite potrà osservare che i giocatori, se nicazioni che non dipendono
dell’area, conclude al volo. non ripetono errori tecnici, solo da chi è in possesso palla.
Quest’esercitazione permette saranno inefficaci per cause che Ecco perché le esercitazioni tec-
all’allenatore di intervenire sugli non dipendono dall’esecuzione niche precedenti devono evolve-
errori tecnici. Quando il gesto dei gesti. Ad esempio chi crossa re in situazioni nelle quali sono
non è efficace è indispensabile indirizzerà spesso la palla nel presenti tutti i dati elaborabili
conoscere la biomeccanica del quadrato in cui non si è smarcato dal giocatore. Quest’ultimo
movimento per correggerlo ana- il compagno. Chi conclude a rete dovrà quindi scegliere le infor-
liticamente. sbaglierà frequentemente i tempi mazioni utili per risolvere la
I giocatori dovranno perciò dell’attacco alla palla, trovandosi situazione. Nella figura 7, rispet-
risolvere problemi tecnici, coor- già nel quadrato o arrivando in to all’esercizio precedente, è
dinativi, di precisione, di perce- ritardo. A questo punto, è indi- stato aggiunto un difensore che,
zione delle traiettorie, di posizio- spensabile far capire ai giocatori nell’istante in cui l’attaccante
ne del corpo rispetto alla palla. una cosa: sbagliano la comunica- sulla fascia inizia il movimento,
Le varianti all’esercizio possono zione delle intenzioni. Il calciato- corre dal fondo a occupare uno
37
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
Fig. 7 Fig. 9
Fig. 8 Fig. 10
dei due quadrati. Si passa così a smarcamento e l’autocreazione dovrà eseguire le finte di smarca-
una situazione nella quale l’attac- di spazio. Il difensore adesso mento prima che il compagno
cante che deve concludere si diri- marca l’attaccante che deve con- sulla fascia alzi lo sguardo. Solo
gerà verso il quadrato vuoto, nel cludere. Si potrà osservare, ini- in quest’istante, dovrà dirigersi
momento in cui il compagno zialmente, la difficoltà dei gioca- nello spazio in cui dettare il
sulla fascia alzerà lo sguardo. tori nel regolare i tempi dello cross. Ecco che i problemi tecnici
Abituiamo così i giocatori a com- smarcamento e del cross. Anzi, i iniziali sono complicati dalla
prendere segnali che arrivano dai movimenti dell’attaccante spesso situazionalità e dalla comunica-
movimenti di compagni e avver- indurranno all’errore il compa- zione.
sari. gno sulla fascia che effettuerà il A questo punto, si uniscono le
La situazione di 1contro 1 nella traversone nel punto sbagliato. Il due attività precedenti. Nella
figura 8 ha come obiettivo lo giocatore che va alla conclusione figura 9 un difensore occupa
38
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
Fig. 11 Fig. 12
uno spazio a piacere partendo ti. I movimenti dei giocatori in zione sia elevata e simile a quella
dal fondo, mentre l’attaccante in area avvengono prima che il della gara. Se l’attività è ben
fascia inizia l’azione. Nel frattem- compagno deputato al cross li organizzata, alternando rapida-
po, al limite dell’area, si ripropo- veda e possa scegliere il giocatore mente un’azione sulla destra e
ne l’1 contro 1. In questo modo smarcato sul primo o sul secondo una sulla sinistra, la progressione
si aggiunge un’ulteriore informa- palo. Si aggiungono così proble- permetterà un buon intervento
zione al giocatore che deve con- mi collaborativi, in area, che di tipo condizionale.
cludere. Egli dovrà attaccare lo introducono aspetti tattici come Nella figura 12 è rappresentata
spazio vuoto, portando il marca- gli incroci, i veli, i blocchi... una situazione libera di 3 contro
tore verso quello occupato dal L’allenatore dovrà indurre i cal- 3. Attraverso i precedenti appren-
difensore entrato in campo, per ciatori a conoscere e applicare dimenti i giocatori cercano libe-
poi liberarsi dall’altra parte. Il questi aspetti, nei tempi e nei ramente le soluzioni più adatte
movimento inizierà, come il soli- modi adatti alla situazione. La per fare gol. L’allenatore inter-
to, quando il compagno in fascia tecnica è fondamentale, come lo viene per aiutare a comprendere
alza lo sguardo. Quest’ultimo cer- è anche la velocità d’esecuzione gli errori commessi. In un grup-
cherà di crossare valutando il dei gesti e dell’azione. Nella figu- po di giovani calciatori è impor-
movimento del compagno e la ra 11, il 2 contro 2 al limite tante che i ragazzi ruotino nei
posizione dei difensori. In queste dell’area presuppone soluzioni di diversi ruoli della situazione. In
ultime attività, e nelle prossime, tipo tattico come l’incrocio e il una prima squadra, invece, ogni
non è più indispensabile porre i blocco. In quest’attività comples- giocatore deve realizzare le com-
quadrati di riferimento per visua- sa i ragazzi si trovano ad affronta- petenze specifiche o più frequen-
lizzare gli spazi. re tutti i problemi proposti dalla ti in relazione al ruolo e alle sue
Nella situazione della figura 10 progressione. L’allenatore dovrà caratteristiche.
sarà, soprattutto, il giocatore aiutare i giocatori a evidenziare Non è indispensabile effettuare
sulla fascia a dover interpretare l’eventuale errore commesso, sia la progressione in una sola sedu-
le informazioni. Al limite esso di tipo tecnico, comunicati- ta, ma si può proporla in più
dell’area creiamo, infatti, una vo, situazionale o tattico. I tempi occasioni, così i giocatori si ren-
situazione di 2 contro 1. Il difen- e gli spazi si regolano automatica- deranno conto della complessità
sore dovrà scegliere quale dei mente nella risoluzione della della situazione e l’analizzeran-
due attaccanti seguire lasciando- situazione. E importante, come no.
ne chiaramente uno più smarca- già detto, che la velocità d’esecu- La progressione potrebbe
39
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
Tab.2
MOTIVAZIONE - PREPARAZIONE FISICA
Senza
Calciare la palla 2c0 avversari
(GESTO) (ESERCIZIO) (FACILE)
RISOLVERE PROBLEMI RAGGIUNGERE OBIETTIVI
(AZIONE) (SITUAZIONE) (DIFFICILE)
Trasmettere 3c3 Con
la palla avversari
anche continuare, ma non con- cui si affrontano gradualmente ne è negativa (perdita possesso)
viene esagerare nell’aumento del problemi di tipo tecnico, comu- o positiva (conquista possesso).
carico di difficoltà, per non ren- nicativo, situazionale, collaborati- Quindi già dai più piccoli e indi-
dere meno specifico l’intervento vo, tattico e strategico come spensabile formare una mentalità
su determinati obiettivi. Tuttavia dall’esempio della tabella n°1. che rispetti questo continuo
ogni allenatore può modificare la La cronologicità e la progressi- variare di situazione per favorire
proposta, con varianti e inseri- vità così organizzate permettono l’adattamento dei comportamen-
menti, indirizzandola verso parti- di sviluppare, nella sintesi con- ti tattici.
colari e specifici obiettivi. E, inol- clusiva, le capacità di adattarsi e Per i più grandi
tre, possibile sviluppare altre pro- risolvere i problemi aumentando Nelle categorie di perfeziona-
gressioni riguardanti la tecnica fantasia e creatività, autonomia e mento del settore giovanile e
individuale o la tattica di squa- discrezionalità, sfruttando le nelle prime squadre si continua il
dra. esperienze precedenti in riferi- lavoro sul pensiero tattico per
La lettura della situazione e mento ai messaggi comunicativi. verificare e correggere i gesti e i
l’elaborazione dei dati informati- Ricordiamo che come ha detto comportamenti in situazioni tatti-
vi da parte dei giocatori, sono G. Leali, nell’articolo citato, le che specifiche.
fondamentali per l’applicazione fasi offensiva e difensiva non pos- Progressione psico-tattica.
efficace dei gesti tecnici, nel sono essere dissociate e bisogna La proposta è abbastanza sem-
rispetto dei tempi e degli spazi a prevedere nell’allenamento il plice e si riferisce piuttosto alle
disposizione. L’allenamento inte- passaggio da una all’altra per un categorie Juniores e Primavera
grale, per il raggiungimento di abitudine soprattutto psicologica ma anche in una prima squadra
queste capacità, può essere realiz- e di preparazione ad attaccare o si può, in riferimento al proprio
zato attraverso progressioni in a difendere se la fase di transizio- sistema e modulo tattico, struttu-
40
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
Fig. 13 Fig. 14
C
A
rare percorsi che inducano il gio- - blocco, velo, inganno. I calciatori dovranno risolvere
catore a “pensare” comportamen- Non si prevede l’intervento sui individualmente, ma all’interno
ti inerenti alle idee dell’allenato- giocatori che si trovano nella di un’organizzazione collettiva,
re. situazione di fase difensiva o di una serie di problemi per rag-
Riproponiamo la tabella inizia- transizione. Osserviamo quindi la giungere gli obiettivi delle attività
le modificata (tabella 2) in modo tabella 1 che evidenzia il passag- proposte come vediamo sempre
da seguire l’itinerario didattico gio dal gesto di “calciare la palla” dalla tabella. L’intervento indivi-
che sarà poi adattabile e trasferi- all’azione di “trasmettere la duale e integrale sull’allievo
bile ad altri interventi con obiet- palla” con esercizi dal 2 contro garantiscono una formazione
tivi tecnico-tattici differenti. zero a situazioni di 3 contro 3, completa e un apprendimento
L’esempio pratico riguarda la perciò inizialmente senza avversa- attivo e cosciente degli obiettivi
fase offensiva. Pertanto i principi ri e poi con avversari. da raggiungere inducendo il gio-
o regole d’azione che sorreggono Ricordiamo che si trasmette la catore a pensare soluzioni che
la progressione riguardano tale palla per: adottino il gesto motorio appre-
fase sono: - costruire gioco; so. La scelta di questa progressio-
- passaggio; finta-dribbling; tiro - per saltare un avversario o un ne può essere fatta in relazione
in porta; blocco difensivo; di un attacco a tre punte o di una
- smarcamento; - per conquistare spazio: difesa a tre per indurre adatta-
- mantenimento del possesso; - per mantenere il possesso menti particolari o trasmettere
- conquista dello spazio; palla; schemi di gioco. Inoltre può esse-
- verticalizzazione; - per mettere il compagno in re proseguita sino ad arrivare
- sostegno e appoggio; condizione di concludere a rete. all’opposizione di 11 contro 11
- incroci, tagli, sovrapposizioni; Dal punto di vista situazionale, come si conviene nella organizza-
- allargamento degli spazi; il passaggio è “il mattone che zione tattica di una prima squa-
- attacco agli spazi; consente la costruzione del dra. Nelle esercitazioni e nelle
- creazione di spazi; gioco’’ e come dice Simone situazioni è opportuno utilizzare
- cambio del fronte di gioco; Mazzali : come la comunicazione le catene di giocatori e/o i repar-
- attacco alla zona cieca; linguistica si attua tramite la ti del sistema e modulo utilizzato.
- superiorità numerica; parola, la comunicazione calci- 1°esercizio 2c0 (fig.13).
- contropiede; stica si esplica mediante il passag- A coppie in spazio libero i gio-
- ripartenza; gio. catori si passano la palla utiliz-
41
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
Fig. 15 Fig. 16
A C
C
A
B
Fig. 17 Fig. 18
C B
zando le varie tecniche del pas- del passaggio. Le varianti a questi guidando i ragazzi a comunicare
saggio. Il compagno senza palla primi due esercizi sono moltepli- le intenzioni e a scegliere tempi e
guarda sempre il portatore ed ci. Nel caso in figura il portatore spazi.
effettua uno smarcamento nello palla A alza lo sguardo e serve il 3°esercizio 3c0 azione su porta
spazio o un taglio o una sovrap- compagno B che si smarca e (fig.15).
posizione, quando è guardato a corre a sostegno. Il giocatore B Per rendere più specifico e
sua volta dal portatore palla, per restituisce la palla ad A che passa motivante l’esercizio si può far
ricevere il passaggio. la palla sullo smarcamento del eseguire ai ragazzi delle azioni su
2°esercizio 3c0 (fig.14). terzo uomo C. In queste esercita- porta per concludere a rete
A gruppi di tre in uno spazio zioni l’allenatore può proporre lasciando la libertà di scegliere
libero i giocatori si passano la con riferimento ai principi di soluzioni differenti in riferimen-
palla utilizzando le varie tecniche fase offensiva diverse soluzioni to degli apprendimenti prece-
42
SVILUPPO TECNICO
ATTIVITÀ GIOVANILE
ALLENAMENTO
43
FONDAZIONE «MUSEO DEL CALCIO CENTRO
DI DOCUMENTAZIONE STORICA
E CULTURALE DEL GIUOCO DEL CALCIO»
La Fondazione “MUSEO DEL CALCIO CENTRO DI DOCUMENTAZIONE STORICA E CULTURALE DEL GIUOCO DEL CAL-
CIO" ha come suo obbiettivo istituzionale la diffusione della cultura calcistica nelle sue varie forme. Una di queste consiste nella presen-
tazione ed offerta di pubblicazioni inerenti il fenomeno calcistico nel suo complesso. A tale scopo offriamo un elenco di opere il cui facilita-
to acquisto può avvenire tramite versamento su conto corrente postale n°11807500 Intestato a "Fondazione Museo del Calcio"
Viale Aldo Palazzeschi, n.20 - 50135 Firenze.
F. Accame M. Bonfanti, A. Pereni A. Calligaris A. Donati
L’ANALISI DELLA PARTITA DI CALCIO IL GIOCO DEL CALCIO: ELEMENTI DI PRONTO SOCCORSO LA VALUTAZIONE NELL’AVVIAMENTO
£.15.000 100 ESERCITAZIONI PER GIOVANI £. 18.000 ALLO SPORT (+ VIDEO CASSETTA
F. Accame CALCIATORI VHS REALIZZATA DALLA SCUOLA
£.22.000 A. Calligaris, A. Del Freo DELLO SPORT)
LA ZONA NEL CALCIO PREPARAZIONE FISICO-TECNICA
£.12.000 £.50.000
M. Bonfanti, A. Pereni DEL CALCIATORE ATTRAVERSO
F. Accame CALCIO PALLA INATTIVA 500 ESERCIZI CON IL PALLONE D. D. Donskoj, V. M. Zatziorskij
PRIMA DEL RISULTATO £30.000 £30.000 BIOMECCANICA
£.12.000 M. Bonfanti, M. Ghizzo £. 35.000
P. Cambone
F. Accame IL FUTURO È CALCIO LO STRETCHING NELLA PREPARA- S. D’Ottavio
LA SINTASSI DEL CALCIO £.12.000 ZIONE FISICA DEL CALCIATORE LA PRESTAZIONE DEL GIOVANE
£.12.000 £.22.000 CALCIATORE
L. Bonizzoni £.28.000
F.Accame IL GIOCO A ZONA P. Cambone
PRATICA DEL LINGUAGGIO £.18.000 STRETCHING S. D’Ottavio
£. 30.000 £. 16.000 INSEGNARE IL CALCIO
L. Bonizzoni £.20.000
A. Aledda DRIBBLING F. e F. Cannavacciuolo
I CATTOLICI E LA RINASCITA £. 12.000 PREPARAZIONE FISICA V. I. Dubrovskj
DELLO SPORT ITALIANO DEL CALCIATORE MASSAGGIO, MANTENIMENTO
L. Bonizzoni £.28.000 E RICOSTRUZIONE
£. 23.000 PENALTY
F. e F. Cannavacciuolo DELLE CAPACITÀ DI PRESTAZIONE
B. Anderson £.12.000 £.30.000
STRETCHING LA FORZA NEL CALCIO
L. Bonizzoni £. 25.000 F. Facchini
£. 23.000 PRESSING
F. Casali IL TRAINING AUTOGENO
A. Antonucci £.12.000 £.16.000
ANTONELAST L'ADDESTRAMENTO DEI GIOVANI
£. 50.000 L. Bonizzoni, G. Leali PORTIERI F. Facchini
IL PORTIERE £. 40.000 con video cassetta LA PSICOLOGIA DEL CALCIATORE
A. Antonucci, Materazzi £.16.000 £.16.000
DIARIO AGENDA DELL'ALLENATORE E. Cecchini
DI CALCIO MODERNO L. Bonizzoni G. Leali IL PROCESSO DELLA FORMAZIONE J. Ferrandez
£. 25.000 I DIFENSORI TATTICA ALLENAMENTO
£. 12.000 £. 18.000 DELLA RESISTENZA NEL CALCIO
E. Arcelli £.28.000
CALCIO: ALIMENTAZIONE L. Bonizzoni, G. Leali E. Ciammaroni
E INTEGRAZIONE I CENTROCAMPISTI LA KINESITERAPIA DELLE ALGIE J. Fleischmann - R. Linc.
£. 30.000 £.12.000 VERTEBRALI ANATOMIA UMANA APPLICATA
£.23.000 ALL’EDUCAZIONE FISICA
E. Arcelli, F. Ferretti L. Bonizzoni, G. Leali E ALLO SPORT
LE PUNTE E. Ciammaroni £. 90.000
CALCIO: PREPARAZIONE ATLETICA LA KINESITERAPIA NELLE CARENZE
8. 25.000 £.12.000
TORACO-ADDOMINO-RESPIRATORIE S. Folgueira
J. Bangsbo C. Bosco £.24.000 1010 ESERCIZI DI DIFESA NEL CALCIO
FISIOLOGIA DEL CALCIO VALUTAZIONE DELLA FORZA £. 30.000
CON IL TEST DI BOSCO G. Cometti
£. 45.000 LA PLIOMETRIA G. Fortunio, C. Moretti
£.24.000
J. Bangsbo £.25.000 ELEMENTI DI ENDOCRINOLOGIA
LA PREPARAZIONE FISICA NEL CALCIO C. Bosco APPLICATA ALLO SPORT
£. 45.000 G. Cometti £.25.000
ASPETTI FISIOLOGICI CALCIO E POTENZIAMENTO
L. Bani DELLA PREPARAZIONE FISICA MUSCOLARE L. Giannelli
SPORT PER TUTTI & LEGISLAZIO- DEL CALCIATORE £.35.000 CENTO ANNI DEL CAMPIONATO
NE REGIONALE £.22.000 DI CALCIO
£. 22.000 C. Bosco N.Comucci, G.Leali £. 45.000
LA FORZA MUSCOLARE ALLENAMENTO DI CONDIZIONE
PER IL CALCIATORE Gori - Tanga
P. Bellotti, A. Donati £.40.000 IL CORPO E L'AZIONE MOTORIA
L’ORGANIZZAZIONE £. 20.000
£. 45.000
DELL’ALLENAMENTO SPORTIVO C. Bosco, P. Luhtanen V. Corraro, M. Lussu, P.G.Palmesino,
£ 25.000 FISIOLOGIA E BIOMECCANICA V. Prunelli, P. Ricci, A. Ristorto Gori - Tanga
APPLICATA AL CALCIO QUADERNO DI CAMPO PROPOSTA L'APPRENDIMENTO MOTORIO
S. Beraldo, C. Polletti £.22.000 TRA MENTE E CERVELLO
IL LIBRO DELLA PREPARAZIONE FISICA PER UN PERCORSO DI RICERCA
£. 30.000 £. 35.000
£. 25.000 C. Bosco, A. Viru
BIOLOGIA DELL’ALLENAMENTO M. Grimaldi
N.A. Bernestein M. Cosmai STORIA DEL CALCIO IN ITALIA
FISIOLOGIA DEL MOVIMENTO £. 30.000 INTERVENTO PSICOLOGICO £. 20.000
£.35.000 L. Busquet E PSICOTERAPEUTICO NELLO SPORT
LA PUBALGIA £.25.000 J. A. Gurevic
Blazquez, D. Sanchez 1.500 ESERCIZI
AVVIAMENTO AGLI SPORT DI £.60.000 A. D'Aprile PER LA STRUTTURAZIONE
SQUADRA M. Cabrini TENNIS OK DELL’ ALLENAMENTO IN CIRCUITO
£. 22.000 PSICOLOGIA NEL CALCIO £. 35.000 £. 25.000
M. Bonfanti, M. Ghizzo £. 30.000 A. Del Freo E. Hahn
I GIOVANI E IL CALCIO M. Cabrini TECNICA VELOCITÀ E RITMO L’ALLENAMENTO INFANTILE.
£.16.000 GIOCARE CON LA TESTA NEL GIOCO DEL CALCIO PROBLEMI, TEORIA
£. 30.000 £. 30.000 DELL’ALLENAMENTO, PRATICA
M. Bonfanti, G. Leali, A. Pereni
ILGIOCO DEL CALCIO ESERCITA- A. Di Musciano, S. Roticiani S. Testa £. 20.000
ZIONI ADDESTRATIVE A. Calligaris PROGRAMMA DI UN ANNO
LE SCIENZE DELL’ALLENAMENTO D. E. Harre
2 WHS e libro PER L’AVVIAMENTO AL CALCIO TEORIA DELL’ALLENAMENTO
£.75.000. £. 28.000 £.20.000 £.35.000
44
C. Herveou, L. Messean S. Mazzali P. Palombini Ph. E. Souchard
TECNICA DI RIEDUCAZIONE LA ZONA NEL CALCIO TECNICA PRATICA DI SHIATSU LO STRETCHING GLOBALE ATTIVO
PROPRIOCETTIVA £.20.000 £.25.000 £. 62.000
£.35.000 S. Mazzali, A. Bacconi V. M. Subik, J. Levin
P. Papini, E. Quintavalle, L. Ugolini
A. Hotz LA PREPARAZIONE FISICA PORTIERE DI CALCIO IMMUNOLOGIA E SPORT
L’APPRENDIMENTO QUALITATIVO DEL CALCIATORE LA PREPARAZIONE POLIVALENTE £.30.000
DEI MOVIMENTI £. 25.000 £. 24.000
£. 28.000 L. Teodorescu
S. Mazzali A. Pereni, M. Di Cesare TEORIA E METODOLOGIA
S. D. Kacialin PESISTICA E PERFORMANCE SPORTIVA CALCIO: IL MANUALE TENC. DEI GIOCHI SPORTIVI
LA TATTICA DEL CALCIO £. 23.000 E TATT. DELL’ALLENATORE £.20.000
£.15.000 £. 30.000
S. Mazzali F. Tribastone
M. Kamber COMPENDIO DI GINNASTICA
IL DOPING NELLO SPORT LO SPOGLIATOIO W. Perosino
£. 22.000 IL LIBRO AZZURRO CORRETTIVA
£. 18.000 £. 50.000
£. 28.000
K. P. Knebel, B. Herbeck, S. Hamsen S. Mazzali, A. Nuccorini S. L. Ulisse
LA GINNASTICA FUNZIONALE IL CALCIO a 5 P. Pierangeli, G.Testa
£. 27.000 SOCIOLOGIA DELLO SPORT IL POTENZIAMENTO MUSCOLARE
NELLA PREPARAZIONE CON GLI ELASTICI
DEL CALCIATORE APPLICATA AL CALCIO
K. Meinel £ 15.000 £. 22.000
£.28.000 TEORIA DEL MOVIMENTO
£.40.000 E. Pignatti A. Umili
B. Kos POTENZIAMENTO MUSCOLARE
1200 ESERCIZI DI GINNASTICA FORZA E VELOCITÀ
F. Meloni £.22.000 PER GIOVANISSIMI (11-13 ANNI)
£.20.000 GINNASTICA ENERGETICA £.30.000
A. Lamberti £. 18.000 A. Pintus
RITORNO ALL’ATTIVITÀ F. Valitutti
ASSOCIAZIONISMO SPORTIVO G. Menegali TRA SESSO E SPORT
£.16.000 L’ARBITRO DI CALCIO AGONISTICA DEL CALCIATORE
DOPO RICOSTRUZIONE DEL l.c.a. £.24.000
G. Leali £. 16.000 £. 45.000 F. Valitutti
CALCIO TECNICA E TATTICA P. P. Mennea, M. Olivieri IN VIAGGIO PER UN AMICO
£.25.000 DIRITTO E ORDINAMENTO V. Platonov (Gaetano Scirea)
ISTITUZIONALE SPORTIVO L'ALLENAMENTO SPORTIVO £. 20.000
G. Leali TEORIA E METODOLOGIA
ESERCIZI PER L’ALLENAMENTO L. 25.000
£. 40.000 S. Vatta
MUSCOLARE P. Mennea, F. Valitutti LA TECNICA DEL CALCIO
£.20.000 MENNEA LA GRANDE CORSA S. Rufino E LE CAPACITÀ COORDINATIVE
£.20.000 L’EDUCAZIONE MOTORIA NELLA £. 90.000 con video cassetta
G.Leali, M. Risaliti SCUOLA ELEMENTARE
IL CALCIO AL FEMMINILE E. Molinas, I. Argiolas £. 20.000
£. 20.000 L’INSEGNAMENTO DELLE ABILITÀ L. Vecchiet.
TECNICHE DEL GIOCO DEL CALCIO G. Rusca MANUALE DI MED. DELLO SPORT
M. Manganini, G. Russo APPL. AL CALCIO
LA RIEDUCAZIONE FUNZIONALE £.24.000 CALCIO COME ALLENARE
I PRIMI CALCI E I PULCINI £. 30.000
NELL'INTERVENTO DEL LCA M. Mondoni
£. 45.000 DAL MINIBASKET ALL’AVVIAMENTO £. 31.000
P. Veneziani
M. Mangano AL BASKET (6-14 anni) S.S.S. - F.M.C. LA PSICOMOTRICITÀ FUNZIONALE
ESERCIZI ADDOMINALI £. 18.000 ANNUARIO DEGLI ALLENATORI APPLICATA AL GIOCO DEL CALCIO
£. 18.000 C.M. Norris DI CALCIO £. 22.000
R. Manno FLESSIBILITÀ £. 25.000 J. V. Verchosanskij
L’ALLENAMENTO ALLA FORZA £. 22.000 S.S.S. - F.M.C. LA PROGRAMMAZIONE
£.22.000 ANNUARIO DEGLI ALLENATORI E L’ORGANIZZAZIONE
L. Orsatti NEL PROCESSO DI ALLENAMENTO
A. Manoni, C. Filippi SPORT CON DISABILI MENTALI DI CALCIO 3ª CAT. 2 volumi
£.55.000 £.25.000
PRESTAZIONI TECNICO TATTICHE £. 28.000
DEI PIU GRANDI PORTIERI DEL MONDO F. Santoro Y. Verkhoshansky
V. P. Oserov FORZA ESPLOSIVA
£.20.000 SVILUPPO PSICOMOTORIO ABOLIZIONE DEL VINCOLO SPORTIVO
£.10.000 £. 27.000
Mariucci DEGLI ATLETI
NUOVE SCHEDE PER L'ALLENATORE £.20.000 E. Sasso, A. Sormani H. Wein
E SUPER LAVAGNA TATTICA IL CENTRAVANTI PROGRAMMI VINCENTI NEL CALCIO
Palladino - L. Gradauer £. 20.000
£. 70.000 IMPARARE LA PALLAVOLO GIOCANDO £. 13.000
D. Martin, K.Carl, Lehnertz £. 22.000 M. Seno, C. Bourrel H. Wein
MANUALE DI TEORIA ALLENARE I DILETTANTI IMPARARE IL CALCIO
G. Palmisciano £.26.000
DELL’ALLENAMENTO 500 ESERCIZI PER L’EQUILIBRIO £. 30.000
£. 35.000 £. 22.000 J. Weineck
P. Sotgiu, F. Pellegrini
G. Martone G. Palmisciano ATTIVITÀ MOTORIA LA PREPARAZIONE FISICA
PROGRAMMA DI FORMAZIONE 500 ESERCIZI PER LA COORDINAZIONE E PROCESSO EDUCATIVO OTTIMALE DEL CALCIATORE
PER IL GIOVANE PORTIERE DI CALCIO OCULO-MANUALE £.25.000 £. 70.000
£.18.000 £. 23.000
Da compilare e spedire a «FONDAZIONE MUSEO DEL CALCIO» Viale Aldo Palazzeschi, 20 - 50135 FIRENZE
✂
Cognome.................................... Nome ....................................... Società .....................................................
INDIRIZZO .................................................................. CAP ..................... Città............................ PROV.........
DESIDERO RICEVERE I SEGUENTI LIBRI:
...............................................................................................
TITOLO DEL LIBRO
N° copie..............L. ..................
...............................................................................................
TITOLO DEL LIBRO
N° copie..............L. ..................
................................................................................................
TITOLO DEL LIBRO
N° copie..............L. ..................
Spese di spedizione L.
FORMA DI PAGAMENTO:
versamento in c/c postale N° 11807500 TOTALE L.
intestato a «Fondazione Museo del Calcio» Al prezzo di copertina vanno aggiunte £. 4.000
V.le Aldo Palazzeschi,20 - 50135 FIRENZE per la spedizione. Ogni ulteriore libro comporta
un’aggiunta di £. 2.000 alle spese di spedizione.
45